Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura Valentino Liberali Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano [email protected] Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 1 / 22 Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 2 / 22 Contenuto 1 Che cos’è l’elettronica 2 Il Sistema Internazionale (SI) 3 Grandezze elettriche Valentino Liberali (UniMI) 1 Che cos’è l’elettronica L’elettronica è la disciplina scientifico-tecnologica che si occupa della generazione, del trasporto, del controllo e della raccolta di particelle subatomiche dotate di massa e di carica elettrica (come, ad esempio, gli elettroni). Gli elettroni sono adatti ad essere impiegati nei sistemi per l’elaborazione, la trasmissione e l’archiviazione delle informazioni. È possibile far muovere un elevato numero di elettroni a grande velocità e impiegando un ridotta quantità di energia, perché la massa delle particelle è piccola. L’elettronica permette di realizzare sistemi fisici molto complessi ed efficienti. Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 3 / 22 Programma – 1 1 Grandezze elettriche. a. Unità di misura del Sistema Internazionale (SI). b. Definizione delle grandezze elettriche principali. Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 2 4 / 22 SI: Sistema Internazionale (1/2) Grandezze fondamentali e loro unità di misura: lunghezza: metro (m) massa: kilogrammo (kg) tempo: secondo (s) corrente (intensità di corrente elettrica): ampere (A) temperatura: kelvin (K) Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 5 / 22 SI: Sistema Internazionale (2/2) Grandezze derivate: sono esprimibili come combinazione di grandezze fondamentali. Esempi: velocità: metri al secondo (m/s) energia: joule (J); 1 J = 1 kg m2 / s2 carica elettrica: coulomb (C); 1 C = 1 A · s Anche la temperatura potrebbe essere considerata una grandezza derivata, perché esprime l’energia media per particella. Tuttavia, si preferisce usare una apposita unità fondamentale: il kelvin (K). Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 3 6 / 22 Convenzioni tipografiche Le grandezze fisiche vengono indicate con simboli corsivi: ad esempio, t, V , W , q. Invece le unità di misura sono indicate in carattere normale (mai in corsivo!): ad esempio, s, V, J, C. La scrittura V =2V non è ambigua: la prima V è scritta in corsivo e indica la grandezza fisica (in questo caso, la tensione), la seconda V non è scritta in corsivo ed indica l’unità di misura (in questo caso, è l’abbreviazione di volt). Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 7 / 22 Prefissi moltiplicativi Nome Simbolo Abbrev. SPICE Valore femto f F 10−15 pico p P 10−12 nano n N 10−9 micro μ U 10−6 milli m M 10−3 kilo k K 103 mega M MEG 106 giga G G 109 tera T T 1012 Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 4 8 / 22 Esempi 10 ns = 10 · 10−9 s = 10−8 s = 0.00000001 s 20 μA = 20 · 10−6 A = 2 · 10−5 A = 0.00002 A 0.5 V = 500 · 10−3 V = 500 mV 1.8 GHz = 1.8 · 109 Hz = 1800 · 106 Hz = 1800 MHz = 1800000000 Hz È sconsigliabile utilizzare la notazione scritta in rosso! Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 9 / 22 Grandezze fisiche importanti (1/2) tempo: t, si misura in secondi (s) energia o lavoro (work): W , si misura in joule (J); 1 J = 1 kg m2 / s2 L’elaborazione delle informazioni richiede energia e tempo. Infatti, per far cambiare lo stato di un bit memorizzato all’interno di un microprocessore, occorre spendere energia (in questo caso, energia elettrica che viene prelevata da una batteria oppure dalla rete elettrica). Inoltre, l’operazione non può essere istantanea, ma richiede un tempo finito. Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 5 10 / 22 Grandezze fisiche importanti (2/2) potenza: P, è la derivata dell’energia rispetto al tempo: P= dW dt La potenza media è il rapporto tra energia e tempo: P= ∆W ∆t P si misura in watt (W); 1 W = 1 J / s = 1 kg m2 / s3 Si osservi che l’operazione di derivata rispetto al tempo, dal punto di vista dimensionale, equivale ad una divisione per un tempo. Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 11 / 22 Grandezze elettriche (1/8) carica elettrica: Q, si misura in coulomb (C); 1C=1As La carica elettrica è una proprietà fondamentale della materia, come la massa. A differenza della massa, che non può essere negativa, la carica elettrica può essere sia positiva sia negativa. La carica elettrica è quantizzata: tutte le cariche sono multiple di una carica elementare q0 = 1.6021 · 10−19 C (q0 è molto piccola). La carica del protone è +q0 , mentre la carica dell’elettrone è −q0 . Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 6 12 / 22 Grandezze elettriche (2/8) carica elettrica (continuazione) La materia è elettricamente neutra: ogni atomo contiene un numero uguale di protoni e di elettroni, e quindi la carica totale è zero. Tuttavia, in certe condizioni, è possibile separare le cariche positive da quelle negative. Occorre distinguere tra cariche elettriche fisse e cariche elettriche mobili. Le cariche elettriche mobili sono responsabili della corrente elettrica. Le cariche elettriche fisse, invece, non contribuiscono alla corrente elettrica. In un metallo, la corrente elettrica è dovuta solamente al movimento degli elettroni del livello energetico più esterno di ciascun atomo. Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 13 / 22 Grandezze elettriche (3/8) corrente elettrica (o, più propriamente, intensità di corrente elettrica): I è data dal movimento di cariche mobili (dette “portatori”); matematicamente si esprime come la derivata della carica elettrica rispetto al tempo: I = dQ dt I si misura in ampere (A); 1 A = 1 C / s Il concetto di carica elettrica è più elementare di quello di corrente elettrica, ma la corrente elettrica è più facile da produrre: per questo motivo l’ampere è stato scelto come grandezza fondamentale. Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 7 14 / 22 Grandezze elettriche (4/8) forza di Coulomb: due particelle cariche q1 e q2 si attraggono (se hanno segno opposto) o si respingono (se hanno lo stesso segno) con una forza direttamente proporzionale al prodotto delle cariche e inversamente proporzionale al quadrato della distanza: 1 q1 q2 u~R12 F~1 = 2 4πǫ R12 q2 uR12 F1 Valentino Liberali (UniMI) F2 + + q 1 Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 15 / 22 Grandezze elettriche (5/8) campo elettrico: è il rapporto tra la forza che agisce su una carica q e la carica q medesima: F~ 1 Q E~ = = u~R q 4πǫ R 2 E si misura in volt al metro (V/m), che equivalgono a newton al coulomb (N/C); 1 V / m = 1 N / C Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 8 16 / 22 Grandezze elettriche (6/8) differenza di potenziale o tensione tra due punti: è l’integrale di linea del campo elettrico su un percorso qualsiasi ℓ che congiunge a e b: Vab = Z b a E~ · d ~ℓ = − Z a b E~ · d ~ℓ b l dl a Valentino Liberali (UniMI) E Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 17 / 22 Grandezze elettriche (7/8) differenza di potenziale o tensione (continuazione) La differenza di potenziale è indipendente dal percorso ℓ e dipende solo dai punti iniziale e finale. Invertendo i due estremi del percorso, la differenza di potenziale cambia segno: Vba = −Vab Se il percorso è chiuso, la differenza di potenziale è nulla: Vaa = 0 V si misura in volt (V); 1 V = 1 kg m2 / A s3 Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 9 18 / 22 Grandezze elettriche (8/8) In elettronica, la potenza P è esprimibile come il prodotto tra la tensione V e la corrente I : P = VI tensione, o differenza di potenziale (in inglese, voltage): V , in volt (V) corrente: I , in ampere (A) 1V·1A=1W Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 19 / 22 Problema Calcolare l’intensità di corrente elettrica in una lampadina da 75 W funzionante con una tensione pari a 230 V. Soluzione: Dalla relazione P = VI si ricava: P V e, sostituendo i valori numerici assegnati, si ottiene: I = I = Valentino Liberali (UniMI) 75 W ≈ 0.326 A = 326 mA. 230 V Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 10 20 / 22 Consigli per la risoluzione dei problemi In generale, è meglio risolvere i problemi in forma simbolica, e solo alla fine sostituire ai simboli i valori numerici. È consigliabile riportare le unità di misura in tutti i passaggi intermedi. È opportuno verificare sempre la correttezza dimensionale di tutti i passaggi matematici. Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 21 / 22 Grandezze indipendenti dal tempo Le grandezze elettriche costanti nel tempo sono dette anche grandezze in continua, dall’espressione corrente continua che è sinonimo di corrente costante (in inglese: direct current, abbreviato dc). Tipograficamente, le grandezze elettriche costanti nel tempo vengono indicate in corsivo maiuscolo: V , I . Invece, le grandezze elettriche variabili nel tempo si indicano in corsivo minuscolo: v indica una tensione che varia nel tempo (dovrebbe essere scritta v (t), ma spesso la dipendenza dal tempo non viene indicata esplicitamente). Attenzione a non confondere le grandezze elettriche costanti nel tempo (in corsivo) con le unità di misura (in carattere normale). Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Grandezze elettriche e unità di misura – 4 marzo 2015 11 22 / 22