CONCERTI Venerdì 17 maggio Palazzo Pitti, ore 19 e 21.30 ENRICO RAVA QUINTET Enrico Rava (tromba), Gianluca Petrella (trombone), Giovanni Guidi (piano), Fabrizio Sferra (batteria), Gabriele Evangelista (contrabbasso) Enrico Rava, nato a Trieste nel '39, è indubbiamente il jazzista italiano più conosciuto a livello internazionale. In trent'anni di carriera, il trombettista, flicornista, compositore ha al proprio attivo oltre settanta incisioni, di cui sedici a proprio nome. Vanta prestigiose collaborazioni con musicisti italiani, europei ed americani. Musicista rigoroso e strumentista raffinato, è capace di suonare nei più disparati contesti e di fondere nel suo personalissimo stile influenze musicali molteplici, dalla musica sudamericana al funk. Il gruppo racchiude varie generazioni di musicisti, tutti con una propria storia e personalità stilistica. Del resto, Rava ha compreso sin dai suoi esordi uno dei meccanismi adottati da molti grandi leader della musica africana americana: inserire periodicamente nelle proprie formazioni giovani musicisti, nuovi talenti, che apportano generalmente alla musica la freschezza di un sound contemporaneo, di un modo di pensare che pur sposandosi con la tradizione la trasforma elaborandola in maniera originale; con loro, il trombettista italiano condivide la qualità di talent scout con una linea estetica chiara e in grado di consentire un dialogo creativo ottenendo uno sfaccettato mosaico di personalità e atteggiamenti espressivi, con il quale rende sempre cangiante e articolata la propria musica. Museo del Bargello, ore 19 LEONARDO PIERI – DARIO CECCHINI duo Leonardo Pieri (piano), Dario Cecchini (sax) Museo del Bargello, ore 21.30 LEONARDO PIERI sextet Leonardo Pieri (piano), Dario Cecchini (sax), Nico Gori (clarinetto), Claudio Giovagnoli (sax), Guido Zorn (basso), Andrea Melani (batteria) Diretto dal pianista e compositore Leonardo Pieri, il sestetto presenta una ritmica giovane ma già matura – con Guido Zorn al contrabbasso e Andrea Melani alla batteria – e una front line di fiati di assoluto valore: Claudio Giovagnoli al sax tenore, Nico Gori al clarinetto e ai sax contralto e soprano, Dario Cecchini ai sax baritono e contralto. Dal repertorio estroso, il sestetto dal vivo crea delle atmosfere estremamente cangianti: ora (apparentemente) tradizionali, con i fiati che improvvisano a turno; ora più complesse, con il contrabbasso e la batteria a tessere con il piano una trama sulla quale i fiati si inseriscono con maggiore libertà. Gori è spettacolare al clarinetto, strumento che domina espressivamente, ma anche originalissimo al contralto e del tutto sorprendente al soprano. Cecchini si produce spesso in assolo quasi rarefatti. Loggia del Grano, ore 19 FABRIZIO MOCATA – GIANMARCO SCAGLIA Fabrizio Mocata (piano), Gianmarco Scaglia (contrabbasso) Fabrizio Mocata è un pianista e compositore che fa dell'esperimento e della fusione musicale la propria cifra stilistica, combinando musica di qualità ad elevate capacità di coinvolgimento, mostrando inoltre una passionale vena poetica. Gianmarco Scaglia è un contrabbassista e compositore che ha fatto della ricerca musicale la propria ragione di vita. I suoi live trasmettono un'energia da donare a chi ascolta e vuole essere partecipe, grazie alla sua abilità e sensibilità nel costruire delle impalcature di suoni caratterizzate da un'eccellente tecnica espressiva del tutto personale. Loggia del Grano, ore 21.30 VALDARNO JAZZ ENSEMBLE Daniele Malvisi (sax), Gianmarco Scaglia (contrabbasso), Fabrizio Mocata (piano), Giovanni Paolo Liguori (batteria) Il Valdarno Jazz Ensemble è un progetto la cui formazione è stata resa possibile grazie alla partecipazione dei musicisti che hanno gravitato nel corso degli anni intorno all'omonimo Festival e all’omonima associazione. Il nucleo essenziale del progetto è costituito da questo quartetto che vede la presenza di musicisti di grande esperienza. Oltre a Scaglia e Mocata ne sono protagonisti Malvisi e Liguori. Daniele Malvisi è un saxofonista e compositore aperto a vari stili e generi musicali. Strepitoso nel dialogo musicale, la sua musica esibisce una voce strumentale tecnicamente sicura e personalmente espressiva, così come le sue composizioni e il modo di suonare il sax mettono in risalto un percorso di costante ricerca guidato da un concetto musicale sincero e maturo caratterizzato da freschezza e originalità. Giovanni Paolo Liguori è un batterista e compositore che ha percorso diversi campi musicali: dal pop al rock fino alla musica jazz e d'improvvisazione. Sabato 18 maggio Palazzo Pitti, ore 19 BODILSEN – RUSSO Jesper Bodilsen (contrabbasso), Paolo Russo (fisarmonica); Palazzo Pitti, ore 21.30 JESPER BODILSEN “scenario” Jesper Bodilsen (contrabbasso), Nico Gori (clarinetto) (prima rappresentazione italiana) Per Gade (chitarra), Paolo Russo (bandoneon, pianoforte), Jesper Bodilsen è uno dei più conosciuti e talentuosi musicisti danesi. Comincia la sua carriera giovanissimo, conseguendo numerosi premi, e dal 1992 comincia il suo sodalizio col batterista Ed Thigpen, durata per diversi anni, che gli apre numerose altre collaborazioni internazionali e gli vale prestigiosi riconoscimenti come il Jazz Special Prize “Album of the Year” ai Danish Grammy nel 1998. Dal 1999 comincia a lavorare anche come produttore registrando e suonando con molti grandi artisti. Nel 2002, durante il Jaspar Priz, incontra Enrico Rava, e insieme a lui e a Morten Lund fonda il Jesper Bodilsen Trio con il quale ha inciso tre album e calcato i palchi di molti festival internazionali. Dal 2010 comincia a lavorare con una formazione che diventerà il nucleo “scandinavo” del suo nuovo lavoro, Scenografie, uscito a gennaio 2013. Scenografie si compone di due dischi con due diverse formazioni, nei quali la declinazione della sua musica acquista un riflesso più narrativo rispetto a quanto fatto nel precedente progetto, dove la musica aveva una dimensione maggiormente lirica ed evocativa. Il passaggio avviene però in maniera coerente e consequenziale: la melodia resta il punto focale intorno al quale Bodilsen sviluppa il suo pensiero musicale e costruisce i due gruppi. La scelta di suddividere il lavoro in due dischi e di convogliare in entrambi brani eseguiti con i due gruppi porta allo stesso tempo respiro e coerenza al disegno di Bodilsen. Le due formazioni vengono così ad esprimere secondo accenti diversi lo stesso ideale: la preminenza della melodia e lo sviluppo secondo linee semplici quanto rigorose, limpide e attente. La varietà delle ispirazioni - dal Brasile alle atmosfere blues, dalle diverse accezioni cantautorati alla riflessività nordica per arrivare alle frizzanti dinamiche di Napoli - viene utilizzata come veicolo per le intenzioni del leader. E allo stesso modo la distribuzione paritaria di musicisti scandinavi e italiani diventa una chiave per creare un ponte tra Mediterraneo e paesi nordici, per speziare in modo reciproco le differenti attitudini dei musicisti. Museo del Bargello, ore 19 e 21,30 BALKAN DAMAR Stevan Joka (chitarre, mandolino), Alessandro Moretti (fisarmonica), Veronica Lapiccirella (violoncello), Lorenzo Lapiccirella (basso), Piero Borri (batteria) Il gruppo nasce dalla collaborazione di musicisti provenienti dai più svariati generi musicali. Il carattere onnivoro dei protagonisti ha permesso di affrontare un repertorio composto da riletture di brani di musica dell'est dei Balcani e da brani che spesso ne riflettono le atmosfere e l'energia. A tratti sognante, a tratti adrenalinica, difficilmente riconducibile a un preciso genere, questa musica riporta tratti somatici orientali che si riflettono nei vari specchi della tradizione occidentale. Spigolosi e irregolari ritmi balcanici vengono a volte intrappolati nelle sonorità quasi cameristiche, a volte liberati nelle linee dell'improvvisazione jazz per poi esplodere nelle energiche sonorità rock. Le chitarre del bosniaco Stevan Joka sorprendono per agilità e irruenza e guidano sul palco la band. Loggia del Grano, ore 19 e 21,30 CHE! TANGO PROJECT Giacomo Tosti Giacobazzi (piano), Daniela Romano (fisarmonica), Serena Moroni (violino) CHE! TANGO PROJECT vede in scena il pianista Giacomo Tosti Giacobazzi accompagnato da Daniela Romano alla fisarmonica e Serena Moroni al violino. I brani presentati sono scelti tra quelli dei più grandi compositori di tango e folklore argentino: tanghi, vals e milonghe vengono così mescolati a chacareras, zambas e candombe, per far “risuonare” l'essenza della cultura popolare argentina, facendo vibrare quella nota incodificata tra l'allegria e la nostalgia che caratterizza il folklore. In uscita a novembre il loro primo disco “Ojos Negros”, un omaggio al tango e alla cultura popolare sudamericana. Ufficio stampa [email protected] UFFICIO STAMPA LOCALE inPRess +39 055 3840943 Riccardo Basile +39 335 387281 UFFICIO STAMPA NAZIONALE cinquesensi +39 0583 316509 Sara Vitali +39 335 6347230