JANNI ETTORE (1875- 1956) Scrittore, giornalista

PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO
JANNI ETTORE
(1875- 1956)
Scrittore, giornalista
Ettore Janni nacque a Vasto l’11 ottobre del
1875 in una famiglia di artigiani, il padre
era tappezziere e la madre cucitrice.
Trascorse gli anni dell’infanzia ad Atessa e
conseguì a Chieti il diploma liceale.
L’amore per la scrittura e la passione per la
politica lo avvicinarono presto al mondo
del
giornalismo;
intraprese
una
fitta
collaborazione con i giornali teatini La
Cecale e Domani, sulle cui pagine pubblicò
articoli, novelle e poesie. Grazie ad una borsa di studio si iscrisse al corso di
Lettere a Firenze, ma a causa del suo attivismo politico la borsa gli fu revocata e
si vide costretto a rinunciare agli studi. Dopo un breve soggiorno a Parigi tornò
dapprima a Chieti, dove fondò il settimanale politico “Il Novello”, e poi si spostò
a Napoli.
Decisivo per la sua carriera fu il trasferimento a Milano nel 1901 e l’incarico di
redattore ottenuto presso il Corriere della Sera, per il quale lavorò per più di
vent’anni, occupandosi di cronaca, politica e critica letteraria. In quegli anni non
tralasciò gli studi storico letterari, la scrittura di novelle e poesie e si occupò
anche di tradurre dal francese in italiano il Martirio di San Sebastiano e
Pisanella di D’Annunzio.
L’interesse per il mondo politico lo indusse a presentarsi alle elezioni e nel 1919
fu eletto deputato per la provincia di Chieti, un’esperienza deludente che
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commentò in una sorta di diario pubblicato tra il 1921 e il 1922 con il titolo di
Memorie di deputato.
Nel 1925 si vide costretto a lasciare il Corriere della Sera per le sue idee
antifasciste (fu tra i firmatari del manifesto antifascista di Croce) e, sebbene non
abbandonò mai totalmente la carta stampata, si dedicò in particolare alla
letteratura e alla critica letteraria. Nel 1935 pubblicò Rapsodia Abruzzese, un
viaggio attraverso i luoghi e le genti della sua regione condotto con lo sguardo
della memoria.
Svolse diversi studi su grandi nomi del passato, Dante, Machiavelli, Leopardi, e
curò diverse biografie su Colombo, San Francesco, Bortolo Belotti, Alberto de
Haller, Galileo, che furono tutte puntualmente pubblicate.
Nel 1943 tornò al Corriere della Sera come direttore ma, dopo l’8 settembre, fu
costretto a rifugiasi in Svizzera perchè ricercato dai nazifascisti. Nei due anni che
trascorse oltralpe diresse un giornale rivolto agli esuli italiani; alcuni dei suoi
articoli furono raccolti e pubblicati in Italia, ieri e domani.
Tornato in Italia, si interessò a figure letterarie minori, che portò alla ribalta con
la pubblicazione di un’antologia in quattro volumi dal titolo Poeti minori
dell’Ottocento, pubblicato tra il 1955 e il 1958.
Nel dopoguerra continuò a collaborare con i più importanti giornali, fino a
quando lo colse la morte, il 22 febbraio del 1956 a Milano.
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Opere
• Accordi Lirici: 1894-1895, De Marinis, Chieti 1895
• Martirio di San Sebastiano composto in ritmo da G. D’Annunzio; volto in
prosa da E. Janni, Treves, Milano 1911
• La Pisanella di G. D’Annunzio; volta in verso italiano da E. Janni,
Treves, Milano 1914
• In piccioletta barca, Alpes, Milano 1921
• Memorie di deputato, Mondadori, Roma- Milano 1922
• Colombo, Alpes, Milano 1924
• Savoia, Bertieri e Vanzetti, Milano 1925
• Le vie del Santo: spiriti e luoghi del poema francescano, Istituto Italiano
di Arti Grafiche, Bergamo 1927
• Machiavelli, Cogliati, Milano 1927
• Rapsodia Abruzzese, Moneta, Milano 1935
• Vita di Antonio Raimondi, Mondadori, Milano 1940
• L’Italia, ieri e domani, Dall’Oglio, Milano 1946
• Galileo, Genio, Milano 1948
• Un tempo, un uomo (Bortolo Belotti), Ceschina, Milano 1952
• Leonardo da Vinci, Istituto di Cultura Italo-peruviano, Lima 1952
• Alberto de Haller, Il giardino di Esculapio, Milano 1956
• I poeti minori dell’Ottocento, Rizzoli, Milano 1955-1958
• Poesie, raccolte e trascritte dal Giuseppe Pietrocola, Istituto Poligrafico e
Zecca dello Stato, Roma 1992
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