Procedimento amministrativo: tra evoluzione giurisprudenziale e

Procedimento amministrativo:
tra evoluzione giurisprudenziale
e novità legislative – 1 parte Ufficio Supporto
Normativo e Divulgazione Servizio Agricoltura e
Alimentazione
Silvia Sarzanini
Asti, AGOSTO 2010
La funzione amministrativa
Concreta
realizzazione dei fini dello Stato
Funzione propria della pubblica
amministrazione
Attività attuativa: comportamenti atti per la
cura di uno specifico interesse pubblico
Provvedimento amministrativo:autoritativo
tipico e nominato- manifestazione di
volontà della pubblica amministrazione
Procedimento amministrativo
Concezione
dinamica funzionale: serie
coordinata di attività e di atti procedimentali
per la cura dell’interesse pubblico assegnato
dalla legge ( casetta) ;
Concezione statica formalistica: atti
susseguenti, eterogenei ed autonomi
finalizzati alla emanazione del
provvedimento amministrativo (Virga)
I principi costituzionali dell’azione
amministrativa 1 ) imparzialità
Imparzialità:equidistante
tra più soggetti
pubblici o privati che vengono in contatto
con la pubblica amministrazione,
prevalenza dell’interesse pubblico e attenta
ponderazione di tutti interessi coinvolti(
Caringella) ;
Imparzialità nell’attuazione dell’azione( c.d.
s 2070 / 09)
I principi costituzionali dell’azione
amministrativa 2) buon andamento
Buon andamento: L’azione amministrativa
deve essere appropriata, adeguata e
conveniente,
Connesso ai principi di economicità ed
efficacia
I principi costituzionali dell’azione
amministrativa: 3) legalità
Legalità:
il principio di buon andamento e
l’imparzialità delineano il concetto di
legalità (CDS 6243/07) ;
L’azione amministrativa della PA deve
estrinsecarsi secondo le ipotesi nei limiti
fissati dalla legge( Casetta)
Legalità 3)
Azione
amministrativa- controllo della
competente autorità giurisdizionale sotto il
profilo della logica e ragionevolezza ( Cds
4207 / 05;
L’attività dell’azione amministrativa
limitativa della sfera giuridica del privato si
deve svolgere secondo leggi ( CdS 4301 .
08)
Altri principi
Eguaglianza,
solidarietà, democraticità,
ragionevolezza, responsabilità di funzionari,
decentramento amministrativo, sindacabilità,
azionabilità delle situazioni giuridiche dei
cittadini
Il procedimento amministrativo:
un po’ di storia… (1)
Prima della L.241/90:
no disciplina generale,
solo norme di settore
Ma dal 1990 in poi
radicale
cambiamento…
•
Ampia discrezionalità
(talvolta sconfinante in
libero arbitrio)
•
Non – riconoscimento
del diritto degli
interessati a
partecipare nei
procedimenti incidenti
sulle loro sfere
guiridiche
Il procedimento amministrativo:
un po’ di storia… (2)
Già Art. 6 della L.142/90:
Nel procedimento relativo all’
adozione di atti che incidono su
situazioni giuridiche soggettive
devono essere previste “forme
di partecipazione degli interessati
secondo le modalità stabilite dallo
statuto”
L. 241/90:
sistematizzazione della disciplina
procedimento amministrativo
I principi introdotti dalla L.241/90
• Principio del giusto procedimento, da cui deriva
preavviso di rigetto – cittadini devono poter
partecipare
• Principio di trasparenza, per garantire il quale:
diritto di partecipazione, obbligo di motivazione, obbligo di
identificare responsabile del procedimento, diritto di
accesso agli atti - pubblicità
• Principio di semplificazione, che introduce taluni
istituti diretti a snellire il procedimento: conferenza di
servizi, accordi tra P.A. e tra P.A. e privati, silenzio
facoltativo, silenzio devolutivo, silenzio – assenso,
autocertificazione, dichiarazione in luogo di autorizzazione
Altri principi generali del
procedimento amministrativo
Correttezza
e buona fede: P.A. si deve
comportare lealmente senza creare falsi
affidamento in capo ai privati;
Necessaria predeterminazione dei criteri di
scelta: quando la P.A. deve scegliere in
chiave comparativa tra più soluzioni
Modifiche apportate
dalle LL. 15/2005 e 80/2005 (1)
Innovazioni L. 15/2005
riguardano principalmente:
• Applicazione principi comunitari
• Comunicazione d’avvio e
conclusione esplicita del
procedimento
• Obbligo generale di motivazione
• Preavviso di rigetto
• Disciplina dell’efficacia,
esecuzione e invalidità del
provvedimento
• Norme sull’accesso agli atti della
Pubblica Amministrazione
Importanza e valore della legge
241 1)
Superamento
di una concezione della
gestione pubblica chiusa, lenta, autoritativa
e inserimento di una gestione aperta
partecipata con motivazioni, trasparente
dunque controllabile
Il cittadino diviene attore protagonista
Importanza e valore della legge
241 2)
Provvedimento
amministrativo: dialogo tra
cittadini e PA;
Istituto dell’accordo: condivisione del
contenuto dell’atto;
Rivoluzione copernicana del rapporto tra
governanti e governati
Importanza e valore della legge
241 3)
Perseguimento
dell’interesse pubblico: e
può contemperamento di tutti gli interessi
coinvolti, collaborazione, confronto
dialettico con i privati
Le modifiche legislative del 2005
1)
Principio di leale cooperazione istituzionale
enunciato da regolare tutti rapporti tra i diversi
soggetti pubblici,
Principio di stabilità degli obblighi
contrattuali:salvaguardia dell’affidamento dei
privati che stipulano contatti con la Pa;
Principio dell’informazione dell’attività
amministrativa, nell’ottica di privilegiare la
semplificazione l’efficienza- incentivazione della
telematica
Innovazione della legge 15 /2005
Procedimento
e modalità di conclusione(
silenzio partecipazione conferenza dei
servizi);
Procedimenti di secondo grado( efficacia,
esecuzione, invalidità);
Norme sull’accesso- 22 – principio
generale- partecipazione, imparzialità
trasparenza
Modifiche apportate
dalle LL. 15/2005 e 80/2005 (2)
Innovazioni L. 80/2005
riguardano principalmente:
• Disposizioni in materia
di semplificazione
• Termine di conclusione
del procedimento . 80/05
• D. I. A. (Dichiarazione
Inizio Attività) 80 s’/05
• Istituto del silenzio assenso – rifiuto 80/05
•Diritto di accesso –
80/05
Modifiche operate dalla legge 69
/09 3)
Principi
generali dell’azione
amministrativa:anche imparzialità oltre
pubblicità e trasparenza;
Conclusione del procedimento: 30 giorni e
il diritto del privato al risarcimento dei
danni da ritardo;
Attività consultiva- 20 giorni per pareri
obbligatori e anche facoltativi
Modifiche operate dalla legge 69
/09 3) a
Conferenza dei servizi: ampliamento dei soggetti
ammessi a partecipare( soggetti proponenti il
progetto, concessionari, gestori pubblici servizi,
amministrazioni per misure di agevolazione;
Dichiarazioni di inizio attività - art 19 escluso per
ipotesi su asilo di cittadinanza- Dia immediata
inizio attività per impianti produttivi di beni e
servizi ex direttiva 123/Ce 2006 -
Modifiche operate dalla legge 69
/09 3) B
Silenzio assenso: applicabile alle materie prime
cittadinanza- ricorso anche contro gli atti di
assenso;
Diritto di accesso:principio generale- livelli
essenziali di prestazione 117 cost.
Informatizzazione:ampio uso di strumenti
informatici e telematici- parere conferenza di
servizi;
Legge sul procedimento: vale anche per regione e
enti locali
I principi generali dell’azione
amministrativa
Economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità
trasparenza;
Principi comunitari; Azione amministrativa senza
natura autoritativa deve svolgersi secondo le
norme di diritto privato;
Divieto di aggravamento del procedimento;
Obbligo di conclusione esplicita;
Obbligo di motivazione:- incentivo all’Uso della
telematica
economicità
Rapporto
tra risorse impiegate risultati
ottenuti;
Realizzare il massimo risultato in termini di
soddisfacimento dell’interesse pubblico,
con il minor dispendio di mezzi di strumenti
sia di natura finanziaria, personale e
procedimentale- 97 cost
efficacia
Indica
il rapporto tra risultati ottenuti ad
obiettivi prestabiliti- 97 costituzione;
In termini produttivi privatistici
manageriali:
Concreta inidoneità dell’azione
amministrativa a conseguire gli obiettivi
prefissati per la realizzazione dell’interesse
imparzialità
Criterio
generale dell’azione
amministrativa;
Già individuato dalla dottrina e dalla
giurisprudenza;
Ora osservato anche dai privati quando sono
preposti all’esercizio di attività
amministrativa
Pubblicità – trasparenza 1
La
pubblicità L 241/ 90 è attuazione dei
principi di trasparenza L 15/05 : far
circolare il più possibile l’informazione al
fine di garantire il controllo dell’operato dei
pubblici poteri;
Più equo contemperamento degli interessi;
Pubblicità – trasparenza 2
partecipazione al procedimento e accesso ai
documenti amministrativi;
Obbligo di conclusione del procedimento;
Pubblicizzare i nominativi responsabile del
procedimento;
Comunicare l’avvio del procedimento;
Profili giurisdizionali
Violazione
di legge in caso di violazione dei
criteri generali;
Incidono sulla legittimità del
provvedimento;
Per corte dei conti e dottrina la violazione
dell’economicità e dell’efficacia configura
l’eccesso di potere e per il Consiglio di
Stato è violazione di legge;
I PRINCIPI comunitari dell’azione
dei pubblici poteri
I principi dell’ordinamento comunitario sono
diventati parametro di legittimità dell’azione
amministrativa tanto che la loro violazione
costituisce il vizio di violazione di legge;
I giudici nazionali devono disapplicare norme
interne contrastanti con il diritto comunitario nel
rispetto del principio di preminenza del diritto
comunitario
L’ordinamento giuridico
comunitario
È
composto da molteplici determinazioni di
natura normativa politiche e
giurisprudenziale eterogenee;
Trattati,dichiarazioni, risoluzioni unione,
atti di politica estera, giustizia, affari interni,
accordi internazionali
Il principio di leale collaborazione
Collaborazione
con le istituzione dei singoli
Stati (esempio delle direttive) per
l’attuazione delle norme comunitarie
esempio delle direttive e per il
perseguimento degli obiettivi stabiliti dal
legislatore comunitario
Norma nazionale in contrasto con
diritto Ue
Immediatamente
disapplicata dall’operatore
giuridico giudice o amministratore e
applicazione delle disposizioni comunitarie
per l’obbligo di conformità al diritto
comunitario nel rispetto del principio di
preminenza, di legalità, di sussidiarietà, di
proporzionalità, di leale collaborazione, di
non discriminazione di certezza del diritto e
di equilibrio istituzionale
I principi comunitari
Sono
desunti dai trattati, dalle normative
comunitarie, dalla corte di giustizia, dalle
esperienze normative degli Stati: principio
di certezza del diritto, del legittimo
affidamento, di proporzionalità, giusto
procedimento, buona amministrazione
Attività amministrativa secondo
norme di diritto privato
La
pubblica amministrazione, nell’adozione
di atti di natura non autoritativa, agisce
secondo le norme di diritto privato, salvo
che la legge disponga diversamente
Gli accordi con i privati servono anche a
scongiurare le controversie giudiziarie
Attività amministrativa esercitata
dai privati
I
soggetti privati, preposti all’esercizio di
attività amministrativa, devono assicurare il
rispetto dei criteri e dei principi ai quali è
tenuta la P.A. nell’esercizio dell’attività
amministrativa.
Obbligo di non aggravamento
La
pubblica amministrazione non può
aggravare il procedimento, se non per
straordinarie motivate esigenze imposte
dallo svolgimento dell’istruttoria: questa
norma costituisce diretta applicazione dei
criteri di economicità ed efficacia
conclusione esplicita del
procedimento
La
pubblica amministrazione è tenuta
concluso il procedimento amministrativo
con un provvedimento finale espresso in un
termine certo: il termine è di 30 giorni
dall’inizio dell’ufficio del procedimento o
dal ricevimento dell’istanza di parte, in
mancanza di diversa disposizione di legge
ovvero di fissazione con i provvedimenti
citati all’articolo due
Eccezioni a termini
La
disciplina dei tempi del procedimento
non si applica ai procedimenti di verifica o
autorizzativi concernenti beni storici,
architettonici, culturali, archeologici,
artistici e paesaggistici e sulle materie
ambientali
Sospensione del termine di
conclusione del procedimento
I
termini possono essere sospesi, per una
sola volta e per un periodo non superiore a
30 giorni laddove sia necessario acquisire
informazioni o certificazioni relativi a fatti,
stati, qualità non attestati in documenti già
in possesso dell’amministrazione
Ricorso senza diffida
Il
ricorso può essere esperito senza
necessità della previa diffida
all’amministrazione, entro un anno dalla
scadenza del termine finale previsto e
sempre che perduri l’inadempimento.
Il nuovo articolo due bis legge
241
Conseguenze per il ritardo dell’amministrazione:
l’amministrazione tenuta al risarcimento del danno
ingiusto cagionato in conseguenza
dell’inosservanza dolosa o colposa del termine di
conclusione del procedimento: il diritto al
risarcimento del danno si prescrive in cinque anni
e le relative controversie rientrano nella
giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
Mancata adozione del
provvedimento e responsabilità
dirigenziale
La
mancata emanazione del provvedimento
nei termini costituisce elemento di
valutazione della responsabilità dirigenziale
si tiene conto di tale fatto ai fini della
corresponsione della retribuzione del
risultato
Obbligo di motivazione del
provvedimento amministrativo
Prima
della legge 241 l’obbligo di
motivazione discendeva dalla legge, per
specifiche tipologie di atti e dalla natura
dell’atto- poi la motivazione è diventata uno
degli elementi essenziali del provvedimento
amministrativo la cui funzione è
rappresentare l’iter giuridico fattuale di
formazione della volontà della pubblica
amministrazione
Eccezione a motivazione
Atti
normativi e a contenuto generale,
ampiamente discrezionale è a motivo libero,
provvedimenti di carattere organizzativo a
contenuto generale
Contenuto della motivazione
Indicare
i presupposti di fatto le ragioni
giuridiche che hanno determinato la
decisione dell’amministrazione, in relazione
alle risultanze dell’istruttoria
Motivazione per relationem
Se
le ragioni della decisione risultano da
altro atto dell’amministrazione, richiamato
dalla decisione stessa, insieme alla
comunicazione di quest’ultima deve essere
indicato e reso disponibile anche l’atto cui
essa si richiama
Motivazione e violazione di legge
Sono
affetti dal vizio di violazione di legge
i provvedimenti del tutto carenti della
motivazione, privi dell’indicazione dei
presupposti di fatto e delle ragioni
giuridiche, non indicanti gli atti da cui
risultano le ragioni della decisione
Motivazione - eccesso di potere
Carenze
o incongruità della motivazione,
area della illogicità, inadeguatezza e
contraddittorietà della motivazioneimpossibilità dell’integrazione ex post-
Rapporti tra difetto di motivazione
e annullabilità del provvedimento
Non
è annullato il provvedimento che per la
natura vincolata e per il contenuto
dispositivo palese non avrebbe potuto essere
diverso da quello in concreto adottato, pur
se in violazione delle norme sul
procedimento
Nuova decisione del Consiglio di
Stato
Nel
caso di omessa motivazione dei
provvedimenti vincolati il vizio ha natura
sostanziale non meramente formale
procedurale e quindi il provvedimento è
annullabile-
Efficienza uso telematica
Le
P.A. devono incentivare l’uso della
telematica nei rapporti interni tra le diverse
pubbliche amministrazioni e tra queste i
privati.
Per perseguire l’efficienza è necessaria
un’organizzazione adeguata di tutte le
risorse a disposizione (strumentali,
finanziarie ed umane).
Efficienza uso telematica
Se
si incentiva l’uso della telematica si
perseguono risparmi e più velocita’ e si
costruisce una P.A. più vicina ai cittadini.
Internet: utilissimo per i cittadini per
reperire informazioni in tempo reale
(modelli, nominativi responsabili,
normativa)
Efficienza uso telematica
Codice
amministrazione digitale: piena
equiparazione dell’atto amministrativo
elettronico a quello cartaceo.
Reti amiche: progetto per rendere più
efficiente il rapporto tra P.A. e cittadini.
Art.18 Legge 69/2009: estensione banda
larga, VOIP e sistema pubblico di
connettività.
Efficienza uso telematica
Riduzione
carta
Contenuti siti Internet:
- obbligatorio pubblicare retribuzioni,
recapiti, cv dirigenti
- necessario utilizzare di più il web nelle
comunicazioni con cittadini e dipendenti;
- importante la formazione per aumentare la
produttività e migliorare la prestazione.
Legge Procedimento nelle
Regioni e Enti Locali
*
art. 29:prima della riforma costituzionale
del 2001, le disposizioni sul procedimento
amministrativo avevano valore di principi
generali dell’ordinamento giuridico. Ora lo
Stato ha potere di stabilire i principi
fondamentali solo nelle materie di cui
all’art.117 III° comma.
Legge Procedimento nelle
Regioni e Enti locali
La
Legge 15/05 sul procedimento
amministrativo ha cercato di contemperare
esigenze di uniformazione a quelle di
autonomia.
Legge Procedimento nelle
Regioni e Enti Locali
Per
la Dottrina, norme della Legge 241:
sono norme di sistema per escludere un
reale ampliamento a competenza normativa
Enti Locali e Regioni.
Per alcuni, i principi operano “ex se”
essendo di derivazione comunitaria, per altri
rientrerebbero nelle materie lasciate alla
potestà esclusiva dello Stato (117 III)
Legge Procedimento nelle
Regioni e Enti Locali
Per
la Giurisprudenza: l’art.21 quinquies è
direttamente applicabile in quanto introduce
la previsione di un indennizzo per il
pregiudizio subito dall’interessato.
Legge Procedimento nelle
Regioni e Enti Locali
La
Legge 69/29 (art29) ha introdotto
l’applicazione della 241 alla società con
totale o prevalente capitale pubblico e art.
2bis/11/15/25 applicabili a tutte le P.A. più
l’obbligo di partecipazione al procedimento
(assicurare accesso e concludere
procedimento nel termine prefissato).
Il Silenzio Amministrativo
Si
intende inerzia della P.A. su di una
istanza presentata da un privato su cui vi sia
obbligo di provvedere.
Silenzio significativo:
- silenzio assenso
- silenzio diniego
- silenzio rigetto
Il silenzio amministrativo
Silenzio assenso: inutile decorso del tempo
comporta l’accoglimento dell’istanza; è
divenuto un istituto di carattere generale.
Silenzio diniego: la legge ricollega al
decorso del tempo l’effetto del diniego
dell’istanza.
Il silenzio amministrativo
Ipotesi:
1)
diniego accesso, la P.A. deve accertare il
titolo o meno dell’esibizione;
2) diniego a svolgere altri incarichi per
pubblico dipendente: l’autorizzazione si
intende negata decorsi infruttuosamente 30
giorni;
Il silenzio amministrativo
Inerzia:
equivale ad un provvedimento
esplicito di rigetto
Silenzio rigetto: mancata pronuncia su di un
ricorso gerarchico avverso atti non definitivi.
Per giurisprudenza più recente, la
decorrenza del termine non comporta la
consumazione del potere decisionale;
Il silenzio amministrativo
L’autorità
gerarchica continua a essere
gravata dell’obbligo di decidere. La P.A. si
deve pronunciare sul ricorso in modo
esplicito.
Il silenzio amministrativo
Silenzio
non significativo: silenzio rifiuto o
inadempimento.
La giurisprudenza ha ampliato l’operatività
del silenzio inadempimento per garantire al
privato la protezione contro il
comportamento omissivo (buon andamento
P.A.)
Il silenzio amministrativo
La
P.A. deve provvedere sia per gli atti
favorevoli che ampliano sfera giuridica dei
destinatari, sia per riesame di atti
sfavorevoli precedentemente emanati.
Il silenzio amministrativo
Termine
di conclusione del procedimento
ex lege: 30 giorni dall’inizio del
procedimento d’ufficio o dal ricevimento
domanda;
termini superiori sono stabiliti per
complessità interessi o procedimento, ma
con decreti ministeriali (max 180 giorni)
Il silenzio amministrativo
Sospensione
dei termini per valutazioni
amministrative: per acquisire informazioni
relative a atti, fatti, stati, qualità (max 30
giorni)
Sanzioni a carico dei dirigenti per mancato
rispetto termini, influisce su
retribuzione/risultato.
Innovazioni L.15/2005:
Principi comunitari (1)
Principio che fa da cappello a tutti: Principio di preminenza
=
Primato del diritto
comunitario sui singoli
ordinamenti
1) Principio di certezza del diritto = dovere di garantire la
prevedibilità delle
situazioni e dei
rapporti giuridici
2) Diritto alla buona amministrazione = imparzialità, tempestività,
partecipazione
Innovazioni L.15/2005:
Principi comunitari (2)
•
Principio di proporzionalità = Divieto di imporre restrizioni a
libertà tutelate dal diritto CE in
misura superiore (sproporzionata)
al fine da raggiungere
•
Principio di sussidiarietà
verticale
=
Solo le funzioni che, per
unitarietà d’esercizio, non
possono essere svolte dall’ente
più vicino al cittadino devono
vedere l’intervento del livello
superiore (sussidiario)
orizzontale
=
Gli enti svolgono, ove possibile,
le proprie funzioni attraverso
l’autonoma iniziativa dei cittadini
Innovazioni L.15/2005:
Principi comunitari (3)
5) Diritto al giusto procedimento = si estrinseca nel preavviso di
rigetto
6) Principio di legittimo affidamento = protezione di situazioni
consolidate e legittime
aspettative a seguito di
provvedimenti emanati
e illegittimamente revocati
7) Principio di avvalimento = all’appaltatore è consentito, se del
di
questi
caso e per un determinato appalto,
di fare affidamento sulle capacità
altri soggetti, a prescindere dalla
natura giuridica dei legami con
ultimi, e fino alla prova della capacità
economico - finanziaria
Innovazioni L. 15/2005:
Principi comunitari (4)
7) Principio di leale cooperazione = tra enti cotitolari di esigenze
in parte sovrapposte
NB. Prima: utilizzato sistematicamente dalla Corte Cost.
per garantire il giusto contemperamento delle
competenze di Stato e Regioni
Poi: Costituzionalizzato a seguito della riforma cost.
2001 (v. Art. 120 Cost.)
Ora: Con introduzione in L. 15/2005 (nuovo Art. 22,
comma 5), emerge in tutta la sua capacità
espansiva:
espansiva non si applica più solo ai rapporti tra
livelli governativi, ma più in generale ai rapporti
tra i diversi soggetti pubblici
Innovazioni L. 15/2005:
Comunicazione d’avvio (1)
Art. 7: “Comunicazione d’avvio del procedimento”
Quando?
Prima o contemporaneamente
all’inizio dell’istruttoria
quindi
L. 241/90 prima delle
modifiche L. 15/2005:
15/2005
Mancata o ritardata comunicazione d’avvio: annullabilità
ma poi con Art. 21 octies (L. 15/2005):
15/2005)
no annullabiltà “qualora l’amministrazione dimostri in
giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe
potuto essere diverso da quello in concreto adottato”
Innovazioni L. 15/2005:
Comunicazione d’avvio (2)
Art. 8: “Modalità e contenuti della comunicazione d’avvio”
da indicare:
a) amministrazione competente;
b)
oggetto del procedimento;
c)
ufficio e persona responsabile del
procedimento
c-bis) data entro la quale deve concludersi
il procedimento e rimedi esperibili in caso di
inerzia dell’amministazione
c-ter) nei procedimenti ad iniziativa di parte,
la data di presentazione relativa istanza
introdotti con L. 15/2005:
15/2005
rafforzato il controllo sull’
operato dell’
amministrazione
Innovazioni L. 15/2005:
Obbligo generale di motivazione
Da una parte…
Rafforzato:
Responsabile del
provvedimento non può
discostarsi dalle risultanze
dell’istruttoria del responsabile
del procedimento, se non
motivandolo nel provvedimento
finale
Dall’altra…
Ridotto:
Ove provvedimento sia
vincolato, difetto
motivazionale (anche
derivante da mancata
comunicazione d’avvio o
mancato preavviso di rigetto):
no annullabilità, ma
illegittimità non invalidante
Innovazioni L. 15/2005:
Preavviso di rigetto (1)
Art. 10 bis
Ottica
ridurre contenzioso cittadini – P.A.
rafforzare la trasparenza dell’azione
amministrativa
Preavviso di rigetto = comunicazione dei motivi ostativi
all’accoglimento dell’istanza
E come si concretizza nell’ambito del procedimento?
Innovazioni L. 15/2005:
Preavviso di rigetto (2)
Quando?
In procedimenti ad istanza di parte
Prima dell’adozione di un
provvedimento negativo
Come?
A seguito della comunicazione
eventuale contraddittorio endo procedimentale = l’interessato entro 10
giorni può esporre le tesi giuiridiche /
elementi di fatto che ritenga idonei ad
inficiare la tesi della P.A.
P.A. accoglie le osservazioni
non le accoglie,
dandone però motivazione
Innovazioni L. 15/2005:
Preavviso di rigetto (3)
NB.
1) La comunicazione interrompe i termini di
conclusione del procedimento, che riprendono
dalla data di presentazione delle osservazioni
2) Per provvedimento negativo si intende rigetto
dell’istanza o anche accoglimento parziale:
comunque obbligatorio preavviso di rigetto
3) Destinatari = solo gli istanti e non anche tutti
coloro che abbiano partecipato all’istruttoria
4) La disciplina sul preavviso di rigetto non si
applica ai procedimenti concorsuali, ai
procedimenti vincolati e a quelli in materia
previdenziale e assistenziale
Innovazioni L.15/2005:
Preavviso di rigetto (4)
NB.
5) La norma non chiarisce espressamente quale
debba essere il contenuto del preavviso
MA
Dottrina: “deve contenere i presupposti di fatto
e di diritto che sono alla base anche del
provvedimento finale di rigetto”
QUINDI
Qualora in fase decisoria (quindi a preavviso di
rigetto già inviato) dovessero emergere motivi di
rigetto ulteriori
necessario nuovo
preavviso di rigetto che li specifichi
Innovazioni L.15/2005:
Conferenza dei Servizi (1)
Conferenza dei servizi
=
importante istituto della semplificazione;
luogo istituzionale per coordinamento degli interessi pubblici
modificata a più riprese, con L. 59/1997
con L.127/1997
con L. 191/1998
Progressiva
con L. 340/2000
procedimentalizzazione con L. 15/2005
della Conferenza
dei Servizi
Innovazioni L.15/2005:
Conferenza dei Servizi (2)
Prima della L.15/2005:
Dopo la L.15/2005:
L. 241/90: Conferenza
L. 15/2005:
istruttoria
• silenzio – assenso della P.A.
che non abbia espresso
volontà definitiva
decisoria
modificata da
L. 340/00: trasforma in
obbligatorio un istituto che
nasceva come facoltativo
(“può essere indetta”)
obbligatoria quando la P.A.
cioè
procedente debba acquisire intese,
assensi, ecc. di altre P.A. e non li
ottenga entro 30 giorni dalla
ricezione della richiesta
• distinzione: dissenso di una
P.A. che tuteli
interessi sensibili
non sensibili
decisione rimessa assenso motivato
all’autorità di livello costruttivo
immediatamente
superiore
Innovazioni L.15/2005:
Provvedimento finale
da una parte
dall’altra parte
Obbligo di conclusione
esplicita del procedimento
sia in
sia in
procedimento
ad iniziativa
privata
procedimento
ad iniziativa
d’ufficio
Generalizzazione istituto
degli accordi
integrativi
sostitutivi
Innovazioni L. 15/2005: Perfezione,
efficacia ed esecutività
Riepiloghiamo!
Perfezione = completezza dell’atto in tutti i suoi elementi, così
che corrisponda allo schema normativo formale
Efficacia = idoneità dell’atto a produrre effetti giuridici
Esecutività = idoneità dell’atto a incidere sulla sfera giuridica
dei destinatari
Il momento della perfezione, dell’efficacia e dell’esecutività
spesso coincidono, ma Art. 21 – bis: Per i “provvedimenti limitativi
della sfera giuridica dei privati”…
… Il momento dell’efficacia non coincide con il momento di perfezione
dell’atto,
dell’atto ma con il momento della comunicazione (atto ricettizio)
ricettizio
Innovazioni L. 15/2005:
Sospensione dell’efficacia
2 SPECULARI PROVVEDIMENTI DI 2O GRADO:
Proroga
Sospensione
=
Sospende esecuzione di un
precedente provvedimento
Art. 21 - quater
Quando?
Da chi?
Per gravi ragioni e per il
Dall’organo che ha emanato
tempo strettamente
l’atto / da altro organo
necessario; termine della
previsto dalla legge
sospensione prorogabile
una sola volta
Innovazioni L. 15/2005: Esecutorietà
Esecutorietà = possibilità, per la P.A., di imporre
coattivamente l’adempimento
degli obblighi nei suoi confronti
Art. 21 ter: “Nei casi e con le modalità stabilite dalla legge (limite
del principio di legalità),
legalità le P.A. possono imporre
coattivamente l’adempimento degli obblighi nei loro
confronti. Il provvedimento costitutivo degli obblighi
indica termine e modalità di esecuzione da parte del
soggetto obbligato. Qualora l’interessato non ottemperi,
le P.A., previa diffida, possono provvedere all’
esecuzione coattiva, nelle ipotesi e secondo le modalità
previste dalla legge”.
Obbligazioni che riguardano somme di denaro: norme
per l’esecuzione coattiva dei crediti dello stato.
Innovazioni L. 15/2005:
Invalidità del provvedimento
Prima 2005: no elencazione puntuale in una legge ordinaria
dei casi di nullità, solo giurisprudenza
Art. 21 septies (L. 15/2005):
“E’ nullo il provvedimento amministrativo che:
1) manca degli elementi essenziali;
2) è viziato da difetto assoluto di attribuzione;
3) è stato adottato in violazione o elusione del giudicato;
4) negli altri casi espressamente previsti dalla legge.”
Innovazioni L. 15/2005: Rimedi
contro atti illegittimi ed inopportuni
L. 15/2005 ha innovato 2 atti di ritiro:
• Annullamento d’ufficio (Art. 21 nonies)
nonies
• Revoca (Art. 21quinquies)
21quinquies
Riepiloghiamo!
Annullamento = avverso atto amministrativo illegittimo per
vizi originari; annullamento ha efficacia ex tunc
Revoca = avverso atto amministrativo ad efficacia durevole,
che risulti inopportuno / non conveniente / inadeguato (vizi di
merito); revoca ha efficacia ex nunc
Innovazioni L. 15/2005:
Annullamento d’ufficio in autotutela
Art. 21 nonies: Il provvedimento amministrativo illegittimo può
essere annullato alle seguenti condizioni:
• se sussistono le condizioni di interesse pubblico (concreto e
attuale);
attuale
• entro un termine ragionevole (per tutelare l’affidamento dei
privati);
privati
• ove si sia tenuto conto degli interessi dei destinatari e dei
controinteressati.
Viene fatta salva la possibilità di convalida del provvedimento
annullabile, sussistendone le ragioni di interesse pubblico ed
entro un termine ragionevole
Innovazioni L. 15/2005: Revoca
Art. 21 quinquies: Possibilità di revocare atti ad efficacia
durevole per:
- sopravvenuti motivi di interesse pubblico;
- mutamento della situazione di fatto;
- nuova valutazione dell’interesse pubblico originario
D.L. 7/2007 (Decreto Bersani) aggiunge all’Art. 21
quinquies un nuovo comma:
Ove la revoca di un atto amministrativo “incida su rapporti
negoziali, l’indennizzo liquidato agli interessati è parametrato al
solo danno emergente e tiene conto della conoscenza ”
Il responsabile del
procedimento amministrativo
Gli
articoli da 1 a 3 della legge 241/90
riguardano principi e criteri informatori
dell’azione amministrativa
Gli articoli da 4 a 6 concernono profili
organizzativi e operativi
Il responsabile vigila sul procedimento, ne assicura la regolare
istruttoria, è un punto di riferimento per i cittadini
Il responsabile del
procedimento amministrativo
Prima dell’entrata in vigore della legge il procedimento era
senza guida, anonimo e impersonale
Quindi vi era maggiore lentezza ed irresponsabilità dei
soggetti che operavano nel procedimento
I cittadini non potevano di fatto
controllare l’operato delle P.A.
Il responsabile del
procedimento amministrativo
Il funzionario pubblico responsabilizzato ha profuso, così,
maggiore responsabilità ed impegno
Il privato ha ora di fronte un interlocutore e non più
un’organizzazione anonima
Il responsabile del
procedimento amministrativo
Ha
un ruolo propulsivo e tutorio e
responsabilità per eventuali ritardi o
omissioni
E’ in grado di fornire al privato tutte le
informazioni, i chiarimenti e gli atti inerenti
al procedimento
Il responsabile del
procedimento amministrativo
La P.A. ha ora un volto:
responsabilizzazione dei pubblici
funzionari e coinvolgimento più
diretto dei funzionari in ordine ai
risultati dell’azione: addetti più
specializzati e più formati, ciò
impone la normativa
Il responsabile del
procedimento amministrativo
Il responsabile, con la
comunicazione di avvio
del procedimento assume
un ruolo incisivo nella
democraticità delle
decisioni
La norma richiama più
volte i principi di
trasparenza e pubblicità,
anche sanciti a livello
comunitario
Il responsabile del
procedimento amministrativo
L’intervento pubblico deve osservare i limiti di
necessità, adeguatezza e proporzionalità e garantire la
partecipazione
La P.A. deve
preannunciare al privato
il rigetto della domanda
Il responsabile del
procedimento amministrativo
Il dirigente:
Deve
assegnare a sé o a altro dipendente
dell’unità organizzativa, la responsabilità
dell’istruttoria e di ogni altro atto inerente al
singolo procedimento nonché dell’adozione
del provvedimento finale
Il responsabile del
procedimento amministrativo
Il dirigente:
Può
assegnare caso per caso, per singoli
procedimenti o con una designazione
generale per materia ai soggetti interessati
al procedimento devono essere comunicati i
dati relativi al responsabile
Il responsabile del
procedimento amministrativo
Essi possono così chiedere informazioni, rivolgere istanze,
richieste, suggerimenti, pareri
In mancanza di designazione è
considerato responsabile il dirigente
dell’unità organizzativa
Il dirigente può nominare un altro
responsabile
Il responsabile del
procedimento amministrativo
Il responsabile:
Ha
compiti importanti: in ambito istruttorio
valuta ammissibilità, legittimità, istanza,
dispone d’ufficio accertamenti e acquisisce
documenti, atti, qualità, indice conferenze
servizi.
Il responsabile del
procedimento amministrativo
Il responsabile:
Può
essere anche diverso da chi adotta l’atto
finale.
In questo caso il dirigente può
disattendere la proposta del responsabile,
con il vincolo della motivazione
giustificativa della divergenza
Il responsabile del
procedimento amministrativo
Il dirigente:
Può
per ragioni di servizio e per un tempo
determinato delegare alcune competenze
per l’adozione di atti e provvedimenti
Il responsabile delegato
ha un’ampia sfera di
autonomia e una
responsabilità diretta
Il responsabile del
procedimento amministrativo
Il dirigente:
Resta
la funzione di vigilanza,
coordinamento, controllo.
Emana il provvedimento finale
Il responsabile lavora in piena
autonomia, ma ha il dovere di
collaborare con il dirigente
Il responsabile del
procedimento amministrativo
La norma insiste sull’ottica di servizio e sull’orientamento al risultato
Il responsabile deve fare una relazione istruttoria formale (che va
comunicata agli istanti prima dell’adozione del provvedimento
negativo)
Il dirigente coordina l’attività del responsabile, che ha piena
autonomia gestionale nel nucleo più interno del procedimento,
rispondendo egli stesso dei proprio comportamenti
Il dirigente ha però il dovere di controllo e di rilevare errori,
incoerenze, incompetenze; adottare interventi correttivi o integrativi
Responsabilità penale
Art. 328 c.p.: Rifiuto e omissione atti di ufficio
La seconda ipotesi è quella che
più interessa i pubblici
ufficiali
La norma prevede tale ipotesi per chi entro trenta giorni
dalla richiesta di chi vi abbia interesse non provvede ad
adottare l’atto o ad esporre le ragioni del suo ritardo.
E’ richiesto il dato generico (volontà di omettere l’atto alla
consapevolezza della diffida ad adempiere del soggetto
privato)
Responsabilità penale
I motivi del ritardo sono molteplici: complessità istruttoria,
acquisizione pareri tecnici amministrativi, carenze organico,
numero elevato qualifiche da evadere.
E’ necessario che l’atto richiesto sia dovuto e non discrezionale.
Il termine può essere più
lungo di trenta giorni (fino
ad un massimo di 180 giorni.
ART.2 L 241/90)
Responsabilità penale
Sul
responsabile del procedimento grava la
responsabilità amministrativa per danni
arrecati alla P.A.. E’ esclusa quando
imputabile a disfunzioni organizzative della
struttura.
Sussiste una responsabilità civile verso terzi
per atti adottati in violazione di diritti. E’
una responsabilità diretta all’impiegato per
dolo e colpa grave.
Responsabilità penale
E’
attenuata la risarcibilità degli interessi
legittimi, in caso di danno indiretto, cioè per
danni da attività provvedimentale.
Ora l’art.2 bis prevede anche un danno
causato dal mancato rispetto dei termini del
procedimento; tale violazione è l’elemento
per la valutazione della responsabilità
dirigenziale e per la corresponsione della
retribuzione di risultato.
Responsabilità penale
Il
giudice amministrativo avrà la cognizione
della domanda risarcitoria.
Il responsabile del procedimento può anche
incorrere nella responsabilità disciplinare
per l’inosservanza degli obblighi di
servizio.
Il potere disciplinare ha ora natura
contrattuale.
La partecipazione al
procedimento amministrativo
Le
norme sulla partecipazione al
procedimento sono espressione della mutata
considerazione dei rapporti tra P.A. e
privato
La P.A. deve contemperare tutti gli interessi
pubblici coinvolti e quelli privati
La partecipazione al
procedimento amministrativo
C’è
un modello partecipato, in cui tutti i
cittadini sono coinvolti.
Viene assicurata la democraticità
dell’azione amministrativa.
Il giusto procedimento implica che le
limitazioni sono imposte solo se legittime e
dopo aver svolto opportuni accertamenti.
La partecipazione al
procedimento amministrativo
I cittadini devono
avere la possibilità di
rappresentare le
proprie ragioni. E’ un
principio generale
dell’ordinamento
giuridico.
La partecipazione al
procedimento amministrativo
Nel passato la
giurisprudenza
escludeva la
portata generale di
questo principio
Poi il legislatore ha
normato questa materia
La partecipazione al
procedimento amministrativo
Il
provvedimento deve tenere conto
dell’apporto contributivo dei soggetti
coinvolti.
I destinatari possono accedere ai documenti
amministrativi e anche contraddire.
Il privato presenza istanze, rilievi e
documenti e la P.A. può incedere sulla
stessa azione amministrativa fornendo
chiarimenti o documenti.
La partecipazione al
procedimento amministrativo
Ora
si prevede un ulteriore canale di
comunicazione tra le parti precedente la
decisione finale.
Il procedimento è così strumentale alla
tutela anticipata, rispetto al processo.
La P.A. è imparziale
La partecipazione al
procedimento amministrativo
Il
privato ha il diritto di conoscere i motivi
che sorreggono il preavviso di rigetto
dell’istanza.
Il privato apporta materiale e arricchisce
l’istruttoria.
L’art.7 novellato prevede l’obbligo di
comunicazione dell’avvio del procedimento
La P.A. può avere così elementi utili
all’esercizio del suo potere.
La partecipazione al
procedimento amministrativo
I destinatari sono:
i
soggetti nei confronti dei quali il
provvedimento è destinato a produrre effetti
i soggetti che devono per legge intervenire
i soggetti ai quali il provvedimento può
causare un pregiudizio
La partecipazione al
procedimento amministrativo
Per
emettere la comunicazione ci si appella
alle cause legali di esclusione dell’obbligo
della comunicazione: per provvedimenti
cautelari e di urgenza, nel caso di urgenza
qualificata (che deve essere individuata e
citata), per atti generali, per atti segreti.
L’atto non è annullabile laddove
l’interessato sia venuto a conoscenza del
provvedimento in altro modo (la sostanza
deve prevale sulla forma)
La partecipazione al
procedimento amministrativo
Per
quanto riguarda gli atti vincolanti, per la
recente giurisprudenza amministrativa, si
deve verificare se l’apporto partecipativo
possa essere più o meno utile.
Nel caso del procedimento di autotutela
(annullamento, revoca), vi è l’obbligo di
comunicazione stante l’utilità della
partecipazione del privato (Es.della revoca
del bando di concorso, a prova già spletata
dai candidati)
La partecipazione al
procedimento amministrativo
Anche
nei procedimenti ad istanza di parte,
sussiste l’obbligo della comunicazione, per
far conoscere all’interessato il nome del
responsabile e la data in cui l’istanza è
pervenuta.
La comunicazione dev’essere personale o,
quando ciò non sia possibile o risulti
particolarmente gravoso, si devono
prevedere altre forme di comunicazione
ritenute idonee.
La partecipazione al
procedimento amministrativo
E’
necessario inserire anche i rimedi
esperibili dal privato in caso di inerzia della
P.A.. Il mancato inserimento dà luogo solo
ad irregolarità.
L’oggetto è elemento necessario della
comunicazione di avvio e la mancata
indicazione vizia il provvedimento finale.
La partecipazione al
procedimento amministrativo
Abbiamo visto quanto l’attività istruttoria
sia centrale e fondamentale.
L’istruttoria sarà proporzionata alla
complessità e alla articolazione del
processo decisionale
La partecipazione al
procedimento amministrativo
Il
responsabile deve accertare i presupposti
dell’atto amministrativo, integrando e
acquisendo tutto il materiale necessario.
Possono intervenire i portatori di interesse
pubblici, privati e diffusi (costituiti in
associazione o comitati il legislatore ha cioè
inteso porre riferimento agli interessi
collettivi)
La partecipazione al
procedimento amministrativo
Vi
è un legame stretto tra diritto di accesso,
partecipazione e trasparenza.
L’accesso è un principio generale
dell’attività amministrativa.
La P.A. deve valutare gli apporti dei privati
e acquisirne il maggior numero possibile di
dati ed elementi di giudizio.
La partecipazione al
procedimento amministrativo
La comunicazione dei motivi ostacolativi
all’accoglimento dell’istanza:
Il
cittadino è subito posto a conoscenza dei
motivi che impediscono alla P.A. di
accogliere l’istanza, può così replicare
subito e chiarire elementi di fatto e di diritto
non valutati o considerati.
La partecipazione al
procedimento amministrativo
La
P.A. deve valutare questi dati ulteriori
nell’atto finale.
Se decide di adattare un provvedimento
negativo deve considerare le
controdeduzioni dell’istante in ogni caso e
spiegare perché sono insufficienti o non
esaustive.
La partecipazione al
procedimento amministrativo
I
termini di conclusione del provvedimento
vengono interrotti e iniziano a decorrere
nuovamente dalla data di presentazione
delle osservazioni.
L’omessa comunicazione non determina
“ex se” l’illegittimità del provvedimento
finale, se si prova l’irrilevanza ed inutilità
della partecipazione dell’interessato.
La partecipazione al
procedimento amministrativo
Per
i concorsi e i provvedimenti
previdenziali e assistenziali non è operativo
il preavviso di rigetto in quanto devono
prevalere le esigenze di celerità dell’azione
amministrativa.
Il preavviso di rigetto è un atto
endoprocedimentale e non può essere
impugnato in modo autonomo. Ha funzione
di deflazione del contenzioso.
La conferenza dei servizi art.14
L241/90
Con le modifiche apportate dalla legge 15/2005, diviene uno
strumento ordinario, anzi necessario.
Conferenza istruttoria o
interna
Vi sono due tipi di conferenze
Conferenza decisoria o
esterna
La conferenza dei servizi
Conferenza istruttoria o interna:
Serve
per accelerare i tempi del procedimento e per
un esame congiunto degli interessi pubblici.
Ogni P.A coinvolta evidenzia le sue esigenze.
L’amministrazione precedente può anche dare al
provvedimento finale un contenuto diverso dalle
intese informale emerse in sede istruttoria.
Per alcuni è un obbligo, per altri è discrezionale
l’indizione della conferenza istruttoria.
La conferenza dei servizi
Conferenza decisoria o esterna:
Questo
tipo di conferenza, decisoria, è
obbligatoria.
E’ indetta per acquisire intese, concetti,
nulla osta da parte di altre amministrazioni
pubbliche.
Confluiscono le volontà delle diverse P.A.
coinvolte, le determinazioni assunte in
conferenza sono sostitutive degli atti
dell’amministrazione.
La conferenza dei servizi
Conferenza decisoria o esterna:
I
tempi del procedimento della conferenza
sono stretti.
Si delibera a maggioranza.
Lo svolgimento e l’indizione possono
avvenire anche in via telematica.
Devono partecipare anche a soggetti che
hanno elaborato il progetto dell’esame di
conferenza (senza diritto di voto)
La conferenza dei servizi
La
volontà dell’amministrazione viene
espressa dal rappresentante a luogo delegato.
L’assenso si considera espresso, se il
rappresentante non esprime la propria
volontà.
La P.A. deve tenere conto delle posizioni
prevalenti, per l’adozione del
provvedimento finale.
Il dissenso dev’essere congruamente
motivato.
La semplificazione dell’azione
amministrativa
Si
devono raggiungere gli obiettivi fissati,
con il minor impiego di risorse, non solo
economiche, ma anche procedurali e
temporali.
La P.A. dev’essere dotata di azioni
efficienti, rapide ed economiche.
Gli istituti strumentali alla
semplificazione amministrativa
Conferenza
dei servizi
accordi tra amministrazioni pubbliche
generalizzazione del silenzio facoltativo
(per pareri)
generalizzazione del silenzio devolutivo
(per valutazioni tecniche)
attuazione dell’autocertificazione
Gli istituti strumentali alla
semplificazione amministrativa
Dichiarazione
di inizio attività: ogni atto di
autorizzazione, licenza, concessione non
costitutiva, permesso, nullaosta per
esercizio attività commerciale, artigianale,
imprenditoriale è sostituito da una
dichiarazione dell’interessato
generalizzazione del silenzio assenso: il
silenzio ha valore di accoglimento del
provvedimento
Semplificazione delle norme
sulla documentazione
amministrativa
Già
con la legge Bassanini e con il DPR445/00
recante disposizioni in materia di
autocertificazioni la semplificazione aveva
avuto grande impulso.
Gli atti, documenti, devono essere acquisiti
d’ufficio o essere richiesti ad altre P.A.
La P.A. deve chiedere all’interessato a soli
elementi necessari e la ricerca dei documenti
Semplificazione delle norme
sulla documentazione
amministrativa
Sono
state previste semplificazioni per la
dichiarazione di nascita, per la validità di
certificati ed estratti.
E’ stata introdotta la validità illimitata dei
certificati attestanti stati, qualità e fatti non
soggetti a modificazione.
Si vuole evitare un inutile spreco di risorse e
tempo laddove la situazione non si è modificata.
Semplificazione delle norme
sulla documentazione
amministrativa
Sono
stati introdotti nuovi documenti equipollenti
a quelli di riconoscimento purchè muniti di foto e
timbro della P.A.
E’ stata introdotta la carta d’identità elettronica
che può essere strumento per accedere a servizi in
rete erogati da P.A. e può essere utilizzata per il
pagamento di tributi.
Semplificazione delle norme
sulla documentazione
amministrativa
Possono
essere autocertificati molti dati
riguardanti situazione anagrafica, lavorativa, titoli
di studio, qualità…e la dichiarazione sostitutiva
all’atto di notorietà verrà usata per altri fatti e atti
di cui l’interessato è comunque a conoscenza.
La mancata accettazione di autocertificazione o la
richiesta di certificati comporta violazioni dei
doveri d’ufficio.
L’informatizzazione nella
pubblica amministrazione
Le
P.A. devono incentivare l’uso telematico
nei rapporti con i cittadini e tra le stesse.
Il ricorso a internet riduce i tempi
dell’azione amministrativa ottimizzandola.
L’informatizzazione nella
pubblica amministrazione
Sono
stati introdotti modi diretti: effettuare
pagamenti digitali, trovare on-line moduli e
formulari validi e aggiornati. Sostituzione delle
comunicazioni informatiche a quelle cartacee,
individuazione contenuti obbligatori per siti
internet P.A., istituzione di caselle di posta
certificata, introduzione della banda larga, del
VOIP, del sistema pubblico di connettività.
L’informatizzazione nella
pubblica amministrazione
E
governement: utilizzo strumenti informatici e
telematici per attività amministrativa (ICT)
I documenti elettronici sono legalmente validi.
I cittadini reperiscono le informazioni on-line.
Sui siti sono posti notizie, leggi, regolamenti,
attività, tempistiche, indirizzi, telefoni, responsabili
procedimenti.
L’informatizzazione nella
pubblica amministrazione
E’
necessario, però, che tutto il Paese sia
dotato di una copertura tecnologica con reti
adeguate.
L’atto amministrativo elettronico soggiace a
tutte le regole proprie degli atti
amministrativi compresa la motivazione.
L’informatizzazione nella
pubblica amministrazione
SPC=
Sistema Pubblico di connettività:
insieme strutture organizzative,
infrastrutture tecnologiche e regole tecniche
per sviluppo e condivisione del patrimonio
informatico.
E’ necessaria una cooperazione operativa di
tutte le P.A.. Le banche dati, i registri, le
anagrafi interoperare ed essere
interconnesse.
L’informatizzazione nella
pubblica amministrazione
Il
Codice dell’Amministrazione digitale
individua nuovi diritti e nuovi strumenti per
i cittadini
I documenti informatici hanno piena
validità giuridica
Le controversie sui diritti informatici sono
devolute alla giurisdizione esclusiva del
giudice amministrativo.
L’informatizzazione nella
pubblica amministrazione
Devono
essere quantificati i risparmi scaturenti
dall’utilizzo della tecnologia informatica
si deve utilizzare sempre più la firma digitale
si devono prevedere sempre più comunicazioni online tra P.A./cittadini e P.A./dipendenti, disponendo
programmi idonei a garantire la massima sicurezza
nello scambio di dati.
L’informatizzazione nella
pubblica amministrazione
I
privati possono partecipare al
procedimento amministrativo informatico
tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie
Hanno il diritto di effettuare i pagamenti in
forma digitale e il diritto di ricevere le
informazioni tramite posta certificata.
L’informatizzazione nella
pubblica amministrazione
Anche
la firma digitale dà piena garanzia
dell’integrità dei dati oggetto della
sottoscrizione e dell’autenticità delle
informazioni relative al sottoscrittore.
Il diritto di accesso ai
documenti amministrativi
Il
diritto all’informazione amministrativa
costituisce un’articolazione dei principi di
trasparenza, imparzialità, buona
amministrazione ed effettività della tutela
giurisdizionale
Il diritto di accesso con la legge 15/05 è
divenuto un principio generale
dell’ordinamento giuridico
Il diritto di accesso ai
documenti amministrativi
Il
C.ds lo aveva definito interesse legittimo
nel 1989 per poi, sul punto, mutarne avviso
nel 2000 e 2003 e nel 2006, qualificandolo
come diritto soggettivo perfetto
Il diritto di accesso ai
documenti amministrativi
Titolari del diritto di accesso:
Tutti i soggetti privati (anche portatori di interessi pubblici
o diffusi) che abbiano un interesse concreto diretto e attuale
riconducibile alla situazione giuridica di cui si chiede la
tutela.
Gli atti devono incidere in via diretta ed immediata e non
solo ipotetica e riflessa sugli interessi tutelati
dall’associazione non sono ammissibili istanze per un
controllo generalizzato su operato P.A., riconducibili a mera
curiosità e ad atti di emulazione.
Il diritto di accesso ai
documenti amministrativi
I livelli di protezione dei dati dei privati:
1-
dati comuni della persona: si applica la
normativa comune in materia di accesso
2- dati sensibili giudiziari: l’accesso è
consentito solo nei limiti in cui risulti
strettamente indispensabile per la cura e la
tutela di un interesse giuridico dell’istante.
La P.A. esercita qui un potere altamente
discrezionale nel bilanciamento dei due
interessi in gioco
Il diritto di accesso ai
documenti amministrativi
3-
per i dati sensibilissimi (salute ente
sessuale): il trattamento è consentito quando
l’accesso serve per tutelare diritti di uguale
rango o un diritto della personalità o altro
diritto fondamentale o libertà inviolabile.
Il diritto di accesso ai
documenti amministrativi
Il sacrificio della privacy è quindi
l’extrema ratio. Si deve valutare se i
dati servono effettivamente per far
valere i propri diritti in sede
contenziosa