Procedimento amministrativo: tra evoluzione giurisprudenziale e novità legislative – 1 parte Ufficio Supporto Normativo e Divulgazione Servizio Agricoltura e Alimentazione Silvia Sarzanini Asti, AGOSTO 2010 La funzione amministrativa Concreta realizzazione dei fini dello Stato Funzione propria della pubblica amministrazione Attività attuativa: comportamenti atti per la cura di uno specifico interesse pubblico Provvedimento amministrativo:autoritativo tipico e nominato- manifestazione di volontà della pubblica amministrazione Procedimento amministrativo Concezione dinamica funzionale: serie coordinata di attività e di atti procedimentali per la cura dell’interesse pubblico assegnato dalla legge ( casetta) ; Concezione statica formalistica: atti susseguenti, eterogenei ed autonomi finalizzati alla emanazione del provvedimento amministrativo (Virga) I principi costituzionali dell’azione amministrativa 1 ) imparzialità Imparzialità:equidistante tra più soggetti pubblici o privati che vengono in contatto con la pubblica amministrazione, prevalenza dell’interesse pubblico e attenta ponderazione di tutti interessi coinvolti( Caringella) ; Imparzialità nell’attuazione dell’azione( c.d. s 2070 / 09) I principi costituzionali dell’azione amministrativa 2) buon andamento Buon andamento: L’azione amministrativa deve essere appropriata, adeguata e conveniente, Connesso ai principi di economicità ed efficacia I principi costituzionali dell’azione amministrativa: 3) legalità Legalità: il principio di buon andamento e l’imparzialità delineano il concetto di legalità (CDS 6243/07) ; L’azione amministrativa della PA deve estrinsecarsi secondo le ipotesi nei limiti fissati dalla legge( Casetta) Legalità 3) Azione amministrativa- controllo della competente autorità giurisdizionale sotto il profilo della logica e ragionevolezza ( Cds 4207 / 05; L’attività dell’azione amministrativa limitativa della sfera giuridica del privato si deve svolgere secondo leggi ( CdS 4301 . 08) Altri principi Eguaglianza, solidarietà, democraticità, ragionevolezza, responsabilità di funzionari, decentramento amministrativo, sindacabilità, azionabilità delle situazioni giuridiche dei cittadini Il procedimento amministrativo: un po’ di storia… (1) Prima della L.241/90: no disciplina generale, solo norme di settore Ma dal 1990 in poi radicale cambiamento… • Ampia discrezionalità (talvolta sconfinante in libero arbitrio) • Non – riconoscimento del diritto degli interessati a partecipare nei procedimenti incidenti sulle loro sfere guiridiche Il procedimento amministrativo: un po’ di storia… (2) Già Art. 6 della L.142/90: Nel procedimento relativo all’ adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive devono essere previste “forme di partecipazione degli interessati secondo le modalità stabilite dallo statuto” L. 241/90: sistematizzazione della disciplina procedimento amministrativo I principi introdotti dalla L.241/90 • Principio del giusto procedimento, da cui deriva preavviso di rigetto – cittadini devono poter partecipare • Principio di trasparenza, per garantire il quale: diritto di partecipazione, obbligo di motivazione, obbligo di identificare responsabile del procedimento, diritto di accesso agli atti - pubblicità • Principio di semplificazione, che introduce taluni istituti diretti a snellire il procedimento: conferenza di servizi, accordi tra P.A. e tra P.A. e privati, silenzio facoltativo, silenzio devolutivo, silenzio – assenso, autocertificazione, dichiarazione in luogo di autorizzazione Altri principi generali del procedimento amministrativo Correttezza e buona fede: P.A. si deve comportare lealmente senza creare falsi affidamento in capo ai privati; Necessaria predeterminazione dei criteri di scelta: quando la P.A. deve scegliere in chiave comparativa tra più soluzioni Modifiche apportate dalle LL. 15/2005 e 80/2005 (1) Innovazioni L. 15/2005 riguardano principalmente: • Applicazione principi comunitari • Comunicazione d’avvio e conclusione esplicita del procedimento • Obbligo generale di motivazione • Preavviso di rigetto • Disciplina dell’efficacia, esecuzione e invalidità del provvedimento • Norme sull’accesso agli atti della Pubblica Amministrazione Importanza e valore della legge 241 1) Superamento di una concezione della gestione pubblica chiusa, lenta, autoritativa e inserimento di una gestione aperta partecipata con motivazioni, trasparente dunque controllabile Il cittadino diviene attore protagonista Importanza e valore della legge 241 2) Provvedimento amministrativo: dialogo tra cittadini e PA; Istituto dell’accordo: condivisione del contenuto dell’atto; Rivoluzione copernicana del rapporto tra governanti e governati Importanza e valore della legge 241 3) Perseguimento dell’interesse pubblico: e può contemperamento di tutti gli interessi coinvolti, collaborazione, confronto dialettico con i privati Le modifiche legislative del 2005 1) Principio di leale cooperazione istituzionale enunciato da regolare tutti rapporti tra i diversi soggetti pubblici, Principio di stabilità degli obblighi contrattuali:salvaguardia dell’affidamento dei privati che stipulano contatti con la Pa; Principio dell’informazione dell’attività amministrativa, nell’ottica di privilegiare la semplificazione l’efficienza- incentivazione della telematica Innovazione della legge 15 /2005 Procedimento e modalità di conclusione( silenzio partecipazione conferenza dei servizi); Procedimenti di secondo grado( efficacia, esecuzione, invalidità); Norme sull’accesso- 22 – principio generale- partecipazione, imparzialità trasparenza Modifiche apportate dalle LL. 15/2005 e 80/2005 (2) Innovazioni L. 80/2005 riguardano principalmente: • Disposizioni in materia di semplificazione • Termine di conclusione del procedimento . 80/05 • D. I. A. (Dichiarazione Inizio Attività) 80 s’/05 • Istituto del silenzio assenso – rifiuto 80/05 •Diritto di accesso – 80/05 Modifiche operate dalla legge 69 /09 3) Principi generali dell’azione amministrativa:anche imparzialità oltre pubblicità e trasparenza; Conclusione del procedimento: 30 giorni e il diritto del privato al risarcimento dei danni da ritardo; Attività consultiva- 20 giorni per pareri obbligatori e anche facoltativi Modifiche operate dalla legge 69 /09 3) a Conferenza dei servizi: ampliamento dei soggetti ammessi a partecipare( soggetti proponenti il progetto, concessionari, gestori pubblici servizi, amministrazioni per misure di agevolazione; Dichiarazioni di inizio attività - art 19 escluso per ipotesi su asilo di cittadinanza- Dia immediata inizio attività per impianti produttivi di beni e servizi ex direttiva 123/Ce 2006 - Modifiche operate dalla legge 69 /09 3) B Silenzio assenso: applicabile alle materie prime cittadinanza- ricorso anche contro gli atti di assenso; Diritto di accesso:principio generale- livelli essenziali di prestazione 117 cost. Informatizzazione:ampio uso di strumenti informatici e telematici- parere conferenza di servizi; Legge sul procedimento: vale anche per regione e enti locali I principi generali dell’azione amministrativa Economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità trasparenza; Principi comunitari; Azione amministrativa senza natura autoritativa deve svolgersi secondo le norme di diritto privato; Divieto di aggravamento del procedimento; Obbligo di conclusione esplicita; Obbligo di motivazione:- incentivo all’Uso della telematica economicità Rapporto tra risorse impiegate risultati ottenuti; Realizzare il massimo risultato in termini di soddisfacimento dell’interesse pubblico, con il minor dispendio di mezzi di strumenti sia di natura finanziaria, personale e procedimentale- 97 cost efficacia Indica il rapporto tra risultati ottenuti ad obiettivi prestabiliti- 97 costituzione; In termini produttivi privatistici manageriali: Concreta inidoneità dell’azione amministrativa a conseguire gli obiettivi prefissati per la realizzazione dell’interesse imparzialità Criterio generale dell’azione amministrativa; Già individuato dalla dottrina e dalla giurisprudenza; Ora osservato anche dai privati quando sono preposti all’esercizio di attività amministrativa Pubblicità – trasparenza 1 La pubblicità L 241/ 90 è attuazione dei principi di trasparenza L 15/05 : far circolare il più possibile l’informazione al fine di garantire il controllo dell’operato dei pubblici poteri; Più equo contemperamento degli interessi; Pubblicità – trasparenza 2 partecipazione al procedimento e accesso ai documenti amministrativi; Obbligo di conclusione del procedimento; Pubblicizzare i nominativi responsabile del procedimento; Comunicare l’avvio del procedimento; Profili giurisdizionali Violazione di legge in caso di violazione dei criteri generali; Incidono sulla legittimità del provvedimento; Per corte dei conti e dottrina la violazione dell’economicità e dell’efficacia configura l’eccesso di potere e per il Consiglio di Stato è violazione di legge; I PRINCIPI comunitari dell’azione dei pubblici poteri I principi dell’ordinamento comunitario sono diventati parametro di legittimità dell’azione amministrativa tanto che la loro violazione costituisce il vizio di violazione di legge; I giudici nazionali devono disapplicare norme interne contrastanti con il diritto comunitario nel rispetto del principio di preminenza del diritto comunitario L’ordinamento giuridico comunitario È composto da molteplici determinazioni di natura normativa politiche e giurisprudenziale eterogenee; Trattati,dichiarazioni, risoluzioni unione, atti di politica estera, giustizia, affari interni, accordi internazionali Il principio di leale collaborazione Collaborazione con le istituzione dei singoli Stati (esempio delle direttive) per l’attuazione delle norme comunitarie esempio delle direttive e per il perseguimento degli obiettivi stabiliti dal legislatore comunitario Norma nazionale in contrasto con diritto Ue Immediatamente disapplicata dall’operatore giuridico giudice o amministratore e applicazione delle disposizioni comunitarie per l’obbligo di conformità al diritto comunitario nel rispetto del principio di preminenza, di legalità, di sussidiarietà, di proporzionalità, di leale collaborazione, di non discriminazione di certezza del diritto e di equilibrio istituzionale I principi comunitari Sono desunti dai trattati, dalle normative comunitarie, dalla corte di giustizia, dalle esperienze normative degli Stati: principio di certezza del diritto, del legittimo affidamento, di proporzionalità, giusto procedimento, buona amministrazione Attività amministrativa secondo norme di diritto privato La pubblica amministrazione, nell’adozione di atti di natura non autoritativa, agisce secondo le norme di diritto privato, salvo che la legge disponga diversamente Gli accordi con i privati servono anche a scongiurare le controversie giudiziarie Attività amministrativa esercitata dai privati I soggetti privati, preposti all’esercizio di attività amministrativa, devono assicurare il rispetto dei criteri e dei principi ai quali è tenuta la P.A. nell’esercizio dell’attività amministrativa. Obbligo di non aggravamento La pubblica amministrazione non può aggravare il procedimento, se non per straordinarie motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell’istruttoria: questa norma costituisce diretta applicazione dei criteri di economicità ed efficacia conclusione esplicita del procedimento La pubblica amministrazione è tenuta concluso il procedimento amministrativo con un provvedimento finale espresso in un termine certo: il termine è di 30 giorni dall’inizio dell’ufficio del procedimento o dal ricevimento dell’istanza di parte, in mancanza di diversa disposizione di legge ovvero di fissazione con i provvedimenti citati all’articolo due Eccezioni a termini La disciplina dei tempi del procedimento non si applica ai procedimenti di verifica o autorizzativi concernenti beni storici, architettonici, culturali, archeologici, artistici e paesaggistici e sulle materie ambientali Sospensione del termine di conclusione del procedimento I termini possono essere sospesi, per una sola volta e per un periodo non superiore a 30 giorni laddove sia necessario acquisire informazioni o certificazioni relativi a fatti, stati, qualità non attestati in documenti già in possesso dell’amministrazione Ricorso senza diffida Il ricorso può essere esperito senza necessità della previa diffida all’amministrazione, entro un anno dalla scadenza del termine finale previsto e sempre che perduri l’inadempimento. Il nuovo articolo due bis legge 241 Conseguenze per il ritardo dell’amministrazione: l’amministrazione tenuta al risarcimento del danno ingiusto cagionato in conseguenza dell’inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento: il diritto al risarcimento del danno si prescrive in cinque anni e le relative controversie rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo Mancata adozione del provvedimento e responsabilità dirigenziale La mancata emanazione del provvedimento nei termini costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale si tiene conto di tale fatto ai fini della corresponsione della retribuzione del risultato Obbligo di motivazione del provvedimento amministrativo Prima della legge 241 l’obbligo di motivazione discendeva dalla legge, per specifiche tipologie di atti e dalla natura dell’atto- poi la motivazione è diventata uno degli elementi essenziali del provvedimento amministrativo la cui funzione è rappresentare l’iter giuridico fattuale di formazione della volontà della pubblica amministrazione Eccezione a motivazione Atti normativi e a contenuto generale, ampiamente discrezionale è a motivo libero, provvedimenti di carattere organizzativo a contenuto generale Contenuto della motivazione Indicare i presupposti di fatto le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’amministrazione, in relazione alle risultanze dell’istruttoria Motivazione per relationem Se le ragioni della decisione risultano da altro atto dell’amministrazione, richiamato dalla decisione stessa, insieme alla comunicazione di quest’ultima deve essere indicato e reso disponibile anche l’atto cui essa si richiama Motivazione e violazione di legge Sono affetti dal vizio di violazione di legge i provvedimenti del tutto carenti della motivazione, privi dell’indicazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche, non indicanti gli atti da cui risultano le ragioni della decisione Motivazione - eccesso di potere Carenze o incongruità della motivazione, area della illogicità, inadeguatezza e contraddittorietà della motivazioneimpossibilità dell’integrazione ex post- Rapporti tra difetto di motivazione e annullabilità del provvedimento Non è annullato il provvedimento che per la natura vincolata e per il contenuto dispositivo palese non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato, pur se in violazione delle norme sul procedimento Nuova decisione del Consiglio di Stato Nel caso di omessa motivazione dei provvedimenti vincolati il vizio ha natura sostanziale non meramente formale procedurale e quindi il provvedimento è annullabile- Efficienza uso telematica Le P.A. devono incentivare l’uso della telematica nei rapporti interni tra le diverse pubbliche amministrazioni e tra queste i privati. Per perseguire l’efficienza è necessaria un’organizzazione adeguata di tutte le risorse a disposizione (strumentali, finanziarie ed umane). Efficienza uso telematica Se si incentiva l’uso della telematica si perseguono risparmi e più velocita’ e si costruisce una P.A. più vicina ai cittadini. Internet: utilissimo per i cittadini per reperire informazioni in tempo reale (modelli, nominativi responsabili, normativa) Efficienza uso telematica Codice amministrazione digitale: piena equiparazione dell’atto amministrativo elettronico a quello cartaceo. Reti amiche: progetto per rendere più efficiente il rapporto tra P.A. e cittadini. Art.18 Legge 69/2009: estensione banda larga, VOIP e sistema pubblico di connettività. Efficienza uso telematica Riduzione carta Contenuti siti Internet: - obbligatorio pubblicare retribuzioni, recapiti, cv dirigenti - necessario utilizzare di più il web nelle comunicazioni con cittadini e dipendenti; - importante la formazione per aumentare la produttività e migliorare la prestazione. Legge Procedimento nelle Regioni e Enti Locali * art. 29:prima della riforma costituzionale del 2001, le disposizioni sul procedimento amministrativo avevano valore di principi generali dell’ordinamento giuridico. Ora lo Stato ha potere di stabilire i principi fondamentali solo nelle materie di cui all’art.117 III° comma. Legge Procedimento nelle Regioni e Enti locali La Legge 15/05 sul procedimento amministrativo ha cercato di contemperare esigenze di uniformazione a quelle di autonomia. Legge Procedimento nelle Regioni e Enti Locali Per la Dottrina, norme della Legge 241: sono norme di sistema per escludere un reale ampliamento a competenza normativa Enti Locali e Regioni. Per alcuni, i principi operano “ex se” essendo di derivazione comunitaria, per altri rientrerebbero nelle materie lasciate alla potestà esclusiva dello Stato (117 III) Legge Procedimento nelle Regioni e Enti Locali Per la Giurisprudenza: l’art.21 quinquies è direttamente applicabile in quanto introduce la previsione di un indennizzo per il pregiudizio subito dall’interessato. Legge Procedimento nelle Regioni e Enti Locali La Legge 69/29 (art29) ha introdotto l’applicazione della 241 alla società con totale o prevalente capitale pubblico e art. 2bis/11/15/25 applicabili a tutte le P.A. più l’obbligo di partecipazione al procedimento (assicurare accesso e concludere procedimento nel termine prefissato). Il Silenzio Amministrativo Si intende inerzia della P.A. su di una istanza presentata da un privato su cui vi sia obbligo di provvedere. Silenzio significativo: - silenzio assenso - silenzio diniego - silenzio rigetto Il silenzio amministrativo Silenzio assenso: inutile decorso del tempo comporta l’accoglimento dell’istanza; è divenuto un istituto di carattere generale. Silenzio diniego: la legge ricollega al decorso del tempo l’effetto del diniego dell’istanza. Il silenzio amministrativo Ipotesi: 1) diniego accesso, la P.A. deve accertare il titolo o meno dell’esibizione; 2) diniego a svolgere altri incarichi per pubblico dipendente: l’autorizzazione si intende negata decorsi infruttuosamente 30 giorni; Il silenzio amministrativo Inerzia: equivale ad un provvedimento esplicito di rigetto Silenzio rigetto: mancata pronuncia su di un ricorso gerarchico avverso atti non definitivi. Per giurisprudenza più recente, la decorrenza del termine non comporta la consumazione del potere decisionale; Il silenzio amministrativo L’autorità gerarchica continua a essere gravata dell’obbligo di decidere. La P.A. si deve pronunciare sul ricorso in modo esplicito. Il silenzio amministrativo Silenzio non significativo: silenzio rifiuto o inadempimento. La giurisprudenza ha ampliato l’operatività del silenzio inadempimento per garantire al privato la protezione contro il comportamento omissivo (buon andamento P.A.) Il silenzio amministrativo La P.A. deve provvedere sia per gli atti favorevoli che ampliano sfera giuridica dei destinatari, sia per riesame di atti sfavorevoli precedentemente emanati. Il silenzio amministrativo Termine di conclusione del procedimento ex lege: 30 giorni dall’inizio del procedimento d’ufficio o dal ricevimento domanda; termini superiori sono stabiliti per complessità interessi o procedimento, ma con decreti ministeriali (max 180 giorni) Il silenzio amministrativo Sospensione dei termini per valutazioni amministrative: per acquisire informazioni relative a atti, fatti, stati, qualità (max 30 giorni) Sanzioni a carico dei dirigenti per mancato rispetto termini, influisce su retribuzione/risultato. Innovazioni L.15/2005: Principi comunitari (1) Principio che fa da cappello a tutti: Principio di preminenza = Primato del diritto comunitario sui singoli ordinamenti 1) Principio di certezza del diritto = dovere di garantire la prevedibilità delle situazioni e dei rapporti giuridici 2) Diritto alla buona amministrazione = imparzialità, tempestività, partecipazione Innovazioni L.15/2005: Principi comunitari (2) • Principio di proporzionalità = Divieto di imporre restrizioni a libertà tutelate dal diritto CE in misura superiore (sproporzionata) al fine da raggiungere • Principio di sussidiarietà verticale = Solo le funzioni che, per unitarietà d’esercizio, non possono essere svolte dall’ente più vicino al cittadino devono vedere l’intervento del livello superiore (sussidiario) orizzontale = Gli enti svolgono, ove possibile, le proprie funzioni attraverso l’autonoma iniziativa dei cittadini Innovazioni L.15/2005: Principi comunitari (3) 5) Diritto al giusto procedimento = si estrinseca nel preavviso di rigetto 6) Principio di legittimo affidamento = protezione di situazioni consolidate e legittime aspettative a seguito di provvedimenti emanati e illegittimamente revocati 7) Principio di avvalimento = all’appaltatore è consentito, se del di questi caso e per un determinato appalto, di fare affidamento sulle capacità altri soggetti, a prescindere dalla natura giuridica dei legami con ultimi, e fino alla prova della capacità economico - finanziaria Innovazioni L. 15/2005: Principi comunitari (4) 7) Principio di leale cooperazione = tra enti cotitolari di esigenze in parte sovrapposte NB. Prima: utilizzato sistematicamente dalla Corte Cost. per garantire il giusto contemperamento delle competenze di Stato e Regioni Poi: Costituzionalizzato a seguito della riforma cost. 2001 (v. Art. 120 Cost.) Ora: Con introduzione in L. 15/2005 (nuovo Art. 22, comma 5), emerge in tutta la sua capacità espansiva: espansiva non si applica più solo ai rapporti tra livelli governativi, ma più in generale ai rapporti tra i diversi soggetti pubblici Innovazioni L. 15/2005: Comunicazione d’avvio (1) Art. 7: “Comunicazione d’avvio del procedimento” Quando? Prima o contemporaneamente all’inizio dell’istruttoria quindi L. 241/90 prima delle modifiche L. 15/2005: 15/2005 Mancata o ritardata comunicazione d’avvio: annullabilità ma poi con Art. 21 octies (L. 15/2005): 15/2005) no annullabiltà “qualora l’amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato” Innovazioni L. 15/2005: Comunicazione d’avvio (2) Art. 8: “Modalità e contenuti della comunicazione d’avvio” da indicare: a) amministrazione competente; b) oggetto del procedimento; c) ufficio e persona responsabile del procedimento c-bis) data entro la quale deve concludersi il procedimento e rimedi esperibili in caso di inerzia dell’amministazione c-ter) nei procedimenti ad iniziativa di parte, la data di presentazione relativa istanza introdotti con L. 15/2005: 15/2005 rafforzato il controllo sull’ operato dell’ amministrazione Innovazioni L. 15/2005: Obbligo generale di motivazione Da una parte… Rafforzato: Responsabile del provvedimento non può discostarsi dalle risultanze dell’istruttoria del responsabile del procedimento, se non motivandolo nel provvedimento finale Dall’altra… Ridotto: Ove provvedimento sia vincolato, difetto motivazionale (anche derivante da mancata comunicazione d’avvio o mancato preavviso di rigetto): no annullabilità, ma illegittimità non invalidante Innovazioni L. 15/2005: Preavviso di rigetto (1) Art. 10 bis Ottica ridurre contenzioso cittadini – P.A. rafforzare la trasparenza dell’azione amministrativa Preavviso di rigetto = comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza E come si concretizza nell’ambito del procedimento? Innovazioni L. 15/2005: Preavviso di rigetto (2) Quando? In procedimenti ad istanza di parte Prima dell’adozione di un provvedimento negativo Come? A seguito della comunicazione eventuale contraddittorio endo procedimentale = l’interessato entro 10 giorni può esporre le tesi giuiridiche / elementi di fatto che ritenga idonei ad inficiare la tesi della P.A. P.A. accoglie le osservazioni non le accoglie, dandone però motivazione Innovazioni L. 15/2005: Preavviso di rigetto (3) NB. 1) La comunicazione interrompe i termini di conclusione del procedimento, che riprendono dalla data di presentazione delle osservazioni 2) Per provvedimento negativo si intende rigetto dell’istanza o anche accoglimento parziale: comunque obbligatorio preavviso di rigetto 3) Destinatari = solo gli istanti e non anche tutti coloro che abbiano partecipato all’istruttoria 4) La disciplina sul preavviso di rigetto non si applica ai procedimenti concorsuali, ai procedimenti vincolati e a quelli in materia previdenziale e assistenziale Innovazioni L.15/2005: Preavviso di rigetto (4) NB. 5) La norma non chiarisce espressamente quale debba essere il contenuto del preavviso MA Dottrina: “deve contenere i presupposti di fatto e di diritto che sono alla base anche del provvedimento finale di rigetto” QUINDI Qualora in fase decisoria (quindi a preavviso di rigetto già inviato) dovessero emergere motivi di rigetto ulteriori necessario nuovo preavviso di rigetto che li specifichi Innovazioni L.15/2005: Conferenza dei Servizi (1) Conferenza dei servizi = importante istituto della semplificazione; luogo istituzionale per coordinamento degli interessi pubblici modificata a più riprese, con L. 59/1997 con L.127/1997 con L. 191/1998 Progressiva con L. 340/2000 procedimentalizzazione con L. 15/2005 della Conferenza dei Servizi Innovazioni L.15/2005: Conferenza dei Servizi (2) Prima della L.15/2005: Dopo la L.15/2005: L. 241/90: Conferenza L. 15/2005: istruttoria • silenzio – assenso della P.A. che non abbia espresso volontà definitiva decisoria modificata da L. 340/00: trasforma in obbligatorio un istituto che nasceva come facoltativo (“può essere indetta”) obbligatoria quando la P.A. cioè procedente debba acquisire intese, assensi, ecc. di altre P.A. e non li ottenga entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta • distinzione: dissenso di una P.A. che tuteli interessi sensibili non sensibili decisione rimessa assenso motivato all’autorità di livello costruttivo immediatamente superiore Innovazioni L.15/2005: Provvedimento finale da una parte dall’altra parte Obbligo di conclusione esplicita del procedimento sia in sia in procedimento ad iniziativa privata procedimento ad iniziativa d’ufficio Generalizzazione istituto degli accordi integrativi sostitutivi Innovazioni L. 15/2005: Perfezione, efficacia ed esecutività Riepiloghiamo! Perfezione = completezza dell’atto in tutti i suoi elementi, così che corrisponda allo schema normativo formale Efficacia = idoneità dell’atto a produrre effetti giuridici Esecutività = idoneità dell’atto a incidere sulla sfera giuridica dei destinatari Il momento della perfezione, dell’efficacia e dell’esecutività spesso coincidono, ma Art. 21 – bis: Per i “provvedimenti limitativi della sfera giuridica dei privati”… … Il momento dell’efficacia non coincide con il momento di perfezione dell’atto, dell’atto ma con il momento della comunicazione (atto ricettizio) ricettizio Innovazioni L. 15/2005: Sospensione dell’efficacia 2 SPECULARI PROVVEDIMENTI DI 2O GRADO: Proroga Sospensione = Sospende esecuzione di un precedente provvedimento Art. 21 - quater Quando? Da chi? Per gravi ragioni e per il Dall’organo che ha emanato tempo strettamente l’atto / da altro organo necessario; termine della previsto dalla legge sospensione prorogabile una sola volta Innovazioni L. 15/2005: Esecutorietà Esecutorietà = possibilità, per la P.A., di imporre coattivamente l’adempimento degli obblighi nei suoi confronti Art. 21 ter: “Nei casi e con le modalità stabilite dalla legge (limite del principio di legalità), legalità le P.A. possono imporre coattivamente l’adempimento degli obblighi nei loro confronti. Il provvedimento costitutivo degli obblighi indica termine e modalità di esecuzione da parte del soggetto obbligato. Qualora l’interessato non ottemperi, le P.A., previa diffida, possono provvedere all’ esecuzione coattiva, nelle ipotesi e secondo le modalità previste dalla legge”. Obbligazioni che riguardano somme di denaro: norme per l’esecuzione coattiva dei crediti dello stato. Innovazioni L. 15/2005: Invalidità del provvedimento Prima 2005: no elencazione puntuale in una legge ordinaria dei casi di nullità, solo giurisprudenza Art. 21 septies (L. 15/2005): “E’ nullo il provvedimento amministrativo che: 1) manca degli elementi essenziali; 2) è viziato da difetto assoluto di attribuzione; 3) è stato adottato in violazione o elusione del giudicato; 4) negli altri casi espressamente previsti dalla legge.” Innovazioni L. 15/2005: Rimedi contro atti illegittimi ed inopportuni L. 15/2005 ha innovato 2 atti di ritiro: • Annullamento d’ufficio (Art. 21 nonies) nonies • Revoca (Art. 21quinquies) 21quinquies Riepiloghiamo! Annullamento = avverso atto amministrativo illegittimo per vizi originari; annullamento ha efficacia ex tunc Revoca = avverso atto amministrativo ad efficacia durevole, che risulti inopportuno / non conveniente / inadeguato (vizi di merito); revoca ha efficacia ex nunc Innovazioni L. 15/2005: Annullamento d’ufficio in autotutela Art. 21 nonies: Il provvedimento amministrativo illegittimo può essere annullato alle seguenti condizioni: • se sussistono le condizioni di interesse pubblico (concreto e attuale); attuale • entro un termine ragionevole (per tutelare l’affidamento dei privati); privati • ove si sia tenuto conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati. Viene fatta salva la possibilità di convalida del provvedimento annullabile, sussistendone le ragioni di interesse pubblico ed entro un termine ragionevole Innovazioni L. 15/2005: Revoca Art. 21 quinquies: Possibilità di revocare atti ad efficacia durevole per: - sopravvenuti motivi di interesse pubblico; - mutamento della situazione di fatto; - nuova valutazione dell’interesse pubblico originario D.L. 7/2007 (Decreto Bersani) aggiunge all’Art. 21 quinquies un nuovo comma: Ove la revoca di un atto amministrativo “incida su rapporti negoziali, l’indennizzo liquidato agli interessati è parametrato al solo danno emergente e tiene conto della conoscenza ” Il responsabile del procedimento amministrativo Gli articoli da 1 a 3 della legge 241/90 riguardano principi e criteri informatori dell’azione amministrativa Gli articoli da 4 a 6 concernono profili organizzativi e operativi Il responsabile vigila sul procedimento, ne assicura la regolare istruttoria, è un punto di riferimento per i cittadini Il responsabile del procedimento amministrativo Prima dell’entrata in vigore della legge il procedimento era senza guida, anonimo e impersonale Quindi vi era maggiore lentezza ed irresponsabilità dei soggetti che operavano nel procedimento I cittadini non potevano di fatto controllare l’operato delle P.A. Il responsabile del procedimento amministrativo Il funzionario pubblico responsabilizzato ha profuso, così, maggiore responsabilità ed impegno Il privato ha ora di fronte un interlocutore e non più un’organizzazione anonima Il responsabile del procedimento amministrativo Ha un ruolo propulsivo e tutorio e responsabilità per eventuali ritardi o omissioni E’ in grado di fornire al privato tutte le informazioni, i chiarimenti e gli atti inerenti al procedimento Il responsabile del procedimento amministrativo La P.A. ha ora un volto: responsabilizzazione dei pubblici funzionari e coinvolgimento più diretto dei funzionari in ordine ai risultati dell’azione: addetti più specializzati e più formati, ciò impone la normativa Il responsabile del procedimento amministrativo Il responsabile, con la comunicazione di avvio del procedimento assume un ruolo incisivo nella democraticità delle decisioni La norma richiama più volte i principi di trasparenza e pubblicità, anche sanciti a livello comunitario Il responsabile del procedimento amministrativo L’intervento pubblico deve osservare i limiti di necessità, adeguatezza e proporzionalità e garantire la partecipazione La P.A. deve preannunciare al privato il rigetto della domanda Il responsabile del procedimento amministrativo Il dirigente: Deve assegnare a sé o a altro dipendente dell’unità organizzativa, la responsabilità dell’istruttoria e di ogni altro atto inerente al singolo procedimento nonché dell’adozione del provvedimento finale Il responsabile del procedimento amministrativo Il dirigente: Può assegnare caso per caso, per singoli procedimenti o con una designazione generale per materia ai soggetti interessati al procedimento devono essere comunicati i dati relativi al responsabile Il responsabile del procedimento amministrativo Essi possono così chiedere informazioni, rivolgere istanze, richieste, suggerimenti, pareri In mancanza di designazione è considerato responsabile il dirigente dell’unità organizzativa Il dirigente può nominare un altro responsabile Il responsabile del procedimento amministrativo Il responsabile: Ha compiti importanti: in ambito istruttorio valuta ammissibilità, legittimità, istanza, dispone d’ufficio accertamenti e acquisisce documenti, atti, qualità, indice conferenze servizi. Il responsabile del procedimento amministrativo Il responsabile: Può essere anche diverso da chi adotta l’atto finale. In questo caso il dirigente può disattendere la proposta del responsabile, con il vincolo della motivazione giustificativa della divergenza Il responsabile del procedimento amministrativo Il dirigente: Può per ragioni di servizio e per un tempo determinato delegare alcune competenze per l’adozione di atti e provvedimenti Il responsabile delegato ha un’ampia sfera di autonomia e una responsabilità diretta Il responsabile del procedimento amministrativo Il dirigente: Resta la funzione di vigilanza, coordinamento, controllo. Emana il provvedimento finale Il responsabile lavora in piena autonomia, ma ha il dovere di collaborare con il dirigente Il responsabile del procedimento amministrativo La norma insiste sull’ottica di servizio e sull’orientamento al risultato Il responsabile deve fare una relazione istruttoria formale (che va comunicata agli istanti prima dell’adozione del provvedimento negativo) Il dirigente coordina l’attività del responsabile, che ha piena autonomia gestionale nel nucleo più interno del procedimento, rispondendo egli stesso dei proprio comportamenti Il dirigente ha però il dovere di controllo e di rilevare errori, incoerenze, incompetenze; adottare interventi correttivi o integrativi Responsabilità penale Art. 328 c.p.: Rifiuto e omissione atti di ufficio La seconda ipotesi è quella che più interessa i pubblici ufficiali La norma prevede tale ipotesi per chi entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non provvede ad adottare l’atto o ad esporre le ragioni del suo ritardo. E’ richiesto il dato generico (volontà di omettere l’atto alla consapevolezza della diffida ad adempiere del soggetto privato) Responsabilità penale I motivi del ritardo sono molteplici: complessità istruttoria, acquisizione pareri tecnici amministrativi, carenze organico, numero elevato qualifiche da evadere. E’ necessario che l’atto richiesto sia dovuto e non discrezionale. Il termine può essere più lungo di trenta giorni (fino ad un massimo di 180 giorni. ART.2 L 241/90) Responsabilità penale Sul responsabile del procedimento grava la responsabilità amministrativa per danni arrecati alla P.A.. E’ esclusa quando imputabile a disfunzioni organizzative della struttura. Sussiste una responsabilità civile verso terzi per atti adottati in violazione di diritti. E’ una responsabilità diretta all’impiegato per dolo e colpa grave. Responsabilità penale E’ attenuata la risarcibilità degli interessi legittimi, in caso di danno indiretto, cioè per danni da attività provvedimentale. Ora l’art.2 bis prevede anche un danno causato dal mancato rispetto dei termini del procedimento; tale violazione è l’elemento per la valutazione della responsabilità dirigenziale e per la corresponsione della retribuzione di risultato. Responsabilità penale Il giudice amministrativo avrà la cognizione della domanda risarcitoria. Il responsabile del procedimento può anche incorrere nella responsabilità disciplinare per l’inosservanza degli obblighi di servizio. Il potere disciplinare ha ora natura contrattuale. La partecipazione al procedimento amministrativo Le norme sulla partecipazione al procedimento sono espressione della mutata considerazione dei rapporti tra P.A. e privato La P.A. deve contemperare tutti gli interessi pubblici coinvolti e quelli privati La partecipazione al procedimento amministrativo C’è un modello partecipato, in cui tutti i cittadini sono coinvolti. Viene assicurata la democraticità dell’azione amministrativa. Il giusto procedimento implica che le limitazioni sono imposte solo se legittime e dopo aver svolto opportuni accertamenti. La partecipazione al procedimento amministrativo I cittadini devono avere la possibilità di rappresentare le proprie ragioni. E’ un principio generale dell’ordinamento giuridico. La partecipazione al procedimento amministrativo Nel passato la giurisprudenza escludeva la portata generale di questo principio Poi il legislatore ha normato questa materia La partecipazione al procedimento amministrativo Il provvedimento deve tenere conto dell’apporto contributivo dei soggetti coinvolti. I destinatari possono accedere ai documenti amministrativi e anche contraddire. Il privato presenza istanze, rilievi e documenti e la P.A. può incedere sulla stessa azione amministrativa fornendo chiarimenti o documenti. La partecipazione al procedimento amministrativo Ora si prevede un ulteriore canale di comunicazione tra le parti precedente la decisione finale. Il procedimento è così strumentale alla tutela anticipata, rispetto al processo. La P.A. è imparziale La partecipazione al procedimento amministrativo Il privato ha il diritto di conoscere i motivi che sorreggono il preavviso di rigetto dell’istanza. Il privato apporta materiale e arricchisce l’istruttoria. L’art.7 novellato prevede l’obbligo di comunicazione dell’avvio del procedimento La P.A. può avere così elementi utili all’esercizio del suo potere. La partecipazione al procedimento amministrativo I destinatari sono: i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento è destinato a produrre effetti i soggetti che devono per legge intervenire i soggetti ai quali il provvedimento può causare un pregiudizio La partecipazione al procedimento amministrativo Per emettere la comunicazione ci si appella alle cause legali di esclusione dell’obbligo della comunicazione: per provvedimenti cautelari e di urgenza, nel caso di urgenza qualificata (che deve essere individuata e citata), per atti generali, per atti segreti. L’atto non è annullabile laddove l’interessato sia venuto a conoscenza del provvedimento in altro modo (la sostanza deve prevale sulla forma) La partecipazione al procedimento amministrativo Per quanto riguarda gli atti vincolanti, per la recente giurisprudenza amministrativa, si deve verificare se l’apporto partecipativo possa essere più o meno utile. Nel caso del procedimento di autotutela (annullamento, revoca), vi è l’obbligo di comunicazione stante l’utilità della partecipazione del privato (Es.della revoca del bando di concorso, a prova già spletata dai candidati) La partecipazione al procedimento amministrativo Anche nei procedimenti ad istanza di parte, sussiste l’obbligo della comunicazione, per far conoscere all’interessato il nome del responsabile e la data in cui l’istanza è pervenuta. La comunicazione dev’essere personale o, quando ciò non sia possibile o risulti particolarmente gravoso, si devono prevedere altre forme di comunicazione ritenute idonee. La partecipazione al procedimento amministrativo E’ necessario inserire anche i rimedi esperibili dal privato in caso di inerzia della P.A.. Il mancato inserimento dà luogo solo ad irregolarità. L’oggetto è elemento necessario della comunicazione di avvio e la mancata indicazione vizia il provvedimento finale. La partecipazione al procedimento amministrativo Abbiamo visto quanto l’attività istruttoria sia centrale e fondamentale. L’istruttoria sarà proporzionata alla complessità e alla articolazione del processo decisionale La partecipazione al procedimento amministrativo Il responsabile deve accertare i presupposti dell’atto amministrativo, integrando e acquisendo tutto il materiale necessario. Possono intervenire i portatori di interesse pubblici, privati e diffusi (costituiti in associazione o comitati il legislatore ha cioè inteso porre riferimento agli interessi collettivi) La partecipazione al procedimento amministrativo Vi è un legame stretto tra diritto di accesso, partecipazione e trasparenza. L’accesso è un principio generale dell’attività amministrativa. La P.A. deve valutare gli apporti dei privati e acquisirne il maggior numero possibile di dati ed elementi di giudizio. La partecipazione al procedimento amministrativo La comunicazione dei motivi ostacolativi all’accoglimento dell’istanza: Il cittadino è subito posto a conoscenza dei motivi che impediscono alla P.A. di accogliere l’istanza, può così replicare subito e chiarire elementi di fatto e di diritto non valutati o considerati. La partecipazione al procedimento amministrativo La P.A. deve valutare questi dati ulteriori nell’atto finale. Se decide di adattare un provvedimento negativo deve considerare le controdeduzioni dell’istante in ogni caso e spiegare perché sono insufficienti o non esaustive. La partecipazione al procedimento amministrativo I termini di conclusione del provvedimento vengono interrotti e iniziano a decorrere nuovamente dalla data di presentazione delle osservazioni. L’omessa comunicazione non determina “ex se” l’illegittimità del provvedimento finale, se si prova l’irrilevanza ed inutilità della partecipazione dell’interessato. La partecipazione al procedimento amministrativo Per i concorsi e i provvedimenti previdenziali e assistenziali non è operativo il preavviso di rigetto in quanto devono prevalere le esigenze di celerità dell’azione amministrativa. Il preavviso di rigetto è un atto endoprocedimentale e non può essere impugnato in modo autonomo. Ha funzione di deflazione del contenzioso. La conferenza dei servizi art.14 L241/90 Con le modifiche apportate dalla legge 15/2005, diviene uno strumento ordinario, anzi necessario. Conferenza istruttoria o interna Vi sono due tipi di conferenze Conferenza decisoria o esterna La conferenza dei servizi Conferenza istruttoria o interna: Serve per accelerare i tempi del procedimento e per un esame congiunto degli interessi pubblici. Ogni P.A coinvolta evidenzia le sue esigenze. L’amministrazione precedente può anche dare al provvedimento finale un contenuto diverso dalle intese informale emerse in sede istruttoria. Per alcuni è un obbligo, per altri è discrezionale l’indizione della conferenza istruttoria. La conferenza dei servizi Conferenza decisoria o esterna: Questo tipo di conferenza, decisoria, è obbligatoria. E’ indetta per acquisire intese, concetti, nulla osta da parte di altre amministrazioni pubbliche. Confluiscono le volontà delle diverse P.A. coinvolte, le determinazioni assunte in conferenza sono sostitutive degli atti dell’amministrazione. La conferenza dei servizi Conferenza decisoria o esterna: I tempi del procedimento della conferenza sono stretti. Si delibera a maggioranza. Lo svolgimento e l’indizione possono avvenire anche in via telematica. Devono partecipare anche a soggetti che hanno elaborato il progetto dell’esame di conferenza (senza diritto di voto) La conferenza dei servizi La volontà dell’amministrazione viene espressa dal rappresentante a luogo delegato. L’assenso si considera espresso, se il rappresentante non esprime la propria volontà. La P.A. deve tenere conto delle posizioni prevalenti, per l’adozione del provvedimento finale. Il dissenso dev’essere congruamente motivato. La semplificazione dell’azione amministrativa Si devono raggiungere gli obiettivi fissati, con il minor impiego di risorse, non solo economiche, ma anche procedurali e temporali. La P.A. dev’essere dotata di azioni efficienti, rapide ed economiche. Gli istituti strumentali alla semplificazione amministrativa Conferenza dei servizi accordi tra amministrazioni pubbliche generalizzazione del silenzio facoltativo (per pareri) generalizzazione del silenzio devolutivo (per valutazioni tecniche) attuazione dell’autocertificazione Gli istituti strumentali alla semplificazione amministrativa Dichiarazione di inizio attività: ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso, nullaosta per esercizio attività commerciale, artigianale, imprenditoriale è sostituito da una dichiarazione dell’interessato generalizzazione del silenzio assenso: il silenzio ha valore di accoglimento del provvedimento Semplificazione delle norme sulla documentazione amministrativa Già con la legge Bassanini e con il DPR445/00 recante disposizioni in materia di autocertificazioni la semplificazione aveva avuto grande impulso. Gli atti, documenti, devono essere acquisiti d’ufficio o essere richiesti ad altre P.A. La P.A. deve chiedere all’interessato a soli elementi necessari e la ricerca dei documenti Semplificazione delle norme sulla documentazione amministrativa Sono state previste semplificazioni per la dichiarazione di nascita, per la validità di certificati ed estratti. E’ stata introdotta la validità illimitata dei certificati attestanti stati, qualità e fatti non soggetti a modificazione. Si vuole evitare un inutile spreco di risorse e tempo laddove la situazione non si è modificata. Semplificazione delle norme sulla documentazione amministrativa Sono stati introdotti nuovi documenti equipollenti a quelli di riconoscimento purchè muniti di foto e timbro della P.A. E’ stata introdotta la carta d’identità elettronica che può essere strumento per accedere a servizi in rete erogati da P.A. e può essere utilizzata per il pagamento di tributi. Semplificazione delle norme sulla documentazione amministrativa Possono essere autocertificati molti dati riguardanti situazione anagrafica, lavorativa, titoli di studio, qualità…e la dichiarazione sostitutiva all’atto di notorietà verrà usata per altri fatti e atti di cui l’interessato è comunque a conoscenza. La mancata accettazione di autocertificazione o la richiesta di certificati comporta violazioni dei doveri d’ufficio. L’informatizzazione nella pubblica amministrazione Le P.A. devono incentivare l’uso telematico nei rapporti con i cittadini e tra le stesse. Il ricorso a internet riduce i tempi dell’azione amministrativa ottimizzandola. L’informatizzazione nella pubblica amministrazione Sono stati introdotti modi diretti: effettuare pagamenti digitali, trovare on-line moduli e formulari validi e aggiornati. Sostituzione delle comunicazioni informatiche a quelle cartacee, individuazione contenuti obbligatori per siti internet P.A., istituzione di caselle di posta certificata, introduzione della banda larga, del VOIP, del sistema pubblico di connettività. L’informatizzazione nella pubblica amministrazione E governement: utilizzo strumenti informatici e telematici per attività amministrativa (ICT) I documenti elettronici sono legalmente validi. I cittadini reperiscono le informazioni on-line. Sui siti sono posti notizie, leggi, regolamenti, attività, tempistiche, indirizzi, telefoni, responsabili procedimenti. L’informatizzazione nella pubblica amministrazione E’ necessario, però, che tutto il Paese sia dotato di una copertura tecnologica con reti adeguate. L’atto amministrativo elettronico soggiace a tutte le regole proprie degli atti amministrativi compresa la motivazione. L’informatizzazione nella pubblica amministrazione SPC= Sistema Pubblico di connettività: insieme strutture organizzative, infrastrutture tecnologiche e regole tecniche per sviluppo e condivisione del patrimonio informatico. E’ necessaria una cooperazione operativa di tutte le P.A.. Le banche dati, i registri, le anagrafi interoperare ed essere interconnesse. L’informatizzazione nella pubblica amministrazione Il Codice dell’Amministrazione digitale individua nuovi diritti e nuovi strumenti per i cittadini I documenti informatici hanno piena validità giuridica Le controversie sui diritti informatici sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. L’informatizzazione nella pubblica amministrazione Devono essere quantificati i risparmi scaturenti dall’utilizzo della tecnologia informatica si deve utilizzare sempre più la firma digitale si devono prevedere sempre più comunicazioni online tra P.A./cittadini e P.A./dipendenti, disponendo programmi idonei a garantire la massima sicurezza nello scambio di dati. L’informatizzazione nella pubblica amministrazione I privati possono partecipare al procedimento amministrativo informatico tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie Hanno il diritto di effettuare i pagamenti in forma digitale e il diritto di ricevere le informazioni tramite posta certificata. L’informatizzazione nella pubblica amministrazione Anche la firma digitale dà piena garanzia dell’integrità dei dati oggetto della sottoscrizione e dell’autenticità delle informazioni relative al sottoscrittore. Il diritto di accesso ai documenti amministrativi Il diritto all’informazione amministrativa costituisce un’articolazione dei principi di trasparenza, imparzialità, buona amministrazione ed effettività della tutela giurisdizionale Il diritto di accesso con la legge 15/05 è divenuto un principio generale dell’ordinamento giuridico Il diritto di accesso ai documenti amministrativi Il C.ds lo aveva definito interesse legittimo nel 1989 per poi, sul punto, mutarne avviso nel 2000 e 2003 e nel 2006, qualificandolo come diritto soggettivo perfetto Il diritto di accesso ai documenti amministrativi Titolari del diritto di accesso: Tutti i soggetti privati (anche portatori di interessi pubblici o diffusi) che abbiano un interesse concreto diretto e attuale riconducibile alla situazione giuridica di cui si chiede la tutela. Gli atti devono incidere in via diretta ed immediata e non solo ipotetica e riflessa sugli interessi tutelati dall’associazione non sono ammissibili istanze per un controllo generalizzato su operato P.A., riconducibili a mera curiosità e ad atti di emulazione. Il diritto di accesso ai documenti amministrativi I livelli di protezione dei dati dei privati: 1- dati comuni della persona: si applica la normativa comune in materia di accesso 2- dati sensibili giudiziari: l’accesso è consentito solo nei limiti in cui risulti strettamente indispensabile per la cura e la tutela di un interesse giuridico dell’istante. La P.A. esercita qui un potere altamente discrezionale nel bilanciamento dei due interessi in gioco Il diritto di accesso ai documenti amministrativi 3- per i dati sensibilissimi (salute ente sessuale): il trattamento è consentito quando l’accesso serve per tutelare diritti di uguale rango o un diritto della personalità o altro diritto fondamentale o libertà inviolabile. Il diritto di accesso ai documenti amministrativi Il sacrificio della privacy è quindi l’extrema ratio. Si deve valutare se i dati servono effettivamente per far valere i propri diritti in sede contenziosa