PARROCCHIE N S CONCORDIA—N S STELLA MARIS il Leudo Anno IX Numero 3 N S Concordia N S Stella Maris: calendario degli appuntamenti 12/4—ore 21 Duomo Messa Crismale 22/4—ore 10 Stella Maris Festa del Perdono 30/4—ore 10.30 Stella Maris Prima Comunione 23/4—ore 10.30 Stella Maris Cresima 7/5—ore 10.30 Stella Maris Festa per i sacramenti 22, 29/4, 7/5— Stella Maris Catechismo 9 aprile 2017 DOPO IL SABATO, IL PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA… Ancora una volta ci troviamo segnati dai tempi difficili in cui viviamo, difficili e che lasciano in bocca l’amaro sapore della sconfitta, dell’abbandono, e se non dell’abbandono, del silenzio di Dio e dell’uomo. Dove sono tutti quando i bambini muoiono per i gas venefici? Dove sono tutti quando le famiglie sono inghiottite dalla furia degli elementi? Dove sono quando la vita conduce in un abisso che tutto vuole divorare? E sale l’ansia, la percezione di aver sbagliato tutto, mentre tutto si guasta, si scheggia, si frantuma nel sabato del silenzio di Dio. Così hanno vissuto i primi discepoli quel sabato. Così vivono i discepoli di tutti i tempi, e noi con loro, il mistero doloroso del sabato del silenzio di Dio, del Cristo sepolto. Eppure solo per chi ha il coraggio (o è solo questione di circostanze?) di vivere questo sabato, in piena condivisione con l’umanità sgomenta che al pari lo vive, irrompe il messaggio che inizia con una semplice costatazione: c’è altro oltre l’abisso che tutto vuole divorare, c’è altro dopo il sabato. C’è il primo giorno della settimana, in cui risuona una Voce che chiama, che ci chiama! “Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto… vi precede in Galilea”. A chi cerca il crocifisso in una tomba, viene dichiarato che è possibile un altro esito, in cui quanto visto come fallimento si rivela per quello che è: il compimento di una vita donata, capace di portare luce pace vita proprio in quelle vicende in cui ci si era smarriti, nella Galilea di una vita che si scopre “periferica” rispetto alle regioni abitate dal successo. Il crocifisso è risorto, non nel senso che miracolosamente qualcuno ha cancellato la croce e i suoi segni, riportando l’orologio della storia a prima della notte del tradimento, della condanna, a prima del giorno dell’esecuzione capitale, ma nel senso che proprio con la croce il Signore della vita sfonda il muro di nulla del peccato e della morte e offre a tutti di partecipare della sua vita. Di entrare nella sua Pasqua. Nella stupita scoperta che ora è davvero possibile vivere con coraggio e condivisione il mistero del sabato, che ora diciamo senza tentennamenti santo, e così poter accedere alla gioia pasquale del Risorto, di chi vive ormai non più prigioniero del male e della morte, testimone di pace e di speranza, per sé e per tutti. Auguri! don Adolfo e don Mario Triduo pasquale (orario delle celebrazioni) N S Concordia Giovedì santo 13/4 Venerdì santo 14/4 Veglia pasquale 15/4 N S Stella Maris 21.00 21.00 21.30 Venerdì santo Meditazione e preghiera sulla morte di Gesù alle 15 Domenica di Pasqua 16/4 9 — 11 — 18 Lunedì di Pasqua orario feriale: 9 Giovedì santo 13/4 Venerdì santo 14/4 Veglia pasquale 15/4 18.30 18.30 21.00 Giovedì santo veglia eucaristica alle 21 Venerdì santo Via Crucis alle 15 Domenica di Pasqua 16/4 8.30—10.30—18 Lunedì di Pasqua orario feriale: 18.30 9 aprile—Domenica delle Palme PARROCCHIA N S CONCORDIA PARROCCHIA N S STELLA MARIS Via Luccoli 4/1 17012 Albissola Marina (SV) Corso Ferrari 124 N. S. Concordia (Albissola M.) 10.30 p.zza Lam (mercato) Benedizione degli olivi 11.00 chiesa parrocchiale Messa di Passione 17011 Albisola Superiore (SV) N. S. Stella Maris (Albisola C.) Tel.: Tel.—Fax: 019.48.02.95 019.48.98.23 E-mail: E-mail: [email protected] [email protected] www.nsconcordia.it 10.00 p.zza Matteotti Benedizione degli olivi 10.30 chiesa parrocchiale Messa di Passione Per le Confessioni... Domenica 14 maggio E’ possibile trovare un confessore: Pellegrinaggio al Santuario di Savona Ore 6.30 ritrovo e partenza dalla Parrocchia di Albisola Capo Ore 6.50 ritrovo presso piazza del Comune di Albissola Marina Orario delle Messe Santuario di Savona: 9.30 N. S. Concordia: 11 N. S. Stella Maris: 11.30—18.30 • presso la Parrocchia della Concordia giovedì dopo la Messa feriale (don Gino) e sabato dalle 10 alle 12 (don Adolfo) e in genere dopo la Messa feriale • Presso la Parrocchia della Stella Maris sabato dalle 10 alle 12 (don Mario) e in genere dopo la Messa feriale Per le confessioni nella Settimana Santa, si vedano gli avvisi in fondo alle Chiese UNA CHIESA AMICA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI DI OGGI dall’omelia di mons. Marino per il 18 marzo Il tempo che viviamo è particolarmente difficile. Penso soprattutto alla crisi del lavoro nel nostro territorio. Penso anche alla denatalità e alla decrescita costante della popolazione. Ma proprio per non subire la crisi occorre alzarci e camminare! Tanti anche a Savona lo stanno già facendo: Caritas, università, esperienza di casa famiglia, condivisione silenziosa di beni, cura affettuosa e competente delle tante forme di fragilità presenti nel nostro territorio. Tanti anche a Savona stanno scegliendo la generatività invece della stagnazione. Si tratta allora di riscoprire l’attitudine della resilienza: che la crisi diventi il tempo di un nuovo inizio. Guardiamo con profondità al nostro tempo, come invitava Mauro Magatti al Convegno ecclesiale di Firenze: “l’umano è resiliente...Sono ancora tanti - anzi sono forse addirittura la maggioranza, dentro e fuori la Chiesa- le donne e gli uomini che...continuano a custodire la tenerezza e il calore dell’umano...Sì, c’è ancora tanta umanità resiliente, felicemente dedicata all’umanizzazione dell’uomo, che va ascoltata, amata, autorizzata, accompagnata”. Vi chiedo oggi, in questo luogo di grazia, di scegliere con coraggio di appartenere a questa umanità resiliente! Lo dobbiamo in particolare ai ragazzi e ai giovani, ai quali dobbiamo restituire un futuro di bellezza. Perché dovrà pur essere possibile curare nelle scuole e in università una formazione di eccellenza, senza parcheggiare per anni i nostri ragazzi in una attesa che non finisce; sarà pur possibile non porre in alternativa le esigenze dell’occupazione e la tutela dell’ambiente; e bisognerà pure avviare buone pratiche politiche, capaci di contrastare quella che Papa Francesco chiama la cultura dello scarto! Perché “la storia siamo noi”, e il credente sa che certo la storia è nelle mani affidabili di Dio, ma questa consapevolezza non lo esonera da un agire responsabile: solo quando avremo fatto tutto potremo dire con vangelo “siamo servi inutili”… Proprio dai giovani, come si esprimevano al Convegno di Firenze, potremo imparare questa cultura della responsabilità che ci mette in cammino (I care, mi sta a cuore, come insegnava don Milani): “occorre fare un falò dei nostri divani...Occorre darci reciprocamente e benevolmente, ma con determinazione ed energia, quella sveglia che ci ricorda che siamo popolo in cammino e non in ricreazione, e che la strada è ancora lunga”. Papa Francesco a Firenze indicava due vie principali per la Chiesa italiana: “l’inclusione sociale dei poveri, che hanno un posto privilegiato nel popolo di Dio, e la capacità d’incontro e di dialogo… cercando il bene comune”. Voglio che queste due vie indichino il cammino anche per noi, oggi, qui. Come Pastore della Chiesa di Savona, in questo luogo di grazia, voglio allora impegnare le mie povere forze perché la nostra Chiesa sia davvero una Chiesa in uscita, amica delle donne e degli uomini di oggi, perché “la Chiesa non è al mondo per condannare, ma per permettere l’incontro con quell’amore viscerale che è la misericordia di Dio. Perché ciò accada, è necessario uscire. Uscire dalle chiese e dalle parrocchie, uscire e andare a cercare le persone là dove vivono, dove soffrono, dove sperano” (Francesco). Si tratta allora di uscire! Non possiamo più “diventar matti per risolvere tutto nel momento presente”, dobbiamo invece imparare a iniziare processi, più che possedere spazi (cfr. EG 223). Vale per la Chiesa, ma vale anche per la politica e per le istituzioni! In questo uscire, come credenti ci si affida, proprio come Gesù, che si diresse decisamente verso Gerusalemme, confidando solo nel Dio incondizionatamente affidabile. “Si direbbe -così è stato scritto di Gesù, l’uomo che cammina- che ciò che lo tormenta è nulla rispetto a ciò che egli spera” (Bobin). Ma questo può e deve valere anche per ciascuno di noi. In questo uscire, faremo, per l’intercessione di Maria, esperienza gioiosa e stupita della misericordia, che è la concretezza affidabile con la quale Dio conduce il cammino, perché Dio non sorprende le nostre debolezze, ma moltiplica le nostre energie. Desidero concludere con le parole di Isaia, che ci confortano e danno respiro: “Ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi” (40,31)