AGGIORNAMENTO PIANO
SPOSTAMENTI CASA-LAVORO
CNH INDUSTRIAL
COMPRENSORIO
DI TORINO
Release: Dicembre 2013
1.
INTRODUZIONE ...................................................................................................................... 3
2.
DATI GENERALI DELLA SEDE ............................................................................................... 4
3.
LE PROVENIENZE DEI DIPENDENTI ..................................................................................... 6
4.
RAGGIUNGERE LA SEDE CON IL MEZZO PUBBLICO ......................................................... 8
4.1
IL COLLEGAMENTO URBANO .......................................................................................... 8
4.2
IL COLLEGAMENTO EXTRAURBANO .............................................................................. 9
4.3
IL SERVIZIO NAVETTA EASYGO .................................................................................... 10
4.4
ANALISI DEI DIPENDENTI SERVITI DAL TRASPORTO PUBBLICO............................. 12
5.
CALCOLO DELLE EMISSIONI DI CO2.................................................................................. 15
5.1
FATTORI DI EMISSIONE (FE) .......................................................................................... 15
5.2
NUMERO UTILIZZATORI DI CIASCUN MEZZO DI TRASPORTO .................................. 16
5.3
DISTANZA MEDIA (DM) .................................................................................................... 18
5.4
CALCOLO DELLE EMISSIONI DI CO2 ............................................................................ 19
5.5
RISPARMIO DELLE EMISSIONI DI CO2 .......................................................................... 19
5.6
APPENDICE....................................................................................................................... 22
2
1. INTRODUZIONE
Il presente documento costituisce un aggiornamento del Piano Spostamenti CasaLavoro 2011 del comprensorio Iveco e Fpt di Torino ai sensi dell’articolo 3 del D.M.
27/03/1998 (“Decreto Ronchi”) ed integra l’analisi, prodotta nel 2012, del risparmio di
CO2 generato dall’introduzione di azioni correttive da parte del mobility management
aziendale.
L’aggiornamento include:
•
analisi della popolazione aziendale (composizione personale dipendente e
georeferenziazione delle provenienze);
•
valutazione accessibilità tramite mezzo pubblico (in particolare, analisi
dipendentI serviti e non serviti dal trasporto pubblico, descrizione delle principali
modifiche alle linee che servono la sede, focus sul servizio navetta easygo);
•
calcolo delle emissioni CO2, con particolari riferimento ai risparmi generati dal
servizio di carpooling e dalle navette easygo
3
2. DATI GENERALI DELLA SEDE
Il Comprensorio di Torino è uno dei principali poli industriali cittadini, con circa 5.500
dipendenti impiegati in 4 società, oltre ad un numero consistente di consulenti esterni
che accedano al comprensorio ogni giorno.
Non sono presenti aggiornamenti particolari rispetto al 2011 per quanto riguarda gli
accessi alla sede e le caratteristiche del sistema viabilistico.
I dipendenti che lavorano nel comprensorio risultano essere 5.422, pressoché stabili
rispetto al 2011 (5.466 dipendenti). Di questi, il 39,9% sono operai, il 41,5%
professional e il 17,5% impiegati.
Figura 1. Il Comprensorio CNH Industrial di Torino
TOT. LAVORATORI
FPT INDUSTRIAL
IVECO
IVECO
FINANZIARIA
5.422
3.138
2.218
66
100%
57,9%
40,9%
1,2%
Tabella 1. Numero lavoratori e suddivisione per società
4
QUALIFICA
% SU TOTALE
EXECUTIVE
0,7%
PROFESSIONAL
41,5%
WHITE COLLAR
17,5%
BLUE COLLAR
39,9%
Senza attribuzione
0,4%
TOTALE
100%
Tabella 2. Composizione popolazione aziendale per qualifica professionale
5
3. LE PROVENIENZE DEI DIPENDENTI
Per
analizzare
lo
spostamento
casa-lavoro
del
personale
dispendente
del
Comprensorio di Torino sono stati geocodificati 5.422 dipendenti (Fig.2). Dai risultati si
evince che la prevalenza dei lavoratori proviene dal Comune di Torino, ovvero il 45,4%,
in leggero calo rispetto al 49% del 2011. Dei dipendenti provenienti dalla provincia
(44,2%), il 7,1% risiede a Settimo Torinese, in linea con il dato 2011. Inoltre, si è
calcolata la distanza media casa-lavoro, che risulta essere di 16,5 km (il dato è
calcolato escludendo i dipendenti che risiedono a più di 130 km di distanza dalla sede
di lavoro).
PROVENIENZA
#
%
Raggio 5km sede
524
9,7%
TORINO
2.461
45,4%
PROVINCIA
2.394
44,2%
di cui Settimo T.se
383
7,1%
di cui S.Mauro T.se
139
2,6
FUORI PROVINCIA
Figura 2. Geolocalizzazione dei dipendenti Comprensorio Torino (pallini blu).
Margine di errore 2%.
TOTALE
567
10,4%
5.422
100%
6
È stata prodotta una analisi di distribuzione di frequenza delle distanze calcolate per
singolo dipendente, in modo da evidenziare le distanze più comuni e il numero di
dipendenti che ha una distanza superiore alla media calcolata. Come si evince dalla
figura 3, il valore modale si attesta a 8 chilometri, con 472 dipendenti che percorrono
ogni giorno più 35 chilometri per recarsi a lavoro (per singola tratta).
Figura 3. Distribuzione di frequenza delle distanze casa-lavoro
7
4. RAGGIUNGERE
PUBBLICO
LA
SEDE
CON
IL
MEZZO
L’analisi di accessibilità della sede con il mezzo pubblico è stata effettuata
considerando le modifiche avvenute dal 2011 rispetto a tutte le linee di trasporto
pubblico urbano, suburbano ed extraurbano che si trovano in un raggio di 300 metri
dalla sede. Il trasporto pubblico nell’area torinese ha infatti subito modifiche rilevanti
negli ultimi due anni e, rispetto al 2011, la produzione del servizio sulle linee di
superficie (veicoli*km) si è ridotta complessivamente del 17,6% (fonte Agenzia della
Mobilità Metropolitana).
4.1 IL COLLEGAMENTO URBANO
Le linee speciali IVECO, gestite dalla società GTT, hanno subito modifiche importanti
rispetto al 2011:
•
Soppressione della linea 26 (Falchera – IVECO);
•
Modifica della linea 46B, rinominata linea 20, che collega il Movicentro di Stura
FS con Via Torre Pellice; la linea 20 permette di collegare il quartiere Barca agli
ingressi IVECO di via Puglia / Stura Lazio;
•
Mantenimento invariato delle linee speciali 22 (Santa Rita – IVECO), 24 (Via
Vigliani – IVECO) e 25 (Settimo – IVECO).
Per quanto riguarda le altre linee gestite da GTT, non si rilevano cambiamenti rilevanti.
Come nel 2011, la presente analisi considera il Tram 4, linea ad alta frequenza che
attraversa la città e transita in Corso Giulio Cesare, servendo principalmente l’ingresso
8
di Lungo Stura Lazio 15. In aggiunta, è stato anche incluso il bus 49, che collega
Torino (Corso Bolzano) con Settimo Torinese (Via Lombardia)
Figura 3. Percorso della linea 20
4.2 IL COLLEGAMENTO EXTRAURBANO
Il PSCL del 2011 aveva preso in considerazioni le linee bus extraurbane gestite da
GTT e le linee ferroviarie passanti dalla stazione Torino Stura FS. La stazione non
serve direttamente il Comprensorio ma era comunque stata inserita nell’analisi per le
potenzialità di collegamento extraurbano. La stazione si trova a circa 1km dall’ingresso
di Strada Cascinette.
Per quanto riguarda le linee bus, sono state incluse le linee 3131 (Point-RivaroloTorino) e 3330 (Ciriè-Torino). Entrambe le linee servono le fermate di via Puglia
(ingresso 4) e Lungo Stura Lazio (ingresso 3).
Per quanto riguardale linee ferroviarie, come indicato nel Piano del 2011, il trasporto
della città di Torino ha subito modifiche rilevanti negli ultimi anni. Gli interventi principali
hanno riguardato il completamento del passante ferroviario e l’allestimento del nuovo
servizio ferroviario suburbano. Il nuovo sistema ferroviario suburbano ha potenziato i
collegamenti nord-sud ed ha incrementato il numero di linee che transitano da Torino
9
Stura, collegando la stazione con Torino Lingotto. Oggi la stazione è servita da cinque
linee:
• SFM1 Point-Rivarolo-Chieri
• SFM2 Pinerolo-Chivasso
• SFM4 Torino-Bra
• SFM6 Torino-Asti
• SFM7 Torino-Fossano
Figura 4. Trasporto ferroviario suburbano Torino
4.3 IL SERVIZIO NAVETTA EASYGO
Sulla base dei risultati del Piano Spostamenti Casa-Lavoro del 2011, l’azienda ha
deciso di integrare il servizio offerto dal sistema di trasporto pubblico locale mettendo a
disposizione una serie di navette aggiuntive con lo scopo di facilitare e efficienziare gli
spostamenti dai principali HUB serviti dal Trasporto Pubblico Locale alle porte di
ingresso del comprensorio.
Il piano prevede oggi la presenza di due linee di navette dedicate, la linea Verde Park
Stura e la linea Arancio Park Stura, che collegano il comprensorio Iveco – FPT
10
Industrial alla stazione FS Stura. Dal dicembre 2013, le linee hanno subito una
modifica dell’orario di servizio.
Figura 5. Orari linee navetta easygo
11
4.4 ANALISI DEI DIPENDENTI SERVITI DAL TRASPORTO PUBBLICO
L’analisi dei dipendenti serviti per il Comprensorio di Torino ha preso in considerazione
tutti i dipendenti della sede che risiedono nei pressi delle linee urbane che servono
direttamente la sede o che abitano nelle vicinanze delle stazioni ferroviarie utili per lo
spostamento casa lavoro. Le linee considerate sono state allocate su 5 punti di
arrivo/interscambio (HUB).
Dall’analisi si evince che, potenzialmente, 1.746 dipendenti possono raggiungere la
sede senza interscambi o con un interscambio da Stura FS pari, al 32% del totale dei
dipendenti, in linea con il dato 2011.
Figura 6. Dipendenti serviti dal trasporto pubblico (in blu)
4.4.1.1 Gli utenti serviti dal trasporto pubblico sugli hub di riferimento
Questo tipo di analisi permette di evidenziare gli utenti serviti sugli HUB di riferimento.
Per ogni HUB viene proposta un’analisi sugli utenti serviti dalle singole linee. Per
semplicità di analisi le linee speciali sono state raggruppate in un unico HUB di
riferimento.
12
L’HUB che risulta più servito è quello delle Linee speciali, con 965 dipendenti
potenzialmente serviti. La linea 22 serve potenzialmente più utenti di ogni altra linea.
Rispetto al 2011:
• si riduce il numero di dipendenti serviti dalle linee speciali. Il taglio della linea
26, che serviva 59 dipendenti, ha un impatto limitato. Più incisivo è invece il
cambio della linea 46/, sostituita dalla linea 20, che passa da 293 a 75
dipendenti potenzialmente serviti;
• si incrementa il numero di dipendenti serviti dal trasporto ferroviario e dalle linee
bus extraurbane;
• appare rilevante il contributo della linea 49, che serve potenzialmente 295
dipendenti.
Pertanto, se è vero che il numero totale di dipendente serviti è in linea con il 2011, il
dato riflette un diverso contributo numerico da parte delle linee incluse nell’analisi. In
particolare, escludendo la linea 49, che non era presente nell’analisi del 2011, la
percentuale di dipendenti serviti diventa pari al 30%, in calo del 2% circa.
13
Figura 7. Analisi utenti serviti per HUB di riferimento
14
5. CALCOLO DELLE EMISSIONI DI CO2
L’implementazione di un Piano di Spostamento Casa Lavoro inquadrato nell’ottica del
perseguimento di una Mobilità sostenibile deve includere, in linea con il protocollo di
Kyoto, tutte le possibili azioni atte a diminuire l’emissione di gas serra nell’atmosfera;
prima di proporre delle azioni ben definite è necessario analizzare lo status attuale
delle emissioni legato all’utilizzo dei differenti sistemi di trasporto disponibili.
Il presente documento ha lo scopo di spiegare in modo dettagliato la metodologia di
calcolo utilizzata da MUOVERSI per stimare le emissioni di CO2 prodotte giornalmente
dal personale dipendente impiegato nel tragitto “casa – lavoro”.
Il calcolo delle emissioni prevede l’utilizzo di una formula generale:
CO2(g)emessa = FE * N° utilizzatori specifico mezzo di trasportoarea * DMarea
Dove:
FE = Fattore di Emissione (g/Km)
DM = Distanza Media del tragitto Casa-Lavoro (Km)
La quantità di CO2 emessa giornalmente viene quindi data dal prodotto tra il numero di
dipendenti
che quotidianamente utilizzano un determinato mezzo di trasporto per
recarsi nella propria sede di lavoro, il fattore di emissione del mezzo utilizzato (auto,
moto, TPL,ecc.) e la distanza media dello spostamento “casa – lavoro”; quest’ultimo
fattore assume un valore diverso in funzione degli stabilimenti analizzati.
Di seguito vengono presentati nel dettaglio gli elementi che compongono la formula per
determinare il valore complessivo della CO2 emessa.
5.1 FATTORI DI EMISSIONE (FE)
Il Fattore di Emissione indica la quantità di sostanza inquinante emessa da un veicolo
per percorrere 1 Km di strada che varia in funzione della tipologia di mezzo di trasporto
utilizzato.
15
MUOVERSI attribuisce alle diverse modalità di trasporto utilizzato per il tragitto casalavoro diversi Fattori di emissione che vengono presentati in dettaglio nell’allegato 1 al
presente documento. In particolare:
a) Auto come conducente – La CO2 emessa dagli utilizzatori dell’auto viene
calcolata sulla base delle caratteristiche del veicolo come intersezione delle
variabili:
−
Cilindrata del veicolo
−
Anno di Immatricolazione
−
Combustibile utilizzato
b) Moto o Motorino – La valutazione del fattore di emissione per questo tipo di
veicoli segue la stessa metodologia di calcolo applicata alla categoria
precedente.
c) TPL – Nonostante ci siano diverse tipologie di mezzi di trasporto pubblico si è
applicato un fattore di emissione unico che rappresenta una media dei valori
attribuibili a ciascuna categoria di veicolo utilizzato.
d) Auto come passeggero – In questo caso viene considerato un fattore di
emissione di CO2 pari a zero poiché la quota inquinante è stata attribuita al
conducente.
e) Bici/Piedi – Il fattore di emissione considerato è pari a zero
Con la compilazione dell’apposita sezione del questionario sullo spostamento casa lavoro relativa ai sistemi di trasporto utilizzati MUOVERSI ha potuto raccogliere
informazioni precise sulle tipologie di veicoli utilizzati e sulle corrispondenti
caratteristiche tecniche.
5.2 NUMERO UTILIZZATORI DI CIASCUN MEZZO DI TRASPORTO
L’analisi delle emissioni di CO2 dei mezzi di trasporto utilizzati dai dipendenti del
comprensorio si è basata sull’intersezione di due database in possesso di MUOVERSI:
1) Database dei dipendenti delle aziende presenti all’interno del comprensorio;
2) Database dei risultati forniti dai questionari per l’indagine degli spostamenti Casa Lavoro compilati dai dipendenti.
16
Database aziende
Nel 2013, MUOVERSI ha raccolto nel corso dell’indagine sugli spostamenti CasaLavoro i dati anonimi relativi al personale dipendente delle società insediate e di futuro
insediamento. Sono state georeferenziate tutte le 5.422 anagrafiche messe a
disposizione.
Per ciascun dipendente di cui si era a conoscenza dell’indirizzo di Domicilio
MUOVERSI ha effettuato le seguenti operazioni:
•
Calcolo dei Km percorsi del percorso Casa – Lavoro per ciascun dipendente
con il supporto di strumenti GIS.
•
Normalizzazione della distanza per distanze superiori ai 130 km, in modo che il
dato non fosse influenzato da dati incongruenti di residenza/domicilio
Database aziende questionario.
Nel 2011, è stato sottoposto ai dipendenti del Comprensorio di Torino un questionario
con alcune domande relative alle tipologie di mezzi di trasporto utilizzati. Da questo
questionario si sono ricavate le informazioni sulle modalità di spostamento di ciascun
dipendente:
•
Comune di residenza (Codice di Avviamento Postale)
•
Mezzo di trasporto utilizzato (Auto, moto, piedi/bici e TPL);
•
Numero di mezzi cambiati (es: primo tratto del viaggio in auto e secondo con le
linee speciali)
•
Caratteristiche tecniche dei veicoli (cilindrata, anno di immatricolazione e
combustibile utilizzato).
Data la vicinanza temporale, nel presente aggiornamento il questionario non è stato
riproposto ai dipendenti. Per la stima della CO2 prodotta nel 2013, si fa quindi uso dei
risultati del precedente questionario (vedi la tabella 3).
17
MODALITA' DI
TRASPORTO
TORINO
RISP.
%
Auto come conducente
2.913
83%
Auto come passeggero
39
1%
112
3%
8
0%
Moto o motorino
A piedi
Bicicletta
Autobus, Tram urbani
Treno
Linee speciali
TOTALE RISPOSTE
48
1%
216
6%
47
1%
130
4%
3.513
100%
Tabella 3: Tipologia di mezzi di trasporto utilizzati secondo il questionario 2011
5.3 DISTANZA MEDIA (DM)
La Distanza Media è stata calcolata come media dei percorsi Casa-Lavoro dei
dipendenti geolocalizzati riferiti alla singola sede di lavoro. La distanza si intende come
distanza stradale e non aerea, in modo da fornire una precisione puntuale sul dato.
Al fine di normalizzare i dati, non sono state considerate le distanze casa-lavoro
superiori a 130km, poiché il database delle anagrafiche conteneva circa 334
anagrafiche evidentemente riferite a residenze e non ad effettivi domicili. Rispetto al
2011, la distanza media casa-lavoro passa da 15,2 km a 16,5 km.
18
5.4 CALCOLO DELLE EMISSIONI DI CO2
Non avendo a disposizione nuovi dati rispetto alle abitudini di spostamento dei
dipendenti del comprensorio di Torino, il calcolo delle emissioni di CO2 per il 2013
risente unicamente dell’aggiornamento dell’analisi di georeferenziazione delle
anagrafiche. Il leggero incremento della distanza casa-lavoro percorsa, unito alla lieve
riduzione della forza lavoro, si traduce in un dato totale di CO2 emessa pari a 23,973
tonnellate annue, in linea con i valori del 2011 (23,755).
TORINO
RISP
DISTANZA MEDIA
Auto Conducente
Moto o motorino
CO2
16,5 km
2.913
22,939
112
0,183
Trasporto Pubblico
(Bus, tram, treno)
263
0,570
Linee Speciali
130
0,282
Piedi / Bici / Car pool
95
TOTALE RISPOSTE
3.513
23,973
Tabella 4: Emissioni CO2 2013
5.5 RISPARMIO DELLE EMISSIONI DI CO2
Nel presente paragrafo, produciamo una stima del risparmio di CO2 generato dalle
azioni di mobility management implementate dall’azienda nel corso degli ultimi due
anni. In particolare, ci soffermiamo sugli effetti del servizio navette easygo e del
servizio carpooling. L’altro servizio messo a disposizione dall’azienda, le linee speciali,
non viene preso in considerazione poiché non sono disponibili dati aggiornati rispetto
all’utilizzo del servizio da parte del personale dipendente.
In linea generale, per valutare la riduzione di emissioni generata, è stato messo a
confronto il totale delle emissioni prodotto dagli utilizzatori del servizio navetta e del
servizio carpooling con l’ammontare medio che verrebbe generato nel caso in cui tale
servizio non venisse offerto. Per calcolare il totale delle emissioni che potrebbe essere
emesso se non fossero disponibili questi servizi, è stato associato a ciascun
dipendente un fattore medio di emissione di circa 145 g/km. Tale valore è stato
calcolato ponderando i fattori di emissione dei diversi mezzi per le abitudini di
19
spostamento registrate grazie al questionario somministrato. Questo ha permesso di
calcolare con una buona approssimazione il totale delle emissioni di CO2 che sarebbe
stato prodotto qualora non fosse stato realizzato questo intervento. Le distanze medie
di riferimento sono emerse dalla analisi di geolocalizzazione dei dipendenti.
Nello specifico, per quanto riguarda il servizio navette, è stato prima stimato il totale
delle emissioni generate dalle navette, calcolate sulla base dei percorsi delle 2 linee,
del numero di viaggi effettuati nell’arco di un anno lavorativo (220 gg) e del fattore di
emissione medio associato al veicolo, stimato pari a circa 250g/Km. Questo valore è
pari a 15 tonnellate di CO2 prodotta ogni anno. Non è stata invece considerata nel
calcolo l’effettiva percentuale di riempimento del mezzo.
Il totale delle emissioni CO2 che avrebbe potuto essere generato in assenza del
servizio è stato invece calcolato facendo riferimento al numero di utilizzatori delle
navette offerte dall’azienda (in media circa 164 dipendenti utilizzano giornalmente le
navette), alla distanza media dei dipendenti della sede di Torino, e al fattore di
emissione medio ponderato sulla base delle abitudini comportamentali della
popolazione.
Il risparmio annuo generato ammonta a circa 157,8 tonnellate di CO2.
Infine grazie al portale di Mobility Office, a partire da Luglio 2012 i dipendenti del
comprensorio di Torino hanno potuto usufruire di un servizio di car pooling. Il sistema
prevede una prima iscrizione da parte dei dipendenti e il successivo inserimento del
percorso casa-lavoro effettuato. Il servizio permette quindi ai dipendenti che compiono
itinerari di spostamento simili di mettersi in contatto e costituire un equipaggio,
condividendo così il mezzo di trasporto.
Per il calcolo la CO2 risparmiata, in via precauzionale, abbiamo escluso quei
dipendenti che si sono iscritti al portale ma non hanno inserito alcun percorso casalavoro. Abbiamo quindi ipotizzato che i restanti 94 dipendenti che fanno uso del portale
abbiano costituito degli equipaggi di due persone per automobile. Per calcolare la CO2
annua prodotta è stata applicato il fattore di emissione medio associato al veicolo
privato, stimato pari a circa 165g/Km, moltiplicato per la distanza media casa-lavoro. Il
valore risultante è pari a circa 57 tonnellate di CO2 prodotta ogni anno. Confrontando
questo numero con il consumo di CO2 che si avrebbe se i 94 dipendenti si recassero a
lavoro in autonomia senza far uso del servizio di car pooling, otteniamo un risparmio
annuo di CO2 pari a circa 43,2 tonnellata
20
In conclusione la combinazione degli interventi sopracitati sul comprensorio di Torino
ha consentito di risparmiare nel corso del 2013 circa 201 tonnellate di emissioni CO2.
NAVETTA EASYGO
CAR POOLING
N. Utilizzatori
164
94
CO2 prodotta in
assenza del servizio
172,9 tons
100,1 tons
CO2 prodotta
15,1 tons
56,9 tons
RISPARMIO CO2
157,8
43,2
Tabella 4. Risparmio di CO2 generato dal mobility management
21
5.6 APPENDICE
5.6.1.1 LA BANCA DATI DEI FATTORI DI EMISSIONE MEDI IN ITALIA
La scelta dei fattori di emissione rappresenta una delle criticità maggiori nella stima
delle emissioni. La banca dati della rete SINA raccoglie i fattori di emissione selezionati
per l’inventario nazionale, utilizzabili anche per la stima delle emissioni negli inventari
locali (regionali/provinciali).
La nomenclatura di riferimento è la SNAP 97 (introdotta nel modello COPERT dal
progetto europeo CORINAIR).
La banca dati dei fattori di emissione medi accessibile dal sito del SINA e' stata
realizzata sulla base delle stime effettuate per il 2000. I calcoli sono basati su COPERT
III per il 2000 in base alla scelta di:
velocita' medie,
percorrenze,
distribuzione dei parchi circolanti,
consumi
altri parametri necessari all'inizializzazione di COPERT
I fattori di emissione da essa estraibili sono forniti in g di gas emesso / veicolo . km e in
g di gas emesso / kg di carburante per ciascuna categoria di veicolo.
Criticità
La BANCA DATI dei fattori di emissioni medi per il parco circolante in Italia
messa a disposizione dall’APAT non è aggiornata ma si ferma al 2000.
I F.E. che vengono riportati nella banca dati non tengono conto delle emissioni
di CO2 che si generano da TRASPORTO su ROTAIA.
Soluzioni
22
Vista la difficoltà ad individuare una banca dati completa ed aggiornata, si è ritenuto
opportuno sviluppare una ricerca di dati che spaziasse attraverso più fonti di
informazione.
Si è scelto quindi di prendere i dati sulle emissioni relativi al periodo temporale
successivo al 2000 dalla banca dati dell’ufficio federale svizzero dell’Energia, UFE (per
riferimento al sito si veda bibliografia).
Per la stima dei F.E. di CO2 relativi al traffico su rotaia si è invece attinto ad uno studio
finanziato dalle Ferrovie dello Stato (F.S., 2000), curato dall’associazione “Amici della
Terra”.
5.6.1.2 IL
SISTEMA
DI
MONITORAGGIO
E
INFORMAZIONE
AMBIENTALE
ITALIANO E LA RETE SINANET
Avviato nel 1988 dal Ministero dell’ambiente e finanziato nell’ambito di tre piani di
investimenti per la tutela dell’ambiente (PA 1988, PTTA 1989-91, PTTA 1994-96), nel
1998 il programma SINA (Sistema Informativo Nazionale Ambientale) viene trasferito
all’Agenzia nazionale per l’ambiente (ANPA, oggi APAT).
Nel 2001, il programma di sviluppo del SINA, elaborato dall’ Agenzia nazionale per
l’ambiente, viene proposto dal Ministero dell’ambiente alla Conferenza Stato-Regioni
che sigla l’intesa e costituisce il “Tavolo SINA” di coordinamento istituzionale.
Finalità del SINA
Il piano di sviluppo del SINA delinea le linee strategiche per la realizzazione di un
sistema informativo nazionale che, mediante l’azione di monitoraggio e controllo
ambientale raccoglie dati e informazioni necessari a descrivere e comprendere i
fenomeni ambientali, al fine di:
•
fornire supporto dell’azione di governo dell’ambiente, in un contesto sempre più
orientato verso l’integrazione della dimensione ambientale nelle politiche
settoriali e territoriali;
•
produrre con continuità prodotti e servizi informativi basati su indicatori e indici,
secondo il modello DPSIR.
23
Organizzazione del SINA
Per favorire il collegamento del SINA con i sistemi informativi ambientali delle Regioni
(SIRA) e con il sistema informativo ambientale europeo (EEIS – European
Environmental Information System), l’APAT – che svolge la funzione di NFP(National
Focal Point) EIOnet (Environment Information and Observation Network) per l’Italia –
promuove la cooperazione in rete tra i principali soggetti istituzionali aventi competenze
in materia di raccolta e gestione di dati e informazioni ambientali, attraverso la
specializzazione dei ruoli. In particolare partecipano alle attività
•
i Punti Focali Regionali (PFR), che svolgono la funzione di riferimento
territoriale della rete dove vengono raccolti dati e informazioni regionali di
interesse del SINA;
•
il sistema delle Agenzie ambientali (ARPA/APPA), organizzate nel periodo
1999- 2004 in Centri Tematici Nazionali e oggi in Tavoli Tecnici Interagenziali,
che forniscono il supporto tecnico-scientifico con riferimento a specifiche
tematiche ambientali, in particolare in materia di monitoraggio ambientale;
•
le Istituzioni Principali di Riferimento (IPR), centri di eccellenza che possono
contribuire a livello nazionale alla formazione delle regole e alla alimentazione
della base conoscitiva ambientale.
L’organizzazione a rete del SINA segue lo schema della rete europea Environment
Information and Observation Network (EIOnet) dell’Agenzia Europea per l’Ambiente
(AEA), che si basa sulla connessione di nodi specializzati per ambiti territoriali (NFP –
National Focal Point), per tematiche ambientali (ETC – European Topic Centre), e per
competenze specifiche (MCE – Main Component Element).
In particolare, l’APAT, attraverso la rete dei National Reference Center, è responsabile
della raccolta del set di dati che l’AEA richiede con cadenza annuale ai Paesi europei
ai fini della redazione dei rapporti sullo stato dell’ambiente in Europa.
Dati e informazioni di interesse europeo vengono gestiti mediante una suite di
strumenti informatici (Reportnet) che prevedono la realizzazione di un repository
nazionale dei dati. L’APAT assicura l’integrità e la funzionalità del repository italiano.
24
Fonte dati:
APAT - Database dei fattori nazionali di emissione
INDIRIZZO WEB
www.inventaria.sinanet.apat.it
5.6.1.3 ATTRIBUZIONE DEI FATTORI DI EMISSIONE (F.E.) PER IL CALCOLO
DELLA CO2
L’attribuzione di un determinato F.E. di CO2 ai veicoli si è effettuato attraverso una
suddivisione di questi ultimi in CLASSI DI IMMATRICOLAZIONE
Autovetture
Immatricolate prima del 1995: la stima dei F.E di CO2 è stata effettuata
attingendo i dati dalla banca dati dell’APAT, attribuendo ai veicoli i valori EURO
I;
Immatricolate tra il 1996 e al 2001: la stima dei F.E. di CO2 è stata effettuata
attingendo i dati dalla banca dati dell’APAT, attribuendo ai veicoli i valori EURO
II;
Immatricolate tra il 2002 e il 2006: la stima dei F.E. di CO2 è stata effettuata
attingendo i dati dal database del sito federale svizzero dell'energia UFE.
Motocicli e ciclomotori
Prima del 1995: stima F.E. CO2 attraverso i valori "CONVENTIONAL", riportati
nel Database APAT, con riferimento alla normativa in vigore fino al 30/6/99;
Tra il 1996 e il 2001: stima F.E. CO2 attraverso i valori “CONVENTIONAL”,
riportati nel Database APAT, con riferimento alla normativa in vigore fino al
30/6/99;
Dopo il 2001: stima F.E. CO2 attraverso 97/24/EC - periodo di riferimento della
normativa dal 1/7/99; FONTE APAT
Fonte dati:
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UFE (ufficio federale svizzero) - Database sui CONSUMI delle Automobili
INDIRIZZO WEB
www.bfe.admin.ch
5.6.1.4 PROCEDURA DI CALCOLO DELLE EMISSIONI DI CO2 E ALTRI GAS
SERRA DA ROTAIA
La procedura di calcolo delle emissioni di gas serra imputabili ai veicoli su rotaia
utilizzata all’interno del Quarto rapporto Amici della terra (FS, 2000) ha tenuto conto
delle due diverse forme di energia utilizzate per la trazione (elettricità e gasolio,
quest’ultimo essendo il carburante dei locomotori diesel impiegati dalla Ferrovie dello
Stato e dalle Ferrovie concesse essenzialmente - ma non esclusivamente sulle linee
non elettrificate).
Per quanto riguarda le emissioni di CO2 imputabili alla trazione elettrica, la procedura
adottata, assumendo che tutta l’energia utilizzata per la trazione sia stata prelevata
dalla rete pubblica, ha valutato accuratamente le emissioni di CO2 associate ad ogni
kWh disponibile sulla rete e prelevato dall’utente in alta tensione. Tale valutazione,
effettuata sulla base di dati dichiarati dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale
(GRTN), dall’ENEL e dagli altri produttori che nel 1999 hanno ceduto energia alla rete
pubblica, ha portato al risultato di 489 grammi di CO2/kWh.
A questo valore è stato aggiunto il contributo degli altri due gas serra (CH4 e N2O)
emessi dalle centrali termoelettriche, valutabile in circa 20 grammi di CO2 equivalente/
kWh. E’ da notare che il valore delle emissioni per kWh disponibile in rete è
notevolmente inferiore al valore tipico della produzione termoelettrica nazionale (710 g
di CO2/kWh), in quanto sulla rete viene riversata anche l’energia prodotta dagli impianti
idroelettrici, caratterizzata da emissioni nulle, e quella di importazione, anch’essa
convenzionalmente non considerata responsabile di emissioni di gas serra.
Le emissioni imputabili alla trazione diesel sono state calcolate a partire dai consumi di
gasolio utilizzando il relativo fattore di emissione, pari a 3,066 tCO2/tep. Anche in
questo caso, è stato aggiunto il contributo di CH4 e N2O che, secondo le indicazioni
dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, è tutt’altro che indifferente: 0,388 t CO2 eq./tep (il
12% delle emissioni di CO2).
Fonte dati:
AMICI DELLA TERRA, FS - I Costi Ambientali e Sociali della Mobilità in Italia 26
Quarto Rapporto
INDIRIZZO WEB - www.inventaria.sinanet.apat.it
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