Domenica delle Palme e la Settimana Santa a Campocavallo di Osimo L’organizzazione liturgica dei Francescani dell’Immacolata, che reggono il bellissimo Santuario della Beata Vergine Addolorata a Campocavallo, non smette mai di farci delle piacevoli sorprese. La Domenica delle Palme, 28 marzo ore 16 sarà celebrato il rito della Benedizione delle Palme a cui seguirà la Processione e la Santa Messa Solenne, rituali intercalati dai canti gregoriani intonati dal Maestro Simone Baiocchi. La particolarità della cerimonia di Domenica prossima, che inizia con la Processione, che commemora l'ingresso di Gesù in Gerusalemme, sta nella statio alla porta della Chiesa e nell'ingresso solenne in chiesa. Durante la Santa Messa solenne il canto della Passione sarà eseguito in gregoriano da tre Sacerdoti. La Settimana Santa a Campocavallo proseguirà con il Sacro Triduo nella forma latina: Cappella del Prodigio (davanti al Santuario) - Giovedì Santo 1 Aprile ore 18: Messa “In Coena Domini”, reposizione del Sacramento nel Santo Sepolcro; - Venerdì Santo 2 Aprile ore 17, Messa “dei Presantificati”; Adorazione della Croce, canto degli Improperi; - Sabato Santo 3 Aprile ore 17; Veglia pasquale; Benedizione del Cero pasquale e canto dell’Exultet; canto delle Lezioni; Messa Cantata della Risurrezione; - Domenica di Pasqua 4 aprile ore 16,45 : nel Santuario (chiesa grande) di Campocavallo aspersione con l’acqua benedetta durante la Veglia; Messa solenne di Pasqua. Il Santuario di Campocavallo si appresta dunque ad accogliere i fedeli che da domenica prossima giungeranno per unirsi spiritualmente alla Passione di Cristo per poi gioire per la Sua Risurrezione. Il Sacro Triduo pasquale, lo ripetiamo, sarà celebrato solennemente nella Cappella detta del Prodigio (davanti al Santuario attuale) dove l’Immagine della Santa Vergine Addolorata da quella chiesetta rurale volle, nel giorno del Corpus Domini del 1892, più volte aprire gli occhi mostrando la Sua amorevolezza a delle persone, semplici ma dalla grande fede, della campagna osimana. Imploreremo la Santa Vergine di rivolgere verso di noi, in ogni circostanza della nostra vita, “gli occhi suoi misericordiosi” particolarmente verso i Sacerdoti, in questo anno Sacerdotale, verso la Chiesa e verso il Papa che è particolarmente avversato! Non sono tuttavia le persecuzioni a spaventarci “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” ma il collaborazionismo, l’ autentico “factum sceleris” di certi cattolici - progressisti che in forma maniacale hanno cercato le colpevoli eccezioni tra i preti avendo come vero scopo attentare la purezza della vita sacerdotale e la santa tradizione del celibato ecclesiastico. Ricordate questo passo dell’omelia del Cardinale Castrillòn Hoyòs al Pontificale di Campocavallo? “I nemici più o meno manifesti di Gesù pare che vogliano fare del mondo come un'immensa corte di Erode, impegnati a scorgere una qualsiasi traccia di vita cristiana per distruggerla radicalmente. A somiglianza del loro modello, dapprima sono ipocriti, poi spietati, Infatti inizialmente sì mostrano nostri amici volendo far credere che essi tengono al decoro della vita cristiana e per ciò la vogliono sfrondata da ogni cosa che la deformi; poi si manifestano a viso aperto affermando che il cristianesimo soffoca l'autodeterminazione dell’individuo e per ciò lo combattono senza quartiere” Preghiamo per i nostri Sacerdoti e per il Papa. Chi di noi non ha un debito di riconoscenza, spirituale e morale, nei confronti almeno di un Sacerdote? Preghiamo anche per i Vescovi anche per quelli che pensano di ostacolare, inutilmente, la moderata ripresa della tradizione togliendoci, all’ultimo momento … “In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa”. Ecco come una Diocesi segue le sagge disposizioni del Motu Proprio “Summorum Pontificum”: Guardate questi due filmati ammirandone la finezza teologica e liturgica, della presentazione. Alcuni amici di Fermo sono andati alla Messa di Taranto: c’erano oltre 350 fedeli che devotamente partecipano abitualmente! Indicazioni fornite ai nostri amici dal Sacerdote. http://www.youtube.com/watch?v=cOAZbU2g7co&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=6XXw7PF_riQ In quella Diocesi non c’è stata l’imboscata improvvisa, di qualche giorno fa, durante una riunione presbiteriale nella mia cara regione, preceduta da un’indegna arringa, per presentare il Motu Proprio come una specie di attentato alla vita parrocchiale… con tanto di alzata di mano finale (di bolscevica memoria…) Nella Diocesi di Taranto, come in tante altre Diocesi del mondo, si è semplicemente applicato il buon senso ecclesiale che il Motu Proprio emana. Preghiamo affinchè anche nelle Marche “ le nespole possano maturare con il tempo” !!! Andrea Carradori