STAGIONE 2013 / 2014 – METASTASIO/FABBRICONE
Calendario cronologico spettacoli in abbonamento
METASTASIO
>26 -27 ottobre
omaggio a Massimo Castri
LA CANTATRICE CALVA
di Eugène Ionesco
traduzione Gian Renzo Morteo
con (in ordine di apparizione) Mauro Malinverno, Valentina Banci,
Fabio Mascagni, Elisa Cecilia Langone, Sara Zanobbio, Francesco Borchi
regia Massimo Castri
in collaborazione con Marco Plini
Teatro Metastasio Stabile della Toscana
Eugene Ionesco nel 1950 mette in scena La cantatrice calva.
I protagonisti sono due anonime coppie inglesi - gli Smith e i Martin - rappresentati come gli archetipi della
borghesia; parlano ma non comunicano, limitandosi a uno scambio di frasi banali e convenzionali, non
pensano perché hanno perso la capacità di pensare, non esprimono emozioni e passioni, né le comunicano
agli spettatori. Sono prigionieri del conformismo, simili ad automi viventi, senza alcuna sostanza
psicologica. Il risultato è una situazione paradossale, comico-grottesca in cui i protagonisti dialogano sul
nulla.
METASTASIO
>6-10 novembre
IL RITORNO A CASA
di Harold Pinter
traduzione Alessandra Serra
con (in ordine di apparizione) Paolo Graziosi, Alessandro Averone,
Rosario Lisma, Elia Schilton, Andrea Nicolini, Arianna Scommegna
regia Peter Stein
Teatro Metastasio Stabile della Toscana/ Spoleto56 Festival dei 2Mondi
Il ritorno a casa è forse il lavoro più cupo di Pinter, che tratta dei profondi pericoli insiti nelle relazioni
umane e soprattutto nel rapporto precario tra i sessi. La giungla nella quale si combatte è, naturalmente, la
famiglia. I comportamenti formali, più o meno stabili si tramutano in aggressività fatale e violenza sessuale
quando uno dei fratelli con la sua nuova moglie ritorna dall'America. Tutte le ossessioni sessuali maschili in
questa famiglia di serpenti si proiettano sull’unica donna presente. Nelle fantasie degli uomini, e nel loro
comportamento, viene trasformata in puttana e non le rimane che la possibilità della vendetta, assumendo
quel ruolo e soddisfacendo la loro bramosia più del previsto.
FABBRICONE
>15-24 novembre
GIOCHI DI FAMIGLIA
di Biljana Srbljanovic
traduzione Paolo Magelli
drammaturgia Željka Udovičič
con la Compagnia Stabile del Teatro Metastasio
regia Paolo Magelli
Teatro Metastasio Stabile della Toscana
La voglia di scappare e di allontanarsi dai luoghi in cui si è nati e cresciuti, per sfuggire ad un’identità che
non si è scelta e con la quale si è comunque costretti a confrontarsi: questo è uno dei temi preferiti dalla
giovane scrittrice serba Biljana Srbljanovic, autrice di Giochi di Famiglia.
La storia ha luogo nella periferia degradata di una qualsiasi città europea e racconta di quattro bambini soli
che giocano a fare gli adulti, ed è proprio aderendo alla cattiveria del mondo che ci circonda che questi
bambini ci offriranno la possibilità di guardarci dentro l’anima oltrechè d’incontrarci con la brutalità che
ognuno di noi nasconde dentro di sè.
METASTASIO
>28 novembre-1°dicembre
Adriana Asti
LA VOCE UMANA/ IL BELL’INDIFFERENTE
di Jean Cocteau
traduzione René de Ceccatty
con Mauro Conte
regia Benoît Jacquot
coproduzione Teatro Metastasio Stabile della Toscana /Spoleto56 Festival dei 2Mondi/Mittelfest 2013
Una grande prova d’attrice di Adriana Asti, che sotto la prestigiosa regia di Benoit Jacquot, affronta due
pièce del grande autore francese Jean Cocteaue:
La voce umana/ Una donna al telefono, nella sua camera da letto, aggrappata alla flebile voce dell’uomo che
l’ha lasciata per un’altra. Il celebre atto unico - un intenso monologo della protagonista - ripercorre
drammaticamente la parabola dell’amore finito.
Il bell’indifferente/ Scritto per Edith Piaf, un altro celebre monologo femminile sulla fine di un amore. Alla
presenza di una muta e indifferente figura maschile.
FABBRICONE
> 6-8 dicembre
Teatrino Giullare
LA STANZA
interpretato e diretto da Teatrino Giullare
traduzione Alessandra Serra
scene e mascheramenti Cikuska
Teatrino Giullare/CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
All'interno della finestra di un palazzo di periferia, macchiato dall'ombra di una presenza misteriosa, si
svolgono vicende umane di solitudine, insicurezza, pericolo incombente dai risvolti comici ed inquietanti.
Una donna chiusa in un appartamento di un oscuro caseggiato e il suo silenzioso marito sentono la loro casa
misteriosamente minacciata da presenze enigmatiche, da sospetti e preoccupanti personaggi in stato di guerra
psicologico. L'aria della stanza si addensa, si carica di incertezza, di ansia, di violenza.
FABBRICONE
>13-15 dicembre
monografie di protagonisti
CLÔTURE DE L’AMOUR
uno spettacolo di Pascal Rambert
traduzione Bruna Filippi
con Luca Lazzareschi, Tamara Balducci
Emilia Romagna Teatro Fondazione
In una grande stanza bianca, una donna e un uomo si parlano attraverso due lunghi monologhi non
interrogandosi sulle ragioni della fine della loro storia d’amore. Il flusso ininterrotto di parole, le
domande/risposte che si scatenano e la respirazione bloccata creano una sorta di maratona tra paura e
liberazione. Due sguardi, due parole, due corpi e due silenzi per raccontare la violenza di un amore che
muore, cercando di far emergere il più possibile l’universalità di questa circostanza.
METASTASIO
>9-12 gennaio
Franco Branciaroli
IL TEATRANTE
di Thomas Bernhard
traduzione Umberto Gandini
con (in ordine alfabetico)Tommaso Cardarelli, Valentina Cardinali,
Melania Giglio, Daniele Griggio, Cecilia Vecchio,Valentina Violo
regia Franco Branciaroli
CTB Teatro Stabile di Brescia, Teatro de Gli Incamminati
In un oscuro teatro di provincia, un attore-autore di origine italiana frustrato e megalomane si trova alle prese
con uno spettacolo impossibile, stretto tra la propria ambizione - che gli fa scrivere testi deliranti e
respingenti – e la necessità della compagnia, composta dalla sua stessa famiglia, più
impegnata a sbarcare il lunario che a dare dignità al proprio lavoro. Tra invettive e paradossi sulla vita e sulla
morte, sulla società e sulla felicità, il vecchio attore vedrà ancora una volta frustrato il tentativo di portare in
scena La ruota della storia, testo pretenzioso e non compreso da nessuno.
FABBRICONE
>17-19 gennaio
AMLETO’ (gravi incomprensioni all’Hotel du Nord)
con Daniele Biagini, Manuel D'Amario, Elena Fazio, David Gallarello, Pia Lanciotti,
Gianluca Merolli , Selene Jovy Rosiello, Federica Stefanelli
regia Giancarlo Sepe
Teatro la Comunità
Essere o non essere… Amleto, l’uomo del destino, colui che vendicherà non solo il padre ucciso a
tradimento, ma soprattutto il suo amore per Gertrude, incauta madre, incauta moglie e forse, inconsapevole
assassina. Tutto troverà la sua risposta nella festa mascherata organizzata nell’Hotel du Nord… forse! La
guerra che scoppia alla fine dello spettacolo svuoterà di colpo l’albergo, mentre Amleto, solo, si aggirerà tra
valigie e maschere abbandonate in terra, alla rinfusa, come dei corpi senza più vita.
METASTASIO
>23-26 gennaio
LA BISBETICA DOMATA
di William Shakespeare
regia Andrej Konchalovskij
con Mascia Musy, Federico Vanni,
Roberto Alinghieri, Giuseppe Bisogno, Adriano Braidotti, Vittorio Ciorcalo, Carlo Di Maio,
Flavio Furno, Selene Gandini, Antonio Gargiulo, Francesco Migliaccio, Giuseppe Rispoli,
Roberto Serpi, Cecilia Vecchio
coproduzione Fondazione Campania dei Festival - Napoli Teatro Festival Italia, Teatro Stabile di Genova,
Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Teatro Stabile di Napoli
Il grande regista russo Andrej Konchalovskij, per la sua prima regia italiana ha scelto La bisbetica domata:
«Potrei fare tutto Shakespeare perché è la vita stessa, una combinazione fantastica di terra e cielo, volgarità e
poesia. I suoi personaggi sono più grandi della vita e hanno quel tocco di follia e assurdità che li rende più
interessanti. Ho scelto La bisbetica perché, per la mia prima regia italiana, volevo un’opera italiana. Questa
commedia rappresenta il vostro paese molto più di Romeo e Giulietta. È ambientata a Padova, i personaggi
sono tutti italiani, e c’è anche la commedia dell’arte, pur se scritta da Shakespeare».
METASTASIO
>30 gennaio - 2 febbraio
IL SERVITORE DI DUE PADRONI
da Carlo Goldoni
regia Antonio Latella
drammaturgia Ken Ponzio
con Giovanni Franzoni, Elisabetta Valgoi,Annibale Pavone,
Rosario Tedesco, Federica Fracassi, Marco Cacciola,
Massimiliano Speziani, Lucia Peraza Rios, Roberto Latini
Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Metastasio Stabile della Toscana
LA MENZOGNA è il tema che appartiene totalmente a questa commedia.
Dietro la figura di Arlecchino (Truffaldino) la commedia si nasconde a se stessa, mente. Dietro agli inganni,
ai salti, alle capriole del servitore più famoso del mondo la commedia mente agli spettatori: il personaggio
che tanto li fa ridere è insieme tutte le menzogne e i colori degli altri personaggi. È uno specchietto per le
allodole e sposta il punto di ascolto dell'intera commedia. Non c'è una figura onesta, tutto è falso, è baratto,
commercializzazione di anime e sentimenti.
FABBRICONE
>7-9 febbraio
IL PADIGLIONE DELLE MERAVIGLIE
di Ettore Petrolini
regia Massimo Verdastro
con Manuela Kustermann, Massimo Verdastro, Gloria Liberati, Andrea Macaluso, Luigi
Pisani,Giuseppe Sangiorgi, Emanuele Carucci Viterbi
TSI La Fabbrica dell'Attore – Teatro Vascello
in collaborazione con Compagnia Massimo Verdastro
Il padiglione delle meraviglie, scritto da Ettore Petrolini nel 1924, è una delle opere teatrali più amare e
crudeli del grande attore e drammaturgo romano. In un atto unico, l'autore fa rivivere l'ambiente che l'ha
visto nascere all'arte: quella piazza piena di baracconi e variegata umanità dove il grande comico, poco più
che adolescente, si esibiva come "donna sirena".
Un testo di Petrolini che è il trionfo della parola e del corpo, di sfide reali o simulate, di serragli di uomini e
donne ‘mostruosi’ che si offrono al famelico bisogno di stupore e spaesamento del pubblico.
METASTASIO
>13-16 febbraio
Omaggio a Eduardo De Filippo
LE VOCI DI DENTRO
di Eduardo De Filippo
regia Toni Servillo
con (in ordine di apparizione) Betti Pedrazzi, Chiara Baffi, Marcello Romolo, Lucia
Mandarini, Gigio Morra, Peppe Servillo, Toni Servillo, Antonello Cossia, Vincenzo Nemolato,
Marianna Robustelli, Daghi Rondanini, Rocco Giordano, Maria Angela Robustelli, Francesco
Paglino
Teatri Uniti/Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa/Teatro di Roma
Le voci di dentro è la commedia dove De Filippo, in un’atmosfera sospesa fra realtà e illusione, rimesta con
più decisione e approfondimento nella cattiva coscienza dei suoi personaggi.
Eduardo scrive questa commedia sulle macerie della seconda guerra mondiale ritraendo con acutezza una
caduta di valori che avrebbe contraddistinto la società per i decenni a venire. E ancora oggi sembra che
Alberto Saporito scenda dal palcoscenico per avvicinarsi allo spettatore dicendogli che la vicenda che si sta
narrando lo riguarda, perché siamo tutti vittime, travolte dall’indifferenza, di un altro dopoguerra morale.”
METASTASIO
>18-23 febbraio
I RAGAZZI IRRESISTIBILI
di Neil Simon
versione italiana Giuliana Manganelli
con Eros Pagni,Tullio Solenghi,
Mariangela Torres, Massimo Cagnina, Marco Avogadro, Pier Luigi Pasino
regia Marco Sciaccaluga
Teatro Stabile di Genova
Scritto negli anni della piena maturità da Neil Simon (classe 1927), I ragazzi irresistibili è un omaggio alla
vecchiaia di due grandi comici e insieme un’affettuosa testimonianza della gloriosa tradizione del vaudeville
americano. E’ una commedia attraversata insieme da una comicità calorosa e da una poetica nostalgia; fonte
per uno spettacolo, in cui un dialogo scintillante coniuga perfettamente realtà e finzione, attraverso il
contributo recitativo di attori dalla forte personalità comunicativa.
FABBRICONE
>27 febbraio -2 marzo
progetto speciale
ANTIGONE /UNA STORIA AFRICANA
dall’opera di Anohuil
con sei giovani attori senegalesi
riduzione drammaturgica e regia Massimo Luconi
un progetto Teatro Metastasio Stabile della Toscana
in collaborazione con il Centro cult. Francese di ST. Loui (Senegal)
Attraverso la storia di Antigone rivive uno dei miti che da più di due millenni attraversa la nostra
civiltà e che è di forte e tragica attualità nella storia della Africa contemporanea.
Un dramma a tesi, asciutto e compatto, impostato con la linearità della parabola e del teatro didascalico, unendo
esperienze e influssi del teatro europeo d'avanguardia e modalità del teatro tradizionale africano.
E' la struttura stessa del testo a imporre l'uso di uno spazio che si protende verso il pubblico e
il riferimento è chiaramente quello della piazza del villaggio, dove la popolazione si raccoglie ad
ascoltare il griot (cantore della tradizione orale degli antenati).
FABBRICONE
> 7-9 marzo
ANDERSEN 2014
Fiabe che non sono favole
ideazione e regia di Emanuela Ponzano
testi tratti dalle fiabe di Hans Christian Andersen
di Serena Grandicelli, Matteo Festa e la linea drammaturgica di Emanuela Ponzano
produzione KAOS conl a collaborazione del Teatro Metastasio Stabile della Toscana
C'erano una volta le fiabe.
Piccoli e poetici specchi della società che allietavano i lettori e gli ascoltatori. Oggi basta sfogliare la realtà
per scoprire che le fiabe sono ovunque. Tra violenza, crudeltà e poesia "Quali sono le nostre fiabe oggi?"
Leggende Metropolitane, fiabe crudeli, filastrocche e ninnananne. Le fiabe rimangono oggi il nostro
patrimonio comunicativo più antico e non sono solo favole… Usiamole come metafora del presente,
lasciamo loro il compito di parafrasare la realtà.
METASTASIO
>13-16 marzo
QUARTETT/LE RELAZIONI PERICOLOSE
di Heiner Müller
da “Le relazioni pericolose” di Pierre Choderlos de Laclos
con Laura Marinoni e Valter Malosti
regia Valter Malosti
Fondazione del Teatro Stabile di Torino
Heiner Müller ha disidratato in un testo fortemente poetico, pervaso di umor nero, tagliente, brutale e
spudorato, il romanzo francese settecentesco "Le relazioni pericolose".
Quartett svela con asettica precisione i meccanismi della relazione di coppia e i meccanismi di seduzione
diventano l’unico modo per dare un senso all’esistenza se non alla vita stessa. Il rapporto fra Valmont e
Merteuil diviene un gioco al massacro, un osare perenne che finisce col distruggere i due soggetti in un
languido e inquietante scambio di identità, due amanti accomunati dalla medesima solitudine. La relazione
fra i due si riflette nel doppio dei due innamorati più giovani, uno specchiarsi che è anche un autoannullarsi.
METASTASIO
>20-23 marzo
Omaggio a Eduardo De Filippo
NATALE IN CASA CUPIELLO
regia e adattamento Fausto Russo Alesi
con Fausto Russo Alesi
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d'Europa
«Ma a te... piace ’o presepe?» è forse una delle battute più note del teatro italiano, che dal palcoscenico alla
tv ha unito diverse generazioni nel culto di De Filippo nei panni di Luca Cupiello. Fausto Russo Alesi dà vita
ad uno speciale allestimento di Natale in casa Cupiello trasformando la commedia in una pièce per voce
sola. «Ho scelto di utilizzare il mio corpo come unico strumento per suonare questo dramma dell’io - spiega
Russo Alesi - in uno spettacolo d’evocazione tra il sonno e la veglia, tra lucidità e delirio».
FABBRICONE
>28-30 marzo
Compagnia Pippo Delbono
ORCHIDEE
uno spettacolo di Pippo Delbono
con Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Bobò, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Simone Goggiano,
Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Julia Morawietz, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Grazia
Spinella
Emilia Romagna Teatro Fondazione
in coproduzione con Nuova Scena - Arena del Sole di Bologna, Teatro di Roma/ Théâtre du Rond Point di
Parigi/ Maison de la Culture d'Amiens- Centre de Crèation et de Production
Con Orchidee Pippo Delbono viaggia nelle diverse dimensioni dello spazio teatrale, trascina nella sua danza
imprevedibile i fantasmi del cinema, guida i suoi attori attraverso gli specchi, mette in scena il falso di fronte
al vero, oppone i codici della finzione cinematografica all’arte dello spettacolo dal vivo, alla verità
dell’azione teatrale in scena. A Pippo Delbono piace rompere le barriere. Vuole invitare, come un “terrorista
della cultura” a una festa che infiamma, rendere omaggio ai vivi e alla verità delle cose, alla bellezza
luminosa degli esseri sempre in preda alla luce oscura della luna.
FABBRICONE
>5-6 aprile
UBU ROI
di Alfred Jarry
con Roberto Latini
e con Savino Paparella, Ciro Masella, Sebastian Barbalan, Marco Jackson Vergani, Lorenzo
Berti, Fabiana Gabanini, Simone Perinelli
regia Roberto Latini
Fortebraccio Teatro/
un progetto realizzato con la collaborazione del Teatro Metastasio Stabile della Toscana
Ubu Roi, capolavoro senza tempo del 1896, apre la strada al teatro del Novecento. L’edizione di Roberto
Latini passa attraverso Artaud, Carmelo Bene e Leo de Berardinis, intrecciando, in una spirale palpitante, il
testo di Alfred Jarry con squarci da Shakespeare e con una regia che ben dosa tragedia e commedia, osceno e
provocazione. L’intento è quello di un’indagine attorno all’uomo, alla tragedia dell’esistere e alla
responsabilità dell’essere attore.
FABBRICHINO
PrimaQuinta Teatro
>11-12 aprile
-A un passo dal cielo (W LA MAFIA)
1992/2012 In memoria delle stragi
di e con Aldo Rapè
regia Nicola Vero
La storia di un ragazzo, Calogero, rimasto bambino, dopo aver assistito all'omicidio dei suoi genitori. La
favola di un bimbo siciliano e del suo fido compagno Gino, un burattino. Il suo urlo disperato ad un passo
dal cielo "W La mafia”.
Uno spettacolo intimo e poetico. Un inno alla vita ed un grido disperato contro tutte le mafie e le sue più
aberranti manifestazioni. Una storia che fa vibrare l'anima, che regala emozioni forti, che pone dei dubbi, che
impone una riflessione profonda a ciascuno di noi, sulla nostra vita, sulle nostre scelte.
>13 aprile
MUTU
di Aldo Rapè, con Aldo Rapè e Marco Carlino
regia Lauro Versari
Mutu.Una storia che è una bomba ad orologeria.
Saro e Salvuccio. Il prete e il mafioso. Una storia di due fratelli. Due vocazioni a confronto. Due uomini
sotto lo sguardo dello stesso Dio. Insieme dopo tanti anni. Muti, tutti muti per anni, muti per fame e per
necessità. Ma un giorno la coscienza ed il sangue cominciano ad urlare.
METASTASIO
>16-17 aprile
PASSIONE
dal romanzo "Passio Laetitiae et Felicitatis" di Giovanni Testori
con Maddalena Crippa e Giovanni Crippa
adattamento teatrale e regia Daniela Nicosia
Tib Teatro – I Teatri del Sacro – Fondazione Teatri delle Dolomiti
in collaborazione con assessorato alla cultura del comune di Prato
L’inferno della solitudine e il paradiso della Duità, tra questi due poli si dispiega la storia di Felicita, la
“disaccentuata”, e della sua disperata ricerca d’amore. Un’esistenza intessuta di dolore, sconvolta dalla morte
improvvisa, a soli diciotto anni, del fratello, amato così tanto da sfiorare l’incesto, dalla violenza sessuale
subita, dall’innamoramento per il Cristo, col conseguente prendere i veli, e infine dall’amore per la giovane
Letizia, grazie al quale Felicita conosce la felicità, solo per un attimo destinato a tradursi in tragedia.