F. I. T. A. Federazione Italiana Teatro Amatori Comitato Provinciale Lucca Via della Chiesa 388/A S. Filippo – Lucca Spettacoli in Programma durante la RASSEGNA TEATRO SCUOLA DI BAGNI DI LUCCA PRESSO IL TEATRO ACCADEMICO DI BAGNI DI LUCCA Giovedì 2 maggio 2013 – ore 21 F.I.T.A. Comitato Provinciale Lucca e La Cattiva Compagnia In collaborazione con la Provincia di Lucca e la Scuola per la Pace di Lucca “23 giugno ’44: visita a Terezin” di Giovanni Fedeli Lunedì 6 maggio 2013 – ore 21 Associazione Culturale Smaskerando “La Divina Parodia” “La Divina Commedia” rivisitata in chiave comica e musicale da Katia Cosimini Martedì 7 maggio 2013 – ore 21 Compagnia Teatro dell’Accadente “L’attesa” di Remo Binosi Mercoledì 8 maggio 2013 – ore 21 Compagnia Le Beffe Teatro “Enrico IV” di Luigi Pirandello INGRESSO GRATUITO Giovedì 2 maggio 2013 – ore 21 F.I.T.A. Provinciale Lucca e La Cattiva Compagnia In collaborazione con la Provincia di Lucca e la Scuola per la Pace di Lucca “23 giugno ’44: visita a Terezin” di Giovanni Fedeli Lo spettacolo La messa in scena dello spettacolo è la storia dell'Olocausto raccontata attraverso un fatto realmente accaduto nel ghetto di Terezin, a circa 60 chilometri da Praga. Il 23 giugno 1944, alcuni ispettori della Croce Rossa Internazionale riuscirono ad ottenere il permesso per visitare il campo e per verificare le condizioni dei prigionieri. Quello che i nazisti attuarono e che i delegati videro fu una vera e propria “farsa” ad uso e consumo della propaganda interna finalizzata, per ordine di Himmler, a far tacere la "cattiva coscienza" occidentale. La rielaborazione artistica di questo avvenimento storico rappresenta la cosiddetta “messa in scena” ordita dai nazisti e la sua lunga preparazione che coinvolse i prigionieri del ghetto come “attori” involontari, in vista dell’imminente arrivo di un “Visitatore” che avrebbe deciso le loro sorti. I deportati, scelti ad uno ad uno, furono costretti, loro malgrado, a recitare un copione prestabilito che prevedeva per gli ebrei deportati una vita normale, umana, quasi idilliaca, affinché il delegato della Croce Rossa vedesse solo quanto i nazisti volevano che vedesse. Infatti il delegato fece un infausto resoconto per l'opinione pubblica internazionale, che dava dei campi di concentramento un'immagine totalmente falsata e irreale. L'idea registica è originale e procede quasi per flashbacks: infatti il perfetto meccanismo approntato dai nazisti fa sì che il delegato incontri, durante la sua visita, determinate scene in un preciso istante stabilito dal Comandante Karl Rahm, il quale si calò nei panni di “regista” della sua “opera” con fanatico ardore e maniacale precisione. Tuttavia, durante l'incedere dello spettacolo, che segue il flusso di coscienza del delegato, coi suoi rimorsi e il suo drammatico senso di colpa per aver visto ma non aver capito, il pubblico vedrà questo meccanismo incepparsi, destrutturarsi, ovvero assisterà alle “prove” che per mesi i deportati furono costretti a sostenere, in cambio della promessa, falsa, di aver salva la vita. Invece, purtroppo, una volta raggiunto il proprio scopo, il Comandante fece trasferire tutti gli “attori” del progetto ad Auschwitz, dove trovarono la morte assieme ad altri milioni di persone. Ecco che questo “teatro-nel-teatro” diventa un grande paradosso dell'arte e della violenza umana, un paradosso potente, raggelante e singolare. PERSONAGGI / INTERPRETI Il Sindaco / Rolando Abbarchi Il Comandante / Filippo Battaglia Il Custode / Salvatore Pagano E con i Prigionieri / Francesco Bargi, Roberto Benedetti, Sara Bertolucci, Sara Biondi, Irene Decorte, Stefano del Carlo, Daniele Giannecchini, Alessandro Lutri, Francesco Maffei, Tiziano Rovai, Sara Mazzoncini, Ginevra Panattoni, Dario Perrelli, Clara Piscopo, Ethan Swail, Cosetta Matteoni Assistente di regia e responsabile organizzativo: Tiziana Rinaldi Luci: Claudio di Paolo Scenografia: Giuseppe Bianucci Costume del Comandante: Militaria Collection Costumi dei Prigionieri: Mary Pacini Drammaturgia e regia di GIOVANNI FEDELI Lunedì 6 maggio 2013 – ore 21 Associazione Culturale Smaskerando “La Divina Parodia” “La Divina Commedia” rivisitata in chiave comica e musicale da Katia Cosimini Lo spettacolo Un viaggio nel particolare mondo di Dante e nella sua “Divina Commedia” rivista e rivisitata in chiave comica e musicale. Oggi come oggi c’è bisogno più che mai di ridere e attraverso il viaggio del nostro Dante e tutti i personaggi che incontrerà ci sarà veramente da ridere … possiamo azzardare a dire, in modo Divino. Con Simone Palagi, Chiara Millo, Luca Mantica, Lisa Lucchesi, Nicola Pellegrineschi, Martina Stefani, Dario Casci, Giulia Lotti, Stefano Corazza, Simona Lucchesi, Sebastiano Catignani, Clara Cosimini, Giulia Menichini, Martina Palagi Coreografie: Stefano Cosimini Audio: Luca Guido Luci: Stefano Cosimini e Luigi Corazza Tecnici di scena: Alice Salotti e Luigi Corazza Costumi e sartoria: Martina Stefani, Alice Salotti e Giulia Lotti Realizzazione scenografie: Luca Mantica, Dario Casci e Simone Palagi Realizzazione oggetti di scena: Lisa Lucchesi e Katia Cosimini Trucco e parrucco: Giulia Lotti e Katia Cosimini Grafica: Stefano Cosimini Fotografia: Nando Ottaviani Regia di KATIA COSIMINI Martedì 7 maggio 2013 – ore 21 Compagnia Teatro dell’Accadente “L’attesa” di Remo Binosi Lo spettacolo A metà del ‘700 una giovane nobildonna, promessa sposa a un granduca, è segregata per ordine dei genitori in un cascinale della campagna veneta, guardata a vista dalla ex nutrice. Motivo: in un travolgente incontro amoroso con uno sconosciuto, la poveretta è rimasta incinta, e il padre e la madre hanno deciso che debba partorire in segreto e che del "frutto della colpa" non debbano restare tracce. Come? A Cornelia (la sventurata contessina) viene messa accanto, come serva o come rustica dama di compagnia, una contadina di nome Rosa, alla quale è affidato l'orrendo incarico di sopprimere, al momento opportuno, il neonato. Succede però che fra le due giovani nascano sentimenti di solidarietà, di simpatia, quasi di amicizia; oltre tutto, anche Rosa è incinta, e a un certo punto si scopre (solo Rosa se ne rende conto) che a metterle nei guai è stata la stessa persona. Col tempo, nella consapevolezza della maternità, le due giovani arrivano a capire ciò che le accomuna al di là della loro estrazione sociale. Nelle difficoltà di una vita quasi di prigionia, un imprevedibile colpo di scena regalerà un inaspettato finale. PERSONAGGI / INTERPRETI Cornelia / Barbara Pucci Rosa / Gabriella Ghilarducci Nutrice / Patrizia Pucciarelli Scenografie e luci di Luca Brozzo Regia di LUCA BROZZO Mercoledì 8 maggio 2013 – ore 21 Compagnia Le Beffe Teatro “Enrico IV” di Luigi Pirandello Lo spettacolo Un giovane nobile, durante una cavalcata in maschera, cade da cavallo mentre sta impersonando il personaggio di Enrico IV, battendo violentemente la testa. Risvegliatosi dopo essere stato a lungo svenuto, crede di essere veramente l’imperatore di Germania e parenti ed amici, per assecondarlo, allestiscono la sua villa come fosse la reggia del sovrano. Dopo venti anni, però, si presentano in visita la marchesa Matilde Spina, amata da “Enrico IV” prima della caduta da cavallo, la figlia di lei Frida, che assomiglia in modo impressionante alla madre come appariva venti anni prima, Tito Belcredi, che è diventato l’amante della marchesa, ed il fidanzato della figlia. La marchesa ha portato con sé il dottor Genoni con l'intenzione di farlo rinsavire. Naturalmente l'arrivo di questi ospiti nella villa dove da vent'anni Enrico vive il suo personaggio - nei primi dodici realmente pazzo, negli ultimi otto per dolorosa necessità - crea uno sconvolgimento emotivo in tutti i personaggi della vicenda i quali, ognuno a loro modo, rivivono le emozioni del passato e lo stridente contrasto con il presente. L’idea del dottore è questa: mettere davanti a Enrico IV contemporaneamente Frida e la madre Matilde vestite con lo stesso costume del giorno della cavalcata, in modo da rendere evidente la distanza del tempo e farlo così rinsavire d'un tratto. Nell'allucinante e vivacissimo dialogo che ne segue, la follia appare come saggezza e la saggezza come inconsapevole follia. PERSONAGGI / INTERPRETI Enrico IV, di cui si ignora il vero nome / Ugo Manzini Matilde Spina, la marchesa / Barbara Pellini Frida, figlia di Matilde / Annachiara Bressan Carlo di Nolli, il giovane marchese / Lorenzo Ricciarelli Tito Belcredi, il barone / Alessandro Lutri Dionisio Genoni, il dottore / Francesco Bargi Le organizzatrici / Mary Pacini, Sara Biondi L’organizzatrice / Sara Bertolucci La bambina / Letizia Manfredi Costumi di Valentina Rossi e Mary Pacini Direzione Luci di Claudio di Paolo Direzione Tecnica di Edoardo Clermont Adattamento e regia di SALVATORE PAGANO