Debutta venerdì 16 settembre la nuova produzione di Butterfly

annuncio pubblicitario
COMUNICATO STAMPA
Debutta venerdì 16 settembre la nuova produzione di Butterfly
Protagonista la star cinese Hui He, maxischermo in piazza
Venerdì, sabato e domenica la tre giorni “Piazza Massimo” con posti a 1 euro
PALERMO.Una Butterfly attualizzata al secondo dopoguerra, in un momento storico per il Giappone simile
a quello immaginato da Puccini, con il Paese sotto la dura occupazione degli americani. Una Butterfly
ambientata in un teatro diventata casa di vendita di ragazze, soprattutto geishe, ai militari e ufficiali
americani. È questa la Butterfly del regista Nicola Berloffa, direttore Jader Bignamini, scene Fabio
Cherstich, costumi Valeria Donata Bettella, luci Marco Giusti, che debutta al Teatro Massimo di Palermo
venerdì 16 settembre (prova generale il 14 a favore di Telethon), una nuova produzione in collaborazione con
il Macerata Opera Festival. Una produzione con un cast d’eccezione: Cio-Cio-San è il grande soprano cinese
Hui He, e per il secondo cast Maria Katzarava (che debutta nel ruolo); Anna Malavasi (Suzuki), Raffaella
Lupinacci (Suzuki del secondo cast); Brian Jadge (Pinkerton), Angelo Villari (Pinkerton secondo cast);
Milena Josipovic (Kate Pinkerton); Giovanni Meoni (Sharpless) e il palermitano Vincenzo Taormina
(Shapless secondo cast). Orchestra e coro del Teatro Massimo.
Il Teatro dedicherà la prima di Butterfly a Daniela Dessì, il grande soprano recentemente scomparso, visto
che proprio Butterfly fu l’ultima opera che l’artista cantò a Palermo nel 2012.
Oggi la conferenza stampa con il regista, il direttore, il cast, il sovrintendente del Teatro Massimo Francesco
Giambrone. Venerdì alle 20.30 la prima, che sarà trasmessa all’esterno su un maxischermo davanti a una
platea all’aperto, con posti a 1 euro e la conduzione di Stefania Petyx prima dello spettacolo e all’intervallo.
Uno degli appuntamenti di una tre giorni (venerdì 16, sabato 17, domenica 18) che si chiama Piazza
Massimo. Sabato è in programma “Figaro! Operacamion” di Fabio Cherstich (la riduzione del Barbiere di
Siviglia allestito su un camion che mercoledì debutterà nella piazza di San Francesco Saverio
all’Albergheria), domenica una serie di video degli spettacoli che sono andati in scena l’anno scorso a
Teatro: Cavalleria Rusticana, il balletto Bolero di Fabrizio Monteverde, il concerto sulla musica dei Beatles
con Federico Rampini, un video prodotto dal Teatro che raccoglie il meglio che il Teatro ha fatto negli ultimi
anni che ha come filo conduttore l’amore. Tutto con posti a 1 euro.
“Una grande festa - dice il sovrintendente Francesco Giambrone – una platea di mille posti che si
aggiungono ai 1300 all’esterno, come è stato fatto l’anno scorso con La Bohème. Lo spettacolo sarà
trasmesso anche in diretta streaming sul nostro sito e su quello del Comune di Palermo. Questo per ribadire
la nostra volontà di dire che il Teatro Massimo appartiene a tutti e tutti se ne possono sentire parte, che
questo è un luogo che vale la pena di frequentare”.
“Dopo aver aperto le proprie porte alla città – dice Leoluca Orlando, sindaco e presidente della Fondazione
Teatro Massimo - il Teatro ancora una volta va incontro alla città, portando la musica in piazza, offrendo a
tutti la possibilità di godere momenti indimenticabili di svago e cultura in uno splendido scenario. Non solo
come sindaco e presidente del Teatro, ma a nome di tutta la città credo doveroso dire un grande grazie agli
artisti, alle maestranze e alla dirigenza del Massimo, che sono una grande risorsa per e di Palermo”.
Butterfly – come scrive Ilaria Grippaudo nel programma di sala - è un dramma psicologico, una tragedia
dell’attesa e dell’illusione che alla magistrale fusione di musica, dramma e inconscio deve i motivi del suo
imperituro e travolgente successo. Puccini matura il progetto dopo avere assistito alla rappresentazione
londinese dell’ultimo lavoro di David Belasco, Madame Butterfly, tratto dall’omonimo racconto del 1898 di
John Luther Long, a sua volta ispirato al romanzo Madame Chrysantème (1887) di Pierre Loti. La storia
dell’infelice Cio-Cio-San (Butterfly), giovane geisha innamorata del luogotenente della marina americana
F.B. Pinkerton e da lui abbandonata dopo un matrimonio “all’uso giapponese”, affascinò immediatamente il
musicista che per la stesura del libretto si affidò ai suoi due collaboratori più fidati, Luigi Illica e Giuseppe
Giacosa. I tre si misero subito al lavoro e l’opera venne ultimata il 29 dicembre 1903.
Secondo il libretto di Puccini, l’azione dell’opera ha luogo verso la fine dell’Ottocento. In questa produzione,
ci troviamo in una situazione quasi-realistica che precede il 1950. Per luogo Fabio Cherstich ha creato
l’interno di un teatro tradizionale giapponese, del cui palcoscenico fa parte anche la casetta di Pinkerton.
Questo teatro non serve più esclusivamente alle rappresentazioni del teatro tradizionale ma è diventato una
casa per la vendita di giovani ragazze, soprattutto geishe, ai militari e ufficiali americani. Dunque il teatro,
che in passato era simbolo e centro della vita culturale giapponese, è ormai diventato un luogo
dell’umiliazione umana, che per tante donne giapponesi dell’epoca narrata era l’orrenda realtà quotidiana.
Cio-Cio-San è la “star” dello spettacolo di questo teatro, che possiamo ammirare nel primo atto. Nel teatro
(che nei tre anni che passano tra il primo e il secondo atto, diventerà un cinema per i soldati americani) lei
viene presentata agli americani, scelta da Pinkerton e venduta da Goro. L’entrata di Butterfly è accompagnata
da uno sfondo pieno di fioriture dei ciliegi, immagine che era una volta il momento sommo del teatro
tradizionale giapponese. Ma nel nostro contesto questo estetico tableau non serve più come simbolo di
bellezza e di fugacità, piuttosto crea un’intensificazione dello scontro delle due culture durante il primo
incontro vero di Butterfly e Pinkerton.
Lo scontro delle culture è uno dei punti su cui lavora di più questa regia. Secondo il regista Nicola Berloffa,
le circostanze dell’azione costituiscono una situazione ben conosciuta nella storia umana: per interessi
politici ed economici, due nazioni con culture opposte si incontrano. Finché l’intenzione superiore dello
Stato viene soddisfatta, la situazione può rimanere tranquilla, ma quando, più tardi, il singolo individuo
incomincia a sentire le conseguenze delle trattative, le difficoltà nascono. Dunque, l’incontro tra Butterfly e
Pinkerton si può interpretare come la personificazione di uno scontro di culture, in questo caso della cultura
americana con quella giapponese. In questa atmosfera già difficile di per sé ci viene presentato lo
psicogramma di una donna totalmente disperata, catturata nella sua immaginazione di un futuro liberatorio
che lo spettatore sa sin dall’inizio dell’opera che non è nient’altro che un’idea fuggitiva senza legame con la
realtà. “È esattamente questo sfondo politico-psicologico – dice il regista - che infonde a Madama Butterfly
una caratteristica che è di grande attualità nel mondo di oggi”.
“Sono molto colpito dallo straordinario livello qualitativo dell’orchestra – dice il direttore Jader Bignamini –
una vera orchestra d’opera. Il cast è notevolissimo, sia il primo che il secondo, vorrei anzi dire che si tratta di
due cast diversi, senza differenze gerarchiche. Si tratta di ascoltare due spettacoli diversi, entrambi
validissimi”.
“Ho cantato Butetrfly almeno cinquecento volte nella mia vita – dice Hui He – e ogni volta è una
grandissima emozione. Questa volta sono affiancata da un cast eccezionale. È la quinta produzione qui al
Teatro Massimo per me, e ormai mi sento a casa”. “È bellissimo essere Pinkerton in questo magnifico teatro,
così importante nel mondo – aggiunge il tenore americano Brian Jadge – è molto interessante la
trasformazione del mio personaggio nel corso dell’opera, un personaggio che parte come l’americano
vincitore e poi acquisisce tante sfumature”. Unanime l’apprezzamento per la dedica della prima a Daniela
Dessì, a fianco della quale molti artisti hanno cantato.
Palermo, 12 settembre 2016
Laura Anello, responsabile delle Relazioni con la stampa: 335.1008603
Scarica