UN PO’ DI STORIA DEL NOSTRO TERRITORIO Quest’anno con la professoressa di lettere abbiamo approfondito la conoscenza del nostro territorio sia dal punto di vista storico che geografico; grazie a questo lavoro abbiamo scoperto diverse leggende sulla nascita di Fondi, abbiamo definito la sua precisa localizzazione geografica e capito l’origine del suo nome. Leggende sulla fondazione di Fondi Le origini della fondazione di Fondi sono legate a due leggende: una della montagna e l’altra del mare. La leggenda della montagna Il protagonista della più antica leggenda legata a Fondi è l’eroe greco Ercole: il figlio di Alcmena e Zeus tornò dalla Spagna dopo aver sottratto a Menenzio (il guardiano di Ares ) dodici buoi ed era diretto a Micene. Nel suo viaggio affrontò molti pericoli, uno di loro proprio nella terra di Fondi. In questo territorio dominava incontrastato il gigante Caco, il quale sottrasse ad Ercole quattro tori e quattro vacche nascondendoli in una grotta. Per molti giorni Ercole le cercò invano, fino a quando non sentì i loro muggiti provenire dalla caverna. Tra di loro scoppiò un combattimento furioso: alla fine Ercole lo strinse in vita e gli fece esplodere le membra che si sparpagliarono sui colli e sulle valli. Per ringraziare il padre Zeus della vittoria, l’eroe fondò la città di Fondi. La leggenda del mare La leggenda racconta di una città inghiottita dal lago. Nel V secolo a.C. sul lago di Fondi c’era un villaggio di palafitte creato da un gruppo di contadini greci, che trovando un buon clima e un buon terreno si stabilirono in quella zona per vivere pacificamente. Chiamarono il villaggio AMYCLAE che in latino significa “amicizia”, e si sentirono a loro agio in quel tratto di terra racchiuso tra il lago, i monti e il mare. A quel tempo ancora non erano state costruite l’Appia e la Flacca, pertanto quel luogo era come una baia protetta e inaccessibile. Gli amyclani seguivano la dottrina di Pitagora, la metempsicosi, che proibiva loro l’uccisione degli animali nella credenza che le anime dei cacciatori si sarebbero reincarnati in essi dopo la morte. Per questo si cibavano solo dei prodotti della terra e della pastorizia. Così la città di AMYCLAE visse un periodo di ricchezza, come testimonierebbe il recente ritrovamento nella zona del lago di alcune anfore per l’olio, i cereali e il vino. Quando si sparse la voce della loro ricchezza, una tribù di nomadi, gli Osci, attaccò Amyclae uccidendo molte persone. In greco la parola “osco” si pronunciava “ophei”, un termine che era simile alla parola “serpenti”. Quando gli Osci attaccarono gli amyclani loro gridarono “gli ophei, gli ophei” e molti pensarono che si trattasse di un attacco di serpenti da cui non si difesero perché credevano nella metempsicosi. Le persone rimaste in vita si rifugiarono sulle pendici del monte Vitruvio, dove costruirono, con il popolo montanaro, le mura megalitiche con le quattro porte monumentali di Fondi. Nacque così la nostra cittadina. Posizione geografica Fondi si trova ai piedi dei monti Ausoni che la circondano da ovest, nord e est, e dalle propaggini dei monti Aurunci; a sud si estende il “Lago fondano o Amyclano”. Tutta la costa si affaccia sul mar Tirreno. I rilievi più alti sono il monte delle Fate e il monte Calvilli che alimentano le falde della piana. Il lago di Fondi rappresenta un esempio di lago costiero che contiene un alternanza di acqua dolce e salata grazie alla comunicazione col mare dei canali di Sant’Anastasia e di Canneto. Altri due laghi costieri sono il Lungo e San Puoto. La costa, che si estende per circa 13 km tra Terracina e Sperlonga, è bassa e composta da una spiaggia di sabbia fine.. Il suo territorio, noto come “Piana di Fondi”, è formato da una vasta insenatura di terreno di origine alluvionale, ricoperta in passato da acquitrini, nella parte verso i monti, e di origine marina in quella più bassa che si estende verso il mare e verso il lago ononimo. Fa da spartiacque a queste due zone la linea ferroviaria Roma-Napoli. Per la particolare configurazione della zona, ai tempi dei romani, si accedeva a Fondi unicamente via mare. La parte a sud della ferrovia veniva chiamata Pantano, perché, in passato, a causa delle acque che non riuscivano a trovare scolo nei mari, si allagava. Il clima è mite sia per l’esposizione a mezzogiorno, sia per il riparo naturale costituito dalla catena di monti; ciò ha favorito un’ intensa vocazione agricola del territorio. L'economia locale è stata in passato fortemente legata alla produzione e alla distribuzione dei prodotti agricoli. La tradizionale destinazione del territorio ad agrumeto è stata soppiantata in anni più recenti da un'intensa coltivazione di ortaggi, primizie in serra e frutta di ogni tipo. Altre importanti coltivazioni sono il melo, il pero, il pesco, il susino, il noce e il melograno, per quanto riguarda la frutta, il pomodoro, il grano, la fava e le leguminose da seme, le melanzane, i peperoni, le zucchine, le verdure a foglie, per quanto riguarda le coltivazioni ortive. Fondi è sede del secondo centro di distribuzione agroalimentare all’ ingrosso d’ Europa (M.O.F.), secondo solo a quello di Parigi. L’origine del nome Secondo gli storici il nome Fondi deriva dal latino “fundus”, cioè campo a fondo; secondo altri deriva da un fondatore omonimo non conosciuto. Fondi nel 338 a.C. ricevette la cittadinanza senza suffragio, invece nel 188 a.C. quella completa. La città di Fondi è più antica di Roma. Un'altra teoria dice che Fondi veniva chiamata dai latini “Fundula“ perché si poteva accedere solo via mare. I romani chiamavano tutti i luoghi chiusi “Fundana” e quelli delimitati da confini venivano chiamati “fundanum” e tutti i poderi uniti “Fundi”. Le teorie fanno riferimento a due situazioni geografiche: 1) I monti Aurunci proteggono le spalle di Fondi conferendole un clima favorevole da cui deriva l’appellativo di “conca d’oro”. 2)Prima Fondi si poteva accedere solo via mare grazie ai canali navigabili. Larocca Gaia Pannozzo Elisabetta Quinto Gaia Sassi Amel