AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA VERONA (D.Lgs. n. 517/1999 - Art. 3 L.R. Veneto n. 18/2009) Modulo di Unità Operativa DAI Patologia e Diagnostica --- UOC Laboratorio Analisi SCHEDE ESAMI MU 301555 900 Rev. 0 del 20/03/2016 Pagina 0 Legenda Sono riportate le schede dei singoli esami che vengono eseguiti presso il Laboratorio Analisi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. L’elenco è organizzato in 9 voci con il seguente significato: Rilevanza clinica. Riporta il significato clinico del test. Interpretazione. Riporta il significato dei risultati del test (può essere compresa nel punto precedente). Eseguibile in urgenza. Indica se il test può essere eseguito in urgenza (poche ore dal prelievo). Istruzioni al prelievo e contenitore. Riporta eventuali istruzioni per ottenere un campione idoneo e il tipo di provetta/contenitore da utilizzare. Metodo. Riporta il principio analitico utilizzato per l’esecuzione del test. Strumento. Indica l’analizzatore utilizzato per l’esecuzione del test. Incertezza di misura. E’ un parametro associato al risultato di una misurazione che caratterizza la dispersione dei valori ragionevolmente attribuibili al misurando. Dirigenti responsabili. Riporta i nomi e i recapiti telefonici dei dirigenti responsabili delle modalità di esecuzione del test. Intervalli di riferimento. Detti anche “valori normali” indicano i limiti di riferimento della normalità; possono variare per ètà, genere, tipo di metodo utilizzato per l’analisi, e altro. I dati sono riportati in colonne che indicano, a partire da sinistra: 1) nome dell’esame; 2) unità di misura; 3) Genere maschile o femminile; 4) intervalli di riferimento; 5 e 6) eventuali intervalli di età espressi in anni (A), mesi (M) e giorni (G) ai quali si riferisce l’intervallo di riferimento; 7) eventuali unità di misura alternative; 8) eventuali intervalli di riferimento alternativi. Scheda Analisi IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 17-alfa-OH Progesterone, 17-OHPg Rilevanza clinica Il 17-OH Progesterone è il principale precursore del cortisolo che si forma per idrossilazione del Carbonio 21 del 17 OH Pg da parte dell'enzima 21-idrossilasi. Si forma così 11-DOC, interviene poi la 11-Beta idrossilasi e si arriva a cortisolo. Nelle donne adulte i livelli di questo ormone dipendono dalla fase del ciclo perché è prodotto anche dalle gonadi Interpretazione Il deficit di 21 idrossilasi si riscontra nell'iperplasia surrenale congenita con valori aumentati di 17-OH-Pg. Il deficit di 11-idrossilasi causa solo un moderato aumento di 17-OH Pg Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Test immunologico ELISA con legame competitivo. I micropozzetti sono ricoperti con Ab policlonale diretto contro la molecola 17-OH-Pg endogeno., che compete con 17-OH-Pg coniugato alla perossidasi per il sito di legame all'Ab ancorato nel micropozzetto. Dopo incubazione, lavaggio e aggiunta substrato, l'intensità del colore che si sviluppa è inversamente proporzionale alla conc. Di 17-OH-Pg nel campione. Strumento Triturus Grifols Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-17 OH PROGESTERONE ng/mL F [1,00 - 40,00] 00 A 00 M 00 G 00 A 02 M 00 G nmol/L [3,00 - 120,00] S-17 OH PROGESTERONE ng/mL F [0,07 - 3,03] 00 A 02 M 00 G 01 A 00 M 00 G nmol/L [0,21 - 9,09] S-17 OH PROGESTERONE ng/mL F [0,07 - 2,02] 01 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G nmol/L [0,21 - 6,06] S-17 OH PROGESTERONE ng/mL F 12 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G nmol/L Per valore normale (adulti): fase follic. 0,45 - 3,30 fase lutein. 2,10 - 9,40 gravid 1' trim 32,60 139,90 prepuberi 0,21 - 6,06 S-17 OH PROGESTERONE ng/mL F 17 A 00 M 00 G 40 A 00 M 00 G nmol/L Per valore normale: fase follic. 0,45 - 3,30 fase lutein. 2,10 - 9,40 gravid 1' trim 32,60 139,90 S-17 OH PROGESTERONE ng/mL F 40 A 00 M 00 G 54 A 00 M 00 G nmol/L Per valore normale: fase follic. 0,45 - 3,30 fase lutein. 2,10 - 9,40 gravid 1' trim 32,60 139,90 post menop. 0,24 - 3,90 lunedì 21 marzo 2016 Pagina 1 di 498 S-17 OH PROGESTERONE ng/mL F [0,08 - 1,30] 54 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [0,24 - 3,90] S-17 OH PROGESTERONE ng/mL M [1,00 - 40,00] 00 A 00 M 00 G 00 A 02 M 00 G nmol/L [3,00 - 120,00] S-17 OH PROGESTERONE ng/mL M [0,07 - 3,03] 00 A 02 M 00 G 01 A 00 M 00 G nmol/L [0,21 - 9,09] S-17 OH PROGESTERONE ng/mL M [0,07 - 2,02] 01 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G nmol/L [0,21 - 6,06] S-17 OH PROGESTERONE ng/mL M [0,50 - 2,40] 12 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G nmol/L [1,50 - 7,20] [prepuberi 0,21 - 6,06] S-17 OH PROGESTERONE ng/mL M [0,50 - 2,40] 17 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [1,50 - 7,20] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 2 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 AbTPO Anticorpi anti tireoperossidasi (AbTPO) Rilevanza clinica Gli anticorpi anti-tireoperossidasi (Anti-TPO o Anticorpi anti microsomiali) sono rivolti verso la tireoperossidasi, l’antigene microsomiale maggiore, un enzima multifunzionale responsabile della iodinazione della tirosina e dell’accoppiamento dei residui tirosinici della tireoglobulina per la sintesi di T4 e T3. La determinazione degli autoanticorpi contro la perossidasi tiroidea è utile nell’identificazione dei pazienti con la malattia autoimmunitaria tiroidea. Questi autoanticorpi sono positivi nell’ 80-100% dei casi nella tiroidite cronica autoimmune di Hashimoto, la causa più frequente di ipotiroidismo e nel 50-99% dei casi nel morbo di Basedow. Il dosaggio degli anti-TPO è da preferirsi a quello degli anti Tg. Nei pazienti con altre patologie autoimmuni come Sjogren, LES, Artrite Reumatoide, Anemia Perniciosa si possono avere falsi positivi. Risultano talvolta positivi anche in pazienti con mixedema, tiroidite granulomatosa, gozzo non tossico e nei carcinomi tiroidei. Una piccola percentuale di persone (3%, soprattutto femmine ed anziani) hanno positività anticorpale non associati a sintomi clinici. Un soggetto eutiroideo con TSH aumentato, FT4 “normale” e AbTPO positivi è da considerarsi a rischio di evoluzione in ipotiroidismo clinico. Interpretazione La determinazione degli autoanticorpi contro la perossidasi tiroidea è utile nell’identificazione dei pazienti con la malattia autoimmunitaria tiroidea. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur anti-TPO è un immunodosaggio competitivo che usa la tecnica della chemiluminescenza. L’autoanticorpo contro la perossidasi tiroidea presente nel campione del paziente compete con l’anticorpo monoclonale anti-TPO murino legato covalentemente a particelle paramagnetiche contenute nella Fase Solida per una quantità limitata di TPO umano complessato con anticorpo anti-TPO monoclonale murino marcato con estere acridinio nel Reagente Lite. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 19,82 (25,0%) alla concentrazione di 72,42 KU/L; ± 24,35 (8,4%) alla concentrazione di 289,98 KU/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Tireoperossidasi anticorpi (AbTPO) lunedì 21 marzo 2016 KU/L Indiff. <60 negativo 60-200 area grigia >200 positivo 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 3 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 ACE (Enzima convertitore dell'angiotensina) Rilevanza clinica L’ACE (angiotensin converting enzime o enzima convertente l'angiotensina) è un enzima prevalentemente localizzato nelle cellule endoteliali,. Fisiologicamente converte l’Angiotensina I, che deriva dall’angiotensinogeno per l’azione dell’enzima renina, in angiotensina II. L’angiotensina II ha una potente azione vasocostrittrice diretta e inoltre agisce sul rene aumentando il riassorbimento di sodio e promuove la produzione di aldosterone. Inoltre inattiva la bradichinina circolante. La concentrazione plasmatica di ACE deriva principalmente dall'endotelio dei capillari polmonari ed è influenzata dal genotipo di ACE del soggetto. Risulta aumentata nelle malattie granulomatose per effetto dell’attivazione del sistema monocitico/macrofagico che ne induce la sintesi e il rilascio in circolo; il fenomeno è particolarmente marcato a livello dell’endotelio dei capillari polmonari. I livelli plasmatici di ACE si sono rivelati utili per la diagnosi della sarcoidosi attiva (elevati nel 50-80% dei casi), e nel monitoraggio della terapia steroidea. Livelli aumentati di ACE possono essere riscontrati anche in altre patologie granulomatose (lebbra, tubercolosi, malattia di Gaucher) e in patologie non granulomatose polmonari (quali silicosi e asbestosi) e non polmonari (colestasi, cirrosi, infezione da HIVe ipertiroidismo). Non è un test utile per il monitoraggio degli ACE inibitori. Interpretazione In soggetti <20aa si possono avere valori più elvati Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo L’ACE catalizza l’idrolisi del substrato sintetico furanacriloilfenilalanilglicilglicina, che assorbe nell’ultravioletto, a furanacriloilfenilalanina e glicilglicina. La variazione di assorbanza è proporzionale all’attività dell’ACE e viene determinata fotometricamente in cinetica. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento ACE lunedì 21 marzo 2016 U/L Indiff. [ 8 - 52] (valori di riferimento nell'adulto) 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 4 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Acetilcolinesterasi Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE scuro 6 mL Metodo Spettrofotometro Shimadzu Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno Telefono (045-812) 4584-6880 Intervalli di riferimento Er-CHE ( 37° C) lunedì 21 marzo 2016 UI/g di Hb Indiff. [28,7 - 48,7] (piu' bassa nel neonato) 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 5 di 498 U.O.C. Laboratorio Analisi IU eu 301555 Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Acido urico (Urato) Rilevanza clinica L'acido urico è il maggiore prodotto del catabolismo dei nucleotidi purinici adenosina e guanosina, che derivano prevalentemente dal DNA, dall’RNA e dalle molecole di interscambio energetico ATP, ADP e AMP; una quota significativa di purine è inoltre assunta con la dieta. Nella maggior parte dei mammiferi l'urato-ossidasi catalizza l'ossidazione enzimatica dell'acido urico, prodotto terminale della degradazione catabolica delle purine, ad allantoina che, essendo molto più solubile (da 5 a 10 volte) dell'acido urico, non cristallizza nei liquidi biologici e viene eliminata per via renale. L'uomo è sprovvisto di questo enzima, per cui l'acido urico, dovendo essere eliminato come tale ed essendo scarsamente solubile, si può depositare a livello dei tessuti renali e delle vie urinarie, come si verifica nei soggetti iperuricemici. Il 75% di acido urico presente nell'organismo viene escreto con le urine, il rimanente 25% viene distrutto da batteri intestinali ed eliminato con le feci. Come farmaci ipouricemizzanti si utilizzano allopurinolo e urato ossidasi. L'allopurinolo a differenza dell'urato-ossidasi, riduce la formazione di acido urico ma non ha alcun effetto sull'acido urico preesistente: inibisce, infatti, la xantino-ossidasi, l'enzima che catalizza la trasformazione di ipoxantina in xantina e di questa in acido urico. Sia la formulazione orale che quella e.v. richiedono da uno a tre giorni per ridurre le concentrazioni sieriche di acido urico La urato ossidasi (Rasburicase) è un agente uricolitico molto potente che catalizza l’ossidazione enzimatica di acido urico ad allantoina, un prodotto idrosolubile, facilmente escreto dal rene nelle urine. L’ossidazione enzimatica di acido urico conduce alla formazione stechiometrica di perossido di idrogeno Il tempo per la prima conferma di livelli normali di acido urico nei pazienti iperuricemici è 4 ore per Fasturtec e 24 ore per allopurinolo Interpretazione Si considera iperuricemia una concentrazione di urato >387 umol/L (6.5 mgL), concentrazione al di sopra della quale si può avere precipitazione di cristalli, l'iperuricemia va confermata su 2 o 3 campioni a digiuno. Valori >7140umol/L (12 mg/dL) possono portare a nefropatia acuta. Nell'attacco acuto di gotta si hanno valori >535 umol/L (9 mg/dL) L’80% delle iperuricemie sono dovute ad un difetto di escrezione renale che può derivare da disfunzioni del rene o essere secondario ad un eccesso di sostanze che inibiscono la secrezione tubulare di acido urico quali acido lattico, chetoacidi e alcuni farmaci. Il 20% delle iperuricemie deriva da iperproduzione, che può essere dovuta a difetti genetici del metabolismo purinico, ad aumentato turnover cellulare (leucemie, tumori, psoriasi) a necrosi cellulare (infettiva, infiammatoria, degenerativa, meccanica, secondaria a chemioterapia), ad ipercatabolismo dell’AMP (shock, esercizio fisico intenso in persone non allenate, digiuno) o ad eccessiva assunzione alimentare (dieta carnea). L’ipouricemia è usualmente clinicamente silente e può essere causata da una diminuzione della produzione di acido urico, dovuta a malattie metaboliche ereditarie, oppure da una aumentata escrezione urinaria come nella sindrome di Fanconi, diabete insipido, diabete mellito, patologie tumorali, AIDS e ustioni. Un aumento della produzione di acido urico avviene in ogni paziente con una neoplasia a rapida proliferazione come conseguenza dell'elevato metabolismo delle purine dovuto all'accelerazione della proliferazione cellulare, ma è anche una conseguenza metabolica della sindrome da lisi tumorale, l'iperuricemia, l'iperfosfatemia e l'iperpotassemia che ne derivano possono portare a insufficienza renale acuta e morte. Sono particolarmente a rischio i pazienti con leucemia e linfomi per il rapido turnover della malattia o a seguito del primo ciclo di chemioterapia. Come farmaci ipouricemizzanti si utilizzano allopurinolo e urato ossidasi. L'allopurinolo a differenza dell'urato-ossidasi, riduce la formazione di acido urico ma non ha alcun effetto sull'acido urico preesistente: inibisce, infatti, la xantino-ossidasi, l'enzima che catalizza la trasformazione di ipoxantina in xantina e di questa in acido urico. Sia la formulazione orale che quella e.v. richiedono da uno a tre giorni per ridurre le concentrazioni sieriche di acido urico La urato ossidasi (Rasburicase) è un agente uricolitico molto potente che catalizza l’ossidazione enzimatica di acido urico ad allantoina, un prodotto idrosolubile, facilmente escreto dal rene nelle urine. L’ossidazione enzimatica di acido urico conduce alla formazione stechiometrica di perossido di idrogeno Il tempo per la prima conferma di livelli normali di acido urico nei pazienti iperuricemici è 4 ore per Fasturtec e 24 ore per allopurinolo Se il paziente è in terapia con urato ossidasi (rasburicase) il sangue deve essere raccolto in provette precedentemente congelate contenenti l’anticoagulante eparina. I campioni devono essere immersi in un bagno ghiaccio/acqua. I campioni di plasma devono essere preparati immediatamente per centrifugazione in una centrifuga precedentemente raffreddata (4 °C). Infine, il plasma deve essere mantenuto in un bagno ghiaccio/acqua e analizzato per l’acido urico entro 4 ore.La determinazione dell’acido urico viene impiegata per la diagnosi ed il trattamento di numerosi disturbi renali e metabolici, quali insufficienza renale,gotta, leucemia, psoriasi, inanizione e altre malattie con disturbi alimentari concomitanti, nonché in pazienti sottoposti a terapia con farmaci citotossici Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL lunedì 21 marzo 2016 Pagina 6 di 498 Metodo Test enzimatico colorimetrico. L’acido urico si scinde, in presenza dell’uricasi, formando allantoina e perossido d’idrogeno In presenza di perossidasi, il 4-aminofenazone viene ossidato dal perossido d’idrogeno ad un colorante chinonediiminicoL’intensità del colore del chinone-diimino formatosi è direttamente proporzionale alla concentrazione di acido urico e viene determinata misurando l’aumento dell’assorbanza Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 16,10 (5,6%) alla concentrazione di 286,83 µmol/L; ± 34,32 (5,4 %) alla concentrazione di 630,26 µmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Acido urico µmol/L F [120 - 320] 00 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G mg/dL [2,0 - 5,3] Acido urico µmol/L F [150 - 350] 15 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [2,5 - 5,8] Acido urico µmol/L M [120 - 320] 00 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G mg/dL [2,0 - 5,3] Acido urico µmol/L M [210 - 420] 15 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [3,5 - 7,0] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 7 di 498 U.O.C. Laboratorio Analisi IU eu 301555 Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Acido urico (Uricemia) Rilevanza clinica L'acido urico è il maggiore prodotto del catabolismo dei nucleotidi purinici adenosina e guanosina, che derivano prevalentemente dal DNA, dall’RNA e dalle molecole di interscambio energetico ATP, ADP e AMP; una quota significativa di purine è inoltre assunta con la dieta. Nella maggior parte dei mammiferi l'urato-ossidasi catalizza l'ossidazione enzimatica dell'acido urico, prodotto terminale della degradazione catabolica delle purine, ad allantoina che, essendo molto più solubile (da 5 a 10 volte) dell'acido urico, non cristallizza nei liquidi biologici e viene eliminata per via renale. L'uomo è sprovvisto di questo enzima, per cui l'acido urico, dovendo essere eliminato come tale ed essendo scarsamente solubile, si può depositare a livello dei tessuti renali e delle vie urinarie, come si verifica nei soggetti iperuricemici. Il 75% di acido urico presente nell'organismo viene escreto con le urine, il rimanente 25% viene distrutto da batteri intestinali ed eliminato con le feci. Come farmaci ipouricemizzanti si utilizzano allopurinolo e urato ossidasi. L'allopurinolo a differenza dell'urato-ossidasi, riduce la formazione di acido urico ma non ha alcun effetto sull'acido urico preesistente: inibisce, infatti, la xantino-ossidasi, l'enzima che catalizza la trasformazione di ipoxantina in xantina e di questa in acido urico. Sia la formulazione orale che quella e.v. richiedono da uno a tre giorni per ridurre le concentrazioni sieriche di acido urico La urato ossidasi (Rasburicase) è un agente uricolitico molto potente che catalizza l’ossidazione enzimatica di acido urico ad allantoina, un prodotto idrosolubile, facilmente escreto dal rene nelle urine. L’ossidazione enzimatica di acido urico conduce alla formazione stechiometrica di perossido di idrogeno Il tempo per la prima conferma di livelli normali di acido urico nei pazienti iperuricemici è 4 ore per Fasturtec e 24 ore per allopurinolo Interpretazione Si considera iperuricemia una concentrazione di urato >387 umol/L (6.5 mgL), concentrazione al di sopra della quale si può avere precipitazione di cristalli, l'iperuricemia va confermata su 2 o 3 campioni a digiuno. Valori >7140umol/L (12 mg/dL) possono portare a nefropatia acuta. Nell'attacco acuto di gotta si hanno valori >535 umol/L (9 mg/dL) L’80% delle iperuricemie sono dovute ad un difetto di escrezione renale che può derivare da disfunzioni del rene o essere secondario ad un eccesso di sostanze che inibiscono la secrezione tubulare di acido urico quali acido lattico, chetoacidi e alcuni farmaci. Il 20% delle iperuricemie deriva da iperproduzione, che può essere dovuta a difetti genetici del metabolismo purinico, ad aumentato turnover cellulare (leucemie, tumori, psoriasi) a necrosi cellulare (infettiva, infiammatoria, degenerativa, meccanica, secondaria a chemioterapia), ad ipercatabolismo dell’AMP (shock, esercizio fisico intenso in persone non allenate, digiuno) o ad eccessiva assunzione alimentare (dieta carnea). L’ipouricemia è usualmente clinicamente silente e può essere causata da una diminuzione della produzione di acido urico, dovuta a malattie metaboliche ereditarie, oppure da una aumentata escrezione urinaria come nella sindrome di Fanconi, diabete insipido, diabete mellito, patologie tumorali, AIDS e ustioni. Un aumento della produzione di acido urico avviene in ogni paziente con una neoplasia a rapida proliferazione come conseguenza dell'elevato metabolismo delle purine dovuto all'accelerazione della proliferazione cellulare, ma è anche una conseguenza metabolica della sindrome da lisi tumorale, l'iperuricemia, l'iperfosfatemia e l'iperpotassemia che ne derivano possono portare a insufficienza renale acuta e morte. Sono particolarmente a rischio i pazienti con leucemia e linfomi per il rapido turnover della malattia o a seguito del primo ciclo di chemioterapia. Come farmaci ipouricemizzanti si utilizzano allopurinolo e urato ossidasi. L'allopurinolo a differenza dell'urato-ossidasi, riduce la formazione di acido urico ma non ha alcun effetto sull'acido urico preesistente: inibisce, infatti, la xantino-ossidasi, l'enzima che catalizza la trasformazione di ipoxantina in xantina e di questa in acido urico. Sia la formulazione orale che quella e.v. richiedono da uno a tre giorni per ridurre le concentrazioni sieriche di acido urico La urato ossidasi (Rasburicase) è un agente uricolitico molto potente che catalizza l’ossidazione enzimatica di acido urico ad allantoina, un prodotto idrosolubile, facilmente escreto dal rene nelle urine. L’ossidazione enzimatica di acido urico conduce alla formazione stechiometrica di perossido di idrogeno Il tempo per la prima conferma di livelli normali di acido urico nei pazienti iperuricemici è 4 ore per Fasturtec e 24 ore per allopurinolo Se il paziente è in terapia con urato ossidasi (rasburicase) il sangue deve essere raccolto in provette precedentemente congelate contenenti l’anticoagulante eparina. I campioni devono essere immersi in un bagno ghiaccio/acqua. I campioni di plasma devono essere preparati immediatamente per centrifugazione in una centrifuga precedentemente raffreddata (4 °C). Infine, il plasma deve essere mantenuto in un bagno ghiaccio/acqua e analizzato per l’acido urico entro 4 ore. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Refrigerare e portare immediatamente al laboratorio se in trattamento con urato ossidasi - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Enzimatico (uricasi) UV (diretto). L’acido urico viene idrolizzato dall'enzima uricasi ad allantoina e perossido di idrogeno. La variazione dell'assorbanza a 293nm dovuta allla scomparsa dell'acido urico lunedì 21 marzo 2016 Pagina 8 di 498 viene misurata con tecnica endpoint bicromatica. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 6,82 (3,3%) alla concentrazione di 207,83 µmol/L; ± 24,95 (4,9%) alla concentrazione di 504,13 µmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Acido urico µmol/L F [120 - 320] 00 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G mg/dL [2,01 - 5,37] Acido urico µmol/L F [150 - 350] 15 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [2,52 - 5,88] Acido urico µmol/L M [120 - 320] 00 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G mg/dL [2,01 - 5,37] Acido urico µmol/L M [210 - 420] 15 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [3,52 - 7,05] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 9 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Acido urico U 24h Il 75% di acido urico presente nell'organismo viene escreto con le urine, il rimanente 25% viene distrutto da batteri intestinali ed eliminato con le feci. L’uricuria consente di differenziare la sovrapproduzione di acido urico dalla deficiente eliminazione renale; una escrezione di acido urico inferiore di 4.76 mmol/L assumendo una dieta normale suggerisce una diminuzione della secrezione di acido urico mentre i valori superiori sono indicativi di sovrapproduzione. Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Indicare diuresi e durata della raccolta. Il campione deve essere raccolto con bicarbonato. - U 24h + bicarbona Tappo Giallo Metodo vedi acido urico urinario concentrazione Strumento LIS (calcolo) Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Diuresi mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Acido urico U 24h/L µmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L Acido urico U 24h calcolo umol/24h Indiff. [1500 - 5000] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/24h Ore raccolta urine ore 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Indiff. [252 - 840] Pagina 10 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 ACTH (Adrenocorticotropo) Rilevanza clinica L'ormone adrenocorticotropico (ACTH)è un ormone polipeptidico che esiste principalmente come catena di 39 aminoacidi,con una massa molecolare di circa 4500 dalton. Viene prodotto nella ghiandola pituitaria e serve per stimolare la produzione di steroidi della corteccia surrenalica. La secrezione dell'ACTH è poi controllata dall'ormone ipotalamico, il fattore che rilascia la corticotropina (CRF) dal cortisolo attraverso feed back negativo. Le determinazioni dell'ACTH sono importanti nella diagnosi differenziale dell'insufficienza surrenalica e dell'ipersecrezione.Nella malattia di Addison (insufficienza surrenalica primaria) sono tipici livelli elevati, mentre sono più comuni livelli bassi quando l'insufficienza surrenalica è secondaria alla disfunzione pituitaria. Le determinazioni dell'ACTH possono anche aiutare a identificare la causa dell'ipersecrezione del cortisolo nella sindrome di Cushing I livelli di ACTH sono tipicamente bassi quando sono dovuti a lesioni o a iperplasia della corteccia surrenalica e sono elevati quando sono dovuti alla produzione dell'ACTH ectopico o all'ipersecrezione di ACTH da parte della ghiandola pituitaria I livelli plasmatici di ACTH presentano una significativa variazione diurna.Per questo motivo è importante standardizzare l'ora del prelievo: sono stati stabiliti range di riferimento intorno alle 9 del mattino Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore prelievo in ghiaccio - K2 EDTA VIOLA scuro 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico sequenziale a due siti chemiluminescente in fase solida Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 12.9 % a 20 pg/ml, 15.7 % a 77.8 pg/ml e 11.8 % a 225 pg/ml Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-ACTH lunedì 21 marzo 2016 pg/mL Indiff. [8,5 - 50,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pmol/L [1,8 - 11,0] (valori per adulti al mattino) Pagina 11 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 ACTH 5 campioni L'ormone adrenocorticotropico (ACTH)è un ormone polipeptidico che esiste principalmente come catena di 39 aminoacidi,con una massa molecolare di circa 4500 dalton. Viene prodotto nella ghiandola pituitaria e serve per stimolare la produzione di steroidi della corteccia surrenalica. La secrezione dell'ACTH è poi controllata dall'ormone ipotalamico, il fattore che rilascia la corticotropina (CRF) dal cortisolo attraverso feed back negativo. Le determinazioni dell'ACTH sono importanti nella diagnosi differenziale dell'insufficienza surrenalica e dell'ipersecrezione.Nella malattia di Addison (insufficienza surrenalica primaria) sono tipici livelli elevati, mentre sono più comuni livelli bassi quando l'insufficienza surrenalica è secondaria alla disfunzione pituitaria. Le determinazioni dell'ACTH possono anche aiutare a identificare la causa dell'ipersecrezione del cortisolo nella sindrome di Cushing I livelli di ACTH sono tipicamente bassi quando sono dovuti a lesioni o a iperplasia della corteccia surrenalica e sono elevati quando sono dovuti alla produzione dell'ACTH ectopico o all'ipersecrezione di ACTH da parte della ghiandola pituitaria I livelli plasmatici di ACTH presentano una significativa variazione diurna.Per questo motivo è importante standardizzare l'ora del prelievo: sono stati stabiliti range di riferimento intorno alle 9 del mattino Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore prelievo in ghiaccio - K2 EDTA VIOLA scuro 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico sequenziale a due siti chemiluminescente in fase solida Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 9.5% Dirigenti responsabili Salvagno - Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-ACTH pg/mL Indiff. [8,5 - 50,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pmol/L S-ACTH pg/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pmol/L S-ACTH pg/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pmol/L S-ACTH pg/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pmol/L S-ACTH pg/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pmol/L lunedì 21 marzo 2016 [1,8 - 11,0] (adulti al mattino) Pagina 12 di 498 U.O.C. Laboratorio Analisi IU eu 301555 Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 ACTH mattino (Adenocorticotropina o Corticotropina) Rilevanza clinica La Corticotropina o ACTH è regolata dal Corticotropin Releasing Hormone (Factor)(CRH, CRF) di produzione ipotalamica. L’ ACTH stimola la corteccia surrenalica, con conseguente produzione di cortisolo. Per sindrome di Cushing, si intende qualunque eccesso di cortisolo mentre quando l’inappropriato aumento di ACTH stimola la corteccia surrenalica con produzione in eccesso di cortisolo si parla di malattia di Cushing. Quando la corteccia adrenosurrenalica è iperplastica o neoplastica (adenoma o carcinoma) la produzione di CRH e di ACTH è soppressa. La produzione di ACTH è soggetta a bioritmo (al mattino è massima, tra le 24 e le 2 è minima). Può essere utile raccogliere campioni nelle 24 ore. Indicazioni principali: valutazione della eziologia della sindrome di Cushing; diagnosi differenziale dell'eccesso e del difetto di produzione di corticosteroidi, produzione ectopica di ACTH, post-chirurgia ipofisaria. Indicazioni minori: obesità, irsutismo, ipertensione, sindromi "cushingoidi". Il dosaggio singolo di ACTH può non essere sufficiente. La ACTH può risentire dello stress: viene stimolato da insulina e vasopressina e deve sempre essere correlato ai livelli di cortisolo. Test dinamici sono quelli di soppressione (desametasone a basso od elevato dosaggio) e di stimolo (metirapone), il campionamento selettivo dei seni petrosi. Nella malattia di Cushing generalmente, si ottiene soppressione di ACTH e cortisolo con alte dosi di desametasone, mentre questo non succede negli adenomi o carcinomi surrenalici e nella produzione ectopica di ACTH. Nella malattia di Cushing i livelli di ACTH possono essere elevati o ai livelli alti della normalità ma comunque inappropriatamente alti rispetto alla cortisolemia, e senza bioritmo. Nella produzione ectopica di ACTH (carcinoma a piccole cellule del polmone, cancro bronchiale, carcinoide, carcinoma midollare tiroideo o neoplasia neuroendocrina) i livelli endogeni sono aumentati, mentre nella sindrome di Cushing da adenoma o carcinoma surrenalico sono diminuiti o non dosabili. Nella insufficienza surrenalica primitiva (morbo di Addison)(neoplasia surrenalica, TBC o patologia autoimmune) i livelli di ACTH sono aumentati ma la cortisolemia è bassa. L'aumento di ACTH può essere dovuto a iperplasia congenita surrenalica (sindrome surrenogenitale). Nell'insufficienza surrenalica secondaria l’ACTH e cortisolo sono bassi. Le cause di ipopituitarismo (con diminuzione di ACTH, TSH, LH, FSH, GH e degli ormoni da loro indotti) sono: adenomi ipofisari, craniofaringiomi, menigiomi, neoplasie primitive e secondarie, post-irradiazioni, emorragie, malattie infiltrative (granuloma eosinofilo). Il deficit parziale si evidenzia invece con test da stimolo alla corticotropina. L'aumento di ACTH nel pseudo Cushing (spesso reversibile e collegata all’abuso di alcool), non risente del ritmo circadiano e il test col desametasone non mostra soppressione. Interpretazione Diminuito in corso di ipercortisolismo di origine surrenalica; aumentato nell'ipercortisolismo ACTH dipendente, nella insufficienza surrenalica primitiva , nella sindrome di Nelson, iperplasia adreno-genitale, sindrome depressiva severa, stress acuto, traumi, dolore, malattia terminale. Il livello di ACTH dininuisce in corso di assunzione cronica di steroidi e antidepressivi (citalopram) Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Porre immediatamente le provette prelevate in bagno di ghiaccio e tenere al freddo. - Tappo ROSA 4°C Metodo Il metodo per la determinazione quantitativa dell’ACTH (1-39) è un test immunologico sandwich basato sul principio della chemiluminescenza. Un anticorpo monoclonale di topo specifico (diretto contro il frammento N-terminale) riveste le particelle magnetiche (fase solida); un altro anticorpo monoclonale (diretto contro il frammento C-terminale dell’ACTH) è legato ad un derivato dell’isoluminolo (coniugato anticorpo-isoluminolo). Durante l’incubazione, l’ACTH (1-39) presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli lega l’anticorpo monoclonale in fase solida; in seguito il coniugato anticorpale reagisce con l’ACTH (1-39), già legato alla fase solida. Dopo l’incubazione, il materiale non legato è rimosso mediante un ciclo di lavaggio. In seguito, vengono aggiunti i reagenti starter che inducono una reazione di chemiluminescenza. Il segnale luminoso, e quindi la quantità di coniugato anticorpo-isoluminolo, è misurato da un fotomoltiplicatore in unità relative di luce (RLU, relative light units) ed è indicativo della concentrazione di ACTH presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli. Strumento Liaison XL lunedì 21 marzo 2016 Pagina 13 di 498 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili ± 1,11 (12,1%) alla concentrazione di 9,21 pmo/L; ± 7,28 (11,9%) alla concentrazione di 6,16 pmol/L; C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento ACTH (Corticotropina) pmol/L Indiff. [1,80 - 13,20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 ACTH sera (Adenocorticotropina o Corticotropina) vedi scheda ACTH Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Porre immediatamente le provette prelevate in bagno di ghiaccio e tenere al freddo. - Tappo ROSA 4°C Metodo Strumento Liaison XL Incertezza di Misura ± 1,11 (12,1%) alla concentrazione di 9,21 pmo/L; ± 7,28 (11,9%) alla concentrazione di 6,16 pmol/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento ACTH (Corticotropina) lunedì 21 marzo 2016 pmol/L Indiff. [1,10 - 10,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 14 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 AFP Alfafetoproteina gravidanza (AFP) Rilevanza clinica In gravidanza le concentrazioni di AFP aumentano in relazione all’età gestazionale a partire dalla decima settimana. I valori massimi (300-400 KU/L) si riscontrano tra la 32a e la 36a settimana; segue poi un moderato declino fino al parto (al max 200 KU/L). Livelli elevati che deviano da questi valori vengono osservati in associazione con difetti del tubo neurale, sofferenza fetale, morte intrauterina. Negli adulti, le concentrazioni di AFP nel siero rimangono basse eccetto durante la gravidanza e in caso di patologie del fegato benigne (epatite, cirrosi), carcinoma epatocellulare primario e alcuni tipi di tumori delle cellule germinative. Interpretazione I valori massimi (300-400 KU/L) si riscontrano tra la 32a e la 36a settimana; segue poi un moderato declino fino al parto (al max 200 KU/L). Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur AFP è un immunodosaggio a due siti (sandwich) che utilizza la tecnica della chemiluminescenza diretta e che utilizza quantitativi costanti di due anticorpi. Il primo anticorpo, nel Reagente Lite, è un anticorpo policlonale di coniglio anti-AFP purificato per affinità e marcato con estere di acridinio. Il secondo, nella Fase Solida, è un anticorpo monoclonale murino anti-AFP legato covalentemente a particelle paramagnetiche. La standardizzazione del dosaggio ADVIA Centaur AFP è riconducibile alla preparazione di riferimento della World Health Organization (WHO) per l’AFP umana (72/225)47-48 mediante AFP altamente purificata. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 1,3 (8,6%) alla concentrazione di 15,6 KU/L; ± 7,13 (8,4%) alla concentrazione di 85,4 KU/L; ± 14,85 (9,2%) alla concentrazione di 162,34 KU/L; Dirigenti responsabili C. Cocco - B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Alfa 1 fetoproteina gravidanza lunedì 21 marzo 2016 KU/L Indiff. 15° sett. 13 - 65 16° sett. 15 - 75 17° sett. 17 - 87 18° sett. 20 - 100 19° sett. 23 - 117 20° sett. 25 - 135 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 15 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 AFP Alfafetoproteina marcatore (AFP) Rilevanza clinica L’alfa-fetoproteina (AFP) è una glicoproteina simile all’albumina che durante la vita fetale è normalmente sintetizzata dal fegato, dal sacco vitellino e dall’epitelio intestinale. L’AFP è un marker utile nel sospetto di epatocarcinoma e nello studio dei cancro delle cellule germinali (testicolo e ovaio). Nei pazienti con epatocarcinoma livelli elevati di AFP sono riscontrati nel 60% dei casi e possono essere possibili anche valori estremamente elevati. L’AFP trova indicazione nel monitoraggio di pazienti a rischio di sviluppare un tumore primario del fegato (es. pazienti con cirrosi epatica o portatori di HBsAg). Per la diagnosi di cancro delle cellule germinali (CCG) è necessaria anche la determinazione dell’HCG e della LD. Il CCG comprende seminoma e CCGNS (non seminoma); il primo è molto sensibile alla radioterapia mentre il secondo è molto resistente. L’AFP aumenta solo nei CCGNS mentre l’HCG è aumentato nel 7-18% dei seminomi. La LD ha un significato prognostico indipendente. Per la stadiazione i tre marcatori devono essere misurati prima e dopo l’orchiectomia tenendo conto della loro emivita (AFP= 5 giorni, HCG= 30 ore, LD = 3-6 giorni); se la loro concentrazione si normalizza si ha risposta completa. Prognosi: la velocità di riduzione della concentrazione dei marcatori tumorali nelle prime 6 settimane di terapia predice la prognosi e la risposta alla chirurgia e alla chemioterapia. Follow-up: concentrazioni di AFP o HCG persistentemente elevate nei CCGNS e di HCG nei seminomi indicano che il cancro non era limitato al testicolo. Una concentrazione in aumento di uno dei marcatori anche senza dati strumentali implica malattia attiva ed è sufficiente per iniziare la terapia. Malattie benigne: la patologia acuta del fegato (es. epatite virale acuta, epatite alcolica) possono determinare elevazioni transitorie di AFP. Il dosaggio ADVIA Centaur AFP non è un test di screening per il cancro e non deve essere utilizzato come tale per alcun motivo. Non interpretare i livelli di AFP nel siero come evidenza assoluta della presenza di patologie maligne. Al momento della presentazione, i pazienti con cancro testicolare non seminomatoso confermato potrebbero presentare concentrazioni di AFP nel siero comprese fra i valori ottenuti da individui sani. Poiché livelli di AFP elevati vengono spesso riscontrati in pazienti con altre condizioni maligne e non maligne, il medico dovrebbe escludere tutte le altre condizioni associate a livelli di AFP elevati prima di utilizzare i valori ADVIA Centaur AFP nel trattamento del cancro testicolare non seminomatoso. Al contrario, concentrazioni ridotte di AFP non indicano necessariamente l’assenza di patologie, in particolare dopo interventi chirurgici o chemioterapia. I tumori testicolari classificati istologicamente come seminoma puro non sintetizzano l’AFP. Interpretazione L’AFP è un marker utile nel sospetto di epatocarcinoma e nello studio dei cancro delle cellule germinali (testicolo e ovaio). Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur AFP è un immunodosaggio a due siti (sandwich) che utilizza la tecnica della chemiluminescenza diretta e che utilizza quantitativi costanti di due anticorpi. Il primo anticorpo, nel Reagente Lite, è un anticorpo policlonale di coniglio anti-AFP purificato per affinità e marcato con estere di acridinio. Il secondo, nella Fase Solida, è un anticorpo monoclonale murino anti-AFP legato covalentemente a particelle paramagnetiche. La standardizzazione del dosaggio ADVIA Centaur AFP è riconducibile alla preparazione di riferimento della World Health Organization (WHO) per l’AFP umana (72/225)47-48 mediante AFP altamente purificata. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 1,3 (8,6%) alla concentrazione di 15,6 KU/L; ± 7,13 (8,4%) alla concentrazione di 85,4 KU/L; ± 14,85 (9,2%) alla concentrazione di 162,34 KU/L; Dirigenti responsabili C. Cocco - B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 16 di 498 Alfa 1 fetoproteina marcatore KU/L Indiff. [<10] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Aggregazione piastrinica su Sangue Intero Rilevanza clinica Valutazione funzionalità piastrinica Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Prelievo eseguito in Laboratorio previo appuntamento - Hirudin Tube BIANCO 3 mL Metodo aggregometria per impedenza Strumento MULTIPLATE Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4673 Intervalli di riferimento ADP Test U Indiff. [53 - 122] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ADP Test HS U Indiff. [31 - 107] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ASPI Test U Indiff. [75 - 136] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G RISTO High U Indiff. [90 - 201] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G RISTO Low U Indiff. [2 - 34] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G COL Test U Indiff. [46 - 117] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G TRAP Test U Indiff. [94 - 156] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 17 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Albumina Rilevanza clinica L’albumina è una proteina di sintetizzata dal fegato e immessa nel circolo ematico dove costituisce circa il 60% di tutte le proteine; ha numerose funzioni: trasporto di metaboliti non idrosolubili (ad es. bilirubina non coniugata e acidi grassi), di ormoni, di calcio e magnesio, mantenimento della pressione osmotica del plasma e provvista di riserva per aminoacidi. Ha inoltre importanti implicazioni nella farmacocinetica di numerosi farmaci che ad essa si legano. Interpretazione Bassi livelli di albumina possono determinare edema. L’ipoalbuminemia riconosce principalmente quattro classi di cause: 1) deficit di sintesi epatica che può essere dovuto a malnutrizione o a malattie epatiche; 2) aumentato catabolismo dovuto a infiammazioni infettive o di altra natura; 3) perdita con le urine (particolarmente importante è quella della sindrome nefrosica, associata ad un basso rapporto albumina/globuline) o con le feci (enteropatie di varia natura); 4) alterazione dei compartimenti intra- ed extravascolari con passaggio di albumina nei liquidi interstiziali. Nei neonati i livelli di albumina sono bassi e aumentano gradatamente fino a raggiungere i valori dell’adulto intorno al terzo anno. Concentrazioni aumentate di albumina plasmatica possono essere causate da disidratazione. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Rosso di bromocresolo (BCP). L’albumina, in presenza di un tensioattivo che la solubilizza, si lega al bromocresolo porpora con formazione di un complesso che viene determinato fotometricamente in tricromatismo a punto finale. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 1,96 (8,0%) alla concentrazione di 24,53 g/L; ± 1,89 (4,9 %) alla concentrazione di 38,56 g/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Albumina g/L Indiff. [28 - 44] 00 A 00 M 00 G 00 A 01 M 00 G Albumina g/L Indiff. [38 - 54] 00 A 01 M 00 G 18 A 00 M 00 G Albumina g/L Indiff. [35 - 50] 18 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 18 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Albumina Rilevanza clinica L’albumina è una proteina di sintetizzata dal fegato e immessa nel circolo ematico dove costituisce circa il 60% di tutte le proteine con numerose funzioni: trasporto di metaboliti non idrosolubili (ad es. bilirubina non coniugata e acidi grassi), di ormoni, di calcio e magnesio, mantenimento della pressione osmotica del plasma e provvista di riserva per aminoacidi. Ha inoltre importanti implicazioni nella farmacocinetica di numerosi farmaci che ad essa si legano. Interpretazione Bassi livelli di albumina possono determinare edema. L’ipoalbuminemia riconosce principalmente quattro classi di cause: 1) deficit di sintesi epatica che può essere dovuto a malnutrizione o a malattie epatiche; 2) aumentato catabolismo dovuto a infiammazioni infettive o di altra natura; 3) perdita con le urine (particolarmente importante è quella della sindrome nefrosica, associata ad un basso rapporto albumina/globuline) o con le feci (enteropatie di varia natura); 4) alterazione dei compartimenti intra- ed extravascolari con passaggio di albumina nei liquidi interstiziali. Nei neonati i livelli di albumina sono bassi e aumentano gradatamente fino a raggiungere i valori dell’adulto intorno al terzo anno. Concentrazioni aumentate di albumina plasmatica possono essere causate da disidratazione. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore digiuno consigliato - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test colorimetrico.Al pH di 4.1, l’albumina presenta un carattere sufficientemente cationico per potersi legare al verde di bromocresolo (BCG), un cromogeno anionico, formando un complesso colorato di blu-verde.L’intensità del colore blu-verde, direttamente proporzionale alla concentrazione di albumina nel campione, viene misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 3,25 (6,7%) alla concentrazione di 48,86 g/L; ± 1,93 (5,8 %) alla concentrazione di 33,24 g/L; Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Albumina g/L Indiff. [28 - 44] 00 A 00 M 00 G 00 A 01 M 00 G Albumina g/L Indiff. [38 - 54] 00 A 01 M 00 G 18 A 00 M 00 G Albumina g/L Indiff. [35 - 50] 18 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 19 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Albumina siero Rilevanza clinica L’albumina è una proteina di sintetizzata dal fegato e immessa nel circolo ematico dove costituisce circa il 60% di tutte le proteine con numerose funzioni: trasporto di metaboliti non idrosolubili (ad es. bilirubina non coniugata e acidi grassi), di ormoni, di calcio e magnesio, mantenimento della pressione osmotica del plasma e provvista di riserva per aminoacidi. Ha inoltre importanti implicazioni nella farmacocinetica di numerosi farmaci che ad essa si legano. Interpretazione Bassi livelli di albumina possono determinare edema. L’ipoalbuminemia riconosce principalmente quattro classi di cause: 1) deficit di sintesi epatica che può essere dovuto a malnutrizione o a malattie epatiche; 2) aumentato catabolismo dovuto a infiammazioni infettive o di altra natura; 3) perdita con le urine (particolarmente importante è quella della sindrome nefrosica, associata ad un basso rapporto albumina/globuline) o con le feci (enteropatie di varia natura); 4) alterazione dei compartimenti intra- ed extravascolari con passaggio di albumina nei liquidi interstiziali. Nei neonati i livelli di albumina sono bassi e aumentano gradatamente fino a raggiungere i valori dell’adulto intorno al terzo anno. Concentrazioni aumentate di albumina plasmatica possono essere causate da disidratazione. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Rosso di bromocresolo (BCP). L’albumina, in presenza di un tensioattivo che la solubilizza, si lega al bromocresolo porpora con formazione di un complesso che viene determinato fotometricamente in tricromatismo a punto finale Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Righetti; M.Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento Albumina g/L Indiff. [28 - 44] 00 A 00 M 00 G 00 A 01 M 00 G Albumina g/L Indiff. [38 - 54] 00 A 01 M 00 G 18 A 00 M 00 G Albumina g/L Indiff. [35 - 50] 18 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 20 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Aldosterone Rilevanza clinica L'aldosterone, prodotto dalla zona glomerulare della corteccia surrenale, è il più potente regolatore dll'escrezione di elettroliti nelle urine. La sua azione si esplica con aumento del riassorbimento di Na e Cl dal lume tubulare ed escrezione di K e H+. Il riassorbimento di sodio e cloro stimola a sua volta il riassorbimento di acqua (attraverso la secrezione di ADH). Il meccanismo che regola la secrezione di aldosterone risponde quindi alle modificazioni di idratazione corporea e dei livelli di K e Na plasmatici. Il mediatore principale dell'idratazione corporea è il sistema renina-angiotensina, stimolato dalla riduzioe di liquido extracellulare, che a sua volta stimola la corteccia surrenale a produrre aldosterone. Interpretazione Tenendo conto del rapido catabolismo dell'aldosterone (emivita plasmatica di pochi minuti), i valori plasmatici di questo ormone riflettono solo la condizione a un dato momento della giornata. La secrezione segue anche un ritmo circadiano quindi può non essere valido trarre conclusioni da una determinazione singola. La determinazione dell'aldosterone nell'urina delle 24 ore riflette integralmente la situazione secretoria giornaliera. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Standardizzare la preparazione del paziente (prelievi in Orto/Clinostatismo) e le condizioni di prelievo del campione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Il principio del dosaggio RIA consiste nella competizione tra aldosterone marcato con Jodio 125 e aldosterone contenuto nei campioni/controlli/calibratori per un numero limitato di siti anticorpali fissati sul fondo delle apposite provette (Ab di coniglio anti-aldosterone). Dopo l'incubazione si separa l'ormone libero dal legato aspirando il liquido di reazione delle provette; la quantità di aldosterone marcato legato che resterà fissata sul fondo della provetta sarà inversamente proporzionale alla concentrazione di aldosterone non marcato presente nel campione, calibratore, controllo. Ciò si ricava dalla conta della radioattività delle provette e allestimento di relativa curva di calibrazione. Strumento Gammacounter Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-ALDOSTERONE pg/mL Indiff. [35,00 - 300,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G RAPPORTO ALDOSTERONE/RE NINA rapporto Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 nmol/L [0,10 - 0,90] (posizione ORTO) Pagina 21 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Aldosterone (orto-clino) Rilevanza clinica Vedi Aldosterone Interpretazione Vedi Aldosterone Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Standardizzare la preparazione del paziente (prelievi in Orto/Clinostatismo) e le condizioni di prelievo del campione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Vedi Aldosterone Strumento Gammacounter Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-ALDOSTERONE pg/mL Indiff. [35,00 - 300,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [0,10 - 0,90] (posizione ORTO) S-ALDOSTERONE pg/mL Indiff. [7,50 - 150,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [0,02 - 0,45] (posizione CLINO) lunedì 21 marzo 2016 Pagina 22 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Aldosterone per rapporto (ALDO) Rilevanza clinica L’aldosterone è un mineralcorticoide prodotto dalla zona glomerulare del surrene sotto un complesso controllo del sistema renina-angiotensina. La sua azione si svolge a livello del tubulo renale distale aumentando il riassorbimento del sodio e dell’acqua e stimolando l’escrezione del potassio. L’iperaldosteronismo primitivo (IA) è caratterizzato da ipersecrezione di aldosterone, ipertensione, perdita renale di potassio, con soppressione della attività reninica. Fino a qualche anno fa la prevalenza dell’IA era stimata intorno all’1% nei soggetti ipertesi, ma è stato stimato che arriva al 20%. Nello studio della ipertensione si procede ad anamnesi ed esame obiettivo accurati, esame delle urine, BUN, creatinina potassiemia sierica e urinaria, ed ECG. Se viene sospettato iperaldosteronismo si procede al dosaggio del potassio sulle 24 ore. Per il campionamento della aldosteronemia e della aldosteronuria devono essere sospesi da almeno due settimane i farmaci ipertensivi diuretici ed il paziente deve essere a dieta normosodica (3 gr/die) da almeno due settimane. La diagnosi di iperaldosteronismo richiede la dimostrazione di aumento persistente dell’aldosterone in presenza di perdita di sale o di somministrazione di steroidi. L’ iperaldosteronismo può essere causato da adenoma surrenalico (Sindrome di Conn) o da iperplasia della zona glomerulare bilaterale dei surreni (di rado monolaterale). Una ipopotassiemia < 3.6 mmol/L ed un potassio urinario/24 ore >40 mmol/L in paziente iperteso suggerisce iperaldosteronismo. Di supporto diagnostico sono l’aumento della aldosteronuria 24 ore, un aumento del rapporto renina aldosterone plasmatici, il campionamento delle vene surrenaliche di aldosterone e cortisolo. L’iperaldosteronismo secondario (con renina aumentata) può derivare da insufficienza renale, cirrosi con ascite, nefrosi, perdita di potassio, dieta priva di sodio, sindrome di Bartter. Una diminuita perfusione renale induce aumento sia di renina che aldosterone. Inoltre l’aldosterone può risultare falsamente aumentato in casi di insufficienza renale cronica. L’ipocaliemia causata dai diuretici tiazidici può simulare iperaldosteronismo. Normalmente l’aumento del potassio sierico stimola la produzione di aldosterone. La stessa renina agisce sulla produzione di aldosterone tramite un feed-back che coinvolge angiotensina I e II. L’aldosterone rappresenta nel sangue il 50% della attività dei mineralcorticoidi. Interpretazione In sintesi: livelli elevati di aldosterone e aldosteronuria con renina e potassio bassi indicano iperaldosteronismo primitivo; renina ed aldosterone elevati con potassio diminuito indicano iperaldosteronismo secondario. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo viola 4 mL Metodo Il metodo per la determinazione quantitativa del dosaggio LIAISON® XL Aldosterone è un test competitivo che utilizza un anticorpo monoclonale di pecora per catturare la molecola aldosterone. I componenti principali del test consistono di particelle magnetiche (fase solida) rivestite con anticorpo antipecora che legano l'anticorpo monoclonale anti-aldosterone di pecora. Un aldosterone marcato e coniugato contenente un derivato dell'isoluminolo compete con l'aldosterone contenuto nei calibratori, dai controlli e dai campioni dei pazienti. Durante la prima incubazione, il campione viene incubato con un anticorpo monoclonale anti-aldosterone specifico. Dopo la prima incubazione, il coniugato viene aggiunto e compete con l'aldosterone per una quantità di tempo aggiuntiva. Dopo questa seconda incubazione, il materiale non legato è rimosso mediante un ciclo di lavaggio. In seguito vengono aggiunti i reagenti starter che inducono una reazione di chemiluminescenza con andamento di tipo “flash”. Il segnale luminoso viene misurato mediante un fotomoltiplicatore in unità di luce relativa (RLU) ed è inversamente proporzionale alla concentrazione di aldosterone presente nei calibratori, nei controlli e nei campioni del paziente. Strumento Liaison XL Incertezza di Misura Dirigenti responsabili lunedì 21 marzo 2016 C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Pagina 23 di 498 Intervalli di riferimento Aldosterone ng/L Indiff. [<175] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pmol/L [<484] IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Alfa 2 Antiplasmina Rilevanza clinica L’inibitore della plasmina (noto come Alfa 2-Antiplasmina) è un importante e rapido regolatore del sistema fibrinolitico. Carenze congenite di questo inibitore sono comunemente associate a disturbi emorragici. Livelli ridotti dell’Inibitore della Plasmina sono osservate nelle epatopatie e nei casi di DIC. Un aumento della concentrazione può essere riscontrato durante il decorso postoperatorio. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Cromogenico Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento ALFA 2 Antiplasmina lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [80 - 120] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 24 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Alfa feto proteina Rilevanza clinica L'Alfafetoproteina (AFP) è una glicoproteina a catena singola con una massa molecolare di circa 70 000 dalton. L'AFP presenta un'affinità alquanto accentuata nella sequenza con l'albumina,ed è prodotta dal feto principalmente nelle cellule del sacco vitellino, nel tratto gastrointestinale e nel fegato. L'AFP è una tra le maggiori proteine sieriche nel feto, ma la sua concentrazione decresce rapidamente in prossimità della nascita. E' stata osservata la comparsa di concentrazioni elevate di AFP nel siero di persone adulte non solo durante la gravidanza, ma anche in concomitanza con diverse malattie benigne e maligne.Livelli elevati di AFP sono stati riscontrati non solo in pazienti con cancro testicolare non seminomatoso, ma anche in pazienti con altre patologie maligne quali carcinoma epatocellulare, carcinoma ovarico, gastroentestinale e polmonare.L'AFP nel siero si presenta frequentemente elevata anche in condizioni epatiche benigne quali epatite virale acuta, epatite cronica attiva e cirrosi. La gravidanza, l'atassia telangiectasica e la tireosinemia ereditaria presentano in maniera analoga concentrazioni elevate di AFP.I seminomi, nella loro forma pura, non presentano concentrazioni elevate di AFP. Tuttavia, concentrazioni elevate di AFP nel siero sono state osservate in pazienti con carcinoma testicolare seminomatoso diagnosticato accompagnato da metastasi non seminomatose. Durante la chemioterapia, pazienti con seminoma avanzato e disfunzioni epatiche hanno presentato livelli elevati di AFP nel siero. L'interpretazione di concentrazioni elevate di AFP in pazienti con seminoma richiede considerazioni particolari ed è utile al clinico nella scelta della terapia più idonea.L'utilità clinica della misurazione dell'AFP quale ausilio nella gestione di pazienti con carcinoma testicolare non seminomatoso è ben documentata. La misurazione dell'AFP ha trovato applicazione clinica per la determinazione dello stadio della malattia. E' stato dimostrato che misurazioni seriali di AFP riflettono l'efficacia dei trattamenti terapeutici in pazienti con tumori testicolari non seminomatosi. Le determinazioni post chirurgiche dell'AFP hanno un'importanza rilevante. Si presume la presenza di tumori residui se le concentrazioni post-operatorie di AFP non ritornano alla normalità dopo l'intervento. Nell'interpretazione delle concentrazioni post-operatorie e' importante valutare la velocità della diminuzione dei valori. Quando viene utilizzata l'AFP per monitorare la terapia o per diagnosticare un'eventuale recidiva, occorre notare che spesso i livelli decadono rapidamente durante la chemioterapia, fino a raggiungere livelli normali, mentre le masse tumorali sono ancora evidenti. In tali circostanze, si consiglia il completamento della terapia pianificata. Dopo terapia o intervento chirurgico in pazienti con carcinoma testicolare nonseminomatoso, misurazioni seriali di AFP si sono dimostrate clinicamente utili per diagnosticare eventuali recidive o progressioni della malattia. E' stato riscontrato che i livelli di AFP si innalzano frequentemente durante la progressione della malattia e si abbassano durante la remissione. Livelli elevati di AFP sono stati spesso osservati in associazione alla recidiva tumorale prima ancora che la malattia fosse clinicamente evidente. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico sequenziale a due siti chemiluminescente in fase solida Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 5.9 % a 18 ng/ml, 6.4 % a 105.5 ng/ml e 7 % a 202.6 ng/ml Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 25 di 498 S-alfa FETO PROTEINA µg/L F [inf a 7,0] (valori per adulti) 00 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G S-alfa FETO PROTEINA µg/L F [inf a 7,0] (In gravidanza: 13-14 sett. 4,0 - 40,0 15-16 sett. 7,0 - 55,0 17-18 sett. 10,0 - 70,0 19-20 sett. 15,0 - 95,0 21-22 sett. 22,0 - 120,0 23-24 sett. 30,0 - 180,0 25-26 sett. 42,0 - 240,0 27-28 sett. 60,0 - 300,0 29-30 sett. 80,0 - 340,0 31-36 sett. 100,0 - 375,0 37-38 sett. 60,0 - 315,0 39-40 sett. 25,0 - 270,0 41-42 sett. 7,0 230,0) 15 A 00 M 00 G 48 A 00 M 00 G S-alfa FETO PROTEINA µg/L F [inf a 7,0] 48 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-alfa FETO PROTEINA µg/L M [inf a 7,0] (valori per adulti) 00 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G S-alfa FETO PROTEINA µg/L M [inf a 7,0] 15 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 26 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Alfa feto proteina ( Liquido amniotico ) Rilevanza clinica L'AFP è rilevabile non solo nel siero fetale, ma anche nel liquido amniotico e nel siero materno. Esiste un gradiente di concentrazione tale per cui quando il livello di AFP nel siero fetale è 2000 kIU/mL, il livello di AFP nel liquido amniotico (AFAFP) è 20 kIU/mL e l'AFP nel siero materno (MSAFP) è 0,02 kIU/mL. In gravidanze normali la concentrazione di AFP nel siero fetale raggiunge un picco a 14 settimane di gestazione. La concentrazione di AFAFP raggiunge un picco intorno alla 12° settimana e la MSAFP raggiunge un picco intorno alla 28°–32° settimana di gravidanza. La caduta delle concentrazioni di AFAFP riflette la caduta delle concentrazioni di AFP nel siero fetale quale conseguenza delle accresciute dimensioni fetali e di un aumento nel volume del liquido. Livelli elevati di MSAFP e di AFAFP possono verificarsi spesso in seguito a gravidanze multiple e ad età gestazionale non corretta. La misurazione delle concentrazioni di AFP è clinicamente valida nello screening dei Difetti del Tubo Neurale Aperto e di altre anomalie fetali;35 gravidanze associate a Difetti del Tubo NeuraleAperto presentano livelli elevati di AFP. L'AFP in eccesso fluisce nel liquido amniotico ed in maniera minore nel siero materno attraverso traspirazione della superficie del feto esposta o attraverso i glomeruli danneggiati. Queste condizioni vengono riscontrate nei Difetti del Tubo Neurale Aperto inclusa la Spina Bifida e l'Anencefalia, l'Omfalocele e la Nefrosi Congenita. Altre cause di concentrazioni elevate di AFP incluse sorgenti materne e fetali sono cause di aborto spontaneo, problemi fetali o morte del feto, Oligoidramnios, Tossiemia, Gastroschisi, Sindrome di Meckel, Teratoma Sacrococcigeo, Sindrome di Turner, e disturbi epatici ed oncologici della madre. Sono stati pubblicati i protocolli consigliati per lo screening dei Difetti del Tubo Neurale Aperto. I livelli di cutoff nel siero materno e nel fluido amniotico possono essere scelti per ottimizzare le necessità della popolazione sottoposta a test e basati sulla prevalenza variabile dei dei Difetti del Tubo Neurale Aperto. I cutoff usano comunemente i multipli della mediana di 0,2 o 2,5 per il test dell'MSAFP e dell'AFAFP. Il momento ottimale per l'effettuazione dello screening dell'MSAFP è tra la 16° e la 18° settimana di gravidanza, benché lo screening continui ad essere efficace prima o dopo questo periodo. Concentrazioni elevate di AFP possono essere soggette a prelievi ed analisi ripetuti per escludere innalzamenti momentanei del livello.Più comunemente, viene utilizzata l'ecografia per determinare gravidanze multiple e confermare l'età gestazionale. L'ecografia può anche identificare i segni di Difetti del Tubo Neurale Aperto, in modo particolare l'Anencefalia, che costituisce una lesione vasta e facile da identificare. Se la correzione dell'età gestazionale o di gravidanze multiple non corrisponde ad una concentrazione di AFP entro il range di normalità, allora si consiglia l'effettuazione di un'ecografia e/o di un prelievo di liquido amniotico. La maggior efficacia diagnostica può essere ottenuta combinando l'analisi biochimica del liquido amniotico e l'ecografia diagnostica in casi di screening MSAFP positivo.Risultati elevati di MSAFP non sono diagnostici per i Difetti del Tubo Neurale e non devono essere considerati un parametro per la determinazione di gravidanza. Esiste una sovrapposizione nella distribuzione delle concentrazioni di AFP da gravidanze con e senza Difetti del Tubo Neurale Aperto. Difetti del Tubo Neurale Chiuso, ad esempio, non sono normalmente associati con livelli accresciuti di MSAFP o concentrazioni di AFAFP. Quindi, sono necessari ulteriori test per definire lo stato del feto. Alla luce di queste considerazioni e delle cause multiple di concentrazioni elevate di AFP, devono essere valutate tutte le informazioni cliniche e devono essere effettuati dove possibile test di conferma. L'AFP può essere misurata attraverso diverse tecniche immunologiche in relazione al grado di sensibilità desiderata. L'immunodiffusione radiale, l'immunoelettroforesi controcorrente e l'immunoelettroforesi a razzo sono tre tecniche idonee per applicazioni di ricerca. I dosaggi immunoassorbenti enzima-legati ed i radioimmunodosaggi di tipo competitivo e non competitivo sono stati utilizzati con successo clinico sia per determinazioni su siero materno che su liquido amniotico. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Provetta Liquido Biologico Metodo Dosaggio immunometrico sequenziale a due siti in chemiluminescenza in fase solida Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 4.6 Dirigenti responsabili lunedì 21 marzo 2016 G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Pagina 27 di 498 Intervalli di riferimento La-alfa FETOPROTEINA lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. settimana di|.valore.. |val.critico .gestazione.|.medi ana.|(2,5x.med.) __________|____ ____ |__________ ____15____|__15, 73__|__36,30___ ____16____|__13, 00__|__32,50___ ____17____|__10, 60__|__26,50___ ____18____|___8, 70__|__21,75___ ____19____|___7, 20__|__18,00___ ____20____|___5, 80__|__14,50___ 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 28 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Alfa1- antitripsina;( AAT) Rilevanza clinica La alfa-1-antitripsina (AAT) è una proteina che funziona come antiproteasi; in particolare la sua attività massima si esplica come inibizione della elastasi leucocitaria in grado di degradare l’elastina delle pareti degli alveoli polmonari. I batteri penetrati nelle vie respiratorie profonde, in assenza di AAT, possono dunque indurre enfisema polmonare grave. Il deficit di AAT non è raro (1:1500 nella popolazione Europea), è trasmesso come carattere autosomico recessivo, con omozigoti presentanti concentrazioni plasmatiche molto basse ed eterozigoti con concentrazioni intermedie. Circa il 30% dei bambini omozigoti presenta cirrosi epatica infantile, gli eterozigoti presentano enfisema polmonare giovanile. AAT è una proteina di fase acuta, la cui sintesi aumenta in corso di flogosi. Interpretazione E’ stato adottato l’intervallo di riferimento suggerito dal Consensus del 1996 ottenuto da studi condotti su popolazioni diverse, utilizzando il Materiale di Riferimento CRM 470. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Metodo immunonefelometrico cinetico (1): Una soluzione diluita di antigene viene messa in contatto, in una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico; viene quindi misurato l’aumento della luce diffusa dalle particelle (immunocomplessi) in soluzione. Strumento Immage 800 Incertezza di Misura ± 0.096 (15.8%) alla concentrazione di 0.608 g/L; ± 0.182 (11.2%) alla concentrazione di 1.619 g/L Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento Alfa1antitripsina lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. [> 1] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 29 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Alfa1glicoproteina acida; (AAG) Rilevanza clinica L’alfa-1-glicoproteina acida (AAG) è una proteina della fase acuta che subisce un incremento della sintesi nel corso della risposta dell’organismo agli stimoli flogistici. L’AAG è un indicatore “tardivo” di flogosi perché tipicamente la sua concentrazione sierica inizia ad aumentare dopo 24 ore circa dall’inizio dello stimolo flogistico, raggiunge il picco in 3°-5° giornata e decresce lentamente al cessare dello stimolo. Valori persistentemente elevati indicano il perdurare dello stato di flogosi. La diminuzione della concentrazione plasmatica non riveste nessun significato clinico. Interpretazione Valori persistentemente elevati indicano il perdurare dello stato di flogosi. La diminuzione della concentrazione plasmatica non riveste nessun significato clinico. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Metodo immunonefelometrico cinetico (1): Una soluzione diluita di antigene viene messa in contatto, in una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico; viene quindi misurato l’aumento della luce diffusa dalle particelle (immunocomplessi) in soluzione. Strumento Immage 800 Incertezza di Misura ± 0,31 alla concentrazione di 4,073; Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento Alfa1glicoproteina lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. [0,50 - 1,20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 30 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 ALP (Fosfatasi alcalina) Rilevanza clinica La fosfatasi alcalina nel siero è composta da quattro genotipi strutturali:il tipo fegato-ossa-reni, il tipo intestinale, il tipo placentare e la variante derivante dalle cellule germinali. Essa è presente in osteoblasti, epatociti e leucociti, nei reni, nella milza, nella placenta, nella prostata e nell’intestino tenue. Il tipo fegato-ossa-reni è particolarmente importante Interpretazione Un aumento dell’attività della fosfatasi alcalina si riscontra nel caso di tutte le forme di colestasi, in particolare dell’ittero ostruttivo. Essa si presenta elevata anche nelle malattie del sistema scheletrico, quali il morbo di Paget, l’iperparatiroidismo, il rachitismo e l’osteomalacia, nonché nelle fratture e nei tumori maligni. L’aumento considerevole dell’attività della fosfatasi alcalina,riscontrato a volte nei bambini e nei giovani, è causato da un incremento dell’attività osteoblastica in seguito ad una crescita ossea accelerata. L'ALP è aumentata in caso di iperattività osteoblastica (accrescimento, fratture, morbo di Paget, acromegalia, neoplasie primitive e secondarie), affezioni epatobiliari (la ALP deriva prevalentemente dalle cellule dei dotti biliari e risulta particolarmente aumentata nella colostasi extra-epatica ma anche colostasi intra-epatica, colangiti, cirrosi, epatiti, ascessi, amiloidosi e neoplasie primitive e secondarie), gravidanza, nefropatie, ipertiroidismo, farmaci, produzione neoplastica ectopica, iperfosfatasemia familiare e dopo i pasti. Durante le fasi di accrescimento rapido l'ALP può superare le 1000 U/L. L’ALP risulta diminuita nell’ipofosfatasia; livelli diminuiti possono inoltre essere associati a ipotiroidismo e malnutrizione. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test colorimetrico conforme ad un metodo standardizzato. In presenza degli ioni di magnesio e di zinco, il p-nitrofenil fosfato viene dissociato dalle fosfatasi, formando fosfato e p-nitrofenolo Il p-nitrofenolo rilasciato è direttamente proporzionale all’attività catalitica dell’ALP. Viene determinato misurando l’aumento dell’assorbanza. Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 3,50 (3,9%) alla concentrazione di 89,64 U/L; ± 7,43 (3,5 %) alla concentrazione di 211,92 U/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento ALP U/L Indiff. [60 - 450] 00 A 00 M 00 G 18 A 00 M 00 G ALP U/L Indiff. [50 - 130] 18 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 31 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 ALT (Alanina aminotransferasi; GPT) Rilevanza clinica L'ALT (alanina aminotransferasi) (precedentemente denominata GPT) è un enzima largamente distribuito nei tessuti. Poiché gli epatociti sono particolarmente ricchi di ALT, elevati livelli plasmatici di enzima sono considerati un indice specifico di citolisi epatica. Interpretazione I livelli di ALT aumentano marcatamente nell'epatite virale e nella necrosi epatica su base tossica; tali incrementi si verificano ancor prima che compaiano segni clinici o si abbia una sintomatologia conclamata su base tossica. I livelli osservati nella cirrosi variano secondo la gravità dello stato cirrotico, andando da valori appena sopra la norma fino a valori di cinque volte superiori il limite di riferimento. Aumenti da cinque a dieci volte i valori normali possono verifìcarsi in pazienti con carcinoma epatico primario o metastatico. Aumenti più modesti possono essere riscontrati nella colestasi, nella stasi epatica di origine cardiaca, nella mononucleosi e in seguito all’assunzione di numerosi farmaci. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo UV con P5P, allineata IFCC.La procedura per la determinazione della ALT è basata sulla metodica IFCC modificata da Wroblewski e LaDue e adattata allo strumento sulla base di dati di correlazione forniti da Dade. La ALT trasferisce il gruppo aminico dalla alanina all'alfa-ossiglutarato a formare piruvato e glutammato. In una reazione accoppiata catalizzata dalla lattato deidrogenasi il piruvato viene ridotto a lattato con concomitante ossidazione di NADH a NAD. La diminuzione di NADH è proporzionale all'attività della ALT nel campione e viene misurata fotometricamente in cinetica. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 4,78 (16,8%) alla concentrazione di 28,42 U/L; ± 11,00 (5,8%) alla concentrazione di 189,63 U/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento ALT U/L F [5 - 45] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ALT U/L M [5 - 50] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 32 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 ALT (GPT, Alanina Transaminasi) Rilevanza clinica La presenza dell’enzima alanina aminotransferasi (ALT) è stata riscontrata in un’ampia gamma di tessuti. La fonte principale dell’ALT è il fegato; perciò si misura l’attività dell’ALT per la diagnosi delle malattie epaticheSebbene sia l’aspartato aminotransferasi (AST) nel siero che l’ALT presentino concentrazioni elevate ogni volta che i processi patologici influenzano l’integrità delle cellule epatiche, l’ALT è l’enzima più specifico per il fegato. Inoltre, i valori dell’attività dell’ALT rimangono alti più a lungo rispetto a quelli dell’attività dell’AST Interpretazione Un’elevata concentrazione di ALT nel siero viene riscontrata in caso di epatite, di cirrosi, di ittero ostruttivo, di carcinoma del fegato e di abuso cronico di alcol. L’ALT è solo leggermente elevata in pazienti colpiti da infarto miocardico senza complicanzeI livelli di ALT aumentano marcatamente nell'epatite virale e nella necrosi epatica su base tossica; tali incrementi si verificano ancor prima che compaiano segni clinici o si abbia una sintomatologia conclamata su base tossica. I livelli osservati nella cirrosi variano secondo la gravità dello stato cirrotico, andando da valori appena sopra la norma fino a valori di cinque volte superiori il limite di riferimento. Aumenti da cinque a dieci volte i valori normali possono verifìcarsi in pazienti con carcinoma epatico primario o metastatico. Aumenti più modesti possono essere riscontrati nella colestasi, nella stasi epatica di origine cardiaca, nella mononucleosi e in seguito all’assunzione di numerosi farmaci. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test enzimatico-colorimetrico: L’ALT catalizza la reazione fra l’L-alanina ed il 2-chetoglutarato. Il piruvato formatosi viene ridotto dall’NADH in una reazione catalizzata dalla lattato deidrogenasi (LDH) con formazione di L-lattato e di NAD+. Il piridossal fosfato serve come coenzima nella reazione di trasferimento del gruppo aminico. Assicura la completa attivazione enzimatica.La velocità di ossidazione dell’NADH è direttamente proporzionale all’attività catalitica dell’ALT. Viene determinata misurando la diminuzione dell’assorbanza. Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 1,83 (3,7%) alla concentrazione di 49,74 U/L; ± 4,26 (3,0 %) alla concentrazione di 144,1 U/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento ALT U/L F [6 - 45] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ALT U/L M [6 - 50] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 33 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Amanitina U estemporanee (alfa-Amanitina) Rilevanza clinica L’alfa-amanitina è contenuta nel fungo Amanita Falloide e in altre specie di funghi velenosi; è un octapeptide biciclico che viene rapidamente assorbito nell’intestino e trasportato al fegato e poi negli altri tessuti. La sua tossicità è dovuta al legame con l’RNA-polimerasi con inibizione della sintesi di RNAmessaggero e conseguentemente delle proteine e si manifesta principalmente nelle cellule che hanno elevata sintesi proteica o rapido turnover, quali le cellule della mucosa intestinale, epatociti e cellule tubulari renali. I sintomi dell’intossicazione da alfa-amanitina si manifestano a distanza di almeno 6 ore dall’ingestione e più frequentemente fra le 12 e le 24 ore (per altri funghi velenosi ma di minore impegno clinico la comparsa dei sintomi puè essere inferiore a 6 ore). Le prime intense manifestazioni cliniche sono nausea, crampi addominali, vomito e diarrea con grave disidratazione; successivamente compaiono i segni di danno epatico (la ALT comincia ad aumentare in seconda o terza giornata), renale e di altri organi. Non esiste un antidoto specifico. La terapia consiste dapprima nel rimuovere o bloccare la tossina non ancora assorbita e successivamente sull’idratazione forzata spinta e prolungata, che favorisce l’eliminazione urinaria della tossina, e su alte dosi di acetilcisteina, oltre naturalmente alle terapie intensive di supporto. La mortalità è attualmente intorno al 10%. Dopo poche ore dall’assunzione l’alfa-amanitina compare nelle urine e rimane dosabile per circa 72 ore; la tossina è presente a più basse concentrazioni anche nel plasma per circa 24 ore (il metodo sotto descritto è ottimizzato per le urine). Poiché il risultato del test non è prontamente disponibile la terapia dovrà essere comunque iniziata in attesa del risultato che confermerà o meno la necessità di continuarla. Interpretazione Vedi "Rilevanza clinica" Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Urine estemporanee - U estemporanee Tappo Rosso Metodo ELISA competitivo Strumento campo da inserire Incertezza di Misura Dirigenti responsabili M.Negri Telefono (045-812) 2154 - 2857 Intervalli di riferimento Amanitina urinaria lunedì 21 marzo 2016 ng/ml Indiff. [< 1,5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 34 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Amilasi pancreatica Rilevanza clinica L'a-amilasi (amilasi) è un enzima che idrolizza l'amido e il glicogeno per formare glucosio. L'amilasi pancreatica è l'isoenzima specifico del pancreas. Interpretazione L’amilasemia pancreatica aumenta marcatamente entro 2-4 ore dall’insorgenza di pancreatite acuta, raggiunge il picco dopo 12-24 ore e ritorna a livelli normali dopo 2-4 giorni. Aumenti più modesti sono rilevabili in corso di pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni patologiche in cui vi è un interessamento del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi, peritonite e ostruzione dei dotti. Livelli aumentati si riscontrano anche in alcuni individui non pancreopatici a causa della presenza di complessi costituiti da molecole di amilasi e immunoglobuline (macroamilasi) che, a causa delle dimensioni, non passano il filtro renale; in questa condizione si avrà iperamilasemia senza iperamilasuria. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Etilidene-PNP-G7. La determinazione avviene in due passaggi: nel primo l’amilasi salivare viene inibita mediante doppio anticorpo monoclonale. Nel secondo l’amilasi pancreatica idrolizza il substrato sintetico pnitrofenil-maltoeptaoside-etildene, con liberazione del coniugato p-nitrofenil-etildene che, a sua volta, è idrolizzato da a-glucosidasi con liberazione del cromogeno p-nitrofenolo che viene misurato fotometricamente in cinetica (si noti che l’amilasi salivare comprende anche le altre fonti non pancreatiche dell’enzima). Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 2,22 (5,2 %) alla concentrazione di 43,09 U/L; ± 9,58 (3,0 %) alla concentrazione di 315,20 U/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento AMY Pancreatica lunedì 21 marzo 2016 U/L Indiff. [10 - 52] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 35 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Amilasi totale Rilevanza clinica Le α-amilasi (1,4-α-D-glucanoidrolasi, EC 3.2.1.1) catalizzano la decomposizione idrolitica dei carboidrati polimerici quali amilosi, amilopectina e glicogeno attraverso la dissociazione di legami glucosidici del tipo 1,4-α. Interpretazione La determinazione dell’α-amilasi riveste un’importanza notevole nella diagnostica delle patologie pancreatiche a causa del quadro sintomatico clinico poco specifico di tali malattie. È indicata soprattutto nella diagnosi e nel monitoraggio di pancreatiti acute. L’iperamilasemia, però, non è riscontrabile soltanto nel corso di una pancreatite acuta o nella fase infiammatoria della pancreatite cronica, bensì anche in caso di insufficienza renale (dovuta a filtrazione glomerulare ridotta), di tumori polmonari ed ovarici, di polmonite, di malattie delle ghiandole salivari, di chetoacidosi diabetica, di traumi cerebrali, di interventi chirurgici o di una macroamilasemia. Per ’accertamento della specificità del pancreas si raccomanda la determinazione aggiuntiva di un ulteriore enzima specifico del pancreas, e cioè della lipasi o dell’α-amilasi pancreatica.L'’amilasemia aumenta marcatamente entro 3-6 ore dall’insorgenza di pancreatite acuta, raggiunge il picco dopo 12-24 ore e ritorna a livelli normali dopo 2-4 giorni. Aumenti più modesti sono rilevabili in corso di pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni patologiche in cui vi è un interessamento del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi, peritonite e ostruzione dei dotti. L’amilasi totale aumenta anche nelle affezioni delle ghiandole salivari: la differenza fra amilasi totale e amilasi pancreatica consente di stimarne il coinvolgimento salivare. In alcune neoplasie si riscontra una iperamilasemia neoplastica per produzione ectopica dell’enzima. Livelli aumentati si riscontrano infine anche in alcuni individui non pancreopatici a causa della presenza di complessi costituiti da molecole di amilasi e immunoglobuline (macroamilasi) che, a causa delle dimensioni, non passano il filtro renale; in questa condizione si avrà iperamilasemia senza iperamilasuria. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test enzimatico colorimetrico secondo IFCC. L’effetto catalitico delle α-amilasi provoca la dissociazione degli oligosaccaridi definiti, quale 4,6-etilidene(G7) p-nitrofenil-(G1)-α-D-maltoeptaoside (etilidene-G7PNP). L’α-glucosidasi idrolizza completamente i frammenti ottenuti di G2PNP, G3PNP e G4PNP a p-nitrofenolo e Glucosio.L’intensità di colore del pnitrofenolo formatosi è direttamente proporzionale all’attività dell’α-amilasi. Viene determinata misurando l’aumento dell’assorbanza Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 4,41 (5,8%) alla concentrazione di 76,08 U/L; ± 16,06 (4,7 %) alla concentrazione di 185,39 U/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-AMILASI lunedì 21 marzo 2016 U/L Indiff. [28 - 100] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 36 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Amilasi totale (Alfa amilasi) Rilevanza clinica L'a-amilasi (amilasi) è un enzima che idrolizza l'amido e il glicogeno per formare glucosio. L’attività dell’amilasi del plasma è di norma quasi esclusivamente determinata dagli isoenzimi pancreatico e salivare, che rendono conto rispettivamente di circa il 40% e il 60% dell’attività totale. Interpretazione L'’amilasemia aumenta marcatamente entro 3-6 ore dall’insorgenza di pancreatite acuta, raggiunge il picco dopo 12-24 ore e ritorna a livelli normali dopo 2-4 giorni. Aumenti più modesti sono rilevabili in corso di pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni patologiche in cui vi è un interessamento del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi, peritonite e ostruzione dei dotti. L’amilasi totale aumenta anche nelle affezioni delle ghiandole salivari: la differenza fra amilasi totale e amilasi pancreatica consente di stimarne il coinvolgimento salivare. In alcune neoplasie si riscontra una iperamilasemia neoplastica per produzione ectopica dell’enzima. Livelli aumentati si riscontrano infine anche in alcuni individui non pancreopatici a causa della presenza di complessi costituiti da molecole di amilasi e immunoglobuline (macroamilasi) che, a causa delle dimensioni, non passano il filtro renale; in questa condizione si avrà iperamilasemia senza iperamilasuria. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo CNP- trioso/CNPG3. L’amilasi idrolizza il substrato sintetico 2-cloro-4-nitrofenil-maltotrioside con liberazione del cromogeno 2cloro-4-nitrofenolo che viene misurato fotometricamente in cinetica. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 2,22 (5,2 %) alla concentrazione di 43,09 U/L; ± 9,58 (3,0%) alla concentrazione di 315,2 U/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Amilasi totale lunedì 21 marzo 2016 U/L Indiff. [28 - 100] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 37 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Ammoniaca Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore In ghiaccio. Inviare subito - K2 EDTA VIOLA grande 6 mL Metodo Cobas 6000 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-AMMONIACA umol/L F [11,0 - 45,0] 00 A 00 M 00 G 02 A 00 M 00 G ug/dL [18 - 77] (piu' alto fino a 2 anni) P-AMMONIACA umol/L F [11,0 - 45,0] 02 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/dL [18 - 77] P-AMMONIACA umol/L M [11,0 - 45,0] 00 A 00 M 00 G 02 A 00 M 00 G ug/dL [18 - 77] (piu' alto fino a 2 anni) P-AMMONIACA umol/L M [11,0 - 45,0] 02 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/dL [18 - 77] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 38 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Ammonio Rilevanza clinica L’ammonio deriva principalmente dalle reazioni di deaminazione degli aminoacidi che avvengono nel fegato e in altri tessuti; circa il 25% proviene dal metabolismo delle proteine nel lume intestinale ad opera dei batteri ivi residenti. Tutto l’ammonio prodotto è captato dal fegato dove è in parte recuperato per la sintesi di nuovi aminoacidi e il rimanente trasformato in urea che verrà poi escreta con le urine. Questa funzione epatica è di vitale importanza per due ragioni: 1) un eccesso di ammonio altera l’equilibrio acidobase, 2) al pH del sangue l’1% circa dell’ammonio è presente nella forma non ionizzata, cioè l’ammoniaca, che è molto tossica per i tessuti, in particolare per il cervello. Interpretazione I livelli ematici di ammonio aumentano nell’insufficienza epatica e possono associarsi al “coma epatico”. La determinazione dell’ammoniemia può essere utile nella diagnosi differenziale del coma e delle encefalopatie. Purtroppo l’utilità clinica del dato è inficiata dalla talora scarsa correlazione fra ammoniemia e grado di sofferenza cerebrale. Il test non è molto utile per la diagnosi e il monitoraggio dell’insufficienza epatica. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Il campione deve essere inviato rapidamente al laboratorio, refrigerato - Tappo Verde gel 3.5 mL 4°C Metodo La glutammato deidrogenasi catalizza la condensazione dell’ammonio e dell’a-chetoglutarato a glutammato con concomitante ossidazione del NADPH a NADP. La diminuzione di assorbanza nell’ultravioletto dovuto al NADH è proporzionale alla concentrazione del lattato e viene determinato fotometricamente mediante una tecnica bicromatica in cinetica con lettura del bianco impiegando due cuvette. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 7,09 (12,8%) alla concentrazione di 55,4 µmol/L; ± 21,63 (7,1%) alla concentrazione di 303,63µmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Ammonio lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [< 45] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/dL [< 81] Pagina 39 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Anti FXa, eparina Rilevanza clinica L’esame misura la attività anti Fattore X del plasma, dovuta alla presenza di eparine sia non frazionate sia a basso peso molecolare. E’ particolarmente indicato nel monitoraggio delle terapie con eparine abasso peso molecolare in pazienti nei quali la posologia in base al peso corporeo non è standardizzata e può condurre a fenomeni di sovradosaggio con conseguenti emorragie (pazienti con insufficienza renale, obesità, gravidanza). Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Contattare il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo Cromogenico Il plasma in esame viene addizionato di antitrombina (necessaria all’azione dell’eparina) per compensarne eventuali difetti. Il plasma viene quindi addizionato di un eccesso di Fattore X attivato, una parte del quale verrà inattivato dal complesso eparina-antitrombina. Viene misurata su substrato cromogenico l’attività residua di F Xa, che sarà inversamente proporzionale alla attività eparinica del plasma. ACL Top CTS 700 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili R. Facchinetti B. Capizzi R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento Eparina anti FXa U/mL Indiff. Eparina non frazionata in Doppia somministrazione Int. terapeutico (0.35 - 0.70) 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Enoxaparina e Nadroparina Doppia somministrazione sc Int. terapeutico (0.60 - 1.00) Enoxaparina e Nadroparina Mono somministrazione sc Int profilassi (0.20 - 0.60) Tinzaparina sc in Monosomministra zione Int. terapeutico (0.50 - 0.85) int profilassi lunedì 21 marzo 2016 Pagina 40 di 498 (0.10 - 0.50) IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Anti TG , Ab anti tireoglobina Rilevanza clinica La tireoglobulina è il componente maggiore del colloide follicolare della tiroide e serve a sintetizzare gli ormoni tiroidei. Gli anticorpi anti-TG sono spesso presenti in pazienti con malattie tiroidee autoimmuni (mal. Di Graves, tiroidite di Hashimoto). Il 10% di pazienti sani presenta anticorpi anti-TG a livelli bassi. Poiché nelle malattie autoimmuni si riscontrano più frequentemente Ab anti TPO, le determinazioni degli Ab anti-TG non aggiungono nulla ai risultati forniti dai test anti Tireoperossidasi. La valutazione degli Ab anti TG è invece utile nei campioni sottoposti a test per la Tireoglobulina, poiché gli anticorpi anti TG possono interferire negli immunodosaggi per la TG falsando il risultato. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Campioni, controlli e standard sono incubati con sferette coattate con Tireoglobulina purificata. Dopo lavaggio si aggiunge un Ab monoclonale murino anti IgG umane coniugato con fosfatasi alcalina. Dopo ulteriore lavaggio e centrifugazione si aggiunge il substrato chemiluminescente che reagirà con l'immunocomplesso marcato con fosfatasi e l'emissione di luce sarà direttamente proporzionale alla concentrazione di Ab anti TG del ccampione. Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 10.2 % a 64 U/ml e 9.3 % a 810 U/ml Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento ANTICORPI ANTI Tireoglobulina IU/mL Indiff. [inf a 40] (confrontare con clinica) 00 A 00 M 00 G 10 A 00 M 00 G ANTICORPI ANTI Tireoglobulina IU/mL Indiff. [inf a 40] (confrontare con clinica) 10 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 41 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Anticorpi anti Beta 2 GP1 IgG Rilevanza clinica Gli anticorpi anti beta 2 GP1 appartengono alla famiglia eterogenea degli anticorpi antifosfolipidi (aPL) che sono autoanticorpi diretti contro i fosfolipidi anionici o i complessi tra proteine e fosfolipidi. Livelli elevati persistenti di aPL sono associati ad un aumento del rischio di trombosi vascolari e complicanze ostetriche. Questa associazione è nota come sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS). Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Chemiluminescenza Strumento ACUSTAR Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Anti Beta 2 GP1- IgG lunedì 21 marzo 2016 U/mL Indiff. [inf. a 40,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 42 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Anticorpi anti Beta 2 GP1 IgM Rilevanza clinica Gli anticorpi anti beta 2 GP1 appartengono alla famiglia eterogenea degli anticorpi antifosfolipidi (aPL) che sono autoanticorpi diretti contro i fosfolipidi anionici o i complessi tra proteine e fosfolipidi. Livelli elevati persistenti di aPL sono associati ad un aumento del rischio di trombosi vascolari e complicanze ostetriche. Questa associazione è nota come sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS). Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Chemiluminescenza Strumento ACUSTAR Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Anti Beta 2 GP1- IgM lunedì 21 marzo 2016 U/mL Indiff. [inf. a 20,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 43 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Anticorpi anti Cardiolipina IgG Rilevanza clinica Gli anticorpi anti cardiolipina (ACA) appartengono alla famiglia eterogenea degli anticorpi antifosfolipidi (aPL) che sono autoanticorpi diretti contro i fosfolipidi anionici o i complessi tra proteine e fosfolipidi. Livelli elevati persistenti di aPL sono associati ad un aumento del rischio di trombosi vascolari e complicanze ostetriche. Questa associazione è nota come sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS). Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Chemiluminescenza Strumento ACUSTAR Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Anti Cardiolipina - IgG lunedì 21 marzo 2016 U/mL Indiff. [inf. a 20,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 44 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Anticorpi anti Cardiolipina IgM Rilevanza clinica Gli anticorpi anti cardiolipina (ACA) appartengono alla famiglia eterogenea degli anticorpi antifosfolipidi (aPL) che sono autoanticorpi diretti contro i fosfolipidi anionici o i complessi tra proteine e fosfolipidi. Livelli elevati persistenti di aPL sono associati ad un aumento del rischio di trombosi vascolari e complicanze ostetriche. Questa associazione è nota come sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS). Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Chemiluminescenza Strumento ACUSTAR Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Anti Cardiolipina IgM lunedì 21 marzo 2016 U/mL Indiff. [inf. a 20,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 45 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Anticorpi anti insulina Rilevanza clinica La presenza di anticorpi anti-insulina circolanti nei pazienti diabetici trattati con insulina, è stata riconosciuta intorno al 1955. Le preparazioni di insulina altamente purificata attualmente disponibili sono meno immunogene rispetto ad alcune di quelle meno pure precedentemente utilizzate. L'insulina bovina è piu' immunogena rispetto all'ormone suino. Inoltre è stato dimostrato che gli AIA possono svilupparsi anche nei pazienti trattati con insulina umana. La determinazione degli anticorpi anti-insulina circolanti è di importanza clinica per i seguenti motivi: 1- la presenza di anticorpi anti-insulina liberi nel plasma interferisce con la determinazione dell'insulina mediante test radioimmunologico 2- a titoli molto alti, gli anticorpi anti insulina possono indurre uno stato di insulino- resistenza 3- gli anticorpi anti-insulina possono influenzare la qualità del controllo glicemico, nei pazienti diabetici, in quanto prolungano l'emivita dell'insulina Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Gli Ab antiinsulina del campione legano l'insulina ricombinante che riveste i pozzetti. Dopo incubazione e lavaggio si aggiunge Ab anti IgG umane marcato con perossidai. Dopo ulteriore incubazione e lavaggio si aggiunge substrato TMB e soluzione STOP. Si legge il colore formatosi a 450/620 nm. Risultato negativo se inferiore a 2.4 U/ml, positivo se superiore a 2.4 U/ml Strumento Triturus Grifols Incertezza di Misura 1.6% Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-ANTICORPI ANTIINSULINA per cento F [imprecisabile per eta'] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G S-ANTICORPI ANTIINSULINA per cento F [inf a 10,00] 01 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-ANTICORPI ANTIINSULINA per cento M [imprecisabile per eta'] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G S-ANTICORPI ANTIINSULINA per cento M [inf a 10,00] 01 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 46 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Anticorpi anti-insulina - AIA Rilevanza clinica La presenza di anticorpi anti-insulina circolanti nei pazienti diabetici trattati con insulina, è stata riconosciuta intorno al 1955. Le preparazioni di insulina altamente purificata attualmente disponibili sono meno immunogene rispetto ad alcune di quelle meno pure precedentemente utilizzate. L'insulina bovina è piu' immunogena rispetto all'ormone suino. Inoltre è stato dimostrato che gli AIA possono svilupparsi anche nei pazienti trattati con insulina umana. La determinazione degli anticorpi anti-insulina circolanti è di importanza clinica per i seguenti motivi: 1- la presenza di anticorpi anti-insulina liberi nel plasma interferisce con la determinazione dell'insulina mediante test radioimmunologico 2- a titoli molto alti, gli anticorpi anti insulina possono indurre uno stato di insulino- resistenza 3- gli anticorpi anti-insulina possono influenzare la qualità del controllo glicemico, nei pazienti diabetici, in quanto prolungano l'emivita dell'insulina Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Gli Ab antiinsulina del campione legano l'insulina ricombinante che riveste i pozzetti. Dopo incubazione e lavaggio si aggiunge Ab anti IgG umane marcato con perossidai. Dopo ulteriore incubazione e lavaggio si aggiunge substrato TMB e soluzione STOP. Si legge il colore formatosi a 450/620 nm. Risultato negativo se inferiore a 2.4 U/ml, positivo se superiore a 2.4 U/ml Strumento Triturus Grifols Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-ANTICORPI ANTIINSULINA U/mL F [ inf. a 2,40] Nuova Metodica analitica. Valori di Riferimento in fase di ridefinizione 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-ANTICORPI ANTIINSULINA U/mL M [ inf. a 2,40] Nuova Metodica analitica. Valori di Riferimento in fase di ridefinizione 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 47 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Anticorpi antiperossidasi - AbTPO Rilevanza clinica Gli anticorpi anti-perossidasi tiroidea (TPO) sono autoanticorpi diretti contro l'enzima perossidasi tiroidea. Questo enzima catalizza la iodinazione della tirosina in tireoglobulina durante la biosintesi del T3 e del T4. Storicamente, si è fatto riferimento a questi anticorpi come ad anticorpi antimicrosomiali (AMA) poiché gli anticorpi si legano alla parte microsomiale delle cellule tiroidee. La ricerca recente ha identificato la perossidasi quale prima componente antigenica dei microsomi. Le malattie tiroidee autoimmuni sono il principale fattore che pone in evidenza l'ipotiroidismo e l'ipertiroidismo e tendono a verificarsi in una popolazione con predisposizione genetica. Le principali malattie tiroidee autoimmuni sono: la tiroidite di Hashimoto, e la malattia di Graves.13 Virtualmente in tutti i casi di Malattia di Hashimoto e nella maggior parte dei casi di Malattia di Graves, gli autoanticorpi anti-TPO sono elevati. Livelli elevati di autoanticorpi anti-TPO all'interno di un quadro clinico di ipotiroidismo, conferma la diagnosi di Malattia di Hashimoto. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio chemiluminescente sequenziale immunometrico in fase solida marcato con enzima Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 14.5 % a 57 U/ml e 11.8 % a 437.7 U/ml Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento ANTICORPI ANTI TPO IU/mL Indiff. [inf a 35] 00 A 00 M 00 G 10 A 00 M 00 G ANTICORPI ANTI TPO IU/mL Indiff. [inf a 35] 10 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 48 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Antigene CA 19-9 Rilevanza clinica L'antigene CA 19-9 è stato identificato su glicolipidi e glicoproteine dei tessuti gastointestinali, aumenta nei pazienti con tumore del colon, pancreas, fegato, stomaco, retto. La determinazione è importante nella terapia e follow up. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Immunodosaggio sandwich in chemiluminescenza. Il CA19-9 dei campioni, controlli, calibratori reagisce con Ab monoclonale anti 1116NS-19-9 della fase solida (particelle paramagnetiche). Dopo incubazione e lavaggio gli immunocomplessi legati reagiscono con un secondo Ab monoclonale anti CA19-9 coniugato con isoluminolo. Dopo ulteriore incubazione e lavaggio si aggiungono i reagenti starter che inducono la reazione di chemiluminescenza, dal segnale luminoso emesso si risale alla concentrazione di marcatore attraverso la curva di taratura. Strumento Liaison Incertezza di Misura 16 % a 31 U/ml, 14.5 % a 97.3 U/ml e 11.2 % a 291 U/ml Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-CA 19-9 lunedì 21 marzo 2016 U/mL Indiff. [inf. a 25,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 49 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Antitrombina Rilevanza clinica Esame di screening per diatesi trombofilica (difetti congeniti od acquisiti). Valori ridotti possono anche essere associati a consumo (dopo importanti interventi chirurgici, in corso di DIC), insufficienza epatica (ridotta sintesi), trattamento estroprogestinico. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; No prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Il metodo è basato su un substrato cromogenico sintetico e sull’inattivazione del F Xa. Il metodo è quindi specifico e non influenzato dalla presenza del cofattore eparinico II. I livelli di AT sono misurati automaticamente sul sistema IL in due fasi: · incubazione del plasma con il reattivo FXa in presenza di un eccesso di eparina · determinazione dell’attività residua del FXa con un substrato cromogenico. · La paranitroanilina rilasciata è monitorata cineticamente a 405nm ed è inversamente proporzionale al livello di AT nel campione. Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 6,8 alla percentuale di 97,8; ± 6,04 alla percentuale di 63,8 Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Antitrombina lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [70 - 130] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 50 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 antitrombina, ATIII Rilevanza clinica Esame di screening per diatesi trombofilica (difetti congeniti od acquisiti). Valori ridotti possono anche essere associati a consumo (dopo importanti interventi chirurgici, in corso di DIC, allettamento prolungato), insufficienza epatica (ridotta sintesi), trattamento estroprogestinico. Interpretazione vedi "rilevanza clinica" Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo Cromogenico. Il campione viene incubato con un eccesso di trombina. L'attività trombinica residua, valutata su un substrato cromogenico, è inversamente proporzionale alla attività antitrombinica del campione Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 9,43 alla concentrazione di 98,3; ± 9,55 alla concentrazione di 65,5 Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento Antitrombina lunedì 21 marzo 2016 % Indiff. [70 - 130] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 51 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA APC resistence Rilevanza clinica Rischio trombotico Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo coagulativo Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento P-APC- Resistenza Rapp. Indiff. [sup, a 0,85] normalizz (Rischio . trombotico crescente per valori inferiori a 0,85) 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G P-APC- Resistenza APTT base Ratio Indiff. [0,85 - 1,17] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G P-APC- Resistenza Ratio Non Normalizzato lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 52 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 ApoA1 (apolipoproteina A1) Rilevanza clinica L'apolipoproteina A-1 costituisce il componente principale delle lipoproteine ad alta densità (HDL). L'apolipoproteine A-1, attivatore dell'enzima (LCAT), rimuove il colesterolo libero dai tessuti periferici e lo porta al fegato, La misura dell'apolipoproteina A-1 aiuta nella valutazione del rischio cardiovascolare come fattore protettivo. Interpretazione E' opportuna una sua valutazione in congiunzione con apo B Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il metodo si basa sulla misura dell'intensità della luce diffusa da particelle in sospensione in soluzione risultanti dalla formazione del complesso antigene-anticorpo Strumento Immage 800 Incertezza di Misura ± 0,13 (18.7%) alla concentrazione di 0,71 g/L; ± 0,556 (17.7%) alla concentrazione di 3,14 g/L; Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento ApoA1 lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. [> 1.2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 53 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 ApoB (apolipoproteina B) Rilevanza clinica Apo B è un componente di tutte le particelle aterogeniche o potenzielmente aterogeniche , incluse le VLDL, le IDL, le LDL e la Lipoproteina a, nelle quali ogni particella lipoproteica contiene una molecola di Apo B; è evidente che un aumento diella concentrazione sierica di Apo B è un'importante fattore di rischio per malattia coronarica. Interpretazione E' opportuna una sua valutazione in congiunzione con apo A Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il metodo si basa sulla misura dell'intensità della luce diffusa da particelle in sospensione in soluzione risultanti dalla formazione del complesso antigene-anticorpo. Il test è standardizzato secondo il preparato di riferimento internazionale per l'apo B, lotto SP3-07 della IFCC; l'OMS ha approvato il lotto SP3-07 come Materiale di riferimento internazionale per l'apo B. Strumento Immage 800 Incertezza di Misura ± 0,031 (8,3%) alla concentrazione di 0,37 g/L; ± 0,143 (8.8%) alla concentrazione di 1,63 g/L; Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento ApoB lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. [< 1,20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 54 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Aptoglobina Rilevanza clinica L’aptoglobina (HPT) è una proteina di trasporto che veicola l’emoglobina libera, rilasciata dalla lisi dei globuli rossi. Il complesso HPT-Hb è catabolizzato rapidamente dalle cellule del sistema reticolo endocteliale, dove viene recuperato il ferro emoglobinico mentre l’HPT e la globina vengono scomposte in aminoacidi. L’HPT scompare velocemente dal plasma dopo aver legato l’emoglobina e la diminuzione della sua concentrazione sierica è un indice molto sensibile di emolisi intravascolare indipendentemente dalla causa che l’ha provocata. L’HPT può essere utilizzata nella valutazione di incidenti trasfusionali (emolisi autoimmune) e nella valutazione del danno eritrocitario delle protesi valvolari cardiache (emolisi meccanica). In caso di emolisi intravascolare prolungata si assiste nel tempo alla scomparsa dell’ HPT dal circolo (che risulta indosabile). HPT è anche una proteina della fase acuta che aumenta di concentrazione nelle flogosi; si deve tener conto di questo nella valutazione della sua concentrazione plasmatica che, in alcune situazioni cliniche, può essere il risultato di stimoli contrapposti Interpretazione Nei bambini si trovano concentrazioni inferiori di hpt rispetto agli adulti Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Metodo immunonefelometrico cinetico: Anticorpo di coniglio Il campione viene inizialmente diluito 1/20, se il risultato risulta fuori curva viene effettuata una diluizione automatica 1/100 o 1/5. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,06 (10,4%) alla concentrazione di 0,64 g/L; ± 0,26 (11,5 %) alla concentrazione di 2,29 g/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Aptoglobina lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. [0,30 - 2,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 55 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 APTT - Tempo di Tromboplastina Parziale attivato Rilevanza clinica Questo test esplora la Via Intrinseca e la Via Comune della coagulazione. Risulta prolungato nelle carenza di Pre-Callicreina, Chininogeno ad alto peso molecolare, Fattori XII, XI, X, IX, VIII, V, II e fibrinogeno. Risulta allungato anche in caso di epatopatie (ridotta sintesi), in presenza di eparina, in presenza di anticoagulanti tipo lupus e di inibitori fattore-specifici, e sia pur in maniera meno lineare in carenza di Vitamina K. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Coagulativo: viene misurato il tempo, espresso in secondi, di formazione di un coagulo in un plasma povero di piastrine a seguito dell’aggiunta di un attivatore della fase di contatto (acido ellagico, caolino, silice), di fosfolipidi (che mimano quelli della parete piastrinica) e di ioni calcio. Il risultato viene espresso come rapporto tra il tempo di coagulazione del plasma in esame e quello di un pool di plasmi normali, ed è definito Ratio (o Rapporto). Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 0,04 al valore di 1,02 ratio; ± 0,08 al valore di 1,62 ratio. Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento APTT Ratio lunedì 21 marzo 2016 rapporto Indiff. [0,80 - 1,20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 56 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 APTT miscela; APTT mix Rilevanza clinica E' un APTT eseguito su una miscela al 50 % di plasma del campione e plasma pool. Quando l'APTT di un campione risulta allungato questo test permette di distinguere fra due grandi gruppi di cause: 1) carenze fattoriali: il test in miscela si normalizzarà perché il pool compensa la carenza di fattore; 2) presenza di un inbitore (esempio LAC): il test in miscela non si normalizzerà perché l'inibitore continuerà ad esercitare la sua influenza anche sulla miscela. Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza - Tappo azzurro 4,5 mL Istruzioni al prelievo e contenitore Metodo ACL Top CTS 700 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento APTT Ratio miscela lunedì 21 marzo 2016 rapporto Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 57 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 APTT; PTT Rilevanza clinica E' un esame di screening complessivo della via intrinseca e comune della cascata coagulativa. Esplora quindi l'attività dei fattori della coagulazione XII, XII, IX, X, V, II, I. Le sue principali applicazioni sono: screening per rilevare carenze singole o combinate della via intrinseca (difetti congeniti, difetti acquisiti, epatopatie). E' sensibile alla carenza di Fattore di Von Willebrand; monitoraggio della terapia eparinica (carenza di standardizzazione); dosaggio di singoli fattori della via intrinseca e comune, quando eseguito su miscele costituite da plasma del Paziente e plasma carente del fattore da dosare; può essere sensibile alla presenza di anticorpi antifosfolipidi (sindrome del LAC). Interpretazione Vedi "Rilevanza Clinica". Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Prelevare con metodo sottovuoto "Vacutainer": un riempimento scorretto della provetta altera il rapporto sangue/citrato e rende non idoneo il campione. Evitare la stasi venosa prolungata. - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo Metodo coagulativo: viene misurato il tempo necessario (secondi) affinché il plasma di un sangue citratato, preincubato con tromboplastina parziale (fosfolipidi) ed attivato con agente di contatto (acido ellagico, silice, ecc..), formi un coagulo di fibrina una volta ricalcificato (Calcio Cloruro). Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 0,05 alla Ratio di 1,00; ± 0,072 alla Ratio di 1,55; Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B.Capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento APTT Ratio lunedì 21 marzo 2016 Ratio Indiff. [0,80 - 1,20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 58 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 AST (Aspartato aminotransferasi; GOT) Rilevanza clinica L'AST (aspartato aminotransferasi) (precedentemente denominato GOT) è un enzima largamente distribuito nei differenti tessuti umani; livelli plasmatici elevati dell’enzima sono un indice di citolisi privo di specificità d’organo o di tessuto. Interpretazione L’AST può raggiungere valori particolarmente elevati nell’epatite virale e in altri processi patologici che causano esteso danno epatocellulare. Livelli aumentati sono inoltre associati alle lesioni infiammatorie, degenerative, neoplastiche, ischemiche, immunologiche e meccaniche di tutti i tessuti ad elevata massa cellulare come il muscolo scheletrico, il muscolo cardiaco, il rene, gli eritrociti ecc. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo UV con P5P allineata IFCC. La procedura per la determinazione della AST è basata sulla metodica raccomandata dall’IFCC. La AST trasferisce il gruppo aminico dall’aspartato all'alfa-ossoglutarato con formazione di ossalacetato e glutammato. In una reazione accoppiata catalizzata dalla malato deidrogenasi l’ossalacetato viene ridotto a malato con concomitante ossidazione di NADH a NAD. La diminuzione di NADH è proporzionale all'attività della AST nel campione e viene misurata fotometricamente in cinetica. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 4,7 (13,7%) alla concentrazione di 34,29 U/L; ± 11,27 (4,3%) alla concentrazione di 261,09 U/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento AST U/L F [5 - 67] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G AST U/L F [5 - 45] 01 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G AST U/L M [5 - 67] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G AST U/L M [5 - 50] 01 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 59 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 AST (GOT, Aspartato transaminasi) Rilevanza clinica L’enzima aspartato aminotransferasi (AST) è largamente diffuso nei tessuti,soprattutto in quello epatico, cardiaco, muscolare e renale. Livelli elevati nel siero si riscontrano in caso delle patologie che interessano questi tessuti. Anche malattie epatobiliari, quali cirrosi, carcinoma metastatico ed epatite virale determinano un aumento dei livelli di AST nel siero.Dopo un infarto miocardico, la concentrazione di AST nel siero risulta elevata, per raggiungere il picco 2 giorni dopo l’insorgenza Interpretazione L’AST può raggiungere valori particolarmente elevati nell’epatite virale e in altri processi patologici che causano esteso danno epatocellulare. Livelli aumentati sono inoltre associati alle lesioni infiammatorie, degenerative, neoplastiche, ischemiche, immunologiche e meccaniche di tutti i tessuti ad elevata massa cellulare come il muscolo scheletrico, il muscolo cardiaco, il rene, gli eritrociti ecc. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo L’AST nel campione catalizza il trasferimento di un gruppo aminico tra l’L-aspartato ed il 2-chetoglutarato, formando ossalacetato e L-glutammato. L’ossalacetato quindi reagisce con NADH, in presenza di malato deidrogenasi (MDH), formando NAD+. Il piridossal fosfato serve come coenzima nella reazione di trasferimento del gruppo aminico. Assicura la completa attivazione enzimatica.La velocità di ossidazione dell’NADH è direttamente proporzionale all’attività catalitica dell’AST. Viene determinata misurando la diminuzione dell’assorbanza Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 3,86 (8,7%) alla concentrazione di 44,52 U/L; ± 6,59 (4,6 %) alla concentrazione di 143,83 U/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento AST U/L F [5 - 67] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G AST U/L F [5 - 45] 01 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G AST U/L M [5 - 67] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G AST U/L M [5 - 50] 01 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 60 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 B12 ( VITAMINA B12 ) Rilevanza clinica La vitamina B12, nota anche come cobalamina, è un composto organometallico complesso nel quale un atomo di cobalto è situato al centro di un anello di corrina. È una vitamina idrosolubile sintetizzata da microrganismi che non può essere sintetizzata nel corpo umano ed è raramente riscontrata in prodotti di origine vegetale. Le fonti principali della vitamina B12 sono carne, pesce, uova e prodotti lattierocaseari.L'assorbimento nel tratto gastrointestinale dipende dal fattore intrinseco,sintetizzato dalle cellule parietali gastriche, e dal “recettore cubam” nell'ileo distale. La causa più frequente di una grave deficienza di vitamina B12 è la mancanza di fattore intrinseco dovuta a gastrite atrofica autoimmune.Questa malattia viene tradizionalmente chiamata “anemia perniciosa” sebbene molti pazienti presentino manifestazioni soprattutto neurologiche.Altre cause di una deficienza di vitamina B12 sono per esempio malassorbimento conseguente a gastrectomia, malattie infiammatorie intestinali o carenze nutritive come in vegetariani (vegani) rigorosi Interpretazione La deficienza di vitamina B12 è comune nei paesi più ricchi, principalmente nelle persone anziane, e prevale nelle popolazioni più povere. In genere, la prevalenza aumenta con l'età.La deficienza di vitamina B12 impatta sulla sintesi degli eritrociti,provocando anemia megaloblastica dovuta a sintesi anomala del DNA.Inoltre compromette la funzionalità neurologica, particolarmente la demielinizzazione dei nervi, in parte a causa di metilazione patologica, provocando neuropatia periferica, demenza, scarse prestazioni cognitive e depressione. Altri effetti della deficienza o deplezione di vitamina B12 sono un rischio aumentato di difetti del tubo neurale, osteoporosi, malattie cerebrovascolari e cardiovascolari.3 Una diagnosi precoce è essenziale a causa della natura latente di questo disturbo e del rischio di danni neurologici permanenti Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Principio di competizione.1a incubazione: incubando il campione (15 µL) con i reattivi di pretrattamento 1 e 2 per la vitamina B12, viene rilasciata la vitamina B12 legata.2a incubazione: incubando il campione pretrattato con il fattore intrinseco marcato con rutenio, si forma un complesso vitamina B12-proteina legante, la cui quantità dipende dalla concentrazione dell’analita nel campione.3a incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite di streptavidina e di vitamina B12 biotinilata, vengono occupati i siti di legame ancora liberi del fattore intrinseco marcato con rutenio,formando un complesso fattore intrinseco marcato con ruteniovitamina B12 biotinilata. Il complesso totale si lega alla fase solida mediante l’interazione biotina‑streptavidina La miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M. Applicando una tensione all’elettrodo, si induce l’emissione chemiluminescente che viene misurata mediante il fotomoltiplicatore I risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione, che viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti e con una curva master Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 61 di 498 P-B12 VITAMINA pmol/L Indiff. [141 - 490] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pg/mL [191 - 663] IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 BAL (liquido lavaggio broncoalveolare) Rilevanza clinica Si esegue il conteggio della cellularità all’XE-5000 ed eventuale conteggio a fresco a microscopio degli elementi nucleati (macrofagi + leucociti) e delle emazie in camera di Fuchs-Rosenthal, esprimendo il risultato come cellule/µL, e dopo colorazione al microscopio ottico. Il conteggio permette di orientare il medico verso un'interpretazione clinica, flogistica o di altra natura. Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore il campione deve essere raccolto e inviato in laboratorio quanto prima ( possibilmente entro le 2h dalla raccolta). Non vengono considerati idonei campioni raccolti i giorni prima ( eccetto per la sola richiesta di marcatori oncologici che possono essere Metodo conteggio di lettura leucocitaria ed ematologica strumentale (citometria a flusso) e manuale al microscopio ottico Strumento campo da inserire Incertezza di Misura Dirigenti responsabili B.Capizzi Telefono (045-812) 3209 Intervalli di riferimento BAL Eritrociti /uL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G BAL Volume recuperato mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G BAL cellule nucleate /uL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G BAL macrofagi % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G BAL neutrofili % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G BAL eosinofili % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G BAL linofociti % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G BAL albumina mg/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G BAL IgG mg/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 62 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Beta2- microglobulina Rilevanza clinica La beta-2-microglobulina è una proteina di basso peso molecolare (11800 Dalton) che si trova sulla membrana di tutte le cellule nucleate. E’ la proteina più piccola degli antigeni di istocompatibilità di classe I. Come tutte le proteine a basso peso molecolare viene liberamente filtrata dal glomerulo e riassorbita dal tubulo renale. La sua concentrazione sierica aumenta in tutti i casi in cui si assiste ad un accelerato turnover di cellule, come pure nei casi di diminuita filtrazione renale; la concentrazione urinaria riflette invece la funzionalità tubulare. La misura della concentrazione urinaria non viene eseguita per la scarsa stabilità della proteina a pH acido o neutro, che richiederebbe l’alcalinizzazione del campione. Interpretazione La sua misura sierica è indicata nel monitoraggio delle patologie associate con una attivazione del sistema immunocompetente (infezioni batteriche, virali, patologie autoimmuni). Infatti poichè i linfociti rappresentano il sito principale della sintesi della proteina, tutte le patologie associate ad una proliferazione linfocitaria inducono un aumento della concentrazione sierica. In particolare, nei pazienti con componente monoclonale sierica è reputata un indice fedele della quantità di cellule che producono l’immunoglobulina monoclonale. E’ l’unico indice utilizzabile di progressione della malattia nei pazienti con mieloma micromolecolare nei quali la componente monoclonale sierica non è visibile al tracciato elettroforetico. Un aumento della sua concentrazione sierica riflette anche una diminuita filtrazione renale. Nel monitoraggio dei pazienti con patologie linfoproliferative, la concentrazione sierica è indice ad un tempo della massa cellulare in proliferazione clonale e della funzionalità renale, che in questi pazienti è spesso compromessa. Valori < 1 mg/L vengono refertati appunto come < 1 mg/L in considerazione dello scarso significato clinico e della scarsa precisione dello strumento in questo ambito di concentrazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Metodo turbidimetrico a particelle amplificate (PET): Una soluzione diluita di antigene viene messa in contatto, in una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico legato a particelle ; viene quindi misurato l’aumento della luce diffusa dalle particelle (immunocomplessi) in soluzione. Strumento campo da inserire Incertezza di Misura ± 0,21 (5,8%) alla concentrazione di 3.72 mg/L; Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento Beta2microglobulina lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. [< 2,50] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 63 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA BICARBONATI Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore - Siringa eparinata 4°C Metodo campo da inserire Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili M.Negri Telefono (045-812) 2154-2857 Intervalli di riferimento Bicarbonati lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [24 - 28] arterioso [24-29] venoso 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 64 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Bicarbonato Rilevanza clinica La maggior parte della CO2 viene trasportata nell'organismo sotto forma di ione bicarbonato ( HCO3-) che costituisce la principale sostanza tampone presente nel corpo.Il bicarbonato gioca un ruolo chiave nel mantenimento del livello del Ph del sangue. Interpretazione I livelli di bicarbonato sono clinicamente significativi nelle determinazioni delle componenti non respiratorie, renali ( metaboliche) dei disordini acido-base Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Immediatamente dopo prelievo portare subito in laboratorio in siberino e contenitori alternativi con siringa tappata e senza ago. In caso di non immediatezza del campionei conservare in siberino ed in frigo e entro un'ora dal prelievo portare in laborator Metodo Calcolo dei parametri derivati.Il bicarbonato è la concentrazione di bicarbonato nel sangue equilibrato a 37°C con una pCO2 di 40 mmHg e un valore di pO2 tale da fornire una completa saturazione di ossigeno:Il valore dei bicarbonati si ricava dal seguente calcolo:HCO3-: 25+0,78 x BE ( B) + 0,002 x tHB x ( O2Hb-100) mmol/L Strumento GEM Premier 4000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento HCO3 lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [venoso 24,0 29,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G [arterioso 24,0 - 28,0] Pagina 65 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Bilirubina diretta Rilevanza clinica Le patologie o condizioni che, attraverso processi emolitici, producono bilirubina più rapidamente di quanto il fegato possa metabolizzarla, determinano un incremento nei livelli di bilirubina non coniugata (indiretta) in circolo.L’immaturità del fegato e varie altre patologie in cui il meccanismo di coniugazione della bilirubina viene danneggiato causano analoghi aumenti della bilirubina non coniugata in circolo. L’ostruzione del dotto biliare o danni alla struttura epatocellulare incrementano i livelli di bilirubina sia coniugata (diretta) sia non coniugata (indiretta) in circolo Interpretazione La bilirubina non coniugata aumenta in caso di difetti della captazione epatica o della glicuronazione (ad es. colemia di Gilbert) oppure per iperproduzione: emolisi intravascolare da deficit enzimatici, sferocitosi, trasfusioni incompatibili, malattia emolitica neonatale e patologie associate ad eritropoiesi inefficace. La bilirubina coniugata aumenta in corso di: epatopatie associate a ridotta escrezione cellulare; epatocitolisi (epatiti virali e tossiche) e ostruzione intra- ed extra-epatica delle vie biliari di qualsiasi natuta (meccanica, infiammatoria, neoplastica ecc.). Livelli di Bilirubina non coniugata superiori a 350 mmol/L possono causare lesioni neurologiche irreversibili; un esempio tipico è la Malattia Emolitica Neonatale, nella quale l’eccessiva produzione di bilirubina causata da emolisi immunomediata si somma al difetto di captazione e glicuronazione determinato da immaturità funzionale epatica. Reflex-test: per valori di bilirubina totale superiori a 17 mmol/L viene sempre eseguita anche la bilirubina diretta, per valori inferiori o uguali non viene mai eseguita. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Metodo con diazoreagente.2 La bilirubina coniugata e la δ-bilirubina (bilirubina diretta) reagiscono direttamente con il sale di 3,5-diclorofenildiazonio nel tampone acido, formando azobilirubina di colore rosso.L’intensità di colore dell’azocolorante rosso formatosi è direttamente proporzionale alla concentrazione di bilirubina diretta (coniugata) e può essere misurata fotometricamente. Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,95 (7,2%) alla concentrazione di 13,28 µmol/L; ± 2,29 (5,5 %) alla concentrazione di 41,27 µmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Bilirubina diretta lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [inf. a 6,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [inf. a 0,35] Pagina 66 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Bilirubina diretta (Bilirubina coniugata) Rilevanza clinica La bilirubina detta "diretta" perché reagisce direttamente con il reattivo, dovrebbe rappresentare la bilirubina "coniugata" idrosolubile, in realtà vengono determinate la bilirubina coniugata, la delta e parte della non coniugata. Interpretazione vedi bilirubina totale Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore si esegue per valori di bilirubina totale >17 - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Diazotazione Jendrassik-Grof modificato. Il metodo è basato sulla reazione di diazotazione; in questa reazione il sale di diazonio stabilizzato 3,5diclorofeniltetrafluoroborato (DPD) in ambiente acido reagisce direttamente con la Bilirubina coniugata (appunto "diretta"), ma non con la forma non coniugata, a formare Azobilirubina. La formazione di quest’ultima è pertanto proporzionale alla concentrazione di Bilirubina diretta del campione e viene misurata fotometricamente con lettura a punto finale. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,86 (21,8%) alla concentrazione di 3,94 µmol/L; ± 2,32 (7,0%) alla concentrazione di 33,22 µmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Bilirubina diretta lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [< 6] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [< 0,3] Pagina 67 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Bilirubina totale Rilevanza clinica Le patologie o condizioni che, attraverso processi emolitici, producono bilirubina più rapidamente di quanto il fegato possa metabolizzarla, determinano un incremento nei livelli di bilirubina non coniugata (indiretta) in circolo. L’immaturità del fegato e varie altre patologie in cui il meccanismo di coniugazione della bilirubina viene danneggiato causano analoghi aumenti della bilirubina non coniugata in circolo. L’ostruzione del dotto biliare o danni alla struttura epatocellulare incrementano i livelli di bilirubina sia coniugata (diretta) sia non coniugata (indiretta) in circolo. Interpretazione a bilirubina non coniugata aumenta in caso di difetti della captazione epatica o della glicuronazione (ad es. colemia di Gilbert) oppure per iperproduzione: emolisi intravascolare da deficit enzimatici, sferocitosi, trasfusioni incompatibili, malattia emolitica neonatale e patologie associate ad eritropoiesi inefficace. La bilirubina coniugata aumenta in corso di: epatopatie associate a ridotta escrezione cellulare; epatocitolisi (epatiti virali e tossiche) e ostruzione intra- ed extra-epatica delle vie biliari di qualsiasi natuta (meccanica, infiammatoria, neoplastica ecc.). Reflex-test: per valori di bilirubina totale superiori a 17 mmol/L viene sempre eseguita anche la bilirubina diretta, per valori inferiori o uguali non viene mai eseguita. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test colorimetrico. In presenza di un agente solubilizzante appropriato, la bilirubina totale si lega ad uno ione di diazonio in condizioni di forte acidità.L’intensità di colore dell’azocolorante rosso formatosi è direttamente proporzionale alla concentrazione di bilirubina totale e può essere misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 1,10 (6,2%) alla concentrazione di 17,71 µmol/L; ± 4,4 (2,77 %) alla concentrazione di 62,96 µmol/L; Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Bilirubina totale lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [2,0 - 18,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [0,11 - 1,05] Pagina 68 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Bilirubina totale e frazionata Rilevanza clinica Il metodo bilirubina totale misura la bilirubina non coniugata, la bilirubina coniugata e la bilirubina delta (legata covalentemente all'albumina). La bilirubina circolante deriva dal catabolismo dell'eme, una protoporfirina contenente ferro che si trova all’interno della molecola emoglobinica. La bilirubina nativa viene detta "indiretta" (perché non reagisce direttamente con il reattivo) o "non coniugata"; non essendo idrosolubile è veicolata dalle proteine del plasma, prevalentemente dall’albumina. Successivamente è captata dal fegato e resa idrosolubile mediante coniugazione con acido glicuronico per consentirne l'escrezione attraverso le vie biliari: questa forma è detta "diretta" o "coniugata". La determinazione della bilirubina è utile per la diagnosi e il monitoraggio delle malattie epatiche e biliari e delle patologie emolitiche. La bilirubina coniugata ha una emivita di poche ore, la delta di 18gg Interpretazione Per valori di bilirubina totale superiori all'intervallo di riferimento (17 mmol/L) viene sempre eseguita anche la bilirubina diretta, la bilirubina "indiretta" può essere ricavata per differenza tra la totale e la diretta. La bilirubina non coniugata aumenta in caso di difetti della captazione epatica o della glicuronazione (ad es. colemia di Gilbert) oppure per iperproduzione: emolisi intravascolare da deficit enzimatici, sferocitosi, trasfusioni incompatibili, malattia emolitica neonatale e patologie associate ad eritropoiesi inefficace. La bilirubina coniugata aumenta in corso di: epatopatie associate a ridotta escrezione cellulare; epatocitolisi (epatiti virali e tossiche) e ostruzione intra- ed extra-epatica delle vie biliari di qualsiasi natuta (meccanica, infiammatoria, neoplastica ecc.). Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore per valori di bilirubina totale >17 si esegue bilirubina diretta e si calcola la bilirubina indiretta - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Diazotazione Jendrassik-Grof modificato. Il metodo è basato sulla reazione di diazotazione; in questa reazione il sale di diazonio stabilizzato 3,5diclorofeniltetrafluoroborato (DPD) in ambiente acido reagisce direttamente con la Bilirubina coniugata a formare Azobilirubina. Inoltre, in presenza di Caffeina e surfattante, il DPD reagisce anche con la Bilirubina indiretta per formare ancora Azobilirubina. La formazione di quest’ultima è pertanto proporzionale alla concentrazione di Bilirubina totale del campione e viene misurata fotometricamente con lettura bicromatica a punto finale, con sottrazione del bianco. Calibrazione riferita allo standard SRM916 Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 1,23 (11,3%) alla concentrazione di 10,8 µmol/L; ± 7,1 (5,8%) alla concentrazione di 122,78 µmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Bilirubina totale lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [< 18] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [< 1,0] Pagina 69 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Bilirubina Totale Funicolo Rilevanza clinica vedi bilirubina totale Interpretazione vedi bilirubina totale Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore vedi bilirubina totale - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo vedi bilirubina totale Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura vedi bilirubina totale Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Bilirubina totale lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. valori decisionali secondo età e situazione clinica 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G 0 Del 07/01/2008 mg/dL Pagina 70 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Bilirubina totale neonatale Rilevanza clinica La bilirubina deriva dal catabolismo dell'emoglobina. La determinazione della bilirubina plasmatica consente la diagnosi e il monitoraggio della iperbilirubinemia neonatale. Si esegue fino al 21° gg di vita, ma anche oltre nei prematuri. Non si esegua il reflex con aggiunta di bilirubina diretta: La determinazione della bilirubina diretta può essere aggiunta in caso di richiesta del medico curante (sospetta patologia epatica) Interpretazione I valori potenzailmente dannosi di iperbilorubinemia che possono danneggiare in modo irreversibile il tessuto cerebrale sono variabili in base all'età del noeonto (in ore), alla maturità dello stesso e a patologie concomitanti: Per valori elevati (generalmente>15 mg/dL o 257 umol/L) si procede alla fototerapia (che rende solubile la bilorubina non coniugata), per valori più elevati può essere necessaria l'exanguinotrasfusione.Valori >340 µmol/si definiscono severa iperbilirubinemia, livelli di 25- 30 mg/dL (428- 513 mol/L), estrema iperrbilirubinemia. Non esistono valori soglia definiti, esistono nomogrammi che dipendono da età e patologie concomitanti According to the American Academy of Pediatrics guideline, a rate of rise >4.3 µmol/L/hour or 103 µmol/L/day should be a cause for concern. In caso di sospetta patologia biliare è necessaria la determinazione della bilirubina diretta, si considera patologico in questo caso un valore > 20% della total serum bilirubin se total bilirubin è >85 µmol/L (5.0 mg/dL). Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Usualmente si esegue fino al 21° gg di vita. - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Viene utilizzato il metodo per la determinazione della BILIRUBINA TOTALE Rimane attivo, in caso di contestazioni come metodo terzo, il metodo fotometrico (XNBIL) METODO FOTOMETRICO; lettura a due differenti lunghezze d’onda del campione diluito in tampone fosfato: a 452 nm si valuta l’assorbanza al picco spettrofotometrico della bilirubina, a 540 nm quella dell’emoglobina. Nota: la lettura fotometrica diretta della bilirubina può essere eseguita solo nei primi 2030 giorni di vita poichè successivamente compaiono nel sangue sostanze cromogene (ad es. carotenoidi) che interferiscono con la lettura. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 1,23 (11,3%) alla concentrazione di 10,80 µmol/L; ± 7,10 (5,8%) alla concentrazione di 122,77 µmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Bilirubina totale lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL valori decisionali secondo età e situazione clinica Pagina 71 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA BIO MOL EMOCROMATOSI Rilevanza clinica Patologia genetica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - VIOLA GRANDE 6ML Metodo PCR e Reverse Dot Blot Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura Dirigenti responsabili DE MATTEIS GIOVANNA Telefono (045-812) 4266 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 72 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Biol mol BCL1/IGH Rilevanza clinica STUDIO MOLECOLARE DELLA TRASLOCAZIONE T(11;14) Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO MU GBM 304555 16 - VIOLA GRANDE 6ML Metodo PCR NEESTED Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.De Matteis Telefono (045-812) 4266 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 73 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Biol mol BCL2/IGH Rilevanza clinica STUDIO MOLECOLARE DELLA TRASLOCAZIONE T(14;18) Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO MU GBM 304555 16 - VIOLA GRANDE 6ML Metodo PCR NESTED Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.De Matteis Telefono (045-812) 4266 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 74 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Biol Mol BCR/ABL qualitativa Rilevanza clinica RICERCA RIARRANGIAMENTO GENICO BCR/ABL CON STANDARDIZZAZIONE SPECIFICA PER I PRINCIPALI TRASCRITTI IBRIDI e1a2, b2a2, b3a2. Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO MU GBM 304555 16 - VIOLA GRANDE 6ML Metodo REAZIONE DI TRASCRIZIONE INVERSA DELL'RNA E PCR NESTED. Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.De Matteis Telefono (045-812) 4266 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 75 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Biol mol IGH Rilevanza clinica DETERMINAZIONE DELLA CLONALITA' DEI LINFOCITI. Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO MU GBM 304555 16 - VIOLA GRANDE 6ML Metodo PCR NESTED Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.De Matteis Telefono (045-812) 4266 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 76 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Biol mol TCR Rilevanza clinica DETERMINAZIONE DELLA CLONALITA' DEI LINFOCITI. Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO MU GBM 304555 16 - VIOLA GRANDE 6ML Metodo PCR Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.De Matteis Telefono (045-812) 4266 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 77 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Biol mol V617F/JAK2 Rilevanza clinica Patologia genetica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO MU GBM 304555 16 - VIOLA GRANDE 6ML Metodo Real Time PCR Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.De Matteis Telefono (045-812) 4266 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 78 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA BIOL MOL X FRAGILE Rilevanza clinica Patologia genetica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - VIOLA GRANDE 6ML Metodo PCR e rilevazione ampliconi in elettroforesi Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura Dirigenti responsabili DE MATTEIS GIOVANNA Telefono (045-812) 4266 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 79 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA BMOL ALFA-TALASSEMIA Rilevanza clinica Patologia genetica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - VIOLA GRANDE 6ML Metodo PCR e Reverse Dot Blot Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura Dirigenti responsabili DE MATTEIS GIOVANNA Telefono (045-812) 4266 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 80 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA BMOL BETA TALASSEMIA Rilevanza clinica Patologia genetica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - VIOLA GRANDE 6ML Metodo Reverse Dot Blot Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura n/a Dirigenti responsabili DE MATTEIS GIOVANNA Telefono (045-812) 4266 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 81 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 C Peptide (Peptide C o CPEP) Rilevanza clinica La proinsulina prodotta dalle beta cellule delle insule pancreatiche viene clivata in insulina e in frazione biologicamente non attiva: il peptide C. L'utilità clinica principale di questo test è la valutazione delle ipoglicemie. I pazienti con neoplasia insulino secernente hanno alti livelli di insulina e di peptide C, quelli con ipoglicemia factitia da somministrazione esogena di insulina i livelli di peptide c sono normali o diminuiti rispetto agli alti livelli di insulina. La somministrazione di sulfanilurree può si mulare un insulinoma (aumenta la produzione di insulina endogena , peptide C e proinsulina). Il dosaggio del peptide C viene utilizzato per valutare la riserva endogena di insulina nei pazienti diabetici, poichè il dosaggio dell'insulina può risultare inaffidabile per la presenza di anticorpi anti-insulina. Il test al glucagone viene consigliato nei diabetici valutando la risposta del peptide C dopo 6-12 min dopo la somministrazione per distinguere i diabetci che richiedono terapia con insulina da quelli che non la richiedono. Si sospetta una neoplasia insulino secernente in presenza di livelli aumentati di peptide C con glicemia <2.2 mmol/L. Diagnosi differenziale: alcolismo, farmaci, sulfanilurea, insulina. Il peptide C aumenta nell'insufficienza renale; a causa della più lunga emivita (35 minuti), il rapporto molare C peptide e insulina è 5:1. Interpretazione I pazienti con neoplasia insulino secernente hanno alti livelli di insulina e di peptide C, quelli con ipoglicemia factitia da somministrazione esogena di insulina i livelli di peptide c sono normali o diminuiti rispetto agli alti livelli di insulina. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Non usare assolutamente plasma EDTA e NaFl - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il metodo per la determinazione quantitativa del peptide C è un test immunologico sandwich basato sul principio della chemiluminescenza. Un anticorpo murino specifico riveste le particelle magnetiche (fase solida); un altro anticorpo monoclonale è legato ad un derivato dell’isoluminolo (coniugato anticorpoisoluminolo). Durante l’incubazione, il peptide C presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli lega l’anticorpo monoclonale in fase solida; in seguito il coniugato anticorpale reagisce col peptide C già legato alla fase solida. Dopo l’incubazione, il materiale non legato è rimosso mediante un ciclo di lavaggio. In seguito, vengono aggiunti i reagenti starter che inducono una reazione di chemiluminescenza con andamento di tipo "flash". Il segnale luminoso, e quindi la quantità di coniugato anticorpo-isoluminolo, è misurato da un fotomoltiplicatore in unità relative di luce (RLU, relative light units) ed è direttamente proporzionale alla concentrazione di peptide C presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli. Strumento Liaison XL Incertezza di Misura ± 0,07 (23,4%) alla concentrazione di 0,32 nmo/L; ± 0,24 (6,4%) alla concentrazione di 3,72 nmol/L; Dirigenti responsabili C.Cocco; B.Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 82 di 498 Peptide C nmol/L Indiff. [0,25 - 1,25] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA C1 inibitore Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Dimension Vista Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento C1 inibitore lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. [0,21 - 0,39] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 83 di 498 U.O.C. Laboratorio Analisi IU eu 301555 Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA C1 inibitore funzionale Angioedeme ereditariop/acquisito Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo ACL Top CTS 700 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C Lo Cascio, L Perobelli Telefono (045-812) Intervalli di riferimento C1 inibitore funzionale lunedì 21 marzo 2016 % Indiff. [70 - 130] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 84 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Ca ( Calcio ) Rilevanza clinica I livelli di calcio nel siero, quindi la sua concentrazione nel corpo, sono controllati dall’ormone paratiroideo (PTH), dalla calcitonina e dalla vitamina D. Uno squilibrio in uno qualsiasi di questi modulatori conduce ad alterazioni nei livelli di calcio nel corpo e nel siero. Aumenti del PTH o della vitamina D nel siero sono solitamente associati all’ipercalcemia. Livelli elevati di calcio nel siero si possono notare anche in caso di mieloma multiplo e di altre patologie neoplastiche. L’ipocalcemia è riscontrabile, ad esempio, in caso di ipoparatiroidismo, di nefrosi e di pancreatite. Interpretazione e principali cause di aumento della calcemia sono le neoplasie maligne, l'iperparatiroidismo, le iatrogene, la sarcoidosi e tutte le condizioni associate ad iperproteinemia (in questo caso il calcio totale è aumentato ma la frazione libera no).La diminuzione della calcemia può essere causata da ipoparatiroidismo, insufficienza renale cronica, deficit di vitamina D, malassorbimento, pancreatite e condizioni associate ad ipoalbuminemia o ipoproteinemia: in questi casi è utile la determinazione del calcio ionizzato. Livelli di calcio inferiori a 1.6 mmol/L possono causare tetania e convulsioni; valori superiori a 3.3 mmol/L possono comportare ridotta attività neuromuscolare, particolarmente pericolosa a livello miocardico, aritmie cardiache e letargia. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Gli ioni di calcio reagiscono con il 5-nitro-5’-metil-BAPTA (NM-BAPTA) in ambiente alcalino formando un complesso. In una seconda fase, questo complesso reagisce con l’EDTA.La variazione dell’assorbanza è direttamente proporzionale alla concentrazione di calcio e viene misurata fotometricamente. Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,081 (3,6%) alla concentrazione di 2,24 mmol/L; ± 0,11 (3,2 %) alla concentrazione di 3,49 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-CALCIO ( corretto per Albumina ) mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL Calcio mmol/L Indiff. [2,10 - 2,60] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL lunedì 21 marzo 2016 [8,41 - 10,42] Pagina 85 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Ca ++ ( Calcio Ionizzato ) Rilevanza clinica Rappresenta la frazione del calcio non legata alle proteine, quella attiva. E' preferibile alla determinazione del calcio totale in condizioni di disprotidemia , insufficienza renale, neonati, ipercalcemia maligna. In terapia intensiva, quando il paziente riceve grandi quantità di sangue trasfuso, è importante tenere sottocontrollo i livelli di calcio ionizzato nel sangue in quanto il sangue trasfuso contiene citrato come anticoagulante che può legarsi al calcio e ridurne il livello nel sangue.Un diminuito livello del calcio può indurre disfunzioni cardiache e neuromuscolari Interpretazione e principali cause di aumento della calcemia sono le neoplasie maligne, l'iperparatiroidismo, le iatrogene, la sarcoidosi e tutte le condizioni associate ad iperproteinemia (in questo caso il calcio totale è aumentato ma la frazione libera no).La diminuzione della calcemia può essere causata da ipoparatiroidismo, insufficienza renale cronica, deficit di vitamina D, malassorbimento, pancreatite e condizioni associate ad ipoalbuminemia o ipoproteinemia: in questi casi è utile la determinazione del calcio ionizzato. Livelli di calcio inferiori a 1.6 mmol/L possono causare tetania e convulsioni; valori superiori a 3.3 mmol/L possono comportare ridotta attività neuromuscolare, particolarmente pericolosa a livello miocardico, aritmie cardiache e letargia. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Immediatamente dopo prelievo portare subito in laboratorio in siberino e contenitori alternativi con siringa tappata e senza ago. In caso di non immediatezza del campionei conservare in siberino ed in frigo e entro un'ora dal prelievo portare in laborator Metodo Metodo Potenziometrico con Ioneselettivo.Una stima approssimativa del calcio ionizzato a partire dal calcio totale si può ottenere nel seguente modo: calcio totele (mmol/L) - 0.025 x albumina (g/L) + 1.Quando si misura il calcio ionizzato è importante misurare il Ph poiché gli ioni idrogeno competono con il calcio per i siti di legame del calcio. Strumento GEM Premier 4000 Incertezza di Misura Non è stata calcolata rispetto al metodo di riferimento. Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Sg-CALCIO poct mmol/L Indiff. [1,10 - 1,35] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G CALCIO IONIZZATO ( valore corretto ) mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 86 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CA 125 Rilevanza clinica Il Ca 125 è una glicoproteina presente in alcuni tessuti fetali, nell'epitelio delle tube di Falloppio, endometrio, ghiandole mammarie ghiandole sudoripare apocrine, ecc. Può essere identificato in concentrazioni elevate soprattutto nei tumori epiteliali dell'ovaio. Interpretazione I livelli serici di Ca 125 sono utili nel monitoraggio delle pazienti con carcinoma ovarico. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Il Ca125 presente nel campione, calibratori, controlli si lega a un anticorpo monoclonale legato a particelle paramagnetiche. Dopo incubazione e lavaggio si aggiunge il secondo anticorpo monoclonale marcato con isoluminolo. Dopo nuova incubazione e lavaggio si aggiungono i reattivi starter che fanno partire una reazione di chemiluminescenza: Il segnale luminoso misurato è direttamente proporzionale alla concentrazione di Ca125 nel campione. Strumento Liaison Incertezza di Misura 8.8 % a 37.6 U/ml, 8.4 % a 101 e 14.8 % a 318 U/ml Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4513 Intervalli di riferimento S-CA 125 U/mL F [inf.a 35] 00 A 00 M 00 G 20 A 00 M 00 G S-CA 125 U/mL F [inf.a 35] inf. a 16 dopo menopausa 20 A 00 M 00 G 50 A 00 M 00 G S-CA 125 U/mL F [inf.a 16] valori post menopausa (pre menopausa inf. a 35) 50 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-CA 125 U/mL M imprecisabile nei maschi 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 87 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CA 125 (ANTIGENE CARBOIDRATICO 125) Rilevanza clinica Il CA 125 è una glicoproteina di tipo mucinoso con pm circa 500 kD; è un antigene di superficie associato al carcinoma dell’ovaio. La proteina viene eliminata o secreta dalla superficie delle cellule tumorali ovariche nel siero o nell'ascite. L’antigene reagisce ad un anticorpo murino monoclonale OC125. Secondo le raccomandazioni della NACB (2008) il CA 125 può trovare impiego: 1) nella diagnosi precoce in associazione con l’ultrasonografia trans-vaginale in donne con sindrome ereditaria. 2) come un ausilio alla distinzione fra massa pelvica maligna o benigna, particolarmente in donne in menopausa. 3) Nel monitoraggio della risposta alla chemioterapia. 4) Nell’evidenziare una possibile comparsa di recidiva. 5) Il CA 125 può avere un significato prognostico sia in ambito pre-operatorio che post-operatorio. Cause non oncologiche di incremento: endometriosi, peritonite, pancreatine acuta, ascite. Interpretazione Nei carcinomi ovarici epiteliali il CA 125 è >35kU/L dal 50 al 60% dei casi in stadio I, nel 90% nello stadio II e >90% negli stadi III e IV. Può essere utile nella discriminazione fra massa pelvica benigna o maligna, nelle donne in postmenopausa: valori >95 kU/L possono essere significativi. Nel monitoraggio del trattamento possono essere utili determinazioni seriali ogni 2 settimane prima del trattamento ed ogni 2 o 4 settimane durante la terapia. Aumenti di CA125 possono predire la ripresa di malattia dopo l’intervento chirurgico; secondo il GCIG (Gynecologic Cancer Intergroup) uno dei criteri può essere rilevare una concentrazione doppia rispetto al limite sup dell’I.R. in due occasioni nelle pazienti con elevati livelli di CA125 successivamente normalizzati. La pratica corrente suggerisce di seguire i pazienti ogni 2 o 4 mesi per due anni. Per l’utilizzo a scopo prognostico del CA125 una concentrazione di 65 kU/L può essere un livello indicativo di discriminazione. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur CA 125 II è un immunodosaggio sandwich a due siti con la tecnica della chemiluminescenza diretta che utilizza due anticorpi murini monoclonali specifici per il CA 125. Il primo anticorpo è diretto verso il dominio antigenico M11 ed è marcato con estere di acridinio. Il secondo anticorpo è diretto verso il dominio antigenico OC 125 ed è marcato con fluoresceina. L'immunocomplesso formato con il CA 125 viene catturato con un anticorpo murino monoclonale antifluoresceina legato covalentemente a particelle paramagnetiche nella Fase Solida. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 1,85 (7,3%) alla concentrazione di 25,44 KU/L; ± 5,44 (8,5%) alla concentrazione di 64,28 KU/L; Dirigenti responsabili C. Cocco - B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento CA 125 lunedì 21 marzo 2016 KU/L Indiff. [<35] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 88 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CA 15.3 (ANTIGENE CARBOIDRATICO 15.3) Rilevanza clinica Il CA 15-3 è un antigene carboidratico ad alto peso molecolare appartenente alla famiglia delle mucine ed è un normale prodotto delle cellule del seno. I suoi livelli, spesso aumentano in presenza di un cancro in questa sede perchè l'antigene è codificato da un gene sovra espresso nel tumore mammario. La concentrazione di CA 15-3 è elevata circa nel 30% delle donne con cancro localizzato al seno e nel 50-90% delle donne con metastasi. Il Ca 15-3 non è un marcatore sufficientemente sensibile o specifico per essere utilizzato nello screening e nella diagnosi del tumore al seno. E' un indicatore di neoplasia che trova applicazione nella sorveglianza post-operatoria di pazienti senza evidenza di malattia e nel monitoraggio della terapia nella malattia in fase avanzata. Per il monitoraggio, le raccomandazioni della American Society of Clinical Pathology (ASCO, 2007) e della National Academy of Clinical Biochemistry (NACB, 2005) prevedono un utilizzo congiunto alla diagnostica per immagini e alla visita medica. Il CA-15.3 a volte viene usato per fornire informazioni aggiuntive riguardo le sedi di diffusione del cancro e per avere una idea delle sue dimensioni: nel tumore al seno con metastasi i livelli di CA 15-3 più elevati si osservano quando il cancro interessa ossa e/o fegato. Interpretazione Nella sorveglianza post operatoria dei pazienti senza evidenza di malattia non esiste un accordo unanime sulle modalità per definire un aumento di CA 15-3 clinicamente significativo. Secondo l' NACB un incremento del 25% è generalmente considerato significativo. Nel monitoraggio del trattamento terapeutico della malattia in fase avanzata, un aumento confermato di CA 15-3 può indicare progressione della malattia; richiede però una interpretazione prudente nelle prime 46 settimane dall'inizio della terapia a causa di un possibile aumento spurio del marcatore. Aumenti di CA 15-3 si osservano anche per altre condizioni oncologiche come ad esempio le neoplasie dell'endometrio, dell'utero, del polmone, del fegato, del pancreas. Aumenti moderati si rilevano anche per cause non oncologiche come ad esempio la cirrosi, le patologie mammarie benigne ed anche in alcuni individui apparentemente sani. Note: non esiste confrontabilità fra i risultati ottenuti con metodi di determinazione differenti: per una interpretazione corretta dell'andamento nel tempo dei valori, i risultati di CA 15-3 devono essere ottenuti con la medesima tecnica analitica. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur CA 15-3 è un immunodosaggio sandwich in due fasi, completamente automatizzato, che utilizza la tecnica della chemiluminescenza diretta. Il campione viene incubato simultaneamente con il Reagente Coniugato e con la Fase Solida per 20 minuti. Dopo l’incubazione, l’immunocomplesso viene lavato e il Reagente Lite viene aggiunto, incubato per altri 20 minuti e quindi nuovamente lavato. Esiste una relazione diretta tra la quantità di CA 15-3 presente nel campione del paziente e il numero di unità di luce relativa (RLU) rilevate dal sistema. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 1,97 (7,8%) alla concentrazione di 25,29 KU/L; ± 5,86 (10,4%) alla concentrazione di 56,20 KU/L; Dirigenti responsabili C. Cocco - B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 89 di 498 CA 15.3 KU/L Indiff. [<32] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CA 15-3 Rilevanza clinica L'antigene CA 15-3 è associato alla membrana di cellule del carcinoma mammmario e reagisce contro 2 diiversi Ab monoclonali presenti nella metodica di dosaggio. Grazie all'elevata sensibilità del marker, la determinazione del CA 15-3 è importante nel monitoraggio del tumore mammario e nella diagnosi di recidiva. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Immunodosaggio sandwich in chemiluminescenza. Si usano due Ab di topo diretti verso due differenti epitopi del 15-3. Un Ab è fissato alle particelle paramagnetiche della fase solida che vengono messe a contatto con i campioni, calibratori e controlli. Dopo incubazione e lavaggio si aggiune il secondo Ab coniugato con estere di acridionio. Dopo una seconda incubazione e lavaggio si aggiungono gli starter per la reazione di chemiluminescenza. Strumento Liaison Incertezza di Misura 13.2 % a 21 U/ml, 10.7 % a 61.3 U/ml e 9.3 a 111.5 U/ml Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-CA 15-3 lunedì 21 marzo 2016 U/mL Indiff. [inf. a 30] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 90 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CA 19.9 (Antigene carboidratico 19.9; GICA Gastro-Intes Rilevanza clinica Il CA 19-9 denominato anche GICA (Gastro-Intestinal Cancer Antigen) è un antigene glicolipidico identificato nel 1979 grazie ad un anticorpo monoclonale diretto contro cellule di cancro del colon-retto ed è stato proposto nel follow-up dei tumori pancreatici che possono presentare concentrazioni molto aumentate (>100000 KU/L). Il più importante gruppo "target" sono i pazienti con adeno-carcinoma del pancreas; la specificità clinica varia dal 72 al 90%, la sensibilità dipende dallo stadio e dalla estensione del tumore. Il CA 19-9 ha un valore limitato nella diagnosi e non è dimostrata una utilità nella prognosi e nel monitoraggio. In seguito a resezione chirurgica completa del tumore pancreatico, il CA 19-9 torna all’interno dell’intervallo di riferimento dopo 2-4 settimane; la comparsa di recidiva/metastasi può essere indicata precocemente (1-6 mesi). Cause non oncologiche di incremento: ittero, patologie benigne del tratto gastro-enterico, del pancreas, del fegato, della colecisti (anche in questi casi la concentrazione di CA 19-9 può arrivare a concentrazioni estremamente elevate (>100.000 KU). Interpretazione Una maggiore sensibilità diagnostica si ottiene quando un dosaggio per il CA 19-9 viene combinato con un'analisi di immagine, come l'ultrasonografia o la tomografia computerizzata (CT). L'eventuale successo della resezione del pancreas e la prognosi successiva all'intervento chirurgico possono essere valutati sulla base dei livelli di CA 19-9 nel siero. Se utilizzati in serie, i livelli di CA 19-9 sono in grado di prevedere la ricorrenza della malattia prima dei reperti radiografici o clinici. Il CA 19-9 può rilevare il cancro del dotto biliare, epatocellulare, gastrico, del colon, esofageo e non-gastrointestinale. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur CA 19-9 è un immunodosaggio sandwich in due fasi con la tecnica della chemiluminescenza diretta che utilizza un solo anticorpo monoclonale, 1116-NS-19-9, per la Fase Solida e per il Reagente Lite. Il campione e la Fase Solida vengono incubati a 37 °C per 7,5 minuti seguiti da una fase di lavaggio per rimuovere gli antigeni non legati in eccesso. Il Reagente Lite reagisce quindi con gli antigeni CA 19-9 legati alla Fase Solida per ulteriori 20 minuti di incubazione. Esiste una relazione diretta tra la concentrazione di CA 19-9 presente nel campione di un paziente e il numero di unità di luce relativa (RLU) rilevate dal sistema. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 6,03 (10,0%) alla concentrazione di 60,22 KU/L; ± 13,78 (7,3%) alla concentrazione di 189,63 KU/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento CA 19.9 lunedì 21 marzo 2016 KU/L Indiff. [<35] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 91 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Calcio Rilevanza clinica Oltre ad essere il principale catione della componente minerale ossea, il calcio svolge un ruolo vitale in molte funzioni dell'organismo. Il 50% circa del calcio plasmatico è presente in forma ionizzata e costituisce la frazione biologicamente attiva; il rimanente 50% è legato alle proteine (45% all'albumina) (e, in misura minore, ad anioni. In caso di aumentata introduzione con la dieta solamente il 6% del carico di calcio appare nelle urine (con ampia variabilità individuale); questo è dovuto al fatto che l’aumento dell’assorbimento intestinale del calcio è piccolo rispetto al carico orale. Pertanto l’aumentata introduzione di calcio con la dieta ha un impatto modesto sull’escrezione renale. Le ipercalciurie possono essere di tipo assorbitivo (aumento dell’assorbimento intestinale del calcio ) o riassorbitivo (aumentata mobilizzazione del calcio osseo). Interpretazione Le principali cause di aumento della calcemia sono le neoplasie maligne, l'iperparatiroidismo, le iatrogene, la sarcoidosi e tutte le condizioni associate ad iperproteinemia (in questo caso il calcio totale è aumentato ma la frazione libera no).La diminuzione della calcemia può essere causata da ipoparatiroidismo, insufficienza renale cronica, deficit di vitamina D, malassorbimento, pancreatite e condizioni associate ad ipoalbuminemia o ipoproteinemia: in questi casi è utile la determinazione del calcio ionizzato. Livelli di calcio inferiori a 1.6 mmol/L possono causare tetania e convulsioni; valori superiori a 3.3 mmol/L possono comportare ridotta attività neuromuscolare, particolarmente pericolosa a livello miocardico, aritmie cardiache e letargia. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo ortocresolftaleina La determinazione del Calcio si basa sul metodo ortocresolftaleina complessone. Gli ioni calcio reagiscono con la o-cresolftaleina-complessone in ambiente alcalino formando un complesso color porpora. Le interferenze da magnesio e da ferro vengono eliminate tramite l'aggiunta di 8-Idrossichinolina. La formazione del complesso colorato è direttamente proporzionale alla concentrazione di calcio nel campione e viene misurata fotometricamente. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,074 (4,9%) alla concentrazione di 1,50 mmol/L; ± 0,13 (4,4%) alla concentrazione di 3,14 mmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Calcio lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [2,10 - 2,60] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [8,4 - 10,4] Pagina 92 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CALCIO IONIZZATO Rilevanza clinica Rappresenta la frazione del calcio non legata alle proteine, quella attiva. E' preferibile alla determinazione del calcio totale in condizioni di disprotidemia , insufficienza renale, neonati, ipercalcemia maligna. Una stima approssimativa del calcio ionizzato a partire dal calcio totale si può ottenere nel seguente modo: calcio totele (mmol/L) - 0.025 x albumina (g/L) + 1 Interpretazione Vedi calcio Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore - Siringa eparinata Metodo Elettrodo ionoselettivo Strumento GEM Premier 4000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili M.Negri Telefono (045-812) 2154-2857 Intervalli di riferimento Calcio ionizzato pH emogas lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [1,10 - 1,35] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [4.4 - 5.4] Pagina 93 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Calcio U 24h Rilevanza clinica In caso di aumentata introduzione con la dieta solamente il 6% del carico di calcio appare nelle urine (con ampia variabilità individuale); questo è dovuto al fatto che l’aumento dell’assorbimento intestinale del calcio è piccolo rispetto al carico orale. Pertanto l’aumentata introduzione di calcio con la dieta ha un impatto modesto sull’escrezione renale. Le ipercalciurie possono essere di tipo assorbitivo (aumento dell’assorbimento intestinale del calcio ) o riassorbitivo (aumentata mobilizzazione del calcio osseo). Interpretazione Urine calcium levels will reflect dietary intake. In an average adult urine sample collected over 24 hours, 100-250 mg of calcium (15-20 mmol) is expected. For those on low-calcium diets 50-150 mg/day is expected, while those on a calcium-free diet will have 5–40 mg/day.[2] It is also important to note that calcium excretion (CE) is heavily influenced by sodium excretion. Low-sodium diets tend to decrease CE and vice versa. Some drugs can decrease urine calcium, including thiazide diuretics, benzothiadiazide diuretics (like chlorthalidone), and estrogen. Decreased urine calcium is also seen in hypoparathyroidism, pseudohypoparathyroidism (a lack of response to PTH rather than decreased secretion of PTH), rickets, hypothyroidism, steatorrhea, and nephrosis. Another cause of low urine calcium is familial hypocalciuric hypercalcemia (FHH), also known as familial benign hypercalcemia.Any disease causing increases in serum calcium can lead to increases in urine calcium. In addition to hyperparathyroidism, other diseases include multiple myeloma (or any osteolytic neoplasm), osteoporosis, vitamin D overdose, renal tubular acidosis, hyperthyroidism, Paget's disease, and sarcoidosis. Drugs containing calcium (such as some antacids) and calcium supplements can lead to direct increases in urine calcium. The diuretic spironolactone can also cause increases in urine calcium since it is given as a calcium salt and appears to decrease tubule reabsorption of calcium. Androgens such as nandrolone and treatment with growth hormone can also cause increases in urine calcium. Acetazolamide and systemic corticosteroids are also associated with increased CE. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Acidificare con HCl . Indicare diuresi e durata della raccolta. - U24h + HCl Tappo giallo Metodo LIS (calcolo) Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Calcio U 24/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L Calcio U 24h calcolo mmol/24 h Indiff. [1,50 - 8,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/24h Diuresi mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Calcio U 24 h calcolo per ore diverse da 24 Ore raccolta urine lunedì 21 marzo 2016 ore [60 - 321] Pagina 94 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Calcio urine 2a minzione Le ipercalciurie possono essere di tipo assorbitivo (aumento dell’assorbimento intestinale del calcio ) o riassorbitivo (aumentata mobilizzazione del calcio osseo). Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore - U estemporanee Tappo Giallo Metodo Vedi calcio Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Calcio mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L Calcio U 2a minzione mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L lunedì 21 marzo 2016 Pagina 95 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Calcio/Creatinina urine 2a minz. Rilevanza clinica Oltre ad essere il principale catione della componente minerale ossea, il calcio svolge un ruolo vitale in molte funzioni dell'organismo. Il 50% circa del calcio plasmatico è presente in forma ionizzata e costituisce la frazione biologicamente attiva; il rimanente 50% è legato alle proteine e, in misura minore, ad anioni. In caso di aumentata introduzione con la dieta solamente il 6% del carico di calcio appare nelle urine (con ampia variabilità individuale); questo è dovuto al fatto che l’aumento dell’assorbimento intestinale del calcio è piccolo rispetto al carico orale. Pertanto l’aumentata introduzione di calcio con la dieta ha un impatto modesto sull’escrezione renale. Le ipercalciurie possono essere di tipo assorbitivo (aumento dell’assorbimento intestinale del calcio ) o riassorbitivo (aumentata mobilizzazione del calcio osseo). Interpretazione Le principali cause di aumento della calcemia sono le neoplasie maligne, l'iperparatiroidismo, le iatrogene, la sarcoidosi e tutte le condizioni associate ad iperproteinemia (in questo caso il calcio totale è aumentato ma la frazione libera no).La diminuzione della calcemia può essere causata da ipoparatiroidismo, insufficienza renale cronica, deficit di vitamina D, malassorbimento, pancreatite e condizioni associate ad ipoalbuminemia o ipoproteinemia: in questi casi è utile la determinazione del calcio ionizzato. Livelli di calcio inferiori a 1.6 mmol/L possono causare tetania e convulsioni; valori superiori a 3.3 mmol/L possono comportare ridotta attività neuromuscolare, particolarmente pericolosa a livello miocardico, aritmie cardiache e letargia. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - U estemporanee Tappo Giallo Metodo LIS (calcolo) Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Rapporto calcio/creatinina mmol/m mol Indiff. [<0.57] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/g Calcio U2minz calcolato per Ca/crea mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L Creatinina U2minz calcolata per calcio/crea µmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/L lunedì 21 marzo 2016 [< 213] Pagina 96 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Calcitonina Rilevanza clinica Il significato fisiologico della calcitonina e' incerto ma ha un modesto effetto sull'abbassamento del calcio e del fosforo. Livelli elevati si incontrano in molte patologie, soprattutto nel carcinoma medullare della tiroide.Elevazioni possono essere rilevate anche in concomitanza con iperparatiroidismo,ipergastrinemia, disordini renali ed infiammazioni croniche Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza a due siti in fase solida Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 6.0% Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-CALCITONINA ng/L F [inf. a 8] 00 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G pmol/L [inf. a 2,3] valori per adulti S-CALCITONINA ng/L F [inf. a 8] 17 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pmol/L [inf. a 2,3] S-CALCITONINA ng/L M [inf. a 11] 00 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G pmol/L [inf. a 3,2] valori per adulti S-CALCITONINA ng/L M [inf. a 11] 17 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pmol/L [inf. a 3,2] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 97 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Calcoli urinari Rilevanza clinica Si dà il nome di calcolo a qualsiasi concrezione solida che si formi in determinate sedi (generalmente entro dotti ghiandolari o nel lume di organi cavi). La formazione dei calcoli avviene per ragioni complesse che causano la precipitazione e poi l’aggregazione di sostanze prima disciolte nei relativi secreti. La causa del fenomeno non è sempre chiara, ma è certo che la loro formazione è favorita dal ristagno del secreto ghiandolare e da processi infiammatori e infettivi. L’accrescimento dei calcoli non è di solito continuo, ma avviene spesso in episodi successivi all' interno delle concrezioni più grosse si può notare una tipica struttura striata, conseguenza delle successive deposizioni concentriche di materiale). In seguito ad una colica i calcoli possono essere emessi all’esterno e resi quindi disponibili all’esame del laboratorio; in altri casi possono essere estratti solo in corso di intervento chirurgico. La composizione chimica dei calcoli può essere utile per suggerire correzioni nella dieta in soggetti che abbiano avuto manifestazioni cliniche di calcolosi. La soprasaturazione delle urine con ossalato, fosfato, acido urico e calcio può portare alla formazione di calcoli, a seconda del pH urinario. I calcoli sono molto frequenti nell’iperparatiroidismo, dato che l’escrezione di calcio in questa situazione è elevata. Va tenuto presente, tuttavia, che una maggiore assunzione di calcio nella dieta riduce il rischio di nefrolitiasi (probabilmente per un maggior legame con l’ossalato). Nelle casistiche riportate in letteratura, l’ossalato di calcio o il composto formato da ossalato e fosfato di calcio si trovano molto spesso nei calcoli (80-84%). Dopo questi, i più comuni costituenti sono il fosfato di calcio, il fosfato ammonio magnesiaco e l’acido urico (da 3 a 10% ognuno), seguiti dalla cistina Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Vasetto tappo a vite Metodo Determinazione semiquantitativa dei principali componenti dei calcoli urinari. Strumento ADVIA 2120i Incertezza di Misura Dirigenti responsabili B.Capizzi Telefono (045-812) 3209 Intervalli di riferimento Ossalato di calcio calcoli % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Fosfato di calcio calcoli % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Fosfato d'ammonio magnesiaco calcoli % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Urato d'ammonio calcoli % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Acido urico calcoli % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Cistina calcoli % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 98 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Capacità emostatica piastrinica (PF100) Rilevanza clinica Indice funzionalità piastrinica e di efficacia ASA Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi. No assunzione FANS per 9 giorni - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Simulazione in vitro di adesione ed aggregazione piastrinica a seguito di un danno vascolare. Strumento PFA 100 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Collagene ADP secondi Indiff. [inf.a 110] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Collagene Epinefrina secondi Indiff. [inf. a 140] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 99 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CARBAMAZEPINA Rilevanza clinica La carbamazepina è un farmaco anticonvulsivo, che si utilizza particolarmente nel trattamento della nevralgia del trigemino,1 in tutte le forme di epilessia parziale, negli attacchi tonici e clonici generalizzati e nelle crisi convulsive semplici e complesse Interpretazione Il monitoraggio del livello di carbamazepina, insieme ad altre informazioni cliniche, offre ai medici un efficace aiuto per lo schema di dosaggio;in tal modo si ottiene un effetto terapeutico ottimale, evitando livelli del farmaco sia subterapeutici che tossici Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Il test ONLINE TDM Carbamazepine è un test immunologico in fase omogenea, di agglutinazione con microparticelle. Si tratta di un sistema a due reattivi impiegato per la determinazione della carbamazepina nel siero. L’interazione cinetica delle microparticelle (KIMS) viene misurata utilizzando analizzatori automatici. Con questo metodo, l’aptene del farmaco biotinilato serve come sito di legame 1) per l’anticorpo anti-carbamazepina e 2) per i granuli di lattice rivestiti di streptavidina. Tra l’aptene e la carbamazepina libera nel campione di siero si svolge una reazione di competizione per una quantità limitata di anticorpo specifico anti-carbamazepina. La diminuzione del segnale apparente è proporzionale alla quantità di farmaco presente nel campione Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-CARBAMAZEPINA lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. [4,00 - 12,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G umol/L [16,92 - 50,76] intervallo terapeutico Pagina 100 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CARBOSSIEMOGLOBINA La carbossiemoglobina è un’emoglobina non funzionale prodotta dal contatto dell’emoglobina con il monossido di carbonio (CO), gas derivante dalla combustione incompleta. Poichè l'affinità dell'emoglobina per questo gas è 200 volte superiore rispetto all'ossigeno, la presenza nell'aria di quantità anche piccole di CO conduce alla formazione di carbossiemoglobina. I segni di intossicazione da CO non sono caratteristici; essi possono comparire già per livelli di HbCO inferiori al 20% e manifestarsi con alterazioni a livello del sistema nervoso centrale (cefalea, irritabilità, confusione e stordimento), dell'apparato gastroenterico (nausea e vomito), del cuore (angina e aritmie), della vista e altro. Concentrazioni di HbCO del 50-80% possono determinare insufficienza respiratoria, convulsioni, coma e morte. La terapia dell'avvelenamento da CO si avvale della somministrazione di ossigeno, eventualmente in condizioni iperbariche; possono anche essere necessarie trasfusioni di sangue. Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore - Siringa eparinata 4°C Metodo La carbossiemoglobina è determinata fotometricamente. Strumento GEM Premier 4000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili M.Negri Telefono (045-812) 2154-2857 Intervalli di riferimento Carbossi Hb lunedì 21 marzo 2016 % Indiff. [<2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 101 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Carbossiemoglobina Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore - Siringa Epar. 2 mL Metodo GEM Premier 4000 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento SgCARBOSSIEMOGLO BINA lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [inf. a 2,0] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 102 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CARIOTIPO DA SANGUE PERIFERICO NON STIMOLA Rilevanza clinica Ricerca di anomalie citogenetiche acquisite nelle malattie oncoematologiche su sangue periferico Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Compilare modulo MU GEN 09. Accesso libero lun-gio, previo accordo venerdì - Na - Eparina Lab GENETICA 3 mL Metodo Strumento Microscopio Incertezza di Misura Dirigenti responsabili F.Aprili Telefono (045-812) 4512 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 103 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CARIOTIPO liquido amniotico Rilevanza clinica Ricerca anomalie citogenetiche su liquido amniotico con indicazione di età materna avanzata, anomalie fetali ecoevidenziate o test combinato suggestivo. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Prenotazione obbligatoria previa consulenza genetica prenatale - Cont. Falcon GENETICA 15 mL Metodo Microscopio Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Chiaffoni Telefono (045-812) 4512 Intervalli di riferimento CARIO LA QUANTITA' lunedì 21 marzo 2016 mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 104 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CARIOTIPO MIDOLLO Rilevanza clinica Ricerca di anomalie citogenetiche acquisite nelle malattie oncoematologiche su sangue midollare Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Compilare modulo MU GEN 09. Accesso libero lun-gio, previo accordo venerdì - Na - Eparina Lab GENETICA 3 mL Metodo Strumento Microscopio Incertezza di Misura Dirigenti responsabili F.Aprili - E.Meneghelli Telefono (045-812) 4512 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 105 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA CARIOTIPO SANGUE FUNICOLO Rilevanza clinica Ricerca anomalie citogenetiche nel materiale abortivo nella poliabortività Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Compilare modulo MU GEN 15 - Na - Eparina Lab GENETICA 3 mL Metodo Strumento Microscopio Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Chiaffoni Telefono (045-812) 4512 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 106 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Cariotipo sangue periferico Rilevanza clinica Il cariotipo da sangue periferico è indicato in: - presenza di un fenotipo riconducibile ad una sindrome cromosomica nota; - presenza di difetti congeniti e/o ritardo mentale; - presenza di ritardo di accrescimento; - soggetti con sospetto clinico di sindrome da microdelezione/microduplicazione; - soggetti con genitali ambigui; - genitori o familiari di un soggetto con anomalie cromosomiche; - genitori di soggetti malformati o con sospetta sindrome cromosomica, deceduti senza diagnosi; - genitori con feto portatore di un riarrangiamento cromosomico; - coppie con poliabortività (dal terzo aborto spontanei); - coppie con infertilità a causa non nota; - femmine con amenorrea primaria, secondaria o menopausa precoce; - decessi perinatali in presenza di dimorfismi o malformazioni; Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Prenotazione obbligatoria. Compilare modulo MU GEN 04 - Na - Eparina Lab GENETICA 3 mL Metodo Coltura a 96 ore di linfociti T stimolati con PHA e aggiunta di BrdU per allungamento Strumento Microscopio Incertezza di Misura NA Dirigenti responsabili E.Meneghelli, G Chiaffoni, F. Aprili Telefono (045-812) 4512 Intervalli di riferimento GIORNO REFERTAZIONE Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ANNO REFERTAZIONE Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 107 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA CARIOTIPO VILLI CORIALI Rilevanza clinica Ricerca anomalie citogenetiche nel materiale abortivo nella poliabortività Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Compilare modulo MU GEN 15 - Cont. Falcon GENETICA 15 mL Metodo Strumento Microscopio Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Chiaffoni Telefono (045-812) 4512 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 108 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Catecolamine (Adrenalina) Rilevanza clinica L'indicazione principale delle catecolamine plasmatiche è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori neuroendocrini Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore In ghiaccio - K2 EDTA VIOLA 6 mL GHIACCIO Metodo dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa C18 con lettura mediante rivelatore fluorimetrico, dopo purificazione con microcolonna contenente allumina. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento P-ADRENALINA lunedì 21 marzo 2016 pmol/L Indiff. [inf. a 600] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pg/mL [inf. a 109] (adulti a riposo per 30 min.) Pagina 109 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Catecolamine (Dopamina) Rilevanza clinica L'indicazione principale delle catecolamine plasmatiche è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori neuroendocrini Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore In ghiaccio - K2 EDTA VIOLA 6 mL GHIACCIO Metodo dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa C18 con lettura mediante rivelatore fluorimetrico, dopo purificazione con microcolonna contenente allumina. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento P-DOPAMINA lunedì 21 marzo 2016 pmol/L Indiff. [inf. a 327] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pg/mL [inf. a 50] (adulti a riposo per 30 min.) Pagina 110 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Catecolamine (Noradrenalina) Rilevanza clinica L'indicazione principale delle catecolamine plasmatiche è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori neuroendocrini Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore In ghiaccio - K2 EDTA VIOLA 6 mL GHIACCIO Metodo dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa C18 con lettura mediante rivelatore fluorimetrico, dopo purificazione con microcolonna contenente allumina. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento P-NORADRENALINA lunedì 21 marzo 2016 pmol/L Indiff. [591 - 3250] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pg/mL [100 - 549] (adulti a riposo per 30 min.) Pagina 111 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Catene leggere libere sieriche; (catene leggere libere ka La misura delle catene leggere libere (FLC) è entrata nella clinica per la gestione dei soggetti con Componente Monoclonale (M.C.), nonostante sussistano ancora problemi metodologici. L'International Myeloma Working Group Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Strumento Immage 800 Incertezza di Misura ± 3,85 (18,5%) alla concentrazione di 20,5; Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento Catene libere kappa mg/L Indiff. [3,3 - 19,4] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Catene libere lambda mg/L Indiff. [5,7 - 26,3] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Indiff. [0,30 - 1,20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Rapporto kappa/lambda lunedì 21 marzo 2016 Pagina 112 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CEA - Antigene carcinoembrionario Rilevanza clinica Il CEA è una glicoproteina che è stata isolata inizialmente nel tumore del colon. Elevate concentrazioni si trovano anche in pazienti con tumore del polmone e della mammmella. Interpretazione La determinazione dei livelli di CEA, in combinazione con altri marcatori, è importante nella diagnosi precoce di recidiva e nel monitoraggio della terapia di tumori solidi. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Il CEA presente in campioni, calibratori, controlli si lega ad Ab monoclonali adesi a particelle paramagnetiche. Dopo incubazione e lavaggio si aggiune un secondo Ab monoclonale marcato con isoluminolo. Dopo ulteriore incubazione e lavaggio si aggiungono i reagenti che fanno partire una reazione di chemiluminescenza e il segnale luminoso misurato è direttamente proporzionale alla concentrazione di CEA nel campione. Strumento Liaison Incertezza di Misura 7.3 % a 2.8 ug/L, 7.8 % a 23.7 e 7.4 % a82 ug/L Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-CEA lunedì 21 marzo 2016 ng/mL Indiff. [inf.a 5,0] aumenta nei fumatori 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 113 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CEA Antigene carcinoembrionale (CEA) Rilevanza clinica CEA è una glicoproteina e costituisce un normale componente della mucosa colonrettale; si trova anche in altri epiteli come l’epitelio vaginale e tessuti ghiandolari. Nella mucosa colonrettale il CEA aumenta fra l’ottava e la sedicesima settimana di gestazione e successivamente rimane costante. La determinazione del CEA trova indicazione nei pazienti con cancro del colon-retto. E’ un parametro che non deve essere utilizzato nello screening ma che può essere utile nella stadiazione e nella programmazione dell’intervento (determinazione prima dell’intervento). Sono stati rilevati livelli aumentati di CEA nel siero di individui con cancro colorettale e in pazienti con altre patologie maligne incluso cancro del tratto gastrointestinale, del seno, dei polmoni, delle ovaie, della prostata, del fegato e del pancreas. Livelli elevati di CEA nel siero sono stati altresì rilevati in pazienti con patologie non maligne, in particolare pazienti anziani o fumatori. I livelli CEA non sono utili nello screening della popolazione in generale ai fini della rilevazione di tumori non rilevati. I livelli seriali di CEA sono utili per il monitoraggio nel corso della malattia. I livelli seriali di CEA sono anche utili nella determinazione dell'efficacia di trattamenti chemioterapici o radioterapici. Interpretazione Prognosi: dopo una resezione completa la concentrazione di CEA ritorna al normale entro 6 settimane; il permanere di una concentrazione elevata post-intervento rappresenta un indicatore prognostico negativo. Monitoraggio dopo il trattamento: la determinazione del CEA rappresenta un modo adeguato per individuare metastasi in pazienti sottoposti a resezione del cancro del colon; la determinazione dovrebbe essere effettuata ogni 2-3 mesi per 2 anni. Monitoraggio dopo il trattamento per malattia con metastasi: la riduzione della concentrazione di CEA dopo trattamento chemioterapico indica una risposta ed è associata con una maggiore sopravvivenza rispetto ai pazienti in cui il CEA non diminuisce. Concentrazioni aumentate di CEA in almeno due occasioni in corso di terapia, indicano la progressione della malattia e suggeriscono l’interruzione della terapia anche in assenza di dati radiologici di conferma. Principali cause non oncologiche di incremento: patologia infiammatoria del fegato, cirrosi epatica, pancreatite, infiammazione intestinale, patologia infiammatoria del polmone. In generale le concentrazioni non eccedono 20 ug/L. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità in particolare. - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur CEA è un immunodosaggio a due siti (sandwich) che utilizza la tecnica della chemiluminescenza diretta e che utilizza quantitativi costanti di due anticorpi. Ilprimo anticorpo, nel Reagente Lite, è un anticorpo policlonale di coniglio anti-CEA purificato marcato con estere di acridinio. Il secondo anticorpo, nella Fase Solida, è un anticorpo monoclonale murino anti-CEA legato covalentemente a particelle paramagnetiche. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 0,37 (16,7%) alla concentrazione di 2,26 µg/L; ± 1,55 (7,3%) alla concentrazione di 21,27 µg/L; ± 3,79 (7,6%) alla concentrazione di 49,81 µg/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 114 di 498 Antigene Carcinoembrionale (CEA) ug/L Indiff. [ <4,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Ceruloplasmina La ceruloplasmina (CER) è una proteina di trasporto che veicola il rame, è anche una proteina della fase acuta la cui sintesi aumenta nel corso della risposta dell’organismo agli stimoli flogistici. Agisce anche come antiossidante ed è un regolatore dello stato redox dell’organismo. La proteina viene misurata nei disturbi del metabolismo del rame; in particolare nel “morbo di Wilson”, patologia nella quale per un difetto genetico della sintesi della proteina, il trasporto del rame è gravemente compromesso e la concentrazione sierica della proteina è molto diminuita. La concentrazione aumenta nelle flogosi, in gravidanza e in corso di trattamento con contraccettivi orali (la sintesi della proteina è stimolata dagli estrogeni). Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Metodo immunonefelometrico cinetico (1): Una soluzione diluita di antigene viene messa in contatto, in una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico; viene quindi misurato l’aumento della luce diffusa dalle particelle (immunocomplessi) in soluzione. Strumento campo da inserire Incertezza di Misura ± 0.016 (12.2%) alla concentrazione di 0.13 g/L; 0.052 (10.4%) alla concentrazione di 0.50 g/L Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento Creuloplasmina lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. [0,2 - 6,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 115 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CHE (Colinesterasi) Rilevanza clinica La colinesterasi sierica serve come indicatore di possibile avvelenamento da insetticidi. Viene misurata come indice della funzionalità epatica. Nell’ambito dello screening preoperatorio, la colinesterasi viene utilizzata per individuare i pazienti con forme atipiche dell’enzima, in modo da evitare apnee prolungate causate da una lenta eliminazione delle sostanze muscolo-rilassanti. Interpretazione Si riscontrano livelli ridotti della colinesterasi in caso di intossicazione da composti organofosforici, di epatite, di cirrosi, di infarto miocardico,di infezioni acute e di fenotipi atipici dell’enzima La determinazione dell’attività colinesterasica plasmatica ha tre principali indicazioni cliniche: 1) come indice della capacità protidosintetica del fegato (purtroppo l’ampia variabilità dei valori di riferimento la rende poco utile se non si conoscono i livelli basali del paziente); 2) nello screening preoperatorio per individuare i pazienti con difetto quantitativo o qualitativo di attività colinesterasica e conseguente ridotta capacità di idrolizzare la succinilcolina: farmaco miorilassante utilizzato durante l’anestesia e la cui ritardata idrolisi determina una pericolosa apnea post-intervento (vedi scheda “Numero di Dibucaina”); 3) nella diagnosi e nel monitoraggio delle intossicazioni da pesticidi contenenti esteri organofosforici. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test colorimetrico . La colinesterasi catalizza l’idrolisi della butirriltiocolina in tiocolina e butirrato. La tiocolina istantaneamente riduce l’esacianoferrato (III) giallo all’esacianoferrato (II) pressoché incolore. Tale riduzione di colore può essere misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 235,0 (4,0%) alla concentrazione di 5821,68 U/L; ± 222,11 (3,9 %) alla concentrazione di 5751,96 U/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Colinesterasi lunedì 21 marzo 2016 U/L Indiff. [5000 - 17000] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 116 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CHE-D ( DIBUCAINA, COLINESTERASI DIBUCAINA ) Rilevanza clinica La colinesterasi sierica serve come indicatore di possibile avvelenamento da insetticidi. Viene misurata come indice della funzionalità epatica. Nell’ambito dello screening preoperatorio, la colinesterasi viene utilizzata per individuare i pazienti con forme atipiche dell’enzima, in modo da evitare apnee prolungate causate da una lenta eliminazione delle sostanze muscolo-rilassanti. Interpretazione Sono state descritte almeno 6 diverse varianti genetiche della colinesterasi sierica (A, F, J, K, S e U). Il fenotipo normale e più diffuso viene indicato con U. Le forme atipiche A, F ed S vengono distinte in base ad un’alta resistenza all’inibizione dalla dibucaina (A), ad un’aumentata resistenza all’inibizione dal fluoruro (F) e ad una totale assenza di attività catalitica (S).In tali casi, l’anestesia con succinildicolina deve essere evitata. Per caratterizzare completamente le varianti della colinesterasi, occorre misurare l’attività della colinesterasi totale nel siero e determinare il numero di dibucaina e quello di fluoruro. Il numero di dibucaina corrisponde alla percentuale di inibizione dell’attività dell’enzima in presenza di una concentrazione standard di dibucaina.Si riscontrano livelli ridotti della colinesterasi in caso di intossicazione da composti organofosforici, di epatite, di cirrosi, di infarto miocardico,di infezioni acute e di fenotipi atipici dell’enzima. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test colorimetrico.La colinesterasi catalizza l’idrolisi della butirriltiocolina in tiocolina e butirrato. La tiocolina istantaneamente riduce l’esacianoferrato (III) giallo all’esacianoferrato (II) pressoché incolore. Tale riduzione di colore può essere misurata fotometricamente. Per determinare il numero di dibucaina (ND), l’attività della colinesterasi viene misurata con e senza la dibucaina quale inibitore dell’enzima. Il numero di dibucaina viene calcolato nel modo seguente: attività della CHE con inibitore ND = 100 –attività della CHE senza inibitorex 100 Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-CHE DIBUCAINA % lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [sup. a 70] ( eterozigoti: 30 70 ) 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 117 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Ciclosporina valle Rilevanza clinica SANDIMMUN, SANDIMMUN NEORAL La ciclosporina A è un undecapeptide ciclico di origine fungina che, nell’uomo, si lega ad una proteina attivatoria di una classe di linfociti T bloccandone la funzione. Questo effetto inibitorio conferisce alla ciclosporina una potente attività soppressiva dell’immunità cellulo-mediata, che è la funzione immunologica maggiormente implicata nel rigetto di un organo trapiantato. Il trattamento con ciclosporina è efficace in vari tipi di trapianto d’organo e può essere utile anche nella terapia di malattie autoimmunitarie. Viene metabolizzata a livello epatico , particolarmente attraverso il sistema el citocromo P-450, per cui sostanze che agiscono su tale complesso possono modificare la concentrazione del farmaco.Medicinali che diminuiscono le concentrazioni di ciclosporina: barbiturici, carbamazepina, fenitoina, nafcillina, sulfadimidina e.v., rifampicina, octreotide, probucolo, orlistat, hypericum perforatum , ticlopidina, sulfinpirazone, terbinafina. Medicinali che aumentano le concentrazioni di ciclosporina: antibiotici macrolidici, ketoconazolo, fluconazolo, itraconazolo, diltiazem, nicardipina, verapamil, metoclopramide, contraccettivi orali, danazolo, metilprednisolone, allopurinolo, amiodarone, acido colico e derivati, inibitori della proteasi, imatinib. Il succo di pompelmo aumenta la biodisponibilità delle formulazioni orali. La somministrazione concomitante di ciclosporina aumenta in modo significativo i livelli ematici di everolimus edi sirolimus Interpretazione Il farmaco ha un basso indice terapeutico e pertanto manifestazioni di nefro- ed epatotossicità possono comparire già a livelli ematici del farmaco solo di poco superiori rispetto ai livelli terapeutici (rispettivamente 250 e 1000 ug/L). L’intervallo terapeutico si riferisce alla condizione di steady-state che si rileva mediante un prelievo eseguito prima della somministrazione del farmaco); in talune condizioni può essere utile una determinazione su prelievo eseguito esattamente due ore dopo la somministrazione del farmaco.Il range terapeutico è variabile in base alla situazione clinica e alle eventuali terapie concomitanti. Esiste correlazione tra i vari metodi di misura del farmaco ma i risultati possono talora essere discordanti, è quindi opportuno monitorare un paziente sempre con lo stesso metodo. Può risentire della presenza di ab eterofili o anticorpi verso la beta galattosidasi. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Indicare posologia e ore dall'ultima somministrazione. - Tappo viola 4 mL Metodo Si utilizza un metodo immunoenzimatico (ACMIA); Il pretrattamento (lisi eritrociti ) viene svolto dallo strumento. La ciclosporina del campione viene miscelata con un reattivo contenente ciclosporina coniugata con particelle magnetiche di CrO2 e con un anticorpo monoclonale di topo anti CSA coniugato con l’enzima b-galattosidasi. Le due ciclosporine competeranno per i siti anticorpali. Le particelle CrO2 sono separate magneticamente. Il surnatante viene trasferito nella cuvetta di reazione cui si aggiunge il substrato cromogeno rosso-clorofenolo--D-galattopiranoside che viene idrolizzato dall’enzima del complesso anticorpo/enzima/ciclosporina con liberazione di rossoclorofenolo che viene determinato fotometricamente mediante una tecnica bicromatica in cinetica. Strumento Dimension EXL Incertezza di Misura ±10,50 (13,4 %) alla concentrazione di 78.62 µg/L; ±22,88 (11,3 %) alla concentrazione di 203,33µg/L; ±40,25 (11,6 %) alla concentrazione di 348,07µg/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 118 di 498 Ciclosporina µg/L Indiff. [25 - 300] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [20 - 249] (int. terapeutico indicativo) IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Cistatina C Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo campo da inserire Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento CistatinaC lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. [0,50 - 1,50] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 119 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Citrato U 24h (Acido citrico U 24h) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - U 24 Tappo Giallo Metodo Colorimetrico. Citrato liasi.Lettura a punto finale a 340nm Strumento Dimension EXL Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Diuresi mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Citrato Urine 24h/L mg/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Citrato Urine 24h calcolo mg/24h Indiff. [320 - 1240] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Ore raccolta urine ore Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 120 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CK (Creatina chinasi) Rilevanza clinica Livelli elevati di CK nel siero si riscontrano in caso di patologie dei muscoli scheletrici, in particolare della distrofia muscolare. La frazione CK-MB si trova soprattutto nel tessuto miocardico, e in genere la sua presenza viene rilevata entro le 48 ore dall’insorgenza dell’infarto miocardico. L’uso della CK totale e della CK-MB nella diagnosi dell’infarto miocardico costituisce l’applicazione singola più importante della misurazione della CK in chimica clinica.Inoltre, l’attività della CK nel siero risulta elevata dopo ischemia cerebrale,patologie cerebrovascolari in fase acuta e lesioni alla testa. Interpretazione La CK può risultare fortemente aumentata in corso di miopatie traumatiche, degenerative, iatrogene e ischemiche (ad es. infarto del miocardio). Nelle lesioni traumatiche estese, nelle miodistrofie gravi e nelle rabdomiolisi iatrogene (per es. da statine), i livelli di P-CK possono superare anche di oltre 200 volte il limite superiore di riferimento (10 000 U/L è un valore indicativo di danno muscolare tale da provocare danno renale) . Aumenti meno marcati possono essere associati a esercizio fisico intenso, convulsioni, cardioversione elettrica, alcolismo, uso di cocaina, mixedema, iperpiressia, iniezioni intramuscolari e nelle donne portatrici di miodistrofia di Duchenne. Nelle malattie muscolari ad origine neurogena (sclerosi multipla, miastenia) il CK è di solito normale. Bassi livelli di CK possono essere riscontrati in gravidanza, nell'ipertiroidismo e nelle condizioni associate a riduzione della massa muscolare.Nei neonati si riscontra un valore più elevato nei primi gg di vita (oltre 500 U/L). Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test UVLa velocità di formazione dell’NADPH è direttamente proporzionale all’attività catalitica della CK. Viene determinata misurando l’aumento dell’assorbanza.Vengono formate quantità equimolari di NADPH e di ATP alla stessa velocità. La velocità di formazione di NADPH, misurata otometricamente,è direttamente proporzionale all’attività della CK. Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 6,63 (4,1%) alla concentrazione di 162,32 U/L; ± 19,09 (3,6%) alla concentrazione di 529,33 U/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento CK U/L F [25 - 280] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G CK U/L F [25 - 190] 01 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G CK U/L F [30 - 200] 15 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G CK U/L M [25 - 280] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G CK U/L M [25 - 280] 01 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G CK U/L M [40 - 300] 15 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 121 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CK (Creatina chinasi) Rilevanza clinica La CK (creatin chinasi o CPK creatin fosfochinasi) è un enzima del metabolismo muscolare presente in grandi quantità nel muscolo striato scheletrico e cardiaco. Viene utilizzato in diagnostica come indice sensibile, specifico e precoce di citolisi muscolare. La attività CK totale misurabile nel soggetto sano è dovuta principalmente all'isoenzima MM (muscolo scheletrico) e solo in piccola parte all'isoenzima MB (miocardio e muscolo scheletrico) e BB (ubiquitario), non misurabile la subunità mitocondriale (ubiquitaria). Interpretazione La CK può risultare fortemente aumentata in corso di miopatie traumatiche, degenerative, iatrogene e ischemiche (ad es. infarto del miocardio). Nelle lesioni traumatiche estese, nelle miodistrofie gravi e nelle rabdomiolisi iatrogene (per es. da statine), i livelli di P-CK possono superare anche di oltre 200 volte il limite superiore di riferimento (10 000 U/L è un valore indicativo di danno muscolare tale da provocare danno renale) . Aumenti meno marcati possono essere associati a esercizio fisico intenso, convulsioni, cardioversione elettrica, alcolismo, uso di cocaina, mixedema, iperpiressia, iniezioni intramuscolari e nelle donne portatrici di miodistrofia di Duchenne. Nelle malattie muscolari ad origine neurogena (sclerosi multipla, miastenia) il CK è di solito normale. Bassi livelli di CK possono essere riscontrati in gravidanza, nell'ipertiroidismo e nelle condizioni associate a riduzione della massa muscolare. Nei neonati si riscontra un valore più elevato nei primi gg di vita (oltre 500 U/L). Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare. Orario indifferente, digiuno non necessario - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Standardizzato IFCC con N-acetilcisteina, AMP e EDTA La CK catalizza la formazione di ATP a partire da creatina fosfato e ADP. L'ATP, in presenza di glucosio ed esochinasi, produce G6P che, in presenza di NADP e G6PD, produce NADPH che viene misurato fotometricamente in cinetica. A 340 e 540 nm Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 4,59 (5,9 %) alla concentrazione di 77,78 U/L; ± 43,84 (7,1 %) alla concentrazione di 621,13 U/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento CK U/L F [25 - 280] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G CK U/L F [25 - 190] 01 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G CK U/L F [30 - 200] 15 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G CK U/L M [25 - 280] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G CK U/L M [25 - 190] 01 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G CK U/L M [40 - 300] 15 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 122 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CKMB (Creatina chinasi MB) Rilevanza clinica La CK-MB è l’isoenzima cardiaco della CK, un enzima del metabolismo muscolare presente in grandi quantità nel muscolo scheletrico e cardiaco. Interpretazione I livelli ematici di CK-MB costituiscono un indice abbastanza specifico di citolisi del miocardio. Per la diagnosi di infarto miocardico è tuttavia preferibile utilizzare la Troponina I cardiaca, che ha una specificità pressochè assoluta. La cinetica di comparsa e di picco della CK-MB in seguito a infarto acuto del miocardio è sovrapponibile a quelle della Troponina I; la cinetica di scomparsa è invece più rapida poichè i valori rientrano nella norma in due o tre giorni, poiché il picco è meno elevato. In caso di malattie muscolari e anche di attività agonistica intensa si può avere un aumento di CKMB nel muscolo scheletrico Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Si utilizza un metodo immunoenzimatico a sandwich. Il campione è incubato con particelle di CrO2 rivestite con un anticorpo monoclonale di topo specifico per la CK-B e con un secondo reagente costituito da un anticorpo, marcato con b-galattosidasi, diretto contro un epitopo MB. Il sandwich formato da anticorpo legato a CrO2, CK-MB e secondo anticorpo coniugato con b-galattosidasi viene saparato magneticamente. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,51 (19,4%) alla concentrazione di 2,64 µmol/L; ± 1,07 (8,7 %) alla concentrazione di 12,28 µmol/L; ± 2,15 (8,2 %) alla concentrazione di 26,37 µmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Creatina chinasi MB lunedì 21 marzo 2016 ug/L Indiff. [<6,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 123 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CK-MB MASSA ( creatinchinasi massa ) Rilevanza clinica La determinazione della CK-MB massa nel siero rappresenta una parte importante della diagnostica dell’ischemia del miocardio, ad es. in caso di infarto miocardico acuto, di miocardite Interpretazione 3–8 ore dopo l’insorgenza del dolore cardiaco, la CK-MB sarà rilevabile nel sangue e può, a seconda del decorso della malattia, rimanere rilevabile per molto tempo.1 La CK-MB può anche essere rilevabile in caso di altre malattie, ad es. di rabdomiolisi o di ictus.1 La determinazione della CK totale, della troponina T e/o della mioglobina possono, nell’ambito della diagnostica di laboratorio,contribuire alla differenziazione di questi quadri clinici.I livelli ematici di CK-MB costituiscono un indice abbastanza specifico di citolisi del miocardio. Per la diagnosi di infarto miocardico è tuttavia preferibile utilizzare la Troponina I cardiaca, che ha una specificità pressochè assoluta. La cinetica di comparsa e di picco della CK-MB in seguito a infarto acuto del miocardio è sovrapponibile a quelle della Troponina I; la cinetica di scomparsa è invece più rapida poichè i valori rientrano nella norma in due o tre giorni, poiché il picco è meno elevato.In caso di malattie muscolari e anche di attività agonistica intensa si può avere un aumento di CKMB nel muscolo scheletrico Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore La sensibilità della determinazione della CK-MB dipende dal momento del prelievo del campione. Per questo motivo sono raccomandabili delle determinazioni consecutive - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Principio sandwich1a incubazione: 15 µL di campione, un anticorpo monoclonale biotinilato anti-CK-MB e un anticorpo monoclonale specifico anti-CK-MB marcato con un complesso di rutenioa reagiscono formando un complesso sandwich.• 2a incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite di streptavidina, il complesso si lega alla fase solida mediante l’interazione biotina-streptavidinaDurante l’incubazione di 9 minuti, l’antigene nel campione (15 µL), un anticorpo monoclonale biotinilato anti-CK-MB, un anticorpo monoclonale specifico anti-CK-MB marcato con un complesso di rutenio e microparticelle rivestite di streptavidina reagiscono formando un complesso sandwich, che si lega alla fase solida.La miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M. Applicando una tensione all’elettrodo, si induce l’emissione chemiluminescente che viene misurata mediante il fotomoltiplicatore.• I risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione, che viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti e con una curva master fornita insieme al codice a barre del reattivo Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-CK MB massa lunedì 21 marzo 2016 ug/L Indiff. [< 6,0] >12 danno miocardico 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 124 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Cl ( Cloro ) Rilevanza clinica Gli elettroliti sono coinvolti nella maggior parte delle funzioni metaboliche dell’organismo. Il sodio, il potassio ed il cloro costituiscono alcuni degli ioni fisiologici più importanti e sono fra gli elettroliti più spesso analizzati.Forniti soprattutto dalla dieta normale, vengono assorbiti nel tratto gastrointestinale per essere infine escreti attraverso i reni.Il cloro è il principale anione extracellulare e serve a regolare l’equilibrio della distribuzione extracellulare dei liquidi. Analogamente agli altri ioni, le cause più comuni di un abbassamento dei livelli di cloruro nell’organismo includono una dieta con scarsa assunzione di cloruro, vomito prolungato e diminuito riassorbimento renale nonché alcune forme di acidosi o alcalosi. Si notano alti livelli di cloruro in caso di deidratazione, di insufficienza renale, di alcune forme di acidosi, di elevata assunzione alimentare o parenterale di cloruro e di avvelenamento da salicilato. Interpretazione Cause di ipocloremia sono: vomito; diarrea; iperidratazione con ipervolemia; sindromi edemigene; terapia con diuretici; acidosi respiratoria cronica; alcalosi metabolica; inappropriata secrezione di ADH; morbo di Addison e altre disendocrinopatie. Cause di ipercloremia sono: eccessiva somministrazione di cloruri; disidratazione; acidosi tubulare renale e, in generale, le condizioni associate a ipersodiemia. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico (forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana. La FEM della membrana è determinata dalla differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 3,13 (4,1%) alla concentrazione di 75,60 mmol/L; ± 3,67 (3,4 %) alla concentrazione di 108,01 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Cloro lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [95 - 107] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 125 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Clearance Creatinina Il calcolo della clearance della creatinina è un parametro utilizzato per la valutazione della velocità di filtrazione glomerulare; questa può anche essere stimata mediante il seguente calcolo: 186 x creatininemia-1.154 x età-0.203 (x 0.742 se femmina). Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Indicare diuresi e durata della raccolta. Esame singolo 51.1 - U 24 Tappo Giallo Metodo LIS (calcolo) Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Creatinina P per clearance µmol/L F [8 - 32] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G mg/dL [0,09 - 0,36] Creatinina P per clearance µmol/L F [8 - 62] 01 A 00 M 00 G 05 A 00 M 00 G mg/dL [0,09 - 0,70] Creatinina P per clearance µmol/L F [18 - 71] 05 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G mg/dL [0,20 - 0,80] Creatinina P per clearance µmol/L F [44 - 88] 12 A 00 M 00 G 18 A 00 M 00 G mg/dL [0,49 - 0,99] Creatinina P per clearance µmol/L F [44 - 106] 18 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [0,49 - 1,19] Creatinina P per clearance µmol/L M [8 - 32] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G mg/dL [0,09 - 0,36] Creatinina P per clearance µmol/L M [8 - 62] 01 A 00 M 00 G 05 A 00 M 00 G mg/dL [0,09 - 0,70] Creatinina P per clearance µmol/L M [18 - 71] 05 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G mg/dL [0,20 - 0,80] Creatinina P per clearance µmol/L M [44 - 88] 12 A 00 M 00 G 18 A 00 M 00 G mg/dL [0,49 - 0,99] Creatinina P per clearance µmol/L M [53 - 115] 18 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [0,59 - 1,29] Clearance della creatinina mL/min Indiff. [65 - 130] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Ore raccolta urine h Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Diuresi mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Creatinina U24/L per clearance µmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 g/L Pagina 126 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Cloro Rilevanza clinica Il Cloro è presente nell’organismo quasi esclusivamente come cloruro. Il cloruro è il principale anione osmoticamente attivo del plasma e, come il catione Na+, svolge un ruolo importante nella regolazione dei comparti idrici dell’organismo. Di norma vi è una stretta relazione fra livelli plasmatici di Cloro e di Sodio. La cloremia consente di valutare il bilancio idroelettrolitico e l'equilibrio acido base, viene inoltre utilizzata per il calcolo del gap-anionico. L’escrezione urinaria del cloro è in relazione all’introduzione giornaliera con la dieta. Interpretazione Cause di ipocloremia sono: vomito; diarrea; iperidratazione con ipervolemia; sindromi edemigene; terapia con diuretici; acidosi respiratoria cronica; alcalosi metabolica; inappropriata secrezione di ADH; morbo di Addison e altre disendocrinopatie. Cause di ipercloremia sono: eccessiva somministrazione di cloruri; disidratazione; acidosi tubulare renale e, in generale, le condizioni associate a ipersodiemia. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Potenziometria indiretta con elettrodo ionoselettivo. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 2,40 (3,1%) alla concentrazione di 76,6 mmol/L; ± 3,03 (2,4%) alla concentrazione di 123,7 mmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Cloro lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [95 - 107] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 127 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Cloro U 24h Rilevanza clinica Il Cloro è presente nell’organismo quasi esclusivamente come cloruro. Il cloruro è il principale anione osmoticamente attivo del plasma e, come il catione Na+, svolge un ruolo importante nella regolazione dei comparti idrici dell’organismo. Di norma vi è una stretta relazione fra livelli plasmatici di Cloro e di Sodio. La cloremia consente di valutare il bilancio idroelettrolitico e l'equilibrio acido base, viene inoltre utilizzata per il calcolo del gap-anionico. L’escrezione urinaria del cloro è in relazione all’introduzione giornaliera con la dieta. Interpretazione Cause di ipocloremia sono: vomito; diarrea; iperidratazione con ipervolemia; sindromi edemigene; terapia con diuretici; acidosi respiratoria cronica; alcalosi metabolica; inappropriata secrezione di ADH; morbo di Addison e altre disendocrinopatie. Cause di ipercloremia sono: eccessiva somministrazione di cloruri; disidratazione; acidosi tubulare renale e, in generale, le condizioni associate a ipersodiemia. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Indicare diuresi e durata della raccolta. - U 24 Tappo Giallo Metodo LIS (calcolo) Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Cloro U 24h calcolo mmol/24 h Indiff. [110 - 250] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Cloro U 24h/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Diuresi mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Ore raccolta urine ore Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 128 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Cloro U estemporanee Rilevanza clinica Il Cloro è presente nell’organismo quasi esclusivamente come cloruro. Il cloruro è il principale anione osmoticamente attivo del plasma e, come il catione Na+, svolge un ruolo importante nella regolazione dei comparti idrici dell’organismo. Di norma vi è una stretta relazione fra livelli plasmatici di Cloro e di Sodio. La cloremia consente di valutare il bilancio idroelettrolitico e l'equilibrio acido base, viene inoltre utilizzata per il calcolo del gap-anionico. L’escrezione urinaria del cloro è in relazione all’introduzione giornaliera con la dieta. Interpretazione Cause di ipocloremia sono: vomito; diarrea; iperidratazione con ipervolemia; sindromi edemigene; terapia con diuretici; acidosi respiratoria cronica; alcalosi metabolica; inappropriata secrezione di ADH; morbo di Addison e altre disendocrinopatie. Cause di ipercloremia sono: eccessiva somministrazione di cloruri; disidratazione; acidosi tubulare renale e, in generale, le condizioni associate a ipersodiemia. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - U estemporanee Tappo Giallo Metodo Vedi cloro Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Cloro U estemporaneo L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Cloro mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 129 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Cofattore ristocetinico (von Willebrand Ristocetin cofacto Rilevanza clinica Diatesi emorragica, malattia di von Willebrand Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore No prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Immunologico Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Cofattore Ristocetinico lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [40,0 - 145,0] variabile per gruppo sanguigno 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 130 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Colesterolo Rilevanza clinica Le determinazioni del colesterolo vengono impiegate nello screening del rischio aterosclerotico e nella diagnosi e nel trattamento di malattie con valori di colesterolo elevati nonché di disturbi a carico del metabolismo lipidico e lipoproteico Interpretazione Livelli aumentati di colesterolemia, derivanti da eccessivo introito alimentare o da dismetabolismi geneticamente determinati o acquisiti, sono eziologicamente coinvolti nel processo aterosclerotico. Per definire più accuratamente il profilo di rischio è però necessario valutare le differenti lipoproteine che veicolano il colesterolo e l’associazione con altre condizioni cliniche del paziente e con il suo stile di vita. Livelli diminuiti di colesterolo possono risultare associati a patologie neoplastiche. La colesterolemia viene anche utilizzata come complemento diagnostico in alcune patologie epatiche e tiroidee. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore paziente a digiuno e prelievo non eseguito in corso di terapia parenterale - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Metodo enzimatico colorimetrico.Gli esteri del colesterolo vengono dissociati per azione della colesterolo esterasi, formando colesterolo libero e acidi grassi. Poi la colesterolo ossidasi catalizza l’ossidazione del colesterolo, formando colest-4-en-3-one e perossido d’idrogeno. In presenza di perossidasi, il perossido d’idrogeno formatosi influenza sull’accoppiamento ossidativo del fenolo e del 4-aminofenazone, producendo un colorante chinoneiminico rosso L’intensità di colore del colorante formatosi è direttamente proporzionale alla concentrazione di colesterolo. Viene determinata misurando l’aumento dell’assorbanza. Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,112 (4,8%) alla concentrazione di 2,36 mmol/L; ± 0,21 (4,2%) alla concentrazione di 5,08 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Colesterolo lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [inf. a 5,18] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [inf. a 200] valore desiderabile Pagina 131 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Colesterolo HDL Rilevanza clinica Le HDL (High Density Lipoproteins) sono lipoproteine ad alta densità addette al trasporto inverso del colesterolo dalle cellule periferiche al fegato, dove esso viene trasformato in acidi biliari, i quali, a loro volta, vengono espulsi nell’intestino attraverso le vie biliari. Il monitoraggio del colesterolo HDL nel siero è importante dal punto di vista clinico, dato che tra la concentrazione di colesterolo HDL ed il rischio di malattie aterosclerotiche sussiste una correlazione inversa Interpretazione Concentrazioni elevate di colesterolo HDL hanno un effetto protettivo contro le cardiopatie coronariche, mentre la diminuzione della concentrazione di colesterolo HDL, soprattutto in associazione ad un aumento dei trigliceridi, comporta un aumento del rischio di malattie cardiovascolari.1 Si sono sviluppate delle strategie atte ad aumentare il livello di colesterolo HDL per il trattamento delle malattie cardiovascolari.2,3 Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore paziente a digiuno e prelievo non eseguito in corso di terapia parenterale - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test enzimatico colorimetrico in fase omogenea. In presenza di ioni di magnesio, il solfato di destrano selettivamente forma complessi idrosolubili con LDL, VLDL e chilomicroni, resistenti agli enzimi modificati con PEGLa concentrazione di colesterolo HDL viene determinata enzimaticamente con la colesterolo esterasi e la colesterolo ossidasi associate a PEGnegli aminogruppi (ca. 40 %). Gli esteri del colesterolo vengono separati quantitativamente mediante l’azione della colesterolo esterasi in colesterolo libero e acidi grassi In presenza di ossigeno, il colesterolo viene ossidato dalla colesterolo ossidasi a ∆4-colestenone e perossido d’idrogenoIn presenza di perossidasi, il perossido d’idrogeno formatosi reagisce con la 4-amminoantipirina e con l’HSDA, dando origine ad un colorante blu-violetto, la cui intensità di colore è direttamente proporzionale alla concentrazione di colesterolo e viene misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Colesterolo HDL mmol/L F [sup. a 1,30] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [sup. a 50] valore desiderabile Colesterolo HDL mmol/L M [sup. a 1,03] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [sup. a 40,00] valore desiderabile Colesterolo non HDL mmol/L Indiff. [inf. a 4,15] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [inf. a 160] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 132 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Colesterolo HDL Rilevanza clinica Il colesterolo è un lipide presente in ogni cellula e liquido del corpo umano con funzioni strutturali (membrane cellulari e lipoproteiche) e metaboliche (sintesi di ormoni). Nel plasma il colesterolo è veicolato dalle lipoproteine, particelle sferiche contenenti, oltre al colesterolo, trigliceridi, fosfolipidi e proteine. Le lipoproteine sono divise in differenti classi a seconda della loro densità, che è determinata dalle differenti proporzioni fra proteine, più pesanti, e lipidi, più leggeri. Queste classi sono: chilomicroni, lipoproteine a densità molto bassa (VLDL), lipoproteine a bassa densità (LDL) e lipoproteine ad alta densità (HDL). Interpretazione Le HDL hanno un ruolo molto importante nel metabolismo lipidico poichè consentono il trasporto "inverso" del colesterolo dai tessuti periferici al fegato e svolgono così una funzione antiaterosclerotica; bassi livelli di colesterolo HDL sono pertanto associati ad un aumentato rischio aterosclerotico e quindi ad un maggior rischio di malattia coronarica. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Enzimatico omogeneo(detergente, acceleratore). Si utilizza un metodo omogeneo, in due fasi, per misurare direttamente il colesterolo contenuto nelle HDL senza bisogno di pretrattamento del campione per separare le altre lipoproteine. Nella prima fase il colesterolo non contenuto nelle HDL, non esterificato, viene trasformato mediante una reazione enzimatica con perossidasi e DSBmT in un composto incolore. Nella seconda fase uno specifico detergente solubilizza le HDL liberando colesterolo esterificato che, mediante reazioni catalizzate dagli enzimi colesterolo-esterasi e colesterolo ossidasi, produce colestenone e acqua ossigenata. Quest’ultima reagisce con 4-aminoantipirina in presenza di perossidasi per formare un complesso colorato che viene determinato fotometricamente Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,066 (8,0%) alla concentrazione di 0,83 mmol/L; ± 0,14 (8,9 %) alla concentrazione di 1,66 mmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Colesterolo HDL mmol/L F [>1,30 ] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [> 50] (Valore desiderabile) Colesterolo HDL mmol/L M [> 1,03 ] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [> 40] (Valore desiderabile) lunedì 21 marzo 2016 Pagina 133 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Colesterolo LDL Rilevanza clinica E' la frazione lipidica più strettamente associata al rischio aterosclerotico.Viene calcolato sulla base della misura di colesterolo totale, colesterolo HDL e trigliceridi (in mmol/L: col totale-col HDL- (tg/2.2); in mg/dL (tg/5). I trigliceridi rappresentano la frazione VLDL. Non è calcolabile per trigliceridi >4.5 mmo/L (400mg/dL) Interpretazione La formula di Friedwald può dare risultati non attendibili nell'abuso alcolico, oltre che in caso di ipertrigliceridemia. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Il calcolo si si esegue in base a trigliceridi, colesterolo totale e HDL - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Calcolo mediante formula di Friedwald: Colesterolo totale - Colesterolo HDL - trigliceridi /2.2 (mmol/L). I trigliceridi rappresentano la frazione VLDL. Strumento LIS (calcolo) Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Colesterolo LDL lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [< 3,37] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [< 130] (Valore desiderabile) Pagina 134 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Colesterolo non HDL Vie erefertato al posto del colesterolo LDL quando questo non viene calcolato per effetto di una trigliceridemia troppo elevata che renderebbe il calcolo non attendibile. Rappresenta il colsterolo aterogeno nel suo complesso. Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore viene eseguito in sostituzione del colesterolo LDL in presenza di trigliceridemia elevata - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo calcolo : colesterolo totale- colesterolo HDL Strumento LIS (calcolo) Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Colesterolo non HDL mmol/L F [< 4,15] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [< 160] (Valore desiderabile) Colesterolo non HDL mmol/L M [< 4,15] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [< 160] (Valore desiderabile) lunedì 21 marzo 2016 Pagina 135 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Colesterolo totale Rilevanza clinica Il colesterolo è un lipide presente in ogni cellula e liquido del corpo umano con funzioni strutturali (membrane cellulari e lipoproteiche) e metaboliche (sintesi di ormoni). Il colesterolo dell’organismo deriva direttamente dall’alimentazione e dalla sintesi endogena e la quota in eccesso rispetto al set-point omeostatico viene eliminata con la bile in forma di sali biliari. Interpretazione Livelli aumentati di colesterolemia, derivanti da eccessivo introito alimentare o da dismetabolismi geneticamente determinati o acquisiti, sono eziologicamente coinvolti nel processo aterosclerotico. Per definire più accuratamente il profilo di rischio è però necessario valutare le differenti lipoproteine che veicolano il colesterolo e l’associazione con altre condizioni cliniche del paziente e con il suo stile di vita. Livelli diminuiti di colesterolo possono risultare associati a patologie neoplastiche. La colesterolemia viene anche utilizzata come complemento diagnostico in alcune patologie epatiche e tiroidee. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo CHOD, PAP Mediante l’enzima colesterolo-esterasi il colesterolo viene liberato dai suoi esteri. Successivamente reagisce con la colesterolo-ossidasi con formazione di colesten-3-one e acqua ossigenata. Quest’ultima reagisce con 4-aminoantipirina in presenza di fenolo e perossidasi per formare il complesso colorato chinoneimina che viene determinato fotometricamente. La metodica è stata certificata per caratteristiche di accuratezza dai National Cholesterol Education Program's (NCEP). Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,20 (7,2 %) alla concentrazione di 2,77 mmol/L; ± 0,348 (5,4%) alla concentrazione di 6,49 mmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Colesterolo lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [< 5,18] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [< 200] (Valore desiderabile) Pagina 136 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Colinesterasi (CHE) Rilevanza clinica Le colinesterasi sono un gruppo di enzimi che catalizzano l’idrolisi dell’acetilcolina e di altri substrati colinici. Nella sostanza grigia cerebrale e nei globuli rossi è presente l’acetilcolinesterasi, detta "colinesterasi vera" per distinguerla da quella presente in altri tessuti, detta "pseudocolinesterasi". Il plasma contiene varie colinesterasi, la quota maggiormente rappresentata è di origine epatica. Interpretazione La determinazione dell’attività colinesterasica plasmatica ha tre principali indicazioni cliniche: 1) come indice della capacità protidosintetica del fegato (purtroppo l’ampia variabilità dei valori di riferimento la rende poco utile se non si conoscono i livelli basali del paziente); 2) nello screening preoperatorio per individuare i pazienti con difetto quantitativo o qualitativo di attività colinesterasica e conseguente ridotta capacità di idrolizzare la succinilcolina: farmaco miorilassante utilizzato durante l’anestesia e la cui ritardata idrolisi determina una pericolosa apnea post-intervento (vedi scheda “Numero di Dibucaina”); 3) nella diagnosi e nel monitoraggio delle intossicazioni da pesticidi contenenti esteri organofosforici. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Butirriltiocolina, DIP La colinesterasi catalizza l'idrolisi della butirril-tiocolina con formazione di tiocolina che riduce il colorante blu, 2,6-diclorofenolo-indofenolo alla forma incolore. La variazione di assorbanza viene determinata fotometricamente mediante una tecnica bicromatica in cinetica. Il metodo non è sensibile alla colinesterasi eritrocitaria. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 575,61 (7,7 %) alla concentrazione di 7486,18 U/L; ± 695,97 (7,2 %) alla concentrazione di 9667,07 U/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Colinesterasi lunedì 21 marzo 2016 U/L Indiff. [5000 - 17000] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 137 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Complemento C3; (C3) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Immage 800 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Righetti; M.Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento S-Complemento C3 lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. [0,90 - 1,80] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 138 di 498 U.O.C. Laboratorio Analisi IU eu 301555 Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 complemento C4; (C4) Rilevanza clinica E’ la forma circolante del recettore della transferrina, che si origina dal recettore cellulare per proteolisi; la sua concentrazione sierica è proporzionale alla quantità totale di recettore presente sulle cellule. Il ferro è acquisito dalla cellula attraverso i recettori per la transferrina, la cui concentrazione sulla superficie cellulare è regolata dal contenuto in ferro della cellula stessa. Il recettore cellulare della transferrina e quindi la sua forma solubile è un ottimo indicatore della situazione del compartimento funzionale del ferro perché aumenta in modo inversamente proporzionale alla disponibilità di ferro. Nella anemia da carenza di ferro, il sTfR aumenta proporzionalmente alla diminuita disponibilità dell’elemento, mentre resta invariato nel corso delle anemie da malattia cronica, costituendo un valido parametro di distinzione tra le due condizioni. La seconda indicazione per l’utilizzo di sTfR è il monitoraggio del trattamento con eritropoietina. Il razionale risiede nel fatto che la concentrazione più elevata di recettore della transferrina si trova nelle cellule del midollo osseo (> 70%) e la concentrazione plasmatica di sTfR risulta quindi strettamente correlata all’attività eritropoietica. In corso di trattamento con eritropoietina, sTfR aumenta molto più precocemente dell’emoglobina, risultando così un indicatore sensibile e precoce della risposta alla terapia, ad esempio nei pazienti con insufficienza renale cronica. Queste caratteristiche rendono sTfR utilizzabile nella valutazione dei casi di uso improprio della sostanza (atleti). Interpretazione vedi sopra Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Metodo immunonefelometrico amplificato al lattice (1): è basato sulla rilevazione della immunoreazione fra sTfR e specifico anticorpo anti-sTfR adeso in fase solida Strumento Immage 800 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) Intervalli di riferimento S-Complemento C4 lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. [0,10 - 0,40] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 139 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Conteggio piastrinico in sodio citrato Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore da richiedere sempre associato ad una richiesta e una provetta di emocromo - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo assorbanza/ligth scatter Strumento ADVIA 2120i Incertezza di Misura Dirigenti responsabili F.Dima - M.Montagnana Telefono (045-812) 4595 Intervalli di riferimento PIASTRINE Na CITRATO (calcolato) 10^9/L Indiff. [150,0 - 400,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G PIASTRINE Na CITRATO (da strumento) 10^9/L Indiff. [150 - 400] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 140 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Copeptina ADH (COPEP o Adiuretina) Rilevanza clinica L’ormone antidiuretico o vasopressina è un ormone peptidico, normalmente secreto dalla ipofisi posteriore, che ha la funzione di stimolare il riassorbimento idrico. Si ritiene abbia un ritmo circadiano con un picco tra le 4 e le 8 del mattino. Quando aumenta l’osmolarità plasmatica, aumenta anche la concentrazione di ADH che può arrivare a provocare antidiuresi. Il massimo della diuresi si ha con una osmolarità plasmatica di 285 mosm/Kg a questo valore l’ADH è ai livelli minimi. La secrezione di ADH è anche sensibile ai barocettori, una diminuzione del volume ematico centrale del 10-15% o una caduta della pressione arteriosa del 5% stimola la secrezione di vasopressina. Nella SIADH (sindrome da inappropriata secrezione di ADH) la produzione di ADH è eccessiva rispetto a una bassa osmolarità. Nella fase finale dell’insufficienza renale l’assetamento non è regolato dalla ADH. In qualsiasi tipo di intervento si può verificare una iposodiemia postchirurgica con aumento della ADH Interpretazione Il saggio B·R·A·H·M·S CT-proAVP KRYPTOR misura il frammento C-terminale precursore dell'arginina vasopressina L'arginina vasopressina è un regolatore chiave del bilancio idrico, possiede effetti emodinamici e gioca un ruolo critico nella regolazione dell'asse ipotalamo-pituitario-surrenale, rispecchiando la risposta individuale allo stress. La misurazione di CT-proAVP è utile in qualsiasi malattia correlata ad un disturbo del rilascio di AVP e/o a disturbi degli elettroliti. Le indicazioni principali per la determinazione di CT-proAVP sono perciò la diagnosi differenziali della sindrome da poliuria-polidipsia e la diagnosi differenziale di iponatremia (ad es. sindrome di rilascio inappropriato di ADH (SIADH) Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il principio di misurazione di B·R·A·H·M·S KRYPTOR compact PLUS si basa sulla tecnologia TRACE™ (Time-Resolved Amplified Cryptate Emission), che misura il segnale emesso da un immunocomplesso a tempo ritardato. La tecnologia TRACE™ si fonda sul trasferimento di energia non radiante da un donatore (struttura a gabbia con uno ione terbio al centro) ad un accettore, che è parte di una proteina chimica (XL) La vicinanza fra il donatore (criptato) e l'accettore (XL) quando fanno parte di un immunocomplesso, e la sovrapposizione fra lo spettro di emissione del donatore e lo spettro di assorbimento dell'accettore intensificano, da un lato, il segnale di fluorescenza del criptato e, dall'altro, estendono la durata del segnale dell'accettore, consentendo la misurazione della fluorescenza a tempo ritardato. Misurazione precisa della concentrazione dell'analita: quando il campione viene eccitato con un laser all'azoto a 337 nm, il donatore (criptato) emette un segnale fluorescente di lunga durata nel range dei millisecondi a 620 nm, mentre l'accettore (XL) genera un segnale breve nel range dei nanosecondi a 707 nm. Strumento Kriptor Compact Plus Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 141 di 498 Copeptina (ADH) pmol/L Indiff. [1,5 - 12,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Cortisolo Rilevanza clinica Fisiologicamente efficace nell'attività anti-infiammatoria e nel mantenimento della pressione sanguigna , il cortisolo è anche coinvolto nella glucogenesi, nell'assorbimento del calcio e nella secrezione dell'acido gastrico e della pepsina.Quale indicatore del funzionamento della corteccia surrenalica, la misurazione dei livelli di cortisolo nel sangue è utile nella diagnosi differenziale della malattia di Addison e Cushing, nell'ipopituitarismo, nell'iperplasia surrenalica e nel carcinoma.Vengono riscontrati valori anomali di cortisolo in pazienti con infezioni acute, dolori acuti, diabete mellito o disturbi cardiaci in donne in gravidanza o sotto terapia estrogenica Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Immunometria in chemiluminescenza Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 10.2 % a 2.8 ug/dl, 6.9 % a 18.4 e 8.5 & a 34.5 Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento CORTISOLO lunedì 21 marzo 2016 µg/dL Indiff. [4,0 - 25,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [110 - 690] adulti al mattino Pagina 142 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Cortisolo 2 campioni Rilevanza clinica Fisiologicamente efficace nell'attività anti-infiammatoria e nel mantenimento della pressione sanguigna , il cortisolo è anche coinvolto nella glucogenesi, nell'assorbimento del calcio e nella secrezione dell'acido gastrico e della pepsina.Quale indicatore del funzionamento della corteccia surrenalica, la misurazione dei livelli di cortisolo nel sangue è utile nella diagnosi differenziale della malattia di Addison e Cushing, nell'ipopituitarismo, nell'iperplasia surrenalica e nel carcinoma.Vengono riscontrati valori anomali di cortisolo in pazienti con infezioni acute, dolori acuti, diabete mellito o disturbi cardiaci in donne in gravidanza o sotto terapia estrogenica Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo in fase solida, chimico luminescente,immuno analisi Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 9.4% Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento CORTISOLO µg/dL Indiff. [4,0 - 25,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L CORTISOLO µg/dL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L CORTISOLO µg/dL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L CORTISOLO µg/dL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L CORTISOLO µg/dL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L CORTISOLO µg/dL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L lunedì 21 marzo 2016 [110 - 690] adulti al mattino Pagina 143 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Cortisolo 3 campioni Rilevanza clinica Fisiologicamente efficace nell'attività anti-infiammatoria e nel mantenimento della pressione sanguigna , il cortisolo è anche coinvolto nella glucogenesi, nell'assorbimento del calcio e nella secrezione dell'acido gastrico e della pepsina.Quale indicatore del funzionamento della corteccia surrenalica, la misurazione dei livelli di cortisolo nel sangue è utile nella diagnosi differenziale della malattia di Addison e Cushing, nell'ipopituitarismo, nell'iperplasia surrenalica e nel carcinoma.Vengono riscontrati valori anomali di cortisolo in pazienti con infezioni acute, dolori acuti, diabete mellito o disturbi cardiaci in donne in gravidanza o sotto terapia estrogenica Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo in fase solida, chimico luminescente,immuno analisi Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 9.4% Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento CORTISOLO µg/dL Indiff. [4,0 - 25,0] valore basale al mattino 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L CORTISOLO µg/dL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L CORTISOLO µg/dL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L lunedì 21 marzo 2016 [110,4 - 690,0] valore basale al mattino (diminuisce la sera) Pagina 144 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Cortisolo 4 campioni Rilevanza clinica Fisiologicamente efficace nell'attività anti-infiammatoria e nel mantenimento della pressione sanguigna , il cortisolo è anche coinvolto nella glucogenesi, nell'assorbimento del calcio e nella secrezione dell'acido gastrico e della pepsina.Quale indicatore del funzionamento della corteccia surrenalica, la misurazione dei livelli di cortisolo nel sangue è utile nella diagnosi differenziale della malattia di Addison e Cushing, nell'ipopituitarismo, nell'iperplasia surrenalica e nel carcinoma.Vengono riscontrati valori anomali di cortisolo in pazienti con infezioni acute, dolori acuti, diabete mellito o disturbi cardiaci in donne in gravidanza o sotto terapia estrogenica Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo in fase solida, chimico luminescente,immuno analisi Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 9.4% Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento CORTISOLO nmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/dL CORTISOLO nmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/dL CORTISOLO nmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/dL CORTISOLO nmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/dL lunedì 21 marzo 2016 Pagina 145 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Cortisolo 5 campioni Rilevanza clinica Fisiologicamente efficace nell'attività anti-infiammatoria e nel mantenimento della pressione sanguigna , il cortisolo è anche coinvolto nella glucogenesi, nell'assorbimento del calcio e nella secrezione dell'acido gastrico e della pepsina.Quale indicatore del funzionamento della corteccia surrenalica, la misurazione dei livelli di cortisolo nel sangue è utile nella diagnosi differenziale della malattia di Addison e Cushing, nell'ipopituitarismo, nell'iperplasia surrenalica e nel carcinoma.Vengono riscontrati valori anomali di cortisolo in pazienti con infezioni acute, dolori acuti, diabete mellito o disturbi cardiaci in donne in gravidanza o sotto terapia estrogenica Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo in fase solida, chimico luminescente,immuno analisi Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 9.4% Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento CORTISOLO µg/dL Indiff. [4,0 - 25,0] valori basali al mattino 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L CORTISOLO µg/dL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L CORTISOLO µg/dL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L CORTISOLO µg/dL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L CORTISOLO µg/dL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L lunedì 21 marzo 2016 [110 - 690] valori basali al mattino Pagina 146 di 498 U.O.C. Laboratorio Analisi IU eu 301555 Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Cortisolo mattino (CORT o COR) Rilevanza clinica Il cortisolo è il principale ormone glicocorticoide sintetizzato e secreto dalla corteccia surrenale. Il cortisolo è essenziale per la vita, in quanto svolge un ruolo importante come regolatore del metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei grassi, nel mantenimento della normale pressione del sangue e come inibitore di reazioni allergiche e infiammatorie. Il cortisolo è sintetizzato e secreto dalla corteccia della ghiandola surrenale sotto lo stimolo dell'ormone adrenocorticotropo (ACTH). L'ACTH viene secreto dal lobo anteriore dell'ipofisi con ritmo circadiano in risposta alla secrezione da parte dell'ipotalamo dell'ormone corticotropo (CRH). Livelli aumentati di ACTH stimolano la secrezione del cortisolo. I livelli elevati di cortisolo inibiscono la secrezione di CRH, che a sua volta inibisce la secrezione di ACTH. Tale meccanismo a feedback negativo determina una riduzione dei livelli di cortisolo. Stimola il catabolismo proteico e dei grassi. ll cortisolo rappresenta l’80% dei 17 idrossi-corticosteroidi circolanti. Cortisolemia, cortisoluria e ACTH ematico sono i tre dosaggi chiave per lo studio dell’ipofunzione (morbo o sindrome di Addison a seconda che sia primitivo o secondario) e dell’iperfunzione surrenalica (malattia e sindrome di Cushing). Il cortisolo diminuisce nell’Addison o nell’ipopituitarismo (diagnosi differenziale: ACTH aumentato è caratteristico di morbo di Addison (idiopatico, TBC, istoplasmosi…). Quando il cortisolo è normale può essere utile il test al Synachten (ACTH); la risposta del cortisolo risulta ridotta nella insufficienza secondaria. Il test al CRF può essere utile quando si sospetta una insufficienza ipotalamica. Aumenti di cortisolo possono indicare una ipersecrezione di ACTH dovuta a neoplasie ipofisarie (morbo di Cushing) o produzione ectopica di ACTH (es.carcinoma a piccole cellule del polmone), adenoma, iperplasia o carcinoma surrenalica (sindrome di Cushing). Nella sindrome di Cushing il primo segno può essere la cortisoluria (che riflette la frazione, 6%, sierica del cortisolo libero filtrata dal rene). Può essere utile il test al desametazone (se non sopprime il cortisolo può indicare una sindrome di Cushing). Un ACTH basso indirizza verso una causa surrenalica, un ACTH alto o normale verso un Cushing ipofisario o ectopico. Se l’ACTH non è soppresso nel CRF test orienta verso una causa ectopica. Il test al desametazone è poco affidabile nelle patologie psichiatriche, nell’alcolismo e nello stress. Il dosaggio del cortisolo non deve essere utilizzato per monitorare terapie cortisoniche. In individui sani, i livelli di cortisolo circolanti seguono un ritmo diurno. I livelli hanno dei picchi al mattino dopo il risveglio e livelli minimi alla sera. Livelli elevati di cortisolo sono indotti da gravidanza e stress da depressione, trauma, intervento chirurgico, ipoglicemia, alcolismo, diabete non controllato e digiuno. Lo screening iniziale per la sindrome di Cushing viene effettuato preferibilmente mediante una misurazione del cortisolo urinario nell'arco di 24 ore. Poiché il cortisolo urinario non è soggetto al ciclo diurno di secrezione, esso consente di distinguere con accuratezza gli individui sani dai pazienti affetti dalla sindrome di Cushing. Interpretazione Diminuisce nella insufficienzasurrenalica primitiva e secondaria, nella acromegalia, nel diabete mellito. Aumenta in gravidanza, nell'ipercortisolismo endogeno, nella disfunzione epatica e renale, obesità, depressione, deficit di GH. I farmaci come gli androgeni, gli ormoni tiroidei, aminoglutetimide, mitotane, rifampicina, fenobarbitale, GH e insulina ne dimnuiscono la concentrazione. I farmaci come la terapia estrogenica e l'alcolismo ne aumentano la concentrazione. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Prelevare entro le ore 09:00 - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Immunodosaggio competitivo in chemiluminescenza diretta. Il cortisolo presente nel campione compete con il cortisolo marcato con estere di acridinio presente nel reagente per legarsi all’anticorpo policlonale di coniglio anti cortisolo presente nella fase solida. L’anticorpo policlonale di coniglio si lega all’anticorpo monoclonale murino anti coniglio legato covalentemente alle particelle paramagnetiche della fase solida. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 12,39 (16,1%) alla concentrazione di 77,07 nmo/L; ± 128,44 (13,2%) alla concentrazione di 975,89 nmol/L; lunedì 21 marzo 2016 Pagina 147 di 498 Dirigenti responsabili Dr. C. Cocco - Dr. B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Cortisolo nmol/L Indiff. [120 - 620] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Cortisolo sera (CORTS) Rilevanza clinica vedi scheda CORTISOLO mattino Interpretazione vedi scheda CORTISOLO mattino Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Prelevare dopo le ore 20:00. - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo vedi scheda CORTISOLO mattino Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 12,39 (16,1%) alla concentrazione di 77,07 nmo/L; ± 128,44 (13,2%) alla concentrazione di 975,89 nmol/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Cortisolo lunedì 21 marzo 2016 nmol/L Indiff. [85 - 460] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 148 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Cortisolo U 24h Rilevanza clinica Il cortisolo è un ormone steroideo sintetizzato dalla zona fascicolata della ghiandola surrenale La sede principale del metabolismo è il fegato che opera la trasformazione del cortisolo in diidro e tetraidrocortisolo oltre a una minore quantità di cortisolo e tetraidrocortisone Il successivo processo di glucuronazione e/o solfoconiugazione permette l'escrezione per via renale. Un suo aumento può essere dovuto s Sindrome di Cushing, adenoma corticosurrenalico,carcinoma,assunzione di farmaci,paraneoplastica(carcinoma bronchiale)adenoma ipofisario,alcolismo, depressione,stati morbosi acuti,anoressia nervosa aumento dellaglobulina di trasporto(CBG) dovuto a uso di estrogeni, gravidanza,ipertiroidismo,Una sua diminuizione può essere dovuta a insufficienza corticosurrenalica acuta, insufficienza corticosurrenale cronica primitiva e secondaria riduzione della globina di trasporto (CBG) epatopatia ipotiroidismo sindrome nefrosica mieloma multiplo congenita Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore raccolta 24 ore - GIALLO Urine 24h Metodo radioimmunologico competitivo Strumento Gammacounter Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento U-CORTISOLO ug/dL U-CORTISOLO calcolo 24 ore ug/24 ore Indiff. [15,0 - 80,0] lunedì 21 marzo 2016 Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/24 ore [41,3 - 220,7] Pagina 149 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 C-Peptide Rilevanza clinica Per la diagnosi differenziale di ipoglicemia , in aggiunta alle misurazioni dell'insulina quale indice dell'attivita' pancreatica . Livelli di c-peptide possono servire come indice importante di secrezione dell'insulina .Per questo motivo sono da attendersi livelli bassi di c-peptide nei casi in cui la secrezione dell'insulina sia diminuita, come nel diabete insulino-dipendente o soppressi quale risposta normale all'insulina esogena; mentre livelli elevati di c-peptide possono essere causati dall'aumento dell'attivita' delle cellule beta osservato nell'insulinoma Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida, a due siti Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 7 % a 0.8 ng/ml, 4.9 % a 4.7 ng/ml e 5.9 % a 6.9 ng/ml Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-C PEPTIDE lunedì 21 marzo 2016 ng/mL Indiff. [0,90 - 7,19] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [0,30 - 2,40] (valore basale) Pagina 150 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 C-Peptide 6 campioni Rilevanza clinica Per la diagnosi differenziale di ipoglicemia , in aggiunta alle misurazioni dell'insulina quale indice dell'attivita' pancreatica . Livelli di c-peptide possono servire come indice importante di secrezione dell'insulina .Per questo motivo sono da attendersi livelli bassi di c-peptide nei casi in cui la secrezione dell'insulina sia diminuita, come nel diabete insulino-dipendente o soppressi quale risposta normale all'insulina esogena; mentre livelli elevati di c-peptide possono essere causati dall'aumento dell'attivita' delle cellule beta osservato nell'insulinoma Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida, a due siti Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 4.8% Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-C PEPTIDE ng/mL Indiff. [0,90 - 7,19] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L S-C PEPTIDE ng/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L S-C PEPTIDE ng/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L S-C PEPTIDE ng/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L S-C PEPTIDE ng/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L S-C PEPTIDE ng/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L lunedì 21 marzo 2016 [0,30 - 2,40] Pagina 151 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 C-Peptide 8 campioni Rilevanza clinica Per la diagnosi differenziale di ipoglicemia , in aggiunta alle misurazioni dell'insulina quale indice dell'attivita' pancreatica . Livelli di c-peptide possono servire come indice importante di secrezione dell'insulina .Per questo motivo sono da attendersi livelli bassi di c-peptide nei casi in cui la secrezione dell'insulina sia diminuita, come nel diabete insulino-dipendente o soppressi quale risposta normale all'insulina esogena; mentre livelli elevati di c-peptide possono essere causati dall'aumento dell'attivita' delle cellule beta osservato nell'insulinoma Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida, a due siti Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 4.8% Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-C PEPTIDE ng/mL Indiff. [0,90 - 7,19] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L S-C PEPTIDE ng/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L S-C PEPTIDE ng/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L S-C PEPTIDE ng/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L S-C PEPTIDE ng/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L S-C PEPTIDE ng/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L S-C PEPTIDE ng/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L S-C PEPTIDE ng/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L lunedì 21 marzo 2016 [0,30 - 2,40] (valore basale) Pagina 152 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Creatinina Rilevanza clinica La creatinina deriva principalmente dal catabolismo della creatina muscolare ed è escreta attraverso i reni. Il dosaggio della creatinina sierica fornisce una stima della funzione renale di filtrazione glomerulare e viene pertanto utilizzato per diagnosticare e seguire l’evoluzione delle patologie renali e nel monitoraggio dei pazienti in trattamento dialitico. Interpretazione Poiché i valori plasmatici di creatinina variano in funzione della massa muscolare, possono risultare diminuiti nelle donne, in soggetti con massa muscolare diminuita, in soggetti con cachessia e nelle persone anziane; questa diminuzione può erroneamente indurre a sottostimare il grado di insufficienza renale in questi individui. In gravidanza si ha unadiminuzione dellla creatininemia dovuta ad un aumento del GFR Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Questo test cinetico colorimetrico è basato sul metodo di Jaffé. In soluzione alcalina, la creatinina, con il picrato, forma un complesso di colore giallo-arancione, la cui velocità di formazione del colorante è proporzionale alla concentrazione di creatinina nel campione.La determinazione “cinetica con bianco campione” riduce al minimo le interferenze dovute alla bilirubina.Per compensare la reazione non specifica provocata da cromogeni sierici/plasmatici (pseudo-creatinine), inclusi proteine e chetoni, i risultati per il siero o il plasma vengono corretti per –26 µmol/L (–0.3 mg/dL). Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 7,4(7,3%) alla concentrazione di 101,0 umol/L; ± 20,65 (6,1 %) alla concentrazione di 339,6 umol/L; Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Creatinina µmol/L F [Inf. a 32,0] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G mg/dL [Inf. a 0,36] Creatinina µmol/L F [inf. a 62,0] 01 A 00 M 00 G 05 A 00 M 00 G mg/dL [inf. a 0,70] Creatinina µmol/L F [18,0 - 71,0] 05 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G mg/dL [0,20 - 0,80] Creatinina µmol/L F [44,0 - 88,0] 12 A 00 M 00 G 18 A 00 M 00 G mg/dL [0,49 - 0,99] Creatinina µmol/L F [44,0 - 106,0] 18 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [0,49 - 1,19] Creatinina µmol/L M [inf. a 32,0] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G mg/dL [inf. a 0,36] Creatinina µmol/L M [inf. a 62,0] 01 A 00 M 00 G 05 A 00 M 00 G mg/dL [inf. a 0,70] Creatinina µmol/L M [18,0 - 71,0] 05 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G mg/dL [0,20 - 0,80] Creatinina µmol/L M [44,0 - 88,0] 12 A 00 M 00 G 18 A 00 M 00 G mg/dL [0,49 - 0,99] Creatinina µmol/L M [53,0 - 115,0] 18 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [0,59 - 1,29] P-CREATININA EGFR mL/min/1 Indiff. [sup. a 60,00] ,73m^2 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Calcolo eGFR formula CKD-EPI mL/min/1 Indiff. [sup. a 60,00] ,73m^2 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 153 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Creatinina Rilevanza clinica La creatinina deriva principalmente dal catabolismo della creatina muscolare ed è escreta attraverso i reni. Il dosaggio della creatinina sierica fornisce una stima della funzione renale di filtrazione glomerulare e viene pertanto utilizzato per diagnosticare e seguire l’evoluzione delle patologie renali e nel monitoraggio dei pazienti in trattamento dialitico. Interpretazione Poiché i valori plasmatici di creatinina variano in funzione della massa muscolare, possono risultare diminuiti nelle donne, in soggetti con massa muscolare diminuita, in soggetti con cachessia e nelle persone anziane; questa diminuzione può erroneamente indurre a sottostimare il grado di insufficienza renale in questi individui. In gravidanza si ha unadiminuzione dellla creatininemia dovuta ad un aumento del GFR Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Jaffè cinetico Il metodo utilizzato è quello cinetico secondo Jaffè, in cui la creatinina reagisce con l'acido picrico a pH alcalino per formare un complesso di colore giallo-arancio che viene rilevato fotometricamente. Il pH alcalino viene ottenuto utilizzando idrossido di sodio. Questo tipo di reazione non è completamente specifica per la creatinina in quanto altre sostanze riducenti quali il glucosio, il piruvato, l'acido ascorbico e l'acido acetico possono reagire con l'acido picrico a formare un colore simile. Fabiny e Ertingshausen trovarono che il complesso creatinina-picrato alcalino raggiunge il suo massimo sviluppo di colore in tempi differenti rispetto alle sostanze pseudo-creatinina. Cook introdusse quindi differenti tempi di reazione (fixed time) per ottenere la massima specificità con la reazione di Jaffè per la determinazione della creatinina. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 12,46 (21%) alla concentrazione di 59,4 µmol/L; ± 37,92 (6,3%) alla concentrazione di 604,4 µmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Creatinina µmol/L F [8 - 32] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G mg/dL [0,09 - 0,36] Creatinina µmol/L F [8 - 62] 01 A 00 M 00 G 05 A 00 M 00 G mg/dL [0,09 - 0,70] Creatinina µmol/L F [18 - 71] 05 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G mg/dL [0,20 - 0,80] Creatinina µmol/L F [44 - 88] 12 A 00 M 00 G 18 A 00 M 00 G mg/dL [0,49 - 0,99] Creatinina µmol/L F [44 - 106] 18 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [0,49 - 1,19] Creatinina µmol/L M [8 - 32] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G mg/dL [0,09 - 0,36] Creatinina µmol/L M [8 - 62] 01 A 00 M 00 G 05 A 00 M 00 G mg/dL [0,09 - 0,70] Creatinina µmol/L M [18 - 71] 05 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G mg/dL [0,20 - 0,80] Creatinina µmol/L M [44 - 88] 12 A 00 M 00 G 18 A 00 M 00 G mg/dL [0,49- 0.99] Creatinina µmol/L M [53 - 115] 18 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [0,59 - 1,29] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 154 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Creatinina U 24h Rilevanza clinica La creatinina deriva principalmente dal catabolismo della creatina muscolare ed è escreta attraverso i reni. Interpretazione La concentrazione di creatinina nelle urine è necessaria per il calcolo della clearance della creatinina Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Indicare diuresi e durata della raccolta. - U 24 Tappo Giallo Metodo na Strumento LIS (calcolo) Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Creatinina U 24h/L µmol/L Creatinina U 24h calcolo µmol/24h F Creatinina U 24h calcolo µmol/24h M Diuresi mL Ore raccolta urine ore lunedì 21 marzo 2016 Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/L [5000 - 14000] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/24h [0,56 - 1,58] [7000 - 17000] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/24h [0,79 - 1,92] Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 155 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Creatinina U 2a minzione Rilevanza clinica La creatinina deriva principalmente dal catabolismo della creatina muscolare ed è escreta attraverso i reni. Interpretazione La concentrazione di creatinina nelle urine è necessaria per il calcolo della clearance della creatinina Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore - U estemporanee Tappo Giallo Metodo n/a Strumento LIS (calcolo) Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Creatinina U II minzione lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/L Pagina 156 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Creatinina U estemporanee Rilevanza clinica La creatinina deriva principalmente dal catabolismo della creatina muscolare ed è escreta attraverso i reni. Il dosaggio della creatinina sierica fornisce una stima della funzione renale di filtrazione glomerulare e viene pertanto utilizzato per diagnosticare e seguire l’evoluzione delle patologie renali e nel monitoraggio dei pazienti in trattamento dialitico. Interpretazione La concentrazione di creatinina nelle urine è necessaria per il calcolo della clearance della creatinina (creatininuria x diuresi (in ml))/(creatininemia x1440), che è un parametro utilizzato per la valutazione della velocità di filtrazione glomerulare; Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - U estemporanee Tappo Giallo Metodo Vedi creatinina Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Creatinina U estemporanea concentrazione lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/L Pagina 157 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Cromogranina A Rilevanza clinica E' una proteina di 49 Kda che si trova all'interno dei granuli densi di secrezione delle cellule neuroendocrine ed è secreta insieme ad altri neuropeptidi (neurotrasmettitori e cartecolamine) dalle cellule del sistema neuroendocrino. Nei tumori di origine neuroendocrina (feocromocitoma, tumori carcinoidi, neuroblastomi, tumori polmonari a piccole cellule, ..) vi sono livelli elevati di cromogranina A circolante. Abbinata al dosaggio di NSE è utilissima nel follow up. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunoenzimatico. I campioni, calibratori e controlli sono diluiti e trasferiti su pozzetti rivestiti di Ab monoclonale anti Cromogranina A. Dopo incubazione e lavaggio si aggiunge un secondo Ab monoclonale marcato con perossidasi di rafano. Dopo una seconda incubazione e lavaggio si aggiunge il cromogeno per la reazione finale. Strumento Triturus Grifols Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-CROMOGRANINA A lunedì 21 marzo 2016 ng/mL Indiff. [19 - 98] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 158 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 CTX ( CROSS LAPS ) Rilevanza clinica Nel caso di riassorbimento osseo fisiologicamente o patologicamente elevato (ad es. in persone anziane o in seguito a osteoporosi), viene decomposto più collagene di tipo I, e sale, quindi, il livello dei frammenti di collagene nel sangue. Con la determinazione di tali marcatori di riassorbimento osseo è possibile rilevare l’attività degli osteoclasti. I telopeptidi C-terminali β-isomerizzati (β-CTx) sono frammenti del collagene di tipo I particolarmente rilevanti. Tali telopeptidi isomerizzati sono altamente specifici per la degradazione del collagene di tipo I dominante nell’osso. Interpretazione Sono stati descritti elevati livelli sierici di telopeptidi C-terminali isomerizzati del collagene di tipo I in pazienti con riassorbimento osseo aumentato. Questi livelli sierici si normalizzano con una terapia antiriassorbitiva.Si consiglia di determinare i telopeptidi C-terminali nel siero per il monitoraggio dell’efficacia della terapia antiriassorbitiva (ad es. bisfosfonati o terapia di sostituzione ormonale – HRT) in caso di osteoporosi e di altre osteopatie. In tal modo è possibile rilevare i cambiamenti indotti dalla terapia già entro poche settimane. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Principio sandwich 1a incubazione: 50 µL di campione e un anticorpo monoclonale biotinilato anti-βCrossLaps vengono incubati insieme, rilasciando l’antigene del campione dai componenti sierici.2a incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite di streptavidina e di un anticorpo monoclonale specifico anti-β-CrossLaps marcato con un complesso di rutenioa, si forma un complesso sandwich, che viene legato alla fase solida mediante l’interazione biotina-streptavidina. • La miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M. Applicando una tensione all’elettrodo, si induce l’emissione chemiluminescente che viene misurata mediante il fotomoltiplicatore. • I risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione, che viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti e con una curva master fornita insieme al codice a barre del reattivo. Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento CTX Sierico ng/mL F [0,100 - 0,450] 00 A 00 M 00 G 46 A 00 M 00 G CTX Sierico ng/mL F [0,100 - 0,450] valori pre menopausa 46 A 00 M 00 G 52 A 00 M 00 G CTX Sierico ng/mL F [0,100 - 0,700] 52 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G CTX Sierico ng/mL M [0,150 - 0,450] valori per adulti 00 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G CTX Sierico ng/mL M [0,150 - 0,450] 15 A 00 M 00 G 30 A 00 M 00 G CTX Sierico ng/mL M [0,150 - 0,500] 30 A 00 M 00 G 50 A 00 M 00 G CTX Sierico ng/mL M [0,150 - 0,600] 50 A 00 M 00 G 70 A 00 M 00 G CTX Sierico ng/mL M [0,200 - 0,700] 70 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 159 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA CYFRA 21.1 Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Cobas 6000 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento S-CYFRA 21.1 lunedì 21 marzo 2016 ng/mL Indiff. [inf. a 3,30] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 160 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 D DIMERO - DD Rilevanza clinica Il D-Dimero è il prodotto di degradazione della fibrina stabilizzata da F XIIIa e rappresenta quindi un indice di fibrinolisi. Il suo utilizzo clinico è soprattutto nella diagnosi di esclusione di Trombosi Venosa e di Embolia Polmonare. Può essere utilizzato come marker di fibrinolisi anche in altre condizioni cliniche quali ad esempio la Coagulazione Intravascolare Disseminata. L'analità può essere elevato anche in numerose altre condizioni cliniche nelle quali vi può essere ipercoagulabilità e conseguentemente iperfibrinolisi quali ad esempio traumi, interventi chirurgici, ustioni, incidenti ostetrici, puerperio, tumori, ecc. Un marcato aumento della sua concentrazione si verifica in seguito a trattamento fibrinolitico farmacologico. Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo metodo immunoenzimatico di tipo sandwich in 2 fasi e rilevazione ELFA (Enzyme Linked Fluorescent Assay) Strumento Vidas Biomerieux Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento P-D-Dimero ug/L F [inf. a 500] 00 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G P-D-Dimero ug/L F [inf. a 500] lieve aumento in gravidanza 16 A 00 M 00 G 48 A 00 M 00 G P-D-Dimero ug/L F [inf. a 500] 48 A 00 M 00 G 60 A 00 M 00 G P-D-Dimero ug/L F [inf. a 500] lieve aumento con l'età 60 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G P-D-Dimero ug/L M [inf. a 500] 00 A 00 M 00 G 60 A 00 M 00 G P-D-Dimero ug/L M [inf. a 500] lieve aumento con l'età 60 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 161 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 dabigatran tempo di trombina diluito; hemoclot Rilevanza clinica Determina la concentrazione di rivaroxaban. Questa informazione può essere utile in alcune situazioni cliniche come il verificarsi di un evento avverso trombotico o emorragico, la necessità di chirurgia d'urgenza, la insufficienza renale acuta, il sospeto di sovradoaggio o avvelenamento. Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna particolare - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo E' un tempo di trombina. Il plasma del paziente è diluito per diminuire la sensibilità del test alla presenza di dabigatran. Opportunamente calibrato con calibratori contenenti dabigatran questo test permette di stimare la concentrazione di dabigatran nel campione. Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili R. Facchinetti B. Capizzi R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento Dabigatran-TT Diluito lunedì 21 marzo 2016 ng/mL Indiff. [60 - 190] (prelievo a 12 ore da ultima somministrazione) 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 162 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 D-D, D Dimero, Di dimero Rilevanza clinica Il D-Dimero è il prodotto di degradazione della fibrina stabilizzata da F XIIIa e rappresenta quindi un indice di fibrinolisi. Il suo utilizzo clinico è soprattutto nella diagnosi di esclusione di Trombosi Venosa e di Embolia Polmonare. Può essere utilizzato come marker di fibrinolisi anche in altre condizioni cliniche quali ad esempio la Coagulazione Intravascolare Disseminata. L'analità può essere elevato anche in numerose altre condizioni cliniche nelle quali vi può essere ipercoagulabilità e conseguentemente iperfibrinolisi quali ad esempio traumi, interventi chirurgici, ustioni, incidenti ostetrici, puerperio, tumori, ecc. Un marcato aumento della sua concentrazione si verifica in seguito a trattamento fibrinolitico farmacologico. Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo immunoturbidimetrico L'anticorpo monoclonale anti D-Dimero umano forma un immunocomplesso con l'antigene del campione. Poiché l'anticorpo è coattato con particelle di polistirene quest'ultime formano di conseguenza un agglutinato rilevabile fotometricamente come un aumento della torbidità della miscela. Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 0,052 (15,5%) alla concentrazione di 0,33 microg/L; ± 0,120 (17,5%) alla concentrazione di 0,68 microg/L; Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento D-Dimero lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. [< 0,25] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 163 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Delta 4 Androstenedione Rilevanza clinica Il 4-Androstenedione è uno steroide che serve quale principale precursore del testosterone e dell'estrone.1,2,3 L'interesse clinico deriva dal fatto che è spesso elevato nei casi di crescita anomala dei peli (irsutismo) e virilizzazione. A differenza degli androgeni surrenali, il idroepiandrosterone ed il suo solfato,l'androstenedione in circolo hanno origine sia dal surrene che dalle ovaie. I livelli plasmatici aumento in maniera decisa a partire dal settimo anno di età, quindi declinano gradualmente dopo i trenta anni. L'androstenedione presenta una variazione diurna, che si presenta più elevata al mattino, ed anche una variazione ciclica durante il ciclo mestruale, con un picco intorno a metà ciclo. Durante la gravidanza, si verifica un aumento dei livelli plasmatici. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo dosaggio immunoenzimatico competitivo in chemiluminescenza ed in fase solida Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 15.9 % a 0.36 ng/ml , 6.46 % a 1.79 ng/ml, 7.26 % a 5.08 ng/ml Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-delta 4 ANDROSTENEDION E ng/mL F [0,30 - 3,50] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [1,05 - 12,25] S-delta 4 ANDROSTENEDION E ng/mL M [0,60 - 3,10] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [2,10 - 10,85] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 164 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 DHEA Solfato Rilevanza clinica Il DHEAS in circolo ha origine quasi interamente nel surrene benchè nell'uomo possa derivare anche dai testicoli, ed e' in parte responsabile delle differenze sessuali che compaiono circa intorno ai 15 anni .D'altra parte questo ormone non è prodotto dalle ovaie anche in condizioni patologiche. Di per sé il DHEAS è soltanto debolmente androgenico, ma può metabolizzarsi in androgeni più potenti come l'androstenedione ed il testosterone e costituire così una causa indiretta di irsutismo e virilizzazione. Ilivelli plasmatici si innalzano consistentemente dall'età di sette anni e declinano gradualmente dopo i trenta a differenza del Cortisolo il Dhea non presenta variazioni diurne significative e a differenza del testosterone non circola legato alla globulina ormone legante e quindi non è influenzato dalle alterazione nel livello di questo carrier proteico In ragione di ciò il DHEAS viene sovente dosato unitamente al testosterone libero quale screening iniziale dell'iperandrogenismo nell'irsutismo.Almeno uno di questi ormoni si presenta elevato nella maggior parte dei casi (80%)Livelli elevati si riscontrano sovente nella sindrome dell'ovaio policistico dimostrando così che l'iperandrogenismo surrenalico è una caratteristica tipica di questa sindrome Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo kit dedicato Immulite 2000 per immunodosaggio in chemiluminescenza Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 10.76 % a 54.4 ng/ml, 9.3 % a 110.8 ng/ml, 11.2 % a 520 ng/ml Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-DHEA SOLFATO µg/dL F [60,00 - 400,00] 00 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G µmol/L [1,62 - 10,85] più basso nei prepuberi S-DHEA SOLFATO µg/dL F [60,00 - 400,00] 17 A 00 M 00 G 30 A 00 M 00 G µmol/L [1,62 - 10,85] S-DHEA SOLFATO µg/dL F [30,00 - 300,00] 30 A 00 M 00 G 50 A 00 M 00 G µmol/L [0,81 - 8,14] S-DHEA SOLFATO µg/dL F [10,00 - 200,00] 50 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G µmol/L [0,27 - 5,42] S-DHEA SOLFATO µg/dL M [250,00 - 650,00] 00 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G µmol/L [6,78 - 17,64] più basso nei prepuberi S-DHEA SOLFATO µg/dL M [250,00 - 650,00] 17 A 00 M 00 G 30 A 00 M 00 G µmol/L [6,78 - 17,64] S-DHEA SOLFATO µg/dL M [90,00 - 550,00] 30 A 00 M 00 G 50 A 00 M 00 G µmol/L [2,44 - 14,92] S-DHEA SOLFATO µg/dL M [70,00 - 350,00] 50 A 00 M 00 G 60 A 00 M 00 G µmol/L [1,90 - 9,50] S-DHEA SOLFATO µg/dL M [25,00 - 300,00] 60 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G µmol/L [0,67 - 8,14] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 165 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Digossina Rilevanza clinica La digossina è un farmaco utilizzato nel trattamento dell'insufficienza cardiaca. Esso aumenta la forza di contrazione del miocardio e diminuisce la velocità di conduzione atrioventricolare. La digossina è escreta con le urine L'indice terapeutico del farmaco è basso e pertanto le manifestazioni di tossicità possono comparire già a livelli ematici del farmaco solo di poco superiori rispetto ai livelli terapeutici. L'intossicazione si manifesta con vomito e aritmie. Nell'insufficienza renale i livelli ematici della digossina tendono ad essere elevati per la ridotta escrezione e, in taluni casi, per la presenza di sostanze endogene simil-digossiniche; queste sostanze sono talvolta presenti anche in soggetti sani. Interpretazione La determinazione della digossinemia è utile per il monitoraggio della terapia e per la diagnosi e prevenzione dell'intossicazione digitalica. Il monitoraggio della digossina è utile solo se la determinazione viene eseguita allo "stato stazionario", cioè immediatamente prima della successiva somministrazione (dopo almenop 6- 8 h dall'utilma somministrazione) e dopo che sono passati almeno 4 giorni dall’inizio della terapia. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Indicare posologia e ore dall'ultima soministrazione. - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Chemiluminescente omogeneo (LOCI) Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,05 (6,6%) alla concentrazione di 0,79 µg/L; ± 0,11 (5,5%) alla concentrazione di 2,02 µg/L; ± 0,15 (4,3%) alla concentrazione di 3,6 µg/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Digossina lunedì 21 marzo 2016 µg/L Indiff. [0,5 - 1,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [0,6 - 1,2] (intervallo terapeutico indicativo nello scompenso cardiaco dopo 6-8 h da somministrazione orale) Pagina 166 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 DIGOSSINA Rilevanza clinica La digossina viene molto spesso prescritta per il trattamento dell’insufficienza cardiaca congestizia e di vari disturbi del ritmo cardiaco. L’impiego terapeutico della digossina accresce la capacità di contrazione del miocardio e ha come effetto positivo un aumentato output cardiaco, una diminuita dimensione del cuore, una diminuita pressione venosa e un diminuito volume sanguigno. La terapia con la digossina favorisce anche una pulsazione ventricolare stabilizzata e rallentata Interpretazione una somministrazione terapeutica inavvertita,frequentemente, porta ancora alla tossicità. È importante notare che i sintomi della tossicità da digossina spesso si confondono con le aritmie cardiache per le quali il farmaco è stato originariamente prescritto. Concentrazioni di digossina di 0.9–2.0 ng/mL nel siero o nel plasma sono normalmente considerate terapeutiche.2 Sintomi della tossicità umana si riscontrano generalmente solo in caso di concentrazioni superiori a 2.0 ng/mL;tuttavia, in alcuni casi tali sintomi vengono già osservati a concentrazioni di 1.4 ng/mLper la digossina è consigliato un intervallo terapeutico normale di 0.6–1.2 ng/mL.4 Un aumentato rischio di mortalità è stato osservato per una concentrazione di digossina di 1.2 ng/mL o più alta Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore preferibilmente 6–8 ore dopo la somministrazione del farmaco - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Il test Digoxin Elecsys impiega un principio del test competitivo, utilizzando un anticorpo monoclonale specifico anti-digossina. La digossina nel campione compete per i siti di legame dell’anticorpo marcato con un complesso di rutenioa,con il derivato della digossina biotinilato e aggiunto alla miscela di reazione1a incubazione: incubando il campione (10 µL) con un anticorpo specifico anti-digossina marcato con rutenio, si forma un immunocomplesso, la cui quantità dipende dalla concentrazione dell’analita nel campione2a incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite di streptavidina e di un derivato della digossina biotinilato, vengono occupati i siti di legame ancora liberi dell’anticorpo marcato con rutenio, formando così un complesso anticorpo-aptene. Il complesso totale si lega alla fase solida mediante l’interazione biotina-treptavidina.La miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M. Applicando una tensione all’elettrodo, si induce l’emissione chemiluminescente che viene misurata mediante il fotomoltiplicatoreI risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione, che viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti e con una curva master fornita insieme al codice a barre del reattivo. Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-DIGOSSINA lunedì 21 marzo 2016 µg/L Indiff. [0,80 - 2,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [1,02 - 2,56] Intervallo terapeutico riferito a campione prelevato almeno 6-8 ore dopo somministrazione orale Pagina 167 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Dipropilacetato ( Valproato o Acido Valproico o VPA o D Rilevanza clinica farmaco anticonvulsivo usato soprattutto nel trattamento di attacchi generalizzati primari e secondari, risultando, comunque,efficace anche nelle crisi di assenza costituisce il farmaco di scelta nell’epilessia fotosensibile Interpretazione l’acido valproico è quello che presenta il minor numero di effetti indesiderati. Gli effetti collaterali più comuni sono costituiti da disturbi gastrointestinali, quali nausea e vomito. Sono stati osservati alcuni casi di tremore, coma o stupore, spesso correlati alla somministrazione contemporanea di altri farmaci antiepilettici. I casi rari di insufficienza epatica Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Il prelievo dei campioni per la determinazione dell’acido valproico deve avvenire appena prima della somministrazione della dose successiva. Un monitoraggio più frequente può essere necessario in caso l’acido valproico venga somministrato in presenza o d Metodo test si basa su una tecnica di analisi immunoenzimatica in fase omogenea,impiegata per la determinazione quantitativa dell’acido valproico (libero e legato a proteine) nel siero o nel plasma umani. La determinazione è basata sulla competizione tra il farmaco nel campione e quello marcato con l’enzimaL’attività dell’enzima diminuisce in seguito al legame con l’anticorpo, e ciò consente di misurare la concentrazione del farmaco nel campione in termini di attività enzimatica. L’enzima attivo converte in NADH la nicotinamide adenina dinucleotide (NAD) ossidata, provocando una variazione dell’assorbanza che viene misurata per via spettrofotometrica. La G6PDH endogena del siero non interferisce in quanto il coenzima funziona soltanto con l’enzima batterico (Leuconostoc mesenteroides) impiegato nell’analisi Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento PDIPROPILACETATO lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. [50,00 - 100,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G µmol/L [346,50 - 693,00] (intervallo terapeutico) Pagina 168 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA DPG (2,3-difosfoglicerato) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE scuro 6 mL Metodo Spettrofotometro Shimadzu Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno Telefono (045-812) 4584-6880 Intervalli di riferimento Er-DPG lunedì 21 marzo 2016 mmol/L eritr. Indiff. [3,53 - 4,81] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 169 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 ECP (proteina cationica eosinofila) Rilevanza clinica La concentrazione di ECP circolante è stata messa in relazione con lo stato di attivazione dei granulociti eosinofili, responsabili di una parte della risposta infiammatoria nello stato asmatico e nella reazione allergica. La determinazione della ECP circolante può quindi fornire informazioni sull'opportunità o meno di instaurare o variare la terapia anti-infiammatoria di supporto a quella broncodilatatrice negli stati di male asmatico. Interpretazione ECP è un parametro utilizzabile per valutare la compliance del paziente nei confronti della terapia cortisonica dell'asma che richiede una certa regolarità dell'assunzione del farmaco. ECP risulta utile anche nei liquidi di lavaggio broncoalveolare o in altri liquidi biologici per evidenziare il coinvolgimento della componente infiammatoria eosinofila. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore E' fondamentale che il prelievo sia eseguito su siero, che la coagulazione del campione avvenga spontaneamente e l'intero processo sia ultimato. Attendere almeno 1 ora dal prelievo, prima di centrifugare il campione - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Immunodosaggio di tipo fluorimetrico con antisiero specifico automatizzato. PRINCIPIO DEL TEST L’Anti-ECP, covalentemente legata all’ImmunoCAP, reagisce con l’ECP presente nel siero del campione. Dopo il lavaggio, si aggiungono anticorpi anti-ECP coniugati con l’enzima per formare un complesso. Dopo l’incubazione, gli anticorpi Enzima-Anti-ECP non legati vengono eliminati tramite lavaggio e il complesso formato viene incubato con un agente di sviluppo. Dopo l’arresto della reazione viene misurata la fluorescenza dell’eluato. Per la valutazione dei risultati, le risposte dei campioni sono trasformate in concentrazioni con l’uso della curva di calibrazione. Strumento ImmunoCAP 250 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento ECP lunedì 21 marzo 2016 ug/L Indiff. [< 20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 170 di 498 U.O.C. Laboratorio Analisi IU eu 301555 Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Emocromo Rilevanza clinica I parametri fondamentali determinati sono: Eritrociti (RBC), Leucociti (WBC), Emoglobina (HGB), Ematocrito (HCT), Piastrine (PLT), I parametri fondamentali derivati sono MCV, MCH, MCHC. I parametri di formula leucocitaria sono: linfociti, Monociti, Neutrofili, Eosinofili e Basofili (% e #). Gli indici di distribuzione sono: RDW-CV (refertato), RDW-SD, PDW, MPV, PLCR (non refertati). I parametri riguardanti i reticolociti sono: Reticolociti % e #, Sottopopolazioni Reticolocitarie HFR, MFR, LFR, RETHe (non refertato), Eritroblasti % e #. Vengono inoltre determinati i granulociti immaturi IG % e # (non refertato). Interpretazione L’esame è indispensabile per diagnosticare condizioni di anemia o policitemia, di leucopenia o leucocitosi, piastrinopenia o piastrinosi ed indagare sulle loro eziopatogenesi. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo lilla 3 mL Metodo Emocromo, Formula Leucocitaria, Reticolociti, Eritroblasti, IG. A seguire sono indicate SIGLE, PARAMETRI, SISTEMA DI RILEVAZIONE: WBC - leucociti - citometria a flusso con laser a semiconduttori RBC - eritrociti - rilevazione resistiva HGB - emoglobina - fotometrica HCT - ematocrito - rilevazione cumulativa MCV - volume globulare medio - derivato :HCT/RBC MCH ( Hgb/RBC) - contenuto emoglobinico medio - derivato: Hgb/RBC MCHC ( Hgb/HCT) - conc. emog. corpuscolare media - derivato: Hgb/HCT RDW-CV - ampiezza della curva di distribuzione RBC espressa come coefficiente di variazione RDW-SD - ampiezza della curva di distribuzione RBC espressa come deviazione standard PLT - piastrine - Rilevazione resistiva MPV - volume piastrinico medio P-LCR - percentuale grandi piastrine NRBC - eritroblasti - citometria a flusso con laser a semiconduttori RET - reticolociti - citometria a flusso con laser a semiconduttori NEU - neutrofili - citometria a flusso con laser a semiconduttori LIN - linfociti - citometria a flusso con laser a semiconduttori MON - monociti - citometria a flusso con laser a semiconduttori EOS - eosinofili- citometria a flusso con laser a semiconduttori BAS- basofili - citometria a flusso con laser a semiconduttori PDW - ampiezza della curva di distribuzione piastrinica IG - granulociti immaturi - citometria a flusso con laser a semiconduttori Strumento XE-2100 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili Telefono (045-812) Intervalli di riferimento MCHC g/L Indiff. [310 - 360] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G RDW % Indiff. [11,5 - 14,5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Piastrine 10^9/L Indiff. [150 - 400] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Emoglobina per emocromo g/L F [110 - 140] 00 A 00 M 00 G 02 A 00 M 00 G Emoglobina per emocromo g/L F [115 - 145] 02 A 00 M 00 G 09 A 00 M 00 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 171 di 498 Emoglobina per emocromo g/L F [120 - 150] 09 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G Emoglobina per emocromo g/L F [120 - 160] 12 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Emoglobina per emocromo g/L M [110 - 140] 00 A 00 M 00 G 02 A 00 M 00 G Emoglobina per emocromo g/L M [115 - 145] 02 A 00 M 00 G 09 A 00 M 00 G Emoglobina per emocromo g/L M [120 - 150] 09 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G Emoglobina per emocromo g/L M [130 - 180] 12 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Ematocrito L/L F [0,320 - 0,400] 00 A 00 M 00 G 02 A 00 M 00 G Ematocrito L/L F [0,330 - 0,410] 02 A 00 M 00 G 09 A 00 M 00 G Ematocrito L/L F [0,340 - 0,430] 09 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G Ematocrito L/L F [0,360 - 0,460] 12 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Ematocrito L/L M [0,320 - 0,400] 00 A 00 M 00 G 02 A 00 M 00 G Ematocrito L/L M [0,330 - 0,410] 02 A 00 M 00 G 09 A 00 M 00 G Ematocrito L/L M [0,340 - 0,430] 09 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G Ematocrito L/L M [0,370 - 0,490] 12 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G MCV fL Indiff. [70,0 - 85,0] 00 A 00 M 00 G 02 A 00 M 00 G MCV fL Indiff. [75,0 - 85,0] 02 A 00 M 00 G 06 A 00 M 00 G MCV fL Indiff. [80,0 - 100,0] 06 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G MCH pg Indiff. [25,0 - 35,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Eritrociti per emocromo 10^12/L F [3,80 - 4,80] 00 A 00 M 00 G 02 A 00 M 00 G Eritrociti per emocromo 10^12/L F [3,80 - 4,90] 02 A 00 M 00 G 09 A 00 M 00 G Eritrociti per emocromo 10^12/L F [3,90 - 5,10] 09 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G Eritrociti per emocromo 10^12/L F [4,10 - 5,10] 12 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Eritrociti per emocromo 10^12/L M [3,80 - 4,80] 00 A 00 M 00 G 02 A 00 M 00 G Eritrociti per emocromo 10^12/L M [3,80 - 4,90] 02 A 00 M 00 G 09 A 00 M 00 G Eritrociti per emocromo 10^12/L M [3,90 - 5,10] 09 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G Eritrociti per emocromo 10^12/L M [4,50 - 5,30] 12 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G WBC 10^9/L Indiff. [6,00 - 17,50] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G WBC 10^9/L Indiff. [4,50 - 13,50] 01 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G WBC 10^9/L Indiff. [4,50 - 12,50] 12 A 00 M 00 G 18 A 00 M 00 G WBC 10^9/L Indiff. [4,00 - 11,00] 18 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 172 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Emocromo Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - EDTA Lilla 3 mL Metodo assorbanza/ligth scatter Strumento ADVIA 2120i Incertezza di Misura Dirigenti responsabili F.Dima - M.Montagnana Telefono (045-812) 4595 Intervalli di riferimento ERITROCITI 10^12/L F [3,70 - 6,60] 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 07 G ERITROCITI 10^12/L F [3,00 - 5,40] 00 A 00 M 08 G 00 A 01 M 00 G ERITROCITI 10^12/L F [3,00 - 4,50] 00 A 01 M 01 G 00 A 06 M 00 G ERITROCITI 10^12/L F [3,70 - 5,30] 00 A 06 M 01 G 02 A 00 M 00 G ERITROCITI 10^12/L F [3,90 - 5,20] 02 A 00 M 01 G 12 A 00 M 00 G ERITROCITI 10^12/L F [4,10 - 5,10] 12 A 00 M 01 G 16 A 00 M 00 G ERITROCITI 10^12/L F [3,80 - 5,10] 16 A 00 M 01 G 48 A 00 M 00 G ERITROCITI 10^12/L F [3,80 - 5,10] 48 A 00 M 00 G 70 A 00 M 00 G ERITROCITI 10^12/L F [3,80 - 5,10] 70 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ERITROCITI 10^12/L M [3,70 - 6,50] 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 07 G ERITROCITI 10^12/L M [3,00 - 5,40] 00 A 00 M 08 G 00 A 01 M 00 G ERITROCITI 10^12/L M [3,00 - 4,50] 00 A 01 M 01 G 00 A 06 M 00 G ERITROCITI 10^12/L M [3,70 - 5,30] 00 A 06 M 01 G 02 A 00 M 00 G ERITROCITI 10^12/L M [3,90 - 5,20] 02 A 00 M 01 G 12 A 00 M 00 G ERITROCITI 10^12/L M [4,20 - 5,20] 12 A 00 M 01 G 16 A 00 M 00 G ERITROCITI 10^12/L M [4,50 - 5,70] 16 A 00 M 01 G 64 A 00 M 00 G ERITROCITI 10^12/L M [4,00 - 5,80] 64 A 00 M 01 G 999 A 99 M 99 G EMOGLOBINA g/L F [120 - 225] 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 07 G g/dL [12,0 - 22,5] EMOGLOBINA g/L F [100 - 180] 00 A 00 M 08 G 00 A 01 M 00 G g/dL [10,0 - 18,0] EMOGLOBINA g/L F [90 - 140] 00 A 01 M 01 G 00 A 06 M 00 G g/dL [9,0 - 14,0] EMOGLOBINA g/L F [105 - 135] 00 A 06 M 01 G 02 A 00 M 00 G g/dL [10,5- 13,5] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 173 di 498 EMOGLOBINA g/L F [115 - 155] 02 A 00 M 01 G 12 A 00 M 00 G g/dL [11,5 - 15,5] EMOGLOBINA g/L F [120- 160] 12 A 00 M 01 G 16 A 00 M 00 G g/dL [12,0 - 16,0] EMOGLOBINA g/L F [120 - 160] 16 A 00 M 00 G 48 A 00 M 00 G g/dL [12,0 - 16,0] EMOGLOBINA g/L F [120 - 150] 48 A 00 M 00 G 70 A 00 M 00 G g/dL [12,0 - 15,0] EMOGLOBINA g/L F [120 - 140] 70 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/dL [12,0 - 14,0] EMOGLOBINA g/L M [120 - 225] 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 07 G g/dL [12,0 - 22,5] EMOGLOBINA g/L M [100 - 180] 00 A 00 M 08 G 00 A 01 M 00 G g/dL [10,0 - 18,0] EMOGLOBINA g/L M [90 - 140] 00 A 01 M 01 G 00 A 06 M 00 G g/dL [9,0 - 14,0] EMOGLOBINA g/L M [105 - 135] 00 A 06 M 01 G 02 A 00 M 00 G g/dL [10,5 - 13,5] EMOGLOBINA g/L M [115 - 155] 02 A 00 M 01 G 12 A 00 M 00 G g/dL [11,5 - 15,5] EMOGLOBINA g/L M [130 - 165] 12 A 00 M 01 G 16 A 00 M 00 G g/dL [13,0 - 16,5] EMOGLOBINA g/L M [135 - 170] 16 A 00 M 01 G 50 A 00 M 00 G g/dL [13,5 - 17,0] EMOGLOBINA g/L M [135 - 170] 50 A 00 M 01 G 70 A 00 M 00 G g/dL [13,5 - 17,0] EMOGLOBINA g/L M [135 - 160] 70 A 00 M 01 G 999 A 99 M 99 G g/dL [13,5 - 16,0] MCV fL F [95,0 - 123,0] 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 07 G MCV fL F [85,0 - 123,0] 00 A 00 M 08 G 00 A 01 M 00 G MCV fL F [85,0 - 106,0] 00 A 01 M 01 G 00 A 06 M 00 G MCV fL F [73,0 - 86,0] 00 A 06 M 01 G 02 A 00 M 00 G MCV fL F [75,0 - 95,0] 02 A 00 M 01 G 12 A 00 M 00 G MCV fL F [78,0 - 102,0] 12 A 00 M 01 G 16 A 00 M 00 G MCV fL F [86,0 - 98,0] 16 A 00 M 01 G 999 A 99 M 99 G MCV fL M [95,0 - 123,0] 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 07 G MCV fL M [85,0 - 123,0] 00 A 00 M 08 G 00 A 01 M 00 G MCV fL M [85,0 - 106,0] 00 A 01 M 01 G 00 A 06 M 00 G MCV fL M [73,0 - 86,0] 00 A 06 M 01 G 02 A 00 M 00 G MCV fL M [75,0 - 95,0] 02 A 00 M 01 G 12 A 00 M 00 G MCV fL M [78,0 - 98,0] 12 A 00 M 01 G 16 A 00 M 00 G MCV fL M [86,0 - 98,0] 16 A 00 M 01 G 999 A 99 M 99 G MCH pg F [31 - 40] 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 07 G MCH pg F [28 - 35] 00 A 00 M 08 G 00 A 01 M 00 G MCH pg F [26 - 30] 00 A 01 M 00 G 00 A 06 M 00 G MCH pg F [23 - 31] 00 A 06 M 00 G 02 A 00 M 00 G MCH pg F [24 - 33] 02 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G MCH pg F [27 - 34] 12 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G MCH pg F [27 - 34] 16 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G MCH pg M [31 - 37] 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 07 G MCH pg M [28 - 40] 00 A 00 M 08 G 00 A 01 M 00 G MCH pg M [26 - 30] 00 A 01 M 00 G 00 A 06 M 00 G MCH pg M [23 - 31] 00 A 06 M 00 G 02 A 00 M 00 G MCH pg M [24 - 33] 02 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G MCH pg M [27 - 34] 12 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G MCH pg M [27 - 34] 16 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G RDW % Indiff. [11,5 - 15,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G MPV fL Indiff. [7,0 - 10,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L F 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 01 G lunedì 21 marzo 2016 [9,00 - 30,00] Pagina 174 di 498 GLOBULI BIANCHI 10^9/L F [6,00 - 21,00] 00 A 00 M 01 G 00 A 00 M 07 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L F [5,00 - 19,00] 00 A 00 M 07 G 00 A 01 M 00 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L F [6,00 - 17,00] 00 A 01 M 00 G 00 A 06 M 00 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L F [6,00 - 17,00] 00 A 06 M 00 G 02 A 00 M 00 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L F [6,00 - 14,00] 02 A 00 M 00 G 06 A 00 M 00 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L F [5,00 - 13,00] 06 A 00 M 00 G 10 A 00 M 00 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L F [4,50 - 13,00] 10 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L F [4,30 - 11,00] 16 A 00 M 00 G 21 A 00 M 00 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L F [4,30 - 10,00] 21 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L M [9,00 - 30,00] 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 01 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L M [6,00 - 21,00] 00 A 00 M 01 G 00 A 00 M 07 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L M [5,00 - 19,00] 00 A 00 M 07 G 00 A 01 M 00 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L M [6,00 - 18,00] 00 A 01 M 00 G 00 A 06 M 00 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L M [6,00 - 17,00] 00 A 06 M 00 G 02 A 00 M 00 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L M [6,00 - 14,00] 02 A 00 M 00 G 06 A 00 M 00 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L M [5,00 - 13,00] 06 A 00 M 00 G 10 A 00 M 00 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L M [4,50 - 13,00] 10 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L M [4,30 - 11,00] 16 A 00 M 00 G 21 A 00 M 00 G GLOBULI BIANCHI 10^9/L M [4,30 - 10,00] 21 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G PIASTRINE 10^9/L Indiff. [ 150,0 - 400,0 ] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G EMATOCRITO L/L F [0,45 - 0,60] 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 07 G % [45,0 - 60,0] EMATOCRITO L/L F [0,31 - 0,55] 00 A 00 M 08 G 00 A 01 M 00 G % [31,0 - 55,0] EMATOCRITO L/L F [0,28 - 0,42] 00 A 01 M 01 G 00 A 06 M 00 G % [28,0 - 42,0] EMATOCRITO L/L F [0,31 - 0,45] 00 A 06 M 01 G 02 A 00 M 00 G % [31,0 - 45,0] EMATOCRITO L/L F [0,34 - 0,43] 02 A 00 M 01 G 12 A 00 M 00 G % [34,0 - 43,0] EMATOCRITO L/L F [0,36 - 0,46] 12 A 00 M 01 G 16 A 00 M 00 G % [36,0 - 46,0] EMATOCRITO L/L F [0,35 - 0,45] 16 A 00 M 01 G 48 A 00 M 00 G % [35,0 - 45,0] EMATOCRITO L/L F [0,35 - 0,47] 48 A 00 M 01 G 999 A 99 M 99 G % [35,0 - 47,0] EMATOCRITO L/L M [0,45 - 0,60] 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 07 G % [45,0 - 60,0] EMATOCRITO L/L M [0,31 - 0,55] 00 A 00 M 08 G 00 A 01 M 00 G % [31,0 - 55,0] EMATOCRITO L/L M [0,28 - 0,42] 00 A 01 M 01 G 00 A 06 M 00 G % [28,0 - 42,0] EMATOCRITO L/L M [0,31 - 0,45] 00 A 06 M 01 G 02 A 00 M 00 G % [31,0 - 45,0] EMATOCRITO L/L M [0,34 - 0,43] 02 A 00 M 01 G 12 A 00 M 00 G % [34,0 - 43,0] EMATOCRITO L/L M [0,37 - 0,49] 12 A 00 M 01 G 16 A 00 M 00 G % [37,0 - 49,0] EMATOCRITO L/L M [ 0,38 - 0,49 ] 16 A 00 M 01 G 48 A 00 M 00 G % [38,0 - 49,0] EMATOCRITO L/L M [0,38 - 0,49 ] 48 A 00 M 01 G 999 A 99 M 99 G % [38,0 - 49,0] ERITROCITI IPOCROMICI % Indiff. [0,0 - 2,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G MCHC g/L Indiff. [290 - 370] 00 A 00 M 00 G 00 A 01 M 00 G MCHC g/L Indiff. [300 - 360] 00 A 01 M 01 G 02 A 00 M 00 G MCHC g/L Indiff. [320 - 350] 02 A 00 M 01 G 16 A 00 M 00 G MCHC g/L Indiff. [320 - 350] 16 A 00 M 01 G 999 A 99 M 99 G ERITROBLASTI (%) % Indiff. [ assenti ] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ERITROBLASTI 10^9/L Indiff. [ assenti ] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 175 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Emocromo-Formula leucocitaria Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - EDTA Lilla 3 mL Metodo assorbanza/ligth scatter Strumento ADVIA 2120i Incertezza di Misura Dirigenti responsabili F.Dima - M.Montagnana Telefono (045-812) 4595 Intervalli di riferimento BASOFILI % % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G LUC % % Indiff. 00 A 00 M 00 G 01 A 03 M 00 G LUC % % Indiff. 01 A 03 M 00 G 02 A 00 M 00 G LUC % % Indiff. 02 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G EOSINOFILI % % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G NEUTROFILI % % Indiff. 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 15 G NEUTROFILI % % Indiff. 00 A 00 M 15 G 00 A 01 M 00 G NEUTROFILI % % Indiff. 00 A 01 M 00 G 02 A 00 M 00 G NEUTROFILI % % Indiff. 02 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G NEUTROFILI % % Indiff. 16 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G MONOCITI % % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G LINFOCITI % % Indiff. 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 15 G LINFOCITI % % Indiff. 00 A 00 M 15 G 02 A 00 M 00 G LINFOCITI % % Indiff. 02 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G LINFOCITI % % Indiff. 16 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G NEUTROFILI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [5,00 - 21,00] 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 01 G NEUTROFILI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [1,50 - 7,70] 00 A 00 M 01 G 00 A 00 M 07 G NEUTROFILI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [1,00 - 7,70] 00 A 00 M 07 G 00 A 01 M 00 G NEUTROFILI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [1,00 - 8,50] 00 A 01 M 00 G 00 A 06 M 00 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 176 di 498 NEUTROFILI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [1,50 - 8,50] 00 A 06 M 00 G 02 A 00 M 00 G NEUTROFILI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [1,50 - 8,50] 02 A 00 M 00 G 06 A 00 M 00 G NEUTROFILI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [1,50 - 8,00] 06 A 00 M 00 G 10 A 00 M 00 G NEUTROFILI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [1,80 - 8,00] 10 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G NEUTROFILI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [2,00 - 7,00] 16 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G LINFOCITI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [2,00 - 11,50] 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 01 G LINFOCITI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [2,00 - 17,00] 00 A 00 M 02 G 00 A 00 M 07 G LINFOCITI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [2,50 - 16,50] 00 A 00 M 08 G 00 A 01 M 00 G LINFOCITI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [2,50 - 13,50] 00 A 01 M 01 G 00 A 06 M 00 G LINFOCITI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [4,00 - 9,50] 00 A 06 M 01 G 02 A 00 M 00 G LINFOCITI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [3,00 - 7,00] 02 A 00 M 01 G 06 A 00 M 00 G LINFOCITI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [1,50 - 6,50] 06 A 00 M 01 G 10 A 00 M 00 G LINFOCITI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [1,50 - 5,20] 10 A 00 M 01 G 16 A 00 M 00 G LINFOCITI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [0,95 - 4,40] 16 A 00 M 01 G 999 A 99 M 99 G BASOFILI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [ < 0,20 ] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G EOSINOFILI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [ < 0,45 ] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G LUC MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [ < 1,08 ] 00 A 00 M 00 G 01 A 03 M 00 G LUC MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [ < 1,08 ] 01 A 03 M 00 G 02 A 00 M 00 G LUC MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [ < 0,35 ] 02 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G MONOCITI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [0,08 - 1,20 ] 00 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G MONOCITI MIGLIAIA Calcolati 10^9/L Indiff. [0,08 - 1,00] 12 A 00 M 01 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 177 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 EMOGASANALISI ARTERIOSO Con il termine emogasanalisi tradizionalmente si intende la determinazione dei gas O2 e CO2 disciolti nel plasma e del pH. Da questi parametri misurati sono ricavati i paramentri: Saturazione di ossigeno, HCO3-, CO2-totale ed Eccesso basi, che sono molto utili nella gestione clinica del paziente. L’emogasanalisi consente di valutare la funzione respiratoria, l’origine respiratoria o metabolica delle condizioni di acidosi e alcalosi e il grado e la natura dell’eventuale compenso e può rivestire un’importanza vitale nelle situazioni cliniche d’emergenza. I moderni emogasanalizzatori possono consentire la determinazione dell’emoglobina, degli ioni Na, K, Ca e Cl e dei metaboliti Glucosio, Urea e Lattato. I gas O2 e CO2 sono espressi come pressione parziale nel plasma. La carbossiemoglobina (HbCO) è un'emoglobina non funzionale prodotta dal contatto con il monossido di carbonio (CO), gas derivante dalla combustione incompleta. Poiché l'affinità dell'emoglobina per questo gas è 200 volte quella dell'ossigeno, la presenza nell'aria di quantità anche piccole di CO conduce alla formazione di HbCO. I segni di intossicazione da CO non sono caratteristici, possono comparire già per livelli di HbCO inferiori al 20% e manifestarsi con alterazioni del sistema nervoso, dell'apparato gastroenterico, del cuore, della vista e altro. Livelli di HbCO del 50 - 80% possono determinare insufficienza respiratoria, convulsioni, coma e morte. Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Inviare immediatamente al laboratorio in contenitore refrigerato, in siringa chiusa con tappo a tenuta d'aria, senza ago. - Siringa eparinata 4°C Metodo Per la determinazione di PO2 e PCO2 ci si avvale di elettrodi selettivi rispettivamente amperometrico e potenziometrico. Il pH e gli ioni Na, K, Ca sono determinati con elettrodi iono selettivi. L’emoglobina si determina in fotometricamente. La determinazione dei metaboliti è basata su metodi elettrochimici. I rimanenti sono parametri calcolati. Strumento GEM Premier 4000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili M.Negri Telefono (045-812) 2154-2587 Intervalli di riferimento pH emogas Indiff. [7,35 - 7,45] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G PCO2 mmHg Indiff. [35 - 40] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G PO2 mmHg Indiff. [80 - 100] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G HCO3 mmol/L Indiff. [24,0 - 28,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G TCO2 mmol/L Indiff. [25,0 - 29,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Eccesso basi mmol/L Indiff. [-2 - +2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Saturazione O2 % Indiff. [95,0 - 99,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 178 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 EMOGASANALISI VENOSO Vedi scheda "Emogasanalisi arterioso" Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Inviare immediatamente al laboratorio in contenitore refrigerato, in siringa chiusa con tappo a tenuta d'aria, senza ago. - Siringa eparinata 4°C Metodo Vedi scheda "Emogasanalisi arterioso" Strumento GEM Premier 4000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili M.Negri Telefono (045-812) 2154-2857 Intervalli di riferimento pH emogas Indiff. [7,32 - 7,38] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G PCO2 mmHg Indiff. [40 - 45] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Eccesso basi mmol/L Indiff. [-2 - +2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G HCO3 mmol/L Indiff. [24,0 - 29,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G TCO2 mmol/L Indiff. [27,0 - 31,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G PO2 mmHg Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Saturazione O2 % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 179 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Emoglobina Glicata Rilevanza clinica Emoglobina glicata è un termine generale per definire complessi non enzimatici di legame tra il glucosio e le catene alfa o beta dell'Hb (N-terminale). Tra questi complessi HbA1c è il prevalente. La sua sintesi prevede prima la formazione di una base di Shiff labile tra il gruppo aldeico del glucosio e una valina dell'Hb; dopo un riarrangiamento (di Amadori) si arriva a una chetoamina stabile, che è il composto che viene misurato con HPLC. HbA1c fornisce la migliore indicazione dei livelli di glucosio nei 3 mesi precedenti al prelievo. Interpretazione Monitoraggio del paziente diabetico Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - K2 EDTA VIOLA grande 6 mL Metodo HPLC. Si usa un'apposita colonna a scambio cationico. Strumento TOSOH G8 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno Telefono (045-812) 4584 Intervalli di riferimento Er-EMOGLOBINA GLICATA mmol mmol/mol Indiff. Hb 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Er-EMOGLOBINA GLICATA % 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Indiff. Pagina 180 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Emoglobine frazionate - Varianti emoglobiniche Rilevanza clinica Le emoglobinopatie sono dovute ad anomalie quantitative o qualitative della sintesi emoglobinica. Sono le malattie genetiche, autosomiche e recessive più comuni nell'uomo. Le più frequenti sono la betatalassemia e l'anamia falciforme. Solo gli omozigoti manifestano la malattia grave, spesso letale. Gli eterozigoti sono molto diffusi nella popolazione perché selettivamente avvantaggiati (protetti durante l'infanzia da malattie portate da parassiti del sangue). La strategia di prevenzione prevede quindi la diagnosi precoce dello stato di portatore nei gruppi a rischio attraverso la quantificazione delle frazioni emoglobiniche. Interpretazione Si determina la percentuale delle frazioni emoglobiniche nei pazienti con sospetto di trait-talassemico e/o con sospetta presenza di varianti emoglobiniche. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - K2 EDTA VIOLA grande 6 mL Metodo Tosoh G8 separa automaticamente le emoglobine del sangue sfruttando il principio della cromatografia liquida al alta prestazione. Le varie emoglobine vengono eluite in tempi diversi in base alla loro carica netta rispetto a un gradiente di forza ionica crescente che incontrano passando attraverso una colonna a scambio cationico (riempita di micro-biglie a carica negativa).Nella modalità analisi Beta-talassemia il programma ha finestre predeterminate a rilevare la presenza di Hb F, A2, AO, D+, S+, C+. La calibrazione identifica quantitativamente A2 e F. Le frazioni eluite vengono lette a 415 nm (lettura di riferimento a 500 nm) ed eliminate. L'analizzatore fornisce un cromatogramma con integrazione delle aree di HbO, HbA2, HbF e di eventuali altre frazioni di cui fornisce una interpretazione presuntiva (identificazione definitiva solo con analisi DNA).PU EMS 304555 01- IU EMS 304555 Strumento TOSOH G8 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno Telefono (045-812) 4584-6880 Intervalli di riferimento HBFRA HbA2 % Hb totale Indiff. [1,9 - 3,1] (piu' bassi fino a 6 mesi) 00 A 00 M 00 G 00 A 06 M 00 G HBFRA HbA2 % Hb totale Indiff. [1,9 - 3,1] (Beta Tal Eterozigote 3.55 - 5.85) 00 A 06 M 00 G 999 A 99 M 99 G HBFRA HbF % Hb totale F [ inf. a 2,0] più alto fino ad 1 anno 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G HBFRA HbF % Hb totale F [ inf. a 2,0] 01 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G HBFRA HbF % Hb totale F [ inf. a 2,0] (aumenta in gravidanza) 16 A 00 M 00 G 48 A 00 M 00 G HBFRA HbF % Hb totale F [ inf. a 2,0] 48 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G HBFRA HbF % Hb totale M [ inf. a 2,0] (più alto fino ad 1 anno) 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 181 di 498 HBFRA HbF % Hb totale M [ inf. a 2,0] 01 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Eparina (anti-Xa) Rilevanza clinica L’eparina è il farmaco antitrombotico più utilizzato. L’attività biologica di questo glicosaminoglicano risiede nella sua capacità di potenziare fino a 2000 volte l’effetto inibitorio dell’antitrombina sulle proteasi coagulative. Viene utilizzato per la determinazione automatica quantitativa dell’eparina non frazionata (UHF) e a basso PM (LMWH). Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore PREVIO ACCORDO - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Cromogenico (anti-Xa) Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Eparina anti FXa lunedì 21 marzo 2016 U/mL Indiff. [0,2 - 0,7] intervallo terapeutico 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 182 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 EPO - Eritropoietina Rilevanza clinica E' un ormone glicoproteico (PM 36.000) che regola l'eritropoiesi del midollo osseo. Prodotta nelle cellule renali prossimali e cellule endoteliali dei capillari peritubulari della corteccia renale. La secrezione è controllata da un sensore renale dell'ossigeno che sente la variazione della pressione parziale dell'ossigeno nel sangue. In presenza di alti livelli di ossigeno nel sangue (discesa da alta quota, ipertrasfusione), i livelli di EPO diminuiscono. I livelli di EPO sono elevati nelle anemie sideropeniche, diminuiscono nei dializzati e nelle malattie renali. Nelle policitemie i livelli di EPO servono a distinguere le policitemie primarie o vere (livelli EPO diminuiti, eritropoiesi attivata e indipendente dalla stimolazione di EPO) dalle secondarie (EPO elevata che stimola aumento della massa eritrocitaria, dovuta a diversi fattori come Hb anomala, fumo, malattie cardiache e tumori renali). Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Si consiglia standardizzare l'ora del prelievo (es mattino dalle 7.30 alle 12) perchè ci sono modificazioni giornaliere della concentrazione ematica - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo La fase solida (sferetta) è rivestita di streptavidina. La fase liquida è costituita da due diversi Ab monoclonali murini anti EPO, uno marcato con biotina e il secondo con fosfatasi alcalina. Il complesso sandwich che si forma con l'eritropoietina del campione è catturato dalla streptavidina sulla sfertta attraverso l'Ab anti EPO biotinilato. Dopo incubazione e lavaggio per centrifugazione l'enzima coniugato rimasto è solo quello legato, si aggiunge il substrato chemiluminescente e il segnale luminoso generato sarà direttamente proporzionale alla quantità di EPO nel campione. Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 17.5 % a 14.6 U/L e 13.3 % a 140 U/L Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-ERITROPOIETINA lunedì 21 marzo 2016 mUI/mL Indiff. [1,60 - 34,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 183 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Equilibrio acido base arterioso Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore In ghiaccio. Inviare subito - Siringa Epar. 2 mL Metodo GEM Premier 4000 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento pH emogas pH Indiff. [7,35 - 7,45] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G PCO2 mmHg Indiff. [35 - 40] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G PO2 mmHg Indiff. [80 - 100] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G HCO3 mmol/L Indiff. [24,0 - 28,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G TCO2 mmol/L Indiff. [25,0 - 29,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Eccesso basi mmol/L Indiff. [+/-2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Saturazione O2 per cento Indiff. [95,0 - 99,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 184 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Equilibrio acido base venoso Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore In ghiaccio. Inviare subito - Siringa Epar. 2 mL Metodo GEM Premier 4000 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento HCO3 mmol/L Indiff. [24,0 - 29,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G CO2 Totale mmol/L Indiff. [27,0 - 31,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ABE mmol/L Indiff. [ -/+ 2,0 ] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G SAT. O2 per cento Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Indiff. [7,320 - 7,380] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pH pCO2 mmHg Indiff. [40,0 - 45,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pO2 mmHg Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 185 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Esame morfologico Rilevanza clinica I campioni che necessitano di una conferma microscopica per sospetta patologia dei globuli bianchi, aggregati piastrinici ecc.. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore PREVIO ACCORDO - BR* ESAME MORFOLOGICO Metodo manuale Strumento Microscopio Incertezza di Misura Dirigenti responsabili F.Dima - M.Montagnana Telefono (045-812) 4595 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 186 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Estradiolo Rilevanza clinica L' Estradiolo è un ormone steroideo con un peso molecolare di 273,3 dalton che circola prevalentemente legato alle proteine. Oltre all'estradiolo altri estrogeni steroidei naturali comprendono l'Estrone l'Estriolo e i loro coniugati: Gli estrogeni sono ormoni secreti principalmente dai follicoli ovarici, dalle ghiandole surrenali, dal corpo luteo, dalla placenta e nei maschi dai testicoli. Gli estrogeni vengono secreti con ritmi variabili nel corso del ciclo mestruale per tutto il periodo di attività delle ovaie.Le gonadotropine dell'ipofisi anteriore regolano la secrezione degli ormoni ovarici quali l'estradiolo ed il progesterone, il controllo ipotalamico della produzione di gonadotropina ipofisaria viene regolato dai livelli plasmatici di estrogeni e di progesterone.Questo complesso sistema di feedback provoca il fenomeno ciclico dell'ovulazione e della mestruazione.Nel corso della gravidanza la placenta diventa la sorgente principale di estrogeni.Durante la menopausa la secrezione ovarica diminuisce con ritmi variabili Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo enzima di fase solida chimico luminescente,immuno analisi Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 9.7 % a 389 pmoli/L, 7.4 % a 1020 pmoli/L, 8.5 % a 2067 pmoli/L Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-ESTRADIOLO pmol/L F [inf. a 100,0] 00 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G pg/mL S-ESTRADIOLO pmol/L F Per valore normale (adulti): prepuberi inf. a 100,0 fase follic. 73,4 587,0 picco ovul. 435,0 -1468,0 fase lutein. 101,0 - 905,0 forte aumento in gravidanza 12 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G pg/mL S-ESTRADIOLO pmol/L F Per valore normale : fase follic. 73,4 587,0 picco ovul. 435,0 -1468,0 fase lutein. 101,0 - 905,0 forte aumento in gravidanza 17 A 00 M 00 G 40 A 00 M 00 G pg/mL lunedì 21 marzo 2016 [inf. a 27,2] Pagina 187 di 498 S-ESTRADIOLO pmol/L F Per valore normale : fase follic. 73,4 587,0 picco ovul. 435,0 -1468,0 fase lutein. 101,0 - 905,0 forte aumento in gravidanza post menop. fino a 100,0 40 A 00 M 00 G 54 A 00 M 00 G pg/mL S-ESTRADIOLO pmol/L F [inf. a 100,0] 54 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pg/mL [inf. a 27,2] S-ESTRADIOLO pmol/L M [inf. a 100,0] 00 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G pg/mL [inf. a 27,2] S-ESTRADIOLO pmol/L M [inf. a 200,0] 12 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G pg/mL [inf. a 54,4] S-ESTRADIOLO pmol/L M [inf. a 200,0] 17 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pg/mL [inf. a 54,4] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 188 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Estradiolo (E2 o EST) Rilevanza clinica E’ l’estrogeno principale e deriva da ovaio, testicolo e placenta. La misurazione dei livelli circolanti di estradiolo è importante per la valutazione della funzione ovarica (valutazione cicli mestruale irregolare, pubertà precoce nelle femmine,infertilità) e per il monitoraggio dello sviluppo follicolare nei protocolli di riproduzione assistita. Elevati livelli si riscontrano in ovaio policistico, cancro ovarico o surrenalico con sintomi di femminilizzazione. Può aumentare anche per cause aspecifiche come nella cirrosi epatica. Livelli diminuiti nelle insufficienze ovariche, ipogonadismi, sindrome di Turner (nell’ipogonadismo femminile si possono riscontrare livelli normali). Nella insufficienza ovarica primitiva gli estrogeni diminuiscono e FSH ed LH aumentano; nelle patologie ipotalamiche o ipofisarie si verifica il contrario. Può essere richiesto il dosaggio rapido di estradiolo per valutare il picco dopo lo stimolo farmacologico nelle tecniche di fecondazione assistita. L’estradiolo svolge un ruolo fondamentale nel ciclo mestruale umano. Durante la prima fase follicolare, il livello di estradiolo è relativamente costante e contenuto. Al settimo giorno, il follicolo dominante si è formato e il livello di estradiolo aumenta sensibilmente. L’alto livello di estradiolo sopprime il livello di FSH con un feedback negativo sull’ipotalamo e sull’ipofisi e comporta un rapido aumento dell’LH. Il livello di estradiolo diminuisce notevolmente quando l’LH raggiunge il suo picco massimo. In genere, l’ovulazione avviene dopo 10 a 12 ore dal picco dell’LH e dopo 24 a 36 ore dal picco dell’estradiolo. Durante la fase luteinica, il livello di estradiolo aumenta, raggiungendo il livello massimo dopo circa 8 giorni dall’ovulazione. L’alto livello di estradiolo influisce sulla regressione del corpo luteo. Se l’ovulo non viene fecondato, il livello di estradiolo diminuisce, segnalando l’inizio di un nuovo ciclo. Negli uomini i livelli di estradiolo sono normalmente contenuti. Alti livelli di estradiolo negli uomini possono essere dovuti a una maggiore aromatizzazione degli androgeni, con conseguente ginecomastia. Interpretazione Diminuita concentrazione in caso di menopausa, ovariectomia, ipogonadismo, ipopituitarismo, malattie croniche; aumenta in gravidanza, policistosi ovarica tumori estrogeno secernenti maschili (surreni e testicolo) e femminili (surreni e ovaio), cisti follicolari, cirrosi epatica. Dimnuiscono in corso di terapie estroproprogestiniche, pregestinici e androgeni. Aumentano con hCG e gonadotropine Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur Estradiolo utilizza un formato di dosaggio competitivo. L’estradiolo endogeno contenuto in un campione è rilasciato dalle sue proteine leganti da un agente di rilascio. Successivamente, un anticorpo monoclonale anti-estradiolo marcato con estere di acridinio è aggiunto per legare l’estradiolo disponibile. Infine, una fase solida di cattura del derivato dell’estradiolo è aggiunto alla reazione per competere con l’estradiolo per il legame dell’anticorpo marcato con acridinio. Dopo il lavaggio, l’acido e la base sono erogati per avviare la reazione chemiluminescente. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 37,22 (11,8%) alla concentrazione di 315,28 pmol/L; ± 73,71 (7,3%) alla concentrazione di 1013,788 pmol/L; ± 160,06 (6,3%) alla concentrazione di 2535,32 pmol/L; Dirigenti responsabili C. Cocco - B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 189 di 498 Estradiolo pmol/L F età prepuberale: <70 età fertile: fase follicolare 70-530 picco ovulatorio 230-1310 fase luteinica 200-800 menopausa: <120 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Estradiolo pmol/L M età prepuberale: <70 età adulta: <200 00 A 00 M 00 G 999 A 00 M 00 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 190 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Etanolo (alcolemia) Rilevanza clinica L’alcol è prodotto, in piccole quantità, nei processi metabolici fisiologici, quantità al di sotto della rilevabilità del metodo, che rileva l'alcol assunto. La richiesta di determinazione dell’alcolemia (concentrazione ematica di alcol etilico) trova giustificazione nella conferma diagnostica di intossicazione etilica acuta. Le richieste di alcolemia per motivazioni medico-legali vanno indirizzate alla Medicina Legale, in quanto il laboratorio non assicura una catena di custodia e il metodo è un metodo di primo livello che richiederebbe un test di conferma se positivo, sempre mantenedo la catena di custodia. Per la determinazione di abuso alcolico criìonico vengono utilizzatii altri esami (transferrina desialata, GGT, MCV) Interpretazione L’assunzione di alcol etilico comporta alterazioni psico-fisiche in funzione della dose assunta, del tempo trascorso e della contestuale assunzione di alimenti o altre sostanze e di fattori legati alla variabilità individuale (sesso, peso corporeo, abitudine all'alcol): L'assorbimento si ha in 20-45 ', con picco a 30-120', l'eliminiazione avviene in 8-10h; si considera 1h per eliminare12g di alcool (1 bicchiere di vino) Dopo assunzione di alcol generalmente, per livelli di alcolemia di 0.2 g/L inizia ad esserci allungamento dei tempi di reazione, per valori 0.2-0.5 g/L compaiono euforia, alterazioni visive, elaborazione mentale difficoltosa (0.5 g/L è il limite legale per la guida di veicoli) ; fra 0.5 e 1.0g/L compaiono disturbi dell'equilibrio, alterazioni visive importanti, si allungano ulteriormente i tempi di reazione, con 1-1.5 g/L il soggetto appare ubriaco, la percezione del pericolo è inibita, ; fra 1.5 e 2.5 g/L i processi mentali sono gravemente alterati, con nausea, vomito e stato stuporoso, oltre 4-5 g/L si può avere coma, collasso periferico e morte per blocco respiratorio. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Per la disinfezione del punto di prelievo non devono essere impiegate soluzioni alcoliche. - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo L’alcol deidrogenasi catalizza l’ossidazione dell’etanolo ad acetaldeide con concomitante riduzione di NAD a NADH. L’aumento di assorbanza nell’ultravioletto dovuto al NADH è proporzionale alla concentrazione dell’alcol del campione e viene determinato fotometricamente mediante una tecnica cinetica bicromatica (340- 383 nm) . Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,04 (11,9%) alla concentrazione di 0,38 g/L; ± 0,17 (6,5%) alla concentrazione di 2,62 g/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Etanolo lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. [assente] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mmol/L Pagina 191 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Etosuccimide Monitoraggio terapia con etosuccimide. Il campionamento va effettuato prima della dose successiva Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo EMIT Strumento Dimension EXL Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Etosuccimide lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. [40,0 - 100,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G µmol/L [284 - 710] (int. terapeutico indicativo) Pagina 192 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Everolimus Rilevanza clinica EVEROLIMUS (Certican) è un macrolide con attività immunosoppressiva derivato dal Sirolimus per introduzione nella molecola di un gruppo polare che ne migliora la solubilità e l’assorbimento. Come tacrolimus e sirolimus, l’everolimus si lega ad una proteina del citosol l’FKBP12, ma il complesso non agisce sull’attività della calcineurina (enzima necessario per la produzione di IL-2 e l’attivazione precoce dei T linfociti dalla fase G0 alla fase G1, e bersaglio di ciclosporina e tacrolimus). Il complesso si lega invece ad una specifica proteina regolatoria del ciclo cellulare definita “mammalian Target Of Rapamycin” (mTOR) inibendone l’attivazione. L’inibizione di questa proteina blocca la proliferazione delle cellule T indotta dalle citochine (IL-2, IL-4, IL-7 e IL-15) impedendo la progressione del ciclo cellulare dalla fase G1 alla fase S. Everolimus ha un’azione sinergica con la ciclosporina ed è utilizzato in combinazione con questa permettendo di ridurne la dose e pertanto di ridurne gli effetti secondari tossici: nefrotossicità, neurotossicità, ipertensione. L’everolimus è un substrato del citocromo P3A4 e della glicoproteina-P che, per mono-idrossilazione e O-alchilazione, portano alla formazione di metaboliti che non contribuiscono in maniera significativa all’attività immunosoppressiva. Scopo dell'esame è il monitoraggio della terapia con Everolimus Interpretazione Il valore ottenuto (prelievo a valle della soministrazione) deve essere valutato sulla base della situazione clinica e dei farmaci associati. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore La provetta deve esere riempita fino al segno (EDTA troppo concentrato interferisce con la reazione) Tappo viola 4 mL Metodo Metodo immunoturbidimetrico a particelle omogenee (QMS). Il dosaggio si basa sulla competizione fra farmaco presente nel campione e farmaco legato sulla superficie di microparticelle, per il legame con i siti di un anticorpo anti-everolimus. Le microparticelle rivestite vengono agglutinate dal legame con l'anticorpo facendo variare l'assorbanza della soluzione. La maggiore variazione di assorbanza si ha in assenza di farmaco competitore nel campione. Concentrazioni crescenti di farmaco riducono progressivamente la variazione di assorbanza permettendo di costruire una curva di taratura. Strumento CDx-90 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Everolimus lunedì 21 marzo 2016 µg/L Indiff. [3,00 - 8,00] Intervallo terapeutico indicativo 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 193 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Farley test (morfologia eritrocitaria urine) Rilevanza clinica Lo studio della morfologia dei globuli rossi del sedimento urinario o TEST DI FARLEY è importante per la discriminazione fra ematuria di origine nefrologica (emazie dismorfiche ) e post-nefrologica (emazia isomorfiche) Interpretazione •la presenza nel sedimento urinario di globuli rossi con particolari alterazioni morfologiche (una o più protrusioni citoplasmatiche) definiti acantociti, per oltre il 5% degli eritrociti osservati e/o la presenza di globuli rossi dismorfici (emazie con irregolarità del contorno della membrana) per ca. l’80% degli eritrociti osservati è indicativa di una ematuria di origine glomerulare e quindi nefrologica; • la presenza nel sedimento urinario di globuli rossi normocoformati e isomorfi per oltre l’80% degli elementi osservati è indicativa di una ematuria di origine non glomerulare. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore E’ necessaria un’accurata idratazione del paziente il giorno antecedente la raccolta (almeno un litro nell’adulto e mezzo litro nel bambino). Il Test di Fairley va effettuato sulle urine della seconda minzione (urine delle 3 ore successive ) recapitate i Metodo manuale. Valutazione microscopica Strumento campo da inserire Incertezza di Misura Dirigenti responsabili B.Capizzi Telefono (045-812) 3209 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 194 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fattore II Rilevanza clinica Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di screening. In particolare i fattori della via estrinseca e comune contribuiscono in modo preponderante al risultato del Tempo di protrombina. Le carenze fattoriali possono essere congenite o acquisite. In seguito a epatopatie, DIC. In corso di terapia anticoagulante orale si verificano carenze dei fattori vit. K dipendenti F II, F VII, F X e F IX. Interpretazione Vedi "Rilevanza clinica" Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo Metodo coagulativo. Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione. Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ±5,7 alla concentrazione di 31 Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento Fattore II lunedì 21 marzo 2016 % Indiff. [60 - 130] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 195 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fattore II - FII Rilevanza clinica Il Fattore II (Protrombina) è una proteina sintetizzata a livello epatico e circolante nel plasma come molecola inattiva. E’ un fattore K-dipendente come il VII, IX, X. Durante la coagulazione il FII è convertito nella forma attiva, FIIa (o Trombina) dal complesso FXa. La trombina è la base dell’emostasi e dimostra la sua attività, come proteasi serinica, attraverso diverse funzioni: conversione del fibrinogeno in fibrina, attivatore delle piastrine (aggregazione) e attivatore dei cofattori della coagulazione FV, FVIII e del FXIII e legato alla trombomodulina è un importante attivatore della proteina C. Carenze: -congenita: la carenza congenita di FII è un disordine ereditario molto raro associato, nella maggior parte dei casi, a sanguinamento lieve o moderato. -secondarie: epatopatie (ridotta sintesi), iperfibrinolisi o coagulazione intrascolare disseminata (CID), terapia con antagonisti della vit.K (Coumadin, Syntrom) o ridotta assunzione o malassorbimento di vit K. Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo coagulativo Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione. Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Fattore II lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [60 - 130] min. liv. per chirurgia: 20 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 196 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fattore IX - FIX Il Fattore IX è una glicoproteina sintetizzata a livello epatico e circolante nel plasma come molecola inattiva. E’ un fattore K-dipendente come il II, VII, X. Il FIX è convertito nella forma attiva, FIXa, dal FXIa e dal complesso fattore VIIa/fattore tissutale/fosfolipidi. Il Fattore IXa agisce poi da catalizzatore del complesso attivatore intrinseco del fattore X (Fattore IXa, Fattore VIIIa, superfici cellulari e ioni calcio) che converte, mediante proteolisi, il Fattore X in Fattore Xa. Carenze: -congenita: legata al cromosoma X (emofilia B) -secondarie: epatopatie (ridotta sintesi), iperfibrinolisi o coagulazione intravascolare disseminata (CID), terapia con antagonisti della vit.K (Coumadin,Syntrom) o ridotta assunzione o malassorbimento di vitamina K. Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo coagulativo Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Fattore IX lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [50 - 150] min. liv. per chirurgia: 20 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 197 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fattore V - FV Rilevanza clinica Il Fattore V è una glicoproteina sintetizzata a livello epatico e circolante nel plasma come molecola inattiva. Durante la coagulazione il FV è convertito nella forma attiva, FVa, ed è cofattore del FXa e assieme al Ca2+ e fosfolipidi catalizza la trasformazione della protrombina in trombina. Carenza: -congenita: raro disordine ereditario -secondarie: epatopatie (ridotta sintesi), iperfibrinolisi o coagulazione intrascolare disseminata (CID). Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo coagulativo Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione. Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Fattore V lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [60 - 130] min. liv. per chirurgia: 25 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 198 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fattore VII - FVII Rilevanza clinica Il Fattore VII è una glicoproteina sintetizzata a livello epatico e circolante nel plasma come molecola inattiva. E’ un fattore K-dipendente come il II, IX, X. Il FVII è convertito nella forma attiva, FVIIa, dal FT (Fattore Tessutale) e forma con il Ca2+ un complesso in grado di attivare il FX e il FIX. Carenza: -congenita: raro disordine ereditario associato, nella maggior parte dei casi, a sanguinamento moderato. -secondarie: epatopatie, iperfibrinolisi o coagulazione intrascolare disseminata (CID), terapia con antagonisti della vit.K (Coumadin, Syntrom) o ridotta assunzione o malassorbimento di vit K. Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo coagulativo Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione. Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento FattoreVII lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [60 - 130] min. liv. per chirurgia: 10 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 199 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fattore VIII - FVIII Rilevanza clinica Il fattore VIII è una glicoproteina plasmatica complessa sintetizzata dal fegato, circola nel plasma legata, per mezzo di legami non covalenti, al fattore Von Willebrand che ne aumenta la stabilità e l’emivita. La sua concentrazione nel plasma è di 1 mg/dl. E’ costituita da due subunità legate in modo non covalente: una a basso PM con attività procoagulante e l’altra a PM elevato fornita di una specificità antigenica capace di regolare l’adesività e l’aggregazione piastrinica. Durante il processo coagulativo il fattore VIII viene proteoliticamente attivato (FVIIIa) ad opera della trombina o del Fattore Xa (FXa). Il FVIII agisce come cofattore del FIXa accelerando la conversione del FX a FXa ad opera del FIXa. -La carenza congenita di fattore VIII è la causa dell’emofilia A, una sindrome ereditaria recessiva legata al cromosoma X, che provoca gravi sanguinamenti. La gravità di questo disturbo emorragico è inversamente correlata alla concentrazione del F VIII. Pazienti affetti da emofilia A sono in genere classificati, sulla base dell’attività del F VIII, in tre categorie: <0.01 UI/ml (emofilia grave) 0.01 - 0.04 UI/ml (emofilia moderata) 0.05 - 0.25 UI/ml (emofilia leggera) -Le carenze di FVIII possono anche essere associate alla malattia di Von Willebrand o causate da altre patologie come epatopatie e coagulazione intravascolare disseminata (DIC o CID). -Il FVIII è una proteina della fase acuta. Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima sttasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo coagulativo Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Fattore VIII lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [50 - 150] min. liv per chirurgia: 75 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 200 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fattore X - FX Rilevanza clinica Il Fattore X è una glicoproteina sintetizzata a livello epatico e circolante nel plasma come molecola inattiva. E’ un fattore K-dipendente come il II, VII, IX. Il FX è convertito nella forma attiva, FXa, sia dalla via intrinseca (complesso FVIIIa, FIXa, Ca2+ e fosfolipidi) che dalla via estrinseca (complesso FT, FVIIa e Ca2+). Il Fattore Xa, combinato con il calcio, il fattore Va e i fosfolipidi di superficie dotati di carica negativa, forma il complesso protrombinasi che è responsabile della rapida conversione della protrombina a trombina. Carenza: -congenita: raro disordine ereditario che può causare sanguinamento dopo estrazione dentale o interventi chirurgici. -secondarie: amiloidosi sistemica, epatopatie (ridotta sintesi), iperfibrinolisi o coagulazione intravascolare disseminata (CID), terapia con antagonisti della vit.K (Coumadin, Syntrom) o ridotta assunzione o malassorbimento di vitamina K. Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo coagulativo Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione. Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Fattore X lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [60 - 130] min. liv. per chirurgia: 15 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 201 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fattore XI - FXI Rilevanza clinica Il Fattore XI è una glicoproteina sintetizzata a livello epatico e circolante nel plasma come molecola inattiva. Il Fattore XI è convertito nella forma attiva, Fattore Xia, mediante proteolisi limitata ad opera del fattore XIIa. Il Fattore XIa partecipa alla via intrinseca della coagulazione catalizzando la conversione del Fattore IX a Fattore IXa. Carenza: -congenita: legata al cromosoma X (emofilia C) -secondarie: epatopatie (ridotta sintesi), iperfibrinolisi, coagulazione intrascolare disseminata (CID) o presenza di inibitori del fattore XI. Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo coagulativo Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Fattore XI lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [60 - 130] min. liv. per chirurgia: 15 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 202 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fattore XII - FXII Rilevanza clinica Il Fattore XII (Fattore di Hageman) è una glicoproteina sintetizzata a livello epatico che svolge un ruolo centrale nell’avvio della fase di contatto della via intrinseca della coagulazione. Dopo il legame con il HMWK il fattore XII si converte nella sua forma attivata, fattore XIIa , il quale converte la precallicreina in callicreina e il fattore XI nella sua forma attivata, fattore XIa. Carenza: -congenita: è una malattia molto rara caratterizzata da alterazione dei parametri della coagulazione “in vitro” ma che non è associata a sanguinamento -secondarie: epatopatie (ridotta sintesi) o coagulazione intravascolare disseminata (CID) Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo coagulativo Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Fattore XII lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [60 - 130] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 203 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fattore XIII - FXIII Rilevanza clinica Il FXIII è essenziale nel mantenimento dell’emostasi per il suo ruolo nella stabilizzazione del coagulo della fibrina e nella sua protezione dalla degradazione proteolitica operata dal sistema fibrinolitico. I pazienti con carenze ereditarie di FXIII presentano una diatesi emorragica tardiva. Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Immunologico Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Fattore XIII lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [70,0 - 130,0] min.liv. per chirurgia: 20 - 40 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 204 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fe ( Ferro ) Rilevanza clinica di patologie quali anemie da carenza di ferro, emocromatosi (una malattia generalmente associata a depositi nel tessuto dei due pigmenti ferruginosi, emosiderina ed emofuscina, e caratterizzata da pigmentazioni della cute) nonché nefropatie croniche. La determinazione del ferro viene impiegata per la diagnosi ed il monitoraggio di anemie microcitiche (quali disturbi del ricambio del ferro ed emoglobinopatia), di anemie macrocitiche (quali carenza di vitamina B12, carenza di acido folico e disturbi metabolici di origine ignota indotti da medicinali) nonché di anemie normocitiche, quali anemie renali (carenza di eritropoietina), anemia emolitica, emoglobinopatia, osteomielopatia e danni tossici al midollo osseo. Interpretazione livelli della sideremia risultano bassi nell’anemia da carenza di ferro (per ridotto assorbimento o per eccessiva perdita: emorragia, patologie intestinali, ecc.) e in presenza di processi infiammatori di varia origine (infezioni, infarto miocardico, patologie autoimmuni, ecc). Si considera possa portare a disfunzione cellulare una sideremia <10uM. Va segnalato che nell’anemia sideropenica la sideremia diminuisce quando i depositi sono già impoveriti; pertanto questa condizione sarà svelata più precocemente dalla diminuzione della ferritina e dalla saturazione della transferrina. Altre cause di iposideremia sono la gravidanza, il periodo mestruale, l’assunzione di contraccettivi orali e l’eritropoiesi accelerata. Livelli aumentati di sideremia si osservano nell’emocromatosi (la ferririna e il rapporto sideremia/transferrina risultano aumentati), nelle epacitotolisi per liberazione del ferro ferritinico, nell’intossicazione marziale iatrogena e in talune condizioni iperemolitiche. Livelli >30uM risultano tossici per periodi prolungati. Dopo sommnistrazone di ferro le concentrazioni di ferro ematico possono rimanere elevate per settimane, il ferro somministrato si ritrova in circolo per più di 24h. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test colorimetrico.In condizioni di acidità, il ferro viene rilasciato dalla transferrina.I campioni lipemici vengono schiariti mediante il detergente. In presenza di ascorbato, gli ioni Fe3+ rilasciati si riducono a ioni Fe2+, i quali poi reagiscono con FerroZine, formando un complesso colorato. L’intensitàdel colore è direttamente proporzionale alla concentrazione di ferro e può essere misurata fotometricamente. Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 1,72 (8,3%) alla concentrazione di 20,87 µmol/L; ± 2,53 (5,4 %) alla concentrazione di 46,61 µmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Ferro lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [10 - 29] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G µg/dL [55 - 161] Pagina 205 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FENITOINA op Difenilacetato Rilevanza clinica La fenitoina (difenilidantoina) è stata largamente utilizzata per il controllo degli attacchi in pazienti affetti da epilessia tipo grande male (crisi motoria maggiore), da crisi focali corticali e da epilessia del lobo temporale Interpretazione Il monitoraggio dei livelli sierici del farmaco è essenziale per assicurare il massimo controllo degli attacchi mantenendo concentrazioni ematiche minime.Il livello ottimale è variabile a causa delle differenze individuali nell’assorbimento e nel metabolismo. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore si consiglia di prelevare i campioni per le misurazioni della fenitoina sierica al più presto 2 ore dopo la somministrazione di una dose intravenosa e al più presto 4 ore dopo la somministrazione di una dose intramuscolare di fosfenitoina - Li - Eparina V Metodo Il test è basato sull’interazione cinetica di microparticelle in una soluzione (KIMS). L’anticorpo anti-fenitoina si lega covalentemente alle microparticelle, ed il derivato del farmaco si lega ad una macromolecola. L’interazione cinetica delle microparticelle nelle soluzioni viene indotta dal legame del coniugato di farmaco all’anticorpo sulle microparticelle e viene inibita dalla presenza di fenitoina nel campione. Si svolge una reazione nella quale il coniugato di farmaco e la fenitoina nel campione di siero competono per i siti di legame dell’anticorpo anti-fenitoina sulle microparticelle. La risultante interazione cinetica delle microparticelle è indirettamente proporzionale alla quantità di farmaco presente nel campione Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-FENITOINA lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. [10,00 - 20,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G µmol/L [39,40 - 78,80] (intervallo terapeutico) Pagina 206 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fenobarbital Rilevanza clinica Il fenobarbitale è un farmaco con una potente azione anticonvulsivante che viene utilizzato nell’epilessia generalizzata tonico-clonica e nelle convulsioni focali; ha un basso indice terapeutico e pertanto le manifestazioni di tossicità possono comparire già a livelli ematici del farmaco solo di poco superiori rispetto ai livelli terapeutici. Nomi commerciali più comuni: gardenale, luminale, maliasin Interpretazione L’intossicazione può manifestarsi con sedazione, atassia e grave neurodepressione. Di norma viene inattivato per il 70% nel fegato e per il 30% viene escreto immodificato con le urine. Il monitoraggio del fenobarbital è utile solo se la determinazione viene eseguita allo "stato stazionario", cioè dopo che sono passati almeno 10 giorni dall’inizio della terapia, meno critico è il momento del prelievo rispetto alla somministrazione. L'emivita del farmaco è minore nei bambini Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore indicare ore dall'ultima soministrazione. - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo I reagenti sono costituiti da un anticorpo monoclonale anti-fenobarbitale e da particelle costituite da latice coniugato con fenobarbitale. Il fenobarbitale del campione compete con il fenobarbitale coniugato per i siti di legame dell’anticorpo. La formazione di aggregati di latice, che viene determinata turbidimetricamente, sarà pertanto inversamente correlata alla concentrazione di fenobarbitale nel campione. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 2,90 (27,7%) alla concentrazione di 10,5 mg/L; ± 3,03 (10,8 %) alla concentrazione di 28,0 mg/L; ± 5,09 (9,3%) alla concentrazione di 54,72 mg/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Fenobarbital lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. [15 - 40] (intervallo terapeutico) 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 207 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FENOBARBITAL o GARDENALE o DEPAKIN Rilevanza clinica Il fenobarbitale è uno dei farmaci più comunemente usati per il trattamento dell’epilessia tipo grande male, psicomotoria e di altre forme di epilessia focale.Il fenobarbitale è un farmaco con una potente azione anticonvulsivante che viene utilizzato nell’epilessia generalizzata tonico-clonica e nelle convulsioni focali; ha un basso indice terapeutico e pertanto le manifestazioni di tossicità possono comparire già a livelli ematici del farmaco solo di poco superiori rispetto ai livelli terapeutici.Nomi commerciali più comuni: gardenale, luminale, maliasin Interpretazione Il monitoraggio dei livelli sierici del farmaco è essenziale per assicurare il massimo controllo degli attacchi mantenendo concentrazioni ematiche minime, in modo da evitare effetti collaterali negativi. Come con altri farmaci anticonvulsivi, è fondamentale un dosaggio personalizzato per ciascun pazienteL’intossicazione può manifestarsi con sedazione, atassia e grave neurodepressione. Di norma viene inattivato per il 70% nel fegato e per il 30% viene escreto immodificato con le urine. Il monitoraggio del fenobarbital è utile solo se la determinazione viene eseguita allo "stato stazionario", cioè dopo che sono passati almeno 10 giorni dall’inizio della terapia, meno critico è il momento del prelievo rispetto alla somministrazione. L'emivita del farmaco è minore nei bambini Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Il test è basato sull’interazione cinetica di microparticelle in una soluzione (KIMS). L’anticorpo antifenobarbitale si lega covalentemente alle microparticelle, ed il derivato del farmaco si lega ad una macromolecola.L’interazione cinetica delle microparticelle nelle soluzioni viene indotta dal legame del coniugato di farmaco all’anticorpo sulle microparticelle e viene inibita dalla presenza di fenobarbitale nel campione. Si svolge una reazione nella quale il coniugato di farmaco ed il fenobarbitale nel campione di siero competono per i siti di legame dell’anticorpo anti-fenobarbitale sulle microparticelle. La risultante interazione cinetica delle microparticelle è indirettamente proporzionale alla quantità di farmaco presente nel campione Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-FENOBARBITAL mg/L Indiff. [13,00 - 35,00] 00 A 00 M 00 G 10 A 00 M 00 G µmol/L [56,16 - 151,20] (intervallo terapeutico) P-FENOBARBITAL mg/L Indiff. [15,00 - 40,00] 10 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G µmol/L [64,80 - 172,80] (intervallo terapeutico) lunedì 21 marzo 2016 Pagina 208 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Ferritina Rilevanza clinica La determinazione della ferritina è un metodo utile per diagnosticare lo stato del metabolismo di ferro. Il dosaggio della ferritina eseguito all’inizio della terapia fornisce una misura rappresentativa delle riserve di ferro nell’organismo. Uno scarso deposito nel sistema reticolo‑endoteliale (SRE) può essere rilevato fin dai primissimi stadi. Interpretazione Un valore limite di 20 µg/L (ng/mL) si è dimostrato clinicamente utile nel determinare la carenza di ferro prelatente. Questo valore fornisce un'indicazione affidabile dell’esaurimento delle riserve di ferro utilizzabili per la sintesi dell’emoglobina. Un valore di ferritina inferiore alla soglia di 12 µg/L (ng/mL) indica una carenza di ferro latente. Questi due valori non necessitano di ulteriori indagini di laboratorio per essere confermati, anche quando il quadro ematologico è ancora morfologicamente normale. Se il livello di ferritina diminuito è associato ad un'anemia microcitica ipocromica,si è in presenza di una carenza di ferro manifesta.Quando il livello di ferritina è elevato e si possono escludere con certezza eventuali problemi di distribuzione, si è in presenza di un sovraccarico di ferro nell’organismo. Il valore limite è stato fissato a 400 µg/L (ng/mL) di ferritina. Valori di ferritina elevati sono riscontrabili anche in caso dei seguenti tumori: leucemia acuta, morbo di Hodgkin, carcinoma del polmone, del colon, del fegato e della prostata. La determinazione della ferritina è risultata preziosa nel caso di metastasi epatiche. Alcuni studi hanno dimostrato che nel 76 % dei pazienti affetti da metastasi epatiche i valori di ferritina sono superiori a 400 µg/L (ng/mL). Le cause dei valori elevati possono essere necrosi cellulari, il blocco della eritropoiesi o un aumento della sintesi nel tessuto tumorale Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Principio sandwich.ImmunoAssay in ElettroChemiLuminescenza “ECLIA”.1a incubazione: 10 µL di campione, un anticorpo monoclonale biotinilato specifico anti‑ferritina e un anticorpo monoclonale specifico anti‑ferritina marcato con un complesso di rutenioa) formano un complesso sandwich.2a incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite di streptavidina, il complesso si lega alla fase solida mediante l’interazione biotina-streptavidina.La miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M. Applicando una tensione all’elettrodo,si induce l’emissione chemiluminescente che viene misurata mediante il fotomoltiplicatore I risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione, che viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti e con una curva master fornita insieme al codice a barre del reattivo. Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-FERRITINA µg/L F [13 - 150] 00 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G P-FERRITINA µg/L F [13 - 150] (diminuisce in gravidanza) 16 A 00 M 00 G 48 A 00 M 00 G P-FERRITINA µg/L F [13 - 150] 48 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G P-FERRITINA µg/L M [30 - 400] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 209 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Ferritina Rilevanza clinica La ferritina è una proteina ubiquitaria con una massa molecolare di 450 KD. E’ composta di 24 subunità proteiche (di tipo H o L) che formano una sfera vuota chiamata apoferritina . All’interno di questa cavità possono essere contenuti fino a 4000 atomi di ferro. La ferritina prodotta in organi diversi o anche quella prodotta nello stesso organo può presentare caratteristiche diverse costituendo le cosiddette isoferritine; non vi è accordo in letteratura circa il significato di queste. La ferritina carica di ferro insieme all’emosiderina, un condensato di molecole di ferritina, rappresenta il deposito di ferro della cellula e dell’intero organismo, essendo il ferro ferritinico quello più facilmente mobilizzabile. La determinazione della ferritina rappresenta un utile indice dei depositi di ferro totale, in quanto la ferritina circolante è in equilibrio con quella dei depositi. Tuttavia questo è vero solo se in assenza di liberazione di ferritina da cellule parenchimali (es. fegato), di neoplasie o di cambiamenti nel metabolismo della ferritina (malattie infiammatorie, terapia con eritropioietina, ferro parenterale) Interpretazione La determinazione della ferritina rappresenta un utile indice dei depositi di ferro totale ed è il paramtero più sensibile alla carenza marziale. Una ferritinemia <15ug/L è indice di carenza di ferro (assenza di ferro nei depositi). Una ferritina sierica >200 ug/L nelle donne premenopausa o >300 in postmenopausa e negli uomini, abbinata ad una saturazione della transferrina a digiuno >45%., è indice di sovraccarico marziale: Un sovraccarico marziale in presenza di ferritina nella norma è improbabile. Valori di ferritina persistentemente >1000ng/mL sono responsabili di tossicità portando a danno d'organo Diagnostica differenziale: nella anemia ipocromica da deficit marziale si registrano ferritina bassa, ferro basso, transferrina alta saturazione bassa, RDW aumentato nella anemia da malattia cronica: ferritina normale o alta; ferro normale o basso; saturazione transferrina normale o bassa; nella talassemia: ferro , saturazione transferrina e ferritina normale o alta. RDW normale. Durante la terapia marziale parenterale a ferritina risulta abnormemente elevata Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Immunodosaggio sandwich in chemiluminescenza in fase omogenea (LOCI )che impiega due anticorpi monoclonali di topo anti-ferritina. La chemiluminescenza rilevata è proporzionale alla concentrazione di ferritina Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 2.12 (9.7%) alla concentrazione di 21.8 µg/L; ± 9.8 (6.8%) alla concentrazione di 144.4 µg/L; ± 21.1 (6.4%) alla concentrazione di 328.3 µg/L Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Ferritina µg/L F [10 - 290] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Ferritina µg/L M [20 - 320] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 210 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Ferro (Sideremia) Rilevanza clinica Il contenuto di ferro nell’organismo di un maschio adulto è di circa 4 g così ripartiti: circa 70% legato all’emoglobina, 25% nei depositi (fegato, milza e midollo osseo), 5% legato a citocromi, perossidasi e altre proteine e solo 0.1% nel plasma; quest’ultima quota circola legata alla transferrina e, in misura minore, ad altre proteine. Il ferro circolante ha un andamento circadiano per cui dosaggi eseguiti in orari diversi del giorno possono risultare molto diversi tra loro; in particolare la sideremia è più alta al mattino e si abbassa la sera. Poiché la sideremia è influenzata da molti fattori, per avere un quadro completo del metabolismo marziale è necessario valutare in maniera integrata la sideremia, la transferrina (o la TIBC = capacità totale del plasma di legare il ferro ad essa ben correlata) e la ferritina (che correla abbastanza bene con i depositi). Interpretazione I livelli della sideremia risultano bassi nell’anemia da carenza di ferro (per ridotto assorbimento o per eccessiva perdita: emorragia, patologie intestinali, ecc.) e in presenza di processi infiammatori di varia origine (infezioni, infarto miocardico, patologie autoimmuni, ecc). Si considera possa portare a disfunzione cellulare una sideremia <10uM. Va segnalato che nell’anemia sideropenica la sideremia diminuisce quando i depositi sono già impoveriti; pertanto questa condizione sarà svelata più precocemente dalla diminuzione della ferritina e dalla saturazione della transferrina. Altre cause di iposideremia sono la gravidanza, il periodo mestruale, l’assunzione di contraccettivi orali e l’eritropoiesi accelerata. Livelli aumentati di sideremia si osservano nell’emocromatosi (la ferririna e il rapporto sideremia/transferrina risultano aumentati), nelle epacitotolisi per liberazione del ferro ferritinico, nell’intossicazione marziale iatrogena e in talune condizioni iperemolitiche. Livelli >30uM risultano tossici per periodi prolungati. Dopo sommnistrazone di ferro le concentrazioni di ferro ematico possono rimanere elevate per settimane, il ferro somministrato si ritrova in circolo per più di 24h. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Ferene. Il ferro Fe3+ viene rilsciato dalla transferrina e ridotto a Fe 2+ che forma con il Ferene un composto colorato che viene determinato fotometricamente in bicromatismo a punto finale. L’interferenza dovuta al rame viene minimizzata mediante uno specifico mascherante. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,911 (6,9%) alla concentrazione di 13,14 µmol/L; ± 1,56 (3,9%) alla concentrazione di 39,69 µmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Ferro lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [10 - 29] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G µg/dL [55 - 161] Pagina 211 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Fibrinogeno Rilevanza clinica Il Fibrinogeno è un dimero del peso molecolare di 340 KD; ciascuna parte è formata da tre catene (α –β – γ) fornite di un gruppo carbossilico terminale libero. La concentrazione nel plasma è di 2.0-4.0 g/L La sua trasformazione fisiologica in fibrina avviene per azione della trombina. Interpretazione Il fibrinogeno è un utile indicatore per la valutazione di diverse patologie quali la Coagulazione Intravascolare Disseminata (CID), le malattie epatiche, gli stati infiammatori ed i tumori. Alti valori di fibrinogeno sono associati ad un incremento del rischio di malattie cardiovascolari. Un aumento dei livelli di fibrinogeno è stato osservato anche durante la gravidanza o in relazione all’uso di contraccettivi orali, mentre una diminuzione dei livelli di fibrinogeno può essere associata ad un trattamento trombo litico Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore No prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Nel 1957 Clauss sviluppò un metodo per la determinazione quantitativa del fibrinogeno nel plasma usando la trombina. Secondo tale procedura si aggiunge la trombina in eccesso al plasma diluito e si misura il tempo di formazione del coagulo. Il logaritmo del valore del tempo di coagulazione è inversamente proporzionale a quello della concentrazione di fibrinogeno. La curva di riferimento del fibrinogeno è calcolata utilizzando i tempi di coagulazione risultanti da diverse concentrazioni di fibrinogeno ottenuti diluendo un plasma di riferimento a titolo noto. La concentrazione del fibrinogeno nel plasma del paziente è determinata confrontando il tempo di coagulazione ottenuto con la curva di riferimento. Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 0,33 alla concentrazione di 2,63 g/L; ± 0,18 alla concentrazione di 1,69 g/L Dirigenti responsabili Poli - Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento P-FIBRINOGENO g/L F [2,00 - 4,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G P-FIBRINOGENO g/L M [2,00 - 4,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 212 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fibrinogeno Rilevanza clinica Esame di secondo livello nello screening delle diatesi emorragiche. Valori bassi possono essere associati a disfibrinogenemia ed a DIC (per consumo). Valori elevati si ritrovano nella flogosi. Valori persistentemente elevati sono stati associati ad aumentato rischio coronarico. Interpretazione Viene misurato il tempo necessario (secondi) affinchè il plasma di un sangue citratato formi un coagulo di fibrina una volta addizionato di Trombina. Tale tempo è direttamente correlato alla quantità di fibrinogeno presente nel campione. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo coagulativo Clauss Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 0,41 (15,1%) alla concentrazione di 2,8 g/L; ± 0,24 (14,1%) alla concentrazione di 1,7 g/L; Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento Fibrinogeno lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. [2,00 - 4,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 213 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FISH nella Leucemia Linfatica Cronica (CLL) Rilevanza clinica Ricerca microdelezioni 11q, 13q, 17p, Trisomia 12 Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Compilare modulo MU GEN 09. Accesso libero lun-gio, previo accordo venerdì - Na - Eparina Lab GENETICA 3 mL Metodo Strumento Microscopio Incertezza di Misura Dirigenti responsabili F.Aprili Telefono (045-812) 4512 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 214 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA FISH per Mieloma Multiplo (MM) Rilevanza clinica Ricerca microdelezioni e traslocazioni cromosomiche specifiche del Mieloma Multiplo Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Prenotazione obbligatoria. Compilare modulo MU GEN 09. - Na - Eparina Lab GENETICA 3 mL Metodo Strumento Microscopio Incertezza di Misura Dirigenti responsabili F.Aprili Telefono (045-812) 4512 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 215 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FISH XY Rilevanza clinica Valutazione dell'attecchimento del trapianto allogenico con donatore di sesso diverso, studiando i centromeri dei cromosomi sessuali. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Compilare modulo MU GEN 09. Accesso libero lun-gio, previo accordo venerdì - Na - Eparina Lab GENETICA 3 mL Metodo Strumento Microscopio Incertezza di Misura Dirigenti responsabili F.Aprili Telefono (045-812) 4512 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 216 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FIX, fattore IX Rilevanza clinica Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di screening. In particolare i fattori della via intrinseca contribuiscono in modo preponderante al risultato del Tempo di tromboplastina parziale. Le carenze fattoriali possono essere congenite (per esempio emofilia) o acquisite in seguito a epatopatie, DIC. Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo COAGULATIVO Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ±3,6 alla concentrazione di 34 Dirigenti responsabili R Facchinetti B. Capizzi R.Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento Fattore IX lunedì 21 marzo 2016 % Indiff. [50 - 150] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 217 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FK 506 (Tacrolimus) Rilevanza clinica Il tacrolimus o FK-506 (nome commerciale Prograf) è un farmaco immuno-soppressivo (macrolide fungino) che inibisce sia la risposta immune cellulare che umorale agendo principalmente sui linfociti T (mediante inibizione della calcineurina) e viene utilizzato principalmente nei pazienti sottoposti a trapianto di fegato, rene o cuore e nelle dermatiti atopiche severe. Presenta uno stretto intervallo terapeutico, con possibilità di rigetto per livelli inadeguati e effetti tossici nei sovra-dosaggi (nefro e neuro tossicità, infezioni, neoplasie,..). La risposta clinica può non essere collegata alla dose somministrata, poiché l’assorbimento e la clearance variano nei pazienti (metabolismo epatico via citocromo P450). Viene somministrato per via orale, endovenosa (se l’orale non è attuabile) o topica, presenta un picco 1-3 ore dopo somministrazione orale ed una emivita in circolo di circa 10 ore (ma anche d 35 ore, in dipendenza dal metabolismo). ll farmaco si trova all’interno degli eritrociti in concentrazione maggiore che nel plasma, il prelievo va eseguito a valle, prima della dose successiva Interpretazione Il range terapeutico è individuale e differisce in base all’età e al tipo di trapianto. Valori terapeutici indicativi (valore basale) sono 5-15 ug/L. Si considera potenzialmente tossica un dose >30 ug/L alla valle. I metodi di dosaggio differiscono tra loro per specificità anticorpale, e crossreattività con i metaboliti per cui il paziente deve essere monitorato sempre con il medesimo metodo. Anche in presenza di modificazioni della funzionalità epatica o trattamento con inibitori della proteasi virali si può avere una variazione nella risposta del metodo. In caso di valori elevati non spiegabili è da valutare il dosaggio presso altro centro con metodo alternativo Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Indicare posologia e ore dal'ultima somministrazione - Tappo viola 4 mL Metodo Immunometrica (ACMIA)con utilizzo di Ab monoclonali di topo separazione magnetica e rilevazione colorimetrica in cinetica bicromatica. Strumento Dimension EXL Incertezza di Misura ±1,32 (31,8 %) alla concentrazione di 4,17 µg/L; ±2,08 (19,0 %) alla concentrazione di 10,96µg/L; ±2,57 (14,8 %) alla concentrazione di 17,29µg/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento FK 506 lunedì 21 marzo 2016 µg/L Indiff. [5,0 - 15,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [6,5 - 19,5] (int. terapeutico indicativo) Pagina 218 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Folati Rilevanza clinica Anemie nutrizionali e macrocitiche possono essere causate dalla carenza di folato. Tale carenza può essere provocata da diete prive di frutta e verdura cruda o di altri alimenti ricchi di acido folico, come ad es. nel caso di alcolisti cronici, di tossicodipendenti, di persone anziane e di bassa estrazione socioeconomica etc. Inoltre, bassi valori sierici di folato durante la gravidanza sono stati associati con difetti del tubo neurale del feto.Carenze nutritive ed il malassorbimento sono le cause principali della carenza di folato nell’uomo.La deficienza può causare l'anemia megaloblastica Interpretazione Una ridotta assunzione di folati, il malassorbimento determinato da malattie gastrointestinali, la gravidanza e farmaci quali la fenitoina, possono determinare una carenza di folati. La carenza di folati è associata anche all'alcolismo cronico. La carenza di folati e di vitamina B12 influenza la sintesi di DNA, determinando anemie macrocitiche. Queste anemie sono caratterizzate da abnorme maturazione midollare dei precursori dei globuli rossi, da presenza di megaloblasti e da ridotta sopravvivenza dei globuli rossi. Il dosaggio sierico dei folati risulta utile per diagnosticare l’anemia megaloblastica o macrocitica. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Principio di competizione.1a incubazione: incubando 25 µL di campione con i reattivi di pretrattamento 1 e 2 per il folato, il folato legato viene rilasciato dalle proteine leganti il folato endogeno.2a incubazione: incubando il campione pretrattato con le proteine leganti il folato marcate con rutenio, si forma un complesso di folato,la cui quantità dipende dalla concentrazione dell’analita nel campione.3a incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle, rivestite di streptavidina, e di folato biotinilato, vengono occupati i siti di legame ancora liberi delle proteine leganti il folato marcate con rutenio,formando un complesso folato marcato con rutenio-biotina. Il complesso totale si lega alla fase solida mediante l’interazione biotina-streptavidina.La miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura dove le microparticelle vengono attratte Magneticamente alla superficie dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M. Applicando una tensione all’elettrodo,si induce l’emissione chemiluminescente che viene misurata mediante il fotomoltiplicatore.I risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione, che viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti e con una curva master fornita insieme al codice a barre del reattivo Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-FOLATI lunedì 21 marzo 2016 nmol/L Indiff. [10,4 - 42,4] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ng/mL [4,5 - 18,7] Pagina 219 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Folati (FOL) Rilevanza clinica L’acido folico non viene sintetizzato dall’organismo ma viene assunto con la dieta. I folati, con la vitamina B12, funzionano come coenzima nella regolazione della sintesi nucleotidica del DNA, necessaria per la normale maturazione dei globuli rossi. I folati vengono assorbiti nell'intestino e depositati nel fegato. Il deficit provoca anemia megaloblastica anche se l’esame ha scarso valore predittivo positivo. Il dosaggio sierico dei folati risulta utile per diagnosticare l’anemia megaloblastica o macrocitica nell’alcolismo, nel malassorbimento intestinale e nel monitoraggio della terapia con folati. Interferiscono con l’assorbimento intestinale dell’acido folico chemioterapici, anti-acidi, etanolo. Un deficit è presente in un terzo delle gravide e nelle sindromi di malassorbimento (celiachia, sprue, Crohn,) ed il livello può diminuire in chi assume contraccettivi orali e antivirali (per AIDS). I folati aumentano nell’ipertiroidismo. I folati sierici, possono essere normali nel deficit di vitamina B12 poiché questa serve per il suo trasporto all’interno delle cellule dei tessuti (il deficit di folati in questo caso potrebbe essere chiarito dal loro dosaggio su sangue intero esame non implementato nel nostro laboratorio). I livelli pediatrici dei folati sono specifici per fascia di età. Interpretazione Una ridotta assunzione di folati, il malassorbimento determinato da malattie gastrointestinali, la gravidanza e farmaci quali la fenitoina, possono determinare una carenza di folati. La carenza di folati è associata anche all'alcolismo cronico. La carenza di folati e di vitamina B12 influenza la sintesi di DNA, determinando anemie macrocitiche. Queste anemie sono caratterizzate da abnorme maturazione midollare dei precursori dei globuli rossi, da presenza di megaloblasti e da ridotta sopravvivenza dei globuli rossi. Il dosaggio sierico dei folati risulta utile per diagnosticare l’anemia megaloblastica o macrocitica. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore I folati sono sensibili alla luce, quindi minimizzare l'esposizione alla luce quando si maneggiano i campioni e per la loro conservazione. SE NON ESEGUITO IN GIORNATA, SEPARARE IL CAMPIONE. - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur Folati è un immunodosaggio competitivo che usa la tecnica della chemiluminescenza diretta. I folati contenuti nel campione del paziente competono con quelli marcati con estere di acridinio contenuti nel Reagente Lite per una quantità limitata di Proteina di Legame per i Folati marcata con biotina. La proteina di legame per i Folati marcata con biotina si lega all'avidina, legata covalentemente alle particelle paramagnetiche contenute nella Fase Solida. Nel dosaggio ADVIA Centaur Folati il campione viene pretrattato in modo da rilasciare i folati dalle proteine di legame endogene contenute nel campione. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 0,91 (20,4%) alla concentrazione di 4,48 nmol/L; ± 3,44 (20,08%) alla concentrazione di 16,55 nmol/L; ± 5,55 (21,4%) alla concentrazione di 25,81 nmol/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Folati lunedì 21 marzo 2016 nmol/L Indiff. [7,0 - 40,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 220 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fosfatasi alcalina Rilevanza clinica L'ALP esplica la sua funzione metabolica catalizzando l'idrolisi di gruppi fosfato da esteri-fosfati organici in ambiente alcalino. I livelli di ALP nel plasma risultano dalla somma degli isoenzimi di origine epatobiliare, ossea e, in misura minore, intestinale, renale e placentare. Nel nostro laboratorio è possibile dosare l’isoenzima osseo. Interpretazione L'ALP è aumentata in caso di iperattività osteoblastica (accrescimento, fratture, morbo di Paget, acromegalia, neoplasie primitive e secondarie), affezioni epatobiliari (la ALP deriva prevalentemente dalle cellule dei dotti biliari e risulta particolarmente aumentata nella colostasi extra-epatica ma anche colostasi intra-epatica, colangiti, cirrosi, epatiti, ascessi, amiloidosi e neoplasie primitive e secondarie), gravidanza, nefropatie, ipertiroidismo, farmaci, produzione neoplastica ectopica, iperfosfatasemia familiare e dopo i pasti. Durante le fasi di accrescimento rapido l'ALP può superare le 1000 U/L. L’ALP risulta diminuita nell’ipofosfatasia; livelli diminuiti possono inoltre essere associati a ipotiroidismo e malnutrizione. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo PNPP, tampone AMP. La procedura per la determinazione della ALP è basata sulla metodica IFCC ottimizzata da Bowers e McComb. La ALP catalizza l’idrolisi alcalina del substrato Paranitrofenilfosfato a fosfato e Paranitrofenolo. La formazione di quest’ultimo è proporzionale all'attività della ALP nel campione e viene misurata fotometricamente in cinetica. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 4,72 (14,4%) alla concentrazione di 32,77 U/L; ± 20,20 (6,5%) alla concentrazione di 310,82 U/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento ALP U/L Indiff. [60 - 450] 00 A 00 M 00 G 18 A 00 M 00 G ALP U/L Indiff. [50 - 130] 18 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 221 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fosfatasi Alcalina Ossea BALP (Fosfatasi Alcalina Isoen Rilevanza clinica Quattro loci genici codificano per le componenti proteiche della ALP: 1 locus non specifico per isoenzimi fegato/osso/rene; 2 locus intestinale; 3 locus placentare; 4 locus similplacentale. L’ALP è una glicoproteina tetramerica (emivita: 1-2 giorni) ancorata alla membrana esterna di tutte le cellule; una volta nel siero si dimerizza agganciando due atomi di zinco e uno di magnesio. L’ ALP epatica e ossea sono identiche nella sequenza aminoacidica, ma hanno differenze fondamentali nelle glicosilazioni posttraduzionali tessuto specifiche a significato funzionale sconosciuto. Vi sono anche differenze tra le forme tessutali e quelle presenti nel siero. I metodi basati su anticorpi monoclonali presentano crossreattività con l’ALP epatica intorno al 7-12%. Nei soggetti inoltre affetti da ipertiroidismo si è dimostrato una differenza tra attività e massa della ALP ossea suggerendo eterogeneità in questi soggetti nel processo posttraduzionale. L’attività metabolica del tessuto osseo prevede un coordinamento (rimodellamento) fra il processo di formazione degli osteoblasti e di riassorbimento degli osteoclasti. L’ALP ossea è indice di neoformazione ossea da parte degli osteoblasti. L’utilità clinica dipende dalla grande sensibiltà alle modificazioni del metabolismo osseo che si verificano in condizioni come: menopausa, morbo di Paget (dove si correla alla gravità della malattia), iperparatiroidismo, metastasi ossee, ipertiroidismo, osteomalacia, osteodistrofia renale. Nei bambini in accrescimento è fisiologicamente 4-8 volte più alto rispetto agli adulti normali. 78Utile nel monitoraggio di terapie con bifosfonati nel Paget, e nelle donne in menopausa in corso di terapia con alendronato, fluoro o hPTH1-34 per la precocità dell’eventuale aumento. Può essere associato alla BMD come indice di rischio di perdita di tessuto osseo e di frattura in donne in menopausa che devono decidere se iniziare terapia estrogenica sostitutiva in menopausa. Interpretazione L’ALP ossea è indice di neoformazione ossea da parte degli osteoblasti. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il metodo per la determinazione quantitativa della BALP è un test immunologico sandwich basato sul principio della chemiluminescenza. Un anticorpo monoclonale di topo BAP specifico riveste le particelle magnetiche (fase solida); un altro anticorpo monoclonale è legato ad un derivato dell’isoluminolo (coniugato anticorpoisoluminolo). Durante l’incubazione, la BAP presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli lega l’anticorpo monoclonale in fase solida; in seguito il coniugato anticorpale reagisce con la BAP già legata alla fase solida. Si forma un sandwich solo in presenza delle molecole di BAP che si dispongono a ponte tra i due anticorpi. Dopo l’incubazione, il materiale non legato è rimosso mediante un ciclo di lavaggio. In seguito, vengono aggiunti i reagenti starter che inducono una reazione di chemiluminescenza con andamento di tipo "flash". Il segnale luminoso, e quindi la quantità di coniugato anticorpo-isoluminolo, è misurato da un fotomoltiplicatore in unità relative di luce (RLU, relative light units) ed è direttamente proporzionale alla concentrazione di BAP presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli. Strumento Liaison XL Incertezza di Misura ± 1.95 (11.9%) alla concentrazione di 16,4 ug/L; ± 4.14 (9.9%) alla concentrazione di 42.09 ug/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 222 di 498 Fosfatasi alcalina ossea ug/L F [2 - 16] 00 A 00 M 00 G 50 A 00 M 00 G Fosfatasi alcalina ossea ug/L F [2 - 22] 50 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Fosfatasi alcalina ossea ug/L M [2 - 20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 223 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fosforo Rilevanza clinica Il fosforo è il principale anione della componente minerale ossea e svolge un ruolo importante anche per numerose funzioni cellulari. Nell’organismo il fosforo è presente essenzialmente in varie forme di fosfati. Nella pratica clinica, per ragioni di semplicità, il contenuto totale di un campione è espresso in termini di fosforo inorganico elementare (Pi). Per valutare il bilancio del fosforo si utilizza la clearance del fosfato sulle urine delle 24 ore rapportandola a quella della creatinina. Si ottiene così il riassorbimento tubulare dei fosfati (TRP). La formula per il calcolo è la seguente: TRP% = [ 1 - (Fosfato urine x Creatinina siero / Fosfato siero x Creatinina urine) ] x 100. Interpretazione Un aumento del fosforo ematico può essere associato a insufficienza renale, disidratazione, metastasi ossee, ipoparatiroidismo e altre endocrinopatie, ipervitaminosi D, sarcoidosi, epatopatie ed osteopatie. Cause di ipofosfatemia sono la ridotta assunzione alimentare, chetoacidosi diabetica, diuresi osmotica, farmaci (in particolare insulina, steroidi e diuretici), alcol, deficit di vitamina D, rachitismo ed osteomalacia, emodialisi e tubulopatie, pasto recente. Livelli di fosforo inferiori a 0.3 mmol/L possono causare grave deficit muscolare con depressione delle funzioni respiratoria e miocardica, neuropatie e coma. Nelle urine, il TRP è normalmente compreso tra 85-95 % e diminuisce in caso di iperparatiroidismo primario o secondario, acidosi tubulare renale, sindrome di Cushing, rachitismo vitamino-resistente. Il TRP aumenta in caso di ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo, malattia di Paget. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Fosfomolibdato UV La procedura per la determinazione del fosforo è basata sul metodo di Daly e Ertinghausen modificato. Gli ioni Fosfato reagiscono con il Molibdato con formazione del complesso Fosfomolibdato che viene misurato fotometricamente nel vicino ultravioletto. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,076 (9,9%) alla concentrazione di 0,76 mmol/L; ± 0,158 (6,6%) alla concentrazione di 2,39 mmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Fosforo mmol/L Indiff. [1,45 - 3,00] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G mg/dL [4,4 - 9,3] Fosforo mmol/L Indiff. [1,30 - 2,30] 01 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G mg/dL [4,0 - 7,1] Fosforo mmol/L Indiff. [0,85 - 1,45] 12 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [2,6 - 4,4] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 224 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fosforo U 24h Rilevanza clinica Il fosforo è il principale anione della componente minerale ossea e svolge un ruolo importante anche per numerose funzioni cellulari. Nell’organismo il fosforo è presente essenzialmente in varie forme di fosfati. Nella pratica clinica, per ragioni di semplicità, il contenuto totale di un campione è espresso in termini di fosforo inorganico elementare (Pi). Per valutare il bilancio del fosforo si utilizza la clearance del fosfato sulle urine delle 24 ore rapportandola a quella della creatinina. Si ottiene così il riassorbimento tubulare dei fosfati (TRP). La formula per il calcolo è la seguente: TRP% = [ 1 - (Fosfato urine x Creatinina siero / Fosfato siero x Creatinina urine) ] x 100. Interpretazione Nelle urine, il TRP è normalmente compreso tra 85-95 % e diminuisce in caso di iperparatiroidismo primario o secondario, acidosi tubulare renale, sindrome di Cushing, rachitismo vitamino-resistente. Il TRP aumenta in caso di ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo, malattia di Paget. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Acidificare con HCl. Indicare diuresi e durata della raccolta. - U24h + HCl Tappo giallo Metodo La procedura per la determinazione del fosforo è basata sul metodo di Daly e Ertinghausen modificato. Gli ioni Fosfato reagiscono con il Molibdato con formazione del complesso Fosfomolibdato che viene misurato fotometricamente nel vicino ultravioletto. Strumento LIS (calcolo) Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Fosforo U 24h/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L Fosforo U 24h calcolo mmol/24 h Indiff. [13,0 - 42,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/24h Diuresi mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Ore raccolta urine ore Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 [403 - 1302] Pagina 225 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fosforo urine 2a minzione Rilevanza clinica Il fosforo è il principale anione della componente minerale ossea e svolge un ruolo importante anche per numerose funzioni cellulari. Nell’organismo il fosforo è presente essenzialmente in varie forme di fosfati. Nella pratica clinica, per ragioni di semplicità, il contenuto totale di un campione è espresso in termini di fosforo inorganico elementare (Pi). Per valutare il bilancio del fosforo si utilizza la clearance del fosfato sulle urine delle 24 ore rapportandola a quella della creatinina. Si ottiene così il riassorbimento tubulare dei fosfati (TRP). La formula per il calcolo è la seguente: TRP% = [ 1 - (Fosfato urine x Creatinina siero / Fosfato siero x Creatinina urine) ] x 100. Interpretazione Nelle urine, il TRP è normalmente compreso tra 85-95 % e diminuisce in caso di iperparatiroidismo primario o secondario, acidosi tubulare renale, sindrome di Cushing, rachitismo vitamino-resistente. Il TRP aumenta in caso di ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo, malattia di Paget. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Acidificare con HCl. - U estemporanee Tappo Giallo Metodo S utilizza il metodo del dosaggio plasmatico. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Fosforo U 2a minzione lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L Pagina 226 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Fosforo/Creatinina U 2a minz. Rilevanza clinica Il fosforo è il principale anione della componente minerale ossea e svolge un ruolo importante anche per numerose funzioni cellulari. Nell’organismo il fosforo è presente essenzialmente in varie forme di fosfati. Nella pratica clinica, per ragioni di semplicità, il contenuto totale di un campione è espresso in termini di fosforo inorganico elementare (Pi). Per valutare il bilancio del fosforo si utilizza la clearance del fosfato sulle urine delle 24 ore rapportandola a quella della creatinina. Si ottiene così il riassorbimento tubulare dei fosfati (TRP). La formula per il calcolo è la seguente: TRP% = [ 1 - (Fosfato urine x Creatinina siero / Fosfato siero x Creatinina urine) ] x 100. Interpretazione Nelle urine, il TRP è normalmente compreso tra 85-95 % e diminuisce in caso di iperparatiroidismo primario o secondario, acidosi tubulare renale, sindrome di Cushing, rachitismo vitamino-resistente. Il TRP aumenta in caso di ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo, malattia di Paget. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore - U estemporanee Tappo Giallo Metodo La procedura per la determinazione del fosforo è basata sul metodo di Daly e Ertinghausen modificato. Gli ioni Fosfato reagiscono con il Molibdato con formazione del complesso Fosfomolibdato che viene misurato fotometricamente nel vicino ultravioletto. Strumento LIS (calcolo) Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Rapporto fosforo/creatinina mmol/m mol Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/g Fosforo U2 minz calcolato per fosf/crea mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L Creatinina U2 minz calcolata per fosf/crea µmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/L lunedì 21 marzo 2016 Pagina 227 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FSH (follitropina) Rilevanza clinica L'ormone follicolo stimolante (follitropina FSH9 è secreto dalle cellule b dell'ipofisi anteriore sotto il controllo della gonadotropina prodotta dall'ipotalamo. L'FSH facilita lo sviluppo ed il mantenimento dei tessuti gonadici che sintetizzano e secernono gli ormoni steroidei.I livelli di FSH in circolo sono controllati da un meccanismo di feedback negativo sull'ipotalamo da parte degli ormoni steroidei.Bernchè l'FSH e l'LH siano richiesti per una funzionalità sessuale normale sia nell'uomo che nella donna i meccanismi di rilacio sono molto diversi nei due sessi. Nella donna adulta l'FSH avvia la crescita e lo sviluppo dei sollicoli ovarici. Durante l'ovulazione quando il follicolo si rompe, il follicolo, chiamato corpo luteo, secerne l'estradiolo e il progesterone che controllano i livelli circolanti di FSH con un effetto di feedback negativo sull'ipotalamo. In menopausa , con una diminuzione della funzionalità ovarica, si ha una conseguente diminuzione della secrezione di estradiolo, i livelli di FSH in circolo aumentano notevolmente. Nell'uomo adulto l'FSH è associato alla stimolazione ed al mantenimento della spermatogenesi. Il testosterone e l''estradiolo hanno il ruolo di fornire il segnale di feedback negativo all'ipotalamo per il controllo del rilascio dell'FSH. L'infertilità maschile può essere dovuta all'ipogonadismo quale risultato di anomalie primarie dei testicoli. Le anomalie dei testicoli possono essere un'incapacità di portare a termine la maturazione delle cellule spermatiche o il risultato di danni alle cellule germinali.Qualsiasi sia l'eziologia le condizioni di ipogonadismo portano a un drammatico innalzamento dei livelli di FSH in circolo dovuti alla mancanza di un feedback negativo Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida a doppio sito Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 6 % a 6.5 U/L, 5.4 % a 25.6 U/L, 5.2 % a 45.2 U/L Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-FSH U/L F Per valore normale (adulti): fase follic. 2,5 - 10,0 picco ovul. 5,8 - 21,0 fase lutein. 1,5 - 9,1 inibito in gravidanza 00 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G S-FSH U/L F Per valore normale : fase follic. 2,5 - 10,0 picco ovul. 5,8 - 21,0 fase lutein. 1,5 - 9,1 inibito in gravidanza 17 A 00 M 00 G 40 A 00 M 00 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 228 di 498 S-FSH U/L F Per valore normale : fase follic. 2,5 - 10,0 picco ovul. 5,8 - 21,0 fase lutein. 1,5 - 9,1 inibito in gravidanza post menop. 21,7 - 153,0 40 A 00 M 00 G 54 A 00 M 00 G S-FSH U/L F [21,7 - 153,0] valori postmenopausa 54 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-FSH U/L M [0,7 - 11,0] valori per adulti 00 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G S-FSH U/L M [0,7 - 11,0] 17 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 229 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FSH Follitropina (FSH) Rilevanza clinica L'ormone follicolostimolante (FSH) è un ormone glicoproteico costituito da due subunità. La subunità alfa è simile a quella dell'ormone luteinizzante (LH), della gonadotropina corionica umana (hCG) e dell'ormone tireostimolante (TSH). La subunità beta è diversa da quelle degli altri ormoni glicoproteici e conferisce all'ormone la sua specificità biochimica; stimola la fase follicolare durante la maturazione dell’ovocita e la maturazione degli spermatozoi (cellule del Sertoli del testicolo). L'FSH è secreto dalla porzione anteriore della ghiandola pituitaria sotto il controllo dell'ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) prodotto dall'ipotalamo. Sia nell'uomo che nella donna, la secrezione di FSH è regolata da uno stato di equilibrio nei meccanismi di feedback positivo e negativo che coinvolgono l'asse ipotalamico-pituitario, gli organi della riproduzione e gli ormoni ipofisari e steroidei. L'FSH e l'LH svolgono un ruolo critico nel mantenimento della normale funzionalità del sistema riproduttivo maschile e femminile. FSH ed LH sono aumentati nell’ipogonadismo primitivo, anorchia, insufficienza gonadica, sindrome da femminilizzazione testicolare, Kinefelter, alcolismo e castrazione. FSH ed LH aumentano nella menopausa (dopo 3-6 mesi di amenorrea assoluta). FSH ed LH sono bassi nell’ipogonadismo secondario (ipotalamico-GnRH/ipofisario). Sono quindi utili nello studio di impotenza maschile, ginecomastia e disfunzione testicolare e nelle femmine nelle oligomenorree, amenorree, infertilità (7, 15, 21 giornata del ciclo). Valori normali non escludono la insufficienza ipofisaria/ipotalamica e sono presenti in femmine con mancata ovulazione. Gli ormoni controregolatori sono, per le femmine, estradiolo e progesterone per i maschi, il testosterone. Durante la maturazione gonadica il primo ormone (2-4 anni prima della pubertà) è l’FSH che, invece, diminuisce nella pubertà precoce causata da neoplasie surrenaliche o iperplasie congenite surrenaliche. Un rapporto FSH/LH >1.5 suggerisce ovaio policistico. Interpretazione La subunità beta è diversa da quelle degli altri ormoni glicoproteici e conferisce all'ormone la sua specificità biochimica, stimola la fase follicolare durante la maturazione dell’ovocita e la maturazione degli spermatozoi. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur FSH è un immunodosaggio a due siti (sandwich) che utilizza la tecnica della chemiluminescenza diretta e che utilizza quantità costanti di due anticorpi che hanno una specificità per la molecola intatta di FSH. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 1,11 (13,9%) alla concentrazione di 8,01 UI/L; ± 3,61 (13,1%) alla concentrazione di 27,54 UI/L; ± 7,31 (12,4%) alla concentrazione di 59,01 UI/L; Dirigenti responsabili C.Cocco - B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento FSH (Follitropina) UI/L F età prepuberale: 1.0 - 14 età fertile: fase follicolare 1.5 - 11 picco ovulatorio 5 - 21 fase luteinica 1.0 - 8 menopausa: 33 - 140 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G FSH (Follitropina) UI/L M [1,0 - 14,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 230 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 fT3 Triiodotironina libera (FT3) Rilevanza clinica La triiodotironina (T3) è un ormone sintetizzato e secreto dalla ghiandola tiroidea e derivato dalla deiodinazione periferica della tiroxina (T4). T3 e T4 sono secrete in circolo in risposta al TSH (ormone tireostimolante) e svolgono un ruolo importante nella regolazione del metabolismo. La secrezione di T3 e di T4 è regolata da un meccanismo a feedback negativo che interessa la tiroide, l'ipofisi e l'ipotalamo. Il 99,7% del T3 in circolo è legato in modo reversibile a proteine di trasporto, in primo luogo alla TBG (globulina legante la tiroxina) e in misura minore ad albumina e prealbumina. La quota residua di T3 non è legata a proteine di trasporto ma libera in circolo. Questa frazione non legata della T3 totale è triiodotironina libera ( FT3). La T3 non legata è metabolicamente attiva. Il dosaggio dell’FT3, come quello dell’FT4 non risente delle variazioni dei livelli delle proteine carrier come TBG, transferrina e albumina (che aumentano fisiologicamente in gravidanza). In caso di TSH inibito ed FT4 normale la determinazione dell’FT3 può consentire la diagnosi di T3 tireotossicosi (5 % delle tireotossicosi); l’ FT3 può essere normale nelle tireotossicosi da tiroxina. Può risultare aumentato nella tachicardia sopraventricolare, astenia, calo di peso e miopatia. Amiodarone e glucocorticoidi possono avere un effetto diretto anche sulla produzione di FT3.I valori di riferimento pediatrici risultano più elevati dell’adulto. Interpretazione Gli ormoni liberi della tiroide dimnuiscono in corso di ipotiroidismo, sindrome della T3 bassa ( in corso di diabete mellito o gravi patologie croniche non tiroidee). Aumentano nell'ipertiroidismo. Aumentano FT4 e diminuiscono FT3 lo iodio, l'amiodarone, acido iopanoico (colecistografia) i glucocorticoidi, i betabloccanti, il pripiltiouracile Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur FT3 è un immunodosaggio competitivo che utilizza una tecnologia in chemiluminescenza diretta. La FT3 nel campione compete con un analogo della T3 che è legato covalentemente a particelle paramagnetiche nella Fase solida per una quantità limitata di una combinazione di anticorpi monoclonali murino anti-T3 marcato con estere di acridinio nel Reagente Lite. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 0,26 (6,8%) alla concentrazione di 3,89 pmol/L; ± 0,601 (5,8%) alla concentrazione di 10,37 pmol/L; ± 1,55 (9,3%) alla concentrazione di 16,72 pmol/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento FT3 (Triiodotironina libera) pmol/L Indiff. [3,5 - 7,2] 00 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G FT3 (Triiodotironina libera) pmol/L Indiff. [3,5 - 5,7] 12 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 231 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FT3, triiodotironina Rilevanza clinica Normalmente la T3 rappresenta circa il 5% degli ormoni tiroidei circolantima ha alta attività metabolica e distribuzione ampia. Viene prodotta dalla conversione periferica della T4, circola quasi completamente legata alle proteine (carrier della TBG, prealbumina e albumina), la frazione libera è solo lo 0.25 % circa della T3 totale e nella maggior parte dei casi correla con questa. Però la T3 libera non è influenzata dal variare della concentrazione dei carrier proteici (es. nella gravidanza, terapie estrogeniche, ecc) per cui rappresenta in maniera più affidabile lo stato tiroideo. Interpretazione Il dosaggio di fT3 aumenta (come f T4) nell'ipertiroidismo, ma possono verificarsi aumenti di fT3 anche con concentrazione normale di fT4 (t3 tossicosi). Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo La T3 libera del campione compete con un analogo biotinilato della T3 per i siti (in difetto)dell'Ab monoclonale di ratto anti T3 libera coattato sulla dase solida (biglie). Dopo incubazione e lavaggio si aggiunge una soluzione di fosfatasi alaclina marcata con streptavidina. Dopo ulteriore lavaggio rimarrà solo la fosfatasi alcalina fissata all'immunocomplesso formato dalll'analogo di T3 e aggiungendo il substrato chemiluminescente il segnale luminoso prodotto sarà inversamente proporzionale alla concentrazione di T3 del campione. Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 11 % a 4.1 pmoli/L, 6 % a 9.8 pmoli/L e 7.1 % a 12 pmoli/L Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-T3 LIBERA pmol/L Indiff. [3,2 - 7,4] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G pg/mL [2,1 - 4,9] S-T3 LIBERA pmol/L Indiff. [3,2 - 7,4] 01 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pg/mL [2,1 - 4,9] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 232 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 fT4 Tiroxina libera (FT4) Rilevanza clinica La tiroxina (T4) è un ormone sintetizzato e secreto dalla ghiandola tiroidea e svolge un ruolo importante nella regolazione del metabolismo. La secrezione in circolo avviene in risposta all'ormone pituitario TSH (ormone tireostimolante) ed è regolata da un meccanismo a feedback negativo che interessa la tiroide, l'ipofisi e l' ipotalamo. Nel sangue circolante il 99,95% di T4 è legato in modo reversibile a proteine di trasporto, per la maggior parte alla TBG (globulina legante la tiroxina). La percentuale residua di T4 non è legata a proteine di trasporto ed è libera nel sangue. Questa frazione non legata o T4 libera (FT4), è la frazione biologicamente attiva rappresenta anche un precursore della triodotironina (T3). I livelli di T4 libera sono correlati con la secrezione e il metabolismo della T4. Non aumenta in gravidanza a differenza della totale per l’aumentata sintesi fisiologica del carrier specifico (TBG) e non aumenta nei pazienti con disalbuminemia familiare. L’ FT4 è utile per valutare l’ipertiroidismo in soggetti con TSH inibito nell’ipotiroidismo secondario di origine ipofisaria. Quando il TSH è soppresso e l’FT4 è normale risulta necessario dosare FT3 (T3 tireotossicosi). Aumentano l’FT4: mezzo di contrasto radiologico, propranololo, amiodarone, eparina e anticorpi esterofili. Carbamazepina e fenitoina possono diminuirne le concentrazioni (artefatto di laboratorio) . Si possono verificare situazioni transitorie di livelli aumentati o diminuiti di FT4 in soggetti eutiroidei. L’ FT4 aumenta in maniera sproporzionata al TSH durante la terapia con levotiroxina. Interpretazione Gli ormoni liberi della tiroide dimnuiscono in corso di ipotiroidismo, sindrome della T3 bassa ( in corso di diabete mellito o gravi patologie croniche non tiroidee). Aumentano nell'ipertiroidismo. Aumentano FT4 e diminuiscono FT3 lo iodio, l'amiodarone, acido iopanoico (colecistografia) i glucocorticoidi, i betabloccanti, il pripiltiouracile. FT4 diminuisce inoltre da farmaci: antitiroidei, litio, iodio, interferoni, interleuchina 2, mitotane, acido paraaminosalicilico, sulfanilurreee, aminoglutetimide, ketoconazolo, resine, antiretrovirali, fenobarbiltale, difenilidantoina, carbamazepina, rifampicina. FT4 aumenta nella terapia eparinica (transitorio) Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur FT4 è un immunodosaggio competitivo che utilizza una tecnologia in chemiluminescenza diretta. L'FT4 nel campione del paziente compete con la T4 marcata con estere di acridinio nel Reagente Lite per una quantità limitata di anticorpo policlonale di coniglio biotinilato anti T4. L'anti-T4 marcata con biotina è legata all'avidina, che è legata covalentemente alle particelle paramagnetiche contenute nella Fase Solida. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ±1,29 (13,4%) alla concentrazione di 9,60 pmol/L; ± 2,28 (9,3%) alla concentrazione di 24,45 pmo/L; ± 3,73 (8,0%) alla concentrazione di 46,73 pmol/L; Dirigenti responsabili Dr. Cocco; Dr. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 233 di 498 FT4 (Tiroxina libera) pmol/L Indiff. [10,0 - 23,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FT4, tiroxina Rilevanza clinica La T4 o tiroxina è il principale ormone tiroidepo e circola nel sangue quasi interamente legato alle proteine di trasporto (la più importante è la TBG). Variazioni nella concentrazione di queste proteine inducono cambiamenti anche nella T4 totale, percui livelli anormali di T4 possono significare sia un funzionamento anomalo della tiroide che una variazione della concentrazione della proteina di trasporto. La determinazione della T4 libera correla invece in maniera più significativa con lo stato tiroideo, per cui si preferisce il solo dosaggio di FT4 a T4 totale. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo La T4 libera del campione compete con un analogo della T4 coniugato con fosfatasi alcalina per i siti (in difetto)dell'Ab monoclonale di ratto anti T4 libera coattato sulla dase solida (biglie). Dopo incubazione e lavaggio si aggiunge il substrato chemiluminescente che ragirà solo con l'mmunocomplesso legato alla fosfatasi alcalina. Il segnale luminoso prodotto sarà quindi inversamente proporzionale alla concentrazione di FT4 del campione. Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 5.1 % a 12.5 pmoli/L, 4.1 % a 31 pmoli/ e 4.4 % a 75 pmoli/L Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-T4 LIBERA pmol/L Indiff. [8,4 - 29,7] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G ng/L [6,5 - 23,0] S-T4 LIBERA pmol/L Indiff. [8,4 - 29,7] 01 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G ng/L [6,5 - 23,0] S-T4 LIBERA pmol/L Indiff. [10,3 - 24,5] 12 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ng/L [8,0 - 19,0] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 234 di 498 U.O.C. Laboratorio Analisi IU eu 301555 Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FV, Fattore V Rilevanza clinica Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di screening. In particolare i fattori della via estrinseca e comune contribuiscono in modo preponderante al risultato del Tempo di protrombina. Le carenze fattoriali possono essere congenite o acquisite. In seguito a epatopatie, DIC. In corso di terapia anticoagulante orale si verificano carenze dei fattori vit. K dipendenti F II, F VII, F X e F IX. Interpretazione vedi: "rilevanza clinica" Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo coagulativo Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 3,72 alla concentrazione di 21,9; Dirigenti responsabili Telefono (045-812) Intervalli di riferimento Fattore V lunedì 21 marzo 2016 % Indiff. [60 - 130] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 235 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FVII fattore VII Rilevanza clinica Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di screening. In particolare i fattori della via estrinseca e comune contribuiscono in modo preponderante al risultato del Tempo di protrombina. Le carenze fattoriali possono essere congenite o acquisite. In seguito a epatopatie, DIC. In corso di terapia anticoagulante orale si verificano carenze dei fattori vit. K dipendenti F II, F VII, F X e F IX. Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo coagulativo Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione. Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 4,12 alla concentrazione di 27,5; Dirigenti responsabili R. Facchinetti B Capizzi R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento FattoreVII lunedì 21 marzo 2016 % Indiff. [60 - 130] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 236 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FVIII, fattore VIII Rilevanza clinica Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di screening. In particolare i fattori della via intrinseca contribuiscono in modo preponderante al risultato del Tempo di tromboplastina parziale. Le carenze fattoriali possono essere congenite (per esempio emofilia) o acquisite in seguito a epatopatie, DIC. Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo COAGULATIVO Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 4,69 alla concentrazione di 26,8; Dirigenti responsabili R. Facchinetti B. Capizzi R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento Fattore VIII lunedì 21 marzo 2016 % Indiff. [50 - 150] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 237 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FX, fattoe X Rilevanza clinica Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di screening. In particolare i fattori della via estrinseca e comune contribuiscono in modo preponderante al risultato del Tempo di protrombina. Le carenze fattoriali possono essere congenite o acquisite. In seguito a epatopatie, DIC. In corso di terapia anticoagulante orale si verificano carenze dei fattori vit. K dipendenti F II, F VII, F X e F IX. Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo coagulativo Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione. Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 6,51 alla concentrazione di 31,7; Dirigenti responsabili R Facchinetti B. Capizzi R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento Fattore X lunedì 21 marzo 2016 % Indiff. [60 - 130] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 238 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FXI, fattore XI Rilevanza clinica Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di screening. In particolare i fattori della via intrinseca contribuiscono in modo preponderante al risultato del Tempo di tromboplastina parziale. Le carenze fattoriali possono essere congenite (per esempio emofilia) o acquisite in seguito a epatopatie, DIC. Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo COAGULATIVO Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione. Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 3.4 alla concentrazione di 27 Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento Fattore XI lunedì 21 marzo 2016 % Indiff. [60 - 130] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 239 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 FXII, fattore XII Rilevanza clinica Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di screening. In particolare i fattori della via intrinseca contribuiscono in modo preponderante al risultato del Tempo di tromboplastina parziale. Le carenze fattoriali possono essere congenite (per esempio emofilia) o acquisite in seguito a epatopatie, DIC. Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo COAGULATIVO Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante specifica curva di calibrazione. Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 5,90 alla concentrazione di 26,6; Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento Fattore XII lunedì 21 marzo 2016 % Indiff. [60 - 130] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 240 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA G6PD (Glucosio 6-fosfato deidrogenasi) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE scuro 6 mL Metodo Cobas Mira Plus Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno Telefono (045-812) 4584-6880 Intervalli di riferimento Er-G6PD ( 37° C ) lunedì 21 marzo 2016 UI/gr di Hb Indiff. [5,0 - 8,2] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 241 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Gastrina Rilevanza clinica La gastrina è il principale ormone gastrointestinale. Serve a stimolare la secrezione dell'acido gastrico ed esiste in diverse forme molecolare, che differiscono una dall'altra nella lunghezza della colonna polipeptidica e nelle derivazione degli amminoacidi. Le tre forme principali G 17 G 34 G 14 sono denominate a seconda del numero di amminoacidi che contengono. Gli immunodosaggi per la gastrina giocano un ruolo essenziale nell'identificazione dei tumori Zollinger-Ellison (gastrinomi) Questi tumori sono tipicamente ma non invariabilmente associati ad elevati livelli di gastrina, ipersecrezione di acido gastrico e ulcera peptica. In soggetti a digiuno la gastrina circola normalmente a livelli inferiori a 100 pg/ml con variabilità giornaliera. I livelli di gastrina a digiuno in pazienti affetti dalla Sindrome di Zollinger Ellison sono tipicamente elevati ben al di sopra del range di riferimento per gli individui sani Livelli elevati vengono anche riscontrati in altre condizioni: Dove la secrezione di acido gastrico è alterata ad esempio nell'anemia perniciosa, i livelli di gastrina sono caratteristicamente elevati: L'ipergastrinemia e l'ipersecrezione dell'acido gastrico vengono incontrate anche in assenza di tumori pancreatici o duodenali.Quindi l'ipergastrinemia senza gastrinoma può essere riscontrata nell'ostruzione pilorica con distensione dell'antro dopo vagotonia nella sindrome " dell'antro trattenuto" ed in alcuni pazienti affetti da ulcera peptidica normale.Poichè circa la metà dei pazienti con tumori di Zollinger-Ellison hanno livelli di gastrina a digiuno inferiori a 500 pg/ml il range per i gastrinomi si sovrappone in maniera significativa con il range di altre forme di ipergastrinemia. Spesso è necessaria una procedura di conferma.Cio' normalmente comporta l'analisi dei livelli di gastrina a seguito di un'iniezione di secretina, infusioni di calcio o un pasto. La letteratura suggerisce che il test della secretina è il più affidabile di queste procedure di follow-up. L'eterogeneità molecolare della gastrina ha implicazioni importanti per l'ideazione di immunodosaggi per la gastrina.Poichè alcuni gastronomi secernono solo G 17 ed altri secernono solo G 34 è vantaggioso utilizzare anticorpi che riconoscano forme multiple. L'utilizzo di un immunodosaggio molto specifico comporta il rischio di non riconoscere un tumore Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore prelievo in ghiaccio - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio in chemiluminescenza marcato con enzima basato su un anticorpo monoclonale murino a cattura marcato con ligando specifico per la gastrina e su separazione attraverso la fase solida coattata con anti-ligando Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 7.6 % a 51 pg/ml, 9.2 % a 258 e 9.2 % a 836 Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-GASTRINA lunedì 21 marzo 2016 pg/mL Indiff. [13 - 115] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pmol/L [6,2 - 54,8] Pagina 242 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Genotipizzazione APO E Rilevanza clinica Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia, ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. La suscettibilità genetica può essere dovuta a mutazioni e/o polimorfismi di diversi geni dei fattori della coagulazione, dell’apolipoproteina E. Interpretazione Mediante tecnica di reverse dot blot viene ricercata la presenza dei tre polimorfismi nel gene dell’apolipoproteina E (Apo E) che definiscono gli alleli E2, E3 ed E4. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Ibridazione inversa su striscia Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli -S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 243 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 GGT ( gamma Glutammato Transaminasi ) Rilevanza clinica La determinazione della γ-glutamiltransferasi viene impiegata per la diagnosi ed il monitoraggio delle malattie epatobiliari. L’attività enzimatica della GGT spesso è l’unico parametro con valori aumentati nei test relativi a tali malattie, ed è uno degli indicatori più sensibili. La determinazione della γglutamiltransferasi è anche un sensibile test di screening per l’identificazione dell’alcolismo occulto. Attività elevate della GGT nel siero si riscontrano in pazienti sottoposti al trattamento a lungo termine con fenobarbitale e con fenitoina Interpretazione Livelli plasmatici elevati di GGT si possono riscontrare in praticamente tutte le patologie epatiche, primitive o secondarie, microbiche, infiammatorie, degenerative, neoplastiche, ischemiche, immunologiche e meccaniche. Tre ordini di fattori rendono conto di questa elevata sensibilità: 1) la GGT è un enzima di colostasi: aumenta pertanto in tutte le condizioni intra- ed extra-epatiche che limitano l’escrezione biliare; 2) la GGT aumenta quando vi è danno epatocellulare, come un enzima di citolisi; 3) infine la GGT è un "enzima di induzione", che aumenta in caso di assunzione di sostanze che inducono aumento dell’attività detossificante del fegato come ad esempio farmaci, alcol ecc. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Metodo enzimatico colorimetrico La γ-glutamiltransferasi trasferisce il gruppo γ-glutamilico dell’L-γ-glutamil-3-carbossi-4-nitroanilide alla glicilglicina.La quantità di 5-amino-2-nitrobenzoato rilasciato è proporzionale all’attività di GGT nel campione. Viene determinata misurando fotometricamente l’aumento dell’assorbanza Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 2,13 (5,8%) alla concentrazione di 36,95 U/L; ± 12,05 (5,9 %) alla concentrazione di 203,13 U/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento GGT U/L F [4 - 45] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G GGT U/L M [4 - 60] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 244 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 GGT (Gamma-glutamiltranspeptidasi) Rilevanza clinica La GGT è un enzima microsomiale contenuto prevalentemente negli epatociti. Pur essendo specifico del fegato e delle vie biliari, non è specifico di alcuna patologia. Interpretazione Livelli plasmatici elevati di GGT si possono riscontrare in praticamente tutte le patologie epatiche, primitive o secondarie, microbiche, infiammatorie, degenerative, neoplastiche, ischemiche, immunologiche e meccaniche. Tre ordini di fattori rendono conto di questa elevata sensibilità: 1) la GGT è un enzima di colostasi: aumenta pertanto in tutte le condizioni intra- ed extra-epatiche che limitano l’escrezione biliare; 2) la GGT aumenta quando vi è danno epatocellulare, come un enzima di citolisi; 3) infine la GGT è un "enzima di induzione", che aumenta in caso di assunzione di sostanze che inducono aumento dell’attività detossificante del fegato come ad esempio farmaci, alcol ecc. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo La procedura per la determinazione della GGT è basata sul metodo di Szasz. La GGT trasferisce il gruppo gamma-glutamilico dal substrato Gamma-glutamil-3-carbossi-4-nitroanilide alla Glicilglicina con formazione di Glutamilglicilglicina e 5-amino-2-nitrobenzoato. La formazione di quest’ultima è proporzionale all'attività della GGT nel campione e viene misurata fotometricamente in cinetica. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 3,29 (8,4%) alla concentrazione di 39,06 U/L; ± 4,84 (3,0%) alla concentrazione di 161,01 U/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento GGT U/L F [5 - 55] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G GGT U/L M [5 - 55] 00 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G GGT U/L M [5 - 85] 12 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 245 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 GH Somatotropina (GH) Rilevanza clinica Il GH viene prodotto dalla adenoipofisi e promuove i processi anabolici attraverso le somatomedine. Stress ed esercizio fisico aumentano l’ormone. La secrezione è episodica e pulsatile e l’emivita è di 20-25 min; il digiuno aumenta il GH mentre l'obesità lo riduce. Gli ipostaturismi da GH comprendono patologie dell’ ipofisi, disfunzioni ipotalamiche, insensibilità dei tessuti periferici al GH, mutazioni genetiche del GH. Il deficit nel bambino causa nanismo, l’eccesso nel bambino gigantismo e nell’adulto acromegalia. Nell’acromegalia con normali livelli di GH manca la soppressione del GH al carico di glucosio. Il deficit di GH può essere studiato con il dosaggio della somatomedina C. Nel nanismo di Laron il GH può essere aumentato ma è bassa la somatomedina C. Nei bambini con sospetto di deficit di secrezione di GH sono indicati test di stimolo con arginina, levodopa, glucagone o vasopressina (60 minuti). Interpretazione l’eccesso provoca nel bambino gigantismo e nell’adulto acromegalia. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il metodo per la determinazione quantitativa dell’hGH è un test immunologico sandwich basato sul principio della chemiluminescenza. Un anticorpo monoclonale di topo specifico diretto contro l’hGH riveste le particelle magnetiche (fase solida); un altro anticorpo monoclonale (specifico per un epitopo diverso dell’hGH) è legato ad un derivato dell’isoluminolo (coniugato anticorpoisoluminolo). Durante l’incubazione, l’hGH presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli lega l’anticorpo monoclonale in fase solida; in seguito il coniugato anticorpale reagisce con l’hGH già legato alla fase solida. Si forma un sandwich solo in presenza delle molecole di hGH che si dispongono a ponte tra i due anticorpi. Dopo l’incubazione, il materiale non legato è rimosso mediante un ciclo di lavaggio. In seguito, vengono aggiunti i reagenti starter che inducono una reazione di chemiluminescenza. Il segnale luminoso, e quindi la quantità di coniugato anticorpo-isoluminolo, è misurato da un fotomoltiplicatore in unità relative di luce (RLU, relative light units) ed è direttamente proporzionale alla concentrazione di hGH presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli. Strumento Liaison XL Incertezza di Misura ± 1.07 (10.6%) alla concentrazione di 10.10 ug/L; ± 4.83 (8,5%) alla concentrazione di 56.95 ug/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento GH (Somatotropina) ug/L F [< 7,00] (valori relativi ad una popolazione adulta) 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G GH (Somatotropina) ug/L M [< 1,00] (valori relativi ad una popolazione adulta) 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 246 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Glucosio Rilevanza clinica Il glucosio è il substrato di molte reazioni energetiche e anfiboliche. Esso deriva dalla digestione dei glucidi alimentari, dalla glicogenolisi e dalla gluconeogenesi. La determinazione della glicemia è importante per la diagnosi, il monitoraggio e il trattamento del diabete e delle patologie del metabolismo dei carboidrati e per la diagnosi differenziale del coma. Interpretazione Si considera ipoglicemia un valore <70mg/dL (3.9mmol/L), ipoglicemia severa livelli di glicemia inferiori a 2,2 mmol/L (40 mg/dL) e possono manifestarsi con sudorazione, tremore, ansia, tachicardia, midriasi, convulsioni e coma. Valori superiori a 300mg/dL (16,7 mmol/L) si considerano iperglicemia severa; valori >26 mmol/L (468 mg/dL) possono causare disidratazione e coma iperosmolare. . Cause di ipoglicemia sono: digiuno protratto; condizioni associate ad iperinsulinismo (somministrazione di insulina, insulinoma, reazione ipoglicemica alla somministrazione di glucidi); disendocrinopatie. Cause di iperglicemia sono: diabete mellito; disendocrinopatie; stress; farmaci (ad es. steroidi e tiazidi). Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Metodo esochinasi/G-6-PDH. Il glucosio viene fosforilato dalla esochinasi in presenza di ATP e ioni magnesio a formare glucosio-6fosfato (G-6-P) e ADP. La Glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6P-DH) ossida in modo specifico G-6-P a 6fosfogluconato con la conseguente riduzione di NAD a NADH. L’aumento di assorbanza dovuto alla formazione di NADH nell'unità di tempo, è proporzionale alla concentrazione di glucosio nel campione. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,22 (6,7%) alla concentrazione di 3,37 mmol/L; ± 1,10 (5,6%) alla concentrazione di 19,74 mmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Glucosio lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. Valori a digiuno: 3,3 -5,5 mmol/L (60-99 mg/dL) intervallo di riferimento; 5,6-7,0 mmol/L (100-125 mg/dL) alterata glicemia; >7,0 mmol/L (>125 mg/dL)] indicativo di diabete (da confermare) 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL Pagina 247 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Glucosio ( Glicemia ) Rilevanza clinica Il glucosio è il carboidrato che presenta le maggiori concentrazioni nel sangue periferico. L’ossidazione del glucosio costituisce la maggiore fonte di energia cellulare dell’organismo. Il glucosio di derivazione alimentare viene convertito in glicogeno, per essere depositato nel fegato, o in acidi grassi, per essere depositato nel tessuto adiposo. La concentrazione di glucosio nel sangue viene mantenuta entro limiti ristretti da molti ormoni,i più importanti dei quali vengono prodotti dal pancreas. La causa più frequente di iperglicemia è il diabete mellito, provocato da una carenza nella secrezione o nell’azione dell’insulina. Inoltre numerosi fattori secondari contribuiscono all’aumento dei livelli di glucosio nel sangue. Fra questi sono la pancreatite, la disfunzione tiroidea, l’insufficienza renale e le patologie epatiche. L’ipoglicemia si riscontra meno frequentemente. Varie condizioni possono generare bassi livelli di glucosio nel sangue: insulinoma, ipopituitarismo o ipoglicemia indotta dall’insulina. La misurazione del glucosio nell’urina viene utilizzata come procedimento di screening del diabete, contribuisce alla valutazione della glicosuria ed è di aiuto nella rilevazione di difetti nei tubuli renali e nel controllo del diabete mellito. La misurazione del glucosio nel liquido cerebrospinale viene utilizzata per valutare la meningite, il coinvolgimento neoplastico delle meningi e altri disturbi neurologici. Interpretazione Si considera ipoglicemia un valore <70mg/dL (3.9mmol/L), ipoglicemia severa livelli di glicemia inferiori a 2,2 mmol/L (40 mg/dL) e possono manifestarsi con sudorazione, tremore, ansia, tachicardia, midriasi, convulsioni e coma. Valori superiori a 300mg/dL (16,7 mmol/L) si considerano iperglicemia severa; valori >26 mmol/L (468 mg/dL) possono causare disidratazione e coma iperosmolare. . Cause di ipoglicemia sono: digiuno protratto; condizioni associate ad iperinsulinismo (somministrazione di insulina, insulinoma, reazione ipoglicemica alla somministrazione di glucidi); disendocrinopatie. Cause di iperglicemia sono: diabete mellito; disendocrinopatie; stress; farmaci (ad es. steroidi e tiazidi). Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore digiuno prima del prelievo I campioni di plasma o di siero senza conservante (NaF) devono essere separati dalle cellule o dal coagulo entro mezz’ora dal prelievo.Quando il sangue prelevato viene lasciato coagulare a temperatura ambiente e non viene centri Metodo Metodo di riferimento enzimatico con esochinasi4,5 L’esochinasi, utilizzando ATP, catalizza la fosforilazione del glucosio a glucosio-6-fosfato.La glucosio-6fosfato deidrogenasi, in presenza di NADP, provoca l’ossidazione del glucosio-6-fosfato a gluconato-6fosfato. Gli altri carboidrati non vengono ossidati. La velocità della formazione di NADPH durante la reazione è direttamente proporzionale alla concentrazione di glucosio e viene misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,19 (3,8%) alla concentrazione di 5,00 mmol/L; ± 0,44 (3,2 %) alla concentrazione di 13,62 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Glucosio lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [3,5 - 5,5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [63 - 99] se a digiuno: 5,6-7,0 mmol/L (100-125 mg/dL), alterata glicemia; >7,0 mmol/L (>125 mg/dL), compatibile con diabete, da confermare Pagina 248 di 498 Glucosio mmol/L Indiff. [3,5 - 5,5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [63,0 - 99,0] 5,6-7,0 mmol/L (100-125 mg/dL), alterata glicemia; >7,0 mmol/L (>125 mg/dL), compatibile con diabete, da confermare Glucosio mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL Glucosio mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL lunedì 21 marzo 2016 Pagina 249 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Glucosio curva 2 campioni ( OGTT 2 CAMPIONI ) Rilevanza clinica Il carico orale di 75 g di glucosio viene utilizzato per la diagnosi di daibete mellito. Interpretazione Viene fatta diagnosi con due risultati positivi a distanza di qualche gg. · l’esame è stato sospeso per vomito.Si considera ipoglicemia un valore <70mg/dL (3.9mmol/L), ipoglicemia severa livelli di glicemia inferiori a 2,2 mmol/L (40 mg/dL) e possono manifestarsi con sudorazione, tremore, ansia, tachicardia, midriasi, convulsioni e coma. Valori superiori a 300mg/dL (16,7 mmol/L) si considerano iperglicemia severa; valori >26 mmol/L (468 mg/dL) possono causare disidratazione e coma iperosmolare. . Cause di ipoglicemia sono: digiuno protratto; condizioni associate ad iperinsulinismo (somministrazione di insulina, insulinoma, reazione ipoglicemica alla somministrazione di glucidi); disendocrinopatie. Cause di iperglicemia sono: diabete mellito; disendocrinopatie; stress; farmaci (ad es. steroidi e tiazidi). Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Si somministrano 75g di glucosio. Prelievi per glicemia a 0', 120'. Per ambulatoriali compilare modulo anamnestico - NaF+K Ossalato GRIGIO 2 mL Metodo Metodo di riferimento enzimatico con esochinasi4,5 L’esochinasi, utilizzando ATP, catalizza la fosforilazione del glucosio a glucosio-6-fosfato.La glucosio-6fosfato deidrogenasi, in presenza di NADP, provoca l’ossidazione del glucosio-6-fosfato a gluconato-6fosfato. Gli altri carboidrati non vengono ossidati. La velocità della formazione di NADPH durante la reazione è direttamente proporzionale alla concentrazione di glucosio e viene misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,19 (3,8%) alla concentrazione di 5,00 mmol/L; ± 0,44 (3,2 %) alla concentrazione di 13,62 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Glucosio mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL 3,3 -5.5 mmol/L (60-99 mg/dL) (intervallo di riferimento) 5.6-7.0 mmol/L (100-125 mg/dL) (alterata glicemia a digiuno) >7.0 mmol/L (>125 mg/dL) indicativo di diabete (da confermare) Glucosio mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL <7.8 mmol/L (<140 mg/dL) nella norma 7.8 - 11.1 mmol/L (140200mg/dL) IGT (alterata tolleranza al glucosio) >11.1 mmol/L (>200 mg/dL) indicativo di diabete (da confermare) lunedì 21 marzo 2016 Pagina 250 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Glucosio curva 3 campioni ( OGTT 3 CAMPIONI ) Rilevanza clinica Il carico orale di 75 g di glucosio viene utilizzato per la diagnosi di daibete mellito. Interpretazione Viene fatta diagnosi con due risultati positivi a distanza di qualche gg. Per le curve sospese per vomito si provvede solo ad annullare le determinazioni non eseguite e a segnalare come nota all’ultimo punto determinato che l’esame è stato sospeso per vomito.Si considera ipoglicemia un valore <70mg/dL (3.9mmol/L), ipoglicemia severa livelli di glicemia inferiori a 2,2 mmol/L (40 mg/dL) e possono manifestarsi con sudorazione, tremore, ansia, tachicardia, midriasi, convulsioni e coma. Valori superiori a 300mg/dL (16,7 mmol/L) si considerano iperglicemia severa; valori >26 mmol/L (468 mg/dL) possono causare disidratazione e coma iperosmolare. . Cause di ipoglicemia sono: digiuno protratto; condizioni associate ad iperinsulinismo (somministrazione di insulina, insulinoma, reazione ipoglicemica alla somministrazione di glucidi); disendocrinopatie. Cause di iperglicemia sono: diabete mellito; disendocrinopatie; stress; farmaci (ad es. steroidi e tiazidi). Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Si somministrano 75g di glucosio. Prelievi per glicemia a 0', 60',120'. Per ambulatoriali compilare modulo anamnestico - NaF+K Ossalato GRIGIO 2 mL Metodo Metodo di riferimento enzimatico con esochinasi4,5 L’esochinasi, utilizzando ATP, catalizza la fosforilazione del glucosio a glucosio-6-fosfato.La glucosio-6fosfato deidrogenasi, in presenza di NADP, provoca l’ossidazione del glucosio-6-fosfato a gluconato-6fosfato. Gli altri carboidrati non vengono ossidati. La velocità della formazione di NADPH durante la reazione è direttamente proporzionale alla concentrazione di glucosio e viene misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,19 (3,8%) alla concentrazione di 5,00 mmol/L; ± 0,44 (3,2 %) alla concentrazione di 13,62 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Glucosio mmol/L Indiff. [3,5 - 5,5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [63 - 99] 5,6-7,0 mmol/L (100-125 mg/dL), alterata glicemia; >7,0 mmol/L (>125 mg/dL), compatibile con diabete, da confermare Glucosio mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL Glucosio mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL lunedì 21 marzo 2016 Pagina 251 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Glucosio curva 6 campioni ( OGTT 6 CAMPIONI ) Rilevanza clinica Il carico orale di 75 g di glucosio viene utilizzato per la diagnosi di daibete mellito.Il glucosio è il carboidrato che presenta le maggiori concentrazioni nel sangue periferico. L’ossidazione del glucosio costituisce la maggiore fonte di energia cellulare dell’organismo. Il glucosio di derivazione alimentare viene convertito in glicogeno, per essere depositato nel fegato, o in acidi grassi, per essere depositato nel tessuto adiposo. La concentrazione di glucosio nel sangue viene mantenuta entro limiti ristretti da molti ormoni,i più importanti dei quali vengono prodotti dal pancreas. La causa più frequente di iperglicemia è il diabete mellito, provocato da una carenza nella secrezione o nell’azione dell’insulina. Inoltre numerosi fattori secondari contribuiscono all’aumento dei livelli di glucosio nel sangue. Fra questi sono la pancreatite, la disfunzione tiroidea, l’insufficienza renale e le patologie epatiche. L’ipoglicemia si riscontra meno frequentemente. Varie condizioni possono generare bassi livelli di glucosio nel sangue: insulinoma, ipopituitarismo o ipoglicemia indotta dall’insulina. La misurazione del glucosio nell’urina viene utilizzata come procedimento di screening del diabete, contribuisce alla valutazione della glicosuria ed è di aiuto nella rilevazione di difetti nei tubuli renali e nel controllo del diabete mellito. La misurazione del glucosio nel liquido cerebrospinale viene utilizzata per valutare la meningite, il coinvolgimento neoplastico delle meningi e altri disturbi neurologici. Interpretazione Viene fatta diagnosi con due risultati positivi a distanza di qualche gg. · Sospensione di una curva ambulatoriale per glicemia basale elevata: l’esame è stato sospeso per vomitoSi considera ipoglicemia un valore <70mg/dL (3.9mmol/L), ipoglicemia severa livelli di glicemia inferiori a 2,2 mmol/L (40 mg/dL) e possono manifestarsi con sudorazione, tremore, ansia, tachicardia, midriasi, convulsioni e coma. Valori superiori a 300mg/dL (16,7 mmol/L) si considerano iperglicemia severa; valori >26 mmol/L (468 mg/dL) possono causare disidratazione e coma iperosmolare. . Cause di ipoglicemia sono: digiuno protratto; condizioni associate ad iperinsulinismo (somministrazione di insulina, insulinoma, reazione ipoglicemica alla somministrazione di glucidi); disendocrinopatie. Cause di iperglicemia sono: diabete mellito; disendocrinopatie; stress; farmaci (ad es. steroidi e tiazidi). Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Si somministrano 75g di glucosio. Prelievi per glicemia a 0', 30', 60', 90', 120', 180'. Per ambulatoriali compilare modulo anamnestico - NaF+K Ossalato GRIGIO 2 mL Metodo Metodo di riferimento enzimatico con esochinasi4,5 L’esochinasi, utilizzando ATP, catalizza la fosforilazione del glucosio a glucosio-6-fosfato.La glucosio-6fosfato deidrogenasi, in presenza di NADP, provoca l’ossidazione del glucosio-6-fosfato a gluconato-6fosfato. Gli altri carboidrati non vengono ossidati. La velocità della formazione di NADPH durante la reazione è direttamente proporzionale alla concentrazione di glucosio e viene misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,19 (3,8%) alla concentrazione di 5,00 mmol/L; ± 0,44 (3,2 %) alla concentrazione di 13,62 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Glucosio mmol/L Indiff. [3,3 - 5,5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL Glucosio mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL Glucosio mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL Glucosio mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL Glucosio mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL Glucosio mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL lunedì 21 marzo 2016 [60 - 99] valore basale Pagina 252 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Glucosio curva Gravidanza 3 campioni (OGTT GRAVIDA Rilevanza clinica Il carico glucidico con 75g è il test utilizzato per lo screening e la diagnosi del daibete gestazionale, sostituendo i test da 50g e da 100g. Va eseguito tra la 24e la 28 settimana di gravidanza in tutte le gravide che presentino un valore di glicemia a digiuno <5.1 mmo/L (92 mg/dL) Si ricorda che in caso di glicemia >7 mmol/L a digiuno o >11,1 mmol/L non a digiuno in due riscontri si pone diagnosi di diabete manifesto, e che in presenza di glicemia a digiuno 5,1-7 mmol/L (92-126 mg/dL) si pèone diagnosi di diabete gestazionale. Interpretazione Si considera ipoglicemia un valore <70mg/dL (3.9mmol/L), ipoglicemia severa livelli di glicemia inferiori a 2,2 mmol/L (40 mg/dL) e possono manifestarsi con sudorazione, tremore, ansia, tachicardia, midriasi, convulsioni e coma. Valori superiori a 300mg/dL (16,7 mmol/L) si considerano iperglicemia severa; valori >26 mmol/L (468 mg/dL) possono causare disidratazione e coma iperosmolare. . Cause di ipoglicemia sono: digiuno protratto; condizioni associate ad iperinsulinismo (somministrazione di insulina, insulinoma, reazione ipoglicemica alla somministrazione di glucidi); disendocrinopatie. Cause di iperglicemia sono: diabete mellito; disendocrinopatie; stress; farmaci (ad es. steroidi e tiazidi). Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Si somministrano 75g di glucosio. Prelievi per glicemia a 0', 60', 120' - NaF+K Ossalato GRIGIO 2 mL Metodo Metodo di riferimento enzimatico con esochinasi4,5 L’esochinasi, utilizzando ATP, catalizza la fosforilazione del glucosio a glucosio-6-fosfato.La glucosio-6fosfato deidrogenasi, in presenza di NADP, provoca l’ossidazione del glucosio-6-fosfato a gluconato-6fosfato. Gli altri carboidrati non vengono ossidati. La velocità della formazione di NADPH durante la reazione è direttamente proporzionale alla concentrazione di glucosio e viene misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,19 (3,8%) alla concentrazione di 5,00 mmol/L; ± 0,44 (3,2 %) alla concentrazione di 13,62 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Glucosio mmol/L Indiff. [inf. a 5,1] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL Glucosio mmol/L Indiff. [inf. a 10,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [inf. a 180] Glucosio mmol/L Indiff. [inf. a 8,5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [inf. a 153] Valori uguali o superiori alla soglia sono indicativi di diabete gestazionale lunedì 21 marzo 2016 Pagina 253 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Glucosio U 24h Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - U 24 Tappo Giallo Metodo LIS (calcolo) Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Glucosio U 24h/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/L Glucosio U 24h calcolo mmol/24 h Indiff. [< 3,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/24h Diuresi mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Ore raccolta urine ore Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 [< 0,5] Pagina 254 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 HCG ( GONADOTROPINA CORIONICA ) Rilevanza clinica Diagnosi precoce e monitoraggio di una gravidanza. Inoltre, il test è da utilizzare come un componente in combinazione con altri parametri, per valutare il rischio di trisomia 21 (sindrome di Down). Per la diagnosi di aberrazioni cromosomiche sono necessarie ulteriori analisi. In oncologia, per sostenere il trattamento di pazienti con patologie trofoblastiche. Questo test è utile nella diagnosi e nel monitoraggio delle cellule tumorali di origine ovarica, placentare o testicolare, che producono HCG. Il metodo utilizzato dosa sia la molecola intatta che la subunità beta libera. L’hCG è una gliproteina prodotta dal trofoblasto ed è essenziale per il mantenimento iniziale del corpo luteo e quindi dell’endometrio. L’hCG è dosabile nel sangue già pochi giorni dopo l’annidamento del trofoblasto che a sua volta fa seguito di pochi giorni (5-7) all’avvenuta fecondazione, si innalza rapidamente (raddoppia in 1.4-3.5 gg), con picco alla fine del primo trimestre per poi diminuire (a termine si possono avere valori molto bassi) . I valori di riferimento in gravidanza sono molto ampi. Il trofoblasto produce principalmente hCG intatto ma anche subunità beta libera (principalmente all'inizio della gravidanza) e subunità alfa libera (con concentrazioni crescenti durante la gravidanza). Nella mola vescicolare e ancor più nel coriocarcinoma si ha un aumento dei livelli di subunità beta libera. L’HCG può comparire in circolo al di fuori della gravidanza in alcune patologie neoplastiche (mola vescicolare, coriocarcinaoma, tumori testicolari, ma anche, raramente in altre neoplasie). Piccole quantità sono prodotte dall'ipofisi (che possono motivare la rilevazione di hCG in postmenopausa). L'ormone viene eliminato per via renale (il che spiega concentrazioni dosabili in caso di insufficienza renale). Interpretazione Valori elevati indicano carcinoma corionico, mola idatiforme o gravidanza plurigemellare. Valori diminuiti indicano aborto imminente o incombente, gravidanza ectopica, gestosi o morte del fetoSi sono riscontrate elevate concentrazioni di hCG non associate alla gravidanza in pazienti con altre malattie, quali tumori a cellule germinali, ovarico, alla vescica, del pancreas, dello stomaco nonché polmonare ed epatico I valori di riferimento si riferiscono all''età concezionale, cioè alle effettive settimane dell'embrione o del feto (il conteggio delle settimane perte dal concepimento), mentre l'età gestazionale (settimane di gravidanza) si riferisce alle settimane dall'ultima mestruazione, sono quindi +2 settimane. In caso di valori bassi (circa 25 U/L) è opportuno ricontrollare il dato a distanza di 48h, periodo nel quale si deve avere un raddoppio del valore. Le gravidanze gemellari hanno valori più elevati e tempi di duplicazione più rapidi. Un incremento più lento nel 1°trimestre può indicare anomalie della gravidanza come una gravidanza ectopica. Valori >6500 U/L devono implicare la visualizzazione del sacco amniotico all'ecografia. Dopo curettage i tempi di dimezzamento sono circa 24h, nel postpartum di 24-36h e si negativizza in 15gg. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Principio sandwich. • 1a incubazione: 10 µL di campione, anticorpi monoclonali biotinilati specifici anti-hCG e un anticorpo monoclonale specifico anti-hCG marcato con un complesso di rutenioa reagiscono formando un complesso sandwich. • 2a incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite di streptavidina, il complesso si lega alla fase solida mediante l’interazione biotina-streptavidina. La miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M. Applicando una tensione all’elettrodo, si induce l’emissione chemiluminescente che viene misurata mediante il fotomoltiplicatore. I risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione, che viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti e con una curva master fornita insieme al codice a barre del reattivo. Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 255 di 498 P-Beta HCG Totali mUI/mL F [ inf. a 0,1] Nuova metodica analitica valori di riferimento in fase di ridefinizione 00 A 00 M 00 G 10 A 00 M 00 G P-Beta HCG Totali mUI/mL F Non in gravidanza < 5,0 10 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G In gravidanza per settimana gestazionale <=3 sett. 5 - 70 3 - 4 sett. 50 - 750 5 - 6 sett. 500 30000 7 - 8 sett. 3000 150000 9 -10 sett. 15000 - 200000 11 -12 sett. 20000 - 250000 > 12 sett. diminuisce Valori indicativi P-Beta HCG Totali lunedì 21 marzo 2016 mUI/mL M [ inf. a 0,1] Nuova metodica analitica valori di riferimento in fase di ridefinizione Pagina 256 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 hCG (Gonadotropina corionica) Rilevanza clinica Il metodo utilizzato dosa sia la molecola intatta che la subunità beta libera. L’hCG è una gliproteina prodotta dal trofoblasto ed è essenziale per il mantenimento iniziale del corpo luteo e quindi dell’endometrio. L’hCG è dosabile nel sangue già pochi giorni dopo l’annidamento del trofoblasto che a sua volta fa seguito di pochi giorni (5-7) all’avvenuta fecondazione, si innalza rapidamente (raddoppia in 1.4-3.5 gg), con picco alla fine del primo trimestre per poi diminuire (a termine si possono avere valori molto bassi) . I valori di riferimento in gravidanza sono molto ampi. Il trofoblasto produce principalmente hCG intatto ma anche subunità beta libera (principalmente all'inizio della gravidanza) e subunità alfa libera (con concentrazioni crescenti durante la gravidanza). Nella mola vescicolare e ancor più nel coriocarcinoma si ha un aumento dei livelli di subunità beta libera. L’HCG può comparire in circolo al di fuori della gravidanza in alcune patologie neoplastiche (mola vescicolare, coriocarcinaoma, tumori testicolari, ma anche, raramente in altre neoplasie). Piccole quantità sono prodotte dall'ipofisi (che possono motivare la rilevazione di hCG in postmenopausa): L'ormone viene eliminato per via renale (il che spiega concentrazioni dosabili in caso di insufficienza renale). Interpretazione I valori di riferimento si riferiscono all''età concezionale, cioè alle effettive settimane dell'embrione o del feto (il conteggio delle settimane perte dal concepimento), mentre l'età gestazionale (settimane di gravidanza) si riferisce alle settimane dall'ultima mestruazione, sono quindi +2 settimane. In caso di valori bassi (circa 25 U/L) è opportuno ricontrollare il dato a distanza di 48h, period nel quale si deve avere un radoppio del valore. Le gravidanze gemellari hanno valori più elevati e tempi di duplicazione più rapidi. Un incremento più lento nel 1°trimestre può indicare anomalie della gravidanza come una gravidanza ectopica. Valori >6500 U/L devono implicare la visualizzazione del sacco amniotico all'ecografia. Dopo curettage i tempi di dimezzamento sono circa 24h, nel postpartum di 24-36h e si negativizza in 15gg. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore si esegue in urgenza per la diagnostica della gravidanza - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Si utilizza un metodo chemiluminescente (LOCI) a sandwich (un Ab è rivolto verso … Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,82 (12,5 %) alla concentrazione di 6,64 IU/L; ± 1,25 (8,8%) alla concentrazione di 14,23 IU/L; ± 24,75 (6,1 %) alla concentrazione di 408,87 IU/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento HCG gravidanza lunedì 21 marzo 2016 IU/L F Non in gravidanza: <5 In gravidanza per settimane gestazionali (valori indicativi): <= 3 : 570 3-4: 50 750 5-6: 500 - 30000 7-8: 3000 150000 9 - 10 : 15000 - 200000 11 - 12 : 20000 - 250000 > 12 : 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 257 di 498 diminuisce HCG gravidanza IU/L M [< 5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 HE4 (Human epididymis protein 4) Rilevanza clinica Human Epididimis Protein 4 è un glicoproteina di 20-25 KD identificata inizialmente nell'epitelio dell'epididimo distale, ma espressa in molti tessuti incluso gli epiteli respiratori e delle vie riproduttive. Il suo livello serico aumenta nelle pazienti con cancro ovarico. Interpretazione HE4 è over espressa nel cancro dell'ovaio per cui è usata come marker in questa neoplasia insieme a Ca 125 ( i valori dei due marker si possono abbinare nell'algoritmo ROMA, ottenendo sensibilità e specificità più elevate nella diagnosi e monitoraggio del tumore ovarico. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Immunoenzimatico tipi sandwich diretto. Si usano due Ab monoclonali di topo diretti contro due epitopi diversi della molecola HE4. Il primo Ab è biotinilato e l'immunocmplesso che si forma aderisce al fondo del pozzetto su cui è legata streptavidina. Dopo incubazione e lavaggio si aggiunge il secondo Ab marcato con perossidasi di rafano, si incuba, si lava e si aggiunge il cromogeno per la reazione specifica per la perossidasi. Strumento Triturus Grifols Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-HE4 picoM/L F [Inf. a 70] 00 A 00 M 00 G 38 A 00 M 00 G S-HE4 picoM/L F [Inf. a 70] valore premenopausa (Inf. a 140) valore postmenopausa 38 A 00 M 00 G 50 A 00 M 00 G S-HE4 picoM/L F [Inf. a 140] valore postmenopausa 50 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-HE4 picoM/L M non si esegue 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 258 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 IgA (Immunoglobulina IgA) Rilevanza clinica Le immunoglobuline (Ig) sono proteine prodotte dalle plasmacellule e sono componenti essenziali della immunità umorale. La loro concentrazione è diminuita per deficit di sintesi, che può riguardare tutte e tre le classi o, più comunemente, una sola di esse come nel deficit selettivo più frequente nella popolazione che è il deficit di IgA. Concentrazioni diminuite si osservano anche per perdita (es IgG nelle proteinurie glomerulari). Le Ig aumentano in tutti i casi nei quali si attiva la risposta anticorpale nei riguardi di antigeni riconosciuti come estranei dal sistema immunocompetente (ad esempio infezioni batteriche, virali o reazioni autoimmunitarie). Tipicamente le IgM sono le Ig prodotte nella risposta anticorpale primaria, le IgG nella risposta anticorpale secondaria; la funzione delle IgA sieriche non è nota in dettaglio. IgA si ritrovano nelle secrezioni: salivare, bronchiale, intestinale, colostro (vedi scheda specifica). Le Ig aumentano, anche considerevolmente, nel paziente portatore di una componente monoclonale, per produzione selettiva di una classe immunoglobulinica da parte di un clone plasmacellulare in espansione Interpretazione IgA: <0.06 g/L; in presenza di questo valore, se il paziente è < 14 anni, è necessario misurare le IgA con la metodica utilizzata per il liquido cerebro spinale; il valore così ottenuto può essere refertato. >10 g/L; verificare nell’archivio del settore se il paziente è portatore di una componente monoclonale IgA. Se è così il valore non può essere refertato ma deve essere inserito il commento codificato “mc1” la cui espansione è “l’immunoglobulina monoclonale non consente un dosaggio accurato”. La presenza infatti di elevate concentrazioni di Ig monoclonale fa mancare il parallelismo tra calibratore e campione. Se non è disponibile una elettroforesi del paziente, è necessario eseguirne una. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Metodo immunonefelometrico cinetico (1): Una soluzione diluita di antigene viene messa in contatto, in una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico; viene quindi misurato l’aumento della luce diffusa dalle particelle (immunocomplessi) in soluzione. Strumento campo da inserire Incertezza di Misura ± 0.039 (4.6%) alla concentrazione di 0.85 g/L; 0.178 (4.8%) alla concentrazione di 3.73 g/L Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento IgA g/L Indiff. [0,05 - 0,46] 00 A 00 M 00 G 00 A 06 M 00 G IgA g/L Indiff. [0,10 - 0,64] 00 A 06 M 00 G 01 A 00 M 00 G IgA g/L Indiff. [0,36 - 1,90] 01 A 00 M 00 G 04 A 00 M 00 G IgA g/L Indiff. [0,45 - 2,50] 04 A 00 M 00 G 07 A 00 M 00 G IgA g/L Indiff. [0,63 - 3,50] 07 A 00 M 00 G 14 A 00 M 00 G IgA g/L Indiff. [0,70 - 4,00] 14 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 259 di 498 U.O.C. Laboratorio Analisi IU eu 301555 Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA IgA 37°C (immunoglobulina IgA 37°C) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Blu Elettrico 6 mL 37°C Metodo Immage 800 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) Intervalli di riferimento IgA g/L Indiff. [0,05 - 0,46] 00 A 00 M 00 G 00 A 06 M 00 G IgA g/L Indiff. [0,10 - 0,64] 00 A 06 M 00 G 01 A 00 M 00 G IgA g/L Indiff. [0,36 - 1,90] 01 A 00 M 00 G 04 A 00 M 00 G IgA g/L Indiff. [0,45 - 2,50] 04 A 00 M 00 G 07 A 00 M 00 G IgA g/L Indiff. [0,63 - 3,50] 07 A 00 M 00 G 14 A 00 M 00 G IgA g/L Indiff. [0,70 - 4,00] 14 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 260 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 IgA in urgenza Rilevanza clinica La determinazione delle IgA in urgenza viene effettuata per escludere la presenza di un deficit congenito assoluto di IgA: tale esclusione risulta utile in caso sia necessaria una somministrazione di plasma (o sangue) contenenet IgA, verso le quali i soggetti con deficit totale possono presentare anticorpi e quindi andare incontro ad una reazione trasfusionale. Interpretazione Per valori superiori alla sensibilità del metodo si esclude un deficit totale. La sintesi di IgA inizia nelle prime settimane di vita pertanto i neonati presentano IgA in concentrazione molto bassa o indosabile che aumentano gradualmente nell'infanzia. Si possono avere deficit transitori di IgA in occasione di malattie infettive o in seguito alla assunzione di farmaci. Immunoglobuline monoclonali possono dare risultati abnormi. In caso di risultato <0.1 g/L si consiglia la misura con il metodo nefelometrico utilizzato in routine, che risulta più sensibile. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore previo accordo con il laboratorio - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Turbidimetrico endpoint: concentrazione proporzionale alla torbidità generata dalla formazione del complesso IgA-Ab policlonale facilitata dal PEG Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,13 (10,1 %) alla concentrazione di 1,25 g/L; ± 0,72 (16,7 %) alla concentrazione di 4,33 g/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento IgA in urgenza lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. [> 0,10] (esclusione deficit totale IgA) 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 261 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 IgE specifiche Rilevanza clinica La determinazione delle IgE specifiche per un determinato allergene riveste importanza clinica nella definizione eziologica delle reazioni allergiche di I tipo (IgE mediate). La attuale evoluzione del vecchio RAST costituisce un esame con caratteristiche molto diverse dall’antenato. La disponibilità di uno standard internazionale ha consentito l’espressione quantitativa del dato, mentre lo sforzo di purificazione e standardizzazione del materiale allergenico ha considerevolmente aumentato le performance del test in vitro. La richiesta trova giustificata motivazione in tutti i casi in cui si sospetta una allergopatia IgE mediata, sia quando si voglia una conferma ad un quadro già delineato che quando non sia possibile ricorrere ad altri esami di primo livello. Interpretazione L'interpretazione della positività IgE deve essere valutata all'interno del quadro clinico, si possono riscontrare IgE positive in soggetti asintomatici. La diagnostica in vitro per l'allergologia prevede l'utilizzo di pannelli di antigeni raggruppati secondo quadri clinici che riguardano sintomi scatenati da differenti gruppi di allergeni per cui si utilizzano pannelli per allergeni alimentari, per allergeni inalanti, per farmaci, per imenotteri, professionali e così via. Attualmente si utilizzano anche allergeni derivati da tecniche di biologia molecolare,cosiddetti ricombinanti,che si determinano secondo regole reflex dovute a positività critiche di determinati antigeni, ad es per la mela: Betv1, Betv2 e Prup3. Queste regole sono derivate dalla letteratura. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Immunodosaggio di tipo fluorimetrico con antisiero specifico automatizzato. PRINCIPIO DEL TEST: L’allergene in studio, legato covalentemente all'ImmunoCAP, reagisce con le IgE specifiche presenti nel siero del campione in esame. Dopo il lavaggio che rimuove le IgEnon specifiche, vengono aggiunti anticorpi anti-IgE coniugati con l'enzima per formare un complesso . Dopo l’incubazione, gli anticorpi marcati non legati sono eliminati mediante lavaggio e il complesso legato viene incubato con un agente di sviluppo. Dopo l’arresto della reazione, viene misurata la fluorescenza dell'eluato. Più alta è la risposta più IgE specifiche saranno presenti nel campione in esame. Per la valutazione dei risultati, le risposte dei campioni sono trasformate in concentrazioni con l’uso della curva di calibrazione. Strumento ImmunoCAP 250 Incertezza di Misura ± 0,13 (18.7%) alla concentrazione di 0,71 g/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 262 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 IgE totali Rilevanza clinica Le IgE totali sono anticorpi non in grado di fissare il complemento ma capaci di degranulare basofili e mastociti che rilasciano mediatori come istamina, triptasi, prostaglandine e callicreine, che possono provocare una sintomatologia grave come l'anafilassi. Sono frequentemente aumentate anche in corso di parassitosi; raro il mieloma IgE. Interpretazione L'incremento delle IgE non è solo dovuto a patologia allergica ma deve essere eseguita diagnosi differenziale con le parassitosi. Esiste la possibilità di Sindromi Iper IgE. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Immunodosaggio di tipo fluorimetrico con antisiero specifico automatizzato. PRINCIPIO DEL TEST: Le anti-IgE, covalentemente legate all’ImmunoCAP, reagiscono con le IgE Totali presenti nel siero del campione. Le anti-IgE, covalentemente legate all’ImmunoCAP, reagiscono con le IgE Totali presenti nel siero del campione. Dopo il lavaggio, si aggiungono anticorpi anti-IgE coniugati con l’enzima per formare un complesso. Dopo l’incubazione, gli anticorpi anti-IgE-Enzima non legati vengono eliminati tramite lavaggio e il complesso viene incubato con un agente di sviluppo. Dopo l’arresto della reazione, viene misurata la fluorescenza dell’eluato. Per la valutazione dei risultati, le risposte dei campioni sono trasformate in concentrazioni con l’uso della curva di calibrazione. Strumento ImmunoCAP 250 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento IgE totali KU/L Indiff. [< 20] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G IgE totali KU/L Indiff. [< 50] 01 A 00 M 00 G 02 A 00 M 00 G IgE totali KU/L Indiff. [<60] 02 A 00 M 00 G 03 A 00 M 00 G IgE totali KU/L Indiff. [<85] 03 A 00 M 00 G 04 A 00 M 00 G IgE totali KU/L Indiff. [<130] 04 A 00 M 00 G 06 A 00 M 00 G IgE totali KU/L Indiff. [<160] 06 A 00 M 00 G 08 A 00 M 00 G IgE totali KU/L Indiff. [<180] 08 A 00 M 00 G 10 A 00 M 00 G IgE totali KU/L Indiff. [<200] 10 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 263 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 IgG (immunoglobulina IgG) Rilevanza clinica Le immunoglobuline (Ig) sono proteine prodotte dalle plasmacellule e sono componenti essenziali della immunità umorale. La loro concentrazione è diminuita per deficit di sintesi, che può riguardare tutte e tre le classi o, più comunemente, una sola di esse come nel deficit selettivo più frequente nella popolazione che è il deficit di IgA. Concentrazioni diminuite si osservano anche per perdita (es IgG nelle proteinurie glomerulari). Le Ig aumentano in tutti i casi nei quali si attiva la risposta anticorpale nei riguardi di antigeni riconosciuti come estranei dal sistema immunocompetente (ad esempio infezioni batteriche, virali o reazioni autoimmunitarie). Tipicamente le IgM sono le Ig prodotte nella risposta anticorpale primaria, le IgG nella risposta anticorpale secondaria; la funzione delle IgA sieriche non è nota in dettaglio. IgA si ritrovano nelle secrezioni: salivare, bronchiale, intestinale, colostro (vedi scheda specifica). Le Ig aumentano, anche considerevolmente, nel paziente portatore di una componente monoclonale, per produzione selettiva di una classe immunoglobulinica da parte di un clone plasmacellulare in espansione Interpretazione IgG: < 2 g/L; verificare l’età, se si tratta di un adulto il valore è indice di un grave deficit di IgG e può essere refertato solo dopo consultazione con il responsabile del Settore. >25 g/L; verificare nell’archivio del settore se il paziente è portatore di una componente monoclinale IgG. Se è così il valore non può essere refertato ma deve essere inserito il commento codificato “mc1” la cui espansione è “l’immunoglobulina monoclonale non consente un dosaggio accurato”. La presenza infatti di elevate concentrazioni di Ig monoclonale fa mancare il parallelismo tra calibratore e campione. Se non è disponibile una elettroforesi del paziente, è necessario eseguirne una. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Metodo immunonefelometrico cinetico (1): Una soluzione diluita di antigene viene messa in contatto, in una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico; viene quindi misurato l’aumento della luce diffusa dalle particelle (immunocomplessi) in soluzione. Strumento Immage 800 Incertezza di Misura ± 0.470 (7%) alla concentrazione di 6.71 g/L; 1.157 (6.2%) alla concentrazione di 18.81 g/L Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento IgG g/L Indiff. [2,50 - 9,30] 00 A 00 M 00 G 00 A 02 M 00 G IgG g/L Indiff. [2,00 - 6,00] 00 A 02 M 00 G 01 A 00 M 00 G IgG g/L Indiff. [2,50 - 9,00] 01 A 00 M 00 G 02 A 00 M 00 G IgG g/L Indiff. [5,00 - 13,00] 02 A 00 M 00 G 04 A 00 M 00 G IgG g/L Indiff. [6,00 - 15,00] 04 A 00 M 00 G 07 A 00 M 00 G IgG g/L Indiff. [7,00 - 16,00] 07 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 264 di 498 U.O.C. Laboratorio Analisi IU eu 301555 Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA IgG 37°C (immunoglobulina IgG 37°C) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Blu Elettrico 6 mL 37°C Metodo Immage 800 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) Intervalli di riferimento IgG g/L Indiff. [2,50 - 9,30] 00 A 00 M 00 G 00 A 02 M 00 G IgG g/L Indiff. [2,00 - 6,00] 00 A 02 M 00 G 01 A 00 M 00 G IgG g/L Indiff. [2,50 - 9,00] 01 A 00 M 00 G 02 A 00 M 00 G IgG g/L Indiff. [5,00 - 13,00] 02 A 00 M 00 G 04 A 00 M 00 G IgG g/L Indiff. [6,00 - 15,00] 04 A 00 M 00 G 06 A 00 M 00 G IgG g/L Indiff. [7,00 - 16,00] 06 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 265 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 IgM (immunoglobulina IgM) Rilevanza clinica Le immunoglobuline (Ig) sono proteine prodotte dalle plasmacellule e sono componenti essenziali della immunità umorale. La loro concentrazione è diminuita per deficit di sintesi, che può riguardare tutte e tre le classi o, più comunemente, una sola di esse come nel deficit selettivo più frequente nella popolazione che è il deficit di IgA. Concentrazioni diminuite si osservano anche per perdita (es IgG nelle proteinurie glomerulari). Le Ig aumentano in tutti i casi nei quali si attiva la risposta anticorpale nei riguardi di antigeni riconosciuti come estranei dal sistema immunocompetente (ad esempio infezioni batteriche, virali o reazioni autoimmunitarie). Tipicamente le IgM sono le Ig prodotte nella risposta anticorpale primaria, le IgG nella risposta anticorpale secondaria; la funzione delle IgA sieriche non è nota in dettaglio. IgA si ritrovano nelle secrezioni: salivare, bronchiale, intestinale, colostro (vedi scheda specifica). Le Ig aumentano, anche considerevolmente, nel paziente portatore di una componente monoclonale, per produzione selettiva di una classe immunoglobulinica da parte di un clone plasmacellulare in espansione Interpretazione IgM: < 0.25 g/L, il valore è indice di una grave deficit di IgM e può essere refertato solo dopo consultazione con il responsabile del Settore. >7 g/L; verificare nell’archivio del settore se il paziente è portatore di una componente monoclonale IgM. Se è così il valore non può essere refertato ma deve essere inserito il commento codificato “mc1” la cui espansione è “l’immunoglobulina monoclonale non consente un dosaggio accurato”. La presenza infatti di elevate concentrazioni di Ig monoclonale fa mancare il parallelismo tra calibratore e campione. Se non è disponibile una elettroforesi del paziente, è necessario eseguirne una.E’ età dipendente. Per gli adulti, è stato adottato l’intervallo di riferimento suggerito dal Consensus del 1996 ottenuto da studi condotti su popolazioni diverse, utilizzando il Materiale di Riferimento CRM 470 (2): IgA 0.7-4.00 g/L; IgG 7-16 g/L; IgM 0.4-2.3 g/L. Per l’età pediatrica >1 anno sono stati utilizzati i valori ottenuti su una popolazione di razza Caucasica, standardizzati sul materiale CRM 470 e pubblicati in letteratura (3). Per i soggetti <1 anno i dati sono stati ricavati dall’archivio del LIS; i percentili sono il 10° ed il 90° in considerazione del fatto che la popolazione era non selezionata. I dati ottenuti sono i seguenti: Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Metodo immunonefelometrico cinetico (1): Una soluzione diluita di antigene viene messa in contatto, in una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico; viene quindi misurato l’aumento della luce diffusa dalle particelle (immunocomplessi) in soluzione. Strumento Immage 800 Incertezza di Misura ± 0.045 (9.2%) alla concentrazione di 0.49 g/L; 0.100 (5.2%) alla concentrazione di 1.95 g/L Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento IgM g/L Indiff. [0,17 - 0,85] 00 A 00 M 00 G 00 A 05 M 00 G IgM g/L Indiff. [0,40 - 1,50] 00 A 05 M 00 G 01 A 00 M 00 G IgM g/L Indiff. [0,40 - 2,30] 01 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 266 di 498 U.O.C. Laboratorio Analisi IU eu 301555 Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA IgM 37°C (immunoglobulina IgM 37°C) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Blu Elettrico 6 mL 37°C Metodo Immage 800 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) Intervalli di riferimento IgM g/L Indiff. [0,17 - 0,85] 00 A 00 M 00 G 00 A 05 M 00 G IgM g/L Indiff. [0,40 - 1,50] 00 A 05 M 00 G 01 A 00 M 00 G IgM g/L Indiff. [0,40 - 2,30] 01 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 267 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA INFERTILITA MASCHILE Rilevanza clinica patologia genetica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - VIOLA GRANDE 6ML Metodo multiplex PCR e rilevazione ampliconi in elettroforesi capillare Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura Dirigenti responsabili DE MATTEIS GIOVANNA Telefono (045-812) 4266 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 268 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 INIBINA B Rilevanza clinica Inibina B è un marker per monitorare le funzioni gonadiche sia maschile che femminile. E' un polipeptide formato da una unità alfa e una beta che appartiene alla superfamiglia delle activine. E' il più potente inibitore dell' FSH quindi regola la gametogenesi. Nella femmina è prodotto dalle cellule della granulosa dell'ovaio e nel maschio dalle cellule di Sertoli. Interpretazione Nella donna Inibina B controlla la crescita follicolare quindi si abbassa quando il numero di follicoli è prossimo all'esaurimento, nel maschio bassi livelli di Inibina B indicano spermatogenesi bassa o assente. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Tappo ROSSO 6 mL gel Metodo Metodo Elisa sandwich in 3 step: incubazione in pozzetti rivestiti di Ab anti activina B (subunità beta comune alle activine), lavaggio e aggiunta di Ab antiinibina B (subunutà alfa) biotinilati. Dopo incubazione e lavaggio si aggiunge streptavidina marcata con perossidasi di rafano che si attacca agli immunocomplessi e reagisce, dopo ulteriore incubazione e lavaggio, con il substrato cromogeno. Strumento Triturus Grifols Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-INIBINA B ng/L F [5 - 341] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-INIBINA B ng/L M [25 - 325] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 269 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Inibitori Fattori della Coagulazione Rilevanza clinica In pazienti affetti da carenza congenita di un fattore della coagulazione, in seguito a terapia sostitutiva, si possono sviluppare degli anticorpi che interferiscono con l’attività procoagulante dei fattori della coagulazione esogeni a cui vengono esposti i pazienti carenti a scopo terapeutico. In soggetti non affetti da carenze congenite dei fattori della coagulazione possono insorgere anticorpi “acquisiti” inibitori dell’attività procoagulante dei fattori della coagulazione, in portatori di altre patologie, autoimmunitarie e non. Interpretazione Viene eseguita la ricerca e il titolo (in unità Bethesda) dell'inibitore di uno specifico Fattore della coagulazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo coagulativo Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento TITOLO INIBITORE lunedì 21 marzo 2016 Unità Indiff. Bethesda 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 270 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Insulina Rilevanza clinica L'insulina umana è un ormone polipeptidico originato nelle cellule beta del pancreas che regola la conservaione e la produzione dei carboidrati. La sua secrezione è normalmente stimolata da aumenti nella quantità di glucosio in circolo, il che porta a livelli di insulina più elevati e ad un'assimilazione più rapida del glucosio da parte dei tessuti - cui fa seguito una diminuzione del livello d'insulina conseguente alla diminuzione del livello di glucosio. In alcune condizioni, principalmente l'insulinoma ed il diabete, questo rapporto risulta alterato. L'insulina tende a circolare a livelli impropriamente elevati in pazienti con tumori pancreatici che secernono insulina; per questo motivo questi tumori possono essere causa di ipoglicemia:Pertanto, i dosaggi di insulina-utilizzati a volte in associazione a dosi stimolanti di tolbutamide o calcio- esercitano un ruolo essenziale nell'identificazione (e nella localizzazione) degli insulinomi. La scoperta di ipoglicemia da digiuno in associazione ad una concentrazione di insulina nel siero impropriamente alta è considerata diagnostica. I livelli diinsulina non rientrano nella sottoclassificazione del diabete preparata dal National Diabetes Data Group. Nonostante cio' quando queste informazioni vengono ottenute durante un test di tolleranza del glucosio, sembrano avere un valore prognostico nel precorrere i vantaggi della terapia con insulina e nelle probabilita' di progresione verso la dipendenza da insulina e verso le complicazioni ( come la retinopatia)che sono caratteristiche del diabete.L'utilizzo del dosaggio dell'insulina in pazienti gia' trattati con terapia insulinicaè complicata dal fatto che tipicamente questa terapia porta alla formazione di anticorpi anti-insulina capaci di interferire con il dosaggio.Per questo motivo alcuni ricercatori hanno tentato di misurare l'insulina nell'urina, o nei campioni di siero sottoposti a cromatografia o precipitazione PEG. Ma la misurazione dell'insulina "libera" rimane di interesse limitato quale tecnica utilizzata per monitorare la terapia insulinica in assenza di statistiche che stabiliscano range terapeutici o di tossicità. Sino ad oggi sembra che il controllo del glucosio nel diabete non possa essere raggiunto normalizzando il profilo dell'insulina. Inoltre non si sa a quale punto i livelli d'insulina anormalmente alti diventino pericolosi Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida amplificata dall’enzima La fase solida è coattata con un anticorpo monoclonale murino anti-insulina La fase liquida è costituita da un anticorpo policlonale di pecora anti-insulina coniugato con fosfatasi alcalina e da anticorpo monoclonale murino antiinsulina coniugato con fosfatasi alcalina Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 10.4 % alle conc di 7.1 mU/L, 16.3 % a 27.8 mU/L e 17.4 % a 61.7 mU/L Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-INSULINA µU/mL Indiff. [4,0 - 24,0] (inferiore in eta' prepubere) 00 A 00 M 00 G 14 A 00 M 00 G S-INSULINA µU/mL Indiff. [4,0 - 24,0] 14 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 271 di 498 U.O.C. Laboratorio Analisi IU eu 301555 Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Insulina (INS o IRI) Rilevanza clinica L'insulina è un ormone proteico che è sintetizzato, immagazzinato e secreto dalle cellule beta che si trovano nelle isole di Langerhans nel pancreas. L'insulina è responsabile della regolazione delle concentrazioni di glucosio nel sangue. Inizialmente nelle cellule beta, l'insulina esiste come una grande molecola (PM ~12.000) denominata preproinsulina. La preproinsulina è un precursore a catena singola composto da 110 amminoacidi. Una catena di 24 amminoacidi di preproinsulina si lega per formare la proinsulina (PM ~9000), il precursore dell'insulina e del peptide C. L'insulina è rilasciata nel sangue in risposta alla presenza di glucosio, di solito dopo l'assunzione di un pasto. Una normale persona sana produce 40 - 50 unità di insulina ogni giorno. L'emivita dell'insulina nel siero o nel plasma è di 5 - 10 minuti. Circa il 50% dell'insulina rilasciata nella circolazione portale è smaltita dal fegato. L'insulina si lega alle cellule recettrici che si trovano nelle membrane cellulari dei tessuti di destinazione. I tessuti di destinazione sono principalmente il fegato, il tessuto adiposo e quello muscolare. L'insulina riduce le concentrazioni di glucosio nel sangue stimolando la glicogenolisi nel fegato, la sintesi dei trigliceridi nel tessuto adiposo e la sintesi proteica nei muscoli. Se la produzione di insulina non è stimolata, i livelli di glucosio nel sangue non sono ridotti e ne consegue iperglicemia. Un'iperglicemia a digiuno indica la possibile diagnosi di diabete mellito. Esistono due tipi di diabete mellito: diabete mellito di tipo I o dipendente dall'insulina (insulin-dependent diabetes mellitus, IDDM) e diabete mellito di tipo II o non dipendente dall'insulina (non-insulin-dependent diabetes mellitus, NIDDM). Cause di ipoglicemia acuta sono neoplasie delle cellule beta delle insule pancreatiche (insulinomi), assunzione esogena di insulina o farmaci ipoglicemizzanti orali, alcolismo, insufficienza ipofisaria o surrenalica, gravi neoplasie extrapancreatiche (per es. epatiche). La diagnosi di insulinoma richiede ipoglicemie con livelli significativamente aumentati di insulina e di C peptide. Nell’ipoglicemia da insulina esogena il peptide C è normale. L’insulina viene catabolizzata a livello epatico ma non il peptide C, che riflette quindi la effettiva secrezione delle cellule beta. Lo sviluppo di Ab anti insulina in chi fa uso di insuline esogene di derivazione animale può influenzare l'analisi. Un esame molto specifico per l’insulina che non risenta delle crossreattività con proinsulina è utile nel diabete II in cui aumenta la proinsulina. Possibili criteri per insulinoma sono: dopo un digiuno di 72 ore: glicemia < 2.2 mmol/l, insulina > 6 mU/l, peptide C normali o aumentati, insulina/glucosio > 0.3. La causa più comune di iperinsulinemia è l’obesità; gli obesi possono presentare insulino resistenza. L'insulina aumenta anche nella sindrome di Cushing, nella terapia con i contraccettivi orali, corticosteroidi Levodopa, e nell’acromegalia. Ormoni antagonisti all’insulina sono gli adrenocorticosteroidi e il GH. Interpretazione Un'iperglicemia a digiuno indica la possibile diagnosi di diabete mellito. Esistono due tipi di diabete mellito: diabete mellito di tipo I o dipendente dall'insulina (insulin-dependent diabetes mellitus, IDDM) e diabete mellito di tipo II o non dipendente dall'insulina (non-insulin-dependent diabetes mellitus, NIDDM). Cause di ipoglicemia acuta sono neoplasie delle cellule beta delle insule pancreatiche (insulinomi), assunzione esogena di insulina o farmaci ipoglicemizzanti orali, alcolismo, insufficienza ipofisaria o surrenalica, gravi neoplasie extrapancreatiche (per es. epatiche). La diagnosi di insulinoma richiede ipoglicemie con livelli significativamente aumentati di insulina e di C peptide. Nell’ipoglicemia da insulina esogena il peptide C è normale. L’insulina viene catabolizzata a livello epatico ma non il peptide C, che riflette quindi la effettiva secrezione delle cellule beta. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur Insulina è un immunodosaggio a sandwich a due siti che utilizza la tecnica della chemiluminescenza diretta, la quale utilizza quantità costanti di due anticorpi. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 2,12 (9,9%) alla concentrazione di 21,47 mU/L; ± 6,62 (10,2%) alla concentrazione di 65,08 mU/L; ± 17,44 (8,1%) alla concentrazione di 214,50 mU/L; lunedì 21 marzo 2016 Pagina 272 di 498 Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Insulina lunedì 21 marzo 2016 mU/L Indiff. [3,0 - 25,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 273 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Insulina 6 campioni Rilevanza clinica L'insulina umana è un ormone polipeptidico originato nelle cellule beta del pancreas che regola la conservaione e la produzione dei carboidrati. La sua secrezione è normalmente stimolata da aumenti nella quantità di glucosio in circolo, il che porta a livelli di insulina più elevati e ad un'assimilazione più rapida del glucosio da parte dei tessuti - cui fa seguito una diminuzione del livello d'insulina conseguente alla diminuzione del livello di glucosio. In alcune condizioni, principalmente l'insulinoma ed il diabete, questo rapporto risulta alterato. L'insulina tende a circolare a livelli impropriamente elevati in pazienti con tumori pancreatici che secernono insulina; per questo motivo questi tumori possono essere causa di ipoglicemia:Pertanto, i dosaggi di insulina-utilizzati a volte in associazione a dosi stimolanti di tolbutamide o calcio- esercitano un ruolo essenziale nell'identificazione (e nella localizzazione) degli insulinomi. La scoperta di ipoglicemia da digiuno in associazione ad una concentrazione di insulina nel siero impropriamente alta è considerata diagnostica. I livelli diinsulina non rientrano nella sottoclassificazione del diabete preparata dal National Diabetes Data Group. Nonostante cio' quando queste informazioni vengono ottenute durante un test di tolleranza del glucosio, sembrano avere un valore prognostico nel precorrere i vantaggi della terapia con insulina e nelle probabilita' di progresione verso la dipendenza da insulina e verso le complicazioni ( come la retinopatia)che sono caratteristiche del diabete.L'utilizzo del dosaggio dell'insulina in pazienti gia' trattati con terapia insulinicaè complicata dal fatto che tipicamente questa terapia porta alla formazione di anticorpi anti-insulina capaci di interferire con il dosaggio.Per questo motivo alcuni ricercatori hanno tentato di misurare l'insulina nell'urina, o nei campioni di siero sottoposti a cromatografia o precipitazione PEG. Ma la misurazione dell'insulina "libera" rimane di interesse limitato quale tecnica utilizzata per monitorare la terapia insulinica in assenza di statistiche che stabiliscano range terapeutici o di tossicità. Sino ad oggi sembra che il controllo del glucosio nel diabete non possa essere raggiunto normalizzando il profilo dell'insulina. Inoltre non si sa a quale punto i livelli d'insulina anormalmente alti diventino pericolosi Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida amplificata dall’enzima La fase solida è coattata con un anticorpo monoclonale murino anti-insulina La fase liquida è costituita da un anticorpo policlonale di pecora anti-insulina coniugato con fosfatasi alcalina e da anticorpo monoclonale murino antiinsulina coniugato con fosfatasi alcalina Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 5.3% Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-INSULINA µU/mL Indiff. [4,0 - 24,0] valore basale (inferiore in eta' prepubere) 00 A 00 M 00 G 14 A 00 M 00 G S-INSULINA µU/mL Indiff. [0,4 - 24,0] valore basale 14 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-INSULINA µU/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-INSULINA µU/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-INSULINA µU/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-INSULINA µU/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 274 di 498 S-INSULINA lunedì 21 marzo 2016 µU/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 275 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Insulina 8 campioni Rilevanza clinica L'insulina umana è un ormone polipeptidico originato nelle cellule beta del pancreas che regola la conservaione e la produzione dei carboidrati. La sua secrezione è normalmente stimolata da aumenti nella quantità di glucosio in circolo, il che porta a livelli di insulina più elevati e ad un'assimilazione più rapida del glucosio da parte dei tessuti - cui fa seguito una diminuzione del livello d'insulina conseguente alla diminuzione del livello di glucosio. In alcune condizioni, principalmente l'insulinoma ed il diabete, questo rapporto risulta alterato. L'insulina tende a circolare a livelli impropriamente elevati in pazienti con tumori pancreatici che secernono insulina; per questo motivo questi tumori possono essere causa di ipoglicemia:Pertanto, i dosaggi di insulina-utilizzati a volte in associazione a dosi stimolanti di tolbutamide o calcio- esercitano un ruolo essenziale nell'identificazione (e nella localizzazione) degli insulinomi. La scoperta di ipoglicemia da digiuno in associazione ad una concentrazione di insulina nel siero impropriamente alta è considerata diagnostica. I livelli diinsulina non rientrano nella sottoclassificazione del diabete preparata dal National Diabetes Data Group. Nonostante cio' quando queste informazioni vengono ottenute durante un test di tolleranza del glucosio, sembrano avere un valore prognostico nel precorrere i vantaggi della terapia con insulina e nelle probabilita' di progresione verso la dipendenza da insulina e verso le complicazioni ( come la retinopatia)che sono caratteristiche del diabete.L'utilizzo del dosaggio dell'insulina in pazienti gia' trattati con terapia insulinicaè complicata dal fatto che tipicamente questa terapia porta alla formazione di anticorpi anti-insulina capaci di interferire con il dosaggio.Per questo motivo alcuni ricercatori hanno tentato di misurare l'insulina nell'urina, o nei campioni di siero sottoposti a cromatografia o precipitazione PEG. Ma la misurazione dell'insulina "libera" rimane di interesse limitato quale tecnica utilizzata per monitorare la terapia insulinica in assenza di statistiche che stabiliscano range terapeutici o di tossicità. Sino ad oggi sembra che il controllo del glucosio nel diabete non possa essere raggiunto normalizzando il profilo dell'insulina. Inoltre non si sa a quale punto i livelli d'insulina anormalmente alti diventino pericolosi Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida amplificata dall’enzima La fase solida è coattata con un anticorpo monoclonale murino anti-insulina La fase liquida è costituita da un anticorpo policlonale di pecora anti-insulina coniugato con fosfatasi alcalina e da anticorpo monoclonale murino antiinsulina coniugato con fosfatasi alcalina Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 5.3% Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-INSULINA µU/mL Indiff. [4,0 - 24,0] valore basale (inferiore in eta' prepubere) 00 A 00 M 00 G 14 A 00 M 00 G S-INSULINA µU/mL Indiff. [4,0 - 24,0] valore basale 14 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-INSULINA µU/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-INSULINA µU/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-INSULINA µU/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-INSULINA µU/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 276 di 498 S-INSULINA µU/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-INSULINA µU/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-INSULINA µU/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Itraconazolo Rilevanza clinica I farmaci azolici, quali l’Itraconazolo, il Posaconazolo e il Voriconazolo, sono sempre più utilizzati per profilassi e terapia antimicotica nei pazienti oncoematologici adulti e pediatrici, nei pazienti trapiantati e in quelli con AIDS. Diventa perciò di stretta necessità disporre dei livelli ematici di tali farmaci (monitoraggio terapeutico). Infatti questi dispongono di una assorbibilità e di una farmacocinetica molto variabile da paziente a paziente. Inoltre, questi triazoli possono interagire con altri farmaci da cui può risultare sia una maggiore tossicità sia una scarsa efficacia. In quest’ultimo caso non si raggiunge e non si mantiene un livello terapeutico adeguato Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo deproteinizzazione del plasma, estrazione del farmaco, loro separazione con HPLC mediante colonna a fase inversa e lettura fluorimetrica Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento P-Itraconazolo µmol/L Indiff. [0,70 - 1,40] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L [0,50 - 1,00] Range profilassi antimicotica Range Terapia antimicotica [1,4 - 4,2] µmol/L [1,0 - 3,0] mg/L lunedì 21 marzo 2016 Pagina 277 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 K ( Potassio ) Rilevanza clinica Il potassio è il principale ione intracellulare e rappresenta il fattore più importante nella regolazione del volume delle cellule. Esso inoltre determina il potenziale di membrana e quindi la funzione dei tessuti suscettibili di stimolazione quali muscoli e sistema nervoso. Interpretazione Si riscontrano bassi livelli fisiologici di potassio in seguito ad uno scarso apporto dietetico di potassio o ad una perdita eccessiva di potassio dovuta a diarrea, a vomito prolungato o ad aumentata escrezione renale. Livelli elevati di potassio possono essere causati da deidratazione o shock, ustioni gravi, chetoacidosi diabetica e ritenzione di potassio da parte dei reni.Livelli di potassiemia inferiori a 2,5 mmol/L possono comportare debolezza muscolare e paralisi, alterazioni della funzione miocardica e arresto cardiaco. Livelli superiori a 7, mmol/L possono determinare debolezza muscolare, aritmie e arresto cardiaco.Si riscontrano bassi livelli fisiologici di potassio in seguito ad uno scarso apporto dietetico di potassio o ad una perdita eccessiva di potassio dovuta a diarrea, a vomito prolungato o ad aumentata escrezione renale. Livelli elevati di potassio possono essere causati da deidratazione o shock, ustioni gravi, chetoacidosi diabetica e ritenzione di potassio da parte dei reni.Livelli di potassiemia inferiori a 2,5 mmol/L possono comportare debolezza muscolare e paralisi, alterazioni della funzione miocardica e arresto cardiaco.Si riscontrano bassi livelli fisiologici di potassio in seguito ad uno scarso apporto dietetico di potassio o ad una perdita eccessiva di potassio dovuta a diarrea, a vomito prolungato o ad aumentata escrezione renale. Livelli elevati di potassio possono essere causati da deidratazione o shock, ustioni gravi, chetoacidosi diabetica e ritenzione di potassio da parte dei reni. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico (forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana. La FEM della membrana è determinata dalla differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,17 (4,5%) alla concentrazione di 3,74 mmol/L; ± 0,20 (3,0 %) alla concentrazione di 6.51 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Potassio mmol/L Indiff. [3,70 - 5,90] 00 A 00 M 00 G 00 A 01 M 00 G Potassio mmol/L Indiff. [3,40 - 4,80] 00 A 01 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 278 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 KLEIHAUER-BETKE Test (Ricerca emazie fetali) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore PREVIO ACCORDO - Richiedere assieme Emoglobine frazionate - Li - Eparina VERDE scuro 6 mL Metodo Microscopio Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno Telefono (045-812) 4584-6880 Intervalli di riferimento KLEIHAUER-BEKTE Hb fetale lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [inf. a 2,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 279 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA LAC - Lupus Anticoagulant Rilevanza clinica Il Lupus Anticoagulante (LA) appartiene al gruppo degli anticorpi antifosfolipidi diretti contro i fosfolipidi carichi negativamente o contro i complessi fosfolipidi-proteine (b2-GP1 o fattori coagulativi, come la protrombina). Se in loro presenza si verifica un allungamento dei test fosfolipide-dipendenti (APTT, dRVVT, SCT) questi anticorpi sono denominati LA. I pazienti con LA hanno un maggior rischio di complicazioni cliniche come trombosi e aborti ricorrenti. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo ACL Top CTS 700 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento d.R.V.V.T. rapporto Indiff. [inf. a 1,20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G d.R.V.V.T. - Miscela rapporto Indiff. [inf. a 1,20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G d.R.V.V.T. Conferma rapp. norm. Indiff. [inf. a 1,20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 280 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 LAC, Lupus Rilevanza clinica Si definiscono LAC POSITIVI quei campioni di plasma che contengono anticorpi anti fosfolipidi (APL) con la capacità di allungare i esame coagulativi fosfolipidi-dipendenti. Oltre che con attività anticoagulante gli APL possono manifestarsi anche con attività anticardiolipinica (ACL), rilevabile mediante esame specifici in fase solida. Inizialmente riscontrati nel Lupus gli APL sono stati in seguito trovati in numerose altre condizioni cliniche. Quando vengono riscontrati in Pazienti con trombosi, poliabortività o piastrinopenia si ha la Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi (APS). Gli APL si possono più o meno transitoriamente riscontrare anche in altre condizioni quali malattie autoimmuni, malattie infettive, somministrazione di clorpromazina. Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Prelievo eseguito in laboratorio previo appuntamento - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo fase di screening: esame coagulativi con bassa concentrazione di PL per aumentare la sensibilità alla presenza di AbPL. In caso di positività (tempi lunghi) si prosegue con: fase di miscela: ripetizione dei esame di screening eseguiti su miscela 1+1 di plasma campione con plasma normale. Se si ha correzione significa che il campione ha una carenza fattoriale. Se permane lungo significa che vi è presenza di inibitore e si procede alla: fase di conferma: si eseguono i esame sul campione con eccesso di fosfolipidi: se si ha correzione significa che l'inibitore è diretto contro i fosfolipidi (ESAME POSITIVO), se non si ha correzione significa che vi è un inibitore contro fattori. Fase di screening: Silica Clotting Time (SCT) Screening.Test di esplorazione della via intrinseca, in ambiente povero di fosfolipidi. DRVVT Screening a bassa concentrazione di PL. Si basa sulla attivazione del FX da parte del Veleno di Vipera Russel. L'attivazione diretta del FX by passa la fase di contatto e della via intrinseca e pertanto esclude interferenze da deficit o inibitori di FVIII, F IX, F XI, F XII. Fase di miscela: ripetizione dei precedenti esame con campione miscelato al 50% con plasma normale. Fase di conferma: Si ripetono i test di screening in amb iente ricco di fosfolipidi, per neutralizzare l’anticorpo e dimostrarne quindi la presenza Strumento campo da inserire Incertezza di Misura Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 281 di 498 DRVVT screening R Indiff. [< 1.2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G DRVVT miscela R Indiff. [< 1.2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G DRVVT conferma NR Indiff. [< 1.2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G SCT screening R Indiff. [< 1,2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G SCT miscela R Indiff. [< 1,2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G SCT conferma NR Indiff. [< 1,2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Lamotrigina Rilevanza clinica La Lamotrigina è un farmaco antiepilettico indicato nella terapia sintomatica delle varie forme di epilessia. Può agire bloccando i canali del sodio, potenziando la trasmissione gabaergica, bloccando i canali del calcio ti tipo T nei neuroni talamici ed utilizzando ulteriori meccanismi di azione, spesso tra loro combinati. Rispetto agli antiepilettici tradizionali (Pb, Cbz, Pth, ecc) la lamotrigina presenta generalmente una elevata biodisponibilità, uno scarso legame proteico, una maggiore emivita tale da consentire due sole somministrazioni giornaliere, una minore interazione con altri farmaci ed una migliore tolleranza. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo deproteinizzazione del siero, estrazione del metabolita attivo della Lamotrigina, sua separazione con HPLC mediante colonna a fase inversa e lettura mediante spettrofotometro UV-VIS a 204 nm Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento S-Lamotrigina lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [11,7 - 54,6] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L [2,9 - 13,9] Pagina 282 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Lattato (Acido lattico) Rilevanza clinica L’acido lattico è il prodotto finale del metabolismo anaerobico del glucosio. Il lattato del plasma deriva principalmente della cellule muscolari, nelle quali vi è sempre una piccola quota di metabolismo anaerobio, e dagli eritrociti, che non possiedono gli enzimi della respirazione. L’aumento di acido lattico tende a produrre acidosi che nell’individuo normale viene compensata dalla risposta omeostatica respiratoria e metabolica. Il fegato è in grado di metabolizzare grandi quantità di lattato; tuttavia, se la perfusione del fegato si riduce, l’estrazione del lattato diminuisce e, nei casi più gravi, è il fegato stesso a addirittura produrre acido lattico anziché rimuoverlo. Interpretazione La concentrazione di lattato nei tessuti e quindi nel plasma aumenta durante lo sforzo fisico, in particolare quando le cellule lavorano in difetto di ossigeno, e in tutte le condizioni nelle quali non vi sia un sufficiente apporto di ossigeno ai tessuti: shock, scompenso cardiaco, insufficienza respiratoria e anemia grave. Altre cause di aumento della lattacidemia sono gli avvelenamenti che interferiscono con la respirazione cellulare e i difetti congeniti del metabolismo aerobio. La determinazione del lattato è particolarmente utile nella diagnosi e nel monitoraggio della sofferenza neonatale e fetale e nella diagnosi differenziale delle acidosi metaboliche. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Inviare immediatamente in contenitore refrigerato - Tappo grigio 4°C Metodo La LD catalizza l’ossidazione dell’acido lattico ad acido piruvico con concomitante riduzione di NAD a NADH. L’aumento di assorbanza nell’ultravioletto dovuto al NADH è proporzionale alla concentrazione del lattato e viene determinato fotometricamente mediante una tecnica bicromatica a lettura finale. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,19 (11,8%) alla concentrazione di 1,60 mmol/L;± 0,29 (5,1%) alla concentrazione di 5,6 mmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Lattato lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [0,60 - 2,20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [5,4 - 19,8] Pagina 283 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Lattato-Liquor (Acido lattico-Liquor) Rilevanza clinica Il lattato aumenta nel liquor in caso di infezione Interpretazione Nelle meningiti batteriche e tubercolari si ha un aumento del lattato liquorale, mentre risulta nella norma in quelle virali Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore su richiesta in aggiunta al l'esame standard (cod.132) - Provetta tappo a vite Metodo vedi lattato plasma Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Lattato mmol/L Indiff. [0,60 - 2,20] 00 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G mg/dL Lattato mmol/L Indiff. [<2,80] 16 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL lunedì 21 marzo 2016 [5 - 19] Pagina 284 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Lb-Amilasi ( DRENAGGIO AMILASI ) Rilevanza clinica diagnostica delle patologie pancreatiche a causa del quadro sintomatico clinico poco specifico di tali malattie. È indicata soprattutto nella diagnosi e nel monitoraggio di pancreatiti acute. L’iperamilasemia, però, non è riscontrabile soltanto nel corso di una pancreatite acuta o nella fase infiammatoria della pancreatite cronica, bensì anche in caso di insufficienza renale (dovuta a filtrazione glomerulare ridotta), di tumori polmonari ed ovarici, di polmonite, di malattie delle ghiandole salivari, di chetoacidosi diabetica, di traumi cerebrali, di interventi chirurgici o di una macroamilasemia. Per l’accertamento della specificità del pancreas si raccomanda la determinazione aggiuntiva di un ulteriore enzima specifico del pancreas, e cioè della lipasi o dell’α-amilasi pancreatica. Interpretazione La determinazione dell’α-amilasi riveste un’importanza notevole nella diagnostica delle patologie pancreatiche a causa del quadro sintomatico clinico poco specifico di tali malattie. È indicata soprattutto nella diagnosi e nel monitoraggio di pancreatiti acute. L’iperamilasemia, però, non è riscontrabile soltanto nel corso di una pancreatite acuta o nella fase infiammatoria della pancreatite cronica, bensì anche in caso di insufficienza renale (dovuta a filtrazione glomerulare ridotta), di tumori polmonari ed ovarici, di polmonite, di malattie delle ghiandole salivari, di chetoacidosi diabetica, di traumi cerebrali, di interventi chirurgici o di una macroamilasemia. Per ’accertamento della specificità del pancreas si raccomanda la determinazione aggiuntiva di un ulteriore enzima specifico del pancreas, e cioè della lipasi o dell’α-amilasi pancreatica.L'’amilasemia aumenta marcatamente entro 3-6 ore dall’insorgenza di pancreatite acuta, raggiunge il picco dopo 12-24 ore e ritorna a livelli normali dopo 2-4 giorni. Aumenti più modesti sono rilevabili in corso di pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni patologiche in cui vi è un interessamento del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi, peritonite e ostruzione dei dotti. L’amilasi totale aumenta anche nelle affezioni delle ghiandole salivari: la differenza fra amilasi totale e amilasi pancreatica consente di stimarne il coinvolgimento salivare. In alcune neoplasie si riscontra una iperamilasemia neoplastica per produzione ectopica dell’enzima. Livelli aumentati si riscontrano infine anche in alcuni individui non pancreopatici a causa della presenza di complessi costituiti da molecole di amilasi e immunoglobuline (macroamilasi) che, a causa delle dimensioni, non passano il filtro renale; in questa condizione si avrà iperamilasemia senza iperamilasuria. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test enzimatico colorimetrico secondo IFCC. L’effetto catalitico delle α-amilasi provoca la dissociazione degli oligosaccaridi definiti, quale 4,6-etilidene(G7) p-nitrofenil-(G1)-α-D-maltoeptaoside (etilidene-G7PNP). L’α-glucosidasi idrolizza completamente i frammenti ottenuti di G2PNP, G3PNP e G4PNP a p-nitrofenolo e Glucosio.L’intensità di colore del pnitrofenolo formatosi è direttamente proporzionale all’attività dell’α-amilasi. Viene determinata misurando l’aumento dell’assorbanza Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 4,41 (5,8%) alla concentrazione di 76,08 U/L; ± 16,06 (4,7 %) alla concentrazione di 185,39 U/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 285 di 498 Lb-AMILASI U/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Lb-AMILASI U/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Lb-Amilasi (Liquido biologico Amilasi) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Cobas 6000 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Lb-AMILASI U/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Lb-AMILASI U/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 286 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Lb-CA 125 (Liquido biologico CA 125) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Liaison Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-CA 125 lunedì 21 marzo 2016 U/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 00 A 00 M 00 G Pagina 287 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Lb-CA 15-3 (Liquido biologico CA 15-3) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Liaison Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L-Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-CA 15-3 lunedì 21 marzo 2016 U/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 288 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Lb-CA 19-9 (Liquido biologico CA 19-9) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Liaison Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-CA 19-9 lunedì 21 marzo 2016 U/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 289 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Lb-CEA (Liquido biologico CEA) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Liaison Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-CEA lunedì 21 marzo 2016 U/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 290 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Lb-LD (Liquido biologico LDH, Liquido biologico lattato d Rilevanza clinica L’enzima lattato deidrogenasi (LDH) è largamente diffuso nei tessuti,soprattutto nel cuore, nel fegato, nei muscoli e nel rene. L’LDH nel siero presenta cinque isoenzimi, distinguibili in base alla loro mobilità elettroforetica. Ogni isoenzima è un tetramero composto da due subunità diverse. Queste due subunità sono state definite cuore e muscolo, in riferimento alle loro catene polipeptidiche. Ci sono due omotetrameri,LDH-1 (cuore) e LDH-5 (muscolo), e tre isoenzimi ibridi Interpretazione Livelli elevati di LDH nel siero si riscontrano in numerose patologie. I livelli più alti sono stati osservati in pazienti affetti da anemia megaloblastica,da infarto del miocardio, da carcinoma disseminato, da leucemia e da trauma. Leggeri aumenti nell’attività dell’LDH intervengono in caso di anemie emolitiche, di distrofia muscolare, di infarto polmonare,di epatite, di sindrome nefrosica e di cirrosi .La LD plasmatica è un indice aspecifico di danno o aumentato turnover cellulare. Aumenta nelle epatopatie, nell'infarto del miocardio, nelle patologie muscolo-scheletriche infiammatorie, traumatiche e degenerative, nelle neoplasie, nelle anemie emolitiche e megaloblastiche e, in generale, in tutte le condizioni associate a distruzione cellulare. La LD può aumentare in corso di terapia eparinica. E’ possibile la determinazione degli isoenzimi (settore proteine), anche se tale diagnostica ha attualmente perso la sua utilità di un tempo, può essere utile nei casi di inspiegato aumento di lLDH. Nei neonati si riscontrano valori più elevati. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Metodo piruvato-lattato ottimizzato secondo DGKC.L’LDH catalizza la reazione tra il piruvato e l’NADH formando L-lattato e NAD+.L’iniziale velocità di ossidazione dell’NADH è direttamente proporzionale all’attività catalitica dell’LDH. Viene determinata misurando la diminuzione dell’assorbanza. Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 12,0 (3,9%) alla concentrazione di 303,86 U/L; ± 20,40 (3,5 %) alla concentrazione di 584,18 U/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-LD lunedì 21 marzo 2016 U/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 00 G Pagina 291 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Lb-Trigliceridi (Chilomicroni) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Cobas 6000 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Trigliceridi lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [inf. a 1,24] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [0 - 109] (valori >1,24 mmol/L sono compatibili con diagnosi di Chilotorace) Pagina 292 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 LD (LDH, Lattato deidrogenasi) Rilevanza clinica L’enzima lattato deidrogenasi (LDH) è largamente diffuso nei tessuti,soprattutto nel cuore, nel fegato, nei muscoli e nel rene. L’LDH nel siero presenta cinque isoenzimi, distinguibili in base alla loro mobilità elettroforetica. Ogni isoenzima è un tetramero composto da due subunità diverse. Queste due subunità sono state definite cuore e muscolo, in riferimento alle loro catene polipeptidiche. Ci sono due omotetrameri,LDH-1 (cuore) e LDH-5 (muscolo), e tre isoenzimi ibridi Interpretazione Livelli elevati di LDH nel siero si riscontrano in numerose patologie. I livelli più alti sono stati osservati in pazienti affetti da anemia megaloblastica,da infarto del miocardio, da carcinoma disseminato, da leucemia e da trauma. Leggeri aumenti nell’attività dell’LDH intervengono in caso di anemie emolitiche, di distrofia muscolare, di infarto polmonare,di epatite, di sindrome nefrosica e di cirrosi .La LD plasmatica è un indice aspecifico di danno o aumentato turnover cellulare. Aumenta nelle epatopatie, nell'infarto del miocardio, nelle patologie muscolo-scheletriche infiammatorie, traumatiche e degenerative, nelle neoplasie, nelle anemie emolitiche e megaloblastiche e, in generale, in tutte le condizioni associate a distruzione cellulare. La LD può aumentare in corso di terapia eparinica. E’ possibile la determinazione degli isoenzimi (settore proteine), anche se tale diagnostica ha attualmente perso la sua utilità di un tempo, può essere utile nei casi di inspiegato aumento di lLDH. Nei neonati si riscontrano valori più elevati. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Metodo piruvato-lattato ottimizzato secondo DGKC.L’LDH catalizza la reazione tra il piruvato e l’NADH formando L-lattato e NAD+.L’iniziale velocità di ossidazione dell’NADH è direttamente proporzionale all’attività catalitica dell’LDH. Viene determinata misurando la diminuzione dell’assorbanza. Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 12,0 (3,9%) alla concentrazione di 303,86 U/L; ± 20,40 (3,5 %) alla concentrazione di 584,18 U/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-LD U/L F [240 - 480] piu' alto in eta' pediatrica 00 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G P-LD U/L F [240 - 480] 12 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G P-LD U/L M [240 - 480] piu' alto in eta' pediatrica 00 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G P-LD U/L M [240 - 480] 12 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 293 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA LD Liquor (LDH liquor, Lattico deidrogenasi liquor) LDH aumenta nel liquor in caso di infezione Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Provetta tappo a vite Metodo vedi LDH plasma Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Lattato deidrogenasi lunedì 21 marzo 2016 U/L Indiff. [< 20] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 294 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 LDH (LD; Lattato deidrogenasi) Rilevanza clinica La LD è un enzima della glicolisi che catalizza l'interconversione di lattato e piruvato. Esso si trova in tutte le cellule del corpo. L'attività sierica nel soggetto sano è determinata dall'attivtà di 5 isoenzimi e deriva principalmente dal fegato, dai muscoli scheletrici, dal miocardio, dalle cellule del sangue, dai polmoni e dai reni, ciascuna con una emivita differente Interpretazione La LD plasmatica è un indice aspecifico di danno o aumentato turnover cellulare. Aumenta nelle epatopatie, nell'infarto del miocardio, nelle patologie muscolo-scheletriche infiammatorie, traumatiche e degenerative, nelle neoplasie, nelle anemie emolitiche e megaloblastiche e, in generale, in tutte le condizioni associate a distruzione cellulare. La LD può aumentare in corso di terapia eparinica. E’ possibile la determinazione degli isoenzimi (settore proteine), anche se tale diagnostica ha attualmente perso la sua utilità di un tempo, può essere utile nei casi di inspiegato aumento di lLDH. Nei neonati si riscontrano valori più elevati. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Standardizzato IFCC a 37°C Lattato-piruvato La LD catalizza l’ossidazione di lattato a piruvato con contemporanea riduzione di NAD a NADH. La produzione di NADH viene misurata fotometricamente a 340nm. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 12,96 (11,8%) alla concentrazione di 109,46 U/L; ± 32,34 (8,1 %) alla concentrazione di 401,08 U/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Lattato deidrogenasi lunedì 21 marzo 2016 U/L Indiff. [85 - 245] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 295 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Levetiracetam Rilevanza clinica Il Levetiracetam è un farmaco antiepilettico indicato nella terapia sintomatica delle varie forme di epilessia. Il monitoraggio terapeutico è indicato nei pazienti con forme epilettiche farmaco resistenti e nello stato di Male Epilettico Refrattario. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo deproteinizzazione del siero, estrazione del farmaco antiepilettico Levetiracetam, sua separazione con HPLC mediante colonna a fase inversa e lettura mediante spettrofotometro UV-VIS a 210 nm Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento P-Levetiracetam lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [58,7 - 217,3] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L [10,0 - 37,0] Pagina 296 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 LH (luteotropina) Rilevanza clinica L'ormone luteinizzante (lutropina, LH), una glicoproteina di 28 000 dalton, viene secreta dalle cellule b dell'ipofisi anteriore sotto il controllo della gonadotropina prodotta dall'ipotalamo (GnRH). L'LH è formato da due catene di polipeptidi alfa e beta. Le catene alfa dell'LH,FSH, TSH e HCG sono biochimicamente identiche, mentre le catene beta sono biochimicamente uniche, conferendo in questo modo bioattività e specificità biologica ed immunologica. Nelle donne, l'LH provoca l'ovulazione e la produzione di steroidi (estrogeni e progesterone) da parte del corpo luteo. Piccole quantità di LH sono anche necessarie per promuovere la produzione di estrogeni dal follicolo in maturazione. Nell'uomo, stimola le cellule interstiziali (Leydig) a produrre androgeni ed estrogeni. I livelli circolanti di LH sono controllati da un effetto di feedback negativo sull'ipotalamo da parte degli ormoni steroidei. La secrezione di LH, differente per i due sessi e richiesta dalla normale funzionalità sessuale, avviene ad impulsi con rapide fluttuazioni sull'intero range di riferimento. Valori per campioni ottenuti in un singolo giorno dallo stesso paziente possono quindi variare in modo significativoLe misurazioni di LH vengono utilizzate per definire l'asse ipotalamicoipofisario-gonadico. Le determinazioni di gonadotropina nel siero permettono di distinguere tra anomalie gonadiche primarie e stimolazione gonadica insufficiente. Se i livelli di LH ed FSH sono elevati, è presente un'anomalia gonadica primaria, mentre se i livelli di gonadotropina sono bassi, la stimolazione gonadica insufficiente ha comportato un ipogonadismo. La misurazione dell'LH è anche clinicamente importante poiché l'LH e l'ormone della crescita sono di frequente i primi ormoni ad essere interessati da anomalie dell'ipofisi.Le determinazioni dell'LH nel siero si sono rivelate particolarmente utili nella diagnosi e nel trattamento dell'infertilità femminile. Un innalzamento dei livelli a metà ciclo indica che l'ovulazione si verificherà circa 24 ore dopo. Coppie con problemi di infertilità e donne trattate con gonadotropine per problemi di infertilità possono essere informate dell'imminente ovulazione. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida a doppio sito Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 6.6% a 1.46 U/L, 7.8 % a 18.7 U/L, 5.8 % a 60 U/L Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-LH lunedì 21 marzo 2016 U/L F Per valore normale (adulti): fase follic. 1,9 - 12,5 picco ovul. 17,0 - 77,0 fase lutein. 0,5 - 16,9 inibito in gravidanza 00 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G Pagina 297 di 498 S-LH U/L F Per valore normale : fase follic. 1,9 - 12,5 picco ovul. 17,0 - 77,0 fase lutein. 0,5 - 16,9 inibito in gravidanza 17 A 00 M 00 G 40 A 00 M 00 G S-LH U/L F Per valore normale : fase follic. 1,9 - 12,5 picco ovul. 17,0 - 77,0 fase lutein. 0,5 - 16,9 post menop. 15,9 - 54,0 inibito in gravidanza 40 A 00 M 00 G 54 A 00 M 00 G S-LH U/L F [15,9 - 54,0] valori post menopausa 54 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-LH U/L M [1,5 - 9,3] valori per adulti 00 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G S-LH U/L M [1,5 - 9,3] 17 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 298 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 LH Luteotropina (LH o Ormone Luteotropo) L'ormone luteinizzante (LH) è un ormone glicoproteico prodotto dall'ipofisi anteriore in risposta a stimolazione del GnRH (gonadotropinreleasing hormone) secreto dall'ipotalamo, durante la involuzione dell’ovocita e la maturazione degli spermatozoi. Possiede due subunità, la subunità alfa è uguale a FSH, HCG eTSH, la subunità beta è diversa da quelle degli altri ormoni glicoproteici e conferisce all'ormone la sua specificità biochimica. Aumentati livelli di FSH ed LH si riscontrano in anorchia, insufficienza gonadica, sindrome da femminilizzazione testicolare e in menopausa. Consente di differenziare ipogonadismo primitivo e secondario (ipotalamico/ipofisario). Quando sono a bassi livelli sia FSH che LH si è di fronte a deficit ipofisario o ipotalamico; se uno risulta elevato e l’altro indosabile si può sospettare una neoplasia. Un rapporto LH/FSH >2 con aumentati livelli di androgeni di origine ovarica in una femmina senza ovulazioni è compatibile con sindrome di Stein Leventhal. Alti livelli di LH nella fase follicolare in pazienti con ovaio policistico possono contribuire ad aborti spontanei. Solo il 75% delle pazienti con ovaio policistico presentano alti livelli di LH. Alto LH con basso FSH si riscontra in obesità, ipertiroidismo ed insufficienza epatica. Rilevanza clinica Donne: stimola la produzione di androgeni che l'FSH converte in estradiolo durante la fase follicolare, agisce in sinergia con l'FSH per provocare l'ovulazione nel momento centrale del ciclo, stimola la formazione del corpo luteo dopo l'ovulazione e la secrezione di progesterone durante la fase luteinica Uomini: nelle cellule di Leyding del tessuto interstiziale del testicolo stimola la secrezione di testosterone Interpretazione Aumentati livelli di FSH ed LH si riscontrano in anorchia, insufficienza gonadica, sindrome da femminilizzazione testicolare e in menopausa. Consente di differenziare ipogonadismo primitivo e secondario (ipotalamico/ipofisario). Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur LH è un un immunodosaggio a due siti (sandwich) che utilizza la tecnica della chemiluminescenza diretta e che utilizza quantitativi costanti di due anticorpi dotati di specificità per la subunità beta della molecola di LH intatta. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 0,22 (16,9%) alla concentrazione di 1,30 UI/L; ± 2,4 (11,4%) alla concentrazione di 21,1 UI/L; ± 6,80 (9,4%) alla concentrazione di 72,07 UI/L; Dirigenti responsabili C. Cocco - B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento LH (Luteotropina) UI/L F età prepuberale: 2-10 età fertile: fase follicolare 1-25 picco ovulatorio 25-125 fase luteinica 1-30 menopausa: 20-100 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G LH (Luteotropina) UI/L M [2,00 - 10,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 299 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Linezolid Rilevanza clinica La patologia da stafilococchi meticillino resistenti è in costante aumento. Tra i farmaci più utilizzati nella terapia in tale forma morbosa è da annoverare il Linezolid. Il farmaco in questione è di notevole interesse per al sua efficacia dovuta anche e soprattutto alla sua favorevole cinetica tissutale. Tale antibiotico è molto utilizzato in diversi reparti quali le Malattie Infettive, le Rianimazioni e le Medicine. Un limite nell’uso del Linezolid è dovuto alla sua tossicità sulla crasi ematica, in particolare il farmaco può dar luogo (in % che arrivano al 40%) a piastrinopenia. Secondo molti autori tale effetto è correlato ai livelli ematici del farmaco. E’ quindi molto importante per limitare la sua tossicità determinarne i livelli ematici (monitoraggio terapeutico). Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo deproteinizzazione del plasma, estrazione del farmaco, loro separazione con HPLC mediante colonna a fase inversa e lettura spettrofotometrica UV-VIS. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento P-Linezolid lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [11,2 - 44,4] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L [3,8 - 15,0] Pagina 300 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Lipasi Rilevanza clinica le lipasi pancreatiche per molti anni hanno innegabilmente rappresentato i parametri più importanti, in chimica clinica, per la diagnosi differenziale delle patologie del pancreas. A livello internazionale, la determinazione dell’attività della lipasi è stata sempre di più riconosciuta grazie alla sua alta specificità e rapida risposta. Dopo una pancreatite acuta,l’attività della lipasi aumenta entro 4–8 ore e raggiunge il picco dopo 24 ore,per diminuire dopo 8–14 giorni. Comunque, non esiste una correlazione tra l’attività della lipasi determinata nel siero ed il grado del danno al pancreas. Interpretazione La lipasemia aumenta marcatamente in seguito a pancreatite acuta. Rispetto all’amilasi mostra un’emivita più lunga; i valori di lipasi possono rimanere elevati fino a 15 giorni consentendo così di rivelare una pancreatite occorsa diversi giorni prima. Livelli aumentati di lipasi possono anche essere riscontrati a seguito di pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni patologiche in cui vi è un interessamente del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi, peritonite e ostruzione dei dotti. La lipasi può infine risultare aumentata nei pazienti con cirrosi biliare primitiva e con insufficienza renale. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test enzimatico colorimetrico con acido 1,2-O-dilauril-rac-glicero-3-glutarico-(6-metilresorufina) estere come substrato. Il substrato cromogenico della lipasi, acido 1,2-O-dilauril-rac-glicero-3-glutarico-(6-metilresorufina) estere, viene dissociato dall’azione catalitica della soluzione di lipasi alcalina, formando 1,2-O-dilauril-rac-glicerolo e un intermedio instabile, acido glutarico-(6-metilresorufina) estere. Quest’ultimo degrada spontaneamente in soluzione alcalina, formando acido glutarico e metilresorufina. L’aggiunta di detergente e di colipasi fa aumentare la specificità dell’analisi per la lipasi pancreatica.L’intensità di colore del colorante rosso formatosi è direttamente proporzionale all’attività di lipasi e può essere misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 3,48 (6,8%) alla concentrazione di 50,93 U/L; ± 8,44 (7,7 %) alla concentrazione di 109,82 U/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-LIPASI lunedì 21 marzo 2016 U/L Indiff. [13 - 60] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 301 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Lipasi Rilevanza clinica La lipasi, o più correttamente "le lipasi", sono un gruppo di enzimi che idrolizzano gli esteri del glicerolo (trigliceridi) liberando i due acidi grassi in posizione 1 e 3. Il monogliceride 2-acilglicerolo che rimane verrà in seguito isomerizzato alla forma 3-acilglicerolo e quindi pure idrolizzato dalle lipasi con liberazione dell’ultimo acido grasso. Le lipasi sono presenti nel pancreas e, in quantità molto minori, nel fegato, nell'intestino e in altri tessuti. Interpretazione La lipasemia aumenta marcatamente in seguito a pancreatite acuta. Rispetto all’amilasi mostra un’emivita più lunga; i valori di lipasi possono rimanere elevati fino a 15 giorni consentendo così di rivelare una pancreatite occorsa diversi giorni prima. Livelli aumentati di lipasi possono anche essere riscontrati a seguito di pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni patologiche in cui vi è un interessamente del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi, peritonite e ostruzione dei dotti. La lipasi può infine risultare aumentata nei pazienti con cirrosi biliare primitiva e con insufficienza renale. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Colorimetrico metilresorufina Le lipasi catalizzano l’idrolisi del substrato 1,2-o-dilauril-rac-glicerol-3-acido glutarico-(6’-metilresorufin)estere con produzione di acido glutarico-6’-estere-metilresorufin che, per idrolisi spontanea, libera metilresorufin che viene rilevato fotometricamente in cinetica. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 14,08 (11,0%) alla concentrazione di 127,93 U/L;± 56,77 (7,4 %) alla concentrazione di 763,71 U/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Lipasi lunedì 21 marzo 2016 U/L Indiff. [73 - 393] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 302 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Liquido cavitario amilasi pancreatica La determinazione dell'amilasi pancreatica su liqido cavitario serve per valutare la presenza di secrezioni pancreatiche nel liquido stesso e la loro variazione nel tempo Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore indicare il materiale sulla scheda di richiesta - Provetta tappo a vite Metodo vedi amilasi pancreatica plasma Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento AMY Pancreatica lunedì 21 marzo 2016 U/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 303 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Liquido cavitario colesterolo vedi profilo Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Provetta tappo a vite Metodo Dimension Vista Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Colesterolo lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G 0 Del 07/01/2008 mg/dL Pagina 304 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Liquido cavitario conta leucociti Rilevanza clinica Si esegue il conteggio della cellularità all’XE-5000 ed eventuale conteggio a fresco a microscopio degli elementi nucleati (macrofagi + leucociti) e delle emazie in camera di Fuchs-Rosenthal, esprimendo il risultato come cellule/µL.Successivamente viene fatta anhe una conta sul colorato.Il conteggio permette di orientare il medico verso un'interpretazione clinica, flogistica o di altra natura. Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore il campione deve essere raccolto e inviato in laboratorio quanto prima ( possibilmente entro le 2h dalla raccolta). Non vengono considerati idonei campioni raccolti i giorni prima ( eccetto per la sola richiesta di marcatori oncologici che possono essere Metodo conteggio di lettura leucocitaria ed ematologica strumentale (citometria a flusso) e manuale al microscopio ottico Strumento campo da inserire Incertezza di Misura Dirigenti responsabili B.Capizzi Telefono (045-812) 3209 Intervalli di riferimento Leucociti liquidi cavitari /uL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Polimorfonucleatii liquidi cavitari % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Mononucleati liquidi cavitari % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 305 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Liquido cavitario esame microscopico Rilevanza clinica Si esegue il conteggio della cellularità all’XE-5000 ed eventuale conteggio a fresco a microscopio degli elementi nucleati (macrofagi + leucociti) e delle emazie in camera di Fuchs-Rosenthal, esprimendo il risultato come cellule/µL. Il conteggio permette di orientare il medico verso un'interpretazione clinica, flogistica o di altra natura. Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore il campione deve essere raccolto e inviato in laboratorio quanto prima ( possibilmente entro le 2h dalla raccolta). Non vengono considerati idonei campioni raccolti i giorni prima ( eccetto per la sola richiesta di marcatori oncologici che possono essere Metodo conteggio di lettura leucocitaria ed ematologica strumentale (citometria a flusso) e manuale al microscopio ottico Strumento campo da inserire Incertezza di Misura Dirigenti responsabili B:Capizzi Telefono (045-812) 3209 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 306 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Liquido cavitario proteine totali La determinazione delle proteine è utile nella distinzione fra trasudato ed essudato Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore codice 1015.6 - Provetta tappo a vite Metodo Dimension Vista Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Proteine totali lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 00 M 00 G Pagina 307 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Liquido cavitario trigliceridi Rilevanza clinica La ricerca viene effettuata per evidenziare la presenza di travaso linfatico in una cavità Interpretazione Valori elevati dopo un pasto sono indicativi di comunicazione con vasi linfatici Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Provetta tappo a vite Metodo vedi trigliceridi plasma Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Trigliceridi lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G 0 Del 07/01/2008 mg/dL Pagina 308 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Liquor esame standard (liquor standard; liquido cefalorac Rilevanza clinica Il liquido cefalo-rachidiano o liquor si forma nei plessi corioidei dei ventricoli cerebrali e, in misura minore, negli spazi sub aracnoidei, mediante processi di ultrafiltrazione del plasma e di secrezione. La barriera meningoencefalica lo separa dal tessuto nervoso e la barriera ematoliquorale lo separa dal flusso sanguigno. L’analisi cellulare, biochimica e microbiologica del liquor è utile nella diagnosi dei processi infettivi del sistema nervoso, dei processi emorragici e, con l’ausilio di tecniche di secondo livello, di patologie infiammatorie immunomediate (ad es. sclerosi multipla) o degenerative. La torbidità del liquor può essere dovuta ad un aumento del numero di leucociti ed eritrociti oppure alla presenza di un elevato numero di microrganismi (batteri, funghi o protozoi). La presenza di sangue pone il problema dell’origine del sanguinamento che può derivare dal trauma della puntura lombare o può essere preesistente come nel caso di emorragia cerebrale o subaracnoidea. Il colore dopo centrifugazione può chiarire il dubbio: se l’emorragia è dovuta al trauma della puntura il supernatante è generalmente incolore mentre nell’emorragia preesistente il colore è xantocromico (dal giallo all’arancio) perché c’è stata lisi eritrocitaria e ossidazione dell’emoglobina liberata. Livelli molto alti di bilirubina e danno alla barriera ematoliquorale possono conferire il colore giallo al liquor. Una lieve xantocromia può essere fisiologica nel neonato prematuro per immaturità della barriera ematoliquorale e aumento della bilirubina. Nel liquor normale le proteine non superano 0.45 g/L; sono più alte nei primi sei giorni di vita (fino a 2 g/L) e possono aumentare fino a 4 g/L nel prematuro. Un aumento delle proteine può essere dovuto a molteplici cause riconducibili ad un’aumentata permeabilità della barriera emato-liquorale o a sintesi anomala. Normalmente la glicorrachia è circa la metà della glicemia ed è pertanto aumentata nel diabete; il principale significato patologico del glucosio nel liquor è però la sua diminuzione. La glicorrachia decresce tipicamente nelle meningiti batteriche e tubercolare ma può essere diminuita anche per neoplasie primitive o secondarie del sistema nervoso centrale ed emorragia subaracnoidea. Il glucosio diminuisce perché utilizzato da batteri, leucociti, eritrociti, cellule neoplastiche o enzimi glicolitici liberati da necrosi cellulare. La lattico deidrogenasi è tipicamente aumentata nel 90% dei pazienti con meningite batterica ma può aumentare anche per meningiti virali, emorragie e neoplasie. L’acido lattico deriva dal metabolismo anaerobico e aumenta in tutte le condizioni che comportano riduzione del flusso ematico e ipossia. I valori normali dei leucociti decrescono con l’età: nel primo anno di vita se ne possono contare fino a 30/uL, oltre i 16 anni il valore massimo è 5/uL. Interpretazione Vedi "Rilevanza clinica" Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare istruzione - Provetta tappo a vite Metodo Proteine e Glucosio su analizzatore Siemens Dimensio Vista, vedi schede specifiche. Conte cellulari su analizzatore Dasit XE-500, vedi schede specifiche, e/o al micriscopio in camera di conta (Fuchs-Rosenthal o Burker) con differenziazione dei leucociti al microscopio su vetrino precolorato (MGG). Valutazione dell'aspetto e del colore visiva. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Vedi schede specifiche di Glucosio, Proteine e Cellule Dirigenti responsabili M.Negri Telefono (045-812) 2154 - 2857 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 309 di 498 LCR Leucociti /uL Indiff. [< 8] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G LCR mononucleati % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G LCR polimorfonucleati % Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Glucosio mmol/L Indiff. [2,80 - 4,50] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G LCR proteine g/L Indiff. [0,15 - 0,45] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [50 - 81] IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Lisozima Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Spettrofotometro Shimadzu Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno Telefono (045-812) 4584-6880 Intervalli di riferimento S-LISOZIMA lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. [2,5 - 8,0] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 310 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Litio Rilevanza clinica Il litio è usato per il trattamento dei disordini bipolari, anche nella fase acuta, e nelle malattie maniaco depressive. Agisce aumentando il reuptake dei neurotrasmettitori, riducendo la loro concentrazione nelle giunzioni neuronali, e produce un effetto sedativo sul sistema nervoso centrale. Il litio viene completamente assorbito nell’intestino e raggiunge il picco di concentrazione plasmatica entro 2-4 ore dalla somministrazione orale. Nel plasma l’elemento non si lega alle proteine in modo apprezzabile. Lo steady state si raggiunge in 10gg. L’eliminazione avviene prevalentemente per via renale, dove avviene anche un riassorbimento attivo, ed è bifasica: nella prima fase viene eliminato il 30-40 % del farmaco, con un’emivita di circa 24h, nella seconda fase viene eliminato il rimanente farmaco, con un’emivita di 48-72 h.L' insufficienza renale limita l'eliminazione del farmaco. Il dosaggio viene effettuato per verificare la comliance dei pazienti o prevenire una eventuale tossicità e va effettuiato a 12h dalla somministrazione (almeno dopo 8h). Possono essere somministrati composti a rapido rilascio 4 volte/gg o a lento rilascio 2volte/gg. All'inizio della terapia può essere utile un dosaggio 2 volte a settimana, successivamente ogni 2-4 mesi Litio si ritrova anche nella saliva ad una concentrazione circa doppia che nel plasma e negli eritrociti (nei quali entra nell'arco di gg o settimane e il cui dosaggio può essere utilizzato per valutare la compliancei) Interpretazione L'intervallo terapeutico è indicativo e riferito alla dose di mantenimento nei disturbi bipolari: Dosi più elevate possono essere utili nell'attacco acuto, più basse come mantenimento nella depressione: Tossicità si può manifestare oltre 1,5 mmol/L; oltre 4.0 mmol/L il sovradosaggio può essere fatale e richiede un trattamento urgente; gli effetti tossici comprendono tremore, iperreflessia e iperestensione degli arti, atassia, disartria, nistagmo, insufficienza renale, psicosi, convulsioni, coma. Nei casi meno gravi la sospensione del farmaco e la somministrazione di grandi quantità di sali di sodio e liquidi sono sufficienti. La tossicità del litio è peggiorata dalla deplezione di sodio; Altri effetti indesiderati possibili sono gozzo, aumento della concentrazione dell’ormone antidiuretico, ipotiroidismo, ipocaliemia, alterazioni elettrocardiografiche, psoriasi. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Indicare ore dalla assunzione - Tappo Blu Elettrico 6 mL Metodo colorimetrico bicromatico end-point mediante l'uso di un colorante che reagisce specificamente con il litio Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,05 (10,9%) alla concentrazione di 0,49 mmol/L; ± 0,13 (10,3%) alla concentrazione di 1,26 mmol/L; ± 0,08 (4,2%) alla concentrazione di 1,92 mmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Litio lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [0,60 - 1,20] (intervallo terapeutico) 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 311 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 M OXC - Metabolita attivo Oxcarbazepina Rilevanza clinica L’Oxocarbazepina è un farmaco antiepilettico indicato nella terapia sintomatica delle varie forme di epilessia. Può agire bloccando i canali del sodio, potenziando la trasmissione gabaergica, bloccando i canali del calcio ti tipo T nei neuroni talamici ed utilizzando ulteriori meccanismi di azione, spesso tra loro combinati. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo deproteinizzazione del siero, estrazione del metabolica attivo della oxocarbazepina (10-OH-carbazepina), sua separazione con HPLC mediante colonna a fase inversa e lettura mediante spettrofotometro UV-VIS a 204 nm Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento S-M OXC (Metabolita attivo Oxcarbazepina) lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [51,0 - 118,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L [12,9 - 30,0] Pagina 312 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Magnesio Rilevanza clinica Il magnesio è il secondo più abbondante catione intracellulare dopo il potassio e svolge un ruolo essenziale in numerose funzioni metaboliche. Circa il 30% del magnesio corporeo si trova nelle cellule (in gran parte associato all’ATP), il 70% nell’osso e solo l’1% è extracellulare. La componente plasmatica è per circa due terzi libera e per un terzo legata ad albumina e altre proteine. La magnesiemia non costituisce tuttavia un indice molto affidabile della quantità di magnesio presente nell’organismo. Il monitoraggio della magnesemia è indicato nella terapia parenterale. Una ipomagnesemia può essere causa di ipocalcemia.Il deficit di magnesio può essere dovuto a insufficiente apporto alimentare, malassorbimento, iperaldosteronismo, iper- e ipoparatiroidismo, ipertiroidismo, chetoacidosi diabetica e alcolismo, inoltre, poiché il mancato apporto o la perdita di uno dei tre principali elementi intracellulari (potassio, magnesio e fosforo) di solito determina anche una perdita degli altri due, ne consegue che anche la perdita selettiva di potassio o fosforo può esserne causa. Clinicamente il deficit di magnesio può manifestarsi con nausea, astenia, confusione, aritmie, fascicolazioni, tetania e convulsioni. Sebbene un deficit moderato di magnesio aumenti la concentrazione di paratormone, deficit gravi possono sopprimerla con conseguente grave ipocalcemia che si corregge ripristinando le scorte di magnesio. L’ipermagnesiemia può essere dovuta ad eccessivo introito (per es. lassativi a base di magnesio), insufficienza renale o grave lisi cellulare (ad es. rabdomiolisi). Clinicamente può manifestarsi con sedazione, iporeflessia, bradicardia e depressione neuromuscolare fino alla paralisi respiratoria. In caso di terapia con solfato di magnesio per la preeclampsia è utile monitoare la magnesiemia i cui livelli ottimali devono mantenersi attorno ai 6mg/dl (2.5 mmol/L) Interpretazione Per diagnosticare un deficit di magnesio è opportuno eseguire più dosaggi, associando eventualmente il dosaggio urinario. Ipermagnesemia dà sitomatologia >2.5 mmol/L e si ha paralisi respiratoria per valori >5mmol/L Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Blu di metiltimolo Il magnesio si lega al blu di metiltimolo formando un complesso colorato che viene determinato fotometricamente mediante tecnica bicromatica a termine. L’interferenza del calcio, che reagisce anch’esso col blu di metiltimolo, viene eliminata mediante l’aggiunta del chelante specifico Ba-EGTA. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,08 (27,2%) alla concentrazione di 0,29 mmol/L;± 0,092 (6,0%) alla concentrazione di 1,55 mmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Magnesio lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [0,60 - 1,10] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [1.45 - 2.67] Pagina 313 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Magnesio Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,05 (5,7%) alla concentrazione di 0,82 mmol/L; ± 0,07 (4,7 %) alla concentrazione di 1,41 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Magnesio lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [0,60 - 1,10] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [1,45 - 2,67] Pagina 314 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Magnesio U 24h Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore - U24h + HCl Tappo giallo Metodo LIS (calcolo) Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Magnesio U 24h/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L Magnesio U 24h calcolo mmol/24 h Indiff. [1,00 - 10,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/24 h Diuresi mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Ore raccolta urine ore Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 [24,30 - 243,00] Pagina 315 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 MDA - Malondialdeide Rilevanza clinica La concentrazione plasmatica della MDA è un indice relativamente attendibile dei processi lipoperossidativi che si verificano a carico delle LDL. Nell’organismo umano reagisce con i gruppi aminici lipoproteici e nucleici formando basi di Schiff. Ciò spiega il suo contributo allo sviluppo dell’aterosclerosi e le sue proprietà mutageniche/carcinogeniche. L’organismo si difende dalla MDA catabolizzandola a CO2 e in misura minore convertendola ad Acetil- e Malonil-CoA intermedi della lipogenesi. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore In ghiaccio. Inviare subito - K2 EDTA VIOLA scuro 3,5 mL Metodo dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa con rivelatore UV-VIS, dopo deproteinizzazione e reazione con acido tiobarbiturico (TBA) con formazione dell’addotto MDA:2TBA. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento Pl-MDA lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [inf. a 0,19] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G µg/L [inf. a 13,7] Pagina 316 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 METAEMOGLOBINA Rilevanza clinica La metaemoglobina è una emoglobina in cui il Fe2+ è stato ossidato a Fe3+ e non è in grado di legare ossigeno . Normalmente il Fe 3+ che si produce viene ridotto attraverso la NADH-dipendente metemoglobina reduttasi. La determinazione della della metaemoglobina è utile per valutare condizioni patologiche di ossidazione dell’emoglobina legate all’assunzione di sostanze tossiche e farmaci che ossidano direttamente l'emoglobina (lidocaina, sulfonamide, nitrati,….)o a anomalie congenite nella metemoglobina reduttasi. Clinicamente si hanno cianosi e dieftti neurologici (cefalea, nausea, vomito, confusione, convulsioni) con % al di sopra di 15. Il trattamento consiste nella somministrazione di ossigeno e di blu di metilene che riduce il ferro emoglobinico. Interpretazione Nei disordini ereditari omozigoti con deficienza nella metaemoglobina reduttasi si ha 8-40% di metemoglobina (non rilevante negli eterozigoti). Nella metemoglobinemia tossica dipende dal grado di intossicazione. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Siringa eparinata 4°C Metodo GEM Premier 4000 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili M.Negri Telefono (045-812) 2154-2857 Intervalli di riferimento Metaemoglobina lunedì 21 marzo 2016 % Indiff. [<1,5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 317 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Metaemoglobina Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Istruzioni al prelievo e contenitore - Siringa Epar. 2 mL Metodo GEM Premier 4000 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento SgMETAEMOGLOBINA lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [inf. a 1,5] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 318 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Metotrexate Rilevanza clinica Il metodo in uso non può essere utilizzato per il monitoraggio dei livelli del farmaco in terapia cronica, in quanto si avrebbero valori molto bassi o addirittura non dosabili nel plasma; Il metodo può essere utilizzato nella terapia ad alte dosi per il cui monitoraggio sono indicati prelievi seriali (vedi metotrexato curva) Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore conservare refrigerato e al buio - Tappo Blu Elettrico 6 mL Metodo EMIT: Ab ovini anti metotrexato, metotrexato marcato con G6PDH Canale aperto (vedi preparazione flex e reagenti in allegato) Strumento Dimension EXL Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Metotrexate lunedì 21 marzo 2016 umol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 319 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Micofenolato (Acido micofenolico) Il micofenolato mofetile è un farmaco che origina come prodotto di fermentazione di numerose specie di Penicillium. E’ un inibitore competitivo, selettivo e reversibile della inosina monofosfato deidrogenasi e provoca il blocco della sintesi dei nucleotidi guanosinici nei linfociti T e B. Viene pertanto utilizzato per prevenire il rigetto dei trapianti (soprattutto cuore e rene), ma anche come antibiotico, antineoplastico ed antipsoriasico. Il farmaco, somministrato per os, viene trasformato nell’intestino nella forma attiva acido micofenolico e infine metabolizzato nel fegato, per essere eliminato con la bile. Il metabolita quantitativamente più rappresentativo è il 7-OH-glucuronide, inattivo. La reazione di glicuronazione in posizione 7-OH è reversibile e può liberare nuovamente farmaco attivo. Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo viola 4 mL Metodo PETINIA con l'utilizzo di un monoclonale anti acido micofenolico Strumento Dimension EXL Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Acido micofenolico lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. > 2,00 [intervallo terapeutico indicativo] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 320 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Mioglobina Rilevanza clinica La determinazione della mioglobina nel siero è un fattore importante della diagnostica dell’infarto miocardico acuto (IMA) del reinfarto precoce e del successo della riperfusione dopo lisoterapia. La mioglobina sale già ca. 2 ore dopo l’insorgenza dei dolori ed è perciò considerata come un marcatore molto precoce dell’infarto miocardico. Interpretazione La mioglobina, a seconda dei provvedimenti terapeutici di riperfusione,raggiunge la massima concentrazione nella circolazione 4–12 ore dopo l’inizio dell’infarto e si normalizza dopo ca. 24 ore.Valori di mioglobina elevati possono riscontrarsi anche in caso di disturbi dei muscoli scheletrici e di gravi limitazioni della funzionalità renale. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Principio sandwich. Durata complessiva del test: 9 minuti1a incubazione: l’antigene nel campione (15 µL), un anticorpo monoclonale biotinilato specifico anti-mioglobina e un anticorpo monoclonale specifico anti-mioglobina marcato con un complesso di rutenioa reagiscono formando un complesso sandwich.• 2a incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite di streptavidina, il complesso si lega alla fase solida mediante l’interazione biotina-treptavidina.Durante l’incubazione di 9 minuti, l’antigene nel campione (15 µL), un anticorpo monoclonale biotinilato specifico anti-mioglobina, un anticorpo monoclonale specifico anti-mioglobina marcato con un complesso di rutenio e microparticelle rivestite di streptavidina reagiscono formando un complesso sandwich, che si lega alla fase solida.La miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M. Applicando una tensione all’elettrodo, si induce l’emissione chemiluminescente che viene misurata mediante il fotomoltiplicatoreI risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione, che viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti e con una curva master fornita insieme al codice a barre del reattivo Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-MIOGLOBINA ug/L F [25,0 - 58,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G P-MIOGLOBINA ug/L M [25,0 - 72,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 321 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA MLPA SUBTELOMERI Rilevanza clinica Ricerca dei riarrangiamenti subtelomerici in pazienti con ritardo mentale e/o dismorfismi. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Prenotazione obbligatoria. Compilare modulo MU GEN 04 - VIOLA GRANDE 6ML Metodo Strumento Beckman Coulter CEQ 8800 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili E.Meneghelli - F.Aprili Telefono (045-812) 4512 Intervalli di riferimento GIORNO REFERTAZIONE Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ANNO REFERTAZIONE Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G GIORNO REFERTAZIONE Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 322 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Mutazione gene Fattore II (Protrombina) Rilevanza clinica Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia, ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. Uno dei fattori genetici indagati per la valutazione di tale rischio è la protrombina o Fattore II della coagulazione, che svolge un ruolo fondamentale nella cascata coagulativa in quanto la sua attivazione in trombina porta alla trasformazione del fibrinogeno in fibrina e quindi alla formazione del coagulo. Nel gene che codifica per questa proteina, a livello della regione 3’-UTR (untranslated region) coinvolta nella regolazione genica post-trascrizionale, è stata individuata una mutazione (G20210A) associata ad un elevato livello di protrombina funzionale nel plasma, con conseguente aumentato rischio di trombosi. Interpretazione Mediante metodica Real Time PCR viene ricercata la presenza della mutazione/polimorfismo G20210A nella regione 3' non tradotta del gene del Fattore II (Protrombina) Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Real Time PCR Strumento ROTOR GENE Q Incertezza di Misura n/a Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 323 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Mutazione gene Fattore V HR2 Rilevanza clinica Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia, ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. La suscettibilità genetica può essere dovuta a mutazioni e/o polimorfismi di diversi geni coinvolti nella cascata coagulativa. L’aplotipo HR2, comprende un polimorfismo (A4070G) nell’esone 13 del Fattore V sostituendo una istidina (allele R1) con una arginina (allele R2) nella posizione 1299 del dominio B del Fattore V (H1299R). Interpretazione Mediante tecnica di reverse dot blot viene ricercata la presenza della mutazione/polimorfismo H1299R nel gene del Fattore V (Aplotipo HR2) Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Ibridazione inversa su striscia Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura n/a Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 324 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Mutazione gene Fattore V Leiden Rilevanza clinica Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia, ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. La mutazione G>A in posizione 1691 nel gene per il fattore di coagulazione V (FV Leiden – R506Q) determina una maggiore attività pro-coagulante del fattore V attivato, con conseguente predisposizione alla trombosi. Interpretazione Mediante metodica Real Time PCR viene ricercata la presenza della mutazione/polimorfismo G1691A (sostituzione ARG506GLU-R506Q) nel gene del Fattore V (definita variante di Leiden) Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Real Time PCR Strumento ROTOR GENE Q Incertezza di Misura n/a Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 325 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Mutazione gene MTHFR Rilevanza clinica Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia, ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. Uno dei fattori di rischio per tali malattie è l’elevato livello nel plasma di omocisteina, causato da una ridotta attività dell’enzima metilentetraidrofolato reduttasi (MTHFR). Tale enzima è coinvolto nella trasformazione del 5,10metilentetraidrofolato in 5-metiltetraidrofolato che serve come donatore di metili per la rimetilazione dell’omocisteina a metionina. Nel gene codificante per questa proteina è stato individuato un polimorfismo comune dovuto alla sostituzione C>T al nucleotide 677, che determina una riduzione dell’attività enzimatica della MTHFR (detta anche variante termolabile). Elevati livelli plasmatici di omocisteina non solo rappresentano un fattore di rischio per manifestazioni trombotiche a carico del sistema arterioso ma, in associazione alle varianti Leiden del Fattore V e/o 20210 della protrombina (Fattore II), determinano anche un aumento del rischio relativo al tromboembolismo venoso. Interpretazione Mediante metodica Real Time PCR viene ricercata la presenza della mutazione/polimorfismo nel gene della Metylenetetrahydrofolate reductase (MTHFR): C677T (sostituzione ALA222VAL) e A1298C (sostituzione GLU429ALA) Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Real Time PCR Strumento ROTOR GENE Q Incertezza di Misura n/a Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 326 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Mutazione/Polimorfismo Fattore XIII Rilevanza clinica Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia, ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. La suscettibilità genetica può essere dovuta a mutazioni e/o polimorfismi di diversi geni coinvolti nella cascata coagulativa. Uno stato di omozigosi per un particolare polimorfismo del gene del Fattore XIII (F13A1), consistente in transizione G->T a livello dell'esone 2 del gene, con conseguente variazione aminoacidica leucina -> valina a livello del codone 34. Interpretazione Mediante tecnica di reverse dot blot viene ricercata la presenza della mutazione/polimorfismo Val34Leu nel gene del Fattore XIII. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Ibridazione inversa su striscia Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura n/a Dirigenti responsabili G.Poli -S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 327 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Mutazione/Polimorfismo Fibrinogeno Rilevanza clinica Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia, ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. La suscettibilità genetica può essere dovuta a mutazioni e/o polimorfismi di diversi geni coinvolti nella cascata coagulativa. Un polimorfismo presente nella regione promotore del gene del beta Fibrinogeno, consistente in una transizione G->A in posizione nucleotidica -455, è associato con livelli plasmatici elevati di Fibrinogeno. Interpretazione Mediante tecnica di reverse dot blot viene ricercata la presenza della mutazione/polimorfismo -455G/A nella regione promotore del gene del beta Fibrinogeno (FBG) Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Ibridazione inversa su striscia Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura n/a Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 328 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Mutazione/Polimorfismo GPIIIa (HPA-1) piastrinica Rilevanza clinica Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia, ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. La suscettibilità genetica può essere dovuta a mutazioni e/o polimorfismi di diversi geni dei fattori della coagulazione, della Glicoproteina IIIa piastrinica (GPIIIa). Interpretazione Mediante tecnica di reverse dot blot viene ricercata la presenza della mutazione/polimorfismo Leu33Pro nel gene ITGB3 (genotipizzazione HPA - Glicoproteina IIIa) Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Ibridazione inversa su striscia Strumento ROTOR GENE Q Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli -S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 329 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Mutazione/Polimorfismo PAI 1 Rilevanza clinica Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia, ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. La suscettibilità genetica può essere dovuta a mutazioni e/o polimorfismi di diversi geni coinvolti nella cascata coagulativa. A livello della regione promotore del gene PAI-1 è presente un polimorfismo del tipo insezione/delezione di una G (4G/5G). Alcuni studi riportano un'associazione tra genotipo 4G/4G ed elevati livelli plasmatici di PAI-1, con conseguente rischio di malattie coronariche. Interpretazione Mediante tecnica di reverse dot blot viene ricercata la presenza del polimorfismo 4G-5G nella regione promotore del gene dell’inibitore dell’attivatore del plasminogeno (PAI 1). Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Ibridazione inversa su striscia Strumento 2720 THERMAL CYCLER Incertezza di Misura n/a Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 330 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Na ( Sodio ) Rilevanza clinica Il sodio rappresenta il principale catione extracellulare e serve a mantenere equilibrata la distribuzione dei liquidi e la pressione osmotica. I fattori che provocano la diminuzione dei livelli di sodio comprendono vomito prolungato o diarrea, diminuito riassorbimento renale ed eccessiva ritenzione di liquidi. Cause frequenti dell’aumento del sodio nell’organismo possono essere un’eccessiva perdita di liquidi, un’elevata assunzione di sali e un aumentato riassorbimento renale Interpretazione L’iposodiemia comporta ipoosmolalità plamatica e conseguente iperidratazione delle cellule, al contrario l’ipersodiemia determina iperosmolalità e disidratazione cellulare; in entrambi i casi vi può essere compromissione delle funzioni cellulari. L’escrezione urinaria del sodio è in relazione all’introduzione giornaliera con la dieta. Cause di iponatremia sono: la perdita di sodio (cutanea, gastrointestinale o renale) senza o con relativamente minore perdita di acqua; le sindromi edemigene (nonostante il pool del sodio sia spesso aumentato, si riscontra iponatremia a causa del confinamento del sodio nel comparto edematoso); eccessivo introito di acqua o soluzioni iposodiche; inappropriata secrezione di ADH e altre disendocrinopatie. Cause di ipernatremia sono: la perdita di acqua per alterazioni tubulari renali; diuresi osmotica; diabete insipido nefrogeno o ipofisario; diarrea; vomito; sudorazione profusa; ustioni (in tutti questi casi c’è ipovolemia mentre nelle condizioni seguenti c’è ipervolemia); eccessiva somministrazione di sodio; iperaldosteronismo primitivo e altre disendocrinopatie. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico (forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana. La FEM della membrana è determinata dalla differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 3,33 (3,0%) alla concentrazione di 111,69 mmol/L; ± 3,71 (2,6 %) alla concentrazione di 140,08 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Sodio lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [135 - 145] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 331 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 NSE enolasi neurone specifica (NSE) Rilevanza clinica L’ Enolasi è uno degli 11 enzimi della glicolisi; è un enzima in forma dimerica ed esistono tre differenti subunità (α β γ) alla cui combinazione si possono formare 5 isoenzimi ciascuno dei quali è sintetizzato da differenti cellule. L’interesse biochimico - clinico riguarda i dimeri γγ o αγ che sono sintetizzati a livello delle cellule nervose e neuroendocrine (es. polmone, intestino, tiroide, pancreas, ghiandole salivari). È indicato nel follow-up dei tumori neuroendocrini, in particolare microcitoma del polmone e del neuroblastoma, non nello screening e nella diagnosi a causa della sua bassa sensibilità clinica (6-87%) nel microcitoma e circa il 60% nel neuroblastoma considerando un limite decisionale di 30 ug/L. La concentrazione sierica di NSE è importante nel bilancio di base (estensione, tipo istologico, prognosi) del microcitoma se misurata prima della chirurgia/radioterapia/chemioterapia. Nel follow-up il marcatore può risultare utile nel valutare l’efficacia della terapia. Una diminuzione lenta della concentrazione o addirittura un aumento ed il non ritorno entro l’intervallo di riferimento possono indicare malattia residua. Cause non oncologiche di incremento: patologie polmonari benigne del polmone, varie patologie cerebrali, insufficienza renale cronica. Interpretazione La concentrazione sierica di NSE è importante nel bilancio di base (estensione, tipo istologico, prognosi) del microcitoma polmonare e nei tumori neuroendocrini se misurata prima della chirurgia/radioterapia/chemioterapia, utile solo nel follow up. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio NSE con kit LIAISON XL NSE si basa sul principio dei test immunoluminescenti a due siti (Sandwich). Per la sensibilizzazione della fase solida (particelle paramagnetiche) e per il tracciante sono stati utilizzati anticorpi monoclonali diversi. Durante l'incubazione, anticorpo tracciante e anticorpo immobilizzato reagiscono rapidamente con I'NSE presente nei campioni e negli standard. Il livello di NSE viene determinato attraverso la reazione chemiluminescente indotta dai reagenti starter. Strumento Liaison XL Incertezza di Misura ± 2,16 (8,3%) alla concentrazione di 16,12 ug/L; ± 4,07 (7,5%) alla concentrazione di 54,25 ug/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Enolasi neurone specifica (NSE) lunedì 21 marzo 2016 ug/L Indiff. [<20,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 332 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 NSE, enolasi neurone-specifica Rilevanza clinica L'enolasi è un enzima del metabolismo del glucosio (converte fosfoDglicerato in fosfoenolpiruvato); è costituito da due subunità di cui sono stati descritti 3 tipi :alfa, beta e gamma. Le isoforme che contengono la subunità gamma sono specifiche del tessuto neuro endocrino, quindi chiamate neurone-specifiche. NSE è presente nel citoplasma e rilasciata in seguito alla lisi della cellula, per cui è un marker dei tumori neuro endocrini, tra cui il neuroblastoma e il tumore polmonare a piccole cellule. Serve a confermare la diagnosi, controllare la terapia ed evntuali recidive; è anche un buon parametro per valutare l'estensione della malattia. Si utilizza NSE anche per monitorare la gravità di lesioni cerebrali traumatiche e ictus. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Il metodo è un immunodosaggio sandwich in chemiluminescenza. Un Ab monoclonale murino specifico è adeso alle particelle magnetiche (fase solida) che sono inizialmente incubate con campioni, calibratori, controlli. Il materiale non legato è poi rimosso con lavaggio, si aggiunge il secondo Ab monoclonale coniugato all'isoluminolo. Dopo ulteriore incubazione e lavaggio vengono aggiunti i reattivi che inducono la reazione di chemiluminescenza. Il segnale luminoso è direttamente proporzionale alla quantità di NSE presente. Strumento Liaison Incertezza di Misura 9.3 % a 18.8 ug/L, 8.2 % a 41 ug/L e 9.6 % a 83.1 ug/L Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-NSE lunedì 21 marzo 2016 ng/mL Indiff. [inf. a 18,3] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 333 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 NT pro-BNP Rilevanza clinica Il propeptide proBNP vine scisso al momento della secrezione per dare origine al peptide natriuretico attivo BNP e al frammento N terminale NT-proBNP. Quest'ultimo presenta una emivita più lunga e concentrazioni più stabili del peptide attivo. E' utile nella diagnosi di esclusione di scompenso cardiaco acuto e cronico e potenzialmente nel monitoraggio della terapia e nella stratificazione del rischio in pazienti con sindrome coronarica acuta o insufficienza cardiaca. Interpretazione Le sue concentrazioni plasmatiche aumentano progressivamente all'aumentare della gravità della disfunzione cardiaca, anche se con molta variabilità Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Contattare il laboratorio - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Immunodosaggio sandwich che utilizza due anticorpi policlonali specifici per due region diverse della molecola. La rivelazione è colorimetrica mediante ALP-perossidasi. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento NTproBNP ng/L Indiff. [<125] (cut-off di esclusione di scompenso cardiaco) 00 A 00 M 00 G 75 A 00 M 00 G NTproBNP ng/L Indiff. [<450 (cut-off di esclusione di scompenso cardiaco)] 75 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 334 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Omocisteina Rilevanza clinica L'omocisteina totale è emersa come un importante fattore di rischio nella determinazione delle malattie cardiovascolari. L'Hcy, un aminoacido che contiene tiolo è prodotto dalla demitiliazione della metionina. L'Hcy quindi viene utilizzato nella riformazione della metionina attraverso l'azione della metionina sintetasi un enzima folato-dipendente o della cisteina utilizzando il percorso di transulfurazione B6 dipendente. L'Hcy nel plasma si riscontra principalmente in una forma legata alle proteine, ma sono anche presenti forme libere, ossidate e disolforiche. Livelli molto elevati di Hcy sono riscontrati in pazienti affetti da omocisteinuria, una malattia genetica rara degli enzimi legata al metabolismo dellHcy.Pazienti affetti da omocisteinuria presentano tromboembolia arteriosa,ritardo mentale e arteriosclerosi precoce. Difetti genetici più lievi sono anche associati con livelli moderati di Hcy. L'HCY è stata identificata come un indicatore di malattie cardiovascolari.Una meta-analisi di 27 studi epidemiologici ha suggerito che un incremento di 5 micromoli/L nel tHcy potrebbe essere associato con strane percentuali nelle malattie coronarico-arteriose (CAD) di 1,6 per gli uomini e 1,8 per le donne, lo stesso aumento nel fattore di rischio rappresentato dall'aumento dello 0.5 nmoli/L del colesterolo.Inoltre pazienti con patologie renali croniche complicate da malattie arteriosclerotiche e cardiovascolari presentano valori elevati di tHcy dovuti all'incapacità da parte dei reni di eliminare l'Hcy dal sangue. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - K2 EDTA VIOLA scuro 3,5 mL Metodo Dosaggio immunologico competitivo. Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 14.7 % a 4.7 umol/L, 10.3 % a 12.6 e 10.1 % a 37.1 umoli/L Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento P-OMOCISTEINA lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [inf a 15,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [inf a 2,02] (val.ottimale inf.a 10,0 µmol/L) Pagina 335 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Omocisteina (OMOC o HCY) Rilevanza clinica L’omocisteina è un aminoacido sulfidrilico che si forma come intermedio del metabolismo della metionina a cisteina: la molecola può essere trasformata in metionina per rimetilazione o in cisteina per transulfurazione. L’omocisteina forma rapidamente legami di bisolfuro ed è presente nel plasma in tre forme: HCY libera o non legata (da 1 a 2%), dimeri di omocistina o omocisteina-cisteina (da 10 a 20%) oppure legata a proteine (> 80%). Concentrazioni elevate di omocisteina si possono presentare a causa di disordini genetici che alterano le attività enzimatiche delle due vie metaboliche, oppure per deficit nutrizionali delle vitamine che agiscono come cofattori degli stessi enzimi: cobalamina, folati o piridossina. Una relazione tra omocisteinuria e lo sviluppo di malattia arteriosclerotica prematura è stata osservata per la prima volta oltre 30 anni fa. Più recentemente, diversi studi clinici ed epidemiologici hanno indicato che anche un livello moderatamente elevato di HCY nel plasma è indice di malattia cardiovascolare. In uno studio di controllo dei casi, l’HCY nel plasma per 750 casi di malattia vascolare aterosclerotica è stata confrontata con 800 controlli. Il rischio relativo di malattia vascolare nel 20% superiore era 2,2 volte superiore a quello dell’80% inferiore. È stato notato un effetto, dipendente dal dosaggio, tra il livello di HCY e il rischio. È stato anche rilevato che i livelli di omocisteina erano correlati all’estensione della placca aterosclerotica nell’aorta. L’omocisteina può compromettere la capacità di riparare le lesioni cellulari dell’endotelio vascolare, promuovendo in questo modo lo sviluppo dell’aterosclerosi. Uno studio prospettico a 5 anni sull’effetto combinato di iperomocisteinemia e diabete di tipo 2 sulla mortalità in 2484 uomini e donne ha mostrato che l’iperomocisteinemia è correlata alla mortalità, indipendentemente da altri fattori di rischio cardiovascolare e appariva essere un fattore di rischio più forte (1,9 volte) di mortalità nei pazienti diabetici di tipo 2 rispetto ai soggetti non diabetici. Interpretazione I valori più elevati di omocisteina nel plasma e nelle urine si riscontrano nei deficit enzimatici totali o parziali, come nell’omocistinuria, mentre aumenti più moderati possono anche suggerire una carenza vitaminica subclinica. Concentrazioni aumentate di omocisteina dipendono anche dall’età e da condizioni patologiche, es. insufficienza renale. La conseguenza più importante dell’iperomocisteinemia è il danno vascolare precoce che si realizza mediante svariati meccanismi: aumentata adesività piastrinica, attivazione dei processi coagulativi e alterazione dei processi fibrinolitici, lesioni citotossiche dell’endotelio, alterazioni della parete arteriosa. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Il campione deve essere recapitato refrigerato al Laboratorio entro un’ora dal prelievo. (Siberini - Tappo ROSA 4°C Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur HCY è un immunodosaggio competitivo che usa la tecnica della chemiluminescenza diretta. Le diverse forme di omocisteina nel campione di paziente sono ridotte a HCY libera dal Reagente Riducente. L’omocisteina libera è quindi convertita in S-adenosilomocisteina (SAH) dal Reagente Enzimatico. Il SAH convertito dal campione di paziente compete con SAH legato covalentemente a particelle paramagnetiche nella Fase Solida per una quantità limitata di anti-SAH marcato con estere di acridinio nel Reagente Lite. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 1,37 (15,7%) alla concentrazione di 1,37 umol/L; ± 3,05 (13,0%) alla concentrazione di 23,51 umol/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 336 di 498 Omocisteina lunedì 21 marzo 2016 umol/L Indiff. [<15] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 337 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Ormone antimulleriano - AMH Rilevanza clinica AMH è una glicoproteina dimerica (144 Kd) prodotta dalla granulosa dell'ovaio, contribuisce alla differenziazione dei follicoli, diminuisce con l'invecchiamento ed è al minimo dopo la menopausa. Nel feto maschile è prodotto dalle cellule del Sertoli e provoca la regressione dei dotti di Muller che portano allo sviluppo di utero, tube, vagina. E' molto elevato fino alla pubertà, nel maschio adulto ha valori molto bassi. Interpretazione Nella donna in età fertile è marcatore di riserva ovarica. Aumenta nei tumori della granulosa dell'ovaio. Nei neonati è utile per valutare soggetti con genitali ambigui. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Tappo ROSSO 6 mL gel Metodo E' un metodo ELISA tipo sandwich in 3 step: Prima incubazione in pozzetti rivestiti di anticorpo anti-AMH. Dopo incubazione e lavaggio si aggiunge un secondo Ab anti-AMH marcato con biotina. Dopo seconda incubazione e lavaggio si aggiunge streptavidina marcata con perossidasi di rafano. Ultima incubazione e lavaggio quindi si aggiunge il substrato cromogeno. Strumento Triturus Grifols Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento AMH (Ormone Anti Mulleriano) ug/L F [0,14 - 12,60] valori di riferimento per la fascia di età 12-50 anni 00 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G AMH (Ormone Anti Mulleriano) ug/L F [0,14 - 12,60] 12 A 00 M 00 G 50 A 00 M 00 G AMH (Ormone Anti Mulleriano) ug/L F [0,14 - 12,60] valori di riferimento per la fascia di età 12-50 anni 50 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G AMH (Ormone Anti Mulleriano) ug/L M [1,30 - 14,80] valori di riferimento in maschi adulti 00 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G AMH (Ormone Anti Mulleriano) ug/L M [1,30 - 14,80] 16 A 00 M 00 G 60 A 00 M 00 G AMH (Ormone Anti Mulleriano) ug/L M [1,30 - 14,80] valori di riferimento in maschi adulti 60 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 338 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Osmolalità Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Osmo Station 6050 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-OSMOLALITA' lunedì 21 marzo 2016 mOsm/K g H20 Indiff. [275 - 295] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 339 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Osmolalità plasmatica Rilevanza clinica La osmolalità descrive la pressione osmotica di una soluzione e dipende dal numero di particelle in essa disciolte. Nel plasma è determinata sostanzialmente da: sodio, cloro, bicarbonato e, in misura minore, glucosio, urea e proteine (urea e glucosio sono rilevanti solo se in elevate concentrazioni) ed è in equilibrio con l’osmolalità intracellulare. La osmolalità nel plasma può essere calcolata teoricamente, e, poiché ogni ione sodio è accompagnato da un anione, per il calcolo è sufficiente detreminare sodio, urea e glucosio, la formula è la seguente: mosmol/kg H2O = 1.86*Na + glucosio + urea + 9 (espressi in mmol/L) (alternativamente: 2*Na + urea + glu) mosmol/kg H2O = 1.86*Na + glucosio/18 + urea/6 + 9 (espressi in mg/dL) La differenza tra calcolata e determinata (gap osmolale) è 0 (ds +6) La presenza di un gap aumentato (>6-12) indica che sono presenti soluti osmoticamente attivi non misurati nel calcolo (etanolo, metanolo, diclorometano, glicole etilenico, lattato, chetoni,...) Le principali indicazioni cliniche nella determinazione dell’osmolalità plasmatica eventualmente in associazione con l’urinaria sono: ·Sospetta presenza di sostanze a basso peso molecolare (es: intossicazioni) in particolare nella diagnosi differenziale delle acidosi metaboliche con aumentato “ gap anionico”. ·Diagnosi differenziale nei disturbi del metabolismo dell’acqua (diabete insipido, polidipsia primitiva, intossicazione da acqua,..). ·Valutazione degli stati di iper o iponatremia ·Controllo delle soluzioni adoperate in emodialisi, emofiltrazione e dialisi peritoneale. ·Determinazione della capacità di concentrazione renale L’osmolalità plasmatica o urinaria viene associata alla determinazione di ADH plasmatico o urinario per valutarne l’appropriatezza della secrezione. Interpretazione Nell’aumento dell’osmolalità l’aumento di sodio e glucosio è particolarmente grave (al contrario di urea o etanolo) in quanto porta a disidratazione cellulare, non essendo composti liberamente diffusibili. Eseguibile Urgenza Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo abbassamento del punto di congelamento. Strumento Osmo Station 6050 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Osmolalita' lunedì 21 marzo 2016 mOsm/K g H20 Indiff. [275 - 295] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 340 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Osmolalità U 24h Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore - U 24 Tappo Giallo Metodo Abbassamento del punto di congelamento Strumento Osmo Station 6050 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Osmolalita' U24H mOsm/K g H20 Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Ore raccolta urine ore Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Diuresi mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 341 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Osmolalità U estemporanee La osmolalità descrive la pressione osmotica di una soluzione e dipende dal numero di particelle in essa disciolte. Le principali indicazioni cliniche nella determinazione dell’osmolalità urinaria sono: ·Diagnosi differenziale nei disturbi del metabolismo dell’acqua (diabete insipido, polidipsia primitiva, intossicazione da acqua,..). ·Determinazione della capacità di concentrazione renale L’osmolalità plasmatica o urinaria viene associata alla determinazione di ADH plasmatico o urinario per valutarne l’appropriatezza della secrezione. Rilevanza clinica Clearance dell’acqua libera = Volume urine - (1-Uosm/Posm) Interpretazione (Vedi anche Osmolalità plasmatica) In caso di incapacità di concentrazione da parte del rene l’osmolalità non supera le 500 mosm/kg di H2O Il rapporto tra osmolalità plasmatica e urinaria (U/S) è maggiore di 1 in diuresi osmotica, minore se si elimina acqua. Nel diabete insipido rimane <1 con la restrizione dell’acqua. Nelle disfunzioni renali tubulari acute è >1.2 e il sodio urinario è >20mEq/L, nelle patologie con diminuzione del GFR è >1.2 e il sodio è <20mEq/L Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - U estemporanee Tappo Giallo Metodo Abbassamento del punto di congelamento Strumento Osmo Station 6050 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Osmolalita' urine estemporanee lunedì 21 marzo 2016 mOsm/K g H20 Indiff. [50 - 1200] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 342 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Osteocalcina (OSTEO) Rilevanza clinica L’osteocalcina è una importante proteina dell’osso, che fa parte della matrice ossea sintetizzata dagli osteoblasti. L’aumento della concentrazione riflette la attività osteblastica (è considerata quindi un marker di sintesi ossea e solo indirettamente di turnover osseo). La produzione ha un ritmo circadiano (picco notturno e valle al mattino); è opportuno confrontare risultati ottenuti da prelievi alla stessa ora del mattino. L’esame è inferiore ai marker di riassorbimento osseo per il monitoraggio di pazienti con osteoporosi in terapia con difosfonati/estrogeni/calcitonina. E’ invece indicato nei pazienti affetti da osteodistrofia da insufficienza renale. La concentrazione di sierica di osteocalcina riflettono la sintesi di collagene e la concentrazione della fosfatasi alcalina. Interpretazione Marker di sintesi ossea che riflette la attività osteoblastica, utile nella insufficienza renale cronica. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Il campione va trasportato refrigerato. - Tappo Blu Elettrico 6 mL 4°C Metodo Il metodo per la determinazione quantitativa dell' osteocalcina è un test immunologico diretto a due siti di tipo sandwich basato sul principio della chemiluminescenza. Un anticorpo monoclonale murino specifico riveste le particelle magnetiche (fase solida); un altro anticorpo monoclonale è legato ad un derivato dell’isoluminolo (coniugato anticorpoisoluminolo). Durante l’incubazione, l' Osteocalcina presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli si lega alla fase solida e in seguito all'anticorpo coniugato con l' isoluminolo. Dopo l’incubazione, il materiale non legato è rimosso mediante un ciclo di lavaggio. In seguito, vengono aggiunti i reagenti starter che inducono una reazione di chemiluminescenza con andamento di tipo "flash". Il segnale luminoso è misurato da un fotomoltiplicatore in unità relative di luce (RLU, relative light units) ed è direttamente proporzionale alla concentrazione di Osteocalcina presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli. Strumento Liaison XL Incertezza di Misura ± 0,69 (14,9%) alla concentrazione di 4,65 nmo/L; ± 4,39 (16,3%) alla concentrazione di 26,91 nmol/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Osteocalcina nmol/L F premenopausa 1.1 - 7.2 postmenopausa 0.9 - 10.1 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Osteocalcina nmol/L M [2,1 - 8,9] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 343 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 P ( Fosfati ) Rilevanza clinica L’88 % del fosforo contenuto nel corpo è presente nelle ossa sotto forma di fosfato di calcio come l’apatite Ca2+[Ca3(PO4)2]32–. Il rimanente partecipa al metabolismo intermediario dei carboidrati ed è costituente di sostanze fisiologicamente importanti, quali fosfolipidi, acidi nucleici ed ATP. Nel sangue, il fosforo si trova sotto forma di fosfato inorganico e di acido fosforico legato organicamente, mentre la quota minima del fosforo organico extracellulare è formata quasi esclusivamente da fosfolipidi Interpretazione Il rapporto del fosfato rispetto al calcio nel sangue è di ca. 6:10. Un aumento del livello di fosforo provoca una diminuzione del livello di calcio.Tale meccanismo viene influenzato dall’interazione fra il paratormone e la vitamina D. Ipoparatiroidismo, intossicazione da vitamina D ed insufficienza renale con ridotta filtrazione glomerulare di fosfato portano ad iperfosfatemia. L’ipofosfatemia è riscontrabile in caso di rachitismo, di iperparatiroidismo e della sindrome di Fanconi.Un aumento del fosforo ematico può essere associato a insufficienza renale, disidratazione, metastasi ossee, ipoparatiroidismo e altre endocrinopatie, ipervitaminosi D, sarcoidosi, epatopatie ed osteopatie. Cause di ipofosfatemia sono la ridotta assunzione alimentare, chetoacidosi diabetica, diuresi osmotica, farmaci (in particolare insulina, steroidi e diuretici), alcol, deficit di vitamina D, rachitismo ed osteomalacia, emodialisi e tubulopatie, pasto recente. Livelli di fosforo inferiori a 0.3 mmol/L possono causare grave deficit muscolare con depressione delle funzioni respiratoria e miocardica, neuropatie e coma. Nelle urine, il TRP è normalmente compreso tra 85-95 % e diminuisce in caso di iperparatiroidismo primario o secondario, acidosi tubulare renale, sindrome di Cushing, rachitismo vitamino-resistente. Il TRP aumenta in caso di ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo, malattia di Paget. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Molibdato UV. Il fosfato inorganico forma, con il molibdato di ammonio, in presenza di acido solforico, un complesso di fosfomolibdato di ammonio secondo la formula (NH4)3[PO4(MoO3)12].La concentrazione del fosfomolibdato formatosi è direttamente proporzionale alla concentrazione di fosfato inorganico e viene misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,10 (4,5%) alla concentrazione di 2,13 mmol/L; ± 0,06 (4,8%) alla concentrazione di 1,24 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Fosforo mmol/L Indiff. [1,45 - 3,00] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G mg/dL [4,49 - 9,29] Fosforo mmol/L Indiff. [1,30 - 2,30] 01 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G mg/dL [4,02 - 7,12] Fosforo mmol/L Indiff. [0,85 - 1,45] 12 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [2,63 - 4,49] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 344 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 P-Amy (Amilasi pancreatica) Rilevanza clinica Le determinazioni enzimatiche rivestono un’importanza notevole nella diagnostica delle patologie pancreatiche a causa del quadro sintomatico clinico poco specifico di tali malattie. Conviene quindi determinare l’α-amilasi specifica del pancreas al posto dell’α-amilasi totale.La determinazione dell’αamilasi pancreatica è indicata nella diagnosi e nel monitoraggio della pancreatite acuta e di attacchi acuti durante la pancreatite cronica. Per quel che concerne la sensibilità e la specificità clinica, il valore diagnostico dell’α-amilasi pancreatica è paragonabile a quello della lipasi,enzima specifico del pancreas generalmente riconosciuto. Nella diagnosi della pancreatite acuta, l’α-amilasi pancreatica mostra una sensibilità superiore del 38 % rispetto all’α-amilasi totale, Interpretazione L’amilasemia pancreatica aumenta marcatamente entro 2-4 ore dall’insorgenza di pancreatite acuta, raggiunge il picco dopo 12-24 ore e ritorna a livelli normali dopo 2-4 giorni. Aumenti più modesti sono rilevabili in corso di pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni patologiche in cui vi è un interessamento del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi, peritonite e ostruzione dei dotti. Livelli aumentati si riscontrano anche in alcuni individui non pancreopatici a causa della presenza di complessi costituiti da molecole di amilasi e immunoglobuline (macroamilasi) che, a causa delle dimensioni, non passano il filtro renale; in questa condizione si avrà iperamilasemia senza iperamilasuria. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test colorimetrico. Dopo l’immunoinibizione con anticorpi contro l’α-amilasi salivare umana, l’α-amilasi pancreatica viene determinata selettivamente con un metodo enzimatico colorimetrico impiegando il substrato 4,6-etilidene-p-nitrofenil-α-D-maltoeptaoside (etilidene-G7PNP).La velocità di formazione del p-nitrofenolo è direttamente proporzionale all’attività catalitica dell’α-amilasi pancreatica. Viene determinata misurando fotometricamente l’aumento dell’assorbanza Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 1,6 (4,1%) alla concentrazione di 38,52 U/L; ± 3,76 (3,7 %) alla concentrazione di 101,69 U/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-AMILASI Pancreatica U/L Indiff. [13 - 53] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G AMY Pancreatica U/L Indiff. [10 - 52] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 345 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Paracetamolo (Acetaminofene) Rilevanza clinica Nomi commerciali più comuni: EFFERALGAN, TACHIPIRINA, ACETAMOL, PERFALGAN, SANIPIRINA, (compresse usualmente da 500mg) La determinazione viene utilizzata per la diagnosi del sovradosaggio da paracetamolo (acetaminofene in USA), che si può avere per assunzioni >4g/die di farmaco; si ha grave epatotossicità per assunzioni >15g/die. La terapia dell'intossicazione, che comporta danno epatico, prevede l'uso di NAC (N-acetilcisteina) entro 10h dall'assunzione. Interpretazione Il picco di concentrazione si raggiunge dopo 1h dall'assunzione orale. Viene metabolizzato a livello epatico e i metaboliti, in parte epatotossici, eliminati con le urine. L'emivita a concentrazioni terapeutiche è 2-3h nell'adulto, maggiore nel bambino, aumenta nel danno epatico (anche dovuto ad intossicazione). Tossicitàsi riscontra per valori >150 mg/L a 4h o >50 mg/L a 12h dall'ingestione. Esistono nomogrammi per valutare il rischio (Rumack Matthew): In caso di intossicazione le trensaminasi aumentano dopo circa 12-24h con picco a 2-3 gg e possono arrivare a valori di 10000 U/L, per intossicazioni gravi può comparire coagulopatia, dinsufficienza renale, coma. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Enzimatico: idrolisi mediante amidasi e reazione con formazione finale di indofenolo determinato a 600nm Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 2,24 (15,2 %) alla concentrazione di 14,74 mg/L; ± 2,40 (6,0 %) alla concentrazione di 40,13 mg/L; ± 3,48 (3,1 %) alla concentrazione di 111,35 g/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Paracetamolo lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. 10-30 intervallo terapeutico indicativo Tossicità >150 mg/L a 4h o >50 mg/L a 12h dall'ingestione 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G µmol/L Pagina 346 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 PC, proteina C Rilevanza clinica La PC è una proteina vitamina K dipendente di sintesi epatica. La sua azione consiste in una inattivazione dei fattori V e VIII. Agisce previa attivazione da parte del complesso trombina-trombomodulina; l'azione necessita del cofattore Proteina S. La sua carenza provoca quindi una diatesi trombofilica in quanto viene a mancare l’inibizione dei fattori V ed VIII. Rappresenta un esame di screening per diatesi trombofilica (difetti congeniti od acquisiti). Valori ridotti possono anche essere associati a trombosi, DIC (consumo), insufficienza epatica, deficit vit. K. Interpretazione VEDI "rilevanza clinica" Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo cromogenico. La PC del campione (inattiva) viene dapprima attivata mediante un enzima ricavato da veleno di serpente. La PC attivata idrolizza un substrato cromogenico (lettura a 405 nm). Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 7,62 a concentrazione di 97,3; ± 1,03 concentrazione di 7,7; Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento Proteina C Coagulazione lunedì 21 marzo 2016 % Indiff. [70 - 130] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 347 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA PCR ( Proteina C reattiva ) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Cobas 6000 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Proteina C reattiva lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. [inf. a 5] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 348 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 PCR (Proteina C reattiva) Rilevanza clinica La Proteina C-Reattiva (PCR) è una proteina di incerto significato biologico, prodotta dal fegato. E’ storicamente classificata fra le proteine della "fase acuta" poiché, in corso di infiammazioni di qualunque natura, acute o croniche, la sua concentrazione plasmatica aumenta. Interpretazione In relazione all’esordio della malattia flogistica l’innalzamento della PCR è rapido e può raggiungere livelli centinaia di volte più alti rispetto al valore basale. Con l’introduzione di metodi di dosaggio molto sensibili in grado di risolvere concentrazioni plasmatiche inferiori a 1 mg/L, sono state osservate relazioni fra i livelli plasmatici di PCR e rischio coronarico. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Si utilizza un metodo immunoturbidimetrico con amplificazione delle particelle (PETIA) che consente una sensibilità analitica superiore al metodo tradizionale (PCR ad alta sensibilità). Il campione è incubato con particelle di latice rivestite di anticorpo di capra specifico per la PCR; la quantità di aggregati che si formano è correlata con la concentrazione della PCR del campione. L’aumento di torbidità che accompagna l’aggregazione è misurato turbidimetricamente e, mediante una apposita funzione matematica, si determina la concentrazione della PCR. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,68 (11,9 %) alla concentrazione di 5,73 mg/L; ± 4,29 (9,9 %) alla concentrazione di 43,30 mg/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Proteina C reattiva lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. [< 5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 349 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 PCR(proteina C reattiva) alta sensibilità; (H-PCR) Rilevanza clinica Negli ultimi anni le misure di CRP sono state utilizzate non solo come tradizionali marcatori di sensibilità nei casi di infiammazioni acute, ma nella valutazione di eventi cardiaci e dei rischi ad essi associati. Il valore prognostico di CRP è stato suggerito da alcuni studi condotti su pazienti cardiopatici nei quali i livelli elevati di CRP sono stati associati ad un maggior rischio di futuri eventi cardiaci. Si ritiene che gli eventi cardiaci siano il risultato dell'interazione tra leggeri modificazioni nell'endotelio cardiovascolare e la corrispondente risposta infiammatoria a tali mutamenti. Gli incrementi di CRP non sono specifici e non devono essere interpretati senza tenere conto dell'anamnesi del paziente e di altri indicatori (ColesteroloCHDL ecc). Le concentrazioni di CRP significative a questo riguardo si trovano nell'intervallo di misura <3 mg/L (classico riferimento per il riscontro di flogosi) e le misure in questo ambito necessitano di una tecnica analitica dedicata. Interpretazione La concentrazione di CRP è particolarmente utile nei pazienti a rischio intermedio secondo le carte del rischio, poiché concentrazioni elevate spostano la classe di rischio del paziente. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il reattivo CRPH Immage si basa sul metodo cinetico ad alta sensibilità di immunodosaggio particellare nell'infrarosso vicino. Una particella rivestita di anticorpo anti CRP si lega alla CRP nel campione formando aggragati insolubili che provocano torbidità. La velocità di aggrgazione è direttamente proporzionale alla concentrazione di CRP nel campione. Strumento campo da inserire Incertezza di Misura ± 0.107 (14.5%) alla concentrazione di 0.74 g/L; 1.233 (16.6%) alla concentrazione di 7.44 g/L Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento PCR hs lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. Valori associati a rischio <1 basso 1-3 moderato >3 alto 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 350 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 PF100, capacità emostatica piastrinica Rilevanza clinica E' un esame di screening della fase piastrinica dell'emostasi primaria. Permette di evidenziare piastrinopatie congenite ed acquisite. Le sue principali applicazioni sono: Diagnostica delle diatesi emorragiche. Screening preoperatorio in Pazienti selezionati per rischio emorragico. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Previo accordo con il laboratorio. - Tappo azzurro trasp. 3mL Metodo Viene misurato il tempo necessario (secondi) affinchè si arresti il flusso di sangue intero citratato, aspirato attraverso capillari di speciali cartucce contenti Collagene più un agente aggregante (sono disponibili due tipi di cartucce: una con Collagene/Epinefrina, una con Collagene/ADP). Strumento PFA 100 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento Collagene Epinefrina sec Indiff. [< 165] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Collagene ADP sec Indiff. [< 120] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 351 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA PK (piruvato chinasi) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE scuro 6 mL Metodo Spettrofotometro Shimadzu Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno Telefono (045-812) 4584-6880 Intervalli di riferimento Er-PK ( 37° C ) UI/g di Hb Er-PK LOW ( 37° C ) per cento Indiff. [8,9 - 28,1] (affinita' per il substrato) lunedì 21 marzo 2016 Indiff. [7,5 - 15,2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G 0 Del 07/01/2008 Pagina 352 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA PLASMINOGENO Rilevanza clinica Controllo fibrinolisi, terapia fibrinolitica Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Cromogenico Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento P-PLASMINOGENO lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [70,0 - 140,0] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 353 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA P-NT-pro BNP ( peptide natriuretico ) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Cobas 6000 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento NTproBNP pg/mL Indiff. [inf. a 125] cut off per esclusione di disfunzione cardiaca 00 A 00 M 00 G 75 A 00 M 00 G NTproBNP pg/mL Indiff. [inf. a 450] cut off per esclusione di disfunzione cardiaca 75 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 354 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Posaconazolo Rilevanza clinica I farmaci azolici, quali l’Itraconazolo, il Posaconazolo e il Voriconazolo, sono sempre più utilizzati per profilassi e terapia antimicotica nei pazienti oncoematologici adulti e pediatrici, nei pazienti trapiantati e in quelli con AIDS. Diventa perciò di stretta necessità disporre dei livelli ematici di tali farmaci (monitoraggio terapeutico). Infatti questi dispongono di una assorbibilità e di una farmacocinetica molto variabile da paziente a paziente. Inoltre, questi triazoli possono interagire con altri farmaci da cui può risultare sia una maggiore tossicità sia una scarsa efficacia. In quest’ultimo caso non si raggiunge e non si mantiene un livello terapeutico adeguato Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo deproteinizzazione del plasma, estrazione del farmaco, loro separazione con HPLC mediante colonna a fase inversa e lettura fluorimetrica Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento P-Posaconazolo lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [0,43 - 7,10] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L [0,30 - 4,95] Pagina 355 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Potassio (K, Kaliemia) Rilevanza clinica Il potassio è il principale ione intracellulare e rappresenta il fattore più importante nella regolazione del volume delle cellule. Esso inoltre determina il potenziale di membrana e quindi la funzione dei tessuti suscettibili di stimolazione quali muscoli e sistema nervoso. Interpretazione Livelli di potassiemia inferiori a 2,5 mmol/L possono comportare debolezza muscolare e paralisi, alterazioni della funzione miocardica e arresto cardiaco. Livelli superiori a 7, mmol/L possono determinare debolezza muscolare, aritmie e arresto cardiaco. L’escrezione urinaria del potassio è in relazione all’introduzione giornaliera con la dieta. Cause di ipopotassiemia sono: perdita dovuta a diarrea e vomito; insufficiente apporto alimentare; perdita renale associata ad alcalosi; uso di alcune classi di diuretici; terapia insulinica; iperaldosteronismo primitivo e altre disendocrinopatie. Cause di iperpotassiemia sono: diminuita escrezione (insufficienza renale); eccessiva somministrazione; acidosi; mobilizzazione in seguito a danno delle cellule del sangue e dei tessuti; ipoaldosteronismo e altre disendocrinopatie. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Potenziometria indiretta con elettrodo ionoselettivo. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,06 (2,5%) alla concentrazione di 2,56 mmol/L; ± 0,19 (2,7%) alla concentrazione di 7,3 mmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Potassio mmol/L Indiff. [3,70 - 5,90] 00 A 00 M 00 G 00 A 01 M 00 G Potassio mmol/L Indiff. [3,40 - 4,80] 00 A 01 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 356 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Potassio U 24h Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Indicare diuresi e durata della raccolta. - U 24 Tappo Giallo Metodo LIS (calcolo) Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Potassio U 24h/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Potassio U 24h calcolo mmol/24 h Indiff. [25 - 125] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Diuresi mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Ore raccolta urine ore Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 357 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Potassio U estemporanee Rilevanza clinica Il potassio è il principale ione intracellulare e rappresenta il fattore più importante nella regolazione del volume delle cellule. Esso inoltre determina il potenziale di membrana e quindi la funzione dei tessuti suscettibili di stimolazione quali muscoli e sistema nervoso. Interpretazione Livelli di potassiemia inferiori a 2,5 mmol/L possono comportare debolezza muscolare e paralisi, alterazioni della funzione miocardica e arresto cardiaco. Livelli superiori a 7, mmol/L possono determinare debolezza muscolare, aritmie e arresto cardiaco. L’escrezione urinaria del potassio è in relazione all’introduzione giornaliera con la dieta. Cause di ipopotassiemia sono: perdita dovuta a diarrea e vomito; insufficiente apporto alimentare; perdita renale associata ad alcalosi; uso di alcune classi di diuretici; terapia insulinica; iperaldosteronismo primitivo e altre disendocrinopatie. Cause di iperpotassiemia sono: diminuita escrezione (insufficienza renale); eccessiva somministrazione; acidosi; mobilizzazione in seguito a danno delle cellule del sangue e dei tessuti; ipoaldosteronismo e altre disendocrinopatie. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - U estemporanee Tappo Giallo Metodo Potenziometria indiretta con elettrodo ionoselettivo. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Potassio U estemporaneo L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Potassio mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 00 A 00 M 00 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 358 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Prealbumina ;(Transtiretina) Rilevanza clinica La Prealbumina (PAB) è una proteina di sintesi epatica con emivita di 2 giorni ed è essenzialmente utilizzata nella valutazione dello stato nutrizionale, quando misurata assieme ad altre proteine con emivita diversa: albumina (20 giorni), retinol binding protein (12 ore). Diminuisce per difetto di sintesi quando l’apporto aminoacidico non è adeguato o quando il numero di cellule epatiche in grado di sintetizzare la proteina non è sufficiente ad assicurare il mantenimento del pool intravascolare. E' coinvolta nel trasporto della Tiroxina Interpretazione E’ stato adottato l’intervallo di riferimento suggerito dal Consensus del 1996 ottenuto da studi condotti su popolazioni diverse, utilizzando il Materiale di Riferimento CRM 470. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Metodo immunonefelometrico cinetico (1): Una soluzione diluita di antigene viene messa in contatto, in una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico; viene quindi misurato l’aumento della luce diffusa dalle particelle (immunocomplessi) in soluzione. Strumento Immage 800 Incertezza di Misura ± 0,09 alla concentrazione di 0.011; 0,30 alla concentrazione di 0,02 Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento Prealbumina lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. [0,20 - 0,40] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 359 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Primidone Rilevanza clinica Monitoraggio della terapia con primidone Interpretazione I valori target sono individuali, tuttavia valori >15 mg/L causano effetti collaterali: Campionamento prima della somministrazione della dose successiva Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo EMIT: anticorpi di pecora anti primidone, primidone marcato con G6PDH, la cui attività enzimatica (formazione di NADH da NAD) diminuisce per effetto del legame con l'anticorpo. Il farmaco nel campione compete con il farmaco marcato, e quindi l'attività enzimatica è direttamente proporzionale alla sua concentrazione Strumento Dimension EXL Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Primidone lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. [5,0 - 12,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G umol/L [23 - 55] (int. terapeutico indicativo) Pagina 360 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Procalcitonina (PCT) La PCT viene secreta da differenti tipi di cellule di numerosi organi in risposta ad una stimolazione di origine pro-infiammatoria, e in particolare, ad una stimolazione di origine batterica Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore PREVIO ACCORDO - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo ELFA (Enzyme linked Fluorescent Assay) Strumento Vidas Biomerieux Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento SPROCALCITONINA lunedì 21 marzo 2016 ng/mL Indiff. [inf. a 0,05] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 361 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Procalcitonina (PCT) Rilevanza clinica La PCT (Procalcitonina) è il precursore della Calcitonina e costituisce un marker specifico di sepsi e di infezioni batteriche. La concentrazione plasmatica di PCT non è rilevabile negli individui sani (<0.5 ug/L); nelle infezioni batteriche limitate può risultare assente o aumentata solo moderatamente. L’aumento di PCT indica una massiccia attivazione del sistema immunitario dell’organismo per far fronte a una infezione sistemica indotta da batteri, funghi, parassiti. La sua determinazione è indicata per la diagnosi differenziale delle infezioni batteriche con infiammazione sistemica e le infezioni virali, per il monitoraggio dei pazienti a rischio di infezione sistemica e sepsi (per esempio dopo chirurgia, trapianto, traumi multipli), per la valutazione della prognosi di gravi disordini infiammatori come sepsi, peritonite e sindrome di disfunzione multi-organo. Interpretazione La determinazione in vitro della PCT può essere efficacemente impiegata per: – la diagnosi di sepsi, sepsi severa e shock settico; – la diagnosi differenziale di infezioni batteriche clinicamente rilevanti e sepsi; – la valutazione della severità di un’infezione batterica e di reazioni infiammatorie sistemiche; – il monitoraggio dell’andamento della terapia nei pazienti con sepsi; – la valutazione della progressione e il controllo del trattamento antibiotico. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna modalità particolare - Tappo Blu Elettrico 6 mL Metodo Analisi immunoluminometrica basata sul principio "Sandwich". Per la sensibilizzazione della fase solida (particelle magnetiche) e per il tracciante sono stati utilizzati due differenti anticorpi monoclonali. Durante la prima incubazione, la Procalcitonina presente nei campioni viene legata agli anticorpi del tracciante. Durante la seconda incubazione, la fase solida reagisce con la Procalcitonina già legata. Un ciclo di lavaggio elimina l’eccesso di tracciante. Il segnale luminoso, indotto dai reagenti starter e misurato in RLU (relative light units), è direttamente proporzionale alla concentrazione di PCT presente nel campione. Strumento Liaison Incertezza di Misura ± 0,23 (16,7%) alla concentrazione di 1,39 ug/L; ± 5,64 (14,5%) alla concentrazione di 38,96 ug/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Procalcitonina lunedì 21 marzo 2016 ug/L Indiff. [<0,5] [entro 24h dalla nascita <100] [entro 48h dalla nascita <50] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 362 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Progesterone Rilevanza clinica Il progesterone è un ormone steroideo che gioca un ruolo importante nella preparazione e nel mantenimento della gravidanza. Viene sintetizzato dal colesterolo attraverso il pregnenolone, quindi rapidamente metabolizzato in pregnanediolo, per la maggior parte, nel fegato. L'ovaio e la placenta sono i siti di maggior produzione; ma una piccola quantità viene anche sintetizzata dalla corteccia surrenalica sia nell'uomo che nella donna. I livelli di progesterone in circolo, che sono tipicamente bassi durante la fase follicolare, aumentano rapidamente durante la fase luteinica del ciclo mestruale, e raggiungono il massimo da 5 a 10 giorni dopo il picco di LH a metà ciclo. A meno che non si verifichi una gravidanza, si assiste ad un declino repentino a livelli follicolari circa 4 giorni prima del ciclo mestruale successivo. L'andamento di cui sopra costituisce la regola al di là dell'uso ben consolidato di dosare il progesterone quale metodo semplice ed affidabile per l'individuazione dell'ovulazione. Esiste una letteratura in espansione sui difetti della fase luteinica. I livelli giornalieri di progesterone sono considerati i mezzi più accurati per documentare una fase luteinica anomala. Tuttavia, alcuni ricercatori hanno trovato che tre campioni o anche un unico campione(prelevato con la tempistica giusta) può fornire informazioni preziose sull'adeguatezza della fase luteinica. I dosaggi del progesterone nel siero sono stati anche usati per verificare l'efficacia dell'ovulazione indotta, per monitorare la terapia di sostituzione del progesterone e per individuare e valutare pazienti a rischio di aborto durante le prime settimane di gravidanza. D'altra parte, benchè i livelli di progesterone aumentino durante la gravidanza, non sono considerati un mezzo idoneo per monitorare la salute del feto durante il terzo trimestre. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunoenzimatico, chemiluminescente, in fase solida Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 12 % a 2.58 nmoli/L, 5.6 % a 26.1 nmoli/L e 8.6 % a 69.2 nmoli/L Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-PROGESTERONE nmol/L F Per valore normale (adulti): fase follic. 1,00 - 6,30 fase lutein. 3,80 - 69,00 00 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G ng/mL S-PROGESTERONE nmol/L F Per valore normale: fase follic. 1,00 - 6,30 fase lutein. 3,80 - 69,00 gravidanza 28,00 - 500,00 17 A 00 M 00 G 40 A 00 M 00 G ng/mL lunedì 21 marzo 2016 Pagina 363 di 498 S-PROGESTERONE nmol/L F Per valore normale: fase follic. 1,00 - 6,30 fase lutein. 3,80 - 69,00 gravidanza 28,00 - 500,00 post menop. inf. a 3,18 40 A 00 M 00 G 54 A 00 M 00 G ng/mL S-PROGESTERONE nmol/L F [inf. a 3,18] 54 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ng/mL [inf. a 0,99] S-PROGESTERONE nmol/L M [inf. a 2,89] 00 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G ng/mL [inf. a 0,90] (valori per adulti) S-PROGESTERONE nmol/L M [inf. a 2,89] 17 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ng/mL [inf. a 0,90] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 364 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Progesterone (PRG o PRGE o PROG o Steroide C21) Rilevanza clinica Il progesterone (steroide C 21), insieme agli estrogeni, regola le funzioni dell’apparato riproduttivo durante il ciclo mestruale. Il progesterone ha la funzione di preparare l’endometrio per l'impianto della blastocisti e mantenere la gravidanza. Le fonti principali di progesterone sono il corpo luteo e la placenta nelle donne. Fonti minori di progesterone sono la corteccia surrenale in uomini e donne e i testicoli negli uomini. Viene utilizzato nello studio della fertilità, per confermare l’avvenuta ovulazione dosandolo al 21 giorno del ciclo. I livelli di progesterone sono bassi durante la fase follicolare del ciclo mestruale. Dopo l’ovulazione, la produzione del progesterone da parte del corpo luteo aumenta rapidamente, raggiungendo una concentrazione massima da quattro a sette giorni dopo l’ovulazione. Questi livelli si mantengono dai quattro ai sei giorni; poi tornano ai livelli base, dando inizio alle mestruazioni. Donne che fanno uso di contraccettivi orali hanno livelli di progesterone molto ridotti. Utile anche per dimostrare l’avvenuta induzione di ovulazione con hCG, hMG, FSH/ LHRH o clomifene. Interpretazione Viene utilizzato nello studio della fertilità, per confermare l’avvenuta ovulazione dosandolo al 21 giorno del ciclo. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur Progesterone è un immunodosaggio competitivo che utilizza la tecnica della chemiluminescenza diretta. Il progesterone nel campione del paziente si lega a un anticorpo monoclonale murino marcato con estere di acridinio contenuto nel Reagente Lite. L’anticorpo non legato reagisce con un derivato del progesterone legato covalentemente a particelle paramagnetiche contenuto nella Fase Solida. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 0,73 (28,1%) alla concentrazione di 2,60 nmol/L; ± 4,32 (19,7%) alla concentrazione di 21,92 nmol/L; ± 11,71 (19,7%) alla concentrazione di 59,44 nmol/L; Dirigenti responsabili C. Cocco - B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Progesterone nmol/L F età prepuberale: <1.4 età fertile: fase follicolare <3 fase luteinica 7-90 menopausa <1.5 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Progesterone nmol/L M età prepuberale: <1.4 età adulta: <3 00 A 00 M 00 G 999 A 00 M 00 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 365 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Prolattina - HPRL Rilevanza clinica La prolattina umana è un ormone polipeptidico della ghiandola pituitaria anteriore con una massa molecolare di circa 22 800. Gioca un ruolo essenziale nella secrezione del latte ed ha la capacità di sopprimere la funzione delle gonadi. L'esistenza della prolattina come sostanza distinta dall'ormone della crescita è stata stabilita solo nel 1970. Da quel momento, il dosaggio della prolattina è diventato uno strumento importante nell'indagine dell'amenorrea, galactorrea e dei disturbi ipotalamico-pituitari. Come range di riferimento per la prolattina in circolo, la letteratura suggerisce concentrazioni fino a circa 20 ng/ml. I valori sono elevati in maniera netta alla nascita, ma declinano a livelli da adulti dopo tre mesi. Le donne risultano avere livelli medi leggermente più elevati degli uomini, con un lieve innalzamento intorno alla pubertà - apparentemente legato agli estrogeni - ed una corrispondente caduta durante la menopausa. Durante la gravidanza, i livelli di prolattinasalgono in maniera notevole da 10 a 20 volte il valore iniziale, quindi scendono a valori normali dopo il parto - entro tre settimane nelle donne che non allattano. Per coloro che allattano, il declino verso valori normali è più graduale a causa del pronto e repentino rilascio indotto dall'allattamento. Le donne che fanno uso di ontraccettivi o sono sottoposte a terapia estrogenica possono avere livelli di prolattina più elevati del normale. Stabilendo la significatività di moderati innalzamenti, è importante tenere presente che la prolattina è un'ormone indotto da situazioni di stress. Non solo la chirurgia, ma eventi fonte di minore stress quali un prelievo o un colloquio clinico hanno fatto registrare un innalzamento momentaneo. Inoltre, è stato riscontrato che il rilascio della prolattina è episodico, e che possono verificarsi fluttuazioni di giorno in giorno con CV del 30%. Infine, esiste una variazione diurna legata al sonno: i livelli di prolattina si innalzano durante il sonno e raggiungono i livelli più bassi poche ore dopo il risveglio. L'avviso di prelevare campioni “tra le nove e mezzogiono” si basa sulla considerazione che i pazienti osservino un ciclo normale di veglia e sonno Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida a doppio sito Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 5.3 % a 5.9 ng/ml, 4.4 % a 18.6 ng/ml, 5.6 % a 36.4 ng/ml Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-HPRL µg/L F [1,9 - 25,0] valori per adulti 00 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G S-HPRL µg/L F [1,9 - 25,0] in gravidanza fino a 470 in menopausa 2,0 - 20,0 16 A 00 M 00 G 48 A 00 M 00 G S-HPRL µg/L F [2,0 - 20,0] valori postmenopausa (pre-menopausa 1,9 - 25,0) 48 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-HPRL µg/L M [2,0 - 18,0] valori per adulti 00 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G S-HPRL µg/L M [2,0 - 18,0] 16 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 366 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Prolattina (PRL) Rilevanza clinica La prolattina è un ormone polipeptidico a catena singola secreto dalla porzione anteriore della ghiandola pituitaria, sotto il controllo di fattori inibitori e di rilascio della prolattina. Questi fattori inibitori e di rilascio sono secreti dall'ipotalamo. La prolattina viene anche sintetizzata dalla placenta ed è presente nel liquido amniotico. Significato fisiologico al di fuori del periodo post partum incerto. Concentrazioni elevate possono indurre nelle femmine amenorrea, infertilità, galattorrea, e nei maschi, ginecomstia, diminuzione della libido e impotenza. I macroprolattinomi possono causare problemi nella visione e ipopitutarismo. Farmaci antipsicotici, neurolettici, antidepressivi, fenotiazine e assunzione di cocaina ne aumentano i livelli probabilmente bloccando la dopamina endogena; levodopa, bromocriptina, ormoni tiroidei, estrogeni ed antiipertensivi diminuiscono la dopamina. Deficit di PRL non ha rilevanza clinica (al di fuori del post partum). Lo stress di qualsiasi genere produce iperprolattinemia, utile a questo proposito il campionamento a distanza di 30 minuti e 60 minuti (nel corso di infusione di soluzione fisiologica). Esiste inoltre la possibilità di trovare iperprolattinemie in donne asintomatiche, per la presenza di macroprolattina. Utile in questo caso, previ accordi, l'esecuzione di PRL dopo la precipitazione con PEG. Il dosaggio della prolattinemia è utile anche nel monitoraggio della terapia farmacologica dei prolattinomi. Interpretazione Concentrazioni elevate possono indurre nelle femmine amenorrea, infertilità, galattorrea, e nei maschi, ginecomstia, diminuzione della libido e impotenza. I macroprolattinomi possono causare problemi nella visione e ipopitutarismo. Farmaci antipsicotici, neurolettici, antidepressivi, fenotiazine e assunzione di cocaina ne aumentano i livelli probabilmente bloccando la dopamina endogena; levodopa, bromocriptina, ormoni tiroidei, estrogeni ed antiipertensivi diminuiscono la dopamina. Deficit di PRL non ha rilevanza clinica (al di fuori del post partum). Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur Prolattina è un immunodosaggio a due siti (sandwich) che utilizza la tecnica della chemiluminescenza diretta e che utilizza quantitativi costanti di due anticorpi. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 7,77 (8,0%) alla concentrazione di 97,2 mU/L; ± 33,04 (10,3%) alla concentrazione di 320,58 mU/L; ± 72,38 (9,6%) alla concentrazione di 754,34 mU/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Prolattina mU/L F [80 - 635] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Prolattina mU/L M [65 - 425] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 367 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Prolattina curva Rilevanza clinica La prolattina umana è un ormone polipeptidico della ghiandola pituitaria anteriore con una massa molecolare di circa 22 800. Gioca un ruolo essenziale nella secrezione del latte ed ha la capacità di sopprimere la funzione delle gonadi. L'esistenza della prolattina come sostanza distinta dall'ormone della crescita è stata stabilita solo nel 1970. Da quel momento, il dosaggio della prolattina è diventato uno strumento importante nell'indagine dell'amenorrea, galactorrea e dei disturbi ipotalamico-pituitari. Come range di riferimento per la prolattina in circolo, la letteratura suggerisce concentrazioni fino a circa 20 ng/ml. I valori sono elevati in maniera netta alla nascita, ma declinano a livelli da adulti dopo tre mesi. Le donne risultano avere livelli medi leggermente più elevati degli uomini, con un lieve innalzamento intorno alla pubertà - apparentemente legato agli estrogeni - ed una corrispondente caduta durante la menopausa. Durante la gravidanza, i livelli di prolattinasalgono in maniera notevole da 10 a 20 volte il valore iniziale, quindi scendono a valori normali dopo il parto - entro tre settimane nelle donne che non allattano. Per coloro che allattano, il declino verso valori normali è più graduale a causa del pronto e repentino rilascio indotto dall'allattamento. Le donne che fanno uso di ontraccettivi o sono sottoposte a terapia estrogenica possono avere livelli di prolattina più elevati del normale. Stabilendo la significatività di moderati innalzamenti, è importante tenere presente che la prolattina è un'ormone indotto da situazioni di stress. Non solo la chirurgia, ma eventi fonte di minore stress quali un prelievo o un colloquio clinico hanno fatto registrare un innalzamento momentaneo. Inoltre, è stato riscontrato che il rilascio della prolattina è episodico, e che possono verificarsi fluttuazioni di giorno in giorno con CV del 30%. Infine, esiste una variazione diurna legata al sonno: i livelli di prolattina si innalzano durante il sonno e raggiungono i livelli più bassi poche ore dopo il risveglio. L'avviso di prelevare campioni “tra le nove e mezzogiono” si basa sulla considerazione che i pazienti osservino un ciclo normale di veglia e sonno Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida a doppio sito Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 4.6% Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-HPRL ug/L F [1,9 - 25,0] valore basale in adulti 00 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G S-HPRL ug/L F [1,9 - 25,0] valore basale (in gravidanza fino a 470) 16 A 00 M 00 G 48 A 00 M 00 G S-HPRL ug/L F [2,0 - 20,0] valore basale in menopausa (pre-menopausa 1,9 - 25,0) 48 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-HPRL ug/L M [2,0 - 18,0] valore basale in adulti 00 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 368 di 498 S-HPRL ug/L M S-HPRL ug/L S-HPRL 16 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G F 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/L M 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-HPRL ug/L F 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G S-HPRL ug/L M 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 [2,0 - 18,0] valore basale Pagina 369 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Proteina C coagulazione Rilevanza clinica E’ una glicoproteina con peso molecolare di 62 KD, vitamina K dipendente, formata da due catene polipeptidiche legate da ponti disolfuro. E’ una proteina circolante nel plasma come zimogeno ad una concentazione di circa 0.4 mg/dl. Una parziale proteolisi ad opera della trombina del peptide N-terminale della catena pesante trasforma lo zimogeno nella forma enzimaticamente attiva (Proteina C attiva o aPC); quest’ultima funziona come anticoagulante inattivando proteoliticamente i fattori Va e VIIIa, co-fattori non enzimatici della cascata coagulativa. La velocità di attivazione della proteina C da parte della trombina (il solo attivatore fisiologico finora conosciuto) è potenziata a un cofattore di superficie endoteliale: la Trombomodulina. Per esplicare l’attività anticoagulante è necessaria anche la presenza di un altro co-fattore: la Proteina S. La proteina C stimola la fibrinolisi diminuendo l’attività degli inibitori endoteliali del t-PA. Interpretazione Esistono due tipi di carenze: una di tipo quantitativo della proteina C antigene e una di tipo funzionale. La carenza di questa proteina dà manifestazioni cliniche di tipo trombotico: da tromboflebiti, a trombosi venose, anche in età giovanile, fino ad embolie polmonari. Il difetto è trasmesso per carattere autosomico dominante. Carenze acquisite di proteina C sono associate a malattie epatiche, a terapia anticoagulante orale con farmaci AVK e a Coagulazione Intravascolare Disseminata. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo L’attivazione della proteina C in vitro può essere svolta da una frazione proteica ottenuta dal veleno del serpente Agkistrodon contortrix contortrix. Il kit Proteina C è basato su un substrato cromogenico sintetico. I livelli di Proteina C nei campioni in esame sono misurati automaticamente sui sistemi per la coagulazione ACLTOP in due fasi: 1. incubazione del plasma con l’attivatore della Proteina C 2. determinazione della Proteina C attivata con un substrato cromogenico. La paranitroanilina rilasciata è monitorata cineticamente a 405 nm ed è direttamente proporzionale al livello di PC nel campione Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 6,01 alla percentuale di 96,8; ± 1,48 alla percentuale di 7,59 Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Proteina C Coagulazione lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [70 - 130] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 370 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Proteina S libera Rilevanza clinica E’ una proteina vitamina K dipendente con PM di circa 64 KD che contiene una singola catena polipeptidica. E’ la prima proteina vitamina K dipendente che non sia uno zimogeno di una serin proteasi. Questa proteina è presente nel plasma in due forme: libera (40%) e legata alla proteina che lega anche il frammento C4b del complemento (60%). La proteina libera agisce come cofattore necessario all’azione anticoagulante e profibrinolitica della proteina C attivata, mentre la proteina legata non è attiva. Interpretazione La carenza di questa proteina è trasmessa per via autosomica dominante. Individui con bassi valori di PS sono ad alto rischio di sviluppare eventi trombo embolici venosi. Va distinta, come per la PC, una carenza antigenica da una carenza funzionale e va tenuto conto che solo la proteina S libera è funzionalmente attiva. I livelli plasmatici di PS diminuiscono in gravidanza, durante l’uso di contraccettivi orali, nella CID, nelle epatopatie, nei neonati e durante il trattamento con antagonisti della vitamina K. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo La presenza di PS libera è determinata misurando l’incremento di torbidità prodotta dalla agglutinazione dei due reagenti al lattice. Il C4BP (Complement C4 – binding protein) purificato adsorbito al primo reagente al lattice si lega con un’elevata affinità alla proteina S libera del campione in esame in presenza di ioni Ca++. La PS libera adsorbita al lattice C4BP, legandosi al secondo reagente al lattice coniugato con un anticorpo monoclonale diretto contro la PS umana, dà l’avvio alla reazione di agglutinazione. Il grado di agglutinazione sarà direttamente proporzionale alla concentrazione della PS libera del campione in esame Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 13,18 alla percentuale di 100,26; ± 2,16 alla percentuale di 12,09 Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Proteina S libera per cento F [58 - 112] 00 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G Proteina S libera per cento F [58 - 112] (diminuisce in gravid. o in tratt. estroprogestinico) 16 A 00 M 00 G 48 A 00 M 00 G Proteina S libera per cento F [58 - 112] 48 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Proteina S libera per cento M [72 - 123] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 371 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 proteine (elettroforesi delle proteine sieriche); proteine fr Rilevanza clinica L’elettroforesi delle proteine sieriche evidenzia le alterazioni qualitative e quantitative delle seguenti: albumina, alfa-1-antitripsina, alfa-1-glicoproteina acida, alfa-2-macroglobulina, aptoglobina, transferrina, componente C3 del complemento, immunoglobuline (A,G,M). La quantità di proteine viene espressa come percentuale rispetto al valore delle proteine presenti nel campione e l’informazione fornita deve essere considerata semiquantitativa. Il significato clinico di queste alterazioni ricalca quello specificato a proposito delle singole proteine la cui misura nefelometrica è indicata nel caso necessitino misure più precise ed accurate. Le alterazioni qualitative compaiono come bande soprannumerarie o come modificazione della forma delle bande normalmente presenti e vengono segnalate con un commento descrittivo. L’alterazione più frequente e di maggiore rilevanza clinica riguarda la comparsa di bande monoclonali dovute ad un clone plasmacellulare in espansione, producente una immunoglobulina monoclonale (montante un solo tipo di catena pesante e leggera). L’espansione clonale può essere neoplastica (mieloma, M di Waldenstroem) o essere semplicemente l’espressione di una sregolazione del sistema immunocompetente (età avanzata, trattamento con immunosoppressori etc). Altri tipi di alterazioni qualitative riguardano la comparsa di varianti di proteine plasmatiche (albumina, transferrina) che non assumono alcun significato clinico. Interpretazione L’elettroforesi delle proteine sieriche evidenzia le alterazioni qualitative e quantitative delle seguenti: albumina, alfa-1-antitripsina, alfa-1-glicoproteina acida, alfa-2-macroglobulina, aptoglobina, transferrina, componente C3 del complemento, immunoglobuline (A,G,M). La quantità di proteine viene espressa come percentuale rispetto al valore delle proteine presenti nel campione e l’informazione fornita deve essere considerata semiquantitativa. Il significato clinico di queste alterazioni ricalca quello specificato a proposito delle singole proteine la cui misura nefelometrica è indicata nel caso necessitino misure più precise ed accurate. Le alterazioni qualitative compaiono come bande soprannumerarie o come modificazione della forma delle bande normalmente presenti e vengono segnalate con un commento descrittivo. L’alterazione più frequente e di maggiore rilevanza clinica riguarda la comparsa di bande monoclonali dovute ad un clone plasmacellulare in espansione, producente una immunoglobulina monoclonale (montante un solo tipo di catena pesante e leggera). L’espansione clonale può essere neoplastica (mieloma, M di Waldenstroem) o essere semplicemente l’espressione di una sregolazione del sistema immunocompetente (età avanzata, trattamento con immunosoppressori etc). Altri tipi di alterazioni qualitative riguardano la comparsa di varianti di proteine plasmatiche (albumina, transferrina) che non assumono alcun significato clinico. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Indagini di I livello: Elettroforesi capillare (1); siero diluito in tampone viene iniettato in un capillare; il campo elettrico applicato e il flusso elettroendosmotico che si stabilisce all’interno, muovono le diverse proteine (che si separano in accordo alla loro carica netta) attraverso il capillare fino all’estremità dove è situato il rivelatore che, leggendo a 214 nm il legame peptidico, misura la quantità di proteina che passa attraverso la sezione in un dato momento. I dati vengono forniti sia come dati numerici che come rappresentazione grafica suddivisi in zone elettroforetiche (albumina, alfa-1, alfa-2, beta-1, beta-2, gamma). Indagini di II livello: Elettroforesi in gel di agarosio (2); il campione in esame viene seminato su una lastrina di agarosio. Il campo elettrico applicato muove le proteine sul supporto e le separa in accordo alla loro carica elettrica netta in frazioni esattamente corrispondenti a quelle ottenute in elettroforesi capillare. Le frazioni separate vengono poi colorate con Amido Schwarz. I tracciati vengono valutati per ispezione visiva. Strumento campo da inserire Incertezza di Misura Dirigenti responsabili lunedì 21 marzo 2016 G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) 3509 Pagina 372 di 498 Intervalli di riferimento Albumina elettro % Indiff. [50 - 65] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Alfa1elettro % Indiff. [3 - 7] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Alfa2 elettro % Indiff. [6 - 12] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G beta elettro % Indiff. [8 - 14] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G gamma elettro % Indiff. [5 - 18] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G gamma elettro % Indiff. [8 - 17] 01 A 00 M 00 G 06 A 00 M 00 G gamma elettro % Indiff. [10 - 20] 06 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 proteine (elettroforesi delle proteine sieriche); proteine fr Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Blu Elettrico 6 mL 37°C Metodo campo da inserire Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G. Righetti; M. Marini Telefono (045-812) 3509 Intervalli di riferimento Albumina elettro % Indiff. [50 - 65] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Alfa1elettro % Indiff. [3 - 7] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Alfa2 elettro % Indiff. [6 - 12] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G beta elettro % Indiff. [8 - 14] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G gamma elettro % Indiff. [5 - 18] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G gamma elettro % Indiff. [8 - 17] 01 A 00 M 00 G 06 A 00 M 00 G gamma elettro % Indiff. [10 - 20] 06 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 373 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Proteine sovranatante emazie lavate Rilevanza clinica La determinazione viene richiesta nell'ambito delle analisi che si eseguono su emazie lavate da trasfondere, come richiesta da parte del centro trasfusionale. Le emazie lavate vengono utilizzate per trasfondere soggetti con reazioni alergiche alla somministrazione di plasma. Per legge il contenuto proteico totale del liquido di sospensione deve essere inferiore a 0.3 g per unità . Interpretazione Si esegue un calcolo che comprende volume dell'unità, ematocrito e concentrazione proteica per determinare se il lavaggio ha asportato una idonea quantità di proteine. Qualora fosse presente emolisi, l'emoglobina viene dosata come proteina, determinando una sovrastima del dato, tale interferenza non è comunque rilevante se il contenuto proteico risulta inferiore a quanto stabilito. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Rosso di pirogallolo con lettura fotometrica a punto finale Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Proteine emazie lavate lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 374 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Proteine totali Rilevanza clinica Le proteine del siero sono costituite per il 60% circa da albumina e, per la quota rimanente, da molte altre proteine. Tra le maggiormente rappresentate vi sono le immunoglobuline, la transferrina, l'alfa-1antitripsina, l'alfa-2-macroglobulina, l'aptoglobina e la frazione C3 del complemento; nel plasma è presente anche la rilevante quota del fibrinogeno. Interpretazione Un aumento delle proteine totali può essere dovuto a disidratazione, mieloma, cirrosi epatica e flogosi croniche (in particolare nel plasma per il possibile notevole aumento del fibrinogeno). Sono cause di ipoproteinemia la sindrome nefrosica e altre nefropatie, epatopatie, ipervolemia, gravidanza, enteropatie, malassorbimento, malnutrizione, ustioni estese. Livelli di proteine totali inferiori a 40 g/L possono causare edema diffuso. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Biureto Si usa una variante della reazione del biureto utilizzante il tartrato come complessante per impedire la precipitazione di Cu(OH)2. Lo ione rameico reagisce con i legami peptidici delle proteine in soluzione alcalina con formazione di un complesso che viene determinato fotometricamente in bicromatismo a punto finale. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 1,46 (3,5%) alla concentrazione di 41,66 g/L; ± 2,3 (3,4 %) alla concentrazione di 67,51 g/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Proteine totali g/L Indiff. [45 - 65] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G Proteine totali g/L Indiff. [60 - 75] 01 A 00 M 00 G 06 A 00 M 00 G Proteine totali g/L Indiff. [60 - 83] 06 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 375 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Proteine totali Rilevanza clinica Le proteine del siero sono costituite per il 60% circa da albumina e, per la quota rimanente, da molte altre proteine. Tra le maggiormente rappresentate vi sono le immunoglobuline, la transferrina, l'alfa-1antitripsina, l'alfa-2-macroglobulina, l'aptoglobina e la frazione C3 del complemento; nel plasma è presente anche la rilevante quota del fibrinogeno. Interpretazione Un aumento delle proteine totali può essere dovuto a disidratazione, mieloma, cirrosi epatica e flogosi croniche (in particolare nel plasma per il possibile notevole aumento del fibrinogeno). Sono cause di ipoproteinemia la sindrome nefrosica e altre nefropatie, epatopatie, ipervolemia, gravidanza, enteropatie, malassorbimento, malnutrizione, ustioni estese. Livelli di proteine totali inferiori a 40 g/L possono causare edema diffuso. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Biureto Si usa una variante della reazione del biureto utilizzante il tartrato come complessante per impedire la precipitazione di Cu(OH)2. Lo ione rameico reagisce con i legami peptidici delle proteine in soluzione alcalina con formazione di un complesso che viene determinato fotometricamente in bicromatismo a punto finale. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 1,46 (3,5%) alla concentrazione di 41,66 g/L; ± 2,3 (3,4 %) alla concentrazione di 67,51 g/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Proteine totali g/L Indiff. [45 - 65] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G Proteine totali g/L Indiff. [60 - 75] 01 A 00 M 00 G 06 A 00 M 00 G Proteine totali g/L Indiff. [60 - 83] 06 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 376 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Proteine totali Rilevanza clinica Fisiologicamente le proteine di maggiori dimensioni non passano attraverso il filtro glomerulare. Il capillare glomerulare lascia invece passare piccole quantità delle proteine più piccole (circa 0.3 g/L) che vengono poi quasi totalmente riassorbite a livello tubulare. Esiste pertanto una proteinuria fisiologica, che può arrivare a 0.15 g/24 ore, costituita in piccola parte da proteine filtrate e non riassorbite (prevalentemente albumina) e in parte maggiore da globuline e mucoproteine di origine post-glomerulare Interpretazione La perdita di quantità significative di proteine con le urine è comune a molte patologie renali congenite e acquisite, primitive e secondarie. Il danno può essere a carico del glomerulo, ma anche dell’interstizio renale e del sistema tubulare. La proteinuria può essere causata anche da patologie emorragiche ed essudative delle vie urinarie: proteinuria post-renale. Vi sono infine proteinurie, in genere di grado modesto, prive di significato patologico, determinate da situazioni di sforzo fisico, infezioni acute, ipertermia, ortostatismo prolungato e lordosi lombare .Nel corso di una malattia, sia la concentrazione di proteine totali che la percentuale delle singole frazioni possono differire notevolmente dai valori normali. L’ipoproteinemia può essere causata da malattie e disfunzioni quali perdita di sangue, sprue, sindrome nefrotica, gravi ustioni, sindrome di ritenzione salina e kwashiorkor (carenza proteica acuta). L’iperproteinemia viene riscontrata in caso di deidratazione grave e di patologie quale mieloma multiplo. Le variazioni nella quota relativa delle proteine plasmatiche possono essere riconducibili ad una percentuale variata di una delle frazioni della proteina plasmatica. In tali casi la quantità di proteine totali spesso non cambia. Il rapporto A/G viene generalmente utilizzato come indice della distribuzione delle frazioni di albumina e di globulina. Forti modificazioni di tale rapporto sono state osservate in caso di cirrosi epatica, glomerulonefrite, sindrome nefrotica, epatite acuta, lupus eritematoso nonché in presenza di certe infiammazioni acute e croniche. Le determinazioni delle proteine totali servono alla diagnosi e al trattamento di una serie di malattie del fegato, del rene o del midollo osseo nonché di altre disfunzioni metaboliche o nutrizionali Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test colorimetrico. Il rame bivalente reagisce in soluzione alcalina con i legami peptidici delle proteine, dando origine al caratteristico complesso di biureto di color porpora.Il tartrato di sodio e di potassio impedisce che l’idrossido di rame precipiti,mentre lo ioduro di potassio impedisce l’autoriduzione del rame.L’intensità del colore è direttamente proporzionale alla concentrazione di proteine, che può essere determinata fotometricamente. Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 2,49 (3,9%) alla concentrazione di 64,36 g/L; ± 1,86 (3,8 %) alla concentrazione di 49,2 g/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 377 di 498 Proteine totali g/L Indiff. [45,0 - 65,0] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G Proteine totali g/L Indiff. [60,0 - 75,0] 01 A 00 M 00 G 06 A 00 M 00 G Proteine totali g/L Indiff. [60,0 - 83,0] 06 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Proteine U 24h Rilevanza clinica Fisiologicamente le proteine di maggiori dimensioni non passano attraverso il filtro glomerulare. Il capillare glomerulare lascia invece passare piccole quantità delle proteine più piccole (circa 0.3 g/L) che vengono poi quasi totalmente riassorbite a livello tubulare. Esiste pertanto una proteinuria fisiologica, che può arrivare a 0.15 g/24 ore, costituita in piccola parte da proteine filtrate e non riassorbite (prevalentemente albumina) e in parte maggiore da globuline e mucoproteine di origine post-glomerulare. Interpretazione La perdita di quantità significative di proteine con le urine è comune a molte patologie renali congenite e acquisite, primitive e secondarie. Il danno può essere a carico del glomerulo, ma anche dell’interstizio renale e del sistema tubulare. La proteinuria può essere causata anche da patologie emorragiche ed essudative delle vie urinarie: proteinuria post-renale. Vi sono infine proteinurie, in genere di grado modesto, prive di significato patologico, determinate da situazioni di sforzo fisico, infezioni acute, ipertermia, ortostatismo prolungato e lordosi lombare (tipico degli adolescenti longilinei). Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Indicare diuresi e tempo di raccolta. In presenza di terapia con aminoglicosidi richiedere albuminuria. - U 24 Tappo Giallo Metodo Le proteine urinarie reagiscono con il rosso di pirogallolo e il molibdato per formare un complesso porpora. La concentrazione delle proteine viene determinata con metodo fotometrico a lettura a punto finale Strumento LIS (calcolo) Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Proteine U 24h calcolo g/24h Indiff. [< 0,15] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Proteine U 24h/L g/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Diuresi mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Ore raccolta urine ore Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 378 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Proteine U estemporanee Rilevanza clinica Fisiologicamente le proteine di maggiori dimensioni non passano attraverso il filtro glomerulare. Il capillare glomerulare lascia invece passare piccole quantità delle proteine più piccole (circa 0.3 g/L) che vengono poi quasi totalmente riassorbite a livello tubulare. Esiste pertanto una proteinuria fisiologica, che può arrivare a 0.15 g/24 ore, costituita in piccola parte da proteine filtrate e non riassorbite (prevalentemente albumina) e in parte maggiore da globuline e mucoproteine di origine post-glomerulare. Interpretazione La perdita di quantità significative di proteine con le urine è comune a molte patologie renali congenite e acquisite, primitive e secondarie. Il danno può essere a carico del glomerulo, ma anche dell’interstizio renale e del sistema tubulare. La proteinuria può essere causata anche da patologie emorragiche ed essudative delle vie urinarie: proteinuria post-renale. Vi sono infine proteinurie, in genere di grado modesto, prive di significato patologico, determinate da situazioni di sforzo fisico, infezioni acute, ipertermia, ortostatismo prolungato e lordosi lombare (tipico degli adolescenti longilinei). Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - U estemporanee Tappo Giallo Metodo Le proteine urinarie reagiscono con il rosso di pirogallolo e il molibdato per formare un complesso porpora. La concentrazione delle proteine viene determinata con metodo fotometrico a lettura a punto finale Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Proteine U estemporanee lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 379 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Protoporfirine eritrocitarie Rilevanza clinica Mentre il termine Porfiria indica una malattia di origine genetica, il termine Porfirinuria indica un’alterazione metabolica associata con un’escrezione anomala di sostanze tetrapirroliche indotta da altre condizioni (intossicazioni da metalli, malattie epatiche, irradiazioni, assunzioni di farmaci, di tossici...). Le porfirie, sono dovute a difetti parziali di attività enzimatiche che interessano la sintesi dell’eme. L’assenza completa di un enzima del ciclo è incompatibile con la vita. La conseguenza del difetto enzimatico consiste in un accumulo di uno o più metaboliti nei tessuti o nei liquidi biologici e nella loro aumentata escrezione con le urine o con le feci. Le porfirie sono caratterizzate dal manifestarsi dopo i 12 anni e nella fotosensibilità con conseguente fotodermatosi. Si riscontra un aumento di Protoporfirina IX nella protoporfiria eritropoietica, nei fattori che diminuiscono l’inserimento del ferro nell’eme ad es. carenza di ferro, infezione ed avvelenamento da piombo. Un lieve aumento si può osservare nella porfiria eritropoietica congenita (malattia di Gunther); alcuni aumenti si posssono osservare nel morbo di Hodking, leucemia, uremia e anemia emolitica. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - VERDE scuro 6 mL NO GEL Metodo le porfirine eritrocitarie sono completamente estratte dagli eritrociti mediante lisi degli stessi e deproteinizzazione. La PPIX viene separata dalla ZnPP mediante cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) e lettura della sua fluorescenza. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento ErPROTOPORFIRINE nmol/dL GR F [4,4 - 20,4] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/dL GR [2,4 - 11,5] ErPROTOPORFIRINE nmol/dL GR M [6,7 - 21,8] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/dL GR [3,7 - 12,2] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 380 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 PS, Proteina S Rilevanza clinica La PS è una proteina vitamina K dipendente di sintesi epatica che agisce da cofattore indispensabile per l'azione della Proteina C. In circolo è legata per il 60 % alla proteina legante il frammento C4b del complemento (C4b-BP). Solo la frazione libera (freePS) ha azione di cofattore per la PC. La C4b-BP è una proteina della fase acuta ed ogni infiammazione può aumentarla riducendo così la freePS. La freePS può anche essere ridotta in premenopausa, in gravidanza e durante trattamento estroprogestinico. Valori ridotti possono anche essere associati a trombosi, DIC (consumo), insufficienza epatica, deficit vitamina K. La sua carenza provoca quindi una diatesi trombofilica in quanto si riduce la fisiologica inibizione dei fattori V ed VIII. Il suo dosaggio è un esame di screening per diatesi trombofilica (difetti congeniti od acquisiti). Interpretazione Vedi: "rilevanza clinica" Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo immunologico Il C4BP adsorbito al primo reagente lega la PS libera nel campione. La PS libera adsorbita al lattice C4BP si lega poi al secondo reagente al lattice coniugato con anticorpo monoclonale alti PS. Avviene la reazione di agglutinazione il cui grado è direttamente proporzionale alla concentrazione di PS libera nel campione Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 9,09 a concentrazione 94,4; ± 1,95 alla concentrazione di 12,0; Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento Proteina S libera % F [58 - 112] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Proteina S libera % M [72 - 123] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 381 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 PSA (antigene prostatico specifico) Rilevanza clinica L'Antigene Prostatico Specifico (PSA), inizialmente identificato e caratterizzato da Wang, et al. nel 1979 è una glicoproteina monomera con attività proteasica. Il PSA ha un punto isoelettrico di circa 6,9 ed un peso molecolare di circa 33-34 chilo dalton; contiene approssimativamente il 10% di carboidrati. E' stata individuata la sequenza aminoacidica del PSA, ed è stato clonato il gene. Il PSA è biochimicamente ed immunologicamente distinto dal PAP e non presenta attività enzimatico-fosfatasica.Il PSA è localizzato nel citoplasma dell'epitelio prostatico duttale ed in secrezioni del lumen duttale. Poiché il PSA è una proteina secreta dalla prostata, può essere recuperata e purificata sia dal tessuto prostatico che dal plasma seminale. E' stato scoperto che il PSA è unicamente associato al tessuto prostatico; un PSA sierico elevato è stato riscontrato in pazienti con cancro della prostata, ipertrofia prostatica benigna, ed infiammazioni di altri tessuti genito-urinari adiacenti, ma non in individui sani, uomini con carcinoma non prostatico, donne sane o donne affette da cancro Il PSA sierico da solo non è idoneo quale screening del cancro prostatico poiché concentrazioni elevate di PSA vengono osservate anche in pazienti con ipertrofia prostatica benigna (BPH), non è consigliato neppure quale guida nel verificare lo stato della malattia. Nel caso di rilevazioni anomale a seguito di esplorazione digito-rettale, la combinazione della misurazione del PSA e dell'esame citato, può costituire un metodo migliore per identificare il cancro della prostata di quanto non sia l'esame rettale della prostata di per sé stesso. Il dosaggio del PSA offre diversi vantaggi rispetto all'esplorazione digitale o all'ultrasonografia nell'individuazione del cancro della prostata: il risultato è obiettivo, quantitativo ed indipendente dall'abilità dell'utilizzatore e la procedura risulta più accettabile per il paziente rispetto ad altre. Determinazioni del PSA immunoreattivo totale possono essere utili nell'individuazione di patologie metastatiche o persistenze a seguito di interventi chirurgici o terapie del cancro prostatico. Un aumento persistente del PSA a seguito di terapie o un aumento nelle concentrazioni di PSA nel pretrattamento è indicativo di una malattia residua o ricorrente. L'American Cancer Society consiglia di effettuare annualmente sia il test del PSA su sangue che l'esplorazione digitorettale, a cominciare dai 50 anni, sia per uomini che presentino un'aspettativa di vita di almeno 10 anni, che per uomini più giovani ad elevato rischio. I pazienti devono essere informati sui rischi potenziali e sui benefici di un'individuazione e di un trattamento precoci. Gli uomini ad elevato rischio quali coloro che hanno uno o più parenti di primo grado affetti da questa patologia possono considerare di effettuare lo screening molto prima, intorno ai 45 anni. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico sequenziale chemiluminescente in fase solida Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 8.2 % a 0.8 ng/ml, 6.8 % a 3 ng/ml, 7.9 % a 13.9 ng/ml Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-PSA ng/mL Indiff. [0,200 - 2,500] 00 A 00 M 00 G 50 A 00 M 00 G S-PSA ng/mL Indiff. [0,200 - 4,000] 50 A 00 M 00 G 60 A 00 M 00 G S-PSA ng/mL Indiff. [0,200 - 4,000] lieve aumento con l'età 60 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 382 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 PSA Antigene prostatico specifico (PSA) Rilevanza clinica L'antigene prostatico specifico è una glicoproteina a catena singola che si trova normalmente nel citoplasma delle cellule epiteliali degli acini e dei dotti della ghiandola prostatica. Il PSA è un componente essenziale del liquido seminale ed è sintetizzato dalle cellule epiteliali della ghiandola prostatica. La sua funzione sembra essere quella di rendere liquido il plasma seminale. Normalmente il PSA è presente nel siero a basse concentrazioni; solamente quando la microstruttura della ghiandola prostatica è danneggiata (es. cancro, ipertrofia, prostatite), il PSA raggiunge la circolazione sistemica attraverso il sistema linfatico e i capillari. La determinazione di PSA trova indicazione nei pazienti con tumore della prostata. È utilizzato in combinazione con l’esplorazione rettale ma non esistono ancora conclusioni definitive sull’introduzione dello screening nella popolazione. Diagnosi: il PSA è raccomandato nei pazienti sintomatici e non è raccomandato l’uso di un intervallo di riferimento specifico per fascia di età. Una strategia per migliorare l’efficienza della determinazione del PSA consiste nel determinare l’aumento del PSA come velocità di cambiamento della concentrazione entro un certo periodo di tempo. Un incremento del 70%, rilevato in seguito a determinazioni seriali effettuate nel corso di un anno, indica la presenza di tumore della prostata con una sensibilità clinica del 90% e una specificità del 90-100%. Il PSA è inoltre utile per la stadiazione prima del trattamento in quanto è correlato al volume del tumore. Follow-up: il PSA è utile per determinare la prognosi di un paziente non trattato con anti-androgeni (in corso di trattamento il PSA non sempre riflette il comportamento del tumore; i farmaci anti-androgeni possono abbassare il PSA nonostante la presenza del cancro). Nel follow-up non deve essere misurato il PSA libero. Interpretazione I risultati ottenuti su campioni prelevati da pazienti sottoposti a manipolazione della prostata, in particolare biopsia con ago e resezione transuretrale, possono rivelarsi erroneamente alti. È necessario esercitare particolare cura affinché i campioni da testare per il PSA vengano prelevati prima di effettuare queste procedure. La concentrazione di PSA in un dato campione, in base alla determinazione dei dosaggi di diversi produttori, può variare a causa delle differenze nei metodi di dosaggio, nella calibrazione e nella specificità del reagente. Non diagnosticare la ricorrenza della malattia sulla sola base dei valori di PSA sierico. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur PSA è un immunodosaggio in chemiluminescenza diretta a due siti (sandwich) che utilizza quantitativi costanti di due anticorpi. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 0,05 (8,2%) alla concentrazione di 0,58 µg/L; ± 0,18 (8,2%) alla concentrazione di 2,28 µg/L; ± 1,64 (9,4%) alla concentrazione di 17,57 µg/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Antigene prostatico totale (PSA) lunedì 21 marzo 2016 ug/L Indiff. [<4,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 383 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 PSA libero (fPSA o PSAF) Rilevanza clinica L’antigene prostatico specifico (PSA) è una glicoproteina a catena singola che si trova normalmente nel citoplasma delle cellule epiteliali degli acini e dei dotti della ghiandola prostatica.1 La PSA è una serina proteasi neutra composta da 240 amminoacidi, coinvolta nella lisi del coagulo seminale.2,3 L’attività proteolitica del PSA viene inibita nel flusso ematico dalla formazione di complessi con inibitori della proteasi sierica.4 Le principali forme immunoreattive della PSA sierica includono il PSA libero e i complessi di PSA, principalmente con α-1-antichimotripsina (ACT) e con piccoli quantitativi dell’inibitore della α-2-antitripsina e della inter-α-tripsina.5,6 La maggior parte del PSA libero nel siero appare come una forma inattiva non in grado di complessarsi con gli inibitori della proteasi e potrebbe essere uno zimogeno del PSA o una forma accoppiata di PSA che è enzimaticamente inattiva.7-10 Il PSA forma anche complessi con α-2-macroglobulina. In ogni caso questa forma non è immunoreattiva a causa dell’incapsulazione del PSA da parte della molecola della α-2-macroglobulina. Il dosaggio ADVIA Centaur PSA libero (fPSA) è per la misurazione quantitativa in vitro dell’antigene prostatico specifico libero nel siero umano utilizzando i sistemi ADVIA Centaur e ADVIA Centaur XP. Il dosaggio ADVIA Centaur fPSA è previsto per essere utilizzato assieme al dosaggio ADVIA Centaur PSA negli uomini di almeno 50 anni di età con valori di PSA totale compresi fra 4 e 10 ng/mL ed esame digitale rettale (DRE) senza sospetto di cancro per determinare il valore percentuale di PSA libero. Il valore percentuale di PSA libero può essere utilizzato come ausilio nella discriminazione fra cancro alla prostata e malattia prostatica benigna. Per la diagnosi di cancro alla prostata è necessaria la biopsia della prostata. Il PSA viene rilevato nel siero dei maschi con tessuti della prostata normali, ipertrofici benigni e maligni. Il PSA non viene rilevato nel siero di maschi senza tessuto della prostata (a causa di prostatectomia radicale o di cistoprostatectomia) o nel siero della maggior parte delle donne. Il fatto che il PSA sia esclusivo per il tessuto della prostata lo rende adatto per il monitoraggio di pazienti maschi con cancro alla prostata. Il PSA è anche utile nella determinazione di possibili recidive dopo la terapia, quando viene utilizzato in associazione ad altri indicatori diagnostici. Sono stati progettati dosaggi immunometrici per misurare selettivamente PSA libero, PSA complessato con ACT (cPSA) e PSA totale (PSA libero più cPSA). La proporzione di PSA libero nel siero è risultata significativamente maggiore negli uomini con iperplasia benigna della prostata che negli uomini con cancro alla prostata.16 Interpretazione La percentuale di PSA libero determinata confrontando la concentrazione di PSA libero con la concentrazione di PSA totale misurata sullo stesso strumento è stata proposta come modo di migliorare la discriminazione tra iperplasia prostatica benigna e cancro alla prostata negli uomini con livelli di PSA totale compreso fra 4 e 10 ng/mL. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur fPSA è un immunodosaggio in chemiluminescenza diretta a due siti (sandwich) che utilizza due anticorpi monoclonali murini. Il primo anticorpo, nel Reagente Lite, è un anticorpo anti-PSA marcato con estere di acridinio. Il secondo anticorpo, nella Fase Solida, è un anticorpo anti-PSA libero marcato con biotina e legato a particelle paramagnetiche di streptavidina. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 0,01 alla concentrazione di 0,06 % ; ± 0,22 alla concentrazione di 6,8 % ; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 384 di 498 Rapporto PSA libero/totale % Indiff. < 15% proseguire gli accertamenti > 15% valutare all'interno del quadro clinicourologico 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Rapporto PSA libero/totale reflex % Indiff. < 15% proseguire gli accertamenti > 15% valutare all'interno del quadro clinicourologico 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G PSA libero ug/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 385 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 PSA libero (Free PSA) Rilevanza clinica Dall'avvio delle misurazioni dell'antigene prostatico specifico (PSA) attraverso immunodosaggi, è stato rilevato che possono essere isolate dal siero di pazienti con cancro della prostata (PCa) diverse specie immunoreattive a seguito di cromatografia a setaccio.1 E' stato dimostrato che il PSA forma complessi stabili nel sangue con due dei maggiori inibitori della proteasi extracellulare, l'1-antichimotripsina (ACT) e l'2-macroglobulina (AMG). In pazienti affetti da cancro della prostata, il PSA complessato con l'ACT (PSA-ACT) è tipicamente la forma prevalente in circolo: per circa il 50% di questi pazienti, il PSA-ACT costituisce circa l'85% del PSA totale presente. Circa il 12–15% dei pazienti affetti da cancro della prostata, d'altra parte, presenta il PSA libero (non complessato) quale forma predominante. Studi biochimici del PSA isolato da plasma seminale mostrano che circa il 35% del PSA è libero, enzimaticamente inattivo e non reattivo con gli inibitori della proteasi. Secondo le ipotesi correnti, questa forma della molecola rappresenta sia uno zimogeno inattivo del PSA che una forma nascosta o enzimaticamente inattiva.La formazione del complesso con l'ACT comporta l'esposizione di un numero limitato degli epitopi dell'antigene del PSA, mentre la formazione del complesso con AMG incapsula gli epitopi antigenici del PSA. Le differenze nell'identificazione di queste forme multiple di PSA attraverso reagenti anticorpi ha contribuito alleiscrepanze tra i dosaggi di PSA presenti in commercio. I dosaggi immunometrici sono stati concepiti per caratterizzare tutte le forme molecolari di PSA in circolo: alcune individuano solo il PSA-ACT, altre solo il PSA libero, e altre ancora sono considerate dosaggi per il PSA totale, riuscendo ad individuare e legare gli epitopi del PSA sia nella forma libera (non complessata) che nella forma complessata. Usando tali dosaggi del genere, si è rilevato che il PSA libero comprende una porzione significativamente più piccola (p< 0,0001) della concentrazione di PSA totale nei pazienti con un PCa non trattato rispetto a pazienti con un’ipertrofia prostatica benigna (BPH). Gran parte della letteratura indica i benefici derivanti dalla combinazione di PSA libero e totale sotto forma di un rapporto, che facilita la discriminazione tra il PCa e il BPH. Queste determinazioni si possono realizzare attraverso dosaggi elaborati dallo stesso produttore. Il rapporto libero- totale (%PSA libero) è tipicamente espresso in percentuale: 100 PSA libero / PSA totale, entrambi misurati in ng/mL. Il PSA libero % è, nella media, più basso nel PCa che nel BPH e solitamente viene usato quale ausilio nella diagnosi del PCa quando la concentrazione di PSA totale rientra nella “zona grigia,” cioè, tra 4 e 10 g/mL. Se un cutoff inferiore può dar vita a risultati falsamente positivi, è più difficile che un cutoff superiore perda campioni veri di PCa. Il PSA libero % è stato analizzato anche nel più ampio range di concentrazione di PSA totale di 2,0 a 20 ng/mL. Il cutoff ottimale di PSA libero % dipende anche da altri fattori, uno dei quali è la prostata e/o il volume della zona di transizione misurato attraverso l’ultrasuono transrettale (TRUS). Un altro fattore è l’età: se con l’avanzare degli anni aumentano sia il PSA libero che quello totale, il PSA libero % diminuisce. Approcci più complessi che impiegano sistemi neuronali artificiali (ANNs) prendono in considerazione questi e altri fattori, ad esempio, i risultati di un esame rettale digitale (DRE). L’uso di un ANNpuò aumentare significativamente la discriminazione tra BPH e Pca Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Dosaggio immunometrico sequenziale in chemiluminescenza Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 4.3% Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 386 di 498 S-PSA Libero ng/mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G RAPPORTO Libero\Totale per cento Indiff. [sup. a 15] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 PSA reflex (PSAR) Rilevanza clinica Il test PSA libero espresso come % rispetto al PSA totale viene eseguito quando il valore di PSA totale è compreso tra 2-20 ug/l . Nel caso di donatore d'organo si esegue per qualsiasi valore. Interpretazione Il commento al valore % del rapporto PSA libero/ PSA viene riportato nel seguente modo: <15% proseguire gli accertamenti diagnostici; >15% valutare all'interno del quadro clinico-urologico. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Segnare sulla scheda l'apparato interessato/corrispondente. - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo vedi scheda PSA totale Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 0,05 (8,2%) alla concentrazione di 0,58 µg/L; ± 0,18 (8,2%) alla concentrazione di 2,28 µg/L; ± 1,64 (9,4%) alla concentrazione di 17,57 µg/L; Dirigenti responsabili C.Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Antigene prostatico totale (PSA) lunedì 21 marzo 2016 ug/L Indiff. [<4,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 387 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 PT (tempo di protrombina) Rilevanza clinica E' un esame di screening globale della via estrinseca e comune della cascata coagulativa: esplora la funzionalità dei fattori della coagulazione VII, X, V, II, I. Le sue principali applicazioni sono: screening di carenze singole o combinate della via estrinseca (difetti congeniti, difetti acquisiti, epatopatie, deficit di vitamina K), monitoraggio della terapia anticoagulante orale (warfarina, dicumarolici), dosaggio di singoli fattori della via estrinseca e comune, quando eseguito su miscele costituite da plasma del paziente e plasma carente del fattore da dosare. Interpretazione Vedi "Rilevanza clinica" Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore minima stasi - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo Metodo coagulativo: viene misurato il tempo impiegato (secondi) da un campione citratato per formare un coagulo di fibrina una volta addizionato di Tromboplastina Completa (fattore Tissutale e fosfolipidi) e ricalcificato (Calcio Cloruro). Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 0,053 (5.2%) all' INR di 1,02; ± 0,236 (6.8%) all'INR di 3,48 Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento PT INR lunedì 21 marzo 2016 INR Indiff. [0,80 - 1,17] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 388 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 PT miscela; PT mix Rilevanza clinica E' un PT eseguito su una miscela al 50 % di plasma del campione e plasma pool. Quando il PT di un campione risulta allungato questo test permette di distinguere fra due grandi gruppi di cause: 1) carenze fattoriali: il test in miscela si normalizzarà perché il pool compensa la carenza di fattore; 2) presenza di un inbitore (esempio LAC): il test in miscela non si normalizzerà perché l'inibitore continuerà ad esercitare la sua influenza anche sulla miscela. Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura vedi PT Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento PT INR miscela lunedì 21 marzo 2016 INR Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 389 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 PTH - Paratormone Rilevanza clinica Il PTH è sintetizzato nelle ghiandole paratiroidee ed è un polipeptide di 84 aminoacidi. Ci sono in circolo anche vari frammenti C- o N- terminali che non sono biologicamente attivi ma possono interferire nel dosaggio. Il PTH svolge un ruolo importante nell'omeostasi del Ca e nel metabolismo osseo. La misura del PTH nel siero è utilizzata per la diagnosi differenziale di iper- e ipocalcemia secondarie a disturbi del metabolismo del Calcio. La calcemia è il più importante regolatore della secrezione di PTH da parte delle paratiroidi, insieme a Vitamina D e Fosforo. Interpretazione Aumento di PTH si ha nell'ipertiroidismo primario e secondario, insufficienza renale e malassorbimento. Diminuzione nell'ipoparatiroidismo, eccesso di vitamina D, sarcoidosi, ipercalcemia da tumori maligni. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Test CLIA LIAISON tipo sandwich in due step che utilizza due anticorpi policlonali uno per la regione Nterminale coniugato con isoluminolo e uno per la regione C-terminale coniugato con particelle paragnetiche. Dopo lavaggio si aggiungono i reagenti starter che inducono reazione di chemiluminescenza ; il segnale luminoso è proporzionale alla concentrazione di PTH nel campione. Strumento Liaison Incertezza di Misura 18 % a 21.8 pg/ml e 11.6 % a 204.6 pg/ml Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4513 Intervalli di riferimento S-PTH (peptide 1-84) lunedì 21 marzo 2016 pg/mL Indiff. [6,5 - 36,8] nuova metodica analitica valori di riferimento in fase di ridefinizione 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 390 di 498 U.O.C. Laboratorio Analisi IU eu 301555 Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 PTH Paratormone (PTH) Rilevanza clinica L'ormone paratiroideo (PTH), prodotto dalla ghiandola paratiroidea, è il principale fattore circolante che regola la concentrazione di calcio extracellulare. Il peptide del PTH intatto è composto da 84 aminoacidi sequenziati e definiti in base alla reattività. La regione 1-34 N-terminale della molecola del PTH intatto è biologicamente attiva. Tale regione contiene la sequenza di aminoacidi che consente al PTH di legarsi ai recettori dell'ormone paratiroideo nei tessuti bersaglio e di regolare le concentrazioni di calcio extracellulare. La regione 35-84 intermedia e carbossi-terminale della molecola del PTH intatto è biologicamente inerte ma ha reattività immunologica. Le molecole del PTH si legano ai recettori di tipo 1 dell'ormone paratiroideo nei tessuti bersaglio e avviano una sequenza di reazioni che comporta un aumento nelle concentrazioni di calcio extracellulare. Il PTH stimola il riassorbimento osseo osteoclastico che induce il rilascio di calcio dall'osso. Il PTH stimola il riassorbimento osseo transcellulare dai tubuli renali e la produzione nei reni di 1,25diidrossivitamina D che agisce sugli intestini per aumentare il riassorbimento di calcio. Nella maggior parte delle condizioni cliniche, livelli di calcio extracellulare in aumento sopprimono la secrezione di PTH attraverso un meccanismo di feedback negativo. L'ormone paratiroideo velocizza il metabolismo osseo. La molecola del PTH intatto subisce modificazioni proteolitiche intra- ed extraghiandolari che producono frammenti di PTH. Il PTH circolante è eterogeneo in quanto è presente sia sotto forma di frammenti di PTH che come PTH intatto. I peptidi del PTH presentano tassi di clearance diversi rispetto alla circolazione. Il PTH intatto ha un'emivita inferiore a 4 minuti e viene eliminato dai reni e dal fegato. La quantificazione del PTH intatto circolante è utile per la diagnosi differenziale di ipercalcemia e ipocalcemia. In combinazione con la misurazione del calcio ionizzato, le valutazioni del PTH intatto possono essere utilizzate per distinguere tra pazienti con iperparatiroidismo, ipoparatiroidismo o ipercalcemia da tumore maligno. La diagnosi di iperparatiroidismo primario, una causa comune di ipercalcemia, viene confermata da concentrazioni elevate di calcio ionizzato e concentrazioni elevate di ormone paratiroideo. Interpretazione Diagnosi differenziale delle ipercalcemie con PTH aumentato (>10 pmol/l) iperparatiroidismo primitivo (iperplasia, adenoma o carcinoma delle paratiroidi), ipercalcemia benigna familiare con ipocalciuria, ipercalcemia indotta da litio, neoplasie ectopiche (p.es. Carcinoma bronchiale a cellule squamose) che producono PTH-RP (PTH-related protein). Il dosaggio è necessario nel monitoraggio della insufficienza renale cronica e nei soggetti emodializzati dove si ha un accumulo di PTH e dei suoi frammenti che provocano l'iperparatiroidismo secondario con livelli normali o diminuiti di calcio. Esistono forme di ipercalcemia con livelli nprmali o bassi di PTH: nelle intossicazioni da Vitamina D, morbo di Graves. Livelli leggermente aumentati di PTH indicano osteomalacia, livelli elevati osteite fibrosa. L'ipoparatiroidismo ( paratormone <1 pmol/l e bassi livelli di calcio, può essere iatrogeno o causato da amiloidosi ). Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Si raccomanda di conservare la provetta in un siberino refrigerato a 4°C, una volta eseguito il prelievo. Si raccomanda il campionamento al mattino (ritmo circadiano). - Tappo ROSA 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur PTH intatto è un immunodosaggio sandwich a due siti con la tecnica della chemiluminescenza diretta che utilizza quantità costanti di due anticorpi anti-PTH anti-umani nel Reagente Lite. Il primo anticorpo è un anticorpo policlonale caprino anti-umano anti-PTH (1-34 N-terminale) marcato con estere di acridinio. Il secondo anticorpo è un anticorpo policlonale caprino biotinilato anti-umano anti-PTH (regione 39-84). La streptavidina presente nella Fase Solida è legata covalentemente a particelle di lattice paramagnetiche. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 0,32 (26,0%) alla concentrazione di 1,22 pmol/L; ± 1,31 (11,0%) alla concentrazione di 11,91 pmol/L; Dirigenti responsabili lunedì 21 marzo 2016 C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) Pagina 391 di 498 Intervalli di riferimento PTH (Paratormone) pmol/L Indiff. [1,00 - 8,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 QF-PCR da Liquido amniotico Rilevanza clinica La QF-PCR è una tecnica che consente di identificare rapidamente le aneuploidie dei cromosomi 13, 18, 21, x e Y. L’analisi consiste nell’amplificazione e successiva rilevazione di sequenze ripetute cromosomaspecifiche (Short Tandem Repeats o STR), o microsatelliti, con primer marcati con fluorocromi. Il numero degli alleli identificati per i diversi microsatelliti, quantificati calcolando il rapporto delle aree/altezze dei picchi, permette di estrapolare il numero dei cromosomi presenti nei campioni analizzati. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Prenotazione obbligatoria previa consulenza genetica prenatale - Cont. Falcon GENETICA 15 mL Metodo Strumento Beckman Coulter CEQ 8800 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili E. Meneghelli - G.Chiaffoni Telefono (045-812) 4512 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 392 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 QF-PCR sangue intero Rilevanza clinica La QF-PCR è una tecnica che consente di identificare rapidamente le aneuploidie dei cromosomi 13, 18, 21, x e Y. L’analisi consiste nell’amplificazione e successiva rilevazione di sequenze ripetute cromosomaspecifiche (Short Tandem Repeats o STR), o microsatelliti, con primer marcati con fluorocromi. Il numero degli alleli identificati per i diversi microsatelliti, quantificati calcolando il rapporto delle aree/altezze dei picchi, permette di estrapolare il numero dei cromosomi presenti nei campioni analizzati. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Compilare modulo MU GEN 04 - VIOLA GRANDE 6ML Metodo Estrazione di acidi nucleici, reazione di polimerizzazione a catena, elettroforesi capillare. Strumento Beckman Coulter CEQ 8800 Incertezza di Misura Non applicabile Dirigenti responsabili E.Meneghelli - G.Chiaffoni Telefono (045-812) 4512 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 393 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Recettore solubile della transferrina Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo campo da inserire Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Recettore solubile transferrina lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. [0,76 - 1,76] (valori nell'adulto) 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 394 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Renina Rilevanza clinica La renina è un enzima proteolitico (PM 42.000) sintetizzato dalle cellule iuxtaglomerularei del rene sotto forma di prorenina, immagazzinata sotto forma di granuli. In seguito a stimoli specifici (diminuzione volume ematicoe di pressione arteriosa, perdita di sodio), la prorenina è rilasciata in circolo e trasformata in renina per distacco di 46 aminoacidi. La secreszione di renina è strettamente controllata dalla cellula. Però una parte di prorenina intracellulare sfugge al distacco proteolitico e viene comunque rilasciata nella circolazione : la concentrazione ematica di prorenina è circa dieci volte quella della renina, per cui si deve evitare la sua crioattivazione nel campione. La renina catalizza la trasformazione di angiotensinogeno (un decapeptide del siero) in angiotensina I, che viene poi trasformata in angiotensina II dall'ACE, un ottapeptide che stimola la secrezione di aldosterone e inibisce la renina (azione feed back). Il sistema renina-angiotensina-aldosterone è di primaria importanza nella regolazione della pressione arteriosa e dell'omeostasi idrico salina. Quindi la misura della renina attiva (e aldosterone) è un indicatore dell'attività del sistema: Angiotensina Ii sarebbe un indicatore migliore ma ha emivita molto breve ed è difficile da distinguere da angiotensina I. Interpretazione Il dosaggio della renina è importante nello studio dell'ipertensione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Standardizzare la preparazione del paziente (prelievi in Orto/Clinostatismo) e le condizioni di prelievo del campione (usare provette contenenti EDTA mantenute a temperatura ambiente). - K2 EDTA VIOLA grande 6 mL Metodo Un Ab monoclonale anti-renina (riconosce anche la prorenina) è legato alle particelle magnetiche delle fase solida. Il secondo Ab (specifico per renina attiva) , coniugato con isoluminolo, reagisce con la renina già fissata alla fase solida; il materiale non legato è poi asportato con lavaggio e vengono poi aggiunti i reattivi che inducono la reazione di chemiluminescenza. Il segnale luminoso finale è direttamente proporzionale alla quantità di renina presente nei campioni, controlli, calibratori. Strumento Liaison Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento P-RENINA attiva lunedì 21 marzo 2016 µU/mL Indiff. [3,30 - 41,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pg/mL [1,98 - 24,60] (posizione ORTO) Pagina 395 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Renina clinostatismo (RENc) Rilevanza clinica La renina è prodotta dall’apparato iuxtaglomerulare che circonda le arteriole renali ed è un enzima proteolitico che converte l’angiotensinogeno in angiotensina I. Questa, a sua volta, viene convertita dall’ACE in angiotensina II, la molecola biologicamente attiva che stimola la secrezione di aldosterone dalla corteccia surrenalica ed ha un effetto vasocostrittore diretto. L’asse renina-aldosterone, che coinvolge la angiotensina, regola l’equilibrio sodio/potassio, il volume e la pressione sanguigna. Diminuzione della volemia, della pressione ematica e della sodiemia inducono il rilascio di renina. La ipopotassiemia sopprime il rilascio di renina mediante la secrezione di aldosterone. L’aldosterone trattiene il sodio, provoca perdita di potassio, aumenta il volume plasmatico ed aumenta la pressione. Nell’iperaldosteronismo primitivo la renina ed il potassio sono bassi ed aumenta la pressione sanguigna. Nell’iperaldosteronismo secondario la stimolazione è extra-surrenalica. Il prelievo per renina deve essere eseguito dopo sospensione di farmaci ipertensivi, steroidi, progestinici, estrogeni, diuretici per almeno 2 settimane e deve essere seguita una dieta normosodica. Postura ortostatica e diuretici/dieta iposodica stimolano la produzione di renina rispettivamente di un fattore 6 e di un fattore di 2. La renina è soppressa nell’iperaldosteronismo primitivo in cui sono presenti anche ipopotassiemia (< 3.6 mEq/L), escrezione di potassio >4 mmol/L24 ore, ipertensione ed assenza di edema. Nell’aldosteronismo secondario la renina è elevata ed è presente edema. Nell’ipoaldosteronismo con iporeninemia si ha perdita renale di sale con iperpotassiemia e acidosi metabolica . La renina aumenta in gravidanza, nel trattamento estroprogestinico, nell’Addison. Nella sindrome di Bartter tubulopatia) si ha ipopotassiemia con edema, alcalosi, aumento di renina e aldosterone, assenza di edema, pressione nei limiti. Interpretazione La renina è soppressa nell’iperaldosteronismo primitivo in cui sono presenti anche ipopotassiemia (< 3.6 mEq/L), escrezione di potassio >4 mmol/L24 ore, ipertensione ed assenza di edema. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore NON utilizzare capioni di siero, plasma eparina o plasma citrato. Eseguire il prelievo dopo almeno 1h in clinostatismo (posizione sdraiata) del paziente. - Tappo viola 4 mL Metodo Il dosaggio diretto della renina è un dosaggio immunochemiluminometrico a due siti in cui vengono utilizzati due anticorpi monoclonali specifici. Un anticorpo monoclonale è marcato con biotina ed utilizzato come anticorpo di cattura, l’altro è marcato con esteri di acridinio ed è utilizzato come segnale. L’anticorpo di cattura riconosce la renina e la prorenina mentre l’anticorpo di segnale rivela la renina e la prorenina attivata. Il campione di plasma viene dispensato nella cuvetta, si aggiungono i due anticorpi antirenina e si lascia in incubazione per 20 minuti a 37 °C. Il complesso sandwich solubile si forma solo in presenza di molecole di renina che fanno da ponte tra i due anticorpi. Vengono poi aggiunte le particelle magnetiche rivestite di streptavidina ed il tampone, che vengono lasciati incubare per 10 minuti a 37 °C. Il complesso sandwich si lega alle particelle magnetiche di streptavidina. Il complesso legato alle particelle magnetiche viene quindi lavato dallo strumento, in modo da rimuovere i componenti plasmatici e gli anticorpi marcati con esteri di acridinio liberi. I pozzetti delle cuvette contenenti le particelle magnetiche lavate vengono trasportati all’interno del luminometro che inietta automaticamente il Trigger 1 ed il Trigger 2 provocando la reazione Strumento Liaison XL Incertezza di Misura ± 4,21 (15,3%) alla concentrazione di 27,43 mU/L; ± 14,86 (15,0%) alla concentrazione di 99,09 mUl/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 396 di 498 Renina mU/L Indiff. [4,00 - 50,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Renina ortostatismo (RENo) vedi Renina clinostatismo Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Si esegue dopo 1h di deambulazione.Eseguire anche prelievo in clinostatismo - Tappo viola 4 mL Metodo Strumento campo da inserire Incertezza di Misura ± 4,21 (15,3%) alla concentrazione di 27,43 mU/L; ± 14,86 (15,0%) alla concentrazione di 99,09 mUl/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Renina lunedì 21 marzo 2016 mU/L Indiff. [5,50 - 80,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 397 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Resistenza alla Proteina C attivata; apc resistence Rilevanza clinica L'azione della Proteina C attivata consiste in una inattivazione dei fattori V e VIII. In alcuni Pazienti viè una resistenza alla sua azione, e ciò è motivo di trombofilia. Circa il 90 -95 % dei casi di tale fenomeno è dovuto al fatto che il Fattore V è strutturalmente anomalo (mutazione Leiden) ed insensibile all'azione della Proteina C attivata. Interpretazione La presenza della resistenza è motivo d itrombofilia. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo Il campione, addizionato di plasma carente di Fattore V (con lo scopo di correggerne eventuali carenza di fattori) viene incubato con Proteina C Attivata umana (APC). Viene misurato il tempo di coagulazione dopo l'aggiunta di fosfolipidi, silice come attivatore da contatto, e cloruro di calcio. Nel soggetto normale si ha un tempo almeno doppio rispetto al test eseguito senza APC. I plasmi con resistenza mostrano un minor allungamento del tempo con APC rispetto a quello senza APC. La aggiunta del plasma carente di FV rende il test praticabile anche durante terapia anticoagulante orale. Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento APC attivata APC resistance lunedì 21 marzo 2016 NR Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Indiff. [> 0.8] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 398 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Resistenze osmotiche eritrocitarie Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - K2 EDTA VIOLA grande 6 mL Metodo Spettrofotometro Shimadzu Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno Telefono (045-812) 4584-6880 Intervalli di riferimento Er-RES. OSMOT. PROL ( Ipores ) lunedì 21 marzo 2016 % di lisi Indiff. [inf. a 30,0] 00 A 00 M 00 G 0 Del 07/01/2008 999 A 99 M 99 G Pagina 399 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Reticolociti valutazione produzione midollare della serie rossa Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - EDTA Lilla 3 mL Metodo assorbanza/ligth scatter Strumento ADVIA 2120i Incertezza di Misura Dirigenti responsabili F.Dima - M.Montagnana Telefono (045-812) 4595 Intervalli di riferimento RETICOLOCITI CHr pg Indiff. [23,00 - 29,00 ] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G RETICOLOCITI CHm pg Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Er-RETICOLOCITI % % Indiff. [0,50 - 2,10] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Er-RETICOLOCITI E+09/L 10^9/L Indiff. [15,00 - 98,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G RETICOLOCITI alto cont. di RNA % Indiff. [0,00 - 10,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G RETICOLOCITI medio cont. di RNA % Indiff. [3,00 - 24,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G RETICOLOCITI basso cont. di RNA % Indiff. [66,00 - 97,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G RETICOLOCITI indice di maturazione % Indiff. [4,50 - 35,50] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 400 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Rivaroxaban, inibitori fattore X Il test permette di determinare le concentrazioni di rivaroxaban. Questa informazione può essere utile in alcune situazioni cliniche come il verificarsi di un evento avverso trombotico o emorragico, la necessità di chirurgia d'urgenza, la insufficienza renale acuta, il sospeto di sovradoaggio o avvelenamento. Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo Il campione viene addizionato di eccesso di Fattore X attivato. Viene poi misurata con substrato cromogenico la attività residua di fattore X, che sarà inversamente proporzionale alla concentrazione di rivaroxaban del campione, che viene ricavata con curva di calibrazione. Strumento campo da inserire Incertezza di Misura Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento P-DIRECT Xa INHIBITORS ng/mL Indiff. 5°-95° percentile dopo dose di 10 mg od al picco (C max) 91-196 a valle (C trough) 1-38 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G 5°-95° percentile dopo dose di 20 mg od al picco (C max) 177-409 a valle (C trough) 5-155 (da Thromb.Res. 130,2012:956-66) lunedì 21 marzo 2016 Pagina 401 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 S-100 Melanoma (S100) Rilevanza clinica La proteina S-100 è una proteina originariamente isolata dal sistema nervoso centrale presente nelle cellule tumorali di melanoma. La proteina S-100 è utile per il bilancio di base (estensione) e nel follow-up del melanoma poiché aumenta nella malattia in fase avanzata. Il criterio di interpretazione dei risultati per il bilancio di base è basato sui livelli decisionali mentre per il monitoraggio della risposta al trattamento e per il riconoscimento precoce della progressione è basato sulle variazioni dei risultati rispetto al valore precedente. Concentrazioni elevate di S-100 sono state riportate in numerose patologie cerebrali in seguito al passaggio attraverso la barriera emato-encefalica, conseguente al suo aumentato rilascio; anche in questo caso la determinazione della proteina S-100 può essere utile a scopo prognostico e per il monitoraggio della malattia. Interpretazione Indicatore di neoplasia utile nel follow-up dei pazienti con melanoma e indicatore di stato ipossico cerebrale utile in patologia neonatale e nelle ipossie dell'adulto andrebbe sempre eseguito in monitoraggio. Possibile esecuzione anche su liquor nella dd metastasi cerebrali, ma anche nelle ipossie. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Analisi immunoluminometrica basata sul principio "Sandwich". Per la sensibilizzazione della fase solida (particelle magnetiche) sono stati utilizzati due anticorpi monoclonali per la fase solida e un anticorpo monoclonale marcato con isoluminolo per il tracciante. Il segnale luminoso indotto dai reagenti starter, misurato in RLU (relative light units), è direttamente proporzionale alla concentrazione di S-100 presente nel campione. Strumento Liaison XL Incertezza di Misura ± 49,98 (25,7%) alla concentrazione di 194,2 ng/L; ± 361,47 (26,1%) alla concentrazione di 1384,0 ng/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Proteina S-100 B ng/L F [< 250] 00 A 00 M 00 G 150 A 00 M 00 G Proteina S-100 B ng/L M [< 250] 00 A 00 M 00 G 150 A 00 M 00 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 402 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Salicilati (Acido acetilsalicilico) Rilevanza clinica Nomi commerciali del farmaco ASPIRINA, ASPRO, VIVIN C, ASCRIPTIN, ALKAEFFER, ASPIRINETTA, CEMIRIT Tra i farmaci contenenti precursori dell’anione "salicilato" quello di gran lunga più utilizzato è l’acido acetilsalicilico (aspirina); altri farmaci sono costituiti da suoi sali e trovano impiego in particolari condizioni patologiche. L’acido acetilsalicilico è un farmaco analgesico-antipiretico con una potente attività antiinfiammatoria determinata dalla sua capacità di bloccare la sintesi di prostaglandine, attraverso questo stesso meccanismo è in grado di inibire l’aggregazione delle piastrine ed è pertanto utilizzato, a bassi dosaggi, come antitrombotico. L’acido acetilsalicilico viene rapidamente assorbito (assorbimento dopo 30' picco in circa 2h) principalmente della parte prossimale dell'intestino, ma anche nello stomaco sia dopo formazione di acido salicilico che come molecola immodificata, che è rapidamente idrolizzata nel plasma, nel fegato e negli eritrociti. L’acido salicilico è in parte metabolizzato nel fegato e in parte escreto immodificato con le urine. L'emivita del salicilato è 2-3 ore a dosi terapeutiche, per dosi elevate 15-30h per saturazione degli enzimi epatici che lo metabolizzano. Interpretazione L’acido acetilsalicilico ha un elevato indice terapeutico e pertanto le manifestazioni di tossicità compaiono solo per dosaggi molto superiori a quelli terapeutici (dose letale: 10-30g di sodio salicilato) per questa ragione la determinazione della salicilemia è indicata solo nel sospetto di intossicazione acuta e non per il monoitoraggio terapeutico. La concentrazione ematica a 6 h dall'assunzione correla grossolanamente con la tossicità: intossicazone lieve:adulti 300-400 mg/L, bambini e anziani 200-450 mg/L; intossicazione grave: adulti >800mg/L, bambini e anziani >750 mg/L e contribuisce a determinare le scelte terapeutiche. La salicilatemia si può misurare dopo almeno 4h dalla assunzione e tenendo presente che si può avere un picco più tardivo poiché l'assorbimento può continuare nel tempo e che in caso di assunzione massiccia del farmaco l'emivita è aumentata. Non c'è antidoto per i salicilati ; il trattamento della intossicazione prevede l'impedimento di un ulteriore assorbimento e l'aumento della eliminazione. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Contattare il laboratorio - Tappo Blu Elettrico 6 mL Metodo Bicromatico endpoint tipo Trinder. Il salicilato reagisce con il nitrato ferrico in ambiente acido con formazione di un complesso colorato che viene determinato fotometricamente mediante una tecnica bicromatica a punto finale. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 3,56 (4,5 %) alla concentrazione di 78,82 mg/L; ± 6,25 (3,6 %) alla concentrazione di 175,37 mg/L; ± 14,57 (4,0%) alla concentrazione di 365,75 mg/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Salicilati lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. [30 - 200] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mmol/L [0,21 - 1,44] (intervallo terapeutico) Pagina 403 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Sangue occulto feci (Ricerca sangue occulto su feci) Rilevanza clinica Il rilevamento del sangue occulto nelle feci è importante nella valutazione diagnostica di emorragia gastrointestinale, in particolare nello screening del carcinoma colorettale Interpretazione vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Non sono necessarie restrizioni dietetiche - Contenitore apposito Metodo Test immunologico che si basa su anticorpi IgG policlonali diretti verso l'emoglobina A0. metodo turbidimetrico che misura l'agglutinazione al lattice in presenza di Hb Strumento OC-SENSOR MICRO Incertezza di Misura Dirigenti responsabili B.Capizzi Telefono (045-812) 3209 Intervalli di riferimento Sangue occulto feci lunedì 21 marzo 2016 Indiff. [assente] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 404 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Serotonina Rilevanza clinica L'indicazione principale è la diagnosi di carcinoide del medio intestino. La comparsa dei sintomi tipici coincide, spesso, con la presenza di metastasi. Questi tumori producono quantità eccessive di serotonina a partire dal triptofano che compare così in quantità aumentate nel sangue di questi pazienti. Altre cause di aumento sono dovute ad alcuni tumori carcinoidi delle prime vie alimentari. Diminuzione si hanno nelle malattie depressive e nella resezione del piccolo intestino. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore In ghiaccio. Inviare subito - K2 EDTA VIOLA grande 6 mL Metodo precipitazione delle proteine e delle membrane lisate. Sul surnatante dosaggio con HPLC e lettura mediante rivelatore elettrochimico Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento Sg-SEROTONINA lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [0,28 - 1,12] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G µg/dL [5,00 - 20,00] Pagina 405 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Sirolimus (Rapamicina) Rilevanza clinica Il SIROLIMUS (rapamicina) è un macrolide, isolato dallo Streptomyces hygroscopicus, che ha una potente azione immunosoppressiva e modula la risposta immune agendo su passaggi chiave del ciclo cellulare che non sono influenzati dalla ciclosporina o da altri agenti immunosoppressori. Il sirolimus si lega ad una proteina del citosol l’FKBP12, come il tacrolimus, ma il complesso non agisce sull’attività della calcineurina (enzima necessario per la produzione di IL-2 e l’attivazione precoce dei T linfociti dalla fase G0 alla fase G1). Il complesso si lega invece ad una specifica proteina regolatoria del ciclo cellulare definita “mammalian Target Of Rapamycin” (mTOR) inibendone l’attivazione. L’inibizione di questa proteina blocca la proliferazione delle cellule T indotta dalle citochine (IL-2, IL-4, IL-7 e IL-15) impedendo la progressione del ciclo cellulare dalla fase G1 alla fase S. Il sirolimus ha un’azione sinergica con la ciclosporina ed è utilizzato in combinazione con questa per ridurre l’incidenza di rigetto acuto del trapianto senza aumentare la tossicità del trattamento. Interpretazione La determinazione va effettuata prima della somministrazione successiva (valle) (che avviene 4h dopo la somministrazione di ciclosporina se in teraoia combinata): Il farmaco si concentra negli eritrociti per cui la determinazione si effettua su sangue intero. In condizioni ottimali, l’aggiustamento della dose di Rapamune deve essere basato su più di un singolo livello pre-dose ottenuto 5-15 giorni dopo un precedente cambiamento di dose.I livelli ematici di sirolimus devono essere attentamente monitorati nelle seguenti popolazioni: in pazienti con compromissione epatica; quando induttori o inibitori del CYP3A4 sono somministrati contemporaneamente e dopo la loro sospensione e/o se il dosaggio della ciclosporina è variato (la ciclosporina inibisce la metabolizazione del sirolimus) Dopo somministrazione della soluzione orale di Rapamune, sirolimus è rapidamente assorbito con un tempo alla concentrazione di picco di 1 ora in soggetti sani che hanno ricevuto dosi singole, e un tempo di 2 ore in pazienti rene-trapiantati stabilizzati che hanno ricevuto dosi multiple In pazienti trapiantati di rene stabilizzati l’emivita è stata di 62±16 ore e le concentrazioni medie allo steady-state sono state raggiunte dopo 5 – 7 giorni. L'emivita e il raggiungimento dello steady state sono prolungati nei pazienti con compromissione epatica I risultati differiscono da quelli determinati con altri metodi e con il metodo precedentemente in uso in laboratorio in modo non lineare (diversa sensibilità ai metaboliti). In caso di dubbi sul risultato è opportuno effettuare la determinazione con un metodo alternativo (LC-MS) Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore prelievo a valle - Tappo viola 4 mL Metodo Immunometrico (ACMIA) Ab monoclonali di topo con separazione magnetica libero-legato e lettura bicromatica in cinetica Strumento Dimension EXL Incertezza di Misura ± 0,83 (21,3 %) alla concentrazione di 3,89 ng/mL;± 1,31 (12,6 %) alla concentrazione di 10,41 ng/mL; ± 3,62 (16,3 %) alla concentrazione di 22,15ng/mL; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Sirolimus lunedì 21 marzo 2016 ug/L Indiff. [4,0 - 20,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [4,3 - 21,8] variabile in base alla situazione clinica e ai trattamenti concomitanti Pagina 406 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Sodio (Na, Natremia) Rilevanza clinica Il sodio è il principale soluto del plasma e dei fluidi extracellulari. Insieme agli anioni cloruro e bicarbonato è il principale determinante della pressione osmotica e quindi della distribuzione dell’acqua nell’organismo. L’omeostasi del sodio è regolata dal rene. Interpretazione L’iposodiemia comporta ipoosmolalità plamatica e conseguente iperidratazione delle cellule, al contrario l’ipersodiemia determina iperosmolalità e disidratazione cellulare; in entrambi i casi vi può essere compromissione delle funzioni cellulari. L’escrezione urinaria del sodio è in relazione all’introduzione giornaliera con la dieta. Cause di iponatremia sono: la perdita di sodio (cutanea, gastrointestinale o renale) senza o con relativamente minore perdita di acqua; le sindromi edemigene (nonostante il pool del sodio sia spesso aumentato, si riscontra iponatremia a causa del confinamento del sodio nel comparto edematoso); eccessivo introito di acqua o soluzioni iposodiche; inappropriata secrezione di ADH e altre disendocrinopatie. Cause di ipernatremia sono: la perdita di acqua per alterazioni tubulari renali; diuresi osmotica; diabete insipido nefrogeno o ipofisario; diarrea; vomito; sudorazione profusa; ustioni (in tutti questi casi c’è ipovolemia mentre nelle condizioni seguenti c’è ipervolemia); eccessiva somministrazione di sodio; iperaldosteronismo primitivo e altre disendocrinopatie. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Potenziometria indiretta con elettrodo ionoselettivo. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 2,76 (2,4%) alla concentrazione di 116,63 mmol/L; ± 3,01 (1,9%) alla concentrazione di 158,462 mmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Sodio lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [135 - 145] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 407 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Sodio U 24h Rilevanza clinica Il sodio è il principale soluto del plasma e dei fluidi extracellulari. Insieme agli anioni cloruro e bicarbonato è il principale determinante della pressione osmotica e quindi della distribuzione dell’acqua nell’organismo. L’omeostasi del sodio è regolata dal rene. Interpretazione L’iposodiemia comporta ipoosmolalità plamatica e conseguente iperidratazione delle cellule, al contrario l’ipersodiemia determina iperosmolalità e disidratazione cellulare; in entrambi i casi vi può essere compromissione delle funzioni cellulari. L’escrezione urinaria del sodio è in relazione all’introduzione giornaliera con la dieta. Cause di iponatremia sono: la perdita di sodio (cutanea, gastrointestinale o renale) senza o con relativamente minore perdita di acqua; le sindromi edemigene (nonostante il pool del sodio sia spesso aumentato, si riscontra iponatremia a causa del confinamento del sodio nel comparto edematoso); eccessivo introito di acqua o soluzioni iposodiche; inappropriata secrezione di ADH e altre disendocrinopatie. Cause di ipernatremia sono: la perdita di acqua per alterazioni tubulari renali; diuresi osmotica; diabete insipido nefrogeno o ipofisario; diarrea; vomito; sudorazione profusa; ustioni (in tutti questi casi c’è ipovolemia mentre nelle condizioni seguenti c’è ipervolemia); eccessiva somministrazione di sodio; iperaldosteronismo primitivo e altre disendocrinopatie. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Indicare diuresi e durata della raccolta. - U 24 Tappo Giallo Metodo Potenziometria indiretta con elettrodo ionoselettivo. Strumento LIS (calcolo) Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Sodio U 24h/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Sodio U 24h calcolo mmol/24 h Indiff. [40 - 220] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Diuresi mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Ore raccolta urine ore Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 408 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Sodio U estemporanee Rilevanza clinica Il sodio è il principale soluto del plasma e dei fluidi extracellulari. Insieme agli anioni cloruro e bicarbonato è il principale determinante della pressione osmotica e quindi della distribuzione dell’acqua nell’organismo. L’omeostasi del sodio è regolata dal rene. Interpretazione L’iposodiemia comporta ipoosmolalità plamatica e conseguente iperidratazione delle cellule, al contrario l’ipersodiemia determina iperosmolalità e disidratazione cellulare; in entrambi i casi vi può essere compromissione delle funzioni cellulari. L’escrezione urinaria del sodio è in relazione all’introduzione giornaliera con la dieta. Cause di iponatremia sono: la perdita di sodio (cutanea, gastrointestinale o renale) senza o con relativamente minore perdita di acqua; le sindromi edemigene (nonostante il pool del sodio sia spesso aumentato, si riscontra iponatremia a causa del confinamento del sodio nel comparto edematoso); eccessivo introito di acqua o soluzioni iposodiche; inappropriata secrezione di ADH e altre disendocrinopatie. Cause di ipernatremia sono: la perdita di acqua per alterazioni tubulari renali; diuresi osmotica; diabete insipido nefrogeno o ipofisario; diarrea; vomito; sudorazione profusa; ustioni (in tutti questi casi c’è ipovolemia mentre nelle condizioni seguenti c’è ipervolemia); eccessiva somministrazione di sodio; iperaldosteronismo primitivo e altre disendocrinopatie. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - U estemporanee Tappo Giallo Metodo Potenziometria indiretta con elettrodo ionoselettivo. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Sodio mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Sodio U Estemporaneo L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 409 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Somatomedina C IGF-1 (IGF1) Rilevanza clinica La somatomedina C o IGF1 o fattore di crescita insulino-simile è la più importante somatomedina per la crescita, prodotta principalmente dal fegato. Veicolata da una grossa molecola vettrice IGFBP-3, forma un complesso con una emivita di 3-18 ore mentre l'ormone libero 20-30 minuti. La concentrazione di IGF1 resta costante nelle 24 ore, in contrasto con le fluttuazioni di GH. Per questo motivo una singola detrminazione di GH non ha alcuna utilità soprattutto nel sospetto di ipopituitarismo. Nel deficit GH sia il GH che la IGF1 risultano bassi; nell'ipopituitarismo costituzionale il GH risulta basso con IGF normale; nel nanismo di Laron e nel nanismo da GH non attivo il GH è alto con IGF1 bassa, nella epatopatia cronica e nella malatiia celiaca il GH è normale con IGF bassa, nella sindrome di Turner sono entrambi normali. Interpretazione Da valutare contestualmente ai valori di GH, non risente del bioritmo circadiano essendo un fattore di crescita resta costante nell'arco dell'intera giornata. Risulta utile nell'ipopituitarismo restando costantemente a basse concentrazioni Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Immunodosaggio in chemiluminescenza a due step (CLIA) basata sul principio "Sandwich". Per la sensibilizzazione della fase solida (particelle magnetiche) e per il tracciante sono stati utilizzati due differenti anticorpi monoclonali. Durante l incubazione, l' IGF-I presente nei campioni viene legata agli anticorpi del coniugato e della fase solida. Dopo l'incubazione , un ciclo di lavaggio elimina l’eccesso di tracciante. Il segnale luminoso, indotto dai reagenti starter e misurato in RLU (relative light units), è direttamente proporzionale alla concentrazione di IGF-I presente nel campione. Strumento Liaison XL Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Somatomedina C (IGF-1) nmol/L F [4,00 - 19,00] 00 A 02 M 00 G 05 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L F [9,00 - 30,00] 06 A 00 M 00 G 08 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L F [11,00 - 42,00] 09 A 00 M 00 G 11 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L F [20,00 - 65,00] 12 A 00 M 00 G 15 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L F [33,00 - 62,00] 16 A 00 M 00 G 20 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L F [21,00 - 39,00] 21 A 00 M 00 G 30 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L F [13,00 - 37,00] 31 A 00 M 00 G 40 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L F [11,00 - 30,00] 41 A 00 M 00 G 50 A 11 M 30 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 410 di 498 Somatomedina C (IGF-1) nmol/L F [9,00 - 32,00] 51 A 00 M 00 G 60 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L F [10,00 - 30,00] 61 A 00 M 00 G 70 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L F [8,00 - 26,00] 71 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L M [4,00 - 19,00] 00 A 02 M 00 G 05 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L M [9,00 - 30,00] 06 A 00 M 00 G 08 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L M [11,00 - 42,00] 09 A 00 M 00 G 11 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L M [20,00 - 65,00] 12 A 00 M 00 G 15 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L M [33,00 - 62,00] 16 A 00 M 00 G 20 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L M [21,00 - 39,00] 21 A 00 M 00 G 30 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L M [19,00 - 38,00] 31 A 00 M 00 G 40 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L M [12,00 - 34,00] 41 A 00 M 00 G 50 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L M [9,00 - 32,00] 51 A 00 M 00 G 60 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L M [10,00 - 30,00] 61 A 00 M 00 G 70 A 11 M 30 G Somatomedina C (IGF-1) nmol/L M [8,00 - 26,00] 71 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 411 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Tempo di protrombina (PT) Rilevanza clinica Coagulopatie,epatopatie, terapia dicumarolici Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore No prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo Coagulativo/Lettura Turbidimetrica Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura ± 0,03 al valore di 0,96 ratio; ± 0,5 al valore di 3,64 ratio Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento PT INR INR Indiff. [0,82 - 1,17] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G PT rapporto rapporto Indiff. [0,80 - 1,17] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G PT secondi sec. Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 412 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Tempo di trombina (TT) Rilevanza clinica Per lo studio della CID (coagulazione intravasale disseminata) Per il monitoraggio della terapia eparinica (eparina non frazionata) e trombolitica Per la rilevante presenza di prodotti di degradazione della fibrina e del fibrinogeno (PDF) per lo studio delle anomalie qualitative e quantitave del fibrinogeno, sia ereditarie che aquisite (disfibrinogenemia) e per il controllo della iperfibrinolisi Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore PREVIO ACCORDO - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo coagulativo Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento Tempo di Trombina lunedì 21 marzo 2016 ratio Indiff. [0,75 - 1,20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 413 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Teofillina Rilevanza clinica La teofillina è un farmaco utilizzato come broncodilatatore nelle broncopneumopatie e nell’asma; ha un basso indice terapeutico e pertanto le manifestazioni di tossicità possono comparire già a livelli ematici del farmaco solo di poco superiori rispetto ai livelli terapeutici. L'intossicazione può manifestarsi con vomito, agitazione psico-motoria, convulsioni shock e morte La recente messa in commercio di farmaci ugualmente efficaci ma con un superiore indice terapeutico ha in buona parte soppiantato l’uso della teofillina. La teofillina di norma viene inattivata per il 90% nel fegato e per il 10% viene escreta immodificata con le urine Interpretazione Il monitoraggio della teofillina è utile solo se la determinazione viene eseguita allo "stato stazionario", cioè immediatamente prima della successiva somministrazione e almeno 2 giorni dopo l’inizio della terapia. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore indicare posologia e ore dall'ultima somministrazione - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo I reagenti sono costituiti da un anticorpo monoclonale anti-teofillina e da particelle costituite da latice coniugato con teofillina. La teofillina del campione compete con la teofillina coniugata per i siti di legame dell’anticorpo. La formazione di aggregati di latice, che viene determinata turbidimetricamente, sarà pertanto inversamente correlata alla concentrazione di teofillina nel campione. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,42 (8,5%) alla concentrazione di 4,92 mg/L; ± 0,85 (5,6%) alla concentrazione di 15,26 mg/L; ± 3,3 (11,4%) alla concentrazione di 28,9 mg/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Teofillina lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. [5,0 - 20,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G umol/L [27 - 111] Intervallo terapeutico Pagina 414 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Test di Falcizzazione Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Istruzioni al prelievo e contenitore - K2 EDTA VIOLA grande 6 mL Metodo Strumento Microscopio Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno Telefono (045-812) 4584-6880 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 415 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Testosterone Rilevanza clinica Il testosterone, sintetizzato dalle cellule di Leidig del testicolo sotto regolazione dell'LH, è responsabile del maschio delle caratteristiche sessuali secondarie ed è quindi utile nella valutazione degli stati di ipogonadismo. Nella femmina è prodotto in piccola quantità dai surreni e dall'ovaio e proviene anche dal metabolismo periferico dell'androstenedione. Aumenta quindi nei tumori ovarici, delle surrenali, ne''ovaio policistico e nell'iperplasia surrenalica ed è utile per valutare le varie forme di virilizzazione. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Il dosaggio immunometrico per Testosterone utilizza un Ab policlonale di coniglio anti-Testosterone adeso a una sferetta di polistirene e testosterone coniiugato a fosfatasi alcalina che compete con il campione per i siti dell'anticorpo in fase solida. Dopo incubazione la sferetta viene separata dalla miscela di reazione per rotazione ad alta velocità lungo l'asse verticale, e lavata quattro volte. Al termine non presenterà alcun residuo di marcato non legato. Si aggiunge il substrato chemiluminescente (dioxetano fosfato) che reagisce con la fosfatasi alcalina legata alla sferetta e l'emissione di luce viene collegata in modo inversamente proporzionale alla quantità di analita attraverso una curva di taratura Strumento Immulite 2000 Incertezza di Misura 11.7 % a 133 ng/dl, 9.3 % a 563 ng/dl e 10.6 % a 872 ng/dl Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-TESTOSTERONE ng/dL F [inf. a 80] 00 A 00 M 00 G 40 A 00 M 00 G nmol/L [inf. a 2,77] S-TESTOSTERONE ng/dL F [inf. a 80] 40 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [inf. a 2,77] S-TESTOSTERONE ng/dL M [inf. a 180] 00 A 00 M 00 G 00 A 05 M 00 G nmol/L [inf. a 6,24] S-TESTOSTERONE ng/dL M [inf. a 20] 00 A 05 M 00 G 00 A 11 M 00 G nmol/L [inf. a 0,69] S-TESTOSTERONE ng/dL M [inf. a 25] 00 A 11 M 00 G 05 A 00 M 00 G nmol/L [inf. a 0,86] S-TESTOSTERONE ng/dL M [inf. a 30] 05 A 00 M 00 G 09 A 00 M 00 G nmol/L [inf. a 1,04] S-TESTOSTERONE ng/dL M [262 - 1593] [inf. a 30 prepuberi] 09 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G nmol/L [9,09 - 55,27] [inf. a 1,04 prepuberi] S-TESTOSTERONE ng/dL M [262 - 1593] 17 A 00 M 00 G 50 A 00 M 00 G nmol/L [9,09 - 55,27] S-TESTOSTERONE ng/dL M [181 - 758] 50 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [6,28 - 26,30] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 416 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Testosterone (TESTO o TSTO) Rilevanza clinica Il testosterone è un ormone steroideo con un peso molecolaredi 288,4 dalton. Il testosterone è il principale androgeno negli uomini ed è controllato dall'ormone luteinizzante (LH). L'LH viene rilasciato dall'ipofisi anteriore che esercita il controllo principale sulla produzione di testosterone e agisce direttamente sulle cellule di Leydig dei testicoli. Il testosterone stimola la maturazione adulta dei genitali esterni e degli organi sessuali secondari e la crescita di barba, peli ascellari e pubici. I livelli di testosterone sono notevolmente inferiori nelle donne rispetto agli uomini. Le principali fonti di produzione di testosterone nelle donne sono le ovaie, le ghiandole surrenali. Il testosterone circola libero (40%) e legato (60%) a proteine carrier come l’ albumina e la Sex Hormone Binding Globulin (SHBG). Indicazioni: irsutismo, cicli anovulatori con iperradrogenismo causato da ovaio policustico). Nei maschi il testosterone può essere normale o diminuito nell’ipopituitarismo, anche da deficit selettivo delle gonadotropine (ipogonadismo: Sindrome di Kallmann) e nel Klinefelter. Può diminuire nella cirrosi, nell’alcolismo cronico, nel corso di terapia estrogenica, nell’obesità, nell’insufficienza renale e nella malnutrizione. Può aumentare nella pubertà precoce, nei tumori o iperplasie del surrene e nel corso di terapia con cimetidina. Nel test di soppressione con desametasone nell’irsutismo idiopatico diminusce con il DEA, mentre nel cancro non c’è alcuna risposta. Interpretazione Può aumentare nella pubertà precoce, nei tumori o iperplasie del surrene e nel corso di terapia con cimetidina. Nel test di soppressione con desametasone nell’irsutismo idiopatico diminusce con il DEA, mentre nel cancro non c’è alcuna risposta. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur Testosterone è un immunodosaggio competitivo che utilizza la tecnica della chemiluminescenza diretta. Il testosterone presente nel campione del paziente compete con il testosterone marcato con estere di acridinio presente nel Reagente Lite per una limitata quantità di anticorpo policlonale di coniglio antitestosterone legato all'anticorpo murino monoclonale anti-coniglio, accoppiato con particelle paramagnetiche nella Fase Solida. Il dosaggio utilizza l'Agente di Rilascio del testosterone per rilasciare il testosterone legato dalle proteine endogene leganti presenti nel campione. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 0,93 (22,4%) alla concentrazione di 4,14 nmol/L; ± 2,61 (13,5%) alla concentrazione di 19,36 nmol/L; ± 5,77 (17,4%) alla concentrazione di 33,17 nmol/L; Dirigenti responsabili C. Cocco - B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Testosterone lunedì 21 marzo 2016 nmol/L Indiff. Femmine: età prebuberale 0.2-1.3 età adulta 1.0-3.0 Maschi: età prebuberale 0.2-1.3 età adulta 9.0-29.0 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 417 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Thrombin Inhibitor - Dabigatran Rilevanza clinica La misura della concentrazione dei DTI nel plasma dei pazienti può aiutare nel caso ci sia un sospetto di eccesso di attività anticoagulante Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore indicare ora del prelievo e ora dell'assunzione del farmaco - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo coagulativo Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Poli - S.Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento P-THROMBIN INHIBITORS ng/mL Indiff. 25°-75° percentile dopo dose di 150 mg a 2 ore dalla somministrazione 117-225 a 10-16 ore dalla somministraz. 61-143 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G 25°-75° percentile dopo dose di 110 mg a 2 ore dalla somministrazione 85-200 a 10-16 ore dalla somministraz. 43-102 lunedì 21 marzo 2016 Pagina 418 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 TIBC (Capacità ferrolegante totale ) Rilevanza clinica La TIBC (total iron binding capacity) o capacità ferro-legante totale rappresenta la capacità massima di trasporto del ferro da parte della transferrina. Può essere determinata direttamente o , come nel nostro caso, calcolata in base alla concentrazione di transferrina. Il calcolo si basa sul fatto che ciascuna molecola di transferrina può legare al masimo 2 ioni Fe3+ e quindi 1g di transferrina lega 25.1 umol di Ferro. Interpretazione Vedi transferrina e saturazione della transferrina Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Viene derivata dalla misura della transferrina - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo TIBC = transferrina (g/L) x 25.1 Strumento LIS (calcolo) Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento TIBC lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [50 - 90] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G µg/dL [279 - 502] Pagina 419 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Tireoglobulina Rilevanza clinica La tireoglobulina è una iodoglicoproteina di PM 660.000 sintetizzata dalle cellule follicolari dellla tiroide sotto stimolo del TSH e rappresenta il precursore degli ormoni tiroidei. I tessuti tiroidei funzionanti sembrano essere l'unica fonte di tireoglobulina circolante, per cui il suo dosaggio trova applicazione nella diagnosi di ipotiroidismo congenito e soprattutto nel monitoraggio di pazienti sototposti a tiroidectomia (specie dopo trattamento con TSH ricombinante per evidenziare peristenza o residui di malattia). Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo l dosaggio immunometrico sandwich per Tireoglobulina utilizza un Ab monoclonale murino antiTireoglobulina in fase solida adeso a una sferetta di polistirene e un secondo Ab policlonale antiTireoglobulina, coniugato a fosfatasi alcalina. Dopo incubazione la sferetta viene separata dalla miscela di reazione per rotazione ad alta velocità lungo l'asse verticale, e lavata quattro volte. Al termine non presenterà alcun residuo di marcato non legato. Si aggiunge il substrato chemiluminescente (dioxetano fosfato) che reagisce con la fosfatasi alcalina legata alla sferetta e l'emissione di luce viene collegata alla quantità di anlita attraverso una curva di taratura. Strumento Liaison Incertezza di Misura 16.9 % a 3.2 ng/ml, 12.4 % a 34.6 ng/ml e 13.2 a 116 ng/ml Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-TIREOGLOBULINA ng/mL Indiff. [inf. a 60,00] valori per adulti 00 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G S-TIREOGLOBULINA ng/mL Indiff. [inf. a 60,00] 17 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 420 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Topiramato Rilevanza clinica Il topiramato è un monosaccaride sulfamato sostituito con alcuni meccanismi di azione che provocano il blocco dell’insorgenza delle convulsioni: i principali sono la modulazione dei canali del sodio voltaggiodipendenti, il potenziamento dell’attività inibitoria del neurotrasmettitore GABA e l’attenuazione dell’attività eccitatoria dei neurotrasmettitori AMPA-Kainato. Il profilo farmacocinetico del topiramato, rispetto a quello di altri farmaci antiepilettici, dimostra una lunga emivita plasmatica, proprietà farmacocinetiche lineari, escrezione prevalentemente per via renale, assenza di significativi legami con le proteine plasmatiche e mancanza di metaboliti attivi clinicamente rilevanti. Vi è una differenza tra sessi nel volume di distribuzione: i valori nelle femmine sono mediamente pari al 50% di quelli nei maschi. Questo viene attribuito alla maggiore presenza di grasso corporeo nelle femmine senza conseguenze cliniche. Il cibo non ha effetti clinici sulla biodisponibità del topiramato. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo purificazione SPE, derivatizzazione del plasma con opportuno reagente, doppia incubazione a 50 °C e separazione con HPLC mediante colonna a fase inversa. Lettura con detector fluorimetrico Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento P-TOPIRAMATO lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [14,7 - 58,0] range terapeutico 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 421 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Tossicologico urinario screening (Screening urinario sost Rilevanza clinica Lo screening tossicologico consente di rilevare simultaneamente nelle urine la presenza, in concentrazioni significative, di 10 sostanze d'abuso e farmaci e/o dei loro metaboliti principali. Il test è qualitativo e i risultati sono espressi come "negativo" o "positivo". Di seguito sono riportate le sostanze analizzate e fra parentesi i livelli di cut-off che discriminano fra negatività e positività; questi livelli sono tratti dalla letteratura; per il paracetamolo il cut-off equivale alla dose terapeutica. Oppiacei (300 ng/mL); Fenciclidina (25 ng/mL); Antidepressivi triciclici (1000 ng/mL); Metadone (300 ng/mL); Amfetamina (1000 ng/mK); Cocaina (300 ng/mL); Tetraidrocannabinoidi (50 pg/mL); Paracetamolo (5000 ng/mL); Metanfetamine (1000 ng/mL); Barbiturici (300 ng/mL); Benzodiazepine (300 ng/mL). Lo screening ha valenza clinica e non medico-legale. Interpretazione Vedi "Rilevanza clinica" Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Evitare adulterazioni e manomissioni del campione - U estemporanee Tappo Rosso Metodo Immunodosaggio a fluorescenza Strumento Triage MeterPro Incertezza di Misura Dirigenti responsabili M.Negri Telefono (045-812) 2154 - 2857 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 422 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 TRAb Ab anti recettore del TSH (TRAK) Rilevanza clinica Il test B·R·A·H·M·S TRAK human KRYPTOR è indicato come ausilio da utilizzare assieme alla valutazione clinica nella conferma o esclusione della malattia di Graves e nella differenziazione dall’autonomia disseminata della tiroide. Nel corso della malattia di Graves, consente un’indicazione prognostica e quindi costituisce un importante ausilio nel processo decisionale nella gestione del trattamento. Nelle donne in gravidanza affette da malattia di Graves, il test fornisce un ausilio per la valutazione del rischio di insorgenza dell’ipertiroidismo nel feto. Interpretazione Gli anticorpi contro il recettore TSH (TRAb) sono la causa dell’ipertiroidismo nella malattia di Graves (=ipertiroidismo autoimmune). Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste procedure particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il principio di misurazione di B·R·A·H·M·S KRYPTOR compact PLUS si basa sulla tecnologia TRACE™ (Time-Resolved Amplified Cryptate Emission), che misura il segnale emesso da un immunocomplesso a tempo ritardato. La tecnologia TRACE™ si fonda sul trasferimento di energia non radiante da un donatore (criptato) ad un accettore (XL). Il dosaggio omogeneo utilizza un recettore TSH umano che è complessato con un anticorpo monoclonale murino 22A accoppiato ad un accettore fluorescente. Il 22A si lega alla parte Nterminale del recettore TSH, che non interferisce col legame del TRAb con la tasca di legame TSH. Il complesso recettore 22A-TSH è in combinazione con un anticorpo monoclonale murino di stimolazione del recettore TSH umano mAB9, che competeva col legame di TRAb. L’anticorpo di stimolazione mAB9 è accoppiato ad un donatore fluorescente. In questo modo il segnale di test è proporzionale al mAB9 legato e inversamente proporzionale al legame degli autoanticorpi del paziente. La vicinanza fra il donatore (criptato) e l'accettore (XL) quando fanno parte di un immunocomplesso, e la sovrapposizione fra lo spettro di emissione del donatore e lo spettro di assorbimento dell'accettore intensificano, da un lato, il segnale di fluorescenza del criptato e, dall'altro, estendono la durata del segnale dell'accettore, consentendo la misurazione della fluorescenza a tempo ritardato. Misurazione precisa della concentrazione dell'analita: quando il campione viene eccitato con un laser all'azoto a 337 nm, il donatore (criptato) emette un segnale fluorescente di lunga durata nel range dei millisecondi a 620 nm, mentre l'accettore (XL) genera un segnale breve nel range dei nanosecondi a 707 nm. Quando i due componenti vengono legati in un immunocomplesso, sia l'amplificazione del segnale sia il prolungamento della durata del segnale dell'accettore avvengono a 707 nm, per cui il segnale può essere misurato in µ-secondi. Questo segnale di test è proporzionale al mAB9 legato e inversamente proporzionale al legame degli autoanticorpi del paziente (concentrazione dell'analita da misurare). Strumento Kriptor Compact Plus Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 423 di 498 TRAb (Ab anti recettore del TSH) lunedì 21 marzo 2016 U/L Indiff. [< 2,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 424 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Transferrina Rilevanza clinica La transferrina è la proteina deputata al trasporto del ferro nel siero. In caso di carenza di ferro, il grado della saturazione di transferrina è un indicatore estremamente sensibile per una deplezione funzionale del ferro. In caso di carenza del ferro di riserva, i livelli di ferritina si presentano ridotti.La transferrina (TRF) è una proteina di trasporto del ferro che lega il ferro (max due molecole per molecola) e lo trasporta all’interno delle cellule; è anche una proteina negativa della fase acuta la cui concentrazione plasmatica diminuisce, per aumento del catabolismo, in corso di flogosi. La transferrina aumenta nelle iposideremie e in tutti i casi nei quali aumenta il fabbisogno di ferro da parte dell’organismo; in queste situazioni il significato della sua determinazione equivale a quello della TIBC (total iron binding capacity). La transferrina è sintetizzata principalemnte dal fegato e ha una emivita di circa 8 giorni ed è utilizzata nella valutazione dello stato nutrizionale nei pazienti in nutrizione parenterale totale, quando misurata assieme ad altre proteine con emivita diversa: albumina (20 giorni), prealbumina (2 giorni), retinol binding protein (12 ore). Interpretazione In caso di sideropenia, una carenza di ferro può essere esclusa se nel siero si riscontra una concentrazione di transferrina ridotta, come, ad esempio, in presenza di infiammazioni o, più raramente, di carenza di acido ascorbico.Nello screening dell’emocromatosi ereditaria, la saturazione della transferrina permette una migliore individuazione del genotipo omozigota rispetto alla ferritina. Il trattamento di un’anemia con eritropoietina in pazienti con insufficienza renale è efficace soltanto in presenza di un deposito di ferro sufficiente. Il migliore procedimento di monitoraggio è la determinazione della saturazione della transferrina durante la terapia. Insieme alla ferritina,la saturazione della transferrina permette una valutazione esatta relativa al sovraccarico di ferro in pazienti con patologie epatiche croniche. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Non utilizzare plasma con EDTA o citratato - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test immunoturbidimetrico.La transferrina umana forma un precipitato con un antisiero specifico, che viene determinato turbidimetricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Saturazione Transferrina per cento Indiff. [16,0 - 40,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G P-TRANSFERRINA g/L F [2,00 - 3,60] 00 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G P-TRANSFERRINA g/L F [2,00 - 3,60] (aumenta in gravidanza) 16 A 00 M 00 G 50 A 00 M 00 G P-TRANSFERRINA g/L F [2,00 - 3,60] 50 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G P-TRANSFERRINA g/L M [2,00 - 3,60] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 425 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Transferrina Rilevanza clinica La transferrina (TRF) è una proteina di trasporto del ferro che lega il ferro (max due molecole per molecola) e lo trasporta all’interno delle cellule; è anche una proteina negativa della fase acuta la cui concentrazione plasmatica diminuisce, per aumento del catabolismo, in corso di flogosi. La transferrina aumenta nelle iposideremie e in tutti i casi nei quali aumenta il fabbisogno di ferro da parte dell’organismo.Viene quindi utilizzata nella diagnostica del metabolismo del ferro. La transferrina è sintetizzata principalemnte dal fegato e ha una emivita di circa 8 giorni ed è utilizzata nella valutazione dello stato nutrizionale nei pazienti in nutrizione parenterale totale, quando misurata assieme ad altre proteine con emivita diversa: albumina (20 giorni), prealbumina (2 giorni), retinol binding protein (12 ore). Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo nefelometrica con utilizzo di anticorpo policlonale Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,3 (20,7 %) alla concentrazione di 1,44 g/L; ± 0,66 (19,1%) alla concentrazione di 3,45 g/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Transferrina lunedì 21 marzo 2016 g/L Indiff. [2,00 - 3,60] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 426 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Transferrina saturazione Rilevanza clinica La saturazione della transferrina è il rapporto in percentuale tra la concentrazione del ferro plasmatico e la concentrazione del ferro trasportato dalla transferrina. Il calcolo si basa sul fatto che ciascuna molecola di transferrina può legare al masimo 2 ioni Fe3+ e 1g di transferrina lega 25.1 umol (o 1.4 mg ) di Ferro. Viene utilizzato nella diagnostica dei sovraccarichi o anche dei deficit marziali Interpretazione Una saturazione aumentata è il primo indice di un sovraccarico marziale. Sono da considerare diagnostici di sovraccarico valori >45% confermati per 2 volte a digiuno. Livelli >60% portano ad un danno tessutale. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore si dosano ferro e transferrina e si esegue il calcolo - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo calcolo: (ferro plasmatico umol/L / transferrina g/L *25.1)*100 oppure (ferro plasmaticoumol/L/transferrina g/L) *3.984 Strumento LIS (calcolo) Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Saturazione transferrina % F [21 - 53] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G Saturazione transferrina % F [7 - 44] 01 A 00 M 00 G 05 A 00 M 00 G Saturazione transferrina % F [17 - 42] 05 A 00 M 00 G 09 A 00 M 00 G Saturazione transferrina % F [11 - 36] 09 A 00 M 00 G 14 A 00 M 00 G Saturazione transferrina % F [6 - 33] 14 A 00 M 00 G 19 A 00 M 00 G Saturazione transferrina % F [16 - 45] 19 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Saturazione transferrina % M [21 - 53] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G Saturazione transferrina % M [7 - 44] 01 A 00 M 00 G 05 A 00 M 00 G Saturazione transferrina % M [17 - 42] 05 A 00 M 00 G 09 A 00 M 00 G Saturazione transferrina % M [2 - 4] 09 A 00 M 00 G 14 A 00 M 00 G Saturazione transferrina % M [6 - 33] 14 A 00 M 00 G 19 A 00 M 00 G Saturazione transferrina % M [16 - 45] 19 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 427 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Trigliceridi Rilevanza clinica I trigliceridi sono un insieme eterogeneo di acidi grassi esterificati con il glicerolo. Essi sono i principali componenti del grasso corporeo e svolgono funzioni di riserva energetica, di isolamento termico e costituiscono i precursori dei fosfolipidi costituenti le membrane cellulari. I trigliceridi provengono parte dall’alimentazione e parte dalla sintesi endogena; non essendo polari non si trovano liberi nel plasma ma sono veicolati dalle lipoproteine. Interpretazione Il dosaggio dei trigliceridi è utilizzato per la classificazione delle dislipidemie e nella diagnosi, nel trattamento e nel monitoraggio di diverse patologie nelle quali essi tendono ad aumentare; fra queste: diabete, sindrome nefrosica, ittero occlusivo, ipotiroidismo e altre didendocrinopatie, pancreatopatie, sovraalimentazione e alcolismo. L’ipertrigliceridemia è un fattore di rischio aterosclerotico. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Enzimatico UV I trigliceridi nel campione vengono idrolizzati dalla lipasi a glicerolo ed acidi grassi. Il glicerolo viene fosforilato dall'ATP, in presenza di glicerol-chinasi per formare glicerolo-3-fosfato. Il glicerolo-3-fosfato viene ossidato in presenza di glicerofosfato-ossidasi producendo diidrossi-acetonfosfato e perossido di idrogeno. Quest’ultimo reagisce con 4-aminoantipirina, in presenza di 4-clorofenolo e perossidasi, per formare il complesso colorato chinonimina che viene determinato fotometricamente. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,08 (7,5%) alla concentrazione di 1,16 mmol/L; ± 0,12 (4,6%) alla concentrazione di 2,64 mmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Trigliceridi lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [<1,69] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [< 150] (Valore desiderabile) Pagina 428 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Trigliceridi Rilevanza clinica I trigliceridi sono un insieme eterogeneo di acidi grassi esterificati con il glicerolo. Essi sono i principali componenti del grasso corporeo e svolgono funzioni di riserva energetica, di isolamento termico e costituiscono i precursori dei fosfolipidi costituenti le membrane cellulari. I trigliceridi provengono parte dall’alimentazione e parte dalla sintesi endogena; non essendo polari non si trovano liberi nel plasma ma sono veicolati dalle lipoproteine. Interpretazione Il dosaggio dei trigliceridi è utilizzato per la classificazione delle dislipidemie e nella diagnosi, nel trattamento e nel monitoraggio di diverse patologie nelle quali essi tendono ad aumentare; fra queste: diabete, sindrome nefrosica, ittero occlusivo, ipotiroidismo e altre didendocrinopatie, pancreatopatie, sovraalimentazione e alcolismo. L’ipertrigliceridemia è un fattore di rischio aterosclerotico.La determinazione dei trigliceridi viene impiegata per la diagnosi e per il trattamento dei pazienti con diabete mellito, con nefrosi,con ostruzione del fegato, con disfunzioni del metabolismo lipidico e con numerose altre malattie endocrine Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore digiuno consigliato - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test enzimatico colorimetrico.In presenza di trigliceridi la lipoproteinlipasi (LPL) li trasforma in glicerolo che a sua volta , in presenza della Glucosio chinasi (GK) viene trasformato in glicerolo 3 fosfato a sua volta inchetone e acqua ossigenata che in presenza di perossidasi e un cromogeno formano un complesso colorato.L'intensità del colore è proporzionale alla quantità di trigliceridi presenti. Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,05 (4,4%) alla concentrazione di 1,23 mmol/L; ± 0,11 (4,7 %) alla concentrazione di 2,26 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Trigliceridi mmol/L Indiff. [inf. a 1,69] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [inf. a 150] (Valore desiderabile) Colesterolo LDL mmol/L Indiff. [inf. a 3,37] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [Inf. a 130] (Valore desiderabile) lunedì 21 marzo 2016 Pagina 429 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Troponina I Rilevanza clinica Il metodo (di seconda generazione a sensibilità intermedia) misura l'isoforma cardiaca della troponina I. La "troponina I" è una frazione di un complesso proteico costituito anche dalle troponine "C" e "T" e si trova intercalata periodicamente lungo le miofibrille contrattili. E’ contenuta nelle cellule muscolari dove svolge un ruolo regolatorio della funzione contrattile. Nel cuore è presente una isoforma molecolare specifica. Interpretazione I livelli ematici di Troponina I sono un indice di sofferenza cellulare specifico del miocardio. Entro 3-6 ore da un evento infartuale si osservano nel plasma livelli misurabili di troponina I che raggiungono il picco dopo 12-16 ore. In una decina di giorni i valori rientrano gradualmente nella norma (la cinetica dipende dall'entità del danno). Livelli aumentata di Troponina sono osservabili in tutte le patologie del miocardio: ad es. miocarditi, scompenso, traumi e angina. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Chemiluminescente omogeneo (LOCI) Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 25,71 (17,8%) alla concentrazione di 144,36 ng/L; ± 97,67 (13,0%) alla concentrazione di 749,45 ng/L; ± 458,5 (14,6%) alla concentrazione di 3133,76 ng/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Troponina lunedì 21 marzo 2016 ng/L Indiff. [< 45] (99° percentile della popolazione di riferimento) 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 430 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Troponina T Rilevanza clinica Questo test può essere impiegato come aiuto nella diagnosi differenziale della sindrome coronarica acuta per identificare necrosi, ad es. un infarto miocardico acuto. Il test è anche indicato per la stratificazione del rischio in pazienti con sindrome coronarica acuta e del rischio cardiaco in pazienti con insufficienza renale cronica. Inoltre il test può essere utile per la scelta di terapie ed interventi più intensivi in pazienti con livelli elevati di troponina T cardiaca. Interpretazione La troponina T (TnT) è un componente dell’apparato contrattile della muscolatura striata. Benché la funzione della TnT sia uguale in tutti i muscoli striati, la TnT presente esclusivamente nel miocardiosi distingue chiaramente dalla TnT della muscolatura scheletrica,in quanto molecola altamente tessutospecifica.La troponina T cardiaca (cTnT) è un marcatore cardio-specifico e ad elevata sensibilità per il danno miocardico, aumenta già ca. 3–4 ore dopo un infarto miocardico acuto (IMA) e può rimanere elevata fino a 2 settimane successive all’evento acuto. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo ImmunoAssay in ElettroChemiLuminescenza “ECLIA”. Il test Troponin T hs STAT Elecsys impiega due anticorpi monoclonali specificamente diretti contro la troponina T cardiaca umana.Gli anticorpi riconoscono due epitopi collocati nella parte centrale della proteina troponina T cardiaca Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento P-TROPONINA T CARDIACA hs lunedì 21 marzo 2016 ng/L Indiff. [< 14] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/L [< 0,014] 99° perc. popolazione generale Pagina 431 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 TSH reflex (Tireotropina reflex o TSHr) Rilevanza clinica La Tirotropina (TSH) prodotta dalla ipofisi anteriore. L'ormone tireostimolante è una glicoproteina costituita da due subunità legate in modo non covalente. Le concentrazioni degli ormoni tiroidei FT3 (T3 libera) e FT4 (T4 libera) regolano la secrezione di TSH da parte dell'ipofisi anteriore, per mezzo di un meccanismo a feedback negativo. Il TSH interagisce con i recettori specifici presenti sulla superficie delle cellule tiroidee, esplicando due azioni principali. La prima è un azione di stimolo sulla riproduzione e l'ipertrofia cellulare. La seconda è quella di stimolare la tiroide a sintetizzare e secernere T3 e T4. E’ l’esame di primo livello per la funzionalità tiroidea, non risente della somministrazione di estrogeni, ne’ della patologia renale o epatica. La possibilità di determinare i livelli circolanti di TSH ha un'importanza rilevante nella valutazione della funzione tiroidea. È particolarmente utile nella diagnostica differenziale fra ipotiroidismo primario (tiroideo), secondario (ipofisario) e terziario (ipotalamico). Nell'ipotiroidismo primario i livelli di TSH sono elevati in modo significativo, mentre appaiono ridotti nell'ipotiroidismo secondario e terziario. Il TSH diminuisce nei pazienti che assumono glucocorticoidi, levodopa o dopamina ed è influenzato da grave stress o patologia. Causano un aumento transitorio di TSH il litio, il metimazolo, il propiltiouracile, lo iodio, l’amiodarone e il mezzo di contrasto radiologico. L’assunzione di amiodarone in pazienti che assumono tiroxina può aumentare il TSH. La secrezione è pulsatile con picco intorno alle 23. Esistono valori di riferimento specifici dell’età pediatrica. Il TSH è basso nell’ipertiroidismo e alto nell’ipotiroidismo. Il dosaggio risulta utile nella valutazione della terapia stabilizzata dei pazienti ipotiroidei ed ipertiroidei. Il TSH non aumentato nell’ipotiroidismo secondario (ipopituitarismo) e nell’ipotiroidismo ipotalamico. Nelle prime fasi della gravidanza si può riscontrare una diminuzione del TSH, per cui la diagnosi di ipertiroidismo in gravidanza necessita del dosaggio degli ormoni tiroidei. Raramente tumori dell’ipofisi sono TSH secernenti; in questi casi gli ormoni tiroidei sono aumentati. Livelli aumentati di TSH in soggetti apparentemente eutiroidei possono richiedere la determinazione di FT4 e di anticorpi anti-TPO. Interpretazione L' intervallo di riferimento del TSH è stato definito nel gennaio 2010 tra 0.15-3.00 mU/l, da cui le attuali regole di applicazione per la determinazione dei test reflex sono: valori TSH < 0.15 eseguire FT4 se questo è <23 eseguire FT3 valori TSH > 3.00 eseguire AbTPO valori TSH > 10 eseguire AbTPO ed FT4 Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur TSH3-Ultra è un dosaggio di terza generazione. Dosaggio immunodosaggio in chemiluminescenza diretta a due siti (sandwich) che utilizza quantitativi costanti di due anticorpi. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 0,021 (5,8%) alla concentrazione di 0,37 mU/L; ± 0,33 (6,7%) alla concentrazione di 5,03 mU/L; ± 2,88 (8,07%) alla concentrazione di 33,12 mU/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 432 di 498 TSH (Tireotropina) lunedì 21 marzo 2016 mUI/L Indiff. [0,35 - 3,00] esami di approfondimento eseguiti per valori: <0,15 o >3,00 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 433 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 TSH Tirotropina (TSH) Rilevanza clinica La Tirotropina (TSH) prodotta dalla ipofisi anteriore. L'ormone tireostimolante è una glicoproteina costituita da due subunità legate in modo non covalente. Le concentrazioni degli ormoni tiroidei FT3 (T3 libera) e FT4 (T4 libera) regolano la secrezione di TSH da parte dell'ipofisi anteriore, per mezzo di un meccanismo a feedback negativo. Il TSH interagisce con i recettori specifici presenti sulla superficie delle cellule tiroidee, esplicando due azioni principali. La prima è un azione di stimolo sulla riproduzione e l'ipertrofia cellulare. La seconda è quella di stimolare la tiroide a sintetizzare e secernere T3 e T4. E’ l’esame di primo livello per la funzionalità tiroidea, non risente della somministrazione di estrogeni, ne’ della patologia renale o epatica. La possibilità di determinare i livelli circolanti di TSH ha un'importanza rilevante nella valutazione della funzione tiroidea. È particolarmente utile nella diagnostica differenziale fra ipotiroidismo primario (tiroideo), secondario (ipofisario) e terziario (ipotalamico). Nell'ipotiroidismo primario i livelli di TSH sono elevati in modo significativo, mentre appaiono ridotti nell'ipotiroidismo secondario e terziario. Il TSH diminuisce nei pazienti che assumono glucocorticoidi, levodopa o dopamina ed è influenzato da grave stress o patologia. Causano un aumento transitorio di TSH il litio, il metimazolo, il propiltiouracile, lo iodio, l’amiodarone e il mezzo di contrasto radiologico. L’assunzione di amiodarone in pazienti che assumono tiroxina può aumentare il TSH. La secrezione è pulsatile con picco intorno alle 23. Esistono valori di riferimento specifici dell’età pediatrica. Il TSH è basso nell’ipertiroidismo e alto nell’ipotiroidismo. Il dosaggio risulta utile nella valutazione della terapia stabilizzata dei pazienti ipotiroidei ed ipertiroidei. Il TSH non aumentato nell’ipotiroidismo secondario (ipopituitarismo) e nell’ipotiroidismo ipotalamico. Nelle prime fasi della gravidanza si può riscontrare una diminuzione del TSH, per cui la diagnosi di ipertiroidismo in gravidanza necessita del dosaggio degli ormoni tiroidei. Raramente tumori dell’ipofisi sono TSH secernenti; in questi casi gli ormoni tiroidei sono aumentati. Livelli aumentati di TSH in soggetti apparentemente eutiroidei possono richiedere la determinazione di FT4 e di anticorpi anti-TPO. Interpretazione E’ l’esame di primo livello per la funzionalità tiroidea, non risente della somministrazione di estrogeni, ne’ della patologia renale o epatica. Il TSH è basso nell’ipertiroidismo e alto nell’ipotiroidismo. Il dosaggio risulta utile nella valutazione della terapia stabilizzata dei pazienti ipotiroidei ed ipertiroidei. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur TSH3-Ultra è un dosaggio di terza generazione. Dosaggio immunodosaggio in chemiluminescenza diretta a due siti (sandwich) che utilizza quantitativi costanti di due anticorpi. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 0,021 (5,8%) alla concentrazione di 0,37 mU/L; ± 0,33 (6,7%) alla concentrazione di 5,03 mU/L; ± 2,88 (8,07%) alla concentrazione di 33,12 mU/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 434 di 498 TSH (Tireotropina) mUI/L Indiff. [0,35 - 3,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 TSH, Tireotropina Rilevanza clinica TSH è un ormone ipofisario che agisce sulla tiroide regolando i livelli delle iodotironine in circolo, le quali lo controllano con feed-back negativo. Nell'ipotiroidismo primario ha valori elevati, nell'ip. secondario o terziario, conseguente a lesioni ipofisarie o ipotalamiche, il suo livello è basso e anche la produzione di ormani tiroidei è bassa. Nell'ipertiroidismo la concentrazione di TSH è tipicamente soppressa anche a livelli sotto la sensibilità analitica. La misurazione del TSH circolante è il test preliminare per la diagnosi di ipo- ipertiroidismo e per il monitoraggio della terapia. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL Metodo Il dosaggio immunometrico sandwich per TSH utilizza un Ab monoclonale murino anti-TSH in fase solida adeso a una sferetta di polistirene e un secondo Ab policlonale anti-TSH, coniugato a fosfatasi alcalina. Dopo incubazione la sferetta viene separata dalla miscela di reazione per rotazione ad alta velocità lungo l'asse verticale, e lavata quattro volte. Al termine non presenterà alcun residuo di marcato non legato. Si aggiunge il substrato chemiluminescente (dioxetano fosfato) che reagisce con la fosfatasi alcalina legata alla sferetta e l'emissione di luce viene collegata alla quantità di anlita attraverso una curva di taratura. Strumento IMMULITE Incertezza di Misura 6 % a 0.5 mU/L, 4.7 % a 5.4 mU/L e 7.5 % a 27.4 mU/L Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento S-TSH mIU/L Indiff. [0,350 - 4,000] 00 A 00 M 00 G 20 A 00 M 00 G S-TSH mIU/L Indiff. [0,350 - 4,000] 20 A 00 M 00 G 54 A 00 M 00 G S-TSH mIU/L Indiff. [0,350 - 4,000] 54 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 435 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 TT, tempo di trombina Rilevanza clinica E' un esame di screening della fase finale della via comune della cascata coagulativa. Esplora quindi la funzionalità del fattore della coagulazione F II. Il esame è molto sensibile alla presenza di eparina. E' anche sensibile alla presenza di FDP ed a disfibrinogenemia.Il test è generalmente effettuato: per lo studio della Coagulazione Intravasale Disseminata DIC, per il monitoraggio della terapia eparinica e trombolitica; per rilevare la presenza di prodotti di degradazione della fibrina e del fibrinogeno; per lo studio delle anomalie qualitative e quantitative del fibrinogeno e per il controllo della iperfibrinolisi. Interpretazione vedi: "rilevanza clinica" Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo azzurro 4,5 mL Metodo coagulativo Viene misurato il tempo necessario (secondi) affinchè il plasma di un sangue citratato formi un coagulo di fibrina una volta addizionato di Trombina ACL Top CTS 700 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi Telefono (045-812) 2158 Intervalli di riferimento Tempo di Trombina lunedì 21 marzo 2016 R Indiff. [0,8 - 1,2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 436 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Acido Aminolevulinico (ALA) 24H Rilevanza clinica ALA è un intermedio della biosintesi della porfirina. L’aumento prolungato di ALA urinario dovuto ad esposizione al Piombo è il maggior vantaggio dell’esame del livello di ALA nelle urine invece che nel sangue. E’ risaputo che il piombo abbandona il sangue per essere conservato nel sistema scheletrico. Un campione di sangue prelevato a caso può mostrare un falso livello normale di piombo. Qui il problema maggiore si presenta quando il piombo immagazzinato viene rilasciato e si ricompaiono i pericolosi effetti di avvelenamento. Al contrario dei livelli di piombo nel sangue che sono variabili, i livelli di ALA rimangono elevati per almeno un anno dopo che si è verificata l’esposizione. Inoltre, l’ALA è indicato in chimica clinica per individuare eventuali porfirie, anormalità genetiche della regolazione della sintesi dell’eme, nelle quali una grossa quantità di precursori eme vengono escreti nelle urine. Le tre maggiori forme di Porfiria Eaptica sono: Acuta Intermittente (AIP), Variegata (PV) e Cutanea Tarda (PCT) e sono caratterizzate dal manifestarsi dopo i 12 anni. Attacchi acuti di Porfiria in persone con questa caratteristica, con notevole escrezione urinaria di Porfirina, possono essere causati da farmaci, solitamente barbiturici, o da altri contenenti il gruppo allilico o le sulfonamidi e l’aminopirina. I valori urinari di PBG sono elevati solo nella Porfiria, mentre quelli dell’ALA lo sono anche nell’esposizione al piombo. E’ quindi facile differenziare l’esposizione al piombo dalla porfiria misurando, nelle urine, sia ALA che PBG. Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h Metodo dosaggio spettrofotometrico a 553nm dopo purificazione dell'urina su colonnine anionica (color blu) e cationica (color bianco), seguita da reazione a 90°C con acetilacetone (formazione di un derivato pirrolico) e successiva reazione con il reattivo di Ehrlich (pdimetilaminobenzaldeide in ambiente acido). Strumento Spettrofotometro Shimadzu Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento U-ALA µmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L U-ALA calcolo 24 ore µmol/24 ore Indiff. [8,00 - 53,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/24 ore lunedì 21 marzo 2016 [1,04 - 6,94] Pagina 437 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Acido Idrossiindolacetico (5-HIAA) 24H Rilevanza clinica L'indicazione principale è la diagnosi e il monitoraggio di tumori carcinoidi del medio intestino. La comparsa dei sintomi tipici coincide, spesso, con la presenza di metastasi. Questi tumori producono quantità eccessive di serotonina a partire dal triptofano che viene metabolizzata a 5-HIAA, che compare così in quantità aumentate nelle urine di questi pazienti. Altre cause di aumento sono dovute ad alcuni tumori carcinoidi delle prime vie digestive. Diminuzione si hanno nelle malattie depressive e nella resezione del piccolo intestino. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h Metodo dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa con lettura mediante rivelatore elettrochimico. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento U-Acido 5IDROSSIINDOLACE TICO µmol/L Indiff. U-Acido 5IDROSSIINDOLACE TICO calcolo 24 ore µmol/24 ore F U-Acido 5IDROSSIINDOLACE TICO calcolo 24 ore µmol/24 ore M lunedì 21 marzo 2016 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L [10,50 - 36,60] 00 A 00 M 00 G 999 A 00 M 00 G mg/24 ore [2,00 - 6,99] [10,50 - 36,60] 00 A 00 M 00 G 999 A 00 M 00 G mg/24 ore [2,00 - 6,99] Pagina 438 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Acido Omovanilico (HVA) 24H Rilevanza clinica E' il più importante catabolita urinario delle Catecolammine unito all’acido vanilmandelico: il primo della dopamina e il secondo della noradrenalina e adrenalina. La sua indicazione principale è la diagnosi dei tumori neuroendocrini quali feocromocitoma e neuroblastoma. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h Metodo dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa con lettura mediante rivelatore elettrochimico, dopo purificazione con microcolonna a scambio anionico. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento U-ACIDO OMOVANILICO µmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G U-ACIDO OMOVANILICO calcolo 24 ore µmol/24 ore Indiff. [7,70 - 25,85] 00 A 00 M 00 G 10 A 00 M 00 G mg/24 ore [1,40 - 4,70] U-ACIDO OMOVANILICO calcolo 24 ore µmol/24 ore Indiff. [7,70 - 48,40] 10 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/24 ore [1,40 - 8,80] lunedì 21 marzo 2016 mg/L Pagina 439 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Acido urico ( Acido urico 24H ) Rilevanza clinica Il 75% di acido urico presente nell'organismo viene escreto con le urine, il rimanente 25% viene distrutto da batteri intestinali ed eliminato con le feci. L’uricuria consente di differenziare la sovrapproduzione di acido urico dalla deficiente eliminazione renale; una escrezione di acido urico inferiore di 4.76 mmol/L assumendo una dieta normale suggerisce una diminuzione della secrezione di acido urico mentre i valori superiori sono indicativi di sovrapproduzione. Interpretazione Si considera iperuricemia una concentrazione di urato >387 umol/L (6.5 mgL), concentrazione al di sopra della quale si può avere precipitazione di cristalli, l'iperuricemia va confermata su 2 o 3 campioni a digiuno. Valori >7140umol/L (12 mg/dL) possono portare a nefropatia acuta. Nell'attacco acuto di gotta si hanno valori >535 umol/L (9 mg/dL) L’80% delle iperuricemie sono dovute ad un difetto di escrezione renale che può derivare da disfunzioni del rene o essere secondario ad un eccesso di sostanze che inibiscono la secrezione tubulare di acido urico quali acido lattico, chetoacidi e alcuni farmaci. Il 20% delle iperuricemie deriva da iperproduzione, che può essere dovuta a difetti genetici del metabolismo purinico, ad aumentato turnover cellulare (leucemie, tumori, psoriasi) a necrosi cellulare (infettiva, infiammatoria, degenerativa, meccanica, secondaria a chemioterapia), ad ipercatabolismo dell’AMP (shock, esercizio fisico intenso in persone non allenate, digiuno) o ad eccessiva assunzione alimentare (dieta carnea). L’ipouricemia è usualmente clinicamente silente e può essere causata da una diminuzione della produzione di acido urico, dovuta a malattie metaboliche ereditarie, oppure da una aumentata escrezione urinaria come nella sindrome di Fanconi, diabete insipido, diabete mellito, patologie tumorali, AIDS e ustioni. Un aumento della produzione di acido urico avviene in ogni paziente con una neoplasia a rapida proliferazione come conseguenza dell'elevato metabolismo delle purine dovuto all'accelerazione della proliferazione cellulare, ma è anche una conseguenza metabolica della sindrome da lisi tumorale, l'iperuricemia, l'iperfosfatemia e l'iperpotassemia che ne derivano possono portare a insufficienza renale acuta e morte. Sono particolarmente a rischio i pazienti con leucemia e linfomi per il rapido turnover della malattia o a seguito del primo ciclo di chemioterapia. Come farmaci ipouricemizzanti si utilizzano allopurinolo e urato ossidasi. L'allopurinolo a differenza dell'urato-ossidasi, riduce la formazione di acido urico ma non ha alcun effetto sull'acido urico preesistente: inibisce, infatti, la xantino-ossidasi, l'enzima che catalizza la trasformazione di ipoxantina in xantina e di questa in acido urico. Sia la formulazione orale che quella e.v. richiedono da uno a tre giorni per ridurre le concentrazioni sieriche di acido urico La urato ossidasi (Rasburicase) è un agente uricolitico molto potente che catalizza l’ossidazione enzimatica di acido urico ad allantoina, un prodotto idrosolubile, facilmente escreto dal rene nelle urine. L’ossidazione enzimatica di acido urico conduce alla formazione stechiometrica di perossido di idrogeno Il tempo per la prima conferma di livelli normali di acido urico nei pazienti iperuricemici è 4 ore per Fasturtec e 24 ore per allopurinolo Se il paziente è in terapia con urato ossidasi (rasburicase) il sangue deve essere raccolto in provette precedentemente congelate contenenti l’anticoagulante eparina. I campioni devono essere immersi in un bagno ghiaccio/acqua. I campioni di plasma devono essere preparati immediatamente per centrifugazione in una centrifuga precedentemente raffreddata (4 °C). Infine, il plasma deve essere mantenuto in un bagno ghiaccio/acqua e analizzato per l’acido urico entro 4 ore.La determinazione dell’acido urico viene impiegata per la diagnosi ed il trattamento di numerosi disturbi renali e metabolici, quali insufficienza renale,gotta, leucemia, psoriasi, inanizione e altre malattie con disturbi alimentari concomitanti, nonché in pazienti sottoposti a terapia con farmaci citotossici Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore raccogliere l’urina delle 24 ore senza usare additivi. Durante la raccolta conservare i campioni in frigorifero. Indicare sul contenitore diuresi - GIALLO Urine 24h Metodo Test enzimatico colorimetrico. L’acido urico si scinde, in presenza dell’uricasi, formando allantoina e perossido d’idrogeno In presenza di perossidasi, il 4-aminofenazone viene ossidato dal perossido d’idrogeno ad un colorante chinonediiminicoL’intensità del colore del chinone-diimino formatosi è direttamente proporzionale alla concentrazione di acido urico e viene determinata misurando l’aumento dell’assorbanza Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 16,10 (5,6%) alla concentrazione di 286,83 µmol/L; ± 34,32 (5,4 %) alla concentrazione di 630,26 µmol/L Dirigenti responsabili lunedì 21 marzo 2016 G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Pagina 440 di 498 Intervalli di riferimento Acido urico U 24h/L umol/L Acido urico U 24h calcolo Calcolo CLEARANCE urato Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL umol/24h Indiff. [1500 - 5000] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/24h mL/min 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Indiff. [6,0 - 12,0] [252 - 840] IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Del 07/01/2008 U-Acido urico ( estemporanee ) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Raccogliere urine da seconda minzione - GIALLO Urine Estemporanee Metodo Cobas 6000 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Ac. URICO (estemporanee) lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G 0 mg/dL Pagina 441 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Acido Vanilmandelico (VMA) 24H Rilevanza clinica E' il più importante catabolita urinario delle Catecolammine unito all’acido omovanilico: il primo della dopamina e il secondo della noradrenalina e adrenalina. La sua indicazione principale è la diagnosi dei tumori neuroendocrini quali feocromocitoma e neuroblastoma. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h Metodo dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa con lettura mediante rivelatore elettrochimico, dopo purificazione con microcolonna a scambio anionico. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento U-Acido VANILMANDELICO µmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G U-Acido VANILMANDELICO calcolo 24 ore µmol/24 ore Indiff. [5,05 - 16,16] 00 A 00 M 00 G 10 A 00 M 00 G mg/24 ore [1,00 - 3,20] U-Acido VANILMANDELICO calcolo 24 ore µmol/24 ore Indiff. [11,61 - 26,26] 10 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G mg/24 ore [2,30 - 5,20] U-Acido VANILMANDELICO calcolo 24 ore µmol/24 ore Indiff. [7,07 - 32,82] 16 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/24 ore [1,40 - 6,49] lunedì 21 marzo 2016 mg/L Pagina 442 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-ALBUMINA MICRO ( Microalbuminuria 24H ) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h Metodo Cobas 6000 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Albumina U 24 calcolo mg/24h Indiff. [Inf. a 30,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Albumina U 24h/L mg/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 443 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-ALBUMINA MICRO (Microalbuminuria - estemporanee Rilevanza clinica L’albumina è una proteina non glicosilata con un peso molecolare di 66000 Da. Viene sintetizzata nelle cellule del parenchima epatico ad un tasso di 14 g/die. Di norma, l’albumina è la proteina quantitativamente più importante (>50 %) nel plasma, nel CSF e nell’urina. Un’escrezione di albumina piccola ma patologica nell’urina è denominata microalbuminuria.La microalbuminuria può avere causa glomerulare (ad es. microangiopatia diabetica, ipertensione, lesione glomerulare di minima entità), tubulare (inibizione del riassorbimento) o postrenale. Inoltre, l’albumina funge da proteina marker per varie forme di proteinuria Interpretazione In presenza di una proteinuria glomerulare selettiva vengono escreti nell’urina 100–3000 mg di albumina/g di creatinina. Una proteinuria glomerulare non selettiva è caratterizzata da un’escrezione elevata di proteine ad alto peso molecolare (IgG: più del 10 % del valore di albumina). La proteinuria prerenale è riconoscibile dal divario fra albumina e proteina totale (albumina: meno del 30 %, con un concomitante aumento della proteina totale). L’aumento simultaneo dell’albumina e delle microproteine è riscontrabile in caso di proteinurie glomerulotubulari che insorgono per sovraccarico della reazione di riassorbimento tubulare nelle glomerulopatie (ad es. sindrome nefrosica), nelle nefropatie glomerulari tubulo-interstiziali combinate o nell’insufficienza renale in seguito a nefropatie diabetiche o ad altre cause (proteinuria da “overflow”).La riduzione dei livelli di albumina viene causata da iperidratazione, da insufficienza della sintesi epatocellulare, da disturbi della secrezione nello spazio intravascolare, da una distribuzione patologica fra spazio intra- ed extravascolare, da catabolismo e perdita di albumina, da reazioni di fase acuta e da analbuminemia congenitaDisfunzioni della barriera ematoencefalica possono essere quantificate in modo affidabile mediante il rapporto dell’albumina nel CSF/siero. Elevati rapporti dell’albumina indicano una disfunzione della barriera ematoencefalica. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine Estemporanee Metodo Test immunoturbidimetrico. Gli anticorpi anti-albumina reagiscono con l’antigene del campione,formando complessi antigeneanticorpo, che, dopo agglutinazione,vengono misurati turbidimetricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Albumina Urine estemporanee mg/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Albumina/creatinina U (calcolo) ug/mg creat Indiff. [inf. a 30,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 mg/mmol creat [inf. a 3,40] Pagina 444 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Aldosterone 24H Rilevanza clinica Vedi Aldosterone Interpretazione Vedi Aldosterone Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h Metodo Vedi Aldosterone Strumento Gammacounter Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - L.Stefani Telefono (045-812) 4511 Intervalli di riferimento U-ALDOSTERONE pg/mL U-ALDOSTERONE 24 ORE ug/24 ore Indiff. [2,00 - 25,00] lunedì 21 marzo 2016 Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 445 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Amilasi ( estemporanee ) Rilevanza clinica diagnostica delle patologie pancreatiche a causa del quadro sintomatico clinico poco specifico di tali malattie. È indicata soprattutto nella diagnosi e nel monitoraggio di pancreatiti acute. L’iperamilasemia, però, non è riscontrabile soltanto nel corso di una pancreatite acuta o nella fase infiammatoria della pancreatite cronica, bensì anche in caso di insufficienza renale (dovuta a filtrazione glomerulare ridotta), di tumori polmonari ed ovarici, di polmonite, di malattie delle ghiandole salivari, di chetoacidosi diabetica, di traumi cerebrali, di interventi chirurgici o di una macroamilasemia. Per l’accertamento della specificità del pancreas si raccomanda la determinazione aggiuntiva di un ulteriore enzima specifico del pancreas, e cioè della lipasi o dell’α-amilasi pancreatica. S Interpretazione La determinazione dell’α-amilasi riveste un’importanza notevole nella diagnostica delle patologie pancreatiche a causa del quadro sintomatico clinico poco specifico di tali malattie. È indicata soprattutto nella diagnosi e nel monitoraggio di pancreatiti acute. L’iperamilasemia, però, non è riscontrabile soltanto nel corso di una pancreatite acuta o nella fase infiammatoria della pancreatite cronica, bensì anche in caso di insufficienza renale (dovuta a filtrazione glomerulare ridotta), di tumori polmonari ed ovarici, di polmonite, di malattie delle ghiandole salivari, di chetoacidosi diabetica, di traumi cerebrali, di interventi chirurgici o di una macroamilasemia. Per ’accertamento della specificità del pancreas si raccomanda la determinazione aggiuntiva di un ulteriore enzima specifico del pancreas, e cioè della lipasi o dell’α-amilasi pancreatica.L'’amilasemia aumenta marcatamente entro 3-6 ore dall’insorgenza di pancreatite acuta, raggiunge il picco dopo 12-24 ore e ritorna a livelli normali dopo 2-4 giorni. Aumenti più modesti sono rilevabili in corso di pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni patologiche in cui vi è un interessamento del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi, peritonite e ostruzione dei dotti. L’amilasi totale aumenta anche nelle affezioni delle ghiandole salivari: la differenza fra amilasi totale e amilasi pancreatica consente di stimarne il coinvolgimento salivare. In alcune neoplasie si riscontra una iperamilasemia neoplastica per produzione ectopica dell’enzima. Livelli aumentati si riscontrano infine anche in alcuni individui non pancreopatici a causa della presenza di complessi costituiti da molecole di amilasi e immunoglobuline (macroamilasi) che, a causa delle dimensioni, non passano il filtro renale; in questa condizione si avrà iperamilasemia senza iperamilasuria. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Urina: raccogliere l’urina senza usare additivi. L’α-amilasi è instabile nell’urina acida. Eseguire l’analisi immediatamente o adattare il pH all’intervallo alcalino (pH appena superiore a 7) prima della conservazione. - GIALLO Urine Estemporanee Metodo Test enzimatico colorimetrico secondo IFCC. L’effetto catalitico delle α-amilasi provoca la dissociazione degli oligosaccaridi definiti, quale 4,6-etilidene(G7) p-nitrofenil-(G1)-α-D-maltoeptaoside (etilidene-G7PNP). L’α-glucosidasi idrolizza completamente i frammenti ottenuti di G2PNP, G3PNP e G4PNP a p-nitrofenolo e Glucosio.L’intensità di colore del pnitrofenolo formatosi è direttamente proporzionale all’attività dell’α-amilasi. Viene determinata misurando l’aumento dell’assorbanza Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 4,41 (5,8%) alla concentrazione di 76,08 U/L; ± 16,06 (4,7 %) alla concentrazione di 185,39 U/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento lunedì 21 marzo 2016 Pagina 446 di 498 U-AMILASI U/L Indiff. Valore riferimento imprecisabile per età 00 A 00 M 00 G 17 A 00 M 00 G U-AMILASI U/L Indiff. [60 - 400] 17 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 447 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Calcio 24H Rilevanza clinica Le ipercalciurie possono essere di tipo assorbitivo (aumento dell’assorbimento intestinale del calcio ) o riassorbitivo (aumentata mobilizzazione del calcio osseo). Interpretazione rine calcium levels will reflect dietary intake. In an average adult urine sample collected over 24 hours, 100250 mg of calcium (15-20 mmol) is expected. For those on low-calcium diets 50-150 mg/day is expected, while those on a calcium-free diet will have 5–40 mg/day.[2] It is also important to note that calcium excretion (CE) is heavily influenced by sodium excretion. Low-sodium diets tend to decrease CE and vice versa. Some drugs can decrease urine calcium, including thiazide diuretics, benzothiadiazide diuretics (like chlorthalidone), and estrogen. Decreased urine calcium is also seen in hypoparathyroidism, pseudohypoparathyroidism (a lack of response to PTH rather than decreased secretion of PTH), rickets, hypothyroidism, steatorrhea, and nephrosis. Another cause of low urine calcium is familial hypocalciuric hypercalcemia (FHH), also known as familial benign hypercalcemia.Any disease causing increases in serum calcium can lead to increases in urine calcium. In addition to hyperparathyroidism, other diseases include multiple myeloma (or any osteolytic neoplasm), osteoporosis, vitamin D overdose, renal tubular acidosis, hyperthyroidism, Paget's disease, and sarcoidosis. Drugs containing calcium (such as some antacids) and calcium supplements can lead to direct increases in urine calcium. The diuretic spironolactone can also cause increases in urine calcium since it is given as a calcium salt and appears to decrease tubule reabsorption of calcium. Androgens such as nandrolone and treatment with growth hormone can also cause increases in urine calcium. Acetazolamide and systemic corticosteroids are also associated with increased CE. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore i campioni di urina devono essere raccolti in flaconi lavati con acido. I campioni delle 24 ore devono essere raccolti in recipienti contenenti 20–30 mL di HCl (6 mol/L) per impedire la precipitazione dei sali di calcio, in quanto è possibile che i sali d Metodo Gli ioni di calcio reagiscono con il 5-nitro-5’-metil-BAPTA (NM-BAPTA) in ambiente alcalino formando un complesso. In una seconda fase, questo complesso reagisce con l’EDTA.La variazione dell’assorbanza è direttamente proporzionale alla concentrazione di calcio e viene misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura vedi calcio Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Calcio U 24/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL Calcio U 24h calcolo mmol/24 h Indiff. [1,50 - 8,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/24h lunedì 21 marzo 2016 [60,1 - 320,6] Pagina 448 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Calcio II minzione Rilevanza clinica Le ipercalciurie possono essere di tipo assorbitivo (aumento dell’assorbimento intestinale del calcio ) o riassorbitivo (aumentata mobilizzazione del calcio osseo). Interpretazione rine calcium levels will reflect dietary intake. In an average adult urine sample collected over 24 hours, 100250 mg of calcium (15-20 mmol) is expected. For those on low-calcium diets 50-150 mg/day is expected, while those on a calcium-free diet will have 5–40 mg/day.[2] It is also important to note that calcium excretion (CE) is heavily influenced by sodium excretion. Low-sodium diets tend to decrease CE and vice versa. Some drugs can decrease urine calcium, including thiazide diuretics, benzothiadiazide diuretics (like chlorthalidone), and estrogen. Decreased urine calcium is also seen in hypoparathyroidism, pseudohypoparathyroidism (a lack of response to PTH rather than decreased secretion of PTH), rickets, hypothyroidism, steatorrhea, and nephrosis. Another cause of low urine calcium is familial hypocalciuric hypercalcemia (FHH), also known as familial benign hypercalcemia.Any disease causing increases in serum calcium can lead to increases in urine calcium. In addition to hyperparathyroidism, other diseases include multiple myeloma (or any osteolytic neoplasm), osteoporosis, vitamin D overdose, renal tubular acidosis, hyperthyroidism, Paget's disease, and sarcoidosis. Drugs containing calcium (such as some antacids) and calcium supplements can lead to direct increases in urine calcium. The diuretic spironolactone can also cause increases in urine calcium since it is given as a calcium salt and appears to decrease tubule reabsorption of calcium. Androgens such as nandrolone and treatment with growth hormone can also cause increases in urine calcium. Acetazolamide and systemic corticosteroids are also associated with increased CE. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore raccolta da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ Metodo Gli ioni di calcio reagiscono con il 5-nitro-5’-metil-BAPTA (NM-BAPTA) in ambiente alcalino formando un complesso. In una seconda fase, questo complesso reagisce con l’EDTA.La variazione dell’assorbanza è direttamente proporzionale alla concentrazione di calcio e viene misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura VEDI CALCIO Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Rapporto calcio/creatinina mmol/m mol crea Indiff. [inf. a 0,57] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Calcio U2minz calcolato per Ca/crea mmol/L Indiff. [inf.a 0,57] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L Calcio U 2a minzione mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL lunedì 21 marzo 2016 [inf. a 22] Pagina 449 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Cloro ( Cloro Urinario - estemporanee ) Rilevanza clinica Gli elettroliti sono coinvolti nella maggior parte delle funzioni metaboliche dell’organismo. Il sodio, il potassio ed il cloro costituiscono alcuni degli ioni fisiologici più importanti e sono fra gli elettroliti più spesso analizzati.Forniti soprattutto dalla dieta normale, vengono assorbiti nel tratto gastrointestinale per essere infine escreti attraverso i reni.Il cloro è il principale anione extracellulare e serve a regolare l’equilibrio della distribuzione extracellulare dei liquidi. Analogamente agli altri ioni, le cause più comuni di un abbassamento dei livelli di cloruro nell’organismo includono una dieta con scarsa assunzione di cloruro, vomito prolungato e diminuito riassorbimento renale nonché alcune forme di acidosi o alcalosi. Si notano alti livelli di cloruro in caso di deidratazione, di insufficienza renale, di alcune forme di acidosi, di elevata assunzione alimentare o parenterale di cloruro e di avvelenamento da salicilato. Interpretazione Cause di ipocloremia sono: vomito; diarrea; iperidratazione con ipervolemia; sindromi edemigene; terapia con diuretici; acidosi respiratoria cronica; alcalosi metabolica; inappropriata secrezione di ADH; morbo di Addison e altre disendocrinopatie. Cause di ipercloremia sono: eccessiva somministrazione di cloruri; disidratazione; acidosi tubulare renale e, in generale, le condizioni associate a ipersodiemia. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ Metodo ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico (forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana. La FEM della membrana è determinata dalla differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 3,13 (4,1%) alla concentrazione di 75,60 mmol/L; ± 3,67 (3,4 %) alla concentrazione di 108,01 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Cloro U estemporaneo L lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 450 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Cloro ( Cloro Urinario 24H ) Rilevanza clinica Gli elettroliti sono coinvolti nella maggior parte delle funzioni metaboliche dell’organismo. Il sodio, il potassio ed il cloro costituiscono alcuni degli ioni fisiologici più importanti e sono fra gli elettroliti più spesso analizzati.Forniti soprattutto dalla dieta normale, vengono assorbiti nel tratto gastrointestinale per essere infine escreti attraverso i reni.Il cloro è il principale anione extracellulare e serve a regolare l’equilibrio della distribuzione extracellulare dei liquidi. Analogamente agli altri ioni, le cause più comuni di un abbassamento dei livelli di cloruro nell’organismo includono una dieta con scarsa assunzione di cloruro, vomito prolungato e diminuito riassorbimento renale nonché alcune forme di acidosi o alcalosi. Si notano alti livelli di cloruro in caso di deidratazione, di insufficienza renale, di alcune forme di acidosi, di elevata assunzione alimentare o parenterale di cloruro e di avvelenamento da salicilato. Interpretazione Cause di ipocloremia sono: vomito; diarrea; iperidratazione con ipervolemia; sindromi edemigene; terapia con diuretici; acidosi respiratoria cronica; alcalosi metabolica; inappropriata secrezione di ADH; morbo di Addison e altre disendocrinopatie. Cause di ipercloremia sono: eccessiva somministrazione di cloruri; disidratazione; acidosi tubulare renale e, in generale, le condizioni associate a ipersodiemia. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore raccogliere l’urina delle 24 ore senza usare additivi. Durante la raccolta conservare i campioni in frigorifero. Indicare sul contenitore diuresi - GIALLO Urine 24h Metodo ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico (forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana. La FEM della membrana è determinata dalla differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 3,13 (4,1%) alla concentrazione di 75,60 mmol/L; ± 3,67 (3,4 %) alla concentrazione di 108,01 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Cloro U 24h/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Cloro U 24h calcolo mmol/24 ore Indiff. [110 - 250] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 451 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Coproporfirine 24H Rilevanza clinica Il termine Porfirinuria indica un’alterazione metabolica associata con un’escrezione anomala di sostanze tetrapirroliche indotta da condizioni quali: intossicazioni da metalli, malattie epatiche, irradiazioni, assunzioni di farmaci, di tossici.... Le porfirie, sono dovute a difetti parziali di attività enzimatiche che interessano la sintesi dell’eme. L’assenza completa di un enzima del ciclo è incompatibile con la vita. La conseguenza del difetto enzimatico consiste in un accumulo di uno o più metaboliti nei tessuti o nei liquidi biologici e nella loro aumentata escrezione con le urine o con le feci. Le porfirie sono caratterizzate dal manifestarsi dopo i 12 anni e nella fotosensibilità con conseguente fotodermatosi. Si riscontrano la porfiria eritropoietica e la porfiria eritropoietica congenita (malattia di Gunther) oltre alle porfirie epatiche, che tra le forme maggiori si ha la Porfiria Acuta Intermittente (AIP), Variegata (PV) e Cutanea Tarda (PCT). Attacchi acuti di Porfiria in persone con questa caratteristica, con notevole escrezione urinaria di Porfirina, possono essere causati da farmaci, solitamente barbiturici, o da altri contenenti il gruppo allilico o le sulfonamidi e l’aminopirina. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h Metodo dosaggio delle porfirine urinarie con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa con lettura mediante spettrofluorimetro, dopo derivatizzazione del campione. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento UCOPROPORFIRINE ug/L UUCOPROPORFIRIN E calcolo 24 H ug/24 ore F UUCOPROPORFIRIN E calcolo 24 H ug/24 ore M lunedì 21 marzo 2016 Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L [8,0 - 110,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/24 ore [12,0 - 165,0] [25,0 - 150,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/24 ore [37,5 - 225,0] Pagina 452 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Creatinina 24H Rilevanza clinica La creatinina è un prodotto di degradazione del creatinfosfato nei muscoli e viene generalmente prodotta dall’organismo a velocità abbastanza costante (a seconda della massa muscolare). Viene filtrata liberamente attraverso la membrana glomerulare, e, in condizioni normali, non viene riassorbita in misura apprezzabile dai tubuli. In più, una quantità piccola ma significativa viene attivamente secreta.Poiché si osserva un aumento della creatinina nel sangue solo in caso di un forte danno ai nefroni, non deve essere impiegato per rilevare una malattia renale in fase precoce. Un test notevolmente più sensibile e una stima migliore della velocità di filtrazione glomerulare (VFG) è costituito dal test di clearance della creatinina, basato sulla concentrazione di creatinina nell’urina e nel siero o plasma, nonché dalla velocità del flusso urinario. Interpretazione Le attuali linee guida definiscono le malattie renali croniche quando c’è un danno ai reni oppure quando la velocità di filtrazione glomerulare (VFG) è inferiore a 60 mL/min per 1.73 m2 per 3 o più mesi, indipendentemente dalla causa. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h Metodo Questo test cinetico colorimetrico è basato sul metodo di Jaffé. In soluzione alcalina, la creatinina, con il picrato, forma un complesso di colore giallo-arancione, la cui velocità di formazione del colorante è proporzionale alla concentrazione di creatinina nel campione. La determinazione “cinetica con bianco campione” riduce al minimo le interferenze dovute alla bilirubina. Per compensare la reazione non specifica provocata da cromogeni sierici/plasmatici (pseudo-creatinine), inclusi proteine e chetoni, i risultati peril siero o il plasma vengono corretti per –26 µmol/L (–0.3 mg/dL). Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Creatinina U 24h calcolo mmol/24 ore F [5,00 - 14,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/24 ore [0,56 - 1,58] Creatinina U 24h calcolo mmol/24 ore M [7,00 - 17,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/24 ore [0,79 - 1,92] Creatinina U 24h/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL lunedì 21 marzo 2016 Pagina 453 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Creatinina II minzione Rilevanza clinica a creatinina è un prodotto di degradazione del creatinfosfato nei muscoli e viene generalmente prodotta dall’organismo a velocità abbastanza costante (a seconda della massa muscolare). Viene filtrata liberamente attraverso la membrana glomerulare, e, in condizioni normali, non viene riassorbita in misura apprezzabile dai tubuli. In più, una quantità piccola ma significativa viene attivamente secreta.Poiché si osserva un aumento della creatinina nel sangue solo in caso di un forte danno ai nefroni, non deve essere impiegato per rilevare una malattia renale in fase precoce. Un test notevolmente più sensibile e una stima migliore della velocità di filtrazione glomerulare (VFG) è costituito dal test di clearance della creatinina, basato sulla concentrazione di creatinina nell’urina e nel siero o plasma, nonché dalla velocità del flusso urinario. Interpretazione Le attuali linee guida definiscono le malattie renali croniche quando c’è un danno ai reni oppure quando la velocità di filtrazione glomerulare (VFG) è inferiore a 60 mL/min per 1.73 m2 per 3 o più mesi, indipendentemente dalla causa. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ Metodo Questo test cinetico colorimetrico è basato sul metodo di Jaffé. In soluzione alcalina, la creatinina, con il picrato, forma un complesso di colore giallo-arancione, la cui velocità di formazione del colorante è proporzionale alla concentrazione di creatinina nel campione. La determinazione “cinetica con bianco campione” riduce al minimo le interferenze dovute alla bilirubina. Per compensare la reazione non specifica provocata da cromogeni sierici/plasmatici (pseudo-creatinine), inclusi proteine e chetoni, i risultati peril siero o il plasma vengono corretti per –26 µmol/L (–0.3 mg/dL). Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Creatinina U II minzione mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL U-CREATININA mg/dL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mmol/L lunedì 21 marzo 2016 Pagina 454 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Dopamina 24H Rilevanza clinica L'indicazione principale delle catecolamine è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori neuroendocrini Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h Metodo dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a scambio cationico con lettura mediante rivelatore elettrochimico, dopo purificazione con microcolonna cationica. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento U-DOPAMINA nmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/L U-DOPAMINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. [400 - 2600] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/24 ore lunedì 21 marzo 2016 [61 - 397] Pagina 455 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Epinefrina 24H Rilevanza clinica L'indicazione principale delle catecolamine è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori neuroendocrini Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h Metodo dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a scambio cationico con lettura mediante rivelatore elettrochimico, dopo purificazione con microcolonna cationica. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento U-EPINEFRINA nmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G U-EPINEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. ( inf. a 55 ) 00 A 00 M 00 G 10 A 00 M 00 G ug/24 ore ( inf. a 10 ) U-EPINEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. ( inf. a 110 ) 10 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/24 ore ( inf. a 20 ) lunedì 21 marzo 2016 ug/L Pagina 456 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Esame urine standard e sedimento Rilevanza clinica I componenti che vengono cercati sono: glucosio, proteine, bilirubina,urobilinogeno, ph, emoglobina, corpi chetonici, nitriti, leucociti. Il comune esame delle urine comporta una serie di indagini qualitative o semiquantitative atte a svelare la presenza di componenti che possono essere espressione di situazioni patologiche.Ciò vale non solo per le affezioni interessanti il rene e l'apparato escretore, ma anche per altre importanti malattie del ricambio, del sangue, del fegato e di altri organi o apparati. L'esame delle urine è ovviamente l'esame attorno a cui si è sviluppata la nefrologia, il più facile e diretto. Pur con il moltiplicarsi di indagni più raffinate resta solo il punto di partenza dell'iter diagnostico, ma spesso un esame dirimente. L'esame delle urine entra nella diagnostica nefrologica a vali livelli: > per il medico di base è screening o esame indagine a sintomi urinari; > per il nefrologo, cui è inviato il paziente con sospetta nefropatia, per conferma di nefropatia ed orientamento nosologico; > per fornire gli elementi per la diagnosi definitiva ed il monitoraggio di nefropatie già accertate. Interpretazione L’osservazione del pH è utile nelle calcolosi , nelle infezioni delle vie urinarie, nelle alterazioni dell’equilibrio acido base. La presenza degli altri componenti, usualmente assenti, è indice di una possibile patologia. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Raccogliere urina da prima minzione, mitto intermedio - GIALLO Urine Estemporanee Metodo Glucosio: glucosio-ossidasi- perossidasi-cromogeno; Proteine: reazione errore proteico dell'indicatore di Ph; Bilirubina: reazione di addizione bilirubina e un diazonio con sviluppo di colore; Urobilinogeno reazione di addizione urobilinogeno e diazonio con sviluppo di colore; Ph test degli indicatori con intervallo di misurazione 4,5-9,0 Ph; Sangue attività perossidasica dell'emoglobina eventualmente presente; Corpi chetonici reazione cromogena tra i corpi chetonici presenti e il nitroprussiato con sviluppo di colore; Nitriti si basa sulla reazione di Griess in presenza di nitriti e tale reattivo contenente una ammina aromatica e un diazonio viene formato un azocomposto di intensità colorimetrica; Leucociti si basa sull'attività esterasica leucocitaria, Colore e aspetto determinato colorometricamente, Peso specifico tramite scambio cationico urina e striscia reattiva. La lettura microscopica avviene solo in urine ritenute patologiche all'analisi chimico fisica con lettura microscopica a scansione Strumento Aution Max 4280 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Glucosio es urine mg/dL Indiff. [inf. a 10] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Proteine es urine mg/dL Indiff. [inf. a 20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Bilirubina es urine mg/dL Indiff. [inf. a 0,2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Urobilinogeno es urine mg/dL Indiff. [inf. a 0,5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Indiff. [5,5 - 7,5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pH es urine Emoglobina es urine mg/dL Indiff. [inf. a 0,03] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Corpi chetonici es urine mg/dL Indiff. [inf. a 5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Indiff. [assente] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Esterasi leucocitaria es urine lunedì 21 marzo 2016 Pagina 457 di 498 Peso specifico lunedì 21 marzo 2016 Indiff. [1,005 - 1,030] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 458 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Esame urine urgenze Rilevanza clinica I componenti che vengono cercati sono: glucosio, proteine, bilirubina,urobilinogeno, ph, emoglobina, corpi chetonici, nitriti, leucociti. Il comune esame delle urine comporta una serie di indagini qualitative o semiquantitative atte a svelare la presenza di componenti che possono essere espressione di situazioni patologiche.Ciò vale non solo per le affezioni interessanti il rene e l'apparato escretore, ma anche per altre importanti malattie del ricambio, del sangue, del fegato e di altri organi o apparati. L'esame delle urine è ovviamente l'esame attorno a cui si è sviluppata la nefrologia, il più facile e diretto. Pur con il moltiplicarsi di indagni più raffinate resta solo il punto di partenza dell'iter diagnostico, ma spesso un esame dirimente. L'esame delle urine entra nella diagnostica nefrologica a vali livelli: > per il medico di base è screening o esame indagine a sintomi urinari; > per il nefrologo, cui è inviato il paziente con sospetta nefropatia, per conferma di nefropatia ed orientamento nosologico; > per fornire gli elementi per la diagnosi definitiva ed il monitoraggio di nefropatie già accertate. Interpretazione L’osservazione del pH è utile nelle calcolosi , nelle infezioni delle vie urinarie, nelle alterazioni dell’equilibrio acido base. La presenza degli altri componenti, usualmente assenti, è indice di una possibile patologia. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Eseguire il test entro un'ora dalla minzione. Evitare la luce solare - GIALLO Urine Estemporanee Metodo Glucosio: glucosio-ossidasi- perossidasi-cromogeno; Proteine: reazione errore proteico dell'indicatore di Ph; Bilirubina: reazione di addizione bilirubina e un diazonio con sviluppo di colore; Urobilinogeno reazione di addizione urobilinogeno e diazonio con sviluppo di colore; Ph test degli indicatori con intervallo di misurazione 4,5-9,0 Ph; Sangue attività perossidasica dell'emoglobina eventualmente presente; Corpi chetonici reazione cromogena tra i corpi chetonici presenti e il nitroprussiato con sviluppo di colore; Nitriti si basa sulla reazione di Griess in presenza di nitriti e tale reattivo contenente una ammina aromatica e un diazonio viene formato un azocomposto di intensità colorimetrica; Leucociti si basa sull'attività esterasica leucocitaria, Colore e aspetto determinato colorometricamente. Strumento AUTION ELEVEN AE 4020 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili medico reperibile Telefono (045-812) 4517 Intervalli di riferimento Glucosio es urine mg/dL Indiff. [inf. a 10] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Proteine es urine mg/dL Indiff. [inf. a 20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Bilirubina es urine mg/dL Indiff. [inf. a 0,2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Urobilinogeno es urine mg/dL Indiff. [inf. a 0,5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Indiff. [5,5 - 7,5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pH es urine Emoglobina es urine mg/dL Indiff. [inf. a 0,03] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Corpi chetonici es urine mg/dL Indiff. [inf. a 5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Peso specifico Indiff. [1,005 - 1,030] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Esterasi leucocitaria es urine Indiff. [assente] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 459 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Fosfati 24H Rilevanza clinica Il fosforo è il principale anione della componente minerale ossea e svolge un ruolo importante anche per numerose funzioni cellulari. Nell’organismo il fosforo è presente essenzialmente in varie forme di fosfati. Nella pratica clinica, per ragioni di semplicità, il contenuto totale di un campione è espresso in termini di fosforo inorganico elementare (Pi). Per valutare il bilancio del fosforo si utilizza la clearance del fosfato sulle urine delle 24 ore rapportandola a quella della creatinina. Si ottiene così il riassorbimento tubulare dei fosfati (TRP). La formula per il calcolo è la seguente: TRP% = [ 1 - (Fosfato urine x Creatinina siero / Fosfato siero x Creatinina urine) ] x 100. Interpretazione Nelle urine, il TRP è normalmente compreso tra 85-95 % e diminuisce in caso di iperparatiroidismo primario o secondario, acidosi tubulare renale, sindrome di Cushing, rachitismo vitamino-resistente. Il TRP aumenta in caso di ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo, malattia di Paget Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Acidificare con HCl. Indicare diuresi e durata della raccolta. Calcolo: fosforo urinarico concentrazione x diuresi. Il calcolo presume sempre una raccolta di 24 ore. I campioni di urina devono essere raccolti in flaconi lavati con acido. I campioni delle Metodo Molibdato UV. Il fosfato inorganico forma, con il molibdato di ammonio, in presenza di acido solforico, un complesso di fosfomolibdato di ammonio secondo la formula (NH4)3[PO4(MoO3)12].La concentrazione del fosfomolibdato formatosi è direttamente proporzionale alla concentrazione di fosfato inorganico e viene misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,10 (4,5%) alla concentrazione di 2,13 mmol/L; ± 0,06 (4,8%) alla concentrazione di 1,24 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Fosforo U 24h/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL Fosforo U 24h calcolo mmol/24 h Indiff. [13,0 - 42,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/24 ore lunedì 21 marzo 2016 [402 - 1300] Pagina 460 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Fosfati II minzione Rilevanza clinica Il fosforo è il principale anione della componente minerale ossea e svolge un ruolo importante anche per numerose funzioni cellulari. Nell’organismo il fosforo è presente essenzialmente in varie forme di fosfati. Nella pratica clinica, per ragioni di semplicità, il contenuto totale di un campione è espresso in termini di fosforo inorganico elementare (Pi). Interpretazione Nelle urine, il TRP è normalmente compreso tra 85-95 % e diminuisce in caso di iperparatiroidismo primario o secondario, acidosi tubulare renale, sindrome di Cushing, rachitismo vitamino-resistente. Il TRP aumenta in caso di ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo, malattia di Paget Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ Metodo Molibdato UV. Il fosfato inorganico forma, con il molibdato di ammonio, in presenza di acido solforico, un complesso di fosfomolibdato di ammonio secondo la formula (NH4)3[PO4(MoO3)12].La concentrazione del fosfomolibdato formatosi è direttamente proporzionale alla concentrazione di fosfato inorganico e viene misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,10 (4,5%) alla concentrazione di 2,13 mmol/L; ± 0,06 (4,8%) alla concentrazione di 1,24 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Fosforo U 2a minzione Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Escr. frazionale Fosforo Indiff. [inf. a 0,20] (valori per adulti) 00 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G Escr. frazionale Fosforo Indiff. [inf. a 0,20] 12 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 mmol/L mg/dL Pagina 461 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-glucosio 24H Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h Metodo Cobas 6000 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Glucosio U 24h calcolo mmol/24 h Indiff. [inf. a 3,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/24h Glucosio U 24h/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/L lunedì 21 marzo 2016 [inf. a 0,54] Pagina 462 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Iodio urinario ( estemporanea ) Rilevanza clinica La determinazione delllo iodio nell'urina è il mezzo principale per scoprire carenze o eccessi nutrizionali e/o patologici di iodio nell'organismo. La determinazione trova riscontro anche nella terapia dei tumori tiroidei, ove viene effettuata una distruzione dei tessuti tiroidei per irraggiamento sellettivo con I131 (radioablazione) Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Raccolta urine da seconda minzione - GIALLO Urine Estemporanee Metodo titolazione Strumento Metodi manuali Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento U-IODIO lunedì 21 marzo 2016 µg/dL Indiff. [5,0 - 25,0] (normale apporto iodico) 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 463 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA U-Lisozima Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - GIALLO Urine Estemporanee Metodo Spettrofotometro Shimadzu Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno Telefono (045-812) 4584-6880 Intervalli di riferimento U-LISOZIMA mg/L Indiff. [inf. a 2,00] (valori rifer. per adulti) 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G U-LISOZIMA mg/L Indiff. [inf. a 2,00] 01 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 464 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA U-Magnesio ( estemporanee ) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ Metodo Cobas 6000 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento U-MAGNESIO (estemporanee) lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G 0 Del 07/01/2008 mg/dL Pagina 465 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Metanefrina 24H Rilevanza clinica L'indicazione principale delle catecolamine è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori neuroendocrini Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h Metodo dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a scambio cationico con lettura mediante rivelatore elettrochimico, dopo successive purificazioni con microcolonne cationiche e anioniche. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento U-METANEFRINA nmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G U-METANEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. [30 - 500] 00 A 00 M 00 G 06 A 00 M 00 G ug/24 ore [6 - 99] U-METANEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. [275 - 700] 06 A 00 M 00 G 10 A 00 M 00 G ug/24 ore [54 - 138] U-METANEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. [200 - 1230] 10 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G ug/24 ore [39 - 242] U-METANEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. [325 - 1533] 16 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/24 ore [64 - 302] lunedì 21 marzo 2016 ug/L Pagina 466 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Na ( Sodio Urinario - estemporanee ) Rilevanza clinica Il sodio è il principale soluto del plasma e dei fluidi extracellulari. Insieme agli anioni cloruro e bicarbonato è il principale determinante della pressione osmotica e quindi della distribuzione dell’acqua nell’organismo. L’omeostasi del sodio è regolata dal rene. Interpretazione L’iposodiemia comporta ipoosmolalità plamatica e conseguente iperidratazione delle cellule, al contrario l’ipersodiemia determina iperosmolalità e disidratazione cellulare; in entrambi i casi vi può essere compromissione delle funzioni cellulari. L’escrezione urinaria del sodio è in relazione all’introduzione giornaliera con la dieta. Cause di iponatremia sono: la perdita di sodio (cutanea, gastrointestinale o renale) senza o con relativamente minore perdita di acqua; le sindromi edemigene (nonostante il pool del sodio sia spesso aumentato, si riscontra iponatremia a causa del confinamento del sodio nel comparto edematoso); eccessivo introito di acqua o soluzioni iposodiche; inappropriata secrezione di ADH e altre disendocrinopatie. Cause di ipernatremia sono: la perdita di acqua per alterazioni tubulari renali; diuresi osmotica; diabete insipido nefrogeno o ipofisario; diarrea; vomito; sudorazione profusa; ustioni (in tutti questi casi c’è ipovolemia mentre nelle condizioni seguenti c’è ipervolemia); eccessiva somministrazione di sodio; iperaldosteronismo primitivo e altre disendocrinopatie. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ Metodo ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico (forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana. La FEM della membrana è determinata dalla differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 3,33 (3,0%) alla concentrazione di 111,69 mmol/L; ± 3,71 (2,6 %) alla concentrazione di 140,08 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Sodio U Estemporaneo L lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 467 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Na ( Sodio Urinario 24H ) Rilevanza clinica Il sodio è il principale soluto del plasma e dei fluidi extracellulari. Insieme agli anioni cloruro e bicarbonato è il principale determinante della pressione osmotica e quindi della distribuzione dell’acqua nell’organismo. L’omeostasi del sodio è regolata dal rene. Interpretazione L’iposodiemia comporta ipoosmolalità plamatica e conseguente iperidratazione delle cellule, al contrario l’ipersodiemia determina iperosmolalità e disidratazione cellulare; in entrambi i casi vi può essere compromissione delle funzioni cellulari. L’escrezione urinaria del sodio è in relazione all’introduzione giornaliera con la dieta. Cause di iponatremia sono: la perdita di sodio (cutanea, gastrointestinale o renale) senza o con relativamente minore perdita di acqua; le sindromi edemigene (nonostante il pool del sodio sia spesso aumentato, si riscontra iponatremia a causa del confinamento del sodio nel comparto edematoso); eccessivo introito di acqua o soluzioni iposodiche; inappropriata secrezione di ADH e altre disendocrinopatie. Cause di ipernatremia sono: la perdita di acqua per alterazioni tubulari renali; diuresi osmotica; diabete insipido nefrogeno o ipofisario; diarrea; vomito; sudorazione profusa; ustioni (in tutti questi casi c’è ipovolemia mentre nelle condizioni seguenti c’è ipervolemia); eccessiva somministrazione di sodio; iperaldosteronismo primitivo e altre disendocrinopatie. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore raccogliere l’urina delle 24 ore senza usare additivi. Durante la raccolta conservare i campioni in frigorifero. Indicare sul contenitore diuresi - GIALLO Urine 24h Metodo ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico (forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana. La FEM della membrana è determinata dalla differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 3,33 (3,0%) alla concentrazione di 111,69 mmol/L; ± 3,71 (2,6 %) alla concentrazione di 140,08 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Sodio U 24h/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Sodio U 24h calcolo mmol/24 h Indiff. [40 - 220] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 468 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Norepinefrina 24H Rilevanza clinica L'indicazione principale delle catecolamine è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori neuroendocrini Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h Metodo dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a scambio cationico con lettura mediante rivelatore elettrochimico, dopo purificazione con microcolonna cationica. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento U-NOREPINEFRINA nmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G U-NOREPINEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. [0 - 60] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G ug/24 ore [0 - 10] U-NOREPINEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. ( inf. a 100 ) 01 A 00 M 00 G 02 A 00 M 00 G ug/24 ore ( inf. a 16 ) U-NOREPINEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. [24 - 170] 02 A 00 M 00 G 04 A 00 M 00 G ug/24 ore [4 - 28] U-NOREPINEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. [40 - 270] 04 A 00 M 00 G 07 A 00 M 00 G ug/24 ore [6 - 45] U-NOREPINEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. [70 - 400] 07 A 00 M 00 G 10 A 00 M 00 G ug/24 ore [11 - 67] U-NOREPINEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. [71 - 473] 10 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/24 ore [11 - 79] lunedì 21 marzo 2016 ug/L Pagina 469 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Normetanefrina 24H Rilevanza clinica L'indicazione principale delle catecolamine è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori neuroendocrini Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h Metodo dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a scambio cationico con lettura mediante rivelatore elettrochimico, dopo successive purificazioni con microcolonne cationiche e anioniche. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento UNORMETANEFRINA nmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G UNORMETANEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. [170 - 650] 00 A 00 M 00 G 06 A 00 M 00 G ug/24 ore [31 - 119] UNORMETANEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. [255 - 970] 06 A 00 M 00 G 10 A 00 M 00 G ug/24 ore [47 - 178] UNORMETANEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. [290 - 1590] 10 A 00 M 00 G 16 A 00 M 00 G ug/24 ore [53 - 291] UNORMETANEFRINA calcolo 24 ore nmol/24 ore Indiff. [600 - 2880] 16 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/24 ore [110 - 527] lunedì 21 marzo 2016 ug/L Pagina 470 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-osmolalita' ( 24H - estemporanee ) Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte comprese le prime del mattino successivo (24H). Raccogliere urina da seconda minzione (II minzione) GIALLO Urine 24h Metodo Osmo Station 6050 Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento U-OSMOLALITA' lunedì 21 marzo 2016 mOsm/K g H2O Indiff. [50 - 1200] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 471 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Ossalato 24H Rilevanza clinica L'iperossaluria è facilmente riscontrabile nei soggetti a dieta ricca di ossalati e povera di calcio, quale può essere una dieta vegetariana, che favorisce infatti la formazione di calcoli di ossalato per eccessivo assorbimento. In presenza di calcio l’assorbimento è minore in quanto questi forma ossalato di calcio che precipita. Altre condizioni nelle quali si può verificare un elevato assorbimento intestinale di ossalati sono costituite dalle sindromi da malassorbimento e da resezione dell’intestino tenue. Esiste anche una forma, rara, di iperossaluria primitiva dovuta ad un difetto del metabolismo della glicina, caratterizzata dall’eliminazione urinaria di un’elevata quantità di ossalato di calcio, con calcoli renali e gravi alterazioni renali (nefrocalcinosi). Si ha una diminuzione dell’ossaluria nell’insufficienza renale. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h Metodo dosaggio colorimetrico con metodo enzimatico, dopo purificazione del campione con carbone attivato. Strumento Spettrofotometro Shimadzu Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento U-OSSALATO µmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G U-OSSALATO calcolo 24 ORE µmol/24 ore F U-OSSALATO calcolo 24 ORE µmol/24 ore U-OSSALATO calcolo 24 ORE [148 - 433] 00 A 00 M 00 G 07 A 00 M 00 G mg/24 ore [12,9 - 38,0] F [45 - 353] 07 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G mg/24 ore [3,9 - 30,9] µmol/24 ore F [45 - 353] 15 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/24 ore [3,9 - 30,9] U-OSSALATO calcolo 24 ORE µmol/24 ore M [148 - 433] 00 A 00 M 00 G 07 A 00 M 00 G mg/24 ore [12,9 - 38,0] U-OSSALATO calcolo 24 ORE µmol/24 ore M [79 - 501] 07 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G mg/24 ore [6,9 - 43,9] U-OSSALATO calcolo 24 ORE µmol/24 ore M [79 - 501] 15 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/24 ore [6,9 - 43,9] lunedì 21 marzo 2016 mg/L Pagina 472 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Porfirine totali 24H Rilevanza clinica Il termine Porfirinuria indica un’alterazione metabolica associata con un’escrezione anomala di sostanze tetrapirroliche indotta da condizioni quali: intossicazioni da metalli, malattie epatiche, irradiazioni, assunzioni di farmaci, di tossici.... Le porfirie, sono dovute a difetti parziali di attività enzimatiche che interessano la sintesi dell’eme. L’assenza completa di un enzima del ciclo è incompatibile con la vita. La conseguenza del difetto enzimatico consiste in un accumulo di uno o più metaboliti nei tessuti o nei liquidi biologici e nella loro aumentata escrezione con le urine o con le feci. Le porfirie sono caratterizzate dal manifestarsi dopo i 12 anni e nella fotosensibilità con conseguente fotodermatosi. Si riscontrano la porfiria eritropoietica e la porfiria eritropoietica congenita (malattia di Gunther) oltre alle porfirie epatiche, che tra le forme maggiori si ha la Porfiria Acuta Intermittente (AIP), Variegata (PV) e Cutanea Tarda (PCT). Attacchi acuti di Porfiria in persone con questa caratteristica, con notevole escrezione urinaria di Porfirina, possono essere causati da farmaci, solitamente barbiturici, o da altri contenenti il gruppo allilico o le sulfonamidi e l’aminopirina. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h Metodo dosaggio delle porfirine urinarie con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa con lettura mediante spettrofluorimetro, dopo derivatizzazione del campione. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento U-PORFIRINE TOTALI calcolo 24 H ug/24 ore Indiff. [15 - 200] (valori per adulti) 00 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G U-PORFIRINE TOTALI calcolo 24 H ug/24 ore Indiff. [15 - 200] 15 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G U-PORFIRINE Totali µg/L 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Indiff. Pagina 473 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Porfobilinogeno (PBG) 24H Rilevanza clinica PBG è un intermedio della biosintesi dell’eme. Viene richiesto in chimica clinica per individuare eventuali porfirie, anormalità genetiche della regolazione della sintesi dell’eme, nelle quali una grossa quantità di precursori eme vengono escreti nelle urine. Le tre maggiori forme di Porfiria Eaptica sono: Acuta Intermittente (AIP), Variegata (PV) e Cutanea Tarda (PCT) e sono caratterizzate dal manifestarsi dopo i 12 anni. Attacchi acuti di Porfiria in persone con questa caratteristica, con notevole escrezione urinaria di Porfirina, possono essere causati da farmaci, solitamente barbiturici, o da altri contenenti il gruppo allilico o le sulfonamidi e l’aminopirina. I valori urinari di PBG sono elevati solo nella Porfiria, mentre quelli dell’ALA lo sono anche nell’esposizione al piombo. E’ quindi facile differenziare l’esposizione al piombo dalla porfiria misurando, nelle urine, sia ALA che PBG. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h Metodo dosaggio spettrofotometrico a 553 nm, dopo purificazione dell’urina su colonnine anionica (color blu). Eluizione del PBG con acido acetico e successiva reazione con il reattivo di Ehrlich Strumento Spettrofotometro Shimadzu Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento UPORFOBILINOGENO umol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L UPORFOBILINOGENO calcolo 24 H umol/24 ore Indiff. [inf. a 11,93] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/24 ore lunedì 21 marzo 2016 [inf. a 2,70] Pagina 474 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Potassio ( Potassio Urinario - estemporanee ) Rilevanza clinica Il potassio è il principale ione intracellulare e rappresenta il fattore più importante nella regolazione del volume delle cellule. Esso inoltre determina il potenziale di membrana e quindi la funzione dei tessuti suscettibili di stimolazione quali muscoli e sistema nervoso. Interpretazione Si riscontrano bassi livelli fisiologici di potassio in seguito ad uno scarso apporto dietetico di potassio o ad una perdita eccessiva di potassio dovuta a diarrea, a vomito prolungato o ad aumentata escrezione renale. Livelli elevati di potassio possono essere causati da deidratazione o shock, ustioni gravi, chetoacidosi diabetica e ritenzione di potassio da parte dei reni.Livelli di potassiemia inferiori a 2,5 mmol/L possono comportare debolezza muscolare e paralisi, alterazioni della funzione miocardica e arresto cardiaco.Si riscontrano bassi livelli fisiologici di potassio in seguito ad uno scarso apporto dietetico di potassio o ad una perdita eccessiva di potassio dovuta a diarrea, a vomito prolungato o ad aumentata escrezione renale. Livelli elevati di potassio possono essere causati da deidratazione o shock, ustioni gravi, chetoacidosi diabetica e ritenzione di potassio da parte dei reni. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ Metodo ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico (forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana. La FEM della membrana è determinata dalla differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,17 (4,5%) alla concentrazione di 3,74 mmol/L; ± 0,20 (3,0 %) alla concentrazione di 6.51 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Potassio U estemporaneo L lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 475 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Potassio ( Potassio Urinario 24H ) Rilevanza clinica Il potassio è il principale ione intracellulare e rappresenta il fattore più importante nella regolazione del volume delle cellule. Esso inoltre determina il potenziale di membrana e quindi la funzione dei tessuti suscettibili di stimolazione quali muscoli e sistema nervoso. Interpretazione Si riscontrano bassi livelli fisiologici di potassio in seguito ad uno scarso apporto dietetico di potassio o ad una perdita eccessiva di potassio dovuta a diarrea, a vomito prolungato o ad aumentata escrezione renale. Livelli elevati di potassio possono essere causati da deidratazione o shock, ustioni gravi, chetoacidosi diabetica e ritenzione di potassio da parte dei reni.Livelli di potassiemia inferiori a 2,5 mmol/L possono comportare debolezza muscolare e paralisi, alterazioni della funzione miocardica e arresto cardiaco.Si riscontrano bassi livelli fisiologici di potassio in seguito ad uno scarso apporto dietetico di potassio o ad una perdita eccessiva di potassio dovuta a diarrea, a vomito prolungato o ad aumentata escrezione renale. Livelli elevati di potassio possono essere causati da deidratazione o shock, ustioni gravi, chetoacidosi diabetica e ritenzione di potassio da parte dei reni. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore raccogliere l’urina delle 24 ore senza usare additivi. Durante la raccolta conservare i campioni in frigorifero. Indicare sul contenitore diuresi - GIALLO Urine 24h Metodo ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico (forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana. La FEM della membrana è determinata dalla differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,17 (4,5%) alla concentrazione di 3,74 mmol/L; ± 0,20 (3,0 %) alla concentrazione di 6.51 mmol/L Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Potassio U 24h/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Potassio U 24h calcolo mmol/24 h Indiff. [25 - 125] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 476 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Proteine (Proteine urinarie) 24H Rilevanza clinica Le misurazioni delle proteine nell’urina vengono impiegate per la diagnosi ed il trattamento di condizioni patologiche quali malattie renali o cardiache o disturbi tiroidei, caratterizzati da proteinuria o albuminuriaFisiologicamente le proteine di maggiori dimensioni non passano attraverso il filtro glomerulare. Il capillare glomerulare lascia invece passare piccole quantità delle proteine più piccole (circa 0.3 g/L) che vengono poi quasi totalmente riassorbite a livello tubulare. Esiste pertanto una proteinuria fisiologica, che può arrivare a 0.15 g/24 ore, costituita in piccola parte da proteine filtrate e non riassorbite (prevalentemente albumina) e in parte maggiore da globuline e mucoproteine di origine post-glomerulare. Interpretazione La perdita di quantità significative di proteine con le urine è comune a molte patologie renali congenite e acquisite, primitive e secondarie. Il danno può essere a carico del glomerulo, ma anche dell’interstizio renale e del sistema tubulare. La proteinuria può essere causata anche da patologie emorragiche ed essudative delle vie urinarie: proteinuria post-renale. Vi sono infine proteinurie, in genere di grado modesto, prive di significato patologico, determinate da situazioni di sforzo fisico, infezioni acute, ipertermia, ortostatismo prolungato e lordosi lombare (tipico degli adolescenti longilinei). Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h Metodo Metodo turbidimetrico. Il campione viene pre-incubato in una soluzione alcalina contenente EDTA,il quale denatura la proteina ed elimina l’interferenza dagli ioni di magnesio.Successivamente viene aggiunta il benzetonio cloruro, producendo torbidità Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Proteine U 24h calcolo g/24 Indiff. [inf. a 0,15] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Proteine U 24h/L g/L Indiff. [inf. a 0,12] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 477 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Proteine urinarie ( estemporanee ) Rilevanza clinica Le misurazioni delle proteine nell’urina vengono impiegate per la diagnosi ed il trattamento di condizioni patologiche quali malattie renali o cardiache o disturbi tiroidei, caratterizzati da proteinuria o albuminuriaFisiologicamente le proteine di maggiori dimensioni non passano attraverso il filtro glomerulare. Il capillare glomerulare lascia invece passare piccole quantità delle proteine più piccole (circa 0.3 g/L) che vengono poi quasi totalmente riassorbite a livello tubulare. Esiste pertanto una proteinuria fisiologica, che può arrivare a 0.15 g/24 ore, costituita in piccola parte da proteine filtrate e non riassorbite (prevalentemente albumina) e in parte maggiore da globuline e mucoproteine di origine post-glomerulare. Interpretazione La perdita di quantità significative di proteine con le urine è comune a molte patologie renali congenite e acquisite, primitive e secondarie. Il danno può essere a carico del glomerulo, ma anche dell’interstizio renale e del sistema tubulare. La proteinuria può essere causata anche da patologie emorragiche ed essudative delle vie urinarie: proteinuria post-renale. Vi sono infine proteinurie, in genere di grado modesto, prive di significato patologico, determinate da situazioni di sforzo fisico, infezioni acute, ipertermia, ortostatismo prolungato e lordosi lombare (tipico degli adolescenti longilinei). Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ Metodo Metodo turbidimetrico. Il campione viene pre-incubato in una soluzione alcalina contenente EDTA,il quale denatura la proteina ed elimina l’interferenza dagli ioni di magnesio.Successivamente viene aggiunta il benzetonio cloruro, producendo torbidità Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Proteine/creatinina U est mg/mmol Indiff. [inf. a 30] creat. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Proteine U estemporanee g/L 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Indiff. Pagina 478 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Urea - Azoto Rilevanza clinica L'urea è prodotta nel fegato dall’azoto aminico derivante prevalentemente dal catabolismo degli aminoacidi di origine alimentare o dal turnover di quelli endogeni. L’eliminazione di questa sostanza tossica avviene per filtrazione attraverso i glomeruli renali. Poiché il livello plasmatico di urea riflette il rapporto fra produzione epatica ed escrezione renale, livelli patologici di urea possono essere indice di malattie renali o riconoscere cause extra-renali riconducibili ad incremento del catabolismo proteico o ad ostacoli del deflusso urinario. La determinazione dell'urea è importante nella diagnosi e nel trattamento delle insufficienze renali e nel monitoraggio della dialisi renale. Il dosaggio dell’urea plasmatica viene associato a quello della creatinina per differenziare la causa dell'aumento dell'azotemia tra pre- e post-renale: un incremento dell'urea senza aumento della creatinina evidenzia una patologia prerenale. Interpretazione La diminuzione della concentrazione plasmatica dell’urea può essere dovuta a dieta ipoproteica; età infantile e gravidanza (bilancio azotato positivo) e malattie del fegato nelle quali è compromessa l’ureogenesi; Cause di aumento della concentrazione plasmatica dell’urea sono: nefropatie; ostacolo al deflusso delle urine (uremia post-renale); dieta iperproteica; nefropatie; riduzione della filtrazione glomerulare per cause pre-renali quali insufficienza cardiaca, ipotensione e shock; contrazione della diuresi da qualsiasi causa; emorragie intestinali con riassorbimento di proteine digerite; aumentato turnover delle proteine causato da iperpiressie, tireotossicosi, patologie neoplastiche, ipercorticosurrenalismi e terapia con cortisonici. Eseguibile Urgenza Sì Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo Test cinetico con ureasi e con glutammato deidrogenasi. L’urea viene idrolizzata dall’ureasi, formando ammonio e carbonato.Nella seconda reazione, il 2chetoglutarato reagisce con l’ammonio in presenza di glutammato deidrogenasi (GLDH) e del coenzima NADH,producendo L-glutammato. In questa reazione, per ogni mole di urea idrolizzata 2 moli di NADH vengono ossidate a NAD+.La velocità di diminuzione della concentrazione di NADH è direttamente proporzionale alla concentrazione di urea nel campione e viene misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura ± 0,302 (4,6%) alla concentrazione di 6,56 mmol/L; ± 0,94 (4,5 %) alla concentrazione di 21,04 mmol/L; Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Urea lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [2,85 - 7,85] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [17,1 - 47,1] Pagina 479 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Urea (Azotemia) Rilevanza clinica L'urea è prodotta nel fegato dall’azoto aminico derivante prevalentemente dal catabolismo degli aminoacidi di origine alimentare o dal turnover di quelli endogeni. L’eliminazione di questa sostanza tossica avviene per filtrazione attraverso i glomeruli renali. Poiché il livello plasmatico di urea riflette il rapporto fra produzione epatica ed escrezione renale, livelli patologici di urea possono essere indice di malattie renali o riconoscere cause extra-renali riconducibili ad incremento del catabolismo proteico o ad ostacoli del deflusso urinario. La determinazione dell'urea è importante nella diagnosi e nel trattamento delle insufficienze renali e nel monitoraggio della dialisi renale. Il dosaggio dell’urea plasmatica viene associato a quello della creatinina per differenziare la causa dell'aumento dell'azotemia tra pre- e post-renale: un incremento dell'urea senza aumento della creatinina evidenzia una patologia prerenale. Interpretazione La diminuzione della concentrazione plasmatica dell’urea può essere dovuta a dieta ipoproteica; età infantile e gravidanza (bilancio azotato positivo) e malattie del fegato nelle quali è compromessa l’ureogenesi; Cause di aumento della concentrazione plasmatica dell’urea sono: nefropatie; ostacolo al deflusso delle urine (uremia post-renale); dieta iperproteica; nefropatie; riduzione della filtrazione glomerulare per cause pre-renali quali insufficienza cardiaca, ipotensione e shock; contrazione della diuresi da qualsiasi causa; emorragie intestinali con riassorbimento di proteine digerite; aumentato turnover delle proteine causato da iperpiressie, tireotossicosi, patologie neoplastiche, ipercorticosurrenalismi e terapia con cortisonici. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Enzimatico UV(ureasi) Metodo di Talke e Schubert modificato. L'urea viene idrolizzata in presenza di acqua ed ureasi con formazione di ammoniaca ed anidride carbonica. L'ammoniaca prodotta nella reazione reagisce con 2ossoglutarato e NADH in presenza di glutamato deidrogenasi, formando glutamato e NAD. La diminuzione di assorbanza dovuta alla trasformazione del NADH nell'unità di tempo, è proporzionale alla concentrazione di urea nel campione. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,48 (9,7%) alla concentrazione di 4,95 mmol/L;± 1,97 (7,9%) alla concentrazione di 24,96 mmol/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Urea lunedì 21 marzo 2016 mmol/L Indiff. [2,85 - 7,85] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [17 - 47] Pagina 480 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Urea U 24h Rilevanza clinica L'urea è prodotta nel fegato dall’azoto aminico derivante prevalentemente dal catabolismo degli aminoacidi di origine alimentare o dal turnover di quelli endogeni. L’eliminazione di questa sostanza tossica avviene per filtrazione attraverso i glomeruli renali. Poiché il livello plasmatico di urea riflette il rapporto fra produzione epatica ed escrezione renale, livelli patologici di urea possono essere indice di malattie renali o riconoscere cause extra-renali riconducibili ad incremento del catabolismo proteico o ad ostacoli del deflusso urinario. La determinazione dell'urea è importante nella diagnosi e nel trattamento delle insufficienze renali e nel monitoraggio della dialisi renale. Il dosaggio dell’urea plasmatica viene associato a quello della creatinina per differenziare la causa dell'aumento dell'azotemia tra pre- e post-renale: un incremento dell'urea senza aumento della creatinina evidenzia una patologia prerenale. Interpretazione L'urea è prodotta nel fegato dall’azoto aminico derivante prevalentemente dal catabolismo degli aminoacidi di origine alimentare o dal turnover di quelli endogeni. L’eliminazione di questa sostanza tossica avviene per filtrazione attraverso i glomeruli renali. Poiché il livello plasmatico di urea riflette il rapporto fra produzione epatica ed escrezione renale, livelli patologici di urea possono essere indice di malattie renali o riconoscere cause extra-renali riconducibili ad incremento del catabolismo proteico o ad ostacoli del deflusso urinario. La determinazione dell'urea è importante nella diagnosi e nel trattamento delle insufficienze renali e nel monitoraggio della dialisi renale. Il dosaggio dell’urea plasmatica viene associato a quello della creatinina per differenziare la causa dell'aumento dell'azotemia tra pre- e post-renale: un incremento dell'urea senza aumento della creatinina evidenzia una patologia prerenale. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore Indicare diuresi e durata della raccolta. - U 24 Tappo Giallo Metodo Metodo di Talke e Schubert modificato. L'urea viene idrolizzata in presenza di acqua ed ureasi con formazione di ammoniaca ed anidride carbonica. L'ammoniaca prodotta nella reazione reagisce con 2ossoglutarato e NADH in presenza di glutamato deidrogenasi, formando glutamato e NAD. La diminuzione di assorbanza dovuta alla trasformazione del NADH nell'unità di tempo, è proporzionale alla concentrazione di urea nel campione. Strumento LIS (calcolo) Incertezza di Misura Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Urea U 24h/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/L Urea 24h calcolo mmol/24 h Indiff. [420 - 710] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/24h Diuresi mL Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Ore raccolta urine ore Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 [25 - 42] Pagina 481 di 498 U.O.C. Laboratorio Analisi IU eu 301555 Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Urine esame standard (+sedimento) Rilevanza clinica I componenti che vengono cercati sono: glucosio, proteine, bilirubina,urobilinogeno, ph, emoglobina, corpi chetonici, nitriti, leucociti. Il comune esame delle urine comporta una serie di indagini qualitative o semiquantitative atte a svelare la presenza di componenti che possono essere espressione di situazioni patologiche.Ciò vale non solo per le affezioni interessanti il rene e l'apparato escretore, ma anche per altre importanti malattie del ricambio, del sangue, del fegato e di altri organi o apparati. L'esame delle urine è ovviamente l'esame attorno a cui si è sviluppata la nefrologia, il più facile e diretto. Pur con il moltiplicarsi di indagni più raffinate resta solo il punto di partenza dell'iter diagnostico, ma spesso un esame dirimente. L'esame delle urine entra nella diagnostica nefrologica a vali livelli: > per il medico di base è screening o esame indagine a sintomi urinari; > per il nefrologo, cui è inviato il paziente con sospetta nefropatia, per conferma di nefropatia ed orientamento nosologico; > per fornire gli elementi per la diagnosi definitiva ed il monitoraggio di nefropatie già accertate. Interpretazione L’osservazione del pH è utile nelle calcolosi , nelle infezioni delle vie urinarie, nelle alterazioni dell’equilibrio acido base. La presenza degli altri componenti, usualmente assenti, è indice di una possibile patologia. Eseguibile Urgenza SI Istruzioni al prelievo e contenitore Il paziente deve raccoglier la prima urina del mattino, mitto intermedio. - U estemporanee Tappo Rosso Metodo Colorimetrico mediante striscia reattiva GLUCOSIO : Componenti dell’ area reagente :Glucosio-ossidasi, Perossidasi, Tetrabase, Guaiac, Acido citrico, Sodio citrato. L’azione della glucosio-ossidasi porta ad una ossidazione della molecola di beta-D-glucosio che va a formare specificatamente acido gluconico e perossido di idrogeno. Per azione catalitica della perossidasi, il perossido di idrogeno ossida il cromogeno (Guaiac e tetrabase) sviluppando colora. Il citrato e l’acido citrico formano il tampone atto a mantenere il PH ad un valore ottimale. LIMITI DEL METODO L’urina con peso specifico fra 1000 e1025 non interferisce con il test del glucosio. Acido ascorbico a concentrazioni superiori a 50 mg/dl non permette lo sviluppo di colore e da origine a reazioni falso negative o falsamente diminuite. Sostanze ossidanti come ipoclorito e urine acide con un pH inferiore a 4 possono dare dei falsi positivi . PROTEINE : Componenti dell’area reagente: Tetrabromofenolftaleina, Estere etilico, sale di potassio, Blu fenolo, Acido citrico, Sodio citrato. Il test è basato sul principio dell’errore proteico dell’indicatore di PH. La proteina reagisce con gli indicatori di PH ad un valore costante dando origine ad un complesso colorato che ne indica appunto la presenza. IL test è specifico per l’albumina anche se nel campione di urine vi possono essere presenti altri importanti tipi di proteine. CAUSE D’ERRORE Urina alcalina tamponata o urina contaminata da composti di sali quaternari possono dare risultati falso positivi. BILIRUBINA : COMPONENTI DELL’AREA REAGENTE : Nitrito di sodio, 2 metil-5-nitranilina. Metodo dell’azobilirubina. Questo test si basa sull’accoppiamento della bilirubina con il reagente diazo (2metil-5-nitranilina, nitrito di sodio) in ambiente acido per formare azobilirubuna. L’intensità del colore viola che ne risulta è proporzionale alla concentrazione della bilirubina. CAUSE D’ERRORE Campioni di urine contenenti sostanze riducenti (acido ascorbico) possono causare reazioni falso negative. Sostanze diazoderivate possono causare reazioni falso positive; metaboliti di farmaci quali Clorpromazina, Triptofano, Etodolac, Mezzi di contrasto, urine alcaline con pH superiore a 8, possono dare origine a risultati falso positivi. UROBILINOGENO : COMPONENTI AREA REAGENTE: 3,3-dimetossidifenil-4-4-diazoniotetrafluoroborato acido metafosforico. Il test si basa sulla reazione specifica con l’urobilinogeno che dà origine ad una reazione di colore rosa : l’intensità del colore è proporzionale alla concentrazione di urobilinogeno. lunedì 21 marzo 2016 Pagina 482 di 498 Urine con un ‘alta concentrazione di bilirubuna possono dare un colore verde. Durante l’interpretazione dei risultati deve essere considerato che l’assenza di urobilinogeno non è ammessa : la soglia inferiore è fissata a 0,2 mg/dl. pH : Sono usati due diversi indicatori che producono una serie di colorazioni in un intervallo di pH che va da 4,5 fino a 9. Gli indicatori sono : Blu bromoxilenolo e Verde bromocresolo. CAUSE di ERRORE Il campione di urina conservato a temperatura ambiente, anche solo per poche ore, favorisce la crescita batterica e di conseguenza la decomposizione dell’urea in ammoniaca con conseguente modifica verso un pH alcalino. IL metabolismo batterico del glucosio può provocare una diminuzione del pH. L’analisi si esegue su campioni freschi di urina per evitare risultati errati di questo parametro. Infine un contenuto eccessivo di proteine nel campione invalida il test del pH. EMOGLOBINA : Componenti dell’area reagente :Superossido di Cumene, Orto-tolidina. Questo test è stato designato per la rilevazione dell’emoglobina libera . Questo metodo è basato sulla capacità di decomporre il perossido dell’area reagente da parte dell’emoglobina che è dotata di attività di tipo perossidasico. L’ossigeno nascente formatosi, a sua volta, ossida il cromogeno orto-tolidina dando origine ad un composto verde. CAUSE D’ERRORE Nei campioni di urine con peso specifico uguale o superiore a 1020, o a concentrazioni proteiche uguali o più alte di 300 mg/dl la sensibilità del test può essere significamente ridotta. Infezioni del sistema urinario possono provocare contaminazione delle urine con perossidasi di origine microbica causando così una reazione falso positiva. Le urine contenenti sostanze riducenti (ad es. acido ascorbico) possono dare reazioni falso negative o dare valori falsamente bassi. D’altra parte, sostanze ossidanti quali ipoclorito o il cloro che può essere presente nei campioni di urina, può dare risultati falso positivi. Urine contenenti mioglobina possono dare risultati falso positivi. Se le strisce reagenti non sono portate a temperature ambiente prima di essere tolte dal contenitore, l’umidità dovuta alla condensazione può dare origine a risultati falso positivi da ±0.03 fino a +2 mg/dl e da 0.06 fino a +3 mg/dl. In presenza di un tappeto di globuli rossi chiaro all’esame microscopico, molte volte l’esame chimico non evidenzia presenza di emoglobina libera. E’ difficile per i globuli rossi, se sono conservati bene, di reagire con l’area specifica dell’emoglobina a causa del fatto che l’emoglobina non contiene sostanza lisante. CORPI CHETONICI : Componenti dell’area reagente : Acido aminoacetico, nitroprussiato di sodio, fosfato di sodio tribasico. Questo metodo è basato sulla reazione fra il chetone eil nitroprussiato di sodio. Ad un pH alcalino, il nitroprussiato di sodio reagisce con l’acetone e l’acido acetacetico (che è un prodotto dell’acetone ) formando un complesso con conseguente sviluppo di colore. E’ soprattutto sensibile all’acido acetacetico e non reagisce con corpi chetonici più complessi. CAUSE D’ERRORE Poiché l’acetone è volatile e l’acido acetacetico può rappresentare una fonte energetica per i batteri, si raccomanda di analizzare campioni freschi di urine. Campioni contenenti notevoli quantità di L-DOPA, BASP, PSP e fenilchetoni possono dare origine a risultati falso positivi. NITRITI : Componenti dell’area reagente : N-1 naftiletilendiammina diidrocloruro, Acido parsanilico, Acido tartarico. Viene impiegato il metodo di Griess il quale è basato sulla capacità dei batteri gram-negativi , presenti nel campione di urine, di ridurre i nitrati a nitriti. Il nitrito reagisce in ambiente acido con l’acido arsanilico per dare luogo ad un composto di diazonio; quest’ultimo reagendo con la n-1naftelendiammina diidrocloruro produce una colorazione rossastra. LIMITI DEL METODO La presenza di acido ascorbico riduce la sensibilità del test e può provocare risultati falso negativi. Si possono inoltre verificare risultati negativi in caso di infezioni delle vie urinarie causate da organismi privi di riduttasi, senza gli attivatori che convertono i nitrati in nitriti, o nel caso il batterio non sia stato presente in vescica per un sufficiente periodo di tempo. Si possono verificare risultati falso positivi con campioni di urine pigmentati di rosso o quando la striscia reagente ha subito una conservazione inadeguata oppure se la striscia reagente è stata esposta troppo a lungo all’aria. LEUCOCITI : Componenti dell’area reagente :3-(N-Toluenesulfanyl-L-alanyloxy)-indole e 2-Methoxy-4-(Nmorpholino)benzene-diazonium. Si misura l’attività dell’ esterasi presente nei leucociti. CAUSE D’ERRORE La presenza di glucosio ad una concentrazione superiore a 500 mg/dL, di proteine oltre i 300 mg/dL o il pH basso può interferire nella valutazione dei leucociti che possono risultare falsamente negativi. La formaldeide può dare dei falsi positivi. Strumento Aution Max 4280 Incertezza di Misura Dati forniti dalla ditta Dirigenti responsabili lunedì 21 marzo 2016 B.Capizzi Telefono (045-812) 3209 Pagina 483 di 498 Intervalli di riferimento Proteine es urine mg/dL Indiff. [<20] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Glucosio es urine mg/dL Indiff. [<10] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Bilirubina es urine mg/dL Indiff. [<0,2] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Urobilinogeno es urine mg/dL Indiff. [<0,5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Indiff. [5,5 - 7,5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G pH es urine Emoglobina es urine mg/dL Indiff. [< 0,03] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Corpi chetonici es urine mg/dL Indiff. [<5] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Peso specifico Indiff. [1,005 - 1,030] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Esterasi leucocitaria es urine Indiff. [assente] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 484 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Urea 24H Rilevanza clinica L'urea è prodotta nel fegato dall’azoto aminico derivante prevalentemente dal catabolismo degli aminoacidi di origine alimentare o dal turnover di quelli endogeni. L’eliminazione di questa sostanza tossica avviene per filtrazione attraverso i glomeruli renali. Poiché il livello plasmatico di urea riflette il rapporto fra produzione epatica ed escrezione renale, livelli patologici di urea possono essere indice di malattie renali o riconoscere cause extra-renali riconducibili ad incremento del catabolismo proteico o ad ostacoli del deflusso urinario. La determinazione dell'urea è importante nella diagnosi e nel trattamento delle insufficienze renali e nel monitoraggio della dialisi renale. Il dosaggio dell’urea plasmatica viene associato a quello della creatinina per differenziare la causa dell'aumento dell'azotemia tra pre- e post-renale: un incremento dell'urea senza aumento della creatinina evidenzia una patologia prerenale. Interpretazione L'urea è prodotta nel fegato dall’azoto aminico derivante prevalentemente dal catabolismo degli aminoacidi di origine alimentare o dal turnover di quelli endogeni. L’eliminazione di questa sostanza tossica avviene per filtrazione attraverso i glomeruli renali. Poiché il livello plasmatico di urea riflette il rapporto fra produzione epatica ed escrezione renale, livelli patologici di urea possono essere indice di malattie renali o riconoscere cause extra-renali riconducibili ad incremento del catabolismo proteico o ad ostacoli del deflusso urinario. La determinazione dell'urea è importante nella diagnosi e nel trattamento delle insufficienze renali e nel monitoraggio della dialisi renale. Il dosaggio dell’urea plasmatica viene associato a quello della creatinina per differenziare la causa dell'aumento dell'azotemia tra pre- e post-renale: un incremento dell'urea senza aumento della creatinina evidenzia una patologia prerenale. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h Metodo Test cinetico con ureasi e con glutammato deidrogenasi. L’urea viene idrolizzata dall’ureasi, formando ammonio e carbonato.Nella seconda reazione, il 2chetoglutarato reagisce con l’ammonio in presenza di glutammato deidrogenasi (GLDH) e del coenzima NADH,producendo L-glutammato. In questa reazione, per ogni mole di urea idrolizzata 2 moli di NADH vengono ossidate a NAD+.La velocità di diminuzione della concentrazione di NADH è direttamente proporzionale alla concentrazione di urea nel campione e viene misurata fotometricamente Strumento Cobas 6000 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.Brocco - L.Stefani Telefono (045-812) 4518 Intervalli di riferimento Urea 24h calcolo mmol/24 h Indiff. [420 - 710] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G g/24h Urea U 24h/L mmol/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/dL lunedì 21 marzo 2016 [25,2 - 42,6] Pagina 485 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 U-Uroporfirine 24H Rilevanza clinica Il termine Porfirinuria indica un’alterazione metabolica associata con un’escrezione anomala di sostanze tetrapirroliche indotta da condizioni quali: intossicazioni da metalli, malattie epatiche, irradiazioni, assunzioni di farmaci, di tossici.... Le porfirie, sono dovute a difetti parziali di attività enzimatiche che interessano la sintesi dell’eme. L’assenza completa di un enzima del ciclo è incompatibile con la vita. La conseguenza del difetto enzimatico consiste in un accumulo di uno o più metaboliti nei tessuti o nei liquidi biologici e nella loro aumentata escrezione con le urine o con le feci. Le porfirie sono caratterizzate dal manifestarsi dopo i 12 anni e nella fotosensibilità con conseguente fotodermatosi. Si riscontrano la porfiria eritropoietica e la porfiria eritropoietica congenita (malattia di Gunther) oltre alle porfirie epatiche, che tra le forme maggiori si ha la Porfiria Acuta Intermittente (AIP), Variegata (PV) e Cutanea Tarda (PCT). Attacchi acuti di Porfiria in persone con questa caratteristica, con notevole escrezione urinaria di Porfirina, possono essere causati da farmaci, solitamente barbiturici, o da altri contenenti il gruppo allilico o le sulfonamidi e l’aminopirina. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h Metodo dosaggio delle porfirine urinarie con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa con lettura mediante spettrofluorimetro, dopo derivatizzazione del campione. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento U-UROPORFIRINE µg/L Indiff. 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/L U-UROPORFIRINE calcolo 24 H µg/24h Indiff. [3,00 - 45,00] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G nmol/24h lunedì 21 marzo 2016 [3,61 - 54,22] Pagina 486 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Vancomicina Rilevanza clinica La vancomicina è un antibiotico a largo spettro utilizzato nella terapia delle infezioni stafilococciche gravi sostenute da ceppi meticillino-resistenti. Antibiotico glicopeptidico, esercita la sua azione battericida inibendo la sintesi dei componenti della parete batterica.Inoltre la vancomicina altera la permeabilità della membrana cellulare batterica e la sintesi del RNA. E’ particolarmente indicata in quei pazienti che, o non possono essere trattati con penicilline o cefalosporine, o non hanno risposto a questo trattamento; oppure in quei casi in cui i microorgamismi in gioco sono sensibili alla vancomicina e resistenti agli altri antibiotici. La dose endovenosa è in genere 500 mg.ogni 6 ore, o 1g.ogni 12 ore, diluiti in soluzione fisiologica o glucosata al 5%., effettuata in un tempo non inferiore a 60 minuti. La risposta terapeutica si verifica in genere alla 48°-72° ora. La durata della terapia dipende dall’agente causale e dalle altre circostanze cliniche dell’infezione. Il farmaco è nefrotossico e ototossico. In pazienti con indicazioni limitate, tra cui i neonati, è utilile la determinazione periodica dei livelli ematici (il livello ematico della vancomicina non deve superare i 25 mcg/ml). Interpretazione Per non avere effetti tossici la concentrazione dopo 1-2h dopo la fine dell'infusione deve essere <40mg/L (range terapeutico 20-40mg/L) e a 12h <10mg/L (range terapeutico 5-10mg/L). In soggetti con funzione renale normale, la somministrazione ripetuta di 1 g. di vancomicina per via endovenosa in un periodo di tempo superiore a 60 minuti produce concentrazioni plasmatiche medie del farmaco di 63 mcg/ml subito dopo il completamento dell’infusione, di 23 mcg/ml due ore dopo l’infusione e di circa 8 mcg/ml 11 ore dopo la fine dell’infusione. Le concentrazioni plasmatiche di vancomicina ottenibili dopo somministrazioni ripetute del farmaco sono risultate simili a quelle riscontrate dopo somministrazione di una singola dose. L’emivita plasmatica è di 4.6 ore in soggetti con funzione renale normale. Eseguibile Urgenza Accordo Istruzioni al prelievo e contenitore annotare il tempo dalla somministrazione del farmaco - Tappo Verde gel 3.5 mL Metodo Immunodosaggio PETINIA che utilizza lattice coniugato con vancomicina e un Ab monoclonale di topo anti vancomicina. La velocità di aggregazione, misurata con metodo turbidimetrico a 340nm e 700nm è inversamente proporzionale alla concentrazione di vancomicina nel campione. Strumento Dimension Vista Incertezza di Misura ± 0,98 (15,3%) alla concentrazione di 6,4 mg/L; ± 1,6 (8,1%) alla concentrazione di 19,7 mg/L; ± 3,08 (9,4 %) alla concentrazione di 32,69 mg/L; Dirigenti responsabili C.LoCascio; L.Perobelli Telefono (045-812) 2147 Intervalli di riferimento Vancomicina lunedì 21 marzo 2016 mg/L Indiff. Valle : [5 - 10] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G µmol/L Valle:[3 - 6] Pagina 487 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA Velocità di eritrosedimentazione Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore nessuna modalità particolare - Tappo lilla 3 mL Metodo TEST 1 YDL Strumento Incertezza di Misura Dirigenti responsabili Dott. R.Suppi Telefono (045-812) 2805 Intervalli di riferimento VES mm/h F [1-29] 00 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G VES mm/h F [1 - 30] 15 A 00 M 00 G 50 A 00 M 00 G VES mm/h F [1 - 45] 50 A 00 M 00 G 70 A 00 M 00 G VES mm/h F [1 - 65] 70 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G VES mm/h M [1 - 29] 00 A 00 M 00 G 15 A 00 M 00 G VES mm/h M [1 - 18] 15 A 00 M 00 G 50 A 00 M 00 G VES mm/h M [1 - 32] 50 A 00 M 00 G 70 A 00 M 00 G VES mm/h M [1 - 56] 70 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 0 Del 07/01/2008 Pagina 488 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Velocità di sedimentazione delle emazie (Velocità di eritr Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - EDTA Lilla 3 mL Metodo Microfotometro capillare che utilizza la tecnica di Stopped Flow per la misura Strumento TEST 1 YDL Incertezza di Misura Dirigenti responsabili F.Dima - M.Montagnana Telefono (045-812) 4595 Intervalli di riferimento VES mm/h F ( inf. a 38 ) (piu bassa in eta pediatrica) 00 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G VES mm/h F ( inf. a 38 ) 12 A 00 M 00 G 65 A 00 M 00 G VES mm/h F ( inf. a 45 ) 65 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G VES mm/h M ( inf. a 34 ) (piu' bassa in eta'pediatrica) 00 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G VES mm/h M ( inf. a 34 ) 12 A 00 M 00 G 65 A 00 M 00 G VES mm/h M ( inf. a 37 ) 65 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G lunedì 21 marzo 2016 Pagina 489 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Vitamina A Rilevanza clinica Le concentrazioni plasmatiche di Vitamina A vengono richieste per valutare lo stato nutrizionale Interpretazione Vedi Rilevanza Clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore In ghiaccio e al riparo dalla luce. Inviare subito - K2 EDTA VIOLA 6 mL GHIACCIO Metodo cromatografia liquida ad alte prestazioni, con colonna a fase inversa e rilevatore UV/VIS Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento P-A VITAMINA µmol/L Indiff. [0,70 - 1,50] 00 A 00 M 00 G 06 A 00 M 00 G ug/dL [20,05 - 42,96] P-A VITAMINA µmol/L Indiff. [0,89 - 1,70] 06 A 00 M 00 G 12 A 00 M 00 G ug/dL [25,49 - 48,70] P-A VITAMINA µmol/L Indiff. [0,89 - 2,51] 12 A 00 M 00 G 19 A 00 M 00 G ug/dL [25,49 - 71,91] P-A VITAMINA µmol/L Indiff. [1,04 - 2,79] 19 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ug/dL [29,79 - 79,93] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 490 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Vitamina B12 (B12 o VB12) Rilevanza clinica La vitamina B12 (cianocobalamina, fattore estrinseco di Castle) con importanti funzioni coenzimatiche ha una struttura ad anello contiene cobalto e ferro e viene sintetizzata dall’acido aminolevulinico. Adenosile e metionile contenuti nella vitamina B12 sono utili alla sintesi dei nucleotidi del DNA. La vitamina non è sintetizzabile dall’uomo ma vi deve essere un apporto esterno e il suo assorbimento avviene a livello dell’ileo alla presenza di un carrier specifico (fattore I di Castle, assente nell’anemia Perniciosa). Indicazioni: la B12 risulta utile nel sospetto di anemia macrocitica con segni e sintomi ematologici (astenia, anemia, MCV > 100, leuco/ trombocitopenia) o neurologici, alcolismo, malassorbimento, condizioni critiche prenatali. Numerosi farmaci interferiscono con l’assorbimento di B12: chemioterapici, antimalarici, diuretici, antiprotozoarici, antibatterici, anticonvulsivanti, sedativi, contraccettivi, antitubercolari, ipoglicemizzanti, biguanidi, antiuricemici, antivirali. Il deficit di folati può causare bassi livelli di B12. Livelli normali di B12 non escludono il deficit della vitamina. In gravidanza livelli diminuiti non ne indicano la carenza. Alti livelli di B12 si riscontrano in: leucemia mieloide cronica, insufficienza renale, insufficienza cardiaca congestizia, diabete, obesità, epatite acuta, insufficienza respiratoria cronica, terapia vitaminica. Interpretazione Indicazioni: la B12 risulta utile nel sospetto di anemia macrocitica con segni e sintomi ematologici (astenia, anemia, MCV > 100, leuco/ trombocitopenia) o neurologici, alcolismo, malassorbimento, condizioni critiche prenatali. Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Il dosaggio ADVIA Centaur VB12 è un immunodosaggio competitivo che utilizza la tecnica della chemiluminescenza diretta nel quale la vitamina B12 del paziente compete con la vitamina B12, marcata con estere di acridinio nel Reagente Lite, per una quantità limitata di fattore intrinseco purificato, legato covalentemente a particelle paramagnetiche nella Fase Solida. Il dosaggio utilizza l'Agente di Rilascio (idrossido di sodio) e DTT per liberare la vitamina B12 dal legame con le proteine endogene nel campione e la cobinamide per prevenire ulteriori legami quando la Fase Solida viene aggiunta al campione. Strumento Centaur XP Incertezza di Misura ± 44,55 (14,2%) alla concentrazione di 299,02 pmol/L; ± 49,78 (12,1%) alla concentrazione di 411,64 pmol/L; ± 58,88 (9,8%) alla concentrazione di 597,98 pmol/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Vitamina B12 lunedì 21 marzo 2016 pmol/L Indiff. [150 - 700] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 491 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Vitamina B6 Rilevanza clinica La vitamina B6 è il precursore del piridossal-5-fosfato, coenzima di numerose carbossilasi, deaminasi e transaminasi del metabolismo degli aminoacidi. E’ largamente diffusa in tutti gli alimenti di origine vegetale ed animale, ma può essere carente in alcune diete artificiali per lattanti. La carenza provoca nei bambini crampi epilettici forse riconducibili ai disturbi del metabolismo dell’acido glutamico. Si ha diminuzione nell’alcolismo cronico, nella malnutrizione, uremia, convulsioni neonatali, malassorbimento, esposizione industriale a composti idrazinici, in gravidanza, diabete gestazionale e pellagra. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore In ghiaccio e al riparo dalla luce. Inviare subito - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa con rivelatore fluorimetrico, dopo deproteinizzazione. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento P-VITAMINA B6 lunedì 21 marzo 2016 nmol/L Indiff. [25,0 - 128,0] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 492 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Vitamina D 25OH (VITD) Rilevanza clinica Il ruolo della vitamina D nel metabolismo osseo e minerale è riconosciuto fin dalla prima identificazione come fattore di potenziale cura per il rachitismo. La vitamina D è ora tuttavia riconosciuta come proormone con molteplici ruoli nel mantenimento di una salute ottimale. La vitamina D3 (colecalciferolo) e la vitamina D2 (ergocalciferolo) sono le due forme di vitamina D più abbondanti presenti nell'organismo. La vitamina D3 viene sintetizzata nella pelle a partire dal 7deidrocolesterolo in risposta alla luce solare. La migliore fonte alimentare di D3 è l’olio di pesce, in particolare, salmone e sgombro. Fonti nutrizionali di vitamina D2 sono rappresentate da verdure, lievito e funghi. La vitamina D (D3, D2 e loro metaboliti) viene convertita a 25-idrossivitamina D nel fegato. La misurazione della concentrazione sierica o plasmatica di vitamina D 25 (OH) è il più valido indicatore di stato nutrizionale per la vitamina D. Il livello ottimale di vitamina D 25 (OH) è oggetto di dibattito anche se un livello >32ng/ml (>80nmol/L) è considerato sufficiente per la buona salute delle ossa. La tossicità della vitamina D è un problema riconosciuto ma di rara evenienza. Al contrario, un crescente problema della salute pubblica recentemente identificato, è costituito dall’insufficienza di vitamina D. Interpretazione La Vitamina D attualmente non viene più considerata una vitamina ma un ormone a tutti gli effetti e soprattutto con funzioni immunomodulatorie. La supplementazione nella area geografica di Verona viene attualmente consigliata essendoci una iopovitaminosi praticamente endemica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL Metodo Test immunologico diretto, competitivo chemiluminescente che determina la 25OH vitamina D totale nel siero o nel plasma. Strumento Liaison XL Incertezza di Misura ± 7,24 (15,4%) alla concentrazione di 47,11 nmo/L; ± 28,44 (12,0%) alla concentrazione di 237,7 nmol/L; Dirigenti responsabili C. Cocco; B. Caruso Telefono (045-812) 2515 Intervalli di riferimento Vitamina D lunedì 21 marzo 2016 nmol/L Indiff. <75 nmol/L (30 ng/mL): carenza lieve 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G ng/mL <50 nmol/L (20 ng/mL): carenza Pagina 493 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Vitamina E Rilevanza clinica Le concentrazioni plasmatiche di Vitamina E vengono richieste per valutare lo stato di malassorbimento Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore In ghiaccio e al riparo dalla luce. Inviare subito - K2 EDTA VIOLA 6 mL GHIACCIO Metodo cromatografia liquida ad alte prestazioni, con colonna a fase inversa e rilevatore UV/VIS Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento P- E VITAMINA µmol/L Indiff. [7,00 - 21,00] 00 A 00 M 00 G 01 A 00 M 00 G mg/dL [0,30 - 0,90] variabile nel neonato P- E VITAMINA µmol/L Indiff. [7,00 - 21,00] 01 A 00 M 00 G 13 A 00 M 00 G mg/dL [0,30 - 0,90] P- E VITAMINA µmol/L Indiff. [14,00 - 23,00] 13 A 00 M 00 G 19 A 99 M 99 G mg/dL [0,60 - 0,99] P- E VITAMINA µmol/L Indiff. [12,00 - 42,00] 19 A 99 M 99 G 999 A 99 M 99 G mg/dL [0,51 - 1,81] lunedì 21 marzo 2016 Pagina 494 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Von Willebrand Fattore determinazione quantitativa dell’attività del cofattore ristocetinico del fattore von Willebrand nei casi di sospetta malattia di von Willebrand Rilevanza clinica Interpretazione Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL Metodo immunologico Strumento ACL Top CTS 700 Incertezza di Misura Dirigenti responsabili Poli Gaino Telefono (045-812) 4516 Intervalli di riferimento P-VON WILLEBRAND FATTORE lunedì 21 marzo 2016 per cento Indiff. [60,0 - 150,0] variabile per gruppo sanguigno 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 495 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Voriconazolo Rilevanza clinica I farmaci azolici, quali l’Itraconazolo, il Posaconazolo e il Voriconazolo, sono sempre più utilizzati per profilassi e terapia antimicotica nei pazienti oncoematologici adulti e pediatrici, nei pazienti trapiantati e in quelli con AIDS. Diventa perciò di stretta necessità disporre dei livelli ematici di tali farmaci (monitoraggio terapeutico). Infatti questi dispongono di una assorbibilità e di una farmacocinetica molto variabile da paziente a paziente. Inoltre, questi triazoli possono interagire con altri farmaci da cui può risultare sia una maggiore tossicità sia una scarsa efficacia. In quest’ultimo caso non si raggiunge e non si mantiene un livello terapeutico adeguato Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo deproteinizzazione del plasma, estrazione del farmaco, loro separazione con HPLC mediante colonna a fase inversa e lettura fluorimetrica Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento P-Voriconazolo lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [3,43 - 13,45] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G mg/L [1,20 - 4,70] Range terap. nella profilassi Pagina 496 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Zn-Protoporfirine eritrocitarie Rilevanza clinica le zinco protoporfirine (ZnPP), sono metaboliti formati negli eritrociti e tra le speci porfiriniche sono le predominanti. Si ha un aumento della loro concentrazione negli stati di carenza di ferro. Un anormale accumulo di ZnPP riflette uno stato di scarsa eritropoiesi dovuta a carenza di ferro e quindi è clinicamente utile la misura del rapporto ZnPP/eme. Ciò suggerisce che l’enzima ferro-chelatasi incorpora nell’eme lo zinco anzichè il ferro che è carente. Le ZnPP aumentano anche se i soggetti sono esposti professionalmente al piombo. Quest’ultimo in presenza di intossicazione acuta inibisce l’enzima ferrochelatasi, mentre nell’intossicazione cronica blocca il trasferimento intracellulare del ferro. Ciò provoca una carenza eritrocitaria dello stesso e con conseguente aumento delle ZnPP. Poichè le ZnPP sono utilizzate per misurare lo stato del ferro o per diagnosticare patologie ad esso correlate è evidente che la loro determinazione, che è molto semplice, è utile nell’anemia, nelle patologie eritropoietiche e nei processi infiammatori. Altre applicazioni della determinazione delle ZnPP sono il monitoraggio dello stato ferrico nella gravidanza, nei donatori di sangue, negli sportivi, nella prima infanzia e nella terapia del ferro. Per praticità le ZnPP vengono espresse come mmol Er-ZnPP/moli Eme. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - VERDE scuro 6 mL NO GEL Metodo le porfirine eritrocitarie sono completamente estratte dagli eritrociti mediante lisi degli stessi e deproteinizzazione. La PPIX viene separata dalla ZnPP mediante cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) e lettura della sua fluorescenza. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento Er-ZnPROTOPORFIRINE lunedì 21 marzo 2016 umol/mol Indiff. [20,0 - 85,0] Eme 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 497 di 498 IU eu 301555 U.O.C. Laboratorio Analisi Rev. MU900 Scheda Analisi AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA 0 Del 07/01/2008 Zonisamide Rilevanza clinica Terapia aggiuntiva nel trattamento di pazienti adulti con crisi epilettiche parziali, cioè caratterizzate da una scarica neuronale anomala nella corteccia cerebrale, la parte esterna del cervello conosciuta anche come sostanza grigia. Le crisi più lievi causano fenomeni a livello motorio, sensitivo, sensoriale senza perdita di coscienza, che caratterizza invece le crisi complesse. Il trattamento con Zonisamide è indicato anche nei casi in cui queste crisi parziali evolvano in generalizzazioni secondarie, che coinvolgono l’intera area della corteccia cerebrale. Interpretazione Vedi rilevanza clinica Eseguibile Urgenza No Istruzioni al prelievo e contenitore Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL Metodo deproteinizzazione del siero, estrazione con precipitante e separazione con HPLC mediante colonna a fase inversa e lettura mediante spettrofotometro UV-VIS a 204 nm. Strumento HPLC Incertezza di Misura Dirigenti responsabili G.L.Salvagno - E.Danese Telefono (045-812) 4646 Intervalli di riferimento P-ZONISAMIDE lunedì 21 marzo 2016 µmol/L Indiff. [70,6 - 188,4] 00 A 00 M 00 G 999 A 99 M 99 G Pagina 498 di 498