UOC Laboratorio Analisi

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AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTEGRATA
VERONA
(D.Lgs. n. 517/1999 - Art. 3 L.R. Veneto n. 18/2009)
Modulo di Unità Operativa
DAI Patologia e Diagnostica --- UOC Laboratorio Analisi
SCHEDE ESAMI
MU 301555 900
Rev. 0 del 20/03/2016
Pagina 0
Legenda
Sono riportate le schede dei singoli esami che vengono eseguiti presso il Laboratorio Analisi
dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.
L’elenco è organizzato in 9 voci con il seguente significato:

Rilevanza clinica. Riporta il significato clinico del test.

Interpretazione. Riporta il significato dei risultati del test (può essere compresa nel punto
precedente).

Eseguibile in urgenza. Indica se il test può essere eseguito in urgenza (poche ore dal
prelievo).

Istruzioni al prelievo e contenitore. Riporta eventuali istruzioni per ottenere un campione
idoneo e il tipo di provetta/contenitore da utilizzare.

Metodo. Riporta il principio analitico utilizzato per l’esecuzione del test.

Strumento. Indica l’analizzatore utilizzato per l’esecuzione del test.

Incertezza di misura. E’ un parametro associato al risultato di una misurazione che
caratterizza la dispersione dei valori ragionevolmente attribuibili al misurando.

Dirigenti responsabili. Riporta i nomi e i recapiti telefonici dei dirigenti responsabili delle
modalità di esecuzione del test.

Intervalli di riferimento. Detti anche “valori normali” indicano i limiti di riferimento della
normalità; possono variare per ètà, genere, tipo di metodo utilizzato per l’analisi, e altro. I
dati sono riportati in colonne che indicano, a partire da sinistra: 1) nome dell’esame; 2) unità
di misura; 3) Genere maschile o femminile; 4) intervalli di riferimento; 5 e 6) eventuali
intervalli di età espressi in anni (A), mesi (M) e giorni (G) ai quali si riferisce l’intervallo di
riferimento; 7) eventuali unità di misura alternative; 8) eventuali intervalli di riferimento
alternativi.
Scheda Analisi
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Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
17-alfa-OH Progesterone, 17-OHPg
Rilevanza clinica
Il 17-OH Progesterone è il principale precursore del cortisolo che si forma per idrossilazione del Carbonio
21 del 17 OH Pg da parte dell'enzima 21-idrossilasi. Si forma così 11-DOC, interviene poi la 11-Beta
idrossilasi e si arriva a cortisolo. Nelle donne adulte i livelli di questo ormone dipendono dalla fase del ciclo
perché è prodotto anche dalle gonadi
Interpretazione
Il deficit di 21 idrossilasi si riscontra nell'iperplasia surrenale congenita con valori aumentati di 17-OH-Pg.
Il deficit di 11-idrossilasi causa solo un moderato aumento di 17-OH Pg
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Test immunologico ELISA con legame competitivo. I micropozzetti sono ricoperti con Ab policlonale diretto
contro la molecola 17-OH-Pg endogeno., che compete con 17-OH-Pg coniugato alla perossidasi per il sito
di legame all'Ab ancorato nel micropozzetto. Dopo incubazione, lavaggio e aggiunta substrato, l'intensità
del colore che si sviluppa è inversamente proporzionale alla conc. Di 17-OH-Pg nel campione.
Strumento
Triturus Grifols
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-17 OH
PROGESTERONE
ng/mL
F
[1,00 - 40,00]
00 A 00 M 00 G
00 A 02 M 00 G
nmol/L
[3,00 - 120,00]
S-17 OH
PROGESTERONE
ng/mL
F
[0,07 - 3,03]
00 A 02 M 00 G
01 A 00 M 00 G
nmol/L
[0,21 - 9,09]
S-17 OH
PROGESTERONE
ng/mL
F
[0,07 - 2,02]
01 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
nmol/L
[0,21 - 6,06]
S-17 OH
PROGESTERONE
ng/mL
F
12 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
nmol/L
Per valore normale (adulti):
fase follic.
0,45 - 3,30
fase lutein. 2,10 - 9,40
gravid 1' trim 32,60 139,90
prepuberi
0,21 - 6,06
S-17 OH
PROGESTERONE
ng/mL
F
17 A 00 M 00 G
40 A 00 M 00 G
nmol/L
Per valore normale:
fase follic.
0,45 - 3,30
fase lutein. 2,10 - 9,40
gravid 1' trim 32,60 139,90
S-17 OH
PROGESTERONE
ng/mL
F
40 A 00 M 00 G
54 A 00 M 00 G
nmol/L
Per valore normale:
fase follic.
0,45 - 3,30
fase lutein. 2,10 - 9,40
gravid 1' trim 32,60 139,90
post menop. 0,24 - 3,90
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 1 di 498
S-17 OH
PROGESTERONE
ng/mL
F
[0,08 - 1,30]
54 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[0,24 - 3,90]
S-17 OH
PROGESTERONE
ng/mL
M
[1,00 - 40,00]
00 A 00 M 00 G
00 A 02 M 00 G
nmol/L
[3,00 - 120,00]
S-17 OH
PROGESTERONE
ng/mL
M
[0,07 - 3,03]
00 A 02 M 00 G
01 A 00 M 00 G
nmol/L
[0,21 - 9,09]
S-17 OH
PROGESTERONE
ng/mL
M
[0,07 - 2,02]
01 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
nmol/L
[0,21 - 6,06]
S-17 OH
PROGESTERONE
ng/mL
M
[0,50 - 2,40]
12 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
nmol/L
[1,50 - 7,20]
[prepuberi 0,21 - 6,06]
S-17 OH
PROGESTERONE
ng/mL
M
[0,50 - 2,40]
17 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[1,50 - 7,20]
lunedì 21 marzo 2016
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IU eu 301555
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
AbTPO Anticorpi anti tireoperossidasi (AbTPO)
Rilevanza clinica
Gli anticorpi anti-tireoperossidasi (Anti-TPO o Anticorpi anti microsomiali) sono rivolti verso la
tireoperossidasi, l’antigene microsomiale maggiore, un enzima multifunzionale responsabile della
iodinazione della tirosina e dell’accoppiamento dei residui tirosinici della tireoglobulina per la sintesi di T4
e T3.
La determinazione degli autoanticorpi contro la perossidasi tiroidea è utile nell’identificazione dei pazienti
con la malattia autoimmunitaria tiroidea.
Questi autoanticorpi sono positivi nell’ 80-100% dei casi nella tiroidite cronica autoimmune di Hashimoto,
la causa più frequente di ipotiroidismo e nel 50-99% dei casi nel morbo di Basedow.
Il dosaggio degli anti-TPO è da preferirsi a quello degli anti Tg. Nei pazienti con altre patologie autoimmuni
come Sjogren, LES, Artrite Reumatoide, Anemia Perniciosa si possono avere falsi positivi.
Risultano talvolta positivi anche in pazienti con mixedema, tiroidite granulomatosa, gozzo non tossico e nei
carcinomi tiroidei.
Una piccola percentuale di persone (3%, soprattutto femmine ed anziani) hanno positività anticorpale non
associati a sintomi clinici.
Un soggetto eutiroideo con TSH aumentato, FT4 “normale” e AbTPO positivi è da considerarsi a rischio di
evoluzione in ipotiroidismo clinico.
Interpretazione
La determinazione degli autoanticorpi contro la perossidasi tiroidea è utile nell’identificazione dei pazienti
con la malattia autoimmunitaria tiroidea.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur anti-TPO è un immunodosaggio competitivo che usa la tecnica della
chemiluminescenza. L’autoanticorpo contro la perossidasi tiroidea presente nel campione del paziente
compete con l’anticorpo monoclonale anti-TPO murino legato covalentemente a particelle paramagnetiche
contenute nella Fase Solida per una quantità limitata di TPO umano complessato con anticorpo anti-TPO
monoclonale murino marcato con estere acridinio nel Reagente Lite.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 19,82 (25,0%) alla concentrazione di 72,42 KU/L; ± 24,35 (8,4%) alla concentrazione di 289,98 KU/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Tireoperossidasi
anticorpi (AbTPO)
lunedì 21 marzo 2016
KU/L
Indiff. <60
negativo
60-200 area
grigia
>200 positivo
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
ACE (Enzima convertitore dell'angiotensina)
Rilevanza clinica
L’ACE (angiotensin converting enzime o enzima convertente l'angiotensina) è un enzima prevalentemente
localizzato nelle cellule endoteliali,. Fisiologicamente converte l’Angiotensina I, che deriva
dall’angiotensinogeno per l’azione dell’enzima renina, in angiotensina II. L’angiotensina II ha una potente
azione vasocostrittrice diretta e inoltre agisce sul rene aumentando il riassorbimento di sodio e promuove
la produzione di aldosterone. Inoltre inattiva la bradichinina circolante. La concentrazione plasmatica di
ACE deriva principalmente dall'endotelio dei capillari polmonari ed è influenzata dal genotipo di ACE del
soggetto. Risulta aumentata nelle malattie granulomatose per effetto dell’attivazione del sistema
monocitico/macrofagico che ne induce la sintesi e il rilascio in circolo; il fenomeno è particolarmente
marcato a livello dell’endotelio dei capillari polmonari. I livelli plasmatici di ACE si sono rivelati utili per la
diagnosi della sarcoidosi attiva (elevati nel 50-80% dei casi), e nel monitoraggio della terapia steroidea.
Livelli aumentati di ACE possono essere riscontrati anche in altre patologie granulomatose (lebbra,
tubercolosi, malattia di Gaucher) e in patologie non granulomatose polmonari (quali silicosi e asbestosi) e
non polmonari (colestasi, cirrosi, infezione da HIVe ipertiroidismo). Non è un test utile per il monitoraggio
degli ACE inibitori.
Interpretazione
In soggetti <20aa si possono avere valori più elvati
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
L’ACE catalizza l’idrolisi del substrato sintetico furanacriloilfenilalanilglicilglicina, che assorbe
nell’ultravioletto, a furanacriloilfenilalanina e glicilglicina. La variazione di assorbanza è proporzionale
all’attività dell’ACE e viene determinata fotometricamente in cinetica.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
ACE
lunedì 21 marzo 2016
U/L
Indiff. [ 8 - 52]
(valori di
riferimento
nell'adulto)
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Acetilcolinesterasi
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE scuro 6 mL
Metodo
Spettrofotometro Shimadzu
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno
Telefono (045-812) 4584-6880
Intervalli di riferimento
Er-CHE ( 37° C)
lunedì 21 marzo 2016
UI/g di
Hb
Indiff. [28,7 - 48,7]
(piu' bassa nel
neonato)
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 5 di 498
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Acido urico (Urato)
Rilevanza clinica
L'acido urico è il maggiore prodotto del catabolismo dei nucleotidi purinici adenosina e guanosina, che
derivano prevalentemente dal DNA, dall’RNA e dalle molecole di interscambio energetico ATP, ADP e
AMP; una quota significativa di purine è inoltre assunta con la dieta. Nella maggior parte dei mammiferi
l'urato-ossidasi catalizza l'ossidazione enzimatica dell'acido urico, prodotto terminale della degradazione
catabolica delle purine, ad allantoina che, essendo molto più solubile (da 5 a 10 volte) dell'acido urico, non
cristallizza nei liquidi biologici e viene eliminata per via renale. L'uomo è sprovvisto di questo enzima, per
cui l'acido urico, dovendo essere eliminato come tale ed essendo scarsamente solubile, si può depositare
a livello dei tessuti renali e delle vie urinarie, come si verifica nei soggetti iperuricemici.
Il 75% di acido urico presente nell'organismo viene escreto con le urine, il rimanente 25% viene distrutto
da batteri intestinali ed eliminato con le feci.
Come farmaci ipouricemizzanti si utilizzano allopurinolo e urato ossidasi. L'allopurinolo a differenza
dell'urato-ossidasi, riduce la formazione di acido urico ma non ha alcun effetto sull'acido urico
preesistente: inibisce, infatti, la xantino-ossidasi, l'enzima che catalizza la trasformazione di ipoxantina in
xantina e di questa in acido urico. Sia la formulazione orale che quella e.v. richiedono da uno a tre giorni
per ridurre le concentrazioni sieriche di acido urico
La urato ossidasi (Rasburicase) è un agente uricolitico molto potente che catalizza l’ossidazione
enzimatica di acido urico ad allantoina, un prodotto idrosolubile, facilmente escreto dal rene nelle urine.
L’ossidazione enzimatica di acido urico conduce alla formazione stechiometrica di perossido di idrogeno Il
tempo per la prima conferma di livelli normali di acido urico nei pazienti iperuricemici è 4 ore per Fasturtec
e 24 ore per allopurinolo
Interpretazione
Si considera iperuricemia una concentrazione di urato >387 umol/L (6.5 mgL), concentrazione al di sopra
della quale si può avere precipitazione di cristalli, l'iperuricemia va confermata su 2 o 3 campioni a digiuno.
Valori >7140umol/L (12 mg/dL) possono portare a nefropatia acuta. Nell'attacco acuto di gotta si hanno
valori >535 umol/L (9 mg/dL)
L’80% delle iperuricemie sono dovute ad un difetto di escrezione renale che può derivare da disfunzioni
del rene o essere secondario ad un eccesso di sostanze che inibiscono la secrezione tubulare di acido
urico quali acido lattico, chetoacidi e alcuni farmaci. Il 20% delle iperuricemie deriva da iperproduzione,
che può essere dovuta a difetti genetici del metabolismo purinico, ad aumentato turnover cellulare
(leucemie, tumori, psoriasi) a necrosi cellulare (infettiva, infiammatoria, degenerativa, meccanica,
secondaria a chemioterapia), ad ipercatabolismo dell’AMP (shock, esercizio fisico intenso in persone non
allenate, digiuno) o ad eccessiva assunzione alimentare (dieta carnea).
L’ipouricemia è usualmente clinicamente silente e può essere causata da una diminuzione della
produzione di acido urico, dovuta a malattie metaboliche ereditarie, oppure da una aumentata escrezione
urinaria come nella sindrome di Fanconi, diabete insipido, diabete mellito, patologie tumorali, AIDS e
ustioni.
Un aumento della produzione di acido urico avviene in ogni paziente con una neoplasia a rapida
proliferazione come conseguenza dell'elevato metabolismo delle purine dovuto all'accelerazione della
proliferazione cellulare, ma è anche una conseguenza metabolica della sindrome da lisi tumorale,
l'iperuricemia, l'iperfosfatemia e l'iperpotassemia che ne derivano possono portare a insufficienza renale
acuta e morte. Sono particolarmente a rischio i pazienti con leucemia e linfomi per il rapido turnover della
malattia o a seguito del primo ciclo di chemioterapia. Come farmaci ipouricemizzanti si utilizzano
allopurinolo e urato ossidasi. L'allopurinolo a differenza dell'urato-ossidasi, riduce la formazione di acido
urico ma non ha alcun effetto sull'acido urico preesistente: inibisce, infatti, la xantino-ossidasi, l'enzima che
catalizza la trasformazione di ipoxantina in xantina e di questa in acido urico. Sia la formulazione orale che
quella e.v. richiedono da uno a tre giorni per ridurre le concentrazioni sieriche di acido urico
La urato ossidasi (Rasburicase) è un agente uricolitico molto potente che catalizza l’ossidazione
enzimatica di acido urico ad allantoina, un prodotto idrosolubile, facilmente escreto dal rene nelle urine.
L’ossidazione enzimatica di acido urico conduce alla formazione stechiometrica di perossido di idrogeno Il
tempo per la prima conferma di livelli normali di acido urico nei pazienti iperuricemici è 4 ore per Fasturtec
e 24 ore per allopurinolo
Se il paziente è in terapia con urato ossidasi (rasburicase) il sangue deve essere raccolto in provette
precedentemente congelate contenenti l’anticoagulante eparina. I campioni devono essere immersi in un
bagno ghiaccio/acqua. I campioni di plasma devono essere preparati immediatamente per centrifugazione
in una centrifuga precedentemente raffreddata (4 °C). Infine, il plasma deve essere mantenuto in un bagno
ghiaccio/acqua e analizzato per l’acido urico entro 4 ore.La determinazione dell’acido urico viene
impiegata per la diagnosi ed il trattamento di numerosi disturbi renali e metabolici, quali insufficienza
renale,gotta, leucemia, psoriasi, inanizione e altre malattie con disturbi alimentari concomitanti, nonché in
pazienti sottoposti a terapia con farmaci citotossici
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 6 di 498
Metodo
Test enzimatico colorimetrico.
L’acido urico si scinde, in presenza dell’uricasi, formando allantoina e perossido d’idrogeno In presenza di
perossidasi, il 4-aminofenazone viene ossidato dal perossido d’idrogeno ad un colorante chinonediiminicoL’intensità del colore del chinone-diimino formatosi è direttamente
proporzionale alla concentrazione di acido urico e viene determinata misurando l’aumento dell’assorbanza
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 16,10 (5,6%) alla concentrazione di 286,83 µmol/L; ± 34,32 (5,4 %) alla concentrazione di 630,26
µmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Acido urico
µmol/L
F
[120 - 320]
00 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
mg/dL
[2,0 - 5,3]
Acido urico
µmol/L
F
[150 - 350]
15 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[2,5 - 5,8]
Acido urico
µmol/L
M
[120 - 320]
00 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
mg/dL
[2,0 - 5,3]
Acido urico
µmol/L
M
[210 - 420]
15 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[3,5 - 7,0]
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 7 di 498
U.O.C. Laboratorio Analisi
IU eu 301555
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MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Acido urico (Uricemia)
Rilevanza clinica
L'acido urico è il maggiore prodotto del catabolismo dei nucleotidi purinici adenosina e guanosina, che
derivano prevalentemente dal DNA, dall’RNA e dalle molecole di interscambio energetico ATP, ADP e
AMP; una quota significativa di purine è inoltre assunta con la dieta. Nella maggior parte dei mammiferi
l'urato-ossidasi catalizza l'ossidazione enzimatica dell'acido urico, prodotto terminale della degradazione
catabolica delle purine, ad allantoina che, essendo molto più solubile (da 5 a 10 volte) dell'acido urico, non
cristallizza nei liquidi biologici e viene eliminata per via renale. L'uomo è sprovvisto di questo enzima, per
cui l'acido urico, dovendo essere eliminato come tale ed essendo scarsamente solubile, si può depositare
a livello dei tessuti renali e delle vie urinarie, come si verifica nei soggetti iperuricemici.
Il 75% di acido urico presente nell'organismo viene escreto con le urine, il rimanente 25% viene distrutto
da batteri intestinali ed eliminato con le feci.
Come farmaci ipouricemizzanti si utilizzano allopurinolo e urato ossidasi. L'allopurinolo a differenza
dell'urato-ossidasi, riduce la formazione di acido urico ma non ha alcun effetto sull'acido urico
preesistente: inibisce, infatti, la xantino-ossidasi, l'enzima che catalizza la trasformazione di ipoxantina in
xantina e di questa in acido urico. Sia la formulazione orale che quella e.v. richiedono da uno a tre giorni
per ridurre le concentrazioni sieriche di acido urico
La urato ossidasi (Rasburicase) è un agente uricolitico molto potente che catalizza l’ossidazione
enzimatica di acido urico ad allantoina, un prodotto idrosolubile, facilmente escreto dal rene nelle urine.
L’ossidazione enzimatica di acido urico conduce alla formazione stechiometrica di perossido di idrogeno Il
tempo per la prima conferma di livelli normali di acido urico nei pazienti iperuricemici è 4 ore per Fasturtec
e 24 ore per allopurinolo
Interpretazione
Si considera iperuricemia una concentrazione di urato >387 umol/L (6.5 mgL), concentrazione al di sopra
della quale si può avere precipitazione di cristalli, l'iperuricemia va confermata su 2 o 3 campioni a digiuno.
Valori >7140umol/L (12 mg/dL) possono portare a nefropatia acuta. Nell'attacco acuto di gotta si hanno
valori >535 umol/L (9 mg/dL)
L’80% delle iperuricemie sono dovute ad un difetto di escrezione renale che può derivare da disfunzioni
del rene o essere secondario ad un eccesso di sostanze che inibiscono la secrezione tubulare di acido
urico quali acido lattico, chetoacidi e alcuni farmaci. Il 20% delle iperuricemie deriva da iperproduzione,
che può essere dovuta a difetti genetici del metabolismo purinico, ad aumentato turnover cellulare
(leucemie, tumori, psoriasi) a necrosi cellulare (infettiva, infiammatoria, degenerativa, meccanica,
secondaria a chemioterapia), ad ipercatabolismo dell’AMP (shock, esercizio fisico intenso in persone non
allenate, digiuno) o ad eccessiva assunzione alimentare (dieta carnea).
L’ipouricemia è usualmente clinicamente silente e può essere causata da una diminuzione della
produzione di acido urico, dovuta a malattie metaboliche ereditarie, oppure da una aumentata escrezione
urinaria come nella sindrome di Fanconi, diabete insipido, diabete mellito, patologie tumorali, AIDS e
ustioni.
Un aumento della produzione di acido urico avviene in ogni paziente con una neoplasia a rapida
proliferazione come conseguenza dell'elevato metabolismo delle purine dovuto all'accelerazione della
proliferazione cellulare, ma è anche una conseguenza metabolica della sindrome da lisi tumorale,
l'iperuricemia, l'iperfosfatemia e l'iperpotassemia che ne derivano possono portare a insufficienza renale
acuta e morte. Sono particolarmente a rischio i pazienti con leucemia e linfomi per il rapido turnover della
malattia o a seguito del primo ciclo di chemioterapia. Come farmaci ipouricemizzanti si utilizzano
allopurinolo e urato ossidasi. L'allopurinolo a differenza dell'urato-ossidasi, riduce la formazione di acido
urico ma non ha alcun effetto sull'acido urico preesistente: inibisce, infatti, la xantino-ossidasi, l'enzima che
catalizza la trasformazione di ipoxantina in xantina e di questa in acido urico. Sia la formulazione orale che
quella e.v. richiedono da uno a tre giorni per ridurre le concentrazioni sieriche di acido urico
La urato ossidasi (Rasburicase) è un agente uricolitico molto potente che catalizza l’ossidazione
enzimatica di acido urico ad allantoina, un prodotto idrosolubile, facilmente escreto dal rene nelle urine.
L’ossidazione enzimatica di acido urico conduce alla formazione stechiometrica di perossido di idrogeno Il
tempo per la prima conferma di livelli normali di acido urico nei pazienti iperuricemici è 4 ore per Fasturtec
e 24 ore per allopurinolo
Se il paziente è in terapia con urato ossidasi (rasburicase) il sangue deve essere raccolto in provette
precedentemente congelate contenenti l’anticoagulante eparina. I campioni devono essere immersi in un
bagno ghiaccio/acqua. I campioni di plasma devono essere preparati immediatamente per centrifugazione
in una centrifuga precedentemente raffreddata (4 °C). Infine, il plasma deve essere mantenuto in un bagno
ghiaccio/acqua e analizzato per l’acido urico entro 4 ore.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Refrigerare e portare immediatamente al laboratorio se in trattamento con urato ossidasi - Tappo Verde
gel 3.5 mL
Metodo
Enzimatico (uricasi) UV (diretto). L’acido urico viene idrolizzato dall'enzima uricasi ad allantoina e
perossido di idrogeno. La variazione dell'assorbanza a 293nm dovuta allla scomparsa dell'acido urico
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viene misurata con tecnica endpoint bicromatica.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 6,82 (3,3%) alla concentrazione di 207,83 µmol/L; ± 24,95 (4,9%) alla concentrazione di 504,13 µmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Acido urico
µmol/L
F
[120 - 320]
00 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
mg/dL
[2,01 - 5,37]
Acido urico
µmol/L
F
[150 - 350]
15 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[2,52 - 5,88]
Acido urico
µmol/L
M
[120 - 320]
00 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
mg/dL
[2,01 - 5,37]
Acido urico
µmol/L
M
[210 - 420]
15 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[3,52 - 7,05]
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IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Acido urico U 24h
Il 75% di acido urico presente nell'organismo viene escreto con le urine, il rimanente 25% viene distrutto
da batteri intestinali ed eliminato con le feci.
L’uricuria consente di differenziare la sovrapproduzione di acido urico dalla deficiente eliminazione renale;
una escrezione di acido urico inferiore di 4.76 mmol/L assumendo una dieta normale suggerisce una
diminuzione della secrezione di acido urico mentre i valori superiori sono indicativi di sovrapproduzione.
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Indicare diuresi e durata della raccolta. Il campione deve essere raccolto con bicarbonato. - U 24h +
bicarbona Tappo Giallo
Metodo
vedi acido urico urinario concentrazione
Strumento
LIS (calcolo)
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Diuresi
mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Acido urico U 24h/L
µmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
Acido urico U 24h
calcolo
umol/24h Indiff. [1500 - 5000]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/24h
Ore raccolta urine
ore
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Indiff.
[252 - 840]
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IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
ACTH (Adrenocorticotropo)
Rilevanza clinica
L'ormone adrenocorticotropico (ACTH)è un ormone polipeptidico che esiste principalmente come catena di
39 aminoacidi,con una massa molecolare di circa 4500 dalton. Viene prodotto nella ghiandola pituitaria e
serve per stimolare la produzione di steroidi della corteccia surrenalica. La secrezione dell'ACTH è poi
controllata dall'ormone ipotalamico, il fattore che rilascia la corticotropina (CRF) dal cortisolo attraverso
feed back negativo. Le determinazioni dell'ACTH sono importanti nella diagnosi differenziale
dell'insufficienza surrenalica e dell'ipersecrezione.Nella malattia di Addison (insufficienza surrenalica
primaria) sono tipici livelli elevati, mentre sono più comuni livelli bassi quando l'insufficienza surrenalica è
secondaria alla disfunzione pituitaria. Le determinazioni dell'ACTH possono anche aiutare a identificare la
causa dell'ipersecrezione del cortisolo nella sindrome di Cushing I livelli di ACTH sono tipicamente bassi
quando sono dovuti a lesioni o a iperplasia della corteccia surrenalica e sono elevati quando sono dovuti
alla produzione dell'ACTH ectopico o all'ipersecrezione di ACTH da parte della ghiandola pituitaria I livelli
plasmatici di ACTH presentano una significativa variazione diurna.Per questo motivo è importante
standardizzare l'ora del prelievo: sono stati stabiliti range di riferimento intorno alle 9 del mattino
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
prelievo in ghiaccio - K2 EDTA VIOLA scuro 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico sequenziale a due siti chemiluminescente in fase solida
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
12.9 % a 20 pg/ml, 15.7 % a 77.8 pg/ml e 11.8 % a 225 pg/ml
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-ACTH
lunedì 21 marzo 2016
pg/mL
Indiff. [8,5 - 50,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pmol/L
[1,8 - 11,0]
(valori per adulti al
mattino)
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IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
ACTH 5 campioni
L'ormone adrenocorticotropico (ACTH)è un ormone polipeptidico che esiste principalmente come catena di
39 aminoacidi,con una massa molecolare di circa 4500 dalton. Viene prodotto nella ghiandola pituitaria e
serve per stimolare la produzione di steroidi della corteccia surrenalica. La secrezione dell'ACTH è poi
controllata dall'ormone ipotalamico, il fattore che rilascia la corticotropina (CRF) dal cortisolo attraverso
feed back negativo. Le determinazioni dell'ACTH sono importanti nella diagnosi differenziale
dell'insufficienza surrenalica e dell'ipersecrezione.Nella malattia di Addison (insufficienza surrenalica
primaria) sono tipici livelli elevati, mentre sono più comuni livelli bassi quando l'insufficienza surrenalica è
secondaria alla disfunzione pituitaria. Le determinazioni dell'ACTH possono anche aiutare a identificare la
causa dell'ipersecrezione del cortisolo nella sindrome di Cushing I livelli di ACTH sono tipicamente bassi
quando sono dovuti a lesioni o a iperplasia della corteccia surrenalica e sono elevati quando sono dovuti
alla produzione dell'ACTH ectopico o all'ipersecrezione di ACTH da parte della ghiandola pituitaria I livelli
plasmatici di ACTH presentano una significativa variazione diurna.Per questo motivo è importante
standardizzare l'ora del prelievo: sono stati stabiliti range di riferimento intorno alle 9 del mattino
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
prelievo in ghiaccio - K2 EDTA VIOLA scuro 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico sequenziale a due siti chemiluminescente in fase solida
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
9.5%
Dirigenti responsabili
Salvagno - Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-ACTH
pg/mL
Indiff. [8,5 - 50,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pmol/L
S-ACTH
pg/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pmol/L
S-ACTH
pg/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pmol/L
S-ACTH
pg/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pmol/L
S-ACTH
pg/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pmol/L
lunedì 21 marzo 2016
[1,8 - 11,0]
(adulti al mattino)
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U.O.C. Laboratorio Analisi
IU eu 301555
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
ACTH mattino (Adenocorticotropina o Corticotropina)
Rilevanza clinica
La Corticotropina o ACTH è regolata dal Corticotropin Releasing Hormone (Factor)(CRH, CRF) di
produzione ipotalamica.
L’ ACTH stimola la corteccia surrenalica, con conseguente produzione di cortisolo.
Per sindrome di Cushing, si intende qualunque eccesso di cortisolo mentre quando l’inappropriato
aumento di ACTH stimola la corteccia surrenalica con produzione in eccesso di cortisolo si parla di
malattia di Cushing.
Quando la corteccia adrenosurrenalica è iperplastica o neoplastica (adenoma o carcinoma) la produzione
di CRH e di ACTH è soppressa.
La produzione di ACTH è soggetta a bioritmo (al mattino è massima, tra le 24 e le 2 è minima).
Può essere utile raccogliere campioni nelle 24 ore.
Indicazioni principali: valutazione della eziologia della sindrome di Cushing; diagnosi differenziale
dell'eccesso e del difetto di produzione di corticosteroidi, produzione ectopica di ACTH, post-chirurgia
ipofisaria.
Indicazioni minori: obesità, irsutismo, ipertensione, sindromi "cushingoidi". Il dosaggio singolo di
ACTH può non essere sufficiente.
La ACTH può risentire dello stress: viene stimolato da insulina e vasopressina e deve sempre essere
correlato ai livelli di cortisolo. Test dinamici sono quelli di soppressione (desametasone a basso od elevato
dosaggio) e di stimolo (metirapone), il campionamento selettivo dei seni petrosi.
Nella malattia di Cushing generalmente, si ottiene soppressione di ACTH e cortisolo con alte dosi di
desametasone, mentre questo non succede negli adenomi o carcinomi surrenalici e nella produzione
ectopica di ACTH.
Nella malattia di Cushing i livelli di ACTH possono essere elevati o ai livelli alti della normalità ma
comunque inappropriatamente alti rispetto alla cortisolemia, e senza bioritmo.
Nella produzione ectopica di ACTH (carcinoma a piccole cellule del polmone, cancro bronchiale,
carcinoide, carcinoma midollare tiroideo o neoplasia neuroendocrina) i livelli endogeni sono aumentati,
mentre nella sindrome di Cushing da adenoma o carcinoma surrenalico sono diminuiti o non dosabili.
Nella insufficienza surrenalica primitiva (morbo di Addison)(neoplasia surrenalica, TBC o patologia
autoimmune) i livelli di ACTH sono aumentati ma la cortisolemia è bassa.
L'aumento di ACTH può essere dovuto a iperplasia congenita surrenalica (sindrome surrenogenitale).
Nell'insufficienza surrenalica secondaria l’ACTH e cortisolo sono bassi.
Le cause di ipopituitarismo (con diminuzione di ACTH, TSH, LH, FSH, GH e degli ormoni da loro indotti)
sono: adenomi ipofisari, craniofaringiomi, menigiomi, neoplasie primitive e secondarie, post-irradiazioni,
emorragie, malattie infiltrative (granuloma eosinofilo).
Il deficit parziale si evidenzia invece con test da stimolo alla corticotropina.
L'aumento di ACTH nel pseudo Cushing (spesso reversibile e collegata all’abuso di alcool), non risente del
ritmo circadiano e il test col desametasone non mostra soppressione.
Interpretazione
Diminuito in corso di ipercortisolismo di origine surrenalica;
aumentato nell'ipercortisolismo ACTH dipendente, nella insufficienza surrenalica primitiva , nella sindrome
di Nelson, iperplasia adreno-genitale, sindrome depressiva severa, stress acuto, traumi, dolore, malattia
terminale.
Il livello di ACTH dininuisce in corso di assunzione cronica di steroidi e antidepressivi (citalopram)
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Porre immediatamente le provette prelevate in bagno di ghiaccio e tenere al freddo. - Tappo ROSA 4°C
Metodo
Il metodo per la determinazione quantitativa dell’ACTH (1-39) è un test immunologico sandwich basato sul
principio della chemiluminescenza.
Un anticorpo monoclonale di topo specifico (diretto contro il frammento N-terminale) riveste le particelle
magnetiche (fase solida); un altro anticorpo monoclonale (diretto contro il frammento C-terminale
dell’ACTH) è legato ad un derivato dell’isoluminolo (coniugato anticorpo-isoluminolo).
Durante l’incubazione, l’ACTH (1-39) presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli lega l’anticorpo
monoclonale in fase solida; in seguito il coniugato anticorpale reagisce con l’ACTH (1-39), già legato alla
fase solida.
Dopo l’incubazione, il materiale non legato è rimosso mediante un ciclo di lavaggio.
In seguito, vengono aggiunti i reagenti starter che inducono una reazione di chemiluminescenza.
Il segnale luminoso, e quindi la quantità di coniugato anticorpo-isoluminolo, è misurato da un
fotomoltiplicatore in unità relative di luce (RLU, relative light units) ed è indicativo della concentrazione di
ACTH presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli.
Strumento
Liaison XL
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 13 di 498
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
± 1,11 (12,1%) alla concentrazione di 9,21 pmo/L; ± 7,28 (11,9%) alla concentrazione di 6,16 pmol/L;
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
ACTH
(Corticotropina)
pmol/L
Indiff. [1,80 - 13,20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
ACTH sera (Adenocorticotropina o Corticotropina)
vedi scheda ACTH
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Porre immediatamente le provette prelevate in bagno di ghiaccio e tenere al freddo. - Tappo ROSA 4°C
Metodo
Strumento
Liaison XL
Incertezza di Misura
± 1,11 (12,1%) alla concentrazione di 9,21 pmo/L; ± 7,28 (11,9%) alla concentrazione di 6,16 pmol/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
ACTH
(Corticotropina)
lunedì 21 marzo 2016
pmol/L
Indiff. [1,10 - 10,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 14 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
AFP Alfafetoproteina gravidanza (AFP)
Rilevanza clinica
In gravidanza le concentrazioni di AFP aumentano in relazione all’età gestazionale a partire dalla decima
settimana.
I valori massimi (300-400 KU/L) si riscontrano tra la 32a e la 36a settimana; segue poi un moderato
declino fino al parto (al max 200 KU/L).
Livelli elevati che deviano da questi valori vengono osservati in associazione con difetti del tubo neurale,
sofferenza fetale, morte intrauterina.
Negli adulti, le concentrazioni di AFP nel siero rimangono basse eccetto durante la gravidanza e in caso di
patologie del fegato benigne (epatite, cirrosi), carcinoma epatocellulare primario e alcuni tipi di tumori delle
cellule germinative.
Interpretazione
I valori massimi (300-400 KU/L) si riscontrano tra la 32a e la 36a settimana; segue poi un moderato
declino fino al parto (al max 200 KU/L).
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur AFP è un immunodosaggio a due siti (sandwich) che utilizza la tecnica della
chemiluminescenza diretta e che utilizza quantitativi costanti di due anticorpi.
Il primo anticorpo, nel Reagente Lite, è un anticorpo policlonale di coniglio anti-AFP purificato per affinità e
marcato con estere di acridinio.
Il secondo, nella Fase Solida, è un anticorpo monoclonale murino anti-AFP legato covalentemente a
particelle paramagnetiche.
La standardizzazione del dosaggio ADVIA Centaur AFP è riconducibile alla preparazione di riferimento
della World Health Organization (WHO) per l’AFP umana (72/225)47-48 mediante AFP altamente
purificata.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 1,3 (8,6%) alla concentrazione di 15,6 KU/L; ± 7,13 (8,4%) alla concentrazione di 85,4 KU/L; ± 14,85
(9,2%) alla concentrazione di 162,34 KU/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco - B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Alfa 1 fetoproteina
gravidanza
lunedì 21 marzo 2016
KU/L
Indiff. 15° sett. 13 - 65
16° sett. 15 - 75
17° sett. 17 - 87
18° sett. 20 - 100
19° sett. 23 - 117
20° sett. 25 - 135
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 15 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
AFP Alfafetoproteina marcatore (AFP)
Rilevanza clinica
L’alfa-fetoproteina (AFP) è una glicoproteina simile all’albumina che durante la vita fetale è normalmente
sintetizzata dal fegato, dal sacco vitellino e dall’epitelio intestinale.
L’AFP è un marker utile nel sospetto di epatocarcinoma e nello studio dei cancro delle cellule germinali
(testicolo e ovaio). Nei pazienti con epatocarcinoma livelli elevati di AFP sono riscontrati nel 60% dei casi
e possono essere possibili anche valori estremamente elevati. L’AFP trova indicazione nel monitoraggio
di pazienti a rischio di sviluppare un tumore primario del fegato (es. pazienti con cirrosi epatica o portatori
di HBsAg).
Per la diagnosi di cancro delle cellule germinali (CCG) è necessaria anche la determinazione dell’HCG e
della LD. Il CCG comprende seminoma e CCGNS (non seminoma); il primo è molto sensibile alla
radioterapia mentre il secondo è molto resistente. L’AFP aumenta solo nei CCGNS mentre l’HCG è
aumentato nel 7-18% dei seminomi. La LD ha un significato prognostico indipendente.
Per la stadiazione i tre marcatori devono essere misurati prima e dopo l’orchiectomia tenendo conto della
loro emivita (AFP= 5 giorni, HCG= 30 ore, LD = 3-6 giorni); se la loro concentrazione si normalizza si ha
risposta completa.
Prognosi: la velocità di riduzione della concentrazione dei marcatori tumorali nelle prime 6 settimane di
terapia predice la prognosi e la risposta alla chirurgia e alla chemioterapia.
Follow-up: concentrazioni di AFP o HCG persistentemente elevate nei CCGNS e di HCG nei seminomi
indicano che il cancro non era limitato al testicolo. Una concentrazione in aumento di uno dei marcatori
anche senza dati strumentali implica malattia attiva ed è sufficiente per iniziare la terapia. Malattie
benigne: la patologia acuta del fegato (es. epatite virale acuta, epatite alcolica) possono determinare
elevazioni transitorie di AFP.
Il dosaggio ADVIA Centaur AFP non è un test di screening per il cancro e non deve essere utilizzato come
tale per alcun motivo.
Non interpretare i livelli di AFP nel siero come evidenza assoluta della presenza di patologie maligne. Al
momento della presentazione, i pazienti con cancro testicolare non seminomatoso confermato potrebbero
presentare concentrazioni di AFP nel siero comprese fra i valori ottenuti da individui sani. Poiché livelli di
AFP elevati vengono spesso riscontrati in pazienti con altre condizioni maligne e non maligne, il medico
dovrebbe escludere tutte le altre condizioni associate a livelli di AFP elevati prima di utilizzare i valori
ADVIA Centaur AFP nel trattamento del cancro testicolare non seminomatoso. Al contrario, concentrazioni
ridotte di AFP non indicano necessariamente l’assenza di patologie, in particolare dopo interventi chirurgici
o chemioterapia. I tumori testicolari classificati istologicamente come seminoma puro non sintetizzano
l’AFP.
Interpretazione
L’AFP è un marker utile nel sospetto di epatocarcinoma e nello studio dei cancro delle cellule germinali
(testicolo e ovaio).
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur AFP è un immunodosaggio a due siti (sandwich) che utilizza la tecnica della
chemiluminescenza diretta e che utilizza quantitativi costanti di due anticorpi.
Il primo anticorpo, nel Reagente Lite, è un anticorpo policlonale di coniglio anti-AFP purificato per affinità e
marcato con estere di acridinio.
Il secondo, nella Fase Solida, è un anticorpo monoclonale murino anti-AFP legato covalentemente a
particelle paramagnetiche.
La standardizzazione del dosaggio ADVIA Centaur AFP è riconducibile alla preparazione di riferimento
della World Health Organization (WHO) per l’AFP umana (72/225)47-48 mediante AFP altamente
purificata.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 1,3 (8,6%) alla concentrazione di 15,6 KU/L; ± 7,13 (8,4%) alla concentrazione di 85,4 KU/L; ± 14,85
(9,2%) alla concentrazione di 162,34 KU/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco - B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 16 di 498
Alfa 1 fetoproteina
marcatore
KU/L
Indiff. [<10]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Aggregazione piastrinica su Sangue Intero
Rilevanza clinica
Valutazione funzionalità piastrinica
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Prelievo eseguito in Laboratorio previo appuntamento - Hirudin Tube BIANCO 3 mL
Metodo
aggregometria per impedenza
Strumento
MULTIPLATE
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4673
Intervalli di riferimento
ADP Test
U
Indiff. [53 - 122]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ADP Test HS
U
Indiff. [31 - 107]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ASPI Test
U
Indiff. [75 - 136]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
RISTO High
U
Indiff. [90 - 201]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
RISTO Low
U
Indiff. [2 - 34]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
COL Test
U
Indiff. [46 - 117]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
TRAP Test
U
Indiff. [94 - 156]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 17 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Albumina
Rilevanza clinica
L’albumina è una proteina di sintetizzata dal fegato e immessa nel circolo ematico dove costituisce circa il
60% di tutte le proteine; ha numerose funzioni: trasporto di metaboliti non idrosolubili (ad es. bilirubina non
coniugata e acidi grassi), di ormoni, di calcio e magnesio, mantenimento della pressione osmotica del
plasma e provvista di riserva per aminoacidi. Ha inoltre importanti implicazioni nella farmacocinetica di
numerosi farmaci che ad essa si legano.
Interpretazione
Bassi livelli di albumina possono determinare edema. L’ipoalbuminemia riconosce principalmente quattro
classi di cause: 1) deficit di sintesi epatica che può essere dovuto a malnutrizione o a malattie epatiche; 2)
aumentato catabolismo dovuto a infiammazioni infettive o di altra natura; 3) perdita con le urine
(particolarmente importante è quella della sindrome nefrosica, associata ad un basso rapporto
albumina/globuline) o con le feci (enteropatie di varia natura); 4) alterazione dei compartimenti intra- ed
extravascolari con passaggio di albumina nei liquidi interstiziali. Nei neonati i livelli di albumina sono bassi
e aumentano gradatamente fino a raggiungere i valori dell’adulto intorno al terzo anno. Concentrazioni
aumentate di albumina plasmatica possono essere causate da disidratazione.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Rosso di bromocresolo (BCP). L’albumina, in presenza di un tensioattivo che la solubilizza, si lega al
bromocresolo porpora con formazione di un complesso che viene determinato fotometricamente in
tricromatismo a punto finale.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 1,96 (8,0%) alla concentrazione di 24,53 g/L; ± 1,89 (4,9 %) alla concentrazione di 38,56 g/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Albumina
g/L
Indiff. [28 - 44]
00 A 00 M 00 G
00 A 01 M 00 G
Albumina
g/L
Indiff. [38 - 54]
00 A 01 M 00 G
18 A 00 M 00 G
Albumina
g/L
Indiff. [35 - 50]
18 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
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Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Albumina
Rilevanza clinica
L’albumina è una proteina di sintetizzata dal fegato e immessa nel circolo ematico dove costituisce circa il
60% di tutte le proteine con numerose funzioni: trasporto di metaboliti non idrosolubili (ad es. bilirubina non
coniugata e acidi grassi), di ormoni, di calcio e magnesio, mantenimento della pressione osmotica del
plasma e provvista di riserva per aminoacidi. Ha inoltre importanti implicazioni nella farmacocinetica di
numerosi farmaci che ad essa si legano.
Interpretazione
Bassi livelli di albumina possono determinare edema. L’ipoalbuminemia riconosce principalmente quattro
classi di cause: 1) deficit di sintesi epatica che può essere dovuto a malnutrizione o a malattie epatiche; 2)
aumentato catabolismo dovuto a infiammazioni infettive o di altra natura; 3) perdita con le urine
(particolarmente importante è quella della sindrome nefrosica, associata ad un basso rapporto
albumina/globuline) o con le feci (enteropatie di varia natura); 4) alterazione dei compartimenti intra- ed
extravascolari con passaggio di albumina nei liquidi interstiziali. Nei neonati i livelli di albumina sono bassi
e aumentano gradatamente fino a raggiungere i valori dell’adulto intorno al terzo anno. Concentrazioni
aumentate di albumina plasmatica possono essere causate da disidratazione.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
digiuno consigliato - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test colorimetrico.Al pH di 4.1, l’albumina presenta un carattere sufficientemente cationico
per potersi legare al verde di bromocresolo (BCG), un cromogeno anionico, formando un complesso
colorato di blu-verde.L’intensità del colore blu-verde, direttamente proporzionale alla concentrazione di
albumina nel campione, viene misurata fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 3,25 (6,7%) alla concentrazione di 48,86 g/L; ± 1,93 (5,8 %) alla concentrazione di 33,24 g/L;
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Albumina
g/L
Indiff. [28 - 44]
00 A 00 M 00 G
00 A 01 M 00 G
Albumina
g/L
Indiff. [38 - 54]
00 A 01 M 00 G
18 A 00 M 00 G
Albumina
g/L
Indiff. [35 - 50]
18 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
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AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Albumina siero
Rilevanza clinica
L’albumina è una proteina di sintetizzata dal fegato e immessa nel circolo ematico dove costituisce circa il
60% di tutte le proteine con numerose funzioni: trasporto di metaboliti non idrosolubili (ad es. bilirubina non
coniugata e acidi grassi), di ormoni, di calcio e magnesio, mantenimento della pressione osmotica del
plasma
e provvista di riserva per aminoacidi. Ha inoltre importanti implicazioni nella farmacocinetica di numerosi
farmaci che ad essa si legano.
Interpretazione
Bassi livelli di albumina possono determinare edema. L’ipoalbuminemia riconosce principalmente quattro
classi di cause: 1) deficit di sintesi epatica che può essere dovuto a malnutrizione o a malattie epatiche; 2)
aumentato catabolismo dovuto a infiammazioni infettive o di altra natura; 3) perdita con le urine
(particolarmente importante è quella della sindrome nefrosica, associata ad un basso rapporto
albumina/globuline) o con le feci (enteropatie di varia natura); 4) alterazione dei compartimenti intra- ed
extravascolari con passaggio di albumina nei liquidi interstiziali. Nei neonati i livelli di albumina sono bassi e
aumentano gradatamente fino a raggiungere i valori dell’adulto intorno al terzo anno. Concentrazioni
aumentate di albumina plasmatica possono essere causate da disidratazione.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Rosso di bromocresolo (BCP). L’albumina, in presenza di un tensioattivo che la solubilizza, si lega al
bromocresolo porpora con formazione di un complesso che viene determinato fotometricamente in
tricromatismo a punto finale
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Righetti; M.Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
Albumina
g/L
Indiff. [28 - 44]
00 A 00 M 00 G
00 A 01 M 00 G
Albumina
g/L
Indiff. [38 - 54]
00 A 01 M 00 G
18 A 00 M 00 G
Albumina
g/L
Indiff. [35 - 50]
18 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 20 di 498
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Aldosterone
Rilevanza clinica
L'aldosterone, prodotto dalla zona glomerulare della corteccia surrenale, è il più potente regolatore
dll'escrezione di elettroliti nelle urine. La sua azione si esplica con aumento del riassorbimento di Na e Cl
dal lume tubulare ed escrezione di K e H+. Il riassorbimento di sodio e cloro stimola a sua volta il
riassorbimento di acqua (attraverso la secrezione di ADH). Il meccanismo che regola la secrezione di
aldosterone risponde quindi alle modificazioni di idratazione corporea e dei livelli di K e Na plasmatici. Il
mediatore principale dell'idratazione corporea è il sistema renina-angiotensina, stimolato dalla riduzioe di
liquido extracellulare, che a sua volta stimola la corteccia surrenale a produrre aldosterone.
Interpretazione
Tenendo conto del rapido catabolismo dell'aldosterone (emivita plasmatica di pochi minuti), i valori
plasmatici di questo ormone riflettono solo la condizione a un dato momento della giornata. La secrezione
segue anche un ritmo circadiano quindi può non essere valido trarre conclusioni da una determinazione
singola. La determinazione dell'aldosterone nell'urina delle 24 ore riflette integralmente la situazione
secretoria giornaliera.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Standardizzare la preparazione del paziente (prelievi in Orto/Clinostatismo) e le condizioni di prelievo del
campione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Il principio del dosaggio RIA consiste nella competizione tra aldosterone marcato con Jodio 125 e
aldosterone contenuto nei campioni/controlli/calibratori per un numero limitato di siti anticorpali fissati sul
fondo delle apposite provette (Ab di coniglio anti-aldosterone). Dopo l'incubazione si separa l'ormone libero
dal legato aspirando il liquido di reazione delle provette; la quantità di aldosterone marcato legato che
resterà fissata sul fondo della provetta sarà inversamente proporzionale alla concentrazione di aldosterone
non marcato presente nel campione, calibratore, controllo. Ciò si ricava dalla conta della radioattività delle
provette e allestimento di relativa curva di calibrazione.
Strumento
Gammacounter
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-ALDOSTERONE
pg/mL
Indiff. [35,00 - 300,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
RAPPORTO
ALDOSTERONE/RE
NINA
rapporto
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
nmol/L
[0,10 - 0,90]
(posizione ORTO)
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Aldosterone (orto-clino)
Rilevanza clinica
Vedi Aldosterone
Interpretazione
Vedi Aldosterone
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Standardizzare la preparazione del paziente (prelievi in Orto/Clinostatismo) e le condizioni di prelievo del
campione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Vedi Aldosterone
Strumento
Gammacounter
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-ALDOSTERONE
pg/mL
Indiff. [35,00 - 300,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[0,10 - 0,90]
(posizione ORTO)
S-ALDOSTERONE
pg/mL
Indiff. [7,50 - 150,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[0,02 - 0,45]
(posizione CLINO)
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 22 di 498
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Aldosterone per rapporto (ALDO)
Rilevanza clinica
L’aldosterone è un mineralcorticoide prodotto dalla zona glomerulare del surrene sotto un complesso
controllo del sistema renina-angiotensina.
La sua azione si svolge a livello del tubulo renale distale aumentando il riassorbimento del sodio e
dell’acqua e stimolando l’escrezione del potassio.
L’iperaldosteronismo primitivo (IA) è caratterizzato da ipersecrezione di aldosterone, ipertensione, perdita
renale di potassio, con soppressione della attività reninica.
Fino a qualche anno fa la prevalenza dell’IA era stimata intorno all’1% nei soggetti ipertesi, ma è stato
stimato che arriva al 20%.
Nello studio della ipertensione si procede ad anamnesi ed esame obiettivo accurati, esame delle urine,
BUN, creatinina potassiemia sierica e urinaria, ed ECG. Se viene sospettato iperaldosteronismo si
procede al dosaggio del potassio sulle 24 ore.
Per il campionamento della aldosteronemia e della aldosteronuria devono essere sospesi da almeno due
settimane i farmaci ipertensivi diuretici ed il paziente deve essere a dieta normosodica (3 gr/die) da
almeno due settimane.
La diagnosi di iperaldosteronismo richiede la dimostrazione di aumento persistente dell’aldosterone in
presenza di perdita di sale o di somministrazione di steroidi.
L’ iperaldosteronismo può essere causato da adenoma surrenalico (Sindrome di Conn) o da iperplasia
della zona glomerulare bilaterale dei surreni (di rado monolaterale).
Una ipopotassiemia < 3.6 mmol/L ed un potassio urinario/24 ore >40 mmol/L in paziente iperteso
suggerisce iperaldosteronismo. Di supporto diagnostico sono l’aumento della aldosteronuria 24 ore, un
aumento del rapporto renina aldosterone plasmatici, il campionamento delle vene surrenaliche di
aldosterone e cortisolo.
L’iperaldosteronismo secondario (con renina aumentata) può derivare da insufficienza renale, cirrosi con
ascite, nefrosi, perdita di potassio, dieta priva di sodio, sindrome di Bartter.
Una diminuita perfusione renale induce aumento sia di renina che aldosterone. Inoltre l’aldosterone può
risultare falsamente aumentato in casi di insufficienza renale cronica.
L’ipocaliemia causata dai diuretici tiazidici può simulare iperaldosteronismo. Normalmente l’aumento del
potassio sierico stimola la produzione di aldosterone.
La stessa renina agisce sulla produzione di aldosterone tramite un feed-back che coinvolge angiotensina I
e II.
L’aldosterone rappresenta nel sangue il 50% della attività dei mineralcorticoidi.
Interpretazione
In sintesi: livelli elevati di aldosterone e aldosteronuria con renina e potassio bassi indicano
iperaldosteronismo primitivo; renina ed aldosterone elevati con potassio diminuito indicano
iperaldosteronismo secondario.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo viola 4 mL
Metodo
Il metodo per la determinazione quantitativa del dosaggio LIAISON® XL Aldosterone è un test competitivo
che utilizza un anticorpo monoclonale di pecora per catturare la molecola aldosterone.
I componenti principali del test consistono di particelle magnetiche (fase solida) rivestite con anticorpo antipecora che legano l'anticorpo monoclonale anti-aldosterone di pecora. Un aldosterone marcato e
coniugato contenente un derivato dell'isoluminolo compete con l'aldosterone contenuto nei calibratori, dai
controlli e dai campioni dei pazienti.
Durante la prima incubazione, il campione viene incubato con un anticorpo monoclonale anti-aldosterone
specifico. Dopo la prima incubazione, il coniugato viene aggiunto e compete con l'aldosterone per una
quantità di tempo aggiuntiva. Dopo questa seconda incubazione, il materiale non legato è rimosso
mediante un ciclo di lavaggio. In seguito vengono aggiunti i reagenti starter che inducono una reazione di
chemiluminescenza con andamento di tipo “flash”. Il segnale luminoso viene misurato mediante un
fotomoltiplicatore in unità di luce relativa (RLU) ed è inversamente proporzionale alla concentrazione di
aldosterone presente nei calibratori, nei controlli e nei campioni del paziente.
Strumento
Liaison XL
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
lunedì 21 marzo 2016
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Pagina 23 di 498
Intervalli di riferimento
Aldosterone
ng/L
Indiff. [<175]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pmol/L
[<484]
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Alfa 2 Antiplasmina
Rilevanza clinica
L’inibitore della plasmina (noto come Alfa 2-Antiplasmina) è un importante e rapido regolatore
del sistema fibrinolitico. Carenze congenite di questo inibitore sono comunemente associate a disturbi
emorragici. Livelli ridotti dell’Inibitore della Plasmina sono osservate nelle epatopatie e nei casi di DIC.
Un aumento della concentrazione può essere riscontrato durante il decorso postoperatorio.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Cromogenico
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
ALFA 2 Antiplasmina
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [80 - 120]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 24 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Alfa feto proteina
Rilevanza clinica
L'Alfafetoproteina (AFP) è una glicoproteina a catena singola con una massa molecolare di circa 70 000
dalton. L'AFP presenta un'affinità alquanto accentuata nella sequenza con l'albumina,ed è prodotta dal
feto principalmente nelle cellule del sacco vitellino, nel tratto gastrointestinale e nel fegato. L'AFP è una tra
le maggiori proteine sieriche nel feto, ma la sua concentrazione decresce
rapidamente in prossimità della nascita. E' stata osservata la comparsa di concentrazioni elevate di AFP
nel siero di persone adulte non solo durante la gravidanza, ma anche in concomitanza con diverse
malattie benigne e maligne.Livelli elevati di AFP sono stati riscontrati non solo in pazienti con cancro
testicolare non seminomatoso, ma anche in pazienti con altre patologie maligne quali
carcinoma epatocellulare, carcinoma ovarico, gastroentestinale e polmonare.L'AFP nel siero si presenta
frequentemente elevata anche in condizioni epatiche benigne quali epatite virale acuta, epatite cronica
attiva e cirrosi. La gravidanza, l'atassia telangiectasica e la tireosinemia ereditaria presentano in maniera
analoga concentrazioni elevate di AFP.I seminomi, nella loro forma pura, non
presentano concentrazioni elevate di AFP. Tuttavia, concentrazioni elevate di AFP nel siero sono state
osservate in pazienti con carcinoma testicolare seminomatoso diagnosticato accompagnato da metastasi
non seminomatose. Durante la chemioterapia, pazienti con seminoma avanzato e disfunzioni epatiche
hanno presentato livelli elevati di AFP nel siero. L'interpretazione di concentrazioni elevate di AFP in
pazienti con seminoma richiede considerazioni particolari ed è utile al clinico nella scelta della terapia più
idonea.L'utilità clinica della misurazione dell'AFP quale ausilio nella gestione di pazienti con carcinoma
testicolare non seminomatoso è ben documentata. La misurazione dell'AFP ha trovato applicazione clinica
per la determinazione dello stadio della malattia. E' stato dimostrato che misurazioni seriali di AFP
riflettono l'efficacia dei trattamenti terapeutici in pazienti con tumori testicolari non seminomatosi. Le
determinazioni post chirurgiche dell'AFP hanno un'importanza rilevante. Si presume la presenza di tumori
residui se le concentrazioni post-operatorie di AFP
non ritornano alla normalità dopo l'intervento. Nell'interpretazione delle concentrazioni post-operatorie e'
importante valutare la velocità della diminuzione dei valori. Quando viene utilizzata l'AFP per monitorare la
terapia o per diagnosticare un'eventuale recidiva, occorre notare che spesso i livelli
decadono rapidamente durante la chemioterapia, fino a raggiungere livelli normali, mentre le masse
tumorali sono ancora evidenti. In tali circostanze, si consiglia il completamento della terapia pianificata.
Dopo terapia o intervento chirurgico in pazienti con carcinoma testicolare nonseminomatoso, misurazioni
seriali di AFP si sono dimostrate clinicamente utili per diagnosticare eventuali recidive o
progressioni della malattia. E' stato riscontrato che i livelli di AFP si innalzano frequentemente durante la
progressione della malattia e si abbassano durante la remissione. Livelli elevati di AFP sono stati spesso
osservati in associazione alla recidiva tumorale prima ancora che la malattia fosse clinicamente evidente.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico sequenziale a due siti chemiluminescente in fase solida
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
5.9 % a 18 ng/ml, 6.4 % a 105.5 ng/ml e 7 % a 202.6 ng/ml
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 25 di 498
S-alfa FETO
PROTEINA
µg/L
F
[inf a 7,0]
(valori per adulti)
00 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
S-alfa FETO
PROTEINA
µg/L
F
[inf a 7,0]
(In gravidanza:
13-14 sett.
4,0 - 40,0
15-16 sett.
7,0 - 55,0
17-18 sett.
10,0 - 70,0
19-20 sett.
15,0 - 95,0
21-22 sett.
22,0 - 120,0
23-24 sett.
30,0 - 180,0
25-26 sett.
42,0 - 240,0
27-28 sett.
60,0 - 300,0
29-30 sett.
80,0 - 340,0
31-36 sett.
100,0 - 375,0
37-38 sett.
60,0 - 315,0
39-40 sett.
25,0 - 270,0
41-42 sett. 7,0 230,0)
15 A 00 M 00 G
48 A 00 M 00 G
S-alfa FETO
PROTEINA
µg/L
F
[inf a 7,0]
48 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-alfa FETO
PROTEINA
µg/L
M
[inf a 7,0]
(valori per adulti)
00 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
S-alfa FETO
PROTEINA
µg/L
M
[inf a 7,0]
15 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 26 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Alfa feto proteina ( Liquido amniotico )
Rilevanza clinica
L'AFP è rilevabile non solo nel siero fetale, ma anche nel liquido amniotico e nel siero materno. Esiste un
gradiente di concentrazione tale per cui quando il livello di AFP nel siero fetale è 2000 kIU/mL, il livello di
AFP nel liquido amniotico (AFAFP) è 20 kIU/mL e l'AFP nel siero materno (MSAFP) è 0,02 kIU/mL. In
gravidanze normali la concentrazione di AFP nel siero fetale raggiunge un picco a 14 settimane di
gestazione. La concentrazione di AFAFP raggiunge un picco intorno alla 12° settimana e la MSAFP
raggiunge un picco intorno alla 28°–32° settimana di gravidanza. La caduta delle concentrazioni di AFAFP
riflette la caduta delle concentrazioni di AFP nel siero fetale quale conseguenza delle accresciute
dimensioni fetali e di un aumento nel volume del liquido. Livelli
elevati di MSAFP e di AFAFP possono verificarsi spesso in seguito a gravidanze multiple e ad età
gestazionale non corretta. La misurazione delle concentrazioni di AFP è clinicamente valida nello
screening dei Difetti del Tubo Neurale Aperto e di altre anomalie fetali;35 gravidanze associate a Difetti del
Tubo NeuraleAperto presentano livelli elevati di AFP.
L'AFP in eccesso fluisce nel liquido amniotico ed in maniera minore nel siero materno attraverso
traspirazione della superficie del feto esposta o attraverso i glomeruli danneggiati. Queste
condizioni vengono riscontrate nei Difetti del Tubo Neurale Aperto inclusa la Spina Bifida e l'Anencefalia,
l'Omfalocele e la Nefrosi Congenita. Altre cause di concentrazioni elevate di AFP incluse sorgenti materne
e fetali sono cause di aborto spontaneo, problemi fetali o morte del feto, Oligoidramnios, Tossiemia,
Gastroschisi, Sindrome di Meckel, Teratoma Sacrococcigeo, Sindrome di
Turner, e disturbi epatici ed oncologici della madre. Sono stati pubblicati i protocolli consigliati
per lo screening dei Difetti del Tubo Neurale Aperto. I livelli di cutoff nel siero materno e nel fluido
amniotico possono essere scelti per ottimizzare le necessità della popolazione sottoposta a
test e basati sulla prevalenza variabile dei dei Difetti del Tubo Neurale Aperto. I cutoff usano
comunemente i multipli della mediana di 0,2 o 2,5 per il test dell'MSAFP e dell'AFAFP. Il momento
ottimale per l'effettuazione dello screening dell'MSAFP è tra la 16° e la 18° settimana di gravidanza,
benché lo screening continui ad essere efficace prima o dopo questo periodo. Concentrazioni elevate di
AFP possono essere soggette a prelievi ed analisi ripetuti per escludere innalzamenti momentanei del
livello.Più comunemente, viene utilizzata l'ecografia per determinare gravidanze multiple e confermare l'età
gestazionale. L'ecografia può anche identificare i segni di Difetti del Tubo Neurale Aperto, in modo
particolare l'Anencefalia, che costituisce una lesione vasta e facile da identificare.
Se la correzione dell'età gestazionale o di gravidanze multiple non corrisponde ad una concentrazione di
AFP entro il range di normalità, allora si consiglia l'effettuazione di un'ecografia e/o di un prelievo di liquido
amniotico. La maggior efficacia diagnostica può essere ottenuta combinando l'analisi biochimica del
liquido amniotico e l'ecografia diagnostica in casi di screening MSAFP positivo.Risultati elevati di MSAFP
non sono diagnostici per i Difetti del Tubo Neurale e non devono essere considerati un parametro per la
determinazione di gravidanza. Esiste una sovrapposizione nella distribuzione delle concentrazioni di AFP
da gravidanze con e senza Difetti del Tubo Neurale Aperto. Difetti del Tubo
Neurale Chiuso, ad esempio, non sono normalmente associati con livelli accresciuti di MSAFP o
concentrazioni di AFAFP. Quindi, sono necessari ulteriori test per definire lo stato del feto. Alla luce
di queste considerazioni e delle cause multiple di concentrazioni elevate di AFP, devono essere valutate
tutte le informazioni cliniche e devono essere effettuati dove possibile test di conferma.
L'AFP può essere misurata attraverso diverse tecniche immunologiche in relazione al grado di sensibilità
desiderata. L'immunodiffusione radiale, l'immunoelettroforesi controcorrente e l'immunoelettroforesi a
razzo sono tre tecniche idonee per applicazioni di ricerca. I dosaggi immunoassorbenti enzima-legati ed i
radioimmunodosaggi di tipo competitivo e non competitivo sono stati utilizzati con successo clinico sia per
determinazioni su siero materno che su liquido amniotico.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Provetta Liquido Biologico
Metodo
Dosaggio immunometrico sequenziale a due siti in chemiluminescenza in fase solida
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
4.6
Dirigenti responsabili
lunedì 21 marzo 2016
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Pagina 27 di 498
Intervalli di riferimento
La-alfa
FETOPROTEINA
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. settimana
di|.valore..
|val.critico
.gestazione.|.medi
ana.|(2,5x.med.)
__________|____
____ |__________
____15____|__15,
73__|__36,30___
____16____|__13,
00__|__32,50___
____17____|__10,
60__|__26,50___
____18____|___8,
70__|__21,75___
____19____|___7,
20__|__18,00___
____20____|___5,
80__|__14,50___
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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IU eu 301555
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AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Alfa1- antitripsina;( AAT)
Rilevanza clinica
La alfa-1-antitripsina (AAT) è una proteina che funziona come antiproteasi; in particolare la sua attività
massima si esplica come inibizione della elastasi leucocitaria in grado di degradare l’elastina delle pareti
degli alveoli polmonari. I batteri penetrati nelle vie respiratorie profonde, in assenza di AAT, possono
dunque indurre enfisema polmonare grave. Il deficit di AAT non è raro (1:1500 nella popolazione Europea),
è trasmesso come carattere autosomico recessivo, con omozigoti presentanti concentrazioni plasmatiche
molto basse ed eterozigoti con concentrazioni intermedie. Circa il 30% dei bambini omozigoti presenta
cirrosi epatica infantile, gli eterozigoti presentano enfisema polmonare giovanile. AAT è una proteina di
fase acuta, la cui sintesi aumenta in corso di flogosi.
Interpretazione
E’ stato adottato l’intervallo di riferimento suggerito dal Consensus del 1996 ottenuto da studi condotti su
popolazioni diverse, utilizzando il Materiale di Riferimento CRM 470.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Metodo immunonefelometrico cinetico (1): Una soluzione diluita di antigene viene messa in contatto, in
una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico; viene quindi misurato l’aumento della luce diffusa dalle
particelle (immunocomplessi) in soluzione.
Strumento
Immage 800
Incertezza di Misura
± 0.096 (15.8%) alla concentrazione di 0.608 g/L; ± 0.182 (11.2%) alla concentrazione di 1.619 g/L
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
Alfa1antitripsina
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff. [> 1]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Alfa1glicoproteina acida; (AAG)
Rilevanza clinica
L’alfa-1-glicoproteina acida (AAG) è una proteina della fase acuta che subisce un incremento della sintesi
nel corso della risposta dell’organismo agli stimoli flogistici. L’AAG è un indicatore “tardivo” di flogosi
perché tipicamente la sua concentrazione sierica inizia ad aumentare dopo 24 ore circa dall’inizio dello
stimolo flogistico, raggiunge il picco in 3°-5° giornata e decresce lentamente al cessare dello stimolo.
Valori persistentemente elevati indicano il perdurare dello stato di flogosi. La diminuzione della
concentrazione plasmatica non riveste nessun significato clinico.
Interpretazione
Valori persistentemente elevati indicano il perdurare dello stato di flogosi. La diminuzione della
concentrazione plasmatica non riveste nessun significato clinico.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Metodo immunonefelometrico cinetico (1): Una soluzione diluita di antigene viene messa in contatto, in
una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico; viene quindi misurato l’aumento della luce diffusa dalle
particelle (immunocomplessi) in soluzione.
Strumento
Immage 800
Incertezza di Misura
± 0,31 alla concentrazione di 4,073;
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
Alfa1glicoproteina
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff. [0,50 - 1,20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
ALP (Fosfatasi alcalina)
Rilevanza clinica
La fosfatasi alcalina nel siero è composta da quattro genotipi strutturali:il tipo fegato-ossa-reni, il tipo
intestinale, il tipo placentare e la variante derivante dalle cellule germinali. Essa è presente in osteoblasti,
epatociti e leucociti, nei reni, nella milza, nella placenta, nella prostata e nell’intestino
tenue. Il tipo fegato-ossa-reni è particolarmente importante
Interpretazione
Un aumento dell’attività della fosfatasi alcalina si riscontra nel caso di tutte le forme di colestasi, in
particolare dell’ittero ostruttivo. Essa si presenta elevata anche nelle malattie del sistema scheletrico, quali
il morbo di Paget,
l’iperparatiroidismo, il rachitismo e l’osteomalacia, nonché nelle fratture e nei tumori maligni. L’aumento
considerevole dell’attività della fosfatasi alcalina,riscontrato a volte nei bambini e nei giovani, è causato da
un incremento dell’attività osteoblastica in seguito ad una crescita ossea accelerata. L'ALP è aumentata in
caso di iperattività osteoblastica (accrescimento, fratture, morbo di Paget, acromegalia, neoplasie primitive
e secondarie), affezioni epatobiliari (la ALP deriva prevalentemente dalle cellule dei dotti biliari e risulta
particolarmente aumentata nella colostasi extra-epatica ma anche colostasi intra-epatica, colangiti, cirrosi,
epatiti, ascessi, amiloidosi e neoplasie primitive e secondarie), gravidanza, nefropatie, ipertiroidismo,
farmaci, produzione neoplastica ectopica, iperfosfatasemia familiare e dopo i pasti. Durante le fasi di
accrescimento rapido l'ALP può superare le 1000 U/L. L’ALP risulta diminuita nell’ipofosfatasia; livelli
diminuiti possono inoltre essere associati a ipotiroidismo e malnutrizione.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test colorimetrico conforme ad un metodo standardizzato.
In presenza degli ioni di magnesio e di zinco, il p-nitrofenil fosfato viene dissociato dalle fosfatasi,
formando fosfato e p-nitrofenolo Il p-nitrofenolo rilasciato è direttamente proporzionale all’attività catalitica
dell’ALP. Viene determinato misurando l’aumento dell’assorbanza.
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 3,50 (3,9%) alla concentrazione di 89,64 U/L; ± 7,43 (3,5 %) alla concentrazione di 211,92 U/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
ALP
U/L
Indiff. [60 - 450]
00 A 00 M 00 G
18 A 00 M 00 G
ALP
U/L
Indiff. [50 - 130]
18 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
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0
Del 07/01/2008
ALT (Alanina aminotransferasi; GPT)
Rilevanza clinica
L'ALT (alanina aminotransferasi) (precedentemente denominata GPT) è un enzima largamente distribuito
nei tessuti. Poiché gli epatociti sono particolarmente ricchi di ALT, elevati livelli plasmatici di enzima sono
considerati un indice specifico di citolisi epatica.
Interpretazione
I livelli di ALT aumentano marcatamente nell'epatite virale e nella necrosi epatica su base tossica; tali
incrementi si verificano ancor prima che compaiano segni clinici o si abbia una sintomatologia conclamata
su base tossica. I livelli osservati nella cirrosi variano secondo la gravità dello stato cirrotico, andando da
valori appena sopra la norma fino a valori di cinque volte superiori il limite di riferimento. Aumenti da
cinque a dieci volte i valori normali possono verifìcarsi in pazienti con carcinoma epatico primario o
metastatico. Aumenti più modesti possono essere riscontrati nella colestasi, nella stasi epatica di origine
cardiaca, nella mononucleosi e in seguito all’assunzione di numerosi farmaci.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
UV con P5P, allineata IFCC.La procedura per la determinazione della ALT è basata sulla metodica IFCC
modificata da Wroblewski e LaDue e adattata allo strumento sulla base di dati di correlazione forniti da
Dade. La ALT trasferisce il gruppo aminico dalla alanina all'alfa-ossiglutarato a formare piruvato e
glutammato. In una reazione accoppiata catalizzata dalla lattato deidrogenasi il piruvato viene ridotto a
lattato con concomitante ossidazione di NADH a NAD. La diminuzione di NADH è proporzionale all'attività
della ALT nel campione e viene misurata fotometricamente in cinetica.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 4,78 (16,8%) alla concentrazione di 28,42 U/L; ± 11,00 (5,8%) alla concentrazione di 189,63 U/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
ALT
U/L
F
[5 - 45]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ALT
U/L
M
[5 - 50]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 32 di 498
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0
Del 07/01/2008
ALT (GPT, Alanina Transaminasi)
Rilevanza clinica
La presenza dell’enzima alanina aminotransferasi (ALT) è stata riscontrata in un’ampia gamma di tessuti.
La fonte principale dell’ALT è il fegato; perciò si misura l’attività dell’ALT per la diagnosi delle malattie
epaticheSebbene sia l’aspartato aminotransferasi (AST) nel siero che l’ALT presentino concentrazioni
elevate ogni volta che i processi patologici influenzano l’integrità delle cellule epatiche, l’ALT è l’enzima più
specifico per il fegato. Inoltre, i valori dell’attività dell’ALT rimangono alti più
a lungo rispetto a quelli dell’attività dell’AST
Interpretazione
Un’elevata concentrazione di ALT nel siero viene riscontrata in caso di epatite, di cirrosi, di ittero ostruttivo,
di carcinoma del fegato e di abuso cronico di alcol. L’ALT è solo leggermente elevata in pazienti colpiti da
infarto miocardico senza complicanzeI livelli di ALT aumentano marcatamente nell'epatite virale e nella
necrosi epatica su base tossica; tali incrementi si verificano ancor prima che compaiano segni clinici o si
abbia una sintomatologia conclamata su base tossica. I livelli osservati nella cirrosi variano secondo la
gravità dello stato cirrotico, andando da valori appena sopra la norma fino a valori di cinque volte superiori
il limite di riferimento. Aumenti da cinque a dieci volte i valori normali possono verifìcarsi in pazienti con
carcinoma epatico primario o metastatico. Aumenti più modesti possono essere riscontrati nella colestasi,
nella stasi epatica di origine cardiaca, nella mononucleosi e in seguito all’assunzione di numerosi farmaci.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test enzimatico-colorimetrico: L’ALT catalizza la reazione fra l’L-alanina ed il 2-chetoglutarato. Il piruvato
formatosi viene ridotto dall’NADH in una reazione catalizzata dalla lattato deidrogenasi (LDH) con
formazione di L-lattato e di NAD+. Il piridossal fosfato serve come coenzima nella reazione di
trasferimento del gruppo aminico. Assicura la completa attivazione enzimatica.La velocità di ossidazione
dell’NADH è direttamente proporzionale all’attività catalitica dell’ALT. Viene determinata misurando la
diminuzione dell’assorbanza.
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 1,83 (3,7%) alla concentrazione di 49,74 U/L; ± 4,26 (3,0 %) alla concentrazione di 144,1 U/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
ALT
U/L
F
[6 - 45]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ALT
U/L
M
[6 - 50]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 33 di 498
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Amanitina U estemporanee (alfa-Amanitina)
Rilevanza clinica
L’alfa-amanitina è contenuta nel fungo Amanita Falloide e in altre specie di funghi velenosi; è un
octapeptide biciclico che viene rapidamente assorbito nell’intestino e trasportato al fegato e poi negli altri
tessuti. La sua tossicità è dovuta al legame con l’RNA-polimerasi con inibizione della sintesi di RNAmessaggero e conseguentemente delle proteine e si manifesta principalmente nelle cellule che hanno
elevata sintesi proteica o rapido turnover, quali le cellule della mucosa intestinale, epatociti e cellule
tubulari renali.
I sintomi dell’intossicazione da alfa-amanitina si manifestano a distanza di almeno 6 ore dall’ingestione e
più frequentemente fra le 12 e le 24 ore (per altri funghi velenosi ma di minore impegno clinico la
comparsa dei sintomi puè essere inferiore a 6 ore). Le prime intense manifestazioni cliniche sono nausea,
crampi addominali, vomito e diarrea con grave disidratazione; successivamente compaiono i segni di
danno epatico (la ALT comincia ad aumentare in seconda o terza giornata), renale e di altri organi.
Non esiste un antidoto specifico. La terapia consiste dapprima nel rimuovere o bloccare la tossina non
ancora assorbita e successivamente sull’idratazione forzata spinta e prolungata, che favorisce
l’eliminazione urinaria della tossina, e su alte dosi di acetilcisteina, oltre naturalmente alle terapie intensive
di supporto. La mortalità è attualmente intorno al 10%.
Dopo poche ore dall’assunzione l’alfa-amanitina compare nelle urine e rimane dosabile per circa 72 ore; la
tossina è presente a più basse concentrazioni anche nel plasma per circa 24 ore (il metodo sotto descritto
è ottimizzato per le urine). Poiché il risultato del test non è prontamente disponibile la terapia dovrà essere
comunque iniziata in attesa del risultato che confermerà o meno la necessità di continuarla.
Interpretazione
Vedi "Rilevanza clinica"
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Urine estemporanee - U estemporanee Tappo Rosso
Metodo
ELISA competitivo
Strumento
campo da inserire
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
M.Negri
Telefono (045-812) 2154 - 2857
Intervalli di riferimento
Amanitina urinaria
lunedì 21 marzo 2016
ng/ml
Indiff. [< 1,5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 34 di 498
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AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Amilasi pancreatica
Rilevanza clinica
L'a-amilasi (amilasi) è un enzima che idrolizza l'amido e il glicogeno per formare glucosio. L'amilasi
pancreatica è l'isoenzima specifico del pancreas.
Interpretazione
L’amilasemia pancreatica aumenta marcatamente entro 2-4 ore dall’insorgenza di pancreatite acuta,
raggiunge il picco dopo 12-24 ore e ritorna a livelli normali dopo 2-4 giorni. Aumenti più modesti sono
rilevabili in corso di pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni
patologiche in cui vi è un interessamento del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi,
peritonite e ostruzione dei dotti. Livelli aumentati si riscontrano anche in alcuni individui non pancreopatici
a causa della presenza di complessi costituiti da molecole di amilasi e immunoglobuline (macroamilasi)
che, a causa delle dimensioni, non passano il filtro renale; in questa condizione si avrà iperamilasemia
senza iperamilasuria.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Etilidene-PNP-G7. La determinazione avviene in due passaggi: nel primo l’amilasi salivare viene inibita
mediante doppio anticorpo monoclonale. Nel secondo l’amilasi pancreatica idrolizza il substrato sintetico pnitrofenil-maltoeptaoside-etildene, con liberazione del coniugato p-nitrofenil-etildene che, a sua volta, è
idrolizzato da a-glucosidasi con liberazione del cromogeno p-nitrofenolo che viene misurato
fotometricamente in cinetica (si noti che l’amilasi salivare comprende anche le altre fonti non pancreatiche
dell’enzima).
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 2,22 (5,2 %) alla concentrazione di 43,09 U/L; ± 9,58 (3,0 %) alla concentrazione di 315,20 U/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
AMY Pancreatica
lunedì 21 marzo 2016
U/L
Indiff. [10 - 52]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 35 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Amilasi totale
Rilevanza clinica
Le α-amilasi (1,4-α-D-glucanoidrolasi, EC 3.2.1.1) catalizzano la decomposizione idrolitica dei carboidrati
polimerici quali amilosi, amilopectina e glicogeno attraverso la dissociazione di legami glucosidici del tipo
1,4-α.
Interpretazione
La determinazione dell’α-amilasi riveste un’importanza notevole nella diagnostica delle patologie
pancreatiche a causa del quadro sintomatico clinico poco specifico di tali malattie. È indicata soprattutto
nella diagnosi
e nel monitoraggio di pancreatiti acute. L’iperamilasemia, però, non è riscontrabile soltanto nel corso di
una pancreatite acuta o nella fase infiammatoria della pancreatite cronica, bensì anche in caso di
insufficienza renale (dovuta a filtrazione glomerulare ridotta), di tumori polmonari ed ovarici, di polmonite,
di malattie delle ghiandole salivari, di chetoacidosi diabetica, di traumi cerebrali, di interventi chirurgici o di
una macroamilasemia. Per ’accertamento della specificità del pancreas si raccomanda la determinazione
aggiuntiva di un ulteriore enzima specifico del pancreas, e cioè della lipasi o dell’α-amilasi
pancreatica.L'’amilasemia aumenta marcatamente entro 3-6 ore dall’insorgenza di pancreatite acuta,
raggiunge il picco dopo 12-24 ore e ritorna a livelli normali dopo 2-4 giorni. Aumenti più modesti sono
rilevabili in corso di pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni
patologiche in cui vi è un interessamento del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi,
peritonite e ostruzione dei dotti. L’amilasi totale aumenta anche nelle affezioni delle ghiandole salivari: la
differenza fra amilasi totale e amilasi pancreatica consente di stimarne il coinvolgimento salivare. In alcune
neoplasie si riscontra una iperamilasemia neoplastica per produzione ectopica dell’enzima. Livelli
aumentati si riscontrano infine anche in alcuni individui non pancreopatici a causa della presenza di
complessi costituiti da molecole di amilasi e immunoglobuline (macroamilasi) che, a causa delle
dimensioni, non passano il filtro renale; in questa condizione si avrà iperamilasemia senza iperamilasuria.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test enzimatico colorimetrico secondo IFCC.
L’effetto catalitico delle α-amilasi provoca la dissociazione degli oligosaccaridi definiti, quale 4,6-etilidene(G7) p-nitrofenil-(G1)-α-D-maltoeptaoside (etilidene-G7PNP). L’α-glucosidasi idrolizza completamente i
frammenti ottenuti di G2PNP, G3PNP e G4PNP a p-nitrofenolo e Glucosio.L’intensità di colore del pnitrofenolo formatosi è direttamente proporzionale all’attività dell’α-amilasi. Viene determinata misurando
l’aumento dell’assorbanza
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 4,41 (5,8%) alla concentrazione di 76,08 U/L; ± 16,06 (4,7 %) alla concentrazione di 185,39 U/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-AMILASI
lunedì 21 marzo 2016
U/L
Indiff. [28 - 100]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 36 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Amilasi totale (Alfa amilasi)
Rilevanza clinica
L'a-amilasi (amilasi) è un enzima che idrolizza l'amido e il glicogeno per formare glucosio. L’attività
dell’amilasi del plasma è di norma quasi esclusivamente determinata dagli isoenzimi pancreatico e
salivare, che rendono conto rispettivamente di circa il 40% e il 60% dell’attività totale.
Interpretazione
L'’amilasemia aumenta marcatamente entro 3-6 ore dall’insorgenza di pancreatite acuta, raggiunge il picco
dopo 12-24 ore e ritorna a livelli normali dopo 2-4 giorni. Aumenti più modesti sono rilevabili in corso di
pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni patologiche in cui vi è un
interessamento del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi, peritonite e ostruzione dei dotti.
L’amilasi totale aumenta anche nelle affezioni delle ghiandole salivari: la differenza fra amilasi totale e
amilasi pancreatica consente di stimarne il coinvolgimento salivare. In alcune neoplasie si riscontra una
iperamilasemia neoplastica per produzione ectopica dell’enzima. Livelli aumentati si riscontrano infine
anche in alcuni individui non pancreopatici a causa della presenza di complessi costituiti da molecole di
amilasi e immunoglobuline (macroamilasi) che, a causa delle dimensioni, non passano il filtro renale; in
questa condizione si avrà iperamilasemia senza iperamilasuria.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
CNP- trioso/CNPG3.
L’amilasi idrolizza il substrato sintetico 2-cloro-4-nitrofenil-maltotrioside con liberazione del cromogeno 2cloro-4-nitrofenolo che viene misurato fotometricamente in cinetica.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 2,22 (5,2 %) alla concentrazione di 43,09 U/L; ± 9,58 (3,0%) alla concentrazione di 315,2 U/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Amilasi totale
lunedì 21 marzo 2016
U/L
Indiff. [28 - 100]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 37 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Ammoniaca
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
In ghiaccio. Inviare subito - K2 EDTA VIOLA grande 6 mL
Metodo
Cobas 6000
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-AMMONIACA
umol/L
F
[11,0 - 45,0]
00 A 00 M 00 G
02 A 00 M 00 G
ug/dL
[18 - 77]
(piu' alto fino a 2 anni)
P-AMMONIACA
umol/L
F
[11,0 - 45,0]
02 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/dL
[18 - 77]
P-AMMONIACA
umol/L
M
[11,0 - 45,0]
00 A 00 M 00 G
02 A 00 M 00 G
ug/dL
[18 - 77]
(piu' alto fino a 2 anni)
P-AMMONIACA
umol/L
M
[11,0 - 45,0]
02 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/dL
[18 - 77]
lunedì 21 marzo 2016
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
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Del 07/01/2008
Ammonio
Rilevanza clinica
L’ammonio deriva principalmente dalle reazioni di deaminazione degli aminoacidi che avvengono nel
fegato e in altri tessuti; circa il 25% proviene dal metabolismo delle proteine nel lume intestinale ad opera
dei batteri ivi residenti. Tutto l’ammonio prodotto è captato dal fegato dove è in parte recuperato per la
sintesi di nuovi aminoacidi e il rimanente trasformato in urea che verrà poi escreta con le urine. Questa
funzione epatica è di vitale importanza per due ragioni: 1) un eccesso di ammonio altera l’equilibrio acidobase, 2) al pH del sangue l’1% circa dell’ammonio è presente nella forma non ionizzata, cioè l’ammoniaca,
che è molto tossica per i tessuti, in particolare per il cervello.
Interpretazione
I livelli ematici di ammonio aumentano nell’insufficienza epatica e possono associarsi al “coma epatico”.
La determinazione dell’ammoniemia può essere utile nella diagnosi differenziale del coma e delle
encefalopatie. Purtroppo l’utilità clinica del dato è inficiata dalla talora scarsa correlazione fra ammoniemia
e grado di sofferenza cerebrale. Il test non è molto utile per la diagnosi e il monitoraggio dell’insufficienza
epatica.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Il campione deve essere inviato rapidamente al laboratorio, refrigerato - Tappo Verde gel 3.5 mL 4°C
Metodo
La glutammato deidrogenasi catalizza la condensazione dell’ammonio e dell’a-chetoglutarato a
glutammato con concomitante ossidazione del NADPH a NADP. La diminuzione di assorbanza
nell’ultravioletto dovuto al NADH è proporzionale alla concentrazione del lattato e viene determinato
fotometricamente mediante una tecnica bicromatica in cinetica con lettura del bianco impiegando due
cuvette.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 7,09 (12,8%) alla concentrazione di 55,4 µmol/L; ± 21,63 (7,1%) alla concentrazione di 303,63µmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Ammonio
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [< 45]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/dL
[< 81]
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IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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Del 07/01/2008
Anti FXa, eparina
Rilevanza clinica
L’esame misura la attività anti Fattore X del plasma, dovuta alla presenza di eparine sia non frazionate sia
a basso peso molecolare. E’ particolarmente indicato nel monitoraggio delle terapie con eparine abasso
peso molecolare in pazienti nei quali la posologia in base al peso corporeo non è standardizzata e può
condurre a fenomeni di sovradosaggio con conseguenti emorragie (pazienti con insufficienza renale,
obesità, gravidanza).
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Contattare il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
Cromogenico
Il plasma in esame viene addizionato di antitrombina (necessaria all’azione dell’eparina) per compensarne
eventuali difetti.
Il plasma viene quindi addizionato di un eccesso di Fattore X attivato, una parte del quale verrà inattivato
dal complesso eparina-antitrombina.
Viene misurata su substrato cromogenico l’attività residua di F Xa, che sarà inversamente proporzionale
alla attività eparinica del plasma.
ACL Top CTS 700
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti B. Capizzi R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
Eparina anti FXa
U/mL
Indiff. Eparina non
frazionata in
Doppia
somministrazione
Int. terapeutico
(0.35 - 0.70)
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Enoxaparina e
Nadroparina
Doppia
somministrazione
sc
Int. terapeutico
(0.60 - 1.00)
Enoxaparina e
Nadroparina
Mono
somministrazione
sc
Int profilassi
(0.20 - 0.60)
Tinzaparina sc in
Monosomministra
zione
Int. terapeutico
(0.50 - 0.85)
int profilassi
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(0.10 - 0.50)
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Del 07/01/2008
Anti TG , Ab anti tireoglobina
Rilevanza clinica
La tireoglobulina è il componente maggiore del colloide follicolare della tiroide e serve a sintetizzare gli
ormoni tiroidei. Gli anticorpi anti-TG sono spesso presenti in pazienti con malattie tiroidee autoimmuni
(mal. Di Graves, tiroidite di Hashimoto). Il 10% di pazienti sani presenta anticorpi anti-TG a livelli bassi.
Poiché nelle malattie autoimmuni si riscontrano più frequentemente Ab anti TPO, le determinazioni degli
Ab anti-TG non aggiungono nulla ai risultati forniti dai test anti Tireoperossidasi. La valutazione degli Ab
anti TG è invece utile nei campioni sottoposti a test per la Tireoglobulina, poiché gli anticorpi anti TG
possono interferire negli immunodosaggi per la TG falsando il risultato.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Campioni, controlli e standard sono incubati con sferette coattate con Tireoglobulina purificata. Dopo
lavaggio si aggiunge un Ab monoclonale murino anti IgG umane coniugato con fosfatasi alcalina. Dopo
ulteriore lavaggio e centrifugazione si aggiunge il substrato chemiluminescente che reagirà con
l'immunocomplesso marcato con fosfatasi e l'emissione di luce sarà direttamente proporzionale alla
concentrazione di Ab anti TG del ccampione.
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
10.2 % a 64 U/ml e 9.3 % a 810 U/ml
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
ANTICORPI ANTI
Tireoglobulina
IU/mL
Indiff. [inf a 40]
(confrontare con
clinica)
00 A 00 M 00 G
10 A 00 M 00 G
ANTICORPI ANTI
Tireoglobulina
IU/mL
Indiff. [inf a 40]
(confrontare con
clinica)
10 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
Anticorpi anti Beta 2 GP1 IgG
Rilevanza clinica
Gli anticorpi anti beta 2 GP1 appartengono alla famiglia eterogenea degli anticorpi antifosfolipidi (aPL) che
sono autoanticorpi diretti contro i fosfolipidi anionici o i complessi tra proteine e fosfolipidi.
Livelli elevati persistenti di aPL sono associati ad un aumento del rischio di trombosi
vascolari e complicanze ostetriche. Questa associazione è nota come sindrome da anticorpi
antifosfolipidi (APS).
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Chemiluminescenza
Strumento
ACUSTAR
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Anti Beta 2 GP1- IgG
lunedì 21 marzo 2016
U/mL
Indiff. [inf. a 40,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 42 di 498
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
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Del 07/01/2008
Anticorpi anti Beta 2 GP1 IgM
Rilevanza clinica
Gli anticorpi anti beta 2 GP1 appartengono alla famiglia eterogenea degli anticorpi antifosfolipidi (aPL) che
sono autoanticorpi diretti contro i fosfolipidi anionici o i complessi tra proteine e fosfolipidi.
Livelli elevati persistenti di aPL sono associati ad un aumento del rischio di trombosi
vascolari e complicanze ostetriche. Questa associazione è nota come sindrome da anticorpi
antifosfolipidi (APS).
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Chemiluminescenza
Strumento
ACUSTAR
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Anti Beta 2 GP1- IgM
lunedì 21 marzo 2016
U/mL
Indiff. [inf. a 20,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 43 di 498
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
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Del 07/01/2008
Anticorpi anti Cardiolipina IgG
Rilevanza clinica
Gli anticorpi anti cardiolipina (ACA) appartengono alla famiglia eterogenea degli anticorpi antifosfolipidi
(aPL) che sono autoanticorpi diretti contro i fosfolipidi anionici o i complessi tra proteine e fosfolipidi.
Livelli elevati persistenti di aPL sono associati ad un aumento del rischio di trombosi
vascolari e complicanze ostetriche. Questa associazione è nota come sindrome da anticorpi
antifosfolipidi (APS).
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Chemiluminescenza
Strumento
ACUSTAR
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Anti Cardiolipina - IgG
lunedì 21 marzo 2016
U/mL
Indiff. [inf. a 20,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 44 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Anticorpi anti Cardiolipina IgM
Rilevanza clinica
Gli anticorpi anti cardiolipina (ACA) appartengono alla famiglia eterogenea degli anticorpi antifosfolipidi
(aPL) che sono autoanticorpi diretti contro i fosfolipidi anionici o i complessi tra proteine e fosfolipidi.
Livelli elevati persistenti di aPL sono associati ad un aumento del rischio di trombosi
vascolari e complicanze ostetriche. Questa associazione è nota come sindrome da anticorpi
antifosfolipidi (APS).
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Chemiluminescenza
Strumento
ACUSTAR
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Anti Cardiolipina IgM
lunedì 21 marzo 2016
U/mL
Indiff. [inf. a 20,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 45 di 498
IU eu 301555
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
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0
Del 07/01/2008
Anticorpi anti insulina
Rilevanza clinica
La presenza di anticorpi anti-insulina circolanti nei pazienti diabetici trattati con insulina, è stata
riconosciuta intorno al 1955. Le preparazioni di insulina altamente purificata attualmente disponibili sono
meno immunogene rispetto ad alcune di quelle meno pure precedentemente utilizzate. L'insulina bovina è
piu' immunogena rispetto all'ormone suino. Inoltre è stato dimostrato che gli AIA possono svilupparsi
anche nei pazienti trattati con insulina umana. La determinazione degli anticorpi anti-insulina circolanti è di
importanza clinica per i seguenti motivi: 1- la presenza di anticorpi anti-insulina liberi nel plasma
interferisce con la determinazione dell'insulina mediante test radioimmunologico 2- a titoli molto alti, gli
anticorpi anti insulina possono indurre uno stato di insulino- resistenza 3- gli anticorpi anti-insulina
possono influenzare la qualità del controllo glicemico, nei pazienti diabetici, in quanto prolungano l'emivita
dell'insulina
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Gli Ab antiinsulina del campione legano l'insulina ricombinante che riveste i pozzetti. Dopo incubazione e
lavaggio si aggiunge Ab anti IgG umane marcato con perossidai. Dopo ulteriore incubazione e lavaggio si
aggiunge substrato TMB e soluzione STOP. Si legge il colore formatosi a 450/620 nm. Risultato negativo
se inferiore a 2.4 U/ml, positivo se superiore a 2.4 U/ml
Strumento
Triturus Grifols
Incertezza di Misura
1.6%
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-ANTICORPI
ANTIINSULINA
per cento F
[imprecisabile per
eta']
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
S-ANTICORPI
ANTIINSULINA
per cento F
[inf a 10,00]
01 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-ANTICORPI
ANTIINSULINA
per cento M
[imprecisabile per
eta']
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
S-ANTICORPI
ANTIINSULINA
per cento M
[inf a 10,00]
01 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 46 di 498
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Del 07/01/2008
Anticorpi anti-insulina - AIA
Rilevanza clinica
La presenza di anticorpi anti-insulina circolanti nei pazienti diabetici trattati con insulina, è stata
riconosciuta intorno al 1955. Le preparazioni di insulina altamente purificata attualmente disponibili sono
meno immunogene rispetto ad alcune di quelle meno pure precedentemente utilizzate. L'insulina bovina è
piu' immunogena rispetto all'ormone suino. Inoltre è stato dimostrato che gli AIA possono svilupparsi
anche nei pazienti trattati con insulina umana. La determinazione degli anticorpi anti-insulina circolanti è di
importanza clinica per i seguenti motivi: 1- la presenza di anticorpi anti-insulina liberi nel plasma
interferisce con la determinazione dell'insulina mediante test radioimmunologico 2- a titoli molto alti, gli
anticorpi anti insulina possono indurre uno stato di insulino- resistenza 3- gli anticorpi anti-insulina
possono influenzare la qualità del controllo glicemico, nei pazienti diabetici, in quanto prolungano l'emivita
dell'insulina
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Gli Ab antiinsulina del campione legano l'insulina ricombinante che riveste i pozzetti. Dopo incubazione e
lavaggio si aggiunge Ab anti IgG umane marcato con perossidai. Dopo ulteriore incubazione e lavaggio si
aggiunge substrato TMB e soluzione STOP. Si legge il colore formatosi a 450/620 nm. Risultato negativo
se inferiore a 2.4 U/ml, positivo se superiore a 2.4 U/ml
Strumento
Triturus Grifols
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-ANTICORPI
ANTIINSULINA
U/mL
F
[ inf. a 2,40]
Nuova Metodica
analitica.
Valori di
Riferimento in
fase di
ridefinizione
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-ANTICORPI
ANTIINSULINA
U/mL
M
[ inf. a 2,40]
Nuova Metodica
analitica.
Valori di
Riferimento in
fase di
ridefinizione
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 47 di 498
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AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Anticorpi antiperossidasi - AbTPO
Rilevanza clinica
Gli anticorpi anti-perossidasi tiroidea (TPO) sono autoanticorpi diretti contro l'enzima perossidasi tiroidea.
Questo enzima catalizza la iodinazione della tirosina in tireoglobulina durante la biosintesi del T3 e del T4.
Storicamente, si è fatto riferimento a questi anticorpi come ad anticorpi antimicrosomiali (AMA) poiché gli
anticorpi si legano alla parte microsomiale delle cellule tiroidee. La ricerca recente ha identificato la
perossidasi quale prima componente antigenica dei microsomi. Le malattie tiroidee autoimmuni sono il
principale fattore che pone in evidenza l'ipotiroidismo e l'ipertiroidismo e tendono a verificarsi in una
popolazione con predisposizione genetica. Le principali malattie tiroidee autoimmuni sono: la tiroidite di
Hashimoto, e la malattia di Graves.13 Virtualmente in tutti i casi di
Malattia di Hashimoto e nella maggior parte dei casi di Malattia di Graves, gli autoanticorpi anti-TPO sono
elevati. Livelli elevati di autoanticorpi anti-TPO all'interno di un quadro clinico di ipotiroidismo,
conferma la diagnosi di Malattia di Hashimoto.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio chemiluminescente sequenziale immunometrico in fase solida marcato con enzima
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
14.5 % a 57 U/ml e 11.8 % a 437.7 U/ml
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
ANTICORPI ANTI
TPO
IU/mL
Indiff. [inf a 35]
00 A 00 M 00 G
10 A 00 M 00 G
ANTICORPI ANTI
TPO
IU/mL
Indiff. [inf a 35]
10 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 48 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Antigene CA 19-9
Rilevanza clinica
L'antigene CA 19-9 è stato identificato su glicolipidi e glicoproteine dei tessuti gastointestinali, aumenta nei
pazienti con tumore del colon, pancreas, fegato, stomaco, retto. La determinazione è importante nella
terapia e follow up.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Immunodosaggio sandwich in chemiluminescenza. Il CA19-9 dei campioni, controlli, calibratori reagisce
con Ab monoclonale anti 1116NS-19-9 della fase solida (particelle paramagnetiche). Dopo incubazione e
lavaggio gli immunocomplessi legati reagiscono con un secondo Ab monoclonale anti CA19-9 coniugato
con isoluminolo. Dopo ulteriore incubazione e lavaggio si aggiungono i reagenti starter che inducono la
reazione di chemiluminescenza, dal segnale luminoso emesso si risale alla concentrazione di marcatore
attraverso la curva di taratura.
Strumento
Liaison
Incertezza di Misura
16 % a 31 U/ml, 14.5 % a 97.3 U/ml e 11.2 % a 291 U/ml
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-CA 19-9
lunedì 21 marzo 2016
U/mL
Indiff. [inf. a 25,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 49 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Antitrombina
Rilevanza clinica
Esame di screening per diatesi trombofilica (difetti congeniti od acquisiti). Valori ridotti possono anche
essere associati a consumo (dopo importanti interventi chirurgici, in corso di DIC), insufficienza epatica
(ridotta sintesi), trattamento estroprogestinico.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; No prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Il metodo è basato su un substrato cromogenico sintetico e sull’inattivazione del F Xa.
Il metodo è quindi specifico e non influenzato dalla presenza del cofattore eparinico II.
I livelli di AT sono misurati automaticamente sul sistema IL in due fasi:
· incubazione del plasma con il reattivo FXa in presenza di un eccesso di eparina
· determinazione dell’attività residua del FXa con un substrato cromogenico.
· La paranitroanilina rilasciata è monitorata cineticamente a 405nm ed è
inversamente proporzionale al livello di AT nel campione.
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 6,8 alla percentuale di 97,8; ± 6,04 alla percentuale di 63,8
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Antitrombina
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [70 - 130]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 50 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
antitrombina, ATIII
Rilevanza clinica
Esame di screening per diatesi trombofilica (difetti congeniti od acquisiti). Valori ridotti possono anche
essere associati a consumo (dopo importanti interventi chirurgici, in corso di DIC, allettamento
prolungato), insufficienza epatica (ridotta sintesi), trattamento estroprogestinico.
Interpretazione
vedi "rilevanza clinica"
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
Cromogenico. Il campione viene incubato con un eccesso di trombina. L'attività trombinica residua,
valutata su un substrato cromogenico, è inversamente proporzionale alla attività antitrombinica del
campione
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 9,43 alla concentrazione di 98,3; ± 9,55 alla concentrazione di 65,5
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
Antitrombina
lunedì 21 marzo 2016
%
Indiff. [70 - 130]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 51 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
APC resistence
Rilevanza clinica
Rischio trombotico
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
coagulativo
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
P-APC- Resistenza
Rapp.
Indiff. [sup, a 0,85]
normalizz
(Rischio
.
trombotico
crescente
per valori inferiori
a 0,85)
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
P-APC- Resistenza
APTT base
Ratio
Indiff. [0,85 - 1,17]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
P-APC- Resistenza
Ratio Non
Normalizzato
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
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IU eu 301555
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
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ApoA1 (apolipoproteina A1)
Rilevanza clinica
L'apolipoproteina A-1 costituisce il componente principale delle lipoproteine ad alta densità (HDL).
L'apolipoproteine A-1, attivatore dell'enzima (LCAT), rimuove il colesterolo libero dai tessuti periferici e lo
porta al fegato, La misura dell'apolipoproteina A-1 aiuta nella valutazione del rischio cardiovascolare come
fattore protettivo.
Interpretazione
E' opportuna una sua valutazione in congiunzione con apo B
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il metodo si basa sulla misura dell'intensità della luce diffusa da particelle in sospensione in soluzione
risultanti dalla formazione del complesso antigene-anticorpo
Strumento
Immage 800
Incertezza di Misura
± 0,13 (18.7%) alla concentrazione di 0,71 g/L; ± 0,556 (17.7%) alla concentrazione di 3,14 g/L;
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
ApoA1
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff. [> 1.2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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MU900 Scheda Analisi
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ApoB (apolipoproteina B)
Rilevanza clinica
Apo B è un componente di tutte le particelle aterogeniche o potenzielmente aterogeniche , incluse le
VLDL, le IDL, le LDL e la Lipoproteina a, nelle quali ogni particella lipoproteica contiene una molecola di
Apo B; è evidente che un aumento diella concentrazione sierica di Apo B è un'importante fattore di rischio
per malattia coronarica.
Interpretazione
E' opportuna una sua valutazione in congiunzione con apo A
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il metodo si basa sulla misura dell'intensità della luce diffusa da particelle in sospensione in soluzione
risultanti dalla formazione del complesso antigene-anticorpo.
Il test è standardizzato secondo il preparato di riferimento internazionale per l'apo B, lotto SP3-07 della
IFCC; l'OMS ha approvato il lotto SP3-07 come Materiale di riferimento internazionale per l'apo B.
Strumento
Immage 800
Incertezza di Misura
± 0,031 (8,3%) alla concentrazione di 0,37 g/L; ± 0,143 (8.8%) alla concentrazione di 1,63 g/L;
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
ApoB
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff. [< 1,20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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MU900 Scheda Analisi
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Aptoglobina
Rilevanza clinica
L’aptoglobina (HPT) è una proteina di trasporto che veicola l’emoglobina libera, rilasciata dalla lisi dei
globuli rossi. Il complesso HPT-Hb è catabolizzato rapidamente dalle cellule del sistema reticolo
endocteliale, dove viene recuperato il ferro emoglobinico mentre l’HPT e la globina vengono scomposte in
aminoacidi. L’HPT scompare velocemente dal plasma dopo aver legato l’emoglobina e la diminuzione
della sua concentrazione sierica è un indice molto sensibile di emolisi intravascolare indipendentemente
dalla causa che l’ha provocata. L’HPT può essere utilizzata nella valutazione di incidenti trasfusionali
(emolisi autoimmune) e nella valutazione del danno eritrocitario delle protesi valvolari cardiache (emolisi
meccanica). In caso di emolisi intravascolare prolungata si assiste nel tempo alla scomparsa dell’ HPT dal
circolo (che risulta indosabile). HPT è anche una proteina della fase acuta che aumenta di concentrazione
nelle flogosi; si deve tener conto di questo nella valutazione della sua concentrazione plasmatica che, in
alcune situazioni cliniche, può essere il risultato di stimoli contrapposti
Interpretazione
Nei bambini si trovano concentrazioni inferiori di hpt rispetto agli adulti
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Metodo immunonefelometrico cinetico: Anticorpo di coniglio
Il campione viene inizialmente diluito 1/20, se il risultato risulta fuori curva viene effettuata una diluizione
automatica 1/100 o 1/5.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,06 (10,4%) alla concentrazione di 0,64 g/L; ± 0,26 (11,5 %) alla concentrazione di 2,29 g/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Aptoglobina
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff. [0,30 - 2,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
APTT - Tempo di Tromboplastina Parziale attivato
Rilevanza clinica
Questo test esplora la Via Intrinseca e la Via Comune della coagulazione.
Risulta prolungato nelle carenza di Pre-Callicreina, Chininogeno ad alto peso molecolare,
Fattori XII, XI, X, IX, VIII, V, II e fibrinogeno.
Risulta allungato anche in caso di epatopatie (ridotta sintesi), in presenza di eparina, in presenza di
anticoagulanti tipo lupus e di inibitori fattore-specifici, e sia pur in maniera meno lineare in
carenza di Vitamina K.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Coagulativo: viene misurato il tempo, espresso in secondi, di formazione di un coagulo in un plasma
povero di piastrine a seguito dell’aggiunta di un attivatore della fase di contatto (acido ellagico, caolino,
silice), di fosfolipidi (che mimano quelli della parete piastrinica) e di ioni calcio. Il risultato viene espresso
come rapporto tra il tempo di coagulazione del plasma in esame e quello di un pool di plasmi normali, ed è
definito Ratio (o Rapporto).
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 0,04 al valore di 1,02 ratio; ± 0,08 al valore di 1,62 ratio.
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
APTT Ratio
lunedì 21 marzo 2016
rapporto
Indiff. [0,80 - 1,20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
APTT miscela; APTT mix
Rilevanza clinica
E' un APTT eseguito su una miscela al 50 % di plasma del campione e plasma pool. Quando l'APTT di un
campione risulta allungato questo test permette di distinguere fra due grandi gruppi di cause: 1) carenze
fattoriali: il test in miscela si normalizzarà perché il pool compensa la carenza di fattore; 2) presenza di un
inbitore (esempio LAC): il test in miscela non si normalizzerà perché l'inibitore continuerà ad esercitare la
sua influenza anche sulla miscela.
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
- Tappo azzurro 4,5 mL
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Metodo
ACL Top CTS 700
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
APTT Ratio miscela
lunedì 21 marzo 2016
rapporto
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
APTT; PTT
Rilevanza clinica
E' un esame di screening complessivo della via intrinseca e comune della cascata coagulativa. Esplora
quindi l'attività dei fattori della coagulazione XII, XII, IX, X, V, II, I. Le sue principali applicazioni sono:
screening per rilevare carenze singole o combinate della via intrinseca (difetti congeniti, difetti acquisiti,
epatopatie). E' sensibile alla carenza di Fattore di Von Willebrand;
monitoraggio della terapia eparinica (carenza di standardizzazione); dosaggio di singoli fattori della via
intrinseca e comune, quando eseguito su miscele costituite da plasma del Paziente e plasma carente del
fattore da dosare; può essere sensibile alla presenza di anticorpi antifosfolipidi (sindrome del LAC).
Interpretazione
Vedi "Rilevanza Clinica".
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Prelevare con metodo sottovuoto "Vacutainer": un riempimento scorretto della provetta altera il rapporto
sangue/citrato e rende non idoneo il campione. Evitare la stasi venosa prolungata. - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
Metodo coagulativo: viene misurato il tempo necessario (secondi) affinché il plasma di un sangue citratato,
preincubato con tromboplastina parziale (fosfolipidi) ed attivato con agente di contatto (acido ellagico,
silice, ecc..), formi un coagulo di fibrina una volta ricalcificato (Calcio Cloruro).
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 0,05 alla Ratio di 1,00; ± 0,072 alla Ratio di 1,55;
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B.Capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
APTT Ratio
lunedì 21 marzo 2016
Ratio
Indiff. [0,80 - 1,20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
AST (Aspartato aminotransferasi; GOT)
Rilevanza clinica
L'AST (aspartato aminotransferasi) (precedentemente denominato GOT) è un enzima largamente
distribuito nei differenti tessuti umani; livelli plasmatici elevati dell’enzima sono un indice di citolisi privo di
specificità d’organo o di tessuto.
Interpretazione
L’AST può raggiungere valori particolarmente elevati nell’epatite virale e in altri processi patologici che
causano esteso danno epatocellulare. Livelli aumentati sono inoltre associati alle lesioni infiammatorie,
degenerative, neoplastiche, ischemiche, immunologiche e meccaniche di tutti i tessuti ad elevata massa
cellulare come il muscolo scheletrico, il muscolo cardiaco, il rene, gli eritrociti ecc.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
UV con P5P allineata IFCC.
La procedura per la determinazione della AST è basata sulla metodica raccomandata dall’IFCC. La AST
trasferisce il gruppo aminico dall’aspartato all'alfa-ossoglutarato con formazione di ossalacetato e
glutammato. In una reazione accoppiata catalizzata dalla malato deidrogenasi l’ossalacetato viene ridotto
a malato con concomitante ossidazione di NADH a NAD. La diminuzione di NADH è proporzionale
all'attività della AST nel campione e viene misurata fotometricamente in cinetica.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 4,7 (13,7%) alla concentrazione di 34,29 U/L; ± 11,27 (4,3%) alla concentrazione di 261,09 U/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
AST
U/L
F
[5 - 67]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
AST
U/L
F
[5 - 45]
01 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
AST
U/L
M
[5 - 67]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
AST
U/L
M
[5 - 50]
01 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
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Del 07/01/2008
AST (GOT, Aspartato transaminasi)
Rilevanza clinica
L’enzima aspartato aminotransferasi (AST) è largamente diffuso nei tessuti,soprattutto in quello epatico,
cardiaco, muscolare e renale. Livelli elevati nel siero si riscontrano in caso delle patologie che interessano
questi tessuti. Anche malattie epatobiliari, quali cirrosi, carcinoma metastatico
ed epatite virale determinano un aumento dei livelli di AST nel siero.Dopo un infarto miocardico, la
concentrazione di AST nel siero risulta elevata, per raggiungere il picco 2 giorni dopo l’insorgenza
Interpretazione
L’AST può raggiungere valori particolarmente elevati nell’epatite virale e in altri processi patologici che
causano esteso danno epatocellulare. Livelli aumentati sono inoltre associati alle lesioni infiammatorie,
degenerative, neoplastiche, ischemiche, immunologiche e meccaniche di tutti i tessuti ad elevata massa
cellulare come il muscolo scheletrico, il muscolo cardiaco, il rene, gli eritrociti ecc.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
L’AST nel campione catalizza il trasferimento di un gruppo aminico tra l’L-aspartato ed il 2-chetoglutarato,
formando ossalacetato e L-glutammato. L’ossalacetato quindi reagisce con NADH, in presenza di malato
deidrogenasi (MDH), formando NAD+. Il piridossal fosfato serve
come coenzima nella reazione di trasferimento del gruppo aminico.
Assicura la completa attivazione enzimatica.La velocità di ossidazione dell’NADH è direttamente
proporzionale all’attività catalitica dell’AST. Viene determinata misurando la diminuzione dell’assorbanza
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 3,86 (8,7%) alla concentrazione di 44,52 U/L; ± 6,59 (4,6 %) alla concentrazione di 143,83 U/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
AST
U/L
F
[5 - 67]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
AST
U/L
F
[5 - 45]
01 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
AST
U/L
M
[5 - 67]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
AST
U/L
M
[5 - 50]
01 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 60 di 498
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Del 07/01/2008
B12 ( VITAMINA B12 )
Rilevanza clinica
La vitamina B12, nota anche come cobalamina, è un composto organometallico complesso nel quale un
atomo di cobalto è situato al centro di un anello di corrina. È una vitamina idrosolubile sintetizzata da
microrganismi che non può essere sintetizzata nel corpo umano ed è raramente riscontrata in prodotti di
origine vegetale. Le fonti principali della vitamina B12 sono carne, pesce, uova e prodotti lattierocaseari.L'assorbimento nel tratto gastrointestinale dipende dal fattore intrinseco,sintetizzato dalle cellule
parietali gastriche, e dal “recettore cubam” nell'ileo distale. La causa più frequente di una grave deficienza
di vitamina B12 è la mancanza di fattore intrinseco dovuta a gastrite atrofica autoimmune.Questa malattia
viene tradizionalmente chiamata “anemia perniciosa” sebbene molti pazienti presentino manifestazioni
soprattutto neurologiche.Altre cause di una deficienza di vitamina B12 sono per esempio malassorbimento
conseguente a gastrectomia, malattie infiammatorie
intestinali o carenze nutritive come in vegetariani (vegani) rigorosi
Interpretazione
La deficienza di vitamina B12 è comune nei paesi più ricchi, principalmente nelle persone anziane, e
prevale nelle popolazioni più povere. In genere, la prevalenza aumenta con l'età.La deficienza di vitamina
B12 impatta sulla sintesi degli eritrociti,provocando anemia megaloblastica dovuta a sintesi anomala del
DNA.Inoltre compromette la funzionalità neurologica, particolarmente la demielinizzazione dei nervi, in
parte a causa di metilazione patologica,
provocando neuropatia periferica, demenza, scarse prestazioni cognitive e depressione. Altri effetti della
deficienza o deplezione di vitamina B12 sono un rischio aumentato di difetti del tubo neurale, osteoporosi,
malattie
cerebrovascolari e cardiovascolari.3 Una diagnosi precoce è essenziale a causa della natura latente di
questo disturbo e del rischio di danni neurologici permanenti
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Principio di competizione.1a incubazione: incubando il campione (15 µL) con i reattivi di
pretrattamento 1 e 2 per la vitamina B12, viene rilasciata la vitamina B12 legata.2a incubazione:
incubando il campione pretrattato con il fattore intrinseco marcato con rutenio, si forma un complesso
vitamina B12-proteina legante, la cui quantità dipende dalla concentrazione dell’analita nel campione.3a
incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite di streptavidina e di vitamina B12 biotinilata,
vengono occupati i siti di legame ancora liberi del fattore intrinseco marcato con rutenio,formando un
complesso fattore intrinseco marcato con ruteniovitamina
B12 biotinilata. Il complesso totale si lega alla fase solida mediante l’interazione biotina‑streptavidina La
miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura dove le
microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie dell’elettrodo. Successivamente si
eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M. Applicando una tensione all’elettrodo, si
induce l’emissione chemiluminescente che viene misurata mediante il fotomoltiplicatore I risultati vengono
calcolati in base ad una curva di calibrazione, che
viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti e con una curva master
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
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P-B12 VITAMINA
pmol/L
Indiff. [141 - 490]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pg/mL
[191 - 663]
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
BAL (liquido lavaggio broncoalveolare)
Rilevanza clinica
Si esegue il conteggio della cellularità all’XE-5000 ed eventuale conteggio a fresco a microscopio degli
elementi nucleati (macrofagi + leucociti) e delle emazie in camera di Fuchs-Rosenthal, esprimendo il
risultato come cellule/µL, e dopo colorazione al microscopio ottico. Il conteggio permette di orientare il
medico verso un'interpretazione clinica, flogistica o di altra natura.
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
il campione deve essere raccolto e inviato in laboratorio quanto prima ( possibilmente entro le 2h dalla
raccolta). Non vengono considerati idonei campioni raccolti i giorni prima ( eccetto per la sola richiesta di
marcatori oncologici che possono essere
Metodo
conteggio di lettura leucocitaria ed ematologica strumentale (citometria a flusso) e manuale al microscopio
ottico
Strumento
campo da inserire
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
B.Capizzi
Telefono (045-812) 3209
Intervalli di riferimento
BAL Eritrociti
/uL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
BAL Volume
recuperato
mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
BAL cellule nucleate
/uL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
BAL macrofagi
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
BAL neutrofili
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
BAL eosinofili
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
BAL linofociti
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
BAL albumina
mg/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
BAL IgG
mg/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 62 di 498
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Beta2- microglobulina
Rilevanza clinica
La beta-2-microglobulina è una proteina di basso peso molecolare (11800 Dalton) che si trova sulla
membrana di tutte le cellule nucleate. E’ la proteina più piccola degli antigeni di istocompatibilità di classe
I. Come tutte le proteine a basso peso molecolare viene liberamente filtrata dal glomerulo e riassorbita dal
tubulo renale. La sua concentrazione sierica aumenta in tutti i casi in cui si assiste ad un accelerato turnover di cellule, come pure nei casi di diminuita filtrazione renale; la concentrazione urinaria riflette invece
la funzionalità tubulare. La misura della concentrazione urinaria non viene eseguita per la scarsa stabilità
della proteina a pH acido o neutro, che richiederebbe l’alcalinizzazione del campione.
Interpretazione
La sua misura sierica è indicata nel monitoraggio delle patologie associate con una attivazione del sistema
immunocompetente (infezioni batteriche, virali, patologie autoimmuni). Infatti poichè i linfociti
rappresentano il sito principale della sintesi della proteina, tutte le patologie associate ad una
proliferazione linfocitaria inducono un aumento della concentrazione sierica. In particolare, nei pazienti con
componente monoclonale sierica è reputata un indice fedele della quantità di cellule che producono
l’immunoglobulina monoclonale. E’ l’unico indice utilizzabile di progressione della malattia nei pazienti con
mieloma micromolecolare nei quali la componente monoclonale sierica non è visibile al tracciato
elettroforetico. Un aumento della sua concentrazione sierica riflette anche una diminuita filtrazione renale.
Nel monitoraggio dei pazienti con patologie linfoproliferative, la concentrazione sierica è indice ad un
tempo della massa cellulare in proliferazione clonale e della funzionalità renale, che in questi pazienti è
spesso compromessa. Valori < 1 mg/L vengono refertati appunto come < 1 mg/L in considerazione dello
scarso significato clinico e della scarsa precisione dello strumento in questo ambito di concentrazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Metodo turbidimetrico a particelle amplificate (PET): Una soluzione diluita di antigene viene messa in
contatto, in una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico legato a particelle ; viene quindi misurato
l’aumento della luce diffusa dalle particelle (immunocomplessi) in soluzione.
Strumento
campo da inserire
Incertezza di Misura
± 0,21 (5,8%) alla concentrazione di 3.72 mg/L;
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
Beta2microglobulina
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. [< 2,50]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 63 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
BICARBONATI
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Siringa eparinata 4°C
Metodo
campo da inserire
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
M.Negri
Telefono (045-812) 2154-2857
Intervalli di riferimento
Bicarbonati
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [24 - 28] arterioso
[24-29] venoso
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 64 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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Del 07/01/2008
Bicarbonato
Rilevanza clinica
La maggior parte della CO2 viene trasportata nell'organismo sotto forma di ione bicarbonato ( HCO3-) che
costituisce la principale sostanza tampone presente nel corpo.Il bicarbonato gioca un ruolo chiave nel
mantenimento del livello del Ph del sangue.
Interpretazione
I livelli di bicarbonato sono clinicamente significativi nelle determinazioni delle componenti non respiratorie,
renali ( metaboliche) dei disordini acido-base
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Immediatamente dopo prelievo portare subito in laboratorio in siberino e contenitori alternativi con siringa
tappata e senza ago. In caso di non immediatezza del campionei conservare in siberino ed in frigo e entro
un'ora dal prelievo portare in laborator
Metodo
Calcolo dei parametri derivati.Il bicarbonato è la concentrazione di bicarbonato nel sangue equilibrato a
37°C con una pCO2 di 40 mmHg e un valore di pO2 tale da fornire una completa saturazione di
ossigeno:Il valore dei bicarbonati si ricava dal seguente calcolo:HCO3-: 25+0,78 x BE ( B) + 0,002 x tHB x
( O2Hb-100) mmol/L
Strumento
GEM Premier 4000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
HCO3
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [venoso 24,0 29,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
[arterioso 24,0 - 28,0]
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0
Del 07/01/2008
Bilirubina diretta
Rilevanza clinica
Le patologie o condizioni che, attraverso
processi emolitici, producono bilirubina più rapidamente di quanto il fegato
possa metabolizzarla, determinano un incremento nei livelli di bilirubina non
coniugata (indiretta) in circolo.L’immaturità del fegato e varie altre patologie in
cui il meccanismo di coniugazione della bilirubina viene danneggiato causano
analoghi aumenti della bilirubina non coniugata in circolo. L’ostruzione del
dotto biliare o danni alla struttura epatocellulare incrementano i livelli di
bilirubina sia coniugata (diretta) sia non coniugata (indiretta) in circolo
Interpretazione
La bilirubina non coniugata aumenta in caso di difetti della captazione epatica o della glicuronazione (ad
es. colemia di Gilbert) oppure per iperproduzione: emolisi intravascolare da deficit enzimatici, sferocitosi,
trasfusioni incompatibili, malattia emolitica neonatale e patologie associate ad eritropoiesi inefficace. La
bilirubina coniugata aumenta in corso di: epatopatie associate a ridotta escrezione cellulare; epatocitolisi
(epatiti virali e tossiche) e ostruzione intra- ed extra-epatica delle vie biliari di qualsiasi natuta (meccanica,
infiammatoria, neoplastica ecc.). Livelli di Bilirubina non coniugata superiori a 350 mmol/L possono
causare lesioni neurologiche irreversibili; un esempio tipico è la Malattia Emolitica Neonatale, nella quale
l’eccessiva produzione di bilirubina causata da emolisi immunomediata si somma al difetto di captazione e
glicuronazione determinato da immaturità funzionale epatica.
Reflex-test: per valori di bilirubina totale superiori a 17 mmol/L viene sempre eseguita anche la bilirubina
diretta, per valori inferiori o uguali non viene mai eseguita.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Metodo con diazoreagente.2
La bilirubina coniugata e la δ-bilirubina (bilirubina diretta) reagiscono
direttamente con il sale di 3,5-diclorofenildiazonio nel tampone acido,
formando azobilirubina di colore rosso.L’intensità di colore dell’azocolorante rosso formatosi è direttamente
proporzionale alla concentrazione di bilirubina diretta (coniugata)
e può essere misurata fotometricamente.
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,95 (7,2%) alla concentrazione di 13,28 µmol/L; ± 2,29 (5,5 %) alla concentrazione di 41,27 µmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Bilirubina diretta
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [inf. a 6,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[inf. a 0,35]
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
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Del 07/01/2008
Bilirubina diretta (Bilirubina coniugata)
Rilevanza clinica
La bilirubina detta "diretta" perché reagisce direttamente con il reattivo, dovrebbe rappresentare la
bilirubina "coniugata" idrosolubile, in realtà vengono determinate la bilirubina coniugata, la delta e parte
della non coniugata.
Interpretazione
vedi bilirubina totale
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
si esegue per valori di bilirubina totale >17 - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Diazotazione Jendrassik-Grof modificato.
Il metodo è basato sulla reazione di diazotazione; in questa reazione il sale di diazonio stabilizzato 3,5diclorofeniltetrafluoroborato (DPD) in ambiente acido reagisce direttamente con la Bilirubina coniugata
(appunto "diretta"), ma non con la forma non coniugata, a formare Azobilirubina. La formazione di
quest’ultima è pertanto proporzionale alla concentrazione di Bilirubina diretta del campione e viene
misurata fotometricamente con lettura a punto finale.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,86 (21,8%) alla concentrazione di 3,94 µmol/L; ± 2,32 (7,0%) alla concentrazione di 33,22 µmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Bilirubina diretta
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [< 6]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[< 0,3]
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Del 07/01/2008
Bilirubina totale
Rilevanza clinica
Le patologie o condizioni che, attraverso processi emolitici, producono
bilirubina più rapidamente di quanto il fegato possa metabolizzarla,
determinano un incremento nei livelli di bilirubina non coniugata (indiretta)
in circolo. L’immaturità del fegato e varie altre patologie in cui il
meccanismo di coniugazione della bilirubina viene danneggiato causano
analoghi aumenti della bilirubina non coniugata in circolo. L’ostruzione del
dotto biliare o danni alla struttura epatocellulare incrementano i livelli di
bilirubina sia coniugata (diretta) sia non coniugata (indiretta) in circolo.
Interpretazione
a bilirubina non coniugata aumenta in caso di difetti della captazione epatica o della glicuronazione (ad es.
colemia di Gilbert) oppure per iperproduzione: emolisi intravascolare da deficit enzimatici, sferocitosi,
trasfusioni incompatibili, malattia emolitica neonatale e patologie associate ad eritropoiesi inefficace. La
bilirubina coniugata aumenta in corso di: epatopatie associate a ridotta escrezione cellulare; epatocitolisi
(epatiti virali e tossiche) e ostruzione intra- ed extra-epatica delle vie biliari di qualsiasi natuta (meccanica,
infiammatoria, neoplastica ecc.).
Reflex-test: per valori di bilirubina totale superiori a 17 mmol/L viene sempre eseguita anche la bilirubina
diretta, per valori inferiori o uguali non viene mai eseguita.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test colorimetrico.
In presenza di un agente solubilizzante appropriato, la bilirubina totale si
lega ad uno ione di diazonio in condizioni di forte acidità.L’intensità di colore dell’azocolorante rosso
formatosi è direttamente
proporzionale alla concentrazione di bilirubina totale e può essere misurata
fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 1,10 (6,2%) alla concentrazione di 17,71 µmol/L; ± 4,4 (2,77 %) alla concentrazione di 62,96 µmol/L;
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Bilirubina totale
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [2,0 - 18,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[0,11 - 1,05]
Pagina 68 di 498
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Del 07/01/2008
Bilirubina totale e frazionata
Rilevanza clinica
Il metodo bilirubina totale misura la bilirubina non coniugata, la bilirubina coniugata e la bilirubina delta
(legata covalentemente all'albumina). La bilirubina circolante deriva dal catabolismo dell'eme, una
protoporfirina contenente ferro che si trova all’interno della molecola emoglobinica. La bilirubina nativa
viene detta "indiretta" (perché non reagisce direttamente con il reattivo) o "non coniugata"; non essendo
idrosolubile è veicolata dalle proteine del plasma, prevalentemente dall’albumina. Successivamente è
captata dal fegato e resa idrosolubile mediante coniugazione con acido glicuronico per consentirne
l'escrezione attraverso le vie biliari: questa forma è detta "diretta" o "coniugata". La determinazione della
bilirubina è utile per la diagnosi e il monitoraggio delle malattie epatiche e biliari e delle patologie
emolitiche.
La bilirubina coniugata ha una emivita di poche ore, la delta di 18gg
Interpretazione
Per valori di bilirubina totale superiori all'intervallo di riferimento (17 mmol/L) viene sempre eseguita anche
la bilirubina diretta, la bilirubina "indiretta" può essere ricavata per differenza tra la totale e la diretta. La
bilirubina non coniugata aumenta in caso di difetti della captazione epatica o della glicuronazione (ad es.
colemia di Gilbert) oppure per iperproduzione: emolisi intravascolare da deficit enzimatici, sferocitosi,
trasfusioni incompatibili, malattia emolitica neonatale e patologie associate ad eritropoiesi inefficace. La
bilirubina coniugata aumenta in corso di: epatopatie associate a ridotta escrezione cellulare; epatocitolisi
(epatiti virali e tossiche) e ostruzione intra- ed extra-epatica delle vie biliari di qualsiasi natuta (meccanica,
infiammatoria, neoplastica ecc.).
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
per valori di bilirubina totale >17 si esegue bilirubina diretta e si calcola la bilirubina indiretta - Tappo Verde
gel 3.5 mL
Metodo
Diazotazione Jendrassik-Grof modificato.
Il metodo è basato sulla reazione di diazotazione; in questa reazione il sale di diazonio stabilizzato 3,5diclorofeniltetrafluoroborato (DPD) in ambiente acido reagisce direttamente con la Bilirubina coniugata a
formare Azobilirubina. Inoltre, in presenza di Caffeina e surfattante, il DPD reagisce anche con la Bilirubina
indiretta per formare ancora Azobilirubina. La formazione di quest’ultima è pertanto proporzionale alla
concentrazione di Bilirubina totale del campione e viene misurata fotometricamente con lettura bicromatica
a punto finale, con sottrazione del bianco.
Calibrazione riferita allo standard SRM916
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 1,23 (11,3%) alla concentrazione di 10,8 µmol/L; ± 7,1 (5,8%) alla concentrazione di 122,78 µmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Bilirubina totale
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [< 18]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[< 1,0]
Pagina 69 di 498
IU eu 301555
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Bilirubina Totale Funicolo
Rilevanza clinica
vedi bilirubina totale
Interpretazione
vedi bilirubina totale
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
vedi bilirubina totale - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
vedi bilirubina totale
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
vedi bilirubina totale
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Bilirubina totale
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. valori decisionali
secondo età e
situazione clinica
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
0
Del 07/01/2008
mg/dL
Pagina 70 di 498
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0
Del 07/01/2008
Bilirubina totale neonatale
Rilevanza clinica
La bilirubina deriva dal catabolismo dell'emoglobina. La determinazione della bilirubina plasmatica
consente la diagnosi e il monitoraggio della iperbilirubinemia neonatale. Si esegue fino al 21° gg di vita,
ma anche oltre nei prematuri.
Non si esegua il reflex con aggiunta di bilirubina diretta: La determinazione della bilirubina diretta può
essere aggiunta in caso di richiesta del medico curante (sospetta patologia epatica)
Interpretazione
I valori potenzailmente dannosi di iperbilorubinemia che possono danneggiare in modo irreversibile il
tessuto cerebrale sono variabili in base all'età del noeonto (in ore), alla maturità dello stesso e a patologie
concomitanti: Per valori elevati (generalmente>15 mg/dL o 257 umol/L) si procede alla fototerapia (che
rende solubile la bilorubina non coniugata), per valori più elevati può essere necessaria
l'exanguinotrasfusione.Valori >340 µmol/si definiscono severa iperbilirubinemia, livelli di 25- 30 mg/dL
(428- 513 mol/L), estrema iperrbilirubinemia. Non esistono valori soglia definiti, esistono nomogrammi
che dipendono da età e patologie concomitanti
According to the American Academy of Pediatrics guideline, a rate of rise >4.3 µmol/L/hour or 103
µmol/L/day should be a cause for concern.
In caso di sospetta patologia biliare è necessaria la determinazione della bilirubina diretta, si considera
patologico in questo caso un valore > 20% della total serum bilirubin se total bilirubin è >85 µmol/L (5.0
mg/dL).
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Usualmente si esegue fino al 21° gg di vita. - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Viene utilizzato il metodo per la determinazione della BILIRUBINA TOTALE
Rimane attivo, in caso di contestazioni come metodo terzo, il metodo fotometrico (XNBIL)
METODO FOTOMETRICO; lettura a due differenti lunghezze d’onda del campione diluito in tampone
fosfato: a 452 nm si valuta l’assorbanza al picco spettrofotometrico della bilirubina, a 540 nm quella
dell’emoglobina. Nota: la lettura fotometrica diretta della bilirubina può essere eseguita solo nei primi 2030 giorni di vita poichè successivamente compaiono nel sangue sostanze cromogene (ad es. carotenoidi)
che interferiscono con la lettura.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 1,23 (11,3%) alla concentrazione di 10,80 µmol/L; ± 7,10 (5,8%) alla concentrazione di 122,77 µmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Bilirubina totale
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
valori decisionali secondo
età e situazione clinica
Pagina 71 di 498
IU eu 301555
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
BIO MOL EMOCROMATOSI
Rilevanza clinica
Patologia genetica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- VIOLA GRANDE 6ML
Metodo
PCR e Reverse Dot Blot
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
DE MATTEIS GIOVANNA
Telefono (045-812) 4266
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 72 di 498
IU eu 301555
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Biol mol BCL1/IGH
Rilevanza clinica
STUDIO MOLECOLARE DELLA TRASLOCAZIONE T(11;14)
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO MU GBM 304555 16 - VIOLA GRANDE 6ML
Metodo
PCR NEESTED
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.De Matteis
Telefono (045-812) 4266
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 73 di 498
IU eu 301555
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Biol mol BCL2/IGH
Rilevanza clinica
STUDIO MOLECOLARE DELLA TRASLOCAZIONE T(14;18)
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO MU GBM 304555 16 - VIOLA GRANDE 6ML
Metodo
PCR NESTED
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.De Matteis
Telefono (045-812) 4266
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 74 di 498
IU eu 301555
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Biol Mol BCR/ABL qualitativa
Rilevanza clinica
RICERCA RIARRANGIAMENTO GENICO BCR/ABL CON STANDARDIZZAZIONE SPECIFICA PER I
PRINCIPALI TRASCRITTI IBRIDI e1a2, b2a2, b3a2.
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO MU GBM 304555 16 - VIOLA GRANDE 6ML
Metodo
REAZIONE DI TRASCRIZIONE INVERSA DELL'RNA E PCR NESTED.
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.De Matteis
Telefono (045-812) 4266
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 75 di 498
IU eu 301555
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Biol mol IGH
Rilevanza clinica
DETERMINAZIONE DELLA CLONALITA' DEI LINFOCITI.
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO MU GBM 304555 16 - VIOLA GRANDE 6ML
Metodo
PCR NESTED
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.De Matteis
Telefono (045-812) 4266
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 76 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Biol mol TCR
Rilevanza clinica
DETERMINAZIONE DELLA CLONALITA' DEI LINFOCITI.
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO MU GBM 304555 16 - VIOLA GRANDE 6ML
Metodo
PCR
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.De Matteis
Telefono (045-812) 4266
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 77 di 498
IU eu 301555
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Biol mol V617F/JAK2
Rilevanza clinica
Patologia genetica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO MU GBM 304555 16 - VIOLA GRANDE 6ML
Metodo
Real Time PCR
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.De Matteis
Telefono (045-812) 4266
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 78 di 498
IU eu 301555
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MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
BIOL MOL X FRAGILE
Rilevanza clinica
Patologia genetica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- VIOLA GRANDE 6ML
Metodo
PCR e rilevazione ampliconi in elettroforesi
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
DE MATTEIS GIOVANNA
Telefono (045-812) 4266
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 79 di 498
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AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
BMOL ALFA-TALASSEMIA
Rilevanza clinica
Patologia genetica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- VIOLA GRANDE 6ML
Metodo
PCR e Reverse Dot Blot
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
DE MATTEIS GIOVANNA
Telefono (045-812) 4266
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 80 di 498
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
BMOL BETA TALASSEMIA
Rilevanza clinica
Patologia genetica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- VIOLA GRANDE 6ML
Metodo
Reverse Dot Blot
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
n/a
Dirigenti responsabili
DE MATTEIS GIOVANNA
Telefono (045-812) 4266
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 81 di 498
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
C Peptide (Peptide C o CPEP)
Rilevanza clinica
La proinsulina prodotta dalle beta cellule delle insule pancreatiche viene clivata in insulina e in frazione
biologicamente non attiva: il peptide C.
L'utilità clinica principale di questo test è la valutazione delle ipoglicemie.
I pazienti con neoplasia insulino secernente hanno alti livelli di insulina e di peptide C, quelli con
ipoglicemia factitia da somministrazione esogena di insulina i livelli di peptide c sono normali o diminuiti
rispetto agli alti livelli di insulina.
La somministrazione di sulfanilurree può si mulare un insulinoma (aumenta la produzione di insulina
endogena , peptide C e proinsulina).
Il dosaggio del peptide C viene utilizzato per valutare la riserva endogena di insulina nei pazienti diabetici,
poichè il dosaggio dell'insulina può risultare inaffidabile per la presenza di anticorpi anti-insulina.
Il test al glucagone viene consigliato nei diabetici valutando la risposta del peptide C dopo 6-12 min dopo
la somministrazione per distinguere i diabetci che richiedono terapia con insulina da quelli che non la
richiedono. Si sospetta una neoplasia insulino secernente in presenza di livelli aumentati di peptide C con
glicemia <2.2 mmol/L.
Diagnosi differenziale: alcolismo, farmaci, sulfanilurea, insulina.
Il peptide C aumenta nell'insufficienza renale; a causa della più lunga emivita (35 minuti), il rapporto
molare C peptide e insulina è 5:1.
Interpretazione
I pazienti con neoplasia insulino secernente hanno alti livelli di insulina e di peptide C, quelli con
ipoglicemia factitia da somministrazione esogena di insulina i livelli di peptide c sono normali o diminuiti
rispetto agli alti livelli di insulina.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Non usare assolutamente plasma EDTA e NaFl - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il metodo per la determinazione quantitativa del peptide C è un test immunologico sandwich basato sul
principio della chemiluminescenza.
Un anticorpo murino specifico riveste le particelle magnetiche (fase solida); un altro anticorpo monoclonale
è legato ad un derivato dell’isoluminolo (coniugato anticorpoisoluminolo).
Durante l’incubazione, il peptide C presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli lega l’anticorpo
monoclonale in fase solida; in seguito il coniugato anticorpale reagisce col peptide C già legato alla fase
solida.
Dopo l’incubazione, il materiale non legato è rimosso mediante un ciclo di lavaggio.
In seguito, vengono aggiunti i reagenti starter che inducono una reazione di chemiluminescenza con
andamento di tipo "flash".
Il segnale luminoso, e quindi la quantità di coniugato anticorpo-isoluminolo, è misurato da un
fotomoltiplicatore in unità relative di luce (RLU, relative light units) ed è direttamente proporzionale alla
concentrazione di peptide C presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli.
Strumento
Liaison XL
Incertezza di Misura
± 0,07 (23,4%) alla concentrazione di 0,32 nmo/L; ± 0,24 (6,4%) alla concentrazione di 3,72 nmol/L;
Dirigenti responsabili
C.Cocco; B.Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 82 di 498
Peptide C
nmol/L
Indiff. [0,25 - 1,25]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
C1 inibitore
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Dimension Vista
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
C1 inibitore
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff. [0,21 - 0,39]
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 83 di 498
U.O.C. Laboratorio Analisi
IU eu 301555
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
C1 inibitore funzionale
Angioedeme ereditariop/acquisito
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
ACL Top CTS 700
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C Lo Cascio, L Perobelli
Telefono (045-812)
Intervalli di riferimento
C1 inibitore
funzionale
lunedì 21 marzo 2016
%
Indiff. [70 - 130]
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 84 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Ca ( Calcio )
Rilevanza clinica
I livelli di calcio nel siero, quindi la sua concentrazione nel corpo, sono
controllati dall’ormone paratiroideo (PTH), dalla calcitonina e dalla vitamina D.
Uno squilibrio in uno qualsiasi di questi modulatori conduce ad alterazioni
nei livelli di calcio nel corpo e nel siero. Aumenti del PTH o della vitamina D
nel siero sono solitamente associati all’ipercalcemia. Livelli elevati di
calcio nel siero si possono notare anche in caso di mieloma multiplo e di
altre patologie neoplastiche. L’ipocalcemia è riscontrabile, ad esempio,
in caso di ipoparatiroidismo, di nefrosi e di pancreatite.
Interpretazione
e principali cause di aumento della calcemia sono le neoplasie maligne, l'iperparatiroidismo, le iatrogene,
la sarcoidosi e tutte le condizioni associate ad iperproteinemia (in questo caso il calcio totale è aumentato
ma la frazione libera no).La diminuzione della calcemia può essere causata da ipoparatiroidismo,
insufficienza renale cronica, deficit di vitamina D, malassorbimento, pancreatite e condizioni associate ad
ipoalbuminemia o ipoproteinemia: in questi casi è utile la determinazione del calcio ionizzato. Livelli di
calcio inferiori a 1.6 mmol/L possono causare tetania e convulsioni; valori superiori a 3.3 mmol/L possono
comportare ridotta attività neuromuscolare, particolarmente pericolosa a livello miocardico, aritmie
cardiache e letargia.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Gli ioni di calcio reagiscono con il 5-nitro-5’-metil-BAPTA (NM-BAPTA)
in ambiente alcalino formando un complesso. In una seconda fase,
questo complesso reagisce con l’EDTA.La variazione dell’assorbanza è direttamente proporzionale alla
concentrazione di calcio e viene misurata fotometricamente.
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,081 (3,6%) alla concentrazione di 2,24 mmol/L; ± 0,11 (3,2 %) alla concentrazione di 3,49 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-CALCIO ( corretto
per Albumina )
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
Calcio
mmol/L
Indiff. [2,10 - 2,60]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
lunedì 21 marzo 2016
[8,41 - 10,42]
Pagina 85 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Ca ++ ( Calcio Ionizzato )
Rilevanza clinica
Rappresenta la frazione del calcio non legata alle proteine, quella attiva. E' preferibile alla determinazione
del calcio totale in condizioni di disprotidemia , insufficienza renale, neonati, ipercalcemia maligna.
In terapia intensiva, quando il paziente riceve grandi quantità di sangue trasfuso, è importante tenere
sottocontrollo i livelli di calcio ionizzato nel sangue in quanto il sangue trasfuso contiene citrato come
anticoagulante che può legarsi al calcio e ridurne il livello nel sangue.Un diminuito livello del calcio può
indurre disfunzioni cardiache e neuromuscolari
Interpretazione
e principali cause di aumento della calcemia sono le neoplasie maligne, l'iperparatiroidismo, le iatrogene,
la sarcoidosi e tutte le condizioni associate ad iperproteinemia (in questo caso il calcio totale è aumentato
ma la frazione libera no).La diminuzione della calcemia può essere causata da ipoparatiroidismo,
insufficienza renale cronica, deficit di vitamina D, malassorbimento, pancreatite e condizioni associate ad
ipoalbuminemia o ipoproteinemia: in questi casi è utile la determinazione del calcio ionizzato. Livelli di
calcio inferiori a 1.6 mmol/L possono causare tetania e convulsioni; valori superiori a 3.3 mmol/L possono
comportare ridotta attività neuromuscolare, particolarmente pericolosa a livello miocardico, aritmie
cardiache e letargia.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Immediatamente dopo prelievo portare subito in laboratorio in siberino e contenitori alternativi con siringa
tappata e senza ago. In caso di non immediatezza del campionei conservare in siberino ed in frigo e entro
un'ora dal prelievo portare in laborator
Metodo
Metodo Potenziometrico con Ioneselettivo.Una stima approssimativa del calcio ionizzato a partire dal
calcio totale si può ottenere nel seguente modo: calcio totele (mmol/L) - 0.025 x albumina (g/L) +
1.Quando si misura il calcio ionizzato è importante misurare il Ph poiché gli ioni idrogeno competono con il
calcio per i siti di legame del calcio.
Strumento
GEM Premier 4000
Incertezza di Misura
Non è stata calcolata rispetto al metodo di riferimento.
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Sg-CALCIO poct
mmol/L
Indiff. [1,10 - 1,35]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
CALCIO IONIZZATO
( valore corretto )
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 86 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CA 125
Rilevanza clinica
Il Ca 125 è una glicoproteina presente in alcuni tessuti fetali, nell'epitelio delle tube di Falloppio,
endometrio, ghiandole mammarie ghiandole sudoripare apocrine, ecc. Può essere identificato in
concentrazioni elevate soprattutto nei tumori epiteliali dell'ovaio.
Interpretazione
I livelli serici di Ca 125 sono utili nel monitoraggio delle pazienti con carcinoma ovarico.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Il Ca125 presente nel campione, calibratori, controlli si lega a un anticorpo monoclonale legato a particelle
paramagnetiche. Dopo incubazione e lavaggio si aggiunge il secondo anticorpo monoclonale marcato con
isoluminolo. Dopo nuova incubazione e lavaggio si aggiungono i reattivi starter che fanno partire una
reazione di chemiluminescenza: Il segnale luminoso misurato è direttamente proporzionale alla
concentrazione di Ca125 nel campione.
Strumento
Liaison
Incertezza di Misura
8.8 % a 37.6 U/ml, 8.4 % a 101 e 14.8 % a 318 U/ml
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4513
Intervalli di riferimento
S-CA 125
U/mL
F
[inf.a 35]
00 A 00 M 00 G
20 A 00 M 00 G
S-CA 125
U/mL
F
[inf.a 35]
inf. a 16 dopo
menopausa
20 A 00 M 00 G
50 A 00 M 00 G
S-CA 125
U/mL
F
[inf.a 16]
valori post
menopausa
(pre menopausa
inf. a 35)
50 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-CA 125
U/mL
M
imprecisabile nei
maschi
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 87 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CA 125 (ANTIGENE CARBOIDRATICO 125)
Rilevanza clinica
Il CA 125 è una glicoproteina di tipo mucinoso con pm circa 500 kD; è un antigene di superficie associato
al carcinoma dell’ovaio. La proteina viene eliminata o secreta dalla superficie delle cellule tumorali
ovariche nel siero o nell'ascite. L’antigene reagisce ad un anticorpo murino monoclonale OC125.
Secondo le raccomandazioni della NACB (2008) il CA 125 può trovare impiego:
1) nella diagnosi precoce in associazione con l’ultrasonografia trans-vaginale in donne con sindrome
ereditaria.
2) come un ausilio alla distinzione fra massa pelvica maligna o benigna, particolarmente in donne in
menopausa.
3) Nel monitoraggio della risposta alla chemioterapia.
4) Nell’evidenziare una possibile comparsa di recidiva.
5) Il CA 125 può avere un significato prognostico sia in ambito pre-operatorio che post-operatorio.
Cause non oncologiche di incremento: endometriosi, peritonite, pancreatine acuta, ascite.
Interpretazione
Nei carcinomi ovarici epiteliali il CA 125 è >35kU/L dal 50 al 60% dei casi in stadio I, nel 90% nello stadio
II e >90% negli stadi III e IV.
Può essere utile nella discriminazione fra massa pelvica benigna o maligna, nelle donne in postmenopausa: valori >95 kU/L possono essere significativi.
Nel monitoraggio del trattamento possono essere utili determinazioni seriali ogni 2 settimane prima del
trattamento ed ogni 2 o 4 settimane durante la terapia.
Aumenti di CA125 possono predire la ripresa di malattia dopo l’intervento chirurgico; secondo il GCIG
(Gynecologic Cancer Intergroup) uno dei criteri può essere rilevare una concentrazione doppia rispetto al
limite sup dell’I.R. in due occasioni nelle pazienti con elevati livelli di CA125 successivamente normalizzati.
La pratica corrente suggerisce di seguire i pazienti ogni 2 o 4 mesi per due anni. Per l’utilizzo a scopo
prognostico del CA125 una concentrazione di 65 kU/L può essere un livello indicativo di discriminazione.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur CA 125 II è un immunodosaggio sandwich a due siti con la tecnica della
chemiluminescenza diretta che utilizza due anticorpi murini monoclonali specifici per il CA 125.
Il primo anticorpo è diretto verso il dominio antigenico M11 ed è marcato con estere di acridinio.
Il secondo anticorpo è diretto verso il dominio antigenico OC 125 ed è marcato con fluoresceina.
L'immunocomplesso formato con il CA 125 viene catturato con un anticorpo murino monoclonale antifluoresceina legato covalentemente a particelle paramagnetiche nella Fase Solida.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 1,85 (7,3%) alla concentrazione di 25,44 KU/L; ± 5,44 (8,5%) alla concentrazione di 64,28 KU/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco - B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
CA 125
lunedì 21 marzo 2016
KU/L
Indiff. [<35]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 88 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CA 15.3 (ANTIGENE CARBOIDRATICO 15.3)
Rilevanza clinica
Il CA 15-3 è un antigene carboidratico ad alto peso molecolare appartenente alla famiglia delle mucine ed
è un normale prodotto delle cellule del seno.
I suoi livelli, spesso aumentano in presenza di un cancro in questa sede perchè l'antigene è codificato da
un gene sovra espresso nel tumore mammario. La concentrazione di CA 15-3 è elevata circa nel 30%
delle donne con cancro localizzato al seno e nel 50-90% delle donne con metastasi.
Il Ca 15-3 non è un marcatore sufficientemente sensibile o specifico per essere utilizzato nello screening e
nella diagnosi del tumore al seno. E' un indicatore di neoplasia che trova applicazione nella sorveglianza
post-operatoria di pazienti senza evidenza di malattia e nel monitoraggio della terapia nella malattia in fase
avanzata.
Per il monitoraggio, le raccomandazioni della American Society of Clinical Pathology (ASCO, 2007) e
della National Academy of Clinical Biochemistry (NACB, 2005) prevedono un utilizzo congiunto alla
diagnostica per immagini e alla visita medica.
Il CA-15.3 a volte viene usato per fornire informazioni aggiuntive riguardo le sedi di diffusione del cancro e
per avere una idea delle sue dimensioni: nel tumore al seno con metastasi i livelli di CA 15-3 più elevati si
osservano quando il cancro interessa ossa e/o fegato.
Interpretazione
Nella sorveglianza post operatoria dei pazienti senza evidenza di malattia non esiste un accordo unanime
sulle modalità per definire un aumento di CA 15-3 clinicamente significativo. Secondo l' NACB un
incremento del 25% è generalmente considerato significativo.
Nel monitoraggio del trattamento terapeutico della malattia in fase avanzata, un aumento confermato di
CA 15-3 può indicare progressione della malattia; richiede però una interpretazione prudente nelle prime 46 settimane dall'inizio della terapia a causa di un possibile aumento spurio del marcatore.
Aumenti di CA 15-3 si osservano anche per altre condizioni oncologiche come ad esempio le neoplasie
dell'endometrio, dell'utero, del polmone, del fegato, del pancreas. Aumenti moderati si rilevano anche per
cause non oncologiche come ad esempio la cirrosi, le patologie mammarie benigne ed anche in alcuni
individui apparentemente sani.
Note: non esiste confrontabilità fra i risultati ottenuti con metodi di determinazione differenti: per una
interpretazione corretta dell'andamento nel tempo dei valori, i risultati di CA 15-3 devono essere ottenuti
con la medesima tecnica analitica.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur CA 15-3 è un immunodosaggio sandwich in due fasi, completamente
automatizzato, che utilizza la tecnica della chemiluminescenza diretta. Il campione viene incubato
simultaneamente con il Reagente Coniugato e con la Fase Solida per 20 minuti.
Dopo l’incubazione, l’immunocomplesso viene lavato e il Reagente Lite viene aggiunto, incubato per altri
20 minuti e quindi nuovamente lavato.
Esiste una relazione diretta tra la quantità di CA 15-3 presente nel campione del paziente e il numero di
unità di luce relativa (RLU) rilevate dal sistema.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 1,97 (7,8%) alla concentrazione di 25,29 KU/L; ± 5,86 (10,4%) alla concentrazione di 56,20 KU/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco - B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 89 di 498
CA 15.3
KU/L
Indiff. [<32]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CA 15-3
Rilevanza clinica
L'antigene CA 15-3 è associato alla membrana di cellule del carcinoma mammmario e reagisce contro 2
diiversi Ab monoclonali presenti nella metodica di dosaggio. Grazie all'elevata sensibilità del marker, la
determinazione del CA 15-3 è importante nel monitoraggio del tumore mammario e nella diagnosi di
recidiva.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Immunodosaggio sandwich in chemiluminescenza. Si usano due Ab di topo diretti verso due differenti
epitopi del 15-3. Un Ab è fissato alle particelle paramagnetiche della fase solida che vengono messe a
contatto con i campioni, calibratori e controlli. Dopo incubazione e lavaggio si aggiune il secondo Ab
coniugato con estere di acridionio. Dopo una seconda incubazione e lavaggio si aggiungono gli starter per
la reazione di chemiluminescenza.
Strumento
Liaison
Incertezza di Misura
13.2 % a 21 U/ml, 10.7 % a 61.3 U/ml e 9.3 a 111.5 U/ml
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-CA 15-3
lunedì 21 marzo 2016
U/mL
Indiff. [inf. a 30]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 90 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CA 19.9 (Antigene carboidratico 19.9; GICA Gastro-Intes
Rilevanza clinica
Il CA 19-9 denominato anche GICA (Gastro-Intestinal Cancer Antigen) è un antigene glicolipidico
identificato nel 1979 grazie ad un anticorpo monoclonale diretto contro cellule di cancro del colon-retto ed
è stato proposto nel follow-up dei tumori pancreatici che possono presentare concentrazioni molto
aumentate (>100000 KU/L).
Il più importante gruppo "target" sono i pazienti con adeno-carcinoma del pancreas; la specificità clinica
varia dal 72 al 90%, la sensibilità dipende dallo stadio e dalla estensione del tumore.
Il CA 19-9 ha un valore limitato nella diagnosi e non è dimostrata una utilità nella prognosi e nel
monitoraggio. In seguito a resezione chirurgica completa del tumore pancreatico, il CA 19-9 torna
all’interno dell’intervallo di riferimento dopo 2-4 settimane; la comparsa di recidiva/metastasi può essere
indicata precocemente (1-6 mesi).
Cause non oncologiche di incremento: ittero, patologie benigne del tratto gastro-enterico, del pancreas,
del fegato, della colecisti (anche in questi casi la concentrazione di CA 19-9 può arrivare a concentrazioni
estremamente elevate (>100.000 KU).
Interpretazione
Una maggiore sensibilità diagnostica si ottiene quando un dosaggio per il CA 19-9 viene combinato con
un'analisi di immagine, come l'ultrasonografia o la tomografia computerizzata (CT).
L'eventuale successo della resezione del pancreas e la prognosi successiva all'intervento chirurgico
possono essere valutati sulla base dei livelli di CA 19-9 nel siero. Se utilizzati in serie, i livelli di CA 19-9
sono in grado di prevedere la ricorrenza della malattia prima dei reperti radiografici o clinici. Il CA 19-9 può
rilevare il cancro del dotto biliare, epatocellulare, gastrico, del colon, esofageo e non-gastrointestinale.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur CA 19-9 è un immunodosaggio sandwich in due fasi con la tecnica della
chemiluminescenza diretta che utilizza un solo anticorpo monoclonale, 1116-NS-19-9, per la Fase Solida e
per il Reagente Lite.
Il campione e la Fase Solida vengono incubati a 37 °C per 7,5 minuti seguiti da una fase di lavaggio per
rimuovere gli antigeni non legati in eccesso.
Il Reagente Lite reagisce quindi con gli antigeni CA 19-9 legati alla Fase Solida per ulteriori 20 minuti di
incubazione.
Esiste una relazione diretta tra la concentrazione di CA 19-9 presente nel campione di un
paziente e il numero di unità di luce relativa (RLU) rilevate dal sistema.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 6,03 (10,0%) alla concentrazione di 60,22 KU/L; ± 13,78 (7,3%) alla concentrazione di 189,63 KU/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
CA 19.9
lunedì 21 marzo 2016
KU/L
Indiff. [<35]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 91 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Calcio
Rilevanza clinica
Oltre ad essere il principale catione della componente minerale ossea, il calcio svolge un ruolo vitale in
molte funzioni dell'organismo. Il 50% circa del calcio plasmatico è presente in forma ionizzata e costituisce
la frazione biologicamente attiva; il rimanente 50% è legato alle proteine (45% all'albumina) (e, in misura
minore, ad anioni. In caso di aumentata introduzione con la dieta solamente il 6% del carico di calcio
appare nelle urine (con ampia variabilità individuale); questo è dovuto al fatto che l’aumento
dell’assorbimento intestinale del calcio è piccolo rispetto al carico orale. Pertanto l’aumentata introduzione
di calcio con la dieta ha un impatto modesto sull’escrezione renale. Le ipercalciurie possono essere di tipo
assorbitivo (aumento dell’assorbimento intestinale del calcio ) o riassorbitivo (aumentata mobilizzazione
del calcio osseo).
Interpretazione
Le principali cause di aumento della calcemia sono le neoplasie maligne, l'iperparatiroidismo, le iatrogene,
la sarcoidosi e tutte le condizioni associate ad iperproteinemia (in questo caso il calcio totale è aumentato
ma la frazione libera no).La diminuzione della calcemia può essere causata da ipoparatiroidismo,
insufficienza renale cronica, deficit di vitamina D, malassorbimento, pancreatite e condizioni associate ad
ipoalbuminemia o ipoproteinemia: in questi casi è utile la determinazione del calcio ionizzato. Livelli di
calcio inferiori a 1.6 mmol/L possono causare tetania e convulsioni; valori superiori a 3.3 mmol/L possono
comportare ridotta attività neuromuscolare, particolarmente pericolosa a livello miocardico, aritmie
cardiache e letargia.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
ortocresolftaleina
La determinazione del Calcio si basa sul metodo ortocresolftaleina complessone. Gli ioni calcio
reagiscono con la o-cresolftaleina-complessone in ambiente alcalino formando un complesso color
porpora. Le interferenze da magnesio e da ferro vengono eliminate tramite l'aggiunta di 8-Idrossichinolina.
La formazione del complesso colorato è direttamente proporzionale alla concentrazione di calcio nel
campione e viene misurata fotometricamente.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,074 (4,9%) alla concentrazione di 1,50 mmol/L; ± 0,13 (4,4%) alla concentrazione di 3,14 mmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Calcio
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [2,10 - 2,60]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[8,4 - 10,4]
Pagina 92 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CALCIO IONIZZATO
Rilevanza clinica
Rappresenta la frazione del calcio non legata alle proteine, quella attiva. E' preferibile alla determinazione
del calcio totale in condizioni di disprotidemia , insufficienza renale, neonati, ipercalcemia maligna.
Una stima approssimativa del calcio ionizzato a partire dal calcio totale si può ottenere nel seguente
modo: calcio totele (mmol/L) - 0.025 x albumina (g/L) + 1
Interpretazione
Vedi calcio
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Siringa eparinata
Metodo
Elettrodo ionoselettivo
Strumento
GEM Premier 4000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
M.Negri
Telefono (045-812) 2154-2857
Intervalli di riferimento
Calcio ionizzato
pH emogas
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [1,10 - 1,35]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[4.4 - 5.4]
Pagina 93 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Calcio U 24h
Rilevanza clinica
In caso di aumentata introduzione con la dieta solamente il 6% del carico di calcio appare nelle urine (con
ampia variabilità individuale); questo è dovuto al fatto che l’aumento dell’assorbimento intestinale del
calcio è piccolo rispetto al carico orale. Pertanto l’aumentata introduzione di calcio con la dieta ha un
impatto modesto sull’escrezione renale. Le ipercalciurie possono essere di tipo assorbitivo (aumento
dell’assorbimento intestinale del calcio ) o riassorbitivo (aumentata mobilizzazione del calcio osseo).
Interpretazione
Urine calcium levels will reflect dietary intake. In an average adult urine sample collected over 24 hours,
100-250 mg of calcium (15-20 mmol) is expected. For those on low-calcium diets 50-150 mg/day is
expected, while those on a calcium-free diet will have 5–40 mg/day.[2] It is also important to note that
calcium excretion (CE) is heavily influenced by sodium excretion. Low-sodium diets tend to decrease CE
and vice versa.
Some drugs can decrease urine calcium, including thiazide diuretics, benzothiadiazide diuretics (like
chlorthalidone), and estrogen. Decreased urine calcium is also seen in hypoparathyroidism,
pseudohypoparathyroidism (a lack of response to PTH rather than decreased secretion of PTH), rickets,
hypothyroidism, steatorrhea, and nephrosis. Another cause of low urine calcium is familial hypocalciuric
hypercalcemia (FHH), also known as familial benign hypercalcemia.Any disease causing increases in
serum calcium can lead to increases in urine calcium. In addition to hyperparathyroidism, other diseases
include multiple myeloma (or any osteolytic neoplasm), osteoporosis, vitamin D overdose, renal tubular
acidosis, hyperthyroidism, Paget's disease, and sarcoidosis. Drugs containing calcium (such as some
antacids) and calcium supplements can lead to direct increases in urine calcium. The diuretic
spironolactone can also cause increases in urine calcium since it is given as a calcium salt and appears to
decrease tubule reabsorption of calcium. Androgens such as nandrolone and treatment with growth
hormone can also cause increases in urine calcium. Acetazolamide and systemic corticosteroids are also
associated with increased CE.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Acidificare con HCl . Indicare diuresi e durata della raccolta. - U24h + HCl Tappo giallo
Metodo
LIS (calcolo)
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Calcio U 24/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
Calcio U 24h calcolo
mmol/24
h
Indiff. [1,50 - 8,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/24h
Diuresi
mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Calcio U 24 h calcolo
per ore diverse da 24
Ore raccolta urine
lunedì 21 marzo 2016
ore
[60 - 321]
Pagina 94 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Calcio urine 2a minzione
Le ipercalciurie possono essere di tipo assorbitivo (aumento dell’assorbimento intestinale del calcio ) o
riassorbitivo (aumentata mobilizzazione del calcio osseo).
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- U estemporanee Tappo Giallo
Metodo
Vedi calcio
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Calcio
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
Calcio U 2a minzione
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 95 di 498
IU eu 301555
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Calcio/Creatinina urine 2a minz.
Rilevanza clinica
Oltre ad essere il principale catione della componente minerale ossea, il calcio svolge un ruolo vitale in
molte funzioni dell'organismo. Il 50% circa del calcio plasmatico è presente in forma ionizzata e costituisce
la frazione biologicamente attiva; il rimanente 50% è legato alle proteine e, in misura minore, ad anioni. In
caso di aumentata introduzione con la dieta solamente il 6% del carico di calcio appare nelle urine (con
ampia variabilità individuale); questo è dovuto al fatto che l’aumento dell’assorbimento intestinale del
calcio è piccolo rispetto al carico orale. Pertanto l’aumentata introduzione di calcio con la dieta ha un
impatto modesto sull’escrezione renale. Le ipercalciurie possono essere di tipo assorbitivo (aumento
dell’assorbimento intestinale del calcio ) o riassorbitivo (aumentata mobilizzazione del calcio osseo).
Interpretazione
Le principali cause di aumento della calcemia sono le neoplasie maligne, l'iperparatiroidismo, le iatrogene,
la sarcoidosi e tutte le condizioni associate ad iperproteinemia (in questo caso il calcio totale è aumentato
ma la frazione libera no).La diminuzione della calcemia può essere causata da ipoparatiroidismo,
insufficienza renale cronica, deficit di vitamina D, malassorbimento, pancreatite e condizioni associate ad
ipoalbuminemia o ipoproteinemia: in questi casi è utile la determinazione del calcio ionizzato. Livelli di
calcio inferiori a 1.6 mmol/L possono causare tetania e convulsioni; valori superiori a 3.3 mmol/L possono
comportare ridotta attività neuromuscolare, particolarmente pericolosa a livello miocardico, aritmie
cardiache e letargia.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - U estemporanee Tappo Giallo
Metodo
LIS (calcolo)
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Rapporto
calcio/creatinina
mmol/m
mol
Indiff. [<0.57]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/g
Calcio U2minz
calcolato per Ca/crea
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
Creatinina U2minz
calcolata per
calcio/crea
µmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/L
lunedì 21 marzo 2016
[< 213]
Pagina 96 di 498
IU eu 301555
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Calcitonina
Rilevanza clinica
Il significato fisiologico della calcitonina e' incerto ma ha un modesto effetto sull'abbassamento del calcio e
del fosforo. Livelli elevati si incontrano in molte patologie, soprattutto nel carcinoma medullare della
tiroide.Elevazioni possono essere rilevate anche in concomitanza con iperparatiroidismo,ipergastrinemia,
disordini renali ed infiammazioni croniche
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza a due siti in fase solida
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
6.0%
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-CALCITONINA
ng/L
F
[inf. a 8]
00 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
pmol/L
[inf. a 2,3]
valori per adulti
S-CALCITONINA
ng/L
F
[inf. a 8]
17 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pmol/L
[inf. a 2,3]
S-CALCITONINA
ng/L
M
[inf. a 11]
00 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
pmol/L
[inf. a 3,2]
valori per adulti
S-CALCITONINA
ng/L
M
[inf. a 11]
17 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pmol/L
[inf. a 3,2]
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 97 di 498
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
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Del 07/01/2008
Calcoli urinari
Rilevanza clinica
Si dà il nome di calcolo a qualsiasi concrezione solida che si formi in determinate sedi (generalmente
entro dotti ghiandolari o nel lume di organi cavi).
La formazione dei calcoli avviene per ragioni complesse che causano la precipitazione e poi
l’aggregazione di sostanze prima disciolte nei relativi secreti.
La causa del fenomeno non è sempre chiara, ma è certo che la loro formazione è favorita dal ristagno del
secreto ghiandolare e da processi infiammatori e infettivi.
L’accrescimento dei calcoli non è di solito continuo, ma avviene spesso in episodi successivi all' interno
delle concrezioni più grosse si può notare una tipica struttura striata, conseguenza delle successive
deposizioni concentriche di materiale).
In seguito ad una colica i calcoli possono essere emessi all’esterno e resi quindi disponibili all’esame del
laboratorio; in altri casi possono essere estratti solo in corso di intervento chirurgico.
La composizione chimica dei calcoli può essere utile per suggerire correzioni nella dieta in soggetti che
abbiano avuto manifestazioni cliniche di calcolosi.
La soprasaturazione delle urine con ossalato, fosfato, acido urico e calcio può portare alla formazione di
calcoli, a seconda del pH urinario.
I calcoli sono molto frequenti nell’iperparatiroidismo, dato che l’escrezione di calcio in questa situazione è
elevata. Va tenuto presente, tuttavia, che una maggiore assunzione di calcio nella dieta riduce il rischio di
nefrolitiasi (probabilmente per un maggior legame con l’ossalato).
Nelle casistiche riportate in letteratura, l’ossalato di calcio o il composto formato da ossalato e fosfato di
calcio si trovano molto spesso nei calcoli (80-84%). Dopo questi, i più comuni costituenti sono il fosfato di
calcio, il fosfato ammonio magnesiaco e l’acido urico (da 3 a 10% ognuno), seguiti dalla cistina
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Vasetto tappo a vite
Metodo
Determinazione semiquantitativa dei principali componenti dei calcoli urinari.
Strumento
ADVIA 2120i
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
B.Capizzi
Telefono (045-812) 3209
Intervalli di riferimento
Ossalato di calcio
calcoli
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Fosfato di calcio
calcoli
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Fosfato d'ammonio
magnesiaco calcoli
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Urato d'ammonio
calcoli
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Acido urico calcoli
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Cistina calcoli
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 98 di 498
IU eu 301555
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Capacità emostatica piastrinica (PF100)
Rilevanza clinica
Indice funzionalità piastrinica e di efficacia ASA
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi. No assunzione FANS per 9 giorni - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Simulazione in vitro di adesione ed aggregazione piastrinica a seguito di un danno vascolare.
Strumento
PFA 100
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Collagene ADP
secondi
Indiff. [inf.a 110]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Collagene Epinefrina
secondi
Indiff. [inf. a 140]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 99 di 498
IU eu 301555
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CARBAMAZEPINA
Rilevanza clinica
La carbamazepina è un farmaco anticonvulsivo, che si utilizza particolarmente nel trattamento della
nevralgia del trigemino,1 in tutte le forme di epilessia parziale, negli attacchi tonici e clonici generalizzati e
nelle crisi convulsive semplici e complesse
Interpretazione
Il monitoraggio del livello di carbamazepina, insieme ad altre informazioni cliniche, offre ai medici un
efficace aiuto per lo schema di dosaggio;in tal modo si ottiene un effetto terapeutico ottimale, evitando
livelli del farmaco sia subterapeutici che tossici
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Il test ONLINE TDM Carbamazepine è un test immunologico in fase omogenea,
di agglutinazione con microparticelle. Si tratta di un sistema a due reattivi
impiegato per la determinazione della carbamazepina nel siero. L’interazione
cinetica delle microparticelle (KIMS) viene misurata utilizzando analizzatori
automatici. Con questo metodo, l’aptene del farmaco biotinilato serve come
sito di legame 1) per l’anticorpo anti-carbamazepina e 2) per i granuli di lattice
rivestiti di streptavidina. Tra l’aptene e la carbamazepina libera nel campione
di siero si svolge una reazione di competizione per una quantità limitata di
anticorpo specifico anti-carbamazepina. La diminuzione del segnale apparente
è proporzionale alla quantità di farmaco presente nel campione
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-CARBAMAZEPINA
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. [4,00 - 12,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
umol/L
[16,92 - 50,76]
intervallo terapeutico
Pagina 100 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CARBOSSIEMOGLOBINA
La carbossiemoglobina è un’emoglobina non funzionale prodotta dal contatto dell’emoglobina con il
monossido di carbonio (CO), gas derivante dalla combustione incompleta. Poichè l'affinità dell'emoglobina
per questo gas è 200 volte superiore rispetto all'ossigeno, la presenza nell'aria di quantità anche piccole di
CO conduce alla formazione di carbossiemoglobina. I segni di intossicazione da CO non sono
caratteristici; essi possono comparire già per livelli di HbCO inferiori al 20% e manifestarsi con alterazioni
a livello del sistema nervoso centrale (cefalea, irritabilità, confusione e stordimento), dell'apparato
gastroenterico (nausea e vomito), del cuore (angina e aritmie), della vista e altro. Concentrazioni di HbCO
del 50-80% possono determinare insufficienza respiratoria, convulsioni, coma e morte. La terapia
dell'avvelenamento da CO si avvale della somministrazione di ossigeno, eventualmente in condizioni
iperbariche; possono anche essere necessarie trasfusioni di sangue.
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Siringa eparinata 4°C
Metodo
La carbossiemoglobina è determinata fotometricamente.
Strumento
GEM Premier 4000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
M.Negri
Telefono (045-812) 2154-2857
Intervalli di riferimento
Carbossi Hb
lunedì 21 marzo 2016
%
Indiff. [<2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 101 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Carbossiemoglobina
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Siringa Epar. 2 mL
Metodo
GEM Premier 4000
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
SgCARBOSSIEMOGLO
BINA
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [inf. a 2,0]
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 102 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CARIOTIPO DA SANGUE PERIFERICO NON STIMOLA
Rilevanza clinica
Ricerca di anomalie citogenetiche acquisite nelle malattie oncoematologiche su sangue periferico
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Compilare modulo MU GEN 09. Accesso libero lun-gio, previo accordo venerdì - Na - Eparina Lab
GENETICA 3 mL
Metodo
Strumento
Microscopio
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
F.Aprili
Telefono (045-812) 4512
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 103 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CARIOTIPO liquido amniotico
Rilevanza clinica
Ricerca anomalie citogenetiche su liquido amniotico con indicazione di età materna avanzata, anomalie
fetali ecoevidenziate o test combinato suggestivo.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Prenotazione obbligatoria previa consulenza genetica prenatale - Cont. Falcon GENETICA 15 mL
Metodo
Microscopio
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Chiaffoni
Telefono (045-812) 4512
Intervalli di riferimento
CARIO LA
QUANTITA'
lunedì 21 marzo 2016
mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 104 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CARIOTIPO MIDOLLO
Rilevanza clinica
Ricerca di anomalie citogenetiche acquisite nelle malattie oncoematologiche su sangue midollare
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Compilare modulo MU GEN 09. Accesso libero lun-gio, previo accordo venerdì - Na - Eparina Lab
GENETICA 3 mL
Metodo
Strumento
Microscopio
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
F.Aprili - E.Meneghelli
Telefono (045-812) 4512
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 105 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
CARIOTIPO SANGUE FUNICOLO
Rilevanza clinica
Ricerca anomalie citogenetiche nel materiale abortivo nella poliabortività
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Compilare modulo MU GEN 15 - Na - Eparina Lab GENETICA 3 mL
Metodo
Strumento
Microscopio
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Chiaffoni
Telefono (045-812) 4512
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 106 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Cariotipo sangue periferico
Rilevanza clinica
Il cariotipo da sangue periferico è indicato in:
- presenza di un fenotipo riconducibile ad una sindrome cromosomica nota;
- presenza di difetti congeniti e/o ritardo mentale;
- presenza di ritardo di accrescimento;
- soggetti con sospetto clinico di sindrome da microdelezione/microduplicazione;
- soggetti con genitali ambigui;
- genitori o familiari di un soggetto con anomalie cromosomiche;
- genitori di soggetti malformati o con sospetta sindrome cromosomica, deceduti senza diagnosi;
- genitori con feto portatore di un riarrangiamento cromosomico;
- coppie con poliabortività (dal terzo aborto spontanei);
- coppie con infertilità a causa non nota;
- femmine con amenorrea primaria, secondaria o menopausa precoce;
- decessi perinatali in presenza di dimorfismi o malformazioni;
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Prenotazione obbligatoria. Compilare modulo MU GEN 04 - Na - Eparina Lab GENETICA 3 mL
Metodo
Coltura a 96 ore di linfociti T stimolati con PHA e aggiunta di BrdU per allungamento
Strumento
Microscopio
Incertezza di Misura
NA
Dirigenti responsabili
E.Meneghelli, G Chiaffoni, F. Aprili
Telefono (045-812) 4512
Intervalli di riferimento
GIORNO
REFERTAZIONE
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ANNO
REFERTAZIONE
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 107 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
CARIOTIPO VILLI CORIALI
Rilevanza clinica
Ricerca anomalie citogenetiche nel materiale abortivo nella poliabortività
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Compilare modulo MU GEN 15 - Cont. Falcon GENETICA 15 mL
Metodo
Strumento
Microscopio
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Chiaffoni
Telefono (045-812) 4512
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 108 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Catecolamine (Adrenalina)
Rilevanza clinica
L'indicazione principale delle catecolamine plasmatiche è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori
neuroendocrini
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
In ghiaccio - K2 EDTA VIOLA 6 mL GHIACCIO
Metodo
dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa C18 con
lettura mediante rivelatore fluorimetrico, dopo purificazione con microcolonna contenente allumina.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
P-ADRENALINA
lunedì 21 marzo 2016
pmol/L
Indiff. [inf. a 600]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pg/mL
[inf. a 109]
(adulti a riposo per 30
min.)
Pagina 109 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Catecolamine (Dopamina)
Rilevanza clinica
L'indicazione principale delle catecolamine plasmatiche è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori
neuroendocrini
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
In ghiaccio - K2 EDTA VIOLA 6 mL GHIACCIO
Metodo
dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa C18 con
lettura mediante rivelatore fluorimetrico, dopo purificazione con microcolonna contenente allumina.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
P-DOPAMINA
lunedì 21 marzo 2016
pmol/L
Indiff. [inf. a 327]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pg/mL
[inf. a 50]
(adulti a riposo per 30
min.)
Pagina 110 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Catecolamine (Noradrenalina)
Rilevanza clinica
L'indicazione principale delle catecolamine plasmatiche è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori
neuroendocrini
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
In ghiaccio - K2 EDTA VIOLA 6 mL GHIACCIO
Metodo
dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa C18 con
lettura mediante rivelatore fluorimetrico, dopo purificazione con microcolonna contenente allumina.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
P-NORADRENALINA
lunedì 21 marzo 2016
pmol/L
Indiff. [591 - 3250]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pg/mL
[100 - 549]
(adulti a riposo per 30
min.)
Pagina 111 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Catene leggere libere sieriche; (catene leggere libere ka
La misura delle catene leggere libere (FLC) è entrata nella clinica per la gestione dei soggetti con
Componente Monoclonale (M.C.), nonostante sussistano ancora problemi metodologici. L'International
Myeloma Working Group
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Strumento
Immage 800
Incertezza di Misura
± 3,85 (18,5%) alla concentrazione di 20,5;
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
Catene libere kappa
mg/L
Indiff. [3,3 - 19,4]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Catene libere lambda
mg/L
Indiff. [5,7 - 26,3]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Indiff. [0,30 - 1,20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Rapporto
kappa/lambda
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 112 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CEA - Antigene carcinoembrionario
Rilevanza clinica
Il CEA è una glicoproteina che è stata isolata inizialmente nel tumore del colon. Elevate concentrazioni si
trovano anche in pazienti con tumore del polmone e della mammmella.
Interpretazione
La determinazione dei livelli di CEA, in combinazione con altri marcatori, è importante nella diagnosi
precoce di recidiva e nel monitoraggio della terapia di tumori solidi.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Il CEA presente in campioni, calibratori, controlli si lega ad Ab monoclonali adesi a particelle
paramagnetiche. Dopo incubazione e lavaggio si aggiune un secondo Ab monoclonale marcato con
isoluminolo. Dopo ulteriore incubazione e lavaggio si aggiungono i reagenti che fanno partire una reazione
di chemiluminescenza e il segnale luminoso misurato è direttamente proporzionale alla concentrazione di
CEA nel campione.
Strumento
Liaison
Incertezza di Misura
7.3 % a 2.8 ug/L, 7.8 % a 23.7 e 7.4 % a82 ug/L
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-CEA
lunedì 21 marzo 2016
ng/mL
Indiff. [inf.a 5,0]
aumenta nei
fumatori
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 113 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CEA Antigene carcinoembrionale (CEA)
Rilevanza clinica
CEA è una glicoproteina e costituisce un normale componente della mucosa colonrettale; si trova anche in
altri epiteli come l’epitelio vaginale e tessuti ghiandolari. Nella mucosa colonrettale il CEA aumenta fra
l’ottava e la sedicesima settimana di gestazione e successivamente rimane costante.
La determinazione del CEA trova indicazione nei pazienti con cancro del colon-retto. E’ un parametro che
non deve essere utilizzato nello screening ma che può essere utile nella stadiazione e nella
programmazione dell’intervento (determinazione prima dell’intervento).
Sono stati rilevati livelli aumentati di CEA nel siero di individui con cancro colorettale e in pazienti con altre
patologie maligne incluso cancro del tratto gastrointestinale, del seno, dei polmoni, delle ovaie, della
prostata, del fegato e del pancreas.
Livelli elevati di CEA nel siero sono stati altresì rilevati in pazienti con patologie non maligne, in particolare
pazienti anziani o fumatori. I livelli CEA non sono utili nello screening della
popolazione in generale ai fini della rilevazione di tumori non rilevati.
I livelli seriali di CEA sono utili per il monitoraggio nel corso della malattia.
I livelli seriali di CEA sono anche utili nella determinazione dell'efficacia di trattamenti chemioterapici o
radioterapici.
Interpretazione
Prognosi: dopo una resezione completa la concentrazione di CEA ritorna al normale entro 6 settimane; il
permanere di una concentrazione elevata post-intervento rappresenta un indicatore prognostico negativo.
Monitoraggio dopo il trattamento: la determinazione del CEA rappresenta un modo adeguato per
individuare metastasi in pazienti sottoposti a resezione del cancro del colon; la determinazione dovrebbe
essere effettuata ogni 2-3 mesi per 2 anni. Monitoraggio dopo il trattamento per malattia con metastasi: la
riduzione della concentrazione di CEA dopo trattamento chemioterapico indica una risposta ed è associata
con una maggiore sopravvivenza rispetto ai pazienti in cui il CEA non diminuisce.
Concentrazioni aumentate di CEA in almeno due occasioni in corso di terapia, indicano la progressione
della malattia e suggeriscono l’interruzione della terapia anche in assenza di dati radiologici di conferma.
Principali cause non oncologiche di incremento: patologia infiammatoria del fegato, cirrosi epatica,
pancreatite, infiammazione intestinale, patologia infiammatoria del polmone.
In generale le concentrazioni non eccedono 20 ug/L.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità in particolare. - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur CEA è un immunodosaggio a due siti (sandwich) che utilizza la tecnica della
chemiluminescenza diretta e che utilizza quantitativi costanti di due anticorpi.
Ilprimo anticorpo, nel Reagente Lite, è un anticorpo policlonale di coniglio anti-CEA purificato
marcato con estere di acridinio.
Il secondo anticorpo, nella Fase Solida, è un anticorpo monoclonale murino anti-CEA legato
covalentemente a particelle paramagnetiche.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 0,37 (16,7%) alla concentrazione di 2,26 µg/L; ± 1,55 (7,3%) alla concentrazione di 21,27 µg/L; ± 3,79
(7,6%) alla concentrazione di 49,81 µg/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 114 di 498
Antigene
Carcinoembrionale
(CEA)
ug/L
Indiff. [ <4,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Ceruloplasmina
La ceruloplasmina (CER) è una proteina di trasporto che veicola il rame, è anche una proteina della fase
acuta la cui sintesi aumenta nel corso della risposta dell’organismo agli stimoli flogistici. Agisce anche
come antiossidante ed è un regolatore dello stato redox dell’organismo. La proteina viene misurata nei
disturbi del metabolismo del rame; in particolare nel “morbo di Wilson”, patologia nella quale per un difetto
genetico della sintesi della proteina, il trasporto del rame è gravemente compromesso e la concentrazione
sierica della proteina è molto diminuita. La concentrazione aumenta nelle flogosi, in gravidanza e in corso
di trattamento con contraccettivi orali (la sintesi della proteina è stimolata dagli estrogeni).
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Metodo immunonefelometrico cinetico (1): Una soluzione diluita di antigene viene messa in contatto, in
una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico; viene quindi misurato l’aumento della luce diffusa dalle
particelle (immunocomplessi) in soluzione.
Strumento
campo da inserire
Incertezza di Misura
± 0.016 (12.2%) alla concentrazione di 0.13 g/L; 0.052 (10.4%) alla concentrazione di 0.50 g/L
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
Creuloplasmina
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff. [0,2 - 6,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 115 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CHE (Colinesterasi)
Rilevanza clinica
La colinesterasi sierica serve come indicatore di possibile avvelenamento da insetticidi. Viene misurata
come indice della funzionalità epatica. Nell’ambito dello screening preoperatorio, la colinesterasi viene
utilizzata per individuare i pazienti con forme atipiche dell’enzima, in modo da evitare apnee prolungate
causate da una lenta eliminazione delle sostanze muscolo-rilassanti.
Interpretazione
Si riscontrano livelli ridotti della colinesterasi in caso di intossicazione da composti organofosforici, di
epatite, di cirrosi, di infarto miocardico,di infezioni acute e di fenotipi atipici dell’enzima La determinazione
dell’attività colinesterasica plasmatica ha tre principali indicazioni cliniche: 1) come indice della capacità
protidosintetica del fegato (purtroppo l’ampia variabilità dei valori di riferimento la rende poco utile se non
si conoscono i livelli basali del paziente); 2) nello screening preoperatorio per individuare i pazienti con
difetto quantitativo o qualitativo di attività colinesterasica e conseguente ridotta capacità di idrolizzare la
succinilcolina: farmaco miorilassante utilizzato durante l’anestesia e la cui ritardata idrolisi determina una
pericolosa apnea post-intervento (vedi scheda “Numero di Dibucaina”); 3) nella diagnosi e nel
monitoraggio delle intossicazioni da pesticidi contenenti esteri organofosforici.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test colorimetrico . La colinesterasi catalizza l’idrolisi della butirriltiocolina in tiocolina e
butirrato. La tiocolina istantaneamente riduce l’esacianoferrato (III) giallo all’esacianoferrato (II) pressoché
incolore. Tale riduzione di colore può essere misurata fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 235,0 (4,0%) alla concentrazione di 5821,68 U/L; ± 222,11 (3,9 %) alla concentrazione di 5751,96 U/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Colinesterasi
lunedì 21 marzo 2016
U/L
Indiff. [5000 - 17000]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 116 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CHE-D ( DIBUCAINA, COLINESTERASI DIBUCAINA )
Rilevanza clinica
La colinesterasi sierica serve come indicatore di possibile avvelenamento da insetticidi. Viene misurata
come indice della funzionalità epatica. Nell’ambito dello screening preoperatorio, la colinesterasi viene
utilizzata per individuare i pazienti con forme atipiche dell’enzima, in modo da evitare apnee prolungate
causate da una lenta eliminazione delle sostanze muscolo-rilassanti.
Interpretazione
Sono state descritte almeno 6 diverse varianti genetiche della colinesterasi sierica (A, F, J, K, S e U). Il
fenotipo normale e più diffuso viene indicato con U. Le forme atipiche A, F ed S vengono distinte in base
ad un’alta
resistenza all’inibizione dalla dibucaina (A), ad un’aumentata resistenza all’inibizione dal fluoruro (F) e ad
una totale assenza di attività catalitica (S).In tali casi, l’anestesia con succinildicolina deve essere evitata.
Per caratterizzare completamente le varianti della colinesterasi, occorre misurare l’attività della
colinesterasi totale nel siero e determinare il numero di dibucaina e quello di fluoruro. Il numero di
dibucaina corrisponde alla percentuale di inibizione dell’attività dell’enzima in presenza di una
concentrazione standard di dibucaina.Si riscontrano livelli ridotti della colinesterasi in caso di
intossicazione da composti organofosforici, di epatite, di cirrosi, di infarto miocardico,di infezioni acute e di
fenotipi atipici dell’enzima.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test colorimetrico.La colinesterasi catalizza l’idrolisi della butirriltiocolina in tiocolina e butirrato. La
tiocolina istantaneamente riduce l’esacianoferrato (III) giallo all’esacianoferrato (II) pressoché incolore.
Tale riduzione di colore può essere misurata fotometricamente. Per determinare il numero di dibucaina
(ND), l’attività della colinesterasi viene misurata con e senza la dibucaina quale inibitore dell’enzima. Il
numero di dibucaina viene calcolato nel modo seguente:
attività della CHE con inibitore ND = 100 –attività della CHE senza inibitorex 100
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-CHE DIBUCAINA
%
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [sup. a 70]
( eterozigoti: 30 70 )
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 117 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Ciclosporina valle
Rilevanza clinica
SANDIMMUN, SANDIMMUN NEORAL
La ciclosporina A è un undecapeptide ciclico di origine fungina che, nell’uomo, si lega ad una proteina
attivatoria di una classe di linfociti T bloccandone la funzione. Questo effetto inibitorio conferisce alla
ciclosporina una potente attività soppressiva dell’immunità cellulo-mediata, che è la funzione
immunologica maggiormente implicata nel rigetto di un organo trapiantato. Il trattamento con ciclosporina
è efficace in vari tipi di trapianto d’organo e può essere utile anche nella terapia di malattie
autoimmunitarie.
Viene metabolizzata a livello epatico , particolarmente attraverso il sistema el citocromo P-450, per cui
sostanze che agiscono su tale complesso possono modificare la concentrazione del farmaco.Medicinali
che diminuiscono le concentrazioni di ciclosporina: barbiturici, carbamazepina, fenitoina, nafcillina,
sulfadimidina e.v., rifampicina, octreotide, probucolo, orlistat, hypericum perforatum , ticlopidina,
sulfinpirazone, terbinafina. Medicinali che aumentano le concentrazioni di ciclosporina: antibiotici
macrolidici, ketoconazolo, fluconazolo, itraconazolo, diltiazem, nicardipina, verapamil, metoclopramide,
contraccettivi orali, danazolo, metilprednisolone, allopurinolo, amiodarone, acido colico e derivati, inibitori
della proteasi, imatinib. Il succo di pompelmo aumenta la biodisponibilità delle formulazioni orali.
La somministrazione concomitante di ciclosporina aumenta in modo significativo i livelli ematici di
everolimus edi sirolimus
Interpretazione
Il farmaco ha un basso indice terapeutico e pertanto manifestazioni di nefro- ed epatotossicità possono
comparire già a livelli ematici del farmaco solo di poco superiori rispetto ai livelli terapeutici
(rispettivamente 250 e 1000 ug/L).
L’intervallo terapeutico si riferisce alla condizione di steady-state che si rileva mediante un prelievo
eseguito prima della somministrazione del farmaco); in talune condizioni può essere utile una
determinazione su prelievo eseguito esattamente due ore dopo la somministrazione del farmaco.Il range
terapeutico è variabile in base alla situazione clinica e alle eventuali terapie concomitanti.
Esiste correlazione tra i vari metodi di misura del farmaco ma i risultati possono talora essere discordanti,
è quindi opportuno monitorare un paziente sempre con lo stesso metodo. Può risentire della presenza di
ab eterofili o anticorpi verso la beta galattosidasi.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Indicare posologia e ore dall'ultima somministrazione. - Tappo viola 4 mL
Metodo
Si utilizza un metodo immunoenzimatico (ACMIA);
Il pretrattamento (lisi eritrociti ) viene svolto dallo strumento. La ciclosporina del campione viene miscelata
con un reattivo contenente ciclosporina coniugata con particelle magnetiche di CrO2 e con un anticorpo
monoclonale di topo anti CSA coniugato con l’enzima b-galattosidasi. Le due ciclosporine competeranno
per i siti anticorpali. Le particelle CrO2 sono separate magneticamente. Il surnatante viene trasferito
nella cuvetta di reazione cui si aggiunge il substrato cromogeno rosso-clorofenolo--D-galattopiranoside
che viene idrolizzato dall’enzima del complesso anticorpo/enzima/ciclosporina con liberazione di rossoclorofenolo che viene determinato fotometricamente mediante una tecnica bicromatica in cinetica.
Strumento
Dimension EXL
Incertezza di Misura
±10,50 (13,4 %) alla concentrazione di 78.62 µg/L; ±22,88 (11,3 %) alla concentrazione di 203,33µg/L;
±40,25 (11,6 %) alla concentrazione di 348,07µg/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 118 di 498
Ciclosporina
µg/L
Indiff. [25 - 300]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[20 - 249]
(int. terapeutico indicativo)
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Cistatina C
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
campo da inserire
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
CistatinaC
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. [0,50 - 1,50]
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 119 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Citrato U 24h (Acido citrico U 24h)
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- U 24 Tappo Giallo
Metodo
Colorimetrico. Citrato liasi.Lettura a punto finale a 340nm
Strumento
Dimension EXL
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Diuresi
mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Citrato Urine 24h/L
mg/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Citrato Urine 24h
calcolo
mg/24h
Indiff. [320 - 1240]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Ore raccolta urine
ore
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 120 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CK (Creatina chinasi)
Rilevanza clinica
Livelli elevati di CK nel siero si riscontrano in caso di patologie dei muscoli scheletrici, in particolare della
distrofia muscolare. La frazione CK-MB si trova soprattutto nel tessuto miocardico, e in genere la sua
presenza viene rilevata entro le 48 ore dall’insorgenza dell’infarto miocardico. L’uso della CK totale e
della CK-MB nella diagnosi dell’infarto miocardico costituisce l’applicazione singola più importante della
misurazione della CK in chimica clinica.Inoltre, l’attività della CK nel siero risulta elevata dopo ischemia
cerebrale,patologie cerebrovascolari in fase acuta e lesioni alla testa.
Interpretazione
La CK può risultare fortemente aumentata in corso di miopatie traumatiche, degenerative, iatrogene e
ischemiche (ad es. infarto del miocardio). Nelle lesioni traumatiche estese, nelle miodistrofie gravi e nelle
rabdomiolisi iatrogene (per es. da statine), i livelli di P-CK possono superare anche di oltre 200 volte il
limite superiore di riferimento (10 000 U/L è un valore indicativo di danno muscolare tale da provocare
danno renale) . Aumenti meno marcati possono essere associati a esercizio fisico intenso, convulsioni,
cardioversione elettrica, alcolismo, uso di cocaina, mixedema, iperpiressia, iniezioni intramuscolari e nelle
donne portatrici di miodistrofia di Duchenne. Nelle malattie muscolari ad origine neurogena (sclerosi
multipla, miastenia) il CK è di solito normale. Bassi livelli di CK possono essere riscontrati in gravidanza,
nell'ipertiroidismo e nelle condizioni associate a riduzione della massa muscolare.Nei neonati si riscontra
un valore più elevato nei primi gg di vita (oltre 500 U/L).
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test UVLa velocità di formazione dell’NADPH è direttamente proporzionale all’attività catalitica della CK.
Viene determinata misurando l’aumento dell’assorbanza.Vengono formate quantità equimolari di NADPH e
di ATP alla stessa velocità. La velocità di formazione di NADPH, misurata otometricamente,è direttamente
proporzionale all’attività della CK.
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 6,63 (4,1%) alla concentrazione di 162,32 U/L; ± 19,09 (3,6%) alla concentrazione di 529,33 U/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
CK
U/L
F
[25 - 280]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
CK
U/L
F
[25 - 190]
01 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
CK
U/L
F
[30 - 200]
15 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
CK
U/L
M
[25 - 280]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
CK
U/L
M
[25 - 280]
01 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
CK
U/L
M
[40 - 300]
15 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
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0
Del 07/01/2008
CK (Creatina chinasi)
Rilevanza clinica
La CK (creatin chinasi o CPK creatin fosfochinasi) è un enzima del metabolismo muscolare presente in
grandi quantità nel muscolo striato scheletrico e cardiaco. Viene utilizzato in diagnostica come indice
sensibile, specifico e precoce di citolisi muscolare. La attività CK totale misurabile nel soggetto sano è
dovuta principalmente all'isoenzima MM (muscolo scheletrico) e solo in piccola parte all'isoenzima MB
(miocardio e muscolo scheletrico) e BB (ubiquitario), non misurabile la subunità mitocondriale (ubiquitaria).
Interpretazione
La CK può risultare fortemente aumentata in corso di miopatie traumatiche, degenerative, iatrogene e
ischemiche (ad es. infarto del miocardio). Nelle lesioni traumatiche estese, nelle miodistrofie gravi e nelle
rabdomiolisi iatrogene (per es. da statine), i livelli di P-CK possono superare anche di oltre 200 volte il
limite superiore di riferimento (10 000 U/L è un valore indicativo di danno muscolare tale da provocare
danno renale) . Aumenti meno marcati possono essere associati a esercizio fisico intenso, convulsioni,
cardioversione elettrica, alcolismo, uso di cocaina, mixedema, iperpiressia, iniezioni intramuscolari e nelle
donne portatrici di miodistrofia di Duchenne. Nelle malattie muscolari ad origine neurogena (sclerosi
multipla, miastenia) il CK è di solito normale. Bassi livelli di CK possono essere riscontrati in gravidanza,
nell'ipertiroidismo e nelle condizioni associate a riduzione della massa muscolare.
Nei neonati si riscontra un valore più elevato nei primi gg di vita (oltre 500 U/L).
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare. Orario indifferente, digiuno non necessario - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Standardizzato IFCC con N-acetilcisteina, AMP e EDTA
La CK catalizza la formazione di ATP a partire da creatina fosfato e ADP. L'ATP, in presenza di glucosio
ed esochinasi, produce G6P che, in presenza di NADP e G6PD, produce NADPH che viene misurato
fotometricamente in cinetica. A 340 e 540 nm
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 4,59 (5,9 %) alla concentrazione di 77,78 U/L; ± 43,84 (7,1 %) alla concentrazione di 621,13 U/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
CK
U/L
F
[25 - 280]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
CK
U/L
F
[25 - 190]
01 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
CK
U/L
F
[30 - 200]
15 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
CK
U/L
M
[25 - 280]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
CK
U/L
M
[25 - 190]
01 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
CK
U/L
M
[40 - 300]
15 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
CKMB (Creatina chinasi MB)
Rilevanza clinica
La CK-MB è l’isoenzima cardiaco della CK, un enzima del metabolismo muscolare presente in grandi
quantità nel muscolo scheletrico e cardiaco.
Interpretazione
I livelli ematici di CK-MB costituiscono un indice abbastanza specifico di citolisi del miocardio. Per la
diagnosi di infarto miocardico è tuttavia preferibile utilizzare la Troponina I cardiaca, che ha una specificità
pressochè assoluta. La cinetica di comparsa e di picco della CK-MB in seguito a infarto acuto del
miocardio è sovrapponibile a quelle della Troponina I; la cinetica di scomparsa è invece più rapida poichè i
valori rientrano nella norma in due o tre giorni, poiché il picco è meno elevato.
In caso di malattie muscolari e anche di attività agonistica intensa si può avere un aumento di CKMB nel
muscolo scheletrico
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Si utilizza un metodo immunoenzimatico a sandwich. Il campione è incubato con particelle di CrO2
rivestite con un anticorpo monoclonale di topo specifico per la CK-B e con un secondo reagente costituito
da un anticorpo, marcato con b-galattosidasi, diretto contro un epitopo MB. Il sandwich formato da
anticorpo legato a CrO2, CK-MB e secondo anticorpo coniugato con b-galattosidasi viene saparato
magneticamente.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,51 (19,4%) alla concentrazione di 2,64 µmol/L; ± 1,07 (8,7 %) alla concentrazione di 12,28 µmol/L; ±
2,15 (8,2 %) alla concentrazione di 26,37 µmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Creatina chinasi MB
lunedì 21 marzo 2016
ug/L
Indiff. [<6,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
CK-MB MASSA ( creatinchinasi massa )
Rilevanza clinica
La determinazione della CK-MB massa nel siero rappresenta una parte importante della diagnostica
dell’ischemia del miocardio, ad es. in caso di infarto miocardico acuto, di miocardite
Interpretazione
3–8 ore dopo l’insorgenza del dolore cardiaco, la CK-MB sarà rilevabile nel sangue e può, a seconda
del decorso della malattia, rimanere rilevabile per molto tempo.1 La CK-MB può anche essere rilevabile in
caso di altre malattie, ad es. di rabdomiolisi o di ictus.1 La determinazione della CK totale, della troponina
T
e/o della mioglobina possono, nell’ambito della diagnostica di laboratorio,contribuire alla differenziazione di
questi quadri clinici.I livelli ematici di CK-MB costituiscono un indice abbastanza specifico di citolisi del
miocardio. Per la diagnosi di infarto miocardico è tuttavia preferibile utilizzare la Troponina I cardiaca, che
ha una specificità pressochè assoluta. La cinetica di comparsa e di picco della CK-MB in seguito a infarto
acuto del miocardio è sovrapponibile a quelle della Troponina I; la cinetica di scomparsa è invece più
rapida poichè i valori rientrano nella norma in due o tre giorni, poiché il picco è meno elevato.In caso di
malattie muscolari e anche di attività agonistica intensa si può avere un aumento di CKMB nel muscolo
scheletrico
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
La sensibilità della determinazione della CK-MB dipende dal momento del prelievo del campione. Per
questo motivo sono raccomandabili
delle determinazioni consecutive - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Principio sandwich1a incubazione: 15 µL di campione, un anticorpo monoclonale biotinilato
anti-CK-MB e un anticorpo monoclonale specifico anti-CK-MB marcato con un complesso di rutenioa
reagiscono formando un complesso sandwich.• 2a incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite
di streptavidina, il complesso si lega alla fase solida mediante
l’interazione biotina-streptavidinaDurante l’incubazione di 9 minuti, l’antigene nel campione (15 µL),
un anticorpo monoclonale biotinilato anti-CK-MB, un anticorpo monoclonale specifico anti-CK-MB marcato
con un complesso di rutenio e microparticelle rivestite di streptavidina reagiscono formando un complesso
sandwich, che si lega alla fase solida.La miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura dove le
microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie
dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M.
Applicando una tensione all’elettrodo, si induce l’emissione chemiluminescente che viene
misurata mediante il fotomoltiplicatore.• I risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione,
che viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti
e con una curva master fornita insieme al codice a barre del reattivo
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-CK MB massa
lunedì 21 marzo 2016
ug/L
Indiff. [< 6,0]
>12 danno
miocardico
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
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Del 07/01/2008
Cl ( Cloro )
Rilevanza clinica
Gli elettroliti sono coinvolti nella maggior parte delle funzioni metaboliche dell’organismo. Il sodio, il
potassio ed il cloro costituiscono alcuni degli ioni fisiologici più importanti e sono fra gli elettroliti più
spesso analizzati.Forniti soprattutto dalla dieta normale, vengono assorbiti nel tratto
gastrointestinale per essere infine escreti attraverso i reni.Il cloro è il principale anione extracellulare e
serve a regolare l’equilibrio della distribuzione extracellulare dei liquidi. Analogamente agli altri ioni, le
cause più comuni di un abbassamento dei livelli di cloruro nell’organismo includono una dieta con scarsa
assunzione di cloruro, vomito prolungato e diminuito riassorbimento renale nonché alcune forme di acidosi
o alcalosi. Si notano alti livelli di cloruro in caso di deidratazione, di insufficienza
renale, di alcune forme di acidosi, di elevata assunzione alimentare o parenterale di cloruro e di
avvelenamento da salicilato.
Interpretazione
Cause di ipocloremia sono: vomito; diarrea; iperidratazione con ipervolemia; sindromi edemigene; terapia
con diuretici; acidosi respiratoria cronica; alcalosi metabolica; inappropriata secrezione di ADH; morbo di
Addison e altre disendocrinopatie.
Cause di ipercloremia sono: eccessiva somministrazione di cloruri; disidratazione; acidosi tubulare renale
e, in generale, le condizioni associate a ipersodiemia.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico
(forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana
selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La
soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura
particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana.
La FEM della membrana è determinata dalla
differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna
di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 3,13 (4,1%) alla concentrazione di 75,60 mmol/L; ± 3,67 (3,4 %) alla concentrazione di 108,01 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Cloro
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [95 - 107]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Clearance Creatinina
Il calcolo della clearance della creatinina è un parametro utilizzato per la valutazione della velocità di
filtrazione glomerulare; questa può anche essere stimata mediante il seguente calcolo:
186
x creatininemia-1.154 x età-0.203 (x 0.742 se femmina).
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Indicare diuresi e durata della raccolta. Esame singolo 51.1 - U 24 Tappo Giallo
Metodo
LIS (calcolo)
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Creatinina P per
clearance
µmol/L
F
[8 - 32]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,09 - 0,36]
Creatinina P per
clearance
µmol/L
F
[8 - 62]
01 A 00 M 00 G
05 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,09 - 0,70]
Creatinina P per
clearance
µmol/L
F
[18 - 71]
05 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,20 - 0,80]
Creatinina P per
clearance
µmol/L
F
[44 - 88]
12 A 00 M 00 G
18 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,49 - 0,99]
Creatinina P per
clearance
µmol/L
F
[44 - 106]
18 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[0,49 - 1,19]
Creatinina P per
clearance
µmol/L
M
[8 - 32]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,09 - 0,36]
Creatinina P per
clearance
µmol/L
M
[8 - 62]
01 A 00 M 00 G
05 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,09 - 0,70]
Creatinina P per
clearance
µmol/L
M
[18 - 71]
05 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,20 - 0,80]
Creatinina P per
clearance
µmol/L
M
[44 - 88]
12 A 00 M 00 G
18 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,49 - 0,99]
Creatinina P per
clearance
µmol/L
M
[53 - 115]
18 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[0,59 - 1,29]
Clearance della
creatinina
mL/min
Indiff. [65 - 130]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Ore raccolta urine
h
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Diuresi
mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Creatinina U24/L per
clearance
µmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
g/L
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Cloro
Rilevanza clinica
Il Cloro è presente nell’organismo quasi esclusivamente come cloruro. Il cloruro è il principale anione
osmoticamente attivo del plasma e, come il catione Na+, svolge un ruolo importante nella regolazione dei
comparti idrici dell’organismo. Di norma vi è una stretta relazione fra livelli plasmatici di Cloro e di Sodio.
La cloremia consente di valutare il bilancio idroelettrolitico e l'equilibrio acido base, viene inoltre utilizzata
per il calcolo del gap-anionico. L’escrezione urinaria del cloro è in relazione all’introduzione giornaliera con
la dieta.
Interpretazione
Cause di ipocloremia sono: vomito; diarrea; iperidratazione con ipervolemia; sindromi edemigene; terapia
con diuretici; acidosi respiratoria cronica; alcalosi metabolica; inappropriata secrezione di ADH; morbo di
Addison e altre disendocrinopatie.
Cause di ipercloremia sono: eccessiva somministrazione di cloruri; disidratazione; acidosi tubulare renale
e, in generale, le condizioni associate a ipersodiemia.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Potenziometria indiretta con elettrodo ionoselettivo.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 2,40 (3,1%) alla concentrazione di 76,6 mmol/L; ± 3,03 (2,4%) alla concentrazione di 123,7 mmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Cloro
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [95 - 107]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Cloro U 24h
Rilevanza clinica
Il Cloro è presente nell’organismo quasi esclusivamente come cloruro. Il cloruro è il principale anione
osmoticamente attivo del plasma e, come il catione Na+, svolge un ruolo importante nella regolazione dei
comparti idrici dell’organismo. Di norma vi è una stretta relazione fra livelli plasmatici di Cloro e di Sodio.
La cloremia consente di valutare il bilancio idroelettrolitico e l'equilibrio acido base, viene inoltre utilizzata
per il calcolo del gap-anionico. L’escrezione urinaria del cloro è in relazione all’introduzione giornaliera con
la dieta.
Interpretazione
Cause di ipocloremia sono: vomito; diarrea; iperidratazione con ipervolemia; sindromi edemigene; terapia
con diuretici; acidosi respiratoria cronica; alcalosi metabolica; inappropriata secrezione di ADH; morbo di
Addison e altre disendocrinopatie.
Cause di ipercloremia sono: eccessiva somministrazione di cloruri; disidratazione; acidosi tubulare renale
e, in generale, le condizioni associate a ipersodiemia.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Indicare diuresi e durata della raccolta. - U 24 Tappo Giallo
Metodo
LIS (calcolo)
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Cloro U 24h calcolo
mmol/24
h
Indiff. [110 - 250]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Cloro U 24h/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Diuresi
mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Ore raccolta urine
ore
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
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VERONA
0
Del 07/01/2008
Cloro U estemporanee
Rilevanza clinica
Il Cloro è presente nell’organismo quasi esclusivamente come cloruro. Il cloruro è il principale anione
osmoticamente attivo del plasma e, come il catione Na+, svolge un ruolo importante nella regolazione dei
comparti idrici dell’organismo. Di norma vi è una stretta relazione fra livelli plasmatici di Cloro e di Sodio.
La cloremia consente di valutare il bilancio idroelettrolitico e l'equilibrio acido base, viene inoltre utilizzata
per il calcolo del gap-anionico. L’escrezione urinaria del cloro è in relazione all’introduzione giornaliera con
la dieta.
Interpretazione
Cause di ipocloremia sono: vomito; diarrea; iperidratazione con ipervolemia; sindromi edemigene; terapia
con diuretici; acidosi respiratoria cronica; alcalosi metabolica; inappropriata secrezione di ADH; morbo di
Addison e altre disendocrinopatie.
Cause di ipercloremia sono: eccessiva somministrazione di cloruri; disidratazione; acidosi tubulare renale
e, in generale, le condizioni associate a ipersodiemia.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - U estemporanee Tappo Giallo
Metodo
Vedi cloro
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Cloro U
estemporaneo L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Cloro
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 129 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Cofattore ristocetinico (von Willebrand Ristocetin cofacto
Rilevanza clinica
Diatesi emorragica, malattia di von Willebrand
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
No prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Immunologico
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Cofattore
Ristocetinico
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [40,0 - 145,0]
variabile per
gruppo sanguigno
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 130 di 498
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U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Colesterolo
Rilevanza clinica
Le determinazioni del colesterolo vengono impiegate nello screening del rischio aterosclerotico e
nella diagnosi e nel trattamento di malattie con valori di colesterolo elevati nonché di disturbi a carico del
metabolismo lipidico e lipoproteico
Interpretazione
Livelli aumentati di colesterolemia, derivanti da eccessivo introito alimentare o da dismetabolismi
geneticamente determinati o acquisiti, sono eziologicamente coinvolti nel processo aterosclerotico. Per
definire più accuratamente il profilo di rischio è però necessario valutare le differenti lipoproteine che
veicolano il colesterolo e l’associazione con altre condizioni cliniche del paziente e con il suo stile di vita.
Livelli diminuiti di colesterolo possono risultare associati a patologie neoplastiche. La colesterolemia viene
anche utilizzata come complemento diagnostico in alcune patologie epatiche e tiroidee.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
paziente a digiuno e prelievo non eseguito in corso di terapia parenterale - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Metodo enzimatico colorimetrico.Gli esteri del colesterolo vengono dissociati per azione della colesterolo
esterasi, formando colesterolo libero e acidi grassi. Poi la colesterolo ossidasi catalizza l’ossidazione del
colesterolo, formando colest-4-en-3-one e perossido d’idrogeno. In presenza di perossidasi, il perossido
d’idrogeno formatosi influenza sull’accoppiamento ossidativo del fenolo e del
4-aminofenazone, producendo un colorante chinoneiminico rosso L’intensità di colore del colorante
formatosi è direttamente proporzionale alla concentrazione di colesterolo. Viene determinata
misurando l’aumento dell’assorbanza.
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,112 (4,8%) alla concentrazione di 2,36 mmol/L; ± 0,21 (4,2%) alla concentrazione di 5,08 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Colesterolo
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [inf. a 5,18]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[inf. a 200]
valore desiderabile
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IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Colesterolo HDL
Rilevanza clinica
Le HDL (High Density Lipoproteins) sono lipoproteine ad alta densità addette al trasporto inverso del
colesterolo dalle cellule periferiche al fegato, dove esso viene trasformato in acidi biliari, i quali, a loro
volta, vengono espulsi nell’intestino attraverso le vie biliari. Il monitoraggio del colesterolo HDL nel
siero è importante dal punto di vista clinico, dato che tra la concentrazione di colesterolo HDL ed il rischio
di malattie aterosclerotiche sussiste una correlazione inversa
Interpretazione
Concentrazioni elevate di colesterolo HDL hanno un effetto protettivo contro le cardiopatie coronariche,
mentre la diminuzione della concentrazione di colesterolo HDL, soprattutto in associazione ad un aumento
dei trigliceridi, comporta un aumento del rischio di malattie cardiovascolari.1 Si sono sviluppate delle
strategie atte ad aumentare il livello di colesterolo HDL per il trattamento delle malattie cardiovascolari.2,3
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
paziente a digiuno e prelievo non eseguito in corso di terapia parenterale - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test enzimatico colorimetrico in fase omogenea.
In presenza di ioni di magnesio, il solfato di destrano selettivamente forma complessi idrosolubili con LDL,
VLDL e chilomicroni, resistenti agli enzimi modificati con PEGLa concentrazione di colesterolo HDL viene
determinata enzimaticamente con la colesterolo esterasi e la colesterolo ossidasi associate a PEGnegli
aminogruppi (ca. 40 %). Gli esteri del colesterolo vengono separati quantitativamente mediante l’azione
della colesterolo esterasi in colesterolo libero e acidi grassi In presenza di ossigeno, il colesterolo viene
ossidato dalla colesterolo ossidasi a ∆4-colestenone e perossido d’idrogenoIn presenza di perossidasi, il
perossido d’idrogeno formatosi reagisce
con la 4-amminoantipirina e con l’HSDA, dando origine ad un colorante blu-violetto, la cui intensità di
colore è direttamente proporzionale alla concentrazione di colesterolo e viene misurata fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Colesterolo HDL
mmol/L
F
[sup. a 1,30]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[sup. a 50]
valore desiderabile
Colesterolo HDL
mmol/L
M
[sup. a 1,03]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[sup. a 40,00]
valore desiderabile
Colesterolo non HDL
mmol/L
Indiff. [inf. a 4,15]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[inf. a 160]
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 132 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Colesterolo HDL
Rilevanza clinica
Il colesterolo è un lipide presente in ogni cellula e liquido del corpo umano con funzioni strutturali
(membrane cellulari e lipoproteiche) e metaboliche (sintesi di ormoni). Nel plasma il colesterolo è veicolato
dalle lipoproteine, particelle sferiche contenenti, oltre al colesterolo, trigliceridi, fosfolipidi e proteine. Le
lipoproteine sono divise in differenti classi a seconda della loro densità, che è determinata dalle differenti
proporzioni fra proteine, più pesanti, e lipidi, più leggeri. Queste classi sono: chilomicroni, lipoproteine a
densità molto bassa (VLDL), lipoproteine a bassa densità (LDL) e lipoproteine ad alta densità (HDL).
Interpretazione
Le HDL hanno un ruolo molto importante nel metabolismo lipidico poichè consentono il trasporto "inverso"
del colesterolo dai tessuti periferici al fegato e svolgono così una funzione antiaterosclerotica; bassi livelli
di colesterolo HDL sono pertanto associati ad un aumentato rischio aterosclerotico e quindi ad un maggior
rischio di malattia coronarica.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Enzimatico omogeneo(detergente, acceleratore).
Si utilizza un metodo omogeneo, in due fasi, per misurare direttamente il colesterolo contenuto nelle HDL
senza bisogno di pretrattamento del campione per separare le altre lipoproteine. Nella prima fase il
colesterolo non contenuto nelle HDL, non esterificato, viene trasformato mediante una reazione
enzimatica con perossidasi e DSBmT in un composto incolore. Nella seconda fase uno specifico
detergente solubilizza le HDL liberando colesterolo esterificato che, mediante reazioni catalizzate dagli
enzimi colesterolo-esterasi e colesterolo ossidasi, produce colestenone e acqua ossigenata. Quest’ultima
reagisce con 4-aminoantipirina in presenza di perossidasi per formare un complesso colorato che viene
determinato fotometricamente
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,066 (8,0%) alla concentrazione di 0,83 mmol/L; ± 0,14 (8,9 %) alla concentrazione di 1,66 mmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Colesterolo HDL
mmol/L
F
[>1,30 ]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[> 50]
(Valore desiderabile)
Colesterolo HDL
mmol/L
M
[> 1,03 ]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[> 40]
(Valore desiderabile)
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 133 di 498
IU eu 301555
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MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Colesterolo LDL
Rilevanza clinica
E' la frazione lipidica più strettamente associata al rischio aterosclerotico.Viene calcolato sulla base della
misura di colesterolo totale, colesterolo HDL e trigliceridi (in mmol/L: col totale-col HDL- (tg/2.2); in mg/dL
(tg/5). I trigliceridi rappresentano la frazione VLDL. Non è calcolabile per trigliceridi >4.5 mmo/L (400mg/dL)
Interpretazione
La formula di Friedwald può dare risultati non attendibili nell'abuso alcolico, oltre che in caso di
ipertrigliceridemia.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Il calcolo si si esegue in base a trigliceridi, colesterolo totale e HDL - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Calcolo mediante formula di Friedwald: Colesterolo totale - Colesterolo HDL - trigliceridi /2.2 (mmol/L). I
trigliceridi rappresentano la frazione VLDL.
Strumento
LIS (calcolo)
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Colesterolo LDL
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [< 3,37]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[< 130]
(Valore desiderabile)
Pagina 134 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Colesterolo non HDL
Vie erefertato al posto del colesterolo LDL quando questo non viene calcolato per effetto di una
trigliceridemia troppo elevata che renderebbe il calcolo non attendibile.
Rappresenta il colsterolo aterogeno nel suo complesso.
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
viene eseguito in sostituzione del colesterolo LDL in presenza di trigliceridemia elevata - Tappo Verde gel
3.5 mL
Metodo
calcolo : colesterolo totale- colesterolo HDL
Strumento
LIS (calcolo)
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Colesterolo non HDL
mmol/L
F
[< 4,15]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[< 160]
(Valore desiderabile)
Colesterolo non HDL
mmol/L
M
[< 4,15]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[< 160]
(Valore desiderabile)
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 135 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Colesterolo totale
Rilevanza clinica
Il colesterolo è un lipide presente in ogni cellula e liquido del corpo umano con funzioni strutturali
(membrane cellulari e lipoproteiche) e metaboliche (sintesi di ormoni). Il colesterolo dell’organismo deriva
direttamente dall’alimentazione e dalla sintesi endogena e la quota in eccesso rispetto al set-point
omeostatico viene eliminata con la bile in forma di sali biliari.
Interpretazione
Livelli aumentati di colesterolemia, derivanti da eccessivo introito alimentare o da dismetabolismi
geneticamente determinati o acquisiti, sono eziologicamente coinvolti nel processo aterosclerotico. Per
definire più accuratamente il profilo di rischio è però necessario valutare le differenti lipoproteine che
veicolano il colesterolo e l’associazione con altre condizioni cliniche del paziente e con il suo stile di vita.
Livelli diminuiti di colesterolo possono risultare associati a patologie neoplastiche. La colesterolemia viene
anche utilizzata come complemento diagnostico in alcune patologie epatiche e tiroidee.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
CHOD, PAP
Mediante l’enzima colesterolo-esterasi il colesterolo viene liberato dai suoi esteri. Successivamente
reagisce con la colesterolo-ossidasi con formazione di colesten-3-one e acqua ossigenata. Quest’ultima
reagisce con 4-aminoantipirina in presenza di fenolo e perossidasi per formare il complesso colorato
chinoneimina che viene determinato fotometricamente. La metodica è stata certificata per caratteristiche
di accuratezza dai National Cholesterol Education Program's (NCEP).
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,20 (7,2 %) alla concentrazione di 2,77 mmol/L; ± 0,348 (5,4%) alla concentrazione di 6,49 mmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Colesterolo
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [< 5,18]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[< 200]
(Valore desiderabile)
Pagina 136 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Colinesterasi (CHE)
Rilevanza clinica
Le colinesterasi sono un gruppo di enzimi che catalizzano l’idrolisi dell’acetilcolina e di altri substrati
colinici. Nella sostanza grigia cerebrale e nei globuli rossi è presente l’acetilcolinesterasi, detta
"colinesterasi vera" per distinguerla da quella presente in altri tessuti, detta "pseudocolinesterasi". Il
plasma contiene varie colinesterasi, la quota maggiormente rappresentata è di origine epatica.
Interpretazione
La determinazione dell’attività colinesterasica plasmatica ha tre principali indicazioni cliniche: 1) come
indice della capacità protidosintetica del fegato (purtroppo l’ampia variabilità dei valori di riferimento la
rende poco utile se non si conoscono i livelli basali del paziente); 2) nello screening preoperatorio per
individuare i pazienti con difetto quantitativo o qualitativo di attività colinesterasica e conseguente ridotta
capacità di idrolizzare la succinilcolina: farmaco miorilassante utilizzato durante l’anestesia e la cui
ritardata idrolisi determina una pericolosa apnea post-intervento (vedi scheda “Numero di Dibucaina”); 3)
nella diagnosi e nel monitoraggio delle intossicazioni da pesticidi contenenti esteri organofosforici.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Butirriltiocolina, DIP
La colinesterasi catalizza l'idrolisi della butirril-tiocolina con formazione di tiocolina che riduce il colorante
blu, 2,6-diclorofenolo-indofenolo alla forma incolore. La variazione di assorbanza viene determinata
fotometricamente mediante una tecnica bicromatica in cinetica. Il metodo non è sensibile alla colinesterasi
eritrocitaria.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 575,61 (7,7 %) alla concentrazione di 7486,18 U/L; ± 695,97 (7,2 %) alla concentrazione di 9667,07 U/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Colinesterasi
lunedì 21 marzo 2016
U/L
Indiff. [5000 - 17000]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 137 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Complemento C3; (C3)
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Immage 800
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Righetti; M.Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
S-Complemento C3
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff. [0,90 - 1,80]
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 138 di 498
U.O.C. Laboratorio Analisi
IU eu 301555
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
complemento C4; (C4)
Rilevanza clinica
E’ la forma circolante del recettore della transferrina, che si origina dal recettore cellulare per proteolisi; la
sua concentrazione sierica è proporzionale alla quantità totale di recettore presente sulle cellule. Il ferro è
acquisito dalla cellula attraverso i recettori per la transferrina, la cui concentrazione sulla superficie
cellulare è regolata dal contenuto in ferro della cellula stessa. Il recettore cellulare della transferrina e
quindi la sua forma solubile è un ottimo indicatore della situazione del compartimento funzionale del ferro
perché aumenta in modo inversamente proporzionale alla disponibilità di ferro. Nella anemia da carenza di
ferro, il sTfR aumenta proporzionalmente alla diminuita disponibilità dell’elemento, mentre resta invariato
nel corso delle anemie da malattia cronica, costituendo un valido parametro di distinzione tra le due
condizioni. La seconda indicazione per l’utilizzo di sTfR è il monitoraggio del trattamento con eritropoietina.
Il razionale risiede nel fatto che la concentrazione più elevata di recettore della transferrina si trova nelle
cellule del midollo osseo (> 70%) e la concentrazione plasmatica di sTfR risulta quindi strettamente
correlata all’attività eritropoietica. In corso di trattamento con eritropoietina, sTfR aumenta molto più
precocemente dell’emoglobina, risultando così un indicatore sensibile e precoce della risposta alla terapia,
ad esempio nei pazienti con insufficienza renale cronica. Queste caratteristiche rendono sTfR utilizzabile
nella valutazione dei casi di uso improprio della sostanza (atleti).
Interpretazione
vedi sopra
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Metodo immunonefelometrico amplificato al lattice (1): è basato sulla rilevazione della immunoreazione fra
sTfR e specifico anticorpo anti-sTfR adeso in fase solida
Strumento
Immage 800
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812)
Intervalli di riferimento
S-Complemento C4
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff. [0,10 - 0,40]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 139 di 498
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U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Conteggio piastrinico in sodio citrato
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
da richiedere sempre associato ad una richiesta e una provetta di emocromo - Sodio Citrato AZZURRO
3,6 mL
Metodo
assorbanza/ligth scatter
Strumento
ADVIA 2120i
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
F.Dima - M.Montagnana
Telefono (045-812) 4595
Intervalli di riferimento
PIASTRINE Na
CITRATO (calcolato)
10^9/L
Indiff. [150,0 - 400,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
PIASTRINE Na
CITRATO (da
strumento)
10^9/L
Indiff. [150 - 400]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 140 di 498
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Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Copeptina ADH (COPEP o Adiuretina)
Rilevanza clinica
L’ormone antidiuretico o vasopressina è un ormone peptidico, normalmente secreto dalla ipofisi posteriore,
che ha la funzione di stimolare il riassorbimento idrico. Si ritiene abbia un ritmo circadiano con un picco tra
le 4 e le 8 del mattino. Quando aumenta l’osmolarità plasmatica, aumenta anche la concentrazione di
ADH che può arrivare a provocare antidiuresi.
Il massimo della diuresi si ha con una osmolarità plasmatica di 285 mosm/Kg a questo valore l’ADH è ai
livelli minimi.
La secrezione di ADH è anche sensibile ai barocettori, una diminuzione del volume ematico centrale del
10-15% o una caduta della pressione arteriosa del 5% stimola la secrezione di vasopressina. Nella SIADH
(sindrome da inappropriata secrezione di ADH) la produzione di ADH è eccessiva rispetto a una bassa
osmolarità.
Nella fase finale dell’insufficienza renale l’assetamento non è regolato dalla ADH. In qualsiasi tipo di
intervento si può verificare una iposodiemia postchirurgica con aumento della ADH
Interpretazione
Il saggio B·R·A·H·M·S CT-proAVP KRYPTOR misura il frammento C-terminale precursore dell'arginina
vasopressina L'arginina vasopressina è un regolatore chiave del bilancio idrico, possiede effetti
emodinamici e gioca un ruolo critico nella regolazione dell'asse ipotalamo-pituitario-surrenale,
rispecchiando la risposta individuale allo stress.
La misurazione di CT-proAVP è utile in qualsiasi malattia correlata ad un disturbo del rilascio di AVP e/o a
disturbi degli elettroliti. Le indicazioni principali per la determinazione di CT-proAVP sono perciò la
diagnosi differenziali
della sindrome da poliuria-polidipsia e la diagnosi differenziale di iponatremia (ad es. sindrome di rilascio
inappropriato di ADH (SIADH)
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il principio di misurazione di B·R·A·H·M·S KRYPTOR compact PLUS si basa sulla tecnologia TRACE™
(Time-Resolved Amplified Cryptate Emission), che misura il segnale emesso da un immunocomplesso a
tempo ritardato. La tecnologia TRACE™ si fonda sul trasferimento di energia non radiante da un donatore
(struttura a gabbia con uno ione terbio al centro) ad un accettore,
che è parte di una proteina chimica (XL) La vicinanza fra il donatore (criptato) e l'accettore (XL) quando
fanno parte di un immunocomplesso, e la sovrapposizione fra lo spettro di emissione del donatore e lo
spettro di assorbimento dell'accettore intensificano, da un lato, il segnale di fluorescenza del criptato e,
dall'altro, estendono la durata del segnale dell'accettore, consentendo
la misurazione della fluorescenza a tempo ritardato.
Misurazione precisa della concentrazione dell'analita: quando il campione viene eccitato con un laser
all'azoto a 337 nm, il donatore (criptato) emette un segnale fluorescente di lunga durata nel range dei
millisecondi a 620 nm, mentre l'accettore (XL) genera un segnale breve nel range dei nanosecondi a 707
nm.
Strumento
Kriptor Compact Plus
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 141 di 498
Copeptina (ADH)
pmol/L
Indiff. [1,5 - 12,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Cortisolo
Rilevanza clinica
Fisiologicamente efficace nell'attività anti-infiammatoria e nel mantenimento della pressione sanguigna , il
cortisolo è anche coinvolto nella glucogenesi, nell'assorbimento del calcio e nella secrezione dell'acido
gastrico e della pepsina.Quale indicatore del funzionamento della corteccia surrenalica, la misurazione dei
livelli di cortisolo nel sangue è utile nella diagnosi differenziale della malattia di Addison e Cushing,
nell'ipopituitarismo, nell'iperplasia surrenalica e nel carcinoma.Vengono riscontrati valori anomali di
cortisolo in pazienti con infezioni acute, dolori acuti, diabete mellito o disturbi cardiaci in donne in
gravidanza o sotto terapia estrogenica
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Immunometria in chemiluminescenza
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
10.2 % a 2.8 ug/dl, 6.9 % a 18.4 e 8.5 & a 34.5
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
CORTISOLO
lunedì 21 marzo 2016
µg/dL
Indiff. [4,0 - 25,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[110 - 690]
adulti al mattino
Pagina 142 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Cortisolo 2 campioni
Rilevanza clinica
Fisiologicamente efficace nell'attività anti-infiammatoria e nel mantenimento della pressione sanguigna , il
cortisolo è anche coinvolto nella glucogenesi, nell'assorbimento del calcio e nella secrezione dell'acido
gastrico e della pepsina.Quale indicatore del funzionamento della corteccia surrenalica, la misurazione dei
livelli di cortisolo nel sangue è utile nella diagnosi differenziale della malattia di Addison e Cushing,
nell'ipopituitarismo, nell'iperplasia surrenalica e nel carcinoma.Vengono riscontrati valori anomali di
cortisolo in pazienti con infezioni acute, dolori acuti, diabete mellito o disturbi cardiaci in donne in
gravidanza o sotto terapia estrogenica
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
in fase solida, chimico luminescente,immuno analisi
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
9.4%
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
CORTISOLO
µg/dL
Indiff. [4,0 - 25,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
CORTISOLO
µg/dL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
CORTISOLO
µg/dL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
CORTISOLO
µg/dL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
CORTISOLO
µg/dL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
CORTISOLO
µg/dL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
lunedì 21 marzo 2016
[110 - 690]
adulti al mattino
Pagina 143 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Cortisolo 3 campioni
Rilevanza clinica
Fisiologicamente efficace nell'attività anti-infiammatoria e nel mantenimento della pressione sanguigna , il
cortisolo è anche coinvolto nella glucogenesi, nell'assorbimento del calcio e nella secrezione dell'acido
gastrico e della pepsina.Quale indicatore del funzionamento della corteccia surrenalica, la misurazione dei
livelli di cortisolo nel sangue è utile nella diagnosi differenziale della malattia di Addison e Cushing,
nell'ipopituitarismo, nell'iperplasia surrenalica e nel carcinoma.Vengono riscontrati valori anomali di
cortisolo in pazienti con infezioni acute, dolori acuti, diabete mellito o disturbi cardiaci in donne in
gravidanza o sotto terapia estrogenica
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
in fase solida, chimico luminescente,immuno analisi
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
9.4%
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
CORTISOLO
µg/dL
Indiff. [4,0 - 25,0]
valore basale
al mattino
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
CORTISOLO
µg/dL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
CORTISOLO
µg/dL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
lunedì 21 marzo 2016
[110,4 - 690,0]
valore basale
al mattino
(diminuisce la sera)
Pagina 144 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Cortisolo 4 campioni
Rilevanza clinica
Fisiologicamente efficace nell'attività anti-infiammatoria e nel mantenimento della pressione sanguigna , il
cortisolo è anche coinvolto nella glucogenesi, nell'assorbimento del calcio e nella secrezione dell'acido
gastrico e della pepsina.Quale indicatore del funzionamento della corteccia surrenalica, la misurazione dei
livelli di cortisolo nel sangue è utile nella diagnosi differenziale della malattia di Addison e Cushing,
nell'ipopituitarismo, nell'iperplasia surrenalica e nel carcinoma.Vengono riscontrati valori anomali di
cortisolo in pazienti con infezioni acute, dolori acuti, diabete mellito o disturbi cardiaci in donne in
gravidanza o sotto terapia estrogenica
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
in fase solida, chimico luminescente,immuno analisi
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
9.4%
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
CORTISOLO
nmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/dL
CORTISOLO
nmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/dL
CORTISOLO
nmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/dL
CORTISOLO
nmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/dL
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 145 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Cortisolo 5 campioni
Rilevanza clinica
Fisiologicamente efficace nell'attività anti-infiammatoria e nel mantenimento della pressione sanguigna , il
cortisolo è anche coinvolto nella glucogenesi, nell'assorbimento del calcio e nella secrezione dell'acido
gastrico e della pepsina.Quale indicatore del funzionamento della corteccia surrenalica, la misurazione dei
livelli di cortisolo nel sangue è utile nella diagnosi differenziale della malattia di Addison e Cushing,
nell'ipopituitarismo, nell'iperplasia surrenalica e nel carcinoma.Vengono riscontrati valori anomali di
cortisolo in pazienti con infezioni acute, dolori acuti, diabete mellito o disturbi cardiaci in donne in
gravidanza o sotto terapia estrogenica
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
in fase solida, chimico luminescente,immuno analisi
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
9.4%
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
CORTISOLO
µg/dL
Indiff. [4,0 - 25,0]
valori basali
al mattino
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
CORTISOLO
µg/dL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
CORTISOLO
µg/dL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
CORTISOLO
µg/dL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
CORTISOLO
µg/dL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
lunedì 21 marzo 2016
[110 - 690]
valori basali
al mattino
Pagina 146 di 498
U.O.C. Laboratorio Analisi
IU eu 301555
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Cortisolo mattino (CORT o COR)
Rilevanza clinica
Il cortisolo è il principale ormone glicocorticoide sintetizzato e secreto dalla corteccia surrenale. Il cortisolo
è essenziale per la vita, in quanto svolge un ruolo importante come regolatore del metabolismo dei
carboidrati, delle proteine e dei grassi, nel mantenimento della normale pressione del sangue e come
inibitore di reazioni allergiche e infiammatorie.
Il cortisolo è sintetizzato e secreto dalla corteccia della ghiandola surrenale sotto lo stimolo dell'ormone
adrenocorticotropo (ACTH).
L'ACTH viene secreto dal lobo anteriore dell'ipofisi con ritmo circadiano in risposta alla secrezione da parte
dell'ipotalamo dell'ormone corticotropo (CRH).
Livelli aumentati di ACTH stimolano la secrezione del cortisolo. I livelli elevati di cortisolo inibiscono la
secrezione di CRH, che a sua volta inibisce la secrezione di ACTH.
Tale meccanismo a feedback negativo determina una riduzione dei livelli di cortisolo.
Stimola il catabolismo proteico e dei grassi. ll cortisolo rappresenta l’80% dei 17 idrossi-corticosteroidi
circolanti.
Cortisolemia, cortisoluria e ACTH ematico sono i tre dosaggi chiave per lo studio dell’ipofunzione (morbo
o sindrome di Addison a seconda che sia primitivo o secondario) e dell’iperfunzione surrenalica (malattia e
sindrome di Cushing).
Il cortisolo diminuisce nell’Addison o nell’ipopituitarismo (diagnosi differenziale: ACTH aumentato è
caratteristico di morbo di Addison (idiopatico, TBC, istoplasmosi…).
Quando il cortisolo è normale può essere utile il test al Synachten (ACTH); la risposta del cortisolo risulta
ridotta nella insufficienza secondaria.
Il test al CRF può essere utile quando si sospetta una insufficienza ipotalamica. Aumenti di cortisolo
possono indicare una ipersecrezione di ACTH dovuta a neoplasie ipofisarie (morbo di Cushing) o
produzione ectopica di ACTH (es.carcinoma a piccole cellule del polmone), adenoma, iperplasia o
carcinoma surrenalica (sindrome di Cushing).
Nella sindrome di Cushing il primo segno può essere la cortisoluria (che riflette la frazione, 6%, sierica del
cortisolo libero filtrata dal rene). Può essere utile il test al desametazone (se non sopprime il cortisolo può
indicare una sindrome di Cushing).
Un ACTH basso indirizza verso una causa surrenalica, un ACTH alto o normale verso un Cushing
ipofisario o ectopico. Se l’ACTH non è soppresso nel CRF test orienta verso una causa ectopica. Il test al
desametazone è poco affidabile nelle patologie psichiatriche, nell’alcolismo e nello stress.
Il dosaggio del cortisolo non deve essere utilizzato per monitorare terapie cortisoniche.
In individui sani, i livelli di cortisolo circolanti seguono un ritmo diurno. I livelli hanno dei picchi al mattino
dopo il risveglio e livelli minimi alla sera.
Livelli elevati di cortisolo sono indotti da gravidanza e stress da depressione, trauma, intervento chirurgico,
ipoglicemia, alcolismo, diabete non controllato e digiuno.
Lo screening iniziale per la sindrome di Cushing viene effettuato preferibilmente mediante una misurazione
del cortisolo urinario nell'arco di 24 ore. Poiché il cortisolo urinario non è soggetto
al ciclo diurno di secrezione, esso consente di distinguere con accuratezza gli individui sani dai pazienti
affetti dalla sindrome di Cushing.
Interpretazione
Diminuisce nella insufficienzasurrenalica primitiva e secondaria, nella acromegalia, nel diabete mellito.
Aumenta in gravidanza, nell'ipercortisolismo endogeno, nella disfunzione epatica e renale, obesità,
depressione, deficit di GH.
I farmaci come gli androgeni, gli ormoni tiroidei, aminoglutetimide, mitotane, rifampicina, fenobarbitale, GH
e insulina ne dimnuiscono la concentrazione. I farmaci come la terapia estrogenica e l'alcolismo ne
aumentano la concentrazione.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Prelevare entro le ore 09:00 - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Immunodosaggio competitivo in chemiluminescenza diretta.
Il cortisolo presente nel campione compete con il cortisolo marcato con estere di acridinio presente nel
reagente per legarsi all’anticorpo policlonale di coniglio anti cortisolo presente nella fase solida.
L’anticorpo policlonale di coniglio si lega all’anticorpo monoclonale murino anti coniglio legato
covalentemente alle particelle paramagnetiche della fase solida.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 12,39 (16,1%) alla concentrazione di 77,07 nmo/L; ± 128,44 (13,2%) alla concentrazione di 975,89
nmol/L;
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 147 di 498
Dirigenti responsabili
Dr. C. Cocco - Dr. B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Cortisolo
nmol/L
Indiff. [120 - 620]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Cortisolo sera (CORTS)
Rilevanza clinica
vedi scheda CORTISOLO mattino
Interpretazione
vedi scheda CORTISOLO mattino
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Prelevare dopo le ore 20:00. - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
vedi scheda CORTISOLO mattino
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 12,39 (16,1%) alla concentrazione di 77,07 nmo/L; ± 128,44 (13,2%) alla concentrazione di 975,89
nmol/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Cortisolo
lunedì 21 marzo 2016
nmol/L
Indiff. [85 - 460]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 148 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Cortisolo U 24h
Rilevanza clinica
Il cortisolo è un ormone steroideo sintetizzato dalla zona fascicolata della ghiandola surrenale La sede
principale del metabolismo è il fegato che opera la trasformazione del cortisolo in diidro e tetraidrocortisolo
oltre a una minore quantità di cortisolo e tetraidrocortisone Il successivo processo di glucuronazione e/o
solfoconiugazione permette l'escrezione per via renale. Un suo aumento può essere dovuto s Sindrome di
Cushing, adenoma corticosurrenalico,carcinoma,assunzione di farmaci,paraneoplastica(carcinoma
bronchiale)adenoma ipofisario,alcolismo, depressione,stati morbosi acuti,anoressia nervosa aumento
dellaglobulina di trasporto(CBG) dovuto a uso di estrogeni, gravidanza,ipertiroidismo,Una sua diminuizione
può essere dovuta a insufficienza corticosurrenalica acuta, insufficienza corticosurrenale cronica primitiva
e secondaria riduzione della globina di trasporto (CBG) epatopatia ipotiroidismo sindrome nefrosica
mieloma multiplo congenita
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
raccolta 24 ore - GIALLO Urine 24h
Metodo
radioimmunologico competitivo
Strumento
Gammacounter
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
U-CORTISOLO
ug/dL
U-CORTISOLO
calcolo 24 ore
ug/24 ore Indiff. [15,0 - 80,0]
lunedì 21 marzo 2016
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/24
ore
[41,3 - 220,7]
Pagina 149 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
C-Peptide
Rilevanza clinica
Per la diagnosi differenziale di ipoglicemia , in aggiunta alle misurazioni dell'insulina quale indice
dell'attivita' pancreatica . Livelli di c-peptide possono servire come indice importante di secrezione
dell'insulina .Per questo motivo sono da attendersi livelli bassi di c-peptide nei casi in cui la secrezione
dell'insulina sia diminuita, come nel diabete insulino-dipendente o soppressi quale risposta normale
all'insulina esogena; mentre livelli elevati di c-peptide possono essere causati dall'aumento dell'attivita'
delle cellule beta osservato nell'insulinoma
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida, a due siti
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
7 % a 0.8 ng/ml, 4.9 % a 4.7 ng/ml e 5.9 % a 6.9 ng/ml
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-C PEPTIDE
lunedì 21 marzo 2016
ng/mL
Indiff. [0,90 - 7,19]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[0,30 - 2,40]
(valore basale)
Pagina 150 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
C-Peptide 6 campioni
Rilevanza clinica
Per la diagnosi differenziale di ipoglicemia , in aggiunta alle misurazioni dell'insulina quale indice
dell'attivita' pancreatica . Livelli di c-peptide possono servire come indice importante di secrezione
dell'insulina .Per questo motivo sono da attendersi livelli bassi di c-peptide nei casi in cui la secrezione
dell'insulina sia diminuita, come nel diabete insulino-dipendente o soppressi quale risposta normale
all'insulina esogena; mentre livelli elevati di c-peptide possono essere causati dall'aumento dell'attivita'
delle cellule beta osservato nell'insulinoma
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida, a due siti
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
4.8%
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-C PEPTIDE
ng/mL
Indiff. [0,90 - 7,19]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
S-C PEPTIDE
ng/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
S-C PEPTIDE
ng/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
S-C PEPTIDE
ng/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
S-C PEPTIDE
ng/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
S-C PEPTIDE
ng/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
lunedì 21 marzo 2016
[0,30 - 2,40]
Pagina 151 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
C-Peptide 8 campioni
Rilevanza clinica
Per la diagnosi differenziale di ipoglicemia , in aggiunta alle misurazioni dell'insulina quale indice
dell'attivita' pancreatica . Livelli di c-peptide possono servire come indice importante di secrezione
dell'insulina .Per questo motivo sono da attendersi livelli bassi di c-peptide nei casi in cui la secrezione
dell'insulina sia diminuita, come nel diabete insulino-dipendente o soppressi quale risposta normale
all'insulina esogena; mentre livelli elevati di c-peptide possono essere causati dall'aumento dell'attivita'
delle cellule beta osservato nell'insulinoma
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida, a due siti
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
4.8%
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-C PEPTIDE
ng/mL
Indiff. [0,90 - 7,19]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
S-C PEPTIDE
ng/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
S-C PEPTIDE
ng/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
S-C PEPTIDE
ng/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
S-C PEPTIDE
ng/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
S-C PEPTIDE
ng/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
S-C PEPTIDE
ng/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
S-C PEPTIDE
ng/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
lunedì 21 marzo 2016
[0,30 - 2,40]
(valore basale)
Pagina 152 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Creatinina
Rilevanza clinica
La creatinina deriva principalmente dal catabolismo della creatina muscolare ed è escreta attraverso i reni.
Il dosaggio della creatinina sierica fornisce una stima della funzione renale di filtrazione glomerulare e
viene pertanto utilizzato per diagnosticare e seguire l’evoluzione delle patologie renali e nel monitoraggio
dei pazienti in trattamento dialitico.
Interpretazione
Poiché i valori plasmatici di creatinina variano in funzione della massa muscolare, possono risultare
diminuiti nelle donne, in soggetti con massa muscolare diminuita, in soggetti con cachessia e nelle
persone anziane; questa diminuzione può erroneamente indurre a sottostimare il grado di insufficienza
renale in questi individui. In gravidanza si ha unadiminuzione dellla creatininemia dovuta ad un aumento
del GFR
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Questo test cinetico colorimetrico è basato sul metodo di Jaffé. In soluzione alcalina, la creatinina, con il
picrato, forma un complesso di colore giallo-arancione, la cui velocità di formazione del colorante è
proporzionale alla concentrazione di creatinina nel campione.La determinazione “cinetica
con bianco campione” riduce al minimo le interferenze dovute alla bilirubina.Per compensare la reazione
non specifica provocata da cromogeni sierici/plasmatici (pseudo-creatinine), inclusi proteine e chetoni, i
risultati per il siero o il plasma vengono corretti per –26 µmol/L (–0.3 mg/dL).
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 7,4(7,3%) alla concentrazione di 101,0 umol/L; ± 20,65 (6,1 %) alla concentrazione di 339,6 umol/L;
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Creatinina
µmol/L
F
[Inf. a 32,0]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
mg/dL
[Inf. a 0,36]
Creatinina
µmol/L
F
[inf. a 62,0]
01 A 00 M 00 G
05 A 00 M 00 G
mg/dL
[inf. a 0,70]
Creatinina
µmol/L
F
[18,0 - 71,0]
05 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,20 - 0,80]
Creatinina
µmol/L
F
[44,0 - 88,0]
12 A 00 M 00 G
18 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,49 - 0,99]
Creatinina
µmol/L
F
[44,0 - 106,0]
18 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[0,49 - 1,19]
Creatinina
µmol/L
M
[inf. a 32,0]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
mg/dL
[inf. a 0,36]
Creatinina
µmol/L
M
[inf. a 62,0]
01 A 00 M 00 G
05 A 00 M 00 G
mg/dL
[inf. a 0,70]
Creatinina
µmol/L
M
[18,0 - 71,0]
05 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,20 - 0,80]
Creatinina
µmol/L
M
[44,0 - 88,0]
12 A 00 M 00 G
18 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,49 - 0,99]
Creatinina
µmol/L
M
[53,0 - 115,0]
18 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[0,59 - 1,29]
P-CREATININA
EGFR
mL/min/1 Indiff. [sup. a 60,00]
,73m^2
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Calcolo eGFR
formula CKD-EPI
mL/min/1 Indiff. [sup. a 60,00]
,73m^2
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 153 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Creatinina
Rilevanza clinica
La creatinina deriva principalmente dal catabolismo della creatina muscolare ed è escreta attraverso i reni.
Il dosaggio della creatinina sierica fornisce una stima della funzione renale di filtrazione glomerulare e
viene pertanto utilizzato per diagnosticare e seguire l’evoluzione delle patologie renali e nel monitoraggio
dei pazienti in trattamento dialitico.
Interpretazione
Poiché i valori plasmatici di creatinina variano in funzione della massa muscolare, possono risultare
diminuiti nelle donne, in soggetti con massa muscolare diminuita, in soggetti con cachessia e nelle
persone anziane; questa diminuzione può erroneamente indurre a sottostimare il grado di insufficienza
renale in questi individui. In gravidanza si ha unadiminuzione dellla creatininemia dovuta ad un aumento
del GFR
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Jaffè cinetico
Il metodo utilizzato è quello cinetico secondo Jaffè, in cui la creatinina reagisce con l'acido picrico a pH
alcalino per formare un complesso di colore giallo-arancio che viene rilevato fotometricamente. Il pH
alcalino viene ottenuto utilizzando idrossido di sodio. Questo tipo di reazione non è completamente
specifica per la creatinina in quanto altre sostanze riducenti quali il glucosio, il piruvato, l'acido ascorbico e
l'acido acetico possono reagire con l'acido picrico a formare un colore simile. Fabiny e Ertingshausen
trovarono che il complesso creatinina-picrato alcalino raggiunge il suo massimo sviluppo di colore in tempi
differenti rispetto alle sostanze pseudo-creatinina. Cook introdusse quindi differenti tempi di reazione (fixed
time) per ottenere la massima specificità con la reazione di Jaffè per la determinazione della creatinina.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 12,46 (21%) alla concentrazione di 59,4 µmol/L; ± 37,92 (6,3%) alla concentrazione di 604,4 µmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Creatinina
µmol/L
F
[8 - 32]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,09 - 0,36]
Creatinina
µmol/L
F
[8 - 62]
01 A 00 M 00 G
05 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,09 - 0,70]
Creatinina
µmol/L
F
[18 - 71]
05 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,20 - 0,80]
Creatinina
µmol/L
F
[44 - 88]
12 A 00 M 00 G
18 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,49 - 0,99]
Creatinina
µmol/L
F
[44 - 106]
18 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[0,49 - 1,19]
Creatinina
µmol/L
M
[8 - 32]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,09 - 0,36]
Creatinina
µmol/L
M
[8 - 62]
01 A 00 M 00 G
05 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,09 - 0,70]
Creatinina
µmol/L
M
[18 - 71]
05 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,20 - 0,80]
Creatinina
µmol/L
M
[44 - 88]
12 A 00 M 00 G
18 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,49- 0.99]
Creatinina
µmol/L
M
[53 - 115]
18 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[0,59 - 1,29]
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 154 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Creatinina U 24h
Rilevanza clinica
La creatinina deriva principalmente dal catabolismo della creatina muscolare ed è escreta attraverso i reni.
Interpretazione
La concentrazione di creatinina nelle urine è necessaria per il calcolo della clearance della creatinina
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Indicare diuresi e durata della raccolta. - U 24 Tappo Giallo
Metodo
na
Strumento
LIS (calcolo)
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Creatinina U 24h/L
µmol/L
Creatinina U 24h
calcolo
µmol/24h F
Creatinina U 24h
calcolo
µmol/24h M
Diuresi
mL
Ore raccolta urine
ore
lunedì 21 marzo 2016
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/L
[5000 - 14000]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/24h
[0,56 - 1,58]
[7000 - 17000]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/24h
[0,79 - 1,92]
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 155 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Creatinina U 2a minzione
Rilevanza clinica
La creatinina deriva principalmente dal catabolismo della creatina muscolare ed è escreta attraverso i reni.
Interpretazione
La concentrazione di creatinina nelle urine è necessaria per il calcolo della clearance della creatinina
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- U estemporanee Tappo Giallo
Metodo
n/a
Strumento
LIS (calcolo)
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Creatinina U II
minzione
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/L
Pagina 156 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Creatinina U estemporanee
Rilevanza clinica
La creatinina deriva principalmente dal catabolismo della creatina muscolare ed è escreta attraverso i reni.
Il dosaggio della creatinina sierica fornisce una stima della funzione renale di filtrazione glomerulare e
viene pertanto utilizzato per diagnosticare e seguire l’evoluzione delle patologie renali e nel monitoraggio
dei pazienti in trattamento dialitico.
Interpretazione
La concentrazione di creatinina nelle urine è necessaria per il calcolo della clearance della creatinina
(creatininuria x diuresi (in ml))/(creatininemia x1440), che è un parametro utilizzato per la valutazione della
velocità di filtrazione glomerulare;
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - U estemporanee Tappo Giallo
Metodo
Vedi creatinina
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Creatinina U
estemporanea
concentrazione
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/L
Pagina 157 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Cromogranina A
Rilevanza clinica
E' una proteina di 49 Kda che si trova all'interno dei granuli densi di secrezione delle cellule
neuroendocrine ed è secreta insieme ad altri neuropeptidi (neurotrasmettitori e cartecolamine) dalle cellule
del sistema neuroendocrino. Nei tumori di origine neuroendocrina (feocromocitoma, tumori carcinoidi,
neuroblastomi, tumori polmonari a piccole cellule, ..) vi sono livelli elevati di cromogranina A circolante.
Abbinata al dosaggio di NSE è utilissima nel follow up.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunoenzimatico. I campioni, calibratori e controlli sono diluiti e trasferiti su pozzetti rivestiti di
Ab monoclonale anti Cromogranina A. Dopo incubazione e lavaggio si aggiunge un secondo Ab
monoclonale marcato con perossidasi di rafano. Dopo una seconda incubazione e lavaggio si aggiunge il
cromogeno per la reazione finale.
Strumento
Triturus Grifols
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-CROMOGRANINA
A
lunedì 21 marzo 2016
ng/mL
Indiff. [19 - 98]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
CTX ( CROSS LAPS )
Rilevanza clinica
Nel caso di riassorbimento osseo fisiologicamente o patologicamente elevato (ad es. in persone anziane o
in seguito a osteoporosi), viene decomposto più collagene di tipo I, e sale, quindi, il livello dei frammenti di
collagene nel sangue.
Con la determinazione di tali marcatori di riassorbimento osseo è possibile rilevare l’attività degli
osteoclasti.
I telopeptidi C-terminali β-isomerizzati (β-CTx) sono frammenti del collagene di tipo I particolarmente
rilevanti. Tali telopeptidi isomerizzati sono altamente specifici per la degradazione del collagene di tipo I
dominante nell’osso.
Interpretazione
Sono stati descritti elevati livelli sierici di telopeptidi C-terminali isomerizzati del collagene di tipo I in
pazienti con riassorbimento osseo aumentato. Questi livelli sierici si normalizzano con una terapia
antiriassorbitiva.Si consiglia di determinare i telopeptidi C-terminali nel siero per il monitoraggio
dell’efficacia della terapia antiriassorbitiva (ad es. bisfosfonati o terapia di sostituzione ormonale – HRT) in
caso di osteoporosi e di altre osteopatie. In tal modo è possibile rilevare i cambiamenti indotti dalla terapia
già entro poche settimane.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Principio sandwich 1a incubazione: 50 µL di campione e un anticorpo monoclonale biotinilato anti-βCrossLaps vengono incubati insieme, rilasciando l’antigene del campione dai componenti sierici.2a
incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite di streptavidina e di un anticorpo monoclonale
specifico anti-β-CrossLaps marcato con un complesso di rutenioa, si forma un complesso sandwich, che
viene legato alla fase solida mediante l’interazione biotina-streptavidina.
• La miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura dove le microparticelle vengono attratte
magneticamente alla superficie dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non
legate impiegando ProCell/ProCell M. Applicando una tensione all’elettrodo, si induce l’emissione
chemiluminescente che viene misurata mediante il fotomoltiplicatore. • I risultati vengono calcolati in base
ad una curva di calibrazione, che viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione
a 2 punti e con una curva master fornita insieme al codice a barre del reattivo.
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
CTX Sierico
ng/mL
F
[0,100 - 0,450]
00 A 00 M 00 G
46 A 00 M 00 G
CTX Sierico
ng/mL
F
[0,100 - 0,450]
valori pre
menopausa
46 A 00 M 00 G
52 A 00 M 00 G
CTX Sierico
ng/mL
F
[0,100 - 0,700]
52 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
CTX Sierico
ng/mL
M
[0,150 - 0,450]
valori per adulti
00 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
CTX Sierico
ng/mL
M
[0,150 - 0,450]
15 A 00 M 00 G
30 A 00 M 00 G
CTX Sierico
ng/mL
M
[0,150 - 0,500]
30 A 00 M 00 G
50 A 00 M 00 G
CTX Sierico
ng/mL
M
[0,150 - 0,600]
50 A 00 M 00 G
70 A 00 M 00 G
CTX Sierico
ng/mL
M
[0,200 - 0,700]
70 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 159 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
CYFRA 21.1
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Cobas 6000
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
S-CYFRA 21.1
lunedì 21 marzo 2016
ng/mL
Indiff. [inf. a 3,30]
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 160 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
D DIMERO - DD
Rilevanza clinica
Il D-Dimero è il prodotto di degradazione della fibrina stabilizzata da F XIIIa e rappresenta quindi un indice
di fibrinolisi. Il suo utilizzo clinico è soprattutto nella diagnosi di esclusione di Trombosi Venosa e di
Embolia Polmonare. Può essere utilizzato come marker di fibrinolisi anche in altre condizioni cliniche quali
ad esempio la Coagulazione Intravascolare Disseminata. L'analità può essere elevato anche in numerose
altre condizioni cliniche nelle quali vi può essere ipercoagulabilità e conseguentemente iperfibrinolisi quali
ad esempio traumi, interventi chirurgici, ustioni, incidenti ostetrici, puerperio, tumori, ecc. Un marcato
aumento della sua concentrazione si verifica in seguito a trattamento fibrinolitico farmacologico.
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
metodo immunoenzimatico di tipo sandwich in 2 fasi e rilevazione ELFA (Enzyme Linked Fluorescent
Assay)
Strumento
Vidas Biomerieux
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
P-D-Dimero
ug/L
F
[inf. a 500]
00 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
P-D-Dimero
ug/L
F
[inf. a 500]
lieve aumento in
gravidanza
16 A 00 M 00 G
48 A 00 M 00 G
P-D-Dimero
ug/L
F
[inf. a 500]
48 A 00 M 00 G
60 A 00 M 00 G
P-D-Dimero
ug/L
F
[inf. a 500]
lieve aumento
con l'età
60 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
P-D-Dimero
ug/L
M
[inf. a 500]
00 A 00 M 00 G
60 A 00 M 00 G
P-D-Dimero
ug/L
M
[inf. a 500]
lieve aumento
con l'età
60 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 161 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
dabigatran tempo di trombina diluito; hemoclot
Rilevanza clinica
Determina la concentrazione di rivaroxaban. Questa informazione può essere utile in alcune situazioni
cliniche come il verificarsi di un evento avverso trombotico o emorragico, la necessità di chirurgia
d'urgenza, la insufficienza renale acuta, il sospeto di sovradoaggio o avvelenamento.
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna particolare - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
E' un tempo di trombina. Il plasma del paziente è diluito per diminuire la sensibilità del test alla presenza di
dabigatran. Opportunamente calibrato con calibratori contenenti dabigatran questo test permette di
stimare la concentrazione di dabigatran nel campione.
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti B. Capizzi R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
Dabigatran-TT Diluito
lunedì 21 marzo 2016
ng/mL
Indiff. [60 - 190]
(prelievo a 12 ore
da
ultima
somministrazione)
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 162 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
D-D, D Dimero, Di dimero
Rilevanza clinica
Il D-Dimero è il prodotto di degradazione della fibrina stabilizzata da F XIIIa e rappresenta quindi un indice
di fibrinolisi. Il suo utilizzo clinico è soprattutto nella diagnosi di esclusione di Trombosi Venosa e di
Embolia Polmonare. Può essere utilizzato come marker di fibrinolisi anche in altre condizioni cliniche quali
ad esempio la Coagulazione Intravascolare Disseminata. L'analità può essere elevato anche in numerose
altre condizioni cliniche nelle quali vi può essere ipercoagulabilità e conseguentemente iperfibrinolisi quali
ad esempio traumi, interventi chirurgici, ustioni, incidenti ostetrici, puerperio, tumori, ecc. Un marcato
aumento della sua concentrazione si verifica in seguito a trattamento fibrinolitico farmacologico.
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
immunoturbidimetrico
L'anticorpo monoclonale anti D-Dimero umano forma un immunocomplesso con l'antigene del campione.
Poiché l'anticorpo è coattato con particelle di polistirene quest'ultime formano di conseguenza un
agglutinato rilevabile fotometricamente come un aumento della torbidità della miscela.
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 0,052 (15,5%) alla concentrazione di 0,33 microg/L; ± 0,120 (17,5%) alla concentrazione di 0,68
microg/L;
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
D-Dimero
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. [< 0,25]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 163 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Delta 4 Androstenedione
Rilevanza clinica
Il 4-Androstenedione è uno steroide che serve quale principale precursore del testosterone e
dell'estrone.1,2,3 L'interesse clinico deriva dal fatto che è spesso elevato nei casi di crescita anomala dei
peli (irsutismo) e virilizzazione. A differenza degli androgeni surrenali, il idroepiandrosterone ed il suo
solfato,l'androstenedione in circolo hanno origine sia dal surrene che dalle ovaie. I livelli plasmatici
aumento in maniera decisa a partire dal settimo anno di età, quindi
declinano gradualmente dopo i trenta anni. L'androstenedione presenta una variazione diurna, che si
presenta più elevata al mattino, ed anche una variazione ciclica durante il ciclo mestruale, con un picco
intorno a metà ciclo. Durante la gravidanza, si verifica un aumento dei livelli plasmatici.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
dosaggio immunoenzimatico competitivo in chemiluminescenza ed in fase solida
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
15.9 % a 0.36 ng/ml , 6.46 % a 1.79 ng/ml, 7.26 % a 5.08 ng/ml
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-delta 4
ANDROSTENEDION
E
ng/mL
F
[0,30 - 3,50]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[1,05 - 12,25]
S-delta 4
ANDROSTENEDION
E
ng/mL
M
[0,60 - 3,10]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[2,10 - 10,85]
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 164 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
DHEA Solfato
Rilevanza clinica
Il DHEAS in circolo ha origine quasi interamente nel surrene benchè nell'uomo possa derivare anche dai
testicoli, ed e' in parte responsabile delle differenze sessuali che compaiono circa intorno ai 15 anni
.D'altra parte questo ormone non è prodotto dalle ovaie anche in condizioni patologiche. Di per sé il
DHEAS è soltanto debolmente androgenico, ma può metabolizzarsi in androgeni più potenti come
l'androstenedione ed il testosterone e costituire così una causa indiretta di irsutismo e virilizzazione. Ilivelli
plasmatici si innalzano consistentemente dall'età di sette anni e declinano gradualmente dopo i trenta a
differenza del Cortisolo il Dhea non presenta variazioni diurne significative e a differenza del testosterone
non circola legato alla globulina ormone legante e quindi non è influenzato dalle alterazione nel livello di
questo carrier proteico In ragione di ciò il DHEAS viene sovente dosato unitamente al testosterone libero
quale screening iniziale dell'iperandrogenismo nell'irsutismo.Almeno uno di questi ormoni si presenta
elevato nella maggior parte dei casi (80%)Livelli elevati si riscontrano sovente nella sindrome dell'ovaio
policistico dimostrando così che l'iperandrogenismo surrenalico è una caratteristica tipica di questa
sindrome
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
kit dedicato Immulite 2000 per immunodosaggio in chemiluminescenza
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
10.76 % a 54.4 ng/ml, 9.3 % a 110.8 ng/ml, 11.2 % a 520 ng/ml
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-DHEA SOLFATO
µg/dL
F
[60,00 - 400,00]
00 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
µmol/L
[1,62 - 10,85]
più basso nei prepuberi
S-DHEA SOLFATO
µg/dL
F
[60,00 - 400,00]
17 A 00 M 00 G
30 A 00 M 00 G
µmol/L
[1,62 - 10,85]
S-DHEA SOLFATO
µg/dL
F
[30,00 - 300,00]
30 A 00 M 00 G
50 A 00 M 00 G
µmol/L
[0,81 - 8,14]
S-DHEA SOLFATO
µg/dL
F
[10,00 - 200,00]
50 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
µmol/L
[0,27 - 5,42]
S-DHEA SOLFATO
µg/dL
M
[250,00 - 650,00]
00 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
µmol/L
[6,78 - 17,64]
più basso nei prepuberi
S-DHEA SOLFATO
µg/dL
M
[250,00 - 650,00]
17 A 00 M 00 G
30 A 00 M 00 G
µmol/L
[6,78 - 17,64]
S-DHEA SOLFATO
µg/dL
M
[90,00 - 550,00]
30 A 00 M 00 G
50 A 00 M 00 G
µmol/L
[2,44 - 14,92]
S-DHEA SOLFATO
µg/dL
M
[70,00 - 350,00]
50 A 00 M 00 G
60 A 00 M 00 G
µmol/L
[1,90 - 9,50]
S-DHEA SOLFATO
µg/dL
M
[25,00 - 300,00]
60 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
µmol/L
[0,67 - 8,14]
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
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Digossina
Rilevanza clinica
La digossina è un farmaco utilizzato nel trattamento dell'insufficienza cardiaca. Esso aumenta la forza di
contrazione del miocardio e diminuisce la velocità di conduzione atrioventricolare. La digossina è escreta
con le urine L'indice terapeutico del farmaco è basso e pertanto le manifestazioni di tossicità possono
comparire già a livelli ematici del farmaco solo di poco superiori rispetto ai livelli terapeutici.
L'intossicazione si manifesta con vomito e aritmie. Nell'insufficienza renale i livelli ematici della digossina
tendono ad essere elevati per la ridotta escrezione e, in taluni casi, per la presenza di sostanze endogene
simil-digossiniche; queste sostanze sono talvolta presenti anche in soggetti sani.
Interpretazione
La determinazione della digossinemia è utile per il monitoraggio della terapia e per la diagnosi e
prevenzione dell'intossicazione digitalica. Il monitoraggio della digossina è utile solo se la determinazione
viene eseguita allo "stato stazionario", cioè immediatamente prima della successiva somministrazione
(dopo almenop 6- 8 h dall'utilma somministrazione) e dopo che sono passati almeno 4 giorni dall’inizio
della terapia.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Indicare posologia e ore dall'ultima soministrazione. - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Chemiluminescente omogeneo (LOCI)
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,05 (6,6%) alla concentrazione di 0,79 µg/L; ± 0,11 (5,5%) alla concentrazione di 2,02 µg/L; ± 0,15
(4,3%) alla concentrazione di 3,6 µg/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Digossina
lunedì 21 marzo 2016
µg/L
Indiff. [0,5 - 1,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[0,6 - 1,2]
(intervallo terapeutico
indicativo
nello scompenso cardiaco
dopo 6-8 h da
somministrazione orale)
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DIGOSSINA
Rilevanza clinica
La digossina viene molto spesso prescritta per il trattamento dell’insufficienza cardiaca congestizia e di
vari disturbi del ritmo cardiaco. L’impiego terapeutico della digossina accresce la capacità di contrazione
del miocardio e ha come effetto positivo un aumentato output cardiaco, una
diminuita dimensione del cuore, una diminuita pressione venosa e un diminuito volume sanguigno. La
terapia con la digossina favorisce anche una pulsazione ventricolare stabilizzata e rallentata
Interpretazione
una somministrazione terapeutica inavvertita,frequentemente, porta ancora alla tossicità. È importante
notare che i sintomi della tossicità da digossina spesso si confondono con le aritmie cardiache per le quali
il farmaco è stato originariamente prescritto. Concentrazioni di digossina di 0.9–2.0 ng/mL nel siero o nel
plasma sono normalmente
considerate terapeutiche.2 Sintomi della tossicità umana si riscontrano generalmente solo in caso di
concentrazioni superiori a 2.0 ng/mL;tuttavia, in alcuni casi tali sintomi vengono già osservati a
concentrazioni
di 1.4 ng/mLper la digossina è consigliato un intervallo terapeutico normale di 0.6–1.2 ng/mL.4 Un
aumentato rischio di mortalità è stato osservato per una concentrazione di digossina di 1.2 ng/mL o più alta
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
preferibilmente 6–8 ore dopo la somministrazione del farmaco - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Il test Digoxin Elecsys impiega un principio del test competitivo, utilizzando un anticorpo monoclonale
specifico anti-digossina. La digossina nel campione compete per i siti di legame dell’anticorpo marcato
con un complesso di rutenioa,con il derivato della digossina biotinilato e aggiunto alla miscela di
reazione1a incubazione: incubando il campione (10 µL) con un anticorpo specifico anti-digossina marcato
con rutenio, si forma un immunocomplesso, la cui
quantità dipende dalla concentrazione dell’analita nel campione2a incubazione: dopo l’aggiunta di
microparticelle rivestite di streptavidina e di un derivato della digossina biotinilato, vengono occupati i siti di
legame ancora liberi dell’anticorpo marcato con rutenio, formando così un complesso anticorpo-aptene. Il
complesso totale si lega alla fase solida mediante l’interazione biotina-treptavidina.La miscela di reazione
viene aspirata nella cella di misura dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie
dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M.
Applicando una tensione all’elettrodo, si induce l’emissione chemiluminescente che viene misurata
mediante il fotomoltiplicatoreI risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione, che viene
generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti e con una curva master fornita
insieme al codice a barre del reattivo.
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-DIGOSSINA
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µg/L
Indiff. [0,80 - 2,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[1,02 - 2,56]
Intervallo terapeutico
riferito a campione
prelevato almeno
6-8 ore dopo
somministrazione orale
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Dipropilacetato ( Valproato o Acido Valproico o VPA o D
Rilevanza clinica
farmaco anticonvulsivo usato soprattutto nel trattamento di attacchi generalizzati primari e secondari,
risultando, comunque,efficace anche nelle crisi di assenza costituisce il farmaco di scelta nell’epilessia
fotosensibile
Interpretazione
l’acido valproico è quello che presenta il minor numero di effetti indesiderati. Gli effetti collaterali
più comuni sono costituiti da disturbi gastrointestinali, quali nausea e vomito. Sono stati osservati alcuni
casi di tremore, coma o stupore, spesso correlati alla somministrazione contemporanea di altri farmaci
antiepilettici. I casi rari di insufficienza epatica
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Il prelievo dei campioni per la determinazione dell’acido valproico deve avvenire appena prima della
somministrazione della dose successiva. Un monitoraggio più frequente può essere necessario in caso
l’acido valproico venga somministrato in presenza o
d
Metodo
test si basa su una tecnica di analisi immunoenzimatica in fase omogenea,impiegata per la
determinazione quantitativa dell’acido valproico (libero e legato a proteine) nel siero o nel plasma umani.
La determinazione è basata sulla competizione tra il farmaco nel campione e quello marcato con
l’enzimaL’attività dell’enzima diminuisce in seguito al legame con l’anticorpo, e ciò
consente di misurare la concentrazione del farmaco nel campione in termini di attività enzimatica.
L’enzima attivo converte in NADH la nicotinamide adenina dinucleotide (NAD) ossidata, provocando una
variazione dell’assorbanza che viene misurata per via spettrofotometrica. La G6PDH endogena del siero
non interferisce in quanto il coenzima funziona soltanto con l’enzima
batterico (Leuconostoc mesenteroides) impiegato nell’analisi
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
PDIPROPILACETATO
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mg/L
Indiff. [50,00 - 100,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
µmol/L
[346,50 - 693,00]
(intervallo terapeutico)
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
DPG (2,3-difosfoglicerato)
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE scuro 6 mL
Metodo
Spettrofotometro Shimadzu
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno
Telefono (045-812) 4584-6880
Intervalli di riferimento
Er-DPG
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
eritr.
Indiff. [3,53 - 4,81]
00 A 00 M 00 G
0
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999 A 99 M 99 G
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ECP (proteina cationica eosinofila)
Rilevanza clinica
La concentrazione di ECP circolante è stata messa in relazione con lo stato di attivazione dei granulociti
eosinofili, responsabili di una parte della risposta infiammatoria nello stato asmatico e nella reazione
allergica.
La determinazione della ECP circolante può quindi fornire informazioni sull'opportunità o meno di
instaurare o variare la terapia anti-infiammatoria di supporto a quella broncodilatatrice negli stati di male
asmatico.
Interpretazione
ECP è un parametro utilizzabile per valutare la compliance del paziente nei confronti della terapia
cortisonica dell'asma che richiede una certa regolarità dell'assunzione del farmaco.
ECP risulta utile anche nei liquidi di lavaggio broncoalveolare o in altri liquidi biologici per evidenziare il
coinvolgimento della componente infiammatoria eosinofila.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
E' fondamentale che il prelievo sia eseguito su siero, che la coagulazione del campione avvenga
spontaneamente e l'intero processo sia ultimato. Attendere almeno 1 ora dal prelievo, prima di
centrifugare il campione - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Immunodosaggio di tipo fluorimetrico con antisiero specifico automatizzato.
PRINCIPIO DEL TEST
L’Anti-ECP, covalentemente legata all’ImmunoCAP, reagisce con l’ECP presente nel
siero del campione. Dopo il lavaggio, si aggiungono anticorpi anti-ECP coniugati con
l’enzima per formare un complesso. Dopo l’incubazione, gli anticorpi Enzima-Anti-ECP
non legati vengono eliminati tramite lavaggio e il complesso formato viene incubato con
un agente di sviluppo. Dopo l’arresto della reazione viene misurata la fluorescenza
dell’eluato. Per la valutazione dei risultati, le risposte dei campioni sono trasformate in
concentrazioni con l’uso della curva di calibrazione.
Strumento
ImmunoCAP 250
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
ECP
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ug/L
Indiff. [< 20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Emocromo
Rilevanza clinica
I parametri fondamentali determinati sono: Eritrociti (RBC), Leucociti (WBC), Emoglobina (HGB),
Ematocrito (HCT), Piastrine (PLT), I parametri fondamentali derivati sono MCV, MCH, MCHC. I parametri
di formula leucocitaria sono: linfociti, Monociti, Neutrofili, Eosinofili e Basofili (% e #). Gli indici di
distribuzione sono: RDW-CV (refertato), RDW-SD, PDW, MPV, PLCR (non refertati). I parametri
riguardanti i reticolociti sono: Reticolociti % e #, Sottopopolazioni Reticolocitarie HFR, MFR, LFR, RETHe (non refertato), Eritroblasti % e #. Vengono inoltre determinati i granulociti immaturi IG % e # (non
refertato).
Interpretazione
L’esame è indispensabile per diagnosticare condizioni di anemia o policitemia, di leucopenia o leucocitosi,
piastrinopenia o piastrinosi ed indagare sulle loro eziopatogenesi.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo lilla 3 mL
Metodo
Emocromo, Formula Leucocitaria, Reticolociti, Eritroblasti, IG.
A seguire sono indicate SIGLE, PARAMETRI, SISTEMA DI RILEVAZIONE:
WBC - leucociti - citometria a flusso con laser a semiconduttori
RBC - eritrociti - rilevazione resistiva
HGB - emoglobina - fotometrica
HCT - ematocrito - rilevazione cumulativa
MCV - volume globulare medio - derivato :HCT/RBC
MCH ( Hgb/RBC) - contenuto emoglobinico medio - derivato: Hgb/RBC
MCHC ( Hgb/HCT) - conc. emog. corpuscolare media - derivato: Hgb/HCT
RDW-CV - ampiezza della curva di distribuzione RBC espressa come coefficiente di variazione
RDW-SD - ampiezza della curva di distribuzione RBC espressa come deviazione standard
PLT - piastrine - Rilevazione resistiva
MPV - volume piastrinico medio
P-LCR - percentuale grandi piastrine
NRBC - eritroblasti - citometria a flusso con laser a semiconduttori
RET - reticolociti - citometria a flusso con laser a semiconduttori
NEU - neutrofili - citometria a flusso con laser a semiconduttori
LIN - linfociti - citometria a flusso con laser a semiconduttori
MON - monociti - citometria a flusso con laser a semiconduttori
EOS - eosinofili- citometria a flusso con laser a semiconduttori
BAS- basofili - citometria a flusso con laser a semiconduttori
PDW - ampiezza della curva di distribuzione piastrinica
IG - granulociti immaturi - citometria a flusso con laser a semiconduttori
Strumento
XE-2100
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
Telefono (045-812)
Intervalli di riferimento
MCHC
g/L
Indiff. [310 - 360]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
RDW
%
Indiff. [11,5 - 14,5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Piastrine
10^9/L
Indiff. [150 - 400]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Emoglobina per
emocromo
g/L
F
[110 - 140]
00 A 00 M 00 G
02 A 00 M 00 G
Emoglobina per
emocromo
g/L
F
[115 - 145]
02 A 00 M 00 G
09 A 00 M 00 G
lunedì 21 marzo 2016
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Emoglobina per
emocromo
g/L
F
[120 - 150]
09 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
Emoglobina per
emocromo
g/L
F
[120 - 160]
12 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Emoglobina per
emocromo
g/L
M
[110 - 140]
00 A 00 M 00 G
02 A 00 M 00 G
Emoglobina per
emocromo
g/L
M
[115 - 145]
02 A 00 M 00 G
09 A 00 M 00 G
Emoglobina per
emocromo
g/L
M
[120 - 150]
09 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
Emoglobina per
emocromo
g/L
M
[130 - 180]
12 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Ematocrito
L/L
F
[0,320 - 0,400]
00 A 00 M 00 G
02 A 00 M 00 G
Ematocrito
L/L
F
[0,330 - 0,410]
02 A 00 M 00 G
09 A 00 M 00 G
Ematocrito
L/L
F
[0,340 - 0,430]
09 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
Ematocrito
L/L
F
[0,360 - 0,460]
12 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Ematocrito
L/L
M
[0,320 - 0,400]
00 A 00 M 00 G
02 A 00 M 00 G
Ematocrito
L/L
M
[0,330 - 0,410]
02 A 00 M 00 G
09 A 00 M 00 G
Ematocrito
L/L
M
[0,340 - 0,430]
09 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
Ematocrito
L/L
M
[0,370 - 0,490]
12 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
MCV
fL
Indiff. [70,0 - 85,0]
00 A 00 M 00 G
02 A 00 M 00 G
MCV
fL
Indiff. [75,0 - 85,0]
02 A 00 M 00 G
06 A 00 M 00 G
MCV
fL
Indiff. [80,0 - 100,0]
06 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
MCH
pg
Indiff. [25,0 - 35,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Eritrociti per
emocromo
10^12/L
F
[3,80 - 4,80]
00 A 00 M 00 G
02 A 00 M 00 G
Eritrociti per
emocromo
10^12/L
F
[3,80 - 4,90]
02 A 00 M 00 G
09 A 00 M 00 G
Eritrociti per
emocromo
10^12/L
F
[3,90 - 5,10]
09 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
Eritrociti per
emocromo
10^12/L
F
[4,10 - 5,10]
12 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Eritrociti per
emocromo
10^12/L
M
[3,80 - 4,80]
00 A 00 M 00 G
02 A 00 M 00 G
Eritrociti per
emocromo
10^12/L
M
[3,80 - 4,90]
02 A 00 M 00 G
09 A 00 M 00 G
Eritrociti per
emocromo
10^12/L
M
[3,90 - 5,10]
09 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
Eritrociti per
emocromo
10^12/L
M
[4,50 - 5,30]
12 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
WBC
10^9/L
Indiff. [6,00 - 17,50]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
WBC
10^9/L
Indiff. [4,50 - 13,50]
01 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
WBC
10^9/L
Indiff. [4,50 - 12,50]
12 A 00 M 00 G
18 A 00 M 00 G
WBC
10^9/L
Indiff. [4,00 - 11,00]
18 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Emocromo
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - EDTA Lilla 3 mL
Metodo
assorbanza/ligth scatter
Strumento
ADVIA 2120i
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
F.Dima - M.Montagnana
Telefono (045-812) 4595
Intervalli di riferimento
ERITROCITI
10^12/L
F
[3,70 - 6,60]
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 07 G
ERITROCITI
10^12/L
F
[3,00 - 5,40]
00 A 00 M 08 G
00 A 01 M 00 G
ERITROCITI
10^12/L
F
[3,00 - 4,50]
00 A 01 M 01 G
00 A 06 M 00 G
ERITROCITI
10^12/L
F
[3,70 - 5,30]
00 A 06 M 01 G
02 A 00 M 00 G
ERITROCITI
10^12/L
F
[3,90 - 5,20]
02 A 00 M 01 G
12 A 00 M 00 G
ERITROCITI
10^12/L
F
[4,10 - 5,10]
12 A 00 M 01 G
16 A 00 M 00 G
ERITROCITI
10^12/L
F
[3,80 - 5,10]
16 A 00 M 01 G
48 A 00 M 00 G
ERITROCITI
10^12/L
F
[3,80 - 5,10]
48 A 00 M 00 G
70 A 00 M 00 G
ERITROCITI
10^12/L
F
[3,80 - 5,10]
70 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ERITROCITI
10^12/L
M
[3,70 - 6,50]
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 07 G
ERITROCITI
10^12/L
M
[3,00 - 5,40]
00 A 00 M 08 G
00 A 01 M 00 G
ERITROCITI
10^12/L
M
[3,00 - 4,50]
00 A 01 M 01 G
00 A 06 M 00 G
ERITROCITI
10^12/L
M
[3,70 - 5,30]
00 A 06 M 01 G
02 A 00 M 00 G
ERITROCITI
10^12/L
M
[3,90 - 5,20]
02 A 00 M 01 G
12 A 00 M 00 G
ERITROCITI
10^12/L
M
[4,20 - 5,20]
12 A 00 M 01 G
16 A 00 M 00 G
ERITROCITI
10^12/L
M
[4,50 - 5,70]
16 A 00 M 01 G
64 A 00 M 00 G
ERITROCITI
10^12/L
M
[4,00 - 5,80]
64 A 00 M 01 G
999 A 99 M 99 G
EMOGLOBINA
g/L
F
[120 - 225]
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 07 G
g/dL
[12,0 - 22,5]
EMOGLOBINA
g/L
F
[100 - 180]
00 A 00 M 08 G
00 A 01 M 00 G
g/dL
[10,0 - 18,0]
EMOGLOBINA
g/L
F
[90 - 140]
00 A 01 M 01 G
00 A 06 M 00 G
g/dL
[9,0 - 14,0]
EMOGLOBINA
g/L
F
[105 - 135]
00 A 06 M 01 G
02 A 00 M 00 G
g/dL
[10,5- 13,5]
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 173 di 498
EMOGLOBINA
g/L
F
[115 - 155]
02 A 00 M 01 G
12 A 00 M 00 G
g/dL
[11,5 - 15,5]
EMOGLOBINA
g/L
F
[120- 160]
12 A 00 M 01 G
16 A 00 M 00 G
g/dL
[12,0 - 16,0]
EMOGLOBINA
g/L
F
[120 - 160]
16 A 00 M 00 G
48 A 00 M 00 G
g/dL
[12,0 - 16,0]
EMOGLOBINA
g/L
F
[120 - 150]
48 A 00 M 00 G
70 A 00 M 00 G
g/dL
[12,0 - 15,0]
EMOGLOBINA
g/L
F
[120 - 140]
70 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/dL
[12,0 - 14,0]
EMOGLOBINA
g/L
M
[120 - 225]
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 07 G
g/dL
[12,0 - 22,5]
EMOGLOBINA
g/L
M
[100 - 180]
00 A 00 M 08 G
00 A 01 M 00 G
g/dL
[10,0 - 18,0]
EMOGLOBINA
g/L
M
[90 - 140]
00 A 01 M 01 G
00 A 06 M 00 G
g/dL
[9,0 - 14,0]
EMOGLOBINA
g/L
M
[105 - 135]
00 A 06 M 01 G
02 A 00 M 00 G
g/dL
[10,5 - 13,5]
EMOGLOBINA
g/L
M
[115 - 155]
02 A 00 M 01 G
12 A 00 M 00 G
g/dL
[11,5 - 15,5]
EMOGLOBINA
g/L
M
[130 - 165]
12 A 00 M 01 G
16 A 00 M 00 G
g/dL
[13,0 - 16,5]
EMOGLOBINA
g/L
M
[135 - 170]
16 A 00 M 01 G
50 A 00 M 00 G
g/dL
[13,5 - 17,0]
EMOGLOBINA
g/L
M
[135 - 170]
50 A 00 M 01 G
70 A 00 M 00 G
g/dL
[13,5 - 17,0]
EMOGLOBINA
g/L
M
[135 - 160]
70 A 00 M 01 G
999 A 99 M 99 G
g/dL
[13,5 - 16,0]
MCV
fL
F
[95,0 - 123,0]
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 07 G
MCV
fL
F
[85,0 - 123,0]
00 A 00 M 08 G
00 A 01 M 00 G
MCV
fL
F
[85,0 - 106,0]
00 A 01 M 01 G
00 A 06 M 00 G
MCV
fL
F
[73,0 - 86,0]
00 A 06 M 01 G
02 A 00 M 00 G
MCV
fL
F
[75,0 - 95,0]
02 A 00 M 01 G
12 A 00 M 00 G
MCV
fL
F
[78,0 - 102,0]
12 A 00 M 01 G
16 A 00 M 00 G
MCV
fL
F
[86,0 - 98,0]
16 A 00 M 01 G
999 A 99 M 99 G
MCV
fL
M
[95,0 - 123,0]
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 07 G
MCV
fL
M
[85,0 - 123,0]
00 A 00 M 08 G
00 A 01 M 00 G
MCV
fL
M
[85,0 - 106,0]
00 A 01 M 01 G
00 A 06 M 00 G
MCV
fL
M
[73,0 - 86,0]
00 A 06 M 01 G
02 A 00 M 00 G
MCV
fL
M
[75,0 - 95,0]
02 A 00 M 01 G
12 A 00 M 00 G
MCV
fL
M
[78,0 - 98,0]
12 A 00 M 01 G
16 A 00 M 00 G
MCV
fL
M
[86,0 - 98,0]
16 A 00 M 01 G
999 A 99 M 99 G
MCH
pg
F
[31 - 40]
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 07 G
MCH
pg
F
[28 - 35]
00 A 00 M 08 G
00 A 01 M 00 G
MCH
pg
F
[26 - 30]
00 A 01 M 00 G
00 A 06 M 00 G
MCH
pg
F
[23 - 31]
00 A 06 M 00 G
02 A 00 M 00 G
MCH
pg
F
[24 - 33]
02 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
MCH
pg
F
[27 - 34]
12 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
MCH
pg
F
[27 - 34]
16 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
MCH
pg
M
[31 - 37]
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 07 G
MCH
pg
M
[28 - 40]
00 A 00 M 08 G
00 A 01 M 00 G
MCH
pg
M
[26 - 30]
00 A 01 M 00 G
00 A 06 M 00 G
MCH
pg
M
[23 - 31]
00 A 06 M 00 G
02 A 00 M 00 G
MCH
pg
M
[24 - 33]
02 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
MCH
pg
M
[27 - 34]
12 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
MCH
pg
M
[27 - 34]
16 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
RDW
%
Indiff. [11,5 - 15,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
MPV
fL
Indiff. [7,0 - 10,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
F
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 01 G
lunedì 21 marzo 2016
[9,00 - 30,00]
Pagina 174 di 498
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
F
[6,00 - 21,00]
00 A 00 M 01 G
00 A 00 M 07 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
F
[5,00 - 19,00]
00 A 00 M 07 G
00 A 01 M 00 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
F
[6,00 - 17,00]
00 A 01 M 00 G
00 A 06 M 00 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
F
[6,00 - 17,00]
00 A 06 M 00 G
02 A 00 M 00 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
F
[6,00 - 14,00]
02 A 00 M 00 G
06 A 00 M 00 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
F
[5,00 - 13,00]
06 A 00 M 00 G
10 A 00 M 00 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
F
[4,50 - 13,00]
10 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
F
[4,30 - 11,00]
16 A 00 M 00 G
21 A 00 M 00 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
F
[4,30 - 10,00]
21 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
M
[9,00 - 30,00]
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 01 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
M
[6,00 - 21,00]
00 A 00 M 01 G
00 A 00 M 07 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
M
[5,00 - 19,00]
00 A 00 M 07 G
00 A 01 M 00 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
M
[6,00 - 18,00]
00 A 01 M 00 G
00 A 06 M 00 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
M
[6,00 - 17,00]
00 A 06 M 00 G
02 A 00 M 00 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
M
[6,00 - 14,00]
02 A 00 M 00 G
06 A 00 M 00 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
M
[5,00 - 13,00]
06 A 00 M 00 G
10 A 00 M 00 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
M
[4,50 - 13,00]
10 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
M
[4,30 - 11,00]
16 A 00 M 00 G
21 A 00 M 00 G
GLOBULI BIANCHI
10^9/L
M
[4,30 - 10,00]
21 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
PIASTRINE
10^9/L
Indiff. [ 150,0 - 400,0 ]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
EMATOCRITO
L/L
F
[0,45 - 0,60]
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 07 G
%
[45,0 - 60,0]
EMATOCRITO
L/L
F
[0,31 - 0,55]
00 A 00 M 08 G
00 A 01 M 00 G
%
[31,0 - 55,0]
EMATOCRITO
L/L
F
[0,28 - 0,42]
00 A 01 M 01 G
00 A 06 M 00 G
%
[28,0 - 42,0]
EMATOCRITO
L/L
F
[0,31 - 0,45]
00 A 06 M 01 G
02 A 00 M 00 G
%
[31,0 - 45,0]
EMATOCRITO
L/L
F
[0,34 - 0,43]
02 A 00 M 01 G
12 A 00 M 00 G
%
[34,0 - 43,0]
EMATOCRITO
L/L
F
[0,36 - 0,46]
12 A 00 M 01 G
16 A 00 M 00 G
%
[36,0 - 46,0]
EMATOCRITO
L/L
F
[0,35 - 0,45]
16 A 00 M 01 G
48 A 00 M 00 G
%
[35,0 - 45,0]
EMATOCRITO
L/L
F
[0,35 - 0,47]
48 A 00 M 01 G
999 A 99 M 99 G
%
[35,0 - 47,0]
EMATOCRITO
L/L
M
[0,45 - 0,60]
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 07 G
%
[45,0 - 60,0]
EMATOCRITO
L/L
M
[0,31 - 0,55]
00 A 00 M 08 G
00 A 01 M 00 G
%
[31,0 - 55,0]
EMATOCRITO
L/L
M
[0,28 - 0,42]
00 A 01 M 01 G
00 A 06 M 00 G
%
[28,0 - 42,0]
EMATOCRITO
L/L
M
[0,31 - 0,45]
00 A 06 M 01 G
02 A 00 M 00 G
%
[31,0 - 45,0]
EMATOCRITO
L/L
M
[0,34 - 0,43]
02 A 00 M 01 G
12 A 00 M 00 G
%
[34,0 - 43,0]
EMATOCRITO
L/L
M
[0,37 - 0,49]
12 A 00 M 01 G
16 A 00 M 00 G
%
[37,0 - 49,0]
EMATOCRITO
L/L
M
[ 0,38 - 0,49 ]
16 A 00 M 01 G
48 A 00 M 00 G
%
[38,0 - 49,0]
EMATOCRITO
L/L
M
[0,38 - 0,49 ]
48 A 00 M 01 G
999 A 99 M 99 G
%
[38,0 - 49,0]
ERITROCITI
IPOCROMICI
%
Indiff. [0,0 - 2,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
MCHC
g/L
Indiff. [290 - 370]
00 A 00 M 00 G
00 A 01 M 00 G
MCHC
g/L
Indiff. [300 - 360]
00 A 01 M 01 G
02 A 00 M 00 G
MCHC
g/L
Indiff. [320 - 350]
02 A 00 M 01 G
16 A 00 M 00 G
MCHC
g/L
Indiff. [320 - 350]
16 A 00 M 01 G
999 A 99 M 99 G
ERITROBLASTI (%)
%
Indiff. [ assenti ]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ERITROBLASTI
10^9/L
Indiff. [ assenti ]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 175 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Emocromo-Formula leucocitaria
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - EDTA Lilla 3 mL
Metodo
assorbanza/ligth scatter
Strumento
ADVIA 2120i
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
F.Dima - M.Montagnana
Telefono (045-812) 4595
Intervalli di riferimento
BASOFILI %
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
LUC %
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
01 A 03 M 00 G
LUC %
%
Indiff.
01 A 03 M 00 G
02 A 00 M 00 G
LUC %
%
Indiff.
02 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
EOSINOFILI %
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
NEUTROFILI %
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 15 G
NEUTROFILI %
%
Indiff.
00 A 00 M 15 G
00 A 01 M 00 G
NEUTROFILI %
%
Indiff.
00 A 01 M 00 G
02 A 00 M 00 G
NEUTROFILI %
%
Indiff.
02 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
NEUTROFILI %
%
Indiff.
16 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
MONOCITI %
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
LINFOCITI %
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 15 G
LINFOCITI %
%
Indiff.
00 A 00 M 15 G
02 A 00 M 00 G
LINFOCITI %
%
Indiff.
02 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
LINFOCITI %
%
Indiff.
16 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
NEUTROFILI
MIGLIAIA Calcolati
10^9/L
Indiff. [5,00 - 21,00]
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 01 G
NEUTROFILI
MIGLIAIA Calcolati
10^9/L
Indiff. [1,50 - 7,70]
00 A 00 M 01 G
00 A 00 M 07 G
NEUTROFILI
MIGLIAIA Calcolati
10^9/L
Indiff. [1,00 - 7,70]
00 A 00 M 07 G
00 A 01 M 00 G
NEUTROFILI
MIGLIAIA Calcolati
10^9/L
Indiff. [1,00 - 8,50]
00 A 01 M 00 G
00 A 06 M 00 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 176 di 498
NEUTROFILI
MIGLIAIA Calcolati
10^9/L
Indiff. [1,50 - 8,50]
00 A 06 M 00 G
02 A 00 M 00 G
NEUTROFILI
MIGLIAIA Calcolati
10^9/L
Indiff. [1,50 - 8,50]
02 A 00 M 00 G
06 A 00 M 00 G
NEUTROFILI
MIGLIAIA Calcolati
10^9/L
Indiff. [1,50 - 8,00]
06 A 00 M 00 G
10 A 00 M 00 G
NEUTROFILI
MIGLIAIA Calcolati
10^9/L
Indiff. [1,80 - 8,00]
10 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
NEUTROFILI
MIGLIAIA Calcolati
10^9/L
Indiff. [2,00 - 7,00]
16 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
LINFOCITI MIGLIAIA
Calcolati
10^9/L
Indiff. [2,00 - 11,50]
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 01 G
LINFOCITI MIGLIAIA
Calcolati
10^9/L
Indiff. [2,00 - 17,00]
00 A 00 M 02 G
00 A 00 M 07 G
LINFOCITI MIGLIAIA
Calcolati
10^9/L
Indiff. [2,50 - 16,50]
00 A 00 M 08 G
00 A 01 M 00 G
LINFOCITI MIGLIAIA
Calcolati
10^9/L
Indiff. [2,50 - 13,50]
00 A 01 M 01 G
00 A 06 M 00 G
LINFOCITI MIGLIAIA
Calcolati
10^9/L
Indiff. [4,00 - 9,50]
00 A 06 M 01 G
02 A 00 M 00 G
LINFOCITI MIGLIAIA
Calcolati
10^9/L
Indiff. [3,00 - 7,00]
02 A 00 M 01 G
06 A 00 M 00 G
LINFOCITI MIGLIAIA
Calcolati
10^9/L
Indiff. [1,50 - 6,50]
06 A 00 M 01 G
10 A 00 M 00 G
LINFOCITI MIGLIAIA
Calcolati
10^9/L
Indiff. [1,50 - 5,20]
10 A 00 M 01 G
16 A 00 M 00 G
LINFOCITI MIGLIAIA
Calcolati
10^9/L
Indiff. [0,95 - 4,40]
16 A 00 M 01 G
999 A 99 M 99 G
BASOFILI MIGLIAIA
Calcolati
10^9/L
Indiff. [ < 0,20 ]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
EOSINOFILI
MIGLIAIA Calcolati
10^9/L
Indiff. [ < 0,45 ]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
LUC MIGLIAIA
Calcolati
10^9/L
Indiff. [ < 1,08 ]
00 A 00 M 00 G
01 A 03 M 00 G
LUC MIGLIAIA
Calcolati
10^9/L
Indiff. [ < 1,08 ]
01 A 03 M 00 G
02 A 00 M 00 G
LUC MIGLIAIA
Calcolati
10^9/L
Indiff. [ < 0,35 ]
02 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
MONOCITI
MIGLIAIA Calcolati
10^9/L
Indiff. [0,08 - 1,20 ]
00 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
MONOCITI
MIGLIAIA Calcolati
10^9/L
Indiff. [0,08 - 1,00]
12 A 00 M 01 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
EMOGASANALISI ARTERIOSO
Con il termine emogasanalisi tradizionalmente si intende la determinazione dei gas O2 e CO2 disciolti nel
plasma e del pH. Da questi parametri misurati sono ricavati i paramentri: Saturazione di ossigeno, HCO3-,
CO2-totale ed Eccesso basi, che sono molto utili nella gestione clinica del paziente. L’emogasanalisi
consente di valutare la funzione respiratoria, l’origine respiratoria o metabolica delle condizioni di acidosi e
alcalosi e il grado e la natura dell’eventuale compenso e può rivestire un’importanza vitale nelle situazioni
cliniche d’emergenza. I moderni emogasanalizzatori possono consentire la determinazione
dell’emoglobina, degli ioni Na, K, Ca e Cl e dei metaboliti Glucosio, Urea e Lattato. I gas O2 e CO2 sono
espressi come pressione parziale nel plasma. La carbossiemoglobina (HbCO) è un'emoglobina non
funzionale prodotta dal contatto con il monossido di carbonio (CO), gas derivante dalla combustione
incompleta. Poiché l'affinità dell'emoglobina per questo gas è 200 volte quella dell'ossigeno, la presenza
nell'aria di quantità anche piccole di CO conduce alla formazione di HbCO. I segni di intossicazione da CO
non sono caratteristici, possono comparire già per livelli di HbCO inferiori al 20% e manifestarsi con
alterazioni del sistema nervoso, dell'apparato gastroenterico, del cuore, della vista e altro. Livelli di HbCO
del 50 - 80% possono determinare insufficienza respiratoria, convulsioni, coma e morte.
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Inviare immediatamente al laboratorio in contenitore refrigerato, in siringa chiusa con tappo a tenuta d'aria,
senza ago. - Siringa eparinata 4°C
Metodo
Per la determinazione di PO2 e PCO2 ci si avvale di elettrodi selettivi rispettivamente amperometrico e
potenziometrico.
Il pH e gli ioni Na, K, Ca sono determinati con elettrodi iono selettivi.
L’emoglobina si determina in fotometricamente.
La determinazione dei metaboliti è basata su metodi elettrochimici.
I rimanenti sono parametri calcolati.
Strumento
GEM Premier 4000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
M.Negri
Telefono (045-812) 2154-2587
Intervalli di riferimento
pH emogas
Indiff. [7,35 - 7,45]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
PCO2
mmHg
Indiff. [35 - 40]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
PO2
mmHg
Indiff. [80 - 100]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
HCO3
mmol/L
Indiff. [24,0 - 28,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
TCO2
mmol/L
Indiff. [25,0 - 29,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Eccesso basi
mmol/L
Indiff. [-2 - +2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Saturazione O2
%
Indiff. [95,0 - 99,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
EMOGASANALISI VENOSO
Vedi scheda "Emogasanalisi arterioso"
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Inviare immediatamente al laboratorio in contenitore refrigerato, in siringa chiusa con tappo a tenuta d'aria,
senza ago. - Siringa eparinata 4°C
Metodo
Vedi scheda "Emogasanalisi arterioso"
Strumento
GEM Premier 4000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
M.Negri
Telefono (045-812) 2154-2857
Intervalli di riferimento
pH emogas
Indiff. [7,32 - 7,38]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
PCO2
mmHg
Indiff. [40 - 45]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Eccesso basi
mmol/L
Indiff. [-2 - +2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
HCO3
mmol/L
Indiff. [24,0 - 29,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
TCO2
mmol/L
Indiff. [27,0 - 31,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
PO2
mmHg
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Saturazione O2
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
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Del 07/01/2008
Emoglobina Glicata
Rilevanza clinica
Emoglobina glicata è un termine generale per definire complessi non enzimatici di legame tra il glucosio e
le catene alfa o beta dell'Hb (N-terminale). Tra questi complessi HbA1c è il prevalente. La sua sintesi
prevede prima la formazione di una base di Shiff labile tra il gruppo aldeico del glucosio e una valina
dell'Hb; dopo un riarrangiamento (di Amadori) si arriva a una chetoamina stabile, che è il composto che
viene misurato con HPLC. HbA1c fornisce la migliore indicazione dei livelli di glucosio nei 3 mesi
precedenti al prelievo.
Interpretazione
Monitoraggio del paziente diabetico
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - K2 EDTA VIOLA grande 6 mL
Metodo
HPLC. Si usa un'apposita colonna a scambio cationico.
Strumento
TOSOH G8
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno
Telefono (045-812) 4584
Intervalli di riferimento
Er-EMOGLOBINA
GLICATA mmol
mmol/mol Indiff.
Hb
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Er-EMOGLOBINA
GLICATA
%
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Indiff.
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Emoglobine frazionate - Varianti emoglobiniche
Rilevanza clinica
Le emoglobinopatie sono dovute ad anomalie quantitative o qualitative della sintesi emoglobinica. Sono le
malattie genetiche, autosomiche e recessive più comuni nell'uomo. Le più frequenti sono la betatalassemia e l'anamia falciforme. Solo gli omozigoti manifestano la malattia grave, spesso letale. Gli
eterozigoti sono molto diffusi nella popolazione perché selettivamente avvantaggiati (protetti durante
l'infanzia da malattie portate da parassiti del sangue). La strategia di prevenzione prevede quindi la
diagnosi precoce dello stato di portatore nei gruppi a rischio attraverso la quantificazione delle frazioni
emoglobiniche.
Interpretazione
Si determina la percentuale delle frazioni emoglobiniche nei pazienti con sospetto di trait-talassemico e/o
con sospetta presenza di varianti emoglobiniche.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - K2 EDTA VIOLA grande 6 mL
Metodo
Tosoh G8 separa automaticamente le emoglobine del sangue sfruttando il principio della cromatografia
liquida al alta prestazione. Le varie emoglobine vengono eluite in tempi diversi in base alla loro carica
netta rispetto a un gradiente di forza ionica crescente che incontrano passando attraverso una colonna a
scambio cationico (riempita di micro-biglie a carica negativa).Nella modalità analisi Beta-talassemia il
programma ha finestre predeterminate a rilevare la presenza di Hb F, A2, AO, D+, S+, C+. La calibrazione
identifica quantitativamente A2 e F. Le frazioni eluite vengono lette a 415 nm (lettura di riferimento a 500
nm) ed eliminate. L'analizzatore fornisce un cromatogramma con integrazione delle aree di HbO, HbA2,
HbF e di eventuali altre frazioni di cui fornisce una interpretazione presuntiva (identificazione definitiva solo
con analisi DNA).PU EMS 304555 01- IU EMS 304555
Strumento
TOSOH G8
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno
Telefono (045-812) 4584-6880
Intervalli di riferimento
HBFRA HbA2
% Hb
totale
Indiff. [1,9 - 3,1]
(piu' bassi fino a 6
mesi)
00 A 00 M 00 G
00 A 06 M 00 G
HBFRA HbA2
% Hb
totale
Indiff. [1,9 - 3,1]
(Beta Tal
Eterozigote
3.55 - 5.85)
00 A 06 M 00 G
999 A 99 M 99 G
HBFRA HbF
% Hb
totale
F
[ inf. a 2,0]
più alto fino ad 1
anno
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
HBFRA HbF
% Hb
totale
F
[ inf. a 2,0]
01 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
HBFRA HbF
% Hb
totale
F
[ inf. a 2,0]
(aumenta in
gravidanza)
16 A 00 M 00 G
48 A 00 M 00 G
HBFRA HbF
% Hb
totale
F
[ inf. a 2,0]
48 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
HBFRA HbF
% Hb
totale
M
[ inf. a 2,0]
(più alto fino ad 1
anno)
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 181 di 498
HBFRA HbF
% Hb
totale
M
[ inf. a 2,0]
01 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Eparina (anti-Xa)
Rilevanza clinica
L’eparina è il farmaco antitrombotico più utilizzato. L’attività biologica di questo glicosaminoglicano risiede
nella sua capacità di potenziare fino a 2000 volte l’effetto inibitorio dell’antitrombina sulle proteasi
coagulative. Viene utilizzato per la determinazione automatica quantitativa
dell’eparina non frazionata (UHF) e a basso PM (LMWH).
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
PREVIO ACCORDO - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Cromogenico (anti-Xa)
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Eparina anti FXa
lunedì 21 marzo 2016
U/mL
Indiff. [0,2 - 0,7]
intervallo
terapeutico
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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U.O.C. Laboratorio Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
EPO - Eritropoietina
Rilevanza clinica
E' un ormone glicoproteico (PM 36.000) che regola l'eritropoiesi del midollo osseo. Prodotta nelle cellule
renali prossimali e cellule endoteliali dei capillari peritubulari della corteccia renale. La secrezione è
controllata da un sensore renale dell'ossigeno che sente la variazione della pressione parziale
dell'ossigeno nel sangue. In presenza di alti livelli di ossigeno nel sangue (discesa da alta quota,
ipertrasfusione), i livelli di EPO diminuiscono. I livelli di EPO sono elevati nelle anemie sideropeniche,
diminuiscono nei dializzati e nelle malattie renali. Nelle policitemie i livelli di EPO servono a distinguere le
policitemie primarie o vere (livelli EPO diminuiti, eritropoiesi attivata e indipendente dalla stimolazione di
EPO) dalle secondarie (EPO elevata che stimola aumento della massa eritrocitaria, dovuta a diversi fattori
come Hb anomala, fumo, malattie cardiache e tumori renali).
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Si consiglia standardizzare l'ora del prelievo (es mattino dalle 7.30 alle 12) perchè ci sono modificazioni
giornaliere della concentrazione ematica - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
La fase solida (sferetta) è rivestita di streptavidina. La fase liquida è costituita da due diversi Ab
monoclonali murini anti EPO, uno marcato con biotina e il secondo con fosfatasi alcalina. Il complesso
sandwich che si forma con l'eritropoietina del campione è catturato dalla streptavidina sulla sfertta
attraverso l'Ab anti EPO biotinilato. Dopo incubazione e lavaggio per centrifugazione l'enzima coniugato
rimasto è solo quello legato, si aggiunge il substrato chemiluminescente e il segnale luminoso generato
sarà direttamente proporzionale alla quantità di EPO nel campione.
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
17.5 % a 14.6 U/L e 13.3 % a 140 U/L
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-ERITROPOIETINA
lunedì 21 marzo 2016
mUI/mL
Indiff. [1,60 - 34,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Equilibrio acido base arterioso
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
In ghiaccio. Inviare subito - Siringa Epar. 2 mL
Metodo
GEM Premier 4000
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
pH emogas
pH
Indiff. [7,35 - 7,45]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
PCO2
mmHg
Indiff. [35 - 40]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
PO2
mmHg
Indiff. [80 - 100]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
HCO3
mmol/L
Indiff. [24,0 - 28,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
TCO2
mmol/L
Indiff. [25,0 - 29,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Eccesso basi
mmol/L
Indiff. [+/-2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Saturazione O2
per cento Indiff. [95,0 - 99,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 184 di 498
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Equilibrio acido base venoso
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
In ghiaccio. Inviare subito - Siringa Epar. 2 mL
Metodo
GEM Premier 4000
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
HCO3
mmol/L
Indiff. [24,0 - 29,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
CO2 Totale
mmol/L
Indiff. [27,0 - 31,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ABE
mmol/L
Indiff. [ -/+ 2,0 ]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
SAT. O2
per cento Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Indiff. [7,320 - 7,380]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pH
pCO2
mmHg
Indiff. [40,0 - 45,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pO2
mmHg
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 185 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Esame morfologico
Rilevanza clinica
I campioni che necessitano di una conferma microscopica per sospetta patologia dei globuli bianchi,
aggregati piastrinici ecc..
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
PREVIO ACCORDO - BR* ESAME MORFOLOGICO
Metodo
manuale
Strumento
Microscopio
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
F.Dima - M.Montagnana
Telefono (045-812) 4595
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 186 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Estradiolo
Rilevanza clinica
L' Estradiolo è un ormone steroideo con un peso molecolare di 273,3 dalton che circola prevalentemente
legato alle proteine. Oltre all'estradiolo altri estrogeni steroidei naturali comprendono l'Estrone l'Estriolo e i
loro coniugati: Gli estrogeni sono ormoni secreti principalmente dai follicoli ovarici, dalle ghiandole
surrenali, dal corpo luteo, dalla placenta e nei maschi dai testicoli. Gli estrogeni vengono secreti con ritmi
variabili nel corso del ciclo mestruale per tutto il periodo di attività delle ovaie.Le gonadotropine dell'ipofisi
anteriore regolano la secrezione degli ormoni ovarici quali l'estradiolo ed il progesterone, il controllo
ipotalamico della produzione di gonadotropina ipofisaria viene regolato dai livelli plasmatici di estrogeni e
di progesterone.Questo complesso sistema di feedback provoca il fenomeno ciclico dell'ovulazione e della
mestruazione.Nel corso della gravidanza la placenta diventa la sorgente principale di estrogeni.Durante la
menopausa la secrezione ovarica diminuisce con ritmi variabili
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
enzima di fase solida chimico luminescente,immuno analisi
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
9.7 % a 389 pmoli/L, 7.4 % a 1020 pmoli/L, 8.5 % a 2067 pmoli/L
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-ESTRADIOLO
pmol/L
F
[inf. a 100,0]
00 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
pg/mL
S-ESTRADIOLO
pmol/L
F
Per valore
normale (adulti):
prepuberi inf. a
100,0
fase follic. 73,4 587,0
picco ovul.
435,0 -1468,0
fase lutein.
101,0 - 905,0
forte aumento in
gravidanza
12 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
pg/mL
S-ESTRADIOLO
pmol/L
F
Per valore
normale :
fase follic. 73,4 587,0
picco ovul.
435,0 -1468,0
fase lutein.
101,0 - 905,0
forte aumento in
gravidanza
17 A 00 M 00 G
40 A 00 M 00 G
pg/mL
lunedì 21 marzo 2016
[inf. a 27,2]
Pagina 187 di 498
S-ESTRADIOLO
pmol/L
F
Per valore
normale :
fase follic. 73,4 587,0
picco ovul.
435,0 -1468,0
fase lutein.
101,0 - 905,0
forte aumento in
gravidanza
post menop. fino
a 100,0
40 A 00 M 00 G
54 A 00 M 00 G
pg/mL
S-ESTRADIOLO
pmol/L
F
[inf. a 100,0]
54 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pg/mL
[inf. a 27,2]
S-ESTRADIOLO
pmol/L
M
[inf. a 100,0]
00 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
pg/mL
[inf. a 27,2]
S-ESTRADIOLO
pmol/L
M
[inf. a 200,0]
12 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
pg/mL
[inf. a 54,4]
S-ESTRADIOLO
pmol/L
M
[inf. a 200,0]
17 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pg/mL
[inf. a 54,4]
lunedì 21 marzo 2016
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Estradiolo (E2 o EST)
Rilevanza clinica
E’ l’estrogeno principale e deriva da ovaio, testicolo e placenta.
La misurazione dei livelli circolanti di estradiolo è importante per la valutazione della funzione ovarica
(valutazione cicli mestruale irregolare, pubertà precoce nelle femmine,infertilità) e per il monitoraggio dello
sviluppo follicolare nei protocolli di riproduzione assistita.
Elevati livelli si riscontrano in ovaio policistico, cancro ovarico o surrenalico con sintomi di
femminilizzazione. Può aumentare anche per cause aspecifiche come nella cirrosi epatica.
Livelli diminuiti nelle insufficienze ovariche, ipogonadismi, sindrome di Turner (nell’ipogonadismo
femminile si possono riscontrare livelli normali). Nella insufficienza ovarica primitiva gli estrogeni
diminuiscono e FSH ed LH aumentano; nelle patologie ipotalamiche o ipofisarie si verifica il contrario.
Può essere richiesto il dosaggio rapido di estradiolo per valutare il picco dopo lo stimolo farmacologico
nelle tecniche di fecondazione assistita.
L’estradiolo svolge un ruolo fondamentale nel ciclo mestruale umano. Durante la prima fase follicolare, il
livello di estradiolo è relativamente costante e contenuto.
Al settimo giorno, il follicolo dominante si è formato e il livello di estradiolo aumenta sensibilmente. L’alto
livello di estradiolo sopprime il livello di FSH con un feedback negativo sull’ipotalamo e sull’ipofisi e
comporta un rapido aumento dell’LH.
Il livello di estradiolo diminuisce notevolmente quando l’LH raggiunge il suo picco massimo.
In genere, l’ovulazione avviene dopo 10 a 12 ore dal picco dell’LH e dopo 24 a 36 ore dal picco
dell’estradiolo. Durante la fase luteinica, il livello di estradiolo aumenta, raggiungendo il livello massimo
dopo circa 8 giorni dall’ovulazione.
L’alto livello di estradiolo influisce sulla regressione del corpo luteo. Se l’ovulo non viene fecondato, il
livello di estradiolo diminuisce, segnalando l’inizio di un nuovo ciclo.
Negli uomini i livelli di estradiolo sono normalmente contenuti. Alti livelli di estradiolo negli uomini possono
essere dovuti a una maggiore aromatizzazione degli androgeni, con conseguente ginecomastia.
Interpretazione
Diminuita concentrazione in caso di menopausa, ovariectomia, ipogonadismo, ipopituitarismo, malattie
croniche; aumenta in gravidanza, policistosi ovarica tumori estrogeno secernenti maschili (surreni e
testicolo) e femminili (surreni e ovaio), cisti follicolari, cirrosi epatica. Dimnuiscono in corso di terapie
estroproprogestiniche, pregestinici e androgeni. Aumentano con hCG e gonadotropine
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur Estradiolo utilizza un formato di dosaggio competitivo.
L’estradiolo endogeno contenuto in un campione è rilasciato dalle sue proteine leganti da un agente di
rilascio.
Successivamente, un anticorpo monoclonale anti-estradiolo marcato con
estere di acridinio è aggiunto per legare l’estradiolo disponibile. Infine, una fase solida di
cattura del derivato dell’estradiolo è aggiunto alla reazione per competere con l’estradiolo per il legame
dell’anticorpo marcato con acridinio.
Dopo il lavaggio, l’acido e la base sono erogati per avviare la reazione chemiluminescente.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 37,22 (11,8%) alla concentrazione di 315,28 pmol/L; ± 73,71 (7,3%) alla concentrazione di 1013,788
pmol/L; ± 160,06 (6,3%) alla concentrazione di 2535,32 pmol/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco - B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
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Estradiolo
pmol/L
F
età prepuberale:
<70
età fertile:
fase follicolare
70-530
picco ovulatorio
230-1310
fase luteinica
200-800
menopausa:
<120
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Estradiolo
pmol/L
M
età prepuberale:
<70
età adulta:
<200
00 A 00 M 00 G
999 A 00 M 00 G
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Etanolo (alcolemia)
Rilevanza clinica
L’alcol è prodotto, in piccole quantità, nei processi metabolici fisiologici, quantità al di sotto della rilevabilità
del metodo, che rileva l'alcol assunto. La richiesta di determinazione dell’alcolemia (concentrazione
ematica di alcol etilico) trova giustificazione nella conferma diagnostica di intossicazione etilica acuta. Le
richieste di alcolemia per motivazioni medico-legali vanno indirizzate alla Medicina Legale, in quanto il
laboratorio non assicura una catena di custodia e il metodo è un metodo di primo livello che richiederebbe
un test di conferma se positivo, sempre mantenedo la catena di custodia.
Per la determinazione di abuso alcolico criìonico vengono utilizzatii altri esami (transferrina desialata,
GGT, MCV)
Interpretazione
L’assunzione di alcol etilico comporta alterazioni psico-fisiche in funzione della dose assunta, del tempo
trascorso e della contestuale assunzione di alimenti o altre sostanze e di fattori legati alla variabilità
individuale (sesso, peso corporeo, abitudine all'alcol): L'assorbimento si ha in 20-45 ', con picco a 30-120',
l'eliminiazione avviene in 8-10h; si considera 1h per eliminare12g di alcool (1 bicchiere di vino)
Dopo assunzione di alcol generalmente, per livelli di alcolemia di 0.2 g/L inizia ad esserci allungamento dei
tempi di reazione, per valori 0.2-0.5 g/L compaiono euforia, alterazioni visive, elaborazione mentale
difficoltosa (0.5 g/L è il limite legale per la guida di veicoli) ; fra 0.5 e 1.0g/L compaiono disturbi
dell'equilibrio, alterazioni visive importanti, si allungano ulteriormente i tempi di reazione, con 1-1.5 g/L il
soggetto appare ubriaco, la percezione del pericolo è inibita, ; fra 1.5 e 2.5 g/L i processi mentali sono
gravemente alterati, con nausea, vomito e stato stuporoso, oltre 4-5 g/L si può avere coma, collasso
periferico e morte per blocco respiratorio.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Per la disinfezione del punto di prelievo non devono essere impiegate soluzioni alcoliche. - Tappo Verde
gel 3.5 mL
Metodo
L’alcol deidrogenasi catalizza l’ossidazione dell’etanolo ad acetaldeide con concomitante riduzione di NAD
a NADH. L’aumento di assorbanza nell’ultravioletto dovuto al NADH è proporzionale alla concentrazione
dell’alcol del campione e viene determinato fotometricamente mediante una tecnica cinetica bicromatica
(340- 383 nm) .
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,04 (11,9%) alla concentrazione di 0,38 g/L; ± 0,17 (6,5%) alla concentrazione di 2,62 g/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Etanolo
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g/L
Indiff. [assente]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mmol/L
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Etosuccimide
Monitoraggio terapia con etosuccimide. Il campionamento va effettuato prima della dose successiva
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
EMIT
Strumento
Dimension EXL
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Etosuccimide
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mg/L
Indiff. [40,0 - 100,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
µmol/L
[284 - 710]
(int. terapeutico indicativo)
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Everolimus
Rilevanza clinica
EVEROLIMUS (Certican) è un macrolide con attività immunosoppressiva derivato dal Sirolimus per
introduzione nella molecola di un gruppo polare che ne migliora la solubilità e l’assorbimento. Come
tacrolimus e sirolimus, l’everolimus si lega ad una proteina del citosol l’FKBP12, ma il complesso non
agisce sull’attività della calcineurina (enzima necessario per la produzione di IL-2 e l’attivazione precoce
dei T linfociti dalla fase G0 alla fase G1, e bersaglio di ciclosporina e tacrolimus). Il complesso si lega
invece ad una specifica proteina regolatoria del ciclo cellulare definita “mammalian Target Of Rapamycin”
(mTOR) inibendone l’attivazione. L’inibizione di questa proteina blocca la proliferazione delle cellule T
indotta dalle citochine (IL-2, IL-4, IL-7 e IL-15) impedendo la progressione del ciclo cellulare dalla fase G1
alla fase S. Everolimus ha un’azione sinergica con la ciclosporina ed è utilizzato in combinazione con
questa permettendo di ridurne la dose e pertanto di ridurne gli effetti secondari tossici: nefrotossicità,
neurotossicità, ipertensione. L’everolimus è un substrato del citocromo P3A4 e della glicoproteina-P che,
per mono-idrossilazione e O-alchilazione, portano alla formazione di metaboliti che non contribuiscono in
maniera significativa all’attività immunosoppressiva.
Scopo dell'esame è il monitoraggio della terapia con Everolimus
Interpretazione
Il valore ottenuto (prelievo a valle della soministrazione) deve essere valutato sulla base della situazione
clinica e dei farmaci associati.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
La provetta deve esere riempita fino al segno (EDTA troppo concentrato interferisce con la reazione) Tappo viola 4 mL
Metodo
Metodo immunoturbidimetrico a particelle omogenee (QMS).
Il dosaggio si basa sulla competizione fra farmaco presente nel campione e farmaco legato sulla superficie
di microparticelle, per il legame con i siti di un anticorpo anti-everolimus. Le microparticelle rivestite
vengono agglutinate dal legame con l'anticorpo facendo variare l'assorbanza della soluzione. La maggiore
variazione di assorbanza si ha in assenza di farmaco competitore nel campione. Concentrazioni crescenti
di farmaco riducono progressivamente la variazione di assorbanza permettendo di costruire una curva di
taratura.
Strumento
CDx-90
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Everolimus
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µg/L
Indiff. [3,00 - 8,00]
Intervallo
terapeutico
indicativo
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Farley test (morfologia eritrocitaria urine)
Rilevanza clinica
Lo studio della morfologia dei globuli rossi del sedimento urinario o TEST DI FARLEY è importante per la
discriminazione fra ematuria di origine nefrologica (emazie dismorfiche ) e post-nefrologica (emazia
isomorfiche)
Interpretazione
•la presenza nel sedimento urinario di globuli rossi con particolari alterazioni morfologiche (una o più
protrusioni citoplasmatiche) definiti acantociti, per oltre il 5% degli eritrociti osservati e/o la presenza di
globuli rossi dismorfici (emazie con irregolarità del contorno della membrana) per ca. l’80% degli eritrociti
osservati è indicativa di una ematuria di origine glomerulare e quindi nefrologica;
• la presenza nel sedimento urinario di globuli rossi normocoformati e isomorfi per oltre l’80% degli
elementi osservati è indicativa di una ematuria di origine non glomerulare.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
E’ necessaria un’accurata idratazione del paziente il giorno antecedente la raccolta (almeno un litro
nell’adulto e mezzo litro nel bambino).
Il Test di Fairley va effettuato sulle urine della seconda minzione (urine delle 3 ore successive ) recapitate i
Metodo
manuale. Valutazione microscopica
Strumento
campo da inserire
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
B.Capizzi
Telefono (045-812) 3209
Intervalli di riferimento
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Fattore II
Rilevanza clinica
Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di
screening. In particolare i fattori della via estrinseca e comune contribuiscono in modo preponderante al
risultato del Tempo di protrombina. Le carenze fattoriali possono essere congenite o acquisite. In seguito
a epatopatie, DIC. In corso di terapia anticoagulante orale si verificano carenze dei fattori vit. K dipendenti
F II, F VII, F X e F IX.
Interpretazione
Vedi "Rilevanza clinica"
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
Metodo coagulativo. Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo
necessario affinché un plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un
coagulo in un esame sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante
del fattore mediante specifica curva di calibrazione.
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
±5,7 alla concentrazione di 31
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
Fattore II
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%
Indiff. [60 - 130]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
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Del 07/01/2008
Fattore II - FII
Rilevanza clinica
Il Fattore II (Protrombina) è una proteina sintetizzata a livello epatico e circolante nel
plasma come molecola inattiva. E’ un fattore K-dipendente come il VII, IX, X.
Durante la coagulazione il FII è convertito nella forma attiva, FIIa (o Trombina) dal
complesso FXa. La trombina è la base dell’emostasi e dimostra la sua attività, come proteasi serinica,
attraverso diverse funzioni: conversione del fibrinogeno in fibrina, attivatore delle piastrine
(aggregazione) e attivatore dei cofattori della coagulazione FV, FVIII e del FXIII e legato
alla trombomodulina è un importante attivatore della proteina C.
Carenze:
-congenita: la carenza congenita di FII è un disordine ereditario molto raro associato, nella
maggior parte dei casi, a sanguinamento lieve o moderato.
-secondarie: epatopatie (ridotta sintesi), iperfibrinolisi o coagulazione intrascolare
disseminata (CID), terapia con antagonisti della vit.K (Coumadin, Syntrom) o ridotta
assunzione o malassorbimento di vit K.
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
coagulativo
Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un
plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame
sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante
specifica curva di calibrazione.
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Fattore II
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per cento Indiff. [60 - 130]
min. liv. per
chirurgia: 20
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
Fattore IX - FIX
Il Fattore IX è una glicoproteina sintetizzata a livello epatico e circolante nel plasma come
molecola inattiva. E’ un fattore K-dipendente come il II, VII, X.
Il FIX è convertito nella forma attiva, FIXa, dal FXIa e dal complesso fattore VIIa/fattore
tissutale/fosfolipidi. Il Fattore IXa agisce poi da catalizzatore del complesso attivatore
intrinseco del fattore X (Fattore IXa, Fattore VIIIa, superfici cellulari e ioni calcio) che
converte, mediante proteolisi, il Fattore X in Fattore Xa.
Carenze:
-congenita: legata al cromosoma X (emofilia B)
-secondarie: epatopatie (ridotta sintesi), iperfibrinolisi o coagulazione intravascolare
disseminata (CID), terapia con antagonisti della vit.K (Coumadin,Syntrom) o ridotta
assunzione o malassorbimento di vitamina K.
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
coagulativo
Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un
plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame
sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del
fattore mediante specifica curva di calibrazione
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Fattore IX
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [50 - 150]
min. liv. per
chirurgia: 20
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
Fattore V - FV
Rilevanza clinica
Il Fattore V è una glicoproteina sintetizzata a livello epatico e circolante nel plasma come
molecola inattiva. Durante la coagulazione il FV è convertito nella forma attiva, FVa, ed è
cofattore del FXa e assieme al Ca2+ e fosfolipidi catalizza la trasformazione della
protrombina in trombina.
Carenza:
-congenita: raro disordine ereditario
-secondarie: epatopatie (ridotta sintesi), iperfibrinolisi o coagulazione intrascolare disseminata (CID).
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
coagulativo
Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un
plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame
sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante
specifica curva di calibrazione.
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Fattore V
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [60 - 130]
min. liv. per
chirurgia: 25
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
Fattore VII - FVII
Rilevanza clinica
Il Fattore VII è una glicoproteina sintetizzata a livello epatico e circolante nel plasma come
molecola inattiva. E’ un fattore K-dipendente come il II, IX, X.
Il FVII è convertito nella forma attiva, FVIIa, dal FT (Fattore Tessutale) e forma con il Ca2+
un complesso in grado di attivare il FX e il FIX.
Carenza:
-congenita: raro disordine ereditario associato, nella maggior parte dei casi, a sanguinamento moderato.
-secondarie: epatopatie, iperfibrinolisi o coagulazione intrascolare disseminata (CID),
terapia con antagonisti della vit.K (Coumadin, Syntrom) o ridotta assunzione o
malassorbimento di vit K.
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
coagulativo
Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un
plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame
sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante
specifica curva di calibrazione.
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
FattoreVII
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [60 - 130]
min. liv. per
chirurgia: 10
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 199 di 498
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Del 07/01/2008
Fattore VIII - FVIII
Rilevanza clinica
Il fattore VIII è una glicoproteina plasmatica complessa sintetizzata dal fegato, circola nel
plasma legata, per mezzo di legami non covalenti, al fattore Von Willebrand che ne
aumenta la stabilità e l’emivita. La sua concentrazione nel plasma è di 1 mg/dl. E’
costituita da due subunità legate in modo non covalente: una a basso PM con attività
procoagulante e l’altra a PM elevato fornita di una specificità antigenica capace di regolare
l’adesività e l’aggregazione piastrinica.
Durante il processo coagulativo il fattore VIII viene proteoliticamente attivato (FVIIIa) ad
opera della trombina o del Fattore Xa (FXa). Il FVIII agisce come cofattore del FIXa
accelerando la conversione del FX a FXa ad opera del FIXa.
-La carenza congenita di fattore VIII è la causa dell’emofilia A, una sindrome ereditaria
recessiva legata al cromosoma X, che provoca gravi sanguinamenti. La gravità di questo
disturbo emorragico è inversamente correlata alla concentrazione del F VIII. Pazienti affetti
da emofilia A sono in genere classificati, sulla base dell’attività del F VIII, in tre categorie:
<0.01 UI/ml (emofilia grave)
0.01 - 0.04 UI/ml (emofilia moderata)
0.05 - 0.25 UI/ml (emofilia leggera)
-Le carenze di FVIII possono anche essere associate alla malattia di Von Willebrand o
causate da altre patologie come epatopatie e coagulazione intravascolare disseminata
(DIC o CID).
-Il FVIII è una proteina della fase acuta.
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima sttasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
coagulativo
Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un
plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame
sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del
fattore mediante specifica curva di calibrazione
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Fattore VIII
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [50 - 150]
min. liv per
chirurgia: 75
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Fattore X - FX
Rilevanza clinica
Il Fattore X è una glicoproteina sintetizzata a livello epatico e circolante nel plasma come
molecola inattiva. E’ un fattore K-dipendente come il II, VII, IX.
Il FX è convertito nella forma attiva, FXa, sia dalla via intrinseca (complesso FVIIIa, FIXa,
Ca2+ e fosfolipidi) che dalla via estrinseca (complesso FT, FVIIa e Ca2+). Il Fattore Xa,
combinato con il calcio, il fattore Va e i fosfolipidi di superficie dotati di carica negativa,
forma il complesso protrombinasi che è responsabile della rapida conversione della
protrombina a trombina.
Carenza:
-congenita: raro disordine ereditario che può causare sanguinamento dopo estrazione
dentale o interventi chirurgici.
-secondarie: amiloidosi sistemica, epatopatie (ridotta sintesi), iperfibrinolisi o coagulazione
intravascolare disseminata (CID), terapia con antagonisti della vit.K (Coumadin, Syntrom) o
ridotta assunzione o malassorbimento di vitamina K.
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
coagulativo
Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un
plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame
sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante
specifica curva di calibrazione.
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Fattore X
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [60 - 130]
min. liv. per
chirurgia: 15
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 201 di 498
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MU900 Scheda Analisi
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Del 07/01/2008
Fattore XI - FXI
Rilevanza clinica
Il Fattore XI è una glicoproteina sintetizzata a livello epatico e circolante nel plasma come
molecola inattiva. Il Fattore XI è convertito nella forma attiva, Fattore Xia, mediante
proteolisi limitata ad opera del fattore XIIa. Il Fattore XIa partecipa alla via intrinseca della
coagulazione catalizzando la conversione del Fattore IX a Fattore IXa.
Carenza:
-congenita: legata al cromosoma X (emofilia C)
-secondarie: epatopatie (ridotta sintesi), iperfibrinolisi, coagulazione intrascolare
disseminata (CID) o presenza di inibitori del fattore XI.
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
coagulativo
Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un
plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame
sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del
fattore mediante specifica curva di calibrazione
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Fattore XI
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [60 - 130]
min. liv. per
chirurgia: 15
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 202 di 498
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Del 07/01/2008
Fattore XII - FXII
Rilevanza clinica
Il Fattore XII (Fattore di Hageman) è una glicoproteina sintetizzata a livello epatico che
svolge un ruolo centrale nell’avvio della fase di contatto della via intrinseca della
coagulazione. Dopo il legame con il HMWK il fattore XII si converte nella sua
forma attivata, fattore XIIa , il quale converte la precallicreina in callicreina e il fattore XI
nella sua forma attivata, fattore XIa.
Carenza:
-congenita: è una malattia molto rara caratterizzata da alterazione dei parametri della
coagulazione “in vitro” ma che non è associata a sanguinamento
-secondarie: epatopatie (ridotta sintesi) o coagulazione intravascolare disseminata (CID)
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
coagulativo
Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un
plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame
sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del
fattore mediante specifica curva di calibrazione
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Fattore XII
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [60 - 130]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 203 di 498
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Del 07/01/2008
Fattore XIII - FXIII
Rilevanza clinica
Il FXIII è essenziale nel mantenimento dell’emostasi per il suo ruolo nella stabilizzazione
del coagulo della fibrina e nella sua protezione dalla degradazione proteolitica operata dal
sistema fibrinolitico. I pazienti con carenze ereditarie di FXIII presentano una diatesi emorragica tardiva.
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Immunologico
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Fattore XIII
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [70,0 - 130,0]
min.liv. per
chirurgia:
20 - 40
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 204 di 498
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Del 07/01/2008
Fe ( Ferro )
Rilevanza clinica
di patologie quali anemie da carenza di ferro, emocromatosi (una malattia generalmente associata a
depositi nel tessuto dei due pigmenti ferruginosi, emosiderina ed emofuscina, e caratterizzata da
pigmentazioni della cute) nonché nefropatie croniche. La determinazione del ferro viene impiegata
per la diagnosi ed il monitoraggio di anemie microcitiche (quali disturbi del ricambio del ferro ed
emoglobinopatia), di anemie macrocitiche (quali carenza di vitamina B12, carenza di acido folico e disturbi
metabolici di origine ignota indotti da medicinali) nonché di anemie normocitiche, quali
anemie renali (carenza di eritropoietina), anemia emolitica, emoglobinopatia, osteomielopatia e danni
tossici al midollo osseo.
Interpretazione
livelli della sideremia risultano bassi nell’anemia da carenza di ferro (per ridotto assorbimento o per
eccessiva perdita: emorragia, patologie intestinali, ecc.) e in presenza di processi infiammatori di varia
origine (infezioni, infarto miocardico, patologie autoimmuni, ecc). Si considera possa portare a disfunzione
cellulare una sideremia <10uM. Va segnalato che nell’anemia sideropenica la sideremia diminuisce
quando i depositi sono già impoveriti; pertanto questa condizione sarà svelata più precocemente dalla
diminuzione della ferritina e dalla saturazione della transferrina. Altre cause di iposideremia sono la
gravidanza, il periodo mestruale, l’assunzione di contraccettivi orali e l’eritropoiesi accelerata.
Livelli aumentati di sideremia si osservano nell’emocromatosi (la ferririna e il rapporto
sideremia/transferrina risultano aumentati), nelle epacitotolisi per liberazione del ferro ferritinico,
nell’intossicazione marziale iatrogena e in talune condizioni iperemolitiche. Livelli >30uM risultano tossici
per periodi prolungati.
Dopo sommnistrazone di ferro le concentrazioni di ferro ematico possono rimanere elevate per settimane,
il ferro somministrato si ritrova in circolo per più di 24h.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test colorimetrico.In condizioni di acidità, il ferro viene rilasciato dalla transferrina.I campioni lipemici
vengono schiariti mediante il detergente. In presenza di ascorbato, gli ioni Fe3+ rilasciati si riducono a ioni
Fe2+, i quali poi reagiscono con FerroZine, formando un complesso colorato. L’intensitàdel colore è
direttamente proporzionale alla concentrazione di ferro e può essere misurata fotometricamente.
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 1,72 (8,3%) alla concentrazione di 20,87 µmol/L; ± 2,53 (5,4 %) alla concentrazione di 46,61 µmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Ferro
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [10 - 29]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
µg/dL
[55 - 161]
Pagina 205 di 498
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Del 07/01/2008
FENITOINA op Difenilacetato
Rilevanza clinica
La fenitoina (difenilidantoina) è stata largamente utilizzata per il controllo degli attacchi in pazienti affetti da
epilessia tipo grande male (crisi motoria maggiore), da crisi focali corticali e da epilessia del lobo temporale
Interpretazione
Il monitoraggio dei livelli sierici del farmaco è essenziale per assicurare il massimo controllo degli attacchi
mantenendo concentrazioni ematiche minime.Il livello ottimale è variabile a causa delle differenze
individuali nell’assorbimento e nel metabolismo.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
si consiglia di prelevare i campioni per le misurazioni della fenitoina sierica al più presto 2 ore dopo la
somministrazione di una dose intravenosa e al più presto 4 ore dopo la somministrazione di una dose
intramuscolare di fosfenitoina - Li - Eparina V
Metodo
Il test è basato sull’interazione cinetica di microparticelle in una soluzione
(KIMS). L’anticorpo anti-fenitoina si lega covalentemente alle microparticelle,
ed il derivato del farmaco si lega ad una macromolecola. L’interazione
cinetica delle microparticelle nelle soluzioni viene indotta dal legame del
coniugato di farmaco all’anticorpo sulle microparticelle e viene inibita dalla
presenza di fenitoina nel campione. Si svolge una reazione nella quale
il coniugato di farmaco e la fenitoina nel campione di siero competono
per i siti di legame dell’anticorpo anti-fenitoina sulle microparticelle.
La risultante interazione cinetica delle microparticelle è indirettamente
proporzionale alla quantità di farmaco presente nel campione
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-FENITOINA
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. [10,00 - 20,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
µmol/L
[39,40 - 78,80]
(intervallo terapeutico)
Pagina 206 di 498
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Del 07/01/2008
Fenobarbital
Rilevanza clinica
Il fenobarbitale è un farmaco con una potente azione anticonvulsivante che viene utilizzato nell’epilessia
generalizzata tonico-clonica e nelle convulsioni focali; ha un basso indice terapeutico e pertanto le
manifestazioni di tossicità possono comparire già a livelli ematici del farmaco solo di poco superiori
rispetto ai livelli terapeutici.
Nomi commerciali più comuni: gardenale, luminale, maliasin
Interpretazione
L’intossicazione può manifestarsi con sedazione, atassia e grave neurodepressione. Di norma viene
inattivato per il 70% nel fegato e per il 30% viene escreto immodificato con le urine. Il monitoraggio del
fenobarbital è utile solo se la determinazione viene eseguita allo "stato stazionario", cioè dopo che sono
passati almeno 10 giorni dall’inizio della terapia, meno critico è il momento del prelievo rispetto alla
somministrazione. L'emivita del farmaco è minore nei bambini
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
indicare ore dall'ultima soministrazione. - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
I reagenti sono costituiti da un anticorpo monoclonale anti-fenobarbitale e da particelle costituite da latice
coniugato con fenobarbitale. Il fenobarbitale del campione compete con il fenobarbitale coniugato per i siti
di legame dell’anticorpo. La formazione di aggregati di latice, che viene determinata turbidimetricamente,
sarà pertanto inversamente correlata alla concentrazione di fenobarbitale nel campione.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 2,90 (27,7%) alla concentrazione di 10,5 mg/L; ± 3,03 (10,8 %) alla concentrazione di 28,0 mg/L; ± 5,09
(9,3%) alla concentrazione di 54,72 mg/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Fenobarbital
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. [15 - 40]
(intervallo
terapeutico)
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 207 di 498
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Del 07/01/2008
FENOBARBITAL o GARDENALE o DEPAKIN
Rilevanza clinica
Il fenobarbitale è uno dei farmaci più comunemente usati per il trattamento dell’epilessia tipo grande male,
psicomotoria e di altre forme di epilessia focale.Il fenobarbitale è un farmaco con una potente azione
anticonvulsivante che viene utilizzato nell’epilessia generalizzata tonico-clonica e nelle convulsioni focali;
ha un basso indice terapeutico e pertanto le manifestazioni di tossicità possono comparire già a livelli
ematici del farmaco solo di poco superiori rispetto ai livelli terapeutici.Nomi commerciali più comuni:
gardenale, luminale, maliasin
Interpretazione
Il monitoraggio dei livelli sierici del farmaco è essenziale per assicurare il massimo controllo degli attacchi
mantenendo concentrazioni ematiche minime, in modo da evitare effetti collaterali negativi. Come con altri
farmaci anticonvulsivi, è fondamentale un dosaggio personalizzato per ciascun pazienteL’intossicazione
può manifestarsi con sedazione, atassia e grave neurodepressione. Di norma viene inattivato per il 70%
nel fegato e per il 30% viene escreto immodificato con le urine. Il monitoraggio del fenobarbital è utile solo
se la determinazione viene eseguita allo "stato stazionario", cioè dopo che sono passati almeno 10 giorni
dall’inizio della terapia, meno critico è il momento del prelievo rispetto alla somministrazione. L'emivita del
farmaco è minore nei bambini
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Il test è basato sull’interazione cinetica di microparticelle in una soluzione (KIMS). L’anticorpo antifenobarbitale si lega covalentemente alle microparticelle, ed il derivato del farmaco si lega ad una
macromolecola.L’interazione cinetica delle microparticelle nelle soluzioni viene indotta dal
legame del coniugato di farmaco all’anticorpo sulle microparticelle e viene inibita dalla presenza di
fenobarbitale nel campione. Si svolge una reazione nella quale il coniugato di farmaco ed il fenobarbitale
nel campione di siero competono per i siti di legame dell’anticorpo anti-fenobarbitale sulle microparticelle.
La risultante interazione cinetica delle microparticelle è indirettamente proporzionale alla quantità di
farmaco presente nel campione
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-FENOBARBITAL
mg/L
Indiff. [13,00 - 35,00]
00 A 00 M 00 G
10 A 00 M 00 G
µmol/L
[56,16 - 151,20]
(intervallo terapeutico)
P-FENOBARBITAL
mg/L
Indiff. [15,00 - 40,00]
10 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
µmol/L
[64,80 - 172,80]
(intervallo terapeutico)
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 208 di 498
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Rev.
MU900 Scheda Analisi
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Del 07/01/2008
Ferritina
Rilevanza clinica
La determinazione della ferritina è un metodo utile per diagnosticare lo stato del metabolismo di ferro. Il
dosaggio della ferritina eseguito all’inizio della terapia fornisce una misura rappresentativa delle riserve di
ferro nell’organismo. Uno scarso deposito nel sistema reticolo‑endoteliale (SRE)
può essere rilevato fin dai primissimi stadi.
Interpretazione
Un valore limite di 20 µg/L (ng/mL) si è dimostrato clinicamente utile nel determinare la carenza di ferro
prelatente. Questo valore fornisce un'indicazione affidabile dell’esaurimento delle riserve di ferro utilizzabili
per
la sintesi dell’emoglobina. Un valore di ferritina inferiore alla soglia di 12 µg/L (ng/mL) indica una carenza
di ferro latente. Questi due valori non necessitano di ulteriori indagini di laboratorio per essere confermati,
anche
quando il quadro ematologico è ancora morfologicamente normale. Se il livello di ferritina diminuito è
associato ad un'anemia microcitica ipocromica,si è in presenza di una carenza di ferro manifesta.Quando
il livello di ferritina è elevato e si possono escludere con certezza eventuali problemi di distribuzione, si è in
presenza di un sovraccarico di ferro nell’organismo. Il valore limite è stato fissato a 400 µg/L (ng/mL) di
ferritina. Valori di ferritina elevati sono riscontrabili anche in caso dei seguenti tumori: leucemia acuta,
morbo di Hodgkin, carcinoma del polmone, del colon, del fegato e della prostata. La determinazione della
ferritina è risultata preziosa nel caso di metastasi epatiche. Alcuni studi hanno dimostrato che nel 76 % dei
pazienti affetti da metastasi epatiche
i valori di ferritina sono superiori a 400 µg/L (ng/mL). Le cause dei valori elevati possono essere necrosi
cellulari, il blocco della eritropoiesi o un aumento della sintesi nel tessuto tumorale
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Principio sandwich.ImmunoAssay in ElettroChemiLuminescenza “ECLIA”.1a incubazione: 10 µL di
campione, un anticorpo monoclonale biotinilato specifico anti‑ferritina e un anticorpo monoclonale
specifico anti‑ferritina marcato con un complesso di rutenioa) formano un complesso sandwich.2a
incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite di streptavidina, il complesso si lega alla fase
solida mediante l’interazione biotina-streptavidina.La miscela di reazione viene aspirata nella cella di
misura dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie dell’elettrodo.
Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M. Applicando una
tensione all’elettrodo,si induce l’emissione chemiluminescente che viene misurata mediante il
fotomoltiplicatore I risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione, che
viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti e con una curva master
fornita insieme al codice a barre del reattivo.
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-FERRITINA
µg/L
F
[13 - 150]
00 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
P-FERRITINA
µg/L
F
[13 - 150]
(diminuisce in
gravidanza)
16 A 00 M 00 G
48 A 00 M 00 G
P-FERRITINA
µg/L
F
[13 - 150]
48 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
P-FERRITINA
µg/L
M
[30 - 400]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 209 di 498
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U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Ferritina
Rilevanza clinica
La ferritina è una proteina ubiquitaria con una massa molecolare di 450 KD. E’ composta di 24 subunità
proteiche (di tipo H o L) che formano una sfera vuota chiamata apoferritina . All’interno di questa cavità
possono essere contenuti fino a 4000 atomi di ferro. La ferritina prodotta in organi diversi o anche quella
prodotta nello stesso organo può presentare caratteristiche diverse costituendo le cosiddette isoferritine;
non vi è accordo in letteratura circa il significato di queste.
La ferritina carica di ferro insieme all’emosiderina, un condensato di molecole di ferritina, rappresenta il
deposito di ferro della cellula e dell’intero organismo, essendo il ferro ferritinico quello più facilmente
mobilizzabile.
La determinazione della ferritina rappresenta un utile indice dei depositi di ferro totale, in quanto la ferritina
circolante è in equilibrio con quella dei depositi. Tuttavia questo è vero solo se in assenza di liberazione di
ferritina da cellule parenchimali (es. fegato), di neoplasie o di cambiamenti nel metabolismo della ferritina
(malattie infiammatorie, terapia con eritropioietina, ferro parenterale)
Interpretazione
La determinazione della ferritina rappresenta un utile indice dei depositi di ferro totale ed è il paramtero più
sensibile alla carenza marziale. Una ferritinemia <15ug/L è indice di carenza di ferro (assenza di ferro nei
depositi).
Una ferritina sierica >200 ug/L nelle donne premenopausa o >300 in postmenopausa e negli uomini,
abbinata ad una saturazione della transferrina a digiuno >45%., è indice di sovraccarico marziale: Un
sovraccarico marziale in presenza di ferritina nella norma è improbabile.
Valori di ferritina persistentemente >1000ng/mL sono responsabili di tossicità portando a danno d'organo
Diagnostica differenziale:
nella anemia ipocromica da deficit marziale si registrano ferritina bassa, ferro basso, transferrina alta
saturazione bassa, RDW aumentato
nella anemia da malattia cronica: ferritina normale o alta; ferro normale o basso; saturazione transferrina
normale o bassa;
nella talassemia: ferro , saturazione transferrina e ferritina normale o alta. RDW normale.
Durante la terapia marziale parenterale a ferritina risulta abnormemente elevata
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Immunodosaggio sandwich in chemiluminescenza in fase omogenea (LOCI )che impiega due anticorpi
monoclonali di topo anti-ferritina.
La chemiluminescenza rilevata è proporzionale alla concentrazione di ferritina
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 2.12 (9.7%) alla concentrazione di 21.8 µg/L; ± 9.8 (6.8%) alla concentrazione di 144.4 µg/L; ± 21.1
(6.4%) alla concentrazione di 328.3 µg/L
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Ferritina
µg/L
F
[10 - 290]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Ferritina
µg/L
M
[20 - 320]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 210 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Ferro (Sideremia)
Rilevanza clinica
Il contenuto di ferro nell’organismo di un maschio adulto è di circa 4 g così ripartiti: circa 70% legato
all’emoglobina, 25% nei depositi (fegato, milza e midollo osseo), 5% legato a citocromi, perossidasi e altre
proteine e solo 0.1% nel plasma; quest’ultima quota circola legata alla transferrina e, in misura minore, ad
altre proteine.
Il ferro circolante ha un andamento circadiano per cui dosaggi eseguiti in orari diversi del giorno possono
risultare molto diversi tra loro; in particolare la sideremia è più alta al mattino e si abbassa la sera. Poiché
la sideremia è influenzata da molti fattori, per avere un quadro completo del metabolismo marziale è
necessario valutare in maniera integrata la sideremia, la transferrina (o la TIBC = capacità totale del
plasma di legare il ferro ad essa ben correlata) e la ferritina (che correla abbastanza bene con i depositi).
Interpretazione
I livelli della sideremia risultano bassi nell’anemia da carenza di ferro (per ridotto assorbimento o per
eccessiva perdita: emorragia, patologie intestinali, ecc.) e in presenza di processi infiammatori di varia
origine (infezioni, infarto miocardico, patologie autoimmuni, ecc). Si considera possa portare a disfunzione
cellulare una sideremia <10uM. Va segnalato che nell’anemia sideropenica la sideremia diminuisce
quando i depositi sono già impoveriti; pertanto questa condizione sarà svelata più precocemente dalla
diminuzione della ferritina e dalla saturazione della transferrina. Altre cause di iposideremia sono la
gravidanza, il periodo mestruale, l’assunzione di contraccettivi orali e l’eritropoiesi accelerata.
Livelli aumentati di sideremia si osservano nell’emocromatosi (la ferririna e il rapporto
sideremia/transferrina risultano aumentati), nelle epacitotolisi per liberazione del ferro ferritinico,
nell’intossicazione marziale iatrogena e in talune condizioni iperemolitiche. Livelli >30uM risultano tossici
per periodi prolungati.
Dopo sommnistrazone di ferro le concentrazioni di ferro ematico possono rimanere elevate per settimane,
il ferro somministrato si ritrova in circolo per più di 24h.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Ferene.
Il ferro Fe3+ viene rilsciato dalla transferrina e ridotto a Fe 2+ che forma con il Ferene un composto
colorato che viene determinato fotometricamente in bicromatismo a punto finale. L’interferenza dovuta al
rame viene minimizzata mediante uno specifico mascherante.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,911 (6,9%) alla concentrazione di 13,14 µmol/L; ± 1,56 (3,9%) alla concentrazione di 39,69 µmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Ferro
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [10 - 29]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
µg/dL
[55 - 161]
Pagina 211 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Fibrinogeno
Rilevanza clinica
Il Fibrinogeno è un dimero del peso molecolare di 340 KD; ciascuna parte è formata da tre
catene (α –β – γ) fornite di un gruppo carbossilico terminale libero.
La concentrazione nel plasma è di 2.0-4.0 g/L
La sua trasformazione fisiologica in fibrina avviene per azione della trombina.
Interpretazione
Il fibrinogeno è un utile indicatore per la valutazione di diverse patologie quali la
Coagulazione Intravascolare Disseminata (CID), le malattie epatiche, gli stati infiammatori
ed i tumori.
Alti valori di fibrinogeno sono associati ad un incremento del rischio di malattie
cardiovascolari. Un aumento dei livelli di fibrinogeno è stato osservato anche durante la
gravidanza o in relazione all’uso di contraccettivi orali, mentre una diminuzione dei livelli di
fibrinogeno può essere associata ad un trattamento trombo litico
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
No prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Nel 1957 Clauss sviluppò un metodo per la determinazione quantitativa del fibrinogeno nel
plasma usando la trombina. Secondo tale procedura si aggiunge la trombina in eccesso al
plasma diluito e si misura il tempo di formazione del coagulo. Il logaritmo del valore del
tempo di coagulazione è inversamente proporzionale a quello della concentrazione di
fibrinogeno. La curva di riferimento del fibrinogeno è calcolata utilizzando i tempi di
coagulazione risultanti da diverse concentrazioni di fibrinogeno ottenuti diluendo un
plasma di riferimento a titolo noto. La concentrazione del fibrinogeno nel plasma del
paziente è determinata confrontando il tempo di coagulazione ottenuto con la curva di
riferimento.
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 0,33 alla concentrazione di 2,63 g/L; ± 0,18 alla concentrazione di 1,69 g/L
Dirigenti responsabili
Poli - Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
P-FIBRINOGENO
g/L
F
[2,00 - 4,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
P-FIBRINOGENO
g/L
M
[2,00 - 4,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 212 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Fibrinogeno
Rilevanza clinica
Esame di secondo livello nello screening delle diatesi emorragiche. Valori bassi possono essere associati
a disfibrinogenemia ed a DIC (per consumo). Valori elevati si ritrovano nella flogosi. Valori
persistentemente elevati sono stati associati ad aumentato rischio coronarico.
Interpretazione
Viene misurato il tempo necessario (secondi) affinchè il plasma di un sangue citratato formi un coagulo di
fibrina una volta addizionato di Trombina. Tale tempo è direttamente correlato alla quantità di fibrinogeno
presente nel campione.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
coagulativo Clauss
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 0,41 (15,1%) alla concentrazione di 2,8 g/L; ± 0,24 (14,1%) alla concentrazione di 1,7 g/L;
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
Fibrinogeno
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff. [2,00 - 4,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 213 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
FISH nella Leucemia Linfatica Cronica (CLL)
Rilevanza clinica
Ricerca microdelezioni 11q, 13q, 17p, Trisomia 12
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Compilare modulo MU GEN 09. Accesso libero lun-gio, previo accordo venerdì - Na - Eparina Lab
GENETICA 3 mL
Metodo
Strumento
Microscopio
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
F.Aprili
Telefono (045-812) 4512
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 214 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
FISH per Mieloma Multiplo (MM)
Rilevanza clinica
Ricerca microdelezioni e traslocazioni cromosomiche specifiche del Mieloma Multiplo
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Prenotazione obbligatoria. Compilare modulo MU GEN 09. - Na - Eparina Lab GENETICA 3 mL
Metodo
Strumento
Microscopio
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
F.Aprili
Telefono (045-812) 4512
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 215 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
FISH XY
Rilevanza clinica
Valutazione dell'attecchimento del trapianto allogenico con donatore di sesso diverso, studiando i
centromeri dei cromosomi sessuali.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Compilare modulo MU GEN 09. Accesso libero lun-gio, previo accordo venerdì - Na - Eparina Lab
GENETICA 3 mL
Metodo
Strumento
Microscopio
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
F.Aprili
Telefono (045-812) 4512
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 216 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
FIX, fattore IX
Rilevanza clinica
Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di
screening. In particolare i fattori della via intrinseca contribuiscono in modo preponderante al risultato del
Tempo di tromboplastina parziale. Le carenze fattoriali possono essere congenite (per esempio emofilia) o
acquisite in seguito a epatopatie, DIC.
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
COAGULATIVO
Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un
plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame
sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del
fattore mediante specifica curva di calibrazione
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
±3,6 alla concentrazione di 34
Dirigenti responsabili
R Facchinetti B. Capizzi R.Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
Fattore IX
lunedì 21 marzo 2016
%
Indiff. [50 - 150]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 217 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
FK 506 (Tacrolimus)
Rilevanza clinica
Il tacrolimus o FK-506 (nome commerciale Prograf) è un farmaco immuno-soppressivo (macrolide fungino)
che inibisce sia la risposta immune cellulare che umorale agendo principalmente sui linfociti T (mediante
inibizione della calcineurina) e viene utilizzato principalmente nei pazienti sottoposti a trapianto di fegato,
rene o cuore e nelle dermatiti atopiche severe.
Presenta uno stretto intervallo terapeutico, con possibilità di rigetto per livelli inadeguati e effetti tossici nei
sovra-dosaggi (nefro e neuro tossicità, infezioni, neoplasie,..). La risposta clinica può non essere collegata
alla dose somministrata, poiché l’assorbimento e la clearance variano nei pazienti (metabolismo epatico
via citocromo P450).
Viene somministrato per via orale, endovenosa (se l’orale non è attuabile) o topica, presenta un picco 1-3
ore dopo somministrazione orale ed una emivita in circolo di circa 10 ore (ma anche d 35 ore, in
dipendenza dal metabolismo).
ll farmaco si trova all’interno degli eritrociti in concentrazione maggiore che nel plasma, il prelievo va
eseguito a valle, prima della dose successiva
Interpretazione
Il range terapeutico è individuale e differisce in base all’età e al tipo di trapianto.
Valori terapeutici indicativi (valore basale) sono 5-15 ug/L. Si considera potenzialmente tossica un dose
>30 ug/L alla valle.
I metodi di dosaggio differiscono tra loro per specificità anticorpale, e crossreattività con i metaboliti per cui
il paziente deve essere monitorato sempre con il medesimo metodo. Anche in presenza di modificazioni
della funzionalità epatica o trattamento con inibitori della proteasi virali si può avere una variazione nella
risposta del metodo.
In caso di valori elevati non spiegabili è da valutare il dosaggio presso altro centro con metodo alternativo
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Indicare posologia e ore dal'ultima somministrazione - Tappo viola 4 mL
Metodo
Immunometrica (ACMIA)con utilizzo di Ab monoclonali di topo separazione magnetica e rilevazione
colorimetrica in cinetica bicromatica.
Strumento
Dimension EXL
Incertezza di Misura
±1,32 (31,8 %) alla concentrazione di 4,17 µg/L; ±2,08 (19,0 %) alla concentrazione di 10,96µg/L;
±2,57 (14,8 %) alla concentrazione di 17,29µg/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
FK 506
lunedì 21 marzo 2016
µg/L
Indiff. [5,0 - 15,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[6,5 - 19,5]
(int. terapeutico indicativo)
Pagina 218 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Folati
Rilevanza clinica
Anemie nutrizionali e macrocitiche possono essere causate dalla carenza di folato. Tale carenza può
essere provocata da diete prive di frutta e verdura cruda o di altri alimenti ricchi di acido folico, come ad
es. nel caso di alcolisti cronici, di tossicodipendenti, di persone anziane e di bassa estrazione
socioeconomica etc. Inoltre, bassi valori sierici di folato durante la gravidanza sono stati associati con
difetti del tubo neurale del feto.Carenze nutritive ed il malassorbimento sono le cause principali della
carenza di folato nell’uomo.La deficienza può causare l'anemia megaloblastica
Interpretazione
Una ridotta assunzione di folati, il malassorbimento determinato da malattie gastrointestinali, la gravidanza
e farmaci quali la fenitoina, possono determinare una carenza di folati. La carenza di folati è associata
anche all'alcolismo cronico. La carenza di folati e di vitamina B12 influenza la sintesi di DNA,
determinando anemie macrocitiche. Queste anemie sono caratterizzate da abnorme maturazione
midollare dei precursori dei globuli rossi, da presenza di megaloblasti e da ridotta sopravvivenza dei globuli
rossi. Il dosaggio sierico dei folati risulta utile per diagnosticare l’anemia megaloblastica o macrocitica.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Principio di competizione.1a incubazione: incubando 25 µL di campione con i reattivi di
pretrattamento 1 e 2 per il folato, il folato legato viene rilasciato dalle proteine leganti il folato endogeno.2a
incubazione: incubando il campione pretrattato con le proteine leganti il folato marcate con rutenio, si
forma un complesso di folato,la cui quantità dipende dalla concentrazione dell’analita nel campione.3a
incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle, rivestite di
streptavidina, e di folato biotinilato, vengono occupati i siti di legame ancora liberi delle proteine leganti il
folato marcate con rutenio,formando un complesso folato marcato con rutenio-biotina. Il
complesso totale si lega alla fase solida mediante l’interazione biotina-streptavidina.La miscela di reazione
viene aspirata nella cella di misura dove le microparticelle vengono attratte Magneticamente alla superficie
dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate
impiegando ProCell/ProCell M. Applicando una tensione all’elettrodo,si induce l’emissione
chemiluminescente che viene misurata mediante il fotomoltiplicatore.I risultati vengono calcolati in base ad
una curva di calibrazione, che viene generata in modo specifico per lo strumento con una
calibrazione a 2 punti e con una curva master fornita insieme al codice a barre del reattivo
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-FOLATI
lunedì 21 marzo 2016
nmol/L
Indiff. [10,4 - 42,4]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ng/mL
[4,5 - 18,7]
Pagina 219 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Folati (FOL)
Rilevanza clinica
L’acido folico non viene sintetizzato dall’organismo ma viene assunto con la dieta.
I folati, con la vitamina B12, funzionano come coenzima nella regolazione della sintesi nucleotidica del
DNA, necessaria per la normale maturazione dei globuli rossi.
I folati vengono assorbiti nell'intestino e depositati nel fegato.
Il deficit provoca anemia megaloblastica anche se l’esame ha scarso valore predittivo positivo.
Il dosaggio sierico dei folati risulta utile per diagnosticare l’anemia megaloblastica o macrocitica
nell’alcolismo, nel malassorbimento intestinale e nel monitoraggio della terapia con folati. Interferiscono
con l’assorbimento intestinale dell’acido folico chemioterapici, anti-acidi, etanolo.
Un deficit è presente in un terzo delle gravide e nelle sindromi di malassorbimento (celiachia, sprue,
Crohn,) ed il livello può diminuire in chi assume contraccettivi orali e antivirali (per AIDS). I folati
aumentano nell’ipertiroidismo.
I folati sierici, possono essere normali nel deficit di vitamina B12 poiché questa serve per il suo trasporto
all’interno delle cellule dei tessuti (il deficit di folati in questo caso potrebbe essere chiarito dal loro
dosaggio su sangue intero esame non implementato nel nostro laboratorio).
I livelli pediatrici dei folati sono specifici per fascia di età.
Interpretazione
Una ridotta assunzione di folati, il malassorbimento determinato da malattie gastrointestinali, la gravidanza
e farmaci quali la fenitoina, possono determinare una carenza di folati.
La carenza di folati è associata anche all'alcolismo cronico.
La carenza di folati e di vitamina B12 influenza la sintesi di DNA, determinando anemie macrocitiche.
Queste anemie sono caratterizzate da abnorme maturazione midollare dei precursori dei globuli rossi, da
presenza di megaloblasti e da ridotta sopravvivenza dei globuli rossi.
Il dosaggio sierico dei folati risulta utile per diagnosticare l’anemia megaloblastica o macrocitica.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
I folati sono sensibili alla luce, quindi minimizzare l'esposizione alla luce quando si maneggiano i campioni
e per la loro conservazione.
SE NON ESEGUITO IN GIORNATA, SEPARARE IL CAMPIONE. - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur Folati è un immunodosaggio competitivo che usa la tecnica della
chemiluminescenza diretta.
I folati contenuti nel campione del paziente competono con quelli marcati con estere di acridinio contenuti
nel Reagente Lite per una quantità limitata di Proteina di Legame per i Folati marcata con biotina.
La proteina di legame per i Folati marcata con biotina si lega all'avidina, legata covalentemente alle
particelle paramagnetiche contenute nella Fase Solida.
Nel dosaggio ADVIA Centaur Folati il campione viene pretrattato in modo da rilasciare i folati dalle proteine
di legame endogene contenute nel campione.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 0,91 (20,4%) alla concentrazione di 4,48 nmol/L; ± 3,44 (20,08%) alla concentrazione di 16,55 nmol/L; ±
5,55 (21,4%) alla concentrazione di 25,81 nmol/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Folati
lunedì 21 marzo 2016
nmol/L
Indiff. [7,0 - 40,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 220 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Fosfatasi alcalina
Rilevanza clinica
L'ALP esplica la sua funzione metabolica catalizzando l'idrolisi di gruppi fosfato da esteri-fosfati organici in
ambiente alcalino. I livelli di ALP nel plasma risultano dalla somma degli isoenzimi di origine epatobiliare,
ossea e, in misura minore, intestinale, renale e placentare. Nel nostro laboratorio è possibile dosare
l’isoenzima osseo.
Interpretazione
L'ALP è aumentata in caso di iperattività osteoblastica (accrescimento, fratture, morbo di Paget,
acromegalia, neoplasie primitive e secondarie), affezioni epatobiliari (la ALP deriva prevalentemente dalle
cellule dei dotti biliari e risulta particolarmente aumentata nella colostasi extra-epatica ma anche colostasi
intra-epatica, colangiti, cirrosi, epatiti, ascessi, amiloidosi e neoplasie primitive e secondarie), gravidanza,
nefropatie, ipertiroidismo, farmaci, produzione neoplastica ectopica, iperfosfatasemia familiare e dopo i
pasti. Durante le fasi di accrescimento rapido l'ALP può superare le 1000 U/L. L’ALP risulta diminuita
nell’ipofosfatasia; livelli diminuiti possono inoltre essere associati a ipotiroidismo e malnutrizione.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
PNPP, tampone AMP. La procedura per la determinazione della ALP è basata sulla metodica IFCC
ottimizzata da Bowers e McComb. La ALP catalizza l’idrolisi alcalina del substrato Paranitrofenilfosfato a
fosfato e Paranitrofenolo. La formazione di quest’ultimo è proporzionale all'attività della ALP nel campione
e viene misurata fotometricamente in cinetica.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 4,72 (14,4%) alla concentrazione di 32,77 U/L; ± 20,20 (6,5%) alla concentrazione di 310,82 U/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
ALP
U/L
Indiff. [60 - 450]
00 A 00 M 00 G
18 A 00 M 00 G
ALP
U/L
Indiff. [50 - 130]
18 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 221 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Fosfatasi Alcalina Ossea BALP (Fosfatasi Alcalina Isoen
Rilevanza clinica
Quattro loci genici codificano per le componenti proteiche della ALP: 1 locus non specifico per isoenzimi
fegato/osso/rene; 2 locus intestinale; 3 locus placentare; 4 locus similplacentale. L’ALP è una
glicoproteina tetramerica (emivita: 1-2 giorni) ancorata alla membrana esterna di tutte le cellule; una volta
nel siero si dimerizza agganciando due atomi di zinco e uno di magnesio.
L’ ALP epatica e ossea sono identiche nella sequenza aminoacidica, ma hanno differenze fondamentali
nelle glicosilazioni posttraduzionali tessuto specifiche a significato funzionale sconosciuto. Vi sono anche
differenze tra le forme tessutali e quelle presenti nel siero.
I metodi basati su anticorpi monoclonali presentano crossreattività con l’ALP epatica intorno al 7-12%. Nei
soggetti inoltre affetti da ipertiroidismo si è dimostrato una differenza tra attività e massa della ALP ossea
suggerendo eterogeneità in questi soggetti nel processo posttraduzionale.
L’attività metabolica del tessuto osseo prevede un coordinamento (rimodellamento) fra il processo di
formazione degli osteoblasti e di riassorbimento degli osteoclasti.
L’ALP ossea è indice di neoformazione ossea da parte degli osteoblasti. L’utilità clinica dipende dalla
grande sensibiltà alle modificazioni del metabolismo osseo che si verificano in condizioni come:
menopausa, morbo di Paget (dove si correla alla gravità della malattia), iperparatiroidismo, metastasi
ossee, ipertiroidismo, osteomalacia, osteodistrofia renale.
Nei bambini in accrescimento è fisiologicamente 4-8 volte più alto rispetto agli adulti normali.
78Utile nel monitoraggio di terapie con bifosfonati nel Paget, e nelle donne in menopausa in corso di
terapia con alendronato, fluoro o hPTH1-34 per la precocità dell’eventuale aumento. Può essere associato
alla BMD come indice di rischio di perdita di tessuto osseo e di frattura in donne in menopausa che
devono decidere se iniziare terapia estrogenica sostitutiva in menopausa.
Interpretazione
L’ALP ossea è indice di neoformazione ossea da parte degli osteoblasti.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il metodo per la determinazione quantitativa della BALP è un test immunologico sandwich basato sul
principio della chemiluminescenza.
Un anticorpo monoclonale di topo BAP specifico riveste le particelle magnetiche (fase solida); un altro
anticorpo monoclonale è legato ad un derivato dell’isoluminolo (coniugato anticorpoisoluminolo).
Durante l’incubazione, la BAP presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli lega l’anticorpo
monoclonale in fase solida; in seguito il coniugato anticorpale reagisce con la BAP già legata alla fase
solida.
Si forma un sandwich solo in presenza delle molecole di BAP che si dispongono a ponte tra i due
anticorpi. Dopo l’incubazione, il materiale non legato è rimosso mediante un ciclo di lavaggio.
In seguito, vengono aggiunti i reagenti starter che inducono una reazione di chemiluminescenza con
andamento di tipo "flash".
Il segnale luminoso, e quindi la quantità di coniugato anticorpo-isoluminolo, è misurato da un
fotomoltiplicatore in unità relative di luce (RLU, relative light units) ed è direttamente proporzionale alla
concentrazione di BAP presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli.
Strumento
Liaison XL
Incertezza di Misura
± 1.95 (11.9%) alla concentrazione di 16,4 ug/L; ± 4.14 (9.9%) alla concentrazione di 42.09 ug/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 222 di 498
Fosfatasi alcalina
ossea
ug/L
F
[2 - 16]
00 A 00 M 00 G
50 A 00 M 00 G
Fosfatasi alcalina
ossea
ug/L
F
[2 - 22]
50 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Fosfatasi alcalina
ossea
ug/L
M
[2 - 20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 223 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Fosforo
Rilevanza clinica
Il fosforo è il principale anione della componente minerale ossea e svolge un ruolo importante anche per
numerose funzioni cellulari. Nell’organismo il fosforo è presente essenzialmente in varie forme di fosfati.
Nella pratica clinica, per ragioni di semplicità, il contenuto totale di un campione è espresso in termini di
fosforo inorganico elementare (Pi). Per valutare il bilancio del fosforo si utilizza la clearance del fosfato
sulle urine delle 24 ore rapportandola a quella della creatinina. Si ottiene così il riassorbimento tubulare dei
fosfati (TRP). La formula per il calcolo è la seguente: TRP% = [ 1 - (Fosfato urine x Creatinina siero /
Fosfato siero x Creatinina urine) ] x 100.
Interpretazione
Un aumento del fosforo ematico può essere associato a insufficienza renale, disidratazione, metastasi
ossee, ipoparatiroidismo e altre endocrinopatie, ipervitaminosi D, sarcoidosi, epatopatie ed osteopatie.
Cause di ipofosfatemia sono la ridotta assunzione alimentare, chetoacidosi diabetica, diuresi osmotica,
farmaci (in particolare insulina, steroidi e diuretici), alcol, deficit di vitamina D, rachitismo ed osteomalacia,
emodialisi e tubulopatie, pasto recente. Livelli di fosforo inferiori a 0.3 mmol/L possono causare grave
deficit muscolare con depressione delle funzioni respiratoria e miocardica, neuropatie e coma. Nelle urine,
il TRP è normalmente compreso tra 85-95 % e diminuisce in caso di iperparatiroidismo primario o
secondario, acidosi tubulare renale, sindrome di Cushing, rachitismo vitamino-resistente. Il TRP aumenta
in caso di ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo, malattia di Paget.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Fosfomolibdato UV
La procedura per la determinazione del fosforo è basata sul metodo di Daly e Ertinghausen modificato. Gli
ioni Fosfato reagiscono con il Molibdato con formazione del complesso Fosfomolibdato che viene misurato
fotometricamente nel vicino ultravioletto.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,076 (9,9%) alla concentrazione di 0,76 mmol/L; ± 0,158 (6,6%) alla concentrazione di 2,39 mmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Fosforo
mmol/L
Indiff. [1,45 - 3,00]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
mg/dL
[4,4 - 9,3]
Fosforo
mmol/L
Indiff. [1,30 - 2,30]
01 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
mg/dL
[4,0 - 7,1]
Fosforo
mmol/L
Indiff. [0,85 - 1,45]
12 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[2,6 - 4,4]
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 224 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Fosforo U 24h
Rilevanza clinica
Il fosforo è il principale anione della componente minerale ossea e svolge un ruolo importante anche per
numerose funzioni cellulari. Nell’organismo il fosforo è presente essenzialmente in varie forme di fosfati.
Nella pratica clinica, per ragioni di semplicità, il contenuto totale di un campione è espresso in termini di
fosforo inorganico elementare (Pi). Per valutare il bilancio del fosforo si utilizza la clearance del fosfato
sulle urine delle 24 ore rapportandola a quella della creatinina. Si ottiene così il riassorbimento tubulare dei
fosfati (TRP). La formula per il calcolo è la seguente: TRP% = [ 1 - (Fosfato urine x Creatinina siero /
Fosfato siero x Creatinina urine) ] x 100.
Interpretazione
Nelle urine, il TRP è normalmente compreso tra 85-95 % e diminuisce in caso di iperparatiroidismo
primario o secondario, acidosi tubulare renale, sindrome di Cushing, rachitismo vitamino-resistente. Il TRP
aumenta in caso di ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo, malattia di Paget.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Acidificare con HCl. Indicare diuresi e durata della raccolta. - U24h + HCl Tappo giallo
Metodo
La procedura per la determinazione del fosforo è basata sul metodo di Daly e Ertinghausen modificato. Gli
ioni Fosfato reagiscono con il Molibdato con formazione del complesso Fosfomolibdato che viene misurato
fotometricamente nel vicino ultravioletto.
Strumento
LIS (calcolo)
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Fosforo U 24h/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
Fosforo U 24h calcolo
mmol/24
h
Indiff. [13,0 - 42,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/24h
Diuresi
mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Ore raccolta urine
ore
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
[403 - 1302]
Pagina 225 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Fosforo urine 2a minzione
Rilevanza clinica
Il fosforo è il principale anione della componente minerale ossea e svolge un ruolo importante anche per
numerose funzioni cellulari. Nell’organismo il fosforo è presente essenzialmente in varie forme di fosfati.
Nella pratica clinica, per ragioni di semplicità, il contenuto totale di un campione è espresso in termini di
fosforo inorganico elementare (Pi). Per valutare il bilancio del fosforo si utilizza la clearance del fosfato
sulle urine delle 24 ore rapportandola a quella della creatinina. Si ottiene così il riassorbimento tubulare dei
fosfati (TRP). La formula per il calcolo è la seguente: TRP% = [ 1 - (Fosfato urine x Creatinina siero /
Fosfato siero x Creatinina urine) ] x 100.
Interpretazione
Nelle urine, il TRP è normalmente compreso tra 85-95 % e diminuisce in caso di iperparatiroidismo
primario o secondario, acidosi tubulare renale, sindrome di Cushing, rachitismo vitamino-resistente. Il TRP
aumenta in caso di ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo, malattia di Paget.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Acidificare con HCl. - U estemporanee Tappo Giallo
Metodo
S utilizza il metodo del dosaggio plasmatico.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Fosforo U 2a
minzione
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
Pagina 226 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Fosforo/Creatinina U 2a minz.
Rilevanza clinica
Il fosforo è il principale anione della componente minerale ossea e svolge un ruolo importante anche per
numerose funzioni cellulari. Nell’organismo il fosforo è presente essenzialmente in varie forme di fosfati.
Nella pratica clinica, per ragioni di semplicità, il contenuto totale di un campione è espresso in termini di
fosforo inorganico elementare (Pi). Per valutare il bilancio del fosforo si utilizza la clearance del fosfato
sulle urine delle 24 ore rapportandola a quella della creatinina. Si ottiene così il riassorbimento tubulare dei
fosfati (TRP). La formula per il calcolo è la seguente: TRP% = [ 1 - (Fosfato urine x Creatinina siero /
Fosfato siero x Creatinina urine) ] x 100.
Interpretazione
Nelle urine, il TRP è normalmente compreso tra 85-95 % e diminuisce in caso di iperparatiroidismo
primario o secondario, acidosi tubulare renale, sindrome di Cushing, rachitismo vitamino-resistente. Il TRP
aumenta in caso di ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo, malattia di Paget.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- U estemporanee Tappo Giallo
Metodo
La procedura per la determinazione del fosforo è basata sul metodo di Daly e Ertinghausen modificato. Gli
ioni Fosfato reagiscono con il Molibdato con formazione del complesso Fosfomolibdato che viene misurato
fotometricamente nel vicino ultravioletto.
Strumento
LIS (calcolo)
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Rapporto
fosforo/creatinina
mmol/m
mol
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/g
Fosforo U2 minz
calcolato per
fosf/crea
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
Creatinina U2 minz
calcolata per
fosf/crea
µmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/L
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 227 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
FSH (follitropina)
Rilevanza clinica
L'ormone follicolo stimolante (follitropina FSH9 è secreto dalle cellule b dell'ipofisi anteriore sotto il
controllo della gonadotropina prodotta dall'ipotalamo. L'FSH facilita lo sviluppo ed il mantenimento dei
tessuti gonadici che sintetizzano e secernono gli ormoni steroidei.I livelli di FSH in circolo sono controllati
da un meccanismo di feedback negativo sull'ipotalamo da parte degli ormoni steroidei.Bernchè l'FSH e
l'LH siano richiesti per una funzionalità sessuale normale sia nell'uomo che nella donna i meccanismi di
rilacio sono molto diversi nei due sessi. Nella donna adulta l'FSH avvia la crescita e lo sviluppo dei sollicoli
ovarici. Durante l'ovulazione quando il follicolo si rompe, il follicolo, chiamato corpo luteo, secerne
l'estradiolo e il progesterone che controllano i livelli circolanti di FSH con un effetto di feedback negativo
sull'ipotalamo. In menopausa , con una diminuzione della funzionalità ovarica, si ha una conseguente
diminuzione della secrezione di estradiolo, i livelli di FSH in circolo aumentano notevolmente. Nell'uomo
adulto l'FSH è associato alla stimolazione ed al mantenimento della spermatogenesi. Il testosterone e
l''estradiolo hanno il ruolo di fornire il segnale di feedback negativo all'ipotalamo per il controllo del rilascio
dell'FSH. L'infertilità maschile può essere dovuta all'ipogonadismo quale risultato di anomalie primarie dei
testicoli. Le anomalie dei testicoli possono essere un'incapacità di portare a termine la maturazione delle
cellule spermatiche o il risultato di danni alle cellule germinali.Qualsiasi sia l'eziologia le condizioni di
ipogonadismo portano a un drammatico innalzamento dei livelli di FSH in circolo dovuti alla mancanza di
un feedback negativo
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida a doppio sito
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
6 % a 6.5 U/L, 5.4 % a 25.6 U/L, 5.2 % a 45.2 U/L
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-FSH
U/L
F
Per valore
normale (adulti):
fase follic.
2,5 - 10,0
picco ovul.
5,8 - 21,0
fase lutein.
1,5 - 9,1
inibito in
gravidanza
00 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
S-FSH
U/L
F
Per valore
normale :
fase follic.
2,5 - 10,0
picco ovul.
5,8 - 21,0
fase lutein.
1,5 - 9,1
inibito in
gravidanza
17 A 00 M 00 G
40 A 00 M 00 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 228 di 498
S-FSH
U/L
F
Per valore
normale :
fase follic.
2,5 - 10,0
picco ovul.
5,8 - 21,0
fase lutein.
1,5 - 9,1
inibito in
gravidanza
post menop.
21,7 - 153,0
40 A 00 M 00 G
54 A 00 M 00 G
S-FSH
U/L
F
[21,7 - 153,0]
valori
postmenopausa
54 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-FSH
U/L
M
[0,7 - 11,0]
valori per adulti
00 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
S-FSH
U/L
M
[0,7 - 11,0]
17 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 229 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
FSH Follitropina (FSH)
Rilevanza clinica
L'ormone follicolostimolante (FSH) è un ormone glicoproteico costituito da due subunità. La subunità alfa è
simile a quella dell'ormone luteinizzante (LH), della gonadotropina corionica umana (hCG) e dell'ormone
tireostimolante (TSH). La subunità beta è diversa da quelle degli altri ormoni glicoproteici e conferisce
all'ormone la sua specificità biochimica; stimola la fase follicolare durante la maturazione dell’ovocita e la
maturazione degli spermatozoi (cellule del Sertoli del testicolo).
L'FSH è secreto dalla porzione anteriore della ghiandola pituitaria sotto il controllo dell'ormone di rilascio
delle gonadotropine (GnRH) prodotto dall'ipotalamo. Sia nell'uomo che nella donna, la secrezione di FSH è
regolata da uno stato di equilibrio nei meccanismi di feedback positivo e negativo che coinvolgono l'asse
ipotalamico-pituitario, gli organi della riproduzione e gli ormoni ipofisari e steroidei.
L'FSH e l'LH svolgono un ruolo critico nel mantenimento della normale funzionalità del sistema riproduttivo
maschile e femminile.
FSH ed LH sono aumentati nell’ipogonadismo primitivo, anorchia, insufficienza gonadica, sindrome da
femminilizzazione testicolare, Kinefelter, alcolismo e castrazione.
FSH ed LH aumentano nella menopausa (dopo 3-6 mesi di amenorrea assoluta).
FSH ed LH sono bassi nell’ipogonadismo secondario (ipotalamico-GnRH/ipofisario). Sono quindi utili nello
studio di impotenza maschile, ginecomastia e disfunzione testicolare e nelle femmine nelle oligomenorree,
amenorree, infertilità (7, 15, 21 giornata del ciclo).
Valori normali non escludono la insufficienza ipofisaria/ipotalamica e sono presenti in femmine con
mancata ovulazione.
Gli ormoni controregolatori sono, per le femmine, estradiolo e progesterone per i maschi, il testosterone.
Durante la maturazione gonadica il primo ormone (2-4 anni prima della pubertà) è l’FSH che, invece,
diminuisce nella pubertà precoce causata da neoplasie surrenaliche o iperplasie congenite surrenaliche.
Un rapporto FSH/LH >1.5 suggerisce ovaio policistico.
Interpretazione
La subunità beta è diversa da quelle degli altri ormoni glicoproteici e conferisce all'ormone la sua
specificità biochimica, stimola la fase follicolare durante la maturazione dell’ovocita e la maturazione degli
spermatozoi.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur FSH è un immunodosaggio a due siti (sandwich) che utilizza la tecnica della
chemiluminescenza diretta e che utilizza quantità costanti di due anticorpi che hanno una specificità per la
molecola intatta di FSH.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 1,11 (13,9%) alla concentrazione di 8,01 UI/L; ± 3,61 (13,1%) alla concentrazione di 27,54 UI/L; ± 7,31
(12,4%) alla concentrazione di 59,01 UI/L;
Dirigenti responsabili
C.Cocco - B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
FSH (Follitropina)
UI/L
F
età prepuberale:
1.0 - 14
età fertile:
fase follicolare
1.5 - 11
picco
ovulatorio 5 - 21
fase luteinica
1.0 - 8
menopausa:
33 - 140
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
FSH (Follitropina)
UI/L
M
[1,0 - 14,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 230 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
fT3 Triiodotironina libera (FT3)
Rilevanza clinica
La triiodotironina (T3) è un ormone sintetizzato e secreto dalla ghiandola tiroidea e derivato dalla
deiodinazione periferica della tiroxina (T4).
T3 e T4 sono secrete in circolo in risposta al TSH (ormone tireostimolante) e svolgono un ruolo importante
nella regolazione del metabolismo.
La secrezione di T3 e di T4 è regolata da un meccanismo a feedback negativo che interessa la tiroide,
l'ipofisi e l'ipotalamo.
Il 99,7% del T3 in circolo è legato in modo reversibile a proteine di trasporto, in primo luogo alla TBG
(globulina legante la tiroxina) e in misura minore ad albumina e prealbumina.
La quota residua di T3 non è legata a proteine di trasporto ma libera in circolo. Questa frazione non legata
della T3 totale è triiodotironina libera ( FT3).
La T3 non legata è metabolicamente attiva.
Il dosaggio dell’FT3, come quello dell’FT4 non risente delle variazioni dei livelli delle proteine carrier come
TBG, transferrina e albumina (che aumentano fisiologicamente in gravidanza).
In caso di TSH inibito ed FT4 normale la determinazione dell’FT3 può consentire la diagnosi di T3
tireotossicosi (5 % delle tireotossicosi); l’ FT3 può essere normale nelle tireotossicosi da tiroxina. Può
risultare aumentato nella tachicardia sopraventricolare, astenia, calo di peso e miopatia.
Amiodarone e glucocorticoidi possono avere un effetto diretto anche sulla produzione di FT3.I valori di
riferimento pediatrici risultano più elevati dell’adulto.
Interpretazione
Gli ormoni liberi della tiroide dimnuiscono in corso di ipotiroidismo, sindrome della T3 bassa ( in corso di
diabete mellito o gravi patologie croniche non tiroidee). Aumentano nell'ipertiroidismo.
Aumentano FT4 e diminuiscono FT3 lo iodio, l'amiodarone, acido iopanoico (colecistografia) i
glucocorticoidi, i betabloccanti, il pripiltiouracile
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur FT3 è un immunodosaggio competitivo che utilizza una tecnologia in
chemiluminescenza diretta. La FT3 nel campione compete con un analogo della T3 che è legato
covalentemente a particelle paramagnetiche nella Fase solida per una quantità limitata di una
combinazione di anticorpi monoclonali murino anti-T3 marcato con estere di acridinio nel Reagente Lite.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 0,26 (6,8%) alla concentrazione di 3,89 pmol/L; ± 0,601 (5,8%) alla concentrazione di 10,37 pmol/L; ±
1,55 (9,3%) alla concentrazione di 16,72 pmol/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
FT3 (Triiodotironina
libera)
pmol/L
Indiff. [3,5 - 7,2]
00 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
FT3 (Triiodotironina
libera)
pmol/L
Indiff. [3,5 - 5,7]
12 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 231 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
FT3, triiodotironina
Rilevanza clinica
Normalmente la T3 rappresenta circa il 5% degli ormoni tiroidei circolantima ha alta attività metabolica e
distribuzione ampia. Viene prodotta dalla conversione periferica della T4, circola quasi completamente
legata alle proteine (carrier della TBG, prealbumina e albumina), la frazione libera è solo lo 0.25 % circa
della T3 totale e nella maggior parte dei casi correla con questa. Però la T3 libera non è influenzata dal
variare della concentrazione dei carrier proteici (es. nella gravidanza, terapie estrogeniche, ecc) per cui
rappresenta in maniera più affidabile lo stato tiroideo.
Interpretazione
Il dosaggio di fT3 aumenta (come f T4) nell'ipertiroidismo, ma possono verificarsi aumenti di fT3 anche
con concentrazione normale di fT4 (t3 tossicosi).
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
La T3 libera del campione compete con un analogo biotinilato della T3 per i siti (in difetto)dell'Ab
monoclonale di ratto anti T3 libera coattato sulla dase solida (biglie). Dopo incubazione e lavaggio si
aggiunge una soluzione di fosfatasi alaclina marcata con streptavidina. Dopo ulteriore lavaggio rimarrà
solo la fosfatasi alcalina fissata all'immunocomplesso formato dalll'analogo di T3 e aggiungendo il
substrato chemiluminescente il segnale luminoso prodotto sarà inversamente proporzionale alla
concentrazione di T3 del campione.
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
11 % a 4.1 pmoli/L, 6 % a 9.8 pmoli/L e 7.1 % a 12 pmoli/L
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-T3 LIBERA
pmol/L
Indiff. [3,2 - 7,4]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
pg/mL
[2,1 - 4,9]
S-T3 LIBERA
pmol/L
Indiff. [3,2 - 7,4]
01 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pg/mL
[2,1 - 4,9]
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 232 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
fT4 Tiroxina libera (FT4)
Rilevanza clinica
La tiroxina (T4) è un ormone sintetizzato e secreto dalla ghiandola tiroidea e svolge un ruolo importante
nella regolazione del metabolismo.
La secrezione in circolo avviene in risposta all'ormone pituitario TSH (ormone tireostimolante) ed è
regolata da un meccanismo a feedback negativo che interessa la tiroide, l'ipofisi e l' ipotalamo.
Nel sangue circolante il 99,95% di T4 è legato in modo reversibile a proteine di trasporto, per la maggior
parte alla TBG (globulina legante la tiroxina). La percentuale residua di T4 non è legata a proteine di
trasporto ed è libera nel sangue. Questa frazione non legata o T4 libera (FT4), è la frazione
biologicamente attiva rappresenta anche un precursore della triodotironina (T3).
I livelli di T4 libera sono correlati con la secrezione e il metabolismo della T4. Non aumenta in gravidanza
a differenza della totale per l’aumentata sintesi fisiologica del carrier specifico (TBG) e non aumenta nei
pazienti con disalbuminemia familiare.
L’ FT4 è utile per valutare l’ipertiroidismo in soggetti con TSH inibito nell’ipotiroidismo secondario di
origine ipofisaria. Quando il TSH è soppresso e l’FT4 è normale risulta necessario dosare FT3 (T3
tireotossicosi).
Aumentano l’FT4: mezzo di contrasto radiologico, propranololo, amiodarone, eparina e anticorpi esterofili.
Carbamazepina e fenitoina possono diminuirne le concentrazioni (artefatto di laboratorio) . Si possono
verificare situazioni transitorie di livelli aumentati o diminuiti di FT4 in soggetti eutiroidei.
L’ FT4 aumenta in maniera sproporzionata al TSH durante la terapia con levotiroxina.
Interpretazione
Gli ormoni liberi della tiroide dimnuiscono in corso di ipotiroidismo, sindrome della T3 bassa ( in corso di
diabete mellito o gravi patologie croniche non tiroidee).
Aumentano nell'ipertiroidismo.
Aumentano FT4 e diminuiscono FT3 lo iodio, l'amiodarone, acido iopanoico (colecistografia) i
glucocorticoidi, i betabloccanti, il pripiltiouracile.
FT4 diminuisce inoltre da farmaci: antitiroidei, litio, iodio, interferoni, interleuchina 2, mitotane, acido
paraaminosalicilico, sulfanilurreee, aminoglutetimide, ketoconazolo, resine, antiretrovirali, fenobarbiltale,
difenilidantoina, carbamazepina, rifampicina.
FT4 aumenta nella terapia eparinica (transitorio)
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur FT4 è un immunodosaggio competitivo che utilizza una tecnologia in
chemiluminescenza diretta.
L'FT4 nel campione del paziente compete con la T4 marcata con estere di acridinio nel Reagente Lite per
una quantità limitata di anticorpo policlonale di coniglio biotinilato anti T4.
L'anti-T4 marcata con biotina è legata all'avidina, che è legata covalentemente alle particelle
paramagnetiche contenute nella Fase Solida.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
±1,29 (13,4%) alla concentrazione di 9,60 pmol/L; ± 2,28 (9,3%) alla concentrazione di 24,45 pmo/L; ±
3,73 (8,0%) alla concentrazione di 46,73 pmol/L;
Dirigenti responsabili
Dr. Cocco; Dr. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 233 di 498
FT4 (Tiroxina libera)
pmol/L
Indiff. [10,0 - 23,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
FT4, tiroxina
Rilevanza clinica
La T4 o tiroxina è il principale ormone tiroidepo e circola nel sangue quasi interamente legato alle proteine
di trasporto (la più importante è la TBG). Variazioni nella concentrazione di queste proteine inducono
cambiamenti anche nella T4 totale, percui livelli anormali di T4 possono significare sia un funzionamento
anomalo della tiroide che una variazione della concentrazione della proteina di trasporto. La
determinazione della T4 libera correla invece in maniera più significativa con lo stato tiroideo, per cui si
preferisce il solo dosaggio di FT4 a T4 totale.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
La T4 libera del campione compete con un analogo della T4 coniugato con fosfatasi alcalina per i siti (in
difetto)dell'Ab monoclonale di ratto anti T4 libera coattato sulla dase solida (biglie). Dopo incubazione e
lavaggio si aggiunge il substrato chemiluminescente che ragirà solo con l'mmunocomplesso legato alla
fosfatasi alcalina. Il segnale luminoso prodotto sarà quindi inversamente proporzionale alla
concentrazione di FT4 del campione.
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
5.1 % a 12.5 pmoli/L, 4.1 % a 31 pmoli/ e 4.4 % a 75 pmoli/L
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-T4 LIBERA
pmol/L
Indiff. [8,4 - 29,7]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
ng/L
[6,5 - 23,0]
S-T4 LIBERA
pmol/L
Indiff. [8,4 - 29,7]
01 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
ng/L
[6,5 - 23,0]
S-T4 LIBERA
pmol/L
Indiff. [10,3 - 24,5]
12 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ng/L
[8,0 - 19,0]
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 234 di 498
U.O.C. Laboratorio Analisi
IU eu 301555
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
FV, Fattore V
Rilevanza clinica
Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di
screening. In particolare i fattori della via estrinseca e comune contribuiscono in modo preponderante al
risultato del Tempo di protrombina. Le carenze fattoriali possono essere congenite o acquisite. In seguito
a epatopatie, DIC. In corso di terapia anticoagulante orale si verificano carenze dei fattori vit. K dipendenti
F II, F VII, F X e F IX.
Interpretazione
vedi: "rilevanza clinica"
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
coagulativo
Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un
plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame
sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante
specifica curva di calibrazione
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 3,72 alla concentrazione di 21,9;
Dirigenti responsabili
Telefono (045-812)
Intervalli di riferimento
Fattore V
lunedì 21 marzo 2016
%
Indiff. [60 - 130]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 235 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
FVII fattore VII
Rilevanza clinica
Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di
screening. In particolare i fattori della via estrinseca e comune contribuiscono in modo preponderante al
risultato del Tempo di protrombina. Le carenze fattoriali possono essere congenite o acquisite. In seguito
a epatopatie, DIC. In corso di terapia anticoagulante orale si verificano carenze dei fattori vit. K dipendenti
F II, F VII, F X e F IX.
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
coagulativo
Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un
plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame
sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante
specifica curva di calibrazione.
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 4,12 alla concentrazione di 27,5;
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti B Capizzi R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
FattoreVII
lunedì 21 marzo 2016
%
Indiff. [60 - 130]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 236 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
FVIII, fattore VIII
Rilevanza clinica
Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di
screening. In particolare i fattori della via intrinseca contribuiscono in modo preponderante al risultato del
Tempo di tromboplastina parziale. Le carenze fattoriali possono essere congenite (per esempio emofilia) o
acquisite in seguito a epatopatie, DIC.
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
COAGULATIVO
Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un
plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame
sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del
fattore mediante specifica curva di calibrazione
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 4,69 alla concentrazione di 26,8;
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti B. Capizzi R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
Fattore VIII
lunedì 21 marzo 2016
%
Indiff. [50 - 150]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 237 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
FX, fattoe X
Rilevanza clinica
Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di
screening. In particolare i fattori della via estrinseca e comune contribuiscono in modo preponderante al
risultato del Tempo di protrombina. Le carenze fattoriali possono essere congenite o acquisite. In seguito
a epatopatie, DIC. In corso di terapia anticoagulante orale si verificano carenze dei fattori vit. K dipendenti
F II, F VII, F X e F IX.
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
coagulativo
Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un
plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame
sensibile (Tempo di Protrombina). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del fattore mediante
specifica curva di calibrazione.
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 6,51 alla concentrazione di 31,7;
Dirigenti responsabili
R Facchinetti B. Capizzi R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
Fattore X
lunedì 21 marzo 2016
%
Indiff. [60 - 130]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 238 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
FXI, fattore XI
Rilevanza clinica
Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di
screening. In particolare i fattori della via intrinseca contribuiscono in modo preponderante al risultato del
Tempo di tromboplastina parziale. Le carenze fattoriali possono essere congenite (per esempio emofilia) o
acquisite in seguito a epatopatie, DIC.
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
COAGULATIVO
Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un
plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame
sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del
fattore mediante specifica curva di calibrazione.
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 3.4 alla concentrazione di 27
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
Fattore XI
lunedì 21 marzo 2016
%
Indiff. [60 - 130]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 239 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
FXII, fattore XII
Rilevanza clinica
Il dosaggio di singoli fattori permette di chiarire le cause di risultati patologici ottenuti con esame di
screening. In particolare i fattori della via intrinseca contribuiscono in modo preponderante al risultato del
Tempo di tromboplastina parziale. Le carenze fattoriali possono essere congenite (per esempio emofilia) o
acquisite in seguito a epatopatie, DIC.
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Previo accordo con il laboratorio - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
COAGULATIVO
Viene determinata l'attività coagulante del singolo fattore misurando il tempo necessario affinché un
plasma carente del fattore da dosare, miscelato con plasma campione, formi un coagulo in un esame
sensibile (Tempo di Tromboplastina Parziale attivato). Dal tempo ottenuto si ricava l'attività coagulante del
fattore mediante specifica curva di calibrazione.
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 5,90 alla concentrazione di 26,6;
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
Fattore XII
lunedì 21 marzo 2016
%
Indiff. [60 - 130]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 240 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
G6PD (Glucosio 6-fosfato deidrogenasi)
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE scuro 6 mL
Metodo
Cobas Mira Plus
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno
Telefono (045-812) 4584-6880
Intervalli di riferimento
Er-G6PD ( 37° C )
lunedì 21 marzo 2016
UI/gr di
Hb
Indiff. [5,0 - 8,2]
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 241 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Gastrina
Rilevanza clinica
La gastrina è il principale ormone gastrointestinale. Serve a stimolare la secrezione dell'acido gastrico ed
esiste in diverse forme molecolare, che differiscono una dall'altra nella lunghezza della colonna
polipeptidica e nelle derivazione degli amminoacidi. Le tre forme principali G 17 G 34 G 14 sono
denominate a seconda del numero di amminoacidi che contengono. Gli immunodosaggi per la gastrina
giocano un ruolo essenziale nell'identificazione dei tumori Zollinger-Ellison (gastrinomi) Questi tumori sono
tipicamente ma non invariabilmente associati ad elevati livelli di gastrina, ipersecrezione di acido gastrico e
ulcera peptica. In soggetti a digiuno la gastrina circola normalmente a livelli inferiori a 100 pg/ml con
variabilità giornaliera. I livelli di gastrina a digiuno in pazienti affetti dalla Sindrome di Zollinger Ellison sono
tipicamente elevati ben al di sopra del range di riferimento per gli individui sani Livelli elevati vengono
anche riscontrati in altre condizioni: Dove la secrezione di acido gastrico è alterata ad esempio nell'anemia
perniciosa, i livelli di gastrina sono caratteristicamente elevati: L'ipergastrinemia e l'ipersecrezione
dell'acido gastrico vengono incontrate anche in assenza di tumori pancreatici o duodenali.Quindi
l'ipergastrinemia senza gastrinoma può essere riscontrata nell'ostruzione pilorica con distensione dell'antro
dopo vagotonia nella sindrome " dell'antro trattenuto" ed in alcuni pazienti affetti da ulcera peptidica
normale.Poichè circa la metà dei pazienti con tumori di Zollinger-Ellison hanno livelli di gastrina a digiuno
inferiori a 500 pg/ml il range per i gastrinomi si sovrappone in maniera significativa con il range di altre
forme di ipergastrinemia. Spesso è necessaria una procedura di conferma.Cio' normalmente comporta
l'analisi dei livelli di gastrina a seguito di un'iniezione di secretina, infusioni di calcio o un pasto. La
letteratura suggerisce che il test della secretina è il più affidabile di queste procedure di follow-up.
L'eterogeneità molecolare della gastrina ha implicazioni importanti per l'ideazione di immunodosaggi per la
gastrina.Poichè alcuni gastronomi secernono solo G 17 ed altri secernono solo G 34 è vantaggioso
utilizzare anticorpi che riconoscano forme multiple. L'utilizzo di un immunodosaggio molto specifico
comporta il rischio di non riconoscere un tumore
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
prelievo in ghiaccio - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio in chemiluminescenza marcato con enzima basato su un anticorpo monoclonale murino a
cattura marcato con ligando specifico per la gastrina e su separazione attraverso la fase solida coattata
con anti-ligando
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
7.6 % a 51 pg/ml, 9.2 % a 258 e 9.2 % a 836
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-GASTRINA
lunedì 21 marzo 2016
pg/mL
Indiff. [13 - 115]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pmol/L
[6,2 - 54,8]
Pagina 242 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Genotipizzazione APO E
Rilevanza clinica
Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato
sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia,
ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. La suscettibilità genetica
può essere dovuta a mutazioni e/o polimorfismi di diversi geni dei fattori della coagulazione,
dell’apolipoproteina E.
Interpretazione
Mediante tecnica di reverse dot blot viene ricercata la presenza dei tre polimorfismi nel gene
dell’apolipoproteina E (Apo E) che definiscono gli alleli E2, E3 ed E4.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Ibridazione inversa su striscia
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli -S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 243 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
GGT ( gamma Glutammato Transaminasi )
Rilevanza clinica
La determinazione della γ-glutamiltransferasi viene impiegata per la diagnosi ed il monitoraggio delle
malattie epatobiliari. L’attività enzimatica della GGT spesso è l’unico parametro con valori aumentati nei
test relativi a tali malattie, ed è uno degli indicatori più sensibili. La determinazione della γglutamiltransferasi è anche un sensibile test di screening per l’identificazione dell’alcolismo
occulto. Attività elevate della GGT nel siero si riscontrano in pazienti sottoposti al trattamento a lungo
termine con fenobarbitale e con fenitoina
Interpretazione
Livelli plasmatici elevati di GGT si possono riscontrare in praticamente tutte le patologie epatiche, primitive
o secondarie, microbiche, infiammatorie, degenerative, neoplastiche, ischemiche, immunologiche e
meccaniche. Tre ordini di fattori rendono conto di questa elevata sensibilità: 1) la GGT è un enzima di
colostasi: aumenta pertanto in tutte le condizioni intra- ed extra-epatiche che limitano l’escrezione biliare;
2) la GGT aumenta quando vi è danno epatocellulare, come un enzima di citolisi; 3) infine la GGT è un
"enzima di induzione", che aumenta in caso di assunzione di sostanze che inducono aumento dell’attività
detossificante del fegato come ad esempio farmaci, alcol ecc.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Metodo enzimatico colorimetrico
La γ-glutamiltransferasi trasferisce il gruppo γ-glutamilico dell’L-γ-glutamil-3-carbossi-4-nitroanilide alla
glicilglicina.La quantità di 5-amino-2-nitrobenzoato rilasciato è proporzionale all’attività di GGT nel
campione. Viene determinata misurando fotometricamente l’aumento dell’assorbanza
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 2,13 (5,8%) alla concentrazione di 36,95 U/L; ± 12,05 (5,9 %) alla concentrazione di 203,13 U/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
GGT
U/L
F
[4 - 45]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
GGT
U/L
M
[4 - 60]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 244 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
GGT (Gamma-glutamiltranspeptidasi)
Rilevanza clinica
La GGT è un enzima microsomiale contenuto prevalentemente negli epatociti. Pur essendo specifico del
fegato e delle vie biliari, non è specifico di alcuna patologia.
Interpretazione
Livelli plasmatici elevati di GGT si possono riscontrare in praticamente tutte le patologie epatiche, primitive
o secondarie, microbiche, infiammatorie, degenerative, neoplastiche, ischemiche, immunologiche e
meccaniche. Tre ordini di fattori rendono conto di questa elevata sensibilità: 1) la GGT è un enzima di
colostasi: aumenta pertanto in tutte le condizioni intra- ed extra-epatiche che limitano l’escrezione biliare;
2) la GGT aumenta quando vi è danno epatocellulare, come un enzima di citolisi; 3) infine la GGT è un
"enzima di induzione", che aumenta in caso di assunzione di sostanze che inducono aumento dell’attività
detossificante del fegato come ad esempio farmaci, alcol ecc.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
La procedura per la determinazione della GGT è basata sul metodo di Szasz. La GGT trasferisce il gruppo
gamma-glutamilico dal substrato Gamma-glutamil-3-carbossi-4-nitroanilide alla Glicilglicina con
formazione di Glutamilglicilglicina e 5-amino-2-nitrobenzoato. La formazione di quest’ultima è
proporzionale all'attività della GGT nel campione e viene misurata fotometricamente in cinetica.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 3,29 (8,4%) alla concentrazione di 39,06 U/L; ± 4,84 (3,0%) alla concentrazione di 161,01 U/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
GGT
U/L
F
[5 - 55]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
GGT
U/L
M
[5 - 55]
00 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
GGT
U/L
M
[5 - 85]
12 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 245 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
GH Somatotropina (GH)
Rilevanza clinica
Il GH viene prodotto dalla adenoipofisi e promuove i processi anabolici attraverso le somatomedine. Stress
ed esercizio fisico aumentano l’ormone. La secrezione è episodica e pulsatile e l’emivita è di 20-25 min; il
digiuno aumenta il GH mentre l'obesità lo riduce.
Gli ipostaturismi da GH comprendono patologie dell’ ipofisi, disfunzioni ipotalamiche, insensibilità dei
tessuti periferici al GH, mutazioni genetiche del GH. Il deficit nel bambino causa nanismo, l’eccesso nel
bambino gigantismo e nell’adulto acromegalia.
Nell’acromegalia con normali livelli di GH manca la soppressione del GH al carico di glucosio. Il deficit di
GH può essere studiato con il dosaggio della somatomedina C. Nel nanismo di Laron il GH può essere
aumentato ma è bassa la somatomedina C.
Nei bambini con sospetto di deficit di secrezione di GH sono indicati test di stimolo con arginina,
levodopa, glucagone o vasopressina (60 minuti).
Interpretazione
l’eccesso provoca nel bambino gigantismo e nell’adulto acromegalia.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il metodo per la determinazione quantitativa dell’hGH è un test immunologico sandwich basato sul
principio della chemiluminescenza.
Un anticorpo monoclonale di topo specifico diretto contro l’hGH riveste le particelle magnetiche (fase
solida); un altro anticorpo monoclonale (specifico per un epitopo diverso dell’hGH) è legato ad un derivato
dell’isoluminolo (coniugato anticorpoisoluminolo).
Durante l’incubazione, l’hGH presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli lega l’anticorpo
monoclonale in fase solida; in seguito il coniugato anticorpale reagisce con l’hGH già legato alla fase
solida. Si forma un sandwich solo in presenza delle molecole di hGH che si dispongono a ponte tra i due
anticorpi. Dopo l’incubazione, il materiale non legato è rimosso mediante un ciclo di lavaggio.
In seguito, vengono aggiunti i reagenti starter che inducono una reazione di chemiluminescenza. Il segnale
luminoso, e quindi la quantità di coniugato anticorpo-isoluminolo, è misurato da un fotomoltiplicatore in
unità relative di luce (RLU, relative light units) ed è direttamente proporzionale alla concentrazione di hGH
presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli.
Strumento
Liaison XL
Incertezza di Misura
± 1.07 (10.6%) alla concentrazione di 10.10 ug/L; ± 4.83 (8,5%) alla concentrazione di 56.95 ug/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
GH (Somatotropina)
ug/L
F
[< 7,00]
(valori relativi ad
una popolazione
adulta)
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
GH (Somatotropina)
ug/L
M
[< 1,00]
(valori relativi ad
una popolazione
adulta)
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
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Rev.
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AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Glucosio
Rilevanza clinica
Il glucosio è il substrato di molte reazioni energetiche e anfiboliche. Esso deriva dalla digestione dei glucidi
alimentari, dalla glicogenolisi e dalla gluconeogenesi. La determinazione della glicemia è importante per la
diagnosi, il monitoraggio e il trattamento del diabete e delle patologie del metabolismo dei carboidrati e per
la diagnosi differenziale del coma.
Interpretazione
Si considera ipoglicemia un valore <70mg/dL (3.9mmol/L), ipoglicemia severa livelli di glicemia inferiori a
2,2 mmol/L (40 mg/dL) e possono manifestarsi con sudorazione, tremore, ansia, tachicardia, midriasi,
convulsioni e coma. Valori superiori a 300mg/dL (16,7 mmol/L) si considerano iperglicemia severa; valori
>26 mmol/L (468 mg/dL) possono causare disidratazione e coma iperosmolare. . Cause di ipoglicemia
sono: digiuno protratto; condizioni associate ad iperinsulinismo (somministrazione di insulina, insulinoma,
reazione ipoglicemica alla somministrazione di glucidi); disendocrinopatie. Cause di iperglicemia sono:
diabete mellito; disendocrinopatie; stress; farmaci (ad es. steroidi e tiazidi).
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Metodo esochinasi/G-6-PDH.
Il glucosio viene fosforilato dalla esochinasi in presenza di ATP e ioni magnesio a formare glucosio-6fosfato (G-6-P) e ADP. La Glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6P-DH) ossida in modo specifico G-6-P a 6fosfogluconato con la conseguente riduzione di NAD a NADH. L’aumento di assorbanza dovuto alla
formazione di NADH nell'unità di tempo, è proporzionale alla concentrazione di glucosio nel campione.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,22 (6,7%) alla concentrazione di 3,37 mmol/L; ± 1,10 (5,6%) alla concentrazione di 19,74 mmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Glucosio
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. Valori a digiuno:
3,3 -5,5 mmol/L
(60-99 mg/dL)
intervallo di
riferimento;
5,6-7,0 mmol/L
(100-125 mg/dL)
alterata glicemia;
>7,0 mmol/L
(>125 mg/dL)]
indicativo di
diabete (da
confermare)
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
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Del 07/01/2008
Glucosio ( Glicemia )
Rilevanza clinica
Il glucosio è il carboidrato che presenta le maggiori concentrazioni nel sangue periferico. L’ossidazione del
glucosio costituisce la maggiore fonte di energia cellulare dell’organismo. Il glucosio di derivazione
alimentare viene convertito in glicogeno, per essere depositato nel fegato, o in acidi grassi, per essere
depositato nel tessuto adiposo. La concentrazione di glucosio nel sangue viene mantenuta entro limiti
ristretti da molti ormoni,i più importanti dei quali vengono prodotti dal pancreas.
La causa più frequente di iperglicemia è il diabete mellito, provocato da una carenza nella secrezione o
nell’azione dell’insulina. Inoltre numerosi fattori secondari contribuiscono all’aumento dei livelli di
glucosio nel sangue. Fra questi sono la pancreatite, la disfunzione tiroidea, l’insufficienza renale e le
patologie epatiche. L’ipoglicemia si riscontra meno frequentemente. Varie condizioni possono
generare bassi livelli di glucosio nel sangue: insulinoma, ipopituitarismo o ipoglicemia indotta dall’insulina.
La misurazione del glucosio nell’urina viene utilizzata come procedimento di screening del diabete,
contribuisce alla valutazione della glicosuria ed è di aiuto nella rilevazione di difetti nei tubuli renali e nel
controllo del diabete mellito. La misurazione del glucosio nel liquido cerebrospinale viene utilizzata per
valutare la meningite, il coinvolgimento neoplastico delle meningi e altri disturbi neurologici.
Interpretazione
Si considera ipoglicemia un valore <70mg/dL (3.9mmol/L), ipoglicemia severa livelli di glicemia inferiori a
2,2 mmol/L (40 mg/dL) e possono manifestarsi con sudorazione, tremore, ansia, tachicardia, midriasi,
convulsioni e coma. Valori superiori a 300mg/dL (16,7 mmol/L) si considerano iperglicemia severa; valori
>26 mmol/L (468 mg/dL) possono causare disidratazione e coma iperosmolare. . Cause di ipoglicemia
sono: digiuno protratto; condizioni associate ad iperinsulinismo (somministrazione di insulina, insulinoma,
reazione ipoglicemica alla somministrazione di glucidi); disendocrinopatie. Cause di iperglicemia sono:
diabete mellito; disendocrinopatie; stress; farmaci (ad es. steroidi e tiazidi).
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
digiuno prima del prelievo I campioni di plasma o di siero senza conservante (NaF) devono essere
separati dalle cellule o dal coagulo entro mezz’ora dal prelievo.Quando il sangue prelevato viene lasciato
coagulare a temperatura ambiente e non viene centri
Metodo
Metodo di riferimento enzimatico con esochinasi4,5
L’esochinasi, utilizzando ATP, catalizza la fosforilazione del glucosio a glucosio-6-fosfato.La glucosio-6fosfato deidrogenasi, in presenza di NADP, provoca l’ossidazione del glucosio-6-fosfato a gluconato-6fosfato. Gli altri carboidrati non vengono ossidati. La velocità della formazione di NADPH
durante la reazione è direttamente proporzionale alla concentrazione di glucosio e viene misurata
fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,19 (3,8%) alla concentrazione di 5,00 mmol/L; ± 0,44 (3,2 %) alla concentrazione di 13,62 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Glucosio
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [3,5 - 5,5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[63 - 99]
se a digiuno:
5,6-7,0 mmol/L
(100-125 mg/dL),
alterata glicemia;
>7,0 mmol/L
(>125 mg/dL),
compatibile con diabete,
da confermare
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Glucosio
mmol/L
Indiff. [3,5 - 5,5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[63,0 - 99,0]
5,6-7,0 mmol/L (100-125
mg/dL),
alterata glicemia;
>7,0 mmol/L (>125
mg/dL),
compatibile con diabete,
da confermare
Glucosio
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
Glucosio
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Glucosio curva 2 campioni ( OGTT 2 CAMPIONI )
Rilevanza clinica
Il carico orale di 75 g di glucosio viene utilizzato per la diagnosi di daibete mellito.
Interpretazione
Viene fatta diagnosi con due risultati positivi a distanza di qualche gg. ·
l’esame è stato sospeso per vomito.Si considera ipoglicemia un valore <70mg/dL (3.9mmol/L),
ipoglicemia severa livelli di glicemia inferiori a 2,2 mmol/L (40 mg/dL) e possono manifestarsi con
sudorazione, tremore, ansia, tachicardia, midriasi, convulsioni e coma. Valori superiori a 300mg/dL (16,7
mmol/L) si considerano iperglicemia severa; valori >26 mmol/L (468 mg/dL) possono causare
disidratazione e coma iperosmolare. . Cause di ipoglicemia sono: digiuno protratto; condizioni associate
ad iperinsulinismo (somministrazione di insulina, insulinoma, reazione ipoglicemica alla somministrazione
di glucidi); disendocrinopatie. Cause di iperglicemia sono: diabete mellito; disendocrinopatie; stress;
farmaci (ad es. steroidi e tiazidi).
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Si somministrano 75g di glucosio. Prelievi per glicemia a 0', 120'. Per ambulatoriali compilare modulo
anamnestico - NaF+K Ossalato GRIGIO 2 mL
Metodo
Metodo di riferimento enzimatico con esochinasi4,5
L’esochinasi, utilizzando ATP, catalizza la fosforilazione del glucosio a glucosio-6-fosfato.La glucosio-6fosfato deidrogenasi, in presenza di NADP, provoca l’ossidazione del glucosio-6-fosfato a gluconato-6fosfato. Gli altri carboidrati non vengono ossidati. La velocità della formazione di NADPH
durante la reazione è direttamente proporzionale alla concentrazione di glucosio e viene misurata
fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,19 (3,8%) alla concentrazione di 5,00 mmol/L; ± 0,44 (3,2 %) alla concentrazione di 13,62 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Glucosio
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
3,3 -5.5 mmol/L (60-99
mg/dL)
(intervallo di riferimento)
5.6-7.0 mmol/L (100-125
mg/dL)
(alterata glicemia a
digiuno)
>7.0 mmol/L (>125
mg/dL)
indicativo di diabete
(da confermare)
Glucosio
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
<7.8 mmol/L (<140 mg/dL)
nella norma
7.8 - 11.1 mmol/L (140200mg/dL)
IGT (alterata tolleranza
al glucosio)
>11.1 mmol/L (>200
mg/dL)
indicativo di diabete (da
confermare)
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Glucosio curva 3 campioni ( OGTT 3 CAMPIONI )
Rilevanza clinica
Il carico orale di 75 g di glucosio viene utilizzato per la diagnosi di daibete mellito.
Interpretazione
Viene fatta diagnosi con due risultati positivi a distanza di qualche gg.
Per le curve sospese per vomito si provvede solo ad annullare le determinazioni non eseguite e a
segnalare come nota all’ultimo punto determinato che l’esame è stato sospeso per vomito.Si considera
ipoglicemia un valore <70mg/dL (3.9mmol/L), ipoglicemia severa livelli di glicemia inferiori a 2,2 mmol/L
(40 mg/dL) e possono manifestarsi con sudorazione, tremore, ansia, tachicardia, midriasi, convulsioni e
coma. Valori superiori a 300mg/dL (16,7 mmol/L) si considerano iperglicemia severa; valori >26 mmol/L
(468 mg/dL) possono causare disidratazione e coma iperosmolare. . Cause di ipoglicemia sono: digiuno
protratto; condizioni associate ad iperinsulinismo (somministrazione di insulina, insulinoma, reazione
ipoglicemica alla somministrazione di glucidi); disendocrinopatie. Cause di iperglicemia sono: diabete
mellito; disendocrinopatie; stress; farmaci (ad es. steroidi e tiazidi).
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Si somministrano 75g di glucosio. Prelievi per glicemia a 0', 60',120'. Per ambulatoriali compilare modulo
anamnestico - NaF+K Ossalato GRIGIO 2 mL
Metodo
Metodo di riferimento enzimatico con esochinasi4,5
L’esochinasi, utilizzando ATP, catalizza la fosforilazione del glucosio a glucosio-6-fosfato.La glucosio-6fosfato deidrogenasi, in presenza di NADP, provoca l’ossidazione del glucosio-6-fosfato a gluconato-6fosfato. Gli altri carboidrati non vengono ossidati. La velocità della formazione di NADPH
durante la reazione è direttamente proporzionale alla concentrazione di glucosio e viene misurata
fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,19 (3,8%) alla concentrazione di 5,00 mmol/L; ± 0,44 (3,2 %) alla concentrazione di 13,62 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Glucosio
mmol/L
Indiff. [3,5 - 5,5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[63 - 99]
5,6-7,0 mmol/L
(100-125 mg/dL),
alterata glicemia;
>7,0 mmol/L
(>125 mg/dL),
compatibile con
diabete,
da confermare
Glucosio
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
Glucosio
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
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AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Glucosio curva 6 campioni ( OGTT 6 CAMPIONI )
Rilevanza clinica
Il carico orale di 75 g di glucosio viene utilizzato per la diagnosi di daibete mellito.Il glucosio è il carboidrato
che presenta le maggiori concentrazioni nel sangue periferico. L’ossidazione del glucosio costituisce la
maggiore fonte di energia cellulare dell’organismo. Il glucosio di derivazione alimentare viene convertito in
glicogeno, per essere depositato nel fegato, o in acidi grassi, per essere depositato nel tessuto adiposo.
La concentrazione di glucosio nel sangue viene mantenuta entro limiti ristretti da molti ormoni,i più
importanti dei quali vengono prodotti dal pancreas.
La causa più frequente di iperglicemia è il diabete mellito, provocato da una carenza nella secrezione o
nell’azione dell’insulina. Inoltre numerosi fattori secondari contribuiscono all’aumento dei livelli di
glucosio nel sangue. Fra questi sono la pancreatite, la disfunzione tiroidea, l’insufficienza renale e le
patologie epatiche. L’ipoglicemia si riscontra meno frequentemente. Varie condizioni possono
generare bassi livelli di glucosio nel sangue: insulinoma, ipopituitarismo o ipoglicemia indotta dall’insulina.
La misurazione del glucosio nell’urina viene utilizzata come procedimento di screening del diabete,
contribuisce alla valutazione della glicosuria ed è di aiuto nella rilevazione di difetti nei tubuli renali e nel
controllo del diabete mellito. La misurazione del glucosio nel liquido cerebrospinale viene utilizzata per
valutare la meningite, il coinvolgimento neoplastico delle meningi e altri disturbi neurologici.
Interpretazione
Viene fatta diagnosi con due risultati positivi a distanza di qualche gg. ·
Sospensione di una curva ambulatoriale per glicemia basale elevata:
l’esame è stato sospeso per vomitoSi considera ipoglicemia un valore <70mg/dL (3.9mmol/L), ipoglicemia
severa livelli di glicemia inferiori a 2,2 mmol/L (40 mg/dL) e possono manifestarsi con sudorazione,
tremore, ansia, tachicardia, midriasi, convulsioni e coma. Valori superiori a 300mg/dL (16,7 mmol/L) si
considerano iperglicemia severa; valori >26 mmol/L (468 mg/dL) possono causare disidratazione e coma
iperosmolare. . Cause di ipoglicemia sono: digiuno protratto; condizioni associate ad iperinsulinismo
(somministrazione di insulina, insulinoma, reazione ipoglicemica alla somministrazione di glucidi);
disendocrinopatie. Cause di iperglicemia sono: diabete mellito; disendocrinopatie; stress; farmaci (ad es.
steroidi e tiazidi).
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Si somministrano 75g di glucosio. Prelievi per glicemia a 0', 30', 60', 90', 120', 180'. Per ambulatoriali
compilare modulo anamnestico - NaF+K Ossalato GRIGIO 2 mL
Metodo
Metodo di riferimento enzimatico con esochinasi4,5
L’esochinasi, utilizzando ATP, catalizza la fosforilazione del glucosio a glucosio-6-fosfato.La glucosio-6fosfato deidrogenasi, in presenza di NADP, provoca l’ossidazione del glucosio-6-fosfato a gluconato-6fosfato. Gli altri carboidrati non vengono ossidati. La velocità della formazione di NADPH
durante la reazione è direttamente proporzionale alla concentrazione di glucosio e viene misurata
fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,19 (3,8%) alla concentrazione di 5,00 mmol/L; ± 0,44 (3,2 %) alla concentrazione di 13,62 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Glucosio
mmol/L
Indiff. [3,3 - 5,5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
Glucosio
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
Glucosio
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
Glucosio
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
Glucosio
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
Glucosio
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
lunedì 21 marzo 2016
[60 - 99]
valore basale
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AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Glucosio curva Gravidanza 3 campioni (OGTT GRAVIDA
Rilevanza clinica
Il carico glucidico con 75g è il test utilizzato per lo screening e la diagnosi del daibete gestazionale,
sostituendo i test da 50g e da 100g. Va eseguito tra la 24e la 28 settimana di gravidanza in tutte le gravide
che presentino un valore di glicemia a digiuno <5.1 mmo/L (92 mg/dL)
Si ricorda che in caso di glicemia >7 mmol/L a digiuno o >11,1 mmol/L non a digiuno in due riscontri si
pone diagnosi di diabete manifesto, e che in presenza di glicemia a digiuno 5,1-7 mmol/L (92-126 mg/dL)
si pèone diagnosi di diabete gestazionale.
Interpretazione
Si considera ipoglicemia un valore <70mg/dL (3.9mmol/L), ipoglicemia severa livelli di glicemia inferiori a
2,2 mmol/L (40 mg/dL) e possono manifestarsi con sudorazione, tremore, ansia, tachicardia, midriasi,
convulsioni e coma. Valori superiori a 300mg/dL (16,7 mmol/L) si considerano iperglicemia severa; valori
>26 mmol/L (468 mg/dL) possono causare disidratazione e coma iperosmolare. . Cause di ipoglicemia
sono: digiuno protratto; condizioni associate ad iperinsulinismo (somministrazione di insulina, insulinoma,
reazione ipoglicemica alla somministrazione di glucidi); disendocrinopatie. Cause di iperglicemia sono:
diabete mellito; disendocrinopatie; stress; farmaci (ad es. steroidi e tiazidi).
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Si somministrano 75g di glucosio. Prelievi per glicemia a 0', 60', 120' - NaF+K Ossalato GRIGIO 2 mL
Metodo
Metodo di riferimento enzimatico con esochinasi4,5
L’esochinasi, utilizzando ATP, catalizza la fosforilazione del glucosio a glucosio-6-fosfato.La glucosio-6fosfato deidrogenasi, in presenza di NADP, provoca l’ossidazione del glucosio-6-fosfato a gluconato-6fosfato. Gli altri carboidrati non vengono ossidati. La velocità della formazione di NADPH
durante la reazione è direttamente proporzionale alla concentrazione di glucosio e viene misurata
fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,19 (3,8%) alla concentrazione di 5,00 mmol/L; ± 0,44 (3,2 %) alla concentrazione di 13,62 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Glucosio
mmol/L
Indiff. [inf. a 5,1]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
Glucosio
mmol/L
Indiff. [inf. a 10,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[inf. a 180]
Glucosio
mmol/L
Indiff. [inf. a 8,5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[inf. a 153]
Valori uguali o superiori
alla soglia sono indicativi
di diabete gestazionale
lunedì 21 marzo 2016
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U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Glucosio U 24h
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - U 24 Tappo Giallo
Metodo
LIS (calcolo)
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Glucosio U 24h/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/L
Glucosio U 24h
calcolo
mmol/24
h
Indiff. [< 3,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/24h
Diuresi
mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Ore raccolta urine
ore
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
[< 0,5]
Pagina 254 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
HCG ( GONADOTROPINA CORIONICA )
Rilevanza clinica
Diagnosi precoce e monitoraggio di una gravidanza. Inoltre, il test è da utilizzare come un componente in
combinazione con altri parametri, per valutare il rischio di trisomia 21 (sindrome di Down). Per la diagnosi
di aberrazioni cromosomiche sono necessarie ulteriori analisi.
In oncologia, per sostenere il trattamento di pazienti con patologie trofoblastiche. Questo test è utile nella
diagnosi e nel monitoraggio delle cellule tumorali di origine ovarica, placentare
o testicolare, che producono HCG. Il metodo utilizzato dosa sia la molecola intatta che la subunità beta
libera. L’hCG è una gliproteina prodotta dal trofoblasto ed è essenziale per il mantenimento iniziale del
corpo luteo e quindi dell’endometrio. L’hCG è dosabile nel sangue già pochi giorni dopo l’annidamento del
trofoblasto che a sua volta fa seguito di pochi giorni (5-7) all’avvenuta fecondazione, si innalza
rapidamente (raddoppia in 1.4-3.5 gg), con picco alla fine del primo trimestre per poi diminuire (a termine
si possono avere valori molto bassi) . I valori di riferimento in gravidanza sono molto ampi. Il trofoblasto
produce principalmente hCG intatto ma anche subunità beta libera (principalmente all'inizio della
gravidanza) e subunità alfa libera (con concentrazioni crescenti durante la gravidanza). Nella mola
vescicolare e ancor più nel coriocarcinoma si ha un aumento dei livelli di subunità beta libera.
L’HCG può comparire in circolo al di fuori della gravidanza in alcune patologie neoplastiche (mola
vescicolare, coriocarcinaoma, tumori testicolari, ma anche, raramente in altre neoplasie). Piccole quantità
sono prodotte dall'ipofisi (che possono motivare la rilevazione di hCG in postmenopausa). L'ormone viene
eliminato per via renale (il che spiega concentrazioni dosabili in caso di insufficienza renale).
Interpretazione
Valori elevati indicano carcinoma corionico, mola idatiforme o gravidanza plurigemellare.
Valori diminuiti indicano aborto imminente o incombente, gravidanza ectopica, gestosi o morte del fetoSi
sono riscontrate elevate concentrazioni di hCG non associate alla gravidanza in pazienti con altre malattie,
quali tumori a cellule germinali, ovarico, alla vescica, del pancreas, dello stomaco nonché polmonare ed
epatico I valori di riferimento si riferiscono all''età concezionale, cioè alle effettive settimane dell'embrione
o del feto (il conteggio delle settimane perte dal concepimento), mentre l'età gestazionale (settimane di
gravidanza) si riferisce alle settimane dall'ultima mestruazione, sono quindi +2 settimane. In caso di valori
bassi (circa 25 U/L) è opportuno ricontrollare il dato a distanza di 48h, periodo nel quale si deve avere un
raddoppio del valore.
Le gravidanze gemellari hanno valori più elevati e tempi di duplicazione più rapidi. Un incremento più lento
nel 1°trimestre può indicare anomalie della gravidanza come una gravidanza ectopica. Valori >6500 U/L
devono implicare la visualizzazione del sacco amniotico all'ecografia. Dopo curettage i tempi di
dimezzamento sono circa 24h, nel postpartum di 24-36h e si negativizza in 15gg.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Principio sandwich.
• 1a incubazione: 10 µL di campione, anticorpi monoclonali biotinilati specifici anti-hCG e un anticorpo
monoclonale specifico anti-hCG marcato con un complesso di rutenioa reagiscono formando un
complesso sandwich.
• 2a incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite di streptavidina, il complesso si lega alla fase
solida mediante l’interazione biotina-streptavidina. La miscela di reazione viene aspirata nella cella di
misura dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie
dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M.
Applicando una tensione all’elettrodo, si induce l’emissione chemiluminescente che viene
misurata mediante il fotomoltiplicatore. I risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione,
che viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti
e con una curva master fornita insieme al codice a barre del reattivo.
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 255 di 498
P-Beta HCG Totali
mUI/mL
F
[ inf. a 0,1]
Nuova metodica
analitica
valori di
riferimento in
fase di
ridefinizione
00 A 00 M 00 G
10 A 00 M 00 G
P-Beta HCG Totali
mUI/mL
F
Non in gravidanza
< 5,0
10 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
In gravidanza per
settimana
gestazionale
<=3 sett. 5 - 70
3 - 4 sett. 50 - 750
5 - 6 sett. 500 30000
7 - 8 sett. 3000 150000
9 -10 sett.
15000 - 200000
11 -12 sett.
20000 - 250000
> 12 sett.
diminuisce
Valori indicativi
P-Beta HCG Totali
lunedì 21 marzo 2016
mUI/mL
M
[ inf. a 0,1]
Nuova metodica
analitica
valori di
riferimento in
fase di
ridefinizione
Pagina 256 di 498
IU eu 301555
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Del 07/01/2008
hCG (Gonadotropina corionica)
Rilevanza clinica
Il metodo utilizzato dosa sia la molecola intatta che la subunità beta libera.
L’hCG è una gliproteina prodotta dal trofoblasto ed è essenziale per il mantenimento iniziale del corpo
luteo e quindi dell’endometrio. L’hCG è dosabile nel sangue già pochi giorni dopo l’annidamento del
trofoblasto che a sua volta fa seguito di pochi giorni (5-7) all’avvenuta fecondazione, si innalza
rapidamente (raddoppia in 1.4-3.5 gg), con picco alla fine del primo trimestre per poi diminuire (a termine
si possono avere valori molto bassi) . I valori di riferimento in gravidanza sono molto ampi. Il trofoblasto
produce principalmente hCG intatto ma anche subunità beta libera (principalmente all'inizio della
gravidanza) e subunità alfa libera (con concentrazioni crescenti durante la gravidanza). Nella mola
vescicolare e ancor più nel coriocarcinoma si ha un aumento dei livelli di subunità beta libera.
L’HCG può comparire in circolo al di fuori della gravidanza in alcune patologie neoplastiche (mola
vescicolare, coriocarcinaoma, tumori testicolari, ma anche, raramente in altre neoplasie). Piccole quantità
sono prodotte dall'ipofisi (che possono motivare la rilevazione di hCG in postmenopausa): L'ormone viene
eliminato per via renale (il che spiega concentrazioni dosabili in caso di insufficienza renale).
Interpretazione
I valori di riferimento si riferiscono all''età concezionale, cioè alle effettive settimane dell'embrione o del
feto (il conteggio delle settimane perte dal concepimento), mentre l'età gestazionale (settimane di
gravidanza) si riferisce alle settimane dall'ultima mestruazione, sono quindi +2 settimane. In caso di valori
bassi (circa 25 U/L) è opportuno ricontrollare il dato a distanza di 48h, period nel quale si deve avere un
radoppio del valore.
Le gravidanze gemellari hanno valori più elevati e tempi di duplicazione più rapidi. Un incremento più lento
nel 1°trimestre può indicare anomalie della gravidanza come una gravidanza ectopica. Valori >6500 U/L
devono implicare la visualizzazione del sacco amniotico all'ecografia. Dopo curettage i tempi di
dimezzamento sono circa 24h, nel postpartum di 24-36h e si negativizza in 15gg.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
si esegue in urgenza per la diagnostica della gravidanza - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Si utilizza un metodo chemiluminescente (LOCI) a sandwich (un Ab è rivolto verso …
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,82 (12,5 %) alla concentrazione di 6,64 IU/L; ± 1,25 (8,8%) alla concentrazione di 14,23 IU/L; ± 24,75
(6,1 %) alla concentrazione di 408,87 IU/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
HCG gravidanza
lunedì 21 marzo 2016
IU/L
F
Non in
gravidanza:
<5
In gravidanza per
settimane
gestazionali
(valori indicativi):
<= 3 :
570
3-4:
50 750
5-6:
500 - 30000
7-8:
3000 150000
9 - 10 :
15000 - 200000
11 - 12 :
20000 - 250000
> 12 :
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 257 di 498
diminuisce
HCG gravidanza
IU/L
M
[< 5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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Del 07/01/2008
HE4 (Human epididymis protein 4)
Rilevanza clinica
Human Epididimis Protein 4 è un glicoproteina di 20-25 KD identificata inizialmente nell'epitelio
dell'epididimo distale, ma espressa in molti tessuti incluso gli epiteli respiratori e delle vie riproduttive. Il
suo livello serico aumenta nelle pazienti con cancro ovarico.
Interpretazione
HE4 è over espressa nel cancro dell'ovaio per cui è usata come marker in questa neoplasia insieme a Ca
125 ( i valori dei due marker si possono abbinare nell'algoritmo ROMA, ottenendo sensibilità e specificità
più elevate nella diagnosi e monitoraggio del tumore ovarico.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Immunoenzimatico tipi sandwich diretto. Si usano due Ab monoclonali di topo diretti contro due epitopi
diversi della molecola HE4. Il primo Ab è biotinilato e l'immunocmplesso che si forma aderisce al fondo del
pozzetto su cui è legata streptavidina. Dopo incubazione e lavaggio si aggiunge il secondo Ab marcato
con perossidasi di rafano, si incuba, si lava e si aggiunge il cromogeno per la reazione specifica per la
perossidasi.
Strumento
Triturus Grifols
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-HE4
picoM/L
F
[Inf. a 70]
00 A 00 M 00 G
38 A 00 M 00 G
S-HE4
picoM/L
F
[Inf. a 70]
valore
premenopausa
(Inf. a 140)
valore
postmenopausa
38 A 00 M 00 G
50 A 00 M 00 G
S-HE4
picoM/L
F
[Inf. a 140]
valore
postmenopausa
50 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-HE4
picoM/L
M
non si esegue
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 258 di 498
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Del 07/01/2008
IgA (Immunoglobulina IgA)
Rilevanza clinica
Le immunoglobuline (Ig) sono proteine prodotte dalle plasmacellule e sono componenti essenziali della
immunità umorale. La loro concentrazione è diminuita per deficit di sintesi, che può riguardare tutte e tre le
classi o, più comunemente, una sola di esse come nel deficit selettivo più frequente nella popolazione che
è il deficit di IgA. Concentrazioni diminuite si osservano anche per perdita (es IgG nelle proteinurie
glomerulari). Le Ig aumentano in tutti i casi nei quali si attiva la risposta anticorpale nei riguardi di antigeni
riconosciuti
come estranei dal sistema immunocompetente (ad esempio infezioni batteriche, virali o reazioni
autoimmunitarie). Tipicamente le IgM sono le Ig prodotte nella risposta anticorpale primaria, le IgG nella
risposta anticorpale secondaria; la funzione delle IgA sieriche non è nota in dettaglio. IgA si ritrovano nelle
secrezioni: salivare, bronchiale, intestinale, colostro (vedi scheda specifica). Le Ig aumentano, anche
considerevolmente, nel paziente portatore di una componente monoclonale, per produzione selettiva di
una classe immunoglobulinica da parte di un clone plasmacellulare in espansione
Interpretazione
IgA: <0.06 g/L; in presenza di questo valore, se il paziente è < 14 anni, è necessario misurare le IgA con la
metodica utilizzata per il liquido cerebro spinale; il valore così ottenuto può essere refertato. >10 g/L;
verificare nell’archivio del settore se il paziente è portatore di una componente monoclonale IgA. Se è così
il valore non può essere refertato ma deve essere inserito il commento codificato “mc1” la cui espansione
è “l’immunoglobulina monoclonale non consente un dosaggio accurato”. La presenza infatti di elevate
concentrazioni di Ig monoclonale fa mancare il parallelismo tra calibratore e campione. Se non è
disponibile una elettroforesi del paziente, è necessario eseguirne una.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Metodo immunonefelometrico cinetico (1): Una soluzione diluita di antigene viene messa in contatto, in
una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico; viene quindi misurato l’aumento della luce diffusa dalle
particelle (immunocomplessi) in soluzione.
Strumento
campo da inserire
Incertezza di Misura
± 0.039 (4.6%) alla concentrazione di 0.85 g/L; 0.178 (4.8%) alla concentrazione di 3.73 g/L
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
IgA
g/L
Indiff. [0,05 - 0,46]
00 A 00 M 00 G
00 A 06 M 00 G
IgA
g/L
Indiff. [0,10 - 0,64]
00 A 06 M 00 G
01 A 00 M 00 G
IgA
g/L
Indiff. [0,36 - 1,90]
01 A 00 M 00 G
04 A 00 M 00 G
IgA
g/L
Indiff. [0,45 - 2,50]
04 A 00 M 00 G
07 A 00 M 00 G
IgA
g/L
Indiff. [0,63 - 3,50]
07 A 00 M 00 G
14 A 00 M 00 G
IgA
g/L
Indiff. [0,70 - 4,00]
14 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 259 di 498
U.O.C. Laboratorio Analisi
IU eu 301555
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
IgA 37°C (immunoglobulina IgA 37°C)
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Blu Elettrico 6 mL 37°C
Metodo
Immage 800
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812)
Intervalli di riferimento
IgA
g/L
Indiff. [0,05 - 0,46]
00 A 00 M 00 G
00 A 06 M 00 G
IgA
g/L
Indiff. [0,10 - 0,64]
00 A 06 M 00 G
01 A 00 M 00 G
IgA
g/L
Indiff. [0,36 - 1,90]
01 A 00 M 00 G
04 A 00 M 00 G
IgA
g/L
Indiff. [0,45 - 2,50]
04 A 00 M 00 G
07 A 00 M 00 G
IgA
g/L
Indiff. [0,63 - 3,50]
07 A 00 M 00 G
14 A 00 M 00 G
IgA
g/L
Indiff. [0,70 - 4,00]
14 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 260 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
IgA in urgenza
Rilevanza clinica
La determinazione delle IgA in urgenza viene effettuata per escludere la presenza di un deficit congenito
assoluto di IgA: tale esclusione risulta utile in caso sia necessaria una somministrazione di plasma (o
sangue) contenenet IgA, verso le quali i soggetti con deficit totale possono presentare anticorpi e quindi
andare incontro ad una reazione trasfusionale.
Interpretazione
Per valori superiori alla sensibilità del metodo si esclude un deficit totale. La sintesi di IgA inizia nelle prime
settimane di vita pertanto i neonati presentano IgA in concentrazione molto bassa o indosabile che
aumentano gradualmente nell'infanzia. Si possono avere deficit transitori di IgA in occasione di malattie
infettive o in seguito alla assunzione di farmaci. Immunoglobuline monoclonali possono dare risultati
abnormi.
In caso di risultato <0.1 g/L si consiglia la misura con il metodo nefelometrico utilizzato in routine, che
risulta più sensibile.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
previo accordo con il laboratorio - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Turbidimetrico endpoint: concentrazione proporzionale alla torbidità generata dalla formazione del
complesso IgA-Ab policlonale facilitata dal PEG
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,13 (10,1 %) alla concentrazione di 1,25 g/L; ± 0,72 (16,7 %) alla concentrazione di 4,33 g/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
IgA in urgenza
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff. [> 0,10]
(esclusione deficit
totale IgA)
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 261 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
IgE specifiche
Rilevanza clinica
La determinazione delle IgE specifiche per un determinato allergene riveste importanza clinica nella
definizione eziologica delle reazioni allergiche di I tipo (IgE mediate).
La attuale evoluzione del vecchio RAST costituisce un esame con caratteristiche molto diverse
dall’antenato. La disponibilità di uno standard internazionale ha consentito l’espressione quantitativa del
dato, mentre lo sforzo di purificazione e standardizzazione del materiale allergenico ha considerevolmente
aumentato le performance del test in vitro.
La richiesta trova giustificata motivazione in tutti i casi in cui si sospetta una allergopatia IgE mediata, sia
quando si voglia una conferma ad un quadro già delineato che quando non sia possibile ricorrere ad altri
esami di primo livello.
Interpretazione
L'interpretazione della positività IgE deve essere valutata all'interno del quadro clinico, si possono
riscontrare IgE positive in soggetti asintomatici.
La diagnostica in vitro per l'allergologia prevede l'utilizzo di pannelli di antigeni raggruppati secondo quadri
clinici che riguardano sintomi scatenati da differenti gruppi di allergeni per cui si utilizzano pannelli per
allergeni alimentari, per allergeni inalanti, per farmaci, per imenotteri, professionali e così via.
Attualmente si utilizzano anche allergeni derivati da tecniche di biologia molecolare,cosiddetti
ricombinanti,che si determinano secondo regole reflex dovute a positività critiche di determinati antigeni,
ad es per la mela: Betv1, Betv2 e Prup3.
Queste regole sono derivate dalla letteratura.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Immunodosaggio di tipo fluorimetrico con antisiero specifico automatizzato.
PRINCIPIO DEL TEST:
L’allergene in studio, legato covalentemente all'ImmunoCAP, reagisce con le IgE
specifiche presenti nel siero del campione in esame.
Dopo il lavaggio che rimuove le IgEnon specifiche, vengono aggiunti anticorpi anti-IgE coniugati con
l'enzima per formare un complesso .
Dopo l’incubazione, gli anticorpi marcati non legati sono eliminati mediante lavaggio e il complesso legato
viene incubato con un agente di sviluppo.
Dopo l’arresto della reazione, viene misurata la fluorescenza dell'eluato.
Più alta è la risposta più IgE specifiche saranno presenti nel campione in esame.
Per la valutazione dei risultati, le risposte dei campioni sono trasformate in concentrazioni con l’uso della
curva di calibrazione.
Strumento
ImmunoCAP 250
Incertezza di Misura
± 0,13 (18.7%) alla concentrazione di 0,71 g/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 262 di 498
IU eu 301555
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VERONA
0
Del 07/01/2008
IgE totali
Rilevanza clinica
Le IgE totali sono anticorpi non in grado di fissare il complemento ma capaci di degranulare basofili e
mastociti che rilasciano mediatori come istamina, triptasi, prostaglandine e callicreine, che possono
provocare una sintomatologia grave come l'anafilassi. Sono frequentemente aumentate anche in corso di
parassitosi; raro il mieloma IgE.
Interpretazione
L'incremento delle IgE non è solo dovuto a patologia allergica ma deve essere eseguita diagnosi
differenziale con le parassitosi. Esiste la possibilità di Sindromi Iper IgE.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Immunodosaggio di tipo fluorimetrico con antisiero specifico automatizzato.
PRINCIPIO DEL TEST:
Le anti-IgE, covalentemente legate all’ImmunoCAP, reagiscono con le IgE Totali presenti
nel siero del campione. Le anti-IgE, covalentemente legate all’ImmunoCAP, reagiscono con le IgE Totali
presenti nel siero del campione.
Dopo il lavaggio, si aggiungono anticorpi anti-IgE coniugati con l’enzima per formare un complesso.
Dopo l’incubazione, gli anticorpi anti-IgE-Enzima non legati vengono eliminati tramite
lavaggio e il complesso viene incubato con un agente di sviluppo.
Dopo l’arresto della reazione, viene misurata la fluorescenza dell’eluato.
Per la valutazione dei risultati, le risposte dei campioni sono trasformate in concentrazioni con l’uso della
curva di calibrazione.
Strumento
ImmunoCAP 250
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
IgE totali
KU/L
Indiff. [< 20]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
IgE totali
KU/L
Indiff. [< 50]
01 A 00 M 00 G
02 A 00 M 00 G
IgE totali
KU/L
Indiff. [<60]
02 A 00 M 00 G
03 A 00 M 00 G
IgE totali
KU/L
Indiff. [<85]
03 A 00 M 00 G
04 A 00 M 00 G
IgE totali
KU/L
Indiff. [<130]
04 A 00 M 00 G
06 A 00 M 00 G
IgE totali
KU/L
Indiff. [<160]
06 A 00 M 00 G
08 A 00 M 00 G
IgE totali
KU/L
Indiff. [<180]
08 A 00 M 00 G
10 A 00 M 00 G
IgE totali
KU/L
Indiff. [<200]
10 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 263 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
IgG (immunoglobulina IgG)
Rilevanza clinica
Le immunoglobuline (Ig) sono proteine prodotte dalle plasmacellule e sono componenti essenziali della
immunità umorale. La loro concentrazione è diminuita per deficit di sintesi, che può riguardare tutte e tre le
classi o, più comunemente, una sola di esse come nel deficit selettivo più frequente nella popolazione che
è il deficit di IgA. Concentrazioni diminuite si osservano anche per perdita (es IgG nelle proteinurie
glomerulari). Le Ig aumentano in tutti i casi nei quali si attiva la risposta anticorpale nei riguardi di antigeni
riconosciuti
come estranei dal sistema immunocompetente (ad esempio infezioni batteriche, virali o reazioni
autoimmunitarie). Tipicamente le IgM sono le Ig prodotte nella risposta anticorpale primaria, le IgG nella
risposta anticorpale secondaria; la funzione delle IgA sieriche non è nota in dettaglio. IgA si ritrovano nelle
secrezioni: salivare, bronchiale, intestinale, colostro (vedi scheda specifica). Le Ig aumentano, anche
considerevolmente, nel paziente portatore di una componente monoclonale, per produzione selettiva di
una classe immunoglobulinica da parte di un clone plasmacellulare in espansione
Interpretazione
IgG: < 2 g/L; verificare l’età, se si tratta di un adulto il valore è indice di un grave deficit di IgG e può
essere refertato solo dopo consultazione con il responsabile del Settore.
>25 g/L; verificare nell’archivio del settore se il paziente è portatore di una componente monoclinale IgG.
Se è così il valore non può essere refertato ma deve essere inserito il commento codificato “mc1” la cui
espansione è “l’immunoglobulina monoclonale non consente un dosaggio accurato”. La presenza infatti di
elevate concentrazioni di Ig monoclonale fa mancare il parallelismo tra calibratore e campione. Se non è
disponibile una elettroforesi del paziente, è necessario eseguirne una.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Metodo immunonefelometrico cinetico (1): Una soluzione diluita di antigene viene messa in contatto, in
una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico; viene quindi misurato l’aumento della luce diffusa dalle
particelle (immunocomplessi) in soluzione.
Strumento
Immage 800
Incertezza di Misura
± 0.470 (7%) alla concentrazione di 6.71 g/L; 1.157 (6.2%) alla concentrazione di 18.81 g/L
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
IgG
g/L
Indiff. [2,50 - 9,30]
00 A 00 M 00 G
00 A 02 M 00 G
IgG
g/L
Indiff. [2,00 - 6,00]
00 A 02 M 00 G
01 A 00 M 00 G
IgG
g/L
Indiff. [2,50 - 9,00]
01 A 00 M 00 G
02 A 00 M 00 G
IgG
g/L
Indiff. [5,00 - 13,00]
02 A 00 M 00 G
04 A 00 M 00 G
IgG
g/L
Indiff. [6,00 - 15,00]
04 A 00 M 00 G
07 A 00 M 00 G
IgG
g/L
Indiff. [7,00 - 16,00]
07 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 264 di 498
U.O.C. Laboratorio Analisi
IU eu 301555
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
IgG 37°C (immunoglobulina IgG 37°C)
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Blu Elettrico 6 mL 37°C
Metodo
Immage 800
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812)
Intervalli di riferimento
IgG
g/L
Indiff. [2,50 - 9,30]
00 A 00 M 00 G
00 A 02 M 00 G
IgG
g/L
Indiff. [2,00 - 6,00]
00 A 02 M 00 G
01 A 00 M 00 G
IgG
g/L
Indiff. [2,50 - 9,00]
01 A 00 M 00 G
02 A 00 M 00 G
IgG
g/L
Indiff. [5,00 - 13,00]
02 A 00 M 00 G
04 A 00 M 00 G
IgG
g/L
Indiff. [6,00 - 15,00]
04 A 00 M 00 G
06 A 00 M 00 G
IgG
g/L
Indiff. [7,00 - 16,00]
06 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 265 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
IgM (immunoglobulina IgM)
Rilevanza clinica
Le immunoglobuline (Ig) sono proteine prodotte dalle plasmacellule e sono componenti essenziali della
immunità umorale. La loro concentrazione è diminuita per deficit di sintesi, che può riguardare tutte e tre le
classi o, più comunemente, una sola di esse come nel deficit selettivo più frequente nella popolazione che
è il deficit di IgA. Concentrazioni diminuite si osservano anche per perdita (es IgG nelle proteinurie
glomerulari). Le Ig aumentano in tutti i casi nei quali si attiva la risposta anticorpale nei riguardi di antigeni
riconosciuti
come estranei dal sistema immunocompetente (ad esempio infezioni batteriche, virali o reazioni
autoimmunitarie). Tipicamente le IgM sono le Ig prodotte nella risposta anticorpale primaria, le IgG nella
risposta anticorpale secondaria; la funzione delle IgA sieriche non è nota in dettaglio. IgA si ritrovano nelle
secrezioni: salivare, bronchiale, intestinale, colostro (vedi scheda specifica). Le Ig aumentano, anche
considerevolmente, nel paziente portatore di una componente monoclonale, per produzione selettiva di
una classe immunoglobulinica da parte di un clone plasmacellulare in espansione
Interpretazione
IgM: < 0.25 g/L, il valore è indice di una grave deficit di IgM e può essere refertato solo dopo consultazione
con il responsabile del Settore.
>7 g/L; verificare nell’archivio del settore se il paziente è portatore di una componente monoclonale IgM.
Se è così il valore non può essere refertato ma deve essere inserito il commento codificato “mc1” la cui
espansione è “l’immunoglobulina monoclonale non consente un dosaggio accurato”. La presenza infatti di
elevate concentrazioni di Ig monoclonale fa mancare il parallelismo tra calibratore e campione. Se non è
disponibile una elettroforesi del paziente, è necessario eseguirne una.E’ età dipendente. Per gli adulti, è
stato adottato l’intervallo di riferimento suggerito dal Consensus del 1996 ottenuto da studi condotti su
popolazioni diverse, utilizzando il Materiale di Riferimento CRM 470 (2): IgA 0.7-4.00 g/L; IgG 7-16 g/L;
IgM 0.4-2.3 g/L. Per l’età pediatrica >1 anno sono stati utilizzati i valori ottenuti su una popolazione di
razza Caucasica, standardizzati sul materiale CRM 470 e pubblicati in letteratura (3). Per i soggetti <1
anno i dati sono stati ricavati dall’archivio del LIS; i percentili sono il 10° ed il 90° in considerazione del
fatto che la popolazione era non selezionata. I dati ottenuti sono i seguenti:
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Metodo immunonefelometrico cinetico (1): Una soluzione diluita di antigene viene messa in contatto, in
una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico; viene quindi misurato l’aumento della luce diffusa dalle
particelle (immunocomplessi) in soluzione.
Strumento
Immage 800
Incertezza di Misura
± 0.045 (9.2%) alla concentrazione di 0.49 g/L; 0.100 (5.2%) alla concentrazione di 1.95 g/L
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
IgM
g/L
Indiff. [0,17 - 0,85]
00 A 00 M 00 G
00 A 05 M 00 G
IgM
g/L
Indiff. [0,40 - 1,50]
00 A 05 M 00 G
01 A 00 M 00 G
IgM
g/L
Indiff. [0,40 - 2,30]
01 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 266 di 498
U.O.C. Laboratorio Analisi
IU eu 301555
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
IgM 37°C (immunoglobulina IgM 37°C)
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Blu Elettrico 6 mL 37°C
Metodo
Immage 800
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812)
Intervalli di riferimento
IgM
g/L
Indiff. [0,17 - 0,85]
00 A 00 M 00 G
00 A 05 M 00 G
IgM
g/L
Indiff. [0,40 - 1,50]
00 A 05 M 00 G
01 A 00 M 00 G
IgM
g/L
Indiff. [0,40 - 2,30]
01 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 267 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
INFERTILITA MASCHILE
Rilevanza clinica
patologia genetica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- VIOLA GRANDE 6ML
Metodo
multiplex PCR e rilevazione ampliconi in elettroforesi capillare
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
DE MATTEIS GIOVANNA
Telefono (045-812) 4266
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 268 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
INIBINA B
Rilevanza clinica
Inibina B è un marker per monitorare le funzioni gonadiche sia maschile che femminile. E' un polipeptide
formato da una unità alfa e una beta che appartiene alla superfamiglia delle activine. E' il più potente
inibitore dell' FSH quindi regola la gametogenesi. Nella femmina è prodotto dalle cellule della granulosa
dell'ovaio e nel maschio dalle cellule di Sertoli.
Interpretazione
Nella donna Inibina B controlla la crescita follicolare quindi si abbassa quando il numero di follicoli è
prossimo all'esaurimento, nel maschio bassi livelli di Inibina B indicano spermatogenesi bassa o assente.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Tappo ROSSO 6 mL gel
Metodo
Metodo Elisa sandwich in 3 step: incubazione in pozzetti rivestiti di Ab anti activina B (subunità beta
comune alle activine), lavaggio e aggiunta di Ab antiinibina B (subunutà alfa) biotinilati. Dopo incubazione
e lavaggio si aggiunge streptavidina marcata con perossidasi di rafano che si attacca agli
immunocomplessi e reagisce, dopo ulteriore incubazione e lavaggio, con il substrato cromogeno.
Strumento
Triturus Grifols
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-INIBINA B
ng/L
F
[5 - 341]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-INIBINA B
ng/L
M
[25 - 325]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 269 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Inibitori Fattori della Coagulazione
Rilevanza clinica
In pazienti affetti da carenza congenita di un fattore della coagulazione, in seguito a
terapia sostitutiva, si possono sviluppare degli anticorpi che interferiscono con l’attività
procoagulante dei fattori della coagulazione esogeni a cui vengono esposti i pazienti
carenti a scopo terapeutico.
In soggetti non affetti da carenze congenite dei fattori della coagulazione possono
insorgere anticorpi “acquisiti” inibitori dell’attività procoagulante dei fattori della
coagulazione, in portatori di altre patologie, autoimmunitarie e non.
Interpretazione
Viene eseguita la ricerca e il titolo (in unità Bethesda) dell'inibitore di uno specifico Fattore della
coagulazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
coagulativo
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
TITOLO INIBITORE
lunedì 21 marzo 2016
Unità
Indiff.
Bethesda
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 270 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Insulina
Rilevanza clinica
L'insulina umana è un ormone polipeptidico originato nelle cellule beta del pancreas che regola la
conservaione e la produzione dei carboidrati. La sua secrezione è normalmente stimolata da aumenti nella
quantità di glucosio in circolo, il che porta a livelli di insulina più elevati e ad un'assimilazione più rapida
del glucosio da parte dei tessuti - cui fa seguito una diminuzione del livello d'insulina conseguente alla
diminuzione del livello di glucosio. In alcune condizioni, principalmente l'insulinoma ed il diabete, questo
rapporto risulta alterato. L'insulina tende a circolare a livelli impropriamente elevati in pazienti con tumori
pancreatici che secernono insulina; per questo motivo questi tumori possono essere causa di
ipoglicemia:Pertanto, i dosaggi di insulina-utilizzati a volte in associazione a dosi stimolanti di tolbutamide
o calcio- esercitano un ruolo essenziale nell'identificazione (e nella localizzazione) degli insulinomi. La
scoperta di ipoglicemia da digiuno in associazione ad una concentrazione di insulina nel siero
impropriamente alta è considerata diagnostica. I livelli diinsulina non rientrano nella sottoclassificazione
del diabete preparata dal National Diabetes Data Group. Nonostante cio' quando queste informazioni
vengono ottenute durante un test di tolleranza del glucosio, sembrano avere un valore prognostico nel
precorrere i vantaggi della terapia con insulina e nelle probabilita' di progresione verso la dipendenza da
insulina e verso le complicazioni ( come la retinopatia)che sono caratteristiche del diabete.L'utilizzo del
dosaggio dell'insulina in pazienti gia' trattati con terapia insulinicaè complicata dal fatto che tipicamente
questa terapia porta alla formazione di anticorpi anti-insulina capaci di interferire con il dosaggio.Per
questo motivo alcuni ricercatori hanno tentato di misurare l'insulina nell'urina, o nei campioni di siero
sottoposti a cromatografia o precipitazione PEG. Ma la misurazione dell'insulina "libera" rimane di
interesse limitato quale tecnica utilizzata per monitorare la terapia insulinica in assenza di statistiche che
stabiliscano range terapeutici o di tossicità. Sino ad oggi sembra che il controllo del glucosio nel diabete
non possa essere raggiunto normalizzando il profilo dell'insulina. Inoltre non si sa a quale punto i livelli
d'insulina anormalmente alti diventino pericolosi
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida amplificata dall’enzima La fase solida è
coattata con un anticorpo monoclonale murino anti-insulina La fase liquida è costituita da un anticorpo
policlonale di pecora anti-insulina coniugato con fosfatasi alcalina e da anticorpo monoclonale murino antiinsulina coniugato con fosfatasi alcalina
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
10.4 % alle conc di 7.1 mU/L, 16.3 % a 27.8 mU/L e 17.4 % a 61.7 mU/L
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-INSULINA
µU/mL
Indiff. [4,0 - 24,0]
(inferiore in eta'
prepubere)
00 A 00 M 00 G
14 A 00 M 00 G
S-INSULINA
µU/mL
Indiff. [4,0 - 24,0]
14 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 271 di 498
U.O.C. Laboratorio Analisi
IU eu 301555
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Insulina (INS o IRI)
Rilevanza clinica
L'insulina è un ormone proteico che è sintetizzato, immagazzinato e secreto dalle cellule beta che si
trovano nelle isole di Langerhans nel pancreas.
L'insulina è responsabile della regolazione delle concentrazioni di glucosio nel sangue. Inizialmente nelle
cellule beta, l'insulina esiste come una grande molecola (PM ~12.000) denominata preproinsulina. La
preproinsulina è un precursore a catena singola composto da 110 amminoacidi. Una catena di 24
amminoacidi di preproinsulina si lega per formare la proinsulina (PM ~9000), il precursore dell'insulina e
del peptide C.
L'insulina è rilasciata nel sangue in risposta alla presenza di glucosio, di solito dopo l'assunzione di un
pasto.
Una normale persona sana produce 40 - 50 unità di insulina ogni giorno. L'emivita dell'insulina nel siero o
nel plasma è di 5 - 10 minuti.
Circa il 50% dell'insulina rilasciata nella circolazione portale è smaltita dal fegato.
L'insulina si lega alle cellule recettrici che si trovano nelle membrane cellulari dei tessuti di destinazione. I
tessuti di destinazione sono principalmente il fegato, il tessuto adiposo e quello muscolare.
L'insulina riduce le concentrazioni di glucosio nel sangue stimolando la glicogenolisi nel fegato, la sintesi
dei trigliceridi nel tessuto adiposo e la sintesi proteica nei muscoli.
Se la produzione di insulina non è stimolata, i livelli di glucosio nel sangue non sono ridotti e ne consegue
iperglicemia.
Un'iperglicemia a digiuno indica la possibile diagnosi di diabete mellito. Esistono due tipi di diabete mellito:
diabete mellito di tipo I o dipendente dall'insulina (insulin-dependent diabetes mellitus, IDDM) e diabete
mellito di tipo II o non dipendente dall'insulina (non-insulin-dependent diabetes mellitus, NIDDM).
Cause di ipoglicemia acuta sono neoplasie delle cellule beta delle insule pancreatiche (insulinomi),
assunzione esogena di insulina o farmaci ipoglicemizzanti orali, alcolismo, insufficienza ipofisaria o
surrenalica, gravi neoplasie extrapancreatiche (per es. epatiche).
La diagnosi di insulinoma richiede ipoglicemie con livelli significativamente aumentati di insulina e di C
peptide. Nell’ipoglicemia da insulina esogena il peptide C è normale.
L’insulina viene catabolizzata a livello epatico ma non il peptide C, che riflette quindi la effettiva secrezione
delle cellule beta.
Lo sviluppo di Ab anti insulina in chi fa uso di insuline esogene di derivazione animale può influenzare
l'analisi. Un esame molto specifico per l’insulina che non risenta delle crossreattività con proinsulina è utile
nel diabete II in cui aumenta la proinsulina.
Possibili criteri per insulinoma sono: dopo un digiuno di 72 ore: glicemia < 2.2 mmol/l, insulina > 6 mU/l,
peptide C normali o aumentati, insulina/glucosio > 0.3.
La causa più comune di iperinsulinemia è l’obesità; gli obesi possono presentare insulino resistenza.
L'insulina aumenta anche nella sindrome di Cushing, nella terapia con i contraccettivi orali, corticosteroidi
Levodopa, e nell’acromegalia.
Ormoni antagonisti all’insulina sono gli adrenocorticosteroidi e il GH.
Interpretazione
Un'iperglicemia a digiuno indica la possibile diagnosi di diabete mellito. Esistono due tipi di diabete mellito:
diabete mellito di tipo I o dipendente dall'insulina (insulin-dependent diabetes mellitus, IDDM) e diabete
mellito di tipo II o non dipendente dall'insulina (non-insulin-dependent diabetes mellitus, NIDDM).
Cause di ipoglicemia acuta sono neoplasie delle cellule beta delle insule pancreatiche (insulinomi),
assunzione esogena di insulina o farmaci ipoglicemizzanti orali, alcolismo, insufficienza ipofisaria o
surrenalica, gravi neoplasie extrapancreatiche (per es. epatiche).
La diagnosi di insulinoma richiede ipoglicemie con livelli significativamente aumentati di insulina e di C
peptide. Nell’ipoglicemia da insulina esogena il peptide C è normale.
L’insulina viene catabolizzata a livello epatico ma non il peptide C, che riflette quindi la effettiva secrezione
delle cellule beta.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur Insulina è un immunodosaggio a sandwich a due siti che utilizza la tecnica
della chemiluminescenza diretta, la quale utilizza quantità costanti di due anticorpi.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 2,12 (9,9%) alla concentrazione di 21,47 mU/L; ± 6,62 (10,2%) alla concentrazione di 65,08 mU/L; ±
17,44 (8,1%) alla concentrazione di 214,50 mU/L;
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 272 di 498
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Insulina
lunedì 21 marzo 2016
mU/L
Indiff. [3,0 - 25,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 273 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Insulina 6 campioni
Rilevanza clinica
L'insulina umana è un ormone polipeptidico originato nelle cellule beta del pancreas che regola la
conservaione e la produzione dei carboidrati. La sua secrezione è normalmente stimolata da aumenti nella
quantità di glucosio in circolo, il che porta a livelli di insulina più elevati e ad un'assimilazione più rapida
del glucosio da parte dei tessuti - cui fa seguito una diminuzione del livello d'insulina conseguente alla
diminuzione del livello di glucosio. In alcune condizioni, principalmente l'insulinoma ed il diabete, questo
rapporto risulta alterato. L'insulina tende a circolare a livelli impropriamente elevati in pazienti con tumori
pancreatici che secernono insulina; per questo motivo questi tumori possono essere causa di
ipoglicemia:Pertanto, i dosaggi di insulina-utilizzati a volte in associazione a dosi stimolanti di tolbutamide
o calcio- esercitano un ruolo essenziale nell'identificazione (e nella localizzazione) degli insulinomi. La
scoperta di ipoglicemia da digiuno in associazione ad una concentrazione di insulina nel siero
impropriamente alta è considerata diagnostica. I livelli diinsulina non rientrano nella sottoclassificazione
del diabete preparata dal National Diabetes Data Group. Nonostante cio' quando queste informazioni
vengono ottenute durante un test di tolleranza del glucosio, sembrano avere un valore prognostico nel
precorrere i vantaggi della terapia con insulina e nelle probabilita' di progresione verso la dipendenza da
insulina e verso le complicazioni ( come la retinopatia)che sono caratteristiche del diabete.L'utilizzo del
dosaggio dell'insulina in pazienti gia' trattati con terapia insulinicaè complicata dal fatto che tipicamente
questa terapia porta alla formazione di anticorpi anti-insulina capaci di interferire con il dosaggio.Per
questo motivo alcuni ricercatori hanno tentato di misurare l'insulina nell'urina, o nei campioni di siero
sottoposti a cromatografia o precipitazione PEG. Ma la misurazione dell'insulina "libera" rimane di
interesse limitato quale tecnica utilizzata per monitorare la terapia insulinica in assenza di statistiche che
stabiliscano range terapeutici o di tossicità. Sino ad oggi sembra che il controllo del glucosio nel diabete
non possa essere raggiunto normalizzando il profilo dell'insulina. Inoltre non si sa a quale punto i livelli
d'insulina anormalmente alti diventino pericolosi
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida amplificata dall’enzima La fase solida è
coattata con un anticorpo monoclonale murino anti-insulina La fase liquida è costituita da un anticorpo
policlonale di pecora anti-insulina coniugato con fosfatasi alcalina e da anticorpo monoclonale murino antiinsulina coniugato con fosfatasi alcalina
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
5.3%
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-INSULINA
µU/mL
Indiff. [4,0 - 24,0]
valore basale
(inferiore in eta'
prepubere)
00 A 00 M 00 G
14 A 00 M 00 G
S-INSULINA
µU/mL
Indiff. [0,4 - 24,0]
valore basale
14 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-INSULINA
µU/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-INSULINA
µU/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-INSULINA
µU/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-INSULINA
µU/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 274 di 498
S-INSULINA
lunedì 21 marzo 2016
µU/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 275 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
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Del 07/01/2008
Insulina 8 campioni
Rilevanza clinica
L'insulina umana è un ormone polipeptidico originato nelle cellule beta del pancreas che regola la
conservaione e la produzione dei carboidrati. La sua secrezione è normalmente stimolata da aumenti nella
quantità di glucosio in circolo, il che porta a livelli di insulina più elevati e ad un'assimilazione più rapida
del glucosio da parte dei tessuti - cui fa seguito una diminuzione del livello d'insulina conseguente alla
diminuzione del livello di glucosio. In alcune condizioni, principalmente l'insulinoma ed il diabete, questo
rapporto risulta alterato. L'insulina tende a circolare a livelli impropriamente elevati in pazienti con tumori
pancreatici che secernono insulina; per questo motivo questi tumori possono essere causa di
ipoglicemia:Pertanto, i dosaggi di insulina-utilizzati a volte in associazione a dosi stimolanti di tolbutamide
o calcio- esercitano un ruolo essenziale nell'identificazione (e nella localizzazione) degli insulinomi. La
scoperta di ipoglicemia da digiuno in associazione ad una concentrazione di insulina nel siero
impropriamente alta è considerata diagnostica. I livelli diinsulina non rientrano nella sottoclassificazione
del diabete preparata dal National Diabetes Data Group. Nonostante cio' quando queste informazioni
vengono ottenute durante un test di tolleranza del glucosio, sembrano avere un valore prognostico nel
precorrere i vantaggi della terapia con insulina e nelle probabilita' di progresione verso la dipendenza da
insulina e verso le complicazioni ( come la retinopatia)che sono caratteristiche del diabete.L'utilizzo del
dosaggio dell'insulina in pazienti gia' trattati con terapia insulinicaè complicata dal fatto che tipicamente
questa terapia porta alla formazione di anticorpi anti-insulina capaci di interferire con il dosaggio.Per
questo motivo alcuni ricercatori hanno tentato di misurare l'insulina nell'urina, o nei campioni di siero
sottoposti a cromatografia o precipitazione PEG. Ma la misurazione dell'insulina "libera" rimane di
interesse limitato quale tecnica utilizzata per monitorare la terapia insulinica in assenza di statistiche che
stabiliscano range terapeutici o di tossicità. Sino ad oggi sembra che il controllo del glucosio nel diabete
non possa essere raggiunto normalizzando il profilo dell'insulina. Inoltre non si sa a quale punto i livelli
d'insulina anormalmente alti diventino pericolosi
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida amplificata dall’enzima La fase solida è
coattata con un anticorpo monoclonale murino anti-insulina La fase liquida è costituita da un anticorpo
policlonale di pecora anti-insulina coniugato con fosfatasi alcalina e da anticorpo monoclonale murino antiinsulina coniugato con fosfatasi alcalina
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
5.3%
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-INSULINA
µU/mL
Indiff. [4,0 - 24,0]
valore basale
(inferiore in eta'
prepubere)
00 A 00 M 00 G
14 A 00 M 00 G
S-INSULINA
µU/mL
Indiff. [4,0 - 24,0]
valore basale
14 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-INSULINA
µU/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-INSULINA
µU/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-INSULINA
µU/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-INSULINA
µU/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 276 di 498
S-INSULINA
µU/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-INSULINA
µU/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-INSULINA
µU/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
Itraconazolo
Rilevanza clinica
I farmaci azolici, quali l’Itraconazolo, il Posaconazolo e il Voriconazolo, sono sempre più utilizzati per
profilassi e terapia antimicotica nei pazienti oncoematologici adulti e pediatrici, nei pazienti trapiantati e in
quelli con AIDS.
Diventa perciò di stretta necessità disporre dei livelli ematici di tali farmaci (monitoraggio terapeutico).
Infatti questi dispongono di una assorbibilità e di una farmacocinetica molto variabile da paziente a
paziente. Inoltre, questi triazoli possono interagire con altri farmaci da cui può risultare sia una maggiore
tossicità sia una scarsa efficacia. In quest’ultimo caso non si raggiunge e non si mantiene un livello
terapeutico adeguato
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
deproteinizzazione del plasma, estrazione del farmaco, loro separazione con HPLC mediante colonna a
fase inversa e lettura fluorimetrica
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
P-Itraconazolo
µmol/L
Indiff. [0,70 - 1,40]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
[0,50 - 1,00]
Range profilassi
antimicotica
Range Terapia
antimicotica
[1,4 - 4,2] µmol/L
[1,0 - 3,0] mg/L
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 277 di 498
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Del 07/01/2008
K ( Potassio )
Rilevanza clinica
Il potassio è il principale ione intracellulare e rappresenta il fattore più importante nella regolazione del
volume delle cellule. Esso inoltre determina il potenziale di membrana e quindi la funzione dei tessuti
suscettibili di stimolazione quali muscoli e sistema nervoso.
Interpretazione
Si riscontrano bassi livelli fisiologici di potassio in seguito ad uno scarso apporto dietetico di potassio o ad
una perdita eccessiva di potassio dovuta a diarrea, a vomito prolungato o ad aumentata escrezione renale.
Livelli elevati di potassio possono essere causati da deidratazione o shock, ustioni gravi, chetoacidosi
diabetica e ritenzione di potassio da parte dei reni.Livelli di potassiemia inferiori a 2,5 mmol/L possono
comportare debolezza muscolare e paralisi, alterazioni della funzione miocardica e arresto cardiaco. Livelli
superiori a 7, mmol/L possono determinare debolezza muscolare, aritmie e arresto cardiaco.Si riscontrano
bassi livelli fisiologici di potassio in seguito ad uno scarso apporto dietetico di potassio o ad una perdita
eccessiva di potassio dovuta a diarrea, a vomito prolungato o ad aumentata escrezione renale. Livelli
elevati di potassio possono essere causati da deidratazione o shock, ustioni gravi, chetoacidosi diabetica
e ritenzione di potassio da parte dei reni.Livelli di potassiemia inferiori a 2,5 mmol/L possono comportare
debolezza muscolare e paralisi, alterazioni della funzione miocardica e arresto cardiaco.Si riscontrano
bassi livelli fisiologici di potassio in seguito ad uno scarso apporto dietetico di potassio o ad una perdita
eccessiva di potassio dovuta a diarrea, a vomito prolungato o ad aumentata escrezione renale. Livelli
elevati di potassio possono essere causati da deidratazione o shock, ustioni gravi, chetoacidosi diabetica
e ritenzione di potassio da parte dei reni.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico
(forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana
selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La
soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura
particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana.
La FEM della membrana è determinata dalla
differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna
di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,17 (4,5%) alla concentrazione di 3,74 mmol/L; ± 0,20 (3,0 %) alla concentrazione di 6.51 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Potassio
mmol/L
Indiff. [3,70 - 5,90]
00 A 00 M 00 G
00 A 01 M 00 G
Potassio
mmol/L
Indiff. [3,40 - 4,80]
00 A 01 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 278 di 498
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Del 07/01/2008
KLEIHAUER-BETKE Test (Ricerca emazie fetali)
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
PREVIO ACCORDO - Richiedere assieme Emoglobine frazionate - Li - Eparina VERDE scuro 6 mL
Metodo
Microscopio
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno
Telefono (045-812) 4584-6880
Intervalli di riferimento
KLEIHAUER-BEKTE
Hb fetale
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [inf. a 2,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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LAC - Lupus Anticoagulant
Rilevanza clinica
Il Lupus Anticoagulante (LA) appartiene al gruppo degli anticorpi antifosfolipidi diretti
contro i fosfolipidi carichi negativamente o contro i complessi fosfolipidi-proteine (b2-GP1 o
fattori coagulativi, come la protrombina). Se in loro presenza si verifica un allungamento
dei test fosfolipide-dipendenti (APTT, dRVVT, SCT) questi anticorpi sono denominati LA.
I pazienti con LA hanno un maggior rischio di complicazioni cliniche come trombosi e
aborti ricorrenti.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
ACL Top CTS 700
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
d.R.V.V.T.
rapporto
Indiff. [inf. a 1,20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
d.R.V.V.T. - Miscela
rapporto
Indiff. [inf. a 1,20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
d.R.V.V.T. Conferma
rapp.
norm.
Indiff. [inf. a 1,20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
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Del 07/01/2008
Pagina 280 di 498
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Del 07/01/2008
LAC, Lupus
Rilevanza clinica
Si definiscono LAC POSITIVI quei campioni di plasma che contengono anticorpi anti fosfolipidi (APL) con
la capacità di allungare i esame coagulativi fosfolipidi-dipendenti. Oltre che con attività anticoagulante gli
APL possono manifestarsi anche con attività anticardiolipinica (ACL), rilevabile mediante esame specifici
in fase solida. Inizialmente riscontrati nel Lupus gli APL sono stati in seguito trovati in numerose altre
condizioni cliniche. Quando vengono riscontrati in Pazienti con trombosi, poliabortività o piastrinopenia si
ha la Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi (APS). Gli APL si possono più o meno transitoriamente
riscontrare anche in altre condizioni quali malattie autoimmuni, malattie infettive, somministrazione di
clorpromazina.
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Prelievo eseguito in laboratorio previo appuntamento - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
fase di screening: esame coagulativi con bassa concentrazione di PL per aumentare la sensibilità alla
presenza di AbPL. In caso di positività (tempi lunghi) si prosegue con:
fase di miscela: ripetizione dei esame di screening eseguiti su miscela 1+1 di plasma campione con
plasma normale. Se si ha correzione significa che il campione ha una carenza fattoriale. Se permane
lungo significa che vi è presenza di inibitore e si procede alla:
fase di conferma: si eseguono i esame sul campione con eccesso di fosfolipidi: se si ha correzione
significa che l'inibitore è diretto contro i fosfolipidi (ESAME POSITIVO), se non si ha correzione significa
che vi è un inibitore contro fattori.
Fase di screening:
Silica Clotting Time (SCT) Screening.Test di esplorazione della via intrinseca, in ambiente povero di
fosfolipidi.
DRVVT Screening a bassa concentrazione di PL. Si basa sulla attivazione del FX da parte del Veleno di
Vipera Russel. L'attivazione diretta del FX by passa la fase di contatto e della via intrinseca e pertanto
esclude interferenze da deficit o inibitori di FVIII, F IX, F XI, F XII.
Fase di miscela:
ripetizione dei precedenti esame con campione miscelato al 50% con plasma normale.
Fase di conferma:
Si ripetono i test di screening in amb iente ricco di fosfolipidi, per neutralizzare l’anticorpo e dimostrarne
quindi la presenza
Strumento
campo da inserire
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 281 di 498
DRVVT screening
R
Indiff. [< 1.2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
DRVVT miscela
R
Indiff. [< 1.2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
DRVVT conferma
NR
Indiff. [< 1.2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
SCT screening
R
Indiff. [< 1,2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
SCT miscela
R
Indiff. [< 1,2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
SCT conferma
NR
Indiff. [< 1,2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
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Del 07/01/2008
Lamotrigina
Rilevanza clinica
La Lamotrigina è un farmaco antiepilettico indicato nella terapia sintomatica delle varie forme di
epilessia. Può agire bloccando i canali del sodio, potenziando la trasmissione gabaergica, bloccando i
canali del calcio ti tipo T nei neuroni talamici ed utilizzando ulteriori meccanismi di azione, spesso tra loro
combinati.
Rispetto agli antiepilettici tradizionali (Pb, Cbz, Pth, ecc) la lamotrigina presenta generalmente una elevata
biodisponibilità, uno scarso legame proteico, una maggiore emivita tale da consentire due sole
somministrazioni giornaliere, una minore interazione con altri farmaci ed una migliore tolleranza.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
deproteinizzazione del siero, estrazione del metabolita attivo della Lamotrigina, sua separazione con
HPLC mediante colonna a fase inversa e lettura mediante spettrofotometro UV-VIS a 204 nm
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
S-Lamotrigina
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [11,7 - 54,6]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
[2,9 - 13,9]
Pagina 282 di 498
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Del 07/01/2008
Lattato (Acido lattico)
Rilevanza clinica
L’acido lattico è il prodotto finale del metabolismo anaerobico del glucosio. Il lattato del plasma deriva
principalmente della cellule muscolari, nelle quali vi è sempre una piccola quota di metabolismo
anaerobio, e dagli eritrociti, che non possiedono gli enzimi della respirazione. L’aumento di acido lattico
tende a produrre acidosi che nell’individuo normale viene compensata dalla risposta omeostatica
respiratoria e metabolica. Il fegato è in grado di metabolizzare grandi quantità di lattato; tuttavia, se la
perfusione del fegato si riduce, l’estrazione del lattato diminuisce e, nei casi più gravi, è il fegato stesso a
addirittura produrre acido lattico anziché rimuoverlo.
Interpretazione
La concentrazione di lattato nei tessuti e quindi nel plasma aumenta durante lo sforzo fisico, in particolare
quando le cellule lavorano in difetto di ossigeno, e in tutte le condizioni nelle quali non vi sia un sufficiente
apporto di ossigeno ai tessuti: shock, scompenso cardiaco, insufficienza respiratoria e anemia grave. Altre
cause di aumento della lattacidemia sono gli avvelenamenti che interferiscono con la respirazione cellulare
e i difetti congeniti del metabolismo aerobio. La determinazione del lattato è particolarmente utile nella
diagnosi e nel monitoraggio della sofferenza neonatale e fetale e nella diagnosi differenziale delle acidosi
metaboliche.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Inviare immediatamente in contenitore refrigerato - Tappo grigio 4°C
Metodo
La LD catalizza l’ossidazione dell’acido lattico ad acido piruvico con concomitante riduzione di NAD a
NADH. L’aumento di assorbanza nell’ultravioletto dovuto al NADH è proporzionale alla concentrazione del
lattato e viene determinato fotometricamente mediante una tecnica bicromatica a lettura finale.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,19 (11,8%) alla concentrazione di 1,60 mmol/L;± 0,29 (5,1%) alla concentrazione di 5,6 mmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Lattato
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [0,60 - 2,20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[5,4 - 19,8]
Pagina 283 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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MU900 Scheda Analisi
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Del 07/01/2008
Lattato-Liquor (Acido lattico-Liquor)
Rilevanza clinica
Il lattato aumenta nel liquor in caso di infezione
Interpretazione
Nelle meningiti batteriche e tubercolari si ha un aumento del lattato liquorale, mentre risulta nella norma in
quelle virali
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
su richiesta in aggiunta al l'esame standard (cod.132) - Provetta tappo a vite
Metodo
vedi lattato plasma
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Lattato
mmol/L
Indiff. [0,60 - 2,20]
00 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
mg/dL
Lattato
mmol/L
Indiff. [<2,80]
16 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
lunedì 21 marzo 2016
[5 - 19]
Pagina 284 di 498
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Del 07/01/2008
Lb-Amilasi ( DRENAGGIO AMILASI )
Rilevanza clinica
diagnostica delle patologie pancreatiche a causa del quadro sintomatico
clinico poco specifico di tali malattie. È indicata soprattutto nella diagnosi
e nel monitoraggio di pancreatiti acute. L’iperamilasemia, però, non
è riscontrabile soltanto nel corso di una pancreatite acuta o nella
fase infiammatoria della pancreatite cronica, bensì anche in caso di
insufficienza renale (dovuta a filtrazione glomerulare ridotta), di tumori polmonari ed ovarici, di polmonite,
di malattie delle ghiandole salivari, di chetoacidosi diabetica, di traumi cerebrali, di interventi chirurgici o di
una macroamilasemia. Per l’accertamento della specificità del pancreas si
raccomanda la determinazione aggiuntiva di un ulteriore enzima specifico del pancreas, e cioè della lipasi
o dell’α-amilasi pancreatica.
Interpretazione
La determinazione dell’α-amilasi riveste un’importanza notevole nella diagnostica delle patologie
pancreatiche a causa del quadro sintomatico clinico poco specifico di tali malattie. È indicata soprattutto
nella diagnosi
e nel monitoraggio di pancreatiti acute. L’iperamilasemia, però, non è riscontrabile soltanto nel corso di
una pancreatite acuta o nella fase infiammatoria della pancreatite cronica, bensì anche in caso di
insufficienza renale (dovuta a filtrazione glomerulare ridotta), di tumori polmonari ed ovarici, di polmonite,
di malattie delle ghiandole salivari, di chetoacidosi diabetica, di traumi cerebrali, di interventi chirurgici o di
una macroamilasemia. Per ’accertamento della specificità del pancreas si raccomanda la determinazione
aggiuntiva di un ulteriore enzima specifico del pancreas, e cioè della lipasi o dell’α-amilasi
pancreatica.L'’amilasemia aumenta marcatamente entro 3-6 ore dall’insorgenza di pancreatite acuta,
raggiunge il picco dopo 12-24 ore e ritorna a livelli normali dopo 2-4 giorni. Aumenti più modesti sono
rilevabili in corso di pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni
patologiche in cui vi è un interessamento del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi,
peritonite e ostruzione dei dotti. L’amilasi totale aumenta anche nelle affezioni delle ghiandole salivari: la
differenza fra amilasi totale e amilasi pancreatica consente di stimarne il coinvolgimento salivare. In alcune
neoplasie si riscontra una iperamilasemia neoplastica per produzione ectopica dell’enzima. Livelli
aumentati si riscontrano infine anche in alcuni individui non pancreopatici a causa della presenza di
complessi costituiti da molecole di amilasi e immunoglobuline (macroamilasi) che, a causa delle
dimensioni, non passano il filtro renale; in questa condizione si avrà iperamilasemia senza iperamilasuria.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test enzimatico colorimetrico secondo IFCC.
L’effetto catalitico delle α-amilasi provoca la dissociazione degli oligosaccaridi definiti, quale 4,6-etilidene(G7) p-nitrofenil-(G1)-α-D-maltoeptaoside (etilidene-G7PNP). L’α-glucosidasi idrolizza completamente i
frammenti ottenuti di G2PNP, G3PNP e G4PNP a p-nitrofenolo e Glucosio.L’intensità di colore del pnitrofenolo formatosi è direttamente proporzionale all’attività dell’α-amilasi. Viene determinata misurando
l’aumento dell’assorbanza
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 4,41 (5,8%) alla concentrazione di 76,08 U/L; ± 16,06 (4,7 %) alla concentrazione di 185,39 U/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 285 di 498
Lb-AMILASI
U/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Lb-AMILASI
U/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Lb-Amilasi (Liquido biologico Amilasi)
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Cobas 6000
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Lb-AMILASI
U/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Lb-AMILASI
U/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 286 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Lb-CA 125 (Liquido biologico CA 125)
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Liaison
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-CA 125
lunedì 21 marzo 2016
U/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
00 A 00 M 00 G
Pagina 287 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Lb-CA 15-3 (Liquido biologico CA 15-3)
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Liaison
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L-Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-CA 15-3
lunedì 21 marzo 2016
U/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 288 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Lb-CA 19-9 (Liquido biologico CA 19-9)
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Liaison
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-CA 19-9
lunedì 21 marzo 2016
U/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 289 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Lb-CEA (Liquido biologico CEA)
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Liaison
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-CEA
lunedì 21 marzo 2016
U/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 290 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Lb-LD (Liquido biologico LDH, Liquido biologico lattato d
Rilevanza clinica
L’enzima lattato deidrogenasi (LDH) è largamente diffuso nei tessuti,soprattutto nel cuore, nel fegato, nei
muscoli e nel rene. L’LDH nel siero presenta cinque isoenzimi, distinguibili in base alla loro mobilità
elettroforetica. Ogni isoenzima è un tetramero composto da due subunità diverse. Queste due subunità
sono state definite cuore e muscolo, in riferimento alle loro catene polipeptidiche. Ci sono due
omotetrameri,LDH-1 (cuore) e LDH-5 (muscolo), e tre isoenzimi ibridi
Interpretazione
Livelli elevati di LDH nel siero si riscontrano in numerose patologie. I livelli più alti sono stati osservati in
pazienti affetti da anemia megaloblastica,da infarto del miocardio, da carcinoma disseminato, da leucemia
e
da trauma. Leggeri aumenti nell’attività dell’LDH intervengono in caso di anemie emolitiche, di distrofia
muscolare, di infarto polmonare,di epatite, di sindrome nefrosica e di cirrosi .La LD plasmatica è un indice
aspecifico di danno o aumentato turnover cellulare. Aumenta nelle epatopatie, nell'infarto del miocardio,
nelle patologie muscolo-scheletriche infiammatorie, traumatiche e degenerative, nelle neoplasie, nelle
anemie emolitiche e megaloblastiche e, in generale, in tutte le condizioni associate a distruzione cellulare.
La LD può aumentare in corso di terapia eparinica. E’ possibile la determinazione degli isoenzimi (settore
proteine), anche se tale diagnostica ha attualmente perso la sua utilità di un tempo, può essere utile nei
casi di inspiegato aumento di lLDH. Nei neonati si riscontrano valori più elevati.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Metodo piruvato-lattato ottimizzato secondo DGKC.L’LDH catalizza la reazione tra il piruvato e l’NADH
formando L-lattato e NAD+.L’iniziale velocità di ossidazione dell’NADH è direttamente
proporzionale all’attività catalitica dell’LDH. Viene determinata misurando la diminuzione dell’assorbanza.
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 12,0 (3,9%) alla concentrazione di 303,86 U/L; ± 20,40 (3,5 %) alla concentrazione di 584,18 U/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-LD
lunedì 21 marzo 2016
U/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 00 G
Pagina 291 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Lb-Trigliceridi (Chilomicroni)
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Cobas 6000
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Trigliceridi
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [inf. a 1,24]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[0 - 109]
(valori >1,24 mmol/L
sono compatibili con
diagnosi di Chilotorace)
Pagina 292 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
LD (LDH, Lattato deidrogenasi)
Rilevanza clinica
L’enzima lattato deidrogenasi (LDH) è largamente diffuso nei tessuti,soprattutto nel cuore, nel fegato, nei
muscoli e nel rene. L’LDH nel siero presenta cinque isoenzimi, distinguibili in base alla loro mobilità
elettroforetica. Ogni isoenzima è un tetramero composto da due subunità diverse. Queste due subunità
sono state definite cuore e muscolo, in riferimento alle loro catene polipeptidiche. Ci sono due
omotetrameri,LDH-1 (cuore) e LDH-5 (muscolo), e tre isoenzimi ibridi
Interpretazione
Livelli elevati di LDH nel siero si riscontrano in numerose patologie. I livelli più alti sono stati osservati in
pazienti affetti da anemia megaloblastica,da infarto del miocardio, da carcinoma disseminato, da leucemia
e
da trauma. Leggeri aumenti nell’attività dell’LDH intervengono in caso di anemie emolitiche, di distrofia
muscolare, di infarto polmonare,di epatite, di sindrome nefrosica e di cirrosi .La LD plasmatica è un indice
aspecifico di danno o aumentato turnover cellulare. Aumenta nelle epatopatie, nell'infarto del miocardio,
nelle patologie muscolo-scheletriche infiammatorie, traumatiche e degenerative, nelle neoplasie, nelle
anemie emolitiche e megaloblastiche e, in generale, in tutte le condizioni associate a distruzione cellulare.
La LD può aumentare in corso di terapia eparinica. E’ possibile la determinazione degli isoenzimi (settore
proteine), anche se tale diagnostica ha attualmente perso la sua utilità di un tempo, può essere utile nei
casi di inspiegato aumento di lLDH. Nei neonati si riscontrano valori più elevati.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Metodo piruvato-lattato ottimizzato secondo DGKC.L’LDH catalizza la reazione tra il piruvato e l’NADH
formando L-lattato e NAD+.L’iniziale velocità di ossidazione dell’NADH è direttamente
proporzionale all’attività catalitica dell’LDH. Viene determinata misurando la diminuzione dell’assorbanza.
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 12,0 (3,9%) alla concentrazione di 303,86 U/L; ± 20,40 (3,5 %) alla concentrazione di 584,18 U/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-LD
U/L
F
[240 - 480]
piu' alto in eta'
pediatrica
00 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
P-LD
U/L
F
[240 - 480]
12 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
P-LD
U/L
M
[240 - 480]
piu' alto in eta'
pediatrica
00 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
P-LD
U/L
M
[240 - 480]
12 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 293 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
LD Liquor (LDH liquor, Lattico deidrogenasi liquor)
LDH aumenta nel liquor in caso di infezione
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Provetta tappo a vite
Metodo
vedi LDH plasma
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Lattato deidrogenasi
lunedì 21 marzo 2016
U/L
Indiff. [< 20]
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 294 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
LDH (LD; Lattato deidrogenasi)
Rilevanza clinica
La LD è un enzima della glicolisi che catalizza l'interconversione di lattato e piruvato. Esso si trova in tutte
le cellule del corpo. L'attività sierica nel soggetto sano è determinata dall'attivtà di 5 isoenzimi e deriva
principalmente dal fegato, dai muscoli scheletrici, dal miocardio, dalle cellule del sangue, dai polmoni e dai
reni, ciascuna con una emivita differente
Interpretazione
La LD plasmatica è un indice aspecifico di danno o aumentato turnover cellulare. Aumenta nelle
epatopatie, nell'infarto del miocardio, nelle patologie muscolo-scheletriche infiammatorie, traumatiche e
degenerative, nelle neoplasie, nelle anemie emolitiche e megaloblastiche e, in generale, in tutte le
condizioni associate a distruzione cellulare. La LD può aumentare in corso di terapia eparinica. E’
possibile la determinazione degli isoenzimi (settore proteine), anche se tale diagnostica ha attualmente
perso la sua utilità di un tempo, può essere utile nei casi di inspiegato aumento di lLDH. Nei neonati si
riscontrano valori più elevati.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Standardizzato IFCC a 37°C
Lattato-piruvato
La LD catalizza l’ossidazione di lattato a piruvato con contemporanea riduzione di NAD a NADH. La
produzione di NADH viene misurata fotometricamente a 340nm.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 12,96 (11,8%) alla concentrazione di 109,46 U/L; ± 32,34 (8,1 %) alla concentrazione di 401,08 U/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Lattato deidrogenasi
lunedì 21 marzo 2016
U/L
Indiff. [85 - 245]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 295 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Levetiracetam
Rilevanza clinica
Il Levetiracetam è un farmaco antiepilettico indicato nella terapia sintomatica delle varie forme di epilessia.
Il monitoraggio terapeutico è indicato nei pazienti con forme epilettiche farmaco resistenti e nello stato di
Male Epilettico Refrattario.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
deproteinizzazione del siero, estrazione del farmaco antiepilettico Levetiracetam, sua separazione con
HPLC mediante colonna a fase inversa e lettura mediante spettrofotometro UV-VIS a 210 nm
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
P-Levetiracetam
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [58,7 - 217,3]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
[10,0 - 37,0]
Pagina 296 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
LH (luteotropina)
Rilevanza clinica
L'ormone luteinizzante (lutropina, LH), una glicoproteina di 28 000 dalton, viene secreta dalle cellule b
dell'ipofisi anteriore sotto il controllo della gonadotropina prodotta dall'ipotalamo (GnRH). L'LH è
formato da due catene di polipeptidi alfa e beta. Le catene alfa dell'LH,FSH, TSH e HCG sono
biochimicamente identiche, mentre le catene beta sono biochimicamente uniche, conferendo in questo
modo bioattività e specificità biologica ed immunologica. Nelle donne, l'LH provoca l'ovulazione e la
produzione di steroidi (estrogeni e progesterone) da parte del corpo luteo. Piccole quantità di LH sono
anche necessarie per promuovere la produzione di estrogeni dal follicolo in maturazione. Nell'uomo,
stimola le cellule interstiziali (Leydig) a produrre androgeni ed estrogeni. I livelli circolanti di LH sono
controllati da un effetto di feedback negativo sull'ipotalamo da parte degli ormoni steroidei. La secrezione
di LH, differente per i due sessi e richiesta dalla normale funzionalità sessuale, avviene ad impulsi con
rapide fluttuazioni sull'intero range di riferimento. Valori per campioni ottenuti in un singolo giorno dallo
stesso paziente possono quindi variare in modo significativoLe misurazioni di LH vengono utilizzate per
definire l'asse ipotalamicoipofisario-gonadico. Le determinazioni di gonadotropina nel siero permettono di
distinguere tra anomalie gonadiche primarie e stimolazione gonadica insufficiente. Se i livelli di LH ed FSH
sono elevati, è presente un'anomalia gonadica primaria, mentre se i livelli di gonadotropina sono bassi, la
stimolazione gonadica insufficiente ha comportato un ipogonadismo. La misurazione dell'LH è anche
clinicamente importante poiché l'LH e l'ormone della crescita sono di frequente i primi ormoni ad essere
interessati da anomalie dell'ipofisi.Le determinazioni dell'LH nel siero si sono rivelate particolarmente utili
nella diagnosi e nel trattamento dell'infertilità femminile. Un innalzamento dei livelli a metà ciclo indica che
l'ovulazione si verificherà circa 24 ore dopo. Coppie con problemi di infertilità e donne trattate con
gonadotropine per problemi di infertilità possono essere informate dell'imminente ovulazione.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida a doppio sito
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
6.6% a 1.46 U/L, 7.8 % a 18.7 U/L, 5.8 % a 60 U/L
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-LH
lunedì 21 marzo 2016
U/L
F
Per valore
normale (adulti):
fase follic.
1,9 - 12,5
picco ovul.
17,0 - 77,0
fase lutein.
0,5 - 16,9
inibito in
gravidanza
00 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
Pagina 297 di 498
S-LH
U/L
F
Per valore
normale :
fase follic.
1,9 - 12,5
picco ovul.
17,0 - 77,0
fase lutein.
0,5 - 16,9
inibito in
gravidanza
17 A 00 M 00 G
40 A 00 M 00 G
S-LH
U/L
F
Per valore
normale :
fase follic.
1,9 - 12,5
picco ovul.
17,0 - 77,0
fase lutein.
0,5 - 16,9
post menop.
15,9 - 54,0
inibito in
gravidanza
40 A 00 M 00 G
54 A 00 M 00 G
S-LH
U/L
F
[15,9 - 54,0]
valori post
menopausa
54 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-LH
U/L
M
[1,5 - 9,3]
valori per adulti
00 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
S-LH
U/L
M
[1,5 - 9,3]
17 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 298 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
LH Luteotropina (LH o Ormone Luteotropo)
L'ormone luteinizzante (LH) è un ormone glicoproteico prodotto dall'ipofisi anteriore in risposta a
stimolazione del GnRH (gonadotropinreleasing hormone) secreto dall'ipotalamo, durante la involuzione
dell’ovocita e la maturazione degli spermatozoi.
Possiede due subunità, la subunità alfa è uguale a FSH, HCG eTSH, la subunità beta è diversa da quelle
degli altri ormoni glicoproteici e conferisce all'ormone la sua specificità biochimica.
Aumentati livelli di FSH ed LH si riscontrano in anorchia, insufficienza gonadica, sindrome da
femminilizzazione testicolare e in menopausa. Consente di differenziare ipogonadismo primitivo e
secondario (ipotalamico/ipofisario).
Quando sono a bassi livelli sia FSH che LH si è di fronte a deficit ipofisario o ipotalamico; se uno risulta
elevato e l’altro indosabile si può sospettare una neoplasia.
Un rapporto LH/FSH >2 con aumentati livelli di androgeni di origine ovarica in una femmina senza
ovulazioni è compatibile con sindrome di Stein Leventhal.
Alti livelli di LH nella fase follicolare in pazienti con ovaio policistico possono contribuire ad aborti
spontanei. Solo il 75% delle pazienti con ovaio policistico presentano alti livelli di LH.
Alto LH con basso FSH si riscontra in obesità, ipertiroidismo ed insufficienza epatica.
Rilevanza clinica
Donne: stimola la produzione di androgeni che l'FSH converte in estradiolo durante la fase follicolare,
agisce in sinergia con l'FSH per provocare l'ovulazione nel momento centrale del ciclo, stimola la
formazione del corpo luteo dopo l'ovulazione e la secrezione di progesterone durante la fase luteinica
Uomini: nelle cellule di Leyding del tessuto interstiziale del testicolo stimola la secrezione di testosterone
Interpretazione
Aumentati livelli di FSH ed LH si riscontrano in anorchia, insufficienza gonadica, sindrome da
femminilizzazione testicolare e in menopausa. Consente di differenziare ipogonadismo primitivo e
secondario (ipotalamico/ipofisario).
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur LH è un un immunodosaggio a due siti (sandwich) che utilizza la tecnica della
chemiluminescenza diretta e che utilizza quantitativi costanti di due anticorpi dotati di specificità per la
subunità beta della molecola di LH intatta.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 0,22 (16,9%) alla concentrazione di 1,30 UI/L; ± 2,4 (11,4%) alla concentrazione di 21,1 UI/L; ± 6,80
(9,4%) alla concentrazione di 72,07 UI/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco - B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
LH (Luteotropina)
UI/L
F
età prepuberale:
2-10
età fertile:
fase follicolare
1-25
picco ovulatorio
25-125
fase luteinica
1-30
menopausa:
20-100
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
LH (Luteotropina)
UI/L
M
[2,00 - 10,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 299 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Linezolid
Rilevanza clinica
La patologia da stafilococchi meticillino resistenti è in costante aumento. Tra i farmaci più utilizzati nella
terapia in tale forma morbosa è da annoverare il Linezolid.
Il farmaco in questione è di notevole interesse per al sua efficacia dovuta anche e soprattutto alla sua
favorevole cinetica tissutale. Tale antibiotico è molto utilizzato in diversi reparti quali le Malattie Infettive, le
Rianimazioni e le Medicine. Un limite nell’uso del Linezolid è dovuto alla sua tossicità sulla crasi ematica,
in particolare il farmaco può dar luogo (in % che arrivano al 40%) a piastrinopenia. Secondo molti autori
tale effetto è correlato ai livelli ematici del farmaco. E’ quindi molto importante per limitare la sua tossicità
determinarne i livelli ematici (monitoraggio terapeutico).
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
deproteinizzazione del plasma, estrazione del farmaco, loro separazione con HPLC mediante colonna a
fase inversa e lettura spettrofotometrica UV-VIS.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
P-Linezolid
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [11,2 - 44,4]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
[3,8 - 15,0]
Pagina 300 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Lipasi
Rilevanza clinica
le lipasi pancreatiche per molti anni hanno innegabilmente rappresentato i parametri più importanti, in
chimica clinica, per la diagnosi differenziale delle patologie del pancreas. A livello internazionale, la
determinazione dell’attività della lipasi è stata sempre di più riconosciuta grazie alla sua alta specificità e
rapida risposta. Dopo una pancreatite acuta,l’attività della lipasi aumenta entro 4–8 ore e raggiunge il
picco dopo 24 ore,per diminuire dopo 8–14 giorni. Comunque, non esiste una correlazione tra
l’attività della lipasi determinata nel siero ed il grado del danno al pancreas.
Interpretazione
La lipasemia aumenta marcatamente in seguito a pancreatite acuta. Rispetto all’amilasi mostra un’emivita
più lunga; i valori di lipasi possono rimanere elevati fino a 15 giorni consentendo così di rivelare una
pancreatite occorsa diversi giorni prima. Livelli aumentati di lipasi possono anche essere riscontrati a
seguito di pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni patologiche in
cui vi è un interessamente del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi, peritonite e
ostruzione dei dotti. La lipasi può infine risultare aumentata nei pazienti con cirrosi biliare primitiva e con
insufficienza renale.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test enzimatico colorimetrico con acido 1,2-O-dilauril-rac-glicero-3-glutarico-(6-metilresorufina) estere
come substrato.
Il substrato cromogenico della lipasi, acido 1,2-O-dilauril-rac-glicero-3-glutarico-(6-metilresorufina) estere,
viene dissociato dall’azione catalitica della soluzione di lipasi alcalina, formando 1,2-O-dilauril-rac-glicerolo
e un intermedio instabile, acido glutarico-(6-metilresorufina) estere. Quest’ultimo
degrada spontaneamente in soluzione alcalina, formando acido glutarico e metilresorufina. L’aggiunta di
detergente e di colipasi fa aumentare la specificità dell’analisi per la lipasi pancreatica.L’intensità di colore
del colorante rosso formatosi è direttamente proporzionale
all’attività di lipasi e può essere misurata fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 3,48 (6,8%) alla concentrazione di 50,93 U/L; ± 8,44 (7,7 %) alla concentrazione di 109,82 U/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-LIPASI
lunedì 21 marzo 2016
U/L
Indiff. [13 - 60]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 301 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Lipasi
Rilevanza clinica
La lipasi, o più correttamente "le lipasi", sono un gruppo di enzimi che idrolizzano gli esteri del glicerolo
(trigliceridi) liberando i due acidi grassi in posizione 1 e 3. Il monogliceride 2-acilglicerolo che rimane verrà
in seguito isomerizzato alla forma 3-acilglicerolo e quindi pure idrolizzato dalle lipasi con liberazione
dell’ultimo acido grasso. Le lipasi sono presenti nel pancreas e, in quantità molto minori, nel fegato,
nell'intestino e in altri tessuti.
Interpretazione
La lipasemia aumenta marcatamente in seguito a pancreatite acuta. Rispetto all’amilasi mostra un’emivita
più lunga; i valori di lipasi possono rimanere elevati fino a 15 giorni consentendo così di rivelare una
pancreatite occorsa diversi giorni prima. Livelli aumentati di lipasi possono anche essere riscontrati a
seguito di pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni patologiche in
cui vi è un interessamente del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi, peritonite e
ostruzione dei dotti. La lipasi può infine risultare aumentata nei pazienti con cirrosi biliare primitiva e con
insufficienza renale.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Colorimetrico metilresorufina
Le lipasi catalizzano l’idrolisi del substrato 1,2-o-dilauril-rac-glicerol-3-acido glutarico-(6’-metilresorufin)estere con produzione di acido glutarico-6’-estere-metilresorufin che, per idrolisi spontanea, libera
metilresorufin che viene rilevato fotometricamente in cinetica.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 14,08 (11,0%) alla concentrazione di 127,93 U/L;± 56,77 (7,4 %) alla concentrazione di 763,71 U/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Lipasi
lunedì 21 marzo 2016
U/L
Indiff. [73 - 393]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 302 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Liquido cavitario amilasi pancreatica
La determinazione dell'amilasi pancreatica su liqido cavitario serve per valutare la presenza di secrezioni
pancreatiche nel liquido stesso e la loro variazione nel tempo
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
indicare il materiale sulla scheda di richiesta - Provetta tappo a vite
Metodo
vedi amilasi pancreatica plasma
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
AMY Pancreatica
lunedì 21 marzo 2016
U/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 303 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Liquido cavitario colesterolo
vedi profilo
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Provetta tappo a vite
Metodo
Dimension Vista
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Colesterolo
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
0
Del 07/01/2008
mg/dL
Pagina 304 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Liquido cavitario conta leucociti
Rilevanza clinica
Si esegue il conteggio della cellularità all’XE-5000 ed eventuale conteggio a fresco a microscopio degli
elementi nucleati (macrofagi + leucociti) e delle emazie in camera di Fuchs-Rosenthal, esprimendo il
risultato come cellule/µL.Successivamente viene fatta anhe una conta sul colorato.Il conteggio permette di
orientare il medico verso un'interpretazione clinica, flogistica o di altra natura.
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
il campione deve essere raccolto e inviato in laboratorio quanto prima ( possibilmente entro le 2h dalla
raccolta). Non vengono considerati idonei campioni raccolti i giorni prima ( eccetto per la sola richiesta di
marcatori oncologici che possono essere
Metodo
conteggio di lettura leucocitaria ed ematologica strumentale (citometria a flusso) e manuale al microscopio
ottico
Strumento
campo da inserire
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
B.Capizzi
Telefono (045-812) 3209
Intervalli di riferimento
Leucociti liquidi
cavitari
/uL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Polimorfonucleatii
liquidi cavitari
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Mononucleati liquidi
cavitari
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 305 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Liquido cavitario esame microscopico
Rilevanza clinica
Si esegue il conteggio della cellularità all’XE-5000 ed eventuale conteggio a fresco a microscopio degli
elementi nucleati (macrofagi + leucociti) e delle emazie in camera di Fuchs-Rosenthal, esprimendo il
risultato come cellule/µL. Il conteggio permette di orientare il medico verso un'interpretazione clinica,
flogistica o di altra natura.
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
il campione deve essere raccolto e inviato in laboratorio quanto prima ( possibilmente entro le 2h dalla
raccolta). Non vengono considerati idonei campioni raccolti i giorni prima ( eccetto per la sola richiesta di
marcatori oncologici che possono essere
Metodo
conteggio di lettura leucocitaria ed ematologica strumentale (citometria a flusso) e manuale al microscopio
ottico
Strumento
campo da inserire
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
B:Capizzi
Telefono (045-812) 3209
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 306 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Liquido cavitario proteine totali
La determinazione delle proteine è utile nella distinzione fra trasudato ed essudato
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
codice 1015.6 - Provetta tappo a vite
Metodo
Dimension Vista
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Proteine totali
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 00 M 00 G
Pagina 307 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Liquido cavitario trigliceridi
Rilevanza clinica
La ricerca viene effettuata per evidenziare la presenza di travaso linfatico in una cavità
Interpretazione
Valori elevati dopo un pasto sono indicativi di comunicazione con vasi linfatici
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Provetta tappo a vite
Metodo
vedi trigliceridi plasma
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Trigliceridi
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
0
Del 07/01/2008
mg/dL
Pagina 308 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Liquor esame standard (liquor standard; liquido cefalorac
Rilevanza clinica
Il liquido cefalo-rachidiano o liquor si forma nei plessi corioidei dei ventricoli cerebrali e, in misura minore,
negli spazi sub aracnoidei, mediante processi di ultrafiltrazione del plasma e di secrezione. La barriera
meningoencefalica lo separa dal tessuto nervoso e la barriera ematoliquorale lo separa dal flusso
sanguigno. L’analisi cellulare, biochimica e microbiologica del liquor è utile nella diagnosi dei processi
infettivi del sistema nervoso, dei processi emorragici e, con l’ausilio di tecniche di secondo livello, di
patologie infiammatorie immunomediate (ad es. sclerosi multipla) o degenerative. La torbidità del liquor
può essere dovuta ad un aumento del numero di leucociti ed eritrociti oppure alla presenza di un elevato
numero di microrganismi (batteri, funghi o protozoi). La presenza di sangue pone il problema dell’origine
del sanguinamento che può derivare dal trauma della puntura lombare o può essere preesistente come nel
caso di emorragia cerebrale o subaracnoidea. Il colore dopo centrifugazione può chiarire il dubbio: se
l’emorragia è dovuta al trauma della puntura il supernatante è generalmente incolore mentre
nell’emorragia preesistente il colore è xantocromico (dal giallo all’arancio) perché c’è stata lisi eritrocitaria
e ossidazione dell’emoglobina liberata. Livelli molto alti di bilirubina e danno alla barriera ematoliquorale
possono conferire il colore giallo al liquor. Una lieve xantocromia può essere fisiologica nel neonato
prematuro per immaturità della barriera ematoliquorale e aumento della bilirubina. Nel liquor normale le
proteine non superano 0.45 g/L; sono più alte nei primi sei giorni di vita (fino a 2 g/L) e possono aumentare
fino a 4 g/L nel prematuro. Un aumento delle proteine può essere dovuto a molteplici cause riconducibili
ad un’aumentata permeabilità della barriera emato-liquorale o a sintesi anomala. Normalmente la
glicorrachia è circa la metà della glicemia ed è pertanto aumentata nel diabete; il principale significato
patologico del glucosio nel liquor è però la sua diminuzione. La glicorrachia decresce tipicamente nelle
meningiti batteriche e tubercolare ma può essere diminuita anche per neoplasie primitive o secondarie del
sistema nervoso centrale ed emorragia subaracnoidea. Il glucosio diminuisce perché utilizzato da batteri,
leucociti, eritrociti, cellule neoplastiche o enzimi glicolitici liberati da necrosi cellulare. La lattico
deidrogenasi è tipicamente aumentata nel 90% dei pazienti con meningite batterica ma può aumentare
anche per meningiti virali, emorragie e neoplasie. L’acido lattico deriva dal metabolismo anaerobico e
aumenta in tutte le condizioni che comportano riduzione del flusso ematico e ipossia. I valori normali dei
leucociti decrescono con l’età: nel primo anno di vita se ne possono contare fino a 30/uL, oltre i 16 anni il
valore massimo è 5/uL.
Interpretazione
Vedi "Rilevanza clinica"
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare istruzione - Provetta tappo a vite
Metodo
Proteine e Glucosio su analizzatore Siemens Dimensio Vista, vedi schede specifiche. Conte cellulari su
analizzatore Dasit XE-500, vedi schede specifiche, e/o al micriscopio in camera di conta (Fuchs-Rosenthal
o Burker) con differenziazione dei leucociti al microscopio su vetrino precolorato (MGG). Valutazione
dell'aspetto e del colore visiva.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Vedi schede specifiche di Glucosio, Proteine e Cellule
Dirigenti responsabili
M.Negri
Telefono (045-812) 2154 - 2857
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 309 di 498
LCR Leucociti
/uL
Indiff. [< 8]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
LCR mononucleati
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
LCR
polimorfonucleati
%
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Glucosio
mmol/L
Indiff. [2,80 - 4,50]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
LCR proteine
g/L
Indiff. [0,15 - 0,45]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[50 - 81]
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Lisozima
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Spettrofotometro Shimadzu
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno
Telefono (045-812) 4584-6880
Intervalli di riferimento
S-LISOZIMA
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. [2,5 - 8,0]
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 310 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Litio
Rilevanza clinica
Il litio è usato per il trattamento dei disordini bipolari, anche nella fase acuta, e nelle malattie maniaco
depressive. Agisce aumentando il reuptake dei neurotrasmettitori, riducendo la loro concentrazione nelle
giunzioni neuronali, e produce un effetto sedativo sul sistema nervoso centrale.
Il litio viene completamente assorbito nell’intestino e raggiunge il picco di concentrazione plasmatica entro
2-4 ore dalla somministrazione orale. Nel plasma l’elemento non si lega alle proteine in modo
apprezzabile. Lo steady state si raggiunge in 10gg.
L’eliminazione avviene prevalentemente per via renale, dove avviene anche un riassorbimento attivo, ed è
bifasica: nella prima fase viene eliminato il 30-40 % del farmaco, con un’emivita di circa 24h, nella
seconda fase viene eliminato il rimanente farmaco, con un’emivita di 48-72 h.L' insufficienza renale limita
l'eliminazione del farmaco.
Il dosaggio viene effettuato per verificare la comliance dei pazienti o prevenire una eventuale tossicità e va
effettuiato a 12h dalla somministrazione (almeno dopo 8h). Possono essere somministrati composti a
rapido rilascio 4 volte/gg o a lento rilascio 2volte/gg. All'inizio della terapia può essere utile un dosaggio 2
volte a settimana, successivamente ogni 2-4 mesi
Litio si ritrova anche nella saliva ad una concentrazione circa doppia che nel plasma e negli eritrociti (nei
quali entra nell'arco di gg o settimane e il cui dosaggio può essere utilizzato per valutare la compliancei)
Interpretazione
L'intervallo terapeutico è indicativo e riferito alla dose di mantenimento nei disturbi bipolari: Dosi più
elevate possono essere utili nell'attacco acuto, più basse come mantenimento nella depressione:
Tossicità si può manifestare oltre 1,5 mmol/L; oltre 4.0 mmol/L il sovradosaggio può essere fatale e
richiede un trattamento urgente; gli effetti tossici comprendono tremore, iperreflessia e iperestensione
degli arti, atassia, disartria, nistagmo, insufficienza renale, psicosi, convulsioni, coma.
Nei casi meno gravi la sospensione del farmaco e la somministrazione di grandi quantità di sali di sodio e
liquidi sono sufficienti. La tossicità del litio è peggiorata dalla deplezione di sodio;
Altri effetti indesiderati possibili sono gozzo, aumento della concentrazione dell’ormone antidiuretico,
ipotiroidismo, ipocaliemia, alterazioni elettrocardiografiche, psoriasi.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Indicare ore dalla assunzione - Tappo Blu Elettrico 6 mL
Metodo
colorimetrico bicromatico end-point mediante l'uso di un colorante che reagisce specificamente con il litio
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,05 (10,9%) alla concentrazione di 0,49 mmol/L; ± 0,13 (10,3%) alla concentrazione di 1,26 mmol/L; ±
0,08 (4,2%) alla concentrazione di 1,92 mmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Litio
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [0,60 - 1,20]
(intervallo
terapeutico)
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 311 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
M OXC - Metabolita attivo Oxcarbazepina
Rilevanza clinica
L’Oxocarbazepina è un farmaco antiepilettico indicato nella terapia sintomatica delle varie forme di
epilessia. Può agire bloccando i canali del sodio, potenziando la trasmissione gabaergica, bloccando i
canali del calcio ti tipo T nei neuroni talamici ed utilizzando ulteriori meccanismi di azione, spesso tra loro
combinati.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
deproteinizzazione del siero, estrazione del metabolica attivo della oxocarbazepina (10-OH-carbazepina),
sua separazione con HPLC mediante colonna a fase inversa e lettura mediante spettrofotometro UV-VIS a
204 nm
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
S-M OXC (Metabolita
attivo Oxcarbazepina)
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [51,0 - 118,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
[12,9 - 30,0]
Pagina 312 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Magnesio
Rilevanza clinica
Il magnesio è il secondo più abbondante catione intracellulare dopo il potassio e svolge un ruolo
essenziale in numerose funzioni metaboliche. Circa il 30% del magnesio corporeo si trova nelle cellule (in
gran parte associato all’ATP), il 70% nell’osso e solo l’1% è extracellulare. La componente plasmatica è
per circa due terzi libera e per un terzo legata ad albumina e altre proteine. La magnesiemia non
costituisce tuttavia un indice molto affidabile della quantità di magnesio presente nell’organismo.
Il monitoraggio della magnesemia è indicato nella terapia parenterale. Una ipomagnesemia può essere
causa di ipocalcemia.Il deficit di magnesio può essere dovuto a insufficiente apporto alimentare,
malassorbimento, iperaldosteronismo, iper- e ipoparatiroidismo, ipertiroidismo, chetoacidosi diabetica e
alcolismo, inoltre, poiché il mancato apporto o la perdita di uno dei tre principali elementi intracellulari
(potassio, magnesio e fosforo) di solito determina anche una perdita degli altri due, ne consegue che
anche la perdita selettiva di potassio o fosforo può esserne causa. Clinicamente il deficit di magnesio può
manifestarsi con nausea, astenia, confusione, aritmie, fascicolazioni, tetania e convulsioni. Sebbene un
deficit moderato di magnesio aumenti la concentrazione di paratormone, deficit gravi possono sopprimerla
con conseguente grave ipocalcemia che si corregge ripristinando le scorte di magnesio.
L’ipermagnesiemia può essere dovuta ad eccessivo introito (per es. lassativi a base di magnesio),
insufficienza renale o grave lisi cellulare (ad es. rabdomiolisi). Clinicamente può manifestarsi con
sedazione, iporeflessia, bradicardia e depressione neuromuscolare fino alla paralisi respiratoria.
In caso di terapia con solfato di magnesio per la preeclampsia è utile monitoare la magnesiemia i cui livelli
ottimali devono mantenersi attorno ai 6mg/dl (2.5 mmol/L)
Interpretazione
Per diagnosticare un deficit di magnesio è opportuno eseguire più dosaggi, associando eventualmente il
dosaggio urinario.
Ipermagnesemia dà sitomatologia >2.5 mmol/L e si ha paralisi respiratoria per valori >5mmol/L
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Blu di metiltimolo
Il magnesio si lega al blu di metiltimolo formando un complesso colorato che viene determinato
fotometricamente mediante tecnica bicromatica a termine. L’interferenza del calcio, che reagisce
anch’esso col blu di metiltimolo, viene eliminata mediante l’aggiunta del chelante specifico Ba-EGTA.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,08 (27,2%) alla concentrazione di 0,29 mmol/L;± 0,092 (6,0%) alla concentrazione di 1,55 mmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Magnesio
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [0,60 - 1,10]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[1.45 - 2.67]
Pagina 313 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Magnesio
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,05 (5,7%) alla concentrazione di 0,82 mmol/L; ± 0,07 (4,7 %) alla concentrazione di 1,41 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Magnesio
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [0,60 - 1,10]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[1,45 - 2,67]
Pagina 314 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Magnesio U 24h
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- U24h + HCl Tappo giallo
Metodo
LIS (calcolo)
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Magnesio U 24h/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
Magnesio U 24h
calcolo
mmol/24
h
Indiff. [1,00 - 10,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/24 h
Diuresi
mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Ore raccolta urine
ore
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
[24,30 - 243,00]
Pagina 315 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
MDA - Malondialdeide
Rilevanza clinica
La concentrazione plasmatica della MDA è un indice relativamente attendibile dei processi
lipoperossidativi che si verificano a carico delle LDL. Nell’organismo umano reagisce con i gruppi aminici
lipoproteici e nucleici formando basi di Schiff. Ciò spiega il suo contributo allo sviluppo dell’aterosclerosi e
le sue proprietà mutageniche/carcinogeniche. L’organismo si difende dalla
MDA catabolizzandola a CO2 e in misura minore convertendola ad Acetil- e Malonil-CoA intermedi della
lipogenesi.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
In ghiaccio. Inviare subito - K2 EDTA VIOLA scuro 3,5 mL
Metodo
dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa con rivelatore
UV-VIS, dopo deproteinizzazione e reazione con acido tiobarbiturico (TBA) con formazione dell’addotto
MDA:2TBA.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
Pl-MDA
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [inf. a 0,19]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
µg/L
[inf. a 13,7]
Pagina 316 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
METAEMOGLOBINA
Rilevanza clinica
La metaemoglobina è una emoglobina in cui il Fe2+ è stato ossidato a Fe3+ e non è in grado di legare
ossigeno . Normalmente il Fe 3+ che si produce viene ridotto attraverso la NADH-dipendente
metemoglobina reduttasi.
La determinazione della della metaemoglobina è utile per valutare condizioni patologiche di ossidazione
dell’emoglobina legate all’assunzione di sostanze tossiche e farmaci che ossidano direttamente
l'emoglobina (lidocaina, sulfonamide, nitrati,….)o a anomalie congenite nella metemoglobina reduttasi.
Clinicamente si hanno cianosi e dieftti neurologici (cefalea, nausea, vomito, confusione, convulsioni) con
% al di sopra di 15.
Il trattamento consiste nella somministrazione di ossigeno e di blu di metilene che riduce il ferro
emoglobinico.
Interpretazione
Nei disordini ereditari omozigoti con deficienza nella metaemoglobina reduttasi si ha 8-40% di
metemoglobina (non rilevante negli eterozigoti). Nella metemoglobinemia tossica dipende dal grado di
intossicazione.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Siringa eparinata 4°C
Metodo
GEM Premier 4000
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
M.Negri
Telefono (045-812) 2154-2857
Intervalli di riferimento
Metaemoglobina
lunedì 21 marzo 2016
%
Indiff. [<1,5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 317 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Metaemoglobina
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Siringa Epar. 2 mL
Metodo
GEM Premier 4000
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
SgMETAEMOGLOBINA
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [inf. a 1,5]
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 318 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Metotrexate
Rilevanza clinica
Il metodo in uso non può essere utilizzato per il monitoraggio dei livelli del farmaco in terapia cronica, in
quanto si avrebbero valori molto bassi o addirittura non dosabili nel plasma; Il metodo può essere utilizzato
nella terapia ad alte dosi per il cui monitoraggio sono indicati prelievi seriali (vedi metotrexato curva)
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
conservare refrigerato e al buio - Tappo Blu Elettrico 6 mL
Metodo
EMIT: Ab ovini anti metotrexato, metotrexato marcato con G6PDH
Canale aperto (vedi preparazione flex e reagenti in allegato)
Strumento
Dimension EXL
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Metotrexate
lunedì 21 marzo 2016
umol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 319 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Micofenolato (Acido micofenolico)
Il micofenolato mofetile è un farmaco che origina come prodotto di fermentazione di numerose specie di
Penicillium.
E’ un inibitore competitivo, selettivo e reversibile della inosina monofosfato deidrogenasi e provoca il
blocco della sintesi dei nucleotidi guanosinici nei linfociti T e B. Viene pertanto utilizzato per prevenire il
rigetto dei trapianti (soprattutto cuore e rene), ma anche come antibiotico, antineoplastico ed
antipsoriasico.
Il farmaco, somministrato per os, viene trasformato nell’intestino nella forma attiva acido micofenolico e
infine metabolizzato nel fegato, per essere eliminato con la bile. Il metabolita quantitativamente più
rappresentativo è il 7-OH-glucuronide, inattivo. La reazione di glicuronazione in posizione 7-OH è
reversibile e può liberare nuovamente farmaco attivo.
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo viola 4 mL
Metodo
PETINIA con l'utilizzo di un monoclonale anti acido micofenolico
Strumento
Dimension EXL
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Acido micofenolico
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. > 2,00
[intervallo
terapeutico
indicativo]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 320 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Mioglobina
Rilevanza clinica
La determinazione della mioglobina nel siero è un fattore importante della diagnostica dell’infarto
miocardico acuto (IMA) del reinfarto precoce e del successo della riperfusione dopo lisoterapia. La
mioglobina sale già ca. 2 ore dopo l’insorgenza dei dolori ed è perciò considerata come un marcatore
molto precoce dell’infarto miocardico.
Interpretazione
La mioglobina, a seconda dei provvedimenti terapeutici di riperfusione,raggiunge la massima
concentrazione nella circolazione 4–12 ore dopo l’inizio dell’infarto e si normalizza dopo ca. 24 ore.Valori
di mioglobina elevati possono riscontrarsi anche in caso di disturbi dei muscoli scheletrici e di gravi
limitazioni della funzionalità renale.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Principio sandwich. Durata complessiva del test: 9 minuti1a incubazione: l’antigene nel campione (15 µL),
un anticorpo monoclonale biotinilato specifico anti-mioglobina e un anticorpo
monoclonale specifico anti-mioglobina marcato con un complesso di rutenioa reagiscono formando un
complesso sandwich.• 2a incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite di
streptavidina, il complesso si lega alla fase solida mediante l’interazione biotina-treptavidina.Durante
l’incubazione di 9 minuti, l’antigene nel campione (15 µL), un anticorpo monoclonale biotinilato specifico
anti-mioglobina, un anticorpo monoclonale specifico anti-mioglobina marcato con un complesso di rutenio
e microparticelle rivestite di streptavidina reagiscono formando
un complesso sandwich, che si lega alla fase solida.La miscela di reazione viene aspirata nella cella di
misura dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie
dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M.
Applicando una tensione all’elettrodo, si induce l’emissione chemiluminescente che viene
misurata mediante il fotomoltiplicatoreI risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione, che
viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti
e con una curva master fornita insieme al codice a barre del reattivo
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-MIOGLOBINA
ug/L
F
[25,0 - 58,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
P-MIOGLOBINA
ug/L
M
[25,0 - 72,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 321 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
MLPA SUBTELOMERI
Rilevanza clinica
Ricerca dei riarrangiamenti subtelomerici in pazienti con ritardo mentale e/o dismorfismi.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Prenotazione obbligatoria. Compilare modulo MU GEN 04 - VIOLA GRANDE 6ML
Metodo
Strumento
Beckman Coulter CEQ 8800
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
E.Meneghelli - F.Aprili
Telefono (045-812) 4512
Intervalli di riferimento
GIORNO
REFERTAZIONE
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ANNO
REFERTAZIONE
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
GIORNO
REFERTAZIONE
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 322 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Mutazione gene Fattore II (Protrombina)
Rilevanza clinica
Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato
sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia,
ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica.
Uno dei fattori genetici indagati per la valutazione di tale rischio è la protrombina o Fattore II della
coagulazione, che svolge un ruolo fondamentale nella cascata coagulativa in quanto la sua attivazione in
trombina porta alla trasformazione del fibrinogeno in fibrina e quindi alla formazione del coagulo. Nel gene
che codifica per questa proteina, a livello della regione 3’-UTR (untranslated region) coinvolta nella
regolazione genica post-trascrizionale, è stata individuata una mutazione (G20210A) associata ad un
elevato livello di protrombina funzionale nel plasma, con conseguente aumentato rischio di trombosi.
Interpretazione
Mediante metodica Real Time PCR viene ricercata la presenza della mutazione/polimorfismo G20210A
nella regione 3' non tradotta del gene del Fattore II (Protrombina)
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Real Time PCR
Strumento
ROTOR GENE Q
Incertezza di Misura
n/a
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 323 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Mutazione gene Fattore V HR2
Rilevanza clinica
Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato
sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia,
ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. La suscettibilità genetica
può essere dovuta a mutazioni e/o polimorfismi di diversi geni coinvolti nella cascata coagulativa.
L’aplotipo HR2, comprende un polimorfismo (A4070G) nell’esone 13 del Fattore V sostituendo una istidina
(allele R1) con una arginina (allele R2) nella posizione 1299 del dominio B del Fattore V (H1299R).
Interpretazione
Mediante tecnica di reverse dot blot viene ricercata la presenza della mutazione/polimorfismo H1299R nel
gene del Fattore V (Aplotipo HR2)
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Ibridazione inversa su striscia
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
n/a
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 324 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Mutazione gene Fattore V Leiden
Rilevanza clinica
Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato
sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia,
ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. La mutazione G>A in
posizione 1691 nel gene per il fattore di coagulazione V (FV Leiden – R506Q) determina una maggiore
attività pro-coagulante del fattore V attivato, con conseguente predisposizione alla trombosi.
Interpretazione
Mediante metodica Real Time PCR viene ricercata la presenza della mutazione/polimorfismo G1691A
(sostituzione ARG506GLU-R506Q) nel gene del Fattore V (definita variante di Leiden)
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Real Time PCR
Strumento
ROTOR GENE Q
Incertezza di Misura
n/a
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 325 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Mutazione gene MTHFR
Rilevanza clinica
Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato
sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia,
ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. Uno dei fattori di rischio
per tali malattie è l’elevato livello nel plasma di omocisteina, causato da una ridotta attività dell’enzima
metilentetraidrofolato reduttasi (MTHFR). Tale enzima è coinvolto nella trasformazione del 5,10metilentetraidrofolato in 5-metiltetraidrofolato che serve come donatore di metili per la rimetilazione
dell’omocisteina a metionina. Nel gene codificante per questa proteina è stato individuato un polimorfismo
comune dovuto alla sostituzione C>T al nucleotide 677, che determina una riduzione dell’attività
enzimatica della MTHFR (detta anche variante termolabile). Elevati livelli plasmatici di omocisteina non
solo rappresentano un fattore di rischio per manifestazioni trombotiche a carico del sistema arterioso ma,
in associazione alle varianti Leiden del Fattore V e/o 20210 della protrombina (Fattore II), determinano
anche un aumento del rischio relativo al tromboembolismo venoso.
Interpretazione
Mediante metodica Real Time PCR viene ricercata la presenza della mutazione/polimorfismo nel gene
della Metylenetetrahydrofolate reductase (MTHFR): C677T (sostituzione ALA222VAL) e A1298C
(sostituzione GLU429ALA)
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Real Time PCR
Strumento
ROTOR GENE Q
Incertezza di Misura
n/a
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 326 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Mutazione/Polimorfismo Fattore XIII
Rilevanza clinica
Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato
sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia,
ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. La suscettibilità genetica
può essere dovuta a mutazioni e/o polimorfismi di diversi geni coinvolti nella cascata coagulativa.
Uno stato di omozigosi per un particolare polimorfismo del gene del Fattore XIII (F13A1), consistente in
transizione G->T a livello dell'esone 2 del gene, con conseguente variazione aminoacidica leucina ->
valina a livello del codone 34.
Interpretazione
Mediante tecnica di reverse dot blot viene ricercata la presenza della mutazione/polimorfismo Val34Leu
nel gene del Fattore XIII.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Ibridazione inversa su striscia
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
n/a
Dirigenti responsabili
G.Poli -S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 327 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Mutazione/Polimorfismo Fibrinogeno
Rilevanza clinica
Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato
sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia,
ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. La suscettibilità genetica
può essere dovuta a mutazioni e/o polimorfismi di diversi geni coinvolti nella cascata coagulativa. Un
polimorfismo presente nella regione promotore del gene del beta Fibrinogeno, consistente in una
transizione G->A in posizione nucleotidica -455, è associato con livelli plasmatici elevati di Fibrinogeno.
Interpretazione
Mediante tecnica di reverse dot blot viene ricercata la presenza della mutazione/polimorfismo -455G/A
nella regione promotore del gene del beta Fibrinogeno (FBG)
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Ibridazione inversa su striscia
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
n/a
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 328 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Mutazione/Polimorfismo GPIIIa (HPA-1) piastrinica
Rilevanza clinica
Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato
sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia,
ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. La suscettibilità genetica
può essere dovuta a mutazioni e/o polimorfismi di diversi geni dei fattori della coagulazione, della
Glicoproteina IIIa piastrinica (GPIIIa).
Interpretazione
Mediante tecnica di reverse dot blot viene ricercata la presenza della mutazione/polimorfismo Leu33Pro
nel gene ITGB3 (genotipizzazione HPA - Glicoproteina IIIa)
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Ibridazione inversa su striscia
Strumento
ROTOR GENE Q
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli -S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 329 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Mutazione/Polimorfismo PAI 1
Rilevanza clinica
Le trombosi venose sono fra le tre malattie cardiovascolari più comuni. Il rischio trombotico è determinato
sia da fattori ambientali (età, interventi chirurgici, gravidanza, contraccezione orale, ipercolesterolemia,
ipertensione, diabete, fumo, obesità, etc.), sia da una predisposizione genetica. La suscettibilità genetica
può essere dovuta a mutazioni e/o polimorfismi di diversi geni coinvolti nella cascata coagulativa. A livello
della regione promotore del gene PAI-1 è presente un polimorfismo del tipo insezione/delezione di una G
(4G/5G). Alcuni studi riportano un'associazione tra genotipo 4G/4G ed elevati livelli plasmatici di PAI-1,
con conseguente rischio di malattie coronariche.
Interpretazione
Mediante tecnica di reverse dot blot viene ricercata la presenza del polimorfismo 4G-5G nella regione
promotore del gene dell’inibitore dell’attivatore del plasminogeno (PAI 1).
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Ibridazione inversa su striscia
Strumento
2720 THERMAL CYCLER
Incertezza di Misura
n/a
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 330 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Na ( Sodio )
Rilevanza clinica
Il sodio rappresenta il principale catione extracellulare e serve a mantenere equilibrata la distribuzione dei
liquidi e la pressione osmotica. I fattori che provocano la diminuzione dei livelli di sodio comprendono
vomito prolungato o diarrea, diminuito riassorbimento renale ed eccessiva
ritenzione di liquidi. Cause frequenti dell’aumento del sodio nell’organismo possono essere un’eccessiva
perdita di liquidi, un’elevata assunzione di sali e un aumentato riassorbimento renale
Interpretazione
L’iposodiemia comporta ipoosmolalità plamatica e conseguente iperidratazione delle cellule, al contrario
l’ipersodiemia determina iperosmolalità e disidratazione cellulare; in entrambi i casi vi può essere
compromissione delle funzioni cellulari. L’escrezione urinaria del sodio è in relazione all’introduzione
giornaliera con la dieta.
Cause di iponatremia sono: la perdita di sodio (cutanea, gastrointestinale o renale) senza o con
relativamente minore perdita di acqua; le sindromi edemigene (nonostante il pool del sodio sia spesso
aumentato, si riscontra iponatremia a causa del confinamento del sodio nel comparto edematoso);
eccessivo introito di acqua o soluzioni iposodiche; inappropriata secrezione di ADH e altre
disendocrinopatie. Cause di ipernatremia sono: la perdita di acqua per alterazioni tubulari renali; diuresi
osmotica; diabete insipido nefrogeno o ipofisario; diarrea; vomito; sudorazione profusa; ustioni (in tutti
questi casi c’è ipovolemia mentre nelle condizioni seguenti c’è ipervolemia); eccessiva somministrazione
di sodio; iperaldosteronismo primitivo e altre disendocrinopatie.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico
(forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana
selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La
soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura
particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana.
La FEM della membrana è determinata dalla
differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna
di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 3,33 (3,0%) alla concentrazione di 111,69 mmol/L; ± 3,71 (2,6 %) alla concentrazione di 140,08 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Sodio
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [135 - 145]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 331 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
NSE enolasi neurone specifica (NSE)
Rilevanza clinica
L’ Enolasi è uno degli 11 enzimi della glicolisi; è un enzima in forma dimerica ed esistono tre differenti
subunità (α β γ) alla cui combinazione si possono formare 5 isoenzimi ciascuno dei quali è sintetizzato da
differenti cellule.
L’interesse biochimico - clinico riguarda i dimeri γγ o αγ che sono sintetizzati a livello delle cellule nervose
e neuroendocrine (es. polmone, intestino, tiroide, pancreas, ghiandole salivari).
È indicato nel follow-up dei tumori neuroendocrini, in particolare microcitoma del polmone e del
neuroblastoma, non nello screening e nella diagnosi a causa della sua bassa sensibilità clinica (6-87%)
nel microcitoma e circa il 60% nel neuroblastoma considerando un limite decisionale di 30 ug/L.
La concentrazione sierica di NSE è importante nel bilancio di base (estensione, tipo istologico, prognosi)
del microcitoma se misurata prima della chirurgia/radioterapia/chemioterapia.
Nel follow-up il marcatore può risultare utile nel valutare l’efficacia della terapia. Una diminuzione lenta
della concentrazione o addirittura un aumento ed il non ritorno entro l’intervallo di riferimento possono
indicare malattia residua.
Cause non oncologiche di incremento: patologie polmonari benigne del polmone, varie patologie cerebrali,
insufficienza renale cronica.
Interpretazione
La concentrazione sierica di NSE è importante nel bilancio di base (estensione, tipo istologico, prognosi)
del microcitoma polmonare e nei tumori neuroendocrini se misurata prima della
chirurgia/radioterapia/chemioterapia, utile solo nel follow up.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio NSE con kit LIAISON XL NSE si basa sul principio dei test immunoluminescenti a due siti
(Sandwich). Per la sensibilizzazione della fase solida (particelle paramagnetiche) e per il tracciante sono
stati utilizzati anticorpi monoclonali diversi. Durante l'incubazione, anticorpo tracciante e anticorpo
immobilizzato reagiscono rapidamente con I'NSE presente nei campioni e negli standard. Il livello di NSE
viene determinato attraverso la reazione chemiluminescente indotta dai reagenti starter.
Strumento
Liaison XL
Incertezza di Misura
± 2,16 (8,3%) alla concentrazione di 16,12 ug/L; ± 4,07 (7,5%) alla concentrazione di 54,25 ug/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Enolasi neurone
specifica (NSE)
lunedì 21 marzo 2016
ug/L
Indiff. [<20,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 332 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
NSE, enolasi neurone-specifica
Rilevanza clinica
L'enolasi è un enzima del metabolismo del glucosio (converte fosfoDglicerato in fosfoenolpiruvato); è
costituito da due subunità di cui sono stati descritti 3 tipi :alfa, beta e gamma. Le isoforme che contengono
la subunità gamma sono specifiche del tessuto neuro endocrino, quindi chiamate neurone-specifiche. NSE
è presente nel citoplasma e rilasciata in seguito alla lisi della cellula, per cui è un marker dei tumori neuro
endocrini, tra cui il neuroblastoma e il tumore polmonare a piccole cellule. Serve a confermare la diagnosi,
controllare la terapia ed evntuali recidive; è anche un buon parametro per valutare l'estensione della
malattia. Si utilizza NSE anche per monitorare la gravità di lesioni cerebrali traumatiche e ictus.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Il metodo è un immunodosaggio sandwich in chemiluminescenza. Un Ab monoclonale murino specifico è
adeso alle particelle magnetiche (fase solida) che sono inizialmente incubate con campioni, calibratori,
controlli. Il materiale non legato è poi rimosso con lavaggio, si aggiunge il secondo Ab monoclonale
coniugato all'isoluminolo. Dopo ulteriore incubazione e lavaggio vengono aggiunti i reattivi che inducono la
reazione di chemiluminescenza. Il segnale luminoso è direttamente proporzionale alla quantità di NSE
presente.
Strumento
Liaison
Incertezza di Misura
9.3 % a 18.8 ug/L, 8.2 % a 41 ug/L e 9.6 % a 83.1 ug/L
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-NSE
lunedì 21 marzo 2016
ng/mL
Indiff. [inf. a 18,3]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 333 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
NT pro-BNP
Rilevanza clinica
Il propeptide proBNP vine scisso al momento della secrezione per dare origine al peptide natriuretico attivo
BNP e al frammento N terminale NT-proBNP. Quest'ultimo presenta una emivita più lunga e
concentrazioni più stabili del peptide attivo.
E' utile nella diagnosi di esclusione di scompenso cardiaco acuto e cronico e potenzialmente nel
monitoraggio della terapia e nella stratificazione del rischio in pazienti con sindrome coronarica acuta o
insufficienza cardiaca.
Interpretazione
Le sue concentrazioni plasmatiche aumentano progressivamente all'aumentare della gravità della
disfunzione cardiaca, anche se con molta variabilità
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Contattare il laboratorio - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Immunodosaggio sandwich che utilizza due anticorpi policlonali specifici per due region diverse della
molecola. La rivelazione è colorimetrica mediante ALP-perossidasi.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
NTproBNP
ng/L
Indiff. [<125]
(cut-off di
esclusione di
scompenso
cardiaco)
00 A 00 M 00 G
75 A 00 M 00 G
NTproBNP
ng/L
Indiff. [<450
(cut-off di
esclusione di
scompenso
cardiaco)]
75 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 334 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Omocisteina
Rilevanza clinica
L'omocisteina totale è emersa come un importante fattore di rischio nella determinazione delle malattie
cardiovascolari. L'Hcy, un aminoacido che contiene tiolo è prodotto dalla demitiliazione della metionina.
L'Hcy quindi viene utilizzato nella riformazione della metionina attraverso l'azione della metionina sintetasi
un enzima folato-dipendente o della cisteina utilizzando il percorso di transulfurazione B6 dipendente.
L'Hcy nel plasma si riscontra principalmente in una forma legata alle proteine, ma sono anche presenti
forme libere, ossidate e disolforiche. Livelli molto elevati di Hcy sono riscontrati in pazienti affetti da
omocisteinuria, una malattia genetica rara degli enzimi legata al metabolismo dellHcy.Pazienti affetti da
omocisteinuria presentano tromboembolia arteriosa,ritardo mentale e arteriosclerosi precoce. Difetti
genetici più lievi sono anche associati con livelli moderati di Hcy. L'HCY è stata identificata come un
indicatore di malattie cardiovascolari.Una meta-analisi di 27 studi epidemiologici ha suggerito che un
incremento di 5 micromoli/L nel tHcy potrebbe essere associato con strane percentuali nelle malattie
coronarico-arteriose (CAD) di 1,6 per gli uomini e 1,8 per le donne, lo stesso aumento nel fattore di rischio
rappresentato dall'aumento dello 0.5 nmoli/L del colesterolo.Inoltre pazienti con patologie renali croniche
complicate da malattie arteriosclerotiche e cardiovascolari presentano valori elevati di tHcy dovuti
all'incapacità da parte dei reni di eliminare l'Hcy dal sangue.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - K2 EDTA VIOLA scuro 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunologico competitivo.
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
14.7 % a 4.7 umol/L, 10.3 % a 12.6 e 10.1 % a 37.1 umoli/L
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
P-OMOCISTEINA
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [inf a 15,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[inf a 2,02]
(val.ottimale
inf.a 10,0 µmol/L)
Pagina 335 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Omocisteina (OMOC o HCY)
Rilevanza clinica
L’omocisteina è un aminoacido sulfidrilico che si forma come intermedio del metabolismo della metionina
a cisteina: la molecola può essere trasformata in metionina per rimetilazione o in cisteina per
transulfurazione.
L’omocisteina forma rapidamente legami di bisolfuro ed è presente nel plasma in tre forme: HCY libera o
non legata (da 1 a 2%), dimeri di omocistina o omocisteina-cisteina (da 10 a 20%) oppure legata a
proteine (> 80%).
Concentrazioni elevate di omocisteina si possono presentare a causa di disordini genetici che alterano le
attività enzimatiche delle due vie metaboliche, oppure per deficit nutrizionali delle vitamine che agiscono
come cofattori degli stessi enzimi: cobalamina, folati o piridossina.
Una relazione tra omocisteinuria e lo sviluppo di malattia arteriosclerotica prematura è stata
osservata per la prima volta oltre 30 anni fa. Più recentemente, diversi studi clinici ed
epidemiologici hanno indicato che anche un livello moderatamente elevato di HCY nel plasma
è indice di malattia cardiovascolare. In uno studio di controllo dei casi, l’HCY nel plasma
per 750 casi di malattia vascolare aterosclerotica è stata confrontata con 800 controlli. Il rischio
relativo di malattia vascolare nel 20% superiore era 2,2 volte superiore a quello dell’80%
inferiore. È stato notato un effetto, dipendente dal dosaggio, tra il livello di HCY e il rischio.
È stato anche rilevato che i livelli di omocisteina erano correlati all’estensione della placca
aterosclerotica nell’aorta. L’omocisteina può compromettere la capacità di riparare le lesioni
cellulari dell’endotelio vascolare, promuovendo in questo modo lo sviluppo dell’aterosclerosi.
Uno studio prospettico a 5 anni sull’effetto combinato di iperomocisteinemia e diabete di tipo
2 sulla mortalità in 2484 uomini e donne ha mostrato che l’iperomocisteinemia è correlata alla
mortalità, indipendentemente da altri fattori di rischio cardiovascolare e appariva essere un
fattore di rischio più forte (1,9 volte) di mortalità nei pazienti diabetici di tipo 2 rispetto ai
soggetti non diabetici.
Interpretazione
I valori più elevati di omocisteina nel plasma e nelle urine si riscontrano nei deficit enzimatici totali o
parziali, come nell’omocistinuria, mentre aumenti più moderati possono anche suggerire una carenza
vitaminica subclinica.
Concentrazioni aumentate di omocisteina dipendono anche dall’età e da condizioni patologiche, es.
insufficienza renale.
La conseguenza più importante dell’iperomocisteinemia è il danno vascolare precoce che si realizza
mediante svariati meccanismi: aumentata adesività piastrinica, attivazione dei processi coagulativi e
alterazione dei processi fibrinolitici, lesioni citotossiche dell’endotelio, alterazioni della parete arteriosa.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Il campione deve essere recapitato refrigerato al Laboratorio entro un’ora dal prelievo. (Siberini - Tappo
ROSA 4°C
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur HCY è un immunodosaggio competitivo che usa la tecnica della
chemiluminescenza diretta. Le diverse forme di omocisteina nel campione di paziente sono
ridotte a HCY libera dal Reagente Riducente. L’omocisteina libera è quindi convertita in
S-adenosilomocisteina (SAH) dal Reagente Enzimatico. Il SAH convertito dal campione di
paziente compete con SAH legato covalentemente a particelle paramagnetiche nella Fase
Solida per una quantità limitata di anti-SAH marcato con estere di acridinio nel Reagente Lite.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 1,37 (15,7%) alla concentrazione di 1,37 umol/L; ± 3,05 (13,0%) alla concentrazione di 23,51 umol/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 336 di 498
Omocisteina
lunedì 21 marzo 2016
umol/L
Indiff. [<15]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 337 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Ormone antimulleriano - AMH
Rilevanza clinica
AMH è una glicoproteina dimerica (144 Kd) prodotta dalla granulosa dell'ovaio, contribuisce alla
differenziazione dei follicoli, diminuisce con l'invecchiamento ed è al minimo dopo la menopausa. Nel feto
maschile è prodotto dalle cellule del Sertoli e provoca la regressione dei dotti di Muller che portano allo
sviluppo di utero, tube, vagina. E' molto elevato fino alla pubertà, nel maschio adulto ha valori molto bassi.
Interpretazione
Nella donna in età fertile è marcatore di riserva ovarica. Aumenta nei tumori della granulosa dell'ovaio. Nei
neonati è utile per valutare soggetti con genitali ambigui.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Tappo ROSSO 6 mL gel
Metodo
E' un metodo ELISA tipo sandwich in 3 step: Prima incubazione in pozzetti rivestiti di anticorpo anti-AMH.
Dopo incubazione e lavaggio si aggiunge un secondo Ab anti-AMH marcato con biotina. Dopo seconda
incubazione e lavaggio si aggiunge streptavidina marcata con perossidasi di rafano. Ultima incubazione e
lavaggio quindi si aggiunge il substrato cromogeno.
Strumento
Triturus Grifols
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
AMH (Ormone Anti
Mulleriano)
ug/L
F
[0,14 - 12,60]
valori di
riferimento
per la fascia di età
12-50 anni
00 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
AMH (Ormone Anti
Mulleriano)
ug/L
F
[0,14 - 12,60]
12 A 00 M 00 G
50 A 00 M 00 G
AMH (Ormone Anti
Mulleriano)
ug/L
F
[0,14 - 12,60]
valori di
riferimento
per la fascia di età
12-50 anni
50 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
AMH (Ormone Anti
Mulleriano)
ug/L
M
[1,30 - 14,80]
valori di
riferimento
in maschi adulti
00 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
AMH (Ormone Anti
Mulleriano)
ug/L
M
[1,30 - 14,80]
16 A 00 M 00 G
60 A 00 M 00 G
AMH (Ormone Anti
Mulleriano)
ug/L
M
[1,30 - 14,80]
valori di
riferimento
in maschi adulti
60 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 338 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Osmolalità
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Osmo Station 6050
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-OSMOLALITA'
lunedì 21 marzo 2016
mOsm/K
g H20
Indiff. [275 - 295]
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 339 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Osmolalità plasmatica
Rilevanza clinica
La osmolalità descrive la pressione osmotica di una soluzione e dipende dal numero di particelle in essa
disciolte. Nel plasma è determinata sostanzialmente da: sodio, cloro, bicarbonato e, in misura minore,
glucosio, urea e proteine (urea e glucosio sono rilevanti solo se in elevate concentrazioni) ed è in equilibrio
con l’osmolalità intracellulare.
La osmolalità nel plasma può essere calcolata teoricamente, e, poiché ogni ione sodio è accompagnato
da un anione, per il calcolo è sufficiente detreminare sodio, urea e glucosio, la formula è la seguente:
mosmol/kg H2O = 1.86*Na + glucosio + urea + 9 (espressi in mmol/L) (alternativamente: 2*Na + urea +
glu)
mosmol/kg H2O = 1.86*Na + glucosio/18 + urea/6 + 9 (espressi in mg/dL)
La differenza tra calcolata e determinata (gap osmolale) è 0 (ds +6)
La presenza di un gap aumentato (>6-12) indica che sono presenti soluti osmoticamente attivi non
misurati nel calcolo (etanolo, metanolo, diclorometano, glicole etilenico, lattato, chetoni,...)
Le principali indicazioni cliniche nella determinazione dell’osmolalità plasmatica eventualmente in
associazione con l’urinaria sono:
·Sospetta presenza di sostanze a basso peso molecolare (es: intossicazioni) in particolare nella diagnosi
differenziale delle acidosi metaboliche con aumentato “ gap anionico”.
·Diagnosi differenziale nei disturbi del metabolismo dell’acqua (diabete insipido, polidipsia primitiva,
intossicazione da acqua,..).
·Valutazione degli stati di iper o iponatremia
·Controllo delle soluzioni adoperate in emodialisi, emofiltrazione e dialisi peritoneale.
·Determinazione della capacità di concentrazione renale
L’osmolalità plasmatica o urinaria viene associata alla determinazione di ADH plasmatico o urinario per
valutarne l’appropriatezza della secrezione.
Interpretazione
Nell’aumento dell’osmolalità l’aumento di sodio e glucosio è particolarmente grave (al contrario di urea o
etanolo) in quanto porta a disidratazione cellulare, non essendo composti liberamente diffusibili.
Eseguibile Urgenza
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
abbassamento del punto di congelamento.
Strumento
Osmo Station 6050
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Osmolalita'
lunedì 21 marzo 2016
mOsm/K
g H20
Indiff. [275 - 295]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 340 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Osmolalità U 24h
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- U 24 Tappo Giallo
Metodo
Abbassamento del punto di congelamento
Strumento
Osmo Station 6050
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Osmolalita' U24H
mOsm/K
g H20
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Ore raccolta urine
ore
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Diuresi
mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 341 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Osmolalità U estemporanee
La osmolalità descrive la pressione osmotica di una soluzione e dipende dal numero di particelle in essa
disciolte.
Le principali indicazioni cliniche nella determinazione dell’osmolalità urinaria sono:
·Diagnosi differenziale nei disturbi del metabolismo dell’acqua (diabete insipido, polidipsia primitiva,
intossicazione da acqua,..).
·Determinazione della capacità di concentrazione renale
L’osmolalità plasmatica o urinaria viene associata alla determinazione di ADH plasmatico o urinario per
valutarne l’appropriatezza della secrezione.
Rilevanza clinica
Clearance dell’acqua libera = Volume urine - (1-Uosm/Posm)
Interpretazione
(Vedi anche Osmolalità plasmatica)
In caso di incapacità di concentrazione da parte del rene l’osmolalità non supera le 500 mosm/kg di H2O
Il rapporto tra osmolalità plasmatica e urinaria (U/S) è maggiore di 1 in diuresi osmotica, minore se si
elimina acqua. Nel diabete insipido rimane <1 con la restrizione dell’acqua.
Nelle disfunzioni renali tubulari acute è >1.2 e il sodio urinario è >20mEq/L, nelle patologie con
diminuzione del GFR è >1.2 e il sodio è <20mEq/L
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - U estemporanee Tappo Giallo
Metodo
Abbassamento del punto di congelamento
Strumento
Osmo Station 6050
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Osmolalita' urine
estemporanee
lunedì 21 marzo 2016
mOsm/K
g H20
Indiff. [50 - 1200]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 342 di 498
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Osteocalcina (OSTEO)
Rilevanza clinica
L’osteocalcina è una importante proteina dell’osso, che fa parte della matrice ossea sintetizzata dagli
osteoblasti.
L’aumento della concentrazione riflette la attività osteblastica (è considerata quindi un marker di sintesi
ossea e solo indirettamente di turnover osseo).
La produzione ha un ritmo circadiano (picco notturno e valle al mattino); è opportuno confrontare risultati
ottenuti da prelievi alla stessa ora del mattino.
L’esame è inferiore ai marker di riassorbimento osseo per il monitoraggio di pazienti con osteoporosi in
terapia con difosfonati/estrogeni/calcitonina. E’ invece indicato nei pazienti affetti da osteodistrofia da
insufficienza renale.
La concentrazione di sierica di osteocalcina riflettono la sintesi di collagene e la concentrazione della
fosfatasi alcalina.
Interpretazione
Marker di sintesi ossea che riflette la attività osteoblastica, utile nella insufficienza renale cronica.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Il campione va trasportato refrigerato. - Tappo Blu Elettrico 6 mL 4°C
Metodo
Il metodo per la determinazione quantitativa dell' osteocalcina è un test immunologico diretto a due siti di
tipo sandwich basato sul principio della chemiluminescenza.
Un anticorpo monoclonale murino specifico riveste le particelle magnetiche (fase solida); un altro anticorpo
monoclonale è legato ad un derivato dell’isoluminolo (coniugato anticorpoisoluminolo).
Durante l’incubazione, l' Osteocalcina presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli si lega alla fase
solida e in seguito all'anticorpo coniugato con l' isoluminolo.
Dopo l’incubazione, il materiale non legato è rimosso mediante un ciclo di lavaggio.
In seguito, vengono aggiunti i reagenti starter che inducono una reazione di chemiluminescenza con
andamento di tipo "flash".
Il segnale luminoso è misurato da un fotomoltiplicatore in unità relative di luce (RLU, relative light units) ed
è direttamente proporzionale alla concentrazione di Osteocalcina presente nei calibratori, nei campioni o
nei controlli.
Strumento
Liaison XL
Incertezza di Misura
± 0,69 (14,9%) alla concentrazione di 4,65 nmo/L; ± 4,39 (16,3%) alla concentrazione di 26,91 nmol/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Osteocalcina
nmol/L
F
premenopausa
1.1 - 7.2
postmenopausa
0.9 - 10.1
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Osteocalcina
nmol/L
M
[2,1 - 8,9]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
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P ( Fosfati )
Rilevanza clinica
L’88 % del fosforo contenuto nel corpo è presente nelle ossa sotto forma di fosfato di calcio come l’apatite
Ca2+[Ca3(PO4)2]32–. Il rimanente partecipa al metabolismo intermediario dei carboidrati ed è costituente
di sostanze fisiologicamente importanti, quali fosfolipidi, acidi nucleici ed ATP. Nel
sangue, il fosforo si trova sotto forma di fosfato inorganico e di acido fosforico legato organicamente,
mentre la quota minima del fosforo organico extracellulare è formata quasi esclusivamente da fosfolipidi
Interpretazione
Il rapporto del fosfato rispetto al calcio nel sangue è di ca. 6:10. Un aumento del livello di fosforo provoca
una diminuzione del livello di calcio.Tale meccanismo viene influenzato dall’interazione fra il paratormone
e la vitamina D. Ipoparatiroidismo, intossicazione da vitamina D ed insufficienza renale con ridotta
filtrazione glomerulare di fosfato portano ad iperfosfatemia. L’ipofosfatemia è riscontrabile in caso di
rachitismo,
di iperparatiroidismo e della sindrome di Fanconi.Un aumento del fosforo ematico può essere associato a
insufficienza renale, disidratazione, metastasi ossee, ipoparatiroidismo e altre endocrinopatie,
ipervitaminosi D, sarcoidosi, epatopatie ed osteopatie. Cause di ipofosfatemia sono la ridotta assunzione
alimentare, chetoacidosi diabetica, diuresi osmotica, farmaci (in particolare insulina, steroidi e diuretici),
alcol, deficit di vitamina D, rachitismo ed osteomalacia, emodialisi e tubulopatie, pasto recente. Livelli di
fosforo inferiori a 0.3 mmol/L possono causare grave deficit muscolare con depressione delle funzioni
respiratoria e miocardica, neuropatie e coma. Nelle urine, il TRP è normalmente compreso tra 85-95 % e
diminuisce in caso di iperparatiroidismo primario o secondario, acidosi tubulare renale, sindrome di
Cushing, rachitismo vitamino-resistente. Il TRP aumenta in caso di ipoparatiroidismo,
pseudoipoparatiroidismo, malattia di Paget.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Molibdato UV.
Il fosfato inorganico forma, con il molibdato di ammonio, in presenza
di acido solforico, un complesso di fosfomolibdato di ammonio
secondo la formula (NH4)3[PO4(MoO3)12].La concentrazione del fosfomolibdato formatosi è direttamente
proporzionale alla concentrazione di fosfato inorganico e viene misurata fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,10 (4,5%) alla concentrazione di 2,13 mmol/L; ± 0,06 (4,8%) alla concentrazione di 1,24 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Fosforo
mmol/L
Indiff. [1,45 - 3,00]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
mg/dL
[4,49 - 9,29]
Fosforo
mmol/L
Indiff. [1,30 - 2,30]
01 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
mg/dL
[4,02 - 7,12]
Fosforo
mmol/L
Indiff. [0,85 - 1,45]
12 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[2,63 - 4,49]
lunedì 21 marzo 2016
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Del 07/01/2008
P-Amy (Amilasi pancreatica)
Rilevanza clinica
Le determinazioni enzimatiche rivestono un’importanza notevole nella diagnostica delle patologie
pancreatiche a causa del quadro sintomatico clinico poco specifico di tali malattie. Conviene quindi
determinare l’α-amilasi specifica del pancreas al posto dell’α-amilasi totale.La determinazione dell’αamilasi pancreatica è indicata nella diagnosi e nel monitoraggio della pancreatite acuta e di attacchi acuti
durante la pancreatite cronica. Per quel che concerne la sensibilità e la specificità clinica, il valore
diagnostico dell’α-amilasi pancreatica è paragonabile a quello della lipasi,enzima specifico del pancreas
generalmente riconosciuto. Nella diagnosi della pancreatite acuta, l’α-amilasi pancreatica mostra una
sensibilità superiore del 38 % rispetto all’α-amilasi totale,
Interpretazione
L’amilasemia pancreatica aumenta marcatamente entro 2-4 ore dall’insorgenza di pancreatite acuta,
raggiunge il picco dopo 12-24 ore e ritorna a livelli normali dopo 2-4 giorni. Aumenti più modesti sono
rilevabili in corso di pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni
patologiche in cui vi è un interessamento del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi,
peritonite e ostruzione dei dotti. Livelli aumentati si riscontrano anche in alcuni individui non pancreopatici
a causa della presenza di complessi costituiti da molecole di amilasi e immunoglobuline (macroamilasi)
che, a causa delle dimensioni, non passano il filtro renale; in questa condizione si avrà iperamilasemia
senza iperamilasuria.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test colorimetrico.
Dopo l’immunoinibizione con anticorpi contro l’α-amilasi salivare umana, l’α-amilasi pancreatica viene
determinata selettivamente con un metodo enzimatico colorimetrico impiegando il substrato
4,6-etilidene-p-nitrofenil-α-D-maltoeptaoside (etilidene-G7PNP).La velocità di formazione del p-nitrofenolo
è direttamente proporzionale all’attività catalitica dell’α-amilasi pancreatica. Viene determinata misurando
fotometricamente l’aumento dell’assorbanza
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 1,6 (4,1%) alla concentrazione di 38,52 U/L; ± 3,76 (3,7 %) alla concentrazione di 101,69 U/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-AMILASI
Pancreatica
U/L
Indiff. [13 - 53]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
AMY Pancreatica
U/L
Indiff. [10 - 52]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
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Del 07/01/2008
Paracetamolo (Acetaminofene)
Rilevanza clinica
Nomi commerciali più comuni: EFFERALGAN, TACHIPIRINA, ACETAMOL, PERFALGAN, SANIPIRINA,
(compresse usualmente da 500mg)
La determinazione viene utilizzata per la diagnosi del sovradosaggio da paracetamolo (acetaminofene in
USA), che si può avere per assunzioni >4g/die di farmaco; si ha grave epatotossicità per assunzioni
>15g/die.
La terapia dell'intossicazione, che comporta danno epatico, prevede l'uso di NAC (N-acetilcisteina) entro
10h dall'assunzione.
Interpretazione
Il picco di concentrazione si raggiunge dopo 1h dall'assunzione orale. Viene metabolizzato a livello epatico
e i metaboliti, in parte epatotossici, eliminati con le urine. L'emivita a concentrazioni terapeutiche è 2-3h
nell'adulto, maggiore nel bambino, aumenta nel danno epatico (anche dovuto ad intossicazione).
Tossicitàsi riscontra per valori >150 mg/L a 4h o >50 mg/L a 12h dall'ingestione. Esistono nomogrammi
per valutare il rischio (Rumack Matthew):
In caso di intossicazione le trensaminasi aumentano dopo circa 12-24h con picco a 2-3 gg e possono
arrivare a valori di 10000 U/L, per intossicazioni gravi può comparire coagulopatia, dinsufficienza renale,
coma.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Enzimatico: idrolisi mediante amidasi e reazione con formazione finale di indofenolo determinato a 600nm
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 2,24 (15,2 %) alla concentrazione di 14,74 mg/L; ± 2,40 (6,0 %) alla concentrazione di 40,13 mg/L; ±
3,48 (3,1 %) alla concentrazione di 111,35 g/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Paracetamolo
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. 10-30 intervallo
terapeutico
indicativo
Tossicità >150
mg/L a 4h o
>50 mg/L a 12h
dall'ingestione
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
µmol/L
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Del 07/01/2008
PC, proteina C
Rilevanza clinica
La PC è una proteina vitamina K dipendente di sintesi epatica. La sua azione consiste in una inattivazione
dei fattori V e VIII. Agisce previa attivazione da parte del complesso trombina-trombomodulina; l'azione
necessita del cofattore Proteina S. La sua carenza provoca quindi una diatesi trombofilica in quanto viene
a mancare l’inibizione dei fattori V ed VIII. Rappresenta un esame di screening per diatesi trombofilica
(difetti congeniti od acquisiti). Valori ridotti possono anche essere associati a trombosi, DIC (consumo),
insufficienza epatica, deficit vit. K.
Interpretazione
VEDI "rilevanza clinica"
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
cromogenico. La PC del campione (inattiva) viene dapprima attivata mediante un enzima ricavato da
veleno di serpente. La PC attivata idrolizza un substrato cromogenico (lettura a 405 nm).
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 7,62 a concentrazione di 97,3; ± 1,03 concentrazione di 7,7;
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
Proteina C
Coagulazione
lunedì 21 marzo 2016
%
Indiff. [70 - 130]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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PCR ( Proteina C reattiva )
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Cobas 6000
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Proteina C reattiva
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. [inf. a 5]
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
PCR (Proteina C reattiva)
Rilevanza clinica
La Proteina C-Reattiva (PCR) è una proteina di incerto significato biologico, prodotta dal fegato. E’
storicamente classificata fra le proteine della "fase acuta" poiché, in corso di infiammazioni di qualunque
natura, acute o croniche, la sua concentrazione plasmatica aumenta.
Interpretazione
In relazione all’esordio della malattia flogistica l’innalzamento della PCR è rapido e può raggiungere livelli
centinaia di volte più alti rispetto al valore basale. Con l’introduzione di metodi di dosaggio molto sensibili
in grado di risolvere concentrazioni plasmatiche inferiori a 1 mg/L, sono state osservate relazioni fra i livelli
plasmatici di PCR e rischio coronarico.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Si utilizza un metodo immunoturbidimetrico con amplificazione delle particelle (PETIA) che consente una
sensibilità analitica superiore al metodo tradizionale (PCR ad alta sensibilità). Il campione è incubato con
particelle di latice rivestite di anticorpo di capra specifico per la PCR; la quantità di aggregati che si
formano è correlata con la concentrazione della PCR del campione. L’aumento di torbidità che
accompagna l’aggregazione è misurato turbidimetricamente e, mediante una apposita funzione
matematica, si determina la concentrazione della PCR.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,68 (11,9 %) alla concentrazione di 5,73 mg/L; ± 4,29 (9,9 %) alla concentrazione di 43,30 mg/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Proteina C reattiva
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. [< 5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
PCR(proteina C reattiva) alta sensibilità; (H-PCR)
Rilevanza clinica
Negli ultimi anni le misure di CRP sono state utilizzate non solo come tradizionali marcatori di sensibilità
nei casi di infiammazioni acute, ma nella valutazione di eventi cardiaci e dei rischi ad essi associati. Il
valore prognostico di CRP è stato suggerito da alcuni studi condotti su pazienti cardiopatici nei quali i livelli
elevati di CRP sono stati associati ad un maggior rischio di futuri eventi cardiaci. Si ritiene che gli eventi
cardiaci siano il risultato dell'interazione tra leggeri modificazioni nell'endotelio cardiovascolare e la
corrispondente risposta infiammatoria a tali mutamenti. Gli incrementi di CRP non sono specifici e non
devono essere interpretati senza tenere conto dell'anamnesi del paziente e di altri indicatori (ColesteroloCHDL ecc). Le concentrazioni di CRP significative a questo riguardo si trovano nell'intervallo di misura <3
mg/L (classico riferimento per il riscontro di flogosi) e le misure in questo ambito necessitano di una
tecnica analitica dedicata.
Interpretazione
La concentrazione di CRP è particolarmente utile nei pazienti a rischio intermedio secondo le carte del
rischio, poiché concentrazioni elevate spostano la classe di rischio del paziente.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il reattivo CRPH Immage si basa sul metodo cinetico ad alta sensibilità di immunodosaggio particellare
nell'infrarosso vicino. Una particella rivestita di anticorpo anti CRP si lega alla CRP nel campione formando
aggragati insolubili che provocano torbidità. La velocità di aggrgazione è direttamente proporzionale alla
concentrazione di CRP nel campione.
Strumento
campo da inserire
Incertezza di Misura
± 0.107 (14.5%) alla concentrazione di 0.74 g/L; 1.233 (16.6%) alla concentrazione di 7.44 g/L
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
PCR hs
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. Valori associati a
rischio
<1 basso
1-3 moderato
>3 alto
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 350 di 498
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0
Del 07/01/2008
PF100, capacità emostatica piastrinica
Rilevanza clinica
E' un esame di screening della fase piastrinica dell'emostasi primaria. Permette di evidenziare
piastrinopatie congenite ed acquisite.
Le sue principali applicazioni sono:
Diagnostica delle diatesi emorragiche.
Screening preoperatorio in Pazienti selezionati per rischio emorragico.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Previo accordo con il laboratorio. - Tappo azzurro trasp. 3mL
Metodo
Viene misurato il tempo necessario (secondi) affinchè si arresti il flusso di sangue intero citratato, aspirato
attraverso capillari di speciali cartucce contenti Collagene più un agente aggregante (sono disponibili due
tipi di cartucce: una con Collagene/Epinefrina, una con Collagene/ADP).
Strumento
PFA 100
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
Collagene Epinefrina
sec
Indiff. [< 165]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Collagene ADP
sec
Indiff. [< 120]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 351 di 498
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
PK (piruvato chinasi)
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE scuro 6 mL
Metodo
Spettrofotometro Shimadzu
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno
Telefono (045-812) 4584-6880
Intervalli di riferimento
Er-PK ( 37° C )
UI/g di
Hb
Er-PK LOW ( 37° C )
per cento Indiff. [8,9 - 28,1]
(affinita' per il
substrato)
lunedì 21 marzo 2016
Indiff. [7,5 - 15,2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
0
Del 07/01/2008
Pagina 352 di 498
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MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
PLASMINOGENO
Rilevanza clinica
Controllo fibrinolisi, terapia fibrinolitica
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Cromogenico
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
P-PLASMINOGENO
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [70,0 - 140,0]
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 353 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
P-NT-pro BNP ( peptide natriuretico )
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Cobas 6000
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
NTproBNP
pg/mL
Indiff. [inf. a 125]
cut off per
esclusione
di disfunzione
cardiaca
00 A 00 M 00 G
75 A 00 M 00 G
NTproBNP
pg/mL
Indiff. [inf. a 450]
cut off per
esclusione
di disfunzione
cardiaca
75 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 354 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Posaconazolo
Rilevanza clinica
I farmaci azolici, quali l’Itraconazolo, il Posaconazolo e il Voriconazolo, sono sempre più utilizzati per
profilassi e terapia antimicotica nei pazienti oncoematologici adulti e pediatrici, nei pazienti trapiantati e in
quelli con AIDS.
Diventa perciò di stretta necessità disporre dei livelli ematici di tali farmaci (monitoraggio terapeutico).
Infatti questi dispongono di una assorbibilità e di una farmacocinetica molto variabile da paziente a
paziente. Inoltre, questi triazoli possono interagire con altri farmaci da cui può risultare sia una maggiore
tossicità sia una scarsa efficacia. In quest’ultimo caso non si raggiunge e non si mantiene un livello
terapeutico adeguato
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
deproteinizzazione del plasma, estrazione del farmaco, loro separazione con HPLC mediante colonna a
fase inversa e lettura fluorimetrica
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
P-Posaconazolo
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [0,43 - 7,10]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
[0,30 - 4,95]
Pagina 355 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
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Del 07/01/2008
Potassio (K, Kaliemia)
Rilevanza clinica
Il potassio è il principale ione intracellulare e rappresenta il fattore più importante nella regolazione del
volume delle cellule. Esso inoltre determina il potenziale di membrana e quindi la funzione dei tessuti
suscettibili di stimolazione quali muscoli e sistema nervoso.
Interpretazione
Livelli di potassiemia inferiori a 2,5 mmol/L possono comportare debolezza muscolare e paralisi,
alterazioni della funzione miocardica e arresto cardiaco. Livelli superiori a 7, mmol/L possono determinare
debolezza muscolare, aritmie e arresto cardiaco. L’escrezione urinaria del potassio è in relazione
all’introduzione giornaliera con la dieta.
Cause di ipopotassiemia sono: perdita dovuta a diarrea e vomito; insufficiente apporto alimentare; perdita
renale associata ad alcalosi; uso di alcune classi di diuretici; terapia insulinica; iperaldosteronismo
primitivo e altre disendocrinopatie.
Cause di iperpotassiemia sono: diminuita escrezione (insufficienza renale); eccessiva somministrazione;
acidosi; mobilizzazione in seguito a danno delle cellule del sangue e dei tessuti; ipoaldosteronismo e altre
disendocrinopatie.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Potenziometria indiretta con elettrodo ionoselettivo.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,06 (2,5%) alla concentrazione di 2,56 mmol/L; ± 0,19 (2,7%) alla concentrazione di 7,3 mmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Potassio
mmol/L
Indiff. [3,70 - 5,90]
00 A 00 M 00 G
00 A 01 M 00 G
Potassio
mmol/L
Indiff. [3,40 - 4,80]
00 A 01 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
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Potassio U 24h
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Indicare diuresi e durata della raccolta. - U 24 Tappo Giallo
Metodo
LIS (calcolo)
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Potassio U 24h/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Potassio U 24h
calcolo
mmol/24
h
Indiff. [25 - 125]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Diuresi
mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Ore raccolta urine
ore
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
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Del 07/01/2008
Pagina 357 di 498
IU eu 301555
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MU900 Scheda Analisi
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Del 07/01/2008
Potassio U estemporanee
Rilevanza clinica
Il potassio è il principale ione intracellulare e rappresenta il fattore più importante nella regolazione del
volume delle cellule. Esso inoltre determina il potenziale di membrana e quindi la funzione dei tessuti
suscettibili di stimolazione quali muscoli e sistema nervoso.
Interpretazione
Livelli di potassiemia inferiori a 2,5 mmol/L possono comportare debolezza muscolare e paralisi,
alterazioni della funzione miocardica e arresto cardiaco. Livelli superiori a 7, mmol/L possono determinare
debolezza muscolare, aritmie e arresto cardiaco. L’escrezione urinaria del potassio è in relazione
all’introduzione giornaliera con la dieta.
Cause di ipopotassiemia sono: perdita dovuta a diarrea e vomito; insufficiente apporto alimentare; perdita
renale associata ad alcalosi; uso di alcune classi di diuretici; terapia insulinica; iperaldosteronismo
primitivo e altre disendocrinopatie.
Cause di iperpotassiemia sono: diminuita escrezione (insufficienza renale); eccessiva somministrazione;
acidosi; mobilizzazione in seguito a danno delle cellule del sangue e dei tessuti; ipoaldosteronismo e altre
disendocrinopatie.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - U estemporanee Tappo Giallo
Metodo
Potenziometria indiretta con elettrodo ionoselettivo.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Potassio U
estemporaneo L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Potassio
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
00 A 00 M 00 G
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Del 07/01/2008
Prealbumina ;(Transtiretina)
Rilevanza clinica
La Prealbumina (PAB) è una proteina di sintesi epatica con emivita di 2 giorni ed è essenzialmente
utilizzata nella valutazione dello stato nutrizionale, quando misurata assieme ad altre proteine con emivita
diversa: albumina (20 giorni), retinol binding protein (12 ore). Diminuisce per difetto di sintesi quando
l’apporto aminoacidico non è adeguato o quando il numero di cellule epatiche in grado di sintetizzare la
proteina non è sufficiente ad assicurare il mantenimento del pool intravascolare. E' coinvolta nel trasporto
della Tiroxina
Interpretazione
E’ stato adottato l’intervallo di riferimento suggerito dal Consensus del 1996 ottenuto da studi condotti su
popolazioni diverse, utilizzando il Materiale di Riferimento CRM 470.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Metodo immunonefelometrico cinetico (1): Una soluzione diluita di antigene viene messa in contatto, in
una soluzione tamponata, con l'antisiero specifico; viene quindi misurato l’aumento della luce diffusa dalle
particelle (immunocomplessi) in soluzione.
Strumento
Immage 800
Incertezza di Misura
± 0,09 alla concentrazione di 0.011; 0,30 alla concentrazione di 0,02
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
Prealbumina
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff. [0,20 - 0,40]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Rev.
MU900 Scheda Analisi
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Del 07/01/2008
Primidone
Rilevanza clinica
Monitoraggio della terapia con primidone
Interpretazione
I valori target sono individuali, tuttavia valori >15 mg/L causano effetti collaterali: Campionamento prima
della somministrazione della dose successiva
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
EMIT: anticorpi di pecora anti primidone, primidone marcato con G6PDH, la cui attività enzimatica
(formazione di NADH da NAD) diminuisce per effetto del legame con l'anticorpo. Il farmaco nel campione
compete con il farmaco marcato, e quindi l'attività enzimatica è direttamente proporzionale alla sua
concentrazione
Strumento
Dimension EXL
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Primidone
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. [5,0 - 12,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
umol/L
[23 - 55]
(int. terapeutico indicativo)
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Del 07/01/2008
Procalcitonina (PCT)
La PCT viene secreta da differenti tipi di cellule di numerosi organi in risposta ad una stimolazione di
origine pro-infiammatoria, e in particolare, ad una stimolazione di origine batterica
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
PREVIO ACCORDO - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
ELFA (Enzyme linked Fluorescent Assay)
Strumento
Vidas Biomerieux
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
SPROCALCITONINA
lunedì 21 marzo 2016
ng/mL
Indiff. [inf. a 0,05]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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Del 07/01/2008
Procalcitonina (PCT)
Rilevanza clinica
La PCT (Procalcitonina) è il precursore della Calcitonina e costituisce un marker specifico di sepsi e di
infezioni batteriche. La concentrazione plasmatica di PCT non è rilevabile negli individui sani (<0.5 ug/L);
nelle infezioni batteriche limitate può risultare assente o aumentata solo moderatamente.
L’aumento di PCT indica una massiccia attivazione del sistema immunitario dell’organismo per far fronte a
una infezione sistemica indotta da batteri, funghi, parassiti.
La sua determinazione è indicata per la diagnosi differenziale delle infezioni batteriche con infiammazione
sistemica e le infezioni virali, per il monitoraggio dei pazienti a rischio di infezione sistemica e sepsi (per
esempio dopo chirurgia, trapianto, traumi multipli), per la valutazione della prognosi di gravi disordini
infiammatori come sepsi, peritonite e sindrome di disfunzione multi-organo.
Interpretazione
La determinazione in vitro della PCT può essere efficacemente impiegata per:
– la diagnosi di sepsi, sepsi severa e shock settico;
– la diagnosi differenziale di infezioni batteriche clinicamente rilevanti e sepsi;
– la valutazione della severità di un’infezione batterica e di reazioni infiammatorie sistemiche;
– il monitoraggio dell’andamento della terapia nei pazienti con sepsi;
– la valutazione della progressione e il controllo del trattamento antibiotico.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna modalità particolare - Tappo Blu Elettrico 6 mL
Metodo
Analisi immunoluminometrica basata sul principio "Sandwich". Per la sensibilizzazione della fase solida
(particelle magnetiche) e per il tracciante sono stati utilizzati due differenti anticorpi monoclonali. Durante
la prima incubazione, la Procalcitonina presente nei campioni viene legata agli anticorpi del tracciante.
Durante la seconda incubazione, la fase solida reagisce con la Procalcitonina già legata. Un ciclo di
lavaggio elimina l’eccesso di tracciante.
Il segnale luminoso, indotto dai reagenti starter e misurato in RLU (relative light units), è direttamente
proporzionale alla concentrazione di PCT presente nel campione.
Strumento
Liaison
Incertezza di Misura
± 0,23 (16,7%) alla concentrazione di 1,39 ug/L; ± 5,64 (14,5%) alla concentrazione di 38,96 ug/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Procalcitonina
lunedì 21 marzo 2016
ug/L
Indiff. [<0,5]
[entro 24h dalla
nascita <100]
[entro 48h dalla
nascita <50]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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Del 07/01/2008
Progesterone
Rilevanza clinica
Il progesterone è un ormone steroideo che gioca un ruolo importante nella preparazione e nel
mantenimento della gravidanza. Viene sintetizzato dal colesterolo attraverso il pregnenolone,
quindi rapidamente metabolizzato in pregnanediolo, per la maggior parte, nel fegato. L'ovaio e la placenta
sono i siti di maggior produzione; ma una piccola quantità viene anche sintetizzata dalla
corteccia surrenalica sia nell'uomo che nella donna. I livelli di progesterone in circolo, che sono
tipicamente bassi durante la fase follicolare, aumentano rapidamente durante la fase luteinica del ciclo
mestruale, e raggiungono il massimo da 5 a 10 giorni dopo il picco di LH a metà ciclo. A meno che non si
verifichi una gravidanza, si assiste ad un declino repentino a livelli follicolari circa 4 giorni
prima del ciclo mestruale successivo. L'andamento di cui sopra costituisce la regola al di là dell'uso ben
consolidato di dosare il progesterone quale metodo semplice ed affidabile per l'individuazione
dell'ovulazione. Esiste una letteratura in espansione sui difetti della fase luteinica. I livelli giornalieri di
progesterone sono considerati i mezzi più accurati per documentare una fase luteinica anomala. Tuttavia,
alcuni ricercatori hanno trovato che tre campioni o anche un unico campione(prelevato con la tempistica
giusta) può fornire informazioni preziose sull'adeguatezza della fase luteinica.
I dosaggi del progesterone nel siero sono stati anche usati per verificare l'efficacia dell'ovulazione indotta,
per monitorare la terapia di sostituzione del progesterone e per individuare e valutare pazienti a rischio di
aborto durante le prime settimane di gravidanza. D'altra parte, benchè i livelli di progesterone aumentino
durante la gravidanza, non sono considerati un mezzo idoneo per monitorare la salute del feto durante il
terzo trimestre.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunoenzimatico, chemiluminescente, in fase solida
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
12 % a 2.58 nmoli/L, 5.6 % a 26.1 nmoli/L e 8.6 % a 69.2 nmoli/L
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-PROGESTERONE
nmol/L
F
Per valore
normale (adulti):
fase follic.
1,00 - 6,30
fase lutein.
3,80 - 69,00
00 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
ng/mL
S-PROGESTERONE
nmol/L
F
Per valore
normale:
fase follic.
1,00 - 6,30
fase lutein.
3,80 - 69,00
gravidanza
28,00 - 500,00
17 A 00 M 00 G
40 A 00 M 00 G
ng/mL
lunedì 21 marzo 2016
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S-PROGESTERONE
nmol/L
F
Per valore
normale:
fase follic.
1,00 - 6,30
fase lutein.
3,80 - 69,00
gravidanza
28,00 - 500,00
post menop.
inf. a 3,18
40 A 00 M 00 G
54 A 00 M 00 G
ng/mL
S-PROGESTERONE
nmol/L
F
[inf. a 3,18]
54 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ng/mL
[inf. a 0,99]
S-PROGESTERONE
nmol/L
M
[inf. a 2,89]
00 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
ng/mL
[inf. a 0,90]
(valori per adulti)
S-PROGESTERONE
nmol/L
M
[inf. a 2,89]
17 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ng/mL
[inf. a 0,90]
lunedì 21 marzo 2016
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Progesterone (PRG o PRGE o PROG o Steroide C21)
Rilevanza clinica
Il progesterone (steroide C 21), insieme agli estrogeni, regola le funzioni dell’apparato riproduttivo durante
il ciclo mestruale. Il progesterone ha la funzione di preparare l’endometrio per l'impianto della blastocisti e
mantenere la gravidanza. Le fonti principali di progesterone sono il corpo luteo e la placenta nelle donne.
Fonti minori di progesterone sono la corteccia surrenale in uomini e donne e i testicoli negli uomini.
Viene utilizzato nello studio della fertilità, per confermare l’avvenuta ovulazione dosandolo al 21 giorno del
ciclo.
I livelli di progesterone sono bassi durante la fase follicolare del ciclo mestruale. Dopo l’ovulazione, la
produzione del progesterone da parte del corpo luteo aumenta rapidamente, raggiungendo una
concentrazione massima da quattro a sette giorni dopo l’ovulazione. Questi livelli si mantengono dai
quattro ai sei giorni; poi tornano ai livelli base, dando inizio alle mestruazioni.
Donne che fanno uso di contraccettivi orali hanno livelli di progesterone molto ridotti.
Utile anche per dimostrare l’avvenuta induzione di ovulazione con hCG, hMG, FSH/ LHRH o clomifene.
Interpretazione
Viene utilizzato nello studio della fertilità, per confermare l’avvenuta ovulazione dosandolo al 21 giorno del
ciclo.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur Progesterone è un immunodosaggio competitivo che utilizza la tecnica della
chemiluminescenza diretta.
Il progesterone nel campione del paziente si lega a un anticorpo monoclonale murino marcato con estere
di acridinio contenuto nel Reagente Lite.
L’anticorpo non legato reagisce con un derivato del progesterone legato covalentemente a particelle
paramagnetiche contenuto nella Fase Solida.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 0,73 (28,1%) alla concentrazione di 2,60 nmol/L; ± 4,32 (19,7%) alla concentrazione di 21,92 nmol/L; ±
11,71 (19,7%) alla concentrazione di 59,44 nmol/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco - B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Progesterone
nmol/L
F
età prepuberale:
<1.4
età fertile:
fase follicolare
<3
fase luteinica
7-90
menopausa
<1.5
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Progesterone
nmol/L
M
età prepuberale:
<1.4
età adulta:
<3
00 A 00 M 00 G
999 A 00 M 00 G
lunedì 21 marzo 2016
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Prolattina - HPRL
Rilevanza clinica
La prolattina umana è un ormone polipeptidico della ghiandola pituitaria anteriore con una massa
molecolare di circa 22 800. Gioca un ruolo essenziale nella secrezione del latte ed ha la capacità di
sopprimere la funzione delle gonadi. L'esistenza della prolattina come sostanza distinta dall'ormone della
crescita è stata stabilita solo nel 1970. Da quel momento, il dosaggio della prolattina è diventato uno
strumento importante nell'indagine dell'amenorrea, galactorrea e dei disturbi ipotalamico-pituitari.
Come range di riferimento per la prolattina in circolo, la letteratura suggerisce concentrazioni fino a circa
20 ng/ml. I valori sono elevati in maniera netta alla nascita, ma declinano a livelli da adulti dopo tre mesi.
Le donne risultano avere livelli medi leggermente più elevati degli uomini, con un lieve innalzamento
intorno alla pubertà - apparentemente legato agli estrogeni - ed una corrispondente caduta durante la
menopausa. Durante la gravidanza, i livelli di prolattinasalgono in maniera notevole da 10 a 20 volte il
valore iniziale, quindi scendono a valori normali dopo il parto - entro tre settimane nelle donne che non
allattano. Per coloro che allattano, il declino verso valori normali è più graduale a causa del pronto e
repentino rilascio indotto dall'allattamento. Le donne che fanno uso di ontraccettivi o sono sottoposte a
terapia estrogenica possono avere livelli di prolattina più elevati del normale.
Stabilendo la significatività di moderati innalzamenti, è importante tenere presente che la prolattina è
un'ormone indotto da situazioni di stress. Non solo la chirurgia, ma eventi fonte di minore stress quali un
prelievo o un colloquio clinico hanno fatto registrare un innalzamento momentaneo. Inoltre, è stato
riscontrato che il rilascio della prolattina è episodico, e che possono verificarsi fluttuazioni di giorno in
giorno con CV del 30%. Infine, esiste una variazione diurna legata al sonno: i livelli di prolattina si
innalzano durante il sonno e raggiungono i livelli più bassi poche ore dopo il risveglio. L'avviso di prelevare
campioni “tra le nove e mezzogiono” si basa sulla considerazione che i pazienti
osservino un ciclo normale di veglia e sonno
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida a doppio sito
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
5.3 % a 5.9 ng/ml, 4.4 % a 18.6 ng/ml, 5.6 % a 36.4 ng/ml
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-HPRL
µg/L
F
[1,9 - 25,0]
valori per adulti
00 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
S-HPRL
µg/L
F
[1,9 - 25,0]
in gravidanza fino
a 470
in menopausa
2,0 - 20,0
16 A 00 M 00 G
48 A 00 M 00 G
S-HPRL
µg/L
F
[2,0 - 20,0]
valori
postmenopausa
(pre-menopausa
1,9 - 25,0)
48 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-HPRL
µg/L
M
[2,0 - 18,0]
valori per adulti
00 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
S-HPRL
µg/L
M
[2,0 - 18,0]
16 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 366 di 498
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U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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Del 07/01/2008
Prolattina (PRL)
Rilevanza clinica
La prolattina è un ormone polipeptidico a catena singola secreto dalla porzione anteriore della ghiandola
pituitaria, sotto il controllo di fattori inibitori e di rilascio della prolattina.
Questi fattori inibitori e di rilascio sono secreti dall'ipotalamo.
La prolattina viene anche sintetizzata dalla placenta ed è presente nel liquido amniotico.
Significato fisiologico al di fuori del periodo post partum incerto. Concentrazioni elevate possono indurre
nelle femmine amenorrea, infertilità, galattorrea, e nei maschi, ginecomstia, diminuzione della libido e
impotenza.
I macroprolattinomi possono causare problemi nella visione e ipopitutarismo. Farmaci antipsicotici,
neurolettici, antidepressivi, fenotiazine e assunzione di cocaina ne aumentano i livelli probabilmente
bloccando la dopamina endogena; levodopa, bromocriptina, ormoni tiroidei, estrogeni ed antiipertensivi
diminuiscono la dopamina.
Deficit di PRL non ha rilevanza clinica (al di fuori del post partum).
Lo stress di qualsiasi genere produce iperprolattinemia, utile a questo proposito il campionamento a
distanza di 30 minuti e 60 minuti (nel corso di infusione di soluzione fisiologica).
Esiste inoltre la possibilità di trovare iperprolattinemie in donne asintomatiche, per la presenza di macroprolattina. Utile in questo caso, previ accordi, l'esecuzione di PRL dopo la precipitazione con PEG. Il
dosaggio della prolattinemia è utile anche nel monitoraggio della terapia farmacologica dei prolattinomi.
Interpretazione
Concentrazioni elevate possono indurre nelle femmine amenorrea, infertilità, galattorrea, e nei maschi,
ginecomstia, diminuzione della libido e impotenza. I macroprolattinomi possono causare problemi nella
visione e ipopitutarismo. Farmaci antipsicotici, neurolettici, antidepressivi, fenotiazine e assunzione di
cocaina ne aumentano i livelli probabilmente bloccando la dopamina endogena; levodopa, bromocriptina,
ormoni tiroidei, estrogeni ed antiipertensivi diminuiscono la dopamina. Deficit di PRL non ha rilevanza
clinica (al di fuori del post partum).
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur Prolattina è un immunodosaggio a due siti (sandwich) che utilizza la tecnica
della chemiluminescenza diretta e che utilizza quantitativi costanti di due anticorpi.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 7,77 (8,0%) alla concentrazione di 97,2 mU/L; ± 33,04 (10,3%) alla concentrazione di 320,58 mU/L; ±
72,38 (9,6%) alla concentrazione di 754,34 mU/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Prolattina
mU/L
F
[80 - 635]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Prolattina
mU/L
M
[65 - 425]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
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Prolattina curva
Rilevanza clinica
La prolattina umana è un ormone polipeptidico della ghiandola pituitaria anteriore con una massa
molecolare di circa 22 800. Gioca un ruolo essenziale nella secrezione del latte ed ha la capacità di
sopprimere la funzione delle gonadi. L'esistenza della prolattina come sostanza distinta dall'ormone della
crescita è stata stabilita solo nel 1970. Da quel momento, il dosaggio della prolattina è diventato uno
strumento importante nell'indagine dell'amenorrea, galactorrea e dei disturbi ipotalamico-pituitari.
Come range di riferimento per la prolattina in circolo, la letteratura suggerisce concentrazioni fino a circa
20 ng/ml. I valori sono elevati in maniera netta alla nascita, ma declinano a livelli da adulti dopo tre mesi.
Le donne risultano avere livelli medi leggermente più elevati degli uomini, con un lieve innalzamento
intorno alla pubertà - apparentemente legato agli estrogeni - ed una corrispondente caduta durante la
menopausa. Durante la gravidanza, i livelli di prolattinasalgono in maniera notevole da 10 a 20 volte il
valore iniziale, quindi scendono a valori normali dopo il parto - entro tre settimane nelle donne che non
allattano. Per coloro che allattano, il declino verso valori normali è più graduale a causa del pronto e
repentino rilascio indotto dall'allattamento. Le donne che fanno uso di ontraccettivi o sono sottoposte a
terapia estrogenica possono avere livelli di prolattina più elevati del normale.
Stabilendo la significatività di moderati innalzamenti, è importante tenere presente che la prolattina è
un'ormone indotto da situazioni di stress. Non solo la chirurgia, ma eventi fonte di minore stress quali un
prelievo o un colloquio clinico hanno fatto registrare un innalzamento momentaneo. Inoltre, è stato
riscontrato che il rilascio della prolattina è episodico, e che possono verificarsi fluttuazioni di giorno in
giorno con CV del 30%. Infine, esiste una variazione diurna legata al sonno: i livelli di prolattina si
innalzano durante il sonno e raggiungono i livelli più bassi poche ore dopo il risveglio. L'avviso di prelevare
campioni “tra le nove e mezzogiono” si basa sulla considerazione che i pazienti osservino un ciclo normale
di veglia e sonno
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico in chemiluminescenza in fase solida a doppio sito
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
4.6%
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-HPRL
ug/L
F
[1,9 - 25,0]
valore basale in
adulti
00 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
S-HPRL
ug/L
F
[1,9 - 25,0]
valore basale
(in gravidanza
fino a 470)
16 A 00 M 00 G
48 A 00 M 00 G
S-HPRL
ug/L
F
[2,0 - 20,0]
valore basale in
menopausa
(pre-menopausa
1,9 - 25,0)
48 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-HPRL
ug/L
M
[2,0 - 18,0]
valore basale in
adulti
00 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 368 di 498
S-HPRL
ug/L
M
S-HPRL
ug/L
S-HPRL
16 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
F
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/L
M
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-HPRL
ug/L
F
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
S-HPRL
ug/L
M
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
[2,0 - 18,0]
valore basale
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Proteina C coagulazione
Rilevanza clinica
E’ una glicoproteina con peso molecolare di 62 KD, vitamina K dipendente, formata da due
catene polipeptidiche legate da ponti disolfuro.
E’ una proteina circolante nel plasma come zimogeno ad una concentazione di circa 0.4
mg/dl. Una parziale proteolisi ad opera della trombina del peptide N-terminale della catena
pesante trasforma lo zimogeno nella forma enzimaticamente attiva (Proteina C attiva o
aPC); quest’ultima funziona come anticoagulante inattivando proteoliticamente i fattori Va
e VIIIa, co-fattori non enzimatici della cascata coagulativa.
La velocità di attivazione della proteina C da parte della trombina (il solo attivatore
fisiologico finora conosciuto) è potenziata a un cofattore di superficie endoteliale: la
Trombomodulina.
Per esplicare l’attività anticoagulante è necessaria anche la presenza di un altro co-fattore:
la Proteina S.
La proteina C stimola la fibrinolisi diminuendo l’attività degli inibitori endoteliali del t-PA.
Interpretazione
Esistono due tipi di carenze: una di tipo quantitativo della proteina C antigene e una di tipo
funzionale.
La carenza di questa proteina dà manifestazioni cliniche di tipo trombotico: da
tromboflebiti, a trombosi venose, anche in età giovanile, fino ad embolie polmonari.
Il difetto è trasmesso per carattere autosomico dominante.
Carenze acquisite di proteina C sono associate a malattie epatiche, a terapia
anticoagulante orale con farmaci AVK e a Coagulazione Intravascolare Disseminata.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
L’attivazione della proteina C in vitro può essere svolta da una frazione proteica ottenuta
dal veleno del serpente Agkistrodon contortrix contortrix.
Il kit Proteina C è basato su un substrato cromogenico sintetico.
I livelli di Proteina C nei campioni in esame sono misurati automaticamente sui sistemi per
la coagulazione ACLTOP in due fasi:
1. incubazione del plasma con l’attivatore della Proteina C
2. determinazione della Proteina C attivata con un substrato cromogenico. La
paranitroanilina rilasciata è monitorata cineticamente a 405 nm ed è direttamente
proporzionale al livello di PC nel campione
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 6,01 alla percentuale di 96,8; ± 1,48 alla percentuale di 7,59
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Proteina C
Coagulazione
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [70 - 130]
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
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Proteina S libera
Rilevanza clinica
E’ una proteina vitamina K dipendente con PM di circa 64 KD che contiene una singola
catena polipeptidica. E’ la prima proteina vitamina K dipendente che non sia uno zimogeno
di una serin proteasi.
Questa proteina è presente nel plasma in due forme: libera (40%) e legata alla proteina
che lega anche il frammento C4b del complemento (60%). La proteina libera agisce come
cofattore necessario all’azione anticoagulante e profibrinolitica della proteina C attivata,
mentre la proteina legata non è attiva.
Interpretazione
La carenza di questa proteina è trasmessa per via autosomica dominante.
Individui con bassi valori di PS sono ad alto rischio di sviluppare eventi trombo embolici
venosi.
Va distinta, come per la PC, una carenza antigenica da una carenza funzionale e va
tenuto conto che solo la proteina S libera è funzionalmente attiva.
I livelli plasmatici di PS diminuiscono in gravidanza, durante l’uso di contraccettivi orali,
nella CID, nelle epatopatie, nei neonati e durante il trattamento con antagonisti della
vitamina K.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Minima stasi; no prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
La presenza di PS libera è determinata misurando l’incremento di torbidità prodotta dalla
agglutinazione dei due reagenti al lattice.
Il C4BP (Complement C4 – binding protein) purificato adsorbito al primo reagente al lattice
si lega con un’elevata affinità alla proteina S libera del campione in esame in presenza di
ioni Ca++.
La PS libera adsorbita al lattice C4BP, legandosi al secondo reagente al lattice coniugato
con un anticorpo monoclonale diretto contro la PS umana, dà l’avvio alla reazione di
agglutinazione.
Il grado di agglutinazione sarà direttamente proporzionale alla concentrazione della PS
libera del campione in esame
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 13,18 alla percentuale di 100,26; ± 2,16 alla percentuale di 12,09
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Proteina S libera
per cento F
[58 - 112]
00 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
Proteina S libera
per cento F
[58 - 112]
(diminuisce in
gravid. o
in tratt.
estroprogestinico)
16 A 00 M 00 G
48 A 00 M 00 G
Proteina S libera
per cento F
[58 - 112]
48 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Proteina S libera
per cento M
[72 - 123]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
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0
Del 07/01/2008
proteine (elettroforesi delle proteine sieriche); proteine fr
Rilevanza clinica
L’elettroforesi delle proteine sieriche evidenzia le alterazioni qualitative e quantitative delle seguenti:
albumina, alfa-1-antitripsina, alfa-1-glicoproteina acida, alfa-2-macroglobulina, aptoglobina, transferrina,
componente C3 del complemento, immunoglobuline (A,G,M). La quantità di proteine viene espressa come
percentuale
rispetto al valore delle proteine presenti nel campione e l’informazione fornita deve essere considerata
semiquantitativa. Il significato clinico di queste alterazioni ricalca quello specificato a proposito delle
singole proteine la cui misura nefelometrica è indicata nel caso necessitino misure più precise ed
accurate. Le alterazioni qualitative compaiono come bande soprannumerarie o come modificazione della
forma delle
bande normalmente presenti e vengono segnalate con un commento descrittivo. L’alterazione più
frequente e di maggiore rilevanza clinica riguarda la comparsa di bande monoclonali dovute ad un clone
plasmacellulare
in espansione, producente una immunoglobulina monoclonale (montante un solo tipo di catena pesante e
leggera). L’espansione clonale può essere neoplastica (mieloma, M di Waldenstroem) o essere
semplicemente l’espressione di una sregolazione del sistema immunocompetente (età avanzata,
trattamento con immunosoppressori etc). Altri tipi di alterazioni qualitative riguardano la comparsa di
varianti di proteine plasmatiche (albumina, transferrina) che non assumono alcun significato clinico.
Interpretazione
L’elettroforesi delle proteine sieriche evidenzia le alterazioni qualitative e quantitative delle seguenti:
albumina, alfa-1-antitripsina, alfa-1-glicoproteina acida, alfa-2-macroglobulina, aptoglobina, transferrina,
componente C3 del complemento, immunoglobuline (A,G,M). La quantità di proteine viene espressa come
percentuale
rispetto al valore delle proteine presenti nel campione e l’informazione fornita deve essere considerata
semiquantitativa. Il significato clinico di queste alterazioni ricalca quello specificato a proposito delle
singole proteine la cui misura nefelometrica è indicata nel caso necessitino misure più precise ed
accurate. Le alterazioni qualitative compaiono come bande soprannumerarie o come modificazione della
forma delle
bande normalmente presenti e vengono segnalate con un commento descrittivo. L’alterazione più
frequente e di maggiore rilevanza clinica riguarda la comparsa di bande monoclonali dovute ad un clone
plasmacellulare
in espansione, producente una immunoglobulina monoclonale (montante un solo tipo di catena pesante e
leggera). L’espansione clonale può essere neoplastica (mieloma, M di Waldenstroem) o essere
semplicemente l’espressione di una sregolazione del sistema immunocompetente (età avanzata,
trattamento con immunosoppressori etc). Altri tipi di alterazioni qualitative riguardano la comparsa di
varianti di proteine plasmatiche (albumina, transferrina) che non assumono alcun significato clinico.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Indagini di I livello: Elettroforesi capillare (1); siero diluito in tampone viene iniettato in un capillare; il
campo elettrico applicato e il flusso elettroendosmotico che si stabilisce all’interno, muovono le diverse
proteine (che si separano in accordo alla loro carica netta) attraverso il capillare fino all’estremità dove è
situato il rivelatore che, leggendo a 214 nm il legame peptidico, misura la quantità di proteina che passa
attraverso la sezione in un dato momento. I dati vengono forniti sia come dati numerici che come
rappresentazione grafica suddivisi in zone elettroforetiche (albumina, alfa-1, alfa-2, beta-1, beta-2,
gamma).
Indagini di II livello: Elettroforesi in gel di agarosio (2); il campione in esame viene seminato su una lastrina
di agarosio. Il campo elettrico applicato muove le proteine sul supporto e le separa in accordo alla loro
carica elettrica netta in frazioni esattamente corrispondenti a quelle ottenute in elettroforesi capillare. Le
frazioni separate vengono poi colorate con Amido Schwarz. I tracciati vengono valutati per ispezione visiva.
Strumento
campo da inserire
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
lunedì 21 marzo 2016
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812) 3509
Pagina 372 di 498
Intervalli di riferimento
Albumina elettro
%
Indiff. [50 - 65]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Alfa1elettro
%
Indiff. [3 - 7]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Alfa2 elettro
%
Indiff. [6 - 12]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
beta elettro
%
Indiff. [8 - 14]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
gamma elettro
%
Indiff. [5 - 18]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
gamma elettro
%
Indiff. [8 - 17]
01 A 00 M 00 G
06 A 00 M 00 G
gamma elettro
%
Indiff. [10 - 20]
06 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
proteine (elettroforesi delle proteine sieriche); proteine fr
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Blu Elettrico 6 mL 37°C
Metodo
campo da inserire
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G. Righetti; M. Marini
Telefono (045-812) 3509
Intervalli di riferimento
Albumina elettro
%
Indiff. [50 - 65]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Alfa1elettro
%
Indiff. [3 - 7]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Alfa2 elettro
%
Indiff. [6 - 12]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
beta elettro
%
Indiff. [8 - 14]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
gamma elettro
%
Indiff. [5 - 18]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
gamma elettro
%
Indiff. [8 - 17]
01 A 00 M 00 G
06 A 00 M 00 G
gamma elettro
%
Indiff. [10 - 20]
06 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 373 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Proteine sovranatante emazie lavate
Rilevanza clinica
La determinazione viene richiesta nell'ambito delle analisi che si eseguono su emazie lavate da
trasfondere, come richiesta da parte del centro trasfusionale. Le emazie lavate vengono utilizzate per
trasfondere soggetti con reazioni alergiche alla somministrazione di plasma. Per legge il contenuto
proteico totale del liquido di sospensione deve essere inferiore a 0.3 g per unità .
Interpretazione
Si esegue un calcolo che comprende volume dell'unità, ematocrito e concentrazione proteica per
determinare se il lavaggio ha asportato una idonea quantità di proteine.
Qualora fosse presente emolisi, l'emoglobina viene dosata come proteina, determinando una sovrastima
del dato, tale interferenza non è comunque rilevante se il contenuto proteico risulta inferiore a quanto
stabilito.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Rosso di pirogallolo con lettura fotometrica a punto finale
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Proteine emazie
lavate
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 374 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Proteine totali
Rilevanza clinica
Le proteine del siero sono costituite per il 60% circa da albumina e, per la quota rimanente, da molte altre
proteine. Tra le maggiormente rappresentate vi sono le immunoglobuline, la transferrina, l'alfa-1antitripsina, l'alfa-2-macroglobulina, l'aptoglobina e la frazione C3 del complemento; nel plasma è presente
anche la rilevante quota del fibrinogeno.
Interpretazione
Un aumento delle proteine totali può essere dovuto a disidratazione, mieloma, cirrosi epatica e flogosi
croniche (in particolare nel plasma per il possibile notevole aumento del fibrinogeno). Sono cause di
ipoproteinemia la sindrome nefrosica e altre nefropatie, epatopatie, ipervolemia, gravidanza, enteropatie,
malassorbimento, malnutrizione, ustioni estese. Livelli di proteine totali inferiori a 40 g/L possono causare
edema diffuso.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Biureto
Si usa una variante della reazione del biureto utilizzante il tartrato come complessante per impedire la
precipitazione di Cu(OH)2. Lo ione rameico reagisce con i legami peptidici delle proteine in soluzione
alcalina con formazione di un complesso che viene determinato fotometricamente in bicromatismo a punto
finale.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 1,46 (3,5%) alla concentrazione di 41,66 g/L; ± 2,3 (3,4 %) alla concentrazione di 67,51 g/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Proteine totali
g/L
Indiff. [45 - 65]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
Proteine totali
g/L
Indiff. [60 - 75]
01 A 00 M 00 G
06 A 00 M 00 G
Proteine totali
g/L
Indiff. [60 - 83]
06 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 375 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Proteine totali
Rilevanza clinica
Le proteine del siero sono costituite per il 60% circa da albumina e, per la quota rimanente, da molte altre
proteine. Tra le maggiormente rappresentate vi sono le immunoglobuline, la transferrina, l'alfa-1antitripsina, l'alfa-2-macroglobulina, l'aptoglobina e la frazione C3 del complemento; nel plasma è presente
anche la rilevante quota del fibrinogeno.
Interpretazione
Un aumento delle proteine totali può essere dovuto a disidratazione, mieloma, cirrosi epatica e flogosi
croniche (in particolare nel plasma per il possibile notevole aumento del fibrinogeno). Sono cause di
ipoproteinemia la sindrome nefrosica e altre nefropatie, epatopatie, ipervolemia, gravidanza, enteropatie,
malassorbimento, malnutrizione, ustioni estese. Livelli di proteine totali inferiori a 40 g/L possono causare
edema diffuso.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Biureto
Si usa una variante della reazione del biureto utilizzante il tartrato come complessante per impedire la
precipitazione di Cu(OH)2. Lo ione rameico reagisce con i legami peptidici delle proteine in soluzione
alcalina con formazione di un complesso che viene determinato fotometricamente in bicromatismo a punto
finale.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 1,46 (3,5%) alla concentrazione di 41,66 g/L; ± 2,3 (3,4 %) alla concentrazione di 67,51 g/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Proteine totali
g/L
Indiff. [45 - 65]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
Proteine totali
g/L
Indiff. [60 - 75]
01 A 00 M 00 G
06 A 00 M 00 G
Proteine totali
g/L
Indiff. [60 - 83]
06 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 376 di 498
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Proteine totali
Rilevanza clinica
Fisiologicamente le proteine di maggiori dimensioni non passano attraverso il filtro glomerulare. Il capillare
glomerulare lascia invece passare piccole quantità delle proteine più piccole (circa 0.3 g/L) che vengono
poi quasi totalmente riassorbite a livello tubulare. Esiste pertanto una proteinuria fisiologica, che può
arrivare a 0.15 g/24 ore, costituita in piccola parte da proteine filtrate e non riassorbite (prevalentemente
albumina) e in parte maggiore da globuline e mucoproteine di origine post-glomerulare
Interpretazione
La perdita di quantità significative di proteine con le urine è comune a molte patologie renali congenite e
acquisite, primitive e secondarie. Il danno può essere a carico del glomerulo, ma anche dell’interstizio
renale e del sistema tubulare. La proteinuria può essere causata anche da patologie emorragiche ed
essudative delle vie urinarie: proteinuria post-renale. Vi sono infine proteinurie, in genere di grado
modesto, prive di significato patologico, determinate da situazioni di sforzo fisico, infezioni acute,
ipertermia, ortostatismo prolungato e lordosi lombare .Nel
corso di una malattia, sia la concentrazione di proteine totali che la percentuale delle singole frazioni
possono differire notevolmente dai valori normali. L’ipoproteinemia può essere causata da malattie e
disfunzioni
quali perdita di sangue, sprue, sindrome nefrotica, gravi ustioni, sindrome di ritenzione salina e
kwashiorkor (carenza proteica acuta). L’iperproteinemia viene riscontrata in caso di deidratazione grave e
di patologie
quale mieloma multiplo. Le variazioni nella quota relativa delle proteine plasmatiche possono essere
riconducibili ad una percentuale variata di una delle frazioni della proteina plasmatica. In tali casi la
quantità di proteine totali
spesso non cambia. Il rapporto A/G viene generalmente utilizzato come indice della distribuzione delle
frazioni di albumina e di globulina. Forti modificazioni di tale rapporto sono state osservate in caso di
cirrosi epatica, glomerulonefrite, sindrome nefrotica, epatite acuta, lupus eritematoso nonché in presenza
di
certe infiammazioni acute e croniche. Le determinazioni delle proteine totali servono alla diagnosi e al
trattamento di una serie di malattie del fegato, del rene o del midollo osseo nonché di altre disfunzioni
metaboliche o nutrizionali
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test colorimetrico.
Il rame bivalente reagisce in soluzione alcalina con i legami peptidici delle proteine, dando origine al
caratteristico complesso di biureto di color porpora.Il tartrato di sodio e di potassio impedisce che
l’idrossido di rame precipiti,mentre lo ioduro di potassio impedisce l’autoriduzione del rame.L’intensità del
colore è direttamente proporzionale alla concentrazione di proteine, che può essere determinata
fotometricamente.
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 2,49 (3,9%) alla concentrazione di 64,36 g/L; ± 1,86 (3,8 %) alla concentrazione di 49,2 g/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 377 di 498
Proteine totali
g/L
Indiff. [45,0 - 65,0]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
Proteine totali
g/L
Indiff. [60,0 - 75,0]
01 A 00 M 00 G
06 A 00 M 00 G
Proteine totali
g/L
Indiff. [60,0 - 83,0]
06 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Proteine U 24h
Rilevanza clinica
Fisiologicamente le proteine di maggiori dimensioni non passano attraverso il filtro glomerulare. Il capillare
glomerulare lascia invece passare piccole quantità delle proteine più piccole (circa 0.3 g/L) che vengono
poi quasi totalmente riassorbite a livello tubulare. Esiste pertanto una proteinuria fisiologica, che può
arrivare a 0.15 g/24 ore, costituita in piccola parte da proteine filtrate e non riassorbite (prevalentemente
albumina) e in parte maggiore da globuline e mucoproteine di origine post-glomerulare.
Interpretazione
La perdita di quantità significative di proteine con le urine è comune a molte patologie renali congenite e
acquisite, primitive e secondarie. Il danno può essere a carico del glomerulo, ma anche dell’interstizio
renale e del sistema tubulare. La proteinuria può essere causata anche da patologie emorragiche ed
essudative delle vie urinarie: proteinuria post-renale. Vi sono infine proteinurie, in genere di grado
modesto, prive di significato patologico, determinate da situazioni di sforzo fisico, infezioni acute,
ipertermia, ortostatismo prolungato e lordosi lombare (tipico degli adolescenti longilinei).
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Indicare diuresi e tempo di raccolta. In presenza di terapia con aminoglicosidi richiedere albuminuria. - U
24 Tappo Giallo
Metodo
Le proteine urinarie reagiscono con il rosso di pirogallolo e il molibdato per formare un complesso porpora.
La concentrazione delle proteine viene determinata con metodo fotometrico a lettura a punto finale
Strumento
LIS (calcolo)
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Proteine U 24h
calcolo
g/24h
Indiff. [< 0,15]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Proteine U 24h/L
g/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Diuresi
mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Ore raccolta urine
ore
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 378 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Proteine U estemporanee
Rilevanza clinica
Fisiologicamente le proteine di maggiori dimensioni non passano attraverso il filtro glomerulare. Il capillare
glomerulare lascia invece passare piccole quantità delle proteine più piccole (circa 0.3 g/L) che vengono
poi quasi totalmente riassorbite a livello tubulare. Esiste pertanto una proteinuria fisiologica, che può
arrivare a 0.15 g/24 ore, costituita in piccola parte da proteine filtrate e non riassorbite (prevalentemente
albumina) e in parte maggiore da globuline e mucoproteine di origine post-glomerulare.
Interpretazione
La perdita di quantità significative di proteine con le urine è comune a molte patologie renali congenite e
acquisite, primitive e secondarie. Il danno può essere a carico del glomerulo, ma anche dell’interstizio
renale e del sistema tubulare. La proteinuria può essere causata anche da patologie emorragiche ed
essudative delle vie urinarie: proteinuria post-renale. Vi sono infine proteinurie, in genere di grado
modesto, prive di significato patologico, determinate da situazioni di sforzo fisico, infezioni acute,
ipertermia, ortostatismo prolungato e lordosi lombare (tipico degli adolescenti longilinei).
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - U estemporanee Tappo Giallo
Metodo
Le proteine urinarie reagiscono con il rosso di pirogallolo e il molibdato per formare un complesso porpora.
La concentrazione delle proteine viene determinata con metodo fotometrico a lettura a punto finale
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Proteine U
estemporanee
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 379 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Protoporfirine eritrocitarie
Rilevanza clinica
Mentre il termine Porfiria indica una malattia di origine genetica, il termine Porfirinuria indica un’alterazione
metabolica associata con un’escrezione anomala di sostanze tetrapirroliche indotta da altre condizioni
(intossicazioni da metalli, malattie epatiche, irradiazioni, assunzioni di farmaci, di tossici...).
Le porfirie, sono dovute a difetti parziali di attività enzimatiche che interessano la sintesi dell’eme.
L’assenza completa di un enzima del ciclo è incompatibile con la vita. La conseguenza del difetto
enzimatico consiste in un accumulo di uno o più metaboliti nei tessuti o nei liquidi biologici e nella loro
aumentata escrezione con le urine o con le feci.
Le porfirie sono caratterizzate dal manifestarsi dopo i 12 anni e nella fotosensibilità con conseguente
fotodermatosi.
Si riscontra un aumento di Protoporfirina IX nella protoporfiria eritropoietica, nei fattori che diminuiscono
l’inserimento del ferro nell’eme ad es. carenza di ferro, infezione ed avvelenamento da piombo. Un lieve
aumento si può osservare nella porfiria eritropoietica congenita (malattia di Gunther); alcuni aumenti si
posssono osservare nel morbo di Hodking, leucemia, uremia e anemia emolitica.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - VERDE scuro 6 mL NO GEL
Metodo
le porfirine eritrocitarie sono completamente estratte dagli eritrociti mediante lisi degli stessi e
deproteinizzazione. La PPIX viene separata dalla ZnPP mediante cromatografia liquida ad elevate
prestazioni (HPLC) e lettura della sua fluorescenza.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
ErPROTOPORFIRINE
nmol/dL
GR
F
[4,4 - 20,4]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/dL GR
[2,4 - 11,5]
ErPROTOPORFIRINE
nmol/dL
GR
M
[6,7 - 21,8]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/dL GR
[3,7 - 12,2]
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 380 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
PS, Proteina S
Rilevanza clinica
La PS è una proteina vitamina K dipendente di sintesi epatica che agisce da cofattore indispensabile per
l'azione della Proteina C. In circolo è legata per il 60 % alla proteina legante il frammento C4b del
complemento (C4b-BP). Solo la frazione libera (freePS) ha azione di cofattore per la PC. La C4b-BP è
una proteina della fase acuta ed ogni infiammazione può aumentarla riducendo così la freePS. La freePS
può anche essere ridotta in premenopausa, in gravidanza e durante trattamento estroprogestinico. Valori
ridotti possono anche essere associati a trombosi, DIC (consumo), insufficienza epatica, deficit vitamina
K. La sua carenza provoca quindi una diatesi trombofilica in quanto si riduce la fisiologica inibizione dei
fattori V ed VIII. Il suo dosaggio è un esame di screening per diatesi trombofilica (difetti congeniti od
acquisiti).
Interpretazione
Vedi: "rilevanza clinica"
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
immunologico
Il C4BP adsorbito al primo reagente lega la PS libera nel campione. La PS libera adsorbita al lattice C4BP
si lega poi al secondo reagente al lattice coniugato con anticorpo monoclonale alti PS. Avviene la reazione
di agglutinazione il cui grado è direttamente proporzionale alla concentrazione di PS libera nel campione
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 9,09 a concentrazione 94,4; ± 1,95 alla concentrazione di 12,0;
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
Proteina S libera
%
F
[58 - 112]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Proteina S libera
%
M
[72 - 123]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 381 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
PSA (antigene prostatico specifico)
Rilevanza clinica
L'Antigene Prostatico Specifico (PSA), inizialmente identificato e caratterizzato da Wang, et al. nel 1979 è
una glicoproteina monomera con attività proteasica. Il PSA ha un punto isoelettrico di circa 6,9 ed un peso
molecolare di circa 33-34 chilo dalton; contiene approssimativamente il 10% di carboidrati. E' stata
individuata la sequenza aminoacidica del PSA, ed è stato clonato il gene. Il PSA è biochimicamente ed
immunologicamente distinto dal PAP e non presenta attività enzimatico-fosfatasica.Il PSA è localizzato nel
citoplasma dell'epitelio prostatico duttale ed in secrezioni del lumen duttale. Poiché il PSA è una proteina
secreta dalla prostata, può essere recuperata e purificata sia dal tessuto prostatico che dal plasma
seminale. E' stato scoperto che il PSA è unicamente associato al tessuto prostatico; un PSA sierico
elevato è stato riscontrato in pazienti con cancro della prostata, ipertrofia prostatica benigna, ed
infiammazioni di altri tessuti genito-urinari adiacenti, ma non in individui sani, uomini con carcinoma non
prostatico, donne sane o donne affette da cancro Il PSA sierico da solo non è idoneo quale screening del
cancro prostatico poiché concentrazioni elevate di PSA vengono osservate anche in pazienti con ipertrofia
prostatica benigna (BPH), non è
consigliato neppure quale guida nel verificare lo stato della malattia. Nel caso di rilevazioni anomale a
seguito di esplorazione digito-rettale, la combinazione della misurazione del PSA e dell'esame citato, può
costituire un metodo migliore per identificare il cancro della prostata di quanto non sia l'esame rettale della
prostata di per sé stesso. Il dosaggio del PSA offre diversi vantaggi rispetto all'esplorazione digitale o
all'ultrasonografia nell'individuazione del cancro della prostata: il risultato è obiettivo, quantitativo ed
indipendente dall'abilità dell'utilizzatore e la procedura risulta più accettabile per il paziente rispetto ad
altre. Determinazioni del PSA immunoreattivo totale possono essere utili
nell'individuazione di patologie metastatiche o persistenze a seguito di interventi chirurgici o terapie del
cancro prostatico. Un aumento persistente del PSA a seguito di terapie o un aumento nelle
concentrazioni di PSA nel pretrattamento è indicativo di una malattia residua o ricorrente. L'American
Cancer Society consiglia di effettuare annualmente sia il test del PSA su sangue che l'esplorazione digitorettale, a cominciare dai 50 anni, sia per uomini che presentino un'aspettativa di vita di
almeno 10 anni, che per uomini più giovani ad elevato rischio. I pazienti devono essere informati sui rischi
potenziali e sui benefici di un'individuazione e di un trattamento precoci. Gli uomini ad elevato
rischio quali coloro che hanno uno o più parenti di primo grado affetti da questa patologia possono
considerare di effettuare lo screening molto prima, intorno ai 45 anni.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico sequenziale chemiluminescente in fase solida
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
8.2 % a 0.8 ng/ml, 6.8 % a 3 ng/ml, 7.9 % a 13.9 ng/ml
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-PSA
ng/mL
Indiff. [0,200 - 2,500]
00 A 00 M 00 G
50 A 00 M 00 G
S-PSA
ng/mL
Indiff. [0,200 - 4,000]
50 A 00 M 00 G
60 A 00 M 00 G
S-PSA
ng/mL
Indiff. [0,200 - 4,000]
lieve aumento
con l'età
60 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 382 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
PSA Antigene prostatico specifico (PSA)
Rilevanza clinica
L'antigene prostatico specifico è una glicoproteina a catena singola che si trova normalmente nel
citoplasma delle cellule epiteliali degli acini e dei dotti della ghiandola prostatica.
Il PSA è un componente essenziale del liquido seminale ed è sintetizzato dalle cellule epiteliali della
ghiandola prostatica. La sua funzione sembra essere quella di rendere liquido il plasma seminale.
Normalmente il PSA è presente nel siero a basse concentrazioni; solamente quando la microstruttura
della ghiandola prostatica è danneggiata (es. cancro, ipertrofia, prostatite), il PSA raggiunge la
circolazione sistemica attraverso il sistema linfatico e i capillari.
La determinazione di PSA trova indicazione nei pazienti con tumore della prostata. È utilizzato in
combinazione con l’esplorazione rettale ma non esistono ancora conclusioni definitive sull’introduzione
dello screening nella popolazione.
Diagnosi: il PSA è raccomandato nei pazienti sintomatici e non è raccomandato l’uso di un intervallo di
riferimento specifico per fascia di età.
Una strategia per migliorare l’efficienza della determinazione del PSA consiste nel determinare l’aumento
del PSA come velocità di cambiamento della concentrazione entro un certo periodo di tempo. Un
incremento del 70%, rilevato in seguito a determinazioni seriali effettuate nel corso di un anno, indica la
presenza di tumore della prostata con una sensibilità clinica del 90% e una specificità del 90-100%.
Il PSA è inoltre utile per la stadiazione prima del trattamento in quanto è correlato al volume del tumore.
Follow-up: il PSA è utile per determinare la prognosi di un paziente non trattato con anti-androgeni (in
corso di trattamento il PSA non sempre riflette il comportamento del tumore; i farmaci anti-androgeni
possono abbassare il PSA nonostante la presenza del cancro).
Nel follow-up non deve essere misurato il PSA libero.
Interpretazione
I risultati ottenuti su campioni prelevati da pazienti sottoposti a manipolazione della prostata, in particolare
biopsia con ago e resezione transuretrale, possono rivelarsi erroneamente alti.
È necessario esercitare particolare cura affinché i campioni da testare per il PSA vengano prelevati prima
di effettuare queste procedure.
La concentrazione di PSA in un dato campione, in base alla determinazione dei dosaggi di diversi
produttori, può variare a causa delle differenze nei metodi di dosaggio, nella calibrazione e nella specificità
del reagente.
Non diagnosticare la ricorrenza della malattia sulla sola base dei valori di PSA sierico.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur PSA è un immunodosaggio in chemiluminescenza diretta a due siti (sandwich)
che utilizza quantitativi costanti di due anticorpi.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 0,05 (8,2%) alla concentrazione di 0,58 µg/L; ± 0,18 (8,2%) alla concentrazione di 2,28 µg/L; ± 1,64
(9,4%) alla concentrazione di 17,57 µg/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Antigene prostatico
totale (PSA)
lunedì 21 marzo 2016
ug/L
Indiff. [<4,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 383 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
PSA libero (fPSA o PSAF)
Rilevanza clinica
L’antigene prostatico specifico (PSA) è una glicoproteina a catena singola che si trova
normalmente nel citoplasma delle cellule epiteliali degli acini e dei dotti della ghiandola
prostatica.1 La PSA è una serina proteasi neutra composta da 240 amminoacidi, coinvolta nella
lisi del coagulo seminale.2,3 L’attività proteolitica del PSA viene inibita nel flusso ematico
dalla formazione di complessi con inibitori della proteasi sierica.4 Le principali forme
immunoreattive della PSA sierica includono il PSA libero e i complessi di PSA,
principalmente con α-1-antichimotripsina (ACT) e con piccoli quantitativi dell’inibitore della
α-2-antitripsina e della inter-α-tripsina.5,6 La maggior parte del PSA libero nel siero appare
come una forma inattiva non in grado di complessarsi con gli inibitori della proteasi e potrebbe
essere uno zimogeno del PSA o una forma accoppiata di PSA che è enzimaticamente
inattiva.7-10 Il PSA forma anche complessi con α-2-macroglobulina. In ogni caso questa forma
non è immunoreattiva a causa dell’incapsulazione del PSA da parte della molecola
della α-2-macroglobulina.
Il dosaggio ADVIA Centaur PSA libero (fPSA) è per la misurazione quantitativa in vitro
dell’antigene prostatico specifico libero nel siero umano utilizzando i sistemi ADVIA Centaur
e ADVIA Centaur XP.
Il dosaggio ADVIA Centaur fPSA è previsto per essere utilizzato assieme al dosaggio ADVIA Centaur PSA
negli uomini di almeno 50 anni di età con valori di PSA totale compresi fra 4 e 10 ng/mL ed esame digitale
rettale (DRE) senza sospetto di cancro per determinare il valore percentuale di PSA libero.
Il valore percentuale di PSA libero può essere utilizzato come ausilio nella discriminazione fra cancro alla
prostata e malattia prostatica benigna.
Per la diagnosi di cancro alla prostata è necessaria la biopsia della prostata.
Il PSA viene rilevato nel siero dei maschi con tessuti della prostata normali, ipertrofici benigni
e maligni. Il PSA non viene rilevato nel siero di maschi senza tessuto della prostata (a causa di
prostatectomia radicale o di cistoprostatectomia) o nel siero della maggior parte delle donne.
Il fatto che il PSA sia esclusivo per il tessuto della prostata lo rende adatto per il monitoraggio
di pazienti maschi con cancro alla prostata. Il PSA è anche utile nella determinazione
di possibili recidive dopo la terapia, quando viene utilizzato in associazione ad altri
indicatori diagnostici.
Sono stati progettati dosaggi immunometrici per misurare selettivamente PSA libero,
PSA complessato con ACT (cPSA) e PSA totale (PSA libero più cPSA). La proporzione
di PSA libero nel siero è risultata significativamente maggiore negli uomini con iperplasia
benigna della prostata che negli uomini con cancro alla prostata.16
Interpretazione
La percentuale di PSA libero determinata confrontando la concentrazione di PSA libero
con la concentrazione di PSA totale misurata sullo stesso strumento è stata proposta come
modo di migliorare la discriminazione tra iperplasia prostatica benigna e cancro alla prostata
negli uomini con livelli di PSA totale compreso fra 4 e 10 ng/mL.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur fPSA è un immunodosaggio in chemiluminescenza diretta
a due siti (sandwich) che utilizza due anticorpi monoclonali murini. Il primo anticorpo,
nel Reagente Lite, è un anticorpo anti-PSA marcato con estere di acridinio. Il secondo
anticorpo, nella Fase Solida, è un anticorpo anti-PSA libero marcato con biotina e legato a
particelle paramagnetiche di streptavidina.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 0,01 alla concentrazione di 0,06 % ; ± 0,22 alla concentrazione di 6,8 % ;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 384 di 498
Rapporto PSA
libero/totale
%
Indiff. < 15% proseguire
gli accertamenti
> 15% valutare
all'interno del
quadro clinicourologico
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Rapporto PSA
libero/totale reflex
%
Indiff. < 15% proseguire
gli accertamenti
> 15% valutare
all'interno del
quadro clinicourologico
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
PSA libero
ug/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 385 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
PSA libero (Free PSA)
Rilevanza clinica
Dall'avvio delle misurazioni dell'antigene prostatico specifico (PSA) attraverso immunodosaggi, è stato
rilevato che possono essere isolate dal siero di pazienti con cancro della prostata (PCa) diverse specie
immunoreattive a seguito di cromatografia a setaccio.1 E' stato dimostrato che il PSA forma complessi
stabili nel sangue con due dei maggiori inibitori della proteasi extracellulare, l'1-antichimotripsina (ACT) e
l'2-macroglobulina (AMG). In pazienti affetti da cancro della prostata, il PSA complessato con l'ACT
(PSA-ACT) è tipicamente la forma prevalente in circolo: per circa il 50% di questi pazienti, il PSA-ACT
costituisce circa l'85% del PSA totale presente. Circa il 12–15% dei
pazienti affetti da cancro della prostata, d'altra parte, presenta il PSA libero (non complessato) quale forma
predominante. Studi biochimici del PSA isolato da plasma seminale mostrano che circa il 35% del PSA è
libero, enzimaticamente inattivo e non reattivo con gli inibitori della proteasi. Secondo le ipotesi correnti,
questa forma della molecola rappresenta sia uno zimogeno inattivo del PSA che una forma nascosta o
enzimaticamente inattiva.La formazione del complesso con l'ACT comporta l'esposizione di un numero
limitato degli epitopi dell'antigene del PSA, mentre la formazione del complesso con AMG incapsula gli
epitopi antigenici del PSA. Le differenze nell'identificazione di
queste forme multiple di PSA attraverso reagenti anticorpi ha contribuito alleiscrepanze tra i dosaggi di
PSA presenti in commercio. I dosaggi immunometrici sono stati concepiti per caratterizzare tutte le forme
molecolari di PSA in circolo: alcune individuano solo il PSA-ACT, altre solo il PSA libero, e altre ancora
sono considerate dosaggi per il PSA totale, riuscendo ad individuare e legare gli epitopi del PSA sia nella
forma libera (non complessata) che nella forma complessata. Usando tali dosaggi del genere, si è rilevato
che il PSA libero comprende una porzione significativamente più piccola
(p< 0,0001) della
concentrazione di PSA totale nei pazienti con un PCa non trattato rispetto a pazienti con un’ipertrofia
prostatica benigna (BPH). Gran parte della letteratura indica i
benefici derivanti dalla combinazione di PSA libero e totale sotto forma di un rapporto, che facilita la
discriminazione tra il PCa e il BPH. Queste determinazioni si possono realizzare attraverso dosaggi
elaborati dallo stesso produttore. Il rapporto libero- totale (%PSA libero) è tipicamente espresso in
percentuale: 100  PSA libero / PSA totale, entrambi misurati in ng/mL. Il PSA libero % è, nella
media, più basso nel PCa che nel BPH e solitamente viene usato quale ausilio nella diagnosi del PCa
quando la concentrazione di PSA totale rientra nella “zona grigia,” cioè, tra 4 e 10 g/mL.
Se un cutoff inferiore può dar vita a risultati falsamente positivi, è più difficile che un cutoff superiore perda
campioni veri di PCa. Il PSA libero % è stato analizzato anche nel più ampio range di
concentrazione di PSA totale di 2,0 a 20 ng/mL. Il cutoff ottimale di PSA libero % dipende
anche da altri fattori, uno dei quali è la prostata e/o il volume della zona di transizione misurato attraverso
l’ultrasuono transrettale (TRUS). Un altro fattore è l’età: se con l’avanzare degli
anni aumentano sia il PSA libero che quello totale, il PSA libero % diminuisce. Approcci più complessi che
impiegano sistemi neuronali artificiali (ANNs) prendono in considerazione questi e altri
fattori, ad esempio, i risultati di un esame rettale digitale (DRE). L’uso di un ANNpuò aumentare
significativamente la discriminazione tra BPH e Pca
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Dosaggio immunometrico sequenziale in chemiluminescenza
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
4.3%
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 386 di 498
S-PSA Libero
ng/mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
RAPPORTO
Libero\Totale
per cento Indiff. [sup. a 15]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
PSA reflex (PSAR)
Rilevanza clinica
Il test PSA libero espresso come % rispetto al PSA totale viene eseguito quando il valore di PSA totale è
compreso tra 2-20 ug/l .
Nel caso di donatore d'organo si esegue per qualsiasi valore.
Interpretazione
Il commento al valore % del rapporto PSA libero/ PSA viene riportato nel seguente modo:
<15% proseguire gli accertamenti diagnostici;
>15% valutare all'interno del quadro clinico-urologico.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Segnare sulla scheda l'apparato interessato/corrispondente. - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
vedi scheda PSA totale
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 0,05 (8,2%) alla concentrazione di 0,58 µg/L; ± 0,18 (8,2%) alla concentrazione di 2,28 µg/L; ± 1,64
(9,4%) alla concentrazione di 17,57 µg/L;
Dirigenti responsabili
C.Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Antigene prostatico
totale (PSA)
lunedì 21 marzo 2016
ug/L
Indiff. [<4,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 387 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
PT (tempo di protrombina)
Rilevanza clinica
E' un esame di screening globale della via estrinseca e comune della cascata coagulativa: esplora la
funzionalità dei fattori della coagulazione VII, X, V, II, I. Le sue principali applicazioni sono: screening di
carenze singole o combinate della via estrinseca (difetti congeniti, difetti acquisiti, epatopatie, deficit di
vitamina K), monitoraggio della terapia anticoagulante orale (warfarina, dicumarolici), dosaggio di singoli
fattori della via estrinseca e comune, quando eseguito su miscele costituite da plasma del paziente e
plasma carente del fattore da dosare.
Interpretazione
Vedi "Rilevanza clinica"
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
minima stasi - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
Metodo coagulativo: viene misurato il tempo impiegato (secondi) da un campione citratato per formare un
coagulo di fibrina una volta addizionato di Tromboplastina Completa (fattore Tissutale e fosfolipidi) e
ricalcificato (Calcio Cloruro).
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 0,053 (5.2%) all' INR di 1,02; ± 0,236 (6.8%) all'INR di 3,48
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
PT INR
lunedì 21 marzo 2016
INR
Indiff. [0,80 - 1,17]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 388 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
PT miscela; PT mix
Rilevanza clinica
E' un PT eseguito su una miscela al 50 % di plasma del campione e plasma pool. Quando il PT di un
campione risulta allungato questo test permette di distinguere fra due grandi gruppi di cause: 1) carenze
fattoriali: il test in miscela si normalizzarà perché il pool compensa la carenza di fattore; 2) presenza di un
inbitore (esempio LAC): il test in miscela non si normalizzerà perché l'inibitore continuerà ad esercitare la
sua influenza anche sulla miscela.
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
vedi PT
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
PT INR miscela
lunedì 21 marzo 2016
INR
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 389 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
PTH - Paratormone
Rilevanza clinica
Il PTH è sintetizzato nelle ghiandole paratiroidee ed è un polipeptide di 84 aminoacidi. Ci sono in circolo
anche vari frammenti C- o N- terminali che non sono biologicamente attivi ma possono interferire nel
dosaggio. Il PTH svolge un ruolo importante nell'omeostasi del Ca e nel metabolismo osseo. La misura del
PTH nel siero è utilizzata per la diagnosi differenziale di iper- e ipocalcemia secondarie a disturbi del
metabolismo del Calcio. La calcemia è il più importante regolatore della secrezione di PTH da parte delle
paratiroidi, insieme a Vitamina D e Fosforo.
Interpretazione
Aumento di PTH si ha nell'ipertiroidismo primario e secondario, insufficienza renale e malassorbimento.
Diminuzione nell'ipoparatiroidismo, eccesso di vitamina D, sarcoidosi, ipercalcemia da tumori maligni.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Test CLIA LIAISON tipo sandwich in due step che utilizza due anticorpi policlonali uno per la regione Nterminale coniugato con isoluminolo e uno per la regione C-terminale coniugato con particelle
paragnetiche. Dopo lavaggio si aggiungono i reagenti starter che inducono reazione di chemiluminescenza
; il segnale luminoso è proporzionale alla concentrazione di PTH nel campione.
Strumento
Liaison
Incertezza di Misura
18 % a 21.8 pg/ml e 11.6 % a 204.6 pg/ml
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4513
Intervalli di riferimento
S-PTH (peptide 1-84)
lunedì 21 marzo 2016
pg/mL
Indiff. [6,5 - 36,8]
nuova metodica
analitica
valori di
riferimento
in fase di
ridefinizione
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 390 di 498
U.O.C. Laboratorio Analisi
IU eu 301555
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
PTH Paratormone (PTH)
Rilevanza clinica
L'ormone paratiroideo (PTH), prodotto dalla ghiandola paratiroidea, è il principale fattore circolante che
regola la concentrazione di calcio extracellulare.
Il peptide del PTH intatto è composto da 84 aminoacidi sequenziati e definiti in base alla reattività. La
regione 1-34 N-terminale della molecola del PTH intatto è biologicamente attiva.
Tale regione contiene la sequenza di aminoacidi che consente al PTH di legarsi ai recettori dell'ormone
paratiroideo nei tessuti bersaglio e di regolare le concentrazioni di calcio extracellulare.
La regione 35-84 intermedia e carbossi-terminale della molecola del PTH intatto è biologicamente inerte
ma ha reattività immunologica.
Le molecole del PTH si legano ai recettori di tipo 1 dell'ormone paratiroideo nei tessuti bersaglio e avviano
una sequenza di reazioni che comporta un aumento nelle concentrazioni di calcio extracellulare.
Il PTH stimola il riassorbimento osseo osteoclastico che induce il rilascio di calcio dall'osso.
Il PTH stimola il riassorbimento osseo transcellulare dai tubuli renali e la produzione nei reni di 1,25diidrossivitamina D che agisce sugli intestini per aumentare il riassorbimento di calcio.
Nella maggior parte delle condizioni cliniche, livelli di calcio extracellulare in aumento sopprimono la
secrezione di PTH attraverso un meccanismo di feedback negativo.
L'ormone paratiroideo velocizza il metabolismo osseo.
La molecola del PTH intatto subisce modificazioni proteolitiche intra- ed extraghiandolari che producono
frammenti di PTH.
Il PTH circolante è eterogeneo in quanto è presente sia sotto forma di frammenti di PTH che come PTH
intatto.
I peptidi del PTH presentano tassi di clearance diversi rispetto alla circolazione. Il PTH intatto ha
un'emivita inferiore a 4 minuti e viene eliminato dai reni e dal fegato.
La quantificazione del PTH intatto circolante è utile per la diagnosi differenziale di ipercalcemia e
ipocalcemia. In combinazione con la misurazione del calcio ionizzato, le valutazioni del PTH intatto
possono essere utilizzate per distinguere tra pazienti con iperparatiroidismo, ipoparatiroidismo o
ipercalcemia da tumore maligno.
La diagnosi di iperparatiroidismo primario, una causa comune di ipercalcemia, viene confermata da
concentrazioni elevate di calcio ionizzato e concentrazioni elevate di ormone paratiroideo.
Interpretazione
Diagnosi differenziale delle ipercalcemie con PTH aumentato (>10 pmol/l) iperparatiroidismo primitivo
(iperplasia, adenoma o carcinoma delle paratiroidi), ipercalcemia benigna familiare con ipocalciuria,
ipercalcemia indotta da litio, neoplasie ectopiche (p.es. Carcinoma bronchiale a cellule squamose) che
producono PTH-RP (PTH-related protein).
Il dosaggio è necessario nel monitoraggio della insufficienza renale cronica e nei soggetti emodializzati
dove si ha un accumulo di PTH e dei suoi frammenti che provocano l'iperparatiroidismo secondario con
livelli normali o diminuiti di calcio.
Esistono forme di ipercalcemia con livelli nprmali o bassi di PTH: nelle intossicazioni da Vitamina D,
morbo di Graves.
Livelli leggermente aumentati di PTH indicano osteomalacia, livelli elevati osteite fibrosa.
L'ipoparatiroidismo ( paratormone <1 pmol/l e bassi livelli di calcio, può essere iatrogeno o causato da
amiloidosi ).
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Si raccomanda di conservare la provetta in un siberino refrigerato a 4°C, una volta eseguito il prelievo.
Si raccomanda il campionamento al mattino (ritmo circadiano). - Tappo ROSA 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur PTH intatto è un immunodosaggio sandwich a due siti con la tecnica della
chemiluminescenza diretta che utilizza quantità costanti di due anticorpi anti-PTH anti-umani nel Reagente
Lite.
Il primo anticorpo è un anticorpo policlonale caprino anti-umano anti-PTH (1-34 N-terminale) marcato con
estere di acridinio.
Il secondo anticorpo è un anticorpo policlonale caprino biotinilato anti-umano anti-PTH (regione 39-84).
La streptavidina presente nella Fase Solida è legata covalentemente a particelle di lattice paramagnetiche.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 0,32 (26,0%) alla concentrazione di 1,22 pmol/L; ± 1,31 (11,0%) alla concentrazione di 11,91 pmol/L;
Dirigenti responsabili
lunedì 21 marzo 2016
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812)
Pagina 391 di 498
Intervalli di riferimento
PTH (Paratormone)
pmol/L
Indiff. [1,00 - 8,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
QF-PCR da Liquido amniotico
Rilevanza clinica
La QF-PCR è una tecnica che consente di identificare rapidamente le aneuploidie dei cromosomi 13, 18,
21, x e Y. L’analisi consiste nell’amplificazione e successiva rilevazione di sequenze ripetute cromosomaspecifiche (Short Tandem Repeats o STR), o microsatelliti, con primer marcati con fluorocromi. Il numero
degli alleli identificati per i diversi microsatelliti, quantificati calcolando il rapporto delle aree/altezze dei
picchi, permette di estrapolare il numero dei cromosomi presenti nei campioni analizzati.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Prenotazione obbligatoria previa consulenza genetica prenatale - Cont. Falcon GENETICA 15 mL
Metodo
Strumento
Beckman Coulter CEQ 8800
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
E. Meneghelli - G.Chiaffoni
Telefono (045-812) 4512
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 392 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
QF-PCR sangue intero
Rilevanza clinica
La QF-PCR è una tecnica che consente di identificare rapidamente le aneuploidie dei cromosomi 13, 18,
21, x e Y. L’analisi consiste nell’amplificazione e successiva rilevazione di sequenze ripetute cromosomaspecifiche (Short Tandem Repeats o STR), o microsatelliti, con primer marcati con fluorocromi. Il numero
degli alleli identificati per i diversi microsatelliti, quantificati calcolando il rapporto delle aree/altezze dei
picchi, permette di estrapolare il numero dei cromosomi presenti nei campioni analizzati.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Compilare modulo MU GEN 04 - VIOLA GRANDE 6ML
Metodo
Estrazione di acidi nucleici, reazione di polimerizzazione a catena, elettroforesi capillare.
Strumento
Beckman Coulter CEQ 8800
Incertezza di Misura
Non applicabile
Dirigenti responsabili
E.Meneghelli - G.Chiaffoni
Telefono (045-812) 4512
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 393 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Recettore solubile della transferrina
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
campo da inserire
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Recettore solubile
transferrina
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. [0,76 - 1,76]
(valori nell'adulto)
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 394 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Renina
Rilevanza clinica
La renina è un enzima proteolitico (PM 42.000) sintetizzato dalle cellule iuxtaglomerularei del rene sotto
forma di prorenina, immagazzinata sotto forma di granuli. In seguito a stimoli specifici (diminuzione volume
ematicoe di pressione arteriosa, perdita di sodio), la prorenina è rilasciata in circolo e trasformata in renina
per distacco di 46 aminoacidi. La secreszione di renina è strettamente controllata dalla cellula. Però una
parte di prorenina intracellulare sfugge al distacco proteolitico e viene comunque rilasciata nella
circolazione : la concentrazione ematica di prorenina è circa dieci volte quella della renina, per cui si deve
evitare la sua crioattivazione nel campione. La renina catalizza la trasformazione di angiotensinogeno (un
decapeptide del siero) in angiotensina I, che viene poi trasformata in angiotensina II dall'ACE, un
ottapeptide che stimola la secrezione di aldosterone e inibisce la renina (azione feed back). Il sistema
renina-angiotensina-aldosterone è di primaria importanza nella regolazione della pressione arteriosa e
dell'omeostasi idrico salina. Quindi la misura della renina attiva (e aldosterone) è un indicatore dell'attività
del sistema: Angiotensina Ii sarebbe un indicatore migliore ma ha emivita molto breve ed è difficile da
distinguere da angiotensina I.
Interpretazione
Il dosaggio della renina è importante nello studio dell'ipertensione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Standardizzare la preparazione del paziente (prelievi in Orto/Clinostatismo) e le condizioni di prelievo del
campione (usare provette contenenti EDTA mantenute a temperatura ambiente). - K2 EDTA VIOLA
grande 6 mL
Metodo
Un Ab monoclonale anti-renina (riconosce anche la prorenina) è legato alle particelle magnetiche delle
fase solida. Il secondo Ab (specifico per renina attiva) , coniugato con isoluminolo, reagisce con la renina
già fissata alla fase solida; il materiale non legato è poi asportato con lavaggio e vengono poi aggiunti i
reattivi che inducono la reazione di chemiluminescenza. Il segnale luminoso finale è direttamente
proporzionale alla quantità di renina presente nei campioni, controlli, calibratori.
Strumento
Liaison
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
P-RENINA attiva
lunedì 21 marzo 2016
µU/mL
Indiff. [3,30 - 41,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pg/mL
[1,98 - 24,60]
(posizione ORTO)
Pagina 395 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Renina clinostatismo (RENc)
Rilevanza clinica
La renina è prodotta dall’apparato iuxtaglomerulare che circonda le arteriole renali ed è un enzima
proteolitico che converte l’angiotensinogeno in angiotensina I.
Questa, a sua volta, viene convertita dall’ACE in angiotensina II, la molecola biologicamente attiva che
stimola la secrezione di aldosterone dalla corteccia surrenalica ed ha un effetto vasocostrittore diretto.
L’asse renina-aldosterone, che coinvolge la angiotensina, regola l’equilibrio sodio/potassio, il volume e la
pressione sanguigna.
Diminuzione della volemia, della pressione ematica e della sodiemia inducono il rilascio di renina. La
ipopotassiemia sopprime il rilascio di renina mediante la secrezione di aldosterone. L’aldosterone trattiene
il sodio, provoca perdita di potassio, aumenta il volume plasmatico ed aumenta la pressione.
Nell’iperaldosteronismo primitivo la renina ed il potassio sono bassi ed aumenta la pressione sanguigna.
Nell’iperaldosteronismo secondario la stimolazione è extra-surrenalica.
Il prelievo per renina deve essere eseguito dopo sospensione di farmaci ipertensivi, steroidi, progestinici,
estrogeni, diuretici per almeno 2 settimane e deve essere seguita una dieta normosodica. Postura
ortostatica e diuretici/dieta iposodica stimolano la produzione di renina rispettivamente di un fattore 6 e di
un fattore di 2.
La renina è soppressa nell’iperaldosteronismo primitivo in cui sono presenti anche ipopotassiemia (< 3.6
mEq/L), escrezione di potassio >4 mmol/L24 ore, ipertensione ed assenza di edema. Nell’aldosteronismo
secondario la renina è elevata ed è presente edema.
Nell’ipoaldosteronismo con iporeninemia si ha perdita renale di sale con iperpotassiemia e acidosi
metabolica . La renina aumenta in gravidanza, nel trattamento estroprogestinico, nell’Addison. Nella
sindrome di Bartter tubulopatia) si ha ipopotassiemia con edema, alcalosi, aumento di renina e
aldosterone, assenza di edema, pressione nei limiti.
Interpretazione
La renina è soppressa nell’iperaldosteronismo primitivo in cui sono presenti anche ipopotassiemia (< 3.6
mEq/L), escrezione di potassio >4 mmol/L24 ore, ipertensione ed assenza di edema.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
NON utilizzare capioni di siero, plasma eparina o plasma citrato.
Eseguire il prelievo dopo almeno 1h in clinostatismo (posizione sdraiata) del paziente. - Tappo viola 4 mL
Metodo
Il dosaggio diretto della renina è un dosaggio immunochemiluminometrico a due siti in cui vengono
utilizzati due anticorpi monoclonali specifici. Un anticorpo monoclonale è marcato con biotina ed utilizzato
come anticorpo di cattura, l’altro è marcato con esteri di acridinio ed è utilizzato come segnale.
L’anticorpo di cattura riconosce la renina e la prorenina mentre l’anticorpo di segnale rivela la renina e la
prorenina attivata.
Il campione di plasma viene dispensato nella cuvetta, si aggiungono i due anticorpi antirenina e si lascia in
incubazione per 20 minuti a 37 °C.
Il complesso sandwich solubile si forma solo in presenza di molecole di renina che fanno da ponte tra i
due anticorpi. Vengono poi aggiunte le particelle magnetiche rivestite di streptavidina ed il tampone, che
vengono lasciati incubare per 10 minuti a 37 °C.
Il complesso sandwich si lega alle particelle magnetiche di streptavidina.
Il complesso legato alle particelle magnetiche viene quindi lavato dallo strumento, in modo da rimuovere i
componenti plasmatici e gli anticorpi marcati con esteri di acridinio liberi.
I pozzetti delle cuvette contenenti le particelle magnetiche lavate vengono trasportati all’interno del
luminometro che inietta automaticamente il Trigger 1 ed il Trigger 2 provocando la reazione
Strumento
Liaison XL
Incertezza di Misura
± 4,21 (15,3%) alla concentrazione di 27,43 mU/L; ± 14,86 (15,0%) alla concentrazione di 99,09 mUl/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 396 di 498
Renina
mU/L
Indiff. [4,00 - 50,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Renina ortostatismo (RENo)
vedi Renina clinostatismo
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Si esegue dopo 1h di deambulazione.Eseguire anche prelievo in clinostatismo - Tappo viola 4 mL
Metodo
Strumento
campo da inserire
Incertezza di Misura
± 4,21 (15,3%) alla concentrazione di 27,43 mU/L; ± 14,86 (15,0%) alla concentrazione di 99,09 mUl/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Renina
lunedì 21 marzo 2016
mU/L
Indiff. [5,50 - 80,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 397 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Resistenza alla Proteina C attivata; apc resistence
Rilevanza clinica
L'azione della Proteina C attivata consiste in una inattivazione dei fattori V e VIII. In alcuni Pazienti viè una
resistenza alla sua azione, e ciò è motivo di trombofilia. Circa il 90 -95 % dei casi di tale fenomeno è
dovuto al fatto che il Fattore V è strutturalmente anomalo (mutazione Leiden) ed insensibile all'azione della
Proteina C attivata.
Interpretazione
La presenza della resistenza è motivo d itrombofilia.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
Il campione, addizionato di plasma carente di Fattore V (con lo scopo di correggerne eventuali carenza di
fattori) viene incubato con Proteina C Attivata umana (APC). Viene misurato il tempo di coagulazione dopo
l'aggiunta di fosfolipidi, silice come attivatore da contatto, e cloruro di calcio. Nel soggetto normale si ha un
tempo almeno doppio rispetto al test eseguito senza APC. I plasmi con resistenza mostrano un minor
allungamento del tempo con APC rispetto a quello senza APC. La aggiunta del plasma carente di FV
rende il test praticabile anche durante terapia anticoagulante orale.
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
APC attivata
APC resistance
lunedì 21 marzo 2016
NR
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Indiff. [> 0.8]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 398 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Resistenze osmotiche eritrocitarie
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - K2 EDTA VIOLA grande 6 mL
Metodo
Spettrofotometro Shimadzu
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno
Telefono (045-812) 4584-6880
Intervalli di riferimento
Er-RES. OSMOT.
PROL ( Ipores )
lunedì 21 marzo 2016
% di lisi
Indiff. [inf. a 30,0]
00 A 00 M 00 G
0
Del 07/01/2008
999 A 99 M 99 G
Pagina 399 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Reticolociti
valutazione produzione midollare della serie rossa
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - EDTA Lilla 3 mL
Metodo
assorbanza/ligth scatter
Strumento
ADVIA 2120i
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
F.Dima - M.Montagnana
Telefono (045-812) 4595
Intervalli di riferimento
RETICOLOCITI CHr
pg
Indiff. [23,00 - 29,00 ]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
RETICOLOCITI CHm
pg
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Er-RETICOLOCITI %
%
Indiff. [0,50 - 2,10]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Er-RETICOLOCITI
E+09/L
10^9/L
Indiff. [15,00 - 98,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
RETICOLOCITI alto
cont. di RNA
%
Indiff. [0,00 - 10,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
RETICOLOCITI
medio cont. di RNA
%
Indiff. [3,00 - 24,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
RETICOLOCITI
basso cont. di RNA
%
Indiff. [66,00 - 97,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
RETICOLOCITI
indice di maturazione
%
Indiff. [4,50 - 35,50]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 400 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Rivaroxaban, inibitori fattore X
Il test permette di determinare le concentrazioni di rivaroxaban. Questa informazione può essere utile in
alcune situazioni cliniche come il verificarsi di un evento avverso trombotico o emorragico, la necessità di
chirurgia d'urgenza, la insufficienza renale acuta, il sospeto di sovradoaggio o avvelenamento.
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
Il campione viene addizionato di eccesso di Fattore X attivato. Viene poi misurata con substrato
cromogenico la attività residua di fattore X, che sarà inversamente proporzionale alla concentrazione di
rivaroxaban del campione, che viene ricavata con curva di calibrazione.
Strumento
campo da inserire
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
P-DIRECT Xa
INHIBITORS
ng/mL
Indiff. 5°-95° percentile
dopo dose di 10
mg od
al picco (C max)
91-196
a valle (C trough)
1-38
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
5°-95° percentile
dopo dose di 20
mg od
al picco (C max)
177-409
a valle (C trough)
5-155
(da Thromb.Res.
130,2012:956-66)
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 401 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
S-100 Melanoma (S100)
Rilevanza clinica
La proteina S-100 è una proteina originariamente isolata dal sistema nervoso centrale presente nelle
cellule tumorali di melanoma.
La proteina S-100 è utile per il bilancio di base (estensione) e nel follow-up del melanoma poiché aumenta
nella malattia in fase avanzata.
Il criterio di interpretazione dei risultati per il bilancio di base è basato sui livelli decisionali mentre per il
monitoraggio della risposta al trattamento e per il riconoscimento precoce della progressione è basato
sulle variazioni dei risultati rispetto al valore precedente.
Concentrazioni elevate di S-100 sono state riportate in numerose patologie cerebrali in seguito al
passaggio attraverso la barriera emato-encefalica, conseguente al suo aumentato rilascio; anche in questo
caso la determinazione della proteina S-100 può essere utile a scopo prognostico e per il monitoraggio
della malattia.
Interpretazione
Indicatore di neoplasia utile nel follow-up dei pazienti con melanoma e indicatore di stato ipossico
cerebrale utile in patologia neonatale e nelle ipossie dell'adulto andrebbe sempre eseguito in monitoraggio.
Possibile esecuzione anche su liquor nella dd metastasi cerebrali, ma anche nelle ipossie.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Analisi immunoluminometrica basata sul principio "Sandwich".
Per la sensibilizzazione della fase solida (particelle magnetiche) sono stati utilizzati due anticorpi
monoclonali per la fase solida e un anticorpo monoclonale marcato con isoluminolo per il tracciante.
Il segnale luminoso indotto dai reagenti starter, misurato in RLU (relative light units), è direttamente
proporzionale alla concentrazione di S-100 presente nel campione.
Strumento
Liaison XL
Incertezza di Misura
± 49,98 (25,7%) alla concentrazione di 194,2 ng/L; ± 361,47 (26,1%) alla concentrazione di 1384,0 ng/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Proteina S-100 B
ng/L
F
[< 250]
00 A 00 M 00 G
150 A 00 M 00 G
Proteina S-100 B
ng/L
M
[< 250]
00 A 00 M 00 G
150 A 00 M 00 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 402 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Salicilati (Acido acetilsalicilico)
Rilevanza clinica
Nomi commerciali del farmaco ASPIRINA, ASPRO, VIVIN C, ASCRIPTIN, ALKAEFFER, ASPIRINETTA,
CEMIRIT
Tra i farmaci contenenti precursori dell’anione "salicilato" quello di gran lunga più utilizzato è l’acido
acetilsalicilico (aspirina); altri farmaci sono costituiti da suoi sali e trovano impiego in particolari condizioni
patologiche. L’acido acetilsalicilico è un farmaco analgesico-antipiretico con una potente attività
antiinfiammatoria determinata dalla sua capacità di bloccare la sintesi di prostaglandine, attraverso questo
stesso meccanismo è in grado di inibire l’aggregazione delle piastrine ed è pertanto utilizzato, a bassi
dosaggi, come antitrombotico. L’acido acetilsalicilico viene rapidamente assorbito (assorbimento dopo 30'
picco in circa 2h) principalmente della parte prossimale dell'intestino, ma anche nello stomaco sia dopo
formazione di acido salicilico che come molecola immodificata, che è rapidamente idrolizzata nel plasma,
nel fegato e negli eritrociti. L’acido salicilico è in parte metabolizzato nel fegato e in parte escreto
immodificato con le urine. L'emivita del salicilato è 2-3 ore a dosi terapeutiche, per dosi elevate 15-30h per
saturazione degli enzimi epatici che lo metabolizzano.
Interpretazione
L’acido acetilsalicilico ha un elevato indice terapeutico e pertanto le manifestazioni di tossicità compaiono
solo per dosaggi molto superiori a quelli terapeutici (dose letale: 10-30g di sodio salicilato) per questa
ragione la determinazione della salicilemia è indicata solo nel sospetto di intossicazione acuta e non per il
monoitoraggio terapeutico.
La concentrazione ematica a 6 h dall'assunzione correla grossolanamente con la tossicità: intossicazone
lieve:adulti 300-400 mg/L, bambini e anziani 200-450 mg/L; intossicazione grave: adulti >800mg/L,
bambini e anziani >750 mg/L e contribuisce a determinare le scelte terapeutiche. La salicilatemia si può
misurare dopo almeno 4h dalla assunzione e tenendo presente che si può avere un picco più tardivo
poiché l'assorbimento può continuare nel tempo e che in caso di assunzione massiccia del farmaco
l'emivita è aumentata.
Non c'è antidoto per i salicilati ; il trattamento della intossicazione prevede l'impedimento di un ulteriore
assorbimento e l'aumento della eliminazione.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Contattare il laboratorio - Tappo Blu Elettrico 6 mL
Metodo
Bicromatico endpoint tipo Trinder. Il salicilato reagisce con il nitrato ferrico in ambiente acido con
formazione di un complesso colorato che viene determinato fotometricamente mediante una tecnica
bicromatica a punto finale.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 3,56 (4,5 %) alla concentrazione di 78,82 mg/L; ± 6,25 (3,6 %) alla concentrazione di 175,37 mg/L; ±
14,57 (4,0%) alla concentrazione di 365,75 mg/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Salicilati
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. [30 - 200]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mmol/L
[0,21 - 1,44]
(intervallo terapeutico)
Pagina 403 di 498
IU eu 301555
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MU900 Scheda Analisi
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0
Del 07/01/2008
Sangue occulto feci (Ricerca sangue occulto su feci)
Rilevanza clinica
Il rilevamento del sangue occulto nelle feci è importante nella valutazione diagnostica di emorragia
gastrointestinale, in particolare nello screening del carcinoma colorettale
Interpretazione
vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Non sono necessarie restrizioni dietetiche - Contenitore apposito
Metodo
Test immunologico che si basa su anticorpi IgG policlonali diretti verso l'emoglobina A0. metodo
turbidimetrico che misura l'agglutinazione al lattice in presenza di Hb
Strumento
OC-SENSOR MICRO
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
B.Capizzi
Telefono (045-812) 3209
Intervalli di riferimento
Sangue occulto feci
lunedì 21 marzo 2016
Indiff. [assente]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 404 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Serotonina
Rilevanza clinica
L'indicazione principale è la diagnosi di carcinoide del medio intestino. La comparsa dei sintomi tipici
coincide, spesso, con la presenza di metastasi. Questi tumori producono quantità eccessive di serotonina
a partire dal triptofano che compare così in quantità aumentate nel sangue di questi pazienti. Altre cause
di aumento sono dovute ad alcuni tumori carcinoidi delle prime vie alimentari. Diminuzione si hanno nelle
malattie depressive e nella resezione del piccolo intestino.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
In ghiaccio. Inviare subito - K2 EDTA VIOLA grande 6 mL
Metodo
precipitazione delle proteine e delle membrane lisate. Sul surnatante dosaggio con HPLC e lettura
mediante rivelatore elettrochimico
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
Sg-SEROTONINA
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [0,28 - 1,12]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
µg/dL
[5,00 - 20,00]
Pagina 405 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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VERONA
0
Del 07/01/2008
Sirolimus (Rapamicina)
Rilevanza clinica
Il SIROLIMUS (rapamicina) è un macrolide, isolato dallo Streptomyces hygroscopicus, che ha una
potente azione immunosoppressiva e modula la risposta immune agendo su passaggi chiave del ciclo
cellulare che non sono influenzati dalla ciclosporina o da altri agenti immunosoppressori.
Il sirolimus si lega ad una proteina del citosol l’FKBP12, come il tacrolimus, ma il complesso non agisce
sull’attività della calcineurina (enzima necessario per la produzione di IL-2 e l’attivazione precoce dei T
linfociti dalla fase G0 alla fase G1). Il complesso si lega invece ad una specifica proteina regolatoria del
ciclo cellulare definita “mammalian Target Of Rapamycin” (mTOR) inibendone l’attivazione. L’inibizione di
questa proteina blocca la proliferazione delle cellule T indotta dalle citochine (IL-2, IL-4, IL-7 e IL-15)
impedendo la progressione del ciclo cellulare dalla fase G1 alla fase S.
Il sirolimus ha un’azione sinergica con la ciclosporina ed è utilizzato in combinazione con questa per
ridurre l’incidenza di rigetto acuto del trapianto senza aumentare la tossicità del trattamento.
Interpretazione
La determinazione va effettuata prima della somministrazione successiva (valle) (che avviene 4h dopo la
somministrazione di ciclosporina se in teraoia combinata): Il farmaco si concentra negli eritrociti per cui la
determinazione si effettua su sangue intero.
In condizioni ottimali, l’aggiustamento della dose di Rapamune deve essere basato su più di un singolo
livello pre-dose ottenuto 5-15 giorni dopo un precedente cambiamento di dose.I livelli ematici di sirolimus
devono essere attentamente monitorati nelle seguenti popolazioni: in pazienti con compromissione
epatica; quando induttori o inibitori del CYP3A4 sono somministrati contemporaneamente e dopo la loro
sospensione e/o se il dosaggio della ciclosporina è variato (la ciclosporina inibisce la metabolizazione del
sirolimus)
Dopo somministrazione della soluzione orale di Rapamune, sirolimus è rapidamente assorbito con un
tempo alla concentrazione di picco di 1 ora in soggetti sani che hanno ricevuto dosi singole, e un tempo di
2 ore in pazienti rene-trapiantati stabilizzati che hanno ricevuto dosi multiple In pazienti trapiantati di rene
stabilizzati l’emivita è stata di 62±16 ore e le concentrazioni medie allo steady-state sono state raggiunte
dopo 5 – 7 giorni. L'emivita e il raggiungimento dello steady state sono prolungati nei pazienti con
compromissione epatica
I risultati differiscono da quelli determinati con altri metodi e con il metodo precedentemente in uso in
laboratorio in modo non lineare (diversa sensibilità ai metaboliti). In caso di dubbi sul risultato è opportuno
effettuare la determinazione con un metodo alternativo (LC-MS)
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
prelievo a valle - Tappo viola 4 mL
Metodo
Immunometrico (ACMIA) Ab monoclonali di topo con separazione magnetica libero-legato e lettura
bicromatica in cinetica
Strumento
Dimension EXL
Incertezza di Misura
± 0,83 (21,3 %) alla concentrazione di 3,89 ng/mL;± 1,31 (12,6 %) alla concentrazione di 10,41 ng/mL; ±
3,62 (16,3 %) alla concentrazione di 22,15ng/mL;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Sirolimus
lunedì 21 marzo 2016
ug/L
Indiff. [4,0 - 20,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[4,3 - 21,8]
variabile in base alla
situazione clinica
e ai trattamenti
concomitanti
Pagina 406 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Sodio (Na, Natremia)
Rilevanza clinica
Il sodio è il principale soluto del plasma e dei fluidi extracellulari. Insieme agli anioni cloruro e bicarbonato
è il principale determinante della pressione osmotica e quindi della distribuzione dell’acqua nell’organismo.
L’omeostasi del sodio è regolata dal rene.
Interpretazione
L’iposodiemia comporta ipoosmolalità plamatica e conseguente iperidratazione delle cellule, al contrario
l’ipersodiemia determina iperosmolalità e disidratazione cellulare; in entrambi i casi vi può essere
compromissione delle funzioni cellulari. L’escrezione urinaria del sodio è in relazione all’introduzione
giornaliera con la dieta.
Cause di iponatremia sono: la perdita di sodio (cutanea, gastrointestinale o renale) senza o con
relativamente minore perdita di acqua; le sindromi edemigene (nonostante il pool del sodio sia spesso
aumentato, si riscontra iponatremia a causa del confinamento del sodio nel comparto edematoso);
eccessivo introito di acqua o soluzioni iposodiche; inappropriata secrezione di ADH e altre
disendocrinopatie. Cause di ipernatremia sono: la perdita di acqua per alterazioni tubulari renali; diuresi
osmotica; diabete insipido nefrogeno o ipofisario; diarrea; vomito; sudorazione profusa; ustioni (in tutti
questi casi c’è ipovolemia mentre nelle condizioni seguenti c’è ipervolemia); eccessiva somministrazione
di sodio; iperaldosteronismo primitivo e altre disendocrinopatie.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Potenziometria indiretta con elettrodo ionoselettivo.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 2,76 (2,4%) alla concentrazione di 116,63 mmol/L; ± 3,01 (1,9%) alla concentrazione di 158,462 mmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Sodio
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [135 - 145]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 407 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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VERONA
0
Del 07/01/2008
Sodio U 24h
Rilevanza clinica
Il sodio è il principale soluto del plasma e dei fluidi extracellulari. Insieme agli anioni cloruro e bicarbonato
è il principale determinante della pressione osmotica e quindi della distribuzione dell’acqua nell’organismo.
L’omeostasi del sodio è regolata dal rene.
Interpretazione
L’iposodiemia comporta ipoosmolalità plamatica e conseguente iperidratazione delle cellule, al contrario
l’ipersodiemia determina iperosmolalità e disidratazione cellulare; in entrambi i casi vi può essere
compromissione delle funzioni cellulari. L’escrezione urinaria del sodio è in relazione all’introduzione
giornaliera con la dieta.
Cause di iponatremia sono: la perdita di sodio (cutanea, gastrointestinale o renale) senza o con
relativamente minore perdita di acqua; le sindromi edemigene (nonostante il pool del sodio sia spesso
aumentato, si riscontra iponatremia a causa del confinamento del sodio nel comparto edematoso);
eccessivo introito di acqua o soluzioni iposodiche; inappropriata secrezione di ADH e altre
disendocrinopatie. Cause di ipernatremia sono: la perdita di acqua per alterazioni tubulari renali; diuresi
osmotica; diabete insipido nefrogeno o ipofisario; diarrea; vomito; sudorazione profusa; ustioni (in tutti
questi casi c’è ipovolemia mentre nelle condizioni seguenti c’è ipervolemia); eccessiva somministrazione
di sodio; iperaldosteronismo primitivo e altre disendocrinopatie.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Indicare diuresi e durata della raccolta. - U 24 Tappo Giallo
Metodo
Potenziometria indiretta con elettrodo ionoselettivo.
Strumento
LIS (calcolo)
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Sodio U 24h/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Sodio U 24h calcolo
mmol/24
h
Indiff. [40 - 220]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Diuresi
mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Ore raccolta urine
ore
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 408 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
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0
Del 07/01/2008
Sodio U estemporanee
Rilevanza clinica
Il sodio è il principale soluto del plasma e dei fluidi extracellulari. Insieme agli anioni cloruro e bicarbonato
è il principale determinante della pressione osmotica e quindi della distribuzione dell’acqua nell’organismo.
L’omeostasi del sodio è regolata dal rene.
Interpretazione
L’iposodiemia comporta ipoosmolalità plamatica e conseguente iperidratazione delle cellule, al contrario
l’ipersodiemia determina iperosmolalità e disidratazione cellulare; in entrambi i casi vi può essere
compromissione delle funzioni cellulari. L’escrezione urinaria del sodio è in relazione all’introduzione
giornaliera con la dieta.
Cause di iponatremia sono: la perdita di sodio (cutanea, gastrointestinale o renale) senza o con
relativamente minore perdita di acqua; le sindromi edemigene (nonostante il pool del sodio sia spesso
aumentato, si riscontra iponatremia a causa del confinamento del sodio nel comparto edematoso);
eccessivo introito di acqua o soluzioni iposodiche; inappropriata secrezione di ADH e altre
disendocrinopatie. Cause di ipernatremia sono: la perdita di acqua per alterazioni tubulari renali; diuresi
osmotica; diabete insipido nefrogeno o ipofisario; diarrea; vomito; sudorazione profusa; ustioni (in tutti
questi casi c’è ipovolemia mentre nelle condizioni seguenti c’è ipervolemia); eccessiva somministrazione
di sodio; iperaldosteronismo primitivo e altre disendocrinopatie.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - U estemporanee Tappo Giallo
Metodo
Potenziometria indiretta con elettrodo ionoselettivo.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Sodio
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Sodio U
Estemporaneo L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 409 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
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0
Del 07/01/2008
Somatomedina C IGF-1 (IGF1)
Rilevanza clinica
La somatomedina C o IGF1 o fattore di crescita insulino-simile è la più importante somatomedina per la
crescita, prodotta principalmente dal fegato. Veicolata da una grossa molecola vettrice IGFBP-3, forma un
complesso con una emivita di 3-18 ore mentre l'ormone libero 20-30 minuti.
La concentrazione di IGF1 resta costante nelle 24 ore, in contrasto con le fluttuazioni di GH. Per questo
motivo una singola detrminazione di GH non ha alcuna utilità soprattutto nel sospetto di ipopituitarismo.
Nel deficit GH sia il GH che la IGF1 risultano bassi; nell'ipopituitarismo costituzionale il GH risulta basso
con IGF normale; nel nanismo di Laron e nel nanismo da GH non attivo il GH è alto con IGF1 bassa, nella
epatopatia cronica e nella malatiia celiaca il GH è normale con IGF bassa, nella sindrome di Turner sono
entrambi normali.
Interpretazione
Da valutare contestualmente ai valori di GH, non risente del bioritmo circadiano essendo un fattore di
crescita resta costante nell'arco dell'intera giornata. Risulta utile nell'ipopituitarismo restando
costantemente a basse concentrazioni
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Immunodosaggio in chemiluminescenza a due step (CLIA) basata sul principio "Sandwich".
Per la sensibilizzazione della fase solida (particelle magnetiche) e per il tracciante sono stati utilizzati due
differenti anticorpi monoclonali.
Durante l incubazione, l' IGF-I presente nei campioni viene legata agli anticorpi del coniugato e della fase
solida.
Dopo l'incubazione , un ciclo di lavaggio elimina l’eccesso di tracciante.
Il segnale luminoso, indotto dai reagenti starter e misurato in RLU (relative light units), è direttamente
proporzionale alla concentrazione di IGF-I presente nel campione.
Strumento
Liaison XL
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
F
[4,00 - 19,00]
00 A 02 M 00 G
05 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
F
[9,00 - 30,00]
06 A 00 M 00 G
08 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
F
[11,00 - 42,00]
09 A 00 M 00 G
11 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
F
[20,00 - 65,00]
12 A 00 M 00 G
15 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
F
[33,00 - 62,00]
16 A 00 M 00 G
20 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
F
[21,00 - 39,00]
21 A 00 M 00 G
30 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
F
[13,00 - 37,00]
31 A 00 M 00 G
40 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
F
[11,00 - 30,00]
41 A 00 M 00 G
50 A 11 M 30 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 410 di 498
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
F
[9,00 - 32,00]
51 A 00 M 00 G
60 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
F
[10,00 - 30,00]
61 A 00 M 00 G
70 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
F
[8,00 - 26,00]
71 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
M
[4,00 - 19,00]
00 A 02 M 00 G
05 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
M
[9,00 - 30,00]
06 A 00 M 00 G
08 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
M
[11,00 - 42,00]
09 A 00 M 00 G
11 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
M
[20,00 - 65,00]
12 A 00 M 00 G
15 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
M
[33,00 - 62,00]
16 A 00 M 00 G
20 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
M
[21,00 - 39,00]
21 A 00 M 00 G
30 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
M
[19,00 - 38,00]
31 A 00 M 00 G
40 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
M
[12,00 - 34,00]
41 A 00 M 00 G
50 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
M
[9,00 - 32,00]
51 A 00 M 00 G
60 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
M
[10,00 - 30,00]
61 A 00 M 00 G
70 A 11 M 30 G
Somatomedina C
(IGF-1)
nmol/L
M
[8,00 - 26,00]
71 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 411 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Tempo di protrombina (PT)
Rilevanza clinica
Coagulopatie,epatopatie, terapia dicumarolici
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
No prelievo da catetere eparinato - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
Coagulativo/Lettura Turbidimetrica
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
± 0,03 al valore di 0,96 ratio; ± 0,5 al valore di 3,64 ratio
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
PT INR
INR
Indiff. [0,82 - 1,17]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
PT rapporto
rapporto
Indiff. [0,80 - 1,17]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
PT secondi
sec.
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 412 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Tempo di trombina (TT)
Rilevanza clinica
Per lo studio della CID (coagulazione intravasale disseminata)
Per il monitoraggio della terapia eparinica (eparina non frazionata) e trombolitica
Per la rilevante presenza di prodotti di degradazione della fibrina e del fibrinogeno (PDF) per lo studio delle
anomalie qualitative e quantitave del fibrinogeno, sia ereditarie che aquisite (disfibrinogenemia) e per il
controllo della iperfibrinolisi
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
PREVIO ACCORDO - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
coagulativo
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
Tempo di Trombina
lunedì 21 marzo 2016
ratio
Indiff. [0,75 - 1,20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 413 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Teofillina
Rilevanza clinica
La teofillina è un farmaco utilizzato come broncodilatatore nelle broncopneumopatie e nell’asma; ha un
basso indice terapeutico e pertanto le manifestazioni di tossicità possono comparire già a livelli ematici del
farmaco solo di poco superiori rispetto ai livelli terapeutici. L'intossicazione può manifestarsi con vomito,
agitazione psico-motoria, convulsioni shock e morte La recente messa in commercio di farmaci
ugualmente efficaci ma con un superiore indice terapeutico ha in buona parte soppiantato l’uso della
teofillina. La teofillina di norma viene inattivata per il 90% nel fegato e per il 10% viene escreta
immodificata con le urine
Interpretazione
Il monitoraggio della teofillina è utile solo se la determinazione viene eseguita allo "stato stazionario", cioè
immediatamente prima della successiva somministrazione e almeno 2 giorni dopo l’inizio della terapia.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
indicare posologia e ore dall'ultima somministrazione - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
I reagenti sono costituiti da un anticorpo monoclonale anti-teofillina e da particelle costituite da latice
coniugato con teofillina. La teofillina del campione compete con la teofillina coniugata per i siti di legame
dell’anticorpo. La formazione di aggregati di latice, che viene determinata turbidimetricamente, sarà
pertanto inversamente correlata alla concentrazione di teofillina nel campione.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,42 (8,5%) alla concentrazione di 4,92 mg/L; ± 0,85 (5,6%) alla concentrazione di 15,26 mg/L; ± 3,3
(11,4%) alla concentrazione di 28,9 mg/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Teofillina
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. [5,0 - 20,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
umol/L
[27 - 111]
Intervallo terapeutico
Pagina 414 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Test di Falcizzazione
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- K2 EDTA VIOLA grande 6 mL
Metodo
Strumento
Microscopio
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno
Telefono (045-812) 4584-6880
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 415 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Testosterone
Rilevanza clinica
Il testosterone, sintetizzato dalle cellule di Leidig del testicolo sotto regolazione dell'LH, è responsabile del
maschio delle caratteristiche sessuali secondarie ed è quindi utile nella valutazione degli stati di
ipogonadismo. Nella femmina è prodotto in piccola quantità dai surreni e dall'ovaio e proviene anche dal
metabolismo periferico dell'androstenedione. Aumenta quindi nei tumori ovarici, delle surrenali, ne''ovaio
policistico e nell'iperplasia surrenalica ed è utile per valutare le varie forme di virilizzazione.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Il dosaggio immunometrico per Testosterone utilizza un Ab policlonale di coniglio anti-Testosterone adeso
a una sferetta di polistirene e testosterone coniiugato a fosfatasi alcalina che compete con il campione per
i siti dell'anticorpo in fase solida. Dopo incubazione la sferetta viene separata dalla miscela di reazione per
rotazione ad alta velocità lungo l'asse verticale, e lavata quattro volte. Al termine non presenterà alcun
residuo di marcato non legato. Si aggiunge il substrato chemiluminescente (dioxetano fosfato) che
reagisce con la fosfatasi alcalina legata alla sferetta e l'emissione di luce viene collegata in modo
inversamente proporzionale alla quantità di analita attraverso una curva di taratura
Strumento
Immulite 2000
Incertezza di Misura
11.7 % a 133 ng/dl, 9.3 % a 563 ng/dl e 10.6 % a 872 ng/dl
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-TESTOSTERONE
ng/dL
F
[inf. a 80]
00 A 00 M 00 G
40 A 00 M 00 G
nmol/L
[inf. a 2,77]
S-TESTOSTERONE
ng/dL
F
[inf. a 80]
40 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[inf. a 2,77]
S-TESTOSTERONE
ng/dL
M
[inf. a 180]
00 A 00 M 00 G
00 A 05 M 00 G
nmol/L
[inf. a 6,24]
S-TESTOSTERONE
ng/dL
M
[inf. a 20]
00 A 05 M 00 G
00 A 11 M 00 G
nmol/L
[inf. a 0,69]
S-TESTOSTERONE
ng/dL
M
[inf. a 25]
00 A 11 M 00 G
05 A 00 M 00 G
nmol/L
[inf. a 0,86]
S-TESTOSTERONE
ng/dL
M
[inf. a 30]
05 A 00 M 00 G
09 A 00 M 00 G
nmol/L
[inf. a 1,04]
S-TESTOSTERONE
ng/dL
M
[262 - 1593]
[inf. a 30
prepuberi]
09 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
nmol/L
[9,09 - 55,27]
[inf. a 1,04 prepuberi]
S-TESTOSTERONE
ng/dL
M
[262 - 1593]
17 A 00 M 00 G
50 A 00 M 00 G
nmol/L
[9,09 - 55,27]
S-TESTOSTERONE
ng/dL
M
[181 - 758]
50 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[6,28 - 26,30]
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 416 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Testosterone (TESTO o TSTO)
Rilevanza clinica
Il testosterone è un ormone steroideo con un peso molecolaredi 288,4 dalton.
Il testosterone è il principale androgeno negli uomini ed è controllato dall'ormone luteinizzante (LH). L'LH
viene rilasciato dall'ipofisi anteriore che esercita il controllo principale sulla produzione di testosterone e
agisce direttamente sulle cellule di Leydig dei testicoli.
Il testosterone stimola la maturazione adulta dei genitali esterni e degli organi sessuali secondari e la
crescita di barba, peli ascellari e pubici.
I livelli di testosterone sono notevolmente inferiori nelle donne rispetto agli uomini. Le principali fonti di
produzione di testosterone nelle donne sono le ovaie, le ghiandole surrenali.
Il testosterone circola libero (40%) e legato (60%) a proteine carrier come l’ albumina e la Sex Hormone
Binding Globulin (SHBG).
Indicazioni: irsutismo, cicli anovulatori con iperradrogenismo causato da ovaio policustico). Nei maschi il
testosterone può essere normale o diminuito nell’ipopituitarismo, anche da deficit selettivo delle
gonadotropine (ipogonadismo: Sindrome di Kallmann) e nel Klinefelter.
Può diminuire nella cirrosi, nell’alcolismo cronico, nel corso di terapia estrogenica, nell’obesità,
nell’insufficienza renale e nella malnutrizione.
Può aumentare nella pubertà precoce, nei tumori o iperplasie del surrene e nel corso di terapia con
cimetidina. Nel test di soppressione con desametasone nell’irsutismo idiopatico diminusce con il DEA,
mentre nel cancro non c’è alcuna risposta.
Interpretazione
Può aumentare nella pubertà precoce, nei tumori o iperplasie del surrene e nel corso di terapia con
cimetidina. Nel test di soppressione con desametasone nell’irsutismo idiopatico diminusce con il DEA,
mentre nel cancro non c’è alcuna risposta.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur Testosterone è un immunodosaggio competitivo che utilizza la tecnica della
chemiluminescenza diretta.
Il testosterone presente nel campione del paziente compete con il testosterone marcato con estere di
acridinio presente nel Reagente Lite per una limitata quantità di anticorpo policlonale di coniglio antitestosterone legato all'anticorpo murino monoclonale anti-coniglio, accoppiato con particelle
paramagnetiche nella Fase Solida.
Il dosaggio utilizza l'Agente di Rilascio del testosterone per rilasciare il testosterone legato dalle proteine
endogene leganti presenti nel campione.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 0,93 (22,4%) alla concentrazione di 4,14 nmol/L; ± 2,61 (13,5%) alla concentrazione di 19,36 nmol/L; ±
5,77 (17,4%) alla concentrazione di 33,17 nmol/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco - B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Testosterone
lunedì 21 marzo 2016
nmol/L
Indiff. Femmine:
età prebuberale
0.2-1.3
età adulta
1.0-3.0
Maschi:
età prebuberale
0.2-1.3
età adulta
9.0-29.0
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 417 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Thrombin Inhibitor - Dabigatran
Rilevanza clinica
La misura della concentrazione dei DTI nel plasma dei pazienti può aiutare nel caso ci sia un sospetto di
eccesso di attività anticoagulante
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
indicare ora del prelievo e ora dell'assunzione del farmaco - Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
coagulativo
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Poli - S.Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
P-THROMBIN
INHIBITORS
ng/mL
Indiff. 25°-75° percentile
dopo dose di 150
mg
a 2 ore dalla
somministrazione
117-225
a 10-16 ore dalla
somministraz.
61-143
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
25°-75° percentile
dopo dose di 110
mg
a 2 ore dalla
somministrazione
85-200
a 10-16 ore dalla
somministraz.
43-102
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 418 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
TIBC (Capacità ferrolegante totale )
Rilevanza clinica
La TIBC (total iron binding capacity) o capacità ferro-legante totale rappresenta la capacità massima di
trasporto del ferro da parte della transferrina. Può essere determinata direttamente o , come nel nostro
caso, calcolata in base alla concentrazione di transferrina. Il calcolo si basa sul fatto che ciascuna
molecola di transferrina può legare al masimo 2 ioni Fe3+ e quindi 1g di transferrina lega 25.1 umol di
Ferro.
Interpretazione
Vedi transferrina e saturazione della transferrina
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Viene derivata dalla misura della transferrina - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
TIBC = transferrina (g/L) x 25.1
Strumento
LIS (calcolo)
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
TIBC
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [50 - 90]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
µg/dL
[279 - 502]
Pagina 419 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Tireoglobulina
Rilevanza clinica
La tireoglobulina è una iodoglicoproteina di PM 660.000 sintetizzata dalle cellule follicolari dellla tiroide
sotto stimolo del TSH e rappresenta il precursore degli ormoni tiroidei. I tessuti tiroidei funzionanti
sembrano essere l'unica fonte di tireoglobulina circolante, per cui il suo dosaggio trova applicazione nella
diagnosi di ipotiroidismo congenito e soprattutto nel monitoraggio di pazienti sototposti a tiroidectomia
(specie dopo trattamento con TSH ricombinante per evidenziare peristenza o residui di malattia).
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
l dosaggio immunometrico sandwich per Tireoglobulina utilizza un Ab monoclonale murino antiTireoglobulina in fase solida adeso a una sferetta di polistirene e un secondo Ab policlonale antiTireoglobulina, coniugato a fosfatasi alcalina. Dopo incubazione la sferetta viene separata dalla miscela di
reazione per rotazione ad alta velocità lungo l'asse verticale, e lavata quattro volte. Al termine non
presenterà alcun residuo di marcato non legato. Si aggiunge il substrato chemiluminescente (dioxetano
fosfato) che reagisce con la fosfatasi alcalina legata alla sferetta e l'emissione di luce viene collegata alla
quantità di anlita attraverso una curva di taratura.
Strumento
Liaison
Incertezza di Misura
16.9 % a 3.2 ng/ml, 12.4 % a 34.6 ng/ml e 13.2 a 116 ng/ml
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-TIREOGLOBULINA
ng/mL
Indiff. [inf. a 60,00]
valori per adulti
00 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
S-TIREOGLOBULINA
ng/mL
Indiff. [inf. a 60,00]
17 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 420 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Topiramato
Rilevanza clinica
Il topiramato è un monosaccaride sulfamato sostituito con alcuni meccanismi di azione che provocano il
blocco dell’insorgenza delle convulsioni: i principali sono la modulazione dei canali del sodio voltaggiodipendenti, il potenziamento dell’attività inibitoria del neurotrasmettitore GABA e l’attenuazione dell’attività
eccitatoria dei neurotrasmettitori AMPA-Kainato.
Il profilo farmacocinetico del topiramato, rispetto a quello di altri farmaci antiepilettici, dimostra una lunga
emivita plasmatica, proprietà farmacocinetiche lineari, escrezione prevalentemente per via renale,
assenza di significativi legami con le proteine plasmatiche e mancanza di metaboliti attivi clinicamente
rilevanti. Vi è una differenza tra sessi nel volume di distribuzione: i valori nelle femmine sono mediamente
pari al 50% di quelli nei maschi. Questo viene attribuito alla maggiore presenza di grasso corporeo nelle
femmine senza conseguenze cliniche. Il cibo non ha effetti clinici sulla biodisponibità del topiramato.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
purificazione SPE, derivatizzazione del plasma con opportuno reagente, doppia incubazione a 50 °C e
separazione con HPLC mediante colonna a fase inversa. Lettura con detector fluorimetrico
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
P-TOPIRAMATO
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [14,7 - 58,0]
range terapeutico
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 421 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Tossicologico urinario screening (Screening urinario sost
Rilevanza clinica
Lo screening tossicologico consente di rilevare simultaneamente nelle urine la presenza, in concentrazioni
significative, di 10 sostanze d'abuso e farmaci e/o dei loro metaboliti principali. Il test è qualitativo e i
risultati sono espressi come "negativo" o "positivo". Di seguito sono riportate le sostanze analizzate e fra
parentesi i livelli di cut-off che discriminano fra negatività e positività; questi livelli sono tratti dalla
letteratura; per il paracetamolo il cut-off equivale alla dose terapeutica. Oppiacei (300 ng/mL); Fenciclidina
(25 ng/mL); Antidepressivi triciclici (1000 ng/mL); Metadone (300 ng/mL); Amfetamina (1000 ng/mK);
Cocaina (300 ng/mL); Tetraidrocannabinoidi (50 pg/mL); Paracetamolo (5000 ng/mL); Metanfetamine
(1000 ng/mL); Barbiturici (300 ng/mL); Benzodiazepine (300 ng/mL). Lo screening ha valenza clinica e non
medico-legale.
Interpretazione
Vedi "Rilevanza clinica"
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Evitare adulterazioni e manomissioni del campione - U estemporanee Tappo Rosso
Metodo
Immunodosaggio a fluorescenza
Strumento
Triage MeterPro
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
M.Negri
Telefono (045-812) 2154 - 2857
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 422 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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Del 07/01/2008
TRAb Ab anti recettore del TSH (TRAK)
Rilevanza clinica
Il test B·R·A·H·M·S TRAK human KRYPTOR è indicato come ausilio da utilizzare assieme alla valutazione
clinica nella conferma o esclusione della malattia di Graves e nella differenziazione dall’autonomia
disseminata della tiroide.
Nel corso della malattia di Graves, consente un’indicazione prognostica e quindi costituisce un importante
ausilio nel processo decisionale nella gestione del trattamento. Nelle donne in gravidanza affette da
malattia di Graves, il test fornisce un ausilio per la valutazione del rischio di insorgenza
dell’ipertiroidismo nel feto.
Interpretazione
Gli anticorpi contro il recettore TSH (TRAb) sono la causa dell’ipertiroidismo nella malattia di Graves
(=ipertiroidismo autoimmune).
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste procedure particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il principio di misurazione di B·R·A·H·M·S KRYPTOR compact PLUS si basa sulla tecnologia TRACE™
(Time-Resolved Amplified Cryptate Emission), che misura il segnale emesso da un immunocomplesso a
tempo ritardato. La tecnologia TRACE™ si fonda sul trasferimento di energia non radiante da un donatore
(criptato) ad un accettore (XL). Il dosaggio omogeneo utilizza un
recettore TSH umano che è complessato con un anticorpo monoclonale murino 22A accoppiato ad un
accettore fluorescente. Il 22A si lega alla parte Nterminale del recettore TSH, che non interferisce col
legame del TRAb con la tasca di legame TSH. Il complesso recettore 22A-TSH è in combinazione con un
anticorpo monoclonale murino di stimolazione del recettore TSH
umano mAB9, che competeva col legame di TRAb. L’anticorpo di stimolazione mAB9 è accoppiato ad un
donatore fluorescente. In questo modo il segnale di test è proporzionale al mAB9 legato e inversamente
proporzionale al legame degli autoanticorpi del paziente. La vicinanza fra il donatore (criptato) e l'accettore
(XL) quando fanno parte di un immunocomplesso, e la sovrapposizione
fra lo spettro di emissione del donatore e lo spettro di assorbimento dell'accettore intensificano, da un lato,
il segnale di fluorescenza del criptato e, dall'altro, estendono la durata del segnale dell'accettore,
consentendo la misurazione della fluorescenza a tempo ritardato.
Misurazione precisa della concentrazione dell'analita: quando il campione viene eccitato con un laser
all'azoto a 337 nm, il donatore (criptato) emette un segnale fluorescente di lunga durata nel range dei
millisecondi a 620 nm, mentre l'accettore (XL) genera un segnale breve nel range dei nanosecondi a 707
nm.
Quando i due componenti vengono legati in un immunocomplesso, sia l'amplificazione del segnale sia il
prolungamento della durata del segnale dell'accettore avvengono a 707 nm, per cui il segnale può essere
misurato in µ-secondi.
Questo segnale di test è proporzionale al mAB9 legato e inversamente proporzionale al legame degli
autoanticorpi del paziente (concentrazione dell'analita da misurare).
Strumento
Kriptor Compact Plus
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
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TRAb (Ab anti
recettore del TSH)
lunedì 21 marzo 2016
U/L
Indiff. [< 2,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 424 di 498
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Del 07/01/2008
Transferrina
Rilevanza clinica
La transferrina è la proteina deputata al trasporto del ferro nel siero. In caso di carenza di ferro, il grado
della saturazione di transferrina è un indicatore estremamente sensibile per una deplezione funzionale del
ferro. In caso di carenza del ferro di riserva, i livelli di ferritina si presentano ridotti.La transferrina (TRF) è
una proteina di trasporto del ferro che lega il ferro (max due molecole per molecola) e lo trasporta
all’interno delle cellule; è anche una proteina negativa della fase acuta la cui concentrazione plasmatica
diminuisce, per aumento del catabolismo, in corso di flogosi. La transferrina aumenta nelle iposideremie e
in tutti i casi nei quali aumenta il fabbisogno di ferro da parte dell’organismo; in queste situazioni il
significato della sua determinazione equivale a quello della TIBC (total iron binding capacity). La
transferrina è sintetizzata principalemnte dal fegato e ha una emivita di circa 8 giorni ed è utilizzata nella
valutazione dello stato nutrizionale nei pazienti in nutrizione parenterale totale, quando misurata assieme
ad altre proteine con emivita diversa: albumina (20 giorni), prealbumina (2 giorni), retinol binding protein
(12 ore).
Interpretazione
In caso di sideropenia, una carenza di ferro può essere esclusa se nel siero si riscontra una
concentrazione di transferrina ridotta, come, ad esempio, in presenza di infiammazioni o, più raramente, di
carenza di acido ascorbico.Nello screening dell’emocromatosi ereditaria, la saturazione della transferrina
permette una migliore individuazione del genotipo omozigota rispetto alla ferritina. Il trattamento di
un’anemia con eritropoietina in pazienti con insufficienza renale è efficace soltanto in presenza di un
deposito di ferro sufficiente. Il migliore procedimento di monitoraggio è la determinazione della saturazione
della transferrina durante la terapia. Insieme alla ferritina,la saturazione della transferrina permette una
valutazione esatta relativa al sovraccarico di ferro in pazienti con patologie epatiche croniche.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Non utilizzare plasma con EDTA o citratato - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test immunoturbidimetrico.La transferrina umana forma un precipitato con un antisiero specifico,
che viene determinato turbidimetricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Saturazione
Transferrina
per cento Indiff. [16,0 - 40,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
P-TRANSFERRINA
g/L
F
[2,00 - 3,60]
00 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
P-TRANSFERRINA
g/L
F
[2,00 - 3,60]
(aumenta in
gravidanza)
16 A 00 M 00 G
50 A 00 M 00 G
P-TRANSFERRINA
g/L
F
[2,00 - 3,60]
50 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
P-TRANSFERRINA
g/L
M
[2,00 - 3,60]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 425 di 498
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Del 07/01/2008
Transferrina
Rilevanza clinica
La transferrina (TRF) è una proteina di trasporto del ferro che lega il ferro (max due molecole per
molecola) e lo trasporta all’interno delle cellule; è anche una proteina negativa della fase acuta la cui
concentrazione plasmatica diminuisce, per aumento del catabolismo, in corso di flogosi. La transferrina
aumenta nelle iposideremie e in tutti i casi nei quali aumenta il fabbisogno di ferro da parte
dell’organismo.Viene quindi utilizzata nella diagnostica del metabolismo del ferro. La transferrina è
sintetizzata principalemnte dal fegato e ha una emivita di circa 8 giorni ed è utilizzata nella valutazione
dello stato nutrizionale nei pazienti in nutrizione parenterale totale, quando misurata assieme ad altre
proteine con emivita diversa: albumina (20 giorni), prealbumina (2 giorni), retinol binding protein (12 ore).
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
nefelometrica con utilizzo di anticorpo policlonale
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,3 (20,7 %) alla concentrazione di 1,44 g/L; ± 0,66 (19,1%) alla concentrazione di 3,45 g/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Transferrina
lunedì 21 marzo 2016
g/L
Indiff. [2,00 - 3,60]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 426 di 498
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
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Del 07/01/2008
Transferrina saturazione
Rilevanza clinica
La saturazione della transferrina è il rapporto in percentuale tra la concentrazione del ferro plasmatico e la
concentrazione del ferro trasportato dalla transferrina. Il calcolo si basa sul fatto che ciascuna molecola di
transferrina può legare al masimo 2 ioni Fe3+ e 1g di transferrina lega 25.1 umol (o 1.4 mg ) di Ferro.
Viene utilizzato nella diagnostica dei sovraccarichi o anche dei deficit marziali
Interpretazione
Una saturazione aumentata è il primo indice di un sovraccarico marziale. Sono da considerare diagnostici
di sovraccarico valori >45% confermati per 2 volte a digiuno.
Livelli >60% portano ad un danno tessutale.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
si dosano ferro e transferrina e si esegue il calcolo - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
calcolo: (ferro plasmatico umol/L / transferrina g/L *25.1)*100
oppure (ferro plasmaticoumol/L/transferrina g/L) *3.984
Strumento
LIS (calcolo)
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Saturazione
transferrina
%
F
[21 - 53]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
Saturazione
transferrina
%
F
[7 - 44]
01 A 00 M 00 G
05 A 00 M 00 G
Saturazione
transferrina
%
F
[17 - 42]
05 A 00 M 00 G
09 A 00 M 00 G
Saturazione
transferrina
%
F
[11 - 36]
09 A 00 M 00 G
14 A 00 M 00 G
Saturazione
transferrina
%
F
[6 - 33]
14 A 00 M 00 G
19 A 00 M 00 G
Saturazione
transferrina
%
F
[16 - 45]
19 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Saturazione
transferrina
%
M
[21 - 53]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
Saturazione
transferrina
%
M
[7 - 44]
01 A 00 M 00 G
05 A 00 M 00 G
Saturazione
transferrina
%
M
[17 - 42]
05 A 00 M 00 G
09 A 00 M 00 G
Saturazione
transferrina
%
M
[2 - 4]
09 A 00 M 00 G
14 A 00 M 00 G
Saturazione
transferrina
%
M
[6 - 33]
14 A 00 M 00 G
19 A 00 M 00 G
Saturazione
transferrina
%
M
[16 - 45]
19 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 427 di 498
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Del 07/01/2008
Trigliceridi
Rilevanza clinica
I trigliceridi sono un insieme eterogeneo di acidi grassi esterificati con il glicerolo. Essi sono i principali
componenti del grasso corporeo e svolgono funzioni di riserva energetica, di isolamento termico e
costituiscono i precursori dei fosfolipidi costituenti le membrane cellulari. I trigliceridi provengono parte
dall’alimentazione e parte dalla sintesi endogena; non essendo polari non si trovano liberi nel plasma ma
sono veicolati dalle lipoproteine.
Interpretazione
Il dosaggio dei trigliceridi è utilizzato per la classificazione delle dislipidemie e nella diagnosi, nel
trattamento e nel monitoraggio di diverse patologie nelle quali essi tendono ad aumentare; fra queste:
diabete, sindrome nefrosica, ittero occlusivo, ipotiroidismo e altre didendocrinopatie, pancreatopatie,
sovraalimentazione e alcolismo. L’ipertrigliceridemia è un fattore di rischio aterosclerotico.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Enzimatico UV
I trigliceridi nel campione vengono idrolizzati dalla lipasi a glicerolo ed acidi grassi. Il glicerolo viene
fosforilato dall'ATP, in presenza di glicerol-chinasi per formare glicerolo-3-fosfato. Il glicerolo-3-fosfato
viene ossidato in presenza di glicerofosfato-ossidasi producendo diidrossi-acetonfosfato e perossido di
idrogeno. Quest’ultimo reagisce con 4-aminoantipirina, in presenza di 4-clorofenolo e perossidasi, per
formare il complesso colorato chinonimina che viene determinato fotometricamente.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,08 (7,5%) alla concentrazione di 1,16 mmol/L; ± 0,12 (4,6%) alla concentrazione di 2,64 mmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Trigliceridi
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [<1,69]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[< 150]
(Valore desiderabile)
Pagina 428 di 498
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0
Del 07/01/2008
Trigliceridi
Rilevanza clinica
I trigliceridi sono un insieme eterogeneo di acidi grassi esterificati con il glicerolo. Essi sono i principali
componenti del grasso corporeo e svolgono funzioni di riserva energetica, di isolamento termico e
costituiscono i precursori dei fosfolipidi costituenti le membrane cellulari. I trigliceridi provengono parte
dall’alimentazione e parte dalla sintesi endogena; non essendo polari non si trovano liberi nel plasma ma
sono veicolati dalle lipoproteine.
Interpretazione
Il dosaggio dei trigliceridi è utilizzato per la classificazione delle dislipidemie e nella diagnosi, nel
trattamento e nel monitoraggio di diverse patologie nelle quali essi tendono ad aumentare; fra queste:
diabete, sindrome nefrosica, ittero occlusivo, ipotiroidismo e altre didendocrinopatie, pancreatopatie,
sovraalimentazione e alcolismo. L’ipertrigliceridemia è un fattore di rischio aterosclerotico.La
determinazione dei trigliceridi viene impiegata per la diagnosi e per il trattamento dei pazienti con diabete
mellito, con nefrosi,con ostruzione del fegato, con disfunzioni del metabolismo lipidico e con numerose
altre malattie endocrine
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
digiuno consigliato - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test enzimatico colorimetrico.In presenza di trigliceridi la lipoproteinlipasi (LPL) li trasforma in glicerolo che
a sua volta , in presenza della Glucosio chinasi (GK) viene trasformato in glicerolo 3 fosfato a sua volta
inchetone e acqua ossigenata che in presenza di perossidasi e un cromogeno formano un complesso
colorato.L'intensità del colore è proporzionale alla quantità di trigliceridi presenti.
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,05 (4,4%) alla concentrazione di 1,23 mmol/L; ± 0,11 (4,7 %) alla concentrazione di 2,26 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Trigliceridi
mmol/L
Indiff. [inf. a 1,69]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[inf. a 150]
(Valore desiderabile)
Colesterolo LDL
mmol/L
Indiff. [inf. a 3,37]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[Inf. a 130]
(Valore desiderabile)
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 429 di 498
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Del 07/01/2008
Troponina I
Rilevanza clinica
Il metodo (di seconda generazione a sensibilità intermedia) misura l'isoforma cardiaca della troponina I. La
"troponina I" è una frazione di un complesso proteico costituito anche dalle troponine "C" e "T" e si trova
intercalata periodicamente lungo le miofibrille contrattili. E’ contenuta nelle cellule muscolari dove svolge
un ruolo regolatorio della funzione contrattile. Nel cuore è presente una isoforma molecolare specifica.
Interpretazione
I livelli ematici di Troponina I sono un indice di sofferenza cellulare specifico del miocardio. Entro 3-6 ore
da un evento infartuale si osservano nel plasma livelli misurabili di troponina I che raggiungono il picco
dopo 12-16 ore. In una decina di giorni i valori rientrano gradualmente nella norma (la cinetica dipende
dall'entità del danno). Livelli aumentata di Troponina sono osservabili in tutte le patologie del miocardio: ad
es. miocarditi, scompenso, traumi e angina.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Chemiluminescente omogeneo (LOCI)
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 25,71 (17,8%) alla concentrazione di 144,36 ng/L; ± 97,67 (13,0%) alla concentrazione di 749,45 ng/L; ±
458,5 (14,6%) alla concentrazione di 3133,76 ng/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Troponina
lunedì 21 marzo 2016
ng/L
Indiff. [< 45]
(99° percentile
della popolazione
di riferimento)
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 430 di 498
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Del 07/01/2008
Troponina T
Rilevanza clinica
Questo test può essere impiegato come aiuto nella diagnosi differenziale della sindrome coronarica acuta
per identificare necrosi, ad es. un infarto miocardico acuto. Il test è anche indicato per la stratificazione del
rischio in pazienti con sindrome coronarica acuta e del rischio cardiaco in pazienti con insufficienza renale
cronica. Inoltre il test può essere utile per la scelta di terapie ed interventi più
intensivi in pazienti con livelli elevati di troponina T cardiaca.
Interpretazione
La troponina T (TnT) è un componente dell’apparato contrattile della muscolatura striata. Benché la
funzione della TnT sia uguale in tutti i muscoli striati, la TnT presente esclusivamente nel miocardiosi
distingue chiaramente dalla TnT della muscolatura scheletrica,in quanto molecola altamente tessutospecifica.La troponina T cardiaca (cTnT) è un marcatore cardio-specifico e ad elevata sensibilità per il
danno miocardico, aumenta già ca. 3–4 ore dopo un infarto miocardico acuto (IMA) e può rimanere
elevata fino a 2 settimane successive all’evento acuto.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
ImmunoAssay in ElettroChemiLuminescenza “ECLIA”. Il test Troponin T hs STAT Elecsys impiega due
anticorpi monoclonali specificamente diretti contro la troponina T cardiaca umana.Gli anticorpi riconoscono
due epitopi collocati nella parte centrale della proteina troponina T cardiaca
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
P-TROPONINA T
CARDIACA hs
lunedì 21 marzo 2016
ng/L
Indiff. [< 14]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/L
[< 0,014]
99° perc. popolazione
generale
Pagina 431 di 498
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U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
TSH reflex (Tireotropina reflex o TSHr)
Rilevanza clinica
La Tirotropina (TSH) prodotta dalla ipofisi anteriore. L'ormone tireostimolante è una glicoproteina costituita
da due subunità legate in modo non covalente.
Le concentrazioni degli ormoni tiroidei FT3 (T3 libera) e FT4 (T4 libera) regolano la secrezione di TSH da
parte dell'ipofisi anteriore, per mezzo di un meccanismo a feedback negativo.
Il TSH interagisce con i recettori specifici presenti sulla superficie delle cellule tiroidee, esplicando due
azioni principali. La prima è un azione di stimolo sulla riproduzione e l'ipertrofia cellulare. La seconda è
quella di stimolare la tiroide a sintetizzare e secernere T3 e T4.
E’ l’esame di primo livello per la funzionalità tiroidea, non risente della somministrazione di estrogeni, ne’
della patologia renale o epatica.
La possibilità di determinare i livelli circolanti di TSH ha un'importanza rilevante nella valutazione della
funzione tiroidea. È particolarmente utile nella diagnostica differenziale fra ipotiroidismo primario (tiroideo),
secondario (ipofisario) e terziario (ipotalamico).
Nell'ipotiroidismo primario i livelli di TSH sono elevati in modo significativo, mentre appaiono ridotti
nell'ipotiroidismo secondario e terziario.
Il TSH diminuisce nei pazienti che assumono glucocorticoidi, levodopa o dopamina ed è influenzato da
grave stress o patologia.
Causano un aumento transitorio di TSH il litio, il metimazolo, il propiltiouracile, lo iodio, l’amiodarone e il
mezzo di contrasto radiologico. L’assunzione di amiodarone in pazienti che assumono tiroxina può
aumentare il TSH. La secrezione è pulsatile con picco intorno alle 23.
Esistono valori di riferimento specifici dell’età pediatrica.
Il TSH è basso nell’ipertiroidismo e alto nell’ipotiroidismo. Il dosaggio risulta utile nella valutazione della
terapia stabilizzata dei pazienti ipotiroidei ed ipertiroidei.
Il TSH non aumentato nell’ipotiroidismo secondario (ipopituitarismo) e nell’ipotiroidismo ipotalamico.
Nelle prime fasi della gravidanza si può riscontrare una diminuzione del TSH, per cui la diagnosi di
ipertiroidismo in gravidanza necessita del dosaggio degli ormoni tiroidei.
Raramente tumori dell’ipofisi sono TSH secernenti; in questi casi gli ormoni tiroidei sono aumentati.
Livelli aumentati di TSH in soggetti apparentemente eutiroidei possono richiedere la determinazione di FT4
e di anticorpi anti-TPO.
Interpretazione
L' intervallo di riferimento del TSH è stato definito nel gennaio 2010 tra 0.15-3.00 mU/l, da cui le attuali
regole di applicazione per la determinazione dei test reflex sono:
valori TSH < 0.15 eseguire FT4 se questo è <23 eseguire FT3
valori TSH > 3.00 eseguire AbTPO
valori TSH > 10 eseguire AbTPO ed FT4
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur TSH3-Ultra è un dosaggio di terza generazione.
Dosaggio immunodosaggio in chemiluminescenza diretta a due siti (sandwich) che utilizza quantitativi
costanti di due anticorpi.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 0,021 (5,8%) alla concentrazione di 0,37 mU/L; ± 0,33 (6,7%) alla concentrazione di 5,03 mU/L; ± 2,88
(8,07%) alla concentrazione di 33,12 mU/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 432 di 498
TSH (Tireotropina)
lunedì 21 marzo 2016
mUI/L
Indiff. [0,35 - 3,00]
esami di
approfondimento
eseguiti per
valori:
<0,15 o >3,00
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 433 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
TSH Tirotropina (TSH)
Rilevanza clinica
La Tirotropina (TSH) prodotta dalla ipofisi anteriore. L'ormone tireostimolante è una glicoproteina costituita
da due subunità legate in modo non covalente.
Le concentrazioni degli ormoni tiroidei FT3 (T3 libera) e FT4 (T4 libera) regolano la secrezione di TSH da
parte dell'ipofisi anteriore, per mezzo di un meccanismo a feedback negativo.
Il TSH interagisce con i recettori specifici presenti sulla superficie delle cellule tiroidee, esplicando due
azioni principali. La prima è un azione di stimolo sulla riproduzione e l'ipertrofia
cellulare. La seconda è quella di stimolare la tiroide a sintetizzare e secernere T3 e T4.
E’ l’esame di primo livello per la funzionalità tiroidea, non risente della somministrazione di estrogeni, ne’
della patologia renale o epatica.
La possibilità di determinare i livelli circolanti di TSH ha un'importanza rilevante nella valutazione della
funzione tiroidea. È particolarmente utile nella diagnostica differenziale fra
ipotiroidismo primario (tiroideo), secondario (ipofisario) e terziario (ipotalamico).
Nell'ipotiroidismo primario i livelli di TSH sono elevati in modo significativo, mentre appaiono ridotti
nell'ipotiroidismo secondario e terziario.
Il TSH diminuisce nei pazienti che assumono glucocorticoidi, levodopa o dopamina ed è influenzato da
grave stress o patologia.
Causano un aumento transitorio di TSH il litio, il metimazolo, il propiltiouracile, lo iodio, l’amiodarone e il
mezzo di contrasto radiologico. L’assunzione di amiodarone in pazienti che assumono tiroxina può
aumentare il TSH. La secrezione è pulsatile con picco intorno alle 23.
Esistono valori di riferimento specifici dell’età pediatrica.
Il TSH è basso nell’ipertiroidismo e alto nell’ipotiroidismo. Il dosaggio risulta utile nella valutazione della
terapia stabilizzata dei pazienti ipotiroidei ed ipertiroidei.
Il TSH non aumentato nell’ipotiroidismo secondario (ipopituitarismo) e nell’ipotiroidismo ipotalamico.
Nelle prime fasi della gravidanza si può riscontrare una diminuzione del TSH, per cui la diagnosi di
ipertiroidismo in gravidanza necessita del dosaggio degli ormoni tiroidei.
Raramente tumori dell’ipofisi sono TSH secernenti; in questi casi gli ormoni tiroidei sono aumentati.
Livelli aumentati di TSH in soggetti apparentemente eutiroidei possono richiedere la determinazione di FT4
e di anticorpi anti-TPO.
Interpretazione
E’ l’esame di primo livello per la funzionalità tiroidea, non risente della somministrazione di estrogeni, ne’
della patologia renale o epatica.
Il TSH è basso nell’ipertiroidismo e alto nell’ipotiroidismo. Il dosaggio risulta utile nella valutazione della
terapia stabilizzata dei pazienti ipotiroidei ed ipertiroidei.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur TSH3-Ultra è un dosaggio di terza generazione.
Dosaggio immunodosaggio in chemiluminescenza diretta a due siti (sandwich) che utilizza quantitativi
costanti di due anticorpi.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 0,021 (5,8%) alla concentrazione di 0,37 mU/L; ± 0,33 (6,7%) alla concentrazione di 5,03 mU/L; ± 2,88
(8,07%) alla concentrazione di 33,12 mU/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 434 di 498
TSH (Tireotropina)
mUI/L
Indiff. [0,35 - 3,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
TSH, Tireotropina
Rilevanza clinica
TSH è un ormone ipofisario che agisce sulla tiroide regolando i livelli delle iodotironine in circolo, le quali lo
controllano con feed-back negativo. Nell'ipotiroidismo primario ha valori elevati, nell'ip. secondario o
terziario, conseguente a lesioni ipofisarie o ipotalamiche, il suo livello è basso e anche la produzione di
ormani tiroidei è bassa. Nell'ipertiroidismo la concentrazione di TSH è tipicamente soppressa anche a
livelli sotto la sensibilità analitica. La misurazione del TSH circolante è il test preliminare per la diagnosi di
ipo- ipertiroidismo e per il monitoraggio della terapia.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - NO Anticoag. ROSSO gel 3,5 mL
Metodo
Il dosaggio immunometrico sandwich per TSH utilizza un Ab monoclonale murino anti-TSH in fase solida
adeso a una sferetta di polistirene e un secondo Ab policlonale anti-TSH, coniugato a fosfatasi alcalina.
Dopo incubazione la sferetta viene separata dalla miscela di reazione per rotazione ad alta velocità lungo
l'asse verticale, e lavata quattro volte. Al termine non presenterà alcun residuo di marcato non legato. Si
aggiunge il substrato chemiluminescente (dioxetano fosfato) che reagisce con la fosfatasi alcalina legata
alla sferetta e l'emissione di luce viene collegata alla quantità di anlita attraverso una curva di taratura.
Strumento
IMMULITE
Incertezza di Misura
6 % a 0.5 mU/L, 4.7 % a 5.4 mU/L e 7.5 % a 27.4 mU/L
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
S-TSH
mIU/L
Indiff. [0,350 - 4,000]
00 A 00 M 00 G
20 A 00 M 00 G
S-TSH
mIU/L
Indiff. [0,350 - 4,000]
20 A 00 M 00 G
54 A 00 M 00 G
S-TSH
mIU/L
Indiff. [0,350 - 4,000]
54 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 435 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
TT, tempo di trombina
Rilevanza clinica
E' un esame di screening della fase finale della via comune della cascata coagulativa. Esplora quindi la
funzionalità del fattore della coagulazione F II. Il esame è molto sensibile alla presenza di eparina. E'
anche sensibile alla presenza di FDP ed a disfibrinogenemia.Il test è generalmente effettuato: per lo studio
della Coagulazione Intravasale Disseminata DIC, per il monitoraggio della terapia eparinica e trombolitica;
per rilevare la presenza di prodotti di degradazione della fibrina e del fibrinogeno; per lo studio delle
anomalie qualitative e quantitative del fibrinogeno e per il controllo della iperfibrinolisi.
Interpretazione
vedi: "rilevanza clinica"
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo azzurro 4,5 mL
Metodo
coagulativo
Viene misurato il tempo necessario (secondi) affinchè il plasma di un sangue citratato formi un coagulo di
fibrina una volta addizionato di Trombina
ACL Top CTS 700
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
R. Facchinetti; B. Capizzi; R. Suppi
Telefono (045-812) 2158
Intervalli di riferimento
Tempo di Trombina
lunedì 21 marzo 2016
R
Indiff. [0,8 - 1,2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 436 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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MU900 Scheda Analisi
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VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Acido Aminolevulinico (ALA) 24H
Rilevanza clinica
ALA è un intermedio della biosintesi della porfirina. L’aumento prolungato di ALA urinario dovuto ad
esposizione al Piombo è il maggior vantaggio dell’esame del livello di ALA nelle urine invece che nel
sangue. E’ risaputo che il piombo abbandona il sangue per essere conservato nel sistema scheletrico. Un
campione di sangue prelevato a caso può mostrare un falso livello normale di piombo. Qui il problema
maggiore si presenta quando il piombo immagazzinato viene rilasciato e si ricompaiono i pericolosi effetti
di avvelenamento.
Al contrario dei livelli di piombo nel sangue che sono variabili, i livelli di ALA rimangono elevati per almeno
un anno dopo che si è verificata l’esposizione.
Inoltre, l’ALA è indicato in chimica clinica per individuare eventuali porfirie, anormalità genetiche della
regolazione della sintesi dell’eme, nelle quali una grossa quantità di precursori eme vengono escreti nelle
urine. Le tre maggiori forme di Porfiria Eaptica sono: Acuta Intermittente (AIP), Variegata (PV) e Cutanea
Tarda (PCT) e sono caratterizzate dal manifestarsi dopo i 12 anni.
Attacchi acuti di Porfiria in persone con questa caratteristica, con notevole escrezione urinaria di Porfirina,
possono essere causati da farmaci, solitamente barbiturici, o da altri contenenti il gruppo allilico o le
sulfonamidi e l’aminopirina.
I valori urinari di PBG sono elevati solo nella Porfiria, mentre quelli dell’ALA lo sono anche nell’esposizione
al piombo. E’ quindi facile differenziare l’esposizione al piombo dalla porfiria misurando, nelle urine, sia
ALA che PBG.
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte
comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h
Metodo
dosaggio spettrofotometrico a 553nm dopo purificazione dell'urina su colonnine
anionica (color blu) e cationica (color bianco), seguita da reazione a 90°C con acetilacetone
(formazione di un derivato pirrolico) e successiva reazione con il reattivo di Ehrlich (pdimetilaminobenzaldeide in ambiente acido).
Strumento
Spettrofotometro Shimadzu
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
U-ALA
µmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
U-ALA calcolo 24 ore
µmol/24
ore
Indiff. [8,00 - 53,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/24 ore
lunedì 21 marzo 2016
[1,04 - 6,94]
Pagina 437 di 498
IU eu 301555
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Acido Idrossiindolacetico (5-HIAA) 24H
Rilevanza clinica
L'indicazione principale è la diagnosi e il monitoraggio di tumori carcinoidi del medio intestino. La
comparsa dei sintomi tipici coincide, spesso, con la presenza di metastasi. Questi tumori producono
quantità eccessive di serotonina a partire dal triptofano che viene metabolizzata a 5-HIAA, che compare
così in quantità aumentate nelle urine di questi pazienti. Altre cause di aumento sono dovute ad alcuni
tumori carcinoidi delle prime vie digestive. Diminuzione si hanno nelle malattie depressive e nella
resezione del piccolo intestino.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h
Metodo
dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa con lettura
mediante rivelatore elettrochimico.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
U-Acido 5IDROSSIINDOLACE
TICO
µmol/L
Indiff.
U-Acido 5IDROSSIINDOLACE
TICO calcolo 24 ore
µmol/24
ore
F
U-Acido 5IDROSSIINDOLACE
TICO calcolo 24 ore
µmol/24
ore
M
lunedì 21 marzo 2016
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
[10,50 - 36,60]
00 A 00 M 00 G
999 A 00 M 00 G
mg/24 ore
[2,00 - 6,99]
[10,50 - 36,60]
00 A 00 M 00 G
999 A 00 M 00 G
mg/24 ore
[2,00 - 6,99]
Pagina 438 di 498
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MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Acido Omovanilico (HVA) 24H
Rilevanza clinica
E' il più importante catabolita urinario delle Catecolammine unito all’acido vanilmandelico: il primo della
dopamina e il secondo della noradrenalina e adrenalina. La sua indicazione principale è la diagnosi dei
tumori neuroendocrini quali feocromocitoma e neuroblastoma.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h
Metodo
dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa con lettura
mediante rivelatore elettrochimico, dopo purificazione con microcolonna a scambio anionico.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
U-ACIDO
OMOVANILICO
µmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
U-ACIDO
OMOVANILICO
calcolo 24 ore
µmol/24
ore
Indiff. [7,70 - 25,85]
00 A 00 M 00 G
10 A 00 M 00 G
mg/24 ore
[1,40 - 4,70]
U-ACIDO
OMOVANILICO
calcolo 24 ore
µmol/24
ore
Indiff. [7,70 - 48,40]
10 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/24 ore
[1,40 - 8,80]
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Pagina 439 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Acido urico ( Acido urico 24H )
Rilevanza clinica
Il 75% di acido urico presente nell'organismo viene escreto con le urine, il rimanente 25% viene distrutto
da batteri intestinali ed eliminato con le feci.
L’uricuria consente di differenziare la sovrapproduzione di acido urico dalla deficiente eliminazione renale;
una escrezione di acido urico inferiore di 4.76 mmol/L assumendo una dieta normale suggerisce una
diminuzione della secrezione di acido urico mentre i valori superiori sono indicativi di sovrapproduzione.
Interpretazione
Si considera iperuricemia una concentrazione di urato >387 umol/L (6.5 mgL), concentrazione al di sopra
della quale si può avere precipitazione di cristalli, l'iperuricemia va confermata su 2 o 3 campioni a digiuno.
Valori >7140umol/L (12 mg/dL) possono portare a nefropatia acuta. Nell'attacco acuto di gotta si hanno
valori >535 umol/L (9 mg/dL)
L’80% delle iperuricemie sono dovute ad un difetto di escrezione renale che può derivare da disfunzioni
del rene o essere secondario ad un eccesso di sostanze che inibiscono la secrezione tubulare di acido
urico quali acido lattico, chetoacidi e alcuni farmaci. Il 20% delle iperuricemie deriva da iperproduzione,
che può essere dovuta a difetti genetici del metabolismo purinico, ad aumentato turnover cellulare
(leucemie, tumori, psoriasi) a necrosi cellulare (infettiva, infiammatoria, degenerativa, meccanica,
secondaria a chemioterapia), ad ipercatabolismo dell’AMP (shock, esercizio fisico intenso in persone non
allenate, digiuno) o ad eccessiva assunzione alimentare (dieta carnea).
L’ipouricemia è usualmente clinicamente silente e può essere causata da una diminuzione della
produzione di acido urico, dovuta a malattie metaboliche ereditarie, oppure da una aumentata escrezione
urinaria come nella sindrome di Fanconi, diabete insipido, diabete mellito, patologie tumorali, AIDS e
ustioni.
Un aumento della produzione di acido urico avviene in ogni paziente con una neoplasia a rapida
proliferazione come conseguenza dell'elevato metabolismo delle purine dovuto all'accelerazione della
proliferazione cellulare, ma è anche una conseguenza metabolica della sindrome da lisi tumorale,
l'iperuricemia, l'iperfosfatemia e l'iperpotassemia che ne derivano possono portare a insufficienza renale
acuta e morte. Sono particolarmente a rischio i pazienti con leucemia e linfomi per il rapido turnover della
malattia o a seguito del primo ciclo di chemioterapia. Come farmaci ipouricemizzanti si utilizzano
allopurinolo e urato ossidasi. L'allopurinolo a differenza dell'urato-ossidasi, riduce la formazione di acido
urico ma non ha alcun effetto sull'acido urico preesistente: inibisce, infatti, la xantino-ossidasi, l'enzima che
catalizza la trasformazione di ipoxantina in xantina e di questa in acido urico. Sia la formulazione orale che
quella e.v. richiedono da uno a tre giorni per ridurre le concentrazioni sieriche di acido urico
La urato ossidasi (Rasburicase) è un agente uricolitico molto potente che catalizza l’ossidazione
enzimatica di acido urico ad allantoina, un prodotto idrosolubile, facilmente escreto dal rene nelle urine.
L’ossidazione enzimatica di acido urico conduce alla formazione stechiometrica di perossido di idrogeno Il
tempo per la prima conferma di livelli normali di acido urico nei pazienti iperuricemici è 4 ore per Fasturtec
e 24 ore per allopurinolo
Se il paziente è in terapia con urato ossidasi (rasburicase) il sangue deve essere raccolto in provette
precedentemente congelate contenenti l’anticoagulante eparina. I campioni devono essere immersi in un
bagno ghiaccio/acqua. I campioni di plasma devono essere preparati immediatamente per centrifugazione
in una centrifuga precedentemente raffreddata (4 °C). Infine, il plasma deve essere mantenuto in un bagno
ghiaccio/acqua e analizzato per l’acido urico entro 4 ore.La determinazione dell’acido urico viene
impiegata per la diagnosi ed il trattamento di numerosi disturbi renali e metabolici, quali insufficienza
renale,gotta, leucemia, psoriasi, inanizione e altre malattie con disturbi alimentari concomitanti, nonché in
pazienti sottoposti a terapia con farmaci citotossici
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
raccogliere l’urina delle 24 ore senza usare additivi. Durante la raccolta conservare i campioni in frigorifero.
Indicare sul contenitore diuresi - GIALLO Urine 24h
Metodo
Test enzimatico colorimetrico.
L’acido urico si scinde, in presenza dell’uricasi, formando allantoina e perossido d’idrogeno In presenza di
perossidasi, il 4-aminofenazone viene ossidato dal perossido d’idrogeno ad un colorante chinonediiminicoL’intensità del colore del chinone-diimino formatosi è direttamente
proporzionale alla concentrazione di acido urico e viene determinata misurando l’aumento dell’assorbanza
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 16,10 (5,6%) alla concentrazione di 286,83 µmol/L; ± 34,32 (5,4 %) alla concentrazione di 630,26
µmol/L
Dirigenti responsabili
lunedì 21 marzo 2016
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Pagina 440 di 498
Intervalli di riferimento
Acido urico U 24h/L
umol/L
Acido urico U 24h
calcolo
Calcolo
CLEARANCE urato
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
umol/24h Indiff. [1500 - 5000]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/24h
mL/min
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Indiff. [6,0 - 12,0]
[252 - 840]
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
Del 07/01/2008
U-Acido urico ( estemporanee )
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Raccogliere urine da seconda minzione - GIALLO Urine Estemporanee
Metodo
Cobas 6000
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Ac. URICO
(estemporanee)
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
0
mg/dL
Pagina 441 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Acido Vanilmandelico (VMA) 24H
Rilevanza clinica
E' il più importante catabolita urinario delle Catecolammine unito all’acido omovanilico: il primo della
dopamina e il secondo della noradrenalina e adrenalina. La sua indicazione principale è la diagnosi dei
tumori neuroendocrini quali feocromocitoma e neuroblastoma.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h
Metodo
dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa con lettura
mediante rivelatore elettrochimico, dopo purificazione con microcolonna a scambio anionico.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
U-Acido
VANILMANDELICO
µmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
U-Acido
VANILMANDELICO
calcolo 24 ore
µmol/24
ore
Indiff. [5,05 - 16,16]
00 A 00 M 00 G
10 A 00 M 00 G
mg/24 ore
[1,00 - 3,20]
U-Acido
VANILMANDELICO
calcolo 24 ore
µmol/24
ore
Indiff. [11,61 - 26,26]
10 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
mg/24 ore
[2,30 - 5,20]
U-Acido
VANILMANDELICO
calcolo 24 ore
µmol/24
ore
Indiff. [7,07 - 32,82]
16 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/24 ore
[1,40 - 6,49]
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Pagina 442 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-ALBUMINA MICRO ( Microalbuminuria 24H )
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte
comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h
Metodo
Cobas 6000
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Albumina U 24
calcolo
mg/24h
Indiff. [Inf. a 30,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Albumina U 24h/L
mg/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 443 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
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Del 07/01/2008
U-ALBUMINA MICRO (Microalbuminuria - estemporanee
Rilevanza clinica
L’albumina è una proteina non glicosilata con un peso molecolare di 66000 Da. Viene sintetizzata nelle
cellule del parenchima epatico ad un tasso di 14 g/die. Di norma, l’albumina è la proteina
quantitativamente più importante (>50 %) nel plasma, nel CSF e nell’urina. Un’escrezione di
albumina piccola ma patologica nell’urina è denominata microalbuminuria.La microalbuminuria può avere
causa glomerulare (ad es. microangiopatia diabetica, ipertensione, lesione glomerulare di minima entità),
tubulare (inibizione del riassorbimento) o postrenale. Inoltre, l’albumina funge
da proteina marker per varie forme di proteinuria
Interpretazione
In presenza di una proteinuria glomerulare selettiva vengono escreti nell’urina 100–3000 mg di albumina/g
di creatinina. Una proteinuria glomerulare non selettiva è caratterizzata da un’escrezione elevata di
proteine ad alto peso molecolare (IgG: più del 10 % del valore di albumina). La proteinuria prerenale è
riconoscibile dal divario fra albumina e proteina totale (albumina: meno del 30 %, con un concomitante
aumento della proteina totale). L’aumento simultaneo dell’albumina e delle microproteine è riscontrabile in
caso di proteinurie glomerulotubulari che insorgono per sovraccarico della reazione di riassorbimento
tubulare nelle glomerulopatie (ad es. sindrome nefrosica), nelle nefropatie glomerulari tubulo-interstiziali
combinate o nell’insufficienza renale
in seguito a nefropatie diabetiche o ad altre cause (proteinuria da “overflow”).La riduzione dei livelli di
albumina viene causata da iperidratazione, da insufficienza della sintesi epatocellulare, da disturbi della
secrezione
nello spazio intravascolare, da una distribuzione patologica fra spazio intra- ed extravascolare, da
catabolismo e perdita di albumina, da reazioni di fase acuta e da analbuminemia congenitaDisfunzioni
della barriera ematoencefalica possono essere quantificate in modo affidabile mediante il rapporto
dell’albumina nel CSF/siero. Elevati rapporti dell’albumina indicano una disfunzione della barriera
ematoencefalica.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine Estemporanee
Metodo
Test immunoturbidimetrico.
Gli anticorpi anti-albumina reagiscono con l’antigene del campione,formando complessi antigeneanticorpo, che, dopo agglutinazione,vengono misurati turbidimetricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Albumina Urine
estemporanee
mg/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Albumina/creatinina
U (calcolo)
ug/mg
creat
Indiff. [inf. a 30,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
mg/mmol
creat
[inf. a 3,40]
Pagina 444 di 498
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Del 07/01/2008
U-Aldosterone 24H
Rilevanza clinica
Vedi Aldosterone
Interpretazione
Vedi Aldosterone
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte
comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h
Metodo
Vedi Aldosterone
Strumento
Gammacounter
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - L.Stefani
Telefono (045-812) 4511
Intervalli di riferimento
U-ALDOSTERONE
pg/mL
U-ALDOSTERONE
24 ORE
ug/24 ore Indiff. [2,00 - 25,00]
lunedì 21 marzo 2016
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 445 di 498
IU eu 301555
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Del 07/01/2008
U-Amilasi ( estemporanee )
Rilevanza clinica
diagnostica delle patologie pancreatiche a causa del quadro sintomatico clinico poco specifico di tali
malattie. È indicata soprattutto nella diagnosi e nel monitoraggio di pancreatiti acute. L’iperamilasemia,
però, non è riscontrabile soltanto nel corso di una pancreatite acuta o nella fase infiammatoria della
pancreatite cronica, bensì anche in caso di insufficienza renale (dovuta a filtrazione glomerulare ridotta), di
tumori polmonari ed ovarici, di polmonite, di malattie delle ghiandole salivari, di
chetoacidosi diabetica, di traumi cerebrali, di interventi chirurgici o di una macroamilasemia. Per
l’accertamento della specificità del pancreas si raccomanda la determinazione aggiuntiva di un ulteriore
enzima specifico del pancreas, e cioè della lipasi o dell’α-amilasi pancreatica.
S
Interpretazione
La determinazione dell’α-amilasi riveste un’importanza notevole nella diagnostica delle patologie
pancreatiche a causa del quadro sintomatico clinico poco specifico di tali malattie. È indicata soprattutto
nella diagnosi
e nel monitoraggio di pancreatiti acute. L’iperamilasemia, però, non è riscontrabile soltanto nel corso di
una pancreatite acuta o nella fase infiammatoria della pancreatite cronica, bensì anche in caso di
insufficienza renale (dovuta a filtrazione glomerulare ridotta), di tumori polmonari ed ovarici, di polmonite,
di malattie delle ghiandole salivari, di chetoacidosi diabetica, di traumi cerebrali, di interventi chirurgici o di
una macroamilasemia. Per ’accertamento della specificità del pancreas si raccomanda la determinazione
aggiuntiva di un ulteriore enzima specifico del pancreas, e cioè della lipasi o dell’α-amilasi
pancreatica.L'’amilasemia aumenta marcatamente entro 3-6 ore dall’insorgenza di pancreatite acuta,
raggiunge il picco dopo 12-24 ore e ritorna a livelli normali dopo 2-4 giorni. Aumenti più modesti sono
rilevabili in corso di pancreatite cronica, pseudocisti pancreatica e, in generale, in tutte le condizioni
patologiche in cui vi è un interessamento del tessuto pancreatico, come neoplasie, ascessi, traumi,
peritonite e ostruzione dei dotti. L’amilasi totale aumenta anche nelle affezioni delle ghiandole salivari: la
differenza fra amilasi totale e amilasi pancreatica consente di stimarne il coinvolgimento salivare. In alcune
neoplasie si riscontra una iperamilasemia neoplastica per produzione ectopica dell’enzima. Livelli
aumentati si riscontrano infine anche in alcuni individui non pancreopatici a causa della presenza di
complessi costituiti da molecole di amilasi e immunoglobuline (macroamilasi) che, a causa delle
dimensioni, non passano il filtro renale; in questa condizione si avrà iperamilasemia senza iperamilasuria.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Urina: raccogliere l’urina senza usare additivi. L’α-amilasi è instabile nell’urina acida. Eseguire l’analisi
immediatamente o adattare il pH all’intervallo alcalino (pH appena superiore a 7) prima della
conservazione. - GIALLO Urine Estemporanee
Metodo
Test enzimatico colorimetrico secondo IFCC.
L’effetto catalitico delle α-amilasi provoca la dissociazione degli oligosaccaridi definiti, quale 4,6-etilidene(G7) p-nitrofenil-(G1)-α-D-maltoeptaoside (etilidene-G7PNP). L’α-glucosidasi idrolizza completamente i
frammenti ottenuti di G2PNP, G3PNP e G4PNP a p-nitrofenolo e Glucosio.L’intensità di colore del pnitrofenolo formatosi è direttamente proporzionale all’attività dell’α-amilasi. Viene determinata misurando
l’aumento dell’assorbanza
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 4,41 (5,8%) alla concentrazione di 76,08 U/L; ± 16,06 (4,7 %) alla concentrazione di 185,39 U/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 446 di 498
U-AMILASI
U/L
Indiff. Valore riferimento
imprecisabile per
età
00 A 00 M 00 G
17 A 00 M 00 G
U-AMILASI
U/L
Indiff. [60 - 400]
17 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 447 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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Del 07/01/2008
U-Calcio 24H
Rilevanza clinica
Le ipercalciurie possono essere di tipo assorbitivo (aumento dell’assorbimento intestinale del calcio ) o
riassorbitivo (aumentata mobilizzazione del calcio osseo).
Interpretazione
rine calcium levels will reflect dietary intake. In an average adult urine sample collected over 24 hours, 100250 mg of calcium (15-20 mmol) is expected. For those on low-calcium diets 50-150 mg/day is expected,
while those on a calcium-free diet will have 5–40 mg/day.[2] It is also important to note that calcium
excretion (CE) is heavily influenced by sodium excretion. Low-sodium diets tend to decrease CE and vice
versa.
Some drugs can decrease urine calcium, including thiazide diuretics, benzothiadiazide diuretics (like
chlorthalidone), and estrogen. Decreased urine calcium is also seen in hypoparathyroidism,
pseudohypoparathyroidism (a lack of response to PTH rather than decreased secretion of PTH), rickets,
hypothyroidism, steatorrhea, and nephrosis. Another cause of low urine calcium is familial hypocalciuric
hypercalcemia (FHH), also known as familial benign hypercalcemia.Any disease causing increases in
serum calcium can lead to increases in urine calcium. In addition to hyperparathyroidism, other diseases
include multiple myeloma (or any osteolytic neoplasm), osteoporosis, vitamin D overdose, renal tubular
acidosis, hyperthyroidism, Paget's disease, and sarcoidosis. Drugs containing calcium (such as some
antacids) and calcium supplements can lead to direct increases in urine calcium. The diuretic
spironolactone can also cause increases in urine calcium since it is given as a calcium salt and appears to
decrease tubule reabsorption of calcium. Androgens such as nandrolone and treatment with growth
hormone can also cause increases in urine calcium. Acetazolamide and systemic corticosteroids are also
associated with increased CE.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
i campioni di urina devono essere raccolti in flaconi lavati con acido. I campioni delle 24 ore devono essere
raccolti in recipienti contenenti 20–30 mL di HCl (6 mol/L) per impedire la precipitazione dei sali di calcio,
in quanto è possibile che i sali d
Metodo
Gli ioni di calcio reagiscono con il 5-nitro-5’-metil-BAPTA (NM-BAPTA)
in ambiente alcalino formando un complesso. In una seconda fase,
questo complesso reagisce con l’EDTA.La variazione dell’assorbanza è direttamente proporzionale alla
concentrazione di calcio e viene misurata fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
vedi calcio
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Calcio U 24/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
Calcio U 24h calcolo
mmol/24
h
Indiff. [1,50 - 8,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/24h
lunedì 21 marzo 2016
[60,1 - 320,6]
Pagina 448 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
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Del 07/01/2008
U-Calcio II minzione
Rilevanza clinica
Le ipercalciurie possono essere di tipo assorbitivo (aumento dell’assorbimento intestinale del calcio ) o
riassorbitivo (aumentata mobilizzazione del calcio osseo).
Interpretazione
rine calcium levels will reflect dietary intake. In an average adult urine sample collected over 24 hours, 100250 mg of calcium (15-20 mmol) is expected. For those on low-calcium diets 50-150 mg/day is expected,
while those on a calcium-free diet will have 5–40 mg/day.[2] It is also important to note that calcium
excretion (CE) is heavily influenced by sodium excretion. Low-sodium diets tend to decrease CE and vice
versa.
Some drugs can decrease urine calcium, including thiazide diuretics, benzothiadiazide diuretics (like
chlorthalidone), and estrogen. Decreased urine calcium is also seen in hypoparathyroidism,
pseudohypoparathyroidism (a lack of response to PTH rather than decreased secretion of PTH), rickets,
hypothyroidism, steatorrhea, and nephrosis. Another cause of low urine calcium is familial hypocalciuric
hypercalcemia (FHH), also known as familial benign hypercalcemia.Any disease causing increases in
serum calcium can lead to increases in urine calcium. In addition to hyperparathyroidism, other diseases
include multiple myeloma (or any osteolytic neoplasm), osteoporosis, vitamin D overdose, renal tubular
acidosis, hyperthyroidism, Paget's disease, and sarcoidosis. Drugs containing calcium (such as some
antacids) and calcium supplements can lead to direct increases in urine calcium. The diuretic
spironolactone can also cause increases in urine calcium since it is given as a calcium salt and appears to
decrease tubule reabsorption of calcium. Androgens such as nandrolone and treatment with growth
hormone can also cause increases in urine calcium. Acetazolamide and systemic corticosteroids are also
associated with increased CE.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
raccolta da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ
Metodo
Gli ioni di calcio reagiscono con il 5-nitro-5’-metil-BAPTA (NM-BAPTA)
in ambiente alcalino formando un complesso. In una seconda fase,
questo complesso reagisce con l’EDTA.La variazione dell’assorbanza è direttamente proporzionale alla
concentrazione di calcio e viene misurata fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
VEDI CALCIO
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Rapporto
calcio/creatinina
mmol/m
mol crea
Indiff. [inf. a 0,57]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Calcio U2minz
calcolato per Ca/crea
mmol/L
Indiff. [inf.a 0,57]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
Calcio U 2a minzione
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
lunedì 21 marzo 2016
[inf. a 22]
Pagina 449 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
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Del 07/01/2008
U-Cloro ( Cloro Urinario - estemporanee )
Rilevanza clinica
Gli elettroliti sono coinvolti nella maggior parte delle funzioni metaboliche dell’organismo. Il sodio, il
potassio ed il cloro costituiscono alcuni degli ioni fisiologici più importanti e sono fra gli elettroliti più
spesso analizzati.Forniti soprattutto dalla dieta normale, vengono assorbiti nel tratto
gastrointestinale per essere infine escreti attraverso i reni.Il cloro è il principale anione extracellulare e
serve a regolare l’equilibrio della distribuzione extracellulare dei liquidi. Analogamente agli altri ioni, le
cause più comuni di un abbassamento dei livelli di cloruro nell’organismo includono una dieta con scarsa
assunzione di cloruro, vomito prolungato e diminuito riassorbimento renale nonché alcune forme di acidosi
o alcalosi. Si notano alti livelli di cloruro in caso di deidratazione, di insufficienza
renale, di alcune forme di acidosi, di elevata assunzione alimentare o parenterale di cloruro e di
avvelenamento da salicilato.
Interpretazione
Cause di ipocloremia sono: vomito; diarrea; iperidratazione con ipervolemia; sindromi edemigene; terapia
con diuretici; acidosi respiratoria cronica; alcalosi metabolica; inappropriata secrezione di ADH; morbo di
Addison e altre disendocrinopatie.
Cause di ipercloremia sono: eccessiva somministrazione di cloruri; disidratazione; acidosi tubulare renale
e, in generale, le condizioni associate a ipersodiemia.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ
Metodo
ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico
(forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana
selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La
soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura
particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana.
La FEM della membrana è determinata dalla
differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna
di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 3,13 (4,1%) alla concentrazione di 75,60 mmol/L; ± 3,67 (3,4 %) alla concentrazione di 108,01 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Cloro U
estemporaneo L
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 450 di 498
IU eu 301555
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
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Del 07/01/2008
U-Cloro ( Cloro Urinario 24H )
Rilevanza clinica
Gli elettroliti sono coinvolti nella maggior parte delle funzioni metaboliche dell’organismo. Il sodio, il
potassio ed il cloro costituiscono alcuni degli ioni fisiologici più importanti e sono fra gli elettroliti più
spesso analizzati.Forniti soprattutto dalla dieta normale, vengono assorbiti nel tratto
gastrointestinale per essere infine escreti attraverso i reni.Il cloro è il principale anione extracellulare e
serve a regolare l’equilibrio della distribuzione extracellulare dei liquidi. Analogamente agli altri ioni, le
cause più comuni di un abbassamento dei livelli di cloruro nell’organismo includono una dieta con scarsa
assunzione di cloruro, vomito prolungato e diminuito riassorbimento renale nonché alcune forme di acidosi
o alcalosi. Si notano alti livelli di cloruro in caso di deidratazione, di insufficienza
renale, di alcune forme di acidosi, di elevata assunzione alimentare o parenterale di cloruro e di
avvelenamento da salicilato.
Interpretazione
Cause di ipocloremia sono: vomito; diarrea; iperidratazione con ipervolemia; sindromi edemigene; terapia
con diuretici; acidosi respiratoria cronica; alcalosi metabolica; inappropriata secrezione di ADH; morbo di
Addison e altre disendocrinopatie.
Cause di ipercloremia sono: eccessiva somministrazione di cloruri; disidratazione; acidosi tubulare renale
e, in generale, le condizioni associate a ipersodiemia.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
raccogliere l’urina delle 24 ore senza usare additivi. Durante la raccolta conservare i campioni in frigorifero.
Indicare sul contenitore diuresi - GIALLO Urine 24h
Metodo
ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico
(forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana
selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La
soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura
particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana.
La FEM della membrana è determinata dalla
differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna
di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 3,13 (4,1%) alla concentrazione di 75,60 mmol/L; ± 3,67 (3,4 %) alla concentrazione di 108,01 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Cloro U 24h/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Cloro U 24h calcolo
mmol/24
ore
Indiff. [110 - 250]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 451 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Coproporfirine 24H
Rilevanza clinica
Il termine Porfirinuria indica un’alterazione metabolica associata con un’escrezione anomala di sostanze
tetrapirroliche indotta da condizioni quali: intossicazioni da metalli, malattie epatiche, irradiazioni,
assunzioni di farmaci, di tossici....
Le porfirie, sono dovute a difetti parziali di attività enzimatiche che interessano la sintesi dell’eme.
L’assenza completa di un enzima del ciclo è incompatibile con la vita. La conseguenza del difetto
enzimatico consiste in un accumulo di uno o più metaboliti nei tessuti o nei liquidi biologici e nella loro
aumentata escrezione con le urine o con le feci. Le porfirie sono caratterizzate dal manifestarsi dopo i 12
anni e nella fotosensibilità con conseguente fotodermatosi.
Si riscontrano la porfiria eritropoietica e la porfiria eritropoietica congenita (malattia di Gunther) oltre alle
porfirie epatiche, che tra le forme maggiori si ha la Porfiria Acuta Intermittente (AIP), Variegata (PV) e
Cutanea Tarda (PCT). Attacchi acuti di Porfiria in persone con questa caratteristica, con notevole
escrezione urinaria di Porfirina, possono essere causati da farmaci, solitamente barbiturici, o da altri
contenenti il gruppo allilico o le sulfonamidi e l’aminopirina.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte
comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h
Metodo
dosaggio delle porfirine urinarie con cromatografia liquida ad elevate prestazioni
(HPLC) su colonna a fase inversa con lettura mediante spettrofluorimetro, dopo derivatizzazione
del campione.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
UCOPROPORFIRINE
ug/L
UUCOPROPORFIRIN
E calcolo 24 H
ug/24 ore F
UUCOPROPORFIRIN
E calcolo 24 H
ug/24 ore M
lunedì 21 marzo 2016
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
[8,0 - 110,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/24
ore
[12,0 - 165,0]
[25,0 - 150,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/24
ore
[37,5 - 225,0]
Pagina 452 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
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Del 07/01/2008
U-Creatinina 24H
Rilevanza clinica
La creatinina è un prodotto di degradazione del creatinfosfato nei muscoli e viene generalmente prodotta
dall’organismo a velocità abbastanza costante (a seconda della massa muscolare). Viene filtrata
liberamente attraverso la membrana glomerulare, e, in condizioni normali, non viene riassorbita in misura
apprezzabile dai tubuli. In più, una quantità piccola ma significativa viene attivamente secreta.Poiché si
osserva un aumento della creatinina nel sangue solo in caso di un forte danno ai nefroni, non deve essere
impiegato per rilevare una malattia renale in fase precoce. Un test notevolmente più sensibile e una stima
migliore della velocità di filtrazione glomerulare (VFG) è costituito dal test di clearance della creatinina,
basato sulla concentrazione di creatinina nell’urina e nel
siero o plasma, nonché dalla velocità del flusso urinario.
Interpretazione
Le attuali linee guida definiscono le malattie renali croniche quando c’è un danno ai reni oppure quando la
velocità di filtrazione glomerulare (VFG) è inferiore a 60 mL/min per 1.73 m2 per 3 o più mesi,
indipendentemente dalla causa.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte
comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h
Metodo
Questo test cinetico colorimetrico è basato sul metodo di Jaffé. In soluzione
alcalina, la creatinina, con il picrato, forma un complesso di colore
giallo-arancione, la cui velocità di formazione del colorante è proporzionale
alla concentrazione di creatinina nel campione. La determinazione “cinetica
con bianco campione” riduce al minimo le interferenze dovute alla bilirubina.
Per compensare la reazione non specifica provocata da cromogeni sierici/plasmatici (pseudo-creatinine),
inclusi proteine e chetoni, i risultati peril siero o il plasma vengono corretti per –26 µmol/L (–0.3 mg/dL).
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Creatinina U 24h
calcolo
mmol/24
ore
F
[5,00 - 14,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/24 ore
[0,56 - 1,58]
Creatinina U 24h
calcolo
mmol/24
ore
M
[7,00 - 17,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/24 ore
[0,79 - 1,92]
Creatinina U 24h/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 453 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Creatinina II minzione
Rilevanza clinica
a creatinina è un prodotto di degradazione del creatinfosfato nei muscoli e viene generalmente prodotta
dall’organismo a velocità abbastanza costante (a seconda della massa muscolare). Viene filtrata
liberamente attraverso la membrana glomerulare, e, in condizioni normali, non viene riassorbita in misura
apprezzabile dai tubuli. In più, una quantità piccola ma significativa viene attivamente secreta.Poiché si
osserva un aumento della creatinina nel sangue solo in caso di un forte danno ai nefroni, non deve essere
impiegato per rilevare una malattia renale in fase precoce. Un test notevolmente più sensibile e una stima
migliore della velocità di filtrazione glomerulare (VFG) è costituito dal test di clearance della creatinina,
basato sulla concentrazione di creatinina nell’urina e nel
siero o plasma, nonché dalla velocità del flusso urinario.
Interpretazione
Le attuali linee guida definiscono le malattie renali croniche quando c’è un danno ai reni oppure quando la
velocità di filtrazione glomerulare (VFG) è inferiore a 60 mL/min per 1.73 m2 per 3 o più mesi,
indipendentemente dalla causa.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ
Metodo
Questo test cinetico colorimetrico è basato sul metodo di Jaffé. In soluzione
alcalina, la creatinina, con il picrato, forma un complesso di colore
giallo-arancione, la cui velocità di formazione del colorante è proporzionale
alla concentrazione di creatinina nel campione. La determinazione “cinetica
con bianco campione” riduce al minimo le interferenze dovute alla bilirubina.
Per compensare la reazione non specifica provocata da cromogeni sierici/plasmatici (pseudo-creatinine),
inclusi proteine e chetoni, i risultati peril siero o il plasma vengono corretti per –26 µmol/L (–0.3 mg/dL).
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Creatinina U II
minzione
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
U-CREATININA
mg/dL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mmol/L
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 454 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Dopamina 24H
Rilevanza clinica
L'indicazione principale delle catecolamine è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori neuroendocrini
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h
Metodo
dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a scambio cationico con
lettura mediante rivelatore elettrochimico, dopo purificazione con microcolonna cationica.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
U-DOPAMINA
nmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/L
U-DOPAMINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. [400 - 2600]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/24 ore
lunedì 21 marzo 2016
[61 - 397]
Pagina 455 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Epinefrina 24H
Rilevanza clinica
L'indicazione principale delle catecolamine è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori neuroendocrini
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h
Metodo
dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a scambio cationico con
lettura mediante rivelatore elettrochimico, dopo purificazione con microcolonna cationica.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
U-EPINEFRINA
nmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
U-EPINEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. ( inf. a 55 )
00 A 00 M 00 G
10 A 00 M 00 G
ug/24 ore
( inf. a 10 )
U-EPINEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. ( inf. a 110 )
10 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/24 ore
( inf. a 20 )
lunedì 21 marzo 2016
ug/L
Pagina 456 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Esame urine standard e sedimento
Rilevanza clinica
I componenti che vengono cercati sono: glucosio, proteine, bilirubina,urobilinogeno, ph, emoglobina, corpi
chetonici, nitriti, leucociti.
Il comune esame delle urine comporta una serie di indagini qualitative o semiquantitative atte a svelare la
presenza di componenti che possono essere espressione di situazioni patologiche.Ciò vale non solo per le
affezioni interessanti il rene e l'apparato escretore, ma anche per altre importanti malattie del ricambio, del
sangue, del fegato e di altri organi o apparati. L'esame delle urine è ovviamente l'esame attorno a cui si è
sviluppata la nefrologia, il più facile e diretto. Pur con il moltiplicarsi di indagni più raffinate resta solo il
punto di partenza dell'iter diagnostico, ma spesso un esame dirimente. L'esame delle urine entra nella
diagnostica nefrologica a vali livelli:
> per il medico di base è screening o esame indagine a sintomi urinari;
> per il nefrologo, cui è inviato il paziente con sospetta nefropatia, per conferma di nefropatia ed
orientamento nosologico;
> per fornire gli elementi per la diagnosi definitiva ed il monitoraggio di nefropatie già accertate.
Interpretazione
L’osservazione del pH è utile nelle calcolosi , nelle infezioni delle vie urinarie, nelle alterazioni dell’equilibrio
acido base. La presenza degli altri componenti, usualmente assenti, è indice di una possibile patologia.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Raccogliere urina da prima minzione, mitto intermedio - GIALLO Urine Estemporanee
Metodo
Glucosio: glucosio-ossidasi- perossidasi-cromogeno; Proteine: reazione errore proteico dell'indicatore di
Ph; Bilirubina: reazione di addizione bilirubina e un diazonio con sviluppo di colore; Urobilinogeno reazione
di addizione urobilinogeno e diazonio con sviluppo di colore; Ph test degli indicatori con intervallo di
misurazione 4,5-9,0 Ph; Sangue attività perossidasica dell'emoglobina eventualmente presente; Corpi
chetonici reazione cromogena tra i corpi chetonici presenti e il nitroprussiato con sviluppo di colore; Nitriti
si basa sulla reazione di Griess in presenza di nitriti e tale reattivo contenente una ammina aromatica e un
diazonio viene formato un azocomposto di intensità colorimetrica; Leucociti si basa sull'attività esterasica
leucocitaria, Colore e aspetto determinato colorometricamente, Peso specifico tramite scambio cationico
urina e striscia reattiva. La lettura microscopica avviene solo in urine ritenute patologiche all'analisi
chimico fisica con lettura microscopica a scansione
Strumento
Aution Max 4280
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Glucosio es urine
mg/dL
Indiff. [inf. a 10]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Proteine es urine
mg/dL
Indiff. [inf. a 20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Bilirubina es urine
mg/dL
Indiff. [inf. a 0,2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Urobilinogeno es
urine
mg/dL
Indiff. [inf. a 0,5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Indiff. [5,5 - 7,5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pH es urine
Emoglobina es urine
mg/dL
Indiff. [inf. a 0,03]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Corpi chetonici es
urine
mg/dL
Indiff. [inf. a 5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Indiff. [assente]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Esterasi leucocitaria
es urine
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 457 di 498
Peso specifico
lunedì 21 marzo 2016
Indiff. [1,005 - 1,030]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 458 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Esame urine urgenze
Rilevanza clinica
I componenti che vengono cercati sono: glucosio, proteine, bilirubina,urobilinogeno, ph, emoglobina, corpi
chetonici, nitriti, leucociti.
Il comune esame delle urine comporta una serie di indagini qualitative o semiquantitative atte a svelare la
presenza di componenti che possono essere espressione di situazioni patologiche.Ciò vale non solo per le
affezioni interessanti il rene e l'apparato escretore, ma anche per altre importanti malattie del ricambio, del
sangue, del fegato e di altri organi o apparati. L'esame delle urine è ovviamente l'esame attorno a cui si è
sviluppata la nefrologia, il più facile e diretto. Pur con il moltiplicarsi di indagni più raffinate resta solo il
punto di partenza dell'iter diagnostico, ma spesso un esame dirimente. L'esame delle urine entra nella
diagnostica nefrologica a vali livelli:
> per il medico di base è screening o esame indagine a sintomi urinari;
> per il nefrologo, cui è inviato il paziente con sospetta nefropatia, per conferma di nefropatia ed
orientamento nosologico;
> per fornire gli elementi per la diagnosi definitiva ed il monitoraggio di nefropatie già accertate.
Interpretazione
L’osservazione del pH è utile nelle calcolosi , nelle infezioni delle vie urinarie, nelle alterazioni dell’equilibrio
acido base. La presenza degli altri componenti, usualmente assenti, è indice di una possibile patologia.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Eseguire il test entro un'ora dalla minzione. Evitare la luce solare - GIALLO Urine Estemporanee
Metodo
Glucosio: glucosio-ossidasi- perossidasi-cromogeno; Proteine: reazione errore proteico dell'indicatore di
Ph; Bilirubina: reazione di addizione bilirubina e un diazonio con sviluppo di colore; Urobilinogeno reazione
di addizione urobilinogeno e diazonio con sviluppo di colore; Ph test degli indicatori con intervallo di
misurazione 4,5-9,0 Ph; Sangue attività perossidasica dell'emoglobina eventualmente presente; Corpi
chetonici reazione cromogena tra i corpi chetonici presenti e il nitroprussiato con sviluppo di colore; Nitriti
si basa sulla reazione di Griess in presenza di nitriti e tale reattivo contenente una ammina aromatica e un
diazonio viene formato un azocomposto di intensità colorimetrica; Leucociti si basa sull'attività esterasica
leucocitaria, Colore e aspetto determinato colorometricamente.
Strumento
AUTION ELEVEN AE 4020
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
medico reperibile
Telefono (045-812) 4517
Intervalli di riferimento
Glucosio es urine
mg/dL
Indiff. [inf. a 10]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Proteine es urine
mg/dL
Indiff. [inf. a 20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Bilirubina es urine
mg/dL
Indiff. [inf. a 0,2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Urobilinogeno es
urine
mg/dL
Indiff. [inf. a 0,5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Indiff. [5,5 - 7,5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pH es urine
Emoglobina es urine
mg/dL
Indiff. [inf. a 0,03]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Corpi chetonici es
urine
mg/dL
Indiff. [inf. a 5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Peso specifico
Indiff. [1,005 - 1,030]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Esterasi leucocitaria
es urine
Indiff. [assente]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 459 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Fosfati 24H
Rilevanza clinica
Il fosforo è il principale anione della componente minerale ossea e svolge un ruolo importante anche per
numerose funzioni cellulari. Nell’organismo il fosforo è presente essenzialmente in varie forme di fosfati.
Nella pratica clinica, per ragioni di semplicità, il contenuto totale di un campione è espresso in termini di
fosforo inorganico elementare (Pi). Per valutare il bilancio del fosforo si utilizza la clearance del fosfato
sulle urine delle 24 ore rapportandola a quella della creatinina. Si ottiene così il riassorbimento tubulare dei
fosfati (TRP). La formula per il calcolo è la seguente: TRP% = [ 1 - (Fosfato urine x Creatinina siero /
Fosfato siero x Creatinina urine) ] x 100.
Interpretazione
Nelle urine, il TRP è normalmente compreso tra 85-95 % e diminuisce in caso di iperparatiroidismo
primario o secondario, acidosi tubulare renale, sindrome di Cushing, rachitismo vitamino-resistente. Il TRP
aumenta in caso di ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo, malattia di Paget
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Acidificare con HCl. Indicare diuresi e durata della raccolta. Calcolo: fosforo urinarico concentrazione x
diuresi. Il calcolo presume sempre una raccolta di 24 ore. I campioni di urina devono essere raccolti in
flaconi lavati con acido. I campioni delle
Metodo
Molibdato UV.
Il fosfato inorganico forma, con il molibdato di ammonio, in presenza
di acido solforico, un complesso di fosfomolibdato di ammonio
secondo la formula (NH4)3[PO4(MoO3)12].La concentrazione del fosfomolibdato formatosi è direttamente
proporzionale alla concentrazione di fosfato inorganico e viene misurata fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,10 (4,5%) alla concentrazione di 2,13 mmol/L; ± 0,06 (4,8%) alla concentrazione di 1,24 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Fosforo U 24h/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
Fosforo U 24h calcolo
mmol/24
h
Indiff. [13,0 - 42,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/24 ore
lunedì 21 marzo 2016
[402 - 1300]
Pagina 460 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Fosfati II minzione
Rilevanza clinica
Il fosforo è il principale anione della componente minerale ossea e svolge un ruolo importante anche per
numerose funzioni cellulari. Nell’organismo il fosforo è presente essenzialmente in varie forme di fosfati.
Nella pratica clinica, per ragioni di semplicità, il contenuto totale di un campione è espresso in termini di
fosforo inorganico elementare (Pi).
Interpretazione
Nelle urine, il TRP è normalmente compreso tra 85-95 % e diminuisce in caso di iperparatiroidismo
primario o secondario, acidosi tubulare renale, sindrome di Cushing, rachitismo vitamino-resistente. Il TRP
aumenta in caso di ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo, malattia di Paget
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ
Metodo
Molibdato UV.
Il fosfato inorganico forma, con il molibdato di ammonio, in presenza
di acido solforico, un complesso di fosfomolibdato di ammonio
secondo la formula (NH4)3[PO4(MoO3)12].La concentrazione del fosfomolibdato formatosi è direttamente
proporzionale alla concentrazione di fosfato inorganico e viene misurata fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,10 (4,5%) alla concentrazione di 2,13 mmol/L; ± 0,06 (4,8%) alla concentrazione di 1,24 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Fosforo U 2a
minzione
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Escr. frazionale
Fosforo
Indiff. [inf. a 0,20]
(valori per adulti)
00 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
Escr. frazionale
Fosforo
Indiff. [inf. a 0,20]
12 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
mg/dL
Pagina 461 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-glucosio 24H
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte
comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h
Metodo
Cobas 6000
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Glucosio U 24h
calcolo
mmol/24
h
Indiff. [inf. a 3,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/24h
Glucosio U 24h/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/L
lunedì 21 marzo 2016
[inf. a 0,54]
Pagina 462 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Iodio urinario ( estemporanea )
Rilevanza clinica
La determinazione delllo iodio nell'urina è il mezzo principale per scoprire carenze o eccessi nutrizionali
e/o patologici di iodio nell'organismo. La determinazione trova riscontro anche nella terapia dei tumori
tiroidei, ove viene effettuata una distruzione dei tessuti tiroidei per irraggiamento sellettivo con I131
(radioablazione)
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Raccolta urine da seconda minzione - GIALLO Urine Estemporanee
Metodo
titolazione
Strumento
Metodi manuali
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
U-IODIO
lunedì 21 marzo 2016
µg/dL
Indiff. [5,0 - 25,0]
(normale apporto
iodico)
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 463 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
U-Lisozima
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - GIALLO Urine Estemporanee
Metodo
Spettrofotometro Shimadzu
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno
Telefono (045-812) 4584-6880
Intervalli di riferimento
U-LISOZIMA
mg/L
Indiff. [inf. a 2,00]
(valori rifer. per
adulti)
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
U-LISOZIMA
mg/L
Indiff. [inf. a 2,00]
01 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 464 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
U-Magnesio ( estemporanee )
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ
Metodo
Cobas 6000
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
U-MAGNESIO
(estemporanee)
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
0
Del 07/01/2008
mg/dL
Pagina 465 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Metanefrina 24H
Rilevanza clinica
L'indicazione principale delle catecolamine è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori neuroendocrini
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h
Metodo
dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a scambio cationico con
lettura mediante rivelatore elettrochimico, dopo successive purificazioni con microcolonne cationiche e
anioniche.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
U-METANEFRINA
nmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
U-METANEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. [30 - 500]
00 A 00 M 00 G
06 A 00 M 00 G
ug/24 ore
[6 - 99]
U-METANEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. [275 - 700]
06 A 00 M 00 G
10 A 00 M 00 G
ug/24 ore
[54 - 138]
U-METANEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. [200 - 1230]
10 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
ug/24 ore
[39 - 242]
U-METANEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. [325 - 1533]
16 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/24 ore
[64 - 302]
lunedì 21 marzo 2016
ug/L
Pagina 466 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Na ( Sodio Urinario - estemporanee )
Rilevanza clinica
Il sodio è il principale soluto del plasma e dei fluidi extracellulari. Insieme agli anioni cloruro e bicarbonato
è il principale determinante della pressione osmotica e quindi della distribuzione dell’acqua nell’organismo.
L’omeostasi del sodio è regolata dal rene.
Interpretazione
L’iposodiemia comporta ipoosmolalità plamatica e conseguente iperidratazione delle cellule, al contrario
l’ipersodiemia determina iperosmolalità e disidratazione cellulare; in entrambi i casi vi può essere
compromissione delle funzioni cellulari. L’escrezione urinaria del sodio è in relazione all’introduzione
giornaliera con la dieta.
Cause di iponatremia sono: la perdita di sodio (cutanea, gastrointestinale o renale) senza o con
relativamente minore perdita di acqua; le sindromi edemigene (nonostante il pool del sodio sia spesso
aumentato, si riscontra iponatremia a causa del confinamento del sodio nel comparto edematoso);
eccessivo introito di acqua o soluzioni iposodiche; inappropriata secrezione di ADH e altre
disendocrinopatie. Cause di ipernatremia sono: la perdita di acqua per alterazioni tubulari renali; diuresi
osmotica; diabete insipido nefrogeno o ipofisario; diarrea; vomito; sudorazione profusa; ustioni (in tutti
questi casi c’è ipovolemia mentre nelle condizioni seguenti c’è ipervolemia); eccessiva somministrazione
di sodio; iperaldosteronismo primitivo e altre disendocrinopatie.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ
Metodo
ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico
(forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana
selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La
soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura
particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana.
La FEM della membrana è determinata dalla
differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna
di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 3,33 (3,0%) alla concentrazione di 111,69 mmol/L; ± 3,71 (2,6 %) alla concentrazione di 140,08 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Sodio U
Estemporaneo L
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 467 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Na ( Sodio Urinario 24H )
Rilevanza clinica
Il sodio è il principale soluto del plasma e dei fluidi extracellulari. Insieme agli anioni cloruro e bicarbonato
è il principale determinante della pressione osmotica e quindi della distribuzione dell’acqua nell’organismo.
L’omeostasi del sodio è regolata dal rene.
Interpretazione
L’iposodiemia comporta ipoosmolalità plamatica e conseguente iperidratazione delle cellule, al contrario
l’ipersodiemia determina iperosmolalità e disidratazione cellulare; in entrambi i casi vi può essere
compromissione delle funzioni cellulari. L’escrezione urinaria del sodio è in relazione all’introduzione
giornaliera con la dieta.
Cause di iponatremia sono: la perdita di sodio (cutanea, gastrointestinale o renale) senza o con
relativamente minore perdita di acqua; le sindromi edemigene (nonostante il pool del sodio sia spesso
aumentato, si riscontra iponatremia a causa del confinamento del sodio nel comparto edematoso);
eccessivo introito di acqua o soluzioni iposodiche; inappropriata secrezione di ADH e altre
disendocrinopatie. Cause di ipernatremia sono: la perdita di acqua per alterazioni tubulari renali; diuresi
osmotica; diabete insipido nefrogeno o ipofisario; diarrea; vomito; sudorazione profusa; ustioni (in tutti
questi casi c’è ipovolemia mentre nelle condizioni seguenti c’è ipervolemia); eccessiva somministrazione
di sodio; iperaldosteronismo primitivo e altre disendocrinopatie.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
raccogliere l’urina delle 24 ore senza usare additivi. Durante la raccolta conservare i campioni in frigorifero.
Indicare sul contenitore diuresi - GIALLO Urine 24h
Metodo
ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico
(forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana
selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La
soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura
particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana.
La FEM della membrana è determinata dalla
differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna
di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 3,33 (3,0%) alla concentrazione di 111,69 mmol/L; ± 3,71 (2,6 %) alla concentrazione di 140,08 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Sodio U 24h/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Sodio U 24h calcolo
mmol/24
h
Indiff. [40 - 220]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 468 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Norepinefrina 24H
Rilevanza clinica
L'indicazione principale delle catecolamine è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori neuroendocrini
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h
Metodo
dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a scambio cationico con
lettura mediante rivelatore elettrochimico, dopo purificazione con microcolonna cationica.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
U-NOREPINEFRINA
nmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
U-NOREPINEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. [0 - 60]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
ug/24 ore
[0 - 10]
U-NOREPINEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. ( inf. a 100 )
01 A 00 M 00 G
02 A 00 M 00 G
ug/24 ore
( inf. a 16 )
U-NOREPINEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. [24 - 170]
02 A 00 M 00 G
04 A 00 M 00 G
ug/24 ore
[4 - 28]
U-NOREPINEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. [40 - 270]
04 A 00 M 00 G
07 A 00 M 00 G
ug/24 ore
[6 - 45]
U-NOREPINEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. [70 - 400]
07 A 00 M 00 G
10 A 00 M 00 G
ug/24 ore
[11 - 67]
U-NOREPINEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. [71 - 473]
10 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/24 ore
[11 - 79]
lunedì 21 marzo 2016
ug/L
Pagina 469 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Normetanefrina 24H
Rilevanza clinica
L'indicazione principale delle catecolamine è l’ipertensione e la diagnosi dei tumori neuroendocrini
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h
Metodo
dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a scambio cationico con
lettura mediante rivelatore elettrochimico, dopo successive purificazioni con microcolonne cationiche e
anioniche.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
UNORMETANEFRINA
nmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
UNORMETANEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. [170 - 650]
00 A 00 M 00 G
06 A 00 M 00 G
ug/24 ore
[31 - 119]
UNORMETANEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. [255 - 970]
06 A 00 M 00 G
10 A 00 M 00 G
ug/24 ore
[47 - 178]
UNORMETANEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. [290 - 1590]
10 A 00 M 00 G
16 A 00 M 00 G
ug/24 ore
[53 - 291]
UNORMETANEFRINA
calcolo 24 ore
nmol/24
ore
Indiff. [600 - 2880]
16 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/24 ore
[110 - 527]
lunedì 21 marzo 2016
ug/L
Pagina 470 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-osmolalita' ( 24H - estemporanee )
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte
comprese le prime del mattino successivo (24H). Raccogliere urina da seconda minzione (II minzione) GIALLO Urine 24h
Metodo
Osmo Station 6050
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
U-OSMOLALITA'
lunedì 21 marzo 2016
mOsm/K
g H2O
Indiff. [50 - 1200]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 471 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Ossalato 24H
Rilevanza clinica
L'iperossaluria è facilmente riscontrabile nei soggetti a dieta ricca di ossalati e povera di calcio, quale può
essere una dieta vegetariana, che favorisce infatti la formazione di calcoli di ossalato per eccessivo
assorbimento. In presenza di calcio l’assorbimento è minore in quanto questi forma ossalato di calcio che
precipita. Altre condizioni nelle quali si può verificare un elevato assorbimento intestinale di ossalati sono
costituite dalle sindromi da malassorbimento e da resezione dell’intestino tenue. Esiste anche una forma,
rara, di iperossaluria primitiva dovuta ad un difetto del metabolismo della glicina, caratterizzata
dall’eliminazione urinaria di un’elevata quantità di ossalato di calcio, con calcoli renali e gravi alterazioni
renali (nefrocalcinosi).
Si ha una diminuzione dell’ossaluria nell’insufficienza renale.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Raccolta urine 24 ore in HCl - GIALLO Urine 24h
Metodo
dosaggio colorimetrico con metodo enzimatico, dopo purificazione del campione con carbone attivato.
Strumento
Spettrofotometro Shimadzu
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
U-OSSALATO
µmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
U-OSSALATO
calcolo 24 ORE
µmol/24
ore
F
U-OSSALATO
calcolo 24 ORE
µmol/24
ore
U-OSSALATO
calcolo 24 ORE
[148 - 433]
00 A 00 M 00 G
07 A 00 M 00 G
mg/24 ore
[12,9 - 38,0]
F
[45 - 353]
07 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
mg/24 ore
[3,9 - 30,9]
µmol/24
ore
F
[45 - 353]
15 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/24 ore
[3,9 - 30,9]
U-OSSALATO
calcolo 24 ORE
µmol/24
ore
M
[148 - 433]
00 A 00 M 00 G
07 A 00 M 00 G
mg/24 ore
[12,9 - 38,0]
U-OSSALATO
calcolo 24 ORE
µmol/24
ore
M
[79 - 501]
07 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
mg/24 ore
[6,9 - 43,9]
U-OSSALATO
calcolo 24 ORE
µmol/24
ore
M
[79 - 501]
15 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/24 ore
[6,9 - 43,9]
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Pagina 472 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Porfirine totali 24H
Rilevanza clinica
Il termine Porfirinuria indica un’alterazione metabolica associata con un’escrezione anomala di sostanze
tetrapirroliche indotta da condizioni quali: intossicazioni da metalli, malattie epatiche, irradiazioni,
assunzioni di farmaci, di tossici....
Le porfirie, sono dovute a difetti parziali di attività enzimatiche che interessano la sintesi dell’eme.
L’assenza completa di un enzima del ciclo è incompatibile con la vita. La conseguenza del difetto
enzimatico consiste in un accumulo di uno o più metaboliti nei tessuti o nei liquidi biologici e nella loro
aumentata escrezione con le urine o con le feci. Le porfirie sono caratterizzate dal manifestarsi dopo i 12
anni e nella fotosensibilità con conseguente fotodermatosi.
Si riscontrano la porfiria eritropoietica e la porfiria eritropoietica congenita (malattia di Gunther) oltre alle
porfirie epatiche, che tra le forme maggiori si ha la Porfiria Acuta Intermittente (AIP), Variegata (PV) e
Cutanea Tarda (PCT). Attacchi acuti di Porfiria in persone con questa caratteristica, con notevole
escrezione urinaria di Porfirina, possono essere causati da farmaci, solitamente barbiturici, o da altri
contenenti il gruppo allilico o le sulfonamidi e l’aminopirina.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte
comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h
Metodo
dosaggio delle porfirine urinarie con cromatografia liquida ad elevate prestazioni
(HPLC) su colonna a fase inversa con lettura mediante spettrofluorimetro, dopo derivatizzazione
del campione.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
U-PORFIRINE
TOTALI calcolo 24 H
ug/24 ore Indiff. [15 - 200]
(valori per adulti)
00 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
U-PORFIRINE
TOTALI calcolo 24 H
ug/24 ore Indiff. [15 - 200]
15 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
U-PORFIRINE Totali
µg/L
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Indiff.
Pagina 473 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Porfobilinogeno (PBG) 24H
Rilevanza clinica
PBG è un intermedio della biosintesi dell’eme. Viene richiesto in chimica clinica per individuare
eventuali porfirie, anormalità genetiche della regolazione della sintesi dell’eme, nelle quali una grossa
quantità di precursori eme vengono escreti nelle urine. Le tre maggiori forme di Porfiria Eaptica sono:
Acuta Intermittente (AIP), Variegata (PV) e Cutanea Tarda (PCT) e sono caratterizzate dal manifestarsi
dopo i 12 anni.
Attacchi acuti di Porfiria in persone con questa caratteristica, con notevole escrezione urinaria di Porfirina,
possono essere causati da farmaci, solitamente barbiturici, o da altri contenenti il gruppo allilico o le
sulfonamidi e l’aminopirina.
I valori urinari di PBG sono elevati solo nella Porfiria, mentre quelli dell’ALA lo sono anche nell’esposizione
al piombo. E’ quindi facile differenziare l’esposizione al piombo dalla porfiria misurando, nelle urine, sia
ALA che PBG.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte
comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h
Metodo
dosaggio spettrofotometrico a 553 nm, dopo purificazione dell’urina su colonnine anionica
(color blu). Eluizione del PBG con acido acetico e successiva reazione con il reattivo di Ehrlich
Strumento
Spettrofotometro Shimadzu
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
UPORFOBILINOGENO
umol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
UPORFOBILINOGENO
calcolo 24 H
umol/24
ore
Indiff. [inf. a 11,93]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/24 ore
lunedì 21 marzo 2016
[inf. a 2,70]
Pagina 474 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Potassio ( Potassio Urinario - estemporanee )
Rilevanza clinica
Il potassio è il principale ione intracellulare e rappresenta il fattore più importante nella regolazione del
volume delle cellule. Esso inoltre determina il potenziale di membrana e quindi la funzione dei tessuti
suscettibili di stimolazione quali muscoli e sistema nervoso.
Interpretazione
Si riscontrano bassi livelli fisiologici di potassio in seguito ad uno scarso apporto dietetico di potassio o ad
una perdita eccessiva di potassio dovuta a diarrea, a vomito prolungato o ad aumentata escrezione renale.
Livelli elevati di potassio possono essere causati da deidratazione o shock, ustioni gravi, chetoacidosi
diabetica e ritenzione di potassio da parte dei reni.Livelli di potassiemia inferiori a 2,5 mmol/L possono
comportare debolezza muscolare e paralisi, alterazioni della funzione miocardica e arresto cardiaco.Si
riscontrano bassi livelli fisiologici di potassio in seguito ad uno scarso apporto dietetico di potassio o ad
una perdita eccessiva di potassio dovuta a diarrea, a vomito prolungato o ad aumentata escrezione renale.
Livelli elevati di potassio possono essere causati da deidratazione o shock, ustioni gravi, chetoacidosi
diabetica e ritenzione di potassio da parte dei reni.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ
Metodo
ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico
(forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana
selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La
soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura
particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana.
La FEM della membrana è determinata dalla
differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna
di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,17 (4,5%) alla concentrazione di 3,74 mmol/L; ± 0,20 (3,0 %) alla concentrazione di 6.51 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Potassio U
estemporaneo L
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 475 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Potassio ( Potassio Urinario 24H )
Rilevanza clinica
Il potassio è il principale ione intracellulare e rappresenta il fattore più importante nella regolazione del
volume delle cellule. Esso inoltre determina il potenziale di membrana e quindi la funzione dei tessuti
suscettibili di stimolazione quali muscoli e sistema nervoso.
Interpretazione
Si riscontrano bassi livelli fisiologici di potassio in seguito ad uno scarso apporto dietetico di potassio o ad
una perdita eccessiva di potassio dovuta a diarrea, a vomito prolungato o ad aumentata escrezione renale.
Livelli elevati di potassio possono essere causati da deidratazione o shock, ustioni gravi, chetoacidosi
diabetica e ritenzione di potassio da parte dei reni.Livelli di potassiemia inferiori a 2,5 mmol/L possono
comportare debolezza muscolare e paralisi, alterazioni della funzione miocardica e arresto cardiaco.Si
riscontrano bassi livelli fisiologici di potassio in seguito ad uno scarso apporto dietetico di potassio o ad
una perdita eccessiva di potassio dovuta a diarrea, a vomito prolungato o ad aumentata escrezione renale.
Livelli elevati di potassio possono essere causati da deidratazione o shock, ustioni gravi, chetoacidosi
diabetica e ritenzione di potassio da parte dei reni.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
raccogliere l’urina delle 24 ore senza usare additivi. Durante la raccolta conservare i campioni in frigorifero.
Indicare sul contenitore diuresi - GIALLO Urine 24h
Metodo
ISE POTENZIOMETRIA INDIRETTA Un elettrodo iono-selettivo (ISE) sviluppa un potenziale elettrico
(forza elettromotrice, FEM) per la misurazione degli ioni in una soluzione. L’elettrodo ha una membrana
selettiva, che è in contatto sia con la soluzione del test che con una soluzione interna di riempimento. La
soluzione interna di riempimento contiene lo ione del test ad una concentrazione fissa. Grazie alla natura
particolare della membrana, gli ioni del test si associano strettamente ad entrambi i lati della membrana.
La FEM della membrana è determinata dalla
differenza tra la concentrazione dello ione del test nella soluzione del test e quella nella soluzione interna
di riempimento. La FEM si sviluppa secondo l’equazione di Nernst per uno ione specifico in una soluzione
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,17 (4,5%) alla concentrazione di 3,74 mmol/L; ± 0,20 (3,0 %) alla concentrazione di 6.51 mmol/L
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Potassio U 24h/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Potassio U 24h
calcolo
mmol/24
h
Indiff. [25 - 125]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 476 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Proteine (Proteine urinarie) 24H
Rilevanza clinica
Le misurazioni delle proteine nell’urina vengono impiegate per la diagnosi ed il trattamento di condizioni
patologiche quali malattie renali o cardiache o disturbi tiroidei, caratterizzati da proteinuria o
albuminuriaFisiologicamente le proteine di maggiori dimensioni non passano attraverso il filtro
glomerulare. Il capillare glomerulare lascia invece passare piccole quantità delle proteine più piccole (circa
0.3 g/L) che vengono poi quasi totalmente riassorbite a livello tubulare. Esiste pertanto una proteinuria
fisiologica, che può arrivare a 0.15 g/24 ore, costituita in piccola parte da proteine filtrate e non riassorbite
(prevalentemente albumina) e in parte maggiore da globuline e mucoproteine di origine post-glomerulare.
Interpretazione
La perdita di quantità significative di proteine con le urine è comune a molte patologie renali congenite e
acquisite, primitive e secondarie. Il danno può essere a carico del glomerulo, ma anche dell’interstizio
renale e del sistema tubulare. La proteinuria può essere causata anche da patologie emorragiche ed
essudative delle vie urinarie: proteinuria post-renale. Vi sono infine proteinurie, in genere di grado
modesto, prive di significato patologico, determinate da situazioni di sforzo fisico, infezioni acute,
ipertermia, ortostatismo prolungato e lordosi lombare (tipico degli adolescenti longilinei).
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte
comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h
Metodo
Metodo turbidimetrico.
Il campione viene pre-incubato in una soluzione alcalina contenente EDTA,il quale denatura la proteina ed
elimina l’interferenza dagli ioni di magnesio.Successivamente viene aggiunta il benzetonio cloruro,
producendo torbidità
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Proteine U 24h
calcolo
g/24
Indiff. [inf. a 0,15]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Proteine U 24h/L
g/L
Indiff. [inf. a 0,12]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 477 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Proteine urinarie ( estemporanee )
Rilevanza clinica
Le misurazioni delle proteine nell’urina vengono impiegate per la diagnosi ed il trattamento di condizioni
patologiche quali malattie renali o cardiache o disturbi tiroidei, caratterizzati da proteinuria o
albuminuriaFisiologicamente le proteine di maggiori dimensioni non passano attraverso il filtro
glomerulare. Il capillare glomerulare lascia invece passare piccole quantità delle proteine più piccole (circa
0.3 g/L) che vengono poi quasi totalmente riassorbite a livello tubulare. Esiste pertanto una proteinuria
fisiologica, che può arrivare a 0.15 g/24 ore, costituita in piccola parte da proteine filtrate e non riassorbite
(prevalentemente albumina) e in parte maggiore da globuline e mucoproteine di origine post-glomerulare.
Interpretazione
La perdita di quantità significative di proteine con le urine è comune a molte patologie renali congenite e
acquisite, primitive e secondarie. Il danno può essere a carico del glomerulo, ma anche dell’interstizio
renale e del sistema tubulare. La proteinuria può essere causata anche da patologie emorragiche ed
essudative delle vie urinarie: proteinuria post-renale. Vi sono infine proteinurie, in genere di grado
modesto, prive di significato patologico, determinate da situazioni di sforzo fisico, infezioni acute,
ipertermia, ortostatismo prolungato e lordosi lombare (tipico degli adolescenti longilinei).
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Raccogliere urina da seconda minzione - GIALLO Urine II° MINZ
Metodo
Metodo turbidimetrico.
Il campione viene pre-incubato in una soluzione alcalina contenente EDTA,il quale denatura la proteina ed
elimina l’interferenza dagli ioni di magnesio.Successivamente viene aggiunta il benzetonio cloruro,
producendo torbidità
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Proteine/creatinina U
est
mg/mmol Indiff. [inf. a 30]
creat.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Proteine U
estemporanee
g/L
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Indiff.
Pagina 478 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Urea - Azoto
Rilevanza clinica
L'urea è prodotta nel fegato dall’azoto aminico derivante prevalentemente dal catabolismo degli aminoacidi
di origine alimentare o dal turnover di quelli endogeni. L’eliminazione di questa sostanza tossica avviene
per filtrazione attraverso i glomeruli renali. Poiché il livello plasmatico di urea riflette il rapporto fra
produzione epatica ed escrezione renale, livelli patologici di urea possono essere indice di malattie renali o
riconoscere cause extra-renali riconducibili ad incremento del catabolismo proteico o ad ostacoli del
deflusso urinario. La determinazione dell'urea è importante nella diagnosi e nel trattamento delle
insufficienze renali e nel monitoraggio della dialisi renale. Il dosaggio dell’urea plasmatica viene associato
a quello della creatinina per differenziare la causa dell'aumento dell'azotemia tra pre- e post-renale: un
incremento dell'urea senza aumento della creatinina evidenzia una patologia prerenale.
Interpretazione
La diminuzione della concentrazione plasmatica dell’urea può essere dovuta a dieta ipoproteica; età
infantile e gravidanza (bilancio azotato positivo) e malattie del fegato nelle quali è compromessa
l’ureogenesi;
Cause di aumento della concentrazione plasmatica dell’urea sono: nefropatie; ostacolo al deflusso delle
urine (uremia post-renale); dieta iperproteica; nefropatie; riduzione della filtrazione glomerulare per cause
pre-renali quali insufficienza cardiaca, ipotensione e shock; contrazione della diuresi da qualsiasi causa;
emorragie intestinali con riassorbimento di proteine digerite; aumentato turnover delle proteine causato da
iperpiressie, tireotossicosi, patologie neoplastiche, ipercorticosurrenalismi e terapia con cortisonici.
Eseguibile Urgenza
Sì
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
Test cinetico con ureasi e con glutammato deidrogenasi.
L’urea viene idrolizzata dall’ureasi, formando ammonio e carbonato.Nella seconda reazione, il 2chetoglutarato reagisce con l’ammonio in presenza di glutammato deidrogenasi (GLDH) e del coenzima
NADH,producendo L-glutammato. In questa reazione, per ogni mole di urea
idrolizzata 2 moli di NADH vengono ossidate a NAD+.La velocità di diminuzione della concentrazione di
NADH è direttamente proporzionale alla concentrazione di urea nel campione
e viene misurata fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
± 0,302 (4,6%) alla concentrazione di 6,56 mmol/L; ± 0,94 (4,5 %) alla concentrazione di 21,04 mmol/L;
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Urea
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [2,85 - 7,85]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[17,1 - 47,1]
Pagina 479 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Urea (Azotemia)
Rilevanza clinica
L'urea è prodotta nel fegato dall’azoto aminico derivante prevalentemente dal catabolismo degli aminoacidi
di origine alimentare o dal turnover di quelli endogeni. L’eliminazione di questa sostanza tossica avviene
per filtrazione attraverso i glomeruli renali. Poiché il livello plasmatico di urea riflette il rapporto fra
produzione epatica ed escrezione renale, livelli patologici di urea possono essere indice di malattie renali o
riconoscere cause extra-renali riconducibili ad incremento del catabolismo proteico o ad ostacoli del
deflusso urinario. La determinazione dell'urea è importante nella diagnosi e nel trattamento delle
insufficienze renali e nel monitoraggio della dialisi renale. Il dosaggio dell’urea plasmatica viene associato
a quello della creatinina per differenziare la causa dell'aumento dell'azotemia tra pre- e post-renale: un
incremento dell'urea senza aumento della creatinina evidenzia una patologia prerenale.
Interpretazione
La diminuzione della concentrazione plasmatica dell’urea può essere dovuta a dieta ipoproteica; età
infantile e gravidanza (bilancio azotato positivo) e malattie del fegato nelle quali è compromessa
l’ureogenesi;
Cause di aumento della concentrazione plasmatica dell’urea sono: nefropatie; ostacolo al deflusso delle
urine (uremia post-renale); dieta iperproteica; nefropatie; riduzione della filtrazione glomerulare per cause
pre-renali quali insufficienza cardiaca, ipotensione e shock; contrazione della diuresi da qualsiasi causa;
emorragie intestinali con riassorbimento di proteine digerite; aumentato turnover delle proteine causato da
iperpiressie, tireotossicosi, patologie neoplastiche, ipercorticosurrenalismi e terapia con cortisonici.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Enzimatico UV(ureasi)
Metodo di Talke e Schubert modificato. L'urea viene idrolizzata in presenza di acqua ed ureasi con
formazione di ammoniaca ed anidride carbonica. L'ammoniaca prodotta nella reazione reagisce con 2ossoglutarato e NADH in presenza di glutamato deidrogenasi, formando glutamato e NAD. La diminuzione
di assorbanza dovuta alla trasformazione del NADH nell'unità di tempo, è proporzionale alla
concentrazione di urea nel campione.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,48 (9,7%) alla concentrazione di 4,95 mmol/L;± 1,97 (7,9%) alla concentrazione di 24,96 mmol/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Urea
lunedì 21 marzo 2016
mmol/L
Indiff. [2,85 - 7,85]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[17 - 47]
Pagina 480 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Urea U 24h
Rilevanza clinica
L'urea è prodotta nel fegato dall’azoto aminico derivante prevalentemente dal catabolismo degli aminoacidi
di origine alimentare o dal turnover di quelli endogeni. L’eliminazione di questa sostanza tossica avviene
per filtrazione attraverso i glomeruli renali. Poiché il livello plasmatico di urea riflette il rapporto fra
produzione epatica ed escrezione renale, livelli patologici di urea possono essere indice di malattie renali o
riconoscere cause extra-renali riconducibili ad incremento del catabolismo proteico o ad ostacoli del
deflusso urinario. La determinazione dell'urea è importante nella diagnosi e nel trattamento delle
insufficienze renali e nel monitoraggio della dialisi renale. Il dosaggio dell’urea plasmatica viene associato
a quello della creatinina per differenziare la causa dell'aumento dell'azotemia tra pre- e post-renale: un
incremento dell'urea senza aumento della creatinina evidenzia una patologia prerenale.
Interpretazione
L'urea è prodotta nel fegato dall’azoto aminico derivante prevalentemente dal catabolismo degli aminoacidi
di origine alimentare o dal turnover di quelli endogeni. L’eliminazione di questa sostanza tossica avviene
per filtrazione attraverso i glomeruli renali. Poiché il livello plasmatico di urea riflette il rapporto fra
produzione epatica ed escrezione renale, livelli patologici di urea possono essere indice di malattie renali o
riconoscere cause extra-renali riconducibili ad incremento del catabolismo proteico o ad ostacoli del
deflusso urinario. La determinazione dell'urea è importante nella diagnosi e nel trattamento delle
insufficienze renali e nel monitoraggio della dialisi renale. Il dosaggio dell’urea plasmatica viene associato
a quello della creatinina per differenziare la causa dell'aumento dell'azotemia tra pre- e post-renale: un
incremento dell'urea senza aumento della creatinina evidenzia una patologia prerenale.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Indicare diuresi e durata della raccolta. - U 24 Tappo Giallo
Metodo
Metodo di Talke e Schubert modificato. L'urea viene idrolizzata in presenza di acqua ed ureasi con
formazione di ammoniaca ed anidride carbonica. L'ammoniaca prodotta nella reazione reagisce con 2ossoglutarato e NADH in presenza di glutamato deidrogenasi, formando glutamato e NAD. La diminuzione
di assorbanza dovuta alla trasformazione del NADH nell'unità di tempo, è proporzionale alla
concentrazione di urea nel campione.
Strumento
LIS (calcolo)
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Urea U 24h/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/L
Urea 24h calcolo
mmol/24
h
Indiff. [420 - 710]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/24h
Diuresi
mL
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Ore raccolta urine
ore
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
[25 - 42]
Pagina 481 di 498
U.O.C. Laboratorio Analisi
IU eu 301555
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Urine esame standard (+sedimento)
Rilevanza clinica
I componenti che vengono cercati sono: glucosio, proteine, bilirubina,urobilinogeno, ph, emoglobina, corpi
chetonici, nitriti, leucociti.
Il comune esame delle urine comporta una serie di indagini qualitative o semiquantitative atte a svelare la
presenza di componenti che possono essere espressione di situazioni patologiche.Ciò vale non solo per le
affezioni interessanti il rene e l'apparato escretore, ma anche per altre importanti malattie del ricambio, del
sangue, del fegato e di altri organi o apparati. L'esame delle urine è ovviamente l'esame attorno a cui si è
sviluppata la nefrologia, il più facile e diretto. Pur con il moltiplicarsi di indagni più raffinate resta solo il
punto di partenza dell'iter diagnostico, ma spesso un esame dirimente. L'esame delle urine entra nella
diagnostica nefrologica a vali livelli:
> per il medico di base è screening o esame indagine a sintomi urinari;
> per il nefrologo, cui è inviato il paziente con sospetta nefropatia, per conferma di nefropatia ed
orientamento nosologico;
> per fornire gli elementi per la diagnosi definitiva ed il monitoraggio di nefropatie già accertate.
Interpretazione
L’osservazione del pH è utile nelle calcolosi , nelle infezioni delle vie urinarie, nelle alterazioni dell’equilibrio
acido base. La presenza degli altri componenti, usualmente assenti, è indice di una possibile patologia.
Eseguibile Urgenza
SI
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Il paziente deve raccoglier la prima urina del mattino, mitto intermedio. - U estemporanee Tappo Rosso
Metodo
Colorimetrico mediante striscia reattiva
GLUCOSIO :
Componenti dell’ area reagente :Glucosio-ossidasi, Perossidasi, Tetrabase, Guaiac, Acido citrico, Sodio
citrato.
L’azione della glucosio-ossidasi porta ad una ossidazione della molecola di beta-D-glucosio che va a
formare specificatamente acido gluconico e perossido di idrogeno. Per azione catalitica della perossidasi,
il perossido di idrogeno ossida il cromogeno (Guaiac e tetrabase) sviluppando colora.
Il citrato e l’acido citrico formano il tampone atto a mantenere il PH ad un valore ottimale.
LIMITI DEL METODO
L’urina con peso specifico fra 1000 e1025 non interferisce con il test del glucosio.
Acido ascorbico a concentrazioni superiori a 50 mg/dl non permette lo sviluppo di colore e da origine a
reazioni falso negative o falsamente diminuite.
Sostanze ossidanti come ipoclorito e urine acide con un pH inferiore a 4 possono dare dei falsi positivi .
PROTEINE :
Componenti dell’area reagente: Tetrabromofenolftaleina, Estere etilico, sale di potassio, Blu fenolo, Acido
citrico, Sodio citrato.
Il test è basato sul principio dell’errore proteico dell’indicatore di PH.
La proteina reagisce con gli indicatori di PH ad un valore costante dando origine ad un complesso colorato
che ne indica appunto la presenza.
IL test è specifico per l’albumina anche se nel campione di urine vi possono essere presenti altri importanti
tipi di proteine.
CAUSE D’ERRORE
Urina alcalina tamponata o urina contaminata da composti di sali quaternari possono dare risultati falso
positivi.
BILIRUBINA :
COMPONENTI DELL’AREA REAGENTE : Nitrito di sodio, 2 metil-5-nitranilina.
Metodo dell’azobilirubina. Questo test si basa sull’accoppiamento della bilirubina con il reagente diazo
(2metil-5-nitranilina, nitrito di sodio) in ambiente acido per formare azobilirubuna. L’intensità del colore
viola che ne risulta è proporzionale alla concentrazione della bilirubina.
CAUSE D’ERRORE
Campioni di urine contenenti sostanze riducenti (acido ascorbico) possono causare reazioni falso
negative. Sostanze diazoderivate possono causare reazioni falso positive; metaboliti di farmaci quali
Clorpromazina, Triptofano, Etodolac, Mezzi di contrasto, urine alcaline con pH superiore a 8, possono dare
origine a risultati falso positivi.
UROBILINOGENO :
COMPONENTI AREA REAGENTE: 3,3-dimetossidifenil-4-4-diazoniotetrafluoroborato
acido metafosforico.
Il test si basa sulla reazione specifica con l’urobilinogeno che dà origine ad una reazione di colore rosa :
l’intensità del colore è proporzionale alla concentrazione di urobilinogeno.
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 482 di 498
Urine con un ‘alta concentrazione di bilirubuna possono dare un colore verde.
Durante l’interpretazione dei risultati deve essere considerato che l’assenza di urobilinogeno non è
ammessa : la soglia inferiore è fissata a 0,2 mg/dl.
pH :
Sono usati due diversi indicatori che producono una serie di colorazioni in un intervallo di pH che va da 4,5
fino a 9.
Gli indicatori sono : Blu bromoxilenolo e Verde bromocresolo.
CAUSE di ERRORE
Il campione di urina conservato a temperatura ambiente, anche solo per poche ore, favorisce la crescita
batterica e di conseguenza la decomposizione dell’urea in ammoniaca con conseguente modifica verso un
pH alcalino. IL metabolismo batterico del glucosio può provocare una diminuzione del pH. L’analisi si
esegue su campioni freschi di urina per evitare risultati errati di questo parametro.
Infine un contenuto eccessivo di proteine nel campione invalida il test del pH.
EMOGLOBINA :
Componenti dell’area reagente :Superossido di Cumene, Orto-tolidina.
Questo test è stato designato per la rilevazione dell’emoglobina libera . Questo metodo è basato sulla
capacità di decomporre il perossido dell’area reagente da parte dell’emoglobina che è dotata di attività di
tipo perossidasico. L’ossigeno nascente formatosi, a sua volta, ossida il cromogeno orto-tolidina dando
origine ad un composto verde.
CAUSE D’ERRORE
Nei campioni di urine con peso specifico uguale o superiore a 1020, o a concentrazioni proteiche uguali o
più alte di 300 mg/dl la sensibilità del test può essere significamente ridotta. Infezioni del sistema urinario
possono provocare contaminazione delle urine con perossidasi di origine microbica causando così una
reazione falso positiva.
Le urine contenenti sostanze riducenti (ad es. acido ascorbico) possono dare reazioni falso negative o
dare valori falsamente bassi. D’altra parte, sostanze ossidanti quali ipoclorito o il cloro che può essere
presente nei campioni di urina, può dare risultati falso positivi. Urine contenenti mioglobina possono dare
risultati falso positivi.
Se le strisce reagenti non sono portate a temperature ambiente prima di essere tolte dal contenitore,
l’umidità dovuta alla condensazione può dare origine a risultati falso positivi da ±0.03 fino a +2 mg/dl e da
0.06 fino a +3 mg/dl.
In presenza di un tappeto di globuli rossi chiaro all’esame microscopico, molte volte l’esame chimico non
evidenzia presenza di emoglobina libera. E’ difficile per i globuli rossi, se sono conservati bene, di reagire
con l’area specifica dell’emoglobina a causa del fatto che l’emoglobina non contiene sostanza lisante.
CORPI CHETONICI :
Componenti dell’area reagente : Acido aminoacetico, nitroprussiato di sodio,
fosfato di sodio tribasico.
Questo metodo è basato sulla reazione fra il chetone eil nitroprussiato di sodio. Ad un pH alcalino, il
nitroprussiato di sodio reagisce con l’acetone e l’acido acetacetico (che è un prodotto dell’acetone )
formando un complesso con conseguente sviluppo di colore. E’ soprattutto sensibile all’acido acetacetico
e non reagisce con corpi chetonici più complessi.
CAUSE D’ERRORE
Poiché l’acetone è volatile e l’acido acetacetico può rappresentare una fonte energetica per i batteri, si
raccomanda di analizzare campioni freschi di urine. Campioni contenenti notevoli quantità di L-DOPA,
BASP, PSP e fenilchetoni possono dare origine a risultati falso positivi.
NITRITI :
Componenti dell’area reagente : N-1 naftiletilendiammina diidrocloruro, Acido parsanilico, Acido tartarico.
Viene impiegato il metodo di Griess il quale è basato sulla capacità dei batteri gram-negativi , presenti nel
campione di urine, di ridurre i nitrati a nitriti.
Il nitrito reagisce in ambiente acido con l’acido arsanilico per dare luogo ad un composto di diazonio;
quest’ultimo reagendo con la n-1naftelendiammina diidrocloruro produce una colorazione rossastra.
LIMITI DEL METODO
La presenza di acido ascorbico riduce la sensibilità del test e può provocare risultati falso negativi. Si
possono inoltre verificare risultati negativi in caso di infezioni delle vie urinarie causate da organismi privi di
riduttasi, senza gli attivatori che convertono i nitrati in nitriti, o nel caso il batterio non sia stato presente in
vescica per un sufficiente periodo di tempo.
Si possono verificare risultati falso positivi con campioni di urine pigmentati di rosso o quando la striscia
reagente ha subito una conservazione inadeguata oppure se la striscia reagente è stata esposta troppo a
lungo all’aria.
LEUCOCITI :
Componenti dell’area reagente :3-(N-Toluenesulfanyl-L-alanyloxy)-indole e 2-Methoxy-4-(Nmorpholino)benzene-diazonium. Si misura l’attività dell’ esterasi presente nei leucociti.
CAUSE D’ERRORE
La presenza di glucosio ad una concentrazione superiore a 500 mg/dL, di proteine oltre i 300 mg/dL o il
pH basso può interferire nella valutazione dei leucociti che possono risultare falsamente negativi. La
formaldeide può dare dei falsi positivi.
Strumento
Aution Max 4280
Incertezza di Misura
Dati forniti dalla ditta
Dirigenti responsabili
lunedì 21 marzo 2016
B.Capizzi
Telefono (045-812) 3209
Pagina 483 di 498
Intervalli di riferimento
Proteine es urine
mg/dL
Indiff. [<20]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Glucosio es urine
mg/dL
Indiff. [<10]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Bilirubina es urine
mg/dL
Indiff. [<0,2]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Urobilinogeno es
urine
mg/dL
Indiff. [<0,5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Indiff. [5,5 - 7,5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
pH es urine
Emoglobina es urine
mg/dL
Indiff. [< 0,03]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Corpi chetonici es
urine
mg/dL
Indiff. [<5]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Peso specifico
Indiff. [1,005 - 1,030]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Esterasi leucocitaria
es urine
Indiff. [assente]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 484 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
U-Urea 24H
Rilevanza clinica
L'urea è prodotta nel fegato dall’azoto aminico derivante prevalentemente dal catabolismo degli aminoacidi
di origine alimentare o dal turnover di quelli endogeni. L’eliminazione di questa sostanza tossica avviene
per filtrazione attraverso i glomeruli renali. Poiché il livello plasmatico di urea riflette il rapporto fra
produzione epatica ed escrezione renale, livelli patologici di urea possono essere indice di malattie renali o
riconoscere cause extra-renali riconducibili ad incremento del catabolismo proteico o ad ostacoli del
deflusso urinario. La determinazione dell'urea è importante nella diagnosi e nel trattamento delle
insufficienze renali e nel monitoraggio della dialisi renale. Il dosaggio dell’urea plasmatica viene associato
a quello della creatinina per differenziare la causa dell'aumento dell'azotemia tra pre- e post-renale: un
incremento dell'urea senza aumento della creatinina evidenzia una patologia prerenale.
Interpretazione
L'urea è prodotta nel fegato dall’azoto aminico derivante prevalentemente dal catabolismo degli aminoacidi
di origine alimentare o dal turnover di quelli endogeni. L’eliminazione di questa sostanza tossica avviene
per filtrazione attraverso i glomeruli renali. Poiché il livello plasmatico di urea riflette il rapporto fra
produzione epatica ed escrezione renale, livelli patologici di urea possono essere indice di malattie renali o
riconoscere cause extra-renali riconducibili ad incremento del catabolismo proteico o ad ostacoli del
deflusso urinario. La determinazione dell'urea è importante nella diagnosi e nel trattamento delle
insufficienze renali e nel monitoraggio della dialisi renale. Il dosaggio dell’urea plasmatica viene associato
a quello della creatinina per differenziare la causa dell'aumento dell'azotemia tra pre- e post-renale: un
incremento dell'urea senza aumento della creatinina evidenzia una patologia prerenale.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte
comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h
Metodo
Test cinetico con ureasi e con glutammato deidrogenasi.
L’urea viene idrolizzata dall’ureasi, formando ammonio e carbonato.Nella seconda reazione, il 2chetoglutarato reagisce con l’ammonio in presenza di glutammato deidrogenasi (GLDH) e del coenzima
NADH,producendo L-glutammato. In questa reazione, per ogni mole di urea
idrolizzata 2 moli di NADH vengono ossidate a NAD+.La velocità di diminuzione della concentrazione di
NADH è direttamente proporzionale alla concentrazione di urea nel campione
e viene misurata fotometricamente
Strumento
Cobas 6000
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.Brocco - L.Stefani
Telefono (045-812) 4518
Intervalli di riferimento
Urea 24h calcolo
mmol/24
h
Indiff. [420 - 710]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
g/24h
Urea U 24h/L
mmol/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
lunedì 21 marzo 2016
[25,2 - 42,6]
Pagina 485 di 498
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Del 07/01/2008
U-Uroporfirine 24H
Rilevanza clinica
Il termine Porfirinuria indica un’alterazione metabolica associata con un’escrezione anomala di sostanze
tetrapirroliche indotta da condizioni quali: intossicazioni da metalli, malattie epatiche, irradiazioni,
assunzioni di farmaci, di tossici....
Le porfirie, sono dovute a difetti parziali di attività enzimatiche che interessano la sintesi dell’eme.
L’assenza completa di un enzima del ciclo è incompatibile con la vita. La conseguenza del difetto
enzimatico consiste in un accumulo di uno o più metaboliti nei tessuti o nei liquidi biologici e nella loro
aumentata escrezione con le urine o con le feci. Le porfirie sono caratterizzate dal manifestarsi dopo i 12
anni e nella fotosensibilità con conseguente fotodermatosi.
Si riscontrano la porfiria eritropoietica e la porfiria eritropoietica congenita (malattia di Gunther) oltre alle
porfirie epatiche, che tra le forme maggiori si ha la Porfiria Acuta Intermittente (AIP), Variegata (PV) e
Cutanea Tarda (PCT). Attacchi acuti di Porfiria in persone con questa caratteristica, con notevole
escrezione urinaria di Porfirina, possono essere causati da farmaci, solitamente barbiturici, o da altri
contenenti il gruppo allilico o le sulfonamidi e l’aminopirina.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Al mattino scartare la prima minzione, da questo momento raccogliere tutte le urine del giorno/notte
comprese le prime del mattino successivo. - GIALLO Urine 24h
Metodo
dosaggio delle porfirine urinarie con cromatografia liquida ad elevate prestazioni
(HPLC) su colonna a fase inversa con lettura mediante spettrofluorimetro, dopo derivatizzazione
del campione.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
U-UROPORFIRINE
µg/L
Indiff.
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/L
U-UROPORFIRINE
calcolo 24 H
µg/24h
Indiff. [3,00 - 45,00]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
nmol/24h
lunedì 21 marzo 2016
[3,61 - 54,22]
Pagina 486 di 498
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Del 07/01/2008
Vancomicina
Rilevanza clinica
La vancomicina è un antibiotico a largo spettro utilizzato nella terapia delle infezioni stafilococciche gravi
sostenute da ceppi meticillino-resistenti. Antibiotico glicopeptidico, esercita la sua azione battericida
inibendo la sintesi dei componenti della parete batterica.Inoltre la vancomicina altera la permeabilità della
membrana cellulare batterica e la sintesi del RNA.
E’ particolarmente indicata in quei pazienti che, o non possono essere trattati con penicilline o
cefalosporine, o non hanno risposto a questo trattamento; oppure in quei casi in cui i microorgamismi in
gioco sono sensibili alla vancomicina e resistenti agli altri antibiotici. La dose endovenosa è in genere 500
mg.ogni 6 ore, o 1g.ogni 12 ore, diluiti in soluzione fisiologica o glucosata al 5%., effettuata in un tempo
non inferiore a 60 minuti. La risposta terapeutica si verifica in genere alla 48°-72° ora. La durata della
terapia dipende dall’agente causale e dalle altre circostanze cliniche dell’infezione. Il farmaco è
nefrotossico e ototossico. In pazienti con indicazioni limitate, tra cui i neonati, è utilile la determinazione
periodica dei livelli ematici (il livello ematico della vancomicina non deve superare i 25 mcg/ml).
Interpretazione
Per non avere effetti tossici la concentrazione dopo 1-2h dopo la fine dell'infusione deve essere <40mg/L
(range terapeutico 20-40mg/L) e a 12h <10mg/L (range terapeutico 5-10mg/L). In soggetti con funzione
renale normale, la somministrazione ripetuta di 1 g. di vancomicina per via endovenosa in un periodo di
tempo superiore a 60 minuti produce concentrazioni plasmatiche medie del farmaco di 63 mcg/ml subito
dopo il completamento dell’infusione, di 23 mcg/ml due ore dopo l’infusione e di circa 8 mcg/ml 11 ore
dopo la fine dell’infusione. Le concentrazioni plasmatiche di vancomicina ottenibili dopo somministrazioni
ripetute del farmaco sono risultate simili a quelle riscontrate dopo somministrazione di una singola dose.
L’emivita plasmatica è di 4.6 ore in soggetti con funzione renale normale.
Eseguibile Urgenza
Accordo
Istruzioni al prelievo
e contenitore
annotare il tempo dalla somministrazione del farmaco - Tappo Verde gel 3.5 mL
Metodo
Immunodosaggio PETINIA che utilizza lattice coniugato con vancomicina e un Ab monoclonale di topo
anti vancomicina. La velocità di aggregazione, misurata con metodo turbidimetrico a 340nm e 700nm è
inversamente proporzionale alla concentrazione di vancomicina nel campione.
Strumento
Dimension Vista
Incertezza di Misura
± 0,98 (15,3%) alla concentrazione di 6,4 mg/L; ± 1,6 (8,1%) alla concentrazione di 19,7 mg/L; ± 3,08 (9,4
%) alla concentrazione di 32,69 mg/L;
Dirigenti responsabili
C.LoCascio; L.Perobelli
Telefono (045-812) 2147
Intervalli di riferimento
Vancomicina
lunedì 21 marzo 2016
mg/L
Indiff. Valle : [5 - 10]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
µmol/L
Valle:[3 - 6]
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
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Velocità di eritrosedimentazione
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
nessuna modalità particolare - Tappo lilla 3 mL
Metodo
TEST 1 YDL
Strumento
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
Dott. R.Suppi
Telefono (045-812) 2805
Intervalli di riferimento
VES
mm/h
F
[1-29]
00 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
VES
mm/h
F
[1 - 30]
15 A 00 M 00 G
50 A 00 M 00 G
VES
mm/h
F
[1 - 45]
50 A 00 M 00 G
70 A 00 M 00 G
VES
mm/h
F
[1 - 65]
70 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
VES
mm/h
M
[1 - 29]
00 A 00 M 00 G
15 A 00 M 00 G
VES
mm/h
M
[1 - 18]
15 A 00 M 00 G
50 A 00 M 00 G
VES
mm/h
M
[1 - 32]
50 A 00 M 00 G
70 A 00 M 00 G
VES
mm/h
M
[1 - 56]
70 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
0
Del 07/01/2008
Pagina 488 di 498
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Del 07/01/2008
Velocità di sedimentazione delle emazie (Velocità di eritr
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - EDTA Lilla 3 mL
Metodo
Microfotometro capillare che utilizza la tecnica di Stopped Flow per la misura
Strumento
TEST 1 YDL
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
F.Dima - M.Montagnana
Telefono (045-812) 4595
Intervalli di riferimento
VES
mm/h
F
( inf. a 38 )
(piu bassa in eta
pediatrica)
00 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
VES
mm/h
F
( inf. a 38 )
12 A 00 M 00 G
65 A 00 M 00 G
VES
mm/h
F
( inf. a 45 )
65 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
VES
mm/h
M
( inf. a 34 )
(piu' bassa in
eta'pediatrica)
00 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
VES
mm/h
M
( inf. a 34 )
12 A 00 M 00 G
65 A 00 M 00 G
VES
mm/h
M
( inf. a 37 )
65 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 489 di 498
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ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
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Del 07/01/2008
Vitamina A
Rilevanza clinica
Le concentrazioni plasmatiche di Vitamina A vengono richieste per valutare lo stato nutrizionale
Interpretazione
Vedi Rilevanza Clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
In ghiaccio e al riparo dalla luce. Inviare subito - K2 EDTA VIOLA 6 mL GHIACCIO
Metodo
cromatografia liquida ad alte prestazioni, con colonna a fase inversa e rilevatore UV/VIS
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
P-A VITAMINA
µmol/L
Indiff. [0,70 - 1,50]
00 A 00 M 00 G
06 A 00 M 00 G
ug/dL
[20,05 - 42,96]
P-A VITAMINA
µmol/L
Indiff. [0,89 - 1,70]
06 A 00 M 00 G
12 A 00 M 00 G
ug/dL
[25,49 - 48,70]
P-A VITAMINA
µmol/L
Indiff. [0,89 - 2,51]
12 A 00 M 00 G
19 A 00 M 00 G
ug/dL
[25,49 - 71,91]
P-A VITAMINA
µmol/L
Indiff. [1,04 - 2,79]
19 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ug/dL
[29,79 - 79,93]
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 490 di 498
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Del 07/01/2008
Vitamina B12 (B12 o VB12)
Rilevanza clinica
La vitamina B12 (cianocobalamina, fattore estrinseco di Castle) con importanti funzioni coenzimatiche ha
una struttura ad anello contiene cobalto e ferro e viene sintetizzata dall’acido aminolevulinico. Adenosile e
metionile contenuti nella vitamina B12 sono utili alla sintesi dei nucleotidi del DNA. La vitamina non è
sintetizzabile dall’uomo ma vi deve essere un apporto esterno e il suo assorbimento avviene a livello
dell’ileo alla presenza di un carrier specifico (fattore I di Castle, assente nell’anemia Perniciosa).
Indicazioni: la B12 risulta utile nel sospetto di anemia macrocitica con segni e sintomi ematologici (astenia,
anemia, MCV > 100, leuco/ trombocitopenia) o neurologici, alcolismo, malassorbimento, condizioni critiche
prenatali.
Numerosi farmaci interferiscono con l’assorbimento di B12: chemioterapici, antimalarici, diuretici,
antiprotozoarici, antibatterici, anticonvulsivanti, sedativi, contraccettivi, antitubercolari, ipoglicemizzanti,
biguanidi, antiuricemici, antivirali. Il deficit di folati può causare bassi livelli di B12.
Livelli normali di B12 non escludono il deficit della vitamina.
In gravidanza livelli diminuiti non ne indicano la carenza. Alti livelli di B12 si riscontrano in: leucemia
mieloide cronica, insufficienza renale, insufficienza cardiaca congestizia, diabete, obesità, epatite
acuta, insufficienza respiratoria cronica, terapia vitaminica.
Interpretazione
Indicazioni: la B12 risulta utile nel sospetto di anemia macrocitica con segni e sintomi ematologici (astenia,
anemia, MCV > 100, leuco/ trombocitopenia) o neurologici, alcolismo, malassorbimento, condizioni critiche
prenatali.
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Il dosaggio ADVIA Centaur VB12 è un immunodosaggio competitivo che utilizza la tecnica della
chemiluminescenza diretta nel quale la vitamina B12 del paziente compete con la vitamina B12, marcata
con estere di acridinio nel Reagente Lite, per una quantità limitata di fattore intrinseco purificato, legato
covalentemente a particelle paramagnetiche nella Fase Solida.
Il dosaggio utilizza l'Agente di Rilascio (idrossido di sodio) e DTT per liberare la vitamina B12 dal legame
con le proteine endogene nel campione e la cobinamide per prevenire ulteriori legami quando la Fase
Solida viene aggiunta al campione.
Strumento
Centaur XP
Incertezza di Misura
± 44,55 (14,2%) alla concentrazione di 299,02 pmol/L; ± 49,78 (12,1%) alla concentrazione di 411,64
pmol/L; ± 58,88 (9,8%) alla concentrazione di 597,98 pmol/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Vitamina B12
lunedì 21 marzo 2016
pmol/L
Indiff. [150 - 700]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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U.O.C. Laboratorio Analisi
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VERONA
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Del 07/01/2008
Vitamina B6
Rilevanza clinica
La vitamina B6 è il precursore del piridossal-5-fosfato, coenzima di numerose carbossilasi, deaminasi e
transaminasi del metabolismo degli aminoacidi.
E’ largamente diffusa in tutti gli alimenti di origine vegetale ed animale, ma può essere carente in alcune
diete artificiali per lattanti. La carenza provoca nei bambini crampi epilettici forse riconducibili ai disturbi del
metabolismo dell’acido glutamico. Si ha diminuzione nell’alcolismo cronico, nella malnutrizione, uremia,
convulsioni neonatali, malassorbimento, esposizione industriale a composti idrazinici, in gravidanza,
diabete gestazionale e pellagra.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
In ghiaccio e al riparo dalla luce. Inviare subito - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
dosaggio con cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) su colonna a fase inversa con rivelatore
fluorimetrico, dopo deproteinizzazione.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
P-VITAMINA B6
lunedì 21 marzo 2016
nmol/L
Indiff. [25,0 - 128,0]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 492 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Vitamina D 25OH (VITD)
Rilevanza clinica
Il ruolo della vitamina D nel metabolismo osseo e minerale è riconosciuto fin dalla prima identificazione
come fattore di potenziale cura per il rachitismo. La vitamina D è ora tuttavia riconosciuta come proormone con molteplici ruoli nel mantenimento di una salute ottimale.
La vitamina D3 (colecalciferolo) e la vitamina D2 (ergocalciferolo) sono le due forme di vitamina D più
abbondanti presenti nell'organismo. La vitamina D3 viene sintetizzata nella pelle a partire dal 7deidrocolesterolo in risposta alla luce solare. La migliore fonte alimentare di D3 è l’olio di pesce, in
particolare, salmone e sgombro. Fonti nutrizionali di vitamina D2 sono rappresentate da verdure, lievito e
funghi.
La vitamina D (D3, D2 e loro metaboliti) viene convertita a 25-idrossivitamina D nel fegato. La misurazione
della concentrazione sierica o plasmatica di vitamina D 25 (OH) è il più valido indicatore di stato
nutrizionale per la vitamina D.
Il livello ottimale di vitamina D 25 (OH) è oggetto di dibattito anche se un livello >32ng/ml (>80nmol/L) è
considerato sufficiente per la buona salute delle ossa. La tossicità della vitamina D è un problema
riconosciuto ma di rara evenienza. Al contrario, un crescente problema della salute pubblica recentemente
identificato, è costituito dall’insufficienza di vitamina D.
Interpretazione
La Vitamina D attualmente non viene più considerata una vitamina ma un ormone a tutti gli effetti e
soprattutto con funzioni immunomodulatorie. La supplementazione nella area geografica di Verona viene
attualmente consigliata essendoci una iopovitaminosi praticamente endemica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Non previste modalità particolari - Tappo Ruggine gel 6 mL
Metodo
Test immunologico diretto, competitivo chemiluminescente che determina la 25OH vitamina D totale nel
siero o nel plasma.
Strumento
Liaison XL
Incertezza di Misura
± 7,24 (15,4%) alla concentrazione di 47,11 nmo/L; ± 28,44 (12,0%) alla concentrazione di 237,7 nmol/L;
Dirigenti responsabili
C. Cocco; B. Caruso
Telefono (045-812) 2515
Intervalli di riferimento
Vitamina D
lunedì 21 marzo 2016
nmol/L
Indiff. <75 nmol/L (30
ng/mL): carenza
lieve
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
ng/mL
<50 nmol/L (20 ng/mL):
carenza
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Rev.
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VERONA
0
Del 07/01/2008
Vitamina E
Rilevanza clinica
Le concentrazioni plasmatiche di Vitamina E vengono richieste per valutare lo stato di malassorbimento
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
In ghiaccio e al riparo dalla luce. Inviare subito - K2 EDTA VIOLA 6 mL GHIACCIO
Metodo
cromatografia liquida ad alte prestazioni, con colonna a fase inversa e rilevatore UV/VIS
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
P- E VITAMINA
µmol/L
Indiff. [7,00 - 21,00]
00 A 00 M 00 G
01 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,30 - 0,90]
variabile nel neonato
P- E VITAMINA
µmol/L
Indiff. [7,00 - 21,00]
01 A 00 M 00 G
13 A 00 M 00 G
mg/dL
[0,30 - 0,90]
P- E VITAMINA
µmol/L
Indiff. [14,00 - 23,00]
13 A 00 M 00 G
19 A 99 M 99 G
mg/dL
[0,60 - 0,99]
P- E VITAMINA
µmol/L
Indiff. [12,00 - 42,00]
19 A 99 M 99 G
999 A 99 M 99 G
mg/dL
[0,51 - 1,81]
lunedì 21 marzo 2016
Pagina 494 di 498
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Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Von Willebrand Fattore
determinazione quantitativa dell’attività del cofattore ristocetinico del fattore von Willebrand nei casi di
sospetta malattia di von Willebrand
Rilevanza clinica
Interpretazione
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
- Sodio Citrato AZZURRO 3,6 mL
Metodo
immunologico
Strumento
ACL Top CTS 700
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
Poli Gaino
Telefono (045-812) 4516
Intervalli di riferimento
P-VON
WILLEBRAND
FATTORE
lunedì 21 marzo 2016
per cento Indiff. [60,0 - 150,0]
variabile per
gruppo sanguigno
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 495 di 498
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U.O.C. Laboratorio Analisi
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MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Voriconazolo
Rilevanza clinica
I farmaci azolici, quali l’Itraconazolo, il Posaconazolo e il Voriconazolo, sono sempre più utilizzati per
profilassi e terapia antimicotica nei pazienti oncoematologici adulti e pediatrici, nei pazienti trapiantati e in
quelli con AIDS.
Diventa perciò di stretta necessità disporre dei livelli ematici di tali farmaci (monitoraggio terapeutico).
Infatti questi dispongono di una assorbibilità e di una farmacocinetica molto variabile da paziente a
paziente. Inoltre, questi triazoli possono interagire con altri farmaci da cui può risultare sia una maggiore
tossicità sia una scarsa efficacia. In quest’ultimo caso non si raggiunge e non si mantiene un livello
terapeutico adeguato
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
deproteinizzazione del plasma, estrazione del farmaco, loro separazione con HPLC mediante colonna a
fase inversa e lettura fluorimetrica
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
P-Voriconazolo
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [3,43 - 13,45]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
mg/L
[1,20 - 4,70]
Range terap.
nella profilassi
Pagina 496 di 498
IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Zn-Protoporfirine eritrocitarie
Rilevanza clinica
le zinco protoporfirine (ZnPP), sono metaboliti formati negli eritrociti e tra le speci porfiriniche sono le
predominanti. Si ha un aumento della loro concentrazione negli stati di carenza di ferro. Un anormale
accumulo di ZnPP riflette uno stato di scarsa eritropoiesi dovuta a carenza di ferro e quindi è clinicamente
utile la misura del rapporto ZnPP/eme. Ciò suggerisce che l’enzima ferro-chelatasi incorpora nell’eme lo
zinco anzichè il ferro che è carente. Le ZnPP aumentano anche se i soggetti sono esposti
professionalmente al piombo. Quest’ultimo in presenza di intossicazione acuta inibisce l’enzima ferrochelatasi, mentre nell’intossicazione cronica blocca il trasferimento
intracellulare del ferro. Ciò provoca una carenza eritrocitaria dello stesso e con conseguente aumento
delle ZnPP.
Poichè le ZnPP sono utilizzate per misurare lo stato del ferro o per diagnosticare patologie ad esso
correlate è evidente
che la loro determinazione, che è molto semplice, è utile nell’anemia, nelle patologie eritropoietiche e nei
processi infiammatori.
Altre applicazioni della determinazione delle ZnPP sono il monitoraggio dello stato ferrico nella gravidanza,
nei donatori di sangue, negli sportivi, nella prima infanzia e nella terapia del ferro.
Per praticità le ZnPP vengono espresse come mmol Er-ZnPP/moli Eme.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - VERDE scuro 6 mL NO GEL
Metodo
le porfirine eritrocitarie sono completamente estratte dagli eritrociti mediante lisi degli stessi e
deproteinizzazione. La PPIX viene separata dalla ZnPP mediante cromatografia liquida ad elevate
prestazioni (HPLC) e lettura della sua fluorescenza.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
Er-ZnPROTOPORFIRINE
lunedì 21 marzo 2016
umol/mol Indiff. [20,0 - 85,0]
Eme
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
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IU eu 301555
U.O.C. Laboratorio Analisi
Rev.
MU900 Scheda Analisi
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI OSPITALIERI DI
VERONA
0
Del 07/01/2008
Zonisamide
Rilevanza clinica
Terapia aggiuntiva nel trattamento di pazienti adulti con crisi epilettiche parziali, cioè caratterizzate da una
scarica neuronale anomala nella corteccia cerebrale, la parte esterna del cervello conosciuta anche come
sostanza grigia. Le crisi più lievi causano fenomeni a livello motorio, sensitivo, sensoriale senza perdita di
coscienza, che caratterizza invece le crisi complesse. Il trattamento con Zonisamide è indicato anche nei
casi in cui queste crisi parziali evolvano in generalizzazioni secondarie, che coinvolgono l’intera area della
corteccia cerebrale.
Interpretazione
Vedi rilevanza clinica
Eseguibile Urgenza
No
Istruzioni al prelievo
e contenitore
Nessuna particolare precauzione - Li - Eparina VERDE gel 3,5 mL
Metodo
deproteinizzazione del siero, estrazione con precipitante e separazione con HPLC mediante colonna a
fase inversa e lettura mediante spettrofotometro UV-VIS a 204 nm.
Strumento
HPLC
Incertezza di Misura
Dirigenti responsabili
G.L.Salvagno - E.Danese
Telefono (045-812) 4646
Intervalli di riferimento
P-ZONISAMIDE
lunedì 21 marzo 2016
µmol/L
Indiff. [70,6 - 188,4]
00 A 00 M 00 G
999 A 99 M 99 G
Pagina 498 di 498
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