Raffaello Stanza della segnatura (1508) Committente: Giulio II della

Raffaello Stanza della segnatura (1508)
Committente: Giulio II della Rovere (1443-1513) papa dal 1503
Cronologia sintetica
1503-4 Pacificazione di Roma con la riappacificazione tra le famiglie degli Orsini e dei
Colonna e l'accordo con la nobiltà romana.
1505 Conquista di Perugia e Bologna (signorie). Pace tra guelfi e ghibellini a Forlì.
1508 Lega di Cambrai contro Venezia. Vittoria della lega ad Agnadello.
1510 Alleanza con Venezia contro i vecchi alleati.
1511 Lega con Ferdinando d'Aragona e Venezia contro la Francia.
1512 Concilio Lateranense V. L'Italia è ormai in mano alle potenze straniere: fallimento
della politica di unificazione di papa Giulio.
1513 Morte di Giulio II.
Renovatio urbis: il fondamento storico e classico della città di Roma, sede del Papato, è assunto
come simbolo dell'universalità della Chiesa: pensiero e architettura classici sono valori universali
che la Chiesa fa propri attraverso l'elaborazione umanistica.
Raffaello - Stanze vaticane, stanza della Segnatura (1508-1511)
Disputa del SS Sacramento
Prospettiva centrale.
La razionalità della struttura prospettica allude alla razionalità della Rivelazione.
La scena è organizzata in tre fasce:
 in basso, in un ambiente definito da un pavimento classico in opus sectile e da un
altare, si discute;
 nella fascia intermedia con Cristo, la Madonna, il Battista e gli apostoli seduti su un
emiciclo di nuvole si adora e si comtempla. Sono presenti due strutture circolari
associate e centrate su Cristo: il semicerchio di nuvole in prospettiva e l'aura con i
cherubini e il Padre in proiezione verticale. Posta in relazione con il pavimento e
l'altare richiama il catino absidale di una chiesa.
 nella fascia superiore un coro circolare di angeli osannanti che con i raggi formano la
volta della chiesa.
Il punto di fuga coincide con l'ostensorio che segna anche il punto di congiunzione tra lo
spazio terreno e lo spazio celeste separati dalla linea dell'orizzonte.
L'ostensorio è il punto di convergenza geometrico (punto di fuga) e concettuale della
rappresentazione.
La Rivelazione prende la forma architettonica di una chiesa che coincide con la chiesa
istituto.
Non è una allegoria: la rappresentazione coincide con il concetto.
La natura sullo sfondo è parte integrante della Rivelazione (Genesi).
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Scuola di Atene
Prospettiva centrale.
Non c'è natura perché non c'è Rivelazione.
La scena è rappresentata tutta all'interno di un ambiente architettonico (anche qui un
pavimento in opus sectile).
L'architettura è quella del progetto del nuovo S. Pietro di Bramante che a sua volta richiama
le architetture del Pantheon e della basilica di Massenzio.
L'architettura classica è associata al pensiero classico (i filosofi) all'insegna della renovatio
cristiana e umanistica.
Lo spazio chiuso, l'assenza del cielo allude all'assenza della Rivelazione.
Il punto di fuga cade tra Platone, che indica verso il cielo, con il Timeo e Aristotele, che
indica verso la terra, con l'Etica : la distinzione tra le due dottrine è rimarcata dall'asse
centrale di fuga che divide i riquadri del pavimento e la scena in due metà contrapposte.
Alla ricerca di una sintesi tra le due dottrine, obiettivo del pensiero umanistico, allude la
complementarietà delle due metà della rappresentazione: gesti, disposizione dei gruppi,
colori.
Michelangelo Volta della Cappella Sistina (1508-1512)
Committente: Giulio II della Rovere
Concezione dottrinale di Michelangelo (forse con la collaborazione di Egidio da Viterbo,
agostiniano e intellettuale neoplatonico).
Oltre 500 mq.
Assenza di prospettiva (superamento del '400), la differente grandezza delle figure non è
data dalla loro colllocazione nello spazio.
L'architettura classica è la stuttura unificante formalmente e concettualmente della
rappresentazione.
Volta come cielo, non infinito come quello dello spazio prospettico al di sopra dell'orizzonte,
ma inteso come costruzione dottrinale luogo della Genesi e dell'inizio della storia.
Composizione disposta in fasce sovrapposte
 Lunette, gli antenati di Cristo, la stirpe di David.
 Tra le lunette, sette profeti e cinque sibille: intuizione divina (classica e biblica).
 Intorno ai riquadri minori della Genesi, gli ignudi: allo stesso tempo evocazione del
mondo classico-pagano e – nella filosofia neoplatonica - spiriti intermedi tra uomini
e divinità (de Tolnay) , angeli senza ali (come in tutte le rappresentazioni di
Michelangelo). Gli ignudi reggono festoni di quercia allusivi allo stemma dei della
Rovere.
 Fascia centrale della volta, le storie della Genesi: nell'ordine inverso. Interpretazione
neo-platonica: dall'imperfezione umana (ubriachezza di Noè) alla perfezione divina
della creazione.
Raffaello: ultimo esponente del Rinascimento quattrocentesco. La prospettiva è 'ordine
razionale della natura.
Michelangelo: oltre il Rinascimento:
Non c'è una luce unificante: ogni figura ha la propria luce che ne determina la volumetria.
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Per Raffaello, come per tutta la cultura dell'Umanesimo quattrocentesco, “umanità e natura
riflettono ugualmente la forma mentis del Dio creatore” (Argan), e si tratta di una forma razionale
che la matematica riflette e la prospettiva rende visibile.
Per Michelangelo “la natura non esiste o è avversa come nel Diluvio, insidiosa come nel
Peccato”(Argan). Non esiste un ordine razionale del mondo (di conseguenza la prospettiva, che
Michelangelo non utilizza mai, non può esprimere altro che se stessa). Esiste solo il dramma dato
dalla tensione dell'anima per liberarsi dalla materialità del corpo.
"Non ha l'ottimo artista alcun concetto,
Ch'un marmo solo in sé non circoscriva
Col suo soverchio, e solo a quello arriva
La man, che ubbidisce all'intelletto"
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