Sabato 22 marzo 2014 Ore 8.30 – 13.30 Unive

Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri
della provincia di Monza e Brianza
( Ente di Diritto Pubblico D.L.C.P.S. del 13/09/1946 n. 233)
Provider ECM n° 1782
“OFTALMOLOGIA PEDIATRICA: POSSIBILI PERCORSI CONDIVISI”
Sabato 22 marzo 2014
Ore 8.30 – 13.30
Università degli Studi di Milano - Bicocca
Edificio U8
Via Cadore 48 - MONZA
Responsabile Scientifico:
Dr.ssa Mauri Laura – Pediatra di Famiglia presso l’Asl di Monza e Brianza e Neonatologo
Docenti:
Dr.ssa Arbasini Antonella – Ortottista assistente oftalmologia presso Policlinico San Matteo
di Pavia
Dr.ssa Cavallotti Barbara Anna – Dirigente Medico di I livello presso Unità Operativa
Complessa di “Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale” presso l’Ospedale San Gerardo di
Monza
Dr.ssa Piozzi Elena – Direttore S.C. Oculistica Pediatrica presso l’Ospedale Niguarda Cà
Granda
Segreteria Organizzativa:
OMCeO Monza e Brianza tel. 039/322416 - [email protected] Iscrizioni on line sul sito
www.omceomb.it
Razionale dell’evento formativo
A partire da contributi di esperienza l’incontro vuole proporre un approfondimento su alcuni
aspetti della Oftalmologia Pediatrica in merito a problematiche incontrate sia dai Pediatri
Ospedalieri che dai Pediatri di Famiglia, con particolare riguardo al tema degli screening
(Riflesso Rosso e Ambliopia ), al ruolo del pediatra di famiglia e alla condivisione delle
informazioni con il centro specialistico.
Abstracts degli interventi
La Cataratta Congenita
La cataratta congenita è ancora una delle principali cause di cecità in età pediatrica,
considerando che è responsabile di circa il 10-15% di tutte le cecità infantili e che un neonato
su 250 (0.4%) presenta qualche forma di opacità del cristallino. Per porre diagnosi è
sufficiente rilevare la presenza dell’opacità del cristallino osservando il campo pupillare con
luce diretta, oppure evocando il riflesso rosso con l’oftalmoscopio diretto e indiretto. Nel primo
caso si può notare una macchia bianco-grigia nel campo pupillare nero, mentre nel secondo la
cataratta si evidenzia come una macchia o una disomogeneità sullo sfondo del campo pupillare
rosso. Seppure evocare il riflesso rosso non sia difficile, è, a volte possibile, che senza dilatare
il piccolo paziente, un'opacità periferica o modesta, possa sfuggire.
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Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Monza e Brianza
via Passerini 6 – 20900 Monza MB - Tel. 039 322416 - Fax 039 2311075 - [email protected] - [email protected] - www.omceomb.it
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( Ente di Diritto Pubblico D.L.C.P.S. del 13/09/1946 n. 233)
La presenza della cataratta in età pediatrica impedisce il normale processo dello sviluppo
funzionale dell’apparato visivo, che avviene nei primi mesi di vita. La naturale conseguenza nei
casi di cataratta non trattata, consiste ovviamente in “un’ambliopia da deprivazione visiva” di
difficile gestione, che porta inevitabilmente a deficit visivi importanti, spesso accompagnati da
strabismo e da nistagmo.
L’obiettivo principale è l’asportazione chirurgica del cristallino opaco da effettuare nel più breve
tempo possibile
La Papilla da Stasi
Sindrome oftalmoscopica caratterizzata da edema della papilla del nervo ottico, il quale
aumenta considerevolmente di volume, formando un rilievo attorno al quale si scorgono
spesso chiazze emorragiche: le vene del fondo dell'occhio sono dilatate enormemente e
tortuose, le arterie si assottigliano fino quasi a scomparire.
La papilla da stasi trova in genere la sua spiegazione in un aumento della pressione
endocranica e nella conseguente imbibizione edematosa delle fibre del nervo ottico
L’acuità visiva resta a lungo normale, mentre il campo visivomostra un ingrandimento della
macchia cieca. Una netta diminuzione dell’acuità si ha invece con il progressivo instaurarsi
dell’atrofia ottica secondaria del nervo, preceduta da episodi di amaurosi transitoria.Oltre
all’ipertensione endocranica che è la causa più comune, vanno ricordate, tra le cause meno
comuni di papilla da stasi le trombosi della vena centrale della retina, i tumori o gli ascessi
orbitali, le ostruzioni trombotiche del seno cavernoso, le ostruzioni mediastiniche le ostruzioni
intratoraciche avvelenamenti metallici (arsenico, piombo), malattie sistemiche ( ipertensioni,
nefropatie), discrasie ematiche e terapie corticosteroidee.
La Valutazione Ortottica
L’ortottica è una tecnica ausiliaria dell’ottica che misura e cura le alterazioni oculomotorie e i
disturbi della visionebinoculare.
L’ortottica ha lo scopo di rafforzare l’integrazione dell’attività sensitiva e motoria di entrambi
gli occhi.
Gran parte delle patologie sono rappresentate da disturbi congeniti o della prima infanzia quali
lo strabismo e il microstrabismo, l’ambliopia, (meglio conosciuta come "occhio pigro"),
l’ipermetropia e altri difetti refrattivi come il torcicollo oculare dovuto a paralisi dei muscoli
oculomotori e varie sindromi strabiche.
L’applicazione dell’ortottica non si esaurisce, però, nella diagnosi e terapia delle anomalie
congenite o della prima infanzia ma si estende allo studio delle paralisi oculari acquisite,
affiancando l’oculista e soprattutto il neurologo attraverso l’esecuzione di esami specifici, alla
riabilitazione delle astenopie accomodative ovvero di tutto l’insieme di quei sintomi quali
stanchezza visiva, cefalea, tensione muscolare perioculare, annebbiamenti visivi e diplopia
temporanea che si associano spessissimo ad un uso prolungato del videoterminale e portano a
volte ad una facile esauribilità dell’apparato neuro-muscolare.
Oftalmologia Pediatrica all'Ospedale San Gerardo Monza
Gli specialisti Oftalmologi effettuano un servizio di diagnosi e cura di secondo livello dedicato
essenzialmente a tre specifici campi di azione: la Retinopatia del Pretermine, lo Strabismo e le
problematiche oftalmologiche connesse alle malattie metaboliche ed alle Sindromi genetiche.
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