Ho le mie buone ragioni... - TellingtonTTouchTraining.it

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TTEAM
Ho le mie
buone ragioni...
Spesso scambiamo per riottosi cavalli che in realtà hanno problemi fisici
o psicologici. Linda Tellington Jones ci aiuta a migliorare loro la vita
Q
uante volte abbiamo
sentito una persona
affermare: “Non
mi sento in forma
oggi, non sono come il mio
solito”. Sono sensazioni
che tutti conosciamo bene,
quando non abbiamo energia o quando siamo convalescenti da un influenza o un
raffreddore. La nostra salute
e il nostro stato di benessere condizionano la nostra
personalità. La stessa cosa
succede ai cavalli. La dieta,
il tipo di lavoro e l’ambiente
in cui vivono hanno un ruolo
fondamentale nel forgiare il
comportamento e quindi la
personalità dei nostri cavalli.
Linda Tellington Jones, creatrice del Metodo Tellington
TTouch, da lei definito come
“un metodo per addestrare,
curare e comunicare con i cavalli”, insegna a porre enorme attenzione e analizzare
queste componenti prima di
catalogare un cavallo come
difficile o riottoso, prima di
ricorrere ad addestramenti
più forti, prima anche di utilizzare il TTouch e gli esercizi
proposti dal suo Metodo.
La dieta
Il cibo è un elemento molto
complesso perché la quantità o la qualità o il tipo di
alimento sbagliati possono
distorcere ampiamente la
normale attitudine di ogni
singolo cavallo. Quando
viene decisa per esempio
la quantità di mangime da
somministrare a un animale,
bisogna prendere in considerazione innanzitutto le componenti del mangime e relazionare queste con il peso del
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IL MIO CAVALLO 11/2010
Gli esercizi del TTEAM aiutano i cavalli ad apprendere serenamente e ad acquisire sicurezza in se stessi.
cavallo, la qualità e la quantità di esercizio a cui è sottoposto e non ultimo l’abilità del
cavaliere. Somministrare una
quantità di proteine eccessiva oppure troppi integratori
a cavalli sottoposti poi a un
esercizio non adeguato sarà
la causa primaria di un loro comportamento troppo
reattivo. Aumenta inoltre il
rischio di causare patologie
ortopediche anche gravi.
Non bisogna inoltre sottovalutare il fatto che molti
cavalli, come le persone,
possono essere intolleranti
o addirittura allergici a determinati alimenti, soprat-
La quantità e la qualità della razione quotidiana del cavallo ha molta
influenza sulla sua salute ma anche sul suo equilibrio caratteriale.
tutto a base di cereali: così
il cavallo ingestibile cambia
completamente personalità
e comportamento una volta che vengono ad esempio
eliminate le granaglie dalla
sua razione. Allo stesso modo cavalli pigri e svogliati
diventano collaborativi se la
dieta viene integrata con le
opportune vitamine o microelementi. Il detto ‘sei quello
che mangi’ è tanto vero per le
persone quanto per i cavalli!
Parassiti
I parassiti intestinali sono
ospiti abituali del tratto gastrointestinale dei cavalli:
con le normali profilassi antiparassitarie ne viene controllato il numero e quindi
non vuol dire che il cavallo
sia privo di parassiti se viene sverminato quattro volte
all’anno. Così, quando ci troviamo di fronte a un animale
pigro e svogliato, poniamoci
il dubbio che forse può essere infestato da vermi e che la
sua poca reattività può essere
una conseguenza dell’effetto
debilitante generale che i parassiti hanno sull’intero organismo del cavallo.
Esercizi e compagnia
Molte persone non sanno
che i cavalli hanno bisogno
di esercizio quotidiano non
solo da montati, ma anche
scossi nel paddock, con la
possibilità di muoversi liberamente, di socializzare e di
ripararsi dal sole e dal vento.
E’ facile dimenticare che i cavalli sono esseri viventi con
cervello e sistema nervoso e
I cavalli sono animali sociali. Permettere loro di passare del tempo insieme in libertà li rende felici e sereni.
I cavalli, come noi, hanno bisogni
fisici ed emozionali. Cerchiamo di
ascoltare quello che hanno da dirci
che, come noi, hanno bisogni sia fisici che emozionali.
I cavalli che vengono tenuti
chiusi in box possono reagire in modo estremo a questi
stress, diventando letargici o
depressi da una parte o sviluppando dei vizi nervosi come il ballo dell’orso, il camminare continuo in box o il
ticchio d’appoggio dall’altra.
Ricordare la socialità della
loro natura ed evitare che
vivano soli e senza contatti, magari avvicinando loro
un animale di un’altra spe-
cie, come ad esempio una
capretta, farà la differenza
nella personalità del nostro
compagno a quattro zampe.
La scuderia
I cavalli, come le persone,
hanno quotidianamente bisogno di stimoli provenienti
da altri esseri viventi e hanno
uno spiccato bisogno di ‘appartenere’ a qualcuno. In natura vivono liberi in branco,
quindi sono fatti per passare
la maggior parte della giornata in paddock e preferibil-
Permettere ai cavalli di guardare fuori dal box li aiuta a rimanere mentalmente attivi.
mente assieme ad altri simili.
Purtroppo la mancanza di
pascoli e la nostra paura che
si possano far male, fanno sì
che la maggior parte dei cavalli debba vivere dove non
ha la possibilità di muoversi
e di avere contatti diretti con
altri equini. Se è possibile,
comunque, cerchiamo di lasciare ai cavalli di uscire con
la testa dal box, per osservare le varie attività dentro e/o
fuori dalla scuderia.
Se la porta del box non ha
la finestra, possiamo risolvere il problema aprendola e
mettendo una rete o una catena a sbarrare il passaggio
affinché il cavallo non esca:
questa semplice pratica lo
aiuterà a mantenere la sua
mente e la sua personalità
attive. Molta attenzione va
posta anche alle dimensioni
dei singoli box, soprattutto
in relazione alla grandezza del nostro cavallo e alla
quantità di luce presente
all’interno della scuderia, se
vogliamo un compagno sano sia mentalmente che fisicamente. I cavalli risentono,
infatti, delle vibrazioni dei
colori: le immagini e i colori
influenzano, come nelle perÜ
sone, il loro umore.
IL MIO CAVALLO 11/2010
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TTeam
Collo e schiena
L
inda Tellington Jones e il
suo Metodo riconoscono
che la maggior parte dei problemi comportamentali deriva da paura, tensione, malessere e dolore nel corpo, soprattutto a livello di schiena
e collo. Ogni volta che lavora
con un cavallo, Linda non fa
delle supposizioni riguardo
i significati che stanno dietro a ogni singolo comportamento, ma analizza profondamente le componenti
fisiche che contribuiscono a
generarlo. La stretta connessione che il dolore fisico ha
con il comportamento molte
volte non viene considerata.
Quante persone, si chiede
Linda, controllano la schiena
o il collo quando un cavallo
ha un comportamento indesiderato? E’ decisamente
più diffusa - e terribilmente
sbagliata - l’idea di approcciare i cavalli in maniera più forte, indossando speroni più
lunghi o utilizzando mezzi
meccanici che li obbligano
ad esempio ad assumere una
data posizione quando non
collaborano o non rispondono alle nostre richieste.
Cos’è il TTEAM?
I
l Metodo Tellington TTouch
Training è un metodo di
Addestramento gentile che
rispetta il corpo, la mente e
lo spirito degli animali e delle persone che con loro vivono. Il Metodo è costituito
da 4 componenti:
• Il Lavoro sul corpo del cavallo chiamato Tellington
TTouch.
• Il Lavoro a terra per aumentare l’apprendimento.
• Visualizzare sempre come
vorremmo fosse il nostro
animale e ciò che desideriamo da lui.
• La gioia di montare, ovvero
un insieme di esercizi dalla
sella. Il Metodo Tellington
TTouch Training migliora
l’apprendimento, il comportamento, le performance e il
benessere e rafforza il rapporto tra animali e persone.
Il TTouch non è un massaggio, Il suo intento è quello
di attivare la funzione delle
cellule, migliorando la comunicazione tra loro e risvegliandone l’intelligenza
per stimolare il potenziale
dell’organismo di guarire e
apprendere, mandando al
corpo il messaggio “Ricorda
la tua perfezione” oppure “
Ricorda il tuo potenziale per
funzionare perfettamente”.
Linda Tellington Jones in Italia
D
al 2008 Linda Tellington Jones ha aggiunto l’Italia al
suo fitto calendario che ancora
oggi, a 74 anni, la porta in giro
per il mondo per aiutare i cavalli
e insegnare il suo metodo a proprietari, veterinari, trainer e appassionati. Nel nostro Paese gli
stage sono organizzati da Silvia
e Massimo Da Re, i due veterinari
ippiatri che stanno lavorando per divulgare questo prezioso
Metodo anche in Italia. Linda quest’anno è madrina di CAVALLIaMILANO la grande fiera dedicata al cavallo che si tiene
a fieramilano-Rho dal 21 al 24 ottobre. Lo stand del Metodo
Tellington si trova all’interno del Villaggio Horsemanship. Durante i giorni della fiera possiamo ammirare Linda al lavoro,
volendo anche con il nostro cavallo. In fiera Linda presenta
ufficialmente la versione italiana del suo ultimo libro.
agopuntura o a base di erbe
cinesi utilissimi anche in casi
di comportamenti estremi.
Squilibri ormonali
Molte cavalle femmine
risentono della fisiologica
oscillazione della quantità
di ormoni dovuta al normale ciclo ovarico e il loro comportamento viene influenzato soprattutto per i 5-7 giorni ogni mese durante i quali
sono in calore. Le femmine
più sensibili in questo periodo calciano e/o emettono
suoni simili a strilli quando
vengono toccate anche con
minime pressioni in ogni
parte del corpo, soprattutto nella zona lombare e dei
posteriori, oltre che essere
totalmente fuori controllo o
troppo pigre e svogliate sotto
la sella. Il TTouch, ovvero il
lavoro diretto sul corpo del
cavallo proposto dal Metodo
Tellington, aiuta a rendere le
cavalle più disponibili e meno reattive anche durante
i giorni del calore. Questo
lavoro coadiuva benissimo
le terapie ormonali e/o i
trattamenti omeopatici, di
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IL MIO CAVALLO 11/2010
Il TTouch aiuta i cavalli a sentirsi
più consapevoli del proprio corpo
e di conseguenza più sicuri di sé
Durante il ‘calore’ molte femmine manifestano il loro disagio diventando insofferenti al contatto.
La vista
Gli occhi, come dice un vecchio detto, sono lo specchio
dell’anima. Si può dire molto a proposito di un cavallo e
della sua personalità, nonché
del suo umore, osservando i
suoi occhi. Comunque sia,
c’è una cosa relativa agli occhi che è a noi invisibile, ma
che ha un’enorme influenza
sulla personalità: la vista.
E’ facile comprendere che,
se un cavallo non vede bene
o non ha una perfetta percezione della profondità, la
sua personalità, il comportamento, la postura e il modo
di muoversi saranno influenzati enormemente da questo
problema. Ma nei cavalli
bisogna considerare anche
un altro aspetto: i loro occhi
sono posti sulla testa ma di
lato, quindi davanti a loro
hanno un cono buio, all’interno del quale non vedono.
Più un cavallo ha anatomicamente gli occhi posti di
lato e più farà fatica a vedere
davanti a sé, anche in movimento, la qual cosa peggiora
maggiormente con la richiesta di un’eccessiva flessione
dell’incollatura durante il
lavoro sotto la sella.
L’attrezzatura
A prima vista potrebbe non
sembrare appropriato parlare dell’attrezzatura usata con
il cavallo quando analizziamo la sua personalità, ma
sono moltissimi i cavalli che
cambiano completamente
comportamento una volta che finalmente vengono
montati con una sella, una
testiera o un’imboccatura a
loro adeguate.
Essere tropo reattivi, sgroppare, calciare, essere rigidi
Un racconto di Linda:
l’importanza della dieta
D
urante un training effettuato in un grande circolo ippico, ebbi un esempio lampante di come una
dieta inappropriata possa
influenzare enormemente
le situazioni. Durante quel
training mi trovai a lavorare
soprattutto con cavalli da
salto ostacoli. Uno di questi
era un pony castrone grigio
considerato ingestibile e
pericoloso montato da una
ragazzina inesperta e insicura. Questo cavallo si mostrò
molto educato da terra, ma
scappava e prendeva spesso la mano quando veniva
montato. Notai subito che
già al passo la sua amazzone
faceva incappucciare il cavallo costringendolo a tenere il
mento a soli 15 centimetri dal
petto. Decisi così di salire sul
cavallo, il quale rispose alla
possibilità di tenere in maniera più libera l’incollatura
e non collaborativi come
anche svogliati e pigri sono solo alcuni dei modi che
hanno i cavalli per cercare di
comunicarci alcuni dei loro
fastidi, malesseri o problemi.
Man mano che diventiamo
più abili con il modo di comunicare di questi animali, i
nostri cavalli non dovranno
più ‘gridare’ per catturare
la vostra attenzione. Riconosceremo da cambiamenti
sottili del loro comportamento o della loro attitudine
che c’è qualcosa di sbagliato
e provvederemo subito a cercare di porvi rimedio. Vincere questi comportamenti
con una rallegrata, anche
se non provò minimamente
a prendere la mano e scappare. Le sue andature rimanevano però troppo veloci
e le sue reazioni mi facevano pensare a un eccesso di
energia. Dopo averlo riposto
in box e aver controllato che
non avesse dolori alla schiena
o al collo, iniziai a sospettare
che la dieta fosse la causa che
esacerbava questo comportamento. La mia ipotesi fu
confermata al momento del
pasto: il cavallo mangiava la
stessa razione degli altri animali, solo che lui era alto 145
centimetri mentre gli altri
non meno di 165!! Una volta
diminuita la quantità di cibo
e impostato diversamente il
lavoro sia in sella che da terra, il cavallo incorreggibile
diventò mansueto, sicuro e
collaborativo anche con la
sua amazzone.
anche nell’addestramento
senza l’uso della forza ci
aiuterà ad avere un cavallo
che ha piena fiducia in noi e
voglia di collaborare e imparare perché saprà che siamo
pronti ad ascoltare sempre i
suoi sussurri.
Si ringrazia
la dottoressa Silvia Da Re
per il testo.
presentE a
CAVALLIaMILANO
®
MOLTO PIÙ DI UNA FIERA
fieramilano Rho - 21/24 Ottobre 2010
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