antonio lo presti, carlo giviero Ha fondato nel 1974 il gruppo ”Daggide” con il quale ha lavorato ininterrottamente per 22 anni: all’inizio in qualità d’attore nelle produzioni messe in scena dal gruppo (che negli anni ha visto affiancati ai suoi attori decine di giovani di varie parti d’Italia) e, in seguito, anche di preparatore nel corso dei numerosi “stage” organizzati dallo stesso gruppo. La prima parte del suo lavoro teatrale è stata caratterizzata dalla messa in scena di molti spettacoli (con la regia di Beppe Randazzo) nei quali, sin dai primi tempi, ha svolto il ruolo di protagonista. La seconda parte, non meno rilevante, è stata dedicata, quasi interamente, alla ricerca sull’improvvisazione e alla messa a punto di un metodo didattico finalizzato a far sì che gli attori possano avere regole di comportamento che permettano loro un effettivo controllo sia del proprio agire recitativo che della forma e della trama dell’atto scenico. Ha recitato in quasi tutte le piazze più importanti d’Italia (fra cui ad esempio la Biennale di Venezia) e in numerosi teatri stranieri in Spagna, Francia, Germania (Biennale di Bonn), Repubblica Ceca, Stati Uniti e Giappone. Ha inoltre preso parte in qualità di regista collaboratore assieme a Maurizio Marchetti alla messa in cena dello spettacolo La chiurma, tratto dal romanzo di Eugenio Vitarelli. Come regista ha realizzato Le Troiane, Line, Marat Sade, Antigone, Gli uccelli, L’eremo (riduzione da Todo modo di L. Sciascia), La città salva (da Simone Weil) e La parola ai giurati (da Reginald Rose). Ha fondato la scuola di recitazione del Teatro Vittorio Emanuele di Messina assieme a Maurizio Marchetti nella quale ha svolto le funzioni di tutor oltre che di insegnante. Ha collaborato alla regia ed alla messa in scena, assieme a Maurizio Marchetti e Donato Castellaneta, dei saggispettacolo degli allievi: Pagine scelte di un laboratorio, Prove aperte di un laboratorio e I gobbi del campanile. Nell’estate 2004 ha preso parte come aiuto-regista alla messa in scena dell’opera Carmen di Bizet (direttore Maurizio Arena, regista Pierfrancesco Maestrini) prodotta dal Teatro di Messina e realizzata nel Teatro Greco di Taormina. Nella stagione 2004-2005 ha curato la regia della ripresa dell’opera buffa Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota andata in scena al Vittorio Emanuele di Messina e quella dello spettacolo di prosa Ti amo Maria di Giuseppe Manfridi. Nella stagione 2009-2010 è stato aiuto regista nella messa in scena dell’opera Don Giovanni di Mozart (direttore Christopher Franklin, regista Pierfrancesco Maestrini). Dal 1996, esaurita l’esperienza col “Daggide”, ha preso parte a molte produzioni, fra cui Amleto, regia di Carlo Cecchi, Brutus, Giulio Cesare e Corruzione al palazzo di giustizia, regia di Ninni Bruschetta, Miseria e nobiltà e Fantasmi, regia di Nanni Garella, La sposa di Messina, regia di Giampiero Cicciò, Il castello, regia di Claudio Collovà, L’arte di Giufà, Il berretto a sonagli, L’uomo, la bestia e la virtù, Pensaci, Giacomino! e I giganti della montagna, regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi. 21