Il magazzino - Università degli Studi di Parma

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Dipartimento di Economia dell’Università degli
Studi di Parma
Il magazzino
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Gestione del magazzino
* La gestione operativa di un magazzino è strettamente legata
al tipo di impianto ed alla sua organizzazione.
* Le principali attività di movimentazione:
í la ricezione
í la movimentazione interna
í la spedizione
* Tipologie di magazzino
í magazzini manuali
í magazzini automatici
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Magazzini manuali
* Magazzino a terra: è costituito da spazi suddivisi in locazioni
da linee tracciate a terra.
í I prodotti vengono collocati sia orizzontalmente che accatastati.
m Bassi costi di investimento in strutture e mezzi di movimentazione
– Modesta capacità di sfruttamento dello spazio in verticale per problemi di
massimo impilaggio
– Rilevante capacità di sfruttamento dello spazio orizzontale
– Percorsi di movimentazione lunghi
– Difficoltà nelle operazioni di prelievo
» Funziona bene quando i volumi di movimentazione e il numero di
referenze sono bassi
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Magazzini manuali
* Magazzino a scaffali
í I materiali sono posti su diversi piani di scaffalature allineate in corsie.
m Elevata capacità di sfruttamento dello spazio in verticale
m Modesta capacità di sfruttamento dello spazio orizzontale
m Maggiori costi di investimento in strutture
m Possibilità di stoccare un maggiore numero di referenze
m Minori difficoltà nelle operazioni di prelievo
m Adatti per elevati volume di movimentazione e numero di referenze
* Magazzino drive-in
í Formato da scaffalature nelle cui locazioni sono posti più contenitori in
profondità e in cui il mezzo di prelievo può entrare
m è una soluzione intermedia tra magazzino a terra e scaffali
– Adatto quando i volumi movimentati sono elevati ma il numero di referenze è
limitato
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Magazzini automatici
* Magazzini a scaffali
í Analoghi a quelli manuali ma utilizzano mezzi di movimentazione automatici sia
per il prelievo all’interno delle corsie che per la movimentazione di testata.
* Miniload
í Sono caratterizzati da modeste dimensioni e peso del materiale immagazzinato
* Magazzino compattabile
í Insieme di scaffalature uguali e parallele in grado di muoversi su rotaia in senso
trasversale al loro fronte.
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Gestione del magazzino
* Principali parametri per identificare i sistemi di
immagazzinamento in relazione all’unità di carico
í Selettività
m Rapporto tra unità di carico direttamente accessibili in fase di prelievo e numero di
unità di carico immagazzinate
í Potenzialità di movimetazione
m Numero massimo di unità in transito nell’unità di tempo
í Coefficiente di utilizzazione superficiale
m numero di unità di carico per metro quadrato di superficie operativa
í Coefficiente di utilizzazione volumetrica
m Numero di unità di carico per metro cubo di volume operativo
í Coefficiente di utilizzazione della potenzialità ricettiva
m Percentuale della potenzialità ricettiva teorica normalmente utilizzata senza
compromettere la funzionalità del magazzino
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Arrivi e ricevimento
* La consegna delle merce a magazzino rappresenta un
momento di fondamentale importanza in quanto:
í richiede un accurato controllo quali/quantitativo della merce in arrivo
í deve avvenire nella massima rispondenza tra ordinato e ricevuto
í deve essere realizzata il più velocemente possibile per rendere disponibile la
merce alle successive operazioni
* La pianificazione degli arrivi è necessaria per ottenere una
allocazione delle risorse che non sia squilibrata nel tempo e
tra i settori di ricevimento.
í Livellamento dei carichi giornalieri
í Distribuzione equilibrata tra i settori di ricezione
í Riduzione della distanza dall’area di stoccaggio
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Arrivi e ricevimento
* Il controllo dell’andamento delle entrate è assicurato
mediante documenti che forniscono, per un orizzonte
settimanale e/o giornaliero:
í la distribuzione degli arrivi per periodo
í la quantità da consegnare prevista negli ordini con le seguenti informazioni per
fornitore
m Capacità dell’automezzo in pallets e/o colli
m Unità di carico (pallet standard o no, colli)
m Tempo di ricezione in colli/ora controllati
m Tempo di scarico in colli/ora o pallets/ora scaricati
m Spazio richiesto per lo scarico
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Arrivi e ricevimento
* Verifica della corrispondenza tra data prevista di consegna e
la data corrente
í se coincidenti, si consegna un numero progressivo di entrata e un numero di
postazione di scarico
í in caso contrario si possono prevedere delle liste di attesa
* Chiamata degli automezzi
* Controllo dello stato di avanzamento dello scarico per
permettere di determinare la quantità di lavoro svolto, quello
che rimane da svolgere e decidere quali e quanti automezzi
in lista ammettere
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Arrivi e ricevimento
* Per accordi intersettoriali nella quasi totalità dei casi la
merce deve essere trasportata su pallet standard
(Europallet).
* Il controllo della merce è di fondamentale importanza nelle
operazioni di ricevimento.
í Controllo qualitativo
m Accertamento della corrispondenza della merce in arrivo con quella indicate sulla
bolla
m Controllo dell’integrità della merce
í Controllo quantitativo
m Conteggio di colli e pallet consegnati
m Verifica della corrispondenza con quanto indicato nella bolla
m Controllo delle scadenze per prodotti deperibili
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Arrivi e ricevimento
* Terminato con esito positivo il controllo, la merce verrà
presa in carico dal magazzino.
* Tanto più breve è l’operazione di presa in carico tanto meno
si incorre in possibilità di rotture di stock.
í Carico differito (batch)
í Carico immediato (real - time)
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Stoccaggio
* Codifica delle postazioni di stoccaggio per consentire una
gestione efficace, eventualmente automatica, delle
operazioni.
í codice
m numero di corsia
m numero progressivo
m numero di livello
– dati
»
»
»
»
»
Beatrice Luceri
dimensioni
funzione (prelievo, riserva, promozionale)
portata
fronte di inforcamento
stato (vuote, prenotate, occupate, disattivate
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Stoccaggio
* La programmazione giornaliera del lavoro dovrà prevedere:
í la previsione del fabbisogno di manodopera
í la distribuzione del personale
* Le attività eseguite sono:
í allocazione della merce in arrivo nelle posizioni di stoccaggio
í abbassamento della merce dalle posizioni di stoccaggio a quelle di picking
* Per l’allocazione della merce in magazzino è necessario:
í stampare le etichette di allocazione
í prenotare le celle
í ricercare le celle
í presa dei bancali da parte degli operatori e stoccaggio con diverse modalità
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Dipartimento di Economia
Stoccaggio
* L’abbassamento dei bancali è un’attività legata a quella di
picking.
í da riserva operativa a celle di picking
í da riserva strategica a riserva operativa
í riorganizzazione del deposito
* La registrazione della merce movimentata è necessaria per
poter individuare in ogni momento l’ubicazione di ogni collo.
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Picking
* L’attività di picking concentra la maggior parte dei costi di
gestione del magazzino.
* I principali parametri che influenzano le scelte nella gestione
del picking sono:
í numero delle voci attive
í numero di ordini da evadere nell’unità di tempo (valori medi, distribuzione di
probabilità, ...)
í profilo degli articoli
m numero di colli prelevati per referenza nell’unità di tempo
m numero di linee d’ordine evase per articolo nell’unità di tempo
í profilo degli ordini
m numero delle linee d’ordine per ordine
m numero di colli per linea d’ordine
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Picking
* La durata complessiva delle operazioni di picking
í Tempo richiesto per raggiungere le diverse posizioni di prelievo a partire dal
punto di ingresso/uscita dei corridoi e ritorno.
í Tempo richiesto per il posizionamento in corrispondenza di ciascuna posizione di
prelievo.
í Tempo necessario per il prelievo delle quantità richieste per ciascun articolo
presente nelle liste di prelievo.
* Leve utilizzabili per ridurre la prima componente di tempo
í Lay out del sistema di picking
í Tipologia dei percorsi di prelievo
í Allocazione fisica delle referenze
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Dipartimento di Economia
Picking
* Leve utilizzabili per ridurre la seconda componente di tempo
í metodologie di prelievo
* Leve utilizzabili per ridurre la terza componente di tempo
í incentivazione del personale
* Tipologie di prelievo
í Prelievo per ordini (order picking)
í Prelievo a lotti (batch picking)
í Prelievo a zone (zone picking)
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Picking
* In genere un sistema picking per la distribuzione è costituito
da una serie di scaffali disposti secondo due configurazioni
A
B
í A parità di numero e larghezza di corridoi, la configurazione
A occupa l’area
minore.
í Nella configurazione A il percorso è circa dimezzato rispetto alla B.
í La configurazione B deve essere preferita quando si è in presenza di un elevato
numero di operatori in modo da ridurre le interferenze.
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Picking
* Determinazione del numero di corridoi per ridurre la
percorrenza complessiva.
* Il numero di corridoi dipende da:
í la tipologia di percorrenza
í la lunghezza e larghezza dei corridoi
í la politica di allocazione fisica adottata
í il numero di prelievi per ogni viaggio
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Picking
* Principali tipologie di percorrenza
í Traversal: attraversamento completo di ogni corridoio in cui è previsto almeno
un prelievo e prelievi contemporanei sui due lati.
í Return: ingresso e uscita avvengono dalla stessa estremità del corridoio e i
prelievi vengono effettuati all’andata su un lato e al ritorno su quello opposto.
m La percorrenza traversal è preferibile alla return se i corridoi hanno larghezza
trascurabile.
m La percorrenza return è preferibile alla traversal se il rapporto tra larghezza del
corridoio e distanza media tra due successive posizioni di prelievo è maggiore di 2.7.
m La percorrenza return è preferibile rispetto alla traversal ottimizzata con percorso a
Z nelle zone ad elevata densità di prelievo per rapporti tra larghezza del corridoio e
distanza media tra due successive postazioni di prelievo è maggiore di 4.
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Picking
* La politica di allocazione fisica consiste nell’assegnare alle
referenze le posizioni di prelievo al fine di massimizzare
l’efficienza del sistema picking.
í Allocazione random: le referenze vengono collocate nel vano libero più vicino
í Allocazione dedicata
m Affinità merceologica
m Frequenza di prelievo (COI)
í Allocazione correlata: le referenze caratterizzate da prelievi congiunti sono
allocate in posizioni adiacenti
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Picking
* Allocazione dedicata in base al rapporto tra il volume di
scaffalatura dedicata e la frequenza di prelievo (COI)
í Nel caso di percorrenza traversal, si minimizza la percorrenza complessiva
ordinando i prodotti in base a valori crescenti di COI, o decrescenti di
frequenza di prelievo.
í Nel caso di percorrenza return, si riduce la percorrenza posizionando le
referenze con basso COI nelle posizioni di ingresso/uscita di tutti i corridoi
m I miglioramenti ottenibili con un’allocazione basata sul COI sono tanto più accentuati
quanto più concentrata è la curva ABC relativa alla frequenza di prelievo e allo spazio
dedicato.
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Picking
* La pianificazione e il controllo del lavoro di picking permette
l’impiego razionale delle risorse, sia umane che di mezzi, al
fine di fornire un adeguato livello di servizio ai clienti.
* La gestione dell’attività di picking
í Emissione del piano di preparazione giornaliero
í Distribuzione del personale per settore e funzione
í Controllo dell’avanzamento del prelievo
í Ridistribuzione del personale
Beatrice Luceri
Dipartimento di Economia
Indici di produttività
* La determinazione della produttività del personale persegue
diversi obiettivi:
í messa a punto dei parametri operativi
í controllo dell’efficienza del personale
í incentivazione del personale
m Parametri
– Numero di colli movimentati nella giornata
– Ore giornaliere lavorate effettive, al netto di assenze e soste
– Produttività oraria, ottenuta come rapporto tra i due precedenti
Beatrice Luceri
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