I solidi platonici ….ecco come ci siamo avvicinati al mondo dei solidi Il materiale utilizzato per costruire i solidi si chiama Polydron Giochiamo con triangoli equilateri, cubi e pentagoni : POLIGONI REGOLARI …….costruiamo in autonomia Il filosofo greco Platone, nato nel 428 a.C., utilizzò i 5 poliedri regolari convessi . Platone li utilizzò per spiegare il mondo naturale; ed è per questo che sono anche chiamati figure cosmiche . Platone associò quattro poliedri a quelli che al suo tempo erano ritenuti i quattro elementi fondamentali della natura : acqua, aria, terra, fuoco. Il dodecaedro, il suo preferito , lo associò all’universo. ………..poi , abbiamo provato a disegnarli Giulia B. Anna Pietro Elisa Sara Sal. ..e poi ad inventare qualche storia fantastica ….. Giada Sofia Leonardo ….a lui piaceva tanto infatti non andava più a giocare con i suoi amici al parco, ma li invitava a casa sua per giocare con quel meraviglioso oggetto : Il SOLIDO PLATONICO ….Sara S. “Sara aveva un sogno da realizzare. Al di là della siepe lei credeva che ci fosse un Mondo diverso dalla realtà: giardini con fiori colorati ponte delle meraviglie dove in acqua vivevano creature mitologiche …” Giulia S. ….il solido platonico mi suggerisceuna sensazione di felicità e bellezza come le prime luci dell’alba …. Mattia Omar Riccardo Tommaso “…..dopo degli anni Platone Inventò i solidi platonici: tra questi il tetraedro con elemento fuoco perché tutti conoscevano la storia di Focolaio… “ Vanessa Mario Emma Marco Alessia Filippo Abbiamo scoperto che molti pittori, scultori e architetti del passato si sono interessati ai solidi platonici Paolo Uccello (1397-1475) fu un pittore e mosaicista Mosaico Pavimentazione della Basilica di S. Marco a Venezia, è uno dei primi artisti a rappresentare un poliedro. Dipinto realizzato nel 1495 da Jacopo de Barbieri. In alto a sinistra appeso per un filo, notiamo un solido che simboleggia la cristallina eternità della matematica, mentre in basso a destra troviamo un dodecaedro ligneo, uno dei solidi platonici. Le tavole di Leonardo sono delle illustrazioni dei solidi , utili a comprenderne la tridimensionalità. Le tarsie furono realizzate da Fra’ Giovanni da Verona (1457-1525) che riuscì a intrecciare tra di loro matematica, arte e artigianato. Gli intarsi si ottengono utilizzando pezzi di legno tagliati, di diversi colori, per accentuare le ombre. Della Salvador Dalì , visse in Spagna dal 1904 al 1989 Le sue opere vennero influenzate dal cattolicesimo e da un crescente interesse per le materie scientifiche, la fisica e la matematica; in quel periodo l’artista realizzò diverse opere a sfondo religioso, ponendo i solidi platonici come elementi centrali dell’opera stessa. (Crocefissione) Salvator Dalì ritrae scena dell’ultima cena di Cristo. L’intera scena principale è inserita all’interno di un dodecaedro Sappiamo che un angoloide , per essere tale, non può raggiungere i 360° Nell’angoloide del tetraedro “piovono” tre triangoli equilateri e ,sapendo che un angolo del triangolo equilatero misura 60 ° , si ottengono 60° x 3 = 180° Nell’angoloide dell’esaedro “piovono” tre quadrati e ,sapendo che un angolo del quadrato misura 90 ° , si ottengono 90° x 3 = 270° Nell’angoloide dell’ottaedro “piovono” quattro triangoli equilateri e ,sapendo che un angolo del triangolo equilatero misura 60 ° , si ottengono 60° x 4 = 240° Nell’angoloide del dodecaedro “piovono” tre pentagoni e ,sapendo che un angolo del pentagono misura 108° , si ottengono 108° x 3 = 324° Nell’angoloide dell’icosaedro “piovono” cinque triangoli equilateri e ,sapendo che un angolo del triangolo equilatero misura 60° ,si ottengono 60° x 5 = 300° MAI ABBIAMO RAGGIUNTO I 360° …….LAVORIAMO CON LA CARTA QUADRETTATA Ecco il volume dell’esaedro ( cubo)