FRANCESCO ROSSI, VINCENZO CUOMO, CARLO RICCARDI FARMACOLOGIA Principi di base e applicazioni terapeutiche III edizione L. Berrino C. Blandizzi F. Caciagli P.L. Canonico M. Carruba G. Cirino E. Clementi S. Cuzzocrea R. Danesi G.B. De Sarro F. Drago R. Fantozzi W. Fratta P. Hrelia S. Maione T. Mazzei A. Mugelli G. Racagni L. Steardo L. Trabace EDIZIONI MINERVA MEDICA Capitolo_00_Romane.indd 1 14/11/16 18:15 2005 I edizione 2007 ristampa 2011 II edizione 2017 III edizione L’uso ben regolato dei medicamenti è l’anima della pratica Ippocrate Si ringrazia la Dott.ssa Concita Rafaniello per la preziosa collaborazione alla revisione del testo nella sua interezza. ISBN: 978-88-7711-881-3 © 2017 – EDIZIONI MINERVA MEDICA S.p.A. – Corso Bramante 83/85 – 10126 Torino www.minervamedica.it / e-mail: [email protected] I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, riproduzione e adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi microfilm e copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi. Capitolo_00_Romane.indd 2 14/11/16 18:15 PREFAZIONE La realizzazione di un nuovo farmaco è, negli ultimi decenni, evoluta da studi con metodiche convenzionali di molecole o gruppi di molecole motivatamente supposte attive, alla scelta automatizzata anche tra milioni di composti con decisivo ruolo informatico delle caratteristiche farmacodinamiche e farmacocinetiche essenziali. Nuove tecnologie evolute in altri settori hanno poi portato, dalla fine del secolo scorso ad oggi, ad una serie di composti cosiddetti biologici, con caratteristiche di valutazione del tutto differenti per gli aspetti di interesse farmacologico, in primo luogo efficacia terapeutica ed effetti sfavorevoli. La possibilità, infine, di utilizzare cellule staminali o vettori di virus ingegnerizzati per la possibile cura di varie malattie è settore di ampio e promettente sviluppo. In farmacologia clinica, modalità di conduzione e validità di dimostrazione della reale efficacia terapeutica nelle sperimentazioni randomizzate sono in fase di considerazione per l’indubbia incontestata significatività di punti di valutazione ineccepibili rispetto all’opportunità di ricorrere ad indici meno consistenti (surrogati) sembrando peraltro questi ultimi indispensabili per venir incontro con una rapida approvazione alla richiesta della popolazione di nuovi farmaci importanti. Ne conseguono interessanti considerazioni socio-economiche. Il volume che viene qui presentato riesce a esplicitare in maniera ben apprezzabile non solo le classiche tematiche, ma anche argomenti originali di piena attualità quali prodotti biologici e biotecnologici, farmacogenetica e farmaco-genomica, principi di terapia genica, farmaci per ipertensione polmonare e per la fibrosi polmonare idiopatica, cellule staminali per patologie vascolari e microbiota intestinale. È interessante altresì che siano state svolte trattazioni specifiche dei farmaci per terapie non convenzionali e sia data cognizione dei processi per i quali si viene a disporre di un nuovo farmaco. Quanto sopra conferisce all’opera una completezza ed un’armonicità degne di molto rilievo. È pertanto con grande apprezzamento che presento la III edizione della “Farmacologia” di F. Rossi, V. Cuomo e C. Riccardi, tre Past President della Società Italiana di Farmacologia, a me sempre vicini nello sviluppo scientifico che li ha portati a meritati successi. Prof. Paolo Preziosi Professore emerito di Farmacologia Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma Capitolo_00_Romane.indd 3 14/11/16 18:15 PRESENTAZIONE La richiesta e la necessità di questa terza edizione nascono dall’enorme successo delle prime edizioni tra gli studenti, gli specializzandi e i medici, e dal naturale avanzamento delle conoscenze in campo farmacologico. Infatti, la Farmacologia e lo sviluppo di nuovi farmaci, come quelli biotecnologici, hanno completamente rinnovato le conoscenze nei loro ambiti, con importanti ricadute nel modo di fare didattica e di insegnare, accostando sempre più le conoscenze della patogenesi delle malattie alla capacità di avere a disposizione e utilizzare farmaci sempre più appropriati. Il presente volume, aggiornato alle più recenti conoscenze, infatti, tratta i vari argomenti di Farmacologia in maniera completa, moderna e chiara, spaziando da una rigorosa conoscenza dei meccanismi fondamentali, molecolari e cellulari, fino a un corretto uso dei farmaci nelle svariate condizioni cliniche, fornendo gli elementi necessari per l’apprendimento di un razionale metodo di studio, strumento indispensabile per una costante revisione critica e un continuo aggiornamento delle conoscenze. A tale opera hanno collaborato, partecipando alla stesura dei singoli capitoli, numerosi colleghi, tra cui molti giovani e brillanti ricercatori. Essi sono stati scelti sulla scorta non solo delle loro specifiche competenze scientifiche, ma anche sulla base della loro esperienza nella didattica. Ci auguriamo di avere offerto ai colleghi e agli studenti dei vari corsi di laurea nelle Scienze Biomediche (Medicina e Chirurgia, Farmacia, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, Biotecnologie, Scienze Biologiche) e nei numerosi corsi di specializzazione in cui lo studio della Farmacologia è accreditato, nonché ai medici, un testo di studio agevole, chiaro, completo. Molto ricca e aggiornata è la iconografia che accompagna ogni capitolo. Auspichiamo che questo testo aggiornato e moderno, come quelli delle precedenti edizioni, possa favorire il miglioramento delle conoscenze di studenti e colleghi che lo sceglieranno come strumento didattico e come consultazione. Ci farà piacere ricevere da tutti suggerimenti e critiche per migliorare ulteriormente il testo, se si rendesse necessario nel futuro programmare nuove edizioni. Francesco Rossi, Vincenzo Cuomo, Carlo Riccardi Capitolo_00_Romane.indd 5 14/11/16 18:15 ELENCO AUTORI EDITORS CUOMO VINCENZO Dipartimento di Fisiologia Umana e Farmacologia “Vittorio Erspamer”, Università degli Studi “La Sapienza”, Roma RICCARDI CARLO Scuola di Medicina, Dipartimento di Medicina, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Perugia ROSSI FRANCESCO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli CO-EDITORS BERRINO LIBERATO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli BLANDIZZI CORRADO Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Unità di Farmacologia e Farmacovigilanza, Università di Pisa, Pisa CACIAGLI FRANCESCO Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche, Laboratorio di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, Chieti CANONICO PIER LUIGI Dipartimento di Scienze del Farmaco, Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Novara Capitolo_00_Romane.indd 7 CARRUBA MICHELE Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale, Centro di Studi e Ricerca sull’Obesità, Università degli Studi, Milano CIRINO GIUSEPPE Dipartimento di Farmacia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Napoli CLEMENTI EMILIO Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche “L. Sacco”, Unità di Farmacologia Clinica, Università degli Studi, Milano CUZZOCREA SALVATORE Scuola di Medicina, Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche e Ambientali, Università degli Studi, Messina DANESI ROMANO Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Unità di Farmacologia Clinica e Farmacogenetica, Università di Pisa, Pisa DE SARRO GIOVAMBATTISTA Scuola di Medicina, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi “Magna Graecia”, Catanzaro DRAGO FILIPPO Scuola di Medicina, Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche (BIOMETEC), Università degli Studi, Catania FANTOZZI ROBERTO Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Università degli Studi, Torino FRATTA WALTER Dipartimento di Scienze Biomediche, Sezione di Neuroscienze e Farmacologia Clinica, Università di Cagliari, Cagliari 14/11/16 18:15 FARMACOLOGIA HRELIA PATRIZIA Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Bologna BAGETTA GIACINTO Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, Sezione di Farmacologia Preclinica e Traslazionale, Università degli Studi, Cosenza MAIONE SABATINO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli BARAGETTI ANDREA Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Centro Aterosclerosi Ospedale Bassini, Milano BENEMEI SILVIA Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Scienze della Salute (DSS), Sezione di Farmacologia Clinica e Oncologia, Università degli Studi, Firenze MAZZEI TERESITA Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Scienze della Salute (DSS), Università degli Studi, Firenze MUGELLI ALESSANDRO Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi, Firenze BENETTI ELISA Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Università degli Studi, Torino BERRINO LIBERATO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli RACAGNI GIORGIO Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi, Milano BERTAZZONI MINELLI ELISA Dipartimento di Medicina, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Verona STEARDO LUCA Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia “Vittorio Erspamer”, Università degli Studi “La Sapienza”, Roma TRABACE LUIGIA Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università degli Studi, Foggia BERTOLOTTI PAOLA Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale, Centro di Studi e Ricerca sull’Obesità, Università degli Studi, Milano AUTORI BIGGIO GIOVANNI Dipartimento di Biologia e Farmacia, Classe di Scienze Biologiche, Università degli Studi, Cagliari BITTO ALESSANDRA Scuola di Medicina, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università degli Studi, Messina ANGELINI SABRINA Scuola di Farmacia, Biotecnologie e Scienze Motorie, Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Bologna BLANDIZZI CORRADO Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Unità di Farmacologia e Farmacovigilanza, Università di Pisa, Pisa ANTONELLI TIZIANA Dipartimento di Scienze Mediche, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Ferrara BOCCI GUIDO Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Unità di Farmacologia Clinica e Farmacogenetica, Università di Pisa, Pisa ANTONIOLI LUCA Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Unità di Farmacologia e Farmacovigilanza, Università di Pisa, Pisa BONORA STEFANO Dipartimento di Discipline Medico-Chirurgiche, Sezione di Malattie Infettive, Università degli Studi, Torino AURICCHIO ALBERTO Telethon Institute of Genetics and Medicine (TIGEM), Genetica Medica, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Università degli Studi di Napoli“Federico II”, Napoli BOREA PIER ANDREA Dipartimento di Scienze Mediche, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Ferrara AYROLDI EMIRA Dipartimento di Medicina Clinica, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Perugia BRESCHI MARIA CRISTINA Dipartimento di Farmacia, Università, Pisa VIII Capitolo_00_Romane.indd 8 14/11/16 18:15 ELENCO AUTORI BRUNELLESCHI SANDRA Scuola di Medicina, Dipartimento di Scienze Mediche, Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Novara CARACI FILIPPO Dipartimento di Scienze del Farmaco, Università degli Studi di Catania, Catania BRUNELLO NICOLETTA Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Modena CARRATÙ MARIA ROSARIA Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Bari BRUSCOLI STEFANO Dipartimento di Medicina Clinica, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Perugia CARRUBA MICHELE Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale, Centro di Studi e Ricerca sull’Obesità, Università degli Studi di Milani, Milano BUCOLO CLAUDIO Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche (BIOMETEC), Università degli Studi di Catania, Catania CASSETTA MARIA IRIS Dipartimento di Scienze della Salute (DSS), Università degli Studi, Firenze BUCCI MARIAROSARIA Dipartimento di Farmacia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Napoli CATAPANO ALBERICO LUIGI Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari e IRCCS MULTIMEDICA, Università degli Studi, Milano CACIAGLI FRANCESCO Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche, Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, Chieti CECCHI ENRICA Azienda Sanitaria Locale, Prato e Servizio di Farmacovigilanza, Regione Toscana, Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi, Firenze CADERNI GIOVANNA Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), Università degli Studi, Firenze CERBAI ELISABETTA Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi, Firenze CAMERA MARINA Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi, Milano e Centro Cardiologico Monzino, IRCCS, Milano CERMISONI GRETA CHIARA Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi, Milano CANONICO PIER LUIGI Dipartimento di Scienze del Farmaco, Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Novara CIANA PAOLO Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Università degli Studi, Milano CANTELLI FORTI GIORGIO Dipartimento di Scienze per Qualità della Vita, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Bologna CICCOCIOPPO ROBERTO Dipartimento di Medicina Sperimentale e Sanità Pubblica, Università degli Studi, Camerino (MC) CAPPETTA DONATO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli CIMMARUTA DANIELA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli CAPUANO ANNALISA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli CIRINO GIUSEPPE Dipartimento di Farmacia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Napoli CAPUTI ACHILLE PATRIZIO Scuola di Medicina, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Messina CLEMENTI EMILIO Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche “L. Sacco”, Unità di Farmacologia Clinica, Università degli Studi di Milano, Milano IX Capitolo_00_Romane.indd 9 14/11/16 18:15 FARMACOLOGIA COLANGELO DONATO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Scienze Mediche, Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Novara D’AMICO MICHELE Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli COLLI SUSANNA Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi, Milano e Centro Cardiologico Monzino, IRCCS, Milano D’EMMANUELE DI VILLA BIANCA ROBERTA Dipartimento di Farmacia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Napoli DANESI ROMANO Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Unità di Farmacologia Clinica e Farmacogenetica, Università di Pisa, Pisa COLUCCI ROCCHINA Dipartimento di Scienze del Farmaco, Università degli Studi, Padova DAZZI LAURA Dipartimento di Biologia Sperimentale, Sezione di Neuroscienze, Università degli Studi, Cagliari CONCAS ALESSANDRA Dipartimento di Scienze Biomediche, Sezione di Neuroscienze e Farmacologia Clinica, Università di Cagliari, Cagliari DE ANGELIS ANTONELLA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli CONTE CAMERINO DIANA Dipartimento di Farmacia – Scienze del Farmaco, Università degli Studi “Aldo Moro”, Bari COPPINI RAFFAELE Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi, Firenze DE LUCA ANNAMARIA Dipartimento di Farmacia – Scienze del Farmaco, Università degli Studi “Aldo Moro”, Bari CORRADETTI RENATO Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi, Firenze DE NOVELLIS VITO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli DE MASI SALVATORE Comitato Etico Pediatrico (CEP) – Comitato Etico Toscano DE PONTI FABRIZIO Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Sezione di Farmacologia, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Bologna COSTA LUCIO GUIDO Dipartimento di Neuroscienze, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Parma DE ROSA FRANCESCO GIUSEPPE Dipartimento di Discipline Medico-Chirurgiche, Sezione di Malattie Infettive, Università degli Studi, Torino CREMA FRANCESCA Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Medica, Università degli Studi, Pavia DE SARRO GIOVAMBATTISTA Scuola di Medicina, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi “Magna Graecia”, Catanzaro CUZZOCREA SALVATORE Scuola di Medicina, Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche e Ambientali, Università degli Studi, Messina DEIDDA ARIANNA Dipartimento di Scienze Biomediche, Sezione di Neuroscienze e Farmacologia Clinica, Università di Cagliari, Cagliari D’AGOSTINO BRUNO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli DEL TACCA MARIO Centro di Farmacologia Clinica per la Sperimentazione dei Farmaci, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, Pisa D’ALESSANDRO NATALE ✝ Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Scienze per la Promozione della Salute e Materno Infantile, Area di Farmacologia, Università degli Studi, Palermo DEL ZOMPO MARIA Dipartimento di Scienze Biomediche, Sezione di Neuroscienze e Farmacologia Clinica, Università di Cagliari, Cagliari X Capitolo_00_Romane.indd 10 14/11/16 18:15 ELENCO AUTORI DELFINO DOMENICO VITTORIO Dipartimento di Medicina Clinica, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Perugia FADDA PAOLA Dipartimento di Scienze Biomediche, Sezione di Neuroscienze e Farmacologia Clinica, Università di Cagliari, Cagliari DESAPHY JEAN-FRANCOIS Dipartimento di Farmacia – Scienze del Farmaco, Università degli Studi “Aldo Moro”, Bari FALLANI STEFANIA Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi, Firenze DI FILIPPO CLARA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli FALVELLA STEFANIA Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche “L. Sacco”, Unità di Farmacologia Clinica, Università degli Studi di Milano, Milano DI IORIO PATRIZIA Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche, Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, Chieti FANTOZZI ROBERTO Scuola di Medicina, Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Università degli Studi, Torino FATTORE LIANA Istituto di Neuroscienze, Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR, Cagliari DI LUCA MONICA Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi, Milano DI MARZO VINCENZO Istituto di Chimica Biomolecolare, Dipartimento di Progettazione Molecolare, Pozzuoli (NA) FERRAJOLO CARMEN Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli DI NISIO CHIARA Dipartimento di Scienze del Farmaco, Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, Chieti FERRARO LUCA NICOLA Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologiche, Sezione del Farmaco e Prodotti del Benessere, Università degli Studi, Ferrara DI PAOLO ANTONELLO Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Unità di Farmacologia Clinica e Farmacogenetica, Università di Pisa, Pisa FILIPPI SANDRA Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi, Firenze DI PERRI GIOVANNI Dipartimento di Discipline Medico-Chirurgiche, Sezione di Malattie Infettive, Università degli Studi, Torino FLORIO TULLIO Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche, Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Genova DONNIACUO MARIA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli FOLLESA PAOLO Dipartimento di Biologia Sperimentale, Sezione di Neuroscienze, Università degli Studi, Cagliari DRAGO FILIPPO Scuola di Medicina, Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche (BIOMETEC), Università degli Studi, Catania FORNAI MATTEO Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Unità di Farmacologia e Farmacovigilanza, Università di Pisa, Pisa EANDI MARIO Dipartimento di Anatomia, Farmacologia e Medicina Legale, Università degli Studi, Torino FRANCONI FLAVIA Dipartimento di Scienze del Farmaco, Università degli Studi, Sassari ESPOSITO EMANUELA Scuola di Medicina, Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche e Ambientali, Università degli Studi, Messina FRATTA WALTER Dipartimento di Scienze Biomediche, Sezione di Neuroscienze e Farmacologia Clinica, Università di Cagliari, Cagliari FUMAGALLI FABIO Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi, Milano ESPOSITO GIUSEPPE Dipartimento di Fisiologia Umana e Farmacologia “Vittorio Erspamer”, Università degli Studi “La Sapienza”, Roma XI Capitolo_00_Romane.indd 11 14/11/16 18:15 FARMACOLOGIA LOMBARDI NICCOLÒ Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi, Firenze GALLI CORRADO LODOVICO Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari (DiSFeB), Università degli Studi, Milano GASPARINI PAOLO Dipartimento di Scienze della Riproduzione e dello Sviluppo, Genetica Medica, Università degli Studi, Trieste LONGO LAURA Centro Regionale di Farmacovigilanza/Programma Interdipartimentale Farmacologia Clinica, A.O.U. Policlinico-Vittorio Emanuele, Catania GEPPETTI PIERANGELO Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Scienze della Salute (DSS), Sezione di Farmacologia Clinica e Oncologia, Università degli Studi di Firenze, Firenze LUISI STEFANO Dipartimento di Pediatria, Ostetricia e Medicina della Riproduzione, Clinica Ostetrica e Ginecologica, Università degli Studi, Siena GESSI STEFANIA Dipartimento di Scienze Mediche, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Ferrara LUONGO LIVIO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli GIAVINI ERMINIO Dipartimento di Bioscienze, Università degli Studi, Milano GIULIANI PATRICIA Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche, Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi “G. d’Annunzio”, Chieti-Pescara, Chieti MAFFEI FRANCESCA Dipartimento di Scienze per Qualità della Vita, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Bologna GOZZO LUCIA Scuola di Medicina, Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche (BIOMETEC), Università degli Studi, Catania MAIONE SABATINO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli GRASSI ROBERTO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Internistica Clinica e Sperimentale “F. Magrassi e A. Lanzara”, Seconda Università degli Studi, Napoli MALGARINI BERTINI RENATO Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, Roma MANNAIONI GUIDO Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi, Firenze GROPPA FRANCESCA Istituto Oncologico Veneto IOV, IRCCS, Padova HRELIA PATRIZIA Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Bologna MARABESE IDA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli IANNOTTI FABIO ARTURO Istituto di Chimica Biomolecolare, Dipartimento di Progettazione Molecolare, Pozzuoli (NA) MARANO MARIA ROSA Dipartimento di Farmacologia Sperimentale e Clinica, Università degli Studi, Catania IMBRICI PAOLA Dipartimento di Farmacia – Scienze del Farmaco, Università degli Studi “Aldo Moro”, Bari MARINOVICH MARINA Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi, Milano LEONE ROBERTO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica, Università degli Studi, Verona MASCOLO ANNAMARIA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli LIANTONIO ANTONELLA Dipartimento di Farmacia – Scienze del Farmaco, Università degli Studi “Aldo Moro”, Bari XII Capitolo_00_Romane.indd 12 14/11/16 18:15 ELENCO AUTORI NISOLI ENZO Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale, Centro di Studi e Ricerca sull’Obesità, Università degli Studi, Milano MASINI EMANUELA Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi, Firenze NISTICÒ GIUSEPPE Dipartimento di Biologia, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma, Roma MASSI MAURIZIO Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Medicina Sperimentale, Università di Camerino, Camerino (CH) NOBILI STEFANIA Dipartimento di Scienze della Salute (DSS), Università degli Studi, Firenze MATERA MARIA GABRIELLA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli NOCENTINI GIUSEPPE Dipartimento di Medicina Clinica, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Perugia MATERAZZI SERENA Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Scienze della Salute (DSS), Sezione di Farmacologia Clinica e Oncologia, Università degli Studi, Firenze NORATA GIUSEPPE DANILO Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi, Milano NOVELLI ANDREA Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi, Firenze MAZZEI TERESITA Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Scienze della Salute (DSS), Università degli Studi, Firenze MELI MARIA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Scienze per la Promozione della Salute e Materno Infantile, Area di Farmacologia, Università degli Studi, Palermo PADRINI ROBERTO Dipartimento di Farmacologia e Anestesiologia, Università degli Studi, Padova MERIGHI STEFANIA Dipartimento di Scienze Mediche, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Ferrara PALAZZO ENZA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli MIGLIORATI GRAZIELLA Dipartimento di Medicina Clinica, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Perugia PARENTI ASTRID Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Scienze della Salute (DSS), Università degli Studi, Firenze MINI ENRICO Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica (DMSC), Università degli Studi, Firenze PATRIGNANI PAOLA Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, Chieti MORETTI UGO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica, Università degli Studi, Verona PEA FEDERICO Dipartimento di Patologia e Medicina Sperimentale e Clinica, Farmacologia Clinica e Tossicologia, Università degli Studi, Udine MUGELLI ALESSANDRO Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi, Firenze PELOSINI IVA Unità di Farmacologia Clinica & Fisiopatologia Digestiva, Dipartimento di Medicina Clinica & Sperimentale, Università di Parma, Parma PEPEU GIANCARLO Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi, Firenze NASSINI ROMINA Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Scienze della Salute (DSS), Sezione di Farmacologia Clinica e Oncologia, Università degli Studi, Firenze XIII Capitolo_00_Romane.indd 13 14/11/16 18:15 FARMACOLOGIA PERUCCA EMILIO Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Medica, Unità di Farmacologia Clinica e Sperimentale, Università degli Studi, Pavia REGINELLI ALFONSO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento Medico-Chirurgico di Internistica Clinica e Sperimentale “F. Magrassi – A. Lanzara”, Seconda Università degli Studi, Napoli PETRAGLIA FELICE Dipartimento di Pediatria, Ostetricia e Medicina della Riproduzione, Clinica Ostetrica e Ginecologica, Università degli Studi, Siena RINALDI BARBARA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli PIEGARI ELENA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli RIVA ELISABETTA U˜ cio Ricerche Cliniche, IRCCS, Ospedale San Ra° aele, Milano RIVA MARCO Dipartimento di Farmacologia e Scienze Biomolecolari, Università degli Studi, Milano PIERNO SABATA Dipartimento di Farmacia – Scienze del Farmaco, Università degli Studi “Aldo Moro”, Bari PIMPINELLA GIUSEPPE Agenzia Italiana del Farmaco – AIFA, Roma RONCHETTI SIMONA Dipartimento di Medicina Clinica, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Perugia PINTO ALDO Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, Università degli Studi, Salerno ROSANO GIUSEPPE Cardiology Clinical Academic Group, St. George’s University of London, UK POLIMENI GIOVANNI Scuola di Medicina, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Messina ROSI ELIA Dipartimento di Scienze della Salute (DSS), Università degli Studi, Firenze ROSSI CLAUDIA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Internistica Clinica e Sperimentale “F. Magrassi e A. Lanzara”, Seconda Università degli Studi, Napoli POLUZZI ELISABETTA Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Sezione di Farmacologia, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Bologna ROSSI FRANCESCA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Pediatria “F. Fede”, Seconda Università degli Studi, Napoli RAFANIELLO CONCETTA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli ROSSI SETTIMIO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento Multidisciplinare di Specialità Medico-Chirurgiche ed Odontoiatriche, Clinica Oculistica, Seconda Università degli Studi, Napoli RACAGNI GIORGIO Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi, Milano ROTONDO ANTONIO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Internistica Clinica e Sperimentale “F. Magrassi e A. Lanzara”, Seconda Università degli Studi, Napoli RACAGNI MILENA Dipartimento di Anestesiologia e Rianimazione, Ospedale San Carlo, Milano ROVIEZZO FIORENTINA Dipartimento di Farmacia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Napoli RAIMONDI LAURA Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi, Firenze RUSSO EMILIO Scuola di Medicina, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi “Magna Graecia”, Catanzaro RASCHI EMANUEL Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Sezione di Farmacologia, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Bologna SACERDOTE PAOLA Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Milano XIV Capitolo_00_Romane.indd 14 14/11/16 18:15 ELENCO AUTORI SALOMONE SALVATORE Dipartimento di Farmacologia Sperimentale e Clinica, Università degli Studi, Catania SORRENTINO MARIO Dipartimento di Economia, Seconda Università degli Studi, Napoli SANCHINI VIRGINIA IFOM Fondazione Istituto FIRC di Oncologia Molecolare, Milano, Italia; Dipartimento di Oncologia e Emato – Oncologia, Università degli Studi, Milano SORRENTINO RAFFAELLA Dipartimento di Farmacia, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Napoli SORTINO MARIA ANGELA Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche, Università degli Studi di Catania, Catania SANNA ENRICO Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, Sezione Neuroscienze, Università degli Studi, Cagliari SPAZIANO GIUSEPPE Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli SARTIANI LAURA Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), Centro Interuniversitario di Medicina Molecolare e Bioÿ sica Applicata, Università degli Studi, Firenze SPORTIELLO LIBERATA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli SCAFURO MARIANTONIETTA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Anestesiologia, Seconda Università degli Studi, Napoli SQUADRITO FRANCESCO Scuola di Medicina, Dipartimento Clinico-Sperimentale di Medicina e Farmacologia, Università degli Studi, Messina SCAGLIONE FRANCESCO Dipartimento di Farmacologia, Chemioterapia, e Tossicologia Medica, Università degli Studi, Milano STEARDO LUCA Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia “Vittorio Erspamer”, Università degli Studi “La Sapienza”, Roma SCARPIGNATO CARMELO Unità di Farmacologia Clinica & Fisiopatologia Digestiva, Dipartimento di Medicina Clinica & Sperimentale, Università di Parma, Parma STEARDO LUCA JR Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Psichiatria, Seconda Università degli Studi, Napoli SCAVONE CRISTINA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli STOCHINO MARIA ERMINIA Dipartimento di Scienze Biomediche, Sezione di Neuroscienze e Farmacologia Clinica, Università di Cagliari, Cagliari SCUDERI CATERINA Dipartimento di Fisiologia Umana e Farmacologia “Vittorio Erspamer”, Università degli Studi “La Sapienza”, Roma SULLO MARIA GIUSEPPA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli SERRA MARIANGELA Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, Sezione di Neuroscienze, Università degli Studi, Cagliari TANGANELLI SERGIO Dipartimento di Scienze Mediche, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Ferrara SESSA MAURIZIO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli TAROZZI ANDREA Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna SEVERINO GIOVANNI Dipartimento di Scienze Biomediche, Sezione di Neuroscienze e Farmacologia Clinica, Università di Cagliari, Cagliari TASCEDDA FABIO Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Modena SIMONELLI FRANCESCA Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento Multidisciplinare di Specialità Medico-Chirurgiche ed Odontoiatriche, Clinica Oculistica, Seconda Università degli Studi, Napoli TASSI RENATO Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica (DMSC), Università degli Studi, Firenze XV Capitolo_00_Romane.indd 15 14/11/16 18:15 FARMACOLOGIA TESTA FRANCESCO Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento Multidisciplinare di Specialità Medico-Chirurgiche e Odontoiatriche, Seconda Università degli Studi, Napoli URBANEK KONRAD Scuola di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Farmacologia “L. Donatelli”, Seconda Università degli Studi, Napoli TRABACE LUIGIA Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università degli Studi, Foggia VACCA MICHELE Dipartimento di Farmacia, Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, Chieti TRAVAGLIATO LIBORIA Dipartimento di Discipline Chirurgiche e Oncologiche, Università degli Studi, Palermo VANNACCI ALFREDO Scuola di Scienze della Salute Umana, Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA), Sezione di Farmacologia e Tossicologia, Università degli Studi, Firenze TREMOLI ELENA Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi, Milano e Centro Cardiologico Monzino, IRCCS, Milano VARANI KATIA Dipartimento di Scienze Mediche, Sezione di Farmacologia, Università degli Studi, Ferrara TRICARICO DOMENICO Dipartimento di Farmacia - Scienze del Farmaco, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Bari VIANO ILARIO Dipartimento di Scienze Mediche, Università degli Studi, Torino TRIFIRÒ GIANLUCA Scuola di Medicina, Dipartimento di Scienze Biomediche, Odontoiatriche e delle Immagini Morfologiche e Funzionali, Università degli Studi, Messina VITALE CRISTIANA Dipartimento di Medicina Sperimentale, Unità di Ricerca Cardiovascolare, IRCCS San Ra° aele, Roma TUCCORI MARCO Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Unità di Farmacologia e Farmacovigilanza, Università di Pisa, Pisa XVI Capitolo_00_Romane.indd 16 14/11/16 18:15 INDICE 1 FARMACOLOGIA GENERALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 GENERALITÀ SUI FARMACI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Riccardi FARMACODINAMICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Rafaniello FARMACOCINETICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Di Paolo, G. Bocci, R. Danesi, M. Del Tacca FARMACOGENETICA E FARMACOGENOMICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S. Falvella, S. Angelini, E. Clementi PREPARAZIONI FARMACEUTICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M.A. Scafuro, L. Sportiello FARMACI DIAGNOSTICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Rossi, C. Rafaniello, A. Reginelli, R. Grassi, A. Rotondo FATTORI DI VARIABILITÀ DELLA RISPOSTA AI FARMACI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FATTORI INERENTI AL FARMACO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Formulazione farmaceutica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Riccardi Schema terapeutico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Riccardi Tolleranza e accumulo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B. D’Agostino, G. Spaziano FATTORI INERENTI AL PAZIENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fattori genetici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . R. Colucci, C. Blandizzi Fattori dietetici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Tuccori, M. Del Tacca Peso corporeo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Tuccori, M. Del Tacca Età, sesso, gravidanza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Fornai, M. Del Tacca Stati patologici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. Antonioli, M. Del Tacca Compliance . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. Antonioli, C. Blandizzi INTERAZIONI TRA FARMACI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M.C. Breschi 1 C. Blandizzi, C. Riccardi, F. Rossi Capitolo_00_Romane.indd 17 2 6 22 25 29 35 35 35 36 38 41 41 44 46 46 49 51 52 14/11/16 18:15 FARMACOLOGIA 2 3 RISPOSTE ABNORMI ALLA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Reazioni idiosincrasiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B. D’Agostino, A. De Angelis Reazioni allergiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B. D’Agostino, E. Piegari PRODUZIONE DEI FARMACI BIOTECNOLOGICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S. Merighi, P.A. Borea 59 59 FARMACOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 RECETTORI E TRASDUZIONE DEL SEGNALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . K. Varani, P.A. Borea CLASSI DI RECETTORI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . T. Florio IL TRASPORTO IONICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . T. Florio SISTEMI DI TRASMISSIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Trasmissione catecolaminergica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S. Tanganelli, T. Antonelli, L. Ferraro Trasmissione colinergica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G. Pepeu, R. Corradetti Trasmissione serotoninergica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Tascedda, N. Brunello Neurotrasmissione mediata da aminoacidi inibitori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Sanna, P. Follesa, F. Franconi, G. Biggio Neurotrasmissione mediata da aminoacidi eccitatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G.B. De Sarro, E. Russo Sistema oppioide . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Fadda, W. Fratta Neuropeptidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . T. Florio Trasmissione purinergica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S.Gessi, P.A. Borea Trasmissione istaminergica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M.A. Sortino Farmacologia dell’ossido nitrico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G. Nisticò, G. Bagetta, S. Salomone Sistema cannabinoide . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S. Maione, V. Di Marzo, L. Luongo Sistema vanilloide . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . V. Di Marzo, F.A. Iannotti, E. Palazzo, S. Maione 77 L. Berrino, E. Clementi, S. Cuzzocrea 62 67 82 97 107 107 115 127 133 146 158 164 169 181 186 201 202 FARMACI DEL SISTEMA NERVOSO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 205 FARMACI ANTIPSICOTICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Riva, L. Steardo, L. Steardo JR FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELL’ANSIA E DELL’INSONNIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Concas, M. Serra, L. Dazzi, G. Biggio FARMACI PER IL TRATTAMENTO DEI DISTURBI AFFETTIVI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Fumagalli, G. Racagni, N. Brunello FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLE EPILESSIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G. De Sarro, E. Perucca FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLE MALATTIE NEURODEGENERATIVE: MORBO DI PARKINSON . . . . . . . . . . . . . . S. Tanganelli, T. Antonelli, L. Steardo, L. Ferraro 205 G.B. De Sarro, G. Racagni, L. Steardo 226 241 256 275 XVIII Capitolo_00_Romane.indd 18 14/11/16 18:15 INDICE 4 FARMACI NELLA TERAPIA DELLA DEMENZA DI ALZHEIMER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S. Maione, V. De Novellis, I. Marabese, M. Di Luca FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLE MALATTIE MUSCOLARI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . D. Conte Camerino, D. Tricarico, A. De Luca, J.F. Desaphy, S. Pierno, A. Liantonio, P. Imbrici FARMACI PER LA TERAPIA DEL DOLORE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S. Maione, V. De Novellis, L. Luongo, P. Sacerdote FARMACI DELL’ANESTESIA GENERALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Scavone, M.A. Scafuro, F. Rossi ANESTETICI LOCALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Scuderi, M.R. Carratù, M. Racagni, V. Cuomo FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLE CEFALEE PRIMARIE E PER IL CONTROLLO DEL VOMITO . . . . . . . . . . . . . . . . P. Geppetti, S. Benemei, A. Deidda, M.E. Stochino, M. Del Zompo PSICOSTIMOLANTI E NOOTROPI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Caraci, F. Drago FARMACI BIOLOGICI/BIOTECNOLOGICI PER IL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE DEL SISTEMA NERVOSO . . . . . . . . . P. Ciana, G.C. Cermisoni 281 FARMACI DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE, DEL SANGUE E DEL RENE . . . . . . . . . 355 FARMACI ANTIPERTENSIVI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Regolazione della pressione arteriosa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Capuano, D. Cimmaruta, F. Rossi Scopi della terapia e scelta dei farmaci antipertensivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Capuano, D. Cimmaruta, F. Rossi Bersagli dei farmaci antipertensivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Capuano, D. Cimmaruta, F. Rossi DIURETICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Di Filippo, M. D’Amico, C. Di Nisio, M. Vacca FARMACI DEL SISTEMA RENINA-ANGIOTENSINA-ALDOSTERONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Capuano, A. Mascolo, M. Sessa, F. Rossi FARMACI BLOCCANTI IL NEURONE ADRENERGICO E RESERPINA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . R. Padrini, F. Groppa AGONISTI DEI RECETTORI α2-ADRENERGICI (AGONISTI α CENTRALI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Capuano, M.G. Sullo, D. Cimmaruta ANTAGONISTI DEI RECETTORI α1-ADRENERGICI (α-BLOCCANTI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Pinto ANTAGONISTI DEI RECETTORI β-ADRENERGICI (β-BLOCCANTI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Parenti, R. Coppini BLOCCANTI DEI CANALI DEL CALCIO (CALCIOANTAGONISTI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Cerbai, A. Mugelli VASODILATATORI DIRETTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Masini, N. Lombardi, A. Vannacci, M. Bucci FARMACI PER L’IPERTENSIONE POLMONARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Masini, N. Lombardi, A. Vannacci, M. Bucci FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLA CARDIOPATIA ISCHEMICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Squadrito, R. Coppini, A. Mugelli FARMACI DELLO SCOMPENSO CARDIACO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Capuano, A. Mascolo, A. Mugelli, F. Rossi FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLE ARITMIE CARDIACHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Cerbai, L. Sartiani, A. Mugelli FARMACI PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Cecchi, N. Lombardi, A. Mugelli, A. Vannacci TRATTAMENTO FARMACOLOGICO DELLE VASCULOPATIE PERIFERICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Pinto FARMACI DELLO SHOCK . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B. Rinaldi, M. Donniacuo 355 L. Berrino, A. Mugelli, F. Rossi 285 293 302 322 331 345 347 356 358 360 360 373 389 390 395 397 407 415 421 426 439 456 472 480 482 XIX Capitolo_00_Romane.indd 19 14/11/16 18:15 FARMACOLOGIA 5 SOSTITUTI ARTIFICIALI DEL SANGUE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Squadrito, A. Bitto FARMACI ANTIANEMICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F.sca Rossi, L. Berrino FARMACI DELL’EMOSTASI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Farmaci antiaggreganti piastrinici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S. Colli, M. Camera, E. Tremoli Coagulanti e anticoagulanti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. Berrino, F.sca Rossi, A. Mugelli Farmaci fibrinolitici e antifibrinolitici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . R. Padrini FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLE ALTERAZIONI DEL RICAMBIO IDROELETTROLITICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Di Filippo, M. D’Amico LA RICERCA CLINICA NELLE PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G. Rosano, A. Capuano, C. Vitale, C. Scavone LE CELLULE STAMINALI NELLA TERAPIA CELLULARE CARDIACA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. De Angelis, K. Urbanek, E. Piegari, D. Cappetta, L. Sartiani 486 FARMACI DELL’APPARATO RESPIRATORIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 533 REGOLAZIONE DEL TONO BRONCOMOTORE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ASPETTI GENERALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B. D’Agostino, F. Rossi SISTEMA COLINERGICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B. D’Agostino, F. Rossi SISTEMA ADRENERGICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B. D’Agostino, F. Rossi SISTEMA NON-ADRENERGICO NON-COLINERGICO (NANC) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B. D’Agostino, F. Rossi ALTRI SISTEMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B. D’Agostino, M.G. Matera MEDIATORI E FATTORI DELLA FLOGOSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G. Cirino, F. Roviezzo CITOCHINE PRO-INFIAMMATORIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CITOCHINE ANTINFIAMMATORIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHEMOCHINE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELL’ASMA BRONCHIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ASPETTI GENERALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B. D’Agostino, F. Rossi GLUCOCORTICOIDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G. Cirino, F. Roviezzo BRONCODILATATORI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B. D’Agostino, F. Rossi ANTICOLINERGICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CROMONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S. Brunelleschi ANTILEUCOTRIENI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B. D’Agostino, G. Spaziano ANTIALLERGICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ALTRI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B. D’Agostino, M.G. Matera, F. Rossi FARMACI DELLA SECREZIONE E DELL’ESSUDAZIONE TRACHEOBRONCHIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . R. Fantozzi, S. Brunelleschi FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLA TOSSE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Geppetti, R. Nassini 533 533 G. Cirino, R. Fantozzi, F. Rossi 491 497 497 507 520 521 525 527 534 535 536 539 540 542 544 544 545 545 547 551 557 558 560 562 563 566 570 XX Capitolo_00_Romane.indd 20 14/11/16 18:16 INDICE 6 7 8 STIMOLANTI RESPIRATORI E SURFATTANTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . R. Fantozzi, S. Brunelleschi FARMACI DELLA FIBROSI POLMONARE IDIOPATICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . R. Fantozzi, S. Brunelleschi, E. Benetti FARMACI BIOTECNOLOGICI NELLE PATOLOGIE RESPIRATORIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G. Cirino, F. Roviezzo, B. D’Agostino 572 FARMACI DELL’APPARATO DIGERENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 581 FARMACI INIBITORI DELLA SECREZIONE ACIDA, PROTETTIVI DELLA MUCOSA GASTRICA E ANTI-ULCERA . . . . . . . . . C. Scarpignato, C. Blandizzi FARMACI EMETICI E ANTI-EMETICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Fornai, M. Del Tacca, C. Blandizzi FARMACI PROCINETICI GASTROINTESTINALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . R. Colucci, C. Scarpignato FARMACI LASSATIVI E PURGANTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Raschi, E. Poluzzi, F. De Ponti FARMACI ANTIDIARROICI E ANTISPASTICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Scarpignato, I. Pelosini FARMACI PER LE MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. Antonioli, C. Scarpignato, G. Esposito, C. Blandizzi FARMACI PER LE MALATTIE DEL SISTEMA EPATOBILIARE E DEL PANCREAS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Blandizzi, M. Del Tacca MODULATORI DEL MICROBIOTA INTESTINALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Blandizzi, C. Scarpignato 581 FARMACI DELLA INFIAMMAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 651 INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Riccardi FARMACI ANTI-INFIAMMATORI NON STEROIDEI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Patrignani FARMACI ANTI-INFIAMMATORI STEROIDEI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S. Cuzzocrea, E. Esposito, S. Bruscoli NUOVI FARMACI ANTI-INFIAMMATORI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S. Bruscoli, S. Ronchetti 651 CHEMIOTERAPICI ANTIMICROBICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 687 DEFINIZIONE, GENERALITÀ E CRITERI DI SCELTA DEGLI ANTIBIOTICI E CHEMIOTERAPICI ANTIMICROBICI . . . . . . . . T. Mazzei, F. Scaglione PENICILLINE, CEFALOSPORINE E ALTRE β-LATTAMINE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Scaglione MACROLIDI, KETOLIDI E LINCOSAMIDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Scaglione AMINOGLUCOSIDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Novelli, S. Fallani, E. Mini, T. Mazzei FLUOROCHINOLONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Novelli, M.I. Cassetta, E. Mini, T. Mazzei GLICOPEPTIDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Mini, S. Nobili, A. Novelli, T. Mazzei LIPOPEPTIDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Pea 687 C. Scarpignato, C. Blandizzi C. Riccardi, S. Cuzzocrea T. Mazzei, F. Scaglione, I. Viano 575 577 599 605 612 619 629 639 644 654 666 685 690 704 715 725 737 745 XXI Capitolo_00_Romane.indd 21 14/11/16 18:16 FARMACOLOGIA 9 AMFENICOLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Scaglione TETRACICLINE E TIGECICLINA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . D. Colangelo, I. Viano RIFAMICINE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Bertazzoni Minelli SULFAMIDICI E DIAMINOPIRIMIDINE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Bertazzoni Minelli OXAZOLIDINONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Pea CHEMIOTERAPICI ANTITUBERCOLARI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Bertazzoni Minelli FARMACI ANTIFUNGINI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Pea, T. Mazzei ANTIPROTOZOARI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . D. Colangelo, I. Viano ANTIVIRALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G. Di Perri, S. Bonora, F.G. De Rosa, I. Viano FARMACI ANTIELMINTICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Bertazzoni Minelli ECTOPARASSITICIDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Novelli, E. Rosi AGENTI ANTIBATTERICI DI PIÙ RECENTE IMPIEGO E DI DIVERSO MECCANISMO DI AZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Pea 747 FARMACI ANTITUMORALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 847 PRINCIPI GENERALI DI CHEMIOTERAPIA ANTITUMORALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . R. Danesi, T. Mazzei, E. Mini FARMACI ALCHILANTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . R. Danesi, G. Bocci, M. Del Tacca ANTIMETABOLITI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Mini, S. Nobili, T. Mazzei FARMACI INIBITORI DELLE TOPOISOMERASI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Meli, L. Travagliato, N. D’Alessandro FARMACI ANTIMICROTUBULARI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Meli, L. Travagliato, N. D’Alessandro FARMACI ANTIORMONALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Mini, S. Nobili, T. Mazzei FARMACI INIBITORI DELLA TRASDUZIONE DEL SEGNALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GENERALITÀ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Mini, S. Nobili, T. Mazzei FARMACI INIBITORI DI PROTEIN-CHINASI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Mini, S. Nobili, T. Mazzei ANTICORPI MONOCLONALI CITOTOSSICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . R. Danesi, M. Tuccori, M. Del Tacca FARMACI IMMUNOTERAPICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INTERLEUCHINA 2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . R. Danesi INTERFERONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . R. Danesi ANTICORPI MONOCLONALI INIBITORI DEI CHECKPOINTS IMMUNITARI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Mini, S. Nobili, R. Tassi, T. Mazzei MECCANISMI DI RESISTENZA AI FARMACI ANTITUMORALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . N. D’Alessandro, M. Meli 847 R. Danesi, T. Mazzei, E. Mini 750 753 759 767 770 785 798 807 831 839 842 849 854 869 874 878 887 887 889 902 906 906 907 908 911 XXII Capitolo_00_Romane.indd 22 14/11/16 18:16 INDICE 10 11 12 13 FARMACI DEL SISTEMA IMMUNITARIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 915 ASPETTI GENERALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G. Migliorati, D.V. Delfino, C. Riccardi IMMUNOSTIMOLANTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G. Migliorati, E. Ayroldi, C. Riccardi IMMUNOSOPPRESSORI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G. Migliorati, G. Nocentini, C. Riccardi 915 FARMACI DEL METABOLISMO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 943 FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELL’OBESITÀ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Nisoli, M. Carruba, P. Bertolotti FARMACI ATTIVI SULLA OMEOSTASI GLUCIDICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. Raimondi, E. Nisoli, F. Rossi, L. Sportiello NUOVI FARMACI NEL TRATTAMENTO DEL DIABETE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Capuano, L. Sportiello, L. Raimondi, F. Rossi FARMACI DEL METABOLISMO LIPOPROTEICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G.D. Norata, A. Baragetti, A.L. Catapano ANTI-IPERURICEMICI ANTIGOTTOSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Parenti 943 ORMONI E FARMACI DEL SISTEMA ENDOCRINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1003 ORMONI IPOTALAMO-IPOFISARI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . T. Florio FARMACI DELLA TIROIDE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . T. Florio ORMONI E FARMACI DELLA CORTICALE E DELLA MIDOLLARE DEL SURRENE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . T. Florio ORMONI E FARMACI GONADICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M.A. Sortino TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S. Luisi, F. Petraglia ORMONI PANCREATICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . T. Florio ORMONI E FARMACI DEL METABOLISMO DEL CALCIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Crema 1003 A cura di C. Riccardi M. Carruba, A. Mugelli, F. Rossi P.L. Canonico, T. Florio, M.A. Sortino FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE DEL TRATTO GENITO-URINARIO P. Geppetti, G. Cirino SISTEMI NEUROGENI DI REGOLAZIONE DELLA MINZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Geppetti, R. Sorrentino, S. Materazzi IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G. Cirino, R. d’Emmanuele di Villa Bianca, S. Benemei VESCICA IPERATTIVA E IPERATTIVITÀ DEL DETRUSORE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G. Cirino, R. d’Emmanuele di Villa Bianca, S. Benemei INCONTINENZA URINARIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Geppetti, R. Sorrentino, S. Materazzi FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLA DISFUNZIONE ERETTILE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S. Filippi 917 922 954 966 985 997 1021 1031 1035 1048 1052 1054 1059 1059 1061 1063 1064 1065 XXIII Capitolo_00_Romane.indd 23 14/11/16 18:16 FARMACOLOGIA 14 15 16 FARMACI DEGLI ORGANI DI SENSO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1071 FARMACI DELL’APPARATO VISIVO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Drago, C. Bucolo, S. Rossi, M. D’Amico FARMACI OTORINOLARINGOIATRICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Drago, C. Bucolo, S. Rossi FARMACI DERMATOLOGICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Drago, M.R. Marano, S. Rossi, C. Bucolo FARMACOGENETICA OCULARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Simonelli, S. Rossi, F. Testa 1071 TOSSICOLOGIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1085 PRINCIPI DI TOSSICOLOGIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G. Cantelli Forti, F. Maffei, P. Hrelia MECCANISMI DI TOSSICITÀ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Marinovich ANTIDOTISMO E TERAPIA FARMACOLOGICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M.R. Carratù, V. Cuomo, L. Trabace CARATTERIZZAZIONE DEL RISCHIO TOSSICOLOGICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C.L. Galli TOSSICITÀ DELLA RIPRODUZIONE E DELLO SVILUPPO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Giavini TERATOGENESI NEUROFUNZIONALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L.G. Costa, V. Cuomo, L. Trabace CANCEROGENESI E MUTAGENESI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Hrelia, G. Caderni 1085 TOSSICODIPENDENZA E SOSTANZE D’ABUSO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1125 DEFINIZIONI E CRITERI DIAGNOSTICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . W. Fratta EZIOPATOGENESI DELLA TOSSICODIPENDENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . R. Ciccocioppo SISTEMATICA DELLE TOSSICODIPENDENZE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . OPPIACEI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . S. Maione, V. De Novellis ALCOL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Massi BENZODIAZEPINE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Massi GHB . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Massi BARBITURICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Massi SOSTANZE VOLATILI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Massi PSICOSTIMOLANTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . R. Ciccocioppo ALLUCINOGENI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Fadda, L. Fattore CANNABIS E DERIVATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. Fattore, W. Fratta TABACCO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Fadda, W. Fratta 1125 A cura di F. Drago V. Cuomo, P. Hrelia, L. Trabace W. Fratta, S. Maione 1078 1080 1082 1090 1094 1101 1108 1114 1117 1128 1133 1133 1137 1141 1142 1143 1144 1145 1150 1153 1156 XXIV Capitolo_00_Romane.indd 24 14/11/16 18:16 INDICE 17 18 NUOVE SOSTANZE PSICOATTIVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. Fattore, W. Fratta PROSPETTIVE TERAPEUTICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G. Mannaioni, W. Fratta 1159 FARMACI DEL DOPING . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1169 DOPING . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Di Iorio SOSTANZE E METODI PROIBITI SEMPRE (IN E FUORI COMPETIZIONE). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . AGENTI ANABOLIZZANTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Rafaniello ORMONI PEPTIDICI, FATTORI DI CRESCITA, SOSTANZE CORRELATE E MIMETICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Giuliani β2-AGONISTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Giuliani MODULATORI ORMONALI E METABOLICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Di Iorio DIURETICI E AGENTI MASCHERANTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Di Iorio DOPING GENETICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Giuliani SOSTANZE PROIBITE IN COMPETIZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . STIMOLANTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Di Iorio NARCOTICI - ANALGESICI OPPIOIDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Di Iorio SOSTANZE PROIBITE IN PARTICOLARI DISCIPLINE SPORTIVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ALCOL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Di Iorio β2-BLOCCANTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Giuliani SOSTANZE NON SOGGETTE A RESTRIZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INTEGRATORI ALIMENTARI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Maffei CENNI SUI TEST BIOCHIMICO-CLINICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . P. Giuliani DOPING E TOSSICODIPENDENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B. Rinaldi 1169 P. Di Iorio, F. Caciagli SVILUPPO ED USO DEI FARMACI: DAL LABORATORIO ALLA CLINICA . . . . . . . . . . . A. Capuano, E. Clementi, R. Leone FARMACI INNOVATIVI, FARMACI “ME TOO”, FARMACI ORFANI, FARMACI GENERICI, FARMACI NON SOGGETTI A PRESCRIZIONE MEDICA, DISPOSITIVI MEDICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Drago, L. Longo, L. Gozzo FARMACI BIOLOGICI E BIOTECNOLOGICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Scavone, A. Capuano, F. Rossi FARMACI BIOSIMILARI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Scavone, A. Capuano, F. Rossi SPERIMENTAZIONE PRECLINICA E CLINICA DEI FARMACI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Clementi, A. Capuano, A. Tarozzi SPECIFICITÀ DELLA SPERIMENTAZIONE CLINICA IN AMBITO PEDIATRICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Mugelli, S. De Masi I COMITATI ETICI: ASPETTI NORMATIVI ED ETICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. Riva, V. Sanchini 1165 1174 1174 1177 1180 1181 1184 1185 1187 1187 1190 1191 1191 1192 1193 1193 1197 1199 1201 1201 1206 1214 1218 1223 1224 XXV Capitolo_00_Romane.indd 25 14/11/16 18:16 FARMACOLOGIA LA RICETTA MEDICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M.A. Scafuro, L. Sportiello, C. Rafaniello PRINCIPI DI FARMACOEPIDEMIOLOGIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Capuano, G. Trifirò, C. Ferrajolo FARMACOVIGILANZA E REAZIONI AVVERSE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A.P. Caputi, G. Polimeni METODI IN FARMACOVIGILANZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A.P. Caputi, G. Polimeni RETE NAZIONALE DI FARMACOVIGILANZA E NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Capuano, C. Ferrajolo, R. Malgarini Bertini, G. Pimpinella ANALISI DEL SEGNALE E RUOLO DEI CENTRI REGIONALI DI FARMACOVIGILANZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . R. Leone, U. Moretti ELEMENTI DI FARMACOECONOMIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Eandi ASPETTI ECONOMICI DELLA RICERCA E SVILUPPO DI NUOVI FARMACI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . M. Sorrentino PRINCIPI DI TERAPIA GENICA: VETTORI E LORO APPLICAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Auricchio, P. Gasparini TERAPIE NON CONVENZIONALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. Trabace, P. Hrelia, A. Vannacci METODOLOGIA DI ACCESSO AI FARMACI A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . F. Drago, L. Longo, L. Gozzo 1230 1236 1240 1248 1251 1254 1256 1261 1265 1268 1269 XXVI Capitolo_00_Romane.indd 26 14/11/16 18:16 1 FARMACOLOGIA GENERALE A cura di C. Blandizzi, C. Riccardi, F. Rossi GENERALITÀ SUI FARMACI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 2 GENERALITÀ SUI FARMACI 6 C. Riccardi C. Riccardi FARMACODINAMICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C. Rafaniello FARMACOCINETICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A. Di Paolo, G. Bocci, R. Danesi, M. Del Tacca FARMACOGENETICA E FARMACOGENOMICA . . . . . . . . . . . 22 S. Falvella, S. Angelini, E. Clementi PREPARAZIONI FARMACEUTICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 M.A. Scafuro, L. Sportiello FARMACI DIAGNOSTICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 C. Rossi, C. Rafaniello, A. Reginelli, R. Grassi, A. Rotondo FATTORI DI VARIABILITÀ DELLA RISPOSTA AI FARMACI . . . FATTORI INERENTI AL FARMACO . . . . . . . . . . . . . . . . Formulazione farmaceutica . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 35 35 C. Riccardi Schema terapeutico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 C. Riccardi Tolleranza e accumulo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 B. D’Agostino, G. Spaziano FATTORI INERENTI AL PAZIENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . Fattori genetici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 41 R. Colucci, C. Blandizzi Fattori dietetici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 M. Tuccori, M. Del Tacca Peso corporeo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 M. Tuccori, M. Del Tacca Età, sesso, gravidanza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 M. Fornai, M. Del Tacca Stati patologici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49 L. Antonioli, M. Del Tacca Compliance . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51 L. Antonioli, C. Blandizzi INTERAZIONI TRA FARMACI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52 M.C. Breschi RISPOSTE ABNORMI ALLA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Reazioni idiosincrasiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59 59 B. D’Agostino, A. De Angelis Reazioni allergiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 B. D’Agostino, E. Piegari PRODUZIONE DEI FARMACI BIOTECNOLOGICI . . . . . . . . . . 67 La farmacologia è una disciplina che racchiude in sé conoscenze basate su molte altre discipline scientifiche, quali ad esempio la chimica, la biologia, la biochimica, la fisiologia e la patologia. Per farmacologia si intende la conoscenza delle interazioni tra farmaco e organismo in grado di determinare effetti terapeutici. Essa comprende quindi tutte le conoscenze sul farmaco, dal livello molecolare a quello clinico; tali conoscenze si basano esse stesse su approfondite cognizioni di biochimica, fisiologia, biologia molecolare e chimica. I meccanismi molecolari responsabili degli effetti dei farmaci, lo sviluppo di nuovi farmaci, la definizione delle linee guida cliniche e terapeutiche per valutare l’efficacia e la sicurezza dei farmaci in campo terapeutico o la capacità di prevenire le malattie e modificarne i sintomi devono essere considerati aspetti peculiari della farmacologia. Infatti, l’obiettivo principale della farmacologia è quello di acquisire conoscenze sull’origine, la farmacocinetica, la farmacodinamica, gli usi terapeutici, le possibili interazioni con altri farmaci e le reazioni avverse per ogni singolo farmaco. Per farmaco si intende qualsiasi sostanza che, introdotta nell’organismo, sia capace di indurre, attraverso le sue azioni chimiche, cambiamenti dei processi biologici tali da modificare le funzioni di cellule e organi. In generale, l’azione di un farmaco può essere curativa o sintomatica, profilattica o diagnostica. In particolare, se la modificazione funzionale indotta dal farmaco è favorevole per la salute si parla di medicamento, se è dannosa si parla di tossico o veleno. Se i farmaci sono intesi come sostanze chimiche in grado di indurre modificazioni funzionali dei sistemi viventi, essi possono essere considerati medicamenti (medicine o rimedi) a determinate dosi, in grado di garantire concentrazioni negli organi bersaglio e nel sito d’azione tali da causare modificazioni funzionali utili ai fini terapeutici. Un farmaco può agire come S. Merighi, P.A. Borea Capitolo_01_001-076.indd 1 07/11/16 18:17 FARMACOLOGIA GENERALE un tossico a dosi, e quindi concentrazioni attive, più elevate, in grado di causare variazioni funzionali inutili e/o dannose. Generalmente, per ogni farmaco, è possibile definire sia l’effetto medicamentoso che gli effetti tossici, in modo da poter distinguere tra le indicazioni terapeutiche e le reazioni avverse. Infatti, la tossicologia, originariamente definita come scienza dei veleni, è parte integrante dello studio dei farmaci che, in quanto sostanze estranee all’organismo, possono anche comportarsi come veleni perché in grado, se somministrati a dosi sufficientemente elevate, di produrre effetti indesiderati e/o tossici (reazioni avverse). In pratica, la maggior parte dei farmaci, a determinate dosi e concentrazioni attive, si comportano come medicamenti, mentre, a dosi più elevate, si comportano come agenti tossici. La definizione di veleno si applica alle sostanze chimiche che non presentano alcuna dose o concentrazione per la quale si possa ottenere un effetto positivo medicamentoso, in assenza di effetti avversi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) deve essere inteso come farmaco «[...] qualsiasi sostanza o prodotto usato o che si intenda usare per modiÿ care o esplorare sistemi ÿ siologici o patologici con beneÿ cio di chi lo riceve». Secondo l’Unione Europea, così come per la nostra Farmacopea ufficiale, è da considerarsi farmaco in senso medicinale, «[...] ogni sostanza o composizione: caratterizzata come avente proprietà curative o proÿ lattiche delle malattie umane e animali; che possa essere somministrata all’uomo o all’animale allo scopo di deÿ nire una diagnosi o di ripristinare, correggere o modiÿ care funzioni organiche dell’uomo o dell’animale». I farmaci possono essere di diversa natura e di diversa origine. Essi infatti possono essere di origine naturale, cioè prodotti da microrganismi, vegetali o animali, e quindi di natura estrattiva, oppure non naturale, ovvero possono essere prodotti per sintesi chimica o tramite tecnologie di ingegneria genetica (farmaci biotecnologici). Tutti i farmaci esplicano i loro effetti in relazione alle loro proprietà chimico-fisiche e alla capacità di interagire con specifici substrati e, in base alla loro specificità e alla capacità di modificare meccanismi molecolari responsabili delle funzioni cellulari, esercitano i loro peculiari effetti su processi fisiologici e/o patologici. La conoscenza dei meccanismi molecolari, responsabili degli effetti dei farmaci, costituisce la base per una loro utilizzazione razionale nel campo della terapia medica e anche per lo sviluppo di nuovi farmaci più efficaci e gravati da un numero sempre minore di reazioni avverse. Nella maggior parte dei casi, i farmaci interagiscono con una specifica molecola biologica, cioè con un recettore che ha un suo ruolo fisiologico di regolazione delle attività di specifiche cellule e tessuti e, conseguentemente, di funzioni d’organo. In un numero più modesto di casi, alcuni farmaci agiscono tramite antagonismi chimici e interagiscono quasi esclusivamente, come ad esempio nel caso dei diuretici osmotici, con molecole di acqua senza coinvolgere specifiche interazioni con recettori o altri substrati dell’organismo. Nel caso dei chemioterapici antibatterici e antivirali, i farmaci agiscono in modo specifico su bersagli molecolari dei microrganismi responsabili delle infezioni, senza coinvolgere strutture molecolari del paziente trattato. Per poter interagire con i propri recettori (o con strutture molecolari specifiche dei microrganismi, nel caso degli agenti antinfettivi) i farmaci devono avere dimensione, forma, composizione atomica e carica elettrica appropriate. Sulla base delle proprie caratteristiche chimico-fisiche un farmaco deve poter essere trasportato a livello dell’organo bersaglio, e quindi nello specifico sito d’azione, dove il farmaco agisce per evocare il proprio effetto terapeutico. Il farmaco deve essere inoltre una sostanza eliminabile e l’equilibrio tra la velocità di assorbimento, distribuzione ed eliminazione deve essere tale da poter ottenere un’appropriata durata d’azione compatibile con le finalità terapeutiche. L’azione dei farmaci non è solo correlata alle loro caratteristiche chimico-fisiche e al meccanismo molecolare alla base della loro azione. Infatti, le caratteristiche peculiari dell’individuo trattato, la sua età, l’ambiente in cui vive e lavora, e le sue caratteristiche genetiche e fisiopatologiche possono rendere più o meno efficace un farmaco, e possono rendere tossiche anche dosi del farmaco normalmente considerate terapeutiche e a basso rischio di reazioni avverse. Gli effetti avversi possono dipendere da fattori di variabilità individuali, in grado di modificare le concentrazioni di farmaco nell’organismo o di alterare le proprietà biologiche dei bersagli molecolari responsabili dell’azione del farmaco. In questo contesto, la valutazione del rapporto rischio/ beneficio diviene un processo fondamentale per la scelta appropriata del farmaco e/o dello schema di trattamento. FARMACODINAMICA C. Rafaniello i farmaci, quindi, non inducono nuove funzioni, ma modulano quantitativamente quelle preesistenti. È proprio in tale contesto che si sviluppa la farmacodinamica, ovvero lo studio degli effetti biochimici, fisiologici e del meccanismo d’azione dei farmaci. La comprensione di tale branca della farmaco- AZIONE FARMACOLOGICA Un farmaco è una sostanza esogena che introdotta nell’organismo è in grado di modificare una o più attività funzionali; 2 Capitolo_01_001-076.indd 2 07/11/16 18:17 FARMACODINAMICA Caratteristiche dell’azione farmacologica logia è fondamentale per un uso razionale dei farmaci e per lo sviluppo di terapie innovative. Gli obiettivi principali della farmacodinamica sono: identificare i siti d’azione dei farmaci; delineare le interazioni fisiche o chimiche tra farmaco e cellula; caratterizzare la sequenza che dall’interazione del farmaco con il proprio bersaglio molecolare conduce all’insorgenza dell’effetto rilevabile a livello clinico. La modulazione funzionale all’interno dell’organismo vivente è mediata dall’interazione, chimica, fisica o, più spesso, chimico-fisica del farmaco con la materia vivente. In particolare, nella maggior parte dei casi, gli effetti mediati dai farmaci sono la conseguenza della diretta interazione molecolare di questi con macromolecole specifiche dette recettori. I recettori possono essere definiti come componenti molecolari di una cellula che, interagendo con un ligando (farmaco), danno inizio a una sequenza di eventi biochimici che portano agli effetti farmacologici osservati. L’effetto di un farmaco, tuttavia, può realizzarsi anche attraverso meccanismi più semplici, talora di natura fisica o chimica, che non prevedono l’interazione con i recettori; un esempio è rappresentato da alcuni farmaci lassativi e purganti, quali lattulosio, sorbitolo e mannitolo che, essendo sostanze osmoticamente attive scarsamente assorbite a livello intestinale, agiscono in maniera non-recettoriale trattenendo acqua nel lume intestinale con conseguente attivazione del riflesso peristaltico e stimolazione della motilità propulsiva intestinale. Il mannitolo, inoltre, quando è somministrato per via endovenosa, stimola la diuresi con meccanismo osmotico e trova impiego nella riduzione dell’edema cerebrale. Un altro esempio di farmaci che svolgono il loro effetto tramite un meccanismo chimico-fisico non dipendente da recettori è quello di composti che si combinano chimicamente con piccole molecole o con ioni; è questo il caso del bicarbonato che, grazie alle sue proprietà acido-base, è in grado di tamponare l’acidità gastrica. Anche la colestiramina, una resina a scambio ionico utilizzata per il trattamento dell’ipercolesterolemia, rappresenta un esempio di farmaco che svolge il proprio effetto senza interagire con un recettore, bensì legando direttamente gli acidi biliari nel lume intestinale e riducendo, di conseguenza, la concentrazione plasmatica di colesterolo. Alcuni farmaci, pur legandosi a specifici componenti di organi e/o tessuti o a proteine plasmatiche, non inducono effetti biologici. Tale tipo di interazione può tuttavia modificare la cinetica dell’azione farmacologica. Queste interazioni infatti sono alla base di processi di accumulo/deposito o di trasporto dei farmaci nei compartimenti dell’organismo. Nella maggior parte dei casi, gli effetti indotti dai farmaci su un sistema biologico sono la conseguenza di interazioni dirette con complessi macromolecolari, generalmente di natura proteica, definiti recettori, che possono essere presenti a livello della membrana cellulare, nelle formazioni endocellulari, nel nucleo o nei fluidi extracellulari. Talora, anche gli acidi nucleici, DNA e RNA, fungono da bersaglio molecolare per l’azione dei farmaci ed è questo il caso, ad esempio, di alcuni antitumorali citotossici, che si legano al DNA, intercalandosi tra i due filamenti della doppia elica e bloccando la sintesi di DNA o RNA (o di entrambi). Quale che sia il bersaglio molecolare, in termini qualitativi la modificazione funzionale indotta dal farmaco può essere di due tipi: stimolante, quando determina l’aumento dell’attività funzionale preesistente o inibente nel caso in cui, al contrario, si osserva una riduzione della funzione, talora fino alla sua completa soppressione. Questa caratteristica è definita qualità o natura o tipo d’azione. L’intensità o quantità dell’azione è correlata al grado dell’effetto esplicato. L’azione farmacologica può essere monofasica quando prevede un solo tipo di effetto, stimolante o inibente, o bifasica, quando l’effetto è prima di un tipo e poi dell’altro. Generalmente l’azione bifasica prevede prima l’effetto stimolante e poi quello inibente che, quindi, dipende dall’aumento della dose. Un esempio di azione bifasica è rappresentato dall’alcool che in un primo momento svolge un’azione eccitante e successivamente provoca un effetto deprimente a livello del sistema nervoso centrale. Inoltre, in base alla frequenza di comparsa (incidenza) in una popolazione di individui, l’azione farmacologica può essere definita costante quando si manifesta nel 100% dei soggetti oppure incostante se si manifesta solo in una percentuale dei soggetti al quale il farmaco è stato somministrato. Raramente, tuttavia, un farmaco esplica il suo effetto nel 100% degli individui trattati e le cause di tale fenomeno, peraltro molteplici, sono illustrate più avanti in questo testo. In base alla sede in cui si realizza, l’azione farmacologica si definisce: locale o topica, se interessa solo la sede di applicazione del farmaco (un esempio è rappresentato dai preparati dermatologici ad attività anti-infiammatoria); regionale se interessa un’intera regione dell’organismo, perché collegata, per via nervosa o vascolare, con la sede di applicazione del farmaco (un esempio è rappresentato da farmaci ad azione loco-regionale, quali gli anestetici locali); generale o sistemica, se si manifesta in tutto o quasi l’organismo in seguito al passaggio dei farmaci nella circolazione sistemica (un esempio è rappresentato dai farmaci antiipertensivi). Infine, se il farmaco è l’ultimo responsabile della modificazione dell’attività funzionale, si parla di azione farmacologica diretta. Al contrario l’azione è indiretta quando l’effetto si realizza tramite interazione con altri fattori. Ad esempio, farmaci in grado di inibire il catabolismo dei neurotrasmettitori endogeni, aumentandone la concentrazione tissutale, rappresentano un esempio di azione farmacologica indiretta. Rapporti tra azione farmacologica e tempo Dopo la somministrazione, l’effetto di un farmaco si osserva dopo un determinato periodo di tempo, definito “tempo di latenza”. L’effetto farmacologico tende poi ad aumentare progressivamente (incremento) fino a raggiungere un massimo (acme), per poi ridursi progressivamente (decremento) fino alla scomparsa. Tuttavia, non si osserva una completa scomparsa dell’effetto se l’azione mediata dal farmaco è di tipo irreversibile. In tal caso si potrà realizzare un danno funzionale, durevole o permanente, fino alla degradazione metabolica del complesso tra bersaglio molecolare e farmaco. 3 Capitolo_01_001-076.indd 3 07/11/16 18:17 FARMACOLOGIA GENERALE Rapporti tra dose e azione farmacologica 100 100 Tra i fattori in grado di influenzare e di condizionare la natura, il segno, l’intensità, la durata, la latenza, la frequenza e la reversibilità dell’azione di un farmaco, la dose è quello più importante. La relazione tra concentrazione di un farmaco e l’entità 50 viene definita curva dose-risposta; tale dell’effetto ottenuto relazione può risultare spesso di difficile determinazione, dipendendo da molteplici variabili, quali la cinetica del farmaco, il sito di azione, la presenza concomitante nell’organismo di più farmaci o di più patologie. Nonostante tale 25 complessità, si può affermare che, nella maggior parte dei casi, la risposta ad un dato farmaco può essere di tipo graduale, aumenta cioè in maniera proporzionale all’aumento 10 20 30 40 di 50 una 60 70 80 90 100 al della dose fino al0 raggiungimento dose “soglia” Dose di sopra della quale non si osserva un ulteriore incremento dell’effetto. La relazione, quindi, tra la concentrazione del farmaco e l’effetto osservato può essere rappresentata graficamente per mezzo di una curva iperbolica in un sistema di assi cartesiani dove la dose è riportata sulle ascisse in scala lineare (Fig. 1.1). Riportando, invece, l’effetto in funzione della dose del farmaco in scala semilogaritimica si ottiene una tipica curva sigmoide (Fig. 1.2, curva X) dove la relazione dose-risposta può essere divisa in tre fasi: la parte iniziale della curva sigmoide è piatta in quanto le dosi sono troppo basse per provocare una risposta farmacologica quantificabile; la seconda parte della curva descrive l’aumento progressivo della risposta in maniera proporzionale alla dose; è durante questa fase che la relazione doserisposta è graduale. La curva, successivamente, si appiattisce nell’ultima fase (plateau) dove ulteriori incrementi della dose non determinano l’aumento significativo dell’effetto. Infine, più raramente, la curva dose-risposta può assumere un andamento rettilineo, a partenza dall’origine degli assi X Risposta Risposta Y 25 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Dose (log) Fig. 1.2. – Relazione dose-risposta: andamento sigmoide (curva X) e rettilineo (retta Y). cartesiani, nel quale a un dato aumento della dose corrisponde sempre un pari aumento dell’effetto (retta bisettrice) o un aumento non corrispondente all’incremento della dose (retta più o meno inclinata rispetto alla bisettrice) (Fig. 1.2, retta Y). La relazione dose-effetto può essere studiata secondo una logica quantale o graduale. Nel primo caso si tiene conto delle risposte del tipo “tutto o nulla”; in questo caso si misura la frequenza di comparsa dell’effetto in una data popolazione alle diverse dosi utilizzate. Nel secondo caso, invece, vengono studiate le risposte graduali, che nel loro svilupparsi seguono un andamento simile a quello di una reazione enzimatica. Le curve dose-risposta evidenziano due caratteristiche importanti dei farmaci: l’efficacia e la potenza. L’efficacia di un farmaco è definita come il massimo effetto che un farmaco può produrre ed è rappresentata graficamente dall’altezza della curva dose-risposta. Il termine potenza si riferisce alla quantità di farmaco necessaria per ottenere un effetto ed è 100 indicata dalla posizione X relativa della curva dose-risposta lungo l’asse delle X (dose). Y Come illustrato nella Figura 1.3 il numero delle dosi (D) è infinito e quelle teoricamente utilizzabili (Du) sono comprese tra quella minima, che non può essere inferiore 50 al peso molecolare del principio attivo, e quella massima, che non può superare la capacità recettiva della via di assorbimento o della superficie di applicazione della sostanza attiva; tuttavia, le dosi utilizzabili nella pratica clinica a scopo diagnostico e/o terapeutico sono numericamente 25 limitate. Esse, infatti, definiscono la “finestra terapeutica” o “zona di maneggevolezza” di un farmaco, ovvero la serie di dosi comprese tra la dose minima efficace e quella massima 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 tollerata, che può essere impiegata a scopo terapeutico o di Dose (log) altra natura (per esempio, diagnostico), senza arrecare alcun danno all’organismo vivente. La determinazione esatta delle dosi estreme, e così pure la definizione rigorosa di fe- Risposta Risposta 100 50 25 0 50 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Dose Fig. 1.1. – Relazione dose-risposta: andamento iperbolico. 4 Capitolo_01_001-076.indd 4 07/11/16 18:18 FARMACODINAMICA Fig. 1.3. – Dosi farmacologiche e possibili siti d’azione nell’organismo. nomeno tossico, sono operazioni molto complesse perché devono tener conto della variabilità farmacodinamica di una popolazione. Per tale motivo nella pratica sperimentale si ricorre alla determinazione dell’indice terapeutico (IT), definito dal rapporto fra la dose letale 50% (DL50: dose che somministrata in un gruppo di animali statisticamente significativo induce la morte del 50% della popolazione esaminata) e la dose efficace 50% (ED50: dose in grado di evocare l’effetto desiderato nel 50% della popolazione trattata). Si può quindi facilmente dedurre che quanto più l’indice terapeutico di un farmaco tende all’unità, tanto più ristretto è il margine di sicurezza del farmaco. L’indice terapeutico non rappresenta la valutazione dell’efficacia e/o della tollerabilità di un dato farmaco, ma indica soltanto quanto la dose tossica sia vicina a quella terapeutica. Infine, l’unità di misura della dose dipende principalmente dallo stato fisico del farmaco da somministrare, ovvero se esso si trovi in forma gassosa, liquida o solida. Pertanto, in base allo stato fisico del farmaco, le dosi si possono esprimere in grammi, litri, ecc. Tuttavia, in alcuni casi, come ad esempio per le eparine e l’insulina, per le quali non è possibile separare il principio attivo dalle sostanze in cui è disciolto, le dosi sono espresse in unità biologiche per millilitro (U/ml). Fattori che possono influenzare l’azione farmacologica Numerosi fattori possono influenzare l’efficacia, ma anche la sicurezza, di un farmaco somministrato a un paziente e proprio tali fattori danno luogo a ciò che viene definita variabilità interindividuale, in una data popolazione, della dose necessaria per ottenere l’effetto terapeutico ottimale con minimi effetti avversi. I fattori alla base della variabilità tra pazienti possono essere dipendenti dal farmaco (dose, proprietà chimico-fisiche), dalla sua interazione con altre sostanze o con altri farmaci (fenomeni di interazione e altri tipi di interferenza) o dalla preparazione farmaceutica (che condiziona la biodisponibilità del principio attivo). Altri fattori in grado di influenzare l’azione farmacologica dipendono dall’individuo al quale il farmaco viene somministrato e possono essere distinti in fisiologici, patologici e genetici (per una più esaustiva trattazione di questi aspetti si raccomanda la consultazione della sezione “Fattori di variabilità di risposta ai farmaci” nel presente Capitolo). Anche i fattori ambientali possono influenzare la risposta a un farmaco. È noto, infatti, che le reazioni metaboliche messe in atto da un organismo con lo scopo di eliminare 5 Capitolo_01_001-076.indd 5 07/11/16 18:18 FARMACOLOGIA GENERALE una sostanza sono temperatura-dipendenti; esse infatti rallentano quando la temperatura si riduce. Tuttavia, il fattore che maggiormente condiziona l’azione farmacologica è l’individuo al quale il farmaco viene somministrato. Infine, proprio la variabilità della risposta ai farmaci ha rappresentato il motore della ricerca negli ultimi cinquant’anni, protesa verso la realizzazione della “medicina personalizzata”, soprattutto in ambito oncologico, ma in tempi più recenti, anche per patologie ad elevato impatto socio-economico sulla popolazione mondiale. neralizzata e non facilmente prevedibile. Al contrario, l’azione farmacologica può essere più specifica quando il bersaglio molecolare è rappresentato da recettori localizzati in maniera pressochè esclusiva in specifici distretti dell’organismo; questa circostanza non esclude tuttavia una potenziale tossicità del farmaco perchè tale caratteristica dipende comunque dalla funzione mediata dal bersaglio molecolare. Come già accennato, il concetto di potenza definisce quanto farmaco sia necessario somministrare per indurre una risposta. È possibile quindi affermare che più elevata è la potenza più è bassa la dose che deve essere somministrata per ottenere l’effetto. Nel caso di farmaci molto potenti, il rischio di effetti avversi aspecifici sarà ridotto al minimo. La specificità dell’azione farmacologica ha rappresentato (e rappresenta ancora oggi) uno degli obiettivi principali in diverse aree terapeutiche. Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) rappresentano un esempio di evoluzione in tal senso. Essi infatti, rispetto ai congeneri di classe della generazione precedente (gli antidepressivi triciclici) agiscono selettivamente inibendo la ricaptazione della serotonina (e tale meccanismo di azione spiega il loro effetto antidepressivo) senza interferire con le altre monoammine. Tale caratteristica rende ragione sia della dose minore da somministrare per osservare l’effetto terapeutico che, parallelamente, anche della minore frequenza di effetti avversi associati alla loro utilizzazione clinica. MECCANISMI D’AZIONE DEI FARMACI L’effetto farmacologico dipende dall’interazione del farmaco con fattori macromolecolari presenti nella cellula o nei fluidi extracellulari, definiti, come già detto, recettori. Le proteine cellulari costituiscono la più importante classe di recettori per i farmaci. Esse possono essere enzimi coinvolti in processi metabolici o regolatori fondamentali per il mantenimento dell’omeostasi cellulare, quali, ad esempio, l’acetilcolinesterasi e la glucosio-6-fosfato deidrogenasi; anche proteine coinvolte in processi di trasporto, quale ad esempio la pompa protonica H+/K+ATPasi, o proteine strutturali, quali la tubulina possono rappresentare il bersaglio dell’azione farmacologica. Da ciò consegue che, in base alle funzioni mediate dalla proteina recettoriale, l’azione farmacologica può anche essere ge- FARMACOCINETICA A. Di Paolo, G. Bocci, R. Danesi, M. Del Tacca FARMACOCINETICA La farmacocinetica è la branca della farmacologia che studia i processi successivi alla somministrazione di un farmaco, cioè l’assorbimento, la sua distribuzione ai tessuti, la biotrasformazione o metabolismo e infine l’escrezione attraverso gli organi emuntori (Fig. 1.4). L’entità di tali processi è misurata attraverso l’adozione di determinati parametri (detti appunto parametri farmacocinetici). Gli studi farmacocinetici hanno una importanza rilevante durante lo sviluppo dei farmaci, e in particolare nelle esperienze precliniche (valutazione dell’assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezione nei modelli animali) e negli studi clinici. Durante questi ultimi, la farmacocinetica è studiata approfonditamente e i risultati sono messi in relazione all’effetto farmacologico osservato e alla tollerabilità. Poiché l’effetto farmacologico dipende dalle concentrazioni che il farmaco raggiunge nel tessuto bersaglio, è necessario valutare l’entità dell’assorbimento, della distribuzione, del metabolismo e dell’escrezione del principio attivo. Queste valutazioni forniscono informazioni utili per il futuro impiego del farmaco, quali l’intervallo delle concentrazioni terapeutiche, l’indice terapeutico del farmaco (il rapporto tra dose tossica e dose efficace), e la massima dose FARMACODINAMICA Fig. 1.4. – La farmacocinetica e i processi che essa studia in relazione alla farmacodinamica. tollerabile, nonché tutti i numerosi fattori fisiologici (l’età, il sesso, lo stato gravidico), genetici (i polimorfismi dei geni che codificano per enzimi, trasportatori, bersagli molecolari dei farmaci), patologici (insufficienze d’organo, malnutrizione, ecc.) e ambientali (terapie farmacologiche concomitanti, dieta, ecc.) che possono influenzare la cinetica di un 6 Capitolo_01_001-076.indd 6 07/11/16 18:18 FARMACOCINETICA farmaco. Attraverso il monitoraggio terapeutico dei farmaci, le conoscenze farmacocinetiche sono impiegate nella pratica clinica per ottimizzare il trattamento farmacologico, al fine di ottenere il massimo beneficio terapeutico in assenza di effetti tossici. VIE DI SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI Per un farmaco sono spesso disponibili varie formulazioni farmaceutiche e la scelta della via di somministrazione più adeguata deve essere fatta in base alla conoscenza dei vantaggi e degli svantaggi di ognuna di esse. Ad esempio, per il trattamento urgente di una malattia grave deve essere impiegata una via di somministrazione che permetta il rapido passaggio del farmaco nella circolazione sistemica, quale quella endovenosa. In generale, le vie di somministrazione possono essere classificate in naturali (enterali, inalatoria, topica) e artificiali (parenterali). Fig. 1.5. – Biodisponibilità dei farmaci. Durante il processo di assorbimento dei farmaci (vie enterali, intramuscolare, sottocutanea, transdermica), una quota più o meno elevata di farmaco è persa e non raggiunge la circolazione sistemica. Nell’esempio riportato in figura, solo il 40% del farmaco ha raggiunto la circolazione sistemica. fegato, dove giunge attraverso la circolazione portale e dove può subire un’elevata biotrasformazione (effetto o metabolismo di primo passaggio epatico) (Fig. 1.5). È importante ricordare che la biodisponibilità può essere modificata dalla variabile espressione o attività di trasportatori transmembranari, appartenenti principalmente alle superfamiglie ABC ed SLC, che sono presenti sia sulla superficie apicale che basale dell’epitelio della mucosa intestinale. Un esempio di farmaco a elevata biodisponibilità è l’antibatterico linezolid, mentre una bassa biodisponibilità è caratteristica di acido acetilsalicilico, nitroglicerina, lidocaina, salbutamolo e clorpromazina, a causa dell’elevata quota di farmaco che è metabolizzata prima di raggiungere la circolazione sistemica. Per superare questo problema è possibile somministrare dosi maggiori per raggiungere concentrazioni terapeutiche nei tessuti bersaglio; in tal caso, però, il farmaco deve avere un elevato indice terapeutico (ad esempio, molti antibatterici), in modo che le ampie oscillazioni delle concentrazioni plasmatiche del farmaco non aumentino il rischio di reazioni avverse gravi. È interessante sottolineare che alcune preparazioni farmaceutiche permettono il lento rilascio del principio attivo nel lume intestinale, così da assicurare un assorbimento più graduale e duraturo nel tempo, come nel caso delle formulazioni a rilascio prolungato (extended release) delle diidropirimidine di seconda generazione. Un secondo svantaggio della via orale è rappresentato dalla latenza con la quale compare l’effetto farmacologico, legato essenzialmente al tempo che il farmaco impiega per raggiungere la superficie assorbente intestinale, il successivo passaggio nella circolazione portale, per poi raggiungere il torrente circolatorio sistemico. Tale caratteristica limita l’uso della via orale nelle situazioni di urgenza ed emergenza. La concentrazione plasmatica di un farmaco, assunto per via orale, non è quindi facilmente prevedibile e può essere influenzata da numerosi fattori fisiologici e patologici. Inoltre, la somministrazione orale richiede la collaborazione del paziente e non può essere utilizzata nel soggetto in stato di incoscienza, in presenza di nausea o vomito. Vie enterali Le vie enterali comprendono la via orale, rettale e sublinguale. In generale, tali vie sono sicure, economiche e pratiche, dato che possono essere impiegate a domicilio dal paziente. Esse, però, sono caratterizzate da una maggiore variabilità interindividuale nella fase di assorbimento, e questo ne limita l’impiego in alcuni casi che saranno discussi. Via orale È la via di somministrazione più utilizzata a causa della sua semplicità, sicurezza e basso costo per il trattamento di malattie sistemiche o quando è necessario che il farmaco raggiunga tutti i tessuti. Per questi motivi, la via orale rappresenta la via di somministrazione di scelta nelle terapie croniche, anche in campo oncologico. Ad esempio, capecitabina, il profarmaco del 5-fluorouracile, è impiegata nel trattamento di carcinomi mammari e colorettali; gli inibitori tirosinchinasici sunitinib, axitinib e sorafenib sono prescritti per il trattamento di neoplasie renali ed epatocarcinomi. Analogamente, imatinib, nilotinib e ponatinib sono efficaci nella terapia della leucemia mieloide cronica, lenalidomide e pomalidomide nel mieloma multiplo e in alcuni linfomi. In seguito alla somministrazione orale, l’assorbimento del farmaco avviene principalmente attraverso l’ampia superficie rappresentata dalla mucosa dell’intestino tenue e i suoi effetti compaiono dopo un certo intervallo di tempo dipendente dai processi di assorbimento. Uno degli svantaggi di questa via di somministrazione è che la biodisponibilità del farmaco, cioè la frazione della dose somministrata che raggiunge la circolazione sistemica, può essere molto variabile, a causa dell’inattivazione nel tratto gastroenterico (acidità gastrica, enzimi intestinali) o nel 7 Capitolo_01_001-076.indd 7 07/11/16 18:18 FARMACOLOGIA GENERALE Via rettale Via endovenosa e intrarteriosa In maniera analoga a quanto descritto per la via orale, quella rettale (o suppositoria) è impiegata allo scopo di ottenere effetti sistemici o solo locali (come ad esempio per i purganti da contatto). Come per la precedente, la via rettale è caratterizzata da un incompleto assorbimento e da una latenza nell’insorgenza dell’effetto farmacologico. Essa però è molto utile in presenza di vomito o nel paziente non collaborativo (ad esempio nei bambini). Il metabolismo di primo passaggio epatico è minore rispetto alla via orale, poiché la quota di sangue venoso refluo che passa attraverso il fegato è inferiore a quella che giunge al tessuto epatico dal tratto gastroenterico prossimale. Infatti, il sangue venoso della mucosa rettale è raccolto dai tre plessi emorroidari, e solo quello superiore e in parte il medio sono tributari della vena porta. Esempi di farmaci somministrati per questa via nei bambini sono il diazepam, per il trattamento dello status epilecticus, e l’antipiretico paracetamolo. La somministrazione del farmaco direttamente nella circolazione sistemica permette il quasi istantaneo raggiungimento di concentrazioni plasmatiche (e quindi tissutali) in grado di promuovere l’insorgenza dell’effetto terapeutico. Generalmente la via endovenosa è quella maggiormente impiegata, ma in casi più rari può essere utilizzata anche l’iniezione intrarteriosa quando, ad esempio, sia necessario esporre il tessuto che riceve il sangue da quell’arteria a elevate concentrazioni del farmaco, risparmiando invece tutto il resto del circolo sistemico. Questa modalità è impiegata per il trattamento di neoplasie primitive (epatocarcinoma) o di lesioni metastatiche (da carcinomi colorettali) del fegato. La durata della somministrazione del farmaco per via endovenosa varia da pochi secondi (push) a 1-2 minuti (bolo) a qualche ora, giorno o settimana (infusioni), in base all’intervallo e all’indice terapeutico. Ad esempio, nel caso di farmaci caratterizzati da un intervallo terapeutico ristretto e un basso indice terapeutico, come gli antineoplastici, i glicosidi cardioattivi e alcuni vasodilatatori, una somministrazione troppo rapida (push o bolo) sarebbe seguita da elevate concentrazioni plasmatiche e di conseguenza da fenomeni di tossicità. Pertanto, tali modalità sono state abbandonate in favore di infusioni continue, che assicurano concentrazioni costanti nel tempo. Altri farmaci che possono essere somministrati per infusione continua sono gli analgesici oppioidi nel periodo post-operatorio o per il trattamento del dolore cronico. In campo oncologico, e soprattutto nel trattamento delle neoplasie colorettali, le infusioni continue o cronomodulate hanno progressivamente sostituito quelle rapide perché meglio tollerate e più efficaci. Dal momento che il farmaco viene direttamente immesso in circolo, per queste vie di somministrazione non esiste una fase di assorbimento, per cui sia le concentrazioni plasmatiche che gli effetti farmacologici sono più facilmente prevedibili, a causa dell’assenza del metabolismo di primo passaggio. Per quanto l’iniezione endovenosa rappresenti la via di scelta nelle emergenze o per i farmaci scarsamente assorbiti per via enterale, gli svantaggi di questa via di somministrazione sono rappresentati da effetti tossici locali (ad esempio flebiti per irritazione locale dopo somministrazione dell’antifungino amfotericina-B) o sistemici (per il rapido raggiungimento di concentrazioni plasmatiche elevate di farmaci antineoplastici, antiaritmici, digitalici, ecc.). Per questo motivo, come descritto sopra, il rispetto dei tempi di infusione è di fondamentale importanza ai fini terapeutici. Via sublinguale Questa via si discosta dalle altre due vie enterali, poiché è minore o del tutto trascurabile il metabolismo di primo passaggio epatico. Infatti, l’assorbimento del farmaco dalla cavità orale, attraverso i vasi sublinguali, evita la sua esposizione al tratto gastrointestinale e al fegato ed è utile per farmaci (ad esempio, nitrovasodilatatori, ormoni peptidici: ossitocina) instabili al pH gastrico o rapidamente metabolizzati a livello epatico. Inoltre, la via sublinguale, a differenza della via orale, è caratterizzata da una rapida comparsa degli effetti farmacologici, e pertanto può essere impiegata in particolari situazioni di emergenza (ad esempio, nitroglicerina sublinguale nell’attacco acuto di angina), o quando si desidera raggiungere in brevissimo tempo concentrazioni plasmatiche (e tissutali) terapeutiche (vedi ad esempio alcune preparazioni orodispersibili di farmaci antinfiammatori non steroidei). Vie parenterali Alcune caratteristiche chimiche dei farmaci, quali il peso molecolare, lo stato di ionizzazione e il valore della costante di dissociazione non permettono la somministrazione per via enterale. Per tale motivo in molti casi è necessario adottare una via parenterale che, a differenza di quelle enterali, prevede l’impiego di un dispositivo di somministrazione con soluzione di continuità della cute. Per alcune di tali vie parenterali, come più sotto specificato, l’impiego è ristretto solo agli ambienti ospedalieri o almeno agli operatori sanitari (medici, infermieri, odontoiatri). Via intramuscolare L’iniezione nel tessuto muscolare, insieme a quella sottocutanea, rappresenta una via alternativa alla somministrazione endovenosa, che riduce l’eliminazione presistemica del farmaco nel tratto gastroenterico o nel fegato. A differenza però della via endovenosa, dopo somministrazione intramuscolare esiste una fase di assorbimento dal 8 Capitolo_01_001-076.indd 8 07/11/16 18:18 FARMACOCINETICA sito di iniezione che è generalmente rapida, a causa dell’elevata perfusione del tessuto muscolare. L’assorbimento può essere rallentato se il farmaco viene iniettato in soluzione oleosa o in altri veicoli di deposito. Per esempio, penicillina procaina è un sale della penicillina moderatamente solubile in acqua, mentre gli esteri di ormoni steroidei (ad esempio, medrossiprogesterone acetato e testosterone propionato) e di antipsicotici (ad esempio, flufenazina decanoato) sono liposolubili, di conseguenza la loro somministrazione in soluzioni acquose o oleose rispettivamente ne rallenta l’assorbimento. Alcuni farmaci non possono tuttavia essere somministrati per via intramuscolare, quali ad esempio l’eparina e i suoi derivati, che provocherebbero la formazione di ematomi a causa dell’azione anticoagulante. Altre vie Via sottocutanea Via inalatoria Questa via è utilizzata per l’iniezione di soluzioni o sospensioni di farmaci, purché non irritanti, per evitare dolore e necrosi locale. L’assorbimento è generalmente lento, a causa della ridotta perfusione ematica del tessuto, e costante; talvolta esso viene ulteriormente prolungato con la preparazione di sospensioni insolubili, per ottenere un effetto farmacologico più duraturo. Ad esempio, le preparazioni di zinco-insulina sono costituite sia da una sospensione amorfa che permette un rapido assorbimento dell’ormone, che di insulina complessata con zinco in forma di cristalli che invece rallentano l’assorbimento dell’insulina. Più recentemente, l’impiego di insuline ricombinanti umane ha permesso di modulare la velocità di assorbimento in base alla maggiore o minore capacità delle molecole di insulina di formare esameri (lentamente assorbibili, come nel caso dell’insulina glargina) o di rimanere in forma monomerica (di più rapido assorbimento, come per le insuline lispro e aspart). Infine, alcune preparazioni di anticorpi monoclonali sono iniettate per via sottocutanea insieme a ialuronidasi umana ricombinante. Questo enzima degrada lo ialuronano, un polisaccaride ad elevato peso molecolare che costituisce la matrice extracellulare, favorendo così l’assorbimento dell’anticorpo monoclonale. Poiché il ricambio dello ialuronano è molto rapido, non rimangono reliquati dopo la somministrazione. Vapori e gas (ad esempio, gli anestetici generali) sono ben assorbiti per inalazione. Inoltre, se il polmone è il bersaglio del trattamento farmacologico, l’inalazione spesso rappresenta un metodo appropriato per la somministrazione del farmaco. Gli effetti indesiderati sistemici di un farmaco, impiegato per trattare una broncocostrizione reversibile, possono essere considerevolmente ridotti se il farmaco è assunto per via inalatoria, perché la dose totale può essere ridotta e una quantità minore della dose somministrata raggiunge la circolazione sistemica. Esempi di farmaci assunti per via inalatoria comprendono i glucocorticoidi (ad esempio, beclometasone, fluticasone e budesonide) e i β2-agonisti (ad esempio, salbutamolo, salmeterolo e formoterolo) utilizzati per il trattamento dell’asma. Sono in fase di studio preparazioni inalatorie di insulina, che sfruttano la maggiore superficie di assorbimento delle vie aeree. Via nasale La mucosa nasale può rappresentare un utile sito per l’assorbimento di farmaci che subiscono una considerevole eliminazione presistemica quando sono assunti per via orale. Gli spray nasali possono essere utili per somministrare farmaci ad azione locale (ad esempio, decongestionanti o vasocostrittori) oppure sistemica (come nafarelina per il trattamento del criptorchidismo nel lattante, o analgesici oppioidi per il trattamento del dolore cronico grave). L’assorbimento attraverso la mucosa nasale tuttavia è irregolare, e numerosi fattori possono influenzare l’entità del processo. Applicazione a cute e mucose L’applicazione dei farmaci alla cute o alle mucose viene generalmente utilizzata per ottenere un effetto locale, ovvero topico. I prodotti per uso topico sono formulati come soluzioni per instillazioni nel sacco congiuntivale (colliri), unguenti per applicazioni sulla cute, schiume, creme, cerotti e ovuli per somministrazioni sulle mucose. Le sedi per tali applicazioni comprendono l’occhio, l’orecchio, la cavità orale, la cute e le cavità mucose (ad esempio, la vagina). Tuttavia non è da trascurare la possibilità che una frazione della dose possa raggiungere la circolazione sistemica, dal momento che le sostanze altamente liposolubili possono essere assorbite e indurre effetti sistemici (ad esempio, i corticosteroidi). La via di somministrazione è detta invece transdermica, quando la cute rappresenta non il bersaglio dell’azione terapeutica, ma semplicemente una superficie assorbente. I farmaci che vengono somministrati per questa via sono sostanze che hanno una persistenza relativamente breve nell’organismo, ad esempio la scopolamina per pre- Via intratecale L’iniezione del farmaco nello spazio subaracnoideo può essere utilizzata per l’induzione di anestesia regionale (ad esempio, analgesia con ropivacaina durante interventi chirurgici agli arti inferiori), per la somministrazione di analgesici oppioidi (la morfina è impiegata nel trattamento del dolore nel paziente oncologico terminale) o di farmaci antibatterici, antifungini e antineoplastici (trattamento di ascessi cerebrali con aminoglicosidi o infezioni fungine con amfotericina-B, metotrexato in pazienti affetti da linfoma) che attraversano lentamente la barriera ematoencefalica, se somministrati per via sistemica. 9 Capitolo_01_001-076.indd 9 07/11/16 18:18 FARMACOLOGIA GENERALE venire la cinetosi. In altri casi la via transdermica permette un trattamento cronico, come nel caso di fentanil per il dolore grave, i nitrovasodilatatori per proteggere il paziente da crisi anginose o la nicotina per alleviare i sintomi da astinenza da fumo di tabacco. sostanza rappresenta il pH al quale il 50% delle molecole in soluzione si trova in forma ionizzata e questa relazione è descritta dall’equazione di Henderson-Hasselbach: • per le molecole acide si ha: HA ↔ H+ + A+ e quindi pKa = pH + log(HA/A-); • per le molecole basiche si ha: BH+ ↔ B + H+ da cui deriva che pKa = pH + log(BH+/B); dove A è un acido debole e B è una base debole. PASSAGGIO DEI FARMACI ATTRAVERSO LE MEMBRANE CELLULARI Il passaggio attraverso le membrane cellulari rappresenta un momento fondamentale della cinetica dei farmaci durante i processi di assorbimento (dal lume intestinale alla circolazione portale; Fig. 1.6), metabolismo (dal sangue al citoplasma dell’enterocita), distribuzione (dal sangue ai tessuti bersaglio) ed eliminazione (escrezione nella bile o nelle urine). I processi attraverso i quali i farmaci passano attraverso le membrane cellulari sono quattro: – diffusione passiva; – diffusione facilitata; – trasporto attivo; – endocitosi. Nel caso della di° usione passiva, il passaggio dei farmaci attraverso la membrana cellulare, costituita da un doppio strato lipidico, avviene essenzialmente grazie al gradiente di concentrazione. I farmaci che sfruttano questo processo sono generalmente di piccole dimensioni (inferiori a 1.000 Dalton), poiché il coefficiente di diffusione è inversamente proporzionale alla radice quadrata del peso molecolare. Pertanto, i farmaci di dimensioni più piccole diffonderanno più facilmente attraverso le membrane, a condizione che essi siano elettricamente neutri, cioè non possiedano una carica elettrica. In generale, la maggior parte dei farmaci sono basi o acidi deboli, pertanto il pH dell’ambiente, in cui il farmaco si trova disciolto, determinerà la frazione non ionizzata che può diffondere attraverso le membrane. Questa frazione dipenderà dalla natura chimica del farmaco e dalla sua costante di dissociazione (pKa). Il pKa della I valori di pKa, e quindi la frazione di farmaco che si trova in forma ionizzata e non ionizzata a pH fisiologico (7,4), mostrano notevoli differenze per i diversi farmaci. Quelli con struttura acida (ad esempio, acido acetilsalicilico) saranno tanto più in forma ionizzata quanto maggiore è il valore di pH del tessuto (ambiente basico), mentre quelli basici (ad esempio, amfetamina) saranno maggiormente ionizzati col ridursi del pH (ambiente acido). Per la stessa ragione i farmaci acidi saranno indissociati a pH acido e saranno perciò facilmente assorbibili in quanto capaci di diffondere facilmente attraverso le membrane cellulari (ad esempio, assorbimento dell’acido acetilsalicilico nello stomaco dove il pH è circa 2), mentre i farmaci basici attraverseranno facilmente le membrane cellulari se l’ambiente in cui si trovano ha pH basico (ad esempio, aumentato riassorbimento renale di amfetamina nelle urine alcalinizzate). Un’altra caratteristica dei farmaci, che influenza il passaggio attraverso le membrane cellulari, è la solubilità nei lipidi, che è spesso indicata come coefficiente di ripartizione olio/acqua. Maggiore è la solubilità nei lipidi (liposolubilità) del farmaco e più rapido sarà il passaggio attraverso la membrana cellulare. Ad esempio, la maggior parte dei farmaci attivi sul sistema nervoso centrale ha una buona liposolubilità, che consente loro di attraversare più membrane cellulari e raggiungere il bersaglio molecolare. Altri farmaci con un elevato coefficiente di ripartizione olio/acqua sono gli ormoni steroidei, poiché essi devono necessariamente raggiungere i loro recettori localizzati nel citoplasma. Infine, il passaggio dei farmaci per diffusione passiva può dipendere dal grado di aggregazione (per esempio, le insuline) e dalla formazione di complessi con altre molecole (per esempio le tetracicline con ioni calcio). Nel caso in cui il farmaco sia ionizzato, possieda una distribuzione di cariche sulla molecola o sia di grandi dimensioni, il passaggio attraverso le membrane cellulari può avvenire grazie alla presenza di proteine trasportatrici, e in tal caso il processo di diffusione è definito facilitato oppure attivo. Nel caso del trasporto facilitato, le proteine trasportatrici localizzate sulla membrana cellulare sfruttano il gradiente di concentrazione, mentre nel caso del trasporto attivo l’energia derivante dall’idrolisi dell’ATP permette il passaggio attraverso la membrana contro il gradiente di concentrazione e/o elettrochimico. In entrambi i casi, il trasporto è saturabile e selettivo; questo significa che la quantità di molecole trasportate può raggiungere un valo- Fig. 1.6. – Proprietà dei farmaci e dei tessuti che influenzano il processo di assorbimento. 10 Capitolo_01_001-076.indd 10 07/11/16 18:18