Esaurita la relazione del Direttore Generale, si è aperto il dibattito. Il Sindaco di Calosso ha fatto un breve intervento (circa 5 minuti) come di seguito riportato: “Pur esprimendo un sostanziale e complessivo giudizio positivo sull’operato e sulla gestione di questa Direzione Generale per quanto attiene l’anno 2011 evidenzio alcuni elementi su cui occorrerebbe apportare delle correzioni. Ad esempio. La questione degli organici. Dalla relazione del Direttore Generale apprendiamo che vi è stata una contrazione delle spese per il Personale a seguito della riduzione del medesimo (pag. 9 della relazione del Direttore Generale). Ciò in quanto la Regione ha previsto, con le sue varie Delibere, il blocco del turnover. Ebbene, a fronte di ciò leggiamo per contro che L’ASL ha speso una cifra consistente in prestazioni aggiuntive per poter erogare i servizi (altrimenti avrebbe dovuto ridurli). Il costo di tali prestazioni ammonta nel 2010 a 1.600.000 € (pag. 11 della relazione) ed è stato ridotto per effetto delle imposizioni regionali nel 2011 ma non se ne ricava la cifra precisa. Presumiamo comunque che sia notevole. Quindi in ciò leggiamo una palese incongruenza. Da una parte infatti si bloccano le assunzioni e dall’altra, per far funzionare i servizi, si spendono cifre ingenti in prestazioni aggiuntive. Dunque è opportuno che i Sindaci e la Direzione Generale facciano le dovute pressioni in Regione per cambiare questo tipo di programmazione e liberare le assunzioni (solo in ambito sanitario). Risulta infatti evidente a tutti che la qualità complessiva dei servizi resi è sicuramente maggiore in caso di organizzazione del lavoro basata su personale dipendente in numero adeguato piuttosto che su ore aggiuntive rese da un personale già di per séoberato di impegni. Dunque via alle nuove assunzioni in ambito sanitario e blocco delle spese in prestazioni aggiuntive. Altra questione. L’Appropriatezza dell’Attività di Ricovero. Apprendiamo che per quanto riguarda la frattura di femore solo il 13% dei pazienti viene sottoposto ad intervento entro i primi due giorni. Ciò è inaccettabile. La Direzione Generale stessa riconosce che qui occorre riorganizzare meglio l’attività (pag. 18 della relazione). Io avrei una soluzione e se richiesto potrei esporla per un’analisi di adeguatezza. Sicuramente il risultato a cui tendere è quello di operare le fratture di femore se non entro le 24h almeno entro le 48h in una percentuale che si avvicini al 100%. E poi. I tempi di attesa per le prestazioni specialistiche. In certi settori sono da migliorare. Ad esempio nel caso della RMN ( qui l’Azienda stessa concorda che ci sono tempi troppo lunghi) oppure nel caso degli interventi chirurgici di elezione per patologie non tumorali. Per eseguire certi interventi (plastica per ernia, safenectomia per varici, colecistectomia,… ) occorre talvolta più di 1 anno di attesa. Indubbiamente occorre che l’Azienda riorganizzi tale attività con l’obiettivo di ridurre sensibilmente tali tempi di attesa. Infine la questione dell’informatizzazione degli ambulatori della medicina di base del territorio. Non si capisce perché un paziente che va dal suo medico debba poi andare in farmacia per prenotare un dato esame. E’ inaccettabile che non possa fare tal prenotazione, come pure la ricezione del successivo referto, il medico di base. Nonostante che tale attività sia ormai prevista dal vigente PSR. Occorre che l’Azienda attui i dovuti investimenti in questo settore per migliorare l’assistenza territoriale.” L'assemblea si è conclusa con la votazione finale come di seguito riportata: tutti i presenti hanno votato a favore eccetto Calliano e Villanuova ( che hanno motivato il loro voto contrario) + n. 3 astensioni.