Il Gattopardo visto da un medico

annuncio pubblicitario
Università del Tempo Libero
2013/2014
IL GATTOPARDO VISTO DA UN MEDICO
Giorgio Cosmacini
Uno degli episodi più noti della vicenda editoriale relativa alla pubblicazione del
Gattopardo e alla sua grande fortuna è quello del fermo rifiuto del libro da parte di
Elio Vittorini, per conto dell'editore Einaudi, prima che il libro stesso venisse
accettato da Giorgio Bassani, per conto dell'editore Feltrinelli.
Sulle ragioni – ideologiche, pregiudiziali, preconcette, perdenti – del rifiuto di
Vittorini sono stati versati fiumi di inchiostro. C'è però una ragione che forse è
inedita e che mi è venuta in mente quando sono stato invitato e stimolato a questa.
lettura del Gattopardo visto da un medico: una ragione sanitaria o, se volete, sociosanitaria. Ed è questa. Nel libro, la cui vicenda narrata ha inizio nel 1860 e trascorre
nella seconda metà dell'ottocento c'è una insistita, puntuale narrazione del clima, del
paesaggio, della geografia umana, dell' antropologia fisica della Sicilia, cioè del più
profondo Sud nel Mezzogiorno d'Italia. Ebbene proprio quando il meridionalista
Giustino Fortunato scriveva che “la storia del Mezzogiorno è e sarà la storia della
malaria”, la vicenda storica narrata da Giuseppe Tomasi di Lampedusa si snoda
senza che nel libro compaia una sola volta il sostantivo “malaria”. Soltanto una
volta il nome compare aggettivato e in forma metaforica, quando il piemontese
Chevalley – scrive Tomasi - "ebbe pietà tanto del Principe senza speranze come dei
bimbi scalzi [e] delle donne malariche" (p. 215 dell'edizione princeps).
Un po’ poco. Troppo poco dovette comunque sembrare al siciliano Vittorini che
aveva fatto del protagonista del suo romanzo Conversazíone ín Sícília, pubblicato da
Bompiani nel l94l, una delle due voci del dialogo familiare ambientato nel cuore
dell’isola:
"Che malattia ha quell'uomo?”
"Come gli altri”, mia madre rispose. "Qualcuno ha un po’ di malaria. Qualcuno ha
un po' di tisi" (p.110)
Anche quest'ultima malattia, la tubercolosi endemica in Sicilia quanto la malaria
non è mai menzionata Tomasi fuorché una volta sola anche qui in forma metaforica:
“Beninteso la parola snob era ignorata in Sicilia nel 1860: ma come prima di Koch
esistevano i tubercolotici, così in quella remotissima età esisteva la gente per la
quale obbedire […] è legge suprema di vita (p.140)
Anche qui troppo poco per piacere a Vittorini …
Giorgio Cosmacini medico, storico, filosofo della medicina, è docente nell’Università
Vita-Salute San Raffaele di Milano. È considerato il maggiore storico della medicina italiano ed è
autore di numerose opere d’argomento storico-medico e filosofico-medico. È collaboratore della
pagina culturale del Corriere della Sera.
Opere
 Una dinastia di medici: la saga dei Cavacciuti-Moruzzi, Rizzoli, 1992
 La qualità del tuo medico. Per una filosofia della medicina, Laterza, 1995
 Medici nella storia d’Italia, Laterza, 1996
 L'arte lunga. Storia della medicina dall'antichità a oggi, Laterza, 1997
 Il medico ciarlatano. Vita inimitabile di un europeo del Seicento, Laterza, 1998
 Ciarlataneria e medicina. Cure, maschere, ciarle, Cortina Raffaello, 1998
 Il mestiere di medico. Storia di una professione, Cortina Raffaello, 2000
 Introduzione alla medicina (con Claudio Rugarli), Laterza, 2000
 Biografia della Ca’ Granda: uomini e idee dell’Ospedale Maggiore di Milano, Laterza,
2001
 Medicina e mondo ebraico. Dalla Bibbia al secolo dei ghetti, Laterza, 2001
 Il male del secolo. Per una storia del cancro, Laterza, 2002
 Il medico giacobino. La vita e i tempi di Giovanni Rasori, Laterza, 2002
 Salute e bioetica (con Roberto Mordacci), Einaudi, 2002
 Lettera a un medico sulla cura degli uomini (con Roberto Satolli), Laterza, 2003
 La vita nelle mani. Storia della chirurgia, Laterza, 2003
 Il medico materialista. Vita e pensiero di Jakob Moleschott. Laterza, 2004
 La mia baracca. Storia della fondazione Don Gnocchi, Laterza, 2004
 L'arte lunga. Storia della medicina dall'antichità a oggi, Laterza, 2005
 Il romanzo di un giovane medico (1951-1971), viennepierre edizioni, 2005
 Le spade di Damocle. Paure e malattie nella storia, Laterza, 2006
 La religiosità della medicina. Dall'antichità a oggi, Laterza, 2007
 La peste, passato e presente (con Andrea W. D'Agostino), Editrice San Raffaele, 2008
 La medicina non è una scienza. Breve storia delle sue scienze di base, Cortina Raffaello,
2008
 Il medico saltimbanco. Vita e avventure di Buonafede Vitali, giramondo instancabile,
chimico di talento, istrione di buona creanza, Laterza, 2008
 Prima lezione di medicina, Laterza, 2009
 Il medico e il cardinale, Editrice San Raffaele, 2009
 Testamento biologico. Idee ed esperienze per una morte giusta, Il Mulino, 2010
 En amitié. Amicizia e amici e La Thuile , KC Edizioni, 2012
 Galeno e il galenismo. Scienza e idee della salute, Franco Angeli, 2012
Il medico delle mummie. Vita e avventure di Augustus Bozzi Granville, Laterza, 2013
 La scomparsa del dottore. Storia e cronaca di un'estinzione, Cortina Raffaello, 2013
 Camillo De Lellis. Il santo dei malati, Laterza, 2013
Scarica