UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “ MAGNA GRÆCIA”DI CATANZARO CARATTERIZZAZIONE BIOFARMACEUTICA DI NANOPARTICELLE DI SQUALENOIL-CITARABINA Flavio Rocco1, Donato Cosco2, Margherita Vono2, Donatella Paolino3, Maurizio Ceruti1, Massimo Fresta2 1Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Università degli Studi di Torino, Via P. Giuria 9, 10125, Torino, Italia. 2Dipartimento di Scienze Farmacobiologiche e 3Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Università “ Magna Græcia” , Campus “ S. Venuta” , 88100 Germaneto (CZ), Italia. CITARABINA •La citarabina (Ara-C) è un analogo della 2’ deossicitidina con l’ ossidrile in 2’in posizione trans rispetto all’ ossidrile in 3’ dello zucchero. L’ Ara-C penetra nelle cellule sfruttando un trasportatore usato dai nucleotidi endogeni (hENT1). Svantaggi della terapia: 1.Bassa biodisponibilità orale 2.Breve emivita 3.Tossicità 4.Sviluppo di farmaco-resistenza SQUALENE È un composto isoprenoide molto abbondante nell’ olio di fegato di squalo a cui deve il suo nome. È dotato di: •Attività antiossidante •Struttura chimica molto flessibile •Biocompatibilità • Biodegradabilità • Atossicità La “ squalenoilazione “è una tecnica innovativa e originale SCOPO • Coniugazione della citarabina con l’ acido squalenico al fine di ottenere nanoaggregati lipidici innovativi; • Caratterizzazione tecnologico-formulativa dei nanoaggregati ottenuti; • Valutazione In Vitro degli effetti farmacologici degli stessi, mediante studi di citotossicità; • Valutazione dell’ interazione tra i nanoaggregati e le cellule; • Studi In Vivo di biodistribuzione e farmacocinetica su ratti. SINTESI DELLA SQUALENOIL-ARA-C H2O CITARABINA ACIDO 4-(N)TRISNORSQUALENICO SQUALENOIL-CITARABINA PREPARAZIONE DELLE NANOPARTICELLE DI SQ-C CARATTERIZZAZIONE TECNOLOGICOFORMULATIVA DEI NANOAGGREGATI DI SQ-C Dimensione media e indice di polidispersione (IP) dei nanoaggregati di squalenoil-citarabina Campione Dimensione media Indice di polidispersione Nanoaggregati di squalenoil-citarabina ~ 150 nm ~ 0.1 NANOAGGREGATI A BASE DI SQ-ARA-C DOPO 6 MESI DI CONSERVAZIONE NANOAGGREGATI A BASE DI SQ-ARA-C APPENA PREPARATI Valutazione della stabilità dei sistemi nel tempo: • Turbiscan Lab Expert STUDI IN VITRO Colture cellulari: •K562 (Leucemia mieloide cronica) •OPM-2 (Mieloma multiplo) •MCF-7 (Carcinoma follicolare mammario) Valutazione dell’ attività citotossica Microscopia confocale Valutazione dell’ interazione SQ-C/cellule tramite radioattivo • Valutazione dell’ attività citotossica (MTT-test) Valori di EC50 delle formulazioni sulle linee cellulari tumorali dopo 48h di incubazione Ara-c (µM) SQ-C (µM) K-562 19.6±2.3 4.2 ±1.5 OPM-2 5.2±0.6 1.8±0.4 MCF-7 >100 28.0±2.9 STUDI DI INTERAZIONE • Sintesi di nanoaggregati-3H STUDI DI INTERAZIONE • Nanoaggregati 3H /Cellule STUDI DI INTERAZIONE Preparazione di nanoaggregati fluorescenti STUDI DI INTERAZIONE • Nanoaggregati fluorescenti/Cellule 3h 1h 9h ESPERIMENTI IN VIVO • Biodistribuzione dei sistemi nanoparticellari SQ-C-3H Studi In Vivo •Biodistribuzione di nanoparticelle di SQ-C marcato con 3H in ratti Wistar ESPERIMENTI IN VIVO • Studi di farmacocinetica Citarabina free SQ-C •Profili farmacocinetici C max T½ Ara-C T½ SQ-C CONCLUSIONI •La coniugazione della citarabina all’ acido squalenico ha consentito la realizzazione di sistemi colloidali di diametro pari a circa 150 nm i quali hanno migliorato notevolmente l’ effetto farmacologico del principio attivo in vitro su diverse linee cellulari tumorali. • Tale risultato è reso possibile dal maggiore uptake cellulare dei nanoaggregati, come dimostrato dai test di interazione cellula/carrier •Gli aggregati, sebbene si accumulino negli organi RES, consentono di incrementare l’ emivita plasmatica del farmaco. •Sono in corso studi in vivo su modelli tumorali murini di mieloma e di leucemia mieloide al fine di valutare se, effettivamente, i nanoaggregati migliorino l’ effetto terapeutico del principio attivo.