1. Adamoli, Luigi
LA / SPOSA RAVVEDUTA / OVVERO / COSI FACEVA MIO CUGINO / COMMEDIA
NUOVISSIMA IN TRE ATTI / DI / LUIGI ADAMOLI / DI MILANO / [fregio] / VENEZIA / COI
TIPI DI SEBASTIANO TONDELLI / MDCCCXLIV.
12°
83, [1] p.
Fregi. Cop. in carta rosa con cornice.
16,5x10,5 cm.
Ba 741.15
Atti 3. Scene 17 [ma 16], 18 [ma 19], 13 [ma 12].
Pers. CARLO BREMONT marito di [Clementina]. CLEMENTINA LA-VALLIERE. FEDERICO GUGLIELMI
giovine secretario italiano. CLERMONT vecchio dottore di casa. LAURETTA MONGOLFIER vecchia modista,
madre di [Carolina]. CAROLINA amante di Federico. M. r PEPIN dottorino pretendente. ANDREA servo di casa
Bremont. CARLOTTA amica lavorante di m.ma Lauretta. FANNY cameriera di casa Bremont.
Modiste.
Luogo. La Scena si finge in Parigi.
Mutam. sc. I: Camera nobile con porte laterali ed una di mezzo. Vi saranno un divano alla destra ed uno scrittoio alla
sinistra della scena. II: Camera poco nobile con porta di mezzo e laterali. Vi saranno tavolini pieni di cuffie, cappellini,
presso a’ quali saranno sedute diverse lavoranti; alla destra della scena una finestra; alle pareti quadri affumicati
rappresentanti ritratti. III: Camera come nell’ Atto Primo. Vi saranno diversi forzieri in iscena.
Note. p. 3: “AL CORTESE LETTORE”.
2. Albergati Capacelli, Francesco
I CIARLATANI / PER MESTIERE / COMMEDIA / DI FR. ALBERGATI CAPACELLI
Nel vol. XXV di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli /
1832
[Data di cop.:] 1834
83 p.
34.c.187
Atti 3. Scene 13, 21, 3.
Pers. ALFONSO. ENRICO suo figlio. MARCUCCIO servitore. BRUNETTA serva. ALBINA, ONOFRIO,
CARLETTO, LISPUCCIA e altri, ciarlatani. PANDOLFO poeta. RAIMONDO vecchio. Un Garzone caffettiere.
Popolo.
Luogo. Scena, in una città della Spagna.
Mutam. sc. I: Camera in casa di Alfonso. III: Vasta piazza. Molte case con finestre praticabili all’ intorno. Alcune
botteghe praticabili, e particolarmente una o due da caffè. Si va bel bello popolando la piazza aprendosi le botteghe e
affacciandosi di tempo in tempo persone alle finestre. Girano alcune maschere. Tutto ciò mentre l’ orchestra eseguirà a
voce bassa qualche pezzetto di musica. Vedesi in uno dei lati il palco non molto alto dei ciarlatani. Vedesi qualche loro
servente che viene sul palco a dispor sedie, tavolino ec. ec. Tace l’ orchestra, e odonsi subito varie voci dalle botteghe di
mercanti, di artigiani; e per la piazza, di venditori di fiori, di frutta, della nuova del lotto, e di molte altre cose a
capriccio; qualcuno va canterellando; ma tutto in modo che non manchi né decenza né naturalezza.
Note. 1a ed.: Venezia, Stella, 1801 (Salvioli, col. 746).
Di Francesco Albergati Capacelli sono presenti in Biblioteca anche le seguenti opere la cui prima edizione è anteriore
al 1801:
L’ ACCADEMIA DI MUSICA [nel vol. XXVIII (34.c.190) di Ape Comica Italiana … , nel to. XLVI (55.b.249) della
Raccolta delle più scelte tragedie commedie drammi e farse del Teatro moderno applaudito … , nel vol. 7 (110.c.195)
del Teatro moderno applaudito ossia Raccolta delle più scelte tragedie commedie drammi e farse …]; IL CIARLATORE
MALDICENTE [nel vol. I (84.c.134) della Raccolta di commedie scritte nel secolo XVIII , nel vol. X (34.c.172) di Ape
Comica Italiana … , nel to. XX (55.b.223) della Raccolta delle più scelte tragedie…]; LE CONVULSIONI [nel vol. I
(84.c.134) della Raccolta di commedie scritte nel secolo XVIII ]; IL MATRIMONIO IMPROVVISO [nel to. XLIII (55.b.246)
della Raccolta delle più scelte tragedie … , nel vol. 4 (110.c.194) del Teatro moderno applaudito …]; IL PRIGIONIERO
[nel to. II (55.b.205) della Raccolta delle più scelte tragedie …]; RODOLFO [nel to. XVII (55.b.220) della Raccolta delle
più scelte tragedie …]; IL SAGGIO AMICO [nel to. IV (107.a.285) del Teatro moderno italiano …]; IL SAGGIO AMICO,
parte prima [nel vol. II (34.c.164) di Ape Comica Italiana …]; IL SAGGIO AMICO, parte seconda [nel vol. V (34.c.167) di
Ape Comica Italiana …]; LA TARANTOLA [nel to. XLVIII (55.b.251) della Raccolta delle più scelte tragedie … , nel vol.
24 (110.c.200) del Teatro moderno applaudito …]; L’ UOMO DI GARBO [nel vol. XXXVI (34.c.198) di Ape Comica
Italiana …].
Edizioni settecentesche complessive delle quali si segnalano solo le opere drammatiche originali:
Il Nuovo teatro comico del marchese Francesco Albergati Capacelli con l’aggiunta d’ alcune tragedie francesi da lui
tradotte. Tomo primo-quarto. In Venezia, per Giambattista Pasquali, 1774-1776, contenente nel to. I (61.a.171): IL
SOFÀ. L’ AMOR FINTO E L’AMOR VERO. IL POMO; nel to. II (61.a.172): IL SAGGIO AMICO. IL SAGGIO AMICO parte II. LA
NOTTE; nel to. III (61.a.173): LE VEDOVE INNAMORATE. IL PRIGIONIERO. L’ OSPITE INFEDELE; nel to. IV (61.a.174):
AMOR NON PUÒ CELARSI. LA PAURA.
Opere di Francesco Albergati Capacelli. Tomo primo-decimo. In Venezia, nella Stamperia di Carlo Palese, 1783-1785,
contenente nel to. I (119.a.153): I PREGIUDIZI DEL FALSO ONORE. IL MATRIMONIO IMPROVVISO; nel to. II (119.a.154): IL
PRIGIONIERO. LA TARANTOLA; nel to. III (119.a.155): EMILIA. L’ OSPITE INFEDELE; nel to. IV (119.a.156): IL SAGGIO
AMICO. SEGUITO DEL SAGGIO AMICO; nel to. V (119.a.157): L’ AMOR FINTO E L’ AMOR VERO. IL POMO. LA NOTTE; nel
to. VI (119.a.158): AMOR NON PUÒ CELARSI; nel to. VII (119.a.159): LE CONVULSIONI; nel to. VIII (119.a.160):
RODOLFO. OH! CHE BEL CASO; nel to. X (119.a.162): LE VEDOVE INNAMORATE.
3. Albertini, Antonio
EPULO / RE DEGL’ ISTRI. / Tragedia / Corredata di Note istoriche. / [fregio] / VENEZIA / PER
FRANCESCO ANDREOLA / MDCCCXXVII.
8°
142, [2] p.
Cop. in carta rosa con cornice.
24x15 cm.
Ba 115.8
Atti 5. Scene 6, 8, 7, 10, 5.
Pers. EPULO. MIRZA sua figlia. IFIDO capitano [e] CELTA sacerdote, istri. MARCELLO [e] FABIO romani.
Vecchio schiavo ajo di Mirza. Due Grandi.
Altri Grandi istri. Soldati istri. Soldati romani.
Mutam. sc. I: Vasta sala nel castello di Nesazio, sostenuta da colonne di vario ordine con più ingressi e diverse armi,
come lancie, aste e mazze sospese alle pareti. Sedili all’ intorno senz’ appoggio, coperti da pelli di animali. Padiglione
reale a dritta, e sotto questo un sedile in forma di tripode, a sinistra in fondo magnifico arco con gradinata visibile, per
cui si discende all’ antro di Ecate. V: Campagna incolta sottoposta al Castello di Nesazio, del quale scuopronsi le
rovine. Al lato sinistro appiè di un monte tomba alta da terra, su cui un grand’ arbore spande le foglie; al destro il fiume
e sopra quello un rustico ed angustissimo ponte, da cui si ha ingresso al luogo.
Note. La tragedia è in versi.
p. 3-18: “ALL’ EGREGIO SIGNOR MARCHESE / FRANCESCO POLESINI / D’ ISTRIA”, dedic. del curatore Giambatista
Ranzanici “Veneto” nella quale sono evidenziati i pregi della tragedia. p. 19-20: “ARGOMENTO” con le fonti antiche e
moderne. p. 129-142: “NOTE ISTORICHE SULL’ EPULO”.
Per l’ autore, il cui nome per volontà dello stesso non è rivelato (dedic., p. 4), cfr. De Tipaldo, 4, p. 480-482.
4. Alfieri, Vittorio
ABÉLE / TRAMELOGEDIA / DI / VITTORIO ALFIERI / DA ASTI. / MILANO / DALLA
TIPOGRAFIA DI GIOVANNI SILVESTRI / contrada del Bocchetto, n. 2536. / MDCCCVI.
12°
100 p.
18,5x11,5 cm.
Cop. in carta grigia con cornice.
Prezzo: lire di Milano 1 10
45.c.171
Atti 5. Scene 3, 3, 5, 8, 3.
Pers. Fantastici: La Voce d’ IDDIO. LUCIFERO. BELZEBÙ. MAMMONA. ASTAROTTE. Il PECCATO. L’
INVIDIA. La MORTE.
[Nota a piè di pag.:] “I personaggi fantastici, i di cui versi tutti son Lirici e rimati, sempre o a recitativo o ad arietta li
cantano”.
Tragici: ADAMO. EVA. CAINO. ABELE.
[Nota a piè di pag.:] “I personaggi tragici, recitano i versi sciolti; e quando hanno alcun verso Lirico, a recitativo, lo
notano”.
Coro d’ Angeli. Coro di Demoni.
Mutam. sc. I: Reggia di Lucifero. II: Capanna d’ Adamo. III. Notte. - Capanna d’ Adamo. IV, V: Vasta campagna.
Note. p. 3: “AVVERTIMENTO dei Direttori della Stampa della prima edizione delle opere postume d’ ALFIERI” notante la
corrispondenza del testo al manoscritto originale anche per quanto riguarda i contrassegni posti dall’ autore stesso ai
versi o alle parole che avrebbe dovuto in un secondo tempo rivedere.
p. 5-17: “PREFAZIONE” in cui l’ autore “dà ragione” della voce Tramelogédia.
1a ed.: Londra [ma Firenze, Piatti], 1804, nel vol. I delle Opere postume (Salvioli, col. 11; Bianc.- Franc., p. 23).
5. Alfieri, Vittorio
ALCESTE / TRAGEDIA POSTUMA / DI / VITTORIO ALFIERI / BRESCIA / PER NICOLÒ
BETTONI / MDCCCVII
4°
[4], 94, [2].
32,5x23 cm.
Ritr.
Mutilo della tav. ritr.
Rilegato in cartone rigido con fregi oro nel dorso in pelle.
57.c.4
Atti 5. Scene 4, 5 [ma 6], 2, 4, 1.
Pers. FERÉO. ADMÉTO. ALCESTE. EUMELO. ERCOLE.
Fanciulla di Adméto. Ancelle d’ Alceste.
Coro di matrone tessale.
Luogo. Scena. La Reggia di Feréo in Fere, Capitale della Tessaglia.
Note. p. [3]-[4]: “AL GENIO / DI / VITTORIO ALFIERI / NICOLÒ BETTONI”.
Nella prima delle ultime [2] p.: “NOTA DELL’ EDITORE Nel Volume primo dell’ edizione che porta la data di Londra
1804 delle Opere postume di VITTORIO ALFIERI, dopo la traduzione dell’ Alceste d’ Euripide trovasi questa Tragedia col
titolo di Alceste seconda di Euripide con uno Schiarimento in fine sulla pretesa traduzione, in cui l’ autore narra di
averla eseguita su di un testo greco che dopo si è smarrito. Ben si conosce esser questa una poetica finzione […].
Riputai pertanto di ommettere l’ accennato Schiarimento […]. Conservai però religiosamente gli asterischi ad alcuni
versi in simil modo notati nel manoscritto dall’ autore, che gli avrebbe forse mutati, se la morte non lo avesse
immaturamente rapito. […]”.
6. Alfieri, Vittorio
LE / OPERE POSTUME / DI / VITTORIO ALFIERI / VOLUME I [- VOLUME XXII] /
BRESCIA / PER NICOLÒ BETTONI / MDCCCIX [- MDCCCX]
8°
22 v.
21x13 cm.
Vol I-II con antip.
Rilegati in 9 vol.
Legat. in cartone rigido, dorso in pelle con tit. oro su etichetta verde e rossa.
132.a.74-82
ALTRO ESEMPLARE mancante dei vol. XX-XXII.
119.c.38-56
[1]. Vol. III (1809), p. 73-173: ABÉLE / TRAMELOGEDIA
Consistenza, personaggi, scene, pref. come nell’ ed. 1806 (n. 4.).
p. 75-76: “PROTESTA DEI CORRETTORI DELLA STAMPA COLLA DATA DI LONDRA 1804. […] abbiamo stimato dover dare il testo qual’ è, prevenendo il
lettore, che per fin le crocette, che si troveranno più volte nel corso della presente edizione, esistono parimente ne’ manoscritti, ne’ quali solea l’
Autore rileggendo segnare con simili crocette i versi o le parole dove una qualunque cosa l’offendeva, perché non gli sfuggisse poi senza correzione
o miglioramento, se n’ avea d’ uopo. […]”.
[2]. Vol. IV (1809), p. 85-176: ALCESTE SECONDA / DI / EURIPIDE
Consistenza, personaggi, scene come nell’ ed. 1807 (n. 5): ALCESTE
p. 167-176: “SCHIARIMENTO DEL TRADUTTORE SU QUESTA ALCESTE SECONDA”.
[3]. Vol. V (1809), p. 3-104: L’ UNO / COMMEDIA PRIMA / DI / VITTORIO ALFIERI / “[…] / Città non è, se l’ ha in balìa
sol UNO. / SOFOCLE, ANTIGONE. V. 748.”
Atti 5. Scene 6, 7, 9, 8, 7.
Pers. ORCANE. DARIO. MEGABIZE. GOBRIA. PARISA moglie di Dario. APLINA damigella di Parisa. IPPOFILO stallone di Dario.
ONEIRO indovino. COLACONE gran sacerdote di Mitra. PAFIMA figlia d’ Orcane. CHESBALLÉNO cavallo di Dario, parla coi nitriti.
Luogo. Scena, la Casa di Dario in Susa, Capitale della Persia.
Note: La commedia è in versi.
Il verso in epigrafe è preceduto dall’ originale greco.
[4]. Vol. V (1809), p. 105-203: I POCHI / COMMEDIA SECONDA / “Pochi Potenti, / Molti insolenti. / PROVERBIO DA FARSI.”
Atti 5. Scene 4, 5, 7, 10, 11.
Pers. Di Casa Gracco: TIBERIO GRACCO. CAJO GRACCO. CORNELIA loro madre. DIOFANE oratore greco. BLOSIO filosofo.
GLORIACCINO plebeo. MITULLA figlia adottiva di Gloriaccino. LICINIO flautista.
Di Casa Fabio: FABIO. TERZA sua moglie. LENTULIO fratello di Gloriaccino e padre di Mitulla. FURIACCINO tribuno della plebe.
Luogo. Scena in Roma, nelle due Case suddette.
Note. La commedia è in versi.
[5]. Vol. VI (1809), p. 3-117: I TROPPI / COMMEDIA TERZA / DI / VITTORIO ALFIERI / “[…] / Ragional Moltitudine
imperante? / SOFOCLE, EDIPO, COLONEO. V. 67.”
Atti 5. Scene 7, 7, 4, 10, 6.
Pers. ALESSANDRO. Corte di Alessandro: STATIRA, ROSSANE, ARISTOTILE, CLITO, EFESTIONE, ANTIPATRO. CALANO filosofo
indiano. CONTENSINACCHE gran maestro delle cerimonie. Oratori d’ Atene: DEMOSTENE, ESCHINE. ONISCO, NIOSCO, ASPALASCO,
MUISCO, COIRISCO cinque oratori aderenti a Demostene. ARGIROPIO, RAFEO, ARTOPIO tre oratori aderenti ad Eschine.
Luogo. Scena, la Reggia di Alessandro in Babilonia.
Note. La commedia è in versi.
Il verso in epigrafe è preceduto dall’ originale greco.
[6]. Vol. VI (1809), p. 119-239: TRE VELENI RIMESTA / AVRAI L’ ANTIDOTO. / COMMEDIA QUARTA
Atti 5. Scene 5, 12, 6, 7, 8.
Pers. PIGLIATUTTO. PIGLIANCHELLA moglie di Pigliatutto. RIMESTINO PIGLIAPOCO, BORIONE PIGLIAPOCO, TARANTELLA
PIGLIAPOCO agnati. GONFALONA moglie di Rimestino. GRAZIOSINA moglie di Borione. SAVIONA levatrice, moglie di Pigliarello.
PIGLIARELLO mago dell’ isola. IMPETONE GUASTATUTTO, BABBEONE GUASTATUTTO agnati. MISCHACH mago arabo. L’ Ombra di
DARIO re di Persia. L’ Ombra di CAJO GRACCO. L’ Ombra di DEMOSTENE.
La Neonata figlia di Piglianchella, cui non ancora si è posto nome. Moltitudine dei Guastatutto. Altri quattro o cinque dei Pigliapoco.
Luogo. Scena, in una delle Isole Orcadi, le due Case, di Pigliatutto, e di Rimestino Pigliapoco: e in ultimo la Spiaggia del mare.
Note. La commedia è in versi.
p. 121-122: “OSSERVAZIONE DELLO STAMPATORE”. A piè di pag.: “Questa Osservazione trovasi nella edizione da noi seguita, che porta la data di
Londra 1804. (Nota del Tipografo Editore di Brescia)”.
Nel verso della c. del tit. (p. 120): “L’ epigrafe, ch’ egli [Alfieri] propone ai suoi concetti, e che a Cicerone attribuisce”.
Altro tit. a p. 123: L’ ANTIDOTO.
[7]. Vol. VII (1809), p. 3-102: LA / FINESTRINA / COMMEDIA QUINTA / DI / VITTORIO ALFIERI
Atti 5. Scene 7, 6, 11, 7, 6.
Pers. MINOSSE. EACO. RADAMANTO. MERCURIO. MAOMETTO. CADIGIA moglie di Maometto. ZULIMA altra sua moglie.
CARDISCA altra sua moglie. CONFUCIO. SATURNISCO. LUNATINA. Ombre varie di Capisetta, Eroi, Filosofi, e Letterati; tra cui parla la sola
Ombra d’ OMERO.
Protomazziere, con dodici mazzieri.
Coro dell’ Ombre degli Elisj.
Sc. Scena, la Casa di Plutone, e gli Elisj annessi ad essa.
Note. Nota a un verso della sc. 8. dell’ atto III (p. 62): “Questo è l’ ultimo verso che sia uscito dalla penna dell’ Alfieri, mentre stava ricopiando e
correggendo queste sue Commedie. Il rimanente del presente Volume sarà stampato tal quale esiste nel primo manoscritto: abbiamo creduto pure di
dover pubblicare le diverse Note che vi si leggono in margine, e che si troveranno di quando in quando segnate con asterisco. Nota de’ Correttori
della Stampa dell’ Edizione colla data di Londra 1804”.
[8]. Vol. VII (1809), p. 103-222: IL / DIVORZIO / COMMEDIA SESTA(*)
Atti 5. Scene 8, 10, 15, 10, 7
Pers. Sig. AGOSTINO CHERDALOSI. Sig. ANNETTA CHERDALOSI sua moglie. LUCREZINA CHERDALOSI loro figlia. Sig. GIORGIO
WARTON inglese. Conte CIUFFINI genovese, letteratuccio. Cav. PIANTAGUAI militare, che serve in Ispagna. Sig. SETTIMIO BENINTENDI.
Sig. PROSPERINO BENINTENDI suo figlio. Don TRAMEZZINO prete di Casa Cherdalosi. Sig. Dottor SPARATI avvocato di Casa Cherdalosi.
Sig. Dottor BECCHINI medico di casa Cherdalosi. Sig. FABRIZIO STOMACONI cav. di mezza età.
Notajo RODIBENE.
Luogo. Scena, le due Case Cherdalosi, e Benintendi, in Genova.
Note. L’ asterisco del tit. richiama la nota dell’ A. che figura nella stessa pag.: “Questa è la più lunga di tutte le mie sì Tragedie, che Commedie. Si
esamini poi se si dovrà levare un ducento versi, e dove, e come. Certo se non mi fossi allacciato di continuo scrivendola, coll’ annotarne ed
economizzarne i versi, tanta è la piena del ridicolo, che dà il soggetto, che in vece dei mille settecento versi, non mi sarei forse saziato di tre mila”.
Conformemente all’ “edizione colla data di Londra 1804” fedele al manoscritto originale (cfr. nota alla commedia precedente), il tipografo ha qui
mantenuto la numeraz. errata delle scene 3. nell’ atto IV e 5. nell’ atto V.
7. Alfieri, Vittorio
COLLEZIONE / DI TUTTE LE TRAGEDIE / DI / VITTORIO ALFIERI / DA ASTI. / VOLUME I.
[- VOLUME VI.] / VENEZIA / DALLA TIPOGRAFIA DI PIETRO NARDINI / 1818.
16°
6 v.
13x9 cm.
Cop. in carta rosa con cornice.
Manca vol. V (Trag. 17-20).
5.c.200-204
Vol. VI, Trag. 21, 78 p.: ANTONIO / E CLEOPATRA
Atti 5. Scene 4, 5, 6, 6, 5.
Pers. Egizj: CLEOPATRA. ISMENE. DIOMEDE.
Romani: ANTONIO. CANIDIO. AUGUSTO. SETTIMIO.
Guardie d’ Augusto.
Luogo. La Scena è in Alessandria nella Reggia di Cleopatra.
Note. Sono fedelmente riportati i contrassegni apposti dall’ autore ai versi da lui stesso reputati mediocri.
1a ed.: Londra, 1800 e 1804 [ma Firenze, Piatti, 1804] (Salvioli, col. 323).
8. Alfieri, Vittorio
TRAGEDIE / DI / VITTORIO ALFIERI / DA ASTI. / VOLUME I. [- VOLUME III.] / MILANO /
Dalla Società Tipografica de’ CLASSICI ITALIANI / Contrada del Cappuccio / ANNO 1818.
8°
3 v.
Ritr. Alfieri (Gio. Boggi S.).
Collez.: OPERE SCELTE / DI / VITTORIO ALFIERI / DA ASTI. /
VOLUME I. [- VOLUME III.]
21x13 cm.
Rilegati in cartone rigido con dorso in pelle.
84.c.22-24
Vol. III, p. 245-303, 383-387: ALCESTE SECONDA / DI EURIPIDE / TRAGEDIA
Stesso contenuto dell’ ed. 1809 (n. 62).
9. Alfieri, Vittorio
TRAGEDIE / DI / VITTORIO ALFIERI / da Asti / VOL. I. [- VOL. II.] / [marca tipogr.] /
FIRENZE / PRESSO GIUSEPPE MOLINI / ALL’ INSEGNA DI Dante / MDCCCXXI
13,5x7,5 cm.
2 v.
Altro front. e antip. incisi (Francesco Nenci dis., Lasinio figlio inc.).
Rilegati in cartone rigido con dorso in pergamena.
75.c.131-132
[1]. Vol. II, p. 553-619: ABELE / TRAMELOGEDIA / POSTUMA
Consistenza, personaggi, scene, pref. come nell’ ed. 1806 (n. 4.).
p. 554: “N.B. I versi o le parole contrassegnate con una crocetta, sono così anche nel manoscritto originale, e indicano quei passi che l’ Autore si
riservava poi a rivedere e cangiare”.
[2]. Vol. II, p. 621-676: ALCESTE SECONDA / DI / EURIPIDE / POSTUMA
Stesso contenuto dell’ ed. 1809 (n. 62).
[3]. Vol. II, p. 677-734: ANTONIO / E / CLEOPATRA / TRAGEDIA POSTUMA (1) / M. DCCC. IV.
Consistenza, personaggi, scene come nell’ ed. 1818 (n. 7.).
Il richiamo nel tit. si riferisce alla nota dell’ A. che figura nella stessa pag.: “Per mia disgrazia, e fortuna rappresentata li 16 Giugno 1775. nel Teatro
Carignano in Torino”.
p. 729-734: “SENTIMENTO DELL’ AUTORE SU QUESTA TRAGEDIA ANTONIO E CLEOPATRA”.
Sono fedelmente riportati i contrassegni apposti dall’ autore ai versi da lui stesso reputati mediocri.
Note. Le illustrazioni dell’ antiporta e del front. riportano rispettivamente una scena dell’ Ottavia e del Polinice nel vol.
I. e una scena dell’ Alceste e dell’ Abele nel vol. II.
Marca sul front.: effigie di Dante.
10. Alfieri, Vittorio
TRAGEDIE / DI / VITTORIO ALFIERI / TOMO I. [- TOMO XII.] / VENEZIA / PRESSO
GIUSEPPE ANTONELLI / MDCCCXXV. [- MDCCCXXVI.]
[Colophon:] TIPOGRAFIA ANDREOLA
12° (form. 24°) 12 v. Ritr. Alfieri (Giuseppe Zuliani dis., Felice Zuliani inc.), tav. inc. Cop. in carta rosa
con cornice. Prezzo: L. 1 Austr., o Cent. 87 Ital. al vol.
14x8 cm.
Mancano i tomi VIII-IX.
37.c.164-173
[1]. To. XI (1826), p. 3-77: ABELE / TRAMELOGEDIA / POSTUMA
Stesso contenuto dell’ ed. 1821 (n. 91).
[2]. To. XI (1826), p. 79-141, tav. 1 (C. Rizzardini dis., G. Zuliani inc.): ALCESTE SECONDA / DI EURIPIDE /
POSTUMA
Stesso contenuto dell’ ed. 1809 (n. 62).
[3]. To. XII (1826), p. 3-66, tav. 1 (G. Busato dis., A. Viviani inc.): ANTONIO / E / CLEOPATRA / TRAGEDIA
POSTUMA (1) / M. DCCC. IV.
Stesso contenuto dell’ ed. 1821 (n. 93).
11. Alfieri, Vittorio
TRAGEDIE E VITA / DI / VITTORIO ALFIERI / VOLUME UNICO / PRECEDUTO / DA UN
RAGIONAMENTO STORICO-CRITICO / DEL PROF. SILVESTRO CENTOFANTI / [marca:
monogr. dell’ edit.] / FIRENZE / SOCIETÀ EDITRICE FIORENTINA / 1842
[Nel verso dell’ occh.:] FIRENZE – TIPOGRAFIA DI FELICE LE MONNIER
25x17 cm.
CXI, [1], 734, [2] p.
Testo su 2 col.
Rilegato in cartone rigido con dorso in pelle.
Segni di lettura.
142.c.12
[1]. p. 425-450: ABELE / TRAMELOGEDIA / POSTUMA
Stesso contenuto dell’ ed. 1821 (n. 91).
[2]. p. 451-475: ALCESTE SECONDA (1) / POSTUMA
Per consistenza, personaggi, scene cfr. ed 1807 (n. 5): ALCESTE
Il richiamo nel tit. si riferisce alla nota che figura nella stessa pag.: “Perché sia detta seconda, vedasi lo Schiarimento, e specialmente la nota ultima al
medesimo”.
p. 452: “ARGOMENTO”. p. 453: “ALLA NOBIL DONNA / LA SIGNORA CONTESSA / LUISA STOLBERG D’ ALBANIA”, sonetto dell’ autore datato Firenze
dicembre 1798. p. 474-475: “SCHIARIMENTO DEL TRADUTTORE SU QUESTA ALCESTE SECONDA”.
[3]. p. 477-499: ANTONIO E CLEOPATRA / TRAGEDIA POSTUMA (1) / M. DCCC. IV.
Stesso contenuto dell’ ed. 1821 (n. 93).
12. Alfieri, Vittorio
TRAGEDIE / DI / VITTORIO ALFIERI / DA ASTI: / CON UNA NOTIZIA INTORNO AGLI
AUTOGRAFI DELLE TRAGEDIE / CONSERVATI NELLA MEDICEO-LAURENZIANA, / ED
ALLE PRIME E PRINCIPALI EDIZIONI DI ESSE. / VOLUME PRIMO. [- VOLUME
SECONDO.] / [marca: monogr. dell’ edit.] / FIRENZE. / FELICE LE MONNIER. / 1855.
17x11 cm.
2 vol.
Rilegati in cartone rigido con dorso in tela.
Dono Tropea. Scaff. 1. 172-173
[1]. Vol. II, p. 289-338: ANTONIO E CLEOPATRA1.
Consistenza, personaggi, scene come nell’ ed. 1818 (n. 7.).
Il richiamo nel tit. si riferisce alla nota dell’ A. come nell’ ed. 1821 (n. 93).
[2]. Vol. II, p. 339-397: ABELE.
Consistenza, personaggi, scene, pref. come nell’ ed. 1806 (n. 4.).
[3]. Vol. II, p. 399-453: ALCESTE SECONDA*.
Consistenza, personaggi, scene come nell’ ed 1807 (n. 5): ALCESTE
L’ asterisco del tit. richiama la nota che figura nella stessa pag.: “Perché sia detta seconda, vedasi lo Schiarimento, e specialmente la nota ultima al
medesimo, pag. 453. (Edit.)”.
p. 399: “ALLA NOBIL DONNA / LA SIGNORA CONTESSA / LUISA STOLBERG D’ ALBANIA”, sonetto dell’ autore datato Firenze dicembre 1798. Nota a piè
di pag.: “Questo Sonetto nel Ms. sta innanzi alle due ALCESTI. (Edit.)”. p. 449-453: “SCHIARIMENTO DEL TRADUTTORE SU QUESTA ALCESTE
SECONDA” datato Firenze 15 settembre 1799.
13. Amati, Amato
LANZONE / DRAMMA STORICO / IN CINQUE ATTI / DI / AMATO AMATI / MILANO /
Libreria editrice di educazione e d’ istruzione / DI PAOLO CARRARA / Via Santa Margherita
Num. 1104. / 1868.
[Nel verso del front.:] Tipografia Guglielmini.
19,5x12,5 cm.
75, [1] p.
Antip. Cop. in carta nocciola con cornice.
Dedica ms. sul front.: “L’ autore al cav. dr. prof. De Leva”.
Prezzo: L. 1.
Ba 1569.25
Atti 5. Scene 3, 4, 5, 5, 5.
Pers. LANZONE dei Capitani da Corte, giudice e notajo del Sacro palazzo. MARIA figlia di Lanzone. IMELDA
compagna di Maria. ALBERIO promesso sposo di Maria. ARIBERTO arcivescovo di Milano. GHERARDO dei
Capitani d’ Arsago, nipote di Ariberto. TEBALDO valvassore di San Siro. ANSELMO da Baggio, cardinale della
Chiesa ambrosiana. L’ Abate di San Vittore. ANDREA, PIETRO, GIOVANNI, TOMASO popolani. LUCIO,
GIORGIO, STEFANO tribuni del popolo. Un Vecchio popolano. Una Donna del popolo.
Ep. L’ azione per i primi tre atti ha luogo nel 1042, il quarto e il quinto sul principio del 1045.
Mutam. sc. I: Piazza in Milano. II: Sala nella torre di Lanzone. III: Sala nel palazzo arcivescovile. Un finestrone
guarda sulla piazza. IV: Piazza del Teatro – anno 1044 [sic]. V: Carcere nel castello di Monza.
Note. p. 3: “Questo ricordo che l’ anima dei forti è la vita dei popoli sia conforto al lutto venerando della nobil donna
ADELAIDE CAIROLI-BONO che diede all’ Italia: BENEDETTO […] ERNESTO […] LUIGI […] ENRICO […] GIOVANNI […]”.
p. 5-8: “PREFAZIONE” in cui l’ autore motiva la scelta di Lanzone come eroe del suo dramma. Datata Milano 25
dicembre 1867, è introdotta da passi del Sommmario della St. d’ Italia di C. Balbo (Età V, § 14, Età VI, § 4 e 8).
In quarta di cop.: “Per le NOTE STORICHE di questo Dramma veggasi l’ operetta dello stesso Autore, intitolata: IL
RISORGIMENTO / DEL COMUNE DI MILANO / STUDIO STORICO / SU DOCUMENTI EDITI ED INEDITI / che è vendibile al prezzo
di L. 2 […] da Paolo Carrara”.
L’ antip. riproduce in litografia “egregiamente disegnata da un valente artista” la statua di Lanzone scolpita da Edoardo
Tabacchi per l’ ottagono della Galleria.
14. Amorosa, Berengario Galileo
[…] / ASSURDI / BOZZETTO DRAMMATICO IN VERSI / [ fregio] / CONEGLIANO / TipoLitografia F. Cagnani / MDCCCXCI
18x12,5 cm.
42, [2] p.
Prezzo: Una Lira.
Fregio capopag.
Cop. in cartoncino bianco con decorazioni rosse e azzurre.
Ba 1451.10
Atto unico. Scene 7.
Pers. Il Marchese RODOLFO. OLGA sua moglie. Il Conte UBERTO. ADA sua moglie.
Ep. Epoca presente.
Sc. La scena rappresenta un grazioso salotto addobbato con lusso aristocratico. A metà della parete di destra un balcone
che mette sopra un loggiato. A metà di quella di sinistra una porta che mena agli appartamenti destinati alla festa da
ballo. In fondo un uscio buona parte nascosto fra le pieghe della tappezzeria, ed alla sua sinistra un tavolino sul quale è
il necessario per scrivere e un cofanetto. È di molto passata mezzanotte.
Note. p. 3: “A / PILADE POLLAZZI / DIRETTORE DELLA SCENA – SPORT / ossequiosamente”.
Nome dell’ autore nella parte in testa al front. omessa nella trascr.
15. Andrei, Vincenzo
LA VERA PATERNITÀ / COMMEDIA / DI / VINCENZO ANDREI / RAPPRESENTATA PER
DUE SERE CONSECUTIVE / AL TEATRO NICCOLINI / PISA / TIPOGRAFIA NISTRI / 1872
19x13 cm.
[4], 42, [2] p.
Senza cop., rilegato in miscellanea.
Timbro del donatore Emilio Teza.
BF 1.10.7
Atti 4. Scene 8, 9, 12, 11.
Pers. Il Duca DOUGLAS. LA Duchessina EMMA sua figlia. La Duchessa, madre del duca. La Marchesa ALVINSI.
La Contessa AMELIA. GASTONE ORERO. Il Professore ORERO. Il Visconte ALFREDO. Il Conte DEL VASTO.
Il Dottor GHIBERTI. Il Cavaliere ONESTI.
Una cameriera. Tre servi.
Luogo. La scena è in Firenze. Ep. Epoca presente.
Cost. Costumi dell’ alta aristocrazia.
Mutam. sc. I: Ricca sala da ricevere, in casa della Contessa, sfarzosamente mobiliata e d’ ultimo gusto. Due tavolini,
uno a destra l’ altro a sinistra: al di sopra di quello a sinistra un piccolo tavolino da giuoco; di fronte, a sinistra, un
pianoforte, poltroncine e sofà. Due porte laterali e due grandi porte nel fondo, in mezzo alle quali una ricca tavola con
sopra fiori e candelabri accesi, ed un ricco servito da thè; oggetti di galanteria da per tutto, e ricche tappezzerie. Sono le
dieci di sera. II: Ricca sala in casa della Duchessa, con due tavolini grandi ed uno piccolo, sul quale avvi una matassa di
lana, ed un ricamo con due iniziali A. G. Pianoforte a sinistra, sofà e poltroncine. Tappezzerie di lusso, una porta in
fondo e quattro laterali. III: Sala terrena in una casa di salute del Professore Orero. Mobilia severa e decente: due porte
laterali, e porta in fondo. IV: Scena e decorazione dell’ atto secondo.
1a edizione (ES I, col. 553).
16. Antona Traversi, Giannino
[…] / LA MATTINA DOPO / Commedia in un Atto / PREMIATA AL CONCORSO
DRAMMATICO / GOVERNATIVO. / [marca tipogr.] / MILANO, 1893 / LIBRERIA EDITRICE
GALLI / DI / C. CHIESA E F. GUINDANI / Galleria Vittorio Emanuele – 17-80
[Nel verso del front.:] BERGAMO, STAB. FR. CATTANEO SUCC. A GAFFURI E GATTI
17,5x10,5 cm.
GUINDANI)”.
36 p.
Prezzo: Cent. 60.
In quarta di cop.: “TEATRO MODERNO: / (Edizioni CHIESA e
Dono Zanninovich. Ba 5.1
Atto unico. Scene 8.
Pers. Il Conte PAOLO DI BELLOSGUARDO. La Contessa BIANCA sua moglie. Don ALBERTO BRUNATI. La
Marchesa di SANTO-STEFANO. GIUSTINA cameriera. Un Domestico.
Luogo. L’ azione si svolge in Milano. Ep. Epoca presente.
Sc. Gabinetto della Contessa Bianca, messo con molta eleganza e con molto buon gusto. Porte ai lati e nel fondo.
Note. p. 5: “A MIA MADRE [...] dedico questo primo frutto del mio lavoro. [...] GIANNINO”.
p. 8: “La mattina dopo fu rappresentata la prima volta al Teatro Filodrammatico di Milano, il 20 gennaio 1892, nella
Mattinata a beneficio della Cassa di previdenza tra gli attori drammatici. Le parti furono distribuite come segue: CONTE
PAOLO DI BELLOSGUARDO Luigi Ferrati. CONTESSA BIANCA Ermete Zaccone [sic]. DON ALBERTO BRUNATI Teresa
Boetti Valvassura. MARCHESA DI SANTO-STEFANO Adelaide Falconi. GIUSTINA Antonietta Proserpio. Un DOMESTICO
Giuseppe Masi”.
p. 9: “ADELAIDE FALCONI (1)”. A piè di pag.: “(1) Sono lieto di cogliere l’ occasione per ringraziare segnatamente
questa illustre attrice, la quale interpretò la parte della Marchesa di Santo-Stefano con tanta finezza e signorilità, che io
stimo dovere a lei il successo del mio lavoro”.
Marca sul front.: monogr. del tip. con motto “Usque dum vivam et ultra” in cartiglio trattenuto da cerchio (serpente che
si morde la coda) con tre fiori a raggiera nella parte superiore.
Nome dell’ autore nella parte in testa al front. omessa nella trascr.
17. Apocalypsius verax pseud.
TEOMANZIO / OVVERO / LA RICERCA DELL’ ANIMA / DRAMMA / DAI VECCHI
SCARTAFACCI / DI / APOCALYPSIUS VERAX / MEDICO / […] / MILANO / LIBRERIA
EDITRICE / Via San Paolo, 11 / 1881.
[Nel verso del front.:] Milano, Tip. A. Guerra.
19x12,5 cm.
122, [2] p.
Collez.: TEATRO ITALIANO / CONTEMPORANEO / FASCICOLO 69.
Prezzo: L. 1.50.
Nella p. 1 dedica ms.: “Al Chiariss.o / D.r Benvenisti / in segno d’ alta stima / e considerazione / l’ autore”.
Raccolta Benvenisti. 2036
Atti 5. Scene 12, 11, 10, 16, 8.
Pers. Don TEOMANZIO medico e filosofo. Donna COSIMA DEVECCHI sua zia. NOVELLO giovine di lui
discepolo e secretario. Don APISTONE DEGLI ARGENTI antico droghiere, ora possidente e negoziante (sui 50 anni).
La Marchesa ONORATA DI SCORZALBANO (di circa anni 45). IDELIA sua figlia. Il Barone RIPENTI. Il
Marchese LEONCINO DE FRIVOLI. VOLGARIO agente di don Apistone. OLOFISIA sua moglie (di circa 20 anni).
EMINA di lei sorella (di circa 16 anni). CRISTINA vecchia nutrice di Volgario, ora al suo servizio. Un Vecchio
Domestico di casa Scorzalbano. Un Messo di tribunale. Un Vecchio Custode. Un Servitore di casa Devecchi.
Una cameriera.
Luogo. Il luogo dell’ azione è un porto di mare in Sicilia. Ep. L’ epoca tra il 1849 e il 1859.
Mutam. sc. I: Via sul mare. In fondo la riva; sul davanti, a destra dell’ attore, casa nobile con portone (abitazione del
dottore); a sinistra casetta modesta a due piani (abitazione di Volgario e di Apistone), e di fianco alla porta di casa un
pergolato con sotto un tavolino e una sedia. È l’ ora del tramonto. II: Stanza da letto in casa di Volgario. In fondo
alcova, chiusa con cortine; vicino a questa, a destra dell’ attore, uno specchio da toeletta, un sofà; a sinistra sulla parete
un’ immagine, dinanzi alla quale arde un lumicino. Uscio a sinistra; finestra a destra. Un lume da notte su un tavolo. III:
Salotto in casa del dottore. A destra dell’ attore uscio che dà nello studio di Teomanzio: in mezzo uscio d’ entrata; a
sinistra uscio interno. Nell’ angolo a destra pianoforte aperto e suvvi fogli ecc., nell’ angolo a sinistra tavolo, scartafacci
ecc., e sopra il tavolo scaffale con libri; verso il mezzo un canapè con tavolinetto da lavoro davanti. IV, 1: Salotto in
casa della Marchesa, addobbato con lusso, ma all’ antica. Uscio in mezzo e usci laterali. Tavolino con lavori da donna;
altra tavola con carte, libri e arnesi da disegno; un piccolo scaffale elegante con libri; orologio, specchio, ecc. IV, 6:
Casa di Volgario. Stanza comune con uscio in fondo e due laterali. Mobilia povera: a sinistra una scrivania con grossi
libri di commercio (libro mastro, ecc.) aperti sur un tavolo, una poltrona e alcune sedie. V: Cimitero con croci e lapidi
qua e là. È notte: luna sotto nuvolo. Si sente a soffiare il vento, e sulle pietre e sulle croci di vede un leggiero strato di
neve. A destra su declivio di una piccola altura, che va sin fuori di scena si vede una croce più distinta – più sul davanti
– con sopra una ghirlanda avvizzita. […].
Note. p. 5: “ALL’ ANIMA / DI MIO PADRE / […] / QUESTA QUASI POSTUMA PUBBLICAZIONE, / DEL DOTTO – O INDOTTO –
VULGO IL RISO NON CURANDO, / SPIRITUALMENTE / CONSACRO”. p. 7-9: “In luogo di Prefazione. Brani di lettere sulla
pubblicazione del Teomanzio, all’ amico ….. in Milano”. p. 11-12: “PROLOGO Il concetto di questo dramma è
filosofico; l’ intento, mostrare il lato sociale della grave quistione dello spiritualismo nel tempo presente. Tra le opposte
correnti […] l’ autore – medico provetto e filosofo spregiudicato – ha voluto in questo dramma dire la sua parola,
esporre la sua opinione […]. Trieste, 1867”.
Motto nella parte del front. omessa nella trascr.: “Eppur si muove!”.
18. Apostoli, Francesco
L’ INCAUTA / COMMEDIA / DI FRANCESCO APOSTOLI
Nel vol. XXXII di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe
Antonelli / 1832
[Data di cop.:] 1834
88 p.
34.c.194
Atti 5. Scene 13, 10, 9, 10, 9.
Pers. La Marchesa EMILIA BRILLANTY. GIULIETTA sua nipote. Dama GENOVEFFA creola della Guadalupa.
ADELINA cameriera della marchesa. Il Conte di BEUMONT prigioniere di guerra francese. Lord WILLIAMS
COTTON governatore generale della Martinica. VICTOR DENIERS giovine avvocato. Patron PANURGO creolo
della Martinica. FORFAIT intendente di madama Brillanty. GIOVE schiavo nero di madama Brillanty. Sir Capitan
PEACE ajutante del lord governatore generale.
Soldati inglesi. Servitori bianchi in livrea della dama e del governatore generale. Neri, donne nere e schiavi. Ordinanze
francesi.
Luogo. Scena, nella capitale della Martinica.
Mutam. sc. I: Stanza grande in casa della marchesa Brillanty. IV: La scena rappresenta l’ esteriore di un lato del
palazzo del lord governatore della Martinica […]. V: Stanza della marchesa Brillanty, come nel primo atto.
Note. Scene e costumi sono dettagliatamente descritti nel corso dell’ azione e a p. 2 (“INDICAZIONE PEL LOCALE E
COSTUMANZE DELLA SCENA”) per gli atti I II III V, alle p. 57 e 66 per l’ atto IV.
Probabile 1a ed.: Venezia, Gnoato, 1820 (CLIO 1, p. 180). La commedia, rappresentata con successo a Venezia e a
Milano, fu composta dopo il 1814 (ES I, col. 738).
19. Arabia, Francesco Saverio
[…] / TOMMASO CAMPANELLA / SCENE / [fregetto] / NAPOLI / Tipografia della R.
Università / 1877
20,5x13,5 cm.
[4], 152, [2] p.
Rilegato in cartone rigido.
Ba 1665 8°.4
Scene 20.
Pers. TOMMASO CAMPANELLA. ALBERTO CONTESTABILE. Frate DIONIGI DA NICASTRO. Frate
ANGELICO CONTESTABILE. ULUCCI. EMIRO. GIAMBATTISTA SANSEVERINO. Il Vicerè Conte di
LEMOS. CARLO SPINELLI. Il Vescovo di Mileto. COSTANZA. BIANCA. DOLORITA. Frati, cortigiani,
popolani, soldati spagnuoli. L’ Ombra di Giordano Bruno. La Filosofia. Il Senso comune.
Mutam. sc. 1: Via che sale per un monte: uomini e donne vestiti di sacco, scalzati, con corone di spine, muovono
lentamente, preceduti da frate Dionigi che porta una croce. 2: Piazza nella città di Stilo: molti popolani, alcuni soldati
spagnuoli in ischiera in uno de’ lati. 3: Giardino. 4: Stanza nel convento de’ Domenicani di Stilo […]. 6: Luogo
solitario in campagna. 7: [Stanza di Campanella], comincia la notte. 8: Campagna presso una chiesetta. Frate Angelico
seduto vicino una fossa di fresco colmata. 9: Anticamera di un palazzo in Napoli, a Posillipo. 10: Sala nella medesima
casa. 13: Scuola nel Seminario di Mileto, dove i giovani sono adunati per udire la sposizione della Scrittura. 14: Notte,
campagna. 17: Notte – Chiesa de’ Domenicani di Stilo. 19: Campagna. 20: Via per una montagna.
Note. La composizione è in versi.
p. 3-28: “PREFAZIONE Queste scene, o dialoghi che s’ abbiano a dire, che sono esse mai? Non certo un dramma,
almeno a giudicarne a prima vista, chè quando non fosse altro, vi mancherebbe l’ esser suddivise in atti, onde non è a
credere fossero destinate al teatro. […] qui non si è preteso di drammatizzare l’ argomento, nel vero senso della parola,
ma solo di servirsi del dialogo e de’ mezzi dell’ arte scenica per trattarlo in una forma che ormai pare sia la sola accetta,
usando in questo di quella libertà che, strana pel teatro, può riuscire innocentissima in un libro. […]”.
p. 145-152: “NOTE” al testo.
Nel verso dell’ occh.: “ALLA MEMORIA / DI / PAOLO EMILIO IMBRIANI / QUESTO SCRITTO / CHE DA GRAN TEMPO LASCIATO
IN OBBLIO / STIMÒ POTERSI PUBBLICARE / DOLENTE CON TUTTA ITALIA / DELLA PERDITA DI COTANTO CITTADINO / L’
AUTORE / D. / MDCCCLXXVII”.
Nome dell’ autore nella parte in testa al front. omessa nella trascr.
20. Aroldi, Cesare
GLI ULTIMI ISTANTI / DI / TITO SPERI / SCENA DRAMATICA / IN VERSI / DI / CESARE
AROLDI / [marca: monogr. del tipogr.] / MANTOVA / STAB. TIPOGRAFICO MONDOVÌ / 1872
21x14,5 cm.
15, [1] p.
Senza cop.
Ba 1142.38
Scene 3.
Pers. TITO SPERI. Don FILIPPO MEZZADRI. L’ Auditore.
Guardie.
Luogo. La scena succede in Mantova nel Confortatorio di S. Teresa.
Sc. Carcere – Un tavolo – Una seggiola – Un pagliericcio.
Note. p. 3: “Scrissi questi versi perché fossero recitati sul Teatro Andreani dalla Compagnia Pezzana-Dondini nella
sera di Sabato 7 Dicembre, giorno dell’ inaugurazione del Monumento ai Martiri di Belfiore e di S. Giorgio. La
strettezza del tempo non permise alla detta Compagnia di assecondare il mio desiderio. […]. AROLDI CESARE”.
21. Avelloni, Francesco Antonio
IL CHIRURGO / D’ AQUISGRANA / COMMEDIA / DI FRANCESCO AVELLONI.
Nel vol. XXIX di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli
/ 1832
[Data di cop.:] 1834
59 p.
34.c.191
Atti 5. Scene 6, 7, 8 [ma 7], 7, 5.
Pers. VALSINGHER chirurgo. LUIGIA sua moglie. FIEDER massaro e fratello di Luigia. Presidente d’ Aquisgrana.
FRODER suo figlio. LINGER servo di Froder. STOPPER pratico di Valsingher. FRIZ servo di Valsingher.
RICCARDO. SESLER uffiziale. Vetturino.
Quattro soldati.
Sc. Casa di Valsingher. Sala con quattro porte, due chiuse, una comune e l’ altra d’ appartamento.
Note. 1a ed.: Venezia, Rizzi, 1823 (Salvioli, col. 742).
22. Avelloni, Francesco Antonio
CLARISSA SEMEIRA / COMMEDIA / DI FRANCESCO AVELLONI
Nel vol. XXI di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli /
1832
[Data di cop.:] 1833
58 p.
34.c.183
Atti 5.Scene 4, 4, 4 [ma 5], 4, 5.
Pers. CLARISSA SEMEIRA. ARMANDO creduto suo figlio. SURINAM suo aio. L’ Ammiraglio DUGLAS.
JAMESTOUUN. LINET serva.
Quattro soldati scozzesi.
Luogo. La scena è in Saba una delle Antille danesi.
Mutam. sc. I: Sala bene addobbata nel palazzo di Clarissa. Sopra la porta d’ ingresso vi sarà il ritratto d’ un giovane
coperto con una tendina. IV: Appartamento terreno diviso da un cancello, da cui si vede un canneto.
Note. 1a ed.: Roma, Boulzaler, 1828 (Salvioli, col. 776).
23. Avelloni, Francesco Antonio
LA / LUCERNA D’ EPITETTO / AZIONE ALLEGORICA / DI FRANCESCO AVELLONI.
Nel vol. XXIV di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli
/ 1832
[Data di cop.:] 1834
79. p.
34.c.186
Atti 5. Scene 7, 6, 8, 5, 8.
Pers. PROTAGORA padre di [Damide e Panfilo]. DAMIDE [e] PANFILO figli del primo letto. CASSANDRIA
seconda moglie di Protagora. GLICERIA sua figlia. SOSIA. EPITETTO filosofo.
Pers. allegorici: Il VIZIO, vestito riccamente all’ antica spagnuola. L’ OZIO, vestito con abito di carattere alla
francese, corona di papaveri, barilotto al fianco. Il LITIGIO, in toga nera e gran parrucca. Il RIMORSO, alla romana,
di bianco, zazzera e barba bianca, in mano un pugnale e un flagello. La DISCORDIA, abito lacero a vari colori, prisma
in testa, face al fianco, capelli sparsi. L’ INGRATITUDINE, abito ricchissimo all’ eroica, pugnale al fianco, serpi ai
piedi. La MORMORAZIONE, un abito di carattere da vecchio alla francese. Il CAPRICCIO, di bianco, elmo bianco
in testa con piume bianche, stampelle. Lo SCANDALO, da giovine di buon tempo, seducente più che sia possibile. L’
ILLUSIONE, da giovane alla moderna, ma molto bizzarramente. Un VILLICO, da villano. BISCACCIERE, alla
borghese. Il SUPPLIZIO, da sbirro con pistole, schioppo, ec.
Furie.
Mutam. sc. I, 1: La scena rappresenta un sotterraneo, sostenuto da varie volte, con casse di ferro disposte qua e là ad
uso di scrigni. I, 6: Palazzo del Desiderio, cioè una reggia trasparente, al peristilio dietro della quale sta un palazzino
con porta praticabile. II: Interno del palazzo del Desiderio, cioè una reggia a piacere, con vasi etruschi sparsi qua e là
per la scena, con fuoco sopra ad ognuno. III: Palazzo della Discordia, cioè una reggia di varii ordini di architettura, ma
tutti messi in confusione senza regola e senza giusta distribuzione. Libri, processi, carte assai, parte lacerate, molte
ammonticchiate e molte sparse per tutta la scena. IV: Palazzo della Ingratitudine. Una reggia gotica, di tinta oscura. I
capitelli delle colonne saranno quasi tutti coperti di mannaie, di ceppi, di spade, di pugnali insanguinati; nel mezzo gran
tavola, con sopra un quadro che rappresenti il ritratto di Protagora, che a suo tempo si trasforma in una magnifica tavola
imbandita per sei persone. V: Il gran parco del Vizio, con un recinto di varie botteghe: La prima è quella della Illusione;
sarà tutta adorna di maschere. La seconda quella della Mormorazione, e sarà una bottega da caffè. La terza, la casa del
Capriccio; un palazzino a guisa d’ un esterno d’ ospedale. La quarta, che resterà quasi in mezzo, un ridotto da giuoco.
La quinta una bettola. La sesta, l’ abitazione dello Scandalo; sarà un palazzino, con finestra con cuscino ec. La settima,
l’ esterno d’ una carcere con porta praticabile, residenza del Supplizio.
Note. 1a ed.: Venezia, Rizzi, 1824 (Cat. Coll., 7. 10011).
24. Avelloni, Francesco Antonio
TROVATEMI IL SECONDO / COMMEDIA / INEDITA / DEL SIGNOR / FRANCESCO
AVELLONI. / [fregio] / IN VENEZIA / L’ ANNO 1809. / PRESSO ANTONIO ROSA / con regia
permissione.
8°
83, [1] p.
18x12 cm.
Senza cop., rilegato in miscellanea.
Ba 652.14
Atti 5. Scene 4, 5, 7, 8, 8.
Pers. MECHER banchiere. FANNI’ sua figlia. ELSINGHER banchiere. Madama ELSINGHER. SAIBER capitano
di nave. EUSTACHIA sua moglie. SAIBER loro figlio. GILBERTO OLGHER negoziante. OLGHER suo figlio.
SULGHER sensale. HALLER. EBER. SOBER. LEGHNER. Un Scritturale. BETTI’ cameriera di Fannì.
Un notaro.
Luogo. La scena è in Brema.
Sc. Sala di studio in casa del signor Mecher con quattro banconi alti, e chiusi ad uso de’ negozianti. Fra un banco e l’
altro a dritta la porta comune, a sinistra quella degli appartamenti. Nel fondo un tavolino grande con sopra varj libri di
negozio, e un armadio vicino, che indica scrigno.
Note. p. 80-83: “NOTIZIE STORICO-CRITICHE SOPRA TROVATEMI IL SECONDO estese da G. P. [Giovanni Piazza (CLIO 1,
p. 256; 11, p. 8694) ]”.
Di Francesco Antonio Avelloni sono presenti in Biblioteca anche le seguenti opere la cui prima edizione è anteriore al
1801:
LE CONSULTE RIDICOLE [farsa di Francesco de Sangro, cioè F. Avelloni (cfr. Salvioli, col. 843), nel to. XLVI (55.b.249)
della Raccolta delle più scelte tragedie commedie drammi e farse del Teatro moderno applaudito … , nel vol. 7
(110.c.195) del Teatro moderno applaudito ossia Raccolta delle più scelte tragedie commedie drammi e farse …];
GIULIO VILLENWELT ASSASSINO [nel to. XLVIII (55.b.251) della Raccolta … , nel vol. 24 (110.c.200) del Teatro
moderno applaudito …]; LA LANTERNA MAGICA [nel vol. XXXI (34.c.193) di Ape Comica Italiana …]; SINDAM E
BELTRAM [nel to. XL (55.b.243) della Raccolta … , nel vol. 10 (110.c.196) del Teatro moderno applaudito …]; LE
VERTIGINI DEL SECOLO [nel vol. IV (34.c.166) di Ape Comica Italiana …].
25. Le Avventure di Azil
LE / AVVENTURE DI AZIL / GIOVANE ESQUIMESE DEL GROENLAND / Divise in quattro
Giornate / Comprendenti quattro epoche diverse, / cioé: / Parte I. EDUMBI, ed AGARDISKA nel
Groen- / land. / [Parte] II. Il NAUFRAGIO, ovvero AZIL sulle / Coste del Canadà. / [Parte] III.
AZIL nelle Indie sulle sponde del Missourì. / [Parte] IV. AZIL in Parigi. / [fregio] / UDINE /
NELLA TIPOGRAFIA VENDRAME / 1837.
8°
48 p.
Cop. in carta celeste con cornice e ill. xilogr.
19x12 cm.
Ba 177.26
Pt. I. EDUMBI ED AGARDISKA / NEL GROENLAND.
Scene 5.
Pers. EDUMBI capo d’ una tribù degli Esquimaudi. AGARDISKA di lui sposa. AZIL loro piccola figlia in tenera età. VELANTE madre d’
Edumbi. DARLIBA seguace di Edumbi. UMBLO capo d’ un’ altra tribù di Esquimaudi confinante con quella di Edumbi. UNDINGO seguace d’
Umblo.
Capi guerrieri di Edumbi. Capi guerrieri d’ Umblo. Esquimaudi dell’ uno e dell’ altro armati.
Luogo. La Scena nel Groenland.
Sc. Grande spiaggia tutta coperta di neve; all’ intorno Montagne pure coperte di neve. Qualche bassa Capanna sparsa qua e là. Alberi sfrondati. Notte.
[A mano a mano si va rischiarando la scena dal Sole].
Pt. II. IL NAUFRAGIO / OVVERO / AZIL SULLE COSTE DEL CANADA’.
Scene 6.
Pers. KINGAS-HUGAN capo assoluto della grande tribù del Canadà. ZAMAR capo-guerriero. HASSAN ufficiale. DARMINKA moglie di
Kingas-hugan. EDUMBI capo d’ una tribù d’ Esquimausi. AGARDISKA sua sposa. VELANTE madre di Edumbi. AZIL figlia d’ Agardiska e d’
Edumbi. DARLIBA seguace d’ Edumbi.
Capi guerrieri [e] guerrieri di Kingas-hugan. Quattro Esquismaudi prigionieri.
Luogo. La Scena sulle Coste del Canadà.
Sc. Gran Valle tutta circondata d’ alberi Americani. In fondo, la vista del mare in burrasca. Si vedono due o tre navi in balia delle onde, le quali
scompariranno a suo tempo. Cessano a poco a poco i lampi, non si ode più il tuono, si diradano le nuvole, e si fa chiaro a grado a grado l’ Orizzonte.
Pt. III. AZIL NELLE INDIE SULLE COSTE / DEL MISSOURI’.
Scene 6.
Pers. KIHEGAS-HUGAH gran capo della tribù degli Osages. CERNIHAN-HALAN suo confidente. ZAMOR. AZIL. DULMINA sposa di
Kihegas-hugah. Capitano HUNT. ELOISA.
Capi guerrieri, guerrieri della tribù degli Osages. Europei. Marinari.
Luogo. La Scena è nel Missouri.
Mutam. sc. 1: Una Valle amena con alberi di varie specie. Sedili di masso coperti di verdura sparsi qua e là. 5: Interno d’ una Pagoda. All’ Intorno
sono distribuiti dei sedili. In mezzo, sopra un’ alzato ve n’ è un altro su cui è seduto Kihegas-hugah gran Capo della Tribù degli Osages. […].
Pt. IV. AZIL IN PARIGI.
Scene 6.
Pers. KIHEGAS-HUGAH gran capo della tribù degli Osages. CERNIHAN-HALAN suo confidente. ZAMOR. AZIL. DULMINA sposa di
Kihegas-hugah. Capitano HUNT francese. ELOISA francese. PAGANINI italiano viaggiatore a Parigi.
Esquimaude vera. Servi ec.
Luogo. La Scena è in Parigi.
Sc. Stanza, o Salone adobbato con magnificenza; Specchi, Tavolini coperti di ricchi tappeti, sedie ec.
Note. p. 46: “ANACREONTICA / IN LODE DEL CONDUTTORE ITALIANO / DELLA / GIOVANE ESQUIMESE VIVA”. La stessa
composizione appare di seguito tradotta in tedesco “ANACREONTICA / ZU GUNSTEN DES HERRN PAGANINI” (p. 47) e in
francese “ANACREONTICA” (p. 48).
26. Bagatta, Francesco
ERCOLE STROZZI / DRAMMA STORICO IN 5 ATTI / DI / FRANCESCO BAGATTA /
[fregetto] / VERONA / STABILIMENTO TIPOGRAFICO DI G. CIVELLI / 1876.
18,5x12,5 cm.
62, [2] p.
ALTRO ESEMPLARE
Cop. in carta avorio con cornice.
rilegato in miscellanea.
Prezzo: LIRE UNA ITAL.
Ba 1233.14
Raccolta Benvenisti. 2131.189.4
Atti 5. Scene 4, 6, 1, 5, 7.
Pers. ALFONSO D’ ESTE duca di Ferrara. LUCREZIA BORGIA sua moglie. ERCOLE STROZZI. BARBARA
TORELLI. Mess. PIETRO BEMBO. LODOVICO PITTORIO. ALESSANDRO GUARINI. ALBERTO
BOSCHETTI. RICCARDO [e] PAOLO cittadini di Ferrara. Il Podestà di Ferrara. Maestro ANTONIO DA
MANTOVA architetto. Dame e Cavalieri. Il Cancelliere. Usciere e Domestico.
Servi. Suonatori. Popolo.
Luogo. Ep. L’ azione ha luogo in Ferrara nel 1508.
Mutam. sc. I: Piazza di San Francesco. – A un lato del fondo la Chiesa, che proiettando in avanti, lungo il lato diritto
esterno presenta l’ imboccatura di una via; al lato sinistro attacca ad un signorile palagio: di fronte a questo varie case di
modesta apparenza. È il mattino. II, 1: Ricco gabinetto nel palazzo de’ XII. II, 5: Stanza di ricevimento in casa Barbara
Torelli. L’ arredamento è elegante non sontuoso. III: Gran sala nel Palazzo della Ragione. Nello sfondo il proscenio di
un teatro con colonne di stile greco e le statue di Talia e di Tersicore: a piedi la ribalta, una piccola orchestra per sei
violini, e cinque suonatori sono al loro posto: al lato sinistro degli spettatori un rialzo a due gradi, con due scanni senza
dossale e al di sopra un baldacchino di sciammito d’ oro e la corona ducale: alle due parti sedie per le dame. La sala è
illuminata con quattro o sei doppieri secondo la sua capacità, e per terra un ricco tappeto a fiori: altro tappeto di color
rosso copre la tribuna. [...]. IV: Stanza riccamente mobigliata nel palazzo Strozzi. V, 1: Gabinetto del Duca. V, 6:
Camera nel Palazzo Strozzi, come nell’ Atto IV. (L’ ammobigliamento è accresciuto d’ una elegante scrivania [...] ed un
tavolo da lavoro per signora. È notte).
Note. p. 3: “ALLA CITTÀ DI FERRARA / MADRE DI ELETTI INGEGNI / CHE / NELLE RICORDAZIONI TRIBUTATE A SUOI FIGLI /
DI POEMA DEGNISSIMI E D’ ISTORIA / AGGIUNGE SEMPRE / NUOVA CORONA AD ITALIA / PERPETUANDO SOLENNI E PIETOSE
MEMORIE / L’ AUTORE / CUI L’ ACERBISSIMO FATO / DI / ERCOLE STROZZI / MAGISTRATO E POETA / VIVAMENTE COMMOSSE
/ PRESENTA ED INTITOLA”.
p. 5: “Cenno. – Allato i sommi che nel XVI Secolo sublimarono la Letteratura Nazionale, grandeggiano astri minori che
formano ad essi corona; fra questi Ercole Strozzi che i più degli scrittori vogliono barbaramente trucidato da Alfonso d’
Este. Egli aveva 37 anni”.
Nell’ atto III è inserito un “breve preludio” in nota al quale: “La musica fu scritta espressamente dal sig. Dott. A. B.
[Angelo Bottagisio ?] di Verona (p. 35).
27. Bagatta, Francesco
JACOPO DA CARRARA / PRIMO SIGNORE DI PADOVA / DRAMMA STORICO IN 5 ATTI /
DI / FRANCESCO BAGATTA / PADOVA / STAB. TIP. DI P. PROSPERINI / 1877
18x12 cm.
68 p.
Cop. in carta arancione con cornice.
Prezzo: LIRE UNA.
Ba 1234.26
Atti 5. Scene 5, 7 [ma 8], 4, 8, 1.
Pers. JACOPO DA CARRARA. ELISABETTA GRADENIGO sua moglie. MARSILIO DA CARRARA.
UBERTINO DA CARRARA. MACCARUFFO DE’ MACCARUFFI. MARIA sua figlia. GIUSTINA sua governante.
ANDREA domestico in casa Maccaruffi. RONCO AGOLANTI. PIETRO ALTICLINI. ROLANDO DA PIAZZOLA.
ENRICO SCROVEGNO. GIOVANNI DA VIGONZA. CLAUDIO. ISIDORO. Dottore ANSELMO. ARMODIO
speziale. PAOLO ortolano. MENICA lattivendola. I. Popolano. II. Popolano. Banditore. Fante degli Otto.
Giovani. Popolo. Guardie del Comune.
Luogo. Ep. L’ azione ha luogo in Padova, 1318.
Mutam. sc. I: La Bottega di uno Speziale. – Nel fondo la porta a vetri; al lato sinistro dello spettatore il banco sparso di
ampolle, rimpetto ad esso un tavoliere con giuoco di scacchi: le pareti sono formate da scaffali a compartimenti con
barattoli ed alberelli: una panca è addossata al banco, e alcuni seggioloni sono disposti qui e colà. È sera. II: Camera in
casa di Maccaruffo de’ Maccaruffi. III: Sala nel palazzo di Jacopo da Carrara. IV: Stanza nel Palazzo Maccaruffi come
nell’ atto II. V: La Piazza delle Erbe. Nel fondo a sinistra degli spettatori ed in angolo, il Palazzo del Comune, quindi il
volto della Corda, poi il fianco meridionale del Salone, tutto aperto; a dritta la via dei Fabbri e le Canove. La piazza è
sparsa di panche di commestibili, vendite di erbaggi, di burro e latticini. Il popolo passeggia e i venditori sono al loro
posto.
Note. Alla fine il dramma è datato Li 17 Febbrajo 1877 e sottoscritto dall’ autore.
p. 3: “A PADOVA / CHE / DA DUE LUSTRI MI OSPITA / TRIBUTO / DI GRATITUDINE E DI DEVOZIONE / DEDICO ED OFFRO”.
28. Balbi, Filippo – Panciera, Domenico
LE / VITTIME DELL’ AMBIZIONE / DRAMMA / IN CINQUE ATTI / DI / FILIPPO BALBI E
DOMENICO PANCIERA / [fregio] / VENEZIA 1856 / TIP. E CALC. DI GIUSEPPE
GRIMALDO
17,5x12,5 cm.
58, [2] p.
Cop. in carta marrone con cornice.
Prezzo: Austr. Lire UNA.
Ba 931.7
Atti 5. Scene 3, 9, 6, 8, 5.
Pers. Uomini: Marchese di SAINT-VAL. GUSTAVO d’ ERNUIL. Visconte di LOYSEL. LAFÈVRE. Intendente del
palazzo di Saint-Val. BERTRAND. Messo di corte. Donne: CLARA di LUSSAN moglie al marchese. BIANCA di
LUSSAN. LUCIA damigella di compagnia.
Un medico e convitati.
Luogo. La Scena ha luogo nel villaggio di Congrevê per l’ Atto I, II, V, in Bretagna pel III e IV. Nei palazzi del
Marchese di Saint-Val, e del Visconte di Loysel.
Mutam. sc. I: Sala apparata a festa con [damaschi,] doppieri [, ed altro. Una lettera, un campanello pel Marchese, un
dispaccio pel Messo]. II: Nel palazzo del primo atto: sala per cui si ha ingresso in tutte le stanze. [Sala comune apparata
senza lusso, con proprietà. Poltrona ecc. Avrà la Sala due porte laterali, ed una nel mezzo. Plicco pel Marchese;
occorrente per iscrivere, campanello]. III: Sala del Palazzo del Marchese in Bretagna. [Stanza disposta con semplicità,
ma pure elegante]. IV: Nel Palazzo Saint-Val in Brettagna. [La Stanza del 3.° Atto: un nonnulla di lavoro per Lucia,
canna del Visconte, comechè vestito alla militare, lettera del Visconte]. V: La scena ha luogo nel palazzo Loysel.
[Stanza con poltrona ecc.].
Note. La descrizione delle scene è integrata con quanto appare a p. 6 sotto la voce “FABBISOGNO”.
p. 3: “UNA PREGHIERA A CHI LEGGE” rivolta dai “POVERI AUTORI” ai concittadini veneziani affinché “il primogenito
della [loro] mente”, “il primo fiore del [loro] giardino”, “la [loro] creatura” non abbia “a rompere negli scogli
durissimi delle drammatiche discipline”.
29. Balbi, Francesco
MEHEMET II / TRAGEDIA / INEDITA / DEL NOBIL UOMO / FRANCESCO BALBI
In: RACCOLTA / DELLE PIÙ SCELTE / TRAGEDIE, COMMEDIE, DRAMMI E FARSE / DEL / TEATRO
MODERNO / APPLAUDITO / CORREDATE DELLE RELATIVE NOTIZIE / STORICO-CRITICHE / TOM. XXVII. /
VENEZIA / GIUSEPPE GATTEI TIP. EDIT. / 1835
76 p.
55.b.230
Atti 5. Scene 6, 7, 7, 7, 6.
Pers. MEHEMET II. PAOLO ERIZZO. ANNA sua figlia. GIOVANNI BONDUMIER podestà di Negroponte.
LODOVICO CALBO castellano di Negroponte. GIULIA sua moglie. LUIGI DELFINO segretario di Erizzo. ALÌ
primo visire di Mehemet. OSMANO favorito di Mehemet. USSENO uffiziale del sultano. Uno Schiavo greco.
Molti duci o agà. Giannizzeri. Soldati. Isolani. Marinai. Domestici del bailo.
Luogo. La scena è in Negroponte.
Mutam. sc. I: Spiaggia di Negroponte, sulla quale vedesi da una parte accampato l’ esercito di Mehemet, e dall’ altra
ancorate le di lui navi. In lontananza veduta di Negroponte con una parte delle mura rovinate. Tende dell’ esercito
sparse all’ intorno, e nel mezzo gran padiglione di Mehemet, aperto e circondato di giannizzeri. II: Veduta dello stretto
di Negroponte, detto l’ Euripo, con alcuni navigli, ponte che l’ unisce alla Beozia, a’ piedi del quale una torre cinta di
fossa, nella cima della qual torre sventola la bandiera ottomana. La dritta sponda dell’ Euripo è difesa da una batteria di
cannoni custodita da molte sentinelle. La torre è chiusa da un ponte levatoio. III: Notte. Magnifico padiglione di
Mehemet pomposamente illuminato, come è illuminato pure tutto il campo ottomano. Le milizie Turche sono sull’ armi
intorno al padiglione, e all’ arrivo d’ Anna le rendono gli onori miltari, e al suono degli stromenti eseguiscono alcune
evoluzioni. Sotto il padiglione vi sono de’ ricchissimi origlieri per Mehemet, e per Anna, e molte schiave Turche
intorno ai medesimi. IV: Spunta l’ alba. Spiaggia di mare deserta alle falde de’ monti. A riva si vede un picciolo
naviglio con alquanti marinai pronto a partire. Da un monte lontano vedesi scendere molta gente. V: Campo turchesco
con tende rovesciate, bandiere infrante, armi disperse, uomini uccisi, ed isolani che fuggono. In mezzo, il gran
padiglione di Mehemet, ma chiuso. Soldati turchi, che lo circondano da due lati. Nel padigline origlieri.
Note. p. 72-76: “NOTIZIE STORICO-CRITICHE SOPRA MEHEMET II”.
1a ed.: Venezia, 1801 (Cicogna, p. 283).
30. Balbi, Francesco
MEHEMET II / TRAGEDIA / INEDITA / DEL NOBIL UOMO / FRANCESCO BALBI
In: TEATRO / MODERNO APPLAUDITO / OSSIA / RACCOLTA / DELLE PIÙ SCELTE / TRAGEDIE COMEDIE
DRAMI E FARSE / CORREDATE DI NOTIZIE STORICO-CRITICHE / Vol. 21. / VENEZIA / PER GIUSEPPE
GATTEI TIP. EDIT. / 1841
76 p.
110.c.199
Stesso contenuto dell’ ed. precedente.
Di Francesco Balbi è presente in Biblioteca anche l’ opera seguente la cui prima edizione è anteriore al 1801:
ARGENIDE [nel to. XXXVI (55.b.239) della Raccolta delle più scelte tragedie, commedie, drammi e farse del Teatro
moderno applaudito … , nel vol. 11 (110.c.196) del Teatro moderno applaudito ossia Raccolta delle più scelte tragedie
commedie drammi e farse …].
31. Baldan, Giuseppe
CORRADINO DI SVEVIA / TRAGEDIA / DEL PROF. / AB. D.r GIUSEPPE BALDAN / [fregio]
/ PADOVA / Tipografia del Seminario / 1877
21x14 cm.
69, [3] p.
Cop. in carta gialla con cornice e fregi.
Prezzo: Lire UNA.
Ba 1234.32
Atti 5.Scene 7, 6, 9, 4, 8.
Pers. CORRADINO DI SVEVIA. ENRICO DI CASTIGLIA. FEDERICO D’ AUSTRIA. RUGGIERO frate.
GIOVANNI DI PROCIDA ufficiale di Corradino. CARLO DI FRANCIA. ROBERTO DI BARI. Un Ufficiale di
Carlo. ULRICO boscajuolo. Soldati. Montanari. Popolo. ALFREDO montanaro.
Mutam. sc. III, 8: [...] carcere. IV, 1: [...] una selva. Notte burrascosa. V, 1: Una processione funebre [...]. V, 7: Si alza
uno scenario e si vede la piazza di Napoli e in un lato un patibolo.
Note. La tragedia è in versi.
Dopo il prezzo in cop.: “A BENEFIZIO / DELL’ ORFANOTROFIO DELLE GRAZIE / IN PADOVA”.
32. Ballini, Aristide Giovanni
COLKAR / TRAGEDIA / DI / Aristide Giovanni Ballini / [fregio] / VENEZIA / TIPOGRAFIA DI
COMMERCIO / 1834
8°
55, [1] p.
23x15 cm.
Cop. in carta rosa con cornice e fregi.
Prezzo: L. 1.25 austr.
Ba 172.41
Atti 5. Scene 3, 8 [ma 7], 12, 9, 11.
Pers. COLKAR amante occulto di [Malvina]. MALVINA figlia di [Zamete]. ZAMETE principe nemico di
[Corasmino]. CORASMINO altro principe padre di [Osmano]. OSMANO figlio di [Zelima]. ZELIMA consorte di
Corasmino. CANEDÌ ministro di Zamete.
Guardie. Popolo. Soldati nemici.
Luogo. Scena. Reggia di Corasmino in un paese degli Usbeki.
Sc. I, 1: Atrio reale con veduta della Piazza; in lontano Popolo che mostra esultanza.
Note. La tragedia è in versi.
33. Barbaro, Giuseppe
IDA / DI KIRCHBERG / SCENE DRAMMATICHE / DI / GIUSEPPE BARBARO / [fregio] /
SANDANIELE DEL FRIULI / 1852.
[Nel verso del front.:] Tip. Biasutti.
22x15 cm.
44 p.
Cop. in carta grigia con cornice.
Prezzo: L. 2:00.
Ba 859.26
Parti 4. Scene 4 (1-4), 3 (5-7), 3 (8-10), 2 (11-12).
Pers. ENRICO conte di Hohlemburg. IDA contessa di Kirchberg, di lui moglie. ARTURO vecchio vassallo di Enrico.
ALINDA damigella d’ Ida. Fra GUSTAVO preposto del Monistero di Fishingen. Un Paggio. [Un Armigero]. Un
Trovatore.
Armigeri e vassalli di Enrico. Ancelle d’ Ida.
Luogo. Ep. L’ Azione succede in un castello svizzero nel secolo decimoquarto.
Mutam. sc. Pt. I, 1: Luogo solitario fuori del castello di Hohlemburg. 2: Cappelletta nel castello di Hohlemburg. Sovra
un altarino in una nicchia sta riposta una soave statuina della Gran madre dell’ Unigenito. Mazzetti di freschi fiori entro
a vaselli di terso argento, finemente cesellati, spandono i loro olezzi per la vôlta del santuarietto, dipinta a fresco e
rappresentante un coro di angioletti leggiadrissimi. Il raggio del mattino per i vetri colorati di una finestretta nel mezzo
della vôlta manda in quel romito sacello raccolta e mite luce. 3: Vasto porticale che mette alla piazza d’ armi. Si vedono
pendenti dagli archi bandiere a varii colori con suvvi impressi stemmi di castellani. Alle basi delle colonne e lungo le
muraglie del porticale elmi, corazze, lancie e partigiane. […]. 4: Parco delizioso. In lontano vedonsi due collinette, tra
le quali scorre l’ acqua di un torrente. […]. Pt. II, 5: Sala nel castello di Hohlemburg. In un lato ampio verone dal quale
si scorge il sole al declino. Un pallido raggio rischiara mestamente la sala. Da lungi si odono le canzoni degli abitanti
della campagna, le squille dei villaggi annunziano ai terrazzani l’ ora dell’ Avemaria. […]. 6: Stanza solitaria d’ Ida. La
luna intraprende il notturno viaggio tra brune nuvole; pure la stanza è abbastanza rischiarata da non aversi d’ uopo di
lumiere accese. […]. Pt. III, 8: La scena rappresenta una vasta pianura, ingombra di scabri massi, tra i quali si scorge
qualche vegetazione. Vari rigagnoli scorrono attraverso il terreno, lasciandovi arboscelli sradicati, e bianchi sassi. Il
rombo lontano del tuono, e qualche lampo che guizza nell’ orizzonte di colore plumbeo denotano appena cessata una
fiera procella. Fa l’ alba. […]. Pt. IV, 11: Nel mezzo di una valle si erge bruno bruno il monistero di Fishingen. Una
imane croce di pietra al basso di una collinetta guarda dal piede profano un viale fiancheggiato da’ secolari cipressi.
Lungo porticale di architettura gotica, tra le di cui snelle colonne scendono a festoni l’ ellera e la madresilva, mette ad
una porta di quercia con suvvi intagliati gli augusti emblemi della Crocefissione dell’ Uomo-Dio. Il sole al tramonto
copre di una tinta di arancio le antiche muraglie di quel romitaggio; e sui veroni ad arco acuto della chiesetta vicina si
diffonde una pallida luce che è tramandata dai cerei ardenti sulle are. […].
34. Barbieri, Gaetano
LA COMMEDIA / IN CINQUE ATTI / COMMEDIA / DI / GAETANO BARBIERI
Nel vol. III di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli /
1832
66 p.
34.c.165
Atti 5. Scene 4, 7, 3, 5, 2.
Pers. Duca di MONTECHIARO zio della [duchessa Ortensia]. Duchessa ORTENSIA vedova Santa Giustina. Conte
ALBERTO della ROMANA. Sir BEDFORD. Marchesa del PIZZO [e] Marchese del PIZZO marito e moglie, cugini
del duca. Cavaliere del VERDE giovane uscito recentemente di collegio. TEODORO maestro di casa del conte. Don
MARIO. CARLINO uno dei servi del duca.
Un giovine del ridotto. Un servo del conte. Altri servi.
Luogo. L’ azione si rappresenta in Napoli.
Mutam. sc. I: Palazzo della duchessa di Santa Giustina. Sala di compagnia. II: Palazzo del conte della Romana. Stanza
terrena con ritratti di famiglia. – Giorno nascente. II, 4: È giorno chiaro. III: Palazzo della duchessa di Santa Giustina. –
Parte di giardino, ov’ è il boschetto de’ Tigli. IV: Appartamento scelto da sir Bedford nel palazzo del conte. V: Stanza
come nell’ atto II. Notte e lumi accesi.
Note. 1a ed.: Venezia, Gnoato, 1820 (Salvioli, col. 814).
35. Barbieri, Gaetano
IL DUELLO / IMMAGINARIO / COMMEDIA / DI GAETANO BARBIERI
Nel vol. XXXVI di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe
Antonelli / 1832
[Data di cop.:] 1834
61 p.
34.c.198
Atti 5. Scene 7 [ma 8], 3, 7, 7 [ma 6], 7.
Pers. Conte HODDIK maresciallo. Barone MASSIMILIANO KROMER. MARIANNA figlia di Massimiliano.
ERNESTA sorella di Massimiliano. ASPASIA cugina di Massimiliano. WALTER ajutante di Hoddik. MILLER
aggiunto allo stato maggiore. GUGLIELMO FRITZ professore. GIULIO figlio di Guglielmo. FAUSTINA castalda.
ONOFRIO vecchio servo di Fritz. Una Sentinella. Un Servo.
Soldati. Uffiziali. Servi.
Luogo. Scena, parte in una città della Sassonia, e parte ne’ dintorni della stessa città.
Mutam sc. I: Sala in casa di Massimiliano. II: Gabinetto in casa del maresciallo Hoddik. Tavola con libri e carte
geografiche. III: Giardino campestre. In prospetto rotonda destinata ai sepolcri di Kromer. Abitazione rustica da una
parte, e, poco distante, un cespuglio. Viale dall’ altra. IV: Stanza del corpo di guardia con una sola porta, guardata da
una sentinella, che si lascerà vedere secondo l’ uopo dagli spettatori. V: Sala come nell’ atto Secondo.
Note. 1a rappr.: Milano, T. Re, 1819, cp. Bazzi (ES I, col. 1479).
36. Barbieri, Gaetano
IL / TERNO AL LOTTO / COMMEDIA / DI GAETANO BARBIERI
Nel vol. XXXV di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe
Antonelli / 1832
[Data di cop.:] 1834
86 p.
34.c.197
Atti 5. Scene 6, 12, 7, 7, 6.
Pers. Il Conte CESARE di CATINAT prefetto di Grenoble. Il Conte CORRADO fratello del medesimo. CORNELIA
moglie del secondo. ENRICO figlio di questi. Il Commendatore di CATINAT zio di tutti i predetti. SAVERIO
FONTAINES membro dell’ Istituto. COSTANZA sorella di Saverio. GIULIETTA orfana d’ altro ramo della casa di
Catinat, pupilla di Saverio. EDUARDO. MARCELLINA vecchia cameriera di casa Catinat. ALBINO giovane
studente di fisica. SATIN notaro. Un Uffiziale. Un Servo del commendatore. Un Geometra.
Servi. Soldati.
Luogo. L’ azione segue parte entro la città di Grenoble, e parte in una villa suburbana di Saverio.
Mutam. sc. I: Sala nella casa suburbana di Saverio: due tavole, in una delle quali saranno libri, strumenti di
matematica, più paia d’ occhiali, e quanto occorre per iscrivere; nell’ altra molti fiori finti già fatti, il materiale e gli
strumenti per farne altri, ed un libro chiuso che, all’ atto di aprirlo, mostrerà disegni di piante e fiori. II: Notte. – Sala in
casa di Catinat. III: Sala come sopra. – Alba. IV: Sala in tutto come nell’ atto I. V: Sala in casa del Prefetto, tavolino con
quanto occorre per iscrivere, sedie, ecc.
Note. Rappr. a Venezia nel 1816 (ES I, col. 1479).
37. Barbieri, Ulisse
IL / DELITTO LEGALE / AZIONE DRAMMATICA / DI / ULISSE BARBIERI / E VARJ CANTI
LIRICI / VOCI DELL’ ANIMA / DELLO STESSO AUTORE / [fregetto] / MANTOVA / STAB.
TIP. DEGLI EREDI SEGNA / 1867.
18x13 cm.
79, [1] p.
Cop. in carta rosa con cornice.
Prezzo: Italiane Lire 1.
Ba 1003.6
Atto unico. Scene 5.
Pers. GIACOMO condannato. MARIA sua moglie. LALLA giovinetta, sua figlia. Un Carceriere. Un Padre.
Varj frati della compagnia della misericordia.
Ep. Epoca presente.
Sc. Carcere, un pagliericcio, porta grande nel mezzo, altra a sinistra, finestra a destra, un sedile di legno.
Note. p. 5: “A / VITTOR HUGO / CHE GENTILMENTE ACCOGLIENDO / QUESTO MIO LAVORO / M’ INVIAVA TESORO D’
INCORAGGIAMENTO / UNA PAROLA ED UN DONO / OFFRO / OMAGGIO D’ ANIMO GRATO E RICONOSCENTE / Ulisse Barbieri”.
Il dramma occupa le prime 26 pagine.
38. Barichella, Lorenzo
ALBERICO / DA ROMANO / TRAGEDIA / DI LORENZO BARICHELLA / VICENTINO /
[fregio] / VICENZA / 1834. / TIPOGRAFIA PICUTTI / EDIT.
8°
59, [1] p.
Cop. in cartoncino azzurro con cornice.
Prezzo: Austr. L. 1.
22x15 cm.
Ba 173.15
Atti 5. Scene 4, 7, 9, 5, 7
Pers. ALBERICO. MARGHERITA. GIORDANO. ARNOLFO. MEFA.
Luogo. La scena nel castello di San Zenone. Ep. L’ Azione, tutta storica, seguì il 24 agosto 1260.
Sc. Grand’ Atrio.
Note. La tragedia è in versi.
In fine: Imprimatur Venezia 22 agosto 1833.
39. Barichella, Lorenzo
CAINO / TRAGEDIA / DI LORENZO BARICHELLA / VICENTINO / [fregio] / VICENZA 1836.
/ TIPOGRAFIA PICUTTI / EDIT.
8°
49, [1] p.
Cop. in carta azzurra con cornice.
Prezzo: Aust. L. 1.
22x15 cm.
Ba 173.19
Atti 5. Scene 3, 6, 8, 7, 5.
Pers. CAINO. ENOCH. LAMECH. ADA.
Luogo. In Enochia prima città fabbricata da Caino, che così la nominò per affetto ad Enoch suo primogenito.
Sc. Piazza di forma irregolare, e d’ ineguale terreno circondata da varie case rozzamente costrutte di sassi e di tronchi.
Nel fondo la casa d’ Enoch; veduta di un monte incolto, e di una folta boscaglia.
Note. La tragedia è in versi.
p. 3-4: “ARGOMENTO. [...] È tradizione degli Ebrei, e sentenza de’ Santi Padri, che l’ uomo ucciso da Lamech sia stato
Caino, il quale vestito di pelli di fiere nell’ oscurità del bosco fosse da Lamech [suo pronipote] riputato una belva. [...]
Su tale base è innalzata l’ azione della presente tragedia”.
40. Barichella, Lorenzo
GIOVANNI BATISTA / TRAGEDIA / DI LORENZO BARICHELLA / [fregio] / VICENZA / Da
Pietro Picutti Editore / 1828.
8°
59, [1] p.
Finalini. Cop. in carta gialla con cornice.
Prezzo: austr. L. 1.
21,5x15 cm.
Ba 112.89
Atti 5. Scene 4, 8, 6, 6, 7.
Pers. ERODE ANTIPA. ERODIADE. GIOVANNI BATISTA. SIMEONE. ARETA.
Coro d’ Israeliti.
Luogo. La Scena è nel Castello di Macheronta ai confini di Galilea.
Note. La tragedia è in versi.
Nella p. [1] finale: “ANNOTAZIONE”.
41. Barichella, Lorenzo
LUIGI DA PORTO / TRAGEDIA / DI LORENZO BARICHELLA / VICENTINO / [fregio] /
VICENZA / 1832 / TIPOGRAFIA PICUTTI / EDIT.
8°
58, [2] p.
Cop. in carta azzurra con cornice.
Prezzo: Austr. L. 1.
22x14,5 cm.
Ba 173.16
Atti 5. Scene 5, 8, 3, 7, 9.
Pers. BERARDO. GINEVRA. LUIGI DA PORTO. SIMEON DA PORTO. GUIDO DA COSTOZA. GHELLINO
GHELLINI.
Luogo. La scena in Vicenza.
Mutam. sc. I: Sala in Casa di Berardo. III: Sala nel Palazzo pubblico. V: Piazza presso la Rocca di Berga.
Note. La tragedia è in versi.
p. 3: “ARGOMENTO” tratto “dalle bellissime lettere storiche dello stesso Da Porto, stampate per lodevole cura, e studio
del chiarissimo sig. Francesco Dott. Testa, e dalle notizie intorno la vita di lui scritte dalla coltissima penna dell’
elegante nobile sig. Giacomo Milan”.
42. Barichella, Lorenzo
MARIA STUARDA / TRAGEDIA / DI LORENZO BARICHELLA / [fregio] / VICENZA / Da
Pietro Picutti Edit. / 1829.
8°
53, [1] p.
Cop. in cartoncino grigio con cornice.
21,5x14,5 cm.
Prezzo: austr. L. 1.
Ba 173.17
Atti 5. Scene 5, 4, 6, 5, 8.
Pers. MARIA STUARDA. ELISABETTA. WALSINGHAM. BEVFORD.
Mutam. sc. I: Reggia d’ Elisabetta. II: Stanza di Maria. III: Reggia d’ Elisabetta. IV: Reggia d’ Elisabetta. V: Stanza di
Maria.
Note. La tragedia è in versi.
p. 53: “SONETTO DELL’ AUTORE”.
43. Barichella, Lorenzo
TEMISTO / TRAGEDIA / DI LORENZO BARICHELLA VICENTINO / [fregio] / VICENZA / Da
Pietro Picutti Editore / 1829.
8°
[8], 48 p.
21,5x14,5 cm.
Atti 5. Scene 6, 6, 6, 8, 6.
Pers. TEMISTO. INO. ATAMANTE. EURITO. CLEONE.
Luogo. Reggia d’ Atamante in Tebe.
Note. La tragedia è in versi.
Ba 112.90
p. [5]-[7]: “ARGOMENTO […]. L’ argomento è greco, e fu trattato da Euripide; ma lo scrittore Vicentino giovandosi
delle varie esposizioni mitologiche sugli avvenimenti di Temisto, ha dato al suo componimento l’ ordine superiormente
descritto totalmente diverso dall’ antico dramma, creando una Tragedia del tutto nuova sì nel tema, nell’ azione, e nei
caratteri, come nel nodo, e nello scioglimento. […]”.
44. Barnaba, Domenico
PER LE NOZZE / PUTELLI-POLITI / [fregio] / Udine 1853 [spazio] Tip. Vendrame.
24x17 cm.
[2], 18 p.
Ba 872.6
Tit. a p. 5: TESEO COLLORETO / FRAMMENTO DI TRAGEDIA (*) / DI / D. BARNABA
Atto V, scene 1-3, ultima.
Pers. [TESÈO. LICINA. LAMBARDO. SAVORGNANO. JANISEO].
Sc. Sala con padiglione.
Note. Scene in versi.
p. 3-4: Dedic. alla sposa sottoscritta C. R. – P.
p. 5, in nota al tit.: “(*) Il sacco di Udine del 1511 eseguito per opera di Antonio Savorgnano fornì l’ argomento d’ una
Tragedia della quale il presente Opuscolo ne contiene un brano. Tesèo Colloreto insieme a molti altri patrizj Udinesi
rimasero vittime dell’ esecranda congiura. Il Savorgnano sotto pretesto di protezione e difesa, trasse alle sue case il
Colloreto, e Niccolò Turriano, i quali furono ivi a man salva trucidati. – Nel presente frammento l’ azione comincia dal
punto in cui Teséo trovasi nella dimora di Savorgnano, sotto la difesa di Licina figlia di esso Savorgnano ed amante del
Colloreto. Lambardo, uomo della plebe favorito dal Savorgnano, aspirante alla mano di Licina, e da essa ripulsato,
pensa a vendicarsi di lei, col perseguitare Tesèo”.
45. Bavea, Basilio
ADELAIDE / DRAMMA IN TRE ATTI / DI / BASILIO Q.M N. BAVEA / CITEREO / Decorato
della croce argentea del merito, da Sua Maestà Ottone I. / Re della Grecia. / [fregio] / VENEZIA /
TIPOGRAFIA DI GIO. CECCHINI / 1854. / A spese dell’ Autore.
22,5x15 cm. 61 p. Cop. in carta rosa con cornice. Prezzo: Kar. 40.
46). Cop. unica riportante entrambi i tit.
Legato con: L’ Eroina di Scio (n.
Ba 821.22/1
Atti 3. Scene 15, 15, 10.
Pers. ADELAIDE contessa di Ferrara, moglie di [Ernaldo]. ERNALDO negoziante. EMILIO fido servo. [MATILDE
cameriera]. CARLO negoziante decaduto ed amante d’ Adelaide. ESTORE amico d’ Ernaldo. GRIFONIO sicario.
Giudice criminale. ANSELMO attuario. PASQUALE carceriere.
Un giojelliere. Sgherri e militari.
Luogo. Ep. La Scena si finge nel Primo Atto nella sala del sig. Ernaldo, nella città di Livorno, in ottobre del 1806. Nel
Secondo nella casa di Carlo, e nel Terzo nel camerone delle carceri.
Cost. Vestiario, costumi italiani di quell’epoca.
Mutam. sc. I: La Scena rappresenta lo scrittoio d’ Ernaldo, ed è una Sala ricca con porte nel mezzo, finestra a dritta con
invetriata, tre porte laterali, due a sinistra, ed una a dritta, un soffà, un tavolo con carte, registri, uno scrittoio, con
occorrente da scrivere ad uso di commercianti, un comò, con orologio sopra, e nello scaffale una cassetta con gioie;
varie sedie alla foggia di quell’ epoca. II: Galleria con diverse porte, per le quali si passa a varii appartamenti; ed una d’
ingresso comune in prospetto, con due laterali, una finestra che guarda la via, sedie, tavolino, scrittoio, con occorrente
da scrivere, e carte ad uso di negozianti. III: Interno d’ una prigione, avrà una finestra con ferriata, che comunichi col
Salone, una tavola grezza, una panca, una brocca con acqua, sedie, un lampione acceso che pende dal tetto.
Note. p. 3-4: “ARGOMENTO”.
p. 5: “Questo Dramma fu rappresentato in Trieste al Teatro Mauroner dalla Compagnia Rossi, Leigheb e Bonuzzi il 19
luglio 1849 con felice successo, ove fu ripetutamente chiamato l’ Autore sul proscenio [...]”.
Motto nel verso del front.: “La miglior vendetta è il perdono”.
46. Bavea, Basilio
L’ EROINA DI SCIO / DRAMMA STORICO / IN TRE ATTI / DI BASILIO Q. M N. BAVEA /
CITEREO / Decorato della croce argentea del merito, da Sua Maestà Ottone I. / Re della Grecia. /
[fregio] / VENEZIA / TIPOGRAFIA DI GIO. CECCHINI / 1854. / A spese dell’ Autore.
22,5x15 cm.
46 p.
Legato con: Adelaide (n. 45).
Cop. unica riportante entrambi i tit.
Ba 821.22/2
Atti 3. Scene 9, 6, 9.
Pers. Messer ZANNI negoziante e padre di [Irene]. IRENE sorella di [Demetrio]. DEMETRIO. STEFANO capitano
di mare e promesso sposo d’ Irene. GIORGIO amico di lui e commilitone, poi marinajo turco. ELEUTERIO servo di
Zanni. SOFIA cameriera. MEHEMET capitano turco. SELIMO suo aiutante. Officiale di naviglio.
Soldati. Marinaj. Schiavi.
Luogo. Ep. Il luogo della Scena è l’ isola di Scio, il tempo è nella sua catastrofe [1822].
Cost. Vestiario. Quello dei greci, parte alla foggia dei negozianti di Scio, e parte usuale dei Greci. Quello dei Turchi
alla mussulmana.
Mutam. sc. I: Vedesi a diritta un monte tutto praticabile da strade tortuose, e sul pendìo un sotterraneo, l’ uscita del
quale riesce invisibile a motivo dei cespugli di cui è coperto, dall’ altro lato dal monte vedesi il mare. II: Scena come
nell’ Atto primo, con delle truppe turche schierate in vicinanza del mare. II, 3: Presenterà l’ interno d’ una caverna,
nella quale vi saranno armi, una cassa, due barili, della paglia per letto, si scenderà al di sopra. III: Interno della camera
d’ una nave, fatta in modo che abbia coll’ esplosione da crollare, e dopo il crollo si gonfierà il mare, e si vedrà in
lontananza la flotta turca.
Note. p. 3-4: “ARGOMENTO” con i fondamenti del dramma “in parte veri, ed in parte verosimili”. p. 6: L’ “azione, è il
coraggio d’ Irene e la risoluzione de’ compagni”.
Motto nel verso del front.: “Chi esulta la gloria / Difenda onor e patria”.
47. Bazzarello, Giovanni
NON SI VINCE SEMPRE / COMMEDIA / IN 2 ATTI IN VERSI MARTELLIANI / CON
PROLOGO / DI / GIOVANNI BAZZARELLO / [marca: monogr. dell’ edit.] / Monselice, /
ALESSANDRO GRASSI, EDITORE / 1883.
[Nel verso del front.:] Monselice, 1883, Tip. Longo di A. GRASSI.
21x13,5 cm.
67, [1] p.
Fregio capopag., finalino, cop. in carta gialla con cornice su due lati.
Ba 1365.22
Prologo. Atti 2. Scene 10, 11.
Pers. ANTONIO. LUIGI conte. SEBASTIANO. AMALIA sua sorella. GOFFREDO marchese. TERESITE sorella
di Luigi. GIANNETTO servo di Luigi.
Ep. Epoca presente.
Mutam. sc. I: La scena è in casa di Sebastiano, e rappresenta una piccola sala con porta nel mezzo e due laterali. In
fondo un tavolino con calamaio e carta da scrivere ed alcuni giornali. Altro tavolo con uno specchio. II: Sala riccamente
addobbata in casa dei fratelli Luigi e Teresite. È notte. […].
Note. p. 3: “AL SUO EGREGIO MAESTRO / Ab. FRANCESCO SARTORI / QUESTO BENCHÉ DEBOLE LAVORO / IN SEGNO DI
STIMA E DI RISPETTO / DEDICA / GIOVANNI BAZZARELLO / MONSELICE, XXIV DICEMBRE MDCCCLXXIX”.
48. Beccari, Girolamo Giacinto
UNA VOCE / DI / COSCIENZA / DRAMMA / DI / GIROLAMO GIACINTO BECCARI / DA
MONTAGNANA / MEMBRO ONORARIO DELLA SOCIETA’ / FILODRAMMATICO CONCORDE DI PADOVA / […] / PADOVA / Tipografia Crescini / 1830.
[Nella p. [2]: ] Questa edizione fu eseguita a spese / dell’ Autore.
16°
[8], 76 p.
Cop. in carta rosa con cornice.
Prezzo: Aust. L. 1:00.
Collez.: Lavori Scenici / DI / GIROLAMO GIACINTO
BECCARI / […] / [N. 1].
17x10,5 cm.
Ba 255.26
Atti 3. Scene 10, 11, 8.
Pers. EDUARDO Conte d’ UMBERTAL generale. BIANCA d’ UMBERTAL sua figlia. GIULIO FEDERICO
Barone de’ WALNER presidente del Tribunal militare. LEONE de’ NORWELD capitano. FLIBERG tenente ajutante
ed intimo segretario del barone de’ Walner. MULSEN carceriere delle prigioni militari. CREPS maggiordomo della
casa d’ Umbertal. Un Uffiziale del tribunale.
2 Giudici del Tribunal militare. 3 Servi del conte. 2 Uffiziali. 8 Guardie.
Luogo. La Scena è in Stokolm.
Mutam. sc. I: Gabinetto in casa d’ Umbertal elegantemente mobigliato, con porta in mezzo, e due laterali. II: Sala di
Udienza nelle Carceri Militari. III: Sala nel palazzo del Tribunal militare. Sedie, tavolini, il tutto coperto da tappetti;
sopra uno de’ tavolini il necessario per iscrivere.
Note. p. [5]-[6]: Dedic. dell’ autore “ALLA SOCIETA’ / FILODRAMMATICO – CONCORDE / DI PADOVA” datata “Di Padova il
giorno 15 Luglio del 1830”. Nella parte del front. omessa nella trascr. versi di “J. CRESCINI nel Caino C. III”.
Complemento del tit. nell’ occh.: DRAMMA STORICO / IN 3 ATTI / rappresentato per la prima volta in Padova da /
una società di Dilettanti la sera del 29 Giugno / 1828.
49. Beccari, Gualberta Alaìde
È STORIA ! / DRAMMA IN TRE ATTI / PER / GUALBERTA ALAIDE BECCARI / DI /
PADOVA / PADOVA / Premiato Stab. Tipografico alla Minerva / 1872
19x12,5 cm.
69, [3] p.
Cop. in carta verde con cornice.
Ba 1127.3
Atti 3. Scene 8, 4, 4.
Pers. ELENA FIORI. ADA sua nipote. ARRIGO DAITI. ELOISA sua moglie. LUISINA loro figlia. AURELIO
ANGELI amico di Arrigo. ANTONIETTA sarta.
Luogo. La scena è in una delle città d’ Italia. Ep. Epoca del giorno.
Sc. I: Una stanza da lavoro. Pianoforte, cavalletto e suvvi un quadro piuttosto di grande dimensione – un telaio, una
finestra situata a sinistra dell’ attore – a destra una porta a vetri che conduce ad una terrazza, che si dovrà scorgere
adorna di fiori.
Note. p. 3: Lettera datata Venezia febbraio 1872 con cui l’ autrice dedica il dramma “A / MARCO D.r LUZZATTO” per le
nozze della di lui sorella Clementina.
50. Beccari, Gualberta Alaìde
PASQUALE PAOLI / DRAMMA IN CINQUE ATTI / PER / GUALBERTA ALAÌDE BECCARI
/ DI PADOVA. / [fregio] / VENEZIA / TIP. DEL COMMERCIO DI MARCO VISENTINI / 1870.
22,5x14,5 cm.
[8], 99, [1] p.
Cop. in carta arancione con cornice.
Prezzo: I. L. 1.50.
Ba 1045.41
Atti 5. Scene 6, 7, 4, 8, 7.
Pers. PASQUALE PAOLI. CLEMENTE PAOLI. Fra BERNARDINO DA CASACCONI. GIACOMO BOSWELL.
ALTOBELLO DEGLI ALANDO. MATTEO MASSESI. MATTEO BRANDO. GIOVANNI BRANDO.
VALCROISSANT. BONFIGLIUOLI. SERENA ALBERTINI. LELLA CAMPANA. Segretario municipale.
Carceriere.
I decemviri. Segretari comunali.
Luogo. 1.°, 2.°, 3.°, 4.° atto a Corte, 5.° in un villaggio presso Pontenuovo. Ep. Epoca – Secolo XVIII.
Mutam. sc. I: Una sala nel palazzo del Generale. Nel mezzo una tavola coperta da un tappeto verde; intorno ad essa
varie sedie, fra le quali una distinta. II: Il gabinetto privato del Generale. III: Le prigioni. IV: La decorazione del
secondo atto. V: Stanza arredata semplicemente – una tavola nel mezzo, sopra cui una carta geografica.
Note. p. [3]-[4]: Prefazione dell’ autrice datata Venezia giugno 1870 da cui si ricava la fonte del dramma: il «Pasquale
Paoli» di F. D. Guerrazzi.
p. [5]: “QUESTO DRAMMA / CHE POPOLARMENTE OFFRE / IN PROPORZIONI MESCHINE / LA FIGURA GIGANTESCA / DELL’
EROE DELLA CORSICA / ALL’ EROE DELL’ ITALIA / A / GIUSEPPE GARIBALDI / NON AD IMITAZIONE (1) / MA DAL CUORE
SPONTANEO / QUALE CITTADINA / D’ UNA TERRA TUTTA QUASI REDENTA / PER VIRTÙ DI SUO ALTO VALORE /
RICONOSCENTE L’ AUTRICE / CONSACRA”. A piè di pag.: “(1) Il Guerrazzi pure dedicava al Solitario di Caprera il suo
racconto storico – Pasquale Paoli”.
51. Benedetti, Francesco
DRUSO / TRAGEDIA / DI FRANCESCO BENEDETTI.
In: IL / TEATRO / CONTEMPORANEO / ITALIANO E STRANIERO. / VOLUME XII. / VENEZIA, / CO’ TIPI DEL
GONDOLIERE. / M DCCC XXXIX.
p. 3-77.
65.c.157
Atti 5. Scene 4, 7, 9, 8, 4.
Pers. TIBERIO imperatore, padre di [Druso]. DRUSO sposo di [Livia]. LIVIA. AGRIPPINA vedova di Germanico.
SEIANO prefetto del pretorio. EUDEMO liberto di Druso.
Sacerdoti augustali. Senatori. Littori.
Sc. La scena è nella reggia di Tiberio, e rappresenta un atrio, ed in fondo un tempio domestico dedicato ad Augusto.
Note. La tragedia è in versi.
p. 5-7: “AI LETTORI / LUIGI CARRER”.
Scritta nel 1813 (DBI 8, p. 254). 1a ed.: Firenze,1816 (De Tipaldo I, p. 209). 1a rappr.: Firenze, 24 genn. 1815, cp.
Blanes-Pellandi (ES II, col. 235).
52. Benvenuti, Carlo
ANDREA PALLADIO / DRAMMA STORICO IN TRE ATTI / DI / CARLO BENVENUTI /
[fregio] / VICENZA / DALLA TIPOGRAFIA DI F. G. PICUTTI / 1857
19,5x12,5 cm.
48 p.
Cop. in carta verde con cornice.
Prezzo: Austr. L. 1.
Ba 821.5
Atti 3. Scene 8, 9, 9.
Pers. ANDREA PALLADIO architetto vicentino. LAVINIA sua moglie. MARCANTONIO [e] ZENOBIA loro figli.
GIAMBATTISTA DELLA FEDE orefice. BACCIO BANDINELLI scultore fiorentino. ELENA BELLI cesellatrice.
VINCENZO SCAMOZZI architetto. CATTE fantesca in casa di Palladio.
Luogo. La scena è in Vicenza in casa di Andrea Palladio. Ep. Epoca. 1575.
Mutam. sc. I: Sala in casa di Palladio. – Le pareti sono coperte di disegni architettonici. Due Tavole: sopra una libri,
sull’ altra compassi, righe ecc. II: La stessa decorazione dello scorso Atto. – Notte. Lumi accesi. III: La stessa
decorazione degli Atti precedenti.
53. Bertolotti, Davide
INES DI CASTRO / TRAGEDIA / DI DAVIDE BERTOLOTTI.
In: TEATRO MODERNO / DI / TUTTE LE COLTE NAZIONI / OVVERO / SCELTA COLLEZIONE / DE’ PIÙ
RECENTI ED APPLAUDITI TEATRALI LAVORI / TOMO V. / IN VENEZIA / PRESSO GIUSEPPE PICOTTI / 1828
p. 3-59.
42.c.172
Atti 5. Scene 6, 3, 7, 6, 8.
Pers. ALFONSO IV re di Portogallo. Don PEDRO suo figlio. COSTANZA infante di Castiglia. INES DI CASTRO.
CONSALVO primo Grande del regno. FERNANDO DI CASTRO. SILVEIRA capitano degli arcieri reali.
Due figliuolini di don Pedro e d’ Ines. Grandi, condottieri, guardie, damigelle.
Luogo. Scena. La reggia di Coimbra.
Mutam sc. I: Magnifica galleria con veduta del mare in lontano. II: Stanze interne d’ Ines. III: Sala del trono. IV:
Stanze interne del re. V: Sala che mette al tempio domestico del re. Aperta è la porta del tempio.
Note. La tragedia è in versi.
p. 58-59: “OSSERVAZIONI”.
1a rappr.: Milano, T. Re, 1826, cp. Romagnoli e Bon (ES II, col. 412).
54. Bertolotti, Davide
IRENE / TRAGEDIA / DI / DAVIDE BERTOLOTTI / [fregio] / MILANO / A SPESE DI
FRANCESCO EPIMACO ARTARIA.
[Nel verso del front.:] COI TORCHJ DI FRANCESCO SONZOGNO q.m G. B. / Stradone a S.
Ambrogio, num. 2735.
12°
84 p.
Cop. in carta rosa con cornice.
19x11,5 cm.
Prezzo: lir. 1. 50 austr.
52.b.204
Atti 5. Scene 4, 7, 5, 5, 8.
Pers. ENRICO di Lusignano, re di Cipro. UGGIERO ministro di Enrico. FERNANDO infante d’ Aragona. FOLCO
di Villaret, gran mastro degli spedalieri. IRENE figlia di Andronico imperatore d’ oriente. SOFIA principessa di
Tessaglia. ALBINO vecchio servo d’ Irene.
Luogo. La Scena è in Limisso, città e porto di mare nell’ isola di Cipro.
Note. La tragedia è in versi.
p. 3: “A / PAOLO LUIGI RIGNON / DI TORINO / SPEGLIO DI TUTTE VIRTÙ / QUESTA TRAGEDIA / INTITOLA / IL SUO / CALDO
GRATISSIMO IMMUTABILE / AMICO / DAVIDE BERTOLOTTI”.
p. 5-12: “PREFAZIONE” con notizie storiche e riferimenti alle fonti.
Data di pubbl.: 1828 (CLIO 1, p. 480). 1a rappr.: Torino, T. D’ Angennes, 1828, cp. Bon (ES II, col 412; DBI 9, p. 614).
55. Betteloni, Vittorio
CIÒ CHE DIO CONGIUNGE, / L’ UOMO NON DISGIUNGE. / PROVERBIO / DI / VITTORIO
BETTELONI / VERONA / STABILIMENTO CIVELLI / 1869.
24,5x18 cm.
53, [3] p.
Ba 1025.10
Atto unico. Scene 9.
Pers. Il Principe. La Principessa. Il Conte, ajutante del principe. La Contessa, dama d’ onore.
Un cameriere.
Sc. Una ricca sala; porta nel fondo e due laterali; un grande specchio, un orologio, tavoli, poltrone, ecc. ecc.
Note. p. 5: “A / FERDINANDO BENINI / NEL GIORNO DELLE SUE NOZZE / IN SEGNO / DI ALLEGREZZA E DI LIETO AUGURIO /
GLI AMICI / [segue una lista di 20 nomi]”.
56. Biamonti, Giuseppe
SOFONISBA. / TRAGEDIA / DI GIUSEPPE BIAMONTI. / Edizione tratta dall’ ultima riveduta e
corretta / dall’ Autore.
In: RACCOLTA / DI / TRAGEDIE CLASSICHE ITALIANE. / VOLUME IX. / AUTORI MODERNI. / VENEZIA /
DALLA TIPOGRAFIA DI PIETRO NARDINI / Campo S. Polo Calle Pezzana N. 1835. / 1819.
N. 25. 88 p.
129.c.354
Atti 5. Scene 3, 4, 4, 7, 8 [ma 7].
Pers. SOFONISBA. MASSINISSA. LELIO. SCIPIONE. DESALCE. SIFACE.
Micipsa, un questore, tribuni, un centurione, guardie.
Luogo. La Scena è in Cirta.
Sc. Atrio Reale.
Note. La tragedia è in versi.
57. Bidera, Giovanni Emmanuele
TEATRO / EDITO ED INEDITO / DI / GIO. EMMANUELE BIDERI / ITALO-GRECO /
SICULO ALBANESE / SECONDA EDIZIONE / CORRETTA E RIVEDUTA DALL’ AUTORE /
VOLUME UNICO / NAPOLI / Stabilimento Tipografico di Giuseppe Cataneo / 1854
21x13 cm.
1 v.
Ritr. e 10 tav. litogr.
Rilegato in cartone rigido con dorso in pelle.
Ex libris: BIBLIOTECA CIRCOLANTE / DI / GIUSTO EBHARDT
(Libreria alla Fenice) / VENEZIA / S. Marco, Frezzaria n. 1582.
42.d.150
[1]. (43 p., 1 tav.): IL GIORNO DI PESTO / TRAGEDIA / [...]
Atti 5. Scene 5, 9, 9, 8, 2
Pers. TIMEO. ALALIA. OCILO. ARPAGO. MNESILLA.
Sacerdoti. Popolo. Soldati di Pesto. Soldati di Cuma. Guerrieri lucani.
Luogo. La scena è in Pesto, o Possidonia.
Sc. Nella reggia di Timeo, donde si scopre gran parte del Tempio di Nettuno.
Note. La tragedia è in versi.
p. 5: “CENNO ISTORICO SUL GIORNO DI PESTO La memoria di tale solennità che celebravasi in Pesto, ci è stata tramandata da Ateneo sul detto di
Aristossene. [...]”.
Iscriz. dopo il tit.: “......Vestigia Graeca / Ausus deserere, et celebrare domestica facta / ORAT. DE ARTE POET.”.
[2]. (66 p., 1 tav.): LA DIVISIONE DE’ BENI / DRAMMA / DI GIOV. EMMANUELE BIDERI
Atti 5. Scene 9, 11, 14, 15, 7.
Pers. Don FERDINANDO. Donna PLACIDIA. Don FILIPPO. Don EMILIO. Donna GIULIETTA. Donna AMALIA. Don SIGISMONDO.
PIETRO. FRANCESCA. CARLETTO di anni cinque in circa. PEPPINO di anni tre in circa.
Un servo.
Mutam. sc. I: Camera con ritratto. II: Gabinetto: tavolino con vari libri di conteggio, e lumi.
[3]. (52 p., 1 tav.): I TROVATORI FANATICI / COMMEDIA IN QUATTRO ATTI / DI GIOV. EMMANUELE
BIDERI
Atti 4. Scene 5, 10, 12, 8.
Pers. Don PROSDOCIMO. Donna FLORIDA. GIULIETTA. PETRONILLA. ANNETTA. Don PROCOPIO. Don MERCURIO. Un Magistrato
municipale. CARLUCCIO. Maestro GENNARO. MENICUCCIO. Giovine dello speziale.
Soldati.
Mutam. sc. I: Antico sotterraneo per uso di cantina con botti: porta con finestrino sopra da un lato, dall’ altro una gran lapide con inscrizione. II:
Camera di D. Florida con porte di mezzo, e laterali, addobbata all’ antica con quadri. IV: Il Teatro rappresenta il sotterraneo come nell’ atto primo.
[4]. (64 p., 1 tav.): I SIBARITI / TRAGEDIA / DI GIOVANNI EMMANUELE BIDERI / [...]
Atti 5. Scene 6, 8, 9, 7, 10.
Pers. MILONE che scopresi Timofane. CLITO. TEMISTOCLEA. ARATO. SOTIMO. Sommo Sacerdote.
Donne sibarite. Guerrieri crotonesi. Sacerdoti. Esuli sibariti.
Luogo. La scena è in Sibari.
Mutam. sc. I: [Vestibolo del Tempio di Giunone]. II: Interno del Tempio.
Note. La tragedia è in versi.
p. 55- 64: “POCHI PENSIERI SULLA TRAGEDIA I SIBARITI LETTERA DELL’ AVVOCATO CESARE MALPICA ALL’ AUTORE” datata Salerno 7 ottobre 1826.
Iscriz. dopo il tit.:”Scelus Sybariticum / Sybariticam calamitatem adduxit.”.
[5]. (58 p., 1 tav.): I DILETTANTI COMICI / DE’ PICCOLI PAESI, / COMMEDIA / DI GIOVANNI EMMANUELE
BIDERI / ITALO GRECO
Atti 5. Scene 7, 5, 10, 11 [ma 10], 7.
Pers. D. GUGLIELMO principe di Valchiusa e Roccazzurra. FRANCESCO ex fattore. ROSIMENA sua moglie. PEPPINA loro figlia.
CARLOTTA contadina. D. FEDERICO dilettante. D. ROBERTO dilettante. D. CLAUDIO notaro. D. PIETRO nipote del principe. D.
FILIBERTO maggiordomo. Sindaco di Roccazzurra. Maestro di scuola. Un Servo.
Miliziotti di Roccazzurra e contadini.
Luogo. La scena si finge in un piccolo paese, prima in casa dell’ ex fattore Francesco, poi nel castello del principe.
Mutam. sc. I: Stanza rustica. II: Altra stanza. V: Galleria nel Castello del Principe.
[6]. (56, [3] p., 1 tav.): CORINNA / AL CAMPIDOGLIO / DRAMMA / DI GIOVANNI EMMANUELE BIDERI /
ITALO GRECO / [...]
Atti 5. Scene 7, 6, 10, 7, 10.
.
Pers. CORINNA. Il Conte EFEUIL. Lord OSWALDO NEVIL. Il Sig. GUBERT. Lady EDGERMOND Miss LUCILLA. ELEONORA. D.
FAZIO. Il Sig. FERRANTE. Maggiore ALCHINSON. ALBERTO. ROMOALDO. Senatori. Accademico I. Accademico II.
Popolo etc.
Luogo. La scena è in Roma in casa di Corinna, e nel Campidoglio.
Mutam. sc. I: Galleria del Palazzo di Corinna con porte laterali e rimpetto. Su tavolini vi sono varii mezzi-busti dei poeti più celebri; quelli di
Petrarca, di Ariosto, di Tasso e di Saffo restano vicino alla porta di mezzo. Un’ arpa, carte di musica ec. II: Interno del Campidoglio: da un lato picolo
trono con scalini sul quale due sedili; uno più alto per il Senatore Ferrante, e l’ altro più basso per Corinna; dall’ altro lato molte sedie per gli
Accademici ed i Poeti ec. III: Galleria di Corinna come nell’ atto primo. IV: Giardino con fontane, statue, etc. Scalinate, che mettono nel palazzo di
Corinna e in quello di Lady Edgermond. V: Galleria in casa di Corinna come nell’ atto primo.
Note. Nelle ultime [2] p. la lettera dell’ autore ai “ SIGNORI ASSOCIATI” pubblicata con la prima stampa del dramma nel 1827. Da tale lettera,
riprodotta in questa ed. “onde non togliere un’ illustrazione storica, alla prima rappresentanza d’ un lavoro, ove vi è scolpito il nome chiarissimo dell’
attrice Carolina Tessari”, si apprende che la drammatica produzione, rappresentata per più sere nel Teatro dei Fiorentini di Napoli con esito felice
grazie appunto all’ “egregia” Carolina Tessari, è derivata da ‘Corinne ou l’ Italie’ di Madame de Staël.
Iscriz. dopo il tit.: “Udrallo il bel paese / Che Appennin parte, il mar circonda e l’ Alpe. / PETRARCA”.
[7]. (42 p., 1 tav.): ALESSANDRO RE DE’ MOLOSSI / A PANDOSIA / TRAGEDIA / DI GIOVANNI
EMMANUELE BIDERI / ITALO GRECO / Siculo Albanese / [...]
Atti 5. Scene 3, 4, 5, 5, 7.
Pers. ALESSANDRO re de’ Molossi. OLIMPIA. ROSSANE. ANTIPATRO. SOTIMO.
PIRRO di anni quattro. Guerrieri molossi. Guerrieri tarentini.
Luogo. La scena è nel Campo Molosso sulle rive del fiume Acheronte presso Pandosia.
Note. La tragedia è in versi.
Iscriz. dopo il tit.: “Ferme fugiendo in media fata ruitur / Tit. Liv.”.
[8]. (52 p., 1 tav.): LA TRAGICOMANIA / COMMEDIA / DI GIOVANNI EMMANUELE BIDERI / ITALO GRECO
Atti 4. Scene 13, 6 [ma 7], 6, 6.
Pers. D. AGATOPISTO. D. ESCHILO. D. EURIPIDE. D. SERGIO cavaliere di Vallombrosa. D. METELLO. D. ARISTARCO SCANNABUE.
AGOSTINO STRACCA comico. D. ASPASIA. D. CLEONICE. D. SOFONISBA. MARIANNA. MEDEBACH impresario. Un Servo. Uffiziale.
Soldati.
Luogo. La scena è in un Casino di Campagna di D. Agatopisto.
Sc. Stanza: tavolino ingombro di libri: carte per terra, ec.
Note. 1a ed.: Napoli, 1827 (DBI 10, p. 361).
[9]. (43 p., 1 tav.): IL CASTELLO DEL PRINCIPE / COMMEDIA / DI / DI [sic] GIOVANNI EMMANUELE
BIDERI / ITALO GRECO
Atti 4. Scene 16 [ma 17], 13 [ma 14], 13 [ma 12], 10 [ma 9].
Pers. D. ACHILLE capitano invalido e podagroso. D. ALFONSO padre di [Amalia]. D. AMALIA. D. AGAPITO padre di [Carlo]. D. CARLO. D.
ROBERTO curiale. D. CLAUDIO notaro. Il Tenente STRAMAZZA. FILIPPO custode del castello. AGATA sua moglie. GIULIETTA loro figlia.
GIUSEPPE.
Cacciatori.
Luogo. La scena è nel Castello del Principe Feudatario di Roccaverde.
Sc. Salone del Castello con tavola in mezzo. [...] lumi ec.
[10]. (36 p., 1 tav): ALARICO PRIMO RE DE’ VISIGOTI / TRAGEDIA / DI GIOVANNI EMMANUELE BIDERI
Atti 5. Scene 6, 7, 9, 9, 6.
Pers. ALARICO. EWELLINA. PLACIDIA GALLA. RADAGAUSO. ELLA. OSWALDO.
Guerrieri visigoti. Guerrieri vandali.
Luogo. La scena è in Cosenza.
Note. La tragedia è in versi.
p. 2: “Alarico primo re de’ Visigoti, vincitore del romano impero che reduce della Sicilia, morì in Cosenza, e fu con i suoi tesori sepolto nell’ alveo
dove i fiumi Crati e Basento si uniscono, prestommi il soggetto della presente tragedia”.
Note. Dalla “PREFAZIONE” dell’ autore all’ intera raccolta: “Tra le molte tragedie, di cui abbonda ormai l’ Italia, poche,
o nessuna han per oggetto di celebrare le virtù degli Eroi, che vissero nella più colta parte della medesima, un tempo
detta Magna Grecia. Impresa non lieve perciò mi parve [...] di porre coraggiosamente in iscena argomenti tratti da’ fasti
della stessa regione”.
Il ritratto di GIO.NI EMM.LE BIDERI, disegnato da Gaetano Dura, è sottoscritto: “Vissi un tempo al piacer più che al dolore;
/ Fui Drammatico Attor, poscia scrittore; / Fra le memorie antiche ora consumo / La vecchia età, penso, passeggio, e
fumo”. La tav. premessa come antiporta a ciascun dramma ne illustra la scena più significativa.
Disegnatori: Gaetano Dura (1, 2, 3, 6, 7, 8, 9, 10); C. Fratacci (4, 5). Litografie: Gatti e Dura di Napoli (ritr., 1, 2, 3, 6,
7, 8, 9, 10); Pensa (4, 5).
58. Bizzaria drammatica: Rosmunda
BIZZARIA DRAMMATICA / ROSMUNDA / TRAGEDIA IN CINQUE ATTI / composta in
cinquanta versi cioè dieci per atto / DI / V. G. / DEDICATA / AL CHIARISSIMO SIGNOR /
FRANCESCO D.R GERA / [fregio] / TREVISO / TIPOGRAFIA DI GAETANO LONGO / 1847
8°
[8] p.
Front. in cornice, fregio capopag., fregio finale.
21,5x14,5 cm.
Ba 856.25
Atti 5. Scene 1, 2, 1, 3, 3.
Pers. ROSMUNDA. ALBOINO. PERIDEO.
Baroni. Paggi.
Luogo. Ep. L’ azione ha luogo in Verona l’ anno 571.
Mutam. sc. I: Magnifica Sala del Palazzo di Città. II, III: Stanza della Regina. IV, V: Stanza attigua a quella dove
dorme il Re.
59. Bocchi, Arrigo
IFIGENIA / IN AULIDE / TRAGEDIA / DEL / NOB. SIG. ARRIGO BOCCHI / ADRIENSE /
[fregio] / VENEZIA / PER FRANCESCO ANDREOLA / MDCCCXXVII.
8°
81, [3] p.
Cop. in carta avorio con cornice e fregi.
23,5x15,5 cm.
Ba 110.10
Atti 5. Scene 3, 2, 10, 7, 9.
Pers. AGAMENNONE. CLITENNESTRA. IFIGENIA. ACHILLE. CALCANTE. ULISSE. ARUNTE.
Luogo. La scena è in Aulide nell’ interno della tenda d’ Agamennone.
Sc. Veduta dell’ armata navale Greca. Soldati e Marinari inoperosi sul lido. Interno della tenda d’ Agamennone, per la
quale si scorgono altre tende minori in lontano: in un lato della tenda un simulacro di Diana.
Note. La tragedia è in versi.
p. 3-5: Prefazione dell’ autore che dà alle stampe il suo lavoro “confortato da un triplice indulgente suffragio”: l’
assiduo incoraggiamento dell’ amico pittore Giulio Gheltopf, l’ aiuto del cantante Domenico Donzelli suo “generoso
mecenate” e i “liberi encomi del mai sempre gentile Pubblico Veneto”.
Passo di C. Crispo Sallustio nel verso del front..
60. Bolaffio, Leone – Norsa, Emilio
EMANCIPAZIONE / COMMEDIA SOCIALE / IN QUATTRO ATTI / DI / L. BOLAFFIO ED E.
NORSA. / [marca: monogr. del tipogr.] / PADOVA / Tipografia e Libreria Edit. F. Sacchetto /
1869.
16x10 cm.
100 p.
Estratto dal Giornale di Padova.
Prezzo: Centesimi 50.
Ba 1029.14
Atti 4. Scene 8, 10, 9, 8.
Pers. ENRICO LEONARDI avvocato. AMELIA sua moglie. UGO loro figlio. Contessa CLOTILDE. EMMA
DELFIORE. LODOVICO BONOMI medico. GREGORIO MINETTI. Cavaliere ACHILLE. BRUTO redatt. del
giornale La Frusta. Signora FIESCHI. Marchese SALERNA. Conte MONTEROSSO. Contessa MONTEROSSO sua
moglie. GIUSEPPE servo di casa Leonardi. Un Servo della contessa Clotilde.
Luogo L’ azione si finge in una città d’ Italia. Ep. Epoca presente.
Cost. Costumi moderni.
Mutam. sc. I: Ricca sala in casa della contessa Clotilde, decorata con eleganza e buon gusto – Porta in fondo e porte
laterali – Ai due lati tavoli con sopra giornali, libri, carta, calamaio, campanello ecc. – Sedie intorno. Più avanti d’ ambe
le parti sofà, poltrone – Altri arredi a piacere. La sala è illuminata ma senza soverchio sfarzo. II: Stanza in casa dell’
avvocato Leonardi modestamente mobiliata. – Porte laterali e porta in fondo. – A sinistra tavolo con sopra carte,
calamaio, campanello ec. – Altri arredi a piacere. III: Sala illuminata come nell’ Atto primo. IV: Stanza in casa
Leonardi come nell’ Atto II.
61. Bon, Francesco Augusto
I CATTIVI / SENZA VOLERLO / COMMEDIA / DI FRANCESCO AUGUSTO BON
Nel vol. XXXV di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe
Antonelli / 1832
[Data di cop.:] 1834
70 p.
34.c.197
Atti 5. Scene 3, 7, 10, 6, 7.
Pers. ENRICO vice-prefetto. GIUSEPPINA moglie di lui. VIRGINIA nipote di Enrico. Il Signor GEMINIANO
CANDIDI. La Signora MARIA sorella di lui. ARMANDO fratello di Giuseppina. ROSABELLA moglie di
[Ascanio]. ASCANIO ricevitore. Il Dottor BRUNONE padre di [Alberto]. ALBERTO promesso sposo di Virginia.
GIULIANO secretario. PIETRO maestro di casa di Enrico. BIAGIO servitore di Geminiano.
Luogo. Scena, in Italia.
Sc. Salotto decentemente illuminato. Quattro porte laterali ed una in prospetto. II: Giorno.
Note. 1a ed.: Milano, Crespi, 1830 (Salvioli, col. 692). Scritta nel 1826, rappr. nel 1827 (ES II, col. 752).
62. Bon, Francesco Augusto
COSÌ FACEVA MIO PADRE / COMMEDIA IN TRE ATTI / DI FRANCESCO-AUGUSTO BON
/ VINIZIANO. / ARTISTA COMICO.
In: TEATRO MODERNO / DI / TUTTE LE COLTE NAZIONI / OVVERO / SCELTA COLLEZIONE / DE’ PIÙ
RECENTI ED APPLAUDITI TEATRALI LAVORI / TOMO III. / IN VENEZIA / PRESSO GIUSEPPE PICOTTI / 1828
p. 87-169.
42.c.170
Atti 3. Scene 15, 14, 10.
Pers. EVANDRO padre di [Riccardo e di Alfonso]. RICCARDO. ALFONSO. ADELAIDE moglie di Riccardo.
ELISA moglie di Alfonso. DAMIANO negoziante. BERNARDO servitore [di Evandro].
Luogo. [La scena è in Italia].
Sc. Sala con due porte laterali ed una in prospetto.
Note. p. 168-169: “OSSERVAZIONI. […] ebbe Venezia la bella sorte di gustarlo rappresentato per la prima volta dalla
valente Comica Compagnia Fabbrichesi, nel Teatro S. Benedetto, la sera del 5 gennaro 1825, e per conseguenza di aver
veduto a sostenervi le parti di Evandro e di Damiano dai due sommi Attori dell’ Italia, De Marini, e Vestri, assai bene
secondati dai loro bravi compagni. […]. Ci lusinghiamo […] che grato esser possa ai mecenati nostri un tal dono, molto
più credendosi da noi questa commedia inedita ancora, non compresa essendo al certo nei volumi delle altre già
impresse a Milano, di questo benemerito nostro concittadino”. Ma nel 1828 la commedia era già stata pubblicata a
Livorno da Pozzolini ed ebbe nel corso dello stesso anno varie altre edizioni fra le quali la presente (Salvioli, col. 902).
63. Bon, Francesco Augusto
COSÌ FACEVA MIO PADRE / COMMEDIA / DI / FRANCESCO AUGUSTO BON.
Nel vol. III di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli /
1832
68 p.
34.c.165
Stesso contenuto (senza le “OSSERVAZIONI”) dell’ ed. precedente.
64. Bon, Francesco Augusto
COSÌ FACEVA MIO PADRE. / COMMEDIA / DI F. AUGUSTO BON.
In: IL / TEATRO / CONTEMPORANEO / ITALIANO E STRANIERO. / VOLUME IX. / VENEZIA, / CO’ TIPI DEL
GONDOLIERE. / M DCCC XXXVIII.
p. 3-86.
65.c.157
Stesso contenuto dell’ ed. precedente.
p. 5-6: “AI LETTORI / LUIGI CARRER”.
65. Bon, Francesco Augusto
LA / DONNA AL BIVIO / COMMEDIA / DI F. AUGUSTO BON.
Nel vol. XXII di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli
/ 1832
[Data di cop.:] 1833
72 p.
34.c.184
Atti 5. Scene 6, 7, 10, 8, 9 [ma 7].
Pers. ENRICHETTA sorella maggiore di [Laura]. LAURA. Il Conte ISIDORO ALBANI. ERNESTO figlio di lui.
LORENZO giovine ricchissimo, amante d’ Enrichetta. GUGLIELMO [e] DE-CLAUDI amici di Lorenzo. ELISA
rivale di Enrichetta. EUFEMIA vecchia rigattiera. DANIELE vecchio cameriere del conte. LUPINO servitore di
Lorenzo.
Persone distinte di città d’ ambo i sessi. Un ragazzo con magnifica livrea. Servitori di Lorenzo.
Luogo. Scena in una capitale d’ Italia.
Mutam. sc. I: Camera male ammobigliata in casa di Eufemia. Due porte laterali ed una in prospetto. II: Salotto
ammobigliato con la maggior eleganza. III: Viali dei pubblici giardini con sedili. IV: Salotto mobigliato con tutta l’
eleganza come nell’ atto secondo. V: Sala nel palazzo Albani.
Note. Scritta nel 1818, rappr. nel 1819 (ES II, col. 752).
66. Bon, Francesco Augusto
IL / FALSO AMICO / COMMEDIA / DI F. AUGUSTO BON
Nel vol. XV di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli /
1832
[Data di cop.:] 1833
75 p.
34.c.177
Atti 5. Scene 11, 8, 8, 14, 9.
Pers. La Contessa SOFIA vedova Viardi. Il Commendatore LIFRANTE di lei cugino. ADOLFO protetto della
contessa. DALMONTE padre di [Emilia]. EMILIA. Il Barone CALENDINO. EUGENIO amico di Adolfo.
LODOVICA governante. FAUSTINA cameriera della contessa. FERRANTE uomo del volgo. FRECCIA servitore.
Servitori.
Luogo. La scena è in Italia.
Sc. Sala con quattro stanze laterali ed una in prospetto. I: Notte. II: Giorno.
Note. Scritta nel 1819, rappr. nel 1820 (ES II, col. 752).
67. Bon, Francesco Augusto
IL / FILOSOFO E LA MOGLIE / COMMEDIA / DI / F. AUGUSTO BON
Nel vol. XXX di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli /
1832
[Data di cop.:] 1834
62 p.
34.c.192
Atti 3. Scene 9, 11, 8.
Pers. Il Conte ARMANDO DE-CENTAL. AMELIA sua moglie. GIULIA sorella del conte. Il Marchese LEONE
MANTENVILLE. Il Conte di GUEBRANT padre di Amelia. Il Barone GRANDIER. Madama BERMONDET
vedova ricchissima. DE LA GODINIER vecchio damerino. CLITANDRO giovine galante. IRIDE cameriera di
Amelia. FIORE servo di De-Cental.
Servitori.
Sc. Un palazzo di campagna del conte De-Cental. Sala con due porte laterali ed una in prospetto.
Note. Scritta nel 1820 in 5 atti, rappr. nel 1820 (ES II, col. 752).
68. Bon, Francesco Augusto
L’ INDOLENTE / COMMEDIA / DI / F. AUGUSTO BON
Nel vol. XI di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli /
1832
68 p.
34.c.173
Atti 3. Scene 14, 15, 13.
Pers. Il Marchese BONIFACIO FELICI. MATILDE sua seconda moglie. VALERIO [e] CAROLINA figli del
marchese. ENRICO fratello di Matilde. LODOVICO amico di Valerio. SIGISMONDO agente di Bonifazio.
ERMAGORA uomo d’ affari. BALDASSARE vecchio servitore del marchese.
Un soldato. Servitori.
Luogo. La scena è in Genova.
Sc. Sala con quattro porte laterali, ed una nel mezzo. III: Notte.
Note. Scritta nel 1817, rappr. nel 1818 (ES II, col. 752).
69. Bon, Francesco Augusto
ISABELLA DI DREUX / DRAMMA / DI / FRANCESCO-AUGUSTO BON.
In: TEATRO MODERNO / DI / TUTTE LE COLTE NAZIONI / OVVERO / SCELTA COLLEZIONE / DE’ PIÙ
RECENTI ED APPLAUDITI TEATRALI LAVORI / TOMO XVIII. / IN VENEZIA / PRESSO GIUSEPPE PICOTTI /
1830
p. 3-68.
42.c.182
Atti 4. Scene 4, 7, 8, 5.
Pers. FILIPPO IL BELLO. MARIA di Brabante, di lui madre. PIERO conte de’ Dreux, grande di Francia.
ISABELLA di Dreux, di lui figlia. GOSCERO signore de’ Chastillon e de’ Grecy, conte de’ Porsceau
ENGUERANNO DEMENTERVILLE. CARLO VAMIRO de’ Thuars. BERTRANDO de Glisson, addetto a Filippo
conte de’ Valois.
L’ armata di Filippo che ritorna da Mons-en-Puelle. I suoi capitani. La corte. Guardie. Popolo.
Luogo. La Scena è a Parigi. Ep. L’ azione nel mese di settembre, anno 1304.
Mutam. sc. I: La scena rappresenta un vasto porticato della reggia di Filippo. Fra gli spazj dei doppi intercoloni si vede
la gran piazza di Parigi. II: Reggia d’ udienza. Sedia reale da un lato. III: La scena è una stanza reale. Due scaloni in
prospetto mettono ad una ringhiera superiore per cui si passa ad alcune gallerie. IV: Salone che ammette agli
appartamenti del re.
Note. p. 68: “OSSERVAZIONI. È questo uno dei primi lavori teatrali del chiarissimo autore ed attore italiano Francesco
Augusto Bon, che rappresentato la prima volta in Torino nel teatro di S. A. S. il principe di Carignano, ed alla di lui
presenza, li 5 giugno 1817, ottenne poscia costantemente sulle nostre scene incontro veritiero, ed applausi meritati; per
cui anche giustificata esser deve la scelta nostra. Crediamo che il modesto autore, non per altra ragione al certo, che per
essere stato questo […] un travaglio della sua prima gioventù, non l’ abbia unito alle altre tante belle produzioni
originali impresse nei 6 volumi delle accreditate sue opere [Teatro comico di F. Augusto Bon di Venezia. To. 1-6.
Milano, dalla Tipografia di Commercio, 1823]. […]”.
70. Bon, Francesco Augusto
MANIA E BUON SENNO / COMMEDIA / DI FRANC. AUGUSTO BON.
Nel vol. XII di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli /
1832
[Data di cop.:] 1833
79 p.
34.c.174
Atti 5. Scene 7, 9, 9, 14, 9.
Pers. ALESSANDRO ADOLFI possidente. ELFRIDA di lui seconda moglie. TERESA figlia di Alessandro.
ROMUALDO fratello di Alessandro. SERAFINA di lui figlia. DE-ALBINI capitano. FEBIANO uomo di campagna
stabilito da poco in città. MARIA-APOLLONIA sua moglie. TEOBERNO uomo d’ affari. ERNESTO nipote di
Febiano. COSTANZO segretario. ISIDORO bibliotecario. VENANZIO praticante di medicina. FONTEVIVA
cameriere.
Varie persone di città. Un contadino. Servitore.
Luogo. La scena è in una piccola città d’ Italia.
Sc. Sala magnifica che ammette a diversi appartamenti.
Note. Scritta e rappr. nel 1818 (ES II, col. 752).
71. Bon, Francesco Augusto
POINT DE MAL / COMÉDIE EN TROIS ACTES / De Monsieur / F. A. BON DE VENISE /
Traduite de l’ Italien / PAR / M. M. D… et R… / [fregio] / VENISE / Tipographie du Commerce /
1831
[Nel verso del front.:] Representée en Italien à Venise sur le / Théatre Vendramin le 5 Janvier 1831.
16° 76, [4] p.
16,5x10,5 cm.
Cop. in carta celeste con cornice e fregio.
57.b.216
Atti 3. Scene 5, 7, 9.
Pers. / Int. Le Comte CLAUDIO / M. ROMAGNOLI. La Comtesse IRÈNE son épouse / M.me BON. JUSTINE
femme de chambre / M.lle ALBERTI. HENRY valet de chambre du comte / M. ALBERTI fils. LAURENT laquais / L’
AUTEUR.
Luogo. La scène se passe en Italie.
Sc. Salle basse avec une grande porte au fond, ouvrant sur un beau Jardin. Quatre portes latérales; la première à gauche
de l’ acteur conduit à l’ appartement du Comte. La première à droite est comune, Celle d’ avant scène du même côté,
sert d’ entrée à l’ appartement de la Comtesse, et du côté opposé, un cabinet. Meubles élégants, piano, Harpe, musique
ec. ec.
Note. Tit. originale italiano: ‘Niente di male’.
72. Bon, Francesco Augusto
IL / PRESUNTUOSO / COMMEDIA / DI F. AUGUSTO BON.
Nel vol. XVII di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli
/ 1832
[Data di cop.:] 1833
69 p.
34.c.179
Atti 3. Scene 16, 11, 9.
Pers. La Contessa ARAMINTA. Il Marchese FENICIO. LUIGIA. Il Conte EMILIO di Valfiorita. Il Marchesino
VALERIO. Il Signor DE-RANUCCI. Donna ISABELLA. Il Signor VARCAMONTI. NERINA cameriera.
ISIDORO maestro di casa. PIETRO servitore del conte. FRANCESCO servitore della contessa.
Luogo. Scena, in Italia.
Sc. Camera con quattro porte laterali ed una in prospetto.
Note. Scritta e rappr. nel 1824. (ES II, col. 752).
73. Bonfio, Giacomo
IL VIAGGIO / DI / UNA DONNA DI SPIRITO / COMMEDIA / DI GIACOMO BONFIO
Nel vol. XIII di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli /
1832
[Data di cop.:] 1833
74 p.
34.c.175
Atti 4. Scene 9, 15, 9, 9.
Pers. LUCINDA od EMILIA. ADELISIO uffiziale. La Contessa PERLONI. LAODACCIO BRILLANTINI.
DORINA. VINCENZO. MARIETTA. Un Locandiere.
Un postiglione. Due servi di Lucinda. Un servo della contessa. Due servi di locanda.
Luogo. La scena, nell’ atto primo a Torino, nell’ atto secondo a Vercelli, nell’ atto terzo a Novara, nell’ atto quarto a
Milano.
Mutam. sc. I: Sala con porta in mezzo e due laterali; quella a sinistra dello spettatore è chiusa, ed un sofà od altro
mobile la copre per metà. II: Sala terrena ad uso di locanda. Sul davanti tre grandi finestre con invetriate, dalle quali si
vede il cortile e giardinetto adiacente. L’ invetriata di mezzo dev’ essere aperta. Due porte di fianco che conducono a
vari appartamenti, ed una molto più grande dirimpetto a queste dà ingresso alla sala. All’ alzare del sipario odonsi
alcuni colpi di frusta. III: Sala ad uso di locanda, con quattro porte laterali ed una nel mezzo. Sedie, tavolini, lumi accesi
ec. IV: Sala magnifica con varie porte in casa della Contessa.
Note. Nell’ Enciclopedia dello spettacolo (II, col. 771) la commedia figura come “trad. dal francese, che ebbe grande
successo, nell’ interpr. di Albina Pasqualini (Venezia 1823 e 1832)”; nel Giornale teatrale ossia Scelto teatro inedito
italiano tedesco e francese 23 (1821) appare con il tit. “Il Viaggio di una donna di spirito commedia in tre atti in prosa
tolta dal francese da Giacomo Bonfio padovano”.
74. Boni, Bono
AMORE ED ARTE / DRAMMA IN QUATTRO ATTI / DEL / DOTT. BONO BONI / Segretario
Comunale di Auronzo / Proprietà letteraria / BELLUNO / TIPO-LITOGRAFIA GUERNIERI /
1870
17x12 cm.
[2], 45, [1] p.
Ba 1052.20
Atti 4. Scene 5, 9, 5, 7.
Pers. Il Dottor LEOPOLDO padre di [Selene]. SELENE. ANTONIETTA. GUSTAVO. GIUSEPPE.
Cost. Costumi del giorno.
Mutam. sc. La scena succede in casa del Dottore. I, II: Sala elegantemente addobbata. Un sofà, sedie, tavolini, libri
occorrente per scrivere. Due porte laterali, ed una nel mezzo. Una finestra a sinistra. A dritta l’ appartamento di Selene,
a sinistra quello di Leopoldo. III: Giardino. Sedili sparsi per la scena. È notte. La luna risplende. Alla sinistra ingresso
comune, alla destra ingresso alla casa del Dottore. IV: La scena come nell’ Atto primo.
Note. p. 1: “Ai Coniugi Signori / LUIGI BIASONI / Commissario Distrettuale in Auronzo / e / PAOLINA BOCCHESE / in
attestato perenne / di stima, riconoscenza ed affetto / L’ AUTORE / offre e dedica / AMORE ED ARTE / Auronzo, 5
Febbraio 1870”.
75. Boni, Bono
I MAESTRI DEL VILLAGGIO / ED / IL SINDACO / FARSA / DEL / DOTT. BONO BONI /
Segretario Comunale di Auronzo / Proprietà letteraria / BELLUNO / TIPO-LITOGRAFIA
GUERNIERI / 1870
18x11 cm.
27, [1] p.
Legato con: Menichino (n. 76).
Cop. unica riportante entrambi i tit.
Ba 1033.34/2
Atto unico. Scene 12.
Pers. CARLO, età anni 30. ERNESTO, età anni 22. LUIGIA vedova, età anni 25. MARIANNA, età anni 40.
ATANASIO sindaco, età anni 60. BERNARDO, età anni 30. FEDERICO, età anni 35. TOMMASO organista, età
anni 38. CIRILLO tubatore comunale, età anni 50.
Quattro guardie forestali. Quattro popolani.
Luogo. Ep. L’ azione succede in Cadore nell’ agosto 1869.
Sc. La scena rappresenta una piazzetta di un piccolo villaggio. A sinistra il prospetto di una chiesa con porta d’ ingresso
d’ aprirsi. A destra una casa; le finestre internamente illuminate; la porta d’ ingresso d’ aprirsi. In fondo strada. È notte.
Fa temporale.
76. Boni, Bono
MENICHINO / Scherzo comico in un atto / DEL / DOTT. BONO BONI / Segretario Comunale di
Auronzo / […] / BELLUNO / TIPO-LITOGRAFIA GUERNIERI / 1870
18x11 cm.
[2], 28 p.
Legato con: I Maestri del villaggio (n. 75).
Cop. unica riportante entrambi i tit.
Ba 1033.34/1
Atto unico. Scene 17.
Pers. MENICHINO. ANDREA. ALFONSO. TEOBALDO. TERESA. Un Sergente.
Un picchetto di Guardia nazionale.
Sc. Strada dalla destra; prospetto di una casa; una finestra d’ aprirsi; al di sotto una bottega chiusa coll’ insegna
Farmacia, la di cui porta dovrà pure aprirsi. Dalla sinistra altro prospetto di una casa, sull’ angolo della quale un fanale
acceso. È notte.
Note. p. 1: In data Auronzo 24 gennaio 1870 l’ autore dedica il Menichino e la precedente farsa I Maestri del villaggio
“Al Signor / Giuseppe Da-Ponte Pretore in Auronzo / e / Sua Famiglia”.
Nella parte del front. omessa nella trascr.: “(ESTRATTO DALLA PROVINCIA DI BELLUNO) / Proprietà letteraria”.
77. Boni, Bono
LE MIE MEMORIE / Commedia in Tre Atti / DEL / DOTT. BONO BONI / Segretario Comunale
di Auronzo / [fregio] / ODERZO / TIPOGRAFIA DI GIOVANNI BATTISTA BIANCHI / 1870.
18,5x12 cm.
56 p.
Cop. in carta rosa con cornice.
Ba 1116.16
Atti 3. Scene 11, 8, 9.
Pers. La Baronessa di VILLA-REALE, anni 40. La Marchesa CECILIA, anni 30. Il Cav. FEDERICO DEL-PRATO,
anni 25. Il Conte ODOARDO ROLANDI, anni 35. GIACOMO oste, anni 60. MARIA, anni 16. DOMENICO
contadino, anni 45. GIORGIO servo della marchesa. Un Servo della baronessa.
Luogo. La Scena nel 1.° Atto in Agnano, gli altri due a Firenze.
Mutam. sc. I: Sala d’ albergo modestamente ammobigliata, due porte laterali, una nel mezzo; ed una finestra a sinistra.
II: Sala riccamente addobbata. Porta in mezzo e due laterali. III: Sala illuminata. Porta in mezzo e due laterali. La porta
a destra mette alla sala del ballo: quella a sinistra agli altri appartamenti.
Note: p. 3: Dedic. dell’ autore datata Auronzo 5 febbraio 1870 “Alla Nobile Donna / SIGNORA CONTESSA / MARIA
CORNIANI DEGLI-ALGAROTTI / VEDOVA MILANI / DI VENEZIA”.
78. Boni, Bono
LA PICCOLA / MENDICANTE / COMMEDIA IN DUE ATTI / DEL DOTTOR / BONO BONJ /
[…] / Scritta per la piccola Attrice Mirra / Bonafini e rappresentata per la prima / volta nel Teatro
Ciresola di Villafranca di / Verona, la sera 11 Ottobre 1879, dalla Dram- / matica Compagnia di
GIORGIO BONAFINI. / VERONA / TIPOGRAFIA DI G. DALDÒ / 1879
20x14,5 cm.
26 p.
Cop. in carta viola con cornice.
Ba 1280.22
Atti 2. Scene 10, 9.
Pers. / Int. MIRRA, di 9 anni / BONAFINI Mirra. ACHILLE [e] EDVIGE operai / TADDEI Ezio [e] BONAFINI
Amalia. BENEDETTO caffettiere / GIOVANELLI Augusto. Il Conte FILIPPO BONFANTI / MIGLIARI Alfredo.
ANSELMO sagrestano / RUFFINI Eugenio. PAOLINO operajo / GIUSTO Arturo.
Luogo. La scena in una Città d’ Italia.
Cost. Costumi del giorno.
Mutam. sc. I: Strada – A destra prospetto di una casa con porta d’ aprirsi: le sovraposte finestre illuminate. Dalla stessa
parte verso il fondo altro prospetto di casa con sottoposta bottega, sovra la di cui porta d’ aprirsi sarà scritto – Caffè
dell’ Aurora. – A sinistra prospetto di una Chiesa, la di cui porta deve pure aprirsi. – È notte. All’ alzarsi della tela si
ode la musica nell’ interno della casa illuminata. Ripetute grida di Viva gli Sposi. Mirra sui gradini della Chiesa in atto
di dormire. Allo strepito si desta. – Cessa la musica. II: Camera modestamente abbigliata. Porta in mezzo, e due laterali.
– A sinistra una finestra.
Note. p. 3: “L’ AUTORE / A / MIRRA BONAFINI”, dedica datata Villafranca di Verona 14 ottobre 1879.
Nella parte del front. omessa nella trascr. i titoli onorifici dell’ autore: “Socio e Consigliere Onorario della Società
Italiana / di Storia ed Archeologia in Roma. - Socio Onorario / dell’ Istituto Civico di Scienze Naturali in Grossetto /
(Toscana) e fregiato della Medaglia d’ Argento di / Merito dello stesso Istituto”.
79. Boni, Bono
UNA VENDETTA / COMMEDIA IN 4 ATTI / DEL / DOTT. BONO BONI / […] / Rappresentata
per la prima volta nel Teatro Ciresola di / Villafranca di Verona, la sera 18 Dicembre 1879 dalla
Dram- / matica Compagnia Lombarda-Paissan avendovi preso parte lo / stesso Autore. / VERONA
/ STAB. TIP. G. FRANCHINI / 1880.
22,5x16,5 cm.
31, [1] p.
Ba 1308.25
Atti 4. Scene 8, 10, 3, 7.
Pers. / Int. GIORGIO DELLA-ROSA, anni 45 / Bono BONI. EMILIA / Caterina RIZZINI. GIUSTINA / Matilde
PAISSAN MONTANARI. EDOARDO, anni 18 / Alcibiade PAISSAN GRITTI. FEDERICO, anni 55 / Federico
CAVALLUCCI. ARTURO / Giuseppe MONTANARI. ELISA / Carlotta MYA. LUIGI / Gianni RIZZINI.
Luogo. La scena accade in un Casino di campagna di Giorgio sulle vicinanze di Firenze.
Cost. Costumi del giorno.
Mutam. sc. I, II: Camera molto decentemaente mobigliata. Un piano forte su cui della musica. Una finestra a sinistra.
Porta nel mezzo e due laterali. III: Altra camera modestamente mobigliata. Una porta nel mezzo e due laterali. IV:
Camera come nell’ Atto primo.
Note. p. 3: Dedic. dell’ autore datata Villafranca di Verona 2 aprile 1880 “ALLA SIGNORA / MATILDE PAISSANMONTANARI / DISTINTA ARTISTA DRAMMATICA”.
Nella parte del front. omessa nella trascr. i titoli onorifici dell’ autore: “SOCIO E CONSIGLIERE ONORARIO / DELLA
SOCIETÀ ITALIANA DI STORIA ED ARCHEOLOGIA IN ROMA / SOCIO ONORARIO / DELL’ ISTITUTO CIVICO DI SCIENZE
NATURALI IN GROSSETTO (TOSCANA) / E FREGIATO DELLA MEDAGLIA D’ ARGENTO DI MERITO / DELLO STESSO ISTITUTO”.
80. Bonivento, Felice Giuseppe
UN DRAMMA / DRAMMA IN CINQUE ATTI / DI BONIVENTO FELICE GIUSEPPE. / [fregio]
/ VENEZIA / PER ANTONIO CLEMENTI TIP. / 1852.
23,5x16,5 cm.
72 p.
Cop. in carta blu con cornice e fregio.
Prezzo: Austriache L. 1:30.
Ba 855.6
Atti 5. Scene 9, 8, 8, 7, 5.
Pers. CARLO di LUNEVILLE. ELOISA sua moglie. RODOLFO fratello di Carlo. Marchesa vedova di ARLAIX
madre di Eloisa. Barone d’ ARLECH. ALBERTO, FRANCK dottore, ERNESTO amici di Carlo. RICCARDO
fanciullo di 5 anni, figlio di Carlo e d’ Eloisa. Due Giovani invitati al ballo. GIULIETTA cameriera di Eloisa.
FRANCESCO, GIOVANNI servi di Carlo.
Luogo. La scena si finge in Parigi.
Mutam. sc. I: Sala in casa Luneville ammobigliata con lusso: due porte laterali a destra mettono ad un gabinetto, ed all’
appartamento di Rodolfo; due a sinistra a quelli di Carlo ed Eloisa; una nel mezzo, d’ ingresso. III: Gabinetto in casa
della Marchesa addobbato con molta eleganza: porta in prospetto che mette alla sala del ballo; due laterali. Tutto è
illuminato. La festa di già incominciata. IV: La scena dell’ atto primo illuminata. V: Camera interna nell’ appartamento
di Rodolfo. Due porte laterali, una piccola nel fondo. Tavolino con varie carte, sedie. Alle pareti due grandi ritratti in
tela, uno di Rodolfo, l’ altro di una donna giovane. La camera è illuminata.
81. Bordoni, Placido
ORMESINDA / OSSIA / I CAVALIERI DELLA MERCEDE / TRAGEDIA / DI / PLACIDO
BORDONI / BRESCIA / PER NICOLO BETTONI / MDCCCVII
8°
[4], 124 p.
22x14 cm.
47.c.87
Atti 5. Scene 5, 8, 7, 4, 5.
Pers. ALBUMASAR sovrano di Fez. ORMESINDA schiava spagnuola. ALFONSO di Menesez [e] CONSALVO di
Castro, cavalieri professi dell’ Ordine della mercede. ELVIRA altra schiava spagnuola. OMAR ministro e confidente
d’ Albumasar.
Un uffiziale africano. Soldati d’ Albumasar. Spagnuoli del seguito d’ Alfonso e di Consalvo.
Luogo. La Scena è nell’ Alcazar dei Re di Fez. Ep. L’ azione è dell’ anno 1244, cioè nove anni dopo che l’ Ordine della
Mercede fu confermato dal Papa.
Note. La tragedia è in versi.
p. 113-124: “NOTE ILLUSTRANTI LA PRESENTE TRAGEDIA”.
1a edizione (De Tipaldo V, p. 357).
82. Bossi, Luigi
OPERE DRAMMATICHE / DI L. BOSSI. / VOL. I. / TRAGEDIE.
[Pref.:] Torino 12 marzo 1807.
20x13 cm.
1 v.
Front. e 3 tav. inc.
Cop. in carta sbruffata viola.
1.c.187
[1]. (95 p.): LUCREZIA / TRAGEDIA / IN TRE ATTI.
Atti 3. Scene 5, 7, 5.
Pers. LUCREZIA moglie di [Tarquinio Collatino]. TARQUINIO COLLATINO. SESTO TARQUINIO. GIUNIO BRUTO.
Lucrezio, padre. Publio Valerio.
Luogo. La Scena è in Collazia, nella casa di Collatino. Ep. Anno di Roma 244.
Note. Nell’ indice: “Ha versi 801”.
“Questa Tragedia di soli tre atti, poichè il soggetto non ne portava di più; non è mai stata da me esposta prima d’ ora; e per conseguenza non è stata
per anco rappresentata” (p. XXVI dell’ introd.).
[2]. (176 p., 1 tav.): CICERONE / TRAGEDIA / IN CINQUE ATTI.
Atti 5. Scene 4, 5, 8, 7, 9.
Pers. FULVIA moglie di [Marc’Antonio]. MARC’ANTONIO. OTTAVIO AUGUSTO. MARCO TULLIO CICERONE.
Erennio. Guardie.
Luogo. Scena, l’ abitazione de’ Triumviri in Roma.
Note. Nell’ indice: “Ha versi 1278”.
Sogg. della tav.: testa di Cicerone.
Questa tragedia “che pure da lungo tempo immaginata, non è stata da me ridotta a compimento che in questi ultimi anni” è inedita e, come la
precedente, mai rappresentata (p. XXVI dell’ introd.).
[3]. (123 p., 2 tav. ripieg.): DRUSILLA / TRAGEDIA / IN CINQUE ATTI.
Atti 5. Scene 5, 6, 7, 7, 3.
Pers. MARGANORRE padre di [Tanacro]. TANACRO amante di [Drusilla]. DRUSILLA. ULANIA confidente di Drusilla.
Guardie.
Luogo. La Scena è nel Castello di Marganorre in vicinanza d’ Arles. Ep. L’ azione ha luogo a’ tempi di Carlo Magno.
Mutam. sc. I: Reggia di Marganorre. II: Camera nella Reggia. III: Reggia, come nell’ Atto I. IV: Prigione. V: Sotterraneo con sepolcri, su d’ uno dei
quali è scritto: ‘Quì giace il Cavalier di Lungavilla’. Su d’ altro vicino: ‘Quì giace per amor Cilandro estinto’.
Note. Nell’ indice: “Ha versi 1068”.
p. 2: “ I versi in carattere corsivo sono dell’ ARIOSTO, Orlando Furioso, Canto 37.°, dal quale è preso l’ argomento dell’ azione”.
Sogg. delle tav: “i veri costumi del mezzodì della Francia in que’ tempi, ai quali si riferisce l’ azione, disegnati con somma diligenza per la recita, che
se n’ è fatta in Torino, dal [...] Pittore Revelli. Il signor Monticoni, Professore di disegno nel Liceo dipartimentale di Torino [...] ha inciso i contorni di
que’ figurini” (p. XXXVII).
La tragedia “è stata esposta nell’ anno 1806 sulle pubbliche Scene da una Accademia Drammatica di Dilettanti Torinesi; ed al valore ben conosciuto
di quella Società, ed allo zelo, col quale si è la medesima prestata ad eseguire decorosamente quella Rappresentazione, io debbo attribuire l’ esito
felice, ed il comune aggradimento, col quale la detta Tragedia è stata accolta, ed onorata” (p. XXIX-XXXI dell’ introd.).
Note. L’ opera, di cui questo I vol. è l’ unico pubblicato (DBI 13, p. 326; CLIO 1, p. 658), avrebbe dovuto comprendere
quattro volumi: il primo di Tragedie; il secondo di “Tragedie, Drammi, Azioni Drammatiche spettacolose, e Scene
liriche”; il terzo di traduzioni di alcune Tragedie di Sofocle; il quarto di “Drammi, Commedie, e Farse in prosa”.
p. I-XXXII: “AVVISO AL LETTORE”, introduzione dell’ autore datata Torino 12 marzo 1807. p. XXXIII-XXXVIII:
“INDICAZIONE DELLE FIGURE E DEL LORO COLLOCAMENTO”, capitolo illustrante nel loro significato e realizzazione tavole
e front. Quest’ ultimo, disegnato “dall’ egregio Pittore signor Revelli, Membro dell’ Accademia Imperiale delle Scienze,
belle lettere, ed Arti, di Torino”, è inciso “sotto la direzione del signor Palmieri, Professore di Disegno nelle scuole
seconde di detta città”.
83. Bottari, F. – Romanello, V.
DOVERE DI FIGLIO / E CUORE DI POETA / DRAMMA / IN QUATTRO PARTI E CINQUE
ATTI / DI / F. BOTTARI E V. ROMANELLO / VENEZIA / TIPOGRAFIA GASPARI IMPR. /
MDCCCLXVI.
18,5x12 cm.
219, [1] p.
Cop. in carta grigia con cornice e fregio.
Ba 991.15
Parti 4. Atti 5 (1-2, 3, 4, 5). Scene 9, 6, 11, 9, 10.
Pers. Il Conte ALBERTO. Il Conte LEONIERO suo figlio, poeta. CARLO. Il Conte GIOVANNI poeta. Il Capitano
EDUARDO fratello di Maria. PAOLO. ENRICO. EUGENIO. BARNABA cameriere del co. Alberto. IACOPO [e]
TOM marinaj. La Contessa ISABELLA moglie di Leoniero. Il Cavaliere ERNESTO. MARIA ONESTI. ILDA sua
figlia. FANNY [e] LISA birraje. Un Medico. Un Giovane di notajo. Un Portalettere. Un Servente dell’ ospitale.
Cittadini. Suonatori.
Luogo. In Italia. Ep. Epoca presente. Dalla I. parte alla II. trascorre un anno. Dalla II. parte alla III. trascorrono quattro
anni. Dalla III. parte alla IV. trascorrono alcuni mesi.
Mutam. sc. I: Stanza attigua alla sala da ballo in casa del conte Alberto. II: Stanza miseramente addobbata, una finestra
di prospetto, alcune vecchie sedie, un rozzo tavolo su di cui arde uno scarso lume. III: Stanza di una Birreria – È notte.
IV: Stanza terrena miseramente addobbata, l’ uscio d’ entrata sarà di prospetto. V, 1: Piazza – da un lato una fabbrica
con l’ iscrizione Caffè e Ristoratore al Porto, con finestra praticabile. V, 7: Stanza nell’ ospitale – Sulla porta di entrata
si legge il N. 12.
Segue (p. 101-219):
ADELE ARDANI / ATTRICE DRAMMATICA / DRAMMA / IN UN PROLOGO E CINQUE
PARTI / DI / F. BOTTARI E V. ROMANELLO
Prologo. Parti 5. Scene 5, 7, 6, 6, 4. 3.
Pers. Prologo: ROBERTO ARDANI. EVRARDO ARDANI suo fratello. ADELE sua figlia. Il Marchese
LODOVICO di VILREALE. BARNABA ALBAGI. IGNAZIO IGNAZI pattinista. GIOCONDO LUCIO fabbro.
Garzone di Caffè. Cittadini. Guardie.
Azione: ADELE ARDANI sotto il nome di ONESTI. ILDA sua figlia. BARNABA ALBAGI. ISABELLA sua
moglie. LEONIERO loro figlio. LODOVICO marchese di VILREALE. Barone d’ ORTAGLIE. IGNAZIO IGNAZI.
GIOCONDO LUCIO. Un Medico. 1a Prigioniera. 2a Prigioniera. 1o Servente. 2o Servente. Cameriere di Barnaba.
GIOSUÈ. Maschere.
Luogo. Il prologo ha luogo in Cosenza e l’ azione in Napoli sedici anni dopo. Ep. Epoca al principio del secolo
presente.
Mutam. sc. Prol.: La scena rappresenta una strada. A sinistra dello spettatore una casa abbastanza signorile; a destra
una bottega da caffè, il cui interno è illuminato; sopra la porta del Caffè sta fisso un pubblico fanale ed in vicinanza alla
porta una panca di marmo. – È notte. I: Gabinetto di Barnaba nel suo palazzo – I mobili sono antichi. II: Stanza in casa
di Adele – È notte. III: Sala in casa del Marchese Lodovico, riccamente e bizzarramente addobbata; attraverso le grandi
porte di essa si scorgono altre sale sfarzosamente illuminate. IV,1: La scena rappresenta il palco scenico visto dalla
parte posteriore. IV, 4: Il palco scenico veduto dalla parte anteriore. La scena rappresenta un carcere […]. V: Stanza di
Adele, con grandi finestre di prospetto, da cui si scorge illuminata la Città. La stanza sarà convenientemente adorna.
Note. p. 1: “PER LE NOZZE / CRIVELLI – SALVINI”. p. 5-6: “AGLI SPOSI. […]. Nel 1857 i drammi che vi offeriamo,
presentati al concorso aperto dall’ Istituto Filarmonico Drammatico di Padova, sono stati giudicati meritevoli di una
espressione di lode e di incoraggiamento. – È per questo che li abbiamo preferiti o non piuttosto perché con essi
stampammo le prime orme nell’ Arte? […]. Venezia, Aprile 1866. GLI AUTORI”.
84. Bovio, Giovanni
[…] / CRISTO / ALLA / Festa di Purim / con NUOVISSIMA PREFAZIONE dell’ Autore / e
ritratto / [fregetto] / NAPOLI / EDIZIONE DEL PERIODICO FORTUNIO / 24, Egiziaca a
Pizzofalcone / 1894
[Nel verso del front.:] Napoli – Stab. Tipogr. Cav. A. Tocco – S. Pietro a Maiella, 31.
19x12,5 cm.
31, [1] p.
Ritr. dell’ A.
Prezzo: Cent. 50.
Ba 1692 16° 11
Scena unica.
Pers. GIUDA di Kerioth. MARIA di Magdala. Lo SHELIACH. MOAB. MANASSE. CENTURIONE. Un’
ETÈRA. L’ ADULTERA.
Congiurati. Legionari romani. Farisei. Sadducei. Scribi. Popolani. Donne baccanti di altre nazioni, convenute alla
festa delle sorti. Uomini di altre nazioni, convenuti alla medesima festa.
VOCE DI CRISTO.
Sc. Si vede una piazza di Gerusalemme. Da una parte, in fondo, una Sinagoga, dall’ altra, a sinistra, una casetta bianca,
la cui porta, alla quale si sale da due lati, è preceduta da un veroncello, coperto da un abbozzo di orto pensile. Alquanto
discosto dalla porta, una finestra senza imposte che guarda sulla via di dietro. Tra la Sinagoga e la casetta si vede in
fondo alla via il pozzo detto di Salomone. È mattino e si celebra la festa detta Purim. Gran numero di ebrei di ogni età,
condizione e sesso empiono la Sinagoga, e quelli che rigurgitano, guardano dentro, in punta di piedi, dalle finestre di
fuori. Si vede appena in fondo alla Sinagoga lo Sheliach [...].
Note. p. 5-6: “Prefazione alla quarta edizione [...] Da questa edizione popolare, per non preoccupare il giudizio altrui,
ho levato tutto il ciarpame critico delle precedenti edizioni. Ho ritoccato in due punti il dialogo per non omettere quelle
parole di Lui piene di rimprovero e di amarezza quasi infantile: Quid ultra?...... Roma 20 maggio 1894. Giovanni
Bovio”. p. 7-8: Altra prefazione “Per la quinta edizione” datata “Napoli 15 giugno 1894”.
Nome dell’ autore nella parte in testa al front. omessa nella trascr.
In cop.: “Num. 1. Collezione FORTUNIO / [...] / (NUOVA EDIZIONE) / [...] / 14.° Migliaio / 1894 / [...]”.
Posseduta dalla Biblioteca (Ba 1647 16° 14) un’ altra edizione dal contenuto identico, differente solo nelle note di cop.:
“Collezione FORTUNIO / (SESTA EDIZIONE) / Terza edizione popolare / [...] / 21.° Migliaio / 1894 / [...]”.
Il dramma fu pubblicato per la prima volta nel 1885 (CLIO 1, p. 676; DBI 13, p. 555).
85. Brofferio, Angelo
TUTTO PER IL MEGLIO, / COMMEDIA / DI ANGELO BROFFERIO.
In: IL / TEATRO / CONTEMPORANEO / ITALIANO E STRANIERO. / VOLUME V. / VENEZIA, / CO’ TIPI DEL
GONDOLIERE. / M DCCC XXXVII.
p. 103-180.
65.c.156
Atti 3. Scene 7, 11, 13.
Pers. D. GERONIO. ODOARDO suo nipote. VITTORINA. Madama ASPASIA. VALERIO suo fratello. Sir
KOWN. MENICO giardiniere.
Luogo. La scena è […] nei dintorni di Milano.
Mutam. sc. I, II: [Villa di Odoardo]. Giardino con due pergolati. III: Sala in casa di Madama Aspasia.
Note. p. 105-107: “AI LETTORI / LUIGI CARRER. […]. Due volumi [delle commedie del Brofferio] videro la luce in Torino
dalla tipografia Chirio e Mina, altri se ne promettono in seguito a quelli. [L’ ed. complessiva consta di 4 vol. pubblicati
negli a. 1835-36, cfr. Bianc.- Franc., p. 78]. […] era da sette anni che il poeta lasciava dormire queste sue commedie, e
soltanto la pietà paterna da cui si sentì tocco al vedere com’ esse fossero stampate senza il suo sentimento, e quindi
bruttate di non pochi spropositi, cagionò la pubblicazione della raccolta da cui abbiamo tratto il Tutto per il meglio.
[…]. La commedia da noi scelta fu per la prima volta recitata in Genova l’ anno 1827 dalla compagnia drammatica di
S. M.”.
86. Bucellati, Giuseppe
TENTATIVO DRAMMATICO / DI / GIUSEPPE BUCELLATI / [fregio] / VENEZIA / DALLA
TIPOGRAFIA EREDE PICOTTI / MDCCCXXXIX
26,5x18 cm.
108 p.
Testo su 2 col.
Cop. in carta ocra con cornice.
Ba 723.3
[1]. p. 3-28: D’ EQUIVOCO IN EQUIVOCO / o / LA VINCITA AL LOTTO SENZA AVER GIUOCATO /
COMMEDIA DI CARATTERE IN QUATTRO ATTI IN PROSA / Rappresentata per la prima volta in Milano al
Teatro Re / dalla Compagnia Taddei il 30 maggio 1836.
Atti 4. Scene 15, 13, 15 [ma 14], 14.
Pers. ADELAIDE giovane zia di [Bianca]. BIANCA. CARLO GENTILI. DONATO. ERMENEGILDO conte GAMBA vecchio celibe.
FRANCESCA [e] GERMANO al servizio di Adelaide.
Luogo. La scena si finge in una città d’ Italia.
Sc. Sala signorile. Porta in prospetto, e quattro laterali. Quella di prospetto mette in anticamera. La prima e la seconda a destra, mettono una nell’
appartamento di Adelaide, l’ altra in quello di Bianca. Le due a sinistra, una mette nell’ appartamento di Carlo, l’ altra serve per uso interno della casa.
Tavola con ricapito da scrivere. Sedie.
[2]. p. 29-47: DI / BURLA IN BURLA / COMMEDIA IN DUE ATTI IN PROSA / Rappresentata per la prima volta in
Milano al Teatro Carcano / dalla Compagnia Lipparini il 21 ottobre 1836.
Atti 2. Scene 17, 18.
Pers. ANSELMI vecchio capitano in ritiro. BRUNO giovine signore. CLOTILDE moglie di Anselmi. DESIDERIO giovine signore. EMMA
giovine vedova, nipote d’ Anselmi. FEDERICO medico. GHIANDA giardiniere. IPPOLITO garzone d’ osteria. PROSPERO maggiorduomo.
Luogo. La scena si finge in una città d’ Italia. […].
Mutam. sc. I: [In casa del Capitano]. Sala signorile. Due porte in fondo, quella a destra dell’ attore mette in giardino, quella a sinistra in anticamera.
Vi sono pure due porte laterali, una delle quali ha un vano superiore, praticabile. Tavolo con lungo tappeto. II: Appartamento di Bruno. Porta in
prospetto da chiudersi a chiave. Due laterali. Due tavoli aventi entrambi l’ occorrente per iscrivere: si avverta che debbono esser coperti da lunghi
tappeti.
[3]. p. 49-74: LO / INGANNO DELUSO DALLO INGANNO / SCHERZO COMICO IN TRE ATTI IN PROSA /
Rappresentato per la prima ed unica volta in Milano dalla Compagnia Bon / al Teatro Carcano, nel Carnovale il 5
gennaio 1836.
Atti 3. Scene 15, 15, 14.
Pers. AMALIA vedova signora di circa 50 anni. BENVENUTI marito di [Camilla]. CAMILLA. DARIO FERNANDI. EMMA FIORELLI giovane
pupilla di [Foenti]. FOENTI padre di [Paolino]. PAOLINO studente dissipato. GIUSTI autorità municipale. GANDOLFO domestico di Dario.
NICOLA domestico di Amalia.
Luogo. La scena si finge in Italia nella villeggiatura di Amalia.
Sc. Sala signorile con due porte in fondo: quella a destra dell’ attore mette in giardino, l’ altra a sinistra nell’ anticamera. – Due porte laterali, quella a
dritta mette nell’ appartamento delle donne, l’ altra a sinistra, in quello degli uomini. Tavola con ricapito da scrivere.
[4]. p. 75-100: IL / COLPEVOLE SENZA COLPA / COMMEDIA ORIGINALE ITALIANA
Atti 3. Scene 22, 15, 15 [ma 16].
Pers. AMALIA moglie del conte [Begli]. BEGLI. CARMILLI marito della contessa [Delfina]. DELFINA. EVANDRO giovine elegante, ingegnere
figlio di [Faustulo]. FAUSTULO vecchio architetto. GELTRUDE cameriera di Belgi. GERONIMO servo di Belgi.
Luogo. La scena si finge in casa Begli, in una città d’ Italia.
Sc. Sala signorile. Due porte di prospetto: quella a destra mette in giardino, quella a sinistra in anticamera. Porte laterali. Una a destra mette nell’
appartamento d’ Amalia, un’ altra a sinistra nelle stanze di Belgi. Una terza porta laterale mette in una biblioteca, tavolo con tutto l’ occorrente per
iscrivere, con campanello.
[5]. p. 101-108: IL / CAPPELLO ED IL VIGLIETTO / COMMEDIA DI UN ATTO SOLO IN PROSA / Rappresentata
per la prima volta in Milano nel settembre 1826 / nella serata della signora Luigia Bon al Teatro Re.
Atto unico. Scene 14.
Pers. GIULIETTA [ed] EMILIO giovani sposi di circa due mesi.
Luogo. La scena si finge in una piccola città d’ Italia in tempo di notte.
Sc. Sala decentemente mobigliata. Porta in prospetto e tre laterali. La prima a sinistra dell’ attore, mette nello studio di Emilio, l’ altra a destra nell’
appartamento di Giulietta; la terza serve come d’ armadio. Tavolo in mezzo con libri e lumi. Sedia in fondo, ove sarà deposto abito, cappello e canna
d’ Emilio.
87. Cabianca, Jacopo
IL / BUON ANGELO / DI SIENA / DRAMMA / DI / JACOPO CABIANCA / [fregetto] /
MILANO, 1857. / DALLA TIPOGRAFIA MOTTA DI M. CARRARA / IN S. MARGHERITA,
SULL’ ANGOLO DI S. PROTASO, / N. 1112.
23x15 cm.
90, [2] p.
Fregio capopag, finalino. Cop. in carta azzurra con cornice e fregio.
Ded. ms. in cop.: “Al Co. Prof. Roberto Miari / L’amico autore”.
Dono Orto Botanico. Scaff. 7. 19.2
Prologo. Atti 4. Scene 3, 3, 4, 3.
Pers. Suor CATERINA BENINCASA. MARIA avola di [Bice]. BICE promessa sposa a [Cola Turlo]. COLA
TURLO di Perugia. Fra RAIMONDO da Capua. DONATO BARBADORI, NICOLÒ SODERINI inviati de’
Fiorentini a suor Caterina. PUCCIO, MASO, UGO cittadini di Siena. Un Cittadino di Cesena. Un Frate francescano.
Un Carceriere. Il Bargello del Monte de’ Nove. Popolani e Popolane di Siena.
Guardie del Comune.
Luogo. Ep. La Scena è nella città di Siena nell’ anno 1377.
Mutam. sc. Prol.: Piazza della Fontana a Siena – diversi gruppi di cittadini e popolani che girano su e giù e mostrano
attendere a’ loro negozj. I: Camera da letto, le cui mobiglie accennano ad un’ antica ricchezza. II: Stanza nel Convento
delle Mantellate ad uso di parlatorio […]. III: Portico nel cortile delle prigioni del Comune di Siena. È notte. Un fanale
pende dalla volta di mezzo. IV: Stanza come nell’ atto primo.
Note. Il dramma è in versi.
p. 3: “A QUELLE ANIME GENTILI / CHE GLI VOGLIONO BENE / INTITOLA QUESTO SUO TENTATIVO DRAMMATICO / L’
AUTORE”. p. 5: “Aveva scritto questo ed altri drammi perché fossero recitati sulle scene del teatro Re; quando morto l’
Astolfi, che me li aveva commessi e sciolte le sue compagnie, io per fatiche ed offerte non trovai verso, che un qualche
altro capocomico volesse farne l’ esperimento. […]. Onde a me, adesso, non rimane che di tentare il giudizio del
pubblico per le stampe […]. JACOPO CABIANCA”. p. 87-90: “ARGOMENTO. TOLTO DALLE EPISTOLE DI S. CATERINA DA
SIENA. A FRATE RAIMONDO da Capua DELL’ORDINE DE’ PREDICATORI Lettera 97”.
88. Caimi, Aristide
PIER LUIGI FARNESE / DRAMMA / IN CINQUE ATTI / DI / ARISTIDE CAIMI / [fregio] /
MILANO / DALLA SOCIETÀ TIPOGRAFICA DE’ CLASSICI ITALIANI / 1848
22x15 cm.
86, [2] p.
Cop. in carta marrone con cornice.
Prezzo: Franchi 1.50.
Ba 856.16
Atti 5. Scene 4, 6, 6, 4, 5.
Pers. PIER LUIGI FARNESE duca di Parma e Piacenza. Don CESARE segretario del duca. ALESSANDRO DA
TERNI capitano degli uomini d’ arme. ANNIBALE PALLAVICINO marchese di Corte Maggiore. Don GIOVANNI
conte d’ Anguissola. AGOSTINO LANDI. LORENZINO DE’ MEDICI. Il Pazzo di corte. La Marchesa CAMILLA
PALLAVICINO. CLAUDIA nutrice della marchesa. La DANAE. DONNINO paggio. GALEOTTO mezzano.
SCORONCONCOLO sicario.
Sertorio, oste. Guardie e alabardieri.
Mutam. sc. I: Sala nel palazzo ducale in Piacenza. II, 4: Galleria sotterranea con sepolcri in casa Pallavicino a
Piacenza. – Un deschetto con lanterna, che getta un po’ di luce sopra alcune carte, un fiasco di vino e tazze. III, 1:
Luogo di delizie fuori di Piacenza, varj deschetti qua e là disposti, alcune lampade pendenti dal pergolato, in fondo uno
steccato con cancello aperto. III, 5: In Piacenza. – Piazza davanti il palazzo Ducale. – Dal lato destro una porticina che
dà accesso segreto alle stanze del Duca. – Dall’ altro lato un fanale. – In fondo si vede un campanile e il peristilio di una
chiesa. IV: Sala nella rôcca a Piacenza. V: Scena come nell’ atto primo.
Note. p. 3: “AL POPOLO GLORIOSO / DI MILANO / CHE IN CINQUE GIORNI / DI BATTAGLIA EROICA / HA VINTO / L’
OPPRESSIONE STRANIERA / L’ AUTORE QUADRILUSTRE / NON PIÙ PROFUGO / DALLA CARA PATRIA LOMBARDA / QUESTO
SFOGO DELL’ ANIMA / CON PATRIOTICA AMMIRAZIONE / CONSACRA”. p. 5-8: “IL TEATRO”, introduzione dell’ autore
datata 26 marzo 1848. p. [1] finale: “ La legge promette e la rivoluzione assicura la proprietà del pensiero: la presente
edizione è sotto la potezione di entrambe, e si pubblica a vantaggio delle famiglie dei feriti e dei morti nelle gloriose
CINQUE GIORNATE di Milano”.
89. Cameroni, Francesco
LA GIORNATA / DEL CORRISPONDENTE TEATRALE / COMMEDIA IN DUE ATTI / DI /
FRANCESCO CAMERONI / VENEZIANO
In: [FLORILEGIO DRAMMATICO / OVVERO / SCELTO REPERTORIO MODERNO / DI / COMPONIMENTI
TEATRALI / ITALIANI E STRANIERI / PUBBLICATO PER CURA / DI PIETRO MANZONI / ANNO TERZO / VOL.
VI. / MILANO / COI TIPI BORRONI E SCOTTI / 1848.]
53 p.
41.c.208
Atti 2. Scene 17, 13
Pers. CIRILLO. SINCERO. PROSPERO. CREONTE. PARIDE. BARTOLOMEA. NIBIO. GIACINTO.
GRIFFONE. RAGLIO. FRACASSO. CALANDRA. FASAN. ADOLFO. FANNY.
Cantanti d’ ambo i sessi. Quattro o cinque fanciulli.
Cost. Vestiario. Costumi del giorno.
Mutam. sc. I: Il cancello dell’ agente teatrale: due scrivanie e sedie. Le pareti tutte coperte da’ ritratti delle celebrità
melodrammatiche e mimiche. II, 1: La medesima decorazione dell’ atto primo. II, 10: Il molo di Napoli. Alla riva è un
vapore fumante. Passeggieri e facchini che portano a bordo bagagli, gabbie d’ uccelli, un gatto in gabbia, ecc. ecc.
“FA BISOGNO” […]. I: Camera ad uso studio teatrale. – Giornali. – Due scrivanie. – Sedie. – L’ occorrente per iscrivere.
– Quadri di cantanti, ballerini, ecc., appesi alle pareti. – Cartellone con lettere grandissime Agenzia Teatrale. – Cinque
lettere. – Un paniere. – Una cambiale. – Un prosciutto ed alcuni salami, legati insieme, portanti un indirizzo con scritto
Souvenir. – Cesta con dodici bottiglie di champagne. – Una museruola da cani. – Rotoli di musica. – Uno spartito di
musica pel maestro. – Altro per Calandra, che porta il servo. – Una scrittura teatrale stesa in un foglio grandissimo. –
Una carta scritta. – Danaro. II: […]. Diversi biglietti d’ ingresso di Teatro. – Lettera scritta. – Orologio per Griffone. –
Danaro per Nibio. – Un bariletto di vino. – Un anello. – Un braccialetto con ritratto. – Alcuni polli vivi legati assieme
per le gambe. – Cambio di scena a vista – […]. Un ombrello. – un papagallo vivo. – Un cagnolino. – Sette lettere. –
Torchie accese, corone d’ alloro, fiori e un bouquet. – Suono di campana. – Altri bauli, salame, prosciutto, cani legati a
mano. – Un cassone di abiti teatrali. – Diversi fogli scritti ad uso di scrittura.
Note. Il tit. della raccolta, che appare solo abbreviato a piè di pag. del fasc. (Flor. dram., Vol. VI, an. III), è stato
ricostruito sulla base del front. reale preposto al gruppo dei fasc. costituente il vol V dell’ anno III. Per le note tipogr. e
l’ anno di pubbl. cfr. Pagliaini 1, p. 378 e CLIO 2, p. 821.
90. Cameroni, Francesco
EL MAR IN TERA / OSSIA / UN NOVIZIADO / CO L’ ACQUA ALTA / COMMEDIA / DI /
FRANCESCO CAMERONI / VINIZIANO / [fregio] / Venezia / Francesco Andreola Tipografo /
1833
12°
56 p.
Cop. in carta rosa con cornice e fregio.
16,5x10,5 cm.
Ba 190.1
Atto unico. Scene 25.
Pers. TONO novizzo de [Cate]. CATE. CRESPIN zavater, paregno de Tono. ANA mugier de Crespin e mare de
Tono. PASQUA [e] CHECA vicine. El Conte CUCUCCIA compare dei sposi. El Pare e la Mare de Cate.
SGUALDO fachin. PAOLO fachin. Un Banditor de i numeri del loto. Un Venditor de acqua vita. Un Ragazzo.
Molti altri fachini.
Luogo. La Scena xè in Venezia.
Sc. La scena rappresenta un Campiello avente a tre differenti lati altrettanti ingressi di pubblico transito, e nel centro un
pozzo. A cagione di straordinaria marea tutte le vie saranno coverte d’ acqua a 2 piedi di altezza. Alcuni facchini con
persone sugli omeri entrando tratto tratto or da questa or da quella strada, e scorsa difilato la scena, esciranno per altra.
Qualche barchetta condotta da gioventù sollazzevole terrà la medesima marcia. Altri facchini in attesa di passaggieri da
trasportare saranno in punta ai varj ingressi del Campiello schiamazzando e gridando come usano in consimili incontri.
È di prima mattina, e nelle Case circostanti si vede aprire di tempo in tempo le imposte.
Note. p. 3-6: “L’ Autore a chi legge. […] tanto […] sgomentami il periglio in cui mi son messo, in quanto che, tolsi a
trattare un soggetto, nel quale fece miseramente naufragio un sommo Vate del parlar viniziano. […]”. In nota:
“Francesco Gritti scrisse una Commedia intitolata L’ acqua alta, o le nozze in Casa dell’ Avaro, la quale, a di lui
confessione, vennegli sonoramente fischiata; festino, che assai probabilmente farassi anche al mio Mare in terra, se
mai venisse il ticchio a qualche Capo Comico d’ innondarne la scena”.
91. Cameroni, Francesco
I MISTERI / D’ UNA / POVERA COMPAGNIA COMICA ITALIANA / Quadretto storico / DI /
FRANCESCO CAMERONI. / VENEZIA, / CO’ TIPI DI PIETRO NARATOVICH. / 1846.
14x9 cm.
62, [2] p.
Cop. in carta rosa con cornice.
Ba 860.29
Atto unico. Scene 6.
Pers. ROSAURA prima donna. BASILIO capocomico. FLORINDO primo amoroso. LELIO generico. ADOLFO
padre nobile. FILIPPA madre nobile. STENTERELLO. FABRIZIO suggeritore. POSTIERE.
Un ragazzo.
Luogo. La scena è a Chioggia.
Sc. All’ alzar della tela Florindo in cima a una scala sta dipingendo una specie di bosco di fronte; Lelio montato su d’
una sedia è intento a dipingere, addossato a una delle pareti, un gran Cartellone, in cima al quale si legge “LA
DISTRUZIONE DI TROJA” scritto a caratteri cubitali; Adolfo, seduto in mezzo la scena, attende a rattoppare un abito da
Arlecchino; Stenterello dorme col capo poggiato alla boccascena.
Note. La commedia è in dialetto veneziano.
Tit. di cop.: UNA / COMMEDINA / DI / F. CAMERONI.
92. Cappelletti, Licurgo
L’ AMICO / DI / DIOGENE / SCHERZO COMICO IN UN ATTO / DI / LICURGO
CAPPELLETTI / Rappresentato per la prima volta in Pisa, dalla Compagnia / Marini e Ciotti, il 29
Giugno 1875.
18,5x12,5 cm.
p. [25].
Ba 1648 16° 14
Atto unico. Scene 14.
Pers. La Signora POLISSENA. GIULIA sua nipote. DIOGENE. CARLO. GIUSTINA.
Luogo. La Scena è in Firenze. Ep. Epoca attuale.
Sc. Un salotto elegantemente mobigliato in casa della signora Polissena. – A sinistra un sofà. – A destra un tavolino con
sopra libri e giornali. – In mezzo alla sala un piano-forte. – Due porte in mezzo, una che va in giardino, l’ altra che
conduce alle scale. – Due altre porte laterali, che conducono nelle camere delle padrone di casa.
Note. Le note tipografiche sono le stesse del n. 258 unito al quale appare in: TEATRO ITALIANO / CONTEMPORANEO /
Fascicolo 47.° (p. 39-63).
93. Cappellina, Giovanni
[…] / UNA / FALSA SUPPOSIZIONE / DRAMMA IN TRE ATTI / [fregio] / VENEZIA /
TIPOGRAFIA DELL’ ANCORA / 1884.
18x12 cm.
59, [1] p.
Fregio capopag., iniz. ornata.
Prezzo: IT. LIRE 1.50.
Ba 1385.8
Atti 3. Scene 11, 12.
Pers. Avvocato CORRADO CORRADI. CATERINA sua moglie. PAOLO MAURI autore drammatico. Conte
ALBERTO DAL FIUME ex ufficiale dell’ esercito. LEILA sua figlia. LUCIA cameriera di Caterina. FEDERICO
cameriere di locanda.
Luogo. L’ azione ha luogo in una locanda di un villaggio presso i Colli Euganei. Ep. Epoca presente.
Sc. Sala di locanda.
Note. p. 5-6: Dedic. datata Venezia 5 luglio 1884 “ALL’ ESIMIO DILETTANTE / SIGNOR ERNESTO LAGO”, l’ attore che in
una non precisata rappresentazione del presente dramma“si assunse di sostenere la parte difficile di Corrado”.
Nome dell’ autore nella parte in testa al front. omessa nella trascr.
94. Cappi, Romualdo
I PATRIOTTI / D’ UNA TERRA LOMBARDA / DRAMMA IN TRE ATTI ED IN VERSI / DI /
ROMUALDO CAPPI. / [fregio] / VENEZIA / TIPOGRAFIA DEL COMMERCIO DI MARCO
VISENTINI / 1873.
22,5x15 cm.
[2], 66, [2] p.
Cop. in carta rosa con cornice e fregio.
Ba 1152.15
Atti 3. Scene 8, 8, 5.
Pers. PIETRO NOCE. FIAMMENO. EMMA. MARCELLINA. BINDO [e] CORSO (Onorata Rodiani), soldati al
servizio dei Veneziani. TECLA. Un Soldato.
Popolani.
Luogo. Ep. La scena è in una villa del Noce nei dintorni di Castelleone nel 1454.
Mutam. sc. I: Vasto giardino cinto da alta muraglia e con un cancello che mette all’ aperta campagna: - a destra la casa
del Noce. II, III: Salotto decentemente arredato.
Note. p. 1: “AL / CAV. VINCENZO DE CASTRO / PROF. EM. DELLA R. UNIVERSITÀ DI PADOVA / CHE / IN GIORNI DI
OPPRESSIONE E DI RABBIA / NELL’ ESILIO / MEDITAVA L’ UNITÀ D’ ITALIA / COOPERANDO AL PATRIO RISORGIMENTO /
COLLA VOCE – CON GLI SCRITTI – COLL’ ESEMPIO / ORA / PROMOTORE INSTANCABILE DELLA INFANTILE EDUCAZIONE /
COLLA RIVERENZA D’ UN GIOVANE / COLL’ AFFETTO D’ UN FIGLIO / L’ AUTORE”.
p. 3-6: Versi dell’ autore dedicati “A CASTELLEONE” con data Canneto sull’ Oglio – Aprile 1873.
95. Capranica, Domenico
IL LUSINGHIERO / COMMEDIA / DEL MARCH. / DOMENICO CAPRANICA
Nel vol. X di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli /
1832
74 p.
34.c.172
Atti 5. Scene 4, 8, 7 [ma 6], 4, 9.
Pers. ADOLFO. ELISA giovane civile. Madama la BRIDE francese. La Baronessa BELFIORE vedova attempata.
NINETTA modista. LEANDRO giovine civile. D. CESARE uomo avanzato, ma allegro. Un Avvocato. PICARD
servitore di Adolfo. BETTINA cameriera di madama.
Un garzone del sarto. Un garzone di caffè. Un garzone di stampatore. Martuccia, governante di Elisa. Ruffina.
Maschere.
Luogo. Scena, in una città d’ Italia.
Mutam. sc. I: Sala d’ ingresso nell’ appartamento di Adolfo, porta a dritta in fondo che introduce ad altra stanza. Altra
porta pure in fondo, che conduce alla scala comune; altra a sinistra che conduce ad altra scala segreta: Piccolo armadio
in prospetto con scarpe, stivali, speroni, frustini, ec. II: Camera in casa di madama la Bride mobigliata con la maggiore
eleganza. Sofà e varie sedie: un tavolino con l’ occorente per iscrivere, e varj libri riccamente legati in disordine: altro
tavolino, su cui molti giornali, libri di stampe aperti, qualche galanteria, boccette d’ odori, ed un vaso di fiori. Due
porte, quella a dritta degli spettatori d’ ingresso. III: Camera d’ Adolfo come nell’ atto primo. L’ armadio chiuso:
tavolino con sopra il bisognevole per scrivere e vari biglietti. IV: Camera in casa di Elisa. V: Una delle sale di caffè nel
veglione con tre porte: quella a sinistra degli spettatori conduce al teatro; quella a destra ad altre stanze; quella in fondo
al banco, che si vedrà in lontano, da cui parte talvolta il giovane a portar rinfreschi nelle stanze a destra. Lampadaro a
cera nel mezzo.
Note. 1a ed.: Roma, 1828 (DBI 19, p. 154).
96. Carabelli, Luigi
LA SIGNORA CUCULA / O SIA / LA SIGNORA FORSE / DELLA GRAN CODA /
COMMEDIA IN UN ATTO / DI / LUIGI CARABELLI / DA COMO. [fregio] / COMO / DALLA
TIPOGRAFIA GIORGETTI / 1852.
15x9,5 cm.
29, [3] p.
Antip. Cop. in carta verde con cornice e ill.
Ba 860.28
Atto unico. Scene 13.
Pers. SIGNORA CUCULA d’anni 38. PELABROCHI giovane di lei amante. DORILLA giovinetta figlia della
suddetta. SCIENZIATO d’ anni 30 spasimante di Dorilla. POETA d’ anni 40. SEMPITERNA d’anni 28 servente.
CAPORALE.
Soldati. Due servi e suonatori.
Luogo. La scena si rappresenta in un giardino della casa di Cucula in una città della Lombardia.
Sc. Giardino con cancello nel mezzo, porta signorile alla dritta con finestra praticabile, ed altra porta rustica alla
sinistra, Pergolato nel mezzo, tavolo sotto il medesimo, due lumi accesi, con alcuni tondi, e sedie.
97. Caruso, Giuseppe
LA SEPARAZIONE / OSSIA / UN GIORNO INTERO DI SVENTURE / DRAMMA ORIGINALE /
DEL / D.e GIUSEPPE CARUSO / ARTISTA DRAMMATICO / PERUGINO / In antefatto ad UN
FALLO di SCRIBE / tradotto dalla signora ROSA. / UDINE / NELLA TIPOGR. VENDRAME / 1835.
16°
63, [1] p.
Cop. in carta rosa con cornice.
16x10 cm.
Prezzo: Austr. L. 1.
Ba 189.18
Atti 3. Scene 8, 10, 7.
Pers. / Int. Conte di LEMOS / Bernardino PERINI. LEUCADIA / Carlotta BORCI. ERNESTO conte di
VILLAVALIERE / Giuseppe CARUSO. M. DORMANTIERES / Matilde BORCI. BALDASSARE intendente del
castello / Paolino LUCCHESI. GIUSEPPINA cameriera / Assunta PERINI. GERARDO suo amante / Paolo ZOCCO.
Un Ispettore di polizia / Giovanni STOCCO.
Un messo. Soldati. Servitori. Contadini.
Luogo. Ep. L’ azione segue nel Castello di Villavaliere nell’ anno 1830.
Sc. La Scena è stabile in tutte quattro le produzioni, rappresentante una Camera nobile elegantemente ammobigliata con
Canapè, in mezzo pende una lampada di Alabastro, o Cristallo, basta che sia elegante, questa non si accende che al terzo
Atto dell’ Espiazione d’ un Fallo.
Note. p. 3-7: Dedic. dell’ autore datata 21 Marzo 1835 “ALLA SIGNORA / CARLOTTA BORCI / PRIMA ATTRICE BENEMERITA
/ DELLA DRAMMATICA COMPAGNIA / NICOLUCCI E FRACANZANI / DIRETTA / DA GIUSEPPE CARUSO”.
98. Casari, Filippo
LA NONNA / OSSIA / L’ AVOLA E LA MATRIGNA / COMMEDIA / DI / FILIPPO CASARI
Nel vol. XIII di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli /
1832
[Data di cop.:] 1833
111 p.
34.c.175
Atti 5. Scene 10, 9, 12, 10, 11.
Pers. La Contessa LEONARDA madre del [conte Fulvio]. Conte FULVIO marito della [baronessa Vittoria].
Baronessa VITTORIA. ARRIGHETTO figlio del secondo letto. ERNESTO figlio del primo letto. ILARIO
PLUMPERLE sindaco del villaggio. RICCARDO benestante ritirato. LUIGIA di lui figlia, amante di Ernesto.
GIULIA aja di Arrighetto. FRANZ domestico della signora contessa. NARDO villano.
Contadini.
Luogo. La scena è in un antico castello dei Conti di Blumenthor.
Mutam. sc. I: Gran sala nel castello con quattro porte laterali; nel muro di facciata due finestre, in mezzo alle quali, ed
ai loro lati, gran quadri con ritratti di famiglia. Sopra alle porte corniccioni con busti d’ armature antiche, qua e là nelle
pareti medaglioni con fasci di lancie. In mezzo alla sala gran tavola massiccia di noce, e molti seggioloni coperti di
cuojo. Il tutto dee notare antichità. II: Camera rustica terrena, decente. Varie porte laterali, ed una di facciata, che
conduce all’ orto. III: Sala come nell’ Atto primo. IV: Luogo campestre in una valle con bosco e montagna: a destra la
casa di Riccardo a un solo piano, di apparenza rustica, ma decente. Notte. V: Anticamera con due porte laterali.
Note. Dal 1845 nel repertorio della Compagnia Reale Sarda (Sanguinetti, p. 126).
99. Casari, Filippo
OSTI E NON OSTI / COMMEDIA / DI FILIPPO CASARI.
Nel vol. XXIII di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli
/ 1832
[Data di cop.:] 1833
52 p.
34.c.185
Atti 3. Scene 16, 16, 8.
Pers. Il Conte di FANCOURT. EMILIA sua figlia. Il Marchese di VILLARET. Il Cavaliere di RAVANNE.
PAPIRIO TONDO sindaco. BERNARDO oste della Speranza. LUCIA sua moglie. ANNETTA figlia dei suddetti.
CARLINO cameriere della Corona d’ oro. Un Notajo. Un Corriere.
Guardie campestri. Soldati. Villani.
Luogo. La scena è in un villaggio della Francia.
Mutam. sc. I: Villaggio. Alla dritta un’ osteria coll’ insegna della Corona d’ Oro; alla sinistra altra osteria inferiore
coll’ insegna della Speranza. II: Segue lo stesso villaggio. III: Sala nella locanda della Corona d’ Oro, con varie porte,
tavolino e sedie.
Note. Dal 1841 nel repertorio della Compagnia Reale Sarda (Sanguinetti, p. 126).
100. Casari, Filippo
PACE / FIGLIA D’ AMORE / COMMEDIA / DI FILIPPO CASARI
Nel vol. VII di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli /
1832
65 p.
34.c.169
Atti 5. Scene 3, 3, 5, 10, 7.
Pers. Presidente di VALBERN padre di [Carlo]. CARLO amante di [Luigia]. LUIGIA figlia di [Leopoldo Leindorff].
LEOPOLDO LEINDORFF. Il Colonnello di VALBERN zio di Carlo. VALDECK tenente, amico del presidente.
ENRICO domestico di Carlo, amante di [Rosina]. ROSINA paesana. SAVER-KRAUT oste, di lei amante.
Un sergente, soldati, cameriere d’ osteria.
Luogo. Scena, un villaggio dell’ Alemagna.
Mutam. sc. I: Camera d’ un’ osteria rustica, due porte laterali, ed una nel mezzo. Sedie, panche e tavolini. II: Piccolo
piazzale nel mezzo d’ un boschetto. A destra un casale rustico, ma elegante, ed imbiancato di fresco, con porte e finestre
colorite. Una siepe di rose circonda il piazzale, e nel mezzo un rastrello praticabile. Sedili di verdura. IV: Camera dell’
Osteria, come nell’ Atto Primo.
101. Casarini, Luigi
CLATO / TRAGEDIA / INEDITA / DEL SIGNOR / LUIGI CASARINI. / [fregio] / IN VENEZIA /
L’ ANNO 1804. / PRESSO ANTONIO ROSA / con privilegio.
8°
60 p.
16x11 cm.
Padova.
Senza cop., rilegato in miscellanea.
Segni di lettura.
Prov.: Convento dei Cappuccini di
BS 447.3
Atti 5. Scene 2, 5, 4 [ma 3], 4, 3.
Pers. CLATO figlia di Reutamiro regolo di Barcluta. CLASSAMOR suo sposo figlio di Tuda Caledone. REUDA
figlio di Cormo, secondo sposo di Clato. ALPINO antico cantore di Reutamiro. Due Figli di Clato avuti uno da
Classamor, e l’ altro da Reuda.
Seguaci di Classamor, guerrieri, banda d’ arpe, cantori.
Luogo. La scena è nella Bretagna sulle rive del fiume Clijda presso l’ antica città di Barcluta situata al di qua della
muraglia d’ Agricola.
Sc. Spiaggia, da cui si vede il mare in prospetto. Alla destra su d’ essa folto bosco, con in mezzo quattro pietre
sepolcrali. Alla sinistra, promontorio rilevato, che sporge in mare, sulla cui sommità stassi la capanna di Alpino. Più
innanzi alberi, e strada che conduce a Barcluta. I: Cade il giorno. II: Notte. III: Mattino. IV: Meriggio. V: Cade il
giorno.
Note. La tragedia è in versi.
p. 58-60: “NOTIZIE STORICO-CRITICHE SOPRA CLATO ESTESE DA GIO. BATTISTA ARMANNI. STORICHE riguardanti l’
autore ed il componimento. Luigi Casarini […] azzardò di por sulle scene d’ Italia un argomento tratto dal canto d’
Ossian intitolato Cartone, un di cui episodio forma il soggetto della Clato. Essa fu prodotta nel teatro a s. Samuele nel
carnovale decorso, dove fu tra le pubbliche ben meritate acclamazioni esposta per sei consecutive sere. […]. CRITICHE
riguardanti il componimento. […]”.
Fa parte dell’ “Anno teatrale in continuazione del Teatro moderno applaudito”, a. I, to. V (Salvioli, col. 776).
102. Casorati, Pietro
CARATTERE E OCCASIONE / ETOPEIE COMICHE / SCENEGGIATE / DI / PIETRO
CASORATI / [marca: monogr. dell’ edit.] / DRUCKER & TEDESCHI / VERONA / LIBRERIA
ALLA MINERVA | PADOVA / LIBRERIA ALL’ UNIVERSITA’ / 1881.
[Nel verso del front.:] VERONA 1881 – STAB. G. CIVELLI.
19,5x12,5 cm.
96 p.
Fregio capopag., iniz. ornata, finalini. Prezzo: Lire 1.
Ba 1322.2
Parti 5 a scena unica.
Pers. GIOVANNI deputato. ARRIGO suo fratello. ERNESTA loro sorella. SANDRO suo figlio. Don GREGORIO.
FULVIO. GEROLAMO. ANNETTA sua figlia. POMPEO. AURELIA sua moglie. GIULIETTA loro figlia.
Dottore. Servo I. Servo II. Cameriere. Cameriera.
Luogo. La scena è in Roma e poi in campagna.
Mutam. sc. I: [Salotto nell’ appartamento di Giovanni]. II: [Salottino di Sandro]. Uno degli usci laterali è ingraticolato
a modo di persiana. III: [Salotto di Giovanni]. IV, V: Sala in villa con usci ai lati e uno, in fondo, vetrato, donde si
scorge il giardino.
Note. p. 3-4: Prefazione dell’ autore.
103. Casoretti, Girolamo
LANCIOTTO MALATESTA / Tragedia / DI GIROLAMO CASORETTI / DA VENEZIA /
[fregio] / Venezia / DAL PREMIATO STAB. DI G. ANTONELLI / 1838
16°
74, [2] p.
17x11 cm.
Finalini.
Senza cop.
39.c.287
Atti 5. Scene 7, 5 [ma 6], 8, 8, 5.
Pers. LANCIOTTO signore di Rimini. FRANCESCA a lui consorte. PAOLO fratello a Lanciotto. [In nota:]
“Vorrebbe l’ Autore che Paolo, così al suo giungere, come nell’ Atto quinto, vestisse l’ armatura”. BEATRICE de
Monti, madre a’ due fratelli. UGGERO vecchio cortigiano.
Guardie.
Luogo. [Rimini].
Mutam. sc. I, II, III, IV: Reggia di Rimini. V: Sotterraneo illuminato da una lampada pendente nel mezzo,
rappresentante le tombe della Signorile famiglia; fra le quali più si distinguano ai due lati quelle del suocero e del figlio
di Francesca.
Note. La tragedia è in versi.
p. 3: “ALLA / ILLUSTRE ACCADEMIA DI ARCADIA / LETTERARIO VETUSTO ONORE ITALIANO / QUESTI VERSI / BIONIDE
ORIZIO* [* Nome arcadico dell’ Autore] / RICONOSCENTE CONSACRA”.
104. Cavallotti, Felice
[…] / IL / Cantico dei Cantici / SCHERZO POETICO IN UN ATTO / IN MARTELLIANI /
NUOVA EDIZIONE DELL’ AUTORE / con prefazione del medesimo. / [fregio] / MILANO /
STABILIMENTO TIPOGRAFICO ENRICO REGGIANI / Via della Signora, N. 15 / 1899
[Nel verso dell’ occh.:] A SPESE DELL’ AUTORE.
[In cop.:] XXV EDIZIONE.
[In cop.:] MILANO / PRESSO CARLO BARBINI EDITORE / Via Chiaravalle, N. 9 / 1899
18x12 cm. 69, [1] p. Fregi capopag. Cop. in carta avorio con cornice, fregi e iniz. ornata. Prezzo: L.
1,50. In quarta di cop.: PUBBLICAZIONI DELL’ EDITORE CARLO BARBINI / TEATRO DI FELICE CAVALLOTTI
/ PUBBLICATO NELLA “GALLERIA TEATRALE”.
Dono Cessi. Ba 8° 6.14
Atto unico. Scene 6.
Pers. COLONNELLO SORANZO vecchio militare pensionato, libero pensatore. PIA di lui figlia. ANTONIO chierico
seminarista.
Ep. Epoca presente.
Sc. Giardino di una villa signorile. – Nello sfondo la villa.
Note. p. 5-9: Prefazione di F. Cavallotti da lui stesso definita “breve cronaca del lavoro”. Vi si legge tra l’ altro che il
Cantico, la prima idea del quale risale all’ autunno del 1880, “venne recitato la primissima volta il 24 ottobre 1881 a
Roma al teatro Valle dalla Compagnia Pietriboni: esecutori la signora Silvia Pietriboni (Pia), Luigi Rasi (Antonio) e
Barsi (Colonnello). [...]. Due giorni soli appresso, il 26 ottobre 1881, era dato a Milano al Manzoni dalla Compagnia
Bellotti Bon ove ebbe ad interpreti la signora Pia Marchi (Pia), Andrea Maggi (Antonio) e Luigi Bellotti Bon
(Colonnello Soranzo). [...]. Le sorti del lavoro, in entrambe le città, arrisero liete oltre ogni speranza: e dopo d’ allora si
mantennero ovunque costanti, a malgrado dei fulmini di Santa Madre Chiesa. L’ amico editore Caprin di Trieste
pubblicava non è guari di questo Cantico mio la 18.ma edizione triestina: a cui ora aggiungendo per gentile consenso
dello stesso editore quest’ ultima edizioncina, da me riveduta e corretta, ho creduto del caso di completarla con la
prefazione che va unita al Cantico nel volume II della raccolta completa delle Opere”.
p. 11-20: “PREFAZIONE premessa al Cantico nel Vol. II delle Opere Complete 1882”
Nome dell’ autore nella parte in testa al front. omessa nella trascr.
1a ed.: Trieste, G. Caprin, 1882 (Bianc.- Franc., p. 110; Salvioli, col. 635).
105. Cecchetti, Bellino
GUSMANO / D’ ALMEIDA / TRAGEDIA / DI / BELLINO CECCHETTI / RODIGINO. /
VENEZIA, / TIPOGRAFIA MERLO. / M DCCC XLVI.
15,5x10,5 cm.
63, [1] p.
Front. in cornice, fregi capopag., finalini. Cop. in carta grigia con cornice e
fregi. Edizione di 50 esemplari.
Ba 86.22
Atti 5. Scene 5, 5, 8, 8, 9.
Pers. AMURAT dey di Tripoli. ZAIDE sua figlia. EMMANUELLO duca d’ Almeida. GUSMANO sotto il nome d’
Almanzor. OMAR ministro. ISABELLA moglie di Gusmano. ZULIMA confidente di Zaide.
Luogo. Scena in Tripoli.
Mutam. sc. I: Atrio. II: Sala regia. III: Atrio. IV: Giardino con vista del mare. V: Giardini reali con vista del mare.
Notte.
Note. La tragedia è in versi.
106. Chi lassa la strada vecia per la nova …
«CHI LASSA LA STRADA VECIA PER LA NOVA / SPESSE VOLTE GABATI SE
RITROVA.» / PROVERBIO / IN / UN ATTO / DI / K. C. DE K. B. / Venezia 1883 – Tip. Antonelli.
24x17 cm.
19, [1] p.
Front. e pag. di testo in cornice.
Ba 1352.39
Atto unico. Scene 5.
Pers. MARIETTA stiratrice. ROSINA sua figlia, sarta. BEPO gondoliere.
Sc. Stanza da lavoro della sarta, nel fondo tavola da stirare.
Note. L’ autrice, secondo il Salvioli (col. 730), è “la signora Caterina Brownson americana”.
107. Chiozzotto, Felice Fortunato
LA VERITA’ ALLE PRESE COLL’ ERRORE / OSSIAN / GLI EFFETTI DEI PURGATIVI /
DEL / CHIRURGO LE ROY / COMMEDIA / IN TRE ATTI, ED IN PROSA / DI F. F. C. /
VENEZIA 1825. / FRACASSO STAMPATORE.
8°
68, [2] p.
21x13,5 cm.
Ba 102.18
Atti 3. Scene 3, 4, 3.
Pers. Il Cav. LAMOSSI professore di matematica. LUCILLA di lui figlia, sposa segreta del [sig. Camurri]. Sig.
CAMURRI dottore in legge. Sig. LUPERZIO zio materno di Lucilla. Sig. CARDENIO [e] Sig. ARTEMISIO dottori
in medicina. Sig. VALERIANO professore in medicina.
Un servitore di casa Lamossi.
Sc. Saletta al pian terreno nel palazzo di villeggiatura del cavaliere Lamossi, con due tavolini, sui quali parecchi
strumenti di matematica, calamajo, carta, varj libri, fra i quali un esemplare dell’ opera della Medicina Curativa, ed altri
opuscoli a quella relativi.
Note. p. 4-5: “PREFAZIONE”. p. 51-68: “NOTE”.
Epigramma di Marziale (“Martial Lib. VI Epig. XXXIV”) nella pag. 3.
Per il nome dell’ autore cfr. ‘Componimenti teatrali inediti’ vol. III, p. 65 (n. 10810).
108. Chiozzotto, Felice Fortunato
COMPONIMENTI / TEATRALI INEDITI / DI / FELICE-FORTUNATO / CHIOZZOTTO / […] /
VOLUME I. [- VOLUME IV.] / VENEZIA / PER ANGELO FRASSINE EDITORE /
MDCCCXXVII [- MDCCCXXVIII] / TIPOGR. DI ALVISOPOLI
16° 4 v.
Ritr. dell’ A. nel IV vol. (Antonio Viviani dis. inc.). Cop. in carta rosa con cornice.
Austriache L. 2 per ogni vol.
16,5x10,5 cm.
Prezzo:
52.b.246-249
[1]. Vol. I (1827), p. 11-60: IL BUON MARITO. / COMMEDIA IN CINQUE ATTI / ED IN PROSA. / […].
Atti 5. Scene 8, 8, 4, 4, 4.
Pers. Il Presidente di Lusane. ORTENSIA di lui moglie, vedova del co. di Valsain. FELISONDE padre d’ Ortensia. La Contessa di Fierville.
Due fanciulli figli d’ Ortensia. Servi.
Luogo. La Scena è in Parigi.
Sc. Saletta elegantemente ammobigliata nel Palazzo del Presidente di Lusane.
Note. p. 58-60: “ESAME DELLA COMMEDIA INTITOLATA IL BUON MARITO. Mi porse l’ idea di questa commedia la novella morale del sig. Marmontel
che ha lo stesso titolo. […]”.
[2]. Vol. I (1827), p. 61-135: AMORE, E TIRANNIA. / DRAMMA IN CINQUE ATTI / ED IN PROSA. / […].
Atti 5. Scene 8, 12, 7, 6, 8.
Pers. Il Conte GUGLIELMINI maresciallo e comandante un corpo d’ armata. Il Cavaliere MATTEUCCI già colonnello, ora generale. ELISA di lui
moglie. GIOVANNA di lui figlia. FERDINANDO BUONTEMPI già sergente, ora uffiziale decorato d’ un ordine cavalleresco. SERES segretario
del maresciallo. BETTINA cameriera di Elisa.
Servi del maresciallo. Servi del generale.
Luogo. La Scena è in una Città del regno di Napoli.
Sc. Sala magnificamente ammobigliata nell’ appartamento del cav. Matteucci con una porta d’ ingresso nel mezzo, e quattro laterali, due per ogni
lato.
Note. p. 132-133: “ESAME DEL DRAMMA INTITOLATO AMORE, E TIRANNIA”.
[3]. Vol. I (1827), p. 137-207: LA / COLPEVOLE RAVVEDUTA / DRAMMA IN CINQUE ATTI / ED IN PROSA. /
[…].
Atti 5. Scene 9, 6, 8, 6, 5.
Pers. Il Sig. ROTTEMARK negoziante olandese stabilito in Parigi. Il Sig. DUCHANGE negoziante francese. ODOARDO [e] RAIMONDO
fanciulli, il primo di sei ed il secondo di cinque anni, ambedue figli del sig. Rottemark. Madama CHABANES. Madama STORK governante dei due
fanciulli Rottemark. DEMOURI primo agente del sig. Rottemark. Un Cameriere del sig. Rottemark.
Altri servi.
Luogo. La Scena è in Parigi.
Sc. Saletta nel palazzo Rottemark, con sedie e tavolino, sul quale calamajo e carta.
Note. p. 139-140: “PREFAZIONE. Quantunque il soggetto del presente dramma sia stato trattato da tre celebri autori, cioè dai due francesi
Beaumarchais e Picault-le-Brun [ma Pigault-le-Brun], il primo nella Madre colpevole, ed il secondo nell’ Orfano, e dall’ Alemanno drammatico
Kotzebue nella Misantropia e Pentimento […]; pure ciò non m’ ha tolto il coraggio di tentare anch’ io di dare al Teatro Italiano sul soggetto
medesimo un’ altra composizione originale. […]”. p. 204-207: “ESAME DEL DRAMMA LA COLPEVOLE RAVVEDUTA”.
[4]. Vol. I (1827), p. 209-238: LA / PRIMA ATTRICE / COMMEDIA DI UN SOL ATTO. / […].
Atto unico. Scene 16.
Pers. Madamigella ELVIRA prima attrice. D. PROCOLO TODOS di lei padre. Il Marchese PARMENIONE vecchio di lei protettore. Il Conte
MONCALVI, il Barone SPONGHELLI, il Sig. DAL CONTRABANCO direttori del teatro. PEDRINELLO giovane copista di musica, segreto
amante di madamigella Elvira. Il Cameriere del sig. marchese Parmenione. MARIETTA cameriera della prima attrice. VENANZIO servitore della
prima attrice. Un Garzone.
Servi di locanda.
Luogo. La Scena è in una delle principali città d’ Italia.
Sc. L’ azione si rappresenta in una Sala di Locanda contigua all’ appartamento di Madamigella la Prima Donna. Saletta con varie porte, ed una
comune nel mezzo. Tavolino con calamajo, e sedie.
Note. p. 236-238: “ESAME DELLA COMMEDIA D’ UN SOLO ATTO INTITOLATA LA PRIMA ATTRICE”.
[5]. Vol. II (1828), p. 5-69: CIVETTERIA / ED AMBIZIONE PUNITE / COMMEDIA IN CINQUE ATTI / ED IN
PROSA / […].
Atti 5. Scene 9, 6, 5, 6, 5.
Pers. La Contessa METILDE. Il Marchese ADOLFO di lei fratello. CLEMENTINA di lei figlia. Il Barone FERNANDO amante di Clementina. Il
Sig. LA FOLIE. Il Sig. DRITTLAND banchiere. DOMENICO fattore della contessa. ERNESTA cameriera della contessa. Un Merciajo. Un
Servitore della contessa.
Cavalieri e dame. Altri domestici della contessa.
Luogo. La Scena è in Milano.
Sc. L’ azione si rappresenta in casa della Contessa. Camera con due porte magnificamente ammobigliata, ed addobbata con suppellettili ricche ed
eleganti. Una lumiera di cristallo con candele pende in mezzo alla camera. Gran Tavoliere apparecchiato pel giuoco, il quale a suo tempo sarà
illuminato con doppieri d’ argento.
Note. “ESAME DELLA COMMEDIA INTITOLATA CIVETTERIA, ED AMBIZIONE PUNITA”.
[6]. Vol. II (1828), p. 71-125: LA / FUGA DI LAVALLETTE / DRAMMA IN CINQUE ATTI, / ED IN PROSA. /
[…].
Atti 5. Scene 5, 7, 6, 5, 3.
Pers. Il Conte MARIE CHAMANS LAVALLETTE già direttore generale delle poste. LUIGIA LAVALLETTE nata Beauharnais di lui moglie.
EMILIA fanciulla di tredici anni loro figlia. Il Maresciallo MARMONT duca di Ragusi. ROBERTO WILSON uffiziale generale inglese.
MICHELE BRUCE gentiluomo inglese. JOHN-ELY HUTCHINSON capitano della guardia reale d’ Inghilterra. Un Colonnello della gendarmeria
reale di Francia. Un Uffiziale delle guardie reali di Francia. La Vedova DUTOIT governante della fanciulla Lavallette. ROQUETTE carceriere delle
prigioni della casa di giustizia detta Conciergerie. ÉBERLE custode delle stesse prigioni.
Uffiziali, paggi, guardie e servi.
Luogo. La scena è in Parigi. Ep. [Dicembre 1815].
Mutam. sc. I: Sala nel real palazzo delle Tuillerie riccamente e magnificamente ammobigliata, ed addobbata con gran lumiera di cristallo pendente
nel mezzo. Avrà due porte, una d’ ingresso rimpetto agli spettatori, l’ altra laterale, che si suppone metter in un gabinetto, ove sta il re. Fuori della
porta d’ingresso due guardie d’ onore in sentinella colla spada sguainata: alla porta del gabinetto altre due guardie d’ onore pur colla spada sguainata,
presso d’ esse un paggio; tutti colle loro militari divise. II: [Prigione] nella casa di giustizia detta Conciergerie, divisa da un usciale ed ammobigliata
con sedie, ed una tavola: una stufa posta in un angolo, ed un fanale di cristallo appeso nel mezzo. III: Camera nel palazzo del Gentiluomo [inglese]
Bruce addobbata con ricche e magnifiche suppellettili, illuminata da doppieri d’ argento, e da una gran lumiera di cristallo appesa nel mezzo.
Note. p. 73-75: “PREFAZIONE”. p. 124-125: “ESAME DEL DRAMMA INTITOLATO LA FUGA DI LAVALLETTE”.
[7]. Vol. II (1828), p. 129-203: LE CONSEGUENZE / D’ UNA COLPEVOLE PASSIONE / DRAMMA IN CINQUE
ATTI / ED IN PROSA / […].
Atti 5. Scene 4, 6, [ma 7], 7, 8, 9.
Pers. Il Principe di RIPAFUOCO cavaliere romano. La Principessa LUCREZIA di lui moglie. ORTENSIA di lui sorella. Il Cavaliere DE SENCI
colonnello francese. VITTORIA contessa De’ Liponcelli, cugina di Lucrezia.
Camerieri ed altri servi di casa Ripafuoco.
Luogo. La Scena è in Roma.
Sc. Saletta dell’ appartamento di Lucrezia, ammobigliata con ricche suppellettili, con tre porte, una rimpetto agli spettatori, e due laterali. Tavolino
con calamajo e carta.
Note. p. 131-133: “PREFAZIONE”. p. 195-203: “ ESAME DEL DRAMMA INTITOLATO LE CONSEGUENZE D’ UNA COLPEVOLE PASSIONE”.
[8]. Vol. II (1828), p. 205-226: L’ AMOR PATERNO / DRAMMA D’ UN SOLO ATTO / […].
Atto unico. Scene 8.
Pers. Il Cavaliere di FAUBLAS. Il Barone di FAUBLAS di lui padre. Madamigella di GORLITZ col finto nome di SOFIA de Pontis. Il Conte
LOVZINSKI. Il Barone di GORLITZ. DERNEVAL. Un Locandiere.
Servi.
Luogo. La Scena è in Lussemburgo.
Sc. Saletta di locanda con cinque porte, delle quali due a destra, e due a sinistra della scena; la quinta è la comune nel mezzo.
Note. p. 226: “ESAME DEL DRAMMA D’ UN ATTO SOLO INTITOLATO L’ AMOR PATERNO. Questo piccolo Dramma è tratto dal noto romanzo del sig.
Louvet , intitolato, La vita e gli amori del Cavaliere di Faublas. […]”.
[9]. Vol. II (1828), p. 227-238: LA / MOGLIE ALLA PROVA / COMMEDIA D’ UN SOLO ATTO / IN PROSA. /
[…].
Atto unico. Scene 6.
Pers. LAURA. ODOARDO.
Sc. Camera decentemente ammobigliata con due porte.
Note. p. 238: “ESAME DELLA COMMEDIA D’ UN SOL ATTO INTITOLATA LA MOGLIE ALLA PROVA”.
[10]. Vol. III (1828), p. 5-66: LA VERITA’ ALLE PRESE / COLL’ ERRORE / COMMEDIA IN TRE ATTI / ED IN
PROSA. / […].
Consistenza, personaggi, scena come nell’ ed. 1825 (n. 107).
p. 65-66: “ESAME DELLA COMMEDIA INTITOLATA LA VERITA’ ALLE PRESE COLL’ERRORE” da cui si apprende che la commedia fu rappresentata senza
successo a Brescia nell’ autunno del 1827.
[11]. Vol. III (1828), p. 67-116: L’ ORFANA PROTETTA / DRAMMA IN CINQUE ATTI / ED IN PROSA. / […].
Atti 5. Scene 9, 6, 4, 4, 5.
Pers. Madama d’ ABLIGNY. Il Sig. ROBERTO d’ ABLIGNY di lei figlio. ADELE d’ ALLEVILLE sotto il nome di madamigella DUVAL.
TERESA vecchia di lei domestica. Il Sig. di MONTFORT direttore del demanio. Una Cameriera di mad. D’ Abligny.
Altri servi.
Luogo. La Scena è in Parigi.
Sc. L’ azione si rappresenta nella Saletta di un appartamento di Locanda. Saletta con cinque porte, due a destra degli attori, per una delle quali si entra
nell’ appartamento di Mad. d’ Abligny, e per l’ altra in quello del di lei figlio. Due a sinistra, l’ una che mette nell’ appartamento del Sig. di Montfort,
l’ altra in quello di Madamigella d’ Alleville: la quinta è quella d’ ingresso posta nel mezzo.
Note. p. 115-116: “ESAME DEL DRAMMA INTITOLATO L’ ORFANA PROTETTA. Il soggetto del presente componimento mi fu somministrato dalla Novella
del sig. Picault-le Brun [ma Pigault-le-Brun], che porta per titolo Adele e d’ Abligny. […]”.
[12]. Vol. III (1828), p. 117-154: IL BRIGADIERE / DRAMMA IN TRE ATTI / ED IN PROSA. / […].
Atti 3. Scene 11, 9, 8.
Pers. Il re di Francia LUIGI XIV. Co. BRENAT ministro della guerra. AMJAT di lui segretario. Il Cav. Colonnello VREMOND vecchio uffiziale,
presidente del Consiglio di guerra. Un Uffiziale f. f. di cancelliere del Consiglio. VERMIN brigadiere di gendarmeria delle guardie reali. ELISA di
lui moglie. Un Paggio. NIGAUD cameriere del ministro. MOLIN servitore del ministro. Un Carceriere.
Segretarj, uffiziali, guardie e servi.
Luigo. La scena è in Parigi.
Mutam. sc. I: Sala nel Palazzo del Ministro con tre porte, due laterali, una delle quali mette negli appartamenti del Ministro, l’ altra in quello del di
lui Segretario; la terza è nel mezzo. Si finge sia lo spuntar del giorno, la sala è illuminata da una gran lumiera di cristallo appesa nel mezzo. II: Sala
che serve d’ ingresso alle Prigioni, il Carceriere sta scopando. III: Gabinetto reale riccamente ammobigliato ed addobbato con tre porte, una nel
mezzo, alla quale v’ è un paggio d’ ordinanza al di fuori, ma che si lascia vedere ad intervalli. Guardie che passeggiano pur al di fuori. Il re vestito con
una magnifica divisa da generale, seduto ad un tavolino, esamina delle carte. Due segretarj in piedi che attendono i di lui ordini […]. In qualche
distanza un uffiziale d’ ordinanza, tutti colle loro assise. Notte.
Note. “ESAME DEL DRAMMA INTITOLATO IL BRIGADIERE. Questo Dramma è la prima Opera teatrale che io composi […]”.
[13]. Vol. III (1828), p. 155-181: GLI ABBAGLJ / COMMEDIA D’ UN ATTO SOLO. / […].
Atto unico. Scene 15.
Pers. Il Dottore ODOARDO CHESMONI medico. MARINA di lui pupilla. Il Sig. DAL TEGAME amante di Marina. MARCO di lui servitore.
GIUSTINA cameriera di Marina. Un Notaro. Un Uffiziale. Un Sergente.
Soldati.
Luogo. La Scena è in una città d’ Italia.
Sc. La Scena rappresenta una piazza; dal lato sinistro degli spettatori la casa del dott. Chesmoni, dall’ altro a destra, strada: dirimpetto, ma alquanto a
destra, Corpo di guardia con rastrello: due fanali appesi ai due angoli del corpo di guardia: una sentinella al di fuori dei rastrelli, che passeggia. È sera.
Note. p. 181: “ESAME DELLA COMMEDIA D’ UN SOLO ATTO INTITOLATA GLI ABBAGLJ”.
[14]. Vol. IV (1828), p. 5-64: LA VERA GENEROSITA’ / COMMEDIA IN CINQUE ATTI / ED IN PROSA. / […].
Atti 5. Scene 11, 8, 6, 10, 8.
Pers. Il Barone di TERVILLE. ROBERTO [ed] ENRICHETTA di lui figli. CECILIA sposa di Roberto e nuora del barone. Il Marchese di
MONGLAS ricco e vecchio gentiluomo. La Marchesa ELISA vedova del sig. di Vermeuil. GIUSTINA cameriera in casa Terville. BALLIN
servitore in casa Terville.
Luogo. La Scena è in un Castello del Barone di Terville distante cinque leghe da Parigi.
Sc. L’ azione si rappresenta in una Saletta del detto Castello.
Note. p. 63-64: “ESAME DELLA COMMEDIA IN CINQUE ATTI INTITOLATA LA VERA GENEROSITÀ”.
[15]. Vol. IV (1828), p. 65-149: UN MATRIMONIO / DI DISPARI CONDIZIONE / COMMEDIA IN CINQUE ATTI
/ ED IN PROSA. / […].
Atti 5. Scene 5, 7, 10, 8, 7.
Pers. AMALIA contessa de’ Rodrighi. Il Cavaliere VALMARRE già capitano, di lei marito. Il Marchese DAL BOSCO già generale, di lei zio. La
Contessa DEVOTI di lei zia. Il Consigliere Barone RAMBALDA. Il Governatore. LISA cameriera della contessa. NICOLA servitore di Valmarre.
Domestici.
Luogo. La Scena è in Milano.
Sc. L’ azione si rappresenta in una stanza del palazzo Rodrighi. Camera magnificamente ammobigliata, ed addobbata con suppellettili ricche ed
eleganti, con porte laterali, e finestre. Una lumiera di cristallo pende in mezzo alla camera.
Note. p. 148-149: “ESAME DELLA COMMEDIA INTITOLATA UN MATRIMONIO DI DISPARI CONDIZIONE”.
[16]. Vol. IV (1828), p. 151-200: L’ ERRORE D’ UNA MADRE / COMMEDIA IN CINQUE ATTI / ED IN PROSA. /
[…].
Atti 5. Scene 6, 4, 4, 4, 3.
Pers. AMALIA di Beaumont, vedova del duca di Montnoir. ROBERTO colonnello [e] SIGISMONDO presidente, di lei figli. La Signora di
VEAUBLANCHE. EMILIA.
Servi della duchessa di Montnoir.
Luogo. La Scena è in un Villaggio distante qualche lega da Parigi.
Sc. L’ azione si rappresenta in una galleria del palazzo della duchessa.
Note. p. 199-200: “OSSERVAZIONI SUL DRAMMA INTITOLATO L’ ERROR D’ UNA MADRE. Questo Dramma è uno dei primi che scrissi; […]. E prima di
tutto dirò che questo Componimento è una cattiva imitazione della Sposa di Messina di Siller, che in quel tempo io non aveva ancora letta. […]”.
[17]. Vol. IV (1828), p. 201-218, [1]: LA VERA GRATITUDINE / DRAMMA D’ UN SOL ATTO. / […].
Atto unico. Scene 4.
Pers. Il Consigliere FERMONDI. CAROLINA LAITANIO.
Sc. Camera decentemente ammobigliata.
Note. Nella p. [1]: “ESAME DEL DRAMMA D’ UN SOL ATTO INTITOLATO LA VERA GRATITUDINE”.
Note. Vol I, p. 3-4: Dedic. dell’ autore “ALL’ EGREGIA SIGNORA / TERESA VORDONI / NATA ALBARELLI”. p. 5-6:
“PREFAZIONE. […]. Diderot ha detto ‘Che il censore il più severo di un’ Opera ne è l’ autore: ch’ egli ne conosce il
difetto segreto, e che quasi mai su quel punto il critico appoggia il dito’. Dietro questo principio, e sentita anche l’
opinione d’ alcune persone illuminate, accompagnati saranno i componimenti miei da un esame critico, dal quale
accennati verranno i difetti da me in essi riscontrati”.
Il tit. della raccolta generale e quello di ogni singolo dramma è seguito da un passo di autore celebre omesso nella
trascr.
109. Ciconi, Teobaldo
SPERONELLA / TRAGEDIA / IN CINQUE ATTI / DI / TEOBALDO CICONJ / PADOVA / COI
TIPI DEL SEMINARIO / 1845
8°
75, [1] p.
Cop. in carta gialla con cornice e fregi.
22x14,5 cm.
Prezzo: Austr. L. 1:50.
Ba 764.5
Atti 5. Scene 3, 7, 5, 5, 5.
Pers. SPERONELLA. JACOPO DA CARRARA. Il Pellegrino di Rua. PAGANO. MARCO. EMMELLINA.
Sgherri di Marco vicario imperiale.
Luogo. La Scena è nella Rocca di Pendice.
Mutam. sc. I: Antica sala nel castello di Pendice. In fondo una porta con due tende […]. II: Sala come nell’ Atto primo.
III: Notte. Una lampada rischiara leggermente la sala. IV: Stanza a forma di carcere con ampia fenestra nel fondo.
Notte. V: Carcere come nel quarto Atto. Notte. S’ ode in lontananza lo strepito d’ una battaglia.
Note. La tragedia è in versi.
p. 3-4: Dedic. dell’ autore ai “Genitori amatissimi!”.
Iscriz. a p. 6: “…..intanto la giustizia registrò la colpa nel libro, / ove nulla cancella senonchè il sangue. / F. D.
GUERRAZZI – ISABELLA ORSINI”.
110. Cipro, Giovanni Battista
LORD BYRON / A / VENEZIA / DRAMMA IN QUATTRO ATTI / ORIGINALE DI G. BATT.
CIPRO. / VENEZIA / NELLA TIPOGRAFIA DI G. PICOTTI / 1837.
16°
[4], 138, [2] p.
16x10,5 cm.
39.c.263
Atti 4. Scene 8, 10, 8, 8.
Pers. LORD BYRON. LADY BYRON. TEVERLEVENER corsaro antico, amico di lord. MARGHERITA COGNI
giovane veneziana di spirito. TOMMASO servo di lady. TONI CEOLA barcajuolo al servizio di lord Byron.
Luogo. La scena è in Venezia.
Mutam. sc. I: Gabinetto in casa Ottoboni con quattro porte laterali, tavolino con ricapito da scrivere, armadio con sopra
orologio: libri e carte sul tavolino e sparse per la scena: sedie. II: Camera come nell’ Atto Primo. III: La camera è
povera ma decente, sedie, tavolini, credenza nel fondo, porte laterali, una chiusa che si apre a chiave, e che sembra
quella della riva, che mette al Canal grande. IV: Camera come il primo atto.
Note. Le parti di Margherita Cogni e di Toni Ceola sono in dialetto veneziano.
p. [3]: “A S. ECCELLENZA N. D. / CHIARA BARBARIGO PISANI / DAMA DI PALAZZO / E DELLA CROCE STELLATA”, dedic. dell’
autore datata Venezia 1 settembre 1837 dalla quale si apprende a proposito di questo dramma che “fortunato fu il suo
apparire sulle Venete scene”.
Segue alle p. 71-138: ESTELLA / O IL / PADRE E LA FIGLIA / DRAMMA / IN DUE ATTI DI E. SCRIBE / LIBERA TRADUZIONE / DI
GIO. BATTISTA CIPRO.
1a edizione.
111. Cipro, Giovanni Battista
LA / METI MASSÈRE / COMMEDIA IN TRE ATTI / DI / GIO. BATTISTA CIPRO / [fregio] /
VENEZIA / COI TIPI DI GIUSEPPE MOLINARI / 1840.
16°
[2], 75, [3] p.
Cop. in carta nocciola con cornice.
17x10,5 cm.
Ba 1124.29
Atti 3. Scene 10, 9, 9.
Pers. TERESA BARACUZZOLI meti massère. MOMOLO suo domestico. La Contessa LAURINA vedova. Il
Capitano GREGORIO ASPIDI suo zio. Il March. ARDENTI amante di Laurina. TONI VENDÈTA barcajuolo in casa
della contessa. CHECHINA cameriera della contessa. CHECA, BORTOLA, NUNZIATA serve senza occupazione.
AGAPITO cuoco.
Servi e serve.
Luogo. L’ azione è in Venezia.
Mutam. sc. I: Camera in casa della Contessa. II: Camera terrena in Casa di Teresa, sedia e tavola rustica. Nei due
angoli della Camera due armadii praticabili. III: Sala terrena in casa della Contessa, nel fondo vi sono delle porte, che
aprendosi, lasciano vedere un giardino. Sedie, Tavolini.
Note. Solo le parti della Contessa Laurina, del Capitano Gregorio Aspidi e del March. Ardenti sono in italiano, quelle
di tutti gli altri personaggi sono in dialetto veneziano.
Nella p. [2]: “La presente Commedia verrà rappresentata nel Carnovale 1840 nel Teatro Apollo dalla Comica
Compagnia Bonussi, cui venne dall’ autore ceduta”.
L’ indicazione “Fascicolo Secondo” che, senza altra specificazione, appare soltanto in cop. presuppone il tit. di collez.:
“Teatro italiano edito ed inedito di Gio. Batt. e Spiridione Cipro padre e figlio” (Bibliogr. Ital., VI (1840), n. 2085).
112. Cipro, Giovanni Battista
OPERE / TEATRALI / DI / GIO. BATT. CIPRO. / TOMO PRIMO. [- TOMO SECONDO.] /
VENEZIA / DALLA TIPOGRAFIA ANDREOLA / 1827.
16°
6 fasc. in 2 v.
15x9 cm. I fasc. IV, V appartenenti al to. 2° sono rilegati in un vol. con i fasc. I-III costituenti il to. 1°. Il
fasc. VI è rilegato con i fasc. I-IV dell’ ed. 1833 (n. 113).
42.c.193-194
To. 2, fasc. IV (77, [2] p.): ADELAIDE E RAMIRO / DRAMMA ORIGINALE / IN CINQUE ATTI.
Esemplare difettoso: le p. 17-32 contengono un testo che non appartiene al presente dramma ma ripete una parte del dramma successivo creando così
un’ interruzione dalla sc. 7 dell’ atto I alla sc. 7 dell’ atto II.
Atti 5. Scene [? ], 11, 6, 12, 7.
Pers. Il DUCA padre di [Adelaide]. ADELAIDE. Conte di SEINMARCH padre di [Ramiro] RAMIRO. CONCY. BOEMER. LE BRANC.
TOTIMO. FRANCESCO pescatore. LISA sua moglie.
Pescatori. Soldati. Servi.
Mutam. sc. I: Grande e magnifico atrio nel Palazzo del Duca. [... ?]. III: Piccolo Atrio nel Palazzo del Duca che deve però avere una Porta nel mezzo,
e due laterali. Non è ancor ben fatto il giorno. IV: Luogo montuoso sparso di molti alberi al piano, una capanna da un lato, la quale avrà un balcone
sopra la porta. V: Camera magnifica mobiliata riccamente nel Palazzo del Duca.
Note. Le anonime “OSSERVAZIONI” nelle ultime [2] p. contengono critiche poco benevole nei confronti del dramma il quale, tuttavia, “piacque in
Padova ed in Verona”.
Note. Altri lavori di G. B. Cipro contenuti nella raccolta: LA / CHIAVE FALSA / LIBERA TRADUZIONE DAL FRANCESE / [...] /
IN QUATTRO ATTI. (To. 1, fasc. I); VENTIQUATTRO ANNI / D’ETÀ / LIBERA TRADUZIONE DAL FRANCESE / [...] / IN QUATTRO
ATTI. (To. 1, fasc. II); CARDILLAC / LIBERA TRADUZIONE DAL FRANCESE / [...] / IN QUATTRO ATTI. (To. 1, fasc. III);
FRANCESCO ROVVELDEN / LIBERA TRADUZIONE DAL FRANCESE / [...] / IN TRE ATTI. (To. 2, fasc. V); EUDOSIA / OSSIA / LA
PAZZA PER AMORE / LIBERA TRADUZIONE DAL FRANCESE / [...] / IN QUATTRO ATTI. (To. 2, fasc. VI).
113. Cipro, Giovanni Battista
OPERE TEATRALI / DI / GIOVANNI BATTISTA CIPRO. / [fregio] / VENEZIA / PER
FRANCESCO ANDREOLA TIPOGRAFO / 1833.
16°
4 fasc.
15x9 cm.
I 4 fasc. sono rilegati in un vol. con il fasc. VI del to. 2° dell’ ed 1827 (n. 112).
42.c.194
[1]. Fasc. I (59 p.): GIULIA CAPUANO / OSSIA / I CASTELLI D’ AMORE / FESTA VENEZIANA.
Atti 5. Scene 6, 7, 8, 3, 9 [ma 8].
Pers. GIULIA CAPUANO. ALFONSO BELEGNO suo zio, nobile veneto. CARLO ARDUINI nobile padovano. FERDINANDO ALFREDI nobile
padovano, suo amico. ALMERICO DA RIO nobile padovano, pretendente alla mano di Giulia. RICCARDO confidente di Almerico. ALBERTO
antico segretario della famiglia Capuano. JAGO capo del popolo.
Popolo. Donzelle. Atleti. Gladiatori. Guardie.
Luogo. Ep. La Scena è in Venezia nell’ anno 1341.
Mutam. sc. I: Camera in Casa Capuano. II: Cortile del Palazzo Ducale, con veduta della Scala d’ oro e del Portone, che lascia scorgere la riva dei
Schiavoni. III: Camera in Casa di Giulia con porta secreta. IV: Veduta della Piazzetta di S. Marco, tutta adornata per la festa, e popolata. Castello nel
mezzo ornato di fiori. V: Piazza di S. Marco come all’ Atto Quarto.
[2]. Fasc. III (55 p.): LA CADUTA DI MESSOLONGI / AZIONE-TRAGICA / IN 5 ATTI / ORIGINALE / DI GIO.
BATTISTA CIPRO.
Atti 5. Scene 4, 3, 5, 5, 7.
Pers. ALÌ JUSUF condottiero dell’ armi turche. MIAULI governatore di Messolongi. DEMETRIO giovine uffiziale greco. OMAR confidente di
Alì Jusuf. ELENA figlia di Miauli. ANASTASIO vecchio custode dei sepolcri. COLCOTRONI guerriero greco.
Senatori. Soldati greci. Soldati turchi. Custodi. Popolo.
Luogo. La Scena è in Messolongi.
Mutam. sc. I: Palazzo di Miauli. II: Piazza di Messolongi. [...]. III: Stanza in cui stà custodito Miauli. Nel mezzo verone che si apre, e lascia vedere
la fortezza di Messolongi. Detto verone è praticabile. Sentinelle alla porta. IV: Padiglione di Alì Jusuf, che aprendosi a tempo, lascia vedere la
fortezza di Messolongi. Esso è circondato da faci accese, bandiere, ed emblemi di vittoria. V: Tombe di Messolongi. Si discende ad esse col mezzo di
una scala situata in prospetto. [Finale:] Si vede ad un tratto scoppiare l’ incendio. Sprofonda la parete, in prospetto dell’ edificio, e lascia vedere l’
incendio di Messolongi.
[3]. Fasc. IV (54 p.): EMILIA RODIL / AZIONE ROMANTICA / IN 4 ATTI / ORIGINALE / DI GIO. BATTISTA
CIPRO / RAPPRESENTATO PER VENTI SERE / AL FU TEATRO SAN LUCA / NEL CARNOVALE DELL’
ANNO 1833.
Atti 4. Scene 6, 8, 10, 6.
Pers. Il Marchese RODOLFO RODIL feudatario del castello Monte fosco. EMILIA sua consorte da lui creduta estinta. CLOTILDE sua nipote. Il
Signor RINALDI ALBERTO amico e confidente di Rodolfo. CANCIANO servo di Rinaldo. ROMUALDO capo del villaggio. GHILDA sua
moglie.
Servi, contadini e contadine.
Luogo. La Scena è nella Spagna.
Mutam. sc. I: Delizioso giardino con varie Capanne, da un lato piccola ala del Castello, che finisce con dirocatura assicurata da spranghe di ferro. –
Non è ancor giorno. II: Vasto Sotterraneo con lampada accesa, si ascende alla quale per mezzo di scalinata; in alto grande foro praticabile. III: Sala
nel Castello riccamente addobbata.
Note. Il Fasc. II contiene: FARSA / IL MARITO E L’ AMANTE / ORIGINALE / DEL SIGNOR J. C. VIAL / RIDUZIONE LIBERA DAL
FRANCESE / DI GIO. BATTISTA CIPRO. (p. 3-31); MIO COMPARE. / RIDOTTA DAL FRANCESE / DAL SIGNOR / GIO. BATTISTA
CIPRO. (p. 33-54).
114. Cipro, Spiridione
FELICE / DOPO / VENT’ ANNI DI MATRIMONIO / Dramma / IN TRE ATTI / DI SPIRIDION
CIPRO. / VENEZIA / NELLA TIPOGRAFIA DI G. PICOTTI / 1837.
16°
[8], 80 p.
16x11 cm.
39.c.264
Atti 3. Scene 5 [ma 6], 6 [ma 7], 7 [ma 8].
Pers. Il Conte DORVELL sotto il nome Co. STURCK presidente. CARLO. ELISA TOLEMAS. GISMONDO DE
RICCH banchiere. EDOARDO suo figlio. ROBERTONS avvocato. GERVASIO banchiere. BORTOLAMMEO
custode delle carceri.
Luogo. Ep. La Scena è in Francia nel 17.. .
Mutam. sc. I: Il teatro rappresenta una Camera: contigua ad una carcere: una lampada accesa dà cupa luce: è l’ alba. II,
III: Sala contigua agli appartamenti del Presidente, quattro porte laterali.
Note. p. [5-6]: Dedic. dell’ autore “AL / NOB: GIOVANNI CORRER / CONTE DELL’ IMPERO / CIAMBERLANO DI S.M.I.R.A. /
ASSESSORE MUNICIPALE / EC. EC.”.
115. Cittadella Vigodarzere, Gino
NOBILI NOZZE / DE ZIGNO – GIGLIOLI
[Nel verso:] Padova Stab. Prosperini 1889
26x18 cm.
[18] p.
Ba 1426.42
Tit. nella p. [9]: CONVENANCES
Scena unica.
Pers. / Int. ALICE / Comtesse [Maria] DE BERNINI DE ZIGNO. CLEMENTINE / Comtesse [Lucia] DE LAZARA
DE ZIGNO.
Note. In lingua francese.
p. [5]: “AL BARONE / ALBERTO DE ZIGNO / CAPITANO DI CAVALLERIA / NEL R. ESERCITO”. p. 7-8: Dedic. dell’ autore
datata Padova maggio 1889.
116. Cocchetti, Carlo
MANFREDI / TRAGEDIA / E / NOTIZIE STORICHE / DI / CARLO COCCHETTI / [...] / VOL. I.
[- VOL. II.] / PADOVA / Co’ tipi di Angelo Sicca / premiato con medaglie d’ oro ec. / e da S.M.
Luigi-Filippo / 1854
23x15 cm.
2 v. (160; 141, [3] p.).
Cop. in carta rosa con cornice e fregio. Prezzo: Austr. L. 3. (al vol.).
111.a.44-45
Atti 5. Scene 6, 9, 11, 12, 12.
Pers. MANFREDI re di Puglia e Sicilia. ELENA COMNENO sua moglie in seconde nozze. BICE sorella paterna di
Manfredi, sposa a [Riccardo]. RICCARDO conte di CASERTA. FEDERICO LANCIA marchese, zio materno del re.
MANFREDI MALETTA conte, pro-zio del re e gran-camarlingo. Conte di ACERRA cognato del re. Conte di
MOLISE. NICOLA JAMSILLA il cronista. ZABYK africano, capitano dei Saraceni. Frate domenicano. RUGGIERO
di SANSEVERINO esule guelfo. Popolani di Roma e della Puglia.
Francesi: CARLO conte d’ ANGIÒ e di PROVENZA. BEATRICE sua moglie. ROBERTO di BETHUNE genero di
Carlo. RODOLFO di CHEVRIERES cardinale e vescovo d’ Albano. GUGLIELMO ESTENDART maresciallo.
ELIA milite, eletto barone di Gesualdo.
Baroni pugliesi, siciliani, francesi. Soldati italiani, tedeschi, saraceni, francesi.
Mutam. sc. I: La reggia in Napoli. II, 1: Piazza in Roma. II, 4: Sala nel castello di Caserta. II, 5: Incomincia il
temporale. III, 1: Sala nel palazzo di Carlo d’ Angiò a Roma. III, 4: Sala nel palazzo del Conte di Molise in Benevento.
III, 7: Sala nel palazzo reale in Benevento. IV, 1: Castello di Caserta. Sala che domina la valle di Maddaloni. IV, 4:
Campagna presso Capoa. IV, 7: Campo francese avanti al Garigliano. IV, 8: Campo de’ Pugliesi al Garigliano. Esterno
della tenda di Riccardo, Conte di Caserta. V, 1: Il Campo di Benevento. V, 4: Campagna di Benevento. Campo di
Manfredi cinto da colline.
Note. La tragedia, in versi, occupa tutto il II volume. Nella p. dell’ occh.: “TERENZIO MAMIANI, Manfredi, Idillio” di 7
versi. Nelle ultime [3] p. la propr. letteraria e le “Correzioni ed Aggiunte nel primo [e secondo] volume”.
Il volume I è interamente riservato alle “NOTIZIE STORICHE”, il testo delle quali è preceduto da versi di “DANTE,
Purgatorio, Canto III”.
Nella parte del front. omessa nella trascr. un passo di “G.B. NICCOLINI, Gio. da Procida”.
117. Codemo Gerstenbrand, Luigia
UNA DONNA DI CUORE / Commedia in tre atti e in prosa / PER / LUIGIA CODEMOGERSTENBRAND / Rappresentata la prima volta in Venezia / nella stagione di carnovale 1869 /
VENEZIA / REALE TIPOGRAFIA DI GIO. CECCHINI / 1869
18,5x12,5 cm.
53, [3] p.
Ba 1028.28
Atti 3. Scene 15, 8, 13.
Pers. ALESSANDRO vecchio zio di [Pasquale]. PASQUALE dottore in medicina e marito di [Marianna].
MARIANNA. FAUSTINA sorella di Pasquale. Il Conte FILIPPO DI SANTAPIERA. La Contessa CECILIA sua
moglie. GIULIO GIULI giovine architetto. LUCIA cameriera della contessa Cecilia. MARIA vicina di casa al
vecchio Alessandro. Un Servo del conte Filippo.
Luogo. Ep. La Scena è in una città d’ Italia, al tempo presente.
Mutam. sc. I: La pubblica via: sul fondo, da un lato casa dello zio Pasquale con porta e finestra praticabili: dall’ altro
lato, e un po’ più indietro, un caffè. II: Casa del conte di Santapiera. Appartamento della contessa: sala da ricevere,
addobbata riccamente, con paniere di fiori, poltrone, sofà, tavoli, belle cortine ecc. Porta al fondo e ai due lati. III:
Stanza in casa dello zio Pasquale.
Note. Nella seconda delle ultime [3] p.: “LISTA DEL GUARDAROBE”.
118. Codemo Gerstenbrand, Luigia
UN PROCESSO / IN FAMIGLIA / DRAMMA IN TRE ATTI E CINQUE QUADRI / PER
LUIGIA CODEMO-GERSTENBRAND / [fregio] / VENEZIA / REALE TIPOGRAFIA DI GIO.
CECCHINI / 1868
22x15 cm.
39, [1] p.
Ba 1010.19
Atti 3. Quadri 5 (1; 2-3; 4-5). Scene 8, 5, 5, 3, 10.
Pers. GUGLIELMO GUGLIELMI capitano mercantile e negoziante. ADELAIDE sua moglie. SERAFINO fratello di
Guglielmo. La Marchesa ELISA. VITTORIA sua dama di compagnia. TERESA cameriera d’ Adelaide. Due
Fanciulli di Guglielmo e d’ Adelaide. 1. Marinajo. 2. Marinajo. 3. Marinajo.
Marinai e maschere.
Luogo. Ep. L’ azione è in un porto d’ Italia; epoca moderna.
Mutam. sc. I, qd. 1: Una piazza in vicinanza del molo. Un caffè a destra. II, qd. II: Salotto in casa di Guglielmo: un
tavolo, un canapè, un telajo da ricamo: un orologio sulla mensola, calamajo, campanello ecc. II, qd. III: Scena come
nell’ atto precedente. III, qd. IV: Villa della Marchesa Elisa in riva al mare. È sera: ricca sala con un verone a tendine
movibili: canapè, poltrone, ricchi vasi: porta a destra e a sinistra. III, qd. V: Salotto come nel II e III quadro.
Note. p. 3: “NOTIZIA Il fatto da me esposto nel presente dramma ha una base nel vero. [...] Ho scelto questo soggetto, e
l’ ho trattato così perché così l’ ho sentito: già per consiglio d’ incliti uomini, fra i quali cito soltanto il venerato nome d’
un Nicolò Tommaseo, avevo in animo di scrivere pel teatro popolare, perché è pio e santo intendimento. [...]. Venezia,
marzo 1868”.
p. 5: “Rappresentato la prima volta nel carnovale del 1868 in Venezia” [T. Malibran (ES III, col. 1025) ].
119. Codemo Gerstenbrand, Luigia
L’ ULTIMA DELMOSTI / O / COME S’ ESPIA UN’ IMPRUDENZA / DRAMMA STORICODOMESTICO / in quattro atti e un prologo / DI LUIGIA CODEMO-GERSTENBRAND. /
[vignetta] / VENEZIA / REALE TIPOGRAFIA DI GIO. CECCHINI / 1868
19x13 cm.
96 p.
Cop. in carta rosa con cornice.
Ba 1004.20
Prologo. Atti 4. Scene 9, 18, 9, 9, 11.
Pers. MARINA DELMOSTI giovane patrizia veneziana indi moglie a [Saverio Saverj]. SAVERIO SAVERJ magnano
piemontese. ELENA figlia di Marina. ANTONIO RUCELLATO amico di casa Delmosti. ORSOLA cameriera di
Marina. La Signora FEDELE institutrice e custode di Elena. Il Contino GIROLAMO sposo di Elena. ANDREA
giovine assistente e figlioccio di Saverio. NANNI servo di Saverio.
La Mammana [e] BEPPO personaggi del prologo. Servitori. Un Uomo per la portantina.
Luogo. La Scena è a Venezia nel prologo, nel II e III atto; a Milano nel I e IV atto.
Mutam. sc. Prol., 1: Notte: un campo in Venezia: fanale da una parte: cade la neve. Prol., 2: Stanza in casa Delmosti.
I: Casa del magnano Saverio Saveri: una stanza ben addobbata. II: Camera in casa della signora Fedele: addobbo
decente: oggetti di gala e di corredo, sparsi per la stanza: paniere di fiori: uno specchio. III: Scena come nel II Atto.
Tolti i fiori, ecc. IV: Scena come nel I atto: tutto è sconvolto e in disordine.
Note. p. 5-6: “S’ io m’ affretto a dare alle stampe questo Dramma, che fu messo sulla scena il 2 dicembre 1867 nel
teatro Gallo s. Benedetto in Venezia, egli è perché, essendone rimasta nel bel mezzo sospesa la recita, il publico non lo
conobbe, e non lo può quindi giudicar per intero. [...] Venezia, 4 dicembre 1867. Luigia Codemo-Gerstenbrand”.
120. Combatti, Giovanni Battista
ONORE / CIMENTATO / DALL’ INDIGENZA / DRAMMA / IN TRE ATTI IN PROSA / DI /
GIO. BATT. COMBATTI / STUDENTE NELL’ I. R. UNIVERSITA’ / DI PADOVA / [fregio] /
PADOVA / DALLA TIPOGRAFIA CRESCINI / MDCCCXXIX
12°
[4], 47, [1] p.
17,5x11 cm.
Ba 3.24
Atti 3. Scene 9, 5, 8.
Pers. RODOLFO DORVAL padre di [Enrico]. ENRICO sposo di [Sofia]. SOFIA. ALBERTO DORVAL zio di
Enrico sotto il nome di ROBERTO SUNDLER. RICARDO SUDREY decorato. STEFANO servo.
Sc. Saletta comune in casa di Dorval con poche sedie vecchie, un tavolino antico, ove vi sarà l’ occorente per iscrivere,
ed un telajo.
Note. p. [3-4]: Dedic. dell’ autore “ALL’ EGREGIO SIGNORE / GERASIMO CATTURITZ / I. R. TENENTE COLONELLO / CAVALIERE
DELL’ ORDINE / DELLA CORONA DI FERRO”.
121. La Commedia delle siè lire
LA COMMEDIA DELLE SIÈ LIRE
[Colophon:] TIP. COOPERATIVA – VERONA, FILARMONICO 19
21x14 cm
7, [1] p.
Senza front., solo intitolaz.
Ba 328.29
Atti 2. Scene 4, 5.
Pers. [NANE. TOGNO. Maestre. Maestri. Don CANIPARI. Dottore. Sindaco. Segretario. Assessori. Consiglieri].
Mutam sc. I, 1: Piazzale Oratorio. I, 2: Scuole Comunali. I, 4: Consiglio Comunale. II, 2: In Comune nella Sala dei
Decreti. II, 3: Consiglio Comunale. III, 4: Consiglio Comunale dopo un mese.
Note. In dialetto veronese.
Data di pubbl. presunta: fine 800 / inizio 900.
122. Consolo, Felice
FILOPEMENE / TRAGEDIA / DI / FELICE CONSOLO / [fregetto] / VENEZIA / TIPOGRAFIA
DI GIO. CECCHINI / Premiato con medaglie dall’ i. r. Istituto Veneto / ed all’ Esposizione
Mondiale di Parigi. / 1860
21x14 cm.
[2], 49, [1] p.
Cop. in carta azzurra con cornice.
Ba 933.28
Atti 5. Scene 8, 3, 5, 3, 3.
Pers. FILOPEMENE. QUINTO. DINOCRATE. LICORTA. Un Soldato. 1° Giudice. 2° Giudice. 3° Giudice.
Soldati.
Luogo. La Scena è nei primi quattro atti Argo, nel quinto Messene.
Note. La tragedia è in versi.
p. 3: “ALLA / VENERATA MEMORIA / DI / MIA MADRE / QUESTE / PRIMIZIE DELLA MENTE / CONSACRO”.
p. 5-6: “AL LETTORE”, prefazione dell’ autore datata Trieste febbraio 1860.
123. Corbari, Giuseppe
VIBIO / TRAGEDIA / DELL’ AVVOCATO / GIUSEPPE CORBARI. / CREMONA / PRESSO I
FRATELLI MANINI. / MDCCCVI.
8°
79, [1] p.
16,5x11,5.
Cop. in carta marmorizzata policroma.
49.b.149
Atti 5. Scene 6, 8, 7, 7, 8.
Pers. VIBIO. FULVIA. SERENO. TERENZIO. TIBERIO. ISPONE. Senatori.
Guardie.
Sc. Scena, la corte di Tiberio.
Note. La tragedia è in versi.
p. 3: “L’ AUTORE A CHI LEGGE Questo argomento è stato altra volta trattato da M. Fallet nella sua tragedia intitolata
Tiberio. […]. Sulle traccie di lui io ho delineato questo qualunque siasi lavoro. […]”.
124. Corsi, Giovanni Postumio
FRANCESCO FOSCARI / PRODUZIONE STORICO-DRAMMATICA / DI / G. P. C. VENETO.
/ [fregio] / VENEZIA 1843 / Giuseppe Molinari Tipografo / in Rugagiuffa S. Zaccaria.
16°
84 p.
17x11 cm.
Cop. in carta marrone con cornice.
Prezzo: Vale Austr. Lire 1.
Ba 718.13
Atti 4. Scene 4, 5, 10, 6.
Pers. FRANCESCO FOSCARI doge. JACOPO FOSCARI suo figlio. GIACOMO LOREDANO [e] MARINO
CAVALLI patrizj. MARIA NANI moglie del doge. [In nota:] “Maria di Bartolommeo Nani è la seconda Moglie del
Doge; la prima pure chiamavasi Maria; ma era figlia di Andrea Priuli, e la sposò nel 1395, quando la Nani fu da
Francesco Foscari impalmata nel 1415”. LUCREZIA CONTARINI moglie di Jacopo. [In nota:] “Lucrezia era figlia di
Leonardo Contarini. In occasione di sue nozze con Jacopo Foscari furono date in Venezia sì magnifiche feste, che in
poche circostanze vennero superate”. Messer Grande. Un Servo del doge.
Otto senatori. Sei consiglieri.
Ep. L’ avvenimento è del 1457.
Mutam. sc. I: Sala del Consiglio dei Dieci. II: Stanza del Doge nel Palazzo Ducale. La porta d’ ingresso è alla sinistra.
NB. sul tavolo vi sarà la sopraveste ducale, ed il berretto, e vi rimarranno fino all’ Atto Terzo. III: Stanza come nell’
Atto Secondo. IV: Stanza nel palazzo Foscari a S. Pantaleone con porta d’ ingresso a sinistra, altra a destra, che guida
agli appartamenti. – Finestra praticabile nel mezzo. – Tavolo, e Sedie.
Note. p.81-84: “NOTE DELL’ ATTO PRIMO [- QUARTO]”.
Per il nome dell’ autore cfr. Cicogna, p. 283.
125. Corti, Ernesto
IL / CELIBATO ECCLESIASTICO / Commedia in tre atti / DEL PROFESSORE / Dott.
ERNESTO CORTI / con una lettera di / Don ERMINIO FIDUCIA / prete Lombardo. / [fregio] /
REVERE / Tipografia di Francesco Bertazza / 1868.
17x12 cm.
52 p.
Fregio capopag.
Prezzo: It. Cent. 60.
Ba 1016.5
Atti 3. Scene 9, 9, 13
Pers. Marchese GUALCHI. GIOVANNA sua figlia. CARLO. Padre di Carlo. ANTONIO. TERESA. Don
GREGORIO. Don GRISOSTOMO. Brigadiere delle guardie di Questura. Due Guardie. Medico. PIETRO servo del
marchese. Altro Servo nel Seminario. Una Fantesca.
Mutam. sc. I: Casa con giardino – Le finestre guardano in esso – È notte splende la luna – Quasi in fondo alla scena c’
è una pergola. II: Camera in Seminario. III: Stabilimento di Bagni. Piazzetta.
Note. Erminio Fiducia è lo pseudonimo usato dal “prete lombardo” nella lettera al Corti del 6 luglio 1868 (p. 3-6).
126. Cosenza, Giovanni Carlo
IL BERRETTO NERO / DRAMMA IN CINQUE ATTI / DEL BARONE / GIO. CARLO
COSENZA / NAPOLETANO.
In: TEATRO MODERNO / DI / TUTTE LE COLTE NAZIONI / OVVERO / SCELTA COLLEZIONE / DE’ PIÙ
RECENTI ED APPLAUDITI TEATRALI LAVORI / TOMO VI. / IN VENEZIA / PRESSO GIUSEPPE PICOTTI / 1828
p. 3-84.
42.c.173
Atti 5. Scene 7, 6, 7, 11, 7.
Pers. Presidente MONSENICO. CELESTINA. EDUARDO. Donna PETRONILLA. BASILIO. LAURETTA.
Due servitori.
Luogo. La Scena è in Italia.
Mutam. sc. I: Galleria con quattro porte laterali, ed una in fondo. II: Camera negli appartamenti di Celestina: due porte
laterali, ed una in fondo. III: Camera di udienza del Presidente. Tavolino con lumi. IV: Camera negli appartamenti di
Celestina. Quattro porte laterali, alcova in fondo con tenda che ne chiude l’ arco in modo che si comprenda esservi il
letto. Vi sarà un soffà in mezzo alle due porte, a destra dell’ attore; un piccolo tavolino accanto al soffà. V: Salotto. Due
porte laterali, ed una in fondo. Vi sarà una lauta mensa con due coperte. Accanto alla porta in fondo due credenze.
Note. p. 85-86: “OSSERVAZIONI. […]. Ebbe Venezia la sorte di vederlo esposto la prima volta dalla valente compagnia
Fabbrichesi, non dimenticando al certo essa mai il valore con cui fu da quegli attori rappresentato, ma sopra tutto
rammentandosi sempre con entusiasmo le veramente magiche scene sostenute dai due sommi De Marini e Vestri […]”.
1a ed.: Firenze, Berni, 1827 (Salvioli, col. 525). 1a rappr.: Napoli, T. dei Fiorentini, 18 ott. 1823 (ES III, col 1546).
127. Cosenza, Giovanni Carlo
CLARISSA MANSON / FATTO STORICO / COMMEDIA IN CINQUE ATTI / DEL BARONE /
GIO: CARLO COSENZA / RAPPRESENTATA / La prima volta in Napoli dalla real compagnia /
TESSARI e SOCJ, nel teatro Fiorentini, / la sera 26 Novembre 1822. / [fregio] / VENEZIA /
TIPOGRAFIA DI COMMERCIO - SANTA MARINA N. 5818. / 1831.
8°
83 p.
17x11 cm.
Fa parte del primo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla
soprascr. tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms.
sul
dorso.
42.c.152.4
Atti 5. Scene 8, 6, 10, 8, 6.
Pers. / Int. CLARISSA MANSON / Sig.a TESSARI. Presidente VEINER / Sig. TESSARI. Madama ENJARLAN /
Sig.a. MARCHIONNI. FUALDES il giovane / Sig. GOTTARDI. LUIGI VEINER / Sig. CARRARO. BASTIDE / Sig.
VISETTI. JAUSION / Sig. JOB. ROMIGNIERE / Sig. MARCHIONNI. D’ ESQUILAT / Sig. PINI. PERVAL / Sig
MIUTTI. Cancelliere / Sig. BRANCHI. PISTROT / Sig. MARCHESINI. MADDALENA ragazza di 9 anni / Sig.a
BRANCHI figlia. EDUARDO ragazzo di 5 anni / Sig. PREPIANI figlio. Usciere / Sig. MEDICI.
Luogo. La Scena è in Alby.
Mutam. sc. I: Camera di udienza in casa del presidente. Quatto porte laterali, una in fondo. II: Camera di udienza nelle
carceri di Santa Cecilia – Due porte laterali, una mena fuori, l’ altra in un corridojo che mette a diverse prigioni –
Lampada accesa perché notte. III: Camera di Manson nelle carceri di S. Cecilia. Porta in fondo che mena ad un giardino
circondato da alte mura – due porte laterali una mena alla seconda delle stanze di Manson, l’ altra fuori. IV: Sala
contigua a quella de’ dibattimenti. Quattro porte laterali una in fondo. V: Sala che mena a quella de’ dibattimenti.
Note. p.3-5: “LETTORI […] Ridotto al termine cotal comico lavoro ne diressi due esemplari a Clarissa Manson in
Parigi, al che rispondendomi di proprio pugno con tanta lealtà e senza orpello, credomi ora in dovere render di pubblica
ragione la sua lettera autografa, in seguito impressa. […]”. p. 6-7: “LETTRE AUTOGRAPHE / de Clarisse Manson / À Mr
LE BARON / JEAN CHARLES COSENZA / À NAPLES” datata Paris, le 22 Mai 1819.
Stesso argomento del dramma “Gli Intrighi di Rodez” (n. 288), cfr. Salvioli, col. 776.
128. Cosenza, Giovanni Carlo
DANTE A RAVENNA / COMMEDIA IN QUATTRO ATTI / DEL BARONE / GIO: CARLO
COSENZA / [fregio] / VENEZIA / TIPOGRAFIA DI COMMERCIO S. MARINA N. 5818. / 1830.
8°
79 p.
17x11 cm.
Fa parte dell’ ultimo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla
soprascr. tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms.
sul
dorso.
42.c.155.4
Atti 4. Scene 6, 5, 7, 9.
Pers. DANTE ALIGHIERI. GUIDO NOVELLO DA POLENTA. GEMMA DE’ MANETTI DE’ DONATI. Il
GIOTTO. JACOPO DELLA GERARDESCA. MATILDE TIBALDINI. BICE. UGONE.
Il Padre di Matilde. Grandi di Ravenna. Arcieri. Paggi.
Luogo. Ep. L’ azione è in Ravenna. Nel cominciamento del secolo XIV.
Mutam. sc. I: Magnifica sala nella Reggia di Guido. II: Solitario giardino nella reggia di Guido, d’ onde si ascende agli
appartamenti di Dante. III: Appartamenti di Gemma nella reggia di Guido. IV: Altra stanza di Gemma. Sei porte
laterali, grande porta in fondo.
Note. p. 3-7: “CENNO STORICO SU DANTE Di uomini sommi il consenso, quale del Moreri nel suo dizionario, del Villani,
del Fidelfo [ma Filelfo], del Boccaccio, e dello stesso Ginguené – HISTOIRE LITTÉRAIRE D’ ITALIE – stabilisce quanto
siegue. [Segue biografia di Dante]. I rari, inimitabili caratteri di Guido e Dante erano degni di Talia; cosicchè a buon
diritto credo esclamare: Zeppa è la terra di malvagi Jacopi, / Dacchè di Danti e Guidi sì magnanimi / Natura allor
mandò la stampa in polvere. COSENZA”.
Fa parte dei drammi dell’ autore non rappresentati (ES III, col. 1546).
129. Cosenza, Giovanni Carlo
LA FUORUSCITA / COMMEDIA IN CINQUE ATTI / DEL BARONE / GIO: CARLO
COSENZA / RAPPRESENTATA / In Napoli dalla Compagnia INTERNARI, sul teatro / Fiorentini, la
sera 4 Febbrajo 1825. / [fregio] / VENEZIA / TIPOGRAFIA DI COMMERCIO S. MARINA N.
5818. / 1830.
8°
88 p.
17x11 cm. Fa parte del terzo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla soprascr.
tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms. sul dorso.
42.c.154.2
Atti 5. Scene 7, 7, 4, 11, 8.
Pers. / Int. FORESCA / Sig.a INTERNARI. Maresciallo DORVIGNI’ / Sig. INTERNARI. D. GIORGIO / Sig.
CRISTIANI Demetrio. DUBLINO / Sig. CARRARO. GUGLIELMO / Sig. GAROFOLI. TOMMASO / Sig. FAROLFI.
Luogo. L’ azione è in …..
Sc. Il Teatro presenta una Galleria – Quattro porte laterali, una in fondo. V: Non vi sono più lumi.
Note. p. 3-4: prefazione dell’ autore.
Già rappr. col tit. ‘Il Conte di Dorival’ nel teatro privato del Cosenza (ES III, col. 1546).
130. Cosenza, Giovanni Carlo
JACOPO ORTIS / DRAMMA TRAGICO / IN CINQUE ATTI / DEL BARONE / GIO. CARLO
COSENZA / NAPOLETANO.
In: TEATRO MODERNO / DI / TUTTE LE COLTE NAZIONI / OVVERO / SCELTA COLLEZIONE / DE’ PIÙ
RECENTI ED APPLAUDITI TEATRALI LAVORI / TOMO III. / IN VENEZIA / PRESSO GIUSEPPE PICOTTI / 1828
p. 3-85.
42.c.170
Atti 5. Scene 8, 9, 7, 12, 10.
Pers. JACOPO. TERESA. ALFONSO. ODOARDO. CESARE. LORENZO. MICHELE.
Luogo. La Scena nei Colli Euganei.
Mutam. sc. I: Cortile che a destra ed a sinistra guida a varj appartamenti terreni; nel fondo, verso la destra, alla strada;
verso la sinistra ad un giardino. V: Vasto sotterraneo con scalinata praticabile. La scena sarà oscura.
Note. p. 83-85: “OSSERVAZIONI”.
131. Cosenza, Giovanni Carlo
MADAMIGELLA CLAIRON / FATTO ISTORICO / COMMEDIA IN QUATTRO ATTI / DEL
BARONE / GIO: CARLO COSENZA / RAPPRESENTATA / La prima volta in Napoli dalla real
compagnia / FABBRICHESI, nel Teatro Fiorentini, la sera 26 / Agosto 1819. / [fregio] / VENEZIA /
TIPOGRAFIA DI COMMERCIO S. MARINA N. 5818. / 1830.
8°
98 p.
17x11 cm.
Fa parte dell’ ultimo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla
soprascr. tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms.
sul
dorso.
42.c.155.2
Atti 4. Scene 8, 8, 7, 16.
Pers. / Int. CARLO GOLDONI / Sig. DE MARINI. Madamig.a CLAIRON / Sig.a TESSARI. M.r RENÒ / Sig.
VISETTI. M.r de LA JEANNOTTIERE / Sig. PERTICA Nicola. LISETTA / Sig.a BARBERIS. M.r MOLÈ / Sig.
CRISTIANI Demetrio. M.a BIROMEL / Sig.a FABBRICHESI. VALENTINO / Sig. CRISTIANI Pietro. LAFLEUR /
Sig. BRANCHI.
Luogo. La Scena è a Parigi.
Sc. Il Teatro presenta una Galleria – Quattro porte laterali, una in fondo – In mezzo alle due porte a destra vi sarà un
grande specchio ove si mira Clairon allorchè si prova la tragedia. IV: Vi saranno de’ lumi.
132. Cosenza, Giovanni Carlo
LA / MASCHERA CADUTA / COMMEDIA IN QUATTRO ATTI / DEL BARONE / GIO:
CARLO COSENZA / RAPPRESENTATA / La prima volta in Napoli dalla real compagnia /
TESSARI e socj sul teatro Fiorentini, la sera / 8 Gennajo 1826. / [fregio] / VENEZIA / TIPOGRAFIA
DI COMMERCIO S. MARINA N. 5818. / 1830.
8°
86 p.
17x11 cm.
Fa parte del primo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla
soprascr. tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms.
sul
dorso.
42.c.152.2
Atti 4. Scene 7, 8, 4, 14.
Pers. / Int. D. FABIO / Sig. MIUTTI. GIULIO / Sig. VISETTI. LUIGI / Sig. LIVINI. CLEMENTINA / Sig.a
TESSARI. ROSALIA / Sig.a JOB. ROBERTO / Sig. TESSARI. MADDALENA / Sig.a MIUTTI. NAZZARIO / Sig.
MARCHESINI.
Luogo. L’ azione è in Napoli.
Mutam. sc. I, II: Galleria – Due porte e due finestre laterali – Porta in fondo. III: Camera negli appartamenti di Luigi.
Non vi sarà alcun addobbo, menochè diversi quadri antichi degli antenati di Luigi ammonticchiati e sparsi in diversi
luoghi, una sedia, e una tavola. IV: Magnifica Biblioteca – Quattro porte laterali – una grande in fondo – Le porte si
apriranno all’ opposto del solito, cioè al di dentro del palco scenico ove si rappresenta. La scena è illuminata – Vi
saranno varj segretarj e sgrigni con sopra libri, carte ec.
133. Cosenza, Giovanni Carlo
LA / MASCHERA CADUTA / COMMEDIA / DEL BARONE / GIO. CARLO COSENZA
Nel vol. XXVIII di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe
Antonelli / 1832
[Data di cop.:] 1834.
67 p.
34.c.190
Stesso contenuto (esclusi gli interpreti) dell’ ed. precedente.
134. Cosenza, Giovanni Carlo
UN MATRIMONIO / ALLA MODA / COMMEDIA IN CINQUE ATTI / DEL BARONE / GIO:
CARLO COSENZA / RAPPRESENTATA / La prima volta dalla Real Compagnia FABBRICHESI /
nel teatro Fiorentini a Napoli la sera / 8 Marzo 1823. / [fregio] / VENEZIA / TIPOGRAFIA DI
COMMERCIO S. MARINA N. 5818. / 1830.
8°
96 p.
17x11 cm.
Fa parte del secondo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla
soprascr. tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms.
sul
dorso.
42.c.153.2
Atti 5. Scene 8, 6, 9, 8 [ma 9], 5.
Pers. / Int. Conte di SENANGE / Sig. DE MARINI. Marchese POLIDORO / Sig. VESTRI. Marchesina AMALIA /
Sig.a TESSARI. COSTANZA / Sig.a BETTINI Lucrezia. GIULIETTA / Sig.a BETTINI Amalia. ERNESTO / Sig.
LOMBARDI. D. NICOLA MISERINI / Sig. CRISTIANI Demetrio. BERTRAND / Sig. FRACANZANI. GIACOMO /
Sig. BRANCHI.
Un suonatore di violino. Due merciaj. Facchini. Servi riccamente vestiti.
Luogo. La scena è in Italia.
Mutam. sc. I: Galleria – Quattro porte laterali, una in fondo – A sinistra appartamenti del Marchese Polidoro – A destra
quelli del Conte di Senange. II: Camera negli appartamenti del Marchese Polidoro. Quattro porte laterali. Una in fondo.
III: Scena come nell’ atto antecedente, senza la tavola. IV: Magnifica Galleria. V: Galleria come nell’ atto primo.
135. Cosenza, Giovanni Carlo
UN / MATRIMONIO / ALLA MODA / COMMEDIA / DEL BAR. GIO. CARLO COSENZA
Nel vol. XIV di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli /
1832
[Data di cop.:] 1833
77 p.
34.c.176
Stesso contenuto (esclusi gli interpreti) dell’ ed. precedente.
136. Cosenza, Giovanni Carlo
IL / MEDICO GEOFFROI / COMMEDIA IN CINQUE ATTI / DEL BARONE / GIO: CARLO
COSENZA / RAPPRESENTATA / La prima volta in Napoli dalla real compagnia / FABBRICHESI,
nel teatro Fiorentini, la sera / 26 Novembre 1822. / [fregio] / VENEZIA / TIPOGRAFIA DI
COMMERCIO - SANTA MARINA N. 5818. / 1831.
8°
74 p.
17x11 cm.
Fa parte del primo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla
soprascr. tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms.
sul
dorso.
42.c.152.3
Atti 5. Scene 6, 5, 6, 9, 7.
Pers. / Int. Duca MALFENSI [in nota a piè di pag.:] “Quest’attore per una ferita non del tutto cicatrizzata nella coscia
dritta dovrà un po’ zoppicare. Ogni qual volta che per inavvedutezza vi porterà la mano, il sommo dolore da cui vien
preso lo farà ricadere nel desiderio della vendetta da cui i rimorsi vorrebbero allontanarlo […]” / Sig. DE MARINI.
SOFIA / Sig.a TESSARI. GEOFFROI / Sig. LOMBARDI. Conte VARBELL / Sig. CRISTIANI Demetrio. LUISA /
Sig.a CAVALLI – CRISTIANI. BERNARDO / Sig. FRACANZANI.
Luogo. La scena è nel castello del Duca in Isvezia.
Mutam. sc. I: Camera di studio del Duca – Due porte laterali, una in fondo. II, III, IV: Camera negli appartamenti di
Sofia. – Quattro porte laterali una in fondo. V: Galleria – Quattro porte laterali, una in fondo.
137. Cosenza, Giovanni Carlo
IL / MEDICO GEOFFROY / COMMEDIA / DEL BA. GIO. CARLO COSENZA.
Nel vol. IX di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli /
1832
69 p.
34.c.171
Stesso contenuto (esclusi gli interpreti) dell’ ed. precedente.
138. Cosenza, Giovanni Carlo
OTELLO / AZIONE PATETICA IN CINQUE ATTI / DEL BARONE / GIO: CARLO COSENZA
/ RAPPRESENTATA / La prima volta in Napoli, da una compagnia di / dilettanti, sulle private
scene dell’ Autore, la sera / de’ 7 Ottobre 1813. / [fregio] / VENEZIA / TIPOGRAFIA DI
COMMERCIO S. MARINA N. 5818. / 1830.
8°
80 p.
17x11 cm.
Fa parte dell’ ultimo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla
soprascr. tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms.
sul
dorso.
42.c.155.1
Atti 5. Scene 6, 10, 6, 7, 9.
Pers. / Int. OTELLO. DESDEMONA. BRABANZIO. JAGO. RODRIGO. GRAZIANO. LUDOVICO. EMILIA.
Senatori. Soldati.
Luogo. La Scena è in Venezia.
Mutam. sc. I: Magnifica sala gotica – due porte laterali, una in fondo. II: Stanza che precede gli appartamenti di
Desdemona. III: Altra sala Gotica. IV: Gran sala gotica – In fondo magnifico verone, nobilmente addobbato pel trionfo
di Otello – Rimpetto in fondo si vedrà la sommità delle fabbriche della piazza di San Marco. V: Camera negli
appartamenti di Desdemona – In fondo grande alcova, ove alzate le tendine si vedrà un nobile letto. Egualmente in
fondo due porte laterali – Innanzi al proscenio una porta da un lato, da un altro una finestra – Lumi in iscena.
Note. p. 3: “APOSTROFE”.
139. Cosenza, Giovanni Carlo
I PAZZI / PER PROGETTO / COMMEDIA IN QUATTRO ATTI / DEL BARONE / GIO:
CARLO COSENZA / RAPPRESENTATA / La prima volta in Napoli dalla real compagnia /
FABBRICHESI, nel teatro Fiorentini, la sera / 26 Agosto 1819. / [fregio] / VENEZIA / TIPOGRAFIA
DI COMMERCIO S. MARINA N. 5818. / 1830.
8°
88 p.
17x11 cm. Fa parte del terzo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla soprascr.
tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms. sul dorso.
42.c.154.3
Atti 4. Scene 7, 6, 13, 10.
Pers. / Int. DARLEMONT / Sig. PREPIANI. NORINA / Sig.a TESSARI. BLINVAL / Sig. VISETTI. EUSTACHIO /
Sig. PERTICA Nicola. CRISTINA / Sig.a CAVALLI-CRISTIANI. EUFRASIA / Sig.a FABBRICHESI. VENANZIO /
Sig. CRISTIANI Pietro. FRANK / Sig. APPELLI.
Luogo. La scena è in Italia.
Sc. Il teatro presenta una galleria addobbata con intelligenza e gusto del pari. – Quattro porte laterali. – In fondo un arco
che precede una stanza, a traverso della quale vedesi un giardino.
140. Cosenza, Giovanni Carlo
I PAZZI / PER PROGETTO / COMMEDIA / DEL BAR. GIOV. CARLO COSENZA
Nel vol. XXXI di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli
/ 1832
[Data di cop.:] 1834
68 p.
34.c.193
Stesso contenuto (esclusi gli interpreti) dell’ ed. precedente.
141. Cosenza, Giovanni Carlo
PIETRO CHIARI / COMMEDIA IN QUATTRO ATTI / DEL BARONE / GIO: CARLO
COSENZA / RAPPRESENTATA / La prima volta in Napoli dalla real compagnia / FABBRICHESI,
nel teatro Fiorentini, la sera / 18 Gennaio 1821. / [fregio] / VENEZIA / TIPOGRAFIA DI
COMMERCIO S. MARINA N. 5818. / 1830.
8°
91 p.
17x11 cm. Fa parte del terzo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla soprascr.
tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms. sul dorso.
42.c.154.4
Atti 5. Scene 6, 9, 10, 10.
Pers. / Int. Conte UBALDI / Sig. DE MARINI. AGNESE / Sig.a TESSARI. PIETRO CHIARI / Sig. PREPIANI.
EGIDIO / Sig. PERTICA Nicola. Cavalier PEPOLINO / Sig. CRISTIANI Demetrio. ANGELINA / Sig.a TESSARI
Rosina. CRISTOFARO / Sig. GNOCOLA. GIANNINO / Sig. BELLISARIO.
Luogo. L’ azione è in Verona.
Mutam. sc. I: Galleria – quattro porte laterali – una in fondo. II: Camera da studio, due porte laterali, una in fondo. III:
Galleria come nell’ atto primo. IV: Camera nell’ appartamento di Agnese. La porta a sinistra dell’ attore mette ad un
appartamento superiore, l’ altra a destra ad una scaletta secreta. L’ ultima in fondo alle altre camere. – In mezzo vi sarà
un tavolino con un tiratojo, sopra vi saranno de’ lumi.
142. Cosenza, Giovanni Carlo
SALVATOR ROSA / COMMEDIA IN CINQUE ATTI / DEL BARONE / GIO: CARLO
COSENZA / RAPPRESENTATA / La prima volta dalla Real Compagnia FAB- / BRICHESI, nel
teatro Fiorentini la sera / de’ 20 Giugno 1822. / [fregio] / VENEZIA / TIPOGRAFIA DI
COMMERCIO S. MARINA N. 5818. / 1830.
8°
87 p.
17x11 cm.
Fa parte del secondo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla
soprascr. tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms.
sul
dorso.
42.c.153.1
Atti 5. Scene 7, 5, 10, 11 [ma 9], 9.
Pers. / Int. SALVATOR ROSA / Sig. DE MARINI. Contessa LAUDINI / Sig.a TESSARI. LUCREZIA / Sig.a
CAVALLI-CRISTIANI. CARLO DE ROSSI / Sig. PREPIANI. D. EUSTACCHIO / Sig. CRISTIANI Demetrio.
TIBURZIO / Sig. TESSARI. PETRONIO / Sig. GNOCCOLA. GIROLAMO / Sig. APPELLI. PIETRO / Sig.
FRACANZANI. CECCO / Sig. BRANCHI. AUGUSTO / Sig.a BETTINI Francesca. ANGIOLINO / Sig.a
DALDOSSO. Uffiziale / Sig. BELLISARIO.
Servi. Soldati.
Mutam. sc. I: Studio di pittura di Salvator Rosa. Quattro porte laterali, una in fondo. Dei quadri abbozzati, de’ disegni,
de’ gessi, e de’ modelli saranno aparsi in varj luoghi. Tavola grande in mezzo con libri, carte in disordine. II: Studio
come nell’ atto antecedente. III, IV: Galleria che mena dalla sinistra agli appartamenti di D. Eustacchio, dalla destra a
quelli della Contessa. Porta in fondo. V: Studio in casa di Don Eustacchio. Due porte laterali, una in fondo. Molti
scaffali pieni di libri ingombreranno la scena. Grandi cataste di libri in varj siti. Lumi in iscena.
143. Cosenza, Giovanni Carlo
LA STRANIERA / AZIONE PATETICA IN CINQUE ATTI / DEL BARONE / GIO: CARLO
COSENZA / RAPPRESENTATA / La prima volta in Napoli dalla real compagnia / TESSARI e
SOCJ, nel Teatro Fiorentini, la sera / 8 Decembre 1826. / [fregio] / VENEZIA / TIPOGRAFIA DI
COMMERCIO S. MARINA N. 5818. / 1830.
8°
92 p.
17x11 cm.
Fa parte dell’ ultimo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla
soprascr. tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms.
sul
dorso.
42.c.155.3
Atti 5. Scene 6, 13, 5, 6, 6.
Pers. / Int. ALAIDE / Sig.a TESSARI. ARTURO conte di Ravenstel / Sig. GOTTARDI. Barone di VALDEBURGO /
Sig. VISETTI. ISOLINA / Sig.a JOB. MAURIZIO pastore di s. Ireneo / Sig. TESSARI. OLBURGO / Sig.
MARCHIONNI. GUGLIELMO conte des Barres / Sig. CARRARO. Il Signor di MONTOLINO / Sig. MARCHESINI.
NICETTA / Sig.a CARRARO.
Paladini. Popolo. Giudici. Soldati.
Luogo. L’ azione passa nel castello di Montolino sui confini del Basso-Poitou – Tal castello è circondato da un gran
lago denominato Grand-Lieu – Alla sponda opposta in distanza evvi il castello di Klarency; come a sinistra del lago si
eleva la roccia di Fontaril, ov’ è sito l’ abituro della Straniera. Ep. L’ epoca, nel cominciamento del secolo XIII.
Mutam. sc. I: Appartamenti terreni nel castello di Montolino. Dagli archi in fondo si scorge all’ opposta riva del lago,
che circonda il castello, l’ abituro della Straniera. Come in molta distanza apparisce la sommità del castello di Klarency
– Principia il tramonto del sole. II: Valle circondata di alberi – alla sinistra l’ abituro della Straniera di una perfetta
bianchezza – rimpetto la rocca di Fontaril praticabile – Una parte di essa è franta, per cui un ponte di legno ne
ricongiunge le due estremità – per mezzo di detta fessura si scorge il lago di Montolino – la luna è nella sua pienezza,
ma si vedrà il cielo ingombro di nubi, indicando una prossima tempesta. II, 6: La luna si copre a gradi di nubi, quindi in
distanza si ode rumoreggiare il tuono. II, 8: La tempesta cresce. II, 11: La tempesta imperversa, mugge il tuono, striscia
la folgore. III: Gran sala gotica destinata per li pubblici dibattimenti. Cinque porte. IV: Galleria nel palazzo di
Montolino. V: Gran sala illuminata per gli sponsali d’ Isolina. – Vi saranno delle cifre trasparenti che indicheranno le
iniziali di Isolina e di Arturo. – Magnifico trono in fondo.
144. Cosenza, Giovanni Carlo
UN TESTAMENTO / BIZZARRO / COMMEDIA IN QUATTRO ATTI / DEL BARONE / GIO:
CARLO COSENZA / RAPPRESENTATA / In Napoli dalla real compagnia FABBRICHESI, sul
teatro / Fiorentini, la sera 5 Dicembre 1823. / [fregio] / VENEZIA / TIPOGRAFIA DI
COMMERCIO S. MARINA N. 5818. / 1830.
8°
86 p.
17x11 cm.
Fa parte del primo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla
soprascr. tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms.
sul
dorso.
42.c.152.1
Atti 4. Scene 8, 13, 14, 12.
Pers. / Int. GIOCONDA / Sig.a TESSARI. Poeta PASQUALINO / Sig. VESTRI. ROBERTO / Sig. PALADINI.
CECCHINA / Sig.a BARBERIS. Barone / Sig. FRACANZANI. AGNESINA / Sig.a CAVALLI-CRISTIANI.
RICCARDO / Sig. TESSARI. ROMUALDO / Sig. BELLISARIO. AURELIO / Sig. GNOCCOLA. LEONARDO / Sig.
BRANCHI.
Un notaio.
Luogo. L’ azione è in Firenze.
Sc. Salotto di una locanda – quattro porte laterali, una in fondo. IV: Lumi in iscena.
145. Cosenza, Giovanni Carlo
UN TESTAMENTO / BIZZARRO / COMMEDIA / DEL BAR. GIO. CARLO DA COSENZA
Nel vol. XXXIV di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe
Antonelli / 1832
[Data di cop.:] 1834
67 p.
34.c.196
Stesso contenuto (esclusi gli interpreti) dell’ ed. precedente.
146. Cosenza, Giovanni Carlo
IL TRADIMENTO / PARTE PRIMA / COMMEDIA IN CINQUE ATTI / DEL BARONE / GIO:
CARLO COSENZA / RAPPRESENTATA / La prima volta dalla Real Compagnia FABBRICHESI /
nel teatro Fiorentini a Napoli la sera / de’ 12 Marzo 1822. / [fregio] / VENEZIA / TIPOGRAFIA DI
COMMERCIO S. MARINA N. 5818. / 1830.
8°
95 p.
17x11 cm.
Fa parte del secondo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla
soprascr. tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms.
sul
dorso.
42.c.153.3
Atti 5. Scene 6, 7, 9, 9, 6.
Pers. / Int. Lord BRINDOL / Sig. DE MARINI. Ladi SULLY / Sig.a TESSARI. Sir HAMBERT / Sig. PALADINI.
Madama DUMONT / Sig.a CAVALLI-CRISTIANI. Baronetto PHALARIS / Sig. CRISTIANI Demetrio. Lord
SURDELAND / Sig. TESSARI. SUSANNA / Sig.a FABBRICHESI. GIORGIO / Sig. APPELLI. FANNY ragazza di
due anni / Sig.a BRANCHI figlia. VILLIAMS / Sig. BRANCHI.
Servi.
Luogo. L’ azione è nel castello di Lord Brindol, quattro leghe distante da Londra.
Mutam. sc. I: Magnifico giardino adorno di viali, gruppi di alberi, e sedili di fiori. A sinistra in fondo vi sarà un picciol
tempio di marmo, e dentro due statue esprimenti l’ amor conjugale. II, III: Galleria negli appartamenti di Sully. Quattro
porte laterali. Una in fondo. IV: Camera da studio di Brindol – Due porte latterali, una in fondo – Due scrittoj. V:
Camera che mena a quella da letto di Sully – A sinistra una finestra, a diritta una porta. In faccia un arco che mette ad
un’ altra stanza, in fondo della quale una porta chiusa, sembrante non essere stata aperta da lungo tempo. Notte, e lumi.
Note. La data di rappr. che figura sul front. si riferisce alla “PARTE SECONDA” (ES III, col.1546).
IL TRADIMENTO / PARTE SECONDA / COMMEDIA IN CINQUE ATTI / DEL BARONE /
GIO: CARLO COSENZA / RAPPRESENTATA / La prima volta dalla Real Compagnia
FABBRICHESI / nel teatro Fiorentini a Napoli la sera / de’ 22 Ottobre 1821. / [fregio] / VENEZIA /
TIPOGRAFIA DI COMMERCIO S. MARINA N. 5818. / 1830.
8°
102 p.
17x11 cm.
Fa parte del secondo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla
soprascr. tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms.
sul
dorso.
42.c.153.4
Atti 5. Scene 9, 9, 7, 3, 10.
Pers. / Int. Lord BRINDOL / Sig. DE MARINI. Ladi SULLY / Sig.a TESSARI. Madama di BREVILLE / Sig.a
BETTINI Lucrezia. Dot.r ROBERTSON / Sig. PREPIANI. Sir HAMBERT / Sig. PALADINI. Dottor POMPEO
SACCO / Sig. PERTICA Niccola. ERNESTINA / Sig.a BETTINI Francesca. GIORGIO / Sig. APPELLI. THOMPS /
Sig. GNOCCOLA. VILLIAMS / Sig. BRANCHI.
Alunni del dottor Sacco. Servi.
Luogo. L’ azione è nel castello di Lord Brindol, quattro leghe distante da Londra.
Mutam. sc. I: Galleria – Quattro porte laterali, una in fondo – De’ lumi presso a spegnersi. II: Galleria come nell’ Atto
primo. III, IV: Magnifico giardino adorno di viali, gruppi d’ alberi, e sedili di fiori. A sinistra in fondo vi sarà un piccolo
tempio, e dentro due statue esprimenti l’ amor conjugale. V: Camera negli appartamenti di Brindol. Quattro porte
laterali, una in fondo. Vi saranno dei lumi.
Note. La data di rappr. che figura sul front. si riferisce alla “PARTE PRIMA” (ES III, col.1546).
147. Cosenza, Giovanni Carlo
IL / TRADIMENTO / PARTE PRIMA / COMMEDIA / DEL BAR. GIO. CARLO DI COSENZA
Nel vol. XVIII di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli
/ 1832
[Data di cop.:] 1833
73 p.
34.c.180
Stesso contenuto (esclusi gli interpreti) dell’ ed. precedente.
IL / TRADIMENTO / PARTE SECONDA / COMMEDIA / DEL BAR. GIO. CARLO DI
COSENZA
Nel vol. XIX di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli /
1832
[Data di cop.:] 1833
78 p.
34.c.181
Stesso contenuto (esclusi gli interpreti) dell’ ed. precedente.
148. Cosenza, Giovanni Carlo
UN TRAVIAMENTO / DI RAGIONE / COMMEDIA IN CINQUE ATTI / DEL BARONE / GIO:
CARLO COSENZA / RAPPRESENTATA / La prima volta dalla Real Compagnia FABBRICHESI /
nel teatro Fiorentini a Napoli la sera / de’ 18 Novembre 1818. / [fregio] / VENEZIA /
TIPOGRAFIA DI COMMERCIO S. MARINA N. 5818. / 1830.
8°
82 p.
17x11 cm. Fa parte del terzo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla soprascr.
tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms. sul dorso.
42.c.154.1
Atti 5. Scene 5, 8, 5, 9, 7.
Pers. / Int. Lord DIXON / Sig. DE MARINI. Ladi EVELINA / Sig.a TESSARI. BLANFORD / Sig. VISETTI.
ERRICHETTA / Sig.a CAVALLI-CRISTIANI. Capitano / Sig. CRISTIANI Demetrio. FANNY / Sig.a TESSARI Rosina.
DORFF / Sig. PERTICA Nicola. BETTY / Sig.a BARBERIS.
Servi. Facchini.
Luogo. La Scena è in Londra.
Sc. Il Teatro presenta una magnifica Galleria con quattro porte ed una finestra. – Vi saranno due scrittoj siti negli angoli
in fondo. V: Vi saranno de’ lumi.
149. Cosenza, Giovanni Carlo
UN / TRAVIAMENTO / DI RAGIONE / COMMEDIA / DEL BAR. G. CARLO COSENZA.
Nel vol. XXII di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli
/ 1832
[Data di cop.:] 1833
65 p.
34.c.184
Differisce dalla precedente ed. per il numero delle scene nei 5 atti (8, 12, 7, 14, 8) e per l’ assenza degli interpreti.
150. Cosenza, Giovanni Carlo
VENTIQUATTRO / LETTERE ANONIME / COMMEDIA / IN TRE ATTI / DEL BARONE /
GIO. CARLO COSENZA / NAPOLETANO.
In: TEATRO MODERNO / DI / TUTTE LE COLTE NAZIONI / OVVERO / SCELTA COLLEZIONE / DE’ PIÙ
RECENTI ED APPLAUDITI TEATRALI LAVORI / TOMO X. / IN VENEZIA / PRESSO GIUSEPPE PICOTTI / 1829
p. 177-232.
42.c.175
Atti 3. Scene 11, 8, 9.
Pers. Baronessa DEL-POGGIO. Barone DEL-POGGIO. Colonello DORLEY. Cavaliere D’ OLBAN. NORINA.
CLAUDIO. POLINITZ. Un Corriere.
Luogo. La scena è in Italia.
Mutam. sc. I: Camera. II: Camera della Baronessa con due porte laterali, ed una in fondo.
Note. p. 232: “OSSERVAZIONI. […]. Rappresentata sulle nostre scene dalla valente compagnia Fabbrichesi in questo
teatro s. Benedetto, si distinse in tale incontro la brava ed interessante Amalia Bettini, che quantunque in giovine età,
brillar fece la maestria somma di una delle più provette e rinomate attrici. […]”.
151. Cosenza, Giovanni Carlo
LE 24 / LETTERE ANONIME / COMMEDIA IN TRE ATTI / DEL BARONE / GIO. CARLO
COSENZA / RAPPRESENTATA / La prima volta in Napoli dalla Real Compagnia Fabbrichesi /
sul teatro Fiorentini la sera de’ 17 Marzo 1824. / [fregio] / VENEZIA / DALLA TIPOGRAFIA DI
COMMERCIO / 1831.
8°
62 p.
17x11 cm.
Fa parte del primo dei 4 vol. in cui sono rilegate le commedie del Cosenza pubbl. dalla
soprascr. tip. conservate in Biblioteca. Legat. in cartone rigido marmorizzato col tit. “Opere Teatrali” ms.
sul
dorso.
42.c.152.5
Atti 3. Scene 12, 8, 9.
Pers. / Int. Baronessa / Sig.a TESSARI. Barone / Sig. VESTRI. Colonello / Sig. DE MARINI. D’ OLBAN / Sig.
PALADINI. NORINA / Sig.a BRANCHI figlia. CLAUDIO / Sig. FRACANZANI. Corriere / Sig. BRANCHI.
POLINITZ / Sig. GNOCCOLA.
Luogo. La scena è in Italia.
Mutam. sc. I: Salotto della locanda. Quattro porte laterali, una in fondo. II: Camera nell’ appartamento della Baronessa.
Due porte laterali, una in fondo. III: Salotto nella locanda. Quattro porte laterali, una in fondo.
152. Cosenza, Giovanni Carlo
LE VENTIQUATTRO / LETTERE ANONIME / COMMEDIA / DEL BAR. GIO. CARLO
COSENZA.
Nel vol. XVII di: APE / Comica Italiana / dopo il / Goldoni / VENEZIA / presso Giuseppe Antonelli
/ 1832
[Data di cop.:] 1833
60 p.
34.c.179
Stesso contenuto (esclusi gli interpreti) dell’ ed. precedente.
153. Cossa, Pietro
[...] / I BORGIA / DRAMMA IN VERSI / IN CINQUE ATTI ED UN EPILOGO / [marca tipogr.] /
TORINO / F. CASANOVA, EDITORE / 1881
[Nel verso del front.:] TORINO – VINCENZO BONA / Tip. di S. M. e de’ RR. Principi.
15x9,5 cm. [6], 241, [1] p. Vign. capopag. prima di ogni atto e dell’ epil.
DI / PIETRO COSSA / Vol. V.
Prezzo: Lire Quattro.
Senza cop., rilegato in cartone rigido con dorso in pelle.
Collez.: TEATRO IN VERSI /
134.c.249
Atti 5. Epilogo. Scene 8, 5, 8, 7, 6, 9.
Pers. ALESSANDRO VI. VANNOZZA CATTANEI. CESARE cardinale arcivescovo di Valenza, Il Duca di
GANDIA, LUCREZIA, Don GOFFREDO loro figli. Donna SANCIA sua moglie [di Don Goffredo]. GIOVANNI
SFORZA duca di Pesaro e marito di Lucrezia. GIULIA FARNESE. ALESSANDRO suo fratello. ADRIANA
ORSINI. AURELIO BRANDOLINI poeta di corte. BERNARDINO BETTI (il Pinturicchio). BURCARDO
cerimoniere pontificio. Don MICHELE capitano spagnuolo. RODRIGO BORGIA nipote del papa e capitano delle
guardie di palazzo. MICHELANGELO BUONARROTI. Un Araldo. 1° Cardinale. 2° Cardinale.
Guardie di palazzo. Prelati della corte, cardinali, uomini d’ arme.
Ep. Epoca del Dramma 1497, dell’ Epilogo 1503.
Mutam. sc. I: Nel Vaticano. Una sala dell’ appartamento Borgia; sulle pareti gli affreschi del Pinturicchio. Porte
laterali. Una finestra nel fondo. II: Una stanza in casa di Vannozza presso San Pietro in Vincoli. Da una finestra si
scorge l’ atrio della casa. A destra un uscio segreto. Porta nel fondo. III: I giardini del Vaticano. Un banchetto. Ricchi
drappi e festoni pendono dagli alberi. Moto di paggi e di coppieri. Da un lato della scena i portici del palazzo, ai quali s’
ascende per una gradinata. IV: Sui baluardi di Castel Sant’ Angelo. Notte buia. V: Nel Vaticano. Una sala – Da un lato
una grande finestra – Porta nel fondo. Epil. (18 Agosto 1503). Nel Vaticano. Una sala – Alla destra porta che dà l’ adito
ad un’ altra sala preparata per un solenne banchetto – A sinistra gli appartamenti del Pontefice – In fondo grandi
aperture che lasciano vedere il giardino.
Note. p [5]: “A / GENNARO MINERVINI / Roma, 3 aprile 1881”.
La parte in testa al front. omessa nella trascr. riporta il tit. della collez. che appare anche in cop. e nell’ occh. Marca
tipogr: monogr. dell’ edit. su scudo sormontato da leone rampante e racchiuso da cinghia recante la scritta “BIBLIOTECA
ELZEVIRIANA”.
1a edizione (Bianc.- Franc., p. 135). 1a rappr.: Torino, T. Gerbino, dic. 1878, cp. Bellotti-Bon n. 2, con Pasta, Checchi,
Marchi (ES III, col. 1549).
154. Cossa, Pietro
[...] / CLEOPATRA / POEMA DRAMMATICO IN SEI ATTI / [marca tipogr.] / TORINO / F.
CASANOVA EDITORE / 1879.
[Nel verso del front.:] TORINO – VINCENZO BONA / Tip. di S. M. e RR. Principi.
16x10 cm.
[10], 224 p.
Vign. capopag. prima di ogni atto.
Collez.: TEATRO IN VERSI / DI / PIETRO
COSSA / Vol. III.
Prezzo: Lire Quattro. Aggiunto in fine un fasc. di 4 c. con pubblicità dell’ editore.
Rilegato in cartone rigido con dorso in pelle.
10.d.217
Atti 6. Scene 7, 8, 6, 6, 7, 3.
Pers. M. ANTONIO triumviro della repubblica romana. CLEOPATRA regina dell’ Egitto. CESARE-TOLOMEO
fanciullo di 12 anni, figlio di Cleopatra e di Giulio Cesare. ROTEI ammiraglio dell’ armata egiziana. C. SOSSIO,
LUCILIO, M. SILANO, CANIDIO romani, partigiani di Antonio. Il Legato del Senato romano. Un Incantatore di
serpenti. Un Sacerdote imbalsamatore di mummie. FILIPPO vecchio liberto di Pompeo. IRAS, CARMIO schiave
della regina. OLIMPO medico. Un Arcere della nave Antonia. Un Rematore greco. Una Venditrice di fiori. Una
Saltatrice. Una Suonatrice d’ arpa. CONUPIS ricco cittadino di Menfi. Una Vecchia del popolo. ARCHELAO re di
Cappadocia. ADALLA re di Tracia. PROCULEIO soldato di Ottavio Cesare.
Un sacerdote d’ Iside, re dell’ Oriente, alleati d’ Antonio, popolo d’ Alessandria, arceri e rematori egiziani, il corteggio
della regina, legionari d’ Ottavio.
Luogo. La scena è in Alessandria; nell’ atto terzo sulla nave Antonia, nel golfo d’ Azio.
Mutam. sc. I: Notte. Una sala nel palazzo de’ Tolomei in Alessandria. Nel fondo ricchi tappeti distesi fra le colonne
tolgono all’ occhio dello spettatore il loco dell’ orgia. Profumi, luce, armonie di arpe. II: Una piazza d’ Alessandria, da
un lato della scena il tempio d’ Iside. Corone di fiori pendono dalle case. – Rumore e folla di popolo. III: Nel golfo d’
Azio. La coperta della nave “Antonia”. Nasce l’ alba. [...]. IV: In Alessandria. Una sala terrena nel palazzo de’ Tolomei;
usci laterali; in fondo, un giardino. Un ricco desco nel mezzo della scena; le anfore e le coppe rovesciate attestano l’
orgia passata; alcune lampade fumano ai piedi del desco; una cassa di mummia: sopra v’ è gittato un panno nero. V:
Giardino sulla riva del mare; da un lato della scena il palazzo de’ Tolomei illuminato internamente. Sfingi, colossi di
basalte, obelischi. Chiaro di luna. VI: Il piano superiore d’ un vasto sepolcro annesso al tempio di Iside. Un simulacro
gigantesco di basalte nel fondo. Una lampada rischiara la scena.
Note. p. [5]: “A / FRANCESCO D’ ARCAIS / Roma, 20 dicembre 1878.”.
Nell’ occh. citaz. da “ORAZIO, Lib. I. Ode XXXVII”. Nella rivendicazione della propr. artistica e lettereraria l’ autore e
l ’editore dichiarano il “cav. Alamanno Morelli, unico acquisitore del diritto di rappresentazione per l’ Italia”. Per la
parte in testa al front. omessa nella trascr. e la marca tipogr. cfr. n. 153.
1a edizione (Bianc.- Franc., p. 135). 1a rappr.: Roma, T. Valle, 25 nov. 1877, cp. Tessero-Biagi (ES III, col. 1549).
155. Cossa, Pietro
[...] / GIULIANO L’ APOSTATA / DRAMMA IN CINQUE ATTI E IN VERSI / SECONDA
EDIZIONE / [marca tipogr.] / TORINO / F. CASANOVA, EDITORE / 1892
[Nel verso del front.:] Torino, Tipografia VINCENZO BONA
15,5x9,5 cm. 177, [3] p.
II.
Prezzo: Lire Quattro.
Fregi capopag., finalini.
Senza cop., rilegato in cartone rigido
Collez.: TEATRO IN VERSI / DI / PIETRO COSSA / Vol.
10.d.222
Atti 5. Scene 9, 11, 13, 11, 9.
Pers. GIULIANO CESARE. EUSEBIO vescovo di Vercelli, e legato di papa Liberio. ARTEMIO duce delle armi
romane in Egitto. PAOLO suo figlio. MARIA schiava giudea. ELIOPOLITE ricco cittadino d’ Antiochia. Il Gran
Sacerdote di Mitra. Il Sacerdote di Apollo. APRONIANO legato del Senato romano. SALUSTIO prefetto dell’
Oriente. AMMIANO MARCELLINO. PUBLIA diaconessa della chiesa antiochena. Un Vescovo ariano. Un Prete
donatista. Un Esorcista manicheo. Un Monaco stilite. Tre Fanciulle cristiane. OPIMIA. Un Servo del tempio di
Mitra. Un Alunno da iniziarsi ne’ misteri mitriaci.
Filosofi, maghi, sacerdoti di Mitra, iniziati, guardie imperiali, cittadini d’ Antiochia.
Luogo. La scena ne’ primi quattro atti è in Antiochia, nell’ ultimo in Persia.
Mutam. sc. I: Una piazza in Antiochia, da un lato della scena un tempio cristiano al quale si ascende per una gradinata.
II: Luogo destinato alle pubbliche udienze nel palazzo imperiale. III: Luogo sotterraneo destinato al culto di Mitra: il
simulacro del dio nel mezzo della scena. Una porta nel fondo, una da un lato incavata nel macigno. IV: Una sala nel
palazzo imperiale. V: Interno della tenda dell’ Imperatore.
Note. p. 5: “AI ROMANI / Roma, Settembre 1876”.
Per la parte in testa al front. omessa nella trascr. e la marca tipogr. cfr. n. 153.
1a ed. nella stessa collana: 1877 (Bianc.- Franc., p. 135).
156. Cossa, Pietro
[...] / I / NAPOLETANI / DEL 1799 / POEMA DRAMMATICO IN SEI ATTI / [...] / [marca tipogr.]
/ TORINO / F. CASANOVA, EDITORE / 1891
[Nel verso del front.:] Torino, Tipografia VINCENZO BONA
15,5x9,5 cm.
217, [3] p.
Prezzo: Lire Quattro.
Fregi capopag.
Senza cop., rilegato in cartone rigido
Collez.: TEATRO IN VERSI / DI / PIETRO COSSA / Vol. IX.
10.d.221
Atti 6. Scene 8, 6, 7, 6, 5, 6.
Pers. CARMELA. Lady HAMILTON moglie dell’ ambasciatore inglese presso la Corte borbonica. FERDINANDO
IV re di Napoli. DOMENICO CIRILLO, MARIO PAGANO, il Generale GABRIELE MANTHONÉ, il Generale
ORONZIO MASSA membri del Governo della Repubblica partenopea. CARLO ROMEI colonnello borbonico. Il
Cardinale FABRIZIO RUFFO. NELSON. MICHELE PEZZA (Fra Diavolo). DOMENICO CIMAROSA.
GENNARO, PIETRO, RAFFAELE, IGNAZIO briganti delle bande della Santa Fede. Una Vecchia, CATERINA,
ASSUNTA donne del popolo. Un Prete. Ufficiale borbonico. Capitano repubblicano. Un Maggiordomo. 1° Lazzaro.
2° Lazzaro. 3° Lazzaro.
Ufficiali napoletani ed inglesi, prigionieri, soldati, cortigiani.
Mutam. sc. I: Una strada di Portici. Le bande della Santa Fede occupano la scena. Donne del popolo, fra le quali una
povera vecchia, siedono fuori dell’ uscio delle case ragionando fra loro. Un oste ritto sulla porta di una taverna. Grande
scompiglio. II: Nel Castelnuovo. – Sala con porte laterali ed una nel fondo. III: Sala nel palazzo reale. IV: La fossa del
Coccodrillo nei sotterranei del Castelnuovo: buio profondo. V: La tolda del vascello ammiraglio inglese. VI: Una stanza
terrena nel Castelnuovo. Ai lati della scena le celle dei condannati. In fondo un cancello: al di là di questo passeggia una
sentinella.
Note. Le due parti del front. omesse nella trascr. riportano rispettivamente il tit. della collezione come al n. 153 e un
brano da “COLLETTA, Storia del Regno di Napoli”. Marca tipogr. come al n. 153.
1a edizione (Bianc.- Franc., p. 135). 1a rappr.: Milano, T. Manzoni, 14 genn. 1881, cp. Marini-Vitaliani-Ceresa (ES III,
Col. 1549).
157. Cossa, Pietro
[...] / NERONE / COMMEDIA IN CINQUE ATTI IN VERSI / CON PROLOGO E NOTE
STORICHE / [marca tipogr.:] / TORINO / F. CASANOVA, EDITORE / 1882
[p. 2:] TORINO – V. BONA Tip. di S. M. e dei RR. Principi.
15x9,5 cm.
234 p.
Prezzo: Lire Quattro.
Fregi e vign. capopag.
Collez.: TEATRO IN VERSI / DI / PIETRO COSSA / Vol. VI.
Senza cop., rilegato in cartone rigido con dorso in pelle.
134.c.237
Prologo. Atti 5. Scene 9, 9, 8, 6, 4.
Pers. CLAUDIO CESARE NERONE. ATTE liberta. EGLOGE schiava e saltatrice greca. VARONILLA LONGINA.
CLUVIO RUFO principe del Senato. MENECRATE commediante e buffone. PETRONIO vecchio gladiatore.
NEVIO pantomimo. BABILIO astrologo. EULOGIO mercante di schiavi. VINICIO prefetto del Pretorio.
MUCRONE taverniere. ICELO centurione. FAONTE [e] EPAFRODITO liberti di Nerone. Una Schiava d’ Etiopia.
Schiave, liberti, pretoriani, legionari.
Luogo. La scena è in Roma e nelle sue vicinanze.
Mutam. sc. I: Una sala nella casa aurea di Nerone – Statue negli intercolunni, e fra queste una di Venere. Nerone siede
in atto di dettare alcuni versi ad Epafrodito liberto che sta in piedi vicino all’ imperatore, avendo tra le mani le tavolette
cerate e lo stilo [...]. II: Una taverna in via della Suburra. Un desco e rozze panche di legno da un lato della scena.
Notte. Una lampada pende dalla vôlta [...]. III: Un’ altra sala nella casa imperiale, statue ed abbozzi di statue. Da un lato
della scena una figura in marmo rappresenta Egloge. IV: Il triclinio imperiale – Da un lato della scena una grande
apertura chiusa da vetri speculari – Ricche lampade pendono dalla vôlta – Luce e profumi in ogni parte. – È notte –
Nerone [... e altri] stanno sdraiati sui letti coperti di porpora che circondano il desco sul quale risplendono vasi d’ oro e
d’ argento. I convitati indossano la bianca veste del convito ed ànno la fronte coronata di rose – Schiave anch’ esse
coronate di fiori, recano le vivande. Suono di flauti e di cetre – Orgia. V: Una squallida stanza nel podere del liberto
Faonte tra la via Nomentana e la Salaria. Un letto da un lato della scena, e dall’ altro una rozza tavola.
Note. p. 5: “AI MILANESI / Milano, 3 febbraio 1872”. p. 7-11: “DUE PAROLE CHE col beneplacito dei Lettori potrebbero
pigliare anche il nome di Prefazione. [...]. Roma, maggio 1871. P IETRO COSSA”. p. 213-234: “NOTE STORICHE”.
Nel verso del front.: “La presente edizione di 1000 copie venne fatta dietro speciale accordo col signor CARLO BARBINI
proprietario del diritto di stampa di questo lavoro”. Per la parte in testa al front. omessa nella trascr. e la marca tipogr.
cfr. n. 153.
1a ed.: Roma, F. Cuggiani e C., 1871 (Bianc.- Franc., p. 135). 1a rappr.: Roma, T. Valle, maggio1871. 2a rappr.:
Milano, T. Re Vecchio, gennaio 1872 (DBI 30, p. 98).
A Padova il dramma, rappresentato al T. dei Concordi nella quaresima del 1872, fu “portato al trionfo” da Cesare
Vitaliani (Brunelli, p. 486).
158. Cossa, Pietro
[...] / PLAUTO / E / IL SUO SECOLO / COMMEDIA IN CINQUE ATTI IN VERSI CON
PROLOGO / [marca tipogr.:] / TORINO / F. CASANOVA, EDITORE / 1883
[Nel verso del front.:] TORINO, Tipografia VINCENZO BONA
15,5x9,5 cm.
[4], 270 p.
Prezzo: Lire Quattro.
Fregi capopag.
Collez.: TEATRO IN VERSI / DI / PIETRO COSSA / Vol. VII.
Rilegato in cartone rigido con dorso in pelle.
10.d.218
Prologo. Atti 5. Scene 7, 11, 17, 12, 9, 5.
Pers. M. ACCIO PLAUTO. P. CORNELIO SCIPIONE AFRICANO. EMILIA sua moglie. CORNELIA loro figlia.
CATONE MAGGIORE. SEMPRONIO GRACCO, PETILIO tribuni della plebe. C. CECILIO cavaliere. LUCILLA
sua moglie. BALIONE usuraio. GRUMIONE soldato campano. SCAFA. IMNIDE, CRÒBILA, BACCHIDE schiave
e cortigiane greche. DAVO servo della casa Cecilia. Un Ambasciatore di Tolomeo re d’ Egitto. Un Mugnaio. Un
Servo di Plauto. Un Servo di Scipione.
Luogo. La scena è in Roma. Ep. Epoca: tra la seconda e la terza guerra punica.
Mutam. sc. Prol.: Una strada nelle vicinanze del Velabro; da un lato della scena la casa di Balione; templi e monumenti
in lontananza. I, 1: La sala del triclinio in casa di Plauto; alcuni servi preparano le mense. I, 7: La casa di Scipione
Africano. – Una stanza modesta, ma che mostri l’ eleganza greca. II, 1: Una ricca stanza in casa di Cecilia; una porta
nel fondo, altre laterali. II, 10: La stanza d’ Imnide nella casa di Balione. Una porta nel mezzo, altre laterali. III: Una
piazza. Da un lato della scena l’ esterno d’ un teatro fabbricato in legno. – Di quando in quando cittadini entrano nel
teatro. IV: Luogo prossimo al Foro. V: L’ interno d’ un molino sulla riva del Tevere. Una porta nel fondo.
Note. Per la parte in testa al front. omessa nella trascr. e la marca tipogr. cfr. n. 153.
1a ed.: Milano, 1876. 1a rappr.: Cp. Bellotti-Bon, 1873. (ES III, col. 1549).
159. Cossa, Pietro
POESIE LIRICHE / DI / PIETRO COSSA / AGGIUNTOVI / MARIO E I CIMBRI / POEMA
DRAMMATICO / MILANO, / LIBRERIA EDITRICE. / 1876.
[Nel verso del front.:] COI TIPI DI G. BERNARDONI.
17,5x11,5 cm.
p. [2], 298.
Senza cop., rilegato in cartone rigido con dorso in pelle.
136.c.182
p. 121-296: MARIO E I CIMBRI. / POEMA DRAMMATICO.
Atti 5. Scene 5, 10, 6, 8, 4.
Pers. CAIO MARIO [e] LUTAZIO CATULO consoli. L. CORNELIO SILLA triibuno de’ soldati. TREBONIO legionario. I Legati del Senato. I
Tribuni militari. Un Centurione. Legionari. Soci italiani. Un Fuggitivo veneto. MARTA indovina di Siria. BEORICE re dei Cimbri. OLGIDA sua
moglie. KILDA loro figlia. ARMINIO duce cimbro. Alcuni Re teutoni, prigionieri. Cimbri.
Luogo. Ep. La battaglia ebbe luogo presso Verona nel mese chiamato sestile dagli antichi, 652 anni dopo la fondazione di Roma, e 101 avanti Cristo.
Mutam. sc. I: Il Campo Romano presso le Alpi Tridentine. II: L’ interno della tenda di C. Mario. III: La tenda di Beorice nell’ accampamento de’
Cimbri. IV: La tenda destinata ai Consigli militari nel Campo Romano. V: Un’ altura nelle vicinanze di Verona. Lontano fragore di combattimento.
Note. Il dramma è in versi.
p. 123: “A MIA MADRE / MARIA-ANNA LANDESIO-COSSA. / Roma, giugno 1864”. p. 267-296: “NOTE STORICHE”.
1a ed.: Firenze, G. Barbèra, 1865 (Bianc.- Franc., p. 135).
160. Costa, Paolo
PROPERZIA DE’ ROSSI / RAPPRESENTAZIONE TRAGICA / DI PAOLO COSTA.
In: IL / TEATRO / CONTEMPORANEO / ITALIANO E STRANIERO. / VOLUME VIII. / VENEZIA, / CO’ TIPI DEL
GONDOLIERE. / M DCCC XXXVIII.
p. 3-84.
65.c.156
Atti 4. Scene 11, 7, 9, 13.
Pers. PROPERZIA DE’ ROSSI scultrice. FAUSTO scultore nello studio di Properzia. ROMEO CACCIANEMICI
padre di [Clarice]. CLARICE. ELISA [e] BEATRICE sorelle. ALFONSO ufficiale a servizio di Carlo V. ROBERTO
scudiero di Alfonso. Barone di ANTIEGO. CAMILLO GOZZADINI senatore. Un Cavaliere della corte romana.
Servitore di Romeo. Servitore di Properzia.
Cameriera di Romeo. Cameriera di Properzia.
Luogo. La scena si rappresenta in Bologna.
Mutam. sc. I: Casa di Romeo Caccianemici. II, III, IV: Studio di Properzia.
Note. p. 5-6: “AI LETTORI / LUIGI CARRER”. p. 7-14: Prefaz. dell’ autore “A CHI LEGGERÀ. […] Ora do fuori la Properzia
de’ Rossi, la favola della quale, tolta dalla Stella di Goethe, è a questa assai meno simile che non sono le due seconde
Meropi [del Voltaire e dell’ Alfieri] a quella del poeta veronese [Scipione Maffei], perciocchè gli eventi per la maggior
parte sono di mia invenzione, e di mia invenzione i dialoghi tutti, le sentenze, le espressioni d’ affetto, il costume dei
personaggi e lo scioglimento del nodo; per la qual cosa se la Properzia non riesce a buon fine tornerà in mio biasimo
solamente. […]”.
Nota a p. 6: “La nostra edizione ricopia la seconda fatta dal Visai nel 1829 in Milano, dietro alcune correzioni
inviategli dallo stesso autore sopra la prima di Bologna nel 1828”.
161. Costa, Paolo
BIOGRAFIE, ELOGI / ED / OPUSCOLI LETTERARII / DI / PAOLO COSTA / SOCIO
CORRISPONDENTE DELLA I. E R. ACCADEMIA DELLA CRUSCA / E DELL’
ACCADEMIA PALERMITANA / [marca tipogr.] / FIRENZE / PER G. FORMIGLI E P.
FRATICELLI / 1839.
23,5x15 cm.
230 p.
Collez.: OPERE COMPLETE / DI PAOLO COSTA / VOLUME TERZO.
Rilegato con: Componimenti poetici (n. 162).
86.c.59
[1]. p. 17-64: PROPERZIA DE’ ROSSI / COMPOSIZIONE DRAMMATICA
Stesso contenuto (escluse l’ introduz. e la nota del Carrer) dell’ ed. precedente.
[2]. p. 65-120: LA / DONNA INGEGNOSA / COMMEDIA
Atti 5. Scene 15, 12, 9, 11, 9.
Pers. Donna ELEONORA dama veronese vedova di d. Pietro Ximenes ricco spagnolo. Il Conte FLAMINIO ARETUSI giovane vicentino.
OTTAVIO falso amico del conte Flaminio. CRISTOFORO albergatore del conte Flaminio e di d. Eleonora sotto abito da uomo e col nome di d.
Felice. ANNA governante di d. Eleonora sotto il nome di d. Eufrasia. FABRIZIO mastro di casa di d. Eleonora. VALERIO servitore di Cristoforo.
Un Giovane del vivandiere. Un Servitore. Altro Servitore nella locanda.
Altri servitori.
Luogo. La Scena si rappresenta in Bologna.
Mutam. sc. I: Sala comune in casa di Cristoforo. III: Camera nella Locanda. IV: Sala in casa di Cristoforo. IV: Camera nella Locanda. Tavola con
lumi.
Note. 1a ed.: Bologna, Turchi, 1825 (Bianc.- Franc., p. 136).
Note. Gli altri scritti contenuti nel vol. non sono di genere drammatico.
Marca sul front.: effigie di Dante.
162. Costa, Paolo
COMPONIMENTI / POETICI / DI / PAOLO COSTA / SOCIO CORRISPONDENTE DELLA I. E
R. ACCADEMIA DELLA CRUSCA / E DELL’ ACCADEMIA PALERMITANA / [marca tipogr.]
/ FIRENZE / PER G. FORMIGLI E P. FRATICELLI / 1839.
23,5x15 cm.
270 p.
Collez.: OPERE COMPLETE / DI PAOLO COSTA / VOLUME QUARTO.
Rilegato con: Biografie, elogi ed opuscoli letterarii (n. 161).
86.c.59
p. 189-270: IL DON CARLO / TRAGEDIA
Atti 5. Scene 6, 8, 9, 9, 3.
Pers. FILIPPO II re di Spagna. CARLO principe ereditario. ELISABETTA moglie del re. RODRIGO conte di Posa. Il Duca d’ ALBA.
ESPINOSA inquisitore supremo. DOMINGO inquisitore. RAIMONDO gran maestro de’ corrieri del re. ELVIRA [e] AMALIA damigelle. Un
Paggio.
Seguito di paggi, damigelle, Grandi del regno ed inquisitori.
Luogo. La azione è in Madrid.
Mutam. sc. I, II, III, IV: Sala regia. V: Carcere.
Note. La tragedia è in versi.
p. 191-196: “NOTIZIE STORICHE […]. Accennerò qui brevemente le qualità di essa [dell’ opera dello Schiller], che discorderebbero dal pensare degl’
Italiani, onde si vegga perché ed in qual modo si discosti dalla tragedia dello Schiller quella, che io di presente do al Teatro d’ Italia. […]”.
1a ed: 1831 (Bianc.- Franc., p. 136).
Note. Gli altri scritti contenuti nel vol. non sono di genere drammatico.
Marca sul front.: effigie di Dante.
163. Costantino
I PRIMI PASSI AL REGRESSO / Commedia in 3 Atti / DI / Costantino / [fregio] / PISTOIA / TIP.
DEL “POPOLO PISTOIESE” / 1889
16x11 cm.
143, [1] p.
11.b.168
Atti 3. Scene 25, 19, 26.
Pers. Il Barone ARTURO GRAZIOSI. La Baronessa AURORA sua consorte. NINA nipote della baronessa.
FILIBERTO LAS CASAS cugino di Nina. Cavalier PACCHETTI direttore delle poste. DI SCHWARZ console
austriaco. FELICE ARPAGONE. FIORELLINA GENTILI. L’ Avvocato clericale. L’ Avvocato municipale. L’
Avvocato conservativo. Il Fanatico. Il Radicale. Il Francese. L’ Inglese. CARLOS DE VEGA hidalgo spagnuolo.
Dottor CURANTE medico. ATTEMPTO speculatore. RETTI farmacista. Il Caffettiere. VENANZIO cameriere del
barone. GIANNETTA cameriera della baronessa. GIUSEPPE garzone del caffè. PROSPERO giardiniere. Un Messo.
Un Postino.
Il sindaco conte Cantellini. Sig. Arpagnone. Quattro preti. Antonietta De Vega. La dama di compagnia di Fiorellina.
Cavalieri delle crociate. Pastorelli e pastorelle d’ Arcadia. Speculatori travestiti. Un trombettiere. Popolo.
Luogo. La scena è in una piccola città. Ep. Il tempo è il presente.
Mutam. sc. I, 1: Una Camera di mezzana grandezza. Nel fondo due porte di cui l’ una aperta, dà in una camera. Sofà,
tavola, sopra cui alcuni libri, d’ un lato una scrivania sulla quale moltissime carte e giornali. I, 6: Camera nell’ ufficio
della posta. In fondo due porte, alla destra una finestra. Alla destra sta una tavola sulla quale si vedono pacchi di lettere
e sopra un’ altra tavola più nel fondo, pacchi di libri e gazzette, di cui stanno pure sopra una tavola ed in terra. I, 9:
Scena alquanto campestre. A dritta un viale di alberi giovani. A sinistra una bottega di Caffè-trattoria; ad ambedue le
parti della di cui porta, sta una panca addossata al muro; innanzi alle panche tavole e sedie. Nel fondo veduta di
campagna ed una casa in costruzione. II, 1: Una Farmacia alquanto sgombrata. II, 6: La scena rappresenta una spianata
in un parco, in fondo tra la spianata e gli alberi, su posto alquanto alzato, è eretto un baldacchino, sotto cui stanno
quattro poltrone a cui si accede per due scalini; di qua e di là del baldacchino due file di sedie. A destra della scena,
verso il fondo si scorge il cantone d’ una casa, e la sua porta d’ ingresso che sta aperta, e presso cui è un viale che
conduce al fondo. A sinistra una stecconata alla quale si affaccia poi il popolo. III, 1: Scena come al primo atto, il viale
d’ alberi, il caffè ove vi è qualche tavolino e qualche sedia di più. III, 13: In casa del Barone, salone con due porte in
fondo ed una a destra, che sta aperta e dà in un giardino. III, 22: Gran salone riccamente adornato e bene illuminato.
Una gran porta nel fondo dà su un giardino pure illuminato.
164. Crilanovich, Léopold
ODIO E AMORE, / DRAMMA / DI CRILANOVICH – LÉOPOLD. / […] / SAGGÎ. / VENEZIA, /
DALLA TIPOGRAFIA DI PIETRO NARATOVICH. / 1846.
27,5x18,5 cm.
16 p.
Testo su 2 col.
Cop. in carta nocciola con cornice.
Prezzo: Austriache Lire 1:00.
Ba 371.15
“Frammenti” 3.
PRIMO FRAMMENTO. / MESTIZIA.: Atto I, sc. IV; SECONDO FRAMMENTO. / SDEGNO.: Atto I, sc. VII, X;
TERZO FRAMMENTO. / INNOCENZA.: Atto II, sc. II, III, IV.
Pers. LEONZIO poeta. GUSTAVO suo amico. Un Direttore di teatro. ADELE BERTRAND parente di Leonzio.
MARIANNA sua figlia.
Mutam. sc. Atto I: La scena rappresenta l’ interno del teatro. Atto II: La scena rappresenta una stanza modestamente
arredata.
Note. Il dramma completo fu scritto originariamente in francese.
p. 3-4: “PROEMIO” datato Venezia 31 maggio 1846 in cui l’ autore motiva la sua risoluzione a pubblicare questi
frammenti dopo aver rinunciato, su consiglio del direttore della Compagnia francese Doligny, all’ ambizione di portare
tutta l’ opera sulle scene di Venezia.
Postfazione, sempre dell’ autore, alla fine del testo (p. 15-16). Versi francesi nella parte del front. omessa nella trascr.