Douglasia Caratteristiche morfologiche Albero di rilevanti dimensioni, alto 50-70 metri e con diametro sino a 1,80 metri, con fusto cilindrico e slanciato. Corteccia di colore rosso bruno e screpolata; chioma sempreverde, dalla forma piramidale (nelle piante isolate) o conica presso la sommità del tronco (in bosco), di colore verde scuro. I rami della parte media e superiore delle piante adulte sono disposti in modo sub-orizzontale verso l’alto, quelli della parte inferiore sono, invece, orientati verso il basso. Aspetti botanici Foglie aghiformi lunghe circa 2,5-3,5 cm, strette e lineari, con la pagina superiore di colore verde lucido o verde scuro e la pagina inferiore piatta di colore verde mare con due strisce chiare. Pianta monoica. Gemme fusiformi di colore bruno brillante. Caratteristici gli strobili solitari, terminali e pendenti, di forma ovale allungata (lunghi 6-8 cm e larghi 2,5-3,5 cm), di colore bruno cuoio e con strette e lunghe brattee a tre punte sporgenti dalle squame. Le squame non cadono a seguito della loro divaricazione. Seme (di circa 6-8 mm) di colore rosso bruno ed alato (ala di 14-15 mm). Apparato radicale non fittonante ma ben ramificato (non in bosco). Areale Originaria degli Stati Uniti (costa occidentale) è stata introdotta in Europa nella prima metà dell’800. In 48 Famiglia: PINACEE Genere: PSEUDOTSUGA Pseudotsuga menziesii Douglas fir Italia vegeta nella zona del castagno e si spinge sino sotto a quella del faggio. Preferisce terreni sciolti e non tollera quelli compatti argillosi. Mal sopporta sia le alte che le basse temperature, le gelate tardive e la siccità. Nei confronti della luce ha un temperamento intermedio. In Basilicata è presente sotto forma di rimboschimento sia all’interno del M.te Vulture, che nel Comune di Pignola (in località “Fossa Cupa”). E’ diffusa anche come pianta ornamentale in ville e giardini. Utilizzo principale Legno destinato alle costruzioni ed alla falegnameria, per realizzare infissi, per produrre cellulosa. Curiosità Caratterizzata da un accrescimento rapido; se strofinate le foglie emanano un caratteristico odore di limone; nei luoghi di origine (costa occidentale degli Stati Uniti) non pochi esemplari raggiungono e superano i 100 metri di altezza ed il diametro di 2,5-3 metri. 49 Eucalipto comune Caratteristiche morfologiche Albero sempreverde che può raggiungere anche i 40 e più metri di altezza, con fusto eretto, snello e corteccia decidua che si distacca evidenziando lunghe striature di colore grigio argenteo. Aspetti botanici Le foglie giovanili sono arrotondate, sessili ed opposte, poi diventano picciolate, alterne, lunghe, lanceolate, acuminate ed aromatiche. I fiori possono essere solitari o talvolta riuniti in gruppi di 2 o 3; presentano un corto picciolo e sono costituiti da un opercolo che a maturità si distacca, formato da 4 petali uniti fra loro: quando l’opercolo si distacca, fuoriescono numerosi stami e lo stilo; sono di colore bianco o giallastro e con aspetto piumoso; la fioritura avviene nel periodo compreso tra l’autunno e la primavera. I frutti sono delle capsule angolari, con semi numerosi e leggeri. Areale E’ originario dell’Australia; fu introdotto in Italia, dove ormai si è naturalizzato, nei primi dell’800 assieme ad altre specie di Eucalipto; è una specie molto rustica, coltivabile dove il freddo non è intenso, in quanto non molto resistente alle basse temperature. In Basilicata caratterizza le basse valli dei fiumi Bradano, Basento, Agri e Sinni. 50 Famiglia: MYRTACEE Genere: EUCALIPTUS Eucaliptus globulus Blue gum tree Utilizzo principale Il legno è impiegato soprattutto per produrre cellulosa. Curiosità L’attributo specifico (globulus) significa arrotondato ed allude all’opercolo fiorale, di forma arrotondata; dalle foglie si estrae l’eucaliptolo ed altre sostanze che ne fanno un ottimo battericida ed antisettico per curare le affezioni respiratorie e (uso esterno) le dermatiti; con l’eucaliptolo si confezionano noti prodotti di uso anche non strettamente farmaceutico (caramelle). 51 Faggio Caratteristiche morfologiche Grande albero, alto sino a 30-35 metri e con diametro sino ad oltre 1,5 metri, con fusto cilindrico, dritto, poco rastremato e con scarsa presenza di rami laterali in fustaia; chioma densa, ampia ed ovale, leggermente appuntita alla sommità; corteccia liscia e sottile di colore grigio chiaro. Aspetti botanici Foglie di forma ovale, lucide, con 5-8 paia di nervature laterali, assumenti colore rossastro in occasione della defogliazione autunnale; gemme affusolate; le infiorescenze si sviluppano contemporaneamente alle foglie (maschili numerose e pendule, femminili poco vistose); i frutti (noci denominate “faggiole”) a sezione triangolare e coperti da aculei sottili; a maturità si aprono in quattro valve per la fuoriuscita del seme; apparato radicale molto sviluppato e mediamente profondo. Areale Tipico albero forestale dominante, forma estesi boschi puri nel centro e nel sud dell’Europa. Predilige terreni freschi, ben drenati e profondi ed un clima tipicamente oceanico (a ridotta escursione termica). Specie igrofila (necessita di un’elevata umidità atmosferica) e sciafila. 52 Famiglia: FAGACEE Genere: FAGUS Fagus sylvatica Beech In Basilicata è ampiamente rappresentato sia sul massiccio del Pollino che in altre località quali il comprensorio Sellata-Pierfaone, Muro Lucano, Moliterno, Carbone, Lauria, M.te Vulture, etc. in una fascia altimetrica compresa tra i 1100 ed i 2000 metri s.l.m. Utilizzo principale Legno rosato, a grana fine, liscio e privo di nodi destinato sia alla falegnameria (anche minuta) che alla combustione. Curiosità Il nome deriva dal greco fagheim, traducibile con il verbo “mangiare”, in riferimento all’utilizzo delle faggiole e delle foglie; il seme contenuto dalla faggiola era impiegato sia per l’alimentazione del bestiame che come succedaneo del caffè (ricco di olio commestibile); le foglie erano utilizzate per l’alimentazione del bestiame; foglie e corteccia trovarono impiego come astringenti ed antisettici del cavo orale; la cenere, mescolata al vino, aveva qualche effetto diuretico; dalla distillazione del carbone si ricavava il creosoto, un olio incolore dall’odore pungente utile a facilitare l’espettorazione; vive mediamente 150 anni ma può raggiungere, anche, i 300 anni. 53 Farnetto Caratteristiche morfologiche Albero alto fino a 30 metri, eccezionalmente anche 40, con fusto slanciato; sino ai 10 anni di età la corteccia è liscia e senza fessure poi, col passare degli anni, si spacca in piccole scaglie piatte e dal colore grigio scuro. Aspetti botanici Le foglie sono grandi, alterne e semplici, lobate ai margini; presentano 7-9 paia di lobi laterali a loro volta lobulati verso l’apice; I fiori sono unisessuali, quelli maschili sono leggermente pubescenti e raccolti in amenti lunghi 4-5 cm; quelli femminili, invece, sono raccolti in amenti molto pubescenti. I frutti, le ghiande, sono leggermente peduncolate, maturano in ottobre e presentano una cupola emisferica a squame numerose e lesiniformi. Areale Il farnetto ha un areale limitato ai paesi balcanici e all’Italia meridionale. E’ esigente per quanto riguarda il terreno, prediligendo substrati fertili e sciolti. In Basilicata si ritrova presso il Parco regionale di Gallipoli-Cognato e Piccole Dolomiti lucane, il M.te Vulture, il M.te Volturino, il M.te Pollino, etc.. 54 Famiglia: FAGACEE Genere: QUERCUS Quercus frainetto Italian oak Utilizzo principale Il suo legno molto duro e pesante, veniva usato in passato per lavori di carradore e manici per attrezzi; oggi è ancora usato come combustibile per legna da ardere e da carbone Curiosità Ai tempi dell’antica Roma una corona chiamata “corona civica”, fatta con foglie e ghiande di farnetto, spettava al soldato romano che aveva salvato la vita ad un compagno in battaglia; è una pianta ricca di tannino utilizzato per scopi medicinali. 55 Frassino maggiore Caratteristiche morfologiche Grande albero alto sino a 40 metri e con un diametro di 1 metro, con fusto dritto e slanciato. Corteccia di colore grigio chiaro, fessurata a cratere. Chioma leggera (poco ramificata). Aspetti botanici Foglie di colore verde scuro (pagina superiore) composte da 9-11 foglioline di (5-11 x 1-4) cm, di forma ovale, acuminate all’apice, prive di picciolo, finemente dentate ai margini. Fiori in brevi pannocchie. Frutto consistente in una samara di forma lanceolato-lineare di 3-4 cm, appiattita e con ala allungata di colore bruno chiaro. Apparato radicale fittonante e molto esteso. Areale Pianta diffusa in tutta Europa e nell’Asia minore. In Italia vegeta, prevalentemente nel centro-nord, nella zona del faggio. Specie eliofila, resistente al freddo (ma non alle gelate tardive) ed esigente terreni profondi e freschi. E’ meno termofilo dell’orniello. In Basilicata è presente nel Parco regionale di Gallipoli-Cognato e Piccole Dolomiti lucane. Utilizzo principale Il legname, poco differenziato, è duro, pesante, 56 Famiglia: OLEACEE Genere: FRAXINUS Fraxinus excelsior Common ash tenace ed elastico. Pertanto è destinato alla produzione di manici ed attrezzi sportivi. Utilizzato anche per la combustione. Curiosità Il termine fraxinus deriva dall’unione del greco frasso, ovvero pianta adatta a formare siepi e del latino excelsus, che significa alto e nobile, in riferimento al portamento della pianta; si consocia con il carpino bianco, gli aceri di montagna, il faggio e l’abete bianco; è di accrescimento abbastanza rapido ed alquanto longevo; dalla sua corteccia si ricava la cosiddetta “china d’Europa” (antipiretico); l’infuso di foglie ed il decotto delle samare stimolano la secrezione renale (contro la gotta); lo stesso infuso di foglie, in grande quantità, ha effetti lassativi; dalla tostatura delle foglie si ricavava un succedaneo del tè; si riteneva una pianta antiofidica; il suo legno era sacro a Marte: lo stesso Achille aveva le armi costruite col suo legno. 57 Frassino meridionale Caratteristiche morfologiche Pianta simile al frassino maggiore (ma di minore “importanza” quanto a dimensioni), dal quale si distingue per la corteccia di colore grigio e fessurata in modo fine e profondo, per i rametti ed i piccioli glabri, per le gemme di colore bruno o bruno-giallastro. Aspetti botanici Foglie di colore verde scuro (pagina superiore) composte da 5-13 foglioline di (3-10 x 0,8-3) cm, di forma oblunga o lineare lanceolata, acuminate all’apice, quasi prive di picciolo, dentate ai margini (in numero pari a quello delle nervature laterali). Frutto consistente in una samara di forma lanceolato-lineare di 2-5 cm, glabra e cuneata alla base. Areale Pianta diffusa nell’Europa meridionale e nell’Africa settentrionale. In Italia vegeta, prevalentemente nel centro-sud, insieme alla farnia, agli olmi, agli aceri ed all’orniello, sino ad una quota di circa 1000 metri s.l.m.. In Basilicata è presente nel Parco regionale di Gallipoli-Cognato e Piccole Dolomiti lucane e presso il bosco Pantano di Policoro. In passato è stato utilizzato per costituire viali alberati. 58 Famiglia: OLEACEE Genere: FRAXINUS Fraxinus angustifolia Narrow-leaf ash Utilizzo principale Il legname è più duro e pesante rispetto a quello del maggiore, ma è destinato agli stessi usi: alla produzione di manici ed attrezzi sportivi e per la combustione. Curiosità La sua diffusione è vasta in Sicilia, dove è coltivato nei “manneti” per ricavare la manna, sostanza zuccherina secreta da incisioni arrecate al tronco ed utilizzata come lassativo. 59