ISTITUTO SUPERIORE D`ISTRUZIONE SECONDARIA PIANO

ISTITUTO SUPERIORE D’ISTRUZIONE SECONDARIA
Istituto Tecnico Agrario “Francesco De Sanctis” – Istituto Tecnico
per Geometri “Oscar D’Agostino”
via Tuoro Cappuccini , 44 – 83100 Avellino tel.0825-164323-(24)-(25)-(26) fax 0825-1643322
mail: [email protected] pec: [email protected]
PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA
TRIENNIO 2016 - 2019
ex art.1, comma 14 legge n.107/2015
1
Sommario
1 PREMESSA ........................................................................................................................................... 4
2 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO "F. DE SANCTIS-O. D’AGOSTINO" AV. 5
3 STRATEGIE GENERALI E PRIORITÀ STRATEGICHE ................................................. 7
3.1 Applicazione del riordino e programmazione condivisa ............................ 8
3.2 Digitalizzazione del sistema........................................................................................ 9
3.3 Autovalutazione.................................................................................................................. 9
3.4 Sostenibilità finanziaria ................................................................................................. 9
3.5 Valorizzazione dell'azienda agraria ...................................................................... 10
3.6 Valorizzazione delle attrezzature tecniche..................................................... 10
3.7 Investimento nella formazione tecnica.............................................................. 10
4 OBIETTIVI PRIORITARI DI DETTAGLIO .......................................................................11
5 PIANO DI MIGLIORAMENTO .................................................................................................12
6 PROGETTAZIONE CURRICULARE EXTRACURRICULARE EDUCATIVA ED
ORGANIZZATIVA ...............................................................................................................................12
6.1 L’organizzazione didattica complessiva ............................................................ 12
6.2 Le macroaree di progetto ed i progetti specifici in riferimento alle
priorità strategiche e ai relativi obiettivi ................................................................... 12
6.2.1 Alternanza Scuola Lavoro ............................................................................................. 12
6.2.1.1 Impresa Formativa Simulata ................................................................................... 13
6.2.1.2 Descrizione delle fasi di attuazione del progetto con la tempistica ......... 16
6.2.1.3 Attività integrative e di supporto al progetto di alternanza scuola lavoro
secondo la modalità di impresa formativa simulata. .................................... 18
6.3 I progetti del potenziamento ................................................................................... 21
6.3.1 La fragilità del territorio: fenomeni naturali e rischio connesso.................... 21
6.3.2 Prendiamo coscienza della storia della Architettura .......................................... 23
6.3.3 Azioni di recupero ............................................................................................................ 24
6.4 Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale ............................ 24
6.4.1 Prima azione di supporto per la didattica multimediale ................................... 26
6.4.2 Seconda azione di supporto per la didattica multimediale.............................. 27
6.4.3 Proposte progettuali ....................................................................................................... 27
6.4.3.1 Area digitale condivisa ............................................................................................... 28
2
6.4.3.2 La cultura digitale ........................................................................................................ 29
6.4.3.3 Profilo digitale dell’alunno ........................................................................................ 30
6.5 Altre attività progettuali ............................................................................................. 31
6.5.1 Progetto Scuola viva ....................................................................................................... 31
6.5.2 Progetto Travel Game & High School Game .......................................................... 32
6.6 Scuola inclusiva: scelte didattiche personalizzate e flessibili ............. 34
6.6.1 Pianificare l’inclusione .................................................................................................... 36
6.6.2 La continuità pedagogico-didattica per l’inclusione ........................................... 37
6.6.3 Integrazione alunni disabili .......................................................................................... 38
6.6.4 Competenze professionali per l’inclusione ............................................................. 38
6.7 Azioni Convitto e semi convitto .............................................................................. 39
6.9 Azioni Casa circondariale ........................................................................................... 39
7 FABBISOGNO DI ORGANICO.................................................................................................40
7.1 Posti comuni e di sostegno ............................................................................................... 40
7.2 Posti per il potenziamento ................................................................................................ 42
7.3 Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei
parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015. .............................. 43
8 PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE RIVOLTE AL
PERSONALE ...........................................................................................................................................43
8.1 Pianificazione delle attività di formazione .................................................................. 43
ALLEGATO 1 - IL PIANO DI MIGLIORAMENTO .............................................................45
Progetti di miglioramento (secondo l’ordine di priorità) ............................................... 46
ALLEGATO 2 – OFFERTA FORMATIVA DELLA SEZIONE CARCERARIA ...........53
Vision ................................................................................................................................................. 57
Mission .............................................................................................................................................. 57
Valori ................................................................................................................................................. 57
Descrizione dell’Offerta Formativa ......................................................................................... 57
Linee guida dell’azione educativa .......................................................................................... 59
I progetti .......................................................................................................................................... 61
3
1 Premessa
Nella società postmoderna, in rapida evoluzione e dove sempre più
velocemente i saperi richiedono continui aggiornamenti, l'Europa ha introdotto un
nuovo modo di "fare scuola" relativo alla strutturazione della didattica per
competenze che sostituisce la concezione classica dell'insegnamento "per
programmi" e "per obiettivi".
Nel contesto italiano la legge dell'autonomia parla di una scuola che considera la
persona come un sistema integrato del quale occorre promuovere la formazione di
tutte le sue dimensioni: motoria, affettiva, sociale, estetica, morale, cognitiva. La
scuola dell'autonomia è insomma scuola dei "saperi" e non "del sapere".
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) non può quindi limitarsi a prestare
la pur necessaria attenzione all'acquisizione di conoscenze, abilità e competenze,
ma nel processo di apprendimento deve attribuire adeguato spazio a:
 formazione degli atteggiamenti afferenti alla cultura e ai valori fondanti di una
società in continuo mutamento;
 integrazione del "sapere" e del "saper fare" con il "saper essere" riguardo alla
formazione della personalità critica, alla capacità di operare scelte consapevoli,
alla conoscenza di sé, alla consapevolezza e alla valorizzazione delle proprie
attitudini, capacità e aspirazioni, in un processo di apprendimento che non si
esaurisce negli anni della scuola, ma prosegue per tutta la vita e si estrinseca
attraverso linguaggi acquisiti in ambiti non solo formali ma anche informali, in
grado di intrecciare rapporti di collaborazione sempre più stretti con la realtà
economica del territorio al fine di elaborare strumenti ed occasioni di crescita
professionale funzionale alle esigenze delle aziende e delle istituzioni locali.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Superiore
d’Istruzione Secondaria Francesco De Sanctis – Oscar D’Agostino è il documento
fondamentale costitutivo della sua identità culturale e progettuale ed è stato
elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015 n. 107, recante la
“Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino
delle disposizioni legislative vigenti”.
La sua funzione fondamentale è quella di:
1) informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto;
2) presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che
l’Istituto mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi
centrati sullo sviluppo ed il potenziamento delle competenze;
4
illustrare i traguardi che si intendono raggiungere.
Il presente documento tiene conto dell’atto di indirizzo del Dirigente Scolastico,
delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali,
sociali ed economiche operanti sul territorio; delle sollecitazioni e delle proposte
formulate dalle famiglie e dagli utenti sia in occasione degli incontri informali e
formali, sia attraverso le rappresentanze di genitori e studenti negli Organi
Collegiali; tiene conto, inoltre, dei bisogni formativi degli alunni e del personale
scolastico, dei traguardi definiti dalle indicazioni nazionali o dalle linee guida e degli
esiti dell'autovalutazione di istituto e, nello specifico, delle criticità indicate nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV) e degli obiettivi prioritari in esso individuati,
consultabili attraverso il portale Scuola in Chiaro del MIUR.
3)
2 Presentazione dell’Istituto "F. De Sanctis-O. D’Agostino" AV
L’Istituto Superiore di Istruzione Secondaria (I.S.I.S.) “F. De Sanctis – O.
D’Agostino” di Avellino ha avuto origine il 1° settembre 2013, a seguito di
ridimensionamento della rete scolastica effettuato dal Ministero della Pubblica
istruzione: esso ha comportato l’accorpamento dell’Istituto Tecnico Agrario
“Francesco De Sanctis” con l’Istituto Tecnico per Geometri “Oscar D’agostino”. Ciò
che accomuna le due scuole è la presenza di indirizzi di studio affini, unici sul
territorio. I due istituti, ricchi di storia, sono fortemente radicati sul territorio e
abbracciano un bacino di utenza che si estende a molti comuni della provincia di
Avellino.
A seguito del Regolamento di riordino degli istituti tecnici emanato dal Presidente
della Repubblica in data 15 marzo 2010 registrato alla Corte dei Conti in data 1
giugno 2010, l’Istituto Tecnico Agrario e per Geometri "F. De Sanctis-O.
D’Agostino" comprende due indirizzi del settore tecnologico: Agraria,
Agroalimentare e Agroindustria e Costruzioni, Ambiente e Territorio.
L'Istituto Tecnico Agrario contempla l’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e
Agroindustria” ed integra competenze nel campo della organizzazione e della
gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con
attenzione alla qualità dei prodotti e al rispetto dell’ambiente e nel campo della
gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli
idrogeologici e paesaggistici.
Presenta tre articolazioni:
5
 “Produzioni e Trasformazioni”, per l’approfondimento delle problematiche
collegate all’organizzazione delle produzioni animali e vegetali, alle
trasformazioni
e
alla
commercializzazione
dei
relativi
prodotti,
all’utilizzazione delle biotecnologie;
 “Gestione dell’ambiente e del territorio”, che approfondisce le problematiche
della conservazione e tutela del patrimonio ambientale e le tematiche
collegate alle operazioni di estimo e al genio rurale;
 “Viticoltura ed enologia”, che approfondisce le problematiche collegate
all’organizzazione specifica delle produzioni vitivinicole, alle trasformazioni e
commercializzazione
dei
relativi
prodotti,
all’utilizzazione
delle
biotecnologie.
Infine, a partire dall’a.s. 2016-2017 l’Istituto De Sanctis-D'Agostino ha attivato il
corso di specializzazione per enotecnico, corso professionalizzante della durata di
un anno, successivo al completamento del primo ciclo quinquennale, riservato agli
studenti dell’indirizzo agraria, agroalimentare, agroindustria che avevano scelto
l’articolazione viticoltura ed enologia. Le attività didattiche si svolgeranno in
coincidenza con l’intero anno scolastico per complessive 1056 ore, corrispondenti
a 32 ore settimanali. Il percorso formativo, in virtù dell’autonomia scolastica,
verrà svolto utilizzando i seguenti approcci didattici:
 Attività in aula;
 Attività in laboratorio;
 Attività di alternanza scuola/lavoro da svolgersi in aziende vitivinicole.
Per ogni disciplina è previsto un monitoraggio dell’apprendimento in itinere a cui
seguirà una valutazione finale espressa in decimi con il livello di sufficienza
corrispondente a sei decimi. L’ammissione all’esame finale richiede una
valutazione sufficiente in tutte le discipline e una frequenza obbligatoria all’80%
delle attività programmate.
L’Istituto Tecnico per Geometri contempla, invece, l'indirizzo “Costruzioni,
Ambiente e Territorio” ed integra competenze nel campo dei materiali, delle
macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego
degli strumenti per il rilievo, nell’uso degli strumenti informatici per la
rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica
dei beni privati e pubblici e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali.
Approfondisce competenze grafiche e progettuali in campo edilizio,
nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo
topografico.
I Piani di Studi completi dei due indirizzi sono disponibili sul sito dell’istituto
6
all’indirizzo www.agrariogeometra.gov.it
3 Strategie generali e priorità strategiche
Tenendo conto della normativa di riferimento, delle linee guida, delle indicazioni
nazionali e tenendo presente anche le priorità previste nella legge 107, in
particolare al comma 7. Nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali
disponibili secondo la legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori
oneri per la finanza pubblica, questa istituzione scolastica ha individuato le
strategie fondamentali per perseguire gli obiettivi da raggiungere. Si riporta,
pertanto un elenco di quanto ritenuto funzionale alle strategie da adottare:
1) coniugare la promozione della persona e del cittadino nella convinzione che
solo in questa prospettiva è possibile migliorare i livelli d successo formativo
degli studenti e preparare cittadini consapevoli;
2) orientare le azioni didattiche ai risultati d'apprendimento in linea con la
tradizione d'eccellenza dell'istituto, alle richieste del mercato del lavoro, alla
formazione tecnica superiore, agli sbocchi universitari coerenti con la specificità
dell'istituto;
3) prevenire il disagio e la dispersione scolastica, rendendo centrale nell'offerta
formativa dell'istituto, l'azione di orientamento per l'occupazione delle future
generazioni;
4) favorire la riqualificazione dell' offerta formativa, anche attraverso il costante
aggiornamento del personale docente, con interventi diretti sul curricolo di
indirizzo e/o disciplinare;
5) sviluppare e potenziare l'esigenza di confronto e di comune progettualità
didattica all'interno dell'istituto tra docenti anche di diverse aree disciplinari,
favorendo la formazione di gruppi di lavoro;
6) operare nella prospettiva di un sistema integrato tra scuola e opportunità
educative/formative extrascolastiche, attraverso attività di alternanza scuolalavoro legate alle diverse associazioni del settore agrario ed edile, alle aziende ed
agli enti di ricerca, favorendo, attraverso il finanziamento in corso dei "laboratori
territoriali", lo sviluppo di nuove forme professionali giovanili occupabili anche
all'interno dello stesso laboratorio scolastico in fase di accreditamento, quali
quella del tecnico chimico-agro-alimentare e del tecnico ambientale;
7) potenziare il rapporto scuola-lavoro anche con la predisposizione delle
condizioni future per la realizzazione di cooperative di giovani imprenditori
agricoli ed edili, utilizzando anche le opportunità finanziarie della
programmazione dei fondi europei PSR 2014-2020 ed avvicinando gli studenti
7
alle imprese nella prospettiva di trasformare il percorso formativo in vero e
proprio investimento professionale e culturale;
8) assicurare un'efficace gestione e progettazione delle strutture della scuola,
con la formazione di un ufficio tecnico che possa tecnicamente, giuridicamente e
finanziariamente controllare, monitorare e programmare le attività progettate e
quelle relative ai laboratori d'istituto, quelle relative all'azienda agraria e quelle
relative alla cantina, anche attraverso la creazione di banche dati;
9) adottare tutte le misure per migliorare, rendere trasparente e misurabile
l'attività didattica ed organizzativo-amministrativa della scuola sia attraverso
l'adozione di un chiaro sistema di comunicazione, che attraverso
l'implementazione di un sistema di autovalutazione del servizio offerto;
10) stabilire ed aggiornare un quadro di riferimento dell'azione della dirigenza e
degli organi collegiali, secondo l'evolversi delle esigenze dell'istituto, con
adeguate priorità di bilancio, coerenti con le opzioni strategiche, culturali,
formative ed organizzative della scuola.
Allo scopo di migliorare qualitativamente un'offerta formativa di istituto il più
possibile attenta alle differenziate esigenze formative ed educative degli studenti ed
un utilizzo razionale e consapevolmente programmato con i fondi a disposizione
della scuola, si individuano per il triennio 2016/19 alcune priorità didattiche,
organizzative e finanziarie, come di seguito riportato.
3.1 Applicazione del riordino e programmazione condivisa
A partire dai dettami delle linee guida ministeriali relative al riordino con le
indicazioni sulla personalizzazione, sulla didattica laboratoriale, sull'attenzione agli
stili di apprendimento e su tutte le innovazioni introdotte dal riordino, si evidenzia la
necessità di elaborare una programmazione condivisa attraverso la declinazione
delle abilità e delle conoscenze al fine di operare le scelte metodologiche didattiche
coerenti con i vari ambiti disciplinari. A partire dalla salvaguardia dell'identità e
delle peculiarità che caratterizzano la storia dell'Istituto, dalle pari opportunità che
devono essere garantite a tutti gli alunni, si chiede l'avvio di un confronto e
l'individuazione di una programmazione condivisa, finalizzata a valorizzare le buone
pratiche già esistenti a vantaggio di tutti. Tutte le componenti sono chiamate a
partecipare alla costruzione di un progetto, nel rispetto delle competenze delle
diverse rappresentanze, anche attraverso il ricorso a professionalità esterne per
percorsi di formazione o ad articolazioni interne (commissioni, dipartimenti, ecc.)
delegate ad individuare soluzioni comuni.
8
3.2 Digitalizzazione del sistema
Le modalità di apprendimento dei ragazzi di oggi esigono da parte dei
professionisti della scuola l'impiego di metodologie didattiche che richiedono
strumenti adeguati per permettere l'acquisizione delle conoscenze disciplinari, e non
solo di queste. La capacità di cercare, selezionare, organizzare e gestire le
informazioni, è pertanto un obiettivo di tutte le discipline per ottenere lo sviluppo
delle competenze. Dal punto di vista organizzativo, registro elettronico, creazione di
banche dati di istituto, comunicazione diretta con le famiglie, formazione a distanza,
aule interattive sono traguardi da raggiungere con il supporto di figure a cui sia
affidato il compito di aiutare il collegio docenti ad individuare, reperire e utilizzare
gli strumenti digitali.
3.3 Autovalutazione
In linea con le indicazioni ministeriali e il quadro normativo che si sta delineando,
la scuola ha avviato un percorso di autovalutazione con lo scopo di promuovere
un'azione di costante miglioramento dell'offerta formativa. La rilevazione dei bisogni
di tutti gli attori coinvolti nel processo formativo ed educativo rappresenta la base
per individuare obiettivi misurabili, la cui lettura ed interpretazione compete alle
professionalità interne alla scuola. Un percorso di autovalutazione è quindi
espressione dell'autonomia scolastica capace di superare l'autoreferenzialità e di
iniziare un confronto per individuare i punti di forza e di debolezza, il cui fine non
può sicuramente limitarsi a "misurare" la "performance" dell'istituto, ma piuttosto
quello di sviluppare una capacità riflessiva in relazione agli esiti registrati.
L'autovalutazione d'istituto costituisce un obiettivo che mira allo sviluppo di una
cultura collaborativa, che porta tutti i protagonisti coinvolti ad impegnarsi in
dialoghi costruttivi per la definizione dei fattori di qualità, per la loro valutazione e
per le attività di miglioramento.
3.4 Sostenibilità finanziaria
Al fine di non allargare la forbice tra le diverse fasce sociali, soprattutto
nell'attuale fase, legata alla negativa congiuntura economica nazionale e
internazionale, si ritiene opportuno indicare una scrupolosa valutazione circa
ogni proposta di attività a carico delle famiglie (progetti, uscite didattiche, attività
integrative ecc.). In considerazione delle ridotte risorse esistenti, si indica come
criterio generale da adottare nelle scelte di ordine economico, operate nel rispetto
9
delle diverse competenze, la valutazione della ricaduta sul maggior numero di
studenti, salvaguardando tuttavia le necessarie azioni di integrazione poste come
base del principio di uguaglianza e convivenza civile.
3.5 Valorizzazione dell'azienda agraria
L'Istituto ha una dotazione di alto profilo sia in termini di beni, sia in termini di
capitale umano; le professionalità agrarie presenti e i laboratori dell'azienda devono
rappresentare una risorsa riconosciuta nella costruzione dei nuovi curricola,
soprattutto nella costruzione delle diverse articolazioni presenti, promuovendo la
didattica laboratoriale e l'alternanza scuola-lavoro che risulta obbligatoria.
3.6 Valorizzazione delle attrezzature tecniche
L'Istituto ha una dotazione di alto profilo sia in termini di beni, sia in termini
di capitale umano anche nell'ex istituto per geometri; le professionalità tecniche
presenti e i laboratori attualmente disponibili devono rappresentare una risorsa
riconosciuta nella costruzione dei nuovi curricola, soprattutto nella costruzione delle
diverse figure professionali che si intende formare:

tecnico del dissesto idrogeologico;

tecnico del territorio contaminato;

tecnico delle fonti rinnovabili;

tecnico del risanamento dell'involucro edilizio;

tecnico dell'ecosostenibilità;

tecnico del tribunale;
promuovendo anche in questo caso la didattica laboratoriale e l'alternanza scuolalavoro che risulta obbligatoria.
3.7 Investimento nella formazione tecnica
La scuola ha il dovere di investire nella didattica per competenze allo scopo di
offrire agli studenti quella formazione tecnica con le competenze indispensabili per
inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, oltre ad offrire la giusta formazione
propedeutica per intraprendere un eventuale percorso universitario. La scuola si
propone quale punto di riferimento, coordinamento ed organizzazione per la
costituzione di imprese di giovani imprenditori agricoli ed edili per gli studenti già
diplomati. In tale ottica, è inoltre essenziale sostenere il gruppo docente,
rafforzando i Consigli di classe nelle dinamiche quotidiane di organizzazione del
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lavoro, attraverso gli strumenti di comunicazione e le procedure di programmazione
e valutazione condivise, in modo che il ruolo dei docenti, nel rispetto del principio
della collegialità, assuma corresponsabilità e autonomia didattica. Le funzioni di
progettazione, organizzazione e orientamento sono di pertinenza del dirigente
scolastico, mentre quelle di gestione delle attività didattiche in aula, valutazione
degli alunni, rapporti con i genitori in relazione al profitto scolastico degli alunni,
sono di pertinenza di tutti gli insegnanti che operano collegialmente all'interno del
gruppo docente, compresi gli insegnanti di sostegno, in un quadro di pari
responsabilità.
4 Obiettivi prioritari di dettaglio
Alla luce di quanto esposto finora, pertanto, l’istituto ha individuato i seguenti
obiettivi prioritari. Tali obiettivi incorporano al proprio interno anche le priorità di
miglioramento del RAV ed il loro conseguimento sarà reso possibile attraverso il
miglioramento della didattica per competenze e l’elaborazione di progetti mirati:
 incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
 potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
 potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economicofinanziaria e di educazione all'auto imprenditorialità;
 sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al
pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network
e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
 potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
 valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con
particolare riferimento alla lingua
inglese ad altre lingue dell'Unione
europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language
integrated learning (CLIL), previo consolidamento delle specifiche risorse
necessarie;
 sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al
rispetto
della
legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni
paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
 valorizzazione della scuola aperta al territorio e in grado di sviluppare
e aumentare l'interazione con le organizzazioni del terzo settore e le
imprese;
 potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati
a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione,
all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo
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studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.
Alcune delle priorità sopra riportate potranno essere conseguite anche
attraverso misure alternative non specificatamente indicate dal presente piano
triennale, che potranno essere riviste annualmente entro il mese di ottobre di
ciascun anno, coerentemente da quanto previsto dall’art.1 commi 12 e 19 della
legge 107/2015.
5 Piano di Miglioramento
Il Piano di miglioramento è riportato in appendice al presente documento come
Allegato 1.
6 Progettazione
organizzativa
curriculare
extracurriculare
educativa
ed
6.1 L’organizzazione didattica complessiva
L’organizzazione didattica complessiva, relativamente a schemi orari, plessi, sedi,
tempo scuola, attività e servizi, nonché quella relativa alle scelte organizzative e
gestionali, possono essere consultate sul sito dell’istituzione scolastica all’indirizzo
http://www.agrariogeometra.gov.it/
6.2 Le macroaree di progetto ed i progetti specifici in riferimento alle
priorità strategiche e ai relativi obiettivi
In questa sezione del PTOF sono riportate le attività di progetto per la piena
realizzazione del curricolo, che sono realizzate attraverso la piena utilizzazione e
gestione dell’organico dell’autonomia. Le attività progettuali sono la logica
evoluzione applicativa delle priorità strategiche e degli obiettivi illustrati in
precedenza e sono da considerarsi quali strumenti utili alla loro realizzazione e non
fini a se stessi.
6.2.1 Alternanza Scuola Lavoro
I percorsi in alternanza scuola lavoro progettati dall’Istituto Tecnico Agrario e
per Geometri "De Sanctis-D’Agostino" mirano a sviluppare una comprovata capacità
di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e
personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di
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apprendimento formale o informale. Essi sono stati progettati su di una cadenza
triennale, valorizzando le risorse dell’organico dell’autonomia.
Le attività progettate seguono diverse modalità, esse sono una vera e propria
combinazione di preparazione scolastica e di esperienze assistite sul posto di lavoro.
Le attività sono state predisposte ricorrendo al modello organizzativo dell’impresa
formativa simulata, integrato con quello della scuola impresa, grazie alla presenza
dell’azienda agraria dell’istituto che dispone di adeguate capacità tecnologiche,
strutturali, ed organizzative. Infine, dove necessario e possibile, saranno stipulate
apposite convenzioni con le imprese; tutto questo per mettere in grado gli studenti
di individuare attitudini ed acquisire competenze utili per sviluppare una cultura del
lavoro fondata sull’esperienza diretta.
In tutti i casi, l’articolazione delle 400 ore di alternanza scuola lavoro, previste nel
triennio, saranno suddivise in maniera omogenea per l’intero periodo, fatte salve
esigenze specifiche o contingenti che saranno valutate anno per anno o nel corso
dello stesso anno. Lo svolgimento delle ore di alternanza scuola lavoro potrà
avvenire anche in orario pomeridiano al termine delle normali lezioni curriculari,
ma al di fuori di esse, fino ad un massimo di due ore giornaliere, per non più di
due/tre giorni alla settimana. Oppure, anche durante i periodi di sospensione delle
attività didattiche. In quest’ultimo caso, gli allievi potranno essere impegnati anche
per più di due o tre giorni consecutivi, nel limite di ore giornaliere e settimanali,
previste per la specifica attività lavorativa dalle forme contrattuali in vigore del
settore di pertinenza. Per garantire lo svolgimento di tali attività, gli allievi potranno
usufruire, inoltre, dell’assistenza della istituzione scolastica per quanto riguarda i
pasti, nei limiti delle risorse messe a disposizione dal MIUR. Altre forme di eventuali
rimborsi saranno valutati di volta in volta sempre nel rispetto dei limiti di spesa
consentiti e delle eventuali risorse a disposizione. Gli allievi potranno usufruire in
ogni caso, di informazioni e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro,
secondo lo specifico profilo di rischio.
6.2.1.1 Impresa Formativa Simulata
Il nostro istituto in un’ottica di flessibilità organizzativa ha predisposto l’attività
di Alternanza Scuola Lavoro secondo il modello dell’Impresa Formativa Simulata,
promuovendo lo sviluppo di attitudini mentali rivolte alla soluzione di problemi ed
alla valutazione di esperienze di processo. Tale modalità consente di valorizzare il
metodo scientifico e l’apprendimento per competenze secondo modelli
esperienziali, in una logica di curricolo orizzontale e verticale.
La finalità del progetto è la formazione dello studente attraverso attività orientate
a promuovere la motivazione del giovane, la riflessione critica e l'acquisizione dei
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saperi che sostengono il fare consapevole e documentato, il fare come strumento
per apprendere.
L'Impresa Formativa Simulata (IFS), consente agli studenti di operare nel
laboratorio di simulazione della scuola come se fossero in azienda, in un contesto
di apprendimento molto stimolante che promuove nei giovani l'autonomia
decisionale e la capacità di operare per obiettivi.
Il percorso dell’impresa formativa simulata si sviluppa, normalmente, attraverso sei
distinte fasi che vengono ridistribuite su tre annualità che partono dalla
sensibilizzazione e dall’orientamento dell’allievo (analisi del territorio), si sviluppano
con la costituzione, gestione e controllo dell'azienda, fino a concludersi con la
rendicontazione e la diffusione dei risultati attraverso i canali di comunicazione. La
Prima fase è finalizzata a sensibilizzare e orientare lo studente, nel contesto della
cittadinanza attiva, fornendogli strumenti per esplorare il territorio, analizzarne le
risorse e rapportarsi ad esso nel modo più adeguato alle proprie aspettative ed
attitudini, sviluppando abilità in momenti di indagine, ascolto, analisi e confronto.
La Seconda fase ha il compito di sensibilizzare il giovane ad una visione sistemica
della società civile attraverso la cultura d'impresa, in modo da sviluppare il senso
etico dell'interagire con l'ambiente economico circostante, nel rispetto delle
conoscenze fondamentali dei concetti di azienda, impresa, etica aziendale e del
lavoro. La Terza fase mette il giovane "in situazione" consentendogli di utilizzare gli
apprendimenti teorici acquisiti in contesti formali, di dare spazio alla propria
creatività scegliendo un modello di riferimento sul territorio e definendo la propria
idea imprenditoriale (Business Idea), supportandola dalla necessaria analisi di
fattibilità. Ad essa seguirà l’elaborazione del Business Plan. Concetti fondamentali di
questa fase sono quelli di impresa tutor o madrina, mission aziendale, scelta della
veste giuridica aziendale attraverso la quale esercitare l’attività d’impresa. La
Quarta fase consente di diversificare ed approfondire la conoscenza del sistema
economico territoriale nell'interazione con i soggetti, con l’elaborazione del business
plan, inteso come documento strutturato secondo uno schema preciso che
sintetizza i contenuti e le caratteristiche del progetto imprenditoriale (Business
Idea). Esso viene utilizzato sia per la pianificazione e la gestione dell'azienda, che
per la comunicazione esterna verso potenziali finanziatori o investitori. La redazione
del business plan è funzionale alla nascita di una nuova attività imprenditoriale e
deve essere supportata da un'analisi di fattibilità in grado di fornire una serie di dati
di natura economico-aziendale, sui quali tracciare linee guida per la costituzione
dell'attività. In questa fase il giovane si confronta con i concetti di formula
imprenditoriale, organizzazione gestionale, budget economico-finanziario e si
esercita dapprima a pianificare una singola attività e, successivamente, a
14
programmare le fasi di sviluppo della stessa, insieme al gruppo-classe,
apprendendo le tecniche di team working. La Quinta fase è relativa alla costituzione
e start-up dell’impresa simulata nel rispetto della normativa vigente e con il
supporto dell’infrastruttura digitale di simulazione disponibile sul territorio
(SimuCenter), ovvero a livello nazionale. In questa fase viene redatto l’atto
costitutivo e lo statuto, con la relativa documentazione a supporto della fase di start
up ed il conseguente impianto contabile e amministrativo dell’azienda. La Sesta
fase si riferisce alla gestione operativa dell'impresa formativa simulata, con
particolare attenzione alla gestione produttiva e commerciale. La piattaforma di
simulazione ha il ruolo di supportare l'attività di e-commerce e consente la
connessione e l'operatività tra le imprese formative simulate presenti nella rete
territoriale o nazionale. Gli aspetti significativi di tale fase sono la produzione e il
commercio dei prodotti simulati, l’istituzione del “negozio virtuale” inteso come
vetrina di esposizione e vendita dei prodotti o di servizi, gli adempimenti fiscali e
contributivi, la gestione ed il controllo dell’operatività aziendale, la comunicazione
aziendale, obbligatoria e facoltativa.
Il percorso proposto coinvolge l'attività di tutto il Consiglio di Classe e contribuisce a
far acquisire a tutti gli studenti conoscenze teoriche e applicative, spendibili in vari
contesti di vita, di studio e di lavoro, nonché abilità cognitive idonee per risolvere
problemi, quali quelli di sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da
innovazioni continue e assumere progressivamente anche responsabilità per la
valutazione e il miglioramento dei risultati da ottenere.
Il percorso di alternanza scuola lavoro in impresa formativa simulata non richiede,
anche se non esclude, il tirocinio presso aziende situate nel territorio o le visite
didattiche anche in forma di stage, che potranno essere progettate ed organizzate
per approfondire temi specifici. L'esperienza aziendale, infatti, viene praticata a
scuola in laboratorio e riproduce tutti gli aspetti di un’azienda reale, con il
tutoraggio dell'azienda madrina, rappresentata in questo caso dall’azienda agraria
dell’Istituto. Essa rappresenta, quindi, un’opportunità per realizzare l’alternanza
scuola lavoro, anche in quelle istituzioni scolastiche il cui territorio presenta un
tessuto imprenditoriale poco sviluppato, ovvero caratterizzato da un ridotto numero
di imprese, per lo più di dimensioni piccole e medie, che hanno difficoltà a ospitare
studenti per lunghi periodi. E’ comunque importante un contatto continuo con
l’azienda tutor; gli incontri dei tutor aziendali con gli studenti e le visite degli
studenti in azienda rafforzano, infatti, il legame con la realtà. L’esperienza in
impresa formativa simulata permette allo studente l’acquisizione di tutte le
competenze chiave europee, con particolare riferimento allo spirito di iniziativa e
imprenditorialità, contribuendo inoltre all’educazione finanziaria dell’allievo.
15
6.2.1.2 Descrizione delle fasi di attuazione del progetto con la tempistica
FASE A - PROGETTAZIONE FORMATIVA E REALIZZAZIONE DELL’IMPRESA
FORMATIVA SIMULATA -PRIMA ANNUALITA’
Attività
N. ore Tempi
Attori
MODULO 0
 Analisi del territorio, delle
20
esigenze formative degli
Novembre
alunni e del settore di studi
che intendono approfondire.
Dicembre
 Approfondimenti sul settore
aziendale che si intende
12
simulare.
 Sicurezza sul lavoro
MODULO 1
 Scelta della Forma giuridica di
Impresa
e
conoscenza
dell’attività svolta.
 Elaborazione della Business
Idea.
 Eventuali Sbocchi sul Mercato
Estero.
 Altri
contributi
disciplinari
necessari
alle
attività
laboratoriali
e
pratiche
relative alla
specificità del
percorso)
 Attività in Azienda o visite
finalizzate
 Valutazioni e Monitoraggio
20
Gennaio
50
Marzo
50
10
TOTALE ORE
162
16
Febbraio
Aprile
Maggio
Giugno
 Docenti della
Classe
 Responsabile
della
Sicurezza
 Tutor Interno
 Altri attori da
individuare in
corso di
svolgimento
FASE B - PROGETTAZIONE FORMATIVA E REALIZZAZIONE DELL’IMPRESA
FORMATIVA SIMULATA - SECONDA ANNUALITA’
Attività
MODULO 2
 Formazione teorica su:
o Busines Plan
o Strutture aziendale
o Economia aziendale
 Formalizzazione del Business
Plan
e
del
progetto
organizzativo-gestionale
 Formazione teorica su:
o Nozioni elementari di
diritto amministrativo;
o Organizzazione dell’Atto
costitutivo e di uno statuto
aziendale.
 Elaborazione dell’Atto costitutivo
e dello Statuto
 La Cooperativa di produzione e/o
di servizi.
 Costituzione Impresa Formativa
Simulata e adempimenti
connessi alla fase costitutiva
(apertura C/C, richiesta P.IVA,
ecc…).
-
N. ore
10
10
10
6
6
6
Tempi
Ottobre
Novembre
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Altri contributi disciplinari necessari
alle attività laboratoriali e pratiche
secondo le specificità del percorso
- Attività in Azienda o visite
finalizzate
- Valutazioni e Monitoraggio
40
40
10
TOTALE ORE
138
17
Attori
 Docenti della
Classe
 Responsabile
della
Sicurezza
 Tutor Interno
 Altri attori da
individuare in
corso di
svolgimento
FASE C - PROGETTAZIONE FORMATIVA E REALIZZAZIONE DELL’IMPRESA
FORMATIVA SIMULATA - TERZA ANNUALITA’
Attività
N. ore
Tempi
Attori
MODULO 3
 Docenti della
Classe
 Realizzazione dell’attività
Ottobre
 Responsabile
attraverso:
della
o Operazioni di
Novembre
Sicurezza
compravendita;
 Tutor Interno
o Emissione di fatture;
Dicembre
 Altri attori da
o Utilizzo del C/C bancario
individuare in
per il regolamento delle
Gennaio
corso di
transazioni;
svolgimento
o Gestione del negozio
Febbraio
virtuale Altri contributi
100
disciplinari necessari alle
Marzo
attività laboratoriali e
pratiche secondo le
Aprile
specificità del percorso
o Attività in Azienda o visite
finalizzate
o Valutazioni e Monitoraggio
TOTALE ORE
100
6.2.1.3 Attività integrative e di supporto al progetto di alternanza scuola lavoro
secondo la modalità di impresa formativa simulata.
Il progetto di ALS secondo il criterio dell’impresa formativa simulata sarà
integrato da azioni formative coordinate, utili a completare la fisionomia del
profilo in uscita degli allievi: sia dell’indirizzo Agraria, Agroalimentare ed
Agroindustria che di quello di Costruzioni, Ambiente e Territorio.
Il Dipartimento dell'area tecnico scientifica individua compiti ed attività che il
Consiglio di Classe è chiamato a svolgere e a sostenere: in particolare, definisce
una programmazione degli apprendimenti tale da valorizzare, attraverso le doti
attitudinali degli allievi, la preparazione culturale, tecnico-economica e scientifica
che consenta loro di operare razionalmente. Nello specifico, il Consiglio di Classe
si adopera per il raggiungimento, da parte degli allievi coinvolti nel progetto di
alternanza, di quelle conoscenze e della padronanza sia delle metodologie
tradizionali e canoniche della gestione organizzativa dell’azienda, sia delle
18
metodologie di avanguardia, oggetto di studio e sperimentazione, da trasferire
nella realtà operativa.
In generale, per quanto riguarda l’indirizzo Agraria, Agroalimentare ed
Agroindustria gli argomenti proposti, nel quadro generale dell’indirizzo
agronomico di appartenenza, potranno riguardare lo studio del territorio e la
gestione ambientale; la valorizzazione delle attività produttive e di
trasformazione tipiche del territorio di appartenenza, la produzione viticola e la
trasformazione enologica, lo studio degli ecosistemi forestali e della selvicoltura.
Tale organizzazione progettuale, svilupperà una metodologia didattica innovativa
che avrà lo scopo di ampliare il processo di insegnamento-apprendimento,
apportando un concreto sostegno all’orientamento ed alla scelta professionale
futura, prevedendo periodi di presenza e di partecipazione degli studenti sia alle
attività nell’azienda dell’istituto, sia attraverso stage o visite in aziende esterne,
non solo irpine, che consentano agli allievi di sviluppare la capacità di legare i
contenuti affrontati con le realtà locali. Infine, l’attivazione di un processo di
attività tipicamente laboratoriali, inserite nel percorso di una impresa simulata,
rappresenta un’opportunità per gli studenti di apprendere in un contesto
operativo del tutto simile a quello aziendale ed offre la possibilità un’esperienza
pratica basata sulla tecnica laboratoriale del learning by doing.
Per quanto riguarda l’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio, le azioni
integrative intendono formare una figura professionale, altamente specializzata
ed esperta nella riqualificazione edile degli edifici pubblici e privati, con
competenze di progettazione architettonica, strutturale e impiantistica, in grado
di utilizzare le norme tecniche ed urbanistiche, riconducibile alla figura di tecnico
esperto in riqualificazione edile. L’obiettivo è quello di introdurre gli allievi alla
pratica di una corretta gestione aziendale, vista come attività singola o
cooperativa. Inoltre, le azioni integrative si propongono di formare allievi in grado
di valutare lo stato di fatto del costruito e di progettare interventi volti al
miglioramento/adeguamento sia in termini strutturali, sia in termini di
efficientamento energetico.
Le azioni integrative al progetto di alternanza scuola lavoro secondo l’impresa
simulata saranno realizzate in parte presso l’istituto di appartenenza ed in parte
presso le sedi dei partners coinvolti o in collaborazione con aziende esterne e/o
con enti pubblici, quali Comune di Avellino, Agenzia delle Entrate, Genio Civile,
etc. Saranno inoltre previste delle giornate tematiche di approfondimento
realizzate attraverso la visita presso cantieri edili, siti coinvolti da evidenze di
fragilità territoriali, laboratori di prove, aziende specializzate, studi professionali,
etc. I risultati attesi per le classi che prendono parte alle attività integrative
19
riguardano l’acquisizione della consapevolezza e della conoscenza di tutte le fasi
relative al processo edilizio. Le azioni integrative sono destinate, a regime, alle
classi del triennio ed in particolare riguarderanno i seguenti temi:
 Gestione economica e organizzativa di un’azienda edile, ovvero di uno
studio professionale.
 Fragilità del territorio
 Urbanistica
 Storia dell’architettura
 Vulnerabilità del costruito
 Prove di caratterizzazione
 Progettazione di interventi di recupero
 Organizzazione ed Esecuzione dei lavori
 Sicurezza sui luoghi di lavoro
 Studio normativo.
 Basi del diritto tecnico.
Le attività di laboratorio si avvarranno delle attrezzature presenti all’interno delle
sedi dei partners coinvolti e di quelle presenti nell’ambito dell’istituto De SanctisD’Agostino. Oltre alle esercitazioni pratiche svolte nel normale ambito curriculare,
gli allievi partecipanti al progetto di alternanza scuola lavoro avranno modo di
sperimentare l’integrazione delle metodologie analitiche nella normale pratica di
progettazione, organizzazione ed esecuzione dei lavori e gestione aziendale.
Nel complesso, le attività integrative per entrambi gli indirizzi si propongono le
seguenti finalità:
 Attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo
culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che
colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica.
 Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con
l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro.
 Favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli
interessi, gli stili di apprendimento individuali.
 Realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative
con il mondo del lavoro e della società civile.
 Correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del
territorio.
20
6.3 I progetti del potenziamento
In questa parte del Piano dell’Offerta Formativa Triennale sono riportati i
progetti che l’ Istituto Tecnico Agrario e per Geometri "De Sanctis-D’Agostino" ha
previsto facendo ricorso alle risorse dell’organico dell’autonomia. Tali progetti
tengono conto quindi delle nuove risorse che hanno arricchito l’organico
dell’autonomia disponibile al momento della stesura del presente documento per
l’anno 2016/17, ma non sono da ritenersi esaustivi rispetto alle esigenze del corso
di studi previsto per entrambi gli indirizzi di studio.
6.3.1 La fragilità del territorio: fenomeni naturali e rischio connesso
Priorità cui si riferisce
Rendere gli allievi dal primo al quinto anno coscienti e
consapevoli dei fenomeni che interessano il territorio e
dei relativi rischi
Traguardo di risultato Acquisizione di nozioni e conoscenze nonché capacità
di valutare ed operare nel campo del rischio connesso
ai
fenomeni
naturali
e
nella
conseguenza
progettazione di opere ed interventi
Obiettivo di processo
Dare una base culturale che aiuti l’alunno ad un’analisi
attenta e consapevole
verso il territorio che lo
circondano e verso i fenomeni esogeni ed endogeni
che lo interessano
Altre priorità
Comprendere il i meccanismi di innesco dei fenomeni
naturali endogeni ed esogeni e maturare la capacità di
riconoscerne le forme e i processi che li determinano o
che li hanno determinati in passato
Situazione su cui si Si vuole intervenire sull’impossibilità nell’orario
interviene
curriculare di sviluppare e approfondire tematiche di
estrema
attualità:
rischio
sismico
e
rischio
idrogeologico fondamentali per la cultura personale
della figura professionale del geometra. e della sua
vita professionale nonché maturare una più idonea
capacità di interazione con altre figure professionali
che operano nel campo dello studio e della
progettazione su tali tematiche
Attività previste
Moduli teorici, condotti con lezioni frontali attraverso
postazioni al computer e LIM; relativi a:
-I Fenomeni naturali esogeni ed endogeni
21
-Definizione di Rischio, Pericolosità e Vulnerabilità
-La Protezione Civile; l’attività di Previsione e
Prevenzione dei fenomeni naturali
-Lettura e analisi di aerofotogrammetria e carte
topografiche
-Visione ed Analisi di Foto Aeree anche con uso di
STEREOSCOPIO
-Il Dissesto Idrogeologico: le cifre in Italia e in
Campania
- Interventi in aree instabili mediante tecniche di
ingegneria naturali
- Rilevamento topografico con tecniche tradizionali e
Drone
- Studio dell’interno della Terra: metodi diretti e
indiretti
- Terremoti, Vulcani, Sink Hole
- Le onde sismiche: proprietà e propagazione;
- Vulcanismo effusivo ed esplosivo; I vulcani in Italia.
I vulcani in Campania
- Il Rischio Vulcanico e il rischio sismico
-Visite
guidate
su
fenomeni
particolarmente
significativi che hanno interessato il nostro territorio
- Visite guidate presso centri di ricerca e di protezione
civile (INGV di Grottaminarda)
- Lezioni con esperti esterni che operano nel campo
sia professionalmente che per ricerca
finanziarie Non sono previste spese da parte della Scuola
Risorse
necessarie
Risorse umane (ore) / Il progetto richiede l’intervento di un docente di
area
Scienze A060 esperto in nel campo dello studio dei
fenomeni naturali e dei rischi connessi impegnato
complessivamente per circa 90 ore annuali.
Altre risorse
LIM per la realizzazione di presentazioni video sul
necessarie
lavoro svolto, uso di software CAD
Indicatori utilizzati
La realizzazione di uno studio di rilevamento e studio
cartografico in aula anche con produzione di elaborati
su supporto digitale rappresenta uno strumento di
verifica del progetto. Una prova di verifica scritta sarà
comunque somministrata al termine del percorso
formativo.
22
6.3.2 Prendiamo coscienza della storia della Architettura
Priorità cui si riferisce
Rendere gli allievi dal primo al quinto anno padroni
delle opere Architettoniche dalle Piramidi ai Grattacieli
Traguardo di risultato Acquisizione delle tecniche costruttive realizzate nella
storia dell’Umanità attraverso il significato ed il
servizio dell’Architettura
Obiettivo di processo
Dare una base culturale che aiuti l’alunno ad un’analisi
più attenta verso le strutture che lo circondano.
Altre priorità
Comprendere il Significato ed il Significante
dell’Architettura.
Situazione su cui si Si vuole intervenire sull’impossibilità nell’orario
interviene
curriculare di sviluppare e approfondire tematiche
attuali fondamentali per la cultura personale della
figura professionale del geometra.
Attività previste
 Moduli teorici, condotti con lezioni frontali
attraverso postazioni al computer e LIM;
 Visite guidate ai siti di pregio architettonico.
Risorse
finanziarie Non sono previste spese da parte della Scuola
necessarie
Risorse umane (ore) / Il progetto richiede l’intervento di un docente di
area
“Disegno
e Storia dell’Arte A025
impegnato
complessivamente per circa 60 ore annuali.
Altre
risorse Power point per la realizzazione di presentazioni video
necessarie
sul lavoro svolto.
Indicatori utilizzati
La realizzazione di un DVD rappresenta uno strumento
di verifica del progetto. Una prova di verifica scritta
sarà comunque somministrata al termine del percorso
formativo.
Stati di avanzamento
Il progetto si sviluppa nell’arco di un anno, per cui non
sono previsti stati di avanzamento nei tre anni
dell’offerta formativa.
Valori/situazione
Redazione
della
documentazione
relativa
alla
attesi
presentazione attraverso software specifici, anche
attraverso lavori di gruppo.
23
6.3.3 Azioni di recupero
La valutazione è un processo che accompagna lo studente per l’intero percorso
formativo, perseguendo l’obiettivo di contribuire a migliorare la qualità degli
apprendimenti. Il recupero non è un intervento d’eccezione, ma una prassi che
accompagna l’attività formativa nell’articolazione delle sue diverse fasi. Così inteso,
il recupero e il sostegno divengono funzionali ad una concezione della valutazione
che è da intendersi come una forma di “intelligenza pedagogica” per la costruzione
e l’indirizzo didattico del programma. Ogni attività prevista, quindi, non può essere
limitata al semplice recupero delle carenze rilevate in occasione delle valutazioni
periodiche dei consigli di classe, ma deve rappresentare una costante nell’azione
didattica di ciascun docente e una priorità dell’Istituto collegata al resto dell’offerta
formativa. Premesso ciò, le attività di sostegno e recupero si potranno articolare in
più azioni sviluppate per tutto l’anno, secondo la seguente strutturazione:
TIPOLOGIA
AZIONI
Recupero in
ambito
curricolare
Assegnazione, verifica
e valutazione di
compiti personalizzati
e specifici assegnati
dal docente della
materia
Corsi di
recupero
DOCENTI/STUDENTI
Docenti della classe
Studenti che
presentano carenze
negli apprendimenti
recuperabili
autonomamente
Percorsi didattici sui
Docenti del
contenuti
Potenziamento
imprescindibili definiti
dai dipartimenti
ORGANIZZAZIONE
In orario curricolare
secondo modalità
stabilite dal docente
in rapporto al livello
della classe.
Nel corso dell’anno
scolastico secondo la
necessità.
Dopo lo scrutinio
intermedio come
alternativa al corso di
recupero
Corsi di recupero,
durante l’anno
scolastico in orario
pomeridiano per
aree disciplinari
6.4 Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento programmatico
pensato per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, così
come previsto nella riforma della Scuola (legge 107/2015 – La Buona Scuola). Il
24
documento ha funzione di indirizzo e punta a introdurre le nuove tecnologie nelle
scuole, a diffondere l'idea di apprendimento permanente (life-long learning) ed
estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali. Il
Piano si può riassumere sinteticamente in tre macro ambiti di applicazione con la
descrizione di alcuni obiettivi.
 Strumenti:
Ogni scuola dovrà essere raggiunta da fibra ottica, o comunque da una
connessione in banda larga o ultra-larga, sufficientemente veloce per
permettere, ad esempio, l'uso di soluzioni cloud per la didattica e l'uso di
contenuti di apprendimento multimediali.
 Competenze e contenuti:
Scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali applicate.
Framework comune per le competenze digitali.
 Formazione ed accompagnamento
Creazione di format specifici per percorsi didattici da cui i docenti possano
attingere ed utilizzare in classe.
Rivoluzionare lo spazio: Avere cioè la possibilità di nuovi ambienti virtuali
(cloud, piattaforme didattiche), e/o nuove tipologie di laboratori, possibilità
di utilizzare tablet a scuola.
 Carta di identità digitale per ogni studente.
 Scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali.
 Alternanza scuola-lavoro.
 Formazione in servizio per l'innovazione didattica e organizzativa.
Ogni altra indicazione in merito al Piano Nazionale Scuola Digitale e alla figura del
cosiddetto Animatore Digitale, può essere reperita al seguente indirizzo
http://www.istruzione.it/scuola_digitale/.
Sul sito dell’Istituto “De Sanctis-D'Agostino”, sono riportate le attività realizzate
finora dall’animatore con il supporto del team per l’innovazione digitale.
Tra le altre cose, alla fine dell’a.s. 2015/2016 è stato somministrato ai docenti un
questionario per la rilevazione dei bisogni formativi al fine di individuare le aree
inerenti la didattica multimediale, in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale
Scuola Digitale.
A seguito di tale rilevazione, sono state predisposte due azioni mirate al supporto
dell’utilizzo di adeguate strategie per la didattica multimediale da parte dei
docenti.
25
6.4.1 Prima azione di supporto per la didattica multimediale
Si prevede la formazione sull’utilizzo di piattaforme di social learning (es. Edmodo
o altre similari), ossia la creazione di una classe virtuale attraverso la quale gli
insegnanti in modo semplice e sicuro possono collegarsi e collaborare con
studenti, genitori e altri insegnanti.
Di seguito lo schema di progettazione della classe virtuale.
26
6.4.2 Seconda azione di supporto per la didattica multimediale
E’ stata individuata la metodologia didattica denominata “FLIPPED CLASSROOM”
(Classe Capovolta) quale strategia idonea a perseguire gli obiettivi proposti dal
PNSD. In una “classe capovolta” si capovolge il normale schema di lavoro secondo
lo schema sotto indicato.
• Primo momento: il docente fornisce ai ragazzi materiali didattici
appositamente selezionati e predisposti da studiare. Si può trattare di video,
risorse multimediali, una parte di un e-book inseriti in un sito in rete
utilizzato esclusivamente con i ragazzi della classe
• Secondo momento: agli alunni sono assegnate delle consegne da studiare a
casa e/o esercizi da risolvere «i compiti a casa» (studio indipendente a casa).
Gli studenti studieranno guardando video personalizzati, consultando i
materiali ed
adoperandoli più e più volte fino a quando i concetti non
saranno sufficientemente chiari.
• Terzo momento: in classe, in presenza del docente e dei compagni ci si
focalizza sulla risoluzione di dubbi, sull’ approfondimento di concetti, su
attività svolte e condotte in modo collaborativo che puntino al
raggiungimento di competenze complesse e trasversali
In seguito alle suddette azioni, si ritengono pertanto prioritarie le seguenti
attività:
 la gestione di servizi, per dare una maggiore visibilità alle azioni previste anche
al di fuori dell’Istituto;
 l’analisi mirata, insieme al corpo docente, per individuare criticità e problemi
legati all’applicazione delle tecnologie e/o metodologie già utilizzate
nell’Istituto e a nuove tecnologie che si presenteranno in futuro;
 l’utilizzo dei social network didattici per tutte le classi;
 il potenziamento dell’uso del registro elettronico e della piattaforma Argo;
 la predisposizione di scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali;
 l’organizzazione di workshop per la formazione in servizio in riferimento
all’innovazione digitale didattica e organizzativa;
6.4.3 Proposte progettuali
6.4.3.1 “Area digitale condivisa”
per la formazione digitale indirizzata al corpo docente
e personale ATA.
6.4.3.2 “La cultura digitale”
per la formazione digitale indirizzata al corpo docente
per l’adozione di nuove metodologie digitali nella
27
didattica.
6.4.3.3 “Profilo digitale dell’alunno”
per la formazione digitale degli alunni con relativa
certificazione delle competenze digitali degli alunni a
conclusione dell’intero percorso formativo.
Denominazione
progetto
Priorità cui si riferisce
Traguardo di risultato
Obiettivo di processo
Situazione su cui
interviene
Attività previste
Risorse finanziarie
necessarie
Risorse umane (ore) /
area
Altre risorse
necessarie
6.4.3.1 Area digitale condivisa
Stimolare la formazione interna dei docenti e del
personale ATA
Adottare strumenti organizzativi e tecnologici per
favorire la trasparenza e la condivisione di dati
Consolidare in modo mirato la preparazione dei docenti
in settori specifici.
Ridotta utilizzazione di tutte le potenzialità delle aree
digitali fornite dalla scuola da parte dei docenti.
Formazione in presenza o da remoto (da organizzare in
base alle esigenze scolastiche)
Fondo Legge 107/15 PNSD
Fondo Legge 107/15 Formazione
PON “Per la Scuola” FESR 2014-2020
PON “Per la Scuola” FSE 2014-2020
Gli incontri formativi potranno essere tenuti anche da
docenti esperti individuati mediante bandi ad evidenza
pubblica e/o da docenti appartenenti all’organico
dell’autonomia in possesso di competenze digitali
specifiche.
Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio già
esistenti a scuola.
28
Denominazione
progetto
Priorità cui si riferisce
Traguardo di risultato
Obiettivo di processo
Situazione su si cui
interviene
Attività previste
Risorse finanziarie
necessarie
Risorse umane (ore) /
area
Altre risorse
necessarie
6.4.3.2 La cultura digitale
Utilizzare nuove strategie didattiche
Saper adottare strumenti organizzativi e tecnologici per
favorire l’innovazione della didattica
Individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche
sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della
scuola
Ridotta utilizzazione di tutte le potenzialità delle aree
digitali fornite dalla scuola da parte dei docenti.
Formazione in presenza o da remoto da organizzare in
base alle esigenze scolastiche
Fondo Legge 107/15 PNSD
Fondo Legge 107/15 Formazione
PON “Per la Scuola” FESR 2014-2020
PON “Per la Scuola” FSE 2014-2020
Gli incontri formativi potranno essere tenuti da docenti
esperti individuati mediante bandi ad evidenza pubblica
e/o da docenti appartenenti all’organico dell’autonomia
in possesso di competenze digitali specifiche.
Una LIM per le attività di formazione (già disponibile)
29
Denominazione
progetto
Priorità cui si riferisce
Traguardo di risultato
Obiettivo di processo
Situazione su cui
interviene
Attività previste
Risorse finanziarie
necessarie
Risorse umane (ore) /
area
Altre risorse
necessarie
6.4.3.3 Profilo digitale dell’alunno
Rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di
costruzione delle competenze in generale
Competenze digitali degli studenti.
Fornire strumenti digitali di formazione agli studenti
certificandone le competenze digitali a conclusione
dell’intero percorso formativo.
Ridotta utilizzazione di tutte le potenzialità delle aree
digitali fornite dalla scuola da parte degli alunni.
Formazione in presenza o da remoto da organizzare in
base alle esigenze scolastiche
Fondo Legge 107/15 PNSD
Fondo Legge 107/15 Formazione
PON “Per la Scuola” FESR 2014-2020
PON “Per la Scuola” FSE 2014-2020
Gli incontri formativi potranno essere tenuti da docenti
esperti individuati mediante bandi ad evidenza pubblica
e/o da docenti appartenenti all’organico dell’autonomia
in possesso di competenze digitali specifiche.
Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio già
esistenti a scuola.
Questo ultimo progetto tiene conto dei commi 56, 57 e 58 della legge 13 luglio
2015 n. 107. Esso potrà trovare adeguato supporto dalla organizzazione di
successivi corsi di informatica finalizzati all'acquisizione della certificazione da
parte di enti preposti.
A tale proposito, si terranno presenti le azioni coerenti con il Piano Nazionale
Scuola Digitale presentate nel corso dell’anno scolastico dagli attori istituzionali
preposti all’organizzazione della formazione: MIUR, USR, Reti di scuole, Istituti
Scolastici, INVALSI, INDIRE, associazioni abilitate al rilascio di certificazioni.
A conclusione delle azioni previste nell’ambito del PNSD, si fa presente che
l’Istituto De Sanctis-D’Agostino ha risposto all’Avviso Biblioteche Scolastiche
Innovative prot. n. 7767 del 13 maggio 2016 per l’acquisizione di proposte
progettuali per la realizzazione o l’adeguamento di Biblioteche scolastiche
innovative, concepite come centri di informazione e documentazione anche in
30
ambito digitale da parte delle istituzioni scolastiche.
Le biblioteche scolastiche, in questa nuova accezione, si trasformano in
laboratori per coltivare e implementare conoscenze, saperi, attitudini e
abilità trasversali, utilizzando nuove metodologie didattiche, per formare e
sviluppare le competenze chiave dell’apprendimento permanente, quali in
particolare la comprensione del testo e la competenza “imparare ad
imparare”, connessa all’apprendimento autonomo, all’abilità di perseverare
nell’apprendimento, alla capacità di svolgere ricerca, di selezionare e
riconoscere le fonti, di organizzare il proprio studio, sia a livello individuale
sia in gruppo, a seconda delle proprie necessità, e alla consapevolezza
relativa a metodi e opportunità.
6.5 Altre attività progettuali
6.5.1 Progetto Scuola viva
In attuazione del programma triennale “Scuola Viva”, con cui la Regione
Campania intende ampliare l’offerta formativa e al contempo sostenere una
intensa azione di apertura dell’Istituzione Scolastica, questo Istituto è risultato tra
i soggetti proponenti assegnatari che consentiranno l’apertura pomeridiana di 454
istituti, tra cui anche il nostro.
Le attività dell’Istituzione scolastica saranno rivolte agli studenti iscritti, agli
studenti degli altri Istituti di I e II grado del territorio e ai giovani fino ai 25 anni
di età, italiani e stranieri, prevedendo il più ampio coinvolgimento delle diverse
fasce di popolazione. Non solo ampliamento dell’offerta educativa, quindi, ma
strumento di sostegno alle famiglie contro la dispersione scolastica e, in forma
preventiva, della criminalità giovanile che spesso sfocia nella sottocultura
ideologica della supremazia del maschio e di conseguenza della violenza. Di
seguito la descrizione del progetto che sarà realizzato nel nostro istituto.
Titolo: Brand, design & packaging del prodotto
Partner: Federarchitetti, Associazione Teatro d’Europa “Don Ferdinando Renzulli”,
Firm s.r.l., Spin Off dell’Università degli studi del Sannio, CIF Centro Italiano
Femminile Provinciale di Avellino, Televideo Somma s.r.l., Consorzio Tutela Vini
d’Irpinia, CFS Centro per la Formazione e Sicurezza in edilizia.
31
Argomenti:
 Storia e cultura del territorio;
 La promozione turistica del territorio legata al brand e alla produzione dei
vini;
 La visualizzazione del proprio territorio;
 La comunicazione ed il marketing del territorio;
 Branding, visual identity e package design.
Moduli:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Le nostre origini;
Accade tra noi;
Comunicazione marketing e turismo del vino;
Ambiente, arte e territorio;
Orizzonte cinema;
Dal design al packaging.
6.5.2 Progetto Travel Game & High School Game
Le azioni previste per questo progetto vengono riepilogate nella scheda
successiva. Le azioni previste dall’iniziativa sono personalizzabili e possono anche
essere coniugate con i temi della sicurezza da affrontare nell’ambito
dell’Alternanza Scuola Lavoro.
PROGETTO: “TRAVEL GAME & HIGH SCHOOL GAME”
SCHEDA DI ATTIVITÀ: “TRAVEL GAME”
Attività
Coordinatore/
referente di
Progetto
Presentazione
Travel Game: La sfida in viaggio
Nome e Cognome Prof. Fabrizio D’Ambrosio
Il “Travel Game” fa parte di un eccezionale progetto didattico
e culturale: è un viaggio d’istruzione che coinvolge più scuole
contemporaneamente
per
far
vivere
agli
studenti
un’esperienza unica grazie alla condivisione di momenti
32
Dati in ingresso
(bisogni
individuati)
Finalità
Obiettivi
dell’attività
didattici,
culturali
e
di
socializzazione.
Il programma di viaggio esclusivo di Travel Game comprende
oltre alle consuete attività culturali quali visite guidate
presso le città di destinazione, musei, palazzi di particolare
interesse storico e culturale, mostre, anche e soprattutto
la partecipazione ad attività multimediali innovative e
formative. Gli alunni saranno infatti i veri protagonisti
dell’evento partecipando ad una grande sfida multimediale in
un clima di sana competizione con studenti provenienti da
diverse provincie italiane e forte spirito di squadra.
Numerosi gli eventi in programma e diverse destinazioni tra
cui: Barcellona, Atene, Torino (per maggiori informazioni:
www.travelgame.it)
Strumento di sostegno alle attività tradizionali didattiche,
durante il viaggio d’istruzione senza sconvolgere i normali
assetti scolastici ma integrandone i metodi educativi e
stimolando gli studenti all' utilizzo di nuove forme di
apprendimento.
L’iniziativa ha l’obiettivo di sostenere e premiare i giovani
promuovendo la cultura attraverso un modo innovato e
coinvolgente di fare formazione, con l’ausilio di nuove
tecnologie interattive e multimediali al passo con i tempi che
consentono di “Imparare Divertendosi”. Verrà perseguito il
criterio di premiare il merito durante il confronto con i
coetanei. Socializzazione e meritocrazia sono gli aspetti
fondamentali dell’iniziativa.
Obiettivi specifici:
- Interiorizzare i temi trattati nel corso del viaggio: alla fine
dell’esperienza infatti dovranno rispondere alle domande
preparate per loro dai docenti (interagendo con studenti che
si trovano in altre zone d'Italia)
- Spirito di squadra (forte senso di appartenenza alla propria
scuola grazie alla sana competizione che viene a crearsi tra
gli studenti coinvolti nella sfida)
- Costi contenuti del viaggio
33
Docenti Esterni o
Esperti
Moduli individuati
A differenza del classico viaggio di istruzione il progetto
prevede la presenza del personale altamente qualificato che
seguirà i gruppi scolastici negli spostamenti, nelle attività
didattico-culturali e nelle escursioni mirate. I docenti
potranno sempre contare sul supporto delle nostre guide e
dei nostri educatori specialmente nella fascia oraria serale
quando saranno organizzati momenti di aggregazione.
Saranno sempre alternati momenti di cultura e divertimento
così da rendere unico ma soprattutto sicuro grazie alla
presenza costante dello staff il soggiorno dei vostri studenti.
1^Fase. Gli studenti in vista della grande sfida multimediale
che si terrà durante il viaggio insieme a tutte le scuole
partecipanti, potranno allenarsi sfidando i propri coetanei di
tutta Italia rispondendo ai vari test sulle materie scolastiche
attraverso l’utilizzo dell’APP “High School Game”
per
Smartphone
da
scaricare
collegandosi
al
sito:
www.travelgame.it
2^Fase: gli studenti partiranno per la destinazione prescelta
e potranno mettere in pratica le competenze acquisite
sfidando i loro coetanei che parteciperanno al viaggio
Durata del
progetto
3^Fase: I migliori studenti classificati delle quarte e delle
quinte classi rappresenteranno la propria scuola nelle fasi
finali del concorso nazionale High School Game in finale
nazionale, un appuntamento previsto nel mese di maggio
Sei giorni nei mesi di Marzo, Aprile o Maggio
6.6 Scuola inclusiva: scelte didattiche personalizzate e flessibili
L’area dei BES (Bisogni Educativi Speciali), conosciuta in Europa come Special
Educational Needs, rappresenta quell’area dello svantaggio scolastico che
comprende tre grandi sotto-categorie
34
BES
Disabilità






Disturbi evolutivi specifici
Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale
DSA
Deficit del linguaggio
Deficit delle abilità non verbali
Deficit della coordinazione motoria
Deficit dell’attenzione e dell’iperattività
Funzionamento cognitivo limite (limite di separazione fra disabilità e disturbo specifico)
Dall’inserimento all’integrazione nella scuola di tutti, si è passati alla nuova
prospettiva di inclusione nella scuola per tutti, secondo un approccio
progressivamente più aperto alla cura educativa di bisogni differenti, alle
“integrazioni” al plurale, di tutte le diversità.
Nel nostro Istituto la prospettiva dell’integrazione si è evoluta verso approcci
aperti all’inclusione, cioè alla cura e alla considerazione di bisogni educativi
speciali anche non certificati, rilevati nelle classi con sempre maggiore frequenza.
Tappe finali del processo evolutivo della produzione normativa, sono rappresentate
dalla Direttiva del 27 dicembre 2012 (sugli strumenti di intervento per alunni con
Bisogni Educativi Speciali e sull’organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica) e dalle disposizioni attuative: la C.M. 8/2013 con le indicazioni operative
e le note ministeriali di chiarimento successive (n.1551 del 27/06/2013 e n. 2563
del 22/11/2013).
In considerazione di queste ultime disposizioni, noi docenti abbiamo progettato
interventi a favore di alunni che presentano difficoltà tali da condizionare
negativamente il percorso di sviluppo e di apprendimento, esponendoli al rischio
del fallimento. Le azioni progressive e mirate sono attentamente progettate anche
per periodi temporanei e per situazioni diversificate.
35
Partendo dal presupposto che l’inclusione scolastica è condizione indispensabile per
la promozione dell’inclusione sociale, ogni consiglio di classe valuta:
 l’opportunità di una “personalizzazione “ della didattica,
 l’adozione di strumenti compensativi e misure dispensative,
 gli strumenti e i modelli organizzativi idonei per attuare le fasi dell’offerta
formativa della scuola.
Una buona inclusione è il risultato di una effettiva e oculata collaborazione tra
famiglia, scuola, A.S.L. ed Enti locali, strutturando anche strumenti efficaci di
acquisizione di informazioni.
6.6.1 Pianificare l’inclusione
La nostra scuola per perseguire “una politica per l’inclusione” è impegnata nella
progettazione
di
percorsi
di
miglioramento
valorizzando
l’attività
di
autovalutazione.
L’autovalutazione del grado di inclusività della scuola considera le criticità, i punti di
forza, le opportunità, le risorse e l’individuazione di ogni situazione di bisogno
educativo speciale.
Gli interventi per l’inclusione coinvolgono necessariamente insegnanti, famiglie,
operatori esterni e si differenziano su due livelli:
 uno generale e più ampio per la stesura del P.A.I. (Piano Annuale per
l’Inclusività);
 uno più ristretto al team o al consiglio di classe per l’elaborazione del
P.D.P.(Piano Didattico Personalizzato).
Il PAI è una azione pedagogica di sistema che coinvolge l’intera comunità educante
facendo convergere le energie su obiettivi comuni. È uno strumento che ci
consente di progettare un’offerta formativa inclusiva e coerente con i bisogni
educativi rilevati e di analizzare attentamente i punti di forza da valorizzare e di
criticità da compensare.
Il PDP è la risorsa privilegiata per la progettazione corresponsabile dell’intervento
educativo e didattico; definisce, verifica in itinere e documenta il percorso di
individualizzazione e di personalizzazione calibrato sulle competenze attese;
esplicita strategie di intervento, scelte organizzative, scelte di adattamento e di
semplificazione dei contenuti, misure dispensative e strumenti compensativi, criteri
per la valutazione formativa e orientativa.
36
Piano
Mettere in campo una sinergia di forza e azione
Didattico
Considerare i punti di forza e i bisogni dell’alunno,
elaborando ipotesi organizzative e strategie
metodologiche.
Personalizzato
Focalizzare l’insegnamento e l’apprendimento sugli
interessi e le attitudini degli allievi.
6.6.2 La continuità pedagogico-didattica per l’inclusione
Gli alunni in “difficoltà” richiedono attenzioni, dispositivi di potenziamento e di
compensazione, strategie in grado di favorire la partecipazione e la motivazione.
Nell’ottica della continuità del percorso formativo di ogni alunno, noi docenti
condividiamo le “buone pratiche”, i metodi inclusivi più efficaci, le strategie
didattiche più opportune per conseguire l’obiettivo principale del “potenziamento”:
rendere capace ogni alunno di eseguire autonomamente un compito che prima
eseguiva con il supporto di un adulto.
Il percorso di potenziamento condiviso ha le seguenti caratteristiche:
 conoscere i processi cognitivi implicati nell’apprendimento e individuare le
funzioni apprenditive più fragili;
 quindi elaborare un’ analisi della situazione di partenza che metta in luce i
punti di forza e di debolezza;
 avviare un progetto di intervento finalizzato che compensi le abilità carenti;
 privilegiare
metodi
inclusivi,
quali
l’apprendimento
cooperativo,
l’apprendimento significativo, l’apprendimento per mappe concettuali.
L’inclusione è finalità primaria: i docenti curano la scelta degli strumenti
compensativi e delle misure dispensative da privilegiare nell’ambito dei disturbi
della lettura, della scrittura e del calcolo.
“Dalle linee guida per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento” - La
L.170/2010 dispone che ogni Istituto deve garantire “ l’uso di una didattica
individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico
che tengano conto anche di caratteristiche peculiari del soggetto, quali il
bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate”.
Inoltre richiama l’obbligo di garantire “ l’introduzione di strumenti compensativi,
compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché
misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei
concetti da apprendere”.
37
6.6.3 Integrazione alunni disabili
La presenza di alunni diversamente abili nella nostra scuola avvalora il concetto di
unicità e di peculiarità della persona; i diversamente abili costituiscono una
ricchezza per tutti gli altri che, attraverso la convivenza, fanno propri
comportamenti e valori preziosi.
Le risorse umane sono costituite dai docenti specializzati e da personale non
docente adeguatamente formato.
Gli spazi disponibili sono quelli comuni a tutta la scolaresca: palestra, laboratori di
chimica, di fisica, di informatica, linguistico, laboratori all’aperto; i mezzi sono
costituiti da materiali di manipolazione, attrezzature psicomotorie e sportive, testi
semplificati e illustrati, software didattici.
In sintesi l’Istituto si propone di garantire all’alunno con disabilità di:
 vivere in una dimensione di benessere;
 assumere e svolgere un ruolo socialmente apprezzato e riconosciuto;
 evolvere costantemente nel suo sviluppo personale;
 “agire” una reale, positiva integrazione nel gruppo classe e all’interno della
scuola;
 elaborare un percorso individualizzato di sviluppo e di apprendimento.
L’individualizzazione dell’insegnamento avviene tramite la predisposizione del Piano
Educativo Individualizzato. Il P.E.I. delinea percorsi formativi personalizzati per il
singolo alunno partendo dall’analisi delle competenze in possesso e delle
potenzialità. ed è integrato con i piani di intervento di carattere sanitario, sociale e
familiare. È predisposto sulla base delle indicazioni della Diagnosi Funzionale e del
Profilo Dinamico Funzionale ed è concordato e verificato nell’ambito degli incontri
del Gruppo “GLHO”. Detti incontri sono fissati in numero di almeno tre nell’anno
scolastico con lo scopo di stilare, monitorare e valutare il percorso personalizzato
nel P.E.I.
Le proposte didattiche, collegate alle esperienze e al vissuto del ragazzo
costruiscono percorsi individualizzati attenti ai processi più che ai prodotti,
promuovono un’organizzazione didattica che dia ampio spazio alla ricerca e ai
laboratori, rendono l’alunno protagonista del proprio fare.
6.6.4 Competenze professionali per l’inclusione
Il DL N. 104/2013, convertito con la L. 128/2013 recante “Misure urgenti in
materia di istruzione, università e ricerca” reintroduce la formazione obbligatoria
del personale scolastico per migliorare “ la didattica” e per aumentare “ le
38
competenze necessarie a potenziare i processi di integrazione a favore di alunni
con bisogni educativi speciali.
6.7 Azioni Convitto e semi convitto
Il Convitto annesso all’Istituto Statale d’Istruzione Secondaria “F. De Sanctis”
è parte integrante dell’Istituto Agrario. Tra gli scopi fondamentali per cui un
allievo frequenta il convitto c’è l’acquisizione di un’adeguata preparazione
scolastica e culturale; le famiglie, dal canto loro, hanno la medesima aspettativa e
si attendono che il loro figlio sia seguito ed aiutato a raggiungere buoni risultati.
Va pertanto posta particolare attenzione allo studio che non è solo funzionale alla
preparazione scolastica, ma è un utile strumento di conoscenza e relazione
personale tra gli educatori e i convittori.
Tutte le informazioni relative alle modalità di accesso ai servizi forniti, alla
programmazione delle attività del convitto e del semiconvitto, al progetto
educativo, al regolamento del convitto e del semi convitto, nonché alle norme
disciplinari che regolamentano il soggiorno degli allievi, sono disponibili sul sito
dell’Istituto all’indirizzo www.agrariogeometra.gov.it
Oltre a tutte le attività previste, si sottolinea che già dall’anno 2015/2016, i
docenti dell’organico dell’autonomia sono impegnati in attività didattiche di
recupero, in aggiunta a quelle normalmente previste ed erogate nell’ambito delle
azioni previste per il convitto ed il semi convitto, come indicato al paragrafo
6.3.3.
6.9 Azioni Casa circondariale
L’offerta formativa per la sede carceraria, traccia le linee-guida della didattica e
presenta corsi ed attività, oltre a indicare principi di funzionamento e diritti-doveri
per i diversi soggetti.
La peculiarità di una scuola in carcere impone una riflessione complessivamente
diversa rispetto alla scuola “normale” in considerazione della peculiarità delle
persone a cui tale offerta è rivolta: “adulti” e “ristretti”. Da qui la necessità di un
documento separato e dedicato al “fare scuola in carcere”.
L’offerta formativa relativa alla casa circondariale è illustrata nell’allegato 2,
riportato in appendice al presente documento.
39
7 Fabbisogno di organico
In questa sezione si riporta schematicamente il numero dei posti di organico
dell’autonomia. Si precisa che i posti comuni e di sostegno sono stati individuati
prendendo come riferimento l’organico di fatto di partenza per le tre istituzioni
scolastiche presenti, avendo esse comunque graduatorie d’istituto separate.
Successivamente, si riporta una tabella riepilogativa che include tutte le istituzioni
scolastiche facenti capo all’Istituto.
7.1 Posti comuni e di sostegno
Fabbisogno di organico (ex ITA)
Classe di
concorso
A012
A019
A029
A042
A049
A050
A058
A060
A072
A074
A346
C050
C300
C320
AD01
AD02
AD03
Religione
A.S.
2016-17
3(+3h)
1(+2h)
2(+10h)
(15h)
6(+11h)
7(+12h)
7
2
3(+2h)
2
3(+15h)
7(+8h)
(10h)
(10h)
2
2
2
1
A.S.
2017-18
3(+3h)
1(+2h)
2(+10h)
(15h)
6(+11h)
7(+12h)
7
2
3(+2h)
2
3(+15h)
7(+8h)
(10h)
(10h)
2
2
2
1
A.S.
2018-19
3(+3h)
1(+2h)
2(+10h)
(15h)
6(+11h)
7(+12 h)
7
2
3(+2h)
2
3(+15h)
7(+8h)
(10h)
(10h)
2
2
2
1
Motivazioni
Basato sull’organico di fatto
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
Fabbisogno di organico (ex ITG)
Classe di
concorso
A013
A019
A016
A029
A.S.
2016-17
(6h)
(4h)
3
(14h)
A.S.
2017-18
(6h)
(4h)
3
(14h)
A.S.
2018-19
(6h)
(4h)
3
(14h)
40
Motivazioni
Basato sull’organico di fatto
“
“
“
Classe di
concorso
A038
A042
A047
A050
A058
A060
A072
A346
C240
C290
C300-310
C320
C430
Religione
A.S.
2016-17
(6h)
(3h)
1 (+8h)
2 (+7h)
1
(4h)
1 + 2 ore
1 (+3h)
(2h)
(2h)
(2h)
(2h)
2 (+10h)
(7h)
A.S.
2017-18
(6h)
(3h)
1 (+8h)
2 (+7h)
1
(4h)
1 + 2 ore
1 (+3h)
(2h)
(2h)
(2h)
(2h)
2 (+10h)
(7h)
A.S.
2018-19
(6h)
(3h)
1 (+8h)
2 (+7h)
1
(4h)
1 (+2h)
1 (+3h)
(2h)
(2h)
(2h)
(2h)
2 (+10h)
(7h)
Classe di
concorso
A013
A019
A016
A029
A038
A042
A047
A050
A058
A060
A072
A346
C240
C290
C300-310
C320
C430
Religione
A.S.
2016-17
(12h)
(8h)
2 (+16h)
1 (+2h)
(12h)
(6h)
2 (+2h)
3 (+7h)
1 (+4h)
(8h)
2 (+6h)
1 (+12h)
(4h)
(4h)
(4h)
(4h)
3
(10h)
A.S.
2017-18
(12h)
(8h)
2 (+16h)
1 (+2h)
(12h)
(6h)
2 (+2h)
3 (+7h)
1 (+4h)
(8h)
2 (+6h)
1 (+12h)
(4h)
(4h)
(4h)
(4h)
3
(10h)
A.S.
2018-19
(12h)
(8h)
2 (+16h)
1 (+2h)
(12h)
(6h)
2 (+2h)
3 (+7h)
1 (+4h)
(8h)
2 (+6h)
1 (+12h)
(4h)
(4h)
(4h)
(4h)
3
(10h)
Fabbisogno di organico (Casa circondariale)
Motivazioni
Basato sull’organico di fatto
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
Motivazioni
Basato sull’organico di fatto
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
Fabbisogno di organico (ex ITA, ex ITG e Casa circondariale)
Classe di
concorso
A012
A013
A.S.
2016-17
3
1
A.S.
2017-18
3
1
A.S.
2018-19
3
1
Motivazioni
Basato sull’organico di fatto
“
41
Classe di
concorso
A016
A019
A029
A038
A042
A047
A049
A050
A058
A060
A072
A074
A346
C050
C240
C290
C300-310
C320
C430
AD01
AD02
AD03
Religione
A.S.
2016-17
6
2
3
1
2
4
7
13
9
3
7
2
7
7
0
0
1
1
6
2
2
2
2
A.S.
2017-18
6
2
3
1
2
4
7
13
9
3
7
2
7
7
0
0
1
1
6
2
2
2
2
A.S.
2018-19
6
2
3
1
2
4
7
13
9
3
7
2
7
7
0
0
1
1
6
2
2
2
2
Motivazioni
Basato sull’organico di fatto
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
7.2 Posti per il potenziamento
Tipologia
A016
A017
A019
A025
A058
A060
A072
A346
AD03
TOTALE
n. docenti
1
Motivazione
1
2
1
1
1
1
1
1
10
42
7.3 Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei
parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Tipologia
n.
1
7
31
2
n.
1
2
1
3
3
1
2
D.S.G.A
Assistente amministrativo
Collaboratore scolastico
Assistente tecnico AR02
Tipologia
Assistente tecnico AR06
Assistente tecnico AR10
Assistente tecnico AR23
Assistente tecnico AR28
Cuoco
Infermiere
Guardarobiere
8 Programmazione delle attività formative rivolte al personale
Nella programmazione delle attività di formazione del personale per il triennio
2016/19 si tiene conto:




degli obiettivi generali del Piano Triennale dell’Offerta Formativa
delle priorità individuate nel Rapporto di Autovalutazione
delle azioni programmate con il Piano di Miglioramento
delle innovazioni dal punto di vista normativo con particolare riferimento
alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
8.1 Pianificazione delle attività di formazione
Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto ritiene di dovere effettuare le
seguenti attività di aggiornamento, che saranno specificate nei tempi e modalità
con programmazione dettagliata all’inizio di ogni anno scolastico.
43
Attività formativa
Adozione di
strumenti
organizzativi e
tecnologici per
favorire la
trasparenza e la
condivisione dei dati
Personale coinvolto
Docenti
Personale ATA
Soggetto/Ente
proponente
Istituto
Reti
Adozione di nuove
metodologie digitali Docenti
nella didattica
Istituto
Reti
Formazione
didattica
competenze
Istituto
Reti
sulla
per Docenti
Formazione
in
Docenti
materia di disabilità
Personale ATA
e BES
Istituto
Reti
Formazione/autofo
rmazione
specifica Docenti
nelle
discipline Personale ATA
professionali
Istituto
Reti
44
Priorità correlata
 Adeguamento al
PSND
 Proposta
progettuale Area
digitale condivisa
cfr. par. 6.5.1.1
 Adeguamento al
PSND
 Proposta
progettuale
La
cultura
digitale
cfr. par. 6.5.1.2
Incremento della
collaborazione
professionale tra
docenti per lo
sviluppo delle
competenze
professionali
 Adempimenti di
legge in materia
di disabilità, BES
 Sviluppo di un
clima di
apprendimento
positivo nelle
classi
 Incremento della
collaborazione
professionale tra
docenti (e tra
assistenti tecnici)
per lo sviluppo
delle competenze
professionali
 Definizione
del
curricolo in uscita
ALLEGATO 1 - Il Piano di Miglioramento
L’idea che permea l’azione di miglioramento è la volontà di armonizzare la
duplice identità dell’Istituto cosicché, pur mantenendo le specificità dei due corsi
di studio, questo ritrovi nei processi fondamentali, sia didattici che progettuali,
un'organicità di lavoro e di obiettivi che permettano una valutazione attenta del
lavoro svolto ed una capacità di riesame nell'ottica del miglioramento continuo.
Dai dati emersi dall’autovalutazione, una prima e importante criticità è data dai
risultati delle prove Invalsi, che, pur allineati alla media regionale, si collocano al
di sotto del riferimento nazionale. Una seconda criticità emerge dal quadro delle
competenze chiave e di cittadinanza sviluppate dagli studenti, con particolare
riferimento agli ambiti “ Risolvere problemi” e “Progettare”; la valutazione delle
competenze chiave, inoltre, discende da un’osservazione generale che non
consente, al momento, una misurazione efficace dei vari livelli raggiunti e quindi
una corretta pianificazione degli interventi correttivi. Esiste, più in generale, un
difetto di organicità e di coordinamento endo e interdipartimentale dell’offerta
progettuale, che non risulta efficacemente monitorata, valutata e condivisa a
livello collegiale nella fase più importante, quella degli esiti e della ricaduta sulla
formazione.
E’ chiaro che una progettazione più attenta, che faccia del riesame un nodo
importante, una maggiore presenza nella progettazione didattica di figure
significative del territorio come aziende e istituzioni locali, creerebbero una scuola
dinamica, efficiente e proiettata verso il futuro, capace di dare allo studente una
preparazione coerente con le aspettative del mondo odierno. Nell’ottica del
miglioramento continuo della formazione, dell’organizzazione e dei servizi da essa
erogati, il Piano individua, pertanto, due priorità strategiche e riferibili a:
1. Riduzione delle differenze ESCS nelle prove standardizzate nazionali
2. Potenziamento, misurazione e valutazione delle Competenze chiave e di
cittadinanza
Le azioni di miglioramento avranno un impatto positivo per:
 studenti che vedranno potenziato il loro curriculum scolastico con attività
didattiche ben mirate e coerenti con il territorio nel quale si potranno trovare
ad operare una volta diplomati. Questo dovrebbe avere anche una grande
ricaduta positiva sulle aspettative genitoriali.
45
 docenti che, interagendo tra loro e con i partner, potranno accrescere le loro
competenze professionali, trasformandole in patrimonio comune. La
standardizzazione della verifica e del riesame permetterà di selezionare i
progetti in base all’ effettiva efficienza ed efficacia.
 percezione esterna dell’istituto, con allargamento del bacino di utenza.
Progetti di miglioramento (secondo l’ordine di priorità)
1. Innalzamento performance Invalsi
2. Potenziamento competenze chiave e di cittadinanza
3. Misurazione competenze chiave e di cittadinanza
Titolo dell’iniziativa di miglioramento:
Prove INVALSI – Primo biennio
Responsabile
dell’iniziativa:
Livello di
priorità:
Componenti
strumentali.
funzioni
strumentali
studenti e
formazione
Data
prevista di
30 APRILE 2017
attuazione
definitiva:
Ultimo
riesame:
1
del
gruppo
di
miglioramento:
31 MARZO 2017
nucleo
valutazione
e
funzioni
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE
Dalla rilevazione nazionale degli apprendimenti in italiano e matematica, è
emerso che, anche se i dati dell’istituto risultano in linea con il riferimento
regionale, i risultati si collocano in entrambe le discipline sotto la media nazionale.
Da un’analisi più attenta, emerge tuttavia che le carenze rilevate a conclusione
del primo biennio sono sufficientemente integrate nel triennio successivo. La
priorità è pertanto quella di accelerare il processo di risoluzione delle criticità, con
l’obiettivo di traguardo di elevare, a tre anni, la percentuale complessiva di
46
studenti nei livelli 3, 4 e 5 in Italiano in un intervallo compreso tra il 50% e il 60%
per ridurre le differenze dell'indicatore ESCS, e di elevare la percentuale di
studenti distribuiti sui livelli 3, 4 e 5 in matematica in un intervallo compreso tra il
45% e il 50%.
Per il conseguimento del traguardo si prevede la valorizzazione nell’organico
dell’autonomia dei docenti delle discipline oggetto della rilevazione, cui affidare in
orario anche extrascolastico attività di recupero e/o di potenziamento, articolate
anche in copresenza,per interclasse e per fasce di livello. Saranno anche attivate
collaborazioni con enti di formazione esterni (Università e/o altri erogatori
accreditati) per iniziative di rinforzo e potenziamento destinate agli studenti.
L’obiettivo di processo complessivo da conseguire è anche quello di migliorare la
formazione dei docenti curricolari con attività di aggiornamento mirate ed
allargate, eventualmente, anche agli insegnanti della secondaria di primo grado,
promuovendo azioni di raccordo necessarie ad un confronto costruttivo sulle
criticità, sull’intervento correttivo, sulle strategie di potenziamento; la
socializzazione potrà, di riflesso, incidere anche sull’orientamento scolastico in
entrata.
Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
Responsabile della realizzazione del progetto: funzioni strumentali preposte
alla formazione e all’aggiornamento.
Destinatari: il progetto è diretto agli studenti e al personale docente di italiano e
matematica delle due sedi e, in generale, ai docenti del biennio ma potranno
essere coinvolti comunque tutti i docenti dell’organico dell’autonomia interessati
all’azione di miglioramento.
Descrizione delle fasi fondamentali dell’attuazione
Entro gennaio 2017, individuazione di corsi di formazione e aggiornamento
destinati ai docenti, relativamente a nuove e/o diverse metodologie didattiche da
impiegare nell’azione di miglioramento.
A partire da Febbraio 2017 realizzazione di corsi di potenziamento in Matematica
ed in Lingua Italiana in orario curriculare ed extracurriculare, articolati
eventualmente in copresenza, anche per interclasse e per fasce di livello,
avvalendosi delle facilitazioni offerte dal semi convitto annesso all’Istituto.
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
Verranno valutati:
47




il numero delle adesioni e l’assiduità della frequenza dei soggetti coinvolti;
il livello di gradimento attraverso questionari iniziali, intermedi e finali;
la ricaduta sulle metodologie didattiche, attraverso prove standardizzate
somministrate agli studenti del primo biennio;
la ricaduta sulle performance degli studenti nella prossima rilevazione
nazionale degli apprendimenti.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Sulla base degli esiti dei monitoraggi effettuati in itinere, verranno attuate
eventuali revisioni ed integrazioni all’azione di miglioramento.
Gli incontri per il riesame dovranno valutare soprattutto l’efficacia delle modalità
di coinvolgimento dei soggetti interesati per rivedere eventualmente l’approccio
adottato. Nei mesi di maggio e di giugno si valuteranno gli esiti complessivi del
progetto sulla base dei quali verranno formulate le proposte per l’anno
successivo.
Titolo dell’iniziativa di miglioramento:
Potenziamento delle competenze chiave e di cittadinanza
Responsabile
dell’iniziativa:
Livello di
priorità:
Coordinatori dei
Dipartimenti ad
indirizzo
tecnicoprofessionale
Data prevista di
attuazione
definitiva:
2
Ultimo riesame:
30 GIUGNO 2017
30 APRILE 2017
Componenti del gruppo di miglioramento: nucleo valutazione e funzioni strumentali
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE
Il RAV consente di individuare una seconda urgenza, legata alle competenze
chiave e di cittadinanza "Risolvere problemi" e "Progettare’. Molti studenti
48
evidenziano ancora difficoltà metodologiche nell’affrontare problemi, soprattutto
laddove si configurino collegamenti interdisciplinari, e nel definire obiettivi e
strategie. Occorre pertanto orientare la proposta progettuale al conseguimento di
queste competenze, selezionando le attività extracurriculari più adatte al rinforzo
metodologico e, parallelamente, più utili a garantire la formazione tecnicoprofessionale richiesta dal mercato del lavoro.
Per queste ragioni è indispensabile:
 ripensare la progettazione dei curricula partendo dalle Linee Guida del
settore di indirizzo e delle singole articolazioni previste, ma individuando in
maniera chiara e funzionale le competenze in uscita proprie della figura
professionale che si intende formare.
 Istituire una funzionalità assimilabile a quelle di un ufficio tecnico che
coadiuvi il collegio docenti nella valutazione e nell’avallo dei progetti
destinati agli studenti; fornisca un supporto alla verifica della individuazione
delle risorse economiche disponibili e necessarie a finanziare le attività.
 Migliorare la funzionalità operativa dei laboratori, incentivandone
ulteriormente la fruizione con attività di coordinamento e di
calendarizzazione.
 Promuovere esperienze laboratoriali
innovative, anche in orario
extracurriculare ed, eventualmente, con il coinvolgimento di partner esterni.
 Assicurare il pasto agli
studenti che utilizzano il tempo prolungato,
ricorrendo eventualmente ai servizi del semi convitto.
Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
Responsabili della realizzazione del progetto: coordinatori dei Dipartimenti
tecnico-scientifici.
Destinatari: gli studenti, che potranno avvalersi di risorse culturali aggiuntive
per arricchire la loro formazione e per maturare attitudini metodologiche
trasversali.
Descrizione delle fasi fondamentali dell’attuazione
Entro novembre 2016: realizzazione di
una corretta programmazione
dipartimentale che individui in modo lineare le strategie comuni da attivare per
perseguire le competenze chiave, la natura e la tempistica dei contenuti
imprescindibili da sviluppare.
A partire da dicembre 2016: redazione di un crono programma che vincoli le
classi all’utilizzo dei laboratori.
Entro gennaio 2017: progettazione dell’ufficio tecnico e verifica delle dotazioni
49
strumentali e delle condizioni operative dei laboratori attualmente in funzione.
Entro marzo 2017: condivisione attraverso piattaforma digitale (Argo, Edmodo et
similia) delle buone pratiche realizzate o avviate nell’Istituto, che contemplino
esperienze laboratoriali innovative funzionali al conseguimento delle competenze
chiave e di cittadinanza.
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
Verranno valutati:
 il numero ed il tipo di iniziative realizzate.
 il livello di soddisfazione degli studenti destinatari dei servizi, attraverso
modelli unificati di rilevazione validi per tutte le iniziative realizzate.
 i livelli di competenze chiave conseguiti, attraverso apposite griglie di
misurazione.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Riunioni periodiche di valutazione sono previste a partire da febbraio 2017, nel
corso delle quali potranno essere apportate variazioni al percorso indicato.
Titolo dell’iniziativa di miglioramento:
Misurazione competenze chiave e di cittadinanza
Responsabile
dell’iniziativa:
Livello di
priorità:
REFERENTI
VALUTAZIONE/
COORDINATORI
DIPARTIMENTALI
2
Data prevista
di attuazione
definitiva:
Ultimo
riesame:
30 GIUGNO2017
MAGGIO 2017
Componenti del gruppo di miglioramento: nucleo valutazione e funzioni
strumentali
Altri soggetti coinvolti nell’azione: Coordinatori dei dipartimenti disciplinari
50
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Fase di PLAN - PIANIFICAZIONE
Dall’autodiagnosi di istituto, emerge all’interno della priorità 2, un’ulteriore, ma
non meno importante, urgenza, ovvero la necessità di una misurazione oggettiva
delle competenze con l’obiettivo di contestualizzarle in azioni esplicite, misurabili
e coerenti con il curricolo di istituto. Le griglie di rilevamento finora utilizzate
restano vaghe e non omogenee; le competenze di cittadinanza risultano solo
elencate nel curricolo e non articolate in passaggi misurabili. Il monitoraggio si
limita all’osservazione/riorientamento dei comportamenti e non è formalizzato
attraverso rubriche di valutazione (e quindi di riflessione) dedicate. La vaghezza
degli indicatori di misurazione può rendere meno incisiva l’azione del docente, che
trova nella valutazione formativa lo strumento più utile per controllare la validità
e la ricaduta delle scelte didattiche, e per correggerle tempestivamente. Per
queste ragioni occorre studiare, redigere, condividere e testare uno strumento
omogeneo di misurazione, sulla scorta delle griglie messe a punto dai singoli
dipartimenti disciplinari; i parametri e gli indicatori dovranno contestualmente
declinare, per livelli, le competenze di cittadinanza maturate.
Fase di DO - DIFFUSIONE E REALIZZAZIONE
Responsabili della realizzazione del progetto: referenti della valutazione,
integrati dai coordinatori dipartimentali.
Destinatari: tutto il personale docente dell’autonomia.
Descrizione delle fasi fondamentali dell’attuazione
Febbraio 2017: creazione e attivazione di gruppi di studio.
Marzo 2017: raccolta e sistematizzazione delle proposte e dei materiali prodotti.
Maggio 2017: elaborazione delle griglie di valutazione.
Settembre 2017: Feedback, integrazioni, correzioni ed approvazione.
Fase di CHECK – MONITORAGGIO E RISULTATI
Verranno valutati:

la flessibilità dello strumento di misurazione, ovvero la sua capacità di
valutare nella dimensione interdisciplinare tutti gli aspetti della
51
preparazione e della formazione dello studente. La complessità
dell’argomento richiede un’analisi accurata in seno ai singoli
dipartimenti; pertanto è realistico rinviare al prossimo settembre il
momento del confronto.
Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO
Come indicato nel punto precedente, i docenti referenti insieme con il Gruppo di
Miglioramento monitoreranno nel mese di maggio la validità dell’elaborato,
intervenendo con integrazioni e correzioni. A partire dal mese successivo di
settembre, previa discussione all’interno dei dipartimenti disciplinari, verranno
messe a punto ulteriori rettifiche per il miglioramento dello strumento.
52
ALLEGATO 2 – Offerta Formativa della Sezione Carceraria
Il documento riguarda tutti i soggetti della comunità penitenziaria addetti alla
scuola ed è il riferimento di base che qualifica “l’offerta didattica”.
Esso si rivolge pertanto:
 ai detenuti-studenti che sono alle prese con un difficile momento della
propria esistenza e scelgono o vengono indirizzati dalle figure istituzionali
(gli educatori dell’area trattamentale) verso la scuola come momento di
rieducazione e di promozione della propria personalità;
 al personale Docente dell’Istituto Tecnico per Geometri;
 al personale della Casa Circondariale, in particolare agli Educatori e al
personale dell’Area Trattamentale che interagiscono con la scuola;
 alle istituzioni presenti sul territorio.
L’I.S.I.S. “F. De Sanctis – O. D’Agostino”: l’Istituzione scolastica nella sede della
casa circondariale di Bellizzi Irpino
Al momento della stesura del presente documento, l’Istituto conta all’interno del
carcere, n° 10 classi divise in due sezioni: una per i detenuti per “reati comuni” e
l’altra per i detenuti dell’ “Alta Sicurezza” (reati di associazione).
La sezione staccata dell’Istituto per geometri O. D’Agostino all’interno della Casa
Circondariale fu ufficialmente istituita e riconosciuta dal Provveditorato agli Studi
nell’anno scolastico 1990/91, ma di fatto nasce nel Gennaio 1984 quando, con
preside Alfonso Biondi, un team di docenti dell’ ITG dedicava volontariamente il
“giorno libero” per preparare gli alunni detenuti a sostenere l’esame di maturità
come “privatisti”.
Durante gli anni successivi al 90/91 l’iscrizione degli studenti è stata costante
arrivando, a partire dall’anno scolastico 1996, all’istituzione di un corso completo
della durata di cinque anni, con esame di Stato conclusivo in sede per il
conseguimento del diploma di geometra e successivamente di <Tecnico
dell’Ambiente e del Territorio>.
Per completezza, si tiene a riportare che nell’anno scolastico 2014/15, in via
sperimentale, è stata concessa ad un alunno che usufruiva di un permesso
lavorativo, la possibilità di continuare gli studi presso strutture esterne al
penitenziario e di sostenere l’esame di maturità all’interno dello stesso. Il risultato
è stato più che soddisfacente sia per l’alunno che per l’istituto.
53
Si sottolinea anche l’attività di “orientamento alle facoltà universitarie” rivolta agli
studenti particolarmente brillanti, e non sono pochi gli alunni <geometri> che
hanno chiesto il trasferimento in altri Istituti di pena per frequentare l’università.
Il Responsabile di plesso
Il Referente rappresenta un punto di riferimento dell’Istituto scolastico all’interno
della struttura carceraria. Esso svolge funzioni di coordinamento e di titolarità;
cura, in particolare, i rapporti con la Direzione e gli Educatori, nonché con il
personale dello stesso carcere.
Progetta e sovrintende all’organizzazione di una serie di attività al fine di
promuovere una maggiore collaborazione tra docenti e agenti di polizia
penitenziaria, contribuendo in tal modo a migliorare il clima all’interno del Piano
della Socialità, per trasformare la scuola in uno strumento integrato con la realtà
carceraria con il pieno coinvolgimento e la collaborazione della Direzione e degli
Educatori.
Sovrintende l’attività dei coordinatori di classe e cura la raccolta della
documentazione dell’attività didattica svolta all’interno della Sezione staccata.
Collabora insieme agli altri docenti alla redazione dell’offerta formativa
riguardante la Casa Circondariale.
Riferisce al Dirigente Scolastico i problemi connessi alla situazione penitenziaria
dei detenuti (trasferimenti, iscrizioni, difficoltà di conciliare lavoro e studio ecc.).
Provvede alle sostituzioni dei docenti in caso di loro assenza.
Provvede al reperimento del materiale didattico e svolge attività di accoglienza
nei confronti dei nuovi docenti.
Concorda con il Responsabile degli agenti di polizia penitenziaria le modalità
concrete di attuazione delle attività da svolgere all’interno dell’area pedagogica.
Coordina i percorsi di rinserimento sociale dell’alunno detenuto offerti dalla
scuola.
La Casa Circondariale di Bellizzi Irpino
L’istituto Penitenziario, sito alla periferia di Avellino, fu inaugurato nell’anno 1983
ed ha sostituito il vecchio carcere borbonico situato nel centro cittadino. La
struttura architettonica è articolata secondo il modello “a palo telegrafico”, con
uno sviluppo lineare e la presenza di vari fabbricati che si innestano sul corridoio
centrale. Caratteristica della struttura è la presenza di ampi locali destinati alle
lavorazioni penitenziarie (falegnameria e sartoria) ed alle varie attività di servizio
(mensa, lavanderia etc.) e manutenzione del fabbricato; vi è anche uno spazio
espressamente dedicato alle attività scolastiche, con annessa sala polivalente
(utilizzata per il laboratorio di Informatica e di CAD) e cappella per le celebrazioni
54
religiose.
All’interno dell’edificio scuola vi è una sala adibita a biblioteca con circa 400
volumi di cultura generale, catalogati secondo le regole dell’archivio bibliotecario
dai ragazzi della scuola; essa si arricchisce, di volta in volta, con nuove donazioni
da parte di privati o associazioni.
Rapporti con l’amministrazione penitenziaria
Nel corso di più di un ventennio la sezione staccata dell’Istituto “De Sanctis - O.
D’Agostino” è riuscita a crescere grazie al proficuo rapporto di fiducia e
collaborazione instaurato con la struttura penitenziaria e in particolare con gli
Educatori dell’Area Trattamentale.
L’iscrizione al corso prevede, infatti, un procedimento di selezione degli interessati
che vede interagire il personale della struttura penitenziaria e il Referente
dell’Istituto.
Le domande di adesione, compilate dai detenuti in seguito ad un “avviso”
emanato dalla Direzione Carceraria, vengono vagliate dall’educatore referente per
la scuola che formula degli appositi elenchi, da cui il collaboratore del Dirigente
scolastico forma le classi.
Solo le domande autorizzate vengono, infine, inoltrate all’I.S.I.S. per la regolare
iscrizione. Le domande di iscrizione hanno validità annuale e presuppongono il
ripetersi di questo iter ogni anno. La definizione della storia processuale del
detenuto, inoltre, combinata ad altre esigenze (trasferimenti, etc.) comportano
una situazione estremamente mutevole in cui l’utenza, nel passaggio da un anno
scolastico all’altro, può venire quasi interamente sostituita da nuovi soggetti. Al
fine di ottimizzare i rapporti tra l’Istituzione scolastica e la struttura carceraria è
stata costituita una <Commissione Didattica> di cui fanno parte il responsabile
dell’Area Trattamentale settore scuola, il dirigente dell’ISIS e il Direttore del
carcere. La Commissione si pone l’obiettivo di costruire più percorsi formativi
adeguati all’utenza. Inoltre discute e delibera la realizzazione di progetti
curricolari ed extra-curricolari elaborati dai docenti, nonché l’organizzazione
dell’attività scolastica.
Finalità dell’istruzione in carcere
L’istruzione costituisce momento essenziale del processo penitenziario e consente
di dare concreta attuazione al precetto costituzionale che pone la rieducazione del
detenuto quale finalità e contenuto primario della sanzione penale.
Progettare istruzione per i detenuti significa anche ricostruire legami tra istituzioni
e territorio, per offrire opportunità, per permettere agli adulti di poter vedere,
55
poter scoprire, poter pensare di ricostruire un futuro, riuscendo ad intraprendere
percorsi possibili.
Per insegnare all'interno del carcere occorre essere consapevoli del fatto che il
carcere è un ambiente di alta complessità, una realtà dove:






si modifica il concetto del tempo
si creano dipendenza dagli altri e negazione del sé
lo stato di "stress" sia per i detenuti sia per gli operatori è forte
esistono difficoltà di coordinamento/programmazione
esiste un'insufficienza endemica di personale;
non esiste una possibilità di utilizzo del sistema telematico...
Operare in questa realtà significa essere disposti a pensare che una conquista non
è mai definitiva e che la scuola in carcere va curata e custodita.
Il detenuto che sceglie di seguire un qualsiasi corso, ha spesso come prima e
sostanziale motivazione quella di spezzare la monotonia della reclusione e di
poter impegnare la mente in contenuti non collegati alla carcerazione.
In un secondo momento, il lavoro collettivo svolto durante i corsi può consentire
al detenuto di trovare un ruolo, un diverso rapporto con gli altri, una
valorizzazione delle proprie caratteristiche e qualità personali che gli consentono
appunto un confronto più sereno con gli altri compagni.
In questo percorso, un ruolo fondamentale lo svolge la didattica che è sempre
ritagliata su misura (ancor più che in contesti scolastici “normali”) in base alle
caratteristiche dei singoli e non secondariamente alle dinamiche di gruppo che si
rivelano nel tempo scuola. Per questo, la scuola in carcere (più che in altri luoghi)
necessita di programmazioni aperte e flessibili, adattabili facilmente ai bisogni che
di volta in volta emergono. Ha bisogno di margini di “improvvisazione” - nel senso
alto e nobile della parola - e il docente, di un bagaglio variegato di strumenti
pronti per re-agire positivamente ad ogni input proveniente dai corsisti. L’attività
in classe deve essere volta ad un recupero dell’autostima e del senso di
autoefficacia, ad una metariflessione sulla propria biografia e sui propri vissuti
traumatici, nella direzione di una ri-definizione di sé, con l’obiettivo (alto, certo…)
di riuscire, una volta terminata l’esperienza della detenzione, a riprendere la
propria vita “fuori” con nuova consapevolezza e nuovi strumenti.
56
Vision
Contribuire, nei limiti delle proprie capacità, a favorire l’innalzamento del livello
d’istruzione della popolazione adulta, al fine di facilitare l’inserimento o il
reinserimento nel mondo del lavoro, ponendosi come luogo accogliente ed aperto,
come terreno di incontro, confronto e scambio tra mondi sociali e culturali diversi,
per promuovere idee e pratiche attive di cittadinanza.
Mission
Impegnarsi a realizzare percorsi di istruzione stimolanti e qualitativamente validi, per
far acquisire agli adulti e ai giovani-adulti saperi e competenze necessarie per
esercitare la cittadinanza attiva, reinserirsi nel tessuto sociale, affrontare i
cambiamenti del mercato del lavoro ed integrarsi nella comunità territoriale.
Valori
Rispetto agli studenti
Accoglienza, ascolto e orientamento, attenzione ai momenti di transizione,
personalizzazione, individualizzazione, riconoscimento di crediti informali e non
formali, fruizione a distanza, innovazione metodologica e didattica, nuove tecnologie,
successo formativo.
Rispetto all’istituzione
Impegno per la nostra mission, azioni di miglioramento continuo e di sviluppo
professionale, progettazione al servizio dei bisogni, rete con la comunità territoriale,
trasparenza, flessibilità e adattamento al cambiamento, lavoro di squadra,
tutoraggio, ascolto degli stakeholder, innovazione organizzativa.
Descrizione dell’Offerta Formativa
L’attività didattica si svolge all’interno alla Casa Circondariale, in un fabbricato
condiviso con altri ordini di scuola. L’organizzazione dell’attività e la gestione degli
spazi sono individuati insieme al personale dell’Area Trattamentale, delegato dalla
Direzione del Carcere, per conciliare le esigenze dell’attività didattica con quelle della
struttura carceraria che ci ospita.
Le lezioni hanno luogo dalle ore 08,15 alle 14,15 (alle 13,15 per 2 gg./settimana).
La scansione dell’orario delle lezioni viene predisposta tenendo conto delle esigenze
didattiche – evitando, ad esempio, di concentrare eccessivamente le ore di una
stessa disciplina - e adattata alla particolare realtà del carcere; si prevedono unità
orarie di 60 minuti ciascuna organizzate con lezioni in parte condivise con insegnanti
“tecnico-pratici” per le discipline di indirizzo, al fine di far acquisire all’allievo
competenze tecniche necessarie per l’apprendimento.
Pagina 57 di 64
I docenti, per quanto concerne i rapporti con gli studenti e con la struttura
penitenziaria, sono tenuti ad osservare rigorosamente il “Codice di comportamento
per gli operatori esterni” predisposto dalla Direzione della Casa Circondariale.
L’attività del docente viene dunque espletata nel rispetto di norme ben definite che
vincolano gli insegnanti sia per quanto riguarda l’accesso nella struttura carceraria (è
possibile accedere alla Scuola solo nei giorni in cui si è autorizzati sulla base
dell’orario delle lezioni approvato dalla Direzione Carceraria e solo accompagnati
dalle guardie della Polizia Penitenziaria), sia per l’introduzione del materiale didattico
o di eventuali supporti informatici che sono opportunamente visionati dal personale
competente e poi restituiti agli insegnati per l’utilizzo didattico.
Le Scelte di Fondo
1. Il bisogno di conoscere: gli adulti sentono l'esigenza di sapere perché è
“necessario” apprendere. Il primo compito del facilitatore dell'apprendimento è
aiutare i discenti in questo risveglio di consapevolezza: egli può addurre come
minimo degli argomenti sul valore dell'apprendimento nel migliorare l'efficienza della
performance dei discenti o della loro qualità di vita.
2. Il concetto di sé del discente: man mano che una persona matura e diventa
adulta, il concetto di sé passa da un senso di totale dipendenza ad un senso di
crescente indipendenza ed autonomia. L’adulto deve sentire che il proprio concetto di
sé viene rispettato dall’educatore e quindi deve essere collocato in una situazione di
autonomia (contrapposto a una situazione di dipendenza).
3. Il ruolo dell'esperienza: la maggiore esperienza degli adulti assicura maggiore
ricchezza e possibilità d'utilizzo di risorse interne. Qualsiasi gruppo di adulti sarà più
eterogeneo – in termini di background, stile di apprendimento, motivazioni, bisogni,
interessi e obiettivi – di quanto non accada in gruppi di giovani. Da qui deriva il
grande accento posto nella formazione degli adulti sull'individualizzazione delle
strategie d'insegnamento e di apprendimento, sulle tecniche esperienziali piuttosto
che trasmissive e sulle attività di aiuto tra pari.
4. La disponibilità ad apprendere: quanto viene insegnato deve migliorare le
competenze e deve poter essere applicato in modo efficace alla vita quotidiana.
5. L'orientamento verso l'apprendimento: non deve essere centrato sulle materie
ma sulla vita reale. Gli adulti infatti apprendono nuove conoscenze, capacità di
comprensione, abilità e atteggiamenti molto più efficacemente quando sono
presentati in questo contesto. Un'importanza cruciale nelle modalità di esposizione
dell'insegnante è l’esercitazione <tecnico pratica> affiancata ai programmi delle
discipline tecniche, che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi e contenuti
definiti nella progettazione didattica del Patto Formativo Individuale.
6. La motivazione: nel caso degli adulti le motivazioni interne sono in genere più
forti delle pressioni esterne.
Pagina 58 di 64
Flessibilità’ e Modularità
I crediti costituiscono il riconoscimento di competenze già possedute dagli studenti e
acquisite in seguito a:
 Studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o legalmente
riconosciuti (crediti formali)
 Esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l’indirizzo
di studio (crediti non formali);
 Attestati di progetti espletati in Enti Territoriali o Associazioni di volontariato, riferiti
al loro percorso rieducativo.
Il riconoscimento è automatico per i crediti formali, mentre per gli altri occorre una
valutazione caso per caso sulla base di specifici accertamenti del Consiglio di Classe
e della Commissione didattica istituita presso il CPIA.

Linee guida dell’azione educativa
La scelta didattica dell’articolazione dei contenuti in unità di apprendimento,
costituisce una strategia innovativa e stimolante rispetto all’impianto didattico
tradizionale, basato sul percorso parallelo, ma distinto, delle diverse discipline.
La scansione in unità di apprendimento specifiche, facilita l’acquisizione di
competenze e funzionalizza le conoscenze e le abilità ad uno scopo preciso ed
esplicitato.
Per chiarezza si potrebbe definire l’unità di apprendimento una sorta di unità
organica di conoscenze, di competenze, di abilità, siano esse di tipo disciplinare, sia
pluridisciplinare, orientate al raggiungimento di uno o più obiettivi globali sia di tipo
conoscitivo, sia di tipo operativo (o di entrambi).
Con questa scelta didattica è innegabile la possibilità di motivare l’alunno al processo
di apprendimento e di coinvolgerlo maggiormente nel percorso formativo e
professionalizzante, facilitandone in tal modo il successo.
Infine, anche la valutazione si definisce e si colloca con maggior precisione nei
diversi momenti del suo sviluppo: valutazione in ingresso “diagnostica” prima di
progettare e articolare l’UdA (allo scopo di calibrarla in modo adeguato, da un lato ai
“bisogni” formativi degli allievi, dall’altro agli scopi prefissati del profilo professionale
di riferimento); valutazione in itinere all’interno del percorso delle singole unità
didattiche; valutazione complessiva alla fine del percorso di apprendimento. Gli
interventi didattici tenderanno innanzi tutto a creare nella classe un clima di fiducia
riguardo alla possibilità di riuscita e di successo; ciò anche attraverso modalità
relazionali e comportamenti professionali rispettosi del vissuto degli studenti oltre
che dei loro ritmi e stili di apprendimento.
Con il ricorso a modalità di lavoro appropriate e differenziate, l’azione didattica dovrà
inoltre tendere a:
Valorizzare le esperienze umane, culturali e professionali degli studenti in tutte le
situazioni didattiche in cui ciò sia possibile;
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Motivare alla partecipazione e allo studio evidenziando soprattutto il valore
formativo e l’apporto professionale di ciascuna proposta didattica;
Coinvolgere lo studente anche attraverso la chiara indicazione di traguardi
raggiungibili e di compiti realizzabili, rispetto ai quali l’insegnante tenderà a porsi
soprattutto come “facilitatore” di apprendimento;
Utilizzare il problem solving come strategia più funzionale a processi di
apprendimento efficaci anche e soprattutto per studenti adulti;
Essere caratterizzata da ricorrenti momenti in cui il docente crea condizioni per
apprendimenti autonomi;
La riforma della scuola secondaria di secondo grado, introduce l’insegnamento nelle
classi quinte, di discipline non linguistiche in lingua straniera, secondo la metodologia
CLIL. In carcere ci sono diversi alunni stranieri che conoscono bene l’inglese, per cui
spesso la lingua serve ad incrementare la motivazione degli alunni, e ad attivare le
competenze progettuali soprattutto nelle classi terminali con orientamento nel
reinserimento sociale dell’alunno detenuto.
Il Patto Formativo Individuale tra i docenti e l’alunno detenuto.
Nel periodo iniziale dell’anno scolastico (ottobre-novembre) il Consiglio di Classe,
conformemente alla normativa vigente, e compatibilmente con il POF della sede,
predispone un Patto Formativo che declina in dettaglio i vari aspetti dell’offerta
didattica: gli obiettivi da perseguire, le strumentazioni, i criteri di valutazione ed il
monte ore destinato a ciascun alunno per la sua formazione tecnica.
Il cosiddetto “Patto Formativo Individuale” è quello previsto dal D.P.R. n.263/2012
art.3 com.4 e art.5 com.2. e successive linee guida per il passaggio al nuovo
ordinamento; in esso viene esplicitato con chiarezza l’obiettivo globale cui mira la
formazione dell’alunno, con l’esplicitazione del personale percorso formativo e con i
contenuti da perseguire per il suo curricolo.
Il dettaglio degli obiettivi e delle strumentazioni utilizzabili nel concreto di ogni classe
non possono escludere degli aspetti comuni che sono di seguito sintetizzati.
Atteggiamento degli insegnanti:
La professionalità del docente si misura non solo con il dovere di insegnare, ma con il
dovere di far apprendere.
Il docente si impegna a far conseguire gli standards formativi propri di ciascun profilo
professionale.
Il docente agevola i percorsi di orientamento che ottimizzino le intelligenze proprie di
ciascun discente.
Il docente concorre a far acquisire allo studente la cultura della flessibilità.
Il docente concorre a far crescere nello studente la capacità di organizzare il proprio
apprendimento. La professionalità docente si misura nell'uso trasparente dei criteri e
degli strumenti di progettazione e di valutazione
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Il docente esplicita alle proprie classi, sin dall'inizio dell'anno scolastico, il piano
preventivo degli argomenti che intende trattare, nonché quali obiettivi, di volta in
volta e, più in generale, intende perseguire.
Il docente valuta il profitto dei propri studenti rispettando la situazione di partenza,
nel modo più trasparente, obiettivo, motivato, tempestivo e omogeneo possibile: gli
errori e gli insuccessi devono costituire delle occasioni formative.
Il docente garantisce, in momenti curricolari ed extracurricolari, il recupero, il
potenziamento e lo sviluppo di abilità, competenze e conoscenze.
La professionalità docente si misura nella capacità di costruire relazioni verticali e
orizzontali funzionali all’ottimizzazione del servizio scolastico
Il docente interagisce con tutti i soggetti scolastici coinvolti nei progetti formativi.
Il docente si pone quale soggetto attivo e propositivo in una dimensione formativa
che sempre più privilegia il lavoro d'equipe rispetto al lavoro individuale.
Il docente considera la relazione personale con i propri studenti, strumento
essenziale al fine del raggiungimento del successo scolastico.
I progetti
Oltre alla normale attività didattica caratterizzata dalle materie di insegnamento dei
curricoli ministeriali, l’offerta formativa presenta molteplici attività didattiche
disciplinari e interdisciplinari, complementari o integrative che offrono situazioni di
apprendimento differenziate, favoriscono lo sviluppo di competenze trasversali,
comunicative e relazionali, specifiche e specialistiche e agevolano l’acquisizione di
competenze di cittadinanza e l’inserimento nel mondo del lavoro.
E’ un modo per rispondere ai bisogni formativi e professionali degli studentidetenuti, tenendo conto delle loro inclinazioni, dei loro interessi, migliorando la loro
motivazione all’apprendimento.
PROGETTO: ORIENTAMENTO IN ENTRATA E ACCOGLIENZA (in orario
curricolare)
Le attività di informazione e di sensibilizzazione rivolte agli studenti-detenuti che
provengono dalla III media presente nell’istituto di pena, sono sviluppate dalla
referente di plesso e dai Docenti del biennio all’uopo incaricati. L’inserimento dei
nuovi iscritti (sia che provengano dall’interno che dall’esterno della struttura) viene
poi facilitato dalle iniziative organizzate nelle giornate iniziali dell’anno scolastico. Il
programma in calendario consente ai nuovi arrivati di familiarizzare rapidamente con
il contesto scolastico e di avere chiari sin dall’inizio gli obiettivi e le modalità del
percorso formativo.
PROGETTO DI ARRICCHIMENTO DEL CURRICOLO (in orario curricolare)
PROGETTO: “Orientamento in uscita”
Le attività di informazione vengono effettuate dai docenti delle classi terminali agli
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studenti particolarmente brillanti delle classi V che intendano proseguire gli studi
chiedendo il trasferimento presso altri Istituti di pena, nei quali sia prevista e
possibile la fruizione di percorsi di livello universitario.
PROGETTO: “IL QUOTIDIANO IN CLASSE”
All’Istituto di pena sono consegnate ogni giorno varie copie-omaggio del quotidiano
“Il Mattino” di Napoli, in parte destinate al plesso scolastico.
Il progetto, sviluppato dai docenti di Lettere si propone i seguenti obiettivi formativi:
- abituare gli studenti all’informazione sistematica - considerare il quotidiano come
fonte di informazione - far conoscere i diversi strumenti di lettura - far sviluppare il
senso civico negli alunni - considerare il quotidiano come veicolo di valori, idee e
progetti che concorrono alla formazione del cittadino - intendere il quotidiano come
strumento/opportunità per motivare alla lettura.
Gli alunni analizzano il giornale, leggono le notizie più significative e discutono in
classe sui vari argomenti trattati. Aderiscono a tale iniziativa tutte le classi.
PROGETTO: “CINEFORUM”
Preparare, guardare e discutere quattro film in compagnia del Preside con un tema
comune: “Le spystory”. Destinatari: Alunni di tutte le classi, secondo il principio della
classi aperte in orario curricolare.
PROGETTO: “CINEMA in classe”
Visione di un film, a seguire “lettura di commenti critici di discussione”.
Obiettivi: Leggere la realtà attraverso il linguaggio cinematografico, Socializzazione,
Sensibilizzazione alla tolleranza e al rispetto reciproco, Educare alla riflessione delle
tematiche proposte.
Destinatari: Alunni di tutte le classi, secondo il principio della classi aperte in orario
extracurricolare nel mese di giugno con professori da designati all’uopo.
PROGETTO: “PALESTRA A GIUGNO”
Lavoro indirizzato allo sviluppo armonico di tutti i gruppi muscolari e recupero di
quelli carenti con l'intervento di un preparatore atletico.
Alunni di tutte le classi, secondo il principio della classi aperte in orario
extracurricolare nel mese di giugno
PROGETTO: “IL CARCERE VA A SCUOLA”
Il progetto è stato pensato per far conoscere agli allievi della sede centrale ITG e
Agrario, la realtà del “pianeta Carcere”. Gli studenti dell’ITG presenti nella sede di
Bellizzi Irpino incontreranno pertanto gli alunni (maggiorenni) della sede centrale
dell’ITG e dell’Agrario, previo l’ottenimento della prescritta autorizzazione da parte
del Direttore della sede penitenziaria.
L’esperienza, consolidata da anni di pratica, si presta ad un’importante riflessione sul
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significato della legalità, sul valore della libertà personale. Questo incontro sarà
un’occasione di crescita personale per tutti, sia per gli alunni detenuti che per gli
alunni “esterni”, ma anche di scambio reciproco di esperienze, opinioni, idee, sogni.
Destinatari: Alunni di tutte le classi, con rotazione tra corso F (comuni) e G (alta
sicurezza), in orario curricolare.
PROGETTO: LABORATORIO DI GEOPEDOLOGIA
L’attività consiste in esercitazioni pratiche di geopedologia così articolate:
coltivazione di piante officinali; schema per impianto di coltivazione orticale;
produzione di piante orticali. Proiezioni di materiale didattico per le matrici
ambientali: Aria, Acqua, Suolo e Sottosuolo.
Alunni del triennio, secondo il principio della classi aperte in orario curricolare.
Obiettivo: Educare l’alunno alla riflessione sulle tematiche proposte e alla
familiarizzazione con la pratica agricola.
PROGETTO:
RILIEVI
PLANIMETRICI
E
AGRONOMICI
ALL'AZIENDA
“AGRARIA TORRETTE”
Il progetto “Rilievi planimetrici e agronomici all'azienda agraria Torrette” si propone
di offrire agli studenti detenuti nella casa circondariale di Bellizzi Irpino, che saranno
autorizzati a partecipare da parte dell'autorità giudiziaria, la possibilità di applicare
praticamente “sul campo” le nozioni teoriche apprese e finalizzare le attività di
laboratorio svolte durante l'attività scolastica.
Il presente progetto è già stato in parte realizzato nell'anno scolastico 2014/15;
avendo ottenuto un riscontro positivo presso gli studenti, ne viene programmata la
prosecuzione nel presente a.s., sempre previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria.
Alunni coinvolti saranno quelli del triennio del corso F, in orario extracurriculare.
Obiettivi generali:
- avvicinare gli allievi alla pratica operativa sul terreno;
- trasferire agli studenti il valore formativo del lavoro del geometra;
- ampliare e rafforzare le competenze teorico/pratiche acquisite durante il corso di
studi;
- proporre metodi operativi della pratica professionale.
PROGETTO: PROGETTO DI PUBBLICA UTILITÀ CON IL COMUNE DI
MONTEFREDANE.
Il progetto di reinserimento nel tessuto sociale di alunni detenuti, è stato avviato
tramite una convenzione tra la struttura penitenziaria ed il Comune di Montefredane.
Il progetto prevede la partecipazione di due alunni–detenuti, iscritti alla nostra
scuola, espressamente richiesti dall’amministrazione, in quanto già formati
didatticamente per le attività richieste di archiviazione pratiche, assistenza alla proloco comunale per le attività da eseguire all’interno del Castello de’ Caracciolo di
Montefredane ed altro.
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Alunni coinvolti sono quelli del triennio corso F, in orario extracurriculare, con
referente del progetto prof.ssa B. Manna
Obiettivi generali:
- avvicinare gli alunni al territorio e alla società dopo anni di reclusione;
- avviare gli alunni delle classi terminali ad attività lavorative.
LE VISITE GIUDATE: Giornata di studio presso la sede ITG
Alcuni degli studenti della sede carceraria, autorizzati preventivamente dal giudice di
sorveglianza e accompagnati dai docenti della scuola, potranno incontrare gli alunni
della sede Centrale ITG di via Morelli e Silvati, effettuare delle esercitazioni nei
laboratori della sede, incontrare gli altri docenti, scambiare esperienze culturali.
Alunni del triennio solo della sezione F, secondo il principio della classi aperte in
orario extracurricolare, nel mese di maggio.
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