Cultura e spettacoli Piacentina restaura arazzo Si inaugura oggi alle 11.30 nel Battistero della Cattedrale di Cremona, col vescovo Lafranconi, il restauro della piacentina Tiziana Benzi sull’arazzo “Sansone che squarta il leone”. Fillmore,tributo ai Deep Purple Ramina Rossetti espone all’Upa Stasera alle 22.30 al Fillmore di Cortemaggiore si terrà un tributo ai Deep Purple (omaggio a Ronnie James Dio). Di scena la rock band torinese che ha spesso accompagnato Ian Paice, seguita dalle cover dei Rockin Mama. Da oggi al 19 febbraio allo spazio espositivo Upa Federimpresa, in strada Raffalda n. 14, esporrà la propria personale Daniela Ramina Rossetti, in gran parte incisioni con pirografo su tavole di legno. LIBERTÀ Sabato 8 gennaio 2011 28 Grande Guerra: visita guidata Mercoledì 12 gennaio alle 17 si terrà a Palazzo Galli una visita guidata a cura di Piacenza Musei alla mostra “La grande guerra della Nazione Italia 1915-18”. E’ richiesta la prenotazione anticipata al cell. 338.5342104. «Il mio Alceste arrabbiato e ridicolo» Popolizio martedì e mercoledì al Municipale nel “Misantropo” diretto da Castri di DONATA MENEGHELLI n Alceste pieno di contraddizioni»: così lo voleva Molière, così lo renderà, con la sua istrionica capacità attoriale, il grande interprete del teatro italiano Massimo Popolizio, protagonista del Misantropo per la regia di Massimo Castri, in scena al Teatro Municipale martedì e mercoledì alle 21 per la stagione di prosa Tre per Te curata da Gioco Vita e diretta da Diego Maj. Castri mette in scena il suo primo Molière. Anche per Popolizio, nonostante la sua lunga carriera, si tratta del primo confronto in scena con il commediografo francese. «Incontro che per me è stata una scoperta - ci racconta - Un conto è infatti leggere un testo come fonte di studio, altro è entrare nel testo perché devi metterlo in scena. Fare oggi Molière è difficile: è comico e al tempo stesso serio. Rendere metaforico il suo testo non è un’operazione immediata. A molto serve la bella traduzione, secca e diretta, di Cesare Garboli, che taglia francesismi e svolazzi». Quali i caratteri che lei ha impresso ad Alceste? «Non ho portato il mio carattere su di lui. Confrontandomi con i grandi del passato che hanno interpretato il Misantropo, ho notato un denominatore comune: la preponderanza del loro carattere. Si trattava di teatro da primo attore. Io che vengo da un teatro di regia, lavoro sulla costruzione del personaggio. Qui tocco lati patetici, ridicoli, persino organici. Mi spiego: ho reso la sua rabbia, i suoi travasi di bile, con singulti linguistici. Il Misantropo prova mal di fegato perché non smussa nulla e non vuole avere a che fare con gli altri». Non c’è niente da salvare? Neppure l’irreprensibilità contro corruzione e ipocrisie? «Certo, fa bene Alceste a dire ad Oronte che le sue composizioni sono una schifezza. Ma la «U L’attore Massimo Popolizio in due momenti del “Misantropo”di Molière (a fianco è con Graziano Piazza) misantropia è una brutta tentazione, quella di chiudere e non combattere più. Ricordiamo che Molière scrisse la commedia in un momento della sua vita in cui era pieno di rabbia: la moglie aveva vent’anni di meno e lui era eggere» il Misantropo di Molière con gli occhi dello psichiatra e psicoterapeuta. Lo farà Giovanni Smerieri lunedì alle ore 21 al Teatro dei Filodrammatici nel corso del secondo appuntamento del ciclo Il dubbio e la certezza - Psichiatria e psicoanalisi a teatro proposto da Teatro Gioco Vita nell’ambito del programma “InFormazione Teatrale”, organizzato con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. «L Paolo Tofani, ex chitarrista degli Area in concerto oggi al Loft 51 di via Roma di PIETRO CORVI A ri. E si innamora di chi rappresenta l’esatto contrario di quanto va predicando. Il testo è bello proprio per tutte le contraddizioni che mostra». Che cosa significa tornare a lavorare con Castri? «Iniziai con lui molto giovane, 27 anni fa. Fu per il Gabbiano di Cechov. Seguì un testo di Kleist. Massimo ha preso in mano la materia drammaturgica del Misantropo con grande cautela. Un regista del ’900 ha scelto questa E Smerieri lunedì analizza il personaggio dal punto di vista dello psichiatra L’EVENTO È AD INGRESSO GRATUITO lza il tiro il Loft 51 - il circolo culturale giovanile temporaneo, autofinanziato e senza fini di lucro di via Roma 183 - e chiama a suonare oggi pomeriggio alle ore 18.30, Paolo Tofani, l’importante chitarrista fiorentino, classe ’44, di cui si ricorda la celebre militanza negli Area di Demetrio Stratos, ma anche quella giovanile nei Samurai e, soprattutto, nei Califfi di Franco Boldrini. Musicista autodidatta e precocemente orientato al “prog”, da sempre attento alle avanguardie artistiche e alle in- geloso patologico, e il suo Tartufo era stato censurato». Il contrastato rapporto con le donne,lo si vede anche in scena. «Alceste è autodistruttivo: quando incontra la povera Celimene, gliene dice di tutti i colo- Sotto Paolo Tofani,il mitico chitarrista degli Area di Demetrio Stratos novazioni tecnologiche, tra i ’60 e i ’70 ha nutrito la sua vena creativa in Inghilterra, suonando e sperimentando a destra e manca, per poi essere richia- Durante l’incontro Smerieri, psichiatra e psicoterapeuta, si avvarrà della collaborazione dello psicologo e psicoterapeuta Marco Martinelli e sarà accompagnato da un programma musicale curato da Francesca Schirinzi, violininista e cantante, docente al Conservatorio Nicolini di Piacenza. La serata del 10 gennaio farà in un certo senso da introduzione alla visione dello spettacolo Il Misantropo del Teatro di Roma, interpretato da Massimo Popolizio con la regia mato in Italia dalla PFM, entrare negli Area e lasciarli nel giro di pochi anni per farsi monaco, senza interrompere la ricerca nell’applicazione di sintetizzatori alla sua chitarra elettrica e nella costruzione di prototipi di chitarre personalizzate fino a realizzare la Trikanta Veena (vina a tre voci), che attualmente utilizza. Da alcuni anni ha ripreso la vita “mondana”, spostandosi - come oggi al Loft 51 - per concerti, seminari e incontri tematici. Nei suoi concerti da solista utilizza un MacBook, la Trikanta Veena, il santoor (di provenienza persiana, ma costruito in India), un MIDI controller e un joystick Nintendo per dar vita ad un particolarissimo e inaspettato impasto sonoro. L’ingresso è gratuito e sarà offerto un aperitivo. Informazioni su www. loft51. it. di Massimo Castri, in cartellone al Municipale martedì e mercoledì. Il tema del Misantropo, per usare le parole di Smerieri, può essere rappresentato dalla figura di «un idealista che, spaventato da amore, fa tacere il desiderio e isola la ragione nel regno della solitudine». Il programma musicale della serata proposto da Francesca Schirinzi (violino, voce), accompagnata da Eugenia Gaboardi (viola) e Giulia Lanati (violoncello), proporrà musiche di Lully e Charpentier. Lo psichiatra Giovanni Smerieri IN SERATA DAL VIVO CON JENNY’S NEVER AT HOME I piacentini Moron Brothers al Bullone: tributo al punk californiano dei Nofx he Moron Brothers, il ritorno. Prendono il nome da una della più grandi canzoni di sempre dei californiani Nofx, gli eroi mondiali del punk-revival e alfieri planetari del punk-hardcore melodico. E a loro, con un gradito ritorno in scena dopo l’esibizione d’esordio, tributano questa sera alle 22.30 al pub Bullone di via Atleti Azzurri d’Italia un concerto “anima e core” che passerà in rassegna grandi cavalli di battaglia punk-rock anni ’90 come Linoleum, Don’t call me white, Lory Meyers e Kill all the white man, attingendo anche ai più recenti album di Fat Mike e soci, pro- T The Moron Brothers,il gruppo piacentino che omaggerà i Nofx mettendo ad esempio una lanciatissima Seeing double at the triple rock. I piacentini The Moron Brothers - “all-star tribute band” volta un capolavoro scritto nel ’600. Non ha messo la consueta mano da regista-autore. Non ha stravolto le cose, perché ha capito che Molière difficilmente si doma. Molto forte la collaborazione con noi attori». Lei trova tempo anche per il cinema. Ha finito di girare «Gli sfiorati» dal libro di Sandro Veronesi, ed è in uscita «Boris», dalla fortunata fiction di Fox. «Noi del teatro siamo al cinema solo part time. Mi piace anche il doppiaggio, quando lo faccio su un attore che è una sorpresa continua. Parlo di Tim Roth (a cui Popolizio presta la voce doppiandolo per la serie Lie to me). Ogni anello (sequenza, ndr) che doppio scopro che è un pazzo scatenato. Impone una grande dinamica vocale». In primavera debutterà al Piccolo con il nuovo spettacolo di Lluis Pasqual «Blackbird» dello scozzese Harrower sullo scottante tema della pedofilia. «Sarà per la prima volta sulle scene italiane. Il testo non giudica, non condanna, né assolve. Racconta di un fatto molto forte: l’amore proibito tra una donna di 12 anni ed un uomo che ne ha 40». Popolizio incontrerà il pubblico piacentino, mercoledì alle 18 al Teatro dei Filodrammatici, insieme agli altri attori della compagnia del Teatro di Roma, nell’incontro di Ditelo all’attore condotto dal critico teatrale Enrico Marcotti. Con lui Graziano Piazza (Filinto), Sergio Leone (Oronte), Federica Castellini (Célimène), Davide Lorenzo Palla (Basco), Ilaria Genatiempo (Eliante), Andrea Gambuzza (Clitandro), Tommaso Cardarelli (Acaste), Laura Pasetti (Arsinoè) e Miro Landoni (Du Bois). Da notare la presenza nell’eccellente cast, di Laura Pasetti, che il pubblico piacentino ha amato come regista e docente di teatro nelle esperienze condotte con il Charioteer Theatre, il Teatro Gioco Vita e la Società Filodrammatica Piacentina. locale in piedi da un annetto e formata da Andy e Pippo (Ct6ad, Sickness), Fonse (Ct6ad, Sickness, Houston, Paperboy) e Francio (Mannix, Bagonghi e rob da matt, Francesco e i santi), coadiuvati dalle trombe di Rimo (The Scalas Big 9) e Kiappo (Bravi Tutti, Fratelli Borgazzi) - sono «figli del punk californiano degli anni ’90 - raccontano - che riconosce nei Nofx i massimi esponenti insieme a Bad Religion, Rancid e Pennywise, e cerchiamo di riportare fedelmente i pezzi dei Nofx senza troppi fronzoli». In apertura, la giovane formazione piacentina Jenny’s Never at Home, che ultimamente sta spopolando tra deliranti esibizioni al Chikos, al Bellavita e al Circolo Boeri e versioni acustiche in alcuni locali della provincia. corv.