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Romania
L’attuale territorio della Romania, popolato da daci e
geti, fu conquistato dai romani nel II secolo. L’impronta
culturale e linguistica lasciata dalla colonizzazione romana, durata circa due secoli, non fu cancellata dalle
successive invasioni e spartizioni, prima da parte dell’Ungheria,
quindi della Turchia, dell’Austria e della Russia zarista. La Romania
ottenne l’indipendenza nel 1878.
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Nome ufficiale
România
Forma di governo
Repubblica
Capitale Bucarest
Superficie 238 391 km2
Popolazione 21,7 milioni
Densità 89 ab./km2
Popolazione urbana 56%
Vita media M 69 / F 76
Lingua Rumeno
Religione Ortodossi 87%,
protestanti 7%, cattolici 5%
Reddito nazionale lordo
pro capite 4850 $
Moneta Leu
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POSIZIONE
La Romania si trova nella zona sud-orientale dell’Europa.
A ovest confina con Serbia e Ungheria.
A nord con l’Ucraina.
A est con Moldavia e Ucraina e si affaccia sul Mar Nero
con un breve tratto di costa.
A sud confina con la Bulgaria.
CARATTERISTICHE FISICHE
Il castello della Transilvania, identificato con la leggenda di Dracula, il
«vampiro», nata dalla storia di un
principe cristiano del Medioevo, famoso per i metodi sanguinari usati
nella lotta contro i turchi.
J. A. Cash/Marka
1
La Romania ha una superficie di 238 391 km2.
Il suo territorio è occupato per circa 2/3 da montagne.
Un ampio arco è rappresentato dai Carpazi Orientali e da
quelli Meridionali (detti anche Alpi Transilvaniche), più alti
e accidentati. In posizione centrale si estende il vasto altopiano collinare della Transilvania [ 1 ]. Il resto del territorio
è occupato da pianure di tipo alluvionale in cui scorrono
numerosi fiumi.
I laghi sono di modesta estensione ma numerosi: se ne contano circa 2500.
Molti sono alimentati da sorgenti termali calde.
Il fiume più importante è il Danubio, che scorre per ampi tratti ai confini della
Serbia e della Bulgaria e riceve numerosi affluenti prima di sfociare con un gran-
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Europa orientale • Romania
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de delta nel Mar Nero. Questa zona umida, ricchissima di
biodiversità, è stata dichiarata nel 1991 Patrimonio mondiale dell’umanità. Uno degli affluenti, il Prut, costituisce il
confine orientale con la Moldavia.
La costa è essenzialmente bassa e sabbiosa, occupata per
buona parte dal delta del Danubio.
CLIMA E VEGETAZIONE
La Romania ha un clima continentale con inverni molto
freddi ed estati molto calde; le precipitazioni sono abbondanti tutto l’anno. Solo lungo il litorale, grazie all’influenza
del mare, si ha un clima mite di tipo mediterraneo.
La vegetazione sulle pendici dei monti è costituita da
querce e faggi, a quote più elevate dominano le conifere. Sull’altopiano della Transilvania le zone aride e steppose sono
state trasformate in coltivazioni di cereali grazie a opere di irrigazione. Parchi e riserve naturali occupano il 2,5% del territorio.
POPOLAZIONE
La Romania ha 21,7 milioni di abitanti.
La densità demografica è di 89 abitanti per kilometro
quadrato.
Circa il 56% della popolazione vive nelle aree urbane.
La maggiore città è Bucarest [ 2 ], la capitale, con 2 milioni di abitanti. Situata nella parte meridionale del paese, è
una città moderna con edifici imponenti, ampi viali alberati
e grandi parchi. È un’ importante sede di università e attività culturali oltre che un centro industriale per le numerose
industrie straniere che hanno impiantato qui la loro attività
attirate dai bassi salari dei lavoratori e da una tassazione favorevole.
La seconda città per numero di abitanti è Iaşi (348 000
ab.), al confine con la Repubblica di Moldavia, importante
La grande diga sul Danubio, allo sbocco della stretta gola (nota come «Le
Porte di ferro») attraverso
cui passa il fiume al confine tra Romania e Serbia.
Marka
2
S. Petrescu
Bucarest, come si
presenta oggi. Nella sua
storia, la città è stata più
volte distrutta, sia da
terremoti o incendi, sia
da eserciti invasori.
3
centro culturale dove si trova la più antica università della
Romania. Altre città di rilievo sono Costanza (312 000 ab.),
centro industriale e grande porto sul Mar Nero, e Timişoara
(308 000 ab.), dove hanno sede numerose imprese italiane.
ATTIVITÀ ECONOMICHE
I lavoratori occupati sono così distribuiti: 38% nei servizi,
31% nell’industria, 31% nell’agricoltura.
L’agricoltura, che occupa un numero elevato di addetti,
può contare su una buona qualità dei suoli. Il paese è fra i
primi produttori europei di frumento e mais e a livello mondiale è in buona posizione riguardo a lino e canapa. Anche i
vini sono rinomati. L’allevamento suino, bovino e ovino assicura una elevata produzione di carni, prodotti caseari e lana. Lo sfruttamento forestale dà un discreto quantitativo di
legname.
Nel delta del Danubio è notevole la pesca dello storione,
famoso per la produzione di caviale.
L’energia necessaria all’industria si ricava dai giacimenti
di petrolio, gas naturale e lignite e da centrali idroelettriche,
di cui la più importante si trova sul Danubio al confine con
la Serbia [ 3 ]. È in costruzione una centrale nucleare. Il paese è attraversato da oleodotti e gasdotti e possiede numerosi
impianti di raffinazione. Le industrie siderurgica e metallurgica sono in calo, in sviluppo quelle chimiche, tessili e
dell’auto. Nell’ultimo decennio sono sorte molte piccole e
medie aziende.
La rete ferroviaria è abbastanza ampia, ma solo un terzo
è elettrificata. Mancano quasi del tutto le autostrade.
Alla carenza della rete stradale supplisce il trasporto aereo, molto usato, e quello fluviale, che può contare sui circa
1800 km di vie navigabili.
I principali aeroporti internazionali sono i due di Bucarest e quelli di Costanza e Timişoara.
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