XII PREFAZIONE 978-88-08-18481-8 PREFAZIONE Sono lieto di stendere questa prefazione agli Appunti di Fisiologia Umana scritti dal compianto Prof. Rino Mancinelli e dalla Dott.ssa Romina Vargiu. Il Prof. Mancinelli è stato mio validissimo e fedele collaboratore per molti anni qui a Roma e pertanto questa mia presentazione è un mio modesto tributo alla sua Memoria. Gli Autori si sono occupati con competenza essenzialmente della fisiologia del cuore e dell’apparato circolatorio. Si tratta di un lavoro scritto in forma piana e chiara, che possiede alcune note di originalità. Essi si sono innanzi tutto preoccupati di offrire allo studente di Medicina e Chirurgia i concetti di base che sono fondamentali per afferrare il meccanismo di funzionamento di quella meravigliosa pompa aspirante e premente che è il cuore e conseguentemente della circolazione del sangue nei vasi dell’organismo, illustrando in modo chiaro e preciso i principi della Fisica che sottendono la fisiologia dell’apparato cardiovascolare. In particolare gli Autori hanno saputo efficacemente mettere a fuoco il ruolo della “quantità di moto”, per lo più ignorata dai cultori della materia, e quindi, partendo dai principi della termodinamica, hanno potuto spiegare in modo originale la natura della forza muscolare. Mancinelli e Vargiu hanno preso in considerazione anche i “motori muscolari” ubicati nelle fibrocellule del cuore, argomento questo pure negletto in quest’area della fisiologia. Infine essi hanno saputo interpretare il meccanismo dello scorrimento del sangue nei vasi in un modo completamente diverso da quello usuale. Leggendo quanto gli Autori hanno scritto non si può concludere “nihil sub sole novi”: in questa trattazione vi è sicuramente qualcosa di nuovo! Ermanno Manni Professore Emerito di Fisiologia Umana Università Cattolica del “Sacro Cuore”, Roma Romane_CEA.indd 12 18/10/12 10:03 978-88-08-18481-8 INTRODUZIONE XIII “Il compito di un buon insegnante è quello di dare informazioni che suscitano la voglia di apprendere”. William J. Germann INTRODUZIONE Questi appunti sulla “Fisiologia e Biofisica della circolazione sanguigna” non hanno la pretesa di esaurire il tema trattato, ma nascono dal proposito di offrire una risposta motivata, articolata e argomentata ai dubbi e alle curiosità dello studente che affronta lo studio della fisiologia del sistema cardiocircolatorio. La trattazione degli argomenti risente molto del nostro personale punto di vista, maturato in tanti anni di insegnamento in vari Corsi di Laurea e nella pratica sperimentale sulla biomeccanica muscolare; punto di vista che talvolta si discosta decisamente da quelle che sono le vedute classiche degli argomenti trattati. È il rischio che abbiamo voluto correre nel tentativo di attribuire, per quanto possibile, il corretto significato ai termini utilizzati e la giusta interpretazione ai fatti trattati, a vantaggio dello studente. Ogni nostra affermazione che si distacca da quanto riportato dai testi canonici è stata documentata con informazioni ricavate dalla letteratura scientifica o da nostre esperienze sperimentali. Abbiamo voluto mettere in discussione asserzioni così consolidate nella nostra cultura scientifica da essere diventate una certezza, come quella che siano la pressione ventricolare e la pressione arteriosa la causa dello scorrimento del sangue nei vasi ematici. Per l’importanza che le forze osmotiche hanno negli scambi capillari, abbiamo voluto riportare il nostro punto di vista su un altro concetto ben affermato che ingenera nello studente confusione e ambiguità. Si tratta della definizione di pressione osmotica, indicata nei testi come pressione colloido-osmotica o pressione oncotica. Noi l’abbiamo chiamata semplicemente pressione osmotica perché chi “preme” non sono le proteine plasmatiche, come lascerebbero supporre i termini specificativi oncotica e colloido-osmotica, bensì l’acqua mentre diffonde; anche in omaggio ai Greci antichi che coniarono per la diffusione dell’acqua un termine specifico: osmosi. Per questo, secondo noi, definizioni come colloido-osmotica o oncotica appaiono in questo contesto ambigui. È nostra convinzione che molte difficoltà che lo studente incontra nello studio della fisiologia del sistema cardiocircolatorio derivano da una scarsa o superficiale conoscenza delle leggi e dei principi fisici che governano la meccanica cardiaca e l’emodinamica. L’esperienza didattica ci ha insegnato che la mancanza o la non corretta conoscenza di tali argomenti ingenera nello studente dubbi e incomprensioni scoraggianti. Per tali ragioni il testo riporta un ampio e originale capitolo dedicato ad argomenti di fisica utili per la comprensione della biomeccanica e della fluidodinamica. Le leggi e i principi fisici che governano il moto del sangue sono stati affrontati con un approccio innovativo, che privilegia una grandezza fisica fondamentale: la quantità di moto, poco o affatto utilizzata dai fisiologi. La forza di contrazione, la pressione arteriosa, il lavoro e la potenza del miocardio sono discussi in termini di grandezze derivate dalla quantità di moto. Nel capitolo è riportata, inoltre, una nostra interpretazione del concetto di energia nelle sue forme cinetica e potenziale. Quando è stato possibile le nostre osservazioni si sono spinte fino ai meccanismi molecolari implicati nella sistole cardiaca. Il testo talvolta travalica la rigidità scientifica, rendendo piacevole la lettura, grazie all’utilizzo di un linguaggio semplice e immediato, che va subito “al cuore” del problema. Romane_CEA.indd 13 18/10/12 10:03 XIV INTRODUZIONE 978-88-08-18481-8 Le illustrazioni contenute nel testo sono tutte originali e da noi ideate. Ogni immagine è stata realizzata per aiutare lo studente a comprendere e a ricordare i concetti fondamentali. Curiosamente il nostro sforzo maggiore, nel preparare questi appunti, è stato compiuto nell’impostare figure, grafici e schemi rendendoli i più semplici possibili e con esempi presi dalla vita di tutti i giorni. In alcuni argomenti si è insistito fino a rasentare la ripetizione e la noia nel lettore più preparato; ma la nostra attenzione è stata costantemente rivolta allo studente medio con conoscenze di fisica e di matematica scarse, che ha invece bisogno di un continuo rifornimento di esempi, fino a trovare quello giusto che chiarisce il concetto. Poiché lo scopo principale di questi appunti è di fornire in modo conciso ma chiaro le informazioni necessarie per un adeguato studio della circolazione sanguigna, nel testo i termini matematici sono stati ridotti al minimo e sostituiti, quando possibile, da descrizioni semplici e chiare. Benjamin Franklin scrisse un intero trattato sull’elettricità senza riportare nessuna formula. Questi appunti trattano prevalentemente il perché dei fatti (il come è riportato in tutti i testi di fisiologia), convinti che la spiegazione del perché porta alla visione fantastica del fenomeno e che un fatto visto non si dimentica più! Per ragioni di chiarezza e di semplicità sono stati richiamati nel testo soltanto le fonti bibliografiche a sostegno dei nostri punti di vista, insieme ai testi e ai lavori originali ai quali abbiamo fatto riferimento nella preparazione del manoscritto. Vogliamo infine concludere con una parola di incoraggiamento per lo studente che si appresta a leggere questi appunti, affermando che la fisiologia è affascinante e nel contempo anche divertente; così la pensano quanti, come noi, vi hanno dedicato gran parte della loro esistenza. Rino Mancinelli Romina Vargiu Romane_CEA.indd 14 18/10/12 10:03