Quesiti d`esempio dell`esame per il rilascio dell`abilitazione venatoria

ESAME PER IL RILASCIO DELL’ ABILITAZIONE VENATORIA
IN PROVINCIA DI TORINO
TUTELA FAUNA E FLORA
INTRODUZIONE
Per poter esercitare la caccia occorre essere in possesso di apposita "abilitazione" che si consegue a seguito del positivo superamento di un
esame unico, valido per l'esercizio dell'attività venatoria sul territorio nazionale (zona Alpi compresa), da sostenere presso la Provincia di
residenza.
II candidato che abbia presentato domanda è convocato dall'Amministrazione Provinciale per sostenere l'esame di abilitazione a seguito del
quale, se superato, viene rilasciato apposito certificato da allegare alla successiva richiesta di porto di armi.
L'esame di abilitazione, così come previsto dalla D.G.P. n. 374-13250 del 19.04.2011 e successive modificazioni approvate con D.G.P. n. 72533891 del 04.09.2012, è articolato in una prova teorica e una prova pratica.
PROVA TEORICA
Per la prova teorica sono stati realizzati una serie di quesiti chiusi, a risposta multipla, che vertono su tutte le materie oggetto d’esame.
Per la prova viene predisposto un questionario formato complessivamente da 40 domande, ripartite per materia nella misura di:
A. 8 domande inerenti le normative di settore
B. 12 domande inerenti la zoologia applicata alla caccia
C. 5 domande inerenti la tutela dell’ambiente e delle colture agricole
D. 5 domande inerenti le armi e le munizioni
E. 5 domande inerenti gli interventi di primo soccorso
F. 5 domande inerenti l’etica e la deontologia venatoria
delle quali, tra quelle riferite alle lettere a, b, d, almeno un terzo attinenti a norme e specie faunistiche tipiche dell'areale alpino e ad armi di
prevalente uso nella zona faunistica delle Alpi.
Ai candidati verrà consegnato un foglio, singolarmente intestato, che riporta l’intera serie delle possibili 40 risposte contrassegnate dalle lettere
A, B o C; i quesiti verranno proiettati su apposito schermo, eventualmente corredati da immagini.
La durata della prova è definita in 40 minuti (un minuto per ogni singola domanda).
•
•
•
Valutazione della prova:
con una percentuale di risposte esatte uguale o superiore al 90 % (≥ a 36) dei quesiti somministrati, il candidato ha superato la prova;
con un numero di risposte esatte che si colloca tra il 60% ed il 90% (da 24 a 35) delle domande il candidato è sottoposto a colloquio
integrativo di fronte alla Commissione esaminatrice la quale esprime poi il giudizio finale;
con un numero di risposte esatte inferiore al 60% (≤ a 23) la prova non è superata.
I candidati che superano la prova sono ammessi alla successiva verifica pratica
PROVA PRATICA
Si svolge presso la struttura del poligono “SOTTOTIRO” di Località San Sebastiano, 29 di Perosa Argentina, ove sono stati predisposti:
•
•
un tracciato lungo il quale sono state riprodotte situazioni quali quelle riscontrabili in attività di caccia, 12 pannelli attivabili con
telecomando (riproduzione in allegato), e collocati ostacoli diversi (passaggio di siepe, di reticolato, di staccionata e di corso d’acqua)
grandi schermi sui quali, in ambientazioni tipiche del nostro territorio, si presentano animali cacciabili e non cacciabili in movimento, a
distanze e condizioni diverse
Al candidato viene assegnato all’inizio della prova un fucile inerziato, a scelta del Commissario tra un giustapposto, un sovrapposto o un
semiautomatico, e delle cartucce a salve.
Il candidato lungo il percorso e di fronte agli schermi deve dimostrare di saper maneggiare l’arma in sicurezza e reagire di fronte al selvatico in
modo pronto, cosciente e rispettoso delle specie non oggetto di caccia, fermo restando che, nel caso non sussistano elementi ostativi (specie
non consentite, situazioni di pericolo, etc.), sia tenuto ad esplodere l’ipotetico colpo di fucile nei confronti della selvaggina che si palesa.
Ai candidati che ottengono un giudizio positivo sia nella prova teorica che nell’esercitazione pratica viene rilasciata l’abilitazione
all’esercizio della caccia sul territorio nazionale, compresa la zona faunistica delle Alpi.
QUESITI PROVA TEORICA:
-
Lettera
Lettera
Lettera
Lettera
Lettera
Lettera
“a”
“b”
“c”
“d”
“e”
“f”
-
LEGISLAZIONE VENATORIA
ZOOLOGIA E BIOLOGIA
TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLE COLTURE AGRICOLE
ARMI E MUNIZIONI DA CACCIA E LORO USO
NORME DI PRIMO SOCCORSO
DEONTOLOGIA ED ETICA DEL CACCIATORE
QUESITI ESAMI DI CACCIA
LETTERA “a”
LEGISLAZIONE VENATORIA
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
A001
IL TASSO (Meles meles) IN REGIONE
PIEMONTE È UNA SPECIE:
CACCIABILE
NON CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
B
A002
LA MARMOTTA (Marmota marmota) IN
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
NON CACCIABILE
CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
A
A003
LO STAMBECCO (Capra Ibex) IN
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
NON CACCIABILE
CACCIABILE
A
A004
LA POIANA (Buteo buteo) IN REGIONE
PIEMONTE È UNA SPECIE:
CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
NON CACCIABILE
B
A005
LA CIVETTA (Athene noctua) IN
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
CACCIABILE
NON CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
C
A006
LA VOLPOCA (Tadorna tadorna) IN
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
NON CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
CACCIABILE
B
A007
IL PICCHIO VERDE (Picus viridis) IN
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
CACCIABILE
NON CACCIABILE
A
NON CACCIABILE
CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
C
IL GRACCHIO CORALLINO
A008 (Pyrroohocorax pyrroohocorax) IN
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
A009
L'AIRONE CINERINO (Ardea cinerea) IN
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
NON CACCIABILE
CACCIABILE
B
A010
L'OCA SELVATICA (Anser anser) IN
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
NON CACCIABILE
C
A011
LA QUAGLIA (Coturnix coturnix) IN
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
NON CACCIABILE
CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
B
A012
IL MARTIN PESCATORE (Alcedo atthis)
CACCIABILE
IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
NON CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
B
A013
LA CINCIALLEGRA (Parus major) IN
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
NON CACCIABILE
CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
A
A014
IL VOLTOLINO (Porzana porzana) IN
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
CACCIABILE
NON CACCIABILE
C
A015
LA TORDELA (Turdus viscivorus) IN
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
NON CACCIABILE
CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
A
A016
L'ALLODOLA (Alauda arvensis) IN
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
CACCIABILE
NON CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
A
N.
TESTO DOMANDA
A017
LO STORNO (Sturnus vulgaris) IN
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
A018
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
A
IL BECCACCINO (Gallinago gallinago) IN PARTICOLARMENTE
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
PROTETTA
NON CACCIABILE
CACCIABILE
C
A019
IL TORDO SASSELLO (Turdus iliacus) IN
NON CACCIABILE
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
CACCIABILE
C
A020
IL DAINO (Dama dama) IN REGIONE
PIEMONTE È UNA SPECIE:
CACCIABILE
NON CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
A
A021
LA PERNICE ROSSA (Alectoris rufa) IN
REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE:
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
CACCIABILE
NON CACCIABILE
B
A022
LA GAZZA (Pica pica) IN REGIONE
PIEMONTE È UNA SPECIE:
CACCIABILE
NON CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
A
CACCIABILE
NON CACCIABILE
PARTICOLARMENTE
PROTETTA
A
UN'AREA SOTTOPOSTA A
SEQUESTRO
B
IL CONIGLIO SELVATICO (Oryctolagus
A023 cuniculus) IN REGIONE PIEMONTE È
UNA SPECIE:
NON CACCIABILE
A024
PER "FONDO CHIUSO" OVE E' VIETATA UN APPEZZAMENTO
LA CACCIA SI INTENDE:
COMUNQUE RECINTATO
UN TERRENO CHIUSO DA
MURO O ALTRA RECINZIONE
DI ALTEZZA MINIMA DI MT.
1,20, OVVERO DA CORSO O
SPECCHIO D'ACQUA
PERENNE PROFONDO
ALMENO MT. 1,50 E LARGO
MT.3
A025
I "FONDI CHIUSI" OVE E' VIETATA LA
CACCIA DEVONO:
ESSERE TABELLATI LUNGO
TUTTO IL PERIMETRO
ESSERE INDICATI ALL'ALBO
PRETORIO DEL COMUNE
INTERESSATO
PERIMETRATI CON BINDELLE
BIANCHE E ROSSE
A
SI', PURCHE' NON SI
PROVOCHI DANNO
SOLO IL CINGHIALE
NO, POICHE' IN ATTUALITA' DI
COLTIVAZIONE
C
NO
SI', MA SOLO CON CANE DA
FERMA
B
I TERRENI COLTIVATI E
RECINTATI
TUTTI I TERRENI DI
PROPRIETA' DI UN'IMPRESA
AGRICOLA
A
SI PUO' CACCIARE IN UN CAMPO DI
A026 GRANTURCO PRIMA DELLA
TREBBIATURA?
A027
A028
SI PUO' CACCIARE NEI VIGNETI PRIMA SOLO DA APPOSTAMENTO
DELLA VENDEMMIA?
TEMPORANEO
COSA SI INTENDE PER "TERRENO IN
ATTUALITA' DI COLTIVAZIONE"?
GLI APPEZZAMENTI
COLTIVATI, I FRUTTETI E I
PRATI STABILITI PRIMA DEL
RACCOLTO DEI RELATIVI
PRODOTTI
N.
TESTO DOMANDA
SI PUO' CACCIARE SU TERRENI
DELIMITATI DA FILO METALLICO
A029
DESTINATI AL RICOVERO O AD
ALIMENTAZIONE DEL BESTIAME?
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
SI', CON DIVIETO DI SPARO IN NO, NEL PERIODO DELLA
DIREZIONE DEGLI ANIMALI DA LORO UTILIZZAZIONE AGROREDDITO
PASTORALE
QUAL E' LA PERCENTUALE DI
TERRITORIO AGRO-SILVO-PASTORALE
A030 CHE DEVE ESSERE PRECLUSO ALLA
DAL 10 AL 20%
CACCIA NELLA ZONA FAUNISTICA DI
PIANURA?
DAL 5 AL 10%
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
SI', MA DA APPOSTAMENTO
TEMPORANEO
B
DAL 20 AL 30%
C
COSA SONO LE "OASI DI
A031
PROTEZIONE?"
AREE DESTINATE ALLA
AREE DA TRASFORMARE
CONSERVAZIONE DEGLI
SUCCESSIVAMENTE IN
HABITAT NATURALI E ALLA
PARCHI
SALVAGUARDIA DELLA FAUNA
AREE GESTITE DAL W.W.F.
A
PERCHE' VENGONO ISTITUITE LE
A032 "ZONE DI RIPOPOLAMENTO E
CATTURA"?
PER GARANTIRE UN REDDITO PER CONTENERE I DANNI
ALLE IMPRESE AGRICOLE
ALLE COLTURE
PER POTENZIARE LA
PRESENZA DI FAUNA A FINI DI
IRRADIAMENTO E
RIPOPOLAMENTO
C
SOLO IN AREA ALPINA
SI', CON TABELLE
PERIMETRALI
NO, PURCHE' SEGNALATE
PREVENTIVAMENTE AI
CACCIATORI
B
LE "ZONE DI RIPOPOLAMENTO E
A034 CATTURA" DEVONO ESSERE
TABELLATE?
NO, PURCHE' SEGNALATE
PREVENTIVAMENTE AI
CACCIATORI
SOLO IN PIANURA
SI', CON TABELLE
PERIMETRALI
C
I TERRENI IN ATTUALITA' DI
COLTIVAZIONE DEVONO ESSERE
A035
PERIMETRATI CON TABELLE
RIPORTANTI IL DIVIETO DI CACCIA?
SI'
NO
DIPENDE DALLA TIPOLOGIA DI
COLTURA
B
TUTTE LE ZONE DOVE NON SI PUO'
ESERCITARE LA CACCIA DEVONO
A036
ESSERE DELIMITATE DA APPOSITE
TABELLE?
NO
SI'
SI', CON TABELLE POSTE AD
ALTEZZA MINIMA DI 2 METRI
A
NEGLI A.T.C. IN QUALE PERIODO E'
AMMESSO L'ALLENAMENTO E
A037
ADDESTRAMENTO DEI CANI DA
CACCIA?
DAL 1° SETTEMBRE FINO AL
QUARTO GIORNO
ANTECEDENTE L'APERTURA
DELLA CACCIA
DAL 15 AGOSTO FINO ALLA
SECONDA DOMENICA DI
SETTEMBRE
DAL 15 AGOSTO FINO AL
QUARTO GIORNO
ANTECEDENTE L'APERTURA
DELLA CACCIA
C
A033
LE "OASI DI PROTEZIONE" DEBBONO
ESSERE TABELLATE?
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
IN QUALI GIORNI E' AMMESSO
L'ALLENAMENTO E ADDESTRAMENTO TUTTI I GIORNI DELLA
A038
DEI CANI DA CACCIA NEL PERIODO
SETTIMANA
CONSENTITO?
IL MERCOLEDI'. SABATO E
DOMENICA
TUTTI I GIORNI DELLA
SETTIMANA AD ECCEZIONE
DEL MARTEDI' E VENERDI'
C
NELLE ZONE IN CUI SONO PERMESSI
L'ADDESTRAMENTO, L'ALLENAMENTO
A039 E LE GARE DEI CANI DA FERMA CON
SOLO IN PRIMAVERA
DIVIETO DI SPARO SI POSSONO
PORTARE I CANI:
DURANTE LA STAGIONE
VENATORIA
DURANTE IL PERIODO
INDICATO NEI SINGOLI
REGOLAMENTI DI GESTIONE
C
ALLA PROVINCIA PER MEZZO
ALLA REGIONE CON
ALLA PROVINCIA SENTITE LE
DEL PIANO FAUNISTICO
APPOSITO ATTO NORMATIVO ASSOCIAZIONI VENATORIE
VENATORIO
B
A CHI COMPETE STABILIRE LA
A040 DIMENSIONE TERRITORIALE DEGLI
A.T.C. E DEI C.A?
COMPETE AL COMITATO DI GESTIONE
ISTITUIRE LE OASI DI
A041 DEGLI AMBITI TERRITORIALI DI
PROTEZIONE
CACCIA:
APPROVARE I PIANI DI
PRELIEVO PER LA FAUNA
UNGULATA RUMINANTE
AMMETTERE I CACCIATORI
CHE NE FANNO RICHIESTA
C
PERIZIARE E RIMBORSARE I
DANNI PROVOCATI DALLA
COMPETE AL COMITATO DI GESTIONE
FAUNA SELVATICA ALLE
A042 DEGLI AMBITI TERRITORIALI DI
COLTURE AGRICOLE SUI
CACCIA:
TERRENI ADIBITI ALLA
CACCIA
APPROVARE I PIANI DI
PRELIEVO PER LA FAUNA
UNGULATA RUMINANTE
ISTITUIRE LE ZONE DI
RIPOPOLAMENTO E CATTURA
A
RIMBORSARE I DANNI
PRODOTTI DALLA FAUNA
NELLE OASI DI PROTEZIONE
A
6 DELLE ASSOCIAZIONI
VENATORIE, 6 DELLE
ASSOCIAZIONI DI
PROTEZIONE AMBIENTALE, 4
DELLE ORGANIZZAZIONI
AGRICOLE, 4 DEGLI ENTI
LOCALI
B
ORGANIZZARE I CENSIMENTI
COMPETE AL COMITATO DI GESTIONE
ISTITUIRE I CAMPI DI
DELLA FAUNA OGGETTO DI
A043 DEGLI AMBITI TERRITORIALI DI
ADDESTRAMENTO E
PRELIEVO SELETTIVO E/O
CACCIA:
ALLENAMENTO CANI
NUMERICO
I COMITATI DI GESTIONE DEGLI A.T.C.
A044 SONO COMPOSTI DA UN NUMERO DI
RAPPRESENTANTI PARI A:
6 DELLE ORGANIZZAZIONI
AGRICOLE, 6 DEGLI ENTI
LOCALI, 4 DELLE
ASSOCIAZIONI VENATORIE, 4
DELLE ASSOCIAZIONI DI
PROTEZIONE AMBIENTALE
6 DELLE ORGANIZZAZIONI
AGRICOLE, 6 DELLE
ASSOCIAZIONI VENATORIE, 4
DELLE ASSOCIAZIONI DI
PROTEZIONE AMBIENTALE, 4
DEGLI ENTI LOCALI
IL PRESIDENTE DEGLI AMBITI
A045
TERRITORIALI DI CACCIA:
E' NOMINATO DALLA
E' NOMINATO DAL COMITATO
E' NOMINATO DALLA REGIONE
PROVINCIA TRA I
E DALLA PROVINCIA DI
DI GESTIONE TRA I SUOI
COMPONENTI DEL COMITATO
COMUNE ACCORDO
COMPONENTI
DI GESTIONE
A
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
CONTENUTA, DI NORMA,
ALL'INTERNO DI UN NUMERO
L'AMMISSIONE DEI CACCIATORI NEGLI DEFINITA SULLA BASE DELLA MASSIMO CALCOLATO IN
DEFINITA SULLA BASE DEL
A046 AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA DEVE FAUNA PRESENTE SUL SUO RAPPORTO DI UN
NUMERO DI RICHIESTE
ESSERE:
TERRITORIO
CACCIATORE OGNI 19,01
PRESENTATE
ETTARI DI TERRITORIO AGROSILVO-PASTORALE
L'AMMISSIONE DI CACCIATORI DI
A047 ALTRE REGIONI ALL'INTERNO DEGLI
AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA…
E' AMMESSA FINO AL
RAGGIUNGIMENTO DEL
LIMITE MASSIMO DEI
CACCIATORI AMMISSIBILI
A050
LE AZIENDE AGRI-TURISTICOVENATORIE:
B
E' AMMESSA IN MISURA NON
SUPERIORE AL 10% DEI
CACCIATORI AMMISSIBILI IN
OGNI A.T.C.
E' AMMESSA SOLO IN
CONDIZIONI DI RECIPROCITA'
A
NON MENO DEL 10% DEL
TERRITORIO AGRO-SILVOPASTORALE DI CIASCUNA
PROVINCIA
FINO AD UN MASSIMO DEL
40% DEL TERRITORIO
REGIONALE
A
VIETARE L'ESERCIZIO
PRODURRE REDDITO PER GLI
VENATORIO DA
IMPRENDITORI AGRICOLI
APPOSTAMENTO
LOCALI
TEMPORANEO
SALVAGUARDARE GLI
AMBIENTI NATURALI E LA
FAUNA
C
SONO ISTITUITE PER LA
TUTELA DELLA GROSSA
FAUNA EUROPEA
SONO ISTITUITE AD
ESCLUSIVO USO
COOPERATIVISTICO
B
NON PIU' DEL 15% DEL
LE AZIENDE FAUNISTICO-VENATORIE E
TERRITORIO AGRO-SILVOA048 LE AZIENDE AGRI-TURISTICOPASTORALE DI CIASCUNA
VENATORIE POSSONO INTERESSARE:
REGIONE
LE AZIENDE FAUNISTICO-VENATORIE
A049
HANNO QUALE SCOPO:
RISPOSTA
ESATTA
SONO ISTITUITE A FINI DI
IMPRESA AGRICOLA
NELLE AZIENDE AGRI-TURISTICOVENATORIE IL RIPOPOLAMENTO CON
A051
SELVAGGINA PUO' ESSERE
EFFETTUATO:
ESCLUSIVAMENTE DURANTE
DALLA CHIUSURA DELLA
NEL CORSO DI TUTTO L'ANNO LA STAGIONE VENATORIA
CACCIA AL 31 MARZO
CON FAUNA DI ALLEVAMENTO
I DANNI PRODOTTI DALLA FAUNA
ALLE COLTURE AGRICOLE NELLE
A052 AZIENDE FAUNISTICO-VENATORIE
SONO RIMBORSATI AGLI AVENTI
TITOLO:
DALLA PROVINCIA
L'ALLEVAMENTO DI FAUNA SELVATICA
A SCOPO DI RIPOPOLAMENTO O A
DA TUTTI I CITTADINI
A053
SCOPO ALIMENTARE PUO' ESSERE
MAGGIORENNI
ESERCITATO:
B
DAL CONCESSIONARIO
DALLA REGIONE TRAMITE I
SERVIZI DECENTRATI
DELL'AGRICOLTURA
B
DA TUTTI I CITTADINI PREVIA
AUTORIZZAZIONE DELLA
PROVINCIA E DAI TITOLARI DI
IMPRESA AGRICOLA
DAGLI AGRICOLTORI E DAGLI
ISCRITTI ALLA CAMERA DI
COMMERCIO NELLE
CATEGORIE PERTINENTI
B
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
L'ALLEVAMENTO DI FAUNA SELVATICA E' AMMESSO SOLO A
A054 A SCOPO ORNAMENTALE E
PERSONE AUTORIZZATE
AMATORIALE:
DALLA PROVINCIA
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
E' AMMESSO A TUTTI I
CITTADINI MAGGIORENNI
NON E' AMMESSO IN
REGIONE PIEMONTE
A
DEVONO ESSERE
CONTRASSEGNATI
DEVONO ESSERE LIBERATI
ENTRO IL PRIMO ANNO DI
VITA
B
AI COMITATI DI GESTIONE
DEGLI A.T.C. O C.A.
TERRITORIALMENTE
INTERESSATI
A
ATTIVITA' DI STUDIO E
RICERCA
B
TUTTI I CAPI DI FAUNA SELVATICA
A055 REGOLARMENTE ALLEVATI IN
REGIONE PIEMONTE:
DEVONO ESSERE
ACCOMPAGNATI DA UN
CERTIFICATO DI NASCITA
PREDISPOSTO
DALL'ALLEVATORE
IL CONTROLLO DELLA FAUNA
A056 SELVATICA CHE CREA PARTICOLARI
PROBLEMATICHE E' DEMANDATO:
ALLE GUARDIE PROVINCIALI
LE QUALI POSSONO
AI CACCIATORI DEGLI A.T.C. O
AVVALERSI DELLA
C.A. TERRITORIALMENTE
COLLABORAZIONE DEI
INTERESSATI
PROPRIETARI E CONDUTTORI
DEI FONDI INTERESSATI
IL CONTROLLO DELLA FAUNA
A057 SELVATICA CHE CREA PARTICOLARI
PROBLEMATICHE SI CONSIDERA:
ATTIVITA' VENATORIA
ATTIVITA' DI GESTIONE
FAUNISTICA
IL PARTECIPARE AGLI INTERVENTI DI
UN DIRITTO DI OGNI
A058 CONTENIMENTO DELLE POPOLAZIONI
CACCIATORE PROVINCIALE
DI CINGHIALE E':
UNA COLLABORAZIONE
UN OBBLIGO PER TUTTI I
PRESTATA ALLA PROVINCIA
CACCIATORI AMMESSI NEGLI CHE E' TITOLARE DELLA
FUNZIONE DEL CONTROLLO
A.T.C. O NEI C.A.
FAUNISTICO
C
AL CONTENIMENTO DELLE
POPOLAZIONI DEI CINGHIALI
POSSONO ESSERE CHIAMATI A
A059
PARTECIPARE ANCHE I CACCIATORI
NON PROPRIETARI O CONDUTTORI DI
FONDI AGRICOLI?
SI', PURCHE' AUTORIZZATI
DALLA PROVINCIA SU
INDICAZIONE DEI SOGGETTI
CHE FANNO RICHIESTA DI
INTERVENTO
B
NO
SI', PERCHE' E' UN LORO
DIRITTO
NELLE OPERAZIONI DI CONTENIMENTO
DELLE SPECIE FAUNISTICHE
PROBLEMATICHE APPROVATE DALLA
A060
SI'
PROVINCIA VALGONO TUTTE LE
NORME RELATIVE ALL'ESERCIZIO
VENATORIO?
SI', PER QUANTO ATTIENE AI
NO, PERCHE' NON SI TRATTA
GIORNI AMMESSI IN CORSO
DI ATTIVITA' DI CACCIA
DI SETTIMANA
I QUANTITATIVI DI FAUNA SELVATICA
PER IL RIPOPOLAMENTO SUL
A061
TERRENO ADIBITO ALLA CACCIA
PROGRAMMATA E' DETERMINATO:
DALLA REGIONE
DALL'ASSEMBLEA DEI
CACCIATORI AMMESSI
DAI COMITATI DI GESTIONE
COMPETENTI PER
TERRITORIO
B
C
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
LE IMMISSIONI DI SELVAGGINA A
DALLE ASSOCIAZIONI
A062 SCOPO DI RIPOPOLAMENTO POSSONO
VENATORIE
ESSERE EFFETTUATE:
DAI SOGGETTI DEPUTATI
ALLA GESTIONE DELL'AREA
DA CHIUNQUE, PREVIO
CONTROLLO SANITARIO
DELLA SELVAGGINA DA
IMMETTERE
B
POSSONO ESSERE UTILIZZATI CAPI DI
A063 SELVAGGINA NATI IN CATTIVITA' IN
SI', PURCHE' ADULTI
OPERAZIONI DI RIPOPOLAMENTO?
SI', PURCHE' APPARTENENTI
A SPECIE AUTOCTONE
NO
B
NO
A
SI, MA SOLO SE NON SONO
PREVISTE MANIFESTAZIONE
SPORTIVA
B
AI TASSIDERMISTI ISCRITTI
ALLA CAMERA DI
COMMERCIO, INDUSTRIA E
ARTIGIANATO, PREVIA
ABILITAZIONE ACQUISITA
NELLA PROVINCIA DI
RESIDENZA
C
E' POSSIBILE IMPORTARE FAUNA
A064 SELVATICA VIVA DALL'ESTERO PER
FINI DI RIPOPOLAMENTO?
SI', PURCHE' APPARTENENTE
SI', MA IN PICCOLISSIMA
A SPECIE ITALIANE
QUANTITA'
AUTOCTONE
SI, PURCHE' VI SIA
E' POSSIBILE L'ESERCIZIO VENATORIO
L'AUTORIZZAZIONE DEL
A065 NEI TERRENI ADIBITI AD ATTIVITA'
PROPRIETARIO DEL
SPORTIVA?
TERRENO
NO, IN NESSUN CASO
L'ATTIVITA' DI TASSIDERMIA ED
A066 IMBALSAMAZIONE DI CAPI DELLA
FAUNA SELVATICA E' CONSENTITA:
AI CACCIATORI CHE L'HANNO
A TUTTI I CITTADINI NEL
ABBATTUTA E AI
RISPETTO DELLE VIGENTI
TASSIDERMISTI
NORME SANITARIE
PROFESSIONALI
SUL TERRITORIO NAZIONALE, LE
A067 POSSIBILI OPZIONI SULLA FORMA
ESCLUSIVA DI CACCIA SONO:
TRE: DA APPOSTAMENTO
FISSO; VAGANTE NELLA ZONA
DELLE ALPI; NELLE ALTRE
FORME CONSENTITE NEGLI
AMBITI TERRITORIALI DI
CACCIA
QUATTRO: DA
APPOSTAMENTO
TEMPORANEO; DA
APPOSTAMENTO FISSO;
VAGANTE NELLA ZONA DELLE
ALPI; NELLE ALTRE FORME
CONSENTITE IN AMBITI DI
PIANURA
DUE: VAGANTE NELLA ZONA
DELLE ALPI; NELLE ALTRE
FORME CONSENTITE NEGLI
AMBITI TERRITORIALI DI
CACCIA
A
QUATTRO: DA
APPOSTAMENTO
TEMPORANEO; DA
IN REGIONE PIEMONTE LE POSSIBILI
APPOSTAMENTO FISSO;
A068 OPZIONI SULLA FORMA ESCLUSIVA DI
VAGANTE NELLA ZONA DELLE
CACCIA SONO:
ALPI; NELLE ALTRE FORME
CONSENTITE NEGLI AMBITI
TERRITORIALI DI CACCIA
TRE: DA APPOSTAMENTO
FISSO; VAGANTE NELLA ZONA
DELLE ALPI; NELLE ALTRE
FORME CONSENTITE NEGLI
AMBITI TERRITORIALI DI
CACCIA
DUE: VAGANTE NELLA ZONA
DELLE ALPI; NELLE ALTRE
FORME CONSENTITE NEGLI
AMBITI TERRITORIALI DI
CACCIA
B
N.
A069
TESTO DOMANDA
L'APPOSTAMENTO TEMPORANEO E'
AMMESSO:
RISPOSTA
"A"
SOLO IN AREE BOSCATE
L'OPZIONE SULLA FORMA ESCLUSIVA
A070 DI CACCIA IN REGIONE PIEMONTE HA TRIENNALE
DURATA:
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
SOLO A CONDIZIONE CHE
NON SI MODIFICHI IL SITO IN
MODO DURATURO
SOLO A COLORO CHE
ESERCITANO LA CACCIA IN
ZONA ALPI
B
ANNUALE CON CONFERMA
AUTOMATICA SALVO
RICHIESTA DI VARIAZIONE
BIENNALE
B
ALLA PROVINCIA DI
RESIDENZA
C
SI' IN CASO DI RINUNCIA ALLA
CACCIA DI SELEZIONE
B
L'OPZIONE SULLA FORMA ESCLUSIVA ALL'A.T.C. O AL C.A. NEL
A071 DI CACCIA DEVE ESSERE
QUALE IL CACCIATORE
ALLA REGIONE
COMUNICATA:
CHIEDE DI ESSERE AMMESSO
L'OPZIONE SULLA FORMA ESCLUSIVA
A072 DI CACCIA PUO' ESSERE VARIATA
NO
PRIMA DELLA SCADENZA NATURALE?
SI', NEL CASO SUSSISTANO
MOTIVAZIONI SANITARIE O
PER CAMBIO DI RESIDENZA
ANAGRAFICA
LA STIPULAZIONE DI UNA POLIZZA
ASSICURATIVA PER RESPONSABILITA'
CIVILE VERSO TERZI E PER
NO, E' UNA CONDIZIONE
A073 INFORTUNIO E' UNA DELLE
FACOLTATIVA
CONDIZIONI PRESCRITTE PER IL
RILASCIO DEL TESSERINO REGIONALE
DI CACCIA?
SI', ESCLUSIVAMENTE PER LA SI', NEL RISPETTO DEI
POLIZZA DI RESPONSABILITA' MASSIMALI MINIMI PREVISTI
CIVILE VERSO TERZI
DALLE NORME DI SETTORE
IN MANCANZA DI AMMISSIONE AD UN
A.T.C. O C.A. DEL PIEMONTE, IL
TESSERINO REGIONALE DEVE ESSERE
A074
RILASCIATO AD UN CACCIATORE
PIEMONTESE CHE NE FACCIA
RICHIESTA?
A075
SUL TESSERINO VENATORIO IL
CACCIATORE DEVE ANNOTARE:
SI', PURCHE' IN POSSESSO DI
VALIDO PORTO D'ARMI,
DELLE RICEVUTE DEI
SI', PURCHE' AMMESSO IN UN
NO
VERSAMENTI DELLE TASSE
ATC O CA DI ALTRA REGIONE
PRESCRITTE E DEL PREVISTO
CONTRATTO ASSICURATIVO
RC TERZI ED INFORTUNI
LE GIORNATE DI CACCIA IN
REGIONE PIEMONTE
LE GIORNATE DI CACCIA NELLE
AZIENDE FAUNISTICO-VENATORIE O
SI', SE L'AZIENDA E' UBICATA
A076 AGRI-TURISTICO-VENATORIE DEVONO NELLA REGIONE DI
ESSERE ANNOTATE SUL TESSERINO
RESIDENZA
REGIONALE?
RISPOSTA
ESATTA
C
A
PREVENTIVAMENTE E IN
MODO INDELEBILE LE
GIORNATE DI CACCIA
USUFRUITE NONCHE' I CAPI
DI FAUNA SELVATICA
ABBATTUTI
LA FAUNA ABBATTUTA E
QUELLA AVVISTATA
B
NO
SI', SEMPRE
C
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
PARTECIPARE PER ALMENO 1
PER ESERCITARE LA CACCIA DI
STAGIONE AI CENSIMENTI
ACQUISIRE L'ABILITAZIONE
A077 SELEZIONE ALLA FAUNA UNGULATA E' ORGANIZZATI DAGLI AMBITI
ALL'ESERCIZIO VENATORIO
NECESSARIO:
TERRITORIALI DI CACCIA O
NELLA ZONA DELLE ALPI
DAI COMPRENSORI ALPINI
NEI DODICI MESI SUCCESSIVI AL
RILASCIO DELLA PRIMA LICENZA DI
A078 PORTO DI FUCILE IL CACCIATORE
PUO' PRATICARE L'ESERCIZIO
VENATORIO:
SOLO UN GIORNO ALLA
SETTIMANA
SOLO SE ACCOMPAGNATO
DA UN ALTRO CACCIATORE IN
POSSESSO DI LICENZA
RILASCIATA DA ALMENO TRE
ANNI E CHE NON ABBIA
COMMESSO ILLECITI CHE
COMPORTINO LA
SOSPENSIONE O REVOCA
DELLA LICENZA DI CACCIA
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
ACQUISIRE L'ABILITAZIONE A
SEGUITO DI FREQUENZA DI
APPOSITO CORSO DI
FORMAZIONE
C
SOLO SE ACCOMPAGNATO
DA UN CACCIATORE
ABILITATO ALLA CACCIA DI
SELEZIONE
B
DALLA TERZA DOMENICA DI
SETTEMBRE AL 31
DECEMBRE
C
A079
LA MINILEPRE (Silvilagus floridanus) E' DALLA TERZA DOMENICA DI
DALLA TERZA DOMENICA DI
CACCIABILE:
SETTEMBRE AL 15 DICEMBRE SETTEMBRE AL 31 GENNAIO
A080
IL FAGIANO (Phasianus colchicus) E'
CACCIABILE:
DALLA TERZA DOMENICA DI
SETTEMBRE AL 31 GENNAIO
A081
LA BECCACCIA (Scolopax rusticola) E'
CACCIABILE:
DALLA TERZA DOMENICA DI
DALLA TERZA DOMENICA DI
DALLA TERZA DOMENICA DI
SETTEMBRE AL 31 DICEMBRE SETTEMBRE AL 15 DICEMBRE SETTEMBRE AL 31 GENNAIO
C
A082
IL TORDO SASSELLO (Turdus iliacus) E' DALLA TERZA DOMENICA DI
DALLA TERZA DOMENICA DI
DALLA TERZA DOMENICA DI
CACCIABILE:
SETTEMBRE AL 31 DICEMBRE SETTEMBRE AL 15 DICEMBRE SETTEMBRE AL 31 GENNAIO
C
A083
LA TORTORA (Streptopeia turtur) E'
CACCIABILE:
DALLA TERZA DOMENICA DI
DALLA TERZA DOMENICA DI
SETTEMBRE AL 15 DICEMBRE SETTEMBRE AL 31 DICEMBRE
C
DALLA TERZA DOMENICA DI
SETTEMBRE AL 31 GENNAIO
DALLA TERZA DOMENICA DI
DALLA TERZA DOMENICA DI
SETTEMBRE AL 15 DICEMBRE SETTEMBRE AL 31 DICEMBRE
C
LA STARNA (Perdix perdix) E'
A084
CACCIABILE:
DALLA TERZA DOMENICA DI
SETTEMBRE AL 31 GENNAIO,
SULLA BASE DI PIANI
NUMERICI PREDEFINITI
DALLA TERZA DOMENICA DI
SETTEMBRE AL 15 DICEMBRE,
SULLA BASE DI PIANI
NUMERICI PREDEFINITI
DALLA TERZA DOMENICA DI
SETTEMBRE AL 31 DICEMBRE,
SULLA BASE DI PIANI
NUMERICI PREDEFINITI
C
IL CAPRIOLO (Capreolus capreolux) E'
A085
CACCIABILE:
DALLA TERZA DOMENICA DI
SETTEMBRE AL 30
NOVEMBRE, SULLA BASE DI
PIANI DI PRELIEVO
SELETTIVO
DAL 16 GIUGNO AL 15 MARZO
DELL'ANNO SUCCESSIVO,
SULLA BASE DI PIANI DI
PRELIEVO SELETTIVO
DAL 1° OTTOBRE AL 31
DICEMBRE, SULLA BASE DI
PIANI DI PRELIEVO
SELETTIVO
B
IL CINGHIALE (Sus scrofa) IN
A086 PIANURA,SALVO DEROGA
STAGIONALE, E' CACCIABILE:
DAL 1° OTTOBRE AL 31
DICEMBRE
DAL 1° NOVEMBRE AL 31
GENNAIO
DALLA TERZA DOMENICA DI
SETTEMBRE AL 31 DICEMBRE
B
N.
A087
TESTO DOMANDA
LA LEPRE (Lepus europaeus) E'
CACCIABILE:
RISPOSTA
"A"
DALLA TERZA DOMENICA DI
SETTEMBRE AL 31 GENNAIO
I PERIODI DI CACCIA PREVISTI PER LE
SINGOLE SPECIE NELLA VIGENTE
A088
NO, MAI
LEGGE DI SETTORE POSSONO
ESSERE VARIATI ANNUALMENTE?
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
DALLA TERZA DOMENICA DI
DALLA TERZA DOMENICA DI
SETTEMBRE AL 15 DICEMBRE SETTEMBRE AL 31 DICEMBRE
SI', MA ESCLUSIVAMENTE
PER LE SPECIE MIGRATRICI
SI', DALLA GIUNTA
REGIONALE, FERMO
RESTANDO L'ARCO
TEMPORALE MASSIMO
PREVISTO DALLA LEGGE
RISPOSTA
ESATTA
C
C
SI', CON IL CALENDARIO
VENATORIO REGIONALE,
ESCLUDENDO OD
INCLUDENDO SPECIE
CONTEMPLATE NELLA LEGGE
NAZIONALE 157/1992
SI', CON L'APPROVAZIONE
DEL CALENDARIO VENATORIO
REGIONALE, ANCHE
INCLUDENDO SPECIE NON
NO, MAI
CONTEMPLATE NELLA L.
157/92 PURCHE' ABBONDANTI
IN REGIONE
PIANI DI PRELIEVO
SELETTIVO DELLA FAUNA
UNGULATA
AMMISSIONE DEI CACCIATORI
NEGLI A.T.C. E NEI C.A. E
QUOTE DI PARTECIPAZIONE
ECONOMICA
SPECIE CACCIABILI E PERIODI
DI CACCIA, GIORNATE E
ORARI DI CACCIA, CARNIERE
GIORNALIERO E STAGIONALE,
ADDESTRAMENTO E IMPIEGO
DEI CANI DA CACCIA
C
NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE
VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI
A091 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA
ABBATTERE UN NUMERO DI SPECIE
MIGRATORIE:
8 CAPI INDISTINTI
10 CAPI DI CUI NON PIU' DI 4
TRA PALMIPEDI,
TRAMPOLIERI E RALLIDI E
NON PIU' DI 2 BECCACCE
10 CAPI DI CUI NON PIU' DI 5
PALMIPEDI E NON PIU' DI 4
BECCACCE
B
NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE
VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI
A092 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA
ABBATTERE UN NUMERO DI SPECIE
STANZIALII:
2 CAPI DI CUI 1 SOLA LEPRE
2 CAPI DEI QUALI NON PIU' DI
2 CAPI COMPLESSIVAMENTE
1 CINGHIALE
A
NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE
VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI
A093 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA
ABBATTERE UN NUMERO DI FAGIANI
COMUNI PARI A:
8 CAPI
1 CAPO
C
IN PIEMONTE, L'ELENCO DELLE
SPECIE CACCIABILI PREVISTO NELLA
A089
VIGENTE LEGGE PUO' ESSERE
VARIATO ANNUALMENTE?
IL CALENDARIO VENATORIO
REGIONALE APPROVATO
A090 ANNUALMENTE DETTA, PER LA
SUCCESSIVA STAGIONE VENATORIA,
DISPOSIZIONI RELATIVE A:
2 CAPI
A
N.
TESTO DOMANDA
NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE
VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI
A094 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA
ABBATTERE UN NUMERO DI STARNE
PARI A:
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
2 CAPI
1 CAPO
8 CAPI
A
NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE
VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI
A095 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA
2 CAPI
ABBATTERE UN NUMERO DI TORTORE
PARI A:
1 CAPO
10 CAPI
C
NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE
VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI
A096 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA
ABBATTERE UN NUMERO DI TORDI
BOTTACCI PARI A:
2 CAPI
8 CAPI
10 CAPI
C
NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE
VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI
A097 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA
ABBATTERE UN NUMERO DI
COLOMBACCI PARI A:
8 CAPI
2 CAPI
10 CAPI
C
NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE
VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI
A098 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA
ABBATTERE UN NUMERO DI
MINILEPRI PARI A:
1 CAPO
10 CAPI
8 CAPI
B
NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE
VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI
A099 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA
ABBATTERE UN NUMERO DI VOLPI
PARI A:
2 CAPI
1 CAPO
8 CAPI
A
5 CAPI
2 CAPI
B
NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE
VENATORIA IN PIEMONTE UN SINGOLO
A100 CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN 4 CAPI
NUMERO MASSIMO DI LEPRI COMUNI
PARI A:
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE
VENATORIA IN PIEMONTE UN SINGOLO
A101
10 CAPI
CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN
NUMERO MASSIMO DI FAGIANI PARI A:
30 CAPI
40 CAPI
B
NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE
VENATORIA IN PIEMONTE UN SINGOLO
A102 CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN 20 CAPI
NUMERO MASSIMO DI ANATIDI E
RALLIDI PARI A:
40 CAPI
10 CAPI
B
NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE
VENATORIA IN PIEMONTE UN SINGOLO
A103 CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN 20 CAPI
NUMERO MASSIMO DI BECCACCE PARI
A:
30 CAPI
10 CAPI
C
IL CARNIERE STAGIONALE PER LE
SPECIE DI FAUNA UNGULATA
NO, SAREBBE NECESSARIA
A104 RUMINANTE OGGETTO DI PRELIEVI
UNA MODIFICA DI LEGGE
SELETTIVI PUO' ESSERE VARIATO PER
OGNI ANNATA VENATORIA?
SI' PREVIA VERIFICA DELLA
CONSISTENZA DELLE
SINGOLE SPECIE O DEI
DANNI PROVOCATI DALLE
SPECIE STESSE
SI', QUALORA SIA INTERESSE
DELL'A.T.C. O C.A. DI
RIFERIMENTO
B
LA GIUNTA REGIONALE CON
L'EMANAZIONE DEL CALENDARIO
VENATORIO ANNUALE PUO'
NO, SAREBBE NECESSARIA
A105 PREVEDERE LIMITAZIONI AI CARNIERI
UNA MODIFICA DI LEGGE
GIORNALIERO E/O STAGIONALE PER
UNA O PIU' SPECIE PER L'ANNATA
VENATORIA SUCCESSIVA?
SI', TENENDO CONTO DELLE
FLUTTUAZIONI E DELLE
TENDENZE DELLE
POPOLAZIONI INTERESSATE
SI', NEL CASO VENGANO
AMMESSI UN NUMERO
SUPERIORE DI CACCIATORI
RISPETTO ALLA STAGIONE
PRECEDENTE
B
NEL TERRITORIO VENABILE DEGLI
A106 A.T.C. REGIONALI L'ATTIVITA'
VENATORIA GENERICA E' AMMESSA:
2 GIORNI OGNI SETTIMANA A
SCELTA TRA IL LUNEDI',
MERCOLEDI', GIOVEDI',
SABATO E DOMENICA
NEI GIORNI DI MERCOLEDI',
SABATO E DOMENICA
C
2 GIORNI OGNI SETTIMANA A
SCELTA TRA IL MERCOLEDI',
SABATO E DOMENICA
NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE NEI GIORNI INDICATI DA A.T.C.
2 GIORNI OGNI SETTIMANA A
ESCLUSIVAMENTE IL SABATO
A107 VENATORIA LA CACCIA DI SELEZIONE E C.A. ESCLUSO MARTEDI' E
SCELTA TRA IL MERCOLEDI',
E LA DOMENICA
AGLI UNGULATI ERA CONSENTITA:
VENERDI'
SABATO E DOMENICA
NELLE AZIENDE FAUNISTICONEI GIORNI DI LUNEDI',
A108 VENATORIE LA CACCIA SETTIMANALE MERCOLEDI', GIOVEDI',
E' AMMESSA:
SABATO E DOMENICA
NEI GIORNI DI MERCOLEDI',
SABATO E DOMENICA
NEI GIORNI DI MERCOLEDI',
GIOVEDI', SABATO E
DOMENICA PER EVITARE I
TRE GIORNI CONSECUTIVI
A
A
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
LE GIORNATE DI CACCIA EFFETTUATE
SUL TERRITORIO ADIBITO ALLA
CACCIA PROGRAMMATA E SUL
TERRITORIO DELLE AZIENDE AGRIA109 TURISTICO-VENATORIE CONCORRONO
TRA LORO PER STABILIRE IL NUMERO
MASSIMO DI GIORNATE DI CACCIA
CONSENTITE SETTIMANALMENTE AD
OGNI SINGOLO CACCIATORE?
SI' SE L'AZIENDA RICADE NEL
TERRITORIO DELLA STESSA
SI', SEMPRE
REGIONE DELL'A.T.C. DI
APPARTENENZA
NO, PERCHE' NELLE AZIENDE
AGRI-TURISTICO-VENATORIE
LA CACCIA GENERA REDDITO
DI IMPRESA
B
A110 L'ORARIO DI CACCIA INTERCORRE:
DA UN'ORA PRIMA DEL
SORGERE DEL SOLE FINO AL DALL'ALBA AL TRAMONTO
TRAMONTO
DA UN'ORA PRIMA DEL
SORGERE DEL SOLE A
UN'ORA DOPO IL TRAMONTO
A
LA CACCIA IN REGIONE PIEMONTE E'
A111
AMMESSA CON I SEGUENTI MEZZI:
ESCLUSIVAMENTE CON
FALCO E FUCILE (CON CANNA FALCO, ARCO E FUCILE (CON
FUCILE (CON CANNA AD
AD ANIMA LISCIA O AD ANIMA CANNA AD ANIMA LISCIA O AD
ANIMA LISCIA O AD ANIMA
RIGATA)
ANIMA RIGATA)
RIGATA)
B
IL FUCILE SEMIAUTOMATICO AD
A112 ANIMA LISCIA E' AMMESSO QUALE
STRUMENTO DI CACCIA IN A.T.C.?
SI', PURCHE' IL CARICATORE
SI', ESCLUSIVAMENTE PER LA
NON POSSA CONTENERE PIU'
CACCIA AGLI ANATIDI DA
DI DUE CARTUCCE DI
APPOSTAMENTO
CALIBRO NON SUPERIORE AL
TEMPORANEO
12
SI', PURCHE NON POSSA
SPARARE
COMPLESSIVAMENTE PIU' DI
CINQUE COLPI
B
DURANTE L'ESERCIZIO VENATORIO IL
CACCIATORE PUO' PORTARE AL
SI' NEL CASO NECESSITINO
NO, PERCHE' TRATTASI DI
ARMI PER DIFESA
A113 SEGUITO COLTELLI CON LAMA DI
MEZZO IMPROPRIO DI CACCIA
LUNGHEZZA PARI O SUPERIORE A 20
PERSONALE
CM.?
SI', SE FUNZIONALI ALLE
ESIGENZE CHE POSSONO
DERIVARE DALL'ATTIVITA'
VENATORIA
C
E' POSSIBILE POSIZIONARE SAGOME
DA RICHIAMO DURANTE LA NOTTE
A114
OVE SI ESERCITA LA CACCIA IL
GIORNO SUCCESSIVO?
SI', PURCHE' SI INIZI
NO, E' VIETATO USARE
L'ESERCIZIO DI CACCIA DA
STAMPI FUORI DALL'ORARIO
UN'ORA PRIMA DEL SORGERE
DI CACCIA
DEL SOLE
SI', ESCLUSIVAMENTE PER LA
CACCIA AGLI ANATIDI
B
E' POSSIBILE USARE RICHIAMI
ELETTROMECCANICI DURANTE
A115
L'ESERCIZIO VENATORIO IN
PIEMONTE?
SI', PURCHE' NON ACUSTICI
IL LIMITE DI QUATTRO CANI PER
A116 COMITIVA VALE PER TUTTE LE FORME SI'
DI CACCIA?
NO, SONO VIETATI TUTTI I
SI', ESCLUSIVAMENTE PER LA
RICHIAMI AD ECCEZIONE DI
CACCIA AGLI ANATIDI
QUELLI MANUALI
A
NO, SI DEROGA PER LA
CACCIA AL CINGHIALE E PER NO, PER LA CACCIA ALLA
LE MUTE SPECIALIZZATE CON LEPRE
BREVETTO E.N.C.I.
B
N.
TESTO DOMANDA
E' AMMESSO L'USO DI APPARECCHI
A117 TELEFONICI MOBILI PER FINI DI
ESERCIZIO VENATORIO?
RISPOSTA
"A"
"B"
SI', QUANDO SI ESERCITA LA
CACCIA AL CINGHIALE
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
SI'
C
E' AMMESSO L'USO DI APPARECCHI
SI', ESCLUSIVAMENTE PER LA
A118 RADIO RICETRASMITTENTI PER FINI DI
SI
CACCIA AL CINGHIALE
ESERCIZIO VENATORIO?
NO
B
LA CACCIA ALLA VOLPE PUO' ESSERE
AMMESSA SUI TERRENI COPERTI IN
A119
NO
TUTTO O NELLA MAGGIOR PARTE DA
NEVE?
SI', MA SOLO IN ZONA ALPI
PREVIA SPECIFICA NORMA
REGIONALE
SI'
B
SI', MA SOLO NEL RIENTRO
MATTUTINO
NO, MAI
SI', PURCHE' A DISTANZA NON
INFERIORE A 100 MT. DALLE
ZONE BOSCATE
B
E' AMMESSO L'USO DI FONTI
LUMINOSE PER LA RICERCA DELLA
A121
FAUNA SELVATICA IN ORARIO
NOTTURNO?
SI', SOLO SUL TERRITORIO
DELL'A.T.C. O C.A. DI
RESIDENZA
NO, SALVO I SOGGETTI
SPECIFICATAMENTE
AUTORIZZATI
NO, MAI
B
IL DIVIETO DI CACCIA SUI TERRENI IN
ATTUALITA' DI COLTIVAZIONE E'
A122
VALIDO SOLAMENTE SE GLI STESSI
SONO APPOSITAMENTE TABELLATI?
NO, E' VALIDO COMUNQUE
SI'
SI', SE TRATTASI DI FRUTTETI
A
NO, BASTA PUBBLICARE
I CONFINI PERIMETRALI DEGLI A.T.C. E APPOSITA CARTOGRAFIA
A123
DEI C.A. DEVONO ESSERE TABELLATI? ALL'ALBO PRETORIO DEI
COMUNI INTERESSATI
NO, LADDOVE IL PERIMETRO
SEGUE CONFINI NATURALI
L'ATTUALE QUADRO
NORMATIVO NON LO
PREVEDE
SPECIFICATAMENTE
SEBBENE SIA AUSPICABILE
C
ALLE GUARDIE DELLE
PROVINCE, AGLI OPERATORI
DI POLIZIA GIUDIZIARIA, ALLE
A CHI COMPETE IN PIEMONTE
GUARDIE ECOLOGICHE
L'ATTIVITA' ISPETTIVA IN MATERIA DI VOLONTARIE E ALLE
A124
CACCIA SUL TERRITORIO DEGLI A.T.C. GUARDIE GIURATE
E C.A.?
VOLONTARIE DELLE
ASSOCIAZIONI AGRICOLE,
VENATORIE E DI PROTEZIONE
AMBIENTALE
ESCLUSIVAMENTE ALLE
ESCLUSIVAMENTE ALLE
GUARDIE DELLE PROVINCE E
GUARDIE DELLE PROVINCE E
ALLE GUARDIE GIURATE
AL CORPO FORESTALE
VOLONTARIE ITTICODELLO STATO
VENATORIE
A120
E' AMMESSA LA CACCIA DA
APPOSTAMENTO ALLA BECCACCIA?
NO, MAI
RISPOSTA
A
N.
TESTO DOMANDA
ESERCITARE LA CACCIA CON I MEZZI
VIETATI COMPORTA:
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
LA CONTESTAZIONE DI UN
ILLECITO AMMINISTRATIVO
LA SANZIONE PENALE DEL
IL RITIRO DEL TESSERINO
PAGAMENTO DI UN'AMMENDA REGIONALE
B
NEI CONFRONTI DI CHI RIPORTA UNA
CONDANNA DEFINITIVA PER
A126
L'ABBATTIMENTO DI UN ANIMALE
"PARTICOLARMENTE PROTETTO":
OLTRE ALLA SANZIONE
PENALE INTERVIENE
L'ESPULSIONE DALL'A.T.C. O
DAL C.A. DI RESIDENZA
OLTRE ALLA SANZIONE
PENALE INTERVIENE LA
SOSPENSIONE DA UNO A TRE
ANNI DELLA LICENZA DI
PORTO DI FUCILE USO
CACCIA
OLTRE ALLA SANZIONE
PENALE INTERVIENE LA
SOSPENSIONE DEL
TESSERINO VENATORIO PER
UN ANNO
B
NEI CONFRONTI DI CHI RIPORTA UNA
CONDANNA DEFINITIVA PER IL REATO
A127
DI ESERCIZIO DI CACCIA SPARANDO
DA AUTOVEICOLI:
OLTRE ALLA SANZIONE
PENALE INTERVIENE LA
SOSPENSIONE DA UNO A TRE
ANNI DELLA LICENZA DI
PORTO DI FUCILE USO
CACCIA
OLTRE ALLA SANZIONE
PENALE INTERVIENE LA
SOSPENZIONE DEL
TESSERINO VENATORIO PER
UN ANNO
OLTRE ALLA SANZIONE
PENALE INTERVIENE
L'ESPULSIONE DALL'A.T.C. O
DAL C.A. DI RESIDENZA
A
A CHI ABBATTE O CATTURA CAPI DI
A128 FAUNA SELVATICA IN VIOLAZIONE DEI UNA SANZIONE PENALE
LIMITI DI CARNIERE SI APPLICA:
UNA SANZIONE
AMMINISTRATIVA
UNA SANZIONE DISCIPLINARE
B
A CHI ESERCITA LA CACCIA DI
SELEZIONE AGLI UNGULATI IN
A129
DIFFORMITA' ALLE DISPOSIZIONI
REGIONALI SI APPLICA:
UNA SANZIONE
AMMINISTRATIVA DA 50 A 300 UNA SANZIONE PENALE
EURO
B
IL TRASPORTO A BORDO DI UN
AUTOVEICOLO DI UN FUCILE PER USO
A130
LA CONFISCA DEL FUCILE
VENATORIO FUORI CUSTODIA E
ARMATO DI CARTUCCE COMPORTA:
L'APPLICAZIONE DELLA
L'APPLICAZIONE DI UNA
SANZIONE PENALE DEL
SANZIONE AMMINISTRATIVA
PAGAMENTO DI UN'AMMENDA DA 400 A 2.400 EURO
C
IN PIEMONTE I DANNI PROVOCATI
DALLA FAUNA SELVATICA ALLE
A131 COLTURE AGRICOLE SU TERRENI
DALLA PROVINCIA
ADIBITI ALLA CACCIA PROGRAMMATA
SONO ACCERTATI E RISARCITI:
DALL'A.T.C. O DAL C.A.
COMPETENTE PER
TERRITORIO
DALLA REGIONE
B
IN PIEMONTE I DANNI PROVOCATI
DALLA FAUNA SELVATICA ALLE
A132 COLTURE AGRICOLE NELLE OASI DI
PROTEZIONE FAUNISTICA SONO
ACCERTATI E RISARCITI:
DALLA REGIONE
DALLA PROVINCIA
C
A125
LA SANZIONE DISCIPLINARE
DI SOSPENSIONE DALLA
CACCIA DI SELEZIONE PER
UNA STAGIONE VENATORIA
DALL'A.T.C. O DAL C.A.
COMPETENTE PER
TERRITORIO
N.
TESTO DOMANDA
DA QUALE DISTANZA MINIMA DA
A133 MACCHINE OPERATRICI IN FUNZIONE
E' VIETATO ESERCITARE LA CACCIA?
RISPOSTA
"A"
50 METRI
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
100 METRI
150 METRI
B
DA QUALE DISTANZA MINIMA DA VIE DI
A134 COMUNICAZIONE E' VIETATO
150 METRI
ESERCITARE LA CACCIA?
100 METRI
50 METRI
C
GLI AGENTI DELLE PROVINCE
POSSONO SEQUESTRARE LA
A135 SELVAGGINA IN CASO DI
CONTESTAZIONE DI ILLECITI IN
MATERIA DI CACCIA?
NO
SI', QUALUNQUE SIA LA
FORMA DI ILLECITO
CONTESTATA
SI', SOLO PER ALCUNE
VIOLAZIONI
B
GLI AGENTI CHE RIVESTONO
QUALIFICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA
A136
POSSONO SEQUESTRARE I MEZZI DI
CACCIA VIETATI?
SI
NO
SOLO LE RETI PER
UCCELLAGIONE
A
NEL CASO SUSSISTA
FONDATO SOSPETTO DI
ILLECITO O DI FLAGRANZA DI
REATO
IN CASO DI INFRAZIONE
DELLE NORME SULLA CACCIA
PUNITE CON SANZIONE
AMMINISTRATIVA
B
GLI AGENTI DELLE PROVINCE
POSSONO PROCEDERE ALLA
A137
MAI
PERQUISIZIONE DELL'AUTOMOBILE DI
UN CACCIATORE?
A138
SI, CON IL CONSENSO DEL
NELLE ZONE MILITARI DELIMITATE DA
COMANDO MILITARE
TABELLE, SI PUO' CACCIARE?
COMPETENTE
NO
SI, MA SOLO DA
APPOSTAMENTO FISSO
B
A139
ESERCITARE LA CACCIA CON I MEZZI
VIETATI COMPORTA:
UNA SANZIONE PENALE
UNA SANZIONE
AMMINISTRATIVA
UNA SANZIONE DISCIPLINARE
A
ABBATTERE , CATTURARE O
DETENERE ANIMALI
A140
PARTICOLARMENTE PROTETTI
COMPORTA :
UNA SANZIONE
AMMINISTRATIVA
UNA SANZIONE DISCIPLINARE UNA SANZIONE PENALE
C
ESERCITARE LA CACCIA IN ZONE DI
A141 RIPOPOLAMENTO E CATTURA
COMPORTA:
UNA SANZIONE DISCIPLINARE
UNA SANZIONE
AMMINISTRATIVA
UNA SANZIONE PENALE
C
A142
ESERCITARE LA CACCIA NEI GIORNI DI UNA SANZIONE
SILENZIO VENATORIO COMPORTA:
AMMINISTRATIVA
UNA SANZIONE DISCIPLINARE UNA SANZIONE PENALE
C
A143
ESERCITARE LA CACCIA SPARANDO
DA AUTOVEICOLI COMPORTA:
UNA SANZIONE
AMMINISTRATIVA
A
UNA SANZIONE PENALE
UNA SANZIONE DISCIPLINARE
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
ESERCITARE LA CACCIA IN
A144 VIOLAZIONE AGLI ORARI CONSENTITI
COMPORTA:
UNA SANZIONE
AMMINISTRATIVA
UNA SANZIONE DISCIPLINARE UNA SANZIONE PENALE
AVVALERSI DI RICHIAMI ACUSTICI A
FUNZIONAMENTO MECCANICO,
A145
ELETTROMAGNETICO O
ELETTROMECCANICO COMPORTA:
UNA SANZIONE PENALE
UNA SANZIONE DISCIPLINARE
NON ESEGUIRE LE PRESCRITTE
A146 ANNOTAZIONI SUL TESSERINO
REGIONALE DI CACCIA COMPORTA:
UNA SANZIONE DISCIPLINARE UNA SANZIONE PENALE
ESERCITARE L'ATTIVITA' VENATORIA
OLTRE IL NUMERO DI GIORNATE
A147
SETTIMANALI CONSENTITE,
COMPORTA:
UNA SANZIONE PENALE
NON RECUPERARE I BOSSOLI DELLE
CARTUCCE SPARATE, COMPORTA:
UNA SANZIONE PENALE
RISPOSTA
ESATTA
A
UNA SANZIONE
AMMINISTRATIVA
A
UNA SANZIONE
AMMINISTRATIVA
C
UNA SANZIONE
AMMINISTRATIVA
UNA SANZIONE DISCIPLINARE
B
UNA SANZIONE
AMMINISTRATIVA
UNA SANZIONE DISCIPLINARE
B
ESERCITARE LA CACCIA SENZA
AUTORIZZAZIONE ALL'INTERNO DELLE UNA SANZIONE
A149
AREE DI CACCIA SPECIFICA
AMMINISTRATIVA
COMPORTA:
UNA SANZIONE PENALE
UNA SANZIONE DISCIPLINARE
A
PRESENTARE ENTRO IL
IL CACCIATORE A CUI VIENE
TERMINE DI 30 GIORNI
CONTESTATO UN ILLECITO DI NATURA
A150
SCRITTI DIFENSIVI
AMMINISTRATIVA IN ORDINE
ALL'AUTORITA' COMPETENTE
ALL'ESERCIZIO VENATORIO PUO' :
(PROVINCIA)
CONTRODEDURRE AGLI
PRESENTARE RICORSO AL
AGENTI ACCERTATORI SUI
SINDACO DEL COMUNE DI
FATTI CONTESTATI ENTRO I 5
RESIDENZA
GIORNI SUCCESSIVI
A148
A
QUESITI ESAMI DI CACCIA
LETTERA “b”
ZOOLOGIA E BIOLOGIA
N.
TESTO DOMANDA
QUALI SONO I FATTORI CHE
MAGGIORMENTE CONDIZIONANO
B001
L'AFFERMAZIONE DI UNA QUALSIASI
SPECIE ANIMALE?
RISPOSTA
"A"
L'ASSENZA/PRESENZA DI
PREDATORI
QUANDO SONO PRESENTI
QUANDO UN TERRITORIO SI DEFINISCE FONTI ALIMENTARI, SITI
B002 "VOCATO" ALLA PRESENZA DI UNA
IDONEI ALLA RIPRODUZIONE
DETERMINATA SPECIE FAUNISTICA?
E ZONE DI RIFUGIO, SPECIE
SPECIFICHE
RISPOSTA
"B"
LA DISPONIBILITÀ DI FONTI
ALIMENTARI, NONCHÉ
AMBIENTI IDONEI ALLA
RIPRODUZIONE E RIFUGIO
RISPOSTA
"C"
L'ASSENZA/PRESENZA DI
SPECIE CONTENDENTI
QUANDO SU QUEL
QUANDO NON SONO
TERRITORIO NON SI
PRESENTI PREDATORI TIPICI
ESERCITA L'ATTIVITÀ
PER QUELLA DATA SPECIE
VENATORIA
RISPOSTA
ESATTA
B
A
QUANDO UN LUOGO FISICO SI
CONFIGURA QUALE "HABITAT TIPICO"
B003
PER UNA DETERMINATA SPECIE
FAUNISTICA?
QUANDO HA UNA BUONA
ESPOSIZIONE A SUD - EST
QUANDO È ALL'INTERNO DI
UN PARCO
QUANDO PRESENTA
CARATTERISTICHE DI
VOCAZIONALITÀ
(ALIMENTAZIONE,
POSSIBILITÀ DI
RIPRODUZIONE, RIFUGIO)
PER LA SPECIE IN
QUESTIONE
QUAL È IL FATTORE CHE, DI NORMA,
MAGGIORMENTE INCIDE SULLA
B004 PRESENZA DI UNA DETERMINATA
SPECIE FAUNISTICA IN UNA
DETERMINATA ZONA?
LA DISPONIBILITÀ E LA
QUANTITÀ DI FONTI
ALIMENTARI SPECIESPECIFICHE
LA DISTANZA DAI CENTRI
URBANI
L'ASSENZA DI RANDAGISMO
CANINO
A
C
B
B005
LA CATENA ALIMENTARE DI FATTO SI
CONFIGURA COME:
L'INSIEME DELLE MOLTEPLICI LA BIOMASSA VEGETALE
PREDE E DEI NUMEROSI
DISPONIBILE SU UN DATO
PREDATORI
TERRITORIO
IL PASSAGGIO DI ENERGIA
CHE INTERCORRE TRA I
VEGETALI (PRODUTTORI) E I
SUCCESSIVI CONSUMATORI
DI DIVERSO LIVELLO
(ERBIVORI, ONNIVORI,
CARNIVORI,
DECOMPOSITORI)
B006
GLI ELEMENTI BASE DI UNA CATENA
ALIMENTARE SONO:
LE PIANTE VERDI, GLI
ERBIVORI, I CARNIVORI E I
SUPERPREDATORI
I CARNIVORI, GLI ONNIVORI E
I DECOMPOSITORI
LE PIANTE VERDI, GLI
ERBIVORI, I CARNIVORI E I
DECOMPOSITORI
C
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
PERCHÉ LE PIANTE VERDI NELLA
B007 CATENA ALIMENTARE SI
CONFIGURANO QUALI PRODUTTORI?
PERCHÉ SONO IN GRADO DI
"SINTETIZZARE" (PRODURRE)
ENERGIA DISPONIBILE ANCHE
PER TUTTI GLI ALTRI
ELEMENTI DELLA CATENA
PERCHÉ PRODUCONO
FOGLIE E FRUTTI PER GLI
ERBIVORI COME QUESTI
PRODUCONO CARNE PER I
CARNIVORI
PERCHÉ PRODUCONO
BIOMASSA
A
I CARNIVORI, QUALE FUNZIONE
B008
HANNO?
CATTURARE UN CERTO
NUMERO DI PREDE TRA I
SOGGETTI MENO DOTATI
(AMMALATI, FERITI, PICCOLI,
ETC.) ANCHE PER
MANTENERE IN SALUBRITÀ
LE SPECIE PREDA
LIMITARE IL NUMERO DELLE
SPECIE PREDA
NESSUNA, SONO UN
ELEMENTO DI DISTURBO
ALL'INTERNO DELLE DIVERSE
BIOCENOSI
A
DI TRASFORMARE LE
SOSTANZE ORGANICHE
RESIDUE (FOGLIE SECCHE,
FECI, CARCASSE, ETC.) IN
ELEMENTI INORGANICI
ASSIMILABILI DALL'APPARATO
RADICALE DELLE PIANTE
C
I DECOMPOSITORI, QUALE FUNZIONE
B009 HANNO ALL'INTERNO DEI DIVERSI
ECOSISTEMI?
DI RIPULIRE IL TERRITORIO
DI SCOMPORRE GLI ALIMENTI
DALLE CARCASSE DEGLI
IN MODO DA RENDERLI PIÙ
ANIMALI MORTI
DIGERIBILI
ACCIDENTALMENTE
I VEGETALI DA DOVE OTTENGONO
SE LA AUTOPRODUCONO
DALL'ACQUA DI IRRIGAZIONE
B010 L'ENERGIA NECESSARIA PER LA LORO
ATTRAVERSO UNA REAZIONE DIRETTAMENTE DAL SUOLO
LORO FORNITA
VITA?
BIOCHIMICA
B
ALL'INTERNO DI UN DATO ECOSISTEMA
È POSSIBILE SUSSISTA UN NUMERO DI
B011 CARNIVORI PARI AL NUMERO DI
NO
ANIMALI APPARTENENTI ALLE SPECIE
PREDA?
SÌ
DIPENDE DALLA SPECIE CUI
APPARTIENE IL PREDATORE
A
SÌ, PERCHÈ IL NUMERO DEGLI
E' CORRETTO DIRE CHE SU UN DATO
ERBIVORI, DEI QUALI SI
ECOSISTEMA IL NUMERO DEI
B012
NUTRONO, DIPENDE DALLA
CARNIVORI DIPENDE DALLA BIOMASSA
QUANTITÀ DI CIBO LORO
VEGETALE PRESENTE?
DISPONIBILE
NO, PERCHÉ DIPENDE DA
QUALI E QUANTE ALTRE
SPECIE PREDATRICI SONO
PRESENTI
NO, PERCHÉ NON SI
NUTRONO DI VEGETALI
A
N.
TESTO DOMANDA
E' VERO CHE PER AVERE UN MAGGIOR
NUMERO DI STARNE SU UN DATO
TERRITORIO BASTA INCREMENTARE IL
B013
NUMERO DI STARNE RILASCIATE
DURANTE LE OPERAZIONI DI
RIPOPOLAMENTO?
RISPOSTA
"A"
SÌ, SE IL NUMERO DEI
PREDATORI NON È
CONTRASTATO IN MODO
ATTIVO DALL'UOMO
LA CAPACITÀ DEL
COSA SI INTENDE PER EQUILIBRIO
PREDATORE DI ADATTARSI
B014
DINAMICO TRA PREDA E PREDATORE? ALLE TECNICHE DI DIFESA
DELLA PREDA
PERCHÉ SONO FONDAMENTALI I
PREDATORI ANCHE PER LA
B015
SOPRAVVIVENZA DELLE SPECIE
PREDA?
PERCHÉ ELIMINANDO
PREVALENTEMENTE GLI
ANIMALI PIÙ DEBOLI
MANTENGONO IN CONDIZIONI
SANITARIE ADEGUATE LE
POPOLAZIONI DI SPECIE
PREDA
QUAL È LA FUNZIONE DEGLI ERBIVORI
NON HANNO UNA FUNZIONE
B016 ALL'INTERNO DELLA CATENA
DETERMINANTE
ALIMENTARE?
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
NO, SE SI FANNO DEGLI
ADEGUATI RIPOPOLAMENTI
NO, PERCHÉ IL NUMERO DI
STARNE CHE POSSONO
VIVERE SU UN DATO
TERRITORIO DIPENDE DAL
GRADO DI VOCAZIONALITÀ
SPECIE-SPECIFICA
(ALIMENTAZIONE,
POSSIBILITÀ DI
RIPRODUZIONE E RIFUGIO)
C
IL PESO CHE PUÒ
RAGGIUNGERE IL
PREDATORE SULLA BASE
DELLA QUANTITÀ DI PREDE
CHE CONSUMA
IL MECCANISMO CICLICO CHE
VEDE CON
L'ACCRESCIMENTO DEL
NUMERO DEI PREDATORI LA
DIMINUZIONE DELLE PREDE
FINO AL PUNTO DA
DETERMINARE LA RIDUZIONE
DEI CARNIVORI E
CONSEGUENTEMENTE, LA
RIPRESA DELLA SPECIE
PREDA
C
PERCHÉ RAGGIUNTO UN
CERTO NUMERO DI CATTURE
E' UN'AFFERMAZIONE NON
SOSPENDONO
VERA
VOLONTARIAMENTE LA
CACCIA
A
RECUPERARE L'ENERGIA
DISPONIBILE NEI VEGETALI
PER TRASFORMARLA IN
SOSTANZA ANIMALE
UTILIZZABILE DAI
CONSUMATORI DI ALTRO
LIVELLO
B
CONTENERE L'ACCRESCERSI
ECCESSIVO DELLE PIANTE
VERDI
N.
TESTO DOMANDA
UN AMBIENTE CHE PRESENTA FONTI
ALIMENTARI PER UNA DATA SPECIE
ANIMALE E ADEGUATE ZONE PER LA
B017
SUA SALVAGUARDIA, PUÒ OSPITARE
QUESTA SPECIE IN MODO
PERMANENTE?
RISPOSTA
"A"
NO, QUALORA NON CI SIANO
ADEGUATI SITI DI
RIPRODUZIONE
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
SÌ
SOLTANTO SE SI TROVA
ALL'INTERNO DI UN'AREA
PROTETTA
A
QUAL È IL PERIODO DELL'ANNO DOVE,
DI NORMA, RISULTA IMPORTANTE PER IN INVERNO, QUANDO È
B018 GLI ANIMALI SELVATICI POTER
MAGGIORE IL DISPENDIO
DISPORRE DI ADEGUATE FONTI DI
ENERGETICO
CIBO?
NEL CORSO DELLA
GESTAZIONE PER I
MAMMIFERI E
DELL'OVULAZIONE PER
L'ORNITOFAUNA
IN PRIMAVERA E IN
AUTUNNO, DURANTE IL
PERIODO DELLA MUTA
A
PER INCREMENTARE IN MODO
DURATURO IL NUMERO DI ANIMALI
B019 SELVATICI (ES. FAGIANI) GIÀ PRESENTI
SU UN DATO TERRITORIO COSA È
OPPORTUNO FARE?
INCREMENTARE LE FONTI
ALIMENTARI SPECIESPECIFICHE
ABBATTERE IL MAGGIOR
NUMERO DI PREDATORI
POSSIBILE
B
IMMETTERE UN CONGRUO
NUMERO DI ANIMALI
APPARTENENTI A DETTA
SPECIE
PERCHÉ SU QUASI TUTTO IL
TERRITORIO PROVINCIALE DI PIANURA PERCHÉ NON ESISTONO
B020
C'È UNA COSÌ FORTE PRESENZA DI
PREDATORI SPECIFICI
CORNACCHIE?
A COSA È DOVUTA L'ABBONDANTE
B021 PRESENZA DI CINGHIALI
RISCONTRABILE NEGLI ULTIMI ANNI?
PERCHÉ ESISTONO
ABBONDANTI FONTI
PERCHÉ È UN ANIMALE
ALIMENTARI ANCHE
INVERNALI (ES. DISCARICHE) ESTREMAMENTE
E NUMEROSISSIMI SITI DI
INTELLIGENTE
NIDIFICAZIONE GENERATI
DALLA PIOPPICOLTURA
ALL'INCREMENTO DELLE
AREE BOSCATE CON
ABBONDANTE PRODUZIONE ALLA FORTE CAPACITÀ
DI CASTAGNE E GHIANDE A
RIPRODUTTIVA DELLE
TOTALE DISPOSIZIONE DELLA FEMMINE
SPECIE NEL PERIODO
INVERNALE
ALLA MANCANZA DI
PREDAZIONE
B
A
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
PERCHÉ SI STA RILEVANDO DA ALCUNI
ANNI LO SVERNAMENTO SUL NOSTRO PERCHÉ SIAMO DI FRONTE
B022 TERRITORIO DI UN NUMERO
AD UN PROGRESSIVO
CONSISTENTE DI COLOMBACCI, SPECIE CAMBIAMENTO CLIMATICO
TIPICAMENTE MIGRATRICE?
PRINCIPALMENTE PERCHÉ
L'AUMENTO DI PRODUZIONE
DEL MAIS E LA SUA
PERCHÉ LA SPECIE HA
RACCOLTA MECCANIZZATA,
IMPARATO A CONVIVERE CON DETERMINANO UNA
I RIGORI INVERNALI DEL
DISPERSIONE SUL TERRENO
DI QUANTITÀ SIGNIFICATIVE
PIEMONTE
DI GRANELLA A
DISPOSIZIONE DI DETTI
ANIMALI
C
NELLA PIRAMIDE ALIMENTARE COSA
I SUPERPREDATORI NON
B023 DIFFERENZIA I "SUPERPREDATORI" DAI SONO CONDIZIONATI DA UN
"CARNIVORI"?
LIVELLO SUPERIORE
I SUPERPREDATORI
UCCIDONO UN NUMERO
MAGGIORE DI PREDE
I SUPERPREDATORI
CACCIANO SOLO DI NOTTE
A
DI NORMA GLI UCCELLI APPARTENENTI
A SPECIE MIGRATRICI SONO PRESENTI,
B024
AUTUNNO - INIZIO INVERNO
IN FASE DI "PASSO", SUL TERRITORIO
PIEMONTESE NEL PERIODO:
NEI MESI INVERNALI
FINE INVERNO - INIZIO
PRIMAVERA
A
QUAL È L'ELEMENTO PRINCIPALE CHE
INDUCE GLI UCCELLI MIGRATORI, NEL
NOSTRO EMISFERO, A SPOSTARSI DA
B025
REGIONI POSTE PIÙ A NORD VERSO
SUD NEL PERIODO AUTUNNO INVERNO?
LA RICERCA DI CONDIZIONI
LA RICERCA DI UN CLIMA PIÙ ALIMENTARI ATTE A
CALDO
GARANTIRE LA LORO
SOPRAVVIVENZA
L'ISTINTO DELLA SPECIE
C
IN CASO DI ECCEZIONALE
DISPONIBILITÀ ALIMENTARE
INVERNALE PER UNA SPECIE
APPARTENENTE ALL'AVIFAUNA
NO, PERCHÉ L'ISTINTO LA
SÌ, SE OLTRE ALLA
B026 ABITUALMENTE DI PASSO SUL NOSTRO INDURREBBE A PROSEGUIRE DISPONIBILITÀ ALIMENTARE
TERRITORIO , DETTA SPECIE
VERSO SUD
FACESSE POCO FREDDO
POTREBBE PER QUELL'ANNO
SVERNARE SUL TERRITORIO
PROVINCIALE?
SÌ
C
NEI LUOGHI DI SVERNAMENTO PER GLI
UCCELLI MIGRATORI NEL NOSTRO
B027
NO
EMISFERO, LE DIVERSE SPECIE SI
RIPRODUCONO?
SÌ, ESCLUSIVAMENTE LE
SPECIE APPARTENENTI ALLA
FAMIGLI DEI TURDIDI
A
SÌ, PURCHÈ IL PERIODO SIA
SUFFICIENTE PER
COMPLETARE LA COVA
DELLE UOVA
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
LA FASE DI "RIPASSO" SUL NOSTRO
TERRITORIO PER LA MAGGIOR PARTE
FINE PRIMAVERA - INIZIO
B028 DELLE SPECIE AVIFAUNISTICHE
ESTATE
MIGRATRICI COINCIDE CON IL PERIODO
STAGIONALE DI:
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
FINE INVERNO - INIZIO
PRIMAVERA
FINE AUTUNNO
B
SI STANZIALIZZERANNO
DOPO LA NATURALE SOSTA,
NECESSARIA PER
ALIMENTARSI E RIPOSARE,
PROSEGUIRANNO VERSO LE
ZONE DI RIPRODUZIONE
C
NO, PERCHÉ PARTE DEGLI
ANIMALI SI SOFFERMANO
NELLE REGIONI DI
SVERNAMENTO
NO, PERCHÉ IL DISPENDIO DI
ENERGIA E L'INCIDENTALITÀ
CONNESSE ALLA
MIGRAZIONE PROVOCANO
MORTALITÀ ELEVATA
C
ABBATTERE 5 ANATIDI DI UNA
DETERMINATA SPECIE IN FASE DI
"PASSO" OVVERO 5 ANATIDI DELLA
B031
SÌ
SPESSA SPECIE IN FASE DI "RIPASSO"
SUL NOSTRO TERRITORIO È
ESATTAMENTE LA STESSA COSA?
NO, PERCHÉ IN FASE DI
"RIPASSO" SI È PROSSIMI
ALLA STAGIONE
RIPRODUTTIVA
NO, PERCHÉ IN FASE DI
"PASSO" SI DEVE
CONSIDERARE AL LORDO
DELLA MORTALITÀ CHE NE
DERIVEREBBE DAL
SUCCESSIVO VIAGGIO DI
MIGRAZIONE E RITORNO
C
IN UN VIGNETO COLLOCATO NELLA
PIANURA TORINESE, QUALE DELLE
B032 SPECIE MIGRATRICI SOTTO RIPORTATE TORDO BOTTACCIO
È IMPROBABILE INCONTRARE A FINE
SETTEMBRE?
MERLO
CESENA
C
NEL CASO DI STRAORDINARIE
CONDIZIONI ALIMENTARI SPECIESPECIFICHE FAVOREVOLI PER LE
B029
SPECIE AVIFAUNISTICHE IN FASE DI
"RIPASSO" SUL TERRITORIO
PIEMONTESE, LE STESSE:
SI FERMERANNO PER
SFRUTTARE AL MEGLIO GLI
ALIMENTI DISPONIBILI
IN MANCANZA DI ATTIVITÀ VENATORIA
LUNGO LA ROTTA DI MIGRAZIONE,
B030 PRESSOCHÈ TUTTI GLI UCCELLI
SÌ
MIGRANTI RITORNANO NELL'ABITUALE
AREA DI RIPRODUZIONE?
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
PERCHÉ ALCUNI ANIMALI
PARTICOLARMENTE
AFFATICATI SI FERMANO
LUNGO LA ROTTA DI
MIGRAZIONE
PERCHÉ CON
L'INNALZAMENTO DI QUOTA,
CORRELATO AL CAMBIO DI
TEMPERATURA E CONDIZIONI
CLIMATICHE, SI POSSONO
VENIRE A CREARE DEGLI
HABITAT SIMILI A QUELLI CHE
SI RISCONTRANO A
LATITUDINI POSTE PIÙ A
NORD
C
COSA SI INTENDE PER SPECIE
B034 AVIFAUNISTICA PARZIALMENTE
MIGRATRICE?
UNA SPECIE DELLA QUALE
ALCUNE POPOLAZIONI
VIVONO STANZIALMENTE SU
DETERMINATI TERRITORI,
MENTRE IL MAGGIOR
NUMERO DEI SOGGETTI
MIGRA
UNA SPECIE CHE COMPIE IL
TRAGITTO DI MIGRAZIONE
STAGIONALE ANNI SÌ E ANNI
NO
UNA SPECIE CHE COMPIE
MIGRAZIONI MOLTO
CONTENUTE
A
L'ATTIVITÀ RIPRODUTTIVA DELLE
B035 SPECIE SELVATICHE COME È
REGOLATA?
IN MODO CHE LA NASCITA DEI
PICCOLI O LA SCHIUSA DELLE
UOVA COINCIDA CON L'INIZIO
DEL PERIODO PIÙ
FAVOREVOLE A GARANTIRE
LA MAGGIOR
SOPRAVVIVENZA DEI NUOVI
NATI
IN MODO CHE
INTERCORRANO ALMENO SEI DAL PERIODO DI RICETTIVITÀ
MESI TRA LA NASCITA DI
DELLE SINGOLE FEMMINE
SUCCESSIVE GENERAZIONI
A
SPECIE FAUNISTICHE CHE
ALLEVANO UN SOLO PICCOLO
PER OGNI SINGOLA SCHIUSA
DELLE UOVA O PER OGNI
NASCITA
SPECIE ANIMALI NELLE QUALI
I MASCHI E LE FEMMINE
SPECIE FAUNISTICHE CHE SI
DANNO ORIGINE A COPPIE
RIPRODUCONO UNA SOLA
STABILI CHE CONVIVONO PER
VOLTA OGNI ANNO
TUTTO IL PERIODO
RIPRODUTTIVO
B
PERCHÉ SULLE ALPI SI RISCONTRA LA
NIDIFICAZIONE DI SPECIE
SONO CASI DEL TUTTO
B033 AVIFAUNISTICHE MIGRATRICI CHE DI
ECCEZIONALI DOVUTI AD
NORMA SI RIPRODUCONO NEL NORD
ANIMALI CARENTI DI ISTINTO
EUROPA?
B036
COSA SI INTENDE PER SPECIE
MONOGAME?
COSA SI INTENDE PER SPECIE
B037
POLIGAME?
SPECIE DOVE MASCHI E
SPECIE ANIMALI ESOTICHE
FEMMINE FORMANO COPPIE
PROVENIENTI DA ISOLE DEL
STABILI NEL PERIODO DELLA
PACIFICO
RIPRODUZIONE
LE SPECIE OVE I MASCHI
DOMINANTI SI ACCOPPIANO
CON DIVERSE FEMMINE
C
N.
TESTO DOMANDA
I CONFRONTI/SCONTRI TRA MASCHI
PER IL POSSESSO DELLE FEMMINE
B038
NELLE SPECIE POLIGAME SONO
FUNZIONALI A:
RISPOSTA
"A"
"B"
DECONGESTIONARE
SITUAZIONI DI TENSIONE CHE
SELEZIONARE I MASCHI PIÙ
SI INSTAURANO DURANTE
DOTATI PER LA SUCCESSIVA
L'ANNO NELL'AMBITO DELLE
PROCREAZIONE
POPOLAZIONI FAUNISTICHE
SELVATICHE
LA PRODUZIONE DI PIÙ
NIDIATE ALL'ANNO PER
GLI UCCELLI CHE NIDIFICANO A TERRA CONTRASTARE LE PERDITE
B039
SONO CARATTERIZZATI DA:
CHE DERIVANO DAI PERICOLI
DELL'AMBIENTE IN CUI
VIVONO
COSA SI INTENDE PER "PROLE
B040 NIDIFUGA" DI ALCUNE SPECIE
AVIFAUNISTICHE?
RISPOSTA
CHE I PICCOLI SONO IN
GRADO DI SEGUIRE I
GENITORI ED
AUTOALIMENTARSI SUBITO
DOPO LA SCHIUSA
GRANDI CURE PARENTALI DA
PARTE DI AMBEDUE I
GENITORI FINTANTO I
NIDIACEI NON SONO IN
GRADO DI ABBANDONARE IL
NIDO
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
DEFINIRE L'ANIMALE CHE
GOVERNA LE SORTI DELLA
SUA SPECIE SU UN
DETERMINATO TERRITORIO
FINTANTO NON SARÀ
SOSTITUITO DA UN ALTRO
MASCHIO DOMINANTE
A
LA REALIZZAZIONE DI UN
SOLO NIDO ALL'ANNO CON
DEPOSIZIONE DI NUMEROSE
UOVA E PROLE PRECOCE IN
GRADO DI SFUGGIRE DA
SUBITO AI MOLTI PERICOLI
DELL'AMBIENTE CHE LA
OSPITA
C
CHE I PICCOLI NASCONO CON
GLI OCCHI CHIUSI E DEVONO
CHE I PICCOLI SCAPPANO
ESSERE ALIMENTATI DAI
DAL NIDO APPENA POSSONO
GENITORI NEL PRIMO
PERIODO DI VITA
A
I PICCOLI CHE PER UN LASSO
I PICCOLI MENO SVILUPPATI
DI TEMPO PIÙ O MENO
COSA SI INTENDE PER PICCOLI "INETTI" RISPETTO AI FRATELLI DELLA
I PICCOLI CHE PRESENTANO
B041
LUNGO NECESSITANO DI
DI ALCUNE SPECIE FAUNISTICHE?
HANDICAPS MOTORI
STESSA NIDIATA O
PARTICOLARI CURE DA
CUCCIOLATA
PARTE DEI GENITORI
B
TENUTO CONTO CHE NELLE SPECIE
FAUNISTICHE LE UOVA VENGONO
DEPOSTE IN UN LASSO DI TEMPO DI PIÙ NO, PERCHÉ DURANTE
B042 GIORNI, IL PULCINO DEL PRIMO UOVO L'OVODEPOSIZIONE LE UOVA SÌ, NATURALMENTE
DEPOSTO SCHIUDERÀ GIORNI PRIMA DI NON VENGONO COVATE
QUELLO CONTENUTO NELL'UOVO
DEPOSTO PER ULTIMO ?
A
IL CONOSCERE L'HABITAT TIPICO
DOVE, DI NORMA, VIVE UNA
B043
DETERMINATA SPECIE FAUNISTICA
PUÒ ESSERE UTILE PER:
VALUTARE LA QUANTITÀ DI
CIBO CHE LA SPECIE
CONSIDERATA CONSUMA
GIORNALMENTE
SÌ, BENCHÈ LA SCHIUSA DI
TUTTE LE UOVA AVVIENE IN
UN LASSO DI TEMPO NON
SUPERIORE AI TRE GIORNI
IDENTIFICARE UN ANIMALE
DETERMINARE LA
OSSERVATO DI SFUGGITA, IN
LUNGHEZZA DELLA VITA
CONDIZIONI DI PRECARIA
DELLA SPECIE CONSIDERATA
VISIBILITÀ
B
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
QUALI SONO GLI ELEMENTI CHE
POSSONO CONTRIBUIRE
B044
ALL'IDENTIFICAZIONE DI UN ANIMALE
VISTO DI SFUGGITA?
L'HABITAT IN CUI SI TROVA,
LE DIMENSIONI E FORME, IL
SUO COMPORTAMENTO
L'ETÀ DELL'ANIMALE
RILEVABILE DALLO SVILUPPO
DELLE CORNA SE TRATTASI
DI SPECIE FAUNISTICHE
UNGULATE
L'EVENTUALE COLORE E
FORMA DELLA MACCHIA
CAUDALE E LA POSIZIONE
CHE ASSUME NELL'URINARE
A
QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL
B045
CINGHIALE?
AREE BOSCATE CON RICCO
SOTTOBOSCO E GERBIDI
PROSSIME A FONTI
ALIMENTARI E ZONE UMIDE
CAMPI DI GRANOTURCO
POSSIBILMENTE ESTESI
BOSCHI DI CONIFERE DI
MEDIA E ALTA MONTAGNA
A
BOSCHI DI CONIFERE DI
MEDIA E ALTA MONTAGNA
BOSCHI MISTI CON RICCO
SOTTOBOSCO POSTI A
ZONE PRATIVE APERTE DI
QUOTE NON
PIANURA E COLLINA
ECCESSIVAMENTE ELEVATE
INFRAMMEZZATE DA BOSCHI
SEPPURE SI ADATTI BENE
POCO ESTESI
ANCHE AD ALTRI TIPI DI
AMBIENTE
C
BOSCHI DI FONDOVALLE,
BOSCHI DI LATIFOGLIE E
CON PREVALENZA DI
BOSCHI MISTI INTERVALLATI
FRASSINI E ONTANI, E RICCO
DA AREE A PASCOLO
SOTTOBOSCO
C
B046
QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL
CAPRIOLO?
BOSCHI DI CONIFERE DI
B047 QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL CERVO?
MEDIA E ALTA VALLE
B048 QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL DAINO?
B049
QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL
CAMOSCIO?
QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL
B050
MUFLONE?
BOSCHI DI PINO NERO IN
COLLINA E PIANURA
PRATERIE E GERBIDI
BOSCHI DI ALTO FUSTO CON
SOTTOBOSCO RADO E
RICCHE ZONE PASCOLATIVE
C
ZONE MONTANE E
PEDEMONTANE PIÙ O MENO
BOSCATE MA RIPIDE E CON
PRESENZA DI ROCCE E
STRAPIOMBI
RIPIDE PRATERIE ALPINE DI
MEDIA E ALTA MONTAGNA
BOSCHI DI CONIFERE POSTE
A QUOTE MEDIO-ALTE
A
PRATERIE ALPINE
MACCHIE E BOSCAGLIE
CESPUGLIATE CON DECLIVI
SCOSCESI E ROCCIOSI IN
ZONE BEN ESPOSTE
AREE CARATTERIZZATE DA
PINETE E ROCCE MEDIO
MONTANE
B
N.
B051
TESTO DOMANDA
QUAL È L'HABITAT TIPICO DELLA
LEPRE?
QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL
B052
CONIGLIO SELVATICO?
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
AREE CON PRATI STABILI E
ADEGUATE ZONE DI RIMESSA
FORESTE DI LATIFOGLIE CON
AREE COLTIVATE A VIGNETO FINO AD UNA QUOTA DI C.A.
RICCO SOTTOBOSCO
1.800 METRI SUL LIVELLO DEL
MARE
C
AMBIENTI DIVERSI PURCHÈ
ASCIUTTI CON PRESENZA DI
SIEPI ED ARBUSTI CHE
POSSONO OFFRIRE RIPARO
TORBIERE DI PIANURA E
COLLINA
RIVE SABBIOSE DEI CORSI
D'ACQUA
A
ZONE A VEGETAZIONE
ERBACEA INFRAMMEZZATA
DA SIEPI, CESPUGLI E
GERBIDI DI PIANURA E
COLLINA
CAMPI DI GRANTURCO
AFFIANCATI DA ROVI
B
B053
QUAL È L'HABITAT TIPICO DELLA
MINILEPRE?
ZONE CESPUGLIATE POSTE
ANCHE A QUOTE
ALTIMETRICHE ELEVATE
B054
QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL
GERMANO REALE?
ZONE UMIDE CON ACQUE
BASSE
ZONE A CANNETO FITTO
LAGHI NATURALI E LAGHI DI
CAVA PROFONDI
A
B055
QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL
BECCACCINO?
TERRENI STEPPICI CON
BEALERE
RIVE DEI LAGHI E DEI FIUMI
ACQUITRINI, PRATERIE UMIDE
E MARCITE
C
B056
QUAL È L'HABITAT TIPICO DELLA
BECCACCIA?
ACQUITRINI E PRATI IRRIGUI
BOSCHI MISTI CON RICCO
RIVE LACUSTRI O FLUVIALI
SOTTOBOSCO E ZONE UMIDE
BOSCHI FITTI DI LATIFOGLIE
PRATERIE ALPINE CON
ROCCE
AMBIENTI AL LIMITE DELLA
VEGETAZIONE ARBOREA,
CONIFERE RADE E ARBUSTI
CONTORTI
C
QUAL È L'HABITAT TIPICO DELLA
PERNICE BIANCA?
TERRENI ERBOSI O POCO
CESPUGLIATI CON ROCCE E
AMBIENTI CON CONIFERE
DETRITI DI FALDA SOPRA IL
RADE E ARBUSTI FRUTTIFERI
LIMITE DELLA VEGETAZIONE
ARBOREA
NUDE ROCCE CON LICHENI E
CON FORTE PRESENZA DI
NEVAI
B
QUAL È L'HABITAT TIPICO DELLA
CUTURNICE?
PRATERIE PIÙ O MENO
CESPUGLIATE
PRATERIE SUPERIORI AL
INFRAMMEZZATE A PIETRAIE
LIMITE DELLA VEGETAZIONE
SU VERSANTI BENE ESPOSTI
ARBOREA
IN ZONE MEDIE - ALTO
MONTANE
BOSCHI DI CONIFERE CON
RADURA
A
QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL
B057
FAGIANO DI MONTE?
B058
B059
B
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
BOSCHI FITTI IN AREA
COLLINARE CON PRESENZA
DI CORSI D'ACQUA
AREE MEDIO-ALTE MONTANE
BENE ESPOSTE CON
PRATERIE ALTERNATE A
SFASCIUME DI ROCCIA
AREE COLLINARI O
PEDEMONTANE CON
MACCHIE STEPPICHE O
COLTIVATE ALTERNATE A
BOSCHI SU VERSANTI A
BUONA PENDENZA
C
QUAL È L'HABITAT TIPICO DELLA
B061
STARNA ?
PRATERIE CON ROCCE
AFFIORANTI
ZONE COLLINARI E
PEDEMONTANE CON
APPEZZAMENTI COLTIVATI
ALTERNATI A BOSCHI
LIMITE DELLA VEGETAZIONE
ARBOREA IN AMBIENTI DI
CONIFERE RADE ED ARBUSTI
CONTORTI
B
L'ALIMENTAZIONE DELLA QUAGLIA
B062 ADULTA È PREVALENTEMENTE
COMPOSTA DA:
PICCOLI SEMI
FRUTTI
FORAGGIO VERDE
A
B060
QUAL È L'HABITAT TIPICO DELLA
PERNICE ROSSA ?
B063
LA GRANELLA DI MAIS È ALIMENTO
UTILE PER LA QUAGLIA ?
SÌ
NO
SÌ, NEL CASO NON SIA
DISPONIBILE FORAGGIO
VERDE
B
B064
L'ALIMENTAZIONE DELLA QUAGLIA È
MAGGIORMENTE GARANTITA DA:
CAMPO COLTIVATO A
FRUMENTO E PRESENZA DI
GRAMINACEE SPONTANEE
CAMPI COLTIVATI A MAIS
PRATI STABILI
A
B065
L'ALIMENTAZIONE DELLA TORTORA È
PREVALENTEMENTE:
INSETTIVORA
FRUGIVORA
GRANIVORA
C
PICCOLI FRUTTI
SEMI DI GRAMINACEE
SELVATICHE, FRUMENTO E
SEGALE
INSETTI E VEGETALI VERDI
B
NO
SÌ
NO, SE IL MAIS È STATO
TRATTATO CON
ANTICRITTOGAMICI
A
SEMI DI CEREALI E
GRAMINACEE E IN MISURA
MINORE INSETTI ANELLIDI
INSETTI E FORAGGIO VERDE
PICCOLI FRUTTI E IN MISURA
MINORE SEMI VARI
A
GHIANDE, GROSSI SEMI
OLEOSI E CEREALI
SEMI DI GRAMINACEE
SPONTANEE E VERDURA
VERDE
B
L'ALIMENTAZIONE DELLA STARNA
B066 ADULTA È PREVALENTEMENTE
COMPOSTA DA:
B067
LA GRANELLA DI MAIS È ALIMENTO
UTILE PER LA STARNA ?
L'ALIMENTAZIONE DEL FAGIANO
B068 ADULTO È PREVALENTEMENTE
COMPOSTA DA:
B069
L'ALIMENTAZIONE DEL COLOMBACCIO
FRUTTI DIVERSI
È PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA:
N.
B070
TESTO DOMANDA
LA GRANELLA DI MAIS È ALIMENTO
UTILE PER IL FAGIANO ADULTO?
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
NO
SOLO IN INVERNO
A
FRUTTA E GRANDI SEMI
OLEOSI
INSETTI DIVERSI
A
NO
SÌ, IN CASI DI ESTREMA
NECESSITÀ
SÌ, ABITUALMENTE, ANIMALI
MEDIO PICCOLI
C
SEMI DI CEREALI E
GRAMINACEE SPONTANEE
INSETTI E PICCOLI
MOLLUSCHI
BACCHE E FRUTTI DIVERSI
C
LARVE DI INSETTI
FRUTTI DIVERSI
SEMI DI CEREALI E DI
GRAMINACEE SPONTANEE
B
L'ALIMENTAZIONE DEL TORDO
B075 SASSELLO È PREVALENTEMENTE
COMPOSTA DA:
INSETTI E PICCOLI
MOLLUSCHI
BACCHE E FRUTTI DIVERSI
SEMI DI CEREALI E DI
GRAMINACEE SPONTANEE
B
L'ALIMENTAZIONE DEL GERMANO
B076 REALE È PREVALENTEMENTE
COMPOSTA DA:
MOLLUSCHI E LARVE DI
SOSTANZE VEGETALI E SEMI
INSETTI CHE RECUPERA NEL
PICCOLI PESCI E GIRINI
DI CEREALI, IN MISURA
FONDO MELMOSO DEI CORSI
MINORE MOLLUSCHI E LARVE
D'ACQUA
SÌ
L'ALIMENTAZIONE DELLA CORNACCHIA SEMI, ALIMENTI ANIMALI
B071 GRIGIA È PREVALENTEMENTE
(UOVA, CAROGNE, ETC.) E
COMPOSTA DA:
RIFIUTI ORGANICI DIVERSI
B072
LE CORNACCHIE POSSONO UCCIDERE
ALTRI ANIMALI PER CIBARSENE?
L'ALIMENTAZIONE DEL TORDO
B073 BOTTACCIO È PREVALENTEMENTE
COMPOSTA DA:
B074
L'ALIMENTAZIONE DELLA CESENA È
PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA:
B
B077
L'ALIMENTAZIONE DEL BECCACCINO È
PICCOLI SEMI
PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA:
AVANNOTTI E GIRINI
ANELLIDI E LARVE DI INSETTI
DIVERSI
C
B078
L'ALIMENTAZIONE DELLA BECCACCIA È VERMI E LARVE DI INSETTI
PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA:
DIVERSI
SEMI E VEGETALI
PICCOLI PESCI E GIRINI
A
B079
L'ALIMENTAZIONE DELLA LEPRE È
PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA:
ESSENZE ERBACEE
FOGLIE E ALTRE
COMPONENTI ARBOREE
TUBERI E MICCORIZE
A
B080
IL CONIGLIO SELVATICO SI NUTRE
PREVALENTEMENTE DI:
VEGETALI CHE TROVA IN
SUPERFICIE
RADICI E TUBERI
BACCHE E PICCOLI FRUTTI
A
B081
LA MINILEPRE SI NUTRE
PREVALENTEMENTE DI:
RADICI E TUBERI
BACCHE E FRUTTI DIVERSI
VEGETALI CHE TROVA IN
SUPERFICIE
C
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
FRUTTA E RIFIUTI ORGANICI
ESCLUSIVAMENTE DI
MAMMIFERI E UCCELLI DI
PICCOLA/MEDIA TAGLIA
GROSSI INSETTI, MAMMIFERI
E UCCELLI MEDIO/PICCOLI,
FRUTTI DIVERSI E RIFIUTI
ALIMENTARI
C
B083 IL CAPRIOLO SI PUÒ DEFINIRE:
PASCOLATORE
BRUCATORE SELETTIVO
BRUCATORE GENERICO
B
IL CAPRIOLO SI CIBA
B084
PREVALENTEMENTE DI:
GRANOTURCO NEL PERIODO
ESTIVO E CASTAGNE E
FRUTTI, GERMOGLI ED ERBE
TENERE
GHIANDE IN
AUTUNNO/INVERNO
ERBE VARIE E TUBERI
B
TUBERI, ANELLIDI E LARVE
CASTAGNE, GHIANDE E
FAGGIOLE
C
BRUCATORE SELETTIVO
BRUCATORE GENERICO
A
CASTAGNE, GHIANDE E
FAGGIOLE
A
BRUCATORE
B
FOGLIE E PICCOLI FRUTTI
A
LA VOLPE SI NUTRE
B082
PREVALENTEMENTE DI:
B085
IL CINGHIALE NEL PERIODO INVERNALE GRANTURCO RESIDUO E
SI NUTRE PREVALENTEMENTE DI:
BULBI DI FIORI SPONTANEI
B086 IL CERVO SI PUÒ DEFINIRE:
B087
LA DIETA ESTIVA DEL CERVO È
COMPOSTA IN PREVALENZA DA:
B088 IL MUFLONE SI PUÒ DEFINIRE:
PASCOLATORE
ERBA FRESCA (GRAMINACEE GERMOGLI E BACCHE
E LEGUMINOSE)
DIVERSE
PASCOLATORE
B089
IL MUFLONE SI CIBA
PREVALENTEMENTE DI:
B090
L'ALIMENTAZIONE DELLA COTURNICE È PICCOLI FRUTTI E GEMME
PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA:
APICALI
PASCOLATORE E
BRUCATORE
ESSENZE ERBACEE DIVERSE,
GHIANDE E FAGGIOLE
GEMME E GERMOGLI
VEGETALI FRESCHI E SEMI DI
GRAMINACEE SPONTANEE E INSETTI DIVERSI
COLTIVATE
B
PICCOLI FRUTTI E GEMME
APICALI
ERBE, GERMOGLI, BACCHE E
LICHENI
C
L'ALIMENTAZIONE DELLA PERNICE
B091 BIANCA È PREVALENTEMENTE
COMPOSTA DA:
INSETTI DIVERSI
L'ALIMENTAZIONE DEL FAGIANO DI
B092 MONTE È PREVALENTEMENTE
COMPOSTA DA:
FRUTTI, BACCHE E GEMME, IN
GERMOGLI E LICHENI
MISURA MINORE PICCOLE
FOGLIE
INSETTI DIVERSI
A
B093 LO STAMBECCO SI PUÒ DEFINIRE:
BRUCATORE SELETTIVO
PASCOLATORE
C
GEMME E GERMOGLI
A
B094
LO STAMBECCO SI CIBA
PREVALENTEMENTE DI:
BRUCATORE GENERICO
ESSENZE ERBACEE DIVERSE FOGLIE E LICHENI
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
B095
DI CATEGORIA INTERMEDIA
PER L'ALIMENTAZIONE IL CAMOSCIO SI
FRA I BRUCATORI E I
PUÒ DEFINIRE:
PASCOLATORI
BRUCATORE
PASCOLATORE
A
B096
L'ALIMENTAZIONE DEL CAMOSCIO È
PREVALENTEMENTE:
PIANTE ERBACEE,
INFIORESCENZE, FOGLIE E
GERMOGLI
CORTECCIA DI ESSENZE
FORESTALI DIVERSE,
FAGGIOLE E CASTAGNE
B
VEGETARIANA, ESSENDO
SPECIE PER LO PIÙ
GRANIVORA
MISTA, DIPENDE DA COSA I
GENITORI RIESCONO A
REPERIRE
A
AGHI DI PINO E LICHENI
L'ALIMENTAZIONE DEI FASIANIDI NELLE PROTEICA (CARNIVORA)
B097 PRIME SETTIMANE DI VITA È
PERCHÉ SI NUTRONO IN
PREVALENTEMENTE:
LARGA MISURA DI INSETTI
PERCHÉ I PESTICIDI POSSONO
DETERMINARE UNA SIGNIFICATIVA
B098
RIDUZIONE DEI FASIANIDI? (FAGIANO
COMUNE, STARNA, ETC.)
PERCHÉ ELIMINANO OLTRE AI
PARASSITI GRAN PARTE
PERCHÉ SONO TOSSICO DEGLI INSETTI, RIDUCENDO
MORTALI PER TUTTI I PICCOLI
L'ALIMENTAZIONE TIPICA DEI
ANIMALI
NIDIACEI NELLE PRIME
SETTIMANE DI VITA
PERCHÉ DETERMINANO NEL
MEDIO PERIODO PATOLOGIE
TUMORALI NELL'AVIFAUNA
TERRICOLA
B
PERCHÉ I CONCIMI GRANULARI
B099 POSSONO RIDURRE DRASTICAMENTE
LE POPOLAZIONI DEI FASIANIDI?
PERCHÉ I GRANULI VENGONO PERCHÉ SCIOGLIENDOSI
SCAMBIATI PER SEMI E
INQUINANO E AVVELENANO
MANGIATI
LE FONTI IDRICHE
PERCHÈ, INGERITI COME
PIETROLINE UTILI NEL
VENTRIGLIO PER MACINARE I
SEMI DI CUI SI NUTRONO,
AVVELENANO GLI ANIMALI
C
CAPRIOLO
CINGHIALE
MUFLONE
A
CAPRIOLO
CINGHIALE
MUFLONE
B
L'ORMA RIPRODOTTA APPARTIENE A…
B100
L'ORMA RIPRODOTTA APPARTIENE A…
B101
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
L'ORMA RIPRODOTTA APPARTIENE A...
B102
MUFLONE
CINGHIALE
CERVO
C
CAMOSCIO
MUFLONE
CINGHIALE
B
CAMOSCIO
CINGHIALE
MUFLONE
A
L'ORMA RIPRODOTTA APPARTIENE A...
B103
L'ORMA RIPRODOTTA APPARTIENE A …
B104
IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE
B105 STARNA I MASCHI SONO FACILMENTE SÌ
DISTINGUIBILI DALLE FEMMINE?
B106 LA STARNA È UNA SPECIE:
SÌ, NEL PERIODO INVERNALE NO
MONOGAMA IN PRESENZA DI
MONOGAMA
POCHE FEMMINE
C
POLIGAMA
B
B107
IL NIDO DELLA STARNA VIENE
PREDISPOSTO:
A TERRA
IN ANFRATTI ARBOREI O
ROCCIOSI
SU SIEPI A MEZZA ALTEZZA
A
B108
LA STARNA DEPONE UN NUMERO DI
UOVA …
DA 6 A 9
DA 2 A 5
DA 8 A 16
C
B109
NEL CORSO DELL'ANNO LA STARNA
PORTA A TERMINE:
2 NIDIATE
1 NIDIATA
DA 2 A 3 NIDIATE
B
N.
TESTO DOMANDA
LE UOVA DI STARNA HANNO UN
B110 PERIODO DI INCUBAZIONE PARI
ALL'INCIRCA A:
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
20 GIORNI
28 GIORNI
A
IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE
SÌ, IL DIMORFISMO TRA I
FAGIANO COMUNE I MASCHI SONO
B111
SESSI NELLA SPECIE È
FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE
MOLTO EVIDENTE
FEMMINE?
SÌ, MA SOLO DOPO IL
SECONDO ANNO DI VITA
NO
A
B112 IL FAGIANO È UNA SPECIE:
MONOGAMA
DIPENDE DAL NUMERO DI
FEMMINE DISPONIBILI
A
24 GIORNI
POLIGAMA
B113
IL NIDO DEL FAGIANO VIENE
PREDISPOSTO:
SU ARBUSTI AD UNA ALTEZZA
IN CAVITÀ ROCCIOSE
NON SUPERIORE AL METRO
A TERRA
C
B114
IL FAGIANO DEPONE UN NUMERO DI
UOVA …
DA 1 A 4
DA 8 A 14
DA 6 A 7
B
B115
NEL CORSO DELL'ANNO IL FAGIANO
PORTA A TERMINE:
1 NIDIATA
2 NIDIATE
DA 2 A 3 NIDIATE
A
IMPLUMI E CON GLI OCCHI
CHIUSI
FORNITI DI PIUMINO E GIÀ
PRONTI AD ABBANDONARE IL
NIDO PER LA RICERCA DEL
CIBO IN COMPAGNIA DELLA
MADRE
FORNITI DI PIUMINO MA
PROTETTI NEL NIDO DOVE I
GENITORI LI ALIMENTANO
PER LE PRIME TRE
SETTIMANE
B
SÌ
SÌ, MA SOLO DOPO IL
SECONDO ANNO DI VITA
A
RIGOROSAMENTE
MONOGAMA
POLIGAMA
DIPENDE DALLA CAPACITÀ
ATTRATTIVA DEL MASCHIO
A
A TERRA
SU ARBUSTI DI MEDIE
DIMENSIONI
SU ALBERI ALTI
C
B116
DOPO LA SCHIUSA I PULCINI DEL
FAGIANO SI PRESENTANO:
IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE
COLOMBACCIO I MASCHI SONO
B117
NO
FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE
FEMMINE?
B118 IL COLOMBACCIO È UNA SPECIE:
B119
IL NIDO DEL COLOMBACCIO VIENE
PREDISPOSTO:
B120
IL COLOMBACCIO DEPONE UN NUMERO
DA 3 A 5
DI UOVA …
2
DA 8 A 10
B
B121
LE UOVA DI COLOMBACCIO HANNO UN
DA 10 A 12 GIORNI
PERIODO DI INCUBAZIONE…
DA 15 A 17 GIORNI
DA 23 A 25 GIORNI
B
N.
TESTO DOMANDA
DOPO LA SCHIUSA I PULCINI DEL
B122
COLOMBACCIO SI PRESENTANO:
B123
NEL CORSO DELL'ANNO IL
COLOMBACCIO PORTA A TERMINE:
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
IMPLUMI E CON GLI OCCHI
CHIUSI
COPERTI DI PIUMINO E
PRONTI A LASCIARE IL NIDO
PER PROCACCIARSI IL CIBO
COPERTI DA PIUMINO E CON
GLI OCCHI APERTI MA
DIPENDENTI DAI GENITORI
PER L'ALIMENTAZIONE
A
2 - 3 NIDIATE
1 NIDIATA
3 - 4 NIDIATE
A
NO
SÌ, MA SOLO DOPO IL
SECONDO ANNO DI VITA
B
DIPENDE DALLA CAPACITÀ
ATTRATTIVA DEL MASCHIO
B
IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE
CORNACCHIA GRIGIA I MASCHI SONO
B124
SÌ
FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE
FEMMINE?
B125
LA CORNACCHIA GRIGIA È UNA
SPECIE:
POLIGAMA
MONOGAMA
B126
IL NIDO DELLA CORNACCHIA GRIGIA
VIENE PREDISPOSTO:
IN ANFRATTI ROCCIOSI
IN MACCHIE ALBERATE FITTE
O IN BOSCHI FITTI DI PIANURA SU ALBERI RADI ALTI
E COLLINA
C
B127
LA CORNACCHIA GRIGIA DEPONE UN
NUMERO DI UOVA…
DA 4 A 6
2
DA 8 A 10
A
1 NIDIATA
DA 3 A 4 NIDIATE
DA 2 A 3 NIDIATE
C
IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE
TORDO BOTTACCIO I MASCHI SONO
B129
SÌ
FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE
FEMMINE?
NO
SÌ, SOLO NEL PRIMO ANNO DI
VITA
B
B130 IL TORDO BOTTACCIO È UNA SPECIE:
POLIGAMA
DIPENDE DALLA CAPACITÀ
ATTRATTIVA DEL MASCHIO
A
NEL CORSO DELL'ANNO LA
B128 CORNACCHIA GRIGIA PORTA A
TERMINE:
MONOGAMA
B131
IL NIDO DEL TORDO BOTTACCIO VIENE
NEI CESPUGLI
PREDISPOSTO:
A TERRA
SU ALBERI DI MEDIA ALTEZZA
C
B132
IL TORDO BOTTACCIO DEPONE UN
NUMERO DI UOVA…
DA 3 A 5
DA 2 A 3
DA 4 A 9
A
B133
NEL CORSO DELL'ANNO IL TORDO
BOTTACCIO PORTA A TERMINE:
DA 3 A 4 NIDIATE
DA 2 A 3 NIDIATE
1 NIDIATA
B
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE
GERMANO REALE I MASCHI SONO
SÌ, FORTE DIMORFISMO TRA I
B134
NO
FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE
DUE SESSI
FEMMINE?
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
SÌ, MA SOLO DOPO IL
SECONDO ANNO DI VITA
A
DIPENDE DALLA CAPACITÀ
ATTRATTIVA DEL MASCHIO
MONOGAMA
C
B
B135 IL GERMANO REALE È UNA SPECIE:
POLIGAMA
IL NIDO DEL GERMANO REALE VIENE
B136
PREDISPOSTO:
SULL'ACQUA VINCOLATO
ALLE IDROFITE
A TERRA
NEI CANNETI SU ISOLOTTI
FORMATI DALLA
VEGETAZIONE IN
DECOMPOSIZIONE
B137
IL GERMANO REALE DEPONE UN
NUMERO DI UOVA …
DA 3 A 5
DA 6 A 8
DA 8 A 14
C
B138
NEL CORSO DELL'ANNO IL GERMANO
REALE PORTA A TERMINE:
DA 2 A 3 NIDIATE
1 NIDIATA
DA 3 A 4 NIDIATE
B
B139
DOPO LA SCHIUSA LA PROLE DEL
GERMANO REALE SI PRESENTA:
NIDIFUGA
INETTA
COPERTA DA PIUMINO MA
ANCORA INCAPACE DI
ABBANDONARE IL NIDO
A
B140
IL PERIODO RIPRODUTTIVO DELLA
LEPRE COMUNE INTERCORRE DA:
APRILE/GIUGNO
FEBBRAIO/MAGGIO
GENNAIO/SETTEMBRE
C
NEL PERIODO RIPRODUTTIVO LA
B141 FEMMINA DELLA LEPRE COMUNE
PARTORISCE DI NORMA:
2 VOLTE
4 VOLTE
7 VOLTE
B
IL NUMERO MEDIO DI PICCOLI PER
B142 SINGOLO PARTO DELLA LEPRE
COMUNE È PARI A:
4
2
5
A
IN MODESTI AVVALLAMENTI
DEL TERRENO
IN TANE PROFONDE
B
RICOPERTI DI PELO O MENO,
DIPENDE DALLA
TEMPERATURA ESTERNA
B
B143
I PICCOLI DELLA LEPRE COMUNE
VENGONO PARTORITI:
IN BUCHE SCAVATE NEL
TERRENO E RICOPERTE DI
PELO
B144
I PICCOLI DI LEPRE COMUNE ALLA
NASCITA SONO:
RICOPERTI DI PELO E CON
GLABRI E CON OCCHI CHIUSI
OCCHI APERTI (PROLE
(PROLE INETTA)
PRECOCE)
N.
TESTO DOMANDA
UN INDIVIDUO ADULTO DI LEPRE
B145 COMUNE PUÒ RAGGIUNGERE IL PESO
DI:
B146
RISPOSTA
"A"
3 KG.
IL PERIODO RIPRODUTTIVO DEL
APRILE/GIUGNO
CONIGLIO SELVATICO INTERCORRE DA:
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
5 KG.
7 KG.
B
DA FEBBRAIO A MAGGIO
DA GENNAIO A OTTOBRE
C
NEL PERIODO RIPRODUTTIVO LA
B147 FEMMINA DEL CONIGLIO SELVATICO
PARTORISCE DI NORMA:
2 VOLTE
4 VOLTE
7 VOLTE
C
IL NUMERO DI PICCOLI PER SINGOLO
B148 PARTO DEL CONIGLIO SELVATICO
VARIA:
DA 1 A 3
DA 3 A 5
DA 5 A 7
C
IN MODESTI AVVALLAMENTI
DEL TERRENO
IN TANE PROFONDE
C
B149
I PICCOLI DEL CONIGLIO SELVATICO
VENGONO PARTORITI:
IN BUCHE SCAVATE NEL
TERRENO E RICOPERTE DI
PELO
B150
I PICCOLI DI CONIGLIO SELVATICO
ALLA NASCITA SONO:
RICOPERTI DI PELO E CON
GLABRI E CON OCCHI CHIUSI
OCCHI APERTI (PROLE
(PROLE INETTA)
PRECOCE)
RICOPERTI DI PELO O MENO,
DIPENDE DALLA
TEMPERATURA ESTERNA
A
1 KG.
2 KG.
3 KG.
B
DA APRILE A GIUGNO
DA FEBBRAIO A SETTEMBRE
DA GIUGNO A SETTEMBRE
B
NEL PERIODO RIPRODUTTIVO LA
B153 FEMMINA DELLA MINILEPRE
PARTORISCE DI NORMA:
2 - 3 VOLTE
4 - 5 VOLTE
6 - 7 VOLTE
C
IL NUMERO MEDIO DI PICCOLI PER
B154 SINGOLO PARTO DELLA MINILEPRE
VARIA:
DA 1 A 3
DA 4 A 5
DA 5 A 7
B
IN MODESTI AVVALLAMENTI
DEL TERRENO
IN TANE PROFONDE
A
UN INDIVIDUO ADULTO DI CONIGLIO
B151 SELVATICO PUÒ RAGGIUNGERE IL
PESO DI:
B152
B155
IL PERIODO RIPRODUTTIVO DELLA
MINILEPRE INTERCORRE :
IN BUCHE SCAVATE NEL
I PICCOLI DELLA MINILEPRE VENGONO
TERRENO E RICOPERTE DI
PARTORITI:
PELO
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
B156
RICOPERTI DI PELO E CON
I PICCOLI DI MINILEPRE ALLA NASCITA GLABRI E CON OCCHI CHIUSI
OCCHI APERTI (PROLE
SONO:
(PROLE INETTA)
PRECOCE)
RICOPERTI DI PELO O MENO,
DIPENDE DALLA
TEMPERATURA ESTERNA
A
B157
UN INDIVIDUO ADULTO DI MINILEPRE
PUÒ RAGGIUNGERE IL PESO DI:
1, 2 KG.
2 KG.
2,5 KG.
A
B158
IL PERIODO RIPRODUTTIVO DELLA
VOLPE INTERCORRE:
DA APRILE A GIUGNO
DA FEBBRAIO A LUGLIO
DAL 1° AL 3 0 MAGGIO
A
B159
OGNI ANNO LA FEMMINA DELLA VOLPE
1 CUCCIOLATA
PARTORISCE DI NORMA:
2 CUCCIOLATE
3 CUCCIOLATE
A
B160
IL NUMERO DI PICCOLI PER SINGOLO
PARTO DELLA VOLPE VARIA:
DA 1 A 2
DA 3 A 4
DA 4 A 7
C
B161
I PICCOLI DELLA VOLPE VENGONO
PARTORITI:
IN PICCOLI AVVALLAMENTI
DEL TERRENO
IN GIACIGLI DI FOGLIE
IN TANE PROFONDE
C
B162
I PICCOLI DI VOLPE ALLA NASCITA
SONO:
RICOPERTI DI PELO E CON
GLABRI E CON OCCHI CHIUSI
OCCHI APERTI (PROLE
(PROLE INETTA)
PRECOCE)
RICOPERTI DI PELO O MENO,
DIPENDE DALLA
TEMPERATURA ESTERNA
A
B163
UN INDIVIDUO ADULTO DI VOLPE PUÒ
RAGGIUNGERE IL PESO DI:
4 - 5 KG.
7 -8 KG.
10 - 11 KG.
C
SÌ
SÌ, MA SOLO DOPO IL
SECONDO ANNO DI VITA
A
POLIGAMA
DIPENDE DALLA CAPACITÀ
ATTRATTIVA DEL MASCHIO
A
SU ARBUSTI AD ALTEZZA NON
SUPERIORE A 50 CM.
A
IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE
COTURNICE I MASCHI SONO
B164
NO
FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE
FEMMINE?
B165 LA COTURNICE È UNA SPECIE:
RIGOROSAMENTE
MONOGAMA
B166
IL NIDO DELLA COTURNICE VIENE
PREDISPOSTO:
B167
LA COTURNICE DEPONE UN NUMERO DI
DA 3 A 5
UOVA …
DA 6 A 8
DA 8 A 14
C
B168
IL PERIODO DI OVODEPOSIZIONE
DELLA COTURNICE INTERCORRE:
NEL MESE DI APRILE
IN MAGGIO - INIZIO GIUGNO
C
A TERRA, TRA VEGETAZIONE IN PROFONDITÀ NELLE
ARBUSTIVA E ROCCE
PIETRAIE
TRA FINE MARZO E LA METÀ
DI APRILE
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
LE UOVA DELLA COTURNICE HANNO
B169 UN PERIODO DI INCUBAZIONE CHE
VARIA:
DA 10 A 12 GIORNI
DA 15 A 17 GIORNI
DA 23 A 25 GIORNI
C
DOPO LA SCHIUSA I PULCINI DELLA
B170
COTURNICE SI PRESENTANO:
IMPLUMI E CON GLI OCCHI
CHIUSI
COPERTI DI PIUMINO E
PRONTI A LASCIARE IL NIDO
PER PROCACCIARSI IL CIBO
COPERTI DA PIUMINO E CON
GLI OCCHI APERTI MA
DIPENDENTI DAI GENITORI
PER L'ALIMENTAZIONE
B
1 NIDIATA
3 NIDIATE
B
MANTIENE LA QUOTA E SI
RIFUGIA IN BUCHE SCAVATE
NELLA NEVE
SI RIFUGIA SOTTO CENGIE IN
PARETI STRAPIOMBANTI
A
SÌ
SÌ, MA SOLO DOPO IL
SECONDO ANNO DI VITA
A
POLIGAMA
DIPENDE DALLA CAPACITÀ
ATTRATTIVA DEL MASCHIO
A
B171
NEL CORSO DELL'ANNO LA COTURNICE
2 NIDIATE
PORTA A TERMINE:
LA STRATEGIA DI SOPRAVVIVENZA
B172 DELLA COTURNICE NELLA STAGIONE
INVERNALE:
SCENDE DI QUOTA E SI
ATTESTA SUI VERSANTI PIÙ
ASSOLATI
IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE
PERNICE BIANCA I MASCHI SONO
B173
NO
FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE
FEMMINE?
B174 LA PERNICE BIANCA È UNA SPECIE:
RIGOROSAMENTE
MONOGAMA
B175
IL NIDO DELLA PERNICE BIANCA VIENE A TERRA, TRA VEGETAZIONE IN PROFONDITÀ NELLE
PREDISPOSTO:
ARBUSTIVA E ROCCE
PIETRAIE
SU ARBUSTI AD ALTEZZA NON
SUPERIORE A 50 CM.
A
B176
LA PERNICE BIANCA DEPONE UN
NUMERO DI UOVA …
DA 4 A 6
DA 6 A 9
C
B177
IL PERIODO DI OVODEPOSIZIONE
TRA FINE MARZO E LA METÀ
DELLA PERNICE BIANCA INTERCORRE: DI APRILE
NEL MESE DI APRILE
IN MAGGIO - INIZIO GIUGNO
C
DA 3 A 4
LE UOVA DI PERNICE BIANCA HANNO
B178 UN PERIODO DI INCUBAZIONE CHE
VARIA:
DA 10 A 12 GIORNI
DA 15 A 17 GIORNI
DA 22 A 24 GIORNI
C
DOPO LA SCHIUSA I PULCINI DI
B179
PERNICE BIANCA SI PRESENTANO:
IMPLUMI E CON GLI OCCHI
CHIUSI
COPERTI DI PIUMINO E
PRONTI A LASCIARE IL NIDO
PER PROCACCIARSI IL CIBO
COPERTI DA PIUMINO E CON
GLI OCCHI APERTI MA
DIPENDENTI DAI GENITORI
PER L'ALIMENTAZIONE
B
1 NIDIATA
2 NIDIATE
3 NIDIATE
A
B180
NEL CORSO DELL'ANNO LA PERNICE
BIANCA PORTA A TERMINE:
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
LA STRATEGIA DI SOPRAVVIVENZA
B181 DELLA PERNICE BIANCA NELLA
STAGIONE INVERNALE:
SCENDE DI QUOTA E SI
ATTESTA SUI VERSANTI PIÙ
ASSOLATI
SI ABBASSA LEGGERMENTE
DI QUOTA E SI RIFUGIA IN
BUCHE SCAVATE NELLA
NEVE
B182 LA PERNICE BIANCA SULLE ALPI:
È PRESENTE DA SEMPRE
PERCHÉ È UN UCCELLO
TIPICO DEI RILIEVI
MONTAGNOSI
È PRESENTE DAL PERIODO
DELLE GLACIAZIONI E VIVE IN
È STATO IMMESSO PER FINI
AREALI RELITTI CHE
VENATORI NELLA SECONDA
RIPRODUCONO CONDIZIONI
METÀ DELL' '800
AMBIENTALI TIPICHE DI
REGIONI POSTE PIÙ A NORD
PRESENZA / ASSENZA DI
COPERTURA NEVOSA
FASI LUNARI
IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE
GALLO FORCELLO I MASCHI SONO
B184
FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE
FEMMINE?
NO, PERCHÉ AMBEDUE I
SESSI PRESENTANO UNA
COLORAZIONE FULVO
ROSSICCIA
SÌ, PERCHÉ PRESENTANO UN
PIUMAGGIO NERO CON
RIFLESSI METALLICI E
SÌ, MA SOLO DOPO IL
SOTTOCODA BIANCO,
SECONDO ANNO DI VITA
MENTRE LE FEMMINE HANNO
COLORAZIONE FULVO
ROSSICCIA
B185 IL GALLO FORCELLO È UNA SPECIE:
RIGOROSAMENTE
MONOGAMA
POLIGAMA
DIPENDE DALLA CAPACITÀ
ATTRATTIVA DEL MASCHIO
B
B183
LA MUTA (CAMBIO DI PIUME) NELLA
PERNICE BIANCA È CORRELATA A:
SI RIFUGIA SOTTO CENGIE IN
PARETI STRAPIOMBANTI
DURATA DELLE ORE DI LUCE
GIORNALIERE
B
B
C
B
B186
IL NIDO DEL GALLO FORCELLO VIENE
PREDISPOSTO:
A TERRA, AL RIPARO DI
ARBUSTI
SU ARBUSTI DI MEDIE
DIMENSIONI
SU ALBERI ALTI
A
B187
IL GALLO FORCELLO DEPONE UN
NUMERO DI UOVA …
DA 3 A 5
DA 5 A 7
DA 7 A 12
C
B188
IL PERIODO DI OVODEPOSIZIONE DEL
GALLO FORCELLO INTERCORRE:
TRA FINE MARZO E LA METÀ
DI APRILE
NEL MESE DI APRILE
NEL MESE DI MAGGIO
C
LE UOVA DI GALLO FORCELLO HANNO
B189 UN PERIODO DI INCUBAZIONE CHE
VARIA:
DA 10 A 12 GIORNI
DA 15 A 17 GIORNI
DA 24 A 27 GIORNI
C
DOPO LA SCHIUSA I PULCINI DEL
B190
GALLO FORCELLO SI PRESENTANO:
IMPLUMI E CON GLI OCCHI
CHIUSI
COPERTI DI PIUMINO E
PRONTI A LASCIARE IL NIDO
PER PROCACCIARSI IL CIBO
COPERTI DA PIUMINO E CON
GLI OCCHI APERTI MA
DIPENDENTI DAI GENITORI
PER L'ALIMENTAZIONE
B
N.
B191
TESTO DOMANDA
NEL CORSO DELL'ANNO IL GALLO
FORCELLO PORTA A TERMINE:
IL TERRITORIO DOVE LA FEMMINA DI
GALLO FORCELLO PREDISPONE IL
B192
NIDO DEVE ESSERE CARATTERIZZATO
DA:
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
1 NIDIATA
2 NIDIATE
3 NIDIATE
A
SOTTOBOSCO FITTO CON
BUONA PRESENZA DI
ARBUSTI FRUTTIFERI
(MIRTILLO, ETC.)
ONTANETO E ROCCE
AFFIORANTI
PRESENZA DI FORMICAI E
SPAZI APERTI
C
MANTIENE LA QUOTA E SI
RIFUGIA IN GALLERIE
SCAVATE NELLA NEVE
SI RIFUGIA SOTTO CENGIE IN
PARETI STRAPIOMBANTI
B
LA STRATEGIA DI SOPRAVVIVENZA DEL SCENDE DI QUOTA E SI
B193 GALLO FORCELLO NELLA STAGIONE
ATTESTA SUI VERSANTI PIÙ
INVERNALE:
ASSOLATI
È PRESENTE DA SEMPRE
PERCHÉ È UN UCCELLO
TIPICO DEI RILIEVI
MONTAGNOSI
È PRESENTE DAL PERIODO
DELLE GLACIAZIONI E VIVE IN
È STATO IMMESSO PER FINI
AREALI RELITTI CHE
VENATORI NELLA SECONDA
RIPRODUCONO CONDIZIONI
METÀ DELL' '800
AMBIENTALI TIPICHE DI
REGIONI POSTE PIÙ A NORD
B
APRILE/AGOSTO
FEBBRAIO/MAGGIO
GENNAIO/SETTEMBRE
A
NEL PERIODO RIPRODUTTIVO LA
B196 FEMMINA DELLA LEPRE VARIABILE
PARTORISCE DI NORMA:
2 VOLTE
4 VOLTE
7 VOLTE
A
IL NUMERO DI PICCOLI PER SINGOLO
B197 PARTO DELLA LEPRE VARIABILE È
PARI A:
1O2
2O3
DA 2 A 5
C
RICOPERTI DI PELO O MENO,
DIPENDE DALLA
TEMPERATURA ESTERNA
B
5 KG.
7 KG.
A
FASI LUNARI
DURATA DELLE ORE DI LUCE
GIORNALIERE
C
B194 IL GALLO FORCELLO SULLE ALPI:
B195
B198
IL PERIODO RIPRODUTTIVO DELLA
LEPRE VARIABILE INTERCORRE DA:
I PICCOLI DI LEPRE VARIABILE ALLA
NASCITA SONO:
RICOPERTI DI PELO E CON
GLABRI E CON OCCHI CHIUSI
OCCHI APERTI (PROLE
(PROLE INETTA)
PRECOCE)
UN INDIVIDUO ADULTO DI LEPRE
B199 VARIABILE PUÒ RAGGIUNGERE IL PESO 3 KG.
DI:
B200
LA MUTA (CAMBIO DI PELO) NELLA
LEPRE VARIABILE È CORRELATA A:
PRESENZA / ASSENZA DI
COPERTURA NEVOSA
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
120 - 130 CM. DI LUNGHEZZA
LE DIMENSIONI MEDIE DI UN CAPRIOLO PER 70 - 80 CM. DI ALTEZZA
B201
MASCHIO ADULTO SONO:
AL GARRESE ED UN PESO DI
23 - 25 KG.
130 - 150 CM. DI LUNGHEZZA
PER 80 - 90 CM. DI ALTEZZA
AL GARRESE ED UN PESO DA
60 A 100 KG.
180 - 250 CM. DI LUNGHEZZA
PER 110 - 150 CM. DI ALTEZZA
AL GARRESE ED UN PESO
CHE PUÒ SUPERARE I 200 KG.
A
IL PERIODO DEGLI ACCOPPIAMENTI
B202 NELLA SPECIE CAPRIOLO
INTERCORRE:
METÀ SETTEMBRE / INIZIO
OTTOBRE
OTTOBRE / INIZIO NOVEMBRE
A
FINE MARZO / APRILE
A
B203
LE FEMMINE DI CAPRIOLO
PARTORISCONO NEL PERIODO:
METÀ LUGLIO / FINE AGOSTO
FINE MAGGIO / INIZIO GIUGNO GIUGNO / LUGLIO
L'INCREMENTO UTILE ANNUO (NATI VIVI 12 - 15 % DELLA
B204 MENO MORTALITÀ NEONATALE) NEL
POPOLAZIONE ADULTA
CAPRIOLO È PARI A:
PRESENTE
20 - 25 % DELLA
POPOLAZIONE ADULTA
PRESENTE
30 - 35 % DELLA
POPOLAZIONE ADULTA
PRESENTE
C
I PALCHI NEL MASCHIO DI CAPRIOLO
B205 VENGONO DEPOSTI ANNUALMENTE
NEL PERIODO:
FEBBRAIO - MARZO
DICEMBRE - GENNAIO
A
DALLA FORMA DELLO
SPECCHIO ANALE (MACCHIA
BIANCA A FAGIOLO NEL M. E
A CUORE NELLA F.), DAL
PENNELLO PENICO
PRESENTE SOLO NEL M. O
DALLA MANCANZA DELLA
"FALSA CODA" PRESENTE
SOLO NELLA F.
DAGLI ABBOZZI SULLA
SOMMITÀ DELLA TESTA CHE
GIÀ SI RIPRESENTANO A
DISTANZA DI 24 ORE DALLA
CADUTA DEI PALCHI
PRECEDENTI
B
1 PICCOLO
2 PICCOLI
3 PICCOLI
B
120 - 130 CM. DI LUNGHEZZA
PER 70 - 80 CM. DI ALTEZZA
AL GARRESE ED UN PESO DI
23 - 25 KG.
130 - 150 CM. DI LUNGHEZZA
PER 80 - 90 CM. DI ALTEZZA
AL GARRESE ED UN PESO DA
60 A 100 KG.
180 - 250 CM. DI LUNGHEZZA
PER 110 - 150 CM. DI ALTEZZA
AL GARRESE ED UN PESO
CHE PUÒ SUPERARE I 200 KG.
C
METÀ LUGLIO / FINE AGOSTO
METÀ SETTEMBRE / INIZIO
OTTOBRE
OTTOBRE / INIZIO NOVEMBRE
B
FINE MARZO / APRILE
A
OTTOBRE - NOVEMBRE
DALLA DIMENSIONE
NEL CAPRIOLO IL MASCHIO CHE ABBIA CORPOREA (IL MASCHIO HA
B206 GIÀ DEPOSTO LE CORNA È
UN'ALTEZZA QUASI DOPPIA
DISTINGUIBILE DALLA FEMMINA PER:
DELLA FEMMINA) E DAL
PORTAMENTO DELLA TESTA
B207
DI NORMA LA FEMMINA DI CAPRIOLO
PARTORISCE:
LE DIMENSIONI MEDIE DI UN CERVO
B208
MASCHIO ADULTO SONO:
B209
IL PERIODO DEGLI ACCOPPIAMENTI
NELLA SPECIE CERVO INTERCORRE:
B210
LE FEMMINE DI CERVO PARTORISCONO
FINE MAGGIO / INIZIO GIUGNO GIUGNO / LUGLIO
NEL PERIODO:
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
L'INCREMENTO UTILE ANNUO (NATI VIVI 12 - 15 % DELLA
B211 MENO MORTALITÀ NEONATALE) NEL
POPOLAZIONE ADULTA
CERVO È PARI A:
PRESENTE
20 - 25 % DELLA
POPOLAZIONE ADULTA
PRESENTE
30 - 35 % DELLA
POPOLAZIONE ADULTA
PRESENTE
B
I PALCHI NEL MASCHIO DI CERVO
B212 VENGONO DEPOSTI ANNUALMENTE
NEL PERIODO:
FEBBRAIO - MARZO
DICEMBRE - GENNAIO
B
AUMENTO DELLA LARGHEZZA
DEL COLLO (MAGGIORE
GIOGAIA) E TESTA PIÙ
ABBASSATA RISPETTO ALLA
LINEA DEL DORSO
C
OTTOBRE - NOVEMBRE
DI NORMA I CERVI VECCHI SI
PALCHI PIÙ SVILUPPATI, CON PELO PIÙ CHIARO E PALCHI
B213 DIFFERENZIANO DAI CERVI PIÙ GIOVANI PIÙ PUNTE E DI PESO
CON UN NUMERO DI PUNTE
PER:
MAGGIORE
RIDOTTO
LE DIMENSIONI MEDIE DI UN DAINO
B214
MASCHIO ADULTO SONO:
120 - 130 CM. DI LUNGHEZZA
PER 70 - 80 CM. DI ALTEZZA
AL GARRESE ED UN PESO DI
23 - 25 KG.
130 - 150 CM. DI LUNGHEZZA
PER 80 - 90 CM. DI ALTEZZA
AL GARRESE ED UN PESO DA
60 A 100 KG.
180 - 250 CM. DI LUNGHEZZA
PER 110 - 150 CM. DI ALTEZZA
AL GARRESE ED UN PESO
CHE PUÒ SUPERARE I 200 KG.
B
METÀ LUGLIO / FINE AGOSTO
METÀ SETTEMBRE / INIZIO
OTTOBRE
OTTOBRE / INIZIO NOVEMBRE
C
FINE MARZO / APRILE
A
180 - 250 CM. DI LUNGHEZZA
PER 110 - 150 CM. DI ALTEZZA
AL GARRESE ED UN PESO
CHE PUÒ SUPERARE I 200 KG.
B
B215
IL PERIODO DEGLI ACCOPPIAMENTI
NELLA SPECIE DAINO INTERCORRE:
B216
LE FEMMINE DI DAINO PARTORISCONO
FINE MAGGIO / INIZIO GIUGNO GIUGNO / LUGLIO
NEL PERIODO:
LE DIMENSIONI MEDIE DI UN MUFLONE
B217
MASCHIO ADULTO SONO:
120 - 130 CM. DI LUNGHEZZA
PER 70 - 80 CM. DI ALTEZZA
AL GARRESE ED UN PESO DI
23 - 25 KG.
100 - 130 CM. DI LUNGHEZZA
PER 70 - 85 CM. DI ALTEZZA
AL GARRESE ED UN PESO DA
35 A 40 KG.
B218
IL PERIODO DEGLI ACCOPPIAMENTI
METÀ SETTEMBRE / INIZIO
METÀ LUGLIO / FINE AGOSTO
NELLA SPECIE MUFLONE INTERCORRE:
OTTOBRE
OTTOBRE / METÀ NOVEMBRE
C
B219
LE FEMMINE DI MUFLONE
PARTORISCONO NEL PERIODO:
FINE MARZO / METÀ APRILE
C
20 - 25 % DELLA
POPOLAZIONE ADULTA
PRESENTE
25 - 30 % DELLA
POPOLAZIONE ADULTA
PRESENTE
C
NEI MASCHI E NELLE
FEMMINE
NEI MASCHI E, IN RARE
POPOLAZIONI, ANCHE NELLE
FEMMINE
C
FINE MAGGIO / INIZIO GIUGNO GIUGNO / LUGLIO
L'INCREMENTO UTILE ANNUO (NATI VIVI 12 - 15 % DELLA
B220 MENO MORTALITÀ NEONATALE) NEL
POPOLAZIONE ADULTA
MUFLONE È PARI A:
PRESENTE
B221
LE CORNA NEL MUFLONE SONO
PRESENTI:
ESCLUSIVAMENTE NEI
MASCHI
N.
TESTO DOMANDA
B222 IL MUFLONE È UNA SPECIE TIPICA:
RISPOSTA
"A"
DELLE MONTAGNE
SCOSCESE, DELLE AREE
TEMPERATE INSULARI E
PENINSULARI
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
DELL'AREA ALPINA
DELLE STEPPE ORIENTALI
A
120 - 130 CM. DI LUNGHEZZA
LE DIMENSIONI MEDIE DI UN CAMOSCIO PER 70 - 80 CM. DI ALTEZZA
B223
MASCHIO ADULTO SONO:
AL GARRESE ED UN PESO DI
23 - 25 KG.
100 - 130 CM. DI LUNGHEZZA
PER 70 - 80 CM. DI ALTEZZA
AL GARRESE ED UN PESO DA
35 A 40 KG.
180 - 250 CM. DI LUNGHEZZA
PER 110 - 150 CM. DI ALTEZZA
AL GARRESE ED UN PESO
CHE PUÒ SUPERARE I 200 KG.
B
IL PERIODO DEGLI ACCOPPIAMENTI
B224 NELLA SPECIE CAMOSCIO
INTERCORRE:
METÀ LUGLIO / FINE AGOSTO
METÀ SETTEMBRE / INIZIO
OTTOBRE
NOVEMBRE/INIZIO DICEMBRE
C
MAGGIO / INIZIO GIUGNO
GIUGNO / LUGLIO
FINE MARZO / METÀ APRILE
A
20 - 25 % DELLA
POPOLAZIONE ADULTA
PRESENTE
25 - 30 % DELLA
POPOLAZIONE ADULTA
PRESENTE
A
NEI MASCHI E NELLE
FEMMINE
NEI MASCHI E IN RARE
POPOLAZIONI ANCHE NELLE
FEMMINE
B
DAL BLOCCO
DALLO SFREGAMENTO DELLE
DELL'ACCRESCIMENTO CHE
CORNA SUGLI ARBUSTI OGNI
INTERVIENE OGNI ANNO
ANNO NEL PERIODO DEGLI
DURANTE IL PERIODO
AMORI
INVERNALE
C
UN ANIMALE GIOVANE,
INFERIORE AI 4 ANNI DI ETÀ
IL CAPRETTO NEL PRIMO
ANNO DI VITA
A
DALLE CORNA DI ALTEZZA, DI
NORMA, INFERIORE ALLA
LUNGHEZZA DELLE
ORECCHIE
DALLE CORNA CHE NELLO
YEARLING NON PRESENTANO
ANCORA LA CARATTERISTICA
UNCINATURA
B
B225
LE FEMMINE DI CAMOSCIO
PARTORISCONO NEL PERIODO:
L'INCREMENTO UTILE ANNUO (NATI VIVI 10 - 15 % DELLA
B226 MENO MORTALITÀ NEONATALE) NEL
POPOLAZIONE ADULTA
CAMOSCIO È PARI A:
PRESENTE
B227
LE CORNA NEL CAMOSCIO SONO
PRESENTI:
ESCLUSIVAMENTE NEI
MASCHI
DA COSA SONO DETERMINATI GLI
DAL COMPIMENTO DI OGNI
B228 ANELLI DI ACCRESCIMENTO PRESENTI
ANNO DI VITA
SUGLI ASTUCCI CORNEI DEI CAMOSCI
B229
COSA SI INTENDE PER YEARLING
UN ANIMALE (M. O F.) NATO
(BINELLO) PER LA SPECIE CAMOSCIO? NELL'ANNO PRECEDENTE
DALLE RIDOTTE DIMENSIONI
COME È RICONOSCIBILE LO YEARLING
B230
CORPOREE RISPETTO AGLI
(BINELLO) DEL CAMOSCIO?
ANIMALI ADULTI
N.
TESTO DOMANDA
COME SI PUÒ RICONOSCERE CON
CERTEZZA, POST-MORTEM, SE
B231
L'ANIMALE ABBATTUTO È UNO
YEARLING DI CAMOSCIO?
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
DAL CONTEGGIO DEGLI
DAL PESO CHE NELLO
ANELLI DI ACCRESCIMENTO
YEARLING SIA M. CHE F.
CHE SI RISCONTRANO SULLE
OSCILLA TRA I 15 E I 17 KG.
CORNA
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
DALLA DENTIZIONE CHE
NELLO YEARLING PRESENTA
LA SOSTITUZIONE CON DENTI
DEFINITIVI DEI DUE INCISIVI
DA LATTE CENTRALI
C
NEI PRIMI 4 MESI DI VITA
C
IN CHE PERIODO DELLA LORO VITA I
CINGHIALI PRESENTANO UN MANTELLO DURANTE TUTTO IL PRIMO
B232
A STRISCE CHIARE E SCURE?
ANNO DI VITA
(STRIATO)
NEI MESI ESTIVI
GLI ANIMALI DALLA LIVREA
ROSSICCIA CHE PERSISTE,
COSA SONO NELLA SPECIE CINGHIALE
B233
DOPO LA STRIATURA DEI
LE "BESTIE ROSSE"?
CUCCIOLI, FINO A CIRCA UN
ANNO DI ETÀ
LE FEMMINE CON MANTELLO GLI ANIMALI COLPITI DALLA
ESTIVO
ROGNA
A
NO, PERCHÉ HA UNA DIETA
ONNIVORA
C
B234
IL CINGHIALE È UN UNGULATO
RUMINANTE?
SÌ, PERCHÉ SI CIBA
PREVALENTEMENTE DI
FORAGGIO VERDE
SÌ, COME TUTTI GLI UNGULATI
PERCHÉ LE POPOLAZIONI DI
PER L'ASSENZA DI
B235 CINGHIALE SI SONO COSÌ SVILUPPATE
PREDATORI NATURALI
NEL CORSO DEGLI ULTIMI DECENNI?
PER IL SIGNIFICATIVO
INCREMENTO DELLE AREE
BOSCATE CON FORTE
PER L'AUMENTO DELLE
PRODUZIONE DI FRUTTI
(CASTAGNE, GHIANDE,
MONOCOLTURE A MAIS
FAGGIOLE) A LORO TOTALE
DISPOSIZIONE NEL PERIODO
INVERNALE
NEL PERIODO INVERNALE IL CINGHIALE DI CASTAGNE, GHIANDE,
B236
SI CIBA PREVALENTEMENTE:
FAGGIOLE
DI TUBERI E RIMASUGLI DI
GRANTURCO
DI RIFIUTI ORGANICI
REPERIBILI PRESSO LE
DISCARICHE OVVERO
ABBANDONATI DALL'UOMO
A
SÌ, ABITUALMENTE ANCHE
ANIMALI MEDIO GRANDI
NON CONSUMA CARNE
A
B237 IL CINGHIALE PREDA ALTRI ANIMALI?
RARAMENTE COMPIE
PREDAZIONE ATTIVA
SEBBENE ALL'OCCORRENZA
SI CIBI DI UOVA E CAROGNE
B
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
PER CREARE BUCHE OVE
EFFETTUARE BAGNI DI
FANGO
PER RICERCARE TUBERI E
BULBI NONCHÉ ANELLIDI E
LARVE DI CUI SI ALIMENTA
C
GIOCARE CON I PROPRI
PICCOLI
INTRAPPOLARE I PARASSITI
NEL FANGO E LIBERARSENE,
QUANDO IL FANGO SECCA,
TRAMITE SFREGAMENTO
SULLA CORTECCIA DELLE
PIANTE
C
IN QUALE PERIODO LE FEMMINE DI
INDISTINTAMENTE TUTTO
B240 CINGHIALE VANNO IN ESTRO (PERIODO
L'ANNO
DEGLI AMORI)?
DURANTE L'ESTATE
DA NOVEMBRE A GENNAIO,
SEBBENE ALCUNE FEMMINE
SONO IN ESTRO ANCHE IN
PERIODI DIVERSI
C
IL TASSO DI ACCRESCIMENTO ANNUO
B241 NELLA SPECIE CINGHIALE PUÒ
RAGGIUNGERE:
DAL 70 AL 100% DELLA
POPOLAZIONE ADULTA
ANCHE IL 200% DELLA
POPOLAZIONE ADULTA
IL 30 - 40% DELLA
POPOLAZIONE ADULTA
B
QUANTI PICCOLI PARTORISCE PER
B242 OGNI CUCCIOLATA UNA FEMMINA DI
CINGHIALE?
1 O 2 PICCOLI
DA 4 A 10 PICCOLI
ANCHE OLTRE 15 PICCOLI
B
DURANTE LE ORE DIURNE
DURANTE LE ORE NOTTURNE
E CREPUSCOLARI, CON
USCITE DIURNE PIÙ
FREQUENTI NEL PERIODO
AUTUNNALE ED INVERNALE
NEI MESI ESTIVI, MENTRE IN
INVERNO RIDUCONO
SIGNIFICATIVAMENTE LA
LORO ATTIVITÀ METABOLICA
B
COL CONTEGGIO DEGLI
ANIMALI NELLE PRIME ORE
DEL MATTINO SULLE AREE DI
PASCOLO PREVIA
RIPARTIZIONE DEL
TERRITORIO IN SETTORI E
ASSEGNAZIONE AD OGNI
SETTORE DI UNO O PIÙ
OSSERVATORI
CON L' OSSERVAZIONE DEGLI
ANIMALI PRESENTI SUL
TERRITORIO LIMITROFO A
PERCORSI CAMPIONE
PREDETERMINATI
CON L'ORGANIZZAZIONE DI
BATTUTE ATTE A FAR
TRANSITARE GLI ANIMALI
SCACCIATI SU UNA LINEA DI
OSSERVATORI
PREVENTIVAMENTE
POSIZIONATI
A
B238
B239
PERCHÉ IL CINGHIALE RIVOLTA LA
COTICA ERBOSA NEI PRATI?
I CINGHIALE EFFETTUA I COSIDDETTI
"BAGNI DI FANGO" PER:
GLI UNGULATI SONO ATTIVI E SI
B243
ALIMENTANO IN PARTICOLARE:
B244
I CENSIMENTI DEL CAMOSCIO SI
EFFETTUANO PREVALENTEMENTE:
PER ALIMENTARSI
DELL'APPARATO RADICALE
DELLE ESSENZE ERBACEE
RISPOSTA
RINFRESCARSI DALLA
CALURA ESTIVA
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
COL CONTEGGIO DEGLI
ANIMALI NELLE PRIME ORE
I CENSIMENTI DEI CERVIDI IN AREE
DEL MATTINO SULLE AREE DI
PEDEMONTANE O COLLINARI
PASCOLO PREVIA
B245 CARATTERIZZATE DA COPERTURA A
RIPARTIZIONE DEL
LATIFOGLIE PRESSOCHÈ UNIFORME SI TERRITORIO IN SETTORI E
EFFETTUANO DI NORMA:
ASSEGNAZIONE AD OGNI
SETTORE DI UNO O PIÙ
OSSERVATORI
B246
B247
B248
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
CON L'ORGANIZZAZIONE DI
BATTUTE ATTE A FAR
TRANSITARE GLI ANIMALI
SCACCIATI SU UNA LINEA DI
OSSERVATORI
PREVENTIVAMENTE
POSIZIONATI
CON L'OSSERVAZIONE DEL
NUMERO DI CESPUGLI
INTERESSATI DALLO
SFREGAMENTO PER LA
PULIZIA DEI PALCHI DEI
CAPRIOLI MASCHI
B
IN CHE MODO SI EFFETTUANO I
CENSIMENTI DELLE COTURNICI?
DA PUNTI DI OSSERVAZIONE
DOVE SI BINOCOLA
L'ATTIVITÀ DEI SOGGETTI
PRESENTI DURANTE LE ORE
DI PASTURA GIORNALIERA
SU AREE CAMPIONE
RICHIAMANDO I MASCHI PER
MEZZO DEL VERSO
PRODOTTO DALLE FEMMINE
QUANDO SONO DISPONIBILI
ALL'ACCOPPIAMENTO
SU AREE CAMPIONE
IDENTIFICANDO I MASCHI
TERRITORIALI (E QUINDI
POTENZIALI NIDIATE) NEL
PERIODO
DELL'OVODEPOSIZIONE E IN
LUGLIO AGOSTO
VERIFICANDO IL SUCCESSO
RIPRODUTTIVO CON CANI DA
FERMA.
C
IN CHE MODO SI EFFETTUANO I
CENSIMENTI DEI GALLI FORCELLI?
CON RICHIAMI SONORI
DURANTE
L'OVODEPOSIZIONE E CON
CANI DA FERMA IN AGOSTO
CONTEGGIANDO I MASCHI IN
ARENA DURANTE IL PERIODO
DELL'OVODEPOSIZIONE E
VERIFICANDO IL SUCCESSO
RIPRODUTTIVO CON CANI DA
FERMA IN AGOSTO
VERIFICANDO IL NUMERO DI
INDIVIDUI CHE SI INVOLANO
AL PASSAGGIO DI
OSSERVATORI SU PERCORSI
CAMPIONE PREDETERMINATI
B
IN CHE MODO SI EFFETTUANO DI
NORMA I CENSIMENTI DELLE LEPRI?
DEFINENDO DEGLI INDICI DI
PRESENZA CALCOLATI CON IL
NUMERO DEGLI ANIMALI
OSSERVATI DI NOTTE SUL
TERRITORIO LIMITROFO A
PERCORSI CAMPIONE
RISPETTO ALL'AREA
INDAGATA
RAPPORTANDO IL NUMERO
DEGLI ANIMALI OSSERVATI
LUNGO PERCORSI CAMPIONE
ALL'AREA INDAGATA (INDICE
DI PRESENZA)
OSSERVANDO DI PRIMO
MATTINO IL NUMERO DI LEPRI
AL PASCOLO PER MEZZO DI
BINOCOLI E DA PUNTI DI
OSSERVAZIONE
SOPRAELEVATI
A
N.
TESTO DOMANDA
COSA SI INTENDE PER "ANATRE DI
B249
SUPERFICIE"?
B250
COSA SI INTENDE PER "ANATRE
TUFFATRICI"?
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
GLI ANATIDI CHE
FREQUENTANO
GENERALMENTE ACQUE
POCO PROFONDE E SI
CIBANO AFFONDANDO IN
ACQUA SOLO LA TESTA E
PARTE DEL CORPO
GLI ANATIDI CHE VIVONO
SULLA SUPERFICIE
DELL'ACQUA QUANDO NON
SONO IN PASTURA NEI CAMPI
DI MAIS
GLI ANATIDI CHE
RAGGIUNGONO LA
SUPERFICIE DELL'ACQUA IN
PICCHIATA IMMERGENDOSI
PER CATTURARE PESCI
ANCHE AD ALCUNI METRI
SOTTO IL PELO DELL'ACQUA
LE ANATRE CHE
PREDILIGONO SPECCHI
GLI ANATIDI CHE SI TUFFANO
D'ACQUA PROFONDI E SI
ABITUALMENTE NELL'ACQUA
IMMERGONO IN APNEA
DA POSATOI POSTI AD UNA
ANCHE DI PARECCHI METRI
CERTA ALTEZZA SULLE RIVE
PER ALIMENTARSI SUL
FONDO
GLI ANATIDI CHE PER
INVOLARSI COMPIONO
LUNGHE CORSE SULLA
SUPERFICIE DELL'ACQUA
RISPOSTA
ESATTA
A
C
LE ANATRE TUFFATRICI SE FERME
B251 SULLA RIVA COME SI DIFFERENZIANO
DALLE ANATRE DI SUPERFICIE?
PER UNA POSTURA PIÙ
VERTICALE NECESSARIA A
NON SI DIFFERENZIANO
FAR RICADERE IL PESO
AFFATTO AVENDO AMBEDUE I BARICENTRICO ALL'INTERNO
GRUPPI BECCO APPIATTITO E DELL'AREA PLANTARE,
DITA UNITE DA MEMBRANA
STANTE L'ATTACCATURA
INTERDIGITALE (PIEDI
DELLE ZAMPE POSTA PIÙ
PALMATI)
INDIETRO NEL CORPO
RISPETTO ALLE ANATRE DI
SUPERFICIE
PER UNA SILHOUETTE
ALLUNGATA FUNZIONALE A
CONSENTIRE A QUESTE
ANATIDI DI SPINGERSI IN
PROFONDITÀ NELL'ACQUA
CON MINORE ATTRITO
B
NELLA FASE DI INVOLO DALL'ACQUA
ESISTE UNA DIFFERENZA TRA LE
B252
ANATRE DI SUPERFICIE E QUELLE
TUFFATRICI?
SÌ, LE ANATRE DI
SUPERFICIE, AVENDO UN
"PESO SPECIFICO"
INFERIORE, RIESCONO A
SOLLEVARSI DALL'ACQUA
ISTANTANEAMENTE A
DIFFERENZA DALLE ANATRE
TUFFATRICI CHE DEVONO
PRENDERE VELOCITÀ PER
L'INVOLO
NO, AMBEDUE I GRUPPI
PRESENTANO DIFFICOLTÀ E
S'INVOLANO DOPO UNA
CORSA FRENETICA PIÙ O
MENO BREVE SUL PELO
DELL'ACQUA
SÌ, PERCHÉ LE ANATRE
TUFFATRICI HANNO
DIFFICOLTÀ A FORNIRE LA
DOVUTA SPINTA CON LE
ZAMPE STANTE
L'ATTACCATURA AL CORPO
RETROSTANTE DELLE
STESSE
A
B253 COSA SI INTENDE PER FROLLATURA?
UN SINONIMO DI
PUTREFAZIONE
IL PROCESSO CHE
IL PROCESSO CHE PROVOCA DETERMINA
LA RIGIDITÀ CADAVERICA
L'ALLENTAMENTO DELLE
FIBRE MUSCOLARI
C
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
B254
COSA OCCORRE FARE DOPO AVER
ABBATTUTO UN ANIMALE?
ACCERTARSI CHE L'ANIMALE
SIA MORTO E INFILARLO IN
UN CONTENITORE PLASTICO
PER NON DISPERDERE IL
SANGUE
B255
QUALI SONO LE PRINCIPALI MALATTIE
DEL CAMOSCIO?
LA CHERATOCONGIUNTIVITE,
LA RABBIA SILVESTRE E LA
LA BRUCELLOSI E LA
PSEUDOTUBERCOLOSI
POLMONITE BATTERICA
QUALI SONO LE PRINCIPALI MALATTIE
B256 DEI LAGOMORFI (LEPRE, CONIGLIO
SELVATICO ETC.)
B257
QUALI SONO LE PRINCIPALI MALATTIE
DEL CINGHIALE?
B258 COSA SI INTENDE PER "ZOONOSI"?
COSA SI INTENDE PER "MORBILITÀ" DI
UNA MALATTIA?
B261 LE ZOONOSI SI CURANO :
"C"
ACCERTARSI CHE L'ANIMALE
SIA MORTO E PROCEDERE
SEZIONARE LA CARCASSA
ALL'EVISCERAZIONE
PER FACILITARNE IL
INDOSSANDO GUANTI IN
TRASPORTO
LATTICE
L'EBHS, LA TRICHENILLOSI
RISPOSTA
ESATTA
B
A
LA RABBIA SILVESTRE, LA
CHEROTOCONGIUNTIVITE E
LA BRUCELLOSI
L'EBHS, LA MIXOMATOSI E LA LA ROGNA SARCOPTICA E LA
TULAREMIA
TRICHINELLOSI
B
LA TULAREMIA E LA
CHERATOCONGIUNTIVITE
LA RABBIA SILVESTRE E LA
PSEUDOTUBERCOLOSI
C
LA ROGNA SARCOPTICA E LA
TRICHINELLOSI
UN'AREA CIRCOSCRITTA DEL
UNA MALATTIA DELLA FAUNA I RECINTI IN CUI VIENE
CORPO DELL'ANIMALE IN CUI
SELVATICA TRASMISSIBILE
ALLEVATA LA SELVAGGINA
SI OSSERVANO SINTOMI DI
ALL'UOMO
PRONTA CACCIA
UNA MALATTIA
B
IL RAPPORTO TRA IL NUMERO
DI ANIMALI MORTI E IL
NUMERO DI ANIMALI
PRESENTI
C
LA PERICOLOSITÀ PER
L'UOMO DOVUTA
ALL'INGESTIONE DELLE
CARNI AFFETTE A QUESTA
MALATTIA
A
CON LA TERAPIA ANTIBIOTICA CON UN VACCINO
DIPENDE DALL'AGENTE
PATOGENO
C
LA VELOCITÀ CON CUI PORTA
COSA SI INTENDE PER "MORTALITÀ" DI
LA VELOCITÀ CON CUI SI
B259
A MORTE L'INDIVIDUO
UNA MALATTIA?
DIFFONDE SUL TERRITORIO
COLPITO
B260
RISPOSTA
LA PROPORZIONE FRA IL
NUMERO DI ANIMALI
AMMALATI E IL NUMERO DI
ANIMALI PRESENTI
LA VELOCITÀ CON CUI SI
DIFFONDE SUL TERRITORIO
B262
QUALI DI QUESTE MALATTIE PUO'
ESSERE MORTALE PER L'UOMO?
LA ROGNA SARCOPTICA
L'EBHS
LA TRICHINELLOSI
C
B263
QUALI DI QUESTE MALATTIE PUO'
ESSERE MORTALE PER L'UOMO?
LA TULAREMIA
LA RABBIA SILVESTRE
LA BRUCELLOSI
B
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
B264
QUALI DI QUESTE MALATTIE PUO'
ESSERE MORTALE PER L'UOMO?
LA CHERATOCONGIUNTIVITE LA ROGNA SARCOPTICA
B265
L'UOMO IN CHE MODO PUÒ
CONTRARRE LA LEPTOSPIROSI?
FREQUENTANDO AMBIENTI
CON ACQUE STAGNANTI
TRAMITE LA PUNTURA DI UNA
NON È UNA ZOONOSI
ZECCA
A
SEMPRE, PER IMPEDIRE CHE
I BATTERI PRESENTI
NELL'APPARATO INTESTINALE
EVENTUALMENTE LACERATO
SI PROPAGHINO NELLE CARNI
SOLO SE DI GRANDI
DIMENSIONI PER DIMINUIRNE SOLO SE LA TEMPERATURA
AMBIENTE SUPERA I 20°
IL PESO E TRASPORTARLO
PIÙ AGEVOLMENTE
A
IL FEGATO
I POLMONI
L'INTESTINO
A
A SECONDA DELLE
DIMENSIONI, CERCANDO DI
ASSICURARE IN OGNI CASO IL
RAFFREDDAMENTO DELLE
CARNI
AVVOLGENDOLO IN UN TELO
PLASTICO ED INFILANDOLO
NELLO ZAINO O NELLA
CACCIATORA
TRASCINANDOLO AL SUOLO,
NON EVISCERATO, SE
TRATTASI DI UNGULATO
SELVATICO
A
IN MISURA CIRCA DEL 30 %
DEGLI ANIMALI INFETTI
IN MISURA CIRCA DEL 70 %
DEGLI ANIMALI INFETTI
SEMPRE
A
SI DEVE MONITORARE
L'ESPANSIONE DELLA
MALATTIA SUL TERRITORIO
SI DEVE CHIUDERE LA
CACCIA ALLA SPECIE
INTERESSATA
B
UN ANIMALE ABBATTUTO DEVE
B266
ESSERE EVISCERATO?
B267
L'ECHINOCOCCOSI COLPISCE
NELL'UOMO PREVALENTEMENTE
COME SI TRASPORTA UN CAPO
B268
ABBATTUTO?
B269
LA CHERATOCONGIUNTIVITE È
MORTALE PER GLI ANIMALI COLPITI?
SI DEVE INTERVENIRE
NEL CASO VENGANO SEGNALATI CASI ABBATTENDO IL PIÙ ALTO
B270
DI CHERATOCONGIUNTIVITE:
NUMERO POSSIBILE DI
ANIMALI AMMALATI
L'ECHINOCOCCOSI
ALVEOLARE
C
COS'È UN PIANO DI ERADICAZIONE DI
B271
UNA DETERMINATA PATOLOGIA?
UN COMPLESSO DI MISURE
UN PIANO DI ABBATTIMENTO UNA CAMPAGNA VACCINALE
VOLTE ALL'ELIMINAZIONE
VOLTO ALL'ELIMINAZIONE DI RIVOLTA A TUTTI GLI ANIMALI
DELLA MALATTIA DA UN DATO
TUTTI GLI ANIMALI COLPITI
PRESENTI
CONTESTO TERRITORIALE
A
B272 LE ZECCHE SONO RESPONSABILI:
DELLA BORELLIOSI,
DELL'ENCEFALITE E DELLA
FEBBRE Q
DELLA LEPTOSPIROSI, DELLA
DI TUTTE LE MALATTIE DEGLI
TRICHINELLOSI E
ANIMALI A SANGUE CALDO
DELL'ECHINOCCOCCOSI
A
B273 LA RABBIA SILVESTRE:
COLPISCE SOLO LA VOLPE E
IL CANE
COLPISCE POTENZIALMENTE
COLPISCE SOLO GLI
TUTTI GLI ANIMALI A SANGUE
UNGULATI
CALDO
B
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
QUALI SONO I SINTOMI DELL'INFEZIONE
PERDITA DI PELO SU
B274 DELLA RABBIA SILVESTRE NEGLI
NESSUN SINTOMO EVIDENTE SPECIFICHE ZONE DEL
ANIMALI?
CORPO
QUALI SONO I SINTOMI DELLA ROGNA
B275
SARCOPTICA?
"C"
RISPOSTA
ESATTA
COMPORTAMENTI ANOMALI
(PIÙ AGGRESSIVI, PIÙ
CONFIDENTI)
C
PALPEBRE TUMEFATTE ED
OCCHI SPORCHI PER LA
PRESENZA DI PUS
B
PERDITA DI PELO E CROSTE
DIFFUSE
BAVA ALLA BOCCA E RIGIDITÀ
DEGLI ARTI
A
PERDITA DI PELO SU
SPECIFICHE ZONE DEL
NESSUN SINTOMO EVIDENTE
CORPO E PRESENZA DI
CROSTE DIFFUSE
DIFFICOLTÀ
DEAMBULATORIE,
COME PUÒ RICONOSCERSI A DISTANZA
MOVIMENTO IN CIRCOLO,
B276 UN UNGULATO AFFETTO DA
LACRIMAZIONE
CHERATOCONGIUNTIVITE?
ABBONDANTE, OCCHI
BIANCASTRI
RISPOSTA
B277 LA BRUCELLOSI COLPISCE:
IL FEGATO E IL SISTEMA
NERVOSO
L'APPARATO GENITALE E LE
ARTICOLAZIONI
I POLMONI E LA TRACHEA
B
B278 CHE COS'È LA RABBIA SILVESTRE?
UNA MALATTIA VIRALE CHE
COLPISCE IL SISTEMA
NERVOSO
UNA MALATTIA BATTERICA
CHE COLPISCE L'APPARATO
RESPIRATORIO
UNA PARASSITOSI CHE
INTERESSA LE FIBRE
MUSCOLARI DEGLI ANIMALI
INFETTI
A
QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE
MAGGIORMENTE RESPONSABILI
B279
DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI
RABBIA SILVESTRE ALL'UOMO?
LA VOLPE O ALTRI CARNIVORI GLI UNGULATI SELVATICI ED
SELVATICI
IN PARTICOLARE I CERVIDI
IL CINGHIALE
A
CONTATTO CON LA SALIVA DI
UN ANIMALE INFETTO,
GENERALMENTE
ATTRAVERSO IL MORSO.
C
MANIPOLAZIONE DELLE
CARCASSE FRESCHE SENZA
LE NECESSARIE
QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI
PRECAUZIONI (USO DI
B280 DI INFEZIONE DA RABBIA SILVESTRE
GUANTI IN LATTICE ED
PER L'UOMO?
EVITARE CONTATTI DELLE
MANI SPORCHE CON LE
MUCOSE)
IL CONSUMO DI CARNI DI
ANIMALI INFETTI SENZA
UN'ADEGUATA COTTURA
OVVERO UN LUNGO PERIODO
DI CONGELAMENTO DELLE
CARNI STESSE
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
B281 CHE COS'È LA BRUCELLOSI?
E' UNA MALATTIA BATTERICA
CHE COLPISCE GLI ORGANI
E' UNA MALATTIA VIRALE CHE GENITALI PROVOCANDO
COLPISCE IL SISTEMA
INOLTRE INFIAMMAZIONE
NERVOSO
ALLE ARTICOLAZIONI NEGLI
UNGULATI SIA SELVATICI CHE
DOMESTICI
UNA PARASSITOSI CHE
INTERESSA LE FIBRE
MUSCOLARI DEGLI ANIMALI
INFETTI
B
QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE
MAGGIORMENTE RESPONSABILI
B282
DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI
BRUCELLOSI ALL'UOMO?
LA VOLPE O ALTRI CARNIVORI GLI UNGULATI RUMINANTI
SELVATICI
SELVATICI
IL CINGHIALE
B
CONTATTO CON LA SALIVA DI
UN ANIMALE INFETTO,
GENERALMENTE
ATTRAVERSO IL MORSO.
A
E' UNA MALATTIA BATTERICA
E' UNA MALATTIA VIRALE CHE CHE COLPISCE IN
COLPISCE IL SISTEMA
PARTICOLARE RODITORI E
NERVOSO
LAGOMORFI SELVATICI
(LEPRI, MINILEPRI,ETC)
C
MANIPOLAZIONE DI ANIMALI
QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI
INFETTI, DEI LORO VISCERI O
B283 DI INFEZIONE DI BRUCELLOSI PER
CONTATTO CON ESCRETI,
L'UOMO?
LATTE O RESIDUI DI PARTO
IL CONSUMO DI CARNI DI
ANIMALI INFETTI SENZA
UN'ADEGUATA COTTURA
OVVERO UN LUNGO PERIODO
DI CONGELAMENTO DELLE
CARNI STESSE
B284 CHE COS'È LA TULAREMIA?
UNA PARASSITOSI CHE
INTERESSA LE FIBRE
MUSCOLARI DEGLI ANIMALI
INFETTI
QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE
MAGGIORMENTE RESPONSABILI
B285
DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI
TULAREMIA ALL'UOMO?
LA LEPRE, LA MINILEPRE E IL GLI UNGULATI RUMINANTI
CONIGLIO SELVATICO
SELVATICI
MANIPOLAZIONE DI ANIMALI
QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI
INFETTI, CONSUMO
B286 DI INFEZIONE DI TULAREMIA PER
ALIMENTARE DI CARNI
L'UOMO?
CRUDE O POCO COTTE
B287
CHE COS'È LA TUBERCOLOSI CHE
COLPISCE GLI ANIMALI?
UNA PARASSITOSI CHE
INTERESSA LE FIBRE
MUSCOLARI DEGLI ANIMALI
INFETTI
IL CINGHIALE
A
CONTATTO CON LA SALIVA DI
UN ANIMALE INFETTO,
GENERALMENTE
ATTRAVERSO IL MORSO.
A
E' UNA MALATTIA BATTERICA
CHE COLPISCE IN
E' UNA MALATTIA VIRALE CHE
PARTICOLARE I POLMONI O
COLPISCE IL SISTEMA
L'APPARATO GASTRONERVOSO
INTESTINALE E RELATIVI
LINFONODI
C
GESTIONE DI UN
ALLEVAMENTO CUNICOLO
N.
TESTO DOMANDA
QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE
MAGGIORMENTE RESPONSABILI
B288
DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI
TUBERCOLOSI ALL'UOMO?
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
LA LEPRE, LA MINILEPRE E IL GLI UNGULATI COMPRESO IL
GLI UCCELLI MIGRATORI
CONIGLIO SELVATICO
CINGHIALE
CONSUMO ALIMENTARE DI
QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI CARNI CRUDE O POCO
B289 DI INFEZIONE DI TUBERCOLOSI PER
COTTE, OVVERO NON
L'UOMO?
CONGELATE PER UN LUNGO
PERIODO
MANIPOLAZIONE DELLE
CARCASSE FRESCHE SENZA
LE NECESSARIE
PRECAUZIONI, L'USO DI
GUANTI IN LATTICE E
SUCCESSIVO CONTATTO
DELLE MANI SPORCHE CON
LE MUCOSE
B
CONTATTO CON LA SALIVA DI
UN ANIMALE INFETTO,
GENERALMENTE
ATTRAVERSO IL MORSO.
A
E' UNA MALATTIA BATTERICA
E' UNA MALATTIA VIRALE CHE
CHE COLPISCE IN
COLPISCE IL SISTEMA
PARTICOLARE RENI E
NERVOSO
FEGATO
C
B290 CHE COS'È LA LEPTOSPIROSI?
UNA PARASSITOSI CHE
INTERESSA LE FIBRE
MUSCOLARI DEGLI ANIMALI
INFETTI
QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE
MAGGIORMENTE RESPONSABILI
B291
DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI
LEPTOSPIROSI ALL'UOMO?
TOPI E NUTRIE TRAMITE
L'EMISSIONE DI URINE
GLI UNGULATI RUMINANTI
INFETTE IN AMBIENTE UMIDO
SELVATICI
OVE IL BATTERIO PERSISTE A
LUNGO
MANIPOLAZIONE DI ANIMALI
QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI
INFETTI O CONSUMO
B292 DI INFEZIONE DI LEPTOSPIROSI PER
ALIMENTARE DI CARNI
L'UOMO?
CRUDE O POCO COTTE
RISPOSTA
ESATTA
CONTATTO CON ACQUA
INQUINATA DALLE URINE
DEGLI ANIMALI INFETTI
ATTRAVERSO MICROLESIONI
CUTANEE O LE MUCOSE
L'AVIFAUNA IN GENERE CON
LE DEIEZIONI CHE POSSONO
RILASCIARE SIA IN AMBIENTE
NATURALE CHE IN AREA
ANTROPIZZATA
A
CONTATTO CON LA SALIVA DI
UN ANIMALE INFETTO,
GENERALMENTE
ATTRAVERSO IL MORSO.
B
UNA PARASSITOSI CHE
E' UNA MALATTIA VIRALE CHE
INTERESSA LE FIBRE
COLPISCE IL SISTEMA
MUSCOLARI DEGLI ANIMALI
NERVOSO
INFETTI
B293 CHE COS'È LA SALMONELLOSI?
UN'INFEZIONE BATTERICA
INTESTINALE
QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE
MAGGIORMENTE RESPONSABILI
B294
DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI
SALMONELLOSI ALL'UOMO?
LA LEPRE, LA MINILEPRE E IL GLI UNGULATI RUMINANTI
CONIGLIO SELVATICO
SELVATICI
L'AVIFAUNA IN GENERE E IN
PARTICOLARE GLI ANATIDI
A
C
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI CONSUMO DI PRODOTTI
B295 DI INFEZIONE DI SALMONELLOSI PER
ANIMALI (CARNI, VISCERI,
L'UOMO?
UOVA,ETC.)
RISPOSTA
"B"
GESTIONE DI UN
ALLEVAMENTO CUNICOLO
RISPOSTA
"C"
CONTATTO CON LA SALIVA DI
UN ANIMALE INFETTO,
GENERALMENTE
ATTRAVERSO IL MORSO.
RISPOSTA
ESATTA
A
B296 CHE COS'È LA TRICHINELLOSI?
UN'INFEZIONE BATTERICA
INTESTINALE
UNA PARASSITOSI CHE
E' UNA MALATTIA VIRALE CHE
INTERESSA LE FIBRE
COLPISCE IL SISTEMA
MUSCOLARI DEGLI ANIMALI
NERVOSO
INFETTI
C
QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE
MAGGIORMENTE RESPONSABILI
B297
DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI
TRICHINELLOSI ALL'UOMO?
IL CINGHIALE
GLI UNGULATI RUMINANTI
SELVATICI
L'AVIFAUNA IN GENERE E IN
PARTICOLARE GLI ANATIDI
A
MANIPOLAZIONE DELLE
CARCASSE FRESCHE SENZA
LE NECESSARIE
PRECAUZIONI (USO DI
GUANTI IN LATTICE ED
EVITARE CONTATTI DELLE
MANI SPORCHE CON LE
MUCOSE)
CONTATTO CON LA SALIVA DI
UN ANIMALE INFETTO,
GENERALMENTE
ATTRAVERSO IL MORSO.
A
CONSUMO ALIMENTARE DI
CARNI CRUDE O POCO
QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI
COTTE SE NON
B298 DI INFEZIONE DI TRICHINELLOSI PER
PREVENTIVAMENTE
L'UOMO?
CONGELATE PER UN TEMPO
MEDIO-LUNGO
E' UNA MALATTIA VIRALE CHE
E' UNA MALATTIA
COLPISCE IL SISTEMA
PARASSITARIA
NERVOSO
B299 CHE COS'È LA ECHINOCOCCOSI?
UN'INFEZIONE BATTERICA
INTESTINALE
QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE
MAGGIORMENTE RESPONSABILI
B300
DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI
ECHINOCOCCOSI ALL'UOMO?
LA VOLPE (PIÙ
FREQUENTEMENTE IL CANE
LA LEPRE, LA MINILEPRE E IL
DOMESTICO) ATTRAVERSO
CONIGLIO SELVATICO
LE UOVA PRESENTI SUL
PROPRIO PELO
QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI CONSUMO ALIMENTARE DI
B301 DI INFEZIONE DI ECHINOCOCCOSI PER CARNI O VISCERI CRUDI O
L'UOMO?
POCO COTTI
TOCCANDO LE MUCOSE
ORALI CON MANI
CONTAMINATE O INGERENDO
ALIMENTI (ORTAGGI, FRUTTI
DI BOSCO,ETC.) IMBRATTATI
DA FECI DI ANIMALI
INFESTATI
C
L'AVIFAUNA IN GENERE E IN
PARTICOLARE GLI ANATIDI
B
CONTATTO CON LA SALIVA DI
UN ANIMALE INFETTO,
GENERALMENTE
ATTRAVERSO IL MORSO.
B
N.
TESTO DOMANDA
NELL'EVISCERAZIONE DEI CAPI
ABBATTUTI AL FINE DI EVIDENZIARE
B302 POTENZIALI PATOLOGIE IN ATTO, IL
CACCIATORE DEVE PRESTARE
PARTICOLARE ATTENZIONE A:
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
EVENTUALI VISTOSE
ALTERAZIONI O PARASSITOSI FLUIDITÀ DEL SANGUE E DEI
LIQUIDI INTERNI
DELL'APPARATO BRONCOPOLMONARE E DEL FEGATO
NEL CASO DI SOSPETTA PATOLOGIA IN CONSUMARE LE CARNI
B303 UN CAPO DI FAUNA SELVATICA
ESCLUSIVAMENTE DOPO
ABBATTUTO, IL CACCIATORE DEVE:
PROLUNGATA COTTURA
FARLO PRESENTE AL
CENTRO DI CONTROLLO
DELL'A.T.C. O DEL C.A. PER
RICHIEDERE IL
RICONOSCIMENTO DI CAPO
SANITARIO
PORTARE LA CARCASSA
DELL'ANIMALE PRESSO IL
NEL CASO IL CACCIATORE INTENDA
LABORATORIO DEL SERVIZIO
PREPARARE DEGLI INSACCATI CON LE
TRATTARE LE CARNI CON
B304
VETERINARIO DELL'ASL
CARNI DI UN ANIMALE ABBATTUTO
ABBONDANTE SALE
COMPETENTE PER
DOVRÀ PREVENTIVAMENTE:
SOTTOPORLO AI DOVUTI
CONTROLLI
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
RIGIDITÀ MUSCOLARE DEGLI
ARTI
A
PORTARE L'ANIMALE PRESSO
I LABORATORI DEL SERVIZIO
VETERINARIO DELL'ASL
COMPETENTE
TERRITORIALMENTE PER
SOTTOPORLO AI DOVUTI
CONTROLLI
C
NON CONSUMARE GLI
INSACCATI PRIMA DI UN
PROLUNGATO PERIODO DI
STAGIONATURA
A
SONO PREVISTI INOLTRE N. 47 QUESITI CHE PREVEDONO IL RICONOSCIMENTO MEDIANTE LA PROIEZIONE DELL' IMMAGINE DEI SEGUENTI
ANIMALI: QUAGLIA, TORTORA, STARNA, PERNICE ROSSA, CESENA, TORDO BOTTACCIO, TORDO SASSELLO, FAGIANO, BECCACCINO,
COLOMBACCIO, BECCACCIA, CORNACCHIA NERA, CORNACCHIA GRIGIA, GAZZA, PERNICE BIANCA, FAGIANO DI MONTE, COTURNICE, LEPRE
COMUNE, CONIGLIO SELVATICO, MINILEPRE, VOLPE, CAMOSCIO ALPINO, CAPRIOLO, CERVO, DAINO, MUFLONE, LEPRE VARIABILE,
GERMANO REALE, MERLO, ALLODOLA, FOLAGA, GALLINELLA D'ACQUA, ALZAVOLA, CANAPIGLIA, PORCIGLIONE, FISCHIONE, CODONE,
MARZAIOLA, MESTOLONE, MORIGLIONE, MORETTA, FRULLINO, COMBATTENTE, PAVONCELLA, GHIANDAIA, MARMOTTA, AQUILA REALE.
QUESITI ESAMI DI CACCIA
LETTERA “c”
TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLE COLTURE AGRICOLE
N.
TESTO DOMANDA
CHE COSA SI INTENDE CON IL
C001
TERMINE "ECOLOGIA"?
C002
COSA SI INTENDE PER
"ECOSISTEMA"?
COSA SI INTENDE PER HABITAT
C003 IDONEO AD UNA DETERMINATA
SPECIE ANIMALE?
C004
L'UOMO E' UNA COMPONENTE
DELL'AMBIENTE?
RISPOSTA
"A"
LA TUTELA DELL'AMBIENTE
RISPOSTA
"B"
UN FATTO DI COSTUME
L'INSIEME DI FATTORI
AMBIENTALI, FLORISTICI E
FAUNISTICI CHE SI TROVANO UN'AREA PARCO DOVE
IN RAPPORTO DI EQUILIBRIO ABBONDANO GLI ANIMALI
IN UNA DATA ENTITA'
TERRITORIALE
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
LO STUDIO DELLE RELAZIONI
TRA ANIMALI E TRA QUESTI E
GLI AMBIENTI CHE LI
OSPITANO
C
UN SISTEMA CHE PREVEDE
LA GESTIONE RIGOROSA E
REGOLAMENTATA DEGLI
ANIMALI E DELLE PIANTE DI
UN DATO TERRITORIO
A
UN TERRITORIO MESSO A
TOTALE DISPOSIZIONE DI
DETTA SPECIE
UNA ZONA CHE POSSIEDE
CARATTERISTICHE
UN'AREA ATTREZZATA ATTA
AMBIENTALI ATTE A
GARANTIRE ALIMENTAZIONE, AD OSPITARE IN CATTIVITA'
DETTA SPECIE
RIPRODUZIONE E RIFUGIO
PER LA SPECIE
CONSIDERATA
NO
SI'
QUANDO SI TROVA IN
CAMPAGNA
B
IL CINGHIALE
LA CORNACCHIA
B
LE COLTURE ORTICOLE
A
CONSUMO DEL SEME NEO
IMPIANTATO E CONSUMO
DELLE PANNOCCHIE, CON
ROTTURA DELLE PIANTE, IN
FASE DI MATURAZIONE
LATTEA
C
QUAL E' LA SPECIE CHE
ATTUALMENTE PRODUCE I MAGGIORI
C005 DANNI ALLA COMPONENTE AGROLA MINILEPRE
PASTORALE DEL TERRITORIO
PIEMONTESE?
I MAGGIORI DANNI PRODOTTI DAL
C006 CINGHIALE ALL' AGRICOLTURA
RIGUARDANO:
IL MAIS E IL PRATO PASCOLO I FRUTTETI
CHE TIPI DI DANNI SI REGISTRANO
SULLE COLTIVAZIONI DI
C007
GRANOTURCO DA PARTE DEL
CINGHIALE?
ROTTURA DELLE PIANTE PER
PREDISPOSIZIONE DELLE
AREE DI LESTRA DURANTE
L'ESTATE
ABBATTIMENTO DELLE
PIANTE IN FASE DI
ACCRESCIMENTO
NELL'EFFETTUAZIONE DEI
BAGNI DI FANGO DURANTE IL
PERIODO DI IRRIGAZIONE
B
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
QUALI DI QUESTE METODOLOGIE DI
C008 PREVENZIONE DAI DANNI DEL
USO DEI CANI DA GUARDIA
CINGHIALE SI RITIENE PIU' EFFICACE?
IN CHE MODO GLI ANIMALI SELVATICI
C009 PRODUCONO DANNI ALLE COLTURE
AGRICOLE?
C010
I CORVIDI PRODUCONO DANNI A
QUALI COLTURE?
RISPOSTA
"B"
COSA SI INTENDE CON IL TERMINE DI
BIODIVERSITA'?
RISPOSTA
ESATTA
B
CIBANDOSI DI FRUTTI E SEMI,
TRANSITANDO SEMPRE
VAGANDO ALLA RICERCA DEL
SCASSANDO LA COTICA
SUGLI STESSI PERCORSI PER
CIBO
ERBOSA E SCORTECCIANDO I
SPOSTARSI SUL TERRITORIO
FUSTI ARBOREI
C
ALLE COLTURE CEREALICOLE
E FRUTTICOLE
C
DALLA FREQUENTAZIONE DI
PERCORSI ABITUALI CHE
CONTRIBUISCONO A CREARE
PROBLEMI DI DISSESTO
IDROGEOLOGICO
A
DAL DANNEGGIAMENTO
NEGLI IMPIANTI ARBOREI (DA
FRUTTO O DA LEGNO) CON
LO SCORTECCIAMENTO
DELLE GIOVANI PIANTE
NEL CAUSARE INSTABILITA'
ALLE SPONDE DEI CORSI
D'ACQUA A CAUSA DELLE
PERFORAZIONI PER LA
COSTRUZIONE DELLE TANE
B
ALLE FASI LUNARI
AL NUMERO DEGLI ANIMALI
DELLE SPECIE RESPONSABILI
E ALL'ANDAMENTO
CLIMATICO
C
LA DIVERSITA' DEI
COMPORTAMENTI MESSI A
CONFRONTO IN ALCUNE
COMUNITA' DI ANIMALI
SELVATICI
A
ALLE COLTURE DI GIRASOLI
IN CHE COSA CONSISTONO I
NEL DANNEGGIAMENTO
C012 PRINCIPALI DANNI CAUSATI DA LEPRI,
DELLE COLTURE ORTICOLE
MINILEPRI E CONIGLI SELVATICI?
C014
"C"
SBARRAMENTI E RECINZIONI
CANNONCINI A GAS
ELETTRIFICATE
AI VIGNETI
AL PASCOLAMENTO DI TIPO
SELETTIVO CHE CAUSA UNA
A CHE SONO DOVUTI I DANNI CAUSATI RIDUZIONE DELLE SPECIE
ALLA COMPETIZIONE
C011
DAI CERVIDI?
PIU' APPETIBILI A VANTAGGIO ALIMENTARE CON I BOVINI
DELLE POCO GRADITE FELCI
E ALLO SCORTECCIAMENTO
I DANNI PRODOTTI DALLA FAUNA
SELVATICA ALLE COLTURE AGRICOLE
C013
POSSONO DI NORMA ESSERE
CORRELATE:
RISPOSTA
ALLA DESTRUTTURAZIONE
DEI POPOLAMENTI DELLE
SPECIE FAUNISTICHE
RESPONSABILI DEI DANNI
SFUMATURE CROMATICHE
L'INSIEME DEL MAGGIOR
CHE INTERESSANO IL
NUMERO DI ANIMALI E
VELLUTO DEL PALCO DI
PIANTE AUTOCTONE DI UN
ALCUNI UNGULATI SELVATICI
DETERMINATO ECOSISTEMA
TENUTI IN CATTIVITA'
N.
TESTO DOMANDA
PERCHE' E' IMPORTANTE
C015 SALVAGUARDARE LA BIODIVERSITA'
DI UN DATO TERRITORIO?
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
PERCHE' LE SPECIE
PRESENTI ATTRAVERSO UNA
PERCHE' DETTE SPECIE
SELEZIONE NATURALE
ERANO GIA' PRESENTI AL
DURATA MILLENNI HANNO
TEMPO DEI NOSTRI AVI ED E'
DIMOSTRATO DI ESSERE
PER RAGIONI CULTURALI
UN OBBLIGO MORALE
QUELLE CHE MEGLIO SI
SALVAGUARDARLE PER LE
ADATTANO AD AFFERMARSI
FUTURE GENERAZIONI
NEL CONTESTO AMBIENTALE
CONSIDERATO
I RIPOPOLAMENTI FAUNISTICI
SI', SE EFFETTUATI CON
SI', SE I RIPOPOLAMENTI
POSSONO INCIDERE NEGATIVAMENTE
C016
SOTTOSPECIE PROVENIENTI PREVEDONO L'IMMISSIONE DI NO
SULLA BIODIVERSITA' DI UN DATO
DA PAESI ESTERI
ANIMALI D'ALLEVAMENTO
TERRITORIO?
LE NUOVE TECNICHE DI CONDUZIONE
AGRICOLA CON CULTURE PER LO PIU'
C017
PROPRIO NESSUNO
INTENSIVE POSSONO CAUSARE
SQUILIBRI AMBIENTALI?
E' POSSIBILE INTERVENIRE
SULL'ATTUALE AMBIENTE AGRICOLO
C018
PER FAVORIRE UNA MAGGIOR
PRESENZA FAUNISTICA?
C019
SI', CERCANDO DI
AUMENTARE GLI ELEMENTI DI
DISCONTINUITA' (SIEPI,
PICCOLI APPEZZAMENTI
INCOLTI, RACCOLTI A
PERDERE, ECC.)
I COSIDDETTI "RACCOLTI A PERDERE" ATTIRARE I CINGHIALI DAI
VENGONO REALIZZATI PER:
TERRENI LIMITROFI
NO, SE SI MANTIENE IL
RAPPORTO TRA SUPERFICIE
COLTIVATA, SUPERFICIE
BOSCATA E SUPERFICIE
INCOLTA
SI', PERCHE' RIDUCE LA
PARCELLIZZAZIONE DEL
TERRITORIO E FAVORISCE LA
PERDITA DI BIODIVERSITA'
RISPOSTA
ESATTA
B
A
C
NO, PERCHE' GLI INTERESSI
IN GIOCO NON CONSENTONO NO, PERCHE' E' DEL TUTTO
ALCUNA FORMA DI
INUTILE
INTERVENTO
A
METTERE A DISPOSIZIONE
DELLA FAUNA, CACCIABILE E
FACILITARE LA CACCIA DALLE
NON, MAGGIORI E
ALTANE
DIVERSIFICATE FONTI
ALIMENTARI
B
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
SI', PERCHE' OLTRE AD
UCCIDERE I PARASSITI DELLE
PIANTE RIDUCONO IL
NUMERO DEGLI INSETTI
L'USO DEI PESTICIDI IN AGRICOLTURA
PRESENTI TOGLIENDO IL
C020 PUO' CONDIZIONARE LA PRESENZA
CIBO AI PICCOLI DEI
DEI FASIANIDI?
FASIANIDI CHE NELLE PRIME
SETTIMANE SI NUTRONO
PREVALENTEMENTE DI
PROTEINE ANIMALI
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
SI', PERCHE' GLI INSETTI
PARASSITI MORTI POSSONO
ESSERE MANGIATI E
AVVELENARE I PICCOLI DEI
FASIANIDI
NO, PERCHE' I FASIANIDI
SONO GRANIVORI
A
SI', PERCHE' IL RILASCIO DEI
NUTRIMENTI DI DETTO
PRODOTTO CHIMICO
FAVORISCE LA CRESCITA DI
COLTURE UTILI ALLE STARNE
SI', PERCHE' I GRANI DI
CONCIME VENGONO
SCAMBIATI PER SEMI E
MANGIATI
SI', PERCHE' I GRANI DI
CONCIME VENGONO INGERITI
QUALI PIETROLINE E
SCIOGLIENDOSI
AVVELENANO GLI ANIMALI
C
L'USO DI MACCHINE AGRICOLE
SEMPRE PIU' EFFICIENTI E VELOCI
POSSONO IMPATTARE
C022
NEGATIVAMENTE CON LA
POPOLAZIONE DI FAUNA SELVATICA
TERRITORIALE?
SI', PERCHE' POSSONO
DISTRUGGERE LE NIDIATE E
UCCIDERE I PICCOLI NATI
SI', PERCHE' ELEMENTO DI
DISTURBO CHE INDUCE LA
SELVAGGINA AD
ABBANDONARE
DEFINITIVAMENTE L'AREA
NELLA QUALE LE MACCHINE
OPERANO
NO, PERCHE' DI FATTO LA
FAUNA SELVATICA E' IN
GRADO DI ALLONTANARSI
CON LARGO ANTICIPO
RISPETTO AL PASSAGGIO
DELLE MACCHINE
A
E' POSSIBILE ADOTTARE
ACCORGIMENTI PER RENDERE MENO
C023 DISTRUTTIVE ALCUNE TECNICHE
AGRICOLE NEI CONFRONTI DELLA
FAUNA?
NO, PERCHE' LA MODERNA
AGRICOLTURA E LA
SALVAGUARDIA DELLA
NATURA SONO
INCONCILIABILI
SI', SIA DI TIPO OPERATIVO
(ES. SFALCI DAL CENTRO
VERSO L'ESTERNO) CHE
STRUTTURALE (ES.
APPLICAZIONE BARRE DI
SCACCIO)
SI', ABBASSANDO I GIRI DEL
MOTORE DELLE NUOVE
MACCHINE AGRICOLE
B
LA TUTELA DEL PAESAGGIO DEVE
ESSERE UNO DEGLI OBIETTIVI DEGLI
C024
ORGANI DI GESTIONE DEGLI A.T.C. E
DEI C.A.?
SI', PERCHE' UN PAESAGGIO
CON ALTERNANZA ARMONICA
DELLE DIVERSE CONDIZIONI
AMBIENTALI (BOSCHI, PRATI,
INCOLTI, ECC.) OFFRE
MAGGIORI POSSIBILITA' DI
SVILUPPO ALLA FAUNA IN
GENERE
NO, PERCHE' NON E'
NO, PERCHE' E' UN TEMA CHE
FINALIZZATO A POTENZIARE
NON E' ATTINENTE ALLE
LA SELVAGGINA OGGETTO DI
COMPETENZE DI DETTI
CACCIA SUL TERRITORIO DI
ORGANI DIRETTIVI
LORO COMPETENZA
I CONCIMI GRANULARI USATI IN
AGRICOLTURA POSSONO
C021
CONDIZIONARE LA PRESENZA DELLE
STARNE?
A
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
SI' PERCHE' LE COLTURE
INTENSIVE NECESSITANO DI
AMPI SPAZI E SCARSA
PARCELLIZZAZIONE DEL
TERRITORIO
SI' PERCHE' L'ATTUALE
AGRICOLTURA NON
CONTEMPLA LA
SOPRAVVIVENZA DI
ALBERATE O SIEPI
INTERPODERALI
A
NEL TRACCIARE PERCORSI
CARROZZABILI PER CHI
PRATICA L'ATTIVITA'
VENATORIA
NEL REALIZZARE INTERVENTI
DI RICOSTRUZIONE DI
HABITAT FAVOREVOLI ALLA
FAUNA LIMITANDO ALCUNE
PRATICHE AGRICOLE
DANNOSE ALLA FAUNA
STESSA
C
COME CI SI DEVE COMPORTARE
QUALORA TROVASSIMO NEL BOSCO
C027
UN PICCOLO CAPRIOLO NATO DA
POCHI GIORNI?
LO SI RACCOGLIE E LO SI
LO SI FOTOGRAFA PIU' VOLTE PORTA NEL PIU' BREVE
RIPRENDENDOLO DA
TEMPO POSSIBILE ALLA
DIVERSE ANGOLAZIONI
PROVINCIA COMPETENTE
PER TERRITORIO
CI SI ALLONTANA
DALL'ANIMALE CON CAUTELA
EVITANDO DI SPAVENTARE
LA FEMMINA CHE
CERTAMENTE E' NELLE
VICINANZE PER ACCUDIRE IL
PICCOLO NATO
C
QUALORA TROVASSIMO UN PICCOLO
DI CIVETTA CON ANCORA QUALCHE
C028
DIFFICOLTA' A VOLARE COME CI
DOVREMMO COMPORTARE?
STAZIONARE NEI PRESSI E
INTERVENIRE NEL CASO
FOSSE OGGETTO DI
TENTATIVO DI PREDAZIONE
DA PARTE DI ALTRI ANIMALI
ALLONTANARCI CON
CAUTELA EVITANDO INUTILI
RUMORI
C
SCOPRENDO PER CASO UN NIDO DI
C029 UCCELLI COME DOBBIAMO
COMPORTARCI?
CONTARE LE UOVA CHE
EVITARE DI AVVICINARCI
SONO DEPOSTE E CERCARE
ULTERIORMENTE E
DI CAPIRE A CHE SPECIE
ALLONTANARCI
APPARTENGONO
RECUPERARE LE UOVA
TENUTO CONTO CHE A QUEL
PUNTO LA FEMMINA
ABBANDONA LA COVA
B
PER QUALE MOTIVO LE VIGENTI
C030 NORMATIVE NON CONSENTONO
RIPOPOLAMENTI "PRONTA CACCIA"?
PERCHE' L'OBIETTIVO
PRIMARIO E' LA
RICOSTITUZIONE DI
POPOLAZIONI FAUNISTICHE
AUTOCTONE IN GRADO DI
AUTORIPRODURSI
PER I COSTI ELEVATI CHE
TALI FORME DI
RIPOPOLAMENTO
POTREBBERO GENERARE
A
LA SALVAGUARDIA DEL PAESAGGIO
E' IN CONTRASTO CON LA
C025
REDDITIVITA' DELLE IMPRESE
AGRICOLE?
NON NECESSARIAMENTE
PERCHE' LE PRODUZIONI
QUALITATIVE DI NICCHIA E
L'AGRITURISMO SONO
COMPATIBILI CON LA TUTELA
DEL PAESAGGIO
RISPOSTA
NEL REALIZZARE STRUMENTI
NORMATIVI CHE
IN CHE COSA CONSISTONO I
IMPEDISCANO L'UTILIZZO DI
C026 MODERNI SISTEMI DI MIGLIORAMENTO
MACCHINE AGRICOLE NEI
AMBIENTALE?
PERIODI DI RIPRODUZIONE
DELLA FAUNA SELVATICA
RACCOGLIERLA E
CONFERIRLA NEI CENTRI DI
RACCOLTA DI FAUNA
SELVATICA
PER SCORAGGIARE IL
BRACCONAGGIO
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
I PIANI DI PRELIEVO VENATORIO IN
C031 BASE A QUALE CRITERIO VENGONO
DEFINITI?
IN BASE AL NUMERO DI
CACCIATORI ISCRITTI NEI
VARI ATC E CA
IN RELAZIONE ALLE
PROTESTE DEGLI
AGRICOLTORI CHE
LAMENTANO DANNI PIU' O
MENO GRAVI ALLE COLTURE
A SEGUITO DELL'ANALISI
DELLE PRESENZE
FAUNISTICHE IN RELAZIONE
ALLA VOCAZIONALITA' DEI
DIVERSI ATC E CA
C
QUALI SONO LE PRINCIPALI CAUSE
C032 CHE DETERMINANO GLI INCENDI
BOSCHIVI?
L'AUTOCOMBUSTIONE
I FULMINI
LE ATTIVITA' UMANE
C
IN COSA CONSISTONO I DANNI
C033 ALL'AMBIENTE CAUSATI DAGLI
INCENDI BOSCHIVI?
DALLA DISTRUZIONE DELLA
MASSA LEGNOSA
COMPROMISSIONE DELLE
FUNZIONI DEI BOSCHI,
SCONVOLGIMENTO
DELL'EQUILIBRIO
DELL'INTERO SISTEMA E
CONDIZIONAMENTO DELLE
PRESENZE DI ANIMALI E
VEGETALI
BANALIZZAZIONE DEL
TERRITORIO DAL PUNTO DI
VISTA ESTETICO,
ECONOMICO,
NATURALISTICO
B
C034 COSA FARE IN CASO DI INCENDIO?
INTERVENIRE SENZA
ESITAZIONE NEL TENTATIVO
DI SBARRARE IL PASSAGGIO
DELLE FIAMME
ALLONTANARSI
VELOCEMENTE ONDE
EVITARE DI ESSERNE
COINVOLTO
SEGNALARE
TEMPESTIVAMENTE
L'EVENTO AL CORPO
FORESTALE DELLO STATO
ATTRAVERSO L'APPOSITO
NUMERO TELEFONICO
C
QUALI SONO LE PRINCIPALI
MOTIVAZIONI CHE CONSENTONO
C035
L'ATTIVAZIONE DI INTERVENTI DI
CONTENIMENTO FAUNISTICO?
L'INCIDENZA CHE GLI ANIMALI
OGGETTO DI CONTROLLO
HANNO NEI CONFRONTI
DELLA SELVAGGINA
OGGETTO DI CACCIA
LA TUTELA DELLE
PRODUZIONI
IL CONTROLLO DI PATOLOGIE
SILVOAGROFORESTALI E
ANIMALI CON SVILUPPO
ITTICHE E LA SALVAGUARDIA EPIDEMICO
DELLA BIODIVERSITA'
I CONTROLLI FAUNISTICI SI
REALIZZANO PRIORITARIAMENTE CON
C036
L'ABBATTIMENTO DEGLI ANIMALI
RITENUTI IN SOVRANNUMERO?
NO, PRIORITARIAMENTE SI
CERCA DI INTERVENIRE, OVE
SI', ESSENDO L'UNICA FORMA
POSSIBILE, CON TECNICHE
CHE GARANTISCE RISULTATI
ECOLOGICHE SULLE CAUSE
IMMEDIATI E DURATURI
CHE HANNO PRODOTTO
SQUILIBRI
SI', PERCHE' E' L'UNICO
MODO RICHIESTO DA CHI
PRATICA ESERCIZIO
VENATORIO
B
A
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
NO, SONO DEMANDATI AGLI
AGENTI DELLE PROVINCE
GLI INTERVENTI DI CONTROLLO
SI', PERCHE' UNICI SOGGETTI CON L'EVENTUALE
NO, PERCHE' NON
C037 FAUNISTICO SONO DEMANDATI DALLA DEPUTATI ALL'USO DELLE
COLLABORAZIONE DEI
DISPONIBILI AD EFFETTUARE
NORMATIVA VIGENTE AI CACCIATORI? ARMI DA FUOCO
PROPRIETARI E CONDUTTORI TALE TIPO DI SERVIZIO
DI FONDI E DELLE GUARDIE
VOLONTARIE
RISPOSTA
ESATTA
B
LA PARTECIPAZIONE AI PIANI DI
C038 CONTENIMENTO FAUNISTICO E' UN
DIRITTO DI OGNI CACCIATORE?
SI', NEL CASO GLI
ABBATTIMENTI VENGANO
EFFETTUATI NELL'ATC O CA
DI RESIDENZA
SI', NEL CASO IL PRELIEVO
VERTA SU SPECIE OGGETTO NO
DI CACCIA
C
E' GIUSTO CHE I CACCIATORI
COLLABORINO, SE RICHIESTO,
C039
ALL'EFFETTUAZIONE DEI
CONTENIMENTI FAUNISTICI?
NO, PERCHE' SOVENTE
CONTRASTANO CON GLI
INTERESSI DELLA CACCIA
SI', IN UNA CORRETTA
INTERPRETAZIONE DEL LORO
RUOLO QUALI GESTORI DEI
POPOLAMENTI FAUNISTICI
SI', PER EVITARE EVENTUALI
CONSEGUENZE ANCHE DI
CARATTERE DISCIPLINARE
NEI LORO CONFRONTI
B
NELLE OPERAZIONI DI CONTROLLO
FAUNISTICO VIGONO TUTTE LE
C040
PRESCRIZIONI IN VIGORE PER
L'ESERCIZIO DELLA CACCIA?
NO, FERME RESTANDO LE
SI', PERCHE' TRATTASI
PRESCRIZIONI DI SICUREZZA
COMUNQUE DI PRELIEVO DI
CONNESSE ALL'USO DELLE
FAUNA
ARMI
SI', NEL CASO LE OPERAZIONI
VENGANO ESERCITATE CON
L'AUSILIO DI CACCIATORIPROPRIETARI O CONDUTTORI
DI FONDI AGRICOLI
A
L'ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE DELLA
SI', PURCHE' SI USINO
SELVAGGINA IN CASO DI FORTI
C041
ALIMENTI DI PRODUZIONE
NEVICATE GARANTISCE RISULTATI
LOCALE
APPREZZABILI?
LA PREDISPOSIZIONE PREVENTIVA
SUL TERRITORIO DI PUNTI DI
C042
FORAGGIAMENTO INVERNALE DELLA
SELVAGGINA PUO' DETERMINARE:
C043
LA SOPPRAVVIVENZA DEGLI ANIMALI
NON PUO' PRESCINDERE:
NO, E' PREFERIBILE EVITARE
SI', AVENDO CURA DI
EVENTUALI FATTORI DI
RAGGRUPPARE GLI ANIMALI
DISTURBO (ES. SORVOLO DI
PRECEDENTEMENTE IN AREE
ELICOTTERO) AGLI ANIMALI
RISTRETTE
GIA' IN DIFFICOLTA'
NESSUN RISULTATO STANTE
MODESTO INCREMENTO DEL
UN RAPPORTO DIRETTO
TASSO DI SOPRAVVIVENZA E
PRESENZE
DELLA CONSISTENZA DELLE
FAUNISTICHE/ESTENSIONI
SPECIE INTERESSATE
TERRITORIALI
RISULTATI SIGNIFICATIVI IN
TERMINI DI INCREMENTO
NUMERICO DELLE SPECIE
INTERESSATE
DALL'IRROBUSTIRSI
DALL'ELIMINAZIONE DIRETTA DALLA SALVAGUARDIA DELLE
MANGIANDO ALIMENTI PIU'
DEI CONTENDENTI
RISORSE NATURALI
NUTRIENTI
C
A
B
N.
TESTO DOMANDA
IN QUALE PARTICOLARE SITUAZIONE
C044 L'EQUILIBRIO NATURALE RISULTA
MAGGIORMENTE GARANTITO?
L'AZIONE DEI PREDATORI RISPETTO
C045 ALL'EQUILIBRIO DI UN SISTEMA
NATURALE SI PUO' DEFINIRE:
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
"C"
RISPOSTA
ESATTA
QUANDO E' MOLTO ELEVATO
IL NUMERO DEGLI ELEMENTI
NATURALI AUTOCTONI
PRESENTI, SENZA UNA
PARTICOLARE
PREDOMINANZA NUMERICA
DI UNO RISPETTO AGLI ALTRI
C
DI FONDAMENTALE
IMPORTANZA PERCHE'
TOLLERABILE SE LA
ELIMINANDO I SOGGETTI PIU'
PREDAZIONE E' LIMITATE AI DEBOLI E MALATI
CAPI COSIDDETTI "SANITARI" CONTRIBUISCE ALLA
SELEZIONE E AL
MIGLIORAMENTO EVOLUTIVO
C
QUANDO L'ATTIVITA'
VENATORIA VIENE
QUANDO NON VIENE
ESERCITATA AL SOLO SCOPO ESERCITATA L'ATTIVITA' DI
DI CONTENERE LE SPECIE IN BRACCONAGGIO
ESUBERO
DANNOSA PERCHE' RIDUCE
SIGNIFICATIVAMENTE IL
NUMERO DELLE SPECIE
PREDA
RISPOSTA
QUESITI ESAMI DI CACCIA
LETTERA “d”
ARMI E MUNIZIONI DA CACCIA
E LORO USO
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
CHI PUO' ACQUISTARE UN'ARMA DA
CHIUNQUE, PURCHE'
D001 FUOCO IN ARMERIA O DA UN PRIVATO
INCENSURATO
CITTADINO?
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
I CITTADINI MAGGIORENNI IN
POSSESSO DI LICENZA DI
SOLO I CITTADINI IN
PORTO D'ARMI O DI UN NULLA
POSSESSO DI PORTO D'ARMI
OSTA RILASCIATO DALLA
QUESTURA
CHI E' IN POSSESSO DI
LICENZA DI PORTO D'ARMA O
CHI PUO' DETENERE LEGITTIMAMENTE
SOLO I CITTADINI IN
D002
NULLA OSTA PER LA
UN'ARMA DA FUOCO?
POSSESSO DI PORTO D'ARMI
DETENZIONE RILASCIATO
DALLA QUESTURA
C
OLTRE I CACCIATORI ANCHE
COLORO CHE HANNO
EREDITATO O RICEVUTO IN
DONAZIONE L'ARMA
A
PULIRLA IN OGNI SUA PARTE
E RIPORLA IN ADEGUATO
CONTENITORE DOPO AVERLA
OLIATA
B
DOPO AVER ACQUISTATO
D003 LEGITTIMAMENTE UN'ARMA, IL
DETENTORE HA L'OBBLIGO DI:
ANDARE AL POLIGONO ED
ESERCITARSI AL SUO USO
FARE IMMEDIATAMENTE
DENUNCIA DI DETENZIONE
ALL'AUTORITA' DI PUBBLICA
SICUREZZA COMPETENTE
PER TERRITORIO
IL FUCILE DA CACCIA PUO' ESSERE
CEDUTO IN PRESTITO AD ALTRO
D004 CACCIATORE IN POSSESSO DI
REGOLARE PORTO D'ARMI SENZA
DENUNCIA ALL'AUTORITA' DI P.S.?
NO
SI, PURCHE' LA DURATA NON
SI, DURANTE UNA PARTITA DI
SUPERI LA STAGIONE
CACCIA O UN TURNO DI GARA
VENATORIA
E' AMMESSA LA CESSIONE IN
COMODATO D'USO DI UN'ARMA DA
D005 CACCIA AD ALTRO CACCIATORE IN
POSSESSO DI REGOLARE PORTO
D'ARMI?
SI, PURCHE' SE NE FACCIA AL
PIU' PRESTO (MASSIMO 2 O 3
NO
GIORNI) REGOLARE
DENUNCIA ALL'AUTORITA' DI
P.S.
SI, PURCHE' IL BENEFICIARIO
RISIEDA NELLA STESSA
PROVINCIA
A SEGUITO DI CAMBI DI RESIDENZA IL
LEGITTIMO DETENTORE DI UN'ARMA
NO, SE MANTIENE VALIDITA'
D006 DA FUOCO HA L'OBBLIGO DI
LA SUA LICENZA DI PORTO
RINNOVARE LA DENUNCIA
D'ARMI
ALL'AUTORITA' DI P.S.?
SOLO SE IL NUOVO LUOGO DI
DETENZIONE E' AL DI FUORI
SI, IN OGNI CASO
DAL PRECEDENTE COMUNE
DI RESIDENZA
QUANTE CARTUCCE A MUNIZIONE
SPEZZATA PER FUCILE DA CACCIA E'
D007 CONSENTITO AL CACCIATORE
DETENERE SENZA SPECIFICA
DENUNCIA ALL'AUTORITA' DI P.S.?
NON ESISTE ALCUN LIMITE
NON OLTRE LE MILLE UNITA'
RISPOSTA
ESATTA
NON OLTRE LE
CINQUECENTO UNITA'
B
A
C
A
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
QUANTE CARTUCCE A PALLA UNICA
PER CARABINA O FUCILE AD ANIMA
D008 LISCIA IL CACCIATORE PUO'
DETENERE SENZA L'OBBLIGO DI
DENUNCIA ALL'AUTORITA' DI P.S.?
NESSUNA
IL COSIDDETTO PORTO D'ARMI USO
D009 CACCIA DA QUALI DOCUMENTI
AUTORIZZATIVI E' COSTITUITO?
DA UN LIBRETTO DI PORTO
D'ARMA CON FUNZIONE
DAL NULLA OSTA DELLA
IDENTIFICATIVA DEL
QUESTURA PER L'ACQUISTO TITOLARE E DA UNA LICENZA DAL TESSERINO REGIONALE
E USO DELLE ARMI
CHE RIVESTE UNA FUNZIONE
ABILITATIVA ALLO SPECIFICO
USO VENATORIO
B
ANNI CINQUE E LA SUA
VALIDITA' ANNUALE E'
SUBORDINATA AL
PAGAMENTO DI UNA TASSA
DI CONCESSIONE
GOVERNATIVA
ANNI SEI E LA SUA VALIDITA'
ANNUALE E' SUBORDINATA
AL PAGAMENTO DI UNA
TASSA DI CONCESSIONE
GOVERNATIVA
C
IL PORTO D'ARMI PER USO CACCIA
ABILITA IL TITOLARE OLTRE CHE PER
D011 L'ESERCIZIO VENATORIO A
NO, MAI
TRASPORTARE L'ARMA DA CACCIA IN
ALTRE CIRCOSTANZE?
SEMPRE E COMUNQUE
PURCHE' IN CUSTODIA
SI', PURCHE' SUSSISTANO
GIUSTIFICATI MOTIVI QUALI
RIPARAZIONE DELLA STESSA,
MANUTENZIONE, ECC.
C
COME STRUMENTO CHE PUO'
UN'ARMA ADIBITA ALL'ESERCIZIO
ESSERE ESTREMAMENTE
VENATORIO COME DEVE ESSERE
D012
PERICOLOSO E QUINDI VA
CONSIDERATA DAL CACCIATORE CHE
GESTITO E UTILIZZATO CON
LA MANEGGIA?
CAUTELA
UNO STRUMENTO
ALTAMENTE TECNOLOGICO
DA TRATTARE CON
ATTENZIONE E DELICATEZZA
UNO STRUMENTO CHE GLI
CONSENTE DI SODDISFARE
LE SUE ESIGENZE
VENATORIE
A
FUCILI CON CANI ESTERNI
IN QUALI CATEGORIE SI SUDDIVIDONO OVVERO FUCILI CON
D013
LE ARMI LUNGHE DA CACCIA?
MECCANISMI DI
PERCUSSIONE INTERNI
FUCILI CON CANNA AD ANIMA
LISCIA E FUCILI CON CANNA ARMI DA FUOCO O FUCILI AD
ARIA COMPRESSA
AD ANIMA RIGATA
(CARABINE)
B
FUCILI CHE POSSONO
FUCILI COMPOSTI DA UNA
SPARARE COLPI SINGOLI O A SERIE DI PARTI
RAFFICA
ASSEMBLABILI TRA LORO
A
D010
IL PORTO D'ARMI PER USO CACCIA E'
RILASCIATO PER UNA DURATA DI:
COSA SI INTENDE PER FUCILI
D014
"COMBINATI"?
ANNI CINQUE ED E' VALIDO
ANNUALMENTE SOLO SE
ACCOMPAGNATO DAL
TESSERINO REGIONALE
FUCILI STRUTTURATI CON
CANNA/E AD ANIMA LISCIA
ABBINATA CON CANNA/E AD
ANIMA RIGATA
DIECI
CENTO
A
N.
TESTO DOMANDA
QUALI CARATTERISTICHE EVIDENZIA
D015 UN FUCILE SEMIAUTOMATICO A
CANNE LISCIE PER USO CACCIA?
D016
QUAL E' L'UNITA' DI MISURA CHE
CARATTERIZZA UN FUCILE?
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
E' DOTATO DI UN SISTEMA
FISSO A DUE CANNE E DI UN
SERBATOIO NEL QUALE
SPARA PIU' COLPI A RAFFICA
SONO ALLOGGIATE UN
NUMERO VARIABILE DI
CARTUCCE
IL CALIBRO (DIAMETRO
INTERNO) DELLA CANNA
RISPOSTA
"C"
E' STRUTTURATO CON UN
SISTEMA FISSO A CANNA
UNICA E UN SERBATOIO
DOTATO DI UN RIDUTTORE
CHE LIMITA
L'ALLOGGIAMENTO AL SUO
INTERNO DI UN SOLO COLPO
PER LA ZONA ALPI O DUE IN
PIANURA
LA LUNGHEZZA DELLA CANNA IL PESO DELL'ARMA
QUALE VALORE INDICA IL CALIBRO DI LA CIRCONFERENZA DELLA
D017
UN FUCILE AD ANIMA LISCIA?
CAMERA DI SCOPPIO
IL NUMERO IN MILLIMETRI
DEL DIAMETRO INTERNO
DELLA CANNA MISURATO AL
VIVO DI VOLATA
IL NUMERO DI PALLE PIENE
ED UGUALI CHE SI RICAVANO
DALLA FUSIONE DI UNA
LIBBRA DI PIOMBO CON
DIAMETRO PARI AL
DIAMETRO INTERNO DELLA
CANNA
LA POTENZIALITA' DI OFFESA DELLA
PROPRIA ARMA IN FUNZIONE
MARCA DI CARTUCCE
D018 DELL'ABBATTIMENTO DEI SELVATICI E
UTILIZZATE
DELLA SICUREZZA IN GENERALE E'
DEDUCIBILE DA:
STROZZATURE IMPIEGATE
PORTATA UTILE E GITTATA
MASSIMA
D019
D020
RISPOSTA
ESATTA
C
A
C
C
DEFINIZIONE CORRETTA DI PORTATA
UTILE:
E' LA DISTANZA ALLA QUALE I
E' LA DISTANZA TRA IL PUNTO PROIETTILI SPARATI
E' LA DISTANZA CHE SI PUO'
DI SPARO E LA CADUTA DEL UCCIDONO SICURAMENTE IL RAGGIUNGERE PORTANDO
PROIETTILE
SELVATICO, SE COLPITO
UN FUCILE DI QUEL PESO
CORRETTAMENTE
B
DEFINIZIONE CORRETTA DI GITTATA
MASSIMA:
E' LA DISTANZA TRA IL PUNTO
E' LA DISTANZA ENTRO LA
DI SPARO E IL PUNTO DI
E' LA CARICA PIU' POTENTE
QUALE SI PUO' ABBATTERE IL CADUTA DEL PROIETTILE
CHE IL FUCILE PUO'
SELVATICO
CHE NON HA INCONTRATO IL SOPPORTARE
BERSAGLIO
B
N.
D021
TESTO DOMANDA
DA COSA E' CONDIZIONATA LA
"GITTATA MASSIMA"?
RISPOSTA
"A"
"B"
DALL'ANGOLO DELLA LINEA
DI SPARO RISPETTO AL
DALLA MIRA DEL
TERRENO, DAL PESO DEL
CACCIATORE
PROIETTILE E DALLA CARICA
UTILIZZATA
L'ABBATTIMENTO ISTANTANEO DI UN
SELVATICO SI RITIENE SIA GARANTITO
D022
DIECI
DA UN NUMERO DI PALLINI A SEGNO
PARI A:
LA "STROZZATURA" DI UN FUCILE A
D023 CANNE AD ANIMA LISCIA SI
CONCRETIZZA IN:
RISPOSTA
CINQUE
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
DALLA LUNGHEZZA DELLA
CANNA
A
DUE
B
UN RESTRINGIMENTO DELLA
NELLA RIDUZIONE DEL
UNA SOTTOCALIBRATURA
CANNA NEL TRATTO
DIAMETRO DELLA CAMERA DI LUNGO TUTTA LA CANNA DEL
PROSSIMO AL VIVO DI
SCOPPIO
FUCILE
VOLATA
C
AUMENTANDO LA STROZZATURA DI
D024 UN FUCILE A CANNE AD ANIMA LISCIA, IL TIRO UTILE
SI AUMENTA:
LA GITTATA
LA PENETRAZIONE DEI
PALLINI
A
UNA CANNA AD ANIMA LISCIA
CONTRASSEGNATA CON 4 STELLE E'
D025
PIU' STROZZATA
PIU' O MENO STROZZATA DI UN'ALTRA
CONTRASSEGNATA CON 1 STELLA?
MENO STROZZATA
LE STELLE INCISE ALLA BASE
DELLE CANNE NON INDICANO
LA STROZZATURA
B
E' CORRETTO USARE PALLE SINGOLE SI', PERCHE' NONOSTANTE LA NO, PERCHE' LA PALLA SI
D026 IN CANNE AD ANIMA LISCIA MOLTO
STROZZATURA IL CALIBRO
FERMEREBBE AL VIVO DI
STROZZATE?
DEL FUCILE NON CAMBIA
VOLATA
NO, SIA PERCHE' SI
DETERMINA SCARSA
PRECISIONE NELL'ARMA CHE
PER MOTIVI DI SICUREZZA
C
QUALI MUNIZIONI A PALLA FRANCA SI
POSSONO UTILIZZARE IN UN FUCILE
D027
AD ANIMA LISCIA MOLTO
STROZZATO?
INVARIABILMENTE OGNI TIPO
SOLO LE CARTUCCE
DI CARTUCCIA DELLO
STESSO CALIBRO MESSE IN BRENNEKE
COMMERCIO
CARTUCCE A PALLA
SOTTOCALIBRATA
C
IN CHE COSA DIFFERISCONO LE
D028 CARABINE RISPETTO AI FUCILI AD
ANIMA LISCIA?
DA RIGATURE EQUAMENTE
DA SISTEMI DI PUNTAMENTO INTERVALLATE AD
PIU' SOFISTICATI
ANDAMENTO ELICOIDALE
INTERNE ALLA CANNA
DAL VIVO DI VOLATA
PREDISPOSTO PER
COLLOCARVI IL
SILENZIATORE
B
PER LA CACCIA AGLI
UNGULATI, CINGHIALE
COMPRESO
C
IN QUALE TIPOLOGIA DI ESERCIZIO DI
ESCLUSIVAMENTE PER LA
D029 ATTIVITA' VENATORIA E' CONSENTITO
CACCIA IN ZONA ALPI
L'USO DEL FUCILE AD ANIMA RIGATA?
ESCLUSIVAMENTE PER LA
CACCIA DA ALTANA
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
LA DISTANZA CHE
CHE COSA RAPPRESENTA IL CALIBRO INTERCORRE TRA I "PIENI" DI
D030
NEL FUCILE AD ANIMA RIGATA
DUE RIGHE
DIAMETRALMENTE OPPOSTE
LA DISTANZA CHE
INTERCORRE TRA I DUE
VUOTI ALL'INTERNO DELLA
CANNA
IL DIAMETRO MISURABILE
ALLA CULATTA DELLA CANNA
A
E' CONSENTITO PER LA CACCIA
L'UTILIZZO DI ARMI RIGATE CON
D031
MUNIZIONAMENTO A PERCUSSIONE
ANULARE?
ASSOLUTAMENTE MAI
SOLO PER CARABINE
SEMIAUTOMATICHE NELLA
CACCIA AL CINGHIALE
B
COSA STANNO AD INDICARE I NUMERI
6,5 IL CALIBRO E 57 IL
D032 CHE CARATTERIZZANO LE CARTUCCE
DIAMETRO DEL BOSSOLO
PER CARABINA, QUALI 6,5 X 57?
I FATTORI CHE
CONSENTONO, TRAMITE LA
MOLTIPLICAZIONE, DI
DEFINIRE IL TIRO UTILE
DELLA CARTUCCIA
6,5 IL DIAMETRO DELL'OGIVA
E 57 L'ALTEZZA DEL
BOSSOLO, ESPRESSI IN
MILLIMETRI
C
QUAL E' L'ALTEZZA MINIMA DEL
BOSSOLO A VUOTO DELLE CARTUCCE
D033
38 MILLIMETRI
CONSENTITE PER L'ESERCIZIO DELLA
CACCIA?
40 MILLIMETRI
45 MILLIMETRI
B
PERCHE' ALL'AUMENTO DEL
CALIBRO DOVREBBE
CORRISPONDERE UN
AUMENTO DEL POTERE DI
ARRESTO
C
PERCHE' NELLA CACCIA DI
SELEZIONE AL CERVO IN REGIONE
D034 PIEMONTE NON SONO AMMESSE
CARABINE DI CALIBRO INFERIORE AI
7 MILLIMETRI?
SOLO PER LA CACCIA DI
SELEZIONE
PERCHE' I GROSSI CALIBRI
PERCHE' I CALIBRI INFERIORI
HANNO TRAIETTORIA PIU'
SONO MENO PRECISI
TESA
QUALI PALLINI CONTENUTI IN UNA
CARTUCCIA TRA QUELLI
D035
SOTTOELENCATI HANNO IL DIAMETRO
MAGGIORE?
N. 4
N. 10
N. 0
C
DOVE SI TROVANO I CONGEGNI DI
D036 PERCUSSIONE IN UN FUCILE A CANNA NELLA CAMERA DI SCOPPIO
LISCIA CALIBRO 12?
NELLA CULATTA
NELLA BASCULA
C
LA COSIDDETTA "SICURA" IN UN
D037 FUCILE A CANNE LISCE CALIBRO 12
BLOCCA:
I CONGEGNI DI
PERCUSSIONE E SCATTO
LA FUORIUSCITA DEI PALLINI
SUL VIVO DI VOLATA
A
I GRILLETTI
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
IN CASO DI CADUTA A TERRA DEL
FUCILE AD ANIMA LISCIA CARICO ED
D038 IN SICURA SI HA LA CERTEZZA CHE
NON POSSANO ESPLODERE UNO O
DUE COLPI?
NO
SI'
DIPENDE COME IL FUCILE
IMPATTA SUL TERRENO
A
QUAL E' IL TIRO UTILE DI UN FUCILE
D039 CALIBRO 12 ARMATO DI CARTUCCIA
CON PALLINI N. 4?
35 METRI C.A.
50 METRI C.A.
75 METRI C.A.
A
QUAL E' IL TIRO UTILE DI UN FUCILE
D040 CALIBRO 12 ARMATO DI CARTUCCIA A 600 METRI C.A.
PALLA FRANCA?
150 METRI C.A.
50 METRI C.A.
C
DI NORMA IN UN FUCILE A DUE CANNE
LISCE LA CARTUCCIA CON PALLINI DI
D041
IN "PRIMA CANNA"
DIAMETRO PIU' PICCOLO VIENE
INSERITA :
IN "SECONDA CANNA"
INVARIABILMENTE NELLA
PRIMA O NELLA SECONDA
CANNA
A
QUESITI ESAMI DI CACCIA
LETTERA “e”
NORME DI PRIMO SOCCORSO
N.
E001
TESTO DOMANDA
CHE COSA SI INTENDE PER PRIMO
SOCCORSO?
COME SI DEVE COMPORTARE IL
E002 PRIMO SOCCORRITORE NEI
CONFRONTI DI UN INFORTUNATO?
RISPOSTA
"A"
LA SOMMINISTRAZIONE DI
TERAPIE FARMACOLOGICHE
GENERICHE
QUAL E' LA PRIMA VERIFICA CHE
DEVE FARE IL SOCCORRITORE?
SE L'INFORTUNATO E' COSCIENTE
E005 COME SI DEVE COMPORTARE IL
PRIMO SOCCORRITORE?
"B"
RISPOSTA
"C"
L'AIUTO CHE OGNI PERSONA
PUO' PRESTARE A CHI E'
L'AIUTO PRESTATO DAL
COLTO DA UN MALORE O E'
PRIMO MEDICO DISPONIBILE
VITTIMA DI UN INCIDENTE
QUALSIASI
RISPOSTA
ESATTA
B
COPRIRLO CON UNA
IPOTIZZARE UNA DIAGNOSI E COPERTA E
SOMMINISTRARGLI UNA
ANALIZZARE I DANNI
RIPORTATI DALLA VITTIMA
BEVANDA POSSIBILMENTE
ALCOLICA
EVITARE AZIONI INCONSULTE
CHE POSSANO AGGRAVARE
LE SUE CONDIZIONI E
QUANTO PRIMA ALLERTARE I
SOCCORSI (118 O ALTRO)
C
VALUTARE BENE LA
SITUAZIONE E, NEL CASO,
AGIRE CON PRUDENZA A
TUTELA DELLA SICUREZZA
DELL' INFORTUNATO
AGIRE SEMPRE E COMUNQUE
SENZA INDUGI
B
SE L'INFORTUNATO E' AL
CORRENTE DELLE PROPRIE
CONDIZIONI DI SALUTE
LA FUNZIONALITA' DEGLI ARTI
INFERIORI
A
GLI SOMMINISTRA UN
FARMACO PLACEBO
LO RASSICURA, LO
INTERROGA E, SULLA BASE
DEI SINTOMI E DI QUANTO
VEDE, ALLERTA IN MODO
MIRATO I SOCCORSI
C
EFFETTUARE LA
RESPIRAZIONE ARTIFICIALE
ALLERTARE IL 118 E, SE NON
SI SOSPETTANO LESIONI
ALLA COLONNA VERTEBRALE,
PORRE IL FERITO IN
POSIZIONE DI SICUREZZA
C
QUAL E' LA PRIMA REGOLA CHE DEVE
OSSERVARE CHI SI APPRESTA A
DELEGARE ALTRI AD
E003
DOVER EFFETTUARE UN INTERVENTO INTERVENIRE
DI PRIMO SOCCORSO?
E004
RISPOSTA
VERIFICARE LO STATO DI
COSCIENZA
DELL'INFORTUNATO
CHIEDENDOGLI SE SENTE E
COMPRENDE QUANTO GLI SI
STA DICENDO
LO INVITA AD ALZARSI ED
ALLONTANARSI
IN PRESENZA DI FERITO NON
SCHIAFFEGGIARLO NEL
E006 COSCIENTE, MA CON FUNZIONI VITALI,
TENTATIVO DI RIANIMARLO
IL SOCCORRITORE DEVE:
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
LO LASCIA DOVE SI TROVA,
SE VI SONO SOSPETTI DI LESIONE
INVITANDOLO SE COSCIENTE MASSAGGIA
ALLA COLONNA VERTEBRALE DI UN
E007
A NON MUOVERSI E ALLERTA VIGOROSAMENTE GLI ARTI
INFORTUNATO, COME SI COMPORTA IL
IMMEDIATAMENTE I
INSENSIBILI
PRIMO SOCCORRITORE?
SOCCORSI
COLLOCA L'INFORTUNATO
NELLA POSIZIONE LATERALE
DI SICUREZZA
A
QUALI SINTOMI POSSONO INDICARE
UNA LESIONE ALLA COLONNA
E008
VERTEBRALE IN UN SOGGETTO
INFORTUNATO?
FORTE MAL DI TESTA E
VERTIGINI
ESTESO EMATOMA SULLA
SCHIENA
FORMICOLIO AGLI ARTI E/O
IMPOSSIBILITA' A MUOVERSI
E/O PERDITA DI URINA O FECI
C
NELLA RIANIMAZIONE CARDIO
RESPIRATORIA QUAL E' IL RITMO
E009
INSUFFLAZIONE - MASSAGGIO
CARDIACO?
2 INSUFFLAZIONI - 30
COMPRESSIONI
1 INSUFFLAZIONE - 5
COMPRESSIONI
3 INSUFFLAZIONI - 10
COMPRESSIONI
A
COSA DEVE FARE IL PRIMO
E010 SOCCORRITORE IN PRESENZA DI UN
INFORTUNATO NON COSCIENTE?
ACCERTARSI SE E' PRESENTE METTERE L'INFORTUNATO IN SPOSTARE L'INFORTUNATO
BATTITO CARDIACO E
POSIZIONE LATERALE DI
IN UN POSTO FRESCO ED
RESPIRAZIONE
SICUREZZA
OMBREGGIATO
SE IL PRIMO SOCCORRITORE PRENDE
ATTO CHE L'INFORTUNATO NON
SOLLEVA L'INFORTUNATO
E011
COSCIENTE E' IN ARRESTO CARDIOPONENDOLO SEDUTO
RESPIRATORIO:
A
DA' IMMEDIATAMENTE INIZIO
SOLLEVA LE GAMBE
ALLA RESPIRAZIONE
DELL'INFORTUNATO
FAVORENDO L'AFFLUSSO DEL ARTIFICIALE E AL
SANGUE AL CERVELLO
MASSAGGIO CARDIACO
C
PONENDO UNA MANO SUL
LATO ANTERIORE DEL
TORACE A LIVELLO DELLO
STERNO
PONENDO L'ORECCHIO
SULLA SCHIENA
DELL'INFORTUNATO
SDRAIATO A TERRA
A
IMMERGENDO IL VISO
DELL'INFORTUNATO IN UN
CONTENITORE D'ACQUA
B
COME SI PUO' ACCERTARE LA
E012
PRESENZA DI BATTITO CARDIACO?
CON UNA LEGGERA
PRESSIONE DELL'ARTERIA
CAROTIDEA A LATO DEL
COLLO O DELL'ARTERIA
RADIALE SUL POLSO
COME SI PUO' ACCERTARE LA
E013 PRESENZA NELL'INFORTUNATO DI
ATTIVITA' RESPIRATORIA
GUARDANDO I MOVIMENTI
DEL TORACE, ASCOLTANDO
AUSCULTANDO CON
IL RUMORE PRODOTTO
L'ORECCHIO SULLA SCHIENA DALL'INSPIRAZIONE
DELL'INFORTUNATO
DELL'ARIA O SENTENDO
L'ESPIRAZIONE DELLA
STESSA
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
APPLICANDO LE LABBRA A
VENTOSA SULLA BOCCA
COME IL PRIMO SOCCORRITORE PUO'
DELL'INFORTUNATO E
E014 EFFETTUARE LA RESPIRAZIONE
SOFFIANDOGLI ARIA NEI
ARTIFICIALE?
POLMONI TENENDO CHIUSE
LE NARICI
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
INSERENDO UN TUBO DI
GOMMA NELLA BOCCA
DELL'INFORTUNATO
COMPRIMENDO
RITMICAMENTE IL TORACE
PER FACILITARE
L'ESTENSIONE E SUCCESSIVA
COMPRESSIONE DEGLI
ALVEOLI POLMONARI
A
PONENDO L'INFORTUNATO
COME IL PRIMO SOCCORRITORE PUO' SEDUTO E COMPRIMENDO
E015 EFFETTUARE IL MASSAGGIO
RITMICAMENTE LA GABBIA
CARDIACO?
TORACICA DAL LATO
SCHIENA
MASSAGGIANDO
ENERGICAMENTE LA PARTE
ANTERIORE DEL COSTATO, A
LIVELLO DEL PLESSO
SOLARE
COMPRIMENDO
RITMICAMENTE PER CIRCA 4
CM LO STERNO
DELL'INFORTUNATO IN
POSIZIONE SUPINA
C
QUANDO IL PRIMO SOCCORRITORE
ALLA RIPRESA DI
E016 DEVE INTERROMPERE IL MASSAGGIO
CONOSCENZA
CARDIACO?
ALLA RIPRESA DEL BATTITO
CARDIACO ANCHE SE
DEBOLE
DOPO CIRCA 30 MINUTI
ESSENDO INUTILE
PROSEGUIRE
B
DOPO CIRCA 20 MINUTI,
DOPO I QUALI IL SOGGETTO
ASSISTITO PUO' RITENERSI
CLINICAMENTE MORTO
A
QUANDO IL PRIMO SOCCORRITORE
E017 DEVE INTERROMPERE LA
RESPIRAZIONE ARTIFICIALE?
NEL CASO IN CUI IL
ALLA RIPRESA DELLA
SOGGETTO ASSISTITO
RESPIRAZIONE AUTONOMA
ESPELLA CORPI O LIQUIDI
OVVERO ALL'INTERVENTO DI
CHE OSTACOLAVANO LA
PERSONALE SANITARIO
RESPIRAZIONE
QUANDO E PERCHE' SI PONE UN
E018 INFORTUNATO IN POSIZIONE
LATERALE DI SICUREZZA?
QUANDO STANTE IL LUOGO
DOVE SI TROVA PUO' ESSERE
INVESTITO DA VEICOLI IN
TRANSITO
QUANDO SI TEME POSSA
CADERE DA POSIZIONE
SOPRAELEVATA O
RUZZOLARE SU UN DECLIVIO
QUANDO E' INCOSCIENTE,
NON SI SOSPETTANO
FRATTURE ALLA COLONNA
VERTEBRALE E SI VUOLE
MANTENERE LIBERE LE VIE
AREE
C
COME SI CONFIGURA LA "POSIZIONE
E019
LATERALE DI SICUREZZA"?
L'INFORTUNATO SU UN
FIANCO CON UN SOSTEGNO
SOTTO IL CAPO, TESTA
PIEGATA ALL'INDIETRO, VIE
AEREE LIBERE E BOCCA
VERSO IL BASSO
L'INFORTUNATO POSTO SU
UN FIANCO IN POSIZIONE
FETALE
L'INFORTUNATO SDRAIATO
SUL FIANCO AL RIPARO DA
EVENTUALI CADUTE DI CORPI
CONTUNDENTI
A
COSA SI INTENDE PER EMORRAGIA
E020
INTERNA?
IL SANGUE CHE FUORIESCE
TUTTE LE EMORRAGIE CHE
DAI VASI SI RACCOGLIE
INTERESSANO LA CAVITA'
ALL'INTERNO DI UNA CAVITA'
ADDOMINALE
O NEI TESSUTI DEL CORPO
LE SOLE EMORRAGIE CHE
DETERMINANO ECCHIMOSI
ED EMATOMI
A
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
LA FUORIUSCITA DI SANGUE
DAI VASI VERSO L'ESTERNO
DEL CORPO ATTRAVERSO
FERITE DI VARIO TIPO
LA PERDITA DI SANGUE DAL
NASO
B
ENTRAMBE
LE EMORRAGIE INTERNE
C
EMORRAGIA ESTERNA
EMORRAGIA MISTA
A
ARTERIOSE, VENOSE E MISTE
A DECORSO LENTO O
VELOCE
B
DALLA PERDITA DI SANGUE
COME SI RICONOSCE UN' EMORRAGIA ROSSO VIVO (OSSIGENATO)
E025
ARTERIOSA?
CHE FUORIESCE DALLA
FERITA A SPRUZZI
DALLA PERDITA DI SANGUE
SCURO CHE FUORIESCE IN
MODO CONTINUO DAI
MARGINI DELLA FERITA
DALLA PERDITA DI SANGUE
CHIARO E DI SIERO
PLASMATICO
A
DALLA PERDITA DI SANGUE
COME SI RICONOSCE UN'EMORRAGIA
E026
CHIARO E DI SIERO
VENOSA?
PLASMATICO
DALLA PERDITA DI SANGUE DI
DALLA PERDITA DI SANGUE
COLORE ROSSO CUPO CHE
ROSSO VIVO (OSSIGENATO)
FUORIESCE IN MODO
CHE FUORIESCE A SPRUZZI
CONTINUO DALLA FERITA
B
LE EMORRAGIE CHE SI
VERIFICANO IN CASO DI
CADUTE ACCIDENTALI SENZA
FUORIUSCITA ALL'ESTERNO
DI SANGUE
LE EMORRAGIE ORIGINATE
DALLE LESIONI DI PICCOLI
VASI ARTERIOSI, VENOSI E
CAPILLARI
B
LAVARE LA FERITA E
FASCIARLA CON GARZA
STERILE
AGIRE PRONTAMENTE
CERCANDO DI COMPRIMERE
L'ARTERIA AL DI SOPRA
TRANQUILLIZZARE IL FERITO
DELLA FERITA O, NEL CASO
E TAMPONARE LA
DI UN ARTO, APPLICANDO UN
FUORIUSCITA DI SANGUE
LACCIO EMOSTATICO PER
FERMARE LA FUORIUSCITA DI
SANGUE
COSA SI INTENDE PER EMORRAGIA
E021
ESTERNA?
E022
IL RIGURGITO DI SANGUE
DALLA BOCCA O LA PERDITA
DI SANGUE CON URINA E
FECI
RISPOSTA
DI NORMA SONO PIU' PREOCCUPANTI
LE EMORRAGIE ESTERNE
LE EMORRAGIE ESTERNE O INTERNE?
LA PERDITA DI SANGUE DAGLI ORIFIZI
DEL CORPO (BOCCA, NASO, ECC.)
E023
EMORRAGIA INTERNA
QUALE TIPOLOGIA DI EMORRAGIA
CONFIGURA?
E024
LE EMORRAGIE SI POSSONO
SUDDIVIDERE IN:
CHE COSA SI INTENDE PER
E027
EMORRAGIE MISTE?
IL PRIMO SOCCORRITORE DI FRONTE
E028 AD UNA EMORRAGIA ARTERIOSA
COSA DEVE FARE?
DEBOLI O MASSICCE
LE EMORRAGIE OVE IL
SANGUE E' DI COLORE
ROSSO VIVO E FUORIESCE A
GETTO CONTINUO
C
N.
TESTO DOMANDA
QUANTO TEMPO AL MASSIMO PUO'
ESSERE LASCIATO IL LACCIO
E029
EMOSTATICO SENZA MAI
ALLENTARLO?
RISPOSTA
"A"
10 MINUTI
IN MODO GRADUALE AL FINE
COME SI ALLENTA IL LACCIO
DI EVITARE CHE IL FLUSSO
EMOSTATICO (O CINGHIA, O ALTRO)
E030
SANGUIGNO RIPRISTINATO
APPLICATO PER FERMARE IL SANGUE
ESPELLA L'EVENTUALE
IN UNA EMORRAGIA ARTERIOSA?
COAGULO TAMPONE
COSA DEVE FARE IL PRIMO
E031 SOCCORRITORE IN PRESENZA DI
UN'EMORRAGIA VENOSA?
RISPOSTA
"B"
"C"
RISPOSTA
ESATTA
30 MINUTI
60 MINUTI
B
NON SI ALLENTA FINO A
QUANDO NON SI APPLICA
UNA PINZA EMOSTATICA
ALL'ARTERIA RECISA
SCIOGLIENDO
PRONTAMENTE IL NODO
REALIZZATO SUL TUBO
ELASTICO
A
APPLICARE SULLA FERITA UN
TAMPONE DI ACQUA FREDDA
B
CERCA DI LAVARE LA CAVITA'
ADDOMINALE
INTRODUCENDOVI ACQUA
PULITA
A
ESERCITARE UNA
COMPRESSIONE SULLA
APPLICARE UN LACCIO
FERITA PONENDOVI SOPRA
EMOSTATICO SE LA FERITA
GARZE STERILI CON
SANGUINANTE E' SU UN ARTO
SUCCESSIVA FASCIATURA
STRETTA
RICOPRE LA FERITA
COME INTERVIENE IL PRIMO
POSSIBILMENTE CON GARZA
SOCCORRITORE IN PRESENZA DI UNA
EFFETTUA UN BENDAGGIO
E032
STERILE POSIZIONANDO L'
FERITA ALL'ADDOME CON
COMPRESSIVO STRETTO
INFORTUNATO SUPINO A
FUORIUSCITA DEI VISCERI?
GAMBE FLESSE
LA SI DEDUCE NEL CASO LA
COME SI IDENTIFICA UNA
E033
FERITA SI RISCONTRI
PRESUMIBILE LESIONE POLMONARE?
NELL'AREA TORACICA
RISPOSTA
DALLA DIFFICOLTA'
RESPIRATORIA
DAL SIBILO CHE L'ARIA
DELL'INFORTUNATO, CIANOSI PROVOCA FUORIUSCENDO
ED EMISSIONE DI SANGUE
DALLA CAVITA' POLMONARE
SCHIUMOSO DALLA BOCCA
B
COME INTERVIENE IL PRIMO
SOCCORRITORE IN PRESENZA DI UNA
E034
FERITA CHE LASCIA PRESUMERE UNA
LESIONE POLMONARE?
MANTIENE LA FERITA APERTA
PRATICA SUBITO LA
PER CONSENTIRE L'ENTRATA
RESPIRAZIONE BOCCA A
DELL'ARIA NEGLI ALVEOLI
BOCCA
POLMONARI
CHIUDE IMMEDIATAMENTE LA
FERITA PER BLOCCARE LA
FUORIUSCITA DELL'ARIA E
METTE L'INFORTUNATO IN
POSIZIONE SEMISEDUTA
C
NEL CASO DI FERITA ALL'OCCHIO
E035 COME SI COMPORTA IL PRIMO
SOCCORRITORE?
ESTRAE SE DEL CASO IL
CORPO CHE HA PROVOCATO APPLICA UN TAMPONE
LA FERITA E LAVA
IMBEVUTO DI ACQUA FRESCA
ABBONDANTEMENTE IL
SULL'OCCHIO
BULBO OCULARE
CHIUDE L'OCCHIO FERITO E
SE POSSIBILE ENTRAMBI
CON GARZA STERILE O
ALTRA STOFFA PULITA
EVITANDO DI ESTRARRE
EVENTUALI CORPI ESTRANEI
C
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
SE NON SI TRATTA DI UN
CORPO ESTRANEO DI
PRATICA UN BENDAGGIO
PICCOLISSIME DIMENSIONI
STRETTO INCLUDENDOVI IL
EVITA DI ESTRARLO E CERCA
CORPO ESTRANEO
DI FARE IN MODO CHE NON SI
MUOVA
RISPOSTA
ESATTA
IN PRESENZA DI FERITA DA PUNTA
CON UN CORPO ESTRANEO
E036
CONFICCATO COME INTERVIENE IL
SOCCORRITORE?
ESTRAE PRONTAMENTE IL
CORPO ESTRANEO E TRATTA
LA FERITA CON SOSTANZE
DISINFETTANTI
COME SI PRESENTA UNA FERITA
E037 PROVOCATA DA UN'ARMA DA FUOCO
CARICATA A PROIETTILE UNICO?
COME UNA SERIE DI LESIONI
CON UN FORO DI ENTRATA DI
CUTANEE NELL'AREA DI
MODESTE DIMENSIONI E, DI
ENTRATA, PIU' O MENO
NORMA, UN FORO DI USCITA
CONCENTRATE A SECONDA
DI DIAMETRO MAGGIORE
DELLA DISTANZA DI TIRO
CON UN FORO DI ENTRATA E
PIU' FORI NELL'AREA DI
USCITA DOVUTI AL
FRAZIONAMENTO DEL
PROIETTILE
A
LE FERITE DA ARMA A PROIETTILE
E038 UNICO SI DEVONO DI NORMA
CONSIDERARE GRAVI?
SONO GRAVI O GRAVISSIME A
SECONDA DEI TESSUTI E
ORGANI LESI SE NON
TRATTASI DI FERITE DI
STRISCIO
SOLO SE INTERESSANO LA
CAVITA' ADDOMINALE
A
COME SI PRESENTA UNA FERITA DI
E039 ARMA DA FUOCO CARICATA A
MUNIZIONE SPEZZATA?
CON PICCOLO FORO IN
CON GROSSO FORO IN
ENTRATA E GRANDE FORO IN ENTRATE E INSIEME DI
USCITA
PICCOLI FORI IN USCITA
CON UN GROSSO FORO IN
ENTRATA PER FERITE MOLTO
RAVVICINATE (≤ 3 MT.) O CON
UN'INSIEME DI PICCOLI FORI
PIU' O MENO CONCENTRATI
C
LE FERITE DA ARMA DA FUOCO
E040 CARICATE A MUNIZIONE SPEZZATA
SONO DI NORMA GRAVI?
NO PERCHE' I PROIETTILI
GRAVI O GRAVISSIME SE LA
HANNO SCARSA CAPACITA' DI DISTANZA DI SPARO E'
PENETRAZIONE
INFERIORE AI 15 METRI C.A.
NO PERCHE' I PALLINI HANNO
SEMPRE UN DIAMETRO
RIDOTTO
B
QUALI SONO I FATTORI CHE
DETERMINANO LA MAGGIORE O
E041
MINORE GRAVITA' DI FERITE DA ARMA
CARICATA A MUNIZIONE SPEZZATA?
OLTRE AGLI ORGANI
INTERESSATI, LA DISTANZA DI
IL CALIBRO DEL FUCILE
TIRO E, SECONDARIAMENTE,
IL DIAMETRO DEI PALLINI
LA GITTATA DELL'ARMA
DETERMINATA DALLA
STROZZATURA DELLE CANNE
A
FRATTURE TRAUMATICHE O
DA DECALCIFICAZIONE DELLE
OSSA
B
E042
COME SI CLASSIFICANO LE
FRATTURE?
FRATTURE AGLI ARTI O AD
ALTRE COMPONENTI
DELL'APPARATO
SCHELETRICO
SONO GRAVI QUANDO IL
PROIETTILE NON SI FRANGE
PER IMPATTO CON UN
CORPO SOLIDO INTERNO
FRATTURE CHIUSE
(COMPOSTE O SCOMPOSTE)
O FRATTURE ESPOSTE
(L'OSSO FUORIESCE DALLA
CUTE)
B
N.
E043
TESTO DOMANDA
QUALI SONO I SINTOMI DI UNA
FRATTURA CHIUSA?
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
DOLORE VIOLENTO,
IMPOSSIBILITA' O DIFFICOLTA'
NAUSEA, VERTIGINE E
DI MOVIMENTO DELLA PARTE
ARROSSAMENTO DELLA
LESA, GONFIORE E
PARTE LESA
SUCCESSIVAMENTE
ECCHIMOSI
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
FORMICOLIO IN PROSSIMITA'
DELLA PARTE LESA
A
C
BENDARE L'ARTO IN MODO
COME DEVE COMPORTARSI IL PRIMO
STRETTO BADANDO PERO' A
E044 SOCCORRITORE IN PRESENZA DI UNA
NON INTERROMPERE LA
FRATTURA CHIUSA AD UN ARTO?
CIRCOLAZIONE SANGUIGNA
METTERE L'ARTO IN
TRAZIONE LEGANDONE
L'ESTREMITA' CON UNA
CORDA VINCOLATA AD UN
SUPPORTO RIGIDO
POSSIBILMENTE
IMMOBILIZZARE L'ARTO CON
STECCHE O ALTRO SENZA
ALCUNA MANOVRA DI
TRAZIONE TESA A RIDURRE
L'EVENTUALE
SCOMPOSIZIONE DELLE
PARTI DELL'OSSO
FRATTURATO
COME DEVE COMPORTARSI IL PRIMO IMMOBILIZZARE LA PARTE
E045 SOCCORRITORE IN PRESENZA DI UNA FERITA CON STECCHE E
FRATTURA ESPOSTA?
BENDAGGI
RICOPRIRE PRONTAMENTE
LA PARTE DELL'OSSO
FUORIUSCITA CON GARZE
STERILI O STOFFA PULITA E
CURARE ADEGUATAMENTE
LA PROBABILE EMORRAGIA
FAR RIENTRARE L'OSSO
FUORIUSCITO ALL'INTERNO
DELLA CUTE E FASCIARE LA
PARTE FERITA
B
GONFIORE SIGNIFICATIVO
DELLA PARTE LESA ED
EVENTUALE PERDITA DI
SANGUE DALLA BOCCA O DAL
NASO
A
NON TOCCARE
ASSOLUTAMENTE
L'INFORTUNATO CERCANDO
SE DEL CASO DI RIPARARLO
DAL SOLE
B
E046
QUALI SONO I PRINCIPALI SINTOMI DI
UNA FRATTURA DEL CRANIO?
COSA DEVE FARE IL PRIMO
E047 SOCCORRITORE DI FRONTE AD UNA
POSSIBILE FRATTURA DEL CRANIO?
PERDITA DI COSCIENZA,
VOMITO, PUPILLE DI
DIAMETRI DIFFERENTI E
FORTI DOLORI ALLA TESTA E
POSSIBILE SCOLO DI SANGUE VERITIGINI
O LIQUIDO DALLE ORECCHIE
O DAL NASO
TRASPORTARE NEL PIU'
BREVE TEMPO POSSIBILE
L'INFORTUNATO IN UNA
STRUTTURA SANITARIA
SOLLEVARE LIEVEMENTE E
CON CAUTELA LA TESTA E LE
SPALLE DELL'INFORTUNATO
SENZA TAMPONARE
L'EVENTUALE SCOLO DI
LIQUIDI DALLE ORECCHIE E
CONTROLLARE
FREQUENTEMENTE LE
FUNZIONI VITALI
N.
TESTO DOMANDA
E048 UNA LUSSAZIONE SI VERIFICA…
RISPOSTA
"A"
QUANDO I TENDINI
FUORIESCONO DALLA LORO
SEDE ABITUALE
RISPOSTA
"B"
QUANDO A SEGUITO DI UN
MOVIMENTO ECCESSIVO E
TRAUMATICO SI PRODUCE
UNO STRAPPO DEI
LEGAMENTI
RISPOSTA
"C"
QUANDO DUE OSSA
PERDONO IL CONTATTO TRA
DI LORO
NELL'ARTICOLAZIONE CHE LI
CONNETTE A SEGUITO DI
EVENTO TRAUMATICO
RISPOSTA
ESATTA
C
FORTE DOLORE E
CONNESSIONI TENDINEE IN
ARTICOLAZIONE BLOCCATA
COMPARSA IMMEDIATA DI
EVIDENZA AL TATTO, DOLORE CON DEFORMAZIONE
UNA ESTESA ECCHIMOSI
DIFFUSO E ARROSSAMENTO ESTERNA E DIFFICOLTA' A
MUOVERE LA PARTE COLPITA
B
BLOCCARE L'ARTICOLAZIONE
NELLA POSIZIONE PIU'
RAFFREDDARE LA PARTE
CONFORTEVOLE SENZA
INTERESSATA E APPLICARE
TENTARE DI FAR RIENTRARE
UNA BENDATURA RIGIDA
LA PARTE DISARTICOLATA IN
SEDE
TENTARE LA RIDUZIONE
DELLA LUSSAZIONE CON
TRAZIONE DELL'ARTO
DISARTICOLATO
A
COLORITO BLUASTRO DELLE
LABBRA E DELLE UNGHIE,
RESPIRO GORGOGLIANTE E PERDITA DI COSCIENZA E
POSSIBILE SCHIUMA
TREMITO CONVULSO
INTORNO AL NASO E ALLA
BOCCA
COLORITO PALLIDO, VOMITO
E IPOTERMIA
A
COME SI DEVE COMPORTARE IL
PRIMO SOCCORRITORE NEI
E052 CONFRONTI DI UN INFORTUNATO
COLPITO DA ASFISSIA PER
ANNEGAMENTO?
DISOSTRUIRE
EVENTUALMENTE LE VIE
AEREE, E INIZIARE
IMMEDIATAMENTE LA
RIANIMAZIONE
RESPIRATORIA BOCCA A
BOCCA
METTERE L'INFORTUNATO IN
POSIZIONE DI SICUREZZA
MASSAGGIANDONE IL CORPO
PER RISCALDARLO
PREMERE IL TORACE
DELL'INFORTUNATO PER
FAVORIRE L'ESPLUSIONE
DELLA ACQUA INGERITA
A
COME SI RICONOSCE UN MORSO DI
E053
VIPERA?
DA DUE PICCOLI FORI
DISTANTI CIRCA UN CM UNO
DALL'ALTRO
DALLA COMPARSA
IMMEDIATA DI UN ESTESO
GONFIORE ED ECCHIMOSI
BLUASTRA
DA UN SOLO PICCOLO FORO
PRURIGINOSO
A
E049
QUALI SONO I PRINCIPALI SINTOMI DI
UNA LUSSAZIONE?
COSA DEVE FARE IL PRIMO
E050 SOCCORRITORE DI FRONTE AD UNA
POSSIBILE LUSSAZIONE?
E051
QUALI SONO I SINTOMI
DELL'ANNEGAMENTO?
N.
TESTO DOMANDA
IL PRIMO SOCCORRITORE DEVE
USARE IL SIERO ANTIOFICO NEI
E054
CONFRONTI DI UN SOGGETTO
MORSICATO DA UNA VIPERA?
RISPOSTA
"A"
NO, PERCHE' POTREBBE
DARE LUOGO A GRAVI
REAZIONI DI INTOLLERANZA
RISPOSTA
"B"
SI', NEL CASO IL MORSO SIA
STATO PRATICATO IN
PROSSIMITA' DI GROSSI VASI
SANGUIGNI
INVITARE L'INFORTUNATO AD
COSA DEVE FARE IL PRIMO
INCAMMINARSI
SOMMINISTRARE AL
SOCCORRITORE NEI CONFRONTI DI UN RAPIDAMENTE PER
E055
SOGGETTO MORSICATO IL
SOGGETTO MORSICATO DA UNA
RAGGIUNGERE UN MEZZO
SIERO ANTIOFICO
VIPERA?
ATTO A CONSENTIRGLI DI
RECARSI IN OSPEDALE
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
SI', PERCHE' BLOCCA IL
PROCESSO DI
AVVELENAMENTO
DELL'ORGANISMO
A
CALMARE L'INFORTUNATO
EVITANDO CHE SI MUOVA,
NON SOMMINISTRARE
BEVANDE ALCOLICHE E
ATTIVARSI PER
TRASPORTARE
L'INFORTUNATO IN UNA
STRUTTURA SANITARIA
C
SOMMINISTRARGLI UN
CARDIO TONICO SE
DISPONIBILE
CONTROLLARE
L'INSORGENZA DI EVENTUALE SOMMINISTRARE
ALL'INFORTUNATO BEVANDE
ARRESTO RESPIRATORIO,
PER GLI INTERVENTI DEL
ALCOLICHE PER SOSTENERE
L'ATTIVITA' CARDIOCASO, E ATTIVARE AL PIU'
VASCOLARE
PRESTO SOCCORSI
SPECIALISTICI
B
INDOLENZIMENTO
MUSCOLARE
GENERALIZZATO E TREMITI
DOLORE SIGNIFICATIVO
NELLA PARTE ANTERIORE
CONDIZIONE DI DEBOLEZZA
DEL TORACE CON POSSIBILE
SIGNIFICATIVA E FORTI
NAUSEA E INDOLENZIMENTO
DOLORI DI TESTA
DELLO STERNO E DEL
BRACCIO SINISTRO
B
COME SI DEVE COMPORTARE IL
PRIMO SOCCORRITORE NEI
E058
CONFRONTI DI UN SOGGETTO
INFARTUATO?
INVITARLO A DISTENDERSI E
SOMMINISTRARGLI UNA
BEVANDA CALDA
POSSIBILMENTE ALCOLICA
TRANQUILLIZZARLO
EVITANDOGLI OGNI MINIMO
SFORZO, FAR INTERVENIRE
PRATICARGLI IL MASSAGGIO
SOCCORSI SPECIALIZZATI O
CARDIOCIRCOLATORIO
TRASPORTARLO IN
STRUTTURA SANITARIA NEL
PIU' BREVE TEMPO POSSIBILE
C
COSA SI INTENDE PER
E059
ASSIDERAMENTO O IPOTERMIA?
QUANDO A CAUSA DI
PROLUNGATA ESPOSIZIONE
ALLE INTEMPERIE SI
CONTRAE UNA MALATTIA DA
RAFFREDDAMENTO
QUANDO UNA PARTE DEL
CORPO SUBISCE MUTAZIONI
IRREVERSIBILI A CAUSA DEL
CONGELAMENTO DEI
TESSUTI
C
COME SI DEVE COMPORTARE IL
PRIMO SOCCORRITORE NEI
E056 CONFRONTI DI UN SOGGETTO PUNTO
CONTEMPORANEAMENTE DA
NUMEROSE VESPE O CALABRONI?
E057
QUALI SONO I SINTOMI PRINCIPALI DI
UN INFARTO CARDIACO?
QUANDO LA TEMPERATURA
CORPOREA SCENDE PIU' O
MENO SIGNIFICATIVAMENTE
AL DI SOTTO DEI 37 °
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
NO, SPECIE SE IL SOGGETTO
COLPITO E' STATO A LUNGO
L'ASSIDERAMENTO SI VERIFICA SOLO
IMMERSO NELL'ACQUA O
E060 IN PRESENZA DI TEMPERATURE
IMPOSSIBILITATO A
INFERIORI AGLI ZERO GRADI?
MUOVERSI PER FRATTURE O
MALORI
E061
QUALI SONO I PRINCIPALI SINTOMI DI
ASSIDERAMENTO?
IPERECCITAZIONE E
DISORIENTAMENTO
COSA SI INTENDE PER
CONGELAMENTO?
COME SI PRESENTANO LE PARTI DEL
E064
CORPO IN FASE DI CONGELAMENTO?
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
SI' AL DI SOPRA IL SANGUE
NO, SE L'ESPOSIZIONE AL
MANTIENE LA PROPRIA
FREDDO INTERESSA IN MODO
LIQUIDITA' E CONTRIBUISCE A
PARTICOLARE MANI O PIEDI
SCALDARE IL CORPO
A
FORTI BRIVIDI E PALLORE
CUTANEO, IN SEGUITO
COLORITO CIANOTICO E
RIGIDITA' MUSCOLARE, SEMIFREQUENZA CARDIACA
INCOSCIENZA, DIFFICOLTA' DI
ACCELERATA
LINGUAGGIO, POLSO E
RESPIRO RALLENTATO
B
ATTIVARE IL MASSAGGIO
CARDIO-RESPIRATORIO
ANCHE SE L'INFORTUNATO E'
COSCIENTE
RIMUOVERE EVENTUALI ABITI
BAGNATI, COPRIRLO E
RISCALDARLO IN MODO
GRADUALE, SOMMINISTRARE
BEVANDE CALDE E
ZUCCHERATE
C
UN RAFFREDDAMENTO
STRAORDINARIO DELLE
ESTREMITA' DEL CORPO
DOVUTO A LUNGA
ESPOSIZIONE A
TEMPERATURE MOLTO
BASSE
LA CONDIZIONE NELLA
QUALE UNO SI TROVA IN
CASO DI TEMPERATURE
PARTICOLARMENTE RIGIDE
LA CONDIZIONE DI TUTTE LE
SOSTANZE ORGANICHE
PORTATE AD UNA
TEMPERATURA INFERIORE AI
- 10°
A
MOLTO GONFIE, BIANCHE E
CON LA CUTE IN FASE DI
MACERAZIONE
INTORPIDITE CON COLORITO
GRIGIO-BLUASTRO E NEI CASI ROSSE E AL TATTO MOLTO
PIU' GRAVI CON FORMAZIONE CALDE
DI VESCICOLE
SOMMINISTRARGLI UNA
COME SI DEVE COMPORTARE IL
BEVANDA ALCOOLICA QUALE
PRIMO SOCCORRITORE NEI
E062
CARDIOTONICO E
CONFRONTI DI UN SOGGETTO IN FASE
MASSAGGIARGLI LE
DI ASSIDERAMENTO?
ESTREMITA' DEGLI ARTI
E063
RISPOSTA
B
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RIMUOVERE EVENTUALI
CALZE O GUANTI,
RISCALDARE LE PARTI
RISCALDARE PRONTAMENTE RISCALDARE LE PARTI
COME SI DEVE COMPORTARE IL
INTERESSATE CON UN
LA PARTE COLPITA
INTERESSATE METTENDOLE
PRIMO SOCCORRITORE IN PRESENZA VIGOROSO STROFINAMENTO
E065
ACCENDENDO SE POSSIBILE A CONTATTO CON IL
DI UN SOGGETTO CON PRINCIPI DI
DELLA CUTE FINTANTO NON
UN FUOCO O USANDO
PROPRIO CORPO O IN ACQUA
CONGELAMENTO?
RIACQUISTINO UN COLORITO
IMPACCHI DI ACQUA CALDA
TIEPIDA EVITANDO FONTI DI
NORMALE
CALORE DIRETTE O
STROFINAMENTO
COSA PUO' FARE IL PRIMO
BAGNARGLI PRONTAMENTE
E066 SOCCORRITORE IN PRESENZA DI UNA
IL VISO
PERSONA SVENUTA?
DISTENDERE LA PERSONA
SUPINA E SOLLEVARE LE
SCHIAFFEGGIARLA PER
GAMBE PER FAVORIRE
FAVORIRE IL RINVENIMENTO
L'AFFLUSSO DI SANGUE AL
CERVELLO
RISPOSTA
ESATTA
C
C
QUAL E' IL MODO MIGLIORE PER
CONSUMARE ZUCCHERINI A
DISPORRE DI UN THERMOS
CONSUMARE
E067 RISCALDARSI DURANTE UNA FREDDA CON BEVANDE ANALCOLICHE MODERATAMENTE SOSTANZE DISTANZA DI 30 MINUTI UNO
GIORNATA PASSATA ALL'APERTO?
ALCOLICHE
DALL'ALTRO
CALDE
A
CON UN SOGGETTO CHE SI SUPPONE
E068 IN STATO DI SHOCK COSA NON
BISOGNA FARE?
SLACCIARGLI GLI ABITI PER
FACILITARE LA
RESPIRAZIONE
DARGLI DA BERE UNA
BEVANDA ALCOLICA PER
TONIFICARLO
C
LA PERDITA DI SANGUE DAL NASO
E069 (EPISTASSI) PUO' ESSERE UN
SINTOMO PREOCCUPANTE?
SI', SE NON DIPENDE DA UN
NO, SE NON IN CASI
FATTORE TRAUMATICO O DA
ASSOLUTAMENTE
FRAGILITA' CAPILLARE DELLE
ECCEZIONALI
FOSSE NASALI
NO, PERCHE' SE LA CAUSA
NON E' TRAUMATICA DIPENDE
ESCLUSIVAMENTE DA UNA
FRAGILITA' CAPILLARE
A
COSA NON SI DEVE FARE AD UN
E070 SOGGETTO CHE MANIFESTA UN
"COLPO DI CALORE"?
VENTILARE
FAR BERE ACQUA CON UN
PO' DI SALE
FARE IMPACCHI GELATI
C
STATO DI ECCITAZIONE
DIFFICOLTA' MOTORIA E
VOMITO
CUTE CALDA CON ASSENZA
DI SUDORAZIONE E AUMENTO
DEL BATTITO CARDIACO
C
E071
QUALI SONO I SINTOMI PRINCIPALI DI
UN COLPO DI CALORE?
COPRIRLO NEL CASO SI
RILEVI CHE SOFFRA IL
FREDDO
QUESITI ESAMI DI CACCIA
LETTERA “f”
DEONTOLOGIA ED ETICA
DEL CACCIATORE
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
F001
LA FAUNA SELVATICA IN ITALIA
ATTUALMENTE E' CONSIDERATA:
PROPRIETA' DELLO STATO (E
PROPRIETA' DI NESSUNO E
QUINDI DI TUTTI I CITTADINI) IL
IN DISPONIBILITA' DEL
QUINDI DI CHI SE NE APPROPRIA
PROPRIETARI DEI FONDI
QUALE LA DEVE PROTEGGERE
ANDANDO A CACCIA
NELL'INTERESSE DELLA COMUNITA' SUI QUALI SI TROVA
LEGITTIMAMENTE
NAZIONALE ED INTERNAZIONALE
F002
QUANDO L'ESERCIZIO VENATORIO E'
CONCETTUALMENTE COMPATIBILE
CON LA SALVAGUARDIA DEI BENI
AMBIENTALI?
QUANDO IL PRELIEVO DI FAUNA
AMMESSO NON METTE IN FORSE
LA NATURALE EVOLUZIONE
DELLE SPECIE INTERESSATE
QUANDO IL COSTO DEL TESSERINO
QUANDO NON SI
VENATORIO E' COMMISURATO AL
ESERCITA ALL'INTERNO
VALORE INTRINSECO DEGLI
DEI PARCHI
ANIMALI CACCIATI
A
B
B
F003
ESERCITARE LA CACCIA E' UN
DIRITTO DI OGNI CITTADINO
ITALIANO CHE NE FACCIA
RICHIESTA?
SI, PURCHE' POSSEGGA I
REQUISITI PER OTTENERE IL
PORTO D'ARMI
NO, E' UNA CONCESSIONE
RILASCIATA A CHI E' IN POSSESSO
DI PARTICOLARI REQUISITI
SOGGETTIVI E DIMOSTRI DI
SI', PURCHE' SI PAGHINO
LE TASSE RICHIESTE
ESSERE A CONOSCENZA DELLE
NORME DI SETTORE E DELLE
NOZIONI BASILARI DELLA
SALVAGUARDIA DELLA NATURA
F004
LA CACCIA SECONDO LA FILOSOFIA
DELLE ATTUALI NORMATIVE DI
QUALE ATTIVITA' DI SFOGO
SETTORE PUO' ANCHE ESSERE
DELLA VIOLENZA REPRESSA
INTESA:
QUALE STRUMENTO PER
PERSEGUIRE UN
ADEGUATO EQUILIBRIO
FAUNISTICO
C
F005
PER COINVOLGERE OGNI
PERCHE' LA LEGGE 157/1992 HA
CACCIATORE NELLA GESTIONE PER LIMITARE IL NUMERO DI
VOLUTO INTRODURRE IL CONCETTO
CACCIATORI CHE INSISTONO SUI
DEL PATRIMONIO FAUNISTICO
DEL LEGAME CACCIATORE AMBIENTALE DEL TERRITORIO IN SINGOLI A.T.C. E C.A.
TERRITORIO?
CUI PRATICA LA CACCIA
PER INCREMENTARE GLI
ACQUISTI IMMOBILIARI DA
PARTE DEI CACCIATORI
FORANEI
A
F006
OGNI CACCIATORE NEL PRATICARE
L'ATTIVITA' VENATORIA DEVE
IDENTIFICARSI IN :
RAPPRESENTANTE DELLA
SPECIE DOMINANTE CON PIENI
POTERI NEI CONFRONTI DEGLI
ALTRI ANIMALI
PREDATORE NATURALE,
INTELLIGENTE E RAZIONALE IN
GRADO DI CONTROLLARE I SUOI
ISTINTI
UOMO PREISTORICO CHE
UCCIDE LA PREDA PER
CONSUMARNE LE CARNI
B
F007
NEI PRELIEVI SELETTIVI DI FAUNA
UNGULATA IL CACCIATORE DEVE
MIRARE:
AD ABBATTERE IL CAPO CHE
PRESENTA IL TROFEO PIU'
SVILUPPATO
A PRELEVARE L'ANIMALE DI PESO
PIU' ELEVATO NELL'AMBITO DELLA
CLASSE DI ETA' CHE GLI VIENE
ATTRIBUITA
A PRELEVARE L'ANIMALE
CHE PRESENTA CATTIVE
CONDIZIONI DI SALUTE O
MENO DOTATO
FISICAMENTE
C
QUALE UTILE ESERCIZIO FISICO
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
F008
IL CACCIATORE PUO' TOLLERARE
L'ATTIVITA' DI BRACCONAGGIO?
SI', PURCHE' ESERCITATA IN UN SI', NEL CASO RITENGA CHE LEGGI
NO, IN NESSUN CASO
AMBITO VENATORIO NEL QUALE DI SETTORE SIANO TROPPO
LUI NON ESERCITA LA CACCIA
RESTRITTIVE
C
F009
IL CACCIATORE DEVE PRESTARSI
RESPONSABILMENTE
ALL'EFFETTUAZIONE DEI PIANI DI
CONTENIMENTO DELLE SPECIE IN
ESUBERO?
SI', PERCHE' IL SUO RUOLO E'
INTIMAMENTE CONNESSO AD
UNA CORRETTA GESTIONE DEI
POPOLAMENTI FAUNISTICI
SI', NEL CASO LI RITENGA
ETICAMENTE GIUSTIFICABILI
SI', SE NON INTERESSANO
SPECIE OGGETTO DI
CACCIA
A
F010
L'ATTIVITA' DI UN CACCIATORE
MODERNO QUANTO DURA?
DALLA TERZA DOMENICA DI
SETTEMBRE AL 31 GENNAIO
SUCCESSIVO
TUTTO L'ANNO
DIPENDE DALLE SPECIE
FAUNISTICHE DI SUO
INTERESSE
B
F011
RELAZIONARE ALL'A.T.C. O AL C.A.
SU EVENTUALI ANOMALIE IN AMBITO NO, ANZI PUO' CONFIGURARSI
FAUNISTICO-VENATORIO
COME DELAZIONE
RISCONTRATE E' DOVEROSO?
SI', PERCHE' NOTIZIE TRA LORO
CORRELABILI POSSONO TORNARE
UTILI PER LA VIGILANZA, PER LA
GESTIONE FAUNISTICA, ECC.
SI', NEL CASO QUANTO
ACCERTATO ABBIA
ATTINENZA CON LA
SALUBRITA' DEI
POPOLAMENTI
FAUNISTICI
B
F012
AMMESSO E GIUSTIFICABILE SE
INSIDIARE LE LEPRI CHE RESIDUANO
NON SI E' ANCORA RAGGIUNTO
IN PARTICOLARI TERRITORI NEGLI
IL CARNIERE STAGIONALE
ULTIMI GIORNI DI CACCIA E' :
COMPLESSIVO
AMMESSO MA ETICAMENTE
SCORRETTO ANCHE SE NON SI E'
ANCORA RAGGIUNTO IL CARNIERE
STAGIONALE COMPLESSIVO
VIETATO PERCHE'
CONTRASTA CON UNA
CORRETTA GESTIONE
FAUNISTICA
B
F013
SE CONSISTENTI NEVICATE
APPROFFITTARE DEL MOMENTO
OBBLIGANO LA SELVAGGINA A
PER COMPLETARE IL CARNIERE NON CACCIARE A RASTRELLO
CONCENTRARSI IN RISTRETTE
STAGIONALE CONSENTITO
FASCE ALTIMETRICHE SI DOVREBBE:
LIMITARE I PRELIEVI, SE
NON SOSPENDERLI DEL
TUTTO, PERCHE' ALLA
SELVAGGINA NON E'
CONSENTITO DIFENDERSI
NATURALMENTE
C
F014
L'USO DEL CANNOCCHIALE DI MIRA
SULLE CARABINE E' OPPORTUNO
PERCHE':
CONSENTE DI
CLASSIFICARE MEGLIO
L'ANIMALE OGGETTO DI
PRELIEVO
B
CONSENTE DI ABBATTERE GLI
ANIMALI ANCHE A
NOTEVOLISSIMA DISTANZA
CONSENTE, ALLA GIUSTA
DISTANZA, DI INDIRIZZARE CON
PRECISIONE IL PROIETTILE IN
MODO DA ABBATTERE
IMMEDIATAMENTE IL SELVATICO
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
F015
SPARARE AD UN UNGULATO CON
UNA CARABINA DOTATA DI
CANNOCCHIALE OLTRE I 200 - 250
MT. SI DEVE RITENERE:
UN'OPPORTUNITA' IN PIU' PER
INCARNIERARE IL SELVATICO
ASSEGNATO NEI PRELIEVI
SELETTIVI
DA EVITARSI PERCHE' NEI
TIRI PARTICOLARMENTE
LUNGHI LA PRECISIONE E'
POSSIBILE PER I CACCIATORI CHE
COMUNQUE
HANNO DIMOSTRATO UNA CERTA
CONDIZIONATA DA
PERIZIA NELL'USO DI DETTA ARMA
FATTORI ESTERNI E SI
RISCHIA DI FERIRE
SOLAMENTE L'ANIMALE
F016
SPARARE AD UN UNGULATO DEL
SESSO E DELLA CLASSE
ASSEGNATA CHE SI PRESENTI
TRASVERSALMENTE MA
CONTORNATO DAGLI ALTRI ANIMALI
DEL BRANCO E':
DA EVITARSI PERCHE' IL
PROIETTILE DI CARABINA ANCHE
COLPENDO L'ANIMALE
BERSAGLIO POTREBBE
FUORIUSCIRE DAL CORPO E
FERIRE I SOGGETTI
RETROSTANTI
DA EFFETTUARSI PERCHE' LA
POSIZIONE E' IDEALE E SI PUO'
INDIRIZZARE LA FUCILATA CON
SICUREZZA VERSO LE PARTI VITALI
DELL'ANIMALE
DA EVITARSI PERCHE' E'
NOTO CHE AGLI
UNGULATI BISOGNA
SPARARE SEMPRE IN
POSIZIONE FRONTALE
A
DA EFFETTUARSI PERCHE' E'
UN'OTTIMA OCCASIONE PER
REALIZZARE UNA COPPIOLA
DA EVITARSI PER IL
RISCHIO DI FERIRE
PARECCHI ANIMALI,
MEGLIO INDIRIZZARE LA
FUCILATA SU UNA
SINGOLA STARNA
PERIFERICA
C
SOLO NEL CASO LA
TEMPERATURA SIA
SI' PERCHE' IL DANNO E'
PARTICOLARMENTE ELEVATA E INCONSISTENTE PER IL
SIA NECESSARIO ASSUMERE
PROPRIETARIO DEL FRUTTETO
LIQUIDI
NO, IN NESSUN CASO
PERCHE' SERVE L'
ASSOLUTO RISPETTO DEL
LAVORO DEI CONTADINI
SUI TERRENI DEI QUALI SI
ESERCITA LA CACCIA
C
DISARMA IL FUCILE E SI AVVICINA
SOSPENDE OGNI AZIONE ANCHE
AL GRUPPO PER FAR
SE SI TROVA ALLA DISTANZA DI
ACCAREZZARE IL CANE ED
SICUREZZA, IN ATTESA CHE IL
EVENTUALMENTE MOSTRARE LA
GRUPPO SI ALLONTANI
SELVAGGINA GIA' ABBATTUTA
SI ACCERTA CHE LA
DISTANZA DAL
PERCORSO DEL GRUPPO
GARANTISCA OGNI
CONDIZIONE DI
SICUREZZA PER
CONTINUARE L'ATTIVITA'
VENATORIA
A
F017
DA EFFETTUARSI PERCHE'
SPARARE NEL VOLO DI STARNE CHE GARANTISCE MAGGIORI
SI E' APPENA INVOLATO E':
POSSIBILITA' DI COLPIRE
ALMENO UN ANIMALE
F018
L'APPROPRIARSI DI QUALCHE
FRUTTO PER CONSUMO IMMEDIATO
E DIRETTO E' UNA PRATICA
GIUSTIFICABILE PER IL
CACCIATORE?
F019
IN PRESENZA DI BAMBINI IN
PASSEGGIATA NELLA PROSSIMITA'
DEL LUOGO DOVE SI STA
ESERCITANDO LA CACCIA, IL
CACCIATORE…
C
N.
TESTO DOMANDA
RISPOSTA
"A"
RISPOSTA
"B"
NON ESSENDOCI DIVIETI
PARTICOLARI CONTINUA AD
ESERCITARE LA CACCIA ALLO
STESSO MODO CHE IN PRESENZA
DI EVENTUALI ALTRI CACCIATORI
RISPOSTA
"C"
RISPOSTA
ESATTA
DISARMA IL FUCILE, LO
METTE IN CUSTODIA E SI
RECA PRONTAMENTE
ALLA PROPRIA
AUTOVETTURA PER
RIENTRARE ALLA SUA
ABITAZIONE
A
F020
IN PRESENZA DI CONTADINI CHE
ESERCITANO LAVORI MANUALI IN
APERTA CAMPAGNA, IL
CACCIATORE:
EVITA DI ESERCITARE
L'ATTIVITA' VENATORIA NELLE
LORO VICINANZE
F021
INCONTRANDO SUL TERRITORIO
AGRICOLTORI LOCALI IL
CACCIATORE DOVREBBE:
SALUTARLI CORDIALMENTE E, SE
POSSIBILE, DEDICARE QUALCHE
POSSIBILMENTE NASCONDERSI
MOMENTO PER PARLARE DI
E ALLONTANARSI DI SOPPIATTO
ASPETTI INERENTI L'AMBIENTE E LA
FAUNA LOCALE
AVVICINARSI PER FARSI
DIRE SE HANNO SCORTO
NEI PARAGGI
SELVAGGINA CACCIABILE
B
F022
DOVENDO OBBLIGATORIAMENTE
ATTRAVERSARE UN VIGNETO CON
L'UVA MATURA, COME SI DEVE
COMPORTARE IL CACCIATORE?
ATTRAVERSA IL VIGNETO CON
NE APPROFITTA PER DISSETARSI
CAUTELA EVITANDO, NEL CASO,
SCEGLIENDO UN GRAPPOLO
DI SPARARE AD ALTEZZA DELLE
PARTICOLARMENTE MATURO
PIANTE
SCARICA IL FUCILE,
METTE AL GUINZAGLIO IL
CANE E ATTRAVERSA IL
VIGNETO CON
ATTENZIONE
C
F023
EVITARE DI ENTRARE AL
SUO INTERNO, NON SOLO
APPROFFITARNE NEL CASO DEBBA
TROVANDOSI DI FRONTE UN CAMPO ATTRAVERSARLO CON FALCATE
PERCHE' VIETATO, MA
RECARSI IN QUELLA DIREZIONE
DOVE E' APPENA STATO SEMINATO MOLTO LUNGHE PER EVITARE
PER I DANNI CHE PUO'
ESSENDO UN TERRENO SGOMBRO
IL GRANO, IL CACCIATORE DEVE:
UN CALPESTIO ECCESSIVO
PROVOCARE
DA OGNI OSTACOLO
CALPESTANDO LA TERRA
APPENA SMOSSA
F024
COME SI DEVE COMPORTARE IL
CACCIATORE NEL CASO SI RENDA
CONTO DI AVER FERITO UN
ANIMALE?
F025
IN PRESENZA DI AGRICOLTORI CHE
SUL CAMPO FANNO NOTARE DANNI
PRODOTTI DALLA FAUNA ALLE
LORO COLTURE, IL CACCIATORE
DEVE:
C
SOSPENDERE L'ATTIVITA' DI
CACCIA PER RICERCARE
L'ANIMALE FERITO
AVVALENDOSI EVENTUALMENTE
DEGLI APPOSITI CANI DA
TRACCIA
NON DEDICARE ECCESSIVO TEMPO
NELLA RICERCA DELL'ANIMALE
FERITO AL FINE DI NON PERDERE
LA GIORNATA DI CACCIA
SEGNALARE A SERA IL
FERIMENTO ALL'A.T.C. O
AL C.A. PER LE LORO
VALUTAZIONI DEL CASO
A
FAR NOTARE DI NON ESSERE
RESPONSABILE DIRETTO DI
QUEL DANNO
INVITARE CALOROSAMENTE
L'AGRICOLTORE AD ESSERE PIU'
EDUCATO NEL CASO ABBIA ALZATO
LA VOCE
PRESTARE ATTENZIONE E
CORTESEMENTE
INDICARGLI COME PUO'
RICHIEDERE ED
OTTENERE IL RIMBORSO
DEI DANNI PATITI
C
PROVA PRATICA:
RAFFIGURAZIONI DEI PANNELLI COMANDATI A DISTANZA
TAVOLA 1
TAVOLA 2
TAVOLA 3
TAVOLA 4
TAVOLA 5
TAVOLA 6
TAVOLA 7
TAVOLA 8
TAVOLA 9
TAVOLA 10
TAVOLA 11
TAVOLA 12
Hanno partecipato alla realizzazione del progetto:
I componenti la Commissione d’esame: Gianfranco Righero, Alberto Cannizzaro, Roberto Musso, Francesco Pastore, Alessandra Pucci, Paolo Romano,
Andreina Raffero;
Le Guardie Ittico Volontarie: Giuliano Frola, Giuseppe Fumagalli
Gli Istruttori delle Associazioni Venatorie: Roberto Antonioli (Enalcaccia), Piergiorgio Manavella (F.I.D.C.), Ivan Pedini (F.I.D.C.);
I dipendenti provinciali del Servizio Tutela Fauna e Flora: Giuseppe Baima-Poma, Paola Bertotto, Aldo Paolo Fontana, Tiziana Tagliatti