ESAME PER IL RILASCIO DELL’ ABILITAZIONE VENATORIA IN PROVINCIA DI TORINO TUTELA FAUNA E FLORA INTRODUZIONE Per poter esercitare la caccia occorre essere in possesso di apposita "abilitazione" che si consegue a seguito del positivo superamento di un esame unico, valido per l'esercizio dell'attività venatoria sul territorio nazionale (zona Alpi compresa), da sostenere presso la Provincia di residenza. II candidato che abbia presentato domanda è convocato dall'Amministrazione Provinciale per sostenere l'esame di abilitazione a seguito del quale, se superato, viene rilasciato apposito certificato da allegare alla successiva richiesta di porto di armi. L'esame di abilitazione, così come previsto dalla D.G.P. n. 374-13250 del 19.04.2011 e successive modificazioni approvate con D.G.P. n. 72533891 del 04.09.2012, è articolato in una prova teorica e una prova pratica. PROVA TEORICA Per la prova teorica sono stati realizzati una serie di quesiti chiusi, a risposta multipla, che vertono su tutte le materie oggetto d’esame. Per la prova viene predisposto un questionario formato complessivamente da 40 domande, ripartite per materia nella misura di: A. 8 domande inerenti le normative di settore B. 12 domande inerenti la zoologia applicata alla caccia C. 5 domande inerenti la tutela dell’ambiente e delle colture agricole D. 5 domande inerenti le armi e le munizioni E. 5 domande inerenti gli interventi di primo soccorso F. 5 domande inerenti l’etica e la deontologia venatoria delle quali, tra quelle riferite alle lettere a, b, d, almeno un terzo attinenti a norme e specie faunistiche tipiche dell'areale alpino e ad armi di prevalente uso nella zona faunistica delle Alpi. Ai candidati verrà consegnato un foglio, singolarmente intestato, che riporta l’intera serie delle possibili 40 risposte contrassegnate dalle lettere A, B o C; i quesiti verranno proiettati su apposito schermo, eventualmente corredati da immagini. La durata della prova è definita in 40 minuti (un minuto per ogni singola domanda). • • • Valutazione della prova: con una percentuale di risposte esatte uguale o superiore al 90 % (≥ a 36) dei quesiti somministrati, il candidato ha superato la prova; con un numero di risposte esatte che si colloca tra il 60% ed il 90% (da 24 a 35) delle domande il candidato è sottoposto a colloquio integrativo di fronte alla Commissione esaminatrice la quale esprime poi il giudizio finale; con un numero di risposte esatte inferiore al 60% (≤ a 23) la prova non è superata. I candidati che superano la prova sono ammessi alla successiva verifica pratica PROVA PRATICA Si svolge presso la struttura del poligono “SOTTOTIRO” di Località San Sebastiano, 29 di Perosa Argentina, ove sono stati predisposti: • • un tracciato lungo il quale sono state riprodotte situazioni quali quelle riscontrabili in attività di caccia, 12 pannelli attivabili con telecomando (riproduzione in allegato), e collocati ostacoli diversi (passaggio di siepe, di reticolato, di staccionata e di corso d’acqua) grandi schermi sui quali, in ambientazioni tipiche del nostro territorio, si presentano animali cacciabili e non cacciabili in movimento, a distanze e condizioni diverse Al candidato viene assegnato all’inizio della prova un fucile inerziato, a scelta del Commissario tra un giustapposto, un sovrapposto o un semiautomatico, e delle cartucce a salve. Il candidato lungo il percorso e di fronte agli schermi deve dimostrare di saper maneggiare l’arma in sicurezza e reagire di fronte al selvatico in modo pronto, cosciente e rispettoso delle specie non oggetto di caccia, fermo restando che, nel caso non sussistano elementi ostativi (specie non consentite, situazioni di pericolo, etc.), sia tenuto ad esplodere l’ipotetico colpo di fucile nei confronti della selvaggina che si palesa. Ai candidati che ottengono un giudizio positivo sia nella prova teorica che nell’esercitazione pratica viene rilasciata l’abilitazione all’esercizio della caccia sul territorio nazionale, compresa la zona faunistica delle Alpi. QUESITI PROVA TEORICA: - Lettera Lettera Lettera Lettera Lettera Lettera “a” “b” “c” “d” “e” “f” - LEGISLAZIONE VENATORIA ZOOLOGIA E BIOLOGIA TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLE COLTURE AGRICOLE ARMI E MUNIZIONI DA CACCIA E LORO USO NORME DI PRIMO SOCCORSO DEONTOLOGIA ED ETICA DEL CACCIATORE QUESITI ESAMI DI CACCIA LETTERA “a” LEGISLAZIONE VENATORIA N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA A001 IL TASSO (Meles meles) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: CACCIABILE NON CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA B A002 LA MARMOTTA (Marmota marmota) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: NON CACCIABILE CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA A A003 LO STAMBECCO (Capra Ibex) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: PARTICOLARMENTE PROTETTA NON CACCIABILE CACCIABILE A A004 LA POIANA (Buteo buteo) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA NON CACCIABILE B A005 LA CIVETTA (Athene noctua) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: CACCIABILE NON CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA C A006 LA VOLPOCA (Tadorna tadorna) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: NON CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA CACCIABILE B A007 IL PICCHIO VERDE (Picus viridis) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: PARTICOLARMENTE PROTETTA CACCIABILE NON CACCIABILE A NON CACCIABILE CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA C IL GRACCHIO CORALLINO A008 (Pyrroohocorax pyrroohocorax) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: A009 L'AIRONE CINERINO (Ardea cinerea) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: PARTICOLARMENTE PROTETTA NON CACCIABILE CACCIABILE B A010 L'OCA SELVATICA (Anser anser) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA NON CACCIABILE C A011 LA QUAGLIA (Coturnix coturnix) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: NON CACCIABILE CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA B A012 IL MARTIN PESCATORE (Alcedo atthis) CACCIABILE IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: NON CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA B A013 LA CINCIALLEGRA (Parus major) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: NON CACCIABILE CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA A A014 IL VOLTOLINO (Porzana porzana) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: PARTICOLARMENTE PROTETTA CACCIABILE NON CACCIABILE C A015 LA TORDELA (Turdus viscivorus) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: NON CACCIABILE CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA A A016 L'ALLODOLA (Alauda arvensis) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: CACCIABILE NON CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA A N. TESTO DOMANDA A017 LO STORNO (Sturnus vulgaris) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: A018 RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA A IL BECCACCINO (Gallinago gallinago) IN PARTICOLARMENTE REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: PROTETTA NON CACCIABILE CACCIABILE C A019 IL TORDO SASSELLO (Turdus iliacus) IN NON CACCIABILE REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: PARTICOLARMENTE PROTETTA CACCIABILE C A020 IL DAINO (Dama dama) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: CACCIABILE NON CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA A A021 LA PERNICE ROSSA (Alectoris rufa) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: PARTICOLARMENTE PROTETTA CACCIABILE NON CACCIABILE B A022 LA GAZZA (Pica pica) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: CACCIABILE NON CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA A CACCIABILE NON CACCIABILE PARTICOLARMENTE PROTETTA A UN'AREA SOTTOPOSTA A SEQUESTRO B IL CONIGLIO SELVATICO (Oryctolagus A023 cuniculus) IN REGIONE PIEMONTE È UNA SPECIE: NON CACCIABILE A024 PER "FONDO CHIUSO" OVE E' VIETATA UN APPEZZAMENTO LA CACCIA SI INTENDE: COMUNQUE RECINTATO UN TERRENO CHIUSO DA MURO O ALTRA RECINZIONE DI ALTEZZA MINIMA DI MT. 1,20, OVVERO DA CORSO O SPECCHIO D'ACQUA PERENNE PROFONDO ALMENO MT. 1,50 E LARGO MT.3 A025 I "FONDI CHIUSI" OVE E' VIETATA LA CACCIA DEVONO: ESSERE TABELLATI LUNGO TUTTO IL PERIMETRO ESSERE INDICATI ALL'ALBO PRETORIO DEL COMUNE INTERESSATO PERIMETRATI CON BINDELLE BIANCHE E ROSSE A SI', PURCHE' NON SI PROVOCHI DANNO SOLO IL CINGHIALE NO, POICHE' IN ATTUALITA' DI COLTIVAZIONE C NO SI', MA SOLO CON CANE DA FERMA B I TERRENI COLTIVATI E RECINTATI TUTTI I TERRENI DI PROPRIETA' DI UN'IMPRESA AGRICOLA A SI PUO' CACCIARE IN UN CAMPO DI A026 GRANTURCO PRIMA DELLA TREBBIATURA? A027 A028 SI PUO' CACCIARE NEI VIGNETI PRIMA SOLO DA APPOSTAMENTO DELLA VENDEMMIA? TEMPORANEO COSA SI INTENDE PER "TERRENO IN ATTUALITA' DI COLTIVAZIONE"? GLI APPEZZAMENTI COLTIVATI, I FRUTTETI E I PRATI STABILITI PRIMA DEL RACCOLTO DEI RELATIVI PRODOTTI N. TESTO DOMANDA SI PUO' CACCIARE SU TERRENI DELIMITATI DA FILO METALLICO A029 DESTINATI AL RICOVERO O AD ALIMENTAZIONE DEL BESTIAME? RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" SI', CON DIVIETO DI SPARO IN NO, NEL PERIODO DELLA DIREZIONE DEGLI ANIMALI DA LORO UTILIZZAZIONE AGROREDDITO PASTORALE QUAL E' LA PERCENTUALE DI TERRITORIO AGRO-SILVO-PASTORALE A030 CHE DEVE ESSERE PRECLUSO ALLA DAL 10 AL 20% CACCIA NELLA ZONA FAUNISTICA DI PIANURA? DAL 5 AL 10% RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA SI', MA DA APPOSTAMENTO TEMPORANEO B DAL 20 AL 30% C COSA SONO LE "OASI DI A031 PROTEZIONE?" AREE DESTINATE ALLA AREE DA TRASFORMARE CONSERVAZIONE DEGLI SUCCESSIVAMENTE IN HABITAT NATURALI E ALLA PARCHI SALVAGUARDIA DELLA FAUNA AREE GESTITE DAL W.W.F. A PERCHE' VENGONO ISTITUITE LE A032 "ZONE DI RIPOPOLAMENTO E CATTURA"? PER GARANTIRE UN REDDITO PER CONTENERE I DANNI ALLE IMPRESE AGRICOLE ALLE COLTURE PER POTENZIARE LA PRESENZA DI FAUNA A FINI DI IRRADIAMENTO E RIPOPOLAMENTO C SOLO IN AREA ALPINA SI', CON TABELLE PERIMETRALI NO, PURCHE' SEGNALATE PREVENTIVAMENTE AI CACCIATORI B LE "ZONE DI RIPOPOLAMENTO E A034 CATTURA" DEVONO ESSERE TABELLATE? NO, PURCHE' SEGNALATE PREVENTIVAMENTE AI CACCIATORI SOLO IN PIANURA SI', CON TABELLE PERIMETRALI C I TERRENI IN ATTUALITA' DI COLTIVAZIONE DEVONO ESSERE A035 PERIMETRATI CON TABELLE RIPORTANTI IL DIVIETO DI CACCIA? SI' NO DIPENDE DALLA TIPOLOGIA DI COLTURA B TUTTE LE ZONE DOVE NON SI PUO' ESERCITARE LA CACCIA DEVONO A036 ESSERE DELIMITATE DA APPOSITE TABELLE? NO SI' SI', CON TABELLE POSTE AD ALTEZZA MINIMA DI 2 METRI A NEGLI A.T.C. IN QUALE PERIODO E' AMMESSO L'ALLENAMENTO E A037 ADDESTRAMENTO DEI CANI DA CACCIA? DAL 1° SETTEMBRE FINO AL QUARTO GIORNO ANTECEDENTE L'APERTURA DELLA CACCIA DAL 15 AGOSTO FINO ALLA SECONDA DOMENICA DI SETTEMBRE DAL 15 AGOSTO FINO AL QUARTO GIORNO ANTECEDENTE L'APERTURA DELLA CACCIA C A033 LE "OASI DI PROTEZIONE" DEBBONO ESSERE TABELLATE? N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA IN QUALI GIORNI E' AMMESSO L'ALLENAMENTO E ADDESTRAMENTO TUTTI I GIORNI DELLA A038 DEI CANI DA CACCIA NEL PERIODO SETTIMANA CONSENTITO? IL MERCOLEDI'. SABATO E DOMENICA TUTTI I GIORNI DELLA SETTIMANA AD ECCEZIONE DEL MARTEDI' E VENERDI' C NELLE ZONE IN CUI SONO PERMESSI L'ADDESTRAMENTO, L'ALLENAMENTO A039 E LE GARE DEI CANI DA FERMA CON SOLO IN PRIMAVERA DIVIETO DI SPARO SI POSSONO PORTARE I CANI: DURANTE LA STAGIONE VENATORIA DURANTE IL PERIODO INDICATO NEI SINGOLI REGOLAMENTI DI GESTIONE C ALLA PROVINCIA PER MEZZO ALLA REGIONE CON ALLA PROVINCIA SENTITE LE DEL PIANO FAUNISTICO APPOSITO ATTO NORMATIVO ASSOCIAZIONI VENATORIE VENATORIO B A CHI COMPETE STABILIRE LA A040 DIMENSIONE TERRITORIALE DEGLI A.T.C. E DEI C.A? COMPETE AL COMITATO DI GESTIONE ISTITUIRE LE OASI DI A041 DEGLI AMBITI TERRITORIALI DI PROTEZIONE CACCIA: APPROVARE I PIANI DI PRELIEVO PER LA FAUNA UNGULATA RUMINANTE AMMETTERE I CACCIATORI CHE NE FANNO RICHIESTA C PERIZIARE E RIMBORSARE I DANNI PROVOCATI DALLA COMPETE AL COMITATO DI GESTIONE FAUNA SELVATICA ALLE A042 DEGLI AMBITI TERRITORIALI DI COLTURE AGRICOLE SUI CACCIA: TERRENI ADIBITI ALLA CACCIA APPROVARE I PIANI DI PRELIEVO PER LA FAUNA UNGULATA RUMINANTE ISTITUIRE LE ZONE DI RIPOPOLAMENTO E CATTURA A RIMBORSARE I DANNI PRODOTTI DALLA FAUNA NELLE OASI DI PROTEZIONE A 6 DELLE ASSOCIAZIONI VENATORIE, 6 DELLE ASSOCIAZIONI DI PROTEZIONE AMBIENTALE, 4 DELLE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE, 4 DEGLI ENTI LOCALI B ORGANIZZARE I CENSIMENTI COMPETE AL COMITATO DI GESTIONE ISTITUIRE I CAMPI DI DELLA FAUNA OGGETTO DI A043 DEGLI AMBITI TERRITORIALI DI ADDESTRAMENTO E PRELIEVO SELETTIVO E/O CACCIA: ALLENAMENTO CANI NUMERICO I COMITATI DI GESTIONE DEGLI A.T.C. A044 SONO COMPOSTI DA UN NUMERO DI RAPPRESENTANTI PARI A: 6 DELLE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE, 6 DEGLI ENTI LOCALI, 4 DELLE ASSOCIAZIONI VENATORIE, 4 DELLE ASSOCIAZIONI DI PROTEZIONE AMBIENTALE 6 DELLE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE, 6 DELLE ASSOCIAZIONI VENATORIE, 4 DELLE ASSOCIAZIONI DI PROTEZIONE AMBIENTALE, 4 DEGLI ENTI LOCALI IL PRESIDENTE DEGLI AMBITI A045 TERRITORIALI DI CACCIA: E' NOMINATO DALLA E' NOMINATO DAL COMITATO E' NOMINATO DALLA REGIONE PROVINCIA TRA I E DALLA PROVINCIA DI DI GESTIONE TRA I SUOI COMPONENTI DEL COMITATO COMUNE ACCORDO COMPONENTI DI GESTIONE A N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" CONTENUTA, DI NORMA, ALL'INTERNO DI UN NUMERO L'AMMISSIONE DEI CACCIATORI NEGLI DEFINITA SULLA BASE DELLA MASSIMO CALCOLATO IN DEFINITA SULLA BASE DEL A046 AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA DEVE FAUNA PRESENTE SUL SUO RAPPORTO DI UN NUMERO DI RICHIESTE ESSERE: TERRITORIO CACCIATORE OGNI 19,01 PRESENTATE ETTARI DI TERRITORIO AGROSILVO-PASTORALE L'AMMISSIONE DI CACCIATORI DI A047 ALTRE REGIONI ALL'INTERNO DEGLI AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA… E' AMMESSA FINO AL RAGGIUNGIMENTO DEL LIMITE MASSIMO DEI CACCIATORI AMMISSIBILI A050 LE AZIENDE AGRI-TURISTICOVENATORIE: B E' AMMESSA IN MISURA NON SUPERIORE AL 10% DEI CACCIATORI AMMISSIBILI IN OGNI A.T.C. E' AMMESSA SOLO IN CONDIZIONI DI RECIPROCITA' A NON MENO DEL 10% DEL TERRITORIO AGRO-SILVOPASTORALE DI CIASCUNA PROVINCIA FINO AD UN MASSIMO DEL 40% DEL TERRITORIO REGIONALE A VIETARE L'ESERCIZIO PRODURRE REDDITO PER GLI VENATORIO DA IMPRENDITORI AGRICOLI APPOSTAMENTO LOCALI TEMPORANEO SALVAGUARDARE GLI AMBIENTI NATURALI E LA FAUNA C SONO ISTITUITE PER LA TUTELA DELLA GROSSA FAUNA EUROPEA SONO ISTITUITE AD ESCLUSIVO USO COOPERATIVISTICO B NON PIU' DEL 15% DEL LE AZIENDE FAUNISTICO-VENATORIE E TERRITORIO AGRO-SILVOA048 LE AZIENDE AGRI-TURISTICOPASTORALE DI CIASCUNA VENATORIE POSSONO INTERESSARE: REGIONE LE AZIENDE FAUNISTICO-VENATORIE A049 HANNO QUALE SCOPO: RISPOSTA ESATTA SONO ISTITUITE A FINI DI IMPRESA AGRICOLA NELLE AZIENDE AGRI-TURISTICOVENATORIE IL RIPOPOLAMENTO CON A051 SELVAGGINA PUO' ESSERE EFFETTUATO: ESCLUSIVAMENTE DURANTE DALLA CHIUSURA DELLA NEL CORSO DI TUTTO L'ANNO LA STAGIONE VENATORIA CACCIA AL 31 MARZO CON FAUNA DI ALLEVAMENTO I DANNI PRODOTTI DALLA FAUNA ALLE COLTURE AGRICOLE NELLE A052 AZIENDE FAUNISTICO-VENATORIE SONO RIMBORSATI AGLI AVENTI TITOLO: DALLA PROVINCIA L'ALLEVAMENTO DI FAUNA SELVATICA A SCOPO DI RIPOPOLAMENTO O A DA TUTTI I CITTADINI A053 SCOPO ALIMENTARE PUO' ESSERE MAGGIORENNI ESERCITATO: B DAL CONCESSIONARIO DALLA REGIONE TRAMITE I SERVIZI DECENTRATI DELL'AGRICOLTURA B DA TUTTI I CITTADINI PREVIA AUTORIZZAZIONE DELLA PROVINCIA E DAI TITOLARI DI IMPRESA AGRICOLA DAGLI AGRICOLTORI E DAGLI ISCRITTI ALLA CAMERA DI COMMERCIO NELLE CATEGORIE PERTINENTI B N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" L'ALLEVAMENTO DI FAUNA SELVATICA E' AMMESSO SOLO A A054 A SCOPO ORNAMENTALE E PERSONE AUTORIZZATE AMATORIALE: DALLA PROVINCIA RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA E' AMMESSO A TUTTI I CITTADINI MAGGIORENNI NON E' AMMESSO IN REGIONE PIEMONTE A DEVONO ESSERE CONTRASSEGNATI DEVONO ESSERE LIBERATI ENTRO IL PRIMO ANNO DI VITA B AI COMITATI DI GESTIONE DEGLI A.T.C. O C.A. TERRITORIALMENTE INTERESSATI A ATTIVITA' DI STUDIO E RICERCA B TUTTI I CAPI DI FAUNA SELVATICA A055 REGOLARMENTE ALLEVATI IN REGIONE PIEMONTE: DEVONO ESSERE ACCOMPAGNATI DA UN CERTIFICATO DI NASCITA PREDISPOSTO DALL'ALLEVATORE IL CONTROLLO DELLA FAUNA A056 SELVATICA CHE CREA PARTICOLARI PROBLEMATICHE E' DEMANDATO: ALLE GUARDIE PROVINCIALI LE QUALI POSSONO AI CACCIATORI DEGLI A.T.C. O AVVALERSI DELLA C.A. TERRITORIALMENTE COLLABORAZIONE DEI INTERESSATI PROPRIETARI E CONDUTTORI DEI FONDI INTERESSATI IL CONTROLLO DELLA FAUNA A057 SELVATICA CHE CREA PARTICOLARI PROBLEMATICHE SI CONSIDERA: ATTIVITA' VENATORIA ATTIVITA' DI GESTIONE FAUNISTICA IL PARTECIPARE AGLI INTERVENTI DI UN DIRITTO DI OGNI A058 CONTENIMENTO DELLE POPOLAZIONI CACCIATORE PROVINCIALE DI CINGHIALE E': UNA COLLABORAZIONE UN OBBLIGO PER TUTTI I PRESTATA ALLA PROVINCIA CACCIATORI AMMESSI NEGLI CHE E' TITOLARE DELLA FUNZIONE DEL CONTROLLO A.T.C. O NEI C.A. FAUNISTICO C AL CONTENIMENTO DELLE POPOLAZIONI DEI CINGHIALI POSSONO ESSERE CHIAMATI A A059 PARTECIPARE ANCHE I CACCIATORI NON PROPRIETARI O CONDUTTORI DI FONDI AGRICOLI? SI', PURCHE' AUTORIZZATI DALLA PROVINCIA SU INDICAZIONE DEI SOGGETTI CHE FANNO RICHIESTA DI INTERVENTO B NO SI', PERCHE' E' UN LORO DIRITTO NELLE OPERAZIONI DI CONTENIMENTO DELLE SPECIE FAUNISTICHE PROBLEMATICHE APPROVATE DALLA A060 SI' PROVINCIA VALGONO TUTTE LE NORME RELATIVE ALL'ESERCIZIO VENATORIO? SI', PER QUANTO ATTIENE AI NO, PERCHE' NON SI TRATTA GIORNI AMMESSI IN CORSO DI ATTIVITA' DI CACCIA DI SETTIMANA I QUANTITATIVI DI FAUNA SELVATICA PER IL RIPOPOLAMENTO SUL A061 TERRENO ADIBITO ALLA CACCIA PROGRAMMATA E' DETERMINATO: DALLA REGIONE DALL'ASSEMBLEA DEI CACCIATORI AMMESSI DAI COMITATI DI GESTIONE COMPETENTI PER TERRITORIO B C N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA LE IMMISSIONI DI SELVAGGINA A DALLE ASSOCIAZIONI A062 SCOPO DI RIPOPOLAMENTO POSSONO VENATORIE ESSERE EFFETTUATE: DAI SOGGETTI DEPUTATI ALLA GESTIONE DELL'AREA DA CHIUNQUE, PREVIO CONTROLLO SANITARIO DELLA SELVAGGINA DA IMMETTERE B POSSONO ESSERE UTILIZZATI CAPI DI A063 SELVAGGINA NATI IN CATTIVITA' IN SI', PURCHE' ADULTI OPERAZIONI DI RIPOPOLAMENTO? SI', PURCHE' APPARTENENTI A SPECIE AUTOCTONE NO B NO A SI, MA SOLO SE NON SONO PREVISTE MANIFESTAZIONE SPORTIVA B AI TASSIDERMISTI ISCRITTI ALLA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA E ARTIGIANATO, PREVIA ABILITAZIONE ACQUISITA NELLA PROVINCIA DI RESIDENZA C E' POSSIBILE IMPORTARE FAUNA A064 SELVATICA VIVA DALL'ESTERO PER FINI DI RIPOPOLAMENTO? SI', PURCHE' APPARTENENTE SI', MA IN PICCOLISSIMA A SPECIE ITALIANE QUANTITA' AUTOCTONE SI, PURCHE' VI SIA E' POSSIBILE L'ESERCIZIO VENATORIO L'AUTORIZZAZIONE DEL A065 NEI TERRENI ADIBITI AD ATTIVITA' PROPRIETARIO DEL SPORTIVA? TERRENO NO, IN NESSUN CASO L'ATTIVITA' DI TASSIDERMIA ED A066 IMBALSAMAZIONE DI CAPI DELLA FAUNA SELVATICA E' CONSENTITA: AI CACCIATORI CHE L'HANNO A TUTTI I CITTADINI NEL ABBATTUTA E AI RISPETTO DELLE VIGENTI TASSIDERMISTI NORME SANITARIE PROFESSIONALI SUL TERRITORIO NAZIONALE, LE A067 POSSIBILI OPZIONI SULLA FORMA ESCLUSIVA DI CACCIA SONO: TRE: DA APPOSTAMENTO FISSO; VAGANTE NELLA ZONA DELLE ALPI; NELLE ALTRE FORME CONSENTITE NEGLI AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA QUATTRO: DA APPOSTAMENTO TEMPORANEO; DA APPOSTAMENTO FISSO; VAGANTE NELLA ZONA DELLE ALPI; NELLE ALTRE FORME CONSENTITE IN AMBITI DI PIANURA DUE: VAGANTE NELLA ZONA DELLE ALPI; NELLE ALTRE FORME CONSENTITE NEGLI AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA A QUATTRO: DA APPOSTAMENTO TEMPORANEO; DA IN REGIONE PIEMONTE LE POSSIBILI APPOSTAMENTO FISSO; A068 OPZIONI SULLA FORMA ESCLUSIVA DI VAGANTE NELLA ZONA DELLE CACCIA SONO: ALPI; NELLE ALTRE FORME CONSENTITE NEGLI AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA TRE: DA APPOSTAMENTO FISSO; VAGANTE NELLA ZONA DELLE ALPI; NELLE ALTRE FORME CONSENTITE NEGLI AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA DUE: VAGANTE NELLA ZONA DELLE ALPI; NELLE ALTRE FORME CONSENTITE NEGLI AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA B N. A069 TESTO DOMANDA L'APPOSTAMENTO TEMPORANEO E' AMMESSO: RISPOSTA "A" SOLO IN AREE BOSCATE L'OPZIONE SULLA FORMA ESCLUSIVA A070 DI CACCIA IN REGIONE PIEMONTE HA TRIENNALE DURATA: RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" SOLO A CONDIZIONE CHE NON SI MODIFICHI IL SITO IN MODO DURATURO SOLO A COLORO CHE ESERCITANO LA CACCIA IN ZONA ALPI B ANNUALE CON CONFERMA AUTOMATICA SALVO RICHIESTA DI VARIAZIONE BIENNALE B ALLA PROVINCIA DI RESIDENZA C SI' IN CASO DI RINUNCIA ALLA CACCIA DI SELEZIONE B L'OPZIONE SULLA FORMA ESCLUSIVA ALL'A.T.C. O AL C.A. NEL A071 DI CACCIA DEVE ESSERE QUALE IL CACCIATORE ALLA REGIONE COMUNICATA: CHIEDE DI ESSERE AMMESSO L'OPZIONE SULLA FORMA ESCLUSIVA A072 DI CACCIA PUO' ESSERE VARIATA NO PRIMA DELLA SCADENZA NATURALE? SI', NEL CASO SUSSISTANO MOTIVAZIONI SANITARIE O PER CAMBIO DI RESIDENZA ANAGRAFICA LA STIPULAZIONE DI UNA POLIZZA ASSICURATIVA PER RESPONSABILITA' CIVILE VERSO TERZI E PER NO, E' UNA CONDIZIONE A073 INFORTUNIO E' UNA DELLE FACOLTATIVA CONDIZIONI PRESCRITTE PER IL RILASCIO DEL TESSERINO REGIONALE DI CACCIA? SI', ESCLUSIVAMENTE PER LA SI', NEL RISPETTO DEI POLIZZA DI RESPONSABILITA' MASSIMALI MINIMI PREVISTI CIVILE VERSO TERZI DALLE NORME DI SETTORE IN MANCANZA DI AMMISSIONE AD UN A.T.C. O C.A. DEL PIEMONTE, IL TESSERINO REGIONALE DEVE ESSERE A074 RILASCIATO AD UN CACCIATORE PIEMONTESE CHE NE FACCIA RICHIESTA? A075 SUL TESSERINO VENATORIO IL CACCIATORE DEVE ANNOTARE: SI', PURCHE' IN POSSESSO DI VALIDO PORTO D'ARMI, DELLE RICEVUTE DEI SI', PURCHE' AMMESSO IN UN NO VERSAMENTI DELLE TASSE ATC O CA DI ALTRA REGIONE PRESCRITTE E DEL PREVISTO CONTRATTO ASSICURATIVO RC TERZI ED INFORTUNI LE GIORNATE DI CACCIA IN REGIONE PIEMONTE LE GIORNATE DI CACCIA NELLE AZIENDE FAUNISTICO-VENATORIE O SI', SE L'AZIENDA E' UBICATA A076 AGRI-TURISTICO-VENATORIE DEVONO NELLA REGIONE DI ESSERE ANNOTATE SUL TESSERINO RESIDENZA REGIONALE? RISPOSTA ESATTA C A PREVENTIVAMENTE E IN MODO INDELEBILE LE GIORNATE DI CACCIA USUFRUITE NONCHE' I CAPI DI FAUNA SELVATICA ABBATTUTI LA FAUNA ABBATTUTA E QUELLA AVVISTATA B NO SI', SEMPRE C N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" PARTECIPARE PER ALMENO 1 PER ESERCITARE LA CACCIA DI STAGIONE AI CENSIMENTI ACQUISIRE L'ABILITAZIONE A077 SELEZIONE ALLA FAUNA UNGULATA E' ORGANIZZATI DAGLI AMBITI ALL'ESERCIZIO VENATORIO NECESSARIO: TERRITORIALI DI CACCIA O NELLA ZONA DELLE ALPI DAI COMPRENSORI ALPINI NEI DODICI MESI SUCCESSIVI AL RILASCIO DELLA PRIMA LICENZA DI A078 PORTO DI FUCILE IL CACCIATORE PUO' PRATICARE L'ESERCIZIO VENATORIO: SOLO UN GIORNO ALLA SETTIMANA SOLO SE ACCOMPAGNATO DA UN ALTRO CACCIATORE IN POSSESSO DI LICENZA RILASCIATA DA ALMENO TRE ANNI E CHE NON ABBIA COMMESSO ILLECITI CHE COMPORTINO LA SOSPENSIONE O REVOCA DELLA LICENZA DI CACCIA RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA ACQUISIRE L'ABILITAZIONE A SEGUITO DI FREQUENZA DI APPOSITO CORSO DI FORMAZIONE C SOLO SE ACCOMPAGNATO DA UN CACCIATORE ABILITATO ALLA CACCIA DI SELEZIONE B DALLA TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE AL 31 DECEMBRE C A079 LA MINILEPRE (Silvilagus floridanus) E' DALLA TERZA DOMENICA DI DALLA TERZA DOMENICA DI CACCIABILE: SETTEMBRE AL 15 DICEMBRE SETTEMBRE AL 31 GENNAIO A080 IL FAGIANO (Phasianus colchicus) E' CACCIABILE: DALLA TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE AL 31 GENNAIO A081 LA BECCACCIA (Scolopax rusticola) E' CACCIABILE: DALLA TERZA DOMENICA DI DALLA TERZA DOMENICA DI DALLA TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE AL 31 DICEMBRE SETTEMBRE AL 15 DICEMBRE SETTEMBRE AL 31 GENNAIO C A082 IL TORDO SASSELLO (Turdus iliacus) E' DALLA TERZA DOMENICA DI DALLA TERZA DOMENICA DI DALLA TERZA DOMENICA DI CACCIABILE: SETTEMBRE AL 31 DICEMBRE SETTEMBRE AL 15 DICEMBRE SETTEMBRE AL 31 GENNAIO C A083 LA TORTORA (Streptopeia turtur) E' CACCIABILE: DALLA TERZA DOMENICA DI DALLA TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE AL 15 DICEMBRE SETTEMBRE AL 31 DICEMBRE C DALLA TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE AL 31 GENNAIO DALLA TERZA DOMENICA DI DALLA TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE AL 15 DICEMBRE SETTEMBRE AL 31 DICEMBRE C LA STARNA (Perdix perdix) E' A084 CACCIABILE: DALLA TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE AL 31 GENNAIO, SULLA BASE DI PIANI NUMERICI PREDEFINITI DALLA TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE AL 15 DICEMBRE, SULLA BASE DI PIANI NUMERICI PREDEFINITI DALLA TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE AL 31 DICEMBRE, SULLA BASE DI PIANI NUMERICI PREDEFINITI C IL CAPRIOLO (Capreolus capreolux) E' A085 CACCIABILE: DALLA TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE AL 30 NOVEMBRE, SULLA BASE DI PIANI DI PRELIEVO SELETTIVO DAL 16 GIUGNO AL 15 MARZO DELL'ANNO SUCCESSIVO, SULLA BASE DI PIANI DI PRELIEVO SELETTIVO DAL 1° OTTOBRE AL 31 DICEMBRE, SULLA BASE DI PIANI DI PRELIEVO SELETTIVO B IL CINGHIALE (Sus scrofa) IN A086 PIANURA,SALVO DEROGA STAGIONALE, E' CACCIABILE: DAL 1° OTTOBRE AL 31 DICEMBRE DAL 1° NOVEMBRE AL 31 GENNAIO DALLA TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE AL 31 DICEMBRE B N. A087 TESTO DOMANDA LA LEPRE (Lepus europaeus) E' CACCIABILE: RISPOSTA "A" DALLA TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE AL 31 GENNAIO I PERIODI DI CACCIA PREVISTI PER LE SINGOLE SPECIE NELLA VIGENTE A088 NO, MAI LEGGE DI SETTORE POSSONO ESSERE VARIATI ANNUALMENTE? RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" DALLA TERZA DOMENICA DI DALLA TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE AL 15 DICEMBRE SETTEMBRE AL 31 DICEMBRE SI', MA ESCLUSIVAMENTE PER LE SPECIE MIGRATRICI SI', DALLA GIUNTA REGIONALE, FERMO RESTANDO L'ARCO TEMPORALE MASSIMO PREVISTO DALLA LEGGE RISPOSTA ESATTA C C SI', CON IL CALENDARIO VENATORIO REGIONALE, ESCLUDENDO OD INCLUDENDO SPECIE CONTEMPLATE NELLA LEGGE NAZIONALE 157/1992 SI', CON L'APPROVAZIONE DEL CALENDARIO VENATORIO REGIONALE, ANCHE INCLUDENDO SPECIE NON NO, MAI CONTEMPLATE NELLA L. 157/92 PURCHE' ABBONDANTI IN REGIONE PIANI DI PRELIEVO SELETTIVO DELLA FAUNA UNGULATA AMMISSIONE DEI CACCIATORI NEGLI A.T.C. E NEI C.A. E QUOTE DI PARTECIPAZIONE ECONOMICA SPECIE CACCIABILI E PERIODI DI CACCIA, GIORNATE E ORARI DI CACCIA, CARNIERE GIORNALIERO E STAGIONALE, ADDESTRAMENTO E IMPIEGO DEI CANI DA CACCIA C NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI A091 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN NUMERO DI SPECIE MIGRATORIE: 8 CAPI INDISTINTI 10 CAPI DI CUI NON PIU' DI 4 TRA PALMIPEDI, TRAMPOLIERI E RALLIDI E NON PIU' DI 2 BECCACCE 10 CAPI DI CUI NON PIU' DI 5 PALMIPEDI E NON PIU' DI 4 BECCACCE B NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI A092 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN NUMERO DI SPECIE STANZIALII: 2 CAPI DI CUI 1 SOLA LEPRE 2 CAPI DEI QUALI NON PIU' DI 2 CAPI COMPLESSIVAMENTE 1 CINGHIALE A NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI A093 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN NUMERO DI FAGIANI COMUNI PARI A: 8 CAPI 1 CAPO C IN PIEMONTE, L'ELENCO DELLE SPECIE CACCIABILI PREVISTO NELLA A089 VIGENTE LEGGE PUO' ESSERE VARIATO ANNUALMENTE? IL CALENDARIO VENATORIO REGIONALE APPROVATO A090 ANNUALMENTE DETTA, PER LA SUCCESSIVA STAGIONE VENATORIA, DISPOSIZIONI RELATIVE A: 2 CAPI A N. TESTO DOMANDA NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI A094 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN NUMERO DI STARNE PARI A: RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA 2 CAPI 1 CAPO 8 CAPI A NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI A095 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA 2 CAPI ABBATTERE UN NUMERO DI TORTORE PARI A: 1 CAPO 10 CAPI C NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI A096 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN NUMERO DI TORDI BOTTACCI PARI A: 2 CAPI 8 CAPI 10 CAPI C NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI A097 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN NUMERO DI COLOMBACCI PARI A: 8 CAPI 2 CAPI 10 CAPI C NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI A098 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN NUMERO DI MINILEPRI PARI A: 1 CAPO 10 CAPI 8 CAPI B NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE VENATORIA IN PIEMONTE IN OGNI A099 GIORNATA IL CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN NUMERO DI VOLPI PARI A: 2 CAPI 1 CAPO 8 CAPI A 5 CAPI 2 CAPI B NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE VENATORIA IN PIEMONTE UN SINGOLO A100 CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN 4 CAPI NUMERO MASSIMO DI LEPRI COMUNI PARI A: N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE VENATORIA IN PIEMONTE UN SINGOLO A101 10 CAPI CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN NUMERO MASSIMO DI FAGIANI PARI A: 30 CAPI 40 CAPI B NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE VENATORIA IN PIEMONTE UN SINGOLO A102 CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN 20 CAPI NUMERO MASSIMO DI ANATIDI E RALLIDI PARI A: 40 CAPI 10 CAPI B NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE VENATORIA IN PIEMONTE UN SINGOLO A103 CACCIATORE POTEVA ABBATTERE UN 20 CAPI NUMERO MASSIMO DI BECCACCE PARI A: 30 CAPI 10 CAPI C IL CARNIERE STAGIONALE PER LE SPECIE DI FAUNA UNGULATA NO, SAREBBE NECESSARIA A104 RUMINANTE OGGETTO DI PRELIEVI UNA MODIFICA DI LEGGE SELETTIVI PUO' ESSERE VARIATO PER OGNI ANNATA VENATORIA? SI' PREVIA VERIFICA DELLA CONSISTENZA DELLE SINGOLE SPECIE O DEI DANNI PROVOCATI DALLE SPECIE STESSE SI', QUALORA SIA INTERESSE DELL'A.T.C. O C.A. DI RIFERIMENTO B LA GIUNTA REGIONALE CON L'EMANAZIONE DEL CALENDARIO VENATORIO ANNUALE PUO' NO, SAREBBE NECESSARIA A105 PREVEDERE LIMITAZIONI AI CARNIERI UNA MODIFICA DI LEGGE GIORNALIERO E/O STAGIONALE PER UNA O PIU' SPECIE PER L'ANNATA VENATORIA SUCCESSIVA? SI', TENENDO CONTO DELLE FLUTTUAZIONI E DELLE TENDENZE DELLE POPOLAZIONI INTERESSATE SI', NEL CASO VENGANO AMMESSI UN NUMERO SUPERIORE DI CACCIATORI RISPETTO ALLA STAGIONE PRECEDENTE B NEL TERRITORIO VENABILE DEGLI A106 A.T.C. REGIONALI L'ATTIVITA' VENATORIA GENERICA E' AMMESSA: 2 GIORNI OGNI SETTIMANA A SCELTA TRA IL LUNEDI', MERCOLEDI', GIOVEDI', SABATO E DOMENICA NEI GIORNI DI MERCOLEDI', SABATO E DOMENICA C 2 GIORNI OGNI SETTIMANA A SCELTA TRA IL MERCOLEDI', SABATO E DOMENICA NEL CORSO DELL'ULTIMA STAGIONE NEI GIORNI INDICATI DA A.T.C. 2 GIORNI OGNI SETTIMANA A ESCLUSIVAMENTE IL SABATO A107 VENATORIA LA CACCIA DI SELEZIONE E C.A. ESCLUSO MARTEDI' E SCELTA TRA IL MERCOLEDI', E LA DOMENICA AGLI UNGULATI ERA CONSENTITA: VENERDI' SABATO E DOMENICA NELLE AZIENDE FAUNISTICONEI GIORNI DI LUNEDI', A108 VENATORIE LA CACCIA SETTIMANALE MERCOLEDI', GIOVEDI', E' AMMESSA: SABATO E DOMENICA NEI GIORNI DI MERCOLEDI', SABATO E DOMENICA NEI GIORNI DI MERCOLEDI', GIOVEDI', SABATO E DOMENICA PER EVITARE I TRE GIORNI CONSECUTIVI A A N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA LE GIORNATE DI CACCIA EFFETTUATE SUL TERRITORIO ADIBITO ALLA CACCIA PROGRAMMATA E SUL TERRITORIO DELLE AZIENDE AGRIA109 TURISTICO-VENATORIE CONCORRONO TRA LORO PER STABILIRE IL NUMERO MASSIMO DI GIORNATE DI CACCIA CONSENTITE SETTIMANALMENTE AD OGNI SINGOLO CACCIATORE? SI' SE L'AZIENDA RICADE NEL TERRITORIO DELLA STESSA SI', SEMPRE REGIONE DELL'A.T.C. DI APPARTENENZA NO, PERCHE' NELLE AZIENDE AGRI-TURISTICO-VENATORIE LA CACCIA GENERA REDDITO DI IMPRESA B A110 L'ORARIO DI CACCIA INTERCORRE: DA UN'ORA PRIMA DEL SORGERE DEL SOLE FINO AL DALL'ALBA AL TRAMONTO TRAMONTO DA UN'ORA PRIMA DEL SORGERE DEL SOLE A UN'ORA DOPO IL TRAMONTO A LA CACCIA IN REGIONE PIEMONTE E' A111 AMMESSA CON I SEGUENTI MEZZI: ESCLUSIVAMENTE CON FALCO E FUCILE (CON CANNA FALCO, ARCO E FUCILE (CON FUCILE (CON CANNA AD AD ANIMA LISCIA O AD ANIMA CANNA AD ANIMA LISCIA O AD ANIMA LISCIA O AD ANIMA RIGATA) ANIMA RIGATA) RIGATA) B IL FUCILE SEMIAUTOMATICO AD A112 ANIMA LISCIA E' AMMESSO QUALE STRUMENTO DI CACCIA IN A.T.C.? SI', PURCHE' IL CARICATORE SI', ESCLUSIVAMENTE PER LA NON POSSA CONTENERE PIU' CACCIA AGLI ANATIDI DA DI DUE CARTUCCE DI APPOSTAMENTO CALIBRO NON SUPERIORE AL TEMPORANEO 12 SI', PURCHE NON POSSA SPARARE COMPLESSIVAMENTE PIU' DI CINQUE COLPI B DURANTE L'ESERCIZIO VENATORIO IL CACCIATORE PUO' PORTARE AL SI' NEL CASO NECESSITINO NO, PERCHE' TRATTASI DI ARMI PER DIFESA A113 SEGUITO COLTELLI CON LAMA DI MEZZO IMPROPRIO DI CACCIA LUNGHEZZA PARI O SUPERIORE A 20 PERSONALE CM.? SI', SE FUNZIONALI ALLE ESIGENZE CHE POSSONO DERIVARE DALL'ATTIVITA' VENATORIA C E' POSSIBILE POSIZIONARE SAGOME DA RICHIAMO DURANTE LA NOTTE A114 OVE SI ESERCITA LA CACCIA IL GIORNO SUCCESSIVO? SI', PURCHE' SI INIZI NO, E' VIETATO USARE L'ESERCIZIO DI CACCIA DA STAMPI FUORI DALL'ORARIO UN'ORA PRIMA DEL SORGERE DI CACCIA DEL SOLE SI', ESCLUSIVAMENTE PER LA CACCIA AGLI ANATIDI B E' POSSIBILE USARE RICHIAMI ELETTROMECCANICI DURANTE A115 L'ESERCIZIO VENATORIO IN PIEMONTE? SI', PURCHE' NON ACUSTICI IL LIMITE DI QUATTRO CANI PER A116 COMITIVA VALE PER TUTTE LE FORME SI' DI CACCIA? NO, SONO VIETATI TUTTI I SI', ESCLUSIVAMENTE PER LA RICHIAMI AD ECCEZIONE DI CACCIA AGLI ANATIDI QUELLI MANUALI A NO, SI DEROGA PER LA CACCIA AL CINGHIALE E PER NO, PER LA CACCIA ALLA LE MUTE SPECIALIZZATE CON LEPRE BREVETTO E.N.C.I. B N. TESTO DOMANDA E' AMMESSO L'USO DI APPARECCHI A117 TELEFONICI MOBILI PER FINI DI ESERCIZIO VENATORIO? RISPOSTA "A" "B" SI', QUANDO SI ESERCITA LA CACCIA AL CINGHIALE RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA SI' C E' AMMESSO L'USO DI APPARECCHI SI', ESCLUSIVAMENTE PER LA A118 RADIO RICETRASMITTENTI PER FINI DI SI CACCIA AL CINGHIALE ESERCIZIO VENATORIO? NO B LA CACCIA ALLA VOLPE PUO' ESSERE AMMESSA SUI TERRENI COPERTI IN A119 NO TUTTO O NELLA MAGGIOR PARTE DA NEVE? SI', MA SOLO IN ZONA ALPI PREVIA SPECIFICA NORMA REGIONALE SI' B SI', MA SOLO NEL RIENTRO MATTUTINO NO, MAI SI', PURCHE' A DISTANZA NON INFERIORE A 100 MT. DALLE ZONE BOSCATE B E' AMMESSO L'USO DI FONTI LUMINOSE PER LA RICERCA DELLA A121 FAUNA SELVATICA IN ORARIO NOTTURNO? SI', SOLO SUL TERRITORIO DELL'A.T.C. O C.A. DI RESIDENZA NO, SALVO I SOGGETTI SPECIFICATAMENTE AUTORIZZATI NO, MAI B IL DIVIETO DI CACCIA SUI TERRENI IN ATTUALITA' DI COLTIVAZIONE E' A122 VALIDO SOLAMENTE SE GLI STESSI SONO APPOSITAMENTE TABELLATI? NO, E' VALIDO COMUNQUE SI' SI', SE TRATTASI DI FRUTTETI A NO, BASTA PUBBLICARE I CONFINI PERIMETRALI DEGLI A.T.C. E APPOSITA CARTOGRAFIA A123 DEI C.A. DEVONO ESSERE TABELLATI? ALL'ALBO PRETORIO DEI COMUNI INTERESSATI NO, LADDOVE IL PERIMETRO SEGUE CONFINI NATURALI L'ATTUALE QUADRO NORMATIVO NON LO PREVEDE SPECIFICATAMENTE SEBBENE SIA AUSPICABILE C ALLE GUARDIE DELLE PROVINCE, AGLI OPERATORI DI POLIZIA GIUDIZIARIA, ALLE A CHI COMPETE IN PIEMONTE GUARDIE ECOLOGICHE L'ATTIVITA' ISPETTIVA IN MATERIA DI VOLONTARIE E ALLE A124 CACCIA SUL TERRITORIO DEGLI A.T.C. GUARDIE GIURATE E C.A.? VOLONTARIE DELLE ASSOCIAZIONI AGRICOLE, VENATORIE E DI PROTEZIONE AMBIENTALE ESCLUSIVAMENTE ALLE ESCLUSIVAMENTE ALLE GUARDIE DELLE PROVINCE E GUARDIE DELLE PROVINCE E ALLE GUARDIE GIURATE AL CORPO FORESTALE VOLONTARIE ITTICODELLO STATO VENATORIE A120 E' AMMESSA LA CACCIA DA APPOSTAMENTO ALLA BECCACCIA? NO, MAI RISPOSTA A N. TESTO DOMANDA ESERCITARE LA CACCIA CON I MEZZI VIETATI COMPORTA: RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA LA CONTESTAZIONE DI UN ILLECITO AMMINISTRATIVO LA SANZIONE PENALE DEL IL RITIRO DEL TESSERINO PAGAMENTO DI UN'AMMENDA REGIONALE B NEI CONFRONTI DI CHI RIPORTA UNA CONDANNA DEFINITIVA PER A126 L'ABBATTIMENTO DI UN ANIMALE "PARTICOLARMENTE PROTETTO": OLTRE ALLA SANZIONE PENALE INTERVIENE L'ESPULSIONE DALL'A.T.C. O DAL C.A. DI RESIDENZA OLTRE ALLA SANZIONE PENALE INTERVIENE LA SOSPENSIONE DA UNO A TRE ANNI DELLA LICENZA DI PORTO DI FUCILE USO CACCIA OLTRE ALLA SANZIONE PENALE INTERVIENE LA SOSPENSIONE DEL TESSERINO VENATORIO PER UN ANNO B NEI CONFRONTI DI CHI RIPORTA UNA CONDANNA DEFINITIVA PER IL REATO A127 DI ESERCIZIO DI CACCIA SPARANDO DA AUTOVEICOLI: OLTRE ALLA SANZIONE PENALE INTERVIENE LA SOSPENSIONE DA UNO A TRE ANNI DELLA LICENZA DI PORTO DI FUCILE USO CACCIA OLTRE ALLA SANZIONE PENALE INTERVIENE LA SOSPENZIONE DEL TESSERINO VENATORIO PER UN ANNO OLTRE ALLA SANZIONE PENALE INTERVIENE L'ESPULSIONE DALL'A.T.C. O DAL C.A. DI RESIDENZA A A CHI ABBATTE O CATTURA CAPI DI A128 FAUNA SELVATICA IN VIOLAZIONE DEI UNA SANZIONE PENALE LIMITI DI CARNIERE SI APPLICA: UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA UNA SANZIONE DISCIPLINARE B A CHI ESERCITA LA CACCIA DI SELEZIONE AGLI UNGULATI IN A129 DIFFORMITA' ALLE DISPOSIZIONI REGIONALI SI APPLICA: UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA DA 50 A 300 UNA SANZIONE PENALE EURO B IL TRASPORTO A BORDO DI UN AUTOVEICOLO DI UN FUCILE PER USO A130 LA CONFISCA DEL FUCILE VENATORIO FUORI CUSTODIA E ARMATO DI CARTUCCE COMPORTA: L'APPLICAZIONE DELLA L'APPLICAZIONE DI UNA SANZIONE PENALE DEL SANZIONE AMMINISTRATIVA PAGAMENTO DI UN'AMMENDA DA 400 A 2.400 EURO C IN PIEMONTE I DANNI PROVOCATI DALLA FAUNA SELVATICA ALLE A131 COLTURE AGRICOLE SU TERRENI DALLA PROVINCIA ADIBITI ALLA CACCIA PROGRAMMATA SONO ACCERTATI E RISARCITI: DALL'A.T.C. O DAL C.A. COMPETENTE PER TERRITORIO DALLA REGIONE B IN PIEMONTE I DANNI PROVOCATI DALLA FAUNA SELVATICA ALLE A132 COLTURE AGRICOLE NELLE OASI DI PROTEZIONE FAUNISTICA SONO ACCERTATI E RISARCITI: DALLA REGIONE DALLA PROVINCIA C A125 LA SANZIONE DISCIPLINARE DI SOSPENSIONE DALLA CACCIA DI SELEZIONE PER UNA STAGIONE VENATORIA DALL'A.T.C. O DAL C.A. COMPETENTE PER TERRITORIO N. TESTO DOMANDA DA QUALE DISTANZA MINIMA DA A133 MACCHINE OPERATRICI IN FUNZIONE E' VIETATO ESERCITARE LA CACCIA? RISPOSTA "A" 50 METRI RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA 100 METRI 150 METRI B DA QUALE DISTANZA MINIMA DA VIE DI A134 COMUNICAZIONE E' VIETATO 150 METRI ESERCITARE LA CACCIA? 100 METRI 50 METRI C GLI AGENTI DELLE PROVINCE POSSONO SEQUESTRARE LA A135 SELVAGGINA IN CASO DI CONTESTAZIONE DI ILLECITI IN MATERIA DI CACCIA? NO SI', QUALUNQUE SIA LA FORMA DI ILLECITO CONTESTATA SI', SOLO PER ALCUNE VIOLAZIONI B GLI AGENTI CHE RIVESTONO QUALIFICA DI POLIZIA GIUDIZIARIA A136 POSSONO SEQUESTRARE I MEZZI DI CACCIA VIETATI? SI NO SOLO LE RETI PER UCCELLAGIONE A NEL CASO SUSSISTA FONDATO SOSPETTO DI ILLECITO O DI FLAGRANZA DI REATO IN CASO DI INFRAZIONE DELLE NORME SULLA CACCIA PUNITE CON SANZIONE AMMINISTRATIVA B GLI AGENTI DELLE PROVINCE POSSONO PROCEDERE ALLA A137 MAI PERQUISIZIONE DELL'AUTOMOBILE DI UN CACCIATORE? A138 SI, CON IL CONSENSO DEL NELLE ZONE MILITARI DELIMITATE DA COMANDO MILITARE TABELLE, SI PUO' CACCIARE? COMPETENTE NO SI, MA SOLO DA APPOSTAMENTO FISSO B A139 ESERCITARE LA CACCIA CON I MEZZI VIETATI COMPORTA: UNA SANZIONE PENALE UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA UNA SANZIONE DISCIPLINARE A ABBATTERE , CATTURARE O DETENERE ANIMALI A140 PARTICOLARMENTE PROTETTI COMPORTA : UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA UNA SANZIONE DISCIPLINARE UNA SANZIONE PENALE C ESERCITARE LA CACCIA IN ZONE DI A141 RIPOPOLAMENTO E CATTURA COMPORTA: UNA SANZIONE DISCIPLINARE UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA UNA SANZIONE PENALE C A142 ESERCITARE LA CACCIA NEI GIORNI DI UNA SANZIONE SILENZIO VENATORIO COMPORTA: AMMINISTRATIVA UNA SANZIONE DISCIPLINARE UNA SANZIONE PENALE C A143 ESERCITARE LA CACCIA SPARANDO DA AUTOVEICOLI COMPORTA: UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA A UNA SANZIONE PENALE UNA SANZIONE DISCIPLINARE N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" ESERCITARE LA CACCIA IN A144 VIOLAZIONE AGLI ORARI CONSENTITI COMPORTA: UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA UNA SANZIONE DISCIPLINARE UNA SANZIONE PENALE AVVALERSI DI RICHIAMI ACUSTICI A FUNZIONAMENTO MECCANICO, A145 ELETTROMAGNETICO O ELETTROMECCANICO COMPORTA: UNA SANZIONE PENALE UNA SANZIONE DISCIPLINARE NON ESEGUIRE LE PRESCRITTE A146 ANNOTAZIONI SUL TESSERINO REGIONALE DI CACCIA COMPORTA: UNA SANZIONE DISCIPLINARE UNA SANZIONE PENALE ESERCITARE L'ATTIVITA' VENATORIA OLTRE IL NUMERO DI GIORNATE A147 SETTIMANALI CONSENTITE, COMPORTA: UNA SANZIONE PENALE NON RECUPERARE I BOSSOLI DELLE CARTUCCE SPARATE, COMPORTA: UNA SANZIONE PENALE RISPOSTA ESATTA A UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA A UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA C UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA UNA SANZIONE DISCIPLINARE B UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA UNA SANZIONE DISCIPLINARE B ESERCITARE LA CACCIA SENZA AUTORIZZAZIONE ALL'INTERNO DELLE UNA SANZIONE A149 AREE DI CACCIA SPECIFICA AMMINISTRATIVA COMPORTA: UNA SANZIONE PENALE UNA SANZIONE DISCIPLINARE A PRESENTARE ENTRO IL IL CACCIATORE A CUI VIENE TERMINE DI 30 GIORNI CONTESTATO UN ILLECITO DI NATURA A150 SCRITTI DIFENSIVI AMMINISTRATIVA IN ORDINE ALL'AUTORITA' COMPETENTE ALL'ESERCIZIO VENATORIO PUO' : (PROVINCIA) CONTRODEDURRE AGLI PRESENTARE RICORSO AL AGENTI ACCERTATORI SUI SINDACO DEL COMUNE DI FATTI CONTESTATI ENTRO I 5 RESIDENZA GIORNI SUCCESSIVI A148 A QUESITI ESAMI DI CACCIA LETTERA “b” ZOOLOGIA E BIOLOGIA N. TESTO DOMANDA QUALI SONO I FATTORI CHE MAGGIORMENTE CONDIZIONANO B001 L'AFFERMAZIONE DI UNA QUALSIASI SPECIE ANIMALE? RISPOSTA "A" L'ASSENZA/PRESENZA DI PREDATORI QUANDO SONO PRESENTI QUANDO UN TERRITORIO SI DEFINISCE FONTI ALIMENTARI, SITI B002 "VOCATO" ALLA PRESENZA DI UNA IDONEI ALLA RIPRODUZIONE DETERMINATA SPECIE FAUNISTICA? E ZONE DI RIFUGIO, SPECIE SPECIFICHE RISPOSTA "B" LA DISPONIBILITÀ DI FONTI ALIMENTARI, NONCHÉ AMBIENTI IDONEI ALLA RIPRODUZIONE E RIFUGIO RISPOSTA "C" L'ASSENZA/PRESENZA DI SPECIE CONTENDENTI QUANDO SU QUEL QUANDO NON SONO TERRITORIO NON SI PRESENTI PREDATORI TIPICI ESERCITA L'ATTIVITÀ PER QUELLA DATA SPECIE VENATORIA RISPOSTA ESATTA B A QUANDO UN LUOGO FISICO SI CONFIGURA QUALE "HABITAT TIPICO" B003 PER UNA DETERMINATA SPECIE FAUNISTICA? QUANDO HA UNA BUONA ESPOSIZIONE A SUD - EST QUANDO È ALL'INTERNO DI UN PARCO QUANDO PRESENTA CARATTERISTICHE DI VOCAZIONALITÀ (ALIMENTAZIONE, POSSIBILITÀ DI RIPRODUZIONE, RIFUGIO) PER LA SPECIE IN QUESTIONE QUAL È IL FATTORE CHE, DI NORMA, MAGGIORMENTE INCIDE SULLA B004 PRESENZA DI UNA DETERMINATA SPECIE FAUNISTICA IN UNA DETERMINATA ZONA? LA DISPONIBILITÀ E LA QUANTITÀ DI FONTI ALIMENTARI SPECIESPECIFICHE LA DISTANZA DAI CENTRI URBANI L'ASSENZA DI RANDAGISMO CANINO A C B B005 LA CATENA ALIMENTARE DI FATTO SI CONFIGURA COME: L'INSIEME DELLE MOLTEPLICI LA BIOMASSA VEGETALE PREDE E DEI NUMEROSI DISPONIBILE SU UN DATO PREDATORI TERRITORIO IL PASSAGGIO DI ENERGIA CHE INTERCORRE TRA I VEGETALI (PRODUTTORI) E I SUCCESSIVI CONSUMATORI DI DIVERSO LIVELLO (ERBIVORI, ONNIVORI, CARNIVORI, DECOMPOSITORI) B006 GLI ELEMENTI BASE DI UNA CATENA ALIMENTARE SONO: LE PIANTE VERDI, GLI ERBIVORI, I CARNIVORI E I SUPERPREDATORI I CARNIVORI, GLI ONNIVORI E I DECOMPOSITORI LE PIANTE VERDI, GLI ERBIVORI, I CARNIVORI E I DECOMPOSITORI C N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA PERCHÉ LE PIANTE VERDI NELLA B007 CATENA ALIMENTARE SI CONFIGURANO QUALI PRODUTTORI? PERCHÉ SONO IN GRADO DI "SINTETIZZARE" (PRODURRE) ENERGIA DISPONIBILE ANCHE PER TUTTI GLI ALTRI ELEMENTI DELLA CATENA PERCHÉ PRODUCONO FOGLIE E FRUTTI PER GLI ERBIVORI COME QUESTI PRODUCONO CARNE PER I CARNIVORI PERCHÉ PRODUCONO BIOMASSA A I CARNIVORI, QUALE FUNZIONE B008 HANNO? CATTURARE UN CERTO NUMERO DI PREDE TRA I SOGGETTI MENO DOTATI (AMMALATI, FERITI, PICCOLI, ETC.) ANCHE PER MANTENERE IN SALUBRITÀ LE SPECIE PREDA LIMITARE IL NUMERO DELLE SPECIE PREDA NESSUNA, SONO UN ELEMENTO DI DISTURBO ALL'INTERNO DELLE DIVERSE BIOCENOSI A DI TRASFORMARE LE SOSTANZE ORGANICHE RESIDUE (FOGLIE SECCHE, FECI, CARCASSE, ETC.) IN ELEMENTI INORGANICI ASSIMILABILI DALL'APPARATO RADICALE DELLE PIANTE C I DECOMPOSITORI, QUALE FUNZIONE B009 HANNO ALL'INTERNO DEI DIVERSI ECOSISTEMI? DI RIPULIRE IL TERRITORIO DI SCOMPORRE GLI ALIMENTI DALLE CARCASSE DEGLI IN MODO DA RENDERLI PIÙ ANIMALI MORTI DIGERIBILI ACCIDENTALMENTE I VEGETALI DA DOVE OTTENGONO SE LA AUTOPRODUCONO DALL'ACQUA DI IRRIGAZIONE B010 L'ENERGIA NECESSARIA PER LA LORO ATTRAVERSO UNA REAZIONE DIRETTAMENTE DAL SUOLO LORO FORNITA VITA? BIOCHIMICA B ALL'INTERNO DI UN DATO ECOSISTEMA È POSSIBILE SUSSISTA UN NUMERO DI B011 CARNIVORI PARI AL NUMERO DI NO ANIMALI APPARTENENTI ALLE SPECIE PREDA? SÌ DIPENDE DALLA SPECIE CUI APPARTIENE IL PREDATORE A SÌ, PERCHÈ IL NUMERO DEGLI E' CORRETTO DIRE CHE SU UN DATO ERBIVORI, DEI QUALI SI ECOSISTEMA IL NUMERO DEI B012 NUTRONO, DIPENDE DALLA CARNIVORI DIPENDE DALLA BIOMASSA QUANTITÀ DI CIBO LORO VEGETALE PRESENTE? DISPONIBILE NO, PERCHÉ DIPENDE DA QUALI E QUANTE ALTRE SPECIE PREDATRICI SONO PRESENTI NO, PERCHÉ NON SI NUTRONO DI VEGETALI A N. TESTO DOMANDA E' VERO CHE PER AVERE UN MAGGIOR NUMERO DI STARNE SU UN DATO TERRITORIO BASTA INCREMENTARE IL B013 NUMERO DI STARNE RILASCIATE DURANTE LE OPERAZIONI DI RIPOPOLAMENTO? RISPOSTA "A" SÌ, SE IL NUMERO DEI PREDATORI NON È CONTRASTATO IN MODO ATTIVO DALL'UOMO LA CAPACITÀ DEL COSA SI INTENDE PER EQUILIBRIO PREDATORE DI ADATTARSI B014 DINAMICO TRA PREDA E PREDATORE? ALLE TECNICHE DI DIFESA DELLA PREDA PERCHÉ SONO FONDAMENTALI I PREDATORI ANCHE PER LA B015 SOPRAVVIVENZA DELLE SPECIE PREDA? PERCHÉ ELIMINANDO PREVALENTEMENTE GLI ANIMALI PIÙ DEBOLI MANTENGONO IN CONDIZIONI SANITARIE ADEGUATE LE POPOLAZIONI DI SPECIE PREDA QUAL È LA FUNZIONE DEGLI ERBIVORI NON HANNO UNA FUNZIONE B016 ALL'INTERNO DELLA CATENA DETERMINANTE ALIMENTARE? RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA NO, SE SI FANNO DEGLI ADEGUATI RIPOPOLAMENTI NO, PERCHÉ IL NUMERO DI STARNE CHE POSSONO VIVERE SU UN DATO TERRITORIO DIPENDE DAL GRADO DI VOCAZIONALITÀ SPECIE-SPECIFICA (ALIMENTAZIONE, POSSIBILITÀ DI RIPRODUZIONE E RIFUGIO) C IL PESO CHE PUÒ RAGGIUNGERE IL PREDATORE SULLA BASE DELLA QUANTITÀ DI PREDE CHE CONSUMA IL MECCANISMO CICLICO CHE VEDE CON L'ACCRESCIMENTO DEL NUMERO DEI PREDATORI LA DIMINUZIONE DELLE PREDE FINO AL PUNTO DA DETERMINARE LA RIDUZIONE DEI CARNIVORI E CONSEGUENTEMENTE, LA RIPRESA DELLA SPECIE PREDA C PERCHÉ RAGGIUNTO UN CERTO NUMERO DI CATTURE E' UN'AFFERMAZIONE NON SOSPENDONO VERA VOLONTARIAMENTE LA CACCIA A RECUPERARE L'ENERGIA DISPONIBILE NEI VEGETALI PER TRASFORMARLA IN SOSTANZA ANIMALE UTILIZZABILE DAI CONSUMATORI DI ALTRO LIVELLO B CONTENERE L'ACCRESCERSI ECCESSIVO DELLE PIANTE VERDI N. TESTO DOMANDA UN AMBIENTE CHE PRESENTA FONTI ALIMENTARI PER UNA DATA SPECIE ANIMALE E ADEGUATE ZONE PER LA B017 SUA SALVAGUARDIA, PUÒ OSPITARE QUESTA SPECIE IN MODO PERMANENTE? RISPOSTA "A" NO, QUALORA NON CI SIANO ADEGUATI SITI DI RIPRODUZIONE RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA SÌ SOLTANTO SE SI TROVA ALL'INTERNO DI UN'AREA PROTETTA A QUAL È IL PERIODO DELL'ANNO DOVE, DI NORMA, RISULTA IMPORTANTE PER IN INVERNO, QUANDO È B018 GLI ANIMALI SELVATICI POTER MAGGIORE IL DISPENDIO DISPORRE DI ADEGUATE FONTI DI ENERGETICO CIBO? NEL CORSO DELLA GESTAZIONE PER I MAMMIFERI E DELL'OVULAZIONE PER L'ORNITOFAUNA IN PRIMAVERA E IN AUTUNNO, DURANTE IL PERIODO DELLA MUTA A PER INCREMENTARE IN MODO DURATURO IL NUMERO DI ANIMALI B019 SELVATICI (ES. FAGIANI) GIÀ PRESENTI SU UN DATO TERRITORIO COSA È OPPORTUNO FARE? INCREMENTARE LE FONTI ALIMENTARI SPECIESPECIFICHE ABBATTERE IL MAGGIOR NUMERO DI PREDATORI POSSIBILE B IMMETTERE UN CONGRUO NUMERO DI ANIMALI APPARTENENTI A DETTA SPECIE PERCHÉ SU QUASI TUTTO IL TERRITORIO PROVINCIALE DI PIANURA PERCHÉ NON ESISTONO B020 C'È UNA COSÌ FORTE PRESENZA DI PREDATORI SPECIFICI CORNACCHIE? A COSA È DOVUTA L'ABBONDANTE B021 PRESENZA DI CINGHIALI RISCONTRABILE NEGLI ULTIMI ANNI? PERCHÉ ESISTONO ABBONDANTI FONTI PERCHÉ È UN ANIMALE ALIMENTARI ANCHE INVERNALI (ES. DISCARICHE) ESTREMAMENTE E NUMEROSISSIMI SITI DI INTELLIGENTE NIDIFICAZIONE GENERATI DALLA PIOPPICOLTURA ALL'INCREMENTO DELLE AREE BOSCATE CON ABBONDANTE PRODUZIONE ALLA FORTE CAPACITÀ DI CASTAGNE E GHIANDE A RIPRODUTTIVA DELLE TOTALE DISPOSIZIONE DELLA FEMMINE SPECIE NEL PERIODO INVERNALE ALLA MANCANZA DI PREDAZIONE B A N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA PERCHÉ SI STA RILEVANDO DA ALCUNI ANNI LO SVERNAMENTO SUL NOSTRO PERCHÉ SIAMO DI FRONTE B022 TERRITORIO DI UN NUMERO AD UN PROGRESSIVO CONSISTENTE DI COLOMBACCI, SPECIE CAMBIAMENTO CLIMATICO TIPICAMENTE MIGRATRICE? PRINCIPALMENTE PERCHÉ L'AUMENTO DI PRODUZIONE DEL MAIS E LA SUA PERCHÉ LA SPECIE HA RACCOLTA MECCANIZZATA, IMPARATO A CONVIVERE CON DETERMINANO UNA I RIGORI INVERNALI DEL DISPERSIONE SUL TERRENO DI QUANTITÀ SIGNIFICATIVE PIEMONTE DI GRANELLA A DISPOSIZIONE DI DETTI ANIMALI C NELLA PIRAMIDE ALIMENTARE COSA I SUPERPREDATORI NON B023 DIFFERENZIA I "SUPERPREDATORI" DAI SONO CONDIZIONATI DA UN "CARNIVORI"? LIVELLO SUPERIORE I SUPERPREDATORI UCCIDONO UN NUMERO MAGGIORE DI PREDE I SUPERPREDATORI CACCIANO SOLO DI NOTTE A DI NORMA GLI UCCELLI APPARTENENTI A SPECIE MIGRATRICI SONO PRESENTI, B024 AUTUNNO - INIZIO INVERNO IN FASE DI "PASSO", SUL TERRITORIO PIEMONTESE NEL PERIODO: NEI MESI INVERNALI FINE INVERNO - INIZIO PRIMAVERA A QUAL È L'ELEMENTO PRINCIPALE CHE INDUCE GLI UCCELLI MIGRATORI, NEL NOSTRO EMISFERO, A SPOSTARSI DA B025 REGIONI POSTE PIÙ A NORD VERSO SUD NEL PERIODO AUTUNNO INVERNO? LA RICERCA DI CONDIZIONI LA RICERCA DI UN CLIMA PIÙ ALIMENTARI ATTE A CALDO GARANTIRE LA LORO SOPRAVVIVENZA L'ISTINTO DELLA SPECIE C IN CASO DI ECCEZIONALE DISPONIBILITÀ ALIMENTARE INVERNALE PER UNA SPECIE APPARTENENTE ALL'AVIFAUNA NO, PERCHÉ L'ISTINTO LA SÌ, SE OLTRE ALLA B026 ABITUALMENTE DI PASSO SUL NOSTRO INDURREBBE A PROSEGUIRE DISPONIBILITÀ ALIMENTARE TERRITORIO , DETTA SPECIE VERSO SUD FACESSE POCO FREDDO POTREBBE PER QUELL'ANNO SVERNARE SUL TERRITORIO PROVINCIALE? SÌ C NEI LUOGHI DI SVERNAMENTO PER GLI UCCELLI MIGRATORI NEL NOSTRO B027 NO EMISFERO, LE DIVERSE SPECIE SI RIPRODUCONO? SÌ, ESCLUSIVAMENTE LE SPECIE APPARTENENTI ALLA FAMIGLI DEI TURDIDI A SÌ, PURCHÈ IL PERIODO SIA SUFFICIENTE PER COMPLETARE LA COVA DELLE UOVA N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" LA FASE DI "RIPASSO" SUL NOSTRO TERRITORIO PER LA MAGGIOR PARTE FINE PRIMAVERA - INIZIO B028 DELLE SPECIE AVIFAUNISTICHE ESTATE MIGRATRICI COINCIDE CON IL PERIODO STAGIONALE DI: RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA FINE INVERNO - INIZIO PRIMAVERA FINE AUTUNNO B SI STANZIALIZZERANNO DOPO LA NATURALE SOSTA, NECESSARIA PER ALIMENTARSI E RIPOSARE, PROSEGUIRANNO VERSO LE ZONE DI RIPRODUZIONE C NO, PERCHÉ PARTE DEGLI ANIMALI SI SOFFERMANO NELLE REGIONI DI SVERNAMENTO NO, PERCHÉ IL DISPENDIO DI ENERGIA E L'INCIDENTALITÀ CONNESSE ALLA MIGRAZIONE PROVOCANO MORTALITÀ ELEVATA C ABBATTERE 5 ANATIDI DI UNA DETERMINATA SPECIE IN FASE DI "PASSO" OVVERO 5 ANATIDI DELLA B031 SÌ SPESSA SPECIE IN FASE DI "RIPASSO" SUL NOSTRO TERRITORIO È ESATTAMENTE LA STESSA COSA? NO, PERCHÉ IN FASE DI "RIPASSO" SI È PROSSIMI ALLA STAGIONE RIPRODUTTIVA NO, PERCHÉ IN FASE DI "PASSO" SI DEVE CONSIDERARE AL LORDO DELLA MORTALITÀ CHE NE DERIVEREBBE DAL SUCCESSIVO VIAGGIO DI MIGRAZIONE E RITORNO C IN UN VIGNETO COLLOCATO NELLA PIANURA TORINESE, QUALE DELLE B032 SPECIE MIGRATRICI SOTTO RIPORTATE TORDO BOTTACCIO È IMPROBABILE INCONTRARE A FINE SETTEMBRE? MERLO CESENA C NEL CASO DI STRAORDINARIE CONDIZIONI ALIMENTARI SPECIESPECIFICHE FAVOREVOLI PER LE B029 SPECIE AVIFAUNISTICHE IN FASE DI "RIPASSO" SUL TERRITORIO PIEMONTESE, LE STESSE: SI FERMERANNO PER SFRUTTARE AL MEGLIO GLI ALIMENTI DISPONIBILI IN MANCANZA DI ATTIVITÀ VENATORIA LUNGO LA ROTTA DI MIGRAZIONE, B030 PRESSOCHÈ TUTTI GLI UCCELLI SÌ MIGRANTI RITORNANO NELL'ABITUALE AREA DI RIPRODUZIONE? N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA PERCHÉ ALCUNI ANIMALI PARTICOLARMENTE AFFATICATI SI FERMANO LUNGO LA ROTTA DI MIGRAZIONE PERCHÉ CON L'INNALZAMENTO DI QUOTA, CORRELATO AL CAMBIO DI TEMPERATURA E CONDIZIONI CLIMATICHE, SI POSSONO VENIRE A CREARE DEGLI HABITAT SIMILI A QUELLI CHE SI RISCONTRANO A LATITUDINI POSTE PIÙ A NORD C COSA SI INTENDE PER SPECIE B034 AVIFAUNISTICA PARZIALMENTE MIGRATRICE? UNA SPECIE DELLA QUALE ALCUNE POPOLAZIONI VIVONO STANZIALMENTE SU DETERMINATI TERRITORI, MENTRE IL MAGGIOR NUMERO DEI SOGGETTI MIGRA UNA SPECIE CHE COMPIE IL TRAGITTO DI MIGRAZIONE STAGIONALE ANNI SÌ E ANNI NO UNA SPECIE CHE COMPIE MIGRAZIONI MOLTO CONTENUTE A L'ATTIVITÀ RIPRODUTTIVA DELLE B035 SPECIE SELVATICHE COME È REGOLATA? IN MODO CHE LA NASCITA DEI PICCOLI O LA SCHIUSA DELLE UOVA COINCIDA CON L'INIZIO DEL PERIODO PIÙ FAVOREVOLE A GARANTIRE LA MAGGIOR SOPRAVVIVENZA DEI NUOVI NATI IN MODO CHE INTERCORRANO ALMENO SEI DAL PERIODO DI RICETTIVITÀ MESI TRA LA NASCITA DI DELLE SINGOLE FEMMINE SUCCESSIVE GENERAZIONI A SPECIE FAUNISTICHE CHE ALLEVANO UN SOLO PICCOLO PER OGNI SINGOLA SCHIUSA DELLE UOVA O PER OGNI NASCITA SPECIE ANIMALI NELLE QUALI I MASCHI E LE FEMMINE SPECIE FAUNISTICHE CHE SI DANNO ORIGINE A COPPIE RIPRODUCONO UNA SOLA STABILI CHE CONVIVONO PER VOLTA OGNI ANNO TUTTO IL PERIODO RIPRODUTTIVO B PERCHÉ SULLE ALPI SI RISCONTRA LA NIDIFICAZIONE DI SPECIE SONO CASI DEL TUTTO B033 AVIFAUNISTICHE MIGRATRICI CHE DI ECCEZIONALI DOVUTI AD NORMA SI RIPRODUCONO NEL NORD ANIMALI CARENTI DI ISTINTO EUROPA? B036 COSA SI INTENDE PER SPECIE MONOGAME? COSA SI INTENDE PER SPECIE B037 POLIGAME? SPECIE DOVE MASCHI E SPECIE ANIMALI ESOTICHE FEMMINE FORMANO COPPIE PROVENIENTI DA ISOLE DEL STABILI NEL PERIODO DELLA PACIFICO RIPRODUZIONE LE SPECIE OVE I MASCHI DOMINANTI SI ACCOPPIANO CON DIVERSE FEMMINE C N. TESTO DOMANDA I CONFRONTI/SCONTRI TRA MASCHI PER IL POSSESSO DELLE FEMMINE B038 NELLE SPECIE POLIGAME SONO FUNZIONALI A: RISPOSTA "A" "B" DECONGESTIONARE SITUAZIONI DI TENSIONE CHE SELEZIONARE I MASCHI PIÙ SI INSTAURANO DURANTE DOTATI PER LA SUCCESSIVA L'ANNO NELL'AMBITO DELLE PROCREAZIONE POPOLAZIONI FAUNISTICHE SELVATICHE LA PRODUZIONE DI PIÙ NIDIATE ALL'ANNO PER GLI UCCELLI CHE NIDIFICANO A TERRA CONTRASTARE LE PERDITE B039 SONO CARATTERIZZATI DA: CHE DERIVANO DAI PERICOLI DELL'AMBIENTE IN CUI VIVONO COSA SI INTENDE PER "PROLE B040 NIDIFUGA" DI ALCUNE SPECIE AVIFAUNISTICHE? RISPOSTA CHE I PICCOLI SONO IN GRADO DI SEGUIRE I GENITORI ED AUTOALIMENTARSI SUBITO DOPO LA SCHIUSA GRANDI CURE PARENTALI DA PARTE DI AMBEDUE I GENITORI FINTANTO I NIDIACEI NON SONO IN GRADO DI ABBANDONARE IL NIDO RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA DEFINIRE L'ANIMALE CHE GOVERNA LE SORTI DELLA SUA SPECIE SU UN DETERMINATO TERRITORIO FINTANTO NON SARÀ SOSTITUITO DA UN ALTRO MASCHIO DOMINANTE A LA REALIZZAZIONE DI UN SOLO NIDO ALL'ANNO CON DEPOSIZIONE DI NUMEROSE UOVA E PROLE PRECOCE IN GRADO DI SFUGGIRE DA SUBITO AI MOLTI PERICOLI DELL'AMBIENTE CHE LA OSPITA C CHE I PICCOLI NASCONO CON GLI OCCHI CHIUSI E DEVONO CHE I PICCOLI SCAPPANO ESSERE ALIMENTATI DAI DAL NIDO APPENA POSSONO GENITORI NEL PRIMO PERIODO DI VITA A I PICCOLI CHE PER UN LASSO I PICCOLI MENO SVILUPPATI DI TEMPO PIÙ O MENO COSA SI INTENDE PER PICCOLI "INETTI" RISPETTO AI FRATELLI DELLA I PICCOLI CHE PRESENTANO B041 LUNGO NECESSITANO DI DI ALCUNE SPECIE FAUNISTICHE? HANDICAPS MOTORI STESSA NIDIATA O PARTICOLARI CURE DA CUCCIOLATA PARTE DEI GENITORI B TENUTO CONTO CHE NELLE SPECIE FAUNISTICHE LE UOVA VENGONO DEPOSTE IN UN LASSO DI TEMPO DI PIÙ NO, PERCHÉ DURANTE B042 GIORNI, IL PULCINO DEL PRIMO UOVO L'OVODEPOSIZIONE LE UOVA SÌ, NATURALMENTE DEPOSTO SCHIUDERÀ GIORNI PRIMA DI NON VENGONO COVATE QUELLO CONTENUTO NELL'UOVO DEPOSTO PER ULTIMO ? A IL CONOSCERE L'HABITAT TIPICO DOVE, DI NORMA, VIVE UNA B043 DETERMINATA SPECIE FAUNISTICA PUÒ ESSERE UTILE PER: VALUTARE LA QUANTITÀ DI CIBO CHE LA SPECIE CONSIDERATA CONSUMA GIORNALMENTE SÌ, BENCHÈ LA SCHIUSA DI TUTTE LE UOVA AVVIENE IN UN LASSO DI TEMPO NON SUPERIORE AI TRE GIORNI IDENTIFICARE UN ANIMALE DETERMINARE LA OSSERVATO DI SFUGGITA, IN LUNGHEZZA DELLA VITA CONDIZIONI DI PRECARIA DELLA SPECIE CONSIDERATA VISIBILITÀ B N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA QUALI SONO GLI ELEMENTI CHE POSSONO CONTRIBUIRE B044 ALL'IDENTIFICAZIONE DI UN ANIMALE VISTO DI SFUGGITA? L'HABITAT IN CUI SI TROVA, LE DIMENSIONI E FORME, IL SUO COMPORTAMENTO L'ETÀ DELL'ANIMALE RILEVABILE DALLO SVILUPPO DELLE CORNA SE TRATTASI DI SPECIE FAUNISTICHE UNGULATE L'EVENTUALE COLORE E FORMA DELLA MACCHIA CAUDALE E LA POSIZIONE CHE ASSUME NELL'URINARE A QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL B045 CINGHIALE? AREE BOSCATE CON RICCO SOTTOBOSCO E GERBIDI PROSSIME A FONTI ALIMENTARI E ZONE UMIDE CAMPI DI GRANOTURCO POSSIBILMENTE ESTESI BOSCHI DI CONIFERE DI MEDIA E ALTA MONTAGNA A BOSCHI DI CONIFERE DI MEDIA E ALTA MONTAGNA BOSCHI MISTI CON RICCO SOTTOBOSCO POSTI A ZONE PRATIVE APERTE DI QUOTE NON PIANURA E COLLINA ECCESSIVAMENTE ELEVATE INFRAMMEZZATE DA BOSCHI SEPPURE SI ADATTI BENE POCO ESTESI ANCHE AD ALTRI TIPI DI AMBIENTE C BOSCHI DI FONDOVALLE, BOSCHI DI LATIFOGLIE E CON PREVALENZA DI BOSCHI MISTI INTERVALLATI FRASSINI E ONTANI, E RICCO DA AREE A PASCOLO SOTTOBOSCO C B046 QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL CAPRIOLO? BOSCHI DI CONIFERE DI B047 QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL CERVO? MEDIA E ALTA VALLE B048 QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL DAINO? B049 QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL CAMOSCIO? QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL B050 MUFLONE? BOSCHI DI PINO NERO IN COLLINA E PIANURA PRATERIE E GERBIDI BOSCHI DI ALTO FUSTO CON SOTTOBOSCO RADO E RICCHE ZONE PASCOLATIVE C ZONE MONTANE E PEDEMONTANE PIÙ O MENO BOSCATE MA RIPIDE E CON PRESENZA DI ROCCE E STRAPIOMBI RIPIDE PRATERIE ALPINE DI MEDIA E ALTA MONTAGNA BOSCHI DI CONIFERE POSTE A QUOTE MEDIO-ALTE A PRATERIE ALPINE MACCHIE E BOSCAGLIE CESPUGLIATE CON DECLIVI SCOSCESI E ROCCIOSI IN ZONE BEN ESPOSTE AREE CARATTERIZZATE DA PINETE E ROCCE MEDIO MONTANE B N. B051 TESTO DOMANDA QUAL È L'HABITAT TIPICO DELLA LEPRE? QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL B052 CONIGLIO SELVATICO? RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA AREE CON PRATI STABILI E ADEGUATE ZONE DI RIMESSA FORESTE DI LATIFOGLIE CON AREE COLTIVATE A VIGNETO FINO AD UNA QUOTA DI C.A. RICCO SOTTOBOSCO 1.800 METRI SUL LIVELLO DEL MARE C AMBIENTI DIVERSI PURCHÈ ASCIUTTI CON PRESENZA DI SIEPI ED ARBUSTI CHE POSSONO OFFRIRE RIPARO TORBIERE DI PIANURA E COLLINA RIVE SABBIOSE DEI CORSI D'ACQUA A ZONE A VEGETAZIONE ERBACEA INFRAMMEZZATA DA SIEPI, CESPUGLI E GERBIDI DI PIANURA E COLLINA CAMPI DI GRANTURCO AFFIANCATI DA ROVI B B053 QUAL È L'HABITAT TIPICO DELLA MINILEPRE? ZONE CESPUGLIATE POSTE ANCHE A QUOTE ALTIMETRICHE ELEVATE B054 QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL GERMANO REALE? ZONE UMIDE CON ACQUE BASSE ZONE A CANNETO FITTO LAGHI NATURALI E LAGHI DI CAVA PROFONDI A B055 QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL BECCACCINO? TERRENI STEPPICI CON BEALERE RIVE DEI LAGHI E DEI FIUMI ACQUITRINI, PRATERIE UMIDE E MARCITE C B056 QUAL È L'HABITAT TIPICO DELLA BECCACCIA? ACQUITRINI E PRATI IRRIGUI BOSCHI MISTI CON RICCO RIVE LACUSTRI O FLUVIALI SOTTOBOSCO E ZONE UMIDE BOSCHI FITTI DI LATIFOGLIE PRATERIE ALPINE CON ROCCE AMBIENTI AL LIMITE DELLA VEGETAZIONE ARBOREA, CONIFERE RADE E ARBUSTI CONTORTI C QUAL È L'HABITAT TIPICO DELLA PERNICE BIANCA? TERRENI ERBOSI O POCO CESPUGLIATI CON ROCCE E AMBIENTI CON CONIFERE DETRITI DI FALDA SOPRA IL RADE E ARBUSTI FRUTTIFERI LIMITE DELLA VEGETAZIONE ARBOREA NUDE ROCCE CON LICHENI E CON FORTE PRESENZA DI NEVAI B QUAL È L'HABITAT TIPICO DELLA CUTURNICE? PRATERIE PIÙ O MENO CESPUGLIATE PRATERIE SUPERIORI AL INFRAMMEZZATE A PIETRAIE LIMITE DELLA VEGETAZIONE SU VERSANTI BENE ESPOSTI ARBOREA IN ZONE MEDIE - ALTO MONTANE BOSCHI DI CONIFERE CON RADURA A QUAL È L'HABITAT TIPICO DEL B057 FAGIANO DI MONTE? B058 B059 B N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA BOSCHI FITTI IN AREA COLLINARE CON PRESENZA DI CORSI D'ACQUA AREE MEDIO-ALTE MONTANE BENE ESPOSTE CON PRATERIE ALTERNATE A SFASCIUME DI ROCCIA AREE COLLINARI O PEDEMONTANE CON MACCHIE STEPPICHE O COLTIVATE ALTERNATE A BOSCHI SU VERSANTI A BUONA PENDENZA C QUAL È L'HABITAT TIPICO DELLA B061 STARNA ? PRATERIE CON ROCCE AFFIORANTI ZONE COLLINARI E PEDEMONTANE CON APPEZZAMENTI COLTIVATI ALTERNATI A BOSCHI LIMITE DELLA VEGETAZIONE ARBOREA IN AMBIENTI DI CONIFERE RADE ED ARBUSTI CONTORTI B L'ALIMENTAZIONE DELLA QUAGLIA B062 ADULTA È PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA: PICCOLI SEMI FRUTTI FORAGGIO VERDE A B060 QUAL È L'HABITAT TIPICO DELLA PERNICE ROSSA ? B063 LA GRANELLA DI MAIS È ALIMENTO UTILE PER LA QUAGLIA ? SÌ NO SÌ, NEL CASO NON SIA DISPONIBILE FORAGGIO VERDE B B064 L'ALIMENTAZIONE DELLA QUAGLIA È MAGGIORMENTE GARANTITA DA: CAMPO COLTIVATO A FRUMENTO E PRESENZA DI GRAMINACEE SPONTANEE CAMPI COLTIVATI A MAIS PRATI STABILI A B065 L'ALIMENTAZIONE DELLA TORTORA È PREVALENTEMENTE: INSETTIVORA FRUGIVORA GRANIVORA C PICCOLI FRUTTI SEMI DI GRAMINACEE SELVATICHE, FRUMENTO E SEGALE INSETTI E VEGETALI VERDI B NO SÌ NO, SE IL MAIS È STATO TRATTATO CON ANTICRITTOGAMICI A SEMI DI CEREALI E GRAMINACEE E IN MISURA MINORE INSETTI ANELLIDI INSETTI E FORAGGIO VERDE PICCOLI FRUTTI E IN MISURA MINORE SEMI VARI A GHIANDE, GROSSI SEMI OLEOSI E CEREALI SEMI DI GRAMINACEE SPONTANEE E VERDURA VERDE B L'ALIMENTAZIONE DELLA STARNA B066 ADULTA È PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA: B067 LA GRANELLA DI MAIS È ALIMENTO UTILE PER LA STARNA ? L'ALIMENTAZIONE DEL FAGIANO B068 ADULTO È PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA: B069 L'ALIMENTAZIONE DEL COLOMBACCIO FRUTTI DIVERSI È PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA: N. B070 TESTO DOMANDA LA GRANELLA DI MAIS È ALIMENTO UTILE PER IL FAGIANO ADULTO? RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA NO SOLO IN INVERNO A FRUTTA E GRANDI SEMI OLEOSI INSETTI DIVERSI A NO SÌ, IN CASI DI ESTREMA NECESSITÀ SÌ, ABITUALMENTE, ANIMALI MEDIO PICCOLI C SEMI DI CEREALI E GRAMINACEE SPONTANEE INSETTI E PICCOLI MOLLUSCHI BACCHE E FRUTTI DIVERSI C LARVE DI INSETTI FRUTTI DIVERSI SEMI DI CEREALI E DI GRAMINACEE SPONTANEE B L'ALIMENTAZIONE DEL TORDO B075 SASSELLO È PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA: INSETTI E PICCOLI MOLLUSCHI BACCHE E FRUTTI DIVERSI SEMI DI CEREALI E DI GRAMINACEE SPONTANEE B L'ALIMENTAZIONE DEL GERMANO B076 REALE È PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA: MOLLUSCHI E LARVE DI SOSTANZE VEGETALI E SEMI INSETTI CHE RECUPERA NEL PICCOLI PESCI E GIRINI DI CEREALI, IN MISURA FONDO MELMOSO DEI CORSI MINORE MOLLUSCHI E LARVE D'ACQUA SÌ L'ALIMENTAZIONE DELLA CORNACCHIA SEMI, ALIMENTI ANIMALI B071 GRIGIA È PREVALENTEMENTE (UOVA, CAROGNE, ETC.) E COMPOSTA DA: RIFIUTI ORGANICI DIVERSI B072 LE CORNACCHIE POSSONO UCCIDERE ALTRI ANIMALI PER CIBARSENE? L'ALIMENTAZIONE DEL TORDO B073 BOTTACCIO È PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA: B074 L'ALIMENTAZIONE DELLA CESENA È PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA: B B077 L'ALIMENTAZIONE DEL BECCACCINO È PICCOLI SEMI PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA: AVANNOTTI E GIRINI ANELLIDI E LARVE DI INSETTI DIVERSI C B078 L'ALIMENTAZIONE DELLA BECCACCIA È VERMI E LARVE DI INSETTI PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA: DIVERSI SEMI E VEGETALI PICCOLI PESCI E GIRINI A B079 L'ALIMENTAZIONE DELLA LEPRE È PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA: ESSENZE ERBACEE FOGLIE E ALTRE COMPONENTI ARBOREE TUBERI E MICCORIZE A B080 IL CONIGLIO SELVATICO SI NUTRE PREVALENTEMENTE DI: VEGETALI CHE TROVA IN SUPERFICIE RADICI E TUBERI BACCHE E PICCOLI FRUTTI A B081 LA MINILEPRE SI NUTRE PREVALENTEMENTE DI: RADICI E TUBERI BACCHE E FRUTTI DIVERSI VEGETALI CHE TROVA IN SUPERFICIE C N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA FRUTTA E RIFIUTI ORGANICI ESCLUSIVAMENTE DI MAMMIFERI E UCCELLI DI PICCOLA/MEDIA TAGLIA GROSSI INSETTI, MAMMIFERI E UCCELLI MEDIO/PICCOLI, FRUTTI DIVERSI E RIFIUTI ALIMENTARI C B083 IL CAPRIOLO SI PUÒ DEFINIRE: PASCOLATORE BRUCATORE SELETTIVO BRUCATORE GENERICO B IL CAPRIOLO SI CIBA B084 PREVALENTEMENTE DI: GRANOTURCO NEL PERIODO ESTIVO E CASTAGNE E FRUTTI, GERMOGLI ED ERBE TENERE GHIANDE IN AUTUNNO/INVERNO ERBE VARIE E TUBERI B TUBERI, ANELLIDI E LARVE CASTAGNE, GHIANDE E FAGGIOLE C BRUCATORE SELETTIVO BRUCATORE GENERICO A CASTAGNE, GHIANDE E FAGGIOLE A BRUCATORE B FOGLIE E PICCOLI FRUTTI A LA VOLPE SI NUTRE B082 PREVALENTEMENTE DI: B085 IL CINGHIALE NEL PERIODO INVERNALE GRANTURCO RESIDUO E SI NUTRE PREVALENTEMENTE DI: BULBI DI FIORI SPONTANEI B086 IL CERVO SI PUÒ DEFINIRE: B087 LA DIETA ESTIVA DEL CERVO È COMPOSTA IN PREVALENZA DA: B088 IL MUFLONE SI PUÒ DEFINIRE: PASCOLATORE ERBA FRESCA (GRAMINACEE GERMOGLI E BACCHE E LEGUMINOSE) DIVERSE PASCOLATORE B089 IL MUFLONE SI CIBA PREVALENTEMENTE DI: B090 L'ALIMENTAZIONE DELLA COTURNICE È PICCOLI FRUTTI E GEMME PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA: APICALI PASCOLATORE E BRUCATORE ESSENZE ERBACEE DIVERSE, GHIANDE E FAGGIOLE GEMME E GERMOGLI VEGETALI FRESCHI E SEMI DI GRAMINACEE SPONTANEE E INSETTI DIVERSI COLTIVATE B PICCOLI FRUTTI E GEMME APICALI ERBE, GERMOGLI, BACCHE E LICHENI C L'ALIMENTAZIONE DELLA PERNICE B091 BIANCA È PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA: INSETTI DIVERSI L'ALIMENTAZIONE DEL FAGIANO DI B092 MONTE È PREVALENTEMENTE COMPOSTA DA: FRUTTI, BACCHE E GEMME, IN GERMOGLI E LICHENI MISURA MINORE PICCOLE FOGLIE INSETTI DIVERSI A B093 LO STAMBECCO SI PUÒ DEFINIRE: BRUCATORE SELETTIVO PASCOLATORE C GEMME E GERMOGLI A B094 LO STAMBECCO SI CIBA PREVALENTEMENTE DI: BRUCATORE GENERICO ESSENZE ERBACEE DIVERSE FOGLIE E LICHENI N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA B095 DI CATEGORIA INTERMEDIA PER L'ALIMENTAZIONE IL CAMOSCIO SI FRA I BRUCATORI E I PUÒ DEFINIRE: PASCOLATORI BRUCATORE PASCOLATORE A B096 L'ALIMENTAZIONE DEL CAMOSCIO È PREVALENTEMENTE: PIANTE ERBACEE, INFIORESCENZE, FOGLIE E GERMOGLI CORTECCIA DI ESSENZE FORESTALI DIVERSE, FAGGIOLE E CASTAGNE B VEGETARIANA, ESSENDO SPECIE PER LO PIÙ GRANIVORA MISTA, DIPENDE DA COSA I GENITORI RIESCONO A REPERIRE A AGHI DI PINO E LICHENI L'ALIMENTAZIONE DEI FASIANIDI NELLE PROTEICA (CARNIVORA) B097 PRIME SETTIMANE DI VITA È PERCHÉ SI NUTRONO IN PREVALENTEMENTE: LARGA MISURA DI INSETTI PERCHÉ I PESTICIDI POSSONO DETERMINARE UNA SIGNIFICATIVA B098 RIDUZIONE DEI FASIANIDI? (FAGIANO COMUNE, STARNA, ETC.) PERCHÉ ELIMINANO OLTRE AI PARASSITI GRAN PARTE PERCHÉ SONO TOSSICO DEGLI INSETTI, RIDUCENDO MORTALI PER TUTTI I PICCOLI L'ALIMENTAZIONE TIPICA DEI ANIMALI NIDIACEI NELLE PRIME SETTIMANE DI VITA PERCHÉ DETERMINANO NEL MEDIO PERIODO PATOLOGIE TUMORALI NELL'AVIFAUNA TERRICOLA B PERCHÉ I CONCIMI GRANULARI B099 POSSONO RIDURRE DRASTICAMENTE LE POPOLAZIONI DEI FASIANIDI? PERCHÉ I GRANULI VENGONO PERCHÉ SCIOGLIENDOSI SCAMBIATI PER SEMI E INQUINANO E AVVELENANO MANGIATI LE FONTI IDRICHE PERCHÈ, INGERITI COME PIETROLINE UTILI NEL VENTRIGLIO PER MACINARE I SEMI DI CUI SI NUTRONO, AVVELENANO GLI ANIMALI C CAPRIOLO CINGHIALE MUFLONE A CAPRIOLO CINGHIALE MUFLONE B L'ORMA RIPRODOTTA APPARTIENE A… B100 L'ORMA RIPRODOTTA APPARTIENE A… B101 N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA L'ORMA RIPRODOTTA APPARTIENE A... B102 MUFLONE CINGHIALE CERVO C CAMOSCIO MUFLONE CINGHIALE B CAMOSCIO CINGHIALE MUFLONE A L'ORMA RIPRODOTTA APPARTIENE A... B103 L'ORMA RIPRODOTTA APPARTIENE A … B104 IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE B105 STARNA I MASCHI SONO FACILMENTE SÌ DISTINGUIBILI DALLE FEMMINE? B106 LA STARNA È UNA SPECIE: SÌ, NEL PERIODO INVERNALE NO MONOGAMA IN PRESENZA DI MONOGAMA POCHE FEMMINE C POLIGAMA B B107 IL NIDO DELLA STARNA VIENE PREDISPOSTO: A TERRA IN ANFRATTI ARBOREI O ROCCIOSI SU SIEPI A MEZZA ALTEZZA A B108 LA STARNA DEPONE UN NUMERO DI UOVA … DA 6 A 9 DA 2 A 5 DA 8 A 16 C B109 NEL CORSO DELL'ANNO LA STARNA PORTA A TERMINE: 2 NIDIATE 1 NIDIATA DA 2 A 3 NIDIATE B N. TESTO DOMANDA LE UOVA DI STARNA HANNO UN B110 PERIODO DI INCUBAZIONE PARI ALL'INCIRCA A: RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA 20 GIORNI 28 GIORNI A IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE SÌ, IL DIMORFISMO TRA I FAGIANO COMUNE I MASCHI SONO B111 SESSI NELLA SPECIE È FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE MOLTO EVIDENTE FEMMINE? SÌ, MA SOLO DOPO IL SECONDO ANNO DI VITA NO A B112 IL FAGIANO È UNA SPECIE: MONOGAMA DIPENDE DAL NUMERO DI FEMMINE DISPONIBILI A 24 GIORNI POLIGAMA B113 IL NIDO DEL FAGIANO VIENE PREDISPOSTO: SU ARBUSTI AD UNA ALTEZZA IN CAVITÀ ROCCIOSE NON SUPERIORE AL METRO A TERRA C B114 IL FAGIANO DEPONE UN NUMERO DI UOVA … DA 1 A 4 DA 8 A 14 DA 6 A 7 B B115 NEL CORSO DELL'ANNO IL FAGIANO PORTA A TERMINE: 1 NIDIATA 2 NIDIATE DA 2 A 3 NIDIATE A IMPLUMI E CON GLI OCCHI CHIUSI FORNITI DI PIUMINO E GIÀ PRONTI AD ABBANDONARE IL NIDO PER LA RICERCA DEL CIBO IN COMPAGNIA DELLA MADRE FORNITI DI PIUMINO MA PROTETTI NEL NIDO DOVE I GENITORI LI ALIMENTANO PER LE PRIME TRE SETTIMANE B SÌ SÌ, MA SOLO DOPO IL SECONDO ANNO DI VITA A RIGOROSAMENTE MONOGAMA POLIGAMA DIPENDE DALLA CAPACITÀ ATTRATTIVA DEL MASCHIO A A TERRA SU ARBUSTI DI MEDIE DIMENSIONI SU ALBERI ALTI C B116 DOPO LA SCHIUSA I PULCINI DEL FAGIANO SI PRESENTANO: IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE COLOMBACCIO I MASCHI SONO B117 NO FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE FEMMINE? B118 IL COLOMBACCIO È UNA SPECIE: B119 IL NIDO DEL COLOMBACCIO VIENE PREDISPOSTO: B120 IL COLOMBACCIO DEPONE UN NUMERO DA 3 A 5 DI UOVA … 2 DA 8 A 10 B B121 LE UOVA DI COLOMBACCIO HANNO UN DA 10 A 12 GIORNI PERIODO DI INCUBAZIONE… DA 15 A 17 GIORNI DA 23 A 25 GIORNI B N. TESTO DOMANDA DOPO LA SCHIUSA I PULCINI DEL B122 COLOMBACCIO SI PRESENTANO: B123 NEL CORSO DELL'ANNO IL COLOMBACCIO PORTA A TERMINE: RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA IMPLUMI E CON GLI OCCHI CHIUSI COPERTI DI PIUMINO E PRONTI A LASCIARE IL NIDO PER PROCACCIARSI IL CIBO COPERTI DA PIUMINO E CON GLI OCCHI APERTI MA DIPENDENTI DAI GENITORI PER L'ALIMENTAZIONE A 2 - 3 NIDIATE 1 NIDIATA 3 - 4 NIDIATE A NO SÌ, MA SOLO DOPO IL SECONDO ANNO DI VITA B DIPENDE DALLA CAPACITÀ ATTRATTIVA DEL MASCHIO B IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE CORNACCHIA GRIGIA I MASCHI SONO B124 SÌ FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE FEMMINE? B125 LA CORNACCHIA GRIGIA È UNA SPECIE: POLIGAMA MONOGAMA B126 IL NIDO DELLA CORNACCHIA GRIGIA VIENE PREDISPOSTO: IN ANFRATTI ROCCIOSI IN MACCHIE ALBERATE FITTE O IN BOSCHI FITTI DI PIANURA SU ALBERI RADI ALTI E COLLINA C B127 LA CORNACCHIA GRIGIA DEPONE UN NUMERO DI UOVA… DA 4 A 6 2 DA 8 A 10 A 1 NIDIATA DA 3 A 4 NIDIATE DA 2 A 3 NIDIATE C IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE TORDO BOTTACCIO I MASCHI SONO B129 SÌ FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE FEMMINE? NO SÌ, SOLO NEL PRIMO ANNO DI VITA B B130 IL TORDO BOTTACCIO È UNA SPECIE: POLIGAMA DIPENDE DALLA CAPACITÀ ATTRATTIVA DEL MASCHIO A NEL CORSO DELL'ANNO LA B128 CORNACCHIA GRIGIA PORTA A TERMINE: MONOGAMA B131 IL NIDO DEL TORDO BOTTACCIO VIENE NEI CESPUGLI PREDISPOSTO: A TERRA SU ALBERI DI MEDIA ALTEZZA C B132 IL TORDO BOTTACCIO DEPONE UN NUMERO DI UOVA… DA 3 A 5 DA 2 A 3 DA 4 A 9 A B133 NEL CORSO DELL'ANNO IL TORDO BOTTACCIO PORTA A TERMINE: DA 3 A 4 NIDIATE DA 2 A 3 NIDIATE 1 NIDIATA B N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE GERMANO REALE I MASCHI SONO SÌ, FORTE DIMORFISMO TRA I B134 NO FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE DUE SESSI FEMMINE? RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA SÌ, MA SOLO DOPO IL SECONDO ANNO DI VITA A DIPENDE DALLA CAPACITÀ ATTRATTIVA DEL MASCHIO MONOGAMA C B B135 IL GERMANO REALE È UNA SPECIE: POLIGAMA IL NIDO DEL GERMANO REALE VIENE B136 PREDISPOSTO: SULL'ACQUA VINCOLATO ALLE IDROFITE A TERRA NEI CANNETI SU ISOLOTTI FORMATI DALLA VEGETAZIONE IN DECOMPOSIZIONE B137 IL GERMANO REALE DEPONE UN NUMERO DI UOVA … DA 3 A 5 DA 6 A 8 DA 8 A 14 C B138 NEL CORSO DELL'ANNO IL GERMANO REALE PORTA A TERMINE: DA 2 A 3 NIDIATE 1 NIDIATA DA 3 A 4 NIDIATE B B139 DOPO LA SCHIUSA LA PROLE DEL GERMANO REALE SI PRESENTA: NIDIFUGA INETTA COPERTA DA PIUMINO MA ANCORA INCAPACE DI ABBANDONARE IL NIDO A B140 IL PERIODO RIPRODUTTIVO DELLA LEPRE COMUNE INTERCORRE DA: APRILE/GIUGNO FEBBRAIO/MAGGIO GENNAIO/SETTEMBRE C NEL PERIODO RIPRODUTTIVO LA B141 FEMMINA DELLA LEPRE COMUNE PARTORISCE DI NORMA: 2 VOLTE 4 VOLTE 7 VOLTE B IL NUMERO MEDIO DI PICCOLI PER B142 SINGOLO PARTO DELLA LEPRE COMUNE È PARI A: 4 2 5 A IN MODESTI AVVALLAMENTI DEL TERRENO IN TANE PROFONDE B RICOPERTI DI PELO O MENO, DIPENDE DALLA TEMPERATURA ESTERNA B B143 I PICCOLI DELLA LEPRE COMUNE VENGONO PARTORITI: IN BUCHE SCAVATE NEL TERRENO E RICOPERTE DI PELO B144 I PICCOLI DI LEPRE COMUNE ALLA NASCITA SONO: RICOPERTI DI PELO E CON GLABRI E CON OCCHI CHIUSI OCCHI APERTI (PROLE (PROLE INETTA) PRECOCE) N. TESTO DOMANDA UN INDIVIDUO ADULTO DI LEPRE B145 COMUNE PUÒ RAGGIUNGERE IL PESO DI: B146 RISPOSTA "A" 3 KG. IL PERIODO RIPRODUTTIVO DEL APRILE/GIUGNO CONIGLIO SELVATICO INTERCORRE DA: RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA 5 KG. 7 KG. B DA FEBBRAIO A MAGGIO DA GENNAIO A OTTOBRE C NEL PERIODO RIPRODUTTIVO LA B147 FEMMINA DEL CONIGLIO SELVATICO PARTORISCE DI NORMA: 2 VOLTE 4 VOLTE 7 VOLTE C IL NUMERO DI PICCOLI PER SINGOLO B148 PARTO DEL CONIGLIO SELVATICO VARIA: DA 1 A 3 DA 3 A 5 DA 5 A 7 C IN MODESTI AVVALLAMENTI DEL TERRENO IN TANE PROFONDE C B149 I PICCOLI DEL CONIGLIO SELVATICO VENGONO PARTORITI: IN BUCHE SCAVATE NEL TERRENO E RICOPERTE DI PELO B150 I PICCOLI DI CONIGLIO SELVATICO ALLA NASCITA SONO: RICOPERTI DI PELO E CON GLABRI E CON OCCHI CHIUSI OCCHI APERTI (PROLE (PROLE INETTA) PRECOCE) RICOPERTI DI PELO O MENO, DIPENDE DALLA TEMPERATURA ESTERNA A 1 KG. 2 KG. 3 KG. B DA APRILE A GIUGNO DA FEBBRAIO A SETTEMBRE DA GIUGNO A SETTEMBRE B NEL PERIODO RIPRODUTTIVO LA B153 FEMMINA DELLA MINILEPRE PARTORISCE DI NORMA: 2 - 3 VOLTE 4 - 5 VOLTE 6 - 7 VOLTE C IL NUMERO MEDIO DI PICCOLI PER B154 SINGOLO PARTO DELLA MINILEPRE VARIA: DA 1 A 3 DA 4 A 5 DA 5 A 7 B IN MODESTI AVVALLAMENTI DEL TERRENO IN TANE PROFONDE A UN INDIVIDUO ADULTO DI CONIGLIO B151 SELVATICO PUÒ RAGGIUNGERE IL PESO DI: B152 B155 IL PERIODO RIPRODUTTIVO DELLA MINILEPRE INTERCORRE : IN BUCHE SCAVATE NEL I PICCOLI DELLA MINILEPRE VENGONO TERRENO E RICOPERTE DI PARTORITI: PELO N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA B156 RICOPERTI DI PELO E CON I PICCOLI DI MINILEPRE ALLA NASCITA GLABRI E CON OCCHI CHIUSI OCCHI APERTI (PROLE SONO: (PROLE INETTA) PRECOCE) RICOPERTI DI PELO O MENO, DIPENDE DALLA TEMPERATURA ESTERNA A B157 UN INDIVIDUO ADULTO DI MINILEPRE PUÒ RAGGIUNGERE IL PESO DI: 1, 2 KG. 2 KG. 2,5 KG. A B158 IL PERIODO RIPRODUTTIVO DELLA VOLPE INTERCORRE: DA APRILE A GIUGNO DA FEBBRAIO A LUGLIO DAL 1° AL 3 0 MAGGIO A B159 OGNI ANNO LA FEMMINA DELLA VOLPE 1 CUCCIOLATA PARTORISCE DI NORMA: 2 CUCCIOLATE 3 CUCCIOLATE A B160 IL NUMERO DI PICCOLI PER SINGOLO PARTO DELLA VOLPE VARIA: DA 1 A 2 DA 3 A 4 DA 4 A 7 C B161 I PICCOLI DELLA VOLPE VENGONO PARTORITI: IN PICCOLI AVVALLAMENTI DEL TERRENO IN GIACIGLI DI FOGLIE IN TANE PROFONDE C B162 I PICCOLI DI VOLPE ALLA NASCITA SONO: RICOPERTI DI PELO E CON GLABRI E CON OCCHI CHIUSI OCCHI APERTI (PROLE (PROLE INETTA) PRECOCE) RICOPERTI DI PELO O MENO, DIPENDE DALLA TEMPERATURA ESTERNA A B163 UN INDIVIDUO ADULTO DI VOLPE PUÒ RAGGIUNGERE IL PESO DI: 4 - 5 KG. 7 -8 KG. 10 - 11 KG. C SÌ SÌ, MA SOLO DOPO IL SECONDO ANNO DI VITA A POLIGAMA DIPENDE DALLA CAPACITÀ ATTRATTIVA DEL MASCHIO A SU ARBUSTI AD ALTEZZA NON SUPERIORE A 50 CM. A IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE COTURNICE I MASCHI SONO B164 NO FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE FEMMINE? B165 LA COTURNICE È UNA SPECIE: RIGOROSAMENTE MONOGAMA B166 IL NIDO DELLA COTURNICE VIENE PREDISPOSTO: B167 LA COTURNICE DEPONE UN NUMERO DI DA 3 A 5 UOVA … DA 6 A 8 DA 8 A 14 C B168 IL PERIODO DI OVODEPOSIZIONE DELLA COTURNICE INTERCORRE: NEL MESE DI APRILE IN MAGGIO - INIZIO GIUGNO C A TERRA, TRA VEGETAZIONE IN PROFONDITÀ NELLE ARBUSTIVA E ROCCE PIETRAIE TRA FINE MARZO E LA METÀ DI APRILE N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA LE UOVA DELLA COTURNICE HANNO B169 UN PERIODO DI INCUBAZIONE CHE VARIA: DA 10 A 12 GIORNI DA 15 A 17 GIORNI DA 23 A 25 GIORNI C DOPO LA SCHIUSA I PULCINI DELLA B170 COTURNICE SI PRESENTANO: IMPLUMI E CON GLI OCCHI CHIUSI COPERTI DI PIUMINO E PRONTI A LASCIARE IL NIDO PER PROCACCIARSI IL CIBO COPERTI DA PIUMINO E CON GLI OCCHI APERTI MA DIPENDENTI DAI GENITORI PER L'ALIMENTAZIONE B 1 NIDIATA 3 NIDIATE B MANTIENE LA QUOTA E SI RIFUGIA IN BUCHE SCAVATE NELLA NEVE SI RIFUGIA SOTTO CENGIE IN PARETI STRAPIOMBANTI A SÌ SÌ, MA SOLO DOPO IL SECONDO ANNO DI VITA A POLIGAMA DIPENDE DALLA CAPACITÀ ATTRATTIVA DEL MASCHIO A B171 NEL CORSO DELL'ANNO LA COTURNICE 2 NIDIATE PORTA A TERMINE: LA STRATEGIA DI SOPRAVVIVENZA B172 DELLA COTURNICE NELLA STAGIONE INVERNALE: SCENDE DI QUOTA E SI ATTESTA SUI VERSANTI PIÙ ASSOLATI IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE PERNICE BIANCA I MASCHI SONO B173 NO FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE FEMMINE? B174 LA PERNICE BIANCA È UNA SPECIE: RIGOROSAMENTE MONOGAMA B175 IL NIDO DELLA PERNICE BIANCA VIENE A TERRA, TRA VEGETAZIONE IN PROFONDITÀ NELLE PREDISPOSTO: ARBUSTIVA E ROCCE PIETRAIE SU ARBUSTI AD ALTEZZA NON SUPERIORE A 50 CM. A B176 LA PERNICE BIANCA DEPONE UN NUMERO DI UOVA … DA 4 A 6 DA 6 A 9 C B177 IL PERIODO DI OVODEPOSIZIONE TRA FINE MARZO E LA METÀ DELLA PERNICE BIANCA INTERCORRE: DI APRILE NEL MESE DI APRILE IN MAGGIO - INIZIO GIUGNO C DA 3 A 4 LE UOVA DI PERNICE BIANCA HANNO B178 UN PERIODO DI INCUBAZIONE CHE VARIA: DA 10 A 12 GIORNI DA 15 A 17 GIORNI DA 22 A 24 GIORNI C DOPO LA SCHIUSA I PULCINI DI B179 PERNICE BIANCA SI PRESENTANO: IMPLUMI E CON GLI OCCHI CHIUSI COPERTI DI PIUMINO E PRONTI A LASCIARE IL NIDO PER PROCACCIARSI IL CIBO COPERTI DA PIUMINO E CON GLI OCCHI APERTI MA DIPENDENTI DAI GENITORI PER L'ALIMENTAZIONE B 1 NIDIATA 2 NIDIATE 3 NIDIATE A B180 NEL CORSO DELL'ANNO LA PERNICE BIANCA PORTA A TERMINE: N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA LA STRATEGIA DI SOPRAVVIVENZA B181 DELLA PERNICE BIANCA NELLA STAGIONE INVERNALE: SCENDE DI QUOTA E SI ATTESTA SUI VERSANTI PIÙ ASSOLATI SI ABBASSA LEGGERMENTE DI QUOTA E SI RIFUGIA IN BUCHE SCAVATE NELLA NEVE B182 LA PERNICE BIANCA SULLE ALPI: È PRESENTE DA SEMPRE PERCHÉ È UN UCCELLO TIPICO DEI RILIEVI MONTAGNOSI È PRESENTE DAL PERIODO DELLE GLACIAZIONI E VIVE IN È STATO IMMESSO PER FINI AREALI RELITTI CHE VENATORI NELLA SECONDA RIPRODUCONO CONDIZIONI METÀ DELL' '800 AMBIENTALI TIPICHE DI REGIONI POSTE PIÙ A NORD PRESENZA / ASSENZA DI COPERTURA NEVOSA FASI LUNARI IN AMBIENTE NATURALE NELLA SPECIE GALLO FORCELLO I MASCHI SONO B184 FACILMENTE DISTINGUIBILI DALLE FEMMINE? NO, PERCHÉ AMBEDUE I SESSI PRESENTANO UNA COLORAZIONE FULVO ROSSICCIA SÌ, PERCHÉ PRESENTANO UN PIUMAGGIO NERO CON RIFLESSI METALLICI E SÌ, MA SOLO DOPO IL SOTTOCODA BIANCO, SECONDO ANNO DI VITA MENTRE LE FEMMINE HANNO COLORAZIONE FULVO ROSSICCIA B185 IL GALLO FORCELLO È UNA SPECIE: RIGOROSAMENTE MONOGAMA POLIGAMA DIPENDE DALLA CAPACITÀ ATTRATTIVA DEL MASCHIO B B183 LA MUTA (CAMBIO DI PIUME) NELLA PERNICE BIANCA È CORRELATA A: SI RIFUGIA SOTTO CENGIE IN PARETI STRAPIOMBANTI DURATA DELLE ORE DI LUCE GIORNALIERE B B C B B186 IL NIDO DEL GALLO FORCELLO VIENE PREDISPOSTO: A TERRA, AL RIPARO DI ARBUSTI SU ARBUSTI DI MEDIE DIMENSIONI SU ALBERI ALTI A B187 IL GALLO FORCELLO DEPONE UN NUMERO DI UOVA … DA 3 A 5 DA 5 A 7 DA 7 A 12 C B188 IL PERIODO DI OVODEPOSIZIONE DEL GALLO FORCELLO INTERCORRE: TRA FINE MARZO E LA METÀ DI APRILE NEL MESE DI APRILE NEL MESE DI MAGGIO C LE UOVA DI GALLO FORCELLO HANNO B189 UN PERIODO DI INCUBAZIONE CHE VARIA: DA 10 A 12 GIORNI DA 15 A 17 GIORNI DA 24 A 27 GIORNI C DOPO LA SCHIUSA I PULCINI DEL B190 GALLO FORCELLO SI PRESENTANO: IMPLUMI E CON GLI OCCHI CHIUSI COPERTI DI PIUMINO E PRONTI A LASCIARE IL NIDO PER PROCACCIARSI IL CIBO COPERTI DA PIUMINO E CON GLI OCCHI APERTI MA DIPENDENTI DAI GENITORI PER L'ALIMENTAZIONE B N. B191 TESTO DOMANDA NEL CORSO DELL'ANNO IL GALLO FORCELLO PORTA A TERMINE: IL TERRITORIO DOVE LA FEMMINA DI GALLO FORCELLO PREDISPONE IL B192 NIDO DEVE ESSERE CARATTERIZZATO DA: RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA 1 NIDIATA 2 NIDIATE 3 NIDIATE A SOTTOBOSCO FITTO CON BUONA PRESENZA DI ARBUSTI FRUTTIFERI (MIRTILLO, ETC.) ONTANETO E ROCCE AFFIORANTI PRESENZA DI FORMICAI E SPAZI APERTI C MANTIENE LA QUOTA E SI RIFUGIA IN GALLERIE SCAVATE NELLA NEVE SI RIFUGIA SOTTO CENGIE IN PARETI STRAPIOMBANTI B LA STRATEGIA DI SOPRAVVIVENZA DEL SCENDE DI QUOTA E SI B193 GALLO FORCELLO NELLA STAGIONE ATTESTA SUI VERSANTI PIÙ INVERNALE: ASSOLATI È PRESENTE DA SEMPRE PERCHÉ È UN UCCELLO TIPICO DEI RILIEVI MONTAGNOSI È PRESENTE DAL PERIODO DELLE GLACIAZIONI E VIVE IN È STATO IMMESSO PER FINI AREALI RELITTI CHE VENATORI NELLA SECONDA RIPRODUCONO CONDIZIONI METÀ DELL' '800 AMBIENTALI TIPICHE DI REGIONI POSTE PIÙ A NORD B APRILE/AGOSTO FEBBRAIO/MAGGIO GENNAIO/SETTEMBRE A NEL PERIODO RIPRODUTTIVO LA B196 FEMMINA DELLA LEPRE VARIABILE PARTORISCE DI NORMA: 2 VOLTE 4 VOLTE 7 VOLTE A IL NUMERO DI PICCOLI PER SINGOLO B197 PARTO DELLA LEPRE VARIABILE È PARI A: 1O2 2O3 DA 2 A 5 C RICOPERTI DI PELO O MENO, DIPENDE DALLA TEMPERATURA ESTERNA B 5 KG. 7 KG. A FASI LUNARI DURATA DELLE ORE DI LUCE GIORNALIERE C B194 IL GALLO FORCELLO SULLE ALPI: B195 B198 IL PERIODO RIPRODUTTIVO DELLA LEPRE VARIABILE INTERCORRE DA: I PICCOLI DI LEPRE VARIABILE ALLA NASCITA SONO: RICOPERTI DI PELO E CON GLABRI E CON OCCHI CHIUSI OCCHI APERTI (PROLE (PROLE INETTA) PRECOCE) UN INDIVIDUO ADULTO DI LEPRE B199 VARIABILE PUÒ RAGGIUNGERE IL PESO 3 KG. DI: B200 LA MUTA (CAMBIO DI PELO) NELLA LEPRE VARIABILE È CORRELATA A: PRESENZA / ASSENZA DI COPERTURA NEVOSA N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA 120 - 130 CM. DI LUNGHEZZA LE DIMENSIONI MEDIE DI UN CAPRIOLO PER 70 - 80 CM. DI ALTEZZA B201 MASCHIO ADULTO SONO: AL GARRESE ED UN PESO DI 23 - 25 KG. 130 - 150 CM. DI LUNGHEZZA PER 80 - 90 CM. DI ALTEZZA AL GARRESE ED UN PESO DA 60 A 100 KG. 180 - 250 CM. DI LUNGHEZZA PER 110 - 150 CM. DI ALTEZZA AL GARRESE ED UN PESO CHE PUÒ SUPERARE I 200 KG. A IL PERIODO DEGLI ACCOPPIAMENTI B202 NELLA SPECIE CAPRIOLO INTERCORRE: METÀ SETTEMBRE / INIZIO OTTOBRE OTTOBRE / INIZIO NOVEMBRE A FINE MARZO / APRILE A B203 LE FEMMINE DI CAPRIOLO PARTORISCONO NEL PERIODO: METÀ LUGLIO / FINE AGOSTO FINE MAGGIO / INIZIO GIUGNO GIUGNO / LUGLIO L'INCREMENTO UTILE ANNUO (NATI VIVI 12 - 15 % DELLA B204 MENO MORTALITÀ NEONATALE) NEL POPOLAZIONE ADULTA CAPRIOLO È PARI A: PRESENTE 20 - 25 % DELLA POPOLAZIONE ADULTA PRESENTE 30 - 35 % DELLA POPOLAZIONE ADULTA PRESENTE C I PALCHI NEL MASCHIO DI CAPRIOLO B205 VENGONO DEPOSTI ANNUALMENTE NEL PERIODO: FEBBRAIO - MARZO DICEMBRE - GENNAIO A DALLA FORMA DELLO SPECCHIO ANALE (MACCHIA BIANCA A FAGIOLO NEL M. E A CUORE NELLA F.), DAL PENNELLO PENICO PRESENTE SOLO NEL M. O DALLA MANCANZA DELLA "FALSA CODA" PRESENTE SOLO NELLA F. DAGLI ABBOZZI SULLA SOMMITÀ DELLA TESTA CHE GIÀ SI RIPRESENTANO A DISTANZA DI 24 ORE DALLA CADUTA DEI PALCHI PRECEDENTI B 1 PICCOLO 2 PICCOLI 3 PICCOLI B 120 - 130 CM. DI LUNGHEZZA PER 70 - 80 CM. DI ALTEZZA AL GARRESE ED UN PESO DI 23 - 25 KG. 130 - 150 CM. DI LUNGHEZZA PER 80 - 90 CM. DI ALTEZZA AL GARRESE ED UN PESO DA 60 A 100 KG. 180 - 250 CM. DI LUNGHEZZA PER 110 - 150 CM. DI ALTEZZA AL GARRESE ED UN PESO CHE PUÒ SUPERARE I 200 KG. C METÀ LUGLIO / FINE AGOSTO METÀ SETTEMBRE / INIZIO OTTOBRE OTTOBRE / INIZIO NOVEMBRE B FINE MARZO / APRILE A OTTOBRE - NOVEMBRE DALLA DIMENSIONE NEL CAPRIOLO IL MASCHIO CHE ABBIA CORPOREA (IL MASCHIO HA B206 GIÀ DEPOSTO LE CORNA È UN'ALTEZZA QUASI DOPPIA DISTINGUIBILE DALLA FEMMINA PER: DELLA FEMMINA) E DAL PORTAMENTO DELLA TESTA B207 DI NORMA LA FEMMINA DI CAPRIOLO PARTORISCE: LE DIMENSIONI MEDIE DI UN CERVO B208 MASCHIO ADULTO SONO: B209 IL PERIODO DEGLI ACCOPPIAMENTI NELLA SPECIE CERVO INTERCORRE: B210 LE FEMMINE DI CERVO PARTORISCONO FINE MAGGIO / INIZIO GIUGNO GIUGNO / LUGLIO NEL PERIODO: N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA L'INCREMENTO UTILE ANNUO (NATI VIVI 12 - 15 % DELLA B211 MENO MORTALITÀ NEONATALE) NEL POPOLAZIONE ADULTA CERVO È PARI A: PRESENTE 20 - 25 % DELLA POPOLAZIONE ADULTA PRESENTE 30 - 35 % DELLA POPOLAZIONE ADULTA PRESENTE B I PALCHI NEL MASCHIO DI CERVO B212 VENGONO DEPOSTI ANNUALMENTE NEL PERIODO: FEBBRAIO - MARZO DICEMBRE - GENNAIO B AUMENTO DELLA LARGHEZZA DEL COLLO (MAGGIORE GIOGAIA) E TESTA PIÙ ABBASSATA RISPETTO ALLA LINEA DEL DORSO C OTTOBRE - NOVEMBRE DI NORMA I CERVI VECCHI SI PALCHI PIÙ SVILUPPATI, CON PELO PIÙ CHIARO E PALCHI B213 DIFFERENZIANO DAI CERVI PIÙ GIOVANI PIÙ PUNTE E DI PESO CON UN NUMERO DI PUNTE PER: MAGGIORE RIDOTTO LE DIMENSIONI MEDIE DI UN DAINO B214 MASCHIO ADULTO SONO: 120 - 130 CM. DI LUNGHEZZA PER 70 - 80 CM. DI ALTEZZA AL GARRESE ED UN PESO DI 23 - 25 KG. 130 - 150 CM. DI LUNGHEZZA PER 80 - 90 CM. DI ALTEZZA AL GARRESE ED UN PESO DA 60 A 100 KG. 180 - 250 CM. DI LUNGHEZZA PER 110 - 150 CM. DI ALTEZZA AL GARRESE ED UN PESO CHE PUÒ SUPERARE I 200 KG. B METÀ LUGLIO / FINE AGOSTO METÀ SETTEMBRE / INIZIO OTTOBRE OTTOBRE / INIZIO NOVEMBRE C FINE MARZO / APRILE A 180 - 250 CM. DI LUNGHEZZA PER 110 - 150 CM. DI ALTEZZA AL GARRESE ED UN PESO CHE PUÒ SUPERARE I 200 KG. B B215 IL PERIODO DEGLI ACCOPPIAMENTI NELLA SPECIE DAINO INTERCORRE: B216 LE FEMMINE DI DAINO PARTORISCONO FINE MAGGIO / INIZIO GIUGNO GIUGNO / LUGLIO NEL PERIODO: LE DIMENSIONI MEDIE DI UN MUFLONE B217 MASCHIO ADULTO SONO: 120 - 130 CM. DI LUNGHEZZA PER 70 - 80 CM. DI ALTEZZA AL GARRESE ED UN PESO DI 23 - 25 KG. 100 - 130 CM. DI LUNGHEZZA PER 70 - 85 CM. DI ALTEZZA AL GARRESE ED UN PESO DA 35 A 40 KG. B218 IL PERIODO DEGLI ACCOPPIAMENTI METÀ SETTEMBRE / INIZIO METÀ LUGLIO / FINE AGOSTO NELLA SPECIE MUFLONE INTERCORRE: OTTOBRE OTTOBRE / METÀ NOVEMBRE C B219 LE FEMMINE DI MUFLONE PARTORISCONO NEL PERIODO: FINE MARZO / METÀ APRILE C 20 - 25 % DELLA POPOLAZIONE ADULTA PRESENTE 25 - 30 % DELLA POPOLAZIONE ADULTA PRESENTE C NEI MASCHI E NELLE FEMMINE NEI MASCHI E, IN RARE POPOLAZIONI, ANCHE NELLE FEMMINE C FINE MAGGIO / INIZIO GIUGNO GIUGNO / LUGLIO L'INCREMENTO UTILE ANNUO (NATI VIVI 12 - 15 % DELLA B220 MENO MORTALITÀ NEONATALE) NEL POPOLAZIONE ADULTA MUFLONE È PARI A: PRESENTE B221 LE CORNA NEL MUFLONE SONO PRESENTI: ESCLUSIVAMENTE NEI MASCHI N. TESTO DOMANDA B222 IL MUFLONE È UNA SPECIE TIPICA: RISPOSTA "A" DELLE MONTAGNE SCOSCESE, DELLE AREE TEMPERATE INSULARI E PENINSULARI RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA DELL'AREA ALPINA DELLE STEPPE ORIENTALI A 120 - 130 CM. DI LUNGHEZZA LE DIMENSIONI MEDIE DI UN CAMOSCIO PER 70 - 80 CM. DI ALTEZZA B223 MASCHIO ADULTO SONO: AL GARRESE ED UN PESO DI 23 - 25 KG. 100 - 130 CM. DI LUNGHEZZA PER 70 - 80 CM. DI ALTEZZA AL GARRESE ED UN PESO DA 35 A 40 KG. 180 - 250 CM. DI LUNGHEZZA PER 110 - 150 CM. DI ALTEZZA AL GARRESE ED UN PESO CHE PUÒ SUPERARE I 200 KG. B IL PERIODO DEGLI ACCOPPIAMENTI B224 NELLA SPECIE CAMOSCIO INTERCORRE: METÀ LUGLIO / FINE AGOSTO METÀ SETTEMBRE / INIZIO OTTOBRE NOVEMBRE/INIZIO DICEMBRE C MAGGIO / INIZIO GIUGNO GIUGNO / LUGLIO FINE MARZO / METÀ APRILE A 20 - 25 % DELLA POPOLAZIONE ADULTA PRESENTE 25 - 30 % DELLA POPOLAZIONE ADULTA PRESENTE A NEI MASCHI E NELLE FEMMINE NEI MASCHI E IN RARE POPOLAZIONI ANCHE NELLE FEMMINE B DAL BLOCCO DALLO SFREGAMENTO DELLE DELL'ACCRESCIMENTO CHE CORNA SUGLI ARBUSTI OGNI INTERVIENE OGNI ANNO ANNO NEL PERIODO DEGLI DURANTE IL PERIODO AMORI INVERNALE C UN ANIMALE GIOVANE, INFERIORE AI 4 ANNI DI ETÀ IL CAPRETTO NEL PRIMO ANNO DI VITA A DALLE CORNA DI ALTEZZA, DI NORMA, INFERIORE ALLA LUNGHEZZA DELLE ORECCHIE DALLE CORNA CHE NELLO YEARLING NON PRESENTANO ANCORA LA CARATTERISTICA UNCINATURA B B225 LE FEMMINE DI CAMOSCIO PARTORISCONO NEL PERIODO: L'INCREMENTO UTILE ANNUO (NATI VIVI 10 - 15 % DELLA B226 MENO MORTALITÀ NEONATALE) NEL POPOLAZIONE ADULTA CAMOSCIO È PARI A: PRESENTE B227 LE CORNA NEL CAMOSCIO SONO PRESENTI: ESCLUSIVAMENTE NEI MASCHI DA COSA SONO DETERMINATI GLI DAL COMPIMENTO DI OGNI B228 ANELLI DI ACCRESCIMENTO PRESENTI ANNO DI VITA SUGLI ASTUCCI CORNEI DEI CAMOSCI B229 COSA SI INTENDE PER YEARLING UN ANIMALE (M. O F.) NATO (BINELLO) PER LA SPECIE CAMOSCIO? NELL'ANNO PRECEDENTE DALLE RIDOTTE DIMENSIONI COME È RICONOSCIBILE LO YEARLING B230 CORPOREE RISPETTO AGLI (BINELLO) DEL CAMOSCIO? ANIMALI ADULTI N. TESTO DOMANDA COME SI PUÒ RICONOSCERE CON CERTEZZA, POST-MORTEM, SE B231 L'ANIMALE ABBATTUTO È UNO YEARLING DI CAMOSCIO? RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" DAL CONTEGGIO DEGLI DAL PESO CHE NELLO ANELLI DI ACCRESCIMENTO YEARLING SIA M. CHE F. CHE SI RISCONTRANO SULLE OSCILLA TRA I 15 E I 17 KG. CORNA RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA DALLA DENTIZIONE CHE NELLO YEARLING PRESENTA LA SOSTITUZIONE CON DENTI DEFINITIVI DEI DUE INCISIVI DA LATTE CENTRALI C NEI PRIMI 4 MESI DI VITA C IN CHE PERIODO DELLA LORO VITA I CINGHIALI PRESENTANO UN MANTELLO DURANTE TUTTO IL PRIMO B232 A STRISCE CHIARE E SCURE? ANNO DI VITA (STRIATO) NEI MESI ESTIVI GLI ANIMALI DALLA LIVREA ROSSICCIA CHE PERSISTE, COSA SONO NELLA SPECIE CINGHIALE B233 DOPO LA STRIATURA DEI LE "BESTIE ROSSE"? CUCCIOLI, FINO A CIRCA UN ANNO DI ETÀ LE FEMMINE CON MANTELLO GLI ANIMALI COLPITI DALLA ESTIVO ROGNA A NO, PERCHÉ HA UNA DIETA ONNIVORA C B234 IL CINGHIALE È UN UNGULATO RUMINANTE? SÌ, PERCHÉ SI CIBA PREVALENTEMENTE DI FORAGGIO VERDE SÌ, COME TUTTI GLI UNGULATI PERCHÉ LE POPOLAZIONI DI PER L'ASSENZA DI B235 CINGHIALE SI SONO COSÌ SVILUPPATE PREDATORI NATURALI NEL CORSO DEGLI ULTIMI DECENNI? PER IL SIGNIFICATIVO INCREMENTO DELLE AREE BOSCATE CON FORTE PER L'AUMENTO DELLE PRODUZIONE DI FRUTTI (CASTAGNE, GHIANDE, MONOCOLTURE A MAIS FAGGIOLE) A LORO TOTALE DISPOSIZIONE NEL PERIODO INVERNALE NEL PERIODO INVERNALE IL CINGHIALE DI CASTAGNE, GHIANDE, B236 SI CIBA PREVALENTEMENTE: FAGGIOLE DI TUBERI E RIMASUGLI DI GRANTURCO DI RIFIUTI ORGANICI REPERIBILI PRESSO LE DISCARICHE OVVERO ABBANDONATI DALL'UOMO A SÌ, ABITUALMENTE ANCHE ANIMALI MEDIO GRANDI NON CONSUMA CARNE A B237 IL CINGHIALE PREDA ALTRI ANIMALI? RARAMENTE COMPIE PREDAZIONE ATTIVA SEBBENE ALL'OCCORRENZA SI CIBI DI UOVA E CAROGNE B N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA PER CREARE BUCHE OVE EFFETTUARE BAGNI DI FANGO PER RICERCARE TUBERI E BULBI NONCHÉ ANELLIDI E LARVE DI CUI SI ALIMENTA C GIOCARE CON I PROPRI PICCOLI INTRAPPOLARE I PARASSITI NEL FANGO E LIBERARSENE, QUANDO IL FANGO SECCA, TRAMITE SFREGAMENTO SULLA CORTECCIA DELLE PIANTE C IN QUALE PERIODO LE FEMMINE DI INDISTINTAMENTE TUTTO B240 CINGHIALE VANNO IN ESTRO (PERIODO L'ANNO DEGLI AMORI)? DURANTE L'ESTATE DA NOVEMBRE A GENNAIO, SEBBENE ALCUNE FEMMINE SONO IN ESTRO ANCHE IN PERIODI DIVERSI C IL TASSO DI ACCRESCIMENTO ANNUO B241 NELLA SPECIE CINGHIALE PUÒ RAGGIUNGERE: DAL 70 AL 100% DELLA POPOLAZIONE ADULTA ANCHE IL 200% DELLA POPOLAZIONE ADULTA IL 30 - 40% DELLA POPOLAZIONE ADULTA B QUANTI PICCOLI PARTORISCE PER B242 OGNI CUCCIOLATA UNA FEMMINA DI CINGHIALE? 1 O 2 PICCOLI DA 4 A 10 PICCOLI ANCHE OLTRE 15 PICCOLI B DURANTE LE ORE DIURNE DURANTE LE ORE NOTTURNE E CREPUSCOLARI, CON USCITE DIURNE PIÙ FREQUENTI NEL PERIODO AUTUNNALE ED INVERNALE NEI MESI ESTIVI, MENTRE IN INVERNO RIDUCONO SIGNIFICATIVAMENTE LA LORO ATTIVITÀ METABOLICA B COL CONTEGGIO DEGLI ANIMALI NELLE PRIME ORE DEL MATTINO SULLE AREE DI PASCOLO PREVIA RIPARTIZIONE DEL TERRITORIO IN SETTORI E ASSEGNAZIONE AD OGNI SETTORE DI UNO O PIÙ OSSERVATORI CON L' OSSERVAZIONE DEGLI ANIMALI PRESENTI SUL TERRITORIO LIMITROFO A PERCORSI CAMPIONE PREDETERMINATI CON L'ORGANIZZAZIONE DI BATTUTE ATTE A FAR TRANSITARE GLI ANIMALI SCACCIATI SU UNA LINEA DI OSSERVATORI PREVENTIVAMENTE POSIZIONATI A B238 B239 PERCHÉ IL CINGHIALE RIVOLTA LA COTICA ERBOSA NEI PRATI? I CINGHIALE EFFETTUA I COSIDDETTI "BAGNI DI FANGO" PER: GLI UNGULATI SONO ATTIVI E SI B243 ALIMENTANO IN PARTICOLARE: B244 I CENSIMENTI DEL CAMOSCIO SI EFFETTUANO PREVALENTEMENTE: PER ALIMENTARSI DELL'APPARATO RADICALE DELLE ESSENZE ERBACEE RISPOSTA RINFRESCARSI DALLA CALURA ESTIVA N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" COL CONTEGGIO DEGLI ANIMALI NELLE PRIME ORE I CENSIMENTI DEI CERVIDI IN AREE DEL MATTINO SULLE AREE DI PEDEMONTANE O COLLINARI PASCOLO PREVIA B245 CARATTERIZZATE DA COPERTURA A RIPARTIZIONE DEL LATIFOGLIE PRESSOCHÈ UNIFORME SI TERRITORIO IN SETTORI E EFFETTUANO DI NORMA: ASSEGNAZIONE AD OGNI SETTORE DI UNO O PIÙ OSSERVATORI B246 B247 B248 RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA CON L'ORGANIZZAZIONE DI BATTUTE ATTE A FAR TRANSITARE GLI ANIMALI SCACCIATI SU UNA LINEA DI OSSERVATORI PREVENTIVAMENTE POSIZIONATI CON L'OSSERVAZIONE DEL NUMERO DI CESPUGLI INTERESSATI DALLO SFREGAMENTO PER LA PULIZIA DEI PALCHI DEI CAPRIOLI MASCHI B IN CHE MODO SI EFFETTUANO I CENSIMENTI DELLE COTURNICI? DA PUNTI DI OSSERVAZIONE DOVE SI BINOCOLA L'ATTIVITÀ DEI SOGGETTI PRESENTI DURANTE LE ORE DI PASTURA GIORNALIERA SU AREE CAMPIONE RICHIAMANDO I MASCHI PER MEZZO DEL VERSO PRODOTTO DALLE FEMMINE QUANDO SONO DISPONIBILI ALL'ACCOPPIAMENTO SU AREE CAMPIONE IDENTIFICANDO I MASCHI TERRITORIALI (E QUINDI POTENZIALI NIDIATE) NEL PERIODO DELL'OVODEPOSIZIONE E IN LUGLIO AGOSTO VERIFICANDO IL SUCCESSO RIPRODUTTIVO CON CANI DA FERMA. C IN CHE MODO SI EFFETTUANO I CENSIMENTI DEI GALLI FORCELLI? CON RICHIAMI SONORI DURANTE L'OVODEPOSIZIONE E CON CANI DA FERMA IN AGOSTO CONTEGGIANDO I MASCHI IN ARENA DURANTE IL PERIODO DELL'OVODEPOSIZIONE E VERIFICANDO IL SUCCESSO RIPRODUTTIVO CON CANI DA FERMA IN AGOSTO VERIFICANDO IL NUMERO DI INDIVIDUI CHE SI INVOLANO AL PASSAGGIO DI OSSERVATORI SU PERCORSI CAMPIONE PREDETERMINATI B IN CHE MODO SI EFFETTUANO DI NORMA I CENSIMENTI DELLE LEPRI? DEFINENDO DEGLI INDICI DI PRESENZA CALCOLATI CON IL NUMERO DEGLI ANIMALI OSSERVATI DI NOTTE SUL TERRITORIO LIMITROFO A PERCORSI CAMPIONE RISPETTO ALL'AREA INDAGATA RAPPORTANDO IL NUMERO DEGLI ANIMALI OSSERVATI LUNGO PERCORSI CAMPIONE ALL'AREA INDAGATA (INDICE DI PRESENZA) OSSERVANDO DI PRIMO MATTINO IL NUMERO DI LEPRI AL PASCOLO PER MEZZO DI BINOCOLI E DA PUNTI DI OSSERVAZIONE SOPRAELEVATI A N. TESTO DOMANDA COSA SI INTENDE PER "ANATRE DI B249 SUPERFICIE"? B250 COSA SI INTENDE PER "ANATRE TUFFATRICI"? RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" GLI ANATIDI CHE FREQUENTANO GENERALMENTE ACQUE POCO PROFONDE E SI CIBANO AFFONDANDO IN ACQUA SOLO LA TESTA E PARTE DEL CORPO GLI ANATIDI CHE VIVONO SULLA SUPERFICIE DELL'ACQUA QUANDO NON SONO IN PASTURA NEI CAMPI DI MAIS GLI ANATIDI CHE RAGGIUNGONO LA SUPERFICIE DELL'ACQUA IN PICCHIATA IMMERGENDOSI PER CATTURARE PESCI ANCHE AD ALCUNI METRI SOTTO IL PELO DELL'ACQUA LE ANATRE CHE PREDILIGONO SPECCHI GLI ANATIDI CHE SI TUFFANO D'ACQUA PROFONDI E SI ABITUALMENTE NELL'ACQUA IMMERGONO IN APNEA DA POSATOI POSTI AD UNA ANCHE DI PARECCHI METRI CERTA ALTEZZA SULLE RIVE PER ALIMENTARSI SUL FONDO GLI ANATIDI CHE PER INVOLARSI COMPIONO LUNGHE CORSE SULLA SUPERFICIE DELL'ACQUA RISPOSTA ESATTA A C LE ANATRE TUFFATRICI SE FERME B251 SULLA RIVA COME SI DIFFERENZIANO DALLE ANATRE DI SUPERFICIE? PER UNA POSTURA PIÙ VERTICALE NECESSARIA A NON SI DIFFERENZIANO FAR RICADERE IL PESO AFFATTO AVENDO AMBEDUE I BARICENTRICO ALL'INTERNO GRUPPI BECCO APPIATTITO E DELL'AREA PLANTARE, DITA UNITE DA MEMBRANA STANTE L'ATTACCATURA INTERDIGITALE (PIEDI DELLE ZAMPE POSTA PIÙ PALMATI) INDIETRO NEL CORPO RISPETTO ALLE ANATRE DI SUPERFICIE PER UNA SILHOUETTE ALLUNGATA FUNZIONALE A CONSENTIRE A QUESTE ANATIDI DI SPINGERSI IN PROFONDITÀ NELL'ACQUA CON MINORE ATTRITO B NELLA FASE DI INVOLO DALL'ACQUA ESISTE UNA DIFFERENZA TRA LE B252 ANATRE DI SUPERFICIE E QUELLE TUFFATRICI? SÌ, LE ANATRE DI SUPERFICIE, AVENDO UN "PESO SPECIFICO" INFERIORE, RIESCONO A SOLLEVARSI DALL'ACQUA ISTANTANEAMENTE A DIFFERENZA DALLE ANATRE TUFFATRICI CHE DEVONO PRENDERE VELOCITÀ PER L'INVOLO NO, AMBEDUE I GRUPPI PRESENTANO DIFFICOLTÀ E S'INVOLANO DOPO UNA CORSA FRENETICA PIÙ O MENO BREVE SUL PELO DELL'ACQUA SÌ, PERCHÉ LE ANATRE TUFFATRICI HANNO DIFFICOLTÀ A FORNIRE LA DOVUTA SPINTA CON LE ZAMPE STANTE L'ATTACCATURA AL CORPO RETROSTANTE DELLE STESSE A B253 COSA SI INTENDE PER FROLLATURA? UN SINONIMO DI PUTREFAZIONE IL PROCESSO CHE IL PROCESSO CHE PROVOCA DETERMINA LA RIGIDITÀ CADAVERICA L'ALLENTAMENTO DELLE FIBRE MUSCOLARI C N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" B254 COSA OCCORRE FARE DOPO AVER ABBATTUTO UN ANIMALE? ACCERTARSI CHE L'ANIMALE SIA MORTO E INFILARLO IN UN CONTENITORE PLASTICO PER NON DISPERDERE IL SANGUE B255 QUALI SONO LE PRINCIPALI MALATTIE DEL CAMOSCIO? LA CHERATOCONGIUNTIVITE, LA RABBIA SILVESTRE E LA LA BRUCELLOSI E LA PSEUDOTUBERCOLOSI POLMONITE BATTERICA QUALI SONO LE PRINCIPALI MALATTIE B256 DEI LAGOMORFI (LEPRE, CONIGLIO SELVATICO ETC.) B257 QUALI SONO LE PRINCIPALI MALATTIE DEL CINGHIALE? B258 COSA SI INTENDE PER "ZOONOSI"? COSA SI INTENDE PER "MORBILITÀ" DI UNA MALATTIA? B261 LE ZOONOSI SI CURANO : "C" ACCERTARSI CHE L'ANIMALE SIA MORTO E PROCEDERE SEZIONARE LA CARCASSA ALL'EVISCERAZIONE PER FACILITARNE IL INDOSSANDO GUANTI IN TRASPORTO LATTICE L'EBHS, LA TRICHENILLOSI RISPOSTA ESATTA B A LA RABBIA SILVESTRE, LA CHEROTOCONGIUNTIVITE E LA BRUCELLOSI L'EBHS, LA MIXOMATOSI E LA LA ROGNA SARCOPTICA E LA TULAREMIA TRICHINELLOSI B LA TULAREMIA E LA CHERATOCONGIUNTIVITE LA RABBIA SILVESTRE E LA PSEUDOTUBERCOLOSI C LA ROGNA SARCOPTICA E LA TRICHINELLOSI UN'AREA CIRCOSCRITTA DEL UNA MALATTIA DELLA FAUNA I RECINTI IN CUI VIENE CORPO DELL'ANIMALE IN CUI SELVATICA TRASMISSIBILE ALLEVATA LA SELVAGGINA SI OSSERVANO SINTOMI DI ALL'UOMO PRONTA CACCIA UNA MALATTIA B IL RAPPORTO TRA IL NUMERO DI ANIMALI MORTI E IL NUMERO DI ANIMALI PRESENTI C LA PERICOLOSITÀ PER L'UOMO DOVUTA ALL'INGESTIONE DELLE CARNI AFFETTE A QUESTA MALATTIA A CON LA TERAPIA ANTIBIOTICA CON UN VACCINO DIPENDE DALL'AGENTE PATOGENO C LA VELOCITÀ CON CUI PORTA COSA SI INTENDE PER "MORTALITÀ" DI LA VELOCITÀ CON CUI SI B259 A MORTE L'INDIVIDUO UNA MALATTIA? DIFFONDE SUL TERRITORIO COLPITO B260 RISPOSTA LA PROPORZIONE FRA IL NUMERO DI ANIMALI AMMALATI E IL NUMERO DI ANIMALI PRESENTI LA VELOCITÀ CON CUI SI DIFFONDE SUL TERRITORIO B262 QUALI DI QUESTE MALATTIE PUO' ESSERE MORTALE PER L'UOMO? LA ROGNA SARCOPTICA L'EBHS LA TRICHINELLOSI C B263 QUALI DI QUESTE MALATTIE PUO' ESSERE MORTALE PER L'UOMO? LA TULAREMIA LA RABBIA SILVESTRE LA BRUCELLOSI B N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA B264 QUALI DI QUESTE MALATTIE PUO' ESSERE MORTALE PER L'UOMO? LA CHERATOCONGIUNTIVITE LA ROGNA SARCOPTICA B265 L'UOMO IN CHE MODO PUÒ CONTRARRE LA LEPTOSPIROSI? FREQUENTANDO AMBIENTI CON ACQUE STAGNANTI TRAMITE LA PUNTURA DI UNA NON È UNA ZOONOSI ZECCA A SEMPRE, PER IMPEDIRE CHE I BATTERI PRESENTI NELL'APPARATO INTESTINALE EVENTUALMENTE LACERATO SI PROPAGHINO NELLE CARNI SOLO SE DI GRANDI DIMENSIONI PER DIMINUIRNE SOLO SE LA TEMPERATURA AMBIENTE SUPERA I 20° IL PESO E TRASPORTARLO PIÙ AGEVOLMENTE A IL FEGATO I POLMONI L'INTESTINO A A SECONDA DELLE DIMENSIONI, CERCANDO DI ASSICURARE IN OGNI CASO IL RAFFREDDAMENTO DELLE CARNI AVVOLGENDOLO IN UN TELO PLASTICO ED INFILANDOLO NELLO ZAINO O NELLA CACCIATORA TRASCINANDOLO AL SUOLO, NON EVISCERATO, SE TRATTASI DI UNGULATO SELVATICO A IN MISURA CIRCA DEL 30 % DEGLI ANIMALI INFETTI IN MISURA CIRCA DEL 70 % DEGLI ANIMALI INFETTI SEMPRE A SI DEVE MONITORARE L'ESPANSIONE DELLA MALATTIA SUL TERRITORIO SI DEVE CHIUDERE LA CACCIA ALLA SPECIE INTERESSATA B UN ANIMALE ABBATTUTO DEVE B266 ESSERE EVISCERATO? B267 L'ECHINOCOCCOSI COLPISCE NELL'UOMO PREVALENTEMENTE COME SI TRASPORTA UN CAPO B268 ABBATTUTO? B269 LA CHERATOCONGIUNTIVITE È MORTALE PER GLI ANIMALI COLPITI? SI DEVE INTERVENIRE NEL CASO VENGANO SEGNALATI CASI ABBATTENDO IL PIÙ ALTO B270 DI CHERATOCONGIUNTIVITE: NUMERO POSSIBILE DI ANIMALI AMMALATI L'ECHINOCOCCOSI ALVEOLARE C COS'È UN PIANO DI ERADICAZIONE DI B271 UNA DETERMINATA PATOLOGIA? UN COMPLESSO DI MISURE UN PIANO DI ABBATTIMENTO UNA CAMPAGNA VACCINALE VOLTE ALL'ELIMINAZIONE VOLTO ALL'ELIMINAZIONE DI RIVOLTA A TUTTI GLI ANIMALI DELLA MALATTIA DA UN DATO TUTTI GLI ANIMALI COLPITI PRESENTI CONTESTO TERRITORIALE A B272 LE ZECCHE SONO RESPONSABILI: DELLA BORELLIOSI, DELL'ENCEFALITE E DELLA FEBBRE Q DELLA LEPTOSPIROSI, DELLA DI TUTTE LE MALATTIE DEGLI TRICHINELLOSI E ANIMALI A SANGUE CALDO DELL'ECHINOCCOCCOSI A B273 LA RABBIA SILVESTRE: COLPISCE SOLO LA VOLPE E IL CANE COLPISCE POTENZIALMENTE COLPISCE SOLO GLI TUTTI GLI ANIMALI A SANGUE UNGULATI CALDO B N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" QUALI SONO I SINTOMI DELL'INFEZIONE PERDITA DI PELO SU B274 DELLA RABBIA SILVESTRE NEGLI NESSUN SINTOMO EVIDENTE SPECIFICHE ZONE DEL ANIMALI? CORPO QUALI SONO I SINTOMI DELLA ROGNA B275 SARCOPTICA? "C" RISPOSTA ESATTA COMPORTAMENTI ANOMALI (PIÙ AGGRESSIVI, PIÙ CONFIDENTI) C PALPEBRE TUMEFATTE ED OCCHI SPORCHI PER LA PRESENZA DI PUS B PERDITA DI PELO E CROSTE DIFFUSE BAVA ALLA BOCCA E RIGIDITÀ DEGLI ARTI A PERDITA DI PELO SU SPECIFICHE ZONE DEL NESSUN SINTOMO EVIDENTE CORPO E PRESENZA DI CROSTE DIFFUSE DIFFICOLTÀ DEAMBULATORIE, COME PUÒ RICONOSCERSI A DISTANZA MOVIMENTO IN CIRCOLO, B276 UN UNGULATO AFFETTO DA LACRIMAZIONE CHERATOCONGIUNTIVITE? ABBONDANTE, OCCHI BIANCASTRI RISPOSTA B277 LA BRUCELLOSI COLPISCE: IL FEGATO E IL SISTEMA NERVOSO L'APPARATO GENITALE E LE ARTICOLAZIONI I POLMONI E LA TRACHEA B B278 CHE COS'È LA RABBIA SILVESTRE? UNA MALATTIA VIRALE CHE COLPISCE IL SISTEMA NERVOSO UNA MALATTIA BATTERICA CHE COLPISCE L'APPARATO RESPIRATORIO UNA PARASSITOSI CHE INTERESSA LE FIBRE MUSCOLARI DEGLI ANIMALI INFETTI A QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE MAGGIORMENTE RESPONSABILI B279 DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI RABBIA SILVESTRE ALL'UOMO? LA VOLPE O ALTRI CARNIVORI GLI UNGULATI SELVATICI ED SELVATICI IN PARTICOLARE I CERVIDI IL CINGHIALE A CONTATTO CON LA SALIVA DI UN ANIMALE INFETTO, GENERALMENTE ATTRAVERSO IL MORSO. C MANIPOLAZIONE DELLE CARCASSE FRESCHE SENZA LE NECESSARIE QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI PRECAUZIONI (USO DI B280 DI INFEZIONE DA RABBIA SILVESTRE GUANTI IN LATTICE ED PER L'UOMO? EVITARE CONTATTI DELLE MANI SPORCHE CON LE MUCOSE) IL CONSUMO DI CARNI DI ANIMALI INFETTI SENZA UN'ADEGUATA COTTURA OVVERO UN LUNGO PERIODO DI CONGELAMENTO DELLE CARNI STESSE N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA B281 CHE COS'È LA BRUCELLOSI? E' UNA MALATTIA BATTERICA CHE COLPISCE GLI ORGANI E' UNA MALATTIA VIRALE CHE GENITALI PROVOCANDO COLPISCE IL SISTEMA INOLTRE INFIAMMAZIONE NERVOSO ALLE ARTICOLAZIONI NEGLI UNGULATI SIA SELVATICI CHE DOMESTICI UNA PARASSITOSI CHE INTERESSA LE FIBRE MUSCOLARI DEGLI ANIMALI INFETTI B QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE MAGGIORMENTE RESPONSABILI B282 DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI BRUCELLOSI ALL'UOMO? LA VOLPE O ALTRI CARNIVORI GLI UNGULATI RUMINANTI SELVATICI SELVATICI IL CINGHIALE B CONTATTO CON LA SALIVA DI UN ANIMALE INFETTO, GENERALMENTE ATTRAVERSO IL MORSO. A E' UNA MALATTIA BATTERICA E' UNA MALATTIA VIRALE CHE CHE COLPISCE IN COLPISCE IL SISTEMA PARTICOLARE RODITORI E NERVOSO LAGOMORFI SELVATICI (LEPRI, MINILEPRI,ETC) C MANIPOLAZIONE DI ANIMALI QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI INFETTI, DEI LORO VISCERI O B283 DI INFEZIONE DI BRUCELLOSI PER CONTATTO CON ESCRETI, L'UOMO? LATTE O RESIDUI DI PARTO IL CONSUMO DI CARNI DI ANIMALI INFETTI SENZA UN'ADEGUATA COTTURA OVVERO UN LUNGO PERIODO DI CONGELAMENTO DELLE CARNI STESSE B284 CHE COS'È LA TULAREMIA? UNA PARASSITOSI CHE INTERESSA LE FIBRE MUSCOLARI DEGLI ANIMALI INFETTI QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE MAGGIORMENTE RESPONSABILI B285 DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI TULAREMIA ALL'UOMO? LA LEPRE, LA MINILEPRE E IL GLI UNGULATI RUMINANTI CONIGLIO SELVATICO SELVATICI MANIPOLAZIONE DI ANIMALI QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI INFETTI, CONSUMO B286 DI INFEZIONE DI TULAREMIA PER ALIMENTARE DI CARNI L'UOMO? CRUDE O POCO COTTE B287 CHE COS'È LA TUBERCOLOSI CHE COLPISCE GLI ANIMALI? UNA PARASSITOSI CHE INTERESSA LE FIBRE MUSCOLARI DEGLI ANIMALI INFETTI IL CINGHIALE A CONTATTO CON LA SALIVA DI UN ANIMALE INFETTO, GENERALMENTE ATTRAVERSO IL MORSO. A E' UNA MALATTIA BATTERICA CHE COLPISCE IN E' UNA MALATTIA VIRALE CHE PARTICOLARE I POLMONI O COLPISCE IL SISTEMA L'APPARATO GASTRONERVOSO INTESTINALE E RELATIVI LINFONODI C GESTIONE DI UN ALLEVAMENTO CUNICOLO N. TESTO DOMANDA QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE MAGGIORMENTE RESPONSABILI B288 DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI TUBERCOLOSI ALL'UOMO? RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" LA LEPRE, LA MINILEPRE E IL GLI UNGULATI COMPRESO IL GLI UCCELLI MIGRATORI CONIGLIO SELVATICO CINGHIALE CONSUMO ALIMENTARE DI QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI CARNI CRUDE O POCO B289 DI INFEZIONE DI TUBERCOLOSI PER COTTE, OVVERO NON L'UOMO? CONGELATE PER UN LUNGO PERIODO MANIPOLAZIONE DELLE CARCASSE FRESCHE SENZA LE NECESSARIE PRECAUZIONI, L'USO DI GUANTI IN LATTICE E SUCCESSIVO CONTATTO DELLE MANI SPORCHE CON LE MUCOSE B CONTATTO CON LA SALIVA DI UN ANIMALE INFETTO, GENERALMENTE ATTRAVERSO IL MORSO. A E' UNA MALATTIA BATTERICA E' UNA MALATTIA VIRALE CHE CHE COLPISCE IN COLPISCE IL SISTEMA PARTICOLARE RENI E NERVOSO FEGATO C B290 CHE COS'È LA LEPTOSPIROSI? UNA PARASSITOSI CHE INTERESSA LE FIBRE MUSCOLARI DEGLI ANIMALI INFETTI QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE MAGGIORMENTE RESPONSABILI B291 DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI LEPTOSPIROSI ALL'UOMO? TOPI E NUTRIE TRAMITE L'EMISSIONE DI URINE GLI UNGULATI RUMINANTI INFETTE IN AMBIENTE UMIDO SELVATICI OVE IL BATTERIO PERSISTE A LUNGO MANIPOLAZIONE DI ANIMALI QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI INFETTI O CONSUMO B292 DI INFEZIONE DI LEPTOSPIROSI PER ALIMENTARE DI CARNI L'UOMO? CRUDE O POCO COTTE RISPOSTA ESATTA CONTATTO CON ACQUA INQUINATA DALLE URINE DEGLI ANIMALI INFETTI ATTRAVERSO MICROLESIONI CUTANEE O LE MUCOSE L'AVIFAUNA IN GENERE CON LE DEIEZIONI CHE POSSONO RILASCIARE SIA IN AMBIENTE NATURALE CHE IN AREA ANTROPIZZATA A CONTATTO CON LA SALIVA DI UN ANIMALE INFETTO, GENERALMENTE ATTRAVERSO IL MORSO. B UNA PARASSITOSI CHE E' UNA MALATTIA VIRALE CHE INTERESSA LE FIBRE COLPISCE IL SISTEMA MUSCOLARI DEGLI ANIMALI NERVOSO INFETTI B293 CHE COS'È LA SALMONELLOSI? UN'INFEZIONE BATTERICA INTESTINALE QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE MAGGIORMENTE RESPONSABILI B294 DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI SALMONELLOSI ALL'UOMO? LA LEPRE, LA MINILEPRE E IL GLI UNGULATI RUMINANTI CONIGLIO SELVATICO SELVATICI L'AVIFAUNA IN GENERE E IN PARTICOLARE GLI ANATIDI A C N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI CONSUMO DI PRODOTTI B295 DI INFEZIONE DI SALMONELLOSI PER ANIMALI (CARNI, VISCERI, L'UOMO? UOVA,ETC.) RISPOSTA "B" GESTIONE DI UN ALLEVAMENTO CUNICOLO RISPOSTA "C" CONTATTO CON LA SALIVA DI UN ANIMALE INFETTO, GENERALMENTE ATTRAVERSO IL MORSO. RISPOSTA ESATTA A B296 CHE COS'È LA TRICHINELLOSI? UN'INFEZIONE BATTERICA INTESTINALE UNA PARASSITOSI CHE E' UNA MALATTIA VIRALE CHE INTERESSA LE FIBRE COLPISCE IL SISTEMA MUSCOLARI DEGLI ANIMALI NERVOSO INFETTI C QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE MAGGIORMENTE RESPONSABILI B297 DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI TRICHINELLOSI ALL'UOMO? IL CINGHIALE GLI UNGULATI RUMINANTI SELVATICI L'AVIFAUNA IN GENERE E IN PARTICOLARE GLI ANATIDI A MANIPOLAZIONE DELLE CARCASSE FRESCHE SENZA LE NECESSARIE PRECAUZIONI (USO DI GUANTI IN LATTICE ED EVITARE CONTATTI DELLE MANI SPORCHE CON LE MUCOSE) CONTATTO CON LA SALIVA DI UN ANIMALE INFETTO, GENERALMENTE ATTRAVERSO IL MORSO. A CONSUMO ALIMENTARE DI CARNI CRUDE O POCO QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI COTTE SE NON B298 DI INFEZIONE DI TRICHINELLOSI PER PREVENTIVAMENTE L'UOMO? CONGELATE PER UN TEMPO MEDIO-LUNGO E' UNA MALATTIA VIRALE CHE E' UNA MALATTIA COLPISCE IL SISTEMA PARASSITARIA NERVOSO B299 CHE COS'È LA ECHINOCOCCOSI? UN'INFEZIONE BATTERICA INTESTINALE QUALI SONO LE SPECIE FAUNISTICHE MAGGIORMENTE RESPONSABILI B300 DELL'EVENTUALE CONTAGIO DI ECHINOCOCCOSI ALL'UOMO? LA VOLPE (PIÙ FREQUENTEMENTE IL CANE LA LEPRE, LA MINILEPRE E IL DOMESTICO) ATTRAVERSO CONIGLIO SELVATICO LE UOVA PRESENTI SUL PROPRIO PELO QUALI SONO LE MODALITÀ ED I RISCHI CONSUMO ALIMENTARE DI B301 DI INFEZIONE DI ECHINOCOCCOSI PER CARNI O VISCERI CRUDI O L'UOMO? POCO COTTI TOCCANDO LE MUCOSE ORALI CON MANI CONTAMINATE O INGERENDO ALIMENTI (ORTAGGI, FRUTTI DI BOSCO,ETC.) IMBRATTATI DA FECI DI ANIMALI INFESTATI C L'AVIFAUNA IN GENERE E IN PARTICOLARE GLI ANATIDI B CONTATTO CON LA SALIVA DI UN ANIMALE INFETTO, GENERALMENTE ATTRAVERSO IL MORSO. B N. TESTO DOMANDA NELL'EVISCERAZIONE DEI CAPI ABBATTUTI AL FINE DI EVIDENZIARE B302 POTENZIALI PATOLOGIE IN ATTO, IL CACCIATORE DEVE PRESTARE PARTICOLARE ATTENZIONE A: RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" EVENTUALI VISTOSE ALTERAZIONI O PARASSITOSI FLUIDITÀ DEL SANGUE E DEI LIQUIDI INTERNI DELL'APPARATO BRONCOPOLMONARE E DEL FEGATO NEL CASO DI SOSPETTA PATOLOGIA IN CONSUMARE LE CARNI B303 UN CAPO DI FAUNA SELVATICA ESCLUSIVAMENTE DOPO ABBATTUTO, IL CACCIATORE DEVE: PROLUNGATA COTTURA FARLO PRESENTE AL CENTRO DI CONTROLLO DELL'A.T.C. O DEL C.A. PER RICHIEDERE IL RICONOSCIMENTO DI CAPO SANITARIO PORTARE LA CARCASSA DELL'ANIMALE PRESSO IL NEL CASO IL CACCIATORE INTENDA LABORATORIO DEL SERVIZIO PREPARARE DEGLI INSACCATI CON LE TRATTARE LE CARNI CON B304 VETERINARIO DELL'ASL CARNI DI UN ANIMALE ABBATTUTO ABBONDANTE SALE COMPETENTE PER DOVRÀ PREVENTIVAMENTE: SOTTOPORLO AI DOVUTI CONTROLLI RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA RIGIDITÀ MUSCOLARE DEGLI ARTI A PORTARE L'ANIMALE PRESSO I LABORATORI DEL SERVIZIO VETERINARIO DELL'ASL COMPETENTE TERRITORIALMENTE PER SOTTOPORLO AI DOVUTI CONTROLLI C NON CONSUMARE GLI INSACCATI PRIMA DI UN PROLUNGATO PERIODO DI STAGIONATURA A SONO PREVISTI INOLTRE N. 47 QUESITI CHE PREVEDONO IL RICONOSCIMENTO MEDIANTE LA PROIEZIONE DELL' IMMAGINE DEI SEGUENTI ANIMALI: QUAGLIA, TORTORA, STARNA, PERNICE ROSSA, CESENA, TORDO BOTTACCIO, TORDO SASSELLO, FAGIANO, BECCACCINO, COLOMBACCIO, BECCACCIA, CORNACCHIA NERA, CORNACCHIA GRIGIA, GAZZA, PERNICE BIANCA, FAGIANO DI MONTE, COTURNICE, LEPRE COMUNE, CONIGLIO SELVATICO, MINILEPRE, VOLPE, CAMOSCIO ALPINO, CAPRIOLO, CERVO, DAINO, MUFLONE, LEPRE VARIABILE, GERMANO REALE, MERLO, ALLODOLA, FOLAGA, GALLINELLA D'ACQUA, ALZAVOLA, CANAPIGLIA, PORCIGLIONE, FISCHIONE, CODONE, MARZAIOLA, MESTOLONE, MORIGLIONE, MORETTA, FRULLINO, COMBATTENTE, PAVONCELLA, GHIANDAIA, MARMOTTA, AQUILA REALE. QUESITI ESAMI DI CACCIA LETTERA “c” TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLE COLTURE AGRICOLE N. TESTO DOMANDA CHE COSA SI INTENDE CON IL C001 TERMINE "ECOLOGIA"? C002 COSA SI INTENDE PER "ECOSISTEMA"? COSA SI INTENDE PER HABITAT C003 IDONEO AD UNA DETERMINATA SPECIE ANIMALE? C004 L'UOMO E' UNA COMPONENTE DELL'AMBIENTE? RISPOSTA "A" LA TUTELA DELL'AMBIENTE RISPOSTA "B" UN FATTO DI COSTUME L'INSIEME DI FATTORI AMBIENTALI, FLORISTICI E FAUNISTICI CHE SI TROVANO UN'AREA PARCO DOVE IN RAPPORTO DI EQUILIBRIO ABBONDANO GLI ANIMALI IN UNA DATA ENTITA' TERRITORIALE RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA LO STUDIO DELLE RELAZIONI TRA ANIMALI E TRA QUESTI E GLI AMBIENTI CHE LI OSPITANO C UN SISTEMA CHE PREVEDE LA GESTIONE RIGOROSA E REGOLAMENTATA DEGLI ANIMALI E DELLE PIANTE DI UN DATO TERRITORIO A UN TERRITORIO MESSO A TOTALE DISPOSIZIONE DI DETTA SPECIE UNA ZONA CHE POSSIEDE CARATTERISTICHE UN'AREA ATTREZZATA ATTA AMBIENTALI ATTE A GARANTIRE ALIMENTAZIONE, AD OSPITARE IN CATTIVITA' DETTA SPECIE RIPRODUZIONE E RIFUGIO PER LA SPECIE CONSIDERATA NO SI' QUANDO SI TROVA IN CAMPAGNA B IL CINGHIALE LA CORNACCHIA B LE COLTURE ORTICOLE A CONSUMO DEL SEME NEO IMPIANTATO E CONSUMO DELLE PANNOCCHIE, CON ROTTURA DELLE PIANTE, IN FASE DI MATURAZIONE LATTEA C QUAL E' LA SPECIE CHE ATTUALMENTE PRODUCE I MAGGIORI C005 DANNI ALLA COMPONENTE AGROLA MINILEPRE PASTORALE DEL TERRITORIO PIEMONTESE? I MAGGIORI DANNI PRODOTTI DAL C006 CINGHIALE ALL' AGRICOLTURA RIGUARDANO: IL MAIS E IL PRATO PASCOLO I FRUTTETI CHE TIPI DI DANNI SI REGISTRANO SULLE COLTIVAZIONI DI C007 GRANOTURCO DA PARTE DEL CINGHIALE? ROTTURA DELLE PIANTE PER PREDISPOSIZIONE DELLE AREE DI LESTRA DURANTE L'ESTATE ABBATTIMENTO DELLE PIANTE IN FASE DI ACCRESCIMENTO NELL'EFFETTUAZIONE DEI BAGNI DI FANGO DURANTE IL PERIODO DI IRRIGAZIONE B N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" QUALI DI QUESTE METODOLOGIE DI C008 PREVENZIONE DAI DANNI DEL USO DEI CANI DA GUARDIA CINGHIALE SI RITIENE PIU' EFFICACE? IN CHE MODO GLI ANIMALI SELVATICI C009 PRODUCONO DANNI ALLE COLTURE AGRICOLE? C010 I CORVIDI PRODUCONO DANNI A QUALI COLTURE? RISPOSTA "B" COSA SI INTENDE CON IL TERMINE DI BIODIVERSITA'? RISPOSTA ESATTA B CIBANDOSI DI FRUTTI E SEMI, TRANSITANDO SEMPRE VAGANDO ALLA RICERCA DEL SCASSANDO LA COTICA SUGLI STESSI PERCORSI PER CIBO ERBOSA E SCORTECCIANDO I SPOSTARSI SUL TERRITORIO FUSTI ARBOREI C ALLE COLTURE CEREALICOLE E FRUTTICOLE C DALLA FREQUENTAZIONE DI PERCORSI ABITUALI CHE CONTRIBUISCONO A CREARE PROBLEMI DI DISSESTO IDROGEOLOGICO A DAL DANNEGGIAMENTO NEGLI IMPIANTI ARBOREI (DA FRUTTO O DA LEGNO) CON LO SCORTECCIAMENTO DELLE GIOVANI PIANTE NEL CAUSARE INSTABILITA' ALLE SPONDE DEI CORSI D'ACQUA A CAUSA DELLE PERFORAZIONI PER LA COSTRUZIONE DELLE TANE B ALLE FASI LUNARI AL NUMERO DEGLI ANIMALI DELLE SPECIE RESPONSABILI E ALL'ANDAMENTO CLIMATICO C LA DIVERSITA' DEI COMPORTAMENTI MESSI A CONFRONTO IN ALCUNE COMUNITA' DI ANIMALI SELVATICI A ALLE COLTURE DI GIRASOLI IN CHE COSA CONSISTONO I NEL DANNEGGIAMENTO C012 PRINCIPALI DANNI CAUSATI DA LEPRI, DELLE COLTURE ORTICOLE MINILEPRI E CONIGLI SELVATICI? C014 "C" SBARRAMENTI E RECINZIONI CANNONCINI A GAS ELETTRIFICATE AI VIGNETI AL PASCOLAMENTO DI TIPO SELETTIVO CHE CAUSA UNA A CHE SONO DOVUTI I DANNI CAUSATI RIDUZIONE DELLE SPECIE ALLA COMPETIZIONE C011 DAI CERVIDI? PIU' APPETIBILI A VANTAGGIO ALIMENTARE CON I BOVINI DELLE POCO GRADITE FELCI E ALLO SCORTECCIAMENTO I DANNI PRODOTTI DALLA FAUNA SELVATICA ALLE COLTURE AGRICOLE C013 POSSONO DI NORMA ESSERE CORRELATE: RISPOSTA ALLA DESTRUTTURAZIONE DEI POPOLAMENTI DELLE SPECIE FAUNISTICHE RESPONSABILI DEI DANNI SFUMATURE CROMATICHE L'INSIEME DEL MAGGIOR CHE INTERESSANO IL NUMERO DI ANIMALI E VELLUTO DEL PALCO DI PIANTE AUTOCTONE DI UN ALCUNI UNGULATI SELVATICI DETERMINATO ECOSISTEMA TENUTI IN CATTIVITA' N. TESTO DOMANDA PERCHE' E' IMPORTANTE C015 SALVAGUARDARE LA BIODIVERSITA' DI UN DATO TERRITORIO? RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" PERCHE' LE SPECIE PRESENTI ATTRAVERSO UNA PERCHE' DETTE SPECIE SELEZIONE NATURALE ERANO GIA' PRESENTI AL DURATA MILLENNI HANNO TEMPO DEI NOSTRI AVI ED E' DIMOSTRATO DI ESSERE PER RAGIONI CULTURALI UN OBBLIGO MORALE QUELLE CHE MEGLIO SI SALVAGUARDARLE PER LE ADATTANO AD AFFERMARSI FUTURE GENERAZIONI NEL CONTESTO AMBIENTALE CONSIDERATO I RIPOPOLAMENTI FAUNISTICI SI', SE EFFETTUATI CON SI', SE I RIPOPOLAMENTI POSSONO INCIDERE NEGATIVAMENTE C016 SOTTOSPECIE PROVENIENTI PREVEDONO L'IMMISSIONE DI NO SULLA BIODIVERSITA' DI UN DATO DA PAESI ESTERI ANIMALI D'ALLEVAMENTO TERRITORIO? LE NUOVE TECNICHE DI CONDUZIONE AGRICOLA CON CULTURE PER LO PIU' C017 PROPRIO NESSUNO INTENSIVE POSSONO CAUSARE SQUILIBRI AMBIENTALI? E' POSSIBILE INTERVENIRE SULL'ATTUALE AMBIENTE AGRICOLO C018 PER FAVORIRE UNA MAGGIOR PRESENZA FAUNISTICA? C019 SI', CERCANDO DI AUMENTARE GLI ELEMENTI DI DISCONTINUITA' (SIEPI, PICCOLI APPEZZAMENTI INCOLTI, RACCOLTI A PERDERE, ECC.) I COSIDDETTI "RACCOLTI A PERDERE" ATTIRARE I CINGHIALI DAI VENGONO REALIZZATI PER: TERRENI LIMITROFI NO, SE SI MANTIENE IL RAPPORTO TRA SUPERFICIE COLTIVATA, SUPERFICIE BOSCATA E SUPERFICIE INCOLTA SI', PERCHE' RIDUCE LA PARCELLIZZAZIONE DEL TERRITORIO E FAVORISCE LA PERDITA DI BIODIVERSITA' RISPOSTA ESATTA B A C NO, PERCHE' GLI INTERESSI IN GIOCO NON CONSENTONO NO, PERCHE' E' DEL TUTTO ALCUNA FORMA DI INUTILE INTERVENTO A METTERE A DISPOSIZIONE DELLA FAUNA, CACCIABILE E FACILITARE LA CACCIA DALLE NON, MAGGIORI E ALTANE DIVERSIFICATE FONTI ALIMENTARI B N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" SI', PERCHE' OLTRE AD UCCIDERE I PARASSITI DELLE PIANTE RIDUCONO IL NUMERO DEGLI INSETTI L'USO DEI PESTICIDI IN AGRICOLTURA PRESENTI TOGLIENDO IL C020 PUO' CONDIZIONARE LA PRESENZA CIBO AI PICCOLI DEI DEI FASIANIDI? FASIANIDI CHE NELLE PRIME SETTIMANE SI NUTRONO PREVALENTEMENTE DI PROTEINE ANIMALI RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA SI', PERCHE' GLI INSETTI PARASSITI MORTI POSSONO ESSERE MANGIATI E AVVELENARE I PICCOLI DEI FASIANIDI NO, PERCHE' I FASIANIDI SONO GRANIVORI A SI', PERCHE' IL RILASCIO DEI NUTRIMENTI DI DETTO PRODOTTO CHIMICO FAVORISCE LA CRESCITA DI COLTURE UTILI ALLE STARNE SI', PERCHE' I GRANI DI CONCIME VENGONO SCAMBIATI PER SEMI E MANGIATI SI', PERCHE' I GRANI DI CONCIME VENGONO INGERITI QUALI PIETROLINE E SCIOGLIENDOSI AVVELENANO GLI ANIMALI C L'USO DI MACCHINE AGRICOLE SEMPRE PIU' EFFICIENTI E VELOCI POSSONO IMPATTARE C022 NEGATIVAMENTE CON LA POPOLAZIONE DI FAUNA SELVATICA TERRITORIALE? SI', PERCHE' POSSONO DISTRUGGERE LE NIDIATE E UCCIDERE I PICCOLI NATI SI', PERCHE' ELEMENTO DI DISTURBO CHE INDUCE LA SELVAGGINA AD ABBANDONARE DEFINITIVAMENTE L'AREA NELLA QUALE LE MACCHINE OPERANO NO, PERCHE' DI FATTO LA FAUNA SELVATICA E' IN GRADO DI ALLONTANARSI CON LARGO ANTICIPO RISPETTO AL PASSAGGIO DELLE MACCHINE A E' POSSIBILE ADOTTARE ACCORGIMENTI PER RENDERE MENO C023 DISTRUTTIVE ALCUNE TECNICHE AGRICOLE NEI CONFRONTI DELLA FAUNA? NO, PERCHE' LA MODERNA AGRICOLTURA E LA SALVAGUARDIA DELLA NATURA SONO INCONCILIABILI SI', SIA DI TIPO OPERATIVO (ES. SFALCI DAL CENTRO VERSO L'ESTERNO) CHE STRUTTURALE (ES. APPLICAZIONE BARRE DI SCACCIO) SI', ABBASSANDO I GIRI DEL MOTORE DELLE NUOVE MACCHINE AGRICOLE B LA TUTELA DEL PAESAGGIO DEVE ESSERE UNO DEGLI OBIETTIVI DEGLI C024 ORGANI DI GESTIONE DEGLI A.T.C. E DEI C.A.? SI', PERCHE' UN PAESAGGIO CON ALTERNANZA ARMONICA DELLE DIVERSE CONDIZIONI AMBIENTALI (BOSCHI, PRATI, INCOLTI, ECC.) OFFRE MAGGIORI POSSIBILITA' DI SVILUPPO ALLA FAUNA IN GENERE NO, PERCHE' NON E' NO, PERCHE' E' UN TEMA CHE FINALIZZATO A POTENZIARE NON E' ATTINENTE ALLE LA SELVAGGINA OGGETTO DI COMPETENZE DI DETTI CACCIA SUL TERRITORIO DI ORGANI DIRETTIVI LORO COMPETENZA I CONCIMI GRANULARI USATI IN AGRICOLTURA POSSONO C021 CONDIZIONARE LA PRESENZA DELLE STARNE? A N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA SI' PERCHE' LE COLTURE INTENSIVE NECESSITANO DI AMPI SPAZI E SCARSA PARCELLIZZAZIONE DEL TERRITORIO SI' PERCHE' L'ATTUALE AGRICOLTURA NON CONTEMPLA LA SOPRAVVIVENZA DI ALBERATE O SIEPI INTERPODERALI A NEL TRACCIARE PERCORSI CARROZZABILI PER CHI PRATICA L'ATTIVITA' VENATORIA NEL REALIZZARE INTERVENTI DI RICOSTRUZIONE DI HABITAT FAVOREVOLI ALLA FAUNA LIMITANDO ALCUNE PRATICHE AGRICOLE DANNOSE ALLA FAUNA STESSA C COME CI SI DEVE COMPORTARE QUALORA TROVASSIMO NEL BOSCO C027 UN PICCOLO CAPRIOLO NATO DA POCHI GIORNI? LO SI RACCOGLIE E LO SI LO SI FOTOGRAFA PIU' VOLTE PORTA NEL PIU' BREVE RIPRENDENDOLO DA TEMPO POSSIBILE ALLA DIVERSE ANGOLAZIONI PROVINCIA COMPETENTE PER TERRITORIO CI SI ALLONTANA DALL'ANIMALE CON CAUTELA EVITANDO DI SPAVENTARE LA FEMMINA CHE CERTAMENTE E' NELLE VICINANZE PER ACCUDIRE IL PICCOLO NATO C QUALORA TROVASSIMO UN PICCOLO DI CIVETTA CON ANCORA QUALCHE C028 DIFFICOLTA' A VOLARE COME CI DOVREMMO COMPORTARE? STAZIONARE NEI PRESSI E INTERVENIRE NEL CASO FOSSE OGGETTO DI TENTATIVO DI PREDAZIONE DA PARTE DI ALTRI ANIMALI ALLONTANARCI CON CAUTELA EVITANDO INUTILI RUMORI C SCOPRENDO PER CASO UN NIDO DI C029 UCCELLI COME DOBBIAMO COMPORTARCI? CONTARE LE UOVA CHE EVITARE DI AVVICINARCI SONO DEPOSTE E CERCARE ULTERIORMENTE E DI CAPIRE A CHE SPECIE ALLONTANARCI APPARTENGONO RECUPERARE LE UOVA TENUTO CONTO CHE A QUEL PUNTO LA FEMMINA ABBANDONA LA COVA B PER QUALE MOTIVO LE VIGENTI C030 NORMATIVE NON CONSENTONO RIPOPOLAMENTI "PRONTA CACCIA"? PERCHE' L'OBIETTIVO PRIMARIO E' LA RICOSTITUZIONE DI POPOLAZIONI FAUNISTICHE AUTOCTONE IN GRADO DI AUTORIPRODURSI PER I COSTI ELEVATI CHE TALI FORME DI RIPOPOLAMENTO POTREBBERO GENERARE A LA SALVAGUARDIA DEL PAESAGGIO E' IN CONTRASTO CON LA C025 REDDITIVITA' DELLE IMPRESE AGRICOLE? NON NECESSARIAMENTE PERCHE' LE PRODUZIONI QUALITATIVE DI NICCHIA E L'AGRITURISMO SONO COMPATIBILI CON LA TUTELA DEL PAESAGGIO RISPOSTA NEL REALIZZARE STRUMENTI NORMATIVI CHE IN CHE COSA CONSISTONO I IMPEDISCANO L'UTILIZZO DI C026 MODERNI SISTEMI DI MIGLIORAMENTO MACCHINE AGRICOLE NEI AMBIENTALE? PERIODI DI RIPRODUZIONE DELLA FAUNA SELVATICA RACCOGLIERLA E CONFERIRLA NEI CENTRI DI RACCOLTA DI FAUNA SELVATICA PER SCORAGGIARE IL BRACCONAGGIO N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA I PIANI DI PRELIEVO VENATORIO IN C031 BASE A QUALE CRITERIO VENGONO DEFINITI? IN BASE AL NUMERO DI CACCIATORI ISCRITTI NEI VARI ATC E CA IN RELAZIONE ALLE PROTESTE DEGLI AGRICOLTORI CHE LAMENTANO DANNI PIU' O MENO GRAVI ALLE COLTURE A SEGUITO DELL'ANALISI DELLE PRESENZE FAUNISTICHE IN RELAZIONE ALLA VOCAZIONALITA' DEI DIVERSI ATC E CA C QUALI SONO LE PRINCIPALI CAUSE C032 CHE DETERMINANO GLI INCENDI BOSCHIVI? L'AUTOCOMBUSTIONE I FULMINI LE ATTIVITA' UMANE C IN COSA CONSISTONO I DANNI C033 ALL'AMBIENTE CAUSATI DAGLI INCENDI BOSCHIVI? DALLA DISTRUZIONE DELLA MASSA LEGNOSA COMPROMISSIONE DELLE FUNZIONI DEI BOSCHI, SCONVOLGIMENTO DELL'EQUILIBRIO DELL'INTERO SISTEMA E CONDIZIONAMENTO DELLE PRESENZE DI ANIMALI E VEGETALI BANALIZZAZIONE DEL TERRITORIO DAL PUNTO DI VISTA ESTETICO, ECONOMICO, NATURALISTICO B C034 COSA FARE IN CASO DI INCENDIO? INTERVENIRE SENZA ESITAZIONE NEL TENTATIVO DI SBARRARE IL PASSAGGIO DELLE FIAMME ALLONTANARSI VELOCEMENTE ONDE EVITARE DI ESSERNE COINVOLTO SEGNALARE TEMPESTIVAMENTE L'EVENTO AL CORPO FORESTALE DELLO STATO ATTRAVERSO L'APPOSITO NUMERO TELEFONICO C QUALI SONO LE PRINCIPALI MOTIVAZIONI CHE CONSENTONO C035 L'ATTIVAZIONE DI INTERVENTI DI CONTENIMENTO FAUNISTICO? L'INCIDENZA CHE GLI ANIMALI OGGETTO DI CONTROLLO HANNO NEI CONFRONTI DELLA SELVAGGINA OGGETTO DI CACCIA LA TUTELA DELLE PRODUZIONI IL CONTROLLO DI PATOLOGIE SILVOAGROFORESTALI E ANIMALI CON SVILUPPO ITTICHE E LA SALVAGUARDIA EPIDEMICO DELLA BIODIVERSITA' I CONTROLLI FAUNISTICI SI REALIZZANO PRIORITARIAMENTE CON C036 L'ABBATTIMENTO DEGLI ANIMALI RITENUTI IN SOVRANNUMERO? NO, PRIORITARIAMENTE SI CERCA DI INTERVENIRE, OVE SI', ESSENDO L'UNICA FORMA POSSIBILE, CON TECNICHE CHE GARANTISCE RISULTATI ECOLOGICHE SULLE CAUSE IMMEDIATI E DURATURI CHE HANNO PRODOTTO SQUILIBRI SI', PERCHE' E' L'UNICO MODO RICHIESTO DA CHI PRATICA ESERCIZIO VENATORIO B A N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" NO, SONO DEMANDATI AGLI AGENTI DELLE PROVINCE GLI INTERVENTI DI CONTROLLO SI', PERCHE' UNICI SOGGETTI CON L'EVENTUALE NO, PERCHE' NON C037 FAUNISTICO SONO DEMANDATI DALLA DEPUTATI ALL'USO DELLE COLLABORAZIONE DEI DISPONIBILI AD EFFETTUARE NORMATIVA VIGENTE AI CACCIATORI? ARMI DA FUOCO PROPRIETARI E CONDUTTORI TALE TIPO DI SERVIZIO DI FONDI E DELLE GUARDIE VOLONTARIE RISPOSTA ESATTA B LA PARTECIPAZIONE AI PIANI DI C038 CONTENIMENTO FAUNISTICO E' UN DIRITTO DI OGNI CACCIATORE? SI', NEL CASO GLI ABBATTIMENTI VENGANO EFFETTUATI NELL'ATC O CA DI RESIDENZA SI', NEL CASO IL PRELIEVO VERTA SU SPECIE OGGETTO NO DI CACCIA C E' GIUSTO CHE I CACCIATORI COLLABORINO, SE RICHIESTO, C039 ALL'EFFETTUAZIONE DEI CONTENIMENTI FAUNISTICI? NO, PERCHE' SOVENTE CONTRASTANO CON GLI INTERESSI DELLA CACCIA SI', IN UNA CORRETTA INTERPRETAZIONE DEL LORO RUOLO QUALI GESTORI DEI POPOLAMENTI FAUNISTICI SI', PER EVITARE EVENTUALI CONSEGUENZE ANCHE DI CARATTERE DISCIPLINARE NEI LORO CONFRONTI B NELLE OPERAZIONI DI CONTROLLO FAUNISTICO VIGONO TUTTE LE C040 PRESCRIZIONI IN VIGORE PER L'ESERCIZIO DELLA CACCIA? NO, FERME RESTANDO LE SI', PERCHE' TRATTASI PRESCRIZIONI DI SICUREZZA COMUNQUE DI PRELIEVO DI CONNESSE ALL'USO DELLE FAUNA ARMI SI', NEL CASO LE OPERAZIONI VENGANO ESERCITATE CON L'AUSILIO DI CACCIATORIPROPRIETARI O CONDUTTORI DI FONDI AGRICOLI A L'ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE DELLA SI', PURCHE' SI USINO SELVAGGINA IN CASO DI FORTI C041 ALIMENTI DI PRODUZIONE NEVICATE GARANTISCE RISULTATI LOCALE APPREZZABILI? LA PREDISPOSIZIONE PREVENTIVA SUL TERRITORIO DI PUNTI DI C042 FORAGGIAMENTO INVERNALE DELLA SELVAGGINA PUO' DETERMINARE: C043 LA SOPPRAVVIVENZA DEGLI ANIMALI NON PUO' PRESCINDERE: NO, E' PREFERIBILE EVITARE SI', AVENDO CURA DI EVENTUALI FATTORI DI RAGGRUPPARE GLI ANIMALI DISTURBO (ES. SORVOLO DI PRECEDENTEMENTE IN AREE ELICOTTERO) AGLI ANIMALI RISTRETTE GIA' IN DIFFICOLTA' NESSUN RISULTATO STANTE MODESTO INCREMENTO DEL UN RAPPORTO DIRETTO TASSO DI SOPRAVVIVENZA E PRESENZE DELLA CONSISTENZA DELLE FAUNISTICHE/ESTENSIONI SPECIE INTERESSATE TERRITORIALI RISULTATI SIGNIFICATIVI IN TERMINI DI INCREMENTO NUMERICO DELLE SPECIE INTERESSATE DALL'IRROBUSTIRSI DALL'ELIMINAZIONE DIRETTA DALLA SALVAGUARDIA DELLE MANGIANDO ALIMENTI PIU' DEI CONTENDENTI RISORSE NATURALI NUTRIENTI C A B N. TESTO DOMANDA IN QUALE PARTICOLARE SITUAZIONE C044 L'EQUILIBRIO NATURALE RISULTA MAGGIORMENTE GARANTITO? L'AZIONE DEI PREDATORI RISPETTO C045 ALL'EQUILIBRIO DI UN SISTEMA NATURALE SI PUO' DEFINIRE: RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" "C" RISPOSTA ESATTA QUANDO E' MOLTO ELEVATO IL NUMERO DEGLI ELEMENTI NATURALI AUTOCTONI PRESENTI, SENZA UNA PARTICOLARE PREDOMINANZA NUMERICA DI UNO RISPETTO AGLI ALTRI C DI FONDAMENTALE IMPORTANZA PERCHE' TOLLERABILE SE LA ELIMINANDO I SOGGETTI PIU' PREDAZIONE E' LIMITATE AI DEBOLI E MALATI CAPI COSIDDETTI "SANITARI" CONTRIBUISCE ALLA SELEZIONE E AL MIGLIORAMENTO EVOLUTIVO C QUANDO L'ATTIVITA' VENATORIA VIENE QUANDO NON VIENE ESERCITATA AL SOLO SCOPO ESERCITATA L'ATTIVITA' DI DI CONTENERE LE SPECIE IN BRACCONAGGIO ESUBERO DANNOSA PERCHE' RIDUCE SIGNIFICATIVAMENTE IL NUMERO DELLE SPECIE PREDA RISPOSTA QUESITI ESAMI DI CACCIA LETTERA “d” ARMI E MUNIZIONI DA CACCIA E LORO USO N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" CHI PUO' ACQUISTARE UN'ARMA DA CHIUNQUE, PURCHE' D001 FUOCO IN ARMERIA O DA UN PRIVATO INCENSURATO CITTADINO? RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" I CITTADINI MAGGIORENNI IN POSSESSO DI LICENZA DI SOLO I CITTADINI IN PORTO D'ARMI O DI UN NULLA POSSESSO DI PORTO D'ARMI OSTA RILASCIATO DALLA QUESTURA CHI E' IN POSSESSO DI LICENZA DI PORTO D'ARMA O CHI PUO' DETENERE LEGITTIMAMENTE SOLO I CITTADINI IN D002 NULLA OSTA PER LA UN'ARMA DA FUOCO? POSSESSO DI PORTO D'ARMI DETENZIONE RILASCIATO DALLA QUESTURA C OLTRE I CACCIATORI ANCHE COLORO CHE HANNO EREDITATO O RICEVUTO IN DONAZIONE L'ARMA A PULIRLA IN OGNI SUA PARTE E RIPORLA IN ADEGUATO CONTENITORE DOPO AVERLA OLIATA B DOPO AVER ACQUISTATO D003 LEGITTIMAMENTE UN'ARMA, IL DETENTORE HA L'OBBLIGO DI: ANDARE AL POLIGONO ED ESERCITARSI AL SUO USO FARE IMMEDIATAMENTE DENUNCIA DI DETENZIONE ALL'AUTORITA' DI PUBBLICA SICUREZZA COMPETENTE PER TERRITORIO IL FUCILE DA CACCIA PUO' ESSERE CEDUTO IN PRESTITO AD ALTRO D004 CACCIATORE IN POSSESSO DI REGOLARE PORTO D'ARMI SENZA DENUNCIA ALL'AUTORITA' DI P.S.? NO SI, PURCHE' LA DURATA NON SI, DURANTE UNA PARTITA DI SUPERI LA STAGIONE CACCIA O UN TURNO DI GARA VENATORIA E' AMMESSA LA CESSIONE IN COMODATO D'USO DI UN'ARMA DA D005 CACCIA AD ALTRO CACCIATORE IN POSSESSO DI REGOLARE PORTO D'ARMI? SI, PURCHE' SE NE FACCIA AL PIU' PRESTO (MASSIMO 2 O 3 NO GIORNI) REGOLARE DENUNCIA ALL'AUTORITA' DI P.S. SI, PURCHE' IL BENEFICIARIO RISIEDA NELLA STESSA PROVINCIA A SEGUITO DI CAMBI DI RESIDENZA IL LEGITTIMO DETENTORE DI UN'ARMA NO, SE MANTIENE VALIDITA' D006 DA FUOCO HA L'OBBLIGO DI LA SUA LICENZA DI PORTO RINNOVARE LA DENUNCIA D'ARMI ALL'AUTORITA' DI P.S.? SOLO SE IL NUOVO LUOGO DI DETENZIONE E' AL DI FUORI SI, IN OGNI CASO DAL PRECEDENTE COMUNE DI RESIDENZA QUANTE CARTUCCE A MUNIZIONE SPEZZATA PER FUCILE DA CACCIA E' D007 CONSENTITO AL CACCIATORE DETENERE SENZA SPECIFICA DENUNCIA ALL'AUTORITA' DI P.S.? NON ESISTE ALCUN LIMITE NON OLTRE LE MILLE UNITA' RISPOSTA ESATTA NON OLTRE LE CINQUECENTO UNITA' B A C A N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA QUANTE CARTUCCE A PALLA UNICA PER CARABINA O FUCILE AD ANIMA D008 LISCIA IL CACCIATORE PUO' DETENERE SENZA L'OBBLIGO DI DENUNCIA ALL'AUTORITA' DI P.S.? NESSUNA IL COSIDDETTO PORTO D'ARMI USO D009 CACCIA DA QUALI DOCUMENTI AUTORIZZATIVI E' COSTITUITO? DA UN LIBRETTO DI PORTO D'ARMA CON FUNZIONE DAL NULLA OSTA DELLA IDENTIFICATIVA DEL QUESTURA PER L'ACQUISTO TITOLARE E DA UNA LICENZA DAL TESSERINO REGIONALE E USO DELLE ARMI CHE RIVESTE UNA FUNZIONE ABILITATIVA ALLO SPECIFICO USO VENATORIO B ANNI CINQUE E LA SUA VALIDITA' ANNUALE E' SUBORDINATA AL PAGAMENTO DI UNA TASSA DI CONCESSIONE GOVERNATIVA ANNI SEI E LA SUA VALIDITA' ANNUALE E' SUBORDINATA AL PAGAMENTO DI UNA TASSA DI CONCESSIONE GOVERNATIVA C IL PORTO D'ARMI PER USO CACCIA ABILITA IL TITOLARE OLTRE CHE PER D011 L'ESERCIZIO VENATORIO A NO, MAI TRASPORTARE L'ARMA DA CACCIA IN ALTRE CIRCOSTANZE? SEMPRE E COMUNQUE PURCHE' IN CUSTODIA SI', PURCHE' SUSSISTANO GIUSTIFICATI MOTIVI QUALI RIPARAZIONE DELLA STESSA, MANUTENZIONE, ECC. C COME STRUMENTO CHE PUO' UN'ARMA ADIBITA ALL'ESERCIZIO ESSERE ESTREMAMENTE VENATORIO COME DEVE ESSERE D012 PERICOLOSO E QUINDI VA CONSIDERATA DAL CACCIATORE CHE GESTITO E UTILIZZATO CON LA MANEGGIA? CAUTELA UNO STRUMENTO ALTAMENTE TECNOLOGICO DA TRATTARE CON ATTENZIONE E DELICATEZZA UNO STRUMENTO CHE GLI CONSENTE DI SODDISFARE LE SUE ESIGENZE VENATORIE A FUCILI CON CANI ESTERNI IN QUALI CATEGORIE SI SUDDIVIDONO OVVERO FUCILI CON D013 LE ARMI LUNGHE DA CACCIA? MECCANISMI DI PERCUSSIONE INTERNI FUCILI CON CANNA AD ANIMA LISCIA E FUCILI CON CANNA ARMI DA FUOCO O FUCILI AD ARIA COMPRESSA AD ANIMA RIGATA (CARABINE) B FUCILI CHE POSSONO FUCILI COMPOSTI DA UNA SPARARE COLPI SINGOLI O A SERIE DI PARTI RAFFICA ASSEMBLABILI TRA LORO A D010 IL PORTO D'ARMI PER USO CACCIA E' RILASCIATO PER UNA DURATA DI: COSA SI INTENDE PER FUCILI D014 "COMBINATI"? ANNI CINQUE ED E' VALIDO ANNUALMENTE SOLO SE ACCOMPAGNATO DAL TESSERINO REGIONALE FUCILI STRUTTURATI CON CANNA/E AD ANIMA LISCIA ABBINATA CON CANNA/E AD ANIMA RIGATA DIECI CENTO A N. TESTO DOMANDA QUALI CARATTERISTICHE EVIDENZIA D015 UN FUCILE SEMIAUTOMATICO A CANNE LISCIE PER USO CACCIA? D016 QUAL E' L'UNITA' DI MISURA CHE CARATTERIZZA UN FUCILE? RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" E' DOTATO DI UN SISTEMA FISSO A DUE CANNE E DI UN SERBATOIO NEL QUALE SPARA PIU' COLPI A RAFFICA SONO ALLOGGIATE UN NUMERO VARIABILE DI CARTUCCE IL CALIBRO (DIAMETRO INTERNO) DELLA CANNA RISPOSTA "C" E' STRUTTURATO CON UN SISTEMA FISSO A CANNA UNICA E UN SERBATOIO DOTATO DI UN RIDUTTORE CHE LIMITA L'ALLOGGIAMENTO AL SUO INTERNO DI UN SOLO COLPO PER LA ZONA ALPI O DUE IN PIANURA LA LUNGHEZZA DELLA CANNA IL PESO DELL'ARMA QUALE VALORE INDICA IL CALIBRO DI LA CIRCONFERENZA DELLA D017 UN FUCILE AD ANIMA LISCIA? CAMERA DI SCOPPIO IL NUMERO IN MILLIMETRI DEL DIAMETRO INTERNO DELLA CANNA MISURATO AL VIVO DI VOLATA IL NUMERO DI PALLE PIENE ED UGUALI CHE SI RICAVANO DALLA FUSIONE DI UNA LIBBRA DI PIOMBO CON DIAMETRO PARI AL DIAMETRO INTERNO DELLA CANNA LA POTENZIALITA' DI OFFESA DELLA PROPRIA ARMA IN FUNZIONE MARCA DI CARTUCCE D018 DELL'ABBATTIMENTO DEI SELVATICI E UTILIZZATE DELLA SICUREZZA IN GENERALE E' DEDUCIBILE DA: STROZZATURE IMPIEGATE PORTATA UTILE E GITTATA MASSIMA D019 D020 RISPOSTA ESATTA C A C C DEFINIZIONE CORRETTA DI PORTATA UTILE: E' LA DISTANZA ALLA QUALE I E' LA DISTANZA TRA IL PUNTO PROIETTILI SPARATI E' LA DISTANZA CHE SI PUO' DI SPARO E LA CADUTA DEL UCCIDONO SICURAMENTE IL RAGGIUNGERE PORTANDO PROIETTILE SELVATICO, SE COLPITO UN FUCILE DI QUEL PESO CORRETTAMENTE B DEFINIZIONE CORRETTA DI GITTATA MASSIMA: E' LA DISTANZA TRA IL PUNTO E' LA DISTANZA ENTRO LA DI SPARO E IL PUNTO DI E' LA CARICA PIU' POTENTE QUALE SI PUO' ABBATTERE IL CADUTA DEL PROIETTILE CHE IL FUCILE PUO' SELVATICO CHE NON HA INCONTRATO IL SOPPORTARE BERSAGLIO B N. D021 TESTO DOMANDA DA COSA E' CONDIZIONATA LA "GITTATA MASSIMA"? RISPOSTA "A" "B" DALL'ANGOLO DELLA LINEA DI SPARO RISPETTO AL DALLA MIRA DEL TERRENO, DAL PESO DEL CACCIATORE PROIETTILE E DALLA CARICA UTILIZZATA L'ABBATTIMENTO ISTANTANEO DI UN SELVATICO SI RITIENE SIA GARANTITO D022 DIECI DA UN NUMERO DI PALLINI A SEGNO PARI A: LA "STROZZATURA" DI UN FUCILE A D023 CANNE AD ANIMA LISCIA SI CONCRETIZZA IN: RISPOSTA CINQUE RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA DALLA LUNGHEZZA DELLA CANNA A DUE B UN RESTRINGIMENTO DELLA NELLA RIDUZIONE DEL UNA SOTTOCALIBRATURA CANNA NEL TRATTO DIAMETRO DELLA CAMERA DI LUNGO TUTTA LA CANNA DEL PROSSIMO AL VIVO DI SCOPPIO FUCILE VOLATA C AUMENTANDO LA STROZZATURA DI D024 UN FUCILE A CANNE AD ANIMA LISCIA, IL TIRO UTILE SI AUMENTA: LA GITTATA LA PENETRAZIONE DEI PALLINI A UNA CANNA AD ANIMA LISCIA CONTRASSEGNATA CON 4 STELLE E' D025 PIU' STROZZATA PIU' O MENO STROZZATA DI UN'ALTRA CONTRASSEGNATA CON 1 STELLA? MENO STROZZATA LE STELLE INCISE ALLA BASE DELLE CANNE NON INDICANO LA STROZZATURA B E' CORRETTO USARE PALLE SINGOLE SI', PERCHE' NONOSTANTE LA NO, PERCHE' LA PALLA SI D026 IN CANNE AD ANIMA LISCIA MOLTO STROZZATURA IL CALIBRO FERMEREBBE AL VIVO DI STROZZATE? DEL FUCILE NON CAMBIA VOLATA NO, SIA PERCHE' SI DETERMINA SCARSA PRECISIONE NELL'ARMA CHE PER MOTIVI DI SICUREZZA C QUALI MUNIZIONI A PALLA FRANCA SI POSSONO UTILIZZARE IN UN FUCILE D027 AD ANIMA LISCIA MOLTO STROZZATO? INVARIABILMENTE OGNI TIPO SOLO LE CARTUCCE DI CARTUCCIA DELLO STESSO CALIBRO MESSE IN BRENNEKE COMMERCIO CARTUCCE A PALLA SOTTOCALIBRATA C IN CHE COSA DIFFERISCONO LE D028 CARABINE RISPETTO AI FUCILI AD ANIMA LISCIA? DA RIGATURE EQUAMENTE DA SISTEMI DI PUNTAMENTO INTERVALLATE AD PIU' SOFISTICATI ANDAMENTO ELICOIDALE INTERNE ALLA CANNA DAL VIVO DI VOLATA PREDISPOSTO PER COLLOCARVI IL SILENZIATORE B PER LA CACCIA AGLI UNGULATI, CINGHIALE COMPRESO C IN QUALE TIPOLOGIA DI ESERCIZIO DI ESCLUSIVAMENTE PER LA D029 ATTIVITA' VENATORIA E' CONSENTITO CACCIA IN ZONA ALPI L'USO DEL FUCILE AD ANIMA RIGATA? ESCLUSIVAMENTE PER LA CACCIA DA ALTANA N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA LA DISTANZA CHE CHE COSA RAPPRESENTA IL CALIBRO INTERCORRE TRA I "PIENI" DI D030 NEL FUCILE AD ANIMA RIGATA DUE RIGHE DIAMETRALMENTE OPPOSTE LA DISTANZA CHE INTERCORRE TRA I DUE VUOTI ALL'INTERNO DELLA CANNA IL DIAMETRO MISURABILE ALLA CULATTA DELLA CANNA A E' CONSENTITO PER LA CACCIA L'UTILIZZO DI ARMI RIGATE CON D031 MUNIZIONAMENTO A PERCUSSIONE ANULARE? ASSOLUTAMENTE MAI SOLO PER CARABINE SEMIAUTOMATICHE NELLA CACCIA AL CINGHIALE B COSA STANNO AD INDICARE I NUMERI 6,5 IL CALIBRO E 57 IL D032 CHE CARATTERIZZANO LE CARTUCCE DIAMETRO DEL BOSSOLO PER CARABINA, QUALI 6,5 X 57? I FATTORI CHE CONSENTONO, TRAMITE LA MOLTIPLICAZIONE, DI DEFINIRE IL TIRO UTILE DELLA CARTUCCIA 6,5 IL DIAMETRO DELL'OGIVA E 57 L'ALTEZZA DEL BOSSOLO, ESPRESSI IN MILLIMETRI C QUAL E' L'ALTEZZA MINIMA DEL BOSSOLO A VUOTO DELLE CARTUCCE D033 38 MILLIMETRI CONSENTITE PER L'ESERCIZIO DELLA CACCIA? 40 MILLIMETRI 45 MILLIMETRI B PERCHE' ALL'AUMENTO DEL CALIBRO DOVREBBE CORRISPONDERE UN AUMENTO DEL POTERE DI ARRESTO C PERCHE' NELLA CACCIA DI SELEZIONE AL CERVO IN REGIONE D034 PIEMONTE NON SONO AMMESSE CARABINE DI CALIBRO INFERIORE AI 7 MILLIMETRI? SOLO PER LA CACCIA DI SELEZIONE PERCHE' I GROSSI CALIBRI PERCHE' I CALIBRI INFERIORI HANNO TRAIETTORIA PIU' SONO MENO PRECISI TESA QUALI PALLINI CONTENUTI IN UNA CARTUCCIA TRA QUELLI D035 SOTTOELENCATI HANNO IL DIAMETRO MAGGIORE? N. 4 N. 10 N. 0 C DOVE SI TROVANO I CONGEGNI DI D036 PERCUSSIONE IN UN FUCILE A CANNA NELLA CAMERA DI SCOPPIO LISCIA CALIBRO 12? NELLA CULATTA NELLA BASCULA C LA COSIDDETTA "SICURA" IN UN D037 FUCILE A CANNE LISCE CALIBRO 12 BLOCCA: I CONGEGNI DI PERCUSSIONE E SCATTO LA FUORIUSCITA DEI PALLINI SUL VIVO DI VOLATA A I GRILLETTI N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA IN CASO DI CADUTA A TERRA DEL FUCILE AD ANIMA LISCIA CARICO ED D038 IN SICURA SI HA LA CERTEZZA CHE NON POSSANO ESPLODERE UNO O DUE COLPI? NO SI' DIPENDE COME IL FUCILE IMPATTA SUL TERRENO A QUAL E' IL TIRO UTILE DI UN FUCILE D039 CALIBRO 12 ARMATO DI CARTUCCIA CON PALLINI N. 4? 35 METRI C.A. 50 METRI C.A. 75 METRI C.A. A QUAL E' IL TIRO UTILE DI UN FUCILE D040 CALIBRO 12 ARMATO DI CARTUCCIA A 600 METRI C.A. PALLA FRANCA? 150 METRI C.A. 50 METRI C.A. C DI NORMA IN UN FUCILE A DUE CANNE LISCE LA CARTUCCIA CON PALLINI DI D041 IN "PRIMA CANNA" DIAMETRO PIU' PICCOLO VIENE INSERITA : IN "SECONDA CANNA" INVARIABILMENTE NELLA PRIMA O NELLA SECONDA CANNA A QUESITI ESAMI DI CACCIA LETTERA “e” NORME DI PRIMO SOCCORSO N. E001 TESTO DOMANDA CHE COSA SI INTENDE PER PRIMO SOCCORSO? COME SI DEVE COMPORTARE IL E002 PRIMO SOCCORRITORE NEI CONFRONTI DI UN INFORTUNATO? RISPOSTA "A" LA SOMMINISTRAZIONE DI TERAPIE FARMACOLOGICHE GENERICHE QUAL E' LA PRIMA VERIFICA CHE DEVE FARE IL SOCCORRITORE? SE L'INFORTUNATO E' COSCIENTE E005 COME SI DEVE COMPORTARE IL PRIMO SOCCORRITORE? "B" RISPOSTA "C" L'AIUTO CHE OGNI PERSONA PUO' PRESTARE A CHI E' L'AIUTO PRESTATO DAL COLTO DA UN MALORE O E' PRIMO MEDICO DISPONIBILE VITTIMA DI UN INCIDENTE QUALSIASI RISPOSTA ESATTA B COPRIRLO CON UNA IPOTIZZARE UNA DIAGNOSI E COPERTA E SOMMINISTRARGLI UNA ANALIZZARE I DANNI RIPORTATI DALLA VITTIMA BEVANDA POSSIBILMENTE ALCOLICA EVITARE AZIONI INCONSULTE CHE POSSANO AGGRAVARE LE SUE CONDIZIONI E QUANTO PRIMA ALLERTARE I SOCCORSI (118 O ALTRO) C VALUTARE BENE LA SITUAZIONE E, NEL CASO, AGIRE CON PRUDENZA A TUTELA DELLA SICUREZZA DELL' INFORTUNATO AGIRE SEMPRE E COMUNQUE SENZA INDUGI B SE L'INFORTUNATO E' AL CORRENTE DELLE PROPRIE CONDIZIONI DI SALUTE LA FUNZIONALITA' DEGLI ARTI INFERIORI A GLI SOMMINISTRA UN FARMACO PLACEBO LO RASSICURA, LO INTERROGA E, SULLA BASE DEI SINTOMI E DI QUANTO VEDE, ALLERTA IN MODO MIRATO I SOCCORSI C EFFETTUARE LA RESPIRAZIONE ARTIFICIALE ALLERTARE IL 118 E, SE NON SI SOSPETTANO LESIONI ALLA COLONNA VERTEBRALE, PORRE IL FERITO IN POSIZIONE DI SICUREZZA C QUAL E' LA PRIMA REGOLA CHE DEVE OSSERVARE CHI SI APPRESTA A DELEGARE ALTRI AD E003 DOVER EFFETTUARE UN INTERVENTO INTERVENIRE DI PRIMO SOCCORSO? E004 RISPOSTA VERIFICARE LO STATO DI COSCIENZA DELL'INFORTUNATO CHIEDENDOGLI SE SENTE E COMPRENDE QUANTO GLI SI STA DICENDO LO INVITA AD ALZARSI ED ALLONTANARSI IN PRESENZA DI FERITO NON SCHIAFFEGGIARLO NEL E006 COSCIENTE, MA CON FUNZIONI VITALI, TENTATIVO DI RIANIMARLO IL SOCCORRITORE DEVE: N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA LO LASCIA DOVE SI TROVA, SE VI SONO SOSPETTI DI LESIONE INVITANDOLO SE COSCIENTE MASSAGGIA ALLA COLONNA VERTEBRALE DI UN E007 A NON MUOVERSI E ALLERTA VIGOROSAMENTE GLI ARTI INFORTUNATO, COME SI COMPORTA IL IMMEDIATAMENTE I INSENSIBILI PRIMO SOCCORRITORE? SOCCORSI COLLOCA L'INFORTUNATO NELLA POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA A QUALI SINTOMI POSSONO INDICARE UNA LESIONE ALLA COLONNA E008 VERTEBRALE IN UN SOGGETTO INFORTUNATO? FORTE MAL DI TESTA E VERTIGINI ESTESO EMATOMA SULLA SCHIENA FORMICOLIO AGLI ARTI E/O IMPOSSIBILITA' A MUOVERSI E/O PERDITA DI URINA O FECI C NELLA RIANIMAZIONE CARDIO RESPIRATORIA QUAL E' IL RITMO E009 INSUFFLAZIONE - MASSAGGIO CARDIACO? 2 INSUFFLAZIONI - 30 COMPRESSIONI 1 INSUFFLAZIONE - 5 COMPRESSIONI 3 INSUFFLAZIONI - 10 COMPRESSIONI A COSA DEVE FARE IL PRIMO E010 SOCCORRITORE IN PRESENZA DI UN INFORTUNATO NON COSCIENTE? ACCERTARSI SE E' PRESENTE METTERE L'INFORTUNATO IN SPOSTARE L'INFORTUNATO BATTITO CARDIACO E POSIZIONE LATERALE DI IN UN POSTO FRESCO ED RESPIRAZIONE SICUREZZA OMBREGGIATO SE IL PRIMO SOCCORRITORE PRENDE ATTO CHE L'INFORTUNATO NON SOLLEVA L'INFORTUNATO E011 COSCIENTE E' IN ARRESTO CARDIOPONENDOLO SEDUTO RESPIRATORIO: A DA' IMMEDIATAMENTE INIZIO SOLLEVA LE GAMBE ALLA RESPIRAZIONE DELL'INFORTUNATO FAVORENDO L'AFFLUSSO DEL ARTIFICIALE E AL SANGUE AL CERVELLO MASSAGGIO CARDIACO C PONENDO UNA MANO SUL LATO ANTERIORE DEL TORACE A LIVELLO DELLO STERNO PONENDO L'ORECCHIO SULLA SCHIENA DELL'INFORTUNATO SDRAIATO A TERRA A IMMERGENDO IL VISO DELL'INFORTUNATO IN UN CONTENITORE D'ACQUA B COME SI PUO' ACCERTARE LA E012 PRESENZA DI BATTITO CARDIACO? CON UNA LEGGERA PRESSIONE DELL'ARTERIA CAROTIDEA A LATO DEL COLLO O DELL'ARTERIA RADIALE SUL POLSO COME SI PUO' ACCERTARE LA E013 PRESENZA NELL'INFORTUNATO DI ATTIVITA' RESPIRATORIA GUARDANDO I MOVIMENTI DEL TORACE, ASCOLTANDO AUSCULTANDO CON IL RUMORE PRODOTTO L'ORECCHIO SULLA SCHIENA DALL'INSPIRAZIONE DELL'INFORTUNATO DELL'ARIA O SENTENDO L'ESPIRAZIONE DELLA STESSA N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" APPLICANDO LE LABBRA A VENTOSA SULLA BOCCA COME IL PRIMO SOCCORRITORE PUO' DELL'INFORTUNATO E E014 EFFETTUARE LA RESPIRAZIONE SOFFIANDOGLI ARIA NEI ARTIFICIALE? POLMONI TENENDO CHIUSE LE NARICI RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA INSERENDO UN TUBO DI GOMMA NELLA BOCCA DELL'INFORTUNATO COMPRIMENDO RITMICAMENTE IL TORACE PER FACILITARE L'ESTENSIONE E SUCCESSIVA COMPRESSIONE DEGLI ALVEOLI POLMONARI A PONENDO L'INFORTUNATO COME IL PRIMO SOCCORRITORE PUO' SEDUTO E COMPRIMENDO E015 EFFETTUARE IL MASSAGGIO RITMICAMENTE LA GABBIA CARDIACO? TORACICA DAL LATO SCHIENA MASSAGGIANDO ENERGICAMENTE LA PARTE ANTERIORE DEL COSTATO, A LIVELLO DEL PLESSO SOLARE COMPRIMENDO RITMICAMENTE PER CIRCA 4 CM LO STERNO DELL'INFORTUNATO IN POSIZIONE SUPINA C QUANDO IL PRIMO SOCCORRITORE ALLA RIPRESA DI E016 DEVE INTERROMPERE IL MASSAGGIO CONOSCENZA CARDIACO? ALLA RIPRESA DEL BATTITO CARDIACO ANCHE SE DEBOLE DOPO CIRCA 30 MINUTI ESSENDO INUTILE PROSEGUIRE B DOPO CIRCA 20 MINUTI, DOPO I QUALI IL SOGGETTO ASSISTITO PUO' RITENERSI CLINICAMENTE MORTO A QUANDO IL PRIMO SOCCORRITORE E017 DEVE INTERROMPERE LA RESPIRAZIONE ARTIFICIALE? NEL CASO IN CUI IL ALLA RIPRESA DELLA SOGGETTO ASSISTITO RESPIRAZIONE AUTONOMA ESPELLA CORPI O LIQUIDI OVVERO ALL'INTERVENTO DI CHE OSTACOLAVANO LA PERSONALE SANITARIO RESPIRAZIONE QUANDO E PERCHE' SI PONE UN E018 INFORTUNATO IN POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA? QUANDO STANTE IL LUOGO DOVE SI TROVA PUO' ESSERE INVESTITO DA VEICOLI IN TRANSITO QUANDO SI TEME POSSA CADERE DA POSIZIONE SOPRAELEVATA O RUZZOLARE SU UN DECLIVIO QUANDO E' INCOSCIENTE, NON SI SOSPETTANO FRATTURE ALLA COLONNA VERTEBRALE E SI VUOLE MANTENERE LIBERE LE VIE AREE C COME SI CONFIGURA LA "POSIZIONE E019 LATERALE DI SICUREZZA"? L'INFORTUNATO SU UN FIANCO CON UN SOSTEGNO SOTTO IL CAPO, TESTA PIEGATA ALL'INDIETRO, VIE AEREE LIBERE E BOCCA VERSO IL BASSO L'INFORTUNATO POSTO SU UN FIANCO IN POSIZIONE FETALE L'INFORTUNATO SDRAIATO SUL FIANCO AL RIPARO DA EVENTUALI CADUTE DI CORPI CONTUNDENTI A COSA SI INTENDE PER EMORRAGIA E020 INTERNA? IL SANGUE CHE FUORIESCE TUTTE LE EMORRAGIE CHE DAI VASI SI RACCOGLIE INTERESSANO LA CAVITA' ALL'INTERNO DI UNA CAVITA' ADDOMINALE O NEI TESSUTI DEL CORPO LE SOLE EMORRAGIE CHE DETERMINANO ECCHIMOSI ED EMATOMI A N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA LA FUORIUSCITA DI SANGUE DAI VASI VERSO L'ESTERNO DEL CORPO ATTRAVERSO FERITE DI VARIO TIPO LA PERDITA DI SANGUE DAL NASO B ENTRAMBE LE EMORRAGIE INTERNE C EMORRAGIA ESTERNA EMORRAGIA MISTA A ARTERIOSE, VENOSE E MISTE A DECORSO LENTO O VELOCE B DALLA PERDITA DI SANGUE COME SI RICONOSCE UN' EMORRAGIA ROSSO VIVO (OSSIGENATO) E025 ARTERIOSA? CHE FUORIESCE DALLA FERITA A SPRUZZI DALLA PERDITA DI SANGUE SCURO CHE FUORIESCE IN MODO CONTINUO DAI MARGINI DELLA FERITA DALLA PERDITA DI SANGUE CHIARO E DI SIERO PLASMATICO A DALLA PERDITA DI SANGUE COME SI RICONOSCE UN'EMORRAGIA E026 CHIARO E DI SIERO VENOSA? PLASMATICO DALLA PERDITA DI SANGUE DI DALLA PERDITA DI SANGUE COLORE ROSSO CUPO CHE ROSSO VIVO (OSSIGENATO) FUORIESCE IN MODO CHE FUORIESCE A SPRUZZI CONTINUO DALLA FERITA B LE EMORRAGIE CHE SI VERIFICANO IN CASO DI CADUTE ACCIDENTALI SENZA FUORIUSCITA ALL'ESTERNO DI SANGUE LE EMORRAGIE ORIGINATE DALLE LESIONI DI PICCOLI VASI ARTERIOSI, VENOSI E CAPILLARI B LAVARE LA FERITA E FASCIARLA CON GARZA STERILE AGIRE PRONTAMENTE CERCANDO DI COMPRIMERE L'ARTERIA AL DI SOPRA TRANQUILLIZZARE IL FERITO DELLA FERITA O, NEL CASO E TAMPONARE LA DI UN ARTO, APPLICANDO UN FUORIUSCITA DI SANGUE LACCIO EMOSTATICO PER FERMARE LA FUORIUSCITA DI SANGUE COSA SI INTENDE PER EMORRAGIA E021 ESTERNA? E022 IL RIGURGITO DI SANGUE DALLA BOCCA O LA PERDITA DI SANGUE CON URINA E FECI RISPOSTA DI NORMA SONO PIU' PREOCCUPANTI LE EMORRAGIE ESTERNE LE EMORRAGIE ESTERNE O INTERNE? LA PERDITA DI SANGUE DAGLI ORIFIZI DEL CORPO (BOCCA, NASO, ECC.) E023 EMORRAGIA INTERNA QUALE TIPOLOGIA DI EMORRAGIA CONFIGURA? E024 LE EMORRAGIE SI POSSONO SUDDIVIDERE IN: CHE COSA SI INTENDE PER E027 EMORRAGIE MISTE? IL PRIMO SOCCORRITORE DI FRONTE E028 AD UNA EMORRAGIA ARTERIOSA COSA DEVE FARE? DEBOLI O MASSICCE LE EMORRAGIE OVE IL SANGUE E' DI COLORE ROSSO VIVO E FUORIESCE A GETTO CONTINUO C N. TESTO DOMANDA QUANTO TEMPO AL MASSIMO PUO' ESSERE LASCIATO IL LACCIO E029 EMOSTATICO SENZA MAI ALLENTARLO? RISPOSTA "A" 10 MINUTI IN MODO GRADUALE AL FINE COME SI ALLENTA IL LACCIO DI EVITARE CHE IL FLUSSO EMOSTATICO (O CINGHIA, O ALTRO) E030 SANGUIGNO RIPRISTINATO APPLICATO PER FERMARE IL SANGUE ESPELLA L'EVENTUALE IN UNA EMORRAGIA ARTERIOSA? COAGULO TAMPONE COSA DEVE FARE IL PRIMO E031 SOCCORRITORE IN PRESENZA DI UN'EMORRAGIA VENOSA? RISPOSTA "B" "C" RISPOSTA ESATTA 30 MINUTI 60 MINUTI B NON SI ALLENTA FINO A QUANDO NON SI APPLICA UNA PINZA EMOSTATICA ALL'ARTERIA RECISA SCIOGLIENDO PRONTAMENTE IL NODO REALIZZATO SUL TUBO ELASTICO A APPLICARE SULLA FERITA UN TAMPONE DI ACQUA FREDDA B CERCA DI LAVARE LA CAVITA' ADDOMINALE INTRODUCENDOVI ACQUA PULITA A ESERCITARE UNA COMPRESSIONE SULLA APPLICARE UN LACCIO FERITA PONENDOVI SOPRA EMOSTATICO SE LA FERITA GARZE STERILI CON SANGUINANTE E' SU UN ARTO SUCCESSIVA FASCIATURA STRETTA RICOPRE LA FERITA COME INTERVIENE IL PRIMO POSSIBILMENTE CON GARZA SOCCORRITORE IN PRESENZA DI UNA EFFETTUA UN BENDAGGIO E032 STERILE POSIZIONANDO L' FERITA ALL'ADDOME CON COMPRESSIVO STRETTO INFORTUNATO SUPINO A FUORIUSCITA DEI VISCERI? GAMBE FLESSE LA SI DEDUCE NEL CASO LA COME SI IDENTIFICA UNA E033 FERITA SI RISCONTRI PRESUMIBILE LESIONE POLMONARE? NELL'AREA TORACICA RISPOSTA DALLA DIFFICOLTA' RESPIRATORIA DAL SIBILO CHE L'ARIA DELL'INFORTUNATO, CIANOSI PROVOCA FUORIUSCENDO ED EMISSIONE DI SANGUE DALLA CAVITA' POLMONARE SCHIUMOSO DALLA BOCCA B COME INTERVIENE IL PRIMO SOCCORRITORE IN PRESENZA DI UNA E034 FERITA CHE LASCIA PRESUMERE UNA LESIONE POLMONARE? MANTIENE LA FERITA APERTA PRATICA SUBITO LA PER CONSENTIRE L'ENTRATA RESPIRAZIONE BOCCA A DELL'ARIA NEGLI ALVEOLI BOCCA POLMONARI CHIUDE IMMEDIATAMENTE LA FERITA PER BLOCCARE LA FUORIUSCITA DELL'ARIA E METTE L'INFORTUNATO IN POSIZIONE SEMISEDUTA C NEL CASO DI FERITA ALL'OCCHIO E035 COME SI COMPORTA IL PRIMO SOCCORRITORE? ESTRAE SE DEL CASO IL CORPO CHE HA PROVOCATO APPLICA UN TAMPONE LA FERITA E LAVA IMBEVUTO DI ACQUA FRESCA ABBONDANTEMENTE IL SULL'OCCHIO BULBO OCULARE CHIUDE L'OCCHIO FERITO E SE POSSIBILE ENTRAMBI CON GARZA STERILE O ALTRA STOFFA PULITA EVITANDO DI ESTRARRE EVENTUALI CORPI ESTRANEI C N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" SE NON SI TRATTA DI UN CORPO ESTRANEO DI PRATICA UN BENDAGGIO PICCOLISSIME DIMENSIONI STRETTO INCLUDENDOVI IL EVITA DI ESTRARLO E CERCA CORPO ESTRANEO DI FARE IN MODO CHE NON SI MUOVA RISPOSTA ESATTA IN PRESENZA DI FERITA DA PUNTA CON UN CORPO ESTRANEO E036 CONFICCATO COME INTERVIENE IL SOCCORRITORE? ESTRAE PRONTAMENTE IL CORPO ESTRANEO E TRATTA LA FERITA CON SOSTANZE DISINFETTANTI COME SI PRESENTA UNA FERITA E037 PROVOCATA DA UN'ARMA DA FUOCO CARICATA A PROIETTILE UNICO? COME UNA SERIE DI LESIONI CON UN FORO DI ENTRATA DI CUTANEE NELL'AREA DI MODESTE DIMENSIONI E, DI ENTRATA, PIU' O MENO NORMA, UN FORO DI USCITA CONCENTRATE A SECONDA DI DIAMETRO MAGGIORE DELLA DISTANZA DI TIRO CON UN FORO DI ENTRATA E PIU' FORI NELL'AREA DI USCITA DOVUTI AL FRAZIONAMENTO DEL PROIETTILE A LE FERITE DA ARMA A PROIETTILE E038 UNICO SI DEVONO DI NORMA CONSIDERARE GRAVI? SONO GRAVI O GRAVISSIME A SECONDA DEI TESSUTI E ORGANI LESI SE NON TRATTASI DI FERITE DI STRISCIO SOLO SE INTERESSANO LA CAVITA' ADDOMINALE A COME SI PRESENTA UNA FERITA DI E039 ARMA DA FUOCO CARICATA A MUNIZIONE SPEZZATA? CON PICCOLO FORO IN CON GROSSO FORO IN ENTRATA E GRANDE FORO IN ENTRATE E INSIEME DI USCITA PICCOLI FORI IN USCITA CON UN GROSSO FORO IN ENTRATA PER FERITE MOLTO RAVVICINATE (≤ 3 MT.) O CON UN'INSIEME DI PICCOLI FORI PIU' O MENO CONCENTRATI C LE FERITE DA ARMA DA FUOCO E040 CARICATE A MUNIZIONE SPEZZATA SONO DI NORMA GRAVI? NO PERCHE' I PROIETTILI GRAVI O GRAVISSIME SE LA HANNO SCARSA CAPACITA' DI DISTANZA DI SPARO E' PENETRAZIONE INFERIORE AI 15 METRI C.A. NO PERCHE' I PALLINI HANNO SEMPRE UN DIAMETRO RIDOTTO B QUALI SONO I FATTORI CHE DETERMINANO LA MAGGIORE O E041 MINORE GRAVITA' DI FERITE DA ARMA CARICATA A MUNIZIONE SPEZZATA? OLTRE AGLI ORGANI INTERESSATI, LA DISTANZA DI IL CALIBRO DEL FUCILE TIRO E, SECONDARIAMENTE, IL DIAMETRO DEI PALLINI LA GITTATA DELL'ARMA DETERMINATA DALLA STROZZATURA DELLE CANNE A FRATTURE TRAUMATICHE O DA DECALCIFICAZIONE DELLE OSSA B E042 COME SI CLASSIFICANO LE FRATTURE? FRATTURE AGLI ARTI O AD ALTRE COMPONENTI DELL'APPARATO SCHELETRICO SONO GRAVI QUANDO IL PROIETTILE NON SI FRANGE PER IMPATTO CON UN CORPO SOLIDO INTERNO FRATTURE CHIUSE (COMPOSTE O SCOMPOSTE) O FRATTURE ESPOSTE (L'OSSO FUORIESCE DALLA CUTE) B N. E043 TESTO DOMANDA QUALI SONO I SINTOMI DI UNA FRATTURA CHIUSA? RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" DOLORE VIOLENTO, IMPOSSIBILITA' O DIFFICOLTA' NAUSEA, VERTIGINE E DI MOVIMENTO DELLA PARTE ARROSSAMENTO DELLA LESA, GONFIORE E PARTE LESA SUCCESSIVAMENTE ECCHIMOSI RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA FORMICOLIO IN PROSSIMITA' DELLA PARTE LESA A C BENDARE L'ARTO IN MODO COME DEVE COMPORTARSI IL PRIMO STRETTO BADANDO PERO' A E044 SOCCORRITORE IN PRESENZA DI UNA NON INTERROMPERE LA FRATTURA CHIUSA AD UN ARTO? CIRCOLAZIONE SANGUIGNA METTERE L'ARTO IN TRAZIONE LEGANDONE L'ESTREMITA' CON UNA CORDA VINCOLATA AD UN SUPPORTO RIGIDO POSSIBILMENTE IMMOBILIZZARE L'ARTO CON STECCHE O ALTRO SENZA ALCUNA MANOVRA DI TRAZIONE TESA A RIDURRE L'EVENTUALE SCOMPOSIZIONE DELLE PARTI DELL'OSSO FRATTURATO COME DEVE COMPORTARSI IL PRIMO IMMOBILIZZARE LA PARTE E045 SOCCORRITORE IN PRESENZA DI UNA FERITA CON STECCHE E FRATTURA ESPOSTA? BENDAGGI RICOPRIRE PRONTAMENTE LA PARTE DELL'OSSO FUORIUSCITA CON GARZE STERILI O STOFFA PULITA E CURARE ADEGUATAMENTE LA PROBABILE EMORRAGIA FAR RIENTRARE L'OSSO FUORIUSCITO ALL'INTERNO DELLA CUTE E FASCIARE LA PARTE FERITA B GONFIORE SIGNIFICATIVO DELLA PARTE LESA ED EVENTUALE PERDITA DI SANGUE DALLA BOCCA O DAL NASO A NON TOCCARE ASSOLUTAMENTE L'INFORTUNATO CERCANDO SE DEL CASO DI RIPARARLO DAL SOLE B E046 QUALI SONO I PRINCIPALI SINTOMI DI UNA FRATTURA DEL CRANIO? COSA DEVE FARE IL PRIMO E047 SOCCORRITORE DI FRONTE AD UNA POSSIBILE FRATTURA DEL CRANIO? PERDITA DI COSCIENZA, VOMITO, PUPILLE DI DIAMETRI DIFFERENTI E FORTI DOLORI ALLA TESTA E POSSIBILE SCOLO DI SANGUE VERITIGINI O LIQUIDO DALLE ORECCHIE O DAL NASO TRASPORTARE NEL PIU' BREVE TEMPO POSSIBILE L'INFORTUNATO IN UNA STRUTTURA SANITARIA SOLLEVARE LIEVEMENTE E CON CAUTELA LA TESTA E LE SPALLE DELL'INFORTUNATO SENZA TAMPONARE L'EVENTUALE SCOLO DI LIQUIDI DALLE ORECCHIE E CONTROLLARE FREQUENTEMENTE LE FUNZIONI VITALI N. TESTO DOMANDA E048 UNA LUSSAZIONE SI VERIFICA… RISPOSTA "A" QUANDO I TENDINI FUORIESCONO DALLA LORO SEDE ABITUALE RISPOSTA "B" QUANDO A SEGUITO DI UN MOVIMENTO ECCESSIVO E TRAUMATICO SI PRODUCE UNO STRAPPO DEI LEGAMENTI RISPOSTA "C" QUANDO DUE OSSA PERDONO IL CONTATTO TRA DI LORO NELL'ARTICOLAZIONE CHE LI CONNETTE A SEGUITO DI EVENTO TRAUMATICO RISPOSTA ESATTA C FORTE DOLORE E CONNESSIONI TENDINEE IN ARTICOLAZIONE BLOCCATA COMPARSA IMMEDIATA DI EVIDENZA AL TATTO, DOLORE CON DEFORMAZIONE UNA ESTESA ECCHIMOSI DIFFUSO E ARROSSAMENTO ESTERNA E DIFFICOLTA' A MUOVERE LA PARTE COLPITA B BLOCCARE L'ARTICOLAZIONE NELLA POSIZIONE PIU' RAFFREDDARE LA PARTE CONFORTEVOLE SENZA INTERESSATA E APPLICARE TENTARE DI FAR RIENTRARE UNA BENDATURA RIGIDA LA PARTE DISARTICOLATA IN SEDE TENTARE LA RIDUZIONE DELLA LUSSAZIONE CON TRAZIONE DELL'ARTO DISARTICOLATO A COLORITO BLUASTRO DELLE LABBRA E DELLE UNGHIE, RESPIRO GORGOGLIANTE E PERDITA DI COSCIENZA E POSSIBILE SCHIUMA TREMITO CONVULSO INTORNO AL NASO E ALLA BOCCA COLORITO PALLIDO, VOMITO E IPOTERMIA A COME SI DEVE COMPORTARE IL PRIMO SOCCORRITORE NEI E052 CONFRONTI DI UN INFORTUNATO COLPITO DA ASFISSIA PER ANNEGAMENTO? DISOSTRUIRE EVENTUALMENTE LE VIE AEREE, E INIZIARE IMMEDIATAMENTE LA RIANIMAZIONE RESPIRATORIA BOCCA A BOCCA METTERE L'INFORTUNATO IN POSIZIONE DI SICUREZZA MASSAGGIANDONE IL CORPO PER RISCALDARLO PREMERE IL TORACE DELL'INFORTUNATO PER FAVORIRE L'ESPLUSIONE DELLA ACQUA INGERITA A COME SI RICONOSCE UN MORSO DI E053 VIPERA? DA DUE PICCOLI FORI DISTANTI CIRCA UN CM UNO DALL'ALTRO DALLA COMPARSA IMMEDIATA DI UN ESTESO GONFIORE ED ECCHIMOSI BLUASTRA DA UN SOLO PICCOLO FORO PRURIGINOSO A E049 QUALI SONO I PRINCIPALI SINTOMI DI UNA LUSSAZIONE? COSA DEVE FARE IL PRIMO E050 SOCCORRITORE DI FRONTE AD UNA POSSIBILE LUSSAZIONE? E051 QUALI SONO I SINTOMI DELL'ANNEGAMENTO? N. TESTO DOMANDA IL PRIMO SOCCORRITORE DEVE USARE IL SIERO ANTIOFICO NEI E054 CONFRONTI DI UN SOGGETTO MORSICATO DA UNA VIPERA? RISPOSTA "A" NO, PERCHE' POTREBBE DARE LUOGO A GRAVI REAZIONI DI INTOLLERANZA RISPOSTA "B" SI', NEL CASO IL MORSO SIA STATO PRATICATO IN PROSSIMITA' DI GROSSI VASI SANGUIGNI INVITARE L'INFORTUNATO AD COSA DEVE FARE IL PRIMO INCAMMINARSI SOMMINISTRARE AL SOCCORRITORE NEI CONFRONTI DI UN RAPIDAMENTE PER E055 SOGGETTO MORSICATO IL SOGGETTO MORSICATO DA UNA RAGGIUNGERE UN MEZZO SIERO ANTIOFICO VIPERA? ATTO A CONSENTIRGLI DI RECARSI IN OSPEDALE RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA SI', PERCHE' BLOCCA IL PROCESSO DI AVVELENAMENTO DELL'ORGANISMO A CALMARE L'INFORTUNATO EVITANDO CHE SI MUOVA, NON SOMMINISTRARE BEVANDE ALCOLICHE E ATTIVARSI PER TRASPORTARE L'INFORTUNATO IN UNA STRUTTURA SANITARIA C SOMMINISTRARGLI UN CARDIO TONICO SE DISPONIBILE CONTROLLARE L'INSORGENZA DI EVENTUALE SOMMINISTRARE ALL'INFORTUNATO BEVANDE ARRESTO RESPIRATORIO, PER GLI INTERVENTI DEL ALCOLICHE PER SOSTENERE L'ATTIVITA' CARDIOCASO, E ATTIVARE AL PIU' VASCOLARE PRESTO SOCCORSI SPECIALISTICI B INDOLENZIMENTO MUSCOLARE GENERALIZZATO E TREMITI DOLORE SIGNIFICATIVO NELLA PARTE ANTERIORE CONDIZIONE DI DEBOLEZZA DEL TORACE CON POSSIBILE SIGNIFICATIVA E FORTI NAUSEA E INDOLENZIMENTO DOLORI DI TESTA DELLO STERNO E DEL BRACCIO SINISTRO B COME SI DEVE COMPORTARE IL PRIMO SOCCORRITORE NEI E058 CONFRONTI DI UN SOGGETTO INFARTUATO? INVITARLO A DISTENDERSI E SOMMINISTRARGLI UNA BEVANDA CALDA POSSIBILMENTE ALCOLICA TRANQUILLIZZARLO EVITANDOGLI OGNI MINIMO SFORZO, FAR INTERVENIRE PRATICARGLI IL MASSAGGIO SOCCORSI SPECIALIZZATI O CARDIOCIRCOLATORIO TRASPORTARLO IN STRUTTURA SANITARIA NEL PIU' BREVE TEMPO POSSIBILE C COSA SI INTENDE PER E059 ASSIDERAMENTO O IPOTERMIA? QUANDO A CAUSA DI PROLUNGATA ESPOSIZIONE ALLE INTEMPERIE SI CONTRAE UNA MALATTIA DA RAFFREDDAMENTO QUANDO UNA PARTE DEL CORPO SUBISCE MUTAZIONI IRREVERSIBILI A CAUSA DEL CONGELAMENTO DEI TESSUTI C COME SI DEVE COMPORTARE IL PRIMO SOCCORRITORE NEI E056 CONFRONTI DI UN SOGGETTO PUNTO CONTEMPORANEAMENTE DA NUMEROSE VESPE O CALABRONI? E057 QUALI SONO I SINTOMI PRINCIPALI DI UN INFARTO CARDIACO? QUANDO LA TEMPERATURA CORPOREA SCENDE PIU' O MENO SIGNIFICATIVAMENTE AL DI SOTTO DEI 37 ° N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" NO, SPECIE SE IL SOGGETTO COLPITO E' STATO A LUNGO L'ASSIDERAMENTO SI VERIFICA SOLO IMMERSO NELL'ACQUA O E060 IN PRESENZA DI TEMPERATURE IMPOSSIBILITATO A INFERIORI AGLI ZERO GRADI? MUOVERSI PER FRATTURE O MALORI E061 QUALI SONO I PRINCIPALI SINTOMI DI ASSIDERAMENTO? IPERECCITAZIONE E DISORIENTAMENTO COSA SI INTENDE PER CONGELAMENTO? COME SI PRESENTANO LE PARTI DEL E064 CORPO IN FASE DI CONGELAMENTO? "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA SI' AL DI SOPRA IL SANGUE NO, SE L'ESPOSIZIONE AL MANTIENE LA PROPRIA FREDDO INTERESSA IN MODO LIQUIDITA' E CONTRIBUISCE A PARTICOLARE MANI O PIEDI SCALDARE IL CORPO A FORTI BRIVIDI E PALLORE CUTANEO, IN SEGUITO COLORITO CIANOTICO E RIGIDITA' MUSCOLARE, SEMIFREQUENZA CARDIACA INCOSCIENZA, DIFFICOLTA' DI ACCELERATA LINGUAGGIO, POLSO E RESPIRO RALLENTATO B ATTIVARE IL MASSAGGIO CARDIO-RESPIRATORIO ANCHE SE L'INFORTUNATO E' COSCIENTE RIMUOVERE EVENTUALI ABITI BAGNATI, COPRIRLO E RISCALDARLO IN MODO GRADUALE, SOMMINISTRARE BEVANDE CALDE E ZUCCHERATE C UN RAFFREDDAMENTO STRAORDINARIO DELLE ESTREMITA' DEL CORPO DOVUTO A LUNGA ESPOSIZIONE A TEMPERATURE MOLTO BASSE LA CONDIZIONE NELLA QUALE UNO SI TROVA IN CASO DI TEMPERATURE PARTICOLARMENTE RIGIDE LA CONDIZIONE DI TUTTE LE SOSTANZE ORGANICHE PORTATE AD UNA TEMPERATURA INFERIORE AI - 10° A MOLTO GONFIE, BIANCHE E CON LA CUTE IN FASE DI MACERAZIONE INTORPIDITE CON COLORITO GRIGIO-BLUASTRO E NEI CASI ROSSE E AL TATTO MOLTO PIU' GRAVI CON FORMAZIONE CALDE DI VESCICOLE SOMMINISTRARGLI UNA COME SI DEVE COMPORTARE IL BEVANDA ALCOOLICA QUALE PRIMO SOCCORRITORE NEI E062 CARDIOTONICO E CONFRONTI DI UN SOGGETTO IN FASE MASSAGGIARGLI LE DI ASSIDERAMENTO? ESTREMITA' DEGLI ARTI E063 RISPOSTA B N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RIMUOVERE EVENTUALI CALZE O GUANTI, RISCALDARE LE PARTI RISCALDARE PRONTAMENTE RISCALDARE LE PARTI COME SI DEVE COMPORTARE IL INTERESSATE CON UN LA PARTE COLPITA INTERESSATE METTENDOLE PRIMO SOCCORRITORE IN PRESENZA VIGOROSO STROFINAMENTO E065 ACCENDENDO SE POSSIBILE A CONTATTO CON IL DI UN SOGGETTO CON PRINCIPI DI DELLA CUTE FINTANTO NON UN FUOCO O USANDO PROPRIO CORPO O IN ACQUA CONGELAMENTO? RIACQUISTINO UN COLORITO IMPACCHI DI ACQUA CALDA TIEPIDA EVITANDO FONTI DI NORMALE CALORE DIRETTE O STROFINAMENTO COSA PUO' FARE IL PRIMO BAGNARGLI PRONTAMENTE E066 SOCCORRITORE IN PRESENZA DI UNA IL VISO PERSONA SVENUTA? DISTENDERE LA PERSONA SUPINA E SOLLEVARE LE SCHIAFFEGGIARLA PER GAMBE PER FAVORIRE FAVORIRE IL RINVENIMENTO L'AFFLUSSO DI SANGUE AL CERVELLO RISPOSTA ESATTA C C QUAL E' IL MODO MIGLIORE PER CONSUMARE ZUCCHERINI A DISPORRE DI UN THERMOS CONSUMARE E067 RISCALDARSI DURANTE UNA FREDDA CON BEVANDE ANALCOLICHE MODERATAMENTE SOSTANZE DISTANZA DI 30 MINUTI UNO GIORNATA PASSATA ALL'APERTO? ALCOLICHE DALL'ALTRO CALDE A CON UN SOGGETTO CHE SI SUPPONE E068 IN STATO DI SHOCK COSA NON BISOGNA FARE? SLACCIARGLI GLI ABITI PER FACILITARE LA RESPIRAZIONE DARGLI DA BERE UNA BEVANDA ALCOLICA PER TONIFICARLO C LA PERDITA DI SANGUE DAL NASO E069 (EPISTASSI) PUO' ESSERE UN SINTOMO PREOCCUPANTE? SI', SE NON DIPENDE DA UN NO, SE NON IN CASI FATTORE TRAUMATICO O DA ASSOLUTAMENTE FRAGILITA' CAPILLARE DELLE ECCEZIONALI FOSSE NASALI NO, PERCHE' SE LA CAUSA NON E' TRAUMATICA DIPENDE ESCLUSIVAMENTE DA UNA FRAGILITA' CAPILLARE A COSA NON SI DEVE FARE AD UN E070 SOGGETTO CHE MANIFESTA UN "COLPO DI CALORE"? VENTILARE FAR BERE ACQUA CON UN PO' DI SALE FARE IMPACCHI GELATI C STATO DI ECCITAZIONE DIFFICOLTA' MOTORIA E VOMITO CUTE CALDA CON ASSENZA DI SUDORAZIONE E AUMENTO DEL BATTITO CARDIACO C E071 QUALI SONO I SINTOMI PRINCIPALI DI UN COLPO DI CALORE? COPRIRLO NEL CASO SI RILEVI CHE SOFFRA IL FREDDO QUESITI ESAMI DI CACCIA LETTERA “f” DEONTOLOGIA ED ETICA DEL CACCIATORE N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA F001 LA FAUNA SELVATICA IN ITALIA ATTUALMENTE E' CONSIDERATA: PROPRIETA' DELLO STATO (E PROPRIETA' DI NESSUNO E QUINDI DI TUTTI I CITTADINI) IL IN DISPONIBILITA' DEL QUINDI DI CHI SE NE APPROPRIA PROPRIETARI DEI FONDI QUALE LA DEVE PROTEGGERE ANDANDO A CACCIA NELL'INTERESSE DELLA COMUNITA' SUI QUALI SI TROVA LEGITTIMAMENTE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE F002 QUANDO L'ESERCIZIO VENATORIO E' CONCETTUALMENTE COMPATIBILE CON LA SALVAGUARDIA DEI BENI AMBIENTALI? QUANDO IL PRELIEVO DI FAUNA AMMESSO NON METTE IN FORSE LA NATURALE EVOLUZIONE DELLE SPECIE INTERESSATE QUANDO IL COSTO DEL TESSERINO QUANDO NON SI VENATORIO E' COMMISURATO AL ESERCITA ALL'INTERNO VALORE INTRINSECO DEGLI DEI PARCHI ANIMALI CACCIATI A B B F003 ESERCITARE LA CACCIA E' UN DIRITTO DI OGNI CITTADINO ITALIANO CHE NE FACCIA RICHIESTA? SI, PURCHE' POSSEGGA I REQUISITI PER OTTENERE IL PORTO D'ARMI NO, E' UNA CONCESSIONE RILASCIATA A CHI E' IN POSSESSO DI PARTICOLARI REQUISITI SOGGETTIVI E DIMOSTRI DI SI', PURCHE' SI PAGHINO LE TASSE RICHIESTE ESSERE A CONOSCENZA DELLE NORME DI SETTORE E DELLE NOZIONI BASILARI DELLA SALVAGUARDIA DELLA NATURA F004 LA CACCIA SECONDO LA FILOSOFIA DELLE ATTUALI NORMATIVE DI QUALE ATTIVITA' DI SFOGO SETTORE PUO' ANCHE ESSERE DELLA VIOLENZA REPRESSA INTESA: QUALE STRUMENTO PER PERSEGUIRE UN ADEGUATO EQUILIBRIO FAUNISTICO C F005 PER COINVOLGERE OGNI PERCHE' LA LEGGE 157/1992 HA CACCIATORE NELLA GESTIONE PER LIMITARE IL NUMERO DI VOLUTO INTRODURRE IL CONCETTO CACCIATORI CHE INSISTONO SUI DEL PATRIMONIO FAUNISTICO DEL LEGAME CACCIATORE AMBIENTALE DEL TERRITORIO IN SINGOLI A.T.C. E C.A. TERRITORIO? CUI PRATICA LA CACCIA PER INCREMENTARE GLI ACQUISTI IMMOBILIARI DA PARTE DEI CACCIATORI FORANEI A F006 OGNI CACCIATORE NEL PRATICARE L'ATTIVITA' VENATORIA DEVE IDENTIFICARSI IN : RAPPRESENTANTE DELLA SPECIE DOMINANTE CON PIENI POTERI NEI CONFRONTI DEGLI ALTRI ANIMALI PREDATORE NATURALE, INTELLIGENTE E RAZIONALE IN GRADO DI CONTROLLARE I SUOI ISTINTI UOMO PREISTORICO CHE UCCIDE LA PREDA PER CONSUMARNE LE CARNI B F007 NEI PRELIEVI SELETTIVI DI FAUNA UNGULATA IL CACCIATORE DEVE MIRARE: AD ABBATTERE IL CAPO CHE PRESENTA IL TROFEO PIU' SVILUPPATO A PRELEVARE L'ANIMALE DI PESO PIU' ELEVATO NELL'AMBITO DELLA CLASSE DI ETA' CHE GLI VIENE ATTRIBUITA A PRELEVARE L'ANIMALE CHE PRESENTA CATTIVE CONDIZIONI DI SALUTE O MENO DOTATO FISICAMENTE C QUALE UTILE ESERCIZIO FISICO N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA F008 IL CACCIATORE PUO' TOLLERARE L'ATTIVITA' DI BRACCONAGGIO? SI', PURCHE' ESERCITATA IN UN SI', NEL CASO RITENGA CHE LEGGI NO, IN NESSUN CASO AMBITO VENATORIO NEL QUALE DI SETTORE SIANO TROPPO LUI NON ESERCITA LA CACCIA RESTRITTIVE C F009 IL CACCIATORE DEVE PRESTARSI RESPONSABILMENTE ALL'EFFETTUAZIONE DEI PIANI DI CONTENIMENTO DELLE SPECIE IN ESUBERO? SI', PERCHE' IL SUO RUOLO E' INTIMAMENTE CONNESSO AD UNA CORRETTA GESTIONE DEI POPOLAMENTI FAUNISTICI SI', NEL CASO LI RITENGA ETICAMENTE GIUSTIFICABILI SI', SE NON INTERESSANO SPECIE OGGETTO DI CACCIA A F010 L'ATTIVITA' DI UN CACCIATORE MODERNO QUANTO DURA? DALLA TERZA DOMENICA DI SETTEMBRE AL 31 GENNAIO SUCCESSIVO TUTTO L'ANNO DIPENDE DALLE SPECIE FAUNISTICHE DI SUO INTERESSE B F011 RELAZIONARE ALL'A.T.C. O AL C.A. SU EVENTUALI ANOMALIE IN AMBITO NO, ANZI PUO' CONFIGURARSI FAUNISTICO-VENATORIO COME DELAZIONE RISCONTRATE E' DOVEROSO? SI', PERCHE' NOTIZIE TRA LORO CORRELABILI POSSONO TORNARE UTILI PER LA VIGILANZA, PER LA GESTIONE FAUNISTICA, ECC. SI', NEL CASO QUANTO ACCERTATO ABBIA ATTINENZA CON LA SALUBRITA' DEI POPOLAMENTI FAUNISTICI B F012 AMMESSO E GIUSTIFICABILE SE INSIDIARE LE LEPRI CHE RESIDUANO NON SI E' ANCORA RAGGIUNTO IN PARTICOLARI TERRITORI NEGLI IL CARNIERE STAGIONALE ULTIMI GIORNI DI CACCIA E' : COMPLESSIVO AMMESSO MA ETICAMENTE SCORRETTO ANCHE SE NON SI E' ANCORA RAGGIUNTO IL CARNIERE STAGIONALE COMPLESSIVO VIETATO PERCHE' CONTRASTA CON UNA CORRETTA GESTIONE FAUNISTICA B F013 SE CONSISTENTI NEVICATE APPROFFITTARE DEL MOMENTO OBBLIGANO LA SELVAGGINA A PER COMPLETARE IL CARNIERE NON CACCIARE A RASTRELLO CONCENTRARSI IN RISTRETTE STAGIONALE CONSENTITO FASCE ALTIMETRICHE SI DOVREBBE: LIMITARE I PRELIEVI, SE NON SOSPENDERLI DEL TUTTO, PERCHE' ALLA SELVAGGINA NON E' CONSENTITO DIFENDERSI NATURALMENTE C F014 L'USO DEL CANNOCCHIALE DI MIRA SULLE CARABINE E' OPPORTUNO PERCHE': CONSENTE DI CLASSIFICARE MEGLIO L'ANIMALE OGGETTO DI PRELIEVO B CONSENTE DI ABBATTERE GLI ANIMALI ANCHE A NOTEVOLISSIMA DISTANZA CONSENTE, ALLA GIUSTA DISTANZA, DI INDIRIZZARE CON PRECISIONE IL PROIETTILE IN MODO DA ABBATTERE IMMEDIATAMENTE IL SELVATICO N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA F015 SPARARE AD UN UNGULATO CON UNA CARABINA DOTATA DI CANNOCCHIALE OLTRE I 200 - 250 MT. SI DEVE RITENERE: UN'OPPORTUNITA' IN PIU' PER INCARNIERARE IL SELVATICO ASSEGNATO NEI PRELIEVI SELETTIVI DA EVITARSI PERCHE' NEI TIRI PARTICOLARMENTE LUNGHI LA PRECISIONE E' POSSIBILE PER I CACCIATORI CHE COMUNQUE HANNO DIMOSTRATO UNA CERTA CONDIZIONATA DA PERIZIA NELL'USO DI DETTA ARMA FATTORI ESTERNI E SI RISCHIA DI FERIRE SOLAMENTE L'ANIMALE F016 SPARARE AD UN UNGULATO DEL SESSO E DELLA CLASSE ASSEGNATA CHE SI PRESENTI TRASVERSALMENTE MA CONTORNATO DAGLI ALTRI ANIMALI DEL BRANCO E': DA EVITARSI PERCHE' IL PROIETTILE DI CARABINA ANCHE COLPENDO L'ANIMALE BERSAGLIO POTREBBE FUORIUSCIRE DAL CORPO E FERIRE I SOGGETTI RETROSTANTI DA EFFETTUARSI PERCHE' LA POSIZIONE E' IDEALE E SI PUO' INDIRIZZARE LA FUCILATA CON SICUREZZA VERSO LE PARTI VITALI DELL'ANIMALE DA EVITARSI PERCHE' E' NOTO CHE AGLI UNGULATI BISOGNA SPARARE SEMPRE IN POSIZIONE FRONTALE A DA EFFETTUARSI PERCHE' E' UN'OTTIMA OCCASIONE PER REALIZZARE UNA COPPIOLA DA EVITARSI PER IL RISCHIO DI FERIRE PARECCHI ANIMALI, MEGLIO INDIRIZZARE LA FUCILATA SU UNA SINGOLA STARNA PERIFERICA C SOLO NEL CASO LA TEMPERATURA SIA SI' PERCHE' IL DANNO E' PARTICOLARMENTE ELEVATA E INCONSISTENTE PER IL SIA NECESSARIO ASSUMERE PROPRIETARIO DEL FRUTTETO LIQUIDI NO, IN NESSUN CASO PERCHE' SERVE L' ASSOLUTO RISPETTO DEL LAVORO DEI CONTADINI SUI TERRENI DEI QUALI SI ESERCITA LA CACCIA C DISARMA IL FUCILE E SI AVVICINA SOSPENDE OGNI AZIONE ANCHE AL GRUPPO PER FAR SE SI TROVA ALLA DISTANZA DI ACCAREZZARE IL CANE ED SICUREZZA, IN ATTESA CHE IL EVENTUALMENTE MOSTRARE LA GRUPPO SI ALLONTANI SELVAGGINA GIA' ABBATTUTA SI ACCERTA CHE LA DISTANZA DAL PERCORSO DEL GRUPPO GARANTISCA OGNI CONDIZIONE DI SICUREZZA PER CONTINUARE L'ATTIVITA' VENATORIA A F017 DA EFFETTUARSI PERCHE' SPARARE NEL VOLO DI STARNE CHE GARANTISCE MAGGIORI SI E' APPENA INVOLATO E': POSSIBILITA' DI COLPIRE ALMENO UN ANIMALE F018 L'APPROPRIARSI DI QUALCHE FRUTTO PER CONSUMO IMMEDIATO E DIRETTO E' UNA PRATICA GIUSTIFICABILE PER IL CACCIATORE? F019 IN PRESENZA DI BAMBINI IN PASSEGGIATA NELLA PROSSIMITA' DEL LUOGO DOVE SI STA ESERCITANDO LA CACCIA, IL CACCIATORE… C N. TESTO DOMANDA RISPOSTA "A" RISPOSTA "B" NON ESSENDOCI DIVIETI PARTICOLARI CONTINUA AD ESERCITARE LA CACCIA ALLO STESSO MODO CHE IN PRESENZA DI EVENTUALI ALTRI CACCIATORI RISPOSTA "C" RISPOSTA ESATTA DISARMA IL FUCILE, LO METTE IN CUSTODIA E SI RECA PRONTAMENTE ALLA PROPRIA AUTOVETTURA PER RIENTRARE ALLA SUA ABITAZIONE A F020 IN PRESENZA DI CONTADINI CHE ESERCITANO LAVORI MANUALI IN APERTA CAMPAGNA, IL CACCIATORE: EVITA DI ESERCITARE L'ATTIVITA' VENATORIA NELLE LORO VICINANZE F021 INCONTRANDO SUL TERRITORIO AGRICOLTORI LOCALI IL CACCIATORE DOVREBBE: SALUTARLI CORDIALMENTE E, SE POSSIBILE, DEDICARE QUALCHE POSSIBILMENTE NASCONDERSI MOMENTO PER PARLARE DI E ALLONTANARSI DI SOPPIATTO ASPETTI INERENTI L'AMBIENTE E LA FAUNA LOCALE AVVICINARSI PER FARSI DIRE SE HANNO SCORTO NEI PARAGGI SELVAGGINA CACCIABILE B F022 DOVENDO OBBLIGATORIAMENTE ATTRAVERSARE UN VIGNETO CON L'UVA MATURA, COME SI DEVE COMPORTARE IL CACCIATORE? ATTRAVERSA IL VIGNETO CON NE APPROFITTA PER DISSETARSI CAUTELA EVITANDO, NEL CASO, SCEGLIENDO UN GRAPPOLO DI SPARARE AD ALTEZZA DELLE PARTICOLARMENTE MATURO PIANTE SCARICA IL FUCILE, METTE AL GUINZAGLIO IL CANE E ATTRAVERSA IL VIGNETO CON ATTENZIONE C F023 EVITARE DI ENTRARE AL SUO INTERNO, NON SOLO APPROFFITARNE NEL CASO DEBBA TROVANDOSI DI FRONTE UN CAMPO ATTRAVERSARLO CON FALCATE PERCHE' VIETATO, MA RECARSI IN QUELLA DIREZIONE DOVE E' APPENA STATO SEMINATO MOLTO LUNGHE PER EVITARE PER I DANNI CHE PUO' ESSENDO UN TERRENO SGOMBRO IL GRANO, IL CACCIATORE DEVE: UN CALPESTIO ECCESSIVO PROVOCARE DA OGNI OSTACOLO CALPESTANDO LA TERRA APPENA SMOSSA F024 COME SI DEVE COMPORTARE IL CACCIATORE NEL CASO SI RENDA CONTO DI AVER FERITO UN ANIMALE? F025 IN PRESENZA DI AGRICOLTORI CHE SUL CAMPO FANNO NOTARE DANNI PRODOTTI DALLA FAUNA ALLE LORO COLTURE, IL CACCIATORE DEVE: C SOSPENDERE L'ATTIVITA' DI CACCIA PER RICERCARE L'ANIMALE FERITO AVVALENDOSI EVENTUALMENTE DEGLI APPOSITI CANI DA TRACCIA NON DEDICARE ECCESSIVO TEMPO NELLA RICERCA DELL'ANIMALE FERITO AL FINE DI NON PERDERE LA GIORNATA DI CACCIA SEGNALARE A SERA IL FERIMENTO ALL'A.T.C. O AL C.A. PER LE LORO VALUTAZIONI DEL CASO A FAR NOTARE DI NON ESSERE RESPONSABILE DIRETTO DI QUEL DANNO INVITARE CALOROSAMENTE L'AGRICOLTORE AD ESSERE PIU' EDUCATO NEL CASO ABBIA ALZATO LA VOCE PRESTARE ATTENZIONE E CORTESEMENTE INDICARGLI COME PUO' RICHIEDERE ED OTTENERE IL RIMBORSO DEI DANNI PATITI C PROVA PRATICA: RAFFIGURAZIONI DEI PANNELLI COMANDATI A DISTANZA TAVOLA 1 TAVOLA 2 TAVOLA 3 TAVOLA 4 TAVOLA 5 TAVOLA 6 TAVOLA 7 TAVOLA 8 TAVOLA 9 TAVOLA 10 TAVOLA 11 TAVOLA 12 Hanno partecipato alla realizzazione del progetto: I componenti la Commissione d’esame: Gianfranco Righero, Alberto Cannizzaro, Roberto Musso, Francesco Pastore, Alessandra Pucci, Paolo Romano, Andreina Raffero; Le Guardie Ittico Volontarie: Giuliano Frola, Giuseppe Fumagalli Gli Istruttori delle Associazioni Venatorie: Roberto Antonioli (Enalcaccia), Piergiorgio Manavella (F.I.D.C.), Ivan Pedini (F.I.D.C.); I dipendenti provinciali del Servizio Tutela Fauna e Flora: Giuseppe Baima-Poma, Paola Bertotto, Aldo Paolo Fontana, Tiziana Tagliatti