OSCILLATORI SINUSOIDALI Per il principio di funzionamento di un oscillatore viene considerato un amplificatore reazionato senza segnale di ingresso. Ve A Vr βA Vu Vu La condizione di autoeccitamento dell'amplificatore che costituisce l'elemento attivo di un oscillatore è espressa dal criterio di Barkausen: βA=1 Generalmente β e A sono numeri complessi il criterio di Barkausen si traduce nella seconda condizione che il prodotto βA abbia modulo unitario e argomento nullo: |βA|=1 Ψ=0 l'espressione da considerare per il guadagno in reazione positiva è: Ar = A 1− A Oscillatori per bassa frequenza Gli oscillatori per basse frequenze più impiegati sono quelli a rete di sfasamento e quelli a ponte di Wien. -Oscillatori a rete di sfasamento E' costituito da un amplificatore invertente reazionato tramite una rete costituita da 3 celle RC. La rete di reazione ha uno sfasamento di 180° che sommato allo sfasamento dell'amplificatore sempre 180°,rende soddisfacente le condizioni di autoeccitazione imposte dal criterio di Barkausen. La frequenza di oscillazione si calcola: 1 C C C = Ve Vr Vu R R R 0 6 RC Il guadagno dell'amplificatore deve Vu valere: ∣A∣= Ve =29 -Oscillatori a ponte di Wien Vengono realizzati utilizzando come elemento attivo un amplificatore operazionale. R R2 R1 C R Vd C + Vu Dall'analisi di tale circuito si ricavano le seguenti relazioni: 0=1/ RC R 2=2R 1 ∣A∣=1R2 / R1=3 Oscillatori per alte frequenze Alle frequenze elevate si impiegano oscillatori di tipo LC caratterizzati dalla presenza di un circuito risonante LC che determina la frequenza di oscillazione . L'elemento attivo viene in genere realizzato con componenti discreti BJT o FET. Il modello utilizzato è spesso quello detto a tre punti costituito da un amplificatore invertente con 3 impedenze Z1, Z2 e Z3 poste tra ingresso e massa e tra ingresso e uscita. Se l'amplificatore ha un'impedenza d'ingresso elevata e che non presenti effetti reattivi Z1 Z2 apprezzabili alla fo, si dimostra Vu che le condizioni relative al criterio di Barkausen sono soddisfatte se le 3 impedenze sono costituite da Z3 3 reattanze X1,X2 e X3 di diverso segno,tali che la fo risulti: X1+X2+X3=0 meglio, le due reattanze X1 e X2 devono essere dello stesso segno e X3 di segno opposto. Vale la relazione: Aa ≥ X 2 / X 1 Se X1 e X2 sono costituite da induttanze e X3 da un condensatore si ottiene l'oscillatore di Hartley,se X1 e X2 sono costituite da condensatori e X3 da un'induttanza si ottiene l'oscillatore di Colpitts. -Oscillatore di Hartley Vu L1 L2 M Tenendo conto della mutua induttanza fra le due bobine: M =K L1⋅L2 per la frequenza di oscillazione e per il guadagno dell'amplificatore si ha: L2 M Aa ≥ L1M C 0= 1 LC -Oscillatore di Colpitts C1 C2 L Applicando le condizioni relative al criterio di Barkausen relative agli oscillatori a tre punti si ottiene: Aa ≥C 1 /C 2 0= 1 LC