Che spettacolo! Stagione 2016-2017 A cura di Mario Foglietti Sovrintendente della Fondazione Politeama Esterno del Teatro Politeama progettato dall’architetto Paolo Portoghesi. Il teatro ha una capienza di circa 1000 spettatori distribuiti tra platea e cinque ordini di palchi. Il 29 novembre del 2002 è stato inaugurato con un concerto lirico sinfonico dell’orchestra “Arena di Verona”. Nel 2017 il teatro festeggerà i suoi primi quindici anni. R iparte, con l’entusiasmo di sempre, l’attività del Politeama, il teatro che è diventato negli anni il simbolo della cultura cittadina e calabrese. Una nuova stagione, piena di appuntamenti emozionanti, viene proposta al nostro impareggiabile pubblico e soprattutto ai nostri affezionati abbonati che negli ultimi anni non ci hanno fatto mancare il loro sostegno. Ritorna, dopo alcuni anni di fermo, anche l’opera lirica. Non è stato facile, considerati gli alti costi degli allestimenti. Ma l’operazione di risanamento delle casse della Fondazione, ci ha consentito questo sacrificio che sicuramente sarà apprezzato dal pubblico. Un ringraziamento a tutto il management del Politeama al Consiglio d’amministrazione, al nostro Sovrintendente Mario Foglietti, al direttore generale Aldo Costa, al direttore artistico Tonia Santacroce, ai collaboratori e ai dipendenti della Fondazione, per il grande lavoro svolto. A tutti voi, non posso che augurare buona visione e buon ascolto! Sergio Abramo Presidente Fondazione Politeama-Città di Catanzaro U na stagione all’insegna della musica e del canto con alcune tra le più popolari stars dello spettacolo. Da Ute Lemper che apre la stagione con un recital che ha mietuto successi in tutti i teatri del mondo all’inossidabile Vincenzo Salemme con un’altra sua esilarante commedia; dalla grande danza immortale di Cenerentola sulle note di Prokofiev al vaudeville di Tato Russo, tratto da Scarpetta; dalla grande comicità di Carlo Buccirosso alla musica straordinaria della compagnia multietnica dell’Orchestra di Piazza Vittorio; dai musicals celeberrimi di Sister Act, Billy Elliot e Cabaret al recital del quintetto musicale calabrese VVV Ensemble, con la voce di Giovanna Massara; dalle danze di Studio Zero fino a una commedia che vede protagonista Francesco Pannofino, la voce dei grandi divi americani come George Clooney, Denzel Washington, Kurt Russell e altri... La chiusura della stagione è affidata a una formazione sinfonica di grande prestigio internazionale, l’orchestra da camera della Scala di Milano. Ospite della serata il pianista Emilio Aversano. Ma la novità di questa stagione è il ritorno della grande lirica. Ritorna, con il capolavoro di Giacomo Puccini, la Bohème in un allestimento curato dal Politeama assieme all’impresa lirica Gitto. Abbiamo scelto una compagnia di canto formata da giovani con un buon pedigree alle spalle, nomi nuovi e di valore che vanno facendosi largo nel panorama dominato dalle solite stars. In chiusura di questo libretto la rassegna Musica & Cinema curata da Antonietta Santacroce. Mario Foglietti Sovrintendente Fondazione Politeama U na recente inchiesta apparsa su Classic Voice, una delle più autorevoli riviste di musica classica, opera e balletto, ha evidenziato l’apporto degli sponsor, privati e pubblici, che beneficiano comunque di agevolazioni fiscali, a favore degli enti musicali, dei teatri, dei musei e dei beni culturali, soffermandosi in particolare sulle contribuzioni alle fondazioni liricosinfoniche e ai teatri di tradizione. Inutile dire che la parte del leone tocca al Teatro alla Scala di Milano con 15 milioni di euro donati dai mecenati della cultura (banche, imprese, ma anche singoli soggetti), seguito dall’Arena di Verona con circa 5 milioni e dal Teatro Comunale di Bologna con quasi 3 milioni. Colpisce anche il dato del teatro scaligero laddove è stato calcolato che per ogni milione di contributi pubblici sono stati incassati 530 mila euro di erogazioni private (sic!). I teatri di tradizione confermano il primato delle strutture emiliane (Parma, Modena e Reggio Emilia) con circa 4 milioni di euro in elargizioni di soli soggetti privati. A queste somme vanno aggiunti gli introiti per abbonamenti, vendita di biglietti, fundraising, pubblicità, merchandising, eventuali ricavi da produzioni teatrali e musicali, contributi statali, regionali e comunali, ed altre voci che, pur nelle difficoltà economiche che stanno subendo le attività artistiche e culturali, garantiscono la possibilità di realizzare una programmazione dignitosa con sufficiente tranquillità. Non mi soffermo sulle palesi differenze con la nostra realtà (si va avanti con il solo contributo dell’amministrazione comunale), ma appare evidente come affrontare ogni anno una nuova stagione, offrendo qualità e continui eventi, da ottobre a luglio, anche con divertenti fuori programma, come la registrazione di alcune puntate di Italia’s Got Talent, procuri forti preoccupazioni e malcelati affanni. Ciò nonostante, quest’anno, per come più volte annunciato, viene mantenuto l’impegno per il gradito ritorno (almeno a giudicare dall’accoglienza entusiasta dell’affezionato pubblico del Politeama, che non finiremo mai di ringraziare) della rappresentazione di un’opera lirica, La Boheme di Giacomo Puccini, un titolo del miglior repertorio italiano, con un’originale produzione che incanterà chi vorrà assistere alla sua messa in scena. Il Politeama ha riacquistato il primato tra i teatri regionali, ha consolidato una certa stabilità economica, resta una delle più importanti strutture culturali dell’intero meridione, è tornato a rappresentare, almeno lo crediamo, una priorità per la nostra comunità nonostante il solito scetticismo, per non dire altro, delle forze economiche, non solo locali, che, evidentemente, non ritengono utile investire in cultura, pur comprendendo che possa costituire un modo intelligente e lungimirante per favorire lo sviluppo del contesto territoriale nel quale esse stesse operano. Rimane, spes ultima dea, una buona dose di ottimismo. Il Politeama va orgogliosamente avanti, è giunto alla XV stagione con l’entusiasmo e la passione di chi vi opera, convinti come siamo che impegnarsi nelle attività teatrali (rappresentazioni, produzioni, formazione) rappresenti nel tempo un apprezzabile lascito per le generazioni che verranno. Aldo Costa Direttore Generale Fondazione Politeama Scrive il Corriere della Sera, all’indomani del debutto della straordinaria cantante - attrice - interprete, al teatro La Fenice di Venezia, colmo fino all’inverosimile: “The last tango in Berlin è un viaggio di straordinario fascino che restituisce subito la grandezza di Ute Lemper fatta di vocali e consonanti cristalline. Lei, fasciata di nero, a volte accenna a dei passi di tango in solitario. Le sue leggendarie lunghissime gambe seguono i tracciati del bandoneon, le braccia mimano le scale di piano. Il palco è tranciato da fasci di luce blu e rossa...” E Repubblica sottolinea: “L’impercettibile eleganza dell’essenziale. È una cosa invisibile agli occhi. E appartiene totalmente a Ute Lemper, una delle stelle più luminose del panorama musicale contemporaneo. Cantante tedesca originaria di Münster, anche affermata attrice e danzatrice, la Lemper ha attraversato nella sua lunga carriera, i cui esordi risalgono ai primi anni Ottanta quando faceva teatro, fra gli altri con Fassbinder, tutti i generi dal jazz al pop alla canzone d’autore fino al soul e alla world music, senza trascurare il più tradizionale cabaret berlinese e il musical...” Sabato 19 novembre 2016, ore 21 Ute Lemper in Ultimo tango a Berlino con Wana Gierig al piano e Victor Villena al bandoneon D otata di un innato e clamoroso charme, Ute lemper, alla quale è dedicata la copertina di questo libretto, è davvero una star internazionale. La sua allure e il suo fascino rimandano alle dive di un tempo lontano che incantavano con lo sguardo: remota e irraggiungibile. Ute ha da poco compiuto cinquantatre anni: da più di trenta calca i palcoscenici di tutto il mondo. Il suo curriculum è impressionante ed elenca trionfi nei più prestigiosi teatri del mondo. Nel tempo, in tutto questo tempo, la sua voce è diventata ancora più roca e sensuale; lo sguardo fiammeggiante; canta in tedesco (la sua lingua madre), portoghese, spagnolo, inglese e francese. Nel recital di stasera, accompagnata dal famoso duo Gierig - Villena, Ute canta il suo omaggio al Tango, ai suoi racconti d’amore, di vita, di morte, di fatalità e di passione. Il destino di queste canzoni - scritte da celebrità come Leo Ferrè, Jaques Breil, Kurt Weil, Bertold Brecht, Astor Piazzola e altri - ci porta in un viaggio nei vicoli segreti di Berlino, New York, Parigi, Lisbona e Buenos Aires. Scrivevamo dieci anni fa, esattamente nel marzo del 2006, in occasione del suo debutto nel nostro teatro: “Quando canta Ute emana un fascino irresistibile. Restiamo catturati dalla sua straordinaria presenza scenica”. Che spettacolo! Martedì 3 gennaio 2017, ore 21 Balletto di Mosca La Classique Cenerentola Sergey Prokofiev, musiche Rostislav Zakharov, coreografie M. Zavitskaya, E. Gurenko, scenografie e costumi Interpreti principali: N. Ivanova - E. Shalyapina, Cenerentola S. Kuptsov - A. Tarasov, Principe L a romantica partitura fu composta da Sergej Prokofiev che nel 1945, anno del debutto al Teatro Bolshoi di Mosca, dichiarò: «Ciò che più mi premeva di rendere con la musica di Cenerentola era l’amore poetico tra lei e il Principe, la nascita e il fiorire del sentimento, gli ostacoli su questa via, la realizzazione di un sogno. Ho cercato di far sì che lo spettatore non rimanga indifferente alla sventura e alla gioia». Seguendo lo svolgimento della favola di Charles Perrault, anche il balletto ci descrive Cenerentola, dolce e remissiva, costretta – dopo le seconde nozze del padre – a vivere al servizio della matrigna e delle due sorellastre... La Danza delle Stagioni e la scena del Ballo sono momenti di grande suggestione e virtuosismo: al castello infatti Cenerentola, misteriosa e bellissima, conquista tutti e il principe Cinese, quello Spagnolo, quello delle Terre del Nord se la contendono, porgendole dei doni. Ma lei ha occhi solo per il suo Principe, anch’egli innamorato: li divide lo scoccare della mezzanotte e per ritrovare la sua amata il giovane sarà costretto a provare la scarpetta di cristallo a tutte le ragazze del regno. L’Ukraine National Symphony Orchestra che eseguirà le musiche di Prokofiev è composta da 47 elementi ed è diretta dal maestro Volodymyr Syvokhip. Venerdì 13 gennaio 2017, ore 21 Tato Russo Gran Café Chantant Vaudeville di Tato Russo tratto da Eduardo Scarpetta Peppe Zarbo, scene Giusi Giustino, costumi Zeno Craig, musiche. Eseguite dal vivo dall’orchestra Gran Café Chantant. Scritto, interpretato e diretto da Tato Russo Con Clelia Rondinella, Katia Perlizzi e altri. S iamo ai primi del 900, nel cuore della belle époque. Molti teatri di prosa chiudono perché la moda dell’epoca li rende ormai deserti. Due coppie di artisti ormai alla fame sono costretti, loro detentori dell’antica arte della tragedia, a riciclarsi come vedette di café chantant. Una serie infinita di traversie e di avventure tutte da ridere li accompagna in quello che vuole soprattutto essere l’affresco d’un epoca edonistica e culturalmente in grande decadenza. Tato Russo riscrive e trasforma la commedia di Scarpetta in un vaudeville, che è un tourbillon di trovate e di caratteri, e intorno al classico divertentissimo intreccio scarpettiano ci propone l’analisi critica di un periodo storico che, pur durando lo spazio di una meteora, fu denso di significati culturali e civili, che chiudeva un secolo, l’Ottocento, e ne proponeva un altro: quello dell’opera moderna. La vicenda dura un giorno, ma Tato Russo dilata lo spazio temporale di questa giornata, riferendola all’intero periodo di quel quindicennio, dalla nascita, allo splendore, alla miseria del café chantant: un lungo giorno in cui cambia la moda, il gusto, la maniera di pensare della gente. Intorno ai protagonisti della storia si muove una miriade di personaggi, che vagano tra tipi macchiette. Tato Russo ha impostato la commedia su questa folleggiante contrapposizione di stili recitativi e di drammaturgia. Da una parte il linguaggio di commedia che sarà di Eduardo, dall’altra quello da farsa che è tipico di Scarpetta. Uno spettacolo ricco di trovate, di colori, di contenuti. Un vero fuoco di fila affidato alla grande bravura di tutti gli interpreti con alla testa Tato Russo. Giacomo Puccini La Bohème Allestimento Teatro Politeama con la collaborazione dell’impresa lirica Gioacchino Gitto. Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica ispirato al romanzo di Henry Murger, Scènes de la vie de bohème. Prima rappresentazione: Torino, Teatro Regio, 1° febbraio 1896 Carlo Palleschi, direttore d’orchestra Lev Pugliese, regia Rocco Pugliese, scenografia Bruno Pirotta, maestro del coro Giacomo Puccini, Giuseppe Giacosa e Luigi Illica in una fotografia scattata durante la composizione dell’opera (1893) Sabato 21 gennaio 2017, ore 21 Giacomo Puccini (Lucca 22 dicembre 1858 - Bruxelles 29 novembre 1924) è universalmente considerato uno dei massimi compositori di musica operistica a cavallo tra l’800 e il ‘900. La Bohème è tra le sue opere più rappresentate in tutto il mondo. “Più invecchio più mi convinco che la Bohème è un capolavoro assoluto”: è il giudizio di Igor Stravinsky. La trama L’esistenza gaia e spensierata di un gruppo di giovani artisti costituisce lo sfondo dei diversi episodi in cui si snoda la vicenda dell’opera ambientata a Parigi nel 1830. Uno di essi, Rodolfo, incontra per caso Mimì, una giovane che abita in una soffitta attigua s’innamora della fanciulla e la convince ad unirsi a lui per festeggiare con gli amici, nel quartiere latino, la vigilia di Natale. Nel gruppo c’è anche Musetta, antica fiamma del pittore Marcello che aveva poi abbandonato per correre dietro a nuove avventure... Riprende l’antica relazione che però è accompagnata dai continui litigi. Lo stesso avviene per Rodolfo e Mimì accusata di infedeltà. Per di più Mimì è gravemente malata, e la vita nella soffitta potrebbe pregiudicare ancora di più la sua salute. Alla coppia non resta che separarsi nello struggente rimpianto delle ore felici. Ma Mimì non può stare lontano dal suo Rodolfo: sentendo ormai prossima la fine, accompagnata da Musetta, lo raggiunge in quella soffitta che vide il loro primo incontro. Qui ricordando con infinita tenerezza i giorni del loro amore, Mimì si spegne dolcemente vicino a Rodolfo. Brani celebri Che gelida manina (aria di Rodolfo). Si, mi chiamano Mimì (aria di Mimì). O soave fanciulla (duetto tra Rodolfo e Mimì). Quando men vo (valzer di Musetta). D’onde lieta uscì (aria di Mimì). O Mimì, tu più non torni (duetto tra Rodolfo e Marcello). Sono andati? Fingevo di dormire (assolo di Mimì). Giovedì 2 febbraio 2017, ore 21 Carlo Buccirosso Il divorzio dei compromessi sposi Liberamente tratto dal romanzo di A. Manzoni Scritto e diretto da Carlo Buccirosso Con Rosalia Porcaro Gino Monteleone Nunzia Schiano con altri 5 attori e 8 ballerini Diego Perris, musiche Gilda Cerullo, scene Maria Pennacchio, costumi D on Rodrigo, usuraio dell’entroterra campano, emigrato sulle rive del lago di Como, con i propri scagnozzi, per tentare di rivitalizzare la propria attività finanziaria minata ormai dalla crisi crescente e dalla concorrenza di similari organizzazioni locali, si invaghisce di Lucia Mondella, futura sposa di Renzo Tramaglino, giovani di modeste famiglie contadine irrimediabilmente compromesse dai legami di usura intrapresi col suddetto Rodrigo, a tal proposito fermamente deciso a sperimentare, loro malgrado, il primo caso di “separazione prematrimoniale, non consensuale, a tasso di interesse fisso”! La storia, pur mantenendo per sommi capi lo sviluppo del romanzo manzoniano, trova nei caratteri dei singoli personaggi, da Perpetua ad Agnese, da Don Rodrigo a don Abbondio, dai Bravi all’Innominato, l’originale chiave di lettura satiro-farsesca, e nel linguaggio musicale degli stessi, attraverso canoni famose riadattate e riambientate in atmosfere e melodie seicentesche, la classica struttura della tradizionale operetta musicale! L’uso poi di svariati dialetti (dal toscano al bergamasco, dal calabrese al napoletano, dall’emiliano al siculo) e la vorticosa girandola di numerosi personaggi minori, interpretati dai componenti del corpo di ballo, attraverso canzoni e coreografie, completano la struttura di uno spettacolo che trova i suoi innegabili punti di forza nella tradizione teatrale e nel divertimento della più classica delle satire popolari! Venerdì 17 febbraio 2017, ore 21 Il giro del mondo in 80 minuti secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio Mario Tronco, direzione artistica e musicale Daniele Spanò, scenografie Daniele Davino, direzione tecnica e disegno luci Katia Marcanio, Livia Fulvio, costumi Houcine Ataa, voce - Luca Bagagli, violino Emanuele Bultrini, chitarre Peppe D’Argenzio, sax baritono e soprano, clarinetti Dulio Galioto, pianoforte e tastiere Sylvie Lewis, voce, chitarra, ukulele Omar Lopez Valle, voce, tromba, flicorno Ernesto Lopez Maturell, voce, bongos, timbales, congas Sanjay Kansa Banik, tablas Zsuzsanna Krasznai, violoncello Gaia Orsoni, viola Carlos Paz Duque, voce, flauti andini Pino Pecorelli, contrabbasso, basso elettrico - Raul Scebba, voce, vibrafono, percussioni El Hadji Yeri Samb, voce, djembe, dumdum, sabar - Kaw Dialy Mady Sissoko, voce, kora Ziad Trabelsi, oud, voce I l Giro del Mondo in 80 minuti è un concerto scenico che racconta di un viaggio nell’umanità attraverso il modo di fare e vivere la musica dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Una nave in partenza per destinazione ignota, l’unica condizione per potersi imbarcare è portare con sé una canzone. Il tempo stringe, tra mille peripezie e colpi di scena, i viaggiatori-musicisti salgono a bordo e si raccontano con melodie di luoghi e ricordi lontani. Ogni storia, allo stesso tempo fantasiosa e autobiografica, è un mondo che l’Orchestra di Piazza Vittorio accoglie in un emozionante mosaico di suoni ed immagini. Si possono percorrere milioni di chilometri in una vita, senza mai scalfirne la superficie, né imparare nulla dalle genti sfiorate. Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare, chiunque abbia una storia da raccontare. I don’t want to sleep cantata da Houcine Ataa è uno dei momenti più emozionanti del programma. Martedì 7 e mercoledì 8 marzo 2017, ore 21 Sister Act Il Musical Con Belia Martin, Deloris Van Cartier - Pino Strabioli, Monsignor O’Hara Suor Cristina Scuccia, Suor Maria Roberta - Francesca Taverini, Madre Superiora Manuela Tasciotti, Suor Maria Patrizia e con un gruppo di altri straordinari comprimari. Marco Fiorini, direzione musicale Saverio Marconi, regia I l Musical, tratto dall’omonimo film del ’92 che consacrò Whoopi Goldberg nell’indimenticabile ruolo di Deloris, “una svitata in abito da suora”, ha mietuto straordinari successi in tutti i teatri del mondo. Venticinque gli splendidi brani musicali scritti dal premio Oscar Alan Menken, (mitico compositore statunitense autore delle più celebri colonne sonore Disney come La Bella e la Bestia, La Sirenetta, Aladdin e altri show tra cui La Piccola Bottega degli Orrori e Newsies), che spaziano dalle atmosfere soul, funky e disco anni ’70, alle ballate pop in puro stile Broadway, in cui si innestano cori Gospel e armonie polifoniche. Il testo e le liriche tradotti da Franco Travaglio coinvolgeranno il pubblico in una storia dinamica, incalzante e divertente tra gangster e novizie, inseguimenti, colpi di scena, rosari, paillettes con un finale davvero elettrizzante. Lo spettacolo è diretto da Saverio Marconi, coadiuvato da un team artistico composto da Stefano Brondi (direttore musicale), Rita Pivano (coreografa), Gabriele Moreschi (scenografo), Carlo Buttò (direttore di produzione), Carla Accoramboni (costumista), Valerio Tiberi (disegno luci) e Emanuele Carlucci (disegno suono). Grande successo assicurato. Sabato 25 marzo 2017, ore 21 Francesco Pannofino e Emanuela Rossi I suoceri albanesi ... due borghesi piccoli piccoli di Gianni Clementi Con Andrea Lolli, Silvia Brogi, Maurizio Pepe, Filippo Laganà, Elisabetta Clementi Claudio Boccaccini, regia U na famiglia borghese: un padre, una madre e una figlia. Lucio, cinquantacinquenne, consigliere comunale progressista, e Ginevra, cinquantenne, chef in carriera, con un passato fatto di lotte politiche e rivolte generazionali, conducono un’esistenza improntata al politically correct, cercando quotidianamente di trasmettere alla figlia Camilla, sedici anni, il loro stile di vita, pregno di valori importanti, di parole mai banali. Al terzetto si aggiunge l’amica del cuore di Ginevra, Benedetta, erborista alternativa in analisi perenne. Come in tutte le famiglie, anche le incombenze pratiche occupano uno spazio importante nella vita di Lucio e Ginevra e la rottura di una tubazione del bagno di servizio obbliga i coniugi a chiamare una ditta per il restauro completo del locale. La ditta è formata da due giovani: Igli e Lushan. Sono albanesi, con alle spalle una storia simile a quelle che si leggono tutti i giorni sui giornali ma con un lieto fine: il raggiungimento del permesso di soggiorno e la costituzione di una società. Un esempio da seguire per Camilla e i giovani come lei, abituati al contrario a situazioni agiate e iperprotettive. È questo che Lucio e Ginevra pensano, contemplando la luce che illumina gli sguardi dei due albanesi. Una luce piena di vitalità, voglia di fare, come solo chi ha davvero conosciuto la fame può ancora avere. Ma un giorno Lucio dimentica un importante documento, torna a casa ad un orario imprevisto e le certezze sue e di Ginevra crollano come un castello di carte. Una commedia divertente ma che invita anche a una riflessione. Straordinari gli attori con in testa Francesco Pannofino, celebre voce di grandi divi del cinema americano: George Clooney, Denzel Washington, Kurt Russell e altri... Sabato 8 aprile 2017, ore 21 VVV Classic Ensemble Giovanni Mazzuca, pianoforte Giuseppe Arnaboldi, violino Pietro Grande, violoncello Francesco Caruso, clarinetto Special Guest, Giovanna Massara, soprano U n quartetto tutto calabrese, di recente formazione, si misura con momenti diversissimi dell’arte delle sette note , scelti e trascritti abilmente dal M° Giovanni Mazzuca per questa inusuale formazione strumentale, impreziosita dalla avvolgente espressività del soprano Giovanna Massara. Il programma è una sorta di viaggio in più di tre secoli di musica attraverso i suoi campioni: da Mozart a Walt Disney passando per Rossini, Puccini, Gerswin, Bernstein e Morricone. L’idea di questo recital è di regalare momenti di bellezza assoluta e condivisa, dal sacro al profano. I brani in programma sono stati anche la colonna sonora di film famosi. Scelti e adoperati in maniera magistrale, a volte addirittura ispiratori di film o creati apposta per accompagnarli, tutti comunque entrati nella memoria collettiva, capaci di suscitare in noi emozioni profonde e diverse. Mercoledì 19 e giovedì 20 aprile 2017, ore 21 Billy Elliot di Lee Hall dal film di Stephen Daldry musiche di Elton John Traduzione, adattamento e regia Massimo Romeo Piparo Teresa Caruso, scene Cecilia Betona, costumi Roberto Croce, coreografie Protagonisti: Alessandro Frola Luca Biagini C onsiderato come lo spettacolo dell’anno, Billy Elliot porta in scena una delle storie più amate del cinema europeo. Il giovane Billy ama la danza e in un’Inghilterra bigotta targata Thatcher, l’Inghilterra delle miniere che chiudono e dei lavoratori in rivolta, deve tristemente fare i conti con un padre e un fratello che lo vorrebbero veder diventare un pugile. Il Musical ha debuttato nel West End (Victoria Palace Theatre, Londra) nel 2005 ed è stato nominato per nove Laurence Olivier Awards - il massimo riconoscimento europeo per i Musical - vincendone ben quattro. L’incredibile successo conseguito ha fatto sì che il musical approdasse anche a Broadway nel 2008 dove ha vinto dieci Tony Awards - gli Oscar del Musical - e dieci Drama Desk Awards. Con le musiche pluripremiate di Elton John in un allestimento dal respiro internazionale “Billy Elliot, il Musical” vedrà in scena, nel ruolo del protagonista, Alessandro Frola; quattordici anni e un curriculum da piccola étoile. Occhi chiari, sguardo timido e doti straordinarie, con il suo talento ha subito colpito il regista Massimo Romeo Piparo, che l’ha scelto tra centinaia di candidati giunti alle audizioni da tutta Italia. Accanto a lui un cast di 30 straordinari performers con Luca Biagini nel ruolo del padre. Venerdì 5 maggio 2017, ore 21 Concerto Orchestra da Camera del Teatro alla Scala di Milano W.A. Mozart: Divertimento in re magg. kv 205 W.A. Mozart: Concerto in la magg. K 488 in la magg. per pianoforte e orchestra Allegro - Adagio- Allegro assai Direttore e pianista Emilio Aversano intervallo A. Vivaldi - A. Piazzolla: Le Stagioni Violino solista Francesco Manara L’ orchestra da camera della Scala di Milano “Cameristi della Scala” ha un repertorio che comprende le principali composizioni per Orchestra da Camera dal ‘700 ai giorni nostri. Presta particolare attenzione alle musiche poco frequentate dell’ottocento strumentale italiano. È stata per il terzo anno consecutivo a New York dove si è esibita nella sede delle Nazioni Unite. La costante frequentazione con i più grandi direttori della scena mondiale, da Riccardo Muti a Daniel Barenboim, ha contribuito a plasmare i loro suoni e fare emergere caratteristiche musicali, timbriche e di fraseggio, certamente uniche nel panorama italiano delle formazioni da camera. Il pianista Emilio Aversano ha acquisito notorietà per le sue maratone alla tastiera in cui presenta - tutti in una sera - alcuni tra i maggiori capisaldi della letteratura per pianoforte e orchestra. Campano di nascita, il maestro è titolare di cattedra presso il Conservatorio di Vibo Valentia ed è laureato in Lettere Moderne col massimo dei voti e la lode. Scrive Gian Mario Benzing sul Corriere della Sera, all’indomani di un concerto del maestro: “Aversano è apostolo di una visione musicale imbevuta di cultura classica: quando parla di “tema con variazioni”, cita Eraclito; per dire il lirismo di un “secondo tema”, comincia a recitare lirici greci in metrica... Così si stagliano il mi maggiore del suo Scarlatti, distesa iridescente, e la “quieta grandezza” del suo Beethoven: dove il tempo ha sempre respiro; i bassi scultorei della Tempesta sembrano colonne di un tempio, il Largo dei recitativi risuona misterioso come un’arpa eolia, l’Appassionata canta a distesa”. Sabato 29 ottobre 2016, ore 21 MUSICA & CINEMA. Catanzaro, i luoghi ritrovati Giampiero Ingrassia e Giulia Ottonello Cabaret Musical Compagnia della Rancia Carla Accoramboni, costumi Gillian Bruce, coreografie Saverio Marconi, regia Q uesto Musical è stato reso noto dal film del 1972 (regia e coreografie del mitico Bob Fosse) che fece di Liza Minnelli un’autentica Star e icona del Musical americano. Saverio Marconi, regista racconta: “dimenticati i riferimenti al film, ho messo in scena Cabaret “come voglio io”, con una nuova e profonda sincerità nell’affrontarlo. Una lettura più dura, con alcuni momenti di teatro nel teatro, molto più attuale, dunque, che costringerà gli spettatori a mettersi di fronte alla tendenza di oggi a lamentarsi, senza però mai reagire per cambiare davvero... è così che ogni sera si rievoca un periodo storico, attraverso quella musica, quelle storie che - come in un girotondo schnitzleriano – continuano ancora oggi il loro racconto, senza soluzione di continuità e di emozioni. Insieme a un cast straordinario, raccontano di un’indifferenza colma di paure ed egoismo, con la speranza che, al prossimo giro, per una volta vinca il coraggio di affrontare la realtà... Nella Berlino dei primi anni Trenta, prima dell’ascesa del III Reich, il giovane romanziere americano Cliff (Mauro Simone) è a Berlino in cerca di ispirazione e, nel trasgressivo Kit Kat Klub, incontra Sally Bowles (Giulia Ottonello) e tra i due inizia una relazione tempestosa; sullo sfondo dell’avvento del nazismo, si intrecciano le storie di altri personaggi. Neanche l’ambiguo e stravagante Maestro di Cerimonie del Kit Kat Klub (Giampiero Ingrassia) riuscirà a far dimenticare al pubblico che sulla Germania, e sulle loro vite, sta per abbattersi la furia hitleriana... Mercoledì 7 e giovedì 8 dicembre 2016, ore 21 MUSICA & CINEMA. Catanzaro, i luoghi ritrovati Vincenzo Salemme Una festa esagerata Scritta, diretta e interpretata da Vincenzo Salemme Con Nicola Acunzo Domenico Aria Vincenzo Borrino Antonella Cioli Sergio D'Auria Teresa Del Vecchio Antonio Guerriero Mirea Flavia Stellato C osì presenta Salemme lo spettacolo: ..."Una festa esagerata! nasce da un'idea che avevo in mente da tempo, uno spunto che mi permettesse di raccontare in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell'animo umano. Non dell'umanità intera ovviamente, ma di quella grande melassa/massa dalla quale provengo, quel blocco sociale che in Italia viene definito "piccola borghesia". Volevo parlare delle cosiddette persone normali, di coloro che vivono nascondendosi dietro lo scudo delle convenzioni, coloro che vivono le relazioni sociali usando il codice dell'ipocrisia come unica strada per la sopravvivenza. Sopravvivenza alle "chiacchiere", alle "voci", ai sussurri pettegoli e sospettosi dei vicini... Ognuno trova sempre una buona ragione per odiare l'altro. Ma quel che temo ancora di più é l'odio che si nasconde dietro il velo sorridente della nostra educazione. Temo il buio del nostro animo spaventato. Temo la viltà dettata dalla paura. Temo il sonno della ragione. Spero che questa commedia strappi risate e sproni al dialogo. Un dialogo tra persone. Che si rispettano e, seppure con qualche sforzo, provino a volersi bene”. Come in tutti i lavori di Salemme, il divertimento è assicurato. Mercoledì 28 dicembre 2016, ore 21 MUSICA & CINEMA. Catanzaro, i luoghi ritrovati una coproduzione Altrove e Fondazione Politeama Studio Zero Spettacolo di danza e teatro Mauro Lamanna, regia Kihako Narisawa, Claudio Costantino, coreografia Alessandro Nania, Attilio Novellino, musica S tudio Zero è il prodotto di una sperimentazione nel campo delle arti sceniche e performative. Uno spettacolo che unisce musica, danza e teatro, interamente creato a Catanzaro in due mesi di residenza artistica, dal collettivo di arti performative "Spora". Una produzione coraggiosa ed innovativa che porterà in scena la forza e il talento di importanti artisti che, nati nella nostra terra, dopo aver maturato esperienze in tutto il mondo, torneranno a casa con colleghi internazionali, per costruire uno spettacolo con l'energia e l'ispirazione che solo la nostra città e il suo Teatro sapranno trasmettergli. PACCHETTI ABBONAMENTI 2016-2017 ABBONAMENTO GOLD (14 spettacoli - Generale + Musica & Cinema) POLTRONISSIMA POLTRONA - PIANO RIALZATO PALCHI PRIMO PIANO PALCHI SECONDO PIANO PALCHI TERZO PIANO € 380,00 € 320,00 € 250,00 € 180,00 € 120,00 ABBONAMENTO GENERALE (11 spettacoli) POLTRONISSIMA POLTRONA - PIANO RIALZATO PALCHI PRIMO PIANO PALCHI SECONDO PIANO PALCHI TERZO PIANO € 340,00 € 280,00 € 220,00 € 160,00 € 100,00 ABBONAMENTO “MUSICA & CINEMA” (3 spettacoli) POLTRONISSIMA POLTRONA - PIANO RIALZATO PALCHI PRIMO PIANO PALCHI SECONDO PIANO € € € € 70,00 60,00 50,00 40,00 BIGLIETTI SERALI (Ute Lemper, Cabaret, Sister Act, Billy Elliot, Orchestra da Camera della Scala) POLTRONISSIMA POLTRONA - PIANO RIALZATO PALCHI PRIMO PIANO PALCHI SECONDO PIANO PALCHI TERZO PIANO LOGGIONE € € € € € € 35,00 30,00 25,00 20,00 15,00 10,00 BIGLIETTI SERALI (Una festa esagerata, Cenerentola, Gran Cafè Chantant, Il divorzio dei compromessi sposi, Il giro del mondo in 80 minuti, I suoceri albanesi) POLTRONISSIMA POLTRONA - PIANO RIALZATO PALCHI PRIMO PIANO PALCHI SECONDO PIANO PALCHI TERZO PIANO LOGGIONE € € € € € € 30,00 25,00 20,00 15,00 10,00 8,00 € € € € € € 20,00 15,00 12,00 10,00 8,00 5,00 € € € € € € € 80,00 75,00 70,00 60,00 45,00 30,00 18,00 BIGLIETTI SERALI (Studio Zero, VVV Classic Ensemble) POLTRONISSIMA POLTRONA - PIANO RIALZATO PALCHI PRIMO PIANO PALCHI SECONDO PIANO PALCHI TERZO PIANO LOGGIONE BIGLIETTI SERALI (La Bohème) POLTRONISSIMA POLTRONA PIANO RIALZATO PALCHI PRIMO PIANO PALCHI SECONDO PIANO PALCHI TERZO PIANO LOGGIONE Teatro Politeama, Via Jannoni - 88100 Catanzaro Tel. 0961.501818 (biglietteria) - 0961.501807/08 (uffici) - Fax 0961.501859 www.politeamacatanzaro.net - [email protected] Provincia di Catanzaro Comune di Catanzaro Presidente Sergio Abramo Vicepresidente vicario Nuccio Marullo Consiglio d’Amministrazione Amalia Laino (Regione Calabria) Nicola Ventura (Provincia di Catanzaro) Giovanna Massara (Comune di Catanzaro) Sovrintendente Mario Foglietti Direttore Generale Aldo Costa Direttore di area artistica Antonietta Santacroce Ufficio Stampa Sergio Dragone Responsabile Tecnico Nicola Santopolo www.politeamacatanzaro.net - 0961.501818 Repubblica Italiana Regione Calabria Unione Europea Musica & Cinema. I luoghi ritrovati. Programma annuale cultura 2016. Realizzazione di iniziative culturali. PAC Calabria 2007/2013 Azione 1 Eventi culturali storicizzati