Che spettacolo! - Teatro Politeama Catanzaro

Che spettacolo!
Stagione 2016-2017
A cura di Mario Foglietti
Sovrintendente della Fondazione Politeama
Esterno del Teatro Politeama progettato dall’architetto Paolo Portoghesi.
Il teatro ha una capienza di circa 1000 spettatori distribuiti tra platea e cinque ordini di palchi.
Il 29 novembre del 2002 è stato inaugurato con un concerto lirico sinfonico dell’orchestra “Arena di Verona”.
Nel 2017 il teatro festeggerà i suoi primi quindici anni.
R
iparte, con l’entusiasmo di sempre, l’attività del Politeama, il teatro che è
diventato negli anni il simbolo della cultura cittadina e calabrese. Una
nuova stagione, piena di appuntamenti emozionanti, viene proposta al nostro impareggiabile pubblico e soprattutto ai nostri affezionati abbonati che negli ultimi
anni non ci hanno fatto mancare il loro sostegno.
Ritorna, dopo alcuni anni di fermo, anche l’opera lirica. Non è stato facile, considerati gli alti costi degli allestimenti. Ma l’operazione di risanamento delle casse della
Fondazione, ci ha consentito questo sacrificio che sicuramente sarà apprezzato dal
pubblico.
Un ringraziamento a tutto il management del Politeama al Consiglio d’amministrazione, al nostro Sovrintendente Mario Foglietti, al direttore generale Aldo Costa, al
direttore artistico Tonia Santacroce, ai collaboratori e ai dipendenti della Fondazione, per il grande lavoro svolto.
A tutti voi, non posso che augurare buona visione e buon ascolto!
Sergio Abramo
Presidente
Fondazione Politeama-Città di Catanzaro
U
na stagione all’insegna della musica e del canto con alcune tra le più popolari stars dello spettacolo.
Da Ute Lemper che apre la stagione con un recital che ha mietuto successi in tutti
i teatri del mondo all’inossidabile Vincenzo Salemme con un’altra sua esilarante
commedia; dalla grande danza immortale di Cenerentola sulle note di Prokofiev al
vaudeville di Tato Russo, tratto da Scarpetta; dalla grande comicità di Carlo Buccirosso alla musica straordinaria della compagnia multietnica dell’Orchestra di Piazza
Vittorio; dai musicals celeberrimi di Sister Act, Billy Elliot e Cabaret al recital del
quintetto musicale calabrese VVV Ensemble, con la voce di Giovanna Massara; dalle
danze di Studio Zero fino a una commedia che vede protagonista Francesco Pannofino, la voce dei grandi divi americani come George Clooney, Denzel Washington,
Kurt Russell e altri...
La chiusura della stagione è affidata a una formazione sinfonica di grande prestigio
internazionale, l’orchestra da camera della Scala di Milano. Ospite della serata il
pianista Emilio Aversano.
Ma la novità di questa stagione è il ritorno della grande lirica. Ritorna, con il capolavoro di Giacomo Puccini, la Bohème in un allestimento curato dal Politeama
assieme all’impresa lirica Gitto. Abbiamo scelto una compagnia di canto formata
da giovani con un buon pedigree alle spalle, nomi nuovi e di valore che vanno facendosi largo nel panorama dominato dalle solite stars.
In chiusura di questo libretto la rassegna Musica & Cinema curata da Antonietta
Santacroce.
Mario Foglietti
Sovrintendente
Fondazione Politeama
U
na recente inchiesta apparsa su Classic Voice,
una delle più autorevoli riviste di musica classica, opera e balletto, ha evidenziato l’apporto degli
sponsor, privati e pubblici, che beneficiano comunque
di agevolazioni fiscali, a favore degli enti musicali, dei
teatri, dei musei e dei beni culturali, soffermandosi in
particolare sulle contribuzioni alle fondazioni liricosinfoniche e ai teatri di tradizione. Inutile dire che la
parte del leone tocca al Teatro alla Scala di Milano con
15 milioni di euro donati dai mecenati della cultura
(banche, imprese, ma anche singoli soggetti), seguito dall’Arena di Verona con circa 5
milioni e dal Teatro Comunale di Bologna con quasi 3 milioni. Colpisce anche il dato
del teatro scaligero laddove è stato calcolato che per ogni milione di contributi pubblici
sono stati incassati 530 mila euro di erogazioni private (sic!).
I teatri di tradizione confermano il primato delle strutture emiliane (Parma, Modena
e Reggio Emilia) con circa 4 milioni di euro in elargizioni di soli soggetti privati. A queste somme vanno aggiunti gli introiti per abbonamenti, vendita di biglietti, fundraising, pubblicità, merchandising, eventuali ricavi da produzioni teatrali e musicali,
contributi statali, regionali e comunali, ed altre voci che, pur nelle difficoltà economiche che stanno subendo le attività artistiche e culturali, garantiscono la possibilità
di realizzare una programmazione dignitosa con sufficiente tranquillità.
Non mi soffermo sulle palesi differenze con la nostra realtà (si va avanti con il solo contributo dell’amministrazione comunale), ma appare evidente come affrontare ogni anno
una nuova stagione, offrendo qualità e continui eventi, da ottobre a luglio, anche con divertenti fuori programma, come la registrazione di alcune puntate di Italia’s Got Talent,
procuri forti preoccupazioni e malcelati affanni.
Ciò nonostante, quest’anno, per come più volte annunciato, viene mantenuto l’impegno
per il gradito ritorno (almeno a giudicare dall’accoglienza entusiasta dell’affezionato
pubblico del Politeama, che non finiremo mai di ringraziare) della rappresentazione di
un’opera lirica, La Boheme di Giacomo Puccini, un titolo del miglior repertorio italiano,
con un’originale produzione che incanterà chi vorrà assistere alla sua messa in scena.
Il Politeama ha riacquistato il primato tra i teatri regionali, ha consolidato una certa
stabilità economica, resta una delle più importanti strutture culturali dell’intero
meridione, è tornato a rappresentare, almeno lo crediamo, una priorità per la nostra
comunità nonostante il solito scetticismo, per non dire altro, delle forze economiche,
non solo locali, che, evidentemente, non ritengono utile investire in cultura, pur
comprendendo che possa costituire un modo intelligente e lungimirante per favorire
lo sviluppo del contesto territoriale nel quale esse stesse operano.
Rimane, spes ultima dea, una buona dose di ottimismo. Il Politeama va orgogliosamente avanti, è giunto alla XV stagione con l’entusiasmo e la passione di chi vi
opera, convinti come siamo che impegnarsi nelle attività teatrali (rappresentazioni,
produzioni, formazione) rappresenti nel tempo un apprezzabile lascito per le generazioni che verranno.
Aldo Costa
Direttore Generale Fondazione Politeama
Scrive il Corriere della Sera, all’indomani del debutto della straordinaria cantante
- attrice - interprete, al teatro La Fenice di Venezia, colmo fino all’inverosimile:
“The last tango in Berlin è un viaggio di straordinario fascino che restituisce subito
la grandezza di Ute Lemper fatta di vocali e consonanti cristalline. Lei, fasciata di
nero, a volte accenna a dei passi di tango in solitario. Le sue leggendarie lunghissime gambe seguono i tracciati del bandoneon, le braccia mimano le scale di
piano. Il palco è tranciato da fasci di luce blu e rossa...”
E Repubblica sottolinea: “L’impercettibile eleganza dell’essenziale. È una cosa invisibile agli occhi. E appartiene totalmente a Ute Lemper, una delle stelle più luminose del panorama musicale contemporaneo. Cantante tedesca originaria di
Münster, anche affermata attrice e danzatrice, la Lemper ha attraversato nella sua
lunga carriera, i cui esordi risalgono ai primi anni Ottanta quando faceva teatro,
fra gli altri con Fassbinder, tutti i generi dal jazz al pop alla canzone d’autore fino
al soul e alla world music, senza trascurare il più tradizionale cabaret berlinese e
il musical...”
Sabato 19 novembre 2016, ore 21
Ute Lemper
in
Ultimo tango a Berlino
con Wana Gierig al piano
e Victor Villena al bandoneon
D
otata di un innato e clamoroso charme, Ute lemper, alla quale è dedicata la
copertina di questo libretto, è davvero una star internazionale. La sua allure
e il suo fascino rimandano alle dive di un tempo lontano che incantavano con lo
sguardo: remota e irraggiungibile.
Ute ha da poco compiuto cinquantatre anni: da più di trenta calca i palcoscenici
di tutto il mondo. Il suo curriculum è impressionante ed elenca trionfi nei più prestigiosi teatri del mondo. Nel tempo, in tutto questo tempo, la sua voce è diventata
ancora più roca e sensuale; lo sguardo fiammeggiante; canta in tedesco (la sua
lingua madre), portoghese, spagnolo, inglese e francese.
Nel recital di stasera, accompagnata dal famoso duo Gierig - Villena, Ute canta il
suo omaggio al Tango, ai suoi racconti d’amore, di vita, di morte, di
fatalità e di passione. Il destino di
queste canzoni - scritte da celebrità
come Leo Ferrè, Jaques Breil, Kurt
Weil, Bertold Brecht, Astor Piazzola
e altri - ci porta in un viaggio nei vicoli segreti di Berlino, New York,
Parigi, Lisbona e Buenos Aires.
Scrivevamo dieci anni fa, esattamente nel marzo del 2006, in occasione del suo debutto nel nostro
teatro: “Quando canta Ute emana
un fascino irresistibile. Restiamo
catturati dalla sua straordinaria
presenza scenica”.
Che spettacolo!
Martedì 3 gennaio 2017, ore 21
Balletto di Mosca La Classique
Cenerentola
Sergey Prokofiev, musiche
Rostislav Zakharov, coreografie
M. Zavitskaya, E. Gurenko, scenografie e
costumi
Interpreti principali:
N. Ivanova - E. Shalyapina, Cenerentola
S. Kuptsov - A. Tarasov, Principe
L
a romantica partitura fu composta
da Sergej Prokofiev che nel 1945,
anno del debutto al Teatro Bolshoi di
Mosca, dichiarò: «Ciò che più mi premeva di rendere con la musica di Cenerentola era l’amore poetico tra lei e il Principe, la nascita e il fiorire del
sentimento, gli ostacoli su questa via, la realizzazione di un sogno. Ho cercato di
far sì che lo spettatore non rimanga indifferente alla sventura e alla gioia». Seguendo lo svolgimento della favola di Charles Perrault, anche il balletto ci descrive
Cenerentola, dolce e remissiva, costretta – dopo le seconde nozze del padre – a vivere al servizio della matrigna e delle due sorellastre...
La Danza delle Stagioni e la scena del Ballo sono momenti di grande suggestione
e virtuosismo: al castello infatti Cenerentola, misteriosa e bellissima, conquista
tutti e il principe Cinese, quello Spagnolo, quello delle Terre del Nord se la contendono, porgendole dei doni. Ma lei ha occhi solo per il suo Principe, anch’egli
innamorato: li divide lo scoccare della mezzanotte e per ritrovare la sua amata il
giovane sarà costretto a
provare la scarpetta di
cristallo a tutte le ragazze del regno.
L’Ukraine
National
Symphony Orchestra
che eseguirà le musiche
di Prokofiev è composta
da 47 elementi ed è diretta dal maestro Volodymyr Syvokhip.
Venerdì 13 gennaio 2017, ore 21
Tato Russo
Gran Café
Chantant
Vaudeville di Tato Russo
tratto da
Eduardo Scarpetta
Peppe Zarbo, scene
Giusi Giustino, costumi
Zeno Craig, musiche. Eseguite dal vivo
dall’orchestra Gran Café Chantant.
Scritto, interpretato e diretto da
Tato Russo
Con
Clelia Rondinella, Katia Perlizzi
e altri.
S
iamo ai primi del 900, nel cuore della belle époque. Molti teatri di prosa chiudono perché la moda dell’epoca li rende ormai deserti. Due coppie di artisti
ormai alla fame sono costretti, loro detentori dell’antica arte della tragedia, a riciclarsi come vedette di café chantant. Una serie infinita di traversie e di avventure
tutte da ridere li accompagna in quello che vuole soprattutto essere l’affresco d’un
epoca edonistica e culturalmente in grande decadenza.
Tato Russo riscrive e trasforma la commedia di Scarpetta in un vaudeville, che è
un tourbillon di trovate e di caratteri, e intorno al classico divertentissimo intreccio
scarpettiano ci propone l’analisi critica di un periodo storico che, pur durando lo
spazio di una meteora, fu denso di significati culturali e civili, che chiudeva un secolo, l’Ottocento, e ne proponeva un altro: quello dell’opera moderna. La vicenda
dura un giorno, ma Tato Russo dilata lo spazio temporale di questa giornata, riferendola all’intero periodo di quel quindicennio, dalla nascita, allo splendore, alla
miseria del café chantant: un lungo giorno in cui cambia la moda, il gusto, la maniera di pensare della gente.
Intorno ai protagonisti della storia si muove una miriade di personaggi, che vagano tra tipi macchiette. Tato Russo ha impostato la commedia su questa folleggiante contrapposizione di stili recitativi e di drammaturgia. Da una parte il
linguaggio di commedia che sarà di Eduardo, dall’altra quello da farsa che è tipico di Scarpetta. Uno spettacolo ricco di trovate, di colori, di contenuti. Un
vero fuoco di fila affidato alla grande bravura di tutti gli interpreti con alla testa
Tato Russo.
Giacomo Puccini
La Bohème
Allestimento Teatro Politeama con la collaborazione
dell’impresa lirica Gioacchino Gitto.
Libretto di
Giuseppe Giacosa e
Luigi Illica
ispirato al romanzo di
Henry Murger,
Scènes de la vie de bohème.
Prima rappresentazione:
Torino, Teatro Regio,
1° febbraio 1896
Carlo Palleschi, direttore d’orchestra
Lev Pugliese, regia
Rocco Pugliese, scenografia
Bruno Pirotta, maestro del coro
Giacomo Puccini, Giuseppe Giacosa e Luigi Illica in una
fotografia scattata durante la composizione dell’opera
(1893)
Sabato 21 gennaio 2017, ore 21
Giacomo Puccini
(Lucca 22 dicembre 1858 - Bruxelles 29 novembre 1924) è universalmente considerato uno dei massimi compositori di
musica operistica a cavallo tra l’800 e il
‘900. La Bohème è tra le sue opere più
rappresentate in tutto il mondo. “Più invecchio più mi convinco che la Bohème è
un capolavoro assoluto”: è il giudizio di
Igor Stravinsky.
La trama
L’esistenza gaia e spensierata di un gruppo di giovani artisti costituisce lo sfondo
dei diversi episodi in cui si snoda la vicenda dell’opera ambientata a Parigi nel
1830. Uno di essi, Rodolfo, incontra per caso Mimì, una giovane che abita in una
soffitta attigua s’innamora della fanciulla e la convince ad unirsi a lui per festeggiare con gli amici, nel quartiere latino, la vigilia di Natale. Nel gruppo c’è anche
Musetta, antica fiamma del pittore Marcello che aveva poi abbandonato per correre
dietro a nuove avventure...
Riprende l’antica relazione che però è accompagnata dai continui litigi. Lo stesso
avviene per Rodolfo e Mimì accusata di infedeltà. Per di più Mimì è gravemente
malata, e la vita nella soffitta potrebbe pregiudicare ancora di più la sua salute.
Alla coppia non resta che separarsi nello struggente rimpianto delle ore felici. Ma
Mimì non può stare lontano dal suo Rodolfo: sentendo ormai prossima la fine, accompagnata da Musetta, lo raggiunge in quella soffitta che vide il loro primo incontro. Qui ricordando con infinita tenerezza i
giorni del loro amore, Mimì si spegne dolcemente
vicino a Rodolfo.
Brani celebri
Che gelida manina (aria di Rodolfo). Si, mi
chiamano Mimì (aria di Mimì). O soave
fanciulla (duetto tra Rodolfo e Mimì). Quando
men vo (valzer di Musetta). D’onde lieta uscì
(aria di Mimì). O Mimì, tu più non torni
(duetto tra Rodolfo e Marcello). Sono andati?
Fingevo di dormire (assolo di Mimì).
Giovedì 2 febbraio 2017, ore 21
Carlo Buccirosso
Il divorzio dei
compromessi sposi
Liberamente tratto dal romanzo di A. Manzoni
Scritto e diretto da Carlo Buccirosso
Con
Rosalia Porcaro
Gino Monteleone
Nunzia Schiano
con altri 5 attori e 8 ballerini
Diego Perris, musiche
Gilda Cerullo, scene
Maria Pennacchio, costumi
D
on Rodrigo, usuraio dell’entroterra campano, emigrato
sulle rive del lago di Como, con i
propri scagnozzi, per tentare di rivitalizzare la propria attività finanziaria minata ormai dalla crisi
crescente e dalla concorrenza di
similari organizzazioni locali, si invaghisce di Lucia Mondella, futura sposa di Renzo
Tramaglino, giovani di modeste famiglie contadine irrimediabilmente compromesse dai legami di usura intrapresi col suddetto Rodrigo, a tal proposito fermamente deciso a sperimentare, loro malgrado, il primo caso di “separazione
prematrimoniale, non consensuale, a tasso di interesse fisso”!
La storia, pur mantenendo per sommi capi lo sviluppo del romanzo manzoniano,
trova nei caratteri dei singoli personaggi, da Perpetua ad Agnese, da Don Rodrigo
a don Abbondio, dai Bravi all’Innominato, l’originale chiave di lettura satiro-farsesca, e nel linguaggio musicale degli stessi, attraverso canoni famose riadattate e
riambientate in atmosfere e melodie seicentesche, la classica struttura della tradizionale operetta musicale!
L’uso poi di svariati dialetti (dal toscano al bergamasco, dal calabrese al napoletano, dall’emiliano al siculo) e la vorticosa girandola di numerosi personaggi minori, interpretati dai componenti del corpo di ballo, attraverso canzoni e
coreografie, completano la struttura di uno spettacolo che trova i suoi innegabili
punti di forza nella tradizione teatrale e nel divertimento della più classica delle
satire popolari!
Venerdì 17 febbraio 2017, ore 21
Il giro del mondo
in 80 minuti
secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio
Mario Tronco, direzione artistica e musicale
Daniele Spanò, scenografie
Daniele Davino, direzione tecnica e disegno
luci
Katia Marcanio, Livia Fulvio, costumi
Houcine Ataa, voce - Luca Bagagli, violino
Emanuele Bultrini, chitarre
Peppe D’Argenzio, sax baritono e soprano,
clarinetti
Dulio Galioto, pianoforte e tastiere
Sylvie Lewis, voce, chitarra, ukulele
Omar Lopez Valle, voce, tromba, flicorno
Ernesto Lopez Maturell, voce, bongos,
timbales, congas
Sanjay Kansa Banik, tablas
Zsuzsanna Krasznai, violoncello
Gaia Orsoni, viola
Carlos Paz Duque, voce, flauti andini
Pino Pecorelli, contrabbasso, basso elettrico - Raul Scebba, voce, vibrafono, percussioni
El Hadji Yeri Samb, voce, djembe, dumdum, sabar - Kaw Dialy Mady Sissoko, voce, kora
Ziad Trabelsi, oud, voce
I
l Giro del Mondo in 80 minuti è un concerto scenico che racconta di un viaggio nell’umanità attraverso il modo di fare e vivere la musica dell’Orchestra di Piazza Vittorio.
Una nave in partenza per destinazione ignota, l’unica condizione per potersi imbarcare è portare con sé una canzone. Il tempo stringe, tra mille peripezie e colpi
di scena, i viaggiatori-musicisti salgono a bordo e si raccontano con melodie di
luoghi e ricordi lontani. Ogni storia, allo stesso tempo fantasiosa e autobiografica,
è un mondo che l’Orchestra di Piazza Vittorio accoglie in un emozionante mosaico
di suoni ed immagini.
Si possono percorrere milioni di chilometri in una vita, senza mai scalfirne la superficie, né imparare nulla dalle genti sfiorate. Il senso del viaggio sta nel fermarsi
ad ascoltare, chiunque abbia una storia da raccontare.
I don’t want to sleep cantata da Houcine Ataa è uno dei momenti più emozionanti
del programma.
Martedì 7 e mercoledì 8 marzo 2017, ore 21
Sister Act
Il Musical
Con
Belia Martin, Deloris Van Cartier - Pino Strabioli, Monsignor O’Hara
Suor Cristina Scuccia, Suor Maria Roberta - Francesca Taverini, Madre Superiora
Manuela Tasciotti, Suor Maria Patrizia e con un gruppo di altri straordinari comprimari.
Marco Fiorini, direzione musicale
Saverio Marconi, regia
I
l Musical, tratto dall’omonimo film del ’92 che consacrò Whoopi Goldberg nell’indimenticabile ruolo di Deloris, “una svitata in abito da suora”, ha mietuto
straordinari successi in tutti i teatri del mondo.
Venticinque gli splendidi brani musicali scritti dal premio Oscar Alan Menken, (mitico
compositore statunitense autore delle più celebri colonne sonore Disney come La
Bella e la Bestia, La Sirenetta, Aladdin e altri show tra cui La Piccola Bottega degli Orrori e Newsies), che spaziano dalle atmosfere soul, funky e disco anni ’70, alle ballate
pop in puro stile Broadway, in cui si innestano cori Gospel e armonie polifoniche.
Il testo e le liriche tradotti da Franco Travaglio coinvolgeranno il pubblico in una
storia dinamica, incalzante e divertente tra gangster e novizie, inseguimenti, colpi
di scena, rosari, paillettes con un finale davvero elettrizzante. Lo spettacolo è diretto da Saverio Marconi, coadiuvato da un team artistico composto da Stefano
Brondi (direttore musicale), Rita Pivano (coreografa), Gabriele Moreschi (scenografo), Carlo Buttò (direttore di produzione), Carla Accoramboni (costumista), Valerio Tiberi (disegno luci) e Emanuele Carlucci (disegno suono).
Grande successo assicurato.
Sabato 25 marzo 2017, ore 21
Francesco Pannofino e Emanuela Rossi
I suoceri albanesi
... due borghesi piccoli piccoli
di Gianni Clementi
Con
Andrea Lolli, Silvia Brogi,
Maurizio Pepe, Filippo Laganà, Elisabetta Clementi
Claudio Boccaccini, regia
U
na famiglia borghese: un padre,
una madre e una figlia. Lucio,
cinquantacinquenne, consigliere comunale progressista, e Ginevra, cinquantenne, chef in carriera, con un passato fatto di lotte politiche e rivolte
generazionali, conducono un’esistenza improntata al politically correct, cercando
quotidianamente di trasmettere alla figlia Camilla, sedici anni, il loro stile di vita,
pregno di valori importanti, di parole mai banali. Al terzetto si aggiunge l’amica
del cuore di Ginevra, Benedetta, erborista alternativa in analisi perenne.
Come in tutte le famiglie, anche le incombenze pratiche occupano uno spazio
importante nella vita di Lucio e Ginevra e la rottura di una tubazione del bagno
di servizio obbliga i coniugi a chiamare una ditta per il restauro completo del
locale. La ditta è formata da due giovani: Igli e Lushan. Sono albanesi, con alle
spalle una storia simile a quelle che si leggono tutti i giorni sui giornali ma con
un lieto fine: il raggiungimento del permesso di soggiorno e la costituzione di
una società. Un esempio da seguire per Camilla e i giovani come lei, abituati al
contrario a situazioni agiate e iperprotettive. È questo che Lucio e Ginevra pensano, contemplando la luce che illumina gli sguardi dei due albanesi. Una luce
piena di vitalità, voglia di fare, come solo chi ha davvero conosciuto la fame può
ancora avere.
Ma un giorno Lucio dimentica un importante documento, torna a casa ad un orario
imprevisto e le certezze sue e di Ginevra crollano come un castello di carte.
Una commedia divertente ma che invita anche a una riflessione. Straordinari gli
attori con in testa Francesco Pannofino, celebre voce di grandi divi del cinema
americano: George Clooney, Denzel Washington, Kurt Russell e altri...
Sabato 8 aprile 2017, ore 21
VVV Classic Ensemble
Giovanni Mazzuca, pianoforte
Giuseppe Arnaboldi, violino
Pietro Grande, violoncello
Francesco Caruso, clarinetto
Special Guest,
Giovanna Massara, soprano
U
n quartetto tutto calabrese, di recente formazione, si misura con momenti
diversissimi dell’arte delle sette note , scelti e trascritti abilmente dal M° Giovanni Mazzuca per questa inusuale formazione strumentale, impreziosita dalla avvolgente espressività del soprano Giovanna Massara.
Il programma è una sorta di viaggio in più di tre secoli di musica attraverso i suoi
campioni: da Mozart a Walt Disney passando per Rossini, Puccini, Gerswin, Bernstein e Morricone.
L’idea di questo recital è di regalare momenti di bellezza assoluta e condivisa, dal
sacro al profano.
I brani in programma sono stati anche la colonna sonora di film famosi. Scelti e
adoperati in maniera magistrale, a volte addirittura ispiratori di film o creati apposta per accompagnarli, tutti comunque entrati nella memoria collettiva, capaci
di suscitare in noi emozioni profonde e diverse.
Mercoledì 19 e giovedì 20 aprile 2017,
ore 21
Billy Elliot
di Lee Hall dal film di Stephen Daldry
musiche di Elton John
Traduzione, adattamento e regia
Massimo Romeo Piparo
Teresa Caruso, scene
Cecilia Betona, costumi
Roberto Croce, coreografie
Protagonisti:
Alessandro Frola
Luca Biagini
C
onsiderato come lo spettacolo dell’anno,
Billy Elliot porta in scena una delle storie più
amate del cinema europeo.
Il giovane Billy ama la danza e in un’Inghilterra
bigotta targata Thatcher, l’Inghilterra delle miniere che chiudono e dei lavoratori in rivolta,
deve tristemente fare i conti con un padre e un
fratello che lo vorrebbero veder diventare un pugile. Il Musical ha debuttato nel
West End (Victoria Palace Theatre, Londra) nel 2005 ed è stato nominato per nove
Laurence Olivier Awards - il massimo riconoscimento europeo per i Musical - vincendone ben quattro. L’incredibile successo conseguito ha fatto sì che il musical
approdasse anche a Broadway nel 2008 dove ha vinto dieci Tony Awards - gli Oscar
del Musical - e dieci Drama Desk Awards.
Con le musiche pluripremiate di Elton John in un allestimento dal respiro internazionale “Billy Elliot, il Musical”
vedrà in scena, nel ruolo del protagonista, Alessandro Frola;
quattordici anni e un curriculum
da piccola étoile. Occhi chiari,
sguardo timido e doti straordinarie, con il suo talento ha subito colpito il regista Massimo
Romeo Piparo, che l’ha scelto tra
centinaia di candidati giunti alle
audizioni da tutta Italia. Accanto
a lui un cast di 30 straordinari
performers con Luca Biagini nel
ruolo del padre.
Venerdì 5 maggio 2017, ore 21
Concerto
Orchestra da
Camera del
Teatro alla Scala
di Milano
W.A. Mozart: Divertimento in re magg. kv 205
W.A. Mozart: Concerto in la magg. K 488 in la magg.
per pianoforte e orchestra
Allegro - Adagio- Allegro assai
Direttore e pianista Emilio Aversano
intervallo
A. Vivaldi - A. Piazzolla:
Le Stagioni
Violino solista Francesco Manara
L’
orchestra da camera della Scala di Milano “Cameristi della Scala” ha un repertorio
che comprende le principali composizioni per Orchestra da Camera dal ‘700 ai
giorni nostri. Presta particolare attenzione alle musiche poco frequentate dell’ottocento
strumentale italiano. È stata per il terzo anno consecutivo a New York dove si è
esibita nella sede delle Nazioni Unite. La costante frequentazione con i più grandi
direttori della scena mondiale, da Riccardo Muti a Daniel Barenboim, ha contribuito
a plasmare i loro suoni e fare emergere caratteristiche musicali, timbriche e di
fraseggio, certamente uniche nel panorama italiano delle formazioni da camera.
Il pianista Emilio Aversano ha acquisito notorietà per le sue
maratone alla tastiera in cui presenta - tutti in una sera - alcuni tra
i maggiori capisaldi della letteratura per pianoforte e orchestra.
Campano di nascita, il maestro è titolare di cattedra presso il
Conservatorio di Vibo Valentia ed è laureato in Lettere Moderne
col massimo dei voti e la lode.
Scrive Gian Mario Benzing sul Corriere della Sera, all’indomani
di un concerto del maestro: “Aversano è apostolo di una
visione musicale imbevuta di cultura classica: quando parla
di “tema con variazioni”, cita Eraclito; per dire il lirismo di
un “secondo tema”, comincia a recitare lirici greci in metrica...
Così si stagliano il mi maggiore del suo Scarlatti, distesa iridescente, e la “quieta
grandezza” del suo Beethoven: dove il tempo ha sempre respiro; i bassi scultorei
della Tempesta sembrano colonne di un tempio, il Largo dei recitativi risuona
misterioso come un’arpa eolia, l’Appassionata canta a distesa”.
Sabato 29 ottobre 2016, ore 21
MUSICA & CINEMA. Catanzaro, i luoghi ritrovati
Giampiero Ingrassia e Giulia Ottonello
Cabaret
Musical
Compagnia della Rancia
Carla Accoramboni, costumi
Gillian Bruce, coreografie
Saverio Marconi, regia
Q
uesto Musical è stato reso
noto dal film del 1972
(regia e coreografie del mitico
Bob Fosse) che fece di Liza Minnelli un’autentica Star e icona
del Musical americano.
Saverio Marconi, regista racconta:
“dimenticati i riferimenti al
film, ho messo in scena Cabaret
“come voglio io”, con una nuova
e profonda sincerità nell’affrontarlo. Una lettura più dura, con alcuni momenti di
teatro nel teatro, molto più attuale, dunque, che costringerà gli spettatori a mettersi
di fronte alla tendenza di oggi a lamentarsi, senza però mai reagire per cambiare
davvero... è così che ogni sera si rievoca un periodo storico, attraverso quella
musica, quelle storie che - come in un girotondo schnitzleriano – continuano
ancora oggi il loro racconto, senza soluzione di continuità e di emozioni.
Insieme a un cast straordinario, raccontano di un’indifferenza colma di paure ed
egoismo, con la speranza che, al prossimo giro, per una volta vinca il coraggio di
affrontare la realtà... Nella Berlino dei primi anni Trenta, prima dell’ascesa del III
Reich, il giovane romanziere americano Cliff
(Mauro Simone) è a Berlino in cerca di ispirazione e,
nel trasgressivo Kit Kat Klub, incontra Sally Bowles
(Giulia Ottonello) e tra i due inizia una relazione
tempestosa; sullo sfondo dell’avvento del nazismo,
si intrecciano le storie di altri personaggi.
Neanche l’ambiguo e stravagante Maestro di
Cerimonie del Kit Kat Klub (Giampiero Ingrassia)
riuscirà a far dimenticare al pubblico che sulla
Germania, e sulle loro vite, sta per abbattersi la
furia hitleriana...
Mercoledì 7 e giovedì 8 dicembre 2016, ore 21
MUSICA & CINEMA. Catanzaro, i luoghi ritrovati
Vincenzo Salemme
Una festa esagerata
Scritta, diretta e interpretata da Vincenzo Salemme
Con
Nicola Acunzo
Domenico Aria
Vincenzo Borrino
Antonella Cioli
Sergio D'Auria
Teresa Del Vecchio
Antonio Guerriero
Mirea Flavia Stellato
C
osì presenta Salemme
lo spettacolo: ..."Una
festa esagerata! nasce da
un'idea che avevo in mente
da tempo, uno spunto che
mi permettesse di raccontare
in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell'animo umano. Non
dell'umanità intera ovviamente, ma di quella grande melassa/massa dalla quale provengo,
quel blocco sociale che in Italia viene definito "piccola borghesia". Volevo parlare delle cosiddette persone normali, di coloro che vivono nascondendosi dietro lo scudo delle convenzioni, coloro che vivono le relazioni sociali usando il codice dell'ipocrisia come unica
strada per la sopravvivenza. Sopravvivenza alle "chiacchiere", alle "voci", ai sussurri pettegoli e sospettosi dei vicini...
Ognuno trova sempre una buona ragione per odiare l'altro. Ma quel che temo ancora di
più é l'odio che si nasconde dietro il velo sorridente della nostra educazione. Temo il buio
del nostro animo spaventato. Temo la viltà dettata dalla paura. Temo il sonno della ragione.
Spero che questa commedia strappi risate e sproni al dialogo. Un dialogo tra persone. Che
si rispettano e, seppure con qualche sforzo, provino a volersi bene”.
Come in tutti i lavori di Salemme, il divertimento è assicurato.
Mercoledì 28 dicembre 2016, ore 21
MUSICA & CINEMA. Catanzaro, i luoghi ritrovati
una coproduzione Altrove e Fondazione Politeama
Studio Zero
Spettacolo di danza e teatro
Mauro Lamanna, regia
Kihako Narisawa, Claudio Costantino, coreografia
Alessandro Nania, Attilio Novellino, musica
S
tudio Zero è il prodotto di una sperimentazione nel campo delle arti sceniche e
performative.
Uno spettacolo che unisce musica, danza e teatro, interamente creato a Catanzaro in due
mesi di residenza artistica, dal collettivo di arti performative "Spora".
Una produzione coraggiosa ed innovativa che porterà in scena la forza e il talento di
importanti artisti che, nati nella nostra terra, dopo aver maturato esperienze in tutto il
mondo, torneranno a casa con colleghi internazionali, per costruire uno spettacolo con
l'energia e l'ispirazione che solo la nostra città e il suo Teatro sapranno trasmettergli.
PACCHETTI ABBONAMENTI 2016-2017
ABBONAMENTO GOLD (14 spettacoli - Generale + Musica & Cinema)
POLTRONISSIMA
POLTRONA - PIANO RIALZATO
PALCHI PRIMO PIANO
PALCHI SECONDO PIANO
PALCHI TERZO PIANO
€ 380,00
€ 320,00
€ 250,00
€ 180,00
€ 120,00
ABBONAMENTO GENERALE (11 spettacoli)
POLTRONISSIMA
POLTRONA - PIANO RIALZATO
PALCHI PRIMO PIANO
PALCHI SECONDO PIANO
PALCHI TERZO PIANO
€ 340,00
€ 280,00
€ 220,00
€ 160,00
€ 100,00
ABBONAMENTO “MUSICA & CINEMA” (3 spettacoli)
POLTRONISSIMA
POLTRONA - PIANO RIALZATO
PALCHI PRIMO PIANO
PALCHI SECONDO PIANO
€
€
€
€
70,00
60,00
50,00
40,00
BIGLIETTI SERALI (Ute Lemper, Cabaret, Sister Act, Billy Elliot, Orchestra da Camera della Scala)
POLTRONISSIMA
POLTRONA - PIANO RIALZATO
PALCHI PRIMO PIANO
PALCHI SECONDO PIANO
PALCHI TERZO PIANO
LOGGIONE
€
€
€
€
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€
35,00
30,00
25,00
20,00
15,00
10,00
BIGLIETTI SERALI (Una festa esagerata, Cenerentola, Gran Cafè Chantant,
Il divorzio dei compromessi sposi, Il giro del mondo in 80 minuti, I suoceri albanesi)
POLTRONISSIMA
POLTRONA - PIANO RIALZATO
PALCHI PRIMO PIANO
PALCHI SECONDO PIANO
PALCHI TERZO PIANO
LOGGIONE
€
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30,00
25,00
20,00
15,00
10,00
8,00
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€
20,00
15,00
12,00
10,00
8,00
5,00
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80,00
75,00
70,00
60,00
45,00
30,00
18,00
BIGLIETTI SERALI (Studio Zero, VVV Classic Ensemble)
POLTRONISSIMA
POLTRONA - PIANO RIALZATO
PALCHI PRIMO PIANO
PALCHI SECONDO PIANO
PALCHI TERZO PIANO
LOGGIONE
BIGLIETTI SERALI (La Bohème)
POLTRONISSIMA
POLTRONA
PIANO RIALZATO
PALCHI PRIMO PIANO
PALCHI SECONDO PIANO
PALCHI TERZO PIANO
LOGGIONE
Teatro Politeama, Via Jannoni - 88100 Catanzaro
Tel. 0961.501818 (biglietteria) - 0961.501807/08 (uffici) - Fax 0961.501859
www.politeamacatanzaro.net - [email protected]
Provincia
di Catanzaro
Comune
di Catanzaro
Presidente
Sergio Abramo
Vicepresidente vicario
Nuccio Marullo
Consiglio d’Amministrazione
Amalia Laino (Regione Calabria)
Nicola Ventura (Provincia di Catanzaro)
Giovanna Massara (Comune di Catanzaro)
Sovrintendente
Mario Foglietti
Direttore Generale
Aldo Costa
Direttore di area artistica
Antonietta Santacroce
Ufficio Stampa
Sergio Dragone
Responsabile Tecnico
Nicola Santopolo
www.politeamacatanzaro.net - 0961.501818
Repubblica
Italiana
Regione
Calabria
Unione
Europea
Musica & Cinema. I luoghi ritrovati. Programma annuale
cultura 2016. Realizzazione di iniziative culturali.
PAC Calabria 2007/2013 Azione 1
Eventi culturali storicizzati