PROGRAMMI CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA UDINE I anno Corso Integrato: FONDAMENTI DELL’INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: · Descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le tendenze nazionali con quelle internazionali; · Indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa; · Descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata; · Analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti; · Descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeuticiriabilitativi ed assistenziali; · Descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri; · Discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica; · Descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io, comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia; · Identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL; · Riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto; · Utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente sensibile”; · Riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali (terapeutico, riabilitativo e palliativo); · Discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli. Modulo/Insegnamento: Psicologia generale SSD M-PSI/01 Docente: Moscatelli Ermanno L’insegnamento ha lo scopo di: fornire gli elementi conoscitivi di base della disciplina, propedeutici allo studio della psicologia clinica e funzionali all’attività assistenziale. Al termine del corso lo studente dovrà aver appreso: 1. l'uso di terminologia specifica 2. gli elementi principali della storia e della teoria della psicologia 3. il funzionamento dei processi cognitivi di base 4. il funzionamento dei principali fenomeni psicologici Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) 1. Lezione 1: lessico e definizioni della disciplina 2. Lezione 2: le correnti psicologiche e le definizioni di personalità 3. Lezione 3: Il lavoro della psicologia 4. Lezione 4: Il paziente dal punto di vista psicologico 5. Lezione 5: I processi cognitivi di base 6. Lezione 6: l'analisi comportamentale Modalità di svolgimento 1. lezione frontale in aula Modalità d’esame 1. integrato con l'insegnamento (scritto con eventuale integrazione orale) Testo/i di riferimento 1. A. Imbasciati, M.Margiotta “Compendio di Psicologia”, Piccin 2005 (Cap 1, 2, 6 e 14) 2. Nella sezione “Materiali didattici” si cercherà di mettere a disposizione testi elettronici gratuiti idonei a sostituire i manuali Corso Integrato: FONDAMENTI DELL’INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: · descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le tendenze nazionali con quelle internazionali; · indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa; · descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata; · analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti; · descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeuticiriabilitativi ed assistenziali; · descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri; · discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica; · descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io, comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia; · identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL; · riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto; · utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente sensibile”; · riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali (terapeutico, riabilitativo e palliativo); · discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli. Modulo/Insegnamento: Infermieristica generale SSD MED/45 Docente: Palese Alvisa Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) ‘Fare l’infermiere’: criteri guida, potenzialità e limiti dell'esercizio professionale Profilo professionale dell'Infermiere (DM 739/94) Il superamento del mansionario e del ruolo ausiliario della professione infermieristica (DPR 225/74) Legge 26 febbraio 1999 n. 42 La storia moderna della professione infermieristica: Codice deontologico degli Infermieri (2009) Le Tendenze Internazionali: Statunitensi, Nord Americane, Europee, Orientali La competenza infermieristica: La competenza di base, esperta ed avanzata (secondo Benner), Ambiti di sviluppo professionale e di carriera nella professione infermieristica: ambito clinico, organizzativo, formativo e di ricerca. Legge 43/2006 sullo sviluppo di carriera orizzontale e verticale Il contributo dell’Assistenza Infermieristica e dell’Assistenza I criteri per distinguere un bisogno di assistenza da un bisogno di assistenza infermieristica Il profilo degli operatori di supporto all'assistenza infermieristica: OSS, OSS con formazione complementare (Accordo Stato Regione 2001/2003) Il concetto di attribuzione/delega: alberi decisionali I criteri per definire la complessità assistenziale dei pazienti Distinzione dei problemi di assistenza infermieristica da altri problemi (di assistenza o di diagnosi/terapia) Gli operatori dell’area sanitaria e il contributo specifico di ciascuno Le quattro classi di laurea e le specifiche finalità: Classe infermieristica/ostetrica, classe tecnica, riabilitativa e della prevenzione. Il contributo degli operatori in un progetto di presa in carico multiprofessionale: Fattori facilitanti e ostacolanti il lavoro multidisciplinare Strategie di lavoro multidisciplinare Concetto di disciplina infermieristica e di caring: gli esiti sensibili alle cure infermieristiche - Dignità, Sicurezza, Autocura, Confort, Coping, Transizioni Le strategie per raggiungere gli esiti: comportamenti di Caring, Transizioni, Empowermnet, Sorveglianza, Presenza Comportamenti di caring e misurabilità Paradigma della disciplina infermieristica: - Ambiente, Salute/Malattia, Persona, Assistenza infermieristica. Come il paradigma può essere utilizzato per riflettere sui modelli concettuali, professionali e organizzativi di un infermiere. Esercizio applicativo. La metodologia clinica infermieristica: Metodo clinico come processo di nursing; Metodi/strumenti di accertamento di primo livello e di secondo livello; Ragionamento diagnostico e uso della tassonomia Nanda; Priorità e strategie assistenziali; Metodi per pianificare/registrare le cure infermieristiche (piano di assistenza standard, personalizzato, clinical pathway): differenze e potenzialità. Sorveglianza infermieristica Modalità di svolgimento Lezione frontale, laboratori, interviste a testimoni privilegiati Modalità d’esame Scritto –test a scelta multipla e domande aperte Testo/i di riferimento Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Edizioni Sorbona Capitoli 1 [4-34] 2 [39-61] 10 [270295] 5 [113-147] Decreto ministeriale 14 settembre 1994, n.739 Gazzetta Ufficiale 9 gennaio 1995, n.6. (Profilo professionale). Disponibile su: http://213.203.141.50/professione/ArchivioLeggi/Files/179/DM140994n739.pdf Legge 26 febbraio 1999 n. 42. (Disposizioni in materia di professioni sanitarie). Disponibile su: http://www.parlamento.it/leggi/99042l.htm Codice deontologico dell’infermiere. Disponibile su: http://www.ipasvi.it/professione/content.asp?ID=20 D.P.R.225 /74 (Mansionario). http://www.vicenzaipasvi.it/home/normativa/legislazione/xmansiona.htm Conferenza stato regioni 22 febbraio http://www.professioneoss.net/Doc%20vari/Profilo.pdf 2001 Disponibile (OSS). Disponibile Conferenza stato regioni 16gennio 2003 (OSSS). Disponibile http://www.professioneoss.net/Doc%20vari/Profilo%20OSSS_formazione%20complementare.pdf su: su: su: Legge 43/2006 Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnicosanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali. Disponibili su: http://www.ipasvi.it/norme-e-codici.htm Corso Integrato: FONDAMENTI DELL’INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: · descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le tendenze nazionali con quelle internazionali; · indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa; · descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata; · analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti; · descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeuticiriabilitativi ed assistenziali; · descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri; · discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica; · descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io, comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia; · identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL; · riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto; · utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente sensibile”; · riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali (terapeutico, riabilitativo e palliativo); · discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli. Modulo/Insegnamento: Psicologia clinica SSD M-PSI/08 Docente: Biasin Elena Comprensione dei meccanismi di difesa, stress, e le emozioni; Comprensione delle dinamiche relazionali normali e patologiche, le reazioni difensive e di adattamento alle situazioni di disagio psicologico; Identificazione delle reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istuzionalizzazione e alle modifiche del sé; identificare le abilità di comunicazione appropriate con la famiglia e le persone significative dell’assistito; Identificazione delle risposte fornite dalla famiglia ( o dalle persone di riferimento) alla malattia e ai trattamenti; Identificazione delle conseguenze dello stress nelle relazioni professionali con gli assistiti e gli altri professionisti sanitari. Programma: Contenuti Lo stress e la reazione di adattamento; le strategie per fronteggiare lo stress: le difese e il coping; la malattia come evento stressante; la persona malata e le reazioni psicologiche; risposte e comportamenti connessi alla malattia e ai trattamenti: autoefficacia, motivazione e aspettative di risultato; le emozioni e il disagio psicologico nel malato; i familiari del paziente e le tipologie di famiglia; le emozioni, il disagio e le reazioni alla malattia dei familiari; lo stress degli operatori sanitari; il disadattamento lavorativo ed il Burnout. Modalità di svolgimento Il corso si svilupperà in lezioni a carattere frontale con sollecitazione all’interazione tra docente e studenti. Modalità d’esame L’esame si svolgerà in forma scritta. Testo/i di riferimento M. Sommaruga, Comunicare con il paziente, Carrocci, 2005. R. Cattellani, Elementi di psicologia clinica, Carrocci , 2003. Eventuali testi di approfondimento e di consultazione consigliati a lezione. Corso Integrato: FONDAMENTI DELL’INFERMIERISTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: · descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le tendenze nazionali con quelle internazionali; · indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa; · descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata; · analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti; · descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeuticiriabilitativi ed assistenziali; · descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri; · discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica; · descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io, comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia; · identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL; · riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto; · utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente sensibile”; · riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali (terapeutico, riabilitativo e palliativo); · discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli. Modulo/Insegnamento: Antropologia culturale SSD M-DEA/01 Docente: Cozzi Donatella Obiettivi formativi (specificati in termini di competenze/conoscenze da acquisire) Alla fine del corso lo studente dovrà essere in grado di utilizzare in modo attivo e consapevole le caratteristiche di una competenza culturale negli spazi di cura Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Le competenze culturali nel nursing: caratteristiche; dalle prescrizioni al cambiamento di saper tradurre in pratica la comprensione culturale; dall’ascolto attivo alla gestione dei conflitti: un modello per la pratica interculturale e la co-costruzione del significato negli spazi di cura Modalità di svolgimento Lezioni frontali, lavoro singolo e in gruppo su casi, attività partecipate Modalità d’esame - Esame scritto insieme alle altre componenti disciplinari del corso integrato Testo/i di riferimento Brani da Sclavi M. (2003), Arte di ascoltare e mondi possibili, Milano, Bruno Mondadori; Quaranta I e Ricca M (2012), Malati fuori luogo. Medicina interculturale, Milano, Raffaello Cortina Corso Integrato: FONDAMENTI DI INFERMIERSTICA E DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti i fondamenti della disciplina infermieristica, le sue specificità, i suoi metodi e le strategie relazionali che attiva nella presa in carico dei pazienti. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: · descrivere la storia e lo sviluppo della disciplina e della professione infermieristica in Italia, confrontando le tendenze nazionali con quelle internazionali; · indicare il campo di attività dell’infermiere, le sue basi, potenzialità e confini definiti dalla normativa; · descrivere i livelli della competenza infermieristica di base, esperta ed avanzata; · analizzare il concetto di assistenza e di assistenza infermieristica differenziando il contributo degli operatori di supporto da quello degli infermieri nella presa in carico dei pazienti; · descrivere il profilo degli operatori dell’area sanitaria e il loro contributo nei percorsi diagnostici-terapeuticiriabilitativi ed assistenziali; · descrivere il concetto di caring ed i principi/teorie che guidano la pratica clinica degli infermieri; · discutere le tappe della metodologia clinica infermieristica; · descrivere i riferimenti teorici della psicologia (personalità, atteggiamenti, affettività, emozioni, livelli dell’io, comunicazione) utili alla comprensione della persona in condizione di malattia; · identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona, le reazioni alla malattia, ai trattamenti, all’istituzionalizzazione, ed alle modificazioni nelle ADL; · riconoscere i principi e le strategie della comunicazione efficace e della relazione di aiuto; · utilizzare i modelli della psicologia clinica e dell’antropologia culturale per identificare i fattori che influiscono nella relazione assistenziale e offrire una assistenza “culturalmente sensibile”; · riconoscere le strategie relazionali efficaci nelle diverse fasi della vita e nei diversi percorsi assistenziali (terapeutico, riabilitativo e palliativo); · discutere gli ostacoli alla comunicazione efficace (inconsapevolezza del sé, difficoltà del contesto, di conduzione e del destinatario) e gli approcci utili per superarli. Modulo/Insegnamento: Relazione assistenziale SSD MED/45 Docente: Urli Nadia Nuclei 1 Descrittori Conoscere e capacità di comprendere Obiettivi I riferimenti teorici utili alla comprensione dell’esperienza di salute /malattia dell’assistito ed allo sviluppo/mantenimento della relazione assistenziale Contenuti core sviluppati Metodologia Comunicare nell’era di internet e della globalizzazione: aspetti culturali Lezione Comunicazione sociale, e comunicazione terapeutica Comunicazione affettiva e comunicazione professionale Richiamo dei principali concetti e riferimenti teorici per leggere il processo della comunicazione umana (dal pensiero di P. Watzlawick, C. Rogers e A. Bandura); e loro interazione con i concetti di caring, partnership, empowerment, advocacy. Capacità di applicare Utilizzare le conoscenze teoriche Esercitazione: per l’analisi / lettura di alcune situazioni relazionali conoscenza 2 Conoscere e capacità di comprendere L’identificazione dei fattori psicologici che influiscono nella relazione assistenziale; 2.1 Variabili che definiscono il contesto e modellano la dinamica malattia/vissuti del malato/risposta individuale alla condizione e all’esperienza: tipologia del processo morboso condizioni di stress e stili di coping piano di cure persone implicate contesti operativi appartenenza culturale le criticità della comunicazione Lezione frontale I principali disagi umani*: problemi, conflitti, crisi, traumi Il ciclo di vita dell’individuo e della famiglia (compreso bambino, adulto e anziano) Capacità di applicare conoscenza Utilizzare le conoscenze teoriche per l’analisi / lettura di alcuni contesti operativi / fasi del ciclo di vita / appartenenza culturale Esercitazione fasi del ciclo di vita e compiti di sviluppo; Esercitazione sui vari tipi di disagio* 3 Conoscere e capacità di comprendere La preparazione del sé del professionista per la relazione di aiuto Condizioni che rendono possibile la relazione d’aiuto Lezione frontale autoconsapevolezza; autonomia; autostima; responsabilità; I paradigmi percettivi: identità, convinzioni, sistemi di credenza, processi mentali La gestione dei pensieri e delle emozioni Capacità di applicare conoscenza 4 Conoscere e capacità di comprendere Utilizzare le conoscenze teoriche per un lavoro su di sè Peculiarità e significati del linguaggio nella relazione assistenziale Linguaggio e sistemi rappresentazionali –VAKOG Il linguaggio verbale: il potere delle parole Cancellazioni,distorsioni, generalizzazioni Esercitazione: la gestione dei pensieri ed emozioni, lavoro sulle credenze Lezione frontale Il linguaggio non verbale e paraverbale: espressioni del viso e comportamento visivo comportamento spaziale (contatto corporeo, distanza interpersonale, orientamento e postura) comportamento motoriogestuale paralinguaggio Coerenza dei linguaggi e loro uso consapevole Capacità di applicare conoscenza 5 Conoscere e capacità di comprendere Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare ad utilizzare correttamente i vari linguaggi I principi e le strategie di gestione di una comunicazione efficace, all’interno della relazione di aiuto I diritti comunicazionali Esercitazioni individuali e di gruppo Lezione frontale Le tipologie di rapporto e le regole che ne assicurano la funzionalità in un contesto sanitario Le mappe degli episodi relazionali e le strategie di risposta ai disagi più comuni riscontrabili dall’infermiere; Capacità di applicare conoscenza 5 Conoscere e capacità di comprendere Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare riconoscere i diversi episodi relazionali Le strategie di relazione in relazione alle diverse finalità del percorso assistenziale terapeutico, riabilitativo e palliativo); La Comunicazione assertiva: a) b) c) d) e) Capacità di applicare conoscenza 6 Conoscere e capacità di comprendere Lezione frontale Le abilità comunicative assertive per la: comprensione del disagio: barriere all’ascolto, ascolto empatico invio di messaggi assertivi gestione dei conflitti (negoziazione) gestione di eventi critici e traumatici (Interventi principali) sviluppo della proattività e del self-care Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare a gestire il disagio dell’altro Dinamica della relazione infermiere-assistito: Esercitazioni su riconoscimento episodi relazionali Fasi della relazione assistenziale (apertura, sviluppo e distacco) Esercitazioni su ascolto empatico La struttura di un colloquio (metodologia 1° livello di complessità) L’intervista sec. Modello Agenda del paziente Capacità di applicare conoscenza 7 Conoscere e capacità di comprendere Utilizzare le conoscenze teoriche per imparare riconoscere i diversi tipo di disagio Le strategie relazionali da attivare con la famiglia e le persone di riferimento dell’utente nell’ambito delle diverse finalità del percorso assistenziale Approccio al “sistema famiglia” Dinamiche della relazione d’aiuto con famiglie (o persone significative) e care-givers e funzione degli strumenti (es.genogramma) e coping individuale e della famiglia Fonti obbligatorie M. Sommaruga. Comunicare con il paziente. Carocci Faber, Roma. 2005 Esercitazione su intervista condotta con mod. Agenda del Paziente Lezione frontale Corso Integrato: PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura, criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei diversi contesti di vita e lavoro; Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale; Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento; Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie; Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento; Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro; Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici, biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione); Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche; Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità. Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini. Modulo/Insegnamento: Igiene generale SSD MED/42 Docente: Pipan Corrado Introduzione al corso L’igiene e la medicina preventiva: fini e metodologie applicative Nozioni generali di prevenzione Cenni di epidemiologia Epidemiologia e prevenzione delle malattie infettive Cenni di disinfezione e sterilizzazione I vaccini Prevenzione e controllo: il paradigma della tubercolosi Bibliografia: Materiale didattico fornito a lezione Corso Integrato: PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura, criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei diversi contesti di vita e lavoro; Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale; Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento; Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie; Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento; Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro; Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici, biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione); Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche; Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità. Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini. Modulo/Insegnamento: Sicurezza sul nei luoghi di lavoro SSD MED/44 Docente: Robotti Mario Conoscenza dei fattori di rischio per la salute generici e specifici nei luoghi di cura, le cause degli infortuni e delle malattie da lavoro, i principali elementi e criteri di prevenzione e protezione, gli attori e le relative competenze nell’organizzazione sanitaria con particolare riferimento alla normativa in tema di igiene e sicurezza sul lavoro Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) 1) Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro – cenni storici e principali riferimenti legislativi: evoluzione della normativa: dalla Costituzione al recepimento delle direttive CE. Definizioni di infortunio e di malattia professionale. 2) Il decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81, modificato dal d.lgs. 3 agosto 2009 n.106: campo di applicazione, definizioni, misure generali di tutela, ruolo e obblighi di datore di lavoro, dirigenti e preposti, dei lavoratori, del servizio di prevenzione e protezione e del suo responsabile, del medico competente, dei rappresentanti dei lavoratori. Sorveglianza sanitaria. 3) Movimentazione manuale dei carichi: - aspetti normativi – d. lgs. 81/08 titolo VI - cenni di ergonomia - il rischio in ambiente sanitario - prevenzione, protezione e sorveglianza sanitaria 4) Uso di attrezzature munite di videoterminali: - aspetti normativi – d. lgs.81/08, titolo VII - cenni di ergonomia delle postazioni di lavoro - prevenzione, protezione e sorveglianza sanitaria 5) Rischio biologico: - aspetti normativi – d. lgs.81/08 titolo X - modalità di trasmissione delle infezioni ( parenterale, aerea, per contatto diretto) - prevenzione e protezione - sorveglianza sanitaria e vaccinazioni - incidenti a rischio biologico 6) Rischio chimico: aspetti normativi: d. lgs 81/08 titolo VIII classificazione degli agenti chimici pericolosi. Cancerogeni e mutageni. Frasi di rischio. Concetto di TLV. - chemioterapici antiblastici: Provvedimento 5 agosto 1999. Potenziali rischi connessi con la manipolazione dei C.A. Prevenzione e protezione. Sorveglianza sanitaria. 7) Patologia da guanti - - dermatiti da contatto nel personale sanitario - la patologia da lattice: tipi di reazioni, principali manifestazioni cliniche - prevenzione, protezione e sorveglianza sanitaria 8) Tutela della maternità in ambito lavorativo: il d-lgs. 151/01 9) Rischio fisico - radiazioni ionizzanti – aspetti normativi: d. lgs. 230/95 e d.lgs. 241/01 – definizioni, effetti sulla salute, prevenzione, protezione e sorveglianza sanitaria. radiazioni non ionizzanti (NIR): definizioni, effetti sulla salute, prevenzione, protezione e sorveglianza sanitaria. Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame Quiz a risposte multiple Testo/i di riferimento F. Gobba “Rischi professionali in ambito ospedaliero”- Ed. Mc.Grow – Hill – seconda edizione Corso Integrato: PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura, criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei diversi contesti di vita e lavoro; Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale; Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento; Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie; Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento; Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro; Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici, biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione); Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche; Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità. Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini. Modulo/Insegnamento: Radioprotezione SSD MED/36 Docente: Toso Francesco Obiettivi specifici Alla fine del Corso lo studente deve essere in grado di comprendere quali sono i danni ed i relativi rischi da radiazioni ionizzanti. Programma - Definizione di Radioprotezione - Principi fisici delle radiazioni elettromagnetiche. - Proprietà fisiche delle radiazioni ionizzanti e loro interazione con la materia. - Introduzione alle tecniche di diagnostica per immagini, con descrizione dei principi fisici di acquisizione delle informazioni relative alle diverse metodiche di imaging. - Storia della radiodiagnostica e discussione del cronogramma relativo alle innovazioni tecnologiche che prevedono l’utilizzo dei raggi X. Principi fisici e differenze tra le tecniche di imaging proiettivo e le tecniche tomografiche (Radiografia, Tomografia Computerizzata, Ecografia, Risonanza Magnetica, Radiologia Contrastografica e Fluoroscopia, ecc…). - Caratteristiche delle sorgenti di radiazioni e definizione di radioattività. - Tecniche di imaging diagnostico in Medicina Nucleare (PET, TC-PET, SPECT, scintigrafia, ecc…) - Principi di radioterapia. Radioterapia esterna, brachiterapia, radioterapia metabolica. - Agenti fisici impiegati in radioterapia (elettroni, protoni e particelle alfa, fasci di mesoni, fasci di neutroni, raggi gamma, ecc…) - Principali unità di misura utilizzate in Radioprotezione. - Radiosensibilità dei diversi tessuti corporei. - Interazioni tra le radiazioni ionizzanti e i sistemi biologici, radiolisi dell’acqua, effetti sul DNA. - Effetti deterministici (somatici), effetti stocastici-probabilistici (somatici ed ereditari), effetti prenatali (somatici ed ereditari). - Tipologie di danno deterministico. L’embrione e il feto: effetti tipici da esposizione alle radiazioni. - Applicazione dei principi di Radioprotezione nella pratica clinica. - Dose e rischio radiogeno. Quantificazione della dose assorbita in relazione ai diversi tipi di esami diagnostici e alla radioterapia. - Legislazione in materia di Radioprotezione. 187/2000). Storia normativa e decreti attualmente in vigore (Legge - Radioprotezione degli operatori sanitari: sorveglianza medica e sorveglianza fisica. - Comportamenti da adottare per ridurre la dose al paziente e agli operatori. Dispositivi di protezione individuale. Uso del dosimetro individuale. Norme di comportamento da adottare in sala operatoria durante interventi o procedure che prevedano l’utilizzo delle radiazioni ionizzanti. - Il consenso informato relativo alle procedure diagnostiche-terapeutiche che prevedono l’impiego delle radiazioni ionizzanti. - Sicurezza in Risonanza Magnetica: principi di funzionamento delle apparecchiature. Rischi in Risonanza Magnetica (rischi da campo magnetico statico, da radiofrequenza, da gradienti di campo, da rumore, da liquidi criogeni). - Questionario preliminare all’esame RM: controindicazioni assolute e relative all’indagine. Modalità di svolgimento Didattica frontale Modalità d’esame Quiz a risposta multipla Bibliografia - G.U. n. 187/ 2000 e D. L. 230. - Ernesto Di Cesare, Patrizia Gallicchi, Massimo Midiri, La radioprotezione in radiologia, Ed. Idelson-Gnocchi - Dispense del docente. Corso Integrato: PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura, criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei diversi contesti di vita e lavoro; Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale; Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento; Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie; Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento; Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro; Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici, biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione); Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche; Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità. Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini. Modulo/Insegnamento: Infermieristica preventiva SSD MED/45 Docente: Zanini Antonietta Utilizzazione delle conoscenze teoriche per individuare il contributo dell’infermieristica alla tutela e allo sviluppo della salute. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Evoluzione storica del concetto di salute Prerequisiti e determinanti individuali e sociali della salute, Fattori di rischio e comportamenti a rischio per la salute ( in particolare per quanto riguarda: alimentazione,- movimento, abuso di alcol , abitudine al fumo); Fattori di rischio dell’ambiente confinato domestico e misure di sicurezza; Sistemi di sorveglianza e vigilanza delle condizioni di salute della popolazione in Italia (OKKIO,PASSI ); Finalità, obiettivi ed interventi del progetto “Health 21 Strategia della Salute per tutti nella Regione Europea “ dell’OMS.” Finalità, obiettivi e strategie del progetto del Ministero della salute “Guadagnare salute –Rendere facili le scelte salutari” 2007 Metodi e strumenti di Prevenzione Primaria, Secondaria e Terziaria; Importanza e significato della educazione alla salute , della educazione sanitaria e della educazione terapeutica.. Ambiti di competenza infermieristica in merito alla promozione ad allo sviluppo della salute nel profilo professionale, e nel codice deontologico, Modalità di svolgimento Lezioni frontali ed interattive; Discussioni guidate su documenti e filmati Presentazione e commento di progetti/iniziative Modalità d’esame Esame scritto strutturato con domande a risposta multipla. Testo/i di riferimento Craven R.F.: Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica. Milano Casa Editrice Ambrosiana, terza ed. 2007: Cap. 16 ( Unità 4 )1° Vol.“ Salute e benessere ,Cap. 32 ( Unità 7 ) 2° Vol. “ Sicurezza “ ; Cap 33 (Unità 7) Vol. 2° “Mantenimento della salute“ Saiani L, Brugnolli A,: Trattato di cure infermieristiche Napoli.Casa Editrice Sorbona, 2011: Cap. 4” Promozione della salute , malattia acuta e cronica Codice deontologico dell’infermiere Disponibile su http://www.ipasvi.it/norme-e-codici/deontologia/il-codice-deontologico.htm D.M. n°739 del 14 settembre 1994, (Profilo Professionale dell’Infermiere) Disponibile su. http://www.ipasvigorizia.it/numeroRiferimento.php?action=3 Health 21 Strategia della salute per tutti nella Regione Europea dell’OMS Disponibile su http://www.arpnet.it/cipes/files/sintesiresegotti.PDF Progetto Guadagnare salute - Rendere facili le scelte salutari. Ministero della Salute (2007). Disponibile su: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_605_allegato.pdf; Documenti, articoli e materiale proposto dal docente Corso Integrato: PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI CURA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di cura, criteri e metodi di provata efficacia nella prevenzione dei rischi infortunistici e nella protezione della propria salute. Il Corso si inserisce al primo anno, prima dell’esperienza di tirocinio professionalizzante, per assicurare la preparazione necessaria agli studenti per prevenzione i rischi presenti negli ambienti di lavoro. Al termine dell’Insegnamento, lo studente è in grado di: Descrivere il concetto di salute/malattia ed i fattori determinanti la salute nelle diverse fasi della vita e nei diversi contesti di vita e lavoro; Indicare i problemi prioritari di salute della popolazione europea e italiana e gli obiettivi di sviluppo della salute definiti dalla pianificazione sanitaria internazionale (WHO) e nazionale; Descrivere l’organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale, le tendenze di sviluppo del sistema ospedaliero e territoriale, gli obiettivi e le priorità di intervento; Indicare le strategie di promozione della salute e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria delle malattie; Rilevare i fattori di rischio per la salute negli ambienti di vita, di lavoro e di cura e le normative di riferimento; Descrivere l’epidemiologia degli infortuni sul lavoro e delle sindromi lavoro – correlate nello specifico ambito sanitario e gli attori della prevenzione nel mondo del lavoro; Descrivere e valutare i rischi infortunistici teoricamente presenti nell’ambiente di lavoro, i concetti di esposizione lavorativa e i metodi per il suo contenimento con particolare riferimento ai rischi fisici, chimici, biologici, elettrici, e radiologici (radioprotezione); Descrivere i criteri di prevenzione primaria e secondaria nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai sistemi di protezione personale e collettiva e all’analisi dei comportamenti a rischio al fine di prevenire esposizioni indebite durante le esperienze formative cliniche; Adottare strategie di prevenzione del rischio infettivo utilizzando precauzioni universitari nelle strutture ospedaliere e nelle cure di comunità. Sono correlati all’Insegnamento seminari/laboratori dedicati in relazione a specifici rischi correlati alla natura delle attività di apprendimento svolte dagli studenti nei tirocini. Modulo/Insegnamento: Sicurezza nell’assistenza SSD MED/45 Docente: Fabro Renata Alla fine del corso lo studente sarà in grado di: Conoscere le strategie di prevenzione del rischio infettivo nell’assistenza. Adottare le misure di prevenzione del rischio infettivo per la sicurezza del paziente, dell’operatore e della struttura. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) La prevenzione del rischio infettivo nell’assistenza: Precauzioni Standard e Precauzioni per le infezioni trasmissibili per contatto, droplet e per via aerea. L’antisepsi e la disinfezione: aspetti normativi, principi generali, caratteristiche e meccanismi di azione degli antisettici e dei disinfettanti maggiormente utilizzati in ambito sanitario. La sterilità ed il processo di sterilizzazione: definizioni, descrizione delle fasi del processo, principali sistemi di sterilizzazione dei dispositivi sanitari. L’igiene ambientale nelle strutture sanitarie: il processo, i controlli, i risultati e la prevenzione del rischio infettivo. I rifiuti sanitari: aspetti normativi, classificazione, indicazioni per il confezionamento e lo smaltimento in sicurezza dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Cenni sulla disinfestazione e derattizzazione. Modalità di svolgimento Lezione frontale Modalità d’esame Esame scritto (test a risposta multipla) Testo/i di riferimento R.F. Craven, C.J. Hirnle. Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica; 4 edizione; volume 1, 27: 5415560 Bibliografia fornita a lezione. Corso Integrato: MECCANISMI BIOLOGICI FONDAMENTALI Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti una visione integrata dei meccanismi biologici fondamentali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente; · Indicare le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le funzioni degli organuli subcellulari; · Illustrare i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed espressione genica) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato di salute; · Indicare i principali meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico; · Descrivere le basi genetiche delle malattie umane; · Illustrare i principi fondamentali per la valutazione del rischio di malattie a base genetica nonchè gli approcci principali utilizzabili per la modifica del rischio genetico; · Utilizzare terminologia, grandezze ed unità di misura in chimica per la corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche; · Descrivere le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro, l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica; · Descrivere le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della pressione; · Descrivere cenni sui fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale elettrostatico, resistenza e corrente elettrica. Modulo/Insegnamento: Biochimica SSD BIO/10 Docente: Risso Angela Acquisizione dimestichezza con la terminologia, le grandezze e le unità di misura in chimica per una corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche. Descrizione delle strutture e le proprietà chimico-fisiche dei principali composti organici di interesse metabolico; comprendere il rapporto struttura-funzione delle macromolecole biologiche; descrivere i principali processi metabolici a livello molecolare e la loro integrazione nella cellula e nell’organismo come base per l’infermieristica clinica. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Elementi conoscitivi richiesti allo studente Per la comprensione dei contenuti del corso di Biochimica sono necessarie le conoscenze di base della Chimica generale ed inorganica a livello liceale (struttura dell’atomo, tavola periodica, legame chimico, pH, numero di ossidazione e reazioni redox, equilibrio chimico). Deve inoltre conoscere alcuni argomenti di interesse biologico: L’acqua: caratteristiche della molecola e sua importanza biologica come solvente universale. Interazioni non covalenti (legame idrogeno). Molecole polari e non polari. Molecole idrofiliche, idrofobiche ed anfipatiche. Soluzioni acquose: modi per esprimere la concentrazione delle soluzioni: percentuale in peso/volume e volume/volume, molarità, normalità. Definizione di colloide, sospensione e soluzione. Concetti di diffusione, filtrazione, osmosi. Proprietà colligative dell’acqua: pressione osmotica. Soluzioni isotoniche, ipotoniche ed ipertoniche (rispetto al sangue). Ionizzazione dell’acqua e prodotto ionico dell’acqua. Definizioni di acidi e basi. Acidi e basi forti, acidi e basi deboli. Acidi e basi coniugati. Definizione di pH, scala del pH, rilevatori di pH. Equilibrio di dissociazione degli acidi deboli e soluzioni tampone, tamponi biologici (fosfato, bicarbonato). Biomolecole e composti organici. Proprietà del carbonio. Definizione di gruppo funzionale e descrizione di alcuni gruppi e di alcune classi di composti: gruppo ossidrilico, alcoli; gruppo carbonilico, aldeidi e chetoni; gruppo carbossilico, acidi carbossilici; gruppo amminico, ammine. Carboidrati: struttura e nomenclatura dei principali monosaccaridi di interesse metabolico. Legame glicosidico, struttura e nomenclatura dei disaccaridi (lattosio, saccarosio) e omopolisaccaridi (amido, glicogeno, cellulosa). Eteropolisaccaridi e loro funzione.Funzioni principali dei carboidrati. Lipidi: lipidi neutri (trigliceridi) e polari (fosfolipidi, glicolipidi e sfingolipidi). Steroidi: colesterolo. Acidi grassi saturi e insaturi, fluidità dei grassi a temperatura ambiente. Funzioni principali dei lipidi. Amminoacidi e proteine: distinzione tra amminoacidi polari e non polari, caratteristiche principali. Livelli di struttura delle proteine e loro principali funzioni. Gli enzimi come catalizzatori biologici e loro meccanismo d’azione. Formazione del complesso enzimasubstrato. Caratteristiche del sito attivo. Cinetica di Michaelis-Menten, significato di Km e Vmax. Inibizione enzimatica reversibile ed irreversibile, competitiva e non competitiva. Regolazione dell’attività enzimatica, enzimi allosterici (cenni). Classificazione internazionale degli enzimi. Coenzimi e vitamine . Significato delle vitamine nella dieta dei mammiferi come precursori dei coenzimi. Isoenzimi (cenni). Introduzione al metabolismo: principio di conservazione dell’energia, estrazione dell’energia dalle sostanze nutrienti, analisi degli stati di ossidazione del carbonio e delle modalità con le quali avvengono le ossidoriduzioni biologiche. L’ATP come trasportatore universale di energia libera nei sistemi biologici, il coenzima A come trasportatore di acili attivati, i coenzimi NAD e FAD come trasportatori di elettroni. Concetto di via metabolica, catabolismo e anabolismo. Respirazione cellulare suddivisa schematicamente in tre fasi: produzione di AcetilCoA, ossidazione dell’acetilCoA e fosforilazione ossidativa. Metabolismo anaerobico ed aerobico del glucosio. Glicolisi: tappe, significato, bilancio energetico e regolazione. I destini del piruvato, fermentazione lattica, cenni sulla decarbossilazione ossidativa del piruvato ad opera dell’enzima mitocondriale piruvato deidrogenasi; ciclo di Krebs, fosforilazione ossidativa: la catena respiratoria e la forza protonmotrice da essa generata, sintesi dell’ATP e suo accoppiamento con la catena respiratoria, controllo respiratorio, disaccoppianti ed inibitori. Cenni sulla gluconeogenesi. Ruolo del fegato nell’omeostasi glicemica, regolazione ormonale della glicemia, insulina e glucagone. Metabolismo del glicogeno: ruolo e significato del glicogeno nei vari tessuti (differenze tra fegato e muscolo). Metabolismo dei lipidi: digestione ed assorbimento dei lipidi; colesterolo e sali biliari; trasporto dei lipidi nel sangue: caratteristiche principali delle lipoproteine plasmatiche; i trigliceridi come fonte di acidi grassi ossidabili, ossidazione degli acidi grassi: tappe enzimatiche, bilancio e resa energetica; formazione dei corpi chetonici e loro significato metabolico. Biosintesi degli acidi grassi (cenni) e acidi grassi essenziali. Metabolismo degli amminoacidi: i composti azotati e bilancio dell’azoto, digestione delle proteine e catabolismo degli amminoacidi: transaminazioni, deaminazione semplice e ossidativa (cenni), ciclo dell’urea: funzioni e significato; animali ammoniotelici, ureotelici e uricotelici. Destino degli atomi di carbonio degli amminoacidi: amminoacidi glucogenici e chetogenici. Distinzione tra amminoacidi essenziali e non essenziali. Integrazione del metabolismo nel ciclo nutrizione/digiuno Modalità di svolgimento Lezioni frontali con esercitazioni scritte Modalità d’esame Esame scritto con domande aperte Testo/i di riferimento Stefani e Taddei Chimica, Biochimica e Biologia Applicata, ed. Zanichelli Nelson e Cox, Introduzione alla Biochimica di Lehninger Ed Zanichelli Corso Integrato: MECCANISMI BIOLOGICI FONDAMENTALI Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti una visione integrata dei meccanismi biologici fondamentali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente; · Indicare le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le funzioni degli organuli subcellulari; · Illustrare i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed espressione genica) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato di salute; · Indicare i principali meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico; · Descrivere le basi genetiche delle malattie umane; · Illustrare i principi fondamentali per la valutazione del rischio di malattie a base genetica nonchè gli approcci principali utilizzabili per la modifica del rischio genetico; · Utilizzare terminologia, grandezze ed unità di misura in chimica per la corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche; · Descrivere le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro, l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica; · Descrivere le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della pressione; · Descrivere cenni sui fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale elettrostatico, resistenza e corrente elettrica. Modulo/Insegnamento: Biologia applicata SSD BIO/13 Docente: Brancolini Claudio Obiettivo del Corso di Biologia applicata e' quello di fornire allo studente le conoscenze di base sull'organizzazione della materia vivente e sul suo funzionamento. Al termine del corso lo studente deve dimostrare di conoscere la struttura e l’organizzazione delle cellule, le differenze tra procarioti ed eucarioti ed i meccanismi che controllano l'espressione e la trasmissione dell’informazione genetica. Deve inoltre poter descrivere i principi della biologia cellulare, della crescita cellulare e della divisione cellulare. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Differenze tra procarioti ed eucarioti. La cellula eucariotica: organizzazione interna, compartimentalizzazione. La membrana plasmatica, il trasporto attraverso la membrana. La cellule e l’ambiente esterno. Cenni sui recettori per segnali, recettori per l’adesione e la comunicazione tra cellule. Gli organelli: reticolo endoplasmico, mitocondri, Golgi, Nucleo e perossisomi. Il citoscheletro della cellula. Actina tubulina e filament intermedi cenni. I geni: concetto di gene. Organizzazione del genoma negli eucarioti. Introni ed esoni. Lo splicing La trascrizione nei procarioti. I promotori. L’espressione di un gene. Regolazione del Lacoperon. Esempi di trascrizione regolata, l’arabinosio ed il glucosio. Cenni sulla regolazione della trascrizione negli eucarioti. Il differenziamento. Ormoni e regolazione della trascrizione. Gli RNA: mRNA, rRNA e tRNA. Codice genetico ed il meccanismo di traduzione delle proteine. Meccanismo d’azione e specificità degli antibiotici nella sintesi proteica. La comunicazione tra cellule, le proteine di membrana . Il trasporto attraverso la membrana attivo, passivo e diffusione semplice (uniporto sinporto antiporto) Il potenziale di membrana i trasportatori ABC La divisione cellulare. Il controllo del ciclo cellulare. I checkpoint. Il complesso cyclina cdk. La regolazione della mitosi. Il gene del retinoblastoma. Il controllo della fase S. Inibitori di Cdk. Modalità di svolgimento Il Corso di Biologia consiste di 12 ore di lezioni accademiche. Modalità d’esame - Tema scritto con domande aperte Testo/i di riferimento - Biologia e Genetica Fasano Ginelli et al ed. EDISES 2010 - Biologia cellulare Mason et al. ed. Piccin 2011 Corso Integrato: MECCANISMI BIOLOGICI FONDAMENTALI Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti una visione integrata dei meccanismi biologici fondamentali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente; · Indicare le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le funzioni degli organuli subcellulari; · Illustrare i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed espressione genica) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato di salute; · Indicare i principali meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico; · Descrivere le basi genetiche delle malattie umane; · Illustrare i principi fondamentali per la valutazione del rischio di malattie a base genetica nonchè gli approcci principali utilizzabili per la modifica del rischio genetico; · Utilizzare terminologia, grandezze ed unità di misura in chimica per la corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche; · Descrivere le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro, l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica; · Descrivere le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della pressione; · Descrivere cenni sui fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale elettrostatico, resistenza e corrente elettrica. Modulo/Insegnamento: Genetica medica SSD MED/03 Docente: Puppin Cinzia Conoscenza dei principi fondamentali della genetica. Conoscenza dei concetti di cariotipo umano normale e patologico. Capacità di disegnare ed interpretare gli alberi genealogici. Conoscenza delle modalità di trasmissione ereditaria delle malattie monogeniche. Principi generali della genetica nelle malattie multifattoriali. Conoscenza degli elementi di base della consulenza genetica. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Cromosomi ed analisi del cariotipo nell’uomo. Mitosi e meiosi. Alberi genealogici. Classificazione delle malattie a base genetica. Ereditarietà legata al cromosoma X. Cenni sulla genetica delle malattie multifattoriali. Classificazione e principali malattie da difetto cromosomico. Espressione genica e mutazioni. Malattie mitocondriali. Diagnosi prenatale. Elementi di valutazione del rischio riproduttivo Consulenza genetica. Modalità di svolgimento: lezioni in aula. Modalità d’esame: compito scritto. Testi di riferimento: Genetica Medica essenziale di Bruno Dalla Piccola e Giuseppe Novelli, Il Minotauro editore. Genetica Medica pratica di Giuseppe Novelli ed Emiliano Giardina, Aracne editore. Testi di consultazione: Genetica Medica di Thomas D.Gelehrter, Francis S. Collins, David Ginsburg; Masson editore. Eredità di Michael R. Cummings; Edises editore. Corso Integrato: MECCANISMI BIOLOGICI FONDAMENTALI Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti una visione integrata dei meccanismi biologici fondamentali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le basi dell’organizzazione strutturale e funzionale della materia vivente; · Indicare le strutture principali della cellula, distinguendo le cellule procariote ed eucariote e descrivendo le funzioni degli organuli subcellulari; · Illustrare i principali processi metabolici (catabolici ed anabolici) e biologici (meccanismi di trasmissione ed espressione genica) e la loro integrazione nell’organismo umano come base per comprendere lo stato di salute; · Indicare i principali meccanismi che controllano l’espressione e la trasmissione del materiale genetico; · Descrivere le basi genetiche delle malattie umane; · Illustrare i principi fondamentali per la valutazione del rischio di malattie a base genetica nonchè gli approcci principali utilizzabili per la modifica del rischio genetico; · Utilizzare terminologia, grandezze ed unità di misura in chimica per la corretta applicazione delle prescrizioni terapeutiche; · Descrivere le leggi fondamentali della meccanica: la cinematica, la dinamica, il lavoro, l'energia e la potenza, la dinamica rotazionale, le leve con esempi nella biomeccanica; · Descrivere le leggi della meccanica dei fluidi: statica, dinamica (Bernoulli), fluidi reali, la misura della pressione; · Descrivere cenni sui fenomeni elettrici: carica elettrica e legge di Coulomb, campo elettrico e potenziale elettrostatico, resistenza e corrente elettrica. Modulo/Insegnamento: Fisica applicata SSD FIS/07 Docente: Fogolari Federico Il modulo di fisica applicata si propone di fornire allo studente i concetti base della fisica e la metodologia seguita per affrontare i problemi fisici. Una parte consistente delle lezioni viene usata per risolvere alcuni semplici problemi con lo scopo di illustrare come impostare e affrontare la soluzione di un problema fisico. Elementi conoscitivi richiesti allo studente Lo studente deve possedere una basilare conoscenza matematica che viene considerata acquisita e risulta necessaria per lo sviluppo successivo; in particolare lo studente deve conoscere e sapere utilizzare per semplici calcoli le equazioni matematiche di I e II grado; lo studente deve inoltre conoscere lo spazio cartesiano a due e tre dimensioni, il concetto di funzione cartesiana, e le principali funzioni elementari. Modalità di svolgimento del Corso Il corso si articolerà in lezioni teoriche ed esercitazioni numeriche sugli argomenti trattati. Programma e contenuti di insegnamento Fisica - Parte introduttiva. Vengono introdotti alcuni concetti di base, in particolare lo studente deve apprendere e sapere utilizzare i concetti di grandezza fisica e sue dimensioni, sistema di unità di misura, costante fondamentale, grandezza scalare, grandezza vettoriale. Vengono introdotte le funzioni seno e coseno. Lo studente deve apprendere e sapere utilizzare gli elementi fondamentali del calcolo vettoriale: somma e differenza di vettori, componenti di un vettore. - Meccanica. Cinematica - Concetti di spazio, tempo, velocità istantanea e velocità media, accelerazione istantanea e accelerazione media. Applicazioni sulla legge oraria di alcuni moti semplici quali moto rettilineo uniforme, moto rettilineo uniformemente accelerato, moto circolare uniforme, moto armonico. Dinamica - Concetti di: massa, forza, forza peso. I tre principi della dinamica, quantità di moto, concetto di campo di forza (campo gravitazionale). Concetti di lavoro, energia e loro unità di misura, principio di conservazione dell'energia, energia cinetica, energia potenziale, sistemi conservativi, concetto di potenza, equilibrio stabile ed instabile. Statica - Concetti di corpo esteso, equilibrio traslazionale, cenni di dinamica rotazionale - concetto di momento angolare, principio di conservazione del momento angolare, equilibrio rotazionale, vincolo, leve (I, II e III tipo), esempi di leve nel corpo umano, baricentro. Cenni di fisica dei fluidi. Grandezze fondamentali: pressione e densita'. Principio di Archimede. Equazione di Bernoulli e applicazioni ai vasi sanguigni. Testi adottati e consigliati - Qualsiasi testo di Fisica delle superiori copre ampiamente tutto il programma. Testi consigliati per la consultazione: - Fisica Biomedica - D. Scannicchio, Edises. Napoli. - Elementi di fisica Bersani - Bettati - Biagi - Capozzi - Feroci - Lepore - Mita - Ortalli - Roberti - Viglino - Vitturi, Ed. Piccin Padova. Modalità di valutazione del profitto La valutazione di profitto verrà effettuata mediante esame scritto che prevederà risposte sintetiche e risoluzione di semplici problemi di fisica. Corso Integrato: BASI MORFO-FUNZIONALI DEL CORPO UMANO Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre una visione integrata delle basi morfo-funzionali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere la conoscenza macroscopica e microscopica di base del corpo umano, con riferimento ai diversi livelli di organizzazione, dalle cellule differenziate agli apparati; Indicare i caratteri distintivi, le proprietà e l’organizzazione strutturale di cellule differenziate e tessuti, la loro potenzialità rigenerativa, le specifiche modalità di invecchiamento e la distribuzione nel corpo; · Descrivere l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato osteomuscolare (ossa, muscoli, tendini, legamenti, cartilagini); · Illustrare l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale del sistema nervoso; · Descrivere l’organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato endocrino; · Indicare la struttura e l’integrazione tissutale nella cute; · Descrivere la struttura, topografia e integrazione tissutale nelle sierose; · Indicare la struttura e topografia degli organi che costituiscono l’apparato respiratorio, l’apparato digerente, l’apparato urogenitale; · Descrivere l’integrazione tissutale nella parete dei visceri cavi, · Illustrare la composizione tissutale delle diverse mucose, con particolare riguardo a quelle direttamente o indirettamente raggiungibili dall’infermiere; · Indicare l'organizzazione strutturale e l’integrazione tissutale nei visceri parenchimatosi, con particolare riguardo a rene e fegato, con le connesse implicazioni morfo-funzionali; · Descrivere la struttura macroscopica e l’integrazione tissutale per quanto riguarda il cuore e i vasi sanguiferi nelle diverse gerarchie, con le connesse correlazioni morfo-funzionali; · Indicare la composizione e le proprietà del sangue e le caratteristiche del tessuto emopoietico. · Descrivere il sangue: volume e composizione; caratteristiche fisico chimiche; funzione eritrocitaria; · Descrivere il cuore e la circolazione: organizzazione generale del circolo; attività elettrica e meccanica del cuore; ECG; gettata cardiaca, sua misura e meccanismi di regolazione; pressione arteriosa, venosa, capillare e loro regolazione; sistema linfatico; controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio; · Descrivere la respirazione: composizione e pressione dell'atmosfera; volumi polmonari statici e dinamici; meccanica respiratoria; circolo polmonare. ventilazione alveolare; ricambio gassoso; trasporto dei gas nel sangue; regolazione respiratoria del pH; meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione; · Descrivere il sistema nervoso: potenziale di membrana, potenziale d’azione, sinapsi, sistemi sensoriali, sistema nervoso autonomo, controllo motorio, funzioni nervose superiori; · Descrivere il rene e liquidi corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio idrico; funzione glomerulare; funzione tubulare; riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell'acqua; regolazione renale del pH; · Descrivere l’apparato gastroenterico: funzione motoria, secretoria, e di assorbimento; i meccanismi regolatori (nervosi ed endocrini); la funzione endocrina/esocrina dell’apparato; · Descrivere il metabolismo, il fabbisogno alimentare ed energetico: misura diretta ed indiretta del metabolismo energetico; bilanci energetici; alimentazione (le proteine, i lipidi, i glucidi, le vitamine, i sali minerali) Modulo/Insegnamento: ISTOLOGIA SSD BIO/17 Docente: Giordano Marco Obiettivo del modulo è che lo studente raggiunga la conoscenza della morfologia, dell’organizzazione e dell’integrazione delle cellule e dei tessuti dell’organismo umano, particolarmente finalizzato a costituire una base propedeutica per lo studio di altre discipline del Corso di Laurea, quali l’anatomia umana normale e patologica. Programma: Contenuti Livelli gerarchici di organizzazione della materia vivente e discipline dell'area morfologica La cellula e le sue linee differenziative. Cenni su spermatogenesi e follicologenesi, fecondazione, annidamento del concepito, annessi embrionali, placenta, barriera ematoplacentale, significato funzionale ed attività endocrina della placenta. Rapporto di derivazione embriogenetica dei tessuti dai tre foglietti embrionali. I quattro tessuti dell'individuo adulto. Polarità cellulare. Adesione cellulare. Specializzazioni di superficie delle cellule. Interazione cellula-matrice. Interazioni fra tessuto epiteliale e tessuto connettivo. Integrazione di tessuti nella cute, nelle mucose e nelle sierose. Integrazione di tessuti nei visceri cavi e nei visceri parenchimatosi. Integrazione di tessuti nella parete dei vasi. I diversi tipi di endotelio nei vasi capillari. Il tessuto connettivo. La matrice extracellulare. Cellule residenti e migranti nei tessuti connettivi. Capacità rigenerativa. Classificazione dei tessuti connettivi propriamente detti con cenni funzionali su tessuto linfoide, tessuti adiposi, tendini e legamenti. I tessuti connettivi di sostegno. I tipi di cartilagine con riferimenti all'invecchiamento. Il tessuto osseo, con riferimenti a rimaneggiamento, rimodellamento. Il sangue, il midollo osseo e l'emopoiesi. Il tessuto epiteliale. Capacità rigenerativa tissutale. Gli epiteli di rivestimento: caratteristiche morfofunzionali e distribuzione dei diversi tipi. Epiteli pavimentosi semplici; epiteli cubici semplici; epiteli batiprismatici semplici, epiteli assorbenti, epiteli secernenti; epiteli pluriseriati, con riferimento agli epiteli delle vie respiratorie; epiteli isoprismatici e batiprismatici composti; epiteli pavimentosi composti; l’epidermide; epitelio polimorfo, uroteli. Gli epiteli ghiandolari. Le ghiandole esocrine. Classificazione e distribuzione, tipi di secrezione. Le mucose di intestino tenue ed intestino crasso, la mucosa gastrica; ghiandole sudoripare e ghiandole sebacee; ghiandole lacrimali, ghiandole salivari maggiori, ghiandole mammarie, ghiandole prostatiche, ghiandole del pancreas. Le ghiandole endocrine. Ipofisi, adenoipofisi e neuroipofisi, asse ipotalamo-ipofisario. Ghiandole interstiziali di testicolo e ovaio, corpo luteo. Ciclo mestruale. Epifisi. Tiroide. Paratiroidi. Isole del Langerhans. Ghiandole surrenali. Il tessuto muscolare. Capacità rigenerativa. Tessuto muscolare striato scheletrico e struttura dei muscoli scheletrici; tessuto muscolare striato cardiaco nel miocardio aspecifico e in quello specifico; tessuto muscolare liscio. Tessuto nervoso. Le diverse capacità rigenerative di neurone e cellule della glia. Neurone. Sinapsi. Fibre nervose mieliniche ed amieliniche. Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame Scritto con una risposta a tema, risposte brevi e quiz a risposta multipla. Testo di riferimento Martini, Nath; Fondamenti di Anatomia e Fisiologia, terza edizione, EdiSes, 2010 Carinci, Gaudio, Marinozzi; Anatomia umana e istologia, Elsevier, 2012 Corso Integrato: BASI MORFO-FUNZIONALI DEL CORPO UMANO Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre una visione integrata delle basi morfo-funzionali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere la conoscenza macroscopica e microscopica di base del corpo umano, con riferimento ai diversi livelli di organizzazione, dalle cellule differenziate agli apparati; Indicare i caratteri distintivi, le proprietà e l’organizzazione strutturale di cellule differenziate e tessuti, la loro potenzialità rigenerativa, le specifiche modalità di invecchiamento e la distribuzione nel corpo; · Descrivere l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato osteomuscolare (ossa, muscoli, tendini, legamenti, cartilagini); · Illustrare l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale del sistema nervoso; · Descrivere l’organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato endocrino; · Indicare la struttura e l’integrazione tissutale nella cute; · Descrivere la struttura, topografia e integrazione tissutale nelle sierose; · Indicare la struttura e topografia degli organi che costituiscono l’apparato respiratorio, l’apparato digerente, l’apparato urogenitale; · Descrivere l’integrazione tissutale nella parete dei visceri cavi, · Illustrare la composizione tissutale delle diverse mucose, con particolare riguardo a quelle direttamente o indirettamente raggiungibili dall’infermiere; · Indicare l'organizzazione strutturale e l’integrazione tissutale nei visceri parenchimatosi, con particolare riguardo a rene e fegato, con le connesse implicazioni morfo-funzionali; · Descrivere la struttura macroscopica e l’integrazione tissutale per quanto riguarda il cuore e i vasi sanguiferi nelle diverse gerarchie, con le connesse correlazioni morfo-funzionali; · Indicare la composizione e le proprietà del sangue e le caratteristiche del tessuto emopoietico. · Descrivere il sangue: volume e composizione; caratteristiche fisico chimiche; funzione eritrocitaria; · Descrivere il cuore e la circolazione: organizzazione generale del circolo; attività elettrica e meccanica del cuore; ECG; gettata cardiaca, sua misura e meccanismi di regolazione; pressione arteriosa, venosa, capillare e loro regolazione; sistema linfatico; controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio; · Descrivere la respirazione: composizione e pressione dell'atmosfera; volumi polmonari statici e dinamici; meccanica respiratoria; circolo polmonare. ventilazione alveolare; ricambio gassoso; trasporto dei gas nel sangue; regolazione respiratoria del pH; meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione; · Descrivere il sistema nervoso: potenziale di membrana, potenziale d’azione, sinapsi, sistemi sensoriali, sistema nervoso autonomo, controllo motorio, funzioni nervose superiori; · Descrivere il rene e liquidi corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio idrico; funzione glomerulare; funzione tubulare; riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell'acqua; regolazione renale del pH; · Descrivere l’apparato gastroenterico: funzione motoria, secretoria, e di assorbimento; i meccanismi regolatori (nervosi ed endocrini); la funzione endocrina/esocrina dell’apparato; · Descrivere il metabolismo, il fabbisogno alimentare ed energetico: misura diretta ed indiretta del metabolismo energetico; bilanci energetici; alimentazione (le proteine, i lipidi, i glucidi, le vitamine, i sali minerali) Modulo/Insegnamento: ANATOMIA UMANA SSD BIO/16 Docente: Saccheri Paola Acquisizione dello studente dell’adeguato linguaggio scientifico e delle conoscenze anatomiche, sia descrittive che topografiche, indispensabili per la comprensione delle funzioni espletate dai vari organi ed apparati. Programma: Contenuti IL LINGUAGGIO DELL’ANATOMIA Anatomia di superficie: le regioni del corpo umano. L’uomo anatomico, le posizioni ed i movimenti. APPARATO LOCOMOTORE - Osteologia Aspetti generali dell’apparato scheletrico, caratteristiche macroscopiche delle ossa in generale, struttura dell'osso, accrescimento osseo (cenni), rimodellamento osseo ed osteoporosi, cenni sui processi riparativi delle fratture. Caratteristiche principali delle ossa del cranio, del cingolo scapolare, dell’arto superiore (braccio, avambraccio, mano), del bacino, dell’arto inferiore (coscia, gamba, piede). Colonna vertebrale: caratteristiche generali, descrizione delle vertebre in generale e differenze locoregionali, la gabbia toracica, il midollo spinale ed i nervi spinali, i dischi intervertebrali, cenni sulle articolazioni zigo-apofisarie e sui principali legamenti, i pilastri, i movimenti, le curve fisiologiche. - Artrologia. Aspetti generali, le classificazioni, cenni sulle articolazioni non sinoviali. Le articolazioni sinoviali: caratteristiche generali, cartilagine articolare, cenni sull’artrosi, capsula articolare, membrana sinoviale, liquido sinoviale, dischi e menischi, legamenti, cuscinetti adiposi, contributo dei muscoli alla stabilità. I movimenti delle articolazioni sinoviali: come descriverli nello spazio e definizione di ROM. Cenni sulle principali articolazioni sinoviali. - Miologia. Aspetti generali, tessuto muscolare scheletrico (cenni), le classificazioni. Cenni sui principali gruppi muscolari del capo, del collo, del torace, del dorso, della spalla, del braccio, dell’avambraccio, della mano, dell’addome, del perineo, della regione glutea, della coscia, della gamba, del piede. La fossa cubitale e le strutture che la attraversano. Il legamento inguinale. Il triangolo dello Scarpa. APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO E SISTEMA LINFATICO Caratteristiche generali. Cuore: funzione, sede, posizione, rapporti, struttura, valvole e scheletro fibroso, morfologia esterna ed interna, piccolo circolo e circolazione sistemica, sistema di conduzione (cenni), vascolarizzazione, innervazione (cenni). I vasi: struttura in generale, capillari, arterie, vene, vasi linfatici. Apparato linfatico: la linfa, i principali vasi linfatici, i linfonodi, il MALT, le tonsille, la milza. I principali vasi arteriosi: aorta (ascendente, arco, discendente o toracica, addominale) e suoi rami principali (a. anonima, a. carotidi comuni, carotidi interne, a. succlavie, a. bronchiali, tripode celiaco, a. mesenterica superiore, a. renali, a. mesenterica inferiore), a. iliache comuni, a. iliache interne, a. iliache esterne. Cenni sulla vascolarizzazione del capo: a. carotide interna (cenni su seno e glomo carotideo), a. carotide esterna, a. vertebrale, poligono del Willis. Principali vasi dell’arto superiore: a. ascellari, a. brachiali o omerali, a. radiali, a. ulnari, cenni sulla vascolarizzazione della mano. Principali vasi dell’arto inferiore: a. femorali, a. poplitee, a. tibiali anteriori, tronchi tibio-peroneali, cenni sulla vascolarizzazione dei piedi. Principali vasi venosi del capo/collo, del torace, dell’addome (con particolare attenzione alla vena porta), vene degli arti superiori (con particolare attenzione al circolo superficiale) e vene degli arti inferiori (circolo superficiale e profondo). APPARATO RESPIRATORIO Aspetti generali, funzioni ed organizzazione. Le vie aeree superiori: naso (cavità nasali e seni paranasali), rinofaringe, laringe. L’albero tracheobronchiale. Bronchioli ed alveoli. I polmoni: funzioni, sede, posizione, rapporti, morfologia, vasi e nervi. Le pleure. Caratteristiche principali dei muscoli respiratori. Cenni di meccanica respiratoria. APPARATO DIGERENTE Aspetti generali, struttura, movimenti intestinali. Cavo orale, lingua, denti e ghiandole salivari. Faringe (orofaringe, ipofaringe): sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura. Esofago: sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura. Stomaco: sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura. Intestino tenue (duodeno, digiuno, ileo): aspetti generali, sede, posizione, rapporti, morfologia e struttura. Intestino crasso (cieco, appendice, colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma, retto, ano): sede, posizione, rapporti, morfologia, struttura e cenni sulla continenza. Fegato: aspetti generali, funzione, sede, posizione, rapporti, morfologia, struttura e vascolarizzazione. Le vie biliari e la cistifellea. Pancreas: aspetti generali, funzione, sede, posizione, rapporti, morfologia, struttura, dotti escretori. APPARATO GENITO-URINARIO - Apparato urinario Caratteristiche generali. Reni: funzione, sede e rapporti, morfologia e struttura, vascolarizzazione. Vie urinarie: calici minori e maggiori, pelvi renali, ureteri, vescica, uretra maschile e femminile. - Apparato genitale femminile Aspetti generali. Funzioni, sede e rapporti, morfologia e struttura di ovaie, tube uterine o di Falloppio, utero, vagina e vulva. Ciclo ovarico e ciclo endometriale. - Apparato genitale maschile Aspetti generali, cenni sulla spermatogenesi e sull’attività delle gonadi maschili. Sede e rapporti, morfologia e struttura di scroto, testicoli, epididimo, dotto deferente, funicolo spermatico, vescichette seminali, dotto eiaculatore, prostata, pene. SISTEMA ENDOCRINO Aspetti generali. Sede, posizione, rapporti, morfologia di ipofisi, epifisi, tiroide, paratiroidi, pancreas endocrino, ghiandole surrenali. NEUROANATOMIA Aspetti generali ed organizzazione (SNC, SNA, SNP). Cavità del sistema nervoso centrale. Meningi e liquido cefalorachidiano. Cenni sui principali nervi cranici. Midollo spinale e nervi spinali: sede, rapporti e morfologia. Tronco encefalico: organizzazione morfo-funzionale. Cervelletto: organizzazione morfo-funzionale. Diencefalo: organizzazione morfo-funzionale. Telencefalo: organizzazione morfo-funzionale . Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame Scritto con una risposta a tema, risposte brevi e quiz a risposta multipla. Testo di riferimento Martini Nath: Fondamenti di Anatomia e Fisiologia, terza edizione, EdiSes, 2010 Carinci, Gaudio, Marinozzi: Anatomia umana e istologia, Elsevier, 2012 Corso Integrato: BASI MORFO-FUNZIONALI DEL CORPO UMANO Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre una visione integrata delle basi morfo-funzionali del corpo umano. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere la conoscenza macroscopica e microscopica di base del corpo umano, con riferimento ai diversi livelli di organizzazione, dalle cellule differenziate agli apparati; Indicare i caratteri distintivi, le proprietà e l’organizzazione strutturale di cellule differenziate e tessuti, la loro potenzialità rigenerativa, le specifiche modalità di invecchiamento e la distribuzione nel corpo; · Descrivere l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato osteomuscolare (ossa, muscoli, tendini, legamenti, cartilagini); · Illustrare l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale del sistema nervoso; · Descrivere l’organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato endocrino; · Indicare la struttura e l’integrazione tissutale nella cute; · Descrivere la struttura, topografia e integrazione tissutale nelle sierose; · Indicare la struttura e topografia degli organi che costituiscono l’apparato respiratorio, l’apparato digerente, l’apparato urogenitale; · Descrivere l’integrazione tissutale nella parete dei visceri cavi, · Illustrare la composizione tissutale delle diverse mucose, con particolare riguardo a quelle direttamente o indirettamente raggiungibili dall’infermiere; · Indicare l'organizzazione strutturale e l’integrazione tissutale nei visceri parenchimatosi, con particolare riguardo a rene e fegato, con le connesse implicazioni morfo-funzionali; · Descrivere la struttura macroscopica e l’integrazione tissutale per quanto riguarda il cuore e i vasi sanguiferi nelle diverse gerarchie, con le connesse correlazioni morfo-funzionali; · Indicare la composizione e le proprietà del sangue e le caratteristiche del tessuto emopoietico. · Descrivere il sangue: volume e composizione; caratteristiche fisico chimiche; funzione eritrocitaria; · Descrivere il cuore e la circolazione: organizzazione generale del circolo; attività elettrica e meccanica del cuore; ECG; gettata cardiaca, sua misura e meccanismi di regolazione; pressione arteriosa, venosa, capillare e loro regolazione; sistema linfatico; controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio; · Descrivere la respirazione: composizione e pressione dell'atmosfera; volumi polmonari statici e dinamici; meccanica respiratoria; circolo polmonare. ventilazione alveolare; ricambio gassoso; trasporto dei gas nel sangue; regolazione respiratoria del pH; meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione; · Descrivere il sistema nervoso: potenziale di membrana, potenziale d’azione, sinapsi, sistemi sensoriali, sistema nervoso autonomo, controllo motorio, funzioni nervose superiori; · Descrivere il rene e liquidi corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio idrico; funzione glomerulare; funzione tubulare; riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell'acqua; regolazione renale del pH; · Descrivere l’apparato gastroenterico: funzione motoria, secretoria, e di assorbimento; i meccanismi regolatori (nervosi ed endocrini); la funzione endocrina/esocrina dell’apparato; · Descrivere il metabolismo, il fabbisogno alimentare ed energetico: misura diretta ed indiretta del metabolismo energetico; bilanci energetici; alimentazione (le proteine, i lipidi, i glucidi, le vitamine, i sali minerali) Modulo/Insegnamento: Fisiologia SSD BIO/09 Docente: Francescato Maria Pia Obiettivo dell’insegnamento è che lo studente comprenda e, ove di utilità per la futura professione, sia una descrizione quantitativa dei meccanismi fisiologici che regolano le funzioni dell’organismo. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) FISIOLOGIA CELLULARE Introduzione generale alla fisiologia umana. Le membrane cellulari come barriere biologiche. Meccanismi di trasporto di membrana. I canali ionici. I TESSUTI ECCITABILI Il potenziale di membrana. I potenziali di equilibrio e di riposo. Il potenziale locale graduato. La conduzione elettrotonica. Integrazione dei segnali: la sommazione spaziale e la sommazione temporale. Il potenziale d’azione. Caratteristiche. Principio del tutto-o-nulla. I periodi refrattari. La conduzione del potenziale d’azione. Effetti della mielinizzazione e del diametro delle fibre sulla velocità di conduzione. Le sinapsi. Caratteristiche delle sinapsi elettriche e delle sinapsi chimiche. Eventi della sinapsi chimica. Sinapsi convergenti e divergenti. I principali neurotrasmettitori. La contrazione muscolare. Accoppiamento eccitazione-contrazione. Il concetto di unità motoria. IL SISTEMA NERVOSO Scala gerarchica del sistema nervoso centrale. Struttura e funzioni generali del midollo spinale. I riflessi spinali. I riflesso mono-sinaptico: il riflesso miotatico ed i fusi neuromuscolari. I riflessi poli-sinaptici: il riflessi tendineo e quello di fuga. Generalità sugli emisferi cerebrali. Generalità sul sistema motorio. La corteccia motoria primaria e l’homunculus motorio. Le proiezioni discendenti: vie piramidali ed extrapiramidali. I nuclei della base. Cenni al loro coinvolgimento nel controllo motorio. Funzioni del cervelletto nella coordinazione motoria. Generalità sui sistemi sensoriali. Tipi di recettori. Il meccanismo della trasduzione. Concetti di campo recettivo, acuità sensoriale e stimolo adeguato. Modalità di codifica della localizzazione, intensità e durata dello stimolo. Tipologie di recettori cutanei. I recettori nocicettivi. Concetti di sensibilizzazione, iperalgesia e allodinia. Le vie somatosensoriali e la corteccia sensoriale primaria. Organizzazione generale del sistema nervoso autonomo. Neurotrasmettitori e recettori del SNA. Cenni agli effetti contrapposti del sistema simpatico e parasimpatico. Il sistema visivo. Cenni di ottica fisiologica. I fotorecettori. La trasduzione dello stimolo visivo. La visione dei colori. Le vie visive centrali. Cenni al sistema uditivo. L’organo del Corti e la trasduzione dei suoni. APPARATO CIRCOLATORIO Generalità sull’apparato circolatorio. Emodinamica. Le principali leggi dell’idraulica applicabili al sistema circolatorio. Relazioni tra velocità del flusso, resistenza al flusso, raggio del condotto e portata. La pressione arteriosa. I polsi di pressione. Livello nell’albero circolatorio che oppone la massima resistenza al flusso ematico. La compliance vascolare; effetto dell’invecchiamento. Differenze tra circolazione sistemica e circolazione polmonare. Regolazione della pressione arteriosa. Il riflesso barocettivo ed il sistema renina-angiotensina-aldosterone. Risposte dell’organismo all’emorragia acuta ed ai cambi di postura. Il movimento dei fluidi a cavallo della membrana capillare. Filtrazione e riassorbimento. Il ciclo cardiaco. La funzione di pompa dei ventricoli e la relazione P/V del ventricolo sinistro. I toni cardiaci. Cenni ai soffi cardiaci. La gettata cardiaca. Meccanismi di regolazione La curva della funzione cardiaca e la curva della funzione vascolare. La pressione media sistemica di riempimento. L’elettrofisiologia cardiaca. Il sistema specifico di conduzione. Caratteristiche del potenziale d’azione della fibra cardiaca. L’eccitazione ritmica del cuore. I possibili foci ectopici. L’elettrocardiogramma. Onde tipiche e loro significato. Le diverse derivazioni elettrocardiografiche. APPARATO RESPIRATORIO Anatomia funzionale dell’apparato respiratorio. La zona di conduzione e la zona respiratoria. Lo spazio morto anatomico e quello fisiologico. La complianza polmonare ed il fenomeno dell’isteresi. Il ciclo respiratorio. Inspirazione ed espirazione. La ventilazione minuto e la ventilazione alveolare. Differenze regionali nella ventilazione. Differenze regionali nella perfusione. Cenni al rapporto ventilazione/perfusione. I volumi e le capacità polmonari. Fisica degli scambi gassosi. Composizione dell’aria ambiente, dell’aria inspirata e dell’aria alveolare. Il ricambio dell’aria alveolare. La diffusione dei gas. Limitazione della diffusione dovuta alla diffusione stessa e limitazione alla diffusione dovuta alla perfusione. Il trasporto dell’ossigeno nel sangue. La curva di dissociazione dell’Hb. Forme di trasporto dell’anidride carbonica. Cenni ai meccanismi di regolazione della respirazione. APPARATO ESCRETORE Cenni di anatomia del rene. L’unità funzionale: il nefrone. Il flusso sanguigno renale ed il flusso plasmatici renale. Il principio di Fick e la clearance del PAI. La filtrazione glomerulare. La velocità di filtrazione glomerulare. La clearance dell’inulina e della creatinina come indicatore endogeno. Il concetto di “clearance”. La frazione di filtrazione. Riassorbimento ed escrezione. La curva di titolazione del glucosio. Caratteristiche peculiari delle diverse parti del nefrone. Il riassorbimento dell’acqua con particolare riferimento al riassorbimento obbligatorio. La creazione del gradiente cortico-midollare tramite il meccanismo in controcorrente. La funzione dei vasa recta. Effetti dell’ormone antidiuretico ADH. Cenni ai meccanismi d’azione dei principali diuretici. Il riflesso della minzione. Il bilancio idrico. L’equilibrio acido-base. I tamponi fisiologici. Cenni ai disturbi dell’equilibrio acido-base ed ai meccanismi di compenso. APPARATO DIGERENTE Cenni all’anatomia dell’apparato digerente. Motilità dell’apparato digerente. La masticazione. I fenomeni della deglutizione. Il flusso retrogrado nel vomito. Motilità gastrica: lo svuotamento ordinato. I movimenti di rimescolamento e peristaltici dell’intestino tenue. I movimenti di massa nel colon. Il controllo della defecazione. Le secrezioni dell’apparato digerente. La saliva. La secrezione gastrica; tappe fondamentali e stimoli alla secrezione. Il succo pancreatico; composizione e stimoli alla secrezione. La bile; i pigmenti ed i sali biliari. Il circolo entero-epatico dei sali biliari. Cenni alle funzioni del fegato. I principali ormoni gastro-enterici. La gastrina, la secretina e la colecistochinina. Stimoli alla loro secrezione e loro funzioni. Cenni alle funzioni integrate. Digestione e assorbimento dei principi nutritivi. Le tappe della digestione dei glucidi. Assorbimento dei monosaccaridi in co-trasporto col sodio. La digestione proteica. Assorbimento degli aminoacidi, dei piccoli peptidi e per pinocitosi delle proteine intatte. La digestione dei lipidi. Coinvolgimento del fegato e della bile. L’assorbimento dei lipidi e la ricostituzione dei trigliceridi all’interno dell’enterocita; la dismissione nel torrente linfatico sotto forma di chilomicroni. Endocrinologia generale. Definizione di ormone. I recettori per gli ormoni. Il trasporto ematico degli ormoni. SISTEMA ENDOCRINO L’ipotalamo e l’ipofisi. L’asse ipotalamo-ipofisi-tiroide. L’ormone tiroideo. Omeoastasi calcica. Vit. D, PTH e calcitonina. L’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Gli ormoni della corticale del surrene: mineralcorticoidi e glucocorticoidi. Omeostasi glicemica. Insulina e glucagone. Il diabete. Iper- e ipoglicemia. SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE Fabbisogno energetico dell’organismo. Il valore calorico dei diversi principi nutritivi. Il metabolismo basale, l’azione dinamico specifica degli alimenti, il metabolismo totale. Il valore biologico delle proteine. Importanza nutrizionale delle proteine e razione raccomandata. Cenni agli alimenti a natura proteica. Importanza nutrizionale dei lipidi e loro razione raccomandata. Cenni agli alimenti di natura lipidica. Importanza nutrizionale dei glucidi e loro razione raccomandata. Cenni agli alimenti di natura glucidica. Fabbisogno di acqua e fibre. Generalità sulle vitamine idro- e liposolubili. Le vitamine A,D, K, ac. Folico, B12 e C. Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame - Scritto a risposte multiple e risposte brevi Testo/i di riferimento Martini Nath: Fondamenti di Anatomia e Fisiologia, terza edizione, EdiSes, 2010 Corso Integrato: BASI DI PATOLOGIA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi generali della patologia, dei fattori determinanti, delle sue manifestazioni, nonché le basi della microbiologica e della diagnostica clinica. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere i processi patologici dei meccanismi molecolari e cellulari di risposta dell’organismo, le correlazioni sistemiche tra gli organi e gli apparati; · Indicare le anormalità biologiche e dei meccanismi di controllo dell’organizzazione cellulare, tissutale, degli organi e dei sistemi ai vari livelli di integrazione; · Illustrare le cause determinanti le malattie dell’uomo; · Descrivere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo umano; · Indicare i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli apparati dell’organismo indicando le possibili alterazioni di tali meccanismi; · Descrivere il meccanismo della febbre e dell’infiammazione; · Descrivere le caratteristiche di base della patologia molecolare, cellulare e genetica; · Illustrare i meccanismi maggiormente implicati nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore, polmone, rene, endocrino e gastroenterico); · Descrivere le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi; · Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni tra di essi e le difese dell’ospite; · Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di microbiologia per la selezione dei differenti patogeni; · Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi; · Descrivere i parametri generali di un esame di laboratorio, i principali significati biologici e patologici degli esami, nonché le basi procedurali per una accurata esecuzione; · Indicare le modalità di lettura di un referto ed i principali criteri interpretativi; · Appropriarsi della terminologia necessaria all’efficace comunicazione in ambito sanitario. Modulo/Insegnamento: Patologia generale SSD MED/04 Docente: Ambesi Impiombato Francesco Saverio Obiettivi specifici della Disciplina: Apprendimento e comprensione delle cause determinanti e dei meccanismi patogenetici delle malattie dell’uomo, con particolare riguardo, da un lato, ai fenomeni di carattere generale quali la febbre, l’infiammazione, la patologia molecolare, cellulare, genetica e l’oncologia e dall’altro lato ai fenomeni organoo tessuto-specifici maggiormente rilevanti in Fisiopatologia umana. Contenuti della Disciplina: Fondamenti. 1. La Patologia e Fisiopatologia Generale come discipline sperimentali. Contenuti. Relazioni con le altre discipline in una visione prospettica degli studi Infermieristici. Livelli di studio e di approfondimento della Patologia e Fisiopatologia Generale. Sistemi ed organi: tessuti, cellule, macromolecole informazionali e strutturali, molecole e ioni. 2. 3. 4. 5. Sistemi in vivo; sistemi in vitro. Terapia causale cellulare e molecolare. Ingegneria tissutale. Terapia genica. Deontologia ed etica professionale. Eziologia e Patogenesi. Concetto e classificazioni. Concetto ed esempi di malattie. Malattie acute e croniche. Malattie ereditarie, congenite e acquisite. Concetto ed esempi di stati morbosi primitivi o da esiti di malattia. Gli agenti fisici come causa di malattie. Elettricità. Calore e basse temperature. Le radiazioni ultraviolette. Le radiazioni ionizzanti. Alterazioni nei meccanismi di riparo del DNA. Gli agenti chimici come causa di malattie. Sostanze ad azione flogogena e steatogena. Sostanze ad azione tossica. Sostanze ad azione mutagena. Esempi: l’alcool, il fumo. Gli agenti biologici come causa di malattie. Concetti di virulenza e patogenicità. Simbiosi e parassitismo. Le infezioni. Cenni di parassitologia. Concetti di normalità e patologia. Parametri di riferimento. I valori normali in Clinica e in Laboratorio di analisi. Valutazione statistica. Correlazioni. Fenomeni generali. A - La Febbre. 6. Patologia della termoregolazione. Intervallo di normalità e tecniche di misurazione della temperatura corporea. Produzione e smaltimento del calore corporeo in condizioni fisiologiche e patologiche. Ipotermia e ipertermia. Andamento febbrile. Tipi di decorso. Alterazioni metaboliche e funzionali. Finalità ed efficacia della risposta febbrile. Effetti biologici della febbre. B - L’infiammazione. 7. 8. Concetti storici e definizione attuale. Classificazione delle cause eziologiche. Infiammazione acuta e cronica (ab inizio o evolutiva). Trasudato ed essudato. Le infiammazioni croniche. Classificazione. Meccanismi patogenetici. Varietà fibrosa, sierosa e suppurativa. I granulomi. I processi di riparazione delle ferite. Patologia Molecolare. 9. 10. 11. 12. 13. Concetto ed esempi di lesioni molecolari genetiche e non; tecnologie utilizzate. La morte cellulare: stress, necrosi e apoptosi. Alterazioni del metabolismo dei carboidrati. Esempi: Diabete mellito tipo I e II. Alterazioni del metabolismo delle lipoproteine e dei lipidi. Esempi: Iperlipoproteinemie, Aterosclerosi. Alterazioni del metabolismo degli aminoacidi. Esempi: Alcaptonuria, Albinismo. Alterazioni del metabolismo delle purine e pirimidine. Esempi: Gotta, Sindrome di Lesch Nyhan e Oroticuria. Alterazioni del metabolismo dell’eme. Esempi: Iperbilirubinemie e Itteri. La patologia molecolare del sangue: Anemie, Coagulazione. Patologia Genetica. 14. Le leggi di Mendel e la patologia umana. Malattie genetiche legate agli eterocromosomi. Esempi: Emofilia, Daltonismo. 15. Caratteri autosomici dominanti: i gruppi sanguigni. Malattie genetiche autosomiche recessive. Esempi di malattie autosomiche dominanti. Le emoglobinopatie. Patologia Cellulare. 16. Le atrofie. I fenomeni degenerativi. La senescenza cellulare. Ipertrofia, iperplasia, metaplasia, anaplasia. Oncologia. 17. Proliferazione cellulare normale e patologica. Il concetto di trasformazione cellulare. Classificazione e nomenclatura delle neoplasie: neoplasie benigne e maligne. 18. La progressione tumorale. Oncogèni. Anti-oncogèni. Le metastasi. Le anomalie cromosomiche. La cancerogenesi chimica e fisica. Biologia molecolare delle neoplasie: concetti. Le disvitaminosi. 19. La vitamina A. Il complesso B (Bl. B2, B6, PP). La vitamina C: lo scorbuto. La vitamina D. Rachitismo ed osteomalacia. La vitamina E. L’acido pantotenico, la biotina. La vitamina K. Patologia cellulare e molecolare delle ghiandole endocrine. 20. Organizzazione generale del sistema endocrino. Ormoni e Recettori. Feedback positivo e negativo. Meccanismi endocrini, paracrini e autocrini. Fisiopatologia della ghiandola ipofisi. Il coordinamento endocrino. 21. La neuroipofisi e l’adenoipofisi. 22. La ghiandola tiroide. Il gozzo. Iper- ed ipotiroidismo. Le malattie autoimmuni della tiroide. 23. Le paratiroidi. Le ghiandole surrenali: ipo- ed iper-corticosurrenalismo; la midollare. Malattie delle gonadi: ovaio, testicolo. 24. Gli ormoni gastrointestinali: il timo: la funzione endocrina renale. Modalità di svolgimento del Corso: Lezioni frontali Bibliografia di riferimento: - G. M. Pontieri, Patologia Generale & Fisiopatologia generale Per i corsi di Laurea in Professioni Sanitarie, III Edizione. Aldo Zangara, Patologia Medica per Infermieri Professionali e Allievi Infermieri, Volume I Patologia Generale e Fisiopatologia, Piccin. Qualsiasi testo di Patologia Generale per Studenti del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, come eventuale approfondimento di argomenti specifici. Corso Integrato: BASI DI PATOLOGIA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi generali della patologia, dei fattori determinanti, delle sue manifestazioni, nonché le basi della microbiologica e della diagnostica clinica. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere i processi patologici dei meccanismi molecolari e cellulari di risposta dell’organismo, le correlazioni sistemiche tra gli organi e gli apparati; · Indicare le anormalità biologiche e dei meccanismi di controllo dell’organizzazione cellulare, tissutale, degli organi e dei sistemi ai vari livelli di integrazione; · Illustrare le cause determinanti le malattie dell’uomo; · Descrivere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo umano; · Indicare i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli apparati dell’organismo indicando le possibili alterazioni di tali meccanismi; · Descrivere il meccanismo della febbre e dell’infiammazione; · Descrivere le caratteristiche di base della patologia molecolare, cellulare e genetica; · Illustrare i meccanismi maggiormente implicati nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore, polmone, rene, endocrino e gastroenterico); · Descrivere le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi; · Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni tra di essi e le difese dell’ospite; · Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di microbiologia per la selezione dei differenti patogeni; · Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi; · Descrivere i parametri generali di un esame di laboratorio, i principali significati biologici e patologici degli esami, nonché le basi procedurali per una accurata esecuzione; · Indicare le modalità di lettura di un referto ed i principali criteri interpretativi; · Appropriarsi della terminologia necessaria all’efficace comunicazione in ambito sanitario. Modulo/Insegnamento: Immunologia SSD MED/04 Docente: Vitale Gaetano Conoscenza delle molecole, delle cellule e degli organi responsabili delle difese dell’organismo al danno e alle infezioni; Conoscenza dei meccanismi di base e delle alterazioni fisiopatologiche delle risposte immunitarie alle infezioni; Introduzione della terminologia tecnica e le principali metodiche di profilassi e indagine immunologica. Al termine, lo studente dovrà dimostrare: di conoscere i meccanismi di difesa dell’organismo contro le infezioni e gli automatismi di conservazione dell’identità dell’integrità biologica; di comprendere i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli altri apparati dell’organismo; di conoscere le principali alterazioni di tali meccanismi ai vari livelli di integrazione. Programma: Contenuti 1. INFEZIONI, DANNO E IMMUNITÀ Viviamo circondati da microorganismi molti dei quali possono causare malattie e a dispetto di questo ci ammaliamo raramente. Quali sono i principali gruppi di microorganismi e quali le loro principali caratteristiche biologiche? Quali sono i possibili rapporti tra ospite e parassita? Quali sono i modi e i meccanismi d’infezione? Come ci difendiamo da questa potenziale minaccia? Quando l’infezione accade quali sono i principali meccanismi del danno da essa prodotti? E quali le difese messe in atto dall’organismo? Come sono organizzate queste difese? ARGOMENTI La minaccia infettiva, il sistema immunitario e la risposta immunitaria Organi linfoidi primari e secondari Le componenti cellulari e molecolari del sistema immunitario Distribuzione e ricircolazione delle cellule delle difese immunitarie Le prime linee di difesa: barriere anatomiche e fisiologiche 2. IL RICONOSCIMENTO DEI SEGNI DEL PROCESSO INFETTIVO E I COMPONENTI DELL’IMMUNITÀ INNATA Le barriere anatomiche e fisiologiche sono molto efficaci nell’evitare che la stragrande maggioranza dei microrganismi possa aderire e colonizzare i nostri tessuti ma alcuni patogeni sono in grado aggirare e sovvertire queste difese. Inoltre talvolta l’integrità delle barriere naturali può venir meno e questo rappresenta un’opportunità per numerosi microrganismi che diversamente non sarebbero in grado di aggirare e sovvertire queste linee di difesa. Come sono riconosciuti i segni iniziali di questa potenziale minaccia? Quali sono le difese durante le prime fasi del processo infettivo? ARGOMENTI: Il riconoscimento dei patogeni da parte dei sistemi dell’immunità innata La fagocitosi I fagociti professionali Opsonizzazione e fagocitosi Meccanismi di uccisione dei fagociti Ruolo delle specie reattive dell’ossigeno e dell’ossido nitrico Il sistema del complemento Gli interferoni Le cellule natural killer (NK) 3. IL RICONOSCIMENTO SPECIFICO E L’IMMUNITÀ ADATTATIVA Le difese innate sono molto efficaci nel riconoscimento iniziale del danno infettivo ma reagiscono solo a una limitata diversità di pattern molecolari microbici e producono risposte si essenziali ma di diversità limitata. Da parte loro i microbi appartengono a un’enorme varietà di specie differenti e sono in grado di adottare strategie infettive diverse e disparate. Per combattere efficacemente l’ampia varietà dei patogeni cui siamo esposti i nostri linfociti sono in grado di riconoscere una enorme varietà di molecole microbiche. Quale e la natura e le caratteristiche delle molecole riconosciute dai linfociti? E quali sono i recettori dei linfociti in grado di riconoscere le molecole estranee? Com’è prodotta e selezionata l’enorme diversità di questi recettori? Come avviene il riconoscimento tra questi recettori e le molecole estranee? ARGOMENTI: L’immunità adattativa e i linfociti L’antigene Concetti di antigene, immunogeno, determinante antigenico o epitopo, carrier, aptene Il recettore per l’antigene dei linfociti B Struttura e funzioni della molecola solubile (anticorpo) e del recettore di membrana per l’antigene dei linfociti B (BCR) La reazione antigene-anticorpo Il recettore per l’antigene dei linfociti T Sviluppo del repertorio linfocitario B e T (selezione clonale dei linfociti) 4. LE CELLULE DEL SISTEMA IMMUNITARIO ADATTATIVO E LE LORO RELAZIONI La diversità biologica dei microrganismi patogeni e la loro capacità di adottare vari modi d’infezione richiede un’ampia diversificazione della capacità di riconoscimento e di risposta da parte delle difese immunitarie. I linfociti sono organizzati in popolazioni distinte dotate di caratteristiche biologiche e funzionali diverse al fine di produrre risposte immunitarie efficaci. Quali sono le principali popolazioni di linfociti? Come originano e come sono selezionati i loro recettori per l’antigene? Come sono coordinate funzionalmente queste diverse popolazioni al fine di produrre rispose efficaci? Qual è il ruolo delle singole popolazioni nelle difese immunitarie? ARGOMENTI: Selezione dei linfociti B nel midollo osseo Le plasmacellule Meccanismi effettori dell’immunità umorale La presentazione dell’antigene al sistema immunitario Le molecole del Complesso Maggiore di Istocompatibilità (MHC) Ruolo delle molecole MHC di classe I e II nella presentazione dell’antigene Le citochine e i loro recettori Maturazione e attivazione dei linfociti T e B La cooperazione tra linfociti T e B 5. LA RISPOSTA IMMUNITARIA AI PATOGENI Il sistema immunitario è costituito da numerose popolazioni di cellule organizzate in tessuti e organi specializzati nella difesa dell’integrità biologica dell’organismo. Queste difese possono essere di tipo innato, rapide ed efficaci a contrastare gli agenti infettivi al loro punto d’ingresso, o di tipo specifico, più lente ma efficaci contro la grande diversità di agenti patogeni presenti in natura e contro i loro diversi meccanismi infettivi. Come operano concretamente le cellule del sistema immunitario per difenderci contro i diversi tipi di patogeni? Qual è il ruolo individuale delle diverse popolazioni cellulari nella risposta alle differenti classi di patogeni? Qual è l’evoluzione della risposta in relazione alla storia naturale della malattia infettiva? Come operano queste difese per proteggerci “al lungo termine” contro il rischio di reinfezione? Possiamo intervenire a scopo preventivo e profilattico per “stimolare” queste difese e proteggerci dalle infezioni? ARGOMENTI: La risposta immunitaria ai patogeni Immunità verso virus, batteri, miceti, protozoi e metazoi Cinetica della risposta primaria e secondaria Meccanismi effettori dell’immunità cellulo-mediata I linfociti T citotossici (CTL) ed i meccanismi molecolari dell’uccisione della cellula bersaglio Vaccini naturali e sintetici Principi di sieroterapia e sieroprofilassi 6. IMMUNOPATOLOGIA Il sistema immunitario ha un’essenziale funzione protettiva contro il danno e le infezioni. Questa funzione protettiva si basa su complesse e delicate relazioni tra vari tipi cellulari. Una carenza o un indebolimento delle sue funzioni può avere effetti drammatici per la salute dell’organismo. Analogamente, risposte immunitarie deregolate, inappropriate o eccessive possono essere causa di malattia. Che cosa succede quando il sistema immunitario non funziona a dovere? Quali sono le principali malattie causate da risposte immunitarie carenti, inappropriate o eccessive? ARGOMENTI: Deficit del sistema immunitario Immunodeficienze congenite Immunodeficienze acquisite La tolleranza immunitaria Tolleranza centrale e periferica agli antigeni self. Tolleranza verso antigeni estranei. Immunologia dei trapianti Tipizzazione degli antigeni di istocompatibilità Trapianti di tessuti, organi e cellule emopoietiche Graft-versus-host disease (GVHD) Meccanismi di rigetto L’autoimmunità e le malattie autoimmuni. Le reazioni d’ipersensibilità Concetti generali delle reazioni di ipersensibilità Meccanismi e principali manifestazioni delle reazioni anafilattiche Meccanismi e principali manifestazioni delle reazioni citolitiche o citotossiche Meccanismi e principali manifestazioni delle reazioni da immunocomplessi Ipersensibilità ritardata Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame Scritto Testo/i di riferimento A.K. Abbas, A.H. Lichtman, Le basi dell’immunologia, Masson-Elsevier, 2006; oppure: G.M. Pontieri, ELEMENTI DI PATOLOGIA GENERALE, III ED. Piccin, 2012 (capitoli 5, 6, 8, 9 e 10); oppure: qualunque testo recente di immunologia. Corso Integrato: BASI DI PATOLOGIA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi generali della patologia, dei fattori determinanti, delle sue manifestazioni, nonché le basi della microbiologica e della diagnostica clinica. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere i processi patologici dei meccanismi molecolari e cellulari di risposta dell’organismo, le correlazioni sistemiche tra gli organi e gli apparati; · Indicare le anormalità biologiche e dei meccanismi di controllo dell’organizzazione cellulare, tissutale, degli organi e dei sistemi ai vari livelli di integrazione; · Illustrare le cause determinanti le malattie dell’uomo; · Descrivere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo umano; · Indicare i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli apparati dell’organismo indicando le possibili alterazioni di tali meccanismi; · Descrivere il meccanismo della febbre e dell’infiammazione; · Descrivere le caratteristiche di base della patologia molecolare, cellulare e genetica; · Illustrare i meccanismi maggiormente implicati nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore, polmone, rene, endocrino e gastroenterico); · Descrivere le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi; · Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni tra di essi e le difese dell’ospite; · Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di microbiologia per la selezione dei differenti patogeni; · Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi; · Descrivere i parametri generali di un esame di laboratorio, i principali significati biologici e patologici degli esami, nonché le basi procedurali per una accurata esecuzione; · Indicare le modalità di lettura di un referto ed i principali criteri interpretativi; · Appropriarsi della terminologia necessaria all’efficace comunicazione in ambito sanitario. Modulo/Insegnamento: Microbiologia e microbiologia clinica SSD MED/07 Docente: Botta Giuseppe Le principali caratteristiche biologiche, clinico-epidemiologiche di interesse in patologia umana di agenti di patologie trasmissibili: batteri, virus, funghi, protozoi e prioni. Struttura e moltiplicazione. Sterilizzazione e disinfezione, la spora. Le principali proprietà dei più importanti disinfettanti. Principi di diagnostica microbiologica diretta (microscopica colturale molecolare) e indiretta( sierologica) delle malattie infettive. Modalità di trasmissione degli agenti infettanti con rilevanti relativi esempi. Modalità di prevenzione con particolare accento a sieri e vaccini, nei loro aspetti microbiologici. Tra gli agenti speciali di patologia infettiva lo studente dovrà concentrare la sua attenzione sugli agenti responsabile della patologie dell’apparato respiratorio, gastrointestinale , genitourinario, SNC. Attenzione particolare a germi quali HBV, HCV, HIV, Micobatteri atipici e non, malaria ed agenti rilevanti nei quadri clinici di sepsi e nell’ospite immuno compromesso. Caratterizzante per il Corso è la conoscenza della corretta procedura per la raccolta dei vari materiali idonei all’indagine microbiologica nelle infezioni degli apparati sopraenunciati. Corso Integrato: BASI DI PATOLOGIA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le basi generali della patologia, dei fattori determinanti, delle sue manifestazioni, nonché le basi della microbiologica e della diagnostica clinica. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere i processi patologici dei meccanismi molecolari e cellulari di risposta dell’organismo, le correlazioni sistemiche tra gli organi e gli apparati; · Indicare le anormalità biologiche e dei meccanismi di controllo dell’organizzazione cellulare, tissutale, degli organi e dei sistemi ai vari livelli di integrazione; · Illustrare le cause determinanti le malattie dell’uomo; · Descrivere gli automatismi di conservazione dell’integrità biologica ed i meccanismi di difesa dell’organismo umano; · Indicare i fondamenti biologici delle risposte immunitarie e le intercorrelazioni tra il sistema immunitario e gli apparati dell’organismo indicando le possibili alterazioni di tali meccanismi; · Descrivere il meccanismo della febbre e dell’infiammazione; · Descrivere le caratteristiche di base della patologia molecolare, cellulare e genetica; · Illustrare i meccanismi maggiormente implicati nelle patologie dei principali organi ed apparati (cuore, polmone, rene, endocrino e gastroenterico); · Descrivere le caratteristiche e le differenze tra virus, batteri, miceti, funghi; · Riconoscere le modalità principali con cui i diversi tipi di microrganismi provocano malattia e le interazioni tra di essi e le difese dell’ospite; · Descrivere l’iter diagnostico diretto ed indiretto (sierologico) e applicare le modalità di raccolta ed invio dei materiali biologici per esami microbiologici nonché le principali tecniche utilizzate in un laboratorio di microbiologia per la selezione dei differenti patogeni; · Descrivere i sieri, vaccini, disinfezione e sterilizzazioni quali basi della prevenzione dei rischi infettivi; · Descrivere i parametri generali di un esame di laboratorio, i principali significati biologici e patologici degli esami, nonché le basi procedurali per una accurata esecuzione; · Indicare le modalità di lettura di un referto ed i principali criteri interpretativi; · Appropriarsi della terminologia necessaria all’efficace comunicazione in ambito sanitario. Modulo/Insegnamento: Patologia clinica SSD MED/05 Docente: Curcio Francesco PROGRAMMA NON PERVENUTO: RIVOLGERSI DIRETTAMENTE AL DOCENTE. Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre, sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie, sensorio, equilibrio); · Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie internistiche; · Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea); · Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale, addome acuto); · Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa); · Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità (frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea); · Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del monitoraggio; · Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione; · Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione di un farmaco; .. Descrivere le principali interazioni tra farmaci; · Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale; · Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico; · Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia; · Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a: o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione cardiovascolare); o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione); o eliminazione (urinaria, fecale); o sonno e riposo; o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico); · Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente; · Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico; · Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione); · Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento; · Documentare l’assistenza infermieristica erogata. Modulo/Insegnamento: Farmacologia generale SSD BIO/14 Docente: Furlanut Mario Al termine del corso lo studente sarà in grado di: - descrivere i concetti generali ed i principi che regolano la farmacocinetica, la farmacodinamica e la tossicologia; comprendere l’importanza della sperimentazione animale e clinica dei farmaci. Programma: Contenuti Presentazione degli obiettivi formativi e del programma. Farmacocinetica: vie di somministrazione dei farmaci; passaggio dei farmaci attraverso le membrane (assorbimento, trasporto, filtrazione, esocitosi); distribuzione; legame farmaco-proteico; eliminazione (renale, epatica, mediante il latte); ricircolo epatico; passaggio attraverso barriere (emato-liquorale, emato-oculare, placentare). Interazioni farmacocinetiche (spiazzamento dal legame con le proteine plasmatiche; induzione ed inibizione enzimatica). Farmacocinetica quantitativa: area sotto la curva, emivite (di distribuzione e di eliminazione), volume apparente di distribuzione; clearance renale ed epatica. Biodisponibilità. Bioequivalenza. Modelli compartimentali (mono e bi-compartimentale). Farmacodinamica: definizione di farmaco, recettore e stereoisomeria. Agonismo, antagonismo ed interazioni farmacodinamiche. Recettori di superficie, intracellulari e farmaci coinvolti, compresi i chemioterapici (antibatterici, antimicotici, antiparassitari, antivirali e antineoplastici). Tossicologia: effetti avversi dei farmaci (di primo e secondo tipo). Le tossicodipendenze. La sperimentazione farmacologica: animale (modelli animali di patologia umana); tossicità acuta, subacuta e cronica; indice e margine terapeutico; umana: fase 1,2,3,4. Farmacovigilanza e studi osservazionali. Modalità di svolgimento Lezione frontale Modalità d’esame Orale. Testo di riferimento M. Furlanut. Farmacologia Generale e Clinica per le Lauree Sanitarie, III edizione, 2012. Piccin Editore Padova (il programma è contenuto nella parte I, Cenni di Farmacologia Generale, pagine 9-176). Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre, sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie, sensorio, equilibrio); · Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie internistiche; · Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea); · Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale, addome acuto); · Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa); · Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità (frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea); · Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del monitoraggio; · Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione; · Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione di un farmaco; .. Descrivere le principali interazioni tra farmaci; · Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale; · Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico; · Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia; · Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a: o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione cardiovascolare); o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione); o eliminazione (urinaria, fecale); o sonno e riposo; o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico); · Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente; · Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico; · Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione); · Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento; · Documentare l’assistenza infermieristica erogata. Modulo/Insegnamento: Semeiotica SSD MED/09 Docente: Donnini Debora Obiettivi formativi (specificati in termini di competenze/conoscenze da acquisire) -Riconoscere segni e sintomi principali delle divverse patologie in acuto e in cronico -Condurre un globale esame obiettivo generale, identificando le principali lesioni e segni di diverse patologie -rilevare accuratamente i parametri vitali quali temperatura, saturazione d’ossigeno, pressione arteriosa -identificare le situazioni che richiedono immediato intervento e intensificazione del monitoraggio clinico Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) -misurazione dei parametri vitali (temperatura, frequenza respiratoria, saturazione d’ossigeno, eroga analisi, pressione arteriosa) -Esame obiettivo generale (lesioni cutanee, colore della cute, alterazioni patologiche) -esame obiettivo cute e testa collo -Esame obiettivo del torace -Esame obiettivo dell’addome -Esame obiettivo arti e sistema vascolare periferico -Esempi di diverse patologie e loro inquadramento tramite l’esame obiettivo Modalità di svolgimento -lezioni teorico pratiche Modalità d’esame - orale Testo/i di riferimento -l’esame del malato. Nozioni di semeiotica medica per infermieri. Autore: Franzili. Editore Idelson-Gnocchi Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre, sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie, sensorio, equilibrio); · Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie internistiche; · Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea); · Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale, addome acuto); · Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa); · Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità (frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea); · Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del monitoraggio; · Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione; · Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione di un farmaco; .. Descrivere le principali interazioni tra farmaci; · Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale; · Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico; · Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia; · Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a: o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione cardiovascolare); o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione); o eliminazione (urinaria, fecale); o sonno e riposo; o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico); · Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente; · Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico; · Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione); · Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento; · Documentare l’assistenza infermieristica erogata. Modulo/Insegnamento: Infermieristica clinica: attività di vita quotidiane SSD MED/45 Docente: Achil Illarj Sviluppo delle conoscenze per pianificare e gestire - l’assistenza rivolta ad una persona rispetto: funzione respiratoria, funzione cardiovascolare, dolore acuto e cronico, cura della persona. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE Obiettivo Identificare i fattori che influiscono su: funzione respiratoria, funzione cardiovascolare, dolore acuto e cronico, cura della persona. Fattori influenti Funzione respiratoria: posizione, stili di vita (fumo, attività fisica, alimentazione), esposizione ad agenti irritanti, presenza del dolore, ansia, la percezione del paziente. Funzione cardiovascolare: abitudini (fumo di sigaretta), ipertensione arteriosa, alimentazione, sedentarietà, obesità, diabete, familiarità, terapia farmacologia, stress. Dolore acuto e cronico: età, cultura, genere, esperienze precedenti, evento patologico, sviluppo cognitivo. Cura della persona: ambiente, cultura, valori e credenze, motivazione, sentimenti ed emozioni, livello di energia, dolore. Contenuti Accertamento Funzione respiratoria: caratteristiche del respiro, parametri, segni e sintomi correlati alla funzionalità respiratoria, tosse, espettorato. Funzione cardiovascolare: polso, pressione, stato della cute, edemi periferici, elettrocardiogramma (Laboratorio). Dolore acuto e cronico: caratteristiche del dolore: localizzazione, intensità, qualità, modalità di insorgenza e scomparsa, modello temporale; parametri vitali associati alla presenza di dolore; percezione e risposta al dolore, fattori allevianti ed aggravanti. Cura della persona:accertamento delle condizioni igieniche del corpo, capelli, abiti. Impatto delle alterazioni della funzione respiratoria, funzione cardiovascolare, presenza di dolore (acuto e cronico), impossibilità o incapacità di provvedere autonomamente al soddisfacimento delle attività di vita quotidiana, sulla qualità della vita. CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZE, FINALIZZATA ALL’AUTONOMIA DI GIUDIZIO Obiettivo Riconoscere le alterazioni e i principali problemi relativi alla funzione respiratoria, funzione cardiovascolare, cura della persona; Identificare e descrivere gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi. Funzione respiratoria: Problemi: compromissione degli scambi gassosi, liberazione inefficace delle vie aeree, modello di respirazione inefficace. Interventi : Istruire il paziente ad eseguire procedure volte a: - favorire l’espansione polmonare: respirazione profonda; - favorire l’espansione alveolare sfruttando la capacità funzionale residua: uso dello spirometro incentivante; - espellere le secrezioni in eccesso: favorire la tosse per favorire l’espettorazione, l’espirazione forzata - aumentare l’efficacia respiratoria: la respirazione diaframmatica. Istruire il paziente ad eseguire tecniche per il controllo del respiro: respiro controllato, espirazione a labbra socchiuse. Uso e gestione in sicurezza di ossigenoterapia. Modificazione degli stili di vita. Funzione cardiovascolare: Problemi: Intolleranza all’attività fisica. Interventi : Fornire informazioni sanitarie per modificare gli stili di vita scorretti e ridurre i fattori di rischio. Cura della persona: uso delle principali scale per definire il livello di dipendenza della persona: Activity Daily Living Scale, Instrumental Activity Daily Living Scale, Barthel. Contenuti Problemi: dermatite da pannolone, micosi cutanea, deficit della cura di sé; alterazione delle caratteristiche della cute correlate all’invecchiamento. Interventi : Erogare un’assistenza infermieristica sicura e basata sulle evidenze, in particolare su: - scelta dei prodotti per la cura del corpo in base alle caratteristiche e finalità del loro utilizzo; - cura del corpo dell’assistito: momento per approfondire la relazione e monitorare le condizioni cliniche; - principi da rispettare quando si assiste una persona con deficit nella cura di sé: capacità, volontà, abitudini, cultura, privacy, sicurezza; - cure igieniche complete: principi da rispettare quando si esegue il bagno a letto, bagno in vasca e doccia; - cure igieniche parziali: igiene intima, igiene della bocca, degli occhi, del naso e delle orecchie ; - cure igieniche in alcune condizioni cliniche di rischio: cura dei piedi nel paziente diabetico; - assistenza al morente. CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZE, FINALIZZATA ALL’AUTONOMIA DI GIUDIZIO Obiettivo Identificare e descrivere gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare il dolore acuto e/o cronico. Strumenti per la valutazione di base del dolore: Visual Analogic Scale, Numerical Rating Scale; Face Scale; Scale alterazione comunicazione DOLOPLUS 2, NO PAIN, PAINAD, CCPOT Index. Interventi per la gestione del dolore: Contenuti prevenzione dell’insorgenza, educare a riferire il dolore, somministrazione della terapia (altra docenza), assunzione di posture antalgiche, comfort, interventi non farmacologici (musica, distrazione, immaginazione guidata, respirazione ritmica, stimolazione cutanea e massaggi, termoterapia e ultrasuono terapia). Obiettivo Descrivere le caratteristiche e conoscere i range di normalità dei parametri vitali. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE Obiettivo Identificare i parametri vitali che riflettono la situazione fisiologica del corpo descrivere le procedure per la rilevazione: pressione arteriosa, polso, frequenza respiratoria, saturazione, temperatura corporea e dolore*. Fattori influenti: ambientali, stili di vita, abitudini, farmaci, patologie concomitanti. Contenuti Accertamento La rilevazione di: pressione arteriosa, polso, frequenza respiratoria, temperatura, dolore*: strumenti, procedure e scale di rilevazione. Rilevare i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZE, FINALIZZATA ALL’AUTONOMIA DI GIUDIZIO Riconoscere le alterazioni e i principali problemi relativi all’alterazione dei parametri vitali; Obiettivo Identificare e descrivere gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi. Contenuti Alterazione della pressione arteriosa: ipotensione e ipertensione, alterazione della frequenza cardiaca: tachicardia e bradicardia, alterazione della frequenza respiratoria: tachipnea, apnea, alterazione della temperatura corporea: ipotermia, ipertermia, febbre, alterazione del comfort. Interventi Interventi educativi per la informazione sanitaria sugli stili di vita; Modificazione dei fattori di rischio; Interventi educativi per la gestione della termoregolazione. Assistenza al paziente con febbre/con ipertermia/con ipotermia Mantenimento della termoregolazione (applicazioni caldo-fredde); Spugnature Cura del corpo per garantire il confort lezione frontale e interattiva, Metodologia: presentazione e discussione di casi clinici, ascolto di materiale audio registrato e proiezione di un documento filmato con riflessione critica. Modalità d’esame ORALE Testo/i di riferimento: Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli, Sorbona - Idelson Gnocchi, 2011. Argomento Monitoraggio parametri vitali Capitolo Pagine 7 178 -201 11 323 – 330 Temperatura corporea e gestione delle alterazioni 23 794 - 806 Funzione respiratoria 17 538-540; 542-552; 554-567 intolleranza all’attività, esercizio fisico 15 451 - 454 Cura ed igiene del corpo 14 390 – 422 ; 443 25 855 – 873 24 808 – 825; 829-834 Gestione del dolore acuto e cronico Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre, sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie, sensorio, equilibrio); · Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie internistiche; · Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea); · Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale, addome acuto); · Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa); · Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità (frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea); · Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del monitoraggio; · Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione; · Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione di un farmaco; .. Descrivere le principali interazioni tra farmaci; · Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale; · Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico; · Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia; · Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a: o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione cardiovascolare); o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione); o eliminazione (urinaria, fecale); o sonno e riposo; o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico); · Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente; · Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico; · Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione); · Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento; · Documentare l’assistenza infermieristica erogata. Modulo/Insegnamento: Infermieristica clinica: sorveglianza del paziente SSD MED/45 Docente: Bulfone Giampiera Programma: Contenuti NURSING PREOPERATORIO. La preparazione all’intervento chirurgico L’area chirurgica: Il Dipartimento chirurgico (ambulatorio prericoveri, unità operativa, sala operatoria - recovery room, ambulatori post-dimissione) I modelli organizzativi (ricovero ordinario, d’urgenza, ricovero diurno; modello per intensità di cure, modello “case management”) Tipologie di tecniche chirurgiche: laparotomia, laparoscopia, endoscopica, robotica) PNMDS: (Perioperative Nursing Minimum Data Set) Rischio di ansia/paura Rischio di infezione (ferita chirurgica, respiratoria) Rischio di trombo venosi periferica L’educazione preoperatoria (esercizi per migliorare la funzione respiratoria, circolatoria –prevenzione TVP, strategie per il trattamento del dolore, per ridurre l’ansia, per la ripresa della mobilità e autonomia nelle ADL) La preparazione fisica del paziente (tricotomia, preparazione intestinale, doccia preoperatoria, digiuno Preparazione del paziente nella giornata dell’intervento (preanestesia, documentazione, preparazione della stanza di accoglimento, assistenza ai familiari, Check list preoperatoria) La sicurezza nell’accompagnamento del paziente in Sala Operatoria (effetti personali del paziente, profilassi antibiotica, ausili per il trasporto) L’assistenza rivolta ad una persone rispetto l’idratazione, l’eliminazione urinaria e fecale Fattori influenti età, inadeguato apporto di liquidi, perdite eccessive, assunzione di liquidi, dieta, posizione assunta per mingere/evacuare, privacy, assunzione di farmaci (diuretici, lassativi, altri farmaci che possono influenzare idratazione, eliminazione urinaria e fecale) presenza di ostacoli meccanici, attività sessuale, numero di gravidanze, malattie dismetaboliche, obesità, sviluppo cognitivo e alterazione dei processi cognitivi, forza muscolare e deambulazione, malattie neurologiche Accertamento Idratazione Parametri vitali, Stato mentale, Idratazione cute e mucose, Peso corporeo, Principali esami (ematocrito, osmolarità e peso specifico urinario), Bilancio idrico (esempi di calcolo). Eliminazione urinaria Caratteristiche normali ed alterate di Urine (ematuria, piuria,…), diuresi (anuria, oliguria, poliuria), minzione (disuria, nicturia, difficoltà ad iniziare la minzione, stranguria) Eliminazione fecale Caratteristiche normali ed alterate di :feci, evacuazione. Rilevare la presenza di fecaloma Attività di vita quotidiana e qualità della vita impatto delle alterazioni della idratazione, eliminazione urinaria e fecale sulle attività di vita quotidiana (aumento di rischio di cadute, diminuzione delle interazioni sociali ,…) e sulla qualità della vita Idratazione: Strumenti per la valutazione di base: cheda minzionale o diario minzionale, valutazione del residuo postminzionale (bladder scan); Eccessivo volume di liquidi /Insufficiente volume di liquidi Rischio di insufficiente volume di liquidi Eliminazione urinaria Ritenzione urinaria Compromessa eliminazione urinaria Incontinenza urinaria (da stress, da sforzo, d’urgenza, funzionale, riflessa e da rigurgito) Enuresi e nicturia Eliminazione fecale criteri Roma III , sistema di classificazione dell’incontinenza fecale (Vaizey et al, 1999), diario intestinale (Satish SC, 2004), scala di Bristol per la consistenza delle feci (Heaton et al, 1992), Rischio di stipsi Stipsi e stipsi percepita Diarrea; Incontinenza fecale (feci liquide, solide, gas) Alterazione del modello di eliminazione intestinale Interventi per l’idratazione: Monitoraggio del Bilancio idrico delle 24 ore , Restrizioni o aumento dell’assunzione di liquidi, Prelievo venoso Interventi per l’eliminazione urinaria: idratazione, igiene personale e sessuale, alimentazione, minzioni regolari Interventi per la gestione dell’incontinenza: assunzione di liquidi, prodotti assorbenti (criteri di scelta, uso appropriato), assistenza alla persona con pannolone, esercizi di rafforzamento del pavimento pelvico , applicazione del catetere esterno (condom) Cateterismo vescicale intermittente e a permanenza Assistenza alla persona portatrice di catetere vescicale o condom Misurazione della diuresi giornaliera ed oraria Interventi per l’eliminazione fecale: idratazione, alimentazione, attività fisica, assunzioni di e emollienti con la dieta, rispetto orario, rispetto riflesso gastrocolico, utilizzo del wc o della sedia comoda Interventi per la gestione dell’incontinenza: assunzione di liquidi ed alimenti prodotti assorbenti (criteri di scelta ed uso appropriato) Assistenza alla persona con pannolone Interventi per la gestione della stipsi Assunzione di lassativi Somministrazione di un clistere evacuante a piccolo e grande volume Rimozione manuale di un fecaloma Raccolta di un campione feci per sangue occulto, coprocoltura Modalità di svolgimento Lezione frontale, lezioni teoriche e discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie sotto la guida del docente, lezioni e lettura guidata di articoli scientifici ed esercizi di applicazione. Modalità d’esame scritto, domande aperte ed a risposta multipla Testo/i di riferimento Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli, Sorbona - Idelson Gnocchi, 2011. Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre, sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie, sensorio, equilibrio); · Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie internistiche; · Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea); · Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale, addome acuto); · Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa); · Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità (frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea); · Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del monitoraggio; · Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione; · Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione di un farmaco; .. Descrivere le principali interazioni tra farmaci; · Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale; · Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico; · Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia; · Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a: o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione cardiovascolare); o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione); o eliminazione (urinaria, fecale); o sonno e riposo; o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico); · Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente; · Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico; · Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione); · Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento; · Documentare l’assistenza infermieristica erogata. Modulo/Insegnamento: Infermieristica clinica: somministrazione terapia I SSD MED/45 Docente: Fabris Stefano Al termine del corso lo studente sarà in grado di: - Descrivere ruolo e responsabilità dell’infermiere in relazione agli altri professionisti nella somministrazione della terapia farmacologica; - Descrivere il processo di somministrazione in sicurezza della terapia farmacologica; - Descrivere le principali caratteristiche di una prescrizione terapeutica; - Riconoscere la legittimazione della somministrazione; - Descrivere il processo di gestione dei farmaci: conservazione, preparazione (calcolo per il dosaggio), distribuzione, somministrazione, registrazione (con particolare riferimento alla terapia per vie naturali); - Definire le modalità di accertamento pre-somministrazione, di sorveglianza e di monitoraggio del paziente nel post-somministrazione; - Identificare i fattori che influiscono sulla sicurezza nella somministrazione dei farmaci; - Riconoscere le situazioni che espongono il paziente a rischio di errore nella farmacoterapia; - Descrivere le tipologie di errore, fattori determinanti l’errore, strategie di prevenzione e gestione dell’errore nella somministrazione dei farmaci; - Individuare i correttivi e conoscere le indicazioni (secondo le raccomandazioni ministeriali) da porre in atto in caso di errore - Riportare i criteri di qualità nella farmacoterapia secondo Joint Commission on Accreditation of Health Organization (JCAHO). Programma: Contenuti Il ruolo e le responsabilità dell'infermiere in relazione agli altri professionisti nella somministrazione della terapia farmacologica: le figure coinvolte nella farmacoterapia, le azioni della somministrazione. La prescrizione farmacologica: caratteristiche, tipologie e legittimazione alla somministrazione. Le informazioni riguardanti il farmaco: dove reperirle, come leggere una confezione farmacologica Il processo di gestione dei farmaci: approvvigionamento, conservazione, preparazione, calcolo del dosaggio, assunzione e registrazione. Sistemi utilizzati per la somministrazione dei farmaci, misure equivalenti. Gli standard di sicurezza nella somministrazione: dalla prescrizione allo smaltimento. I criteri di qualità nella gestione dei farmaci in struttura ospedaliera secondo JCAHO. L'errore in farmacoterapia: significato di errore, fattori determinanti, tipologie, sistemi di analisi dell'errore con particolare attenzione a incident-reporting; analisi delle raccomandazioni ministeriali per la riduzione dell'errore. Le azioni da porre in atto in caso di errore: dall'assistenza al paziente alla segnalazione. L'accertamento pre-somministrazione, la sorveglianza ed il monitoraggio rispetto agli esiti attesi ed inattesi del paziente nel post-assunzione. La somministrazione farmacologica, caratteristiche e procedure per via: orale-sublinguale (via naturale ed attraverso PEG, SNG); inalatoria; topica; applicazioni cutanee instillazioni nasali ed otologiche, applicazioni vaginali e rettali; sottocutanea con anticoagulante predosato. Modalità di svolgimento: lezioni frontali, analisi/discussione di casi esemplificativi, analisi di normative e raccomandazioni ministeriali. Modalità d’esame: orale Bibliografia Testi Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona; 2010. Smith-Duell-Martin. Infermieristica clinica. Abilità di base e avanzate. IV ed. Napoli: Sorbona; 2008. Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre le basi essenziali della semeiotica medica per riconoscere segni e sintomi principali di alterazione del funzionamento del corpo umano, nonché i principi della farmacologia generale. Inoltre, sviluppa competenze di assistenza infermieristica di base. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Condurre l’accertamento infermieristico attraverso l’esame obiettivo generale (occhi, lingua, unghie, sensorio, equilibrio); · Descrivere le caratteristiche della cute, come informatore delle principali malattie internistiche; · Riconoscere i segni obiettivi di scompenso di cuore e dei problemi respiratori (dispnea); · Riconoscere i principali problemi clinico internistici attraverso l’esame dell’addome (ascite, globo vescicale, addome acuto); · Identificare i principali problemi agli arti (presenza edemi, ulcere, arteriopatie vascolari, stasi venosa); · Rilevare accuratamente i parametri vitali, riconoscere le caratteristiche e riferire i range di normalità (frequenza respiratoria, saturazione periferica, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea); · Indicare le situazioni che richiedono immediato intervento o intensificazione del monitoraggio; · Descrivere i concetti generali di farmacocinetica e farmacodinamica nonché i principali meccanismi che regolano il metabolismo dei farmaci e la loro eliminazione; · Indicare il significato delle principali reazioni indesiderate che si manifestano in seguito alla somministrazione di un farmaco; .. Descrivere le principali interazioni tra farmaci; · Descrivere le modalità di somministrazione della terapia farmacologica per via naturale; · Applicare i principi di sicurezza nella somministrazione di farmaci per via orale, sublinguale e ad uso topico; · Applicare i calcoli di base per il dosaggio della terapia; · Valutare ed intervenire nelle problematiche del paziente inerenti a: o attività ed esercizio (cura di sé, mobilità, funzione respiratoria, funzione cardiovascolare); o nutrizione e metabolismo (alimentazione, cute, idratazione, termoregolazione); o eliminazione (urinaria, fecale); o sonno e riposo; o cognizione e percezione (dolore acuto e cronico); · Assicurare un ambiente fisico e psicosociale sicuro al paziente; · Attivare interventi efficaci per la preparazione del paziente all’intervento chirurgico; · Attivare strategie di prevenzione dei rischi (es. lesioni da decubito, cadute, malnutrizione); · Sorvegliare il paziente, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento; · Documentare l’assistenza infermieristica erogata. Modulo/Insegnamento: Infermieristica clinica: adattamento e confort del paziente SSD MED/45 Docente: Bulfone Teresa Sviluppare conoscenze per pianificare e gestire - Identificare i fattori che influiscono su: cognizione e percezione, sonno e riposo, nutrizione e metabolismo,attività ed esercizio, prevenzione e trattamento lesioni da pressione Riconoscere le alterazioni e i principali problemi ed identificare gli interventi finalizzati a prevenire, ridurre, compensare i problemi Contenuti Fattori influenti Cognizione e percezione: i 5 sensi, età, ambiente, esperienze precedenti, malattie, farmaci, stato di coscienza, capacità cognitive Sonno e riposo: ambiente, abitudini, condizioni generali,impatto dei problemi sulle attività di vita quotidiana. Nutrizione e metabolismo: condizioni del cavo orale, sistema digestivo, capacità di masticare/deglutire, stili di vita, culture e credenze; Attività ed esercizio – Mobilità: età,stili di vita ed abitudini Prevenzione trattamento lesioni da pressione: circolazione; nutrizione e forze meccaniche Accertamento Impatto delle alterazioni sulle attività di vita quotidiana e sulla qualità della vita Cognizione e percezione:integrità organi di senso e sistema nervoso-centrale, memoria, linguaggio, orientamento spazio- tempo Sonno e riposo: difficoltà di addormentamento,numero do ore di sonno continuative, frequenza dei risvegli, sensazione di riposo al risveglio Nutrizione e metabolismo – alimentazione: Indici antropometrici, Peso corporeo e indice di massa corporea (anche per paziente allettato), Esami ematochimici, Percezione della persona, Nutrienti essenziali e non essenziali, Piramide alimentare italiana, calcolo del fabbisogno calorico Attività ed esercizio - Mobilità lesioni del sistema nervoso, stanchezza/ fatigue; disturbi affettivi; interventi terapeutici; allineamento; equilibrio in posizione eretta e seduta; coordinazione; andatura; massa– tono-forza muscolare, presenza di dolore Prevenzione trattamento lesioni da pressione: caratteristiche della cute Cognizione e percezione: Strumenti per identificare i pazienti a rischio ed il grado di disabilità: Pfeiffer Scale; CAM, MMS Sovraccarico sensoriale; Deprivazione sensoriale; Disorientamento nei pazienti anziani ospedalizzati; Deterioramento cognitivo temporaneo e cronico. Interventi Stimolazione, Aiuti sensoriali; Strategie per l’ancoraggio spazio-temporale; Sorveglianza in caso di disorientamento. Sonno e riposo: Strumenti per identificare i pazienti a rischio ed il grado di disabilità: Pittsburg Sleep Quality Index, Pre-Sleep Arousal Scale Disturbo del modello di sonno Interventi Garantire il comfort ambientale (luce, temperatura, rumore, igiene del letto) Garantire il comfort personale:igiene personale e della biancheria, postura, assunzione di alimenti e bevande, eliminazione Favorire i rituali Criteri di sorveglianza notturna Attività ed esercizio - Mobilità Strumenti per identificare i pazienti a rischio ed il grado di disabilità: Range of Motion Scale; Forza muscolare, Conley, Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi: Compromissione della mobilità; Rischio di Sindrome da immobilizzazione Compromessa capacità di trasferimento Rischio di caduta Interventi - Esercizio fisico compresa deambulazione assistita - Prevenzione dei rischi ( contratture, lesioni, cadute), - Posizionamento dei pazienti - Tecniche per il trasferimento:letto-sedia; letto-letto;letto-barella; - Scelta di ausili e presidi. Nutrizione e metabolismo – alimentazione Strumenti per identificare i pazienti a rischio ed il grado di disabilità: Mini Nutritional Assessment; Malnutrition Universal Screening Tool; WHO cavo orale Pianificare l'erogazione dell'assistenza infermieristica in collaborazione con gli utenti e con il team di cura interdisciplinare, in particolare nei seguenti problemi: Nutrizione alterata inferiore al fabbisogno/superiore al fabbisogno; Inefficace mantenimento della salute (nel modello di percezione e mantenimento della salute) Compromissione della dentizione Compromissione della deglutizione. Interventi educativi al paziente per la gestione dell’alimentazione in eccesso o in difetto Gestione del paziente con :nausea/e vomito, disfagia Sondino Naso-Gastrico per Alimentazione Enterale: igiene, medicazione e fissaggio del punto di inserimento del sondino. Prevenzione e trattamento lesioni da pressione Strumenti per identificare i pazienti a rischio ed il grado di disabilità ed il grado di alterazione :Norton Scale;Braden Scale; Stadiazione della lesione da decubito(LG EPUAP-NPUAP 2009-2010 QUICK REFERENCE); Valutazione ferite in guarigione: Push Tool e BWAT Rischio di compromissione dell’integrità cutanea; Compromissione dell’integrità cutanea; Compromissione dell’integrità tissutale. Interventi Le raccomandazioni nella prevenzione e cura delle ulcere da pressione: Linee Guida Registered Nurses' Association of Ontario (RNAO) Accertamento del rischio & Prevenzione delle Lesioni da pressione Marzo 2005 Valutazione & Gestione delle Ulcere da Pressione di Stadio I – IV Marzo 2007 Le linee guida regionali (Friuli Venezia Giulia-AGENZIA REGIONALE DELLA SANITÀ – PROGRAMMA DI PREVENZIONE E TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA DECUBITO 2006) Gli interventi per la prevenzione ed il trattamento delle lesioni da pressione (dieta,idratazione, igiene,mobilizzazione,scelta dei presidi , medicazioni) Preparazione del letto delle ferite nella pratica clinica: concetti di Wound bed preparazione di T.I.M.E.: European Wound Management Association (EWMA). Position Document: Wound Bed Preparation in Practice. London: MEP Ltd, 2004 Identificazione dei criteri per le ferite infette: European Wound Management Association (EWMA). Position Document: Identifying criteria for wound infection. London: MEP Ltd, 2005. Caratteristiche e criteri di scelta per l’utilizzo e l’acquisizione delle superfici antidecubito(Agenzia Regionale della Sanità Regione Friuli Venezia Giulia. 2006) Metodologia Lezione frontale, lezioni teoriche e discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie sotto la guida del docente, lezioni e lettura guidata di articoli scientifici ed esercizi di applicazione. Il caring infermieristico nel rispetto della dignità, del sistema valoriale e della dimensione spirituale delle persona e della famiglia Modalità d’esame: orale Testo di riferimento: Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli, Sorbona - Idelson Gnocchi, 2011. Corso integrato: LABORATORIO I Modulo/Insegnamento: Laboratorio I SSD MED/45 Docente: Bulfone Teresa Lo studente sarà in grado di: - - - - Salvaguardare i diritti del malato, o Conoscere i diritti dei malati ed individuare comportamenti coerenti con i principi valoriali espressi nelle dichiarazioni dei diritti del malato Garantire la riservatezza in sanità, o conoscere la normativa sulla privacy ed individuare comportamenti conformi agli obblighi deontologici e alla normativa sulla tutela della privacy Garantire la prevenzione del rischio infettivo nelle strutture sanitarie, o scegliere il tipo di igiene delle mani secondo la situazione o eseguire la procedura di igiene delle mani secondo le indicazioni World Health Organization o riconoscere le situazioni che richiedono l’uso dei guanti monouso o guanti sterili o gestire un campo sterile garantendo l’asepsi o eseguire lo smaltimento dei rifiuti speciali Collaborare nella prevenzione degli incendi ed emergenze, o conoscere la normativa vigente in ambito della lotta antincendio e gestione emergenze o individuare ed applicare le strategie per la lotta agli incendi e gestione emergenze Prevenire i disturbi muscolo scheletrici ed adottare tecniche di mobilizzazione del paziente o adottare posture idonee alla salvaguardia dei disturbi muscolo scheletrici o adottare tecniche di mobilizzazione idonee alla salvaguardia dei disturbi muscolo scheletrici e dell’allineamento corporeo (operatore/paziente) Eseguire la venipuntura (prelievo venoso) e glicostick, o eseguire un prelievo venoso periferico, prevenendo il rischio biologico o eseguire il prelievo capillare per determinare la glicemia con glucometro Eseguire il cateterismo vescicale femminile e maschile o eseguire il cateterismo vescicale a permanenza in asepsi o rimuovere il catetere vescicale nel rispetto del rischio biologico Garantire la somministrazione dell’ossigeno secondo prescrizione, o usare la cannula nasale, la maschera venturi e la maschera reservoir secondo la dose di ossigeno prescritta Eseguire l’aerosol terapia, o preparare il farmaco per aerosolterapia o allestire l’apparecchio per aerosolterapia Eseguire l’elettrocardiogramma (ECG) standard, o applicare i principi di corretta esecuzione di un ecg al fine di una adeguata refertazione o eseguire un ECG a 12 derivazioni Somministrare la terapia per via naturale e l’iniezione di eparina a basso peso molecolare predosata (EBPM), o applicare abilità di calcolo al fine di somministrare la giusta dose prescritta o eseguire la procedura di somministrazione di un farmaco per via naturale o eseguire l’iniezione sottocute di EBPM predosata Garantire la relazione professionale con il paziente, o utilizzare strategie di ascolto attivo (I livello) o utilizzare la riformulazione (I livello) Contenuti - Seminario: o I diritti del malato in sanità, etica, bioetica e deontologia dal punto di vista del paziente prospettive europee ed internazionali sui diritti del malato;I diritti del malato in specifiche situazioni.Seminario: o - - - - - Principi giuridici in materia di segreto professionale, consenso, privacy e trattamento dei dati in sanità-obbligo morale e deontologico. Procedura di: o igiene delle mani con soluzione alcolica e con detergenti/antisettici o vestizione e rimozione dei guanti puliti e dei guanti sterili o allestimento di un campo sterile o uso dei DPI secondo il rischio o smaltimento dei rifiuti a rischio biologico Procedura di: o applicazione della normativa antincendio ed emergenze o protezione antincendio e misure da adottare in caso di incendio o utilizzo di attrezzature di protezione individuale o uso dell’estintore Procedura di: o tecnica di movimentazione dei carichi manuali o posture corporee da mantenere per prevenire le lesioni muscolo scheletriche o tecniche di mobilizzazione e trasferimento dei pazienti Procedura di: o esecuzione di prelievo venoso periferico o esecuzione del glicostick con uso del pungidito e del glucometro o smaltimento dei rifiuti a rischio biologico Procedura di: o allestimento del campo sterile per cateterismo vescicale o inserimento del catetere vescicale a permanenza nel maschio e nella femmina in asepsi o rimozione del catetere vescicale a permanenza Procedura di: o - - applicazione della cannula nasale, della maschera venturi e della maschera reservoir secondo percentuale di concentrazione dell’ossigeno da somministrare Procedura di: o allestimento di miscela di farmaci per aerosolterapia o esecuzione aerosol terapia Procedura di: o esecuzione di ECG standard o analisi critica del tracciato per refertazione (I livello) Procedura di: o analisi unità di misura e calcolo aritmetico per somministrare la giusta dose di farmaco per via naturale o uso di presidi per dosare il farmaco o somministrazione dei farmaci in sicurezza per via orale e topica o somministrazione in sicurezza di EBPM pre - dosata sottocute Procedura di: o tecniche di ascolto attivo per una comunicazione efficace con il paziente (I livello) o tecniche di riformulazione per una comunicazione efficace con il paziente (I livello) Modalità di svolgimento - applicazioni pratica di procedure su manichino applicazione pratica di prescrizioni farmacologiche analisi critica in piccoli gruppi di procedure/situazioni specifiche simulazione di ascolto attivo e riformulazione lezioni frontali ed esercitazioni interattive Modalità valutazione Esercitazioni a piccoli gruppi- Soluzioni a casi - test valutativi Testo riferimento Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli, Sorbona – Idelson Gnocchi, 2011. II anno Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA – AREA CHIRURGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza); · Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato gastroenterico, endocrino e vascolare); · Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali; · Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento chirurgico; · Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti (intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza infermieristica; · Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche anestesiologiche adottate; · Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria; · Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio; · Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto farmacologico e non; · Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato; · Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria); · Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico,terapeutico chirurgico e/o medico e nel follow up delle patologie considerate; · Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie pertinente; · Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità assistenziale post dimissione. Modulo/Insegnamento: Chirurgia generale SSD MED/18 Docente: Bresadola Vittorio Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di: Conoscere i principali segni clinici e i flussi diagnostici delle patologie considerate Conoscere i principi della terapia chirurgica Correlare i quadri clinici con le procedure assistenziali infermieristiche Programma: Presentazione del corso Introduzione alla chirurgia Il paziente chirurgico Neoplasie dell’esofago Malattie funzionali esofagee Diverticoli esofagei Malattia da reflusso gastro-esofageo Neoplasie gastriche Ulcera gastrica e duodenale Unità multidisciplinare di senologia Neoplasie della mammella Addome acuto Occlusione intestinale Polipi del colon Neoplasie del colon-retto Diverticoli del colon Addome acuto Occlusione intestinale Polipi del colon Neoplasie del colon-retto Diverticoli del colon Chirirgia ambulatoriale Patologie proctologiche Ittero col estatico Litiasi biliare Neoplasie del fegato Pancreatite acuta e cronica Neoplasie del pancreas Pseudocisti pancreatiche Ipertensione portale Neoplasie del polmone Patologie del mediastino Day Surgery Patologie linfo-venose Arteriopatie croniche Modalità di svolgimento: Lezioni frontali con possibile coinvolgimento diretto di altri docenti. Alla fine di ogni sezione del programma verrà lasciata copia del materiale didattico in forma di CD-ROM. Modalità d’esame Prova scritta finale mediante test a scelta multipla riguardante tutto il corso integrato Testo/i di riferimento: 1. Bresadola Chirurgica per le professioni sanitarie. Ed. EdiSES 2006 2. Brunner Suddarth Nursing Medico Chirurgico volume 1 e 2 Casa Editrice Ambrosiana Milano 2001 seconda edizione Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA – AREA CHIRURGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza); · Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato gastroenterico, endocrino e vascolare); · Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali; · Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento chirurgico; · Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti (intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza infermieristica; · Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche anestesiologiche adottate; · Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria; · Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio; · Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto farmacologico e non; · Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato; · Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria); · Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico,terapeutico chirurgico e/o medico e nel follow up delle patologie considerate; · Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie pertinente; · Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità assistenziale post dimissione. Modulo/Insegnamento: Urologia SSD MED/24 Docente: Frea Bruno Lezioni di Urologia del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche Anno Accademico 2012/2013 1. Introduzione all’urologia: conoscenza della terminologia urologica corretta, definizione della fisiopatologia del ciclo vescicale, inquadramento dell’anatomia e fisiologia dell’apparato urinario 2. Le grosse sindromi urologiche (a): inquadramento dell’insufficienza renale, inquadramento delle sindromi dolorose dell’alta via escretrice, la colica renale, la lombalgia, la gestione infermieristica del paziente con dolore acuto 3. Le grosse sindromi urologiche (b): L’ematuria, cause mediche e chirurgiche dell’ematuria, inqadrametno diagnostico, ematuria dell’alta via escretrice e sua gestione, ematuria delle basse vie urinarie e sua gestione 4. L’iperplasia prostatica benigna 5. Le neoplasie dell’apparato urinario (a): Le neoplasie del rene e dell’epitelio di transizione 6. Le neoplasie dell’apparato urinario (b): Il carcinoma prostatico 7. Derivazione urinaria; cateterismo vescicale e dell’alta via escretrice conoscenza dei presidi e dei diversi tipi di cateteri vescicale, la gestione infermieristica del paziente portatore di catetere a permanenza, il cateterismo intermittente 8. La diagnostica per immagini in Urologia 9. Cenni di andrologia Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA – AREA CHIRURGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza); · Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato gastroenterico, endocrino e vascolare); · Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali; · Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento chirurgico; · Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti (intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza infermieristica; · Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche anestesiologiche adottate; · Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria; · Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio; · Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto farmacologico e non; · Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato; · Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria); · Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico,terapeutico chirurgico e/o medico e nel follow up delle patologie considerate; · Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie pertinente; · Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità assistenziale post dimissione. Modulo/Insegnamento: Anestesiologia SSD MED/41 Docente: Chiarandini Paolo Programma: Contenuti Valutazione preoperatoria: dalla chirurgia ambulatoriale alla chirurgia maggiore Digiuno preoperatorio: linee guida Anestesia: starter, anestetici inalatori, oppioidi, miorilassanti. Principali techniche di anestesia generale (inalatoria ed endovenosa) e loco-regionale (peridurale, subaracnoidea, periferica). I ventilatori per anestesia. La gestione delle vie aeree. Monitoraggio intraoperatorio: ECG, Capnometria, Monitoraggio della profondità dell’ipnosi, Monitoraggio della funzione neuromuscolare, Monitoraggio della pressione non invasiva ed invasiva. Monitoraggio emodinamico (cenni) Dolore postoperatorio: fisiopatologia sistemi di misura e modalità di trattamento (farmaci e vie di somministrazione). Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame - Scritto. Domande a risposta multipla Testo/i di riferimento Anestesia - I principi e le tecniche: Romano E Casa Ed UTET Anesthesia: Miller RD Casa Ed Churchill Livingstone Anestesia, Rianimazione ed Emergenze Medico-Chirurgiche: Novelli et al. Casa Ed Gnocchi Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA – AREA CHIRURGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza); · Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato gastroenterico, endocrino e vascolare); · Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali; · Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento chirurgico; · Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti (intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza infermieristica; · Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche anestesiologiche adottate; · Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria; · Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio; · Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto farmacologico e non; · Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato; · Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria); · Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico,terapeutico chirurgico e/o medico e nel follow up delle patologie considerate; · Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie pertinente; · Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità assistenziale post dimissione. Modulo/Insegnamento: Anatomia patologica SSD MED/08 Docente: Scott Anne Cathryn Programma: Contenuti Introduzione: Significato dei diversi tipi di esame diagnostico nell’iter clinico del paziente, contributo dell’esame anatomo-patologico nella scelta terapeutica. Tipi di esame anatomo-patologico e loro utilizzo nei diversi contesti clinici. Patologia neoplastica: basi anatomo-patologiche del comportamento clinico delle neoplasie epiteliali nei visceri cavi ed organi parenchimatosi. Caratteristiche della progressione neoplastica (estensione per contiguità, recidiva, disseminazione per via linfatica o ematica, metastasi). Parametri morfologici che influiscono sulla progressione di malattia (stadio, oncotipo, grado); fattori morfologici predittivi di risposta a terapia; significato della terapia bersaglio. Significato clinico di condizione e lesione precancerosa e cenni sulle loro caratteristiche morfologiche. Modalità d'invio del materiale per esame anatomo-patologico e compilazione della richiesta d'esame. Neoplasie del tratto esofago-gastrico: I carcinomi spinocellulari e gli adenocarcinomi esofagei, adenocarcinoma dello stomaco distale (epidemiologia, fattori di rischio, cenni di morfologia, modalità di progressione, fattori morfologici prognostici, lesioni e condizioni precancerose). La malattia da reflusso gastro-esofageo. L'infezione da Helicocter pylori e patologie correlate. Neoplasie del colon: Definizione di polipo e tipi di polipo colico. Le sindromi polipose. La neoplasia intraepiteliale colo-rettale: cenni sulla morfologia e grado. La sequenza adenoma-carcinoma. Fattori di rischio nello sviluppo del carcinoma colorettale in soggetti affetti da adenoma sporadico e linee guida per lo screening del carcinoma colorettale. Carcinoma sporadico colorettale: modalità di progressione, fattori prognostici. Malattia infiammatoria cronica del colon: Retto-colite ulcerosa e malattia di Crohn (distribuzione anatomica, caratteristiche macroscopiche e cenni istologici). Fasi di malattia nella rettocolite ulcerosa. Complicanze instestinali ed extraintestinali e cancerogenesi colo-rettale nella malattia infiammatoria cronica del colon. Neoplasie del fegato, vie biliari e pancreas: Morfologenesi della cirrosi epatica e delle sue comlicanze (ipertensione portale, varici, splenomegalia congestizia) con riferimenti alle sue principali cause (alcool, NASH, epatiti virali, malattie delle vie biliari, danno da farmaci e tossici). Epatopatie chirurgiche: iperplasia nodulare focale, adenoma epatocitario, carcinoma epatocellulare, colangiocellulare e misto (fattori di rischio, caratteristiche clinico-epidemiologiche, morfologiche, modalità di progressione, fattori prognostici). Razionale del trapianto di fegato nel trattamento del carcinoma epatocellulare. Conseguenze su fegato e pancreas delle neoplasie del pancreas e vie biliari. Lesioni precancerose e principali carcinomi del pancreas, colecisti e vie biliari extra-epatiche (epidemiologia, fattori di rischio, morfologia, progressione di malattia e sopravvivenza). Neoplasie della mammella: Definizione di multicentricità e multifocalità delle lesioni mammarie. Epidemiologia, fattori di rischio e caratteristiche clinico-morfologiche delle principali varianti del carcinoma invasivo mammario. Modalità di progressione, fattori prognostici e predittivi di risposta a terapia, sopravvivenza. Principali tipi di lesioni precancerose della mammella, rischio di multifocalità/multicentricità e bilateralità e tempo di progressione al carcinoma. Fattori di rischio nella recidiva del carcinoma duttale in situ. Significato clinico del linfonodo sentinella. Tumori renali: Cenni anatomo-clinici sul tumore di Wilms. Epidemiologia, classificazione e caratteristiche principali dei carcinomi renali di tipo adulto sporadici ed ereditari. Progressione di malattia, fattori prognostici morfologici. Insufficienza renale cronica e trattamento con ciclosporina come fattori di rischio per l'insorgenza del carcinoma renale. Tumori della via escretrice urinaria: Definizione di plurifocalità sincrona e metacrona dei carcinomi uroteliali. Epidemiologia, cenni di morfologia e significato clinico dei carcinomi uroteliali (in situ, superficiali papillari e invasivi profondi). Prognosi e possibilità terapeutiche nei tumori papillari superficiali. Progressione dei carcinomi invasivi profondi della vescica. Modalità di esecuzione dell’esame citologico urinario. Carcinoma prostatico: Significato clinico del PSA. Epidemiologia del carcinoma prostatico latente e clinicamente manifesto. Caratteristiche del carcinoma prostatico: multifocalità, bilateralità, pattern e score di Gleason. Progressione di malattia, stadiazione e prognosi. Problematiche nella diagnosi mediante agobiopsia di adenocarcinoma. Significato della diagnosi di PIN e ASAP. Carcinomi del polmone: Epidemiologia, fattori di rischio, clinica e differenze nell'estensione locoregionale dei carcinomi polmonari centrali e periferici. Progressione di malattia e stadiazione. Oncotipi: sedi preferenziali, fattori prognostici, condizioni e lesioni precancerose, comportamento clinico, sopravvivenza e risposta a terapia. Metodiche diagnostiche nei tumori polmonari. Aterosclerosi: Morfogenesi delle lesioni aterosclerotiche semplici e complicate, concetto di vulnerabilità e instabilità di placca. Complicanze dell’aterosclerosi: trombosi, embolia, aneurisma. Conseguenze emodinamiche dell’aterosclerosi e danno tessutale correlato: infarto, riduzione cronica della perfusione, sviluppo di circolazione collaterale, vulnerabilità all’ipossia dei singoli tessuti. Principali quadri anatomo-clinici di danno tissutale. Neoplasie dell'ovaio: Classificazione istogenetica dei tumori ovarici. Modalità di progressione e stadiazione e significato del peritoneo nella loro disseminazione. I tunori epitelio-stromali dell’ovaio: teorie sulla genesi dei diversi oncotipi e loro comportamento. Concetto di tumore “borderline” e comportamento clinico delle varianti sierosa e mucinosa. Cenni epidemiologici e clinici sui tumori germinali ovarici e dello stroma gonadico. Neoplasie del corpo uterino e cervice: (argomenti trattati durante il Seminario di ginecopatologia al 3° anno) Epidemiologia e clinica dei carcinomi dell’endometrio di tipo I e II. Progressione di malattia, fattori prognostici e sopravvivenza. Oncotipi principali e relative lesioni e condizioni precancerose. Lesioni miometriali neoplastiche. Lesioni precancerose e carcinomi della cerivice uterina, progressione. Screening. Modalità di svolgimento -Lezioni frontali anche in compresenza con altri docenti del corso integrato. In anticipo rispetto alla discussione dei diversi argomenti verrà lasciata copia del materiale didattico in forma di file .pdf. -Laboratorio autoptico in periodi di tirocinio con partecipazione degli studenti a gruppi e visione di un riscontro diagnostico con discussione anatomo-clinica del caso -Seminario di ginecopatologia sulle neoplasie del corpo uterino e cervice nell'ambito del corso integrato Materno-infantile al 3° anno in accordo / compresenza col docente di Ginecologia e Ostetricia del Corso Integrato di Infermieristica clinica in area Materno-Infantile Modalità d’esame Prova scritta finale mediante test a scelta multipla riguardante tutto il corso integrato Testo/i di riferimento Robbins Basic Pathology E-book, 9th Edition, Saunders, 2012 Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA – AREA CHIRURGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per una efficace assistenza perioperatoria generale e specifica nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Indicare i diversi ambienti in cui sono erogate le cure chirurgiche, le loro peculiarità strutturali, organizzative ed assistenziali (day-surgery, degenza); · Descrivere le manifestazioni cliniche, i meccanismi fisiopatologici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse chirurgico (degli organi ed apparati del torace, apparato gastroenterico, endocrino e vascolare); · Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse urologico: neoplasie, litiasi, andrologia e patologie disfunzionali; · Individuare le specificità assistenziali del paziente con problemi oncologici sottoposto a trattamento chirurgico; · Fornire le basi razionali del trattamento chirurgico, i principi, le tecniche e la tipologia dei trattamenti (intervento terapeutico, palliativo, ricostruttivo, demolitivo) indicando le ricadute sul paziente e sull’assistenza infermieristica; · Riconoscere i diversi flussi terapeutici (percorsi pre-ricovero; day hospital/day surgery) e le tecniche anestesiologiche adottate; · Indicare le principali tecniche anestesiologiche (anestesia generale, loco-regionale) ed i criteri di monitoraggio del paziente nella fase intra e post operatoria; · Applicare le modalità di valutazione e di gestione del dolore acuto post operatorio; · Descrivere le modalità di diagnosi e trattamento delle principali forme di dolore neoplastico, con supporto farmacologico e non; · Indicare le principali tecniche invasive per il trattamento del dolore oncologico avanzato; · Descrivere le caratteristiche anatomo-cliniche delle patologie neoplastiche e pre-neoplastiche di più frequente riscontro (tratto gastro-enterico, fegato, regione biliopancreatica, polmone, mammella, apparato genitale femminile, prostata, rene e via escretrice urinaria); · Indicare il contributo dei diversi tipi di esame anatomo-patologico nell’iter diagnostico,terapeutico chirurgico e/o medico e nel follow up delle patologie considerate; · Proporre sulla base dei quadri clinici trattati, della terapia chirurgica, delle complicanze e dei rischi intra e post operatori, nonché del percorso terapeutico del paziente, il piano assistenziale delle cure perioperatorie pertinente; · Indicare il ruolo organizzativo e riabilitativo dell’infermiere e le strategie per garantire la continuità assistenziale post dimissione. Modulo/Insegnamento: Infermieristica chirurgica SSD MED/45 Docente: Bulfone Giampiera Identificazione dei principali rischi o possibili problemi ed interventi infermieristici nella fase postoperatoria; Pianificazione dell’assistenza pre- e post-operatoria al paziente sottoposto ad intervento chirurgico all’esofago, allo stomaco, al colon retto, alla mammella, al pancreas, al fegato ed al polmone. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) L’assistenza infermieristica prima e dopo esami diagnostici e strumentali specifici (broncoscopia, Rx Tubo digerente, gastroscopia, clisma opaco, colonscopia, biopsia epatica, ERCP, TAC, PET e RMN); La valutazione preoperatoria dello stato nutrizionale del paziente e le principali terapie nutrizionali di supporto da utilizzare nella fase pre e post-operatoria (NPT, NE e dieta: implicazioni infermieristiche nella gestione, principali complicanze ed interventi); Il monitoraggio postoperatorio (PA, FP, SaO2 e fr, diuresi e ferita); le problematiche postoperatorie con particolare riferimento ai dati significativi da raccogliere-scale di valutazione e ai principali interventi da attuare in caso di nausea e vomito (fattori di rischio e strategie per controllare la PONV), dolore (VAS, NRS – le principali modalità di controllo del dolore postoperatorio), emorragie e disordini idrici (fattori di rischio, monitoraggio attraverso il bilancio idrico e PVC), ritenzione urinaria, ileo paralitico (fattori di rischio e strategie di controllo della complicanza), complicanze respiratorie (fattori di rischio e strategie preventive es. ginnastica respiratoria), tromboflebiti (fattori di rischio e strategie preventive); La gestione dei drenaggi (addominali, cervicali e toracici) compreso il tubo di Kehr L’assistenza al paziente stomizzato: gestione della stomia, canalizzazione, irrigazione ed educazione all’autogestione La preparazione della dimissione del paziente: informazioni necessarie al paziente rispetto alla dieta, alla gestione della ferita e alle problematiche che potrebbero insorgere; gestione della ferita e alle problematiche che potrebbero insorgere Le principali complicanze postoperatorie, riabilitazione motoria e la prevenzione del linfedema nella paziente sottoposta a mastectomia Modalità di svolgimento Lezione frontale Modalità d’esame Scritto –test a scelta multipla Testo/i di riferimento Brunner – Suddart, Nursing medico-Chirurgico, volume n. 1 e 2, Ed Ambrosiana, Milano, 2001 Unità n. 4; Bresadola V. et al. Chirurgia per le professioni sanitarie. Napoli: EdiSES, 2006; Capitolo n. 2, 3, 4, 5, 8, 9, 11, 13, 14, 18, 20. Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici, terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari (fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici; · Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente; · Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend epidemiologici; · Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea, oro-fecale e per contatto; · Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico; · Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso; · Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e candidato/sottoposto al trapianto di rene); · Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi); · Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando tecniche di medicazione avanzata; · Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie della cute (scabbia, micosi, pediculosi); · Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici; · Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure professionali, attivando strategie di educazione alimentare; · Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, metaboliche, e renali. · Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile. Modulo/Insegnamento: Medicina interna SSD MED/09 Docente: Soardo Giorgio Lo studente, al termine dell’ Insegnamento è inoltre in grado di: Saper interpretare le principali alterazioni dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente; Valutazione del rischio trombo embolico e di embolia polmonare nel soggetto a rischio Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Principali segni e sintomi clinici in medicina interna: Cianosi Dispnea Edemi Fattori di rischio cardiovascolari: Modificabili Non modificabili Ipertensione arteriosa. Epidemiologia Cause Meccanismi fisiopatologici Valutazione clinico strumentale Complicanze Principi di terapia antipertensiva Scompenso cardiaco: Tipi di scompenso cardiaco Meccanismi fisiopatologici Marcatori bioumorali di scompenso cardiaco Terapia Cardiopatia ischemica: Angina Infarto miocardico acuto Segni e sintomi clinici Terapia ABC infermieristico Corso di elettrocardiografia clinica: ECG di base Interpretazione del ritmo e frequenza Interpretazione asse cardiaco Interpretazione principali aritmie ipocinetiche e ipercinetiche Interpretazione dell’infarto miocardico Insufficienza respiratoria: Acuta e Cronica Asma Terapia dell’asma Embolia polmonare: Epidemiologia Cause Meccanismi fisiopatologici Clinica Esami di laboratorio e strumentali Terapia della fase acuta Terapia in fase cronica Monitoraggio anticoagulati orali Itteri e subitteri: Cause Meccanismi fisiopatologici Tipi di ittero Diagnostica di laboratorio e strumentale Terapia Cirrosi epatica: Epidemiologia Cause Meccanismi fisiopatologici dell’ipertensione portale Meccanismi fisiopatologici della ritenzione idro-salina Fisiopatologia e terapia dell’encefalopatia epatica Terapia dell’ascite Terapia dell’encefalopatia epatica Emorragie digestive: Cause Emorragie tratto gastroenterico superiore Emorragie tratto gastroenterico inferiore Ematemesi e melena Anemia in corso di emorragia Diabete mellito: Epidemiologia Tipi di diabete Meccanismi fisiopatologici Complicanze a lungo e breve termine Terapia del diabete tipo 2 Terapia insulinica e sue complicanze Obesità: Epidemiologia mondiale Fattori di rischio ambientali Complicanze relative all’obesità Prevenzione e stili di vita Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame - Quiz a domanda multipla Testo/i di riferimento Claudio Rugarli: Medicina Interna Sistematica Harrison’s: Principi di medicina interna Raffaele Antonelli Incalzi: medicina Interna per scienze infermieristiche Dispense anni precedenti Prof. Giorgio Soardo Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici, terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari (fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici; · Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente; · Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend epidemiologici; · Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea, oro-fecale e per contatto; · Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico; · Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso; · Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e candidato/sottoposto al trapianto di rene); · Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi); · Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando tecniche di medicazione avanzata; · Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie della cute (scabbia, micosi, pediculosi); · Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici; · Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure professionali, attivando strategie di educazione alimentare; · Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, metaboliche, e renali. · Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile. Modulo/Insegnamento: Malattie infettive SSD MED/17 Docente: Bassetti Matteo - Conoscenza e descrizione delle principali malattie infettive e dei loro agenti eziologici - Descrizione dei principali meccanismi di trasmissione delle malattie infettive - Conoscenza specificatamente delle seguenti sindromi infettive: polmoniti, meningiti, sepsi, infezione da HIV ed epatiti, tubercolosi, infezioni correlate alle pratiche assistenziali - Applicazione pratica dei concetti di antibioticoterapia e antibiotico-profilassi Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) - Generalità sulle malattie infettive - Antibioticoterapia pratica - L’infezione da HIV - Le sepsi - Le meningiti - Le polmoniti - La tubercolosi - Le infezioni correlate alle pratiche assistenziali - Profilassi post-esposizione Modalità di svolgimento - Lezioni frontali e casi clinici Modalità d’esame Test a scelta multipla Testo/i di riferimento - Malattie infettive. Mauro Moroni, Roberto Esposito, Roberto Esposito, Mauro Moroni, Fausto De Lalla. Elsevier srl, 2008 - Chemioterapici antiinfettivi e loro impiego razionale. Matteo bassetti. Acaddemy srl, Milano, 2010 Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici, terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari (fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici; · Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente; · Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend epidemiologici; · Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea, oro-fecale e per contatto; · Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico; · Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso; · Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e candidato/sottoposto al trapianto di rene); · Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi); · Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando tecniche di medicazione avanzata; · Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie della cute (scabbia, micosi, pediculosi); · Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici; · Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure professionali, attivando strategie di educazione alimentare; · Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, metaboliche, e renali. · Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile. Modulo/Insegnamento: Nefrologia SSD MED/14 Docente: Romano Giulio Programma Segni e sintomi delle malattie renali: valutazione quantitativa e qualitativa della diuresi (e sue implicazioni), alterazione dei parametri ematici relativi a disfunzioni renali. Le glomerulonefriti, le nefropatie tubulointerstiziali, le infezioni delle vie urinarie. L’insufficienza renale acuta e cronica. La terapia sostitutiva dell’insufficienza renale avanzata. Bibliografia La bibliografia sarà fornita dal docente all’inizio delle lezioni. Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici, terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari (fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici; · Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente; · Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend epidemiologici; · Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea, oro-fecale e per contatto; · Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico; · Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso; · Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e candidato/sottoposto al trapianto di rene); · Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi); · Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando tecniche di medicazione avanzata; · Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie della cute (scabbia, micosi, pediculosi); · Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici; · Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure professionali, attivando strategie di educazione alimentare; · Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, metaboliche, e renali. · Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile. Modulo/Insegnamento: Dermatologia SSD MED/35 Docente: Stinco Giuseppe Il corso si prefigge di presentare una panoramica delle principali malattie cutanee e sessualmente trasmesse. Al termine del corso lo studente avrà acquisito le conoscenze per: - Riconoscere le più comuni malattie dermatologiche e veneree; - Osservare, descrivere e riferire segni e sintomi cutanei; - Riconoscere eventuali fattori di rischio per il paziente, per sé e per gli altri; - Identificare le problematiche di assistenza e gestione del paziente dermatologico; - Gestire la terapia farmacologia topica e sistemica monitorando i risultati e gli effetti collaterali. Programma: Contenuti Cenni di anatomia morfologica, istologia e fisiologia della cute. Semeiotica dermatologica. Le principali malattie dermatologiche. Le reazioni cutanee da farmaci. Le malattie bollose ed immunitarie. I nevi. Le neoplasie cutanee. Le Malattie a Trasmissione Sessuale. Le ustioni. Le ulcere cutanee degli arti inferiori. La terapia dermatologica. Modalità di svolgimento Parte teorica: lezioni frontali Parte pratica: frequenza della Clinica Dermatologica. Modalità d’esame La verifica dell’apprendimento degli studenti sarà effettuata mediante un unico esame integrato con gli altri insegnamenti del modulo. La prova di esame sarà scritta con domande a risposta multipla. Testi di riferimento A. Rebora, S. Veraldi. Core Curriculum Dermatologia. McGraw-Hill G. Leigheb. Testo e Atlante di Dermatologia. Edimes. T. Cainelli, A. Giannetti, A. Rebora. Manuale di Dermatologia Medica e Chirurgica. McGraw-Hill. Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici, terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari (fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici; · Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente; · Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend epidemiologici; · Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea, oro-fecale e per contatto; · Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico; · Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso; · Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e candidato/sottoposto al trapianto di rene); · Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi); · Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando tecniche di medicazione avanzata; · Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie della cute (scabbia, micosi, pediculosi); · Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici; · Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure professionali, attivando strategie di educazione alimentare; · Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, metaboliche, e renali. · Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile. Modulo/Insegnamento: Infermieristica medica SSD MED/45 Docente: Degano Loriana Decidere strategie di sorveglianza notturna e diurna dei pazienti. Strutturare un piano educativo per la gestione del problema di salute, per la prevenzione delle maggiori complicanze e per sviluppare l’alleanza terapeutica per la persona affetta da: - Diabete mellito - Ipertensione arteriosa - Cirrosi epatica. Elaborare un progetto educativo finalizzato alla riabilitazione cardiologica nella persona affetta da Scompenso cardiaco congestizio. Predisporre un progetto educativo finalizzato alla riabilitazione respiratoria nella persona affetta da Bronco - Pneumopatia Cronico Ostruttiva. Sviluppare competenze di assistenza infermieristica alla persona con insufficienza renale. Sviluppare capacità ed abilità di Wound Care. Attuare strategie di prevenzione e assistenza nella persona con infezioni a trasmissione parenterale, aerogena ed oro-fecale. Realizzare interventi di prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza. Identificare le azioni corrette nelle indagini microbiologiche. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) 1. SORVEGLIANZA - Definizione e obiettivi della sorveglianza infermieristica; - Ricerca infermieristica sulla sorveglianza; - Interventi e strategie assistenziali appropriate ad ottimizzare la sorveglianza. Per ogni quadro patologico viene utilizzato il metodo clinico: - problematiche assistenziali più frequenti correlate al problema di salute accertamento di 1° e 2° livello diagnosi e problemi prioritari pianificazione: obiettivi ed esiti attesi, interventi, monitoraggio/sorveglianza, valutazione. 2. DIABETE MELLITO Complicanze acute: Chetoacidosi; Coma iperglicemico iperosmolare non chetonico; Ipoglicemia, Infezioni. Complicanze croniche: Piede diabetico. Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione. Diagnosi infermieristica: Rischio elevato di gestione Rischio/presenza di lesioni del piede diabetico. inefficace del regime terapeutico. Pianificazione: Progetto educativo finalizzato all’alleanza terapeutica. Interventi di prevenzione e trattamento del piede diabetico. Obiettivi ed esiti attesi: Mantenimento dei valori ottimali della glicemia; Assenza di lesioni; Mantenimento del peso corporeo; Relazioni efficaci. Ambiti di intervento: controlli e farmaci, attività fisica, alimentazione, educazione all’igiene. 3. IPERTENSIONE ARTERIOSA Fattori di rischio cardiovascolare. Complicanze: trombosi ed emorragie. Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione. Diagnosi infermieristica: Gestione inefficace del regime terapeutico. Pianificazione: Progetto educativo finalizzato all’alleanza terapeutica. Obiettivi ed esiti attesi: Alleanza terapeutica. Ambiti di intervento: stili di vita, alimentazione, attività fisica, farmaci. 4. CIRROSI EPATICA Complicanze: Ascite, Peritonite batterica spontanea, Encefalopatia porto-sistemica, Emorragie digestive. Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione. Diagnosi infermieristica: Rischio elevato di gestione inefficace del regime terapeutico. Pianificazione: Progetto educativo finalizzato alla prevenzione della formazione dell’ascite e dell’encefalopatia porto-sistemica. Obiettivi ed esiti attesi: Alleanza terapeutica. Mantenimento/recupero dell’attività fisica, Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale, Cute integra, Assenza di edemi declivi ed ascite, Mantenimento dello stato di coscienza e dell’orientamento temporo-spaziale. Ambiti di intervento: collaborazione alla paracentesi ed alla biopsia epatica, prevenzione/gestione dell’ascite, prevenzione dell’encefalopatia epatica, stili di vita, alimentazione, eliminazione, attività fisica, farmaci. 5. SCOMPENSO CARDIACO CONGESTIZIO Clinica: ipoperfusione e congestione venosa. Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione. Diagnosi infermieristica: Intolleranza all’attività fisica e di vita quotidiana correlata ad insufficiente conoscenza della necessità di tecniche adattative secondaria ad alterata funzionalità cardiaca. Pianificazione: Progetto educativo finalizzato alla riabilitazione cardiologica. Obiettivi ed esiti attesi: Adeguato ritmo sonno veglia, Mantenimento/recupero dell’attività fisica, Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale, Adesione terapeutica (farmacologica e dietetica), Assenza/diminuzione dell’ansia. Ambiti di intervento: Riabilitazione cardiologica (concetti generali, criteri, modalità, alimentazione, attività fisica, supporto psico-sociale). 6. BRONCO-PNEUMOPATIA CRONICO OSTRUTTIVA Clinica: ipoperfusione e congestione venosa. Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione. Diagnosi infermieristica: Intolleranza all’attività fisica e di vita quotidiana correlata ad insufficiente conoscenza della necessità di tecniche adattative secondaria a BPCO. Pianificazione: Progetto educativo finalizzato alla riabilitazione respiratoria. Obiettivi ed esiti attesi: Adeguato ritmo sonno veglia, il paziente riferirà di sentirsi adeguatamente riposato, Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale, Maggiore tolleranza agli sforzi evidenziato da un mantenimento/recupero dell’attività fisica usando tecniche per conservare energia, Migliore clearance delle vie aeree grazie a tosse efficace e pervietà delle vie aeree. Ambiti di intervento: Riabilitazione respiratoria (concetti generali, criteri, modalità, Allenamento arti inferiori, Allenamento arti superiori, Allenamento muscoli respiratori, Intervento psicosociale e comportamentale, nutrizione). 7. INSUFFICIENZA RENALE Problematiche frequenti: Squilibrio idroelettrolitico, Anemia, Sovraccarico di liquidi, Fratture patologiche Accertamento 1° e 2° livello, scale di valutazione. Diagnosi infermieristiche: Nutrizione alterata, Eccesso di liquidi, Rischio di infezioni. Pianificazione: Assistenza in corso di dialisi acuta e cronica. Analisi delle Linee guida del CDC di Atlanta per la sicurezza della persona in dialisi. Obiettivi ed esiti attesi: Recupero e mantenimento del peso corporeo ideale, integrità cutanea, tolleranza all’attività fisica, adesione terapeutica, assenza di complicanze. Ambiti di intervento: emodialisi, dialisi peritoneale, gestione fistola artero-venosa, stili di vita, alimentazione, attività fisica, farmaci. 8. LESIONI CUTANEE Tipologia ed etiologia: lesioni primitive e secondarie. Wound care: elementi, strategie di prevenzione e cura. Problematiche presenti: Infezioni, Gestione del dolore. La medicazione: caratteristiche, tipologie, impieghi, finalità. 9. MALATTIE A TRASMISSIONE PARENTERALE, AEROGENA, ORO-FECALE Problematiche di controllo epidemiologico e di gestione infermieristica correlate ai seguenti problemi di salute: - Tubercolosi - HIV - CDAD (Clostridiun Difficile Associated Diarrhea). Management infermieristico dei sintomi, delle complicanze e degli effetti collaterali legati ai trattamenti farmacologici. Strategie di prevenzione, controllo ambientale e comportamentale. 10. INFEZIONI CORRELATE ALL’ASSISTENZA Analisi delle Linee Guida emanate dal CDC di Atlanta su: o Catheter-associated Urinary Tract Infection (CAUTI); o o Central Line-Associated Bloodstream Infections (CLABSI) in Non-Intensive Care Unit (non-ICU) Settings; Guidelines for the Prevention of Intravascular Catheter-Related Infections. 11. INDAGINI MICROBIOLOGICHE Le emocolture. Modalità di svolgimento Analisi di un caso clinico Lezione frontale Modalità d’esame Esame di corso integrato: o o domande a risposta multipla domande a risposta aperta. Testo/i di riferimento Brunner e Suddarth, Nursing Medico-Chirurgico, Casa Editrice Ambrosiana, Volume 1 e 2, Milano, 2006: Assistito con ipertensione Unità 6 Assistito con diabete Unità 8 Assistito con cirrosi epatica Unità 8 Assistito con nefropatie Unità 9 Assistito con scompenso cardiaco Unità 6 Assistito con BPCO Unità 5 Ulcere arti inferiori Unità 6 Assistito con tubercolosi Unità 5 Assistito con HIV Unità 11 Letture e sitografie consigliate Appropriatezza clinica, strutturale, tecnologica e operativa per la prevenzione, diagnosi e terapia dell’obesità e del diabete mellito. Quaderni del Ministero della Salute. n. 10, luglio-agosto 2011 Obiettivi terapeutici e sorveglianza delle complicanze nel diabete mellito. Indicazioni per la persona diabetica. Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. Trento. 2006 Documento di Consenso Internazionale sul Piede Diabetico. A cura del Gruppo di studio Interassociativo “Piede Diabetico” della Società Italiana di Diabetologia e dell’Associazione Medici Diabetologi. Edizioni 2000 e 2010 Rapporto della Commissione Scientifica A.I.S.F. “Encefalopatia epatica” (2004) Raccomandazioni per la diagnosi ed il trattamento del paziente ascitico dell’Associazione italiana per lo studio del fegato (AISF) (2005) Linee - guida A.I.S.F. per l’ipertensione portale (2006) Epidemiologia delle epatopatie acute e croniche in Italia A.I.S.F. (2007) "Linee guida Nazionali per la prevenzione delle malattie cardiovascolari“ 2006. Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali Lancellotti M., Mereu R., Spessotti L. “L’efficacia dell’educazione sanitaria al paziente cardiologico (affetto da scompenso cardiaco) e cardiochirurgico (in previsione di un intervento chirurgico)”. Revisione Centro EBN Bologna 2004 SNLG-Regioni – Linee guida sulla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Regione toscana. 2011 Registered Nurses’ Association of Ontario (2009). Decision Support for Adults Living with Chronic Kidney Disease. Toronto, Canada: Registered Nurses’ Association of Ontario. Palese A, Battistig P, Garlatti I, Scarparo C. La prevenzione della contaminazione delle emocolture. Assistenza Infermieristica e Ricerca 2010; 29 (4): 192-197. Benner P.: L’eccellenza nella pratica clinica dell’infermiere. McGraw-Hill, 2003, cap. dal 1° al 10°. Jean-Francois d’Ivernois, Remi Gagnayre, “Educare il paziente. Un approccio medico-terapeutico”. Edizioni McGraw Hill 2009, cap.3. Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA MEDICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche internistiche più frequenti quali i problemi respiratori acuti e cronici, cardiovascolari, metabolici, renali acuti e cronici, gastro-intestinali acuti e cronici, epatici, ed infettivologici. Lo studente, al termine dell’ Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia, i meccanismi fisiopatologici, le basi patogenetiche, i flussi diagnostici, terapeutici e riabilitativi dei pazienti con patologie dell’apparato respiratorio acute e croniche; cardiovascolari (fattori di rischio, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa); dell’apparato digerente (malattie del fegato acute e croniche, cirrosi epatica con le sue complicanze, diarree e malassorbimenti, pancreatici acute e croniche); diabete e sue complicanze, squilibri elettrolitici; · Riferire gli elementi di base interpretativi del tracciato elettrocardiografico e dell’equilibrio acido base utili alla comprensione dei problemi del paziente; · Indicare le problematiche infettivologiche a maggiore valenza nella realtà nazionale ed i principali trend epidemiologici; · Descrivere i quadri clinici prioritari, le modalità di accertamento e di monitoraggio, i rischi e le complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella persona con infezione trasmissibile per via ematica, aerea, oro-fecale e per contatto; · Somministrare accuratamente i farmaci di interesse infettivologico; · Riconoscere il rischio infettivo nel paziente gravemente immuno compromesso; · Descrivere i principali quadri, la diagnostica strumentale e non, i principali rischi e complicanze, le strategie terapeutiche ed assistenziali nella gestione del paziente con problemi nefrologici (sindrome nefrosica, nefritica, glomerulonefriti, infezioni delle vie urinarie, dializzato e candidato/sottoposto al trapianto di rene); · Riconoscere le lesioni dermatologiche di base (papule, noduli, erosioni), e monitorare l’evoluzione delle lesioni pigmentate della cute (nevi/melanomi); · Intervenire nella gestione delle ulcere venose ed arteriose croniche degli arti inferiori anche utilizzando tecniche di medicazione avanzata; · Intervenire nel limitare il rischio di contagio attraverso strategie di prevenzione delle malattie parassitarie della cute (scabbia, micosi, pediculosi); · Riconoscere i fattori scatenanti la riacutizzazione e i criteri di monitoraggio dei pazienti con problemi internistici, infettivologici, nefrologici e dermatologici; · Riconoscere le caratteristiche strutturali, dei processi di lavoro e dei percorsi di cura nei diversi contesti in cui sono presi in carico i pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Intervenire adottando strategie di prevenzione, educazione terapeutica e di sviluppo del selfcare del paziente con problematiche internistiche, infettivologiche, nefrologiche e dermatologiche; · Applicare i criteri per la gestione del fabbisogno dietetico anche in interdipendenza con altre figure professionali, attivando strategie di educazione alimentare; · Indicare le specificità della dieta da adottare nei pazienti con problematiche internistiche, infettivologiche, metaboliche, e renali. · Riconoscere i pazienti a rischio di dimissione difficile. Modulo/Insegnamento: Scienze dietetiche SSD MED/49 Docente: Peri Maria Rosaria Lo studente a fine corso è in grado di: - Conoscere i principi alimentari e il loro contenuto negli alimenti. Riconoscere l’importanza dell’alimentazione quale strumento per mantenere uno stato di salute nell’ individuo. Fornire una sintesi informativa sul significato dell’antropometria e sulle tecniche antropometriche più comuni. Indicare i dati antropometrici più utilizzati per la valutazione dello stato nutrizionale. - Conoscere le principali tecniche di prevenzione diagnosi e cura della malnutrizione ospedaliera. Conoscere il ruolo della nutrizione nel recuperare una condizione di salute compromessa o nel rallentare l’evoluzione di una patologia in atto; in dettaglio: o Descrivere le principali patologie dell’apparato gastroenterico in rapporto alle problematiche nutrizionali. o Fornire soluzioni pratiche di intervento nutrizionale nei disturbi dell’apparato gastroenterico o Indicare gli accorgimenti dietoterapici atti a rallentare la progressione e contenere l’accumulo di cataboliti e lo squilibrio idroelettrico migliorando le condizioni di vita dei pazienti nefropatici. o Descrivere le principali patologie cardiovascolari e le implicazioni dietologiche. Indicare le norme dietetiche da seguire per migliorare l‟andamento clinico delle malattie cardiovascolari. o Conoscere gli elementi fondamentali della dietoterapia del diabete. o Conoscere i problemi nutrizionali nelle malattie del fegato. o Descrivere le norme alimentari consigliate per il trattamento del paziente dislipidemico. o Conoscere il peso ideale e riconoscere lo stato di sovrappeso e di obesità. o Descrivere il razionale di una dieta ipocalorica bilanciata, associata a un programma di esercizio fisico regolare e sottolineare l’importanza di una modificazione del comportamento alimentare. o Sottolineare l‟importanza del mantenimento di una nutrizione ottimale, prima e dopo l’intervento chirurgico, per ridurre la morbilità e la mortalità. Indicare i principi della nutrizione pre e post operatoria. o Fornire una sintesi informativa sulle principali problematiche legate alle patologie in età geriatrica e sul rischio di malnutrizione. Fornire soluzioni tecniche nell’approccio nutrizionale al paziente geriatrico in fase post acuta. o Segnalare le principali reazioni avverse agli alimenti, le manifestazioni cliniche e le indicazioni dietetiche. o Fornire informazioni utili per un corretto approccio nutrizionale nel paziente neoplastico. o Descrivere le tecniche e i prodotti per la nutrizione enterale. Evidenziare i rischi e le complicanze della nutrizione enterale per prevenirli. Programma: Contenuti Fattori che influenzano lo stile alimentare La composizione corporea e misure antropometriche Il metabolismo materiale ed energetico Il bilancio energetico Principi nutritivi: classificazione e funzioni Raccomandazioni nutrizionali: i LARN, e linee guida per una sana corretta alimentazione. Alimenti: classificazione, funzioni e principi nutritivi in essi contenuti. Strumenti di rilevazione dello stato nutrizionale La dieta equilibrata Aspetti nutrizionali nelle patologie dell’apparato digerente. - reflusso esofageo - ulcera peptica - gastriti - morbo di crohn e colite ulcerosa - malattia celiaca - diarrea e stipsi - sindrome dell’intestino corto - malattie del fegato - cirrosi epatica - epatiti - colelitiasi - disfagia - pancreatite la dieta nelle patologie renali: - Insufficienza renale acuta e cronica - Trattamento dietetico in dialisi - calcolosi renale Trattamento dietetico delle malattie cardiovascolari - Ipertensione arteriosa - Arteriosclerosi Aspetti nutrizionali nel diabete mellito Trattamento dietetico delle dislipidemie Trattamento dietetico dell’obesità Indirizzi dietoterapici nel trattamento della gotta. Indirizzi dietoterapici nel trattamento dell’osteoporosi. La nutrizione in chirurgia - nutrizione preoperatoria - nutrizione postoperatoria Nutrizione enterale - Indicazione e scelta della via di accesso per la nutrizione enterale - complicanze - prodotti per nutrizione enterale Dieta nelle patologie in età geratrica malnutrizione e ulcere da decubito Le reazioni avverse agli alimenti - Approccio nutrizionale nelle allergie e intolleranze alimentari L’alimentazione del malato neoplastico - problemi e norme dietetiche del paziente neoplastico Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame scritto Testo/i di riferimento Dispense dell’insegnante Lineamenti di dietoterapia e nutrizione clinica, seconda edizione editore il Pensiero scientifico autori Vannozzi e Leandro Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA ONCOLOGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche oncologiche ed ematologiche, dal loro esordio, nelle diverse tappe emotive, sociali e cliniche della malattia, e nei diversi trattamenti proposti. Inoltre, offre allo studente il quadro delle cure palliative, la loro finalità e un approfondimento sulle tappe finali della vita e sulle correlate esigenze assistenziali. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia dei tumori e la relazione tra fattori di rischio noti e probabilità di insorgenza delle principali neoplasie; · Riferire le modalità, la tempistica, l’efficacia/utilità e i risultati attesi dallo screening (anche in relazione al rischio individuale) per il carcinoma della mammella, della cervice uterina, del colon-retto e della prostata; · Attivare strategie di prevenzione ed educazione alla persona e caregiver per potenziare l’adesione agli stili di vita sani e ai programmi di screening, con particolare attenzione ai soggetti a rischio di neoplasia del seno, del colon-retto, della prostata; · Riconoscere le caratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza di una neoplasia ai fini della diagnosi precoce: dolore, tosse, disfonia, disfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neurologici; · Indicare il significato e il relativo impiego clinico dei marcatori tumorali e dei principali esami ematochimici; · Descrivere i criteri di definizione della stadiazione dei tumori, il significato e l’utilità dei fattori prognostici e predittivi; · Riconoscere le fasi della malattia neoplastica, il significato dei diversi interventi terapeutici inclusi quelli di supporto, indicando gli intenti e gli obiettivi dei trattamenti oncologici e il loro impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita; · Riconoscere i criteri generali che stanno alla base del processo decisionale terapeutico in oncologia: modalità di azione dei farmaci antitumorali (chemioterapia, ormonoterapia, terapie a bersaglio molecolare), valutazione del beneficio terapeutico (criteri di risposta e definizione degli endpoint), principali effetti collaterali dei farmaci antitumorali e strategie di intervento per la gestione degli stessi; razionale dei principali interventi di chirurgia oncologica e integrazione con le altre modalità terapeutiche; indicazioni oncologiche della radioterapia e integrazione con gli altri interventi terapeutici. · Intervenire nella gestione dell’esposizione dell’operatore e dell’ambiente ai farmaci antiblastici e nel caso di stravaso nella persona; · Descrivere i quadri clinici ematologici (leucemie acute mieloidi e linfoidi, linfomi e sindromi linfoproliferative croniche, coaugulopatie, gammapatie monoclonali), le principali criticità assistenziali e le strategie infermieristiche per la gestione routinaria e personalizzata; · Riconoscere le strategie terapeutiche di maggiore impatto per il paziente e l’assistenza in ematologia (terapia cellulare, terapie innovative) e la rilevanza del contributo infermieristico nelle procedure di trapianto efficaci; · Accertare, intervenire e monitorare gli effetti degli interventi infermieristici nel paziente con problematiche onco-ematologiche più frequenti: mucosite, stipsi, diarrea, astenia, fatigue, condizioni nutrizionali alterate, alterazione dell’immagine corporea, immunodepressione; · Accertare i bisogni pscico-sociali, le fonti di stress e le strategie di self-care nella fase peri-diagnostica e terapeutica per meglio sostenere la persona e la famiglia nell’ adesione al trattamento e nell’adattamento alla malattia neoplastica; Utilizzare adeguati strumenti di valutazione multidisciplinare del dolore con particolare attenzione al dolore totale; · Attivare le principali strategie e tecniche di cure palliative per la gestione di pazienti con problemi oncologici (ma non solo) avanzati; · Comprendere la cultura e il modello assistenziale delle cure palliative e i criteri di rimodulazione degli interventi infermieristici nelle cure di fine vita. · Riconoscere le fasi del morire e le tappe della rielaborazione del lutto del paziente (e della sua famiglia) per la perdita dell’immagine corporea, delle funzioni di ruolo e della speranza di guarigione e attivare strategie per accompagnare il paziente in fase terminale. Modulo/Insegnamento: Oncologia medica SSD MED/06 Docente: Puglisi Fabio PROGRAMMA NON PERVENUTO: RIVOLGERSI DIRETTAMENTE AL DOCENTE. Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA ONCOLOGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche oncologiche ed ematologiche, dal loro esordio, nelle diverse tappe emotive, sociali e cliniche della malattia, e nei diversi trattamenti proposti. Inoltre, offre allo studente il quadro delle cure palliative, la loro finalità e un approfondimento sulle tappe finali della vita e sulle correlate esigenze assistenziali. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia dei tumori e la relazione tra fattori di rischio noti e probabilità di insorgenza delle principali neoplasie; · Riferire le modalità, la tempistica, l’efficacia/utilità e i risultati attesi dallo screening (anche in relazione al rischio individuale) per il carcinoma della mammella, della cervice uterina, del colon-retto e della prostata; · Attivare strategie di prevenzione ed educazione alla persona e caregiver per potenziare l’adesione agli stili di vita sani e ai programmi di screening, con particolare attenzione ai soggetti a rischio di neoplasia del seno, del colon-retto, della prostata; · Riconoscere le caratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza di una neoplasia ai fini della diagnosi precoce: dolore, tosse, disfonia, disfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neurologici; · Indicare il significato e il relativo impiego clinico dei marcatori tumorali e dei principali esami ematochimici; · Descrivere i criteri di definizione della stadiazione dei tumori, il significato e l’utilità dei fattori prognostici e predittivi; · Riconoscere le fasi della malattia neoplastica, il significato dei diversi interventi terapeutici inclusi quelli di supporto, indicando gli intenti e gli obiettivi dei trattamenti oncologici e il loro impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita; · Riconoscere i criteri generali che stanno alla base del processo decisionale terapeutico in oncologia: modalità di azione dei farmaci antitumorali (chemioterapia, ormonoterapia, terapie a bersaglio molecolare), valutazione del beneficio terapeutico (criteri di risposta e definizione degli endpoint), principali effetti collaterali dei farmaci antitumorali e strategie di intervento per la gestione degli stessi; razionale dei principali interventi di chirurgia oncologica e integrazione con le altre modalità terapeutiche; indicazioni oncologiche della radioterapia e integrazione con gli altri interventi terapeutici. · Intervenire nella gestione dell’esposizione dell’operatore e dell’ambiente ai farmaci antiblastici e nel caso di stravaso nella persona; · Descrivere i quadri clinici ematologici (leucemie acute mieloidi e linfoidi, linfomi e sindromi linfoproliferative croniche, coaugulopatie, gammapatie monoclonali), le principali criticità assistenziali e le strategie infermieristiche per la gestione routinaria e personalizzata; · Riconoscere le strategie terapeutiche di maggiore impatto per il paziente e l’assistenza in ematologia (terapia cellulare, terapie innovative) e la rilevanza del contributo infermieristico nelle procedure di trapianto efficaci; · Accertare, intervenire e monitorare gli effetti degli interventi infermieristici nel paziente con problematiche onco-ematologiche più frequenti: mucosite, stipsi, diarrea, astenia, fatigue, condizioni nutrizionali alterate, alterazione dell’immagine corporea, immunodepressione; · Accertare i bisogni pscico-sociali, le fonti di stress e le strategie di self-care nella fase peri-diagnostica e terapeutica per meglio sostenere la persona e la famiglia nell’ adesione al trattamento e nell’adattamento alla malattia neoplastica; Utilizzare adeguati strumenti di valutazione multidisciplinare del dolore con particolare attenzione al dolore totale; · Attivare le principali strategie e tecniche di cure palliative per la gestione di pazienti con problemi oncologici (ma non solo) avanzati; · Comprendere la cultura e il modello assistenziale delle cure palliative e i criteri di rimodulazione degli interventi infermieristici nelle cure di fine vita. · Riconoscere le fasi del morire e le tappe della rielaborazione del lutto del paziente (e della sua famiglia) per la perdita dell’immagine corporea, delle funzioni di ruolo e della speranza di guarigione e attivare strategie per accompagnare il paziente in fase terminale. Modulo/Insegnamento: Ematologia SSD MED/15 Docente: Zaja Francesco 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Aspetti generali su sangue, midollo osseo, emopoiesi. Anemie. Piastrinopenie. Diagnostica, problematiche cliniche e gestazionali dei pazienti con leucemia acuta. Trapianto di midollo osseo: aspetti generali e gestionali. Prevenzione delle complicanze del paziente onco-ematologico durante il periodo di degenza. Linfomi: aspetti generali e gestionali. Gammapatie monoclonali: aspetti generali e gestionali. La trasfusione del sangue. Emostasi. Bibliografia: 1. Diapositive presentate durante le lezioni 2. Lezioni di Ematologia, Sante Tura Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA ONCOLOGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche oncologiche ed ematologiche, dal loro esordio, nelle diverse tappe emotive, sociali e cliniche della malattia, e nei diversi trattamenti proposti. Inoltre, offre allo studente il quadro delle cure palliative, la loro finalità e un approfondimento sulle tappe finali della vita e sulle correlate esigenze assistenziali. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia dei tumori e la relazione tra fattori di rischio noti e probabilità di insorgenza delle principali neoplasie; · Riferire le modalità, la tempistica, l’efficacia/utilità e i risultati attesi dallo screening (anche in relazione al rischio individuale) per il carcinoma della mammella, della cervice uterina, del colon-retto e della prostata; · Attivare strategie di prevenzione ed educazione alla persona e caregiver per potenziare l’adesione agli stili di vita sani e ai programmi di screening, con particolare attenzione ai soggetti a rischio di neoplasia del seno, del colon-retto, della prostata; · Riconoscere le caratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza di una neoplasia ai fini della diagnosi precoce: dolore, tosse, disfonia, disfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neurologici; · Indicare il significato e il relativo impiego clinico dei marcatori tumorali e dei principali esami ematochimici; · Descrivere i criteri di definizione della stadiazione dei tumori, il significato e l’utilità dei fattori prognostici e predittivi; · Riconoscere le fasi della malattia neoplastica, il significato dei diversi interventi terapeutici inclusi quelli di supporto, indicando gli intenti e gli obiettivi dei trattamenti oncologici e il loro impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita; · Riconoscere i criteri generali che stanno alla base del processo decisionale terapeutico in oncologia: modalità di azione dei farmaci antitumorali (chemioterapia, ormonoterapia, terapie a bersaglio molecolare), valutazione del beneficio terapeutico (criteri di risposta e definizione degli endpoint), principali effetti collaterali dei farmaci antitumorali e strategie di intervento per la gestione degli stessi; razionale dei principali interventi di chirurgia oncologica e integrazione con le altre modalità terapeutiche; indicazioni oncologiche della radioterapia e integrazione con gli altri interventi terapeutici. · Intervenire nella gestione dell’esposizione dell’operatore e dell’ambiente ai farmaci antiblastici e nel caso di stravaso nella persona; · Descrivere i quadri clinici ematologici (leucemie acute mieloidi e linfoidi, linfomi e sindromi linfoproliferative croniche, coaugulopatie, gammapatie monoclonali), le principali criticità assistenziali e le strategie infermieristiche per la gestione routinaria e personalizzata; · Riconoscere le strategie terapeutiche di maggiore impatto per il paziente e l’assistenza in ematologia (terapia cellulare, terapie innovative) e la rilevanza del contributo infermieristico nelle procedure di trapianto efficaci; · Accertare, intervenire e monitorare gli effetti degli interventi infermieristici nel paziente con problematiche onco-ematologiche più frequenti: mucosite, stipsi, diarrea, astenia, fatigue, condizioni nutrizionali alterate, alterazione dell’immagine corporea, immunodepressione; · Accertare i bisogni pscico-sociali, le fonti di stress e le strategie di self-care nella fase peri-diagnostica e terapeutica per meglio sostenere la persona e la famiglia nell’ adesione al trattamento e nell’adattamento alla malattia neoplastica; Utilizzare adeguati strumenti di valutazione multidisciplinare del dolore con particolare attenzione al dolore totale; · Attivare le principali strategie e tecniche di cure palliative per la gestione di pazienti con problemi oncologici (ma non solo) avanzati; · Comprendere la cultura e il modello assistenziale delle cure palliative e i criteri di rimodulazione degli interventi infermieristici nelle cure di fine vita. · Riconoscere le fasi del morire e le tappe della rielaborazione del lutto del paziente (e della sua famiglia) per la perdita dell’immagine corporea, delle funzioni di ruolo e della speranza di guarigione e attivare strategie per accompagnare il paziente in fase terminale. Modulo/Insegnamento: Psico-oncologia SSD M-PSI/08 Docente: Muzzatti Barbara OBIETTIVI SPECIFICI - Conoscere le are e le modalità di intervento della psicologia e della psico-oncologia. - Comprendere i contributi che la psico-oncologia può offrire al professionista infermiere. - Comprendere l’impatto della malattia oncologica sulla vita dell’individuo che ne viene colpito, conoscendo i risvolti psicologici di ciascuna fase di malattia (dalla diagnosi alla terminalità o lungovivenza) e le peculiarità in termini psico-sociali di questa malattia. - Conoscere le peculiarità dell’esperienza oncologica nell’infanzia e nell’adolescenza. - Conoscere le credenze, gli atteggiamenti e i comportamenti tipici, rispettivamente, del cittadino ingenuo, del familiare e dell’operatore sanitario di fronte alla malattia oncologica. - Conoscere aspetti della comunicazione, della relazione e del counseling, funzionali all’attività infermieristica in ambito oncologico. CONTENUTI 1) Contenuti, metodi e aree di pertinenza della Psico-Oncologia e suoi rapporti con la Psicologia in generale e con la Psicologia clinica ed ospedaliera in particolare. 2) L’impatto della malattia oncologica nella vita dell’individuo: lo shock della diagnosi, la fase di crisi, il fronteggiamento dei trattamenti, la remissione, la ricaduta, la terminalità, la lungovivenza oncologica. 3) Le principali dimensioni psico-sociali della malattia oncologica (distress emozionale, compromissioni dell’immagine corporea e del funzionamento intimo-sessuale, risvolti interpersonali e sociali, ripercussioni sul funzionamento cognitivo, cancer related fatigue, crescita post-traumatica). 4) I principali fattori socio-anagrafici, personali e clinici che possono amplificare o ridurre gli effetti psicosociali della malattia oncologica: genere, età, stato civile, scolarizzazione, professione, appartenenze etniche/religiose, tratti di personalità, coping e difese, sostegno sociale, diagnosi, prognosi, trattamenti, preesistenti condizioni di salute. 5) Normalità e psico-patologia in contesti oncologici. 6) La malattia oncologica nel bambino e nell’adolescente. 7) L’impatto della malattia oncologica negli”altri non malati”: nel cittadino ingenuo, nei familiari del malato, nell’operatore sanitario. 8) Il lutto normale e il lutto patologico. 9) Il ruolo dello psicologo nell’equipe curante oncologica. 10) I principali “strumenti psicologici” a disposizione dell’infermiere che opera in ambito oncologico: la comunicazione, la relazione, le abilità di counseling. 11) La ricerca in psico-oncologia. BIBLIOGRAFIA 1) Morasso G. e Tomamichel M. a cura di (2005). La sofferenza psichica in oncologia, Modalità di intervento. Roma: Carocci. 2) Guarino A. (2006). La psico-oncologia nell’età evolutiva. Trento: Edizioni Erikson (capitoli: 4-8). 3) Un testo a scelta tra: 3.1 Verda S. (1994). Il male addosso. Torino Bollati Boringhieri 3.2 Casciaro E. (2004). Pianeta K. Castrovillari: Il Coscile 3.3 Terzani T. (2004). Un altro giro di giostra. Milano: Longanesi 3.4 Bidinost M. (2008): Mi riprendo il biglietto; Un nuovo cielo dopo la chemio. Aviano: Donando (ristampato da Omino Rosso). 3.5 Altro libro di narrativa incentrato sull’esperienza oncologica concordato con la Docente. 4) Articoli e/o lucidi messi a disposizione in aula. Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA ONCOLOGICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche oncologiche ed ematologiche, dal loro esordio, nelle diverse tappe emotive, sociali e cliniche della malattia, e nei diversi trattamenti proposti. Inoltre, offre allo studente il quadro delle cure palliative, la loro finalità e un approfondimento sulle tappe finali della vita e sulle correlate esigenze assistenziali. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere l’epidemiologia dei tumori e la relazione tra fattori di rischio noti e probabilità di insorgenza delle principali neoplasie; · Riferire le modalità, la tempistica, l’efficacia/utilità e i risultati attesi dallo screening (anche in relazione al rischio individuale) per il carcinoma della mammella, della cervice uterina, del colon-retto e della prostata; · Attivare strategie di prevenzione ed educazione alla persona e caregiver per potenziare l’adesione agli stili di vita sani e ai programmi di screening, con particolare attenzione ai soggetti a rischio di neoplasia del seno, del colon-retto, della prostata; · Riconoscere le caratteristiche dei sintomi che possono suggerire la presenza di una neoplasia ai fini della diagnosi precoce: dolore, tosse, disfonia, disfagia, turbe dell’alvo, emorragie, sintomi neurologici; · Indicare il significato e il relativo impiego clinico dei marcatori tumorali e dei principali esami ematochimici; · Descrivere i criteri di definizione della stadiazione dei tumori, il significato e l’utilità dei fattori prognostici e predittivi; · Riconoscere le fasi della malattia neoplastica, il significato dei diversi interventi terapeutici inclusi quelli di supporto, indicando gli intenti e gli obiettivi dei trattamenti oncologici e il loro impatto sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita; · Riconoscere i criteri generali che stanno alla base del processo decisionale terapeutico in oncologia: modalità di azione dei farmaci antitumorali (chemioterapia, ormonoterapia, terapie a bersaglio molecolare), valutazione del beneficio terapeutico (criteri di risposta e definizione degli endpoint), principali effetti collaterali dei farmaci antitumorali e strategie di intervento per la gestione degli stessi; razionale dei principali interventi di chirurgia oncologica e integrazione con le altre modalità terapeutiche; indicazioni oncologiche della radioterapia e integrazione con gli altri interventi terapeutici. · Intervenire nella gestione dell’esposizione dell’operatore e dell’ambiente ai farmaci antiblastici e nel caso di stravaso nella persona; · Descrivere i quadri clinici ematologici (leucemie acute mieloidi e linfoidi, linfomi e sindromi linfoproliferative croniche, coaugulopatie, gammapatie monoclonali), le principali criticità assistenziali e le strategie infermieristiche per la gestione routinaria e personalizzata; · Riconoscere le strategie terapeutiche di maggiore impatto per il paziente e l’assistenza in ematologia (terapia cellulare, terapie innovative) e la rilevanza del contributo infermieristico nelle procedure di trapianto efficaci; · Accertare, intervenire e monitorare gli effetti degli interventi infermieristici nel paziente con problematiche onco-ematologiche più frequenti: mucosite, stipsi, diarrea, astenia, fatigue, condizioni nutrizionali alterate, alterazione dell’immagine corporea, immunodepressione; · Accertare i bisogni pscico-sociali, le fonti di stress e le strategie di self-care nella fase peri-diagnostica e terapeutica per meglio sostenere la persona e la famiglia nell’ adesione al trattamento e nell’adattamento alla malattia neoplastica; Utilizzare adeguati strumenti di valutazione multidisciplinare del dolore con particolare attenzione al dolore totale; · Attivare le principali strategie e tecniche di cure palliative per la gestione di pazienti con problemi oncologici (ma non solo) avanzati; · Comprendere la cultura e il modello assistenziale delle cure palliative e i criteri di rimodulazione degli interventi infermieristici nelle cure di fine vita. · Riconoscere le fasi del morire e le tappe della rielaborazione del lutto del paziente (e della sua famiglia) per la perdita dell’immagine corporea, delle funzioni di ruolo e della speranza di guarigione e attivare strategie per accompagnare il paziente in fase terminale. Modulo/Insegnamento: Infermieristica oncologica SSD MED/45 Docente: Bin Alessandra L’insegnamento ha come scopo quello di: Individuare il ruolo dell’ infermiere nella prevenzione ed educazione agli stili di vita sani alla salute finalizzati alla riduzione dell’incidenza del cancro Accertare e valutare l’efficacia di strategie di self care e del coping adottate, ai fini dell’adattamento alla malattia neoplastica Accertare, pianificare gli interventi assistenziali e valutare gli esiti attesi dal paziente relativi alle problematiche più frequenti correlate alla patologia onco/ematologica e ai trattamenti chemioterapici e radioterapici Accertare, pianificare gli interventi assistenziali e valutare gli esiti attesi dal paziente relativi alle problematiche del paziente sotto posto a trapianto di midollo Accertare, pianificare gli interventi assistenziali e valutare gli esiti sul paziente secondo il modello assistenziale delle Cure Palliative Individuare le strategie di risk management nella gestione delle attività di prevenzione per gli operatori e per il paziente sottoposto a chemioterapia/radioterapia Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Il decalogo europeo per la prevenzione dei tumori, Gli interventi difensivi di prevenzione delle malattie neoplastiche tramite la prevenzione primaria nelle persone sane per prevenire il cancro e prevenzione secondaria per i soggetti a rischio (neoplasia al seno, del colon retto, della prostata) Impatto della malattia neoplastica a livello fisico, psicologico e sociale Scale di valutazione della qualità di vita: Karnofsky Index, ECOG, QLI, TIQ Alterazioni nutrizionali: Incidenza, tipologia delle alterazioni nutrizionali Interventi educativi Valutazione degli esiti attesi Alopecia: Incidenza, fisiopatologia, livelli di alopecia, fattori di rischio Interventi educativi sulla cura della persona e gestione alterazione dell’immagine corporea, Valutazione degli esiti attesi Mucosite: Incidenza nel paziente in trattamento chemioterapico, radioterapico, con trapianto Il modello fisiopatologico di sviluppo della mucosite e le manifestazioni cliniche, l’ accertamento del grado di mucosite con la scala Oral assessment Guide - OAG, Gli interventi di prevenzione/educazione sullo stile di vita e trattamento Valutazione degli esiti attesi Lesioni attiniche Incidenza, il modello fisiopatologico e le manifestazioni cliniche delle lesioni attiniche nel paziente radiotrattato Gli interventi di prevenzione/educazione sullo stile di vita e trattamento Valutazione degli esiti attesi Emesi Incidenza e fisiopatologia, fattori correlati al trattamento e alla persona I tipi di emesi indotta da chemioterapia (anticipatoria, acuta, ritardata) Interventi preventivi sullo stile di vita (alimentazione,ambiente) e trattamento Sorveglianza delle complicanze dell’emesi Disgeusia Incidenza della disgeusia, fisiopatologia e fattori correlati al trattamento e alla persona Interventi preventivi sullo stile di vita (alimentazione, ambiente) e trattamento Valutazione degli esiti attesi Stipsi, diarrea Fattori di rischio Interventi educativi sullo stile di vita e trattamento Valutazione degli esiti attesi Fatigue Definizione, incidenza, fattori di rischio manifestazioni cliniche ed emotive Accertamento (Piper scale) Interventi preventivi ed educativi ( attività,esercizio, sonno e riposo) e valutazione esiti attesi Dolore cronico Incidenza e caratteristiche del dolore cronico (breackthrough pain, dolore totale)Accertamento del dolore con uno strumento multidimensionale (McGill Pain Questionnaire) Interventi preventivi ed educativi nella gestione del controllo del dolore, l’uso della analgesia controllata dal paziente Valutazione degli esiti attesi Gli obiettivi di cura del modello di cure palliative Rimodulazione delle cure infermieristiche (rilevazione parametri vitali, prevenzione e gestione LdD, cura della persona e cavo orale, problemi intestinali e urinari, gestione delle terapie). Rischio di infezione nel paziente autotrapiantato Fattori di rischio, monitoraggio segni e sintomi, gestione dei device Isolamento protettivo Interventi infermieristici preventivi ed educativi alla persona e al care-giver Misure di protezione individuale ambientale (manipolazione, somministrazione,smaltimento chemioterapia) della La gestione dello stravaso chemioterapico (definizione, fattori di rischio, classificazione degli antiblastici e danno tissutale, sintomi, trattamento) Modalità di svolgimento Lezione frontale Video filmato Modalità d’esame esame di corso integrato: domande a risposta multipla Testo/i di riferimento Ravaioli, Manuale di oncologia per infermieri, Ed. Pensiero Scientifico Editore, Roma 2010 cap. 20,21,22,26,27,28 Costantini, Grubich, Migliorare la qualità delle cure di fine vita. Un cambiamento possibile e necessario, Ed. Erickson, Trento 2008 cap. La rimodulazione delle cure infermieristiche nel fine vita Brunner, Suddarth, Infermieristica medico-chirurgica, Ed. Ambrosiana, Milano 2006, vol. 1, cap. 15 Articoli: Bardy J, Slevin N. J., Mais K. L.and Molassiotis A. A systematic review of honey uses and its potential value within oncology care. Journal of Clinical Nursing 2008,17: 2604-2623 Migliorati C. A., Oberle-Edwards L., Schubert M..The role of alternative and natural agents, cryotherapy, and/or laser for managment of alimentary mucositis.Review article.Support Care Cancer 2006, 14:533-540 Coleman A. E, Goodwin J.A., Kennedy R., Coon S.K., Richards K.,Enderlin C., Stewartet C.B., McNatt P., Lockhart K., and Anaissie E.J.. Effects of Exercise on fatigue, sleep and perfomance: A randomized Trial. Oncology Nursing Forum Vol.39, No.5, September 2012 Corso integrato: APPLICAZIONE PERCORSI TERAPEUTICI Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre allo studente le conoscenze per effettuare la somministrazione sicura della/e terapia/e e sorvegliarne l’efficacia. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere la variabilità della risposta ai farmaci in relazione all’età, a condizioni parafisiologiche ed allo stato di salute; · Descrivere i principi fondamentali della terapia mediante l’impiego delle principali classi di farmaci; · Indicare gli effetti tossici delle sostanze chimiche sugli organismi viventi; · Riferire i meccanismi o le condizioni attraverso i quali tali effetti si producono; · Applicare le modalità di conservazione e gestione in sicurezza dei farmaci, compresi gli stupefacenti anche in relazione alla normativa vigente, · Somministrare i farmaci in relazione ai diversi schemi terapeutici, vie di somministrazione parenterale e calcolo del dosaggio (anche per somministrazioni in età pediatrica); · Applicare criteri di monitoraggio degli effetti desiderati e avversi e degli esiti inaspettati con riferimento alle diverse vie di somministrazione; · Attivare strategie per prevenire e gestire l’errore nella somministrazione dei farmaci; · Identificare le tecnologie disponibili per la riduzione dell’errore clinico nella gestione della terapia farmacologica; · Analizzare i rischi di eventuali politerapie e le strategie per verificare la compatibilità tra farmaci; · Attivare strategie di educazione del paziente alla compliance, analizzando i fattori negativamente influenti e le possibili modalità per affrontarli; · Preparare il paziente, gestire l’assistenza durante l’esecuzione di procedure diagnostiche invasive e monitorare/sorvegliare l’eventuale comparsa di complicanze. Modulo/Insegnamento: Farmacologia SSD BIO/14 Docente: Furlanut Mario Al termine del corso lo studente sarà in grado di: - interpretare la variabilità della risposte ai farmaci in relazione alle varie età della vita, agli stati para-fisiologici e alle condizioni di salute conoscere le modalità terapeutiche delle principali classi di farmaci riconoscere e descrivere le principali reazioni avverse dei farmaci conoscere indicazioni e modalità di impiego degli antidoti in corso di intossicazioni acute. Programma: Verranno trattate le classi di farmaci sotto elencati, discutendone proprietà farmacocinetiche, farmacodinamiche e tossicologiche, modalità di impiego, indicazioni e controindicazioni. Variabilità individuale della risposta ai farmaci: durante la gravidanza e in rapporto alle varie epoche della vita Farmaci del Sistema Nervoso Centrale: antipakinsoniani, farmaci contro la demenza. sedativi ed ipnotici, antiepilettici, Psicofarmacologia: ansiolitici, neurolettici, antidepressivi, litio, psicostimolanti. anti-colinesterasici Analgesici: anestetici generali, locali, oppiacei. Antinfiammatori: non steroidei (FANS e paracetamolo). Antiemicranici. Istamina ed antistaminici. Farmacologia cardiovascolare: inotropi positivi, antiaritmici, antianginosi, antipertensivi, diuretici. Farmaci dell’emostasi: antiaggreganti, anticoagulanti, fibrinolitici. Antidislipidemici. Farmacologia dell’apparato respiratorio: antitosse, antiasmatici Farmacologia dell’apparato gastroenterico: antiacidi, antiulcera peptica, purganti. Farmacologia dell’apparato scheletrico: farmaci contro l’artrite reumatoide, gotta e osteoporosi. Farmacologia dell’emopoiesi: ferro, cobalamine, acido folico, eritropoietina, fattori di crescita. Endocrinofarmacologia: insuline, antidiabetici orali, ormoni tiroidei e farmaci antitiroidei, corticosteroidi, estroprogestinici e antiestrogeni, androgeni e antiandrogeni, ormoni ipotalamici. Immunofarmacologia. Farmaci chemioterapici: antibatterici, antivirali, antimicotici, antielmintici, antineoplastici. Modalità di svolgimento Lezione frontale Modalità d’esame Orale Testo di riferimento M. Furlanut. Farmacologia Generale e Clinica per le Lauree Sanitarie, III edizione, 2012. Piccin Editore Padova (il programma è contenuto nella parte II, Farmacologia Clinica, pagine 179-527). Corso Integrato: APPLICAZIONE PERCORSI TERAPEUTICI Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre allo studente le conoscenze per effettuare la somministrazione sicura della/e terapia/e e sorvegliarne l’efficacia. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere la variabilità della risposta ai farmaci in relazione all’età, a condizioni parafisiologiche ed allo stato di salute; · Descrivere i principi fondamentali della terapia mediante l’impiego delle principali classi di farmaci; · Indicare gli effetti tossici delle sostanze chimiche sugli organismi viventi; · Riferire i meccanismi o le condizioni attraverso i quali tali effetti si producono; · Applicare le modalità di conservazione e gestione in sicurezza dei farmaci, compresi gli stupefacenti anche in relazione alla normativa vigente, · Somministrare i farmaci in relazione ai diversi schemi terapeutici, vie di somministrazione parenterale e calcolo del dosaggio (anche per somministrazioni in età pediatrica); · Applicare criteri di monitoraggio degli effetti desiderati e avversi e degli esiti inaspettati con riferimento alle diverse vie di somministrazione; · Attivare strategie per prevenire e gestire l’errore nella somministrazione dei farmaci; · Identificare le tecnologie disponibili per la riduzione dell’errore clinico nella gestione della terapia farmacologica; · Analizzare i rischi di eventuali politerapie e le strategie per verificare la compatibilità tra farmaci; · Attivare strategie di educazione del paziente alla compliance, analizzando i fattori negativamente influenti e le possibili modalità per affrontarli; · Preparare il paziente, gestire l’assistenza durante l’esecuzione di procedure diagnostiche invasive e monitorare/sorvegliare l’eventuale comparsa di complicanze. Modulo/Insegnamento: Infermieristica SSD MED/45 Docente: Fabris Stefano Alla fine del corso lo studente sarà in grado di: - Descrivere le caratteristiche dei dispositivi necessari e le singole procedure di somministrazione per via ev, sc, im, id. - Descrivere i principi che regolano le possibili strategie di calcolo. - Consultare ed applicare tabelle di conversione di unità di misura (peso, volume, tempo); applicare rapporti, frazioni, proporzioni e percentuali nel calcolo delle dosi di farmaco da somministrare; - Calcolare e descrivere una concentrazione (percentuale in peso, percentuale in volume, percentuale massa su volume); calcolare la velocità di infusione di una determinata soluzione, dato il dosaggio/tempo di somministrazione; calcolare la dose somministrata di una determinata soluzione, dati il dosaggio/volume e la velocità di somministrazione. - Riportare effetti terapeutici, indesiderati e collaterali di alcuni farmaci come quelli ad elevata frequenza di utilizzo o quelli a maggior impatto sul paziente. - Descrivere i parametri vitali ed i dati ematochimici da consultare ed il monitoraggio pre-intra-post somministrazione, riconoscendo effetti indesiderati o collaterali. - Conoscere le prescrizioni terapeutiche soggette a specifiche normative e raccomandazioni Ministeriali. - Descrivere le possibili tipologie di errore in riferimento alle seguenti vie di somministrazione: ev, sc, im, id. - Riconoscere situazioni o fattori che possono comportare rischio per il paziente. - Descrivere interventi o accorgimenti atti a ridurre al minimo la possibilità di incorrere in errori durante la somministrazione di farmaci attraverso le vie indicate, specie in situazioni riconosciute a rischio. - Individuare le situazioni che espongono il paziente ad alto rischio di morte per errore umano da somministrazione di sostanze farmacologiche concentrate ed emoderivati. - Conoscere i contenuti dell'insegnamento/addestramento del paziente per la gestione di un farmaco. - Pianificare il self-management del regime terapeutico per un paziente in dimissione. - Individuare le situazioni di rischio per il paziente sottoposto ad indagine diagnostica con mezzo di contrasto. Programma: Contenuti Materiali e tipologie di siringhe (struttura: cilindro, scale graduate, stantuffo, margine, stelo, manico dell’ago, calibro, lunghezza, attacco luer-lock, luer-slip). Caratteristiche di fiale e flaconi, materiali, modalità di apertura. Organizzazione del setting per allestimento del farmaco e sua somministrazione. Sedi utilizzabili per le vie di somministrazione indicate. Procedure di somministrazione ev, sc, im, id. Effetti indesiderati e possibili complicanze, interventi del caso. Rapporti, frazioni, proporzioni e percentuali, peso, volume, tempo, soluto/solvente, dosaggio, tempo di somministrazione, velocità di somministrazione. Utilizzo di funzioni specifiche incorporate nelle pompe di infusione. Osservazione del paziente e parametri vitali da monitorare: modalità manuale di rilevazione dei parametri vs. automatica (impiego di apparecchi per il monitoraggio continuo) in base a emivita, onset-time, durata d’azione, risposta e metabolismo, eliminazione. Bolo vs. infusione continua. Variazioni di velocità di infusione dettate da cambio tecnico/sostituzione di soluzione. Interventi da mettere in atto nel caso di accertamento di effetti indesiderati o collaterali. Gli stupefacenti; norme di gestione, obblighi e responsabilità in relazione alle diverse figure sanitarie preposte: dalla prescrizione all’assunzione; dall’approvvigionamento allo smaltimento. Le soluzioni concentrate di Potassio Cloruro, norme di gestione, obblighi e responsabilità in relazione alle diverse figure sanitarie preposte: il corretto utilizzo del KCl concentrato e di soluzioni contenenti KCl. Strategie di riduzione del rischio da sovradosaggio. Le trasfusione ematiche e le infusioni di emocomponenti, norme di gestione, obblighi e responsabilità in relazione alle diverse figure sanitarie preposte: dalla prescrizione alla somministrazione. Interventi di riduzione del rischio di incompatibilità AB0. La sicurezza nella gestione di un farmaco ad alto livello di attenzione: farmaci a stretto indice terapeutico, alta incompatibilità ed alti effetti dannosi; in relazione a soggetti ad alto rischio (condizioni di polipatologia, alterazioni cognitive di coscienza psichiche e sociali); per le seguenti sostanze farmacologiche: adrenergici, simpaticomimetici, antiaritmici, nitrati, anticoagulanti, antiaggreganti, ipoglicemizzanti, lassativi e lubrificati/purghe. Le principali interazioni farmaco-farmaco-alimenti: gestione di politerapie considerando l'incompatibilità nella somministrazione, in particolare per la preparazione (diluizione) combinazione di più principi farmacologici, incompatibilità ai device. Il concetto di errore in terapia secondo Reason. Distinzione tra lapses e mistakes, errore attivo e latente in relazione alla gestione della terapia attraverso le vie di somministrazione indicate. Setting adeguato per la gestione della terapia (prevalentemente ev), impatto organizzativo, accertamenti pre-durante-post somministrazione. L’aderenza al regime politerapeutico nella persona adulta: il paziente soggetto del progetto terapeutico. Le strategie educative per favorire la sicurezza e l’aderenza del paziente in dimissione con farmacoterapia a lungo termine: pianificare la dimissione in sicurezza, gli standard di qualità per l’educazione al paziente e famiglia (con particolare riferimento agli standard JCAHO); l’educazione alla gestione dei farmaci prescritti per la dimissione, trattamenti a rischio di adverse–drug e di frequente utilizzo; strategie di auto-gestione dei farmaci a domicilio; conoscenze riguardo i principali effetti terapeutici previsti ed eventuali effetti dannosi, strategie di monitoraggio degli esiti, strategie di tenuta, modalità d'assunzione, strategie di promemoria per l'assunzione, strategie di monitoraggio e gestione di effetti dannosi (comprese interazioni farmaco-farmacoalimenti e prodotti erboristici, importanza del fallow-up nelle terapie a lungo termine (esempio, terapia: anticoagulante orale, diuretica, cardiovascolare). La preparazione del paziente sottoposto ad indagine diagnostica con mezzo di contrasto (MdC): ridurre il rischio di reazione avversa da MdC (accertamento specifico, preparazione fisica, gestione intra-post indagine, monitoraggio, restrizioni); educazione al paziente con particolare attenzione alla preparazione all'indagine ed all'autogestione post-indagine. Metodologia: lezioni teorico-frontali con presentazione del quadro concettuale, analisi/discussione di casi esemplificativi, analisi di normativa e raccomandazioni ministeriali, lettura condivisa di schede di terapia comprendenti le vie indicate, impiego di immagini e video per presentare le procedure attraverso le vie di somministrazione ev, sc, im, id e ricostruzione grafica di situazioni cliniche come guida alla riflessione su possibili complicanze ed errori. Modalità d’esame: orale Bibliografia Testi Smeltzer SC, Bare BG, Hinkle JL, Cheever KH. Brunner Suddarth - Infermieristica medico-chirurgica. 4 ed. Milano: Casa Editrice Ambrosiana; 2010. Cap.14 (pg. 345-357), Cap.21 (pg.582), Cap.26 (pg. 819-822), Cap.33 (pg1125-1132), Cap.34 (pg.1154), Cap.41 (pg.1427-1432), Cap.43 (pg.1530-1531). Smith-Duell-Martin. Infermieristica clinica. Abilità di base e avanzate. IV ed. Napoli: Sorbona; 2008. Cap. 4, Cap. 8, Cap. 18, Cap. 20. Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli: Sorbona; 2010. Cap. 28. Articoli Corbella A, Bottari L, Cevasco I, Giacobbe S, Roba I, Rossini S, Tognarelli M. Le persone in Terapia Anticoagulante Orale (TAO): costruzione di un intervento educativo gestito dagli infermieri e valutazione del gradimento. 2009; 28(2):65-72. Romanin M, Branca MT, Chiandetti R, Comisso I, Palese A. La gestione della somministrazione di insulina: revisione sistematica della letteratura e raccomandazioni. Assistenza infermieristica e ricerca 2011; 30(3):144–154. Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CHIRURGICA SPECIALISTICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per erogare una efficace assistenza perioperatoria nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico specialistico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le principali patologie di interesse oculistico, il loro trattamento e le implicazioni assistenziali; · Riferire le modalità di accertamento strumentale e non delle patologie dell’occhio; · Riconoscere i principali segni e sintomi delle malattie dell’occhio nell’anziano al fine di sviluppare strategie avanzate di riconoscimento dei problemi nei contesti non ospedalieri (residenziali, delle case di riposo e delle cure a lungo termine); · Riconoscere i problemi assistenziali del paziente con patologia della testa e del collo (traumi facciali, fratture del massiccio facciale, postumi di intervento su capo e collo) sia in ambito ospedaliero che territoriale; · Decidere le priorità di intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale nella fase pre, intra e post operatoria; Riconoscere le problematiche dei pazienti con un’alterazione della masticazione, della deglutizione e dell’articolazione della parola; · Descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico (tiroide, laringe), il loro trattamento e le implicazioni assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria; · Riconoscere le possibili complicanze e rischi a breve/lungo termine e le strategie di riabilitazione nei pazienti con i quadri patologici indicati. Modulo/Insegnamento: Otorinolaringoiatria SSD MED/31 Docente: Mondin Vanni Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) La tracheotomia: indicazioni, tecniche chirurgiche, principali complicanze e strategie di monitoraggio del paziente. Patologia del collo: tumori primitivi, tumori metastatici, patologie malformative ed infiammatorie. Percorsi diagnostici e strategie terapeutiche. Patologie dell’orecchio e indagini audiometriche: otiti esterne, otiti medie, otosclerosi, malattia di Ménière. Patologie nasali e dei seni paranasali: rinosinusite acuta e cronica, epistassi. Patologia adenoidea e tonsillare: indicazioni chirurgiche e complicanze. Modalità di svolgimento Lezioni frontali partecipate. Modalità d’esame A discrezione del Presidente del corso (solitamente scritto – quiz a risposta multipla). Testo/i di riferimento Giovanni Rossi. Morfologia Funzionale e Patologica Otorinolaringologica per Corsi Universitari. Edizioni Minerva Medica, Torino. Corso Integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IIN AREA CHIRURGICA SPECIALISTICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per erogare una efficace assistenza perioperatoria nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico specialistico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le principali patologie di interesse oculistico, il loro trattamento e le implicazioni assistenziali; · Riferire le modalità di accertamento strumentale e non delle patologie dell’occhio; · Riconoscere i principali segni e sintomi delle malattie dell’occhio nell’anziano al fine di sviluppare strategie avanzate di riconoscimento dei problemi nei contesti non ospedalieri (residenziali, delle case di riposo e delle cure a lungo termine); · Riconoscere i problemi assistenziali del paziente con patologia della testa e del collo (traumi facciali, fratture del massiccio facciale, postumi di intervento su capo e collo) sia in ambito ospedaliero che territoriale; · Decidere le priorità di intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale nella fase pre, intra e post operatoria; Riconoscere le problematiche dei pazienti con un’alterazione della masticazione, della deglutizione e dell’articolazione della parola; · Descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico (tiroide, laringe), il loro trattamento e le implicazioni assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria; · Riconoscere le possibili complicanze e rischi a breve/lungo termine e le strategie di riabilitazione nei pazienti con i quadri patologici indicati. Modulo/Insegnamento: Oculistica SSD MED/30 Docente: Menchini Francesca PROGRAMMA NON PERVENUTO: RIVOLGERSI DIRETTAMENTE AL DOCENTE. Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CHIRURGICA SPECIALISTICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per erogare una efficace assistenza perioperatoria nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico specialistico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le principali patologie di interesse oculistico, il loro trattamento e le implicazioni assistenziali; · Riferire le modalità di accertamento strumentale e non delle patologie dell’occhio; · Riconoscere i principali segni e sintomi delle malattie dell’occhio nell’anziano al fine di sviluppare strategie avanzate di riconoscimento dei problemi nei contesti non ospedalieri (residenziali, delle case di riposo e delle cure a lungo termine); · Riconoscere i problemi assistenziali del paziente con patologia della testa e del collo (traumi facciali, fratture del massiccio facciale, postumi di intervento su capo e collo) sia in ambito ospedaliero che territoriale; · Decidere le priorità di intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale nella fase pre, intra e post operatoria; Riconoscere le problematiche dei pazienti con un’alterazione della masticazione, della deglutizione e dell’articolazione della parola; · Descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico (tiroide, laringe), il loro trattamento e le implicazioni assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria; · Riconoscere le possibili complicanze e rischi a breve/lungo termine e le strategie di riabilitazione nei pazienti con i quadri patologici indicati. Modulo/Insegnamento: Maxillofacciale SSD MED/29 Docente: Politi Massimo Lo studente dovrà essere in grado di apprendere le nozioni di base relative alle principali patologie nell’ambito della chirurgia maxillo-facciale sviluppando il concetto di valutazione globale del paziente. Dovrà inoltre acquisire le competenze teoriche e professionali nell’ambito della anatomia clinica e terapie delle malattie del distretto oro-maxillo-facciale e cervicale. Programma Introduzione alla chirurgia maxillo-facciale; anatomia della faccia e del collo; traumatologia; malformazioni craniofacciali; anomalie di crescita delle ossa mascellari; patologia delle ossa mascellari; tumori benigni e maligni oro-maxillo-facciali; chirurgia ricostruttiva. Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame - Quiz a risposta multipla Testi di riferimento Società Italiana di Chirurgia Maxillo Facciale Trattato di Patologia Chirurgica Maxillo Facciale Ed. Minerva Medica, 2007 Peterson’s Principles of Oral and Maxillofacial Surgery II edition, 2004 Michael Miloro Editor Frank H.Netter Apparato digerente parte I – Atlante di Anatomia Fisiopatologia e Clinica – Tratto superiore Volume 6 Ed. Elsevier-Masson, 2002 Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA IN AREA CHIRURGICA SPECIALISTICA Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie per erogare una efficace assistenza perioperatoria nei più frequenti problemi di salute che richiedono un approccio chirurgico specialistico. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le principali patologie di interesse oculistico, il loro trattamento e le implicazioni assistenziali; · Riferire le modalità di accertamento strumentale e non delle patologie dell’occhio; · Riconoscere i principali segni e sintomi delle malattie dell’occhio nell’anziano al fine di sviluppare strategie avanzate di riconoscimento dei problemi nei contesti non ospedalieri (residenziali, delle case di riposo e delle cure a lungo termine); · Riconoscere i problemi assistenziali del paziente con patologia della testa e del collo (traumi facciali, fratture del massiccio facciale, postumi di intervento su capo e collo) sia in ambito ospedaliero che territoriale; · Decidere le priorità di intervento nel paziente con traumi del massiccio facciale nella fase pre, intra e post operatoria; Riconoscere le problematiche dei pazienti con un’alterazione della masticazione, della deglutizione e dell’articolazione della parola; · Descrivere le principali patologie di interesse otorinolaringoiatrico (tiroide, laringe), il loro trattamento e le implicazioni assistenziali nella fase pre, intra e post operatoria; · Riconoscere le possibili complicanze e rischi a breve/lungo termine e le strategie di riabilitazione nei pazienti con i quadri patologici indicati. Modulo/Insegnamento: Infermieristica nelle specialità SSD MED/45 Docente: Azzanutto Francesca Al termine dell’insegnamento lo studente sarà in grado di: Identificare e pianificare l’assistenza infermieristica post-operatoria definendo le scelte assistenziali e gli interventi da attuare sulla base delle evidenze scientifiche Riconoscere le manifestazioni cliniche delle principali complicanze post operatorie Identificare i problemi reali e/o potenziali e i problemi collaborativi attribuendone le priorità (effettuare un accertamento di secondo livello per dedurre i problemi del paziente e monitorarli secondo l’evoluzione clinica ) Descrivere gli interventi educativi rivolti al paziente/caregiver per l’autogestione della malattia e/o del trattamento a domicilio Al paziente sottoposto a intervento chirurgico di: traumi del massiccio-facciale, anomalie di crescita delle ossa mascellari, carcinoma del cavo orale, glaucoma, cataratta, distacco di retina, degenerazione maculare, traumi oculari/presenza di corpi estranei, confezionamento tracheostomia, tiroidectomia, tonsillectomia, artroprotesi anca e ginocchio. Programma: Contenuti Assistenza infermieristica pre e post-operatoria, gestione delle complicanze, educazione terapeutica in base alla specificità del trattamento chirurgico La gestione delle emergenze respiratorie (pervietà delle vie aeree) e circolatorie (monitoraggio dei sanguinamenti, monitoraggio della ferita, tamponamento nasale): accertamento di secondo livello e priorità di intervento Pervietà vie aeree Circolazione Sanguinamento e gestione drenaggi Percezione e gestione del dolore/comfort Gestione della ferita chirurgica e/o del bloccaggio intermascellare Alimentazione e idratazione Cura e igiene del cavo orale Strategie alternative di comunicazione Alterazione dell’immagine corporea Gestione della terapia oftalmica (farmaci oftalmici di uso comune, tecnica di somministrazione dei colliri e delle pomate oftalmiche) Instillazione della terapia oftalmica Irrigazione e lavaggio oculare Il ruolo dell’infermiere nella terapia fotodinamica e nell’iniezione intravitreale Dolore Fotofobia Infezioni oculari (endoftalmite acuta e cronica) Postura per la prevenzione della recidiva Aumento della pressione endoculare Gestione della tracheostomia (cannula e controcannula) Medicazione, sorveglianza e cura dello stoma Gestione delle principali complicanze (emorragia, ostruzione cannula, dislocazione cannula, disfagia, infezioni dello stoma) Aspirazione tracheo-bronchiale (procedura e presidi) Prevenzione delle infezioni respiratorie Svezzamento del paziente da un punto di vista dell’alimentazione Strategie alternative di comunicazione Tiroidectomia, tonsillectomia Odinofagia Monitoraggio dell’ipercalcemia e iperfosforemia Ripresa dell’alimentazione Artroprotesi anca e ginocchio Gestione delle principali complicanze: sanguinamento (gestione dei drenaggi e del sistema di recupero sangue), compromissione neurovascolare periferica, trombosi venosa profonda, dislocazione della protesi di anca (riconoscimento segni e sintomi, monitoraggio, prevenzione ed educazione) Gestione e monitoraggio del sito chirurgico Percezione e gestione del dolore/comfort La riabilitazione post-operatoria e la ripresa della mobilizzazione (passaggi letto-poltrona, passaggi seduto-in piedi, deambulazione con l’utilizzo delle stampelle o del deambulatore, salire e scendere le scale) Rischio di caduta (identificazione dei fattori di rischio, degli interventi di prevenzione ed educazione al paziente) La gestione della dimissione protetta Modalità di svolgimento Lezioni interattive Esercitazioni a gruppi su casi assistenziali Modalità d’esame Valutazione certificativa finale scritta con item a scelta multipla Testo/i di riferimento Brunner Suddarth, “Infermieristica medico-chirurgica”, Volume 1 e 2, Casa Editrice Ambrosiana, quarta edizione, 2010 (i capitoli di studio saranno comunicati dal docente nel corso delle lezioni) Articoli tratti dalla letteratura internazionale e comunicati dal docente nel corso delle lezioni Corso integrato: Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICNITÀ E DISABILITÀ Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria (patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati; · Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia); · Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata esigenza assistenziale; · Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici, riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali; · Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche; · Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità (malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione infermieristica; · Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello ‘scompenso a cascata’; · Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di educazione alla compliance; · Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità; · Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci; · Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni, delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti; · Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni; · Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla; · Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella cronicità/disabilità. Modulo/Insegnamento: Geriatria SSD MED/09 Docente: Soardo Giorgio L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria (patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati; Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Multidimensionalità del paziente geriatrico: Metodologia di valutazione Gerontologia Geragorogia Malnutrizione dell’anziano: Cause Meccanismi fisiologici Accorgimenti dietetico nutrizionali Incontineze: Incontinenza urinaria Incontinenza fecale Diaree e Vomito. Cause Meccanismi fisiopatologici Terapia La Fibrillazione atriale: Cause Principali sintomi ECG Terpia antiaritmica La prevenzione trombo embolica Distiroidismi dell’anziano: Ipotiroidismo Ipertiroidismo Epidemiologia Clinica Terapia Osteoporosi: Epidemiologia Fattori di rischio Sintomatologia clinica Valutazione strumentale Stili di vita e terapia Disturbi idroelettrolitici e disidratazione: Cause Meccanismi fisiopatologici Terapia Malattie croniche apparato respiratorio BPCO Bronchite cronica Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame - Quiz multidomanda Testo/i di riferimento Claudio Rugarli: Medicina Interna Sistematica Harrison’s: Principi di medicina interna Raffaele Antonelli Incalzi: medicina Interna per scienze infermieristiche Dispense anni precedenti Prof. Giorgio Soardo Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICNITÀ E DISABILITÀ Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria (patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati; · Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia); · Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata esigenza assistenziale; · Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici, riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali; · Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche; · Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità (malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione infermieristica; · Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello ‘scompenso a cascata’; · Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di educazione alla compliance; · Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità; · Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci; · Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni, delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti; · Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni; · Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla; · Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella cronicità/disabilità. Modulo/Insegnamento: Neurologia SSD MED/26 Docente: Eleopra Roberto L’obiettivo dell’insegnamento è: Offrire agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche neurologiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, dovrà essere in grado di: - Descrivere le basi teorie dell’esame obbiettivo neurologico e dei problemi relativi all’invecchiamento cerebrale, fisiologico e patologico, conoscendo la frequenza epidemiologica, i meccanismi fisiopatologici e le correlazioni sistemiche con altri organi ed apparati; - Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia); Indicare la classificazione delle malattie neurologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata esigenza assistenziale; Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi neurologici, riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali; Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua dell’evoluzione del problema neurologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche; Riconoscere i principali problemi del paziente neurologico con disabilità/cronicità (rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione infermieristica; Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) - fisiopatologa del SNC e SNP: inquadramento delle principali sindromi neurologiche semeiologia neurologica: elementi clinici di base per l’EO neurologico patologia cerebrovascolare: fisiopatologia, clinica e terapia dell’ictus cerebrale ischemico, emorragico. La terapia fibrinolitica per l’ictus ischemico e l’organizzazione della Stroke Unit patologia degenerativa del sistema nervoso: fisiopatologia, clinica e terapie del Parkinson, delle Demenze e della Sclerosi Laterale Amiotrofica patologia infiammatoria/disimmune del sistema nervoso: fisiopatologia, clinica e terapie delle meningo-encefaliti, della Sclerosi Multipla, delle Polineuropatie infiammatorie e Miastenia Gravis Epilessia: fisiopatologia, clinica, diagnosi e terapia Tumori Cerebrali: cenni di diagnosi, clinica e terapia Modalità di svolgimento Lezioni didattiche frontali con diapositive e filmati presentati in powerpoint. Modalità d’esame Questionario con casi simulati e/o domande a risposta sintetica Testo/i di riferimento - Materiale didattico delle diapositive presentate (tutorial in pdf che sarà consegnato ai discenti al termine di ogni lezione) Libro di Testo Titolo: Neurologia per le Professioni Sanitarie Autori: Carrieri Pietro B.; Montella Silvana; Petracca Maria Editore: Mediserve (ordinabile via email. Costo Euro 16.00) - Libro di Testo Titolo: NEUROLOGIA Per infermieri Autori: J. Bickerton, J. Small Editore: CEA – Casa Editric Ambrosiana (ordinabile via email. Costo Euto 22.00) Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICNITÀ E DISABILITÀ Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria (patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati; · Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia); · Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata esigenza assistenziale; · Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici, riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali; · Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche; · Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità (malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione infermieristica; · Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello ‘scompenso a cascata’; · Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di educazione alla compliance; · Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità; · Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci; · Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni, delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti; · Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni; · Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla; · Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella cronicità/disabilità. Modulo/Insegnamento: Reumatologia SSD MED/16 Docente: Quartuccio Luca CAPACITÁ DI INQUADRARE LA MALATTIA REUMATICA IN TERMINI DI ATTIVITÁ/DISABILITA’ CRONICA Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) CRONICITà E DISABILITÀ NELLE MALATTIE REUMATICHE, IN PARTICOLARE NELLE POLIARTRITI CRONICHE DIFFERENZE TRA PATOLOGIA ARTICOLARE INFIAMMATORIA CRONICA E DEGENERATIVA LE POLIARTRITI CRONICHE: ARTRITE REUMATOIDE, SPONDILOARTRITI SIERONEGATIVE LA PATOLOGIA DEGENERATIVA: OSTEOARTROSI LA PATOLOGIA NON INFIAMMATORIA EXTRAARTICOLARE: FIBROMIALGIA Modalità di svolgimento LEZIONI FRONTALI Modalità d’esame QUIZ A RISPOSTA MULTIPLA Testo/i di riferimento MALATTIE REUMATICHE, Todesco S., Gambari P.F. 2007, 4^ ed., 505 pagine, Casa Editrice: McGraw-Hill Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICNITÀ E DISABILITÀ Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria (patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati; · Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia); · Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata esigenza assistenziale; · Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici, riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali; · Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche; · Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità (malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione infermieristica; · Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello ‘scompenso a cascata’; · Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di educazione alla compliance; · Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità; · Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci; · Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni, delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti; · Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni; · Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla; · Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella cronicità/disabilità. Modulo/Insegnamento: Scienze riabilitative SSD MED/48 Docente: Turco Celestino Il corso di Scienze riabilitative si propone l’obiettivo di analizzare e approfondire le tecniche e le metodiche riabilitative finalizzate al recupero funzionale in ambito tecnico-sanitario. Inoltre, gli studenti potranno acquisire gli strumenti utili ai fini della comprensione, della progettazione, della conduzione e della gestione di attività riabilitative, finalizzandole allo sviluppo, al mantenimento e al recupero delle capacità motorie e del benessere psicofisico. Programma: -Introduzione alle metodiche riabilitative -Le basi della riabilitazione: aspetti psico-fisiologici, prerequisiti. -Il ruolo del laureato in Infermieristica e del fisiatra. -Menomazione, disabilità e handicap -Neurofisiologia dell’apparato locomotore -Elementi di meccanica articolare -La diagnosi e la prognosi in Medicina Fisica e Riabilitazione -Cinesiterapia -Terapia con mezzi fisici -Laserterapia -Ultrasuoni -Elettroterapia -Magnetoterapia -Manipolazioni vertebrali -Massoterapia -Semeiotica e riabilitazione del rachide -Semeiotica e riabilitazione della spalla -Semeiotica e riabilitazione degli arti superiori -semeiotica e riabilitazione dell’arto inferiore -Lesioni traumatiche dell’apparato motore -Lesioni nervose centrali e periferiche -Paramorfismi e dismorfismi -Scoliosi -Algie vertebrali Modalità di svolgimento: lezioni teoriche e attività pratiche Modalità d’esame: Prova scritta a risposta multipla ed esame orale Testi di riferimento: - Caruso I., Foti C.– “La medicina riabilitativa”- SEU Editore - Turco C. – “Gli handicaps: approcci psicologici, medico-pedagogici, riabilitativi” – CRAP -De Lisa Joel A., Gans Bruce M., Walsh Nicolas E. – “Medicina Fisica e Riabilitazione” – Antonio Editore Editore Delfino - Brotzman S. Brent, Wilk Kevin E. – “La riabilitazione in ortopedia” –Elsevier Editore - Brotzman S. Brent, Wilk Kevin E. – “Manuale di riabilitazione in ortopedia” –Elsevier Editore - Valobra G.N., Gatto R., Monticone M. – “Medicina Fisica e Riabilitazione” – UTET Ed. Orario ricevimento studenti da concordare con il docente E-mail [email protected] Corso integrato: INFERMIERISTICA CLINICA NELLA CRONICNITÀ E DISABILITÀ Obiettivi formativi del corso integrato L’Insegnamento offre agli studenti le conoscenze necessarie ad assistere pazienti con problematiche croniche ed invalidanti, attivare e sostenere le capacità residue per promuovere l’adattamento alle limitazioni. Lo studente, al termine dell’Insegnamento, è in grado di: · Descrivere le teorie dell’invecchiamento e i principali problemi di interesse internistico nell’età geriatria (patologie cardiovascolari, broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza renale cronica, pseudodiarree, ipo-ipertiroidismo, incontinenza urinaria e fecale), la loro frequenza epidemiologica, i meccanismi fisiopatologici e le correlazioni sistemiche di organi ed apparati; · Descrivere le modalità patogenetiche, le manifestazioni cliniche e le strategie assistenziali nel paziente con problemi neurologici (stroke, malattie demielinizzanti, demenze, epilessia); · Indicare la classificazione delle malattie reumatologiche a maggiore diffusione epidemiologica e ad elevata esigenza assistenziale; · Attuare la valutazione mono e multidimensionale del malato con problemi reumatologici, riconoscendo i principali segni e sintomi ed i percorsi diagnostici/ strumentali; · Valutare l’impatto farmacologico, i criteri di monitoraggio e di valutazione continua dell’evoluzione del problema reumatologico nelle sue manifestazioni locali e sistemiche; · Riconoscere i principali problemi del paziente anziano, con disabilità/cronicità (malnutrizione, disidratazione, rischio di caduta, perdita delle abilità nelle attività di vita quotidiane e della funzionalità motoria; declino cognitivo, confusione mentale) e le strategie per un’efficace gestione infermieristica; · Riconoscere i principali fattori determinanti la fragilità e vulnerabilità nell’anziano e la rilevanza dello ‘scompenso a cascata’; · Riconoscere i principali fattori di rischio della farmaco-terapia in età geriatria, i criteri di monitoraggio e di educazione alla compliance; · Decidere gli strumenti di valutazione mono e multidimensionale dei bisogni assistenziali e della qualità della vita dell’anziano e i sistemi di classificazione della disabilità; · Facilitare i processi di adattamento biofisico e psicosociale che affronta la persona/famiglia con problemi cronico degenerativi e attivare strategie di sostegno nei processi di adattamento inefficaci; · Attuare strategie per la gestione del dolore cronico, della sofferenza, della paura, della perdita di funzioni, delle abilità e della speranza e promuovere la qualità della vita dei pazienti con problemi cronici e invalidanti; · Attivare interventi di educazione terapeutica per sostenere il paziente nella gestione dell’energia residua, nell’autocura e nel recupero/mantenimento delle funzioni; · Riconoscere i fattori di rischio dell’istituzionalizzazione e le strategie per evitarla; · Indicare i modelli di intervento infermieristico, i ruoli, le strutture e le risorse per la gestione nella cronicità/disabilità. Modulo/Insegnamento: Infermieristica cronicità e disabilità SSD MED/45 Docente: Zuliani Stefania Identificare i principali rischi e problemi del paziente anziano fragile e del paziente con disabilità; Pianificare interventi infermieristici di prevenzione dei rischi e di gestione dei problemi del paziente con disabilità/cronicità. Programma: Contenuti La valutazione multidimensionale finalizzata all’identificazione dei rischi e dei problemi della persona anziana fragile e della persona con disabilità I problemi della persona anziana fragile e della persona con disabilità, ed i relativi interventi infermieristici, anche di tipo preventivo e riabilitativo, basati su prove di efficacia: - disturbi cognitivi e comportamentali nelle demenze e nel delirium - dolore cronico - malnutrizione e disidratazione - disfagia - disturbi dell’eliminazione - disturbi della deambulazione e rischio di cadute - perdita delle abilità nelle attività della vita quotidiana - disturbi sensoriali uditivi e visivi - disturbi dell’umore - polifarmacoterapia (criteri di monitoraggio ed educazione alla compliance). Il concetto di qualità di vita per la persona anziana e per la persona disabile Decisioni critiche nell’assistenza alla persona anziana fragile (tutela dell’incolumità fisica e ricorso ai mezzi di contenzione fisica) Gli interventi di supporto alla famiglia (accertamento del carico assistenziale dei familiari e risorse attivabili) I fattori di rischio di istituzionalizzazione e le strategie per evitarla/ritardarla (interventi educativi nei confronti dei caregiver informali, gruppi di supporto, ricoveri di sollievo). Chronic care model (CCM) per la promozione dell’auto-cura del paziente I principali riferimenti normativi nazionali e regionali di tutela della salute delle persone anziane fragili e delle persone disabili Modalità di svolgimento Lezioni frontali e interattive Discussione su documenti e filmati Modalità d’esame Scritto integrato (n. 3 situazioni cliniche) Strutturato (domande a risposta multipla) e semistrutturato (domande a risposta aperta e breve) L’esame si considera superato se lo studente risponde correttamente al 60% delle domande. Testo/i di riferimento Potter-Perry. Infermieristica generale e clinica. Milano: Edizioni Sorbona, 2006, (edizione italiana a cura di Saiani L, Brugnolli A.). Volume 1, 6: 120-155 Zanetti E. La valutazione in geriatria. Metodi e strumenti. Roma: Carocci Faber, 2005. Bissoli L, Zamboni M, Sergi G, Ferrari E, Borsello O. Linee Guida per la valutazione della malnutrizione nell’anziano. Giornale di Gerontologia, 2001; 49: 4-12. Joanna Briggs Institute. Management of constipation in older adults. Best Practice. 2008; 12, 7: 1-4 Federazione Logopedisti Italiani. Linee guida sulla gestione del paziente disfagico adulto in foniatria e logopedia. Consensus Conference.Torino. 2007. Ministero della Salute. Raccomandazione per la prevenzione e la gestione della caduta del paziente nelle strutture sanitarie. 2011. Raccomandazione n. 13. Zanetti E, Castaldo A, Gobbi P. Superare la contenzione: si può fare. I Quaderni de L’Infermiere. IPASVI. 2009; n. 25 Corso integrato: LABORATORI II Modulo/Insegnamento: Laboratori II SSD MED/45 Docente: Bulfone Giampiera Obiettivi formativi Lo studente sarà in grado di: - - Acquisire abilità di calcolo finalizzata alla giusta dose di farmaco, di allestimento di una via infusionale tramite pompa volumetrica e siringa Somministrare la terapia farmacologica per via endovenosa Misurare ed interpretare i valori della Pressione Venosa Centrale Posizionare un Sondino Naso Gastrico, identificare i passaggi fondamentali nella procedura e somministrare correttamente la terapia farmacologica attraverso questo devices Effettuare un intervento informativo al paziente sulla gestione di un problema di salute (somministrazione terapia anticoagulante, preparazione ad esami diagnostici come la colonscopia, gestione delle complicanze relative al diabete insulinodipendente, gestione delle complicanze relative al paziente portatore di stomia) Gestire un paziente portatore di tracheostomia Discutere i problemi relativi al paziente affetto da insufficienza renale e sottoposto a dialisi Comunicare con tecniche alternative con il paziente afasico Identificare gli aspetti peculiari della prevenzione dell’abuso alcolico Gestire l’alimentazione di un paziente disfagico in sicurezza Contenuti Calcolo su unità di misura ed equivalenze, rapporti e proporzioni, frazioni, percentuali La procedura di: o allestimento della via infusionale in pompa volumetrica e siringa o somministrazione della terapia farmacologica per via endovenosa o rilevazione della PVC o inserimento del SNG e le valutazione per accertare la corretta sede Il significato dei valori assunti nella PVC I farmaci che possono essere somministrati tramite SNG Le peculiarità della terapia con TAO Le informazioni relative a: o Le peculiarità di cura e prevenzione del paziente diabetico (autovalutazione del glucosio, somministrazione dell’insulina, la dieta alimentare, la prevenzione delle complicanze quali l’ipoglicemia, l’iperglicemia, il piede diabetico) o Le peculiarità di cura e prevenzione del paziente portatore di stomia (la prevenzione delle lesioni della cute peristomale, il controllo delle scariche, la riabilitazione intestinale o La preparazione ad esami diagnostici La tracheostomia, la gestione della ferita, la fluidificazione delle secrezioni e la broncoaspirazione Il paziente dializzato: tipologia di dialisi ed approccio infermieristico I fattori di rischio e le conseguenze dell’abuso alcolico Le tecniche di comunicazione con pazienti afasici, laringectomizzati, tracheostomizzati: lettura labiale ed altre tecniche La prevenzione dell’aspirazione nel paziente disfagico Modalità di svolgimento Applicazione pratica delle procedure su manichino Simulazione di interventi informativi Applicazione pratica di prescrizioni farmacologiche Discussione a piccolo gruppo finalizzate all’analisi critica di filmati Lezioni frontali ed interattive Modalità d’esame Teorico e pratico Testo/i di riferimento Saiani L, Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche. Napoli, Sorbona - Idelson Gnocchi, 2011. III anno Corso integrato: URGENZA/EMERGENZA Modulo/Insegnamento: Medicina d’urgenza SSD MED/09 Docente: Barboni Enrico Obiettivi formativi Il discente dovrà conoscere gli elementi di valutazione e stratificazione del rischio del paziente con le sindromi cliniche affrontate nel corso, il razionale sottostante, il decorso clinico regolare delle sindromi, i segni del decorso complicato. Programma: Contenuti Verranno trattati i seguenti quadri sindromici: insufficienza respiratoria acuta; scompenso cardiaco; supporto non invasivo della funzione respiratoria; sindrome coronarica acuta; tromboembolia venosa; intossicazione da farmaci; allergia immediata; droghe d’abuso in pronto soccorso-medicina d’urgenza. Modalità di svolgimento Lezioni frontali. Per ogni argomento trattato verrà richiamata la fisiopatologia; saranno illustrati i principi di valutazione nell’urgenza; il percorso diagnostico; la stratificazione del rischio; il piano di cura ; il piano di assistenza. Nella trattazione degli argomenti verranno presentati uno o più casi clinici, la gestione dei quali verrà rapportata alla(e) linea guida di riferimento. Modalità d’esame Quiz a risposta multipla Testo/i di riferimento Gli allievi verranno dotati di dispense, una per ogni lezione, curate dal docente. Un eventuale testo di riferimento, non ancora individuato, verrà consigliato all’inizio del corso Corso integrato: URGENZA/EMERGENZA Modulo/Insegnamento: Chirurgia d’urgenza SSD MED/18 Docente: Bresadola Vittorio Obiettivi formativi: Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di: Riconoscere i principali segni e sintomi clinici, i flussi diagnostici ed i rischi/complicanze dei pazienti con problemi di interesse chirurgico in regime d’urgenza; Descrivere i principi e le tecniche della terapia chirurgica; Indicare le peculiarità organizzative ed assistenziali in regime d’urgenza Programma: Trauma Percorso diagnostico e terapeutico del paziente traumatizzato. Trauma toracico: - Fratture costali; - Pneumotorace; - Emotorace. Trauma addominale: - Emoperitoneo; - Trauma epatico; - Rottura della milza. Trauma vascolare: - Aneurismi; - Ischemia acuta degli arti. Dolore addominale Emorragie digestive Lesioni da caustici Trapianto d’organo: - La rete organizzativa - Trapianto di fegato Modalità di svolgimento: Lezioni frontali con possibile coinvolgimento diretto di altri docenti. Alla fine di ogni sezione del programma verrà lasciata copia del materiale didattico in forma di CD-ROM. Modalità d’esame Prova scritta finale mediante test a scelta multipla riguardante tutto il corso integrato Testo/i di riferimento: 1. Bresadola Chirurgica per le professioni sanitarie. Ed. EdiSES 2006 2. Staudacher, Chirurgia d’urgenza, Masson, Milano, 2005. Corso integrato: URGENZA/EMERGENZA Modulo/Insegnamento: Malattie Apparato locomotore SSD MED/33 Docente: Beltrame Alessandro Programma -Generalità sulle fratture -Fratture di polso -Fratture dell'estremo prossimale dell'omero -Fratture dell'estremo prossimale di femore -Lussazioni -Distorsioni Testo consigliato Grassi, Pazzaglia, Pilato, Zatti. Manuale di ortopedia e traumatologia. Seconda edizione 2012. Ed Elsevier Corso integrato: URGENZA/EMERGENZA Obiettivi generali del corso Sviluppare competenze infermieristiche nella gestione del paziente in condizioni critiche. Al termine del corso lo studente sarà in grado di: Identificare le caratteristiche del paziente in condizioni critiche ed i relativi criteri per il monitoraggio delle funzioni vitali; Accertare e gestire, applicando prescrizioni diagnostico-terapeutiche, i principali sintomi e segni di insufficienza d’organo o di sistema con particolare attenzione a quelli riguardanti l’apparato cardiovascolare, respiratorio e cerebrale; Descrivere le tecniche ed i criteri per supportare funzioni vitali attivando strategie di intervento avanzate; Pianificare l’assistenza infermieristica e gli interventi collaborativi nel paziente con insufficienza d’organo od apparato, ed in particolare, nel paziente con insufficienza respiratoria, cardiovascolare e con alterazione dello stato di coscienza. Inoltre lo studente dovrà essere in grado di accertare e gestire i principali percorsi diagnostici-terapeutici del paziente con politrauma. Sono correlate al corso integrato esperienze di apprendimento in approfondimento sui problemi/criteri di gestione del paziente critico in rianimazione/TI e di presentazione del sistema di emergenza territoriale. Modulo/Insegnamento: Rianimazione ed emergenza SSD MED/41 Docente: Della Rocca Giorgio Programma Il malato critico. Riconoscimento del malfunzionamento delle funzioni vitali, trasporto, disponibilità e consumo di Ossigeno. Score di valutazione di gravità in T. I. Principi, organizzazione ed utilizzazione delle tecniche di terapia intensiva (Ventilazione artificiale; Monitoraggio funzioni vitali, Monitoraggio emodinamico;) L’arresto cardiaco (BLSD riconoscimento e primo trattamento) Principi e tecniche (intubazione oro-tracheale; fluidoterapia e terapie emosostitutive; rianimazione cardiopolmonare, drenaggi polmonari) Soccorso al politraumatizzato, triage, Primary survival and secondary survival. score di Gravità Cardio-Circolatorio: lo shock. scompenso cardiaco acuto, insufficienza cardiaca. Respiratorio: Insufficienza respiratoria acuta e acuta su cronica. Patologia traumatica, infettiva, embolica, versamento pleurico, broncospasmo. I supporti respiratori e la ventilazione meccanica. Neurologico: coma; ipertensione endocranica; delirio e stato confusionale; valutazione della morte cerebrale e problematiche del donatore d’organo. Rene: Equilibrio Idro-Elettrolitico e Acido-Base: Insuff. renale acuta. Patologia Infettiva: SIRS/MOF/SEPSI; problematiche infettive del paziente immunodepresso. Ustioni, Ipotermie, Avvelenamenti, Annegamenti, Allergie: L’ustionato; ipotermia/ipertermie; folgorazione; intossicazioni da farmaci; intossicazione da prodotti di uso domestico; avvelenamenti; annegamenti; embolia gassosa; allergie e shock anafilattico Bibliografia ROMANO E., Anestesia - I Principi e le Tecniche, Casa Ed. Utet. ROSEN P., Emergency Medicine : Volume 1 e 2, Casa Ed. Mosby II Ediz. MILLER R.D., Anesthesia, Casa Ed. Churchill Livingstone III Ediz. CIVETTA J.M., Critical Care, Casa Ed. J.B. Lippincott, Philadelphia. Casa Ed. American Heart Association. Health Care Provider’s Manual for Basic Life Support, Casa ed. American Heart Association II Ediz Textbook of advanced cardiac life support, F. S. BONGARD & D. Y SUE, Critical Care Diagnosis & Treatment, Lange Medical Book. C.E. SAUNDERS & M.T. HO, Emergency Diagnosis & Treatment, Lange Medical Book. NOVELLI ET AL, Anestesia, Rianimazione ed Emergenze Medico-Chirurgiche, Ed. Gnocchi, Napoli. DELLA ROCCA G ET AL., Emodinamica ed Emodinamica volumetrica in Anestesia e Rianimazione, Ed. Arianna Casalecchio, Bologna. Corso integrato: URGENZA/EMERGENZA Modulo/Insegnamento: Infermieristica nella criticità vitale SSD MED/45 Docente: Comisso Irene Obiettivi specifici Individuare l’ambito operativo assistenziale specifico. Individuare gli aspetti salienti del Risk Management in ICU Analizzare le principali peculiarità del fabbisogno nutritivo del paziente ricoverato in ICU. Analizzare le principali peculiarità assistenziali nel paziente con alterazioni della funzione respiratoria in ventilazione meccanica invasiva. Analizzare le principali peculiarità assistenziali nel paziente con alterazioni della funzione respiratoria in ventilazione meccanica non invasiva. Analizzare le principali peculiarità assistenziali nel processo di svezzamento respiratorio. Analizzare le principali peculiarità assistenziali nel paziente con alterazione della funzione cardiocircolatoria. Analizzare le principali peculiarità assistenziali nel paziente con alterazione della funzione neurologica. Analizzare le principali peculiarità assistenziali nel paziente settico. Conoscere l’organizzazione del sistema emergenza nel contesto del Sistema Sanitario Nazionale e Regionale e identificare i criteri per l’accertamento infermieristico secondo la metodologia del triage Analizzare le principali problematiche assistenziali nel paziente politraumatizzato Acquisizione di competenze rispetto la messa in atto delle prime manovre rianimatorie Programma 1 - definizione di area critica e di paziente critico; - caratteristiche generali dell’U.O. di terapia intensiva; - l’unità del paziente; - il concetto di urgenza ed emergenza e priorità assistenziale. 2 - La gestione del rischio infettivo; - il trasporto protetto; - la gestione dell’approccio terapeutico multifarmacologico (diluizioni, concentrazioni, ecc.); - la gestione dei rischi relativi all’invasività ; - l’uso della tecnologia; - la postura del paziente 3 - La nutrizione artificiale (NE/NPT); - il controllo glicemico; - gestione degli accessi (SNG/PEG); - gestione delle complicanze. 4 - L’accertamento infermieristico; - il supporto ventilatorio; - airways management; - l’intubazione ed il monitoraggio specifico(+EGA); - la gestione del tubo oro tracheale; - la broncoaspirazione (sistema aperto/chiuso); - la gestione del circuito respiratorio e i sistemi di umidificazione; - la postura del paziente; - l’igiene del cavo orale/tracheotomia. 5 - i criteri di inclusione del paziente - la scelta dei devices e loro gestione; - la gestione delle eventuali complicanze; - il monitoraggio. 6 - il significato di svezzamento respiratorio e le diverse modalità di attuazione; - i criteri di arruolamento del paziente; - la gestione e monitoraggio del processo. 7 - l’accertamento infermieristico; - il monitoraggio emodinamico (PVC/ABP/PAP); - il monitoraggio volumetrico avanzato e relativi parametri (CO, ecc.); - il mantenimento della volemia; - la gestione dei devices. 8 - le scale di valutazione della funzione neurologica in terapia intensiva; - lo stato di coma; - l’aspetto cognitivo: deprivazione sensoriale, la comunicazione, il dolore, il delirio, ecc; - la sedazione; - il danno celebrale e il monitoraggio della pressione intracranica; - la morte cerebrale. 9 - definizione di SIRS/MOF/sepsi severa/shock settico; - l’accertamento infermieristico; -il monitoraggio volumetrico avanzato e relativi parametri; -il trattamento farmacologico -il trattamento specifico a sostegno della funzione renale. 10 - cenni normativi inerenti la gestione dell’emergenza territoriale; - il pronto soccorso e il sistema di triage; - strumenti operativi quali protocolli, linee guida, clinical .pathway, ecc. 11 -la presa in carico al pronto soccorso; -la stabilizzazione del paziente ed il suo monitoraggio; -il trasporto protetto; -l’iter diagnostico; - l’accoglimento in terapia intensiva 12 - BLSD. Bibliografia OWEN, Il monitoraggio in area critica, Milano Ed. Mc Graw Hill, 2 Ed 1998 BARAIOLO R., Infermieristica in Area Critica, Milano Ed. Mc Graw Hill, 1998 D.P.R. 27/03/1992 Atti di indirizzo e coordinamento delle attività delle Regioni in materia di Emergenza Sanitaria A.A. Infermieristica in Area Critica, Ed. Mc Graw Hill, 2005 A cura di R.BARAIOLO, Dizionario di Infermieristica Clinica in Area Critica Ed. Mc Graw Hill, 1998 Emergency Nurses Association Standard del nursing nell’emergenza, Ed. Masson, Milano 1995 THELAND ET AL., Critical Care Nursing – Diagnosis and management, 5th edition Mosby LYNDA JUALL CARPENITO, Piani di assistenza infermieristica e documentazione, Ed. Ambrosiana, Milano 2001 J.G. ALSPACH, Core Curriculum for Critical Care Nursing, Ed. Saunders, 6° Ed.2006 A.A. Manual Of Critical Care Nursing, Ed Elsevier Mosby 5° Ed. 2005 S.E. MURRAY, B.S. WHITE, Critical care Assessment Handbook Ed. Saunders, 1999 JUDITH M. WILKINSON Processo infermieristico e pensiero critico Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2003 BRUNNER SUDDARTH, Nursing medico e chirurgico, volume 1 e 2 Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2007 Gruppo Formazione Triage Triage infermieristico, Ed Mc Graw Hill, Milano 2000 L. BENCI, Manuale giuridico professionale per l’esercizio del nursing, Ed. Mc Graw Hill, Milano 2002 J.K. WILKINSON Diagnosi Infermieristiche con NOC e NI” Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2005 R. COSENTINO L’ABC della ventilazione meccanica non in urgenza Ed. Mc Graw Hill, Milano Corso Integrato: AREA DELLA SALUTE MENTALE E PSICHIATRIA Obiettivi generali del corso Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica nell’Area della salute Mentale, è in grado di descrivere: il significato di promozione del benessere psicosociale dei singolo e dei gruppi; le principali strategie di prevenzione ai problemi mentali emergenti nel territorio. i principali problemi di interesse infermieristico, riscontrabili nel paziente affetto da disturbi mentali; le principali ricadute della malattia mentale nel contesto famigliare e di vita dei pazienti; i modelli teorici umanistici e cognitivo comportamentali per la relazione di aiuto nel contesto psichiatrico; i criteri guida per avviare e mantenere una relazione di aiuto terapeutica di 1° livello e avviare una relazione terapeutica con i famigliari; le competenze e le responsabilità dell’infermiere, con particolare riferimento alle attività autonome ed a quelle collaborative; i principi di tutela del paziente portatore di disagio psichico contenuti nella legislazione. Modulo/Insegnamento: Psichiatria SSD MED/25 Docente: Balestrieri Matteo Obiettivi specifici Identificare le manifestazioni dei disturbi psichici. Collegare i diversi approcci della psichiatria al trattamento dei principali disturbi. Descrivere i modelli organizzativi e operativi dei servizi psichiatrici. Programma Elementi conoscitivi per affrontare il corso: nozioni di neurofisiologia, di neurochimica e di psicologia generale. Elementi di psicopatologia generale, esame dello stato psichico, diagnosi e classificazioni psichiatriche, delirium, disturbo amnestico, disturbi menatali dovuti a cause mediche generali, schizofrenia e disturbi psicotici, disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, disturbi somatoformi e dissociativi, alcolismo, disturbi del comportamento alimentare, disturbi di personalità. I trattamenti farmacologici. Uso clinico e tollerabilità dei farmaci ansiolitici/sedativi, antidepressivi, antipsicotici. Le psicoterapie in ambito psichiatrico, la riabilitazione psichiatrica. L’organizzazione dei servizi psichiatrici. La legislazione psichiatrica. Modalità di svolgimento Lezione frontale. Bibliografia Testo obbligatorio: N.L. BURTON. introduzione alla psichiatria. IL MULINO, Bologna, 2009”. Testi accessori: D. GOLBERG, S. BENJAMIN, F. CREED, Psichiatria nella pratica medica, Il Pensiero Scientifico, Roma. R.P. LIBERMAN, La riabilitazione Psichiatrica, Ed. Cortina, Milano. C. CIAMBRELLO, T. CANTELMI, A. PASINI, Infermieristica clinica in igiene mentale, CEA, Milano, 2001. Corso integrato: AREA DELLA SALUTE MENTALE E PSICHIATRICA Obiettivi formativi (specificati in termini di competenze/conoscenze da acquisire) Il corso persegue la finalità di far acquisire agli studenti le competenze cognitive e comportamentali necessarie per: gestire la relazione d’aiuto infermieristica con persone (e loro famigliari) che vivono problemi di salute mentale effettuare la somministrazione terapeutica gli psicofarmaci. Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica nella Salute Mentale e Psichiatria, è in grado di: 1. Descrivere l’evoluzione dei modelli di presa in carico del disagio/ disturbo mentale, alla luce dei riferimenti legislativi nazionali 2. Definire le competenze di base ed avanzate nell’assistenza infermieristica per la persona e la comunità, in un ottica di complementarietà all’interno dell’équipe interprofessionale 3. Descrivere le linee essenziali per la progettazione di interventi di natura preventiva, curativa e riabilitativa all’interno del Progetto terapeutico nelle situazioni psicopatologie più rilevanti per gravità e prevalenza 4.Riconoscere le caratteristiche delle famiglie relazione funzionale al Progetto terapeutico ad elevata complessità assistenziale per avviare una Modulo/Insegnamento: Infermieristica clinica psichiatrica SSD MED/45 Docente: Urli Nadia Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) 1.1 L’evoluzione del paradigma psichiatrico attraverso l’analisi diacronica dei modelli assistenziali e della normativa specifica. (L.180/78, Progetti Obiettivo 1994/1996 e 1998/2000 e Linee Guida per la Tutela della Salute Mentale 2008); 1.2 L’organizzazione dei Servizi di Salute mentale e la mission del D.S.M: la presa in carico, la continuità terapeutica, la multidisciplinarietà; 1.3 Il rischio di stigma ed esclusione sociale nelle persone con disagio/disturbo mentale: il tema dei diritti. 2.1 Le componenti costitutive della relazione terapeutica in ambito psichiatrico; 2.2 L’équipe interprofessionale come risorsa nel settore della Salute Mentale: strategie per ‘abitare’ l’équipe; 2.3 Le funzioni infermieristiche sec. M.A.Tacchini: - funzione di osservazione; - funzione di intermediario; - funzione di oggetto inanimato; - funzione di Io-Ausiliario; - funzione di accoglienza; - funzione psicoeducativa (verso i famigliari); - funzione terapeutica e riabilitativa; - funzione di didattica e di ricerca; - distinte nella pratica di base e avanzata. 3.1 L’ accertamento multidimensionale: osservazione, intervista, individuazione degli aspetti psicopatologici, analisi e interpretazione del contesto di vita; 3.2 Gestione della comunicazione patologica: i pensieri disfunzionali sec. A.Beck ; 3.3 Strategie assistenziali in situazioni psicopatologiche specifiche: -disturbi dell’umore; -disturbi d’ansia; -disturbi psicotici; -disturbi di personalità. 3.4 Il problema dell’aderenza al trattamento e aspetti specifici della terapia farmacologica in psichiatria; 3.5 L’evento ‘crisi’ in ambito psichiatrico: la gestione pro-attiva della crisi; presentazione di situazioni critiche emblematiche (esempio: T.S.O., comportamenti disadattativi, rischio suicidario, contenzione ). 4.1 Stili comunicativi funzionali e disfunzionali nei contesti famigliari disorganizzati, rigidi, ostili e multiproblematici; 4.2 Le strategie d’intervento nelle situazioni di coping disfunzionale. Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame Scritto e integrato con i restanti moduli Testo/i di riferimento P. BARELLI, E. Spagnolli, Infermieristica e salute mentale, Ed. Masson, Milano, 2004. Corso integrato: AREA DELLA SALUTE MENTALE E PSICHIATRICA Obiettivi formativi (specificati in termini di competenze/conoscenze da acquisire) Il corso persegue la finalità di far acquisire agli studenti le competenze cognitive e comportamentali necessarie per: gestire la relazione d’aiuto infermieristica con persone ( e loro famigliari) che vivono problemi di salute mentale effettuare la somministrazione terapeutica gli psicofarmaci. Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica nella Salute Mentale e Psichiatria, è in grado di: 1. Descrivere l’evoluzione dei modelli di presa in carico del disagio/ disturbo mentale, alla luce dei riferimenti legislativi nazionali 2. Definire le competenze di base ed avanzate nell’assistenza infermieristica per la persona e la comunità, in un ottica di complementarietà all’interno dell’équipe interprofessionale 3. Descrivere le linee essenziali per la progettazione di interventi di natura preventiva, curativa e riabilitativa all’interno del Progetto terapeutico nelle situazioni psicopatologie più rilevanti per gravità e prevalenza 4.Riconoscere le caratteristiche delle famiglie ad elevata complessità assistenziale per avviare una relazione funzionale al Progetto terapeutico Modulo/Insegnamento: psichiatrico Modelli organizzativi in ambito SSD MED/45 Docente: Urli Nadia Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) 1.1 L’organizzazione dei Servizi di Salute mentale e la mission del D.S.M: la presa in carico, la continuità terapeutica, la multidisciplinarietà; 2.1 L’équipe interprofessionale come risorsa nel settore della Salute Mentale: strategie per ‘abitare’ l’équipe; 3.1 Il problema dell’aderenza al trattamento e aspetti specifici della terapia farmacologica in psichiatria; 3.5 L’evento ‘crisi’ in ambito psichiatrico: la gestione pro-attiva della crisi; presentazione di situazioni critiche emblematiche (esempio: T.S.O., comportamenti disadattativi, rischio suicidario, contenzione ). Modalità di svolgimento Lezioni frontali Modalità d’esame Scritto e integrato con i restanti moduli Testo/i di riferimento P. BARELLI, E. Spagnolli, Infermieristica e salute mentale, Ed. Masson, Milano, 2004. Corso integrato: AREA DELLA SALUTE MENTALE E PSICHIATRICA Modulo/Insegnamento: Scienze neuroriabilitative SSD MED/48 Docente: Brollo Mila Obiettivi specifici Identificare le conoscenze che permettono di stabilire collegamenti tra le scienze infermieristiche e le metodologie riabilitative psicosociali-psichiatriche; Individuare all’interno dei precorsi di Riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale le aree di integrazione multiprofessionale. Programma La riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale Cenni storici. Psichiatria di comunità Famiglia e riabilitazione. Equipe multidisciplinare e percorso riabilitativo Fattori di rischio e fattori protettivi. Principali teorie e modelli della Riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale: Empowerment e Recovery: la valorizzazione delle competenze e del sapere esperenziale. Impatto sociale dei principali disturbi mentali: stigma e pregiudizio Valutazione nella riabilitazione. Bibliografia E. BORGNA, Le intermittenze del cuore, Feltrinelli, Milano, 2003. E. BORGNA, Il volto senza fine, Le Lettere, Firenze, 2004. P. DELL’ACQUA, Fuori come va? Famiglie e persone con schizofrenia,Editori Riuniti, 2005 F. FOLGHERAITER, La logica sociale dell’aiuto, Centro Studi Erickson, Trento 2007 B. SARACENO, La fine dell’intrattenimento. Manuale di riabilitazione psichiatrica, Etaslibri-RCS Medicina, Milano, 1995. P. MOROSINI, L. MAGLIANO, L. BRAMBILLA , Vado. Manuale per la riabilitazione in psichiatria, Centro Studi Erickson, Trento 1998 Corso integrato: AREA MATERNO INFANTILE Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica in Area Materno-Infantile è in grado di analizzare e argomentare: i fondamenti della diagnostica ginecologica: anamnesi, esame obiettivo, ecografia, colposcopia e altre indagini; la patologia del ciclo mestruale, la dismenorrea, l’iper- e ipomenorrea e la poli- e oligomenorrea; le più frequenti infezioni del tratto genito-urinario, strategie preventive e di trattamento; le più frequenti patologie della cervice, le strategie preventive e di trattamento delle displasie e neoplasie, patologie del corpo uterino, il prolasso utero-vaginale, le patologie dell’ovaio, della vulva e della mammella; la menopausa, le problematiche correlate e l’efficacia dei trattamenti ormonali sostitutivi; le strategie di pianificazione famigliare; gli esami preconcezionali; le modalità di gestione dei problemi più frequenti in gravidanza e il riconoscimento delle principali patologie della gravidanza; il parto (spontaneo, pilotato e cesareo); la normativa di interesse in campo ostetrico e ginecologico; i bisogni della donna, del bambino e della famiglia durante il periodo perinatale; le tappe dello sviluppo del bambino fino all’adolescenza e i criteri di riconoscimento di uno sviluppo cognitivo, affettivo e psicomotorio normale; i criteri per l’ osservazione, la conduzione dell’esame obiettivo e la rilevazione dei parametri vitali in età pediatrica; la gestione infermieristica dei più frequenti problemi in età pediatrica (febbre, mal di pancia, respiratori, alimentari ..); le strategie per determinare un ambiente sicuro di crescita del bambino; i modelli organizzativi in area materno-infantile, le caratteristiche strutturali e le modalità di intervento e le strategie di coinvolgimento attivo dei genitori nell’assistenza; il profilo dell’infermiere pediatrico e dell’ostetrica con competenza di base ed avanzate e le strategie di lavoro multiprofessionali nei dipartimenti materno/infantili. Modulo/Insegnamento: Pediatria SSD MED/38 Docente: Pusiol Anna Programma 1) malattie esantematiche 2) vaccinazioni 3) bronchiolite 4) polmoniti 5) celiachia 6) gastroenteriti 7) crescita 8) convulsioni febbrili 9) traumi cranici 10) invaginazione intestinale/ernie/appendicite 11) tumore di Wilms, Neuroblastoma, Leucemia 12) catetere venoso centrale e sua manutenzione 13) piastrinopenie e anemie in età pediatrica 14) anemia falciforme 15) diabete 16) infezione vie urinarie Corso integrato: AREA MATERNO INFANTILE Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica in Area Materno-Infantile è in grado di analizzare e argomentare: i fondamenti della diagnostica ginecologica: anamnesi, esame obiettivo, ecografia, colposcopia e altre indagini; la patologia del ciclo mestruale, la dismenorrea, l’iper- e ipomenorrea e la poli- e oligomenorrea; le più frequenti infezioni del tratto genito-urinario, strategie preventive e di trattamento; le più frequenti patologie della cervice, le strategie preventive e di trattamento delle displasie e neoplasie, patologie del corpo uterino, il prolasso utero-vaginale, le patologie dell’ovaio, della vulva e della mammella; la menopausa, le problematiche correlate e l’efficacia dei trattamenti ormonali sostitutivi; le strategie di pianificazione famigliare; gli esami preconcezionali; le modalità di gestione dei problemi più frequenti in gravidanza e il riconoscimento delle principali patologie della gravidanza; il parto (spontaneo, pilotato e cesareo); la normativa di interesse in campo ostetrico e ginecologico; i bisogni della donna, del bambino e della famiglia durante il periodo perinatale; le tappe dello sviluppo del bambino fino all’adolescenza e i criteri di riconoscimento di uno sviluppo cognitivo, affettivo e psicomotorio normale; i criteri per l’ osservazione, la conduzione dell’esame obiettivo e la rilevazione dei parametri vitali in età pediatrica; la gestione infermieristica dei più frequenti problemi in età pediatrica (febbre, mal di pancia, respiratori, alimentari ..); le strategie per determinare un ambiente sicuro di crescita del bambino; i modelli organizzativi in area materno-infantile, le caratteristiche strutturali e le modalità di intervento e le strategie di coinvolgimento attivo dei genitori nell’assistenza; il profilo dell’infermiere pediatrico e dell’ostetrica con competenza di base ed avanzate e le strategie di lavoro multiprofessionali nei dipartimenti materno/infantili. Modulo/Insegnamento: Ginecologia/Ostetricia SSD MED/40 Docente: Marcheson Diego Programma Le modalità di gestione dei problemi più frequenti in gravidanza e il riconoscimento delle principali patologie della gravidanza: -Patologia del 1°trimestre: Gravidanza extrauterina. Minaccia d’aborto e aborto interno. -Patologia del 2°-3°trimestre: placenta previa e distacco di placenta. -Parto pretermine -Diabete gestazionale -Preeclampsia e eclampsia La menopausa e i trattamenti ormonali sostitutivi. Le più frequenti infezioni del tratto genito-urinario, strategie preventive e di trattamento. Le più frequenti patologie della cervice, le strategie preventive e di trattamento delle displasie e neoplasie, patologie del corpo uterino, le patologie dell’ovaio, della vulva, il prolasso utero-vaginale. L’endometriosi. Bibliografia generale Decreto Ministeriale 14 settembre 1994, n° 740 Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo profili professionale dell’ostetrica/o RODRIGUEZ D. Professione Ostetrica/o. Aspetti di medicina legale e responsabilità Eleda Edizioni 2001 GUANA M. La disciplina ostetrica teoria, pratica e organizzazione della professione. McGraw – Hill, Milano 2006 Federazione Nazionale Collegi Ostetriche Codice deontologico dell’ostetrica/o. approvato dal Consiglio Nazionale, Roma 10/11 marzo 2000 Codice Etico Internazionale delle ostetriche ICM 06 maggio 1993 Decreto Legislativo 09 novembre 2007, N 206 Esercizio delle attività professionali di ostetrica FNCO – Federazione Nazionale Collegi Ostetriche. La professione di ostetrica/o Fonti storiche, legislative regolamentari per l’esercizio della professione. Roma, 1997 D.M. 24 aprile 2000 – Adozione del Progetto Obiettivo Materno - Infantile relativo al PSN per il triennio 1998-2000 GUANA M. Il profilo dell’ostetrica/o in relazione alle direttive Europee. Rivista Lucina. FNCO N3/2001 GUANA M. MIDWIFERY: Arte e scienza dell’ostetrica/o. Atti 29° Congresso Nazionale delle Ostetriche. Cagliari FNCO. Agire per una midwifery di qualità. Prolusione atti 29° Congresso nazionale delle Ostetriche, Cagliari 1998 GUANA M. Aspetti Epistemologici della scienza ostetrica (Midwifery). Rivista diritto delle professioni sanitarie. 5(2): 121-127, 2002 MARRA A. Il ginecologo e l’ostetrico. Diritti, Doveri e responsabilità. Passoni Editore Milano 2003 MARRA A. Responsabilità penale e civile dei medici in Ginecologia e Ostetricia Milano, Passoni Editore 2003 AA.VV Guida all’esercizio della professione di ostetrica/o Patrocinio della Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche. Edizioni Medico Scientifiche, Torino 2002 National Istitute for Clinical Excellence (NICE) Linee guida Assistenza prenatale. Assistenza di routine per la donna sana. Ottobre 2003 e Marzo 2008 Decreto Ministeriale 10 settembre 1998 Accertamenti di laboratorio e diagnostica strumentale a tutela della maternità MARCHI A. Strumenti per l’assistenza alla gravidanza. SEE Editrice Firenze 2003 MARCHI A. Il parto: piano di assistenza, linee guida e EBM strumentazione in ostetricia e ginecologia SEE Editrice Firenze 2007 Bibliografia di approfondimento GIALLI M, MIRAGOLI A, ROCCHI M.R., STEFANEL R. Infermieristica Clinica in ambito Materno Infantile. 1° ed. Milano: Hoepli Editore, 2007. GLASPER A, RICHARDSON J. A textbook of Children’s and young People’s Nursing. 1a ed: UK: Churchill Linvingstone Elsevier, 2006. BADON P, CESARO S. Manuale di nursing pediatrico. 1a ed. Milano: Casa editrice ambrosiana, 2002. BOWDEN R.V., SMITH GREENBERG C. Pediatric Nursing Procedures. 2° Ed. Philadelphia: Lippincott Williams & Wilkins, 2008. CRAVEN RF, HIRNLE CJ. Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica. 3° ed. Milano: CEA, 2007. Appunti delle lezioni. Articoli e altro materiale fornito/suggerito dal docente Corso integrato: AREA MATERNO INFANTILE Modulo/Insegnamento: Infermieristica ostetrica SSD MED/47 Docente: Del Frari Maria Luisa Obiettivi formativi Al termine del corso lo studente conosce le fasi dell’accertamento ostetrico e l’evoluzione fisiologica della gravidanza, del travaglio, parto e puerperio per essere in grado di individuare quelle situazioni cliniche che richiedono interventi ostetrici tempestivi e promuovere/mantenere lo stato di salute materno, fetale e neonatale. Programma: Contenuti Competenze, ruolo e responsabilità dei professionisti sanitari Lavoro d’equipe nei dipartimenti materno/infantili La disciplina ostetrica e le fasi del processo di Midwifery management Adozione del Progetto Obiettivo Materno Infantile (POMI) D.M. 24.04.2000 Esami preconcezionali: Studio del ciclo mestruale, controllo temperatura basale, esami ematochimici, sierologici (CMV, TOXO, Rosolia ecc..) ed ormonali. Consulenze genetiche nelle gravidanze in età matura con counseling su screening e diagnostica prenatale (translucenza nucale, ultra-screen, tritest, villocentesi, amniocentesi, funicolocentesi) Fecondazione, annidamento. Diagnosi di gravidanza, durata della gravidanza, età gestazionale ed età concezionale Fasi di sviluppo del prodotto del concepimento Adattamenti materni: le modificazioni anatomo-funzionali indotte dalla gravidanza L’evoluzione di una gravidanza fisiologica. Gli aspetti dell’igiene in gravidanza (mamme libere dal fumo,dieta, esercizio fisico, alcol, ecc). Promozione della salute in gravidanza in relazione alle evidenze scientifiche. 1° trimestre: Colloquio, anamnesi, diagnosi prenatale, counseling igiene della gravidanza, valutazione emozionale. Esame obiettivo generale ed ostetrico. Esami ematochimici e sierologici (Peso, BMI, PA, Indice Brocà) Ecografia per datazione gravidanza. Rischio ostetrico 2° trimetre esame obiettivo generale ed ostetrico. Esami di base (Peso, BMI, PA, Misura Sinfisi Fondo, MAF, BCF, esami ematochimici) Roll Over test (preeclampsia) Ecografia morfologica e di accrescimento. Valutazione emozionale Corso di accompagnamento alla gravidanza 3° trimestre Esame obiettivo generale ed ostetrico, Indice di Brocà, Esami ematochimici e sierologici. Diagnosi ostetrica. Rischio ostetrico. Ecografia per valutazione crescita fetale Valutazione emozionale. Corso preparazione parto Parto: processo di midwifery management nel parto a basso rischio secondo l’Evidence Based Medicine. (Accertamento dello stato di salute materno/fetale. Cardiotocografia. Diagnosi ostetrica. Soddisfacimento dei bisogni di base della partoriente. Sostegno durante il travaglio. Controllo del dolore. Sorveglianza clinica dell’andamento del travaglio) Fattori del parto: il canale osseo, le parti molli, il feto, la forza Fenomeni dinamici, meccanici e plastici. Secondamento. Assistenza neonato Processo di assistenza ostetrica in puerperio aspetti biofisici e psicosociali Allattamento Interventi per prevenire e risolvere alcune patologie/complicanze del puerperio Pianificazione familiare. Contraccezione La tutela della maternità e paternità responsabile o sostegno alla genitorialità Patologia del ciclo mestruale, le dismenorree, l’iper e ipomenorrea poli e oligomenorrea Modalità di svolgimento Lezioni frontali, discussioni guidate, visione di un filmato sulle fasi del parto Modalità d’esame Esame scritto Testo/i di riferimento 1. A. Caruso. Manuale di ginecologia ed ostetricia Editore Cic, 2° edizione 2011 2. Decreto Ministeriale 10 settembre 1998 Accertamenti di laboratorio e diagnostica strumentale a tutela della maternità 3. D.M. 24 aprile 2000 – Adozione del Progetto Obiettivo Materno - Infantile relativo al PSN per il triennio 1998-2000 4. National Istitute for Clinical Excellence (NICE) Linee guida Assistenza prenatale. Assistenza di routine per la donna sana. Ottobre 2003 e Marzo 2008 Corso integrato: AREA MATERNO INFANTILE Modulo/Insegnamento: Infermieristica pediatrica SSD MED/45 Docente: De Tina Anna Lisa Obiettivi Lo studente sarà in grado di: Descrivere i modelli organizzativi in area materno – infantile ed i principali riferimenti normativi; Descrivere l’approccio assistenziale centrato sulla famiglia; Distinguere i bisogni legati all’ospedalizzazione del bambino nelle diverse fasce d’età e dell’adolescente e le strategie di relazione; Identificare i bisogni del neonato nel periodo perinatale (nido) e pianificare i relativi interventi; Riconoscere le principali tappe di un normale sviluppo psicomotorio e rilevare i parametri auxologici e vitali, confrontandoli con le tabelle dei percentili; Identificare i bisogni assistenziali e pianificare gli interventi nei quadri patologici più frequenti in età pediatrica; Acquisire alcune procedure infermieristiche pediatriche. Programma Normative e riferimenti relativi all’area materno infantile, servizi ospedalieri e territoriali, ruolo dell’infermiere nell’ambito pediatrico e nel triage pediatrico intraospedaliero Family centered care Effetti dell’ospedalizzazione sui bambini e sugli adolescenti e strategie d’intervento Assistenza infermieristica del neonato al nido Allattamento materno e artificiale, prelievo e conservazione del latte materno, svezzamento Esame obiettivo, rilievo e monitoraggio dei parametri vitali, misurazione dei parametri auxologici con l’ausilio delle curve di crescita, sviluppo psicomotorio, assetto neurologico, stato di idratazione, nelle diverse fasce d’età Individuazione dei bisogni assistenziali nei quadri patologici più frequenti in età pediatrica e pianificazione degli interventi Conoscere le procedure cliniche infermieristiche di routine in un reparto di pediatria che si differenziano dalle tecniche utilizzate nell’adulto Gestione del dolore in età pediatrica. Modalità di svolgimento: lezioni frontali e discussione casi clinici. Bibliografia di riferimento: Badon P, Cesaro S. Manuale di nursing pediatrico. 1a ed. Milano: Casa editrice ambrosiana, 2002. Badon P, Zampieron A. Procedure infermieristiche in pediatria. 1a ed. Padova: CEA, 2010. Nettina S. Il manuale dell’infermiere. 3° edizione. 2° volume: Piccin, 2012. Gialli M, Miragoli A, Rocchi M.R., Stefanel R. Infermieristica Clinica in ambito Materno Infantile. 1° ed. Milano: Hoepli Editore, 2007. Bowden R.V., Smith Greenberg C. Pediatric Nursing Procedures. 2° Ed. Philadelphia: Lippincott Williams & Wilkins, 2008. Craven RF, Hirnle CJ. Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica. 3° ed. Milano: CEA, 2007. Appunti dalle lezioni. Articoli e altro materiale fornito/suggerito dal docente .Copia delle slides. Corso Integrato: INFERMIERISTICA BASATA SULLE PROVE DI EFFICACIA Obiettivi generali del corso Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica Basata sulle Prove di Efficacia, è in grado di descrivere: criticamente la pratica infermieristica rilevandone basi razionali e variabilità e discutendo l’efficacia degli interventi infermieristici osservati nel quotidiano; elaborare, a partire dalla variabilità della pratica, quesiti clinici consistenti con i quali interrogare banche dati per ricercare la migliore letteratura; interpretare i risultati della ricerca documentati dalla letteratura utilizzando i concetti della statistica descrittiva; analizzare criticamente i risultati della ricerca sulla base degli obiettivi e del disegno di studio adottato, dei bias o confondimenti, della precisione ed accuratezza degli strumenti di misura adottati, della validità interna ed esterna dei risultati documentati; classificare la letteratura rilevata sulla base della forza delle prove e dei livelli delle raccomandazioni; ricercare le linee guida valutandole criticamente utilizzando gli strumenti di valutazione critica disponibili; discutere i criteri di scelta degli strumenti più idonei all’individuazione dei problemi di interesse infermieristico (ad esempio lesioni da decubito) o del bisogno di assistenza del paziente (ad esempio ADL) sulla base di specificità, sensibilità, valore predittivo positivo e negativo dei test; dibattere sull’efficacia delle cartelle infermieristiche, dei sistemi tassonomici (diagnosi infermieristiche e sistemi di classificazione degli interventi), sugli esiti sensibili alle cure infermieristiche e le loro relazioni con il Nursing Minimun Data Set; discutere le barriere che ostacolano la diffusione della pratica infermieristica basata sulle evidenze indicando le possibili strategie per superarle; documentare in forma descrittiva i problemi dei pazienti di interesse infermieristico anche utilizzando sistemi informatici (ad esempio, valutare la prevalenza delle lesioni da decubito; l’incidenza delle cadute). Modulo/Insegnamento: Statistica medica SSD MED/01 Docente: Casetta Anica Obiettivi specifici L’obiettivo del corso è quello di fornire una conoscenza adeguata dei fondamenti e delle metodologie di base della Statistica utili per comprendere, descrivere ed interpretare i fenomeni biomedici. Lo studente dovrà acquisire la capacità di organizzare dati in insiemi analizzabili e clinicamente significativi, di rappresentarli graficamente e sintetizzarli, al fine di ricavare la corretta informazione sul fenomeno oggetto di studio. Dovrà in sintesi dimostrare di aver fatto suo il metodo statistico necessario a comprendere ed interpretare la variabilità propria del dato biologico, clinico e strumentale. Programma Introduzione: la statistica nella ricerca. Rilevazione e organizzazione dei dati - fonti dei dati - tipologie di dati, scale di misurazione - imputazione e controllo Rappresentazione e sintesi dei dati - frequenze - rappresentazioni grafiche - misure di posizione (moda, media, mediana, percentili) - misure di dispersione (range, scarto interquantilico, devianza, varianza, deviazione standard, coefficiente di variazione) - errori, precisione e accuratezza Generalizzazione dei dati - concetto di inferenza (popolazione, campione, parametri, stime, campionamento) - distribuzione normale e distribuzione binomiale - intervalli di confidenza per media e proporzione Relazioni tra variabili e significatività statistica - correlazione e regressione (concetti fondamentali) - introduzione alla verifica d’ipotesi e ai test statistici - test diagnostici e cenni di probabilità. Modalità di svolgimento frontali ed esercizi in classe Bibliografia Materiale fornito dal docente J. FOWLER, P. JARVIS, M. CHEVANNES, Statistica per le professioni sanitarie, EdiSES, 2006 Corso Integrato: INFERMIERISTICA BASATA SULLE PROVE DI EFFICACIA Obiettivi generali del corso Lo studente, al termine del corso integrato di Infermieristica Basata sulle Prove di Efficacia, è in grado di descrivere: criticamente la pratica infermieristica rilevandone basi razionali e variabilità e discutendo l’efficacia degli interventi infermieristici osservati nel quotidiano; elaborare, a partire dalla variabilità della pratica, quesiti clinici consistenti con i quali interrogare banche dati per ricercare la migliore letteratura; interpretare i risultati della ricerca documentati dalla letteratura utilizzando i concetti della statistica descrittiva; analizzare criticamente i risultati della ricerca sulla base degli obiettivi e del disegno di studio adottato, dei bias o confondimenti, della precisione ed accuratezza degli strumenti di misura adottati, della validità interna ed esterna dei risultati documentati; classificare la letteratura rilevata sulla base della forza delle prove e dei livelli delle raccomandazioni; ricercare le linee guida valutandole criticamente utilizzando gli strumenti di valutazione critica disponibili; discutere i criteri di scelta degli strumenti più idonei all’individuazione dei problemi di interesse infermieristico (ad esempio lesioni da decubito) o del bisogno di assistenza del paziente (ad esempio ADL) sulla base di specificità, sensibilità, valore predittivo positivo e negativo dei test; dibattere sull’efficacia delle cartelle infermieristiche, dei sistemi tassonomici (diagnosi infermieristiche e sistemi di classificazione degli interventi), sugli esiti sensibili alle cure infermieristiche e le loro relazioni con il Nursing Minimun Data Set; discutere le barriere che ostacolano la diffusione della pratica infermieristica basata sulle evidenze indicando le possibili strategie per superarle; documentare in forma descrittiva i problemi dei pazienti di interesse infermieristico anche utilizzando sistemi informatici (ad esempio, valutare la prevalenza delle lesioni da decubito; l’incidenza delle cadute). Modulo/Insegnamento: Epidemiologia SSD MED/42 Docente: Barbone Fabio Obiettivi specifici Definire l’epidemiologia e comprenderne il ruolo in sanità pubblica e nella professione infermieristica. Definire alcuni concetti epidemiologici basilari e le loro applicazioni per le malattie infettive e non infettive. Riconoscere e valutare le varie misure di frequenza di malattia e le misure di associazione; Identificare i principali disegni di studio epidemiologico e valutarne i punti di forza e di debolezza. Programma Definizione, origine e sviluppo dell’epidemiologia. Causalità e associazione, definizione e concetti generali. Misure e strumenti in epidemiologa: misure di frequenza e di associazione, strumenti per la raccolta delle informazioni.. Il disegno di studio in epidemiologia I principali studi epidemiologici descrittivi e sperimentali Bias. Confondimento. Interazione. Validità e Precisione di un test. Il significato di valore predittivo. Generalizzabilità dei risultati di uno studio ed utilizzo dei dati epidemiologici nella pratica clinica. Modalità di svolgimento lezioni teoriche, discussione ed esercizi in classe Bibliografia consigliata P.L. LOPALCO, A. E. TOZZI, Epidemiologia facile, I ed., Il Pensiero Scientifico, 2003. Corso integrato: INFERMIERISTICA BASATA SULLE PROVE DI EFFICACIA Modulo/Insegnamento: Evidenze scientifiche nursing SSD MED/45 Docente: Palese Alvisa Obiettivi formativi (specificati in termini di competenze/conoscenze da acquisire) Gli studenti devono diventare utilizzatori di ricerca al fine di assumere le migliori decisioni cliniche. Per questo, devono essere in grado di Dibattere, a partire dalle proprie esperienze di tirocinio, esempi di variabilità della pratica infermieristiche e di gap teoria/ pratica individuando gli ambiti prioritari sui quali la professione infermieristica dovrebbe intervenire; Definire il concetto di Evidence Based Health Care, Evidence Based Nursing, Evidence Based Medicine; Discutere il significato di prova di efficacia e le modalità di costruzione di una prova di efficacia; Reperire, sulla base di un quesito clinico, la letteratura che documenta una prova di efficacia utilizzando le banche dati scientifiche e specifiche del nursing; Analizzare criticamente, a un primo livello, gli articoli reperiti per comprendere la validità delle informazioni contenute e discuterne l’applicazione nei contesti clinici; Gestire la pratica infermieristica sulla base delle migliori raccomandazioni di letteratura, reperendo le Linee guida e assumendo decisioni sulla base della forza delle raccomandazione e dei livelli di prova; Proporre, rispetto a due informazioni contrastanti e che hanno un impatto sui pazienti, il percorso metodologico che assicura la migliore decisione clinica. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) Concetto di ricerca, di evidenze scientifiche per il nursing (EBN) e di Evidence Based Health care (EBHC); rapporto tra ricerca e EBN; Ragioni che sostengono un approccio infermieristico basato sulle evidenze e barriere che ne ostacolano la diffusione nella pratica clinica; Tappe metodologiche della pratica basata sulle evidenze: a) formulare una domanda con la metodologia PIO/PICO, b) ricercare le informazioni in modo efficiente, c) valutare la qualità delle informazioni rilevate, d) gestire le informazioni sulla base delle risorse a disposizione, delle preferenze e valori dei pazienti e delle competenze cliniche; e) applicare la decisione cliniche e monitorizzarne l’effetto. Tappe metodologiche della ricerca di linee guida: a) concetto di linee guida, b) metodologia di sviluppo e validazione; c) differenziazione della linea guida con il protocollo, le procedure ed altri atti di indirizzo; d) fonti/banche dati delle linee guida e criteri di valutazione comparata di due linee guida (grading, AGREE) Sviluppo operativo di almeno un percorso di ricerca applicativa della letteratura sulla base di un quesito clinico sviluppato in aula Esercizi di riconoscimento, collocazione entro la piramide delle evidenze e di lettura critica di: metanalisi, revisione sistematica della letteratura, revisione narrativa, RCT, studio di coorte e studio descrittivo. Barriere che ostacolano la diffusione della pratica infermieristica basata sulle evidenze e strategie per superarle: analisi critica della letteratura a disposizione Modalità di svolgimento Il Corso si realizzerà per moduli. Per facilitare l’apprendimento anche applicativo, gli studenti svolgeranno attività a piccoli gruppi in aula informatica. Pertanto, la loro frequenza sarà articolata sulla base delle esigenze dio apprendimento di volta in volta individuate. Saranno inoltre possibili esercizi individuali su cui il docente assicurerà la supervisione. Modalità d’esame Scritto –test a scelta multipla e domande aperte Testo/i di riferimento Pomponio G, Colosso A. EBM e metodologia della ricerca per le professioni sanitarie. Edizioni Medico Scientifiche Torinese; 2004. Capitoli 2; 3; 4; 5. Saranno assicurate agli studenti le fonti più adeguate di volta in volta durante il percorso. Corso integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’ Modulo/Insegnamento: Organizzazione Sanitaria SSD MED/42 Docente: Castriotta Luigi Programma delle lezioni I fondamenti della sanità pubblica Le origini e lo sviluppo L’ordinamento sanitario italiano La struttura del Sistema Sanitario Nazionale Il confronto con i principali sistemi sanitari esteri L’organizzazione nelle aziende sanitarie L’atto e l’organigramma aziendale La gestione strategica delle aziende Il processo di budget Il piano sanitario regionale L’organizzazione e la gestione dipartimentale La comunicazione nei servizi sanitari La valutazione in sanità ed i sistemi valutativi utilizzati Materiale didattico Dispense del docente Testo di consultazione N. Comodo, G. Maciocco. Igiene e Sanità Pubblica. Manuale per le professioni sanitarie. Edizione Carrocci Faber Corso integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’ Modulo/Insegnamento: Pedagogia SSD M-PED/01 Docente: Dobrina Raffaella OBIETTIVI: Al termine del corso lo studente sarà in grado di: - Distinguere e descrivere i significati di pedagogia, educazione, formazione, andragogia e formazione permanente - Descrivere i processi di apprendimento dell’adulto - Distinguere i luoghi dell’educazione - Descrivere le fasi della progettazione educativa - Individuare e utilizzare metodi e strumenti per la realizzazione di un progetto formativo CONTENUTI: - Teorie dell’apprendimento e implicazioni didattiche. - I luoghi formali e informali dell’educazione. - I fattori intrinseci ed estrinseci che influiscono sull’apprendimento - Fasi della progettazione educativa: analisi dei bisogni; definizione degli obiettivi e contratto educativo; scelta e organizzazione di contenuti e metodi appropriati all’utenza; realizzazione intervento educativo; sistemi di valutazione Metodi: lezioni frontali; analisi di film; lavori di gruppo. Testo consigliato: Ferraresi A et al. Educazione terapeutica Carocci, 2004 Corso integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’ Modulo/Insegnamento: Sociologia reti di comunità SSD SPS/07 Docente: Zenarolla Anna Programma del corso Obiettivi: il corso si propone di fornire agli studenti la cornice concettuale, teorica e metodologica di riferimento per il lavoro sanitario e sociale di comunità. Obiettivo specifico del corso, infatti, è offrire agli studenti il quadro teorico e metodologico entro cui collocare successivamente le nozioni di carattere tecnico e professionale dell’infermieristica di comunità. Nello specifico, verranno illustrati i concetti di comunità, relazione sociale, rete sociale e rete di supporto, capitale sociale, e i costrutti teorici e metodologici del lavoro di comunità e del lavoro di rete unitamente ai principali strumenti di lavoro che li caratterizzano. Alla presentazione dei concetti generali seguirà quella della loro declinazione nel contesto delle politiche e dell’organizzazione sanitaria e sociale, illustrando i concetti di salute e benessere e il loro legame con la comunità, descrivendo l’organizzazione territoriale dei servizi sanitari e sociali con particolare attenzione al Distretto sanitario e all’Ambito distrettuale, agli strumenti della pianificazione territoriale sanitaria e sociale (Piano per le attività territoriali e Piano di zona) e all’integrazione sociosanitaria, e presentando i principali servizi e progetti del lavoro sanitario e sociale di comunità (l’assistenza domiciliare, l’assistenza domiciliare integrata, l’infermieristica di comunità. Contenuti: - il concetto di comunità - il concetto di relazione sociale - il concetto di rete; rete sociale e rete di supporto; - il concetto di capitale sociale - il lavoro di rete e di comunità - salute, benessere e comunità - l’organizzazione sanitaria territoriale: il Distretto e i servizi territoriali - l’organizzazione sociale territoriale: il Comune, il Servizio sociale dei Comuni, l’Ambito distrettuale - l’integrazione sociosanitaria - la pianificazione sociale e sanitaria e la loro integrazione: il Piano di zona e il Piano per le attività territoriali - il servizio di assistenza domiciliare e il servizio di assistenza domiciliare integrata - l’infermiere e la comunità Bibliografia di riferimento Pellizzari M., L’infermiere di comunità, Mc Graw Hill, Milano, 2008 Serra R, Logiche di rete, Franco Angeli, Milano, 2001 Martini E.R., Torti A., Fare lavoro di comunità, Carocci, Roma, 2003 Zenarolla A., Piani di zona e partecipazione in Friuli Venezia Giulia. Riflessioni sulla costruzione partecipata delle politiche sociali, Studi di Sociologia, 4/2009, Vita e Pensiero, Milano Corso integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’ Modulo/Insegnamento: Psicologia dell’educazione SSD M-PSI/04 Docente: Muzzatti Barbara OBIETTIVI SPECIFICI - - Conoscere/Richiamare le are e le modalità di intervento della psicologia in generale e nei contesti sanitari; comprendere i contributi che la psicologia può offrire al professionista infermiere. Conoscere/Richiamare le principali caratteristiche dell’essere umano (personalità, cognizione, emozioni, atteggiamenti, pregiudizi, motivazioni, valori, aspettative, bisogni, appartenenze sociali, rappresentazione del corpo…) che influenzano il comportamento, con particolare attenzione ai comportamenti connessi alla salute. Richiamare/Conoscere le strategie di buona prassi e i principali ostacoli all’informazione, educazione e sostegno nei contesti sanitari. Conoscere i concetti di prevenzione, promozione, qualità di vita. Conoscere i principali apporti della psicologia al tema del dolore. Conoscere le peculiarità, da un punto di vista psicologico, della malattia cronica per il paziente, la sua famiglia e l’operatore, anche in relazione alla fase di sviluppo del paziente (infanzia, adolescenza, terza età). CONTENUTI 1) Contenuti, metodi e aree di pertinenza della psicologia (in particolare di quella clinica, educativa e della salute) e i suoi contributi all’infermieristica (in generale e in particolare all’infermieristica educativa e di comunità). 2) I concetti di salute e di malattia, il modello biomedico e il modello biopsicosociale della salute, la qualità di vita, la “disease” e l’”illness”, l’agenda del paziente, i comportamenti di salute e gli stili di vita, la prevenzione e la promozione. 3) I fattori individuali che si associano al comportamento umano (inclusi i comportamenti connessi alla salute): stati e tratti di personalità, bisogni, motivazioni, valori, aspettative, atteggiamenti, pregiudizi e stereotipi, funzioni cognitive, credenze ingenue, stigma della malattia, appartenenze sociali (riconducibili al genere, all’età, all’etnia/religione..), sostegno sociale, confronto sociale, influenza sociale, emozioni e stati d’animo, rappresentazione del proprio corpo. 4) Il dolore da un punto di vista psicologico. 5) La patologia cronica: vissuti, atteggiamenti e comportamenti del paziente e dei familiari rispetto alla malattia; i mutamenti nelle relazioni intra ed extra-familiari; il ruolo dell’infermiere nel sistema famiglia. 6) Ciclo di vita, malattia e salute: l’infanzia e l’adolescenza. 7) Ciclo di vita, malattia e salute: la terza età. 8) L’apprendimento e i suoi principali ostacoli e strategie nei contesti sanitari. 9) Educare, informare e sostenere le persone malate e i caregiver; il counseling informativo, di problem solving e motivazionale; il colloquio come strumento di lavoro. 10) La malattia per l’operatore sanitario: vissuti, difficoltà, risorse e strategie. 11) Peculiarità dell’infermieristica di comunità dal punto di vista psicologico. BIBLIOGRAFIA - Fioravanti M. (2009): Psicologia clinica per gli operatori della sanità. Milano: McGraw-Hill (capitoli: 14, 8). Rossi N. (2004). Psicologia clinica per le professioni sanitarie. Bologna: Il Mulino (capitoli 1-2, 5-6). - Ripamonti C. e Clerici A.C. (2008). Psicologia e salute, Introduzione alla psicologia clinica in ambiente sanitario. Bologna: Il Mulino (capitoli: 1-2, 5). Muzzatti B. (2012) Salute e qualità della vita, il benessere globale dell’individuo. Roma: Carocci. Lucidi sugli argomenti non trattati dalla presente bibliografia verranno messi a disposizione dalla Docente. Corso integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’ Modulo/Insegnamento: Infermieristica educativa SSD MED/45 Docente: Caporale Loretta Risultato atteso: Conoscere e sviluppare metodologie per pianificare, gestire e valutare interventi di educazione sanitaria rivolti al singolo e alla famiglia, nelle fasi della malattia e nelle transizioni tra contesti. 1. Conoscenza e capacità di comprensione Obiettivi: - Descrivere i concetti di promozione della salute, educazione sanitaria ed educazione terapeutica: finalità, destinatari, ambiti di intervento. Contenuti: - OMS (Therapeutic patient education program, 1998 ). L’educazione nella prevenzione delle malattie e nell’assistenza dei malati e dei disabili in tutte le fasce d’età. - I 3 livelli di educazione sanitaria quale ambito di attività della promozione della salute: una strategia etica ed economica. - Infermieristica educativa: dal problema assistenziale, al processo di cambiamento dei comportamenti verso il self care terapeutico come esito di assistenza infermieristica. Metodologia: lezioni teoriche per introdurre l’argomento; lettura guidata di video. 2. Capacità di applicare conoscenza Obiettivi: - Riconoscere ed approfondire le tappe metodologiche di un progetto di educazione sanitaria. Adottare diverse strategie educative con i pazienti ed i caregiver, nella promozione delle capacità di autocura per il controllo sulla malattia (dall’informazione all’educazione terapeutica). Contenuti: - Le tappe della progettazione di un intervento di educazione terapeutica: Identificazione del problema del paziente e/o del caregiver; Analisi dei bisogni educativi: strumenti per definire la diagnosi educativa; Il contratto educativo: obiettivi soggettivi e di sicurezza, generali e specifici; la pianificazione educativa: risorse, metodi individuali e collettivi, tempi (la gradualità dell’apprendimento); controllo, monitoraggio e valutazione dei risultati di apprendimento. - Progettazione educativa rivolta a pazienti con patologia cronica e/o caregiver per una gestione autonoma del piano terapeutico-assistenziale (strategie per migliorare l’aderenza terapeutica in pazienti adulti in TAO; l’educazione terapeutica del paziente dimesso con presidi medico-chirurgici complessi per migliorare la compliance; incontri di educazione terapeutica rivolta a piccoli gruppi di adolescenti diabetici). Metodologia: esercitazioni in piccolo gruppo con applicazione guidata. 3. Autonomia di giudizio Obiettivi: - Riconoscere i bisogni educativi da gestire nella continuità assistenziale e nella dimissione pianificata: percorsi attivabili nella rete dei servizi; - Utilizzare gli strumenti di screening dei pazienti fragili utilizzati nei contesti domiciliari per riconoscere precocemente il paziente a rischio di dimissione difficile; - Valutare gli effetti terapeutici dell’educazione e i deficit di self care. Contenuti - Strumenti per identificare i pazienti a rischio di dimissione difficile (BRASS, Barthel Index); I differenti percorsi attivabili per garantire la continuità educativa dell’utente cronico e della sua famiglia nella rete dei servizi; - Stakeholder interni (parenti, amici, vicini di casa, caregiver di riferimento) o esterni (reti AMA, associazioni volontari, figure chiave) che gli infermieri possono attivare per fornire sostegno al progetto educativo. Metodologia: discussione di casi in sottogruppi, testimonianza di un infermiere domiciliare che si occupa di continuità assistenziale. 4. Abilità comunicative Conoscere le strategie per attivare il paziente nella propria cura e al fine di garantire coinvolgimento, aderenza e responsabilizzazione nel percorso terapeutico; - Sostenere e incoraggiare gli utenti verso scelte di salute, rinforzando abilità di adattamento, autostima potenziando le risorse disponibili. Contenuti - Il coinvolgimento, la responsabilizzazione e l’aderenza al percorso terapeutico: - la costruzione dei contenuti e dei messaggi efficaci per fornire informazioni e addestrare il paziente e il caregiver; le strategie educative per migliorare l’aderenza terapeutica, il benessere e la compliance. Metodologia: esempi di programmi educativi e testimonianza di un infermiere domiciliare che si occupa di educazione terapeutica. Bibliografia per l’esame: - SAIANI L, BRUGNOLLI A. Trattato di cure infermieristiche, Sorbona, Milano 2010 (cap. 8 - pagine selezionate dal docente). AVANZINI F, DI GIULIO P et al. Efficacia di un intervento educativo infermieristico in pazienti ricoverati per una sindrome coronarica acuta. Assistenza infermieristica e ricerca 2011; 30: 16-23. FERRARESI A, GAIANI R, MANFREDINI M. Educazione terapeutica – Metodologia e applicazioni. Carocci Faber, Roma 2004 (Applicazioni Cap. 10 e 11). Valutazione: Esame scritto di Corso Integrato. Corso integrato: INFERMIERISTICA EDUCATIVA E DI COMUNITA’ Modulo/Insegnamento: Infermieristica comunità SSD MED/45 Docente: Zuttion Ranieri Risultato atteso: Conoscere e comprendere i principali elementi costitutivi dell’approccio proattivo e relazionale nei processi di presa in carico infermieristica a livello domiciliare, delle persone, delle famiglie e delle comunità. 5. Conoscenza e capacità di comprensione Obiettivi: - - Descrivere i principali elementi costitutivi dei processi di presa in carico infermieristica a livello domiciliare in particolare per quanto riguarda: o i principali problemi di salute della popolazione di riferimento; o le caratteristiche del sistema dei servizi territoriali, in particolare delle cure domiciliari; o fasi e strumenti ed attori dei processi di presa in carico integrata Descrivere e analizzare l’approccio prestazionale nelle cure infermieristiche domiciliari; Descrivere gli aspetti caratterizzanti l’approccio proattivo e relazionale nell’organizzazione delle cure infermieristiche domiciliari; Contenuti: - Elementi essenziali per un inquadramento epidemiologico delle problematiche di salute più rilevanti nell’ambito delle cure infermieristiche domiciliari; Richiami essenziali agli elementi culturali, normativi e organizzativi che delineano e definiscono il sistema dei servizi territoriali con particolare riferimento all’integrazione sociosanitaria; Gli indirizzi nazionali e regionali di riferimento; Elementi di base della teoria relazionale della società; Gli aspetti organizzativi e professionali dell’approccio proattivo e relazionale applicato alle cure infermieristiche domiciliari: esperienze di riferimento. Metodologia: lezioni, casi di studio, video su esperienza. 6. Capacità di applicare conoscenza Obiettivi: - Riconoscere i principali problemi assistenziali da affrontare nelle cure infermieristiche domiciliari identificare soggetti e responsabilità nelle diverse fasi del processo di presa in carico. e - Identificare strategie di intervento domiciliare coerenti con l’approccio proattivo e relazionale. Identificare i principali strumenti di intervento per le diverse fasi del processo di presa in carico e le diverse dimensioni delle cure domiciliari. Contenuti: - Approfondimento di alcuni casi rappresentativi delle principali problematiche assistenziali presenti nelle cure domiciliari; Analisi dei processi di presa in carico con tecnica IDEF0; Lo screening della popolazione anziana fragile: strumenti e metodi; Il lavoro di rete e lo sviluppo di comunità: studio di caso. Il punto unico di accesso, lo strumento di VMD Valgraf, il Progetto personalizzato. Metodologia: lezioni, analisi di casi e simulazioni. Bibliografia per l’esame: Durante il corso verranno fornite dal docente dispense e letture nonché indicazioni bibliografiche per eventuali approfondimenti. Valutazione: Esame scritto di Corso Integrato. Corso integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Modulo/Insegnamento: Management sanitario SSD SECS-P/10 Docente: Londero Carla Obiettivi specifici Declinare il concetto di management sanitario nei sistemi sanitari complessi Appropriarsi del concetto di miglioramento continuo della qualità Acquisire le conoscenze relative alle dimensioni della qualità e alla loro misurabilità Conoscere e saper distinguere i vari sistemi di certificazione e accreditamento esistenti Rinforzare le basi per la creazione della cultura della sicurezza del paziente Apprendere i modelli di intervento per la sicurezza del paziente promossi a livello internazionale Introdursi all’utilizzo di strumenti e tecniche valutative proprie della gestione della qualità e del rischio clinico Programma Cenni storici sull’origine del management e del management applicato in ambito sanitario. Le basi della “clinical governance” e i suoi pilastri. Il concetto di qualità: evoluzione, dimensioni e richiami normativi. I sistemi di certificazione, accreditamento istituzionale e accreditamento all’eccellenza; il contesto nazionale, europeo e internazionale. La sicurezza del paziente e la gestione del rischio clinico: origine, sviluppo e impatto sull’attività clinicoassistenziale. Modalità di svolgimento Lezioni frontali. Bibliografia Triasi M. Il management in sanità. Il governo dei sistemi sanitari complessi. Società Editrice Universo. Roma, 2011. Di Stanislao F, Liva C. Accreditamento dei servizi sanitari in Italia. Centro Scientifico Editore, Torino, 1998. J. Wright J, Hill P. La governance clinica. Edizione italiana a cura di C.Favaretti, P. De Pieri, F.Fontana, G.M. Guarrera; F.Debiasi, E.Baldantoni. McGraw Hill. Milano, 2005. Øvretveit J. La qualità nel servizio sanitario. EdiSES S.r.l..Napoli. 1996. Øvretveit J. Valutazione degli interventi in sanità. Centro Scientifico Editore, Torino, 1998. Consiglio d'Europa, Comitato dei Ministri agli Stati Membri. Raccomandazione N°R (97)17: “Sviluppo e l'Attivazione di Sistemi di Miglioramento della Qualità dell'Assistenza Sanitaria”. 30 settembre 1997 Ministero della Salute. Manuale di formazione per il governo clinico: la sicurezza dei pazienti e degli operatori. Roma. Gennaio 2012. In http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_640_allegato.pdf Ministero della Salute. Dipartimento della qualità. Risk management in sanità. Il problema degli errori. Roma. Marzo 2004. In http://www.salute.gov.it/imgs/C 17 pubblicazioni 583 allegato.pdf Panà A, Amato S, a cura di. Il rischio clinico: metodologie e strumenti organizzativi gestionali. Esse Editrice Srl. Roma, 2007. Cinotti R. La gestione del rischio nelle organizzazioni sanitarie. Il Pensiero Scientifico Editore. Torino, 2004. Reason J. Human error. New York. Cambridge University Press. 1990. Kohn LT, Corrigan J, Donaldson MS. To err is human: building a safer health system. Washington, National Academy Press. 2000. Vincent C. Patient Safety. Esse Editrice. Roma, 2007. Corso integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Modulo/Insegnamento: Diritto del lavoro SSD IUS/07 Docente: Nodari Paola Obiettivi Obiettivo del corso è di far conoscere le nozioni fondamentali del Diritto del Lavoro attraverso l'analisi dei principali istituti ed il confronto tra il lavoro privato ed il lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, al fine di fornire i principi generali indispensabili per la vita di ogni lavoratore. Programma Origini e fonti del diritto del lavoro - La contrattazione collettiva - Lavoro subordinato, lavoro autonomo e parasubordinazione - La costituzione del rapporto di lavoro - Il contratto individuale di lavoro - Poteri del datore di lavoro ed obblighi del lavoratore - Mansioni, inquadramento e ius variandi - Potere disciplinare Tipologie contrattuali flessibili - La cessazione del rapporto - Licenziamenti individuali - La tutela dei diritti Modalità di svolgimento Lezioni frontali Testo consigliato F. CARINICI, R. DE LUCA TAMAJO, P. TOSI, T. TREU, Diritto del Lavoro. Il rapporto di lavoro subordinato. Vol. II, UTET, Torino, ult. ed. Corso Integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Obiettivi generali del corso Lo studente al termine del corso di Aspetti etici, deontologici, medico legali e organizzativi della professione infermieristica è in grado di analizzare e argomentare: le strategie che regolano un’efficace ed efficiente organizzazione, i processi di pianificazione, budgeting e reporting e i modelli di analisi di un sistema organizzativo sanitario; le strategie, i metodi e gli strumenti di revisione e valutazione della qualità dei servizi e dei sistemi di accreditamento; i principali approcci all’etica, le teorie etiche classiche ed i principi etici per l’assunzione delle decisioni nel conflitto/dilemma etico; l’attuale dibattito epistemologico in bioetica e le sue conseguenze sullo statuto della vita umana nascente e morente; la propria posizione rispetto ai problemi etici in sanità e, in particolare, quelli più frequenti nella presa in carico dei pazienti; i contenuti del Codice Deontologico dell’infermiere individuando i valori focali della professione infermieristica; la metodologia per affrontare le problematiche giuridiche e sociali poste dall’esercizio dell’infermieristica nel contesto delle altre professioni sanitarie e nel rispetto delle specifiche competenze; le norme che disciplinano l’esercizio professionale e il rapporto di lavoro dell’infermiere (in qualità di lavoratore dipendente, libero professionista) ed i contenuti della responsabilità giuridica sottesa ad ogni prestazione od omissione professionale; le qualifiche giuridiche del sanitario e le norme che regolano l’esercizio abusivo di una professione; gli elementi fondanti di diritto penale: il reato, l’elemento psicologico, le cause di non punibilità, l’imputabilità; i principali delitti contro la vita e contro l’incolumità individuale; le situazioni e le modalità in cui è necessario richiedere il consenso informato; le caratteristiche di una buona documentazione clinica anche rispetto alle situazioni in cui vi è l’obbligo di informare l’autorità giudiziaria e gli accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori; le modalità di accertamento della morte e la legislazione attuale inerente i trapianti; le situazioni di risarcimento del danno alla persona (danno biologico, patrimoniale, morale); il concetto di organizzazione del lavoro infermieristico, i fattori che ne determinano la complessità e le evidenze disponibili sull’efficacia dei modelli organizzativi assistenziali; le logiche e gli strumenti di pianificazione e documentazione del lavoro infermieristico ed assistenziale per gruppi di pazienti; i livelli di sviluppo della professione infermieristica, le strategie per realizzare un inserimento efficace nei contesti di lavoro e di sviluppo del proprio progetto professionale e di inserimento lavorativo; i profili professionali degli operatori sanitari (medico, fisioterapista, dietista, tecnico sanitario), le competenze offerte da ciascuno e le strategie di integrazione organizzativa e professionale. Modulo/Insegnamento: Medicina legale SSD MED/43 Docente: Moreschi Carlo Obiettivi specifici Integrare le conoscenze mediche e dei processi assistenziali con le nozioni del Diritto. Apprendere una metodologia per affrontare le problematiche giuridiche e sociali poste dall’esercizio dell’Infermieristica, nel contesto delle altre professioni sanitarie e nel rispetto delle specifiche competenze. Sviluppare piena consapevolezza della responsabilità giuridica sottesa ad ogni prestazione od omissione professionale. Programma Esercizio della Medicina e Professioni Sanitarie. La professione infermieristica: competenza e limiti. Medicina legale penalistica. Elementi di Diritto penale: il reato, l’elemento psicologico, le cause di non punibilità; l’imputabilità. Qualifiche giuridiche del sanitario. Esercizio abusivo di una professione. Delitti contro la vita: omicidio, infanticidio. L’eutanasia nel Diritto. Delitti contro l’incolumità individuale: percosse e lesioni personali, maltrattamenti, delitti sessuali. L’abuso sul minore. Medicina legale civilistica. Capacità civile: interdizione e inabilitazione. Risarcimento del danno alla persona: danno biologico, patrimoniale, morale. Doveri legali del sanitario. Prestare soccorso: omissione, rifiuto di atti d’ufficio. Il consenso informato alle cure. Cartella clinica. Informare l’Autorità giudiziaria: referto e denuncia. Segreto professionale. La responsabilità professionale dell’infermiere. Cenni di patologia forense. Traumatologia forense: traumi contusivi, ferite da arma bianca e d’arma da fuoco. Le asfissie meccaniche. Normative specifiche di interesse sanitario. Accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori. Interruzione volontaria della gravidanza. Accertamento della morte e trapianti. Tossicodipendenza. Cenni di Medicina Legale previdenziale ed assistenziale. Assicurazioni sociali. Invalidità civile ed handicap. Modalità di svolgimento Lezioni frontali e interattive. Bibliografia L. BENCI, Aspetti giuridici della professione infermieristica. elementi di legislazione sanitaria, II ed., McGrawHill, Milano. Guida-dispensa schematica. Corso integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Modulo/Insegnamento: Bioetica SSD M-FIL/03 Docente: Gismano Franco Obiettivi generali del corso Lo studente al termine del corso di Aspetti etici, deontologici, medico legali e organizzativi della professione infermieristica è in grado di analizzare e argomentare: le strategie che regolano un’efficace ed efficiente organizzazione, i processi di pianificazione, budgeting e reporting e i modelli di analisi di un sistema organizzativo sanitario; le strategie, i metodi e gli strumenti di revisione e valutazione della qualità dei servizi e dei sistemi di accreditamento; i principali approcci all’etica, le teorie etiche classiche ed i principi etici per l’assunzione delle decisioni nel conflitto/dilemma etico; l’attuale dibattito epistemologico in bioetica e le sue conseguenze sullo statuto della vita umana nascente e morente; la propria posizione rispetto ai problemi etici in sanità e, in particolare, quelli più frequenti nella presa in carico dei pazienti; i contenuti del Codice Deontologico dell’infermiere individuando i valori focali della professione infermieristica; la metodologia per affrontare le problematiche giuridiche e sociali poste dall’esercizio dell’infermieristica nel contesto delle altre professioni sanitarie e nel rispetto delle specifiche competenze; le norme che disciplinano l’esercizio professionale e il rapporto di lavoro dell’infermiere (in qualità di lavoratore dipendente, libero professionista) ed i contenuti della responsabilità giuridica sottesa ad ogni prestazione od omissione professionale; le qualifiche giuridiche del sanitario e le norme che regolano l’esercizio abusivo di una professione; gli elementi fondanti di diritto penale: il reato, l’elemento psicologico, le cause di non punibilità, l’imputabilità; i principali delitti contro la vita e contro l’incolumità individuale; le situazioni e le modalità in cui è necessario richiedere il consenso informato; le caratteristiche di una buona documentazione clinica anche rispetto alle situazioni in cui vi è l’obbligo di informare l’autorità giudiziaria e gli accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori; le modalità di accertamento della morte e la legislazione attuale inerente i trapianti; le situazioni di risarcimento del danno alla persona (danno biologico, patrimoniale, morale); il concetto di organizzazione del lavoro infermieristico, i fattori che ne determinano la complessità e le evidenze disponibili sull’efficacia dei modelli organizzativi assistenziali; le logiche e gli strumenti di pianificazione e documentazione del lavoro infermieristico ed assistenziale per gruppi di pazienti; i livelli di sviluppo della professione infermieristica, le strategie per realizzare un inserimento efficace nei contesti di lavoro e di sviluppo del proprio progetto professionale e di inserimento lavorativo; i profili professionali degli operatori sanitari (medico, fisioterapista, dietista, tecnico sanitario), le competenze offerte da ciascuno e le strategie di integrazione organizzativa e professionale. Moduo di Bioetica Obiettivi specifici Illustrare i principali approcci all’etica, le teorie etiche classiche ed i principi etici per l’assunzione delle decisioni nel conflitto/dilemma etico; Presentare l’attuale dibattito epistemologico in bioetica e le sue conseguenze sullo statuto della vita umana nascente e morente; Motivare la propria posizione rispetto ai problemi etici in sanità e, in particolare, quelli più frequenti nella presa in carico dei pazienti; Illustrare i contenuti del Codice Deontologico dell’infermiere individuando i valori focali della professione infermieristica; Programma L’attuale statuto epistemologico della bioetica Le problematiche etiche di inizio e fine vita Le argomentazioni nei giudizi bioetici Gli strumenti della prassi etica: l’alleanza terapeutica, il consenso informato, i comitati di bioetica I valori fondamentali della professione infermieristica secondo il Codice deontologico Modalità di svolgimento Lezioni teoriche frontali Laboratori di etica applicata per la soluzione di conflitti in area sanitaria Bibliografia R. SALA, Etica e Bioetica per l’Infermiere, Ed. Carocci Faber, Roma 2003, 226. P. CATTORINI, Bioetica. Metodo ed elementi di base per affrontare i problemi clinici, Masson, Milano 2000, 216. M. CHIODI, Modelli teorici in bioetica, Franco Angeli, Milano 2005, 140. C. VIAFORA, Introduzione alla bioetica, Franco Angeli, Milano 2006, 512. C. VIAFORA, S. MOCELLIN, L’argomentazione del giudizio bioetico. Teorie a confronto, Franco Angeli, Milano 2006, 250. S. SPINSANTI, Bioetica e Nursing, Ed. McGraw-Hill, Milano 2001, 319. Corso integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Modulo/Insegnamento: Modelli organizzativi dell’assistenza SSD MED/45 Docente: Palese Alvisa Obiettivi formativi (specificati in termini di competenze/conoscenze da acquisire) Discutere il concetto di organizzazione del lavoro infermieristico e i fattori che determinano la complessità organizzativa; Confrontare l’efficacia dei diversi modelli di organizzazione dell’assistenza; Individuare le logiche di pianificazione del lavoro assistenziale per gruppi di pazienti. Sviluppare competenze di attribuzione di attività assistenziali standard agli operatori di supporto e attivare processi di supervisione. Decidere gli strumenti di pianificazione e di documentazione dell’assistenza pertinenti alle esigenze dei pazienti e dei contesti di presa in carico. Garantire continuità con consegne infermieristiche efficaci per durata e contenuto. Definire le basi per il proprio sviluppo professionale. Individuare le strategie per sostenere e promuovere la propria professionalità. Programma: Contenuti (descrizione del progetto formativo) a) Modelli organizzativo-assistenziali Analisi organizzativa di un sistema organizzativo: struttura di base, meccanismi operativi e processi sociali. Modelli organizzativi di meso-sistema: ospedali per intensità di cure. Modelli organizzativi dell’assistenza di unità (per compiti, funzioni, settori, piccole équipes, primary care, case manager); Definizione delle priorità assistenziali e gli strumenti per assicurare l’assistenza (differibilità/indifferibililità degli interventi). Efficacia e coerenza dei modelli assistenziali rispetto a necessità/attese di utenti, operatori e servizi. b) Attribuzione e affidamento Affidabilità delle attività: gli ambiti di affidamento e di delega nel processo assistenziale. OSSC/OSS: profilo di ruolo e competenze sulla base dei contenuti della Conferenza Stato – Regioni (2003/2005). Differenze tra profilo dell’IG e OSS/OSSC. Complessità assistenziale dei pazienti e decidere l’affidabilità delle attività. Processi di supervisione (normativa, formativa e di supporto) degli operatori di supporto. c) Dal piano personalizzato al progetto di assistenza Progettazione e gestione delle cure a partire dai Nursing Outcome (esiti sensibili alle cure infermieristiche). Strumenti di pianificazione assistenziale: il piano personalizzato, il piano standard, le clinical pathways. Il concetto di Nursing Minimum Data Set e la sua rilevanza. Consegne e trasferimento delle informazioni per assicurare continuità dell’’assistenza: metodologie, settimg, criteri di selezione dei dati essenziali. d) Pianificare e gestire il proprio sviluppo professionale Indicatori di autovalutazione della competenza professionale. Strategie di sviluppo professionale ed organizzativo L’autoprogettazione del proprio sviluppo: il portfolio professionale. Modalità di svolgimento Lezione frontale Modalità d’esame Scritto –test a scelta multipla e domande aperte Testo/i di riferimento Palese A. Lavia B, Masala O, Moretto G, Pordenon M, Santarossa A, et al. Esiti sensibili alle cure infermieristiche: analisi critica della letteratura. Assistenza Infermieristica e Ricerca. 23008;27(2):33-42. Barelli P, Pallaoro G, Perli S, Strimmer S, Zattoni L. Modelli di organizzazione dell'assistenza: sono efficaci? Assistenza Infermieristica e Ricerca 2006 (1): 35-42. Benci L. L’operatore socio sanitario: autonomia, rapporti con i professionisti e responsabilità giuridica. Rivista di Diritto delle professioni sanitarie, 2001:4(3):219-234. Palese A, Cabarcas R, Dotti R, Riboli O. Documentazione scritta (consegne e piani di assistenza). Assistenza Infermieristica e Ricerca 2006; 25(2): 109-115. Bulfone G, Sumathy M, Grubissa S,Palese A. Trasferire efficacemente informazioni e responsabilità attraverso le consegne: revisione della letteratura. Assistenza Infermieristica e Ricerca 2012; 31(2): 91101. Saiani L, Palese A. Guida per pianificare lo sviluppo professionale e documentare le competenze. Assistenza Infermieristica e Ricerca, 2002; 21(2): 3-45. Pitacco G. Un modello di analisi della complessità assistenziale. Indicatori e standard per l’assistenza infermieristica, Supplemento de L’infermiere 2003; 8-9: 22-27 Palese A, Granzotto D, Debora, Broll MG, Carlesso N. From health organisation-centred standardisation work process to a personhood- centred care process in an Italian nursing home: effectiveness on bowel elimination model. International Journal of Older People Nursing, 2010; 5: 179-187 DPR 225/74 tit V; funzioni dell’ausiliario, dell’OTA, dell’OSS e dell’OSSS; declaratorie C e D - CCNL 1998-2000; Conferenza Stato regioni 2003/2005 sul profilo dell’operatore di supporto. Corso integrato: ASPETTI ETICI, DEONTOLOGICI, MEDICO LEGALI E ORGANIZZATIVI DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Modulo/Insegnamento: infermieristica Esercizio della professione SSD MED/45 Docente: Persello Vera Esercizio della Essere professionisti professione infermieri. Ingresso nel infermieristica mondo del lavoro Lezione Frontale Collegi e ordini Bandi di concorso – gestione del proprio curriculum e presentazione della documenntazione Organigramma e funzionigramma di azienda nella gestione dell’assunzione una Sicurezza nel luogo di lavoro Etica nel posto di lavoro Riflessione e discussione di clinico/organizzativo/organizzativo Esercizio della professione infermieristica Inserimento nel luogo di lavoro, autonomia, responsabilità e competenze infermieristiche. un caso I modelli organizzativi aziendali e ospedalieri La leadership dipartimentale infermieristica nel modello I professionisti sanitari presenti nei contesti di lavoro (tecnico di laboratorio, tecnico di radiologia, ostetriche, fisioterapisti, assistente sanitario) Il modello Dreyfus dell’acquisizione di abilità applicato all’infermieristica Aree di autonomia e dell’assistenza infermieristica organizzativa - responsabilità clinica e Competenze attese Riflessione e discussione di clinico/organizzativo/organizzativo un caso Lezione Frontale Esercizio Modelli e strumenti per la della crescita professionale professione infermieristica Lezione Frontale CCNL e sviluppo orizzontale e verticale La legge 43 del 2006 - Codice deontologico Legge 251 del 2000 Profilo di ruolo, job description, Consulenza infermieristica Riflessione e discussione di clinico/organizzativo/organizzativo un caso Bibliografia Silvestro A., Commentario al Codice Deontologico dell’infermiere 2009. Milano: Mc Graw Hill, 2009. Barbieri G., Pennini A., La responsabilità dell’infermiere, Roma: Carrocci Faber, 2008 Benci L., Aspetti giuridici della professione infermieristica 6/ed., Milano: Mc Graw Hill, 2011 Bugnoli S., La responsabilità dell’infermiere e le sue competenze, Repubblica di San Marino: Maggioli Editore, 2010 Benner P., L’eccellenza nella pratica clinica infermieristica. L’apprendimento basato sull’esperienza, Milano: McGraw-Hill, 2003 Lattarulo P., Bioetica e deontologia professionale, Milano: Mc Graw Hill, 2011 Fry S.T., Johnstone M.J., Etica per la pratica infermieristica, Rozzano: Casa Editrice Ambrosiana, 2004