P a ul Kl e e - C he m i n p r in c i p a l e t c h em in s s ec o nd ai r es , 19 2 9 - d a Pi e rr e Bo u l ez LE P A Y S F E RT I L E e d . Ga l l i m a rd Festival Pontino di Musica 2010 46° FE STI VA L PON TI NO d i M US ICA 2 0 1 0 O R G A NI Z Z A Z I O NE E R E A L I Z Z A Z I O N E C AM P U S I NT E R N AZ I O N A L E D I M U S I C A P R E S I D E NT E O N O R AR I O D E L F E S T I VA L L u is d e P ab l o C O N S U L E NT I A R T I S T I C I D E L C A M P U S G a b r i e l e B o n o m o , B r u n o C a n i no , M i c h e l e d a l l w O n g a r o , F r a n c o P e t r a c c h i , R o b e r t o P r o ss e d a , A l e s s a n d r o S o l b ia t i , F a b r i z io v o n A r x C O O R D I N AT O R E AR T IS T IC O R i c c a r d o Ce r o c c h i C O N T R I B U T I E P AT R O C I N I Ministero per i Beni e le Attivita` Culturali - Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo Regione Lazio - Assessorato allwIstruzione e alla Cultura Provincia di Latina Comuni di Latina, Sermoneta, Priverno, Fondi, Lenola, Sperlonga e Cori Fondazioni tRoffredo Caetaniu e tCamillo Caetaniu C O L LA B O R AZ I O N I Ambasciata di Spagna in Italia Instituto Cervantes di Roma RAI Radio 3 Associazione Mozart Italia - sede di Roma Istituto di Studi Musicali tGoffredo Petrassiu di Latina Conservatorio Statale di Musica tO. Respighiu di Latina Edizioni Suvini Zerboni - SugarMusic S.p.A. Settimana Culturale Fondana Pro Loco di Sermoneta e di Fondi Abbazia e Borgo di Fossanova S E G R E T E R I A O R GA N I Z Z A T I VA Maria Teresa Censi, Elisa Cerocchi, Tiziana Cherubini, Alfredo Romano A M M I NI S T R AZ I O N E Nicola Astarita U F F I C I O S T A M PA Sara Ciccarelli, Luca Pellegrini A CCORDATURA PIAN OF ORTI E ASSISTENZA TECNICA Mauro Buccitti Duilio Cambellotti, La Redenzione dellwAgro Latina, Palazzo del Governo P ROGRA MMA GEN ERA LE CO NCER T I nel CASTELLO CAETANI di SERMONETA, nellwABBAZIA DI FOSSANOVA, a FONDI, LENOLA, SPERLONGA e CORI I N C O N T R I I N T E R N A Z I O N A L I D I M U SI C A C O N T E M P O R A N EA a SERMONETA, LATINA e FORO APPIO COR SI DI PERFEZIONAMENTO E DI INTERPRETAZIONE MUSICALE NEL CASTELLO CAETANI DI SERMONETA TE S T I M O N I A N Z E d a l 1 9 7 5 a l 2 0 0 9 ELENCO DEI DOCENTI DEI CORSI, DEGLI INCONTRI DI STUDIO, DEI CONVEGNI, DELLE PRIME ESECUZIONI ASSOLUTE Il Campus Internazionale di Musica, che organizza il Festival Pontino sta percorrendo il suo quarantesimo anno di vita. Il presidente attuale ne fu promotore e fondatore nel 1970, insieme a tre compagni di avventura, appassionati come lui alla musica. Tutto avvenne spontaneamente, quasi naturalmente, in quella societa` pontina, singolare, anomala a cui appartenevano. Giovane, multietnica, aperta al tnuovou e al tdiversou, non condizionata dai tabu` della tradizione e dagli usi consolidati nella storia. Intendevano dare un contributo culturale allo sviluppo equilibrato di quella societa` in via di formazione. Povera, ma ricca di potenzialita` e predisposta allo sviluppo. Nulla, quindi, di preordinato, di snobistico, di ambizioso. Il Campus, dunque, nasceva dallo spirito del proprio tempo e dallo status del proprio luogo, aperto a coloro che avessero voluto parteciparlo. Libero, sul piano artistico, dalle scelte monocratiche di un unico direttore. Disponibile, invece, a recepire idee e proposte da parte di musicisti e uomini di cultura, non solo nel campo della cosiddetta tconcertisticau ma anche in quello della didattica corsi di Sermoneta e della ricerca musicologica dibattiti, tavole rotonde, convegni, concorsi internazionali. Cosi` e` stato per un quarantennio. Potrebbe definirsi una palestra di vita musicale aperta a tutti ma protetta da unwinvisibile e pur esistente rete selettiva, sul piano della qualita` artistica, tessuta dai tPromotori del Campusu insieme ai consulenti e consiglieri susseguitisi nel tempo. Piace ricordare i primi due consulenti: i bravi pianisti Eke Mendez e Nora Doallo della famosa scuola tScaramuzzau di Buenos Aires. Con essi si e` lavorato molto allworigine, per progettare lwidentita` dellwAssociazione nascente. Insieme vararono la prima stagione concertistica e le seguenti due. Vi parteciparono nomi di alto rango musicale, tra cui alcuni oggi scomparsi, entrati nel mito dei tgrandiu come Sandor Vegh, Nikita Magaloff, il Quartetto Italiano. In anni successivi molte altre figure di prestigio hanno onorato le stagioni concertistiche, tra le ultime Martha Argerich. Tra esse Bruno Canino ne e` stato anche direttore artistico per un lungo periodo. Lwartista non era considerato un prestatore dwopera e, tanto meno, mercenario dwoccasione. Nel cuore dei tPromotoriu, era un potenziale amico da coltivare e conservare per sempre. Il rapporto umano ha contribuito molto a mantenere in vita fino ad oggi il livello culturale e musicale originario delle stagioni concertistiche. Una casuale concomitanza di fatti relati fra loro, verificatisi nel 1972, fu salutare alla crescita del neonato Campus. Venne invitato, infatti, a proseguire il preesistente Festival di Musica da Camera ideato e promosso nel Castello di Sermoneta dalla famiglia Caetani in onore di Roffredo Caetani, musicista da poco scomparso. Il castello duecentesco di Sermoneta divenne da allora la sede stabile della nuova manifestazione che, in coerenza al piu` vasto territorio pontino, venne chiamato, appunto, Festival Pontino di Musica. Fu anche la sede dei Corsi di Perfezionamento e di Interpretazione Musicale diretti con passione prima da Sandor Vegh nel 1972, poi con amore da Cesare Ferraresi dal 1975 e con entusiasmo didattico noto nel mondo da Franco Petracchi, dal 1980 ad oggi. Festival Pontino e Corsi di Perfezionamento si svolgono in contemporanea e si integrano reciprocamente: i prestigiosi docenti sono interpreti di parte dei concerti in programma e gli artisti esterni che completano il cartellone del Festival entrano in rapporto osmotico con essi e con i discenti in residenza allwinterno degli spalti castellani. Una fucina musicale. In effetti un luogo di scambio e di reciproco arricchimento. Nel tempo la valenza del Festival si e` ulteriormente arricchita degli apporti preziosi di Giovanni Carli Ballola, di Fedele DwAmico, di Diego Carpitella, di Bruno Cagli, di Charles Rosen, di Mario Messinis, di Heinz e Ursula Holliger, di Andras Schiff e di tanti altri. Dalle iniziali Stagioni dei Concerti, dal Festival Pontino e dai Corsi di Perfezionamento germoglio` lwinteresse per la musica di oggi e nel 1977 nacquero gli Incontri Internazionali sulla Musica Contemporanea. Precedentemente Goffredo Petrassi aveva accettato la presidenza onoraria del Pontino e Fedele DwAmico la direzione artistica degli Incontri. Due anni dopo, DwAmico lascio` il suo ruolo a Mario Bortolotto, ritenendolo piu` competente per la musica contemporanea. Luigi Pestalozza si interesso` ai rapporti sociali nella vita musicale italiana e internazionale. Con i tre musicisti, di differente formazione culturale e diversa eta`, gli Incontri assunsero, comunque, una convincente fisionomia che presto raggiunse una propria identita`. Moltissime le musiche nuove scritte per gli Incontri ed eseguite in prima mondiale nei concerti serali. Molteplici furono anche le tematiche oggetto della ricerca. I materiali documentari, custoditi nellwarchivio del Campus e, in parte, nellwarchivio della RAI, potrebbero costituire, forse, un modesto contributo alla conoscenza dellwevoluzione della musica e della sua fruizione nel singolare periodo posto a cavallo di due secoli e di due millenni. Il Pontino 2010 e` tuttwaltro che celebrativo del proprio passato. Ew predisposto, invece, a ricevere le riflessioni critiche e propositive per il suo futuro al fine di fronteggiare il rapido divenire delle cose e conservare fertile il proprio campo di attivita`. Da qualche anno si avvale anche della consulenza e della collaborazione di musicisti, avvicinatisi al Campus quando erano ancora giovani talenti. Accanto agli artisti che li hanno preceduti e che tuttwora onorano il Campus, testimoniano la continuita` del livello artistico verso il futuro. Sono essi che presenteranno le parti del Festival che hanno curato. Il presidente si riserva il privilegio e il piacere di annunciare che il Pontino ha un nuovo Presidente Onorario nella persona dellwillustre compositore, Accademico di Spagna, Luis de Pablo. Al Maestro il presidente esprime sensi di stima e di gratitudine anche da parte dei soci del Campus e dei musicisti che lo animano. A tutti i piu` fervidi auguri di collaborazione. Il Presidente San Felice Circeo, Festival Pontino di Musica 1978: Incontri di Studio sulla musica contemporanea Da s. a d. Nino Rota, Riccardo Cerocchi, Fedele DwAmico, Goffredo Petrassi, Paolo Fenoglio, Sandro Gorli Fossanova - Refettorio dellwAbbazia, Festival Pontino di Musica 1980: Incontro di Studio sulla musica contemporanea con i musicisti francesi INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA CASTELLO CAETANI DI SERMONETA, LATINA, FORO APPIO I n c o n t r i In t e r n a z io n a li d i Mu s ic a C o n t e mp o r a n e a 2 9- 3 0 g iu g n o e 1 -2 l u g l io Partecipano: Marco Angius, Gabriele Bonomo, Mario Bortolotto, Bruno Cagli, Giovanni Carli Ballola, Pasquale Corrado, Michele dallwOngaro, Matteo DwAmico, Luis de Pablo, Fre´de´ric Durieux, Heinz Holliger, Ursula Holliger, Anton Kernjak, Anita Leuzinger, Gianluigi Mattietti, Gianluigi Melega, Mario Messinis, Diego Minciacchi, Ennio Morricone, Luca Mosca, Claudio Paradiso, Roberto Prosseda, Yann Robin, Charles Rosen, Didier Rotella, Alessandro Solbiati, Claudio Strinati, Gabrio Taglietti. M art edi` 2 9 g iug no F o r o Appio , M ans io H o te l ore 17.00 - A PERTURA DEL 46 ° F EST IVAL P ON TIN O S ALUTI DELLE A UTORITA` u Q U A RA N T w A N N I C O NV E R S A ZI O NE D I M U SI C A : I SE S SI O N E P r es i ed e B r un o C a g l i M EM O R I A E F U T U RO D E L C AMPU S u E F U T U RO D E L C AMPU S u ore 20.00 - Pulmann per Sermoneta ore 21.00 - S e r mo ne ta, C as te llo Cae tani Concerto vedi pagine seguenti M er co le di` 3 0 g iug no F o r o Appio , M ans io H o te l t Q U A RA N T w A N N I C O NV E R S A ZI O NE D I M U SI C A : M EM O R I A ore 10.00 - I I SES SIONE P r es i ed e M i c h e l e D a l l w O n g a r o ore 17.00 - Pulmann per Sermoneta S e r mo ne ta , C a s te llo C a e ta ni ore 18.00 - t HE INZ HO LLIGE R E I L SU O RAPPO RT O CO N SC HU MANN u I n t e r v i s t a a d u e v o c i d i G i a nl u i g i M a t t i e t t i e A l e s s a n d r o S o l b i at i ore 21.00 - Concerto vedi pagine seguenti Gi ove di` 1 lug lio L a t i n a , S ed e d e l C a m p u s d i M u s i c a ore 10.00 - t P ER LU IS D E P ABLO u S a l u t o a l P r e s i d e n t e O no r a r i o d e l F e s t i v al C o n v e r s a z io n e a c u r a d i G ab r i e l e B o n o m o ore 12.30 - Pulmann per Foro Appio - Mansio Hotel ore 21.00 - Se r m one t a, Cas te llo Cae t ani Concerto vedi pagine seguenti Ve ne r di` 2 l u gl i o F o r o A p p i o , M a n s i o H o t el t UT OP I E D EL C O N V EG N O ore 10.00 - I S ES S IONE P r e s i e de Re la zi on i ore 17.00 - I I S ES S IONE P r e s i e de Re la zi on i CO M P O R R E , DA S CH UM A N N A D OG G I u R o b er t o P r o s s ed a Ch a rle s Ro se n Schumann e la sonorita` pianistica Cla u d io S trin a t i Il tteatrinou di Schumann Giov a n n i C ar li Ba llola Schumann e il Dante della musica Ga b rio T a glie tt i Musica della notte, memoria e altre utopie Ch a r l e s R o s e n Di e go M i n c i a c c h i Processi cerebrali percettivi e produzione creativa: prospettiva scientifica ed esperienza personale Gi a n l u i gi M a t ti e tt i ˆ tIl pianoforte della ragion purau: le utopie compositive di Rytis Mazulis A l e s s a n d r o S o l b i at i Complessita` e percezione: un matrimonio possibile, oggi, in musica? ore 20.00 - Pulmann per Sermoneta ore 21.00 - Se r m one t a, Cas te llo Cae t ani Concerto vedi pagine seguenti FA N FA R E p e r t r e t r om b e i n d o Lworigine di questo lavoro e` in una singola Fanfara per tre trombe scritta nel marzo 1944 e riprodotta dal manoscritto nel tTaccuino di musicau contenente sei inediti di Petrassi. Ripreso ed ampliato nel 1976, il lavoro e` un magico gioco di imitazioni figurali, nel quale hanno importanza non soltanto i riferimenti reciproci tra i tre strumenti tugualiu a volte accenni e spunti, a volte memorie e ritorni, a volte omofonie dissonanti che si coagulano in accordi solo per stimolare lwavvio a nuovi episodi, ma anche le scansioni metriche lwaggregazione numerica delle unita` binarie e ternarie costituendo il trespirou del pezzo. Ancora una volta la musica, in Petrassi, sembra nascere direttamente dallo strumento, dalla sua tnaturat profonda. Strumento militare per eccellenza, la tromba, o almeno cosi` lo abbiamo pensato per infinite generazioni. Eppure qui quella tradizione sembra rinnegata, o meglio dimenticata, per riscoprirne una misura forse piu` arcana, certamente piu` umana. 2 0 0 3 Go f f r e d o P e t r a s s i i n m e m o r i a m p e r v o c e e s e t t e s t r um e n t i Otto pagine, otto canoni: lwingrandimento di una nota di volta attorno a un famoso canto luterano 1524: un estremo saluto.... A ld o C le me n t i 90 + 90+ e` un breve lavoro per pianoforte basato su novanta note accentate inserite in un tempo lento normale. Intorno a queste note il contesto cambia carattere continuamente. Ew stato composto nel marzo 1994 per celebrare il novantesimo compleanno del mio carissimo ed ammirato amico. E l li o t t C ar t e r B U S 1 3 0 c a n z o n e t t a p e r m e z z o s o p r a n o e c i n qu e s t r u m e n t i su t e s t o d i G ia n lu i g i M e l e g a Quello che mi ha subito interessato del testo di Gigi Melega e` stato lwitinerario poetico scandito dalle fermate del romano autobus 130 che parte da largo Argentina e si snoda per via del Teatro Marcello, via Marmorata, stazione Ostiense, via Cristoforo Colombo... Il passeggero, a ritmo di apertura e chiusura delle porte, vede passare davanti ai suoi occhi continue scene contrastanti, e lwandamento di questa canzonetta, che segue proprio il ritmo incalzante dellwautobus che viaggia inesorabilmente verso il capolinea, e` caratterizzato da sorprendenti svolte e inaspettate immagini musicali. Lu c a M o s ca C AD E AU p e r p i c c o l o e n s e m b l e Una ricorrenza felice come limportante anniversario del Pontino meriterebbe piu` di qualche isolato festeggiamento. Il brano vuole solo essere un modesto gesto di riconoscenza verso una manifestazione e verso le persone che la animano alla quale in molti molto dobbiamo: per la musica, lintelligenza, la bellezza e le tante occasioni felici di incontro che ha offerto e che continua a offrire al mondo della musica, di oggi e non solo. M ic h e l e d a ll w O n g ar o R O M A P e n sa n d o a l t R ic e r c a r e c r o m a t i c o u d i G ir o l a m o F r e s c o b a l d i p e r s o p ra n o , v o c e r e c i t a n t e e s e t t e s t r u m e n t i s u t e s t o d i V a l e nt i n a M o r r i c o n e Il materiale usato per il melologo Roma e` il risultato di una meditazione sui sei suoni del tRicercare cromaticou di Girolamo Frescobaldi. Una tserieu che mi ha sempre affascinato e che ho ammirato fin dagli studi conservatoriali. Nella sua esposizione cronologica La - Sib - Dob - Solb - Fa - Mi e nelle varie trasposizioni i suoni frescobaldiani sono la spina dorsale della composizione e la voce femminile esegue quasi sempre nella sequenza originale quei suoni, senza il testo poetico che e` recitato da una voce maschile. En n i o M o r r i c o n e S L A N C I 4 0 v ar i az io n i b r e v i p e r t r e t r o mb e in d o Il Campus Internazionale di Musica di Latina compie 40 anni e le sue principali tcreatureu, il Festival Pontino e i Corsi Internazionali di Sermoneta, intendono festeggiare questo importante compleanno. Personalmente, poi, la storia del Campus si intreccia strettamente con la mia di compositore, poiche´ nel 1980, quindi esattamente 30 anni fa, proprio il Festival Pontino costitui` til mio primo festivalu e da allora le mie presenze sono state molteplici, fino a divenirne consulente artistico e a tenere dal 2007 il Corso di Composizione a Sermoneta. Ed allora il concerto introduttivo, che dovra` avere un chiaro sapore di festa, si aprira` con le Fanfare di Petrassi, che furono li` eseguite per la prima volta nel 1976, e si chiudera` con lo stesso organico di tre trombe che, spazializzate nella corte del Castello, eseguiranno Slanci, le mie 40 brevissime variazioni il riferimento numerico e` evidente. Variazioni di che cosa? Il quarto movimento della mia Sinfonia per orchestra si apre con una vistosa perorazione di tre trombe sole, il cui materiale diviene poi il centro dinteresse dellintero movimento. Quella tperorazione su sei noteu Sol - Re - Fa - Lab - Reb - Solb, della durata di una ventina di secondi, e` stata riletta integralmente e variata 39 volte. Essa inoltre ritorna quattro volte, sempre ben riconoscibile, scandendo un seguito di cicli sempre piu` brevi di 10-9-8-7-6 variazioni. Ogni variazione, della durata di soli dodici secondi e` costituita da una figura differente, molto netta e immediatamente percepibile, con un carattere in generale estroverso ed anche sorridente sono presenti sottotitoli quali Jazzy I, Jazzy II, Giga I, Giga II e cosi` via. Il titolo, poi, e` un chiaro augurio per i prossimi 40 anni del Campus. A l e s s an d r o S ol b ia t i 29 giugno ENSEMBLE ALGORITMO MARCO ANGIUS direttore - ALDA CAIELLO voce MARIANO RIGILLO voce recitante CHARLES ROSEN pianoforte HEINZ HOLLIGER oboe - URSULA HOLLIGER arpa ANDREA CAMILLI - FRANCESCO CATANIA MASSIMO NOVELLI trombe GOFFREDO PETRASSI 1904 - 2003 Fa nf a re per tre trombe in do 1976 ALDO CLEMENTI 1925 10w 2 0 0 3 G o f fr e d o P e t r a s s i i n m e m o r i a m per voce e sette strumenti 2004 6w Un B ouque t de Pense´ e´e es po ur E´ E´m mile Cassagna ud per oboe e arpa 1999 7w HEINZ HOLLIGER 1939 Su rr o go´ per corno inglese e arpa 2006 a Gyo¨rgy Kurtag per il suo 80° compleanno A Ma ri a Ter es a per oboe e arpa 1998 ELLIOTT CARTER 1908 90+ C CHARLES R OSEN pianoforte 1994 LUCA MOSCA 1957 * B us 13 0 canzonetta per mezzosoprano e ensemble su testo di Gianluigi Melega 2007 MICHELE DALLwONGARO 1957 * Ca de a u per piccolo ensemble 2010 *Prime esecuzioni assolute 4w 1w MARTE DI` ore 2 1.0 0 Sermoneta, Castello Caetani MATTEO DwAMICO 1955 * Sub spe ci e mo da e per ensemble su testo di Bruno Cagli 2010 ENNIO MORRICONE 1928 8w * Ro m a Pensando al tRicercare cromaticou di Girolamo Frescobaldi per soprano, voce recitante e sette strumenti 9w su testo di Valentina Morricone 2010 ALESSANDRO SOLBIATI 1956 * S l an c i 40 variazioni brevi per tre trombe in Do 2010 5w 5w 5w Mariano Rigillo Ursula Holliger 9w SUB SPEC I E MODA E poema ispirato ad una sfilata di moda I preludio si reincontrarono il Poeta e la Musa nellwatrio del Grand Hotel Lui sballottolato due volte dietro i vetri della porta girevole Lei immobile al di la` in lungo e con relises in mano celando un certo disappunto distaccate ripresentazioni leggero imbarazzo pacate riflessioni -- cosa si portera` questwinverno? -- II batte´ nervosamente il piedino lwindossatrice piu` giovane al di la` della tenda ancora non abituata alla professionale impassibilita` mentre ingannati i censori la Musa sedette in prima fila -- rebus per i cronisti mondani -tra unwattrice famosa e una dama dellwex aristocrazia resto` il poeta dietro le transenne sventolandosi il volto accaldato con il cartoncino Posto non numerato III percorrendo la passerella il principe consenziente abbaglio` con un sorriso la bassa platea e si lascio` alle spalle con indifferenza un fondale liberty -- troppo tetro per essere vero -poi torno` indietro mentre un vapore azzurrino vaghissima concentrazione di sospiri e fiati sommessi esalava verso una stretta apertura mondana -- decolte´ dellwuniverso -le speranze di improbabili acquirenti IV postludio sfollarono anziani sodomiti valletti cupidi dwesser sodomizzati e Lei ignota ospite dwonore strizzo` lwocchio al piu` giovane fotografo che per lwemozione si lascio` sfuggire lwistantanea sospiro` Lui nella vuota sala indugiando un attimo dietro la barriera di legno mentre da fuori giungeva lo sbattere delle portiere dei taxi D a P e r t r o p p o a m o r e t e r r e no d i B r u no C a g l i R OMA Roma, che ti impenni al mattino sulle spalle bianche del cielo Trofeo della miniera del tempo, cosi` ti ha fatto appassire il sole, Che bramerebbe le tue labbra sagge ed il tuo antico stelo, Tu, che sei piu` gravida di belta` e leggenda della sua vetusta mole. Mai una ruga o un segno dei milleni appariranno sul tuo volto O Roma che sei lwOriente delle parole e il confine del silenzio Ne´ lwavaro destino ne´ il malizioso tempo nulla ti han tolto Perche´ li hai stregati con le tue ricchezze come un elisir dwassenzio. Cosi` come la luce del mattino fa sprofondare una fiamma vigente Tu Roma calpesti pilotando nellwoblio il mondo intero, Tra le tue mura rammendati il passato e il futuro imprudente Di giorno servita dal livido Sole e alla notte nelle mani del suo lunatico nero. BUS 1 3 0 V al e n t i n a M o r r ic on e I am just a regular girl. I commute by bus twice a day Mornings and afternoons, Home-Office and back Five days a week, Thirty minutes each run, That makes it two hours each day I am free to think. I look out of the window Via del Teatro Marcello, Via Marmorata, Stazione Ostiense, Via Cristoforo Colombo… Itws a nice, regular route bus one hundred and thirty Southwards and back. Twice a day I see the sun rising in the east And setting in the west Behind the Alban hills And over the purple sea and sunsets… When you are fifty This makes you idly think: what now? Where does this route end? Regular thoughts for a regular girl, Not much, twice a day. On a bus one takes stock of life, A bus is a creature that gobbles up people And defecates them On and off a bus, off and on a bus People like beings from an outer world. Lots of foreigners on my bus. Lots of passengers who speak languages I do not understand. We look cursorily at each other betwen bus stops And we think. Some faces, a shawl, a pair of legs in shiny boots Linger a bit behind after the getting off. They never come back, like everyone else, We all keep going off for good. Thatws the sense of our regular route Bus one hundred and thirty workwards and back. Once, between two bus stops, A fellow came to sit right in front of me, A regular fellow. We looked cursorily at each other And didnwt say anything Typical of bus one hundred and thirty Then he got off. What do you make of it? What now? I looked at Via Marmorata Sliding away with its quiet passerbies Into the quiet sunset And thought something so teasingly fleeting I just missed putting it into words, Just like bus wheels slipping on the wet Roman stones… They are mesmerising, these stones. Shiny because of the rain, Worn slippery not just by millions of boots, worn by millions of eyes like mine, due to be worn till the end of the mind… I feel the tread of shuffling feet Inside my forehead… All that should be said has been said With the whine of wet wheels coming to a stop. Itws the end of the ride for the day. The night calls for mental action. Who knows who will be calling? I am just a regular girl. I will be getting regular doses Of whatever one gets doled out at night, Fortune cookies of different flavor As different as faces and languages On bus one hundred and thirty everyday. Everyday every tomorrow. Just like Via del Teatro Marcello. The stones will be slippery with night moisture, Bus track tires like traces on desert sand. I am being traced by those Who must be eyeing from those empty dark arches On the second tier Of this ancient Roman theatre. Itws my turn to play my role on their route. I hear no curtain calls On bus one hundred and thirty down the road. * * * Sono una ragazza come tante. Prendo lwautobus due volte al giorno Mattina e pomeriggio, Casa-ufficio e ritorno Cinque giorni la settimana, Trenta minuti ogni corsa. Che fa due ore al giorno In cui son libera di pensare. Guardo dal finestrino Via del Teatro Marcello, Via Mormorata, Stazione Ostiense, Via Cristoforo Colombo… E` un bel percorso come tanti lwautobus 130 Verso Sud e ritorno. Due volte al giorno vedo il sole sorgere a oriente E tramontare a occidente Dietro i Colli Albani E sul mare viola e i tramonti… Quando hai cinquantwanni Questo ti fa pigramente pensare: e adesso? Dove finisce questa corsa? Pensieri come tanti per una ragazza come tante, Non molto, due volte al giorno. Su un autobus si fa il bilancio della vita, Un autobus e` una creatura che inghiotte gente E la defeca Su e giu` dallwautobus, giu` e su dallwautobus Gente come esseri di un altro mondo. Molti stranieri sul mio autobus. Molti passeggeri che parlano lingue Che io non capisco. Ci guardiamo superficialmente tra una fermata e lwaltra E pensiamo. Delle facce, uno scialle, un paio di gambe in stivaletti lucenti Restano un poco indietro dopo essere scesi. Non tornano mai indietro, come tutti gli altri, Tutti, una volta scesi, non torniamo piu`. Questo e` il senso della nostra corsa come tante Autobus 130 al lavoro e ritorno. Una volta, tra due fermate, Un tipo e` venuto a sedersi di fronte a me, Un tipo come tanti. Ci siamo guardati superficialmente Senza dire niente Tipico dellwautobus 130, Poi lui e` sceso. Cosa ne dedurreste voi? E adesso? Ho guardato a Via Mormorata Che scivolava via con i suoi quieti passanti In un tramonto quieto E mwe` venuto un pensiero cosi` intrigantemente labile Che per un niente mi e` sfuggito di tramutarlo in parole, proprio come le ruote dellwautobus quando scivolano sulle pietre romane bagnate… Sono incantatrici, queste pietre, lucenti di pioggia, rese scivolose non soltanto da milioni di scarpe, ma da milioni di occhi come i miei, destinate a esserlo fino alla fine della mente… Sento il passo dei piedi che strisciano Entro la mia fronte… Tutto quel che si doveva dire e` stato detto Con lo stridere delle ruote bagnate che arrivano alla fermata. E` la fine della corsa per oggi. La notte invoca azione mentale. Chissa` chi chiamera`? Sono solo una ragazza come tante. Ricevero` dosi normali di quel che viene distribuito la notte, dolcetti col trucco di sapori diversi, diversi come le facce e le lingue sullwautobus 130 ogni giorno. Ogni giorno ogni domani. Proprio come in Via del Teatro Marcello. Le pietre saranno rese scivolose dallwumidita` notturna, tracce di ruote dwautobus segni sulla sabbia del deserto. Io vengo segnata da quelli Che devono star guardando da quelle arcate vuote e buie Al secondo piano Di questo antico teatro romano. E` il mio turno recitare il mio ruolo nella loro corsa. Non sento nessun giro di applausi Sullwautobus 130 giu` in strada. G i a n l u i gi M e l e ga Traduzione dellwAutore E NSEMBLE ALGORITMO e` stato fondato da Marco Angius nel 2002 grazie allwadesione di giovani musicisti dediti per vocazione alla musica contemporanea e gia` affermati sulla scena internazionale. I suoi componenti, premiati in contesti prestigiosi come il Kranichsteiner Musikpreis o il premio della Fondazione Stockhausen, si sono esibiti nelle maggiori sale e festivals di tutto il mondo. Le scelte musicali dellwensemble comprendono opere capitali del nostro tempo e nuove esplorazioni sonore, privilegiando un rapporto di confronto continuativo con alcuni tra i maggiori compositori dwoggi. La formazione coltiva repertori che mirano alla definizione di un proprio riconoscibile suono, accanto ad una costante ricerca di inediti quanto articolati universi compositivi. Tra le presenze: Gaudeamus di Amsterdam Muziekgebouw/Bimhuis, Biennale di Venezia, Parco della Musica di Roma, Warsaw Autumn Festival, Milano Musica, Filature di Mulhouse, Traiettorie di Parma, Nuova Consonanza, Accademia Filarmonica Romana, Festival Pontino, Cantiere di Montepulciano. Lattivita` discografica di Algoritmo e` culminata nel Premio del Disco Amadeus 2007 per la miglior incisione dellanno nel repertorio contemporaneo con Mixtim di Ivan Fedele Stradivarius, in coproduzione Rai Radio3. Nel 2008 e` iniziata la collaborazione con i corsi di perfezionamento di composizione dellwAccademia Nazionale di Santa Cecilia. M ARCO ANGIUS e` stato invitato dallOrchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Muziekgebouw/Bimhuis di Amsterdam Gaudeamus Music Week, Luxembourg Philarmonie e deSingel di Anversa, Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Orchestre de Chambre de Lausanne, Biennale Musica di Venezia, Ars Musica di Bruxelles, Milano Musica, I Pomeriggi Musicali, Warsaw Autumn Festival. Ew fondatore e direttore musicale dellwensemble Algoritmo con cui ha inciso Capt-actions di Fedele, Le stagioni artificiali di Sciarrino, Omaggio a Sei Shonagon di Luca Mosca. Per Stradivarius ha realizzato in prima mondiale gli Studi per lwintonazione del mare di Sciarrino, Rotativa di Giacinto Scelsi, Mosai¨que di Fedele con lwOrchestra Rai di Torino. Dal 2008 dirige i concerti finali dei corsi di composizione presso lwAccademia Nazionale di Santa Cecilia, istituzione con la quale collabora anche per i corsi di alto perfezionamento. Tiene masterclass di direzione dworchestra presso il conservatorio di Lugano. Tra i prossimi impegni, il primo allestimento italiano di Luci mie traditrici di Sciarrino, Die Schachtel di Franco Evangelisti a Parma per il ventennale di Traiettorie, un ritratto monografico di Hugues Dufourt per Milano Musica, Contemporary di Torino con lwOrchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Klanwerktage di Amburgo, MITO 2010, Amuz Centrum di Anversa. A LDA CAIELLO e` una delle maggiori interpreti nel panorama europeo per versatilita`, raffinatezza e capacita` espressive. Diplomata in pianoforte e in canto al Conservatorio di Perugia, cantante prediletta da Berio per le sue Folk songs, ha cantato sotto la guida di direttori quali Berio stesso, Frans Bru¨ggen, Myung-Whun Chung, Valery Gergiev, Arturo Tamayo, Peter Keuschnig, Pascal Rophe´, Waine Marshall, Stephen Ausbury, Peter Rundel, Christopher Franklin, Marcello Panni, Marco Angius, Emilio Pomarico e con registi del calibro di Daniele Abbado, Yoshi Oida, Giorgio Barberio Corsetti, Davide Livermoore, Michael Scheidl, Cristina Mazzavillani Muti, I´gnacio Garci`a. Ew invitata regolarmente dalle maggiori istituzioni musicali europee, tra cui il Teatro alla Scala di Milano, Concertgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall di Londra, Fondazione Gulbenkian di Lisbona, Auditorio Nacional di Madrid, Konzerthaus e Musikverein di Wienna, Oji Hall di Tokyo, Salzburger Festspiele, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Carlo Felice di Genova, Festival di Musica Contemporanea di Barcelona, Festival dwAutomne di Parigi, Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Bologna Festival, Rotterdams Philharmonisch Orkest, Biennale di Mu¨nchen, Festival MITO a Milano e Torino, Ravenna Festival. Ha inciso per BMG/Ricordi, CAM, Stradivarius, Rai Trade, Col Legno, Zig Zag Territoires, Verso, Bottega Discantica. Ensemble Algoritmo Marco Angius Alda Caiello M AR IA NO RI GIL L O , nato a Napoli, allievo di Orazio Costa e di Sergio Tofano, si e` diplomato allwAccademia Nazionale dwArte Drammatica tSilvio DwAmicou interpretando Brand di Ibsen, per la regia di Orazio Costa. Il suo repertorio spazia dai tragici greci a Shakespeare, da Corneille a Goldoni per arrivare al teatro contemporaneo, con Pirandello e Brecht, ed agli autori napoletani come Viviani e Patroni Griffi. Il suo esordio sulla scena musicale avviene negli anni Ottanta, con la rappresentazione, al Teatro Mercadante di Napoli, de Lwhistoire du soldat di Stravinsky, per la regia di Roberto De Simone. Prima ancora, pero`, era stato Masaniello in un memorabile spettacolo firmato da Porta e Pugliese, con le musiche dello stesso De Simone. Tra i suoi impegni musicali piu` recenti citiamo Vita di Padre Raimo, per il Teatro di San Carlo, e Le sette ultime parole del redentore in croce di Haydn, con I Solisti di Napoli. Numerose le sue presenze anche in televisione, con registi del calibro di Bolchi, Missiroli, Gregoretti, Costa e tanti altri. Ew stato Direttore Artistico dellwEnte Teatro di Messina e del Festival tBenevento Citta` Spettacolou. Ha anche curato la regia di Filomena Marturano di Eduardo De Filippo al Teatro ATABA del Cairo, per il Teatro Nazionale Egiziano. U RS U L A HO L L IGE R ha studiato arpa a Basilea e a Bruxelles. Svolge la sua attivita` di solista nel mondo intero, accompagnata, fra le altre, dalle Orchestre Filarmoniche di Berlino, Vienna e Los Angeles, dai Musici di Roma, lwEnglish Chamber Orchestra, lwOrchestre de Paris, sotto la bacchetta di direttori come Michael Gielen, Pierre Boulez, Simon Rattle, Sir Neville Marriner. Ha realizzato numerose registrazioni per le etichette Philips, Deutsche Gramophon, Archiv Produktion, Claves e Novalis. Fra i suoi colleghi di musica da camera si trovano Aure`le Nicolet, Peter-Lukas Graf, Heinz Holliger. Il suo repertorio comprende tutti gli stili. Accanto al repertorio usuale, Ursula Holliger si e` occupata in special modo della figura di Louis Spohr e ha curato le prime mondiali di molte opere di musica contemporanea. Del resto molti compositori hanno scritto brani per lei: Elliott Carter, Hans Werner Henze, Witold Lutoslawski, Ernst Krenek, Frank Martin, Isang Yun, Toru Takemitsu, Heinz Holliger e altri. Insegna da tempo presso la Musikhochschule di Friburgo in Brisgovia e alla Musikakademie di Basilea. A NDR E A C A MIL L I, nato a Roma nel 1969, si e` diplomato in tromba nel 1988 sotto la guida di Bruno Gonizzi. Ha collaborato con prestigiose istituzioni lirico-sinfoniche come lwAccademia Nazionale di S. Cecilia e il Teatro San Carlo di Napoli. Ha effettuato numerose tourne´e in Italia e allwestero con diversi gruppi cameristici e ha collaborato, e collabora tuttora, con importanti orchestre per la realizzazione ed incisione di colonne sonore per film, lavorando con i maestri Morricone, Piovani, Bakalov, Riz Ortolani ed altri ancora. Suona stabilmente con il gruppo di ottoni tDavid Short Brass Factoryu e dal 1994 e` componente stabile della Banda Musicale dellwAeronautica Militare Italiana. F R A NCE SCO C A T AN IA , nato a Roma nel 1974, studia la tromba col padre, diplomandosi da privatista nel 1990 presso il Conservatorio tLicinio Reficeu di Frosinone. Si perfeziona con Stephen Burns, Vincenzo Camaglia. Nel 2000 ha frequentato la Musik Hochschule di Detmold con Max Sommerhalder, diplomandosi brillantemente. Ha collaborato con il Teatro dellwOpera di Roma, lwOrchestra dellwAccademia di Santa Cecilia, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Regio di Torino, lwOrchestra Regionale del Lazio. Fa parte del decimino dwottoni tThe David Short Brass Factoryu e dellworchestra dixieland tThe Old Jazz Circus Bandu, con la quale ha inciso due cd ed e` stato piu` volte ospite della Casa del Jazz in Roma. M AS S IMO N O V E L LI nasce a Roma nel 1963. Apprende le prime nozioni musicali dal padre e dal nonno paterno entrambi clarinettisti e successivamente compie gli studi musicali sotto la guida di Vincenzo Camaglia. Si e` perfezionato con Maurice Andre´, John Wallace ed Antony Plog. Nel 1990 vince il posto di Prima Tromba presso lwOrchestra Sinfonica di Lecce. Nello stesso anno fonda il gruppo tThe Italian Brass Quintetu, con il quale ha vinto numerosi concorsi nazionali ed internazionali di musica da camera. Il suo repertorio solistico spazia dagli autori del Cinquecento alla letteratura contemporanea. Collabora attivamente con lwOrchestra dellwAccademia Nazionale di Santa Cecilia. G OFFR EDO PETRASSI Roma 1904- 2003 inizia giovanissimo gli studi musicali ma si iscrive al Conservatorio di S. Cecilia di Roma solo nel 1928, dove studia composizione con Bustini e organo con Germani. Nel 1932 termina gli studi di composizione. Quellwanno la sua Partita per orchestra vince un concorso nazionale ed uno internazionale. Nel 1935 Petrassi frequenta il corso di direzione dworchestra di Bernardino Molinari allwAccademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel 1937 assume la soprintendenza del Teatro La Fenice di Venezia che lascera` tre anni dopo. Quelli che seguono sono anni di intensa attivita`. Le sue opere sono state eseguite in prima assoluta nei teatri piu` prestigiosi dwEuropa. Ha ricevuto commissioni dalle piu` importanti istituzioni internazionali. Oltre alla composizione si e` dedicato alla direzione dworchestra e allwinsegnamento.. A LDO CLEMENTI inizia a tredici anni lo studio del pianoforte, diplomandosi nel 1946 sotto la guida di Giovanna Ferro, unallieva di Alfredo Casella e nel 1947 segue a Siena il corso di perfezionamento pianistico tenuto da Pietro Scarpini. A sedici anni comincia a studiare composizione nella sua citta` e la continua poi con Alfredo Sangiorgi che lo mette per la prima volta a contatto con la tecnica dodecafonica. Dal 1952 al 1954 studia a Roma con Goffredo Petrassi, sotto la cui guida si diploma. Dal 1955 al 1962 frequenta i corsi di Darmstadt. Per una decisiva svolta musicale fu importante la conoscenza di Bruno Maderna che gli apri` orizzonti affatto sconosciuti e fondamentale laver frequentato lo Studio di Fonologia di Milano. La prima esecuzione di una sua composizione si tenne a Vienna nel 1947 Poesia di Rilke. Dal 1971 al 1992 e` stato docente di Teoria musicale presso il DAMS di Bologna. Nel corso del 2005 diversi sono stati i concerti monografici e seminari che hanno celebrato lwottantesimo anniversario del compositore che ha ricevuto il Premio tPresidente della Repubblicau nel corso del Festival tSuoni e Colori in Toscanau a Rignano sullArno. LwUniversita` di Bologna gli ha assegnato il Premio speciale DAMS talla carrierau. E Goffredo Petrassi Aldo Clementi Elliott Carter Luca Mosca LLIOTT CAR TER, New York, 11 dicembre 1908, vincitore per due volte del Premio Pulitzer, e` considerato uno dei piu` raffinati compositori americani. Le sue opere vengono eseguite in tutto il mondo e diffuse da numerose etichette discografiche. Ha ricevuto i piu` alti onori che il mondo musicale possa offrire. Ew membro dellwAmerican Academy of Arts and Sciences e dellwAmerican Academy of Arts and Letters e Socio Onorario dellwAkademie der Kunste di Berlino. Gli sono stati conferiti titoli onorari dalle Universita` di Harvard, Princeton e Yale. Nel 1985 il Presidente Reagan gli ha conferito la National Medal of Arts. Ha composto piu` di 130 opere, 30 delle quali negli ultimi 10 anni. Le sue opere sono state commissionate da prestigiose istituzioni tra cui la New York Philharmonic, lwIRCAM di Parigi, la Carnegie Hall Corporation, la Boston Symphony Orchestra, la Staatskapelle di Berlino, la Fondazione Paul Sacher. Questwultima gli ha commissionato il Concerto per oboe dedicato a Heinz Holliger e ha raccolto in un archivio a Basilea tutti i suoi manoscritti, accanto alle musiche di Stravinskij, Boulez, Bartok, Hindemith, Strauss, Petrassi e altri grandi Maestri del XX secolo. L U CA M O S CA e` nato a Milano nel 1957. Ha studiato presso il Conservatorio della sua citta` diplomandosi in pianoforte con Eli Perrotta e Antonio Ballista, clavicembalo con Marina Mauriello e composizione con Franco Donatoni e Salvatore Sciarrino. Sue composizioni sono state eseguite in importanti sedi e manifestazioni. Negli ultimi anni ha collaborato intensamente con Gianluigi Melega, sui cui testi poetici ha scritto, oltre a Mr. Me e Down by the Delta, Concerto per soprano e sei strumenti, An Ode to Ludwig Wittgenstein per soprano e dieci strumenti, A Lie in High C per tenore e sei strumenti, In the Garden at Ninfa per soprano e sei strumenti, il ciclo di ventotto haiku Words to Score a Rhyme per soprano violino, violoncello e pianoforte, e lwopera Signor Goldoni rappresentata al Teatro La Fenice. Vive e insegna a Venezia. M ICHE L E DA L L wO NGA R O ha studiato al Conservatorio S. Cecilia di Roma. Successivamente si e` perfezionato in composizione con Aldo Clementi. Dal 1980 collabora per alcuni anni come pianista con lwOrchestra Sinfonica della RAI di Roma. Le sue composizioni presentate in Italia e allwestero sono state eseguite e programmate nelle principali istituzioni. Attualmente pubblica per le Edizioni Suvini Zerboni di Milano. Ha collaborato con Gianni Rodari, Vittorio Sermonti, Luca Ronconi, Claudio e Daniele Abbado, Stefano Benni, Michele Serra, Alessandro Baricco. Ew stato consulente musicale del RomaEuropa Festival, presidente di Nuova Consonanza, curatore delle Attivita` Permanenti del Settore Musica della Biennale di Venezia. Fa parte del Direttivo del Centro Tempo Reale, fondato da Luciano Berio, e di quello dellwAccademia Filarmonica Romana. Ew responsabile della programmazione musicale di Radio 3 e Sovrintendente dellwOrchestra Sinfonica Nazionale della RAI. M AT T E O D wA MICO ha iniziato lo studio della composizione sotto la guida di Barbara Giuranna, e lo ha proseguito presso il Conservatorio di S. Cecilia con Luigi Andrea Gigante, Guido Turchi e Irma Ravinale, diplomandosi in composizione e musica corale. Ew stato allievo di Franco Donatoni a Siena e a Roma, conseguendo il diploma di merito dellAccademia Chigiana e il diploma di perfezionamento dellAccademia di S. Cecilia. Formatosi in un ambiente musicale, come quello romano, fortemente influenzato dalla figura e dallopera di Goffredo Petrassi, e` passato poi attraverso lesperienza della scuola donatoniana. DAmico e` stato fin dai suoi esordi naturalmente portato a considerare con maggior attenzione gli aspetti razionali e discorsivi della ricerca compositiva, condensandoli in una scrittura agile, vivace e ricca di contrasti ritmici e timbrici. A partire dal 1990, lattivita` di DAmico si e` concentrata sempre piu` sul rapporto tra musica, poesia, teatro e danza. Ew titolare della cattedra di composizione presso il Conservatorio S. Ceciliau di Roma. E` Accademico dellAccademia Filarmonica Romana e dellwAccademia Nazionale di S. Cecilia. E Michele dallwOngaro Matteo DwAmico Ennio Morricone Alessandro Solbiati NNIO M O R R ICO NE ha studiato composizione con Goffredo Petrassi al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e si e` lungamente cimentato in tutte le specializzazioni della composizione: nella musica assoluta, che egli ha coltivato incessantemente durante tutta la sua attivita` artistica, cosi` come nella musica applicata, dapprima come orchestratore e direttore dworchestra in campo discografico, poi come compositore per il teatro, la radio, la televisione ed il cinema. Per il cinema ha firmato oltre 400 colonne sonore, ottenendo moltissimi tra i piu` prestigiosi riconoscimenti internazionali. La sua carriera di compositore di musica per film ha inizio nel 1961 con Il federale di Luciano Salce. Con i film western di Sergio Leone diventa famoso in tutto il mondo. Oltre a Leone, Morricone stringe importantissimi sodalizi artistici con molti altri registi italiani, tra cui Petri, Pontecorvo, Bolognini, Bellocchio, Pasolini, Montaldo, Patroni Griffi, i fratelli Taviani, Wertmuller e Tornatore e a prestigiose collaborazioni internazionali, tra le quali quelle con Polansky, De Palma, Joffe´, Lautner, Carpenter, Molinaro. A LESSANDRO SOLBIATI si e` diplomato presso il Conservatorio di Milano in pianoforte e in composizione. Contemporaneamente, ha studiato per quattro anni con Franco Donatoni allAccademia Chigiana di Siena. Vincitore di concorsi nazionali e internazionali, ha ricevuto commissioni dal Teatro alla Scala, dalla RAI, dal Ministero della Cultura francese, da Radio France, dallUniversita` di Parigi, dal Mozarteum, dallwOrchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, dalla Biennale di Venezia, dal Festival Milano Musica, dal Teatro Comunale di Bologna. I suoi lavori sono stati eseguiti nei piu` importanti festivals e registrati e trasmessi da molte radio europee e americane. Ha esordito in campo teatrale con lopera Il carro e i canti, da Puskin, commissione del Teatro Verdi di Trieste. Ew docente di Fuga e Composizione presso il Conservatorio tG. Verdiu di Milano. Ha tenuto masterclass ai Conservatori Superiori di Parigi, di Citta` del Messico e di Lyon e ai Corsi di Sermoneta. Pubblica per la Casa Editrice Suvini Zerboni. H E INZ H O L LIG E R oboista, compositore e direttore dworchestra di fama mondiale, e` nato a Langenthal/BE. Ha studiato oboe, composizione e pianoforte a Berna, Berlino e Basilea. Premiato in concorsi internazionali nel 1959 a Monaco di Baviera, nel 1961 a Ginevra, Holliger e` salito alla ribalta e si e` fatto conoscere in Svizzera e allwestero. Dal 1963 si esibisce regolarmente in qualita` di oboista, sia nel repertorio classico che nel repertorio contemporaneo. Parallelamente ha unwattivita` di direttore dworchestra e si trova regolarmente a capo della Cleveland Orchestra, dellwOrchestra Sinfonica della Radio Tedesca, dellwOrchestra Filarmonica di Vienna e della Chamber Orchestra of Europe. Anche come compositore Holliger e` una figura di spicco: decisivi sono stati i suoi incontri con P. Boulez, K. Huber e con il suo docente S. Veress. Nelle sue composizioni vi e` una grande immaginazione, in special modo nelle possibilita` dwuso dello strumento e della voce umana. Grazie a lui la tecnica strumentale dellwoboe e` notevolmente evoluta. A NIT A L EU Z ING E R , nata a Zurigo, ha iniziato a suonare il violoncello allweta di cinque anni. Ha compiuto i primi studi a Basilea con Thomas Grossenbacher e Thomas Demenga, conseguendo nel 2007 il diploma di solista con menzione di merito. Durante questo periodo di studi essa e` stata molto incoraggiata da G. Kurta´g, M. Perenyi and S. Isserlis e da altri, ma soprattutto e` stato il pianista ungherese Ferenc Rados a esercitare il maggiore influsso mostrandole un approccio del tutto nuovo alla musica. Nel 2008 ha vinto il Primo Premio al Concorso Naumburg di New York e nel 2009 ha debuttato alla Weill Recital Hall della Carnegie Hall. Si e` esibita regolarmente in duo con il pianista Anton Kernjak, nella Repubblica Ceca, in Slovacchia, Austria, Germania, Stati Uniti e Svizzera. Si e` esibita in vari festival in Svizzera e allwestero, tra cui Lucerne Music Festival, Davos Music Festival, Sommets Musicaux a Gstaad e IMS Open Chamber Music Festival in Inghilterra. Ew assistente di Thomas Demenga alla Musikhochschule di Basilea. Anita Leuzinger suona un violoncello Stradivari del 1698, di proprieta` della Stradivari-Stiftung Habisreutinger. A N T O N K E R N J A K proviene da una famiglia austriaca di origine slovena. Ha studiato alla Hochscule Mozarteum di Salisburgo e ha seguito i corsi di Rudolf Buchbinder alla Hochschule di Basilea dove si e` diplomato con distinzione. Si e` perfezionato con Ferenc Radose e Gyo¨rgy Kurtag. Ew stato tra i vincitori allwInternazional Johannes Brahms Piano Competition in Austria. Oltre al repertorio classico-romantico, il suo impegno si concentra sulla musica contemporanea, collaborando con Heinz Holliger. Artista particolarmente versatile si e` esibito in tutta Europa, in Canada e negli Stati Uniti, invitato, tra gli altri, dal Lucern Festival, dal World Music Days di Lussemburgo, il Kunstfest tPe`lerinagest Weimar, lwEuropean Music Month di Basilea, il Davos Music Festival, il WDR Chamber Music Series di Colonia, il Festival International de Musique de Chambre Domaine Forget in Canada. Anton Kernjak insegna musica da camera al Musikhochschule di Basilea. Nel 1850 Schumann fu chiamato a Du¨sseldorf come direttore generale della musica. Li` si aggravarono i sintomi dellinstabilita` mentale gia` manifestati in precedenza, al punto che fu licenziato, fu salvato da un tentativo di suicidio e alla fine venne internato nel manicomio di Endenich, presso Bonn. A quello sfortunato periodo risalgono i suoi lavori per violino le due Sonate del 1851, la Fantasia op.131 e il Concerto del 1853, che mostrano un radicale cambiamento di stile, la disintegrazione dellordito musicale tipicamente schumanniano, un problematico approccio con la scrittura per violino, spesso compressa nel registro grave, una evidente asimmetria nella costruzione delle frasi, che caratterizza ad esempio tutto il primo movimento della Sonata in la minore - sonata che lascio` Schumann stesso insoddisfatto: nLa prima sonata non mi piace per questo ne ho fatta una seconda, che spero sara` miglioreo. In questo concerto la Sonata di Schumann viene eseguita in una trascrizione per violoncello, cosi` come sono trascrizioni la versione per oboe e pianoforte dei tre Lieder op. 49 composti nel 1840 su testi di Heine e di Abraham Emanuel Fro¨hlich, e la versione per tre strumenti degli Studi in forma di canone op. 56. Scritti nel 1845, in un periodo nel quale Schumann si era appassionato alla musica di Bach e allo studio del contrappunto, furono destinati in origine al pianoforte a pedali Pedalflu¨gel, strumento simile allorgano che cadde presto in disuso. Alle fughe scritte da Schuamnn per pianoforte a pedali rimanda anche la Partita per pianoforte di Heinz Holliger composta nel 1999 per Andra´s Schiff, che prende altri spunti dal Carnaval op. 9. Ma la grande passione di Holliger per il mondo schumanniano e` testimoniata soprattutto da Romancendres, un tentativo di fare rivivere, con un linguaggio moderno, le cinque Romanze per violoncello e pianoforte che Schumann aveva composto nel 1853, ma che Clara distrusse quarantanni dopo dando il manoscritto alle fiamme da qui il titolo romanze e cenere. Holliger si e` basato su una vivida descrizione di quei pezzi fatta dal violinista Joseph Joachim e ha creato un pezzo pieno di sfaccettature, di immaginazione, di simboli nascosti - come le iniziali di Clara, corrispondenti alle note do C e mi bemolle S -, caratterizzato da unwincessante dialogo tra i due strumenti, da una raffinata sostanza timbrica, asciutta, polverosa, nella quale affiorano brandelli di intenso lirismo. Un grande slancio romantico e ulteriori riferimenti schumanniani ai Fantasiestu¨cke op.12 e op.73 si colgono anche in Fantasiestu¨ck e Recitativo passionato, lavoro per violoncello solo del 2001, tratto dal COncErto per orchestra composto lo stesso anno per il ventesimo anniversario della Chamber Orchestra of Europe. Elis e` invece un pezzo giovanile, scritto quando Holliger aveva appena 22 anni, che testimonia limportanza degli stimoli letterari nella sua musica: sono tre brevi, sinistri notturni Nachtstu¨cke, ispirati a tre poesie di Georg Trakl, che hanno per protagonista Elis Froebom, giovane minatore svedese morto il giorno delle sue nozze e il cui cadavere si conservo` perfettamente per decenni. Gian lui gi Mattietti 30 giugno MER COLE DI` ore 21 .0 0 Sermoneta, Castello Caetani HEINZ HOLLIGER ANITA LEUZINGER ANTON KERNJAK oboe violoncello pianoforte ROBERT SCHUMANN 1810 - 1856 St u die n fu¨ u¨rr den Pe dal fl u¨ u¨g g el op . 5 6 , p e z z i in f or m a d i c a n on e per oboe, violoncello e pianoforte HEINZ HOLLIGER 1939 E l is 3 Na ch s tu¨ u¨cck e per pianoforte solo 1962 ROBERT SCHUMANN R o ma n zen u n d Ba ll a den op. 49 per oboe e pianoforte 1. Die beiden Grenadiere I due granatieri 2. Die feindlichen Bru¨der I fratelli nemici 3. Die Nonne La suora HEINZ HOLLIGER R o ma n cen dr e s per violoncello e pianoforte 2003 F an ta s ie stu¨ u¨cc k e r ec it ati vo pas s io n ato per violoncello solo, estratto da COncErto 2000 P ar ti ta e s tr atti per pianoforte 1999 ROBERT SCHUMANN S o n a t a n . 1 i n L a m i n o re o p . 1 0 5 vers. per violoncello e pianoforte Mit leidenschaftlichem Ausdruck con unwespressione appassionata Allegretto Lebhaft animato t P E R L UI S DE PA B L Ou Luis de Pablo nasce a Bilbao Spagna, Paese Basco nel 1930. Inizia gli studi musicali allweta` di 7 anni di eta` a Fuenterrabi´a. Li prosegue privatamente a Madrid, con Max Deutsch a Parigi e nei corsi di Darmstadt. Fonda a Madrid Tiempo y Mu´sica e Alea 1959-1972, gruppi che hanno dato modo al pubblico spagnolo di conoscere la musica contemporanea e diverse culture musicali non occidentali. Fonda anche il primo laboratorio elettroacustico spagnolo. E stato docente al Conservatorio di Madrid, presso le Universita` di Buffalo, Ottawa, Montreal; ha tenuto corsi in Francia, Italia, Belgio, USA, Giappone, Argentina, Messico; Direttore di Encuentros Pamplona, Biennale Musicale Madrid, Festival di Lille; Laurea honoris causa presso lUniversita` Complutense Madrid, Accademico di belle arti Madrid, Granada, Belgio. Ha conseguito numerosi premi, spagnoli e internazionali Premio Guerrero, Medaglia dOro del Re di Spagna per le Belle Arti, Medaglia dOro del Ci´rculo de Bellas Artes di Madrid, Officier des Arts et des Lettres su nomina del Ministero della Cultura francese, Premio della Fondation Prince Pierre di Monaco, Premio Honegger. La sua produzione musicale comprende oltre cento titoli: quattro opere, tre quartetti per archi, vari concerti solistici, molta musica da camera, orchestrale e vocale. Nel 1968 Claude Rostand ha scritto di lui nel Dizionario della Musica Contemporanea Ed. Larousse: nLuis de Pablo e` oggi non soltanto la personalita` dominante della scuola spagnola nonche´ uno dei primi compositori ad avere percorso la strada per farla uscire dal suo stretto nazionalismo e conferirle unintonazione universale, ma anche una delle personalita` piu` prominenti dellattuale panorama musicale internazionale, grazie allimpulso che egli ha saputo conferire alle tecniche innovative e alle soluzioni personali e originali che ha trovato, per esprimere un temperamento inventivo e poetico eccezionale. Perche´ in tutta questa ricerca, e` luomo a restare sempre dietro alla propria musica: e` una presenza che gli e` naturale e alla quale lui tieneo. MU´ U´S SICA PAR A MA RIO per sei str umen ti Composta nel 2009, e` strumentata per flauto piccolo, in Sol, basso, clarinetto in La in Mi bemolle, basso in Si bemolle, violino, viola, violoncello e pianoforte preferibilmente un gran pianoforte. Difficile pensare a un complesso cosi` tanto frequentato, cosi` poco immaginativo, cosi` tconformistau. Vedremo… Il dedicatario e` il mio caro e stimato amico Mario Bortolotto, della cui amicizia mi onoro da oltre quarantwanni quasi cinquanta. tA tal Signore, tanto onoreu, dice un refrain. Questa miniatura, della tminiaturau ha solo la durata: 8 minuti. Sembrerebbe un paradosso, alla soglia degli 80 anni, questo tritornou alla forma breve. Pero` e` sempre salutare un esercizio di concentrazione dopo tanta musica e tante composizioni. Questa Mu´sica vuole − vorrebbe − parlare per aforismi in Spagna lwaforisma si chiama Sem Tob, Machado, Gracia´n…, e gli aforismi, una volta formulati, non devono svilupparsi. Nella sua brevita` Mu´sica para Mario e` una sfilata di specchi che, a velocita` mutevole, occultano una terza: maggiore, minore, ascendente, discendente… Lo specchio puo` rompersi, anche fragorosamente. Ma dove non vi e` rischio, non vi e` avventura. Cito per concludere Gerardo Diego: te non crediate che questo sia un giocou. EPI´I´S STOLA A L TR ANSEU´ U´N NTE per flau to, clar inetto, violin o, viol a, violon cello e pianofor te Purtroppo non ho avuto la possibilita` di scrivere qualcosa di nuovo in memoria di Goffredo Petrassi, grande Maestro e amico. Ho sempre avuto la piu` grande ammirazione per il musicista e docente e la piu` grande stima per lwuomo: per la sua generosita`, la sua semplicita`, la sua profondita` e la sua saggezza. Posso dedicare alla sua memoria la prima esecuzione italiana di Epi´stola al Transeu´nte, un pezzo scritto su richiesta dellwEnsemble Alternance. Il titolo e` tratto da un poema dello scrittore peruviano Ce´sar Vallejo. In questo poema Vallejo parla del poeta che dialoga con coloro che passano; in questo caso specifico il mio interlocutore e` il Maestro Petrassi. Questa musica e` un dialogo con lui anche se somiglia molto poco alla sua; ma il dialogo e` un contrasto amichevole dal quale io ho sempre tratto grande arricchimento. Il pezzo e` diviso in tre parti: Mosso assai, Vivace agitato, Largo pensoso. UN DIA´ A´L LOG O CORDIAL per due clar inetti Composto tra lwaprile e il maggio di questwanno, e` la mia ultima opera, un regalo al mio caro amico, lwarchitetto D. Ricardo alla spagnola Cerocchi. Il tdialogou che da` il titolo allwopera rivisita una forma canonica, forse sarebbe piu` giusto chiamarla imitativa, in cui tutte le astuzie e i giochi del vecchio tcanoneu sono presenti, con lweccezione della retrogradazione alla quale si allude soltanto di passaggio. Nella sezione centrale viene impiegato il falsobordone come contrasto. Il finale, una tcodau affrettata, si licenzia dallwascoltatore con una lieve allusione al ritmo che fa da asse al pezzo. Si percepira` bene lo spirito di breve divertimento su tecniche antiche che hanno conservato il loro fascino. Lwascoltatore avvertito percepira` le parentele del piccolo tema generatore. Qualche pista: Beethoven? Barto´k? Scho¨nberg? Chopin? Ravel? A NATOMI´I´A A S per viola e cinq ue strum en ti Anatomi´as e` stato composto tra il 2005 e il 2007 su impulso del grande violista e amico Maurizio Barbetti, il dedicatario, e del CDMC Centro para la Difusio´n de la Mu´sica Contempora´nea del Ministero della Cultura spagnolo che mi ha commissionato lwopera. Lworganico comprende, oltre alla viola solista, due clarinetti in La che suonano il clarinetto basso in Si bemolle e il clarinetto piccolo, corno, trombone tenore-basso e arpa. La composizione e` suddivisa in tre movimenti: Agitato, Largo, In fretta. Il titolo e` tratto da una serie di disegni di Picasso degli anni Trenta, veri esercizi sul nudo femminile nei quali la fantasia, lo humour, il rigore, la sorpresa swincontrano e si scontrano in innumerevoli modi. Naturalmente la mia opera non e` una ttraduzioneu, la musica non e` fatta per questo, ma piuttosto prende questi disegni come stimolo per lwimmaginazione. Proprio come ha fatto Picasso con le donne... ma al quadrato. L u i s d e P a b lo G 1 luglio GI OVED I` o re 21. 00 Sermoneta, Castello Caetani ENSEMBLE ALGORITMO MARCO ANGIUS direttore GABRIELE CROCI viola LUIS DE PABLO 1930 Mu´ u´ssi c a p ar a Ma ri o per flauto, clarinetto, violino, viola, violoncello e pianoforte 2009 8w Epi´i´sst o l a a l tr a nse u´ u´n n t e per flauto, clarinetto, violino, viola, violoncello e pianoforte 2000 Mosso assai Vivace agitato Largo pensoso * Un d i a´ a´ll o go c or di a l per due clarinetti 2010 ** An at o m i´i´a as Agitato Largo In fretta per viola e cinque strumenti 2005/07 *Prima esecuzione assoluta ** Prima esecuzione italiana A B R I E L E C R O C I , nato a Roma nel 1974, violinista e violista, e` docente di viola presso il Conservatorio tL. Canepau di Sassari e di violino e viola presso i Corsi di Strumento dellwUniversita` Roma 3. Ha vinto vari concorsi come solista e come quartettista Vittorio Veneto, G.B. Viotti, V. Bucchi. Ha suonato come prima Viola presso la Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli e lwOrchestra Regionale di Roma e del Lazio. La sua carriera e` stata principalmente da camerista. Si e` formato alla massima scuola europea Quartetti Amadeus, Berg, La Salle e Italiano. Ha suonato con il Quartetto Bernini e con il Sestetto di Roma. Ew membro sin dalla sua fondazione dellwEnsemble Algoritmo. Con questi gruppi si e` esibito e si esibisce presso i piu` importanti festivals ed istituzioni italiane ed estere di musica contemporanea. Con Davidis Cantus ha dato inizio allwincisione in prima mondiale dellwopera integrale di musica da camera di Alessandro Rolla. Ha allwattivo unwampia discografia da Bach a Sciarrino. 20w 3w 22w L ENSEMBLE MULTILATE´E´RRALE DE PARIS e` un collettivo di giovani compositori e interpreti avente lo scopo di diffondere e promuovere la musica contemporanea mediante la creazione di un complesso strumentale, di un festival a Parigi, lo svolgimento di iniziative didattiche in collaborazione con licei, collegi, universita` e conservatori, nonche´ la realizzazione di una rete regionale, nazionale e internazionale di scambi e di riflessione sulla diffusione della musica dei nostri giorni. Jonathan Harvey ne e` il presidente onorario. La tMuse en Circuitu, centro di creazione musicale e laboratorio di creazioni elettroacustiche, diretto da David Jisse e situato nellwIle-de-France, e` un interlocutore privilegiato del Multilate´rale. La disponibilita` di concerti regolari permette la creazione di opere musicali acustiche o con dispositivi elettroacustici, nonche´ la costituzione di un repertorio destinato alla musica del nostro tempo. Il sito dellwEnsemble permette la diffusione delle sue musiche mediante lwedizione delle partiture e di estratti sonori. PHONE`MES per clarinetto, sassofono e viola Strutturare a poco a poco il discorso musicale passando successivamente attraverso il rumore, il suono, la saturazione e infine il silenzio: tale e` il proposito di Phone`mes per clarinetto, sassofono e viola. La forma generale e` pensata in rapporto ai 37 fonemi abitualmente ammessi dalla lingua francese: alla 16 tvocaliu corrispondono un numero uguale di suddivisioni elementari: una per la prima sezione, due per la seconda, tre per la terza, etc., sino alla sesta che e` senza soluzione di continuita`, ottenendo il percorso che segue: I II III IV V VI a a b a b c a b c d a b c d e x = 16 lwultima sezione x essendo strutturata sulle 18 consonanti. Peraltro, la scala armonica della sezione V comporta 23 suoni 18 consonanti + 3 semi-consonanti + 2 casi particolari trasposti 16 volte vocali. Notiamo ugualmente che il totale degli avvenimenti musicali che formano la parte centrale IV e` anchwesso di 37: 31 suoni taleatoriu multi fonici del clarinetto basso e del sassofono + 6 interventi della viola. Infine, segnaliamo lwaccumulazione ritmica della quinta sezione secondo due serie di Fibonacci da 1 a 37 unita` elementari, pensate in questo modo: No. di valori: No. di possibilia`: 1 1 2 1 3 2 5 3 8 5 etc. etc. D id i e r R o t e l la L E N T E p e r p i an o f o r t e , c la r in e t t o , s ax t e n o r e e v i o l a Ricordo con viva emozione la sorpresa che provai la prima volta che indossai un paio dwocchiali da vista: nulla mi sembro` piu` lo stesso. Trascorsi i primi anni della mia vita inconsapevole di essere miope. I contorni indefiniti degli oggetti su cui soffermavo il mio sguardo avevano, nella mia mente di bambino, un loro significato, una loro struttura. Era normale vedere la ghiaia del cortile di casa mia come un confuso mare grigiastro, e sentirla al tatto come un insieme di piccoli sassolini multiformi e dalle precise risoluzioni cromatiche. Non mi curavo affat- to dellwindeterminazione e delle sfumature incerte della materia. Quella realta` fenomenica era il significato del mio essere al mondo. Indossati gli occhiali, i contorni delle cose diventarono autonomi, decisi e definiti. In un certo senso, avevo perduto il controllo sulla definizione delle cose. La soggettivita` della mia realta` lasciava spazio allwoggettivita` del mondo. Ew dunque questa lwimmagine su cui ho voluto costruire questo pezzo. Lente e` la reminiscenza dicotomica della mia infanzia. Ew la rappresentazione soggettiva di una realta`. Ew la descrizione di una sola figura musicale e le mille variazioni che la rendono sempre diversa e mutevole. Ho iniziato dunque con unwindagine sulla forma che cambia con il cambiare della prospettiva, ma ho poi voluto portare questo concetto al suo estremo. Cosi`, mi sono imposto non piu` solo sulla forma del contenitore ma sulla sostanza del contenuto. Ho cosi` riempito quellwunica figura musicale dwimmagini sempre nuove, personali, lasciandole tuttavia i contorni nitidi e riconoscibili. P a s q u a l e Co r r a d o SC HIZO PHR E´ E´N N I A p e r sa s so f o n o e c l a r i n e t t o b a s s o La schizofrenia e` una psicosi cronica caratterizzata da una dissociazione della personalita` che si manifesta principalmente attraverso la perdita di contatto con la realta`, il rallentamento delle attivita`, lwinerzia, il ripiegamento su se stesso e il rifugio in un mondo interiore piu` o meno delirante. Questa attivita` delirante si esprime con idee di megalomania, mistiche, pseudo-scientifiche, dando lwimpressione di una spersonalizzazione, di una trasformazione corporale e morale. Lwindividuo agisce sotto lwinfluenza di forze esteriori immaginarie in rapporto con allucinazioni auditive, visuali, sinestetiche… Da un punto di vista etimologico schizo deriva dal greco skhizein che significa tfendereu, tseparareu, e phre´nie da phreˆn che significa tspiritou. Lwidea di schizofrenia interviene in maniera metaforica in differenti livelli della composizione. Il simbolismo della divisione, della separazione dellwessere resta onnipresente. In primo luogo, nella teatralizzazione della dissociazione progressiva dellwindividuo materializzata dal percorso a semicerchio in senso contrario, dal centro verso le estremita` della scena, dei due interpreti che rappresentano una tunita`u a uno stadio iniziale e si scompongono in tdueu nello stadio finale. Questo sdoppiamento della tpersonalita`u e` ugualmente percepibile nei rapporti timbrici che intrattengono il sassofono soprano e il clarinetto in Si bemolle. Questi due strumenti, allo stesso tempo simili ma sufficientemente distinti da consentire di creare unwambiguita` timbrica costante e un confronto delle qualita` sonore micro-intervallari capaci di generare delle illusioni psicoacustiche, si avvicinano forse ad alcune delle allucinazioni auditive riscontrate nella schizofrenia… Schizophre´nia e` dedicata a Alain Billard e a a` Ce´dric Carceles. Ya n n R o b i n U¨B U¨ B E R S I C H T I b p e r s a ss o f o n o t e n o r e U¨bersicht I a, per sassofono baritono, e` una commissione di Claude Delangle per il re´cital di diploma in sassofono del Conservatorio di Parigi CNSMDP. La partitura e` basata su alcune formule che si ripetono, si sviluppano o si trasformano nel corso del brano. Alcuni stiramenti temporali trasformano le cellule originarie in determinati momenti della partitura, oscillando verso lwimpiego di micro-intervalli. Della forma di questwopera, la nostra percezione e` indotta a individuare una successione di pannelli che si ripetono a intervalli irregolari. Una specie di berceuse costituita da multifonici e una melodia nel registro piu` acuto dello strumento contrassegnano la fine della composizione. U¨bersicht I b e` un adattamento per sassofono tenore della precedente partitura. Le due versioni sono state composte grazie al sostegno della societa` Selmer Parigi e sono dedicate a Claude Delangle. Ringrazio Alexandre Souillart per il suo prezioso aiuto che mi ha consentito di estendere la versione per sassofono tenore. F r e´ e´d de´ e´rr ic Du r ie u x 2 luglio V ENERD i` ore 21.0 0 Sermoneta, Castello Caetani I SOLISTI DELLwENSEMBLE MULTILATE´RALE Re´mi Delangle clarinetto - Simon Diricq sassofono Odile Auboin viola - Lise Baudouin pianoforte DIDIER ROTELLA 1982 ** Phone` e`m m es per clarinetto, sassofono e viola 2010 6w/7w PASQUALE CORRADO 1979 ** Le nt e per pianoforte, clarinetto, sax tenore e viola 2010 9w Ho mma ge a` Ro be rt S chu ma nn o p. 15d per clarinetto, viola e pianoforte 1990 9w GYO¨RGY KURTAG 1926 Vivo Molto semplice piano e legato Feroce agitato Calmo scorrevole Presto in der nacht Adagio poco andante YANN ROBIN 1975 Sch iz o phr e´ e´n nia per sassofono e clarinetto basso 2006 FRE´DE´RIC DURIEUX 1959 ** U¨ U¨b b e rs i c ht 15w I b per sassofono tenore 2008-2009 8w40u **Prima esecuzione italiana D IDI E R RO T EL L A inizia lo studio del pianoforte allweta` di sei anni a Lille, Tarbes, poi a Parigi. Nel 2009 entra nella classe di Fre´de´ric Durieux al CNSM di Parigi. Come compositore, ha scritto per organici diversi come Saxetera insieme di sassofoni, il Coro Giovani di Parigi, e istituzioni come il Festival del cinema di Belfort. Come pianista, si esibisce regolarmente in concerto come solista o in formazioni di musica da camera. P A S Q UA L E C O R R A DO, diplomato in pianoforte, in musica corale e direzione di coro, ha conseguito il diploma di composizione con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio tGiuseppe Verdiu di Milano sotto la guida di Alessandro Solbiati. Nellwottobre 2008 si diplomato in Direzione dwOrchestra sotto la guida di Daniele Agiman di cui e` assistente in diverse produzioni sinfoniche ed operistiche. Attualmente e` iscritto al Biennio di Composizione presso il Conservatorio di Milano sotto la guida di Alessandro Sobiati. Ew alunno di Ivan Fedele presso lwAccademia di Santa Cecilia a Roma. Ew stato selezionato per il Cursus 1 allwIRCAM di Parigi che avra` inizio il prossimo settembre. Le sue composizioni sono state eseguite nellwambito di festivals e stagioni concertistiche come: Festival Pontino, Festival Internazionale di Musica Contemporanea Biennale di Venezia 2008, Rondo` Divertimento Ensemble, Unione Musicale Torino, MITO Settembre Musica, Fondazione Spinola Banna per lwArte, Viagens pelo som e pela imagem - 2010 Lisbona, Orchestra dwEreprijis, Festival Musica Nuova. E` stato selezionato per partecipare allo tYoung Composers Meeting Forumu 2009, presieduto da Louis Andriessen, tenutosi ad Amsterdam nello scorso mese di febbraio. G YO¨ O¨R RGY K URTAG, nato a Lugos Lugoj in Romania, inizia a Timisoara gli studi di pianoforte sotto la guida di Magda Kardos e di composizione con Max Eisikovits. Trasferitosi a Budapest si iscrive allwAccademia di Musica nel 1946 dove prosegue gli studi di composizione con Sa´ndor Veress e Ferenc Farkas, di pianoforte con Pa´l Kadosa e di musica da camera con Leo´ Weiner. Negli anni 1957-58 e` a Parigi dove incontra la psicologa Marianne Stein e segue i corsi di Messiaen e Milhaud. Di conseguenza, rivede i suoi concetti poetici sulla composizione e dopo il suo ritorno a Budapest scrive il quartetto per archi che egli stesso identifica come la sua op. 1. Negli anni 1958-63 Kurta´g e` re´pe´titeur presso la Scuola Media di Musica Be´la Barto´k di Budapest. Nel 1960-80 e` re´pe´titeur dei solisti della National Philharmonia. Nel 1967 e` assistente di Pa´l Kadosa allwAccademia di Musica, dove lwanno successivo viene nominato professore di musica da camera, incarico che terra` sino al suo collocamento a riposo, continuando tuttavia in seguito a insegnare allwAccademia fino al 1993. Dal 1990 la maggiore disponibilita` di tempo gli consente di lavorare sempre piu` fuori dallwUngheria; pertanto e` compositore residente presso la Berliner Philharmoniker 1993-1994 e quindi presso la Vienna Konzerthaus 1995, in Olanda 1996-98 e di nuovo a Berlino 1998-99; in questwultimo periodo e` stato anche compositore residente a Parigi su invito dellwEnsemble Intercontemporain, della Cite´ de la Musique e del Festival dwAutomne. Nel 2006 Kurta´g ha vinto il prestigioso Grawemeyer Award per Composizione con il suo lavoro …Concertante…. Pubblica con Boosey & Hawkes. Y A NN RO BIN, compositore francese, inizia gli studi di musica a Aix-en-Provence. In seguito swiscrive alla classe di jazz al CNR di Marsiglia seguendo contemporaneamente la classe di composizione di Georges Boeuf. Prosegue quindi con studi di armonia e contrappunto al CNR di Parigi, seguendo nello stesso tempo anche gli studi di musicologia alla Sorbonne. Entra al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica e di Danza di Parigi dove ottiene il premio di composizione nella classe di Fre´de´ric Durieux e di analisi in quella di Michae¨l Levinas. Nel 2004 prende parte al corso di composizione tenuto da Jonathan Harvey al Centro Acanthes e lwanno successivo risiede alla Fondazione Royaumont. Nel 2006 viene scelto per il quarto Forum dellwEnsemble Aleph. Nello stesso anno diventa borsista della Fondazione Meyer. Dal 2006 al 2008 segue i due anni del Cursus di informatica presso lwIRCAM. Nel 2008 riceve un premio dalla Fondazione Salabert nonche´ una borsa di studio dalla Acade´mie des Beaux-Arts. Da novembre 2008, partecipa in veste di compositore ricercatore presso lwIRCAM ai lavori in corso relativi al programma Omax assieme a Ge´rard Assayag e Arshia Cont. Le sue musiche vengono eseguite tanto in Francia quanto allwestero in sale da concerto quali Muziekgebouw Amsterdam, KKL Lucerne, Lincoln Center New York nonche´ in festivals quali Agora, Musica, Donaueschingen, Manca, Archipel, Pre´sences, Gaudeamus, Why Note. Nel 2005 fonda con altri compositori lwEnsemble Multilate´rale e ne diviene il direttore artistico. Dal 2009 al 2010 e` ospite della Villa Medici a Roma. Le sue musiche sono pubblicate dalle Editions Jobert. F R E´ E´D DE´ E´R R IC DU R IE U X, nato a Parigi il 27 febbraio 1959, studia al Conservatorio della citta` natale dove ottiene il Primo Premio dwAnalisi nel 1984 - classe di Betsy Jolas - e nel 1986 il Primo Premio di Composizione - classe di Ivo Malec. Completa la sua formazione allwIRCAM tra il 1985 e il 1986. Dal 1987 al 1989 e` borsista dellwAccademia di Francia a Villa Medici a Roma. Dal 1985 Fre´de´ric Durieux ha ricevuto numerose commissioni e le sue opere vengono eseguite in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone. Ha collaborato con lwEnsemble Intercontemporain, lwItine´raire, lwIRCAM, Remix Ensemble Portagallo, KammarEnsembleN Svezia, lwOrchestre Philharmonique de Radio France, il Quartetto Diotima, e le sue partiture sono state interpretate da solisti quali Andre´ Trouttet, Marc Coppey e direttori dworchestra quali Peter Eo¨tvo¨s, Pierre Boulez, Franck Ollu, Pascal Rophe´ o Myung-Whun Chung. Fre´de´ric Durieux e` stato docente di analisi al Conservatorio di Parigi CNSMDP dal 1990 al 2001, anno nel quale e` stato nominato docente di composizione per la stessa istituzione. Officier des Arts et Lettres, ha ricevuto nel 2005 il Premio per la composizione musicale Traverses 1, 2 & 3 per grande orchestra dalla Fondazione Prince Pierre di Monaco. E L IS SO` V IR SA L A DZ E, e` cresciuta a Tiblisi, in una famiglia che per generazioni ha partecipato attivamente alla vita culturale e artistica della Georgia. Ha iniziato a studiare piano con la nonna, la professoressa Anastasia Virsaladze. Dopo aver frequentato il Conservatorio, ha lasciato la citta` natale e si e` trasferita a Mosca. A ventanni si e` aggiudicata il terzo premio nel famoso Concorso Tchaikovsky. A Mosca ha proseguito gli studi con Heinrich Neuhaus e Yakov Zak. Questi insegnanti di grande talento lhanno immersa nella rinomata tradizione russa della pedagogia del pianoforte. Non sorprende pertanto che sia considerata uninsegnante di eccezionale bravura e che i suoi studenti abbiano ottenuto straordinari riconoscimenti. Elisso` Virsaladze insegna regolarmente al Conservatorio di Mosca e alla Munich Musikhochschule ed ha partecipato come membro della giuria a pressoche´ tutti i piu` importanti concorsi internazionali: Santander, Geza Anda di Zurigo e Rubinstein di Tel Aviv. A ventiquattro anni ha vinto il primo premio al Concorso Schumann di Zwickau. La pianista e` altresi` nota per il vasto repertorio che si estende fino a comprendere i compositori russi moderni. Elisso` Virsaladze si esibisce regolarmente a Londra, Milano, Roma, Parigi, Lisbona, Berlino e Barcellona; ha tenuto concerti in duo con Natalia Gutman a Vienna, Berlino, Bruxelles, Madrid, Monaco, Milano, Ginevra e Losanna, solo per citare le principali citta` europee. Con il repertorio di musica da camera e con orchestre quali la Petersburg Philharmonic e la Royal Philharmonia London ha effettuato tourne´e nel Nord America, in Giappone e in Europa. Elisso` Virsaladze appare inoltre regolarmente con prestigiose orchestre in Francia, Germania, Italia, Spagna, Svizzera, Stati Uniti e in altri paesi, collaborando con direttori dorchestra quali Rudolf Barschai, Kyril Kondraschin, Riccardo Muti, Kurt Sanderling, Wolfgang Sawallisch, Evgeny Svetlanov, Juri Temirkanov o Antoni Wit. Letichetta Live Classics, con cui ha pubblicato numerose opere, apre unampia prospettiva sulla personalita` musicale di Elisso` Virsaldze. Le Kinderszenen scene infantili e i demoniaci pezzi della Kreilseriana furono entrambi composti nel 1838, in un periodo nel quale la vita di Schumann era permeata dal suo amore per la letteratura e per Clara Wieck. Le Kinderszenen sono tredici miniature ispirate al mondo dellwinfanzia e alle lettere di Clara, basate su strutture formali estremamente semplici forme bipartite o tripartite, un piccolo rondo` e su una scrittura pianistica ricca di chiaroscuri. Una carrellata di scenette musicali montate insieme come un ciclo liederistico nVi e` un po di tutto e al tempo stesso sono pezzi facili da ricordareo diceva lo stesso Schumann: dalle pagine piu` nostalgiche come Von fremden La¨ndern und Menschen a pezzi pimpanti e carichi di humour Kuriose Geschichte, dai momenti intimistici, sottolineati da preziose invenzioni armoniche Am Kamin o il celeberrimo Tra¨umerei , alle scene rapide e travolgenti Haschemann, Ritter vom Steckenpferd. Le otto Fantasie che compongono la Kreisleriana richiamano invece la figura letteraria di Johannes Kreisler, protagonista di alcune opere di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, uno degli scrittori piu` amati da Schumann insieme a Jean Paul Richter. Sono pezzi assai audaci dal punto di vista compositivo, tra loro molto diversi, anche se collegati da affinita` tematiche, tutti caratterizzati da forti contrati interni, tra momenti teneri e deliranti, sognanti e impulsivi, che corrispondono al carattere di Kreisler, e anche a quello di Schumann. Ma e` sempre Clara la musa ispiratrice: nHo terminato una serie di pezzi nuovi - le scrive il compositore -; li ho intitolati Kreisleriana. Tu e il pen- siero di te li dominano completamente, cosicche´ voglio dedicarteli, a te e a nessun altro. E allora sorriderai con quella grazia che ti e` propria e ti riconoscerai. La mia musica mi sembra adesso cosi` meravigliosamente realizzata, cosi` semplice e uscita dritta dal cuore … Musica bizzarra, musica folle, a volte solenne; spalancherai gli occhi quando la suonerai! Del resto mi capita molte volte in questo periodo di sentirmi scoppiare di idee musicali!o. Gli Studi Sinfonici, composti nel 1834, sono invece legati, in qualche modo, alla precedente fidanzata di Schumann, Ernestine von Fricken. Nellestate del 1834 infatti il barone von Fricken, padre di Ernestine, flautista dilettante, chiese a Schumann un parere su alcune variazioni per flauto che aveva composto. Fu allora che Schumann decise di scrivere un ciclo di variazioni su quel tema: ne fece quattro diverse versioni lultima nel 1852; cinque studi, tolti dalledizione del 1837, furono poi pubblicati postumi, modifico` piu` volte il titolo Studi di carattere orchestrale , Variazioni patetiche , Fantasie e finale, Studi sinfonici, Studi in forma di variazione e ovviamente cancello` liniziale dedica alla baronessa von Fricken. Si tratta di studi nel senso che il termine aveva assunto nelle op. 10 e 25 di Chopin: unesplorazione delle possibilita` che ha il pianoforte di riassumere la varieta` timbrica, le trame polifoniche, la potenza di suono di unintera orchestra. Esplorazione condotta attraverso la forma della variazione, che offriva a Schumann anche la liberta` di inoltrarsi in una dimensione sonora visionaria e fantastica. G i an l u ig i M at t ie t t i 3 luglio ELISSO` VIRSALADZE S A BA T O o re 2 1 .0 0 Sermoneta, Castello Caetani pianoforte ROBERT SCHUMANN 1810 - 1856 Ki n d e r s z e n e n o p . 1 5 Von fremden La¨ndern und Menschen Genti e paesi stranieri Kuriose Geschichte Una storia curiosa Haschemann Moscacieca Bittendes Kind Il bambino supplica Glu¨ckes genug Quasi felice Wichtige Begebenheit Un avvenimento importante Tra¨umerei Sogno Am Kamin Al camino Ritter vom Steckenpferd Sul cavallo di legno Fast zu ernst Quasi troppo serio Fu¨rchtenmachen Lo spauracchio Kind im Einschlummern Il bambino si addormenta Der Dichter spricht Il poeta parla S t u d i S i n f o n i c i o p . 13 Tema in Do diesis minore Andante Studio 1 Variazione I in Do diesis minore - Un poco piu` vivo Studio 2 Variazione II in Do diesis minore - Andante Studio 3 in Mi maggiore - Vivace Studio 4 Variazione III in Do diesis minore - Allegro marcato Studio 5 Variazione IV in Do diesis minore - Scherzando Studio 6 Variazione V in Do diesis minore - Agitato Studio 7 Variazione VI in Mi maggiore - Allegro molto Studio 8 Variazione VII in Do diesis minore Sempre marcatissimo Studio 9 in Do diesis minore - Presto possibile Studio 10 Variazione VIII in Do diesis minore Allegro con energia Studio 11 variazione IX in Sol diesis minore Andante espressivo Studio 12 in Re bemolle maggiore - Allegro brillante su un tema di Marschner K r e i s l e ri a n a o p . 1 6 Ausserst bewegt Estremamente agitato Sehr innig und nicht zu rasch molto intimo e non troppo rapido - Intermezzo I - Intermezzo II Sehr aufgeregt Molto agitato Sehr langsam Molto lento Sehr lebhaft Molto vivo Sehr langsam Molto lento Sehr rasch Molto veloce Schnell und spielend Rapido e giocoso Charles Rosen con Elliott Carter C H A R LE S RO S EN , pianista e musicologo tra i piu` apprezzati del nostro tempo, e` nato a New York. A undici anni ha lasciato la Juilliard School per studiare con Moriz Rosenthal, allievo di Liszt, e con sua moglie, Hedwig Kanner, allieva di Leschetizky. In seguito si e` laureato e ha conseguito il dottorato a Princeton, e ha studiato Letteratura Francese a Parigi con una borsa di studio Fulbright. Nel 1951 ha debuttato a New York e ha inciso per la prima volta nella storia Etudes di Debussy. Ha insegnato ad Harvard, nelle Universita` di Chicago, a Oxford e in California. Tra i riconoscimenti ricevuti la Medaglia nJames Madisono dellwUniversita` di Princeton, una laurea ad honorem dellwUniversita` di Cambridge e la medaglia nGeorge Peabodyo per meriti speciali nel campo musicale del Peabody Institute dellwUniversita` nJohn Hopkinso. Tra i suoi libri piu` noti, tLo Stile Classicou National Book Award for Arts and Letters, tLe Forme Sonatau nomination per il Premio Pulitzer, tLa Generazione Romanticau premio nKinkeldeyo da parte dellAmerican Musicological Society, tCritical Entertainments, Poeti, Critici e Altri Folli Romanticiu Premio nTruman Capoteo per la Critica Letteraria. Tiene regolarmente conferenze allUniversita` di Oxford, la Library of Congress, la Public Library di New York, la Yale University e la Stanford University. Molte delle sue registrazioni sono state ripubblicate in CD, tra cui le Variazioni Diabelli di Beethoven per Carlton, incisione che ha ricevuto una nomination per il Grammy. Ha inciso la Sonata e le Night Fantasies di Elliott Carter per Bridge Records, le Variazioni Goldberg e LArte della Fuga di Bach e le ultime sei Sonate di Beethoven per Sony Classical. Importanti compositori del ventesimo secolo lo hanno invitato ad incidere le loro opere: tra questi, Igor Stravinskij, Pierre Boulez e Elliott Carter. Ha anche collaborato alla registrazione dellwintegrale delle opere per pianoforte, vocali e cameristiche di Anton Webern insieme a Isaac Stern, Heather Harper e Gregor Piatigorsky. Nei lavori dellultimo decennio Chopin affino` il suo linguaggio musicale. Miro` a un melodizzare privo di grandi ornamentazioni, piu` asciutto, funzionale alla costruzione formale, rinuncio` alleloquio appassionato a favore di una maggiore concentrazione espressiva, sperimento` raffinate soluzioni armoniche, impreziosite anche da venature modali, riscopri` linteresse per il contrappunto. Ne sortirono pagine fuori dai canoni come i pezzi eseguiti in questo concerto, composti nellarco di cinque anni, tra il 1843 e il 1847, che non furono comprese nemmeno da Schumann e Liszt. Gli ultimi due Notturni op.62 si ammirano ad esempio per la liberta` e lwindipendenza data alle singole voci, per la ricercatezza nelle scelte metriche e armoniche, per la capacita` di cogliere sonorita`, atmosfere, colori particolari, ricorrendo a originali pedalizzazioni. Soprattutto il secondo Notturno, con la sua alternanza di zone cantabili e altre agitate, il sottile lavoro polifonico, il tono accorato, eppure distaccato da una visione materiale della realta`, rappresenta una sorta di testamento artistico di Chopin. Molto vicina ai Notturni, nello spirito e nella forma tripartita, con la terza parte che e` una ripresa variata della prima e` la Barcarolle op. 60, concepita come un grande studio espressivo sulle note doppie terze, seste, trilli doppi, ottave, accordi, innovativa per la quantita` degli intrecci contrappuntistici e delle modulazioni, e per lestatica coda dove, secondo Ravel, ntutto si acquieta. Dal grave si alza un passo rapido, fremente, che plana su delle armonie preziose e tenere. Si pensa a una misteriosa apoteosio. Luso di modulazioni repentine permette anche alle tre Mazurke op.63, le ultime composte da Chopin, di accentuare i contrasti tematici, di cambiare continuamente atteggiamenti espressivi, di creare sottili effetti di reminiscenza. Chopin arriva anche a destrutturare alcune forme ampiamente collaudate: nella PolonaiseFantasie op.61 lo schema tradizionale delle Polacche si dissolve in una specie di forma aperta, che della polacca conserva solo il ritmo ricorrente. Il risultato e` un percorso formale ampio, fluido, sfuggente, basato su un imprevedibile succedersi dei gruppi tematici, e su una scrittura di tipo sinfonico. Forma aperta e` anche quella della Ballata op.52, ma con una precisa drammaturgia, basata su un motivo principale, quasi di barcarola, sullalternanza di episodi emotivamente differenziati, su una continua elaborazione del materiale tematico che accentua la dimensione di dolore e inquetudine che avvolge questa composizione. Una concessione allantico gusto salottiero si puo` invece trovare nei tre Valzer op.64, che sono anche lultima opera pianistica pubblicata di Chopin: lo spirito della danza, stilizzata, si fonde con una cantabilita` squisitamente vocale specialmente negli episodi centrali, ma senza esibizioni di virtuosismo. Un melodizzare improntato al vocalismo italiano emerge, a tratti, anche nellultima sonata di Chopin, lop.58, caratterizzata da una struttura classica, da unatmosfera chiara e luminosa, da una scrittura pianistica sofisticata ancora fertilizzata dal contrappunto, da un finale ampio e composito, dotato di una straordinaria propulsione dinamica. Gian lui gi Mattietti 4 luglio D O M E N I C A o r e 1 9 . 30 Priverno, Abbazia di Fossanova Gli ultimi anni di Chopin CHARLES ROSEN pianoforte FRYDERYK CHOPIN 1810 - 1849 D u e N o t t u r n i o p . 62 - n. 1 in Si maggiore Andante - n. 2 in Mi maggiore Lento B a r c a ro l l e o p . 6 0 i n F a d i e s i s m i n o r e 2 Ma zu r k e o p. 6 3 - n. 2 in Fa minore Lento - n. 3 in Do diesis minore Allegretto P o l o n a i s e - F a n t a i s i e o p . 61 i n L a b e m o l l e m a g g i o r e V a lz e r o p . 6 4 n . 2 in D o d i e s is m in o r e B a ll a t a n . 4 o p . 5 2 in F a m i n o r e FRYDERYK CHOPIN S o n at a n . 3 i n S i mi n or e op . 5 8 Allegro maestoso Scherzo: Molto vivace Largo Finale: Presto non tanto - Agitato P RAGUE SINFONIA ORCHESTRA e` nata come espansione della Prague Chamber Orchestra in occasione della sedicesima tourne´e negli Stati Uniti. I suoi musicisti sono stimati in tutto il mondo. Lworchestra ha effettuato numerose tourne´e negli Stati Uniti, Canada, America Latina, Giappone, Corea del Sud, Malesia e Singapore ed ha partecipato come ospite a vari festival europei come quelli di Salisburgo, Bregenz, Berlino, Dresda, Schwetzingen, il Mozartfest di Wu¨rzburg, il Rheingau Festival, i festival di Konstanz, Athens, Bergen, Besanc¸on, Baalbek, Biarritz, San Sebastian, Santander, Lucerne, Montreux, Menuhin Festival Gstaad, Ascona, Dubrovnik, Stresa, Cheltenham. A Praga sono regolarmente ospiti dei due festival piu` importanti: il Prague Spring International Music Festival e il Prague Autumn. Lworchestra ha inciso per le etichette EMI, Decca, Sony Classics, Naxos, Polydor, Nippon Columbia, Denon, BMG, Telarc, Ariola, Eurodisc, Supraphon, ed ha vinto prestigiosi premi, tra cui il Wiener Flo¨tenuhr, il Grand Prix du Disque Acade´mie Charles Cros, e il Disco dwOro per la vendita di un milione di dischi. Lworchestra e` stata diretta da V. Neumann, G. Albrecht, Sir Ch. Mackerras, incidendo con lui le Sinfonie di Mozart. Diretta da Christian Benda la performance della Prague Sinfonia e` stata scelta per In Search of Mozart, il film uscito in occasione del Mozart Year. C H R IS T IA N BE NDA Non si puo` capire Christian Benda senza tener conto della grande corrente di musicisti in cui e` nato. Egli e` considerato un elemento di continuita` in una catena che ha origine in Boemia e che ha dato origine ad una lunga famiglia di musicisti. Per secoli, i Benda hanno viaggiato attraverso lwEurope: Germania, Francia, Svizzera, Austria, Spagna, mantenendo una tradizione musicale unica ma non il concetto di nazionalita` che presto ha lasciato il posto alla nozione, ancora prematura per quei tempi, di cittadinanza del mondo. Christian Benda si e` esibito nelle sale piu` prestigiose di tutto il mondo, Parigi, Vienna, Londra, Roma, New York, Hong Kong, Milano, Budapest, Praga, Varsavia, Singapore, Bucarest, Firenze, Zurigo, Shanghai, Sa˜o Paulo, al fianco di importanti orchestre. Dopo aver collaborato per piu` di dieci anni con la Prague Chamber Orchestra ed aver inciso diversi CD, Christian Benda e` diventato Direttore Principale e Artistico della Prague Sinfonia Orchestra. E` stato invitato a festival internazionali tra cui: Schwetzingen Festival Germania, Echternach Lussemburgo, La Roque dwAnthe´ron, Cite´ de la musique, Prague Spring, George Enescu Bucharest, Campos do Jorda˜o Brasile, Hong Kong Arts, Klangbogen Wien, Styriarte e Steirischer Herbst Austria, Lugano Festival, Menuhin Festival. F ABRIZIO VON ARX ha intrapreso lo studio del violino alleta` di cinque anni sotto la guida di Giovanni Leone e a dieci ha vinto il concorso di Vittorio Veneto. Diplomatosi al Conservatorio di S. Pietro a Majella, si e` perfezionato in Italia ai Corsi di Sermoneta e allestero, ottenendo prestigiosi riconoscimenti: il diploma di Virtuosite´ a Ginevra sotto la guida di Corrado Romano, quello di Performer negli USA, presso la prestigiosa School of Music dellUniversita` Indiana a Bloomington, a Berlino con Ruggiero Ricci e a Cremona con Salvatore Accardo. Il debutto con lOrchestra della Rai di Napoli lo proietta in unintensa attivita` concertistica a livello nazionale ed internazionale; e` ospite nelle principali stagioni concertistiche come Le Serate Musicali di Milano, Associazione Scarlatti di Napoli, Ravenna Festival, Concerti in diretta RadioRai 3 dal Quirinale, Filarmonica Romana, La Cite´ de la Musique de Paris, il Festival di Bellerive, Les Grands Interpre`tes de Neuchaˆtel e la Tonhalle di Zurigo, la WienerSaal di Salisburgo e la Philharmonie di Berlino. Ha suonato come solista con prestigiose orchestre quali lOrchestra da Camera di Praga, lwOrchestra di Padova e del Veneto, I Solisti di Mosca, la Japan Royal Chamber Orchestra, la Wiener Kammerorchester, i Berliner Simphoniker e la Symphonisches Orchester di Zurigo. Nellambito della musica da camera e` da sottolineare il successo dellormai pluriennale e consolidata collaborazione con Bruno Canino, con il quale si e` esibito alla Kammermusiksaal della Philharmonie di Berlino, alle Serate Musicali di Milano e alla Wigmore Hall di Londra. Prima delle sinfonie viennesi, la Sinfonia in Re maggiore K 385 fu composta da Mozart a Vienna, tra luglio e agosto del 1782 su richiesta della ricca famiglia Haffner di Salisburgo, per festeggiare lingresso nella nobilta` del giovane Sigmund Haffner. Wolfgang lavoro` alacremente e porto` a termine la sinfonia nel giro di circa due settimane, subito dopo il debutto del Ratto dal serraglio, e prima del suo matrimonio con Constanze Weber. Inizialmente concepita come una serenata in sei movimenti, con una marcia introduttiva e due minuetti, questa sinfonia rappresenta un esito importante nellevoluzione della forma sinfonica, per la complessita` e la raffinatezza dellelaborazione, per la netta contrapposizione dei livelli dinamici, che diventano un elemento fondante della dialettica sinfonica, per la plasticita` dei temi come quello che domina nel primo movimento, per alcune invenzioni musicali come il vorticoso rondo` finale da eseguirsi nil piu` veloce possibileo, che prende il via da un motivo esposto allunisono e quasi sottovoce dagli archi. Una soluzione simile caratterizza anche la celebre Ouverture delle Nozze di Figaro, concepita come un unico Presto, in una stringata forma sonata senza sviluppi, basata su quattro temi molto differenziati, che prende avvio da un tema ondeggiante, appena sussurrato allinizio da archi e fagotti. Questo movimento rapidissimo e trascinante sembra condensare gli eventi della folle journe´e, preannunciarli come in un trailer cinematografico, punteggiato da innesti dei fiati, pieni di ironia, da una pulsazione ritmica costante, da sottili cromatismi. Uno dei concerti piu` celebri del repertorio violinistico e` senza dubbio il Concerto in Sol minore di Max Bruch, che nacque dopo una lunghissima gestazione: il compositore lo aveva abbozzato nel 1864, portato a termine nel 1866, ma dopo la prima esecuzione ci aveva rimesso mano, e grazie ai preziosi consigli di Joseph Joachim, gli aveva dato una forma definitiva solo nel 1868. Nonostante il lungo processo creativo, il concerto risulta un lavoro omogeneo, con un primo movimento concepito, in maniera piuttosto inusuale, come un preludio Vorspiel al secondo movimento, che e` invece dominato dallwampio melodizzare del violino, e sostenuto da un orchestrazione sempre mobile, capace di tenere viva la tensione e di garantire collegamenti molto fluidi tra le varie sezioni. Il concerto si chiude con un finale di bravura, dallincedere danzante. Bruch non fu amico solo di Joachim al quale dedico` questo concerto ma anche di un altro celebre violinista, Pablo de Sarasate al quale dedico` il Concerto n.2. Autore di una grande quantita` di pezzi virtuosistici, deffetto, che sfruttavano tutte le risorse del violino come le Danze spagnole che gli diedero grande notorieta`, Sarasate segui` anche la moda delle fantasie su temi dopera: la piu` fortunata fu proprio la Fantasia da concerto sulla Carmen, costituita da un preludio e quattro movimenti che rielaborano alcuni dei temi piu` popolari dellwopera con virtuosismi e ornamentazioni: lAragonaise, lHabanera, la Seguidilla, fino alla sfrenata Danse Bohe`me, che richiede vere doti atletiche al solista. Gian lui gi Mattietti 10 luglio S A BA T O o re 2 1 .0 0 Sermoneta, Castello Caetani PRAGUE SINFONIA ORCHESTRA CHRISTIAN BENDA direttore FABRIZIO VON ARX violino WOLFGANG AMADEUS MOZART 1756 - 1791 O u v e r t u r e d a ll w o p e r a t L e N o z z e d i Fi g ar o u K 4 9 2 MAX BRUCH 1838 - 1920 C o n c e r t o n . 1 o p . 2 6 i n S o l m i n o r e p e r v i o l i n o e o rc h e s t r a Allegro moderato Adagio Finale: Allegro energico PABLO DE SARASATE 1844 - 1908 F a n t a s ia d a c o n c e r t o su l la C a r m e n o p . 2 5 WOLFGANG AMADEUS MOZART S i n f o n ia n . 3 5 i n R e m ag g i or e t H af f n e r u K 3 8 5 Allegro con spirito Andante Menuetto Finale: Presto In caso di pioggia il concerto si terra` in altra sede info 0773 605551 - 30250 I L Q U INT ET T O BO T TE S INI, attivo dal 2006, e` lwunico gruppo italiano stabile con lo speciale organico violino, viola, violoncello, contrabbasso, pianoforte usato per la prima volta da Johann N. Hummel nei suoi quintetti op 74 e 87 e consacrato poi da Franz Schubert nel famosissimo quintetto D667 ispirato al lied tLa Trotau. A questo tipo di composizioni il Quintetto Bottesini ha dapprima affiancato celebri quartetti con pianoforte Mozart, Schumann, Brahms e brani virtuosistici di Giovanni Bottesini, il grande contrabbassista, compositore e direttore dorchestra vissuto nella seconda meta` dellOttocento dal quale il Quintetto prende il nome. Quindi, ampliando lo sguardo, i componenti dellensemble hanno scelto di esplorare un repertorio ottocentesco che annovera i tedeschi F. Ries, H. Goetz, laustriaco F. Limmer, i francesi Louise Farrenc e G. Onslow. Riguardo al repertorio del Novecento e contemporaneo, il quintetto ama eseguire brani di R. V. Williams, Astor Piazzolla, con le sue Cuatro Estaciones Porten˜as, e compositori italiani quali Raffaele Bellafronte, Fabrizio Festa, Stefano Taglietti, che hanno scritto nuove opere espressamente dedicate al QB. Il gruppo si e` esibito in diverse rassegne e festivals in Italia, in luoghi prestigiosi Teatro tLa Pergolau di Firenze, Auditorium tLa Vallisau di Bari, sale tPetrassiu e tSinopoliu del Parco della Musica a Roma, Teatro Alfieri di Asti ecc.. Ha effettuato anche importanti tourne´es in Polonia 2006, USA, Ecuador, Venezuela e Brasile 2007, Giordania 2008, USA febbraio 2010 ricevendo notevoli apprezzamenti da parte del pubblico e della stampa specializzata. Nel dicembre 2007 il gruppo e` stato invitato a tenere un concerto in onore del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione di una sua visita di lavoro a Washington. Nellwottobre 2008 Rai Tre ha trasmesso in diretta euroradio un concerto del Quintetto Bottesini dalla Cappella Paolina del Quirinale in Roma, nellwambito della prestigiosa rassegna tI Concerti del Quirinale di RadioTreu. Ew attualmente in preparazione un loro cd, con il quintetto op.16 di Hermann di Goetz e il tForellen-quintettu di Franz Schubert, registrato in esclusiva per la rivista tAmadeusu, che uscira` nel novembre 2010. La parabola artistica di Hermann Goetz 1840-1876 e` la prova tangibile della volubilita` delle mode musicali nel tempo. Alla fine della sua breve esistenza, alla fine dellw800, questo compositore, oggi misconosciuto, era acclamato come uno dei maggiori dellwarea germanica e la sua fama si intensifico` in seguito alla sua prematura scomparsa a causa della tubercolosi che lo aveva colpito. Agli inizi del v900 veniva ricordato come un autore romantico minore, dalle irrealizzate promesse. Solo recentemente e` stato riscoperto e rivalutato quale grande musicista dalla vena melodica nobile e originale, il cui lavoro rappresenta un ponte tra la classicita` di Schubert e Mendelssohn e il romanticismo di Chopin e Brahms. Organista, pianista, matematico, fisico, fu maestro di cappella a Wintherthur, in Svizzera. Tra i suoi lavori principali ricordiamo le opere tLa bisbetica domatau, da Shakespeare, tFrancesca da Riminiu, due sinfonie, due concerti per pianoforte e orchestra, uno per violino e orchestra, molta musica da camera tra cui gli splendidi Quartetto op. 6 e Quintetto op 16. Nel quintetto op. 16 in do minore Goetz torna alla particolare formazione ideata da Hummel nei suoi quintetti op. 74 e op. 87 e ripresa da Schubert nel suo celebre tForellen-quintettu. Lavoro drammatico e appassionato, il quintetto inizia con una malinconica introduzione lenta che mette in risalto lwesplosione del primo tema del tempestoso allegro con fuoco seguente, in forma di sonata. Il bellissimo secondo movimento e` in forma di lied ternario, con un tema principale dominante, poi variato da pianoforte e violino. Il terzo tempo, tquasi minuettou, e` composto da un irruente tema romantico interrotto da un la¨ndler centrale, affidato al violoncello, in forma di canone. Il risoluto finale e` incentrato su un brillante ritmo puntato che domina lwintero movimento in forma di rondo`-sonata sfociando in una fuga vigorosa che conduce alla trascinante stretta finale. Il compositore argentino Astor Piazzolla Mar del Plata, 19211992 studio` composizione e direzione dworchestra, perfezionandosi a Parigi con Nadia Boulanger. Rientrato in patria, fondo` diversi ensemble, come lwOcteto Buenos Aires, lwOrquestra de Cuerdas e il celebre Quintetto con cui tenne concerti in sud e nord America presentando un gran numero di tanghi popolari. Oltre a centinaia di tanghi, ha scritto opere teatrali, un oratorio, brani sinfonici. Le Cuatro Estaciones Porten˜as furono composte dopo il ritorno di Piazzolla in Argentina, come omaggio alle Quattro Stagioni di Vivaldi. Lwaggettivo tporten˜ou nel titolo si riferisce a qualunque cosa o persona sia associata a Buenos Aires. Il primo movimento ad essere composto nel w65 fu il tVeranou, si narra in una sola notte, per la commedia teatrale di Alberto Mun˜oz tMelenita de orou e divenne poi popolarissima nellwarrangiamento fatto da Piazzolla per il celebre gruppo di 15 luglio GIO VEDI` ore 21.3 0 Cori, Chiostro di S. Oliva QUINTETTO BOTTESINI ALESSANDRO CERVO violino FEDERICO STASSI viola GIACOMO GRANDI violoncello ROBERTO DELLA VECCHIA contrabbasso LINDA DI CARLO pianoforte HERMANN GUSTAV GOETZ 1840 - 1876 Q u i n t e t t o o p . 1 6 in D o m i n or e Andante sostenuto - Allegro con fuoco Andante con moto Allegro moderato quasi Menuetto Allegro vivace ASTOR PIAZZOLLA 1921 - 1992 Qu a tr o es tac io n es por te n˜ n˜a as Primavera porten˜a Verano porten˜o Oton˜o porten˜o Invierno porten˜o tango di Anibal Trailo. La suite fu completata nel w69, registrata dal quintetto di Piazzolla al Teatro Regina di Buenos Aires e portata in tour con grande successo. In realta` poco in questa musica suggerisce lwinfluenza di Vivaldi, se non qualche riferimento stilistico barocco nellw Inverno e la costruzione in sequenze della Primavera nonche´, forse, la melodia irregolare e le originali soluzioni armoniche dellwAutunno; la musica rispecchia con esiti affascinanti e coinvolgenti la fosca intensita`, il lirismo e la spinta ritmica dellwinconfondibile neo-tango style di Piazzolla. Q u i n t e t t o B ot t e s in i M A R I A G R A Z I A B E L L O C C H I O ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Milano con Antonio Beltrami e Chiaralberta Pastorelli, diplomandosi con il massimo dei voti, la lode e la menzione dwonore. Successivamente ha studiato al Conservatorio di Berna con Karl Engel e a Milano con Franco Gei. Ha suonato con lwOrchestra da Camera di Pesaro, lwOrchestra Milano Classica, lwOrchestra Sinfonica Siciliana, lwOrchestra della RAI di Milano, lwOrchestra del Teatro Comunale di Bologna, la Scottish Chamber Orchestra, lwOrchestra Toscanini di Parma, lwOrchestra da Camera di Padova e lwOrchestra Sinfonica G. Verdi di Milano. Ha suonato per associazioni concertistiche come lwAutunno Musicale di Como, il Teatro Comunale di Bologna e Ferrara, il Teatro Regio di Parma, Settembre Musica di Torino, MITO-Milano, la Societa` Barattelli de LwAquila, gli Amici della Musica di Padova, Perugia, Firenze, Palermo, Siracusa, Pescara, Campobasso, Sulmona, Mestre, Messina e Vicenza, il Teatro Grande di Brescia, il Teatro Bibiena di Mantova, lwUniversita` di Bologna e Ferrara, il Teatro Donizetti di Bergamo, la Societa` dei Concerti di Milano, Musica nel nostro tempo, Milano Musica, New Music of Middelburg, Klangforum di Vienna, Fondazione Gulbenkian di Lisbona, Festival di Strasburgo, Festival Presences di Parigi, Biennale di Venezia, Printemps des Arts de Montecarlo. Nel 1989 e` stata invitata a far parte dellwOrchestra Schleswig Holstein Music Festival diretta da Leonard Bernstein. E` assistente di Salvatore Accardo ai corsi di perfezionamento dellwAccademia Walter Stauffer di Cremona. Nel 2001 e` stata invitata dallwUniversita` di Valparaiso Cile per una masterclass e concerti. Da diversi anni si dedica allo studio della musica contemporanea collaborando con il Divertimento Ensemble diretto da Sandro Gorli. Ha inciso Cd per Ricordi e Stradivarius. Insegna pianoforte presso lwIstituto Superiore di Studi Musicali tG. Donizettiu di Bergamo. L A U R A C AT R A NI nata a Rimini, ha intrapreso in giovane eta` gli studi musicali, diplomandosi poi a pieni voti in canto e in musica vocale da camera presso il Conservatorio Verdi di Milano, sotto la guida di Daniela Uccello; soprano con voce duttile ed estesa, ha saputo unire musicalita` ed espressivita` teatrale, tanto da poter affrontare generi e stili diversi, specializzandosi nel repertorio barocco e settecentesco e nella musica del novecento e contemporanea. Lattenzione per la musica contemporanea lha vista interprete di numerose esecuzioni di autori del Novecento, tra cui si ricorda Luciano Berio Sequenza III, e di composizioni in prime mondiali quali quelle di Azio Corghi, Alessandro Solbiati, Michele Tadini, Matteo Franceschini e Delilah Gutman. Fruttuosa la collaborazione con il compositore Azio Corghi, per cui ha cantato in diverse occasioni e che per lei ha scritto tIte belluu per soprano e orchestra, eseguito in prima assoluta al Teatro di Cagliari sotto la direzione di Vittorio Parisi e del quale ha anche debuttato Zerlina nel Dissoluto assolto su libretto di Jose` Saramago, al Teatro La Scala di Milano nel 2006 diretta da Marko Letonia. Ha cantato con successo per la Biennale di Venezia 2008 Lost di Fausto Romitelli diretta da Andrea Pestalozza con lensemble UnitedBerlin. Nel 2009 ha interpretato un concerto-spettacolo a voca sola tVOX IN FEMINAu con prime esecuzioni assolute di Matteo Franceschini e Alessandro Solbiati e successivamente, per Milano Musica, in prima esecuzione assoluta t...da viva Voceu di Michele Tadini e i tsei canti del Kokin Shuu di Giacomo Manzoni . 16 luglio V ENERD i` ore 21.0 0 Sermoneta, Castello Caetani MARIA GRAZIA BELLOCCHIO pianoforte LAURA CATRANI soprano Wo r k sh o p N u o v e m u si c h e a S e r m o n e t a Es e c u z i o n e d e i b r a n i c o m p o s t i d a g l i a l l i e v i d e l C o r s o d i Co m p o s i z i o n e d i A l e s s a n d r o S o l b i a t i Come ogni anno a partire dal 2007, il corso di composizione di Alessandro Solbiati approda al concerto finale con lesecuzione dei brani composti dagli studenti durante il corso stesso: nulla di cio` che si ascoltera` in questo concerto, quindi, esiste solo quindici giorni prima del concerto stesso e cio` rende di sicuro piu` emozionante la serata. Questanno, e` stata offerta per la prima volta agli studenti la possibilita` di comporre per la voce: a fianco della pianista Maria Grazia Bellocchio, gia` presente nel workshop 2009, ci sara` quindi la soprano Laura Catrani. E se e` vero che i giovani compositori avranno avuto circa dieci giorni per comporre, altrettanto vero e` che le due straordinarie interpreti avranno avuto circa solo settantadue ore per studiare i brani, certo non semplici. Al termine del concerto, una giuria, formata dai docenti dei Corsi di Sermoneta, dalle due interpreti e dal docente del corso di composizione, sceglieranno, a loro insindacabile giudizio, se e quali giovani compositori promuovere alle Giornate di Musica Contemporanea del Festival Pontino 2011: in questo caso, quindi, la didattica apre direttamente uno spazio per i giovani nellattivita` artistica di livello internazionale. A l es s an d r o S ol b i at i M A R IA NA S IR BU, nata a Iasi, in Romania, ha compiuto i suoi studi allwAccademia di Musica di Bucarest nella classe di violino di Stefan Gheorghiu. Ha iniziato giovanissima la carriera concertistica ottenendo numerosi premi internazionali ed ha suonato come solista nelle piu` importanti sale da concerto di tutto il mondo. Nel 1968 e` stata tra i fondatori del Quartetto Academica. Nel 1985 entra a far parte del Trio di Milano con il pianista Bruno Canino ed il violoncellista Rocco Filippini, con il quale ha partecipato a numerose tourne´es in Europa, USA, Canada e Australia. Nel 1992 Mariana Sirbu e` divenuta il leader del gruppo I Musici. Dal 1994 e` anche membro fondatore e primo violino del Quartetto Stradivari. Ha inciso per la Philips, Dynamic, Schwann - Harmonia Mundi, UNICEF e Decca. Ha insegnato allwAccademia di Musica di Bucarest, alla Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo, allwAccademia Europea di Musica di Erba-Como e ai Corsi di Perfezionamento di Sermoneta. Attualmente e` docente alla Scuola di Musica di Fiesole e allwUniversity of Limerick in Irlanda. Mariana Sirbu suona un violino A. Stradivari del 1702, soprannominato tConte de Fontanau. B R U NO GIU R A NNA, nato in una famiglia di musicisti, e` stato tra i fondatori de I Musici, membro del Quartetto di Roma, e del Trio Italiano dwArchi. Ha iniziato la carriera solistica presentando in prima esecuzione assoluta la Musica da Concerto per viola e orchestra dwarchi dedicatagli da Giorgio Federico Ghedini sotto la direzione di Herbert von Karajan. Ha suonato con orchestre quali Berliner Philharmoniker, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro alla Scala di Milano, e direttori come Claudio Abbado, Sir John Barbirolli, Sergiu Celibidache, Carlo Maria Giulini e Riccardo Muti. Titolare fino al 1998 della cattedra di viola presso la Hochschule der Ku¨nste di Berlino, ha insegnato nella Musik-Akademie di Detmold, nel Conservatorio S.Cecilia di Roma, nel Royal College e nella Royal Academy di Londra ed in master classes in tutto il mondo. Frequentemente invitato al Festival di Marlboro negli Stati Uniti, insegna attualmente nei corsi della Fondazione Stauffer di Cremona, dellwUniversita` di Limerick in Irlanda, dellwAccademia Chigiana di Siena. Dal 1983 al 1992 e` stato direttore artistico dellwOrchestra da Camera di Padova e del Veneto e nel 1988 ha presieduto la giuria della First International Bruno Giuranna Viola Competition in Brasile. La sua vasta discografia comprende registrazioni per Philips, Deutsche Grammophon, EMI. Come violista ha ottenuto una Grammy Award Nomination e come direttore ha vinto un Grand Prix du Disque dellwAcade´mie Charles Cros di Parigi. Attuale Principal Guest Conductor della Irish Chamber Orchestra e` anche presidente di ESTA-Italia European String Teachers Association. Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana, ha ricevuto nel 2003 una laurea in lettere honoris causa dallwUniverita` di Limerick. Le sei Sonate a quattro furono composte da Rossini quando aveva 12 anni, nel periodo del suo soggiorno a Ravenna nel 1804. Lo aveva invitato il giovane Agostino Triossi, appassionato contrabbassista autodidatta, con la richiesta di comporre della musica da camera per un organico che comprendesse il suo strumento, oltre che il violino e il violoncello, strumenti dei quali si dilettavano i suoi cugini Luigi e Giovanni Morini. Queste Sonate che furono poi pubblicate da Ricordi per quartetto darchi, in modo da favorirne la diffusione appaiono ancora legate ai modelli italiani, allo schema del concerto con due movimenti veloci che ne incorniciano uno lento, ne´ presentano ancora quella scrittura strumentale elaborata che Rossini maturo` dopo lapprendistato di contrappunto con padre Mattei, e dopo lo studio dei quartetti e delle sinfonie di Haydn e Mozart. Ma mostrano gia` uno humour tipicamente rossiniano, soprattutto nei due movimenti estremi, dal carattere virtuosistico e piccante, qualche audacia nelle scelte armoniche, una certa impronta operistica negli assoli, che Rossini affida anche al violoncello e al contrabbasso. Un esperimento giovanile e` anche il Sestetto che Mendelssohn compose alleta` di 11 anni, nel periodo in cui era allievo di Friedrich Zelter e aveva cominciato ad appassionarsi alla musica da camera. Destinato a uno strano organico formato da pianoforte, violino, due viole, violoncello e contrabbasso, questo Sestetto pubblicato solo postumo come op.110 pare concepito come un piccolo concerto per pianoforte e archi, con una trasparente costruzione tematica, una scrittura brillante e leggera che preannuncia il celebre Ottetto che vedra` la luce lanno successivo, qualche ammiccamento allo stile di Weber nei movimenti estremi, dal carattere estroverso e brillante, uno strano Minuetto in 6/8. Fu invece in una fase cruciale della carriera compositiva di Antoni´n Dvorˇa´k che nacque il Quintetto per archi in Sol maggiore anche questo con contrabbasso. Dopo un lungo periodo in cui era stato imbevuto di modelli classici e poi wagneriani, Dvorˇa´k aveva cominciato ad abbandonare quei punti di riferimento, a distruggere anche molti dei lavori scritti in precedenza, a seguire la strada dellispirazione musicale ceca, e linfluenza di Smetana. Il Quintetto per archi del 1875 numerato come op.18, poi trasformato in op.77 dalleditore Simrok e` uno dei primi esempi di questo nuovo corso. Inizialmente scritto in cinque movimenti Dvorˇa´k elimino` il secondo Intermezzo, poi rielaborato come Notturno per archi op.40, ha un carattere brillante e una forma piuttosto libera: il movimento inziale ha ad esempio i tratti di unouverture operistica, dominata da un tema ritmico, staccato, danzante, e avviata da unintroduzione molto cupa anche per la presenza simultanea di violoncello e contrabbasso; lo Scherzo cattura per loriginalita` dei suoi ritmi sincopati e la freschezza delle idee, il Poco Andante per il lungo melodizzare del primo violino, accompagnato dal controcanto del violoncello, il rondo` finale per il carattere rusticano che riporta al clima iniziale. Gian lui gi Mattietti 17 luglio S A BA T O o re 2 1 .0 0 Sermoneta, Castello Caetani MARIANA SIRBU BRUNO GIURANNA ROCCO FILIPPINI FRANCO PETRACCHI MIRELA VEDEVA ROBERTO PARUZZO violino viola violoncello contrabbasso contrabbasso pianoforte GIOACHINO ROSSINI 1792 - 1868 So n at a a q u attr o in S ol ma g g io r e per due violini, violoncello e contrabbasso Moderato Andantino Allegro DENIZ TAHBERER 2° violino FELIX MENDELSSOHN 1809 - 1847 Se st etto in R e ma g g io r e o p. 1 10 per pianoforte, violino, due viole, violoncello e contrabbasso Allegro vivace Adagio Menuetto Allegro vivace MIHAI EMIL COCEA 2a viola ˆ ANTONIN DVORA´K 1841 - 1904 Qu i n te tto i n So l m ag g i or e op. 77 per due violini, viola, violoncello e contrabbasso Allegro con fuoco Scherzo Poco andante Finale. Allegro assai JI-WEON MOON 2° violino R O CCO FIL IP PINI e` nato a Lugano in una famiglia di artisti. Compiuti gli studi sotto la guida di Pierre Fournier, ha vinto nel 1964 il Concorso Internazionale di Ginevra, iniziando subito dopo la sua carriera. Ha dato centinaia di concerti nei principali centri musicali dEuropa, delle due Americhe, del Giappone e dellAustralia, ospite della piu` grandi sale La Scala di Milano, lAlbert Hall e il Festival Hall di Londra, il The´aˆtre des Champs Elyse´es di Parigi, la Filarmonica di Berlino, il Musikverein e il Konzerthaus di Vienna, lHerkules Saal di Monaco, il Concertgebouw di Amsterdam, la Carnegie Hall e il Lincoln Center di New York, lOpera House di Sydney, il Teatro Colon di Buenos Aires etc e di famosi festivals Lucerna, Spoleto, Salisburgo, Marlboro dove e` stato invitato ripetutamente da Rudolf Serkin, Edimburgo, Stresa, Pesaro, Newport, Gerusalemme, Ravenna, Helsinki. Svolge unintensa attivita` discografica. Nel 1968 ha fondato il Trio di Milano e, piu` recentemente, il Quartetto Accardo. Suona in duo con il pianista Michele Campanella. Nella musica da camera collabora da anni con alcuni tra i piu` grandi concertisti del nostro tempo. In tempi recenti, ha intensificato la sua attivita` di direttore dorchestra, alla testa di alcune delle principali orchestre italiane. E` accademico di Santa Cecilia. Docente di violoncello presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dal 2003 tiene la classe di musica da camera ai corsi di perfezionamento dellwAccademia di Santa Cecilia. Ha inoltre dato vita nel 1985 ai corsi dellAccademia Stauffer di Cremona. Gia` membro della facolta` dellAcademy of the European Mozart Foundation diretta da Sandor Ve´gh, tiene numerosissimi corsi di perfezionamento tra cui quello alla Scuola di Fiesole. Nel 1997 e` stato insignito del Premio della Fondazione del Centenario della Banca Svizzera Italiana per il contributo allo sviluppo dei rapporti culturali tra Svizzera e Italia. Alcuni tra i massimi compositori di oggi, quali Luciano Berio, Franco Donatori e Salvatore Sciarrino, gli hanno dedicato loro opere. Il suo violoncello e` il Gore Booth, ex Baron Rothschild di Antonio Stradivari 1710. F R A NCO PE TR A CCH I compie i suoi studi a Roma presso il Collegio di Musica di Santa Cecilia dove si e` diplomato con il massimo dei voti. Inizia immediatamente lwattivita` concertistica e nel contempo studia composizione con Di Donato e Margola e direzione dworchestra con Franco Ferrara. Il primo concerto importante e` a Venezia 1960 al Festival di Musica Contemporanea, dove presenta in prima esecuzione il concerto di Firmino Sifonia per contrabbasso e orchestra. La critica e` unanime nel definirlo tastro nascente del concertismo di questo strumentou. Molti compositori gli hanno dedicato importanti composizioni Rota, Mortari, Donatoni, Berio, Trovajoli. Nel 1960 vince il concorso di Primo contrabbasso alla Rai di Torino e nel v62 si trasferisce a Roma dove diventera` il Primo contrabbasso titolare della RAI fino al 1980, anno in cui intraprende definitivamente lwattivita` di solista e direttore dworchestra. In orchestra ha suonato con i piu` importanti direttori, da Bernstein a Karajan, Celibidache, Kubelik, Jochum, Sawallisch, Giulini, Muti, Abbado, Metha, Maazel, Barbirolli, Munch ed altri. Unwesperienza preziosa che Franco Petracchi ha trasmesso a numerosi allievi nel mondo. Nel 1971 vince la cattedra di contrabbasso per i Conservatori ed insegna a Bari, Frosinone, LwAquila e Roma. Nel 1986 ottiene la classe di perfezionamento e tvirtuosite´u al Conservatorio di Ginevra. In questo stesso anno, insieme ai colleghi Accardo, Giuranna e Filippini fonda la Scuola per Strumenti ad Arco tAccademia Walter Staufferu di Cremona e viene invitato ad insegnare anche presso la Scuola di Musica di Fiesole. Ew direttore e docente, da trenta anni, dei prestigiosi Corsi Internazionali di Sermoneta del Campus Internazionale di Musica. Nel 2003 e` stato insignito dal Presidente Ciampi del titolo di tCavaliere di Gran Croce al merito della Repubblicau. E` Accademico di Santa Cecilia. M IR E L A VE D E V A, dopo il diploma di virtuosite´ al Conservatorio di Ginevra e al Concorso Internazionale di Contrabbasso Giovanni Bottesini, viene chiamata da Michel Plasson come solista dellOrchestre du Capitole de Toulose, dove resta per due anni. Avverte presto il bisogno di trasmettere le sue conoscenze strumentali e si dedica allinsegnamento, creando dapprima delle classi per allievi giovanissimi al Conservatorio di Ginevra e allAccademia darchi. Su incarico della direzione dellOrchestra della Scuola di Musica del Conservatorio di Ginevra, realizza numerosi progetti didattici. Oggi, allinterno dellAlta Scuola di Musica del Conservatorio di Ginevra, prosegue la tradizione di eccellenza della scuola avviata dal suo mentore Franco Petracchi, insegnando a studenti provenienti da tutto il mondo. E docente anche al Conservatorio di Saragoza. Tiene master classes in Italia, Spagna, Francia, Bulgaria. I suoi talenti di pedagoga sono unanimemente riconosciuti. La sua attivita` di solista e musicista da camera le hanno consentito di raccogliere numerosi successi sia in Svizzera che allestero. R O BE R TO P AR U Z ZO, laureatosi con il massimo dei voti, lode e menzione tad honoremu presso il Conservatorio G.Verdi di Milano, si perfeziona con Franco Gei, erede della scuola pianistica di Arturo Benedetti Michelangeli. Vincitore di numerosi primi premi in concorsi nazionali ed internazionali, inizia la sua attivita` solistica presentandosi nei principali teatri italiani ed esteri: Theater Volkhaus di Zurigo, National di Berna, Montforthaus di Feldkirch, Theater Basel, Teatro di Locarno, Stadtstheater di Schaffausen, Stadtshalle di Balingen, Hebbel-Theatre di Berlino, Teatro di Istanbul, Hong-Kong. Dal 1995 viene regolarmente invitato dalle piu` prestigiose istituzioni concertistiche italiane quali La Societa` dei Concerti e Serate Musicali di Milano, Societa` dei Concerti di Cremona, Accademia I Filarmonici di Verona, Regio di Parma, Maggio Musicale Fiorentino, Accademia Filarmonica Romana, Associazione tA.Scarlattiu di Napoli, Festival Internazionale delle Nazioni di Citta` di Castello. Nel 2001 effettua una tourne´e con lwOrchestra tHaydnu di Bolzano e Trento eseguendo il Terzo Concerto di Beethoven sotto la direzione di Johannes Wildner. Nel 2002, accompagnato dallwOrchestra Sinfonica delle Fiandre diretta da David Angus, si e` esibito al Concertgebow di Brugge, al Teatro DeSingel di Anversa, al Teatro del Conservatorio di Bruxelles, concludendo la tourne´e a Milano nella Sala Verdi del Conservatorio. Collabora stabilmente con I Solisti del Teatro alla Scala, con i quali ha pubblicato due CD per la rivista musicale Amadeus. Ha registrato per la RAI, RTSI e Sky Classica ed incide per le case discografiche Concerto e Ambitus. Deniz Tahberer Ji-Weon Moon Mihai Emil Cocea Attraverso tutti i suoni, nel multicolore sogno della terra, un tenue suono può essere colto, da chi ascolta segretamente. F. Schlegel Pa s s i o n i , s o g n i , m e m o r i e . Con le Waldszenen Scene della foresta op. 82 1848-49 Schumann guarda alla natura come specchio della propria interiorita`. Nei nove brani che apparentemente descrivono momenti della vita nel bosco, egli compie un viaggio nella propria memoria, esprimendo, come nota Charles Rosen, tuna nostalgia per un presente inesistenteu. Il primo brano, Entrata, descrive lwentrata nel bosco, ossia in un luogo che ci appartiene e che pure e` pieno di misteri e inquietudini. Vi si entra con la massima disposizione a lasciarsi sorprendere e a scoprire se stessi tramite la contemplazione della natura. In Cacciatore in agguato la tensione data dalle pause e dai crescendi sulle note tenute esprime la fatalita` degli eventi che costellano la propria esistenza. Si cambia completamente clima con Fiori solitari. Il titolo e` al plurale: piu` solitudini si sovrappongono e si intrecciano in canone. E non e` affatto un brano triste, giacche´ il sapere che anche gli altri sono soli puo` essere quasi consolatorio. Riuscire a godere della propria condizione, in armonia con la natura, e` una via per lwappagamento e per la felicita`. Non casuale e` la citazione dal Valse sentimentale di Schubert D779 n. 13, che esprime un analogo senso di malinconica serenita`. Ritroviamo lwinciso melodico di Fiori Solitari nel brano successivo, Luogo maledetto, in tuttwaltra atmosfera, quasi vhorrorw, diremmo oggi. I retaggi di stili arcaici, come i ritmi puntati di origine barocca, fanno da attonito paesaggio ad un canto s lo stesso dei fiori solitari, ma in modo minore s di una sconfortante, ineluttabile solitudine. La tonalita` e` re minore, spesso usata da Schumann s e poi, forse non per caso, anche da Brahms s per raccontare storie leggendarie ed epicamente tragiche. Paesaggio felice ci riporta ad una contemplazione piu` leggera e spensierata, da cui traspare un amore per la vita e per la natura a prescindere da ogni possibile sventura. Restiamo in un clima accogliente con Locanda, brano tipicamente germanico, ricco di riferimenti a canzoni popolari, che ricrea lwatmosfera calda e gioviale dei rifugi di montagna a cui si approda dopo lunghe e avventurose fatiche. Uccello profeta e` di gran lunga la piu` moderna composizione mai scritta da Schumann. Siamo al limite dellwatonalita`, eppure le dissonanze non sono qui aggressive, ma fanno parte, fatalmente, del contesto. Un contesto in cui la natura, per il tramite dellwuccello profeta, ci comunica cose prive di una logica umana, ineluttabilmente vere al di la` del bene e del male, del dolore o della gioia. A questa sovrannaturale staticita` fa seguito il brano piu` vitale e propulsivo della raccolta, Canto di Caccia. Altro esempio della fiera adesione di Schumann alla tradizione folclorica germanica, non e` privo pero` di momenti di poesia nella parte centrale, in cui il ferreo ritmo di 6/8 viene quasi intenerito dalle armonie cromatiche. Tutto si conclude con il Congedo: non e` solo un congedo dal bosco, ma anche, forse, da se stesso. Qui egli si commuove, guardandosi indietro e dicendo addio con consapevolezza ma non con tristezza s bensi` con amore s al bosco e alla sua vita. Il suo congedo e` al contempo struggente e sereno. Tutto si esaurisce senza retorica in un naturale tramonto, come recitano i versi di Gustav Pfarrius citati da Schumann nella prima versione del brano: Lwombra degli alberi morbidamente si prolunga Una brezza serale si diffonde nella vallata Le vette lontane dolcemente salutano Lwultimo raggio di sole. Comwe` noto, Chopin era particolarmente a proprio agio con le strutture brevi, piu` adeguate ad accogliere la grande varieta` di atteggiamenti espressivi dettati dalla sua poetica: i suoi Notturni ne sono una esemplare testimonianza. La fama del celeberrimo Notturno op. 9 n. 2 e` certamente giustificata dalla bellezza della linea melodica, che ha una profonda espressione poetica, dettata dalla nostalgia per una felicita` perduta e malinconicamente rievocata. Il Notturno op. 9 n. 3 presenta un carattere piu` complesso ed a tratti ambiguo, accostando momenti ironici e giocosi a passaggi piu` nostalgici. Lo Scherzo n. 1 op. 20 e` uno dei brani piu` estremi ed anticonvenzionali composti dal Genio polacco, rivoluzionario sia per lwasprezza delle dissonanze, sia per modernita` delle soluzioni strumentali. Unwincessante tensione permane durante le parti estreme del brano, placandosi provvisoriamente solo nellwepisodio centrale, una dolcissima ninnananna di struggente nostalgia. NellwArabeske op. 18 Schumann indaga il colore luminoso della tonalita` di do maggiore per dar vita ad una trama polifonica di ornamenti delicati e trasparenti, increspati da frequenti emersioni di una singola voce o di unwinattesa armonia cromatica. Un ricamo, ripetuto con compiacimento ai limiti dellwossessione, alimentato da una instancabile ricerca di purezza. La coda, onirica e contemplativa, sospesa, e` lwapoteosi di questa estetica. tPuoi capire la Fantasia solo se ti riporti a quellwinfelice estate del 1836 in cui rinunciai a te. Il primo movimento e` certo il piu` appassionato tra quanto abbia mai scritto: un profondo lamento per teu. Cosi` Robert Schumann scriveva a Clara Wieck, alludendo alla forzata separazione voluta dal di lei padre Friedrich Wieck, fermamente contrario al loro fidanzamento. Passione e rinuncia, amore inappagato eppure inesauribile sono i sentimenti espressi nella Fantasia in do maggiore op. 17, con piu` intensita` che in ogni altro brano di Schumann. La struttura e` inaudita, plasmata direttamente dallo slancio iniziale. Non si tocca mai terra: il primo accordo di do maggiore allo stato fondamentale si trova solo allwultima pagina del movimento. Tutte le idee tematiche sembrano sgorgare spontaneamente da questo flusso di energia, tanto che ogni tema, prima di apparire in modo compiuto, e` gia` stato contenuto vsegretamentew nei temi precedenti. Il vtenue suonow di cui parla Schlegel nel motto iniziale della Fantasia e` forse proprio questa incessante ma latente passione, che si esprime nelle forme piu` diverse eppure tutte germinate dalla stessa cellula: il tema del Lied di Beethoven An die ferne Geliebte Allwamata lontana. Esso appare esplicitamente solo al termine del primo movimento, suonando, in quel contesto, come il piu` schumanniano dei temi. Subito dopo viene ripetuto altre due volte, in tono via via piu` sommesso e intimo, come una dichiarazione dwamore detta con sempre maggiore commozione e beatitudine. Anche il secondo movimento della Fantasia e` animato da una incessante propulsione, stavolta in una forma piu` regolare di ritmo puntato. Con questo tono eroico e smaccatamente baldanzoso Schumann da una parte rende il suo omaggio alla gloria di Beethoven la Fantasia fu scritta per raccogliere fondi per un monumento a Beethoven, dallwaltra ostenta il desiderio di combattere contro tutti i suoi nemici reali, immaginari o simbolici con la massima energia. Nel terzo movimento lo slancio di passione e` sublimato in una contemplazione assorta e statica. Lwamore e` esteso allwumanita`, allwesistenza tutta. Un modo per Schumann di farsi una ragione della rinuncia s momentanea s a Clara. Eppure la passione riemerge, specie nei due grandi climax, con graduale ma inarrestabile tensione, per poi diluirsi nelle risonanze degli ampi arpeggi di do maggiore conclusivi. Ro b e r t o P r o s s e d a R O BE R T O PR O S SE DA ha recentemente guadagnato una notorieta` internazionale in seguito alle quattro incisioni Decca dedicate a musiche inedite di Felix Mendelssohn, unanimemente elogiate dalle piu` autorevoli riviste specializzate American Record Guide, Fanfare, Diapason, Fono Forum, Amadeus. Ha suonato come solista con la Filarmonica della Scala, la Gewandhaus Orchester di Lipsia, la Mozarteum Orchester di Salisburgo, lwOrchestra Santa Cecilia di Roma, i Berliner Symphoniker, la New Japan Philharmonic, la Moscow State Philharmonic, la Bruxelles Philharmonic. In Italia ha tenuto concerti per il Teatro alla Scala, lOrchestra Verdi e Serate Musicali di Milano, lAccademia Filarmonica Romana, il Teatro la Fenice di Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino e gli Amici della Musica di Firenze, lwUnione Musicale di Torino, il Teatro Comunale di Bologna, il Festival Pontino, il Festival Pianistico di Bergamo e Brescia, la Biennale di Venezia. Nato a Latina nel 1975, ha intrapreso gli studi di pianoforte con Anna Maria Martinelli e Sergio Cafaro. Alla sua formazione hanno contribuito Dmitri Bashkirov, Leon Fleisher, Alexander Lonquich, William Nabore´, Boris Petrushansky, Franco Scala, Charles Rosen, Karl Ulrich Schnabel, Fou Tsong, docenti con cui ha studiato presso lAccademia Pianistica di Imola, lInternational Piano Foundation e ai corsi di Sermoneta. Si e` affermato in vari concorsi internazionali Micheli di Milano, Casagrande di Terni, Schubert di Dortmund, Mozart di Salisburgo. Oltre a Mendelssohn, ha inciso tutte le opere pianistiche di Petrassi e Dallapiccola e, per la Decca, un album chopiniano di grande successo. Recentemente si e` esibito in recital al Teatro alla Scala, allwAccademia di Santa Cecilia, al Rossini Opera Festival, e in concerti come solista con la London Philharmonic, la Calgary Philharmonic e la Gewandhaus Orchester di Lipsia. Con questwultima, diretta di Riccardo Chailly, ha inciso il Concerto inedito in mi minore di Mendelssohn per la Decca. 18 luglio D O M E N I C A o r e 1 9 . 30 Priverno, Abbazia di Fossanova ROBERTO PROSSEDA pianoforte ROBERT SCHUMANN 1810 - 1856 W a l d s z e n e n o p . 82 S c e n e d a l b o s c o Eintritt Ja¨ger auf der Lauer Einsame Blumen Verrufene Stelle Freundliche Landschaft Herberge Vogel als Prophet Jagdlied Abschied FRYDERYK CHOPIN 1810 - 1849 D u e No t t u r n i op . 9 - n. 2 in Mi bemolle maggiore - n. 3 in Si maggiore S c h e r z o n . 1 op . 2 0 in S i m in o r e ROBERT SCHUMANN A r a b e s k e op . 1 8 in D o m ag g io r e F. Chopin F a n t a s i a o p . 1 7 i n D o m a gg i o r e Durchaus phantastisch und leidenschaftlich vorzutragen Ma¨ssig Langsam getragen P A OLO RECCHIA nasce a Fondi. Rimane affascinato e si appassiona al sassofono contralto fin da bambino, grazie al padre che ne aveva uno in casa. Inizia a suonare allweta` di 11 anni, dedicandosi dapprima agli studi classici e poi al jazz, che scopre ed inizia profondamente ad amare ascoltando alcuni dischi di Charlie Parker e Massimo Urbani. A 18 anni si trasferisce a Roma ed inizia una intensa attivita` professionistica. Frequenta master classes tenute da Harry Allen, Bob Mintzer, Rick Margitza, Rita Marcotulli, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, Paolo Fresu, Enrico Rava. Nel 2003 partecipa al Premio Massimo Urbani vincendo una borsa di studio per Siena Jazz. Nel 2004 riceve il 2° premio al Concorso Nazionale tGiovani Talenti del Jazz Italianou a Piacenza e il tPremio Palazzo Valentiniu al Festival tJAZZ&IMAGEu di Villa Celimontana a Roma. Nel 2005 il 2° posto al concorso nazionale di musica jazz di Baronissi. Trascorre un periodo a Parigi e li` suona con Laurent Coq, Alain Jean-Marie, Stephane Belmondo, Pierre Boussaguet, Remi Vignolo. Molteplici le collaborazioni con lworchestra tIodice&Corvini Roma Jazz Ensambleu e con la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra diretta da Maurizio Giammarco. Fa parte del gruppo tSIX SAXu guidato da Javier Girotto; membro del sestetto di Luca Mannutza, con il quale registra tSound Six- Tributo ai Sestetti anni 60u, per lwetichetta Albore Jazz e del quartetto di Nicola Angelucci, con il quale registra tThe First Oneu, per la Via Veneto Jazz. N ICOLA MUR ESU inizia lwattivita` da professionista alla fine degli anni v80, suonando con diversi gruppi nei jazz club e festivals nazionali. Frequenta la Scuola di Perfezionamento di Siena Jazz, dove segue i corsi di musica dassieme tenuti da Furio Di Castri e da Stefano Battaglia, ed il corso di contrabbasso tenuto da Furio Di Castri. Come contrabassista della Big Band del Centro Jazz di Torino collabora prima con Enrico Rava e poi con Lee Konitz. Entra a far parte del tSestetTou gruppo con il quale partecipa al festival di Coutance in Normandia, ai festivals internazionali di Namur Belgio e Tours Francia nel 1996. Con la Big Band di Torino, diretta da Gianni Basso, partecipa al tJVC Newport jazz festivalu tenutosi a Torino e al festival di tdue Laghi Jazzu di Avigliana vantando la collaborazione del trombettista americano Benny Bailey. Si inserisce poi nel trio del pianista Antonio Farao` e nel quartetto del sassofonista Renato DwAiello. Collabora con Giulio Capiozzo con il quale partecipa a lunghissimi tours Italiani ed Europei con artisti internazionali quali Jimmy Owens, Tony Scott, George Cables, Harold Land, Paola West e con Antonio Ciacca con il quale suona in in festivals internazionali con ospiti americani illustri, tra i quali Steve Lacy, Art Farmer, John Betsch, Larry Smith, Eliot Zigmund, Doug Hammond, Benny Golson, Steve Grossman, Johnny Griffin. N ICOLA ANGELU CCI inizia giovanissimo in Abruzzo, sua terra dorigine lo studio della batteria con il batterista e percussionista Alberto Biondi. Si trasferisce a Roma dove approfondisce gli studi jazzistici con il batterista Lorenzo Tucci e con il pianista Luca Mannutza. Musicista dallesperienza ormai indiscussa, sideman di molti tra i piu` interessanti leader del Jazz, quali Benny Golson, Steve Grossman, Sonny Fortune, Wess Anderson, Jeremy Pelt, Joel Frahm, Andy Gravish, Jim Rotondi, John Hicks. Di recente si e` esibito a New York, nel prestigioso Dizzys Club al Lincoln Center, con Joey DeFrancesco, George Garzone, Rosario Giuliani, in occassione dell uItalian Jazz Daysu. Ew stato membro del trio di Enrico Pieranunzi, del tlive touru 2008 di Mario Biondi ed attualmente fa parte di diversi progetti come ad esempio la band di Rosario Bonaccorso, Max Ionata, Luca Mannutza, Paolo Recchia, Stefania Tallini. Vanta diverse registrazioni e collaborazioni con Franceco Cafiso, Bob Mintzer, Mike Stern, Fabrizio Bosso, Dado Moroni, Gabriele Mirabassi, Maurizio Rolli, Maurizio Giammarco, Javier Girotto. Ha vinto numerosi premi e borse di studio tra cui una presso il prestigioso Columbia College a Chicago nel 2000, il concorso tBaronissi Jazzu nel 2000 e 2004, il tGran Prix du Publicu al Tramplin Jazz dAvignon nel 2002 e del t26th Hoeilaart Jazz Contestu in Belgio nel 2004. Repertorio consolidato e composto anche da brani originali del leader Recchia: Boulevard Victor, scritta durante un lungo soggiorno a Parigi e caratterizzata da un iniziale tempo latino che sfocia in un tempo swing e November, ballad cantabile, melodica in tonalita` minore ed intimo omaggio alla strage di Nassirya nel novembre 2003, fanno gia` parte del suo primo disco tIntroducing Paolo Recchia featuring Dado Moroniu eseguite originariamente in quartetto. Brani piu` recenti, di evidente ispirazione coltraniana, sono Peace Hotel, dal tema iniziale e finale in tonalita` maggiore ed una parte centrale free caratterizzata da assoli liberi che si inseriscono nella logica del pathos e del dialogo tra i diversi strumenti e Ariws Desire, in cui contrabbasso e batteria accompagnano il solista utilizzando divisioni ritmiche in tempi dispari; entrambi i brani sono dedicati ad una donna, allwamore e al progetto di vita e appartengono al prossimo lavoro discografico del Trio, registrato con uno speciale ospite alla trombra, Alex Sipiagin. Valorizzano il repertorio brani appartenenti alla grande tradizione jazzistica americana: Who Can I turn To, canzone del musical tThe Roar of the Greasepaintu, famoso a Broadway nel 1964; in questo brano la sezione ritmica mantiene degli obbligati sia sulla melodia che sullwassolo di sax, il tutto in un tempo medium swing dal sound piu` classico. Tenor Madness, blues dal ritmo incalzante e concitato e Pent up House, in cui viene semplificato ed alleggerito il tema rispetto alla versione originale ed arricchito da interventi ritmici: si tratta di brani del grande Sonny Rollins, uno dei piu` grandi musicisti della storia del jazz, ancora vivente. Lazy bird, contenuta in un uno dei dischi piu` importanti della storia del jazz: tBlue Trainu di John Coltrane, primario riferimento di Recchia; con un tempo fast, il brano viene introdotto con un solo batteria in tempo di samba e rivisitato ed eseguito attraverso lwutilizzo di poliritmie e tempi dispari. P a o lo R e c c hi a 21 luglio MER COLE DI` ore 21 .0 0 Fondi, Chiostro di S. Domenico PAOLO RECCHIA TRIO PAOLO RECCHIA sassofono NICOLA MURESU contrabbasso NICOLA ANGELUCCI batteria PAOLO RECCHIA 1980 B o u le v ar d V i c t o r SONNY ROLLINS 1930 P e n t u p H o u se LESLIE BRICUSSE & ANTONY NEWLEY W ho C a n I turn T o PAOLO RECCHIA N ov e mb e r SONNY ROLLINS T e n o r M a d n e ss PAOLO RECCHIA P ea ce H o t e l A r i ws D e si r e JOHN COLTRANE 1926 - 1967 L az y B ir d S ILVIA DwAUGELLO, nata nel 1990, vive ad Anzio. Ha iniziato gli studi pianistici con la Prof.ssa Maria Teresa Chillemi. Dal 2002 frequenta il Conservatorio di Musica tO.Respighiu di Latina nella classe di Maria Paola Manzi e da questwanno e` iscritta alla facolta` di Lettere e Filosofia allwUniversita` tLa Sapienzau di Roma. Ha partecipato alle Masterclass, come allieva effettiva, di Aldo Ciccolini e Francisco Alvarez Diaz. Come solista, ha conseguito il primo premio al Concorso Pianistico Nazionale tCitta` di Rocchettau e il secondo premio al Concorso Pianistico tLia Tortorau. Nel corrente anno accademico ha suonato nella stagione artistica del Conservatorio di Latina in una rassegna di concerti dedicati a Schumann e Chopin. S TEFANO NANNI inizia lo studio del sassofono allweta` di 10 anni. Attualmente frequenta il 4° anno nel Conservatorio Statale di Musica tOttorino Respighiu di Latina nella classe di Daniele Caporaso. Ha suonato per importanti associazioni culturali nazionali: Associazione Musicale Tarquinese, Festival di Musica da Camera nel comune di Gerace RC, FIDAPA di Latina. Ha partecipato a diversi concorsi nazionali ottenendo ottimi riconoscimenti: concorso nazionale tCitta` di Magliano Sabinau 1° classificato, VIII concorso nazionale tCitta` di Riccioneu 2° classificato, Concorso tNuovi orizzontiu Citta` di Arezzo 1° classificato. Ha partecipato ad una masterclass di sassofono con Renato Trombi` Primo sax tenore della banda musicale dellwesercito e questwestate e` stato invitato ad una masterclass a Poitiers, in Francia, con i professori dellw tAcademie Habanerau. G ABRIELE PEZONE, giovanissimo, vince i primi concorsi in ambito compositivo. Ha studiato pianoforte sotto la guida di Antonio Luciani diplomandosi brillantemente presso il Conservatorio tO. Respighiu di Latina con Salvatorella Coggi. Successivamente si e` perfezionato con Alessandra Ammara e Roberto Prosseda con cui si e` esibito a 4 mani nel Festival Pontino 2009. Sempre presso il Conservatorio di Latina studia organo e composizione organistica con Luigi Sacco. Contemporaneamente studia composizione, contrappunto e fuga con Alberto Meoli e musica corale e direzione di coro con Mauro Bacherini. Ha frequentato il triennio dei corsi di animazione liturgica della Diocesi di Roma tenuti da Marco Frisina. Ha studiato direzione dworchestra con Narciso Sofia, Manlio Benzi, Nicola Samale e Deian Pavlov dirigendo la Corelli Chamber Orchestra e la Vidin State Philharmonic Orchestra Bulgaria. E fondatore del SoundTrack Ensemble, gruppo strumentale composto da giovani musicisti pontini e segretario della Commissione per la Musica e il Canto sacro dellwArcidiocesi di Gaeta. Nel 2006 ha vinto la V edizione del Premio Internazionale tGiuseppe Sciaccau sezione musica con il brano inedito per pianoforte tMozarteumu. Ew direttore artistico della Settimana Culturale Fondana e direttore musicale dellwopera t12 s Wojtyla generation love rock musicalu musiche e testi di Raffaele Avallone, che e` stata presentata in Polonia con esiti entusiasmanti. Organista titolare dellwArcidiocesi di Gaeta, sue esecuzioni sono state trasmesse in diretta, tra gli altri, da SAT2000, da RadioMaria e da TVP Polonia. Insieme al pianista Leone Keith Tuccinardi forma il Duo Pianistico Italiano; in questa formazione si sono recentemente esibiti, tra i numerosissimi concerti, a Pescara, a Roma e a Milano, con grande successo. Alla intensa attivita` concertistica affianca lwinsegnamento del pianoforte presso il Centro Studi Musicali ARS di Fondi LT. Il concerto di questa sera si apre con un omaggio al compositore Robert Schumann, di cui ricorre il 200esimo anniversario della nascita. LArabeske op. 18 in Do maggiore risale al 1839; il brano, in cui si riscontra una notevole influenza per il gusto viennese, viene composto in un periodo molto travagliato per il musicista tedesco, che qui percepiamo quasi come fosse in una pausa di riflessione di carattere contrappuntistica. Lo Studio n. 1 in Si bemolle maggiore op. 104 di Felix Mendelssohn e` decisamente un pezzo di bravura e dimostra che lautore, oltre ad essere il compositore tanto apprezzato che tutti ammirano, era uno dei migliori pianisti della propria generazione. La Rapsodia op. 79 n. 2 il Sol minore, datata 1879, fa parte di quelle composizioni che segnano linizio dellultimo periodo compositivo di Johannes Brahms. In questo brano, come pure in tutti gli altri degli stessi anni, si avverte una fortissima visione sinfonica della musica. Cio` non e` un caso, basti pensare al fatto che Brahms scrisse la sua prima sinfonia a 44 anni cosa assai rara nel panorama della musica sinfonica e questo suo modo di comporre lo ha accompagnato per quasi tutte le sue opere successive. Questa rapsodia ha un impeto romantico particolarmente spiccato, caratteristica molto diffusa nella musica del compositore di Amburgo, che possiamo ritrovare anche nellIntermezzo op. 117 n. 2 in Si bemolle minore. Il programma della prima parte si chiude con il celebre Scherzo in Do diesis minore op. 39 di Fryderych Chopin, anchegli come Schumann nato nel 1810. La composizione, che risale al 1838-39, inizia a vedere la luce a Maiorca, nel periodo in cui Chopin visse la` insieme alla scrittrice George Sand. Tale relazione, sebbene percepita come scandalosa dalla societa` dellepoca la Sand era separata dal marito ed aveva gia` avuto diversi amanti tufficialiu prima di iniziare la relazione col compositore polacco, di fatto segna linizio degli anni piu` felici e fecondi per Chopin, anni in cui scrivera` alcune delle pagine piu` belle del repertorio pianistico di ogni epoca. La Fantasia su un tema originale di Jules Auguste Demersseman e` un brano molto impegnativo ma di grande impatto per il pubblico. Scritta nel 1860, e` una delle composizioni piu` note per sax contralto e pianoforte. Paul Creston, nome darte di Giuseppe Guttoveggio, e` stato un compositore di origini siciliane nato in America. Tra i suoi lavori piu` noti spicca la Sonata op. 19 per sax contralto e pianoforte, risalente al 1939. Da sottolineare come Creston, compositore molto creativo, dovette lasciare gli studi musicali per aiutare economicamente la famiglia; ottenuto un lavoro come banchiere prima ed assicuratore poi, non lascio` mai la musica, esercitandosi nelle ore notturne al pianoforte. La sonata, che appartiene a questo periodo, in alcuni punti risente degli influssi relativi alle ricerche sulla musica folklorica che lautore compi` durante i propri studi. Pedro Iturralde e` un sassofonista e compositore spagnolo molto apprezzato in ambito internazionale. La sua fama e` dovuta alla sperimentazione di un nuovo linguaggio compositivo, nato dalla fusione del jazz con il flamenco. In questo ambito si sviluppano le sue composizioni, tra cui spiccano la Suite Hellenica e Pequen˜a czarda, dove stile classico, jazz e canti popolari spagnoli si fondono in un incessante susseguirsi di ritmi e melodie. Il concerto si conclude con Scaramouche, celeberrima composizione di Darius Milhaud. Il brano, scritto per sax alto e orchestra, viene eseguito nella versione con la riduzione pianistica; questa opera, facente parte di un catalogo di 450 lavori composti da Milhaud, ben rappresenta il modus operandi del compositore francese: il suo stile e` influenzato sia da Satie che dai ritmi esotici, specialmente quelli del Brasile, che ebbe modo di conoscere nei suoi viaggi. Il risultato e` un linguaggio decisamente ironico e moderno, caratterizzato da un notevole contrappunto e da unarmonia che sconfina anche nellatonalita`. Ga br ie le Pe zo ne 22 luglio GIO VEDI` ore 21.3 0 Sperlonga, Auditorium SILVIA DwAUGELLO STEFANO NANNI GABRIELE PEZONE pianoforte sassofono pianoforte ROBERT SCHUMANN 1810 - 1856 A r a b e s k e op . 1 8 in D o m ag g io r e FELIX MENDELSSOHN 1809 - 1847 S t u d i o n . 1 i n S i b e m o l l e m a gg i o r e o p . 1 0 4 b JOHANNES BRAHMS 1833 - 1897 R a p s o d i a n . 2 i n S o l m i n o re o p . 7 9 Molto passionato, ma non troppo allegro I n t e r me z z o n . 2 in S i b e m o ll e m in o r e o p . 1 1 7 Andante non troppo FRYDERYK CHOPIN 1810 - 1849 S c h e r z o n . 3 in D o d i e s i s m i n or e o p . 3 9 JULES AUGUSTE DEMERSSEMAN 1833 - 1866 F an ta s ia per sassofono e pianoforte PAUL CRESTON 1906 - 1985 S o n at a o p . 1 9 With vigor - With tranquillity - With galety PEDRO ITURRALDE 1929 S u i t e H e l le n ic a Kalamatianos - Funky - Valse e Kritis P eq u en˜ n˜a a cza r da per sassofono e pianoforte DARIUS MILHAUD 1892 - 1974 S c ar a mo u c h e Vivo - Moderato - Brazileira: tempo di samba I n c o ll ab o r az io n e c o n i l C o n s e r v a t o r i o t O . Re s p i g h i u d i L a t i n a A L D O R A G O NE , nato a Bari, si diploma presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma sotto la guida di Giuseppe Scotese. Studia poi a Roma e Parigi con Aldo Ciccolini. Nel 1998 gli viene assegnata una borsa di studio triennale dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia dove frequenta, dal 1998 al 2001, i Corsi di Alto Concertismo tenuti da Eugenio Bagnoli. Nellwanno 2000, sotto la guida di Marcella Crudeli, consegue, allwunanimita` e con le congratulazioni della giuria, il Diploma di Esecuzione Pianistica presso la prestigiosa Ecole Normale de Musique Alfred Cortot di Parigi. Successivamente, il governo del Lussemburgo gli assegna due borse di studio per la frequenza delle Masterclass tenute da Evgenij Moguilevski nel 1999 e Pavel Gililov nel 2001. Aldo Ragone ha suonato in Masterclass per importanti artisti e pedagoghi quali Andre´ Watts, Massimiliano Damerini, Ann Schein e Tigran Alikhanov, direttore del Conservatorio di Mosca. Nel 2006 gli viene assegnata una borsa di studio dal Festival di Aspen, dove studia con Rita Sloan. Aldo Ragone si e` esibito in italia suonando per le piu` importanti societa` di concerti. Negli Stati Uniti ha tenuto concerti a Washington, al Kennedy Center, nella Gildenhorn Recital Hall dellwUniversita` del Maryland, presso la Dacon Bacon House, lwIstituto Culturale Brasiliano, la Societa` Italiana di Cultura, il Washington Arts Club, la Strathmore Hall Mansion, in Virginia al Lyceum, nella stagione della Fairfax Town Hall e Rappahannock Series ed a Baltimora nella stagione della Old St. Paul Church. Ha vinto primi premi in numerosi concorsi pianistici in Italia e allwesetro. Nel giugno 2004 e` finalista al Concorso Internazionale Adilja Alieva in Francia. Nello stesso mese, la Societaw Italiana di Cultura di Washington, DC, gli assegna lo Young Artist Award per meriti artistici. Aldo Ragone ha studiato con la pianista russa Larissa Dedova allwUniversitaw del Maryland, dove ew stato assistente dal 2003 al 2006 e dove ha conseguito, nel 2007, il Dottorato in Arti Musicali con una ambiziosa tesi sulle dieci sonate ed i 24 preludi op. 11 di Alexander Skriabin. Nel 2008, ha conseguito lArtist Diploma in esecuzione pianistica, presso Denver University sotto la guida di Theodor Lichtmann e Steven Mayer. Dal 2007 al 2009 ha insegnato pianoforte alla gesuita Regis University di Denver. Nel 1892, lanno in cui Brahms compose i tre Intermezzi op.117, morirono sua sorella Elise e lamica Elizabeth von Herzogenberg. Da qui il carattere dolente del breve ciclo, che insieme alle raccolte gemelle dellop.116, 118 e 119, costituisce una sorta di diario intimo degli ultimi anni del compositore. I tre Intermezzi op.117 mostrano una forte carica evocativa basata su una ricercata scrittura armonica, sulla fusione tra il principio della variazione e quello dello sviluppo, sulla ricerca delle mezzetinte. Il primo e` una pagina struggente, ispirata a unantica ninna nanna scozzese nLamento di Lady Anna Bothwello della quale Brahms mise in epigrafe i primi due versi: nDormi tranquillo, bambino mio! Dormi tranquillo e sereno / Mi fa tanta pena vederti piangere!o. Il secondo intermezzo ha il carattere di una nobile elegia, nonostante la scrittura frastagliata e lambiguo percorso tonale, mentre il terzo sembra una ballata nordica, avviata da un lugubre ritmo di marcia. Unatmosfera sinistra e gotica avvolge anche la Sonata op.23 che Skrjabin compose tra il 1987 e il 1898 ispirandosi allimmagine di un castello in rovina, anche se poi aggiunse un vero e proprio programma che intitolo` nStati danimoo pubblicato postumo, una sorta di messa in scena visionaria: nel primo movimento nlanima libera e selvaggia si precipita con passione nel dolore e nella lottao; nel secondo nlanima ha trovato una sorta di riposo momentaneo 5…6o; nel terzo nLanima naviga alla deriva in un mare di sentimenti dolci e melanconici 5…6o; nel quarto nLanima si dibatte e lotta con ardore nella bufera degli elementi scatenatio. Il compositore piu` amato, studiato, imitato nella storia della musica e` probabilmente Johann Sebastian Bach, anche il piu` trascritto e riadattato da compositori e da pianisti: basti pensare alle rivisitazioni dei suoi corali fatte Harold Bauer pianista londinese, allievo a Parigi di Paderewski, primo interprete di Childrens Corner di Debussy e da Ferruccio Busoni, che trascrisse, tra laltro, anche la Fantasia Cromatica e Fuga in re minore, monumento contrappuntistico dotato di una grande forza espressiva, che spiega il suo successo in epoca romantica. Bach fu un mito anche per Heitor Villa-Lobos, che secondo alcuni biografi se ne innamoro` alleta` di otto anni, quando ascolto` per la prima volta sua zia Zizinha suonare dei pezzi del Clavicembalo ben temperato . Negli anni trenta comincio` a comporre il ciclo delle Bachianas Brasileiras, destinato a diventare la sua opera piu` famosa: si tratta di nove composizioni, per diverse combinazioni strumentali, che fondono elementi brasiliani in particolare i choro˜es urbani di Rio de Janeiro con il contrappunto bachiano, che il compositore brasiliano considerava come una fonte universale di ispirazione. La Bachianas Brasileiras n.4, lunica scritta per strumento solista il pianoforte mostra una quantita` di spunti interessanti: una citazione della Partita BWV 830 allinizio del preludio; la ripetizione di un motivo nel registro acuto che richiama il canto dellaraponga Procnias nudicollis, uccello simile al passero molto diffuso in Sudamerica; una ballata del nord-est del Brasile O mana deixeu ir citata nellAria; una melodia della regione di Sa˜o Paulo nel Miudinho finale. Gian lui gi Mattietti 23 luglio VENE RDI w o re 21 .0 0 Fondi, Palazzo Caetani ALDO RAGONE pianoforte JOHANNES BRAHMS 1833 - 1897 T r e I n t e r m e z z i o p . 11 7 - n. 1 in Mi bemolle maggiore Andante moderato - n. 2 in Si bemolle minore Andante non troppo e con molta espressione - n. 3 in Do diesis minore Andante con moto ALEKSANDER SKRJABIN 1872 - 1915 S o n a t a n . 3 i n F a d i e s i s m i n o re o p . 2 3 Drammatico Allegretto Andante Presto con fuoco J. S. BACH - H. BAUER C o ra l e t J e s u s b l e i b e t m e i n e F r e u d e u J. S. BACH - F. BUSONI C o ra l e t N u n k o m m w d e r H e i d e H e i l a n d u JOHANN SEBASTIAN BACH 1685 - 1750 F a n t a s i a C r o m a t i c a e F u g a i n R e m i n o r e B W V 90 3 HEITOR VILLA-LOBOS 1887 - 1959 B a c h i a n a s B ra s i l e i r a s n . 4 - S u i t e Preludio Introduc¸a˜o. Lento Coral Canto de Serta˜o. Largo Aria Cantiga. Moderato Dansa Miudinho. Muito ritmado e animado Q U IR I NO PR INCIP E, nato a Gorizia il 19 novembre 1935, Accademico di Santa Cecilia in Roma, si e` laureato in filosofia allwUniversita` di Padova. Dopo una breve carriera militare come ufficiale di artiglieria da montagna, dal 1958 al 1979 ha insegnato dapprima nei Licei Classici del Veneto, della Lombardia e di Milano, poi 1979-1999 nei corsi superiori di musicologia del Conservatorio tGiuseppe Verdiu di Milano, e infine 2000-2004 e` stato docente a contratto di storia della musica moderna e contemporanea allwUniversita` di Trieste, svolgendo nello stesso tempo i corsi di storia della critica musicale, di estetica musicale e di lingua tedesca per musicologi. Dallwanno accademico 2005-2006 insegna filosofia della musica nella Facolta` di Lettere e Filosofia dellwUniversita` di Roma Tre. Fra i suoi libri su argomenti musicali: Mahler, Rusconi, Milano 1983, nuova edizione Bompiani, Milano 2002; Strauss, Rusconi, Milano 1989, nuova edizione Bompiani, Milano 2004; La tSonnambulau di Vincenzo Bellini, Mursia, Milano 1991; I quartetti per archi di Beethoven, Anabasi, Milano 1993; Lwopera tedesca tra il 1830 e il 1918, Utet, Torino 1996; La musica a Milano nel Novecento, Treccani, Roma 1996; Gianandrea Gavazzeni alla Scala, Edizioni del Teatro alla Scala, Milano 2001; Riccardo Muti, Editoriale tIl Sole 24 Oreu, Milano 2003; Il teatro dwopera tedesco 1830-1918, LwEpos, Palermo 2004. Saggista e poeta, ha pubblicato inoltre Vita e morte della scuola, Rusconi, Milano 1970; Il libro dei cinque sentieri, poesie, Scheiwiller, Milano 1973 Premio Sebeto 1974, La rivelazione incompiuta, Rusconi, Milano 1974, Il rombo del motore, Vallecchi, Firenze 1974, Manuale di idee per la scuola, Rusconi, Milano 1977 Premio Sibari 1978, Un orrore dellwadolescenza, ovvero Come tradurre tLenoreu, Edizioni dellwAltana, Roma 2004. Quirino Principe e` membro della Consulta Regionale per la Musica della Regione Lombardia. Dal 1993 al 1997 e` stato consigliere dwamministrazione e presidente della Commissione Artistica del Teatro alla Scala, e consigliere dellwIstituzione civica Teatro Fraschini e Istituto Vittadini di Pavia. Attualmente e` consigliere dellwEnte Pomeriggi Musicali di Milano, della Casa di Riposo tGiuseppe Verdiu di Milano, dellwIstituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei di Gorizia. Per lwinsieme della sua attivita`, nel 1996 e` stato insignito dal Presidente della Repubblica dwAustria della massima onorificenza austriaca, la Croce dwOnore tEhrenkreuzu di Prima Classe. Nel 2005 gli e` stato assegnato il Premio tCitta` di Goriziau per avere onorato il nome di questa citta` del mondo. E` il vincitore per la critica musicale della nona edizione 2005 del tPremio Imola - Le vie della criticau. Nel giugno 2006 e` stato eletto Accademico di Santa Cecilia in Roma. In occasione dellwanniversario Mozartiano del 2006, lwAssociazione Musicale tSergio Gaggiau di Cividale del Friuli ha realizzato unwinedita e complessa produzione, che si e` guadagnata uno spazio del tutto personale tra gli eventi europei nati per celebrare il genio del compositore salisburghese. Al grande violista e compositore Vladimir Mendelssohn e` stata commissionata la ricostruzione della Pantomima Faschingpantomime kv 446, composizione che e` giunta fino a noi unicamente con la parte del primo violino, essendo andate perse le altre quattro parti previste dal suo organico, quartetto dwarchi e basso continuo. Questa sinora e` lwunica ricostruzione realizzata integralmente in alcune scene, infatti, il primo violino ha una figurazione di totale accompagnamento e per lworganico originale. La Pantomima kv 446 e` stata sinora rappresentata in due versioni. Il primo allestimento scenico del 2006, fu realizzato in simbiosi con una deliziosa commedia dellwarte, appositamente scritta su commissione della Gaggia da Quirino Principe, indiscussa autorita` critica e musicologica europea. Principe ha sviluppato da par suo lwesile canovaccio presente sempre sulla parte superstite del primo violino e ora la novita` letteraria costituisce laltro importante tassello dellwintera operazione culturale. In questa versione e` stata rappresentata, tra le altre sedi, presso il Teatro Comunale tA. Ristoriu di Cividale del Friuli, la Villa Manin di Passariano, lwEstate Musicale di Portogruaro, il Festival delle Murge, la stagione dellwAssociazione Musicale Filarmonica di Terni. La seconda realizzazione scenica e` stata realizzata in una versione totalmente pantomimica, coreografata e rappresentata magistralmente da Tiina Lindfors, fondatrice del Dance Theatre ERI, importante compagnia di danza contemporanea finlandese. Ha avuto la sua premie`re nel 2007 al Chamber Music Festival di Kuhmo, in Finlandia - una dei piu` importanti festival internazionali di musica da camera. In questa veste e` stata poi presentata al ad Helsinki a Turku e a Stoccolma. Con una versione ampliata dallaggiunta di unwintroduzione iniziale, unwinedita coreografia costruita su due brani di Alfred Schnittke: Moz - Art per due violini - composto con frammenti tematici tratti proprio dal kv 446 mozartiano - e la Pantomime, per violino e pianoforte, ultima danza dalla tSuite in Stile Anticou, e` stata presentata in Italia per la prima volta nellwottobre 2008, in una serie di concerti che ha toccato prestigiose sedi, tra cui il Piccolo Regio di Torino e il Teatro Comunale di Monfalcone. 24 luglio S A BA T O o re 2 1 .0 0 Sermoneta, Castello Caetani OLGA POGORELOVA DIEGO ROMANO MARGHERITA COSSIO LUIGI PUXEDDU ANDREA RUCLI SANDRA TOFFOLATI GIORGIO MONTE MANUEL BUTTUS QUIRINO PRINCIPE GLORIA NALETTO violino violino viola violoncello pianoforte colombina pierrot e pantalone balanzone arlecchino burattinaio WOLFGANG AMADEUS MOZART 1756 - 1791 P an t o mi m a p e r i l C ar n e v a l e K . 4 4 6 per due violini, viola e continuo Rifacimento dello spartito musicale a cura di Vladimir Mendelssohn Trasformazione del canovaccio e rielaborazione in testo drammatico di Quirino Principe Realizzazione scenica del Teatrino del Rifo O L G A PO GO R E L O VA, nata nel 1976 a Worones Russia, ha iniziato lo studio del violino a cinque anni sotto la guida del prof. Polakov presso la locale scuola di musica. Allieva nel 1991 e 1992 della signora Glesarova al Conservatorio di Mosca, si trasferisce nel 1993 a Monaco, dove si diploma con il massimo dei voti e la lode nel 1993 sotta la guida del prof. Schneider, con il quale poi ha continuato a perfezionarsi. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in concorsi internazionali, tra i quali il concorso di Odessa 1989, diploma con lode Friburgo 1991 e 1994, Weimar e Iserloh. Attualmente ricopre lwimportante funzione di spalla solista con lwOrchestra dellwOpera di Darmstadt in Germania. Insegna presso la scuola di Fiesole come assistente di Pavel Vernikov. D IE G O R OM ANO, diplomatosi al conservatorio Verdi di Como con il massimo dei voti e menzione, ha ottenuto numerosi premi rassegne M. Benvenuti Vittorio Veneto, rassegne migliori diplomati 2009 di Castrocaro Terme, concorso Nuovi Orizzonti AR. Attualmente studia col M. K. Wegrzyn presso lHochschule fu¨r Musik und Teather di Hannover. M A R G HE R IT A C O SS IO, nata a Udine, si e` diplomata brillantemente in viola nel 1995 presso il Conservatorio Statale della sua citta`. Ha studiato con J. Levitz e D. Rossi e conseguito il diploma triennale di alto perfezionamento presso la Scuola di Musica di Fiesole con Hatto Beyerle viola storica del quartetto Alban Berg. Ha collaborato regolarmente con lwOrchestra di Padova e del Veneto e con lwOrchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Regio di Parma ed anche in qualita` di prima viola con lwOrchestra Internazionale dwItalia. Collabora inoltre con lwOrchestra dwArchi Italiana diretta da Mario Brunello e con lwOrchestra Symphonica Toscanini diretta da L. Maazel. Ricopre il ruolo di prima viola nellwOrchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia e nellworchestra Mitteleuropea. Recentemente ha suonato in formazione cameristica per i concerti in diretta a Radio Tre dal Quirinale. L U I G I PU XE DDU, nato a Rovigo nel 1967, ha studiato violoncello con Luca Simoncini, Franco Rossi, Amedeo Baldovino, Mario Brunello, David Geringas Mozarteum di Salisburgo, Antonio Janigro, Paolo Borciani e il Trio di Trieste. Fa parte di numerose formazioni cameristiche tra cui il Trio con il noto soprano Mara Zampieri, con impegni nei principali festivals e teatri europei Festival della Carinzia, Graz Musikverein, Amburgo Staatsoper , Festival di Bregenz, Vienna Musikverein, Eisenstadt Festival Haydn, Teatro Nacional di Lisbona, Auditorium Lisinski di Zagabria, ecc.. Ha registrato per le case discografiche BRILLIANT, HYPERION, RCA, ERATO, FREQUENZ, DAD Records e per le reti televisive RAI 1,RAI 2, RAI 3, Sky, ORF. Delle sue registrazioni sono uscite recensioni molto positive nelle piu` importanti riviste del settore discografiche tra cui Musica, Diapason, Le Monde de la Musique. Dal 1989 al 2006 e` stato primo violoncello solista con il famoso ensemble tI Solisti Venetiu, partecipando a tourne´es in tutto il mondo, esibendosi in oltre 1000 concerti nei teatri e nelle sale piu` importanti. E` titolare della classe di violoncello al Conservatorio Statale di Musica di Adria. Giorgio Monte Pierrot Sandra Toffolati e Manuel Buttus A NDR E A RU CL I, pianista, ha concluso cum laude i suoi studi presso il Conservatorio L.Cherubini di Firenze. Particolare rilievo ha avuto lo studio con K.Bogino, di cui e` stato per piu` di dieci anni assistente. Suona da piu` di venticinque anni sia come solista che in svariate formazioni cameristiche, collaborando con figure di primo piano del concertismo. In particolare con il violista olandese di origine rumena Vladimir Mendelssohn continua un sodalizio di arte e amicizia pienamente soddisfacente. Ha partecipato a prestigiosi festivals di musica da camera, di Portogruaro sette anni consecutivi, della Settimana Musicale al Teatro Olimpico di Vicenza, di Kuhmo in Finlandia dove sara` ospite nel 2010 per la sesta volta, della Societa` della Musica da Camera al Teatro dellErmitage di San Pietroburgo, del Sound Jerusalem in Israele. Ha al suo attivo numerose registrazioni, tra cui le due sonate di R. Schumann con il violinista Lucio Degani. Sta ora finendo lintegrale delle opere per pianoforte e per musica da camera - registrate in prima assoluta - della compositrice russa Ella Adaiewsky, frutto di un lavoro di riscoperta promosso dallAssociazione Sergio Gaggia, di cui e` direttore artistico. Con unaltra produzione della Gaggia, la Pantomima Rinata di W.A.Mozart e` recentemente stato ospite della prestigiosa stagione romana de I concerti del Quirinale, con diretta radiofonica per RADIO3 RAI e in collegamento Euro Radio. Insegna pianoforte principale presso il Liceo Musicale Pareggiato G.Puccini di Gallarate. I L T E AT R INO DE L RIF O nasce nel 1991 da precedenti esperienze teatrali. Ne sono fondatori Giorgio Monte e Manuel Buttus, che collaborano anche con il teatro dellwElfo di Milano e con la Rai regionale. Alcune produzioni del teatrino del Rifo sono: tKoione´u, tLa strage di Peteano, una fiaba friulanau, tFottutiu su testi originali dei due teatranti del Rifo, tCosi` fan tutteu, lwopera buffa di W. A. Mozart, messo in scena con Manuel Buttus e con lwottetto di fiati dellwOrchestra Sinfonica di Udine. Altra importante produzione e` stata tBrundiba`ru di Hans Krasa, mentre lallestimento scenico della tPantomima K. 446u di W. A. Mozart e` stato realizzato su incarico dellAssociazione Gaggia. Intensa e` lwattivita` laboratoriale del teatrino nel Rifo nelle scuole. G L O R IA N A L E TT O, marionettista, diplomata presso la scuola del Teatro A lwAvogaria di Venezia nel 2009 e laureanda presso la facolta` di Tecniche artistiche e dello Spettacolo dellw Universita` Caw Foscari di Venezia, nel 2006 partecipa allo spettacolo di marionette tIl mondo della lunau prodotto dallwAccademia di Belle Arti di Venezia per la Biennale Teatro. Nel 2007 fonda lwAssociazione culturale Acqualta volta alla tutela del teatro di strada e di figura e nello stesso anno entra a far parte della compagnia di marionette tGran Teatrino La Fede delle Femmineu di Venezia. Dal 2008 collabora con la compagnia tI Piccoli di Podreccau presso il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. P ETER-LUKAS GRAF e` nato a Zurigo nel 1929, citta` nella quale ha ricvuto la sua prima educazione musicale. Prima del diploma Andre´ Jaunet - il grande didatta con cui studiava a Zurigo gli ha consigliato di continuare gli studi al Conservatoire National de Paris con Marcel Moyse. Nel 1949 ha ottenuto il Premier Prix in flauto nella classe di Roger Cortet, e lwanno successivo il diploma in direzione dworchestra con Euge`ne Bigot. Nel 1950 e` diventato primo flauto solista della Winterthur Symphonie Orchester restandovi fino al 1957. Dal 1951 e` stato chiamato regolarmente nellwOrchestra del Festival Internazionale di Musica di Lucerna in qualita` di primo flauto. Nel 1953 ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale di Musica di Monaco di Baviera della ARD e nel 1958 il Bablock Prize della H. Cohan International Music Award di Londra. Con la registrazione del Concerto di Jacques Ibert per flauto ed orchestra, registrato allweta` di ventuno anni, si e` guadagnato immediatamente una reputazione artistica internazionale iniziando tre appassionate attivita`: una cameristica, una concertistica ed una prettamente direttoriale. Da allora ha realizzato in tutto il mondo concerti e tourne´e, una ricca e pluripremiata discografia, registrazioni radiofoniche e televisive. Dal 1960 al 1966 e` stato direttore stabile al Teatro dwOpera di Lucerna. E` stato docente in numerosissime masterclass: Amsterdam, Biella, Monaco di Baviera, Imola, Mainz, Quebec, Ramsgate, Saarbru¨cken, Sendai, Salisburgo, St. Prex, Sermoneta, Sion, Stoccarda, Tokyo, Vienna. Dal 1973 al 1994 e` stato professore nellwAccademia di Musica di Basilea. Molti sono i compositori che gli hanno dedicato opere per flauto: tra gli altri Salm, Ba¨rtschi, Bovey, Fassbind, Gasser, Holliger, Prinz, Yamada, Zimmermann. E` autore di tre importanti testi didattici pubblicati dalla casa editrice tedesca Schott Check-up, Interpretation e The singing flute che, nel loro insieme, costituiscono uno dei piu` moderni metodi di studio per il flauto; di numerose revisioni ed arrangiamenti per flauto ed e` frequentemente invitato nelle giurie di importanti concorsi internazionali. B R U NO CA NI NO, nato a Napoli, ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove poi ha insegnato per ventiquattro anni;per dieci anni ha tenuto il corso di pianoforte e musica da camera al Conservatorio di Berna. Come solista e pianista da camera ha suonato nelle principali sale da concerto e festivals europei, in America, Australia, Giappone, Cina. Suona in duo pianistico con Antonio Ballista, e collabora con illustri strumentisti come Accardo, Ughi, Amoyal, Itzahk Perlman, Krylov. Ew stato dal 1999 al 2002 direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia. Si e` dedicato in modo particolare alla musica contemporanea, lavorando, fra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karl-Heinz Stockhausen, Georgy Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti, di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chailly, Sawallisch, Berio, Boulez, con Orchestre come La Filarmonica della Scala, Santa Cecilia, Berliner Philarmoniker, New York Philarmonia, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France. Numerose le sue registrazioni discografiche: fra le piu` recenti ricordiamo Bach Variazioni Goldberg, lwintegrale pianistica di A. Casella, ed ha iniziato quella di C. Debussy di cui sono usciti I primi due CD Stradivarius. Ha tenuto masteclass per pianoforte solista e musica da camera in Italia, Germania, Giappone, Spagna, e partecipa al Marlboro Festival negli Stati Uniti da piu` di venticinque anni. Attualmente insegna allwIstituto Mu´sica de Ca´mara a Madrid. Il suo libro tVademecum del pianista da camerau e` edito da Passigli. Schubert suonava il violino, ma non ha dedicato importanti composizioni a questo strumento. Nel suo catalogo compaiono pero` tre nSonate per pianoforte con accompagnamento di violinoo, composte tra marzo e aprile del 1816 e pubblicate postume, col titolo di nSonatineo. Schubert le compose a 19 anni, in una fase creativa piuttosto feconda, benche´ fosse allepoca molto impegnato come insegnante nella scuola del padre. Sono opere minori, nate come lavori doccasione, sonate in senso settecentesco, con venature galanti, basate su un semplice dialogo tra i due strumenti. La prima e` in tre movimenti, senza il Minuetto, priva di grandi sviluppi, con le funzioni di melodia e accompagnamento sempre chiaramente riconoscibili ma circolanti fra le diverse voci, con richiami mozartiani ad esempio nel tema iniziale che ricorda la Sonata in mi minore K 304 ed echi liederistici come nel tema del rondo` finale. Questa Sonatina ha comunque conosciuto una certa popolarita` ed e` stata trascritta per diversi strumenti. Lo stesso e` accaduto per una della composizioni piu` fortunate di Carl Reinecke, la Sonata nUndineo per flauto e pianoforte, che esiste anche nelle versioni per violino e per clarinetto. Reinecke, che fu anche un importante didatta ebbe tra i suoi allievi Edvard Grieg, Leosˇ Jana´cˇek, Isaac Albe´niz, Max Bruch, si ispiro` per questa Sonata allomonima novella di Friedrich de La Motte Fouque´ - la storia di un giovane cavaliere che si innamora perdutamente di una ninfa dellacqua. Questo spunto letterario stabilisce latmosfera generale della Sonata, senza farne una vera e propria musica a programma: si possono cosi` apprezzare, nel primo movimento, il delicato mormorio di sottofondo, che evoca il mondo acquatico, i tumultuosi contrasti tra le esplosioni pianistiche e le delicate cantilene del flauto; la danza leggera dellIntermezzo, il canto romantico dellAndante, gli accenti drammatici e appassionati del finale, nel quale riaffiorano anche le melodie amorose del primo movimento. Un tentativo di recupero della tradizione tedesca pre-classica e` invece la Sonata per flauto e pianoforte di Hindemith, composta nel 1936 e capostipite di un ciclo di sonate dedicate a strumenti diversi. Pagina solare, si apre con un breve allegro in forma sonata, seguito da un movimento lento Langsam, dominato da una cantilena espressiva del flauto, e si conclude con un rondo` su un ritmo di giga, e con una coda a ritmo di marcia. Basati su semplici forme binarie, ma ricchissimi dal punto di vista armonico, sono infine i tre movimenti della Sonata per flauto di Martinu˚, composta durante un periodo di vacanza, nel 1945, sulle spiagge di Cape Cod nello stato del Massachusetts. Scritta per George Laurent, primo flauto della Boston Symphony Orchestra, si muove per ampie volute melodiche che abbracciano tutta la tessitura del flauto e del pianoforte, con un malinconico Adagio centrale e un finale nel quale si colgono i richiami insistenti del Whippoorwill Caprimulgus vociferus, uccello notturno che riempiva col il suo canto le notti estive di Cape Cod. Gianlu igi Mat tietti 25 luglio D O M E N I C A o r e 1 9 . 30 Priverno, Abbazia di Fossanova PETER-LUKAS GRAF flauto BRUNO CANINO pianoforte FRANZ SCHUBERT 1797 - 1828 S o n a t i n a i n R e m a g gi o re o p . p o s t . 1 3 7 / D 3 8 4 Allegro molto Andante Allegro vivace CARL REINECKE 1824 - 1910 S o n at a t U n d in e u o p . 1 6 7 Allegro Intermezzo: Allegretto vivace Andante tranquillo Finale: Allegro molto agitato e appassionato, quasi presto PAUL HINDEMITH 1895 - 1963 S o n at a 1 9 36 Heiter begwet Allegro Sehr langsam Lento Sehr lebhaft Vivo Marsch Marcia BOHUSLAV MARTINU 1890 - 1959 S o n at a Allegro moderato Adagio Allegro poco moderato 27 luglio M ARTED I` or e 21. 30 Lenola, Piazza Duomo t G IOVAN I AR T IS T I DA L M ON DOu Il pr o gr amm a del c o nce rt o s ar a` de fi n it o d a i d o c e n t i d e i C o r s i d i S e r m on e t a G A BR IE LE C E CI, nato a Bari, ha iniziato lo studio del violino allweta` di otto anni sotto la guida della madre Mariangela Scarola. A nove anni viene ammesso al conservatorio tN. Piccinniu nella classe di Carmine Scarpati dove si diploma con il massimo dei voti, lode e menzione speciale. Nel 2004 vince il primo premio per la sua categoria al prestigioso concorso tVittorio Venetou. Ha suonato nellwambito di alcune stagioni concertistiche di prestigio quali: Vallisa giovani e la rassegna Giannini di Bari, il Festival Duni di Matera, il Parnaso delle Muse di Martina Franca e lwAccademia Federiciana di Andria. Si segnala anche la collaborazione con lwUniversita` degli Studi di Bari per tLe settimane di musica e filosofiau. Ha seguito le master classes di Alessandro Perpich, ed in trio col fratello Mirco ed il violoncellista Alessandro Mazzacane ha seguito i corsi di perfezionamento con tlwAltenbergu trio di Vienna presso lwAccademia di Pinerolo. Dal 2005 ha cominciato a seguire i corsi di Mariana Sirbu a Sermoneta, partecipando sempre al concerto finale riservato ai migliori allievi. Nel 2007 ha vinto il prestigioso premio nazionale di violino tBruno Zanellau. Sempre nel 2007 ha superato la selezione riservata ai giovani talenti presso la Hochschule tFelix Mendelssohn Bartholdyu di Lipsia, per studiare nella classe di Mariana Sirbu. Nel 2008 ha partecipato al progetto Schubert, integrale delle sonate per violino e pianoforte presso la Hochschule di Lipsia e ha collaborato da solista con lwOrchestra Sinfonica di Bari. Nel 2009 ha frequentato il corso di alto perfezionamento tenuto da Salvatore Accardo presso lwAccademia Chigiana di Siena e nello stesso anno e` stato ammesso allAccademia Stauffer di Cremona sempre con Accardo. M IRCO CECI nasce a Bari nel 1988 e inizia lo studio del pianoforte allweta` di otto anni sotto la guida del padre Luigi. Mostra subito particolare talento anche per la composizione e per questo comincia gli studi presso il Conservatorio N. Piccinni di Bari. Nel 2006 consegue il diploma in pianoforte con il massimo dei voti, lode e menzione speciale sotto la guida di Emanuele Arciuli. Attualmente frequenta il corso superiore di composizione nella classe di Gianluca Baldi. Vincitore del primo premio al concorso Vitale di Fasano e del premio Sarro di Trani, allweta` di tredici anni, esegue il primo concerto di Beethoven per pianoforte e orchestra con lwOrchestra del conservatorio tPiccinniu e in seguito con lwOrchestra Sinfonica della Provincia di Bari. Suona nellwambito di alcune stagioni concertistiche di prestigio quali Vallisa giovani e la rassegna Giannini di Bari, il Festival Duni di Matera, il Parnaso delle Muse di Martina Franca e lwAccademia Federiciana di Andria. Nel 2006 vince il primo premio al concorso internazionale di esecuzione pianistica tPietro Argentou di Gioia del Colle. Sempre nel 2006 segue il corso di Elisso` Virsaladze a Sermoneta partecipando al concerto finale riservato ai migliori allievi. Subito dopo il diploma entra allwAccademia di Imola, dove studia prima sotto la guida di L. Margarius e attualmente con B. Petrushansky e P. Rattalino. Viene scelto per i concerti dellwAccademia in collaborazione con le settimane musicali di Crans Svizzera. Nel 2007 vince la ventiquattresima edizione del prestigioso Concorso pianistico tPremio Veneziau. In seguito a questa affermazione comincia ad avere numerose proposte concertistiche in Italia e allwestero. Nei primi anni dellOttocento, Beethoven aveva cominciato a dedicare le sue composizioni a eminenti rappresentanti del pensiero illuministico. Tra questi il giovane zar Alessandro I, che aveva varato un coraggioso piano di riforme, e al quale Beethoven dedico` le tre Sonate per violino e pianoforte op.30 in La maggiore, Do minore, e Sol maggiore composte tra il 1801 e il 1802. Esse rappresentano un passo importante nellevoluzione della forma sonata. In particolare la terza Sonata mostra, insieme a una solida struttura formale, un certo gusto per linvenzione ritmica, per le sincopi, per gli sforzandi fuori tempo ad esempio nellAllegro assai, lwabilita` nel mescolare diversi spunti tematici, nel creare unatmosfera profondamente enigmatica allinterno della forma di Lied nel Minuetto, la ricerca di effetti dissonanti e scoppiettanti, nelle evocazioni militaresche come fanfare e rulli di tamburo e in alcuni elementi rusticani nellAllegro vivace. Le tre sonate per violino composte da Johannes Brahms tra il 1878 e il 1888, sono invece opere della piena maturita` e rappresentano il culmine della sua produzione cameristica. La terza fu abbozzata nel 1886 e completata nellwestate del 1888, sulle rive del lago di Thun. La vena melodica che caratterizza anche entrambe i temi del primo movimento: epico e espressivo il primo, presentato dal violino; piu` melodico il secondo, intonato dapprima dal pianoforte solo, il carattere appassionato, lassenza di grandi sviluppi contrappuntistici, la liberta` inventiva e la varieta` dei motivi impiegati il Presto finale e` una forma sonata con un ampia esposizione basata su quattro temi, sono tutti caratteri che distinguono questa terza Sonata dalle prime due. Una chiara impronta neoclassica hanno tutti i lavori di Nicola Campogrande, compositore nato nel 1969, che ha studiato prima a Milano, sotto al guida di Azio Corghi, poi a Parigi. Dal carattere lieve e ludico, la sua musica si ispira spesso al mondo dellinfanzia, come dimostrano le Danze della signorina Olivia per violino e pianoforte, scritte nel 2008 su commissione della giovane violinista inglese Chlo¨e Hanslip che e` stata tra gli altri allieva di Salvatore Accardo, eseguite al teatro Bellini di Catania nel maggio del 2008. Definite nTre balletti per la sala da concertoo, queste danze nascono da una divertente situazione familiare, che il compositore racconta cosi`: nOlivia e` una ballerina di due anni - racconta lautore - . La sera, quando il suo papa` torna a casa, gli chiede sempre un po di musica per mettersi a danzare. E cosi`, questa volta, ho pensato di inventare tre balletti da sala da concerto, tutti per lei. Il primo nasce dalla memoria di una habanera. Ha dentro energia, accenni rock, vitalita` ma, ad ascoltarla, sotto sotto scorre la gentilezza sensuale della Spagna piu` morbida. Il secondo e` un balletto bianco, da danzare in tutu` e sulle punte, con tutta la delicatezza del caso. Allinterno ha trovato posto un pas de deux nel quale il violino e il pianoforte devono cimentarsi in esercizi di eleganza. Il terzo e` un balletto di sottointesi e seduzioni: tra detto e non-detto, tra affondi e sospensioni, si srotola un nuovo capitolo della storia che avvinghia i due strumenti, questa volta impegnati in un velocissimo gioco di sovrapposizioneo. G i a n l u i g i M a t ti e t ti 29 luglio GIO VEDI` ore 21.3 0 Sperlonga, Auditorium GABRIELE CECI MIRCO CECI violino pianoforte LUDWIG VAN BEETHOVEN 1770 - 1827 S o n at a i n S ol m ag g i or e o p . 3 0 n . 3 Allegro assai Tempo di minuetto, ma molto moderato e grazioso Allegro vivace NICOLA CAMPOGRANDE 1969 D a n z e d e l l a s i g n o ri n a O l i v i a Habanera Dream Chez Giselle Cheek to cheek JOHANNES BRAHMS 1833 - 1897 S o n at a n . 3 o p . 1 08 Allegro Adagio Un poco presto e con sentimento Presto agitato 2010 C or s i d i Pe r fe z i o na m e n t o e d i I n t e rp r e t a z i o n e M u s i ca l e nel Castello Caetani di Sermoneta D I R E T T O R E : F R A NC O P E T R AC C H I EL ISS O w V IR SA LADZ E pianoforte 30 giugno - 8 luglio U RS U LA H O LLI GE R arpa 1 luglio - 4 luglio ALE SS AND R O SO LBI AT I composizione 5 luglio - 18 luglio F RA NCO P ET R ACCH I contrabbasso luglio - 20 luglio 7 M IR ELA VE DE VA tecnica del contrabbasso 7 luglio - 20 luglio R OC CO FI LIP PIN I violoncello e musica da camera 10 luglio - 21 luglio BR UN O GIU R ANN A viola 12 luglio - 21 luglio M AR IAN A S IR BU violino 18 luglio - 27 luglio BR UN O CANI NO musica da camera con pianoforte 20 luglio - 25 luglio PE T ER -L UK AS G RA F flauto 21 luglio - 28 luglio Seminari CH AR LE S R O S EN 5 e 6 luglio T E S T I M ON I AN Z E ELENCO DEI DOCENTI DEI CORSI, INCONTRI DI STUDIO, CONVEGNI, PRIME ESECUZIONI ASSOLUTE D O C EN T I D E I C O R S I D E G L I A N N I P A S S A T I d a l 1 9 7 5 A RP A Ur s ul a Hol l ig er dal 1987 al 1998-2001-04 -05-06-07-08 C AN T O Mas ci a Pr edi t 1981-82 C LA R I NE T TO A n ton y Pay dal 1984 al 1997 C ir o Sca r pon i 1984-85-86-87-88-89-91-92 R ic h ar d Sto lt zma n dal 1999 al 2009 C O M PO S I ZI O NE Sal va tor e Sci ar r i n o 1987 A le ss a ndr o So lbi at i 2007-08-09 C O NT R A B B A S S O G ar y K a rr 1987-89 Fr a n co Petr a cc h i dal 1978 al 2009 Je an -M ar c R o ll ez 1992 Mir e la V ede va dal 2001 al 2009 tecnica del contrabbasso FA G O T TO Ser g i o A zz ol in i 1999-2002-04-06-07-09 FL A U TO Pi er r e- Yv es A r tau d 1991 R ober to F abbr i ci an i dal 1984 al 1989 Pet er -L u k as G ra f dal 1981 al 2009 MUSIC A D A C A ME R A Br u n o C an i n o 1984-86-88-90-92-94-96-98-2000-02-04-06 C es ar e F er r a r es i 1975-76-77-78-79 Rocco Filippini 1982-83-85-89 e dal 1993 al 2009 Br u n o G i ur a n n a 1981-91 Lo n don G abr i el i Qu ar te t 1987 Qu ar te tto Bor o din 1989 San do r V eg h 1972 P I A N O F O R TE Dm it ri Ba sh k i r ov 2002 C ar l o Br u n o 1980 Ser g i o C a far o 1978 Mi ch el e C a mpa n el la 1995 Br u n o C a n in o 1977-82 A ldo C ic co li n i 1981-82-88 Ph i li ppe En tr e mo n t 1984 A le xan de r Lo n q u ic h 1998-99-2000 Ni k i ta Ma g al of f 1981 Br u n o Me zze n a 1979 Bor i s Pet ru s h a n sk i j dal 1989 al 1995 Charles Rosen 1985-86-87-89-96-97-98-99-02-03-05 Fo u Ts w on g 2001 E li s so` V ir s al a dze dal 2003 al 2009 V in c en zo V it al e 1983 V IOL A Di n o A s ci ol l a 1985 Br u n o G i u r an n a 1980-81-92-93-94-95-96 dal 1998 al 2004 2006-07-08 A r r ig o Pel l ic ci a 1979 Pe ter Sc h idl of 1986 C h r is top h S ch i ll er 1982-83-84-88-90-91-92 R ei n er Sc h mi dt 1997 V I O L I NO Pi er r e A m oy al 2001 C es ar e Fe rr a r es i dal 1975 al 1979 A lberto L ysy 1997 C or r a do R om a no dal 1981 al 2000 G ott fr ie d Sch n e ide r 1980 Ma ri a n a Si r bu dal 2002 al 2009 V la di mi r Spiv ak o v 1992 Sa n dor V eg h 1972 Je an - Pi er r e W al l ez 1999-2000 V I O L O NC E LL O Rocco Filippi ni 1977-79-81-89 e dal 1991 al 2009 Jo h an n e s G o r itz k y 1980 Iva n Mon i g h ett i dal 1992 al 1995 A n dr e` N ava r r a dal 1982 al 1988 Fr a n co Mag g i o O rm ez ow s k i 1990 I N C O N T R I D I S T U D IO e C ON V E G N I O R G A N I Z Z A T I D A L 1 9 7 7 1 9 7 7 C o l l o q ui o d i G o f f r e d o P e t r a s s i c o n F e d e l e D wA m ic o: Petrassi e Salviucci 19 78 T a vol a ro to nda : La musica nuova 1 9 7 9 I n c o nt r o c o n i m u s i c i s t i p o l a c c h i Stato attuale del linguaggio musicale 1 9 8 0 I n c o nt r o c o n i m u s i c i s t i f r a n c e s i Stato attuale del linguaggio musicale 1 9 8 1 I n c o nt r o c o n i m u s i c i s t i s o v i e t i c i I generi musicali e il loro pubblico 1 9 8 2 I n c o nt r o c o n i m u s i c i s t i s p a g n o l i Sono ancora individuabili i caratteri nazionali della musica di oggi? 1 9 8 3 I n c o nt r o c o n i m u s i c i s t i s t a t u n i t e n s i Convergenze e divergenze nelle esperienze artistiche contemporanee 19 84 C o nvegno : Committenza e composizione 1 9 8 5 I n c o nt r o c o n i m u s i c i s t i g i a p p o n e s i La musica e il suo spazio. Il compositore parla di se´ ... 1 9 8 6 I n c o nt r o c o n i m u s i c i s t i u n g h e r e s i Prospettive italiane e ungheresi La musica in Italia tra pubblico e privato 1 9 8 7 I n c o nt r o c o n i m u s i c i s t i t e d e s c h i La musica in Germania dopo Darmstadt Lweditoria musicale in Italia 19 88 In con tr o di S tu di o: Quale passato ha la musica oggi? Ad Elliott Carter per i suoi 80 anni 1 9 9 0 I n c o nt r o c o n i m u s i c i s t i s o v i e t i c i La musica in Unione Sovietica S em in a r io di s tu di : Il libro musicale in Italia 19 91 I nco nt ro di st udi o : Dove va la musica dwoggi? 1 9 9 2 I n c o nt r i i n t e r n a z i o n a l i d i m u s i c a c o n t e m p o r a n e a Aspetti della musica contemporanea inglese: cinque ritratti Verso il Duemila: la musica dwoggi tra produzione, diffusione e documentazione 1 9 9 3 I n c o nt r i i n t e r n a z i o n a l i d i m u s i c a c o n t e m p o r a n e a Ritratto di Witold Lutoslawski Les liaisons dangereuses: musica parola poesia 1 9 9 4 I n c o nt r i i n t e r n a z i o n a l i d i m u s i c a c o n t e m p o r a n e a Dai boschi di Sermoneta al Monte Circeo. 30 anni di Festival Pontino; Per Petrassi: ricordi e testimonianze 1 9 9 5 I n c o nt r i i n t e r n a z i o n a l i d i m u s i c a c o n t e m p o r a n e a Donne compositrici: una nuova realta` musicale Ritratto di Aldo Clementi 1 9 9 6 I n c o n t r i in t e r n az i on a l i d i mu s i c a c o n t e m p or a n e a tluCiAnoBEriou Ta vo la r oto n da: Roffredo Caetani Musicista In co n tr o di s tu di o: San Tommaso dwAquino e il ruolo dellwestetica nella cultura 1997 Incontri internazionali di musica contemporanea tLEMu C o l l o q u i o d i R a f f a e le P o z z i c o n F a u st o R a z z i: tParole/suoni/gesto/visivita`u Ta vo la r oto n da: Il Compositore e il rock. La musica dwoggi tra valore estetico e mercato C on fe r en za : tVortex Temporum I-III: unwautoanalisiu di Ge´rard Grisey C o l l o q u i o d i E n z o R e s t a g n o c o n F r a n c o Do n a t o n i : tSette volte dieciu C on ve g n o di s tu di: tGino Contilli 1907-1978u 1998 Incontri internazionali di musica contemporanea t90+u Ta vola ro ton d a: tElliott Carter: un ritratto a tre vociu Ta vola ro ton d a: tIncontro con Heinz Holligeru Ta vola ro ton d a: tLwEuropa in Italia: idee e progetti per la promozione della musica contemporaneau 1 9 9 9 I n c o n t r i in t e r n az i on a l i d i mu s i c a c o n t e m p or a n e a Le dialogue du son et de lwimage I Ta vola ro ton d a: tSuono e immagine: riflessioni, ricerche, tendenzeu Ta vola ro ton d a: tLa musica come centro e presenza. Incontro con Robert Cahenu Ta vola ro ton d a: tMusica, immagini, figuralita`u 20 0 0 I n c o n t r i in t e r n az i on a l i d i mu s i c a c o n t e m p or a n e a Le dialogue du son et de lwimage II Ta vola ro ton d a: tDalla Spagna allwEuropa: profilo di Luis de Pablou Tavola rotonda: tFunzione e identita` del compositore oggiu 2 0 0 4 t I l S e c o lo d i P e t r a s si u Convegno di Studi - Mostra documentaria - Concerti 20 0 5 I n c o n t r i in t e r n az i on a l i d i mu s i c a c o n t e m p or a n e a: Aldo Clementi e Luis de Pablo 20 0 6 I n c o n t r i in t e r n az i on a l i d i mu s i c a c o n t e m p or a n e a: Suoni dal Mito 20 0 7 I n c o n t r i in t e r n az i on a l i d i mu s i c a c o n t e m p or a n e a: Widmung. Incontro di studio su Mario Bortolotto 20 0 9 I n c o n t r i in t e r n az i on a l i d i mu s i c a c o n t e m p or a n e a: Il Restauro in Musica P R I ME E SE C U Z I O N I A S S OL U T E E S E G U I T E D A L 1 9 7 7 A CI LU , A . G o n z a le s PIANO AUTO-FORMAS per pianoforte 1 98 4 A L A N DI A , Ed g a r ROCIO per violino, violoncello e pianoforte 1 9 8 2 ... Y SIGUE LA ESCONDIDA SENDA 1 9 92 PICCOLA SERENATA PER DUE per violoncello e pianoforte 1 9 98 A L B I N , Co r r a d o QUINTETTO per archi 1 9 8 2 LE LE´THE´ per flauto, violoncello e soprano 1 9 8 4 A MB R O SI N I , C l au d i o IMPROVVISO NOCHE OSCURA 1 9 8 6 A N DR I E S S E N / V A N D E R A A THE NEW MATH per cantante jazz e ensemble su film di Peter Greenaway 1 9 9 1 A N Z AG H I , D a v i d e SEGNI E SUONI per pianoforte 1 9 8 4 A R AT A , P a o l o LE TEMPS DwUN SOUPIR 19 7 8 ARCA` , Pa ol o FLASH per chitarra 1 9 8 7 FLUMEN per chitarra 19 8 8 TRIO NOTTURNO per clarinetto, violoncello e pianoforte 1 9 98 A R ME N T E R O S , E d u ar d o CUATRO ESCULTURAS DE VENANCIO BLANCO per quartetto dwarchi 1 9 8 2 B AC C I L E , W a l t e r E POI ? per viola, violoncello, flauto, oboe, percussione, pianoforte e voce recitante 19 8 3 B AR A T E L L O , M a r i n o NOTTURNO per clarinetto solo 1 98 7 PRE´LUDE 1 98 7 FOLK GUITAR per chitarra sola 19 8 8 B AR C E , R a m o n KAMPA per pianoforte, violino e violoncello 1 98 4 B AT T I S T E L L I , G i o r g i o SECRET per flauto e clarinetto 1 9 8 7 B E R IO , L u c i an o 15 DUETTI per violino e flauto 1979/81 versione a cura di A.Morini ed E.Porta dei Duetti per due violini, autorizzata dallwAutore 1 9 95 B O N A T O , Gi o v a n n i ARPSODIA per arpa sola 1 9 8 6 B O S C O , G i l be r t o A DUE, DwIMPROVVISO per chitarra e clavicembalo 1 99 4 B R IZ Z I, A l d o DE LA TRASMUTATIONE DE METALLI I per sassofono 19 8 6 B U SS O T T I , S y l v a n o LE PIETRE DI VENEZIA per pianoforte 1 9 8 4 FOGLIO DwALBUM PER PETRASSI. al pianoforte: versione 1994 8 AGOSTO quartetto dwarchi da Sypario 1993 1 9 9 4 C AL L I G AR I S , S e r g i o SONATA OP. 38 per clarinetto e pianoforte 20 01 C AN I N O , B r u n o QUATTRO RITRATTI dedicato al Quartetto Mantegna 2 00 8 C AP P E L L I , G i l b e r t o LA MONTAGNA DI CE´ZANNE 2 004 FRAMMENTO per pianoforte 200 7 C AP R I O L I , A l b e r t o STELLE ASSENTI 200 4 SENZA TEMPO per pianoforte 20 07 PIe`CE LIBRE POUR GILLES DELEUZE per viola e cinque strumenti a microintervalli 2 00 9 C AR D I , M a u r o NUAGES per clarinetto e sei strumenti 19 9 4 FIL ROUGE per trio dwarchi e pianoforte 1 9 97 CHAT per clarinetto basso e violoncello 1 99 8 SOUFFLE 1.2 20 04 C AR T E R , E l l i o t t RICONOSCENZA PER GOFFREDO PETRASSI per violino 19 84 TRILOGY: BARIOLAGE, INNER SONG, IMMER NEU 1 99 2 GRA per clarinetto 1 9 93 90+ per pianoforte 1 9 94 TEMPO E TEMPI per soprano, violino, corno inglese e clarinetto basso 19 9 8 UNA COLOMBA per voce e clarinetto 1 9 9 9 C AS T A G N O L I , G i u l i o DUE MOTI DwACQUA per due pianoforti 19 9 8 C AS T A L D I , P a o l o SIMILE C 1 97 8 SONATA SCARLATTI 19 8 5 HUIT PRE´LUDES AUX tSIRE`NESu 2 00 6 C A STIG LIONI , Ni cc ol o` DOPPIO CORO per 10 strumenti a fiato 1 97 8 C E R CH I O , B r u n o CANTI DELLA TRISTEZZA ALATA per soprano e strumenti su versi di Gian Piero Bona 19 7 9 C I MA , G i ov an n i tFAIR PLAY FOR PAYu per clarinetto 1 99 6 C L E M E N T I , Al d o STUDI per violino, tromba e pianoforte 19 8 1 1904 per 4 trombe, 2 corni e 2 tromboni 1 98 4 FANTASIA SU Giorgio MoEnCH per violino 1 9 85 NUM KOMM DER HEIDEN HEILAND tCANONIu per tre trombe e due tromboni 1 9 8 5 FANTASIA per quattro chitarre 19 8 7 TRIBUTE per quartetto dwarchi 1 98 8 1492 per 16 strumenti 1 9 9 2 VOCALIZZO 1994 per voce e 11 strumenti 1 99 4 luCIAnoBErio per violino e flauto 1 9 95 ETWAS per per flauto, oboe, clarinetto, violino, viola e violoncello 19 9 7 DEDICA per clarinetto, violoncello e pianoforte 19 9 8 QUATTRO FOGLI per flauto, clarinetto, pianoforte, violino, viola e violoncello 2 000 2003 per sette strumenti e voce 20 04 VERTIGO per ensemble 20 05 MADRIGALE 2 per due pianoforti 2 00 7 C O L O M B O T AC C A N I , G i o r g i o IL PIANTO DI GIUTURNA per voce e sei strumenti 2006 WORTH OHNE LIED per flauto, clarinetto, violino, viola, violoncello e pianoforte 2 009 C O R R E G G I A, P a o l o EPHEMERAL 3 per chitarra, strumenti e nastro magnetico 1979 D AL L w O N G A R O , M ic h e l e SETU per violino, viola, contrabbasso, flauto, clarinetto e chitarra 19 9 1 ELOGIO PER UNwOMBRA 1.2 20 04 LwOMBRA DI TIRESIA per sei strumenti 2 00 6 TON SUR TON per due pianoforti 2 00 7 D A M I AN I , G i o v a n n i PERCHE` FIBONACCI? SU GoFFrEDo 2 00 4 D w A MI C O , M at t e o DRILLS per violino, violoncello, flauto, clarinetto e pianoforte 1 9 8 3 ARLECCHINATA SECONDA per violoncello e soprano su testi di B. Cagli 19 8 6 IN TRE per clarinetto, violoncello e pianoforte 1 9 98 NUNC ET... 2 004 D E L PU E R TO , D av i d VELADURA per clarinetto, pianoforte e vibrafono 1 9 97 D E N H O F F , M ic h ae l MITTEN INS METAPHERNGESTO¨BER per pianoforte 1 9 8 7 PA B LO , L u i s DOS EPIGRAMAS DE MARCIAL per due soprani 19 8 4 SCHERZO per violino solo 1 9 8 8 PARAI´SO Y TRES DANZAS MACABRAS 1 99 2 NADERI´A per pianoforte 19 9 4 UN DIA TAN SOLO per flauto e clarinetto 1 99 7 CIRCE DE ESPAN˜A per mezzosoprano e sei strumenti 2 00 6 OH! per pianoforte 200 7 MUSICA PARA MARIO per flauto, clarinetto, violino, viola, violoncello e pianoforte 2 00 9 DE D E R O SSI R E , F ab r i z io MARE OBSCURITATUM 1 99 1 D E S T E F A N I , M ir c o IRRTUM per soprano, flauto e percussioni 1 9 9 4 D I B AR I , M a r c o SEI STUDI SUL NATURALISMO INTEGRALE per pianoforte 1 9 8 8 PRIMA SONATA per pianoforte 1 99 4 STUDIO SULLE TRASPARENZE TIMBRICHE per chitarra 199 8 STUDIO SULLA DINAMICA DELLE ANSIE GHIACCIATE per pianoforte 19 9 8 D I N E SC U , V i o l e t a KATA 1 99 0 D I T T R I CH , P . H e i n z KLAVIERMUSIK nr. II per pianoforte 1 98 4 D O N A T O N I , F r a nc o LEM primo dei due pezzi per contrabbasso 1 9 8 4 SERENATA II per 5 strumenti 1 99 4 TRIPLUM per flauto, oboe e clarinetto in si bem 19 9 5 tCEROCCHI 70u per clarinetto, violoncello e pianoforte 19 9 8 E INA UD I , L u d ov i co AI MARGINI DELLwARIA per quintetto di fiati 19 8 2 P e´ e´tte´ e´rr E O¨ a´n n JENEY , Z ol ta´ a´n n KO C S I S , O¨T T VO¨ O¨S S , Z ol t a´ L a´ a´ss zl o´ SA RY, La´ a´ss zlo´ VIDO VS ZKY HOMMAGE A KURTA´G per quattro pianoforti 1 9 8 6 E SP A J , A n d r e j MELODIA UNGHERESE 1 9 8 4 F AN T I C I N I , F a b r i z i o CANTO DI LAURA per flauto in do 1 9 8 7 FE D E LE , I v a n ETUDES BOREALES 1 99 0 NOTTURNO 20 04 I N C AR D O N A , F e d e r i c o SOAVE SIA IL VENTO sestetto 19 8 2 SED NEC LINGUA LOQUI 19 8 6 FR A N CE S CH I N I , M a t t e o EIMi` per soprano, percussioni ed elettronica 2 006 K OENIG , G . M i ch a el SEGMENTE 85-91 per flauto, clarinetto, basso e violoncello 1987 STREICHQUARTETT 1 9 88 FR A N CE S CH I N I , A r m a n d o ORGANA per strumenti 1 9 79 G AL D I , E n z o RICERCARE per pianoforte e quartetto dwarchi 1 98 7 G AR U T I , M a r i o QUARTETTO N. 2 1 9 8 7 G E N T I LE , A d a MISTY per flauto e corno 19 8 1 COME DAL NULLA per clarinetto 1 9 83 RAREFATTE AGGREGAZIONI per quartetto di chitarre 1 9 8 7 ZAPPING per flauto, clarinetto, violino e viola 1 99 5 A GIFT FOR YOU per clarinetto 1 9 98 G E N T I LU CCI , A r ma n d o OH VOCE CHE MI SFUGGI per flauto solo 1 98 1 METAFORE DEL TEMPO per pianoforte 1 98 4 G I U LI A N O , G iu s e p p e VIKRTIS 1980 DER EINSAMKEITEN TIEFSTE SHAUEND 1 9 81 PASSIONE SECONDO LUCA per violoncello ed elaborazione elettronica 1 9 8 3 GRI SEY, G er a rd ANUBIS ET NOUT per clarinetto basso 1 98 4 ACCORDS PERDUS per due corni 1 9 8 8 G U AR N I E R I , A d r i a n o DA ... tPIERROT PIERROT!u per flauto solo 1 9 8 0 H A L F F T E R , C ri s t o b a l DIALOGO per violino e viola 1 98 4 H O CH , Fr a n c e s c o SPURLOS per 10 strumenti a fiato 1 9 78 H O LL I GE R , H e i n z PER URSULA per arpa 1 98 8 TREMA per violino 1 9 8 8 PER MARIA TERESA 20 01 TO ELLIOTT WITH LOVE per oboe e arpa 2 00 8 OTTETTINO PER RICCARDO OTTANTENNE 2 00 8 I A N N OTTA , C l ar a AL DI LAw DEL BIANCO per clarinetto basso e trio dwarchi 2009 K N AP I K, E u g e n i u s z SONATA per flauto solo 1 97 9 K O N DO , J o BONJIN per soprano, contrabbasso e flauto 1 9 85 BIRTHDAY HOCKET per flauto, clarinetto, pianoforte, violino e violoncello 2 00 0 K URTA´A´G o¨rr g y G, G yo¨ SAMUEL BECKETT: WHAT IS THE WORD op. 30 per voce e pianoforte 1 9 9 3 EIN AUGENBLICK LANG... vers. per oboe solo 19 9 8 OMAGGIO A E. CARTER vers. per corno inglese 1 9 9 8 LA GA NA` , R u g g er o SONATINA per flauto e pianoforte 1 98 0 DAI SETTE STUDI per violoncello solo n. 1,2 19 8 2 LA N D U Z Z I , C r is t i n a ELEGIA NOTTURNA 2 00 4 LOM BA RD I, Dan i el e AETHER ARDUUS per violoncello e pianoforte 1 9 9 8 MINOTAURUS 2 per pianoforte preparato amplificato, danzatore e videoclip 20 00 LU G O , C l au d i o BALLET RHAPSODY per pianoforte e altri strumenti 1 98 6 M A E ST R I , Fa b io STUDIO PER I tNOTTURNIu per flauto basso 1 9 8 0 M A GGI , D a r io IRRLICHT per nove strumenti 1 9 78 BRENNEND per pianoforte solo 1 9 8 2 M A N C A , G a b ri e l e CANZONI DEI TRE NOTTURNI per violino e violoncello 1 9 8 6 M A N C A , G a b r i e l e / V AC C A , R o b e r t a / P AC H I N I , P a o l o VISIONI. TRE RAPPRESENTAZIONI DEL DESIDERIO per video, due voci recitanti e pianoforte 1 9 9 9 MA NN, R o b er t CORN 1 98 5 M A N N U CC I , A n d r e a SESTETTO DwARCHI 19 8 6 M A N Z O N I , G ia c o mo 4 EPIGRAMMI per baritono, clarinetto basso e strumenti 19 93 MTRC 1998 per clarinetto, violoncello e pianoforte 19 9 8 VIDEOMUSIC per ensemble 1 9 99 M A R TIN O , D o n al d CANZONE E TARANTELLA SUL NOME PETRASSI per violoncello e clarinetto 19 8 4 M E L CH I O R R E , A l e s s an d r o LONTANANDO per quartetto dwarchi 19 9 4 M I R I G L I A N O , Ro s a r i o IMPROMPTU per flauto in sol e chitarra 19 8 1 M ONN ET, M a r c FANTASIA DOLOROSA per violino 1 9 8 4 M O N T AL T I , V i t t o r i o IL GIARDINO DEI SENTIERI CHE SI BIFORCANO per violino e pianoforte 200 9 M OR R IC ONE , E n n i o RIVERBERI per i cento anni della nascita di Goffredo Petrassi 20 04 M O S CA , L u c a SONATA per pianoforte 1 9 8 0 CADAQUES per due pianoforti 1 98 1 RITRATTO SU UNA SERIE DI PETRASSI 20 04 IN THE GARDEN AT NINFA per soprano e sei strumenti 2006 TRE SATIRE per flauto, clarinetto, violino, viola, violoncello e pianoforte 200 9 N O N O , L u ig i DUETTO tIO, FRAMMENTO DAL tPROMETEOu per flauto e clarinetto 1 98 3 N O VA , R i c c a r d o STUDIO per pianoforte solista e 6 strumenti 19 9 5 OL IVE RO , Bet ty CHICHI BUNICHI per voce femminile e strumenti 1 9 96 MORENICA SOS per voce femminile e strumenti 1 99 6 O P P O , F ra n c o ALCUNE VERITA` INDIMOSTRABILI 200 4 P A L L AS Z , E d w a r d TWO REMINISCENCES FROM CHILDHOOD per clarinetto basso e marimba 19 8 4 P A N N I , M a rc e l l o TWO HAIKUS per voce e quattro strumenti 1 9 88 LAUDATE DOMINUM mottetto a tre voci pari sul Salmo 116 2 00 4 P AS Q U O T T I , C o r r a d o GRAFFITI per oboe solo 1 98 0 P E N N I S I , F ra n c e s c o PROMENADE per pianoforte 1 9 80 ACANTHIS per flauto e pianoforte 19 8 1 CANZONE DA SONARE per pianoforte 1 98 5 THE GARDEN versione con pianoforte per soprano e pianoforte 1 9 8 5 NOTTURNINO E ALBA per quattro chitarre 1 9 8 7 TRE PEZZI per clarinetto, viola e pianoforte 19 9 0 ECHI PER ALDO per pianoforte a quattro mani 1 99 5 ETUDE-RHAPSODIE per flauto, clarinetto e pianoforte 1 9 9 7 FELICITAZIONE IN TEMPO DI SICILIANA per clarinetto, violoncello e pianoforte 1 9 98 CAPRICCIO CON PASTORALE per flauto, clarinetto, pianoforte, violino, viola e violoncello 2 000 P E T R AS S I , G o f f r e d o FANFARE PER TRE TROMBE IN DO 1 9 77 TRE CORI CON LA PICCOLA ORCHESTRA 1 9 77 ROMANZETTA per flauto e pianoforte 1 9 8 1 INNO per ottoni 1 98 4 FRAMMENTO per orchestra 1 9 8 8 P I SA T I , M au r i z io popHACK 2004 P O SS I O , G i an n i VARIANTI A DIARIO per flauto, clarinetto, oboe, fagotto e pianoforte 1 9 8 3 P O U SS E U R , H e n r y LITANIE DU MIEL MATINAL per strumento melodico acuto 1 9 8 8 LwANTRE DE LA NYMPHE per voce femminile e 5 strumenti 2006 P RI ORI, Ma s si mo SONATINA 19 9 0 P T AS Z Y M S K A , M a r t a UN GRAND SOMMEIL NOIR per soprano, flauto e arpa 19 79 R A Z Z I , F au s t o LARGHETTO per clarinetto e quartetto dwarchi 1 9 95 SMORFIE per tre voci, flaauto, violino, pianoforte e nastro magnetico da E. Sanguineti 1 9 97 STUDIO PER tINSOGNOu per voce e nastro magnetico 1 9 9 8 PER SETTE 2 00 4 R ENNA , E n r i co ABWECHSELN per clarinetto solo 1 98 0 FERMENTUM per flauto, oboe e clarinetto 1 98 1 TIEF per clarinetto e contrabbasso 19 8 2 R E NOS TO , Pa ol o ADAGIO per pianoforte 19 8 0 BALLATA per pianoforte a quattro mani 1 98 2 R I J N VO S N , R i c h a r d PIECE OF CAKE per ensemble 1 99 5 S B O R DO N I , A l e s s a n d r o DEDALUS per violino, viola, violoncello e contrabbasso 19 8 3 S CH N E B E L , D ie t e r CIRCE per arpa 19 8 8 S CI A R R I N O , S al v a t or e LET ME DIE BEFORE I WAKE 1984 CANZONA DI RINGRAZIAMENTO. COME VENGONO PRODOTTI GLI INCANTESIMI? per flauto 1 9 8 5 S CO G N A , F la v i o E mi l io LA MAR per marimba 1 9 90 S E CO , M a n u e l TRIO N.2 per clarinetto, violoncello e pianoforte 1 9 80 S I M O N AC C I , G i a n c a r l o DUE STUDI per pianoforte 200 7 S O C C I O , Gi u s e p p e SPIRALI: DI UNA CHIARA FONTE per flauto solo 1 98 7 SPIRALI III per chitarra sola 1 98 8 PULSAR SONGS per chitarra sola 1 99 0 PULSAR SONGS IV: MEDITERRANEO per voce, pianoforte e ensemble 1 99 4 PULSAR SONGS V: RIVERRUN per voce e ensemble 19 9 4 PULSAR SONGS VII per ensemble 1 99 7 ANCORA SPRING per pianoforte 19 9 8 S O L B I AT I , A l e s s a n d r o ...E LA FLORS... per arpa, celesta, clavicembalo e vibrafono 1980 LIKE AS THE WAVES per pianoforte a quattro mani 19 8 2 DwOMBRA IN DUE MOVIMENTI per violoncello 1 9 83 TRE PEZZI per chitarra 19 8 7 POEM per percussioni II VERSIONE 19 9 0 PICCOLO CONCERTO per chitarra e nove strumenti 1 99 1 DUE DIALOGHI per voce recitante, clarinetto, violoncello e percussioni 19 9 4 TRE PEZZI per 5 strumenti 1 9 94 AM FUSS DES GEBIRGS per flauto, clarinetto e pianoforte 1 9 91 -1 9 9 7 PICCOLO TRIO per clarinetto, violoncello e pianoforte 19 9 8 INNO video 2 000 WEG 200 4 NESOS DUE MOVIMENTI per soprano, percussioni e mezzo elettroacustico 2 006 FEˆTE per pianoforte solo 20 07 MANET per violoncello e pianoforte 20 08 STA CHOWS KI, Ma re k MADRIGALI DELLwESTATE per violino, viola, violoncello e soprano 19 8 4 SZO¨ a´ss O¨L LL O¨ O¨S SY , A n d r a´ SUONI DI TROMBA per trombe e pianoforte 1 98 6 TA D I N I , M ic h e l e TEATRO II per ensemble 1 9 9 8 COME SEGUENDO UN CANTO per voce, percussione ed elettronica 20 06 TE S E I , T o n in o CANONE COME MITO 20 06 TE S T O N I , G ia n p a o l o SERENATA per flauto 19 8 1 T O G N I , Ca m i l l o PER MAILA per flauto e pianoforte 19 8 4 DER DOPPELGA¨NGER per quartetto di chitarre 1 98 7 T O S I , G i o rg i o DUE NOTTURNI per pianoforte solo 1 98 2 IMPROVVISO per pianoforte 1 9 86 TU T I N O , M a r c o TRIO CANTATO per violino, viola, violoncello 1 9 80 U GO LE T T I , P a ol o FANTASIA SONATA per pianoforte 19 8 3 DUE TOCCATE BRILLANTI per pianoforte 19 8 0 V ac c h i , F ab i o CAPRICCIO SOPRA t LA STATION THERMALEu per 2 pianoforti 1 99 8 V AN D O R , I v a n TEN NOTES ON FOUR INTERVALS per flauto e clarinetto 1988 SCHWEBENDE STERNE per voce femminile, flauto, violoncello e pianoforte 1 99 6 HAPPY BIRTHDAY TO YOU per clarinetto, violoncello e pianoforte 1 9 9 8 ASSEMBLAGE 2 00 4 VARIAZIONI per pianoforte 2 00 7 Z I M M E R M AN , R . H e e n d n OTTO GHIRIBIZZI per clarinetto e pianoforte 1 9 87 Z I M M E R M AN N , W a l t e r LIED IM WU¨STEN-VOGEL-TON per flauto basso e pianoforte 1 9 8 7 45° Festival Pontino di Musica 2009 - Giardini di Ninfa: Convegno tIl Restauro in Musicau Da s. a d. Roberto Prosseda, Pietro Zappala`, Enrico Fubini, Quirino Principe, Alessandro Solbiati, Paolo Fancelli, Riccardo Cerocchi