LA STAGIONE DI PROSA La Stagione di Prosa 2000/2001 si compone di ventidue proposte che comprendono, oltre alle produzioni del Teatro Stabile, uno spaccato degli spettacoli nazionali - unica eccezione il ritorno di Jérôme Deschamps con Les pensionnaires - più interessanti, spaziando dalla “tradizione” al “nuovo”, dai classici ai contemporanei, dalla prosa alla danza. Vengono ripresi sotto il titolo “Teatro nei Luoghi d’arte”, in collaborazione con Teatro Festival, Fuochi sparsi alla Fondazione Magnani Rocca e Una notte in biblioteca alla Biblioteca Palatina di Parma. Entrambi i testi di Jean-Christophe Bailly con la regia di Gilberte Tsaï sono stati creati appositamente per questi luoghi e hanno suscitato un tale interesse nelle passate edizioni da essere richiesti dal pubblico per una ripresa. Il “Teatro nei Luoghi d’arte” si concluderà “idealmente” con l’inizio di un altro progetto, quello di Shakespeare al Farnese, realizzato in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni Artistici e Storici di Parma, in occasione delle Celebrazioni Verdiane del 2001. Il primo spettacolo sarà l’allestimento de La tempesta con la regia di Dominique Pitoiset, considerato uno degli artisti più interessanti in Europa. Monica Guerritore con la sua Madame Bovary, Lella Costa in una rivisitazione di Otello, Anna Maria Guarnieri con Medea, Franco Branciaroli Malato immaginario, Claudio Bisio con Monsieur Malaussène, Gabriele Lavia in Dopo la prova nel ruolo di Ingmar Bergman, sono alcuni degli attori che ci accompagneranno in questa stagione. Accanto a loro, Valerio Binasco con Iaia Forte nei Tradimenti di Pinter, i Kripton con uno straordinario Beckett in dialetto calabrese, i Motus con Orpheus glance e Teatrino Clandestino con Otello. Due gli appuntamenti con la danza: a dicembre, dopo i successi al Festival di Montpellier, la compagnia Artemis di Monica Casadei, in residenza da qualche anno presso il Teatro Due, presenterà Invito a cena con Eros, una sorta di viaggio erogastronomico, mentre la Compagnia di Caterina Sagna porterà La signora, spettacolo ospite fra l’altro del Friche di Marsiglia. Elisabetta Pozzi con una compagnia di attori “all’antica italiana”, tra cui figurano Vittorio Franceschi, Ruggero Cara, Francesco Migliaccio, Michi De Marchi, Nicola Alcozer, sarà protagonista di Come vi piace di William Shakespeare con la regia di Gigi Dall’Aglio, de La signora dalle scarpe strette, musical povero di Vittorio Franceschi, e dello straordinario monologo di Ludovica Ripa di Meana Ciò esula. Il ritorno di Jérôme Deschamps, oggi vera e propria star in Francia, è un omaggio al Teatro Due di Parma e al suo Festival che lo hanno fatto conoscere al pubblico italiano con il meraviglioso C’est dimanche. Una dedica al grande Eduardo De Filippo si terrà al Teatro Regio con L’arte della commedia con il figlio Luca e Umberto Orsini, e Filumena Marturano con Isa Danieli. Per partecipare alla stagione 2000/2001 il pubblico avrà diverse possibilità: per avere la garanzia del posto, acquistare l’abbonamento a 13 titoli - Madame Bovary, Il malato immaginario, Les pensionnaires, Come vi piace, La signora dalle scarpe strette, Monsieur Malaussène, Medea, Dopo la prova, Rumors, George Dandin, Precise parole, L’arte della commedia, Filumena Marturano - a partire dal 26 settembre; oppure (unicamente riservato agli studenti universitari) l’abbonamento a 10 titoli comprendente Les pensionnaires, Come vi piace, Invito a cena con eros, La signora, Tradimenti, Ciò esula, Orpheus glance, U Juocu sta’ finisciennu, Otello, George Dandin in vendita dal 10 novembre. Per chi preferisce non vincolarsi all’abbonamento tradizionale è stata realizzata la Carta Teatro Due: si tratta di una carta prepagata a consumo che permette di acquistare i biglietti degli spettacoli della Stagione 2000/2001 e del Progetto Farnese-Shakespeare con uno sconto del 25%; l’importo del biglietto viene detratto di volta in volta e l’eventuale somma residua può essere ricaricata su una nuova carta. Sono disponibili tre pezzature in diversi colori: da lire 100.000 (carta verde), da lire 150.000 (carta rossa) e da lire 200.000 (carta nera). La Carta Teatro Due ha validità annuale (dal 1° settembre 2000 al 31 agosto 2001) e può essere usata con la più totale flessibilità: non è personale, può essere prestata e/o regalata, può essere utilizzata anche da più persone, per un solo spettacolo, in una stessa sera, per ogni ordine di posto e per il numero di posti che si vuole, in settori diversi, con la sola limitazione della disponibilità dei posti in sala (il limite degli ingressi sarà determinato dal credito della carta, dal settore prescelto e dalla capienza del teatro). La Carta Teatro Due è in vendita a partire dal 2 ottobre presso il botteghino del Teatro e in alcuni punti vendita convenzionati di Parma, quali librerie, negozi di video e dischi, l’Aeroporto e il Cinema Astra, che offrono anche sconti e agevolazioni a chi la possiede. La Carta è utilizzabile telefonando alla biglietteria di Teatro Due e dettando il numero progressivo e il codice pin riportati sulla carta. I biglietti acquistati telefonicamente potranno essere ritirati la sera dello spettacolo al botteghino del teatro. I biglietti per gli spettacoli del “Teatro nei luoghi d’arte” saranno posti in vendita dal 26 settembre. I biglietti per tutti gli altri spettacoli saranno disponibili dal 20 ottobre. La vendita dei biglietti potrà avvenire anche on-line tramite i siti del Teatro Stabile di Parma-Fondazione Teatro Due (www.teatrostabileparma.com) e di chartanet (www.chartanet.it). I biglietti saranno anche acquistabili presso le agenzie di Banca Monte Parma della Provincia di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Per informazioni ci si può rivolgere alla biglietteria di Teatro Due, tel. 0521/230242 dalle ore 17.00 alle ore 19.30. IL TEATRO FESTIVAL PARMA L’edizione 2000 – la diciottesima – avrà al centro del suo programma il teatro, la musica e il cinema iraniani: un avvenimento storico inserito nel processo di dialogo tra Occidente e Repubblica Islamica dell’Iran in cui l’Italia gioca un ruolo di prima fila. Verranno, quindi, presentate per la prima volta in Europa dopo la Rivoluzione Islamica, la vitalità e le contraddizioni di una società in forte evoluzione offrendo, così, un originale e innovativo contributo al “fare teatro” in Italia e in Europa. La manifestazione è patrocinata dalla Presidenza della Camera dei Deputati Il festival è sostenuto da: Fondazione Monte di Parma, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero degli Affari Esteri, Regione Emilia Romagna, Comune di Parma, Provincia di Parma, Ministero della Cultura e della Guida Islamica dell’Iran, Dramatic Arts Center di Tehran, Iran/Air. Si avvale inoltre delle seguenti collaborazioni: Ambasciata e Istituto Culturale della Repubblica Islamica dell’Iran, Ambasciata d’Italia in Iran, Associazione di Amicizia e Cooperazione Italia-Iran Il programma del Festival - che avrà luogo dal 7 al 18 ottobre - si articola in un continuo confronto fra tradizione e contemporaneità che, nella vita teatrale dell’Iran, ha fortissime e fortunate relazioni. La tradizione teatrale iraniana è giunta all’oggi miracolosamente intatta e confrontabile con le sopravvivenze “popolari” europee, in forza di una cultura islamico-sciita che ha fatto da ponte tra la comune matrice mediterranea e le civiltà persiana, greca e romana. Presentata in apertura di programma, la Ta’zieh, - spettacolo coprodotto dal Teatro Festival Parma e dal Festival d’Automne di Parigi - unica forma di tragedia tradizionale esistente nel mondo musulmano dal Marocco all’India, è al tempo stesso un’opera e una “passione” medievale dove confluiscono le tradizioni poetiche, musicali e teatrali dell’antica Persia. Verranno rappresentate le seguenti Ta’zieh: La Passione dell’Imam Hossein, Moslem, I prigionieri di Damasco. Il 7 ottobre la Ta’zieh verrà rappresentata in contemporanea con Orlando a Roncisvalle della Società del Maggio Drammatico di Costabona a sottolineare la profonda identità culturale e drammaturgica che accomuna queste antiche forme di teatro popolare. Sempre appartenenti alla sezione dedicata al teatro tradizionale, al ritmo di un tamburo e di una campana e dei versi di Firdousi, si svolgerà la rappresentazione di lotta rituale dello Zurkhane, mentre il Mobarak, protagonista della Commedia dell’Arte Iraniana, potrà raccontare in una lezione spettacolo la propria antica parentela con Arlecchino, che incontrerà materialmente intepretato da Eugenio Allegri. Sulla strada e nelle piazze, attraversando musica, danza, commedia e tragedia, un clan nomade dei Bachtiari coniugherà i riti nuziali con i moderni moduli del teatro epico in Pazzia, una fiaba dallo Sharestan ove si racconterà di un impossibile amore. Il teatro contemporaneo iraniano, a sua volta, non ha mai cessato di nutrirsi sia della sua tradizione epiconarrativa che delle avanguardie europee. Il risultato è un’irripetibile occasione di dialogo tra civiltà, memoria e contemporaneità in comuni radici culturali, insospettate in Europa. Dalla ricchissima e giovane produzione teatrale verranno presentati: Caffè Cagiaro dall’Amleto di W.Shakespeare, regia di Atilâ Pesyâni; I Negri, rivisitazione dell’opera di J. Genet che si propone come uno spettacolo decisamente innovativo definito dalla critica “un’esperienza totale” (regia di Mohammad Taheri); L’intervista di Mohammad Rahmanian in cui, facendo riferimento a due ipotetici casi “sociali” ambientati in Algeria dopo la rivoluzione del 1962, si parlerà delle contraddizioni tra spirito nazionalista e le tradizioni e codici d’onore ancora insiti in tale cultura. L’Experiment Theatre Group porterà in scena Il suono e il furore, scritto e diretto da Rayani Maksous, storia di tre giovani condannati a morte; il Cherikeh Group sarà presente con Cinque porte, casa segreta, di Hossein Kiani, in cui si narrerà di quando, al tempo delle invasioni mongole, in Persia era proibito leggere e scrivere alle donne; infine, l’Emrouz Theatre parlerà di affetti familiari e la difficoltà delle relazioni tra parenti in E poi, fino a domani di Rina Raminfar, per la regia Mohammad Yagoobi. La musica, proveniente dalle diverse nazionalità presenti in Iran, ma difficilmente classificabile come etnico-folklorica, nel suo percorso assolutamente “contemporaneo”, sarà rappresentata da: Shâhrâm Nâzeri e il suo ensemble di percussioni; dal Califfo Mirzâ Âghe Ghowsi, sufi del Kurdistan, da Rasulbaksk Zaneshahi maestro della musica classica del Belucistan e da Avâ-Ye Doust gruppo di donne che si esibiscono in case private in canti sufi e versi dei poeti iraniani. Gli appuntamenti musicali sono presentati in collaborazione con Romaeuropa Festival. Del cinema, già relativamente noto in Europa, verrà presentata presso il cinema Astra d’essai in collaborazione con l’Ufficio Cinema del Comune di Parma, la produzione di Samirah Makhmalbaf, Jafar Panahi, Mohsen Makhmalbaf e Abbas Kiarostami. L’intero programma si svolgerà, oltre che nella tradizionale sede di Teatro Due, anche nel Teatro Tenda allestito nel Parco della Cittadella. Collateralmente al programma iraniano verrà presentata una sezione, intitolata “Per la prima volta in scena”, dedicata all’attività di un gruppo di attori e registi che insieme portano in scena nuovi testi di drammaturgia contemporanea. L’esperienza, iniziata l’anno scorso con successo, si propone come parte produttiva e sperimentale sempre presente all’interno del Teatro Festival. Curatori di questa sezione sono Franco Però ed Elisabetta Pozzi. Michele Mirabella, Manuela Mandracchia, Mariangela D’Abbraccio, Sara Bertelà e molti altri presenteranno testi di Dacia Maraini, Manlio Santanelli, Conor McPherson, Yasmina Reza, Matei Visniec, Sam Shepard. Altra sezione collaterale, anch’essa presenza permanente del festival, è intitolata “Teatro nei luoghi d’arte” e propone due spettacoli che intendono coniugare il teatro con le possibilità offerte dai luoghi storico-artistici della città, luoghi che vengono assunti come punto di partenza per l’allestimento stesso. La sezione prevede Fuochi sparsi. Visita clandestina al museo (26 settembre – 15 ottobre), allestito presso la Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo e Una notte in biblioteca (30 settembre – 8 ottobre), che avrà luogo alla Biblioteca Palatina di Parma. Entrambi gli spettacoli sono di Jean-Christophe Bailly, critico d’arte, scrittore e drammaturgo, che ha spesso collaborato a eventi presentati al di fuori delle tradizioni teatrali, per la regia di Gilbetre Tsaï. Fuochi sparsi è uno spettacolo teatrale concepito come una visita guidata clandestina al museo della Fondazione. Per questa occasione (il testo è stato commissionato dal Teatro Festival Parma nel 1994) lo scrittore ha immaginato che in diverse parti del mondo gruppi di persone si radunassero fuori dai musei per entrarvi dopo l’orario di chiusura ufficiale sotto la guida di due custodi-fattori. Una notte in biblioteca porta gli spettatori e contatto con i libri che, per voce degli attori, raccontano del loro destino e della loro vita sugli scaffali in un allestimento di grande suggestione e magia. La prevendita dei biglietti avrà luogo dal 2 ottobre presso la biglietteria di Teatro Due (tel. 0521/230242).