SCUOLA MEDIA STATALE «E. MENEGHETTI» VERONA BORGO ROMA Storia per immagini Simboli cristiani Chiesa Gesù Divino Lavoratore SIMBOLI 1 Le prime formelle, poste sotto l'ambone, raffigurano: Vagnello sormontato dalle Tavole dell'Antico e del Nuovo Testamento; una barca a vele spiegate per ricor dare la barca di Pietro, cioè la Chiesa spinta dalla spe ranza; una lampada ad olio accesa, segno della tede sempre viva; le messi quali frutti abbondanti prodotti dalla parola ascoltata. Nel riquadro centrale, più grande, è rappresentata la parabola del seminatore. MESSAGGI 2 Sulla destra dell'ambone si notano le formelle del pa vone, simbolo nel mondo classico del sole, diventato per i cristiani simbolo della Resurrezione del corpo, cioè dell'immortalità. La formella dei pani richiama la parabola della molti plicazione dei pani e dei pesci, e quella dell'albero dai frutti buoni è simbolo di vita; infine la lucertola è segno di umiltà. La formella centrale, più grande, riassume il messaggio: il fedele è raccolto in preghiera, perché medita la paro la ascoltata. 3 4-5 Altri bassorilievi sono stati scolpiti ai lati dell'altare, il pane e l'uva, simboli dell'Eucarestia (corpo e sangue di Cristo), il pesce ricorda i miracoli di Cristo. La figura centrale dell'altare ritrae i discepoli di Emmaus, che riconoscono il Signore risorto mentre spezza il pane, e, caricati della sua parola, vanno a testimonia re il loro amore in Cristo. Attorno al Tabernacolo, uniti in lode perenne, sono scolpiti i simboli dei quattro evangelisti: • Matteo: uomo alato perché il suo vangelo inizia con la genealogia di Ge sù (serie di uomini); • Marco: leone alato perché il suo vangelo inizia con la predicazione del Battista nel deserto e il leone è il re degli animali del deserto (hic sunt leones); • Luca: bue perché il suo vangelo inizia con Zaccaria che è sacer dote nel tempio. E il bue era l'animale del sacrificio. • Giovanni: aquila perché il suo vangelo inizia con un «volo di aquila» fissando lo sguardo della mente e del cuore sulla ge nerazione eterna del Verbo. Ai lati della croce si notano le due formelle della crea zione del mondo e dell'uomo. La parola ascoltata Chi lavora la sua terra si sazierà di pane, chi insegue chimere si sazierà di miseria. (PR2fi, 19) IL SEME I '■ 2) LA BARCA 1 ! LE TAVOLE Rifletti sui precedi del Signore, egli renderà salto il tuo cuore (Sir. 6.37) La barca era agitata dalle ondo, ma egli venne e parlò loro «Coraggio sono io, non abbialo pau ra». (Mt. 14,24) 4) LA LUCERNA 3) LE SPIGHE Dacci oggi il no stro pano quoti ano e rimetti a noi i nostri debiti. (Mt 6, 11 ) Ricordati del luo Creaiore nei gior ni della tua giovi nezza, prima che la lucerna d'oro s'infranga. (Eh. 12, 61 La parola pensata // Signore conosce i pensieri dell'uomo: non sono che un soffio. (SAL. 94, 11 2) LA RETE prendere con le mani, ma penetra II regno dei cidi è si mile ad una rete getta ta nei mare, che rac coglie ogni genere di pesci... ma alla fine del mondo gli angeli dei re... (Pr, 30.28) dai buoni (Mt. 13,47) 1 ILA LUCERTOLA La lucertola si può anche nei palazzi separeranno i cattivi 31 IL PAVONE Da' all'Altissimo in base al dono da lui ricevuto perché il Signore ripaga e sello volte resti tuirà. (Sir. 35,120) 4) L'ALBERO DELLA VITA II frutto del giusto è un albero di vita. {Pr. 11,30) La parola diventa vita A loro volta i due discepoli raccontarono quello che era loro ac caduto lungo il cammino, e dicevano che lo avevano riconosciuto mentre spezzava il pane. (Le 24, 35) DISCEPOLI DI EMMAUS SB 2 I) Non abbiamo che cinque pani e due pesci! Ed Egli disse: «l'orlateli qua»... 2) Con la benedizione del Signore ho raggiunto lo scopo, corno il vendemmia (Mt. 14,19) (Sir. 33,17) lutti mangiarono e furono saziati. tore ha riempilo il tino. I segni della parola Intorno al trono vi erano quattro esseri viventi: il primo vivente era simile al leone, il secondo essere vivente aveva l'aspetto di un vi tello, il terzo vivente l'aspetto d'uomo, il quarto vivente era simile a un'aquila mentre vola. 5) Dio disse «Facciamo l'uomo a nostro immagine e domini sui pesci del mare, siigli uccelli del cielo e su tutti gli anima li che vivono sulla terra...» (Gen. 1,26) (Ezechieie i, 46) 6) Quanto sono grandi, Signore, le tue opere. Tutto hai fatto con saggezza, la terra è piena delle tue creature. (Sai. 104. 34) Incontro con lo scultore M. Montolli AUTORE DEI BASSORILIEVI // materiale usato è il marmo, detto «verdello», la parte più in superficie del blocco marmifero ricavato dal Monte Pastello (VR). Lo sfondo delle formelle è eseguito con la tecnica «martellata» per sottoli neare l'effetto di contrasto con le figure dei bassorilievi. Alcune formelle sono realizzate con lo «schiacciato», meto do ideato nel '400 da Donatello e che consìste nello sbalzo molto sottile tra la base e il rilievo, come nell'altare. Si può notare inoltre nelle formelle della Creazione, la scultura con effetto tridi mensionale per rendere più evidente la forza creatrice di Dio nel far emergere dalla materia la vita. ! bassorilievi rappresentano oggetti cari alla simbologia cristiana: il grano, la lampada, la barca, l'albero, l'uva, il pavone, la lucertola..., oggetti carichi di significato per il loro linguaggio evo cativo che richiama la realtà divina e la promessa di salvezza. l bassorilievi ci invitano ad ascolta re, a meditare, a riconoscere la parola per poi farla diventare vita nell'agire di ogni giorno. PERCORSI DIDATTICI 1993/94 UN MONDO... UNA SCUOLA La pubblicazione di questo lavoro ha lo scopo di valorizzare quanto di più bello c'è intorno a noi e di unirci all'impegno di altri per migliorare e rispettare l'ambiente. È una delle tante esperienze educative della nostra s< uola per coltivare la passione verso la cultura e affinare il senso estetico e contemplativo dei ragazzi. Si ringraziano per la collaborazione: • Don Angelo, parroco di Gesù Divino Lavoratore • Foto Reggiani • M. Montolli, scultore • Grafiche P2 - Verona