GORGIA POLIVALENTE FRANCOFONTE Il Giornale dell’Istituto “E. Vittorini” di Lentini (SR) Liceo scientifico - Liceo linguistico - Liceo delle Scienze Umane - Liceo Classico Gennaio 2016- N° 1 www.liceovittorini.net “Liceali per un giorno” In pieno svolgimento l’attività di orientamento in entrata gli studenti degli istituti secondari di primo grado al Liceo Scientifico “Elio Vittorini” Gli alunni della scuola secondaria di primo grado "Enrico Fermi" e i loro docenti sono arrivati nell'istituto puntuali alle nove del mattino e, dopo essere stati accolti dalla docente Responsabile di Plesso, prof.ssa Maria Lucia Raciti, dal docente Funzione Strumentale per l‟orientamento, prof. Leonardo Brunetto, e da due studentesse, sono stati accompagnati nell'aula conferenze. Qui il prof. Brunetto ha mostrato una presentazione della scuola, utilizzando file multimediali che hanno attirato subito l'attenzione dei ragazzi. A completare la presentazione sono intervenute due eccellenze dell'istituto: Giuseppe Gurrisi, vincitore della medaglia di bronzo alle Olimpiadi Internazionali di Astronomia, e Cristian Borrometi, vincitore dei Campionati Nazionali di Kick Boxing. Successivamente le classi dell'istituto "E. Fermi" sono state guidate nei laboratori di fisica, informatica e lingue. Nel Laboratorio di Fisica gli studenti delle seconde, quarte e quinte classi del Liceo, coordinati dalla docente di Fisica Anna Lucia Daniele e dall‟assistente tecnico Alfredo Formosa, hanno svolto e spiegato una serie di esperimenti di Termologia, Termodinamica, Acustica ed Elettromagnetismo. I ragazzini, attivamente coinvolti dai ragazzi poco più grandi di loro, hanno più volte posto domande e provato a dare delle spiegazioni agli esperimenti a cui nella Spina, docente di Disegno e Storia hanno assistito divertiti e incuriositi. dell‟Arte, ha, dapprima, illustrato ai ragazzi Nell'aula di informatica, il prof. Brunetto ha le modalità di svolgimento delle lezioni di mostrato ai ragazzi le attività che vengono Storia dell'Arte, con l'aiuto di un video reasvolte quotidianamente grazie all'uso dei lizzato dai ragazzi del secondo anno e, in computer e delle LIM, presenti in tutte le seguito, ha mostrato ai ragazzi le varie aree dell'istituto, soffermandosi sui dipinti classi dell'istituto. realizzati dagli alunni sulle pareti della Il docente di Lingua Inglese Alfio Caraccio- scuola. lo, infine, utilizzando file multimediali, ha presentato ai ragazzi le possibilità fornite I ragazzi, infine, sono stati congedati, ma dalla scuola per quanto riguarda l'appren- non prima di aver salutato e ringraziato cadimento della lingua inglese, grazie agli lorosamente gli alunni del liceo "E. Vittoristage all‟estero che si svolgono annual- ni" che li hanno accompagnati per l'intera visita. mente. Giovanna Mallia Oriana Burrone IV B Al termine di queste attività la prof.ssa Or- Liceo Scientifico Francofonte Malala: un esempio da seguire Durante il trimestre di quest‟ anno scolastico oltre ai "soliti" autori di letteratura inglese, autori che spesso ci sembrano noiosi per il periodo in cui hanno vissuto, così diverso dal nostro, abbiamo studiato Malala, autrice di un libro in lingua inglese "I'm Malala". Malala è una ragazza nata nel 1997 a Mingora, un distretto del Pakistan. Malala dal 2009 ha iniziato a scrivere, anonimamente, per un blog, nel quale ha iniziato a esporre le sue idee riguardo l'educazione e le difficili condizioni di vita dei pakistani e di tutti coloro che vivono sotto le minacce dei talebani. Per mezzo di un documentario girato da un reporter del New York Times l'identità di Malala viene rivelata. In questo documentario Malala appare timida, ma nonostante la sua timidezza rivela quali sono i suoi sogni e mostra come lei, la sua famiglia e tutti i pakistani sono costretti a vivere ogni giorno. Il sogno più grande di Malala è quello di poter continuare a studiare. Eh già, Studiare! Cosa che per noi è scontata, Malala invece ogni volta che deve andare a scuola deve nascondere i libri sotto il burka, la scuola di Malala non ha un‟insegna perché i talebani potrebbero farla esplodere. I talebani non vogliono che ci siano delle donne istruite e così le ragazze pakistane per andare a scuola rischia- no la vita. Malala, continuando a diffondere l'idea che bisogna lottare per ottenere i propri diritti, comincia a ricevere delle minacce e il 9 ottobre del 2012 un talebano le spara e la ferisce. Trasferita all'ospedale di Birmingham in Inghilterra sopravvive e ritorna più forte di prima. Nell'ottobre del 2014 riceve il premio Nobel per la pace e nel discorso alle Nazioni Unite dice che anche i giovani devono lottare perché possono contribuire a migliorare le proprie condizioni e che soprattutto le donne devono alzarsi in piedi per lottare per i propri diritti. Malala dice che al mondo ci sono delle cose più potenti delle armi, e sono un libro, una penna e un insegnante. Studiare Malala è stato interessante proprio perché è una ragazza della nostra età, piena di coraggio pronta a mettere in gioco la proprio vita per non rinunciare ai propri diritti. Basterebbe leggere solo alcune righe del suo libro per imparare ad amare ciò che abbiamo, per imparare a non desiderare le cose superflue. Basterebbe leggere il prologo del libro, nel quale Malala mentre si trova a Birmingham in Inghilterra ripensa al suo paese ed esprime il desiderio di volerci ritornare e credo che per desiderare ciò si debba avere molto coraggio. Coraggio perché tornare nel suo paese vorrebbe dire rinunciare all'acqua che scorre dai rubinetti, alla luce che si accende con un solo click, tutte cose a cui non pensiamo perché ci sembrano scontate e dovute. Dovremmo imparare a riflettere ed apprezzare di più ciò che abbiamo. Simona Scalora VA Liceo Scientifico Sono aperte le iscrizioni per l’anno scolastico 2016-2017 www.liceovittorini.net ISTITUTO “ELIO VITTORINI” Pagina 2 www.liceovittorini.net La mimetica non è un gioco Svoltasi a Francofonte la cerimonia di commemorazione per Sebastiano Ville giovane alpino francofontese Il giorno 9 ottobre Francofonte, in occa- Una folla inusua- rivivere le ultime drammatiche ore di vita del sione del quinto anniversario della pre- le matura scomparsa del caporal maggiore chiesa e il suo sua determinazione nel salvare vite umane. degli alpini Sebastiano Damiano Ville, ha sagrato. ricordato la sua morte e l‟ha resa eterna Al termine della la lastra celebrativa, fino ad allora coperta da cointestandogli la più storica e conosciu- Messa, tutti i pre- un drappo azzurro. Accompagnati dal volo di ta piazza del paese, piazza Dante. senti La giornata commemorativa è iniziata spostati gremiva si la militare, sottolineando il suo coraggio e la In conclusione tutta la folla si è rivolta verso sono colombe bianche e palloncini tricolore, gli alpresso pini hanno intonato il silenzio e salutato il alle 9.00, quando tutti gli alunni del liceo la piazza Dante. Qui il sindaco ha sottoli- giovane compagno. scientifico di Francofonte, accompagnati neato che "un popolo senza ricordi è un dai docenti e dal preside, si sono recati popolo senza storia, il ricordo deve tra- in Chiesa Madre per assistere alla Santa smettere quei valori per i quali Sebastiano Messa. Grazie al parroco che ha cele- ha combattuto ed è morto". Alle parole del brato la Messa, alla presenza dei genito- sindaco è seguito un lungo e commosso ri e dei familiari del giovane alpino scom- applauso degli astanti. parso, dei suoi commilitoni, dei suoi su- Ha poi preso la parola il colonnello che era Marika Blancato VA Liceo ScientificoFrancofonte periori e delle autorità civili e militari, il a capo della squadra di Sebastiano. Nella ricordo di Sebastiano è stato vivo e forte. sua cronaca dell'avvenimento ci ha fatto Scuola in festa a Francofonte Al Polivalente la visita pastorale del Vescovo di Siracusa Monsignor Pappalardo Per gli oltre trecento le persone umane. Monsignore ha invitato gli astanti ad accettarsi alunni del liceo scien- per come si è, nelle proprie diversità, al fine condiviso di un mon- tifico “E. Vittorini” e do di pace. La visita si è conclusa dopo un‟ora circa con l‟invito a dell‟istituto rispettare Dio e il prossimo. tecnico commerciale Per gli alunni e per tutti i presenti l‟incontro con l‟arcivescovo ha “Alaimo”, giorno 17 trasmesso la gioia di vivere insieme e un senso di fiducia per- novembre ché… “insieme si può!” 2015 è stata una vera festa. Umberto Piedigace - Carlo Sciacca L‟incontro con l‟arci- IIB Liceo Scientifico Francofonte vescovo Monsignor Salvatore Pappalardo è stato vissuto con l‟entusiasmo e la vivacità che caratterizzano gli adolescenti. Nell‟auditorium della scuola, appositamente predisposto per l‟occasione, il vescovo è stato calorosamente accolto dai Dirigenti scolastici delle due scuole, dal corpo docente e da tutti gli alunni che lo hanno salutato con un fragoroso applauso di benvenuto. Il monsignore, dopo aver gioito per l‟accoglienza ricevuta, è andato subito al tema della sua visita: invitare i giovani alla riflessione sui drammatici fatti di cronaca. Tutti gli alunni, attenti al suo discorso, hanno partecipato con viva emozione e numerose sono state le domande da loro poste sugli attentati. Successivamente gli interventi si sono spostati sul ruolo della chiesa oggi e sul rispetto del- www.liceovittorini.net www.liceovittorini.net Pagina 3 “Questa sera si recita a soggetto” Nei primi giorni di dicembre 2015, dieci a conferenze, tenutesi presso il Teatro Coalunni del nostro istituto, hanno preso parte munale “Luigi Pirandello”, nel cuore del al Convegno Internazionale Pirandelliano, centro storico di Agrigento. I relatoriprofessori, italiani e non solo (Canada e Polonia), hanno analizzato l'opera dal loro punto di vista, soffermandosi in modo particolare su tematiche specifiche, attraverso l'esposizione di analisi e ricerche che hanno compiuto nel corso dei loro anni di studio. Nei pomeriggio dei primi due giorni, invece, sono stati creati dei arrivato quest'anno alla sua 52esima edi- laboratori teatrali diretzione, partecipando sia con la produzione ti da professionisti, il di un cortometraggio, “L’ultimo ciak,” sia cui compito era quello con la stesura di un saggio breve. di coinvolgere più raCome ogni anno, il Convegno presentava gazzi possibili nella un tema centrale (quest'anno l'opera tea- rappresentazione deltrale “Questa sera si recita a soggetto”), sul la suddetta opera teaquale i vari relatori hanno dibattuto, alla trale, per realizzare presenza di alunni delle classe quarte e una performance che sarebbe poi andata quinte provenienti da scuole di tutta Italia. in scena la sere dalla premiazione dei corLe giornate, ben organizzate e ben struttu- tometraggi e dei saggi brevi presentati. rate, prevedevano per la mattina nei giorni L'ultimo giorno è stato diviso, nella mattinauno, due e tre dicembre, la partecipazione ta con la conclusione del convegno, nel po- Musica è… Senza di Lei “la vita sarebbe un errore”, si afferma che Lei sia il battito che scandisce la nostra vita e che regola le nostre emozioni. C‟è chi la critica e c‟è chi la ama ma per certo sappiamo che è poesia, e proprio come questa, è nata con l‟uomo. Col passare del tempo si è creata una immaginaria divisione tra chi la ascolta soltanto e chi, come me, ha la possibilità di suonarla, tra chi si compiace nell‟idea che stimola, come fa un dipinto, e chi vuole decifrare il messaggio che essa trasmette e capire, come fosse una lingua straniera, tutte le sue strutture e la sua essenza. Per esperienza personale posso confermare quanto molti affermano perché il primo approccio con Lei è sempre difficile e complicato come scalare una montagna. Per questo a volte si tende ad abbandonare l‟impresa, è solo quando si arriva in vetta che ci si accorge non solo di non di avere raggiunto l‟obbiettivo, ma di avere trovato un‟ altra vetta, ancor più alta da scalare. Proprio in questa difficoltà sta il segreto della sua interpretazione prendendo il tutto come una sfida tra te e Lei. Continuando nella nostra metaforica scalata, non mancheranno di certo soddisfazioni e gratitudine da parte di coloro che apprezzano o la “canzonetta napoletana” o il tuo “virtuosismo romantico”. Provate ad immaginarvi mentre studiate quello spartito e capite come affrontare quella fatidica tastiera nera e bianca, stressati e spossati dalla fatica, quando all‟improvviso arriva una chiamata, quella chiamata la settimana successiva vi vuole sul palco di un teatro con il vostro “miglior nemico” e magari con un‟orchestra di cinquanta elementi alle spalle ed un pubblico del quale potete sentire il respiro sul volto, al cui applauso ed al cui favore si scuotono in voi quelle emozioni che faranno del vostro “miglior nemico” la cosa più indispensabile e che scioglieranno tutte le vostre ansie e difficoltà in una gioia infinita. Come faccio a sapere tutto ciò?...L‟ho vissuto! Ciro Messina VA- Liceo scientifico meriggio con la visita guida sia alla casa natia di Pirandello sia alla Valle dei Templi. La sera, tutti i ragazzi si sono recati presso il Teatro comunale dove è stata messa in scena una rappresentazione davvero particolare di “Questa sera si recita a soggetto”. Gli studenti, non sono hanno rivisitato il lessico dell'opera, introducendo quasi tutti i dialetti della penisola, ma sono stati originali anche nella messa in scena. Infatti i personaggi della storia non si trovavano sul palco, come usualmente succede, ma “entravano in scena”, da tutto il teatro, dai vari palchetti, dalla porte principale, dal pubblico stesso, da dietro le quinte. E' stata una rappresentazione originale dell'opera che ha permesso non solo di vedere con i propri occhi l'opera in sé, di non facile lettura, ma anche di vedere realizzate le analisi che sono state oggetto di discussione in questo 52esimo Convegno Pirandelliano. Matteo Grimaldi VA Liceo scientifico www.liceovittorini.net Pagina 4 www.liceovittorini.net La “QUaRTa pagina” Aspettando Luca Lissoni “Sotto il paradiso” parla del gioco d‟azzardo. Lev, il protagonista, giovane di 18/19 anni, innamorato della sua migliore amica Aglaja, dovendo scrivere la tesina per gli esami di ultimo anno, sceglie come argomento il gioco d‟azzardo. Nel suo paese si apre una nuova sala da gioco “Il paradiso del giocatore” dove Lev andrà ad investigare per aiutare Maddalena, un‟amica di famiglia di Aglaja, ma nel frattempo conosce Elena, una ragazza che lavora al “paradiso” e di cui subisce il fascino. Si avvicina anche lui al gioco d‟azzardo e spesso fa calcoli di probabilità o cerca stratagemmi per le macchinette. Scopre che sotto il “paradiso” vi sono altri due piani dove avvengono scommesse: il primo è il “purgatorio” dove si scommette sui giocatori del “paradiso”, il secondo è “l‟inferno” dove dei ricchi scommettono su fatti reali, anche sulla vita degli altri: ad esempio l‟intervento al cuore della madre di Aglaja. Mi ha particolarmente trasmesso emozioni la parte in cui Lev, arrivato all‟inferno vede che si scommette sulla riuscita di un importante intervento chirurgico, perché non credevo e non riesco a credere che possano davvero esistere queste cose. (Anastasia Raiti) Io sono un tipo di persona che davanti ad un libro non si emoziona. Però, il romanzo mi ha suscitato ansia in alcune parti. Inoltre, è riuscito a far nascere in me una sensazione di curiosità per quanto riguarda le slot- machine. (Antonio Cortese). La lettura di questo libro non mi ha provocato emozioni forti, ma qualche volta mi è scappato un sorriso mentre leggevo. Mi sono rispecchiata più volte in Lev, soprattutto perché anche mio padre gioca online a burraco. Ovviamente mio padre non si avvicina minimamente ai giocatori descritti nel libro, ma utilizza il suo tempo rilassandosi davanti al II A Questo libro, anche se improntato sul gioco, tocca argomenti molto importanti e profondi come l‟amore - Lev è attratto da Aglaja e da Elena - e l‟aiuto verso il prossimo – Maddalena - (Roberta Scapellato). In generale conoscevo le cause del gioco perché mi sono documentata sulla ludopatia, ma non conoscevo così a fondo l‟argomento e soprattutto le diverse categorie di giocatori (Anastasia Raiti). Da questo libro ho imparato, attraverso la „‟speranza matematica”, che ogni volta che si gioca si perde sempre qualcosa (Sofia Petruzzello). Ho capito come sono progettate tutte le macchine da gioco e quante probabilità si hanno di vincere: nessuna (Sara Strazzeri). Mi ha particolarmente colpito il personaggio di Elena, la ragazza perduta, durante la narrazione Elena viene soprannominata „‟diavolessa‟‟, ma procedendo con la lettura, Elena si dimostra un personaggio dal carattere indifferente (Elisa Agliolo). Non mi sarei mai aspettata che l’autore scegliesse di far innamorare Lev di ben due ragazze dal carattere completamente opposto, ma dopo tutto mi è piaciuta particolarmente questa idea. (Francesca Di Mauro). Inizialmente la trama del romanzo non mi aveva colpita molto poiché dava l‟impressione di un libro incentrato solo sulla matematica e sulle statistiche, e il fatto che venivano più volte menzionati: paradiso, inferno e purgatorio, mi confondeva. Poi però avanzando nella lettura mi rendevo conto di quello che tutti i personaggi avevano a che fare con essi (Sara Messina). computer (Simona Mugno). Questo libro, fin dai primi capitoli mi è piaciuto molto, non è stato affatto noioso, ma molto avvincente e leggero da leggere. Solo il finale mi ha lasciato un po‟ deluso perché non si capisce se Lev riesce a compiere la sua „‟missione‟‟ (Luca Grimaldi) Alla fine di ogni capitolo mi veniva la curiosità di leggere il capitolo successivo, però sommariamente non mi ha suscitato emozioni forti. (Sofia Petruzzello) L‟unica curiosità che mi ha creato è quella di recarmi all‟interno di una sala giochi per vedere come si comportano davvero le persone che giocano d‟azzardo. (Alessio Scordo) Ho capito che non entrerò mai in un circolo vizioso come quello perché so i rischi che posso correre. (Roberta Scapellato) Quello che più mi „‟incantava‟‟ era come l‟istante in cui il giocatore premeva il tasto della slot, fosse sufficiente a dare al giocatore stesso. una felicità molto grande. (Sara Messina) Lissoni dichiara di aver tratto ispirazione con “Il giocatore” di Dostoevskij. Ho notato che c‟è una somiglianza nel modo di raccontare le sensazioni del giocatore russo e di Maddalena: quella sensazione che porta entrambi i personaggi ad essere come inebriati dal gioco, come se in quel momento non esistesse nessuno al di fuori del gioco. (Andrea Ossino) In entrambi i libri è presente il calcolo statistico, però in Dostoevskij è usato per scegliere come www.liceovittorini.net giocare, o su cosa puntare, Lissoni lo usa per far capire che con il gioco d‟azzardo è impossibile avere una vincita effettiva di denaro. (Luca Grimaldi) La cosa che ho notato è che lo stile di entrambi è grossomodo simile. Le emozioni che mi hanno suscitato sono state le stesse: soprattutto ansia (Antonio Cortese). Entrambi gli autori parlano di questo argomento non per fare una morale esplicita, ma spiegano cosa è il gioco, come funziona e come può essere pericoloso (Sofia Petruzzello). Dostoevskij fa capire come il gioco faccia perdere il senso della realtà e del tempo, Lissoni, invece di studiare la psiche di un singolo giocatore, mostra i vari stadi della perdizione al gioco e come si sviluppano in vari tipi di giocatore (Sergio Mangiameli). Il linguaggio più semplice di Lissoni, mi viene più facile da apprezzare, non che Dostoevskij non mi piaccia, ma la scrittura del testo, probabilmente più sofisticata, per via di epoche diverse, non me la rende scorrevole. (Giuliana Ranno). I due autori hanno una passione in comune.