Pirelli: un’industria tra design e linguaggio Una storia che «parla» italiano da oltre 140 anni 1 Il design di Pirelli, attraverso i prodotti, la comunicazione pubblicitaria e l’architettura, ha influenzato la lingua italiana e ha contribuito alla diffusione dei valori che stanno alla base della cultura d’impresa dell’azienda. La «P allungata» del logo, prodotti come i pneumatici Cinturato e P Zero, o come gli innovativi materiali «gommapiuma» e «linoleum», campagne pubblicitarie come «cinturatevi adeguatamente» o i personaggi cavernicoli Babbut, Mammut e Figliut di «Carosello», edifici come il Grattacielo Pirelli: sono materiali, oggetti, architettuture, loghi, prodotti- ma soprattutto parole- che sono entrate nell’uso comune della lingua italiana. 2 La «Plunga» La storia della P lunga Elastico come la gomma, quell’occhiello della “P” si allunga a coprire le altre lettere. È il 1907, Pirelli ha iniziato una storia di successi automobilistici destinata a durare nel tempo. Serve un’idea forte, capace di far ricordare quel nome in ogni angolo del mondo. L’idea viene a un -poco noto- rivenditore di gomme Pirelli a New York, forse adocchiando la firma di Alberto Pirelli, figlio del fondatore, che è là in visita. Semplice e immediata quella P lunga: tanto da varcare in un battibaleno l’Oceano e andare a gommare il pianeta. Come fare di un segno grafico un’icona del design. O della tecnologia, che è quasi lo stesso. 3 La «Plunga» 4 Cinturatevi Il «Cinturato» in tutte le lingue del mondo Nei primi anni Cinquanta Pirelli mette a punto il suo pneumatico «radiale», caratterizzato da una cintura di tessuto gommato che rinforza la carcassa: è il «Cinturato» Pirelli, che diventerà protagonista della motorizzazione di massa in Italia negli anni del boom economico. Nel 1968 il grafico Pino Tovaglia realizza una campagna pubblicitaria, il cui messaggio è: “come si dice Cinturato in tutte le lingue del mondo”. La campagna è composta da 16 tavole a colori il cui motivo dominante è rappresentato da bandiere stilizzate di diversi paesi, con iscrizioni nelle rispettive lingue in cui si afferma “anche in Francia (o in Inghilterra, Irlanda, in Olanda o in ciascuno dei paesi in cui si è affermato il pneumatico) si dice Cinturato”. Così il pneumatico diventa design, e il design diventa linguaggio: la tecnologia del prodotto genera nuove parole, capaci di conquistare un ruolo nel vocabolario mondiale. 5 Pino Tovaglia, 1968 Pino Tovaglia, 1968 6 Riccardo Manzi, 1961 Alan Fletcher, 1965 Bob Noorda, 1957 Riccardo Manzi, 1961 7 Pzero Un prodigio di design che in tutto il mondo connota l’eccellenza Pirelli in ambito sportivo è il pneumatico P Zero. Nella tradizione di Pirelli di nominare i pneumatici con la lettera “P” seguita da un numero – cominciata con il P7 a metà anni Settanta - P Zero, nato nel 1986, non è solo una sigla ma anche una formula capace di rappresentare un universo fatto di conoscenze tecnologiche, di esperienze costruite sui circuiti e le piste di ogni continente, di un know how centennale. 8 Disegni tecnici Pzero – fianco dei pneumatici 9 Gommapiuma Ha cullato i sonni, ammorbidito la seduta, attutito gli urti a milioni di persone nel mondo, fin dagli anni Trenta del Novecento. Brevettata da Pirelli già nel lontano 1933, la “Gommapiuma“ -materiale spugnoso derivato da una particolare lavorazione della schiuma di lattice- ha conquistato i cuscini, i materassi, i divani, i sedili delle auto della seconda metà del Novecento, grazie al lavoro di architetti e designer come Franco Albini, Gio Ponti, Giulio Minoletti ed entrando definitivamente nel linguaggio comune. Un’icona del boom economico italiano, che assieme al sistema di molleggio «Nastrocord» -altro brevetto Pirelli- ha fatto la storia dell’arredamento con aziende del made in Italy quali la Arflex. Un genio della creatività come Bruno Munari ha immaginato un altro uso ancora della gommapiuma, nel mondo del divertimento. È il 1948 quando il designer milanese progetta per Pirelli i giocattoli del gatto Meo Romeo e della scimmietta Zizi, quest’ultima vincitrice nel 1954 della prima edizione del prestigioso premio Compasso d’Oro assegnato a oggetti di design industriale. Un po’ di gommapiuma, un’armatura di fil di ferro, filo di nylon per i baffi: il gioco è fatto... 10 11 12 13 Il linoleum Da Narni alla conquista del mondo, dai semi di lino lavorati e pressati a una meraviglia della tecnica di fine Ottocento capace di rivoluzionare i nostri passi, rendendoli sani e sicuri, di togliere i batteri dai nostri tavoli da pranzo, anche colorandoli con qualunque tinta dell’arcobaleno. Il linoleum prodotto da Pirelli copre e protegge superfici di luoghi di lavoro e di vita un po’ in tutto il mondo. E il mondo risponde adottando quella parola un po’ latina un po’ inglese per farne un simbolo internazionale del Novecento. 14 Linoleum 15 16 Il «Pirellone» Il grattacielo Pirelli è raccontato dallo stesso architetto milanese, illustrato da Jean-Michel Folon e favoleggiato da Gianni Rodari nelle Piccole Storie del Grattacielo pubblicate su «Pirelli. Rivista di informazione e di tecnica». Sorto sulle macerie del primo storico stabilimento della Pirelli, che era stato distrutto durante la seconda guerra mondiale, il «Centro Pirelli», disegnato da Gio Ponti e inaugurato nel 1960, entra subito nell’immaginario collettivo come «Pirellone» e come simbolo di una Milano impegnata a costruire il miracolo economico italiano. Il Pirellone, oggi sede della Regione Lombardia, è l’edificio in calcestruzzo armato più alto del mondo (127 metri) 17 18 19 SELEZIONE VIDEO 20 Carosello Il «sipario» di Carosello si apre nel 1957 sugli schermi della RAI ed ispira celebri storie TV creando personaggi e racconti e introducendo anche un nuovo modo di fare pubblicità. Babbut Mammut e Figliut, la famiglia di cavernicoli più famosa d’Italia, sono i testimonial della pubblicità del Cinturato e della gommapiuma Pirelli, che per l’azienda rappresentano un trionfo assoluto. Negli anni Sessanta i loro nomi sono conosciuti da tutti, da grandi e da piccoli, entrando così a tutti gli effetti a far parte del linguaggio comune. Personaggi virtuali, i tre cavernicoli. È realissimo invece quel supereroe dell’immaginario collettivo, Juan Manuel Fangio che negli stessi anni di Babbut Mammut e Figliut testimoniava in TV le qualità del Cinturato Pirelli. Campionissimo del volante pure nel 1965 -ormai in pensione- il pilota argentino fece scuola anche nel linguaggio dichiarando il Cinturato semplicemente “Extraordinario”... 21 Babbut, Mammut, Figliut, 1963 J. M. Fangio prova il Cinturato Pirelli sulla pista di Monza - Pirelli n. 4, 1965 Babbut, Mammut, Figliut, 1963 J. M. Fangio prova il Cinturato Pirelli con Alfa 159 sulla pista di Monza - Juan Manuel Fangio, 1966 22 MODALITA’ ESPOSITIVE 23 Di seguito le opzioni per l’allestimento degli spazi La richiesta di immagini e testi può essere per singolo modulo ( es. P lunga, Linoleum, Cinturato..) oppure per combinazione di più moduli (P lunga+ Cinturato, ecc.) I file verranno inviati in alta risoluzione pronti per la stampa (da effettuare in loco), previa condivisione dell’ipotesi allestitiva e della location, nonchè previa sottoscrizione di una liberatoria per il loro utilizzo. L’accordo di liberatoria dovrà essere sottoscritto ogniqualvolta le immagini intendono essere utilizzate. I costi indicati, per la sola riproduzione di immagini e testi, escluso il supporto, sono indicativi e si basano sui costi medi dei fornitori utilizzati da Pirelli. 24 Opzione A Riproduzione su cartoncino per cavalletto in legno Materia: cartoncino grammato, cartoncino fine art (più lucido) o forex 3 mm Misure: 70cm x 100cm Modalità espositiva: su cavalletto in legno (1 cavalletto con riproduzione dell’immagine + 1 cavalletto con testo di corredo) Costo: Cartoncino grammato: dai 50 ai 70 euro cad Cartoncino fine art: circa 150 euro cad Forex mm 3: dai 50 ai 60 euro cad + costo cavalletto 25 Opzione B Riproduzione su canvas a parete Materia: canvas (tela) Misure: 70cm x 100cm Modalità espositiva: da appendere a parete Costo: circa 80 euro cad. 26 Opzione C Riproduzione su pannelli in forex, a parete o autoportanti Materia: forex 10 mm Modalità espositiva: da appendere a parete Misure: 70cm x 100cm in base a spazi espositivi Costo: circa 80 euro cad. Oppure Palina autoportante b 80/100 x h 180/200 con base costo 250 euro 27 Opzione D Riproduzione su tela su stands Materia: tela Modalità espositiva: da appendere a stands Misure: variabili Costo: 70 euro cad + costo stand 28 Opzione Video Caroselli e pubblicità Pirelli Formato file: mp4 Modalità espositiva: da riprodurre su monitor 29 30