fondazione integrazione

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Per una sola Terra
FONDAZIONE INTEGRAZIONE
Per una sola Terra
È il dicembre 2010 quando Fondazione IntegrA/Azione
vede la luce. Con una funzione primaria: promuovere diritti e dignità per i migranti.
E’ un ruolo che incarna una precisa responsabilità: sostenere i tanti esseri umani che arrivano in Italia in cerca di
un futuro migliore. Uomini e donne che, nella maggior
parte dei casi, sono penalizzati da una scarsa conoscenza
della lingua italiana, da situazioni alloggiative ed economiche precarie, da condizioni di salute fragili.
Una missione civile che dovrebbe costituire la regola nella
sua naturalezza, nella sua semplicità, nella sua umanità. E
che invece è divenuta, nel nostro mondo, persino ambiziosa e gravosa.
In una visione di società che presuppone accoglienza, legalità, rispetto del territorio e della dignità della persona,
il traguardo finale incarna allora un grande sogno collettivo: quello di una sola Terra. Un punto di arrivo, dunque,
ma soprattutto di partenza.
FONDAZIONE INTEGRAZIONE
All’origine di Fondazione Integra/Azione c’è l’idea di coniugare i pluriennali percorsi e le significative esperienze
dei due soggetti fondatori: Legambiente e Cooperativa
Abitus. Per dare nuova linfa ad attività concrete di solidarietà.
Per una sola Terra
In questo senso la Fondazione sviluppa azioni mirate all’assistenza ed al miglioramento morale, economico e sociale delle persone appartenenti alle fasce sociali più
deboli, Ma anche allo sviluppo economico e culturale
delle aree svantaggiate e degradate, nonché al sostegno
dell’integrazione sociale.
Nel dettaglio, l’organismo realizza attività specifiche per
rendere efficace la costruzione di un percorso volto al raggiungimento di un’autonomia di qualità per quelle categorie sociali più fragili, con particolare riferimento ai
migranti.
Realizza interventi per valorizzare i territori e le piccole
realtà locali, con particolare riguardo alle aree più ghettizzate. Favorendo un giusto equilibrio tra uomo e natura.
FONDAZIONE INTEGRAZIONE
E un modello di vita sostenibile fondato sulla tutela dell’ambiente.
La Fondazione promuove una dimensione etica nelle
azioni assistenziali. Cioè lavora per affermare la consapevolezza dei diritti e dei doveri alla base della convivenza
democratica, per formare persone disponibili e collaborative verso il bene comune, ben integrate nella società,
ma anche capaci di accogliere i vantaggi che le diversità
offrono sotto le varie forme in cui oggi si presentano.
Tutto ciò nella ferma convinzione che una reale conoscenza dei valori della legalità permetta di rifiutare ogni
forma di illegalità, di combattere ogni forma di sopruso,
di vivere la legge come opportunità e non come limite.
Gli ambiti d’intervento
MEDIAZIONE CULTURALE
FONDAZIONE INTEGRAZIONE
La Fondazione Integra/Azione è particolarmente impegnata nelle attività di “mediazione culturale”, cioè nella
promozione della reciproca conoscenza e comprensione
tra cittadini italiani e stranieri per favorire un rapporto
proficuo tra persone di culture diverse. L’attività è rivolta
sia ai migranti sia ai mediatori attraverso azioni di formazione, studi, ricerche e attività d’informazione. L’obiettivo
finale è la concreta integrazione sociale
I fattori che caratterizzano in maggior misura la professione di mediatore culturale sono la competenza comunicativa, l’empatia, l’ascolto attivo e la conoscenza sia del
Paese di accoglienza sia di quello di provenienza (cultura,
leggi, tradizioni).
La mediazione culturale, secondo la Fondazione IntegrA/Azione, racchiude in sé il concetto di “cultura” nella
sua accezione più ampia, superando la nozione di mediazione unicamente linguistica,
e cioè più vicina al campo
dell’interpretariato e non
esaustiva dell’operato dei
mediatori.
Il mediatore è un professionista, formato a tale competenza tramite percorsi specifici e rappresenta il canale
attraverso cui due culture - la nostra e quella straniera possono arrivare a comprendersi. Un ponte per tradurre
le parole, i codici culturali, i significati, i riti e le credenze.
Gli ambiti d’intervento
INSEGNAMENTO DELLA LINGUA ITALIANA
Nel processo di integrazione di persone straniere in Italia
è indispensabile l’apprendimento dell’italiano come lingua seconda, definita appunto L2.
Conoscere la lingua del Paese d’accoglienza rappresenta
la via indispensabile per abbattere le barriere linguistiche,
nonché lo strumento essenziale all’interazione con il contesto sociale di accoglienza. L’insegnamento della “lingua
seconda”, del resto, non costituisce soltanto il trasferimento di uno strumento linguistico, ma introduce una
persona in un nuovo contesto culturale.
Imparare una lingua straniera, in sostanza, equivale ad acquisire anche una cultura diversa. Non soltanto nei primi
periodi d’inserimento, ma soprattutto nell’ingresso alla
vita attiva, nelle fasi d’inserimento lavorativo, dove diventa essenziale non soltanto un ulteriore approfondi-
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mento linguistico, ma in particolare la padronanza del
gergo professionale di un determinato settore lavorativo.
L’impostazione e la filosofia seguite dalla Fondazione per
le attività connesse alla formazione linguistica sono finalizzate a fornire agli studenti quegli strumenti necessari
per esprimersi in italiano scritto e orale.
Con particolare attenzione, appunto, all’acquisizione di
un lessico d’uso pratico, specifico per il lavoro e l’orientamento nel contesto quotidiano.
Ma un percorso formativo efficace non può prescindere
dal creare e dallo stimolare quotidianamente la motivazione degli studenti.
Per questo le metodologie studiate, promosse e sviluppate
mettono al centro l’utilizzo di attività di gruppo e laboratoriali che fanno riferimento ad una didattica di tipo “integrato”. E cioè l’utilizzo e l’alternanza di tecniche diverse
che nascono da varie teorie e
approcci della glottodidattica, così come dell’utilizzo di
strumenti e pratiche di altre
discipline. Lo scopo di tale
scelta è andare incontro, rassicurare e facilitare l’acquisizione linguistica di ogni singolo studente.
Gli ambiti d’intervento
ORIENTAMENTO AL LAVORO
La possibilità per un migrante di potersi garantire un futuro in Italia è subordinata al possesso di un contratto di
lavoro. L’occupazione professionale rappresenta il primo
traguardo verso una piena autonomia e integrazione nel
nostro Paese.
L’orientamento al lavoro e la formazione professionale
permettono, perciò, la concreta costruzione della propria
autonomia. Ciò attraverso l’aumento di competenze tecniche e relazionali, che dovrebbe portare lo straniero al
pieno inserimento economico e sociale.
Per cogliere le possibilità offerte dal mercato del lavoro,
la Fondazione è impegnata a fornire gli strumenti adatti
per la formazione professionale di migranti richiedenti
asilo e rifugiati.
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In questo senso la Fondazione promuove e sviluppa progetti sperimentali di formazione professionale, in grado
di coniugare il supporto all’acquisizione degli strumentibase per la ricerca di un impiego.
In ciò rientra la somministrazione delle tecniche più idonee per l’individuazione, la lettura e la selezione degli annunci di lavoro, per la stesura della lettera di motivazione,
per la redazione e la diffusione del curriculum vitae nei
formati più moderni, per affrontare le diverse tipologie
dei colloqui di lavoro.
I percorsi, realizzati su “misura”, partono dalla storia,
dall’esperienza dai bisogni e dalle aspettative della singola
persona.
I canali d’inserimento lavorativo includono anche settori
di nicchia, ad esempio connessi al mondo dell’artigianato
di qualità, di solito raramente accostati alla formazione dei
migranti, mentre invece possono stimolare e risvegliare
competenze pregresse sopite,
fondendole con nuove potenzialità ed energie.
Gli ambiti d’intervento
ASSISTENZA SOCIALE E PSICOLOGICA
L’assistenza sociale e psicologica è per la Fondazione IntegrA/Azione un ambito sostanziale di azione per il recupero e l’assistenza di soggetti svantaggiati a causa di
precarie condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali
o familiari.
La Fondazione garantisce un intervento di supporto in
grado di accompagnare il progressivo inserimento, in
molti casi di migranti, nel contesto socio-culturale. Fino
alla piena integrazione. Ciò equivale ad essere assistiti
nelle proprie difficoltà senza rinunciare alle libertà di
scelta e alle proprie responsabilità, mobilitando le proprie
risorse per convivere meno dolorosamente con la propria
situazione di vita reale nel quotidiano.
Nel dettaglio, la Fondazione sviluppa un concetto di promozione della salute inteso come processo per cui le per-
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sone migliorano il controllo e la gestione diretta delle proprie condizioni di benessere.
All’assistenza sociale e psicologica di tipo psicoterapeutico
è costantemente affiancata un’attività di counseling, cioè
una realtà professionale che consente di intervenire nei
disagi e nei problemi relazionali di un individuo orientando, sostenendo e sviluppando le sue potenzialità. La
figura professionale del counselor promuove gli atteggiamenti attivi e propositivi di una persona stimolando la sua
capacità di scelta rispetto a problematiche specifiche (il
lavoro, la casa, la famiglia).
L’interesse primario del counselor è verso il miglioramento
della qualità della vita delle persone nei loro contesti.
La relazione di counseling ha il suo fondamento nel rispetto della persona e nella sua autonomia e si basa sulla
relazione intersoggettiva tra il counselor e l’individuo che
usufruisce delle attività e dei
servizi di counseling. L’insieme delle conoscenze, delle
competenze, e degli assunti
di base lo rendono strumento
duttile e trasversale, che può
essere utilizzato in qualsiasi
ambito dove ci sia l’esigenza di instaurare una relazione
di crescita e di cambiamento attraverso l’ascolto, oppure
di usufruire di sostegno in un momento difficile.
Gli ambiti d’intervento
FORMAZIONE ALLA LEGALITÀ
Una società civile e democratica non può prescindere da
una diffusa cultura della legalità basata sul rispetto delle
regole della convivenza sociale, sull’osservanza delle leggi,
sulla solidarietà e sulla piena partecipazione alla vita del
nostro Paese e del nostro mondo.
Per creare le condizioni d’integrazione da parte di individui
socialmente fragili non si può fare unicamente affidamento
su un percorso assistenziale, bensì occorre strutturarlo sul
pieno rispetto delle regole e della convivenza.
Sulla base di questi principi, la Fondazione IntegrA/
Azione favorisce l’approfondimento di tematiche educative e sociali tese alla formazione di una corretta cultura
civica e la conoscenza dei diritti e doveri dei cittadini, in
particolare stranieri, che risiedono in Italia. L’azione della
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Fondazione trova il suo punto di forza nel coinvolgimento
delle persone in condizioni sociali precarie, soprattutto
giovani, all’educazione alla “responsabilità” in tutte le sue
forme per contribuire a determinare un nuovo rapporto
tra cittadini e istituzioni: dal rispetto dell’altro a quello
della comprensione delle regole.
Ciò non può prescindere dall’analisi della società che ci
circonda. Pertanto, l’educazione alla legalità - secondo la
Fondazione - parte dalla consapevolezza del valore di giustizia sociale: non può esserci legalità senza uguaglianza,
senza parità di diritti e di doveri.
La Fondazione organizza percorsi educativi e iniziative
che accompagnano le persone nella comprensione del vivere insieme, quindi nel capire il senso di regole che consentono una convivenza rispettosa dei diritti e delle libertà
di ciascuno.
Gli ambiti d’intervento
VOLONTARIATO
Il volontariato è il cuore pulsante dell’attività della Fondazione IntegrA/Azione. Prendendo a prestito le parole
della Corte Costituzionale, il volontariato è il “paradigma
dell’azione sociale”, un “modello fondamentale dell’azione positiva e responsabile dell’individuo”, che “rappresenta l’espressione più immediata della primordiale
vocazione sociale dell’uomo”.
Proprio in questi stessi principi si sviluppa l’azione della
Fondazione che non potrebbe operare senza promuovere,
fare e partecipare al volontariato. Lo slancio della Fondazione nel dare il proprio contributo nella costruzione di
una società modellata attorno alla promozione dei diritti
fondamentali, del suo impegno per il bene comune, del
suo sapere costruire solidarietà e cittadinanza si completa
e si arricchisce nelle attività di volontariato.
FONDAZIONE INTEGRAZIONE
Ciò attraverso la valorizzazione della società civile.
Le attività di volontariato rappresentano uno strumento
di particolare valore nel facilitare il coinvolgimento delle
persone, nel responsabilizzare attraverso la partecipazione
e l’impegno accrescendo la fiducia in sé stessi.
Inoltre, come certifica anche la risoluzione del Parlamento
europeo sul “Contributo del volontariato alla coesione
economica e sociale”, mediante le attività di volontariato
le fasce più vulnerabili della società possono acquisire
nuove capacità e competenze e, dunque, tornare ad aspirare a occupazioni meglio retribuite.
Le esperienze di volontariato possono rivelarsi estremamente preziose per l’accesso al lavoro e per l’inclusione
sociale.
Gli obiettivi
La Fondazione IntegrA/Azione non ha scopo di lucro e
si pone come obiettivo generale una concreta partecipazione nella costruzione di una società nuova, che sia veramente ospitante.
“…Una società basata sull’accoglienza, sull’integrazione multiculturale, sulla tutela della dignità umana e
della libertà, sul rispetto della legalità a partire dalla
pratica dei diritti e dei doveri individuali e collettivi, su
un modello sostenibile fondato sulla tutela del territorio
e del paesaggio e la promozione di fonti energetiche rinnovabili…”.
In poche parole, la Fondazione IntegrA/Azione basa la
sua azione sull’interconnessione esistente tra le grandi
questioni poste dalla società moderna, per esempio tra
problemi ambientali e sociali, per affermare l’idea di una
collettività che trovi il suo centro nei diritti umani e sociali.
Una comunità attenta a costruire uguaglianza, democrazia ed emersione dalla
povertà.
FONDAZIONE INTEGRAZIONE
Gli obiettvi
“…La Fondazione promuove la diffusione e la conoscenza dei principi ispiratori della convivenza democratica, l’educazione alla responsabilità civile, la
consapevolezza del concetto di legalità, il miglioramento
delle condizioni di vita e del rapporto tra le persone, i
gruppi sociali e le istituzioni, attraverso la realizzazione
di iniziative di carattere sociale, assistenziale, culturale,
formativo, di studio, di comunicazione e di ricerca…”.
E, soprattutto, intende opporsi a quel conflitto strisciante
nella nostra società generato dalle diseguaglianze.
Ciascuno degli obiettivi perseguiti dalla Fondazione è sostenuto da iniziative ed eventi nelle più diverse forme,
nella consapevolezza che l’evoluzione degli scenari richiede una grande capacità di sapersi costantemente adeguare con nuovi metodi, strumenti e modalità per fare ed
esprimere una solidarietà concreta.
FONDAZIONE INTEGRAZIONE
La Fondazione IntegrA/Azione è impegnata nella formazione professionale e culturale degli individui svantaggiati.
In particolare dei migranti, per far sì che cittadini di Paesi
terzi provenienti da contesti culturali, religiosi, linguistici
ed etnici diversi, possano stabilirsi e partecipare attivamente a tutti gli aspetti della società ospitante in relazione
alle procedure di ammissione, ai programmi e alle attività
di accoglienza, alla partecipazione alla vita civile, all’attenzione al vivere sostenibile e all’ambiente, e al rispetto
della diversità e della cittadinanza civile.
La costruzione di una rete
La Fondazione Integra/Azione ha tessuto una rete di soggetti
appartenenti al terzo settore, ad enti, ad istituzioni che possono
concorrere alla realizzazione degli obiettivi fissati. Tra gli organismi con cui la Fondazione ha collaborato, ricordiamo:
FONDAZIONE INTEGRAZIONE
Anci-Associazione nazionale comuni italiani
Associazione congolesi italiani - Roma
Azienda ospedaliera San Giovanni-Addolorata di Roma
Centro studi Città di Foligno (Perugia)
Comune di Lampedusa (Agrigento)
Comune di Riace (Reggio Calabria)
Fondazione Biblioteche di Roma
Limes
Ministero dell’Interno – Dipartimento Libertà civili ed Immigrazione
Ministro della Cooperazione internazionale ed integrazione
Municipio V – Comune di Roma
Oim-Organizzazione internazionale per le migrazioni
Ospedale “Sandro Pertini” di Roma
Protezione civile nazionale
Provincia di Roma – Consulta antimafie
Società Dante Alighieri
Unhcr-Agenzia Onu per i rifugiati
Unesco – Organizzazione delle nazioni unite per l’educazione
e la scienza
Università degli studi di Roma Tor Vergata
Università degli studi Roma tre
Unnra- Ministero dell'Interno
Upi-Unione province italiane
Teatro Due – Roma (teatro d’essai)
(e molte altre associazioni del terzo settore…)
Via Angelo Poliziano, 56
00184 Roma
Tel. 06.96042950
Fax 06.96042959
[email protected]
www.fondazioneintegrazione.it
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