Presentazione standard di PowerPoint

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PROGETTO CL@SSE DIGITALE
Referente: ins. Laureanti Floriana
Alunni delle classi V (A-B-C)
Anno scolastico 2015-16
INDICE
Gli Apparati e Sistemi
 Il Sistema Nervoso:
•
Sistema Nervoso Centrale (SNC)
•
Telencefalo
•
Cervelletto
•
Tronco Encefalico
•
Midollo Spinale
•
Meningi
•
Sistema Nervoso Periferico (SNP)
•
Nervi Encefalici
•
Nervi Spinali
•
Sistema Nervoso Autonomo (SNA)

I Sensi:
•
Vista – Occhio
•
Udito – Orecchio
•
Olfatto – Naso
•
Gusto – Lingua
•
Tatto - Pelle
 Apparato Scheletrico

Apparato Muscolare

Apparato Cardiocircolatorio
 Apparato Respiratorio
 Apparato Digerente
 Apparato Escretore
 Apparato Riproduttivo
Il Sistema Nervoso
Il sistema nervoso può essere distinto
anatomicamente in due grandi parti:
sistema nervoso centrale (SNC)
sistema nervoso periferico (SNP)
Funzionalmente esiste un’altra
componente:
il sistema nervoso autonomo (SNA)
Il sistema nervoso centrale è costituito da encefalo e midollo spinale.
L’encefalo è contenuto all’interno di una solida struttura ossea, la scatola cranica, che lo protegge dagli agenti
esterni e da eventuali traumi.
Il suo peso totale è di circa 1350 grammi nel maschio e 1200 nella
femmina.
Quest’organo è responsabile del controllo e della regolazione di
tutte le attività e funzioni del nostro corpo; ad esso giungono gli
stimoli (sensazioni e percezioni) raccolti dalla periferia
dell’organismo e da esso partono tutte le risposte motorie
trasmesse alla muscolatura scheletrica.
L’encefalo è diviso in tre parti strettamente connesse tra loro:
TELENCEFALO - CERVELLETTO – TRONCO ENCEFALICO
Telencefalo
Cervelletto
Tronco Encefalico
L’encefalo si presenta come un organo ovoidale, di colore
grigiastro e di consistenza molle; viene separato per mezzo
di una grossa divisione longitudinale in due parti: emisfero
destro ed emisfero sinistro.
La sua superficie è percorsa da numerosi solchi e scissure
che gli conferiscono il tipico aspetto con circonvoluzioni e
permettono la delimitazione degli emisferi in regioni (o lobi):
frontale, parietale, temporale, occipitale, limbico e dell’insula.
Il TELENCEFALO è costituito da 2 emisferi
Ogni emisfero cerebrale ha la forma di ¼ di ovoide
Oltre a questa divisione anatomica, esiste anche una ripartizione
delle aree in base alle specifiche funzioni. Avremo quindi aree
motorie, aree sensitive, aree addette al controllo del linguaggio, e
così via. I due emisferi, destro e sinistro, pur essendo identici,
non hanno le stesse funzioni: ad esempio, i centri della parola e
del linguaggio risiedono solitamente nell’emisfero sinistro.
Localizzazioni delle funzioni: Homunculus Sensitivo e Motorio
Il termine homunculus è dovuto al fatto che
la rappresentazione del corpo umano appare
grottesca e sproporzionata: alcune regioni
del corpo, soprattutto la mano , il piede e la
bocca, sono ingrandite proporzionalmente al
numero di recettori cutanei presenti
(Homunculus Sensitivo)o per il numero di
fibre nervose che controllano il movimento
fine (Homunculus Motorio)
Il cervello è costituito da sostanza grigia all’esterno e da
sostanza bianca internamente. La prima è composta da cellule
nervose disposte su 6 strati (corteccia cerebrale), mentre la
sostanza bianca è formata dall’insieme delle fibre nervose che
dalla superficie dell’encefalo si dirigono verso il resto del corpo, o
che mettono in comunicazione tra loro parti dei due emisferi o di
uno stesso emisfero.
Il CERVELLETTO, che si trova sotto al cervello, è diviso allo stesso modo in due emisferi (emisferi cerebellari)
ed è costituito esternamente da sostanza grigia e internamente da sostanza bianca; sezionando il cervelletto,
la sostanza bianca sembra un alberello con foglie che prende il nome di albero della vita.
Il cervelletto svolge molteplici funzioni, tra cui,
ad esempio, il coordinamento dei movimenti
muscolari ordinati dalla corteccia cerebrale ed il
mantenimento dell’equilibrio.
Il TRONCO ENCEFALICO è un organo di forma
approssimativamente cilindrica, contiene numerose strutture e
vie nervose molto importanti e stabilisce le comunicazioni tra
cervello, cervelletto e midollo spinale. A differenza del cervello e
del cervelletto, presenta all’interno la sostanza grigia e
all’esterno la sostanza bianca. Da esso nascono quasi tutti i
nervi cranici.
È diviso in tre parti (mesencefalo, ponte e bulbo) che nel
loro insieme consentono di controllare funzioni vitali come il
respiro, la deglutizione e le funzioni vasomotorie.
Nel tronco encefalico sono presenti anche nuclei importanti per
le funzioni autonome (simpatiche e parasimpatiche.)
Il MIDOLLO SPINALE è la principale via di comunicazione fra il cervello ed il sistema nervoso
periferico.
Il midollo spinale umano è contenuto e protetto dalla colonna vertebrale.
La colonna vertebrale è costituita da una successione di ossa chiamate vertebre.
Il Midollo spinale è accolto nel canale vertebrale e ha la forma di un lungo cilindro
leggermente appiattito; il M.S. è lungo 44 cm con un diametro medio di 1 cm e un peso di 28 g.
Il midollo spinale non si estende per tutta la lunghezza della colonna vertebrale, arriva solo
fino alle ultime vertebre toraciche. I nervi che escono dal midollo spinale a livello dei segmenti
lombari e sacrali devono percorrere per un certo tratto lungo il canale vertebrale prima di
uscire dalla colonna vertebrale. Il fascio di nervi che così si forma nella parte bassa della
colonna vertebrale si chiama cauda equina.
Il midollo spinale è suddiviso in 31
segmenti: 8 cervicali, 12 toracici, 5
lombari, 5 sacrali e 3 coccigei
Al suo interno, la sostanza grigia assume una conformazione ad H e
raccoglie i corpi cellulari dei neuroni midollari; la sostanza bianca è
invece composta dalle fibre nervose, e fuoriesce dal midollo in fasci
che corrispondono ai nervi spinali. In particolare, dal midollo si
formano due radici: la radice ventrale (anteriore) possiede fibre di tipo
sensitivo; la radice dorsale (posteriore) è caratterizzata da fibre di tipo
motorio.
Il midollo spinale riceve informazioni sensitive o afferenti
dalla periferia (tronco, arti e collo) e le trasmette ai centri
di controllo superiori dell’encefalo (tronco encefalico,
cervelletto, e telencefalo), che elaborano le risposte
motorie e le trasmettono al midollo spinale che, a sua
volta le trasmette ai muscoli.
Il midollo spinale è anche responsabile della generazione
di un arco riflesso spinale ossia della comunicazione fra
due fibre, una sensitiva e l'altra motoria, senza che vi sia
coinvolgimento dei centri nervosi superiori
Le MENINGI
Sia l’encefalo sia il midollo spinale sono rivestiti e protetti
da membrane di protezione: le meningi
Le meningi offrono supporto strutturale al passaggio
delle arterie e delle vene
Si distinguono meningi spinali (avvolgono e proteggono
il midollo spinale) e meningi encefaliche (avvolgono e
proteggono l’encefalo).
Le meningi sono 3: la dura madre ( la più esterna),
l’aracnoide (intermedi) e la pia madre (la più interna);.
IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO
Il sistema nervoso periferico è costituito da nervi che mettono in comunicazione il SNC (sistema nervoso
centrale) e la periferia. I nervi svolgono quindi una funzione di collegamento, come una strada a doppio senso:
trasportano, infatti, dal centro alla periferia gli stimoli che prendono origine dal sistema nervoso centrale
necessari alla contrazione muscolare; in direzione opposta, ovvero dalla periferia al centro, portano gli stimoli
sensoriali raccolti dai recettori, e riguardanti, per esempio, la posizione del corpo nello spazio, il dolore, la vista,
l’udito, l’olfatto, il gusto, il tatto.
Se i nervi nascono dal cervello si chiamano Nervi Cranici,
se nascono dal midollo spinale si chiamano Nervi Spinali
Esistono tre tipi di nervi:
1. i nervi sensitivi: trasmettono informazioni dalla periferia al sistema nervoso centrale;
2. i nervi motori: mandano il comando di muoversi ai muscoli;
3. i nervi misti: che hanno entrambe le funzioni e sono i più numerosi.
NERVI SPINALI
I nervi SINALI sono 33 per lato, e sono
nervi misti, cioè hanno una parte
sensitiva e una motrice
NERVI CRANICI O ENCEFALICI
I nervi cranici sono dodici per lato, e sono.
I - Olfattivo
II - Ottico
III - Oculomotore
IV - Trocleare
V - Trigemino
VI - Abducente
VII - Faciale
VIII - Acustico
IX - Glossofaringeo
X - Vago
XI - Accessorio
XII - Ipoglosso
Il SISTEMA NERVOSO AUTONOMO è chiamato così perché svolge la sua funzione indipendentemente dalla
nostra volontà, regola l’attività delle ghiandole, la motilità delle viscere, il ritmo del cuore e altre funzioni;
il sistema nervoso autonomo si divide in sistema simpatico e parasimpatico. I due sistemi: simpatico e
parasimpatico, innervano gli stessi organi ma hanno funzioni antagoniste) es. il sistema simpatico accelera il
battito cardiaco, il sistema parasimpatico lo rallenta
I CINQUE SENSI
I nostri sensi ci permettono di conoscere l’ambiente in cui viviamo
I cinque sensi
Con gli occhi tutto vedo;
I nostri sensi utilizzano alcuni organi specifici…
fiuto col naso odori.
L’orecchio mi fa intendere
i suoni e i rumori,
col gusto posso i cibi
assaporare
e col tatto ogni cosa
sentire oppure toccare.
(da “Noi e loro”, Anna Maria Parisi, ed.
Emmerre libri)
…attraverso i quali noi possiamo…
LA VISTA
La vista è uno dei cinque sensi, quello mediante il quale è possibile percepire gli stimoli luminosi e
quindi, la figura, il colore, le misure e la posizione degli oggetti. Tale percezione avviene per mezzo
degli occhi. Questi organi sono contenuti nelle orbite oculari due cavità del cranio ai lati della radice del
naso, disposti simmetricamente rispetto alla linea mediana del corpo.
Le strutture esterne dell’occhio
Le palpebre proteggono gli occhi dalla luce e da corpi
estranei. Battendo regolarmente distribuiscono il liquido
lacrimale prodotto dalle ghiandole lacrimali.
Le sopracciglia hanno la funzione di proteggere gli occhi dal
sudore.
Le ciglia proteggono gli occhi da piccoli corpuscoli
ANATOMIA DELL’OCCHIO
Sclera
La sclera, il cosiddetto bianco dell’occhio, è la membrana
più esterna e robusta dell’occhio; nella parte anteriore
dell’occhio diventa trasparente e curva come un vetro
d’orologio e prende il nome di cornea.
La Cornea
È la prima lente naturale che la luce incontra. La cornea è una membrana trasparente priva di vasi ma
ricchissima di fibre nervose. Essa è bagnata continuamente dal film lacrimale che aderisce alla sua
superficie. Dietro la cornea si trova la camera anteriore che è riempita di un fluido chiaro chiamato umor
acqueo.
Iride
L’iride è la parte che dà il colore ai nostri occhi e circonda un piccolo foro centrale di ampiezza variabile da 2 a 8
mm: la pupilla .
L’iride può essere chiaro (dal blu al verde) o bruno (dal marrone al nero) ma in realtà la sua colorazione dipende
sia dalla quantità di pigmento che da fenomeni ottici di riflessione e di diffrazione della luce.
L’iride circonda la pupilla che si allarga o si restringe a seconda della quantità di luce che la raggiunge e regola la
quantità di luce che deve raggiungere la retina. Dietro l’iride c’è il cristallino.
Cristallino
Il cristallino è una lente convergente di forma biconvessa che mette a fuoco i raggi luminosi sulla retina.
L’occhio mette a fuoco a distanze variabili con una strategia diversa: il cristallino ha la capacità di modificare
continuamente la sua forma e di variare la sua curvatura in modo da aumentare o diminuire il suo potere di
convergenza.
Così quando l’occhio guarda un oggetto in lontananza il cristallino si appiattisce e diminuisce la sua curvatura.
Al contrario quando guarda un oggetto vicino diventa più convesso ed aumenta la sua curvatura.
L’invecchiamento fa perdere sia al cristallino che al corpo ciliare il potere di accomodazione cosicché si diventa
presbiti e non si è capaci di leggere a 30 cm. In questo caso si ricorre alla correzione con lenti per vicino.
Retina
La retina, che rappresenta l’equivalente della pellicola
fotografica, riveste la superficie interna del globo oculare. Essa
appare come una sottile membrana trasparente suddivisa in
due aree: un’area centrale chiamata macula che contiene la
fovea centrale, ricca dei recettori detti: coni; un’area periferica,
dove prevalgono le cellule dei bastoncelli, che serve a mediare
la visione crepuscolare e notturna.
I coni sono i recettori visivi che vengono stimolati dai colori (
visione diurna).
Nella retina avvengono i meccanismi più complessi della
visione.
La luce passa l’intero spessore della retina e colpisce
immediatamente i fotorecettori, coni e bastoncelli. L’ impulso
elettrico viene trasmesso alle cellule bipolari e alle cellule
gangliari che, attraverso le loro fibre costituenti il nervo ottico,
lascia l’occhio ed arriva al centro visivo del cervello.
Nervo ottico
Il nervo ottico è costituito da oltre un milione di fibre nervose che originano dalle cellule gangliari della
retina.
La sua funzione è quella di collegare l’occhio al centro visivo del cervello chiamato corteccia visiva
occipitale. Qui arrivano gli impulsi nervosi che vengono elaborati e trasformati nella percezione visiva di
un’immagine.
COME FUNZIONA L’OCCHIO
La cornea e il cristallino sono lenti naturali tra le quali si trova l'iride, colorata diversamente a seconda
del soggetto. Al centro dell'iride la pupilla che si stringe e si dilata a seconda dell'intensità luminosa
ambientale.
La funzione del cristallino è quella di far convergere i raggi luminosi sulla retina, si generano così gli
stimoli visivi che, trasformati in impulsi elettrici, raggiungono il cervello attraverso il nervo ottico.
Quando fissiamo un oggetto, la luce che da esso proviene entra nei nostri occhi, attraversa una serie di
lenti naturali e va ad "impressionare" la retina.
(Il cristallino mette a fuoco le immagini sulla retina ma rimpicciolite e capovolte). La retina, eccitata
dalla luce che la colpisce, trasmette informazioni al cervello, attraverso un cavo elettrico, il nervo ottico.
Il cervello studia e sfrutta le informazioni visive avvalendosi di esse per decidere il comportamento e le
reazioni dell’intero organismo.
Malattie dell’occhio:
Strabismo: è un difetto di convergenza degli assi visivi dei due occhi; per esempio, nel soggetto strabico
un occhio può guardare dritto e l'altro deviare verso l'interno (strabismo convergente), verso l'esterno
(strabismo divergente) oppure verso l'alto o verso il basso (strabismo verticale).
Lo strabismo è determinato dalla mancanza di coordinamento tra i muscoli oculari, che impedisce di orientare lo
sguardo di ciascun occhio sullo stesso obiettivo. Questo difetto ostacola una corretta visione binoculare ( dei due
occhi) e può influenzare negativamente la percezione della profondità.
Strabismo convergente
Strabismo divergente
Cataratta: Consiste in un offuscamento del
cristallino. Colpisce maggiormente le persone
anziane.
Strabismo verticale
Alterazioni della vista
Sono molto comuni e ci costringono all’uso degli occhiali.
Astigmatismo: è un disturbo della vista che comporta una minore
nitidezza visiva a causa di una deformazione della cornea. Di conseguenza
le immagini risultano poco definite (sdoppiate)
Miopia: è un difetto visivo a causa del quale si vede sfocato
da lontano anche se la visione da vicino può essere buona.
Il termine "miopia" deriva dal termine greco “myo”, che
significa "chiudere", per indicare l'abitudine tipica dei miopi
di strizzare gli occhi per vedere meglio da lontano.
Nell'occhio normale i raggi luminosi che provengono dagli
oggetti distanti vengono messi a fuoco esattamente sulla
retina. Nell'occhio miope, invece, questi stessi raggi cadono
davanti alla retina e poi divergono: si forma un'immagine
sfocata.
Generalmente
i
pazienti
miopi
strizzano
gli
occhi socchiudendo le palpebre per cercare di mettere a
fuoco gli oggetti lontani. Quanto maggiore è il difetto visivo,
tanto minore è la distanza alla quale si vede bene.
Presbiopia: è un disturbo della vista caratterizzato
dalla perdita graduale, progressiva e irreversibile, della
capacità di mettere a fuoco da vicino.
Si tratta di una condizione fisiologica legata,
all’avanzare dell’età. Infatti, dopo i 40 anni il
nostro cristallino, la lente naturale che si trova
all’interno dell’occhio, perde progressivamente la
capacità di mettere a fuoco gli oggetti alle differenti
distanze (diminuzione della capacità accomodativa).
Ipermetropia: è un difetto di vista che spesso non dà
sintomi. Tuttavia, è un disturbo che può essere facilmente
individuato grazie a una visita oculistica. Nell’occhio
ipermetrope i raggi luminosi provenienti dall'infinito
vengono focalizzati al di là della retina. Questo è dovuto
principalmente alla presenza di un bulbo oculare “corto”
(ipermetropia assiale), anche se altre particolari
condizioni possono esserne causa.
Daltonismo: è una condizione in cui si ha
un’alterata percezione dei colori. Più precisamente
si distingue in:
- acromatopsia: deficit di visione di tutti e tre i
colori primari (rosso, verde e blu);
- discromatopsie: deficit di visione di uno dei tre
colori primari
SEMPLICI ESPERIMENTI CON LA VISTA
Le illusioni ottiche sono fondamentalmente di due tipi: quelle che dipendono dagli occhi e quelle che
dipendono dal cervello.
Le after-images (il dopo immagine), sono causate soprattutto dagli occhi ma in certi casi interviene anche il
cervello che interpreta le figure a modo suo.
Tutti gli esperimenti, qui di seguito riportati, funzionano sia guardando le immagini direttamente sullo
schermo, sia usando delle stampe su carta bianca.
Un esperimento in bianco e nero
Fissate per circa 15 secondi la crocetta che si trova al centro dell’immagine di sinistra. Spostate poi gli occhi
sulla crocetta disegnata nel riquadro bianco a destra.
Vedrete comparire la stessa immagine in negativo: un volto nero su fondo bianco. La visione dura pochi
secondi ma potete prolungarla battendo due o tre volte le palpebre. Le crocette aiutano a fissare a lungo lo
sguardo su uno stesso punto.
Un esperimento a colori
Dopo aver fissato l’immagine di sinistra per circa 15 secondi, spostate lo sguardo sul riquadro bianco di destra.
Vedrete comparire un cerchio rosso su fondo giallo.
Il colore rosso è il complementare del ciano (azzurro) e il giallo è il complementare del blu.
Una figura misteriosa
Con questo esercizio imparerete a proiettare le immagini
complementari su una parete bianca ad alcuni metri di distanza di
fronte a voi. Sedetevi comodamente a un tavolo perché l’esercizio
richiede calma e concentrazione. La figura deve essere ferma e
ben illuminata ma vi consiglio di evitare la luce diretta del sole.
Fissate per circa 15 secondi uno dei quattro puntini che si trovano
al centro della figura qui sotto. Spostate poi gli occhi sulla parete
bianca di fronte a voi. Che cosa vedete? Dovreste vedere un cerchio
chiaro.
Battete due o tre volte le palpebre e guardate meglio dentro al
cerchio.
Che cosa vedete?
L’esercizio più spettacolare
Nell’immagine qui sotto dovreste vedere 12 cerchi color magenta leggermente sfumati disposti a
cerchio su un fondo grigio, con una crocetta al centro.
Procedendo a rotazione in senso orario un cerchio viene cancellato per una frazione di secondo e
sostituito con lo sfondo grigio. Subito dopo il cerchio viene ripristinato.
Fissate la crocetta al centro dell’immagine (l’esperimento riesce meglio se guardate con un solo
occhio tenendo l’altro chiuso).
Dopo un po’ vedrete un cerchio verde che ruota attorno alla crocetta centrale. I cerchi magenta
sembrano completamente spariti!
Come si spiega questo effetto visivo?
Questo fenomeno si chiama effetto di contrasto consecutivo negativo o più semplicemente after image,
immagine postuma.
La formazione delle after images complementari è legata all’affaticamento dei coni che si trovano sulla
retina dell’occhio. I coni sono fotorecettori specializzati nella visione dei colori. Se i coni sono costretti a
fissare a lungo uno stesso colore, diventano meno sensibili a quel colore. Ma non perdono sensibilità per
tutti gli altri colori.
Perciò, se dopo aver fissato a lungo una certa figura guardiamo una superficie bianca (il bianco è la somma
di tutti i colori), i coni non ne percepiscono i colori per i quali sono stati desensibilizzati. In pratica, ciò che
noi vediamo è il colore complementare di quello reale. L’illusione dura alcuni secondi, dopo i quali la
visione ritorna normale.
Le onde sonore che viaggiano nell’aria sono captate dal padiglione auricolare che le convoglia
all’interno dell’orecchio attraverso il condotto uditivo; giungono così al timpano, una membrana sottile
che, colpita dai suoni, inizia a vibrare.
Le vibrazioni prodotte dal timpano sono trasmesse alla chiocciola per mezzo di tre ossicini: martello,
incudine e staffa.
Il martello fa muovere l’incudine che, a sua volta, aziona la staffa.
La staffa poggia su una membrana detta finestra ovale che è in comunicazione con la chiocciola (o
coclea). All’interno della chiocciola ci sono milioni di microscopici peli (recettori acustici) immersi in
un liquido. Queste cellule trasformano le vibrazioni in segnali nervosi, che vengono inviati al cervello
attraverso il nervo acustico.
Infine nel cervello i segnali nervosi sono tradotti nelle sensazioni uditive, quelle che chiamiamo suoni
o rumori.
Il sistema uditivo (più semplicemente udito) è il primo dei cinque organi di senso a svilupparsi nel feto e a favorire il
contatto con l'ambiente esterno.
Il sistema comprende sia gli organi sensoriali (orecchie, organi preposti alla percezione e alla traduzione del suono),
sia le parti uditive del sistema sensoriale (il nervo acustico e l’area acustica).
L’orecchio umano è composto da tre parti:
1.
Orecchio esterno
2.
Orecchio medio
3.
Orecchio Interno
L’ Orecchio esterno è formato da: padiglione auricolare, condotto
uditivo esterno e timpano
L’ Orecchio medio è formato da: cassa del timpano, all’interno della
quale c’è una catena di ossicini (martello, incudine e staffa).
L’orecchio medio è in comunicazione con la faringe attraverso un
canale (tromba di Eustachio) e ciò permette di regolare la pressione
interna dell’orecchio con quella dell’ambiente.
L’ Orecchio Interno è formato da due parti che svolgono funzioni
diverse: la coclea che è interessata alla trasmissione delle onde
sonore (ruolo acustico) e una parte formata da : utricolo, sacculo e
canali semicircolari che sono importanti per il mantenimento
dell’equilibrio del corpo.
Il suono
Il suono è la sensazione data dalla vibrazione di un corpo in oscillazione. Tale vibrazione, che si propaga
nell‘aria o in un altro mezzo elastico, raggiunge l'apparato uditivo dell‘orecchio che, tramite un
complesso meccanismo interno, crea una sensazione "uditiva" correlata alla natura della vibrazione; in
particolar modo la membrana timpanica subendo variazioni di pressione entra in vibrazione.
Il suono si trasmette se c’è un mezzo che può vibrare e quindi formare delle onde: nell’aria, nell’acqua e nei
corpi
L’olfatto
è uno dei CINQUE SENSI
ed è quello che consente di
percepire gli stimoli
odorosi.
Per ottenere la
percezione degli odori
è indispensabile
l'interazione tra il
naso e il cervello, che
decodifica gli stimoli e
li trasforma in
percezione.
Nel naso è posto un organo di senso : l’OLFATTO sinonimo di odorato.
Le sue cellule nervose segnalano al cervello la presenza nell’ambiente di «odori»
Il senso dell’olfatto ci informa sulle sostanze volatili
presenti nel mondo che ci circonda
Nel mondo animale
L’olfatto svolge un ruolo essenziale in molti comportamenti fondamentali per la
sopravvivenza dell’individuo e della specie.
Così, mentre i piccioni viaggiatori usano l’olfatto per ‘tornare a casa; il cagnolino che fa
continuamente pipì negli angoli vuole delimitare il suo territorio con segnali olfattivi,
mentre un cane, che annusa freneticamente qua e là, cerca di riconoscere il sesso di chi ha
lasciato le tracce odorose e di capire se è il caso di intrufolarsi.
Le cellule dell’olfatto sono specializzate nel raccogliere informazioni chimiche su oggetti
(animati e non) posti più o meno lontani dall’organismo, collaborando con l’altro senso
chimico, il gusto, nella scelta del cibo.
L’olfatto degli uomini
Gli esseri umani se confrontati con un cane o un ratto, posseggono una capacità
olfattiva piuttosto ridotta.
Le patologie dell'olfatto
possono essere di due tipologie:
quantitative e qualitative.
Le prime sono rappresentate da iposmia,
ovvero parziale riduzione del senso dell'odorato. E da
anosmia, ovvero totale riduzione del senso
dell'odorato.
Nel caso di riduzioni qualitative del senso dell'olfatto,
invece, si parla di parosmia, un disturbo
caratterizzato dall'alterazione del senso dell'olfatto.
Le cause alla base di questi disturbi possono essere
diverse: riniti, sinusiti, neoplasie, lesioni della mucosa
di varia origine (virale, traumatica o infiammatoria).
I disturbi dell'olfatto
condizionano inevitabilmente anche il senso del gusto
Si chiama GUSTO la sensazione provocata non solo dallo
stimolo dei recettori specifici come i recettori tattili e
termici della bocca e soprattutto i recettori dell’olfatto.
Il suo organo principale è la LINGUA e i suoi recettori: le
PAPILLE GUSTATIVE
La lingua è un organo muscolare mobile, situato
all’interno della bocca, che svolge funzioni molto
importanti: la masticazione, la deglutizione, il linguaggio
ed è sede del senso del gusto.
Sul dorso della lingua si trovano le PAPILLE GUSTATIVE.
LE PAPILLE GUSTATIVE
Le papille gustative sono divise in 4 gruppi:
 Papille FUNGIFORMI
 Papille FILIFORMI
 Papille FOLIATE
 Papille VALLATE
Le Papille FUNGIFORMI Hanno la forma di un fungo, come dice il loro nome, e captano il sapore dolce.
Queste papille possono riconoscersi, sul dorso della lingua e soprattutto all'apice dove sono più
numerose, come piccoli punti di colore rosso visibili anche a occhio nudo. Le papille VALLATE o
circumvallate sono formate da un rilievo dalla cui superficie si sollevano papille secondarie. Sono le
papille meno numerose ma le più voluminose e importanti perché contengono i recettori del sapore
amaro.
Le papille FILIFORMI sono numerose e hanno una forma conica e un aspetto filamentoso come la corolla
di un fiore e pertanto si chiamano pure corolliformi.
Hanno due funzioni: funzione meccanica: impedisce lo scivolamento del cibo e lo ripartisce tra i denti
durante la masticazione; funzione tattile e termica: le papille filiformi sono riccamente innervate e non
hanno calici gustativi.
Le papille FOLIATE, rudimentali nell’uomo, sono bene sviluppate nei roditori. Si trovano sui margini
posteriori lella lingua. Percepiscono il sapore aspro.
Il GUSTO
Il GUSTO è una valutazione fulminea,
affidata a 500 mila recettori che
permettono di distinguere 5 sensazioni
fondamentali:
 sulla punta della lingua il DOLCE
 ai lati della lingua l'ASPRO e il
SALATO
 sul fondo della lingua l'AMARO e
l'UMANI (quest'ultimo scoperto di
recente: un gusto umani è per
esempio il glutammato presente nei
dadi e nel Parmigiano Reggiano).
L'analisi del cibo
L'analisi del cibo avviene con una sequenza precisa:
Il cibo, triturato con i denti e mescolato con la saliva rilascia sostanze chimiche. Queste sostanze raggiungono
le terminazioni nervose sulla lingua (papille gustative), da cui partono gli impulsi che, lungo le fibre nervose,
raggiungono il cervello. Questo li combina coi messaggi dell'odorato e con quelli legati alla consistenza, la
temperatura e, eventualmente, il dolore, provenienti da altre terminazioni nervose.
Il tatto
Il senso del tatto è presente in tutti gli animali e, anche se a prima vista è un senso semplice, in realtà è molto
complesso. Tutto parte dal contatto: toccando l’ oggetto, degli organuli presenti sotto la pelle emettono l’
impulso al cervello dando le informazioni per far capire se l’oggetto toccato è: caldo, freddo, liscio, ruvido,
duro o morbido
CALDO - FREDDO
LISCIO- RUVIDO
Gli strati della pelle
La pelle è composta da più strati: quella che vediamo e si trova all’ esterno è
l’ Epidermide, dopo c’ è una parte un po’ più profonda chiamata Derma e
alla fine la parte più profonda: l’ Ipoderma.
Il sudore
Anche la pelle produce una sostanza di rifiuto: il sudore. Esso viene prodotto quando c’
è caldo, quando ti muovi eccessivamente e quando ti senti nei guai. Il sudore viene
prodotto dalle ghiandole sudoripare predisposte vicino agli organuli del tatto.
APPARATO SCHELETRICO
La capacità di movimento del
nostro corpo deriva dall'unione
di ossa, articolazioni e muscoli.
L'uomo è dotato di uno scheletro interno che svolge le funzioni di:
●
SOSTEGNO: lo scheletro è un’impalcatura di sostegno per i muscoli.
●
MOVIMENTO: le ossa contribuiscono al movimento del corpo e lo mantengono in equilibrio
●
PROTEZIONE: alcune ossa proteggono alcuni organi molto importanti (la scatola cranica, protegge il
cervello; le vertebre proteggono il midollo spinale; la gabbia toracica protegge cuore e polmoni
Lo scheletro adulto è formato da circa 206 ossa e da
varie articolazioni
CRANIO
TESTA
FACCIA-DENTI
Le ossa dello scheletro sono in
tutto 206.
Si possono dividere in 3 gruppi:
COLONNA VERTEBRALE
TRONCO
GABBIA TORACICA
BACINO
SUPERIORI (BRACCIA)
ARTI
INFERIORI (GAMBE)
Scheletro della testa
Lo scheletro della testa è costituito dalle ossa del cranio e delle ossa della faccia.
Il cranio, che contiene e protegge il cervello, è formato da 8 ossa piatte unite saldamente tra loro.
La faccia è formata da 14 ossa, anch’esse unite fermamente tra loro con l’eccezione della MANDIBOLA,
che è l’unico osso mobile di tutto il capo.
Tronco : la colonna vertebrale
Lo scheletro del tronco è costituito dalla colonna vertebrale, dalla gabbia toracica e dal bacino.
•La colonna vertebrale è formata da 33-34 ossa sovrapposte, le vertebre, ciascuna delle quali presenta un foro
nella parte centrale; la colonna vertebrale è quindi attraversata da una specie di canale, il canale vertebrale,
che contiene e protegge il midollo spinale lungo circa 70 cm.
La colonna vertebrale viene suddivisa in cinque regioni: la cervicale, la dorsale o toracica, la lombare, la sacrale
(formata da 5 vertebre saldate in un unico osso detto osso sacro)e la coccigea (formata da 4-5 vertebre
anch’esse saldate in un unico osso detto coccige).
Ogni vertebra è collegata all’altra da un disco intervertebrale di cartilagine; ciò conferisce alla colonna
vertebrale una certa flessibilità e consente di attutire gli urti.
Tronco : la gabbia toracica e il bacino
La gabbia toracica è formata da 12 paia di ossa piatte e nastriformi, le COSTOLE, e da un osso piatto
situato nella parte centrale del petto, lo STERNO.
Le costole sono collegate posteriormente alle vertebre e, anteriormente, si uniscono allo sterno
mediante dei prolungamenti cartilaginei. Le prime sette coste si articolano con lo sterno, e sono dette
coste VERE. L'ottava, la nona e la decima costa sono dette FALSE in quanto le loro cartilagini costali si
articolano con la cartilagine della costa posta superiormente e non con lo sterno. Le ultime due paia di
costole anteriormente non raggiungono lo sterno perciò vengono dette costole FLUTTUANTI.
Il Bacino è costituito da 3 coppie di ossa saldate insieme che formano una specie di vaschetta che sostiene gli
organi addominali
Arti
Alla parte superiore del torace (cintura scapolare)
sono collegati gli arti superiori
Alla parte inferiore (cintura pelvica) sono collegati
gli arti inferiori.
L’ arto superiore cioè il braccio è composto da 3
segmenti, il primo è costituito da un solo osso,
l'omero, il secondo da due ossa parallele, radio e
ulna e il terzo dalle ossa della mano: carpo,
metacarpo e falangi.
L’arto inferiore cioè la gamba è composta da 3
segmenti, il primo è costituito da un solo osso, il
femore, il secondo da due ossa parallele, tibia e
perone e il terzo dalle ossa del piede: calcagno,
tarso, metatarso e falangi.
Le articolazioni
●
Le ossa sono collegate e si muovono tra di loro grazie alle articolazioni.
●
Le articolazioni possono essere:
Mobili: permettono
ampi movimenti.
Semimobili: consentono
movimenti più illimitati.
Le ossa sono anche unite tra loro da fasci di fibre: i legamenti. I
legamenti « legano» le due parti facendole muovere senza che si
allontanino l’una dall’altra
Fisse: non permettono
alcun movimento.
Come sono formate le ossa
●
Le ossa sono formate dal tessuto osseo e da quello cartilagineo.
Il tessuto osseo è formato da: sali di calcio, che dà loro robustezza e resistenza, e l'osseina che invece lo rende
elastico.
L'osso è formato da due parti fondamentali:
●
esterna che è dura e compatta, rivestita da una membrana detta periostio;
●
interna che è spugnosa e contiene il midollo osseo.
Il midollo osseo può essere rosso se
produce i globuli rossi e bianchi o
giallo quando è una riserva di energia
Malattie dello scheletro e delle ossa
APPARATO MUSCOLARE
I muscoli, che costituiscono il 30-40% del peso corporeo ,
ci fanno muovere, correre, parlare, respirare, scrivere e
leggere.
Non c'è un momento nella vita degli uomini nel quale i
muscoli non lavorino. Per esempio, anche quando
dormiamo, alcuni muscoli spingono il cibo lungo il tubo
digerente, altri fanno entrare e uscire l'aria dai polmoni. I
muscoli del corpo umano sono circa 600.
I MUSCOLI HANNO IL COMPITO DI:
-
Sostenere lo scheletro e mantenere le ossa nella stessa
posizione.
-
Dare forma al corpo.
-
Permettere il movimento.
-
Fare funzionare gli organi interni (ad esempio quello
dell’apparato digernte).
-
Produrre calore (ad esempio quando pratichiamo
sport).
I MUSCOLI SI DIVIDONO IN TRE GRANDI GRUPPI :
- muscoli scheletrici, che sono attaccati alle ossa, sono responsabili del movimento volontario e sono di
colore rosso e striati.
- muscoli lisci, sono responsabili dei movimenti involontari e sono di colore bianco e rosato e non
possiedono alcun collegamento con le ossa.
- muscolo cardiaco che costituisce la parete del cuore, muscolo involontario, composto da fibre striate.
I MUSCOLI SI DIVIDONO anche in:
Muscoli Volontari: se sono sotto controllo del sistema nervoso volontario- (m. Scheletrici)
Muscoli Involontari: se sono sotto controllo del sistema nervoso Involontario- (cardiaco e viscerali)
Muscoli volontari
Muscoli scheletrici
I Muscoli scheletrici hanno per lo piú una forma affusolata.
Ogni muscolo scheletrico è responsabile dei movimenti
VOLONTARI ed è collegato alle ossa per mezzo di TENDINI
(una sorta di cordoni posti alle sue estremità).
La flessione del braccio è prodotta dalla contrazione del
muscolo BICIPITE cui corrisponde la distensione del muscolo
TRICIPITE. Il bicipite ed il tricipite, che funzionano in coppia,
producendo movimenti opposti, si chiamano ANTAGONISTI.
Gli arti si muovono grazie all’azione dei muscoli antagonisti.
Muscoli Cutanei
I muscoli cutanei (o muscoli pellicciai), sono situati nel derma e
nel
tessuto
sottocutaneo;
contraendosi
essi
spostano
la pelle determinando la comparsa di solchi e pieghe. Sono limitati
alle regioni della testa e del collo. I muscoli cutanei della testa con
la
loro
contrazione
determinano
i
diversi
atteggiamenti
della faccia corrispondenti ai vari stati emotivi, e per questo sono
anche denominati muscoli mimici o muscoli dell’espressione
I muscoli involontari
lavorano autonomamente e indipendentemente dal fatto che noi lo vogliamo no.
Il cuore è un muscolo involontario, formato però da
I muscoli lisci si trovano nelle
pareti dell'apparato digerente e
dei vasi sanguigni. Sono di
colore bianco o rosato e non
sono attaccati alle ossa.
fibre muscolari striate.
Il muscolo cardiaco o
MIOCARDIO è rivestito da una membrana interna,
detta ENDOCARDIO, e da una membrana esterna detta
PERICARDIO. Il cuore ha una grande robustezza,
perché è sottoposto ad un lavoro molto pesante senza
alcun riposo, per molte decine di anni.
Le fibre muscolari
Caratteristica di tutti e tre i tipi di tessuto muscolare è
la capacità di contrarsi. Questo grazie alle particolari cellule di
cui è composto: le fibre muscolari.
APPARATO CIRCOLATORIO
L’ Apparato circolatorio è formato: dal cuore, da un complesso
di vasi (arterie, capillari e vene) e dal sangue.
Il CUORE
Il cuore è un potente muscolo, grosso quanto un pugno situato al
centro della gabbia toracica che ha l’importantissima funzione di
pompare il sangue in tutte le parti del corpo.
Il cuore è suddiviso in due parti che non comunicano tra loro. Nella PARTE
DESTRA scorre il sangue venoso, ricco di anidride carbonica, in quella SINISTRA
invece scorre il sangue arterioso carico di ossigeno. Ciascuna parte formata da
una cavità superiore detta ATRIO, dove arriva il sangue un’altra inferiore
chiamata VENTRICOLO
Ciascun atrio è separato dal ventricolo per mezzo di una valvola che permette al
sangue di passare in una sola direzione, dall’atrio al ventricolo.
Il cuore può essere diviso in due sistemi indipendenti, uno a sinistra e uno a destra,
ognuno formato da due cavità, l'atrio (collocato nella parte superiore dell'organo) e
il ventricolo (che si trova nella parte inferiore), tra loro separate dalla valvola
tricuspide a destra e bicuspide o mitrale a sinistra.
Dal ventricolo sinistro parte la arteria aorta, che distribuisce il sangue in tutto il
corpo, e all’atrio destro arriva la vena cava che raccoglie il sangue ricco di anidride
carbonica, di tutto il corpo.
La doppia circolazione
Il sangue scorre nei vasi sempre nella medesima direzione e compie
sempre lo stesso percorso.
Dal ventricolo destro il sangue, povero d’ossigeno, viene pompato
attraverso l’arteria polmonare nei capillari dei polmoni dove si ricarica
dell’ossigeno e rilascia l’anidride carbonica. Il sangue ossigenato, ritorna
quindi al cuore, nell’atrio sinistro, attraverso le vene polmonari. Questo
tratto del percorso del sangue è chiamato PICCOLA CIRCOLAZIONE (o
circolazione polmonare )
Dall’atrio sinistro, il sangue passa nel ventricolo sinistro viene pompato
nell’aorta, una grossa arteria, che ramificandosi, lo distribuisce in tutto il
corpo. Ceduto l’ossigeno ai tessuti e caricatosi di anidride carbonica, il
sangue fa ritorno all’atrio destro del cuore
attraverso le vene cave e
….ricomincia il suo giro. Questa seconda parte del percorso si chiama
GRANDE CIRCOLAZIONE.
I VASI SANGUIGNI
•
I vasi sanguigni sono un sistema di canali, costituito dalla arterie e dalle vene, che allontanano o
riportano il sangue al cuore.
•
Le arterie sono vasi sanguigni dalle pareti robuste ed elastiche che dal cuore trasportano sangue
ricco di ossigeno alle cellule e si ramificato in capillari arteriosa.
•
Le vene sono vasi sanguigni meno flessibili dalle arterie che, attraverso i capillari venosi, raccolgono
il sangue ricco di anidride carbonica che ritorna al cuore.
•
I capillari sono vasi microscopici: le loro pareti sottilissime e pertanto vengono attraversate
facilmente da numerose sostanze quali ossigeno, sostanze nutritive che raggiungono le cellule, o
dall’anidride carbonica che verrà espulsa. Quindi ė nei capillari che avviene lo scambio delle
sostanze.
IL SANGUE
E’ un tessuto liquido di colore rosso scuro, che viene pompato dal cuore nei vasi sanguigni
per raggiungere ogni cellula. E’ composto dal 55% dal plasma, cioè un liquido che
contiene acqua, sostanze nutritive, anticorpi e sali minerali; e nel restante 45% da tre tipi
di cellule:
Globuli rossi
Globuli bianchi
Piastrine
I Globuli rossi: Sono cellule di colore rosso che contengono l’emoglobina, una
proteina ricca di ferro in grado di legare a sé l’ossigeno. Infatti i globuli rossi hanno il
compito di trasportare l’ossigeno alle cellule.
I Globuli bianchi hanno la funzione di proteggerci dalle malattie.
Producono anticorpi che servono a distruggere i virus e i batteri che
attaccano il nostro organismo.
Le Piastrine hanno il compito di far coagulare il sangue in caso di traumi, cioè farlo
solidificare formando la crosta.
I GRUPPI SANGUIGNI
I gruppi sanguigni sono 4:
●Gruppo A;
●Gruppo B;
●Gruppo AB;
●Gruppo 0.
La differenza tra questi gruppi, è data dalla presenza o assenza sui globuli rossi de 2 sostanze che causano la
produzione degli anticorpi: anti-A e anti-B.
Nel sangue antigene e relativo anticorpo non possono essere contemporaneamente presenti, perché ciò
causerebbe l’agglutinazione dei globuli rossi: si coagulerebbero, formando grossi aggregati che
ostacolerebbero la circolazione sanguigna.
Quando si pratica una trasfusione il sangue del donatore deve essere compatibile con il sangue del ricevente.
Malattie del sangue
Le malattie del sangue che colpiscono i globuli rossi
Anemia: le persone che soffrono di anemia presentano un numero basso di globuli rossi. Una forma lieve di
anemia spesso non causa sintomi. Una forma più grave di anemia può causare stanchezza, pallore e fiato
corto sotto sforzo.
Anemia da carenza di ferro: il corpo necessita del ferro per produrre globuli rossi.
Talassemia: questa è una forma genetica di anemia che colpisce soprattutto le persone del bacino
mediterraneo. Non esiste una cura e i soggetti necessitano di regolari trasfusioni di sangue per alleviare i
sintomi dell'anemia.
Anemia falciforme: si tratta di una condizione genetica che colpisce soprattutto gli afro-americani.
Periodicamente, i globuli rossi cambiano forma e bloccano il flusso ematico. Può essere caratterizzata da
forte dolore e danni a carico degli organi.
eccessiva di globuli rossi solitamente non crea problemi, ma in alcune persone causa coaguli di sangue.
Le malattie del sangue che colpiscono i globuli bianchi
Leucemia: si tratta di una forma di tumore del sangue in cui un globulo bianco diventa maligno e si
moltiplica all'interno del midollo osseo. La leucemia può essere acuta (rapida e grave) o cronica (lenta
progressione). La chemioterapia e/o il trapianto di cellule staminali (trapianto di midollo osseo) possono
trattare la leucemia e talvolta tradursi in una cura.
Le malattie del sangue che colpiscono le piastrine
Trombocitopenia: tale condizione è caratterizzata da un basso numero di piastrine nel sangue. Numerose
condizioni causano la trombocitopenia, che di solito non provoca sanguinamento anomalo.
Le malattie del sangue che colpiscono il plasma sanguigno
Emofilia: si tratta di una carenza genetica di alcune proteine che favoriscono la coagulazione del sangue.
Esistono molteplici forme di emofilia, la cui gravità varia da lieve a potenzialmente letale
Malattie del cuore - dei vasi
L'infarto cardiaco è il danno che si crea nel cuore per mancanza di sangue.
Nel caso dell'infarto cardiaco si prova un forte dolore al torace, a volte esteso alle braccia (più spesso
a sinistra). Altre volte, invece, ci si accorge della malattia solo quando le sue conseguenze diventano
evidenti: affaticamento anche dopo minimi sforzi, perché il cuore non riesce più a pompare sangue
adeguatamente. Quando il danno al cuore è molto esteso l'infarto può essere mortale.
L’aterosclerosi è una forma particolare di arteriosclerosi, ma i due
termini a volte vengono usati come sinonimi: l’aterosclerosi è
l’accumulo di grassi all’interno e sulla superficie delle pareti
arteriose, sotto forma di placche che impediscono la corretta
circolazione del sangue. Le placche, inoltre, possono scoppiare,
causando la formazione di un trombo.
APPARATO RESPIRATORIO
L’apparato respiratorio permette all’organismo di fornire
ossigeno alle cellule.
L’ossigeno
è
indispensabile
per
produrre
l’energia
necessaria per tutte le attività e per utilizzare le sostanze
nutritive.
L'apparato respiratorio è costituito da:
-Le Vie respiratorie o aeree,che hanno lo scopo principale di
condurre l'aria fin nei polmoni, di riscaldarla, umidificarla e di
liberarla dalle impurità.
- I Polmoni, gli organi principali della respirazione che
garantiscono lo scambio dei gas (osiigeno, anidride
carbonica).
Il percorso dell’aria
L’aria penetra attraverso la bocca e le narici, dove viene riscaldata e
liberata dalle impurità, grazie alla presenza di peli e muco.
Passa poi nella faringe, la parte della gola in comune con l’apparato
digerente, nella quale si trova l’epiglottide, una piccola cartilagine che
impedisce il passaggio di cibo nella laringe e quindi nell’apparato
respiratorio
La laringe è un organo formato da parti cartilaginee, unite da muscoli e
legamenti, che contiene le corde vocali, le quali vibrano al passaggio
dell’aria e producono i suoni della voce.
L’aria adesso attraversa la trachea, una struttura formata da anelli
cartilaginei che termina dividendosi in due rami chiamati bronchi.
I bronchi penetrano nei polmoni e si ramificano in tanti tubicini più
piccoli, i bronchioli.
I bronchioli terminano con microscopici rigonfiamenti: gli alveoli
polmonari. L’insieme degli alveoli polmonari costituisce i polmoni. Essi si
trovano all’interno della gabbia toracica, poggiati sul diaframma, il
muscolo che separa il torace dall’addome.
I polmoni sono due organi spugnosi che appoggiano su un muscolo che separa la cavità toracica da
quella addominale: il diaframma. I polmoni non sono proprio uguali: il destro è più grande ed è formato
da tre lobi, il sinistro solo da due lobi perché deve ospitare una nicchia, chiamata FOSSA CARDIACA, per il
CUORE.
I polmoni di un uomo adulto possono contenere cinque litri d’aria, la donna un po’ di meno(4,5 litri)
Ogni polmone è circondato da una doppia membrana
chiamata pleura. Fra i due strati di membrana si trova il
Pleura
liquido pleurico (molto
poco) che impedisce lo
sfregamento durante i movimenti respiratori
I bronchioli terminano con microscopici rigonfiamenti: gli alveoli polmonari. L’insieme degli alveoli
polmonari costituisce i polmoni. Essi si trovano all’interno della gabbia toracica, poggiati sul
diaframma, il muscolo che separa il torace dall’addome.
Gli alveoli polmonari sono attraversati da una fitta rete di vasi sanguigni. Qui avvengono gli scambi
gassosi: il sangue cede l’anidride carbonica e si arricchisce di ossigeno.
Meccanismo della respirazione
La respirazione si divide in due fasi:
inspirazione edespirazione.
Durante l’inspirazione, il diaframma si contrae e perciò si abbassa e i muscoli intercostali si contraggono ed
alzano la gabbia toracica, permettendo una maggiore espansione della gabbia toracica e l’ingresso dell’aria
nei polmoni;
durante l’espirazione, il diaframma si rilascia, tornando alla sua forma a cupola, i muscoli intercostali si
rilassano e abbassano la gabbia toracica, e l’aria viene spinta fuori
I problemi delle vie aeree Virus e Allergie
RAFFREDDORE è un infezione prodotta da un virus che fa aumentare la produzione del muco impedendo la normale
respirazione.
BRONCHITE è un infiammazione dei bronchi, che causa tosse e febbre, è provocata da sostanze irritanti che vengono
inspirate, dovute al fumo e all’inquinamento.
TONSILLITE è un’infiammazione delle tonsille, barriera difensiva dalle malattie. A volte è necessario asportarle con un
semplice intervento chirurgico, perché possono ingrandirsi troppo ed ostacolare la deglutizione, la respirazione o essere
causa di infezione.
POLMONITE è un’infiammazione degli alveoli polmonari che si manifesta con tosse, febbre alta, dolori al torace e grande
produzione di muco.
L’INFLUENZA provoca febbre, mal di testa, dolori diffusi in tutto il corpo e tosse. Contro di essa, non esistono farmaci
particolari, ma esiste un vaccino per prevenirla; un vaccino che occorre ripetere ogni anno nella stagione autunnale, tenendo
conto che diventa efficace circa 15 giorni dopo
la somministrazione. Il vaccino è consigliato alle persone anziane, alle persone che stanno poco bene di salute, ai bambini e a
chi lavora a contatto con il pubblico.
RINITE è conosciuta come raffreddore da fieno, è molto comune ed in genere viene provocata da pollini e polveri.
ASMA avviene con crisi di soffocamento, respiro sibilante e respirazione affannosa; è causata da un'alta sensibilità alle
particelle di polvere presenti nell’aria, alle piume, al pelo di animali e al polline.
APPARATO DIGERENTE
Apparato digerente è formato dal un lungo tubo che inizia con la
bocca e finisce con l'ano e da un gruppo di organi.
Le parti principali in cui si suddivide il tubo digerente sono:
•
BOCCA
•
FARINGE
•
ESOFAGO
•
STOMACO
•
INTESTINO TENUE
•
INTESTINO CRASSO
L’apparato digerente svolge diverse funzioni:




Assume il cibo
Lo digerisce, cioè lo trasforma in sostanze nutritive utilizzabili dall’organismo
Assorbe le sostanze nutritive
Espelle le sostanze di rifiuto
La digestione inizia nella bocca : il cibo è triturato dai denti,
imbevuto di saliva e mescolato dalla lingua, è chiamato BOLO.
La saliva,
prodotta dalle ghiandole salivari,
ha un’azione
chimica, infatti contiene la ptialina che trasforma gli amidi in
zuccheri semplici
Il bolo viene spinto dalla lingua nella faringe e poi scende
nell’esofago
L’esofago è un tubo elastico-muscoloso, lungo 20/25 cm. La
parete dell’esofago è formata da strati muscolari.
L’esofago è un tubo muscoloso che collega la bocca allo stomaco.
Attraverso una valvola detta cardias, il bolo raggiunge lo stomaco
Lo stomaco, collegato all’esofago da una valvola, il cardias, è un sacco che si trova al termine del
tubo digerente. E’ formato da muscoli che si contraggono per rimescolare e sminuzzare il cibo giunto
fino a lì. Le pareti dello stomaco all’interno sono rivestite da una mucosa ricca di ghiandole che
producono il succo gastrico.
Nello stomaco, grazie a movimenti di dilatazione e contrazione involontari, il bolo si impregna dei
succhi gastrici (prodotti da ghiandole presenti nelle pareti dello stomaco) e si trasforma in un
impasto soffice, che prende il nome di CHIMO
Il chimo, lascia lo stomaco, passando per il piloro, e passa nell’intestino. L’intestino è un canale
lungo circa 6 metri, che si divide in quattro parti:
•DUODENO
•INTESTINO TENUE
•INTESTINO CRASSO
•RETTO.
Nel duodeno il chimo viene imbevuto da due sostanze:
•la BILE, prodotta dal fegato
•il SUCCO PANCREATICO, prodotto dal pancreas.
Questo nuovo composto prende il nome di CHILO.
L’intestino tenue, collegato allo stomaco con la valvola pilorica è
la prima parte dell’intestino, nella quale entra il cibo uscito dallo
stomaco. E’ lungo 7/8 m ed ha un diametro di 3 cm.
L’intestino Tenue si divide in 3 parti:
DUODENO riceve lo sbocco delle due ghiandole più importanti
dell’apparato digerente: il fegato ed il pancreas.
DIGIUNO è la seconda, breve parte dell’intestino tenue.
ILEO è la parte più lunga e raggomitolata dell’intestino. La parete
interna ha circa cinque milioni di piccolissime sporgenze chiamate
villi intestinali, che assorbono le sostanze nutritive del cibo.
L’intestino crasso è lungo circa 150 cm, con un diametro di 8 cm.
E’ formato da 4 parti
Assorbimento delle sostanze
Nel corso del suo viaggio nell’apparato digerente il cibo si
è gradualmente trasformato; il chilo è formato da sostanze
semplici, come zuccheri e proteine, che possono adesso
essere assorbite dall’organismo.
L’assorbimento avviene grazie ai VILLI INTESTINALI, pieghe
presenti
all’interno
della
mucosa
dell’intestino,
che
contengono piccolissimi capillari sanguigni, nei quali entrano
gli elementi nutritivi che da lì vengono trasportati dal sangue
a tutte le cellule del corpo.
Nell’INTESTINO CRASSO arrivano le sostanze che non vengono assorbite. Qui si trova la FLORA
INTESTINALE, composta da batteri che si cibano delle sostanze non digerite nell’intestino tenue.
Nell’intestino crasso vengono anche assorbiti acqua e sali minerali.
Nel RETTO, cioè nell’ultima parte dell’intestino, si accumulano le sostanze non digerite, le feci, che
vengono espulse attraverso l’ano
Il fegato è la più grossa ghiandola del corpo umano, pesa circa
1500 g. Secerne la bile, liquido verdastro amarissimo che serve
a digerire i grassi.
Il pancreas è una ghiandola che secerne il succo
pancreatico ricco di enzimi necessari alla digestione di
tutte le sostanze che arrivano all’intestino.
Secerne anche l’insulina un ormone che regola il
tasso degli zuccheri nel sangue trasformando il
glucosio in energia.
Assorbimento delle sostanze
In alcuni casi i villi intestinali sono meno efficienti nell’assorbire i nutrienti
GLI ALIMENTI
Attraverso il cibo noi introduciamo le sostanze nutritive che ci sono
necessarie per:
•Costruire nuove cellule
•Fornire energia
•Proteggere dalle malattie e regolare
il funzionamento del corpo
Le sostanze nutritive contenute negli alimenti svolgono nel nostro organismo funzioni
energetiche, costruttive, regolatrici o protettive.
Gli alimenti sono suddivisi in 3 grandi gruppi, in base alla funzione svolta dalle sostanze in essi
contenute.
Alimenti costruttivi: ricchi di proteine
Alimenti energetici: ricchi di carboidrati o grassi
Alimenti protettivi o regolatori: ricchi di vitamine ed oligoelementi.
ALIMENTI PROTTETTIVI E
REGOLATORI
ALIMENTI COSTRUTTIVI
I cibi che contengono proteine
forniscono il materiale
necessario per costruire e
rinnovare le nostre cellule ed i
nostri organi.
Contengono proteine:
•CARNE
•PESCE
•UOVA
•LATTE e FORMAGGI
•LEGUMI
I cibi che regolano il
funzionamento del corpo e lo
proteggono dalle malattie sono
frutta e verdura fresche, perché
forniscono:
•VITAMINE
•ACQUA
•SALI MINERALI
ALIMENTI ENERGETICI
I cibi che forniscono energia sono:
•CARBOIDRATI, cioè zuccheri, amidi,
cereali, miele, patate, banane, pasta, pane
e riso
•GRASSI, come burro, olio, formaggi,
salumi, dolci
Principi nutritivi e loro funzioni
APPARATO ESCRETORE
Il sangue viene filtrato attraverso l’apparato escretore eliminando da questo le sostanze in eccesso o
dannose e riassorbendo quelle necessarie all’organismo.
Il prodotto finale derivante dall’attività dell’apparato escretore, o urinario, è un liquido detto urina.
L’apparato escretore è formato da:
i reni, due organi a forma di fagiolo collocati nell’addome
in posizione posteriore, ai lati della colonna vertebrale;
gli ureteri, due canali che fuoriescono dai reni e
scendono verso un organo a forma di sacco,
la vescica, che sbocca verso l’esterno mediante un breve
condotto, l’uretra.
I Reni
I reni si trovano ai lati della colonna vertebrale e sono tenuti in sede dalla pressione addominale. Sono
i principali organi escretori e filtrano ogni minuto 1200 ml di sangue ovvero 1700 litri in un giorno.
Entrambi i reni hanno una superficie liscia, una faccia anteriore convessa e una posteriore piana e un
po' incurvata
I reni hanno funzione depurativa, regolano l'equilibrio idrico del corpo
I reni sono riforniti di sangue dalle arterie renali
che si ramificano fino a capillari.
Il rene contiene al suo interno più di un milione di
microscopici tubuli: i nefroni.
Ogni nefrone elabora l’urina convogliandola in una
parte del rene chiamata bacinetto renale.
La formazione dell’urina si realizza in due fasi:
1. La filtrazione del sangue
2. Il riassorbimento delle sostanze utili
La filtrazione del sangue
Il sangue, ricco di sostanze di scarto, arriva al glomerulo. La capsula di Bowman che lo circonda funziona
come un filtro: trattiene le cellule del sangue e le grosse proteine, lasciandosi attraversare dalle le altre
molecole. Il liquido che filtra è detto preurina.
Il riassorbimento delle sostanze utili
La preurina percorre un tubulo dove avviene il riassorbimento
dell’acqua (99%) e di altre sostanze utili. Le sostanze riassorbite
rientrano nel sangue mentre quelle “rimaste” vanno a formare
l’urina che sarà espulsa dall’organismo.
Riproduzione
La riproduzione (o procreazione) è il processo attraverso il quale gli esseri viventi fanno sì che la propria
specie sopravviva, è il modo per garantire l'autoconservazione della specie.
La Riproduzione Sessuata
La riproduzione sessuata (o sessuale) consiste
nella generazione di un nuovo individuo il cui
nucleo (almeno quello della prima cellula nel caso
di organismi pluricellulari) deriva dalla fusione di
due nuclei diversi, provenienti da due individui
diversi: i genitori. L'individuo figlio è quindi il
risultato della fusione dei nuclei di entrambi i
genitori
La riproduzione sessuata dà origine ad organismi che
possiedono un corredo di geni ereditato per metà dal
padre e per metà dalla madre. Tutto ciò conduce ad una
notevole variabilità del patrimonio genico dei figli, che
sfocia in una maggiore capacità di adattamento al mutare
delle condizioni ambientali.
pluricellulari più complessi.
È tipica degli organismi
APPARATO RIPRODUTTIVO
La riproduzione umana è sessuata, ciò significa che per la nascita
di nuovi individui occorre che la cellula sessuale femminile e
maschile si uniscano nel corpo della donna.
Il nuovo individuo si sviluppa nel corpo della donna e potrà
nascere quando sarà completamente formato.
L’uomo e la donna hanno organi riproduttivi diversi.
La Pubertà è il periodo in cui avvengono molti cambiamenti e le
cellule sessuali iniziano a funzionare. Avviene tra i 10 e i 16 anni.
La pubertà è il periodo di cambiamenti fisici attraverso i quali il corpo di un bambino diviene un corpo
adulto capace di riproduzione.
Nelle bambine i cambiamenti avvengono verso i 10-13 anni, nei maschi un po’ più tardi, verso i 12 -15 anni.
GLI ORGANI RIPRODUTTIVI MASCHILI
Gli organi riproduttivi maschili sono prevalentemente esterni sono:
•
I testicoli
•
La prostata
•
Il pene
I testicoli hanno due funzioni: la produzione degli spermatozoi
dal momento della pubertà sino alla morte, e la produzione
degli ormoni sessuali maschili.
Il pene è l’organo che ha il compito di portare all’esterno gli
spermatozoi, perché possano fecondare la cellula sessuale
femminile nell’utero.
La prostata è una ghiandola che produce il liquido seminale,
dove si muovono gli spermatozoi.
I testicoli sono protetti da un involucro di pelle chiamato scroto che li protegge. I testicoli producono gli
spermatozoi, cioè le cellule sessuali maschili.
Gli spermatozoi sono le cellule germinali maschili (o
gameti); hanno la forma simile a quella di un girino; il
loro compito è quello di raggiungere il gamete femminile,
l'uovo, per fecondarlo.
Apparato Riproduttivo Femminile
L’apparato riproduttivo femminile è formato da una
parte esterna: la vulva e da organi interni: ovaie,
ovidotti, utero e vagina.
Le ovaie sono due, hanno la funzione di produrre:
- gli ovuli (gameti femminili)
- gli ormoni sessuali femminili (estrogeni).
Nelle ovaie ci sono tante vescichette, i follicoli dove
maturano gli ovuli.
Gli ovidotti (tube di Falloppio), sono due canali che
collegano le ovaie con l’utero.
L’utero è un organo muscolare, serve ad accogliere e
nutrire un nuovo essere. Durante la gravidanza diventa
molto grande.
La vagina è il canale che mette in comunicazione l’utero
con l’esterno. E’ molto elastica e permette al neonato di
uscire al momento del parto.
FECONDAZIONE E GRAVIDANZA
Ogni mese le ovaie producono un ovulo che, attraverso le
tube, giunge nell’utero.
Se l’ovulo non incontra uno spermatozoo viene eliminato
attraverso la mestruazione.
Se l’ovulo incontra uno spermatozoo, avviene la
fecondazione.
Da questo momento inizia la gravidanza che dura 9 mesi.
La prima cellula del nuovo individuo si chiama zigote che contiene tutte le informazioni genetiche
e che dividendosi e moltiplicandosi forma la morula le cui cellule, differenziandosi e specializzandosi,
danno vita ai diversi tessuti e organi che formano l’embrione
La mucosa uterina si inspessisce adattandosi ad accogliere l’ovulo fecondato.
Se la fecondazione non ha luogo ne consegue lo sfaldamento della mucosa dell'utero con
conseguente flusso mestruale. Con il 1° giorno di flusso ha inizio un nuovo ciclo mestruale.
GRAVIDANZA
Intorno al secondo mese di gravidanza l’embrione si trasforma in feto la cui testa è grande quanto tutto il
resto del corpo e nel quale si possono già individuare gli abbozzi di occhi , cuore e arti.
Dal terzo mese inizia una rapida crescita e continua
la definizione di tutti gli organi e apparati.
Il passaggio dal sangue materno a quello fetale di ossigeno e delle
sostanza necessarie alla crescita e allo sviluppo del feto avviene
attraverso la placenta.
Placenta: annesso fetale, ricco di vasi sanguigni al quale il feto è
collegato attraverso il
cordone ombelicale
è l’organo che ha il
compito
di nutrire l’embrione
cordone ricco di vasi
sanguigni
è un sacchetto pieno
di liquido amniotico
che protegge
l’embrione
La gravidanza dura complessivamente 39 settimane circa e si conclude con la nascita di un nuovo essere umano che
viene alla luce attraverso il parto
Il bambino appena nato inizia a respirare con i propri polmoni e si nutre con il latte materno come tutti i mammiferi
I Gemelli
Gemelli monovulari derivano dalla fecondazione di un ovulo da parte di uno spermatozoo.
Due embrioni in uno stesso sacco amniotico
Gemelli biovulari derivano dalla fecondazione di due ovuli da due diversi spermatozoi.
Due embrioni in due diversi sacchi amniotici
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