Fiscal Approfondimento Il Focus di qualità N. 02 14.01.2014 Il metodo patrimoniale Valutazione d’azienda e metodo patrimoniale Categoria: Imprese Sottocategoria: Varie Il metodo patrimoniale rappresenta il punto di partenza ogni volta che voglia essere stimato il valore di un’azienda. Sebbene infatti venga ormai considerato come un metodo superato, in quanto non tiene conto dell’unitarietà e della dinamicità del sistema aziendale, consente di esprimere in maniera analitica e oggettiva il valore dei singoli elementi dell’attivo e del passivo aziendale. Pertanto, sebbene possa essere utilizzato in rari casi (è il metodo a cui si ricorre principalmente per la valutazione delle immobiliari pure o per le holding pure), è spesso un valido “sostegno” ad altri metodi di valutazione, al fine di avere una sorta di “base di oggettività”. Ma come procedere qualora si dovesse stimare un complesso aziendale con il metodo patrimoniale? In linea di massima, prima di iniziare qualsiasi valutazione, risulta necessario richiedere una situazione contabile aggiornata alla data di riferimento. Tuttavia le poste di bilancio (o della situazione contabile aggiornata) dovranno essere oggetto di una vera e propria attività di revisione da parte dello stimatore, che dovrà verificare la corretta contabilizzazione di tutti gli elementi. Solo successivamente sarà possibile rettificare i valori espressi in bilancio per adeguarli a quelli che sono i valori correnti. Premessa Il metodo patrimoniale è un metodo di valutazione d’azienda che è, al tempo stesso, di fondamentale importanza e superato. Se infatti, storicamente, è stato il primo metodo utilizzato per la valutazione dell’azienda, oggi è poco usato per i seguenti motivi: Informatsrl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 1 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Si sottovaluta il fatto che l’azienda è, in realtà, un sistema unitario e dinamico, in cui il valore dei singoli elementi patrimoniali è diverso da quello del complesso aziendale. Metodo patrimoniale: L’azienda viene valutata in un determinato momento, senza tener conto dell’evoluzione futura della stessa. i limiti Non si tiene conto della capacità dell’azienda di produrre reddito. sottocapitalizzate, Piccole potrebbero aziende, avere una anche buona redditività. Tuttavia, il metodo patrimoniale rappresenta sicuramente un punto di riferimento imprescindibile in sede di valutazione d’azienda. Consente di scomporre il patrimonio aziendale, evidenziando i singoli elementi che lo compongono. Metodo Viene presentato un valore che è oggettivo. Con tutti patrimoniale: gli altri metodi sono invece richieste ipotesi iniziali o le ragioni della sua importanza previsioni future da parte del valutatore che, inevitabilmente, finiscono per incidere sui risultati finali. Si ha contezza di quelli che sono i reali valori aziendali. Per i motivi appena esposti, il metodo patrimoniale rappresenta il punto di partenza nelle valutazioni d’azienda, ma solo raramente è utilizzato da solo, senza far ricorso ad altri metodi. Informatsrl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 2 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Il metodo patrimoniale rappresenta un metodo di valutazione rilevante, perfettamente utilizzabile senza l’ausilio di altri metodi in tutti quei casi in cui sono i singoli beni a produrre redditi, senza il necessario inserimento in un contesto produttivo (si pensi alle immobiliari pure o alle holding pure). È inoltre un metodo rilevante per definire il “valore di liquidazione”, ovvero il più basso valore che può essere attribuito ad un’azienda. Infine, viene utilizzato il metodo patrimoniale quando non può essere utilizzato alcun altro metodo, ad esempio perché non sono presenti dati finanziari o reddituali (si pensi, a tal proposito, alle aziende pubbliche). Le finalità Con il metodo patrimoniale viene individuato il “valore di ricostituzione” del complesso aziendale. I valori che saranno espressi a seguito della valutazione con il metodo patrimoniale, rappresentano esattamente l’investimento che sarebbe necessario effettuare per “ricostituire” l’azienda, con la medesima struttura del patrimonio. Inoltre, come sopra anticipato, questo metodo di valutazione consente di ottenere una valutazione analitica e a valori correnti dei beni che compongono il patrimonio aziendale. I valori espressi con il metodo Analiticità: la valutazione è effettuata con riferimento ad ogni singolo elemento dell’attivo e del passivo. patrimoniale: caratteri Valori correnti: vengono individuati i valori correnti dei singoli elementi, aldilà di quelli che sono i valori espressi nel bilancio. Il metodo patrimoniale: una prima distinzione Con specifico riferimento al metodo patrimoniale, è necessario distinguere: METODO PATRIMONIALE SEMPLICE: Prende di riferimento solo i valori dell’attivo e del passivo Il metodo espressi in bilancio. patrimoniale: classificazione METODO PATRIMONIALE COMPLESSO: considera anche i beni intangibili non contabilizzati. Informatsrl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 3 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Il processo di valutazione Con il metodo patrimoniale vengono valutati analiticamente i singoli elementi dell’attivo e del passivo aziendale. Nel processo di valutazione è pertanto necessario: Individuare i singoli elementi che compongono il complesso aziendale. Le voci patrimoniali sono state correttamente contabilizzate? Sono state tutte contabilizzate? Fase di “revisione” Le voci che compongono il bilancio sono veritiere ed attendibili? Sono state contabilizzate secondo i corretti principi contabili? Sono disponibili i documenti giustificativi in base ai quali sono state effettuate le rilevazioni? Il valore esposto in bilancio è pari al valore al reale? (si pensi al caso di un fabbricato acquistato dall’azienda molti anni fa, sicuramente il valore Fase di “rettifica” esposto, pari al costo storico, non è uguale a quello attuale) Pertanto, prima di iniziare qualsiasi valutazione, è necessario richiedere una situazione contabile aggiornata alla data di riferimento. Una buona valutazione richiederebbe inoltre, da parte del perito, un vero e proprio controllo sulle poste di bilancio (c.d. FASE DI “REVISIONE”). Solo successivamente si procederà a rettificare i valori espressi in bilancio per adeguarli a quelli che sono i valori correnti (c.d. FASE DI “RETTIFICA”). VALORE DELL’AZIENDA = PATRIMONIO NETTO RETTIFICATO (K) K= PATRIMONIO NETTO +/- RETTIFICHE Informatsrl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 4 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Ma a quali valori è necessario ricorrere per individuare il patrimonio netto rettificato? Valore di presunto Attivo Criteri per realizzo patrimoniale individuare il Valore di sostituzione valore corrente La ricostruzione dei valori di mercato Passivo Valore di presunta patrimoniale estinzione Come prima anticipato, non è possibile fare esclusivo riferimento ai valori espressi nella situazione contabile presentata dall’azienda, senza considerare quello che è il valore corrente delle poste dell’attivo e del passivo patrimoniale. Sarà quindi necessario procedere con una valutazione analitica delle singole poste. DETERMINAZIONE DEI VALORI CORRENTI Le immobilizzazioni impiegate nell’attività caratteristica dell’impresa possono essere, in primo luogo, valutate al loro prezzo corrente, qualora esista un mercato dell’usato di riferimento (si pensi alle autovetture). Qualora invece non sia possibile far riferimento al mercato dell’usato (si pensi ad un particolare impianto specifico), è possibile ricorrere: - al prezzo di sostituzione, ovvero il prezzo da sostenere per acquistare un nuovo macchinario che rimpiazzi il precedente; Beni strumentali - al prezzo di ricostruzione, se la ricostruzione è meno onerosa della sostituzione. Qualora sia difficile individuare facilmente un prezzo corrente, di sostituzione o di ricostruzione, e il professionista non abbia le competenze necessarie, si consiglia di rivolgersi ad un perito esperto, la cui stima andrà allegata a quella dell’azienda (ad esempio, si pensi ad un particolare impianto di un’azienda elettrica). Si ricorda di tener sempre presente il grado di deperimento dei beni (logorio fisico, obsolescenza economica, operativa funzionale). Informatsrl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 5 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Se l’azienda adotta i principi contabili nazionali, i beni in leasing non saranno in bilancio (li troveremo solo tra i conti d’ordine). Tuttavia tali beni in leasing fanno comunque parte del ciclo di produzione per cui rappresentano un valore rilevante. Beni in leasing A tal fine, sarà necessario portare ad incremento del patrimonio netto contabile il seguente valore: (valore di mercato del bene) – (valore attuale dei futuri esborsi, ovvero canoni e riscatto finale) Al fine di poter procedere con il calcolo del valore attuale, si potrà utilizzare come saggio di attualizzazione il tasso previsto dal contratto di leasing. In questo caso, il primo consiglio che si può dare, è quello di ricorrere alla perizia di un tecnico Terreni e specializzato. fabbricati In linea di massima è tuttavia possibile anche far riferimento ai valori OMI, presenti sul sito dell’Agenzia del Territorio. In questo caso è necessario distinguere: - titoli quotati: in questo caso è possibile fare ricorso ai prezzi correnti (sarà tuttavia necessario scegliere un congruo “periodo di osservazione”); Titoli a reddito - fisso titoli non quotati: in linea di massima è necessario calcolare il valore attuale dei flussi di cassa futuri. È tuttavia possibile valutare i titoli ricorrendo a costo di acquisto, qualora i tassi di rendimento siano in linea con quelli di mercato. Infine è possibile valutarli al prezzo corrente di titoli quotati similari. Occorre in primo luogo distinguere tra: - partecipazioni in società di controllo: in tal caso dovrebbe essere riconosciuto un premio di maggioranza, ma non è tuttavia possibile individuare un metodo oggettivo per definirlo Partecipazioni correttamente. In ricorrere dati ai ogni caso, esposti è possibile nel bilancio consolidato, oppure è possibile procedere alla valutazione di ogni singola società. Gli stessi criteri possono essere adottati nel caso di partecipazioni non di controllo, ma Informatsrl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 6 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info comunque significative; - partecipazioni in società non controllate: in questo caso, potrà essere utilizzato il valore di mercato, qualora la società in oggetto sia quotata, oppure si potrà ricorrere all’utilizzo di multipli di società simili e comparabili: Al fine di individuare il valore corrente, è possibile fare riferimento a: - valore di presunto realizzo: se si tratta di prodotti finiti pronti per essere venduti; Rimanenze finali - costo di riproduzione: se si tratta di prodotti semilavorati, che devono subire altre lavorazioni prima di poter essere venduti; - attuale costo d’acquisto: per le materie prime ancora non immesse nel processo produttivo. In alcuni casi risulta necessario attualizzarli. 10.000 euro riscossi oggi, infatti, non sono uguali a 10.000 euro riscossi tra un anno: è ovvio che sulle somme maturino degli interessi. Pertanto, qualora non siano stati concordati con i clienti degli interessi (o gli interessi non sono in linea con quelli di mercato), è necessario attualizzare i crediti, scegliendo un tasso di interesse che rispecchi il grado di Crediti rischio del credito stesso. Si tratta di una procedura abbastanza complessa, che viene generalmente effettuata quando i crediti sono di importo elevato. Si ricorda inoltre, quanto prima detto in merito alla necessità di un vero e proprio controllo dei dati esposti in bilancio da parte del valutatore (c.d. fase di “revisione”): i crediti sono, infatti, poste molto “delicate” e si deve tener conto della necessità di procedere alle opportune svalutazioni. In linea di massima, possiamo dire che, molto spesso, gli oneri pluriennali vengono eliminati. Si pensi infatti ai costi di impianto: quale utilità futura può avere il Beni immateriali compenso del notaio? Più complesso invece il discorso per tutti gli altri oneri immateriali, come i marchi o i costi di ricerca e sviluppo. A questo problema sarà dedicato il successivo paragrafo. Informatsrl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 7 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Pertanto, volendo brevemente riassumere quanto finora esposto, potremmo richiamare il seguente schema. Determinazione del valore corrente dei valori dell’attivo Valore di presunto realizzo Valore di sostituzione Emersione di plusvalenze/minusvalenze latenti Il valore corrente delle passività Con riferimento ai valori del passivo non si rilevano particolari criticità. Gli stessi andranno valutati al valore di presunta estinzione. Passività aziendali: Valore di presunta estinzione valutazione È tuttavia da considerare che, volendo adottare un comportamento che appaia coerente con quello prima richiamato in tema di crediti, sarà necessario procedere con l’attualizzazione dei debiti a medio-lungo termine, qualora vi sia una differenza tra tassi di mercato e tassi negoziati. Più precisamente, sarà necessario attualizzare i flussi di cassa futuri legati al debito in oggetto. Oneri e vantaggi fiscali reali e potenziali Intorno all’emersione di plusvalenze/minusvalenze latenti, occorre rilevare la presenza di opinioni contrastanti riguardo la necessità di rilevare gli oneri fiscali latenti. Un primo orientamento ritiene che vadano inseriti sia i maggiori oneri fiscali (in caso di plusvalenze latenti), sia gli eventuali vantaggi fiscali (nel caso di minusvalenze latenti); Tuttavia, parte della dottrina ritiene ormai, che non vadano rilevati i maggiori oneri o gli eventuali vantaggi fiscali. A riprova di quanto sostenuto, viene considerato il fatto che non è possibile procedere, discrezionalmente, con la rivalutazione dei beni, in quanto è sempre necessario che siano emanate leggi speciali. In linea di massima, con dette leggi vengono altresì richiamate aliquote d’imposta più basse, ragion per cui applicare le normali aliquote sarebbe comunque non esatto. Informatsrl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 8 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Devono essere invece sempre oggetto di considerazione da parte del valutatore, le perdite di esercizi precedenti riportabili. Perdite di esercizi precedenti riportabili Negli esercizi successivi, quando l’azienda avrà degli utili, potrà compensare le perdite pregresse, ragion per cui rappresentano un vero e proprio risparmio d’imposta per i futuri esercizi. - Riproduzione riservata - Informatsrl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 9 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info