Dalla Povertà alla Miseria: Dalle ultime modifiche attuate dal 1° Gennaio 2014 fino ad oggi del piano di lavoro degli Ausiliari IFO, prima dipendenti della NATUNA spa, ora della cooperativa NUOVA SAIR, sono emerse delle incongruenze gestionali che hanno colpito esplicitamente la condizione dignitosa del lavoratore e le esigenze assistenziali del paziente. Mentre la spending review indotta da un governo colluso sta aumentando le sue vittime, i suddetti lavoratori si vedono tagliare una considerevole somma oraria di prestazione, la quale concretizza una retribuzione indecente per un servizio sanitario professionale. Queste rilevanti privazioni garantiscono una pseudo-assistenza al paziente che dovrebbe normalmente necessitare del completo sostegno da parte del personale addetto. Ai dipendenti ausiliari non sono stati garantiti gli accordi precedentemente stabiliti al passaggio delle due aziende, da NATUNA spa alla NUOVA SAIR, comprendenti il regolare svolgimento delle ore lavorative e l’assunzione completa di tutti i dipendenti, aventi e non condizioni personali difficoltose. Nella situazione presente riscontriamo le seguenti inadeguatezze dell’opera all’interno dell’Istituto IFO: - Riduzione di mansioni primarie come la distribuzione del vitto, coperto dagli addetti alla cucina con sistematici ritardi di servizio al paziente - Riduzione dell’orario lavorativo, da 6 ore effettive a 5, con pazienti in attesa e abbandonati a sé stessi nelle unità operative in mancanza dell’ausiliario - Formazione di squadre ausiliarie inefficienti operanti su un numero elevato di reparti rispetto all’organico attivo; nel pomeriggio la prestazione di un ausiliario si divide su tre reparti. Indecorosa gestione delle unità ed omissione dell’ingente mole di lavoro che ogni giorno si manifesta nell’Istituto con possibili urgenze ardue, se non infattibili da coprire. - Figure sanitarie professionali non riconosciute. Dipendenti che negli anni hanno svolto mansioni da OTA (operatore tecnico-assistenziale) con a carico i rischi complessivi, senza una corrispettiva e minima formazione sulla figura citata. La Regione continua a sorvolare con indifferenza su una situazione critica della sanità laziale. Abbiamo dinanzi agli occhi un sistema intricato e volgare che ha favorito nel tempo il mancato riconoscimento regolare delle figure professionali sanitarie, accompagnato dall’attuale diminuzione dell’orario di servizio. Chiediamo rispetto per i lavoratori e profonda riverenza verso il paziente. Il lavoro è un diritto, l’assistenza sanitaria un obbligo! Esecutivo Regionale Gian Giacomo Mondovi’ (Cell. 3389844901) Coordinamento Esternalizzati IFO Gianluca Mecarini (Cell. 3471825728) M. Gaia Makossi (Cell. 3460204496)