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Come difendersi dall'assedio dei malware
L'informatica è ormai mobile e così la sicurezza informatica.
Trend Micro, tra i leader nelle soluzioni per difendersi dagli attacchi,
ha stilato una classifica dei sistemi operativi più sicuri che Il Sole 24
Ore pubblica in anteprima.
Malware che arrivano
nel dispositivo mentre si
scarica
un'applicazione, furto
dei dati personali,
magari mentre
utilizziamo uno dei
servizi sempre più diffusi
di cloud computing
Il risultato non è una grande sorpresa, ma lo studio realizzato
con Altimeter group, Enterprise mobility foundation, Bloor Research
entra nel dettaglio analizzando 60 voci di sicurezza e gestione
suddivisi in 12 categorie.
Sul primo gradino del podio BlackBerry, seguita da Apple,
Windows Phone e Android.
Gli smartphone di Rim restano i migliori per la sicurezza e la
gestibilità, soprattutto quando fa capo alle aziende tramite il
BlackBerry enterprise server (Bes), anche se la situazione peggiora
nel caso in cui la distribuzione delle risorse viene fatta dall'utente
tramite BlackBerry internet services (Bis). La differenza tra business e
consumer è centrale: «Oggi si chiede di poter fare in azienda
quello che si fa a casa. I muri sono crollati. Le aziende non devono
dire di no alle richieste, perché rischiano di perdere un vantaggio
competitivo. E perché i lavoratori cercheranno di farlo lo stesso. Il
modo giusto è abbracciare questo processo, con molta attenzione
per la sicurezza e la gestione», spiega Cesare Galbiati, responsabile
Consumerization & Mobile Security di Trend Micro. Al secondo
posto iOS, il sistema operativo mobile di Apple. Garantisce una
protezione adeguata perché tutte le applicazioni girano in
ambienti distinti (sandbox) e non si possono inserire file, scaricare
programmi o applicazioni se non via iTunes-App Store. La sicurezza
diminuisce nel caso di jailbreak per scavalcare le limitazioni di
Cupertino.
Windows Phone, per quanto ultimo arrivato e ancora
periferico, mantiene i processi separati e dà buone garanzie.
Infine Android. Anche se Android 4.0 ha portato
miglioramenti in termini di sicurezza, la versione 2.0 è su oltre il 90%
dei device venduti. «Al momento la piattaforma preferita per i
cybercriminali», si legge nel report. Il rischio è che per la fine del
2012 le app maligne possano essere 120mila. La possibilità di
scaricare applicazioni da negozi digitali indipendenti aumenta i
rischi. In molti casi i malware si annidano in software che arrivano
dall'Android Market, oggi Google Play. A febbraio è stato
introdotto Bouncer, tool che scansiona le applicazioni con codice
malevolo. Secondo Trend Micro tuttavia «persistono applicazioni
non sicure». Eccessiva responsabilità è delegata agli utenti, che
devo dare l'autorizzazione prima di scaricare le app. Solo che
spesso il via libera viene dato senza leggere i dettagli, e a quel
punto diventa difficile verificare cosa faccia l'app. I malware
possono copiare sms, mandare sms premium che prosciugano il
credito, intercettare telefonate, attivare il microfono da remoto e
altro. Come difendersi? «Intanto con la consapevolezza che ci
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sono rischi veri – risponde Galbiati –. Poi mettendo una password al
dispositivo e non inserendo dati non necessari o sensibili. Nel caso
di Android, scaricare applicazioni solo da store affidabili».
Fonte: Il Sole 24 Ore del 08.042012
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