I N D I C E SCHEDA ANAGRAFICA DELLA SCUOLA pag. 5 PREMESSA pag. 6 STORIA E CONTESTO DELL'ISTITUTO pag. 6 CONTESTO TERRITORIALE pag. 11 LA POPOLAZIONE DEL MUNICIPIO VII IN CIFRE pag. 11 SEZIONE I: STRUTTURA INTERNA 1. LE RISORSE UMANE pag. 12 2. LE RISORSE STRUTTURALI pag. 13 3. COORDINAMENTO E GESTIONE 3.1 IL DIRIGENTE SCOLASTICO 3.2 LE FUNZIONI STRUMENTALI 3.3 IL D.S.G.A 3.4 GLI ORGANI COLLEGIALI 3.5 I DIPARTIMENTI 3.6 ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO settore economico e Tecnologico e liceo linguistico 3.7 LE COMMISSIONI E I GRUPPI DI LAVORO 3.8 I DOCENTI 3.9 IL PERSONALE A.T.A. 3.10 ORARIO DI RICEVIMENTO DELLA SEGRETERIA 3.11 RAPPORTI CON ENTI ESTERNI pag. pag. pag. pag. pag. pag. 14 14 14 16 16 16 pag. pag. pag. pag. pag. pag. 22 23 24 24 25 26 pag. pag. pag. pag. pag. 28 28 29 31 32 SEZIONE II: L'OFFERTA FORMATIVA 1. TRAGUARDI FORMATIVI E FINALITA' GENERALI 1.1 LE FINALITA' GENERALI 1.2 LE SCELTE CONSEGUENTI 1.3 I RAPPORTI CON LE SCUOLE MEDIE 1.4 IL PROFILO DELLA PERSONA PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2 2. I CURRICOLI 2.1 GLI INDIRIZZI 2.2 ORARIO DELLE LEZIONI 2.3 I PREREQUISITI RICHIESTI PER L’ACCESSO AL SETTORE ECONOMICO E TECNOLOGICO 2.4 I QUADRI ORARIO E I PROFILI DI INDIRIZZO 2.5 LE COMPETENZE DI BASE 2.6 LE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI 2.7 LE COMPETENZE IN USCITA 2.8 LE SCELTE DIDATTICHE 2.9 I RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA 2.10 RICERCA E SVILUPPO 2.11 ECCELLENZE DEGLI STUDENTI pag. 34 pag. 34 pag. 35 pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 37 38 42 43 45 50 53 54 54 SEZIONE III: SUPPORTO ALL’APPRENDIMENTO 1. IL SUCCESSO FORMATIVO pag. 56 1.1 IL RECUPERO pag. 56 1.2 IL POTENZIAMENTO DELLE METODOLOGIE DI STUDIO pag. 57 2. PROGETTAZIONE FORMATIVA 1.1 L’ACCOGLIENZA 1.2 ORIENTAMENTO IN ENTRATA 1.3 EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ 1.4 CONTRASTO ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA 1.5 LA SICUREZZA 1.6 L’ORIENTAMENTO ALLO STUDIO E AL LAVORO 1.7 LABORATORIO DI LOGICA 1.8 L’EDUCAZIONE ALLA SALUTE 1.9 L’ITALIANO PER STRANIERI 1.10 TEAMNET 1.11 CL@ssi 2.0 1.12 LA VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE 1.13 VALeS 1.14 I VIAGGI, LE VISITE CULTURALI E LE LEZIONI DIFFERITE 1.15 N.E.R.D. - NON E’ ROBA DA RAGAZZE? 1.16 LE ATTIVITA’ SPORTIVE 1.17 LA CERTIFICAZIONE PER IL RILASCIO DELLA PATENTE EUROPEA PER IL COMPUTER (E.C.D.L.) 1.18 LA CERTIFICAZIONE PER LE LINGUE STRANIERE 1.19 ESABAC 1.20 PARTERNARIATO DIDATTICO ITALIA-FRANCIA PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 58 59 60 60 61 62 63 65 65 66 67 67 68 68 pag. 69 pag. 69 pag. 69 pag. pag. pag. pag. 69 69 69 69 3 SEZIONE IV: ARRICCHIMENTO DELLE ATTIVITA’ CURRICOLARI 1. LE ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE 1.1 CINEFORUM 1.2 IL LABORATORIO TEATRALE 1.3 IL LABORATORIO MUSICALE 1.4 ULTERIORI ATTIVITA’ PROMOSSE NEL CORRENTE A.S. 1.5 CELEBRAZIONI, PREMI, CONCORSI E GARE pag. pag. pag. pag. 71 71 71 71 pag. 72 pag. 74 SEZIONE V: LA VALUTAZIONE 1. LA VALUTAZIONE 1.1 LA GRIGLIA DI VALUTAZIONE 1.2 LA CORRISPONDENZA FRA VOTI E PRESTAZIONE DIDATTICA 1.3 I CRITERI DI PROMOZIONE/NON PROMOZIONE 1.4 I CREDITI 1.5 IL QUADRO SINTETICO DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTEGNO 1.6 INDICATORI DI MONITORAGGIO pag. 76 pag. 76 pag. 79 pag. 79 pag. 82 pag. 83 pag. 84 SEZIONE VI: APPENDICE 1.1 IL CALENDARIO SCOLASTICO 1.2 IL PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ 1.3 CALENDARIO RICEVIMENTO GENITORI 1.4 STRUMENTI PER LA TUTELA E LA TRASPARENZA pag. pag. pag. pag. 85 86 87 88 ALLEGATI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. REGOLAMENTO D’ISTITUTO REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI ATTO COSTITUTIVO E REGOLAMENTO CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO DECRETO MINISTERIALE (VOTO DI CONDOTTA) GRIGLIA DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA REGOLAMENTO RECANTE MODIFICHE ALLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI CIRCOLARE SULL’OBBLIGO DI VIGILANZA SUGLI ALUNNI DIRETTIVE DI MASSIMA SULL’UTILIZZO DEI LABORATORI, DELLE ATTREZZATURE DELLA PALESTRA E DELLE APPARECCHIATURE PER FOTOCOPIE DIRETTIVE DI MASSIMA PER GLI ASSISTENTI TECNICI IN RELAZIONE ALLA GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEI LABORATORI CUI SONO PREPOSTI PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA pag. 91 pag. 129 pag. 132 pag. 137 pag. 140 pag. 141 pag. 145 pag. 147 pag. 149 4 SCHEDA ANAGRAFICA DATI DELLA SCUOLA DENOMINAZIONE Leopoldo Pirelli ORDINE DI SCUOLA Scuola Secondaria Superiore TIPOLOGIA Istituto di Istruzione Superiore CODICE MECCANOGRAFICO RMIS00800P DISTRETTO XVII DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Flavia De Vincenzi SEDE CENTRALE Via Rocca di Papa n°113 SEDE DISTACCATA Via Assisi n° 44-46 CITTA’ E CAP ROMA 00179 PROVINCIA ROMA TELEFONO 06/121122305 (sede centrale) 06/121122185 (sede distaccata) FAX 06/96049553 (sede centrale) 06/7821510 (sede distaccata) INDIRIZZO DI POSTA [email protected] ELETTRONICA SITO WEB www.leopoldopirelli.it PEC [email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 5 PREMESSA Il Piano dell'Offerta Formativa in regime di autonomia è un elemento che dà un carattere preciso alle diverse scuole e ne caratterizza le "vocazioni" e le funzioni, oltre che evidenziarne una specifica organizzazione del lavoro di programmazione e di operatività didattica: il nostro Istituto vuole caratterizzarsi quale "scuola di servizio" nel territorio. A questo fine, predispone gli strumenti formativi efficaci per rendere trasparente l'azione educativa e per interagire con le altre componenti sociali, culturali ed economiche, per un migliore raccordo scuola-lavoro, e si fa carico anche dell'utilizzo delle nuove tecnologie e dei nuovi strumenti informatici, così da corrispondere adeguatamente alle nuove esigenze, educative e culturali. Questo P.O.F. vuole anche essere uno strumento "aperto" e flessibile, che potrà subire cambiamenti e adattamenti in risposta ad evoluzioni del mondo esterno, a trasformazioni del sistema scolastico e alle esigenze del territorio e di chi usufruisce del servizio della scuola: si presenta perciò come una proposta complessiva di sintesi pedagogica delle scelte culturali, organizzative ed operative dell'Istituto e cioè della sua offerta formativa, con particolare attenzione al percorso educativo e di acquisizione delle "competenze" del 1° Biennio, (nello spirito dell’obbligo d’istruzione e della riforma del riordino dell’istruzione tecnica), e alle strategie di innovazione didattica. STORIA E CONTESTO DELL'ISTITUTO L'I.I.S. “Leopoldo Pirelli", denominato “Via Rocca di Papa” fino al 13 novembre 2008, nasce dalla aggregazione dell'I.T.G. "E. De Nicola" con l' I.T.C. "C. Levi" avvenuta nell'anno scolastico1997/’98 e con il nuovo Liceo Linguistico Sperimentale, nato nell’a.s. 2002/2003. L'Istituto, con sede centrale a via Rocca di Papa n.113, dispone anche di una sede distaccata in via Assisi, fino al 1997 sede centrale della sezione commerciale, e ora sede anche del Liceo Linguistico. I suoi naturali bacini d'utenza sono il distretto XVII (quartieri Appio - Tuscolano ) i distretti XIV e XVIII (periferia sud-est della città : Torpignattara, Cinecittà, Cinecittà-Est, Morena, Capannelle, Statuario, Quarto Miglio, Borghesiana, ecc. ). La sede centrale in via Rocca di Papa è collegata dalla Metro A (Arco di Travertino) e dai bus 85 – 409 – 657 – 663 – 664 – 671 – 765; la sede distaccata in via Assisi è collegata dalla Metro A (Ponte lungo – Furio Camillo), dalle FF.SS. (stazione Tuscolana) e dai bus 16 – 85. Dall’ anno scolastico 2009/’10 l’Istituto “Leopoldo Pirelli” fa parte della Delivery Regionale per il riordino dell’istruzione tecnica. Gli indirizzi attualmente attivi sono pertanto: INDIRIZZO ECONOMICO - “Amministrazione Finanza e Marketing” - “Sistemi Informativi Aziendali” - “Relazioni Internazionali per il Marketing” INDIRIZZO TECNOLOGICO - “Costruzione Ambiente e Territorio - “Geotecnico” LICEO LINGUISTICO CORSI SERALI PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 6 La scuola dall’a. s. 2008-2009 è: Raggruppamento territoriale della Consulta Provinciale dei Dirigenti Scolastici-Roma Sud Scuola di riferimento a livello nazionale per le scienze integrate Sportello unico territoriale per la riforma dell’istruzione tecnica (distretti 16, 17, 18, 38, 40). E’ stata: Scuola Polo per l’organizzazione di Conferenze di Servizio per l’insegnamento-apprendimento della Matematica Dall’ a.s. 2012/2013 l’Istituto L. Pirelli è scuola Polo per il conferimento delle nomine ai docenti a tempo determinato (classi di concorso: A051 italiano/latino, scuole superiori, A052 latino/greco, scuola secondaria di secondo grado, A043 italiano/storia, scuola secondaria di primo grado). La Regione Lazio, nell’ambito del Piano regionale di Dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche, ha disposto dall’a.s. 2011/2012, con delibera n° 9 del 14/01/2011, l’attivazione dell’articolazione GEOTECNICO per il settore tecnologico – indirizzo Costruzioni, ambiente e territorio Nell’ambito dello stesso piano la Giunta regionale con Delibera n.506 del 30/1/2013 e la Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio Decr. Prot. N.322 del 9/1/14 hanno disposto per l’a.s 2013/2014 l’attivazione dell’articolazione RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING. L'Istituto è anche sede d'esami per il conseguimento della "Patente informatica europea" (ECDL) e centro di esperienze formative professionalizzanti come attestato dalle seguenti iniziative svolte nel corso degli anni. A. S. DENOMINAZIONE 1997/1998 CORSO FORMAZIONE AMMINISTRATIVI MIUR 1997/1998 PROGETTO NAZIONALE AUTONOMIA - CORSO MONTECATINI 1997/1998 PROGETTO NAZIONALE AUTONOMIA - CORSO MONTECATINI 1998/1999 SEMINARIO FIS 1999/2000 INTERNET/INTRANET CONFERENZA PROGETTO ARIA PROGETTO NAZIONALE AUTONOMIA - CORSO MONTECATINI LAVORARE PER PROGETTI: TECNICHE DI PROGETTAZIONE, DI GESTIONE, DI 1999/2000 1999/2000 1999/2000 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DESCRIZIONE Corso formazione del personale dell’amministrazione centrale (MPI) Corso residenziale di formazione e aggiornamento docenti sul tema “Organizzazione del curricolo e didattica modulare”. Corso residenziale di formazione e aggiornamento docenti sul tema “Organizzazione del curricolo e didattica modulare”. Percorsi IFTS e obbligo formativo integrati di istruzione/formazione TECNICA Corso ai docenti Conferenza sull’inquinamento rivolto agli alunni Prosecuzione lavori Corso ai docenti con la presenza di esperti delle FF.SS. 7 2000/2001 MONITORAGGIO SEMINARIO LE CHIAVI DEL SISTEMA Percorsi IFTS e obbligo formativo integrati di istruzione/formazione nel settore turistico CORSO ESPERTO NEL TRASPORTO INTERMODALE - partner: Università di Cassino, ISMACO, Ferrovie dello Stato, Formare 2000. Corsi ECDL Corsi ed esami per certificazione lingue Inglese – Francese – TRINITY – BRITISH INSTITUTE Esami abilitazione geometri 2000/2001 IFTS Anni vari ECDL Anni vari LINGUE 2000 Anni vari 2002/2003 ABILITAZIONE GEOMETRI CORSI FORMAZIONE DOCENTI NEO ASSUNTI PROGETTO NAZIONALE AUTONOMIA - CORSO STRESA IFOLA 2003/2004 INVALSI 2003/2004 2004/2005 2005/2006 CIOFS CIOFS CIOFS ORGANIZZAZIONE MEETING E CONVEGNI CIOFS CORSI ABILITAZIONE LIBERA PROFESSIONE GEOMETRA CORSO DOCENTI NEO IMMESSI IN RUOLO CORSO AGGIORNAMENTO PROFESSIONALIZZANTE HANDICAP CORSO AGGIORNAMENTO LEGGE PRIVACY (D. LGS 196/’03 OBBLIGO D’ISTRUZIONE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA E STRUMENTI INFORMATICI PER L’INSEGNAMENTO A DISTANZA Operatore Aziendale – CAD base 2007/2008 CONCORSO PERSONALE AMMINISTRATIVO Prova di preselezione concorso assistente area B profilo economico B 2 (personale amministrativo del MIUR) 2007/2008 DEFINIZIONE DEI CURRICOLI DEGLI INDIRIZZI SETTORE ECONOMICO E TECNOLOGICO Seminario per la definizione dei curricoli degli indirizzi settore economico e tecnologico 2001/2002 2001/2002 2005/2006 2006/2007 2007/2008 2007/2008 2007/2008 2007/2008 2007/2008 2007/2008 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Corsi di formazione docenti assunti in ruolo Termine dei lavori n. 2 corsi progetto sperimentale scuola/lavoro N. 1 corso - piano nazionale di formazione sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione Operatore Aziendale – CAD base Operatore Aziendale – CAD base Corso finanziato dalla Regione Lazio Operatore Aziendale – CAD base n. 2 corsi abilitazione libera professione geometra n. 2 corsi docenti neo immessi in ruolo corso di aggiornamento alunni handicap per collaboratori scolastici (art. 7 CCNL biennio economico 2004/2005) Corso di formazione agli incaricati del trattamento dati Convegno Seminario per l’insegnamento a distanza in ELEARNING E WEB-TV 8 2008/2009 2008/2009 2008/2009 2008/2009 2008/2009 2008/2009 ESAME ABILITAZIONE LIBERA PROFESSIONE GEOMETRA OBBLIGO D’ISTRUZIONE ASSI CULTURALI RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA D’ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE DEFINIZIONE DEI CURRICOLI DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI RIORGANIZZAZIONE ISTITUTI TECNICI SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO 2008/2009 RAPPORTI SCUOLAFAMIGLIA 2008/2009 RAPPORTI SCUOLAFAMIGLIA (ACCOGLIENZA) 2008/2009 PRIMO SOCCORSO 2008/2009 LAVAGNA INTERATTIVA 2008/2009 PROGETTO GIS 2008/2009 CNEL – “PIU’ TECNICI, PIU’ SICUREZZA, PIU’ SVILUPPO” 2009/2010 ABILITAZIONE GEOMETRI 2009/2010 2009/2010 2009/2010 2009/2010 2009/2010 2009/2010 2009/2010 2009/2010 INNOVAZIONE E POTENZ. DEL SISTEMA REGIONALE DELL’ISTRUZIONE-AZ. B I NUOVI ISTITUTI TECNICI DEL SETTORE ECONOMICO SCRUTINI ON –LINE L.I.M. LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE “LE VALUTAZIONI IMMOBILIARI SECONDO I NUOVI STANDARD VALUTATIVI PREVISTI DA BASILEA II ANTINCENDIO HI-CLASS (gestione laboratori) ALFABETIZZAZIONE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA n° 2 commissioni abilitazione libera professione geometra Corso di formazione Seminario per la riorganizzazione del sistema d’istruzione e formazione tecnica superiore Seminario per la definizione dei curricoli degli istituti professionali Gruppo di lavoro per la riorganizzazione degli Istituti tecnici (d.m. 25/6/’08) Corso di formazione per docenti e ATA D. Lgs 81/’08 Incontro con l’Avv. Valerio De Feo ( Genitori e docenti delle classi I, II e III) “ Le responsabilità” Incontro con la Psicologa Dott.ssa Liana Gerbi (Genitori e docenti classi I) “Aspetti comunicativi e relazionali nel momento dell’ingresso degli studenti nelle classi I” Corso di formazione per gli addetti al primo soccorso (d. lgs. 81/2001) Corso di formazione Corso di aggiornamento Progetto GIS (Sistema geografico Informatico) Seminario “più tecnici, più sicurezza, più sviluppo” - CNEL Esami abilitazione geometri-N° 2 Commissioni Corsi di formazione piattaforma e-learning per docenti –AZ. B Seminario di studio Corso di informatica per docenti Corso di formazione per docenti e assistenti tecnici Seminario per i professionisti che operano nel campo delle valutazioni immobiliari, i docenti e gli studenti delle classi V geometri Corso di aggiornamento personale ATA Corso di aggiornamento per docenti e ass. tecnici Corso di aggiornamento per personale ATA 9 2009/2010 INFORMATICA SICUREZZA SCUOLA SICURA 2010/2011 ABILITAZIONE GEOMETRI 2009/2010 2010/2011 2010/2011 2010/2011 2010/2011 2010/2011 2010/2011 2010/2011 2010/2011 2010/2011 2010/2011 2010/2011 INNOVAZIONE E POTENZ. DEL SISTEMA REGIONALE DELL’ISTRUZIONE-AZ. B I NUOVI ISTITUTI TECNICI DEL SETTORE ECONOMICO SICUREZZA SCUOLA SICURA I NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE SINERGY - UNA SPERIMENTAZIONE DI INTEGRAZIONE TRA LE SCIENZE “PROGETTO DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO RIVOLTO AL GRUPPO CLASSE” STATISTICA DAY SCUOLA SICURA SCRUTINIO OFF LINE E GENERAZIONE AUTOMATICA VERBALI 2011/2012 ABILITAZIONE GEOMETRI 2011/2012 DIRIGENTI SCOLASTICI GESTIONE L.I.M. USO DELLA CALCOLATRICE CASIO D.S.A. (DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO) INSEGNARE PER COMPETENZE CON LA DIDATTICA LABORATORIALE (CONFAOMIUR) MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO AL RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI LE COMPETENZE DI TUTORSHIP D’AULA ATHANOR: NUOVE ENERGIE NELLA SCUOLA 2011/2012 2011/2012 2011/2012 2011/2012 2011/2012 2011/2012 2012/2013 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Corso di formazione per docenti Corso di formazione per docenti e alunni Esami abilitazione geometri- N° 2 Commissioni Corsi di formazione piattaforma e-learning per docenti –AZ. B Seminario di studio e gruppi di lavoro Corso di formazione per ATA Corso di formazione per docenti e alunni Seminario di studio Corso di aggiornamento Convegno Corso di aggiornamento (di didattica orientativa e cultura della valutazione degli apprendimenti) a cura del Prof. K. Polacek Gruppi di lavoro Corso di formazione per docenti e alunni Corso di aggiornamento Esami abilitazione geometri –N° 2 Commissioni Concorso Dirigenti Scolastici Corso di aggiornamento docenti Corso di aggiornamento docenti Corso di formazione docenti Corso di aggiornamento docenti Seminario docenti di matematica del 1° biennio Corso di formazione Docenti Tutor – Regione Lazio Convegno sulle LENR – Reazioni nucleari a bassa energia 10 2012/2013 2012/2013 Corso di formazione docenti informatica, inglese ed economia aziendale. Corso di formazione docenti delle materie di indirizzo corso SIA EUCIP EUCIP DOCENTI DI LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I E II GRADO (OXFORD UNIVERSITY PRESS) Seminario di aggiornamento docenti di lingua inglese scuola primaria e secondaria di I e II grado DOCENTI Concorso ordinario 2013/2014 DOCENTI NEO ASSUNTI DOCENTI INTERNI 2014/2015 DOCENTI Corso di formazione Corso sulla sicurezza sul lavoro Progetto di formazione sull’indagine internazionale ocse pisa 2015 2012/2013 2012/2013 2012/2013 CONTESTO TERRITORIALE La scuola è ubicata nel territorio del municipio VII che si sta trasformando da semiperiferia a zona centrale, grazie alla posizione strategica che ricopre come “ponte” tra periferia e centro, e si caratterizza per la media condizione sociale, l’alta vocazione imprenditoriale, la presenza di poli artigianali, una notevole concentrazione di terziario professionale. I settori con notevoli potenzialità di sviluppo sono il piccolo commercio, in corso di specializzazione con la vendita di prodotti di alta qualità o di nicchia, l’artigianato che nella zona vanta un grande patrimonio professionale, il turismo grazie al ricco patrimonio archeologico e naturalistico. Sotto il profilo socio-economico il territorio municipale viene descritto come una zona di media condizione sociale, con la presenza di una forte percentuale di popolazione attiva (62,7%) e un tasso elevato di popolazione fluttuante per ragioni prevalentemente lavorative. L’utenza della scuola non è legata solo al quartiere ma raccoglie studenti provenienti dai municipi vicini con una qualche percentuale di alunni pendolari. In crescita è anche il numero di alunni stranieri la cui componente è molto variegata e policentrica. La distribuzione degli immigrati sul territorio è diversamente ripartita; mediamente si raggiungono valori percentuali superiori al 10% della popolazione totale. L’utenza è caratterizzata da un incastro di diversità socio-economiche e da alcune situazioni di disagio di vario tipo; ciò impone un approccio pedagogico e didattico particolarmente attento alla dimensione transnazionale per far convivere positivamente le differenze sociali, culturali, linguistiche e religiose. LA POPOLAZIONE DEL MUNICIPIO IN CIFRE Popolazione residente: 310.887 Superficie in Kmq: 46,750 Stranieri residenti: 24.212 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 11 SEZIONE I STRUTTURA INTERNA 1 - LE RISORSE UMANE Il corpo docente nel complesso è abbastanza stabile con punte di turn-over in alcune discipline. Nel corso dell’anno scolastico la maggior parte degli insegnanti partecipa a corsi di aggiornamento e realizza progetti didattici. Le risorse umane sono così composte: N° 1 Dirigente Scolastico: prof.ssa Flavia De Vincenzi. Staff di Vicepresidenza: per la sede di via Rocca di Papa: proff. Laura Pino, Massimo Zappelli, Ivana Aristi Cotani per la sede di via Assisi: proff. Teresa Bonucci, Antonio Martucci per il corso serale: prof.ssa Mariangela Teramo N° 1 Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Francesca Rita N° 7 Assistenti Amministrativi + 2 co.co.co. N° 6 Assistenti Tecnici N° 10 Collaboratori Scolastici + 1 part time; N° 2 Rappresentanti sindacali: prof. Mario Michele Ricciuto, Prof.ssa Silvia Colasante (D. Lgs. 626/’94 - D. Lgs. 81/’08): N° 1 Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione esterno Dott. Arch. Fabio Battistini N° 1 Responsabile dei lavoratori per la sicurezza prof. Mario Michele Ricciuto N° 1 Addetto al servizio di prevenzione e protezione interno prof. Massimo Zappelli (sede Via Rocca di Papa) N° 1 Addetto al servizio di prevenzione e protezione interno Sig. Alfredo Palatiello (sede via Assisi) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 12 2 - LE RISORSE STRUTTURALI L'Istituto si presenta come una struttura formativa aperta alla innovazione didattica ed è attrezzata con tecnologie d'avanguardia; dispone infatti di: (sede centrale) laboratori di informatica anche multimediale attrezzati per attività professionali di Office Automation laboratori di Chimica, Fisica laboratorio linguistico aula video area museale laboratorio musicale Aula Impresa Formativa Simulata Aule Cl@ssi 2.0 Biblioteca, ospitata in locali particolarmente accoglienti e confortevoli, è dotata di un sistema di consultazione informatizzato e dispone di circa 12.000 volumi La quasi totalità delle aule della sezione geometri è attrezzata con tavoli da disegno. Tale attrezzatura e la comoda ubicazione dell'Istituto sono tra i motivi per cui, da molti anni, si svolgono, presso la nostra scuola, le operazioni relative agli esami di abilitazione alla professione dei geometri. Aula Conferenze attrezzata con postazioni multimediali ospita attività di formazione, cineforum, teledidattica ed è utilizzata anche, su richiesta, da strutture pubbliche esterne, quali la Circoscrizione, il Comune, l'IRRSAE ed altre. Campi sportivi (di nuova realizzazione); l’intero impianto sportivo dedicato ad Alessandro Bini è stato inaugurato all’inizio del’a.s.2012/2013 Palestra, una delle più grandi del territorio, è costituita da un ambiente con una superficie di 2.400 mq.; dotata di moderne attrezzature e integrata da un impianto sportivo all'aperto, è utilizzata dagli studenti anche in orario pomeridiano per tornei di calcetto, pallavolo, basket ed altre attività. (sede distaccata): Biblioteca Laboratori di informatica multimediale Laboratorio linguistico Laboratori di chimica Aula video Palestra Aula Impresa Formativa Simulata PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA anche 13 3. COORDINAMENTO E GESTIONE 3.1 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Il servizio svolto ed offerto dall'Istituto si articola attraverso tre aree, tutte facenti capo al Dirigente scolastico: area delle attività di supporto al Dirigente scolastico area delle attività didattiche area delle attività amministrative Il Dirigente scolastico, nell'espletamento delle sue funzioni, si avvale della collaborazione dello “staff del D.S.” Inoltre, nell'area di supporto, si avvale della collaborazione delle Funzioni Strumentali, del responsabile della sicurezza, del responsabile amministrativo, dei responsabili dei vari uffici, dei referenti designati per specifiche attività. ORARIO DI RICEVIMENTO: Il Dirigente Scolastico riceve l’utenza previo appuntamento. 3.2 LE FUNZIONI STRUMENTALI Il Collegio dei Docenti, sulla base di precisi ed espliciti criteri di individuazione delle aree di intervento da sostenere, potenziare e sviluppare, indica le aree, i destinatari e il numero dei docenti da designare come titolari di funzione strumentale e ne definisce i criteri di attribuzione in coerenza con il piano dell’offerta formativa . I docenti con funzioni strumentali controllano la gestione e il monitoraggio delle fasi di esecuzione dei progetti offrono un supporto organizzativo alle proposte dei gruppi di lavoro e delle Commissioni controllano che gli obiettivi dei singoli progetti siano stati raggiunti creano un coordinamento tra loro per ottimizzare le fasi operative dei gruppi di lavoro e delle Commissioni PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 14 Di seguito viene esplicitato il quadro riassuntivo delle funzioni strumentali designate nel corrente anno scolastico: N. AREA ATTIVITÀ’ I Elaborazione, attuazione e gestione POF - Coordina l’elaborazione e l’attuazione del POF - Predispone i prospetti analitici e riassuntivi dei progetti - Verifica, controlla ed effettua il monitoraggio - Raccoglie i Report finali dei progetti e la relativa documentazione - Coordina la commissione POF Prof.ssa Ivana Aristi Cotani I Valutazione del sistema scolastico, autoanalisi e autovalutazione d’istituto Prof. Ernesto Carlomagno II Sostegno al lavoro dei docenti – Area della didattica Prof. ssa Marina Muscatello II III Sostegno al lavoro dei docenti – Area dei servizi informatici e della multimedialità Prof.ssa Claudia Caretta Organizzazione Attività didattiche e Sostegno agli studenti – interventi per il successo formativo Prof.ssa Nadia Pasqualina Bianchi III Sostegno agli studenti – Attività linguistiche (n° 2 docenti) Prof.sse Rita Gatti e Antonella Sterpetti - Valuta l’efficienza e l’efficacia del sistema formativo della scuola con riferimento al contesto territoriale - Effettua periodiche verifiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa - Promuove iniziative di monitoraggio e miglioramento della qualità (es. Prove INVALSI- Progetto VALES) - Cura la certificazione di qualità ed accreditamento - Verifica ed effettua il monitoraggio delle procedure - Cura i rapporti con la Regione per progetti- Apprendistato- Corsi post diploma. Provvede alla revisione della Carta dei Servizi - Cura la documentazione didattica predisponendo materiali utili e provvedendo ad una accurata revisione del materiale esistente - Propone ed organizza corsi di aggiornamento e di formazione per i docenti - Compie attività di ricerca sulle innovazioni didattiche e metodologiche con particolare riguardo alla sperimentazione - Si raccorda con i responsabili dei Dipartimenti - Potenzia la didattica interculturale - E’ responsabile della rete informatica - Propone acquisti di hardware e software - Cura l’aggiornamento dei docenti - Gestisce il software “Axios” - Cura l’informatizzazione delle attività collaterali alla didattica - E’ coordinatore didattico degli Assistenti tecnici - Gestisce la banca dati dei nuovi diplomati – Alma Diploma - Collabora a stretto contatto con il D.S. alla gestione e organizzazione della scuola - Propone e organizza attività utili all’orientamento ed al contrasto della dispersione scolastica e al recupero delle carenze riscontrate in alcune discipline (es. matematica) - Attua un monitoraggio delle attività di recupero in collaborazione con la F. S. della Valutazione - Organizza e coordina soggiorni estivi all’estero, scambi culturali con scuole europee, settimane di full-immersion - Cura la partecipazione ai Progetti europei - Cura l’organizzazione e l’aggiornamento del laboratorio linguistico - E’ responsabile della sperimentazione linguistica delle I classi - E’ responsabile del progetto E-Twinning - Promuove e organizza la visione di film e la lettura di testi in lingua straniera PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA CRITERI DI ASSEGNAZIONE - Disponibilità -Esperienza professionale pregressa - Titoli culturali specifici - Disponibilità -Esperienza professionale pregressa - Titoli culturali specifici - Disponibilità -Esperienza professionale pregressa - Titoli culturali specifici - Disponibilità -Esperienza professionale pregressa - Titoli culturali specifici - Disponibilità -Esperienza professionale pregressa - Titoli culturali specifici - Disponibilità -Esperienza professionale pregressa - Titoli culturali specifici 15 3.3. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI (DSGA) Il DSGA coordina le attività del personale ATA, elabora insieme al D.S. il programma annuale, il conto consuntivo, i mandati di pagamento e i riversali d’incasso; collabora con il Dirigente scolastico per l’espletamento dell’attività negoziale, per i contratti di acquisto di beni e servizi e per adempimenti connessi ai progetti previsti nel POF; liquida compensi accessori ed indennità al personale. 3.4. GLI ORGANI COLLEGIALI Gli organi collegiali previsti dalla normativa vigente sono: - Consiglio d’Istituto - Collegio docenti. - Consiglio di classe. - Assemblea degli studenti. - Assemblea di classe: - Assemblea d'Istituto: - Comitato dei genitori Composizione, obiettivi e compiti dei suddetti organi collegiali sono indicati in modo dettagliato nel Regolamento d’Istituto di seguito allegato. 3.5 I DIPARTIMENTI Essi costituiscono la partizione del Collegio dei Docenti e si articolano per aree disciplinari (come previsto dalla riforma del riordino dell’istruzione tecnica), al fine di dare sostegno alla didattica e alla progettazione formativa. I Dipartimenti sono il luogo di confronto tra insegnanti dell’area disciplinare in merito alla programmazione didattica, alla scelta dei libri di testo e sussidi didattici ecc. nel rispetto della libertà di insegnamento e della normativa vigente. DIPARTIMENTO • Indica le linee guida delle programmazioni didattiche di classe e dei singoli docenti • Individua le risorse umane e materiali • Progetta iniziative di recupero, sostegno e consulenza • Definisce i livelli di apprendimento in base al profilo professionale (vedasi Regolamento Dipartimenti) COORDINATORE DEL DIPARTIMENTO • Presiede e coordina le riunioni • Collabora con la dirigenza e i colleghi • Raccoglie la documentazione prodotta dal Dipartimento (vedasi Regolamento Dipartimenti) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 16 I DIPARTIMENTI ORGANIZZATI PER AMBITI DISCIPLINARI Hanno lo scopo di: individuare e raggiungere gli obiettivi trasversali agli assi culturali acquisire una dimensione più operativa, flessibile e dinamica realizzare le fasi istruttorie di procedure complesse valorizzare le competenze specifiche dei docenti QUADRO 1° BIENNIO SETTORE ECONOMICO e SETTORE TECNOLOGICO ASSE DEI LINGUAGGI SETTORE TECNOLOGICO SETTORE ECONOMICO Italiano I lingua straniera II lingua straniera ASSE MATEMATICO Italiano Lingua straniera SETTORE ECONOMICO Matematica Informatica Economia aziendale ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO Scienze integrate Geografia Scienze motorie e sportive PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Scienze integrate Tecnologia e tecniche di rappresentazione grafica Matematica Disegno e progettazione Costruzioni Scienze motorie e sportive ASSE STORICO-SOCIALE SETTORE TECNOLOGICO SETTORE ECONOMICO SETTORE TECNOLOGICO SETTORE ECONOMICO Storia Diritto ed Economia IRC SETTORE TECNOLOGICO Storia Diritto ed Economia IRC 17 QUADRO 1° BIENNIO LICEO LINGUISTICO ASSE DEI LINGUAGGI Italiano Latino Lingue e civiltà straniere ASSE SCIENTIFICO Scienze naturali Scienze motorie PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ASSE MATEMATICO Matematica ASSE STORICO-SOCIALE Storia e geografia IRC 18 QUADRO 2° BIENNIO SETTORE ECONOMICO ASSE DEI LINGUAGGI ASSE MATEMATICOINFORMATICO SETTORE ECONOMICO SETTORE ECONOMICO Italiano I lingua straniera II lingua straniera ASSE ECONOMICO Matematica Informatica Economia aziendale ASSE STORICO-SOCIALE SETTORE ECONOMICO SETTORE ECONOMICO Diritto Economia Politica Scienza delle finanze Economia Aziendale PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Storia IRC Scienze motorie 19 QUADRO 2° BIENNIO SETTORE TECNOLOGICO ASSE DEI LINGUAGGI ASSE MATEMATICOTECNOLOGICO SETTORE TECNOLOGICO SETTORE TECNOLOGICO Matematica Progettazione, Costruzioni e Impianti Gestione di cantiere Topografia Geopedologia, Economia ed Estimo Geologia e Geologia applicata Tecnologie per la gestione del territorio e dell’ambiente Italiano Lingua inglese ASSE STORICO-SOCIALE SETTORE TECNOLOGICO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Storia IRC Scienze motore 20 QUADRO 2° BIENNIO LICEO LINGUISTICO ASSE DEI LINGUAGGI Italiano Lingue e culture straniere ASSE MATEMATICOTECNOLOGICO Matematica Fisica Scienze Scienze motorie ASSE STORICO-SOCIALE Storia Storia dell’arte Filosofia IRC PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 21 3.6 ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 22 3.7 LE COMMISSIONI E I GRUPPI DI LAVORO Comitato per la valutazione (dei docenti neo immessi in ruolo) Tale organo è formato oltre che dal Dirigente Scolastico che lo presiede, da 4 docenti quali membri effettivi e da 2 docenti quali membri supplenti. I membri del comitato sono eletti dal Collegio dei docenti e rinnovati annualmente. Tale organo è competente ad esprimere al D.S. il parere per la conferma in ruolo, dopo il periodo di prova, del personale docente che opera nella scuola. A seguito di esito positivo il docente viene immesso in ruolo. Comitato Tecnico-scientifico Tale organo è formato da 9 componenti: membri interni - Il Dirigente Scolastico o un suo delegato che presiede le riunioni - n. 4 docenti individuati in base alle esigenze didattiche e organizzative membri esterni - n. 4 esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica. Alle riunioni del Comitato tecnico scientifico potranno, di volta in volta, partecipare esperti di altri settori che si rendesse necessario convocare per affrontare particolari tematiche. Il CTS svolge una funzione consultiva generale in ordine all’attività di programmazione, alla innovazione didattica dell’istituto, formulando proposte e pareri al Collegio dei docenti e al Consiglio d’istituto. (ved. Regolamento C.T.S.) Ufficio tecnico (Solo settore tecnologico) Tale organismo estende il suo campo d’azione a tutte le aree disciplinari attraverso la predisposizione di un piano di attività per l’uso programmato degli spazi e delle attrezzature, la ricerca delle soluzioni logistiche e organizzative più funzionali alla didattica ed anche per la condivisione in rete delle risorse umane, professionali e tecnologiche disponibili. Commissione elettorale Formata da almeno 3 componenti ha una funzione ordinatoria delle procedure elettorali ed è chiamata a dirimere tutte le controversie interpretative che possono presentarsi nel corso delle operazioni elettorali Referenti POF 2 docenti, 1 per via Rocca di Papa e 1 per via Assisi Essi svolgeranno le seguenti attività: - Redigere e aggiornare il documento relativo al Piano dell’offerta formativa - Effettuare azioni di monitoraggio intermedio e finale dei processi e dei risultati - Proporre all’utenza questionari per valutare l’efficacia e l’efficienza dei servizi - Curare la progettualità d’istituto Gruppo di lavoro Organizzazione e supporto alla Presidenza I docenti facenti parte di tale gruppo di lavoro svolgono la seguente attività: - Organizzazione e supporto alla Presidenza. Gruppo di lavoro Alternanza Scuola/Lavoro Tale gruppo di lavoro affronterà diverse tematiche, coinvolgendo un numero sempre maggiore di alunni. In particolare, sarà rafforzata l’area relativa allo sviluppo della consapevolezza della importanza di “fare impresa”. Ciò é confermato dalla volontà di partecipare a diversi concorsi, come ad esempio “m’imprendo” o “Global junior challenge” che vedranno coinvolte più classi. A ciò PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 23 bisogna aggiungere il forte impegno nelle due sedi per quanto riguarda l’attività svolta dalle imprese simulate. Sono in corso di attuazione gli stage rivolti alle classi IV. Referente Legalità Si propone di: - revisionare il Regolamento d’Istituto in base alle linee guida dei nuovi ordinamenti - organizzare incontri con esperti e testimoni di Associazioni no profit di contrasto all’illegalità - promuovere visite a palazzi istituzionali - produrre lavori multimediali finalizzati alla partecipazione di concorsi nazionali - elaborare un questionario sul fenomeno del bullismo 3.8 I DOCENTI La funzione docente è intesa come attività di promozione della cultura, nonché come attività di elaborazione di iniziative volte a stimolare la partecipazione degli alunni a tale processo: nell'Istituto, in modo particolare, tale funzione si esplica nella ricerca di collaborazione con il territorio e con altre agenzie educative per promuovere la formazione critica e operativa della personalità degli alunni (progetti di sperimentazione, Patente europea, Business english, commercio elettronico, lotta alla dispersione, orientamento, ecc.). All'inizio di ogni anno scolastico, ciascun docente programma il suo intervento didattico nella classe tenendo conto di standard formativi stabiliti dall'Istituto, di strategie di riallineamento e di recupero decisi nei Dipartimenti. Il sistema delle valutazioni, dei crediti, dei giudizi di livello, di merito, dei moduli e delle certificazioni è stabilito dai docenti nel Collegio e articolato secondo le esigenze pedagogiche e nell'intento di agevolare una strategia comune ed efficace. 3.9 IL PERSONALE A.T.A. (Ausiliari Tecnici e Amministrativi) E’ il personale non-docente in servizio nell’Istituto. Si divide tra personale amministrativo-tecnico e personale ausiliario. Il personale A.T.A. è diviso tra sede centrale e sede distaccata. La segreteria si occupa di quattro diversi settori: settore dei servizi generali e protocollo settore didattica studenti settore personale settore amministrativo La segreteria didattica studenti si occupa di compiti inerenti i bisogni degli studenti: provvede alle iscrizioni, prepara i certificati di frequenza o di superamento degli esami di Stato e di idoneità, le pagelle, organizza gli scrutini, etc. La segreteria amministrativa si occupa dell’amministrazione finanziaria dell’Istituto del bilancio, degli acquisti, etc. La supervisione delle attività della segreteria amministrativa è affidata al DSGA. La segreteria effettua i seguenti servizi on line: - iscrizioni alle I classi per l’a.s.2014/2015 - password docenti e genitori per accedere al servizio sissi web - scrutini Il personale ausiliario sorveglia l’edificio scolastico e mantiene pulite tutte le aree della scuola; consegna circolari ed avvisi nelle classi e collabora con i docenti nel sorvegliare gli alunni durante il cambio delle ore e durante gli intervalli. Inoltre fornisce un aiuto importante ai docenti nel promuovere l’educazione al rispetto degli altri e delle cose, alla legalità e alla tolleranza. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 24 3.10 ORARIO DI RICEVIMENTO DELLA SEGRETERIA P ER L ’ UTENZA ESTERNA Antimeridiano: Pomeridiano: martedì e giovedì: h.11,00 - 12,00 lunedì e mercoledì: h. 15,30 - 17,00 P ER GLI ALUNNI dal lunedì al venerdì: h. 12.35 - 12.45 (durante la seconda pausa di socializzazione) P ER Antimeridiano: dal lunedì al venerdì: h.11.00 - 12.00 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA I DOCENTI Pomeridiano: lunedì e mercoledì: h. 15.30 - 17.00 25 3.11 RAPPORTI CON ENTI ESTERNI Regione Lazio – Assessorato all’Istruzione, Diritto allo studio e Formazione Comune di Roma Capitale - Assessorato alle Politiche educative e scolastiche Municipio VII Comune di Roma Capitale - Sistema cittadino per l’Educazione degli adulti Comitato locale EDA del Municipio VII ASL RMC ASL RMB Università “Tor Vergata” Università “Roma Tre” Università “Sapienza” Società di Lavoro Interinale “Orienta” s.p.a. (stages) Polizia municipale ISTAT CIFIS – Consorzio di Istituti per l’Istruzione e Formazione Superiore En.A.I.P. Lazio Engineering Ingegneria Informatica S.p.a. ADC (associazione dottori commercialisti – Settore professionale) Ordine dei geometri ABI – Associazione Bancaria Italiana (settore bancario) CNA – Confederazione nazionale artigiani (settore consulenze lavoro) Associazioni reduci ANED (associazione ex deportati) Associazione non vedenti Società filosofica romana Società geografica italiana Centro di cultura ebraica Unità nazionale E-Twinning C.R.A. – Consiglio per la ricerca in agricoltura Università degli Studi telematica “G. MARCONI” U.R.I.A. - Unione Romana Ingegneri e Architetti I.R.F.I. – Istituto romano per la Formazione Professionale A.I.F.O.S.- Associazione italiana Formatori sicurezza sul lavoro I.N.A.I.L.- Istituto Nazionale Assicurazioni infortuni sul lavoro Confindustria Osservatorio sul credito PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 26 UNICREDIT Banca Tirrenia assicurazioni A.N.S.P.C. – Associazione nazionale per lo studio dei problemi del credito U.I.R. – Unione degli Industriali e delle Imprese di Roma Associazione sportiva “Alessandro Bini” Fondazione Leopoldo Pirelli C.O.L. EUCIP TECNOCASA (stages) CAF (Centri di assistenza fiscale) Agenzia delle entrate Studi professionali Polizia postale Guardia di Finanza Promo impresa Cefme CTP PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 27 SEZIONE II L'OFFERTA FORMATIVA 1 - TRAGUARDI FORMATIVI E FINALITA' GENERALI 1.1 LE FINALITA' GENERALI Per effetto della riorganizzazione del sistema scolastico, incentrato sul riordino dei cicli e sull’autonomia dei singoli istituti, si sta attuando un mutamento culturale, che permette gli operatori della scuola di rispondere alle nuove esigenze della società e dell’economia, sorte in seguito ai cambiamenti nei modi di produzione e distribuzione e negli stili di vita che sono stati introdotti dalle nuove tecnologie. Dall’analisi dei fattori interni ed esterni al sistema formativo emergono i seguenti aspetti: Gli studenti. Il primo aspetto riguarda la motivazione degli studenti, spesso carente anche a causa di informazione e orientamento inadeguati e, più in generale, di un sistema che non è in grado di far comprendere ai giovani l’importanza di una formazione polivalente fondata su una buona cultura generale e solide competenze professionali di base. I percorsi formativi, valorizzando l’intreccio tra scienza, nuove tecnologie e professionalità, devono poter offrire le competenze necessarie sia per proseguire gli studi sia per entrare nel sistema lavorativo. L’evoluzione dei sistemi produttivi, dei servizi e delle professioni. Da tempo, e oggi in misura crescente, il sistema delle imprese chiede che la formazione del settore tecnico sia caratterizzato da maggiore unitarietà e compattezza, da un solido possesso degli strumenti di base (linguistici, comunicativi, tecnologici, scientifici) e, soprattutto, di meta-abilità cognitive e di tipo relazionali. Lo sviluppo e la complessità delle tecnologie, l’automazione, la globalizzazione hanno profondamente modificato ogni tipo di attività e di conseguenza mutato il tipo di preparazione richiesto per esercitare le diverse professioni. In particolare è oggi necessario: avere consapevolezza dell’intreccio fra cultura tecnica e cultura organizzativa; avere strumenti per saper leggere e interpretare il contesto in cui si opera; essere capaci di individuare i problemi e di saperli risolvere anche con formule originali; essere in grado di apprendere autonomamente e di affrontare il nuovo; Tali esigenze possono trovare risposta attraverso azioni educative orientate a: far acquisire o rinforzare abilità e competenze trasversali con il contributo di tutti i docenti; istituire percorsi formativi agili, articolati e personalizzabili, strutturati in unità capitalizzabili, che prevedano forme integrate di crediti, passaggi, uscite e rientri nel sistema scolastico. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 28 1.2 LE SCELTE CONSEGUENTI Il nostro Istituto, interpretando la ratio del riordino dell’istruzione tecnica, individua nel 1° biennio la risorsa più importante per costruire un "modello di formazione" in cui siano posti in primo piano: a) il concetto di competenza: lo studente deve "imparare ad imparare"; b) il concetto di personalizzazione del percorso educativo: lo studente può seguire un processo di apprendimento che tenga conto della sua personalità, delle sue attitudini, dei suoi bisogni; c) il concetto di certificazione: con la CERTIFICAZIONE di competenze la valutazione si arricchisce di una nuova dimensione in quanto all’allievo si riconosce la titolarità di un sapere operativo ovunque spendibile. d) il concetto di "rapporto di scambio" e di "integrazione" con il mondo della formazione professionale e del lavoro, che il sistema della certificazione dei crediti facilita. Durante il 1° biennio, che diventa così il cardine di una scuola di progetto e di integrazione, si darà particolare importanza ai seguenti obiettivi: 1) analizzare i bisogni degli studenti nell'età dell'obbligo attraverso: -progettazione di moduli integrativi dei curricoli in collaborazione con la Scuola media inferiore -valutazione iniziale con carattere diagnostico -individuazione delle aree di debolezza e delle aree di forza -impostazione del programma formativo da attuare nel corso del biennio -monitoraggio delle competenze esterne alla scuola -costruzione di un curricolo personalizzato -costruzione del "portfolio" che illustri il percorso formativo 2) orientare e riorientare gli studenti al consolidamento delle scelte compiute attraverso: -un modulo di "accoglienza" pensato e attuato per tutti e due gli anni -moduli di sostegno e di recupero 3) progettare e attuare moduli integrativi volti al recupero di abilità di base (ad esempio con il modulo extra-curricolare e trasversale di "potenziamento del metodo di studio") specie nel primo anno. Pertanto:Nel rispetto delle linee guida per la riorganizzazione del Sistema di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e la costituzione degli Istituti Tecnici Superiori, allo scopo di: 1) fornire all’utenza un’offerta più articolata di percorsi formativi per tecnici superiori di diverso livello; 2) realizzare una più stabile e produttiva collaborazione tra le diverse realtà del territorio sul quale opera la scuola; 3) mettere in atto attività di orientamento permanente dei giovani verso le professioni tecniche e le iniziative di informazione-formazione verso le scuole medie inferiori e verso le famiglie; l’Istituto si prefigge di conseguire le seguenti finalità: creare una rete di collaborazione operativa e di continuità didattica con le scuole medie del territorio e dei territori limitrofi; diffondere il POF d’Istituto nelle scuole medie di riferimento; stabilire un contatto di tipo formativo con i docenti referenti per l’orientamento delle scuole medie; collaborare nella strategia orientativa con le funzioni strumentali delle scuole medie per la scelta della scuola superiore; combattere la dispersione scolastica nel ciclo della scuola dell’obbligo. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 29 Inoltre, in ottemperanza alla Legge n° 170 del 08/10/2010 (Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico) e al Protocollo per l’inclusione degli alunni con bisogni specifici l’Istituto, per gli studenti con DSA e BES, si prefigge le seguenti finalità: garantire il diritto all’istruzione favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità ridurre i disagi relazionali ed emozionali adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e formazione assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale Contemporaneamente alle normali attività didattiche mirate al conseguimento del diploma i nostri studenti possono acquisire i seguenti titoli aggiuntivi: PATENTE INFORMATICA EUROPEA E.C.D.L. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA CERTIFICAZIONE EUROPEA PER LE LINGUE STRANIERE 30 1.3 RAPPORTI CON LE SCUOLE MEDIE Le reti territoriali prevedono un confronto costante di ricerca-azione con le scuole medie e, in particolare, con le seguenti, che storicamente hanno costituito un bacino di utenza per il nostro Istituto e con le quali si è negli anni consolidato un rapporto didattico e organizzativo di continuità: COMUNE DI ROMA - DISTRETTO XIV: 1. Istituto Comprensivo Via Laparelli (ex “Ludovico Pavoni”) 2. Istituto Comprensivo Via Anagni (ex Toniolo) 3. Istituto Comprensivo Via Dal Verme (ex Piranesi) 4. Istituto Comprensivo “Alberto Manzi” COMUNE DI ROMA - DISTRETTO XV: 1. Istituto Comprensivo Via dei Sesami (ex S. Benedetto) 2. Istituto Comprensivo Piazza de Cupis (ex Salvo D’Acquisto) 3. Istituto Comprensivo Via Tor de Schiavi (ex Massaia) 4. Istituto Comprensivo Via Luca Ghini COMUNE DI ROMA - DISTRETTO XVI: 1. Istituto Comprensivo Via delle Alzavole (ex Via del Fringuello) 2. Istituto Comprensivo Via Millet (ex Donatello) 3. Istituto Comprensivo “M.L. King” 4. Istituto Comprensivo Via Acquaroni 5. Istituto Comprensivo Via S. Biagio Platani COMUNE DI ROMA - DISTRETTO XVII: 1. Istituto Comprensivo “Marcello Mastroianni” 2. Istituto Comprensivo “Teodoro Mommsen” 3. Istituto Comprensivo Via Mondovì (ex “Carlo Urbani”) 4. Istituto Comprensivo Via Lusitania (ex “Carlo Urbani”) 5. Istituto Comprensivo “Francesco Petrarca” 6. Istituto Comprensivo Largo Volumnia (ex “Cagliero”) 7. Istituto Comprensivo Via Latina (ex “Deledda”) COMUNE DI ROMA - DISTRETTO XVIII: 1. Istituto Comprensivo Circonvallazione Tuscolana (ex “Vincenzo Bellini”) 2. Istituto Comprensivo Via dell’Aeroporto (ex “Cecilio Secondo”) 3. Istituto Comprensivo Via Gentile (ex “Calvino”) 4. Istituto Comprensivo Via Stabilini (ex “Raffaello”) 5. Istituto Comprensivo “Guido Milanesi “ 6. Istituto Comprensivo Viale dei Consoli 7. Istituto Comprensivo Via Niobe (ex “Rodari”) 8. Istituto Comprensivo Via Fontanile Anagnino (ex “Magnani) 9. Istituto Comprensivo Via G. Messina (ex “Schweitzer”) COMUNE DI ROMA - DISTRETTO IX: 1. Istituto Comprensivo “Daniele Manin” 2. Istituto Comprensivo Via delle Carine (ex “Mazzini”) COMUNE DI ROMA - DISTRETTO XIII: 1. Istituto Comprensivo Via Tedeschi PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 31 1.4 IL PROFILO DELLA PERSONA Nella consapevolezza che la Scuola oggi non può farsi carico solo della formazione didattica del ragazzo, l’Istituto “Leopoldo Pirelli” pone in essere tutta una serie di iniziative mirate ad istruire, educare e formare il ragazzo stesso come persona e come cittadino. Progettare C I T T A D I N A N Z A Imparare ad imparare A T T I V A Comunicare Acquisire ed Interpretare l’informazione Collaborare e partecipare Individuare collegamenti e relazioni Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 32 La Scuola assume, pertanto, come FINALITA’ TRANSDISCIPLINARE: lo sviluppo di responsabilità, solidarietà, rispetto per gli altri e di un corretto esercizio della libertà; OBIETTIVO: la capacità dello studente di inserirsi nell’ambiente strutturato della scuola, di conoscerne le regole di vita interna e di rispettarle. Il voto di condotta è pertanto l’indicatore del progresso compiuto dallo studente lungo un tale percorso formativo, strutturalmente organizzato e predisposto, che esplicita nel seguente modo: * stabilisce rapporti personali corretti CONTEGNO Lo studente * è capace di collaborare nel gruppo in un lavoro collettivo In classe e fuori classe * conosce le regole di vita interna della scuola e saperle rispettare * fa pochi ritardi ed uscite anticipate FREQUENZA DILIGENZA Lo studente dovrà ESSERE CONSAPEVOLE dell’obbligo della frequenza e rispettarlo sostanzialmente: Lo studente risponde agli impegni di studio ed ai compiti assegnati con regolarità: * non fa assenze strategiche * giustifica le assenze, tiene in ordine il libretto delle assenze * porta il materiale e l’attrezzatura richiesta per lezioni ed esercitazioni * rispetta gli assegni dati * non si sottrae alle verifiche e alle valutazioni * partecipa alle attività d’istituto SANZIONI DISCIPLINARI * A seconda della gravità, le sanzioni disciplinari previste dal regolamento di disciplina hanno effetto sull’assegnazione del voto di condotta. Cfr. Regolamento di disciplina (Vedasi griglia voto di condotta) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 33 2 - I CURRICOLI 2.1 GLI INDIRIZZI INDIRIZZO ECONOMICO “Amministrazione Finanza e Marketing” “Sistemi Informativi Aziendali” "Relazioni Internazionali per Il Marketing" INDIRIZZO TECNOLOGICO “Costruzione Ambiente e Territorio” “Geotecnico” LICEO LINGUISTICO CORSI SERALI PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 34 2.2 ORARIO DELLE LEZIONI Per i corsi diurni l’ingresso è previsto alle ore 7,55 e le lezioni iniziano alle ore 8,00 mentre per i corsi serali le lezioni iniziano alle ore 17,30. Le lezioni si articolano su cinque giorni a settimana (dal lunedì al venerdì). Scansione Oraria delle lezioni CORSI DIURNI Posizione dell’ora I II III I pausa IV V II pausa VI VII Inizio ora Temine ore 8.00 9.00 9.55 10.45 10.55 11.45 12.35 12.45 13.35 9.00 9.55 10.45 10.55 11.45 12.35 12.45 13.35 14.30 Durata dell’unità oraria in minuti 60 55 50 10 50 50 10 50 55 Inizio ora Termine ora Durata dell’ora in minuti 17.30 18.20 19.10 20.00 20.10 21.00 18.20 19.10 20.00 20.10 21.00 2150 50 50 50 10 50 50 CORSO SERALE Posizione dell’ora I II III pausa IV V PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 35 RAFFORZATO IL RAPPORTO CON IL MONDO DEL LAVORO Le norme introdotte hanno l’obiettivo di creare un rapporto più stretto con il mondo del lavoro e delle professioni attraverso la più ampia diffusione di stage, tirocini e l’alternanza scuola/lavoro. PIU’ INGLESE Sono state incrementate le ore di studio della lingua inglese ed è stata prevista la possibilità di introdurre lo studio di altre lingue straniere. INSEGNAMENTO DI SCIENZE INTEGRATE È previsto l’insegnamento di scienze integrate, al quale concorrono, nella loro autonomia, le discipline di “Scienze della terra e Biologia”, di “Fisica” e di “Chimica”, per potenziare la cultura scientifica. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 36 2.3 I PREREQUISITI RICHIESTI PER L’ACCESSO AL SETTORE ECONOMICO E TECNOLOGICO Prerequisiti dello studente (settore economico) Competenze: comprendere e adoperare i linguaggi; sapere organizzare il proprio lavoro e partecipare al lavoro organizzato di gruppo; risolvere situazioni problematiche non complesse; conoscenze di base di tipo linguistico, aritmetico/matematico, disciplinare; capacità di ragionamento, di rielaborazione e di autonomia nel lavoro sia manuale che intellettuale; gli ambiti generali in cui si collocano educazione storica e civica; una prima sistemazione dei concetti portanti e delle strutture specifiche delle discipline; la capacità di schematizzare e formalizzare, in modo significativo in relazione all’età, fenomeni storici, economici e giuridici sufficientemente semplici; saper distinguere tra reale e virtuale, tra naturale e artificiale. Prerequisiti dello studente (settore tecnologico) Competenze: individuare problematiche semplici per cercare di leggerle ed interpretarle; individuare informazioni in funzione di compiti assistiti ed indotti; avvicinarsi a contesti tecnologici con l’obiettivo di usarli e modellizzarli; coltivare interessi per la tecnologia della vita quotidiana; interesse per le tecnologie informatiche e telematiche di base; comunicare e argomentare con linguaggi semplici. saper distinguere tra reale e virtuale, tra naturale e artificiale. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 35 2.4 I QUADRI ORARIO E I PROFILI DI INDIRIZZO PROFILO DI INDIRIZZO Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”: - ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali; - possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico; - ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali; - ha competenze relative all’amministrazione di immobili. È in grado di: - collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità; - intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati; - prevedere nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, redigere la valutazione di impatto ambientale; - pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro; - collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: 1 - Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione. 2 - Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti. 3 - Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia. 4 - Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi. 5 - Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell'ambiente. 6 - Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al territorio. 7 – Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi. 8 – Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza. L’articolazione “Geotecnico” approfondisce le tematiche relative alla ricerca ed allo sfruttamento degli idrocarburi, dei minerali di prima e seconda categoria e delle risorse idriche. In particolare, tratta dell’assistenza tecnica e della direzione di lavori per le operazioni di coltivazione di cave e miniere e per le operazioni di perforazione. In tale articolazione è possibile acquisire le competenze necessarie per ottenere, attraverso il superamento della verifica presso la Commissione tecnica provinciale per gli esplosivi, la licenza per esercitare il mestiere di fochino (art. 27 D.P.R. 302/56), figura che opera prevalentemente nel settore delle attività estrattive e di scavo con brillamento di mine. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 38 PROFILO DI INDIRIZZO Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di: - rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; - redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; - gestire adempimenti di natura fiscale; - collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; - svolgere attività di marketing; - collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; - utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. Nell’articolazione Relazioni Internazionali per il Marketing, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre lingue straniere e appropriati strumenti tecnologici, sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geopolitiche e vari contesti lavorativi. A conclusione del percorso quinquennale il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, finanza e Marketing” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: 1. Riconoscere e interpretare: - le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; - i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda; - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse. 2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali. 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese. 4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date. 5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane. 6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata. 7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati. 8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato. 9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose. 10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti. 11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 39 PROFILO DI INDIRIZZO “Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse” Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno Avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; Avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; Saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando diverse forme testuali; Riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro; Essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari; conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni; Sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 40 CORSO SERALE SPERIMENTALE SIRIO TRIENNIO CLASSE 3ª CLASSE 4ª CLASSE 5ª MONTEORE SETTIMANALE MONTEORE ANNUALE MONTEORE SETTIMANALE MONTEORE ANNUALE MONTEORE SETTIMANALE MONTEORE ANNUALE LINGUA ITALIANA 3 99 3 99 3 99 STORIA ED ED. CIVICA 2 66 2 66 2 66 MATEMATICA 3 99 3 99 3 99 LINGUA INGLESE 3 99 3 99 3 99 ECONOMIA AZIENDALE DIRITTO 8 264 9 297 9 297 3 99 3 99 2 66 ECONOMIA POLITICA/SCIENZA DELLE FINANZE 3 99 2 66 3 99 TOTALE ORE 25 825 25 825 25 825 MATERIA Il Progetto Sirio rispetto ai tradizionali corsi serali , con programmi e orari rigidi, caratterizzati da insegnamenti uniformi rivolti a tutti alla stessa maniera, cerca di offrire una risposta efficace ai reali bisogni che la società di oggi manifesta. Il Progetto Sirio prevede il conseguimento del diploma e mira a: qualificare giovani e adulti, privi di professionalità aggiornata consentire la riconversione professionale di coloro che, già inseriti in ambito lavorativo, intendano riconvertire la propria identità professionale. Il Progetto Sirio si caratterizza per: la riduzione dell’orario settimanale delle lezioni il riconoscimento dei crediti formativi il tutoring e le metodologie didattiche tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali degli studenti le valutazioni periodiche che utilizzano il voto unico per tutte le discipline, anche per quelle che prevedono prove scritte o pratiche PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 41 2.5 LE COMPETENZE DI BASE La formazione dello studente dell’Istituto sulle competenze di base si articola su tre dimensioni, che devono essere rapportate con la tematica professionalizzante del corso (tecnico - commerciale informatico - linguistico): 1) Dimensione linguistica- Asse dei linguaggi (Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti); 2) Dimensione storico – sociale – giuridica- Asse storico/sociale (sviluppo delle conoscenze e delle competenze inerenti l’organizzazione sociale); 3) Dimensione scientifica – tecnologica – informatica. I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo d’istruzione sono riferiti a 4 assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale). Per migliorare progressivamente la qualità degli apprendimenti si è passati dal modello tradizionale, basato sulle discipline, al nuovo impianto curriculare fondato sulle competenze e sui risultati di apprendimento. Sono i saperi e le competenze, aggregate per assi culturali, ad orientare il percorso formativo. I saperi sono articolati in competenze, abilità e conoscenze, con riferimento al sistema di descrizione previsto per l’adozione del Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche (Eqf). La competenza digitale, contenuta nell’asse dei linguaggi, sarà comune a tutti gli assi, sia per favorire l’accesso ai saperi sia per rafforzare le potenzialità espressive individuali. Essi costituiscono il tessuto per la costruzione di percorsi di apprendimento delle competenze chiave, che prepareranno i giovani alla vita adulta e che costituiranno la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche in vista della futura vita lavorativa. Le competenze chiave saranno il risultato che si conseguirà (all’interno di un unico processo di insegnamento/apprendimento) attraverso la reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti negli assi culturali. Asse dei linguaggi Nella fattispecie in esame le linee-guida sull’obbligo d’istruzione circoscrivono questo asse all’ambito strettamente linguistico-espressivo, articolato in: 1. lingua italiana (o lingua madre) 2. lingua straniera 3. linguaggi non verbali (si tratta di tutti quei sistemi di segni, diversi da quelli matematici, scientifico-tecnologici e delle scienze sociali, con cui l’uomo si esprime e comunica con gli altri). Asse matematico Lo scopo è quello di “esprimere ed affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati”, sostenuti da “una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo”, declinata in capacità di: - comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative - esplorare situazioni problematiche - porsi e risolvere problemi - progettare e costruire modelli di situazioni reali Asse scientifico-tecnologico Il sapere viene fatto ruotare attorno alle procedure sperimentali ed ai linguaggi specifici che costituiscono il metodo scientifico di esplorazione del mondo naturale e di quello delle attività umane, nonché allo strumentario tecnologico che la scienza, nelle sue articolazioni – fisica, chimica, biologica e naturale- utilizza e concorre a perfezionare. Asse storico-sociale L’uomo che, organizzato in gruppi, vive e si muove nel tempo e nello spazio, instaurando rapporti e vivendo relazioni con i propri simili, nonché i principi regolatori, che si è dato, ed i cambiamenti intervenuti in tali rapporti e conseguentemente in tali principi è il focus delle scienze sociali, ruotanti attorno a tale asse. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 42 2.6 LE COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI Le attività svolte nell’area delle competenze tecnico-professionali: Si articolano in funzioni e processi da “laboratorio”, secondo un progetto che dia particolare rilievo al “lavoro di gruppo”, anche in relazione allo sviluppo di competenze trasversali (comunicare, diagnosticare, relazionarsi, ecc.) Si caratterizzano per un’attenzione alla dimensione cognitiva e non soltanto operativa delle competenze stesse, rendendole in tal modo flessibili, migliorabili e trasferibili in contesti professionali diversi Data la variabilità dei contesti produttivi e tecnologici, richiedono un costante aggiornamento del set di competenze Coinvolgono e attivano conoscenze e abilità scientifiche e matematiche come linguaggi indispensabili all’esercizio delle competenze stesse In quest’area la formazione avverrà attraverso la realizzazione di progetti operativi di difficoltà progressiva e affrontando problemi di varia complessità adottando l’approccio “problem solving” sviluppato nel ciclo: Identificazione del problema Progettazione Esecuzione Verifica/correzione Valutazione (sistematizzazione del sapere) All’interno dell’area professionale si contestualizza l’apprendimento e l’uso della lingua straniera in relazione al linguaggio tecnico del settore di attività nel quale si sviluppa il percorso, nonché l’utilizzo dello strumento informatico e delle tecnologie della comunicazione. Area delle competenze trasversali L’area inerente le competenze trasversali Individua un insieme di abilità di ampio respiro, connesse a vari tipi di compiti professionali che si esplicano in situazioni lavorative diverse Fa riferimento a comportamenti propri di qualunque compito lavorativo Costituisce un valore aggiunto per un esercizio del proprio ruolo, non solo professionale I percorsi formativi e culturali inerenti quest’area tendono a sviluppare capacità cognitive generali a carattere riflessivo quali: Diagnosi Comunicazione Decisione Problem solving Lavorare in gruppo Lavorare in rete Lavorare per progetti Sistema di valutazione e di certificazione delle competenze Il sistema di valutazione è finalizzato ad accertare sia le competenze acquisite dagli allievi durante il percorso formativo e al termine di esso, sia la qualità delle attività formative realizzate. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 43 Il sistema di valutazione delle competenze: Si integra con l’approccio metodologico-didattico adottato Consente una valutazione di ingresso, formativa e finale Fa riferimento agli standard di competenze definiti nelle singole aree Utilizza strumenti di accertamento formalizzati e validati Prevede periodicamente una comunicazione formalizzata ai beneficiari finali dei risultati conseguiti, attraverso l’utilizzazione di un libretto formativo. “La valutazione è l’espressione di un giudizio che si fonda su elementi forniti dal processo di verifica, la quale a sua volta si fonda sugli esiti delle diverse misurazioni. Essa pertanto rappresenta l’esito di un itinerario complesso proposto dai docenti nel consiglio di classe e dei risultati raggiunti dagli allievi”. Con la CERTIFICAZIONE di competenze la valutazione si arricchisce di una nuova dimensione: all’allievo si riconosce la titolarità di un sapere operativo ovunque spendibile. Essa è pertanto la “rappresentazione di un saper fare intenzionale ed efficace raggiunto dall’allievo che viene descritto in relazione al contesto di uso in cui è espressa”. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 44 2.7 LE COMPETENZE IN USCITA (degli indirizzi del settore tecnologico ed economico - stabilite in sede di dipartimenti) SETTORE TECNOLOGICO (1° biennio) INDIRIZZO: Costruzioni, ambiente e territorio 1. ASSE DEI LINGUAGGI A) Utilizzare in modo adeguato gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. B) Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di diversa tipologia. C) Produrre testi di diversa tipologia in relazione ai differenti scopi comunicativi. D) Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi. E) Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione del patrimonio culturale, tecnicoscientifico e dei fenomeni di umanizzazione del Pianeta. F) Utilizzare e produrre testi multimediali nei diversi contesti di apprendimento. 2. ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO A) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere, nelle sue varie forme, i concetti di sistema e di complessità. B) Analizzare un sistema dal punto di vista scientifico, interpretandone le condizioni costanti e variabili, con l’utilizzo anche di strumenti informatici. C) Analizzare un evento, formulando ipotesi e verificandone validità e limiti, utilizzando anche strumenti informatici. D) Risolvere problemi, individuando principi di riferimento e strategie risolutive E) Descrivere e rappresentare graficamente con strumenti tecnologici applicativi (CAD), strutture relativamente complesse. 3. ASSE MATEMATICO A) Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica. B) Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi C) Acquisire esperienze matematiche in contesti significativi e specifici come strumento per operare nella realtà D) Raccogliere ed utilizzare dati, analizzando gli eventi e le situazioni, ed effettuando relazioni finali in formato multimediale. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 45 4. ASSE STORICO-SOCIALE A) Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici attraverso il confronto tra il vicino e il lontano e il tempo e lo spazio. B) Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. C) Valutare l’importanza dell’impatto ambientale e delle scelte progettuali ed edilizie sul territorio D) Effettuare simulazioni grafico-progettuali con strumenti tecnologici avanzati ed informatizzati SETTORE ECONOMICO (1° biennio) INDIRIZZO: Amministrazione, finanza e marketing 1. ASSE DEI LINGUAGGI A) Utilizzare in modo adeguato gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicative verbale in vari contesti. B) Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di diversa tipologia. C) Produrre testi di diversa tipologia in relazione ai differenti scopi comunicativi. D) Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi. E) Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione del patrimonio culturale, tecnicoscientifico e dei fenomeni di umanizzazione del Pianeta. F) Utilizzare e produrre testi multimediali nei diversi contesti di apprendimento. 2. ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO A) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere, nelle sue varie forme, i concetti di sistema e di complessità. B) Analizzare un sistema dal punto di vista scientifico, interpretandone le condizioni costanti e variabili, con l’utilizzo anche di strumenti informatici. C) Analizzare un evento, formulando ipotesi e verificandone validità e limiti, utilizzando anche strumenti informatici. D) Risolvere problemi, individuando principi di riferimento e strategie risolutive. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 46 3. ASSE MATEMATICO A) Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica. B) Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi C) Individuare ed utilizzare semplici strategie di gestione e analizzare i risultati del processo produttivo. D) Raccogliere ed utilizzare dati, analizzando gli eventi e le situazioni, ed effettuando relazioni finali in formato multimediale. 4. ASSE STORICO-SOCIALE A) Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici attraverso il confronto tra il vicino e il lontano e il tempo e lo spazio. B) Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. C) Individuare gli elementi essenziali e le forme principali dell’organizzazione sociale, economica e aziendale D) Effettuare simulazioni storiche per la visualizzazione dei processi di trasformazione. E) Effettuare studi sulla pianificazione economica delle aree. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 47 LICEO LINGUISTICO (1° biennio) 1. ASSE DEI LINGUAGGI A) Usare il lessico tipico della disciplina in modo chiaro e adeguato al contesto B) Comprendere informazioni all’interno di testi di breve o media estensione di interesse personale, quotidiano, sociale e professionale C) Utilizzare in modo adeguato le strutture della lingua presenti nei testi D) Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi relativi alla sfera personale, sociale e professionale E) Interagire con brevi scambi su temi di carattere generale, esprimendo opinioni personali F) Produrre brevi testi scritti 2. ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO A) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità B) Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza C) Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate 3. ASSE MATEMATICO A) Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole anche in forma grafica B) Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico C) Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi D) Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 48 4. ASSE STORICO-SOCIALE A) Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una prospettiva diacronica, attraverso il confronto tra epoche, e sincronica, attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali. B) Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema politico-sociale-economico per orientarsi nella realtà presente C) Collocare la propria esperienza in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione a tutela delle persone, della collettività, dell’ambiente PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 49 2.8 LE SCELTE DIDATTICHE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA La programmazione didattica assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di studio di ciascun indirizzo. Nell’istituto la libertà di insegnamento si esercita attraverso: - il rispetto della personalità e del diritto ad una equilibrata e non faziosa formazione culturale dell’alunno; si realizza: - all’interno di progetti educativi e didattici elaborati dai Docenti nel quadro più ampio della programmazione educativa e didattica. Una modalità operativa che certamente risponde in modo adeguato alle caratteristiche di autonomia scolastica è una flessibilità polivalente, che superi lo schema, di solito lineare, della didattica tradizionale che prevede invece una sommatoria di conoscenze. Il concetto di “flessibilità” può tradursi in 2 tipologie necessariamente interagenti: 1) flessibilità didattica che si riferisce alla possibilità di modificare i contenuti stessi dell’attività educativa, ossia i percorsi di insegnamento-apprendimento in funzione dei diversi bisogni formativi dei singoli e dei gruppi-classe; 2) flessibilità organizzativa che riguarda possibilità di modificare le condizioni generali e formali (di tempo, di spazio, di strumenti, di risorse, gestionali, ecc.) che rendono possibile l’attività di insegnamento e apprendimento. II centro didattico dell’azione educativa verte sull’U.d.A. cioè su un percorso didattico che privilegia le modalità in cui avviene l’apprendimento rispetto ai contenuti. Si individuano due tipi di U.d.A.: UDA DISCIPLINARE, riguarda la singola disciplina ed è volta al raggiungimento di specifiche competenze individuate dal docente UDA MULTIDISCIPLINARE, costruita dai docenti del C.d.cl. e orientata all’apprendimento da parte dell’allievo di conoscenze e abilità afferenti, in genere, a conoscenze diverse integrate che sostengono l’acquisizione delle competenze di diverse discipline. Essa contiene più UDA disciplinari. Le UDA in fase di progettazione sono caratterizzate da: più competenze tra loro integrate, definite con gli standard di apprendimento, riferiti alle conoscenze e alle abilità coinvolte; attività educative e didattiche unitarie, di metodi, di soluzioni organizzative necessarie per concretizzare in modo osservabile il raggiungimento delle competenze; modalità con cui verificare sia i livelli delle conoscenze e delle abilità acquisite , sia se e quanto esse si sono trasformate alla fine del percorso in “competenze personali” di ciascuno. I saperi disciplinari sono ripensati e riorganizzati attraverso un’attenta attività di studio e di programmazione, che rivede lo sviluppo tradizionale delle tematiche e privilegia un approccio qualitativo rispetto a un’acquisizione quantitativa di nozioni. Il contenuto non è più fine a se stesso, ma veicolo di un sapere più ampio e più completo, che trascende dalla singola disciplina per fornire una visione pluridisciplinare della tematica trattata. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 50 La didattica deve essere orientata non più e non solo verso l’istruzione, ma verso la formazione dell’allievo, inteso come individuo, come persona che è messa in grado di esplicitare mediante un processo educativo comune e condiviso le sue potenzialità ed esprimere al meglio i suoi valori. Anche la rigidità sequenziale dei curricoli deve essere superata. Nella scuola dell’autonomia è possibile, lecito e a volte necessario anticipare o posticipare temi e argomenti tradizionalmente affrontati in un certo anno scolastico, o in una certa parte dell’anno scolastico. ORGANI DELLA PROGRAMMAZIONE Il Collegio Docenti imposta le linee generali della programmazione educativa e didattica progettando percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità nei programmi, individuando gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e la valutazione dei percorsi didattici. Su criteri espressi dal Consiglio d’Istituto, elabora attività riguardanti l’orientamento, la formazione integrata, i corsi di recupero, gli interventi di recupero e sostegno all'apprendimento. I Dipartimenti definiscono la programmazione didattica annuale per ambiti disciplinari per l’approvazione da parte del C.D. I Consigli di Classe ne curano la messa a punto e la implementazione in relazione alla singola situazione. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 51 DOCUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Piano annuale educativo didattico e delle attività, elaborato dal CD piano di lavoro dipartimenti/disciplinari; piano di lavoro di ogni CC; piano di lavoro di ogni singolo docente; contratto formativo; piano IDEI; piano attività: calendario; ricevimento famiglie; criteri attribuzione credito formativo (classi III, IV, V); criteri attribuzione credito scolastico (classi III, IV, V); voto di condotta; valutazione e verifica; piano dei viaggi di istruzione, visite guidate e lezioni differenziate; piano Stage; criteri di promozione. Copia della documentazione educativa e didattica e di programmazione è depositata in Segreteria e può essere visionata dagli interessati. La pubblicità degli atti è assicurata in appositi spazi: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti ATA e dislocazione personale amministrativo, tecnico, ausiliario: nell’atrio della Segreteria; Tabella - orario docenti, orario-lezioni, orario ricevimento delle famiglie da parte dei docenti, dislocazioni delle classi, dei laboratori, della Biblioteca: Albo di Istituto. Incarichi e funzioni dei docenti e dei dipendenti: Albo d’Istituto. Organigramma degli Organi Collegiali; Albo d’Istituto Organico personale docente ed ATA; Albo d’Istituto Quadro-orario delle lezioni e del ricevimento famiglie; Albo di Istituto. IL PATTO FORMATIVO Il Patto Formativo è quel documento che ogni consiglio di classe predispone ad inizio d’anno scolastico secondo quanto previsto nel Patto di Corresponsabilità In base ad esso lo studente conoscerà: obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo; il percorso per raggiungerli; la sua valutazione; i carichi di lavoro settimanali. Il docente renderà noto: i contenuti oggetto del suo lavoro; i percorsi didattici che attuerà; le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione. Il genitore è chiamato a: conoscere l’offerta formativa; esprimere pareri e proposte; collaborare nelle attività. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 52 2.9 I RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA L’istituto desidera mantenere un contatto stretto e proficuo con le famiglie degli studenti, non solo per informare i genitori dell’andamento didattico dei loro figli, ma per farli partecipi delle attività della scuola e coinvolgerli nel processo di crescita e di rinnovamento dell’istituzione scolastica. Per questo sono state programmate delle occasioni di incontro tra i docenti e le famiglie degli alunni: i genitori possono incontrare i docenti nei tempi e nei giorni previsti per il ricevimento, secondo i programmi comunicati annualmente agli studenti. I docenti terranno rapporti individuali con i genitori la prima e la terza settimana di ogni mese a decorrere dal mese di novembre e sino al mese di aprile; nel corso dell’anno si svolgeranno due ricevimenti pomeridiani (dicembre e aprile) di tre ore ciascuno Ricevimento delle famiglie Antimeridiano: il ricevimento si terrà nella prima e nella terza settimana di ogni mese, a partire da ottobre sino ad aprile. Per quanto riguarda l’orario e i giorni, si fa riferimento a quanto indicato dal singolo docente Pomeridiano: lunedì 15 - martedì 16 dicembre 2014 dalle ore 15.00 alle ore 18.00 nelle sedi di appartenenza (via Rocca di Papa e via Assisi) lunedì 13 - martedì 14 aprile 2015 dalle ore 15.00 alle ore 18.00 nelle sedi di appartenenza (via Rocca di Papa e via Assisi) Inoltre: Nel caso si presentassero situazioni particolari (assenze prolungate o non giustificate, comportamenti inusuali, scarsi rendimenti scolastici ecc.) l’Istituto si preoccuperà di informare in modo sollecito le famiglie. Per migliorare il servizio la scuola ha attivato nuove forme di comunicazione con le famiglie: - con il sistema AXIOS vengono quotidianamente registrate le assenze e i ritardi di ciascun allievo; le famiglie possono conoscerle in tempo reale tramite username e password fornite dalla scuola. - Come previsto dal D.L. 95 del 6 Luglio 2012 (Spending Review), Titolo II, art.7, commi da 27 a 31, la nostra scuola ha previsto l’uso del registro elettronico da parte di tutti i docenti. Le famiglie degli studenti possono prendere visione del Registro elettronico, limitatamente ai dati di loro pertinenza sulle valutazioni riportate e prenotare i colloqui con i docenti. Accoglienza: all’inizio dell’anno scolastico gli studenti delle classi prime sono invitati a conoscere il Dirigente Scolastico, i docenti e la scuola con le sue varie dotazioni (la biblioteca, i laboratori, la palestra, ecc.). PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 53 Elezioni organi collegiali: vengono organizzate riunioni per permettere alla componente genitori di preparare le proprie liste e di partecipare alle operazioni di voto. Consigli di classe: ai consigli di classe possono partecipare tutti i genitori interessati oltre naturalmente ai rappresentanti eletti. Consegna pagelle: le pagelle vengono consegnate ai genitori dal docente coordinatore di classe o da un suo sostituto. Consegna risultati finali: i genitori di studenti che non abbiano conseguito la promozione vengono informati dell’esito degli scrutini prima dell’esposizione dei quadri con i risultati finali, in ottemperanza alle leggi sulla privacy. Alle famiglie di studenti il cui giudizio sia rimasto sospeso in quanto carenti in una o più discipline ( O.M. n° 92/2007) vengono inviate lettere informative. 2.10 RICERCA E SVILUPPO Aggiornamento personale Tutti i Docenti si impegnano a perseguire l’aggiornamento sia didattico – metodologico che disciplinare. Compatibilmente con le esigenze di servizio, l’Istituto si impegna a favorire la partecipazione di tutto il personale ai suddetti momenti di formazione. In ottemperanza alla legge n° 170 del 08/10/2010 è assicurata un’adeguata preparazione permanente riguardo alle problematiche relative ai DSA, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate. Viene altresì assicurata la formazione del personale che opera nell’istituto in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro in ottemperanza al D.lgs. 81/2008. Spazio informazioni All’inizio dell’anno scolastico il D.S. stabilisce gli spazi deputati per le comunicazioni inerenti ad ogni gruppo di interesse della comunità scolastica. Il gruppo indicherà al D.S. il nome del responsabile dello spazio. Il D.S. controllerà il corretto uso degli spazi. Sono favorite iniziative di volontariato di Docenti, Non Docenti, Genitori e Studenti. Vengono poste in essere alcune attività per rafforzare l’immagine dell’Istituto “Leopoldo Pirelli” coinvolgendo l’ambiente esterno e gli ex-alunni in iniziative di carattere promozionale e culturale. 2.11 ECCELLENZE DEGLI STUDENTI Per premiare gli studenti che hanno ottenuto risultati di alto livello a vario titolo sulla base dei percorsi d’istruzione e in sintonia con quanto introdotto dalla legge n° 1 dell’11/01/2007 e successive normative e quanto disposto dall’art. 34 della Costituzione che prevede “ i capaci e i meritevoli anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”, l’I.I.S. “Leopoldo Pirelli” offre ai propri alunni le opportunità per la crescita e la formazione assicurando la messa in campo di tutte le misure necessarie a questo scopo, garantendo loro la rimozione di eventuali ostacoli alle pari opportunità. Ciò permette di realizzare un sistema di valorizzazione e di individuazione delle eccellenze degli studenti, ottenute a vario titolo, sulla base di percorsi di istruzione facenti capo al POF. Infatti questa Istituzione scolastica è fortemente impegnata nel miglioramento continuo dei servizi proposti all’utenza scolastica, un campo dove una frenetica evoluzione richiede alla scuola un PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 54 impegno in risorse umane qualificate e in grado di rispondere positivamente a tutte le esigenze che si presentano. Una formazione che ovviamente non si ferma a quella tecnica, ma si allarga a temi di organizzazione, alla comunicazione e al trasferimento di competenza all’esterno, in grado di elaborare un sistema relazionale e creare conoscenza. Crediamo che un deciso innalzamento della qualità delle nostre risorse umane (giovani motivati, eccellenti e preparati) si possa effettuare se si evidenziano e ampliano modelli positivi di riferimento, se si motivano gli studenti a puntare verso risultati elevati. Le strategie per consolidare e sviluppare questo successo restano sempre ancorate alla affidabilità, all’efficacia ed efficienza delle proposte formative offerte dall’istituzione scolastica, che unite alla continua innovazione degli strumenti utilizzati e alla professionalità del personale scolastico ci porta all’affermazione di un brand di qualità. Le misure e le modalità di un’azione coerente per la promozione delle eccellenze derivano da esperienze già messe in opera ma, in passato, senza riconoscimenti istituzionali e senza provvedimenti di carattere permanente. I campi di riferimento sono le specifiche discipline, le aree pluridisciplinari ed esperienze che compongono il percorso formativo. La professionalità del personale e l’adeguata organizzazione delle fasi di lavoro sia nell’attività didattica-educativa sia nelle attività di stage in aziende imprime un notevole impulso al raggiungimento di elevati livelli di apprendimento: motivo di soddisfazione sia per gli studenti sia per i docenti. Per conoscere in particolare le specifiche attività si rimanda alla sez. III (v. Progetto Valorizzazione delle eccellenze). PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 55 SEZIONE III SUPPORTO ALL’APPRENDIMENTO 1 - IL SUCCESSO FORMATIVO 1.1 IL RECUPERO (Debiti zero) Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano dell’offerta formativa che ogni scuola predispone annualmente per gli studenti che presentano carenze formative in itinere e/o finali. L’O.M. n. 92 del 5/11/2007 sul recupero dei debiti formativi, attuativa del Decreto n. 80 del 3/10/2007 rinnova l’obbligo per la scuola, sussistendo la disponibilità finanziaria, di organizzare, in presenza di carenze e subito dopo gli scrutini corsi di recupero e di sostegno necessari. Tali attività sono deliberate, programmate ed attuate dai Consigli di classe sulla base di criteri didattico-metodologici definiti dal Collegio docenti e delle indicazioni organizzative approvate dal Consiglio di istituto; nelle attività di recupero rientrano gli interventi di sostegno, per esempio lo sportello didattico, che hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni periodo dell’anno scolastico, già a cominciare dalle fasi iniziali. La scuola promuove e favorisce la partecipazione attiva degli studenti alle iniziative programmate, dandone periodicamente notizia alle famiglie. Al fine di recuperare le insufficienze riportate in sede di scrutinio intermedio, l’Istituto effettuerà le seguenti attività: A - LO SPORTELLO DIDATTICO SU PRENOTAZIONE L’istituto, nel corso dell’anno scolastico, attiva in orario pomeridiano uno sportello su prenotazione degli studenti di consulenza e assistenza, per venire incontro alle richieste didattiche e formative degli stessi e rispondere così alle domande inerenti i diversi ambiti disciplinari. B - ATTIVITA’ DI RECUPERO IN ITINERE - è opportuno che lo studente segua l’attività di recupero in “itinere” organizzata dall’insegnante nell’ambito del regolare svolgimento delle lezioni nel corso dell’anno scolastico C - STUDIO INDIVIDUALE - è opportuno che lo studente esegua i compiti assegnatigli entro i termini concordati con i docenti delle materie con carenze. Successivamente al termine delle lezioni per gli studenti che durante lo scrutinio finale avranno sospeso il giudizio finale, sussistendo la disponibilità finanziaria saranno organizzati corsi di recupero estivi. Tali attività devono concludersi entro la prima metà del mese di luglio di ogni anno, tenendo conto che nessun alunno può essere ammesso nella classe successiva con insufficienze. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 56 Gli studenti sono tenuti alla frequenza degli interventi suddetti; ove i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non intendano avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola devono darne comunicazione formale per iscritto alla scuola stessa. In ogni caso gli studenti hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche programmate dal Consiglio di classe che ne comunica l’esito alle famiglie. Gli interventi di recupero sono: deliberati, dai singoli Consigli di classe, sulla base dei profitti maturati in sede di scrutinio progettati sulle esigenze del gruppo, anche piccolo finalizzati al conseguimento delle competenze programmate e non ancora acquisite attivati sulla base di una valutazione formativa 1.2 IL POTENZIAMENTO DELLE METODOLOGIE DI STUDIO FINALITA’ Il corso è finalizzato a far acquisire agli alunni in difficoltà, attraverso tecniche adeguate, gli strumenti fondamentali per l’applicazione di una corretta metodologia di studio. Attraverso l’attivazione dei moduli si prevede di: valorizzare i punti di forza promuovere l’autostima ricostruire e potenziare la capacità di applicare correttamente un efficace metodo di studio far acquisire/potenziare la capacità di focalizzare l’attenzione su un compito preciso potenziare le capacità di organizzazione ed elaborazione delle conoscenze promuovere l’autovalutazione DESTINATARI Tutti gli alunni del classi del primo biennio segnalati dai docenti dei rispettivi Consigli di Classe ARTICOLAZIONE E DURATA Il corso sarà strutturato in moduli riferiti a due aree portanti: linguistico-espressiva e logico-scientifica e si articolerà in 13 incontri di un’ora e mezza ciascuno per tutti gli studenti, con cadenza settimanale, per un totale di 20 ore. Si precisa che per alcuni incontri sono preventivate compresenze dei docenti, ciascuno dei quali sarà impegnato per un totale di 10 ore di lezione. METODI E STRUMENTI Interventi interattivi Brain storming Role-playing Esame di testi e sussidi Esame di casi concreti Produzione di mappe concettuali Attività individuali e in coppia Discussione sui risultati ottenuti- Autovalutazione Utilizzazione di schede individuali per ogni attività Schede di osservazione Verifica finale Il corso si concluderà con una verifica finale. Su ciascuno studente saranno fornite, da parte dei docenti che terranno il corso, osservazioni scritte che il coordinatore del progetto invierà tempestivamente ai consigli delle classi coinvolte. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 57 2 – PROGETTAZIONE FORMATIVA SPORTELLO D’ASCOLTO PRIMA FASE ACCOGLIENZA POTENZIAMENTO METODOLOGIA DI STUDIO TUTORING SUCCESSO FORMATIVO SECONDA FASE ANALISI DEL DISAGIO SCOLASTICO MODULI DI RI-ORIENTAMENTO CONSOLIDAMENTO DELLE SCELTE La capacità progettuale della scuola si esprime attraverso una serie di idee idonee ad originare progetti che nascono dall’esperienza maturata nei corsi curricolari e dalla necessità di rispondere alle domande PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 58 educative che il contesto socio-culturale consente di realizzare. I vari progetti sono rivolti agli alunni dell’istituto, a qualunque indirizzo appartengano, con lo scopo di raggiungere finalità e obiettivi specifici in risposta ai bisogni, alle esigenze e alle aspettative dell’utenza, attraverso la valorizzazione della cultura del territorio, l’integrazione dei curricola, la personalizzazione degli insegnamenti. Lo scopo è innescare una serie di processi che creino una modificazione in positivo in grado di coinvolgere tutte le componenti dell’Istituzione scolastica. 1.1 L’ACCOGLIENZA Il progetto, che segue ormai un percorso sperimentato con successo da molti anni, affronta le difficoltà che lo studente del primo anno della scuola superiore incontra nell'approccio con la nuova realtà scolastica, portando con sé un bagaglio di aspettative, di successi ed insuccessi, di emotività e di carenze non superate che deve essere messo in grado di analizzare. Il momento dell'accoglienza è un'occasione importante per far acquisire al ragazzo la consapevolezza delle proprie scelte e delle proprie potenzialità ed ha come finalità generale quella della prevenzione dei fenomeni di abbandono e di dispersione scolastica. AREA PROGETTUALE: Gruppo "accoglienza" Obiettivi: favorire il passaggio alla scuola superiore impostare relazioni positive con i diversi interlocutori (docenti, compagni, personale ATA, ecc.) garantire le opportunità per proseguire il percorso formativo Attività 1° FASE: Incontro fra docenti, studenti e Istituto per conoscere la struttura dell'Istituto l'articolazione degli indirizzi di studio le "regole del gioco" la normativa il regolamento d'Istituto e per progettare il CONTRATTO FORMATIVO 2° FASE: Il Consiglio di classe pianifica le attività per rilevare l'autostima, le motivazioni sul piano affettivo e relazionale rilevare la situazione in ingresso sul piano cognitivo realizzare interventi volti al miglioramento di un valido metodo di studio Il "contratto formativo" non solo si stabilisce fra il docente e lo studente, ma coinvolge l'intero rapporto tra lo studente e la scuola: sulla base di tale contratto l'allievo conoscerà gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo il percorso per raggiungerli i criteri di valutazione Il docente renderà noto i contenuti oggetto del suo lavoro didattico i percorsi didattici che effettuerà le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione Nella fase della programmazione didattica, il Consiglio di classe dovrà prevedere un modulo che evidenzi: le conoscenze e le competenze disciplinari le competenze trasversali il metodo di studio PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 59 la conoscenza di sé Risorse: docenti dei Consigli delle classi prime tutors (individuati e selezionati tra gli studenti delle classi quarte) Strumenti: strumenti diagnostici (questionari, test, autopresentazione, ecc.) visita alle strutture dell'Istituto regolamento d'Istituto normativa sugli indirizzi di studio 1.2 ORIENTAMENTO IN ENTRATA Il fenomeno del disagio scolastico che si manifesta a volte attraverso comportamenti conclamati come l’abbandono è prodotto da un insieme di fattori: alcuni di carattere orientativo, legati ad una scelta non corretta, ma altri di carattere didattico come il metodo di studio e ancora di ordine personale, come difficoltà relazionali e carenze nell’apprendimento. COMPETENZE ORIENTATIVE: a) contenimento di tasso di dispersione nel biennio attraverso l’intensificata flessibilità dell’offerta formativa e delle strategie didattiche orientate all’attenzione alla persona e al successo formativo; b) riqualificazione del sistema formativo attraverso una promozione culturale e una preparazione professionale che, superando la densità dei contenuti, si fondi su saperi e competenze funzionali a una connessione credibile tra la formazione di base e quella del lavoro; c) promozione dell’acquisizione di competenze certificabili, anche non strettamente disciplinari, attraverso percorsi flessibili e modulari; d) ricerca e attuazione di innovazione sia nell’organizzazione didattica che nella capitalizzazione e comunicazione delle esperienze. FINALITA’ E OBIETTIVI: creare una rete di collaborazione operativa e di continuità didattica con le scuole medie del territorio e dei territori limitrofi; diffondere il POF d’istituto nelle scuole medie di riferimento; stabilire un contatto di tipo formativo con i docenti referenti per l’orientamento delle scuole medie; collaborare nella strategia orientativa con le funzioni strumentali delle scuole medie per la scelta della scuola superiore; combattere la dispersione scolastica nel ciclo della scuola dell’obbligo. Nell’ambito dell’ “Orientamento” si inseriscono alcune proposte ormai consolidate di attività didattiche che vedono l'interazione tra studenti del nostro istituto e studenti delle scuole medie: 1) il progetto sperimentale “TEAMNET” che accoglie ed integra il “Magellano junior”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Scolastiche della Provincia di Roma, del quale il nostro Istituto è scuola-polo e che si propone quale strumento a disposizione di alunni e genitori per la scelta di indirizzo della scuola superiore di II grado e di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica. 2) la "FESTA DELLE LINGUE", organizzata dai docenti e dagli alunni della sede di via Assisi, si articola in una giornata in cui la didattica si esplica in modo laboratoriale attraverso attività varie, nelle quali la lingua straniera viene usata in modo colloquiale e coinvolgente gli alunni delle scuole medie che hanno la possibilità di interagire attivamente alle iniziative proposte, così da percepire lo studio della lingua straniera in tutte le sue possibilità comunicative. 1.3 EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ Nel rispetto della Direttiva Ministeriale n° 16 del 15/2/2007 in base alla quale “la comunità scolastica […]contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani anche attraverso l’educazione alla legalità, PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 60 intesa non solo come rispetto delle regole di convivenza democratica ma anche dei doveri che ineriscono al ruolo e alla funzione che ciascun soggetto è chiamato a svolgere all’interno della comunità stessa”, l’Istituto persegue i seguenti obiettivi: far comprendere il concetto di cittadinanza attiva e responsabile attraverso l’educazione alla partecipazione, a partire dalla comunità scolastica praticare la legalità attraverso la scoperta dei valori salvaguardati e promossi dalla legge: democrazia, solidarietà, giustizia sociale, diversità, tolleranza, non violenza, trasparenza, verità, uso responsabile del denaro prevenire l’illegalità e la criminalità in ogni sua forma. Nel corrente a.s. sono previsti incontri con la polizia postale ed esperti della Guardia di Finanza. FINALITÀ GENERALE EDUCARE ALLA LEGALITÀ SIGNIFICA PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE CRITICA DELLA PERSONA AI VALORI DELLA VITA DEMOCRATICA, ALLE LEGGI E ALLE “REGOLE” COSTITUZIONALI, AI FINI DI UNA REALE CRESCITA NELLA CONVIVENZA CIVILE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 61 1.4 CONTRASTO ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA Nell’ambito della lotta alla dispersione scolastica l’Istituto continua a sperimentare il progetto “Gli Ultimi per primi”. Il progetto ha lo scopo di: - avviare un’analisi sul disagio scolastico, dal mancato orientamento ai problemi di carattere motivazionale, cognitivo e comportamentale; - identificare i potenziali “ultimi” (chi ha voti scolastici bassi, chi vive una condizione socioculturale difficile, chi riceve sanzioni disciplinari) tramite la somministrazione del questionario FOCUS 13 contenente informazioni su: a) interessi della vita quotidiana; b) interessi scolastici; c) conoscenza delle risorse formative; d) ambienti frequentati; e) chi sono gli “altri importanti”; f) atteggiamenti e valori della famiglia e degli amici; g) aspirazioni personali; h) resilienza; i) atteggiamento verso la scuola; j) autovalutazione del profitto scolastico; - analizzare e leggere criticamente i risultati dei questionari identificare e sostenere con interventi formativi le strategie per evitare l’abbandono e la dispersione degli alunni individuare le linee guida più efficaci nei vari contesti scolastici condividere i risultati con altri istituti sul territorio 1.5 LA SICUREZZA E’ indiscussa l’importanza che riveste la formazione dell’individuo in ambito di conoscenza e rispetto della normativa sulla sicurezza in tutti gli ambienti di vita. Solo la conoscenza dei possibili rischi presenti in ogni ambiente di lavoro, di studio e domestico può rappresentare un valido strumento di prevenzione. Il nostro Istituto da sempre si è posto come obiettivo primario quello di formare informando e coinvolgendo tutte le realtà presenti nell’istituto. In particolare si sottolinea che nel sito della scuola è presente una sezione nell’area “scuola- la sicurezza” ove si trovano informazioni circa la descrizione dell’edificio corredato da relative piante ed una serie di informazioni sull’emergenza e i comportamenti da assumere nelle varie situazioni di pericolo: il tutto cercando di identificare le possibili situazioni critiche ed esponendo le procedure operative. Nel corso del secondo periodo dell’anno scolastico le classi V dell’istituto parteciperanno ad un corso antincendio, con lezione teorica ed esercitazione pratica di spegnimento con estintore e idrante, tenuto dal corpo dei Vigili del fuoco. Missione dell’istituto è quello di creare consapevolezza e coinvolgimento tra le componenti appartenenti alla collettività scolastica sul tema sicurezza e prevenzione. Infatti tutte le componenti contribuiscono secondo le loro competenze a diffondere e migliorare l’informativa rispetto a questi temi. In particolare tutte le componenti dell’Istituto sono invitate ad indicare anomalie presenti nell’edificio scolastico attraverso “la scheda di segnalazione” scaricabile dal sito della scuola. Pertanto consapevoli dell’importante ruolo che riveste la scuola come entità atta a trasmettere valori e comportamenti positivi dei futuri “lavoratori-imprenditori”, l’istituto attua le seguenti attività: PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 62 A) SCUOLA SICURA – PER STUDENTI E INSEGNANTI L’istituto è coinvolto insieme ad altri 5 istituti tecnici, nel progetto “Scuola sicura- per studenti e insegnanti” promosso dall’AIFOS, INAIL e Provincia di Roma, indirizzato agli allievi delle classi IV e V e ai docenti degli istituti stessi. Tale progetto mira a promuovere un percorso di formazione e sensibilizzazione sulla prevenzione dei rischi e la sicurezza sul lavoro. Il percorso consentirà ai giovani di acquisire puntuali e reali conoscenze sui rischi che affronteranno negli ambienti di lavoro; i docenti coinvolti nel progetto fungeranno da promotori e continuatori nella formazione all’interno dell’istituto. La frequenza al corso consentirà agli allievi il conseguimento di un attestato di frequenza “Formazione alla sicurezza sul lavoro” spendibile nel mondo del lavoro. B) STAGE SICUREZZA SUL LAVORO- (classi IV e V) L’attività di formazione, rivolta agli alunni delle classi V di ciascun indirizzo, e in alcuni casi anche alle classi IV, viene svolta e certificata gratuitamente dalla società di lavoro interinale “Orienta S.p.a.” che riconosce agli alunni un buono giornaliero di € 4.00. L’esperienza che si ripete ormai da anni ha una durata di 24 ore per classe. C) CORSI DI AGGIORNAMENTO/FORMAZIONE Attività rivolte a tutto personale che opera nell’istituto in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro in ottemperanza al D.lgs. 81/2008. 1.6 L’ORIENTAMENTO ALLO STUDIO E AL LAVORO (orientamento in uscita) ALMAORIENTA/ALMADIPLOMA Conoscenza dei modi di accesso agli studi universitari, ai corsi di formazione post diploma in Italia e all’estero, al mondo del lavoro, anche attraverso borse e tirocini, in Italia e all’estero e, ai corsi di formazione e al mondo del lavoro anche per i diversamente abili. Dallo scorso a.s. l’istituto partecipa al progetto ALMADIPLOMA-ALMAORIENTATI (Università degli Studi di Bologna) un’agenzia che, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, rappresenta le Scuole Superiori aderenti con lo scopo di: fornire attività di orientamento non generica ma indirizzata a gruppi di studenti con caratteristiche simili ed elaborazione di un profilo individualizzato guidare e sostenere in modo adeguato gli studenti nella scelta del percorso formativo e/o lavorativo più idoneo al proprio progetto di vita fornire strumenti per l’orientamento nella scelta dell’università; facilitare l'accesso dei diplomati nel mondo del lavoro; agevolare le aziende nella ricerca del personale qualificato; ridurre i tempi di incontro fra domanda ed offerta di lavoro. fornire alle scuole informazioni per la verifica dell’efficacia dei percorsi formativi offerti. Le aziende associate possono accedere alla banca dati online ALMADIPLOMA per consultare i suoi archivi, ai fini dell'inserimento dei diplomati nel mondo del lavoro. I diplomati potranno mantenere aggiornati i propri curricula direttamente, accedendovi attraverso username e password e inserendo le eventuali specializzazioni post diploma, risultati universitari, esperienze lavorative, cambiamenti di indirizzo, ecc. Nella banca dati online ALMADIPLOMA sono attualmente inseriti i dati relativi ai nostri studenti diplomati nell’a.s. 2012/2013 e quelli relativi ai nostri studenti delle classi quinte per l’anno scolastico in corso. Orientamento universitario: - Attività seminariali presso le varie facoltà universitarie PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 63 - Somministrazione dei test (prove simulate di ammissione) ai corsi di laurea e di diploma universitari e al mondo del lavoro. Per favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e per aiutarli nella scelta della facoltà universitaria da scegliere, nel nostro Istituto si attivano le seguenti iniziative: Incontri con docenti universitari per le classi quinte e soprattutto per orientare la preiscrizione per gli studenti classi quarte. Prima della data prevista per le preiscrizioni all'Università, vengono organizzate simulazioni per gli studenti delle quinte classi con questionari e test forniti dai Centri di Orientamento per individuare l'area di studi di maggiore interesse. Simulazione di colloqui di selezione. Vengono organizzate, per gli studenti delle classi quinte, in relazione alle scelte espresse nelle preiscrizioni, stage sul campo in collaborazione con le principali facoltà delle diverse Università di Roma. Orientamento al lavoro: A) IMPRESA FORMATIVA SIMULATA Il progetto IFS (Impresa Formativa Simulata) ha l’obiettivo di operare secondo i criteri del learning by doing, favorire cioè l’apprendimento in contesti operativi. Gli studenti operano dalla scuola come reali operatori di una azienda simulando in laboratorio la nascita e la gestione di un’impresa, tutorati da un Esperto aziendale. La metodologia IFS si propone in particolare di promuovere nei giovani il problem solving, superando la tradizionale logica dell’attività legata alla semplice applicazione di regole. Gli studenti si trovano ad essere protagonisti della gestione stessa del progetto, senza rinunciare alla forma laboratoriale e all’apprendimento di gruppo. L’IFS è l’occasione di trasferire nella pratica tutto quello che precedentemente hanno appreso in forma teorica. Vengono coinvolte le classi terze, quarte e quinte di ciascun indirizzo. IMPRESA IN AZIONE - Questo progetto è nato con lo scopo di incoraggiare lo spirito imprenditoriale nella scuola superiore, promuovendo la creatività, l’uso consapevole delle risorse, il coraggio e la responsabilità del rischio, proprio come i veri imprenditori sanno fare. Ai ragazzi viene richiesto di sviluppare una impresa innovativa con poche risorse: internet, la consulenza di un esperto e tutte le abilità di cui sono dotati. Obiettivi: - Avvicinare con gradualità gli studenti all'impresa, alla sua organizzazione e cultura attraverso esperienze concrete di microimprenditorialità o altre attività in learning-by-doing. - Gli studenti sperimentano cosa significa operare in un mercato globale partecipando a fiere e competizioni regionali, nazionali ed internazionali ed entrando in contatto con i loro coetanei di altri Paesi esponendo il lavoro svolto ad una giuria composta da esperti appartenenti al mondo imprenditoriale. Nell’occasione i ragazzi mostrano tutte le abilità acquisite durante la realizzazione del progetto, quali capacità di relazionarsi con il mondo esterno, abilità didattiche nelle discipline coinvolte, capacità di lavorare in team e grande motivazione. B) ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO – ORIENTAMENTO AL LAVORO Da anni l’Istituto si interfaccia con le richieste delle aziende presenti sul territorio attraverso l’inserimento dei giovani diplomati in attività di stage della durata di 2 settimane durante l’anno scolastico e 4 settimane durante il periodo estivo per gli alunni delle classi IV e V. Le attività di alternanza scuola/lavoro sono nate rispondendo al forte fabbisogno del territorio di ragionieri formati sulla gestione della contabilità generale integrata, da inserire prevalentemente negli studi commerciali e nel settore amministrativo-contabile delle aziende, e dunque erano destinate agli studenti del settore Economico, ma di recente il nostro istituto le ha ripensate anche per il Tecnologico e per il Liceo Linguistico, attraverso la collaborazione con nuovi partner del mondo del lavoro. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 64 Si tratta di un’ attività di formazione in aula con Esperti del settore e attività di tirocinio formativo per le classi terze, quarte e quinte dei settori Economico e Sirio serale, Tecnologico e Linguistico in Aziende, Enti, Studi di consulenza commerciale, fiscale e legale, ecc. Particolare attenzione è data anche agli alunni diversamente abili che vengono coinvolti nel programma formativo del tirocinio aziendale affinché esso possa facilitare l’inserimento nella società e nel mondo del lavoro al termine del percorso scolastico per la piena realizzazione dell’inclusione sociale. Il progetto mira a: - sviluppare un rapporto di collaborazione e fiducia tra i giovani (future figure operanti nel settore amministrativo-contabile o tecnico) e settori amministrativi aziendali - diffondere la conoscenza dei principi etici di base del sistema impresa e delle sue dinamiche nel più ampio rispetto della collettività, fondato sul disposto dell’art. 53 della Costituzione. Si indicano di seguito gli strumenti operativi che vengono adottati: indagine preliminare sul territorio richieste di collaborazione alle aziende informazione di attività di alternanza scuola lavoro ai genitori e agli allievi convenzione di tirocinio di formazione e di orientamento progetto formativo e di orientamento nomina tutor scolastico su designazione del Dirigente scolastico comunicazione attività di stage alle aziende registro attività di stage (libretto personale) scheda di valutazione di stage (da parte del tutor aziendale) attestato di stage rilasciato dall’azienda relazione finale dello stagista. Nel corrente a.s. sono in corso di svolgimento varie attività che coinvolgono sia l’Agenzia delle entrate che EQUITALIA, attraverso il progetto FISCAL LEGALITY STREET per conoscere l’attività e la figura dell’esattore fiscale. Il progetto si sviluppa in tre fasi: 1° fase Incontro all’Agenzia Entrate (Compliance); 2° fase visita ad Equitalia; 3° fase Un nuovo incontro all’Agenzia Entrate C) STATISTICA Cresce l’interesse degli alunni verso questo tipo di attività: coinvolti anche attraverso l’ISTAT in due giornate in cui gli studenti dell’Istituto e delle scuole secondarie di primo grado del territorio sono entrati in contatto, attraverso attività ludiche, con i concetti fondamentali della statistica. 1.7 LABORATORIO DI LOGICA Il Progetto mura a promuovere negli studenti la critica verso la propria metodologia di ragionamento, ampliando gli strumenti per acquisire consapevolezza del proprio personale cammino logico. 1.8 L’EDUCAZIONE ALLA SALUTE La tutela della salute e la promozione del benessere è promossa nella scuola attraverso varie attività, nella convinzione che il successo scolastico si fondi anche su un corretto rapporto con se stessi, il proprio corpo e la propria crescita. Tali attività, già consolidate nella vita dell'Istituto, sono: 1. Incontri sulla prevenzione delle tossicodipendenze organizzati con il SER.T. (Servizio per le tossicodipendenze) della ASL RM "C". 2. Incontri - dibattito su problematiche giovanili. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 65 3. Incontri su dinamiche relazionali di classe e interpersonali. 4. Incontri sull’agricoltura e sull’alimentazione biologica Il nostro Istituto ha inserito nel P.O.F., il progetto Unplugged, rivolto alle classi I, che mira alla prevenzione delle dipendenze e favorisce la promozione della salute basandosi sul modello dell’influenza sociale. Il programma, che si svolgerà in 12 unità didattiche di un ora ciascuna nell’orario curricolare, ha l’obiettivo di: - favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle competenze interpersonali; - sviluppare e potenziare le abilità individuali; - correggere le errate convinzioni dei ragazzi sulla diffusione e l’accettazione dell’uso di sostanze psicoattive, nonché sugli interessi legati alla loro commercializzazione; - migliorare le conoscenze sui rischi dell’uso di tabacco, alcol e sostanze psicoattive e sviluppare un atteggiamento non favorevole alle sostanze. 1.9 L’ITALIANO PER STRANIERI Il nostro istituto gestisce l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri da moltissimi anni e si avvale di una decennale e consolidata esperienza nell'attività di italiano per studenti stranieri con personale interno formato. Al fine di una integrazione scolastica degli alunni stranieri il nostro istituto, attraverso il Protocollo di Accoglienza, intende raggiungere le seguenti finalità: - predisporre i materiali indispensabili per le procedure di accoglienza e per il loro inserimento nella realtà scolastica - valorizzare le varie culture - sviluppare nei ragazzi di origine e lingua straniera,non ancora stabilmente inseriti nel percorso di scolarizzazione italiana, una conoscenza della lingua italiana che permetta loro di partecipare in modo proficuo alle attività delle proprie classi di appartenenza - favorire l’acquisizione degli strumenti e delle strategie necessarie per comunicare in reali situazioni d’uso. Il corso di italiano per stranieri prevede due livelli: L1 corrispondente al livello A1 del Q.C.E.R. per coloro che ignorano o hanno una scarsa conoscenza della lingua italiana L2 corrispondente al livello A2, B1 del Q.C.E.R. per far acquisire, recuperare o approfondire la lingua italiana a coloro che hanno una discreta conoscenza di essa. OBIETTIVI: AREA COGNITIVA Comprendere e utilizzare espressioni di uso quotidiano atte a soddisfare i bisogni concreti La comunicazione AREA METACOGNITIVA-MOTIVAZIONALE Saper utilizzare mappe cognitive per costruire e usare conoscenze AREA SOCIALE-AFFETTIVA Favorire la socializzazione tra gli studenti stranieri L1: - apprendere la lingua italiana nei suoi aspetti fonologici, morfosintattici e lessicali di base - cogliere il senso globale di brevi messaggi dei mass-media ( radio, cinema, televisione) su argomenti di interesse generale - comprendere produrre brevi testi scritti e orali - acquisire la capacità di parlare con pronuncia comprensibile utilizzando le parole memorizzate - inserirsi in maniera funzionale in una conversazione scolastica ed extra-scolastica - possedere abilità linguistiche essenziali legate alla comunicazione informale - valorizzare le culture di origine utilizzando la lingua italiana PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 66 - conoscere alcuni aspetti degli usi e della cultura del nostro Paese L2: - sviluppare le abilità effettive di comunicazione, con particolare attenzione per la capacità di ascolto e di espressione orale che completano il miglioramento della fluidità espositiva - utilizzare registri e codici diversi - produrre testi di diverso tipo ( orali e scritti) - valorizzare le culture di origine utilizzando la lingua italiana - conoscere alcuni aspetti degli usi e della cultura del nostro Paese 1.10 TEAMNET (Cultura della didattica orientativa) Il progetto, al quale partecipa l’istituto, ha come destinatari gli alunni degli ultimi due anni delle scuole medie e gli alunni del biennio delle scuole superiori, e mira a far acquisire la conoscenza dei percorsi formativi, e quindi di abilità e competenze necessari allo svolgimento di una futura professione. Il rapporto di collaborazione, per l’individuazione di comuni obiettivi, riguarda classi terze delle seguenti scuole secondarie di I grado: I.C. VIA LAPARELLI I.C. MASTROIANNI I.C. LARGO VOLUMNIA I.C. VIA DELL’AEROPORTO DI CENTOCELLE I.C. CIRCONVALLAZIONE TUSCOLANA I.C. WINCKELMAN I. C. DONATELLO I. C. VIA LATINA MOMMSEN Le attività formative individuate sono inerenti alle discipline dei seguenti assi: - Linguaggi - Storico-sociale - Economico-tecnologico Punti di forza del progetto: definizione di abilità e competenze che gli alunni conseguono durante lo sviluppo del progetto, attuazione operativa di percorsi didattici nella prospettiva di continuità tra gradi di istruzione; definizione di lavori didattici –con elaborazione di prodotti finali- frutto della “didattica orientativa” che è alla base del progetto; produzione di documentazione e di materiale didattico nella prospettiva dell’orientamento formativo. Conferenza di Servizio/Corso di aggiornamento “Progetto di Orientamento Scolastico”.. 1.11 CL@ssi 2.0 Lo scopo del progetto è di realizzare un ambiente di apprendimento adatto all’utilizzo costante e diffuso delle tecnologie nella quotidianità scolastica al fine di verificare, in un biennio, come e quanto il loro impatto possa intervenire nel processo formativo, in un’epoca di trasformazione dei linguaggi della comunicazione e della diffusione dei saperi. Ciò trasformerà completamente le modalità di insegnamento ed apprendimento delle conoscenze e delle competenze in ogni disciplina avendo a disposizione, direttamente in aula, gli strumenti per realizzare una didattica multimediale. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 67 1.12 LA VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE La legge 11 gennaio 2007, n. 1 (Delega in materia di percorsi di orientamento, di accesso all'istruzione post-secondaria e di valorizzazione di risultati di eccellenza) nell'articolo 2 dà delega al Governo di: ▪ valorizzare la qualità dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell'ammissione ai corsi di laurea universitari; ▪ incentivare l'eccellenza degli studenti, ottenuta a vario titolo sulla base dei percorsi di istruzione. Sono stati, quindi, varati alcuni provvedimenti per dare seguito a quanto previsto dalla legge 1 ed incentivare il raccordo e l'eccellenza. In quest’ottica l’Istituto ritiene di favorire e valorizzare la progettualità e la produttività degli studenti perseguendo i seguenti obiettivi: Rendere la scuola una “palestra”, dove le conoscenze teoriche possano essere verificate, e trasformate in prassi operativa; Dare concretezza all’attività formativa attraverso la simulazione di attività imprenditoriali; Mettere gli studenti a contatto “operativo” con il mondo del lavoro e con il territorio, per arricchirne esperienze e competenze; Stimolare gli alunni ad un ruolo attivo e propositivo; Valorizzare attitudini personali e dare spazio alla creatività; Far conoscere e circolare le varie esperienze didattiche e i prodotti elaborati; Affrontare con continuità il tema dell’Orientamento e i problemi legati al lavoro; Realizzare attività che sviluppino l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità; Favorire la comprensione di fenomeni legati al mondo della cultura e del lavoro; Approfondire le conoscenze teoriche sul mondo dell’imprenditoria e sulle opportunità offerte ai giovani; Favorire la maggiore conoscenza di settori produttivi legati alla cultura e all’uso del sapere; Rafforzare la capacità di lavorare in gruppo; Stabilire collegamenti operativi con soggetti ed enti esterni del mondo culturale e produttivo. 1.13 VALeS Il progetto, avente come destinatari docenti, genitori e alunni, consiste in attività di valutazione ed autovalutazione d’istituto con supporto di INVALSI. Per un miglior raggiungimento degli obiettivi progettuali, si è costituito all’interno dell’istituto un Nucleo di autovalutazione VALeS, formato dai seguenti membri: - Dirigente Scolastico - Funzione strumentale per la valutazione del sistema scolastico, autoanalisi e autovalutazione d’istituto - Funzione strumentale per l’elaborazione, attuazione e gestione del POF - Funzione strumentale per il sostegno al lavoro dei docenti – Area dei servizi informatici e della multimedialità - Responsabile sito WEB - 1 rappresentante dei genitori eletto in seno al Consiglio d’Istituto - 2 alunni, uno per ogni sede Tale organismo è chiamato a svolgere le seguenti attività: Coadiuvare il D.S. nel processo di autovalutazione esprimendo giudizi, individuando punti di forza e di debolezza in relazione a specifiche situazioni Collaborare con il D.S. per la predisposizione di un piano di miglioramento che scaturisce dalla lettura critica della realtà scolastica PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 68 1.14 I VIAGGI, LE VISITE CULTURALI E LE LEZIONI DIFFERITE Tali visite sono finalizzate, oltre che alla socializzazione, all'acquisizione di cognizioni culturali integrative di quelle apprese in classe, ma non meno importanti; si effettuano nell'arco di mezza o una giornata, presso complessi aziendali, mostre, monumenti, musei, gallerie, località di interesse storico artistico o tecnico-scientifico. In merito ai viaggi di istruzione tali attività arricchiscono culturalmente e approfondiscono le tematiche guida dei curricoli scolastici. A questo scopo, si presta particolare attenzione alla preparazione preliminare dei viaggi per raggiungere gli obiettivi prefissati. Queste iniziative sono funzionali agli obiettivi cognitivi, culturali e didattici specifici per ogni classe dell'Istituto e, nel caso dei viaggi di più giorni, si orientano verso le tematiche della “memoria” storica delle grandi tragedie del Novecento legate ai due conflitti mondiali e alle dittature. Ci si propone, infatti, di proseguire l'attività, tradizionale ormai nella scuola, di viaggi in Italia e all'estero, favorendo il rapporto tra mondo scolastico ed extrascolastico per una maggiore considerazione dei valori della vita sociale nei suoi aspetti Culturali Naturali Storici Tecnico-scientifici 1.15 N.E.R.D. - NON E’ ROBA DA RAGAZZE? Il Progetto promuove la valorizzazione delle competenze informatiche nelle ragazze al fine di incentivarne le iscrizioni alla Facoltà di Informatica, ambito culturale ancora prettamente maschile. 1.16 LE ATTIVITA’ SPORTIVE: “Sport e ben ……. essere” Gli studenti possono praticare durante l’anno scolastico, guidati dai docenti di Scienze Motorie, vari sport come calcio, calcetto, basket, pallavolo, rugby ecc. e partecipare a tornei e campionati interni ed esterni (vedasi regolamento). 1.17 LA CERTIFICAZIONE PER IL RILASCIO DELLA PATENTE EUROPEA DEL COMPUTER (progetto ECDL) L’Istituto è test center (sede d’esame) per chiunque, anche estraneo alla scuola, voglia conseguire la Patente Europea, che è articolata in sette moduli da superare in tempi e modalità individualizzabili. L’Istituto organizza corsi di preparazione gratuiti per sostenere i singoli esami. 1.18 LA CERTIFICAZIONE PER LE LINGUE STRANIERE (progetto lingue) Nell’ambito del “Progetto Lingue 2000” l’Istituto organizza corsi, a richiesta per la certificazione delle competenze in lingua inglese, francese e spagnolo con esami in sede effettuati dagli Enti Certificatori ufficiali (Trinity College, Cambridge University, Delf/Dele, Alliance e Cervantes). L’Istituto si ripromette inoltre di istituire corsi per altre lingue, anche non comunitarie, in funzione delle esigenze e delle richieste dell’utenza. 1.19 ESABAC Il progetto curricolare prevede un percorso di formazione integrata che offrirà agli studenti del Liceo Linguistico di conseguire, al termine degli studi superiori, due diplomi contemporaneamente nell’ambito di un solo esame che unisce l’ Esame di Stato italiano e il Baccalauréat francese. Si tratta, per meglio dire, di un diploma riconosciuto sia in Italia che in Francia che consentirà l’accesso all’insegnamento superiore universitario in uno due paesi di cui sopra. 1.20 PARTERNARIATO DIDATTICO ITALIA- FRANCIA L'istituto ha stipulato una convenzione con il prestigioso Lycée Buffon di Parigi con lo scopo di creare una rete di relazione tra gli studenti e i docenti dei due gruppi attraverso: scambi di classi o di PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 69 gruppi o di singoli studenti, scambi di insegnanti per periodi di formazione, realizzazione di progetti comuni attraverso il digitale (E- twinning), la condivisione di progetti europei tramite il programma ERASMUS+. In particolare l'accordo tra le due scuole prevede la possibilità di organizzare stage lavorativi per gli studenti dell'ultimo anno presso enti, istituzioni, partner selezionati dall'istituto ospitante. ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI E.C.D.L. PROGETTO LINGUE: corsi in collaborazione con: TRINITY COLLEGE ALLIANCE FRANCAISE CERVANTES ORGANIZZAZIONE DI MEETING E CONVEGNI AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO … e tante altre attività… PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 70 SEZ. IV ARRICCHIMENTO DELLE ATTIVITA' CURRICOLARI 1 – LE ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE 1.1 CINEFORUM L’attività, che si svolge in orario extra-curricolare nella nuova aula Video-Cinema una volta alla settimana nel locale dell’Istituto attrezzato a sala audiovisivi, vuole promuovere una fruizione della realtà cinematografica, pur se attraverso la visione di film in videocassetta, alternativa ad un uso indiscriminato o superficiale del mezzo; le scelte delle pellicole, che vengono programmate all’inizio dell’attività pomeridiana, sono infatti legate o ad aspetti tematici di approfondimento di argomenti di attualità o di contenuti educativi, oppure a un percorso linguistico di comunicazione e di specificità propria del cinema e della televisione. 1.2 IL LABORATORIO TEATRALE L’esperienza del laboratorio teatrale ha permesso in vari anni la realizzazione di ottimi spettacoli ed ha coinvolto con vivo interesse ed attiva partecipazione di alunni ed ex alunni. Gli incontri si tengono in orario pomeridiano extracurricolare e le lezioni (della durata di tre ore ciascuna) sono tenute da Ottobre ai primi di Maggio. Al termine del corso, a maggio, l’opera viene recitata a teatro per tutti gli studenti dell’Istituto e per le persone che desiderano assistere allo spettacolo. Il laboratorio teatrale è diventato un’istituzione della scuola e nell’a.s. 1998/’99 ha conseguito un importante riconoscimento, classificandosi al terzo posto al IV Festival Internazionale “Arte a scuola” organizzato dal Provveditorato di Terni dove, per due anni, gli è stata assegnata una menzione speciale. Due i riconoscimenti più prestigiosi ottenuti in seguito dal nostro istituto per l’attività del laboratorio, nell’a.s. 2009/2010, quando si è classificato primo alla prima edizione del Festival dei Laboratori Teatrali delle scuole di Roma e Provincia, promosso dalla Direzione Generale del MIUR per il Lazio e dall’Agis-Scuola Nazionale, e poi nell’a.s. 2012/2013, quando alla quarta edizione dello stesso Festival si è piazzato al terzo posto. 1.3 LABORATORIO MUSICALE Il progetto, elaborato nell’ambito del concorso “Romarock Romapop” indetto dal Comune di Roma, si prefigge di realizzare un luogo di aggregazione e socializzazione in una zona periferica dell’area metropolitana a rischio di devianza giovanile, prevenendo i rischi di dispersione scolastica e recuperando quei giovani che hanno abbandonato l’istituzione. Gli ambiti di riferimento sono i seguenti: PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 71 avviare alla pratica e alla cultura musicale tutti quei ragazzi che dimostrano di avere attitudini ma sono privi di basi teoriche, di pratica strumentale e di esperienze di gruppo coinvolgere gli alunni con esperienze musicali e quelli che pur sapendo suonare uno strumento non hanno mai partecipato a laboratori pluristrumentali realizzare gruppi che siano in grado di eseguire brani di generi diversi ed impostare un repertorio tale da consentire un minimo di attività concertistica Il progetto oltre a proporre una scuola di musica, sia teorica che strumentale, si propone come finalità di creare orchestre e gruppi strumentali in grado di tenere uno o più concerti sia nella scuola che nelle strutture del territorio. 1.4 ULTERIORI ATTIVITÀ PROMOSSE NEL CORRENTE ANNO CORSO/ PROGETTO CONTENUTO DESTINATARI Amministratore di condominio Prof. Di Stefano Conoscenza delle problematiche legate alla gestione di immobili in condominio Alunni IV e V anno Il quotidiano in classe Prof.ssa Muscatello Analisi di importanti giornali italiani come strumenti di una moderna forma di educazione civica quotidiana Ensemble cameristico Pirelli Prof.ssa Bartolomei Organizzazione di meeting e convegni Prof.ssa D’Andrea Magellano Junior Prof.ssa Tondinelli/Bonucci Valorizzare le esperienze artistiche degli alunni( studenti di musica, ballerini, studenti di recitazione) e potenziare la motivazione e l'approccio allo studio della lingua e letteratura italiana e straniera, della storia, della filosofia, dell'arte. Creazione di figure da utilizzare nella organizzazione e gestione di servizi nell’ambito di convegni, mostre, fiere ecc. Tutti gli studenti Tutti gli alunni Alunni classi III e IV Facilitare la scelta di indirizzo della scuola superiore di II grado e contrastare il fenomeno della dispersione scolastica Alunni scuole medie Ocse Pisa Prof. Carlomagno Attività di formazione dei docenti sul progetto di valutazione delle competenze e sulle tipologie di prove dell'indagine internazionale OCSE PISA Docenti e studenti Expo 2015 nutrire il pianta. Energia per la vita Prof.sse De Santis/Tondinelli Ricerca e valorizzazione delle risorse agro alimentari. Individuando il rapporto tra territorio e prodotti si analizzano aspetti come la sicurezza alimentare e la vendita di un territorio. Pedalando nella Memoria Prof. Marzano Avvicinare gli studenti e i docenti ai luoghi e agli avvenimenti che hanno segnato la storia di Roma durante la II guerra mondiale Alunni della II a ec. Studenti, famiglie e docenti Educare i giovani a comprendere e utilizzare il linguaggio dei media Alunni triennio linguistico e triennio ragionieri. sez. C Arte e spettacolo Prof. Lorenzini Promuovere la cultura di tutte le forme di spettacolo quale mezzo espressivo tra i più significativi della realtà umana, sia individuale che collettiva Tutti gli studenti Specialmente Prof.sse Bianchi/ Affluant Una risposta alle particolari difficoltà educative didattiche rilevate nell'utenza attraverso la promozione della cultura inclusiva all'interno della comunità scolastica Tutti gli studenti Problem solving – Scuole Polo del Lazio Prof. Carlomagno Attivare, nell’ottica interdisciplinare del problem solving, un confronto collettivo su percorsi innovativi per l’acquisizione di precise conoscenze, abilità e competenze nell’ambito dell’insegnamento della matematica e dell’informatica Alunni del II biennio Annuario Prof. Marzano Giornale di istituto sul tema della Memoria: Shoa e viaggi nei luoghi di interesse Tutti gli studenti Progetto scuola Prof. Bonamigo Stabilire con gli studenti un confronto su alcune realtà del mondo giovanile o ad esso attinenti Tutti gli studenti Il sole in laboratorio Prof. Abundo Analisi delle problematiche energetiche condotta dal punto di vista interdisciplinare Alunni biennio EC. e CAT Ufficio stampa Prof. Sarti PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 72 Debiti zero Prof.ssa Bianchi Promuovere e migliorare la qualità degli apprendimenti attraverso attività di sostegno, riallineamento, approfondimento e recupero Word & excel games Prof.ssa Caretta Competizione di informatica per ottenere gratuitamente la certificazione …. Educazione al dibattito Prof.ssa Muscatello La staffetta della memoria Prof.ssa Muscatello Attività motoria Prof.ssa Alessandrini Class international library Prof.sse Gatti/ Sterpetti Sviluppare le capacità di discutere e di argomentare, in sintesi di portare avanti e difendere le proprie opinioni rispettando quelle degli altri Recuperare e valorizzare la memoria storica, facendo conoscere ai ragazzi le atrocità compiute durante la II guerra mondiale nei confronti degli Ebrei, con particolare attenzione a Roma attraverso la peer education Avviare i ragazzi alla pratica dello sci e potenziare le capacità acquisite a chi pratica questo sport Concorso di lettura, con premiazione, durante la Festa delle Eccellenze, dell'alunno che ha letto più testi in lingua originale Studenti con carenze in una o più discipline Tutti gli studenti Alunni di IV Alunni triennio Tutti gli studenti Classi intermedie liceo linguistico Certificazioni EUCIP Prof.ssa Caretta Inserire nel curricolo dell’articolazione SIA, la possibilità di conseguire la certificazione EUCIP Alunni classi III SIA Corso di approfondimento in chimica Prof. Natoli Il corso è finalizzato da un lato al superamento dei test di accesso a facoltà scientifiche universitarie, dall'altro a preparare alcuni ragazzi da annoverare fra le "eccellenze" alla partecipazione ai Giochi della Chimica Alunni triennio LL Progetto PP&S Prof. Carlomagmo Progetto di promozione di una cultura del Problem Posing &Solving nel processo di costruzione di competenze matematiche con l'uso delle tecnologie informatiche Alunni 3A e 3B LL Cad Prof. Pellegrino Sviluppare le competenze per la realizzazione di disegni tecnici bidimensionali Alunni 3A e B CAT e GT Il Pirelli per il territorio Prof. Marzano Portare docenti e alunni alla scoperta del territorio e delle realtà museali meno conosciute Studenti e docenti Olimpiadi della matematica Prof. Carlomagno Promuovere la cultura matematica e abituare ad affrontare prove di natura complessa con valorizzazione delle eccellenze Tutti gli studenti Scuola sicura Prof. Zappelli Promozione di un percorso di formazione e sensibilizzazione sulla prevenzione dei rischi e la sicurezza sul lavoro Studenti e docenti Pedalando nella memoria Prof. Marzano Avvicinare gli studenti e i docenti ai luoghi e agli avvenimenti che hanno segnato la storia di Roma durante la II guerra mondiale Linguistic stage Prof.e Gatti/ Sterpetti Avvicinare i nostri alunni allo stile di vita inglese, francese e spagnolo attraverso il soggiorno presso famiglie dei rispettivi paesi Alunni LL Orientamento open day Vicepresidenza Favorire la continuità didattica con le scuole medie del territorio e l’orientamento degli alunni per la scelta della scuola media superiore Genitori e studenti scuole medie Accoglienza Prof.ssa Fondi Favorire il passaggio dalla scuola media a quella superiore aiutando lo studente ad inserirsi nella nuova realtà scolastica Studenti classi prime Potenziamento metodo di studio Prof.ssa Muscatello Potenziare la capacità di applicare correttamente un efficace metodo di studio Olimpiadi dell'informatica Prof.ssa Caretta Diffondere la cultura informatica nel sistema di istruzione superiore in modo più coinvolgente e far emergere e valorizzare le “eccellenze” esistenti nell’istituto Alunni classi 3 e 4 Caritas Prof. Bonamigo Proposte di servizio di volontariato presso le strutture della Caritas Diocesana Alunni triennio Studenti, docenti e famiglie Alunni classi prime PROGETTO LINGUE, CERTIFICAZIONI ED ALTRO Comenius Prof.ssa Gatti R. Scoperta delle aree verdi della città di Roma e dintorni da mettere a confronto con le realtà naturalistiche dei Paesi pater del progetto: Francia, Belgio e Polonia PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Alunni delle classi III e IV A linguistico 73 Tutti i ragazzi, sia del biennio che del triennio, parteciperanno ad iniziative ambientali delle associazioni no profit, ambientaliste e degli Enti locali per potenziare e sviluppare il rispetto dell’ambiente. 1.5 CELEBRAZIONI, PREMI, CONCORSI E GARE L’Istituto partecipa ai Bandi proposti dalla Fondazione COLOR YOUR LIFE, la quale ha una missione precisa quella di aiutare i giovani a conoscere se stessi, a scoprire e a valorizzare i propri talenti in campo artistico, scientifico e dei mestieri. I progetti scelti sono: PREMIO LEOPOLDO PIRELLI (quinta edizione) Il premio Leopoldo Pirelli, elargito dalla Fondazione Pirelli e rivolto agli allievi delle classi terze e quarte, è assegnato all’alunno di ogni indirizzo dell’istituto che si è distinto per aver superato una prova articolata in due fasi: o elaborazione di un saggio breve o di un tema di ordine generale su argomenti riguardanti l’industria o l’economia o il lavoro o la tecnologia o trasposizione dello scritto in un testo narrativo o teatrale o in un video oppure ancora in una presentazione multimediale. L’assegnazione del Premio avviene nel corso della Festa delle Eccellenze alla presenza del dott. Alberto Pirelli PREMIAZIONE DELLE ECCELLENZE (sesta edizione) In una giornata dedicata alle eccellenze sono premiati gli alunni che, in ogni classe, nell’a.s. precedente, hanno raggiunto risultati di particolare rilievo per quanto riguarda il profitto o hanno effettuato il minor numero di assenze. Inoltre sono premiati i ragazzi che hanno partecipato con successo al maggior numero di iniziative offerte dalla scuola al di fuori dell’orario scolastico, il migliore studente di origine straniera e la migliore media riportata nello scrutinio del primo trimestre dell’anno in corso. Un rilievo particolare è dato agli alunni che si sono diplomati con la valutazione di 100 e lode nell’Esame di Stato e a coloro che si sono distinti nelle Olimpiadi della Matematica e dell’Informatica. I premi consistono in diplomi e coppe, viaggi, somme di denaro ed altro. LABORATORIO MUSICALE Si rivolge ai ragazzi dai 14 ai 18 anni che fanno musica o che intendono farla e ha l’obiettivo di potenziare la creatività dei ragazzi attraverso l’espressione musicale. Il progetto è indubbiamente molto significativo per la forte valenza educativa e per intervenire efficacemente nella prevenzione dell’abbandono scolastico. GARA NAZIONALE istituti tecnici indirizzo CAT L’a.s. 2014/2015, come da diversi anni a questa parte, vede la partecipazione dell’Istituto L. Pirelli alla gara nazionale per geometri. La finale del concorso si terrà presso l’Istituto d’istruzione superiore “Vincenzo Capirola” di Leno (BS) e sarà articolata in due prove su argomenti del 4° anno sulle materie di indirizzo; ad esso parteciperà un ragazzo della classe IV individuato attraverso prove selettive attuate dalla scuola già nel mese di gennaio. CONCORSO “EconoMia” Il concorso, al quale parteciperanno 10 allievi delle classi IV dell'indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing individuati sulla base di specifiche competenze possedute e all’interesse dimostrato per i temi economici, intende perseguire diversi obiettivi: promuovere una più diffusa cultura economica, favorire l’esercizio di una cittadinanza attiva, fondata su atteggiamenti razionali, critici e responsabili di fronte ai fenomeni della realtà economica, sottolineare la vocazione al dialogo dell’economia con le discipline degli altri ambiti del sapere. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 74 GIORNATA DELLA MEMORIALLA MEMORIA - VIII MMORIAL A SPIZCHINOLANDO NELLA MEMORIA In occasione della ricorrenza della giornata della memoria stabilita dallo Stato per ricordare le vittime della shoah, l’istituto partecipa alle varie iniziative promosse dalle Istituzioni, realizzando attività didattiche al fine di sensibilizzare e avvicinare gli studenti agli eventi storici dell’ultimo conflitto bellico e alle tragedie del Novecento. PEDALANDO NELLA MEMORIA (XI edizione)LNDO NELLA MEMORIA - VIII MEMORPI Domenica 01/02/’15 il nostro Istituto, attraverso una rappresentanza di alunni e docenti, parteciperà alla X edizione di Pedalando nella memoria, Memorial Settimia Spizzichino, unica donna romana sopravvissuta allo sterminio nazista. La scuola fin dalla prima edizione collabora attivamente all’iniziativa perché si assume anche nell’impegno formativo quotidiano dei propri studenti la responsabilità del RICORDO della Shoah, e lo fa nell’ottica della coscienza che si debba non solo RICORDARE, ma anche NON DIMENTICARE gli orrori prodotti dalla follia che nasce dall’intolleranza verso il diverso. JOB ORIENTA L’impresa formativa “SFACCIATAMENTE” si è misurata sulla rete risultando nella sua sezione, nel concorso verso il “Mio Futuro”, vincitrice. Una delegazione di alunni è stata protagonista al Salone di Verona. I-DEBATE Il progetto si propone di sviluppare negli studenti le capacità di discutere e di argomentare, in sintesi di portare avanti con chiarezza logica ed espressiva e quindi di difendere le proprie opinioni rispettando quelle degli altri. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 75 IAL SETTIMIA SPIZZICHINO SEZIONE V LA VALUTAZIONE 1 – LA VALUTAZIONE 1.1 LA GRIGLIA DI VALUTAZIONE CONOSCENZA LIVELLO 1 2 3 4 5 6 DESCRIZIONE Nulla Estremamente lacunosa Frammentaria – mnemonica Generica Completa e corretta Ampliata e approfondita in modo autonomo e personale VOTI 1–2 3–4 5 6 7–8 9 - 10 COMPRENSIONE LIVELLO 1 2 3 4 5 6 DESCRIZIONE Decodifica messaggi semplici con molta difficoltà Decodifica messaggi semplici con difficoltà Riconosce elementi essenziali di messaggi semplici Individua gli elementi generali del messaggio Individua tutti gli elementi di un messaggio completo Interpreta in modo autonomo tutti gli elementi di messaggi complessi anche fuori dal contesto dato VOTI DESCRIZIONE Non sa utilizzare le conoscenze acquisite Trasferisce le conoscenze sul piano operativo con procedure scorrette Trasferisce le conoscenze sul piano operativo con procedure imprecise Utilizza le conoscenze in modo semplice ma corretto Applica conoscenze e procedure in modo coerente e completo Applica conoscenze e procedure in modo completo e autonomo anche in situazioni nuove VOTI 1–2 3–4 5 6 7–8 9 - 10 APPLICAZIONE LIVELLO 1 2 3 4 5 6 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 1–2 3–4 5 6 7–8 9 - 10 76 ANALISI LIVELLO 1 2 3 4 5 6 DESCRIZIONE Non sa riconoscere nessi logici in un messaggio elementare Riconosce in un messaggio solo alcuni nessi logici con estrema difficoltà Individua i nessi logici in un messaggio in modo discontinuo Riconosce interrelazioni in contesti semplici VOTI Individua relazioni tra elementi diversi in ambiti complessi Conduce autonomamente un’analisi completa con argomentazioni personali 7–8 9 - 10 1–2 3–4 5 6 SINTESI LIVELLO 1 2 3 4 5 6 DESCRIZIONE Non è in grado di organizzare le conoscenze Organizza le conoscenze in modo incompleto e incoerente Organizza parzialmente le conoscenze acquisite Organizza le conoscenze in modo elementare ma corretto Organizza conoscenze e procedure in modo completo e coerente Organizza autonomamente conoscenze e procedure in modo personale e approfondito VOTI 1–2 3–4 5 6 7–8 9 - 10 VALUTAZIONE LIVELLO 1 2 3 4 5 6 DESCRIZIONE Non sa valutare elementi di una comunicazione orale, scritta, grafica Anche se guidato formula giudizi incompleti e poco coerenti Formula giudizi superficiali e incompleti Formula giudizi semplici ma corretti Formula giudizi completi e coerenti Sa valutare in modo autonomo, rigoroso e personale VOTI 1–2 3–4 5 6 7–8 9 - 10 PROCESSO DI APPRENDIMENTO LIVELLO 1 2 3 DESCRIZIONE In regresso Stazionario In progresso IMPEGNO E RISPETTO DELLE CONSEGNE LIVELLO 1 2 3 4 DESCRIZIONE Scarso Discontinuo Costante Rigoroso PARTECIPAZIONE LIVELLO 1 2 3 4 DESCRIZIONE Negativa Passiva Collaborativa Propositiva PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 77 METODO DI STUDIO LIVELLO 1 2 3 DESCRIZIONE Disorganizzato Sufficientemente organizzato Autonomo PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 78 1.2 LA CORRISPONDENZA FRA VOTI (GIUDIZI) E PRESTAZIONE DIDATTICA (PERFORMANCE) SCALA DI MISURAZIONE (con riferimento ad un obiettivo) PERFORMANCE OBIETTIVO RISULTATO NON RAGGIUNTO (1-4) - INSUFFICIENTE PARZIALMENTE RAGGIUNTO (5) - MEDIOCRE SUFFICIENTEMENTE RAGGIUNTO (6) – SUFFICIENTE RAGGIUNTO (7-8) – DISCRETO PIENAMENTE RAGGIUNTO (9-10) - OTTIMO Non ha approfondito alcun lavoro Lavoro parziale con alcuni errori o completo con gravi errori Lavoro abbastanza corretto ma impreciso nella forma e nel contenuto, oppure parzialmente svolto ma corretto Lavoro corretto ma con qualche imprecisione Lavoro completo e corretto nella forma e nel contenuto con rielaborazione personale 1.3 I CRITERI DI PROMOZIONE/NON PROMOZIONE Il Decreto n.80 del 3/10/2007 e l’O.M. attuativa n.92 del 5/11/2007 prevedono espressamente che, nello scrutinio finale, il docente della singola disciplina proponga il voto in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti delle prove effettuate durante l’ultimo trimestre o quadrimestre e sulla base di una valutazione dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo, tenuto conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio, nonché dell’esito delle verifiche inerenti ad eventuali iniziative di sostegno e interventi di recupero precedentemente effettuati. Per gli studenti che in sede di scrutinio finale presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, il Consiglio di classe procede ad una valutazione della possibilità degli alunni di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero che avranno luogo entro la fine dell’anno scolastico. In tal caso il Consiglio di classe rinvia la formulazione del giudizio finale riportando all’albo dell’istituto solo l’indicazione “sospensione del giudizio”. La scuola, dopo le operazioni di scrutinio finale, comunica alle famiglie per iscritto le decisioni assunte dal Consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate dai docenti della singola disciplina per ciascuno studente, i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali lo studente non abbia raggiunto la sufficienza, gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi, le modalità e i tempi delle relative verifiche. Ove i genitori o coloro che ne esercitano la potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando per lo studente l’obbligo di sottoporsi alle verifiche finali. Il Consiglio di classe alla luce delle verifiche effettuate delibera l’integrazione dello scrutinio finale: in caso di esito positivo, l’alunno sarà ammesso alla frequenza della classe successiva e verranno pubblicati all’albo dell’istituto i voti riportati in tutte le discipline con l’indicazione “ammesso”. nel caso di esito negativo, il relativo risultato viene pubblicato all’albo dell’istituto con la sola indicazione “non ammesso”. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 79 Pertanto: Minore o uguale a 2 insufficienze lievi AMMESSO GIUDIZIO SOSPESO (sarà ammesso alla Fino a 3 insufficienze gravi classe successiva nello scrutinio effettuato verso la metà di luglio previo superamento delle carenze formative) Più di 3 insufficienze gravi NON AMMESSO I criteri previsti nella tabella precedente (deliberati nel C.D. del 3/2/2011) sono da ritenersi non vincolanti nelle prime e seconde classi anche in considerazione dell’introduzione dell’obbligo d’istruzione (D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 art. 5). In queste classi, a volte numerose, la non promozione può essere preludio di abbandono scolastico e quindi il Consiglio di classe, comunque sovrano entro i termini di legge, dovrà valutare con ponderazione e sensibilità le singole situazioni, analizzando attentamente l’evoluzione degli studenti nel corso dell’anno scolastico. Tutto ciò in coerenza anche con le indicazioni legislative, ai vari livelli, che orientano verso l’obiettivo del successo formativo e al diritto-dovere all’istruzione e alla formazione. Dalla classe prima alla seconda Dalla classe seconda alla terza Dalla classe terza alla quarta e dalla classe quarta alla quinta Il C.d.C. può consentire la PROMOZIONE anche allo studente il quale, malgrado l’impegno, non ha conseguito la sufficienza in tutte le materie, se ravvisa la possibilità di una maturazione delle capacità nell’arco del biennio. Tale situazione darà luogo alla sospensione del giudizio, con obbligo di frequenza ai corsi di recupero attivati dalla scuola, con verifica finale di valutazione. In caso di esito positivo l’alunno sarà ammesso alle frequenza della classe successiva. NON DICHIARERA’ AMMESSO lo studente alla classe seconda se si verificano le seguenti condizioni: a) gravi e diffuse lacune pregresse. b) recupero non avvenuto delle gravi e diffuse lacune pregresse malgrado corsi ed aiuti dei docenti; c) progresso nullo; d) impegno insufficiente o nullo; e) nessuna situazione di disagio; f) scarsa possibilità di maturazione delle capacità nella frequenza della classe successiva. In uscita dal biennio lo studente, deve aver conseguito gli obiettivi cognitivi irrinunciabili per ciascuna disciplina, quindi deve possedere conoscenze, strumenti e capacità indispensabili per affrontare il triennio. Per LA PROMOZIONE, oltre agli indicatori precedentemente elencati, si terrà conto DELL’INTERO curricolo biennale e dei risultati, intesi anche come progresso. Qualora il CdC indichi come modalità di recupero la frequenza a corsi organizzati dalla scuola, lo studente è obbligato a frequentarli. Il consiglio di classe dichiarerà AMMESSO alla classe successiva lo studente che, alla fine di ciascun anno scolastico , dimostri: a) di possedere un corredo sufficientemente omogeneo di conoscenze relativamente ai contenuti specifici delle singole discipline, secondo i livelli concordati dal CdC; b) di possedere conoscenze sufficientemente utili e significative che gli consentano di orientarsi verso livelli superiori nel successivo anno scolastico; c) di saper organizzare ed utilizzare i dati cognitivi in modo sufficientemente coerente, secondo i criteri di gradualità logico-operative ipotizzati dalle singole aree disciplinari nella scansione prevista per il triennio dai singoli CC, in coerenza con la specificità dell’indirizzo; d) per la valutazione sommativa di fine anno il CdC terrà, altresì conto dei livelli di partenza dello studente e della sua progressione in ordine ai livelli minimi di conoscenza e/o alla loro sufficiente utilizzazione e rielaborazione. Saranno anche da considerare come utili indicatori per valutare il processo di formazione globale dello studente, la costanza e la qualità dell’impegno e la partecipazione pertinente alle attività didattiche, anche integrative, ove resisi necessarie. La frequenza ai corsi di recupero è obbligatoria. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 80 LE ASSENZE Visto il DPR 122/2009 (regolamento della valutazione) che all’art. 14 c. 7 dispone che: A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, per gravi motivi familiari o di salute a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo. Dunque, riepilogando, visto il calcolo della percentuale di assenze: 1) Il numero di ore totale di assenza effettuate dallo studente nell’anno scolastico, incluse le entrate e le uscite fuori orario, è raffrontato all’orario complessivo annuale delle lezioni previste per lo specifico indirizzo di studio. L’esito del raffronto deve collocarsi nel limite dei tre quarti dell'orario annuale. 2) I criteri generali per derogare al limite minimo di presenza dell’alunno (tre quarti dell’orario annuale) devono essere previsti per casi eccezionali di assenze. Queste devono avere, anche se rientrano nella norma, carattere continuativo e deve sussistere assolutamente la condizione effettiva per poter valutare lo studente. Sono da considerarsi utilmente come presenza all’attività didattica dell’alunno (come deliberato nel C.D. del 3/2/2011. : - il periodo in cui l’alunno è ammalato oppure ricoverato in struttura ospedaliera o allettato a domicilio, qualora sia dimostrata la sua partecipazione ad attività didattiche organizzate nel presidio ospedaliero o ad attività programmate dalla scuola di appartenenza secondo un piano personalizzato - l’interruzione delle lezioni dovuta a cause di forza maggiore non dipendenti dalla volontà degli studenti, come, ad esempio, la chiusura della scuola per elezioni politiche o amministrative, per calamità naturali o per altri eventi eccezionali. - la partecipazione ufficiale ad attività agonistiche e sportive organizzate da Enti di rilevanza nazionale e da Federazioni riconosciute dal CONI. - le assenze per gravi motivi personali o familiari quali: o provvedimenti dell’autorità giudiziaria o gravi patologie dei componenti del nucleo famigliare entro il II grado o rientro nel paese d’origine per motivi legali - le ore di attività didattica extrascolastica (uscite didattiche, viaggi e visite di istruzione, alternanza scuola lavoro – stage, lezioni differite) regolarmente riportate nel registro di Classe, con relativa annotazione degli assenti, a cura del docente di riferimento. Tutte le motivazioni vanno esplicitate e documentate mediante idonea certificazione da produrre tempestivamente al verificarsi dei singoli episodi (es. certificazione medica, etc.). Al di fuori delle suddette deroghe qualsiasi altra assenza (sia essa ingiustificata o giustificata) effettuata durante l’anno scolastico, verrà conteggiata ai fini della esclusione o inclusione nello scrutinio finale. Prima di procedere alla valutazione degli apprendimenti in sede di scrutinio finale, il Consiglio di classe, tenendo conto della documentazione acquisita e dei criteri generali stabiliti dal collegio dei docenti, procede all’esame delle singole situazioni degli studenti relativamente all’eventuale mancato raggiungimento del limite orario annuo. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 81 Nei casi in cui venga accertato il mancato conseguimento del limite orario minimo dei tre quarti di presenza alle lezioni, il consiglio di classe procede alla applicazione dei criteri di deroga e successivamente valuta se sussistono, comunque, le condizioni per poter procedere alla valutazione dello studente. 1.4 I CREDITI Con l’introduzione del nuovo esame di Stato, che sostituisce la vecchia maturità, si vuole da un lato dare più peso al percorso scolastico dello studente, dall’altro riconoscere il valore formativo di attività esterne alla scuola svolte dai ragazzi. Per questo, fin dal terzo anno del corso di studi, gli allievi iniziano a capitalizzare dei punti (per un massimo di 25) che, aggiunti alla votazione delle prove scritte e della prova orale dell’esame di Stato, costituiranno il voto finale con il quale si licenzieranno dall’Istituto. Questi punti aggiuntivi costituiscono il credito dello studente e si articolano in credito scolastico e credito formativo. Il CREDITO SCOLASTICO è inerente al profitto conseguito dall’allievo negli ultimi tre anni di corso e si articola secondo lo schema stabilito dal D.M. n. 99 del 16 dicembre 2009 (che sostituisce la tabella A prevista dall’art. 11 comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998 n. 323, modificata dal D.M. n. 42/2007). Nell’a.s. 2009/2010 la nuova ripartizione dei punteggi del credito scolastico si applica nei confronti degli studenti frequentanti il terzultimo anno. MEDIA DEI VOTI (M) 3° anno 4° anno 5° anno M= 6 3–4 3–4 4–5 6<M=<7 4–5 4–5 5–6 7<M=<8 5–6 5–6 6–7 8<M=<9 6-7 6–7 7–8 9 < M = < 10 7-8 7-8 8-9 La banda di oscillazione di uno/due punti per anno va attribuita in base alla partecipazione all’attività didattica, ed alla presenza documentata di crediti formativi. Il CREDITO FORMATIVO consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’Esame di Stato; la coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella concreta attuazione, è accertata dai consigli di classe (D.P.R. 23 luglio 1998 n. 323 art. 12 comma 1). PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 82 1.5 IL QUADRO SINTETICO DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTEGNO ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PERIODO Settembre (inizio) ATTIVITA’ Test d’ingresso e segnalazione dei casi che necessitano di sostegno OPERATORI Docenti indicati Consigli di classe Docenti disponibili (fine) Individuazione dei docenti disponibili per il potenziamento della metodologia di studio Ottobre Novembre Definizione degli interventi per il riallineamento periodico e per la valorizzazione degli alunni che non richiedono tali interventi Dipartimenti e singoli docenti Gennaio Individuazione degli alunni che necessitano di attività di recupero Individuazione degli alunni che necessitano di riallineamento per classi Consigli di classe in sede di scrutini Febbraio Attività di recupero e di riallineamento per tutte le classi Consigli di classe Marzo/Aprile Informativa alle famiglie Docenti interni Giugno Produzione di un quadro generale delle materie con giudizio sospeso Informativa alle famiglie Consigli di classe in sede di scrutini Coordinatori di classe Predisposizione dei moduli di recupero e delle verifiche per disciplina e individuazione dei conduttori dei corsi Corsi di recupero Dipartimenti Giugno/Luglio PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Docenti interni o esterni 83 1.6 INDICATORI DI MONITORAGGIO Al fine di valutare l'efficacia educativa e didattica dell'attività annuale e del Piano dell'Offerta Formativa, saranno programmate attività di monitoraggio del lavoro svolto dagli operatori scolastici e, possibilmente, anche consultati gli utenti. Tale valutazione consentirà di modificare in itinere i percorsi formativi e migliorare gli esiti. L'Istituto individua alcuni indicatori "di qualità" nei seguenti punti: raggiungimento degli standard di competenza risultati al termine del I biennio e del II biennio risultati finali degli esami di Stato partecipazione degli studenti alle varie attività riduzione del fenomeno della dispersione PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 84 SEZ. VI APPENDICE 1.1 IL CALENDARIO SCOLASTICO Inizio lezioni: 15 settembre 2014 Termine lezioni: 08 giugno 2015 Inizio esami di Stato: 17 giugno 2014 (prima prova scritta) Vacanze natalizie: dal 23 dicembre 2013 al 06 gennaio 2015 Vacanze pasquali: dal 2 aprile al 7 aprile 2015 Festività: 01 novembre 2014– 25 aprile 2015- 01 maggio 2015 Divisione dell’anno scolastico: a) per i corsi diurni: I trimestre e II pentamestre b) per il corso serale: I quadrimestre e II quadrimestre Termine 1° trimestre diurno: 22 dicembre 2014 Termine 1° quadrimestre serale: 30gennaio 2015 Termine per la pubblicazione del documento dei Consigli delle 5° classi: 15 maggio 2014 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 85 1.2 IL PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ ATTIVITÀ’ OGGETTO Avvio anno scolastico. Piano attività collegiali, Individuazione area di competenza e numero e criteri designazione F.S., Collegio docenti RIUNIUONI Dipartimenti RIUNIONE Coordinatori di classe RIUNIONE Approvazione progetti POF, Organizzazione dipartimenti, Nomina F.S. Elezione membriComitato valutazione e Commissione elettorale PERIODO ORARIO N. ORE 2 settembre 9.30-11 1.30 settembre 9 -12.00 3 2 Attività di recupero ottobre/novembre 15.30-17.30 Esiti scrutini I periodo- Attività di recupero gennaio/febbraio 15.30-16.30 Adozione libri di testo maggio 15.30-18.00 2.30 Ratifica risultati scrutini finali giugno 15.30-17.30 2 Per assi culturali e per ambiti disciplinari Per assi culturali individuazione prove Per ambiti disc.:revisione e monitoraggio Settembre 2 Novembre 1.30 1.30 1 Marzo Attività di programmazione ed organizzazione Novità esami di Stato Settembre 1 Maggio 1 Programmazione didattica Preparazione Uda Individuazione stud. stran. Programm. attività POF Andamento didatticodisciplinare Libri di testo Individuazione commissari, individuazione tipologia 3^ prova esame di Stato Predisposizione documento del C.d.C. settembre/ottobre Coordinatori classi V Consigli di classe 1h.ciascun o+1.30 h. in presenza di disabili novembre/dicembre marzo/aprile maggio maggio 1h.ciascun o+1.30 h. in presenza di disabili Correzione prove INVALSI Febbraio 3 Uso LIM, DSA, Sicurezza e corsi di aggiornamento attivati internamente all’istituto Settembre Riunioni dedicate all’aggiornamento Date da definire Riunioni gruppo di sostegno GLH d’Istituto Gruppi di lavoro Settembre/ottobre Aprile/maggio Riunioni docenti serale Settembre Riunioni classi quinte Riunioni docenti classi seconde Riunione accogl. nuovi docenti PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Settembre dicembre/gennaio 8 4 Contr. della document. dei nuovi iscritti prepar. esami di idoneità Presentazione delle attività dell’istituto e illustr. dei Regolamenti 4 1 1 86 Ricevimento genitori Ricevimento antimer.genitori colloqui colloqui informativa esiti scrutini colloqui 15/16 dicembre’14 13/14 aprile ’54 16 giugno’14 Da ottobre 2014 ad aprile 2015 15,00-18,00 15,00-18,00 15.00-18.00 3 3 3 1ogni 15 gg 1.3 CALENDARIO RICEVIMENTO GENITORI (in orario antimeridiano) RICEVIMENTO SETTIMANALE A.S. 2014/2015 1° settimana 3° settimana 1° settimana 3° settimana 1° settimana 3° settimana 3° settimana 1° settimana 3° settimana 1° settimana 3° settimana 3° settimana 1° settimana PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA OTTOBRE dal 06/10/2014 dal 20/10/2014 NOVEMBRE dal 03/11/2014 dal 17/11/2014 DICEMBRE dal 01/12/2014 dal 15/12/2013 GENNAIO dal 19/01/2015 FEBBRAIO dal 02/02/2015 dal 16/02/2015 MARZO dal 02/03/2015 dal 16/03/2015 APRILE dal 13/04/2015 MAGGIO dal 04/05/2015 al 10/10/2014 al 24/10/2014 al 08/11/2014 al 21/11/2014 al 05/12/2014 al 19/12/2013 al 22/01/2015 al 06/02/2015 al 20/02/2015 al 06/03/2015 al 20/03/2015 al 17/04/2015 al 08/05/2015 87 1.4 STRUMENTI PER LA TUTELA E LA TRASPARENZA CARTA DEI SERVIZI (in corso di revisione) La Carta dei Servizi dell’Istituto “Leopoldo Pirelli”, si uniforma al capitolato di cui al DPCM/95 e agli artt. 2, 3, 33, 34 della Costituzione. L’impegno della Comunità scolastica, tenuto conto degli organici del personale docente ed ATA, delle risorse economiche, delle attrezzature, del contesto è indirizzato verso la concreta attuazione degli standard compresi nella Carta, individuati come quelli concretamente realizzabili. REGOLAMENTO D’ISTITUTO Il funzionamento dell’Istituto “Leopoldo Pirelli” è sottoposto ai principi della Carta Costituzionale, alle leggi e alle normative vigenti nonché al Regolamento d’Istituto. Tutti i membri della scuola sono tenuti a rispettarlo e a farlo rispettare. L’inadempienza al “Regolamento d’Istituto” comporta le sanzioni disciplinari previste dal Regolamento Disciplina Studenti che di esso è parte integrante e per i dipendenti, ove se ne ravvisi la fattispecie, il procedimento disciplinare. REGOLAMENTO DISCIPLINA STUDENTI L'Istituto " Leopoldo Pirelli" ritiene che le sanzioni disciplinari siano volte principalmente a far crescere gli studenti in responsabilità, formazione personale, umana e civile. Gli obiettivi del presente regolamento sono: garantire il corretto svolgimento dell'attività didattica e il diritto allo studio; garantire la pari dignità, la civile convivenza, il rispetto reciproco; tutelare l'integrità e la sicurezza delle persone; tutelare e conservare in piena efficienza, il patrimonio scolastico. Il regolamento si fonda sul principio della responsabilità personale e sul principio della progressività delle sanzioni in caso di recidiva, tenendo altresì conto della gravità dei comportamenti con riferimento alla reiterata turbativa dello svolgimento delle lezioni, dei danni provocati alla scuola e al suo patrimonio, di comportamenti colposi o dolosi, reati gravi e di pericolo per l'incolumità delle persone. PROCEDURA RECLAMI I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici debbono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziati. Il Dirigente Scolastico, dopo avere esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, in forma scritta o convocando il proponente del reclamo, con celerità e, comunque non oltre 20 giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente scolastico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. SERVIZI AGLI UTENTI La gestione partecipata alla vita della scuola da parte di tutte le componenti è garantita attraverso la regolare convocazione degli OO.CC., la pubblicazione del Regolamento d’Istituto e delle delibere del Consiglio di Istituto. La documentazione informativa è affissa nelle rispettive bacheche: studenti, genitori, docenti, non docenti, biblioteca e sul sito web. Tutti i comunicati, le circolari, gli ordini di servizio, sono altresì conservati e portati a conoscenza delle rispettive componenti in appositi Registri a disposizione di chiunque abbia interesse alla consultazione. I registri sono depositati in Segreteria. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 88 DIRITTO D’ACCESSO La richiesta formale di acceso agli atti amministrativi sarà presentata direttamente al Dirigente Scolastico che potrà concedere l’autorizzazione nei modi e nei tempi previsti dalla procedura che si allega al presente documento e in ogni modo in conformità delle vigenti disposizioni di legge. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 89 1. REGOLAMENTO D’ISTITUTO pag. 91 2. REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI pag. 129 3. ATTO COSTITUTIVO E REGOLAMENTO CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO pag. 132 4. DECRETO MINISTERIALE (VOTO DI CONDOTTA) pag. 137 5. GRIGLIA DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA pag. 140 6. REGOLAMENTO RECANTE MODIFICHE ALLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI pag. 141 7. CIRCOLARE SULL’OBBLIGO DI VIGILANZA SUGLI ALUNNI pag. 145 8. DIRETTIVE DI MASSIMA SULL’UTILIZZO DEI LABORATORI, DELLE ATTREZZATURE DELLA PALESTRA E DELLE APPARECCHIATURE PER FOTOCOPIE pag. 147 9. DIRETTIVE DI MASSIMA PER GLI ASSISTENTI TECNICI IN RELAZIONE ALLA GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEI LABORATORI CUI SONO PREPOSTI pag. 149 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 90 REGOLAMENTO D’ISTITUTO Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 27 settembre 2013 In vigore dal 1 ottobre 2013 con integrazione del 27 novembre 2013 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 91 INDICE CAPITOLI ARGOMENTI INTRODUZIONE I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV XVI PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA GLI ORGANI COLLEGIALI NORME GENERALI PER IL PERSONALE DIRITTI DEGLI STUDENTI DOVERI DEGLI STUDENTI REGOLAMENTO DI DISCIPLINA REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI REGOLAMENTO CTS REGOLAMENTO UFFICIO TECNICO REGOLAMENTO VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE REGOLAMENTO UTILIZZO LABORATORI REGOLAMENTO UTILIZZO PALESTRA REGOLAMENTO UTILIZZO BIBLIOTECA REGOLAMENTO ACQUISTI DI BENI E SERVIZI REGOLAMENTO MINUTE SPESE NORME FINALI E TRANSITORIE PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ 92 INTRODUZIONE L’Istituto, alla luce dei diritti fondamentali riconosciuti e garantiti dalla Costituzione, assicura piena libertà a tutte le sue componenti e garantisce pluralità di idee e di cultura nell’ambito delle leggi dello Stato. Nella stesura del presente Regolamento si sono tenuti presenti i seguenti principi ispiratori del Piano dell’Offerta Formativa: 1. 2. 3. 4. Educare alla cittadinanza europea; Educare all’integrazione; Educare al rispetto dell’ambiente. Educare alla legalità Inoltre, si è tenuto conto dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, del D.P.R. n. 235 del 21 Novembre 2007, della Nota ministeriale del 31 Luglio 2008, del D.L. 1 Settembre 2008, n. 137, del Patto Educativo di Corresponsabilità che costituisce parte integrante del Regolamento e del D.P.R. del 22 giugno 2009 n° 122. Il Regolamento è costituito da: 1. Descrizione Organi collegiali; 2. Norme generali del personale; 3. Diritti degli studenti; 4. Doveri degli studenti; 5. Regolamento di disciplina; 6. Regolamento dei Dipartimenti; 7. Regolamento del Comitato Tecnico – scientific; 8. Regolamento dell’Ufficio Tecnico; 9. Regolamento di viaggi e visite di istruzione; 10. Regolamento per l’utilizzo dei laboratori 11. Regolamento per l’ utilizzo della palestra 12. Regolamento per l’ utilizzo della Biblioteca; 13. Regolamento per l’acquisto di beni e servizi; 14. Regolamento per le minute spese; 15. Norme finali e transitorie; 16. Patto educativo di corresponsabilità PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 93 CAPITOLO I - ORGANI COLLEGIALI 1. Consiglio d’Istituto e Giunta Esecutiva 2. Collegio dei Docenti 3. Dipartimenti 4. Consigli di Classe 5. Comitato Tecnico – Scientifico 6. Ufficio Tecnico 7. Comitato di Valutazione 8. Assemblee degli studenti 9. Comitato studentesco 10. Assemblee dei genitori La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un congruo avviso (di massima non inferiore ai 5 giorni) rispetto alla data della riunione e solo per documentati ed eccezionali motivi tale procedura potrà essere modificata. La convocazione deve essere effettuata con lettera ai singoli membri dell’organo collegiale e mediante affissione all’albo di apposito avviso. La lettera e l’avviso devono contenere gli argomenti all’O.d.g. da trattare nella seduta. Di ogni seduta dell’organo Collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario incaricato della stesura dello stesso su apposito registro a pagine numerate. 1. Consiglio d’Istituto. Nelle scuole con più di 500 alunni, il C. d’I. è costituito da 19 membri: 8 docenti, 2 rappresentanti del personale non docente, 4 rappresentanti dei genitori, 4 rappresentanti degli alunni e il Dirigente scolastico. Il Presidente del Consiglio d’Istituto è eletto tra i rappresentanti dei genitori. All’interno del C. d’I. viene eletta una Giunta esecutiva composta da un docente, un non docente, un genitore, un alunno, il Dirigente Scolastico, che la presiede, e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi della scuola. La Giunta prepara i lavori del Consiglio di Istituto. Il Consiglio d’Istituto ha le seguenti funzioni: a. elabora e adotta gli indirizzi generali di gestione amministrativa; b. fissa i programmi generali per l’offerta formativa; c. stabilisce i criteri per la programmazione delle visite e dei viaggi di istruzione; d. adotta il Piano dell’Offerta Formativa; e. stabilisce i criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno; f. stabilisce le sanzioni disciplinari da adottare, nel rispetto delle norme contenute nello Statuto degli studenti e delle studentesse, da inserire nel Regolamento interno; g. elabora e adotta il Regolamento interno dell’Istituto h. delibera il Programma Annuale ed il conto consuntivo 2. Collegio docenti. E’ composto dal Dirigente Scolastico e dal personale docente in servizio nella scuola. Il Collegio è convocato in via ordinaria, con circolare del D. S. inserita all’Albo di Istituto almeno cinque giorni prima della data della riunione; in via straordinaria, per gravi motivi, lo stesso potrà essere convocato con sole 24 ore di anticipo. La convocazione dovrà contenere inoltre l’ordine del giorno che potrà essere integrato fino a 24 ore prima della riunione. Il Collegio dei docenti, che si articola in Dipartimenti, ha le seguenti funzioni: a. cura la programmazione del Piano dell’Offerta Formativa e ne valuta periodicamente la validità; b. elabora la programmazione educativa e didattica; PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 94 c. progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità delineate nei programmi di studio; d. formula proposte per la formazione e la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti; e. stabilisce i criteri di valutazione e verifica; f. delibera la suddivisione dell’anno scolastico in periodi; g. elegge le Funzioni Strumentali; 3. Dipartimenti Essi costituiscono l’articolazione del Collegio dei Docenti per aree disciplinari (come previsto dalla riforma del riordino dell’istruzione tecnica), per il sostegno alla didattica e alla progettazione formativa. I Dipartimenti sono il luogo di confronto tra docenti dei vari ambiti disciplinari in merito alla programmazione didattica, all’individuazione degli obiettivi minimi e dei relativi criteri di valutazione, alla scelta dei libri di testo e dei sussidi didattici, nel rispetto della libertà di insegnamento e della normativa vigente. 4. Consiglio di classe. E’ composto da tutti i docenti, da due rappresentanti dei genitori e da due rappresentanti degli studenti. Può essere aperto, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, a tutti i genitori e a tutti gli studenti. Il Consiglio di Classe ha le seguenti funzioni: a. formula proposte in ordine all’azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione; b. irroga le sanzioni disciplinari in base al Regolamento d’Istituto; c. agevola i rapporti fra docenti, genitori e alunni; d. propone l’adozione dei libri di testo; e. si riunisce, presieduto dal Dirigente Scolastico, con la sola presenza della componente docenti per deliberare le valutazioni periodiche, intermedie e finali. 5. Comitato Tecnico-Scientifico Il Comitato Tecnico Scientifico, è l’organismo propositivo e di consulenza dell’Istituto. Esso è composto da membri di diritto (il Dirigente Scolastico o un suo delegato e n° 4 docenti) e membri rappresentativi (n° 4 in rappresentanza degli ordini professionali e del mondo imprenditoriale) ed agisce in stretta collaborazione con gli altri organi dell’Istituto esercitando una funzione consultiva generale in ordine all’attività di programmazione, alla innovazione didattica e formulando proposte e pareri al Collegio dei docenti ed al Consiglio d’Istituto. 6. Ufficio Tecnico L’Ufficio Tecnico è un organismo amministrativo e di coordinamento delle tecnologie e degli strumenti didattici e, come tale: è responsabile della gestione degli acquisti e della manutenzione delle strutture e degli strumenti dell’Istituto; è strumento essenziale della funzionalità del sistema dei laboratori e della ristrutturazione didattica complessiva; agisce in raccordo con le indicazioni didattiche dei Dipartimenti; monitora la qualità delle attrezzature, aggiornando le conoscenze relative all’evoluzione tecnologica; cura la funzionalità dei laboratori, delle strumentazioni audiovisive e multimediali avvalendosi della collaborazione dei Responsabili dei laboratori e degli assistenti tecnici. 7. Comitato di valutazione. E’ convocato dal Dirigente Scolastico alla conclusione dell’anno di formazione e del periodo di prova dei docenti immessi in ruolo e formula pareri per la loro conferma in ruolo PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 95 8. Assemblee degli studenti. Di classe e d’Istituto, gestite autonomamente dagli studenti, costituiscono occasione di partecipazione ai problemi della scuola e della società. Vi possono assistere il Dirigente e i docenti che lo desiderino. Non possono aver luogo nei trenta giorni precedenti la fine dell’anno scolastico. Sono di 2 tipi: a) Assemblea di classe: gli studenti di ogni classe hanno diritto di riunirsi per due ore ogni mese, in orario di lezione. L’autorizzazione va richiesta al Dirigente Scolastico dai rappresentanti di classe, i quali devono comunicare il giorno e le ore, unitamente all’ordine del giorno di discussione. Non può essere tenuta sempre nello stesso giorno della settimana. La sorveglianza degli studenti è affidata al docente in servizio nell’ora in cui si svolge. b) Assemblea d’Istituto: tutti gli studenti dell’Istituto hanno diritto di riunirsi una volta al mese ad eccezione dell’ultimo mese di lezione, dalla terza ora in poi. Può essere richiesta la convocazione da parte del Comitato studentesco o da almeno il 10% degli alunni della scuola. Alle Assemblee d’Istituto svolte durante l’orario delle lezioni, e in numero non superiore a 4, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici che deve essere autorizzata dal Consiglio d’Istituto. La data di convocazione e l’ordine del giorno devono essere presentati al Dirigente Scolastico almeno 5 giorni prima. La sorveglianza degli studenti è affidata ai docenti delegati dal D.S. 9. Comitato Studentesco. È composto dai rappresentanti di classe degli studenti e dai rappresentanti della componente studentesca del Consiglio di Istituto per preparare le assemblee di Istituto e collaborare con la Dirigenza per gestirne lo svolgimento. 10. Assemblee dei genitori. I genitori degli studenti possono riunirsi in assemblee, di classe o d’Istituto. I rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe possono costituire un Comitato dei genitori. Qualora le assemblee si svolgano nei locali dell’Istituto, la data e l’orario di svolgimento di ciascuna assemblea devono essere concordati con il D.S. L’Assemblea si svolge fuori dell’orario delle lezioni. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 96 CAPITOLO II – NORME GENERALI PER IL PERSONALE Art. 1 - L’Istituzione scolastica rientra nel comparto della Pubblica Amministrazione e costituisce pertanto servizio di pubblica utilità. I beneficiari di tale servizio sono gli utenti. Tutto il personale della Pubblica Amministrazione è erogatore e garante del servizio pubblico e, nei limiti e nelle norme previsti dai CCNL e dalla legislazione vigente, è tenuto ad essere a disposizione di tale servizio secondo i criteri di efficacia, efficienza, ottimizzazione; Art. 2 - Tutto il personale della scuola, ha il dovere di rendersi testimone ed esempio, nell’agire e nell’adempimento dei compiti del ruolo e della funzione, dello spirito del dovere di “pubblico servizio”; in particolare ciò vale per i docenti, in quanto educatori e formatori di futuri cittadini e di future professionalità; Art. 3 REGISTRAZIONE DELLA PRESENZA - E’ fatto obbligo al personale ATA di utilizzare il marcatempo per tutto l’orario di servizio antimeridiano e straordinario e al personale docente di documentare la presenza apponendo firma su apposito fogli. I docenti hanno altresì l’obbligo di registrare le ore di supplenza in sostituzione dei colleghi assenti, come pure le attività relative alla flessibilità oraria; i coordinatori di classe devono trascrivere su apposito registro il recupero della flessibilità oraria della classe; Art. 4 RITARDI - Il ritardo da parte dei docenti nell’assumere servizio al mattino o nel puntuale alternarsi nelle classi secondo l’orario settimanale delle lezioni configura inadempienza agli obblighi di vigilanza e compromissione della sicurezza degli alunni, così come la non osservanza del regolamento sulle uscite; Art. 5 ASSENZE - Le assenze per malattia devono essere giustificate direttamente dal medico di base attraverso certificazione telematica il giorno stesso dell’inizio della malattia; Art. 6 - I docenti che riscontrassero di essere privi di classe e i docenti di sostegno privi dell’alunno loro assegnato devono comunicarlo immediatamente ai collaboratori del Dirigente al fine di poter essere assegnati, se necessario, ad altro servizio relativo alla funzione docente; Art. 7 - I docenti che hanno ore a disposizione per completamento orario cattedra devono rimanere in istituto nelle ore a disposizione indipendentemente dall’avvenuta comunicazione di impegno ed indipendentemente dalla firma apposta o meno sul registro delle sostituzioni; la mancata presenza in Istituto è considerata allontanamento non giustificato dal servizio relativo alla funzione docente; Art. 8 ASSENZE DEGLI ALUNNI Le assenze e i ritardi degli alunni devono essere registrati scrupolosamente ogni giorno dal docente della prima ora; i coordinatori o i docenti dell’ora che non effettuano la verifica e la registrazione cartacea vengono meno agli obblighi contrattuali di funzione; Art. 9 VIGILANZA DA PARTE DEI DOCENTI - Fa parte degli obblighi di servizio dei docenti quello di vigilare sugli alunni durante l’esercizio delle attività scolastiche. Durante l’esercizio delle attività didattiche il responsabile della vigilanza sugli alunni è il docente assegnato a quella classe in quella scansione temporale Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni i docenti sono tenuti ad essere presenti 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. Per assicurare la continuità della vigilanza, i docenti devono effettuare gli spostamenti ai cambi dell’ora con la massima tempestività; coloro che entrano in servizio a partire dalla seconda PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 97 ora in poi o che abbiano avuto un’ora “libera” dalla docenza sono tenuti a farsi trovare davanti all’aula dove terranno lezione. I docenti di tutte le classi, in servizio nelle ore antecedenti le pause di socializzazione, dovranno trattenersi nelle classi stesse per effettuare la vigilanza e inoltre dovranno vigilare affinché nessun estraneo, a qualsiasi titolo, entri nei locali dell’Istituto se non autorizzato preventivamente dal Dirigente Scolastico Art. 10 VIGILANZA DA PARTE DEI COLLABORATORI SCOLASTICI – All’inizio della mattinata, si dispone che presso l’ingresso di ciascuna sede, sia presente un collaboratore scolastico (in genere quello di turno alla reception) che presta la dovuta vigilanza sugli alunni. I Collaboratori scolastici che non dovessero essere presenti al piano e al plesso assegnato per l’espletamento dei loro compiti secondo l’orario di servizio e le mansioni stabilite, si rendono gravemente responsabili di mancato adempimento agli obblighi di funzione e alle norme elementari di vigilanza e sicurezza ai piani e delle classi; Per assicurare la continuità della vigilanza sugli alunni durante il cambio di turno dei docenti, i collaboratori scolastici devono favorire l’avvicendarsi degli insegnanti, accertandosi di eventuali ritardi o assenze del personale docente presso gli uffici dei Collaboratori del Dirigente Scolastico, ai quali hanno anche il dovere di segnalare tempestivamente ogni altra anomalia. Durante le pause di socializzazione i collaboratori scolastici sorveglieranno, oltre al corridoio e /o l’atrio di competenza, anche i bagni. Al termine delle lezioni si dispone che il collaboratore scolastico di turno alla reception provveda all’apertura del cancello pedonale esterno e delle porte di uscita dell’edificio scolastico per consentire l’uscita degli studenti dalla scuola nel rispetto delle norme di sicurezza. Art. 11 SERVIZIO DI PORTINERIA O RECEPTION - Il collaboratore scolastico addetto alla reception, durante l’ingresso e l’uscita degli alunni dall’edificio scolastico, avrà cura di prestare la massima attenzione affinché l’afflusso e il deflusso degli studenti avvenga in modo tranquillo e regolare. E’, altresì, tenuto a sorvegliare costantemente l’ingresso dell’edificio o, laddove non sia possibile una sorveglianza costante, a provvedere a mantenerlo chiuso onde evitare che le persone non autorizzate possano introdursi negli ambienti scolastici; deve, pertanto, sempre accertarsi che si tratti di docenti, personale della scuola, genitori degli alunni o altra utenza esterna autorizzata: allievi (per le lezioni e le attività complementari), genitori (accesso consentito soltanto per prelevare i figli, per colloqui con i docenti o per rivolgersi agli Uffici – Presidenza o Vice presidenza nel loro orario di ricevimento o a seguito di appuntamento), fornitori (per contatti con il Direttore S.G.A., per consegne, per la manutenzione degli impianti). Per quanto riguarda coloro che devono accedere agli uffici di segreteria, il collaboratore scolastico addetto alla reception, permetterà loro di entrare solo negli orari di apertura al pubblico; nel caso si presentino prima della fascia oraria stabilita, è compito del collaboratore invitare gli interessati a ritornare in orario di ricevimento. Nel caso, invece, si presentino dopo l’orario di apertura al pubblico, si chiederà loro gentilmente di tornare nella giornata di ricevimento successiva. In caso di insistenza da parte dell’utenza esterna ad accedere comunque nei locali dell’Istituto senza “giusta causa”, l’addetto alla reception farà accomodare la persona nell’atrio e la stessa potrà accedere agli spazi scolastici solo dopo aver avuto l’autorizzazione del Dirigente o, in sua assenza, del collaboratore vicario. Il collaboratore scolastico addetto alla reception dovrà prontamente segnalare al Dirigente o alla Vicepresidenza qualsiasi rilevazione di un pericolo, sia esso costituito da persone o situazioni particolari, che possa arrecare pregiudizio al regolare svolgimento delle attività didattiche. L’addetto alla reception riceve tutta la posta indirizzata all’Istituto e la consegna alla Presidenza; egli ha altresì a disposizione, per dare informazioni generali ad eventuali utenti, i depliant informativi predisposti dall’Istituto. Non è compito del collaboratore scolastico in servizio in portineria addentrarsi in più specifiche indicazioni che riguardino le attività didattiche PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 98 o di gestione degli studenti. A questo scopo l’addetto alla reception è tenuto ad invitare l’utenza esterna a rivolgersi all’Ufficio del collaboratore vicario. Art. 12 SERVIZIO DI CENTRALINO - Il collaboratore scolastico addetto alla reception dell’Istituto, svolge anche il servizio di centralino. Rispondendo al telefono egli deve subito indicare all’interlocutore che è in comunicazione con l’Istituto di istruzione superiore “Leopoldo Pirelli”, cercando con tono cortese ed educato, di metterlo a proprio agio ed invitandolo ad esprimere il motivo della telefonata. In secondo luogo, egli è tenuto a svolgere una prima opera di filtraggio telefonico, fornendo informazioni e chiarimenti di tipo generale e pubblico (cioè diffusi attraverso note ufficiali dell’Istituto, pubblicati all’albo e/o sul sito della scuola). Per indicazioni di tipo amministrativo o didattico più specifiche, il centralinista dovrà passare inizialmente la telefonata all’ufficio del protocollo/affari generali o, laddove lo ritenga opportuno, agli assistenti amministrativi competenti, o al collaboratore Vicario. Art. 13 PARCHEGGIO - Per quanto concerne l’area parcheggio esterna, il Dirigente Scolastico può autorizzare, all’inizio dell’anno scolastico, solo per la sede di via Rocca di Papa, l’accesso nel cortile della scuola esclusivamente al personale in servizio nell’istituto, previa attribuzione di un apposito contrassegno che deve essere esposto e ben visibile all’interno degli autoveicoli e/o sulle motociclette. Tale autorizzazione sarà rilasciata dal D.S. per un massimo di tre veicoli tra auto e motociclette, previa compilazione di apposita richiesta da ritirarsi presso l’ufficio Protocollo dove il contrassegno potrà essere successivamente ritirato. I conducenti dovranno entrare e/o uscire a velocità ridotta e prestando attenzione a non creare situazioni di pericolo. I mezzi non possono assolutamente essere parcheggiati davanti alle uscite di sicurezza, ai cancelli e agli spazi riservati. L’Amministrazione non risponde in nessun caso di eventuali furti o danni ai veicoli parcheggiati all’interno, anche se autorizzati. I veicoli sprovvisti di autorizzazione verranno rimossi ad esclusive spese del proprietario del veicolo stesso. Qualunque violazione alle disposizioni sopra indicate potrà costituire motivo di revoca dell’autorizzazione. Art.14 USO DEI CELLULARI - L’uso del telefono cellulare è severamente vietato durante l’orario di servizio a tutto il personale, docente e non docente, secondo la normativa vigente. Art.15 FUMO - E’ altresì fatto divieto a tutto il personale di fumare nelle aule, negli uffici e in tutte le aree comuni interne, come pure in quelle esterne delimitate dal perimetro delle mura di cinta dell’edificio scolastico così come previsto dalla normativa vigente. Coloro i quali contravverranno al predetto divieto (DOCENTI, PERSONALE ATA, ESPERTI ESTERNI, GENITORI, chiunque sia occasionalmente presente nei locali dell’Istituto), saranno sanzionati con il pagamento di MULTE. Si ricorda che la violazione della normativa sul divieto di fumo costituisce condotta disciplinarmente perseguibile attraverso l’esercizio dell’azione disciplinare. Il divieto suddetto è esteso anche alle sigarette elettroniche. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 99 CAPITOLO III- DIRITTI DEGLI STUDENTI Art. 1 – DIRITTI DEGLI STUDENTI. Gli studenti devono essere rispettati nella loro dignità di persone. 1. Hanno diritto, singolarmente o associandosi, a manifestare liberamente il proprio pensiero anche tramite la diffusione di materiali e l’affissione di documenti nella bacheca riservata alle loro comunicazioni, purché provvisti di dati identificativi dell’alunno che li espone e previa autorizzazione del D.S. o dei suoi collaboratori 2. Hanno diritto alla riservatezza, nel rispetto della normativa vigente. 3. Possono organizzare incontri, previa autorizzazione del Consiglio d’Istituto e/o del D.S., e svolgere iniziative all’interno della scuola. 4. Hanno diritto ad esprimere la loro opinione in merito a una decisione che riguardi l’organizzazione della scuola. 5. Hanno diritto di conoscere gli obiettivi trasversali, educativi e didattici, i tempi e le modalità di svolgimento delle unità didattiche e dei moduli, i criteri adottati nelle valutazioni, il livello del proprio rendimento scolastico e, con congruo preavviso, la data di somministrazione delle prove scritte e delle prove oggettive di profitto. 6. Hanno diritto che si eviti il sovrapporsi di più prove, scritte e oggettive, nell’arco delle ore di lezione di una stessa giornata. 7. Hanno diritto di prendere visione della correzione delle prove di verifica entro il termine massimo di 15 giorni dalla somministrazione e, comunque, anteriormente alla verifica successiva. 8. Hanno diritto che la scuola organizzi attività di stage professionali e linguistici e attività laboratoriali Art. 2 – ATTIVITA’ DI ACCOGLIENZA Entro le prime 2 settimane di inizio delle lezioni, la scuola promuove attività di accoglienza dei nuovi studenti, presenta lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Piano dell’Offerta Formativa, il Regolamento d’Istituto e il Patto Educativo di Corresponsabilità. Altresì, ai fini della socializzazione, sono promosse nelle singole classi, col supporto dei tutor, attività di brain storming e discussione guidata su tematiche legate alla promozione della cittadinanza attiva. Tali attività sono contemplate anche nei protocolli di istituto Accoglienza Alunni Stranieri e B.E.S. (Bisogni Educativi Speciali) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 100 CAPITOLO IV - DOVERI DEGLI STUDENTI Art. 1 – COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI. All’interno e nell’ambito dell’edificio scolastico è d’obbligo un linguaggio e un comportamento corretto nel segno del rispetto delle persone, delle strutture, delle attrezzature e dell’ambiente. Gli studenti sono tenuti ad osservare rigorosamente le disposizioni di sicurezza previste dalla normativa vigente. Art. 2 – DIVIETO DI FUMARE. Gli studenti, come tutte le componenti scolastiche, devono rispettare nei locali interni dell’Istituto, e negli spazi esterni di pertinenza dello stesso le norme sul fumo previste dalla legislazione vigente. Art.3 – INGRESSO AUTOMOBILI, MOTORINI E BICICLETTE. 1. Agli studenti è vietato l’ingresso con automobili, motorini e biciclette: tutti i mezzi dovranno essere parcheggiati all’esterno dell’istituto. Art. 4 – ENTRATA NELL’ISTITUTO. 1. Gli studenti entrano nella scuola nei 5 minuti che precedono l’ora di inizio delle lezioni. 2. Gli studenti che arrivano entro i 10 minuti successivi all’orario di inizio delle lezioni possono essere ammessi in classe dal docente della prima ora, che lo annoterà sul registro di classe. 3. Oltre il suddetto termine gli studenti possono essere ammessi in classe all’inizio della seconda ora di lezione dal docente dell’ora che lo annoterà sul registro di classe. 4. Gli ingressi in 2^ ora possono raggiungere il numero massimo di 10 nell’intero anno scolastico. Superato tale tetto, il Docente Coordinatore lo annoterà sul registro e i collaboratori del D.S. provvederanno a convocare tempestivamente i genitori per un colloquio. Qualora uno studente si presenti nuovamente alla 2^ ora, non sarà ammesso in classe. 5. Gli alunni pendolari che abitano in zone della città situate al di fuori del Raccordo Anulare o comunque in zone difficilmente raggiungibili possono chiedere un permesso permanente di entrata posticipata, che deve essere comunque autorizzata dall’Ufficio di Presidenza, per un’ulteriore tolleranza di 5 minuti. Art.5 – ORE INTERMEDIE. 1. Gli studenti devono rimanere in aula al cambio dell’ora. 2. I permessi di uscita dalle aule, in via eccezionale, debbono riguardare solo un alunno per volta e possono essere autorizzati per un tempo molto breve. Art.6 – PAUSE DI SOCIALIZZAZIONE. 1. Durante le 2 pause di socializzazione gli studenti possono accedere al cortile antistante i campi sportivi e consumare le merende qui o nei corridoi; è proibito entrare in palestra e nei laboratori con panini o bevande dopo la pausa di socializzazione. 2. Al termine della pausa, gli studenti devono rientrare immediatamente in aula. 3. Gli alunni, la cui uscita dall’Istituto è prevista al termine della 5^ ora di lezione, e quindi alla fine della 2^ pausa di socializzazione, non possono assolutamente scendere nell’atrio anche per evitare pericolosi affollamenti. La trasgressione di tali norme d’uscita prevede severe sanzioni disciplinari. Art.7 – USCITE ANTICIPATE. 1. Gli studenti possono lasciare la scuola prima del termine delle lezioni solo eccezionalmente, per comprovati motivi, su richiesta del genitore o dell’esercente la potestà che si presentano a scuola in caso di alunno minorenne, o su richiesta sottoscritta su apposito modulo, in caso di alunno maggiorenne. 2. Gli studenti che vogliano usufruire di un’uscita anticipata dovranno comunque frequentare le lezioni del mattino per non meno di 4 ore. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 101 3. La richiesta di uscita anticipata dovrà essere presentata su apposito modulo, che sarà firmato dal docente dell’ora di uscita, controfirmato dal D.S. o dai collaboratori del D.S. che comunque dovranno autorizzarla. 4. Il Docente Coordinatore di classe controllerà che non si verifichi un abuso di tale concessione. Art. 8 – ASSENZE. 1. L’assenza dalle lezioni deve sempre essere giustificata, il giorno della ripresa delle lezioni, all’insegnante della prima ora di lezione che provvederà ad annotarlo sul registro di classe. 2. Eccezionalmente, e in casi non ricorrenti, è consentita l’ammissione dell’alunno senza giustificazione, purché il giorno successivo la presenti. 3. Dopo 5 giorni di assenza consecutiva è necessario esibire anche il certificato del medico curante. 4. Tutte le assenze devono essere registrate e controllate. 5. Il Docente Coordinatore di classe segnala tempestivamente alle famiglie assenze e ritardi ripetuti e/o non giustificati. 6. Ogni assenza di tipo collettivo si configura come assenza ingiustificata. Art. 9 – RISPETTO DEGLI SPAZI. 1. Le strutture, gli spazi e le attrezzature della comunità scolastica – che si intende estesa anche fuori dell’edificio scolastico quando si effettuano visite e viaggi di istruzione, stages, ecc.devono essere rispettate dagli studenti nella loro integrità e preservate da danneggiamenti. 2. Eventuali danni potranno essere addebitati ai singoli studenti e/o alle classi responsabili che dovranno risponderne secondo le norme stabilite nel regolamento di disciplina. 3. Il Docente dell’ ultima ora avrà cura di controllare che l’aula e le suppellettili siano lasciate in condizioni accettabili. Art. 10 – USO DEI TELEFONI CELLULARI. L’utilizzo di telefono cellulare, smartphone, iphone, i-pod, i-pad e qualsiasi dispositivo multimediale è severamente proibito durante le lezioni, così come, in classe e, in generale nella scuola, non si possono usare lettori musicali, carte da gioco o materiale non attinente all’attività scolastica. Il divieto di utilizzo del cellulare durante le ore di lezione risponde ad una generale norma di correttezza, perché l’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici e multimediali rappresenta un elemento di distrazione, sia per chi lo usa, sia per i compagni e – dunque - costituisce un’infrazione disciplinare e influisce sul voto finale relativo al comportamento. Si precisa, inoltre, che l’uso improprio delle apparecchiature di cui sopra e, nello specifico, finalizzato alla pubblicazione su siti web o social network, costituisce reato perseguibile penalmente. Nei confronti degli studenti trasgressori, nel caso in cui l’utilizzo dell’apparecchiatura sia reiterato o finalizzato all’inganno e alla truffa (uso durante lo svolgimento di compiti in classe o/e di interrogazioni), oltre al sequestro ed alla nota di biasimo, saranno irrogate severe sanzioni disciplinari, decise in apposito Consiglio di classe nel rispetto dei principi previsti dal presente Regolamento. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 102 CAPITOLO V. REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Art. 1 – DISCIPLINA. Partendo dalla premessa che: 1. L’apparato normativo di carattere disciplinare deve disporre di procedure condivise tra le componenti della comunità educante, tra la scuola e la famiglia, in particolare la sottoscrizione del Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in modo dettagliato diritti e doveri nel rapporto tra l’Istituto e le famiglie degli studenti. 2. la sanzione disciplinare ha sempre una funzione educativa e deve rafforzare la possibilità di recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale e, in generale, a vantaggio della comunità scolastica (art. 4 comma 2 del D.P.R. n. 235 del 2007); 3. la sanzione disciplinare deve tener conto della situazione personale dello studente ma anche della gravità dei comportamenti; 4. nell’irrogazione delle sanzioni occorre ispirarsi al principio della gradualità; 5. le sanzioni sono sempre temporanee e devono essere ispirate, per quanto possibile, alla riparazione del danno; 6. la sanzione deve specificare in modo chiaro le motivazioni che hanno resa necessaria l’irrogazione della stessa, tanto più se la sanzione è grave, il Regolamento individua le seguenti tipologie di mancanze disciplinari, procedure, sanzioni, organi competenti ad irrogarle e misure accessorie alle sanzioni (art. 4 comma 5 ultimo capoverso Statuto delle studentesse e degli studenti): MANCANZE DISCIPLINARI PROCEDURA SANZIONI DISCIPLINARI ORGANO COMPETENTE Coordinatore di classe e Collaboratore del D.S. Coordinatore di classe e Collaboratore del D.S. Docente in orario e Collaboratore del D.S. Docente in orario, coordinatore di classe e Collaboratore del D.S. Assenze e/o ritardi non giustificati Comunicazione ai genitori Ammonizione scritta Frequenza irregolare alle lezioni dovuta a negligenza Comunicazione ai genitori Ammonizione scritta Rientro in ritardo in aula, in laboratorio o in palestra Mancanza di rispetto della pulizia degli ambienti scolastici (aule, laboratori, bagni, palestre, locali interni e area cortilizia) o uso improprio dei bagni Infrazione alle norme che regolano il parcheggio Essere sprovvisti in modo reiterato di libro di testo, di materiale didattico, di abbigliamento per l’Educ. Fisica e di tutto ciò che è indispensabile all’attività didattica Comunicazione ai genitori Ammonizione scritta Comunicazione ai genitori Ammonizione scritta Comunicazione ai genitori Ammonizione scritta Collaboratore del D.S. Comunicazione ai genitori Ammonizione scritta Docente in orario e Collaboratore del D.S. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA MISURE ACCESSORIE ALLE SANZIONI DISCIPLINARI 103 Avere il cellulare in mano o sul banco 1° volta 2° volta Richiamo verbale Nota sul registro di classe Nota sul registro di classe controfirmata dal DS Adozione di provvedimenti disciplinari Nota sul registro di classe controfirmata dal DS Ritiro della verifica e valutazione gravemente insufficiente della stessa. Adozione di provvedimenti disciplinari Ammonizione scritta Docente Docente Docente in orario e Collaboratore del D.S. Sospensione visite e/o viaggi di istruzione Comunicazione ai genitori Ammonizione scritta Comunicazione ai genitori Ammonizione scritta Sospensione visite e/o viaggi di istruzione Comunicazione ai genitori Ammonizione scritta Docente in orario e Collaboratore del D.S. Docente in orario e Collaboratore del D.S. Docente in orario e Collaboratore del D.S. Comunicazione ai genitori Ammonizione scritta Docente in orario e Collaboratore del D.S. Il docente coordinatore di classe convoca i genitori e riferisce al Consiglio di Classe Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio di Classe Ammonizione scritta e convocazione dei genitori Docente in orario e Collaboratore del D.S. Ammonizione scritta e, se l’azione è ripetuta, 1 o più gg. Di allontanamento dalla comunità scolastica e convocazione dei genitori Consiglio di classe 3° volta Uso reiterato. Comunicazione alla Famiglia Parlare al cellulare all’interno dell’aula Usare il cellulare durante una verifica scritta Utilizzo del tel. cellulare, di lettori musicali, di carte da gioco o altro durante le lezioni e uso improprio e non autorizzato del computer (Internet, videogiochi, ecc.) nei lab. di Informatica Copiatura di compiti ed esercitazioni con mezzi tecnologici Schiamazzi, urla e altro all’interno dell’Istituto Allontanarsi dall’aula, dal laboratorio, dalla palestra senza autorizzazione Sosta non autorizzata e reiterata in ambienti inter-ni o esterni all’ edificio scolastico non deputati alla didattica durante le lezioni Reiterate assenze collettive Gravi episodi di violazione del regolamento di istituto durante lo svolgimento delle lezioni e/o le pause di socializzazione Sequestro del telefonino e comunicazione ai genitori PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Consiglio di classe Consiglio di classe Consiglio di classe Consiglio di classe Produzione di elaborati che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica sugli episodi verificatisi Oppure Sospensione visite 104 Furto * Allontanamento arbitrario dall’edificio scolastico * Uso di termini volgari e offensivi tra alunni, nei confronti dei docenti e del personale non docente, con particolare riferimento a termini riferiti a differenza razziali, di genere o di intento discriminatorio * Arrecare danno all’arredo scolastico, alle attrezzature e alle strumentazioni * Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio di Classe Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio di Classe Comunicazione ai genitori 1 o più gg. di allontanamento dalla comunità scolastica e convocazione dei genitori 1 o più gg. Di allontanamento dalla comunità scolastica e convocazione dei genitori 1 o più gg. Di allontanamento dalla comunità scolastica e convocazione dei genitori Consiglio di classe Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio di Classe 1 o più gg. di allontanamento dalla comunità scolastica e convocazione dei genitori. Risarcimento del danno Consiglio di classe Alterazione del libretto delle giustificazioni * Comunicazione ai genitori Introduzione a scuola di oggetti pericolosi e contundenti * Il docente coordinatore di classe convoca i genitori e riferisce al Consiglio di Classe Uso improprio di Internet con diffusione di scritte e/o immagini non autorizzate della o sulla scuola; uso di cellulare ed apparecchi per la Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio di Classe PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Consiglio di classe Consiglio di classe e/o viaggi di istruzione Frequenza di corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale in ore non curricolari Frequenza di corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale in ore non curricolari Sospensione visite e/o viaggi di istruzione Attività di pulizia o di piccola manutenzione nei locali della scuola Oppure 1 o più gg. Di allontanamento dalla comunità scolastica e convocazione dei genitori. 1 o più gg. Di allontanamento dalla comunità scolastica e convocazione dei genitori. Consiglio di classe Allontanamento fino a 15 gg. Consiglio di classe Consiglio di classe Attività di segreteria Oppure Sospensione visite e/o viaggi di istruzione Sospensione visite e/o viaggi di istruzione Frequenza di corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale in ore non curricolari oppure Produzione di elaborati che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica sugli episodi verificatisi Attività di manutenzione nei laboratori di Informatica 105 riproduzione delle voci e delle immagini o di macchine fotografiche per riprodurre atti e fatti verificatesi all’interno della classe * Introduzione nell’Istituto di sostanze stupefacenti e alcolici * Offesa alle religioni, alla morale e alle Istituzioni * Ricorso alla violenza con percosse e lesioni personali * Danneggiamento doloso e violazione intenzionale delle norme di sicurezza * Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio di Classe Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio di Classe Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio di Classe Allontanamento fino a 15 gg. Consiglio di classe Allontanamento fino a 15 gg. Consiglio di classe Allontanamento fino a 15 gg. Consiglio di classe Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio di Classe Allontanamento fino a 15 gg. Consiglio di classe Frequenza di corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale in ore non curricolari Frequenza di corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale in ore non curricolari Frequenza di corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale in ore non curricolari oppure Produzione di elaborati che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica sugli episodi verificatisi Frequenza di corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale in ore non curricolari oppure Atti di bullismo * Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio di Classe PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Allontanamento fino a 15 gg. Consiglio di classe Produzione di elaborati che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica sugli episodi verificatisi Frequenza di corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale in ore non curricolari oppure Produzione di elaborati che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica sugli episodi verificatisi 106 Occupazione degli edifici e degli spazi della struttura scolastica * Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio di Istituto Allontanamento per un periodo superiore a 15 gg. Consiglio di Istituto Reati di natura sessuale o che violino la dignità e il rispetto della persona * Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio d’Istituto Allontanamento per un periodo superiore a 15 gg. Consiglio d’Istituto Creare concrete situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone * Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio d’Istituto Allontanamento fino al termine dell’anno scolastico Consiglio d’Istituto Recidiva nel creare concrete situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone * Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio d’Istituto Allontanamento fino al termine dell’anno scolastico Consiglio d’Istituto Nei periodi di allont. Sup.ai 15 gg., la scuola promuove –in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziariaun percorso di recupero educativo mirato al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica Recidiva nei casi di violenza privata, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale o che violino la dignità e il rispetto della persona * Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio d’Istituto Allontanamento fino al termine dell’anno scolastico Consiglio d’Istituto Non sono esperibili interventi per un reinserimento PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Frequenza di corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale in ore non curricolari oppure Produzione di elaborati che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica sugli episodi verificatisi Nei periodi di allont. Sup.ai 15 gg., la scuola promuove –in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziariaun percorso di recupero educativo mirato al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica Nei periodi di allont. Sup.ai 15 gg., la scuola promuove –in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziariaun percorso di recupero educativo mirato al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica 107 Casi più gravi del punto precedente * Il D.S. accerta la gravità dell’infrazione e convoca il Consiglio d’Istituto Esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all’Esame di Stato Consiglio d’Istituto Non sono esperibili interventi per un reinserimento * Tali fatti devono risultare verosimilmente e ragionevolmente accaduti indipendentemente dagli autonomi e necessari accertamenti che, anche sui medesimi fatti, saranno svolti dalla magistratura inquirente e definitivamente acclarati con successiva sentenza del giudice penale. Ove infatti il fatto costituente mancanza disciplinare si configuri anche come reato in base all’ordinamento penale, il D.S. è tenuto alla presentazione di denuncia all’Autorità giudiziaria in applicazione dell’art. 361 del C.P. Art. 2 – ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALLA SOSPENSIONE Per un periodo equivalente alla sanzione inflitta, su richiesta dello studente, la sospensione può essere convertita in semplici attività a favore della comunità scolastica che prevedano di affiancare il personale scolastico in attività inerenti la biblioteca, la custodia e la pulizia dei locali, nonché il ripristino dello stato originario degli arredi danneggiati . Art. 3 – IMPUGNAZIONI 1. Lo sviluppo dei provvedimenti disciplinari deve garantire il “diritto di difesa” degli studenti ma anche la rapidità del procedimento. 2. Contro le sanzioni disciplinari sopra citate è ammesso ricorso da parte di studenti e/o genitori, entro 15 giorni, dalla comunicazione all’Organo di Garanzia della scuola (art. 5) che dovrà esprimersi entro i successivi 10 giorni. 3. La competenza a decidere sulle impugnazioni contro le violazioni dello Statuto spetta all’Organo di garanzia regionale che deve esprimere il proprio parere entro 30 giorni. Art. 4 - ORGANO DI GARANZIA 1. L’Organo di garanzia dell’Istituto è presieduto dal D.S. ed è composto da un docente designato dal Consiglio d’Istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori. 2. L’Organo di garanzia deve essere “perfetto” in prima convocazione, cioè le sue deliberazioni sono valide se sono presenti tutti i membri eletti, e può funzionare, in seconda convocazione, con valide deliberazioni, anche solo con i membri effettivamente partecipanti. 3. L’astensione di alcuno dei membri influisce sul conteggio dei voti. 4. Qualora non sia stato eletto il rappresentante dei genitori e/o degli alunni, per assicurare la presenza a tutte le componenti, faranno parte dell’organo di garanzia i rispettivi membri eletti nella Giunta. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 108 CAPITOLO VI - REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI Art. 1 - Composizione I Dipartimenti sono composti dai docenti, raggruppati per assi culturali, che rappresentano le varie discipline trasversalmente e ne indirizzano e sistematizzano le finalità nei diversi corsi di studio. Art. 2 - Compiti del Dipartimento a) definire il valore formativo dell’area disciplinare per assi culturali b) Individuare le conoscenze, le abilità e le competenze in uscita rispettivamente nel primo, secondo biennio e quinto anno, tenuto conto della specificità degli indirizzi c) definire gli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze d) indicare le linee guida delle programmazioni didattiche di classe e dei singoli docenti attraverso moduli integrati e) concordare e adottare nuove strategie di insegnamento secondo una didattica laboratoriale sulla base della ricerca-azione del gruppo f) definire i criteri della valutazione per competenze g) progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni : in ingresso e in uscita per il 1° e il 2° biennio h) progettare interventi di recupero e sostegno didattico i) proporre l’adozione di libri di testo , di sussidi e dei materiali didattici j) proporre percorsi formativi per una didattica disciplinare orientativa Art. 3 - Funzionamento del dipartimento Le riunioni dipartimentali si svolgono almeno in 4 momenti dell’anno scolastico: 1^ riunione per ASSI CULTURALI (prima dell’inizio delle attività didattiche): - definire gli obiettivi in termini di macroaree, partendo dalla definizione delle competenze e delle abilità per approdare alle conoscenze (settore economico e tecnologico) definire gli obiettivi in termini di conoscenze per approdare all’individuazione delle competenze (settore linguistico) individuare compiti in base alle seguenti competenze dei docenti: competenze organizzative, informatiche, giuridiche, valutative, ecc. progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni in ingresso e in uscita per il primo Biennio 2^ riunione (inizio attività didattiche): - operare le scelte didattiche che, in base all’analisi delle macroaree, definiscono le singole competenze delle varie discipline 3^ riunione individuali): - per ASSI CULTURALI (prima delle programmazioni dei CdC e di quelle analizzare le proposte dei moduli integrati interdisciplinari prodotti dai docenti creare un archivio ed una banca dati di proposte didattiche integrate fruibile dai docenti progettare interventi di recupero e sostegno didattico 4^ riunione per ASSI CULTURALI - proporre l’adozione di libri di testo , di sussidi e dei materiali didattici PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 109 - proporre percorsi formativi per una didattica disciplinare orientativa definizione dei livelli di apprendimento in base al profilo professionale Le sedute vengono verbalizzate; il verbale, una volta approvato e firmato dal coordinatore, viene inviato al Dirigente Scolastico e successivamente pubblicato sul sito dell’istituto. Art. 4 - Compiti del coordinatore a) d'intesa con il Dirigente scolastico presiede le riunioni del Dipartimento programmate dal Piano annuale delle attività b) collabora con la dirigenza e i colleghi c) nomina il segretario che provvederà alla verbalizzazione della seduta d) suddivide, ove lo ritenga necessario, il gruppo di lavoro dipartimentale in sottogruppi e) raccoglie la documentazione prodotta dal Dipartimento consegnandone copia al Dirigente Scolastico e mettendola a disposizione di tutti i docenti f) è punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di ciascun docente, garante del funzionamento, della correttezza e della trasparenza del dipartimento; g) su propria iniziativa o su richiesta motivata espressa dalla maggioranza dei docenti del dipartimento, può richiederne la convocazione PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 110 CAPITOLO VII - REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO - SCIENTIFICO ART. 1 – Natura giuridica del Comitato Tecnico Scientifico Il Comitato Tecnico Scientifico (C.T.S.) è l’organismo propositivo e di consulenza tecnica dell’I.I.S. “Leopoldo Pirelli”. Esso agisce in stretta collaborazione con gli altri organi dell’Istituto con particolare riguardo ai Dipartimenti ed opera secondo le regole della Pubblica Amministrazione. ART. 2 - Finalità del C.T.S. Il C.T.S. ha funzioni consultive e di proposta nei processi decisionali finalizzati alla elaborazione del piano dell’offerta formativa con particolare riferimento alle aree di indirizzo e alla progettazione degli spazi di autonomia e flessibilità. Opera per un reale ed efficace raccordo tra gli obiettivi educativi e formativi dell’istituto e le esigenze professionali del territorio, espresse dal mondo del lavoro e della ricerca. ART. 3 – Composizione del C.T.S. Il C.T.S. è un organo unico per tutti gli indirizzi presenti nella scuola. Il C.T.S. quale fattore di innovazione costituisce un valore aggiunto all’istituzione scolastica nella sua composizione e deve rispondere a criteri di flessibilità e funzionalità organizzativa. Pertanto il C.T.S. è composto da n. 9 componenti: membri interni - Il Dirigente Scolastico o un suo delegato che presiede le riunioni - n. 4 docenti individuati tra i referenti dei Dipartimenti, tra le Funzioni Strumentali e i docenti referenti dei singoli progetti, in base alle esigenze didattiche e organizzative membri esterni - n. 4 esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica. Alle riunioni del Comitato tecnico scientifico potranno, di volta in volta, partecipare esperti di altri settori che si rendesse necessario convocare per affrontare particolari tematiche. ART. 4 – Funzioni e compiti del C.T.S. Il Comitato: - analizza gli aspetti tecnici e scientifici dei piani di innovazione, agevolandone la traducibilità nella pratica didattica; - suggerisce adattamenti delle competenze in uscita al contesto territoriale ; - sostiene i progetti di alternanza scuola lavoro e altri progetti in partnership con il territorio; - sensibilizza il mondo del lavoro nel suo ruolo formativo nella costruzione del cittadino; - fa proposte per una offerta formativa pragmatica, che risponda concretamente ai bisogni reali; - è luogo della mediazione e snodo tra scuola e mondo del lavoro; - configura,secondo criteri di organicità, il raccordo fra esigenze del territorio e i learning outcomes. ART. 5 – Durata del C.T.S. Il Comitato tecnico scientifico ha durata triennale. ART. 6 - Convocazione del C.T.S. Il C.T.S. si riunisce per la programmazione, il monitoraggio in itinere, il consuntivo delle attività svolte e la previsione per l’anno successivo. Il C.T.S. viene convocato dal Dirigente Scolastico utilizzando anche strumenti elettronici, almeno cinque giorni prima della data fissata per la riunione. Nella convocazione deve essere indicato anche l’O.d.G. della seduta. Ciascun membro può proporre di inserire nell’ordine del giorno argomenti da discutere. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 111 Per ogni adunanza verrà redatto un verbale firmato dal Presidente e dal segretario che sarà effettuato di volta in volta a rotazione. Il contenuto del verbale verrà reso pubblico e le proposte del C.T.S. saranno inviate, a cura del Dirigente Scolastico, agli organismi interni della scuola cui sono indirizzate. ART. 7 – Monitoraggio e valutazione dell’operato del C.T.S. Il C.T.S. può dotarsi di un sistema di monitoraggio annuale delle sue azioni, servendosi di alcuni indicatori di qualità e di funzionamento: - Numero di riunioni durante l’anno; - Percentuale di presenze per ogni incontro; - Numero di richieste di pareri e/o di proposte espresse al C.T.S. da parte degli OO.CC. o dallo staff del Dirigente Scolastico (funzioni strumentali, collaboratori…); - Numero di pareri e/o di proposte accolte dagli OO.CC.; - Numero di contatti esterni procurati alla scuola con esito positivi. ART. 8 – C.T.S. Territoriale Il Dirigente Scolastico o un suo delegato in qualità di presidente del C.T.S. dell’Istituto può prendere parte ai C.T.S. territoriali o a quelli istituiti per filiere. ART. 9 – Disposizioni finali Il presente Regolamento viene deliberato dal Consiglio di Istituto e farà parte integrante del Regolamento d’Istituto, sentito il Collegio dei Docenti, ed assunto dal Comitato Tecnico Scientifico. Eventuali variazioni al presente regolamento verranno proposte dal C.T.S. e deliberate dal Consiglio di Istituto. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 112 CAPITOLO VIII – REGOLAMENTO DELL’UFFICIO TECNICO Visto il DPR 15 marzo 2010 n. 88 Vista la Direttiva ministeriale n. 57 del 15 luglio 2010 “linee guida degli Istituti Tecnici” Art. 1 L’UFFICIO TECNICO è un organismo amministrativo e di coordinamento delle tecnologie e strumenti didattici come tale: è responsabile della gestione degli acquisti e della manutenzione delle strutture e degli strumenti dell’Istituto è strumento essenziale della funzionalità del sistema dei laboratori e della ristrutturazione didattica complessiva, agisce in raccordo con le indicazioni didattiche dei Dipartimenti, monitora la qualità delle attrezzature aggiornando le conoscenze relative all’evoluzione tecnologica, cura la funzionalità dei laboratori, delle strumentazioni audiovisive e multimediali avvalendosi della collaborazione dei Responsabili dei laboratori, degli assistenti tecnici. Art. 2 Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico lavora in stretto coordinamento con il Dirigente Scolastico e i suoi collaboratori, fa parte del Servizio di Prevenzione e Sicurezza, si raccorda con il D.S.G.A. per gli aspetti amministrativi e contrattuali, è punto di riferimento per i Responsabili dei laboratori, gli Assistenti tecnici, per i Direttori di Dipartimento e le Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa, per i referenti di Commissioni, di progetti, del Comitato Tecnico Scientifico. Interviene nelle riunioni dello Staff del Dirigente quando all’O.d.g. ci sono da trattare argomenti di sua competenza. Art. 3 L’ufficio si occupa di rinnovare, organizzare e coordinare la strumentazione didattica dell’Istituto. Le richieste devono pervenire in forma scritta da parte dei responsabili dei laboratori entro il primo mese di scuola per permettere l’elaborazione del programma annuale. Nelle richieste devono figurare i riferimenti necessari all’identificazione del tipo di materiale, delle caratteristiche richieste, della motivazione, della destinazione d’uso e dell’eventuale urgenza. Art. 4 L’ufficio collabora con i docenti, ed in particolare con quelli preposti allo svolgimento delle esercitazioni pratiche nei vari laboratori, allo scopo di determinare le condizioni migliori per lo svolgimento in essi dell’attività didattica, pertanto: Funge da supporto ai responsabili di laboratorio, per individuare in ciascuna specializzazione le problematiche tecniche attinenti lo sviluppo dell’attività didattica. Tiene i rapporti con i docenti per l’informazione tecnica relativa a materiali ed apparecchiature da impiegare nelle esercitazioni, con particolare riguardo ai problemi di ordine didattico. Promuove le riunioni con i docenti addetti ai laboratori per determinare un migliore uso degli stessi. Promuove lo sviluppo delle aree tecniche, suggerendo innovazioni tecnologiche e stimolando allievi e colleghi alla ricerca ed alla collaborazione. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 113 CAPITOLO IX- REGOLAMENTO VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE Art. 1 – VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE 1. I viaggi e le visite di istruzione rappresentano momenti curricolari della vita della scuola. 2. I viaggi e le visite vanno effettuati entro e non oltre il 30 Aprile di ogni anno. 3. I viaggi di istruzione sono proposti dal Collegio Docenti che ne stabilisce i criteri didattici deliberati dal Consiglio d’Istituto, il quale a sua volta ne fissa, ad inizio anno scolastico, i criteri generali di organizzazione e di spesa; sono programmati dal Consiglio di Classe, coordinati ed organizzati dal Referente dei viaggi. 4. Il Consiglio di Classe, oltre a deliberare il viaggio, designerà un docente che collaborerà con il Referente dei viaggi che prepara un Progetto didattico con allegati gli obiettivi e l’itinerario, condivisi dagli alunni prima dell’effettuazione dello stesso ed elabora la relazione conclusiva. 5. Gli accompagnatori della classe, da scegliersi preferibilmente tra i docenti della classe stessa, sono designati dal Dirigente Scolastico. 6. Possono effettuare il viaggio le classi che hanno un’adesione di almeno i 2/3 degli alunni. 7. L’eventuale quota messa a disposizione dalla scuola per situazioni di particolare difficoltà viene deliberata in sede di Consiglio d’Istituto. 8. Le visite didattiche vanno programmate dal Consiglio di Classe, richieste con almeno 7 giorni di anticipo su apposito modulo dal docente accompagnatore che provvederà a far firmare dai genitori e dagli alunni della classe interessata l’autorizzazione a partecipare alla visita. 9. Il Docente Coordinatore di classe vigilerà affinché le visite didattiche non superino il numero di 6 per ogni classe, non ricadano nello stesso giorno e, preferibilmente, nello stesso periodo dell’anno, e non riguardino sempre le stesse discipline. 10. Le visite didattiche sono sempre autorizzate dal D.S. 11. Le visite didattiche ed i viaggi di istruzione possono essere revocati in qualsiasi momento per motivi disciplinari. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 114 CAPITOLO X- REGOLAMENTO UTILIZZO DEI LABORATORI Art. 1 – USO DEI LABORATORI 1. I laboratori dell’Istituto sono patrimonio comune; pertanto il rispetto e la tutela delle attrezzature sono condizioni indispensabili per il loro utilizzo e per mantenere l’efficienza del laboratorio stesso. Atti di vandalismo o di sabotaggio verranno perseguiti nelle forme previste, compreso il risarcimento degli eventuali danni arrecati. 2. L’ingresso e l’uscita dal laboratorio sono consentiti soltanto in presenza dell’Assistente Tecnico. In caso di assenza dell’A.T., il docente o l’I.T.P. possono ritirare la chiave del laboratorio in portineria firmando il ritiro e la relativa riconsegna. 3. E’ consentito ai Docenti l’utilizzo dei laboratori compatibilmente con l’orario degli stessi e previa autorizzazione dell’A.T. o del Docente responsabile. 4. Il Docente che svolge la lezione si assumerà la responsabilità del corretto utilizzo del locale e delle apparecchiature in dotazione. 5. Non è consentito l’uso del laboratorio agli alunni senza la sorveglianza di un Docente. 6. Chiunque acceda al laboratorio è responsabile delle attrezzature in uso. I Docenti che accompagnano le classi assegneranno ad ogni studente una postazione fissa per l’intero anno scolastico e consegneranno all’A.T. l’elenco con la sistemazione degli studenti. 7. Nessuno può caricare di propria iniziativa programmi e file sul disco rigido se non autorizzato dai responsabili di laboratorio e previo controllo dei programmi stessi da installare. Tutto il software ed i file non autorizzati che siano trovati sul computer verranno cancellati. A nessuno è permesso cancellare il software già installato. 8. Gli studenti saranno responsabili del computer loro assegnato: ogni anomalia, reale o presunta, va tempestivamente comunicata al docente o al tecnico. 9. Gli utenti che utilizzano il laboratorio sono tenuti a compilare l’apposito registro presenze, indicando, in modo dettagliato, laddove sia possibile, anche gli eventuali malfunzionamenti riscontrati nelle attrezzature utilizzate. 10. I file personali devono essere salvati in cartelle specifiche concordate con l’A.T. e il Docente. 11. Spetta al Dirigente Scolastico, in conformità con la normativa vigente, l’emanazione della direttiva riguardante l’utilizzo delle strumentazioni informatiche, della rete Internet e della posta elettronica da parte del personale docente, A.T.A. e degli studenti. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 115 CAPITOLO XI- REGOLAMENTO PER L’USO DELLA PALESTRA Art. 1– USO DELLA PALESTRA Tutti coloro che usufruiscono della palestra devono rispettarne con la massima attenzione arredi, pavimentazione, pareti, porte, spogliatoi, bagni, affinché tutta la comunità scolastica possa godere pienamente della struttura rinnovata e accogliente. 1. Non si può accedere, per nessun motivo, in palestra, con scarpe da ginnastica non pulite. 2. Qualunque danno arrecato alle strutture della palestra, compresi bagni e spogliatoi, sarà sanzionato con le misure disciplinari previste. 3. E’ assolutamente vietato, all’interno della palestra, sia in orario curricolare sia nelle ore del pomeriggio, il gioco del calcio e del calcetto; per tali attività si dovrà usufruire dei campetti esterni. 4. E’ vietato l’accesso in palestra degli studenti non accompagnati o autorizzati dai docenti. 5. E’ assolutamente vietato l’uso degli attrezzi, dei palloni e delle strutture sportive della palestra senza l’autorizzazione del docente. 6. L’istituto declina ogni responsabilità su oggetti personali abbandonati negli spogliatoi e in palestra. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 116 CAPITOLO XII - REGOLAMENTO PER L’USO DELLA BIBLIOTECA Art. 1 – USO DELLA BIBLIOTECA Nell’Istituto sono situate due Biblioteche, una nella sede di Via Rocca di Papa e una nella sede di Via Assisi, entrambe dotate di un patrimonio librario che annualmente si incrementa in relazione alle disponibilità economiche previste dal bilancio della scuola. Lo scopo principale del servizio di Biblioteca è quello di soddisfare le esigenze dell’utenza interna (alunni, docenti, personale non docente) ai fini dello studio, della ricerca, della lettura, dell’informazione, del sussidio didattico e dell’approfondimento culturale. 1. All’inizio dell’a. s. verranno pubblicati gli orari per il prelievo e la consultazione delle opere della Biblioteca. 2. I documenti possono essere consultati tramite le operazioni di prestito e consultazione, di cui è responsabile l’Assistente e cui hanno diritto di accesso tutte le componenti dell’organizzazione scolastica. 3. L’utente deve compilare una scheda con i dati personali, la data del prestito e gli estremi dell’opera richiesta, che vengono annotati su apposito registro. 4. Si possono concedere non più di due opere per volta, per un periodo di 15 giorni prorogabile per altri 15 giorni, per la durata massima di 1 mese. 5. Sono esclusi dal prestito le Enciclopedie, i Dizionari, i Repertori, le Collane, le opere di pregio che, tuttavia, possono, essere consultati in Biblioteca. 6. Qualora le suddette opere, per motivi didattici, dovessero essere utilizzate in altri locali dell’Istituto, la restituzione delle stesse dovrà comunque essere effettuata entro l’orario della chiusura giornaliera della Biblioteca. 7. All’atto del prestito, l’utente dovrà controllare l’integrità e lo stato di conservazione dell’opera, per restituirla nelle stesse condizioni; qualora essa venisse danneggiata o smarrita provvederà alla sua sostituzione con uguale esemplare o, qualora non sia più disponibile in commercio, verserà all’Istituto una somma pari al valore dell’opera non restituita. 8. Nella prima decade del mese di Maggio le attività di prestito verranno sospese. 9. Il comportamento in Biblioteca deve essere corretto, consono all’ambiente e rispettoso delle strutture. 10. Negli orari di Biblioteca è permesso alle classi, accompagnate dal docente, accedere ai locali della stessa per effettuare ricerche o lavori di gruppo, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. 11. L’ alunno può accedere nei locali della biblioteca anche singolarmente, purché vi si rechi soltanto il tempo necessario per il prestito o la restituzione, previa autorizzazione di un docente PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 117 CAPITOLO XIII – REGOLAMENTO PER L’ACQUISIZIONE IN ECONOMIA DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE EGLI VISTO l’art.125 comma 10 del D.Lgs 12 aprile 2006, n. 163 “Codice degli appalti” e ss.mm.ii., che prevede che “l'acquisizione in economia di beni e servizi è ammessa in relazione all'oggetto e ai limiti di importo delle singole voci di spesa, preventivamente individuate con provvedimento di ciascuna stazione appaltante, con riguardo alle proprie specifiche esigenze”, come richiamato dall’art.330 “Casi di utilizzo delle procedure di acquisto in economia” del DPR 207/2010 “Regolamento di Attuazione” e ss.mm.ii.; VISTO inoltre l’art. 34 del D.I. 44/2001 “Regolamento sulla contabilità delle istituzioni scolastiche”, che nell’ambito dell’attività negoziale stabilisce la procedura ordinaria di contrattazione riguardante acquisti, appalti e forniture di beni e servizi; VISTA la Nota MIUR n.10565 del 4 luglio 2012, che fornisce “Chiarimenti e istruzioni in ordine alle procedure per l'acquisizione in economia di lavori e servizi”; CONSIDERATO che le Istituzioni Scolastiche, per l’affidamento di lavori, servizi e forniture, scelgono la procedura da seguire per l’affidamento in relazione agli importi finanziari, ovvero per importi da € 5.000,00 (adottato con delibera del Consiglio di Istituto n.75/2 del 27 febbraio 2013) a €40.000,00 si applica la disciplina di cui al citato art. 34 del D.I 44/2001 e per importi da €40.000,00 a €130.000,00 per servizi e forniture, e da €40.000,00 a €200.000,00 per lavori, si applica la disciplina di cui all’art. 125,commi 5 e 9, del D.Lgs 163/2006 ; Art. 1 – Oggetto del Regolamento 1. Il presente provvedimento disciplina le modalità, i limiti e le procedure da seguire per l’esecuzione in economia, nel rispetto di quanto stabilito dall’art. 125 del D.Lgs 163/2006 “Codice degli appalti”e ss.mm.ii., e le caratteristiche della procedura comparativa, ai sensi del dal Decreto Interministeriale 1 febbraio 2001, n. 44 “Regolamento sulla contabilità delle istituzioni scolastiche”. Art. 2 – Presupposti quantitativi per le acquisizioni in economia 1. L’Istituto Scolastico, in funzione delle fasce di importi specificati negli articoli seguenti, procede per via diretta ovvero mediante procedura ordinaria di contrattazione ovvero mediante la procedura di cottimo fiduciario all’acquisizione di lavori, beni o servizi. 2. Viene definita “soglia” l’importo di € 5.000,00 (limite fissato dal Consiglio di Istituto giusta delibera n.75/2 del 27 febbraio 2013) entro il quale si procede mediante affidamento in via diretta tramite trattativa con un unico operatore per acquisto di servizi, beni e valori da parte del Responsabile Unico del Procedimento (RUP), ai sensi dell’art.125, comma 11 del citato D.Lgs 163. 3. L’Istituto Scolastico per lavori, servizi e forniture, il cui importo sia superiore alla “soglia”, ma inferiore a €40.000,00 applica la procedura di cui all’art. 34 del D.I. 44/2001, mediante la procedura comparativa di 3 operatori economici.. 4. L’Istituto Scolastico procede all’affidamento mediante procedura di cottimo fiduciario, ai sensi dell’art. 125 D.Lgs 163/2006, per beni e servizi il cui importo finanziario sia compreso tra €40.000,00 e €130.000,00, ovvero per i lavori il cui importo finanziario sia compreso tra €40.000,00 e €200.000,00. 5. Tale procedura prevede la comparazione tra 5 operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato, ovvero tramite elenchi di operatori economici predisposti dalla stazione appaltante. 6. L’osservanza dell’obbligo di ricorso a 5 o 3 operatori economici è esclusa quando non sia possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento; in ogni caso le procedure indicate ai commi precedenti del presente articolo deve avvenire nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione e parità di trattamento, come indicato dai commi 8 e 11 del cit.art.125 del Codice degli appalti. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 118 7. L’Istituto Scolastico procede all’affidamento, nei casi indicati dal presente regolamento, previa Determina di indizione della procedura in economia, ai sensi dell’art. 125 del D.Lgs 163/2006, (o alternativamente), ai sensi dell’art. 34 del D.I. 44/2001. Art. 3 – Presupposti qualitativi per le acquisizioni in economia dei lavori 1. Come disciplinato dall’art.125, comma 6 del citato D.Lgs.163, possono essere eseguiti mediante procedura comparativa di 3 ovvero 5 operatori economici, secondo gli importi finanziari indicati all’art. 2, comma 3, 4 e 5, i seguenti lavori: a. Lavori di manutenzione ordinaria degli edifici dell’Istituto Scolastico; b. Lavori non programmabili in materia di riparazione, consolidamento, ecc…. c. Lavori per i quali siano stati esperiti infruttuosamente gare pubbliche; d. Lavori necessari per la compilazione di progetti per l’accertamento della staticità di edifici e manufatti; e. Lavori finanziati da interventi approvati nell’ambito dei PON FESR “Ambienti per l’apprendimento” per un importo superiore a €40.000,00 e fino a €200.000,00. 2. Gli importi di cui al presente articolo devono intendersi al netto d’IVA. Art. 4 – Presupposti qualitativi per l’acquisizione in economia di forniture e servizi 1. Possono essere acquisiti mediante procedura comparativa di 3 ovvero 5 operatori economici, secondo gli importi finanziari indicati all’art. 2, comma 3, 4 e 5, le seguenti forniture o servizi: a. Acquisti, restauri o manutenzione di mobili, arredi, suppellettili di ufficio; b. Studi per indagini statistiche, consulenze per l’acquisizione di certificazioni, incarichi per il coordinamento della sicurezza; c. Spese per l’acquisto di combustibili per riscaldamento; d. Spese per l’illuminazione e la climatizzazione dei locali; e. Acquisti di generi di cancelleria; f. Beni e servizi finanziati da interventi approvati nell’ambito del PON FSE “Competenze per lo Sviluppo” per un importo superiore a €40.000,00 e fino a €130.000,00; 2. Gli importi di cui al presente articolo devono intendersi al netto d’IVA. Art. 5 – Divieto di artificioso frazionamento E’ vietato l’artificioso frazionamento di lavori, servizi e forniture allo scopo di sottoporli alla disciplina di cui al presente provvedimento. Art. 6 – Responsabile Unico del Provvedimento 1. La determina, che in funzione del presente provvedimento, indice la procedura comparativa individua il Responsabile Unico del Provvedimento, ai sensi della normativa vigente in materia. 2. Tale normativa prevede, di regola, che tale funzione sia attribuita al Dirigente Scolastico Art. 7 – Obblighi di pubblicità 1. Eseguita la procedura comparativa e aggiudicato il lavoro, bene o servizio, ai sensi degli artt.173 e 331 del DPR 207/2010 “Regolamento di attuazione”, l’Istituto Scolastico provvederà alla pubblicazione sul profilo del committente (sito internet dell’Istituto Scolastico) dell’avviso di postinformazione a seguito dell’aggiudicazione. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 119 Art. 8 – Procedimento di scelta del contraente 1. Il Dirigente Scolastico, con riferimento a lavori, bene o servizio acquisibile mediante la procedura di cui all’art. 125 del D.Lgs 163/2006, (o alternativamente) di cui all’art. 34 del D.I. 44/2001, provvede all’emanazione di una Determina per l’indizione della procedura. 2. Il DSGA procede, a seguito delle determina del DS, all’indagine di mercato per l’individuazione di 3 ovvero 5 operatori economici in funzione delle fasce di importi come stabilito dai commi 3, 4 e 5 dell’art 2. 3. Il DSGA deve procedere all’individuazione di 3 operatori anche in caso di affidamento in via diretta; in tal caso il DS procede alla richiesta per le vie brevi, senza specifica determina. 4. Dopo che il DSGA ha individuato gli operatori economici idonei alla svolgimento del lavoro (o alternativamente) del bene o servizio, il DS provvede ad inoltrare agli stessi contemporaneamente la lettera di invito, contenete i seguenti elementi: a. CIG ed eventualmente CUP del beneficiario (in caso di PON); b. oggetto della prestazione, le relative caratteristiche tecniche e il suo importo massimo previsto, con esclusione dell’IVA; c. le garanzie richieste all’affidatario del contratto; d. il termine di presentazione dell’offerta; e. il periodo in giorni di validità delle offerte stesse; f. indicazione del termine per l’esecuzione della prestazione; g. il criterio di aggiudicazione prescelto (prezzo più basso o offerta economicamente più vantaggiosa ex artt.82 e 83 del “Codice degli appalti”); h. gli elementi di valutazione, nel caso si utilizzi il criterio dell’offerta economicamente più vantaggioso; i. l’eventuale clausola che preveda di non procedere all’aggiudicazione nel caso di presentazione di un’unica offerta valida; j. la misura delle penali, determinata in conformità delle disposizioni del codice e del presente Regolamento; k. l’obbligo per l’offerente di dichiarare nell’offerta di assumere a proprio carico tutti gli oneri assicurativi e previdenziali di legge, di osservare le norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro e di retribuzione dei lavoratori dipendenti, nonché di accettare condizioni contrattuali e penalità; l. l’indicazione dei termini di pagamento; m. i requisiti soggettivi richiesti all’operatore, e la richiesta allo stesso di rendere apposita dichiarazione in merito al possesso dei requisiti soggettivi richiesti. 5. Se il criterio di aggiudicazione prescelto è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, si procede, mediante determina del DS, alla nomina della Commissione Giudicatrice, ai sensi dell’art.84 del “Codice degli appalti” e i membri della commissione procedono alla valutazione delle offerte tecniche, individuando, mediante apposito verbale, il miglior offerente. 6. Se invece il criterio di aggiudicazione prescelto è quello del prezzo più basso, il RUP procede alla valutazione delle offerte tecniche pervenute. 7. In ambedue i casi è obbligatoria la compilazione di un prospetto comparativo che consenta, attraverso l’uso di una griglia con i criteri stabiliti nella lettera di invito, l’individuazione dell’aggiudicatario del servizio. Art. 9 – Procedimento di aggiudicazione del contratto 1. Conclusa la procedura di scelta, il DS comunica l’aggiudicazione alla prima e seconda classificata in graduatoria, disponendo per entrambe la presentazione, a riprova dei requisiti di partecipazione alla procedura comparativa, della documentazione indicata nella domanda di partecipazione, entro 15 giorni dalla ricezione della richiesta. Il DSGA procede alla verifica dei suddetti requisiti. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 120 2. L’Istituto Scolastico, decorsi 35 giorni dalla data dell’avvenuta individuazione del soggetto aggiudicatario, provvede alla stipula del contratto, salvo nei casi di urgenza, come disciplinato dal codice degli appalti (art.11, comma 6, in caso di non obbligo di pubblicazione del bando di gara) e nel caso in cui pervenga una sola offerta o una sola offerta valida. 3. Il contratto deve contenete i seguenti elementi: a. l’elenco dei lavori e delle somministrazioni, b. i prezzi unitari per i lavori e per le somministrazioni a misura e l’importo di quelle a corpo, c. le condizioni di esecuzione, d. il termine di ultimazione dei lavori, e. le modalità di pagamento, f. le penalità in caso di ritardo e il diritto della stazione appaltante di risolvere in danno il contratto, mediante semplice denuncia, per inadempimento del cottimista, ai sensi dell’art. 137 del codice; g. le garanzie a carico dell’esecutore. Art. 10 – Norma finale di salvaguardia Per quanto non espressamente previsto nel presente provvedimento si rinvia alle disposizioni del codice degli appalti pubblici e alle vigenti disposizioni nazionali e comunitarie in materia Approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 27 novembre 2013 , delibera n° 79/7 SCHEMA DI RIFERIMENTO Valore preventivamente stimato, iva esclusa Inferiore a € 5.000 Eccedente € 5.000 , ma inferiore a € 40.000 Eccedente € 40.000 , ma inferiore alla soglia comunitaria attualmente vigente di € 130.000 Eccedente € 130.000 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Procedura di affidamento Diretta, senza necessità di più preventivi Procedura di contrattazione ordinaria, previa chiamata diretta di almeno tre operatori economici ( 3 preventivi Procedura previa consultazione di almeno cinque operatori economici ( 5 preventivi ) Integrale applicazione delle regole del Codice Contratti per l’affidamento dei contratti di appalto sopra la soglia comunitaria Norma di riferimento Art.34 D.I. 44/2001 Art.34 D.I. 44/2001 Art.125 d.lgs 163/2006 d.lgs 163/2006 121 CAPITOLO XIV- REGOLAMENTO INTERNO STIONE FONDO MINUTE SPESE Art. 1 - Contenuto del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina le modalità di utilizzo del fondo minute spese relative all’acquisizione di beni e/o servizi occorrenti per il funzionamento dei servizi dell’istituzione scolastica ai sensi dell’art. 17 del Decreto Interministeriale n. 44 del 1/2/2001. Art. 2 Le competenze del Direttore SGA in ordine alla gestione del fondo minute spese 1. Le attività negoziali inerenti la gestione del fondo minute spese sono di competenza del Direttore sga ai sensi dell’art. 32, 2° comma, del D.I. n. 44 del 2/1/2001. A tal fine, i compiti e gli adempimenti cui è tenuto il Direttore sga per assicurare il regolare svolgimento dell’attività dell’istituzione scolastica sono di seguito precisate: provvede all’acquisto, alla conservazione e alla distribuzione presso i vari uffici del materiale di cancelleria, stampati e materiali di minuto consumo; all’esecuzione delle minute spese di funzionamento a carico del fondo minute spese con i limiti e le modalità definite nei successivi articoli del presente regolamento; all’acquisto, alla conservazione e alla distribuzione del materiale di pulizia; alle spese postali, telegrafiche, per valori bollati; gestisce gli abbonamenti a periodici e riviste di carattere tecnico ed amministrativo per l’aggiornamento professionale del personale dipendente e l’abbonamento alla gazzetta ufficiale. Il Direttore sga provvede altresì alla riscossione di: corrispettivi per la concessione in uso dei locali scolastici, le sale riunioni e palestra; somme per spese contrattuali. Art. 3 - Costituzione del fondo minute spese 1.L’ammontare del fondo minute spese è stabilito, per ciascun anno, nella misura pari a € 500,00. 2.Tale fondo all’inizio dell’esercizio finanziario è anticipato al Direttore sga, con mandato in partita di giro, con imputazione all’aggregato A01, Funzionamento amministrativo generale, dal Dirigente scolastico. 3.L’importo è riservato esclusivamente alle operazioni istituzionali previste dal presente regolamento. Art. 4 - Utilizzo del fondo minute spese 1. A carico del fondo spese il Direttore sga può eseguire i pagamenti relativi alle seguenti spese: - spese postali - spese telegrafiche - carte e valori bollati - spese di registro e contrattuali - abbonamenti a periodici e riviste di aggiornamento professionale - abbonamento alla gazzetta ufficiale - minute spese di funzionamento degli ufficio e di gestione del patrimonio dell’istituzione scolastica - imposte e tasse e altri diritti erariali - minute spese di cancelleria - minute spese per materiali di pulizia - spese per piccole riparazioni e manutenzioni di mobili e di locali - altre piccole spese di carattere occasionale che presuppongono l’urgenza il cui pagamento per contanti si rende opportuno e conveniente. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 122 2. Il limite massimo di spesa è fissato in Euro 500,00 , con divieto di effettuare artificiose separazioni di un’unica fornitura al fine di eludere la presente norma regolamentare. Non soggiacciono a tale limite le spese per l’acquisto della gazzetta ufficiale, gli abbonamenti a periodici e riviste, imposte e tasse, canoni. 3. Entro il predetto limite il Direttore sga provvede direttamente alla spesa, sotto la sua responsabilità. Tutte le altre spese, non specificate nel comma precedente, di competenza del Direttore sga, sono considerate minute spese d’ufficio, ai fini della procedura di ordinazione e liquidazione, di cui all’art. 5 del presente regolamento, qualora singolarmente non siano superiori a 500,00 euro. Art. 5 - Pagamento delle minute spese 1. I pagamenti delle minute spese, di cui all’articolo precedente, sono ordinati con buoni di pagamento numerati progressivamente e firmati dal Direttore sga. Ogni buono deve contenere: data di emissione oggetto della spesa la ditta fornitrice importo della spesa aggregato e l’impegno su cui la spesa dovrà essere contabilizzata l’importo residuo sull’impegno 2. Ai buoni d pagamento devono essere allegate le note giustificative delle spese: fattura quietanzata, scontrino fiscale, ricevuta di pagamento su c/c postale, vaglia postale, ricevuta di bonifico bancario etc. 3. Laddove la spesa non sia documentata da fattura o ricevuta fiscale intestata all’istituzione scolastica, ma solo da scontrino fiscale, il buono di pagamento dovrà essere sottoscritto dal creditore. Art. 6 - Reintegro del fondo minute spese 1. Durante l’esercizio finanziario il fondo minute spese è reintegrabile previa presentazione al Dirigente scolastico di una nota riassuntiva adeguatamente motivata di tutte le spese sostenute. 2. La reintegrazione, che può essere totale o parziale, avviene con mandati emessi all’ordine del Direttore sga, e da questi debitamente quietanzati. I mandati sono tratti sugli aggregati di pertinenza secondo la natura della spesa effettuata, (cioè al funzionamento amministrativo didattico generale ed ai progetti cui si riferiscono le minute spese sostenute ed i relativi codici dei conti o sottoconti del piano dei conti corrispondenti alle spese effettuate). 3. La documentazione da allegare alla richiesta di reintegro potrà essere costituita da regolare fattura, nota spese o qualsiasi documento in cui figuri l’importo pagato, la documentazione della ditta fornitrice e la descrizione dell’oggetto. 4. Nell’eventualità che non possa essere agevole produrre documenti giustificativi della spesa, dovrà essere emessa apposita dichiarazione sottoscritta in cui sia specificata la natura della spesa e l’importo pagato. Il ricorso a tale procedura deve essere limitato e circoscritto ad importi non rilevanti e comunque non superiori a Euro 500,00. Quando la somma è prossima ad esaurirsi, il Direttore deve presentare al Dirigente scolastico una nota riassuntiva adeguatamente motivata di tutte le spese sostenute, al fine di ottenere l’autorizzazione al rimborso, mediante emissione di singoli mandati a suo favore imputati all’attività e/o progetto cui si riferiscono le minute spese sostenute ed i relativi codici dei conti o sottoconti del piano dei conti corrispondenti alle spese effettuate. Art. 7 - Le scritture economati 1. La registrazione dei reintegri e delle spese sostenute è effettuata su un apposito giornale di cassa numerato e vidimato dal Dirigente scolastico. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 123 2. A tal fine il Direttore sga deve nel registro delle minute spese contabilizzare cronologicamente tutte le operazioni di cassa eseguite. 3. Nella registrazione va specificato il progetto e/o attività al quale la spesa si riferisce e il conto o sottoconto collegato. Art. 8 - Chiusura del fondo minute spese Alla chiusura dell’esercizio, la somma messa a disposizione del Direttore sga, rimasta inutilizzata, deve essere a cura dello stesso, con una reversale, versata in conto partite di giro delle entrate assegnandola all’aggregato A01 Funzionamento amministrativo generale. Art. 9 – Controlli 1. Il servizio relativo alla gestione del fondo minute è soggetto a verifiche dell’organo di revisione per cui il Direttore sga deve tenere sempre aggiornata la situazione di cassa con la relativa documentazione. 2. Verifiche di cassa possono essere anche disposte in qualsiasi momento dal Dirigente scolastico. Art. 10 - Altre disposizioni E’ vietato al Direttore sga di ricevere in custodia denaro, oggetti e valori di proprietà privata. Gli oggetti e valori di proprietà dell’istituzione scolastica o pervenuti in possesso della medesima, che si ritenga di affidare alla custodia del Direttore sga, sono da questi ricevuti su ordine scritto dell’istituzione stessa. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 124 CAPITOLO XV- NORME FINALI E TRANSITORIE Art. 1 MODIFICHE. Eventuali modifiche o sostituzioni del presente Regolamento dovranno essere presentate, in un progetto redatto in articoli, da almeno un terzo dei componenti il Consiglio d’Istituto ed approvate a maggioranza di due terzi, previa consultazione degli studenti. Art. 2 - ENTRATA IN VIGORE. 1. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio d’Istituto in data 27 settembre 2013 e portato a conoscenza dei soggetti interessati mediante affissione all’Albo generale d’Istituto, entrerà in vigore in data 2. Ha efficacia provvisoria fino alla fine dell’anno scolastico in corso, al fine di valutarne la rispondenza alle esigenze dell’Istituto ed è passibile di eventuali modifiche. 3. Quanto non previsto dal presente Regolamento resta disciplinato dalle norme vigenti in materia. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 125 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ TERMINI DEL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (art. 1 – commi 1 e 2 D.P.R. 249/98) La scuola è il luogo di promozione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno. QUESTO ISTITUTO, IN PIENA SINTONIA CON QUANTO STABILITO DAL REGOLAMENTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI PROPONE il seguente Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 126 LA SCUOLA Al fine di assicurare percorsi di apprendimento che siano di tangibile soddisfazione di diritto allo studio SI IMPEGNA NEI CONFRONTI DELL’ALUNNO A: garantire un ambiente scolastico pulito, accogliente, sicuro; esplicitare le norme che regolano la vita scolastica; garantire il diritto allo studio in tutte le sue espressioni; creare un clima favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo didattico di qualità; favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura; incoraggiare, gratificando, il processo di formazione di ciascuno; dialogare con gli alunni in modo equilibrato e diretto al convincimento e al superamento di problemi personali e di apprendimento; eludere e/o arginare atti di bullismo, soprattutto se diretti verso alunni diversamente abili o indifesi; agevolare e favorire momenti di ascolto e di dialogo; rispettare i tempi e i ritmi dell’apprendimento; prevenire e/o ridurre al massimo la dispersione scolastica promuovendo motivazioni all’apprendere; favorire l’acquisizione ed il consolidamento di abilità cognitive e culturali che riconoscano la rielaborazione dell’esperienza personale; esporre gli obiettivi didattici ed educativi del proprio curricolo; esplicitare le strategie didattiche, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione; assicurare una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che conduca l’alunno a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento; concordare, nell’ambito del Consiglio di classe, i tempi di svolgimento delle verifiche scritte e delle interrogazioni; far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con autonomia e sicurezza, i nuovi apprendimenti. GLI ALUNNI Al fine di essere interpreti della loro crescita culturale e umana SI IMPEGNANO NEI CONFRONTI DELLA SCUOLA A: arrivare a scuola puntuali e portare tutto l’occorrente per le lezioni; frequentare con assiduità e impegnarsi nello studio in modo costante e metodico; collaborare con gli insegnanti per mantenere in classe un clima favorevole al dialogo e all’apprendimento; avere un comportamento improntato al rispetto delle persone e dei beni comuni come norma fondamentale di educazione e di civiltà; avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale A.T.A e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi; non portare in classe denaro o oggetti personali di valore, consapevoli che la scuola non è PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 127 responsabile del loro smarrimento o deterioramento; non fumare nei locali della scuola e rispettare le elementari norme igieniche nell’uso dei bagni; rispettare i beni collettivi mantenendo l’ordine e la pulizia dei locali che lo ospitano, consapevoli che sono tenuti a risarcire danni volontariamente arrecati ai locali della scuola o al materiale didattico; rispettare le norme di sicurezza, adottando un comportamento corretto e adeguato alle diverse situazioni; nell’arco dell’orario delle lezioni, avere il telefono cellulare e qualsiasi strumento elettronico spenti e tenuti in cartella; far controfirmare dai genitori (o dagli esercenti la patria potestà), le comunicazioni del Dirigente Scolastico e dei docenti; rispettare, scrupolosamente, durante le visite guidate, i viaggi di istruzione e i soggiorni studio le direttive dei docenti. I GENITORI Per una proficua collaborazione scuola-famiglia SI IMPEGNANO AD ASSICURARE: la partecipazione agli incontri periodici scuola-famiglia al fine di instaurare un dialogo costruttivo con i docenti; il rispetto delle scelte educative e didattiche condivise; il controllo quotidiano delle assenze, degli ingressi posticipati e delle uscite anticipate; il controllo dell’impegno scolastico a domicilio e del profitto scolastico; la presa visione delle comunicazioni del Dirigente Scolastico e dei docenti; il risarcimento dei danni arrecati ai locali della scuola e al materiale didattico per atti di vandalismo; la segnalazione alla scuola di eventuali problemi di salute al fine di favorire, all’occorrenza, interventi tempestivi, efficienti ed efficaci; la puntualità negli adempimenti burocratici richiesti dall’Ufficio didattico della scuola PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 128 REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI I Dipartimenti hanno lo scopo di: Individuare e raggiungere gli obiettivi trasversali agli assi culturali acquisire una dimensione più operativa, flessibile e dinamica realizzare le fasi istruttorie di procedure complesse valorizzare le competenze specifiche dei docenti La loro istituzione assume una valenza strategica per valorizzare non solo la dimensione collegiale e cooperativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di insegnamentoapprendimento, ma anche la loro professionalità. Essi costituiscono la partizione del Collegio dei Docenti e si articolano per aree disciplinari, al fine di dare sostegno alla didattica e alla progettazione formativa. Quale articolazione funzionale del C. D. hanno il compito di vagliare e recepire gli indirizzi espressi dal CTS per assicurare la coerenza delle programmazioni dei CdC con la progettazione d’istituto. I Dipartimenti sono una sede deputata alla ricerca, alle scelte didattico – metodologiche e all’ampliamento della comunicazione in merito ai saperi disciplinari, curano la diffusione interna della documentazione educativa, allo scopo di favorire scambi di informazioni, di esperienze e di materiali didattici con il compito di concordare scelte comuni e condivise circa il valore formativo delle proposte didattiche Sono il luogo di confronto tra insegnanti dell’area disciplinare in merito alla programmazione didattica, alla scelta dei libri di testo e sussidi didattici ecc. nel rispetto della libertà di insegnamento e della normativa vigente. A questo proposito le singole discipline non afferiscono necessariamente ad una singola area culturale, secondo uno schema rigido e prefissato, ma in una prospettiva di didattica flessibile e onnicomprensiva, possono collocarsi in diversi ambiti, a seconda del contesto di indirizzo, del curricolo, del percorso modulare. I lavori vengono coordinati da un docente nominato dal Dirigente scolastico, sentito il Collegio dei docenti. Art. 1 Composizione I Dipartimenti sono composti dai docenti, raggruppati per assi culturali o aree disciplinari, che rappresentano le varie discipline trasversalmente e ne indirizzano e sistematizzano le finalità nei diversi corsi di studio. La loro composizione potrà essere modificata tenendo conto delle varie esigenze e realtà, nonché dei diversi progetti posti in essere dall’istituzione scolastica. I responsabili dei Dipartimenti si dovranno incontrare una volta l’anno per programmare le attività da svolgere nelle riunioni. Art. 2 Compiti del Dipartimento k) accoglie e rielabora le indicazioni e le proposte del CTS e interagisce con tale organismo, in modo da contribuire a fornire agli studenti competenze culturali di base più ampie e PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 129 l) m) n) o) p) q) r) s) t) u) v) w) più rispondenti alle esigenze espresse dal mondo produttivo e del lavoro per l’attuazione della cittadinanza attiva promuove strategie didattiche condivise e valorizza l’azione di progettazione dei docenti, nella ricerca educativa e didattica, che programmano le loro attività sulla base degli obiettivi indicati nel POF definisce il valore formativo dell’area disciplinare per assi culturali individua le conoscenze, le abilità e le competenze in uscita rispettivamente nel primo, secondo biennio e quinto anno, tenuto conto della specificità degli indirizzi definisce gli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze indica le linee guida delle programmazioni didattiche di classe e dei singoli docenti attraverso moduli integrati raccorda l’area d’istruzione generale e l’area d’indirizzo in funzione del profilo in uscita; concorda e adotta nuove strategie di insegnamento secondo una didattica laboratoriale sulla base della ricerca-azione del gruppo e mediante l’alternanza scuola/lavoro definisce i criteri della valutazione per competenze (alla luce proposte del gruppo della valutazione) progetta e coordina lo svolgimento di prove di verifica disciplinari delle comuni: in ingresso e in uscita per il 1° e il 2° biennio progetta interventi di recupero e sostegno didattico propone l’adozione di libri di testo, di sussidi e dei materiali didattici propone percorsi formativi per una didattica disciplinare orientativa n) propone percorsi di autoaggiornamento, aggiornamento, formazione Art. 3 Funzionamento del dipartimento Le riunioni dipartimentali si svolgono almeno in 4 momenti dell’anno scolastico: 1^ riunione per ASSI CULTURALI (prima dell’inizio delle attività didattiche e successivamente all’incontro dei responsabili dei dipartimenti per programmare le attività da svolgere nelle riunioni). - - definire gli obiettivi partendo dall’analisi delle competenze per approdare alla individuazione delle abilità e delle conoscenze (1° biennio, 2° biennio e 5° anno settore economico e tecnologico) definire gli obiettivi partendo dalla individuazione delle conoscenze per approdare alle competenze (settore linguistico) definire i livelli di apprendimento in base al profilo professionale progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni in ingresso e di prove di verifica di competenza in uscita per il primo Biennio individuare compiti in base alle specifiche competenze dei docenti: organizzative, informatiche, giuridiche, ecc. al fine di valorizzare le singole professionalità 2^ riunione PER AMBITI DISCIPLINARI (inizio attività didattiche): - - operare le scelte didattiche che, in base all’analisi delle macroaree, definiscono le singole competenze delle varie discipline proponendo percorsi formativi per una didattica disciplinare orientativa (elaborazione moduli integrati) proporre percorsi di autoaggiornamento / aggiornamento, formazione (anche alla luce delle attività progettuali deliberate). PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 130 3^ riunione individuali): - per ASSI CULTURALI (prima delle programmazioni dei CdC e di quelle analizzare le proposte dei moduli integrati interdisciplinari prodotti dai docenti individuare le tipologie di prove e/o di attività adeguate alla verifica delle singole competenze creare un archivio ed una banca dati di proposte didattiche integrate fruibile dai docenti progettare interventi di recupero e sostegno didattico 4^ riunione per ASSI CULTURALI (presumibilmente marzo): - revisionare le programmazioni didattiche/moduli integrati effettuare il monitoraggio sullo sviluppo dei percorsi formativi proporre l’adozione di libri di testo , di sussidi e dei materiali didattici individuare e analizzare i livelli di apprendimento in base al profilo professionale Le sedute vengono verbalizzate; il verbale, una volta approvato e firmato dal coordinatore, viene inviato al Dirigente Scolastico e successivamente pubblicato sul sito dell’istituto. Art. 4 Compiti del coordinatore h) d'intesa con il Dirigente scolastico presiede le riunioni del Dipartimento programmate dal Piano annuale delle attività i) programma le attività da svolgere nelle riunioni j) nomina il segretario che provvederà alla verbalizzazione della seduta k) suddivide, ove lo ritenga necessario, il gruppo di lavoro dipartimentale in sottogruppi l) raccoglie la documentazione prodotta dal Dipartimento consegnandone copia al Dirigente Scolastico e mettendola a disposizione di tutti i docenti m) è punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di ciascun docente, garante del funzionamento, della correttezza e della trasparenza del dipartimento; n) su propria iniziativa o su richiesta motivata espressa dalla maggioranza dei docenti del dipartimento, può richiederne la convocazione PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 131 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “L E O P O L D O [email protected] P I R E L L I ” sito web www.leopoldopirelli.it CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO ATTO COSTITUTIVO E STATUTO PREMESSA L’I.I.S. Leopoldo Pirelli, in persona del suo legale rappresentante pro-tempore Dirigente Scolastico prof. Flavia De Vincenzi, CONSIDERATO quanto delineato nel documento del MIUR del 4 agosto 2009 “linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole di primo e secondo grado”; VISTA la delibera n. 8 del Collegio docenti del 09\09\09 e la delibera n53\6 del Consiglio d’ Istituto del 30\10\09 con la quale si è adottato il Piano dell’offerta formativa ; VISTA la delibera n. 18 del Collegio dei docenti del08\10\09 con la quale si è approvata la costituzione del Centro Scolastico Sportivo Principi ispiratori Intraprendere azioni volte a migliorare la qualità del servizio inerente alle attività motorie, fisiche e sportive nella scuola che, soprattutto a seguito dell’introduzione dell’autonomia, è sempre più primario punto di riferimento per la famiglia e per la società; il tempo che il giovane trascorre all’interno dell’istituzione scolastica è determinante per lo sviluppo delle sue capacità e potenzialità. E’ ormai unanimemente riconosciuto che lo sport è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i giovani ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva, sociale, oltre che fisica. Lo sport, infatti, richiede alla persona di mettersi in gioco in modo totale e lo stimola a trovare gli strumenti e le strategie per affrontare e superare le proprie difficoltà. Allo sport scolastico pomeridiano l’Istituto di Istruzione Superiore affida il compito di sviluppare una nuova cultura sportiva e di contribuire ad aumentare il senso civico degli alunni, a migliorare PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 132 l’aggregazione, l’integrazione e la socializzazione e, non da ultimo, a ridurre le distanze che ancora esistono tra lo sport maschile e lo sport femminile. L’attività sportiva pomeridiana si concretizza come momento di verifica in itinere di un lavoro svolto con continuità dai docenti di educazione fisica nelle ore curricolari. Questa continuità è perseguita tendenzialmente nei confronti di tutti gli alunni, compresi quelli con disabilità, nei confronti dei quali va anzi posta una particolare attenzione in ragione del notevole contributo che l’attività sportiva può portare ad una piena integrazione scolastica degli stessi nonché alla loro crescita umana. Lo sport pomeridiano, organizzato all’interno dell’Istituto Superiore consente anche di realizzare efficaci interazioni con gli enti territoriali e gli organismi sportivi operanti sul territorio con i quali, nel rispetto dei reciproci fini istituzionali, si attua una sinergia attraverso una complementarità organizzativa e finanziaria. Nell’avviamento alla pratica sportiva delle studentesse e degli studenti tutte le discipline hanno pari dignità, senza scelte precostituite imposte dall’alto. La presenza dello sport pomeridiano nell’ Istituto Superiore è la naturale conseguenza della libera scelta delle varie discipline da parte degli alunni, supportata dall’attenta azione di orientamento svolta dai docenti di educazione fisica, sulla base delle esperienze pregresse, per la rilevazione delle attitudini e delle vocazioni dei singoli alunni. Le scelte operate nell’Istituto trovano legittima collocazione nel Piano dell’Offerta Formativa, essendo la pratica sportiva elemento costitutivo del complessivo processo educativo e non momento accessorio privo di respiro interdisciplinare . Articolo 1 Le ore di insegnamento curricolari di educazione fisica, motoria e sportiva assolvono la funzione di fornire a tutti la preparazione di base e di far emergere propensioni, vocazioni e attitudini dei singoli alunni. Il naturale completamento della specifica disciplina è affidato alle attività aggiuntive di avviamento alla pratica sportiva, fino a un massimo di sei ore settimanali. Tale istituto, tradizionalmente facente parte dello stato giuridico dei docenti di educazione fisica e recepito dall’articolo 87 del vigente Contratto Nazionale di Lavoro del comparto scuola, costituisce lo strumento indispensabile per la realizzazione delle finalità esplicitate nella premessa. Articolo 2 Viene pertanto istituito il Centro Sportivo Scolastico struttura organizzata all’interno della scuola, finalizzata all’organizzazione dell’attività sportiva scolastica, il cui regolamento viene allegato al presente atto. Articolo 3 Compiti del C.S.S. dell’Istituto di Istruzione Superiore “Leopoldo Pirelli “- Roma Programmare e organizzare iniziative e attività coerenti con le finalità e gli obiettivi stabiliti a livello nazionale, in funzione della realtà e delle risorse dell’Istituto. Articolo 4 Soggetti del C.S.S. dell’Istituto di Istruzione Superiore “Leopoldo Pirelli “- Roma Il Dirigente scolastico è il Presidente del CSS. Nell’esercizio delle proprie prerogative nomina il docente di educazione fisica coordinatore del CSS (denominato da qui in poi come Responsabile). PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 133 Il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi, nell’esercizio delle sue funzioni, gestisce gli aspetti amministrativo- finanziari delle attività del CSS. I docenti di educazione fisica in servizio presso l’Istituto fanno parte del direttivo tecnicoorganizzativo e vengono coordinati dal docente Responsabile nominato dal Dirigente Scolastico. Un genitore rappresentante nel Consiglio di Istituto può essere nominato a far parte del CSS. Gli alunni del Comitato Tecnico Sportivo hanno funzione di rappresentanza. Sono nominati dal docente Responsabile in relazione alle loro competenze motorie e sportive. Le attività proposte sono approvate dai competenti Organi Collegiali e inserite nel Piano dell’Offerta Formativa, costituendo così parte integrante dello stesso. Il Responsabile del C.S.S., in collaborazione con i colleghi di Educazione fisica, realizza un progetto didattico-sportivo, denominato “SPORT E BEN…ESSERE”, relativo a tutte le iniziative proposte agli studenti, quantificando anche gli oneri finanziari necessari per avanzare la richiesta di accesso ai fondi relativi all’avviamento alla pratica sportiva. Gli alunni manifestano la loro libera volontà di aderire alle attività proposte indicando le discipline sportive che intendono praticare nell’apposito modulo di iscrizione predisposto dal docente Responsabile,unitamente alla funzione strumentale per il POF. L’adesione alle attività rende gli alunni soggetti dell’associazione. Il Dirigente Scolastico Flavia De Vincenzi PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 134 REGOLAMENTO CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Il Capo d’Istituto Vista la nota Ministeriale n° 14503 del 3/09/2009 Visto l’Atto Costitutivo del Centro Sportivo Scolastico deliberato dal Collegio Docenti in data 08/10/2009 Emana il seguente regolamento. Articolo 1 Il Centro Sportivo Scolastico è aperto a tutti gli alunni frequentanti l’istituto di Istruzione Superiore Leopoldo Pirelli. Le attività proposte dal Centro avranno inizio nel mese di novembre. Articolo 2 Le discipline sportive praticate nei corsi e/o i Tornei interni organizzati dal C.S.S. dovranno essere scelte in base al gradimento espresso dagli studenti . Tutte le discipline avranno pari dignità. Articolo 3 Il C.S.S. si propone di realizzare interazioni con gli enti territoriali e gli organismi sportivi operanti sul territorio nel rispetto dei reciproci fini istituzionali. Il C.S.S. non si contrappone , né tantomeno si sostituisce, ad essi ma favorirà l’instaurarsi di sinergie compartecipative onde poter ottimizzare l’utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie. Articolo 4 L’attività svolta nel C.S.S. non sarà finalizzata solo alla partecipazione ai G.S.S. ma dovrà assumere carattere di approfondimento delle discipline praticate e momento di crescita sotto il profilo umano e dell’integrazione sociale. Inoltre, dovrà favorire lo sviluppo di una corretta cultura sportiva. Articolo 5 Le attività di avviamento alla pratica sportiva sono registrate e documentano dal docente di educazione fisica coinvolto, in apposito registro sul quale è annotata anche la frequenza degli alunni. Tutte le attività sono monitorate e rendicontate dal Dirigente Scolastico. Articolo 6 Per gli alunni minorenni la partecipazione alle attività viene autorizzata , su apposito modulo , dai genitori o da chi ne fa le veci. Gli alunni maggiorenni possono firmare l’apposito modulo di autorizzazione. Articolo 7 E’ richiesto agli alunni il certificato medico di idoneità alla attività sportiva non agonistica, fornito gratuitamente dal proprio medico su presentazione del modulo predisposto dalla scuola. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 135 Articolo 8 Le attività si svolgeranno nell’orario pomeridiano. Il calendario delle attività viene predisposto dal docente interessato in accordo con gli alunni e con la Funzione strumentale del POF,tenuto conto anche di eventuali altri impegni scolastici pomeridiani e viene reso pubblico con pubblicazione sul sito della scuola. Articolo 9 Gli studenti che faranno richiesta di adesione alle attività proposte dal C.S.S. avranno il diritto/dovere di frequentare i corsi e/o i Tornei nel rispetto degli orari e dell’impegno assunto verso se stessi e gli altri. Articolo 10 Gli studenti che non frequenteranno i corsi e/o i Tornei per i 2/3 delle ore previste non avranno diritto al “credito scolastico” previsto dal progetto. Articolo 11 Considerate le finalità perseguite dal C.S.S., ed espresse nel precedente art. 4 , non saranno tollerati comportamenti che possano pregiudicare una corretta integrazione sociale pena l’allontanamento dal corso e/o torneo interessato. Articolo 12 Coloro che si renderanno responsabili di danneggiamenti alle strutture dell’impianto sportivo (palestra) e/o agli attrezzi utilizzati saranno sanzionati come previsto dall’art. 13 del Regolamento d’Istituto. Il Dirigente Scolastico Flavia De Vincenzi PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 136 VOTO DI CONDOTTA Decreto ministeriale n. 5 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Roma, lì 16 gennaio 2009 IL MINISTRO VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria; VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e in particolare l’articolo 14, commi 1 e 2; VISTO il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, recante la definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione a norma dell’articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53, e in particolare l’art. 11, commi 1, 2, 3; VISTO il decreto legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito con modificazioni dalla legge n. 176/2007, recante disposizioni urgenti per assicurare l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2007/2008, e in particolare l’art. 1, comma 4; VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 21 novembre 2007, n. 235, Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria; VISTA la nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 avente per oggetto: DPR. n. 235 del 21 novembre 2007 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria; VISTO il decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 che, all’art. 1, istituisce nella scuola l’insegnamento Cittadinanza e Costituzione, e all’art. 2 introduce la valutazione del comportamento degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado; CONSIDERATO che il comma 3 dell’art. 2 del predetto decreto legge n. 137/2008, convertito dalla legge n. 169/2008, stabilisce che con apposito Decreto il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca individua i criteri di valutazione del comportamento degli studenti inferiore alla sufficienza, vale a dire inferiore a 6/10, nonché ulteriori modalità applicative della nuova tipologia di valutazione; TENUTO CONTO dei fenomeni di violenza, di bullismo e di offesa alla dignità e al rispetto della persona, che si verificano in maniera purtroppo ricorrente anche nelle istituzioni scolastiche e che richiedono corresponsabilità educativa tra scuola, genitori e territorio, nonché l’elaborazione ed il rispetto di norme condivise; CONSIDERATO che l’acquisizione, da parte dei giovani, di una compiuta e consapevole cultura dei valori della cittadinanza e della convivenza civile si esprime soprattutto nella pratica di comportamenti coerenti, maturi e responsabili all’interno della comunità di appartenenza; RAVVISATA l’urgenza di rendere più avvertita e partecipata nelle giovani generazioni la sensibilità verso una piena consapevolezza dei propri diritti e doveri scolastici; RITENUTO, altresì, che le scuole secondarie di I e II grado, nell’esercizio della loro funzione educativa e formativa, che integra e sostiene l’azione educativa dei genitori, debbano poter disporre anche di strumenti di valutazione del comportamento degli studenti; PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 137 DECRETA Articolo 1 Finalità della valutazione del comportamento degli studenti 1. La valutazione del comportamento degli studenti di cui all’art. 2 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, risponde alle seguenti prioritarie finalità: -accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; -verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri; -dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. 2. La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità, da parte degli studenti. Articolo 2 Caratteristiche ed effetti della valutazione del comportamento 1. La valutazione del comportamento degli studenti nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola secondaria di secondo grado è espressa in decimi. 2. La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa. La valutazione in questione viene espressa collegialmente dal Consiglio di classe ai sensi della normativa vigente e, a partire dall’anno scolastico 2008-2009, concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente. 3. In attuazione di quanto disposto dall’art. 2 comma 3 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, la valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi. 4. La votazione insufficiente di cui al comma 3 del presente articolo può essere attribuita dal Consiglio di classe soltanto in presenza di comportamenti di particolare ed oggettiva gravità, secondo i criteri e le indicazioni di cui al successivo Articolo 3 Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento 1. Ai fini della valutazione del comportamento dello studente, il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno. 2. La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno, in relazione alle finalità di cui all’articolo 1 del presente decreto. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 138 Articolo 4 Criteri ed indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente 1. Premessa la scrupolosa osservanza di quanto previsto dall’articolo 3, la valutazione insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti - D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 - nonché i regolamenti di istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto). 2. L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in sede di scrutinio finale, ferma restando l‘autonomia della funzione docente anche in materia di valutazione del comportamento, presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato che lo studente: a. nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui al comma precedente; b. successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1 del presente Decreto. 3. Il particolare rilievo che una valutazione di insufficienza del comportamento assume nella carriera scolastica dell’allievo richiede che la valutazione stessa sia sempre adeguatamente motivata e verbalizzata in sede di effettuazione dei Consigli di classe sia ordinari che straordinari e soprattutto in sede di scrutinio intermedio e finale. 4. In considerazione del rilevante valore formativo di ogni valutazione scolastica e pertanto anche di quella relativa al comportamento, le scuole sono tenute a curare con particolare attenzione sia l’elaborazione del Patto educativo di corresponsabilità, sia l’informazione tempestiva e il coinvolgimento attivo delle famiglie in merito alla condotta dei propri figli. Articolo 5 Autonomia scolastica 1. Ciascuna istituzione scolastica autonoma, nel rispetto dei principi e dei criteri di carattere generale previsti dal presente Decreto e dalla normativa vigente, può determinare, in sede di redazione del Piano dell’Offerta formativa, ulteriori criteri e iniziative finalizzate alla prevenzione, tenendo conto di quanto previsto dal Regolamento di istituto, dal Patto educativo di corresponsabilità e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio. IL MINISTRO Mariastella Gelmini PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 139 GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Il voto di condotta è attribuito dal Consiglio di Classe in base agli INDICATORI sotto descritti per ogni fascia di VALUTAZIONE che comunque non concorrono contemporaneamente VOTO MOTIVAZIONE 9 8 7 6 Non si è ammessi alla classe successiva né all’Esame di Stato Da 5a1 Area dell’eccellenza 10 Ha tenuto un comportamento eccellente, per rispetto del Regolamento scolastico, responsabilità e correttezza Ha partecipato in modo critico e costruttivo alle varie attività di classe e/o di Istituto valorizzando le proprie capacità Ha mostrato sensibilità e attenzione per i compagni divenendo un leader positivo, un elemento esemplare e trainante del gruppo classe Ha conseguito riconoscimenti, lodi ed encomi nelle attività intraprese Ha tenuto un comportamento corretto e irreprensibile Ha mostrato rispetto per tutti coloro che operano nella scuola, per gli spazi, le attrezzature e i beni comuni Ha mostrato puntualità e regolarità nella frequenza Ha partecipato e si è reso disponibile a collaborare con insegnanti e compagni per il raggiungimento degli obiettivi formativi, mostrando senso di appartenenza alla comunità scolastica Ha partecipato a numerose attività extra-scolastiche d’Istituto con esiti lusinghieri Ha tenuto un comportamento corretto e responsabile Ha frequentato le lezioni in modo assiduo Ha partecipato alle attività del gruppo classe con un impegno costante Ha partecipato volentieri alle attività extra-scolastiche d’Istituto Ha tenuto un comportamento sostanzialmente corretto Ha fatto registrare qualche assenze e qualche ritardo non sempre giustificati da reali motivazioni Ha partecipato alle attività del gruppo classe Ha riportato alcune ammonizioni verbali e note sul Registro di classe Ha più volte violato il Regolamento d’Istituto Ha assunto comportamenti non sempre corretti nei confronti dei compagni, dei docenti e del personale ATA Ha fatto registrare assenze e ritardi ripetuti Si è allontanato qualche volta dalla classe, anche senza autorizzazione Ha parcheggiato all’interno dell’Istituto Ha trasgredito le norme antifumo Ha tenuto un comportamento non sempre corretto durante le visite e i viaggi d’istruzione È stato sospeso per un periodo inferiore o uguale a 15 giorni Ha riportato frequenti ammonizioni verbali e diverse note sul Registro di classe Ha commesso reati violando la dignità ed il rispetto della persona umana Ha commesso reati che hanno determinato una reale situazione di pericolo per l’incolumità delle persone Ha commesso atti perseguibili penalmente e sanzionabili, compresa l’occupazione non autorizzata degli spazi pubblici Ha intenzionalmente arrecato danni fisici a persone e/o danni materiali gravi alle attrezzature scolastiche È stato sospeso con allontanamento dalla Scuola per un periodo superiore a 15 giorni È stato costretto a pagare dei risarcimenti economici e/o a riparare i danni provocati Questo elenco non può essere esaustivo nella descrizione dei comportamenti sanzionabili ma qualunque comportamento contrario alla convivenza civile e ai doveri dello studente sarà sanzionato, commisurando la gravità dell’infrazione a quelle sopra indicate. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 140 REGOLAMENTO RECANTE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI al D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249, concernente lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della scuola secondaria (in vigore dal 2/1/2008) (in G.U. n. 293 del 18 dicembre 2007) Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l'articolo 87, quinto comma, della Costituzione; Visto l'articolo 328 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297; Visto l'articolo 21, commi 1, 2 e 13, della legge 15 marzo 1997, n. 59; Vista la legge 27 maggio 1991, n. 176, di ratifica della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989; Visti gli articoli 104, 105 e 106 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti o sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309; Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n. 104; Visto l'articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n. 40; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, e successive modificazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria; Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto il parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, espresso nell'Adunanza del 25 luglio 2007; Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell'Adunanza del 17 settembre 2007; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 12 ottobre 2007; Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione; EMANA IL SEGUENTE REGOLAMENTO Art. 1 Modifiche all'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 1. L'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è sostituito dal seguente: "Art. 4 (Disciplina). 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 141 relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8. 9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico. 9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 142 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.”. Art. 2 Modifiche all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 1. L'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è sostituito dal seguente: "Art. 5 (Impugnazioni). 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico. 2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o all'Amministrazione. 5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241. 6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso. 7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.”. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 143 Art. 3 Patto educativo di corresponsabilità e giornata della scuola 1. Dopo l'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è inserito il seguente: "Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità). 1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1. 3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità”. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma, addì 21 novembre 2007 NAPOLITANO Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri Fioroni, Ministro della pubblica istruzione Visto, il Guardasigilli: Mastella Registrato alla Corte dei Conti il 7 dicembre 2007 Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali, registro n. 7, foglio n. 129 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 144 CIRCOLARE SULL’OBBLIGO DI VIGILANZA SUGLI ALUNNI COMUNICAZIONE AI DOCENTI N. 139 COMUNICAZIONE AL PERSONALE ATA N. 76 COMUNICAZIONE AL D.S.G.A. Oggetto : Obbligo di vigilanza sugli alunni. Si ribadisce ai destinatari della presente, come peraltro già indicato nelle precedenti Circolari di pari oggetto, che la vigilanza sugli alunni costituisce un preciso obbligo di servizio previsto dalla vigente normativa in materia . 1. Vigilanza durante lo svolgimento dell'attività didattica Fa parte degli obblighi di servizio imposti agli insegnanti quello di vigilare sugli allievi accogliendoli all'entrata, vigilando durante tutto l'orario scolastico ed assistendoli all'uscita dalla scuola. La Corte dei Conti, sez. III, 19.2.1994, n. 1623, ha ritenuto, inoltre, che l'obbligo della vigilanza abbia rilievo primario rispetto agli altri obblighi di servizio e che, conseguentemente, in ipotesi di concorrenza di più obblighi derivanti dal rapporto di servizio e di una situazione di incompatibilità per l'osservanza degli stessi, non consentendo circostanze oggettive di tempo e di luogo il loro contemporaneo adempimento, il docente deve scegliere di adempiere il dovere di vigilanza. Durante l'esercizio delle attività didattiche, il responsabile della vigilanza sugli alunni della classe è, dunque, il docente assegnato alla classe in quella scansione temporale. 2. Vigilanza dall'ingresso dell'edificio al raggiungimento dell'aula Per assicurare l'accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti ad essere presenti 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni (art. 29 comma 5, CCNL Scuola 2006/2009). All'inizio della mattinata si dispone che presso l’ingresso di ciascuna sede sia presente un collaboratore scolastico ( in genere quello di turno alla reception ) che presti la dovuta vigilanza sugli alunni. Al termine delle lezioni, si dispone che il collaboratore scolastico di turno alla reception provveda all’apertura del cancello pedonale esterno e delle porte di uscita dall’edificio scolastico, per consentire l’uscita degli studenti dalla scuola nel rispetto delle norme di sicurezza. 3. Vigilanza nella frazione temporale interessata ai cambi di turno dei docenti nelle scolaresche Per assicurare la continuità della vigilanza sugli alunni durante il cambio di turno dei docenti, i collaboratori scolastici devono favorire l’avvicendarsi degli insegnanti collaborando nella vigilanza delle classi prive di insegnante. Gli alunni devono rimanere nell’aula. I docenti devono effettuare gli spostamenti con la massima tempestività. I docenti che entrano in servizio a partire dalla 2^ ora in poi o che hanno avuto un'ora "libera", sono tenuti a farsi trovare davanti all'aula interessata. I collaboratori scolastici, all'inizio delle lezioni o ai cambi di turno dei docenti nelle scolaresche, debbono accertarsi di eventuali ritardi o di assenze degli insegnanti nelle classi. In caso di ritardo o di assenza dei docenti, non tempestivamente annunciati dagli stessi, gli insegnanti presenti e i collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare sugli alunni dandone, nel contempo, avviso all'Ufficio di Vicepresidenza. 4. Vigilanza durante le pause di socializzazione a Durante le pause di socializzazione la vigilanza avviene secondo le modlità ed i turni stabiliti dalla comunicazione n. 37 del 2009 (Oggetto: Orario definitivo e calendario turni assistenza. Tutti i docenti si devono attenere all’orario delle lezioni, incluse le ore di completamento, e al calendario dei turni di assistenza da effettuarsi durante le due pause di socializzazione). Si ricorda ai docenti che tale vigilanza viene computata ai fini della flessibilità. I collaboratori scolastici durante l'intervallo sorveglieranno, oltre il corridoio e/o l’atrio di competenza, anche i bagni. Nei cortili, giardini, spazi verdi presenti nelle scuole la vigilanza deve essere sempre PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 145 esercitata dagli insegnanti, supportati dal collaboratore scolastico al quale il DSGA avrà dato preciso incarico, comunicando il nominativo al Dirigente Scolastico, con particolare riguardo al rispetto del divieto di fumo. 5. Vigilanza al termine delle lezioni e per l’uscita dalla scuola Al termine delle lezioni, i docenti accompagneranno all’uscita gli alunni della classe in cui stavano svolgendo la lezione mentre il collaboratore scolastico di turno alla reception provvederà all’apertura del cancello pedonale esterno , per consentire l’uscita degli studenti dalla scuola nel rispetto delle norme di sicurezza. Gli alunni che terminano, per qualsiasi motivo, le lezioni alla 5^ ora, dovranno attendere in aula, insieme al docente della 5^ ora, il termine della 2^ pausa di socializzazione e soltanto al termine di questa potranno uscire, in maniera ordinata, dalla scuola. IL DIRIGENTE SCOLASTICO prof. ssa Flavia De Vincenzi PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 146 DIRETTIVE DI MASSIMA SULL’UTILIZZO DEI LABORATORI, DELLE ATTREZZATURE DELLA PALESTRA E DELLE APPARECCHIATURE PER FOTOCOPIE Con la presente direttiva s’intende richiamare la responsabilità del personale interessato sull’osservanza di alcune fondamentali regole di comportamento in ordine al corretto utilizzo degli strumenti di laboratorio, delle attrezzature delle palestre e del fotoriproduttore al fine del preservarne la piena funzionalità. 1) Per ogni Laboratorio viene nominato un Responsabile (sub-consegnatario), garante della conservazione, della tutela di tutti i beni , mobili in carico al Laboratorio. 2) Nel Laboratorio le classi o gruppi di alunni entrano secondo l’orario didattico in vigore per l’anno scolastico in corso, detto orario, sarà esposto sull’esterno della porta di ingresso. L’utilizzo non previsto del laboratorio deve essere concordato con il Responsabile del laboratorio e comunque, deve essere giustificato da ragioni didattiche. In assenza duratura del Responsabile, il permesso deve essere richiesto direttamente al Dirigente Scolastico. 3) Il Responsabile di Laboratorio può operare nello stesso in tutte le ore libere. Gli altri insegnanti operanti nel Laboratorio possono programmare presenze extra orario in funzione della preparazione delle lezioni. In tal caso, la responsabilità sulla vigilanza, custodia e corretto uso delle attrezzature è posta a carico dell’insegnante momentaneamente presente con o senza classe o gruppo di allievi. 4) Guasti, danneggiamenti, ammanchi e disfunzioni in genere dovranno essere subito segnalati al consegnatario che provvederà all’adozione dei provvedimenti di competenza o in caso di urgenza al Dirigente. 5) Al termine dell’anno scolastico il Responsabile di Laboratorio dovrà comunicare con apposita relazione, le manutenzioni necessarie per rendere ottimale l’utilizzo del laboratorio per il successivo anno scolastico 6) Il docente responsabile della biblioteca, concorda, all’inizio dell’anno scolastico con il personale incaricato, la locazione dei volumi e le modalità di utilizzo: - Registrazione su specifico registro prestiti. - Spazi di custodia dei sussidi e loro pulizia; pulizia ordinaria e straordinaria della biblioteca. - Utilizzo esterno alla scuola o in orario extra scolastico. 7) E’ indispensabile che il docente che intende frequentare la biblioteca con l’intera classe e/o con gruppi di alunni, si prenoti, almeno con un giorno di anticipo, su apposito registro custodito in vicepresidenza. 8) Il prelevamento dalla biblioteca, dalla videoteca, dall’archivio didattico è cura e responsabilità del singolo docente che deve segnalare il prelievo sull’apposito registro che il responsabile predispone e controlla con regolarità e che verrà effettuato esclusivamente negli orari di apertura indicati e comunicati con apposita circolare. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 147 9) L’istituzione scolastica garantisce un servizio fotocopie unificato che viene programmato dal responsabile con il Dirigente Scolastico e i coordinatori di plesso all’inizio di ogni anno scolastico e che viene indicato in apposita circolare. 10) Nelle palestre si entra con abbigliamento adatto, i docenti concordano a livello di plesso le modalità di gestione e cambio delle scarpe ed eventualmente dell’abbigliamento prima e dopo le attività. Gli impianti ginnici e gli attrezzi di educazione motoria devono essere riposizionati o riposti in ordine al termine dell’attività. Gli incidenti anche lievi vanno segnalati. Le attività proposte devono essere compatibili con le abilità degli alunni. 11) Sarà cura del Responsabile di laboratorio, sentiti gli altri insegnanti, redigere le proposte di acquisto che, accompagnate da idonea relazione potranno riguardare: - Acquisti urgenti di modestia entità economica; - Acquisti programmati di materiale di consumo necessario per lo svolgimento delle esercitazioni (da presentare ogni anno entro il 15 ottobre 2012. - Acquisti di strumenti ed attrezzature da presentare entro il 15 ottobre 2012. - Acquisti da inserire in un piano di acquisti straordinario (da presentare normalmente entro l’inizio dell’anno scolastico). Il Dirigente Scolastico (prof.ssa Flavia DE VINCENZI) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 148 DIRETTIVE DI MASSIMA PER GLI ASSISTENTI TECNICI IN RELAZIONE ALLA GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEI LABORATORI CUI SONO PREPOSTI Premesso che gli assistenti tecnici, secondo la declaratoria del relativo profilo professionale, in rapporto alle attività connesse alla didattica assumono la veste di sub consegnatari con l’affidamento della custodia e gestione del materiale didattico, tecnico e scientifico dei laboratori e delle officine nonché dei reparti di lavorazione, con la presente direttiva si richiamano gli ambiti di responsabilità relativi alla gestione del laboratorio cui sono preposti. SVOLGIMENTO DEI COMPITI ASSEGNATI Gli assistenti tecnici eseguono attività lavorativa, richiedente specifica preparazione professionale, conoscenza di tecnologie e strumenti anche complessi, con capacità di utilizzazioni degli stessi, nonché di esecuzione di procedure tecniche e informatiche. Svolgono attività di supporto tecnico alla funzione docente relativamente alle attività didattiche ed alle connesse relazioni con gli studenti. Hanno autonomia e responsabilità nello svolgimento del lavoro con margini valutativi, nell’ambito delle direttive e delle istruzioni ricevute. Sono addetti alla conduzione tecnica dei laboratori, officine o reparti di lavorazione garantendone l’efficienza e la funzionalità in relazione al progetto annuale di utilizzazione didattica. Nell’ambito dei laboratori cui sono assegnati, gli assistenti tecnici provvedono: - Alla preparazione dei materiali e degli strumenti per le esperienze didattiche e per le esercitazioni pratiche nei laboratori e reparti di lavorazione cui sono assegnati, garantendo l’assistenza tecnica durante lo svolgimento delle stesse; - Conduzione tecnica dei laboratori, garantendone l’efficienza e la funzionalità. Supporto tecnico allo svolgimento delle attività didattiche. Ai servizi esterni connessi con il proprio lavoro; - Secondo le direttive fornite dal docente di laboratorio, preparazione di schede, esercitazioni, ect. richieste dai docenti per la didattica e la realizzazione dei progetti del P.O.F. in genere; - Prelevamento del materiale dal magazzino e consegna, sempre in magazzino, il materiale obsoleto o non funzionante; - Collaborano alle operazioni di ricognizione inventariale di fine anno scolastico; - Manutenzione generale all’interno del proprio laboratorio; - Cura e responsabilità, assieme al docente, del materiale del proprio laboratorio; - Tenuta del registro di inventario relativo al materiale assegnato al proprio laboratorio; - Custodia dei materiali presenti; - Preparazione di report sull’utilizzo dei laboratori. - Riordino e alla conservazione del materiale e delle attrezzature tecniche, garantendo la verifica e l’approvvigionamento periodico del materiale utile alle esercitazioni didattiche, in rapporto con il magazzino; Svolge attività di diretta e immediata collaborazione l’ufficio tecnico o analoghi organismi e con la funzione strumentale, anche in relazione agli acquisti di attrezzature tecnico-scientifiche e al loro PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 149 collaudo. Relativamente alle ore di servizio impegnate quale supporto all’attività didattica l’assistente tecnico, pur non partecipando direttamente alla funzione docente, svolge un compito molto delicato da cui spesso dipende il buon andamento della didattica, infatti prepara le esercitazioni pratiche secondo il piano di studi stabilito, ne riordina il materiale, le attrezzature tecniche e didattiche ed il banco di lavoro, ritira dal magazzino, e ve lo riconsegna, il materiale necessario alle esercitazioni, lo verifica periodicamente per le eventuali proposte di acquisto, effettua le riparazioni necessarie relative alla manutenzione ordinaria e propone al docente responsabile l’eventuale fuori uso di strumenti e attrezzature e la scorta di materiale di consumo in tempo utile per l’acquisto. DIPENDENZA FUNZIONALE Avuto riguardo alla dipendenza funzionale si chiarisce che gli assistenti tecnici: - Per le mansioni tecniche e per quelle strettamente collegate alla didattica dipendono, a seconda dei casi, dal Dirigente o dal docente della materia responsabile delle esercitazioni didattiche o dal docente addetto all’ufficio tecnico, o dal docente designato dal Capo d’Istituto (ad esempio Funzione Strumentale) competente a valutare soluzioni tecniche che l’assistente è tenuto ad applicare. - Per le mansioni non tecniche quali la custodia dei beni, delle attrezzature ed il loro acquisto o approvvigionamento nel rispetto delle deliberazioni assunte, dipendono dal D.S.G.A. alle cui direttive sono subordinati ed a cui dovranno rendere conto. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO Al fine di una migliore organizzazione delle attività degli assistenti tecnici, che consenta un maggior controllo del materiale e della strumentazione affidata, si impartiscono le seguenti direttive: A – Custodia dei materiali: 1 - Gli assistenti tecnici provvedono alla conservazione e custodia della strumentazione e delle singole attrezzature in appositi armadi. All’interno di ogni armadio verrà affisso l’elenco del materiale ivi custodito con l’indicazione sia del numero di inventario che del numero di catalogazione. La verifica di detto materiale sarà effettuata con cadenza almeno quindicinale e verrà annotata sul foglio di inventario del laboratorio e controfirmato dal docente sub-consegnatario unitamente all’assistente tecnico. Qualora durante la verifica, si dovesse constatare l’assenza di strumentazione ovvero altre anomalie sarà cura ed obbligo dei firmatari darne immediata comunicazione al Capo d’Istituto. Per quanto attiene la custodia delle chiavi degli armadi, si dispone che il numero delle chiavi non possa essere superiore a due (una copia sarà trattenuta dal Capo d’Istituto, l’altra – necessaria per l’uso quotidiano dell’apertura e chiusura dei laboratori – è affidata al D.S.G.A. L’assistente tecnico addetto al laboratorio preleva e riconsegna giornalmente le chiavi presso l’ufficio designato del D.S.G.A. In caso di assenza dell’assistente tecnico, la chiave può essere prelevata e riconsegnata dal docente interessato. B-Uso della strumentazione: 1 – Nel caso in cui lo stesso laboratorio sia utilizzato da più classi e quindi docenti, nonché da più assistenti tecnici, è opportuno rendere nota in forma scritta, a cura dell’insegnante che svolge la lezione e dell’assistente tecnico che lo coadiuva, l’esercitazione svolta, con l’indicazione dei relativi strumenti ed attrezzature utilizzati: ciò al fine di poter individuare con maggior precisione possibile, in caso di smarrimento del materiale o della strumentazione, il momento in cui può essere avvenuto il fatto. 2 – Nel caso in cui sia necessario utilizzare la strumentazione in altro laboratorio, diverso da quello assegnato, verrà compilato-in duplice copia-il modello a tal fine predisposto. Una copia dello stesso verrà conservata dall’assistente tecnico del laboratorio cui è assegnato lo strumento. C-Prelievo materiale e attrezzature: 1 – I materiali e le attrezzature occorrenti per le esercitazioni vengono prelevati dagli appositi armadi di custodia dell’assistente tecnico. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 150 2 – La consegna del materiale e delle attrezzature viene effettuata dall’assistente tecnico ad ogni singolo studente, (si consiglia di tenere gli armadi chiusi durante le esercitazioni) o predisposti per tutta la classe secondo le esigenze didattiche. 3 – Il ritiro e la sistemazione del materiale e delle attrezzature viene effettuato dall’assistente tecnico circa dieci minuti prima del termine della lezione. 4 – Al termine della lezione l’assistente tecnico esegue una verifica quantitativa ed un controllo accurato del materiale e delle attrezzature utilizzate nell’esercitazione. Nel caso in cui la sistemazione delle attrezzature fa parte dell’esercitazione la verifica va fatta insieme agli alunni. 5 – Qualsiasi anomalia di funzionamento delle strumentazioni, delle attrezzature e dei componenti utilizzati nelle esercitazioni, deve essere comunicata tempestivamente dagli studenti all’assistente tecnico. 6 – E’ indispensabile che i docenti e gli I.T.P. comunichino, almeno il giorno prima, all’assistente tecnico che intenderà svolgere nel laboratorio, al fine di una migliore gestione delle risorse disponibili. 7 – E’ necessario che in ogni laboratorio o reparto di lavorazione sia disponibile, in luogo accessibile, l’elenco del materiale inventariato, in modo da poter essere visionato anche dall’assistente tecnico non assegnatario del laboratorio o da altro personale interessato. 8 – E’ opportuno fornite agli assistenti tecnici la programmazione annuale delle esercitazioni per le singole classi. 9 – Il trasferimento definitivo di materiale o strumentazione da un laboratorio ad un altro deve essere comunicato al D.S.G.A. e registrato. 10 – Il trasferimento temporaneo si può effettuare previa autorizzazione del responsabile e deve ogni volta essere registrato. 11 – L’assistente tecnico deve comunicare al responsabile ogni eventuale manutenzione straordinaria da effettuarsi nei laboratori, il responsabile provvederà a darne comunicazione all’U.T. 12 – Il materiale di nuovo acquisto viene consegnato all’assistente tecnico che ne controlla subito la corrispondenza rispetto alla bolla di consegna. 13 – L’assistente tecnico cura la raccolta differenziata dei rifiuti tossici e di quelli riciclabili. 14 – L’assistente tecnico conserva il registro di utilizzo del laboratorio a lui assegnato. IL DIRIGENTE SCOLASTICO (prof.ssa Flavia DE VINCENZI) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 151