I
N
D
I
C
E
SCHEDA ANAGRAFICA DELLA SCUOLA
pag. 5
PREMESSA
pag. 6
STORIA E CONTESTO DELL'ISTITUTO
pag. 6
CONTESTO TERRITORIALE
pag. 11
LA POPOLAZIONE DEL MUNICIPIO VII IN CIFRE
pag. 11
SEZIONE I: STRUTTURA INTERNA
1. LE RISORSE UMANE
pag. 12
2. LE RISORSE STRUTTURALI
pag. 13
3. COORDINAMENTO E GESTIONE
3.1 IL DIRIGENTE SCOLASTICO
3.2 LE FUNZIONI STRUMENTALI
3.3 IL D.S.G.A
3.4 GLI ORGANI COLLEGIALI
3.5 I DIPARTIMENTI
3.6 ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO settore economico e
Tecnologico e liceo linguistico
3.7 LE COMMISSIONI E I GRUPPI DI LAVORO
3.8 I DOCENTI
3.9 IL PERSONALE A.T.A.
3.10 ORARIO DI RICEVIMENTO DELLA SEGRETERIA
3.11 RAPPORTI CON ENTI ESTERNI
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
14
14
14
16
16
16
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
22
23
24
24
25
26
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
28
28
29
31
32
SEZIONE II: L'OFFERTA FORMATIVA
1. TRAGUARDI FORMATIVI E FINALITA' GENERALI
1.1 LE FINALITA' GENERALI
1.2 LE SCELTE CONSEGUENTI
1.3 I RAPPORTI CON LE SCUOLE MEDIE
1.4 IL PROFILO DELLA PERSONA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2
2. I CURRICOLI
2.1 GLI INDIRIZZI
2.2 ORARIO DELLE LEZIONI
2.3 I PREREQUISITI RICHIESTI PER L’ACCESSO AL
SETTORE ECONOMICO E TECNOLOGICO
2.4 I QUADRI ORARIO E I PROFILI DI INDIRIZZO
2.5 LE COMPETENZE DI BASE
2.6 LE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI
2.7 LE COMPETENZE IN USCITA
2.8 LE SCELTE DIDATTICHE
2.9 I RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
2.10 RICERCA E SVILUPPO
2.11 ECCELLENZE DEGLI STUDENTI
pag. 34
pag. 34
pag. 35
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
37
38
42
43
45
50
53
54
54
SEZIONE III: SUPPORTO ALL’APPRENDIMENTO
1. IL SUCCESSO FORMATIVO
pag. 56
1.1 IL RECUPERO
pag. 56
1.2 IL POTENZIAMENTO DELLE METODOLOGIE DI STUDIO pag. 57
2. PROGETTAZIONE FORMATIVA
1.1 L’ACCOGLIENZA
1.2 ORIENTAMENTO IN ENTRATA
1.3 EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
1.4 CONTRASTO ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA
1.5 LA SICUREZZA
1.6 L’ORIENTAMENTO ALLO STUDIO E AL LAVORO
1.7 LABORATORIO DI LOGICA
1.8 L’EDUCAZIONE ALLA SALUTE
1.9 L’ITALIANO PER STRANIERI
1.10 TEAMNET
1.11 CL@ssi 2.0
1.12 LA VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE
1.13 VALeS
1.14 I VIAGGI, LE VISITE CULTURALI E LE LEZIONI
DIFFERITE
1.15 N.E.R.D. - NON E’ ROBA DA RAGAZZE?
1.16 LE ATTIVITA’ SPORTIVE
1.17 LA CERTIFICAZIONE PER IL RILASCIO DELLA
PATENTE EUROPEA PER IL COMPUTER (E.C.D.L.)
1.18 LA CERTIFICAZIONE PER LE LINGUE STRANIERE
1.19 ESABAC
1.20 PARTERNARIATO DIDATTICO ITALIA-FRANCIA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
58
59
60
60
61
62
63
65
65
66
67
67
68
68
pag. 69
pag. 69
pag. 69
pag.
pag.
pag.
pag.
69
69
69
69
3
SEZIONE IV: ARRICCHIMENTO DELLE ATTIVITA’
CURRICOLARI
1. LE ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE
1.1 CINEFORUM
1.2 IL LABORATORIO TEATRALE
1.3 IL LABORATORIO MUSICALE
1.4 ULTERIORI ATTIVITA’ PROMOSSE NEL
CORRENTE A.S.
1.5 CELEBRAZIONI, PREMI, CONCORSI E GARE
pag.
pag.
pag.
pag.
71
71
71
71
pag. 72
pag. 74
SEZIONE V: LA VALUTAZIONE
1. LA VALUTAZIONE
1.1 LA GRIGLIA DI VALUTAZIONE
1.2 LA CORRISPONDENZA FRA VOTI E PRESTAZIONE
DIDATTICA
1.3 I CRITERI DI PROMOZIONE/NON PROMOZIONE
1.4 I CREDITI
1.5 IL QUADRO SINTETICO DEGLI INTERVENTI DI
RECUPERO E SOSTEGNO
1.6 INDICATORI DI MONITORAGGIO
pag. 76
pag. 76
pag. 79
pag. 79
pag. 82
pag. 83
pag. 84
SEZIONE VI: APPENDICE
1.1 IL CALENDARIO SCOLASTICO
1.2 IL PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’
1.3 CALENDARIO RICEVIMENTO GENITORI
1.4 STRUMENTI PER LA TUTELA E LA TRASPARENZA
pag.
pag.
pag.
pag.
85
86
87
88
ALLEGATI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI
ATTO COSTITUTIVO E REGOLAMENTO CENTRO
SPORTIVO SCOLASTICO
DECRETO MINISTERIALE (VOTO DI CONDOTTA)
GRIGLIA DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
REGOLAMENTO RECANTE MODIFICHE ALLO STATUTO
DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
CIRCOLARE SULL’OBBLIGO DI VIGILANZA SUGLI
ALUNNI
DIRETTIVE DI MASSIMA SULL’UTILIZZO DEI
LABORATORI, DELLE ATTREZZATURE DELLA PALESTRA
E DELLE APPARECCHIATURE PER FOTOCOPIE
DIRETTIVE DI MASSIMA PER GLI ASSISTENTI TECNICI
IN RELAZIONE ALLA GESTIONE E ORGANIZZAZIONE
DEI LABORATORI CUI SONO PREPOSTI
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
pag. 91
pag. 129
pag. 132
pag. 137
pag. 140
pag. 141
pag. 145
pag. 147
pag. 149
4
SCHEDA ANAGRAFICA

DATI DELLA SCUOLA
DENOMINAZIONE
Leopoldo Pirelli
ORDINE DI SCUOLA
Scuola Secondaria Superiore
TIPOLOGIA
Istituto di Istruzione Superiore
CODICE MECCANOGRAFICO
RMIS00800P
DISTRETTO
XVII
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Flavia De Vincenzi
SEDE CENTRALE
Via Rocca di Papa n°113
SEDE DISTACCATA
Via Assisi n° 44-46
CITTA’ E CAP
ROMA 00179
PROVINCIA
ROMA
TELEFONO
06/121122305 (sede centrale)
06/121122185 (sede distaccata)
FAX
06/96049553 (sede centrale)
06/7821510 (sede distaccata)
INDIRIZZO DI POSTA
[email protected]
ELETTRONICA
SITO WEB
www.leopoldopirelli.it
PEC
[email protected]
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
5
PREMESSA
Il Piano dell'Offerta Formativa in regime di autonomia è un elemento che dà un carattere preciso alle
diverse scuole e ne caratterizza le "vocazioni" e le funzioni, oltre che evidenziarne una specifica
organizzazione del lavoro di programmazione e di operatività didattica: il nostro Istituto vuole
caratterizzarsi quale "scuola di servizio" nel territorio.
A questo fine, predispone gli strumenti formativi efficaci per rendere trasparente l'azione educativa e
per interagire con le altre componenti sociali, culturali ed economiche, per un migliore raccordo
scuola-lavoro, e si fa carico anche dell'utilizzo delle nuove tecnologie e dei nuovi strumenti
informatici, così da corrispondere adeguatamente alle nuove esigenze, educative e culturali.
Questo P.O.F. vuole anche essere uno strumento "aperto" e flessibile, che potrà subire cambiamenti e
adattamenti in risposta ad evoluzioni del mondo esterno, a trasformazioni del sistema scolastico e alle
esigenze del territorio e di chi usufruisce del servizio della scuola: si presenta perciò come una
proposta complessiva di sintesi pedagogica delle scelte culturali, organizzative ed operative
dell'Istituto e cioè della sua offerta formativa, con particolare attenzione al percorso educativo e di
acquisizione delle "competenze" del 1° Biennio, (nello spirito dell’obbligo d’istruzione e della riforma
del riordino dell’istruzione tecnica), e alle strategie di innovazione didattica.
STORIA E CONTESTO DELL'ISTITUTO
L'I.I.S. “Leopoldo Pirelli", denominato “Via Rocca di Papa” fino al 13 novembre 2008, nasce dalla
aggregazione dell'I.T.G. "E. De Nicola" con l' I.T.C. "C. Levi" avvenuta nell'anno scolastico1997/’98
e con il nuovo Liceo Linguistico Sperimentale, nato nell’a.s. 2002/2003. L'Istituto, con sede centrale a
via Rocca di Papa n.113, dispone anche di una sede distaccata in via Assisi, fino al 1997 sede centrale
della sezione commerciale, e ora sede anche del Liceo Linguistico.
I suoi naturali bacini d'utenza sono il distretto XVII (quartieri Appio - Tuscolano ) i distretti XIV e
XVIII (periferia sud-est della città : Torpignattara, Cinecittà, Cinecittà-Est, Morena, Capannelle,
Statuario, Quarto Miglio, Borghesiana, ecc. ). La sede centrale in via Rocca di Papa è collegata dalla
Metro A (Arco di Travertino) e dai bus 85 – 409 – 657 – 663 – 664 – 671 – 765; la sede distaccata in
via Assisi è collegata dalla Metro A (Ponte lungo – Furio Camillo), dalle FF.SS. (stazione Tuscolana)
e dai bus 16 – 85.
Dall’ anno scolastico 2009/’10 l’Istituto “Leopoldo Pirelli” fa parte della Delivery Regionale per il
riordino dell’istruzione tecnica.
Gli indirizzi attualmente attivi sono pertanto:
INDIRIZZO ECONOMICO
- “Amministrazione Finanza e Marketing”
- “Sistemi Informativi Aziendali”
- “Relazioni Internazionali per il Marketing”
INDIRIZZO TECNOLOGICO
- “Costruzione Ambiente e Territorio
- “Geotecnico”
LICEO LINGUISTICO
CORSI SERALI
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
6
La scuola dall’a. s. 2008-2009 è:
 Raggruppamento territoriale della Consulta Provinciale dei Dirigenti Scolastici-Roma Sud
 Scuola di riferimento a livello nazionale per le scienze integrate
 Sportello unico territoriale per la riforma dell’istruzione tecnica (distretti 16, 17, 18, 38, 40).
E’ stata:
 Scuola Polo per l’organizzazione di Conferenze di Servizio per l’insegnamento-apprendimento
della Matematica
Dall’ a.s. 2012/2013 l’Istituto L. Pirelli è scuola Polo per il conferimento delle nomine ai docenti a
tempo determinato (classi di concorso: A051 italiano/latino, scuole superiori, A052 latino/greco,
scuola secondaria di secondo grado, A043 italiano/storia, scuola secondaria di primo grado).
La Regione Lazio, nell’ambito del Piano regionale di Dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche,
ha disposto dall’a.s. 2011/2012, con delibera n° 9 del 14/01/2011, l’attivazione dell’articolazione
GEOTECNICO per il settore tecnologico – indirizzo Costruzioni, ambiente e territorio
Nell’ambito dello stesso piano la Giunta regionale con Delibera n.506 del 30/1/2013 e la Direzione
Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio Decr. Prot. N.322 del 9/1/14 hanno disposto
per l’a.s 2013/2014 l’attivazione dell’articolazione RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL
MARKETING.
L'Istituto è anche sede d'esami per il conseguimento della "Patente informatica europea"
(ECDL) e centro di esperienze formative professionalizzanti come attestato dalle seguenti
iniziative svolte nel corso degli anni.
A. S.
DENOMINAZIONE
1997/1998
CORSO FORMAZIONE
AMMINISTRATIVI MIUR
1997/1998
PROGETTO NAZIONALE
AUTONOMIA - CORSO
MONTECATINI
1997/1998
PROGETTO NAZIONALE
AUTONOMIA - CORSO
MONTECATINI
1998/1999
SEMINARIO FIS
1999/2000
INTERNET/INTRANET
CONFERENZA PROGETTO
ARIA
PROGETTO NAZIONALE
AUTONOMIA - CORSO
MONTECATINI
LAVORARE PER PROGETTI:
TECNICHE DI
PROGETTAZIONE, DI
GESTIONE, DI
1999/2000
1999/2000
1999/2000
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
DESCRIZIONE
Corso formazione del personale
dell’amministrazione centrale (MPI)
Corso residenziale di formazione e
aggiornamento docenti sul tema
“Organizzazione del curricolo e didattica
modulare”.
Corso residenziale di formazione e
aggiornamento docenti sul tema
“Organizzazione del curricolo e didattica
modulare”.
Percorsi IFTS e obbligo formativo integrati
di istruzione/formazione TECNICA
Corso ai docenti
Conferenza sull’inquinamento rivolto agli
alunni
Prosecuzione lavori
Corso ai docenti con la presenza di esperti
delle FF.SS.
7
2000/2001
MONITORAGGIO
SEMINARIO LE CHIAVI DEL
SISTEMA
Percorsi IFTS e obbligo formativo integrati
di istruzione/formazione nel settore turistico
CORSO ESPERTO NEL TRASPORTO
INTERMODALE - partner: Università di
Cassino, ISMACO, Ferrovie dello Stato,
Formare 2000.
Corsi ECDL
Corsi ed esami per certificazione lingue
Inglese – Francese – TRINITY – BRITISH
INSTITUTE
Esami abilitazione geometri
2000/2001
IFTS
Anni vari
ECDL
Anni vari
LINGUE 2000
Anni vari
2002/2003
ABILITAZIONE GEOMETRI
CORSI FORMAZIONE
DOCENTI NEO ASSUNTI
PROGETTO NAZIONALE
AUTONOMIA - CORSO
STRESA
IFOLA
2003/2004
INVALSI
2003/2004
2004/2005
2005/2006
CIOFS
CIOFS
CIOFS
ORGANIZZAZIONE
MEETING E CONVEGNI
CIOFS
CORSI ABILITAZIONE
LIBERA PROFESSIONE
GEOMETRA
CORSO DOCENTI NEO
IMMESSI IN RUOLO
CORSO AGGIORNAMENTO
PROFESSIONALIZZANTE
HANDICAP
CORSO AGGIORNAMENTO
LEGGE PRIVACY (D. LGS
196/’03
OBBLIGO D’ISTRUZIONE
PROGRAMMAZIONE
DIDATTICA E STRUMENTI
INFORMATICI PER
L’INSEGNAMENTO A
DISTANZA
Operatore Aziendale – CAD base
2007/2008
CONCORSO PERSONALE
AMMINISTRATIVO
Prova di preselezione concorso assistente area B
profilo economico B 2 (personale amministrativo
del MIUR)
2007/2008
DEFINIZIONE DEI
CURRICOLI DEGLI
INDIRIZZI SETTORE
ECONOMICO E
TECNOLOGICO
Seminario per la definizione dei curricoli degli
indirizzi settore economico e tecnologico
2001/2002
2001/2002
2005/2006
2006/2007
2007/2008
2007/2008
2007/2008
2007/2008
2007/2008
2007/2008
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Corsi di formazione docenti assunti in ruolo
Termine dei lavori
n. 2 corsi progetto sperimentale scuola/lavoro
N. 1 corso - piano nazionale di formazione sulle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Operatore Aziendale – CAD base
Operatore Aziendale – CAD base
Corso finanziato dalla Regione Lazio
Operatore Aziendale – CAD base
n. 2 corsi abilitazione libera professione geometra
n. 2 corsi docenti neo immessi in ruolo
corso di aggiornamento alunni handicap per
collaboratori scolastici (art. 7 CCNL biennio
economico 2004/2005)
Corso di formazione agli incaricati del
trattamento dati
Convegno
Seminario per l’insegnamento a distanza in ELEARNING E WEB-TV
8
2008/2009
2008/2009
2008/2009
2008/2009
2008/2009
2008/2009
ESAME ABILITAZIONE
LIBERA PROFESSIONE
GEOMETRA
OBBLIGO D’ISTRUZIONE
ASSI CULTURALI
RIORGANIZZAZIONE DEL
SISTEMA D’ISTRUZIONE E
FORMAZIONE TECNICA
SUPERIORE
DEFINIZIONE DEI
CURRICOLI DEGLI ISTITUTI
PROFESSIONALI
RIORGANIZZAZIONE
ISTITUTI TECNICI
SALUTE E SICUREZZA NEI
LUOGHI DI LAVORO
2008/2009
RAPPORTI SCUOLAFAMIGLIA
2008/2009
RAPPORTI SCUOLAFAMIGLIA (ACCOGLIENZA)
2008/2009
PRIMO SOCCORSO
2008/2009
LAVAGNA INTERATTIVA
2008/2009
PROGETTO GIS
2008/2009
CNEL – “PIU’ TECNICI, PIU’
SICUREZZA, PIU’ SVILUPPO”
2009/2010
ABILITAZIONE GEOMETRI
2009/2010
2009/2010
2009/2010
2009/2010
2009/2010
2009/2010
2009/2010
2009/2010
INNOVAZIONE E POTENZ.
DEL SISTEMA REGIONALE
DELL’ISTRUZIONE-AZ. B
I NUOVI ISTITUTI TECNICI
DEL SETTORE ECONOMICO
SCRUTINI ON –LINE
L.I.M. LAVAGNA
INTERATTIVA
MULTIMEDIALE
“LE VALUTAZIONI
IMMOBILIARI SECONDO I
NUOVI STANDARD
VALUTATIVI PREVISTI DA
BASILEA II
ANTINCENDIO
HI-CLASS (gestione laboratori)
ALFABETIZZAZIONE
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
n° 2 commissioni abilitazione libera
professione geometra
Corso di formazione
Seminario per la riorganizzazione del sistema
d’istruzione e formazione tecnica superiore
Seminario per la definizione dei curricoli degli
istituti professionali
Gruppo di lavoro per la riorganizzazione degli
Istituti tecnici (d.m. 25/6/’08)
Corso di formazione per docenti e ATA
D. Lgs 81/’08
Incontro con l’Avv. Valerio De Feo ( Genitori
e docenti delle classi I, II e III) “ Le
responsabilità”
Incontro con la Psicologa Dott.ssa Liana Gerbi
(Genitori e docenti classi I) “Aspetti
comunicativi e relazionali nel momento
dell’ingresso degli studenti nelle classi I”
Corso di formazione per gli addetti al primo
soccorso (d. lgs. 81/2001)
Corso di formazione
Corso di aggiornamento Progetto GIS
(Sistema geografico Informatico)
Seminario “più tecnici, più sicurezza, più
sviluppo” - CNEL
Esami abilitazione geometri-N° 2
Commissioni
Corsi di formazione piattaforma e-learning per
docenti –AZ. B
Seminario di studio
Corso di informatica per docenti
Corso di formazione per docenti e assistenti
tecnici
Seminario per i professionisti che operano nel
campo delle valutazioni immobiliari, i docenti
e gli studenti delle classi V geometri
Corso di aggiornamento personale ATA
Corso di aggiornamento per docenti e ass.
tecnici
Corso di aggiornamento per personale ATA
9
2009/2010
INFORMATICA
SICUREZZA
SCUOLA SICURA
2010/2011
ABILITAZIONE GEOMETRI
2009/2010
2010/2011
2010/2011
2010/2011
2010/2011
2010/2011
2010/2011
2010/2011
2010/2011
2010/2011
2010/2011
2010/2011
INNOVAZIONE E POTENZ.
DEL SISTEMA REGIONALE
DELL’ISTRUZIONE-AZ. B
I NUOVI ISTITUTI TECNICI
DEL SETTORE ECONOMICO
SICUREZZA
SCUOLA SICURA
I NUOVI ISTITUTI
PROFESSIONALI
CERTIFICAZIONE DELLE
COMPETENZE
SINERGY - UNA
SPERIMENTAZIONE DI
INTEGRAZIONE TRA LE
SCIENZE
“PROGETTO DI
ORIENTAMENTO
SCOLASTICO RIVOLTO AL
GRUPPO CLASSE”
STATISTICA DAY
SCUOLA SICURA
SCRUTINIO OFF LINE E
GENERAZIONE
AUTOMATICA VERBALI
2011/2012
ABILITAZIONE GEOMETRI
2011/2012
DIRIGENTI SCOLASTICI
GESTIONE L.I.M.
USO DELLA CALCOLATRICE
CASIO
D.S.A. (DISTURBI SPECIFICI
DI APPRENDIMENTO)
INSEGNARE PER
COMPETENZE CON LA
DIDATTICA
LABORATORIALE (CONFAOMIUR)
MISURE DI
ACCOMPAGNAMENTO AL
RIORDINO DEGLI ISTITUTI
TECNICI
LE COMPETENZE DI
TUTORSHIP D’AULA
ATHANOR: NUOVE ENERGIE
NELLA SCUOLA
2011/2012
2011/2012
2011/2012
2011/2012
2011/2012
2011/2012
2012/2013
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Corso di formazione per docenti
Corso di formazione per docenti e alunni
Esami abilitazione geometri- N° 2
Commissioni
Corsi di formazione piattaforma e-learning per
docenti –AZ. B
Seminario di studio e gruppi di lavoro
Corso di formazione per ATA
Corso di formazione per docenti e alunni
Seminario di studio
Corso di aggiornamento
Convegno
Corso di aggiornamento (di didattica
orientativa e cultura della valutazione degli
apprendimenti) a cura del Prof. K. Polacek
Gruppi di lavoro
Corso di formazione per docenti e alunni
Corso di aggiornamento
Esami abilitazione geometri –N° 2
Commissioni
Concorso Dirigenti Scolastici
Corso di aggiornamento docenti
Corso di aggiornamento docenti
Corso di formazione docenti
Corso di aggiornamento docenti
Seminario docenti di matematica del 1°
biennio
Corso di formazione Docenti Tutor – Regione
Lazio
Convegno sulle LENR – Reazioni nucleari a
bassa energia
10
2012/2013
2012/2013
Corso di formazione docenti informatica,
inglese ed economia aziendale.
Corso di formazione docenti delle materie di
indirizzo corso SIA
EUCIP
EUCIP
DOCENTI DI LINGUA
INGLESE SCUOLA
PRIMARIA E SECONDARIA
DI I E II GRADO (OXFORD
UNIVERSITY PRESS)
Seminario di aggiornamento docenti di lingua
inglese scuola primaria e secondaria di I e II
grado
DOCENTI
Concorso ordinario
2013/2014
DOCENTI NEO ASSUNTI
DOCENTI INTERNI
2014/2015
DOCENTI
Corso di formazione
Corso sulla sicurezza sul lavoro
Progetto di formazione sull’indagine
internazionale ocse pisa 2015
2012/2013
2012/2013
2012/2013
CONTESTO TERRITORIALE
La scuola è ubicata nel territorio del municipio VII che si sta trasformando da semiperiferia a zona
centrale, grazie alla posizione strategica che ricopre come “ponte” tra periferia e centro, e si
caratterizza per la media condizione sociale, l’alta vocazione imprenditoriale, la presenza di poli
artigianali, una notevole concentrazione di terziario professionale.
I settori con notevoli potenzialità di sviluppo sono il piccolo commercio, in corso di specializzazione
con la vendita di prodotti di alta qualità o di nicchia, l’artigianato che nella zona vanta un grande
patrimonio professionale, il turismo grazie al ricco patrimonio archeologico e naturalistico.
Sotto il profilo socio-economico il territorio municipale viene descritto come una zona di media
condizione sociale, con la presenza di una forte percentuale di popolazione attiva (62,7%) e un tasso
elevato di popolazione fluttuante per ragioni prevalentemente lavorative.
L’utenza della scuola non è legata solo al quartiere ma raccoglie studenti provenienti dai municipi
vicini con una qualche percentuale di alunni pendolari.
In crescita è anche il numero di alunni stranieri la cui componente è molto variegata e policentrica.
La distribuzione degli immigrati sul territorio è diversamente ripartita; mediamente si raggiungono
valori percentuali superiori al 10% della popolazione totale.
L’utenza è caratterizzata da un incastro di diversità socio-economiche e da alcune situazioni di disagio
di vario tipo; ciò impone un approccio pedagogico e didattico particolarmente attento alla dimensione
transnazionale per far convivere positivamente le differenze sociali, culturali, linguistiche e religiose.
LA POPOLAZIONE DEL MUNICIPIO IN CIFRE
Popolazione residente: 310.887
Superficie in Kmq: 46,750
Stranieri residenti: 24.212
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
11
SEZIONE I
STRUTTURA INTERNA
1 - LE RISORSE UMANE
Il corpo docente nel complesso è abbastanza stabile con punte di turn-over in alcune discipline. Nel
corso dell’anno scolastico la maggior parte degli insegnanti partecipa a corsi di aggiornamento e
realizza progetti didattici.
Le risorse umane sono così composte:
N° 1 Dirigente Scolastico: prof.ssa Flavia De Vincenzi.
Staff di Vicepresidenza:
per la sede di via Rocca di Papa: proff. Laura Pino, Massimo Zappelli, Ivana Aristi Cotani
per la sede di via Assisi: proff. Teresa Bonucci, Antonio Martucci
per il corso serale: prof.ssa Mariangela Teramo
N° 1 Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Francesca Rita
N° 7 Assistenti Amministrativi + 2 co.co.co.
N° 6 Assistenti Tecnici
N° 10 Collaboratori Scolastici + 1 part time;
N° 2 Rappresentanti sindacali: prof. Mario Michele Ricciuto, Prof.ssa Silvia Colasante
(D. Lgs. 626/’94 - D. Lgs. 81/’08):
N° 1 Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione esterno Dott. Arch.
Fabio Battistini
N° 1 Responsabile dei lavoratori per la sicurezza prof. Mario Michele Ricciuto
N° 1 Addetto al servizio di prevenzione e protezione interno prof. Massimo Zappelli (sede
Via Rocca di Papa)
N° 1 Addetto al servizio di prevenzione e protezione interno Sig. Alfredo Palatiello
(sede via Assisi)
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
12
2 - LE RISORSE STRUTTURALI
L'Istituto si presenta come una struttura formativa aperta alla innovazione didattica ed è attrezzata con
tecnologie d'avanguardia; dispone infatti di: (sede centrale)
 laboratori di informatica anche multimediale attrezzati per attività professionali di Office
Automation
 laboratori di Chimica, Fisica
 laboratorio linguistico
 aula video
 area museale
 laboratorio musicale
 Aula Impresa Formativa Simulata
 Aule Cl@ssi 2.0
 Biblioteca, ospitata in locali particolarmente accoglienti
e confortevoli, è dotata di un sistema di consultazione
informatizzato e dispone di circa 12.000 volumi
La quasi totalità delle aule della sezione geometri è attrezzata con tavoli da disegno. Tale attrezzatura
e la comoda ubicazione dell'Istituto sono tra i motivi per cui, da molti anni, si svolgono, presso la
nostra scuola, le operazioni relative agli esami di abilitazione alla professione dei geometri.
 Aula Conferenze attrezzata con
postazioni multimediali ospita attività
di formazione, cineforum, teledidattica
ed è utilizzata anche, su richiesta, da
strutture pubbliche esterne, quali la
Circoscrizione, il Comune, l'IRRSAE
ed altre.
 Campi sportivi (di nuova realizzazione);
l’intero impianto sportivo dedicato ad
Alessandro Bini è stato inaugurato
all’inizio del’a.s.2012/2013
 Palestra, una delle più grandi del
territorio, è costituita da un ambiente
con una superficie di 2.400 mq.; dotata
di moderne attrezzature e integrata da
un impianto sportivo all'aperto, è
utilizzata dagli studenti anche in orario
pomeridiano per tornei di calcetto,
pallavolo, basket ed altre attività.
(sede distaccata):
 Biblioteca
 Laboratori
di
informatica
multimediale
 Laboratorio linguistico
 Laboratori di chimica
 Aula video
 Palestra
 Aula Impresa Formativa Simulata
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
anche
13
3. COORDINAMENTO E GESTIONE
3.1 IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Il servizio svolto ed offerto dall'Istituto si articola attraverso tre aree, tutte facenti capo al Dirigente
scolastico:
area delle attività di supporto al Dirigente scolastico
area delle attività didattiche
area delle attività amministrative
Il Dirigente scolastico, nell'espletamento delle sue funzioni, si avvale della collaborazione dello “staff
del D.S.”
Inoltre, nell'area di supporto, si avvale della collaborazione delle Funzioni Strumentali, del
responsabile della sicurezza, del responsabile amministrativo, dei responsabili dei vari uffici, dei
referenti designati per specifiche attività.
ORARIO DI RICEVIMENTO:
Il Dirigente Scolastico riceve l’utenza previo appuntamento.
3.2 LE FUNZIONI STRUMENTALI
Il Collegio dei Docenti, sulla base di precisi ed espliciti criteri di individuazione delle aree di
intervento da sostenere, potenziare e sviluppare, indica le aree, i destinatari e il numero dei docenti da
designare come titolari di funzione strumentale e ne definisce i criteri di attribuzione in coerenza
con il piano dell’offerta formativa .
I docenti con funzioni strumentali
controllano la gestione e il monitoraggio delle fasi di esecuzione dei progetti
offrono un supporto organizzativo alle proposte dei gruppi di lavoro e delle Commissioni
controllano che gli obiettivi dei singoli progetti siano stati raggiunti
creano un coordinamento tra loro per ottimizzare le fasi operative dei gruppi di lavoro e delle
Commissioni
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
14
Di seguito viene esplicitato il quadro riassuntivo delle funzioni strumentali designate nel corrente
anno scolastico:
N.
AREA
ATTIVITÀ’
I
Elaborazione,
attuazione e gestione
POF
- Coordina l’elaborazione e l’attuazione del POF
- Predispone i prospetti analitici e riassuntivi dei progetti
- Verifica, controlla ed effettua il monitoraggio
- Raccoglie i Report finali dei progetti e la relativa documentazione
- Coordina la commissione POF
Prof.ssa Ivana Aristi
Cotani
I
Valutazione del
sistema scolastico,
autoanalisi e
autovalutazione
d’istituto
Prof. Ernesto
Carlomagno
II
Sostegno al lavoro dei
docenti – Area della
didattica
Prof. ssa Marina
Muscatello
II
III
Sostegno al lavoro dei
docenti – Area dei
servizi informatici e
della multimedialità
Prof.ssa Claudia
Caretta
Organizzazione
Attività didattiche e
Sostegno agli studenti
– interventi per il
successo formativo
Prof.ssa Nadia
Pasqualina Bianchi
III
Sostegno agli studenti
– Attività linguistiche
(n° 2 docenti)
Prof.sse Rita Gatti e
Antonella Sterpetti
- Valuta l’efficienza e l’efficacia del sistema formativo della scuola
con riferimento al contesto territoriale
- Effettua periodiche verifiche sulle conoscenze e abilità degli
studenti e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa
- Promuove iniziative di monitoraggio e miglioramento della qualità
(es. Prove INVALSI- Progetto VALES)
- Cura la certificazione di qualità ed accreditamento
- Verifica ed effettua il monitoraggio delle procedure
- Cura i rapporti con la Regione per progetti- Apprendistato- Corsi
post diploma.
Provvede alla revisione della Carta dei Servizi
- Cura la documentazione didattica predisponendo materiali utili e
provvedendo ad una accurata revisione del materiale esistente
- Propone ed organizza corsi di aggiornamento e di formazione per i
docenti
- Compie attività di ricerca sulle innovazioni didattiche e
metodologiche con particolare riguardo alla sperimentazione
- Si raccorda con i responsabili dei Dipartimenti
- Potenzia la didattica interculturale
- E’ responsabile della rete informatica
- Propone acquisti di hardware e software
- Cura l’aggiornamento dei docenti
- Gestisce il software “Axios”
- Cura l’informatizzazione delle attività collaterali alla didattica
- E’ coordinatore didattico degli Assistenti tecnici
- Gestisce la banca dati dei nuovi diplomati – Alma Diploma
- Collabora a stretto contatto con il D.S. alla gestione e
organizzazione della scuola
- Propone e organizza attività utili all’orientamento ed al contrasto
della dispersione scolastica e al recupero delle carenze riscontrate in
alcune discipline (es. matematica)
- Attua un monitoraggio delle attività di recupero in collaborazione
con la F. S. della Valutazione
- Organizza e coordina soggiorni estivi all’estero, scambi culturali
con scuole europee, settimane di full-immersion
- Cura la partecipazione ai Progetti europei
- Cura l’organizzazione e l’aggiornamento del laboratorio linguistico
- E’ responsabile della sperimentazione linguistica delle I classi
- E’ responsabile del progetto E-Twinning
- Promuove e organizza la visione di film e la lettura di testi in
lingua straniera
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
CRITERI DI
ASSEGNAZIONE
- Disponibilità
-Esperienza professionale
pregressa
- Titoli culturali specifici
- Disponibilità
-Esperienza professionale
pregressa
- Titoli culturali specifici
- Disponibilità
-Esperienza professionale
pregressa
- Titoli culturali specifici
- Disponibilità
-Esperienza professionale
pregressa
- Titoli culturali specifici
- Disponibilità
-Esperienza professionale
pregressa
- Titoli culturali specifici
- Disponibilità
-Esperienza professionale
pregressa
- Titoli culturali specifici
15
3.3. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI (DSGA)
Il DSGA coordina le attività del personale ATA, elabora insieme al D.S. il programma annuale, il
conto consuntivo, i mandati di pagamento e i riversali d’incasso; collabora con il Dirigente scolastico
per l’espletamento dell’attività negoziale, per i contratti di acquisto di beni e servizi e per
adempimenti connessi ai progetti previsti nel POF; liquida compensi accessori ed indennità al
personale.
3.4. GLI ORGANI COLLEGIALI
Gli organi collegiali previsti dalla normativa vigente sono:
- Consiglio d’Istituto
- Collegio docenti.
- Consiglio di classe.
- Assemblea degli studenti.
- Assemblea di classe:
- Assemblea d'Istituto:
- Comitato dei genitori
Composizione, obiettivi e compiti dei suddetti organi collegiali sono indicati in modo dettagliato nel
Regolamento d’Istituto di seguito allegato.
3.5 I DIPARTIMENTI
Essi costituiscono la partizione del Collegio dei Docenti e si articolano per aree disciplinari (come
previsto dalla riforma del riordino dell’istruzione tecnica), al fine di dare sostegno alla didattica e alla
progettazione formativa.
I Dipartimenti sono il luogo di confronto tra insegnanti dell’area disciplinare in merito alla
programmazione didattica, alla scelta dei libri di testo e sussidi didattici ecc. nel rispetto della libertà
di insegnamento e della normativa vigente.
DIPARTIMENTO
• Indica le linee guida delle programmazioni
didattiche di classe e dei singoli docenti
• Individua le risorse umane e materiali
• Progetta iniziative di recupero, sostegno e
consulenza
• Definisce i livelli di apprendimento in base al
profilo professionale
(vedasi Regolamento Dipartimenti)
COORDINATORE DEL
DIPARTIMENTO
• Presiede e coordina le riunioni
• Collabora con la dirigenza e i colleghi
• Raccoglie la documentazione prodotta dal
Dipartimento
(vedasi Regolamento Dipartimenti)
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
16
I DIPARTIMENTI ORGANIZZATI PER AMBITI DISCIPLINARI
Hanno lo scopo di:




individuare e raggiungere gli obiettivi trasversali agli assi culturali
acquisire una dimensione più operativa, flessibile e dinamica
realizzare le fasi istruttorie di procedure complesse
valorizzare le competenze specifiche dei docenti
QUADRO 1° BIENNIO SETTORE ECONOMICO e SETTORE TECNOLOGICO
ASSE DEI LINGUAGGI
SETTORE
TECNOLOGICO
SETTORE
ECONOMICO



Italiano
I lingua straniera
II lingua
straniera
ASSE MATEMATICO


Italiano
Lingua straniera
SETTORE
ECONOMICO



Matematica
Informatica
Economia
aziendale
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO



Scienze
integrate
Geografia
Scienze motorie
e sportive


PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Scienze integrate
Tecnologia e
tecniche di
rappresentazione
grafica


Matematica
Disegno e
progettazione
Costruzioni
Scienze motorie e
sportive


ASSE STORICO-SOCIALE
SETTORE
TECNOLOGICO
SETTORE
ECONOMICO
SETTORE
TECNOLOGICO
SETTORE
ECONOMICO



Storia
Diritto ed
Economia
IRC
SETTORE
TECNOLOGICO



Storia
Diritto ed
Economia
IRC
17
QUADRO 1° BIENNIO LICEO LINGUISTICO
ASSE DEI LINGUAGGI
 Italiano
 Latino
 Lingue e civiltà
straniere
ASSE SCIENTIFICO
 Scienze naturali
 Scienze motorie
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ASSE MATEMATICO

Matematica
ASSE STORICO-SOCIALE


Storia e geografia
IRC
18
QUADRO 2° BIENNIO SETTORE ECONOMICO
ASSE DEI LINGUAGGI
ASSE MATEMATICOINFORMATICO
SETTORE
ECONOMICO
SETTORE
ECONOMICO



Italiano
I lingua straniera
II lingua
straniera
ASSE ECONOMICO



Matematica
Informatica
Economia
aziendale
ASSE STORICO-SOCIALE
SETTORE
ECONOMICO
SETTORE
ECONOMICO
 Diritto
 Economia
Politica
 Scienza delle
finanze
 Economia
Aziendale
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA



Storia
IRC
Scienze motorie
19
QUADRO 2° BIENNIO SETTORE TECNOLOGICO
ASSE DEI LINGUAGGI
ASSE MATEMATICOTECNOLOGICO
SETTORE
TECNOLOGICO
SETTORE
TECNOLOGICO
Matematica
Progettazione,
Costruzioni e
Impianti
Gestione di
cantiere
Topografia
Geopedologia,
Economia ed
Estimo
Geologia e
Geologia applicata
Tecnologie per la
gestione del
territorio e
dell’ambiente




Italiano
Lingua inglese






ASSE STORICO-SOCIALE
SETTORE
TECNOLOGICO



PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Storia
IRC
Scienze motore
20
QUADRO 2° BIENNIO LICEO LINGUISTICO
ASSE DEI LINGUAGGI


Italiano
Lingue e culture
straniere
ASSE MATEMATICOTECNOLOGICO




Matematica
Fisica
Scienze
Scienze motorie
ASSE STORICO-SOCIALE




Storia
Storia dell’arte
Filosofia
IRC
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
21
3.6 ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
22
3.7 LE COMMISSIONI E I GRUPPI DI LAVORO
 Comitato per la valutazione (dei docenti neo immessi in ruolo)
Tale organo è formato oltre che dal Dirigente Scolastico che lo presiede, da 4 docenti quali membri
effettivi e da 2 docenti quali membri supplenti. I membri del comitato sono eletti dal Collegio dei
docenti e rinnovati annualmente. Tale organo è competente ad esprimere al D.S. il parere per la
conferma in ruolo, dopo il periodo di prova, del personale docente che opera nella scuola. A seguito di
esito positivo il docente viene immesso in ruolo.
 Comitato Tecnico-scientifico
Tale organo è formato da 9 componenti:
membri interni
- Il Dirigente Scolastico o un suo delegato che presiede le riunioni
- n. 4 docenti individuati in base alle esigenze didattiche e organizzative
membri esterni
- n. 4 esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica.
Alle riunioni del Comitato tecnico scientifico potranno, di volta in volta, partecipare esperti di altri
settori che si rendesse necessario convocare per affrontare particolari tematiche.
Il CTS svolge una funzione consultiva generale in ordine all’attività di programmazione, alla
innovazione didattica dell’istituto, formulando proposte e pareri al Collegio dei docenti e al Consiglio
d’istituto. (ved. Regolamento C.T.S.)
 Ufficio tecnico
(Solo settore tecnologico)
Tale organismo estende il suo campo d’azione a tutte le aree disciplinari attraverso la predisposizione
di un piano di attività per l’uso programmato degli spazi e delle attrezzature, la ricerca delle soluzioni
logistiche e organizzative più funzionali alla didattica ed anche per la condivisione in rete delle risorse
umane, professionali e tecnologiche disponibili.
 Commissione elettorale
Formata da almeno 3 componenti ha una funzione ordinatoria delle procedure elettorali ed è chiamata
a dirimere tutte le controversie interpretative che possono presentarsi nel corso delle operazioni
elettorali
 Referenti POF
2 docenti, 1 per via Rocca di Papa e 1 per via Assisi
Essi svolgeranno le seguenti attività:
- Redigere e aggiornare il documento relativo al Piano dell’offerta formativa
- Effettuare azioni di monitoraggio intermedio e finale dei processi e dei risultati
- Proporre all’utenza questionari per valutare l’efficacia e l’efficienza dei servizi
- Curare la progettualità d’istituto
 Gruppo di lavoro Organizzazione e supporto alla Presidenza
I docenti facenti parte di tale gruppo di lavoro svolgono la seguente attività:
- Organizzazione e supporto alla Presidenza.
 Gruppo di lavoro Alternanza Scuola/Lavoro
Tale gruppo di lavoro affronterà diverse tematiche, coinvolgendo un numero sempre maggiore di
alunni. In particolare, sarà rafforzata l’area relativa allo sviluppo della consapevolezza della
importanza di “fare impresa”. Ciò é confermato dalla volontà di partecipare a diversi concorsi, come
ad esempio “m’imprendo” o “Global junior challenge” che vedranno coinvolte più classi. A ciò
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
23
bisogna aggiungere il forte impegno nelle due sedi per quanto riguarda l’attività svolta dalle imprese
simulate.
Sono in corso di attuazione gli stage rivolti alle classi IV.
 Referente Legalità
Si propone di:
- revisionare il Regolamento d’Istituto in base alle linee guida dei nuovi ordinamenti
- organizzare incontri con esperti e testimoni di Associazioni no profit di contrasto all’illegalità
- promuovere visite a palazzi istituzionali
- produrre lavori multimediali finalizzati alla partecipazione di concorsi nazionali
- elaborare un questionario sul fenomeno del bullismo
3.8 I DOCENTI
La funzione docente è intesa come attività di promozione della cultura, nonché come attività di
elaborazione di iniziative volte a stimolare la partecipazione degli alunni a tale processo: nell'Istituto,
in modo particolare, tale funzione si esplica nella ricerca di collaborazione con il territorio e con altre
agenzie educative per promuovere la formazione critica e operativa della personalità degli alunni
(progetti di sperimentazione, Patente europea, Business english, commercio elettronico, lotta alla
dispersione, orientamento, ecc.).
All'inizio di ogni anno scolastico, ciascun docente programma il suo intervento didattico nella classe
tenendo conto di standard formativi stabiliti dall'Istituto, di strategie di riallineamento e di recupero
decisi nei Dipartimenti.
Il sistema delle valutazioni, dei crediti, dei giudizi di livello, di merito, dei moduli e delle
certificazioni è stabilito dai docenti nel Collegio e articolato secondo le esigenze pedagogiche e
nell'intento di agevolare una strategia comune ed efficace.
3.9 IL PERSONALE A.T.A. (Ausiliari Tecnici e Amministrativi)
E’ il personale non-docente in servizio nell’Istituto. Si divide tra personale amministrativo-tecnico e
personale ausiliario. Il personale A.T.A. è diviso tra sede centrale e sede distaccata.
La segreteria si occupa di quattro diversi settori:
settore dei servizi generali e protocollo
settore didattica studenti
settore personale
settore amministrativo
La segreteria didattica studenti si occupa di compiti inerenti i bisogni degli studenti: provvede alle
iscrizioni, prepara i certificati di frequenza o di superamento degli esami di Stato e di idoneità, le
pagelle, organizza gli scrutini, etc.
La segreteria amministrativa si occupa dell’amministrazione finanziaria dell’Istituto del bilancio,
degli acquisti, etc. La supervisione delle attività della segreteria amministrativa è affidata al DSGA.
La segreteria effettua i seguenti servizi on line:
- iscrizioni alle I classi per l’a.s.2014/2015
- password docenti e genitori per accedere al servizio sissi web
- scrutini
Il personale ausiliario sorveglia l’edificio scolastico e mantiene pulite tutte le aree della scuola;
consegna circolari ed avvisi nelle classi e collabora con i docenti nel sorvegliare gli alunni durante il
cambio delle ore e durante gli intervalli. Inoltre fornisce un aiuto importante ai docenti nel
promuovere l’educazione al rispetto degli altri e delle cose, alla legalità e alla tolleranza.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
24
3.10 ORARIO DI RICEVIMENTO DELLA SEGRETERIA

P ER L ’ UTENZA
ESTERNA
Antimeridiano:
Pomeridiano:
martedì e giovedì: h.11,00 - 12,00
lunedì e mercoledì: h. 15,30 - 17,00
P ER
GLI ALUNNI
dal lunedì al venerdì: h. 12.35 - 12.45
(durante la seconda pausa di socializzazione)
P ER
Antimeridiano:
dal lunedì al venerdì: h.11.00 - 12.00
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
I DOCENTI
Pomeridiano:
lunedì e mercoledì: h. 15.30 - 17.00
25
3.11 RAPPORTI CON ENTI ESTERNI
Regione Lazio – Assessorato all’Istruzione, Diritto allo studio e Formazione
Comune di Roma Capitale - Assessorato alle Politiche educative e scolastiche
Municipio VII
Comune di Roma Capitale - Sistema cittadino per l’Educazione degli adulti
Comitato locale EDA del Municipio VII
ASL RMC
ASL RMB
Università “Tor Vergata”
Università “Roma Tre”
Università “Sapienza”
Società di Lavoro Interinale “Orienta” s.p.a. (stages)
Polizia municipale
ISTAT
CIFIS – Consorzio di Istituti per l’Istruzione e Formazione Superiore
En.A.I.P. Lazio
Engineering Ingegneria Informatica S.p.a.
ADC (associazione dottori commercialisti – Settore professionale)
Ordine dei geometri
ABI – Associazione Bancaria Italiana (settore bancario)
CNA – Confederazione nazionale artigiani (settore consulenze lavoro)
Associazioni reduci
ANED (associazione ex deportati)
Associazione non vedenti
Società filosofica romana
Società geografica italiana
Centro di cultura ebraica
Unità nazionale E-Twinning
C.R.A. – Consiglio per la ricerca in agricoltura
Università degli Studi telematica “G. MARCONI”
U.R.I.A. - Unione Romana Ingegneri e Architetti
I.R.F.I. – Istituto romano per la Formazione Professionale
A.I.F.O.S.- Associazione italiana Formatori sicurezza sul lavoro
I.N.A.I.L.- Istituto Nazionale Assicurazioni infortuni sul lavoro
Confindustria
Osservatorio sul credito
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
26
UNICREDIT Banca
Tirrenia assicurazioni
A.N.S.P.C. – Associazione nazionale per lo studio dei problemi del credito
U.I.R. – Unione degli Industriali e delle Imprese di Roma
Associazione sportiva “Alessandro Bini”
Fondazione Leopoldo Pirelli
C.O.L.
EUCIP
TECNOCASA (stages)
CAF (Centri di assistenza fiscale)
Agenzia delle entrate
Studi professionali
Polizia postale
Guardia di Finanza
Promo impresa
Cefme CTP
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
27
SEZIONE II
L'OFFERTA FORMATIVA
1 - TRAGUARDI FORMATIVI E FINALITA' GENERALI
1.1 LE FINALITA' GENERALI
Per effetto della riorganizzazione del sistema scolastico, incentrato sul riordino dei cicli e sull’autonomia
dei singoli istituti, si sta attuando un mutamento culturale, che permette gli operatori della scuola di
rispondere alle nuove esigenze della società e dell’economia, sorte in seguito ai cambiamenti nei modi di
produzione e distribuzione e negli stili di vita che sono stati introdotti dalle nuove tecnologie.
Dall’analisi dei fattori interni ed esterni al sistema formativo emergono i seguenti aspetti:
Gli studenti.
Il primo aspetto riguarda la motivazione degli studenti, spesso carente anche a causa di informazione
e orientamento inadeguati e, più in generale, di un sistema che non è in grado di far comprendere ai
giovani l’importanza di una formazione polivalente fondata su una buona cultura generale e solide
competenze professionali di base.
I percorsi formativi, valorizzando l’intreccio tra scienza, nuove tecnologie e professionalità, devono
poter offrire le competenze necessarie sia per proseguire gli studi sia per entrare nel sistema
lavorativo.
L’evoluzione dei sistemi produttivi, dei servizi e delle professioni.
Da tempo, e oggi in misura crescente, il sistema delle imprese chiede che la formazione del settore
tecnico sia caratterizzato da maggiore unitarietà e compattezza, da un solido possesso degli strumenti
di base (linguistici, comunicativi, tecnologici, scientifici) e, soprattutto, di meta-abilità cognitive e di
tipo relazionali.
Lo sviluppo e la complessità delle tecnologie, l’automazione, la globalizzazione hanno profondamente
modificato ogni tipo di attività e di conseguenza mutato il tipo di preparazione richiesto per esercitare
le diverse professioni.
In particolare è oggi necessario:
avere consapevolezza dell’intreccio fra cultura tecnica e cultura organizzativa;
avere strumenti per saper leggere e interpretare il contesto in cui si opera;
essere capaci di individuare i problemi e di saperli risolvere anche con formule originali;
essere in grado di apprendere autonomamente e di affrontare il nuovo;
Tali esigenze possono trovare risposta attraverso azioni educative orientate a:
far acquisire o rinforzare abilità e competenze trasversali con il contributo di tutti i docenti;
istituire percorsi formativi agili, articolati e personalizzabili, strutturati in unità capitalizzabili, che
prevedano forme integrate di crediti, passaggi, uscite e rientri nel sistema scolastico.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
28
1.2 LE SCELTE CONSEGUENTI
Il nostro Istituto, interpretando la ratio del riordino dell’istruzione tecnica, individua nel 1° biennio la
risorsa più importante per costruire un "modello di formazione" in cui siano posti in primo piano:
a) il concetto di competenza: lo studente deve "imparare ad imparare";
b) il concetto di personalizzazione del percorso educativo: lo studente può seguire un processo di
apprendimento che tenga conto della sua personalità, delle sue attitudini, dei suoi bisogni;
c) il concetto di certificazione: con la CERTIFICAZIONE di competenze la valutazione si arricchisce
di una nuova dimensione in quanto all’allievo si riconosce la titolarità di un sapere operativo
ovunque spendibile.
d) il concetto di "rapporto di scambio" e di "integrazione" con il mondo della formazione
professionale e del lavoro, che il sistema della certificazione dei crediti facilita.
Durante il 1° biennio, che diventa così il cardine di una scuola di progetto e di integrazione, si darà
particolare importanza ai seguenti obiettivi:
1) analizzare i bisogni degli studenti nell'età dell'obbligo attraverso:
-progettazione di moduli integrativi dei curricoli in collaborazione con la Scuola media inferiore
-valutazione iniziale con carattere diagnostico
-individuazione delle aree di debolezza e delle aree di forza
-impostazione del programma formativo da attuare nel corso del biennio
-monitoraggio delle competenze esterne alla scuola
-costruzione di un curricolo personalizzato
-costruzione del "portfolio" che illustri il percorso formativo
2) orientare e riorientare gli studenti al consolidamento delle scelte compiute attraverso:
-un modulo di "accoglienza" pensato e attuato per tutti e due gli anni
-moduli di sostegno e di recupero
3) progettare e attuare moduli integrativi volti al recupero di abilità di base (ad esempio con il
modulo extra-curricolare e trasversale di "potenziamento del metodo di studio") specie nel
primo anno.
Pertanto:Nel rispetto delle linee guida per la riorganizzazione del Sistema di Istruzione e Formazione
Tecnica Superiore e la costituzione degli Istituti Tecnici Superiori, allo scopo di:
1) fornire all’utenza un’offerta più articolata di percorsi formativi per tecnici superiori di diverso
livello;
2) realizzare una più stabile e produttiva collaborazione tra le diverse realtà del territorio sul quale
opera la scuola;
3) mettere in atto attività di orientamento permanente dei giovani verso le professioni tecniche e le
iniziative di informazione-formazione verso le scuole medie inferiori e verso le famiglie;
l’Istituto si prefigge di conseguire le seguenti finalità:
creare una rete di collaborazione operativa e di continuità didattica con le scuole medie del
territorio e dei territori limitrofi;
diffondere il POF d’Istituto nelle scuole medie di riferimento;
stabilire un contatto di tipo formativo con i docenti referenti per l’orientamento delle scuole
medie;
collaborare nella strategia orientativa con le funzioni strumentali delle scuole medie per la
scelta della scuola superiore;
combattere la dispersione scolastica nel ciclo della scuola dell’obbligo.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
29
Inoltre, in ottemperanza alla Legge n° 170 del 08/10/2010 (Nuove norme in materia di disturbi
specifici di apprendimento in ambito scolastico) e al Protocollo per l’inclusione degli alunni con
bisogni specifici l’Istituto, per gli studenti con DSA e BES, si prefigge le seguenti finalità:
 garantire il diritto all’istruzione
 favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire
una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità
 ridurre i disagi relazionali ed emozionali
 adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti
 incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari
durante il percorso di istruzione e formazione
 assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale
Contemporaneamente alle normali attività didattiche mirate al conseguimento del diploma i nostri
studenti possono acquisire i seguenti titoli aggiuntivi:
PATENTE
INFORMATICA
EUROPEA
E.C.D.L.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
CERTIFICAZIONE
EUROPEA PER LE
LINGUE
STRANIERE
30
1.3 RAPPORTI CON LE SCUOLE MEDIE
Le reti territoriali prevedono un confronto costante di ricerca-azione con le scuole medie e, in
particolare, con le seguenti, che storicamente hanno costituito un bacino di utenza per il nostro Istituto
e con le quali si è negli anni consolidato un rapporto didattico e organizzativo di continuità:
COMUNE DI ROMA - DISTRETTO XIV:
1.
Istituto Comprensivo Via Laparelli (ex “Ludovico Pavoni”)
2.
Istituto Comprensivo Via Anagni (ex Toniolo)
3.
Istituto Comprensivo Via Dal Verme (ex Piranesi)
4.
Istituto Comprensivo “Alberto Manzi”
COMUNE DI ROMA - DISTRETTO XV:
1.
Istituto Comprensivo Via dei Sesami (ex S. Benedetto)
2.
Istituto Comprensivo Piazza de Cupis (ex Salvo D’Acquisto)
3.
Istituto Comprensivo Via Tor de Schiavi (ex Massaia)
4.
Istituto Comprensivo Via Luca Ghini
COMUNE DI ROMA - DISTRETTO XVI:
1.
Istituto Comprensivo Via delle Alzavole (ex Via del Fringuello)
2.
Istituto Comprensivo Via Millet (ex Donatello)
3.
Istituto Comprensivo “M.L. King”
4.
Istituto Comprensivo Via Acquaroni
5.
Istituto Comprensivo Via S. Biagio Platani
COMUNE DI ROMA - DISTRETTO XVII:
1.
Istituto Comprensivo “Marcello Mastroianni”
2.
Istituto Comprensivo “Teodoro Mommsen”
3.
Istituto Comprensivo Via Mondovì (ex “Carlo Urbani”)
4.
Istituto Comprensivo Via Lusitania (ex “Carlo Urbani”)
5.
Istituto Comprensivo “Francesco Petrarca”
6.
Istituto Comprensivo Largo Volumnia (ex “Cagliero”)
7.
Istituto Comprensivo Via Latina (ex “Deledda”)
COMUNE DI ROMA - DISTRETTO XVIII:
1.
Istituto Comprensivo Circonvallazione Tuscolana (ex “Vincenzo Bellini”)
2.
Istituto Comprensivo Via dell’Aeroporto (ex “Cecilio Secondo”)
3.
Istituto Comprensivo Via Gentile (ex “Calvino”)
4.
Istituto Comprensivo Via Stabilini (ex “Raffaello”)
5.
Istituto Comprensivo “Guido Milanesi “
6.
Istituto Comprensivo Viale dei Consoli
7.
Istituto Comprensivo Via Niobe (ex “Rodari”)
8.
Istituto Comprensivo Via Fontanile Anagnino (ex “Magnani)
9.
Istituto Comprensivo Via G. Messina (ex “Schweitzer”)
COMUNE DI ROMA - DISTRETTO IX:
1. Istituto Comprensivo “Daniele Manin”
2. Istituto Comprensivo Via delle Carine (ex “Mazzini”)
COMUNE DI ROMA - DISTRETTO XIII:
1. Istituto Comprensivo Via Tedeschi
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
31
1.4 IL PROFILO DELLA PERSONA
Nella consapevolezza che la Scuola oggi non può farsi carico solo della formazione didattica del
ragazzo, l’Istituto “Leopoldo Pirelli” pone in essere tutta una serie di iniziative mirate ad istruire,
educare e formare il ragazzo stesso come persona e come cittadino.
Progettare
C
I
T
T
A
D
I
N
A
N
Z
A
Imparare
ad
imparare
A
T
T
I
V
A
Comunicare
Acquisire ed
Interpretare
l’informazione
Collaborare e
partecipare
Individuare
collegamenti e
relazioni
Agire in modo
autonomo e
responsabile
Risolvere problemi
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
32
La Scuola assume, pertanto, come
FINALITA’ TRANSDISCIPLINARE: lo sviluppo di responsabilità, solidarietà, rispetto per gli altri e
di un corretto esercizio della libertà;
OBIETTIVO: la capacità dello studente di inserirsi nell’ambiente strutturato della scuola, di
conoscerne le regole di vita interna e di rispettarle.
Il voto di condotta è pertanto l’indicatore del progresso compiuto dallo studente lungo un tale
percorso formativo, strutturalmente organizzato e predisposto, che esplicita nel seguente modo:
* stabilisce rapporti personali corretti
CONTEGNO
Lo studente
* è capace di collaborare nel gruppo in un lavoro
collettivo
In classe e fuori
classe
* conosce le regole di vita interna della scuola e
saperle rispettare
* fa pochi ritardi ed uscite anticipate
FREQUENZA
DILIGENZA
Lo studente
dovrà ESSERE
CONSAPEVOLE
dell’obbligo della
frequenza e
rispettarlo
sostanzialmente:
Lo studente
risponde agli
impegni di studio
ed ai compiti
assegnati con
regolarità:
* non fa assenze strategiche
* giustifica le assenze, tiene in ordine il libretto delle
assenze
* porta il materiale e l’attrezzatura richiesta per
lezioni ed esercitazioni
* rispetta gli assegni dati
* non si sottrae alle verifiche e alle valutazioni
* partecipa alle attività d’istituto
SANZIONI
DISCIPLINARI
* A seconda della gravità, le sanzioni disciplinari previste dal regolamento di
disciplina hanno effetto sull’assegnazione del voto di condotta.
Cfr. Regolamento di disciplina
(Vedasi griglia voto di condotta)
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
33
2 - I CURRICOLI
2.1 GLI INDIRIZZI
INDIRIZZO ECONOMICO
“Amministrazione Finanza e Marketing”
“Sistemi Informativi Aziendali”
"Relazioni Internazionali per Il Marketing"
INDIRIZZO TECNOLOGICO
“Costruzione Ambiente e Territorio”
“Geotecnico”
LICEO LINGUISTICO
CORSI SERALI
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
34
2.2 ORARIO DELLE LEZIONI
Per i corsi diurni l’ingresso è previsto alle ore 7,55 e le lezioni iniziano alle ore 8,00 mentre per i corsi
serali le lezioni iniziano alle ore 17,30.
Le lezioni si articolano su cinque giorni a settimana (dal lunedì al venerdì).
Scansione Oraria delle lezioni
CORSI DIURNI
Posizione
dell’ora
I
II
III
I pausa
IV
V
II pausa
VI
VII
Inizio ora
Temine ore
8.00
9.00
9.55
10.45
10.55
11.45
12.35
12.45
13.35
9.00
9.55
10.45
10.55
11.45
12.35
12.45
13.35
14.30
Durata dell’unità oraria in
minuti
60
55
50
10
50
50
10
50
55
Inizio ora
Termine ora
Durata dell’ora in minuti
17.30
18.20
19.10
20.00
20.10
21.00
18.20
19.10
20.00
20.10
21.00
2150
50
50
50
10
50
50
CORSO SERALE
Posizione
dell’ora
I
II
III
pausa
IV
V
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
35
RAFFORZATO IL RAPPORTO CON
IL MONDO DEL LAVORO
Le norme introdotte hanno l’obiettivo di
creare un rapporto più stretto con il mondo
del lavoro e delle professioni attraverso la
più ampia diffusione di stage, tirocini e
l’alternanza scuola/lavoro.
PIU’ INGLESE
Sono state incrementate le ore di
studio della lingua inglese ed è stata
prevista la possibilità di introdurre lo
studio di altre lingue straniere.
INSEGNAMENTO DI SCIENZE INTEGRATE
È previsto l’insegnamento di scienze integrate, al quale
concorrono, nella loro autonomia, le discipline di “Scienze della
terra e Biologia”, di “Fisica” e di “Chimica”, per potenziare la
cultura scientifica.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
36
2.3 I PREREQUISITI RICHIESTI PER L’ACCESSO AL SETTORE ECONOMICO E
TECNOLOGICO
Prerequisiti dello studente (settore economico)
Competenze:
comprendere e adoperare i linguaggi;
sapere organizzare il proprio lavoro e partecipare al lavoro organizzato di gruppo;
risolvere situazioni problematiche non complesse;
conoscenze di base di tipo linguistico, aritmetico/matematico, disciplinare;
capacità di ragionamento, di rielaborazione e di autonomia nel lavoro sia manuale che intellettuale;
gli ambiti generali in cui si collocano educazione storica e civica;
una prima sistemazione dei concetti portanti e delle strutture specifiche delle discipline;
la capacità di schematizzare e formalizzare, in modo significativo in relazione all’età,
fenomeni storici, economici e giuridici sufficientemente semplici;
saper distinguere tra reale e virtuale, tra naturale e artificiale.
Prerequisiti dello studente (settore tecnologico)
Competenze:
individuare problematiche semplici per cercare di leggerle ed interpretarle;
individuare informazioni in funzione di compiti assistiti ed indotti;
avvicinarsi a contesti tecnologici con l’obiettivo di usarli e modellizzarli;
coltivare interessi per la tecnologia della vita quotidiana;
interesse per le tecnologie informatiche e telematiche di base;
comunicare e argomentare con linguaggi semplici.
saper distinguere tra reale e virtuale, tra naturale e artificiale.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
35
2.4 I QUADRI ORARIO E I PROFILI DI INDIRIZZO
PROFILO DI INDIRIZZO
Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”:
- ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti per il
rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici
esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali;
- possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;
- ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le
operazioni catastali;
- ha competenze relative all’amministrazione di immobili.
È in grado di:
- collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di
modesta entità;
- intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili,
relativamente ai fabbricati;
- prevedere nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela
dell’ambiente, redigere la valutazione di impatto ambientale;
- pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;
- collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio” consegue i risultati di apprendimento
di seguito specificati in termini di competenze:
1 - Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione.
2 - Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti.
3 - Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche,
intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia.
4 - Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi.
5 - Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell'ambiente.
6 - Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al territorio.
7 – Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi.
8 – Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
L’articolazione “Geotecnico” approfondisce le tematiche relative alla ricerca ed allo sfruttamento degli idrocarburi, dei minerali di prima e seconda
categoria e delle risorse idriche. In particolare, tratta dell’assistenza tecnica e della direzione di lavori per le operazioni di coltivazione di cave e miniere e
per le operazioni di perforazione.
In tale articolazione è possibile acquisire le competenze necessarie per ottenere, attraverso il superamento della verifica presso la Commissione tecnica
provinciale per gli esplosivi, la licenza per esercitare il mestiere di fochino (art. 27 D.P.R. 302/56), figura che opera prevalentemente nel settore delle
attività estrattive e di scavo con brillamento di mine.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
38
PROFILO DI INDIRIZZO
Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed
internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione,
finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito
professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al
miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.
Attraverso il percorso generale, è in grado di:
- rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;
- redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
- gestire adempimenti di natura fiscale;
- collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
- svolgere attività di marketing;
- collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
- utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing.
Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo
aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la
realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza
informatica.
Nell’articolazione Relazioni Internazionali per il Marketing, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale
con l’utilizzo di tre lingue straniere e appropriati strumenti tecnologici, sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali nazionali e
internazionali riguardanti differenti realtà geopolitiche e vari contesti lavorativi.
A conclusione del percorso quinquennale il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, finanza e Marketing” consegue i risultati di
apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
1. Riconoscere e interpretare:
- le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto;
- i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda;
- i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il
confronto fra aree geografiche e culture diverse.
2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali.
3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese.
4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.
5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane.
6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata.
7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati.
8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di
mercato.
9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose.
10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a
differenti contesti.
11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
39
PROFILO DI INDIRIZZO
“Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le
conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere
criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse”
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno
Avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro
Comune Europeo di Riferimento;
Avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro
Comune Europeo di Riferimento;
Saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando diverse forme testuali;
Riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un
sistema linguistico all’altro;
Essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari;
conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo studio e l’analisi di opere letterarie,
estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni;
Sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
40
CORSO SERALE SPERIMENTALE SIRIO
TRIENNIO
CLASSE 3ª
CLASSE 4ª
CLASSE 5ª
MONTEORE
SETTIMANALE
MONTEORE
ANNUALE
MONTEORE
SETTIMANALE
MONTEORE
ANNUALE
MONTEORE
SETTIMANALE
MONTEORE
ANNUALE
LINGUA ITALIANA
3
99
3
99
3
99
STORIA ED ED.
CIVICA
2
66
2
66
2
66
MATEMATICA
3
99
3
99
3
99
LINGUA INGLESE
3
99
3
99
3
99
ECONOMIA
AZIENDALE
DIRITTO
8
264
9
297
9
297
3
99
3
99
2
66
ECONOMIA
POLITICA/SCIENZA
DELLE FINANZE
3
99
2
66
3
99
TOTALE ORE
25
825
25
825
25
825
MATERIA
Il Progetto Sirio rispetto ai tradizionali corsi serali , con programmi e orari rigidi, caratterizzati da
insegnamenti uniformi rivolti a tutti alla stessa maniera, cerca di offrire una risposta efficace ai reali
bisogni che la società di oggi manifesta.
Il Progetto Sirio prevede il conseguimento del diploma e mira a:
qualificare giovani e adulti, privi di professionalità aggiornata
consentire la riconversione professionale di coloro che, già inseriti in ambito lavorativo, intendano
riconvertire la propria identità professionale.
Il Progetto Sirio si caratterizza per:
la riduzione dell’orario settimanale delle lezioni
il riconoscimento dei crediti formativi
il tutoring e le metodologie didattiche tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali
degli studenti
le valutazioni periodiche che utilizzano il voto unico per tutte le discipline, anche per quelle che
prevedono prove scritte o pratiche
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
41
2.5 LE COMPETENZE DI BASE
La formazione dello studente dell’Istituto sulle competenze di base si articola su tre dimensioni, che
devono essere rapportate con la tematica professionalizzante del corso (tecnico - commerciale informatico - linguistico):
1) Dimensione linguistica- Asse dei linguaggi (Padroneggiare gli strumenti espressivi ed
argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti);
2) Dimensione storico – sociale – giuridica- Asse storico/sociale (sviluppo delle conoscenze e delle
competenze inerenti l’organizzazione sociale);
3) Dimensione scientifica – tecnologica – informatica.
I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo d’istruzione sono riferiti a 4 assi culturali
(dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale).
Per migliorare progressivamente la qualità degli apprendimenti si è passati dal modello tradizionale,
basato sulle discipline, al nuovo impianto curriculare fondato sulle competenze e sui risultati di
apprendimento. Sono i saperi e le competenze, aggregate per assi culturali, ad orientare il percorso
formativo. I saperi sono articolati in competenze, abilità e conoscenze, con riferimento al sistema di
descrizione previsto per l’adozione del Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche (Eqf).
La competenza digitale, contenuta nell’asse dei linguaggi, sarà comune a tutti gli assi, sia per favorire
l’accesso ai saperi sia per rafforzare le potenzialità espressive individuali.
Essi costituiscono il tessuto per la costruzione di percorsi di apprendimento delle competenze chiave,
che prepareranno i giovani alla vita adulta e che costituiranno la base per consolidare e accrescere
saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche in vista della futura vita
lavorativa. Le competenze chiave saranno il risultato che si conseguirà (all’interno di un unico
processo di insegnamento/apprendimento) attraverso la reciproca integrazione e interdipendenza tra i
saperi e le competenze contenuti negli assi culturali.
Asse dei linguaggi
Nella fattispecie in esame le linee-guida sull’obbligo d’istruzione circoscrivono questo asse all’ambito
strettamente linguistico-espressivo, articolato in:
1. lingua italiana (o lingua madre)
2. lingua straniera
3. linguaggi non verbali (si tratta di tutti quei sistemi di segni, diversi da quelli matematici,
scientifico-tecnologici e delle scienze sociali, con cui l’uomo si esprime e comunica con gli
altri).
Asse matematico
Lo scopo è quello di “esprimere ed affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi
formalizzati”, sostenuti da “una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente
nei diversi contesti del mondo contemporaneo”, declinata in capacità di:
- comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative
- esplorare situazioni problematiche
- porsi e risolvere problemi
- progettare e costruire modelli di situazioni reali
Asse scientifico-tecnologico
Il sapere viene fatto ruotare attorno alle procedure sperimentali ed ai linguaggi specifici che
costituiscono il metodo scientifico di esplorazione del mondo naturale e di quello delle attività umane,
nonché allo strumentario tecnologico che la scienza, nelle sue articolazioni – fisica, chimica, biologica
e naturale- utilizza e concorre a perfezionare.
Asse storico-sociale
L’uomo che, organizzato in gruppi, vive e si muove nel tempo e nello spazio, instaurando rapporti e
vivendo relazioni con i propri simili, nonché i principi regolatori, che si è dato, ed i cambiamenti
intervenuti in tali rapporti e conseguentemente in tali principi è il focus delle scienze sociali, ruotanti
attorno a tale asse.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
42
2.6 LE COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI
Le attività svolte nell’area delle competenze tecnico-professionali:
Si articolano in funzioni e processi da “laboratorio”, secondo un progetto che dia particolare
rilievo al “lavoro di gruppo”, anche in relazione allo sviluppo di competenze trasversali
(comunicare, diagnosticare, relazionarsi, ecc.)
Si caratterizzano per un’attenzione alla dimensione cognitiva e non soltanto operativa delle
competenze stesse, rendendole in tal modo flessibili, migliorabili e trasferibili in contesti
professionali diversi
Data la variabilità dei contesti produttivi e tecnologici, richiedono un costante aggiornamento del
set di competenze
Coinvolgono e attivano conoscenze e abilità scientifiche e matematiche come linguaggi
indispensabili all’esercizio delle competenze stesse
In quest’area la formazione avverrà attraverso la realizzazione di progetti operativi di difficoltà
progressiva e affrontando problemi di varia complessità adottando l’approccio “problem solving”
sviluppato nel ciclo:
Identificazione del problema
Progettazione
Esecuzione
Verifica/correzione
Valutazione (sistematizzazione del sapere)
All’interno dell’area professionale si contestualizza l’apprendimento e l’uso della lingua straniera in
relazione al linguaggio tecnico del settore di attività nel quale si sviluppa il percorso, nonché l’utilizzo
dello strumento informatico e delle tecnologie della comunicazione.
Area delle competenze trasversali
L’area inerente le competenze trasversali
Individua un insieme di abilità di ampio respiro, connesse a vari tipi di compiti professionali che si
esplicano in situazioni lavorative diverse
Fa riferimento a comportamenti propri di qualunque compito lavorativo
Costituisce un valore aggiunto per un esercizio del proprio ruolo, non solo professionale
I percorsi formativi e culturali inerenti quest’area tendono a sviluppare capacità cognitive generali a
carattere riflessivo quali:
Diagnosi
Comunicazione
Decisione
Problem solving
Lavorare in gruppo
Lavorare in rete
Lavorare per progetti
Sistema di valutazione e di certificazione delle competenze
Il sistema di valutazione è finalizzato ad accertare sia le competenze acquisite dagli allievi durante il
percorso formativo e al termine di esso, sia la qualità delle attività formative realizzate.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
43
Il sistema di valutazione delle competenze:
Si integra con l’approccio metodologico-didattico adottato
Consente una valutazione di ingresso, formativa e finale
Fa riferimento agli standard di competenze definiti nelle singole aree
Utilizza strumenti di accertamento formalizzati e validati
Prevede periodicamente una comunicazione formalizzata ai beneficiari finali dei risultati
conseguiti, attraverso l’utilizzazione di un libretto formativo.
“La valutazione è l’espressione di un giudizio che si fonda su elementi forniti dal processo di verifica,
la quale a sua volta si fonda sugli esiti delle diverse misurazioni.
Essa pertanto rappresenta l’esito di un itinerario complesso proposto dai docenti nel consiglio di
classe e dei risultati raggiunti dagli allievi”.
Con la CERTIFICAZIONE di competenze la valutazione si arricchisce di una nuova dimensione:
all’allievo si riconosce la titolarità di un sapere operativo ovunque spendibile.
Essa è pertanto la “rappresentazione di un saper fare intenzionale ed efficace raggiunto dall’allievo
che viene descritto in relazione al contesto di uso in cui è espressa”.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
44
2.7 LE COMPETENZE IN USCITA
(degli indirizzi del settore tecnologico ed economico - stabilite in sede di dipartimenti)
SETTORE TECNOLOGICO (1° biennio)
INDIRIZZO: Costruzioni, ambiente e territorio
1. ASSE DEI LINGUAGGI
A) Utilizzare in modo adeguato gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per
gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.
B) Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di diversa tipologia.
C) Produrre testi di diversa tipologia in relazione ai differenti scopi comunicativi.
D) Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.
E) Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione del patrimonio culturale, tecnicoscientifico e dei fenomeni di umanizzazione del Pianeta.
F) Utilizzare e produrre testi multimediali nei diversi contesti di apprendimento.
2. ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
A) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e
riconoscere, nelle sue varie forme, i concetti di sistema e di complessità.
B) Analizzare un sistema dal punto di vista scientifico, interpretandone le condizioni costanti e
variabili, con l’utilizzo anche di strumenti informatici.
C) Analizzare un evento, formulando ipotesi e verificandone validità e limiti, utilizzando anche
strumenti informatici.
D) Risolvere problemi, individuando principi di riferimento e strategie risolutive
E) Descrivere e rappresentare graficamente con strumenti tecnologici applicativi (CAD), strutture
relativamente complesse.
3. ASSE MATEMATICO
A) Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica.
B) Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi
C) Acquisire esperienze matematiche in contesti significativi e specifici come strumento per
operare nella realtà
D) Raccogliere ed utilizzare dati, analizzando gli eventi e le situazioni, ed effettuando relazioni
finali in formato multimediale.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
45
4. ASSE STORICO-SOCIALE
A) Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici attraverso il confronto tra il vicino
e il lontano e il tempo e lo spazio.
B) Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento
dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
C) Valutare l’importanza dell’impatto ambientale e delle scelte progettuali ed edilizie sul
territorio
D) Effettuare simulazioni grafico-progettuali con strumenti tecnologici avanzati ed informatizzati
SETTORE ECONOMICO (1° biennio)
INDIRIZZO: Amministrazione, finanza e marketing
1. ASSE DEI LINGUAGGI
A) Utilizzare in modo adeguato gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per
gestire l’interazione comunicative verbale in vari contesti.
B) Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di diversa tipologia.
C) Produrre testi di diversa tipologia in relazione ai differenti scopi comunicativi.
D) Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.
E) Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione del patrimonio culturale, tecnicoscientifico e dei fenomeni di umanizzazione del Pianeta.
F) Utilizzare e produrre testi multimediali nei diversi contesti di apprendimento.
2. ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
A) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e
riconoscere, nelle sue varie forme, i concetti di sistema e di complessità.
B) Analizzare un sistema dal punto di vista scientifico, interpretandone le condizioni costanti e
variabili, con l’utilizzo anche di strumenti informatici.
C) Analizzare un evento, formulando ipotesi e verificandone validità e limiti, utilizzando anche
strumenti informatici.
D) Risolvere problemi, individuando principi di riferimento e strategie risolutive.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
46
3. ASSE MATEMATICO
A) Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica.
B) Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi
C) Individuare ed utilizzare semplici strategie di gestione e analizzare i risultati del processo
produttivo.
D) Raccogliere ed utilizzare dati, analizzando gli eventi e le situazioni, ed effettuando relazioni
finali in formato multimediale.
4. ASSE STORICO-SOCIALE
A) Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici attraverso il confronto tra il vicino
e il lontano e il tempo e lo spazio.
B) Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento
dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
C) Individuare gli elementi essenziali e le forme principali dell’organizzazione sociale,
economica e aziendale
D) Effettuare simulazioni storiche per la visualizzazione dei processi di trasformazione.
E) Effettuare studi sulla pianificazione economica delle aree.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
47
LICEO LINGUISTICO (1° biennio)
1. ASSE DEI LINGUAGGI
A) Usare il lessico tipico della disciplina in modo chiaro e adeguato al contesto
B) Comprendere informazioni all’interno di testi di breve o media estensione di interesse
personale, quotidiano, sociale e professionale
C) Utilizzare in modo adeguato le strutture della lingua presenti nei testi
D) Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi relativi alla sfera personale, sociale e
professionale
E) Interagire con brevi scambi su temi di carattere generale, esprimendo opinioni personali
F) Produrre brevi testi scritti
2. ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
A) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità
B) Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia
a partire dall’esperienza
C) Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in
cui vengono applicate
3. ASSE MATEMATICO
A) Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole anche
in forma grafica
B) Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
C) Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
D) Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
48
4. ASSE STORICO-SOCIALE
A) Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una prospettiva diacronica,
attraverso il confronto tra epoche, e sincronica, attraverso il confronto tra aree geografiche e
culturali.
B) Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema politico-sociale-economico per orientarsi
nella realtà presente
C) Collocare la propria esperienza in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento
dei diritti garantiti dalla Costituzione a tutela delle persone, della collettività, dell’ambiente
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
49
2.8 LE SCELTE DIDATTICHE
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
La programmazione didattica assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e garantisce
la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo
armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e
specifici, recepiti nei piani di studio di ciascun indirizzo.
Nell’istituto la libertà di insegnamento si esercita attraverso:
- il rispetto della personalità e del diritto ad una equilibrata e non faziosa formazione culturale
dell’alunno;
si realizza:
- all’interno di progetti educativi e didattici elaborati dai Docenti nel quadro più ampio della
programmazione educativa e didattica.
Una modalità operativa che certamente risponde in modo adeguato alle caratteristiche di autonomia
scolastica è una flessibilità polivalente, che superi lo schema, di solito lineare, della didattica
tradizionale che prevede invece una sommatoria di conoscenze. Il concetto di “flessibilità” può
tradursi in 2 tipologie necessariamente interagenti:
1) flessibilità didattica che si riferisce alla possibilità di modificare i contenuti stessi dell’attività
educativa, ossia i percorsi di insegnamento-apprendimento in funzione dei diversi bisogni formativi
dei singoli e dei gruppi-classe;
2) flessibilità organizzativa che riguarda possibilità di modificare le condizioni generali e formali
(di tempo, di spazio, di strumenti, di risorse, gestionali, ecc.) che rendono possibile l’attività di
insegnamento e apprendimento.
II centro didattico dell’azione educativa verte sull’U.d.A. cioè su un percorso didattico che privilegia
le modalità in cui avviene l’apprendimento rispetto ai contenuti.
Si individuano due tipi di U.d.A.:
UDA DISCIPLINARE, riguarda la singola disciplina ed è volta al raggiungimento di specifiche
competenze individuate dal docente
UDA MULTIDISCIPLINARE, costruita dai docenti del C.d.cl. e orientata all’apprendimento da parte
dell’allievo di conoscenze e abilità afferenti, in genere, a conoscenze diverse integrate che sostengono
l’acquisizione delle competenze di diverse discipline. Essa contiene più UDA disciplinari.
Le UDA in fase di progettazione sono caratterizzate da:
più competenze tra loro integrate, definite con gli standard di apprendimento, riferiti alle
conoscenze e alle abilità coinvolte;
attività educative e didattiche unitarie, di metodi, di soluzioni organizzative necessarie per
concretizzare in modo osservabile il raggiungimento delle competenze;
modalità con cui verificare sia i livelli delle conoscenze e delle abilità acquisite , sia se e quanto
esse si sono trasformate alla fine del percorso in “competenze personali” di ciascuno.
I saperi disciplinari sono ripensati e riorganizzati attraverso un’attenta attività di studio e di
programmazione, che rivede lo sviluppo tradizionale delle tematiche e privilegia un approccio
qualitativo rispetto a un’acquisizione quantitativa di nozioni.
Il contenuto non è più fine a se stesso, ma veicolo di un sapere più ampio e più completo, che
trascende dalla singola disciplina per fornire una visione pluridisciplinare della tematica trattata.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
50
La didattica deve essere orientata non più e non solo verso l’istruzione, ma verso la formazione
dell’allievo, inteso come individuo, come persona che è messa in grado di esplicitare mediante un
processo educativo comune e condiviso le sue potenzialità ed esprimere al meglio i suoi valori.
Anche la rigidità sequenziale dei curricoli deve essere superata. Nella scuola dell’autonomia è
possibile, lecito e a volte necessario anticipare o posticipare temi e argomenti tradizionalmente
affrontati in un certo anno scolastico, o in una certa parte dell’anno scolastico.
ORGANI DELLA PROGRAMMAZIONE
Il Collegio Docenti imposta le linee generali della programmazione educativa e didattica progettando
percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità nei programmi, individuando gli strumenti per
la rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e la valutazione dei percorsi didattici.
Su criteri espressi dal Consiglio d’Istituto, elabora attività riguardanti l’orientamento, la formazione
integrata, i corsi di recupero, gli interventi di recupero e sostegno all'apprendimento.
I Dipartimenti definiscono la programmazione didattica annuale per ambiti disciplinari per
l’approvazione da parte del C.D.
I Consigli di Classe ne curano la messa a punto e la implementazione in relazione alla singola
situazione.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
51
DOCUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
Piano annuale educativo didattico e delle attività, elaborato dal CD
piano di lavoro dipartimenti/disciplinari;
piano di lavoro di ogni CC;
piano di lavoro di ogni singolo docente;
contratto formativo;
piano IDEI;
piano attività: calendario;
ricevimento famiglie;
criteri attribuzione credito formativo (classi III, IV, V);
criteri attribuzione credito scolastico (classi III, IV, V);
voto di condotta;
valutazione e verifica;
piano dei viaggi di istruzione, visite guidate e lezioni differenziate;
piano Stage;
criteri di promozione.
Copia della documentazione educativa e didattica e di programmazione è depositata in Segreteria e
può essere visionata dagli interessati.
La pubblicità degli atti è assicurata in appositi spazi:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti ATA e dislocazione personale
amministrativo, tecnico, ausiliario: nell’atrio della Segreteria;
Tabella - orario docenti, orario-lezioni, orario ricevimento delle famiglie da parte dei
docenti, dislocazioni delle classi, dei laboratori, della Biblioteca: Albo di Istituto.
Incarichi e funzioni dei docenti e dei dipendenti: Albo d’Istituto.
Organigramma degli Organi Collegiali; Albo d’Istituto
Organico personale docente ed ATA; Albo d’Istituto
Quadro-orario delle lezioni e del ricevimento famiglie; Albo di Istituto.
IL PATTO FORMATIVO
Il Patto Formativo è quel documento che ogni consiglio di classe predispone ad inizio d’anno
scolastico secondo quanto previsto nel Patto di Corresponsabilità
In base ad esso lo studente conoscerà:
obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo;
il percorso per raggiungerli;
la sua valutazione;
i carichi di lavoro settimanali.
Il docente renderà noto:
i contenuti oggetto del suo lavoro;
i percorsi didattici che attuerà;
le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione.
Il genitore è chiamato a:
conoscere l’offerta formativa;
esprimere pareri e proposte;
collaborare nelle attività.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
52
2.9 I RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
L’istituto desidera mantenere un contatto stretto e proficuo con le famiglie degli studenti, non solo
per informare i genitori dell’andamento didattico dei loro figli, ma per farli partecipi delle attività
della scuola e coinvolgerli nel processo di crescita e di rinnovamento dell’istituzione scolastica.
Per questo sono state programmate delle occasioni di incontro tra i docenti e le famiglie degli
alunni: i genitori possono incontrare i docenti nei tempi e nei giorni previsti per il ricevimento,
secondo i programmi comunicati annualmente agli studenti.
 I docenti terranno rapporti individuali con i genitori la prima e la terza settimana di ogni
mese a decorrere dal mese di novembre e sino al mese di aprile;
 nel corso dell’anno si svolgeranno due ricevimenti pomeridiani (dicembre e aprile) di tre ore
ciascuno
Ricevimento delle famiglie
Antimeridiano:
il ricevimento si terrà nella prima e nella terza settimana di ogni mese, a partire da ottobre
sino ad aprile.
Per quanto riguarda l’orario e i giorni, si fa riferimento a quanto indicato dal singolo
docente
Pomeridiano:
lunedì 15 - martedì 16 dicembre 2014 dalle ore 15.00 alle ore 18.00 nelle sedi di
appartenenza (via Rocca di Papa e via Assisi)
lunedì 13 - martedì 14 aprile 2015 dalle ore 15.00 alle ore 18.00 nelle sedi di appartenenza
(via Rocca di Papa e via Assisi)
Inoltre:
Nel caso si presentassero situazioni particolari (assenze prolungate o non giustificate,
comportamenti inusuali, scarsi rendimenti scolastici ecc.) l’Istituto si preoccuperà di informare in
modo sollecito le famiglie.
Per migliorare il servizio la scuola ha attivato nuove forme di comunicazione con le famiglie:
- con il sistema AXIOS vengono quotidianamente registrate le assenze e i ritardi di ciascun
allievo; le famiglie possono conoscerle in tempo reale tramite username e password fornite dalla
scuola.
- Come previsto dal D.L. 95 del 6 Luglio 2012 (Spending Review), Titolo II, art.7, commi da 27
a 31, la nostra scuola ha previsto l’uso del registro elettronico da parte di tutti i docenti.
Le famiglie degli studenti possono prendere visione del Registro elettronico, limitatamente ai dati
di loro pertinenza sulle valutazioni riportate e prenotare i colloqui con i docenti.
Accoglienza: all’inizio dell’anno scolastico gli studenti delle classi prime sono invitati a conoscere
il Dirigente Scolastico, i docenti e la scuola con le sue varie dotazioni (la biblioteca, i laboratori, la
palestra, ecc.).
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
53
Elezioni organi collegiali: vengono organizzate riunioni per permettere alla componente genitori
di preparare le proprie liste e di partecipare alle operazioni di voto.
Consigli di classe: ai consigli di classe possono partecipare tutti i genitori interessati oltre
naturalmente ai rappresentanti eletti.
Consegna pagelle: le pagelle vengono consegnate ai genitori dal docente coordinatore di classe o
da un suo sostituto.
Consegna risultati finali: i genitori di studenti che non abbiano conseguito la promozione
vengono informati dell’esito degli scrutini prima dell’esposizione dei quadri con i risultati finali, in
ottemperanza alle leggi sulla privacy. Alle famiglie di studenti il cui giudizio sia rimasto sospeso in
quanto carenti in una o più discipline ( O.M. n° 92/2007) vengono inviate lettere informative.
2.10 RICERCA E SVILUPPO
Aggiornamento personale
Tutti i Docenti si impegnano a perseguire l’aggiornamento sia didattico – metodologico che
disciplinare.
Compatibilmente con le esigenze di servizio, l’Istituto si impegna a favorire la partecipazione di tutto
il personale ai suddetti momenti di formazione.
In ottemperanza alla legge n° 170 del 08/10/2010 è assicurata un’adeguata preparazione permanente
riguardo alle problematiche relative ai DSA, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne
precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e
valutative adeguate.
Viene altresì assicurata la formazione del personale che opera nell’istituto in materia di tutela della
salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro in ottemperanza al D.lgs. 81/2008.
Spazio informazioni
All’inizio dell’anno scolastico il D.S. stabilisce gli spazi deputati per le comunicazioni inerenti ad
ogni gruppo di interesse della comunità scolastica.
Il gruppo indicherà al D.S. il nome del responsabile dello spazio. Il D.S. controllerà il corretto uso
degli spazi.
Sono favorite iniziative di volontariato di Docenti, Non Docenti, Genitori e Studenti.
Vengono poste in essere alcune attività per rafforzare l’immagine dell’Istituto “Leopoldo Pirelli”
coinvolgendo l’ambiente esterno e gli ex-alunni in iniziative di carattere promozionale e culturale.
2.11 ECCELLENZE DEGLI STUDENTI
Per premiare gli studenti che hanno ottenuto risultati di alto livello a vario titolo sulla base dei
percorsi d’istruzione e in sintonia con quanto introdotto dalla legge n° 1 dell’11/01/2007 e
successive normative e quanto disposto dall’art. 34 della Costituzione che prevede “ i capaci e i
meritevoli anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”, l’I.I.S.
“Leopoldo Pirelli” offre ai propri alunni le opportunità per la crescita e la formazione assicurando
la messa in campo di tutte le misure necessarie a questo scopo, garantendo loro la rimozione di
eventuali ostacoli alle pari opportunità.
Ciò permette di realizzare un sistema di valorizzazione e di individuazione delle eccellenze degli
studenti, ottenute a vario titolo, sulla base di percorsi di istruzione facenti capo al POF.
Infatti questa Istituzione scolastica è fortemente impegnata nel miglioramento continuo dei servizi
proposti all’utenza scolastica, un campo dove una frenetica evoluzione richiede alla scuola un
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
54
impegno in risorse umane qualificate e in grado di rispondere positivamente a tutte le esigenze che
si presentano.
Una formazione che ovviamente non si ferma a quella tecnica, ma si allarga a temi di
organizzazione, alla comunicazione e al trasferimento di competenza all’esterno, in grado di
elaborare un sistema relazionale e creare conoscenza.
Crediamo che un deciso innalzamento della qualità delle nostre risorse umane (giovani motivati,
eccellenti e preparati) si possa effettuare se si evidenziano e ampliano modelli positivi di
riferimento, se si motivano gli studenti a puntare verso risultati elevati.
Le strategie per consolidare e sviluppare questo successo restano sempre ancorate alla affidabilità,
all’efficacia ed efficienza delle proposte formative offerte dall’istituzione scolastica, che unite alla
continua innovazione degli strumenti utilizzati e alla professionalità del personale scolastico ci
porta all’affermazione di un brand di qualità.
Le misure e le modalità di un’azione coerente per la promozione delle eccellenze derivano da
esperienze già messe in opera ma, in passato, senza riconoscimenti istituzionali e senza
provvedimenti di carattere permanente.
I campi di riferimento sono le specifiche discipline, le aree pluridisciplinari ed esperienze che
compongono il percorso formativo.
La professionalità del personale e l’adeguata organizzazione delle fasi di lavoro sia nell’attività
didattica-educativa sia nelle attività di stage in aziende imprime un notevole impulso al
raggiungimento di elevati livelli di apprendimento: motivo di soddisfazione sia per gli studenti sia
per i docenti.
Per conoscere in particolare le specifiche attività si rimanda alla sez. III (v. Progetto
Valorizzazione delle eccellenze).
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
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SEZIONE III
SUPPORTO ALL’APPRENDIMENTO
1 - IL SUCCESSO FORMATIVO
1.1
IL RECUPERO (Debiti zero)
Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano dell’offerta formativa che
ogni scuola predispone annualmente per gli studenti che presentano carenze formative in itinere e/o
finali.
L’O.M. n. 92 del 5/11/2007 sul recupero dei debiti formativi, attuativa del Decreto n. 80 del
3/10/2007 rinnova l’obbligo per la scuola, sussistendo la disponibilità finanziaria, di organizzare, in
presenza di carenze e subito dopo gli scrutini corsi di recupero e di sostegno necessari.
Tali attività sono deliberate, programmate ed attuate dai Consigli di classe sulla base di criteri
didattico-metodologici definiti dal Collegio docenti e delle indicazioni organizzative approvate dal
Consiglio di istituto; nelle attività di recupero rientrano gli interventi di sostegno, per esempio lo
sportello didattico, che hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si
realizzano, pertanto, in ogni periodo dell’anno scolastico, già a cominciare dalle fasi iniziali.
La scuola promuove e favorisce la partecipazione attiva degli studenti alle iniziative programmate,
dandone periodicamente notizia alle famiglie.
Al fine di recuperare le insufficienze riportate in sede di scrutinio intermedio, l’Istituto effettuerà le
seguenti attività:
A - LO SPORTELLO DIDATTICO SU PRENOTAZIONE
L’istituto, nel corso dell’anno scolastico, attiva in orario pomeridiano uno sportello su prenotazione
degli studenti di consulenza e assistenza, per venire incontro alle richieste didattiche e formative degli
stessi e rispondere così alle domande inerenti i diversi ambiti disciplinari.
B - ATTIVITA’ DI RECUPERO IN ITINERE - è opportuno che lo studente segua l’attività di
recupero in “itinere” organizzata dall’insegnante nell’ambito del regolare svolgimento delle lezioni
nel corso dell’anno scolastico
C - STUDIO INDIVIDUALE - è opportuno che lo studente esegua i compiti assegnatigli entro i
termini concordati con i docenti delle materie con carenze.
Successivamente al termine delle lezioni per gli studenti che durante lo scrutinio finale avranno
sospeso il giudizio finale, sussistendo la disponibilità finanziaria saranno organizzati corsi di recupero
estivi.
Tali attività devono concludersi entro la prima metà del mese di luglio di ogni anno, tenendo conto
che nessun alunno può essere ammesso nella classe successiva con insufficienze.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
56
Gli studenti sono tenuti alla frequenza degli interventi suddetti; ove i genitori o coloro che ne
esercitano la relativa potestà non intendano avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla
scuola devono darne comunicazione formale per iscritto alla scuola stessa.
In ogni caso gli studenti hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche programmate dal Consiglio di
classe che ne comunica l’esito alle famiglie.
Gli interventi di recupero sono:
deliberati, dai singoli Consigli di classe, sulla base dei profitti maturati in sede di scrutinio
progettati sulle esigenze del gruppo, anche piccolo
finalizzati al conseguimento delle competenze programmate e non ancora acquisite
attivati sulla base di una valutazione formativa
1.2 IL POTENZIAMENTO DELLE METODOLOGIE DI STUDIO
FINALITA’
Il corso è finalizzato a far acquisire agli alunni in difficoltà, attraverso tecniche adeguate, gli strumenti
fondamentali per l’applicazione di una corretta metodologia di studio.
Attraverso l’attivazione dei moduli si prevede di:
valorizzare i punti di forza
promuovere l’autostima
ricostruire e potenziare la capacità di applicare correttamente un efficace metodo di studio
far acquisire/potenziare la capacità di focalizzare l’attenzione su un compito preciso
potenziare le capacità di organizzazione ed elaborazione delle conoscenze
promuovere l’autovalutazione
DESTINATARI
Tutti gli alunni del classi del primo biennio segnalati dai docenti dei rispettivi Consigli di Classe
ARTICOLAZIONE E DURATA
Il corso sarà strutturato in moduli riferiti a due aree portanti: linguistico-espressiva e logico-scientifica
e si articolerà in 13 incontri di un’ora e mezza ciascuno per tutti gli studenti, con cadenza settimanale,
per un totale di 20 ore.
Si precisa che per alcuni incontri sono preventivate compresenze dei docenti, ciascuno dei quali sarà
impegnato per un totale di 10 ore di lezione.
METODI E STRUMENTI
Interventi interattivi
Brain storming
Role-playing
Esame di testi e sussidi
Esame di casi concreti
Produzione di mappe concettuali
Attività individuali e in coppia
Discussione sui risultati ottenuti- Autovalutazione
Utilizzazione di schede individuali per ogni attività
Schede di osservazione
Verifica finale
Il corso si concluderà con una verifica finale. Su ciascuno studente saranno fornite, da parte dei
docenti che terranno il corso, osservazioni scritte che il coordinatore del progetto invierà
tempestivamente ai consigli delle classi coinvolte.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
57
2 – PROGETTAZIONE FORMATIVA
SPORTELLO
D’ASCOLTO
PRIMA FASE
ACCOGLIENZA
POTENZIAMENTO
METODOLOGIA DI
STUDIO
TUTORING
SUCCESSO
FORMATIVO
SECONDA FASE
ANALISI DEL
DISAGIO SCOLASTICO
MODULI DI
RI-ORIENTAMENTO
CONSOLIDAMENTO
DELLE SCELTE
La capacità progettuale della scuola si esprime attraverso una serie di idee idonee ad originare progetti
che nascono dall’esperienza maturata nei corsi curricolari e dalla necessità di rispondere alle domande
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
58
educative che il contesto socio-culturale consente di realizzare. I vari progetti sono rivolti agli alunni
dell’istituto, a qualunque indirizzo appartengano, con lo scopo di raggiungere finalità e obiettivi
specifici in risposta ai bisogni, alle esigenze e alle aspettative dell’utenza, attraverso la valorizzazione
della cultura del territorio, l’integrazione dei curricola, la personalizzazione degli insegnamenti. Lo
scopo è innescare una serie di processi che creino una modificazione in positivo in grado di
coinvolgere tutte le componenti dell’Istituzione scolastica.
1.1 L’ACCOGLIENZA
Il progetto, che segue ormai un percorso sperimentato con successo da molti anni, affronta le
difficoltà che lo studente del primo anno della scuola superiore incontra nell'approccio con la nuova
realtà scolastica, portando con sé un bagaglio di aspettative, di successi ed insuccessi, di emotività e di
carenze non superate che deve essere messo in grado di analizzare. Il momento dell'accoglienza è
un'occasione importante per far acquisire al ragazzo la consapevolezza delle proprie scelte e delle
proprie potenzialità ed ha come finalità generale quella della prevenzione dei fenomeni di abbandono
e di dispersione scolastica.
AREA PROGETTUALE:
Gruppo "accoglienza"
Obiettivi:
favorire il passaggio alla scuola superiore
impostare relazioni positive con i diversi interlocutori (docenti, compagni, personale ATA,
ecc.)
garantire le opportunità per proseguire il percorso formativo
Attività
1° FASE:
Incontro fra docenti, studenti e Istituto per conoscere
la struttura dell'Istituto
l'articolazione degli indirizzi di studio
le "regole del gioco"
la normativa
il regolamento d'Istituto
e per progettare
il CONTRATTO FORMATIVO
2° FASE:
Il Consiglio di classe pianifica le attività per
rilevare l'autostima, le motivazioni sul piano affettivo e relazionale
rilevare la situazione in ingresso sul piano cognitivo
realizzare interventi volti al miglioramento di un valido metodo di studio
Il "contratto formativo" non solo si stabilisce fra il docente e lo studente, ma coinvolge l'intero
rapporto tra lo studente e la scuola: sulla base di tale contratto l'allievo conoscerà
gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo
il percorso per raggiungerli
i criteri di valutazione
Il docente renderà noto
i contenuti oggetto del suo lavoro didattico
i percorsi didattici che effettuerà
le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione
Nella fase della programmazione didattica, il Consiglio di classe dovrà prevedere un modulo che
evidenzi:
le conoscenze e le competenze disciplinari
le competenze trasversali
il metodo di studio
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
59
la conoscenza di sé
Risorse:
docenti dei Consigli delle classi prime
tutors (individuati e selezionati tra gli studenti delle classi quarte)
Strumenti:
strumenti diagnostici (questionari, test, autopresentazione, ecc.)
visita alle strutture dell'Istituto
regolamento d'Istituto
normativa sugli indirizzi di studio
1.2 ORIENTAMENTO IN ENTRATA
Il fenomeno del disagio scolastico che si manifesta a volte attraverso comportamenti conclamati
come l’abbandono è prodotto da un insieme di fattori: alcuni di carattere orientativo, legati ad una
scelta non corretta, ma altri di carattere didattico come il metodo di studio e ancora di ordine
personale, come difficoltà relazionali e carenze nell’apprendimento.
COMPETENZE ORIENTATIVE:
a) contenimento di tasso di dispersione nel biennio attraverso l’intensificata flessibilità dell’offerta
formativa e delle strategie didattiche orientate all’attenzione alla persona e al successo formativo;
b) riqualificazione del sistema formativo attraverso una promozione culturale e una preparazione
professionale che, superando la densità dei contenuti, si fondi su saperi e competenze funzionali a
una connessione credibile tra la formazione di base e quella del lavoro;
c) promozione dell’acquisizione di competenze certificabili, anche non strettamente disciplinari,
attraverso percorsi flessibili e modulari;
d) ricerca e attuazione di innovazione sia nell’organizzazione didattica che nella capitalizzazione e
comunicazione delle esperienze.
FINALITA’ E OBIETTIVI:
 creare una rete di collaborazione operativa e di continuità didattica con le scuole medie del
territorio e dei territori limitrofi;
 diffondere il POF d’istituto nelle scuole medie di riferimento;
 stabilire un contatto di tipo formativo con i docenti referenti per l’orientamento delle scuole
medie;
 collaborare nella strategia orientativa con le funzioni strumentali delle scuole medie per la scelta
della scuola superiore;
 combattere la dispersione scolastica nel ciclo della scuola dell’obbligo.
Nell’ambito dell’ “Orientamento” si inseriscono alcune proposte ormai consolidate di attività
didattiche che vedono l'interazione tra studenti del nostro istituto e studenti delle scuole medie:
1) il progetto sperimentale “TEAMNET” che accoglie ed integra il “Magellano junior”, promosso
dall’Assessorato alle Politiche Scolastiche della Provincia di Roma, del quale il nostro Istituto è
scuola-polo e che si propone quale strumento a disposizione di alunni e genitori per la scelta di
indirizzo della scuola superiore di II grado e di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica.
2) la "FESTA DELLE LINGUE", organizzata dai docenti e dagli alunni della sede di via Assisi, si
articola in una giornata in cui la didattica si esplica in modo laboratoriale attraverso attività varie,
nelle quali la lingua straniera viene usata in modo colloquiale e coinvolgente gli alunni delle scuole
medie che hanno la possibilità di interagire attivamente alle iniziative proposte, così da percepire lo
studio della lingua straniera in tutte le sue possibilità comunicative.
1.3 EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
Nel rispetto della Direttiva Ministeriale n° 16 del 15/2/2007 in base alla quale “la comunità scolastica
[…]contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani anche attraverso l’educazione alla legalità,
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
60
intesa non solo come rispetto delle regole di convivenza democratica ma anche dei doveri che
ineriscono al ruolo e alla funzione che ciascun soggetto è chiamato a svolgere all’interno della
comunità stessa”, l’Istituto persegue i seguenti obiettivi:
 far comprendere il concetto di cittadinanza attiva e responsabile attraverso l’educazione
alla partecipazione, a partire dalla comunità scolastica
 praticare la legalità attraverso la scoperta dei valori salvaguardati e promossi dalla legge:
democrazia, solidarietà, giustizia sociale, diversità, tolleranza, non violenza, trasparenza,
verità, uso responsabile del denaro
 prevenire l’illegalità e la criminalità in ogni sua forma.
Nel corrente a.s. sono previsti incontri con la polizia postale ed esperti della Guardia di Finanza.
FINALITÀ GENERALE
EDUCARE ALLA LEGALITÀ SIGNIFICA PROMUOVERE
LA PARTECIPAZIONE CRITICA DELLA PERSONA
AI VALORI DELLA VITA DEMOCRATICA, ALLE LEGGI E
ALLE “REGOLE” COSTITUZIONALI,
AI FINI DI UNA REALE CRESCITA NELLA CONVIVENZA CIVILE
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
61
1.4 CONTRASTO ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA
Nell’ambito della lotta alla dispersione scolastica l’Istituto continua a sperimentare il progetto “Gli
Ultimi per primi”.
Il progetto ha lo scopo di:
- avviare un’analisi sul disagio scolastico, dal mancato orientamento ai problemi di carattere
motivazionale, cognitivo e comportamentale;
- identificare i potenziali “ultimi” (chi ha voti scolastici bassi, chi vive una condizione socioculturale difficile, chi riceve sanzioni disciplinari) tramite la somministrazione del questionario
FOCUS 13 contenente informazioni su:
a) interessi della vita quotidiana;
b) interessi scolastici;
c) conoscenza delle risorse formative;
d) ambienti frequentati;
e) chi sono gli “altri importanti”;
f) atteggiamenti e valori della famiglia e degli amici;
g) aspirazioni personali;
h) resilienza;
i) atteggiamento verso la scuola;
j) autovalutazione del profitto scolastico;
-
analizzare e leggere criticamente i risultati dei questionari
identificare e sostenere con interventi formativi le strategie per evitare l’abbandono e la
dispersione degli alunni
individuare le linee guida più efficaci nei vari contesti scolastici
condividere i risultati con altri istituti sul territorio
1.5 LA SICUREZZA
E’ indiscussa l’importanza che riveste la formazione dell’individuo in ambito di conoscenza e rispetto
della normativa sulla sicurezza in tutti gli ambienti di vita. Solo la conoscenza dei possibili rischi
presenti in ogni ambiente di lavoro, di studio e domestico può rappresentare un valido strumento di
prevenzione.
Il nostro Istituto da sempre si è posto come obiettivo primario quello di formare informando e
coinvolgendo tutte le realtà presenti nell’istituto. In particolare si sottolinea che nel sito della scuola è
presente una sezione nell’area “scuola- la sicurezza” ove si trovano informazioni circa la descrizione
dell’edificio corredato da relative piante ed una serie di informazioni sull’emergenza e i
comportamenti da assumere nelle varie situazioni di pericolo: il tutto cercando di identificare le
possibili situazioni critiche ed esponendo le procedure operative.
Nel corso del secondo periodo dell’anno scolastico le classi V dell’istituto parteciperanno ad un corso
antincendio, con lezione teorica ed esercitazione pratica di spegnimento con estintore e idrante, tenuto
dal corpo dei Vigili del fuoco.
Missione dell’istituto è quello di creare consapevolezza e coinvolgimento tra le componenti
appartenenti alla collettività scolastica sul tema sicurezza e prevenzione.
Infatti tutte le componenti contribuiscono secondo le loro competenze a diffondere e migliorare
l’informativa rispetto a questi temi.
In particolare tutte le componenti dell’Istituto sono invitate ad indicare anomalie presenti nell’edificio
scolastico attraverso “la scheda di segnalazione” scaricabile dal sito della scuola.
Pertanto consapevoli dell’importante ruolo che riveste la scuola come entità atta a trasmettere valori e
comportamenti positivi dei futuri “lavoratori-imprenditori”, l’istituto attua le seguenti attività:
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
62
A) SCUOLA SICURA – PER STUDENTI E INSEGNANTI
L’istituto è coinvolto insieme ad altri 5 istituti tecnici, nel progetto “Scuola sicura- per studenti e
insegnanti” promosso dall’AIFOS, INAIL e Provincia di Roma, indirizzato agli allievi delle classi IV
e V e ai docenti degli istituti stessi. Tale progetto mira a promuovere un percorso di formazione e
sensibilizzazione sulla prevenzione dei rischi e la sicurezza sul lavoro. Il percorso consentirà ai
giovani di acquisire puntuali e reali conoscenze sui rischi che affronteranno negli ambienti di lavoro; i
docenti coinvolti nel progetto fungeranno da promotori e continuatori nella formazione all’interno
dell’istituto. La frequenza al corso consentirà agli allievi il conseguimento di un attestato di frequenza
“Formazione alla sicurezza sul lavoro” spendibile nel mondo del lavoro.
B) STAGE SICUREZZA SUL LAVORO- (classi IV e V)
L’attività di formazione, rivolta agli alunni delle classi V di ciascun indirizzo, e in alcuni casi anche
alle classi IV, viene svolta e certificata gratuitamente dalla società di lavoro interinale “Orienta S.p.a.”
che riconosce agli alunni un buono giornaliero di € 4.00.
L’esperienza che si ripete ormai da anni ha una durata di 24 ore per classe.
C) CORSI DI AGGIORNAMENTO/FORMAZIONE
Attività rivolte a tutto personale che opera nell’istituto in materia di tutela della salute e della
sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro in ottemperanza al D.lgs. 81/2008.
1.6 L’ORIENTAMENTO ALLO STUDIO E AL LAVORO (orientamento in uscita)
ALMAORIENTA/ALMADIPLOMA
Conoscenza dei modi di accesso agli studi universitari, ai corsi di formazione post diploma in Italia e
all’estero, al mondo del lavoro, anche attraverso borse e tirocini, in Italia e all’estero e, ai corsi di
formazione e al mondo del lavoro anche per i diversamente abili.
Dallo scorso a.s. l’istituto partecipa al progetto ALMADIPLOMA-ALMAORIENTATI (Università
degli Studi di Bologna) un’agenzia che, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del
Lazio, rappresenta le Scuole Superiori aderenti con lo scopo di:
 fornire attività di orientamento non generica ma indirizzata a gruppi di studenti con caratteristiche
simili ed elaborazione di un profilo individualizzato
 guidare e sostenere in modo adeguato gli studenti nella scelta del percorso formativo e/o
lavorativo più idoneo al proprio progetto di vita

 fornire strumenti per l’orientamento nella scelta dell’università;
 facilitare l'accesso dei diplomati nel mondo del lavoro;
 agevolare le aziende nella ricerca del personale qualificato;
 ridurre i tempi di incontro fra domanda ed offerta di lavoro.
 fornire alle scuole informazioni per la verifica dell’efficacia dei percorsi formativi offerti.
Le aziende associate possono accedere alla banca dati online ALMADIPLOMA per consultare i suoi
archivi, ai fini dell'inserimento dei diplomati nel mondo del lavoro.
I diplomati potranno mantenere aggiornati i propri curricula direttamente, accedendovi attraverso
username e password e inserendo le eventuali specializzazioni post diploma, risultati universitari,
esperienze lavorative, cambiamenti di indirizzo, ecc.
Nella banca dati online ALMADIPLOMA sono attualmente inseriti i dati relativi ai nostri studenti
diplomati nell’a.s. 2012/2013 e quelli relativi ai nostri studenti delle classi quinte per l’anno scolastico
in corso.
Orientamento universitario:
- Attività seminariali presso le varie facoltà universitarie
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
63
- Somministrazione dei test (prove simulate di ammissione) ai corsi di laurea e di diploma
universitari e al mondo del lavoro.
Per favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e per aiutarli nella scelta della facoltà
universitaria da scegliere, nel nostro Istituto si attivano le seguenti iniziative:
Incontri con docenti universitari per le classi quinte e soprattutto per orientare la preiscrizione per
gli studenti classi quarte.
Prima della data prevista per le preiscrizioni all'Università, vengono organizzate simulazioni per
gli studenti delle quinte classi con questionari e test forniti dai Centri di Orientamento per
individuare l'area di studi di maggiore interesse.
Simulazione di colloqui di selezione.
Vengono organizzate, per gli studenti delle classi quinte, in relazione alle scelte espresse nelle
preiscrizioni, stage sul campo in collaborazione con le principali facoltà delle diverse Università
di Roma.
Orientamento al lavoro:
A) IMPRESA FORMATIVA SIMULATA
Il progetto IFS (Impresa Formativa Simulata) ha l’obiettivo di operare secondo i criteri del learning
by doing, favorire cioè l’apprendimento in contesti operativi. Gli studenti operano dalla scuola come
reali operatori di una azienda simulando in laboratorio la nascita e la gestione di un’impresa, tutorati
da un Esperto aziendale.
La metodologia IFS si propone in particolare di promuovere nei giovani il problem solving,
superando la tradizionale logica dell’attività legata alla semplice applicazione di regole. Gli studenti si
trovano ad essere protagonisti della gestione stessa del progetto, senza rinunciare alla forma
laboratoriale e all’apprendimento di gruppo.
L’IFS è l’occasione di trasferire nella pratica tutto quello che precedentemente hanno appreso in
forma teorica.
Vengono coinvolte le classi terze, quarte e quinte di ciascun indirizzo.
IMPRESA IN AZIONE - Questo progetto è nato con lo scopo di incoraggiare lo spirito
imprenditoriale nella scuola superiore, promuovendo la creatività, l’uso consapevole delle risorse, il
coraggio e la responsabilità del rischio, proprio come i veri imprenditori sanno fare.
Ai ragazzi viene richiesto di sviluppare una impresa innovativa con poche risorse: internet, la
consulenza di un esperto e tutte le abilità di cui sono dotati.
Obiettivi:
- Avvicinare con gradualità gli studenti all'impresa, alla sua organizzazione e cultura attraverso
esperienze concrete di microimprenditorialità o altre attività in learning-by-doing.
-
Gli studenti sperimentano cosa significa operare in un mercato globale partecipando a fiere e
competizioni regionali, nazionali ed internazionali ed entrando in contatto con i loro coetanei
di altri Paesi esponendo il lavoro svolto ad una giuria composta da esperti appartenenti al
mondo imprenditoriale. Nell’occasione i ragazzi mostrano tutte le abilità acquisite durante la
realizzazione del progetto, quali capacità di relazionarsi con il mondo esterno, abilità
didattiche nelle discipline coinvolte, capacità di lavorare in team e grande motivazione.
B) ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO – ORIENTAMENTO AL LAVORO
Da anni l’Istituto si interfaccia con le richieste delle aziende presenti sul territorio attraverso
l’inserimento dei giovani diplomati in attività di stage della durata di 2 settimane durante l’anno
scolastico e 4 settimane durante il periodo estivo per gli alunni delle classi IV e V.
Le attività di alternanza scuola/lavoro sono nate rispondendo al forte fabbisogno del territorio di
ragionieri formati sulla gestione della contabilità generale integrata, da inserire prevalentemente negli
studi commerciali e nel settore amministrativo-contabile delle aziende, e dunque erano destinate agli
studenti del settore Economico, ma di recente il nostro istituto le ha ripensate anche per il Tecnologico
e per il Liceo Linguistico, attraverso la collaborazione con nuovi partner del mondo del lavoro.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
64
Si tratta di un’ attività di formazione in aula con Esperti del settore e attività di tirocinio formativo
per le classi terze, quarte e quinte dei settori Economico e Sirio serale, Tecnologico e Linguistico in
Aziende, Enti, Studi di consulenza commerciale, fiscale e legale, ecc.
Particolare attenzione è data anche agli alunni diversamente abili che vengono coinvolti nel
programma formativo del tirocinio aziendale affinché esso possa facilitare l’inserimento nella società
e nel mondo del lavoro al termine del percorso scolastico per la piena realizzazione dell’inclusione
sociale.
Il progetto mira a:
- sviluppare un rapporto di collaborazione e fiducia tra i giovani (future figure operanti nel settore
amministrativo-contabile o tecnico) e settori amministrativi aziendali
- diffondere la conoscenza dei principi etici di base del sistema impresa e delle sue dinamiche nel
più ampio rispetto della collettività, fondato sul disposto dell’art. 53 della Costituzione.
Si indicano di seguito gli strumenti operativi che vengono adottati:
 indagine preliminare sul territorio
 richieste di collaborazione alle aziende
 informazione di attività di alternanza scuola lavoro ai genitori e agli allievi
 convenzione di tirocinio di formazione e di orientamento
 progetto formativo e di orientamento
 nomina tutor scolastico su designazione del Dirigente scolastico
 comunicazione attività di stage alle aziende
 registro attività di stage (libretto personale)
 scheda di valutazione di stage (da parte del tutor aziendale)
 attestato di stage rilasciato dall’azienda
 relazione finale dello stagista.
Nel corrente a.s. sono in corso di svolgimento varie attività che coinvolgono sia l’Agenzia delle
entrate che EQUITALIA, attraverso il progetto FISCAL LEGALITY STREET per conoscere
l’attività e la figura dell’esattore fiscale.
Il progetto si sviluppa in tre fasi: 1° fase Incontro all’Agenzia Entrate (Compliance); 2° fase visita ad
Equitalia; 3° fase Un nuovo incontro all’Agenzia Entrate
C) STATISTICA
Cresce l’interesse degli alunni verso questo tipo di attività: coinvolti anche attraverso l’ISTAT in due
giornate in cui gli studenti dell’Istituto e delle scuole secondarie di primo grado del territorio sono
entrati in contatto, attraverso attività ludiche, con i concetti fondamentali della statistica.
1.7 LABORATORIO DI LOGICA
Il Progetto mura a promuovere negli studenti la critica verso la propria metodologia di ragionamento,
ampliando gli strumenti per acquisire consapevolezza del proprio personale cammino logico.
1.8 L’EDUCAZIONE ALLA SALUTE
La tutela della salute e la promozione del benessere è promossa nella scuola attraverso varie attività,
nella convinzione che il successo scolastico si fondi anche su un corretto rapporto con se stessi, il
proprio corpo e la propria crescita.
Tali attività, già consolidate nella vita dell'Istituto, sono:
1. Incontri sulla prevenzione delle tossicodipendenze organizzati con il SER.T. (Servizio per le
tossicodipendenze) della ASL RM "C".
2. Incontri - dibattito su problematiche giovanili.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
65
3. Incontri su dinamiche relazionali di classe e interpersonali.
4. Incontri sull’agricoltura e sull’alimentazione biologica
Il nostro Istituto ha inserito nel P.O.F., il progetto Unplugged, rivolto alle classi I, che mira alla
prevenzione delle dipendenze e favorisce la promozione della salute basandosi sul modello
dell’influenza sociale.
Il programma, che si svolgerà in 12 unità didattiche di un ora ciascuna nell’orario curricolare, ha
l’obiettivo di:
- favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle competenze interpersonali;
- sviluppare e potenziare le abilità individuali;
- correggere le errate convinzioni dei ragazzi sulla diffusione e l’accettazione dell’uso di
sostanze psicoattive, nonché sugli interessi legati alla loro commercializzazione;
- migliorare le conoscenze sui rischi dell’uso di tabacco, alcol e sostanze psicoattive e
sviluppare un atteggiamento non favorevole alle sostanze.
1.9 L’ITALIANO PER STRANIERI
Il nostro istituto gestisce l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri da moltissimi anni e si
avvale di una decennale e consolidata esperienza nell'attività di italiano per studenti stranieri con
personale interno formato.
Al fine di una integrazione scolastica degli alunni stranieri il nostro istituto, attraverso il Protocollo di
Accoglienza, intende raggiungere le seguenti finalità:
- predisporre i materiali indispensabili per le procedure di accoglienza e per il loro inserimento nella
realtà scolastica
- valorizzare le varie culture
- sviluppare nei ragazzi di origine e lingua straniera,non ancora stabilmente inseriti nel percorso di
scolarizzazione italiana, una conoscenza della lingua italiana che permetta loro di partecipare in modo
proficuo alle attività delle proprie classi di appartenenza
- favorire l’acquisizione degli strumenti e delle strategie necessarie per comunicare in reali situazioni
d’uso.
Il corso di italiano per stranieri prevede due livelli:
L1 corrispondente al livello A1 del Q.C.E.R. per coloro che ignorano o hanno una scarsa conoscenza
della lingua italiana
L2 corrispondente al livello A2, B1 del Q.C.E.R. per far acquisire, recuperare o approfondire la lingua
italiana a coloro che hanno una discreta conoscenza di essa.
OBIETTIVI:
AREA COGNITIVA
Comprendere e utilizzare espressioni di uso quotidiano atte a soddisfare i bisogni concreti
La comunicazione
AREA METACOGNITIVA-MOTIVAZIONALE
Saper utilizzare mappe cognitive per costruire e usare conoscenze
AREA SOCIALE-AFFETTIVA
Favorire la socializzazione tra gli studenti stranieri
L1:
- apprendere la lingua italiana nei suoi aspetti fonologici, morfosintattici e lessicali di base
- cogliere il senso globale di brevi messaggi dei mass-media ( radio, cinema, televisione) su
argomenti di interesse generale
- comprendere produrre brevi testi scritti e orali
- acquisire la capacità di parlare con pronuncia comprensibile utilizzando le parole memorizzate
- inserirsi in maniera funzionale in una conversazione scolastica ed extra-scolastica
- possedere abilità linguistiche essenziali legate alla comunicazione informale
- valorizzare le culture di origine utilizzando la lingua italiana
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
66
- conoscere alcuni aspetti degli usi e della cultura del nostro Paese
L2:
- sviluppare le abilità effettive di comunicazione, con particolare attenzione per la capacità di
ascolto e di espressione orale che completano il miglioramento della fluidità espositiva
- utilizzare registri e codici diversi
- produrre testi di diverso tipo ( orali e scritti)
- valorizzare le culture di origine utilizzando la lingua italiana
- conoscere alcuni aspetti degli usi e della cultura del nostro Paese
1.10 TEAMNET
(Cultura della didattica orientativa)
Il progetto, al quale partecipa l’istituto, ha come destinatari gli alunni degli ultimi due anni delle
scuole medie e gli alunni del biennio delle scuole superiori, e mira a far acquisire la conoscenza dei
percorsi formativi, e quindi di abilità e competenze necessari allo svolgimento di una futura
professione.
Il rapporto di collaborazione, per l’individuazione di comuni obiettivi, riguarda classi terze delle
seguenti scuole secondarie di I grado:
I.C. VIA LAPARELLI
I.C. MASTROIANNI
I.C. LARGO VOLUMNIA
I.C. VIA DELL’AEROPORTO DI CENTOCELLE
I.C. CIRCONVALLAZIONE TUSCOLANA
I.C. WINCKELMAN
I. C. DONATELLO
I. C. VIA LATINA MOMMSEN
Le attività formative individuate sono inerenti alle discipline dei seguenti assi:
- Linguaggi
- Storico-sociale
- Economico-tecnologico
Punti di forza del progetto:
 definizione di abilità e competenze che gli alunni conseguono durante lo sviluppo del progetto,
 attuazione operativa di percorsi didattici nella prospettiva di continuità tra gradi di istruzione;
 definizione di lavori didattici –con elaborazione di prodotti finali- frutto della “didattica orientativa”
che è alla base del progetto;
 produzione di documentazione e di materiale didattico nella prospettiva dell’orientamento formativo.
 Conferenza di Servizio/Corso di aggiornamento “Progetto di Orientamento Scolastico”..
1.11 CL@ssi 2.0
Lo scopo del progetto è di realizzare un ambiente di apprendimento adatto all’utilizzo costante e
diffuso delle tecnologie nella quotidianità scolastica al fine di verificare, in un biennio, come e
quanto il loro impatto possa intervenire nel processo formativo, in un’epoca di trasformazione dei
linguaggi della comunicazione e della diffusione dei saperi.
Ciò trasformerà completamente le modalità di insegnamento ed apprendimento delle conoscenze e
delle competenze in ogni disciplina avendo a disposizione, direttamente in aula, gli strumenti per
realizzare una didattica multimediale.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
67
1.12 LA VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE
La legge 11 gennaio 2007, n. 1 (Delega in materia di percorsi di orientamento, di accesso
all'istruzione post-secondaria e di valorizzazione di risultati di eccellenza) nell'articolo 2 dà delega al
Governo di:
▪ valorizzare la qualità dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell'ammissione ai corsi di laurea
universitari;
▪ incentivare l'eccellenza degli studenti, ottenuta a vario titolo sulla base dei percorsi di istruzione.
Sono stati, quindi, varati alcuni provvedimenti per dare seguito a quanto previsto dalla legge 1 ed
incentivare il raccordo e l'eccellenza.
In quest’ottica l’Istituto ritiene di favorire e valorizzare la progettualità e la produttività degli studenti
perseguendo i seguenti obiettivi:
Rendere la scuola una “palestra”, dove le conoscenze teoriche possano essere verificate, e
trasformate in prassi operativa;
Dare concretezza all’attività formativa attraverso la simulazione di attività imprenditoriali;
Mettere gli studenti a contatto “operativo” con il mondo del lavoro e con il territorio, per
arricchirne esperienze e competenze;
Stimolare gli alunni ad un ruolo attivo e propositivo;
Valorizzare attitudini personali e dare spazio alla creatività;
Far conoscere e circolare le varie esperienze didattiche e i prodotti elaborati;
Affrontare con continuità il tema dell’Orientamento e i problemi legati al lavoro;
Realizzare attività che sviluppino l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità;
Favorire la comprensione di fenomeni legati al mondo della cultura e del lavoro;
Approfondire le conoscenze teoriche sul mondo dell’imprenditoria e sulle opportunità offerte ai
giovani;
Favorire la maggiore conoscenza di settori produttivi legati alla cultura e all’uso del sapere;
Rafforzare la capacità di lavorare in gruppo;
Stabilire collegamenti operativi con soggetti ed enti esterni del mondo culturale e produttivo.
1.13 VALeS
Il progetto, avente come destinatari docenti, genitori e alunni, consiste in attività di valutazione ed
autovalutazione d’istituto con supporto di INVALSI.
Per un miglior raggiungimento degli obiettivi progettuali, si è costituito all’interno dell’istituto un
Nucleo di autovalutazione VALeS, formato dai seguenti membri:
- Dirigente Scolastico
- Funzione strumentale per la valutazione del sistema scolastico, autoanalisi e autovalutazione
d’istituto
- Funzione strumentale per l’elaborazione, attuazione e gestione del POF
- Funzione strumentale per il sostegno al lavoro dei docenti – Area dei servizi informatici e della
multimedialità
- Responsabile sito WEB
- 1 rappresentante dei genitori eletto in seno al Consiglio d’Istituto
- 2 alunni, uno per ogni sede
Tale organismo è chiamato a svolgere le seguenti attività:
Coadiuvare il D.S. nel processo di autovalutazione esprimendo giudizi, individuando punti di
forza e di debolezza in relazione a specifiche situazioni
Collaborare con il D.S. per la predisposizione di un piano di miglioramento che scaturisce
dalla lettura critica della realtà scolastica
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
68
1.14 I VIAGGI, LE VISITE CULTURALI E LE LEZIONI DIFFERITE
Tali visite sono finalizzate, oltre che alla socializzazione, all'acquisizione di cognizioni culturali
integrative di quelle apprese in classe, ma non meno importanti; si effettuano nell'arco di mezza o una
giornata, presso complessi aziendali, mostre, monumenti, musei, gallerie, località di interesse storico
artistico o tecnico-scientifico.
In merito ai viaggi di istruzione tali attività arricchiscono culturalmente e approfondiscono le
tematiche guida dei curricoli scolastici. A questo scopo, si presta particolare attenzione alla
preparazione preliminare dei viaggi per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Queste iniziative sono funzionali agli obiettivi cognitivi, culturali e didattici specifici per ogni classe
dell'Istituto e, nel caso dei viaggi di più giorni, si orientano verso le tematiche della “memoria” storica
delle grandi tragedie del Novecento legate ai due conflitti mondiali e alle dittature. Ci si propone,
infatti, di proseguire l'attività, tradizionale ormai nella scuola, di viaggi in Italia e all'estero, favorendo
il rapporto tra mondo scolastico ed extrascolastico per una maggiore considerazione dei valori della
vita sociale nei suoi aspetti
Culturali
Naturali
Storici
Tecnico-scientifici
1.15 N.E.R.D. - NON E’ ROBA DA RAGAZZE?
Il Progetto promuove la valorizzazione delle competenze informatiche nelle ragazze al fine di
incentivarne le iscrizioni alla Facoltà di Informatica, ambito culturale ancora prettamente maschile.
1.16 LE ATTIVITA’ SPORTIVE: “Sport e ben ……. essere”
Gli studenti possono praticare durante l’anno scolastico, guidati dai docenti di Scienze Motorie, vari
sport come calcio, calcetto, basket, pallavolo, rugby ecc. e partecipare a tornei e campionati interni ed
esterni (vedasi regolamento).
1.17 LA CERTIFICAZIONE PER IL RILASCIO DELLA PATENTE EUROPEA DEL
COMPUTER (progetto ECDL)
L’Istituto è test center (sede d’esame) per chiunque, anche estraneo alla scuola, voglia conseguire la
Patente Europea, che è articolata in sette moduli da superare in tempi e modalità individualizzabili.
L’Istituto organizza corsi di preparazione gratuiti per sostenere i singoli esami.
1.18 LA CERTIFICAZIONE PER LE LINGUE STRANIERE (progetto lingue)
Nell’ambito del “Progetto Lingue 2000” l’Istituto organizza corsi, a richiesta per la certificazione
delle competenze in lingua inglese, francese e spagnolo con esami in sede effettuati dagli Enti
Certificatori ufficiali (Trinity College, Cambridge University, Delf/Dele, Alliance e Cervantes).
L’Istituto si ripromette inoltre di istituire corsi per altre lingue, anche non comunitarie, in funzione
delle esigenze e delle richieste dell’utenza.
1.19 ESABAC
Il progetto curricolare prevede un percorso di formazione integrata che offrirà agli studenti del Liceo
Linguistico di conseguire, al termine degli studi superiori, due diplomi contemporaneamente
nell’ambito di un solo esame che unisce l’ Esame di Stato italiano e il Baccalauréat francese.
Si tratta, per meglio dire, di un diploma riconosciuto sia in Italia che in Francia che consentirà
l’accesso all’insegnamento superiore universitario in uno due paesi di cui sopra.
1.20 PARTERNARIATO DIDATTICO ITALIA- FRANCIA
L'istituto ha stipulato una convenzione con il prestigioso Lycée Buffon di Parigi con lo scopo di
creare una rete di relazione tra gli studenti e i docenti dei due gruppi attraverso: scambi di classi o di
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
69
gruppi o di singoli studenti, scambi di insegnanti per periodi di formazione, realizzazione di progetti
comuni attraverso il digitale (E- twinning), la condivisione di progetti europei tramite il programma
ERASMUS+.
In particolare l'accordo tra le due scuole prevede la possibilità di organizzare stage lavorativi per gli
studenti dell'ultimo anno presso enti, istituzioni, partner selezionati dall'istituto ospitante.
ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI
E.C.D.L.
PROGETTO LINGUE:
corsi in collaborazione con:
 TRINITY COLLEGE
 ALLIANCE FRANCAISE
 CERVANTES
ORGANIZZAZIONE DI MEETING
E CONVEGNI
AMMINISTRATORE DI
CONDOMINIO
… e tante altre attività…
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
70
SEZ. IV
ARRICCHIMENTO DELLE
ATTIVITA' CURRICOLARI
1 – LE ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE
1.1 CINEFORUM
L’attività, che si svolge in orario extra-curricolare nella nuova aula Video-Cinema
una volta alla settimana nel locale dell’Istituto attrezzato a sala audiovisivi, vuole
promuovere una fruizione della realtà cinematografica, pur se attraverso la visione
di film in videocassetta, alternativa ad un uso indiscriminato o superficiale del
mezzo; le scelte delle pellicole, che vengono programmate all’inizio dell’attività
pomeridiana, sono infatti legate o ad aspetti tematici di approfondimento di argomenti di attualità o di
contenuti educativi, oppure a un percorso linguistico di comunicazione e di specificità propria del
cinema e della televisione.
1.2 IL LABORATORIO TEATRALE
L’esperienza del laboratorio teatrale ha permesso in vari anni la realizzazione di
ottimi spettacoli ed ha coinvolto con vivo interesse ed attiva partecipazione di
alunni ed ex alunni.
Gli incontri si tengono in orario pomeridiano extracurricolare e le lezioni (della
durata di tre ore ciascuna) sono tenute da Ottobre ai primi di Maggio. Al termine del
corso, a maggio, l’opera viene recitata a teatro per tutti gli studenti dell’Istituto e per le persone che
desiderano assistere allo spettacolo.
Il laboratorio teatrale è diventato un’istituzione della scuola e nell’a.s. 1998/’99 ha conseguito un
importante riconoscimento, classificandosi al terzo posto al IV Festival Internazionale “Arte a scuola”
organizzato dal Provveditorato di Terni dove, per due anni, gli è stata assegnata una menzione
speciale.
Due i riconoscimenti più prestigiosi ottenuti in seguito dal nostro istituto per l’attività del laboratorio,
nell’a.s. 2009/2010, quando si è classificato primo alla prima edizione del Festival dei Laboratori
Teatrali delle scuole di Roma e Provincia, promosso dalla Direzione Generale del MIUR per il Lazio
e dall’Agis-Scuola Nazionale, e poi nell’a.s. 2012/2013, quando alla quarta edizione dello stesso
Festival si è piazzato al terzo posto.
1.3 LABORATORIO MUSICALE
Il progetto, elaborato nell’ambito del concorso “Romarock Romapop” indetto dal Comune di Roma,
si prefigge di realizzare un luogo di aggregazione e socializzazione in una zona periferica dell’area
metropolitana a rischio di devianza giovanile, prevenendo i rischi di dispersione scolastica e
recuperando quei giovani che hanno abbandonato l’istituzione.
Gli ambiti di riferimento sono i seguenti:
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
71
avviare alla pratica e alla cultura musicale tutti quei ragazzi che dimostrano di avere attitudini
ma sono privi di basi teoriche, di pratica strumentale e di esperienze di gruppo
coinvolgere gli alunni con esperienze musicali e quelli che pur sapendo suonare uno strumento
non hanno mai partecipato a laboratori pluristrumentali
realizzare gruppi che siano in grado di eseguire brani di generi diversi ed impostare un repertorio tale
da consentire un minimo di attività concertistica
Il progetto oltre a proporre una scuola di musica, sia teorica che strumentale, si propone come finalità
di creare orchestre e gruppi strumentali in grado di tenere uno o più concerti sia nella scuola che nelle
strutture del territorio.
1.4 ULTERIORI ATTIVITÀ PROMOSSE NEL CORRENTE ANNO
CORSO/ PROGETTO
CONTENUTO
DESTINATARI
Amministratore di
condominio
Prof. Di Stefano
Conoscenza delle problematiche legate alla gestione di
immobili in condominio
Alunni IV e V anno
Il quotidiano in classe
Prof.ssa Muscatello
Analisi di importanti giornali italiani come strumenti di una
moderna forma di educazione civica quotidiana
Ensemble cameristico
Pirelli
Prof.ssa Bartolomei
Organizzazione di
meeting e convegni
Prof.ssa D’Andrea
Magellano Junior
Prof.ssa Tondinelli/Bonucci
Valorizzare le esperienze artistiche degli alunni( studenti di
musica, ballerini, studenti di recitazione) e potenziare la
motivazione e l'approccio allo studio della lingua e letteratura
italiana e straniera, della storia, della filosofia, dell'arte.
Creazione di figure da utilizzare nella organizzazione e
gestione di servizi nell’ambito di convegni, mostre, fiere ecc.
Tutti gli studenti
Tutti gli alunni
Alunni classi III e IV
Facilitare la scelta di indirizzo della scuola superiore di II
grado e contrastare il fenomeno della dispersione scolastica
Alunni scuole medie
Ocse Pisa
Prof. Carlomagno
Attività di formazione dei docenti sul progetto di valutazione
delle competenze e sulle tipologie di prove dell'indagine
internazionale OCSE PISA
Docenti e studenti
Expo 2015 nutrire il
pianta. Energia per la
vita
Prof.sse De Santis/Tondinelli
Ricerca e valorizzazione delle risorse agro alimentari.
Individuando il rapporto tra territorio e prodotti si analizzano
aspetti come la sicurezza alimentare e la vendita di un
territorio.
Pedalando nella
Memoria
Prof. Marzano
Avvicinare gli studenti e i docenti ai luoghi e agli
avvenimenti che hanno segnato la storia di Roma durante la
II guerra mondiale
Alunni della II a ec.
Studenti, famiglie e
docenti
Educare i giovani a comprendere e utilizzare il linguaggio
dei media
Alunni triennio
linguistico e triennio
ragionieri. sez. C
Arte e spettacolo
Prof. Lorenzini
Promuovere la cultura di tutte le forme di spettacolo quale
mezzo espressivo tra i più significativi della realtà umana, sia
individuale che collettiva
Tutti gli studenti
Specialmente
Prof.sse Bianchi/ Affluant
Una risposta alle particolari difficoltà educative didattiche
rilevate nell'utenza attraverso la promozione della cultura
inclusiva all'interno della comunità scolastica
Tutti gli studenti
Problem solving – Scuole
Polo del Lazio
Prof. Carlomagno
Attivare, nell’ottica interdisciplinare del problem solving, un
confronto collettivo su percorsi innovativi per l’acquisizione
di precise conoscenze, abilità e competenze nell’ambito
dell’insegnamento della matematica e dell’informatica
Alunni del II biennio
Annuario
Prof. Marzano
Giornale di istituto sul tema della Memoria: Shoa e viaggi
nei luoghi di interesse
Tutti gli studenti
Progetto scuola
Prof. Bonamigo
Stabilire con gli studenti un confronto su alcune realtà del
mondo giovanile o ad esso attinenti
Tutti gli studenti
Il sole in laboratorio
Prof. Abundo
Analisi delle problematiche energetiche condotta dal punto di
vista interdisciplinare
Alunni biennio EC. e
CAT
Ufficio stampa
Prof. Sarti
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
72
Debiti zero
Prof.ssa Bianchi
Promuovere e migliorare la qualità degli apprendimenti
attraverso attività di sostegno, riallineamento,
approfondimento e recupero
Word & excel games
Prof.ssa Caretta
Competizione di informatica per ottenere
gratuitamente la certificazione ….
Educazione al dibattito
Prof.ssa Muscatello
La staffetta della
memoria
Prof.ssa Muscatello
Attività motoria
Prof.ssa Alessandrini
Class international library
Prof.sse Gatti/ Sterpetti
Sviluppare le capacità di discutere e di argomentare, in
sintesi di portare avanti e difendere le proprie opinioni
rispettando quelle degli altri
Recuperare e valorizzare la memoria storica, facendo
conoscere ai ragazzi le atrocità compiute durante la II guerra
mondiale nei confronti degli Ebrei, con particolare attenzione
a Roma attraverso la peer education
Avviare i ragazzi alla pratica dello sci e potenziare le
capacità acquisite a chi pratica questo sport
Concorso di lettura, con premiazione, durante la Festa delle
Eccellenze, dell'alunno che ha letto più testi in lingua
originale
Studenti con carenze in
una o più discipline
Tutti gli studenti
Alunni di IV
Alunni triennio
Tutti gli studenti
Classi intermedie liceo
linguistico
Certificazioni EUCIP
Prof.ssa Caretta
Inserire nel curricolo dell’articolazione SIA, la possibilità di
conseguire la certificazione EUCIP
Alunni classi III SIA
Corso di
approfondimento in
chimica
Prof. Natoli
Il corso è finalizzato da un lato al superamento dei test di
accesso a facoltà scientifiche universitarie, dall'altro a
preparare alcuni ragazzi da annoverare fra le "eccellenze"
alla partecipazione ai Giochi della Chimica
Alunni triennio LL
Progetto PP&S
Prof. Carlomagmo
Progetto di promozione di una cultura del Problem Posing
&Solving nel processo di costruzione di competenze
matematiche con l'uso delle tecnologie informatiche
Alunni 3A e 3B LL
Cad
Prof. Pellegrino
Sviluppare le competenze per la realizzazione di disegni
tecnici bidimensionali
Alunni 3A e B CAT e
GT
Il Pirelli per il territorio
Prof. Marzano
Portare docenti e alunni alla scoperta del territorio e delle
realtà museali meno conosciute
Studenti e docenti
Olimpiadi della
matematica
Prof. Carlomagno
Promuovere la cultura matematica e abituare ad affrontare
prove di natura complessa con valorizzazione delle
eccellenze
Tutti gli studenti
Scuola sicura
Prof. Zappelli
Promozione di un percorso di formazione e sensibilizzazione
sulla prevenzione dei rischi e la sicurezza sul lavoro
Studenti e docenti
Pedalando nella
memoria
Prof. Marzano
Avvicinare gli studenti e i docenti ai luoghi e agli
avvenimenti che hanno segnato la storia di Roma durante la
II guerra mondiale
Linguistic stage
Prof.e Gatti/ Sterpetti
Avvicinare i nostri alunni allo stile di vita inglese, francese e
spagnolo attraverso il soggiorno presso famiglie dei rispettivi paesi
Alunni LL
Orientamento open day
Vicepresidenza
Favorire la continuità didattica con le scuole medie del
territorio e l’orientamento degli alunni per la scelta della
scuola media superiore
Genitori e studenti
scuole medie
Accoglienza
Prof.ssa Fondi
Favorire il passaggio dalla scuola media a quella superiore
aiutando lo studente ad inserirsi nella nuova realtà scolastica
Studenti classi prime
Potenziamento metodo
di studio
Prof.ssa Muscatello
Potenziare la capacità di applicare correttamente un efficace
metodo di studio
Olimpiadi
dell'informatica
Prof.ssa Caretta
Diffondere la cultura informatica nel sistema di istruzione
superiore in modo più coinvolgente e far emergere e
valorizzare le “eccellenze” esistenti nell’istituto
Alunni classi 3 e 4
Caritas
Prof. Bonamigo
Proposte di servizio di volontariato presso le strutture della
Caritas Diocesana
Alunni triennio
Studenti, docenti e
famiglie
Alunni classi prime
PROGETTO LINGUE, CERTIFICAZIONI ED ALTRO
Comenius
Prof.ssa Gatti R.
Scoperta delle aree verdi della città di Roma e dintorni da
mettere a confronto con le realtà naturalistiche dei Paesi
pater del progetto: Francia, Belgio e Polonia
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Alunni delle classi III e
IV A linguistico
73
Tutti i ragazzi, sia del biennio che del triennio, parteciperanno ad iniziative ambientali delle associazioni
no profit, ambientaliste e degli Enti locali per potenziare e sviluppare il rispetto dell’ambiente.
1.5 CELEBRAZIONI, PREMI, CONCORSI E GARE
L’Istituto partecipa ai Bandi proposti dalla Fondazione COLOR YOUR LIFE, la quale ha una
missione precisa quella di aiutare i giovani a conoscere se stessi, a scoprire e a valorizzare i propri
talenti in campo artistico, scientifico e dei mestieri. I progetti scelti sono:
 PREMIO LEOPOLDO PIRELLI (quinta edizione)
Il premio Leopoldo Pirelli, elargito dalla Fondazione Pirelli e rivolto agli allievi delle classi terze e
quarte, è assegnato all’alunno di ogni indirizzo dell’istituto che si è distinto per aver superato una
prova articolata in due fasi:
o elaborazione di un saggio breve o di un tema di ordine generale su argomenti riguardanti
l’industria o l’economia o il lavoro o la tecnologia
o trasposizione dello scritto in un testo narrativo o teatrale o in un video oppure ancora in una
presentazione multimediale.
L’assegnazione del Premio avviene nel corso della Festa delle Eccellenze alla presenza del dott.
Alberto Pirelli
 PREMIAZIONE DELLE ECCELLENZE (sesta edizione)
In una giornata dedicata alle eccellenze sono premiati gli alunni che, in ogni classe, nell’a.s.
precedente, hanno raggiunto risultati di particolare rilievo per quanto riguarda il profitto o hanno
effettuato il minor numero di assenze. Inoltre sono premiati i ragazzi che hanno partecipato con
successo al maggior numero di iniziative offerte dalla scuola al di fuori dell’orario scolastico, il
migliore studente di origine straniera e la migliore media riportata nello scrutinio del primo trimestre
dell’anno in corso.
Un rilievo particolare è dato agli alunni che si sono diplomati con la valutazione di 100 e lode
nell’Esame di Stato e a coloro che si sono distinti nelle Olimpiadi della Matematica e
dell’Informatica. I premi consistono in diplomi e coppe, viaggi, somme di denaro ed altro.
 LABORATORIO MUSICALE
Si rivolge ai ragazzi dai 14 ai 18 anni che fanno musica o che intendono farla e ha l’obiettivo di
potenziare la creatività dei ragazzi attraverso l’espressione musicale.
Il progetto è indubbiamente molto significativo per la forte valenza educativa e per intervenire
efficacemente nella prevenzione dell’abbandono scolastico.
 GARA NAZIONALE istituti tecnici indirizzo CAT
L’a.s. 2014/2015, come da diversi anni a questa parte, vede la partecipazione dell’Istituto L. Pirelli
alla gara nazionale per geometri. La finale del concorso si terrà presso l’Istituto d’istruzione superiore
“Vincenzo Capirola” di Leno (BS) e sarà articolata in due prove su argomenti del 4° anno sulle
materie di indirizzo; ad esso parteciperà un ragazzo della classe IV individuato attraverso prove
selettive attuate dalla scuola già nel mese di gennaio.
 CONCORSO “EconoMia”
Il concorso, al quale parteciperanno 10 allievi delle classi IV dell'indirizzo Amministrazione Finanza
e Marketing individuati sulla base di specifiche competenze possedute e all’interesse dimostrato per i
temi economici, intende perseguire diversi obiettivi: promuovere una più diffusa cultura economica,
favorire l’esercizio di una cittadinanza attiva, fondata su atteggiamenti razionali, critici e responsabili
di fronte ai fenomeni della realtà economica, sottolineare la vocazione al dialogo dell’economia con le
discipline degli altri ambiti del sapere.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
74
 GIORNATA DELLA MEMORIALLA MEMORIA - VIII MMORIAL A SPIZCHINOLANDO NELLA MEMORIA In occasione della ricorrenza della giornata della memoria stabilita dallo Stato per ricordare le vittime
della shoah, l’istituto partecipa alle varie iniziative promosse dalle Istituzioni, realizzando attività
didattiche al fine di sensibilizzare e avvicinare gli studenti agli eventi storici dell’ultimo conflitto
bellico e alle tragedie del Novecento.
 PEDALANDO NELLA MEMORIA (XI edizione)LNDO NELLA MEMORIA - VIII MEMORPI
Domenica 01/02/’15 il nostro Istituto, attraverso una rappresentanza di alunni e docenti, parteciperà
alla X edizione di Pedalando nella memoria, Memorial Settimia Spizzichino, unica donna romana
sopravvissuta allo sterminio nazista.
La scuola fin dalla prima edizione collabora attivamente all’iniziativa perché si assume anche
nell’impegno formativo quotidiano dei propri studenti la responsabilità del RICORDO della Shoah, e
lo fa nell’ottica della coscienza che si debba non solo RICORDARE, ma anche NON
DIMENTICARE gli orrori prodotti dalla follia che nasce dall’intolleranza verso il diverso.

JOB ORIENTA
L’impresa formativa “SFACCIATAMENTE” si è misurata sulla rete risultando nella sua sezione,
nel concorso verso il “Mio Futuro”, vincitrice. Una delegazione di alunni è stata protagonista al
Salone di Verona.

I-DEBATE
Il progetto si propone di sviluppare negli studenti le capacità di discutere e di argomentare, in sintesi
di portare avanti con chiarezza logica ed espressiva e quindi di difendere le proprie opinioni
rispettando quelle degli altri.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
75
IAL SETTIMIA SPIZZICHINO
SEZIONE V
LA VALUTAZIONE
1 – LA VALUTAZIONE
1.1 LA GRIGLIA DI VALUTAZIONE
CONOSCENZA
LIVELLO
1
2
3
4
5
6
DESCRIZIONE
Nulla
Estremamente lacunosa
Frammentaria – mnemonica
Generica
Completa e corretta
Ampliata e approfondita in modo autonomo e personale
VOTI
1–2
3–4
5
6
7–8
9 - 10
COMPRENSIONE
LIVELLO
1
2
3
4
5
6
DESCRIZIONE
Decodifica messaggi semplici con molta difficoltà
Decodifica messaggi semplici con difficoltà
Riconosce elementi essenziali di messaggi semplici
Individua gli elementi generali del messaggio
Individua tutti gli elementi di un messaggio completo
Interpreta in modo autonomo tutti gli elementi di messaggi complessi anche
fuori dal contesto dato
VOTI
DESCRIZIONE
Non sa utilizzare le conoscenze acquisite
Trasferisce le conoscenze sul piano operativo con procedure scorrette
Trasferisce le conoscenze sul piano operativo con procedure imprecise
Utilizza le conoscenze in modo semplice ma corretto
Applica conoscenze e procedure in modo coerente e completo
Applica conoscenze e procedure in modo completo e autonomo anche in
situazioni nuove
VOTI
1–2
3–4
5
6
7–8
9 - 10
APPLICAZIONE
LIVELLO
1
2
3
4
5
6
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
1–2
3–4
5
6
7–8
9 - 10
76
ANALISI
LIVELLO
1
2
3
4
5
6
DESCRIZIONE
Non sa riconoscere nessi logici in un messaggio elementare
Riconosce in un messaggio solo alcuni nessi logici con estrema difficoltà
Individua i nessi logici in un messaggio in modo discontinuo
Riconosce interrelazioni in contesti semplici
VOTI
Individua relazioni tra elementi diversi in ambiti complessi
Conduce autonomamente un’analisi completa con argomentazioni personali
7–8
9 - 10
1–2
3–4
5
6
SINTESI
LIVELLO
1
2
3
4
5
6
DESCRIZIONE
Non è in grado di organizzare le conoscenze
Organizza le conoscenze in modo incompleto e incoerente
Organizza parzialmente le conoscenze acquisite
Organizza le conoscenze in modo elementare ma corretto
Organizza conoscenze e procedure in modo completo e coerente
Organizza autonomamente conoscenze e procedure in modo personale e
approfondito
VOTI
1–2
3–4
5
6
7–8
9 - 10
VALUTAZIONE
LIVELLO
1
2
3
4
5
6
DESCRIZIONE
Non sa valutare elementi di una comunicazione orale, scritta, grafica
Anche se guidato formula giudizi incompleti e poco coerenti
Formula giudizi superficiali e incompleti
Formula giudizi semplici ma corretti
Formula giudizi completi e coerenti
Sa valutare in modo autonomo, rigoroso e personale
VOTI
1–2
3–4
5
6
7–8
9 - 10
PROCESSO DI APPRENDIMENTO
LIVELLO
1
2
3
DESCRIZIONE
In regresso
Stazionario
In progresso
IMPEGNO E RISPETTO DELLE CONSEGNE
LIVELLO
1
2
3
4
DESCRIZIONE
Scarso
Discontinuo
Costante
Rigoroso
PARTECIPAZIONE
LIVELLO
1
2
3
4
DESCRIZIONE
Negativa
Passiva
Collaborativa
Propositiva
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
77
METODO DI STUDIO
LIVELLO
1
2
3
DESCRIZIONE
Disorganizzato
Sufficientemente organizzato
Autonomo
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
78
1.2 LA CORRISPONDENZA FRA VOTI (GIUDIZI) E PRESTAZIONE DIDATTICA
(PERFORMANCE)
SCALA DI MISURAZIONE (con riferimento ad un obiettivo)
PERFORMANCE
OBIETTIVO
RISULTATO
NON RAGGIUNTO
(1-4) - INSUFFICIENTE
PARZIALMENTE RAGGIUNTO
(5) - MEDIOCRE
SUFFICIENTEMENTE RAGGIUNTO
(6) – SUFFICIENTE
RAGGIUNTO
(7-8) – DISCRETO
PIENAMENTE RAGGIUNTO
(9-10) - OTTIMO
Non ha approfondito alcun lavoro
Lavoro parziale con alcuni errori o
completo con gravi errori
Lavoro abbastanza corretto ma impreciso
nella forma e nel contenuto, oppure
parzialmente svolto ma corretto
Lavoro corretto ma con qualche
imprecisione
Lavoro completo e corretto nella forma e
nel contenuto con rielaborazione personale
1.3 I CRITERI DI PROMOZIONE/NON PROMOZIONE
Il Decreto n.80 del 3/10/2007 e l’O.M. attuativa n.92 del 5/11/2007 prevedono espressamente che,
nello scrutinio finale, il docente della singola disciplina proponga il voto in base ad un giudizio
motivato desunto dagli esiti delle prove effettuate durante l’ultimo trimestre o quadrimestre e sulla
base di una valutazione dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso
formativo, tenuto conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio, nonché dell’esito
delle verifiche inerenti ad eventuali iniziative di sostegno e interventi di recupero precedentemente
effettuati. Per gli studenti che in sede di scrutinio finale presentino in una o più discipline valutazioni
insufficienti, il Consiglio di classe procede ad una valutazione della possibilità degli alunni di
raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, entro il termine
dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di
appositi interventi di recupero che avranno luogo entro la fine dell’anno scolastico. In tal caso il
Consiglio di classe rinvia la formulazione del giudizio finale riportando all’albo dell’istituto solo
l’indicazione “sospensione del giudizio”.
La scuola, dopo le operazioni di scrutinio finale, comunica alle famiglie per iscritto le decisioni
assunte dal Consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate dai docenti della singola
disciplina per ciascuno studente, i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline
nelle quali lo studente non abbia raggiunto la sufficienza, gli interventi didattici finalizzati al
recupero dei debiti formativi, le modalità e i tempi delle relative verifiche.
Ove i genitori o coloro che ne esercitano la potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di
recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando per lo
studente l’obbligo di sottoporsi alle verifiche finali. Il Consiglio di classe alla luce delle verifiche
effettuate delibera l’integrazione dello scrutinio finale:
 in caso di esito positivo, l’alunno sarà ammesso alla frequenza della classe successiva e verranno
pubblicati all’albo dell’istituto i voti riportati in tutte le discipline con l’indicazione “ammesso”.
 nel caso di esito negativo, il relativo risultato viene pubblicato all’albo dell’istituto con la sola
indicazione “non ammesso”.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
79
Pertanto:
Minore o uguale a 2 insufficienze lievi
AMMESSO
GIUDIZIO SOSPESO (sarà ammesso alla
Fino a 3 insufficienze gravi
classe successiva nello scrutinio effettuato verso
la metà di luglio previo superamento delle
carenze formative)
Più di 3 insufficienze gravi
NON AMMESSO
I criteri previsti nella tabella precedente (deliberati nel C.D. del 3/2/2011) sono da ritenersi non
vincolanti nelle prime e seconde classi anche in considerazione dell’introduzione dell’obbligo
d’istruzione (D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 art. 5).
In queste classi, a volte numerose, la non promozione può essere preludio di abbandono scolastico e
quindi il Consiglio di classe, comunque sovrano entro i termini di legge, dovrà valutare con
ponderazione e sensibilità le singole situazioni, analizzando attentamente l’evoluzione degli studenti nel
corso dell’anno scolastico. Tutto ciò in coerenza anche con le indicazioni legislative, ai vari livelli, che
orientano verso l’obiettivo del successo formativo e al diritto-dovere all’istruzione e alla formazione.
Dalla classe prima
alla seconda
Dalla classe seconda
alla terza
Dalla classe terza
alla quarta
e
dalla classe quarta
alla quinta
Il C.d.C. può consentire la PROMOZIONE anche allo studente il quale, malgrado
l’impegno, non ha conseguito la sufficienza in tutte le materie, se ravvisa la
possibilità di una maturazione delle capacità nell’arco del biennio.
Tale situazione darà luogo alla sospensione del giudizio, con obbligo di frequenza
ai corsi di recupero attivati dalla scuola, con verifica finale di valutazione.
In caso di esito positivo l’alunno sarà ammesso alle frequenza della classe
successiva.
NON DICHIARERA’ AMMESSO lo studente alla classe seconda se si verificano
le seguenti condizioni:
a) gravi e diffuse lacune pregresse.
b) recupero non avvenuto delle gravi e diffuse lacune pregresse malgrado
corsi ed aiuti dei docenti;
c) progresso nullo;
d) impegno insufficiente o nullo;
e) nessuna situazione di disagio;
f) scarsa possibilità di maturazione delle capacità nella frequenza della
classe successiva.
In uscita dal biennio lo studente, deve aver conseguito gli obiettivi cognitivi
irrinunciabili per ciascuna disciplina, quindi deve possedere conoscenze,
strumenti e capacità indispensabili per affrontare il triennio.
Per LA PROMOZIONE, oltre agli indicatori precedentemente elencati, si terrà
conto DELL’INTERO curricolo biennale e dei risultati, intesi anche come progresso.
Qualora il CdC indichi come modalità di recupero la frequenza a corsi
organizzati dalla scuola, lo studente è obbligato a frequentarli.
Il consiglio di classe dichiarerà AMMESSO alla classe successiva lo studente che,
alla fine di ciascun anno scolastico , dimostri:
a) di possedere un corredo sufficientemente omogeneo di conoscenze
relativamente ai contenuti specifici delle singole discipline, secondo i
livelli concordati dal CdC;
b) di possedere conoscenze sufficientemente utili e significative che gli
consentano di orientarsi verso livelli superiori nel successivo anno
scolastico;
c) di saper organizzare ed utilizzare i dati cognitivi in modo
sufficientemente coerente, secondo i criteri di gradualità logico-operative
ipotizzati dalle singole aree disciplinari nella scansione prevista per il
triennio dai singoli CC, in coerenza con la specificità dell’indirizzo;
d) per la valutazione sommativa di fine anno il CdC terrà, altresì conto dei
livelli di partenza dello studente e della sua progressione in ordine ai
livelli minimi di conoscenza e/o alla loro sufficiente utilizzazione e
rielaborazione. Saranno anche da considerare come utili indicatori per
valutare il processo di formazione globale dello studente, la costanza e la
qualità dell’impegno e la partecipazione pertinente alle attività
didattiche, anche integrative, ove resisi necessarie.
La frequenza ai corsi di recupero è obbligatoria.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
80
LE ASSENZE
Visto il DPR 122/2009 (regolamento della valutazione) che all’art. 14 c. 7 dispone che:
A decorrere dall'anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo
grado, ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso,
per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre
quarti dell'orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi
eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al
suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, per gravi motivi
familiari o di salute a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del
consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato
conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta
l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di
ciclo.
Dunque, riepilogando, visto il calcolo della percentuale di assenze:
1) Il numero di ore totale di assenza effettuate dallo studente nell’anno scolastico, incluse le entrate e
le uscite fuori orario, è raffrontato all’orario complessivo annuale delle lezioni previste per lo
specifico indirizzo di studio. L’esito del raffronto deve collocarsi nel limite dei tre quarti
dell'orario annuale.
2) I criteri generali per derogare al limite minimo di presenza dell’alunno (tre quarti dell’orario
annuale) devono essere previsti per casi eccezionali di assenze. Queste devono avere, anche se
rientrano nella norma, carattere continuativo e deve sussistere assolutamente la condizione
effettiva per poter valutare lo studente.
Sono da considerarsi utilmente come presenza all’attività didattica dell’alunno (come deliberato
nel C.D. del 3/2/2011. :
- il periodo in cui l’alunno è ammalato oppure ricoverato in struttura ospedaliera o allettato a
domicilio, qualora sia dimostrata la sua partecipazione ad attività didattiche organizzate nel
presidio ospedaliero o ad attività programmate dalla scuola di appartenenza secondo un piano
personalizzato
- l’interruzione delle lezioni dovuta a cause di forza maggiore non dipendenti dalla volontà degli
studenti, come, ad esempio, la chiusura della scuola per elezioni politiche o amministrative,
per calamità naturali o per altri eventi eccezionali.
- la partecipazione ufficiale ad attività agonistiche e sportive organizzate da Enti di rilevanza
nazionale e da Federazioni riconosciute dal CONI.
- le assenze per gravi motivi personali o familiari quali:
o provvedimenti dell’autorità giudiziaria
o gravi patologie dei componenti del nucleo famigliare entro il II grado
o rientro nel paese d’origine per motivi legali
- le ore di attività didattica extrascolastica (uscite didattiche, viaggi e visite di istruzione,
alternanza scuola lavoro – stage, lezioni differite) regolarmente riportate nel registro di
Classe, con relativa annotazione degli assenti, a cura del docente di riferimento.
Tutte le motivazioni vanno esplicitate e documentate mediante idonea certificazione da produrre
tempestivamente al verificarsi dei singoli episodi (es. certificazione medica, etc.).
Al di fuori delle suddette deroghe qualsiasi altra assenza (sia essa ingiustificata o giustificata)
effettuata durante l’anno scolastico, verrà conteggiata ai fini della esclusione o inclusione nello
scrutinio finale.
Prima di procedere alla valutazione degli apprendimenti in sede di scrutinio finale, il Consiglio di
classe, tenendo conto della documentazione acquisita e dei criteri generali stabiliti dal collegio dei
docenti, procede all’esame delle singole situazioni degli studenti relativamente all’eventuale mancato
raggiungimento del limite orario annuo.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
81
Nei casi in cui venga accertato il mancato conseguimento del limite orario minimo dei tre quarti di
presenza alle lezioni, il consiglio di classe procede alla applicazione dei criteri di deroga e
successivamente valuta se sussistono, comunque, le condizioni per poter procedere alla valutazione
dello studente.
1.4 I CREDITI
Con l’introduzione del nuovo esame di Stato, che sostituisce la vecchia maturità, si vuole da un lato
dare più peso al percorso scolastico dello studente, dall’altro riconoscere il valore formativo di attività
esterne alla scuola svolte dai ragazzi. Per questo, fin dal terzo anno del corso di studi, gli allievi
iniziano a capitalizzare dei punti (per un massimo di 25) che, aggiunti alla votazione delle prove scritte
e della prova orale dell’esame di Stato, costituiranno il voto finale con il quale si licenzieranno
dall’Istituto.
Questi punti aggiuntivi costituiscono il credito dello studente e si articolano in credito scolastico e
credito formativo.
Il CREDITO SCOLASTICO è inerente al profitto conseguito dall’allievo negli ultimi tre anni di corso
e si articola secondo lo schema stabilito dal D.M. n. 99 del 16 dicembre 2009 (che sostituisce la
tabella A prevista dall’art. 11 comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998 n. 323, modificata dal D.M. n.
42/2007). Nell’a.s. 2009/2010 la nuova ripartizione dei punteggi del credito scolastico si applica nei
confronti degli studenti frequentanti il terzultimo anno.
MEDIA DEI VOTI (M)
3° anno
4° anno
5° anno
M= 6
3–4
3–4
4–5
6<M=<7
4–5
4–5
5–6
7<M=<8
5–6
5–6
6–7
8<M=<9
6-7
6–7
7–8
9 < M = < 10
7-8
7-8
8-9
La banda di oscillazione di uno/due punti per anno va attribuita in base alla partecipazione all’attività
didattica, ed alla presenza documentata di crediti formativi.
Il CREDITO FORMATIVO consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla
quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’Esame di Stato; la coerenza
può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento,
nel loro ampliamento, nella concreta attuazione, è accertata dai consigli di classe (D.P.R. 23 luglio
1998 n. 323 art. 12 comma 1).
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
82
1.5 IL QUADRO SINTETICO DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTEGNO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PERIODO
Settembre
(inizio)
ATTIVITA’
Test d’ingresso e segnalazione dei casi che
necessitano di sostegno
OPERATORI
Docenti indicati
Consigli di classe
Docenti disponibili
(fine)
Individuazione dei docenti disponibili per il
potenziamento della metodologia di studio
Ottobre
Novembre
Definizione degli interventi per il
riallineamento periodico e per la
valorizzazione degli alunni che non
richiedono tali interventi
Dipartimenti e singoli
docenti
Gennaio
Individuazione degli alunni che necessitano
di attività di recupero
Individuazione degli alunni che necessitano
di riallineamento per classi
Consigli di classe in sede di
scrutini
Febbraio
Attività di recupero e di riallineamento per
tutte le classi
Consigli di classe
Marzo/Aprile
Informativa alle famiglie
Docenti interni
Giugno
Produzione di un quadro generale delle
materie con giudizio sospeso
Informativa alle famiglie
Consigli di classe in sede di
scrutini
Coordinatori di classe
Predisposizione dei moduli di recupero e
delle verifiche per disciplina e individuazione
dei conduttori dei corsi
Corsi di recupero
Dipartimenti
Giugno/Luglio
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Docenti interni o esterni
83
1.6 INDICATORI DI MONITORAGGIO
Al fine di valutare l'efficacia educativa e didattica dell'attività annuale e del Piano dell'Offerta
Formativa, saranno programmate attività di monitoraggio del lavoro svolto dagli operatori scolastici e,
possibilmente, anche consultati gli utenti.
Tale valutazione consentirà di modificare in itinere i percorsi formativi e migliorare gli esiti.
L'Istituto individua alcuni indicatori "di qualità" nei seguenti punti:
raggiungimento degli standard di competenza
risultati al termine del I biennio e del II biennio
risultati finali degli esami di Stato
partecipazione degli studenti alle varie attività
riduzione del fenomeno della dispersione
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
84
SEZ. VI
APPENDICE
1.1 IL CALENDARIO SCOLASTICO
Inizio lezioni: 15 settembre 2014
Termine lezioni: 08 giugno 2015
Inizio esami di Stato: 17 giugno 2014 (prima prova scritta)
Vacanze natalizie: dal 23 dicembre 2013 al 06 gennaio 2015
Vacanze pasquali: dal 2 aprile al 7 aprile 2015
Festività: 01 novembre 2014– 25 aprile 2015- 01 maggio 2015
Divisione dell’anno scolastico:
a) per i corsi diurni: I trimestre e II pentamestre
b) per il corso serale: I quadrimestre e II quadrimestre
Termine 1° trimestre diurno: 22 dicembre 2014
Termine 1° quadrimestre serale: 30gennaio 2015
Termine per la pubblicazione del documento dei Consigli delle 5° classi: 15
maggio 2014
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
85
1.2 IL PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’
ATTIVITÀ’
OGGETTO
Avvio anno scolastico. Piano
attività collegiali, Individuazione
area di competenza e numero e
criteri designazione F.S.,
Collegio docenti
RIUNIUONI
Dipartimenti
RIUNIONE
Coordinatori di
classe
RIUNIONE
Approvazione progetti POF,
Organizzazione dipartimenti,
Nomina F.S. Elezione
membriComitato valutazione e
Commissione elettorale
PERIODO
ORARIO
N. ORE
2 settembre
9.30-11
1.30
settembre
9 -12.00
3
2
Attività di recupero
ottobre/novembre
15.30-17.30
Esiti scrutini I periodo- Attività di
recupero
gennaio/febbraio
15.30-16.30
Adozione libri di testo
maggio
15.30-18.00
2.30
Ratifica risultati scrutini finali
giugno
15.30-17.30
2
Per assi culturali e per ambiti
disciplinari
Per assi culturali individuazione
prove
Per ambiti disc.:revisione e
monitoraggio
Settembre
2
Novembre
1.30
1.30
1
Marzo
Attività di programmazione ed
organizzazione
Novità esami di Stato
Settembre
1
Maggio
1
Programmazione didattica
Preparazione Uda
Individuazione stud. stran.
Programm. attività POF
Andamento didatticodisciplinare
Libri di testo
Individuazione commissari,
individuazione tipologia 3^
prova esame di Stato
Predisposizione documento del
C.d.C.
settembre/ottobre
Coordinatori classi V
Consigli di classe
1h.ciascun
o+1.30 h.
in
presenza
di disabili
novembre/dicembre
marzo/aprile
maggio
maggio
1h.ciascun
o+1.30 h.
in
presenza
di disabili
Correzione prove INVALSI
Febbraio
3
Uso LIM, DSA, Sicurezza e corsi di
aggiornamento attivati
internamente all’istituto
Settembre
Riunioni dedicate
all’aggiornamento
Date da definire
Riunioni gruppo di
sostegno
GLH d’Istituto
Gruppi di lavoro
Settembre/ottobre
Aprile/maggio
Riunioni docenti
serale
Settembre
Riunioni classi
quinte
Riunioni docenti
classi seconde
Riunione accogl.
nuovi docenti
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Settembre
dicembre/gennaio
8
4
Contr. della document.
dei nuovi iscritti
prepar. esami di
idoneità
Presentazione delle
attività dell’istituto e
illustr. dei Regolamenti
4
1
1
86
Ricevimento
genitori
Ricevimento
antimer.genitori
colloqui
colloqui
informativa esiti scrutini
colloqui
15/16 dicembre’14
13/14 aprile ’54
16 giugno’14
Da ottobre 2014 ad
aprile 2015
15,00-18,00
15,00-18,00
15.00-18.00
3
3
3
1ogni 15
gg
1.3 CALENDARIO RICEVIMENTO GENITORI
(in orario antimeridiano)
RICEVIMENTO SETTIMANALE A.S. 2014/2015
1° settimana
3° settimana
1° settimana
3° settimana
1° settimana
3° settimana
3° settimana
1° settimana
3° settimana
1° settimana
3° settimana
3° settimana
1° settimana
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
OTTOBRE
dal 06/10/2014
dal 20/10/2014
NOVEMBRE
dal 03/11/2014
dal 17/11/2014
DICEMBRE
dal 01/12/2014
dal 15/12/2013
GENNAIO
dal 19/01/2015
FEBBRAIO
dal 02/02/2015
dal 16/02/2015
MARZO
dal 02/03/2015
dal 16/03/2015
APRILE
dal 13/04/2015
MAGGIO
dal 04/05/2015
al 10/10/2014
al 24/10/2014
al 08/11/2014
al 21/11/2014
al 05/12/2014
al 19/12/2013
al 22/01/2015
al 06/02/2015
al 20/02/2015
al 06/03/2015
al 20/03/2015
al 17/04/2015
al 08/05/2015
87
1.4 STRUMENTI PER LA TUTELA E LA TRASPARENZA
CARTA DEI SERVIZI (in corso di revisione)
La Carta dei Servizi dell’Istituto “Leopoldo Pirelli”, si uniforma al capitolato di cui al DPCM/95 e
agli artt. 2, 3, 33, 34 della Costituzione.
L’impegno della Comunità scolastica, tenuto conto degli organici del personale docente ed ATA,
delle risorse economiche, delle attrezzature, del contesto è indirizzato verso la concreta attuazione
degli standard compresi nella Carta, individuati come quelli concretamente realizzabili.
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Il funzionamento dell’Istituto “Leopoldo Pirelli” è sottoposto ai principi della Carta Costituzionale,
alle leggi e alle normative vigenti nonché al Regolamento d’Istituto.
Tutti i membri della scuola sono tenuti a rispettarlo e a farlo rispettare.
L’inadempienza al “Regolamento d’Istituto” comporta le sanzioni disciplinari previste dal
Regolamento Disciplina Studenti che di esso è parte integrante e per i dipendenti, ove se ne ravvisi la
fattispecie, il procedimento disciplinare.
REGOLAMENTO DISCIPLINA STUDENTI
L'Istituto " Leopoldo Pirelli" ritiene che le sanzioni disciplinari siano volte principalmente a far
crescere gli studenti in responsabilità, formazione personale, umana e civile.
Gli obiettivi del presente regolamento sono:
 garantire il corretto svolgimento dell'attività didattica e il diritto allo studio;
 garantire la pari dignità, la civile convivenza, il rispetto reciproco;
 tutelare l'integrità e la sicurezza delle persone;
 tutelare e conservare in piena efficienza, il patrimonio scolastico.
Il regolamento si fonda sul principio della responsabilità personale e sul principio della progressività
delle sanzioni in caso di recidiva, tenendo altresì conto della gravità dei comportamenti con
riferimento alla reiterata turbativa dello svolgimento delle lezioni, dei danni provocati alla scuola e al
suo patrimonio, di comportamenti colposi o dolosi, reati gravi e di pericolo per l'incolumità delle
persone.
PROCEDURA RECLAMI
I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere
generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.
I reclami orali e telefonici debbono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono
presi in considerazione, se non circostanziati. Il Dirigente Scolastico, dopo avere esperito ogni
possibile indagine in merito, risponde, in forma scritta o convocando il proponente del reclamo, con
celerità e, comunque non oltre 20 giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il
reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente scolastico, al reclamante sono fornite
indicazioni circa il corretto destinatario.
SERVIZI AGLI UTENTI
La gestione partecipata alla vita della scuola da parte di tutte le componenti è garantita attraverso la
regolare convocazione degli OO.CC., la pubblicazione del Regolamento d’Istituto e delle delibere del
Consiglio di Istituto.
La documentazione informativa è affissa nelle rispettive bacheche: studenti, genitori, docenti, non
docenti, biblioteca e sul sito web.
Tutti i comunicati, le circolari, gli ordini di servizio, sono altresì conservati e portati a conoscenza
delle rispettive componenti in appositi Registri a disposizione di chiunque abbia interesse alla
consultazione. I registri sono depositati in Segreteria.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
88
DIRITTO D’ACCESSO
La richiesta formale di acceso agli atti amministrativi sarà presentata direttamente al Dirigente
Scolastico che potrà concedere l’autorizzazione nei modi e nei tempi previsti dalla procedura che si
allega al presente documento e in ogni modo in conformità delle vigenti disposizioni di legge.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
89
1. REGOLAMENTO D’ISTITUTO
pag. 91
2. REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI
pag. 129
3. ATTO COSTITUTIVO E REGOLAMENTO CENTRO
SPORTIVO SCOLASTICO
pag. 132
4. DECRETO MINISTERIALE (VOTO DI CONDOTTA)
pag. 137
5. GRIGLIA DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA pag. 140
6. REGOLAMENTO RECANTE MODIFICHE ALLO STATUTO
DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
pag. 141
7. CIRCOLARE SULL’OBBLIGO DI VIGILANZA SUGLI
ALUNNI
pag. 145
8. DIRETTIVE DI MASSIMA SULL’UTILIZZO DEI
LABORATORI, DELLE ATTREZZATURE DELLA PALESTRA
E DELLE APPARECCHIATURE PER FOTOCOPIE
pag. 147
9. DIRETTIVE DI MASSIMA PER GLI ASSISTENTI TECNICI
IN RELAZIONE ALLA GESTIONE E ORGANIZZAZIONE
DEI LABORATORI CUI SONO PREPOSTI
pag. 149
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
90
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 27 settembre 2013
In vigore dal 1 ottobre 2013
con integrazione del 27 novembre 2013
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
91
INDICE
CAPITOLI
ARGOMENTI
INTRODUZIONE
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
XI
XII
XIII
XIV
XV
XVI
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
GLI ORGANI COLLEGIALI
NORME GENERALI PER IL
PERSONALE
DIRITTI DEGLI STUDENTI
DOVERI DEGLI STUDENTI
REGOLAMENTO DI
DISCIPLINA
REGOLAMENTO DEI
DIPARTIMENTI
REGOLAMENTO CTS
REGOLAMENTO UFFICIO
TECNICO
REGOLAMENTO VIAGGI E
VISITE DI ISTRUZIONE
REGOLAMENTO UTILIZZO
LABORATORI
REGOLAMENTO UTILIZZO
PALESTRA
REGOLAMENTO UTILIZZO
BIBLIOTECA
REGOLAMENTO ACQUISTI
DI BENI E SERVIZI
REGOLAMENTO
MINUTE SPESE
NORME FINALI E
TRANSITORIE
PATTO EDUCATIVO DI
CORRESPONSABILITA’
92
INTRODUZIONE
L’Istituto, alla luce dei diritti fondamentali riconosciuti e garantiti dalla Costituzione, assicura
piena libertà a tutte le sue componenti e garantisce pluralità di idee e di cultura nell’ambito delle leggi
dello Stato.
Nella stesura del presente Regolamento si sono tenuti presenti i seguenti principi ispiratori del
Piano dell’Offerta Formativa:
1.
2.
3.
4.
Educare alla cittadinanza europea;
Educare all’integrazione;
Educare al rispetto dell’ambiente.
Educare alla legalità
Inoltre, si è tenuto conto dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria,
del D.P.R. n. 235 del 21 Novembre 2007, della Nota ministeriale del 31 Luglio 2008, del D.L. 1
Settembre 2008, n. 137, del Patto Educativo di Corresponsabilità che costituisce parte integrante del
Regolamento e del D.P.R. del 22 giugno 2009 n° 122.
Il Regolamento è costituito da:
1. Descrizione Organi collegiali;
2. Norme generali del personale;
3. Diritti degli studenti;
4. Doveri degli studenti;
5. Regolamento di disciplina;
6. Regolamento dei Dipartimenti;
7. Regolamento del Comitato Tecnico – scientific;
8. Regolamento dell’Ufficio Tecnico;
9. Regolamento di viaggi e visite di istruzione;
10. Regolamento per l’utilizzo dei laboratori
11. Regolamento per l’ utilizzo della palestra
12. Regolamento per l’ utilizzo della Biblioteca;
13. Regolamento per l’acquisto di beni e servizi;
14. Regolamento per le minute spese;
15. Norme finali e transitorie;
16. Patto educativo di corresponsabilità
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
93
CAPITOLO I - ORGANI COLLEGIALI
1. Consiglio d’Istituto e Giunta Esecutiva
2. Collegio dei Docenti
3. Dipartimenti
4. Consigli di Classe
5. Comitato Tecnico – Scientifico
6. Ufficio Tecnico
7. Comitato di Valutazione
8. Assemblee degli studenti
9. Comitato studentesco
10. Assemblee dei genitori
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un congruo avviso (di massima
non inferiore ai 5 giorni) rispetto alla data della riunione e solo per documentati ed eccezionali motivi
tale procedura potrà essere modificata.
La convocazione deve essere effettuata con lettera ai singoli membri dell’organo collegiale e
mediante affissione all’albo di apposito avviso. La lettera e l’avviso devono contenere gli argomenti
all’O.d.g. da trattare nella seduta. Di ogni seduta dell’organo Collegiale viene redatto processo
verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario incaricato della stesura dello stesso su apposito
registro a pagine numerate.
1. Consiglio d’Istituto. Nelle scuole con più di 500 alunni, il C. d’I. è costituito da 19 membri: 8
docenti, 2 rappresentanti del personale non docente, 4 rappresentanti dei genitori, 4
rappresentanti degli alunni e il Dirigente scolastico. Il Presidente del Consiglio d’Istituto è
eletto tra i rappresentanti dei genitori. All’interno del C. d’I. viene eletta una Giunta esecutiva
composta da un docente, un non docente, un genitore, un alunno, il Dirigente Scolastico, che la
presiede, e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi della scuola. La Giunta prepara i
lavori del Consiglio di Istituto.
Il Consiglio d’Istituto ha le seguenti funzioni:
a. elabora e adotta gli indirizzi generali di gestione amministrativa;
b. fissa i programmi generali per l’offerta formativa;
c. stabilisce i criteri per la programmazione delle visite e dei viaggi di istruzione;
d. adotta il Piano dell’Offerta Formativa;
e. stabilisce i criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività extrascolastiche, con
particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno;
f. stabilisce le sanzioni disciplinari da adottare, nel rispetto delle norme contenute nello
Statuto degli studenti e delle studentesse, da inserire nel Regolamento interno;
g. elabora e adotta il Regolamento interno dell’Istituto
h. delibera il Programma Annuale ed il conto consuntivo
2. Collegio docenti. E’ composto dal Dirigente Scolastico e dal personale docente in servizio
nella scuola. Il Collegio è convocato in via ordinaria, con circolare del D. S. inserita all’Albo
di Istituto almeno cinque giorni prima della data della riunione; in via straordinaria, per gravi
motivi, lo stesso potrà essere convocato con sole 24 ore di anticipo.
La convocazione dovrà contenere inoltre l’ordine del giorno che potrà essere integrato fino a
24 ore prima della riunione. Il Collegio dei docenti, che si articola in Dipartimenti, ha le
seguenti funzioni:
a. cura la programmazione del Piano dell’Offerta Formativa e ne valuta periodicamente la
validità;
b. elabora la programmazione educativa e didattica;
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
94
c. progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità delineate nei programmi
di studio;
d. formula proposte per la formazione e la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse
dei docenti;
e. stabilisce i criteri di valutazione e verifica;
f. delibera la suddivisione dell’anno scolastico in periodi;
g. elegge le Funzioni Strumentali;
3.
Dipartimenti
Essi costituiscono l’articolazione del Collegio dei Docenti per aree disciplinari (come previsto
dalla riforma del riordino dell’istruzione tecnica), per il sostegno alla didattica e alla
progettazione formativa. I Dipartimenti sono il luogo di confronto tra docenti dei vari ambiti
disciplinari in merito alla programmazione didattica, all’individuazione degli obiettivi minimi
e dei relativi criteri di valutazione, alla scelta dei libri di testo e dei sussidi didattici, nel
rispetto della libertà di insegnamento e della normativa vigente.
4.
Consiglio di classe. E’ composto da tutti i docenti, da due rappresentanti dei genitori e da due
rappresentanti degli studenti. Può essere aperto, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico,
a tutti i genitori e a tutti gli studenti. Il Consiglio di Classe ha le seguenti funzioni:
a. formula proposte in ordine all’azione educativa e didattica e a iniziative di
sperimentazione;
b. irroga le sanzioni disciplinari in base al Regolamento d’Istituto;
c. agevola i rapporti fra docenti, genitori e alunni;
d. propone l’adozione dei libri di testo;
e. si riunisce, presieduto dal Dirigente Scolastico, con la sola presenza della componente
docenti per deliberare le valutazioni periodiche, intermedie e finali.
5.
Comitato Tecnico-Scientifico
Il Comitato Tecnico Scientifico, è l’organismo propositivo e di consulenza dell’Istituto. Esso è
composto da membri di diritto (il Dirigente Scolastico o un suo delegato e n° 4 docenti) e membri
rappresentativi (n° 4 in rappresentanza degli ordini professionali e del mondo imprenditoriale) ed
agisce in stretta collaborazione con gli altri organi dell’Istituto esercitando una funzione consultiva
generale in ordine all’attività di programmazione, alla innovazione didattica e formulando proposte e
pareri al Collegio dei docenti ed al Consiglio d’Istituto.
6. Ufficio Tecnico
L’Ufficio Tecnico è un organismo amministrativo e di coordinamento delle tecnologie e degli
strumenti didattici e, come tale:
è responsabile della gestione degli acquisti e della manutenzione delle strutture e degli
strumenti dell’Istituto;
è strumento essenziale della funzionalità del sistema dei laboratori e della ristrutturazione
didattica complessiva;
agisce in raccordo con le indicazioni didattiche dei Dipartimenti;
monitora la qualità delle attrezzature, aggiornando le conoscenze relative all’evoluzione
tecnologica;
cura la funzionalità dei laboratori, delle strumentazioni audiovisive e multimediali avvalendosi
della collaborazione dei Responsabili dei laboratori e degli assistenti tecnici.
7. Comitato di valutazione. E’ convocato dal Dirigente Scolastico alla conclusione dell’anno di
formazione e del periodo di prova dei docenti immessi in ruolo e formula pareri per la loro
conferma in ruolo
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
95
8. Assemblee degli studenti. Di classe e d’Istituto, gestite autonomamente dagli studenti,
costituiscono occasione di partecipazione ai problemi della scuola e della società.
Vi possono assistere il Dirigente e i docenti che lo desiderino. Non possono aver luogo nei
trenta giorni precedenti la fine dell’anno scolastico. Sono di 2 tipi:
a) Assemblea di classe: gli studenti di ogni classe hanno diritto di riunirsi per due ore ogni
mese, in orario di lezione. L’autorizzazione va richiesta al Dirigente Scolastico dai
rappresentanti di classe, i quali devono comunicare il giorno e le ore, unitamente all’ordine
del giorno di discussione. Non può essere tenuta sempre nello stesso giorno della
settimana. La sorveglianza degli studenti è affidata al docente in servizio nell’ora in cui si
svolge.
b) Assemblea d’Istituto: tutti gli studenti dell’Istituto hanno diritto di riunirsi una volta al
mese ad eccezione dell’ultimo mese di lezione, dalla terza ora in poi. Può essere richiesta
la convocazione da parte del Comitato studentesco o da almeno il 10% degli alunni della
scuola. Alle Assemblee d’Istituto svolte durante l’orario delle lezioni, e in numero non
superiore a 4, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali,
artistici e scientifici che deve essere autorizzata dal Consiglio d’Istituto. La data di
convocazione e l’ordine del giorno devono essere presentati al Dirigente Scolastico almeno
5 giorni prima. La sorveglianza degli studenti è affidata ai docenti delegati dal D.S.
9. Comitato Studentesco. È composto dai rappresentanti di classe degli studenti e dai
rappresentanti della componente studentesca del Consiglio di Istituto per preparare le
assemblee di Istituto e collaborare con la Dirigenza per gestirne lo svolgimento.
10. Assemblee dei genitori. I genitori degli studenti possono riunirsi in assemblee, di classe o
d’Istituto. I rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe possono costituire un Comitato dei
genitori. Qualora le assemblee si svolgano nei locali dell’Istituto, la data e l’orario di
svolgimento di ciascuna assemblea devono essere concordati con il D.S.
L’Assemblea si svolge fuori dell’orario delle lezioni.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
96
CAPITOLO II – NORME GENERALI PER IL PERSONALE
Art. 1 - L’Istituzione scolastica rientra nel comparto della Pubblica Amministrazione e
costituisce pertanto servizio di pubblica utilità. I beneficiari di tale servizio sono gli utenti. Tutto il
personale della Pubblica Amministrazione è erogatore e garante del servizio pubblico e, nei limiti
e nelle norme previsti dai CCNL e dalla legislazione vigente, è tenuto ad essere a disposizione di
tale servizio secondo i criteri di efficacia, efficienza, ottimizzazione;
Art. 2 - Tutto il personale della scuola, ha il dovere di rendersi testimone ed esempio, nell’agire e
nell’adempimento dei compiti del ruolo e della funzione, dello spirito del dovere di “pubblico
servizio”; in particolare ciò vale per i docenti, in quanto educatori e formatori di futuri cittadini e
di future professionalità;
Art. 3 REGISTRAZIONE DELLA PRESENZA - E’ fatto obbligo al personale ATA di
utilizzare il marcatempo per tutto l’orario di servizio antimeridiano e straordinario e al personale
docente di documentare la presenza apponendo firma su apposito fogli. I docenti hanno altresì
l’obbligo di registrare le ore di supplenza in sostituzione dei colleghi assenti, come pure le attività
relative alla flessibilità oraria; i coordinatori di classe devono trascrivere su apposito registro il
recupero della flessibilità oraria della classe;
Art. 4 RITARDI - Il ritardo da parte dei docenti nell’assumere servizio al mattino o nel puntuale
alternarsi nelle classi secondo l’orario settimanale delle lezioni configura inadempienza agli
obblighi di vigilanza e compromissione della sicurezza degli alunni, così come la non osservanza
del regolamento sulle uscite;
Art. 5 ASSENZE - Le assenze per malattia devono essere giustificate direttamente dal medico di
base attraverso certificazione telematica il giorno stesso dell’inizio della malattia;
Art. 6 - I docenti che riscontrassero di essere privi di classe e i docenti di sostegno privi
dell’alunno loro assegnato devono comunicarlo immediatamente ai collaboratori del Dirigente al
fine di poter essere assegnati, se necessario, ad altro servizio relativo alla funzione docente;
Art. 7 - I docenti che hanno ore a disposizione per completamento orario cattedra devono
rimanere in istituto nelle ore a disposizione indipendentemente dall’avvenuta comunicazione di
impegno ed indipendentemente dalla firma apposta o meno sul registro delle sostituzioni; la
mancata presenza in Istituto è considerata allontanamento non giustificato dal servizio relativo alla
funzione docente;
Art. 8 ASSENZE DEGLI ALUNNI Le assenze e i ritardi degli alunni devono essere registrati
scrupolosamente ogni giorno dal docente della prima ora; i coordinatori o i docenti dell’ora che
non effettuano la verifica e la registrazione cartacea vengono meno agli obblighi contrattuali di
funzione;
Art. 9 VIGILANZA DA PARTE DEI DOCENTI - Fa parte degli obblighi di servizio dei
docenti quello di vigilare sugli alunni durante l’esercizio delle attività scolastiche.
Durante l’esercizio delle attività didattiche il responsabile della vigilanza sugli alunni è il
docente assegnato a quella classe in quella scansione temporale
Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni i docenti sono tenuti ad essere presenti
5 minuti prima dell’inizio delle lezioni.
Per assicurare la continuità della vigilanza, i docenti devono effettuare gli spostamenti ai
cambi dell’ora con la massima tempestività; coloro che entrano in servizio a partire dalla seconda
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
97
ora in poi o che abbiano avuto un’ora “libera” dalla docenza sono tenuti a farsi trovare davanti
all’aula dove terranno lezione. I docenti di tutte le classi, in servizio nelle ore antecedenti le pause
di socializzazione, dovranno trattenersi nelle classi stesse per effettuare la vigilanza e inoltre
dovranno vigilare affinché nessun estraneo, a qualsiasi titolo, entri nei locali dell’Istituto se non
autorizzato preventivamente dal Dirigente Scolastico
Art. 10 VIGILANZA DA PARTE DEI COLLABORATORI SCOLASTICI – All’inizio della
mattinata, si dispone che presso l’ingresso di ciascuna sede, sia presente un collaboratore
scolastico (in genere quello di turno alla reception) che presta la dovuta vigilanza sugli alunni. I
Collaboratori scolastici che non dovessero essere presenti al piano e al plesso assegnato per
l’espletamento dei loro compiti secondo l’orario di servizio e le mansioni stabilite, si rendono
gravemente responsabili di mancato adempimento agli obblighi di funzione e alle norme
elementari di vigilanza e sicurezza ai piani e delle classi;
Per assicurare la continuità della vigilanza sugli alunni durante il cambio di turno dei docenti, i
collaboratori scolastici devono favorire l’avvicendarsi degli insegnanti, accertandosi di eventuali
ritardi o assenze del personale docente presso gli uffici dei Collaboratori del Dirigente Scolastico,
ai quali hanno anche il dovere di segnalare tempestivamente ogni altra anomalia.
Durante le pause di socializzazione i collaboratori scolastici sorveglieranno, oltre al corridoio
e /o l’atrio di competenza, anche i bagni.
Al termine delle lezioni si dispone che il collaboratore scolastico di turno alla reception
provveda all’apertura del cancello pedonale esterno e delle porte di uscita dell’edificio scolastico
per consentire l’uscita degli studenti dalla scuola nel rispetto delle norme di sicurezza.
Art. 11 SERVIZIO DI PORTINERIA O RECEPTION - Il collaboratore scolastico addetto
alla reception, durante l’ingresso e l’uscita degli alunni dall’edificio scolastico, avrà cura di
prestare la massima attenzione affinché l’afflusso e il deflusso degli studenti avvenga in modo
tranquillo e regolare.
E’, altresì, tenuto a sorvegliare costantemente l’ingresso dell’edificio o, laddove non sia
possibile una sorveglianza costante, a provvedere a mantenerlo chiuso onde evitare che le
persone non autorizzate possano introdursi negli ambienti scolastici; deve, pertanto, sempre
accertarsi che si tratti di docenti, personale della scuola, genitori degli alunni o altra utenza esterna
autorizzata: allievi (per le lezioni e le attività complementari), genitori (accesso consentito soltanto
per prelevare i figli, per colloqui con i docenti o per rivolgersi agli Uffici – Presidenza o Vice
presidenza nel loro orario di ricevimento o a seguito di appuntamento), fornitori (per contatti con
il Direttore S.G.A., per consegne, per la manutenzione degli impianti).
Per quanto riguarda coloro che devono accedere agli uffici di segreteria, il collaboratore
scolastico addetto alla reception, permetterà loro di entrare solo negli orari di apertura al pubblico;
nel caso si presentino prima della fascia oraria stabilita, è compito del collaboratore invitare gli
interessati a ritornare in orario di ricevimento. Nel caso, invece, si presentino dopo l’orario di
apertura al pubblico, si chiederà loro gentilmente di tornare nella giornata di ricevimento
successiva. In caso di insistenza da parte dell’utenza esterna ad accedere comunque nei locali
dell’Istituto senza “giusta causa”, l’addetto alla reception farà accomodare la persona nell’atrio e
la stessa potrà accedere agli spazi scolastici solo dopo aver avuto l’autorizzazione del Dirigente o,
in sua assenza, del collaboratore vicario.
Il collaboratore scolastico addetto alla reception dovrà prontamente segnalare al Dirigente o
alla Vicepresidenza qualsiasi rilevazione di un pericolo, sia esso costituito da persone o situazioni
particolari, che possa arrecare pregiudizio al regolare svolgimento delle attività didattiche.
L’addetto alla reception riceve tutta la posta indirizzata all’Istituto e la consegna alla
Presidenza; egli ha altresì a disposizione, per dare informazioni generali ad eventuali utenti, i
depliant informativi predisposti dall’Istituto. Non è compito del collaboratore scolastico in
servizio in portineria addentrarsi in più specifiche indicazioni che riguardino le attività didattiche
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
98
o di gestione degli studenti. A questo scopo l’addetto alla reception è tenuto ad invitare l’utenza
esterna a rivolgersi all’Ufficio del collaboratore vicario.
Art. 12 SERVIZIO DI CENTRALINO - Il collaboratore scolastico addetto alla reception
dell’Istituto, svolge anche il servizio di centralino.
Rispondendo al telefono egli deve subito indicare all’interlocutore che è in comunicazione con
l’Istituto di istruzione superiore “Leopoldo Pirelli”, cercando con tono cortese ed educato, di
metterlo a proprio agio ed invitandolo ad esprimere il motivo della telefonata.
In secondo luogo, egli è tenuto a svolgere una prima opera di filtraggio telefonico, fornendo
informazioni e chiarimenti di tipo generale e pubblico (cioè diffusi attraverso note ufficiali
dell’Istituto, pubblicati all’albo e/o sul sito della scuola). Per indicazioni di tipo amministrativo o
didattico più specifiche, il centralinista dovrà passare inizialmente la telefonata all’ufficio del
protocollo/affari generali o, laddove lo ritenga opportuno, agli assistenti amministrativi
competenti, o al collaboratore Vicario.
Art. 13 PARCHEGGIO - Per quanto concerne l’area parcheggio esterna, il Dirigente Scolastico
può autorizzare, all’inizio dell’anno scolastico, solo per la sede di via Rocca di Papa, l’accesso
nel cortile della scuola esclusivamente al personale in servizio nell’istituto, previa attribuzione di
un apposito contrassegno che deve essere esposto e ben visibile all’interno degli autoveicoli e/o
sulle motociclette. Tale autorizzazione sarà rilasciata dal D.S. per un massimo di tre veicoli tra
auto e motociclette, previa compilazione di apposita richiesta da ritirarsi presso l’ufficio
Protocollo dove il contrassegno potrà essere successivamente ritirato.
I conducenti dovranno entrare e/o uscire a velocità ridotta e prestando attenzione a non creare
situazioni di pericolo. I mezzi non possono assolutamente essere parcheggiati davanti alle uscite di
sicurezza, ai cancelli e agli spazi riservati. L’Amministrazione non risponde in nessun caso di
eventuali furti o danni ai veicoli parcheggiati all’interno, anche se autorizzati. I veicoli sprovvisti
di autorizzazione verranno rimossi ad esclusive spese del proprietario del veicolo stesso.
Qualunque violazione alle disposizioni sopra indicate potrà costituire motivo di revoca
dell’autorizzazione.
Art.14 USO DEI CELLULARI - L’uso del telefono cellulare è severamente vietato durante
l’orario di servizio a tutto il personale, docente e non docente, secondo la normativa vigente.
Art.15 FUMO - E’ altresì fatto divieto a tutto il personale di fumare nelle aule, negli uffici e in
tutte le aree comuni interne, come pure in quelle esterne delimitate dal perimetro delle mura di
cinta dell’edificio scolastico così come previsto dalla normativa vigente.
Coloro i quali contravverranno al predetto divieto (DOCENTI, PERSONALE ATA, ESPERTI
ESTERNI, GENITORI, chiunque sia occasionalmente presente nei locali dell’Istituto), saranno
sanzionati con il pagamento di MULTE. Si ricorda che la violazione della normativa sul divieto di
fumo costituisce condotta disciplinarmente perseguibile attraverso l’esercizio dell’azione
disciplinare. Il divieto suddetto è esteso anche alle sigarette elettroniche.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
99
CAPITOLO III- DIRITTI DEGLI STUDENTI
Art. 1 – DIRITTI DEGLI STUDENTI.
Gli studenti devono essere rispettati nella loro dignità di persone.
1. Hanno diritto, singolarmente o associandosi, a manifestare liberamente il proprio pensiero
anche tramite la diffusione di materiali e l’affissione di documenti nella bacheca riservata alle
loro comunicazioni, purché provvisti di dati identificativi dell’alunno che li espone e previa
autorizzazione del D.S. o dei suoi collaboratori
2. Hanno diritto alla riservatezza, nel rispetto della normativa vigente.
3. Possono organizzare incontri, previa autorizzazione del Consiglio d’Istituto e/o del D.S., e
svolgere iniziative all’interno della scuola.
4. Hanno diritto ad esprimere la loro opinione in merito a una decisione che riguardi
l’organizzazione della scuola.
5. Hanno diritto di conoscere gli obiettivi trasversali, educativi e didattici, i tempi e le modalità di
svolgimento delle unità didattiche e dei moduli, i criteri adottati nelle valutazioni, il livello del
proprio rendimento scolastico e, con congruo preavviso, la data di somministrazione delle
prove scritte e delle prove oggettive di profitto.
6. Hanno diritto che si eviti il sovrapporsi di più prove, scritte e oggettive, nell’arco delle ore di
lezione di una stessa giornata.
7. Hanno diritto di prendere visione della correzione delle prove di verifica entro il termine
massimo di 15 giorni dalla somministrazione e, comunque, anteriormente alla verifica
successiva.
8. Hanno diritto che la scuola organizzi attività di stage professionali e linguistici e attività
laboratoriali
Art. 2 – ATTIVITA’ DI ACCOGLIENZA
Entro le prime 2 settimane di inizio delle lezioni, la scuola promuove attività di accoglienza
dei nuovi studenti, presenta lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Piano dell’Offerta
Formativa, il Regolamento d’Istituto e il Patto Educativo di Corresponsabilità. Altresì, ai fini
della socializzazione, sono promosse nelle singole classi, col supporto dei tutor, attività di
brain storming e discussione guidata su tematiche legate alla promozione della cittadinanza
attiva. Tali attività sono contemplate anche nei protocolli di istituto Accoglienza Alunni
Stranieri e B.E.S. (Bisogni Educativi Speciali)
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
100
CAPITOLO IV - DOVERI DEGLI STUDENTI
Art. 1 – COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI.
All’interno e nell’ambito dell’edificio scolastico è d’obbligo un linguaggio e un comportamento
corretto nel segno del rispetto delle persone, delle strutture, delle attrezzature e dell’ambiente. Gli
studenti sono tenuti ad osservare rigorosamente le disposizioni di sicurezza previste dalla normativa
vigente.
Art. 2 – DIVIETO DI FUMARE.
Gli studenti, come tutte le componenti scolastiche, devono rispettare nei locali interni dell’Istituto, e
negli spazi esterni di pertinenza dello stesso le norme sul fumo previste dalla legislazione vigente.
Art.3 – INGRESSO AUTOMOBILI, MOTORINI E BICICLETTE.
1. Agli studenti è vietato l’ingresso con automobili, motorini e biciclette: tutti i mezzi dovranno
essere parcheggiati all’esterno dell’istituto.
Art. 4 – ENTRATA NELL’ISTITUTO.
1. Gli studenti entrano nella scuola nei 5 minuti che precedono l’ora di inizio delle lezioni.
2. Gli studenti che arrivano entro i 10 minuti successivi all’orario di inizio delle lezioni possono
essere ammessi in classe dal docente della prima ora, che lo annoterà sul registro di classe.
3. Oltre il suddetto termine gli studenti possono essere ammessi in classe all’inizio della seconda ora
di lezione dal docente dell’ora che lo annoterà sul registro di classe.
4. Gli ingressi in 2^ ora possono raggiungere il numero massimo di 10 nell’intero anno scolastico.
Superato tale tetto, il Docente Coordinatore lo annoterà sul registro e i collaboratori del D.S.
provvederanno a convocare tempestivamente i genitori per un colloquio. Qualora uno studente si
presenti nuovamente alla 2^ ora, non sarà ammesso in classe.
5. Gli alunni pendolari che abitano in zone della città situate al di fuori del Raccordo Anulare o
comunque in zone difficilmente raggiungibili possono chiedere un permesso permanente di entrata
posticipata, che deve essere comunque autorizzata dall’Ufficio di Presidenza, per un’ulteriore
tolleranza di 5 minuti.
Art.5 – ORE INTERMEDIE.
1. Gli studenti devono rimanere in aula al cambio dell’ora.
2. I permessi di uscita dalle aule, in via eccezionale, debbono riguardare solo un alunno per volta e
possono essere autorizzati per un tempo molto breve.
Art.6 – PAUSE DI SOCIALIZZAZIONE.
1. Durante le 2 pause di socializzazione gli studenti possono accedere al cortile antistante i campi
sportivi e consumare le merende qui o nei corridoi; è proibito entrare in palestra e nei laboratori
con panini o bevande dopo la pausa di socializzazione.
2. Al termine della pausa, gli studenti devono rientrare immediatamente in aula.
3. Gli alunni, la cui uscita dall’Istituto è prevista al termine della 5^ ora di lezione, e quindi alla fine
della 2^ pausa di socializzazione, non possono assolutamente scendere nell’atrio anche per evitare
pericolosi affollamenti.
La trasgressione di tali norme d’uscita prevede severe sanzioni disciplinari.
Art.7 – USCITE ANTICIPATE.
1. Gli studenti possono lasciare la scuola prima del termine delle lezioni solo eccezionalmente, per
comprovati motivi, su richiesta del genitore o dell’esercente la potestà che si presentano a scuola
in caso di alunno minorenne, o su richiesta sottoscritta su apposito modulo, in caso di alunno
maggiorenne.
2. Gli studenti che vogliano usufruire di un’uscita anticipata dovranno comunque frequentare le
lezioni del mattino per non meno di 4 ore.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
101
3. La richiesta di uscita anticipata dovrà essere presentata su apposito modulo, che sarà firmato dal
docente dell’ora di uscita, controfirmato dal D.S. o dai collaboratori del D.S. che comunque
dovranno autorizzarla.
4. Il Docente Coordinatore di classe controllerà che non si verifichi un abuso di tale concessione.
Art. 8 – ASSENZE.
1. L’assenza dalle lezioni deve sempre essere giustificata, il giorno della ripresa delle lezioni,
all’insegnante della prima ora di lezione che provvederà ad annotarlo sul registro di classe.
2. Eccezionalmente, e in casi non ricorrenti, è consentita l’ammissione dell’alunno senza
giustificazione, purché il giorno successivo la presenti.
3. Dopo 5 giorni di assenza consecutiva è necessario esibire anche il certificato del medico curante.
4. Tutte le assenze devono essere registrate e controllate.
5. Il Docente Coordinatore di classe segnala tempestivamente alle famiglie assenze e ritardi ripetuti
e/o non giustificati.
6. Ogni assenza di tipo collettivo si configura come assenza ingiustificata.
Art. 9 – RISPETTO DEGLI SPAZI.
1. Le strutture, gli spazi e le attrezzature della comunità scolastica – che si intende estesa anche
fuori dell’edificio scolastico quando si effettuano visite e viaggi di istruzione, stages, ecc.devono essere rispettate dagli studenti nella loro integrità e preservate da danneggiamenti.
2. Eventuali danni potranno essere addebitati ai singoli studenti e/o alle classi responsabili che
dovranno risponderne secondo le norme stabilite nel regolamento di disciplina.
3. Il Docente dell’ ultima ora avrà cura di controllare che l’aula e le suppellettili siano lasciate in
condizioni accettabili.
Art. 10 – USO DEI TELEFONI CELLULARI. L’utilizzo di telefono cellulare, smartphone, iphone, i-pod, i-pad e qualsiasi dispositivo multimediale è severamente proibito durante le lezioni, così
come, in classe e, in generale nella scuola, non si possono usare lettori musicali, carte da gioco o
materiale non attinente all’attività scolastica.
Il divieto di utilizzo del cellulare durante le ore di lezione risponde ad una generale norma di
correttezza, perché l’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici e multimediali rappresenta un
elemento di distrazione, sia per chi lo usa, sia per i compagni e – dunque - costituisce un’infrazione
disciplinare e influisce sul voto finale relativo al comportamento. Si precisa, inoltre, che l’uso
improprio delle apparecchiature di cui sopra e, nello specifico, finalizzato alla pubblicazione su siti
web o social network, costituisce reato perseguibile penalmente.
Nei confronti degli studenti trasgressori, nel caso in cui l’utilizzo dell’apparecchiatura sia
reiterato o finalizzato all’inganno e alla truffa (uso durante lo svolgimento di compiti in classe o/e di
interrogazioni), oltre al sequestro ed alla nota di biasimo, saranno irrogate severe sanzioni disciplinari,
decise in apposito Consiglio di classe nel rispetto dei principi previsti dal presente Regolamento.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
102
CAPITOLO V. REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Art. 1 – DISCIPLINA.
Partendo dalla premessa che:
1. L’apparato normativo di carattere disciplinare deve disporre di procedure condivise tra le
componenti della comunità educante, tra la scuola e la famiglia, in particolare la sottoscrizione
del Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in modo dettagliato diritti e
doveri nel rapporto tra l’Istituto e le famiglie degli studenti.
2. la sanzione disciplinare ha sempre una funzione educativa e deve rafforzare la possibilità di
recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale e, in generale, a
vantaggio della comunità scolastica (art. 4 comma 2 del D.P.R. n. 235 del 2007);
3. la sanzione disciplinare deve tener conto della situazione personale dello studente ma anche
della gravità dei comportamenti;
4. nell’irrogazione delle sanzioni occorre ispirarsi al principio della gradualità;
5. le sanzioni sono sempre temporanee e devono essere ispirate, per quanto possibile, alla
riparazione del danno;
6. la sanzione deve specificare in modo chiaro le motivazioni che hanno resa necessaria
l’irrogazione della stessa, tanto più se la sanzione è grave, il Regolamento individua le
seguenti tipologie di mancanze disciplinari, procedure, sanzioni, organi competenti ad
irrogarle e misure accessorie alle sanzioni (art. 4 comma 5 ultimo capoverso Statuto delle
studentesse e degli studenti):
MANCANZE
DISCIPLINARI
PROCEDURA
SANZIONI
DISCIPLINARI
ORGANO
COMPETENTE
Coordinatore di
classe e
Collaboratore del
D.S.
Coordinatore di
classe e
Collaboratore del
D.S.
Docente in orario e
Collaboratore del
D.S.
Docente in orario,
coordinatore di
classe e
Collaboratore del
D.S.
Assenze e/o ritardi
non giustificati
Comunicazione ai
genitori
Ammonizione scritta
Frequenza irregolare
alle lezioni dovuta a
negligenza
Comunicazione ai
genitori
Ammonizione scritta
Rientro in ritardo in
aula, in laboratorio o
in palestra
Mancanza di rispetto
della pulizia degli
ambienti scolastici
(aule, laboratori,
bagni, palestre, locali
interni e area
cortilizia) o uso
improprio dei bagni
Infrazione alle norme
che regolano il
parcheggio
Essere sprovvisti in
modo reiterato di
libro di testo, di
materiale didattico, di
abbigliamento per
l’Educ. Fisica e di
tutto ciò che è
indispensabile
all’attività didattica
Comunicazione ai
genitori
Ammonizione scritta
Comunicazione ai
genitori
Ammonizione scritta
Comunicazione ai
genitori
Ammonizione scritta
Collaboratore del
D.S.
Comunicazione ai
genitori
Ammonizione scritta
Docente in orario e
Collaboratore del
D.S.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
MISURE
ACCESSORIE
ALLE SANZIONI
DISCIPLINARI
103
Avere il cellulare in
mano o sul banco
1° volta
2° volta
Richiamo verbale
Nota sul registro di
classe
Nota sul registro di
classe controfirmata
dal DS
Adozione di
provvedimenti
disciplinari
Nota sul registro di
classe controfirmata
dal DS
Ritiro della verifica e
valutazione
gravemente
insufficiente della
stessa. Adozione di
provvedimenti
disciplinari
Ammonizione scritta
Docente
Docente
Docente in orario e
Collaboratore del
D.S.
Sospensione visite
e/o viaggi di
istruzione
Comunicazione ai
genitori
Ammonizione scritta
Comunicazione ai
genitori
Ammonizione scritta
Sospensione visite
e/o viaggi di
istruzione
Comunicazione ai
genitori
Ammonizione scritta
Docente in orario e
Collaboratore del
D.S.
Docente in orario e
Collaboratore del
D.S.
Docente in orario e
Collaboratore del
D.S.
Comunicazione ai
genitori
Ammonizione scritta
Docente in orario e
Collaboratore del
D.S.
Il docente
coordinatore di classe
convoca i genitori e
riferisce al Consiglio
di Classe
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
di Classe
Ammonizione scritta
e convocazione dei
genitori
Docente in orario e
Collaboratore del
D.S.
Ammonizione scritta
e, se l’azione è
ripetuta, 1 o più gg.
Di allontanamento
dalla comunità
scolastica e
convocazione dei
genitori
Consiglio di classe
3° volta
Uso reiterato.
Comunicazione alla
Famiglia
Parlare al cellulare
all’interno dell’aula
Usare il cellulare
durante una verifica
scritta
Utilizzo del tel.
cellulare, di lettori
musicali, di carte da
gioco o altro durante
le lezioni e uso
improprio e non
autorizzato del
computer (Internet,
videogiochi, ecc.) nei
lab. di Informatica
Copiatura di compiti
ed esercitazioni con
mezzi tecnologici
Schiamazzi, urla e
altro all’interno
dell’Istituto
Allontanarsi
dall’aula, dal
laboratorio, dalla
palestra senza
autorizzazione
Sosta non autorizzata e reiterata in
ambienti inter-ni o
esterni all’ edificio
scolastico non
deputati alla didattica
durante le lezioni
Reiterate assenze
collettive
Gravi episodi di
violazione del
regolamento di
istituto durante lo
svolgimento delle
lezioni e/o le pause
di socializzazione
Sequestro del
telefonino e
comunicazione ai
genitori
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Consiglio di classe
Consiglio di classe
Consiglio di classe
Consiglio di classe
Produzione di
elaborati che
inducano lo studente
ad uno sforzo di
riflessione e di
rielaborazione critica
sugli episodi
verificatisi
Oppure
Sospensione visite
104
Furto *
Allontanamento
arbitrario
dall’edificio
scolastico *
Uso di termini
volgari e offensivi tra
alunni, nei confronti
dei docenti e del
personale non
docente, con
particolare
riferimento a termini
riferiti a differenza
razziali, di genere o
di intento
discriminatorio *
Arrecare danno
all’arredo scolastico,
alle attrezzature e
alle strumentazioni *
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
di Classe
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
di Classe
Comunicazione ai
genitori
1 o più gg. di
allontanamento dalla
comunità scolastica e
convocazione dei
genitori
1 o più gg. Di
allontanamento dalla
comunità scolastica e
convocazione dei
genitori
1 o più gg. Di
allontanamento dalla
comunità scolastica e
convocazione dei
genitori
Consiglio di classe
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
di Classe
1 o più gg. di
allontanamento dalla
comunità scolastica e
convocazione dei
genitori.
Risarcimento del
danno
Consiglio di classe
Alterazione del
libretto delle
giustificazioni *
Comunicazione ai
genitori
Introduzione a scuola
di oggetti pericolosi e
contundenti *
Il docente
coordinatore di classe
convoca i genitori e
riferisce al Consiglio
di Classe
Uso improprio di
Internet con
diffusione di scritte
e/o immagini non
autorizzate della o
sulla scuola; uso di
cellulare ed
apparecchi per la
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
di Classe
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Consiglio di classe
Consiglio di classe
e/o viaggi di
istruzione
Frequenza di corsi di
formazione su
tematiche di
rilevanza sociale in
ore non curricolari
Frequenza di corsi di
formazione su
tematiche di
rilevanza sociale in
ore non curricolari
Sospensione visite
e/o viaggi di
istruzione
Attività di pulizia o
di piccola
manutenzione nei
locali della scuola
Oppure
1 o più gg. Di
allontanamento dalla
comunità scolastica e
convocazione dei
genitori.
1 o più gg. Di
allontanamento dalla
comunità scolastica e
convocazione dei
genitori.
Consiglio di classe
Allontanamento fino
a 15 gg.
Consiglio di classe
Consiglio di classe
Attività di segreteria
Oppure
Sospensione visite
e/o viaggi di
istruzione
Sospensione visite
e/o viaggi di
istruzione
Frequenza di corsi di
formazione su
tematiche di
rilevanza sociale in
ore non curricolari
oppure
Produzione di
elaborati che
inducano lo studente
ad uno sforzo di
riflessione e di
rielaborazione critica
sugli episodi
verificatisi
Attività di
manutenzione nei
laboratori di
Informatica
105
riproduzione delle
voci e delle
immagini o di
macchine
fotografiche per
riprodurre atti e fatti
verificatesi
all’interno della
classe *
Introduzione
nell’Istituto di
sostanze stupefacenti
e alcolici *
Offesa alle religioni,
alla morale e alle
Istituzioni *
Ricorso alla violenza
con percosse e lesioni
personali *
Danneggiamento
doloso e violazione
intenzionale delle
norme di sicurezza *
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
di Classe
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
di Classe
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
di Classe
Allontanamento fino
a 15 gg.
Consiglio di classe
Allontanamento fino
a 15 gg.
Consiglio di classe
Allontanamento fino
a 15 gg.
Consiglio di classe
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
di Classe
Allontanamento fino
a 15 gg.
Consiglio di classe
Frequenza di corsi di
formazione su
tematiche di
rilevanza sociale in
ore non curricolari
Frequenza di corsi di
formazione su
tematiche di
rilevanza sociale in
ore non curricolari
Frequenza di corsi di
formazione su
tematiche di
rilevanza sociale in
ore non curricolari
oppure
Produzione di
elaborati che
inducano lo studente
ad uno sforzo di
riflessione e di
rielaborazione critica
sugli episodi
verificatisi
Frequenza di corsi di
formazione su
tematiche di
rilevanza sociale in
ore non curricolari
oppure
Atti di bullismo *
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
di Classe
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Allontanamento fino
a 15 gg.
Consiglio di classe
Produzione di
elaborati che
inducano lo studente
ad uno sforzo di
riflessione e di
rielaborazione critica
sugli episodi
verificatisi
Frequenza di corsi di
formazione su
tematiche di
rilevanza sociale in
ore non curricolari
oppure
Produzione di
elaborati che
inducano lo studente
ad uno sforzo di
riflessione e di
rielaborazione critica
sugli episodi
verificatisi
106
Occupazione degli
edifici e degli spazi
della struttura
scolastica *
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
di Istituto
Allontanamento per
un periodo superiore
a 15 gg.
Consiglio di Istituto
Reati di natura
sessuale o che violino
la dignità e il rispetto
della persona *
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
d’Istituto
Allontanamento per
un periodo superiore
a 15 gg.
Consiglio d’Istituto
Creare concrete
situazioni di pericolo
per l’incolumità delle
persone *
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
d’Istituto
Allontanamento fino
al termine dell’anno
scolastico
Consiglio d’Istituto
Recidiva nel creare
concrete situazioni di
pericolo per
l’incolumità delle
persone *
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
d’Istituto
Allontanamento fino
al termine dell’anno
scolastico
Consiglio d’Istituto
Nei periodi di allont.
Sup.ai 15 gg., la
scuola promuove –in
coordinamento con la
famiglia e, ove
necessario, con i
servizi sociali e
l’autorità giudiziariaun percorso di
recupero educativo
mirato al reintegro,
ove possibile, nella
comunità scolastica
Recidiva nei casi di
violenza privata,
percosse, ingiurie,
reati di natura
sessuale o che violino
la dignità e il rispetto
della persona *
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
d’Istituto
Allontanamento fino
al termine dell’anno
scolastico
Consiglio d’Istituto
Non sono esperibili
interventi per un
reinserimento
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Frequenza di corsi di
formazione su
tematiche di
rilevanza sociale in
ore non curricolari
oppure
Produzione di
elaborati che
inducano lo studente
ad uno sforzo di
riflessione e di
rielaborazione critica
sugli episodi
verificatisi
Nei periodi di allont.
Sup.ai 15 gg., la
scuola promuove –in
coordinamento con la
famiglia e, ove
necessario, con i
servizi sociali e
l’autorità giudiziariaun percorso di
recupero educativo
mirato al reintegro,
ove possibile, nella
comunità scolastica
Nei periodi di allont.
Sup.ai 15 gg., la
scuola promuove –in
coordinamento con la
famiglia e, ove
necessario, con i
servizi sociali e
l’autorità giudiziariaun percorso di
recupero educativo
mirato al reintegro,
ove possibile, nella
comunità scolastica
107
Casi più gravi del
punto precedente *
Il D.S. accerta la
gravità
dell’infrazione e
convoca il Consiglio
d’Istituto
Esclusione dallo
scrutinio finale o non
ammissione
all’Esame di Stato
Consiglio d’Istituto
Non sono esperibili
interventi per un
reinserimento
* Tali fatti devono risultare verosimilmente e ragionevolmente accaduti indipendentemente dagli
autonomi e necessari accertamenti che, anche sui medesimi fatti, saranno svolti dalla magistratura
inquirente e definitivamente acclarati con successiva sentenza del giudice penale. Ove infatti il fatto
costituente mancanza disciplinare si configuri anche come reato in base all’ordinamento penale, il
D.S. è tenuto alla presentazione di denuncia all’Autorità giudiziaria in applicazione dell’art. 361 del
C.P.
Art. 2 – ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALLA SOSPENSIONE
Per un periodo equivalente alla sanzione inflitta, su richiesta dello studente, la sospensione può essere
convertita in semplici attività a favore della comunità scolastica che prevedano di affiancare il
personale scolastico in attività inerenti la biblioteca, la custodia e la pulizia dei locali, nonché il
ripristino dello stato originario degli arredi danneggiati .
Art. 3 – IMPUGNAZIONI
1. Lo sviluppo dei provvedimenti disciplinari deve garantire il “diritto di difesa” degli studenti ma
anche la rapidità del procedimento.
2. Contro le sanzioni disciplinari sopra citate è ammesso ricorso da parte di studenti e/o genitori,
entro 15 giorni, dalla comunicazione all’Organo di Garanzia della scuola (art. 5) che dovrà
esprimersi entro i successivi 10 giorni.
3. La competenza a decidere sulle impugnazioni contro le violazioni dello Statuto spetta
all’Organo di garanzia regionale che deve esprimere il proprio parere entro 30 giorni.
Art. 4 - ORGANO DI GARANZIA
1. L’Organo di garanzia dell’Istituto è presieduto dal D.S. ed è composto da un docente designato
dal Consiglio d’Istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto
dai genitori.
2. L’Organo di garanzia deve essere “perfetto” in prima convocazione, cioè le sue deliberazioni
sono valide se sono presenti tutti i membri eletti, e può funzionare, in seconda convocazione,
con valide deliberazioni, anche solo con i membri effettivamente partecipanti.
3. L’astensione di alcuno dei membri influisce sul conteggio dei voti.
4. Qualora non sia stato eletto il rappresentante dei genitori e/o degli alunni, per assicurare la
presenza a tutte le componenti, faranno parte dell’organo di garanzia i rispettivi membri eletti
nella Giunta.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
108
CAPITOLO VI - REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI
Art. 1 - Composizione
I Dipartimenti sono composti dai docenti, raggruppati per assi culturali, che rappresentano le varie
discipline trasversalmente e ne indirizzano e sistematizzano le finalità nei diversi corsi di studio.
Art. 2 - Compiti del Dipartimento
a) definire il valore formativo dell’area disciplinare per assi culturali
b) Individuare le conoscenze, le abilità e le competenze in uscita rispettivamente nel primo,
secondo biennio e quinto anno, tenuto conto della specificità degli indirizzi
c) definire gli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze
d) indicare le linee guida delle programmazioni didattiche di classe e dei singoli docenti
attraverso moduli integrati
e) concordare e adottare nuove strategie di insegnamento secondo una didattica laboratoriale
sulla base della ricerca-azione del gruppo
f) definire i criteri della valutazione per competenze
g) progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni : in ingresso
e in uscita per il 1° e il 2° biennio
h) progettare interventi di recupero e sostegno didattico
i) proporre l’adozione di libri di testo , di sussidi e dei materiali didattici
j) proporre percorsi formativi per una didattica disciplinare orientativa
Art. 3 - Funzionamento del dipartimento
Le riunioni dipartimentali si svolgono almeno in 4 momenti dell’anno scolastico:
1^ riunione per ASSI CULTURALI (prima dell’inizio delle attività didattiche):
-
definire gli obiettivi in termini di macroaree, partendo dalla definizione delle competenze
e delle abilità per approdare alle conoscenze (settore economico e tecnologico)
definire gli obiettivi in termini di conoscenze per approdare all’individuazione delle
competenze (settore linguistico)
individuare compiti in base alle seguenti competenze dei docenti: competenze
organizzative, informatiche, giuridiche, valutative, ecc.
progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni in ingresso
e in uscita per il primo Biennio
2^ riunione (inizio attività didattiche):
-
operare le scelte didattiche che, in base all’analisi delle macroaree, definiscono le singole
competenze delle varie discipline
3^ riunione
individuali):
-
per ASSI CULTURALI (prima delle programmazioni dei CdC e di quelle
analizzare le proposte dei moduli integrati interdisciplinari prodotti dai docenti
creare un archivio ed una banca dati di proposte didattiche integrate fruibile dai docenti
progettare interventi di recupero e sostegno didattico
4^ riunione per ASSI CULTURALI
-
proporre l’adozione di libri di testo , di sussidi e dei materiali didattici
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
109
-
proporre percorsi formativi per una didattica disciplinare orientativa
definizione dei livelli di apprendimento in base al profilo professionale
Le sedute vengono verbalizzate; il verbale, una volta approvato e firmato dal coordinatore, viene
inviato al Dirigente Scolastico e successivamente pubblicato sul sito dell’istituto.
Art. 4 - Compiti del coordinatore
a) d'intesa con il Dirigente scolastico presiede le riunioni del Dipartimento programmate dal
Piano annuale delle attività
b) collabora con la dirigenza e i colleghi
c) nomina il segretario che provvederà alla verbalizzazione della seduta
d) suddivide, ove lo ritenga necessario, il gruppo di lavoro dipartimentale in sottogruppi
e) raccoglie la documentazione prodotta dal Dipartimento consegnandone copia al Dirigente
Scolastico e mettendola a disposizione di tutti i docenti
f) è punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di
ciascun docente, garante del funzionamento, della correttezza e della trasparenza del
dipartimento;
g) su propria iniziativa o su richiesta motivata espressa dalla maggioranza dei docenti del
dipartimento, può richiederne la convocazione
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
110
CAPITOLO VII - REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO - SCIENTIFICO
ART. 1 – Natura giuridica del Comitato Tecnico Scientifico
Il Comitato Tecnico Scientifico (C.T.S.) è l’organismo propositivo e di consulenza tecnica dell’I.I.S.
“Leopoldo Pirelli”.
Esso agisce in stretta collaborazione con gli altri organi dell’Istituto con particolare riguardo ai
Dipartimenti ed opera secondo le regole della Pubblica Amministrazione.
ART. 2 - Finalità del C.T.S.
Il C.T.S. ha funzioni consultive e di proposta nei processi decisionali finalizzati alla elaborazione del
piano dell’offerta formativa con particolare riferimento alle aree di indirizzo e alla progettazione degli
spazi di autonomia e flessibilità.
Opera per un reale ed efficace raccordo tra gli obiettivi educativi e formativi dell’istituto e le esigenze
professionali del territorio, espresse dal mondo del lavoro e della ricerca.
ART. 3 – Composizione del C.T.S.
Il C.T.S. è un organo unico per tutti gli indirizzi presenti nella scuola.
Il C.T.S. quale fattore di innovazione costituisce un valore aggiunto all’istituzione scolastica nella sua
composizione e deve rispondere a criteri di flessibilità e funzionalità organizzativa.
Pertanto il C.T.S. è composto da n. 9 componenti:
membri interni
- Il Dirigente Scolastico o un suo delegato che presiede le riunioni
- n. 4 docenti individuati tra i referenti dei Dipartimenti, tra le Funzioni Strumentali e i docenti
referenti dei singoli progetti, in base alle esigenze didattiche e organizzative
membri esterni
- n. 4 esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica.
Alle riunioni del Comitato tecnico scientifico potranno, di volta in volta, partecipare esperti di altri
settori che si rendesse necessario convocare per affrontare particolari tematiche.
ART. 4 – Funzioni e compiti del C.T.S.
Il Comitato:
- analizza gli aspetti tecnici e scientifici dei piani di innovazione, agevolandone la traducibilità nella
pratica didattica;
- suggerisce adattamenti delle competenze in uscita al contesto territoriale ;
- sostiene i progetti di alternanza scuola lavoro e altri progetti in partnership con il territorio;
- sensibilizza il mondo del lavoro nel suo ruolo formativo nella costruzione del cittadino;
- fa proposte per una offerta formativa pragmatica, che risponda concretamente ai bisogni reali;
- è luogo della mediazione e snodo tra scuola e mondo del lavoro;
- configura,secondo criteri di organicità, il raccordo fra esigenze del territorio e i learning outcomes.
ART. 5 – Durata del C.T.S.
Il Comitato tecnico scientifico ha durata triennale.
ART. 6 - Convocazione del C.T.S.
Il C.T.S. si riunisce per la programmazione, il monitoraggio in itinere, il consuntivo delle attività
svolte e la previsione per l’anno successivo.
Il C.T.S. viene convocato dal Dirigente Scolastico utilizzando anche strumenti elettronici, almeno
cinque giorni prima della data fissata per la riunione. Nella convocazione deve essere indicato anche
l’O.d.G. della seduta.
Ciascun membro può proporre di inserire nell’ordine del giorno argomenti da discutere.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
111
Per ogni adunanza verrà redatto un verbale firmato dal Presidente e dal segretario che sarà effettuato
di volta in volta a rotazione.
Il contenuto del verbale verrà reso pubblico e le proposte del C.T.S. saranno inviate, a cura del
Dirigente Scolastico, agli organismi interni della scuola cui sono indirizzate.
ART. 7 – Monitoraggio e valutazione dell’operato del C.T.S.
Il C.T.S. può dotarsi di un sistema di monitoraggio annuale delle sue azioni, servendosi di alcuni
indicatori di qualità e di funzionamento:
- Numero di riunioni durante l’anno;
- Percentuale di presenze per ogni incontro;
- Numero di richieste di pareri e/o di proposte espresse al C.T.S. da parte degli OO.CC. o dallo
staff del Dirigente Scolastico (funzioni strumentali, collaboratori…);
- Numero di pareri e/o di proposte accolte dagli OO.CC.;
- Numero di contatti esterni procurati alla scuola con esito positivi.
ART. 8 – C.T.S. Territoriale
Il Dirigente Scolastico o un suo delegato in qualità di presidente del C.T.S. dell’Istituto può prendere
parte ai C.T.S. territoriali o a quelli istituiti per filiere.
ART. 9 – Disposizioni finali
Il presente Regolamento viene deliberato dal Consiglio di Istituto e farà parte integrante del
Regolamento d’Istituto, sentito il Collegio dei Docenti, ed assunto dal Comitato Tecnico Scientifico.
Eventuali variazioni al presente regolamento verranno proposte dal C.T.S. e deliberate dal Consiglio
di Istituto.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
112
CAPITOLO VIII – REGOLAMENTO DELL’UFFICIO TECNICO
Visto il DPR 15 marzo 2010 n. 88
Vista la Direttiva ministeriale n. 57 del 15 luglio 2010 “linee guida degli Istituti Tecnici”
Art. 1
L’UFFICIO TECNICO è un organismo amministrativo e di coordinamento delle tecnologie e
strumenti didattici come tale:
è responsabile della gestione degli acquisti e della manutenzione delle strutture e degli
strumenti dell’Istituto
è strumento essenziale della funzionalità del sistema dei laboratori e della ristrutturazione
didattica complessiva,
agisce in raccordo con le indicazioni didattiche dei Dipartimenti,
monitora la qualità delle attrezzature aggiornando le conoscenze relative all’evoluzione
tecnologica,
cura la funzionalità dei laboratori, delle strumentazioni audiovisive e multimediali avvalendosi
della collaborazione dei Responsabili dei laboratori, degli assistenti tecnici.
Art. 2
Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico lavora in stretto coordinamento con il Dirigente Scolastico e i
suoi collaboratori, fa parte del Servizio di Prevenzione e Sicurezza, si raccorda con il D.S.G.A. per gli
aspetti amministrativi e contrattuali, è punto di riferimento per i Responsabili dei laboratori, gli
Assistenti tecnici, per i Direttori di Dipartimento e le Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta
Formativa, per i referenti di Commissioni, di progetti, del Comitato Tecnico Scientifico. Interviene
nelle riunioni dello Staff del Dirigente quando all’O.d.g. ci sono da trattare argomenti di sua
competenza.
Art. 3
L’ufficio si occupa di rinnovare, organizzare e coordinare la strumentazione didattica dell’Istituto.
Le richieste devono pervenire in forma scritta da parte dei responsabili dei laboratori entro il primo
mese di scuola per permettere l’elaborazione del programma annuale.
Nelle richieste devono figurare i riferimenti necessari all’identificazione del tipo di materiale, delle
caratteristiche richieste, della motivazione, della destinazione d’uso e dell’eventuale urgenza.
Art. 4
L’ufficio collabora con i docenti, ed in particolare con quelli preposti allo svolgimento delle
esercitazioni pratiche nei vari laboratori, allo scopo di determinare le condizioni migliori per lo
svolgimento in essi dell’attività didattica, pertanto:
Funge da supporto ai responsabili di laboratorio, per individuare in ciascuna specializzazione
le problematiche tecniche attinenti lo sviluppo dell’attività didattica.
Tiene i rapporti con i docenti per l’informazione tecnica relativa a materiali ed
apparecchiature da impiegare nelle esercitazioni, con particolare riguardo ai problemi di
ordine didattico.
Promuove le riunioni con i docenti addetti ai laboratori per determinare un migliore uso degli
stessi.
Promuove lo sviluppo delle aree tecniche, suggerendo innovazioni tecnologiche e stimolando
allievi e colleghi alla ricerca ed alla collaborazione.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
113
CAPITOLO IX- REGOLAMENTO VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE
Art. 1 – VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE
1. I viaggi e le visite di istruzione rappresentano momenti curricolari della vita della
scuola.
2. I viaggi e le visite vanno effettuati entro e non oltre il 30 Aprile di ogni anno.
3. I viaggi di istruzione sono proposti dal Collegio Docenti che ne stabilisce i criteri
didattici deliberati dal Consiglio d’Istituto, il quale a sua volta ne fissa, ad inizio anno
scolastico, i criteri generali di organizzazione e di spesa; sono programmati dal
Consiglio di Classe, coordinati ed organizzati dal Referente dei viaggi.
4. Il Consiglio di Classe, oltre a deliberare il viaggio, designerà un docente che
collaborerà con il Referente dei viaggi che prepara un Progetto didattico con allegati
gli obiettivi e l’itinerario, condivisi dagli alunni prima dell’effettuazione dello stesso ed
elabora la relazione conclusiva.
5. Gli accompagnatori della classe, da scegliersi preferibilmente tra i docenti della classe
stessa, sono designati dal Dirigente Scolastico.
6. Possono effettuare il viaggio le classi che hanno un’adesione di almeno i 2/3 degli
alunni.
7. L’eventuale quota messa a disposizione dalla scuola per situazioni di particolare
difficoltà viene deliberata in sede di Consiglio d’Istituto.
8. Le visite didattiche vanno programmate dal Consiglio di Classe, richieste con almeno 7
giorni di anticipo su apposito modulo dal docente accompagnatore che provvederà a
far firmare dai genitori e dagli alunni della classe interessata l’autorizzazione a
partecipare alla visita.
9. Il Docente Coordinatore di classe vigilerà affinché le visite didattiche non superino il
numero di 6 per ogni classe, non ricadano nello stesso giorno e, preferibilmente, nello
stesso periodo dell’anno, e non riguardino sempre le stesse discipline.
10. Le visite didattiche sono sempre autorizzate dal D.S.
11. Le visite didattiche ed i viaggi di istruzione possono essere revocati in qualsiasi
momento per motivi disciplinari.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
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CAPITOLO X- REGOLAMENTO UTILIZZO DEI LABORATORI
Art. 1 – USO DEI LABORATORI
1. I laboratori dell’Istituto sono patrimonio comune; pertanto il rispetto e la tutela delle
attrezzature sono condizioni indispensabili per il loro utilizzo e per mantenere
l’efficienza del laboratorio stesso. Atti di vandalismo o di sabotaggio verranno
perseguiti nelle forme previste, compreso il risarcimento degli eventuali danni arrecati.
2. L’ingresso e l’uscita dal laboratorio sono consentiti soltanto in presenza dell’Assistente
Tecnico. In caso di assenza dell’A.T., il docente o l’I.T.P. possono ritirare la chiave del
laboratorio in portineria firmando il ritiro e la relativa riconsegna.
3. E’ consentito ai Docenti l’utilizzo dei laboratori compatibilmente con l’orario degli
stessi e previa autorizzazione dell’A.T. o del Docente responsabile.
4. Il Docente che svolge la lezione si assumerà la responsabilità del corretto utilizzo del
locale e delle apparecchiature in dotazione.
5. Non è consentito l’uso del laboratorio agli alunni senza la sorveglianza di un Docente.
6. Chiunque acceda al laboratorio è responsabile delle attrezzature in uso. I Docenti che
accompagnano le classi assegneranno ad ogni studente una postazione fissa per l’intero
anno scolastico e consegneranno all’A.T. l’elenco con la sistemazione degli studenti.
7. Nessuno può caricare di propria iniziativa programmi e file sul disco rigido se non
autorizzato dai responsabili di laboratorio e previo controllo dei programmi stessi da
installare. Tutto il software ed i file non autorizzati che siano trovati sul computer
verranno cancellati. A nessuno è permesso cancellare il software già installato.
8. Gli studenti saranno responsabili del computer loro assegnato: ogni anomalia, reale o
presunta, va tempestivamente comunicata al docente o al tecnico.
9. Gli utenti che utilizzano il laboratorio sono tenuti a compilare l’apposito registro
presenze, indicando, in modo dettagliato, laddove sia possibile, anche gli eventuali
malfunzionamenti riscontrati nelle attrezzature utilizzate.
10. I file personali devono essere salvati in cartelle specifiche concordate con l’A.T. e il
Docente.
11. Spetta al Dirigente Scolastico, in conformità con la normativa vigente, l’emanazione
della direttiva riguardante l’utilizzo delle strumentazioni informatiche, della rete
Internet e della posta elettronica da parte del personale docente, A.T.A. e degli
studenti.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
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CAPITOLO XI- REGOLAMENTO PER L’USO DELLA PALESTRA
Art. 1– USO DELLA PALESTRA
Tutti coloro che usufruiscono della palestra devono rispettarne con la massima attenzione
arredi, pavimentazione, pareti, porte, spogliatoi, bagni, affinché tutta la comunità scolastica
possa godere pienamente della struttura rinnovata e accogliente.
1. Non si può accedere, per nessun motivo, in palestra, con scarpe da ginnastica non
pulite.
2. Qualunque danno arrecato alle strutture della palestra, compresi bagni e spogliatoi, sarà
sanzionato con le misure disciplinari previste.
3. E’ assolutamente vietato, all’interno della palestra, sia in orario curricolare sia nelle ore
del pomeriggio, il gioco del calcio e del calcetto; per tali attività si dovrà usufruire dei
campetti esterni.
4. E’ vietato l’accesso in palestra degli studenti non accompagnati o autorizzati dai
docenti.
5. E’ assolutamente vietato l’uso degli attrezzi, dei palloni e delle strutture sportive della
palestra senza l’autorizzazione del docente.
6. L’istituto declina ogni responsabilità su oggetti personali abbandonati negli spogliatoi e
in palestra.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
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CAPITOLO XII - REGOLAMENTO PER L’USO DELLA BIBLIOTECA
Art. 1 – USO DELLA BIBLIOTECA
Nell’Istituto sono situate due Biblioteche, una nella sede di Via Rocca di Papa e una nella
sede di Via Assisi, entrambe dotate di un patrimonio librario che annualmente si incrementa in
relazione alle disponibilità economiche previste dal bilancio della scuola.
Lo scopo principale del servizio di Biblioteca è quello di soddisfare le esigenze dell’utenza
interna (alunni, docenti, personale non docente) ai fini dello studio, della ricerca, della lettura,
dell’informazione, del sussidio didattico e dell’approfondimento culturale.
1. All’inizio dell’a. s. verranno pubblicati gli orari per il prelievo e la consultazione delle
opere della Biblioteca.
2. I documenti possono essere consultati tramite le operazioni di prestito e consultazione,
di cui è responsabile l’Assistente e cui hanno diritto di accesso tutte le componenti
dell’organizzazione scolastica.
3. L’utente deve compilare una scheda con i dati personali, la data del prestito e gli
estremi dell’opera richiesta, che vengono annotati su apposito registro.
4. Si possono concedere non più di due opere per volta, per un periodo di 15 giorni
prorogabile per altri 15 giorni, per la durata massima di 1 mese.
5. Sono esclusi dal prestito le Enciclopedie, i Dizionari, i Repertori, le Collane, le opere
di pregio che, tuttavia, possono, essere consultati in Biblioteca.
6. Qualora le suddette opere, per motivi didattici, dovessero essere utilizzate in altri locali
dell’Istituto, la restituzione delle stesse dovrà comunque essere effettuata entro l’orario
della chiusura giornaliera della Biblioteca.
7. All’atto del prestito, l’utente dovrà controllare l’integrità e lo stato di conservazione
dell’opera, per restituirla nelle stesse condizioni; qualora essa venisse danneggiata o
smarrita provvederà alla sua sostituzione con uguale esemplare o, qualora non sia più
disponibile in commercio, verserà all’Istituto una somma pari al valore dell’opera non
restituita.
8. Nella prima decade del mese di Maggio le attività di prestito verranno sospese.
9. Il comportamento in Biblioteca deve essere corretto, consono all’ambiente e rispettoso
delle strutture.
10. Negli orari di Biblioteca è permesso alle classi, accompagnate dal docente, accedere ai
locali della stessa per effettuare ricerche o lavori di gruppo, previa autorizzazione del
Dirigente Scolastico.
11. L’ alunno può accedere nei locali della biblioteca anche singolarmente, purché vi si
rechi soltanto il tempo necessario per il prestito o la restituzione, previa autorizzazione
di un docente
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
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CAPITOLO XIII – REGOLAMENTO PER L’ACQUISIZIONE IN ECONOMIA
DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE EGLI
VISTO l’art.125 comma 10 del D.Lgs 12 aprile 2006, n. 163 “Codice degli appalti” e ss.mm.ii., che prevede che
“l'acquisizione in economia di beni e servizi è ammessa in relazione all'oggetto e ai limiti di importo delle singole voci di
spesa, preventivamente individuate con provvedimento di ciascuna stazione appaltante, con riguardo alle proprie
specifiche esigenze”, come richiamato dall’art.330 “Casi di utilizzo delle procedure di acquisto in economia” del DPR
207/2010 “Regolamento di Attuazione” e ss.mm.ii.;
VISTO inoltre l’art. 34 del D.I. 44/2001 “Regolamento sulla contabilità delle istituzioni scolastiche”, che nell’ambito
dell’attività negoziale stabilisce la procedura ordinaria di contrattazione riguardante acquisti, appalti e forniture di beni e
servizi;
VISTA la Nota MIUR n.10565 del 4 luglio 2012, che fornisce “Chiarimenti e istruzioni in ordine alle procedure per
l'acquisizione in economia di lavori e servizi”;
CONSIDERATO che le Istituzioni Scolastiche, per l’affidamento di lavori, servizi e forniture, scelgono la procedura da
seguire per l’affidamento in relazione agli importi finanziari, ovvero per importi da € 5.000,00 (adottato con delibera del
Consiglio di Istituto n.75/2 del 27 febbraio 2013) a €40.000,00 si applica la disciplina di cui al citato art. 34 del D.I
44/2001 e per importi da €40.000,00 a €130.000,00 per servizi e forniture, e da €40.000,00 a €200.000,00 per lavori, si
applica la disciplina di cui all’art. 125,commi 5 e 9, del D.Lgs 163/2006 ;
Art. 1 – Oggetto del Regolamento
1. Il presente provvedimento disciplina le modalità, i limiti e le procedure da seguire per
l’esecuzione in economia, nel rispetto di quanto stabilito dall’art. 125 del D.Lgs 163/2006
“Codice degli appalti”e ss.mm.ii., e le caratteristiche della procedura comparativa, ai sensi del
dal Decreto Interministeriale 1 febbraio 2001, n. 44 “Regolamento sulla contabilità delle
istituzioni scolastiche”.
Art. 2 – Presupposti quantitativi per le acquisizioni in economia
1. L’Istituto Scolastico, in funzione delle fasce di importi specificati negli articoli seguenti,
procede per via diretta ovvero mediante procedura ordinaria di contrattazione ovvero mediante
la procedura
di cottimo fiduciario all’acquisizione di lavori, beni o servizi.
2. Viene definita “soglia” l’importo di € 5.000,00 (limite fissato dal Consiglio di Istituto
giusta delibera n.75/2 del 27 febbraio 2013) entro il quale si procede mediante affidamento in
via diretta tramite trattativa con un unico operatore per acquisto di servizi, beni e valori da
parte del Responsabile Unico del Procedimento (RUP), ai sensi dell’art.125, comma 11 del
citato D.Lgs 163.
3. L’Istituto Scolastico per lavori, servizi e forniture, il cui importo sia superiore alla “soglia”,
ma inferiore a €40.000,00 applica la procedura di cui all’art. 34 del D.I. 44/2001, mediante la
procedura comparativa di 3 operatori economici..
4. L’Istituto Scolastico procede all’affidamento mediante procedura di cottimo fiduciario, ai
sensi dell’art. 125 D.Lgs 163/2006, per beni e servizi il cui importo finanziario sia compreso
tra €40.000,00 e €130.000,00, ovvero per i lavori il cui importo finanziario sia compreso tra
€40.000,00 e €200.000,00.
5. Tale procedura prevede la comparazione tra 5 operatori economici, se sussistono in tale
numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato, ovvero tramite elenchi di
operatori economici predisposti dalla stazione appaltante.
6. L’osservanza dell’obbligo di ricorso a 5 o 3 operatori economici è esclusa quando non sia
possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento; in ogni caso
le procedure indicate ai commi precedenti del presente articolo deve avvenire nel rispetto dei
principi di trasparenza, rotazione e parità di trattamento, come indicato dai commi 8 e 11 del
cit.art.125 del Codice degli appalti.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
118
7. L’Istituto Scolastico procede all’affidamento, nei casi indicati dal presente regolamento,
previa Determina di indizione della procedura in economia, ai sensi dell’art. 125 del D.Lgs
163/2006, (o alternativamente), ai sensi dell’art. 34 del D.I. 44/2001.
Art. 3 – Presupposti qualitativi per le acquisizioni in economia dei lavori
1. Come disciplinato dall’art.125, comma 6 del citato D.Lgs.163, possono essere eseguiti
mediante procedura comparativa di 3 ovvero 5 operatori economici, secondo gli importi
finanziari indicati all’art. 2, comma 3, 4 e 5, i seguenti lavori:
a. Lavori di manutenzione ordinaria degli edifici dell’Istituto Scolastico;
b. Lavori non programmabili in materia di riparazione, consolidamento, ecc….
c. Lavori per i quali siano stati esperiti infruttuosamente gare pubbliche;
d. Lavori necessari per la compilazione di progetti per l’accertamento della staticità di edifici e
manufatti;
e. Lavori finanziati da interventi approvati nell’ambito dei PON FESR “Ambienti per
l’apprendimento” per un importo superiore a €40.000,00 e fino a €200.000,00.
2. Gli importi di cui al presente articolo devono intendersi al netto d’IVA.
Art. 4 – Presupposti qualitativi per l’acquisizione in economia di forniture e servizi
1. Possono essere acquisiti mediante procedura comparativa di 3 ovvero 5 operatori
economici, secondo gli importi finanziari indicati all’art. 2, comma 3, 4 e 5, le seguenti
forniture o servizi:
a. Acquisti, restauri o manutenzione di mobili, arredi, suppellettili di ufficio;
b. Studi per indagini statistiche, consulenze per l’acquisizione di certificazioni, incarichi per il
coordinamento della sicurezza;
c. Spese per l’acquisto di combustibili per riscaldamento;
d. Spese per l’illuminazione e la climatizzazione dei locali;
e. Acquisti di generi di cancelleria;
f. Beni e servizi finanziati da interventi approvati nell’ambito del PON FSE “Competenze per
lo Sviluppo” per un importo superiore a €40.000,00 e fino a €130.000,00;
2. Gli importi di cui al presente articolo devono intendersi al netto d’IVA.
Art. 5 – Divieto di artificioso frazionamento
E’ vietato l’artificioso frazionamento di lavori, servizi e forniture allo scopo di sottoporli alla
disciplina di cui al presente provvedimento.
Art. 6 – Responsabile Unico del Provvedimento
1. La determina, che in funzione del presente provvedimento, indice la procedura comparativa
individua il Responsabile Unico del Provvedimento, ai sensi della normativa vigente in
materia.
2. Tale normativa prevede, di regola, che tale funzione sia attribuita al Dirigente Scolastico
Art. 7 – Obblighi di pubblicità
1. Eseguita la procedura comparativa e aggiudicato il lavoro, bene o servizio, ai sensi degli artt.173 e
331 del DPR 207/2010 “Regolamento di attuazione”, l’Istituto Scolastico provvederà alla
pubblicazione sul profilo del committente (sito internet dell’Istituto Scolastico) dell’avviso di
postinformazione a seguito dell’aggiudicazione.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
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Art. 8 – Procedimento di scelta del contraente
1. Il Dirigente Scolastico, con riferimento a lavori, bene o servizio acquisibile mediante la procedura
di cui all’art. 125 del D.Lgs 163/2006, (o alternativamente) di cui all’art. 34 del D.I. 44/2001,
provvede all’emanazione di una Determina per l’indizione della procedura.
2. Il DSGA procede, a seguito delle determina del DS, all’indagine di mercato per l’individuazione di
3 ovvero 5 operatori economici in funzione delle fasce di importi come stabilito dai commi 3, 4 e 5
dell’art 2.
3. Il DSGA deve procedere all’individuazione di 3 operatori anche in caso di affidamento in via
diretta; in tal caso il DS procede alla richiesta per le vie brevi, senza specifica determina.
4. Dopo che il DSGA ha individuato gli operatori economici idonei alla svolgimento del lavoro (o
alternativamente) del bene o servizio, il DS provvede ad inoltrare agli stessi contemporaneamente la
lettera di invito, contenete i seguenti elementi:
a. CIG ed eventualmente CUP del beneficiario (in caso di PON);
b. oggetto della prestazione, le relative caratteristiche tecniche e il suo importo massimo previsto, con
esclusione dell’IVA;
c. le garanzie richieste all’affidatario del contratto;
d. il termine di presentazione dell’offerta;
e. il periodo in giorni di validità delle offerte stesse;
f. indicazione del termine per l’esecuzione della prestazione;
g. il criterio di aggiudicazione prescelto (prezzo più basso o offerta economicamente più vantaggiosa
ex artt.82 e 83 del “Codice degli appalti”);
h. gli elementi di valutazione, nel caso si utilizzi il criterio dell’offerta economicamente più
vantaggioso;
i. l’eventuale clausola che preveda di non procedere all’aggiudicazione nel caso di presentazione di
un’unica offerta valida;
j. la misura delle penali, determinata in conformità delle disposizioni del codice e del presente
Regolamento;
k. l’obbligo per l’offerente di dichiarare nell’offerta di assumere a proprio carico tutti gli oneri
assicurativi e previdenziali di legge, di osservare le norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro e
di retribuzione dei lavoratori dipendenti, nonché di accettare condizioni contrattuali e penalità;
l. l’indicazione dei termini di pagamento;
m. i requisiti soggettivi richiesti all’operatore, e la richiesta allo stesso di rendere apposita
dichiarazione in merito al possesso dei requisiti soggettivi richiesti.
5. Se il criterio di aggiudicazione prescelto è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, si
procede, mediante determina del DS, alla nomina della Commissione Giudicatrice, ai sensi dell’art.84
del “Codice degli appalti” e i membri della commissione procedono alla valutazione delle offerte
tecniche, individuando, mediante apposito verbale, il miglior offerente.
6. Se invece il criterio di aggiudicazione prescelto è quello del prezzo più basso, il RUP procede alla
valutazione delle offerte tecniche pervenute.
7. In ambedue i casi è obbligatoria la compilazione di un prospetto comparativo che consenta,
attraverso l’uso di una griglia con i criteri stabiliti nella lettera di invito, l’individuazione
dell’aggiudicatario del servizio.
Art. 9 – Procedimento di aggiudicazione del contratto
1. Conclusa la procedura di scelta, il DS comunica l’aggiudicazione alla prima e seconda classificata
in graduatoria, disponendo per entrambe la presentazione, a riprova dei requisiti di partecipazione alla
procedura comparativa, della documentazione indicata nella domanda di partecipazione, entro 15
giorni dalla ricezione della richiesta. Il DSGA procede alla verifica dei suddetti requisiti.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
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2. L’Istituto Scolastico, decorsi 35 giorni dalla data dell’avvenuta individuazione del soggetto
aggiudicatario, provvede alla stipula del contratto, salvo nei casi di urgenza, come disciplinato dal
codice degli appalti (art.11, comma 6, in caso di non obbligo di pubblicazione del bando di gara) e nel
caso in cui pervenga una sola offerta o una sola offerta valida.
3. Il contratto deve contenete i seguenti elementi:
a. l’elenco dei lavori e delle somministrazioni,
b. i prezzi unitari per i lavori e per le somministrazioni a misura e l’importo di quelle a corpo,
c. le condizioni di esecuzione,
d. il termine di ultimazione dei lavori,
e. le modalità di pagamento,
f. le penalità in caso di ritardo e il diritto della stazione appaltante di risolvere in danno il contratto,
mediante semplice denuncia, per inadempimento del cottimista, ai sensi dell’art. 137 del codice;
g. le garanzie a carico dell’esecutore.
Art. 10 – Norma finale di salvaguardia
Per quanto non espressamente previsto nel presente provvedimento si rinvia alle disposizioni del
codice degli appalti pubblici e alle vigenti disposizioni nazionali e comunitarie in materia
Approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 27 novembre 2013 , delibera n° 79/7
SCHEMA DI RIFERIMENTO
Valore preventivamente
stimato, iva esclusa
Inferiore a € 5.000
Eccedente € 5.000 , ma inferiore
a € 40.000
Eccedente € 40.000 , ma
inferiore alla soglia comunitaria
attualmente vigente di € 130.000
Eccedente € 130.000
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Procedura di affidamento
Diretta, senza necessità di più
preventivi
Procedura di contrattazione ordinaria,
previa chiamata diretta di almeno tre
operatori economici ( 3 preventivi
Procedura previa consultazione di
almeno cinque operatori economici (
5 preventivi )
Integrale applicazione delle regole
del
Codice
Contratti
per
l’affidamento dei contratti di appalto
sopra la soglia comunitaria
Norma di riferimento
Art.34 D.I. 44/2001
Art.34 D.I. 44/2001
Art.125 d.lgs 163/2006
d.lgs 163/2006
121
CAPITOLO XIV- REGOLAMENTO INTERNO STIONE FONDO MINUTE SPESE
Art. 1 - Contenuto del regolamento
1. Il presente regolamento disciplina le modalità di utilizzo del fondo minute spese relative
all’acquisizione di beni e/o servizi occorrenti per il funzionamento dei servizi dell’istituzione
scolastica ai sensi dell’art. 17 del Decreto Interministeriale n. 44 del 1/2/2001.
Art. 2 Le competenze del Direttore SGA in ordine alla gestione del fondo minute spese
1. Le attività negoziali inerenti la gestione del fondo minute spese sono di competenza del Direttore
sga ai sensi dell’art. 32, 2° comma, del D.I. n. 44 del 2/1/2001. A tal fine, i compiti e gli adempimenti
cui è tenuto il Direttore sga per assicurare il regolare svolgimento dell’attività dell’istituzione
scolastica sono di seguito precisate:
provvede all’acquisto, alla conservazione e alla distribuzione presso i vari uffici del materiale
di cancelleria, stampati e materiali di minuto consumo;
all’esecuzione delle minute spese di funzionamento a carico del fondo minute spese con i
limiti e le modalità definite nei successivi articoli del presente regolamento;
all’acquisto, alla conservazione e alla distribuzione del materiale di pulizia;
alle spese postali, telegrafiche, per valori bollati;
gestisce gli abbonamenti a periodici e riviste di carattere tecnico ed amministrativo per
l’aggiornamento professionale del personale dipendente e l’abbonamento alla gazzetta
ufficiale.
Il Direttore sga provvede altresì alla riscossione di:
corrispettivi per la concessione in uso dei locali scolastici, le sale riunioni e palestra;
somme per spese contrattuali.
Art. 3 - Costituzione del fondo minute spese
1.L’ammontare del fondo minute spese è stabilito, per ciascun anno, nella misura pari a € 500,00.
2.Tale fondo all’inizio dell’esercizio finanziario è anticipato al Direttore sga, con mandato in partita di
giro, con imputazione all’aggregato A01, Funzionamento amministrativo generale, dal Dirigente
scolastico.
3.L’importo è riservato esclusivamente alle operazioni istituzionali previste dal presente regolamento.
Art. 4 - Utilizzo del fondo minute spese
1. A carico del fondo spese il Direttore sga può eseguire i pagamenti relativi alle seguenti spese:
- spese postali
- spese telegrafiche
- carte e valori bollati
- spese di registro e contrattuali
- abbonamenti a periodici e riviste di aggiornamento professionale
- abbonamento alla gazzetta ufficiale
- minute spese di funzionamento degli ufficio e di gestione del patrimonio dell’istituzione
scolastica
- imposte e tasse e altri diritti erariali
- minute spese di cancelleria
- minute spese per materiali di pulizia
- spese per piccole riparazioni e manutenzioni di mobili e di locali
- altre piccole spese di carattere occasionale che presuppongono l’urgenza il cui pagamento per
contanti si rende opportuno e conveniente.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
122
2. Il limite massimo di spesa è fissato in Euro 500,00 , con divieto di effettuare artificiose
separazioni di un’unica fornitura al fine di eludere la presente norma regolamentare. Non
soggiacciono a tale limite le spese per l’acquisto della gazzetta ufficiale, gli abbonamenti a
periodici e riviste, imposte e tasse, canoni.
3. Entro il predetto limite il Direttore sga provvede direttamente alla spesa, sotto la sua
responsabilità.
Tutte le altre spese, non specificate nel comma precedente, di competenza del Direttore sga, sono
considerate minute spese d’ufficio, ai fini della procedura di ordinazione e liquidazione, di cui all’art.
5 del presente regolamento, qualora singolarmente non siano superiori a 500,00 euro.
Art. 5 - Pagamento delle minute spese
1. I pagamenti delle minute spese, di cui all’articolo precedente, sono ordinati con buoni di pagamento
numerati progressivamente e firmati dal Direttore sga. Ogni buono deve contenere:
data di emissione
oggetto della spesa
la ditta fornitrice
importo della spesa
aggregato e l’impegno su cui la spesa dovrà essere contabilizzata
l’importo residuo sull’impegno
2. Ai buoni d pagamento devono essere allegate le note giustificative delle spese: fattura quietanzata,
scontrino fiscale, ricevuta di pagamento su c/c postale, vaglia postale, ricevuta di bonifico bancario
etc.
3. Laddove la spesa non sia documentata da fattura o ricevuta fiscale intestata all’istituzione
scolastica, ma solo da scontrino fiscale, il buono di pagamento dovrà essere sottoscritto dal creditore.
Art. 6 - Reintegro del fondo minute spese
1. Durante l’esercizio finanziario il fondo minute spese è reintegrabile previa presentazione al
Dirigente scolastico di una nota riassuntiva adeguatamente motivata di tutte le spese sostenute.
2. La reintegrazione, che può essere totale o parziale, avviene con mandati emessi all’ordine del
Direttore sga, e da questi debitamente quietanzati.
I mandati sono tratti sugli aggregati di pertinenza secondo la natura della spesa effettuata, (cioè al
funzionamento amministrativo didattico generale ed ai progetti cui si riferiscono le minute spese
sostenute ed i relativi codici dei conti o sottoconti del piano dei conti corrispondenti alle spese
effettuate).
3. La documentazione da allegare alla richiesta di reintegro potrà essere costituita da regolare fattura,
nota spese o qualsiasi documento in cui figuri l’importo pagato, la documentazione della ditta
fornitrice e la descrizione dell’oggetto.
4. Nell’eventualità che non possa essere agevole produrre documenti giustificativi della spesa, dovrà
essere emessa apposita dichiarazione sottoscritta in cui sia specificata la natura della spesa e l’importo
pagato. Il ricorso a tale procedura deve essere limitato e circoscritto ad importi non rilevanti e
comunque non superiori a Euro 500,00.
Quando la somma è prossima ad esaurirsi, il Direttore deve presentare al Dirigente scolastico una nota
riassuntiva adeguatamente motivata di tutte le spese sostenute, al fine di ottenere l’autorizzazione al
rimborso, mediante emissione di singoli mandati a suo favore imputati all’attività e/o progetto cui si
riferiscono le minute spese sostenute ed i relativi codici dei conti o sottoconti del piano dei conti
corrispondenti alle spese effettuate.
Art. 7 - Le scritture economati
1. La registrazione dei reintegri e delle spese sostenute è effettuata su un apposito giornale di cassa
numerato e vidimato dal Dirigente scolastico.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
123
2. A tal fine il Direttore sga deve nel registro delle minute spese contabilizzare cronologicamente
tutte le operazioni di cassa eseguite.
3. Nella registrazione va specificato il progetto e/o attività al quale la spesa si riferisce e il conto o
sottoconto collegato.
Art. 8 - Chiusura del fondo minute spese
Alla chiusura dell’esercizio, la somma messa a disposizione del Direttore sga, rimasta inutilizzata,
deve essere a cura dello stesso, con una reversale, versata in conto partite di giro delle entrate
assegnandola all’aggregato A01 Funzionamento amministrativo generale.
Art. 9 – Controlli
1. Il servizio relativo alla gestione del fondo minute è soggetto a verifiche dell’organo di revisione
per cui il Direttore sga deve tenere sempre aggiornata la situazione di cassa con la relativa
documentazione.
2. Verifiche di cassa possono essere anche disposte in qualsiasi momento dal Dirigente scolastico.
Art. 10 - Altre disposizioni
E’ vietato al Direttore sga di ricevere in custodia denaro, oggetti e valori di proprietà privata. Gli
oggetti e valori di proprietà dell’istituzione scolastica o pervenuti in possesso della medesima, che si
ritenga di affidare alla custodia del Direttore sga, sono da questi ricevuti su ordine scritto
dell’istituzione stessa.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
124
CAPITOLO XV- NORME FINALI E TRANSITORIE
Art. 1 MODIFICHE.
Eventuali modifiche o sostituzioni del presente Regolamento dovranno essere presentate, in un
progetto redatto in articoli, da almeno un terzo dei componenti il Consiglio d’Istituto ed approvate a
maggioranza di due terzi, previa consultazione degli studenti.
Art. 2 - ENTRATA IN VIGORE.
1. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio d’Istituto in data 27 settembre 2013
e portato a conoscenza dei soggetti interessati mediante affissione all’Albo generale d’Istituto,
entrerà in vigore in data
2. Ha efficacia provvisoria fino alla fine dell’anno scolastico in corso, al fine di valutarne la
rispondenza alle esigenze dell’Istituto ed è passibile di eventuali modifiche.
3. Quanto non previsto dal presente Regolamento resta disciplinato dalle norme vigenti in materia.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
125
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
TERMINI DEL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
(art. 1 – commi 1 e 2 D.P.R. 249/98)
La scuola è il luogo di promozione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari
dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, alla
realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno.
QUESTO ISTITUTO, IN PIENA SINTONIA CON QUANTO STABILITO DAL REGOLAMENTO
DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
PROPONE
il seguente Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa
diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
126
LA SCUOLA
Al fine di assicurare percorsi di apprendimento che siano di tangibile soddisfazione di diritto allo
studio
SI IMPEGNA NEI CONFRONTI DELL’ALUNNO A:




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
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
garantire un ambiente scolastico pulito, accogliente, sicuro;
esplicitare le norme che regolano la vita scolastica;
garantire il diritto allo studio in tutte le sue espressioni;
creare un clima favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo didattico di qualità;
favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di
accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura;
incoraggiare, gratificando, il processo di formazione di ciascuno;
dialogare con gli alunni in modo equilibrato e diretto al convincimento e al superamento di
problemi personali e di apprendimento;
eludere e/o arginare atti di bullismo, soprattutto se diretti verso alunni diversamente abili o
indifesi;
agevolare e favorire momenti di ascolto e di dialogo;
rispettare i tempi e i ritmi dell’apprendimento;
prevenire e/o ridurre al massimo la dispersione scolastica promuovendo motivazioni
all’apprendere;
favorire l’acquisizione ed il consolidamento di abilità cognitive e culturali che riconoscano la
rielaborazione dell’esperienza personale;
esporre gli obiettivi didattici ed educativi del proprio curricolo;
esplicitare le strategie didattiche, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione;
assicurare una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di
autovalutazione che conduca l’alunno a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a
migliorare il proprio rendimento;
concordare, nell’ambito del Consiglio di classe, i tempi di svolgimento delle verifiche scritte e
delle interrogazioni;
far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con autonomia
e sicurezza, i nuovi apprendimenti.
GLI ALUNNI
Al fine di essere interpreti della loro crescita culturale e umana
SI IMPEGNANO NEI CONFRONTI DELLA SCUOLA A:
 arrivare a scuola puntuali e portare tutto l’occorrente per le lezioni;
 frequentare con assiduità e impegnarsi nello studio in modo costante e metodico;
 collaborare con gli insegnanti per mantenere in classe un clima favorevole al dialogo e
all’apprendimento;
 avere un comportamento improntato al rispetto delle persone e dei beni comuni come norma
fondamentale di educazione e di civiltà;
 avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale A.T.A e dei loro
compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi;
 non portare in classe denaro o oggetti personali di valore, consapevoli che la scuola non è
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
127
responsabile del loro smarrimento o deterioramento;
 non fumare nei locali della scuola e rispettare le elementari norme igieniche nell’uso dei
bagni;
 rispettare i beni collettivi mantenendo l’ordine e la pulizia dei locali che lo ospitano,
consapevoli che sono tenuti a risarcire danni volontariamente arrecati ai locali della scuola o al
materiale didattico;
 rispettare le norme di sicurezza, adottando un comportamento corretto e adeguato alle diverse
situazioni;
 nell’arco dell’orario delle lezioni, avere il telefono cellulare e qualsiasi strumento elettronico
spenti e tenuti in cartella;
 far controfirmare dai genitori (o dagli esercenti la patria potestà), le comunicazioni del
Dirigente Scolastico e dei docenti;
 rispettare, scrupolosamente, durante le visite guidate, i viaggi di istruzione e i soggiorni studio
le direttive dei docenti.
I GENITORI
Per una proficua collaborazione scuola-famiglia
SI IMPEGNANO AD ASSICURARE:
 la partecipazione agli incontri periodici scuola-famiglia al fine di instaurare un dialogo
costruttivo con i docenti;
 il rispetto delle scelte educative e didattiche condivise;
 il controllo quotidiano delle assenze, degli ingressi posticipati e delle uscite anticipate;
 il controllo dell’impegno scolastico a domicilio e del profitto scolastico;
 la presa visione delle comunicazioni del Dirigente Scolastico e dei docenti;
 il risarcimento dei danni arrecati ai locali della scuola e al materiale didattico per atti di
vandalismo;
 la segnalazione alla scuola di eventuali problemi di salute al fine di favorire, all’occorrenza,
interventi tempestivi, efficienti ed efficaci;
 la puntualità negli adempimenti burocratici richiesti dall’Ufficio didattico della scuola
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
128
REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
I Dipartimenti hanno lo scopo di:




Individuare e raggiungere gli obiettivi trasversali agli assi culturali
acquisire una dimensione più operativa, flessibile e dinamica
realizzare le fasi istruttorie di procedure complesse
valorizzare le competenze specifiche dei docenti
La loro istituzione assume una valenza strategica per valorizzare non solo la dimensione collegiale e
cooperativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di insegnamentoapprendimento, ma anche la loro professionalità.
Essi costituiscono la partizione del Collegio dei Docenti e si articolano per aree disciplinari, al fine
di dare sostegno alla didattica e alla progettazione formativa.
Quale articolazione funzionale del C. D. hanno il compito di vagliare e recepire gli indirizzi espressi
dal CTS per assicurare la coerenza delle programmazioni dei CdC con la progettazione d’istituto.
I Dipartimenti sono una sede deputata alla ricerca, alle scelte didattico – metodologiche e
all’ampliamento della comunicazione in merito ai saperi disciplinari, curano la diffusione interna
della documentazione educativa, allo scopo di favorire scambi di informazioni, di esperienze e di
materiali didattici con il compito di concordare scelte comuni e condivise circa il valore formativo
delle proposte didattiche
Sono il luogo di confronto tra insegnanti dell’area disciplinare in merito alla programmazione
didattica, alla scelta dei libri di testo e sussidi didattici ecc. nel rispetto della libertà di insegnamento
e della normativa vigente.
A questo proposito le singole discipline non afferiscono necessariamente ad una singola area
culturale, secondo uno schema rigido e prefissato, ma in una prospettiva di didattica flessibile e
onnicomprensiva, possono collocarsi in diversi ambiti, a seconda del contesto di indirizzo, del
curricolo, del percorso modulare.
I lavori vengono coordinati da un docente nominato dal Dirigente scolastico, sentito il Collegio dei
docenti.
Art. 1 Composizione
I Dipartimenti sono composti dai docenti, raggruppati per assi culturali o aree disciplinari, che
rappresentano le varie discipline trasversalmente e ne indirizzano e sistematizzano le finalità
nei diversi corsi di studio.
La loro composizione potrà essere modificata tenendo conto delle varie esigenze e realtà,
nonché dei diversi progetti posti in essere dall’istituzione scolastica.
I responsabili dei Dipartimenti si dovranno incontrare una volta l’anno per programmare le
attività da svolgere nelle riunioni.
Art. 2 Compiti del Dipartimento
k) accoglie e rielabora le indicazioni e le proposte del CTS e interagisce con tale organismo,
in modo da contribuire a fornire agli studenti competenze culturali di base più ampie e
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
129
l)
m)
n)
o)
p)
q)
r)
s)
t)
u)
v)
w)
più rispondenti alle esigenze espresse dal mondo produttivo e del lavoro per l’attuazione
della cittadinanza attiva
promuove strategie didattiche condivise e valorizza l’azione di progettazione dei docenti,
nella ricerca educativa e didattica, che programmano le loro attività sulla base degli
obiettivi indicati nel POF
definisce il valore formativo dell’area disciplinare per assi culturali
individua le conoscenze, le abilità e le competenze in uscita rispettivamente nel primo,
secondo biennio e quinto anno, tenuto conto della specificità degli indirizzi
definisce gli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze
indica le linee guida delle programmazioni didattiche di classe e dei singoli docenti
attraverso moduli integrati
raccorda l’area d’istruzione generale e l’area d’indirizzo in funzione del profilo in uscita;
concorda e adotta nuove strategie di insegnamento secondo una didattica laboratoriale
sulla base della ricerca-azione del gruppo e mediante l’alternanza scuola/lavoro
definisce i criteri della valutazione per competenze (alla luce proposte del gruppo della
valutazione)
progetta e coordina lo svolgimento di prove di verifica disciplinari delle comuni: in
ingresso e in uscita per il 1° e il 2° biennio
progetta interventi di recupero e sostegno didattico
propone l’adozione di libri di testo, di sussidi e dei materiali didattici
propone percorsi formativi per una didattica disciplinare orientativa
n) propone percorsi di autoaggiornamento, aggiornamento, formazione
Art. 3
Funzionamento del dipartimento
Le riunioni dipartimentali si svolgono almeno in 4 momenti dell’anno scolastico:
1^ riunione per ASSI CULTURALI (prima dell’inizio delle attività didattiche e successivamente
all’incontro dei responsabili dei dipartimenti per programmare le attività da svolgere nelle
riunioni).
-
-
definire gli obiettivi partendo dall’analisi delle competenze per approdare alla
individuazione delle abilità e delle conoscenze (1° biennio, 2° biennio e 5° anno settore
economico e tecnologico)
definire gli obiettivi partendo dalla individuazione delle conoscenze per approdare alle
competenze (settore linguistico)
definire i livelli di apprendimento in base al profilo professionale
progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni in ingresso
e di prove di verifica di competenza in uscita per il primo Biennio
individuare compiti in base alle specifiche competenze dei docenti: organizzative,
informatiche, giuridiche, ecc. al fine di valorizzare le singole professionalità
2^ riunione PER AMBITI DISCIPLINARI (inizio attività didattiche):
-
-
operare le scelte didattiche che, in base all’analisi delle macroaree, definiscono le singole
competenze delle varie discipline proponendo percorsi formativi per una didattica
disciplinare orientativa (elaborazione moduli integrati)
proporre percorsi di autoaggiornamento / aggiornamento, formazione (anche alla luce delle
attività progettuali deliberate).
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
130
3^ riunione
individuali):
-
per ASSI CULTURALI (prima delle programmazioni dei CdC e di quelle
analizzare le proposte dei moduli integrati interdisciplinari prodotti dai docenti
individuare le tipologie di prove e/o di attività adeguate alla verifica delle singole
competenze
creare un archivio ed una banca dati di proposte didattiche integrate fruibile dai docenti
progettare interventi di recupero e sostegno didattico
4^ riunione per ASSI CULTURALI (presumibilmente marzo):
-
revisionare le programmazioni didattiche/moduli integrati
effettuare il monitoraggio sullo sviluppo dei percorsi formativi
proporre l’adozione di libri di testo , di sussidi e dei materiali didattici
individuare e analizzare i livelli di apprendimento in base al profilo professionale
Le sedute vengono verbalizzate; il verbale, una volta approvato e firmato dal coordinatore, viene
inviato al Dirigente Scolastico e successivamente pubblicato sul sito dell’istituto.
Art. 4 Compiti del coordinatore
h) d'intesa con il Dirigente scolastico presiede le riunioni del Dipartimento programmate dal
Piano annuale delle attività
i) programma le attività da svolgere nelle riunioni
j) nomina il segretario che provvederà alla verbalizzazione della seduta
k) suddivide, ove lo ritenga necessario, il gruppo di lavoro dipartimentale in sottogruppi
l) raccoglie la documentazione prodotta dal Dipartimento consegnandone copia al Dirigente
Scolastico e mettendola a disposizione di tutti i docenti
m) è punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di
ciascun docente, garante del funzionamento, della correttezza e della trasparenza del
dipartimento;
n) su propria iniziativa o su richiesta motivata espressa dalla maggioranza dei docenti del
dipartimento, può richiederne la convocazione
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
131
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“L E O P O L D O
[email protected]
P I R E L L I ”
sito web www.leopoldopirelli.it
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
ATTO COSTITUTIVO E STATUTO
PREMESSA
L’I.I.S. Leopoldo Pirelli, in persona del suo legale rappresentante pro-tempore Dirigente Scolastico
prof. Flavia De Vincenzi,
CONSIDERATO quanto delineato nel documento del MIUR del 4 agosto 2009 “linee guida
per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole di primo
e secondo grado”;
VISTA
la delibera n. 8 del Collegio docenti del 09\09\09 e la delibera n53\6
del Consiglio d’ Istituto del 30\10\09 con la quale si è adottato il Piano
dell’offerta formativa ;
VISTA
la delibera n. 18 del Collegio dei docenti del08\10\09 con la quale si è
approvata la costituzione del Centro Scolastico Sportivo
Principi ispiratori
Intraprendere azioni volte a migliorare la qualità del servizio inerente alle attività motorie, fisiche e
sportive nella scuola che, soprattutto a seguito dell’introduzione dell’autonomia, è sempre più
primario punto di riferimento per la famiglia e per la società; il tempo che il giovane trascorre
all’interno dell’istituzione scolastica è determinante per lo sviluppo delle sue capacità e potenzialità.
E’ ormai unanimemente riconosciuto che lo sport è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i
giovani ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva, sociale, oltre che
fisica. Lo sport, infatti, richiede alla persona di mettersi in gioco in modo totale e lo stimola a trovare
gli strumenti e le strategie per affrontare e superare le proprie difficoltà.
Allo sport scolastico pomeridiano l’Istituto di Istruzione Superiore affida il compito di sviluppare una
nuova cultura sportiva e di contribuire ad aumentare il senso civico degli alunni, a migliorare
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
132
l’aggregazione, l’integrazione e la socializzazione e, non da ultimo, a ridurre le distanze che ancora
esistono tra lo sport maschile e lo sport femminile.
L’attività sportiva pomeridiana si concretizza come momento di verifica in itinere di un lavoro svolto
con continuità dai docenti di educazione fisica nelle ore curricolari. Questa continuità è perseguita
tendenzialmente nei confronti di tutti gli alunni, compresi quelli con disabilità, nei confronti dei quali
va anzi posta una particolare attenzione in ragione del notevole contributo che l’attività sportiva può
portare ad una piena integrazione scolastica degli stessi nonché alla loro crescita umana.
Lo sport pomeridiano, organizzato all’interno dell’Istituto Superiore consente anche di realizzare
efficaci interazioni con gli enti territoriali e gli organismi sportivi operanti sul territorio con i quali,
nel rispetto dei reciproci fini istituzionali, si attua una sinergia attraverso una complementarità
organizzativa e finanziaria.
Nell’avviamento alla pratica sportiva delle studentesse e degli studenti tutte le discipline hanno pari
dignità, senza scelte precostituite imposte dall’alto.
La presenza dello sport pomeridiano nell’ Istituto Superiore è la naturale conseguenza della libera
scelta delle varie discipline da parte degli alunni, supportata dall’attenta azione di orientamento svolta
dai docenti di educazione fisica, sulla base delle esperienze pregresse, per la rilevazione delle
attitudini e delle vocazioni dei singoli alunni.
Le scelte operate nell’Istituto trovano legittima collocazione nel Piano dell’Offerta Formativa,
essendo la pratica sportiva elemento costitutivo del complessivo processo educativo e non momento
accessorio privo di respiro interdisciplinare
.
Articolo 1
Le ore di insegnamento curricolari di educazione fisica, motoria e sportiva assolvono la funzione di
fornire a tutti la preparazione di base e di far emergere propensioni, vocazioni e attitudini dei singoli
alunni.
Il naturale completamento della specifica disciplina è affidato alle attività aggiuntive di avviamento
alla pratica sportiva, fino a un massimo di sei ore settimanali.
Tale istituto, tradizionalmente facente parte dello stato giuridico dei docenti di educazione fisica e
recepito dall’articolo 87 del vigente Contratto Nazionale di Lavoro del comparto scuola, costituisce lo
strumento indispensabile per la realizzazione delle finalità esplicitate nella premessa.
Articolo 2
Viene pertanto istituito il Centro Sportivo Scolastico struttura organizzata all’interno della scuola,
finalizzata all’organizzazione dell’attività sportiva scolastica, il cui regolamento viene allegato al
presente atto.
Articolo 3
Compiti del C.S.S. dell’Istituto di Istruzione Superiore “Leopoldo Pirelli “- Roma
Programmare e organizzare iniziative e attività coerenti con le finalità e gli obiettivi stabiliti a livello
nazionale, in funzione della realtà e delle risorse dell’Istituto.
Articolo 4
Soggetti del C.S.S. dell’Istituto di Istruzione Superiore “Leopoldo Pirelli “- Roma
Il Dirigente scolastico è il Presidente del CSS. Nell’esercizio delle proprie prerogative nomina il
docente di educazione fisica coordinatore del CSS (denominato da qui in poi come Responsabile).
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
133
Il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi, nell’esercizio delle sue funzioni, gestisce gli aspetti
amministrativo- finanziari delle attività del CSS.
I docenti di educazione fisica in servizio presso l’Istituto fanno parte del direttivo tecnicoorganizzativo e vengono coordinati dal docente Responsabile nominato dal Dirigente Scolastico.
Un genitore rappresentante nel Consiglio di Istituto può essere nominato a far parte del CSS.
Gli alunni del Comitato Tecnico Sportivo hanno funzione di rappresentanza. Sono nominati dal
docente Responsabile in relazione alle loro competenze motorie e sportive.
Le attività proposte sono approvate dai competenti Organi Collegiali e inserite nel Piano dell’Offerta
Formativa, costituendo così parte integrante dello stesso.
Il Responsabile del C.S.S., in collaborazione con i colleghi di Educazione fisica, realizza un progetto
didattico-sportivo, denominato “SPORT E BEN…ESSERE”, relativo a tutte le iniziative proposte agli
studenti, quantificando anche gli oneri finanziari necessari per avanzare la richiesta di accesso ai fondi
relativi all’avviamento alla pratica sportiva.
Gli alunni manifestano la loro libera volontà di aderire alle attività proposte indicando le discipline
sportive che intendono praticare nell’apposito modulo di iscrizione predisposto dal docente
Responsabile,unitamente alla funzione strumentale per il POF.
L’adesione alle attività rende gli alunni soggetti dell’associazione.
Il Dirigente Scolastico
Flavia De Vincenzi
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
134
REGOLAMENTO CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
Il Capo d’Istituto
Vista la nota Ministeriale n° 14503 del 3/09/2009
Visto l’Atto Costitutivo del Centro Sportivo Scolastico deliberato dal Collegio Docenti in data
08/10/2009
Emana il seguente regolamento.
Articolo 1
Il Centro Sportivo Scolastico è aperto a tutti gli alunni frequentanti l’istituto di Istruzione Superiore
Leopoldo Pirelli. Le attività proposte dal Centro avranno inizio nel mese di novembre.
Articolo 2
Le discipline sportive praticate nei corsi e/o i Tornei interni organizzati dal C.S.S. dovranno essere
scelte in base al gradimento espresso dagli studenti . Tutte le discipline avranno pari dignità.
Articolo 3
Il C.S.S. si propone di realizzare interazioni con gli enti territoriali e gli organismi sportivi operanti
sul territorio nel rispetto dei reciproci fini istituzionali. Il C.S.S. non si contrappone , né tantomeno si
sostituisce, ad essi ma favorirà l’instaurarsi di sinergie compartecipative onde poter ottimizzare
l’utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie.
Articolo 4
L’attività svolta nel C.S.S. non sarà finalizzata solo alla partecipazione ai G.S.S. ma dovrà assumere
carattere di approfondimento delle discipline praticate e momento di crescita sotto il profilo umano e
dell’integrazione sociale. Inoltre, dovrà favorire lo sviluppo di una corretta cultura sportiva.
Articolo 5
Le attività di avviamento alla pratica sportiva sono registrate e documentano dal docente di
educazione fisica coinvolto, in apposito registro sul quale è annotata anche la frequenza degli alunni.
Tutte le attività sono monitorate e rendicontate dal Dirigente Scolastico.
Articolo 6
Per gli alunni minorenni la partecipazione alle attività viene autorizzata , su apposito modulo , dai
genitori o da chi ne fa le veci. Gli alunni maggiorenni possono firmare l’apposito modulo di
autorizzazione.
Articolo 7
E’ richiesto agli alunni il certificato medico di idoneità alla attività sportiva non agonistica, fornito
gratuitamente dal proprio medico su presentazione del modulo predisposto dalla scuola.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
135
Articolo 8
Le attività si svolgeranno nell’orario pomeridiano. Il calendario delle attività viene predisposto dal
docente interessato in accordo con gli alunni e con la Funzione strumentale del POF,tenuto conto
anche di eventuali altri impegni scolastici pomeridiani e viene reso pubblico con pubblicazione sul
sito della scuola.
Articolo 9
Gli studenti che faranno richiesta di adesione alle attività proposte dal C.S.S. avranno il diritto/dovere
di frequentare i corsi e/o i Tornei nel rispetto degli orari e dell’impegno assunto verso se stessi e gli
altri.
Articolo 10
Gli studenti che non frequenteranno i corsi e/o i Tornei per i 2/3 delle ore previste non avranno diritto
al “credito scolastico” previsto dal progetto.
Articolo 11
Considerate le finalità perseguite dal C.S.S., ed espresse nel precedente art. 4 , non saranno tollerati
comportamenti che possano pregiudicare una corretta integrazione sociale pena l’allontanamento dal
corso e/o torneo interessato.
Articolo 12
Coloro che si renderanno responsabili di danneggiamenti alle strutture dell’impianto sportivo
(palestra) e/o agli attrezzi utilizzati saranno sanzionati come previsto dall’art. 13 del Regolamento
d’Istituto.
Il Dirigente Scolastico
Flavia De Vincenzi
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
136
VOTO DI CONDOTTA
Decreto ministeriale n. 5
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Roma, lì 16 gennaio 2009
IL MINISTRO
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, Regolamento recante lo
Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, Regolamento recante norme
in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n.
59 e in particolare l’articolo 14, commi 1 e 2;
VISTO il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, recante la definizione delle norme generali
relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione a norma dell’articolo 1 della legge 28
marzo 2003, n. 53, e in particolare l’art. 11, commi 1, 2, 3;
VISTO il decreto legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito con modificazioni dalla legge n.
176/2007, recante disposizioni urgenti per assicurare l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2007/2008,
e in particolare l’art. 1, comma 4;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 21 novembre 2007, n. 235, Regolamento recante
modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249,
concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria;
VISTA la nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 avente per oggetto: DPR. n. 235 del 21 novembre
2007 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24
giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria;
VISTO il decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre
2008, n. 169 che, all’art. 1, istituisce nella scuola l’insegnamento Cittadinanza e Costituzione, e
all’art. 2 introduce la valutazione del comportamento degli studenti nelle scuole secondarie di primo e
di secondo grado;
CONSIDERATO che il comma 3 dell’art. 2 del predetto decreto legge n. 137/2008, convertito dalla
legge n. 169/2008, stabilisce che con apposito Decreto il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca individua i criteri di valutazione del comportamento degli studenti inferiore alla
sufficienza, vale a dire inferiore a 6/10, nonché ulteriori modalità applicative della nuova tipologia di
valutazione;
TENUTO CONTO dei fenomeni di violenza, di bullismo e di offesa alla dignità e al rispetto della
persona, che si verificano in maniera purtroppo ricorrente anche nelle istituzioni scolastiche e che
richiedono corresponsabilità educativa tra scuola, genitori e territorio, nonché l’elaborazione ed il
rispetto di norme condivise;
CONSIDERATO che l’acquisizione, da parte dei giovani, di una compiuta e consapevole cultura dei
valori della cittadinanza e della convivenza civile si esprime soprattutto nella pratica di
comportamenti coerenti, maturi e responsabili all’interno della comunità di appartenenza;
RAVVISATA l’urgenza di rendere più avvertita e partecipata nelle giovani generazioni la sensibilità
verso una piena consapevolezza dei propri diritti e doveri scolastici;
RITENUTO, altresì, che le scuole secondarie di I e II grado, nell’esercizio della loro funzione
educativa e formativa, che integra e sostiene l’azione educativa dei genitori, debbano poter disporre
anche di strumenti di valutazione del comportamento degli studenti;
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
137
DECRETA
Articolo 1
Finalità della valutazione del comportamento degli studenti
1. La valutazione del comportamento degli studenti di cui all’art. 2 del decreto legge 1 settembre
2008, n. 137, convertito, con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, risponde alle seguenti
prioritarie finalità: -accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico
riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; -verificare la capacità
di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità
scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo
stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle
libertà degli altri; -dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. 2. La
valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o
reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui
personalità, da parte degli studenti.
Articolo 2
Caratteristiche ed effetti della valutazione del comportamento
1. La valutazione del comportamento degli studenti nella scuola secondaria di primo grado e nella
scuola secondaria di secondo grado è espressa in decimi.
2. La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il periodo di
permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo
posti in essere al di fuori di essa. La valutazione in questione viene espressa collegialmente dal
Consiglio di classe ai sensi della normativa vigente e, a partire dall’anno scolastico 2008-2009,
concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello
studente.
3. In attuazione di quanto disposto dall’art. 2 comma 3 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137,
convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, la valutazione del comportamento inferiore alla
sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non
ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di
studi.
4. La votazione insufficiente di cui al comma 3 del presente articolo può essere attribuita dal
Consiglio di classe soltanto in presenza di comportamenti di particolare ed oggettiva gravità, secondo
i criteri e le indicazioni di cui al successivo
Articolo 3
Criteri e modalità applicative
della valutazione del comportamento
1. Ai fini della valutazione del comportamento dello studente, il Consiglio di classe tiene conto
dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell’anno.
2. La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo
episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale
dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa
ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe
tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel
corso dell’anno, in relazione alle finalità di cui all’articolo 1 del presente decreto.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
138
Articolo 4
Criteri ed indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente
1. Premessa la scrupolosa osservanza di quanto previsto dall’articolo 3, la valutazione insufficiente
del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato
giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità
riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti - D.P.R.
249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio
2008 - nonché i regolamenti di istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino
l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici
giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto).
2. L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in sede di scrutinio
finale, ferma restando l‘autonomia della funzione docente anche in materia di valutazione del
comportamento, presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato che lo studente:
a. nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui al
comma precedente;
b. successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal
sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel
comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di
crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1 del presente
Decreto.
3. Il particolare rilievo che una valutazione di insufficienza del comportamento assume nella carriera
scolastica dell’allievo richiede che la valutazione stessa sia sempre adeguatamente motivata e
verbalizzata in sede di effettuazione dei Consigli di classe sia ordinari che straordinari e soprattutto in
sede di scrutinio intermedio e finale.
4. In considerazione del rilevante valore formativo di ogni valutazione scolastica e pertanto anche di
quella relativa al comportamento, le scuole sono tenute a curare con particolare attenzione sia
l’elaborazione del Patto educativo di corresponsabilità, sia l’informazione tempestiva e il
coinvolgimento attivo delle famiglie in merito alla condotta dei propri figli.
Articolo 5
Autonomia scolastica
1. Ciascuna istituzione scolastica autonoma, nel rispetto dei principi e dei criteri di carattere generale
previsti dal presente Decreto e dalla normativa vigente, può determinare, in sede di redazione del
Piano dell’Offerta formativa, ulteriori criteri e iniziative finalizzate alla prevenzione, tenendo conto di
quanto previsto dal Regolamento di istituto, dal Patto educativo di corresponsabilità e dalle specifiche
esigenze della comunità scolastica e del territorio.
IL MINISTRO
Mariastella Gelmini
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
139
GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Il voto di condotta è attribuito dal Consiglio di Classe in base agli INDICATORI sotto descritti per ogni fascia
di VALUTAZIONE che comunque non concorrono contemporaneamente
VOTO MOTIVAZIONE
9
8
7
6
Non si è ammessi alla
classe successiva
né all’Esame di Stato
Da
5a1
Area dell’eccellenza
10
Ha tenuto un comportamento eccellente, per rispetto del Regolamento scolastico, responsabilità e
correttezza
Ha partecipato in modo critico e costruttivo alle varie attività di classe e/o di Istituto valorizzando
le proprie capacità
Ha mostrato sensibilità e attenzione per i compagni divenendo un leader positivo, un elemento
esemplare e trainante del gruppo classe
Ha conseguito riconoscimenti, lodi ed encomi nelle attività intraprese
Ha tenuto un comportamento corretto e irreprensibile
Ha mostrato rispetto per tutti coloro che operano nella scuola, per gli spazi, le attrezzature e i beni
comuni
Ha mostrato puntualità e regolarità nella frequenza
Ha partecipato e si è reso disponibile a collaborare con insegnanti e compagni per il
raggiungimento degli obiettivi formativi, mostrando senso di appartenenza alla comunità
scolastica
Ha partecipato a numerose attività extra-scolastiche d’Istituto con esiti lusinghieri
Ha tenuto un comportamento corretto e responsabile
Ha frequentato le lezioni in modo assiduo
Ha partecipato alle attività del gruppo classe con un impegno costante
Ha partecipato volentieri alle attività extra-scolastiche d’Istituto
Ha tenuto un comportamento sostanzialmente corretto
Ha fatto registrare qualche assenze e qualche ritardo non sempre giustificati da reali motivazioni
Ha partecipato alle attività del gruppo classe
Ha riportato alcune ammonizioni verbali e note sul Registro di classe
Ha più volte violato il Regolamento d’Istituto
Ha assunto comportamenti non sempre corretti nei confronti dei compagni, dei docenti e del
personale ATA
Ha fatto registrare assenze e ritardi ripetuti
Si è allontanato qualche volta dalla classe, anche senza autorizzazione
Ha parcheggiato all’interno dell’Istituto
Ha trasgredito le norme antifumo
Ha tenuto un comportamento non sempre corretto durante le visite e i viaggi d’istruzione
È stato sospeso per un periodo inferiore o uguale a 15 giorni
Ha riportato frequenti ammonizioni verbali e diverse note sul Registro di classe
Ha commesso reati violando la dignità ed il rispetto della persona umana
Ha commesso reati che hanno determinato una reale situazione di pericolo per l’incolumità delle
persone
Ha commesso atti perseguibili penalmente e sanzionabili, compresa l’occupazione non
autorizzata degli spazi pubblici
Ha intenzionalmente arrecato danni fisici a persone e/o danni materiali gravi alle attrezzature
scolastiche
È stato sospeso con allontanamento dalla Scuola per un periodo superiore a 15 giorni
È stato costretto a pagare dei risarcimenti economici e/o a riparare i danni provocati
Questo elenco non può essere esaustivo nella descrizione dei comportamenti sanzionabili ma qualunque
comportamento contrario alla convivenza civile e ai doveri dello studente sarà sanzionato, commisurando la
gravità dell’infrazione a quelle sopra indicate.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
140
REGOLAMENTO RECANTE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI
al D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249, concernente lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della
scuola secondaria (in vigore dal 2/1/2008)
(in G.U. n. 293 del 18 dicembre 2007)
Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno
1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria.
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto l'articolo 87, quinto comma, della Costituzione;
Visto l'articolo 328 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione,
relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297;
Visto l'articolo 21, commi 1, 2 e 13, della legge 15 marzo 1997, n. 59;
Vista la legge 27 maggio 1991, n. 176, di ratifica della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a
New York il 20 novembre 1989;
Visti gli articoli 104, 105 e 106 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti o
sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309;
Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
Visto l'articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n. 40;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, e successive modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria;
Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Visto il parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, espresso nell'Adunanza del 25 luglio
2007;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi
nell'Adunanza del 17 settembre 2007;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 12 ottobre 2007;
Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;
EMANA
IL SEGUENTE REGOLAMENTO
Art. 1
Modifiche all'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249
1. L'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è sostituito dal
seguente:
"Art. 4 (Disciplina).
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano
mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei
rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
141
relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di
seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al
recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della
comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari
senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare
connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al
principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse
tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle
conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività
in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono
adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici
giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato
conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in
caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con
lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove
necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di
recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella
comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano
stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per
l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata
dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di
pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.
9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave,
o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove
non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella
comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità
scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del
corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico.
9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa
verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare
sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
142
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla
famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo
studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla
commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.”.
Art. 2
Modifiche all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249
1. L'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è sostituito dal
seguente:
"Art. 5 (Impugnazioni).
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro
quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno
alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa
parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori
nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un
docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante
eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di
primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico.
2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria
superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in
merito all'applicazione del presente regolamento.
3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via
definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia
interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti.
La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la
scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte
provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità
scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato.
Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.
4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei
regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della
documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o
all'Amministrazione.
5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza
del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia
rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere
indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4,
della legge 7 agosto 1990, n. 241.
6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di
designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale
al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso.
7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.”.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
143
Art. 3
Patto educativo di corresponsabilità e giornata della scuola
1. Dopo l'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è inserito il
seguente:
"Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità).
1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da
parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in
maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,
studenti e famiglie.
2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e
revisione condivisa, del patto di cui al comma 1.
3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione
scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi
studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del
piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità”.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti
normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
Dato a Roma, addì 21 novembre 2007
NAPOLITANO
Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Fioroni, Ministro della pubblica istruzione
Visto, il Guardasigilli: Mastella
Registrato alla Corte dei Conti il 7 dicembre 2007 Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri
dei servizi alla persona e dei beni culturali, registro n. 7, foglio n. 129
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
144
CIRCOLARE SULL’OBBLIGO DI VIGILANZA SUGLI ALUNNI
COMUNICAZIONE AI DOCENTI N. 139
COMUNICAZIONE AL PERSONALE ATA N. 76
COMUNICAZIONE AL D.S.G.A.
Oggetto : Obbligo di vigilanza sugli alunni.
Si ribadisce ai destinatari della presente, come peraltro già indicato nelle precedenti Circolari
di pari oggetto, che la vigilanza sugli alunni costituisce un preciso obbligo di servizio previsto dalla
vigente normativa in materia .
1. Vigilanza durante lo svolgimento dell'attività didattica
Fa parte degli obblighi di servizio imposti agli insegnanti quello di vigilare sugli allievi
accogliendoli all'entrata, vigilando durante tutto l'orario scolastico ed assistendoli all'uscita dalla
scuola.
La Corte dei Conti, sez. III, 19.2.1994, n. 1623, ha ritenuto, inoltre, che l'obbligo della vigilanza
abbia rilievo primario rispetto agli altri obblighi di servizio e che, conseguentemente, in ipotesi di
concorrenza di più obblighi derivanti dal rapporto di servizio e di una situazione di incompatibilità per
l'osservanza degli stessi, non consentendo circostanze oggettive di tempo e di luogo il loro
contemporaneo adempimento, il docente deve scegliere di adempiere il dovere di vigilanza.
Durante l'esercizio delle attività didattiche, il responsabile della vigilanza sugli alunni della
classe è, dunque, il docente assegnato alla classe in quella scansione temporale.
2. Vigilanza dall'ingresso dell'edificio al raggiungimento dell'aula
Per assicurare l'accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti ad essere
presenti 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni (art. 29 comma 5, CCNL Scuola 2006/2009).
All'inizio della mattinata si dispone che presso l’ingresso di ciascuna sede sia presente un
collaboratore scolastico ( in genere quello di turno alla reception ) che presti la dovuta vigilanza
sugli alunni.
Al termine delle lezioni, si dispone che il collaboratore scolastico di turno alla reception
provveda all’apertura del cancello pedonale esterno e delle porte di uscita dall’edificio
scolastico, per consentire l’uscita degli studenti dalla scuola nel rispetto delle norme di sicurezza.
3. Vigilanza nella frazione temporale interessata ai cambi di turno dei docenti nelle
scolaresche
Per assicurare la continuità della vigilanza sugli alunni durante il cambio di turno dei docenti, i
collaboratori scolastici devono favorire l’avvicendarsi degli insegnanti collaborando nella vigilanza
delle classi prive di insegnante. Gli alunni devono rimanere nell’aula. I docenti devono effettuare gli
spostamenti con la massima tempestività.
I docenti che entrano in servizio a partire dalla 2^ ora in poi o che hanno avuto un'ora
"libera", sono tenuti a farsi trovare davanti all'aula interessata.
I collaboratori scolastici, all'inizio delle lezioni o ai cambi di turno dei docenti nelle scolaresche,
debbono accertarsi di eventuali ritardi o di assenze degli insegnanti nelle classi.
In caso di ritardo o di assenza dei docenti, non tempestivamente annunciati dagli stessi, gli
insegnanti presenti e i collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare sugli alunni dandone, nel
contempo, avviso all'Ufficio di Vicepresidenza.
4. Vigilanza durante le pause di socializzazione a
Durante le pause di socializzazione la vigilanza avviene secondo le modlità ed i turni stabiliti
dalla comunicazione n. 37 del 2009 (Oggetto: Orario definitivo e calendario turni assistenza.
Tutti i docenti si devono attenere all’orario delle lezioni, incluse le ore di completamento, e al
calendario dei turni di assistenza da effettuarsi durante le due pause di socializzazione). Si ricorda ai
docenti che tale vigilanza viene computata ai fini della flessibilità.
I collaboratori scolastici durante l'intervallo sorveglieranno, oltre il corridoio e/o l’atrio di
competenza, anche i bagni.
Nei cortili, giardini, spazi verdi presenti nelle scuole la vigilanza deve essere sempre
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esercitata dagli insegnanti, supportati dal collaboratore scolastico al quale il DSGA avrà dato
preciso incarico, comunicando il nominativo al Dirigente Scolastico, con particolare riguardo al
rispetto del divieto di fumo.
5. Vigilanza al termine delle lezioni e per l’uscita dalla scuola
Al termine delle lezioni, i docenti accompagneranno all’uscita gli alunni della classe in cui stavano
svolgendo la lezione mentre il collaboratore scolastico di turno alla reception provvederà
all’apertura del cancello pedonale esterno , per consentire l’uscita degli studenti dalla scuola nel
rispetto delle norme di sicurezza. Gli alunni che terminano, per qualsiasi motivo, le lezioni alla 5^
ora, dovranno attendere in aula, insieme al docente della 5^ ora, il termine della 2^ pausa di
socializzazione e soltanto al termine di questa potranno uscire, in maniera ordinata, dalla
scuola.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
prof. ssa Flavia De Vincenzi
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DIRETTIVE DI MASSIMA SULL’UTILIZZO DEI LABORATORI, DELLE
ATTREZZATURE DELLA PALESTRA E DELLE APPARECCHIATURE PER
FOTOCOPIE
Con la presente direttiva s’intende richiamare la responsabilità del personale interessato
sull’osservanza di alcune fondamentali regole di comportamento in ordine al corretto utilizzo
degli strumenti di laboratorio, delle attrezzature delle palestre e del fotoriproduttore al fine del
preservarne la piena funzionalità.
1) Per ogni Laboratorio viene nominato un Responsabile (sub-consegnatario), garante della
conservazione, della tutela di tutti i beni , mobili in carico al Laboratorio.
2) Nel Laboratorio le classi o gruppi di alunni entrano secondo l’orario didattico in vigore per
l’anno scolastico in corso, detto orario, sarà esposto sull’esterno della porta di ingresso.
L’utilizzo non previsto del laboratorio deve essere concordato con il Responsabile del
laboratorio e comunque, deve essere giustificato da ragioni didattiche. In assenza duratura del
Responsabile, il permesso deve essere richiesto direttamente al Dirigente Scolastico.
3) Il Responsabile di Laboratorio può operare nello stesso in tutte le ore libere. Gli altri
insegnanti operanti nel Laboratorio possono programmare presenze extra orario in funzione
della preparazione delle lezioni. In tal caso, la responsabilità sulla vigilanza, custodia e
corretto uso delle attrezzature è posta a carico dell’insegnante momentaneamente presente con
o senza classe o gruppo di allievi.
4) Guasti, danneggiamenti, ammanchi e disfunzioni in genere dovranno essere subito segnalati al
consegnatario che provvederà all’adozione dei provvedimenti di competenza o in caso di
urgenza al Dirigente.
5) Al termine dell’anno scolastico il Responsabile di Laboratorio dovrà comunicare con apposita
relazione, le manutenzioni necessarie per rendere ottimale l’utilizzo del laboratorio per il
successivo anno scolastico
6) Il docente responsabile della biblioteca, concorda, all’inizio dell’anno scolastico con il
personale incaricato, la locazione dei volumi e le modalità di utilizzo:
-
Registrazione su specifico registro prestiti.
-
Spazi di custodia dei sussidi e loro pulizia; pulizia ordinaria e straordinaria della biblioteca.
-
Utilizzo esterno alla scuola o in orario extra scolastico.
7) E’ indispensabile che il docente che intende frequentare la biblioteca con l’intera classe e/o
con gruppi di alunni, si prenoti, almeno con un giorno di anticipo, su apposito registro
custodito in vicepresidenza.
8) Il prelevamento dalla biblioteca, dalla videoteca, dall’archivio didattico è cura e responsabilità
del singolo docente che deve segnalare il prelievo sull’apposito registro che il responsabile
predispone e controlla con regolarità e che verrà effettuato esclusivamente negli orari di
apertura indicati e comunicati con apposita circolare.
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9) L’istituzione scolastica garantisce un servizio fotocopie unificato che viene programmato dal
responsabile con il Dirigente Scolastico e i coordinatori di plesso all’inizio di ogni anno
scolastico e che viene indicato in apposita circolare.
10) Nelle palestre si entra con abbigliamento adatto, i docenti concordano a livello di plesso le
modalità di gestione e cambio delle scarpe ed eventualmente dell’abbigliamento prima e dopo
le attività. Gli impianti ginnici e gli attrezzi di educazione motoria devono essere riposizionati
o riposti in ordine al termine dell’attività. Gli incidenti anche lievi vanno segnalati. Le attività
proposte devono essere compatibili con le abilità degli alunni.
11) Sarà cura del Responsabile di laboratorio, sentiti gli altri insegnanti, redigere le proposte di
acquisto che, accompagnate da idonea relazione potranno riguardare:
-
Acquisti urgenti di modestia entità economica;
-
Acquisti programmati di materiale di consumo necessario per lo svolgimento delle
esercitazioni (da presentare ogni anno entro il 15 ottobre 2012.
-
Acquisti di strumenti ed attrezzature da presentare entro il 15 ottobre 2012.
-
Acquisti da inserire in un piano di acquisti straordinario (da presentare normalmente entro
l’inizio dell’anno scolastico).
Il Dirigente Scolastico
(prof.ssa Flavia DE VINCENZI)
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DIRETTIVE DI MASSIMA PER GLI ASSISTENTI TECNICI IN RELAZIONE ALLA
GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEI LABORATORI CUI SONO PREPOSTI
Premesso che gli assistenti tecnici, secondo la declaratoria del relativo profilo professionale, in
rapporto alle attività connesse alla didattica assumono la veste di sub consegnatari con l’affidamento
della custodia e gestione del materiale didattico, tecnico e scientifico dei laboratori e delle officine
nonché dei reparti di lavorazione, con la presente direttiva si richiamano gli ambiti di responsabilità
relativi alla gestione del laboratorio cui sono preposti.
SVOLGIMENTO DEI COMPITI ASSEGNATI
Gli assistenti tecnici eseguono attività lavorativa, richiedente specifica preparazione professionale,
conoscenza di tecnologie e strumenti anche complessi, con capacità di utilizzazioni degli stessi,
nonché di esecuzione di procedure tecniche e informatiche. Svolgono attività di supporto tecnico alla
funzione docente relativamente alle attività didattiche ed alle connesse relazioni con gli studenti.
Hanno autonomia e responsabilità nello svolgimento del lavoro con margini valutativi, nell’ambito
delle direttive e delle istruzioni ricevute. Sono addetti alla conduzione tecnica dei laboratori, officine
o reparti di lavorazione garantendone l’efficienza e la funzionalità in relazione al progetto annuale di
utilizzazione didattica. Nell’ambito dei laboratori cui sono assegnati, gli assistenti tecnici provvedono:
- Alla preparazione dei materiali e degli strumenti per le esperienze didattiche e per le
esercitazioni pratiche nei laboratori e reparti di lavorazione cui sono assegnati, garantendo
l’assistenza tecnica durante lo svolgimento delle stesse;
-
Conduzione tecnica dei laboratori, garantendone l’efficienza e la funzionalità. Supporto
tecnico allo svolgimento delle attività didattiche. Ai servizi esterni connessi con il proprio
lavoro;
-
Secondo le direttive fornite dal docente di laboratorio, preparazione di schede, esercitazioni,
ect. richieste dai docenti per la didattica e la realizzazione dei progetti del P.O.F. in genere;
-
Prelevamento del materiale dal magazzino e consegna, sempre in magazzino, il materiale
obsoleto o non funzionante;
-
Collaborano alle operazioni di ricognizione inventariale di fine anno scolastico;
-
Manutenzione generale all’interno del proprio laboratorio;
-
Cura e responsabilità, assieme al docente, del materiale del proprio laboratorio;
-
Tenuta del registro di inventario relativo al materiale assegnato al proprio laboratorio;
-
Custodia dei materiali presenti;
-
Preparazione di report sull’utilizzo dei laboratori.
-
Riordino e alla conservazione del materiale e delle attrezzature tecniche, garantendo la verifica
e l’approvvigionamento periodico del materiale utile alle esercitazioni didattiche, in rapporto
con il magazzino;
Svolge attività di diretta e immediata collaborazione l’ufficio tecnico o analoghi organismi e con la
funzione strumentale, anche in relazione agli acquisti di attrezzature tecnico-scientifiche e al loro
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collaudo. Relativamente alle ore di servizio impegnate quale supporto all’attività didattica l’assistente
tecnico, pur non partecipando direttamente alla funzione docente, svolge un compito molto delicato da
cui spesso dipende il buon andamento della didattica, infatti prepara le esercitazioni pratiche secondo
il piano di studi stabilito, ne riordina il materiale, le attrezzature tecniche e didattiche ed il banco di
lavoro, ritira dal magazzino, e ve lo riconsegna, il materiale necessario alle esercitazioni, lo verifica
periodicamente per le eventuali proposte di acquisto, effettua le riparazioni necessarie relative alla
manutenzione ordinaria e propone al docente responsabile l’eventuale fuori uso di strumenti e
attrezzature e la scorta di materiale di consumo in tempo utile per l’acquisto.
DIPENDENZA FUNZIONALE
Avuto riguardo alla dipendenza funzionale si chiarisce che gli assistenti tecnici:
- Per le mansioni tecniche e per quelle strettamente collegate alla didattica dipendono, a seconda
dei casi, dal Dirigente o dal docente della materia responsabile delle esercitazioni didattiche o
dal docente addetto all’ufficio tecnico, o dal docente designato dal Capo d’Istituto (ad esempio
Funzione Strumentale) competente a valutare soluzioni tecniche che l’assistente è tenuto ad
applicare.
-
Per le mansioni non tecniche quali la custodia dei beni, delle attrezzature ed il loro acquisto o
approvvigionamento nel rispetto delle deliberazioni assunte, dipendono dal D.S.G.A. alle cui
direttive sono subordinati ed a cui dovranno rendere conto.
ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
Al fine di una migliore organizzazione delle attività degli assistenti tecnici, che consenta un maggior
controllo del materiale e della strumentazione affidata, si impartiscono le seguenti direttive:
A – Custodia dei materiali:
1 - Gli assistenti tecnici provvedono alla conservazione e custodia della strumentazione e delle singole
attrezzature in appositi armadi. All’interno di ogni armadio verrà affisso l’elenco del materiale ivi
custodito con l’indicazione sia del numero di inventario che del numero di catalogazione. La verifica
di detto materiale sarà effettuata con cadenza almeno quindicinale e verrà annotata sul foglio di
inventario del laboratorio e controfirmato dal docente sub-consegnatario unitamente all’assistente
tecnico. Qualora durante la verifica, si dovesse constatare l’assenza di strumentazione ovvero altre
anomalie sarà cura ed obbligo dei firmatari darne immediata comunicazione al Capo d’Istituto. Per
quanto attiene la custodia delle chiavi degli armadi, si dispone che il numero delle chiavi non possa
essere superiore a due (una copia sarà trattenuta dal Capo d’Istituto, l’altra – necessaria per l’uso
quotidiano dell’apertura e chiusura dei laboratori – è affidata al D.S.G.A. L’assistente tecnico addetto
al laboratorio preleva e riconsegna giornalmente le chiavi presso l’ufficio designato del D.S.G.A. In
caso di assenza dell’assistente tecnico, la chiave può essere prelevata e riconsegnata dal docente
interessato.
B-Uso della strumentazione:
1 – Nel caso in cui lo stesso laboratorio sia utilizzato da più classi e quindi docenti, nonché da più
assistenti tecnici, è opportuno rendere nota in forma scritta, a cura dell’insegnante che svolge la
lezione e dell’assistente tecnico che lo coadiuva, l’esercitazione svolta, con l’indicazione dei relativi
strumenti ed attrezzature utilizzati: ciò al fine di poter individuare con maggior precisione possibile,
in caso di smarrimento del materiale o della strumentazione, il momento in cui può essere avvenuto il
fatto.
2 – Nel caso in cui sia necessario utilizzare la strumentazione in altro laboratorio, diverso da quello
assegnato, verrà compilato-in duplice copia-il modello a tal fine predisposto. Una copia dello stesso
verrà conservata dall’assistente tecnico del laboratorio cui è assegnato lo strumento.
C-Prelievo materiale e attrezzature:
1 – I materiali e le attrezzature occorrenti per le esercitazioni vengono prelevati dagli appositi armadi
di custodia dell’assistente tecnico.
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2 – La consegna del materiale e delle attrezzature viene effettuata dall’assistente tecnico ad ogni
singolo studente, (si consiglia di tenere gli armadi chiusi durante le esercitazioni) o predisposti per
tutta la classe secondo le esigenze didattiche.
3 – Il ritiro e la sistemazione del materiale e delle attrezzature viene effettuato dall’assistente tecnico
circa dieci minuti prima del termine della lezione.
4 – Al termine della lezione l’assistente tecnico esegue una verifica quantitativa ed un controllo
accurato del materiale e delle attrezzature utilizzate nell’esercitazione. Nel caso in cui la sistemazione
delle attrezzature fa parte dell’esercitazione la verifica va fatta insieme agli alunni.
5 – Qualsiasi anomalia di funzionamento delle strumentazioni, delle attrezzature e dei componenti
utilizzati nelle esercitazioni, deve essere comunicata tempestivamente dagli studenti all’assistente
tecnico.
6 – E’ indispensabile che i docenti e gli I.T.P. comunichino, almeno il giorno prima, all’assistente
tecnico che intenderà svolgere nel laboratorio, al fine di una migliore gestione delle risorse
disponibili.
7 – E’ necessario che in ogni laboratorio o reparto di lavorazione sia disponibile, in luogo accessibile,
l’elenco del materiale inventariato, in modo da poter essere visionato anche dall’assistente tecnico non
assegnatario del laboratorio o da altro personale interessato.
8 – E’ opportuno fornite agli assistenti tecnici la programmazione annuale delle esercitazioni per le
singole classi.
9 – Il trasferimento definitivo di materiale o strumentazione da un laboratorio ad un altro deve essere
comunicato al D.S.G.A. e registrato.
10 – Il trasferimento temporaneo si può effettuare previa autorizzazione del responsabile e deve ogni
volta essere registrato.
11 – L’assistente tecnico deve comunicare al responsabile ogni eventuale manutenzione straordinaria
da effettuarsi nei laboratori, il responsabile provvederà a darne comunicazione all’U.T.
12 – Il materiale di nuovo acquisto viene consegnato all’assistente tecnico che ne controlla subito la
corrispondenza rispetto alla bolla di consegna.
13 – L’assistente tecnico cura la raccolta differenziata dei rifiuti tossici e di quelli riciclabili.
14 – L’assistente tecnico conserva il registro di utilizzo del laboratorio a lui assegnato.
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(prof.ssa Flavia DE VINCENZI)
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