Giovanni Pizzi OLTRE L’INTUITO EVOLUZIONE DEL MARKETING NELLA STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO 1 INDICE Pag. Introduzione Cap I – L'economia nella preistoria Cap II – L'Antichità Cap III – Il Medioevo Cap IV – Fine del medioevo e nascita del pensiero economico e dell'economia aziendale Cap V – La rivoluzione industriale Cap VI – La scuola “classica” Cap VII – La scuola “neoclassica” Cap VIII – Taylor e l'organizzazione scientifica del lavoro Cap IX – Le aziende di inizio '900 e i problemi commerciali Cap X – Nascita del marketing Cap XI – Keynes e la grande depressione del '29 Cap XII – Kotler e “Marketing manager” Cap XIII – L'economia nell'era di internet Cap XIV – Il marketing attuale Cap XV – Il futuro del marketing BIBLIOGRAFIA 3 5 6 8 12 16 19 23 26 28 31 35 37 40 43 48 55 2 INTRODUZIONE La parola “marketing” fa parte ormai del linguaggio di ogni giorno, spesse volte le sue connotazioni sono negative. Di sovente, infatti, quando si parla di “azione di marketing” si fa riferimento ad un’attività un po’ truffaldina, fatta per lo più per invogliare la gente all’acquisto, magari tramite raggiri vari. Quindi il vocabolo “marketing” lo si può abbinare, ormai, alle parole: superfluo, raggiro, “fuffa” e simile. Si ritiene che questa situazione sia dovuta soprattutto alla mancanza di conoscenza sul tema: si sa che il marketing è un qualcosa legato all’azienda ed al mercato, ma sul resto la confusione è massima, tanto è vero che nelle migliori delle volte il marketing è confuso con la pubblicità o con le tecniche di vendita. Del resto, non sono molti gli operatori che ne saprebbero dare una chiara descrizione. Al fine di fare un po’ di chiarezza si effettua un breve excursus storico, descrivendo il motivo della sua ragione d’essere nonché l’evoluzione del marketing all’interno delle discipline economiche ed aziendali. Il marketing lo si può collocare fra le discipline aziendali e come tale appartiene all’universo del pensiero economico la cui evoluzione, come si dimostrerà, è, a sua volta, strettamente collegata all’evoluzione della società circostante. La nascita del marketing, in senso disciplinare, avvenne in occidente, per cui verrà trascurata l’evoluzione asiatica e quella orientale in genere, anche se alcune soluzioni, messe in pratica nei secoli passati dagli abili imprenditori soprattutto cinesi e giapponesi, possono tranquillamente avere spazio in qualsiasi attuale manuale di marketing. Nel testo, la storia è considerata come una continua evoluzione, verranno sintetizzati quelli che si ritengono i punti chiave del progresso sia in campo economicosociale che del pensiero economico. La motivazione, che 3 può apparire ottimistica, del miglioramento continuo, in particolare per quanto concerne il pensiero umano, risiede nel fatto che chi analizza un determinato fenomeno può usufruire delle considerazioni fatte dai pensatori precedenti. In questa ottica il progresso sia scientifico, che culturale, che sociale, dovrebbe essere quasi automatico e senza soluzione di continuità. Però ci sono alcune variabili esterne, spesse volte collegate alla sete di potere intrinseca nella natura umana, che possono interagire con l’evoluzione sia sociale che culturale, fermandola o addirittura regredendola, anche se in modo non permanente, come, ad esempio, è avvenuto durante l’oscurantismo medievale in cui si bloccava tutto ciò che era progresso. Il pensiero economico non può prescindere dal contesto in cui si è formato, per cui quando si tratteranno le varie scuole del pensiero economico, si effettueranno delle descrizioni dell’ambiente sociale-economico del periodo in cui sono nate. La struttura scelta è quella classica per le descrizioni storiche, che partono dalla preistoria per arrivare ai giorni nostri e, eventualmente, avventurarsi in previsioni sul futuro. Dato che il marketing, come disciplina, nasce nella seconda decade del XX secolo, mentre la scienza economica ha origini decisamente più remote, la prima parte della trattazione sarà dedicata quasi esclusivamente all’evoluzione del pensiero economico, mentre la seconda viene dedicata, per lo più, alla disciplina marketing. 4 CAP.1 L’ECONOMIA NELLA PREISTORIA Per preistoria si intende il periodo antecedente alla scoperta della scrittura. In quell’era la società era basata per lo più sulle tribù, al cui vertice vi era un capo tribù o un gruppo di saggi che erano, di solito, gli elementi più anziani, che accentravano i poteri decisionali. Le comunicazioni tra una tribù e l’altra erano quasi inesistenti, comunque già durante questo periodo si svolgeva un’attività commerciale sotto la forma di baratto, cioè lo scambio basato sulla vendita di merce contro l’acquisto di altra merce. L’oggetto del commercio proveniva quasi esclusivamente dall’attività agricola, dall’allevamento e dalla caccia. E’ logico supporre che le attività commerciali fossero alquanto scarne, dato che, si reputa, l’attività di produzione e consumo, soprattutto di tipo alimentare, avveniva all’interno delle singole tribù. Oltre l’attività agricola, si suppone vi fossero le prime embrionali attività manifatturiere, soprattutto per la produzione di armi e di vestiario. Con l’andare del tempo e con l’aumento dell’attività degli scambi, il baratto risultò essere inadeguato, per questo le comunità antiche iniziarono ad usare un’unità di scambio che prese il nome di “moneta”. Ai nostri giorni con il termine “moneta” si intendono le banconote o la “moneta spicciola” costituita da metallo, ma tra le prime “monete” vi furono anche sassi, conchiglie e altro ancora. 5