LIONE - ANNECY
Sommario
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LIONE
E' considerata la capitale gastronomica della Francia, il che è un pensiero davvero "stuzzicante"
per chi si appresta a visitarla.
Centro di una importante regione industriale, la città è leader nel settore delle pubblicazioni, della
produzione tessile (è una delle capitali del mondo della seta) e del bancario. Dista un'ora di
macchina dalle vette innevate delle Alpi francesi e a tre ore dalla Costa Azzurra. Con il TGV (treno
ad alta velocità) in sole 2 ore si arriva a Parigi e tramite l'aeroporto internazionale Saint Exupéry,
da Lione è possibile raggiungere facilmente qualsiasi città europea. Le occasioni per visitarla sono
veramente tante e non dovrebbero mancare nell'elenco dei progetti di svago, studio o lavoro.
Nel mondo Lione è stata premiata per la “continuità del suo sviluppo urbano”, un luogo dove si
può ammirare il susseguirsi della storia in un eccezionale esempio di pianificazione territoriale.
Fondata dai Romani nel 43 a.C. con il nome di Lugdunum, Lione è l'archetipo della città
dall'inestimabile patrimonio: uno dei più importanti siti archeologici d'epoca romana dopo la stessa
Roma. I teatri romani di Fourvière e i musei della civiltà gallico-romana ne sono testimoni e
meritano indubbiamente una visita. Il quartiere delle Vieux Lyon (Vecchia Lione) vanta la più
prestigiosa collezione di edifici rinascimentali dopo Venezia. Il vecchio borgo da parte sua merita
una visita soprattutto la sera, dove si incontrano turisti e residenti nei meravigliosi ristoranti
"bouchon" e nei bar pieni di vita. Durante il Festival delle Luci, la città diventa un luogo magico.
Lione fu la città più prospera della Gallia romana, durante il medioevo venne saccheggiata dagli
Unni e dai Goti, nel 879 divenne capitale della Provenza e nel 1176 ospitò il movimento dei poveri
di Lione. Fu annessa alla corona di Francia nel 1312. La prosperità continuò a crescere,
raggiungendo il suo apice nel Rinascimento. Alla fine del XV secolo, Lione era un importante
centro di scambi commerciali, apprezzata per le sue fiere e forte di un sistema bancario ben
sviluppato e capace di attirare gli interessi commerciali di tutta Europa. Presto, la borghesia e
l'élite intellettuale stimolarono la laboriosità dei suoi abitanti in senso anche artistico ed
architettonico. Lo sviluppo continuò attraverso i secoli XVII e XVIII con l'affermarsi dell'industria
della seta tanto che Lione finì per vestire i ricchi di tutto il mondo e per produrre le decorazioni
interne delle loro dimore. L'ordinato sviluppo urbano della città, anche dopo l'era napoleonica,
proseguì e vide prevalere lo stile Haussman. Haussman era un famoso barone che aveva
rimodellato Parigi in senso moderno, tagliando nuove strade nella città vecchia, dando il via alla
costruzione di quartieri periferici, creando un sistema di parchi pubblici e riorganizzando la rete dei
servizi urbani. A lui si devono i celebri boulevards alberati che si dipanano dai monumenti e dagli
edifici più importanti di Parigi, slanciandosi verso la città. A Haussman si ispirò il prefetto
Vaisse per la modernizzazione di Lione.
Lione è amministrativamente divisa nei classici arrondissemnet francesi (1,2 e 4 sono quelli di
maggiore interesse storico). Oggi è una grande metropoli, dove i successi del passato vivono in
armonia con gli obiettivi del futuro. La città è bagnata da due fiumi, il Rodano (ad est) e
la Saône (a ovest), che scorrono entrambi da nord a sud. Il centro è agevolmente visitabile a piedi.
Le principali aree di interesse turistico sono: la collina di Fourvière, la parte più antica della città,
conosciuta anche come “la collina della preghiera” per le numerose chiese e istituzioni religiose
presenti; la Vieux Lyon, l'area rinascimentale, lungo la riva destra del fiume Saône
(Saona); Presqu'île, tra i due fiumi, il vero cuore pulsante della città; Croix-Rousse, a nord di
Presqu'île, tra i due fiumi, è conosciuta come "la collina che funziona" perché fino al XIX secolo
era l'area dei lavoratori della seta (i famosi 'canuts'). Sono questi i quartieri Patrimonio
dell'Umanità riconosciuti dall'UNESCO. Altri quartieri interessanti sono i nuovi Vaisse e St
Rambert.
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Una visita della città può ben cominciare dalla zona di Bellecour, sul fiume Saona o, sulla riva
occidentale del fiume, nella zona di Primatiale St-Jean. Place Bellecour è una delle piazze più
grandi e più affascinanti della Francia. Una statua di Luigi XIV, al suo centro, si erige di fronte ad
edifici del XVIII secolo, le fanno da degna cornice alcune bellissime facciate. A proposito di
facciate, stupende, con motivi in trompe-l'oeil, quelle del museo Tony Garnier, in rue des
Serpollières (8e arrondissment) e l'affresco "Lyonnais des célèbres" nel 2e arrondissment.
Tra i monumenti si consiglia di visitare inoltre la chiesa di San Martino (XII sec.), il Duomo di San
Giovanni (XII-XV sec.), oltre a numerose chiese e palazzi in stili diversi, tutte incredibili
testimonianze di grandi architetture senza tempo. Per coloro che intendono visitare i musei si
consiglia di acquistare la Lyon City Card: comprende un numero illimitato di viaggi sulla rete
dei trasporti pubblici, ingresso libero o ridotto a musei e mostre e una visita guidata a scelta.
Il Musées Gadagne e il Parc de la Tête d'Or sono anch'essi attrazioni di notevole interesse
turistico.
Le Traboules del quartiere di Vieux Lyon sono una curiosa attrazione da non perdere: si tratta di
una tipica architettura della parte storica della città, sono i corridoi, i passaggi coperti scavati ai
piani terreni dai tessitori di seta per legare tra loro i laboratori artigiani. Si visitino in particolare
quelli della 54 rue St Jean e 27 rue du Boeuf (il più lungo), quelli della 27 rue St Jean e 56 rue des
Trois Maries o anche quello della 2 place du Gouvernement e quai Romain Rolland). Da vedere
infine il quartiere di Croix-Rousse, dove aveva sede l'antica industria della seta e dove sorgono
gli appartamenti dei lavoratori della seta. Si trattava di spazi con soffitti molto alti per ospitare i
telai Jacquard, i quali potevano arrivare anche fino a 4 metri di altezza, avevano alte finestre che
davano l'illuminazione naturale necessaria al delicato lavoro di tessitura della seta, ed erano
provvisti di soppalchi per lo spazio della vita familiare. Il quartiere è ancora oggi uno dei più
densamente popolati in Europa.
I traboule sono elementi caratteristici dell'urbanistica di alcune città della Francia, che rimandano
con
particolare
evidenza
all'architettura
delle
città
di Lione, Villefranche-surSaône, Mâcon, Chambéry e Saint-Étienne.
Si tratta di passaggi pedonali che attraversano corti private di edifici e che permettono il transito
diretto da una via cittadina all'altra. Il transito attraverso i traboule consente di seguire itinerari che
attraversano la città secondo percorsi alternativi e più brevi prescindendo dalla topologia viaria, e
consentono inoltre di beneficiare di tratti coperti, al riparo dall'esposizione agli elementi
atmosferici.
La Festa delle luci (Fête des lumières in francese, ma anche Fête du 8 décembre, ovvero "festa
dell'8 dicembre", o ancoraIlluminations , ovvero "Illuminazioni") è una manifestazione popolare che
si tiene a Lione, in Francia ogni anno per 4 giorni intorno alla data tradizionale dell'8 dicembre.
Origine della venerazione della Vergine Maria
La città di Lione venera la Vergine Maria sin dal Medioevo e si mise sotto la sua protezione
nel 1643, anno nel quale la regione Lionese era stata toccata dalla peste. Tanta gente morì, allora
i consiglieri della città (échevin in francese) e i notabili fecero voto alla Vergine di salire ogni anno
sulla collina di Fourvière per renderle omaggio se fosse cessata l'epidemia. Quell'anno l'epidemia
si fermò a Lione e un solenne corteo municipale composto da consiglieri e notabili si recò
dalla Cattedrale di Saint-Jean (Lione) alla collina di Fourvière fino ad una piccola cappella per
offrire alla Vergine ceri e offerte per ringraziarla della sua protezione. La cappella fu costruita
nel 1168 e fu chiamata Cappella Saint-Thomas di Cantorbery dopo la morte dell'arcivescovo. I
pellegrinaggi si molteplicarono e la cappella, pur essendo stata ampliata, diventò troppo piccola.
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I pellegrinaggi continuano ancora oggi, infatti, il sindaco e gli eletti vi si recano ogni anno per
ripetere il voto dei consiglieri dell'epoca.
Prime illuminazioni dell'8 dicembre
Nel 1830 il campanile della piccola cappella, andando in rovina, fu demolito. Ne fu ricostruito uno
sul quale fu sovrastata una statua dorata della Vergine realizzata dallo scultoreJoseph-Hugues
Fabisch che aveva vinto il concorso per la sua costruzione. L'8 settembre del 1852, giorno della
festa della natività della Vergine, doveva essere inaugurata la nuova statua. Ma un'alluvione
della Saône impedì che la statua fosse pronta in tempo e la data dell'inaugurazione venne
spostata all'8 dicembre, festa dell'Immacolata concezione. La statua fu finalmente eretta sul
campanile. Per la cerimonia erano previsti fuochi d'artificio dall'alto della collina accompagnati
dalle fanfare delle bande musicali nelle strade. Ma a causa di un violento temporale che si abbatté
su Lione, si decise di annullare i festeggiamenti. Il tempo tuttavia migliorò nel pomeriggio e,
spontaneamente, i lionesi, in segno della loro adorazione alla Vergine, illuminarono con
lampioncini le facciate delle proprie case e scesero nelle strade, cantando cantici e gridando "Viva
Maria" fino a tarda notte. Quell'evento è all'origine della Festa delle luci.
Nel 1870, durante la guerra franco-prussiana, i lionesi fanno il voto di ampliare il santuario se la
città fosse risparmiata dagli eserciti prussiani. La loro preghiera fu esaudita e nel1872 fu
cominciata la costruzione dall'architetto Pierre Bossan della Basilica di Notre-Dame de
Fourvière alla gloria della Vergine. Pierre Bossan ha voluto costruire un monumento che
esprimesse la grandezza della fede, in particolare la fede potente della Vergine Maria.
Proseguimento della tradizione
Dal 1852, la festa fu tenuta in seguito ogni anno. Secondo la tradizione ogni famiglia conserva
insieme alle decorazioni di Natale le candele da mettere alla finestra dentro vetri colorati per l'8
dicembre. Questi vetri colorati e illuminati dalle candele si chiamano "lumignons". A partire dal
mese di novembre si possono trovare nei negozi queste piccole candele scanalate come torte
insieme a vetri colorati. La sera dell'8 dicembre le candele sono accese e messe nei vetri posati
davanti alle finestre.
A partire dal 1989 la festa popolare è accompagnata da installazioni luminose proposte dal
comune e curate da professionisti dello spettacolo, che si prolungano per più giorni. Questo
spettacolo di luci ha fatto sì che la festa divenisse anche un'attrazione turistica, che attira
numerosi visitatori ogni anno, pur mantenendo il suo carattere spontaneo e popolare grazie
all'illuminazione delle facciate dei lionesi.
La festa ha assunto un carattere sempre più internazionale, con la partecipazione di nomi illustri
dell'illuminazione artistica. La sua durata si è prolungata a quattro giorni e le scenografie e gli
spettacoli di luce si sono diffusi in tutti i quartieri della città, in ambientazioni tradizionali o insolite.
Il 29 marzo del 2007 la festa ha ottenuto il premio per il "migliore evento per il grande pubblico
nel 2006" nella prima edizione del premio di Heavent Sud, la fiera dei professionisti degli eventi.
Nel 2012, Lione ha festeggiato la 14esima edizione della festa delle luci. 70 siti sono stati aperti al
pubblico e la città ha visto un record di affluenza con 700 000 persone durante i 4 giorni allo
spettacolo delle Chrysalides alla cattedrale di Saint-Jean e 1,1 milione di spettatori per Highlights
in piazza dei Terreaux.
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Il Lago di Annecy (in francese Lac d'Annecy) è un lago in Alta Savoia, in Francia.
È il secondo del paese in superficie, dopo il lago del Bourget (eccetto la porzione francese
del Lago di Ginevra). Il lago, noto per essere "il più pulito d'Europa", a causa di severe
regolamentazioni ambientali in vigore sin dagli anni sessanta, è un'importante meta turistica per gli
sport acquatici.
Il lago di origine glaciale si formò circa 18.000 anni fa ed è alimentato da diversi corsi d'acqua
montani (Ire, Eau morte, Laudon,Bornette e Biolon), e da una potente fonte sommersa, il Boubioz,
che affiora a 82 m di profondità.
Ai piedi delle Alpi del Rodano, sta incastonata la città di Annecy, un piccolo gioiello della Francia.
Nota anche come la Venezia della Savoia, Annecy si distingue per la sua bella architettura
urbana, fatta di canali e piccoli ponticelli in pietra, casette colorale e negozietti d'arte. Lo scenario
qui è da fiaba, una città antica avvolta dalle delicate braccia del lago di Annecy, sulla cui sponda
sono situate ville e giardini, piccoli porticcioli, caffetterie e bistrot, e non ultima una numerosa
colonia di cigni bianchi. Non c'è da sorprendersi se Annecy continua ad avere, ogni anno, uno dei
maggiori flussi turistici della nazione.
La storia di Annecy è fortemente legata a quella della sua valle e del suo lago. La Casata di
Ginevra stabilì nella città la propria corte intorno al 1200, approfittando della posizione strategica
di un piccolo insediamento romano, Boutae. Nacque quello che ancora oggi è visto come uno dei
più importanti monumenti della città, il Castello di Annecy (Château d'Annecy), il cui nucleo
originario era un principio di fortificazioni conosciuto con il nome di Annecy-le-neuf. La torre
duecentesca Tour de la Reine è la parte più antica del forte, si accompagna alle successive
costruzioni commissionate sotto la dinastia ginevrina (Vieux Logis, Tour Saint Paul e Tour Saint
Pierre).
All'interno del castello ha sede il Museo di Annecy (musée-château d'Annecy), che racconta
della storia di questi luoghi, con la sezione dedicata all'antropologia alpina (Musée d'art
populaire alpin), senza tralasciare la sezione dedicata all'Arte contemporanea. Nella Torre e nella
Logis Perrière è ospitato anche l'Osservatorio Regionale dei Laghi Alpini (Observatoire
règional des lacs alpins).
Il Palais de l'Ile d'Annecy è un altro grande monumento storico della città, il suo simbolo. Con
grande onore posa nella maggior parte delle fotografie dei turisti in visita ad Annecy, complice la
sua architettura in pietra e soprattutto la sua posizione, sul canale di Thiou, emissario naturale
del lago. Edificato nel 1132 e passato di mano successivamente ai signori di Ginevra, quindi al
Regno di Sardegna, è stato a suo tempo sede della zecca ginevrina e prigione. Oggi, al suo
interno troviamo l'interessante Museo di storia d'Annecy.
La Cattedrale di Saint Pierre è uno dei monumenti religiosi più importanti di Annecy. Costruita
nel XVI secolo, deve la sua notorietà a San Francesco di Sales e ad interessanti opere artistiche
presenti al suo interno. Ad essa si accompagnano altri monumenti religiosi come la Basilica della
Visitazione(Basilique de la Visitation), situata presso la foresta di Crêt du Maure, da dove si
gode una bella vista della città e del lago. Al suo interno sono contenute le spoglia dei santi
Francesco di Sales e Jeanne de Chantal, i fondatori dell'Ordine delle monache Visitandine
(V.S.M). La chiesa di Saint Maurice, in stile gotico, è un altro edificio di sicuro interesse:
custodisce un importante patrimonio artistico del XV e XVI secolo.
Vi basterà solo passeggiare per le strade del centro storico di Annecy per innamorarvi della
città. Attraversate Rue Sainte-Claire con i sui romantici portici dei secoli passati e poi dirigetevi
verso Rue Royale per lo shopping cittadino e l'aperitivo serale. Non perdetevi il mercatino
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d'antiquariato la Brocante o i numerosi bistrot presenti ad ogni angolo. I giardini Europei con il
loro parco di Champ de Mars diventano inoltre un ottimo motivo di pausa per i piedi più stanchi,
ma prima attraversate il romantico Pont des Amours, una passerella situata sul canal de Vassé,
sul lago di Annecy. Sempre in zona vi accorgerete di quanto questa città abbia da offrire al
visitatore. Non ultimo, si ha anche modo d'incontrare il Palazzo Imperiale, con la sua spiaggia
pubblica, la Plage d'Albigny, e il casinò.
Lasciamoci incantare da questa città, dalla magia del suo lago e dai vicini dintorni.
Annecy conta numerosi monumenti e luoghi di notevole importanza turistica:
il Palais de l'Isle del XII secolo, chiamato anche « vecchie prigioni », è il monumento simbolo della
città, e uno dei più fotografati di Francia;
il Castello di Annecy antica residenza dei conti di Ginevra e dei duchi del Ginevrino-Nemours,
ramo cadetto della Casa Savoia (XII-XVI secolo), ospita oggi il Conservatorio d'arte e storia di
Annecy e l'Ufficio regionale dei laghi alpini;
la Cattedrale di Saint-Pierre del XVI secolo fu la cattedrale di Francesco di Sales, ed ospita molte
opere barocche ed un organo del XIX secolo;
la rue Sainte-Claire ed i suoi romantici portici costruiti dal XVII al XVIII secolo;
la rue Royale con i suoi negozi, giardini, la fontana del Puits Saint-Jean, è sempre stata il cuore
della vita commerciale e politica della città;
la Zecca del Ginevrino che ospita oggi il Museo della storia di Annecy;
la chiesa di Saint-Maurice in stile gotico fiammeggiante del XV secolo, con interessanti dipinti
del XV e XVI secolo;
i Jardins de l'Europe realizzati dopo l'annessione alla Francia nel 1863 dove si può osservare una
vegetazione diversificata e ricca;
le chiuse del Thiou, straordinario sistema di derivazione e controllo delle acque in uscita dal lago
concepito dall'ingegnere Sadi Carnotprima di diventare Presidente della Repubblica;
il Pont des Amours, bell'esempio di architettura in ferro tipica dell'inizio del XX secolo;
l'Imperial Palace inaugurato nel 1913, con i suoi giardini pubblici, la sua spiaggia ed il suo casinò;
la Basilica della Visitazione del XX secolo ospita le tombe di Francesco di Sales e Jeanne de
Chantal, e offre dalla sua spianata un bel panorama sulla città e l'agglomerazione;
il moderno Centro culturale di Bonlieu, ben integrato nella città, dove sono riuniti un teatro
nazionale, una biblioteca, negozi e uffici;
il moderno e arioso Palazzo di giustizia di Annecy, attualmente in restauro dopo un attentato nel
gennaio 2001.
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