FONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE E IMPIANTISTICA INDUSTRIALE Proff. Alberto Baggini – Marco Melacini A.A. 2008/2009 Le decisioni di breve: Make or buy, Margine di contribuzione, Break-even Le decisioni d’impresa (1/2) • Decisioni di breve periodo • Decisioni di lungo periodo (decisioni di investimento) Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 2 Le decisioni d’impresa (2/2) • Decisioni di breve periodo – effetti limitati nel tempo – effetti limitati nello spazio – coerenza con l’obiettivo di creazione di valore economico e/o con il margine desiderato • Decisioni di investimento (lungo periodo) – impatto sulle prestazioni – creazione di valore economico Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 3 Le decisioni tattiche (1/4) • Le decisioni “tattiche” sono dette anche decisioni di breve periodo, per indicare l’impatto a breve termine e reversibile che esse hanno sulla struttura aziendale • Le decisioni tattiche: – hanno effetti limitati nel tempo (convenzionalmente non superiori a un esercizio) – sono prese a risorse strutturali fissate (quando non si mutino sostanzialmente gli assets tecnologici e la dotazione di risorse umane, con particolare riferimento a personale assunto con contratto a tempo indeterminato) Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 4 Le decisioni tattiche (2/4) • Le decisioni tattiche: – possono perciò riguardare variazioni di produzione contenute, che cioè non richiedano variazioni significative nella dotazione di risorse – possono riguardare scelte di accettazione di ordini di clienti, ma solo quando questo non comporti una variazione nel posizionamento competitivo – possono riguardare operazioni non critiche (scelte di make or buy di breve periodo) Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 5 Le decisioni tattiche (3/4) • Riguardano essenzialmente: – scelta del mix produttivo “ottimale” – scelte di make or buy non strategiche: esternalizzazione di attività per motivi contingenti, legate per esempio a problemi di capacità produttiva in un particolare periodo dell’anno per picchi di domanda o ordini imprevisti Æ è necessario capire se conviene accettare la domanda in più e quali prodotti o fasi produttive far realizzare da terzi per risolvere il vincolo di capacità Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 6 Le decisioni tattiche (4/4) • Sono quindi esclusi dalle decisioni tattiche i processi decisionali che mutano sostanzialmente la strategia di medio-lungo periodo, e la struttura organizzativo/produttiva dell’impresa. • NON comportano quindi decisioni tattiche: – – – – – – investimenti in nuovi prodotti/processi ristrutturazioni dell’azienda uscita da aree di business diversificazione in nuove aree delocalizzazione attività produttive ... Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 7 I criteri di valutazione (1/2) • Si ragiona in termini di RICAVI e COSTI DIFFERENZIALI PER L’IMPRESA in relazione alla specifica decisione (per quanto riguarda i costi, si valutano spesso i COSTI EVITABILI) • Quindi: – non si considerano ammortamenti (dato che le risorse strutturali sono fisse, NON possono variare) – è bene sottolineare che ricavi e costi differenziali sono SPECIFICI della singola decisione: al variare del tipo di decisione o del suo “respiro temporale” può darsi che cambi lo spettro di costi differenziali Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 8 I criteri di valutazione (2/2) • ATTENZIONE a non confondere il concetto di costo variabile e costo evitabile: in alcuni sistemi contabili alcune voci sono considerate VARIABILI con riferimento al PRODOTTO: è il caso tipico del lavoro diretto, che spesso è considerato variabile in quanto più unità produco in un lotto di un determinato codice di prodotto e più costo di manodopera diretta carico su quel lotto. Ma in realtà quasi sempre quel costo non varia per l’impresa nel suo complesso (la manodopera diretta, se assunta a tempo indeterminato, è un costo fisso per l’impresa - straordinari e voci minori a parte). Il costo viene semplicemente “assorbito” dai vari prodotti realizzati nel periodo, sulla base dei tempi unitari e dei volumi realizzati dei vari codici • E’ necessario quindi valutare attentamente quali sono i ricavi e i costi che variano PER L’IMPRESA nel suo complesso Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 9 Costi evitabili • Sono influenzati da una decisione • Sono i costi di prodotto che l’azienda non dovrà piu’ sostenere nel momento in cui decida di non produrre più quel determinato bene/servizio cui si riferiscono Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 10 Costi non evitabili • NON dipendono da una decisione in quanto vengono comunque sostenuti • Sono i costi di prodotto che l’azienda dovrà comunque continuare a sostenere nel momento in cui decida di non produrre più quel determinato bene cui si riferiscono Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 11 Costi evitabili vs costi non evitabili (1/2) • La classificazione dipende da: – ORIZZONTE TEMPORALE – ENTITA’ DI VARIAZIONE DEL LIVELLO DI ATTIVITA’ – IMPIEGHI ALTERNATIVI CHE RENDONO EVITABILE IL COSTO Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 12 Costi evitabili vs costi non evitabili (2/2) In generale si può comunque dire che: Tipologia di costo Materiali diretti Caratteristiche Costi indiretti variabili Normalmente sono evitabili Evitabile in assenza di rigidità salariale o in presenza di impieghi alternativi Voci (come energia) sono evitabili, altre (come lavoro indiretto) hanno comportamento analogo al lavoro diretto Costi indiretti fissi Normalmente non sono evitabili Lavoro diretto Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 13 Uso dei costi per le decisioni di breve termine (1/2) Decisioni tattiche Si utilizzano criteri di decisione semplificati seguendo un percorso analogo a quello degli investimenti strutturali: • • • • Individuazione delle alternative Analisi della consistenza della decisione Definizione dei confini dell’analisi Analisi degli impatti sul valore Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 14 Uso dei costi per le decisioni di breve termine (2/2) Processo decisionale e Informazioni di Costo INFORMAZIONE Costi Storici Altre informazioni METODO di PREVISIONE MODELLO DECISIONALE IMPLEMENTAZIONE Feedback VALUTAZIONE PERFORMANCE Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 15 Uso dei costi per le decisioni di breve termine • Make or buy (costi evitabili e costi non evitabili) • Margine di Contribuzione • Modello di Break-Even Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 16 Make or buy • Definizione delle alternative (“Make” e “Buy”) • Analisi del caso base (es. “Buy”) • Valutazione dell’alternativa (es. “Make”) in termini differenziali • Valutazione degli effetti sul valore economico Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 17 Make or buy (esempio) (1/6) • Azienda monoprodotto: produzione di cruscotti • Costi annuali per realizzare 100.000 cruscotti – – – – – materie prime = Euro 2.000.000 manodopera = Euro 1.000.000 energia = Euro 500.000 ammortamenti = Euro 1.000.000 funzione acquisti = Euro 500.000 Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 18 Make or buy (esempio) (2/6) • Arriva un ordine per la realizzazione di 100.000 pezzi (aggiuntivi) • 3 casi: – 1. non abbiamo sufficienti fattori produttivi – 2. non abbiamo sufficiente disponibilità di personale – 3. non abbiamo capacità produttiva sufficiente (impianti, personale “strutturale”) Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 19 Make or buy (esempio) (3/6) • abbiamo 2 alternative: A produciamo internamente B subfornitura (costo di ogni cruscotto = 30 Euro) Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 20 Make or buy (esempio) (4/6) • CASO 1: Non abbiamo sufficienti fattori produttivi COSTI EVITABILI = materie prime (2 MLN) energia (0.5 MLN) COSTO UNITARIO EVITABILE PRODUCENDO FUORI = (2.000.000 + 500.000)/100000 = 25 (< 30) CONVIENE PRODURRE IN CASA (alternativa “MAKE”) Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 21 Make or buy (esempio) (5/6) • CASO 2: Non abbiamo sufficiente disponibilità di personale dobbiamo ricorrere a straordinario (70% del costo in più) COSTI EVITABILI= materie prime (2 MLN) energia (0.5 MLN) manodopera (0.7 MLN di straord.) COSTO UNITARIO EVITABILE PRODUCENDO FUORI = (2.000.000 + 500.000 + 700.000)/100000 = 32 (> 30) CONVIENE L’ALTERNATIVA “BUY” Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 22 Make or buy (esempio) (6/6) • CASO 3: Non abbiamo capacità produttiva sufficiente dobbiamo investire in nuovi impianti e assumere personale (a tempo indeterminato) SCELTA DI INVESTIMENTO Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 23 Margine di contribuzione (1/2) se • Totale Ricavi – Totale Costi evitabili = contributo di una decisione di breve alla creazione di valore economico • Costi evitabili = Costi variabili • Costi e ricavi proporzionali alle unità prodotte Allora definiamo: MCT = (p- Cv) * Q = margine di contribuzione totale mcu = MCT/Q = (p- Cv) = = margine di contribuzione unitario e quindi Æ Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 24 Margine di contribuzione (2/2) se diverse alternative prevedono la stessa quantità di produzione, abbiamo: MCT = Σi mcu(i)*Q(i) dove “i” è il prodotto i-esimo e Q(i) la quantità prodotta del prodotto i-esimo Dunque, se diverse alternative in esame hanno la stessa quantità prodotta (ovvero Q(i) è costante), la massimizzazione di MCT coincide con la massimizzazione di mcu Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 25 Margine di Contribuzione - Esempio 1 Sulla Macchina X (ammortamento=1000) si producono A e B Costo Pieno Industriale pv (A)= 900 pv (B)=1200 A B Materiali Lavoro CI (OHD) CPI 100 200 (1000/500)*200=400 700 200 300 (1000/500)*300=600 1100 Ipotizzando la macchina insatura. Conviene aggiungere un’unità di A o una di B? Aggiungendo un’unità di A ΔRICAVI = +900 ΔCOSTI = +100+200 Δ CF = +600 Aggiungendo un’unità di B ΔRICAVI = +1200 ΔCOSTI = +200+300 Δ CF = +700 N. B. Non tengo conto dell ’ammortamento in quanto il valore di questo non dipende dal fatto che io produca o meno un’unità aggiuntiva di A o B ⇒ L’incremento di una unità di B massimizza l’effetto sul CF dell’impresa. Nella scelta, la convenienza non è dettata dal C.P.I., in quanto ci sono dei costi invarianti rispetto alla decisione da prendere. L’indicatore utilizzato è: MARGINE DI CONTRIBUZIONE UNITARIO mcu = p-cv Profitto = p-CPI A 900-300=600 900-700=200 B 1200-500=700 1200-1100=100 Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 26 Margine di contribuzione - Esempio 2 L’azienda Alfa produce coppe che vende ad un prezzo unitario pari a 10 Euro. Il costo unitario variabile di produzione è pari a 4,50 Euro, mentre i costi fissi unitari sono di 1,5 Euro. Un cliente richiede una fornitura extra di 20.000 unità al prezzo speciale di 6,00 Euro a coppa in un periodo in cui l’azienda dispone di capacità produttiva in eccesso. Determinare quale effetto abbia la decisione di soddisfare tale richiesta sul reddito operativo dell’azienda nell’ipotesi che non esistano spese di vendita. ΔFATTURATO 20.000x6=120.000 Euro 20.000x4,50= 90.000 Euro ΔCOSTI MARGINE ⇒ contributo al reddito operativo 30.000 Euro Concetto di Rilevanza 1,50 Euro/pezzo non sono rilevanti (costi fissi) Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 27 Margine di Contribuzione per Risorse Scarse • Spesso più prodotti richiedono l’utilizzo di una risorsa scarsa (critica) MARGINE DI CONTRIBUZIONE DELLA RISORSA SCARSA mc RS = mc . risorsa scarsa Uso di grande importanza nel calcolo del mix produttivo in presenza di vincoli su risorse Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 28 Margine di contribuzione - Esempio 3 (1/2) Scelta Prodotto da Eliminare Azienda MERENDE S.p.A. produce 3 tipi di merendine: M1, M2, M3 Previsioni vendita prossimo mese Q M1 10 .000 M2 9.000 M3 7.500 pv cv COSTI FISSI 0,80 0,40 Ammortamento 1,00 0,49 Altri OH 1,20 0,68 : 1000 1100 Pb: sorgono difficoltà di approvvigionamento del cacao per il prossimo mese Giacenze in magazzino: 1500 kg Impiego cacao nei prodotti Cacao M1 50g M2 70g M3 72g Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 29 Margine di contribuzione - Esempio 3 (2/2) Scelta Prodotto da Eliminare Quale prodotto eliminare? Verifica della capacità produttiva: Cacao tot = 0,05 ∗ 10000 + 0 ,07 ∗ 9000 + 0,072 ∗ 7500 = 1670 kg > 1500 M1 M2 mc 0,40 0,51 M3 0,52 Se scegliessi in base al margine di contribuzione unitario, eliminerei M1 (errore!!) Margine di Contribuzione per risorsa scarsa (contributo alla creazione di valore economico per unità di risorsa scarsa utilizzata): M1 mc RS (Euro/g) 0,40/50=0,008 M2 0,51/70=0,00728 M3 0,52/72=0,00722 Elimino M3 Æ 1670 Kg. – 1500 Kg. = 170 Kg. = 170000 g. Æ 170000 g./72 g. = 2361 pezzi di M3 da non produrre Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 30 Analisi di Break-Even (1/3) Obiettivo: – identificare, in fase di pianificazione, il minimo volume operativo necessario per il raggiungimento di un certo target Finalità: – – Determinazione del volume operativo per raggiungere uguaglianza ricavi-costi Determinare produzione che consente copertura costi e conseguimento margini soddisfacenti Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 31 Analisi di Break-Even (2/3) Ipotesi del Modello 1. 2. 3. 4. 5. Monoprodotto Qprodotta = Qvenduta Fatturato = p Qv C TOT = c vQ p + C F No relazione tra prezzo e quantità venduta solo con oscillazioni contenute volume (trascuriamo effetti fiscali e gestione straordinaria) Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 32 Analisi di Break-Even (3/3) MON = ricavi – costi = p*Q – Cv*Q – Cf se MON desiderato = X Allora Æ X = p*Q - Cv*Q – Cf Æ X = Q (p – Cv) – Cf Æ X + Cf = Q (p – Cv) Æ Q = (X + Cf)/ (p – Cv) Æ QBE = (X + Cf)/mcu Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 33 Break even point (punto di pareggio) RICAVI = p*Q COSTI = Cf + Cv *Q RICAVI = COSTI quando Q= Cf / (p - Cv) p*Q C Cf + Cv *Q Cf BREAK EVEN POINT Q Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 34 Modello di Break-Even € Fatt=pvXv Il “punto di break-even” è il punto in corrispondenza del quale si ha: MON<0 CTOT MON=RN=0 E’ il punto di pareggio, in cui i ricavi coincidono con i costi CF MON>0 X XBE pvxv = c v x v +C F ⇒ X BE = CF C = F p v − c v mc Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 35 Modello di Break-Even - Esempio 1 (1/2) Azienda Monoprodotto Pv=1000 Euro/pezzo Costo MP=500 Euro/pezzo Costo Lavoro=25 Euro/ora Ore per pezzo=10h/pezzo C(LD) = 250 Euro/pezzo Costo Fisso=350.000 Euro DECISIONE DI INSTALLAZIONE Tutti i costi sono rilevanti perché tutti sono EVITABILI Retta dei Ricavi (p cQ) Perdita Guadagno - oltre BEP: sotto BEP: ricavi>costi non conveniente Retta dei Costi 350000 € BEP Q EQUAZIONE DEL PUNTO DI PAREGGIO C 350.000 = 1400 pezzi C F + c v ∗ X BE = p v ∗ X BE X BE = F = mc 1000 − 500 − 250 Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 36 Modello di Break-Even - Esempio 1 (2/2) Azienda Monoprodotto DECISIONE SE SOSPENDERE O MENO LA PRODUZIONE Solo i costi variabili sono rilevanti perché evitabili La domanda non è più qual è il volume minimo accettabile, bensì: • qual’è il massimo aumento di costo sostenibile (mcu = 0 : cv = 1000) • qual’è il prezzo minimo sostenibile (mcu = 0 : p = 750) Fondamenti di economia aziendale - Prof. Alberto Baggini 37