Danni per la salute da fumo di sigaretta attivo e passivo

“Danni per la salute da fumo di
sigaretta attivo e passivo”
Emilio Marangio
Dipartimento di Scienze Cliniche
Sezione“Fisiopatologia respiratoria”
S.S.D. Funzionalità Polmonare
Dipartimento Cardio-Polmonare
Azienda Ospedaliero Universitaria
Parma, 25 ottobre 2008
“Probabilmente il tabagismo è nello stesso
tempo la causa più diffusa e più evitabile di
cattiva salute nel mondo”
(Halfdan Mahler Direttore Generale O.M.S)
FUMO DI TABACCO
Miscela Gassosa Eterogenea
di oltre 4000 sostanze
(particelle liquide e solide in
sospensione).
E’ un “l’aerosol ideale” in
quanto il Ø medio della
componente corpuscolata è
tale da raggiungere le medie
e piccole vie respiratorie
Fumo di tabacco
FASE CORPUSCOLATA
Metalli
Benzopirene
Dibenzoantracene
Nicotina e Alcaloidi
Sost. Radioattive (Polonio)
FASE GASSOSA
Idrazina
Vinilici
Uretano
Formaldeide
Ossidi di azoto
Dietilamina Nitrosodica
FUMO DI TABACCO
AZIONE DIRETTA
Irritante,Tossica, Ossidante
(BRONCHI-POLMONE PROFONDO)
AZIONE INDIRETTA
Tossica
(POLMONE PROFONDO)
Fumo sigaretta
FUMO ATTIVO = Corrente
Principale + Fumo Inspirato
FUMO PASSIVO = Corrente
Accessoria + Fumo Espirato
Decessi per malattie in Europa
correlate al fumo
Il fumo di tabacco è responsabile di 1,2
mil. decessi/anno
Il 20% di tutte le cause di morte sono
attribuibili al fumo di sigaretta:
35% tumori
56% malattie cardiovascolari e respiratorie
9% altre cause
1/4 delle morti per malattie cardio
vascolari sono imputabili al fumo di
sigaretta
Cause di decessi attribuibili al
fumo in Italia
80-90.000 decessi/anno attribuibili al fumo
di tabacco
Il 34,4% di tutte le cause di morte
correlate al fumo di sigaretta (pat. cardiovascolare e cerebrale, ca.vescica, cavo orale,
faringe, laringe) colpiscono soggetti tra 35-69
anni
I Medici devono perciò occuparsene
prioritariamente.
I danni da fumo di tabacco
Neoplasie (cavo orale, faringe,
laringe)
Malattie respiratorie (BPCO,
enfisema e bronchite cronica) e
tumori polmonari
Malattie cardiovascolari
(cardiopatia ischemica, morte
cardiaca improvvisa, ictus,
vasculopatie, aneurisma aorta
addominale)
Apparato gastrointestinale
(ulcera peptica, riacutizzazione
del M.Crohn)
Gravidanza (natalità
(natalità
prematura, aborto spontaneo,
decesso perinatale, <peso alla
nascita)
Fumo e malattie cardiovascolari
Il fumo ha un’azione aterotrombogenica importante
Diretta: danno alla parete vascolare secondario a
disfunzione endoteliale e formazione di placche
trombotiche
Indiretta: vasocostrizione, esaltata aggregabilità
piastrinica, iperincrezione di catecolamine, aumentata
produzione di fibrinogeno, alterazioni metaboliche con
aumentato consumo di ossigeno miocardico e
riduzione dell’HDL, rialzo del colesterolo totale e dei
TG (dovuto prevalentemente alla nicotina).
(Lavi S. et al. Circulation 2007; 115:2621-7)
Fumo di sigaretta e Apparato
Gastrointestinale
Aumento della secrezione acida
Alterazione della barriera della mucosa
gastrica
Inibizione della secrezione pancreatica di
bicarbonato
Riduzione del tono degli sfinteri esofageo e
pilorico
Fumo di sigaretta e Apparato
Gastrointestinale
il fumatore è esposto a:
maggiore rischio per l’ulcera gastroduodenale
ritardo nella cicatrizzazione spontanea o farmacoindotta dell’ulcera peptica
aumento del rischio di recidiva dell’ulcera
duodenale
sintomi da reflusso gastro-esofageo
Infine il fumo di sigaretta determina una ridotta
sensibilità del gusto e dell’olfatto
Cessazione del fumo e cambiamenti
metabolici
E’ stato documentato che dopo la cessazione
del fumo s’incrementa l’intake calorico di 227
kcal al giorno: responsabile del 69%
dell’aumento ponderale.
La riduzione del tasso di metabolismo a
riposo
sembra
essere
alla
base
dell’incremento di peso dopo la cessazione.
(Stamford et al.1998)
Fumo e BPCO
Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO)
I sintomi caratteristici sono:
tosse cronica (spesso produttiva), espettorato mucoso
(non abbondante) e dispnea.
La loro presenza è il risultato delle alterazioni anatomopatologiche secondarie all’infiammazione cronica
Prevalenza di BPCO in fumatori
Circa il 30% di fumatori (>10 packyear)* dopo i 40 anni presenta una
limitazione al flusso aereo
Circa il 20-40% dei fumatori sviluppa
BPCO
* (indice di PackPack-Years: n°
n°sigarettesigarette-die x anni di fumo/20)
Fletcher C, Peto R BMJ 1977 1: 1645
Jaen Diaz Ji Bronchopneumol 2003: 39: 554
Zielinski J. Chest 2001 Mar;119 (3): 731
Declino del FEV1: età,fumo
Progetto mondiale BPCO
Aspetti di prevenzione
La
sospensione
dell’abitudine
tabagica
è
considerata, nella maggior parte delle persone,
l’intervento più efficace ed economicamente più
vantaggioso per ridurre il rischio di sviluppare la
BPCO ed arrestarne la progressione (A)
Un trattamento per la dipendenza dall’abitudine
tabagica è efficace e dovrebbe essere proposto
ad ogni fumatore (A)
Linee Guida GOLD 2007
La disassuefazione dal fumo…
Normalizza il declino del FEV1 nei pazienti
affetti da BPCO (Wise, Chest 2003)
Riduce gli episodi acuti e le riacutizzazioni nei
pazienti respiratori (Floreani et al. 1999)
Migliora la sopravvivenza dei pazienti con
cancro del polmone (Levi et al.1999 Videtic,
2003)
Protegge i conviventi dai sintomi respiratori
causati dal fumo passivo (ad esempio i
genitori di bambini con asma)
Il rischio è grande:
½ dei fumatori sono uccisi dall’abitudine tabagica
¼ di questi tra i 35-69 anni.
ANCORA VIVO A 70 ANNI: 81% di non fumatori,
58% di fumatori
Smettere di fumare è sempre vantaggioso: chi
smette a 60, 50, 40, 30 anni, migliora la speranza
di vita di 3, 6, 9, 10 anni rispettivamente.
Tumore del polmone e fumo di
sigaretta
Istotipi correlati
Carcinoma epidermoide
Carcinoma Indifferenziato a piccole cellule
Istotipi non correlati
Adenocarcinoma
Carcinoma indifferenziato a grandi cellule
Patologia Toracica.
Maschi
Rischio
Rischio
Relativo
Relativo di
di
tumore
tumore
polmonare
polmonare ee
abitudine
abitudine al
al
fumo
fumo
23
Danni da fumo passivo*
Adulti
Cancro polmonare
Malattia coronarica
Riacutizzazioni asmatiche
Aggravamento di quadri bronchitici
Ictus
Bambini
Ridotto peso alla nascita
SIDS
Otiti medie
Infezioni respiratorie
Asma
*
LA PREVENZIONE
Deve agire su tutti i livelli:
- non fumatori
- fumatori oligo/asintomatici
- fumatori con insufficienza respiratoria
Raggiunge risultati misurabili solo dopo
alcuni decenni
Prevenzione Primaria
Impedire ai più giovani di iniziare a fumare
Interventi ampi e più in generale sulla società :
organizzare corsi per smettere;
campagne di educazione sanitaria;
misure legislative limitanti i luoghi in cui sia permesso fumare
fumare
(legge Sirchia 01/2005);
proibizione di qualsiasi forma di pubblicità
pubblicità per il fumo;
sanzioni economiche severe;
aumento del prezzo e delle tasse sui prodotti del tabacco
Prevenzione Primaria
L’ aumento della tassa e del prezzo sui
prodotti derivati dal tabacco è una delle
strategie più efficaci poichè ne riduce il
consumo.
Secondo la Banca Mondiale, per ogni
aumento dei prezzi di un pacchetto di
sigarette (circa il 10%) la domanda si riduce,
in media, del 4% nei paesi industrializzati e
del 8% nei paesi a basso o medio tasso di
sviluppo
Il fumo è il maggiore fattore di rischio
per le malattie respiratorie.
Per qualsiasi fumatore il rischio di
ammalare è molto elevato rispetto a
un non fumatore.
Smettere di fumare previene le
principali malattie respiratorie,
migliora la sopravvivenza e la qualità
di vita dei pazienti affetti da malattie
respiratorie.
Il MMG nell’ambito della rete del
servizio sanitario nazionale occupa un
ruolo chiave nello screening dei
fumatori e nel trattamento per
smettere.
Grazie per l’attenzione