Città e villaggi in movimento: trasformazioni degli spazi insediativi nell'Africa post-coloniale Luca Jourdan e Cecilia Pennacini Seppur già presente nell’Africa pre-coloniale in forme particolari (ad esempio le capitali mobili diffuse in diversi regni), il fenomeno urbano assume caratteristiche e dimensioni rilevanti soltanto con il colonialismo. La città coloniale si sviluppa a partire dai centri commerciali, amministrativi, e militari; intorno ad essa sorgono le baraccopoli dove abitano operai e minatori. Si tratta di un processo di cambiamento profondo che investe le società africane. Queste trasformazioni epocali sono state oggetto di studio a partire dal secondo dopo guerra, quando molti antropologi iniziarono condurre ricerche etnografiche sia sui processi migratori interni al continente sia nei contesti urbani emergenti. Il processo urbanizzazione è tutt’oggi un fenomeno in crescita esponenziale in Africa, dove le città crescono e si trasformano a un ritmo vertiginoso, ridefinendo continuamente il loro rapporto con le popolazioni rurali. Ricorrendo a un approccio sia storico sia sincronico, i paper presentati in questo panel si soffermeranno sulle trasformazioni dell’organizzazione sociale dello spazio nell’Africa post-coloniale partendo dal presupposto che lo spazio insediativo, nei contesti urbani e rurali, rappresenti il riflesso di trasformazioni sociali più ampie, prima fra tutte la mobilità in senso lato, e sia al contempo produttore di soggettività e relazioni sociali inedite, in un gioco in cui gli stessi attori sociali sono impegnati in processi continui di place-making. Cities and villages in movement: transformations of settlement spaces in Post-colonial Africa Even if it was already present in pre-colonial Africa under specific forms (for example the shifting capitals ın the Great Lakes Regıon), urbanızatıon acquires relevant dimensions only under colonialism. The colonial city developed from commercial, administrative, and military centers or around the slums inhabited by workers and miners. This process has been largely studied since World War II, when anthropologists began to carry out ethnographic researches on migration and emerging urban environments. Urbanization is a phenomenon that is growing exponentially in Africa, a continent where cities grow and transform themselves continually, redefining their relationship with rural populations. Using both an historical and synchronic approach, the papers of this panel will focus on the transformation of the social organization of space in post -colonial Africa, starting from the assumption that space settlement, in urban and rural areas, reflects broader social transformations. The social transformation of space produces new forms of subjectivity and new social relations, in a game in which social actors themselves are engaged in continuous processes of placemaking. Luca Jourdan (PhD) è ricercatore in Scienze Antropologiche presso l'Università di Bologna dove insegna Antropologia Culturale e Antropologia Politica. Ha lavorato nell'ambito della cooperazione in Chad, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo e Vietnam. A partire dal 2001 ha condotto una ricerca di terreno nel Nord Kivu (Repubblica Democratica del Congo) sul rapporto giovani/guerra, la crisi dell'infanzia, l'economia informale e la frontiera. Nel biennio 2004-2005 è stato coordinatore di un progetto di ricerca ("Re-imaging peace after massacres") realizzato dal CERI (Parigi) e finanziato dalla Ford Foundation (USA). Membro della Missione etnologica italiana in Africa Equatoriale, sta attualmente conducendo una ricerca in Uganda, finanziata dal Corus (Francia), sull'impatto della crisi ambientale fra le società isolane del lago Vittoria. Luca Jourdan (PhD) is researcher and lecturer of Cultural Anthropology and Political Anthropology at the University of Bologna. He has a long experience with NGO (Chad, Central African Republic, Democratic Republic of Congo and Vietnam). Since 2001 he has carried out field research on youth and war, childhood crisis, informal economies and the frontier in North Kivu (Democratic Republic of Congo). From 2004 to 2005 he was country coordinator in east-DRC for a research project ("Re-imaging peace after massacres") carried out by CERI (Paris) and finaced by the Ford Foundation (USA). He is member of the Italian Ethnological Mission in Eqautorial Africa and he is currently carrying out a research in Uganda, financed by the Corus (France) on the impact of environmental crisis among islanders in the lake Victoria. Cecilia Pennacini insegna Etnologia e Antropologia visiva presso il Dipartimento Culture, Politica e Società dell’Università di Torino. Dal 1988 svolge ricerche nella regione africana dei Grandi Laghi (in particolare nella Repubblica Democratica del Congo, in Burundi, in Tanzania e in Uganda) su temi relativi all’antropologia visiva, simbolica e religiosa e allo studio del patrimonio culturale. Dal 2004 dirige la Missione Etnologica Italiana in Africa Equatoriale (Ministero degli Affari Esteri). Ha pubblicato numerosi articoli scientifici e volumi, tra cui "Kubandwa. La possessione spiritica nell’Africa dei Grandi Laghi" (Trauben 2012), "Filmare le culture. Un'introduzione all'antropologia visiva" (Carocci 2005), "Antropologia, Genere, Riproduzione. La costruzione culturale della femminilità" (Carocci, 2006), e ha realizzato diversi documentari etnografici tra cui "Kampala Babel" (54', Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza con il sostegno di Piemonte Doc Film Fund). Cecilia Pennacini teaches Ethnology and Visual Anthropology at the University of Torino, Department of Cultures, Politics and Society. Since 1988 she has carried out research in the Great Lakes region of Africa (Democratic Republic of Congo, Burundi, Tanzania and Uganda) as a member of the Italian Ethnological Mission In Equatorial Africa (Italian Ministry of Foreign Affairs), taking the direction of the Mission in 2005. She has published extensively on Traditional Religion, Spirit Possession and Cultural Heritage in the Great Lakes region, and realized several ethnographic films (the last one: Kampala Babel, 54', 2008, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza with the support of Piemonte Doc Film Fund). Among her major publications, "Kubandwa. La possessione spiritica nell'Africa dei Grandi laghi" (Torino, Il Segnalibro, 1998), "Filmare le culture. Un'introduzione all'antropologia visiva" (Carocci, 2005), "Antropologia, Genere, Riproduzione. La costruzione culturale della femminilità" (Carocci, 2006).