OGNISSANTI COI SANTI …! DOMENICA 25 OTTOBRE 2015 Percorso e punti d’interesse I continui rimandi da un personaggio all’altro che incontreremo durante la giornata fanno capire come era il clima di quella Torino della prima industrializzazione ottocentesca in cui le condizioni delle classi più povere erano estremamente disagiate e la clemenza in caso di errori o la comprensione verso di essi non erano contemplati. Questi personaggi si presero a cuore la questione spesso spogliandosi anche dei loro averi. ORE 9 RITROVO ORE 9,15 PARTENZA piazza Savoia (libreria san Paolo). L’obelisco posto al centro della piazza ricorda la legge Siccardi del 1850che abolisce la validità delle decisioni del tribunale ecclesiastico sulle cause civili tra laici ed ecclesiastici ed anche tra soli ecclesiastici, abolisce il diritto d’asilo e l’immunità all’interno degli edifici religiosi pur riconoscendo un certo riguardo nel caso si debba intervenire durante l’esercizio del culto.. ORE 9,20 SOSTA santuario della Consolata. Patrona di Torino dal 1714 celebrata ogni 20 giugno. La colonna che è antistante la chiesa ricorda l’epidemia di colera del 1835 e del voto fatto dall’amministrazione comunale. Durante l’epidemia su 349 contagiati solo 220 perirono mentre a Genova furono oltre 3mila dei quasi 6mila infettati. Il monumento fu il primo a Torino ad essere eretto in spazi pubblici. ORE 9,40 SOSTA al monumento di don Cafasso - padre Ruggero Cipolla (1911-2006), francescano e per cinquant’anni cappellano delle carceri giudiziarie di Torino, scriveva nel 1960 quando si trovò di fronte il suo primo condannato a morte: «Sentii nell’anima uno schianto, crebbe la mia incertezza. E mi aggrappai disperatamente al confortatore per eccellenza dei condannati a morte: san Giuseppe Cafasso, il prete della forca». Nacque a Castelnuovo Don Bosco, nel 1811 e morì a Torino nel 1860. Era il terzo di tre figli: la sorella Marianna divenne la madre del beato Giuseppe Allamano (1851-1926), rettore del Convitto e del Santuario della Consolata, nonché fondatore dell’Istituto Missioni della Consolata. Egli stesso fu rettore per 24 anni del Convitto ecclesiastico, che nel 1870 mutò sede e da via San Francesco si trasferì al santuario della Consolata, dove oggi riposano le sue spoglie. Fu confessore della serva di Dio Giulia Falletti di Barolo (1786-1864) e fra i sacerdoti da lui formati ricordiamo: san Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice; Giovanni Cocchi (1813–1895), fondatore di uno dei primi oratori di Torino e del Collegio degli Artigianelli; beato Francesco Faà di Bruno (1825-1888), fondatore dell'Opera di Santa Zita e della congregazione delle Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio. Il «prete della forca» portava alla conversione ladri e assassini efferati. Dei 67 casi a cui diede conforto erano lenti e tormentati pentimenti, altre volte, invece, si trattava di conversioni immediate, che avvenivano anche a pochi istanti prima dell’impiccagione. usava immensa misericordia, possedendo un’intuizione prodigiosa dei cuori, e trattava i suoi «santi impiccati» come «galantuomini», tanto che il colpevole sentiva così forte l’amore paterno da piegarsi e desiderare di morire per arrivare presto in Paradiso con Gesù, come il buon Ladrone, crocefisso sul Calvario. Il 30 giugno 2010, nel 150° dalla morte, papa Benedetto XVI lo proclama santo. Nel 1947 fu proclamato patrono dei carcerati. ORE 9,55 SOSTA al monumento di don Bosco di cui il 15 agosto del 2015 ricorrono i 200 anni dalla Nascita di S. Giovanni Bosco a Castelnuovo d’Asti, oggi chiamato Castelnuovo Don Bosco. E’ una ricorrenza che riguarda la Chiesa in Piemonte e particolarmente di Torino, dove il Santo dei Giovani ha svolto il suo apostolato e fondato i Salesiani che ne continuano l’opera in 132 paesi del mondo, ma tocca in profondità specialmente tutta la Famiglia Salesiana sparsa nel mondo, e che si rifa a Don Bosco come figura carismatica. Muore a Torino nel 1888.Papa Pio XI nel 1934 lo dichiara santo. Le sue spoglie sono all’interno della chiesa di Maria Ausiliatrice. ORE 10,10 SOSTA al “rifugio” in via Cigna. Sorto nel 1823 per volontà di Giulia di Barolo aveva lo scopo di riabilitare le ragazze a rischio di devianza e le ex detenute. I guadagni del loro lavoro per due terzi viene usato per il loro stesso mantenimento ed il resto per quando lasceranno l’istituto. ORE 10,40 SOSTA al santuario di Nostra signora della Salute (tomba di don Murialdo) Nel 1895 l'arcivescovo di Torino, Davide Riccardi, benedisse la prima pietra della nuova chiesa torinese. La congregazione dei Giuseppini del Murialdo ne divenne proprietaria nel 1927. il 24 ottobre venne inaugurata l'urna contenente le spoglie di san Leonardo Murialdo (torino 1828 – torino 1900) fu il fondatore nel 1873 di tale congregazione che aveva lo scopo di dare una educazione alla gioventù, specialmente di quella povera ed abbandonata. Collabora a molte iniziative in campo sociale in difesa dei giovani, degli operai e dei più poveri. 7 anni prima, nel 1866 fu rettore del Collegio Artigianelli di Torino, un'istituzione religiosa per l'assistenza di ragazzi poveri ed abbandonati. Sarà questa la sua principale attività fino alla morte. Il 3 maggio 1970 il papa Paolo VI lo proclama santo. ORE 11,05 SOSTA alla sede della Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus (c.brin/via Orvieto) è certamente tra le più importanti e storiche istituzioni didattiche del capoluogo subalpino; dal 1920 ha formato migliaia di giovani, avviandoli con successo e personalità, al mondo del lavoro e dell’impegno civile. dal 1974, sotto diverse denominazioni, si occupa di orientamento, formazione professionale e inserimento socio - lavorativo a vantaggio di persone che hanno avuto problemi con la giustizia. In particolare nella Casa Circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno. ORE 11,30 SOSTA al museo Giuseppe Allamano (Castelnuovo 1851- Torino 1926). Nipote di Giuseppe Cafasso, dedica la vita alla formazione di missionari e missionarie da inviare nel mondo. Dal 1880 fino alla morte è rettore del Santuario della Consolata. L’opera fondamentale della sua vita è però la fondazione dell’Istituto Missioni Consolata, approvato dall’episcopato piemontese nel 1901. In quell’anno partono per il Kenia quattro missionari, seguiti nel 1903 dalle suore del Cottolengo. Nel 1910 fonda l’Istituto Suore Missionarie della Consolata per affiancare l’opera dei sacerdoti operanti in Kenia, Tanganika (ora Tanzania) e Kaffa (Etiopia). Muore il 16 febbraio 1926 e le spoglie riposano in Casa Madre in una cappella a lui dedicata dove è stato allestito anche un museo inerente alle missioni. ORE 14 SOSTA alla chiesa del Corpus Domini. Ricordo del miracolo dell’eucarestia e di san Giuseppe Cottolengo fondatore nel 1827 della Piccola casa della Divina Provvidenza. Il miracolo dell’eucarestia risale al 1453 quando fu portato qui il tabernacolo sottratto alla chiesa di Exsilles e che levitò in aria per poi ridiscendere all’interno del sacro calice. ORE 14,45 SOSTA alla chiesa di via Santa Giulia. Nel 1854 il Borgo Vanchiglia, all'epoca in degrado e costantemente soggetto all'umidità del Po, fu in larga parte bonificato e ristrutturato. Tuttavia, né i suggerimenti dell'architetto Alessandro Antonelli, né l'intervento diretto del re Vittorio Emanuele II riuscirono a dare una vera e propria svolta ad una vera e importante riqualificazione del quartiere. Qualche anno più tardi, la marchesa filantropa Giulia Colbert Falletti di Barolo(1786-1864), che aveva più volte soccorso gli ammalati del borgo stesso insieme al marito Carlo Tancredi Falletti di Barolo (morto nel 1838), volle finanziare un progetto per l'edificazione di una chiesa. Fu pertanto accantonato il progetto redatto da Antonelli e il gusto della marchesa cadde sull’architetto Giovanbattista Ferrante che progetta la chiesa nello stile neogotico che ricordava lontanamente i luoghi d’origine della committente nonché risparmiando molto sui costi di realizzazione che iniziarono nel 1862. Purtroppo, la marchesa non riuscì a vederne la fine, poiché morì due anni prima del completamento dei lavori. La chiesa fu inaugurata il 23 giugno 1866 e titolata a Santa Giulia alla quale la marchesa era devota. Le spoglie della marchesa Giulia di Barolo riposano definitivamente in questa chiesa dall'anno 1899 dfopo il trasferimento dal cimitero generale mentre le spoglie del marito Carlo Tancredi Falletti di Barolo giunsero in questa chiesa nel 2013. Dal 2015 la benefattrice è stata dichiarata venerabile. Tra le curiosità Il 6 febbraio 1960 venne qui celebrato il funerale del famoso cantante Fred Buscaglione, originario di borgo Vanchiglia. Ore 15,10 Largo Montebello – lapide alla maestra Eugenia Barruero protagonista del libro Cuore. ORE 15,30 SOSTA a Palazzo Barolo sede del museo Musli ricorda il ruolo delle figure dei marchesi di Barolo nella nascita degli asili e scuole elementari ed in particolare alla scuola di Cuore, infatti interamente si trova la ricostruzione classe dedicata alla figura di De Amicis. Il museo è’ una emanazione della Fondazione Tancredi di Barolo, che anima anche il Centro Studi e la Biblioteca Internazionale del Libro per l’infanzia e che si ricollega alle iniziative di carattere pedagogico promosse nella prima metà dell’Ottocento dai Marchesi di Barolo. ORE 16,45 FINE gita. Buon divertimento da Mario (3491772577)