L`impegno del VIS per i diritti dell`infanzia: Un mondo possibile

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PROGETTI
HAITI
L’impegno del VIS per i diritti dell’infanzia:
UN MONDO POSSIBILE
BOLIVIA
ANGOLA
a cura di Lorenzo Marfisi, VIS America Latina – Sara Persico, VIS Haiti
C
hiudete gli occhi e pensate a un bambino o a una bambina. Cosa vedete e sentite?
Io molto spesso vedo un sorriso, sento delle grida di gioia
durante una corsa incerta per rincorrere un pallone in un prato
verde, sento una filastrocca che si ripete all’infinito, vedo una mano adulta che ne tiene una piccola, percepisco il suono della spensieratezza trasmessa da una risata di chi sa che va tutto bene...
Immagini pubblicitarie stereotipate? Forse, forse in alcuni luoghi,
ma non ovunque. Sarebbe bello se immagini simili potessero essere rappresentative dell’infanzia nel mondo. Eppure, ancora oggi, Unicef nel suo “The state of the world’s children”, ci fotografa
realtà difficili che toccano le vite di tanti bambini: nel mondo ci so-
PALESTINA
Opportunità
N.O.I. Giovani in Palestina - Nuove giovani
per
iego
di Integrazione e di Imp
vulnerabili palestinesi
iale di gioIl lavoro nel settore del recupero psicosoc
sato dalle
vani affetti da stress post-traumatico cau
o nati e
difficili condizioni socio-politiche in cui son
a cui intere
vissuti e dai frequenti episodi di violenza
e è oriengett
sog
comunità palestinesi sono spesso
che degli
tato al sostegno sia delle istituzioni locali
pero e di
enti privati e ad aumentare i casi di recu
esi, con
reinserimento di bambini e giovani palestin
gio psidisa
di
e
particolare riferimento a quelli vittim
.
allah
cosociale nei distretti di Betlemme e Ram
28
VOLONTARIATO INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO
no 17.000 bambini sotto i 5 anni che muoiono ogni giorno, milioni di bambini continuano a vivere in condizioni di estrema povertà;
se il tema del lavoro minorile non è scomparso dall’agenda internazionale in parte si deve al fatto che il 9% non ha accesso alla
scuola primaria, mentre la percentuale aumenta se l’attenzione si
sposta sulla scuola secondaria. Una disciplina violenta, confusa come educazione, è la regola piuttosto che l’eccezione. Ancora troppi bambini sono vittime di abusi, violenze e sfruttamento. Una
giovane su cinque è diventata madre prima di compiere i 18 anni.
Dati, numeri, immagini crude o tristi, dietro le quali si nascondono volti e storie di esclusione, marginazione, vulnerabilità, sofferenza. Il VIS, operando al fianco dei Salesiani di Don Bosco,
incontra spesso queste storie sul proprio cammino, storie di bambine e bambini, giovani e adolescenti che si trovano in situazione di strada o che sono associati a gruppi o bande armate o sono
rifugiati, vittime di guerre o di calamità naturali.
Dall’incontro con l’infanzia, l’adolescenza e la gioventù a rischio
di esclusione sociale, emarginata, abbandonata, vittima di violenza, è maturata una sensibilità istituzionale del VIS tesa ad avviare una relazione educativa ispirata al sistema preventivo di
Don Bosco e volta al rispetto dei diritti dell’infanzia sanciti dalla
Convenzione dei diritti del bambino del 1989. Nella sua pianificazione strategica, infatti, il VIS inserisce fra i settori prioritari
d’intervento “la tutela e lo sviluppo dei gruppi vulnerabili, in particolare di bambini, adolescenti e giovani svantaggiati e a rischio
di esclusione sociale”.
Ma cosa significa per il VIS occuparsi di “tutela e promozione dei diritti dell’infanzia”?
Il VIS lavora al fianco dei Salesiani, capaci di coniugare un efficace approccio pedagogico preventivo, che pone al centro il giovane, i suoi talenti e le sue aspirazioni, con i diritti umani,
specialmente dell’infanzia. Nasce così un approccio innovativo,
che si realizza con i giovani, tutti i giovani, ma soprattutto con
coloro che stanno ai margini della società e vivono in condizioni
di vulnerabilità.
La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza si riferisce ad ogni essere umano di età inferiore ai 18 anni. Approvata nel 1989, è oggi lo strumento giuridico internazionale che
riconosce all’infanzia diritti civili, sociali, economici e culturali,
LA
unmondopossibile 47-2016
PALESTINA
ANGOLA
molti dei quali già riconosciuti “al mondo adulto” (come per
esempio il diritto ad associarsi, a esprimersi, ecc.), altri invece
sono “diritti speciali”, in quanto “essere umano in fase di sviluppo”. Al contempo, la Convenzione riconosce al bambino e all’adolescente lo status di soggetto di diritto, capace di agire ed
interagire con il mondo adulto, con contenuti e forme che variano a seconda dell’età e della maturità del soggetto.
Quattro sono i principi insiti nel testo della Convenzione e che costituiscono la sfida giornaliera per coloro che, come il VIS, si propongono di promuovere e applicare i diritti dell’infanzia negli
interventi progettuali al fianco dei Salesiani di Don Bosco.
Il principio di non-discriminazione, attraverso il quale ci proponiamo a tutti, indipendentemente - per esempio - dalla religione nella quale i giovani si identificano. Un aspetto particolarmente
sensibile in Palestina, dove i centri salesiani si aprono tanto ai ragazzi ebrei come ai giovani palestinesi.
L’interesse superiore, ovvero primario, del bambino o dell’adolescente costituisce la seconda stella polare degli interventi VIS,
rafforzando l’accompagnamento sociale e familiare che viene offerto al ragazzo affinchè riesca a costruire e realizzare un proprio
progetto di vita. È quanto ci proponiamo in Haiti, Repubblica Democratica del Congo, Angola, Bolivia, specialmente con bambini
e ragazzi senza famiglia, in situazione di strada, con alle spalle
storie di abusi, violenza familiare, abbandono e talvolta guerre.
Il principio di partecipazione nelle questioni che lo concernono è forse il più innovativo di tutta la Convenzione. Principio
altamente democratico, incita il ragazzo all’assunzione progressiva di una corresponsabilità nel proprio processo di crescita. Il
VIS, in linea con la metodologia pedagogica di Don Bosco, propone interventi che mettono al centro i giovani, affidandogli un
ruolo protagonico nell’ambito dei propri progetti. Tutto ciò, con il
fine di promuovere la vita e lo sviluppo del soggetto - già
non più oggetto - dei progetti a marchio VIS.
Il VIS, facendo leva sul talento e le aspirazioni di ogni ragazzo e
in particolare su coloro che vivono in condizioni di vulnerabilità,
offre dunque educazione, valorizza il tempo libero, promuove il
gioco e la musica, tutela i diritti dell’infanzia accompagnando ragazzi che debbono recuperare speranza e ritrovare un proprio
percorso di vita, innova la formazione professionale, pone al centro dell’azione educativa i giovani. Pertanto, il VIS promuove il diritto all’educazione, al gioco, alla cultura, alla protezione,
all’espressione e all’ascolto.
In quest’ottica il VIS agisce contribuendo alla creazione di un contesto che promuova ed accompagni lo sviluppo del bambino nell’adolescente e adulto di domani:
• agendo con e dentro la società civile attraverso la promozione di tavoli, gruppi, commissioni che operano nel settore, la
realizzazione di iniziative di sensibilizzazione su tematiche specifiche, ecc.;
➔
Da Cittadini di Strada
a Cittadini Responsabili
L’intervento è parte del più ampio prog
ramma di
sviluppo umano “La strada per la vita” che
il VIS e
i Salesiani di Don Bosco stanno realizza
ndo in Angola dal 2009 in particolare nel contest
o urbano e
suburbano della capitale Luanda. L’azione
è volta a
contribuire al miglioramento delle condizio
ni di vita
dei giovani ex-bambini di strada e a favorire
la creazione di una società inclusiva e partecipativ
a attraverso la realizzazione di opportunità con
crete di
reinserimento sociale e professionale per
introdurli alla vita autonoma e promuovendo il dial
ogo con
gli attori istituzionali e della società civil
e sulle tematiche della protezione dell’infanzia, ado
lescenza
e gioventù a rischio, sostenendo il coinvolg
imento
attivo dei giovani.
HAITI
zzi di/in strada
Promozione e tutela dei diritti dei ragamiglioramento
il
o
vers
attra
i
Hait
–
ce
a Port au Prin
e il potenziamento della rete del sistema
di protezione sociale nel Paese
re la proteIl progetto intende promuovere e migliora
strada, dei
zione dei bambini e degli adolescenti di/in
sociale e
minori a rischio di devianza ed esclusione
uova e
prom
che
favorire la creazione di una società
nde
inte
si
protegga i diritti dei minori. Nello specifico
dei minori
rafforzare il sistema di protezione sociale
e sociapiù vulnerabili e a rischio di marginalizzazion
viduaindi
orsi
le di Port au Prince attraverso dei perc
re.
milia
lizzati che sfocino nel reinserimento socio-fa
PROGETTI
• sostenendo direttamente realtà che si occupano della presa
in carico temporanea di bambini/e o adolescenti a rischio e/o
vittime di abuso e sfruttamento, mediante strutture che cercano e accompagnano il beneficiario al reinserimento socio-familiare; appoggiando realtà che si propongono di prevenire
l’abbandono familiare o scolastico, o la violenza domestica,
tramite attività e interventi ludici, sportivi e ricreativi;
• offrendo formazione e rafforzamento istituzionale a diversi attori e stakeholder;
• promuovendo la diffusione e l’applicazione delle convenzioni,
dei trattati e dei protocolli internazionali di tutela dei minori attraverso azioni di advocacy, di educazione ai diritti umani, o di
sostegno in quei Paesi ove il sistema di protezione all’infanzia
è particolarmente debole;
• rafforzando il ruolo della famiglia di origine e allargata nel suo
ruolo primario educativo e protettivo;
• promuovendo la formazione e l’inserimento socio-professionale dei giovani.
È con questa ottica che operiamo nei nostri interventi ed è in
questo senso che tendiamo sempre a migliorare e perfezionare
la nostra azione insieme ai Salesiani, alla società civile, alle autorità pubbliche e soprattutto insieme agli stessi protagonisti delle proprie vite, quei bambini/e, adolescenti e giovani, per cui
vorremmo che un mondo migliore fosse possibile.
BOLIVIA
Bolivia
D.A.I. Bolivia! Diritto All’Infanzia in
cizio dei
Il progetto si propone di promuovere un eser
partecipadiritti dell'infanzia in Bolivia fondato sulla
zione tra
zione attiva dei beneficiari e sulla collabora
società civile e autorità pubbliche locali.
rescere
In particolare, il progetto si prefigge di acc
sibilità riconoscenze, capacità d'intervento e sen
bambini,
spetto ai diritti dell'infanzia a livello di
autorità
adolescenti, cittadini, enti non profit ed
pubbliche locali.
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VOLONTARIATO INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO
Le formiche di Fabio Vettori per il VIS
www.fabiovettori.com
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